Rocco Trasporti / Nuovo partner di grande affidabilità per Thermo King Palletways Italia / Le prospettive 2018 nelle parole del Presidente Albino Quaglia Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVII - N. 264 / NOVEMBRE 2017 - Euro 5,00
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
L’artefice del successo dei semirimorchi francesi in Italia
Sandro Mantella Monsieur Lamberet DALLA CONCESSIONARIA IVECO DI PAPÀ ANTONIO ALLO SVILUPPO DEL MARCHIO KOMATSU LAMBERET: PASSO DOPO PASSO RIPERCORRIAMO LA CARRIERA DI QUEL “RAGAZZO NATO IN CANADA E CRESCIUTO A STALETTI”. CHE ANCORA OGGI, APPENA PUÒ, TORNA AD AFFACCIARSI SUL GOLFO DI SQUILLACE. IL SUO SEGRETO? “LA VOGLIA E IL PIACERE DI FARE QUESTO LAVORO, CUI SI AGGIUNGE ANCHE L’IMPEGNO COME RESPONSABILE DEL SETTORE SEMIRIMORCHI NELL’AMBITO DELL’UNRAE”.
IN CAMPANIA FINO ALLA NUOVA, AVVINCENTE SFIDA CON
Max Campanella a pagina 2
Franzini Trasporti punta su Fraikin
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Iveco a Suzzara
Per l’azienda di Vernasca il noleggio è la soluzione ottimale per crescere
LA NUOVA CASA DEL DAILY
C
ORA ANCHE BLUE POWER
I
l principe dei leggeri Iveco vola di primato in primato. Il costruttore ha inaugurato in pompa magna il nuovo Daily Center di Suzzara in provincia di Mantova.
Ferraioli: “Un bilancio positivo”
Servizio nell’inserto
A pagina 4
Mercedes-Benz Truck
oraggio, determinazione, voglia di lavorare e un pizzico di creatività. Sono caratteristiche tipiche di un’imprenditoria che non si lascia fermare da crisi o timori per l’avvenire. Ma che di fronte ai naturali, inevitabili momenti di difficoltà, rimbocca le maniche e prova nuove strade per proseguire nell’opera avviata dai fondatori. Franzini Trasporti è un esempio d’im-
prenditoria che ha tutti questi tratti distintivi. Siamo a Vernasca, sui colli piacentini. Un’area che nell’immediato dopoguerra si è caratterizzata per un’attività tutta legata al boom dell’edilizia: piccoli artigiani, imprese edili medio-piccole fino ai grandi cementifici come l’attuale Buzzi Unicem. Lino Sinari a pagina 28
Kuhmo Tyre parte all’offensiva
Daf Trucks Ride and Drive
Precisa strategia: prodotti di seconda fascia ma di qualità premium
CF E XF
P
MIGLIORANO EFFICIENZA E COMFORT GUIDA
D
edicato alla stampa europea, il Ride and Drive 2017 di Daf Trucks, organizzato a Barcellona, ha focalizzato la sua attenzione sulle nuove gamme CF e XF.
Renault Italia
Baglieri a capo dei commerciali
Fabio Basilico a pagina 8
Intervista nell’inserto
roduttore coreano con una quota sul mercato locale del 35 per cento, che lo colloca ai vertici in stret ta competizione con marchi premium, Kumho è per dimensioni tra i maggiori costruttori di pneumatici sul piano globale: 11mila dipendenti, nove fabbriche, quattro Centri di Ricerca&Sviluppo (in sostanza uno per ogni Con tinente dov’è presente) e svariate misure con for-
niture di primo equipaggiamento (tra i quali Mercedes-Benz, Volkswagen, Renault, FCA e Hyundai). Un colosso che, com plice l’introduzione di nuovi modelli e un 2017 che si sta chiudendo con buone prospettive di crescita dei volumi, per l’anno prossimo è pronto a lanciare una potente offensiva nel settore Truck & Bus. Matteo Galimberti a pagina 44
Il rilancio del sud passa anche attraverso la determinazione di aziende specializzate nell’autotrasporto come quella di Nocera Inferiore
L
INARRESTABILE ESCALATION DI MARIO ADILETTA E I SUOI FRATELLI a giornata inizia presto per Mario Adiletta. A una manciata di metri dall’abitazione, raggiunge l’headquarter di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. È qui che nel 1965 Cosimo Adiletta e la moglie Maria Mercolino muovevano i primi passi di quella che sarebbe diventata un’azienda di riferimento nel settore dei trasporti. Siamo nella Piana del Sele, circondati dalle colline
dell’Agro Nocerino. Con Mario saliamo al primo piano degli uffici, al cui ingresso non possono mancare aiuole verdi e la statua di San Pio. Tutto è curato nei dettagli, perché lui, Mario, ci tiene che tutto sia bello e pulito: l’organizzazione, i veicoli, il piazzale, il suo ufficio. Dietro di lui, un’effige della costiera amalfitana, alla sinistra la Madonna di Pompei, città in cui Mario è nato e cresciuto. Un legame che mai si è spezzato: dal balcone, che
affaccia sul piazzale, si scorge la Torre pompeiana. Soprattutto, da quel balcone il leader dell’azienda vede tutto, nulla gli sfugge. Lo talloniamo e lui è un autentico vulcano: un’area del piazzale è da ripulire, un veicolo da spostare, un cliente ha un problema da risolvere nell’immediatezza. Campanella a pagina 20
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INTERVISTA ESCLUSIVA A UN PERSONAGGIO DI SPICCO DEL MONDO DEL TRAINATO
La lunga marcia di Sandro Mantella DALLA CONCESSIONARIA IVECO DI PAPÀ ANTONIO ALLO SVILUPPO DEL MARCHIO KOMATSU IN CAMPANIA FINO ALLA NUOVA, AVVINCENTE SFIDA CON LAMBERET: PASSO DOPO PASSO RIPERCORRIAMO LA CARRIERA DI QUEL “RAGAZZO NATO IN CANADA E CRESCIUTO A STALETTI”. CHE ANCORA OGGI, APPENA PUÒ, TORNA AD AFFACCIARSI SUL GOLFO DI SQUILLACE. AL SUO FIANCO IL PICCOLO CARLO. IL SUO SEGRETO? “LA VOGLIA E IL PIACERE DI FARE QUESTO LAVORO”.
