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Autorama / Novità, fatti ed eventi Mitsubishi Fuso / Londra approva il Canter Eco Hybrid

IL MONDO

Da marzo a dicembre il venerdì alle ore 20.30

DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XX - N. 189 - MAGGIO 2010

Sulla gamma pesante Scania la nuova motorizzazione V8

Sfida ai massimi sistemi Con 3.500 Nm e 730 cv di potenza, il nuovo V8 top di gamma Scania vanta coppia e potenza superiori a qualsiasi altro motore per autocarro. Un primato che si unisce al nuovo design che rende gli autocarri V8 immediatamente riconoscibili sulla strada. Quattro i livelli di potenza. Fabio Basilico

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

SÖDERTÄLJE - Un range di potenze che va da 500 a ben 730 cavalli. Scania spinge con forza sul pedale dell’acceleratore e presenta la nuova gamma di autocarri V8, caratterizzata da prestazioni e stile di assoluto livello. Con 3.500 Nm e 730 cv di potenza, il nuovo V8 top di

In cava con gli Iveco “tout terrain”

DURI E PURI Un vero e proprio “Cava Day” per saggiare ancora una volta le straordinarie qualità delle versioni 4x4 dell’EcoDaily e dell’EuroCargo oltre che del Trakker, vero e proprio principe dello sterrato. Della impegnativa partita anche il piccolo ma possente e agile Massif.

gamma Scania vanta coppia e potenza superiori a qualsiasi altro motore per autocarro. Un primato che si unisce ai nuovi elementi di design che rendono i prestigiosi autocarri V8 immediatamente riconoscibili sulla strada. Quattro i livelli di potenza che interessano la nuova gamma: 500, 560, 620 e 730 cv. In concomitanza con il lancio del nuovo motore di massima

potenza, la gamma di autocarri V8, basata sulla nuova Serie R, eletta “International Truck of the Year 2010”, gode di un’identità unica che rispecchia la sua posizione di forza sul mercato internazionale ma in qualche modo anche in Italia, tanto tra i conducenti che tra i titolari delle aziende di trasporti. A pagina 8

EVOBUS

In viaggio sul Mercedes- Benz Capacity che forse non vedremo mai sulle nostre strade Zola a pag. 37

VOITH TURBO

INCENTIVI

FIAT PROFESSIONAL

A Milano e a L’Aquila consegnati autobus dotati della moderna tecnologia tedesca

Una boccata di ossigeno per il settore dei semirimorchi in profonda crisi

Christopher Lambert, uomo di cinema ma anche produttore di vini, testimonial del Doblò Cargo

Servizi alle pagg. 38 e 39

A pagina 17

Servizio a pag. 22

Zola a pag. 14

FOCUS MERCEDES-BENZ

Sprinter in giro per l’Italia per far conoscere alla clientela la moderna ed efficace tecnologia Blue Efficiency Zola da pag. 25

Irisbus al traguardo dei dieci anni LA GUIDA RAZIONALE SECONDO RENAULT TRUCKS

Piena soddisfazione della Fertrans per i corsi di formazione Optifuel Servizio a pag. 2

Grande protagonista della mobilità globale Oggi nella gamma Irisbus veicoli per ogni tipo di trasporto passeggeri e soprattutto con motorizzazioni che rispettano l’ambiente. Sinari a pag. 35

FOCUS RENAULT

Tutti i segreti del Master di nuova generazione proiettato verso un pubblico ancora più vasto Campanella da pag. 29


ATTUALITÀ

N° 189 / Maggio 2010 Il Mondo dei Trasporti

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“ Obiettivo: la guida razionale RENAULT TRUCKS ITALIA / PIENO SUCCESSO DEI PRIMI CORSI “OPTIFUEL”

Mauro Zola ALSENO - Consumare meno è sempre più un imperativo categorico per le aziende di trasporto italiane. Per questo non stupisce il successo ottenuto dai primi corsi Optifuel tenuti dagli specialisti Renault Trucks. Del primo in assoluto è stata protagonista la Fertrans, azienda di Alseno, in provincia di Piacenza, che annovera nel proprio parco mezzi una settantina di Pre mium e qualche Magnum, tutti piuttosto recenti. Il team di specialisti della filiale italiana di Renault Trucks, composto da Piero Falla, Maurizio Baratè della Techline e Lorenzo Capodipietra, formati a loro volta in Francia, ha quindi preso in carico due autisti scelti dal titolare dell’azienda piacentina e il responsabile del parco mezzi, a cui sono stati spiegati i fondamentali del programma Optifuel. Alla Fertrans è inoltre stato regalato il sistema Infomax con cui controllare i risultati ottenuti. Si è trattato di un test importante per Renault Trucks Italia. Si sapeva infatti che in Europa i risultati ottenuti con la guida razionale Optifuel erano stati buoni, ma il responso nel nostro Paese era tutto da verificare. “In Fertrans - spiega Piero Falla ab biamo ottenuto durante il corso una riduzione dei consumi dell’11 per cento, addirittura superiore alla media”. Il corso rappresenta solo l’ini zio del lavoro per Fertrans, l’obiettivo finale è infatti che gli autisti formati trasferiscano le nozioni agli altri colleghi. Un’operazione non facile ma i cui effetti sono decisamente importanti. In altri casi si sono infatti realizzate economie anche di 30mila euro all’anno per ogni mezzo. Dopo la premiere in Fertrans quest’anno saranno

una decina le aziende che ricorreranno alla formazione Optifuel. “In cui non si parla soltanto di risparmio - prosegue Falla ma si punta anche a guidare bene il veicolo, salvaguardando la catena cinematica, usandolo nel miglior modo possibile. L’o biettivo in questo caso è di ridurre il più possibile i fermi macchina. Se guidi bene puoi prevedere con precisione grazie a Infomax gli interventi da fare e i tempi in cui farli”. Come hanno accolto gli autisti la guida razionale? “All’ini-

IL MONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri

zio erano scettici, i camionisti sono tutti convinti di saper guidare meglio degli altri. Ecco perché il corso viene diluito in due giorni: nel primo l’autista gui da normalmente su di un percorso che conosce bene. Il formatore gli siede vicino senza

intervenire, ma prendendo appunti. Alla fine della giornata si scaricano i dati e si passa alla parte teorica, illustrando dove intervenire per avere dei risparmi e analizzando i risultati della prova. Nel secondo giorno il formatore interviene durante il

viaggio, consigliando l’autista. Il bello è che non soltanto si consuma meno ma si raggiunge una media oraria superiore”. È necessario disporre di un Pre mium Optifuel (una serie speciale ottimizzata) o comunque con il cambio automatico? “Assolutamente no. È chiaro che - spiega Falla - con l’Optifuel puoi realizzare un risparmio maggiore, ma anche utilizzando un modello normale con il cambio meccanico puoi raggiungere ottimi risultati”. Passiamo la parola al titolare della Fertrans, Gianfranco Ferretti. Perché avete deciso di ospitare il corso Optifuel? “La maggior parte della nostra flotta è composta da mezzi Renault Trucks, abbiamo quindi pensato potesse essere utile. Siamo molto attenti ai discorsi sull’economia e anche un piccolo risparmio ha la sua importanza. Effettivamente il corso ha dato risultati positivi oltre le nostre a spettative”. Quanti autisti siete già riusciti a formare? “Circa un’ottantina. Potevano essere di più ma abbiamo avuto qualche difficoltà, soprattutto per questioni di lingua, dovendo destreggiarci tra autisti di tre nazioni diverse. Visti i risultati abbiamo già comunque comunicato a tutti che, a partire da luglio, cambieremo il sistema di incentivi, che saranno legati ai consumi”. Come l’hanno presa? “Quelli più ricettivi sono i rumeni, che a differenza di bulgari o bosniaci sono molto orgogliosi del mezzo che usano, del fatto di essere bravi autisti”.

Il corso rappresenta solo l’inizio del lavoro per la Fertrans, azienda di trasporti piacentina. L’obiettivo finale è infatti che gli autisti formati trasferiscano le nozioni ai propri colleghi. Un’operazione non facile ma i cui effetti sono decisamente importanti. In altri casi si sono infatti realizzate economie anche di 30mila euro all’anno per ogni mezzo. Dopo la premiere in Fertrans, quest’anno saranno una decina le società che ricorreranno alla formazione Optifuel.

Esperienza ventennale della Fertrans

Vocazione internazionale ALSENO - Nonostante la vocazione internazionale, Fertrans è un’azienda italiana di quelle classiche, con a capo una famiglia solida che si occupa della gestione, a partire da Gianfranco Ferretti affiancato da moglie e figli, tutti in qualche modo impegnati nell’impresa. Quando è nata la Fertrans? “Nel 2002, dopo vent’anni che già lavoravo nel settore trasporti - dice Gianfranco Ferretti - trasformando quella che era la mia ditta individuale in srl. Fin dall’inizio siamo andati in Romania, aprendo una prima azienda, la Truck Rom Service, e assumendo personale sul posto. Da lì abbiamo puntato molto su clienti con una certa potenzialità e pian piano l’azienda si è sviluppata, anche rapidamente. Infatti da allora abbiamo aperto la Ferbul in Bulgaria e la Transcargo in Bosnia Erzegovina”.

Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 e-mail: info@vegaeditrice.it Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza tel. 039/493101-2 - fax 039/493102 Promozione Piero Ferrari Art Director Renato Montino Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG)

Che cosa trasportate abitualmente? “Soprattutto materiale siderurgico, che rappresenta l’80 per cento del nostro fatturato. Siamo fornitori di servizi per la maggior parte dei gruppi principali: Marcegaglia, Arvedi Acciai, Acerinox Celsa. Per il resto lavoriamo un 10 per cento nel settore cartario, anche in questo caso con aziende di primo piano come Burgo e Papresa. Completa il quadro il settore automotive. Quest’anno poi abbiamo fatto un nuovo contratto nel settore dell’alimentare con Lactalis, il primo produttore europeo e il terzo mondiale di latticini e formaggi. Per loro abbiamo già messo in pista due camion che trasportano verso la Francia”.

Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 100,00 - Versamento sul c/c postale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione MA-FA: Cologno M.se (MI).

Come siete strutturati logisticamente? “La sede operativa principale è qua in Italia, dove viene svolta tutta la parte commerciale. Poi abbiamo altre sedi operative in Bulgaria e in Romania, ma da dove si limitano a seguire soltanto il traffico. La nostra gestione è totalmente computerizzata con ricevitori satellitari su tutti i mezzi che ci permettono di comunicare costantemente con l’autista”

Che linee coprite? “Fino all’inizio della crisi viaggiavamo principalmente dall’Italia verso Spagna e Portogallo. Dopo abbiamo chiesto ai nostri clienti se ci caricavano anche per la Francia. Oggi quello rappresenta il 50 per cento del nostro traffico, la Spagna un altro 50. Ci siamo inoltre allargati al Belgio e all’Olanda e ci proponiamo nei prossimi anni l’obiettivo di coprire tutta l’Europa. Per l’Est in questo momento in Bulgaria e Romania utilizziamo le ditte e il personale che abbiamo sul posto, però è un traffico poco significativo. Un mercato molto instabile, difficile da affrontare”.

Una gestione decisamente moderna. “Abbiamo cercato di non comprare soltanto i camion Euro 5, ma di dare ai clienti anche un’efficienza gestionale all’altezza delle aspettative. Per questo abbiamo sviluppato un nostro software insieme a un partner lombardo. Grazie a quello oggi gli abbinamenti in gran Gianfranco Ferretti parte li determina già il computer. Altro nostro vantaggio è la grande flessibilità. Ad esempio in questi mesi le importazioni verso la Spagna si sono praticamente azzerate, mentre resta aperto un grosso canale di esportazione. Siccome avevamo clienti importanti in quel Paese abbiamo cercato di non deluderli: quindi carichiamo in Italia per la Francia, scarichiamo lì, ricarichiamo nelle acciaierie francesi per la Spagna, scarichiamo e ricarichiamo per le stesse acciaierie verso l’Italia. Tutto per soddisfare la clientela, che è la vera ricchezza di un’azienda di trasporto”. Come avete conquistato clienti di così alto livello? “Nella maniera più semplice: bussando alle porte. All’estero non ti chiedono la certificazione, te la fanno sul campo. Se fai performance soddisfacenti ti aumentano di anno in anno i carichi. Tu lavori bene, dai loro il camion quando te lo chiedono, rispetti gli ordini e le date di scarico, ottemperi alla comunicazione degli ordini, e allora a fine anno hai diritto a una percentuale di lavoro in più a discapito di chi l’ha fatto peggio”. La crisi l’avete quindi passata senza conseguenze? “Possiamo dire di sì, chiedendo di caricare per altre nazioni e non solo per la Spagna e cercando di diversificare i settori d’impiego. Dal 2008 al 2009 abbiamo avuto un incremento del fatturato del 12 per cento, arrivando ai 12 milioni di euro, quest’anno prevediamo di arrivare ai 14 milioni”. Voi avete una flotta di proprietà e autisti dipendenti, usate anche padroncini? “Al 90 per cento i camion sono di nostra proprietà, si tratta in totale di circa 120 mezzi. Poi usiamo una decina di padroncini nei periodi in cui c’è molto lavoro. Gli autisti sono assunti dalle ditte estere di nostra proprietà. Abbiamo una ottantina di rumeni, una cinquantina di bulgari e una ventina di bosniaci”.


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MERCEDES-BENZ / ACTROS AVAMPOSTO DELLA STELLA IN BRASILE E TURCHIA Massimiliano Campanella JUIZ DE FORA - “Truck of the Year 2009”, campione dalle mille facce, pronto alle missioni più impegnative grazie alle doti innate di robustezza e versatilità, veicolo di riferimento nel segmento premium, ora il leader del trasporto pesante su strada a lungo raggio è pronto a consentire alla Stella il varco dei confini d’oceano. Lui, Actros, è ancora il protagonista,

All’attacco oltreoceano In America Latina è previsto un incremento delle vendite di veicoli industriali. Per far fronte all’impennata della domanda nello stabilimento di Juiz de Fora sarà prodotto il leader dei pesanti stradali ed entro il 2012 la capacità produttiva di São Bernardo do Campo crescerà fino a 75mila unità l’anno. E non si escludono nuovi impianti. vetture con la Stella è pari a circa 140mila unità. “L’integrazione di Juiz de Fora - ha affermato Jürgen Ziegler - rappresenta la miglior opportunità per ampliare la nostra rete produttiva di veicoli industriali in Brasile. Ci aspettiamo che l’aumento dei livelli produttivi si rifletta in modo positivo anche sulla rete di fornitori locali, sulla situazione occupazionale e sugli investimenti, promuovendone un’ul teriore crescita”. Informazioni più dettagliate circa il futuro dello stabilimento di Juiz de Fora verranno rese note non appena si concluderanno le trattative tuttora in corso con i partner e le

istituzioni interessati. Intanto quel che emerge è che in quelle linee produttive nascerà l’Actros, potente e affidabile campione dei pesanti (da 18 a 26 t) della Stella, redditizio grazie a motori di lunga durata dai consumi contenuti, bassi co sti di manutenzione e riparazione e un comfort altamente competitivo nei confronti dei suoi competitor. In realtà i vertici della Casa di Stoccarda non si sbilanciano molto. “La produzione dell’Actros in Brasile - ci ha detto Jürgen Ziegler - è una delle possibilità. I progetti di rivisitazione tesi all’aumento del livello di produzione sono appena arriva-

ti. Per il momento Actros in Brasile viene importato dalla Germania come truck CBU, completamente allestito. Il feedback dai clienti relativamente alla versione offroad 8x4 è estremamente positivo. L’anno scorso, al Truck Show di San Paolo annunciammo l’arrivo della versione per edilizia e dal primo semestre di quest’anno abbiamo cominciato a vendere Actros 6x4 e 6x2 per diverse applicazioni. I primi feedback sono anch’essi molto positivi”. La Stella in Brasile sta galoppando sull’onda di un mercato che cresce. Nel segmento dei pesanti, al di sopra delle 6 t, la crescita totale relativa al primo trimestre 2010 è stata del 69 per cento a fronte dello stesso periodo dell’anno scorso: da 23.195 unità si è passati a 39.154 nel primo trimestre 2010. Mercedes-Benz nello stesso periodo è cresciuta dell’80 per cento, passando da 6.336 a 11.314 unità. Nel 2009 Daimler Trucks complessivamente coi suoi brand ha venduto in Brasile 210mila unità, con uno share dell’11 per cento. Nel segmento dei pesanti over 6 t Mercedes-Benz ha una quota di mercato pari al 29 per cento.

