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IL MONDO

R E E OV L A NN I C A E Da marzo a dicembre H P il venerdì alle ore 20.30 I S D E N O L SA Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

DEI TRASPORTI HANNOVER

Il Camion rincorre l’auto e viceversa C amion e auto è un continuo rincorrersi non solo sulle strade ma anche nel chiuso dei laboratori di ricerca e sviluppo. Gli obiettivi che i due mondi inseguono sono praticamente gli stessi: comfort di guida, sicurezza attiva e passiva, riduzione dei consumi, contenimento delle emissioni. Sui vari fronti c’è chi arriva prima, chi arriva dopo, ma le conquiste conseguite dai due mondi alla fine trovano concreta applicazione sia sulle auto sia sui camion. Così, mol te delle soluzioni, che da tempo hanno trasformato le automobili in altrettanti confortevoli salotti dove oggi la qualità della vita di conducente e passeggeri non se la potevano nemmeno sognare i nostri nonni e bisnonni, le abbiamo viste trasferite nelle cabine dei truck, dove l’autista vive le ore della giornata e spesso del la notte nella condizione di un piccolo principe che può contare non solo su uno spazio abbondante ma anche e soprattutto su tutta una serie di dotazioni finalizzate al comfort, alla sicurezza, all’ottimale gestione della guida e anche all’intrattenimento nei momenti della sosta. Sul fronte della sicurezza, se pure è vero che i progettisti di auto fin dagli anni ’70 ne fanno una priorità assoluta, c’è anche da dire che specifici dispositivi per rendere la guida molto sicura sono stati introdotti per prima sui camion, uno per tutti è il sistema lanciato da Mercedes-Benz che in pratica consente di frenare del tutto prima che il camion finisca contro il veicolo che precede nel caso l’autista per una qualunque ragione non avesse provveduto. Anche in fatto di consumi, si sono fatti passi da gigante in avanti così come per quanto riguarda il contenimento delle emissioni. Su questi due terreni, per ovvie ragioni, l’auto è più avanti, ma il camion non sta a guardare. Il Salone di Hannover lo ha dimostrato con la presentazione di nuove motorizzazioni con consumi ed emissioni ancora più contenute ma anche con il debutto di modelli, spesso prototipi, che anticipano la strada dell’ibrido quando non addirittura dell’elettrico. Alimentazioni alternative, queste, indicate soprattutto per l’attività di distribuzione nei centri urbani e suburbani. Va da sé che siamo ancora agli albori di quella che sarà la realtà “Zero Emissioni”. Ci vorrà ancora molto tempo prima che nei centri urbani vedremo circolare la maggior parte di veicoli industriali e commerciali in assoluto silenzio e con allo scarico nessun gas inquinante. p.a.

IVECO / IL SALONE DI HANNOVER HA CONFERMATO LE AMBIZIONI DI TORINO

Monferino: “Siamo pronti per le sfide del futuro” In linea con il Piano Quinquennale già annunciato, la rassegna tedesca ha offerto il destro all’Amministratore delegato per confermare che l’azione dell’Iveco procede puntualmente sia sulla strada dell’innovazione del prodotto in linea con le moderne esigenze della clientela, sia su quella del rafforzamento della presenza sui grandi mercati come la Cina e il Sud America. Intanto dalla fine dell’anno operativa la nuova società Fiat Industrial. Paolo Altieri HANNOVER - Sarà anche vero, ma non c’è alcuna conferma, che Paolo Monferino dovrebbe cedere il comando di Iveco a un nuovo timoniere, almeno così si inseguono le voci da qualche tem po, ma intanto lo stesso Monferino è pienamente concentrato a portare avanti il suo programma che è quello di consegnare al suo successore un’azienda forte, protagonista in Europa come nei cosiddetti mercati emergenti, Cina e Sud America in particolare, con una gamma di prodotti che possono sfidare la concorrenza sotto ogni punto di vista, qualità, prestazioni, affidabilità, consumi contenuti, emissioni ridotte. Che poi è quanto lui stesso ha annunciato alcuni mesi fa quando ha lanciato l’ambizioso Piano Quinquennale. Il recente Salone di Hannover ha puntualmente confermato come Iveco sia convintamente già sulla strada che la porterà a questi traguardi. Significativo esempio della vitalità Iveco è la novità presentata alla rassegna tedesca, quell’EcoStralis che Paolo Monferino ha definito “la massima espressione dell’offerta integrata di prodotti e servizi, all’insegna delle migliori tecnologie innovative, capace di soddisfare i clienti Iveco di oggi e del prossimo futuro”. ECOLOGIA ED ECONOMIA Già l’EcoDaily, presentato lo scorso anno, rifletteva perfettamente i piani futuri Iveco, ispirati ai concetti di ecologia ed economia, che avrebbero riguardato tutte le linee di prodotto. “L’EcoStralis - ha spiegato Monferino - rappresenta un altro passo in avanti. Nel senso che la sua associazione di prodotto e servizi è fortemente innovativa e diventerà la norma nelle transazioni Business to Business. Nel caso di EcoStralis, infatti, il prodotto e il servizio diventano inseparabili e ne caratterizzano l’offerta. In effetti, analizzando come sta evolvendo il mondo del trasporto, in particolare quello della logisti-