T
MAX CAMPANELLA LAINATE
utto ebbe inizio a Staletti. Già perché se è vero che Sandro Mantella nasce a Calgary, la città più grande della provincia canadese dell’Alberta, in una regione in cui si alternano colline e altopiani (siamo a un’ottantina di chilometri dalle Montagne Rocciose), in realtà le origini di quello che oggi è un personaggio di assoluto primo piano nel mondo del trainato trovano le loro radici in un piccolissimo paese in provincia di Catanzaro. È a Staletti, sul golfo di Squillace, che nasce la famiglia di An tonio Mantella e della moglie Gregorina. Classe 1946, animato da un forte spirito imprenditoriale e di autonomia, Antonio Mantella intuisce che all’alba degli Anni Settanta valicare i confini del proprio paese può significare crescere e svilupparsi, sotto o gni punto di vista. La famiglia emigra prima in Piemonte, a Moncalieri, dove nasce Massimo, classe 1971, Ma le opportunità non sono dietro l’angolo. La famiglia si trasferisce in Canada do ve, nel 1974 nasce Angela e nel 1976 Sandro. Sono gli an ni nei quali Antonio Mantella lavora e studia, dedicandosi a ogni tipo di mestiere: fa il saldatore, poi progetta componenti per gli hangar aeroportuali. Consegue la laurea breve (in Canada esisteva già a quei tempi) in Ingegneria gestionale e, a quel punto, torna al suo paese, a rivedere quel panorama che abbraccia il Golfo di Squillace. Sandro Mantella ha tre anni quando il padre apre la Con cessionaria Iveco, che
mantiene fino al 1999. È in quest’ambiente che l’ultimo dei figli impara tutto: attraverso il gioco conosce i camion, poi da ragazzo impara a lavorare in officina con il fratello. Intanto si diploma in Ragioneria ma a fare il ragioniere proprio non ci pensa. Sono gli anni in cui conosce Franco Fenoglio, Presidente Iveco, che intuisce le potenzialità di quel ragazzo e lo incita a frequentare i vari corsi di formazione che il costruttore nazionale proponeva alla sua Rete: dal marketing al post vendita, dall’assistenza meccanica al front office fino ai piani di manutenzione e garanzia, Sandro Mantella apprende tutto quanto serve a far ben funzionare una Concessionaria e consegue ogni patente di guida
per mettersi al volante dei veicoli pesanti. “A 21 anni - ricorda Mantella inseguendo un pensiero - guidavo i camion dal Centro U sa to Iveco di Lione fino in Ca labria, dove una nostra carrozzeria li ripristinava e tornavamo a metterli sul mercato. Nella Concessionaria di mio padre ho fatto tutto: officina, accettazione, sviluppo pro getti, magazzino, contabilità. Dopo tutti i passaggi, dopo aver vissuto la Concessionaria a 360 gradi, ho iniziato co me venditore e l’ho fatto per sette anni”. “Vendite” è un altro termine che rappresenta l’avvio di un’importante evoluzione per Sandro Mantella. È il 1999 e la Concessionaria viene portata avanti dai fratelli Mantella senza più
Antonio, che re sta in disparte lasciando che i suoi figli proseguano da soli il proprio cammino. La sfida si chiama Komatsu e i fratelli Massimo e Sandro si spostano in Campania. “In quell’area - spiega Sandro Mantella - il marchio Komatsu era praticamente sconosciuto, abbiamo sviluppato un mercato che non esisteva e raggiunto quote importanti di mercato con forniture a importanti aziende campane operanti nell’edilizia”. LA SCOPERTA DI UN NUOVO MONDO
Dalle pale ai mezzi meccanici per cava cantiere, per Sandro Mantella è l’opportunità di conoscere un mondo nuovo, in un perio-
LA GENIALE INTUIZIONE, PORTARE IN ITALIA TUTTA LA GAMMA LAMBERET
IL LEGGERO REFRIGERATO QUESTO SEMISCONOSCIUTO T ra le tante, tantissime scelte coraggiose - rivelatesi poi azzeccate - da attribuire a Sandro Mantella da sottolineare quella di introdurre sul mercato italiano l’intera gamma di prodotto Lamberet, che fino al 2011 in Italia era conosciuto solo come produttore di semirimorchi refrigerati. E i leggeri? “In un periodo di forte ripensamento della logistica dell’ultimo miglio - spiega Sandro Mantella, General Manager di Lamberet SpA - era a mio avviso assurdo che l’Italia non conoscesse le forti potenzialità degli allestimenti Lamberet per i veicoli commerciali, segmento che, ricordiamolo, per primo ha mostrato i tanto attesi segnali di ripresa dopo la lunga crisi economica. Eppure Lamberet, come oggi è noto, ha una gamma da 1 a 100 metri cubi, in grado di soddisfare ogni esigenza del trasporto isotermico”. La strategia “mantelliana” con la riorganizzazione di Lamberet SpA nel 2011 ha puntato a consolidare la quota nel segmento dei semirimorchi, sviluppando gradualmente il resto della gamma anche mediante ac-
cordi con le Case costruttrici di veicoli commerciali leggeri per l’inserimento di allestiti refrigerati a listino (come accade ad esempio per i marchi Peugeot e Opel). “Se fino al 2011 - prosegue il General Manager Lamberet - gli allestimenti per i veicoli leggeri Lamberet arrivavano in Italia solo come frutto di accordi internazionali, oggi è divenuta per noi un’attività sempre più importante, con numeri interessanti che continuano a crescere al pari degli allestimenti per semirimorchi e pesanti stradali”. Naturalmente, essendo Sandro Mantella uomo dalle mille sfide, impensabile che si fermi qui. “Il prossimo step - prosegue - è consolidare una Rete di officine autorizzate, sempre più specializzate nell’assemblaggio di prodotti nuovi oltre che nell’assistenza. E intanto raggiungere un obiettivo: diventare il fornitore principale dei costruttori nel primo equipaggiamento, affinché Lamberet possa assumere la leadership su tutta la gamma”.