Actros sarà prodotto nello stabilimento di Aksaray

In Turchia si punta alla leadership nello strategico segmento premium

Lo stabilimento di Juiz de Fora, nello stato di Minas Gerais. Quello brasiliano è uno dei mercati chiave in cui Mercedes-Benz prevede un consistente aumento della richiesta di truck e autobus. l’avamposto di Mercedes-Benz nella strategia di globalizzazione del Marchio, soprattutto nella sua espansione nei mercati emergenti. La novità stavolta è che Actros parte all’attacco dal l’in terno, come una sorta di “Cavallo di Troia” in grado di porsi, subito e con forza, tra i competitor di due mercati chiave quali Brasile e Turchia. È qui, nel sud America e nel Paese cuscinetto tra Europa e mon do islamico che Actros intende spazzare via la concorrenza, non già arrivandoci dall’esterno, bensì mettendo radici, fiorendo lì, per mietere successi già all’origine. Insomma, la strategia Mercedes-Benz punta, a 2010 iniziato, a fornire ai due Paesi d’importanza vitale, considerati da tutti gli economisti mondiali in previsione di crescita, a medio termine e col tasso più alto a livello globale (e-

sclusa l’India), la conoscenza tecnica e produttiva per portare l’Actros nel mercato subito, con prepotenza, e consentire alla Stel la di raccogliere in breve tempo i frutti dell’investimento nei due Paesi emergenti. Cominciamo da America Latina e Brasile, mercato chiave in cui Mercedes-Benz Trucks prevede un notevole aumento della richiesta di veicoli industriali ed autobus. Per rispondere tempestivamente e con la massima flessibilità alla crescita della domanda, Mercedes-Benz do Brasil sta realizzando un aumento delle capacità produttive. A partire dal 2011 aumenterà la produzione di veicoli industriali nello stabilimento di Juiz de Fora, nello stato federale di Minas Gerais. Entro il 2012 la capacità produttiva dovrà essere portata a 75mila unità l’anno. “Con questo notevole investimento ha dichiarato Jürgen Ziegler,

Presidente di Mercedes-Benz do Brasil - raggiungeremo i limiti produttivi dei nostri stabilimenti di São Bernardo do Campo. Ma in caso di un ulteriore aumento della domanda dei nostri veicoli industriali in Brasile e in America Latina necessiteremo di nuovi impianti”. Per far fronte alla crescita di questi mercati in forte espansione e difendere la leadership Mercedes-Benz nel settore dei veicoli industriali, le capacità produttive di Mercedes-Benz do Brasil verranno ulteriormente ampliate. In che modo? Gli stabilimenti di Juiz de Fora, finora utilizzati per la produzione di autovetture, diverranno - a partire dal 2011 - parte integrante della rete produttiva mondiale di veicoli industriali MercedesBenz. Negli stabilimenti di Juiz de Fora, inaugurati nel 1999, viene prodotta la MercedesBenz CLC e la produzione di

AKSARAY - A proposito della nuova strategia d’aggressione ai mercati emergenti, MercedesBenz Trucks rafforza il suo impegno in un altro mercato considerato in forte crescita già a partire dall’anno in corso: la Turchia. A fine 2010 Mercedes-Benz Actros arriverà sul mercato turco ma, anche in questo caso, mediante una sorta di “Cavallo di Troia”, ovvero dall’interno, visto che verrà prodotto nello stabilimento di Aksaray. L’ammiraglia dei pesanti della Stella sarà protagonista del segmento in Turchia, dove nascerà, e una parte della produzione verrà destinata all’esportazione fuori dal Paese, che gode di una posizione strategica, ai confini com’è tra Europa e Asia. “Stiamo perseguendo - ha dichiarato Hubertus Troska, Responsabile di Mercedes-Benz Trucks - una strategia di crescita per Mercedes-Benz Actros, veicolo di riferimento per il segmento dei pesanti stradali. Un elemento importante di questo progetto è rispondere con rapidità e flessibilità al continuo aumento della domanda di veicoli pesanti premium nel segmento del trasporto a lungo raggio in Turchia”. Mercedes-Benz Trucks ha reagito all’attuale trend negativo aumentando la propria quota di mercato in Turchia e, con il 41,1 per cento nel segmento dei pesanti, detiene una posizione di leadership. “Vogliamo rafforzare - ha spiegato Troska - e ampliare ulteriormente la nostra leadership di mercato producendo in Turchia l’Actros per il mercato interno. La Turchia è un mercato chiave per noi e quest’ulteriore impe-

gno ci permetterà di raggiungere un posizionamento forte, analogo a quello tedesco”. Attraverso la presenza dell’intera gamma prodotti, Mercedes-Benz Trucks vuole rendere la Turchia uno dei principali centri di produzione. A parte i Paesi Bric, il mercato turco è uno dei più importanti e ha potenzialità di crescita elevate, visto che costituisce il terzo mercato in termini di vendite per Mercedes-Benz Trucks, dopo Germania e Brasile. “Da diversi anni - ha affermato Yaris Pürsün, Responsabile del settore produzione di Mercedes-Benz Trucks e degli stabilimenti di Wörth e Aksaray - abbiamo una presenza forte in Turchia, mercato importante che sta attraversando una fase di forte espansione. Continueremo a investire nonostante la crisi. Inoltre, creando sinergie tra gli stabilimenti di Wörth e Aksaray, ci garantiamo un livello di flessibilità importante e strategico”. Con l’introduzione dell’Actros, MercedesBenz Türk completa la gamma di veicoli prodotti in Turchia, che già comprende Atego, Axor e Unimog. La produzione di Actros nel sito turco garantisce l’occupazione anche nello stabilimento di Wörth, dove si realizzano i kit poi utilizzati ad Aksaray per assemblare gli Actros. La gamma veicoli comprenderà non solo le versioni con semirimorchio ma anche quelle cava-cantiere. Tutti i truck sono dotati dell’efficiente tecnologia BlueTec Mercedes-Benz e rispettano gli standard previsti dalle norme Euro 4 ed Euro 5.


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N° 189 / Maggio 2010 Il Mondo dei Trasporti

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Si intensifica l’impegno di Iveco nel MotoGP. Rafforzando la strategia di coinvolgimento nel mondo sportivo ad altissimo livello, il costruttore italiano, Official Sponsor del Fiat Yamaha Team del campione pesarese, ha consegnato quattro Stralis, che si aggiungono ai tre già in uso nelle passate stagioni, e un EcoDaily furgone semivetrato. La cerimonia si è svolta nella cornice suggestiva dell’Autodromo di Monza.

Fabio Basilico MONZA - A vederli tutti schierati fanno una certa impressione. Se poi il luogo scelto è la pista dell’Autodromo di Monza (come dire: la storia dell’automobilismo e del motociclismo sportivo), allora l’evento è assicurato. Iveco ha scelto proprio la prestigiosa cornice del celebre circuito brianzolo per celebrare degnamente la consegna dei nuovi veicoli al Fiat Yamaha Team del pluricampione del MotoGP Valentino Rossi. Iveco è infatti Official Sponsor del team protagonista dello spettacolare campionato mondiale di motociclismo e gli Stralis blu in posa lo dimostrano senza mezzi termini. I nuovi veicoli, previsti dall’accordo di sponsorizzazione, sono stati appositamente allestiti con i colori della squadra del nove volte Campione del Mondo Valentino Rossi e del suo com pagno di scuderia Jorge Lorenzo. A suggellare ulteriormente l’elettrizzante atmosfera della consegna dei mezzi, davanti ai giganti Iveco sono posizionati alcuni gioielli di casa Yamaha e tra questi spicca la due ruote con il mitico “46” di Rossi. Nell’ambito della cerimonia che si è svolta all’Autodromo di Monza, tra l’altro distante pochi chilometri dalla sede di Yamaha Motor Racing a Gerno di Lesmo, Franco Miniero, Iveco Senior Vice President Sales & Marketing, e Marco Monticelli, Iveco Vice President External Relations & Communication, hanno consegnato le chiavi dei veicoli Iveco direttamente nelle mani di Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing. Erano presenti anche Marco Riva, General Manager di Yamaha Motor Racing, e Davide Brivio, Team Manager della

IVECO / STRALIS ED ECODAILY AL FIAT YAMAHA TEAM DI VALENTINO ROSSI

In corsa per la vittoria squadra di Valentino Rossi. Nel dettaglio, i quattro Stralis sono due AS440S45T/P e due AS440S50T/P; si aggiungono ai tre già in uso nelle passate stagioni del MotoGP. Nella nuova fornitura è compreso anche un EcoDaily 35S14SV, nella versione furgone semivetrato. Tutti i mezzi verranno utilizzati dal team per il trasferimento delle moto e del materiale per l’allestimento delle strutture all’interno dei paddock dei circuiti di tutto il mondo. VOGLIA DI SPORT “Siamo molto orgogliosi - ha dichiarato Franco Miniero, attorniato dagli uomini Iveco e del Fiat Yamaha Team nonché da numerosi giornalisti sull’ormai celebre podio sospeso utilizzato per le premiazioni all’Autodromo di Monza - di poter associare il nome Iveco a quello di un team protagonista assoluto del MotoGP. La presenza sui circuiti internazionali al fianco di Valentino Rossi e del suo compagno di squadra Jorge Lorenzo è per noi un’opportunità unica di associare, nel segno dell’eccellenza tecnologica, i nostri veicoli con le potenti moto Yamaha. Gli Stralis e con essi gli EcoDaily daranno prova delle loro qualità assistendo i piloti e i tecnici del team in tutte le fasi del loro importante lavoro”. Parole entusiastiche sono venute anche da Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing, al quale è stato donato da Franco Miniero un modellino dello Stralis utilizzato dal team Fiat Yamaha: “Avere al nostro fianco Iveco, in qualità di Official Sponsor, ci dà la certezza di poter gestire in maniera sempre più efficiente tutte le complesse operazioni logistiche che si accompagnano a ogni ga-

Da sinistra: Marco Monticelli, Iveco Vice President External Relations & Communication; Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing; Franco Miniero, Iveco Senior Vice President Sales & Marketing; Davide Brivio, Team Manager della squadra di Valentino Rossi e Marco Riva, General Manager di Yamaha Motor Racing. ra del MotoGP. Essere tra i protagonisti di un campionato altamente tecnico e competitivo richiede una preparazione e un’organizzazione di primo livello, nei piccoli come nei grandi dettagli. Questi mezzi ci garantiscono la massima operatività per quanto riguarda la movimentazione delle moto e delle grandi quantità di materiale utilizzato per allestire le nostre postazioni sui circuiti”. La nuova iniziativa testimonia il rapporto di collaborazione che Iveco ha ulteriormente sviluppato prima dell’inizio della stagione agonistica con il Fiat Yamaha Team, ma è stata l’occasione anche per festeggiare insieme il debutto vincente nella prima gara del Campionato

del Mondo Moto GP, che si è svolta nel fine settimana del 10 e 11 aprile in Qatar, nella quale il Fiat Yamaha Team ha realizzato un’emozionante “doppietta” con Valentino Rossi primo sul traguardo davanti al compagno di squadra Jorge Lorenzo. La partnership con il Fiat Yamaha Team rientra nella più ampia strategia di comunicazione di Iveco, sempre più legata al mondo dello sport e in sintonia con la sua forte identità internazionale, a dimostrazione della grande vitalità ed energia dell’azienda, che da sempre ha avvicinato il proprio nome a part ner d’eccellenza e allo sport, a cominciare dal più recente e importante legame con il mondo del rugby, con gli All

Blacks, la squadra più famosa del mondo, senza dimenticare il ruolo di fornitore ufficiale della Scuderia Ferrari. NEL MONDO DEL MOTOCICLISMO Sempre per quanto riguarda il mondo del motociclismo, una flotta di mezzi Iveco robusti e versatili, tutti riportanti con gloria il marchio del costruttore nazionale, sono a disposizione della Fim (Federazione Internazionale Motociclismo) in occasione del MotoGP. Iveco non solo è Official Sponsor di Fiat Yamaha Team ma ha anche deciso di ampliare la propria presenza nei circuiti di motociclismo di tutto il mondo diventan-

do Supplier del MotoGP. In base all’accordo della durata di due anni stipulato con Dorna Sport - società che gestisce il campionato per conto della Fim - la Casa italiana fornisce 15 trat tori Stralis e 4 EcoDaily. Iveco quindi muove il “circo” del MotoGP, trasportando materiali, allestimenti e personale lungo il percorso che unisce i circuiti in cui si disputano le 18 gare previste dal campionato, toccando ben 14 Paesi. Inoltre, grazie a quest’accordo di sponsorizzazione, il brand Iveco sarà ben visibile in molti dei circuiti sede di gara, ma in particolare nel circuito australiano di Phillip Island, dove Iveco, così come già avvenne la scorsa stagione, è il “title sponsor” della gara Iveco Australian Motorcycle Grand Prix 2010. “Al di là della nostra vicinanza con il mondo dello sport che rappresenta una direttrice im portantissima della nostra strategia commerciale - ha commentato Franco Miniero - queste iniziative sono per noi una grande opportunità di visibilità in tutto il mondo e per trasmettere ai nostri clienti l’e nergia positiva legata all’affascinante disciplina sportiva del motociclismo, simbolo di grande tecnologia all’avanguardia ma anche di forti emozioni. Gli sviluppi di questa partnership, che oggi si arricchisce con l’ampliamento della nostra partecipazione accanto a Fiat Yamaha Team, costituiscono un’ulteriore testimonianza della volontà di Iveco di associare il proprio nome a partner d’ec cel len za nell’ambito dello sport internazionale. L’importante legame con il mondo del rugby, con gli All Blacks, e il ruolo di Official Supplier della Scuderia Ferrari, le due squadre più famose al mondo nei rispettivi am biti, rappresentano in maniera inequivocabile questa volontà”.


DIETRO UNA GRANDE SQUADRA C’È SEMPRE UNA GRANDE ENERGIA.

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Dietro ogni successo, c’è sempre il lavoro di una grande squadra. Di persone sulle quali puoi contare e che ti offrono solo le migliori soluzioni. Uomini e mezzi in grado di portare al massimo le tue performance. È questo il compito che ci siamo dati: stare accanto al Fiat Yamaha Team con tutta la nostra energia. E con tutto il trasporto di cui sono capaci i 6 STRALIS e l’ECODAILY che accompagneranno il Team in tutto il mondo e per l’intero MotoGP 2010.