ca, si può notare la concentrazione in un numero minore di aziende di grandi dimensioni a scapito di piccole società. Con l’aumento del potere d’acquisto, queste società richiedono una sempre maggiore integrazione di prodotto e servizi e noi produttori ci stiamo lentamente

ne per l’intero periodo”. Paolo Monferino, nel suo intervento ha fatto poi riferimento alla crisi finanziaria globale che ha avuto un impatto drammatico sul settore dell’autotrasporto a partire dalla seconda metà del 2008. “Con pochissime eccezioni, i nostri mercati - ha detto -

“La massima espressione dell’offerta integrata di prodotti e servizi, capace di soddisfare i clienti Iveco di oggi e del futuro”: così Paolo Monferino ha presentato l’importante novità Iveco EcoStralis. trasformando da costruttori di veicoli a fornitori di servizi integrati con il veicolo”. “Naturalmente, un servizio essenziale - ha aggiunto Monferino - è quello fornito dalla nostra rete di assistenza. Nell’aprile del 2010 abbiamo lanciato Truck Service Station, una rete di officine specializzate sui truck, strategicamente situate sulle maggiori rotte internazionali, in grado di fornire assistenza sia al veicolo sia al rimorchio nel minor tempo possibile. Questo dimostra che l’innovazione non deve essere futuristica: in questo caso il tempo della realizzazione è adesso. Il nostro messaggio fondamentale è che il futuro comincia oggi. Parlando del futuro, nell’aprile di quest’anno, durante un meeting dedicato agli investitori, abbiamo presentato il nostro piano per gli anni 2010-2014. Iveco dà la massima importanza al raggiungimento degli obiettivi di piano e, in generale, lavoriamo sodo per fare in modo che si mantenga la massima attenzione alla loro realizzazio-

hanno registrato una contrazione senza precedenti, che ci ha costretto a utilizzare tutte le possibili leve di flessibilità, al di là delle nostre aspettative iniziali, semplicemente per sopravvivere. In ogni caso, nel 2009 non siamo stati i soli nel nostro settore a non aver raggiunto i risultati attesi. Fra i nostri concorrenti europei abbiamo registrato una delle migliori prestazioni e sono stati gli analisti internazionali a dire che ciò ha dimostrato che siamo “strutturalmente” solidi. Va tenuto conto che l’industria europea dei veicoli commerciali e industriali, a oggi, non si è ancora completamente ripresa. Le vendite nel nostro mercato domestico stanno crescendo molto lentamente, nonostante vi siano al tre aree del mondo in cui vi sono significativi segni di ripresa. Riteniamo in ogni caso, per ciò che attiene il conto economico, di raggiungere una redditività a doppia cifra nel 2014, con un fatturato totale di circa 12 miliardi di euro. Le condizioni di mercato dovrebbero per metterci di passare