do decisamente florido, almeno fino al 2008, dopodiché la pesante congiuntura economica blocca ogni sviluppo del mercato dell’edilizia. Per l’uomo venuto da Staletti è un altro momento cruciale. Nel 2007 nasce il figlio Carlo, che naturalmente gli cambia la vita. “Mio figlio - racconta con un velo di emozione - è sempre stato e continuerà a essere fonte di stimolo per me: il suo arrivo ha cambiato profondamente le prospettive, con tanto piacere. Il mio lavoro mi sottrae molto tempo ma sento il piacere, prima che il dovere, di saper combinare il tem po per il lavoro e il tempo da dedicare a lui”. Il piccolo ha un anno quando per Sandro Mantella arriva l’ennesima sfida:
la crisi si sta abbattendo sul settore del trasporto, ha bloccato quello dell’edilizia. Che fare? Ebbene, ancora una volta quell’uomo venuto del golfo calabro riesce a trasformare quello che appare un problema grande come una montagna in una nuova, fantastica opportunità. “In quel periodo - racconta Sandro Mantella - mi ero reso conto che il settore dell’isotermico rappresentava una buona prospettiva: nel confronto con numerosi trasportatori operativi nel lungo raggio, era emersa con frequenza la necessità di un supporto nell’allestimento refrigerato. Supporto in termini di servizio informativo, per la vendita ma anche per l’assistenza. E soprattutto la richiesta di una qualità assoluta: chi lavora con il freddo non può permettersi rischi”. Proprio in quegli anni Lamberet, l’azienda francese specializzata nel trasporto refrigerato a medio e lungo raggio, cambia proprietà. L’azienda non se la passava bene, nonostante il marchio fos se già parecchio diffuso in Fran cia e nei paesi dell’Europa meridionale. Arriva nel ruolo di Direttore Generale Erick Méjean e i Mantella si avvicinano per un primo contatto. Com’è andata a finire? “In un primo momento - fa sapere Mantella con un mega sorriso sul viso - per niente bene: eravamo entrambi intrisi di pregiudizi, di opinioni derivate da altre persone, lontane dalla realtà. Il primo è stato un incontro conoscitivo, che non sembrava destinato ad alcuno sviluppo. Invece ci siamo ritrovati dopo pochi mesi ed è nata una forte, reciproca fiducia, basata sulla mas sima condivisione del
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PROGETTO “NUOVA UNRAE”
“IL SETTORE DEL TRAINATO CHIEDEVA A GRAN VOCE UN RIFERIMENTO ISTITUZIONALE”
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ranco Fenoglio, dall’anno scorso Presidente della sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE (Unione delle Case automobilistiche estere), non ha esitato su chi potesse degnamente rappresentare un riferimento quando ha deciso di istituire per la prima volta la sezione Rimorchi e semirimorchi. “Mi ha chiamato Fenoglio in persona - racconta Sandro Mantella - per chiedermi di occuparmi della nuova sezione. Del resto era una richiesta che arrivava dal mercato. Oggi il trainato in Italia rappresenta un volume di 14.500 unità, con una crescita che nel 2016 ha registrato un tasso del 30 per cento. All’interno di questo business, la presenza di marchi esteri è cresciuta anno dopo anno, poiché di costruttori italiani ne sono rimasti veramente pochi”. Qual è oggi l’obiettivo del duo Fenoglio-Mantella? “Far crescere questo gruppo - risponde Mantella che in UNRAE ricopre la carica di coordinatore del Gruppo Rimorchi e Semirimorchi - in modo che sia sempre più rappresentativo. Stiamo registrando molte adesioni dalle Case estere e oggi il gruppo ha già una notevole importanza rappresentativa, si riunisce con regolarità e si sta muovendo su idee e progetti con l’obiettivo di migliorare e incentivare lo sviluppo del settore”. Riferimento istituzionale, UNRAE si pone tra gli obiettivi il ringiovanimento del parco circolante di veicoli e semirimorchi obsoleti che sono meno sicuri e meno rispettosi dell’ambiente, l’incentivazione dell’intermodale, la liberalizzazione del noleggio nel trainato, lo snellimento dell’iter burocratico dei soggetti esteri che si affacciano sul mercato italiano e lo sviluppo di nuovi progetti come i semirimorchi oltre i 13 metri, il progetto 18 metri ad esempio piuttosto che quello dei 25 metri che sono già presenti in altri Paesi.