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N° 189 / Maggio 2010 Il Mondo dei Trasporti

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SCANIA / PRESTAZIONI AL TOP E STILE ORIGINALE PER LA NUOVA GAMMA DI AUTOCARRI V8

Con 3.500 Nm e 730 cv di potenza, il nuovo V8 top di gamma Scania vanta coppia e potenza superiori a qualsiasi altro motore per autocarro. Un primato che si unisce al nuovo design che rende gli autocarri V8 immediatamente riconoscibili sulla strada. Quattro i livelli di potenza che interessano la nuova gamma: 500, 560, 620 e appunto 730 cavalli. Fabio Basilico SÖDERTÄLJE - Un range di potenze che va da 500 a ben 730 cavalli. Scania spinge con forza sul pedale dell’acceleratore e presenta la nuova gamma di autocarri V8, caratterizzata da prestazioni e stile di assoluto livello. Con 3.500 Nm e 730 cv di potenza, il nuovo V8 top di gamma Scania vanta coppia e potenza superiori a qualsiasi altro motore per autocarro. Un primato che si unisce ai nuovi elementi di design che rendono i prestigiosi autocarri V8 immediatamente riconoscibili sulla strada. Quattro i livelli di potenza che interessano la nuova gamma: 500, 560, 620 e 730 cv. In concomitanza con il lancio del nuovo motore di massima potenza, la gamma di autocarri V8, basata sulla nuova Serie R, eletta “International Truck of the Year 2010”, gode di un’identità unica che rispecchia la posizione di forza di questi modelli sul mercato, tanto tra i conducenti che tra gli operatori. ESIGENZE DA SODDISFARE

“I veicoli V8 Scania si sono creati una propria nicchia nel mercato degli autocarri - ha dichiarato Henrik Henriksson, Senior Vice President Trucks di Scania - La stragrande maggioranza di chi acquista un V8 Scania lo fa basandosi su motivi razionali. Si tratta di clienti che necessitano di prestazioni, affidabilità e disponibilità per svolgere il proprio lavoro con la massima efficienza possibile. Questa combinazione esclusiva di prestazioni, efficienza del trasporto, economia dei consumi, durata e piacere di guida per il conducente si traduce in

La potenza del Grifone

La gamma di autocarri V8 di Scania è basata sulla nuova Serie R, eletta “International Truck of the Year 2010”, e gode di un’identità unica che rispecchia la posizione di forza di questi modelli sul mercato, tanto tra i conducenti che tra gli operatori. alta produttività sotto tutti gli aspetti. Per questo motivo gli autocarri V8 Scania mantengono il più alto valore dell’usato sul mercato. A questo si aggiunga lo styling rinnovato che ne migliora l’immagine”. La potenza del nuovo R 730 è già di per sè importante, ma lo è ancora di più il valore di coppia. Con 3.500 Nm a disposizione, diventa ancora più piacevole e confortevole svolgere qualunque attività di trasporto. I veicoli V8 dominano la fascia di mercato dell’alta potenza, con oltre il 50 per cento dei vo-

lumi di vendita totale intorno ai 600 cavalli e oltre. Con quattro livelli di potenza tra cui scegliere, gli esigenti clienti del V8 Scania ora hanno a disposizione una gamma di opzioni impareggiabile. Senza contare che la combinazione di 3.500 Nm e 730 cv va ben oltre ciò che la concorrenza può oggi offrire. La catena cinematica di Scania è stata adattata in modo tale da gestire agevolmente questa caratteristica. È stato utilizzato di serie un cambio Scania potenziato con il nuovo cambio automatico Opticruise. Grazie all’e-

rogazione fluida di potenza, tipica del motore V8, gli altri componenti della catena cinematica rimangono sostanzialmente invariati. Il nuovo V8 è completamente integrato nella gamma di motori modulari Scania. Il propulsore si basa sulla piattaforma di motori modulari e sulle tecnologie utilizzate sui nuovissimi motori in linea Scania e condivide molte delle caratteristiche e dei componenti dei V8 esistenti. La filosofia del costruttore svedese dello sviluppo graduale del prodotto prevede sempre l’armoniz-

zazione con tutte le parti e componenti del veicolo e quindi riduce al minimo problemi e difficoltà per i clienti. Va anche aggiunto che l’assistenza tecnica professionale e i ricambi sono sempre prontamente disponibili. Chi guida e chi possiede uno Scania V8 di solito va fiero del proprio veicolo e lo manifesta in vari modi, spesso con accessori decorativi interni ed esterni. Da settembre 2010, tutti i V8 sfoggeranno tratti stilistici che li distingueranno dagli altri autocarri Scania, creando una nuova

La piattaforma di motori modulari al servizio del nuovo V8 da 730 cv

Alta ingegneria della propulsione SÖDERTÄLJE - Il nuovo V8 da 730 cv fa parte della nuova piattaforma di motori con iniezione di carburante common-rail Scania XPI, introdotta nel 2007 sui motori in linea. Presenta un design totalmente nuovo, più robusto, per consentire pressioni di combustione più elevate, pur mantenendo le caratteristiche tradizionali di Scania, come le testate singole, l’albero a camme sul lato superiore del basamento e gli ingranaggi di distribuzione posteriori, nonché il consueto filtro dell’olio a centrifuga. Nonostante il nuovo design, molta parte dell’architettura e molti componenti sono comuni a quelli degli altri V8 Euro 5 e dei motori in linea. L’angolo tra le bancate del V8 rimane di 90 gradi. Ciò fornisce equilibrio all’interno del motore, con impulsi di potenza regolari, bilanciamento perfetto ed erogazione ultra fluida della potenza, superiore a quella di un motore in linea da 6 cilindri di dimensioni simili. La corsa rimane invariata e lascia la geometria inalterata nella parte inferiore del motore consentendo di condividere molti componenti con gli altri motori Scania V8 e in linea. L’alesaggio è stato incrementato di 3 mm per un aumento di cilindrata pari a 0,8 litri. L’alesaggio è lo stesso dei nuovi motori in linea, pertanto si possono utilizzare gli stessi pistoni, canne dei cilindri, testate, e così via, per tutti i motori common rail da 9,3, 12,7 e 16,4 litri. Gli alberi a camme sono montati nella stessa posizione, ovvero nel blocco cilindri, per consentire l’uso di aste delle punterie corte e stabili. Vengono utilizzati nuovi alberi a camme, mentre la distribuzione risulta semplificata in quanto con l’iniezione di carburante common rail, gli iniettori sono comandati elettronicamente

eliminando la necessità di aste delle punterie separate per gli iniettori. Altri componenti nella parte superiore del motore, ovvero le testate e la distribuzione, rimangono sostanzialmente invariati e uguali a quelli dei motori in linea.

base visiva su cui gli operatori potranno costruire la loro immagine. Entrando nel dettaglio, sono previste per gli esterni i seguenti contenuti stilistici: targhette Scania, modello e V8 con finitura cromata sul frontale, con bordo cromato intorno alle prese d’aria; logo V8 sulle minigonne laterali; griglia anteriore distintiva in nero brillante con disegno speciale della rete; fari allo xenon (opzionali) con contorni scuri; terminale del tubo di scappamento appositamente progettato con copertura cromata sul lato sinistro (con minigonne a basso attrito). All’interno, gli utenti avranno a disposizione pedali realizzati appositamente in metallo con protezione antiscivolo in gomma, logo V8 sul cruscotto e sul profilo metallico antiscivolo collocato all’entrata della cabina, logo V8 sul telecomando per la chiusura centralizzata e sul cruscotto centrale in standby, volante nero in legno e pelle con cuciture grigio chiaro (opzionale), sedili in pelle nera con scanalature, cuciture grigio chiaro e logo V8 in rilievo (opzionale), logo V8, finiture in pelle, bracciolo in pelle con cuciture nere e grifone Scania sul pannello dello sportello (opzionale), tappetino in pelle nera con rilievo V8 e cuciture grigio chiaro al centro della cabina (opzionale). REQUISITI AMBIENTALI I motori dei veicoli V8 Scania vantano ora una gamma di potenze ampia e in grado di soddisfare tutte le esigenze prestazionali e di efficienza della clientela del marchio di Södertälje. Se le potenze oscillano tra 500 e 730 cavalli, i valori di coppia vanno da 2.400 Nm fino a 3.500 Nm, offrendo così rapporti coppia-potenza tra 4,8 e 5,0 oltre alla caratteristica guidabilità Scania. La gamma di autocarri V8 che risponde ai requisiti Euro 5 ed EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicle) è costituita dai modelli 15,6 litri R 500, 560 e 620 e 16,4 litri R 730. Le potenze sono rispettivamente di 368 kW/500 cv a 1.800 giri/min, 412 kW/560 cv a 1.900 giri/min, 456 kW/620 cv a 1.900 giri/min e 537 kW/ 730 cv a 1.900 giri/min. La coppia massima è di 2500 Nm a 1.000-1.350 giri/min, 2.700 Nm a 1.000-1.400 giri/min, 3.000 Nm a 1.000-1.400 giri/min e 3.500 Nm a 1.000-1.350 gi ri/min. Gli autocarri disponibili anche in versione Euro 4 sono R 500, 560 e 620: nel caso dell’R 500, la potenza di 500 cv vie ne sprigionata a 1.900 gi ri/min e la coppia massima è di 2.400 Nm a 1.100-1.400 gi ri/min; cambiano anche i valori dei giri della coppia massima per l’R 560 e l’R 620: per il primo, i 2.700 Nm vengono erogati a 1.100-1.400 giri/min, per il secondo i 3.000 Nm a 1.1001.400 giri/min. Come Euro 3 sono a disposizione le motorizzazioni R 500 da 368 kW/500 cv a 1.900 giri/min e coppia massima di 2.400 Nm a 1.1001.300 giri/min e R 580 da 426 kW/580 cv a 1.900 giri/min e


9 sa” in salita. Il motore prende forza via via che il regime scende con il risultato di una guidabilità ottimale. Inoltre, l’erogazio ne di potenza è fluida per tutta la gamma di regimi utile. Fedele alla tradizione, Scania controlla tutti i passaggi strategici dello sviluppo e della verifica delle prestazioni. Lo sviluppo e la produzione del motore, nonché la progettazione della sua gestione, dell’iniezione carburante e dei sistemi di controllo delle emissioni sono tutti eseguiti internamente. Questa è una decisione strategica, volta a garantire che tutte le esigenze e gli obiettivi in termini di prestazioni e di economia dei consumi siano soddisfatti. Tutti i componenti della catena

N° 189 / Maggio 2010 Il Mondo dei Trasporti

La nuova Serie R è sempre più all’avanguardia della tecnica

Ammiraglia di nome e di fatto SÖDERTÄLJE - L’elezione a “International Truck of the Year 2010” non ha fatto altro che ribadire le qualità e le potenzialità della nuova Serie R, l’ammiraglia Scania che ora propone sul mercato una performante gamma V8 che testimonia la costante ricerca dell’innovazione da parte della Casa svedese. La motivazione con cui la giuria del premio “International Truck of the Year” ha premiato la nuova Serie R è fin troppo chiara: “Con la Serie R Scania ha messo sul mercato un camion che fissa nuovi parame-

Confortevoli, ergonomici e superaccessoriati: anche gli interni degli autocarri V8 sono improntati alla massima efficienza. coppia massima di 2.700 Nm a 1.100-1.300 giri/min. Star della nuova gamma V8 è senza dubbio la nuova unità da 730 cv. Appartiene alla gamma di motori modulari di Scania, con componenti comuni ai motori in linea e agli altri motori V8. In ciò facilita l’assistenza e la disponibilità dei ricambi, nonché la formazione tecnica dei meccanici. Inoltre, è la stessa architettura tradizionale con testate singole che facilita la manutenzione. Il blocco cilindri in CGI (ghisa a grafite compatta) sopporta pressioni di combustione più elevate senza la penalizzazione del peso, l’alesaggio e la cilindrata sono stati aumentati (modularizzati con altri motori). Il sistema di iniezione del carburante common rail Scania XPI (iniezione ad altissima pressione) consente iniezioni singole e multiple indipendentemente dalla posizione dell’albero a camme. La massima pressione di iniezione del carburante arriva fino a 2.400 bar, mentre la pressione d’esercizio tipica è di 1.800 bar. Il motore ha testate con raffreddamento a getto e il sistema VGT (turbocompressore a geometria variabile) di Scania; quest’ultimo, tramite un azionatore elettrico, consente di variare ampiamente la pressione di sovralimentazione e la velocità

Nils Ricky TRENTO - Sono 30 e rappresentano il meglio degli autisti in circolazione nel mondo intero. Sono coloro che hanno risposto correttamente e più rapidamente al test teorico, due donne e ventotto uomini che si sfideranno tra loro in una guerra senza esclusione di colpi, in cui le armi sono i truck e l’obiettivo è di mostrare di saperlo guidare nel modo più efficiente e sicuro possibile. Insomma, i trenta “best driver” lotteranno tra loro per assicurarsi la partecipazione alla finale nazionale dell’edizio ne 2010 del campionato mondiale Scania YETD (Young European Truck Driver). Molti i nomi già noti, alcuni partecipano per la quarta volta al concorso, e qualcuno, invece, si avvicina alla manifestazione per la prima volta. Il più giovane ha 20 anni, mentre sono 3 i concorrenti che raggiungono il limite d’età fissato a 35 anni. Partecipare alla competizione è un’opportunità per aumentare la propria competenza in termini di abilità di guida, sicurezza stradale e guida efficiente, ma anche per confrontarsi coi propri colleghi. I 30 semifinalisti, che si sfideranno l’8 maggio a Trento nella sede di Italscania,

della turbina, indipendentemente dal regime del motore, offrendo per esempio una miglior risposta del motore ai bassi regimi e cambi di marcia più rapidi con la trasmissione Scania Opticruise. Il sistema di gestione motore Scania controlla tutti gli impianti legati al motore sul veicolo, compreso il controllo del le emissioni, e interagisce con tutti gli altri sistemi di controllo del veicolo. Il V8 da 730 cv prevede il post-trattamento dei gas di scarico Scania SCR ol tre a essere conforme alle normative Euro 5 ed EEV. I motori V8 Scania sono famosi per essere efficienti nei consumi in condizioni d’impiego gravose e notevolmente frugali con i carichi leggeri. L’elevata coppia a bassi regimi consente inoltre un ulteriore risparmio di carburante richiedendo un rapporto al ponte veloce. Scania offre inoltre agli operatori la possibilità di alimentare i loro veicoli fino al 100 per cento con biodiesel e ridurre l’impronta al carbonio. I propulsori sono messi a punto in modo da fornire coppia elevata già al minimo, per facilitare l’avvio. La coppia massima si ottiene a partire da 1.000 giri/min. La diminuzione della coppia ai regimi più alti si adegua progressivamente all’aumento della potenza per fornire “potenza di pre-

cinematica vengono attentamente combinati, garantendo nel contempo prestazioni ambientali, solidità e operatività conveniente. VEICOLI SU MISURA L’erogazione fluida della potenza del V8 consente a Scania di utilizzare appieno il sistema modulare anche nel segmento di massima potenza.

ATTUALITÀ

L’uso dei medesimi componenti in tutta la gamma di veicoli offre agli operatori possibilità pressoché illimitate per la creazione di veicoli su misura per le singole esigenze. Gli autocarri con la nuova potenza elevata V8 hanno una frizione monodisco con maggiore forza di presa. È stata utilizzata una versione overdrive rinforzata del cambio con range-splitter di Scania (12 rapporti con due primini) che presenta ingranaggi

tri in termini di economia di carburante, maneggevolezza e rendimento globale”. Con la nuova Serie R, una riuscita operazione di restyling ha aggiunto alla caratteristica linea della precedente serie la più recente evoluzione della specie. Innovazioni ancora più sostanziose le propone la cabina: nuovo è il design del cruscotto e nuovi sono i materiali in cui è stato allestito, così come nuove sono le possibili combinazioni di colore. Ogni trasportatore può dunque trovare la Serie R che più gli conviene, dal momento che sono innumerevoli le opportunità offerte di personalizzazione dell’abitacolo, soprattutto all’insegna di comfort e funzionalità. Nello spazio destinato al riposo dell’autista si trova una delle esclusive della nuova Serie R. Il lettino inferiore è infatti dotato di una maniglia, che a veicolo fermo permette di allargarlo di 17 cm, portandolo a un totale di 90 cm, cioè la maggior dimensione oggi disponibile sul mercato, abbinata al già noto materasso da 155 mm, con tanto di molle, già presente nella serie precedente. Punto di riferimento per quanto riguarda efficienza e redditività, la nuova Serie R è dotata di propulsori moderni e performanti, che la nuova gamma V8 rendono ancora più appetibili. Significativi progressi tecnologici sono assicurati dal nuovo Scania Opticruise disponibile per i cambi a 8, 12 e 12+2 rapporti (quest’ultimo anche con overdrive) ma anche da preziose dotazioni come il nuovo sistema informatico Drive Support che fornisce utili consigli sullo stile di guida in base a parametri prestabiliti, proponendo alla fine del viaggio una sorte di giudizio sulla performance del camionista. Un valido aiuto per assicurarsi una guida all’insegna dell’economia e delle prestazioni.

dal disegno rinnovato, trattati in superficie con doppia pallinatura controllata. La coppia massima è disponibile nei tre rapporti massimi di cambio per offrire ottima guidabilità a velocità di marcia. La coppia è ridotta del 5-6 per cento nelle marce più basse, risultando comunque la più alta sul mercato. Il nuovo motore V8 da 730 cv è offerto esclusivamente in combinazione con Scania Opticruise, nella versione completa-