dall’1,5 per cento di ritorno sulle vendite nel 2009 a un 33,4 per cento nel 2010, in un contesto ancora difficile, fino ad arrivare all’obiettivo del 10 per cento nel 2014”. I VANTAGGI DI UN “GLOBAL PLAYER” Il punto fondamentale, ha osservato, è che i mercati europei, ormai maturi, sono ancora in relativo letargo se confrontati con le importanti performance delle attività Iveco in America Latina e in Cina. “Questo dimostra il vantaggio di essere un “global player” in cui le performance di singoli mercati hanno sempre meno impatto sui risultati totali dell’azienda. È indubbio che il mercato cinese sarà sempre più importante nel futuro. Il nostro obiettivo è quello di avere la corretta gamma di prodotto per questo mercato ed è proprio questo il ruolo che svolgono le nostre joint venture in Cina. Stiamo inoltre valutando l’opportunità di esportare i nostri prodotti provenienti dalla JV cinesi, non soltanto per i mercati meno sofisticati, ma anche, in futuro, sul nostro mercato domestico”. Il piano prodotto annunciato da Monferino a Hannover copre l’Europa, l’America Latina, l’Africa e il Medio Oriente. A parte le azioni chiave previste dalla normativa in merito a light duty Euro 5 e heavy duty Euro 6, verranno introdotti nuo vi prodotti o restyling della gamma attuale ogni anno. Per quanto riguarda la gamma leggera, il Daily verrà rinnovato con l’introduzione del Model Year nel 2011 e con un modello completamente nuovo nel 2013. Il Power Daily, prodotto in Cina, sarà introdotto in America Latina e in alcuni Paesi dell’Africa e Medio Oriente. Un nuo vo Model Year per EuroCargo e per la gamma pesante è previsto nel 2012, mentre in America Latina il nuovo veicolo di gamma media Cursor sostituirà già quest’anno l’attuale Cavallino. Non è finita, perché nel segmento dei medi, un Cab-Over derivato dalla piattaforma cinese e dotato di motorizzazioni FPT, sarà lan-

ciato in America Latina e in Africa e Medio O riente e un veicolo del tutto nuovo, specificamente disegnato per il mercato europeo su piattaforma cinese, sarà introdotto nel 2013. In America Latina, che sta diventando rapidamente uno dei mercati più importanti per Iveco, verrà infine introdotto il nuovo “Vertis”, basato su una delle piattaforme cinesi. “Tuttavia - ha puntualizzato Monferino - è sulla gamma pesante che realizzeremo i cambiamenti più radicali, con l’introduzione di una gamma prodotto completamente nuova nel 2014. I molteplici miglioramenti in termini di qualità, affidabilità e prestazioni, che abbiamo realizzato con l’introduzione dello Stralis, sono stati riconosciuti dai nostri clienti. Partiremo da questa base per realizzare un nuovo prodotto modulare e altamente competitivo, basato su una piattaforma globale, un vero e proprio World Truck. Nei mercati europei, l’unico modo per competere è quello di sviluppare nuove idee: non possiamo produrre tutto qui. La Ci na, già ora, l’India a breve, saranno dominanti e, di conseguenza, noi sfrutteremo i considerevoli investimenti fatti presso le joint venture cinesi”. L’Amministratore delegato di Iveco ha infine fatto riferimento all’importanza che hanno le altre attività Iveco legate ai bus, minibus e bus granturismo con il marchio Iveco Irisbus, ai veicoli speciali per la difesa, antincendio e per le costruzioni, che già oggi rappresentano il 30 per cento del fatturato del Gruppo e che è destinato a essere ulteriormente incrementato. L’ultimo accenno di Monferino è stato per la nuova società Fiat Industrial, operativa già dalla fine dell’anno e che, completamente autonoma da Fiat Automobiles, includerà tutte le attività di Ive co, Case New Holland e della parte Industrial & Marine di Fiat Powertrain Technologies. “Tutto ciò comporterà dei vantaggi in termini di pianificazioni strategiche e finanziarie, rendendo più indipendente ed efficace lo sviluppo di tutte le attività”.


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