progetto”. Méjean affida ai fratelli Mantella il mandato per il Cen tro Sud Italia, dove il mar chio Lamberet, inutile nasconderlo, era bruciato dal fal limento di un vecchio distributore del marchio. “Sia mo ripartiti da zero - racconta Sandro Mantella - con la costituzione di una Rete di vendita. Nel giro di due anni i risultati sono arrivati e con grande soddisfazione nostra e del management francese”. È il 2011 ed Erick Méjean prosegue la sua gestione, indirizzata a un ulteriore sviluppo del marchio, con l’obiettivo di far crescere Lamberet in Europa e
aumentare le sue dimensioni. Oggi il produttore francese dispone di cinque impianti e circa mille dipendenti (rispetto ai 400 del 2008). “Hanno deciso prosegue Sandro Mantella di ri or ganizzare la filiale italiana per uno sviluppo nazionale, per tornare a crescere dopo che nel 2011 si erano registrate perdite importanti. E ci hanno chiesto una collaborazione, affidandomi il ruolo di Direttore Commerciale per l’Italia”. Da allora in poi lo sviluppo è stato costante, nei numeri ma anche nelle dimensioni di Lamberet SpA, che oggi ha una nuova sede a Lainate - dotata di Centro
assistenza post vendita e assemblaggio - una Rete di Concessionarie e di officine autorizzate per l’as sistenza presenti in tutta Italia. E ha chiuso il 2016 con un volume di oltre 650 immatricolazioni (rispetto alle 200 del 2011) e oltre 600 allestimenti. Di pari passo il fatturato è cresciuto in modo costante e con incrementi importanti, mentre cresce e si amplia la Rete di Area Manager e si rafforza il rapporto con la Casa Madre. Un successo, quello di Sandro Mantella, che pure ha trovato lungo il suo percorso inevitabili difficoltà. In che modo le ha affrontate e superate? “Con la vo-
glia e il piacere di fare questo lavoro. Per indole - risponde - mi sono sempre piaciute le sfide e la soddisfazione di far crescere e sviluppare un marchio è difficile da esprimere. Prima con Komatsu, oggi con Lamberet, ho sposato la sfida credendo nelle persone e nei progetti. E il risultato, tangibile, è che si tratta in entrambi i casi di marchi divenuti un riferimento nel proprio settore”.
adeguati all’evoluzione in atto nel mondo della logistica soprattutto dell’ultimo miglio. Il sistema di vendita sta cambiando in modo graduale ma radicale: spesa da consegnare a casa e vendite on line richiedono al mondo del trasporto nuovi sistemi. Nel prossimo biennio occorrerà stare al passo di una distribuzione food in grande evoluzione”. In questa sfida qual è il punto di forza di Lamberet? “Alla base di ogni prodotto Lamberet - conclude Mantella c’è una fase di sviluppo e progettazione che non ha eguali in Europa, che risponde alle effettive richieste del mercato. Le fabbriche francesi sono state con-
cepite per operare con la massima flessibilità in modo da rispondere alle future richieste di un mercato che evolve a passi da gigante”. Di tempo libero quel “ragazzo venuto da Staletti” oggi ne ha ben poco. Quando riesce a ricavare del tempo per sé qual è il passatempo preferito? “Il poco tempo libero - conclude Sandro Mantella - è tutto dedicato a mio figlio: d’inverno si scia insieme, d’estate si torna alle origini e al mare calabrese. Sono questi i pochi, ma vitali, ingredienti che mi ridanno l’energia quando occorre”. Ed è un’energia che Mantella sa come utilizzare.
Lamberet, ormai sinonimo di trasporto professionale del freddo, propone ai suoi clienti una gamma di veicoli ricchissima.
LA SFIDA È CONTINUA
Una sfida che guai a dire che si ferma. “Sono in fase di studio - afferma Sandro Mantella - nuovi progetti,
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Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. 039/493101 - Fax 039/493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. 039/493101 - Fax 039/493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
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INTERVISTA / ENRICO FERRAIOLI, DIRETTORE MARKETING MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA
Col vento in poppa
L
PAOLO ALTIERI
ANNO POSITIVO DAL PUNTO DI VISTA DELLE NOVITÀ DI PRODOTTO E COMMERCIALE - DICE IL MANAGER -
ROMA
a Stella polare indica la rotta e MercedesBenz Trucks Italia la segue con scrupolo e determinazione. Lo dice chiaramente in questa intervista il Direttore Marketing Enrico Ferraioli. “Sicuramente il 2017 sarà ricordato in Mercedes-Benz Italia come l’anno della connettività - esordisce il manager - Abbiamo lanciato sul mercato un sistema telematico completamento nuovo con un preciso obiettivo: l’Actros 100 per cento online. Oggi, ogni singolo Actros che viene commercializzato in Italia è connesso in rete 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I clienti usufruisono di servizi telematici che li fanno risparmiare sui costi gestione e gestire in modo efficiente la manutenzione. Uno strumento rivoluzionario co me Mercedes-Benz Uptime abilita ogni singolo sensore del veicolo a inviare letture del veicolo a Stoccarda dove i dati vengono interpretati con il risultato che siamo in grado di sapere in anticipo se su quel veicolo ci sarà un guasto e quindi prevenire il fermo macchina”. “La tecnologia, per sua natura complessa, consente però di tramutare i dati in vantaggi concreti per cliente - aggiunge Ferraioli - Il camion non si ferma, preveniamo il fermo. Poi è possibile leggere lo stile di guida dell’autista, i consumi del mezzo. La tecnologia si traduce in vantaggio economico per il cliente”. Il 2017 è stato anche un anno positivo dal punto di vi sta commerciale. “Certamente - conferma Ferraioli abbiamo avuto le nostre soddisfazioni commerciali. Già nel 2016 era andata piuttosto bene per il mercato ma eravamo comunque preoccupati sul futuro visti i molti anni precedenti di crisi. Oggi l’Italia è tornata e il mercato è stabile sopra le 20mila unità annuali, un risultato che non si vedeva da tempo.
“IL 2017 È STATO UN
L’ITALIA
È TORNATA E IL MERCATO È STABILE
20MILA UNITÀ ANNUALI, UN SOPRA LE
RISULTATO CHE NON SI VEDEVA DA TEMPO.