SCANIA / Young European Truck Driver 2010 alle semifinali

Vinca il migliore Sono trenta i camionisti italiani ammessi alla più grande competizione al mondo sulla sicurezza stradale. La prossima fase del concorso contempla la semifinale, in programma l’8 maggio a Trento presso la sede di Italscania. devono possedere la combinazione vincente di doti eccezionali nella guida, orgoglio professionale e un’attitudine positiva nei confronti della propria professione. Hanno un’occasione unica: diventare campioni! Tra i 30 ritroviamo il già campione italiano: Ezio Vinai. È la quarta volta che Ezio si iscrive allo YETD, nel 2003 si era fermato alle semifinali, nel 2005 arrivò settimo e nel 2007 vinse la competizione italiana, partecipando poi alla finalissima in Svezia. Felice di essere nuovamente in gara dichiara, vista la sua esperienza, di sentirsi abbastanza tranquillo perché pensa di essere in grado di ge stire le proprie emozioni. “Nonostante la preparazione -

ha detto Vinai - le emozioni che inevitabilmente ti assalgono durante le varie fasi della competizione possono influire negativamente sui risultati. Il mio consiglio ai colleghi è di mantenere la calma in ogni situazione”. E a smentire le ultime, ridicole voci che il mondo dei truck non è roba da donne, da San Martino di Castrozza arriva Anna Gobber, 24 anni, che si è iscritta al concorso per sfidare se stessa oltre che per divertirsi con i colleghi. Oggi Anna guida un pullman su tratta locale, ma per prepararsi al concorso si è già accordata con alcuni colleghi per allenarsi con un bilico. Dalla provincia di Teramo troviamo Francesco Parmigiani,

26 anni, che ha saputo del concorso attraverso il suo datore di lavoro. Francesco è contento d’aver superato la prima fase del concorso e si preparerà con cura per affrontare al meglio la semifinale. La famiglia Di Ciancia è rappresentata da 3 cugini: Giuliano, Daniele e Vincenzo. Il veterano è Giuliano, che ha già partecipato a due delle precedenti edizioni dello YETD. Quest’anno ha coinvolto i cugini che, insieme a lui, lavorano nell’azienda di famiglia. A Trento i partecipanti dovranno svolgere un test teorico che si terrà in aula, con domande riferite al Codice della Strada, al trasporto di merci pericolose, alla tecnologia dei veicoli e a cognizioni di primo soccor-

so. I test di guida pratica, invece, saranno effettuati in fasi differenti, con attribuzione di punteggio per ogni prova, e riguarderanno le principali manovre di guida, la sicurezza e i consumi. Per le prove pratiche saranno utilizzati esclusivamente veicoli Scania della nuova Serie R e i partecipanti saranno affiancati in cabina da giudici di gara. Una delle novità dello YETD 2010 è che uno dei giudici di gara sarà lo Scania Driver Support. Si tratta di un sistema di assistenza che fornisce commenti e suggerimenti in tempo reale per ottimizzare lo stile di guida. Si concentra su fattori chiave che influiscono notevolmente su sicurezza ed e co nomia dei consumi. Per affer-

mente automatizzata o in quella con pedale della frizione, entrambi con il nuovo software pre sentato di recente. Scania Retarder è fornito come opzione. Nonostante l’elevata potenza nominale del nuovo V8, come per i motori in linea, è possibile utilizzare un asse posteriore a riduzione singola per molte applicazioni e per ridurre al minimo la perdita di potenza e massimizzare l’economia dei consumi. marsi nella gara, i partecipanti dovranno ottenere un punteggio elevato dallo Scania Driver Support. Totalizzando un punteggio alto, avranno ridotto l’impatto ambientale del veicolo e ottimizzato il consumo di carburante. In più, avranno anche contribuito ad aumentare la sicurezza stradale. Al termine della giornata di se lezione dell’8 maggio, la commissione giudicante stenderà la graduatoria finale. I primi dieci classificati parteciperanno alla finale nazionale che si terrà sempre a Trento, in Italscania, il 12 giugno. Il campione italiano, primo qualificato, avrà il diritto di partecipare alla finale europea che si terrà a Södertälje, in Svezia, l’8 e il 9 ottobre 2010 e sarà ospite di Scania. Il secondo e il terzo classificato saranno invitati ad assistere alla finale di Södertälje, anch’essi ospiti di Scania. La ma nifestazione è sponsorizzata, a livello europeo, da Michelin con il sostegno dalla Commissione Europea e di IRU (International Road Transport Union), in Italia da Scania Finance Italy e Agos con il Patrocinio della Croce Rossa Italiana, della Polizia Stradale, di ACI, AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) e di Touring Club Italiano.


ATTUALITÀ

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VOLVO TRUCKS / SI CHIAMA FMX LA NUOVA SOLUZIONE PER LA CANTIERISTICA E LE ATTIVITÀ PESANTI SU STRADA

Il segreto della specializzazione

Paolo Altieri GÖTEBORG - Volvo Trucks ha scelto un salone specializzato come il Bauma, dedicato al settore delle macchine per la cantieristica e le costruzioni, per presentare un importante nuovo veicolo che ha fatto della specializzazione la sua importante caratteristica identitaria. All’edizione 2010 del Bauma, celebrata a Monaco di Baviera dal 19 al 25 aprile, il costruttore svedese ha svelato in anteprima mondiale l’FMX, progettato in modo specifico per le attività pesanti su strada e per il segmento della cantieristica. “Si tratta di un veicolo eccezionale, di cui sono molto orgoglioso ha detto senza mezzi termini Staffan Jufors, Presidente e Ceo di Volvo Trucks - Il nuovo FMX porta davvero noi e i nostri clienti in posizione leader. I clienti ci chiedono maggiore specializzazione e noi li ascoltiamo. La progettazione mirata del Volvo FMX ne è la prova. Si tratta di un veicolo che riflette realmente le sue potenzialità, all’interno come all’esterno. È inequivocabilmente nato per la cantieristica”. FMX è il più recente apporto all’aggressiva strategia di prodotto di Volvo Trucks: addirittura il piano di prodotto più impegnativo della storia dell’a zienda, malgrado la crisi economica internazionale non abbia ancora allentato la sua morsa. Inoltre, il lancio imminente dell’FMX manda un segnale chiaro circa la crescente attenzione che il marchio di Göteborg sta dedicando al segmento della cantieristica. “Abbiamo già ottenuto un notevole successo con l’attuale modello Volvo FM, in particolare in Russia, in Europa Orientale e nei mercati nordici - ha spiegato Staffan Jufors - Nel nuovo veicolo specializzato FMX vediamo un notevole potenziale di ulteriore incremento del le

La Casa svedese produce veicoli per il settore della cantieristica dal 1928. Tuttavia, oggi l’FMX segna una tappa importante verso una maggiore specializzazione. È il risultato della suddivisione della rinomata gamma FM in due versioni ben definite: Cantieristica e Distribuzione.

quote di mercato, in tutti i mercati”. Volvo Trucks produce veicoli per la cantieristica dal 1928. Tuttavia, l’FMX segna una tappa importante verso una maggiore specializzazione. È il risultato della suddivisione della rinomata gamma FM in due versioni specializzate: Cantieristica e Distribuzione. Non è dunque forse un caso che proprio di recente, Volvo Trucks abbia deciso di rinnovare l’FM: la sua posizione nel segmento della distribuzione regionale ne è risultata infatti ulteriormente rafforzata grazie alla presentazione di una nuova versione del collaudato e affidabile veicolo.

La modifica più evidente riguarda il nuovo design esterno che presenta, tra l’altro, griglia, fari e presa d’aria completamente rinnovati e tutti ispirati al Volvo FH. Sia la parte frontale superiore che quella inferiore sono ispirate alle forme e alle linee della serie FH, lievemente modificate per adattarsi al frontale più corto dell’FM. In sostanza, Volvo Trucks ha voluto dare al suo FM una precisa e inequivocabile immagine da leader: robusto, moderno ed efficiente. I fari sono divisi in due unità separate: proiettori e fendinebbia sono unità separate posizionate sotto i fari. La copertura dei fari è in plastica an-

FMX è il più recente apporto all’aggressiva strategia di prodotto di Volvo Trucks. Il lancio imminente del nuovo veicolo testimonia la crescente attenzione del marchio svedese per la cantieristica.

Staffan Jufors, Presidente e Ceo di Volvo Trucks ziché in vetro, per renderla più resistente al pietrisco. I fendinebbia e le luci di guida ausiliarie, o in alternativa le luci di svolta, sono integrati. Inoltre, la luce di svolta statica può essere utilizzata per illuminare un’area più ampia della strada in direzione della svolta che si intende imboccare. Un particolare che testimonia l’evoluzione tecnologica dell’FM e il suo stare perfettamente al passo con i tempi riguarda i nuovi indicatori di direzione che utilizzano la moderna tecnologia Led per un miglior funzionamento e una maggiore durata. I clienti hanno a disposizione anche optional utili come i diversi livelli di luci da lavoro e luci di retromarcia, in alternativa offerti come predisposizioni, per garantire tempi di consegna rapidi e qualità elevata in caso di montaggio dopo la consegna del veicolo. Si è accennato anche alla nuova presa d’aria che ha la particolarità di fornire al motore aria più pulita. La sua posizione garantisce una migliore visibilità posteriore durante la retromarcia. Inoltre, nuove caratteristiche,

come i gradini antiscivolo e i rivestimenti interni ottimizzati, contribuiscono ad aumentare il comfort e la sicurezza già di categoria elevata, confermando che si tratta di un veicolo per la distribuzione leader e di classe superiore, in continua evoluzione. Per i rivestimenti interni e le tendine della cabina sono disponibili nuovi colori, corrispondenti alla gamma FH standard. Tre nuovi accessori interni contribuiscono ad aumentare il comfort del guidatore: il pratico tavolino con spazio dedicato per bicchieri e penne, in cui è incluso un ampio spazio contenitore; l’altrettanto pratico contenitore con due sezioni per riporre svariati oggetti; il portacarta in tessuto impermeabile, da installare sul porta abiti inclinato dietro il sedile del conducente. La nuova versione dell’FM garantisce ai clienti Volvo Trucks maggiore libertà di scelta. A disposizione c’è infatti una gamma completa di pacchetti di allestimento cabina. “I nuovi pacchetti di allestimento cabina offrono ai clienti una maggiore scelta e maggiori opportunità di ottimizzare il veicolo in base a esigenze specifi-

che in termini di comfort del guidatore ed economicità, per migliorare la produttività e la redditività delle attività lavorative”, ha commentato Claes Nilsson, Presidente della divisione Europa di Volvo Trucks. “Un veicolo “completo”, in tutti i sensi - lo ha definito lo stesso Nilsson - Con il nuovo FM, vogliamo rafforzare ulteriormente il contributo apportato da questo veicolo al segmento e consolidare la sua posizione come miglior veicolo della sua categoria per i trasporti regionali. Molte caratteristiche sono già presenti nel Volvo FM in termini di comfort, sicurezza ed efficienza nei consumi; si è trattato quindi prevalentemente di un’ulteriore ottimizzazione dei dettagli, basata sul feedback ricevuto dai clienti”. La nuova versione integra le precedenti innovazioni del Volvo FM, tra cui il recente aggiornamento del cambio I-Shift e l’introduzione della nuova gam ma di motori Volvo, in grado di offrire più potenza con minore consumo di carburante. Grazie alla combinazione del motore da 13 litri e del cambio Volvo I-Shift, il consumo di carburante è stato ridotto del 3 per cento rispetto alla versione precedente, con una potenza di 500 cv e una coppia massima di 2500 Nm. Il motore da 11 litri consente di sfruttare una capacità di carico maggiore, offrendo allo stesso tempo prestazioni elevate e un’invidiabile efficienza dei consumi. Entrambi i motori, D13 e D11, sono disponibili in versioni in grado di soddisfare gli standard EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicle). Senza dimenticare la possibilità di usufruire dei vantaggi dei nuovi e più capienti serbatoi carburante, disponibili in opzione, con pressoché la stessa altezza da terra dei veicoli attuali.


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ATTUALITÀ

Al centro della cooperazione nell’ambito dei gruppi motopropulsori unità diesel e benzina risparmiose nei consumi

Si condivide la massima efficienza B RUXELLES - Il cuore della cooperazione nell’ambito dei gruppi motopropulsori risiede nella condivisione fra l’Alleanza Renault-Nissan e Daimler di motori diesel e benzina altamente efficienti nei consumi. L’Alleanza Renault-Nissan fornirà motori benzina e diesel a 3 e 4 cilindri della sua gamma a Daimler, che saranno in seguito adattati e modificati per riflettere le caratteristiche Mercedes. Il risultato è una situazione vantaggiosa per entrambe le parti: Daimler potrà utilizzare i motori dell’Alleanza RenaultNissan e acquisirà un potenziale di vendita supplementare per

la futura gamma Mercedes-Benz di auto compatte, mentre l’Alleanza Renault-Nissan migliorerà la propria capacità produttiva. Daimler fornirà motori benzina e diesel della sua attuale gamma a Infiniti, inclusi motori a 4 e 6 cilindri. Il risultato è una situazione vantaggiosa per entrambe le parti: Infiniti potrà utilizzare motori Daimler, mentre Daimler migliorerà la propria capacità produttiva. Daimler, Renault e Nissan coopereranno anche su futuri motori benzina e diesel. Le decisioni di produzione finale per i nuovi motori co-sviluppati saranno prese successivamente,

per basarsi su una struttura produttiva ben bilanciata a beneficio di tutte le parti. La cooperazione sui motori sarà guidata da un sistema che assicurerà il mantenimento e la chiara distintività delle rispettive identità individuali di marca e di prodotto, fornendo al tempo stesso una struttura di costi altamente competitivi. In primo luogo, un alto livello di standardizzazione dei componenti non rilevanti per la marca fornirà sostanziali economie per entrambi i partner. In secondo luogo, l’utilizzo di distinti elementi tecnologici specifici alla marca assicurerà il rispetto dei requisiti delle rispettive marche.