UN
MERCATO CHE COME
MERCEDES-BENZ ABBIAMO SAPUTO COGLIERE: LAVORANDO CON I CONCESSIONARI SIAMO CRESCIUTI PIÙ DEL MERCATO.
BASTI
DIRE CHE TORNEREMO ANCORA SOPRA I
3.000 UN
VEICOLI.
TRAGUARDO IMPORTANTE”.
Un mercato che come Mercedes-Benz abbiamo saputo cogliere: lavorando con i concessionari siamo cre sciuti più del mercato. Basti dire che torneremo ancora sopra i 3.000 veicoli. Un traguardo importante”. Per quanto riguarda il prodotto, Enrico Ferraioli sottolinea che “ciò che più identifica il nostro brand è senza dub bio l’Actros, in particolare i trattori stradali. Sono i più conosciuti in Italia. Actros vuol dire Mercedes-Benz. In Italia del resto il peso dei trattori stradali è aumentato considerevolmente. Prima i trattori si contendevano il primato con i mezzi da cantiere, ma questo settore non è riuscito a ripartire e se prima registrava più di .000 veicoli all’anno oggi ne conta circa 1.000. Arocs, che è protagonista in Europa ma anche in Italia, dove siamo i primi costruttori
esteri nel cava-cantiere, purtroppo non esprime tutte le sue potenzialità perché mancano i numeri”. CANTER PER LA DISTRIBUZIONE
“Grande soddisfazione prosegue Ferraioli - ce la sta dando Fuso Canter, che sta diventando una realtà sempre più presente in Italia: quest’anno superiamo i 500 veicoli mettendo a segno un buon risultato nel comparto della distribuzione leggera. La gamma Canter propone anche l’unico veicolo industriale ibrido attualmente presente sul mercato: ci abbiamo sempre creduto e i clienti se ne rendono conto e ce lo chiedono”. Nel frattempo anche la rete è stata profondamente riorganizzata. “Il processo è partito nel 2014 - spiega il Direttore Marketing - Va
detto che in passato la rete non ha mai fatto parte dell’elenco dei tanti plus che ha il nostro marchio. Questo perché la rete di assistenza e vendita non è mai stata considerata dai clienti co me qualcosa che potesse essere dedicato al veicolo industriale. Il motivo? Il grande fascino delle vetture Mercedes-Benz, attorno alle quali la rete concentrava tutte le ue attenzioni, con poche eccezioni. Nel 2014 il cambio drastico: abbiamo lavorato tanto con i nostri partner sul territorio e abbiamo creato una rete di concessionari dedicati al 100 per cento al mondo truck, con venditori, accettatori e tecnici specializzati che si dedicano al camion e alla sua clientela. Siamo partiti in un momento di crisi forte e ci siamo trovati con una rete pronta nel momento in cui è tornato il mercato. Ci sono nuovi ope-
ratori professionali che coprono aree in cui eravamo assenti, altri che sono stati premiati con l’estensione della loro area di competenza”. Di diretta proprietà Mercedes-Benz Italia è la filiale di Roma. Quella milanese da aprile è di proprietà degli sviz zeri della Merbag, un gruppo di concessionari mol to affermati nel loro Paese, al punto che nel mondo dei truck MercedesBenz il 50 per cento del venduto viene da loro. “Anche il 2018 sarà un anno interessante almeno per un motivo - continua Enrico Ferraioli - c’è il Salone IAA nel quale il nostro brand ci ha abituato a vedere autentiche meraviglie. Non mancheranno le novità di prodotto che fi no ad adesso sono state sem pre inizialmente molto visionarie ma successivamente hanno avuto un
INAUGURATO IL NUOVO HEADQUARTER MERCEDES-BENZ ITALIA IN VIA GIULIO VINCENZO BONA
DAIMLER SCEGLIE ANCORA ROMA S ono trascorsi oltre quarant’anni dal giorno in cui la città di Roma ha aperto le porte alla filiale italiana di Mercedes-Benz. Una lunga storia di passione, successi e obiettivi sempre più ambiziosi che da oggi inizia un nuovo, importante capitolo. Ancora una volta, infatti, Mercedes-Benz sceglie Roma per guardare al futuro e, in un momento storico in cui molte aziende importanti lasciano la Capitale, raddoppia il suo impegno con la Città Eterna e inaugura il nuovo headquarter italiano di Via Giulio Vincenzo Bona, nella stessa via dove sono ubicati gli uffici della sede storica, che passeranno di proprietà a un’altra società. Uno degli edifici più innovativi e all’avanguardia a livello nazionale, che adotta soluzioni tecnologiche di eccellenza in termini di sostenibilità ambientale, design e qualità della vita lavorativa. Il nuovo edificio costruito su misura ha posto al centro dei criteri di progettazione le persone, esaltando il valore del team working e la sostenibilità ambientale, con il 40 per cento dell’energia utilizzata ottenuta grazie all’im-
plementazione di differenti soluzioni di recupero energetico e da fonti rinnovabili. In tutti questi anni, Roma ha sempre avuto un ruolo strategico: da car2go, protagonista della sharing economy, al debutto di mytaxi, passando per il successo della piccola smart, che proprio nella Capitale ha trovato la sua città di a dozione a livello mondiale, con oltre 170.000 unità immatricolate in meno di venti anni. E non poteva che essere Roma la miglior candidata al ruolo di prima electric city italiana, a fianco di Mercedes-Benz e smart per una nuova rivoluzione che entro il 2020 vedrà la conversione dell’intera gamma smart, unicamente elettrica, e l’arrivo dei primi prodotti della famiglia EQ. “Sono felice di iniziare la mia esperienza in Italia in una nuova sede che rappresenta il futuro di questa azienda - dichiara Marcel Guerry, Presidente di MercedesBenz Italia - Roma è una città in cui vogliamo continuare a investire, offrendo il nostro contributo nello sviluppo di un ecosistema di mobilità realmente sostenibile, sempre più connessa, autonoma, condivisa ed elettrica”.