NISSAN-RENAULT-DAIMLER / ANNUNCIATA UN’AMPIA COLLABORAZIONE STRATEGICA

Nuovo asse Parigi-Stoccarda-Tokyo La cooperazione tra i colossi porterà allo sviluppo congiunto di futuri progetti con applicazioni su veicoli commerciali e automobili. Un esempio: la condivisione di un motore diesel e della relativa trasmissione per un utilizzo su Mercedes-Benz Vito. Annunciato uno scambio azionario una tantum incrociato del 3,1 per cento del capitale di ogni partner. Massimiliano Campanella

BRUXELLES - Una stretta collaborazione tra colossi destinata a rivoluzionare il mercato della mobilità, in particolare di quella del futuro. L’accordo è stato stret to tra l’Alleanza Renault-Nissan e Daimler, i cui vertici hanno annunciato un’ampia cooperazione strategica che permetterà ad entrambi i gruppi di realizzare rapidi benefici da una gamma di progetti concreti così come dalla condivisione di best practice. I due gruppi hanno annunciato anche uno scambio azionario. La collaborazione sarà molto stretta sia nel segmento dei veicoli commerciali sia in quello delle vetture. Nel primo caso, Mercedes-Benz Vans allargherà la propria gamma per offrire, a partire dal 2012, un inedito en trylevel per uso commerciale. La base tecnica di questo veicolo leggero proverrà da Renault e sarà prodotta nella fabbrica Renault di Maubeuge, in Francia. I management di entrambi i partner sono certi a quel punto che beneficeranno di un incremento delle vendite, di una migliore capacità produttiva, di oneri d’investimento condivisi, a favore di un’ottimizzazione globale dei costi.

tegica è sottolineata mediante uno scambio azionario una tantum che mette le tre aziende nel le condizioni di confrontarsi sulla base di una relazione di lungo termine. La struttura complessiva dell’accordo si ba sa sul principio del possesso incrociato tra Renault, Nissan e Daimler di una percentuale di azioni pari al 3.1/3.1/3.1. Per essere più precisi la transazione prevede

La cooperazione strategica sarà gestita attraverso un comitato di cooperazione che rappresenta tutte le parti, sarà co-presieduto da Carlos Ghosn e Dieter Zetsche e guidato da dirigenti delle tre aziende. “Daimler e l’Alleanza Renault-Nissan - ha dichiarato Dieter Zetsche, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Daim ler e Direttore Generale di Merce-

identità di marca adottando architetture condivise. Le singole identità di marca non saranno alterate”. ULTERIORI OPPORTUNITÀ “L’Alleanza Renault-Nissan - ha aggiunto Carlos Ghosn, Presidente dell’Alleanza Renault-Nissan - sa come lavorare con successo

decennio”. È intenzione di entrambi i gruppi realizzare una struttura di lungo termine per lavorare su future aree di cooperazione con giunta tra Renault, Nissan e Daimler. Ogni azienda perseguirà future opportunità successive alla chiusura dell’accordo di cooperazione strategica e all’implementazione dei primi importanti progetti di coopera-

SCAMBI AZIONARI Oltre a cooperare sui piccoli veicoli commerciali, selezionati componenti dei gruppi motopropulsori saranno condivisi per allargare l’offerta prodotto nei veicoli commerciali di medie dimensioni e i volumi di ven dita. Ciò include un piccolo motore diesel e trasmissioni che Daimler si procurerà da Renault-Nissan per il veicolo com merciale di medie dimensioni leader della Stella, il Mercedes-Benz Vito. Secondo i manager delle Case questa motorizzazione aggiuntiva entry-level genererà vendite addizionali per Mercedes-Benz e ottimizzerà la capacità produttiva di Renault. Questa cooperazione stra-

Carlos Ghosn (a sinistra), Presidente dell’Alleanza Renault-Nissan e Dieter Zetsche, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Daimler e Direttore Generale di Mercedes-Benz Cars firmano l’accordo che porterà allo sviluppo di progetti congiunti. In basso a destra, il Mercedes-Benz Vito, modello che beneficerà di un motore diesel e trasmissioni provenienti da Renault-Nissan.

il seguente scambio di azioni: Daimler acquisirà il 3,1 per cento di azioni Renault recentemente emesse; Daimler ac quisirà da Renault il 3,1 per cento delle attuali azioni Nissan; Renault acquisirà il 3,1 per cento delle azioni Daimler; Renault ha concordato indipendentemente di scambiare l’1,55 per cento di Daimler con Nissan per il 2 per cento di azioni Nissan; Renault e Nissan deterranno ciascuna l’1,55 per cento delle azioni di Daimler.

des-Benz Cars - stanno unendo interessi comuni costituendo una promettente unione per una cooperazione di successo e strategicamente solida fondata su diversi progetti molto concreti e interessanti. Le nostre capacità si completano molto bene a vicenda. Stiamo rapidamente rafforzando la nostra competitività e riducendo i consumi di CO2, con una prospettiva a lungo termine. Siamo consapevoli di saper realizzare prodotti con una precisa

in partnership collaborative, e quest’esperienza ha un grande valore nell’indu stria del trasporto mondiale di oggi e anche di domani. Quest’accordo estenderà la nostra col laborazione strategica e creerà un duraturo valore per l’Alleanza Renault-Nissan e per Daimler poiché lavoriamo per ampliare e rafforzare la nostra offerta prodotto, utilizzando efficientemente tutte le risorse disponibili e sviluppando le tecnologie innovative richieste nel prossimo

zione. Questo include opportunità da studiare nella condivisione di moduli e componenti tra i veicoli Infiniti e Mercedes-Benz, la cooperazione regionale negli Stati Uniti, in Cina e Giappone tra Nissan, Infiniti e Daimler. Inoltre, opportunità per uno sviluppo congiunto di tecnologie connesse ai veicoli elettrici e alle batterie sarà esplorata tra Renault, Nissan e Daimler. A seguito di intense e produttive discussioni, anche nel segmento delle vetture si sono concordati specifici progetti che saranno sviluppati con effetto immediato. Innanzitutto una nuova comune architettura per i piccoli veicoli. Il successore dell’attuale smart fortwo, una nuova smart 4 posti e la nuova generazione di Renault Twingo saranno realizzate sulla base di un’architettura sviluppata congiuntamente. Tutti i veicoli si dif ferenzieranno in modo evidente l’uno dall’altro in termini di design. Un’importante caratteristica della nuova architettura sarà il sistema di trazione posteriore utilizzato dagli attuali veicoli smart. I lanci dei modelli sviluppati congiuntamente sono pianificati a partire dal 2013. La fabbrica smart di Hambach, in Francia, sarà il sito produttivo per le versioni 2 posti, mentre la fabbrica Renault a Novo Mesto, in Slovenia, sarà il sito produttivo per le versioni 4 posti. Sin dal proprio lancio sul mercato, i futuri modelli sviluppati congiuntamente saranno anche disponibili con motorizzazione elettrica.


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MITSUBISHI FUSO / LUNGHI TEST A LONDRA PROMUOVONO IL CANTER ECO HYBRID

Il truck amico dell’ambiente

Le aziende che per un anno e mezzo l’hanno potuto testare nella cintura urbana londinese si dicono particolarmente soddisfatte delle prestazioni del Canter ecologico per il quale la Daimler ha predisposto un ambizioso programma di diffusione sui mercati. Mauro Zola

LONDRA - È arrivata al giro di boa la sperimentazione europea dei Canter Eco Hybrid, che ha coinvolto nove aziende che operano nella cintura urbana di

Londra. Queste in totale stanno utilizzando da poco più di un anno e mezzo dieci Canter allestiti in diverse tipologie, accomunati dalla tecnologia che unisce il classico motore Diesel da tre litri da 145 cv con uno elettrico a magnete permanente e

corrente alternata trifase, in grado di sviluppare 35 kW di potenza. I risultati, presentati da Mercedes Benz, proprietaria di Mitsubishi Fuso, fino a questo momento sono stati più che incoraggianti. I dieci camioncini,

tutti da 7,5 ton di MTT, hanno percorso complessivamente più di 260mila km, risparmiando oltre 5mila litri di carburante. Quindi con una riduzione dei con sumi di circa il 10 per cento, realizzata in un ambiente difficile per il trasporto leg-

gero come il centro di Londra, in cui agiscono le aziende scelte per il test che comprendono corrieri co me DHL e TNT, i cui Canter percorrono in media 2.600 km al mese, ma anche la Royal Mail, la catena di supermercati Tesco. Completano il

quadro aziende che si occupano della manutenzione come la Scottish & Southern Energy (re te elettrica), la Ringway (stra de) e la Amey (trasporti pubblici). In tutti i casi i pareri degli utilizzatori sono stati entusiasti.

In prossimità dello storico circuito di Brooklands

Punto di attrazione il Mercedes-Benz World LONDRA - Il rapporto dei britannici con l’automobile e i motori in generale è qualcosa di speciale. Non a caso il costruttore tedesco li ha premiati aprendo il Mercedes Benz World, situato in prossimità dello storico circuito di Brooklands, il primo a essere impiantato nel Regno Unito agli inizi del Novecento. In un’avveniristica struttura che vuole ricordare nelle forme un radiatore è esposta l’intera gamma Mercedes Benz, accompagnata da mostre a tema, attualmente di vetture storiche del marchio, comprese due formula Uno, e a un’espo-

sizione permanente sulla nascita del colosso Daimler. Il bello è che non si tratta di una concessionaria, anche i veicoli nuovi sono semplicemente a disposizione dei visitatori che possono sedersi a bordo ed esaminarli a fondo. Completano la struttura bar, ristorante, shop e un lussuoso albergo inaugurato nel marzo scorso. Inoltre è possibile cimentarsi su una parte del vecchio circuito a bordo delle vetture Mercedes Benz (o su di un percorso fuoristrada per chi predilige i Suv).


13 “Il risultato - ha commentato Matt Smith di Tesco - ha superato le nostre aspettative. Per il momento si tratta di una nicchia, ma credo che quando saranno disponibili i Canter Eco Hybrid entreranno numerosi nella nostra flotta. In particolare l’assistenza garantita da Mercedes-Benz è stata fantastica, anche se non abbiamo dovuto affrontare problemi particolari, soltanto i normali controlli”. SULLE STRADE GIAPPONESI Il progetto dei Canter Eco Hybrid è stato sviluppato nel Global Hybrid Center di Daimler Trucks, che ha sede presso la Mitsubishi Fuso, in Giappone. In parallelo è stato avviato un programma proprio in Giappone, dove già circolano circa 800 Canter ibridi, in condizioni però molto diverse da quelle riscontrate in Europa. “Per questo - ha spiegato Fumio Akikawa, responsabile del centro di sviluppo - abbiamo varato i Local Application Centre, che si occupano di adattare il progetto originario ai singoli mercati locali”. La tecnologia utilizzata da Daimler è definita “ibrido parallelo” e si basa sull’aggiunta di un motore elettrico posizionato dietro il propulsore a combustione e alla frizione, giusto davanti al cambio, in modo che entrambi i propulsori possano agire sul veicolo sia singolarmente che, appunto, in parallelo. In pratica in fase di spunto viene utilizzato il motore elettrico, con quello Diesel che funziona comunque al minimo per servire i gruppi ausiliari e si

inserisce in fase di accelerazione. Le batterie per il motore elettrico vengono ricaricate dall’energia frenante, utilizzando il propulsore secondario come alternatore in frenata. Si tratta di batterie agli ioni di litio, con una capacità di 1,9 kWh, divise in due moduli, per un totale di 96 celle, configurate per una durata di almeno dieci anni e 300mila km. Sulla storica pista di Brooklands abbiamo avuto la possibilità di testare il Canter Eco Hybrid, equipaggiato con un cambio automatico (l’Inomat II non disponibile al momento in Europa) e in effetti pur potendo disporre di un periodo di tempo piuttosto limitato abbiamo potuto constatare la praticità del sistema. Il motore elettrico entra regolarmente in funzione a ogni ripartenza, senza che per questo vengano penalizzate le prestazioni del mezzo. Lo stesso si può dire per le operazioni di ricarica delle batterie, segnalate da un’apposita spia inserita nel cruscotto, e che non richiedono particolare attenzione riguardo alla frenata. VERSO UNA MAGGIORE COMPETITIVITÀ L’unico scoglio per la commercializzazione di un Canter che rispecchi almeno in parte le caratteristiche di questa mini se rie è quello economico. Al momento infatti il costo di ogni singolo veicolo supera ampiamente quello accettabile dal mercato. Un problema che secondo Fumio Akikawa potrà essere risolto nel prossimo futuro, sfruttando il continuo sviluppo delle tecnologie ibride.

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Intervista a Maurizio Zaccaria, responsabile Mitsubishi Canter di Mercedes-Benz Italia

“Ha le qualità per una maggiore diffusione” LONDRA - L’Italia rimane per ora fuori dalla sperimentazione dei Canter Eco Hybrid, anche perché la tipologia dei piccoli camion venduti si differenzia nettamente da quella britannica, come ci spiega il responsabile del Canter per Mercedes Benz Italia, Maurizio Zaccaria. “Il Canter in Italia ha una sua collocazione ben definita: 3,5 ton con ribaltabile. Questo è il fulcro delle nostre vendite: da sempre, indipendentemente dal numero assoluto di pezzi venduti, il 70 per cento riguarda il 3,5 ton e poi la restante parte si spalma sull’intera gamma”. Come va comunque la vendita in Italia? “Il Canter essendo disponibile esclusivamente come telaio cabinato con ruote gemellate, ha una sua collocazione ben precisa. Nel corso degli ultimi anni, dall’uscita del modello attuale, abbiamo visto una progressione dei volumi, arrivando nel 2008 a commercializzare mille macchine. Il 2009 anche per noi è stato un anno difficoltoso mentre adesso siamo in fase di recupero, attestati attorno a un 2 per cento di quota di mercato. Il nostro target per il 2010 è quello di consolidarci attorno a queste cifre. Per fare ciò stiamo lavorando molto, cercando di ampliarci sia verso i clienti privati che verso le municipalizzate, un bacino di utenza ottimale per le caratteristiche del Canter. E in effetti questa direzione ci sta dando molte soddisfazioni”. Il Canter in Italia ha una diffusione a macchia di leopardo. “Abbiamo il vantaggio di una copertura territoriale capillare dato che ci appoggiamo alla rete Mercedes Benz, e sotto questo punto di vista siamo presenti dappertutto. Dal punto di vista della performance non riusciamo però a essere omogenei. È un’area di miglioramento su cui ci stiamo applicando”. Alcuni dealer non sono interessati a quella nicchia? “È una situazione che in effetti deriva dai concessionari. Negli ultimi due anni le difficoltà di un concessionario, indipendentemente dal marchio Mitsubishi Fuso è evidente. I nostri dealer hanno auto, veicoli commerciali e industriali e poi il Canter, la crisi del contesto complessivo probabilmente ha penalizzato in modo più rilevante il più piccolo tra i brand. Per questo ci stiamo attrezzando per rinforzare coloro che hanno subito le perdite maggiori. Per raggiungere quell’omogeneità che porta anche i volumi”. Avete fatto scelte importanti come quella di proporre il motore EEV di serie. Va vista nell’ottica di una futura espansione nel settore della distribuzione? “La scelta della Casa è stata di

RENAULT TRUCKS / Un nuovo team per il Truck Racing 2010

Adrenalina al massimo Parte da Misano Adriatico il penultimo weekend di maggio la nuova edizione del Fia European Truck Racing Championship, la popolare corsa dei camion dall’alto contenuto spettacolare. Renault Trucks partecipa al fianco del team MKR Technology. Due i mezzi in gara per altrettanti piloti di provata esperienza: lo svizzero Markus Bösiger e il tedesco Marcus Oestreich.

P E RO - Nuova stagione, nuovo team. Stesso coraggio e tanta voglia di scendere in pista per vincere. Renault Trucks è pronta a dare il massimo per l’imminente Fia European Truck Racing Championship 2010, la cui prima tappa è fissata per il 22-23 maggio sul circuito di Mi sano Adriatico. I bolidi che si sfidano in pista sono pesanti e potenti allo stesso tempo, truck speciali che incutono timore solo a guardar-

li da fermi. Renault Trucks continua dunque la sua avventura nel Truck Racing proponendo una nuova agguerrita squadra per la stagione 2010. La fine del contratto con il team Frankie non ha minimamente intaccato il fer vore del costruttore francese per le spettacolari corse dei camion. La Casa di Lione ha scelto il team MKR Technology per portare i colori della marca sui circuiti. Renault Trucks

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s’impegna così a fornire loro la sua tecnologia motoristica, l’assistenza durante le gare e propone un nuovissimo design per i due mezzi da corsa protagonisti in pista. Renault Trucks e MKR Technology si alleano in vista di un comune obiettivo: vincere il campionato! MKR Technology è gestito da Mario Kress, uno dei migliori specialisti della disciplina ed è composto da professionisti nel l’universo del

Truck Racing. La stagione 2010 vedrà in competizione due mezzi guidati da due piloti dal palmares impressionante: lo svizzero Markus Bösiger e il tedesco Marcus Oestreich. Il design dei camion è stato creato dal Centro Design di Renault Trucks con dei nuovi sviluppi specifici. A MKR Technology Renault Trucks garantisce l’assistenza durante tutte le otto gare in calendario da questo mese a ottobre, così co me

Maurizio Zaccaria, responsabile del Mitsubishi Canter per Mercedes Benz Italia

ampliare il raggio d’azione. Il motore EEV favorisce gli utilizzi cittadini per la distribuzione, così come le flotte pubbliche, assicurando il minor livello di emissioni oggi possibile. Anche l’esperienza di Londra con l’ibrido è l’ulteriore step di un disegno che vuole spiegare che Mitsubishi Canter non è soltanto il ribaltabile per il cantiere ma una macchina molto versatile”.