effetto su quello che è stato poi presentato direttamente sui veicoli. Un esempio è il Future Truck del 2013, con guida autonoma, da cui pochi anni dopo è stato tratto l’Active Brake Assist 4 che ha esordito sui nostri veicoli: il sistema di frenata automatica che, unico sul mercato truck, riconosce i pedoni, ha mutuato le tecnologie di quel prototipo”. “A livello di mercato conclude Enrico Ferraioli mi aspetto un anno molto dinamico per l’Italia. Stiamo vivendo un momento positivo e anche a livello governativo c’è finalmente consapevolezza del fatto che quello dei vei coli industriali è un settore strategico che ha bisogno di essere supportato. In questo senso gli incentivi sono molto importanti. La ripresa del 2016, concretizzata nel 2017, continuerà dunque anche nel 2018”.
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Interconnessione intelligente dei veicoli + Assistenza Clienti in tempo reale + Consigli operativi in tempi brevi Mercedes-Benz Uptime Per un significativo incremento della possibilitĂ di programmare le soste in officina e quindi una maggiore disponibilitĂ del veicolo. Disponibile a richiesta con qualsiasi contratto di assistenza di Mercedes-Benz o come prodotto separato. Abbinabile a tutti i servizi Fleetboard. In abbinamento con Truck Data Center, di serie escludibile per Actros, equipaggiamento a richiesta per Arocs e Antos.
Saremo presenti alla Fiera Ecomondo di Rimini dal 7 al 10 Novembre Pad. A7C7, Stand 55
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VOLVO TRUCKS FH E FM A METANO LIQUIDO
L’irresistibile richiamo L
PIUTTOSTO CHE UN MOTORE A CICLO OTTO, LA TRADIZIONALE SOLUZIONE PER I VEICOLI A GAS, VOLVO FH LNG E VOLVO FM LNG, DISPONIBILI NEI MODELLI DA 420 O 460 CV PER ATTIVITÀ DI TRASPORTO PESANTE REGIONALE E DI LUNGO RAGGIO, SONO ALIMENTATI DA MOTORI A GAS CHE IMPIEGANO LA TECNOLOGIA A CICLO DIESEL. CIÒ SIGNIFICA CHE OPTANDO PER IL METANO LIQUIDO O IL BIO-LNG SI OTTENGONO PARI GUIDABILITÀ, CONSUMO DI CARBURANTE E AFFIDABILITÀ. LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 VA DAL 20 AL 100 PER CENTO.
LINO SINARI GÖTEBORG
’inarrestabile avanzata del metano nell’epoca delle propulsioni alternative convince anche Volvo Trucks che sta per lanciare nuovi veicoli Euro 6 alimentati a gas naturale liquido o a biogas. Assicurando le stesse prestazioni, la guidabilità e il consumo del diesel ma con il pregio di una riduzione dal 20 al 100 per cento delle emissioni di CO2 in base al carburante impiegato. Ecco dunque i nuovi Volvo FH LNG e Volvo FM LNG, disponibili nei modelli da 420 o 460 cv per attività di trasporto pesante regionale e di lungo raggio. “Grazie ai nostri nuovi veicoli alimentati a gas naturale liquido o a biogas, siamo in grado di offrire un’alternativa a basso impatto sul clima che soddisfa anche gli elevati requisiti di prestazioni, riduzione dei consumi di carburante e autonomia operativa. È proprio questa la combinazione richiesta dai nostri clienti per i trasporti regionali e di lungo raggio”, afferma Lars Mårtensson, Direttore Ambiente e innovazione di Volvo Trucks. RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO
Piuttosto che un motore a ciclo Otto, la tradizionale soluzione per i veicoli a gas, Volvo FH LNG e Volvo FM LNG sono alimentati da motori a gas che impiegano la tecnologia a ciclo diesel. Ciò significa che optando per il gas si ottengono pari guidabilità, consumo di carburante e affidabilità. Il motore a gas da 460 cv genera una coppia massima di 2.300 Nm, mentre il modello da 420 cv raggiunge i 2.100 Nm, ovvero le stesse coppie ottenute con i corrispondenti motori diesel. Inoltre, il consumo di carburante è simile a quello dei motori die sel Volvo, ma più basso del 15-25 per cento rispetto ai convenzionali motori a gas. Il carburante impiegato è gas
naturale in forma di LNG (gas naturale liquefatto) o biogas (noto anche come bioLNG), entrambi composti prin cipalmente da metano. Impiegando il biogas, è possibile ridurre l’impatto climatico del 100 per cento, mentre il gas naturale consente di ridurlo del 20 per cento. Dati che si riferiscono alle emissioni complessive (“tank-towheel”) del veicolo durante l’utilizzo. Al fine di ampliare al massimo la percorrenza, i serbatoi vengono riempiti con LNG, conservato a una pressione di 4-10 bar e a una temperatura compresa tra -140 e 125 °C. Il modello più grande di serbatoio del carburante contiene LNG sufficiente per una percorrenza pari a 1.000 km. Il rifornimento richiede quasi lo stesso tempo che con il gasolio. Durante la guida, il carburante viene riscaldato,
pressurizzato e trasformato in gas prima di essere iniettato nel motore. Per accendere il gas, al momento dell’iniezio-
ne viene aggiunta una piccola quantità di diesel. Per ottenere una riduzione del 100% le emissioni di
CO2, occorre sostituire il diesel fossile con HVO (oli vegetali idrogenati, Hydrogenated Vegetable Oils) e combi-
Sono due le alternative di potenza del nuovo motore Volvo LNG: 420 e 460 cavalli.
narlo con bio-LNG. Attualmente, Volvo Trucks sta collaborando con i fornitori di gas e i propri clienti per sviluppare l’espansione delle infrastrutture per il metano liquido in Europa. Tale sviluppo è supportato anche a livello politico da molti paesi e dall’UE. Anche il pacchetto di interventi della Commissione europea e degli stati membri, volto a garantire la fornitura energetica europea nel lungo termine, include una strategia per ampliare le infrastrutture di LNG. “Il gas naturale offre notevoli vantaggi a livello climatico, ha un prezzo competitivo in molti paesi e ve ne sono riserve sufficienti per giustificarne un utilizzo su grande scala. Grazie all’adozione sui veicoli LNG stiamo creando nuovi requisiti per i nostri clienti nell’ambito della riduzione del carburante e dei prezzi. Al contempo, ciò ci consente di ridurre notevolmente l’impatto ambientale delle loro attività con mezzi pesanti”, spiega Lars Mårtensson. MOTORI LNG A PARTIRE DAL 2018
Le vendite dei modelli Volvo FM LNG e Volvo FH LNG inizieranno nella primavera del 2018. Saranno disponibili trattori 4x2, 6x2 e 6x4 nonché carri 4x2, 6x2 e 6x4 con peso totale massimo di 64 tonnellate per attività di trasporto regionale e di lungo raggio. Il propulsore Volvo G13C Euro 6 common rail a 6 cilindri in linea da 13 litri, dotato di iniettori con ugelli per gas e gasolio, è accoppiato con la trasmissione Volvo I-Shift. I serbatoi del carburante proposti misurano 115 kg (275 l), 155 kg (375 l) o 205 kg (495 l). In aggiunta viene montato anche un piccolo serbatoio per gasolio. Il posttrattamento dei gas di scarico viene assicurato dal sistema SCR e dal filtro antiparticolato.
LA PAROLA A LARS MÅRTENSSON, DIRETTORE AMBIENTE E INNOVAZIONE DI VOLVO TRUCKS
“IL GAS NATURALE VA CONSIDERATO UNA VALIDA ALTERNATIVA” “
Il gas liquefatto è l’alternativa più valida e con maggiore disponibilità di mercato per ridurre l’impatto ambientale e climatico, sia per le attività di trasporto regionali con carico eccezionale che per quelle su lunghe distanze”. Lo dice chiaramente Lars Mårtensson, Direttore Ambiente e innovazione di Volvo Trucks. Sostituendo il diesel con il gas naturale liquefatto o con il biogas, è infatti possibile ridurre drasticamente le emissioni di CO2 dei mezzi pesanti. Attualmente, il gas naturale liquefatto o LNG è impiegato prevalentemente nelle attività industriali, ma presenta caratteristiche eccellenti che lo rendono un carburante per veicoli competitivo, con notevoli vantaggi ambientali. Questa è l’opinione di Volvo Trucks, che sta intensificando lo sviluppo di veicoli alimentati a gas per attività di trasporto regionale con carico eccezionale e su lunghe distanze. La riduzione delle emissioni che
contribuiscono al cambiamento climatico nell’ambito del traffico dei mezzi pesanti commerciali è una sfida che coinvolge politici, aziende di fornitura di trasporti, società di autotrasporti e produttori di veicoli. A maggio, l’Unione Europea ha presentato una direttiva che impone l’indicazione delle emissioni di CO2 dei mezzi pesanti a partire dal 2019, allo scopo di ridurle. “Molti dei nostri clienti e dei clienti di questi ultimi stanno già contribuendo a ridurre il loro impatto ambientale - aggiunge Mårtensson - Questa normativa porterà alla riduzione delle emissioni e consideriamo l’aumento della quota di mercato di LNG come parte fondamentale della soluzione. Il nostro obiettivo è ridurre a zero le emissioni dei veicoli Volvo; tuttavia per raggiungere quest’obiettivo non vi è una sola soluzione, bensì occorre intraprendere varie misure parallele”. Utilizzando il metano liquido
è possibile trasportare quantità più elevate di carburante, assicurando così l’autonomia operativa necessaria per trasporti di lungo raggio. Mentre il biogas è prodotto solo in quantità molto limitate - continua Mårtensson - la disponibilità a lungo termine del gas naturale è eccellente nel quadro di una prospettiva globale. Questo è un requisito importante per un’espansione su larga scala, così come lo è il suo prezzo vantaggioso. Anche il pacchetto di interventi della Commissione europea e degli stati membri include una strategia per ampliare le infrastrutture di LNG”. “Ciò di cui adesso abbiamo bisogno sono veicoli alimentati a gas in grado di competere con il diesel in termini di performance e di consumo di carburante da una parte e, al contempo, l’ampliamento continuo delle infrastrutture LNG”, conclude il Direttore Ambiente e innovazione di Volvo Trucks.