Fia European Truck Racing Championship 2010 Data 23 Maggio 6 Giugno 20 Giugno 25 Luglio 29 Agosto 12 Settembre 19 Settembre 3 Ottobre

Circuito Misano VII G.P. Camión de las Naciones Nogaro ADAC Truck Nürburgring Czech Truck Prix 2010 Zolder 24 heures Camions XXIV G.P. Camión de España Circuito del Jarama

quella del Team 14 (Francia). La partecipazione per una nuova stagione di Renault Trucks nel Campionato d’Euro pa dimostra l’impegno della Losanga nel Truck Racing. Per questo, la Casa francese ha scelto di crearsi una sua propria identità di marca, denominata Renault Trucks Racing, in linea con la sua nuova identità visiva Renault Trucks Deliver e il suo nuovo team MKR Technology. Le novità Renault Trucks Racing comportano dunque un nuovo design per il camion, un sito internet ridefinito e disponibile fin dalla prima gara del Campionato d’Europa 2010 a Mi sano Adriatico, numerosi “goo dies” ma anche una seconda versione del celebre video gioco “Truck Racing by Renault Trucks”, con numerosi circuiti e i nuovi camion. Renault Trucks, inoltre, seguirà ogni gara e proporrà uno spazio Vip per i suoi clienti e partner. Il calendario Truck Racing occupa sei mesi e svolgerà la sua attività in sei Paesi differenti: Italia, Spagna, Francia, Ger mania,

Paese Italia Spagna Francia Germania Repubblica Ceca Belgio Francia Spagna

Repubblica Ceca e Belgio. Per l’appuntamento italiano, tutto è pronto al circuito di Misano per accogliere team e appassionati. Nell’ambito della diciannovesima edizione del Truck Racing, il circuito organizza la sesta edizione del Weekend del Camionista, manifestazione ormai affermatasi quale evento annuale totalmente dedicato ai camionisti. L’edizione 2009 ha visto la presenza di ben 27mila autisti, costruttori in qualità di espositori, tra cui proprio Renault Trucks, nonché al tre importanti aziende di settore. Il Weekend del Camionista è una kermesse imperniata sul divertimento e sullo svago organizzato e dedicato a chi quotidianamente percorre le strade d’Europa alla guida di un mezzo pesante. L’obiettivo degli organizzatori è quello di “portare” in circuito il più alto nu mero possibile di persone con interessi nel campo del veicolo industriale e commerciale, sfruttando un evento sportivo come il Truck Racing, ormai co nosciuto e apprezzato sia in Italia che in Europa.


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IVECO / ALL’ESAME DELLA CAVA L’INTERA GAMMA “TOUT TERRAIN” DEI VEICOLI TORINESI

Duri e puri Un vero e proprio “Cava Day” per saggiare ancora una volta le straordinarie qualità delle versioni 4x4 dell’EcoDaily e dell’EuroCargo oltre che del Trakker, vero e proprio principe dello sterrato. Della impegnativa partita anche il piccolo ma possente Massif. Mauro Zola PONTIROLO NUOVO - Quello appena trascorso è stato un periodo terribile per il segmento dei veicoli da cava, che hanno dovuto fare fronte da un lato al blocco delle grandi opere, dall’altro alla crisi che ha colpito un po’ tutti. Il risultato è stato devastante, con cali percentuali che hanno abbondantemente superato il 50 per cento. Anche in questo 2010 la situazione resta difficile, ma “almeno abbiamo smesso di scendere”, così ha commentato Ottavio Gioglio, general manager del mercato Italia ai margini del “Cava Day” de nominato 100x100 Off Road e organizzato dalla Casa torinese. Un atto di coraggio, con forse un pizzico di scaramanzia, verso un settore che versa tut t’o ra in cattive acque ma l’impressione è che possa tirarsene presto fuori, che stia per ripartire se non in tutta Italia almeno in qualche zona mirata. Ad esempio in Lombardia dove è imminente l’avvio dei lavori di costruzione della Brebemi, la bretella che attraverserà la Brianza e poi c’è l’Expo del 2015 che si avvicina e per cui prima o poi dovranno essere aperti i tanto attesi cantieri.

Bene, dunque, ha fatto Iveco a mostrare i muscoli e a mettere in campo tutta la propria gamma, in un’occasione più unica che rara di testare sul campo, cioè in una cava, tutti i modelli dedicati al tout terrain, dal fuoristrada Massif al Trakker in più configurazioni. Che poi Gioglio abbia confermato che “c’è qualche segnale di ripresa, abbiamo in piedi qualche trattativa”, il tutto va considerato come la ciliegina sulla torta. Ma passiamo alle prove, iniziando proprio con il Massif, che di certo non può essere definito soltanto un veicolo da lavoro e men che meno ridotto a erede della Campagnola. Possiamo definirlo un Suv, perché sullo sterrato il Massif non ha paura di sporcarsi anzi si trova perfettamente a suo agio. Per meglio definirne le caratteristiche, lo staff Iveco ha preparato un percorso quasi fuoristradistico, con tanto di twist. Niente di difficile per l’unico fuoristrada puro italiano, in grado di rivelarsi divertente (anche grazie ai 176 cv erogati dal 3 litri che lo equipaggia) ma anche comodo come una berlina se si passa all’asfalto. In sintesi l’auto ideale per l’imprenditore che vuole visitare i suoi cantieri senza rischiare di rimetterci marmitta o peggio. In questa occasione però il

Massif ha trovato un degno concorrente, in grado di affrontare lo stesso percorso. Si tratta dell’EcoDaily 4x4, che in effetti ha tutto per muoversi agilmente off road, la trazione integrale, un cambio a sei marce, con selezione fuoristrada e mez ze marce (in pratica le care vecchie ridotte), supportato da un motore brillante ed ecologico, il nuovo EEV da 170 cv, sufficienti per compiere vere e pro prie evoluzioni, oltre

che per cavarsela in qualsiasi situazione. Nella cava bergamasca, set della prova, mancava il fango, ma utilizzando il bloccaggio totale dei differenziali non deve essere troppo difficile cavarsela nemmeno quando questo va a sfiorare i mozzi delle ruote. Per il resto le sensazioni sono molto simili a quelle di un normale EcoDaily, con una coppia eccellente fin dai bassi regimi e tanta potenza disponibile. Le marce ridotte, co-

In alto, foto di gruppo della gamma Iveco dedicata al settore cavacantiere. Sopra, il Massif, anche lui protagonista del “Cava Day” denominato 100x100 Off Road e organizzato dalla Casa torinese.

munque facilmente inseribili, non servono neppure, se non in casi estremi. Basta far scorrere il selettore su off road e si viaggia in scioltezza. Naturalmente la trazione integrale e tutto il resto incidono sulle capacità di carico, e infatti per chi non ha problemi di patente è decisamente consigliata la versione da 5,5 ton. Passiamo all’EuroCargo, e a un percorso meno esasperato, dato che si tratta di un camion, compatto e brillante, ma pur sempre un camion. Quello in prova era equipaggiato con il sei litri nella sua versione più po tente, quella da 279 cv. Abbastanza per farlo quasi volare sulle strade sterrate e per fargli affrontare ripidi pendii con estrema naturalezza. Da notare, in particolare, il comfort assicurato dalle balestre paraboliche, abbinate ai classici ammortizzatori telescopici e dalle ottime performance dell’impianto frenante, pur basato su tamburi, scelti per garantire una maggior sicurezza anche in condizioni limite. Facile da usare il bloccaggio del differenziale, ottimali le dotazioni in cabina. Insomma più che giustificata la leadership dell’EuroCargo nel panorama nazionale dei piccoli camion. Il meglio va tenuto sempre per ultimo e così soltanto in fondo al

test siamo saliti sul Trakker, lo specialista in casa Iveco, disponibile in ben quattro modelli, tra cui un tre assi, specie che sembrava scomparsa e che invece ha avuto all’inizio dell’anno un ritorno di fiamma, e un quattro assi equipaggiato con il cambio automatizzato a 12 marce EuroTronic, un’addi zio ne importante, tanto che ancora stupisce che il mercato del cava cantiere non vi ricorra in maniera massiccia. Utilizzarlo è naturalmente semplice, sia in modalità automatica, sia riportando la selezione delle marce sull’opzione manuale, come può essere utile fare quando ci si trova carichi su di una salita impegnativa. Invece al momento l’automatizzato incide pochissimo sul totale dei Trakker venduti. Ultime note per la struttura stessa del camion da cava del costruttore torinese, che è stato pensato, progettato e poi realizzato proprio con questo scopo: lavorare in condizioni difficili, su terreni perigliosi. Il che si ve de da tanti piccoli particolari, dalla taratura delle sospensioni, che anche nel caso delle normali paraboliche assorbono egregiamente gli urti, alla robustezza del telaio, al fatto che, semplicemente, ogni particolare è giusto dove dovrebbe essere.

Intervista a Giuseppe Giani, responsabile della gamma New Holland della concessionaria Quadri V.I.

“Le speranze di ripresa legate al secondo semestre” PONTIROLO NUOVO - Il “cava day” Iveco è stato organizzato con la collaborazione del dealer Quadri V.I., una delle storiche concessionarie della Lombardia, attiva da ottant’anni e ben radicata sul territorio, grazie alla sede principale di Pontirolo Nuovo, a cui si aggiungono quella secondaria di Cavenago Brianza, il punto Daily a Grassobbio e quello espositivo a Sesto San Giovanni. La Quadri è inoltre fortemente vocata al segmento del cava cantiere, tanto da aver aggiunto da un poker di stagioni al pacchetto delle proprie rappresentanze, che già contava su Iveco e Fiat Professional, anche la New Holland (sia per la vendita che per il noleggio). Abbiamo “sentito” Giuseppe Giani che si occupa proprio della gamma New Holland per Quadri V.I. Come siete strutturati? “Per New Holland curiamo mezza Lombardia Occidentale, le province di Como, Milano, Pavia, Lodi, Cremona e Piacenza. Il tutto facendo capo alla struttura di base di Cavenago Brianza, dove stanno anche l’officina e il magazzino ricambi. Mentre per Iveco la zona coincide soltanto in parte, andando

Giuseppe Giani

dalla bassa bergamasca fin nella zona est di Milano e nella Brianza”. La provincia di Bergamo per la vendita di veicoli industriali e per il movimento terra pareva fino a metà 2009 quella in grado di reggere meglio la crisi… “Come sempre la Lombardia è la realtà trainante in Italia. Ma non possiamo dire che è stata il meglio, forse il meno peggio. Tutto l’anno scorso è stato fortemente penalizzato oltre che dalla crisi anche dal fatto che le grandi opere legate all’Expo o di cui comunque si sperava l’avvio, non sono ancora partite. Si sta parlando di qualche opera di cantierizzazione, ma in realtà il vero lavoro del movimento terra non è ancora decollato”. A sentire molti dealer lombardi il problema è che anche quando inizieranno i lavori gran parte dei mezzi verranno acquistati in altre regioni … “Molti dei general contractor sono in effetti esterni, soprattutto nel movimento terra. Però quando ci sono grandi interventi la ricaduta è a cascata. Inoltre la crisi generalizzata fa della Lombardia il paradiso terrestre, su cui cercano di gettarsi tutti,

con ricadute sui prezzi non sempre positive. Certo è che non tutto il lavoro potenzialmente disponibile verrà sfruttato da aziende locali”. Voi vi trovate comunque in una zona privilegiata… “Certamente, per questo prevediamo risultati in crescita, anche per il noleggio”. Possiamo intanto quantificare il crollo subito? “È quello dichiarato ufficialmente, supera il 40 per cento. Un risultato dimezzato rispetto al 2007”. E per il veicolo industriale? “Siamo molto vicini a queste cifre e non si vedono segni di ripresa, anche se c’è stato qualche lampo. Forse colpa anche di un inverno come non si vedeva da anni, che ha rallentato i lavori. Inoltre il periodo elettorale causa sempre un blocco negli appalti pubblici. Tutti questi elementi non hanno certo favorito la ripresa”. Quando arriverà come ve la aspettate? “Purtroppo in termini rilevanti avverrà nella seconda parte dell’anno. Adesso, in concomitanza con la scadenza della Tremonti a giugno si assisterà a qualche fiammata, ma non è certo questo che ci riporterà ai numeri di prima della crisi”.


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Tre grandi protagonisti del lavoro in cava-cantiere EuroCargo 4x4

Fatto per stupire A

Daily 4x4

Senza rivali V

a a occupare una nicchia di mercato, piccola ma importante, il Daily 4x4 che non ha rivali nella produzione di serie, perché in questo caso Iveco non si è limitata ad aggiungere al suo furgone di successo la trazione integrale. L’ha invece trasformato in un mezzo capace di fare anche del vero fuoristrada. Andando per ordine, il Daily 4x4 è disponibile in 4 versioni, con MTT di 3,5 e 5,5 ton e con cabina singola o doppia. Due anche i passi, 3.050 o 3.400 mm. Il motore invece è uno solo e si tratta del più avanzato tra quelli in dotazione al furgone torinese, ovvero il 3 litri da 170 cv in regola con gli standard EEV, un propulsore eccellente soprattutto per la progressione, una dote importante quando si viaggia fuori dalle strade battute. In abbinata, è disponibile un solo cambio, manuale a sei marce con selezione off e on road e con il selettore per le ridotte, il che dà un totale di 24 rapporti. Sono molti i particolari che distinguono il Daily 4x4 dalle versioni a due ruote motrici. Fin da una prima occhiata si possono notare il paraurti in acciaio, la pedana di salita su entrambi i lati, la barra porta incastro posteriore basculante. Esaminando il veicolo più a fondo si trova anche il bloccaggio del differenziale centrale e posteriore, e le sospensioni paraboliche a tre foglie, che sul posteriore per il 5,5 tonnellate diventano a 4 foglie (opzione disponibile tra gli optional anche per il 3,5 ton). Gli altri equipaggiamenti a richiesta comprendono il bloccaggio del differenziale anteriore, i pneumatici Off Road 255/100 R16, la presa di forza al cambio e una delle quattro disponibili al riduttore. Per quel che riguarda le prestazioni, il Daily 4x4 è in grado di affrontare pendenze di 45°, un’inclinazione laterale di 33° e un guado di 660 mm. Gli angoli di attacco sono di 51° davanti, di 33° sul posteriore e di 45° quello di dosso.

L’AQUILA - In piazza Duomo nel centro della città in via di ricostruzione dopo il terremoto dell’aprile 2009 si è svolta la cerimonia di consegna di una mini flotta di dieci EcoDaily 55S17W 4x4 e un Massif dalla Concessionaria Iveco Romana Diesel al Comune de L’Aquila. Presenti il sindaco Massimo Cialente, l’assessore alle Opere Pubbliche Ermanno Lisi e altre autorità locali, per Iveco il General Manager Mercato Italia Ottavio Gioglio e Mario Artusi, Presidente e Amministratore Delegato della Concessionaria Romana Diesel. I dieci EcoDaily 55S17W in versione 4x4 di color arancio verranno utilizzati dal Comune del capoluogo abruzzese per lo sgombero della neve nei mesi invernali e sono quindi allestiti con lama sgombraneve e spargisale. L’allestimento, qualora fosse necessario, potrà essere facilmente trasformato per lo sgombero delle macerie senza alcuna spesa aggiuntiva, essendo già predisposto come veicolo ribaltabile. Grazie alle sue doti di robustezza, affidabilità e versatilità EcoDaily si conferma quindi leader anche per impieghi particolarmente gravosi. Il modello scelto dispone del generoso

nche il best seller del costruttore torinese dispone di una versione a quattro ruote motrici, equipaggiata con un ripartitore TC 850, con una coppia di 8500 Nm, sia per le versioni a ruote singole che gemellate. La trazione integrale è permanente, il bloccaggio dei differenziali anteriore, centrale e posteriore è di serie. L’EuroCargo 4x4 è disponibile in quattro modelli, definiti sia dalle diverse MTT, di 11 e 15 tonnellate, che dai diversi livelli di potenza del propulsore, il Tector a sei cilindri, un 5,8 litri che può erogare 217, 251 o 279 cv (con coppia rispettivamente di 680, 850 o 950 Nm). Altre opzioni sono le già citate ruote singole o gemellate, i quattro passi (3.240, 3.690, 3.915 o 4.150 mm), le due cabine, corta o lunga (quest’ultima non è disponibile con il passo più corto) e i tre cambi ZF a sei marce, con o senza presa di forza integrata. Anche in questo caso distinguono l’EuroCargo 4x4 da quello standard particolari come la griglia di protezione dei fari, un paraurti specifico in acciaio, il gradino frontale utile per la pulizia del parabrezza, la protezione del radiatore, la traversa tubolare con gradini girevoli su entrambi i lati, la barra porta incastro ribaltabile posteriore. Completa le dotazioni di serie l’allestimento interno della cabina a ridotta sporcabilità e il sedile del conducente con sospensione pneumatica (mentre per gli eventuali passeggeri è stata scelta una panchetta biposto con schienale reclinabile). Sono invece optional i fari rotanti gialli sul tetto e le balestre semiellittiche anteriori e posteriori. Viste le premesse, normale che siano stati curati con attenzione particolari fondamentali come la profondità di guado, che a seconda dei modelli varia da 473 a 578 mm, o la luce libera da terra che va dai 321 ai 428 mm, sempre a seconda della configurazione scelta. Eccezionali le capacità in fuoristrada, favorite da angoli d’attacco da 28 a 32°

Trakker

Prestazioni al limite I

l Trakker è uno specialista. Un veicolo studiato appositamente per essere operativo in ambienti difficili, capace di affrontare le cave più insidiose, ma anche di fornire un supporto indispensabile nei cantieri delle grandi opere. Questo, anche grazie alla gamma ampia e completa, che comprende sia cabinati nelle configurazioni 4x2, 4x4, 6x4, 6x6, 8x4 e 8x8, sia trattori (4x2, 4x4, 6x4, 6x6), con masse totali a terra che partono dalle 18, 26 e 32 ton per l’uso legale, per arrivare alle 20, 33 e 40 tonnellate nel caso si tratti di un mezzo d’opera. Completa anche la disponibilità di propulsori, che comprende il Cursor 8 da 7,7 litri nella sua configurazione da 360 cv, con una coppia di 1.500 Nm, e il Cursor 13 in tre livelli di potenza: 410, 450 o 500 cv (con coppie rispettivamente di 1.900, 2.200 e 2.300 Nm). A questi possono essere abbinati una serie di cambi manuali a 16 marce prodotti da ZF, o in alternativa di automatizzati a 12 marce della serie EuroTronic. In tutto sono trentotto le configurazioni possibili per quel che riguarda i cabinati e una quindicina quelle dei trattori, una disponibilità che, abbinata alle caratteristiche primarie del Trakker, ne fa uno dei naturali mattatori del settore. La scelta delle cabine comprende sia l’Active Day (la più richiesta) sia l’Active Time, con capienza maggiorata. Alle normali sospensioni paraboliche si aggiungono, a richiesta, soluzioni pneumatiche o semiellittiche per impegni particolarmente gravosi. Molta attenzione è stata riservata ai ponti, che sono a doppia riduzione, in modo da garantire una maggiore altezza da terra degli elementi sensibili, una robustezza impareggiabile, una scatola del differenziale dalle dimensioni contenute, in sostanza meno stress per il differenziale. Quattro i tipi di ponte a disposizione, da quello singolo a doppia riduzione per carichi fino a 13 tonnellate, a quello tandem sempre a doppia riduzione che ne raddoppia la robustezza.

Dieci EcoDaily 4x4 e un Massif al Comune de L’Aquila

Romana Diesel pro terremoto motore 3.0 litri, 4 cilindri in linea, intercooler con turbina a doppio stadio, da 170 cv common rail di seconda generazio-

ne conforme alla Direttiva EEV con filtro antiparticolato (FAP) di serie che assicura spunti e motricità adeguate alla mission.

Monta un cambio meccanico a sei marce con selettore marce normali o ridotte e ripartitore per utilizzo stradale e fuoristra-

da, per un totale di 24 marce e trazione integrale permanente. I veicoli sono equipaggiati di ABS disinseribile e dispositivi

di bloccaggio dei due differenziali posteriore e centrale, per una perfetta motricità su qualunque tipo di terreno. La cabina di tipo semiavanzato, fra le molte dotazioni, è fornita di fascia paracolpi laterali in plastica, parabrezza in cristallo laminato rinforzato, alzacristalli elettrici, pedane di salita su ambo i lati, parete posteriore con finestrino atermico, immobilizer. Gli pneumatici sono adatti ad uso stradale, ma anche ad attività off-road su terreni impervi. Fa parte della fornitura anche un Massif a 5 porte, un veicolo a trazione integrale che Iveco ha lanciato nel 2008 per il trasporto professionale insieme alla Campagnola e si pone ai vertici della categoria dei fuoristrada leggeri per le sue prestazioni. Sul Massif è montato il motore 3.0 litri, intercooler, ma con turbina a geometria variabile che eroga 176 cv, cambio meccanico a 6 marce con ripartitore per rapporti strada e fuoristrada e trazione integrale inseribile. Gli interni sono quelli di una station wagon a 5 porte con 2 sedili anteriori e panchetta posteriore a tre posti, portellone posteriore con finestrino atermico e chiusura a chiave e predellino di salita anche posteriore.


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MAN / DESTINAZIONE ORIENTE E AFRICA PER LA ROBUSTA E VERSATILE GAMMA

Mission mondiali per CLA Questo tipo di veicolo, caratterizzato da una grande robustezza e costruito in India nell’impianto di Pithampur, ha iniziato il 2010 con ottime prospettive in termini di vendite. Già in portafoglio ordini per oltre 1.200 unità destinate soprattutto a Paesi quali Indonesia, Vietnam, Uzbekistan, Sudafrica e Marocco. Paolo Altieri

MONACO DI BAVIERA - I veicoli della gamma Man CLA sono concepiti appositamente per l’im piego in condizioni difficili e gravose come quelle che si riscontrano spesso nei paesi asiatici e africani. Nel sud del continente africano, questi robusti autocarri Man dimostrano di essere all’altezza fin dalla loro introduzione nel 2008. Attualmente sono stati consegnati 300 esemplari del modello CLA a clienti in Sudafrica. I 350 autocarri a tre assi CLA 26.280 previsti invece per l’Indonesia saranno impiegati come dumper in miniere di carbone dove spesso sono chiamati a prestare un servizio sicuro e affidabile su fondi accidentati di difficile percorribilità e su strade di cantieri con salite ripide e tratti in discesa con forte pendenza. I Man CLA sono dotati di un mo tore a sei cilindri in linea da 6,9 litri di cilindrata a norma Euro 3 erogante una potenza di 280 cv a 2.400 giri/min e una coppia di 1.100 Nm a 1.300-1.700 giri/min. Tra i tipi di cabine offerte, i clienti hanno optato per la versione più lunga e spazio-

sa, nota con il nome di Sleeper Cab. Intanto, un altro primo lotto di 40 Man CLA è arrivato in Vietnam nella versione 6x4 con motorizzazione da 280 cv. Fino alla fine del 2010 verranno consegnati

420 veicoli da impiegare sia come autotelai sia come ribaltabili. Una variante particolare del 6x4 è l’autobetoniera che sicuramente troverà clienti soddisfatti non solo in Vietnam. Qui verrà inoltre impiegato

an che il CLA a due assi in versione di trattore stradale con motore da 280 cv. Equipaggiato con lo stesso motore a sei cilindri a norma Euro 2, ma erogante una potenza leggermente inferiore pari a 220 cv, è poi il Man CLA chassis

Man alla Fiera Internazionale di Interschutz

Gli alleati dei vigili del fuoco I veicoli che Man esporrà in giugno alla rassegna di Lipsia costituiscono la sicura e affidabile risposta per i molteplici compiti d’intervento non solo dei vigili del fuoco ma anche degli operatori della protezione civile. MONACO DI BAVIERA - Massiccia presenza di Man Nutzfahrzeuge al Salone Interschutz, in programma a Lipsia in giugno, con le attuali gamme di autocarri della Trucknology Generation. Per i molteplici compiti d’intervento dei vigili del fuoco e degli operatori della Protezione Civile, Man infatti offre un ricco programma di autocarri di massa compresa tra 7,5 e 44 tonnellate, che si articola sui modelli TGL, TGM, TGS e TGX, ma anche su autotelai che ridefiniscono per il settore gli standard di affidabilità, sicurezza, allestibilità e comfort di marcia. Per la prima volta Man esporrà le gamme TGL e TGM contraddistinte dai tipici tratti stilistici della famiglia. Per i diversi equipaggi - fino a 10 operatori - la Casa di Monaco di Baviera produce le cabine speciali in stabilimento o tramite il Man Truck Modification Center che è parte dello stabilimento. Altri veicoli Man, anche della gamma TGS a partire da 18 tonnellate di massa totale ammessa, saranno presenti presso diversi allestitori. L’esposizione sarà incentrata sulla gamma TGM che fa da base alla maggioranza dei veicoli di pronto intervento con una massa totale compresa tra 12 e 18 tonnellate. Non si fa riferimento solo ad autopompe, autopompe antincendio, apparecchiature per salvataggio aereo o veicoli porta-attrezzature conformi alle normative UE e alla normativa tedesca DIN, ma anche ai campi di applicazione di vigili del fuoco e organizzazioni umanitarie in molti continenti. I motori montati sui veicoli delle gamme TGL e TGM non richiedono additivi per la depurazione dei gas di scarico. Questo significa maggiore carico utile e più spazio sul telaio per gruppi o ingressi ribassati di lato per cabine per squadre e vani attrezzature; entrambi aspetti di grande importanza per la progettazione di allestimenti. Altri esempi di prodotti Man orientati alle esigenze del settore sono il collaudato cambio automatizzato TipMatic e l’inno-

vativo sistema di trazione HydroDrive disponibile per le gamme TGS e TGX. La trazione idraulica anteriore inseribile fornisce la necessaria spinta in caso di marcia su manto stradale innevato o al di fuori dei percorsi asfaltati. Per la protezione antincendio in ae-

4x2 destinato al Marocco dove 80 unità di questo veicolo presteranno servizio anche come trattori stradali 4x2 e come ribaltabili 6x4. La gamma Man CLA a due e a tre assi comprende autocarri con una massa tota-

le ammessa compresa tra 15 e 26 tonnellate. Il CLA si basa sulla collaudata progettazione della Casa tedesca che significa resistenza alle sollecitazioni, affidabilità, funzionalità e redditività nel duro impiego quotidiano. Forte del robusto autotelaio, dei motori parsimoniosi e di pneumatici da 20 o 22,5 pollici appositamente concepiti per strade in cattive condizioni, Man punta ai mercati di diversi Paesi asiatici e africani. Anche le cabine di gui da Day Cab e Sleeper Cab provengono dalla provata gamma LE2000 proprio come i motori D08 e i cambi ZF 6S850 e 9S-1110. Per quanto riguarda gli assi, ci si affida ai collaudati assali Man a doppia riduzione con gruppi epicicloidali nei mozzi ruota. Per alcuni modelli da lun ga distanza sono disponibili assali a riduzione ipoidale Meritor. La gamma Man CLA viene prodotta a Pithampur, in una delle fabbriche di veicoli industriali più moderne dell’India. La partecipata Man Force Trucks Private Limited ha qui ap plicato coerentemente gli stan dard tecnologici Man sempre orientati a un’alta qualità.

roporti, Man Nutzfahrzeuge offre l’autotelaio a tre o quattro assi della gamma SX ad alte prestazioni off-road le cui caratteristiche sono un telaio ad alta rigidità, sospensione a molle elicoidali e potenti motori con una potenza fino a 1000 cv. “I vigili del fuoco e le organizzazioni della Protezione Civile spiega Frank Hiller, Direttore Marketing, Vendite e Service di Man Nutzfahrzeuge - devono poter essere in grado di prestare il loro servizio 24 ore su 24 nelle condizioni più difficili e senza limitazione alcuna. Ormai da decenni Man è apprezzata per veicoli di pronto intervento robusti e affidabili in grado di offrire un servizio affidabile agli operatori impegnati in operazioni spesso assai pericolose. Per mantenere i veicoli operativi senza interruzione occorre non solo un veicolo semplice da gestire ma anche un ampio portafoglio di servizi accessori. A Interschutz 2010 si avrà ancora una volta la possibilità di farsi un’idea della forza di innovazione settoriale dei nostri ingegneri, avendo sotto gli occhi i veicoli Man che hanno saputo dimostrare in molti continenti di essere in grado di prestare un lavoro straordinario quando si tratta di intervenire in soccorso di persone e di poter continuare a esserlo anche in futuro”.


CONTINENTAL TRUCK / UN AUTOCARRO PUÒ RISPARMIARE 2.100 EURO ALL’ANNO

Incredibile ma vero Il dato emerge dai test condotti sui pneumatici Continental dall’azienda trevigiana Luca Trasporti in condizioni di utilizzo completamente normali.

di carburante che è una diretta conseguenza delle innovazioni tecnologiche che caratterizzano questi pneumatici. In particolare i pneumatici HSL2 e HDL2 impiegano una nuova tecnologia per la carcassa, una mescola che riesce a fornire il miglior equilibrio tra alta performance chilometrica e bassa resistenza al rotolamento, e sono inoltre dotati di un componente per il contenimento dell’aria brevettato che risulta il 50 per cento più efficace nel mantenere costante la pressione di gonfiaggio. Luca Trasporti di Treviso, a-

zienda leader nei trasporti internazionali tra l’Italia e il centroest europeo, ha testato i pneumatici HSL2 e HDL2 su una percorrenza di circa 50.000 km. Alla fine del test Vittorio Luca ha affermato che “i pneumatici Continental hanno permesso un notevole risparmio di carburante. Nel caso migliore il consumo per 100 chilometri è infatti sceso da 33,67 litri a 31,64 litri, il che vuol dire, con le nostre percorrenze medie, un risparmio di 2.100 euro all’anno per singolo mezzo. In un momento nel quale tutte le aziende si trovano sottoposte a un’enorme pressione di costi, questo è senza dubbio un risultato importante”. Anche gli autisti hanno espresso un ottimo giudizio. “In questo inverno veramente freddo in tutta Europa - ha dichiarato l’autista Corleanca Vasile della flotta di Luca Trasporti ho apprezzato molto il miglior comportamento sulle strade innevate garantito dai pneumatici Continental che abbiamo testato rispetto alle coperture tradizionali”. “Ai pneumatici moderni non si può chiedere soltanto di fare tanti chilometri - ha dichiarato Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT ma anche di contribuire in modo significativo al contenimento dei costi degli autotrasportatori, un obiettivo raggiungibile anche grazie al risparmio di carburante che è possibile ottenere tramite i pneumatici. È proprio questo l’aspetto che, secondo i test effettuati dalle flotte selezionate, rende vincenti i pneumatici Continental HSL2 e HDL2”.

ANFIA / Incentivi governativi alla sostituzione del parco rimorchi e semirimorchi

Una boccata d’ossigeno Il provvedimento è già in vigore: consumatori e imprese del settore possono già acquistare usufruendo dell’agevolazione prevista nel decreto legge dell’Esecutivo. TORINO - Un decreto-legge contenente un pacchetto di misure di sostegno all’attività produttiva e ai consumi a favore dei settori più innovativi e più colpiti dalla congiuntura economica. Tra questi, il comparto dei rimorchi e semirimorchi, per il quale sono previsti incentivi alla sostituzione dei mezzi meno sicuri e più vecchi con mezzi di ultima generazione dotati dei più recenti dispositivi di sicurezza: impianto antibloccaggio ABS e antiribaltamento ESP (controllo elettronico della stabilità). Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri sulla scorta di una serie di istanze delle varie componenti, ivi compresi gli imprenditori del settore dei trasporti. Gli incentivi consistono in un contributo di 1.500 o 3.000 euro rispettivamente per l’acquisto di rimorchi o semirimorchi dotati di ABS, e di 2.000 o 4.000 euro per rimorchi o semirimorchi dotati di ABS ed ESP a fronte della radiazione del vecchio veicolo. Trattandosi di un decreto-legge, il provvedimento attuativo sull’erogazione degli incentivi è già in

vigore e consumatori e imprese possono già acquistare i prodotti con gli incentivi. “Siamo soddisfatti - ha commentato Luca Margaritelli, Presidente del Gruppo Rimorchi Anfia - dell’importante segnale d’attenzione che il nostro settore ha ricevuto con questo provvedimento, il primo da quando, a causa della crisi economica mondiale, si è innescata la drammatica caduta delle immatricolazioni che ha portato le nostre aziende a chiudere il 2009 con perdite di fatturato nell’ordine dell’80 per cento. Le misure introdotte non risolveranno del tutto la perdurante situazione di crisi che affligge il comparto, ma rappresentano comunque un significativo aiuto per le aziende, che finora non avevano mai beneficiato di alcuna misura di sostegno della domanda. La sostituzione di rimorchi e semirimorchi obsoleti, privi di dispositivi di efficacia universalmente riconosciuta quali ABS e controllo elettronico della stabilità, sarà in grado di dare un importante contributo all’incremento della sicurezza nella circolazione stradale dei veicoli pesanti”.

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HDL2 effettuati nell’ambito del programma Testimonial. Che viene svolto a livello internazionale e ha il fine di sperimentare sul campo, in condizioni di utilizzo completamente normali, i nuovi prodotti che Continental sta per lanciare sul mercato. Dopo i primi test fatti in laboratorio e le prove su circuito chiuso, i pneumatici per autocarro Continental vengono infatti sottoposti ad un ulteriore test “reale”: alcune flotte di riferimento, scelte tra le più attente alla gestione del proprio parco mezzi, mettono i nuovi

pneumatici alla prova per rilevare insieme al personale tecnico Continental dati e impressioni di guida. Nel caso dei pneumatici HSL2 e HDL2 il consistente risparmio evidenziato dalle prove sul campo deriva dal minor uso

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M I L AN O - Un risparmio di 2.100 euro all’anno per autocarro: non si tratta di un dato teorico ma del vantaggio tangibile riscontrato da Vittorio Luca, titolare della Luca Trasporti, grazie ai test su pneumatici per autocarro Continental HSL2 e

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ATTUALITÀ

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EMILCAMION / PARLA IL PRESIDENTE MARCO BETTINI: “LA NOSTRA GAMMA È UNA DELLE PIÙ AMBITE E COMPLETE DEL MADE IN ITALY” Fabio Basilico ARGELATO - Dici Emilcamion e pensi subito all’eccellenza del “Made in Italy”. L’azienda di Argelato, in provincia di Bologna, è orgogliosa del lavoro svolto per riuscire a conquistare un ruolo di primo piano sul mercato dei ribaltabili. Per conoscere nel dettaglio le tappe più significative dell’attività Emilcamion abbiamo intervistato il suo fondatore e attuale Presidente, Marco Bettini. Il quale, come d’obbligo, inizia dal principio: “Io e mio padre Ariosto abbiamo fondato Emilcamion nel 1977 - racconta - La prima attività dell’azienda è stata quella di trasformare da 2 a 3 assi i veicoli industriali, in particolare quelli di marchio Mer cedesBenz, arrivando fino a 450 veicoli l’anno. L’azienda è proprietaria di numerosi brevetti, come il Retronic, il dispositivo elettroidraulico per la sterzatura del terzo asse in retromarcia, e il ROLL-Stop System, sistema di auto livellamento della cassa durante il ribaltamento. La trasformazione dei veicoli industriali ha affiancato, negli anni, la produzione di ribaltabili. Dal 2001, in occasione dell’apertura del nuovo stabilimento di Argelato, la produzione è passata progressivamente alle sovrastrutture ribaltabili”.

I cantieri per la ripresa Una delle caratteristiche di questo ribaltabile è che il portale posteriore, di 10 centimetri più largo della parete anteriore, permette un rapido deflusso dei materiali e un ribaltamento in assoluta sicurezza. La vasca è un prodotto speciale destinato a carichi particolarmente gravosi e ingombranti che possono creare attriti sulle pareti e bloccarsi pericolosamente durante la discesa del materiale. I comandi di sollevamento e apertura della vasca sono idraulici e la sponda posteriore si apre prima di iniziare la manovra di sollevamento del ribaltabile. Ingegnosa l’apertura a libro della sponda posteriore, comandata idraulicamente; il gancio si abilita solo quando il perno di rotazione è inserito. A ulteriore garanzia di sicurezza e affidabilità del mezzo, le pareti laterali della P6 KONIK sono rinforzate. VASCHE POLIGONALI AL VERTICE

VOCAZIONE CAVA-CANTIERE La proficua collaborazione con Mercedes-Benz Italia, inizia quasi 25 anni fa e tuttora in corso nel campo della trasformazione da 2 a 3 assi dei veicoli industriali della Stella è uno dei momenti più significativi dello sviluppo di Emilcamion: “La sfida che abbiamo vinto continua Marco Bettini - è essere riusciti a trasformare la nostra linea produttiva passando dal settore stradale a quello del cava-cantiere. Questo comparto rappresenta il nuovo core business di Emilcamion”.

In oltre trent’anni di attività, l’azienda di Argelato ha saputo costruirsi un ruolo di primo piano nel mercato dei ribaltabili, fondando la sua mission su elevata qualità tecnologica, innovazione nei prodotti e servizi personalizzati ai clienti. Tra le novità della gamma Emilcamion la vasca a pareti divaricate P6 KONIK e la vasca S5 EVO a tenuta stagna. la nostra mission aziendale - dice Marco Bettini - Emilcamion ha uno staff di tre ingegneri che costantemente elaborano progetti di nuovi prodotti. Gli ultimi nati sono P6 KONIK, P6 Roma, S5 Leonardo e la versione evoluta di S5 EVO. Un impegno continuo per garantire alla clientela innovazione, tecnologia, design e vantaggi nell’uso. L’innovazione tecnologica è suffragata delle certificazioni di qualità Iso 9001, ambiente Iso 14001 e salute-sicurezza 18001; requisiti sempre più richiesti e apprezzati sia dalle case Costruttrici che dagli utilizzatori finali”. La “collezione Emilcamion” è sempre più caratterizzata e identificata da “brand” ben definiti, che rappresentano i singoli modelli della gamma, oggi

E le sfide future? “In primo luogo - precisa il Presidente - ci siamo ripromessi di consolidare la nostra presenza nel settore cava-cantiere sul mercato nazionale. Secondo grande obiettivo è quello di conquistare alcuni mercati esteri, grazie a un forte investimento nell’area internazionalizzazione; vogliamo essere significativamente presenti, nell’arco di due anni, nei Paesi dell’Est e del Nord Africa”. Come è strutturato il mercato dei ribaltabili e quale è stata la sua evoluzione nel corso degli anni? “Emilcamion è riuscita a conquistarsi una rilevante quota di mercato nel settore degli allestimenti per cava-cantiere, grazie alla collaborazione e alla fiducia avuta dalle case produttrici di veicoli industriali e soprattutto grazie alla rete dei dea ler, importanti partner di Emilcamion. La nostra mission è produrre qualità e innovazione per aggiungere “valore al valore” del mezzo industriale. Nel corso degli anni, i rapporti di collaborazione con le case e la loro rete di vendita hanno fatto passi da gigante “culturalmente”: da fornitori generici siamo diventati “partner di fiducia”. Emilcamion collabora da tempo con marchi leader: Iveco, Mer-

composta dai seguenti prodotti: S5 EVO, S5 Leonardo, P6 Export, P6 EVO, P6 KONIK, P6 Roma, Tripost e T5. QUALITÀ DI NOME E DI FATTO “La nostra gamma - afferma Bettini - è una delle più ambite e complete del “Made in Italy”. Vorrei anche sottolineare un fenomeno di marketing sempre più emergente: i nostri utilizzatori finali chiedono direttamente il modello di loro interesse, iden tificandolo per “nome” u sando il brand di riferimento. Un fatto molto significativo per un prodotto del tutto tecnicostrumentale!”. Una delle ultime novità firmate Emilcamion è la vasca a pa reti divaricate P6 KONIK.

Marco Bettini, Presidente di Emilcamion cedes-Benz, Scania, Man, Volvo, Renault, Daf e Astra”. Nello specifico, quali sono le caratteristiche del mercato italiano e di quello estero e quale ruolo gioca Emilcamion in entrambi? “Il mercato italiano si regge sulla rete dei dealer, “superconcessionari” strutturati e ben organizzati, che presidiano il settore cava-cantiere con attenzione e competenza. A ulteriore sup porto della loro efficienza abbiamo messo in campo una campagna informativa sui nostri prodotti, direttamente fornita ai

potenziali utilizzatori finali, intesi come “grandi” imprese di costruzione di opere infrastrutturali. Per l’estero è stata recentemente insediata una direzione export, diretta da Gian Paolo Pinton, manager di grande esperienza internazionale, con competenze specifiche nei mercati emergenti: Est Europa, Nord Africa, Russia, Cina”. Operando in un settore ad altissima specializzazione, Emilcamion non può esimersi dall’impegnarsi fortemente in ricerca e sviluppo. “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione sono i principi ispiratori del-

Importante novità della gamma Emilcamion: la vasca S5 EVO.

Altra interessante novità è la vasca S5 EVO, evoluzione della già prestazionale S5 che rappresenta da anni la massima e spressione di tecnica e design nel panorama internazionale del le vasche poligonali. S5 EVO, che grazie al design rinnovato (in cui spicca la curvatura del lato superiore della sponda poligonale che le permette una migliore capienza, facilità di caricamento e maggior volume di carico) e alle nuove soluzioni tecniche si presenta più leggera e nel contempo più robusta, è una vasca ribaltabile a tenuta stagna che è in grado di trasportare anche l’acqua. S5 EVO è caratterizzata da una sponda posteriore ad apertura idraulica ad ala di gabbiano. Vero gioiello tecnologico è il sistema di gestione dell’impianto idraulico a bassa pressione Dual-Control che, con l’utilizzo di due leve di comando separate poste in cabina permette all’operatore, seduto al posto di guida, di azionare il sollevamento della vasca e contemporaneamente della sponda posteriore. Tra gli optional di S5 EVO si segnala il copricarico Spinnaker, che grazie all’alloggiamento del motore in posizione più protetta è ancora più robusto e duraturo e richiede minore manutenzione. Particolarmente utile il sistema di videocontrollo con due telecamere e monitor in cabina, per vedere l’interno della vasca durante le operazioni di carico e scarico e il retro del veicolo in fase di manovra. “A dimostrazione della vitalità della nostra azienda e del coraggio imprenditoriale avuto - conclude Marco Bettini - possiamo dire con orgoglio che quando la crisi era all’apice e molte aziende erano completamente travolte dalla “tempesta globale”, Emilcamion ha avuto la forza di mettere in pratica una formula coraggiosa quanto vincente: qualità tecnologica, nuovi prodotti, servizi personalizzati ai clienti, riorganizzazione interna. Aggiungo che a nostro parere non c’è grande futuro per le aziende che non investono in ricerca, innovazione, marketing relazionale e internazionalizzazione”.


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ATTUALITÀ

PACCAR / IN UN MERCATO IN LEGGERO MIGLIORAMENTO NONOSTANTE LA FORTE RECESSIONE

Deciso contrattacco anticrisi

Guido Prina WASHINGTON - “I risultati finanziari Paccar nel 2009 riflettono i benefici derivanti dall’eccellenza della qualità dei prodotti e dei servizi, dalla diversificazione geografica, dagli elevati ricavi aftermarket, dal reddito generato dai buoni servizi finanziari offerti e dalla posizione leader nel campo della tutela ambientale”. Mark C. Pigott, Presidente e Ceo di Paccar, riassume così l’andamento del gruppo americano nel 2009. Molti Paesi stanno affrontando elevati livelli di disoccupazione e i grandi catalizzatori della crescita economica, come edilizia e la produzione automobilistica, hanno raggiunto i minimi storici degli ultimi 30/50 anni. In questo difficile contesto Paccar ha rafforzato la sua posizione di azienda tecnologica all’interno del settore automotive. “Siamo stati infatti una delle poche società del comparto a registrare utili netti anno su anno per tutto l’arco di quest’ultimo decennio”, ha commentato Mark C. Pigott. I dati di bilancio di Paccar e il suo cash flow operativo in crescita, che nel 2009 è stato di 1,37 miliardi di dollari, hanno consentito investimenti costanti in progetti importanti come le nuove motorizzazioni diesel, l’ampliamento della gamma prodotto e il miglioramento del 5-7 per cento dell’efficienza produttiva annuale. “Quando negli Stati Uniti, in Canada e in Europa l’industria ritornerà a livelli di domanda compresi tra 225mila e 250mila unità, l’eccellente performance di Paccar le garantirà una posizione di leadership sul mercato”, ha dichiarato il Vice presidente Tom Plimpton. Le vendite di truck oltre le 15 tonnellate in Europa occidentale e centrale hanno raggiunto nel 2009 quota 168mila unità; in questo segmento, Daf ha registrato una quota di mercato del 14,8 per cento, che equivale al massimo storico mai raggiunto nei suoi ottantun’anni di attività. Un risultato significativo che fa ben sperare sul raggiungimento dell’obiettivo del 20 per cento di quota fissato dal costruttore olandese per il

Mentre la produzione nel settore automotive è pesantemente condizionata dalla crisi internazionale, Paccar, con i marchi Daf, Kenworth e Peterbilt, rafforza la sua posizione di azienda tecnologica leader sui mercati mondiali.

medio termine. Kenworth e Peterbilt hanno ottenuto un’alta percentuale combinata nel segmento retail del 25,1 per cento delle quote di mercato di Stati Uniti e Canada per la Classe 8; il risultato record del 15,3 per cento è stato raggiunto nel mercato di Classe 6-7. In cifre, le vendite retail di Classe 8 sono state pari a 108mila unità, in calo rispetto alle 153mila registrate nel 2008. UNA RETE EFFICIENTE Un elemento chiave che ha contribuito alla tenuta delle performance di Paccar è la ben strutturata rete globale di dealer, attiva in oltre 1.900 località nel mondo. Negli Stati Uniti e in Canada, la rete delle concessionarie Kenworth e Peterbilt è cresciuta arrivando a un totale di 551 operatori. Nonostante la recessione economica, i dealer

di Kenworth, Peterbilt e Daf hanno investito oltre 400 milioni di dollari negli ultimi due anni. Le 85 nuove concessionarie aperte hanno installato sistemi di gestione dei magazzini all’avanguardia e migliorato i programmi di supporto alla clientela. “La leadership delle concessionarie Paccar rappresenta un vantaggio per i nostri clienti e per l’industria del trasporto globale - ha detto Tom Plimpton - Con un record di 1,5 milioni di veicoli Paccar, i dealer Daf, Kenworth e Peterbilt offrono un ottimo servizio di assistenza e ricambi, una gamma di veicoli di elevata qualità e programmi finanziari e di leasing globali”. Tra i principali progetti completati da Paccar nel 2009 c’è il completamento del nuovo impianto produttivo per motori di ultima generazione ubicato a Columbus, nello stato del Mississippi. I motori Paccar saran-

In alto, il Daf XF105, modello di punta dell’offensiva del costruttore di Eindhoven. Sopra, il nuovo Kenworth T470 in allestimento spalaneve: una delle novità 2009 del marchio americano. no disponibili presso Peterbilt e Kenworth in estate. Dal punto di vista della logistica industriale inizialmente i motori saranno realizzati da Daf a Eindhoven, in Olanda, mentre il montaggio finale sarà effettuato a Columbus. Le unità Paccar MX erogano ragguardevoli prestazioni in termini di potenza, consumi, coppia erogata e guidabilità. NUOVE PROPOSTE

Paccar ha completato il nuovo impianto produttivo per motori di ultima generazione di Columbus, Mississippi.

Kenworth ha ampliato la propria gamma di prodotto con l’introduzione di due modelli versatili. Le proposte T440 offrono un elevato livello di produttività ed efficienza di consumi in particolare nelle consegne regionali; il T470 è un veicolo allestibile come spalaneve, dumper, mixer, veicolo per la raccolta rifiuti e per altre applicazioni urbane.

Peterbilt ha invece introdotto due nuovi modelli medium-duty che si segnalano per l’efficienza dei consumi. Il modello 337 è ideale compagno di lavoro per le industrie del settore bevande e food service, mentre il modello 348 è un prodotto mirato per i settori costruzioni, trasporto petrolio, nettezza urbana e per i servizi di pubblica utilità. Paccar è industria leader anche nello sviluppo di tecnologie ecologiche. Lo dimostra il Clean Air Excellence Award che nel 2009 Kenworth ha ottenuto dall’Environmental Protection Agency. Kenworth è il primo produttore di veicoli industriali insignito di questo riconoscimento dal 2000, anno in cui è stato istituito il premio. Tra l’altro, nel 2009 Kenworth ha consegnato 300 veicoli ibridi alla Coca-Cola Enterprises.


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