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DAF TRUCKS RIDE AND DRIVE 2017 A BARCELLONA
Capaci di sorprendere I VEICOLI CF E XF DI NUOVA GENERAZIONE STABILISCONO UN NUOVO STANDARD IN TERMINI DI EFFICIENZA. IL MERITO È DI TUTTA UNA SERIE DI NOVITÀ ECLATANTI: MOTORI INNOVATIVI, NUOVE TRASMISSIONI E OTTIMIZZAZIONI AERODINAMICHE DETERMINANO UNA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI CARBURANTE FINO AL 7 PER CENTO, CON LA POSSIBILITÀ DI OTTENERE VANTAGGI, IN TERMINI DI RISPARMIO CARBURANTE, ANCORA MAGGIORI GRAZIE AL NUOVO SISTEMA DI GESTIONE DELLE
D
FABIO BASILICO BARCELLONA
edicato alla stampa europea, il Ride and Drive 2017 di Daf Trucks, organizzato a Barcellona, ha focalizzato la sua attenzione sulle nuove gamme CF e XF. Un’occasione per conoscere appro-
FLOTTE
fonditamente le novità di prodotto riguardanti queste serie ma anche di poter guidare alcuni di questi veicoli su strade urbane, regionali e autostradali. Il mot to che contraddistingue l’innovazione globale lanciata dal costruttore olandese è “Pure Excellence”. I veicoli CF e XF di
nuova generazione - e con loro anche la famiglia LF stabiliscono un nuovo standard in termini di efficienza di trasporto e comfort di guida. Il merito è di tutta una serie di novità eclatanti: motori innovativi, nuove (segue)
DAF CONNECT
UN GRANDE AMICO DELLE FLOTTE A nche la nuova generazione CF e XF è equipaggiata con Daf Connect, un sistema di gestione online che utilizza le informazioni per migliorare l’efficienza di ogni flotta. I dati in tempo reale rappresentano un passo importante verso la strada della massimizzazione della resa per chilometro. Daf Connect è perfettamente integrato nella filosofia Daf Transport Efficiency. Un portale online, progettato in modo chiaro, visualizza le informazioni che includono la posizione del veicolo, il consumo carburante, le condizioni del veicolo e lo stile di guida di guida, 24 ore al giorno. Un veicolo Daf equipaggiato con Daf Connect invia di continuo informazioni importanti alla base operativa. Tutte queste informazioni possono aiutare ad aumentare la disponibilità dei veicoli, a ridurre i costi e a ottimizzare l’efficienza logistica. Il cuore del portale contiene un cruscotto online progettato in modo chiaro che visualizza immediatamente, tra gli altri dettagli, le informazioni attuali su consumo carburante, distanze coperte e utilizzo della capacità della flotta. Nel sistema di gestione online delle flotte, il trasportatore può anche configurare eventuali voci specifiche che desidera monitorare e che potrebbero essere collegate o meno agli obiettivi da raggiungere. Daf Connect visualizza avvertenze automatiche quando ad esempio, il consumo carburante di un veicolo non è conforme o se i veicoli fanno una deviazione di itinerario. Se richiesto, può essere inviato immediatamente un messaggio di testo SMS o una e-mail alla base operativa. Naturalmente, le avvertenze possono essere impostate individualmente. Live Fleet è una parte importante di Daf Connect in quanto mostra le posizioni esatte dei vari veicoli su una mappa e se
sono operativi. Queste informazioni possono essere utilizzate per ottimizzare ulteriormente la pianificazione degli itinerari e l’utilizzo della capacità di trasporto. Inoltre, grazie al “geofencing”, Daf Connect può inviare automaticamente dei messaggi quando un veicolo si trova in prossimità della posizione di carico o scarico. Se il conducente sceglie un itinerario insolito o fa una deviazione, questa condizione sarà visibile all’istante. Oltre a contribuire alla pianificazione ottimale del veicolo stesso, aiuta anche la parte che spedisce o che riceve a ottimizzare i processi. Daf Connect fornisce report sul carburante estremamente dettagliati. Un trasportatore può analizzare il consumo carburante dell’intera flotta, oltre a esaminare nei dettagli un singolo veicolo o addirittura un singolo conducente. Poiché il consumo carburante è sempre associato al comportamento di guida, Daf Connect registra anche gli eventi di frenata e accelerazione nonché la velocità e l’uso del cruise control. Questo aiuta il conducente a ottenere le massime prestazioni dal proprio veicolo. I concessionari Daf, potendo anch’essi seguire i veicoli affiliati tramite Daf Connect, possono offrire una migliore consulenza, ad esempio, sulla pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria o sulla sostituzione preventiva di parti usurate. Anche questo contribuisce a realizzare la massima resa per chilometro. La Casa olandese collabora con fornitori di sistemi di gestione delle flotte rinomati e indipendenti per sviluppare una piattaforma aperta con cui potersi collegare a Daf Connect. Si tratta di un fattore importante per flotte miste e per flotte Daf che hanno già investito in sistemi di gestione delle flotte.
DAF CONNECT.
DESIGN
AERODINAMICA OTTIMALE È
ED ERGONOMIA FUNZIONALE
assodato che più il veicolo è aerodinamico, più aumenta il risparmio di carburante. Logico dunque che Daf Trucks abbia lavorato per ridurre ulteriormente la resistenza aerodinamica dei suoi modelli CF e XF. Allo stesso tempo, il design dei veicoli è stato rinnovato grazie all’inserimento di sottili elementi cromati e al logo Daf modificato. Il risultato conferma che un’aerodinamica ottimale che contribuisce alla massima efficienza del carburante è anche il giusto viatico per un design accattivante. Uno degli elementi stilistici dei nuovi veicoli Daf è la nuova visiera parasole. La nuova forma non rappresenta la sola modifica; adesso, infatti, la visiera parasole si trova molto più vicino al parabrezza. Le modifiche apportate pertanto, oltre a migliorare l’aspetto della cabina, contribuiscono anche a ottimizzare il flusso d’aria e, di conseguenza, l’aerodinamica. Inoltre, gli spazi sopra i gruppi ottici della cabina del modello XF sono stati sigillati, come anche la parte superiore della calandra (a eccezione dei modelli da 390 kW/530 cv). Il flusso d’aria ottimizzato attraverso la calandra, verso il circuito di raffreddamento, viene guidato e controllato dai nuovi deflettori aria. Anche i nuovi allungamenti dei passaruota del modello XF, che chiudono lo spazio presente tra pneumatico e cabina, contribuiscono a migliorare l’aerodinamica. L’attuale spoiler per tetto regolabile della Space Cab del DAF XF, caratterizzato da una regolazione estremamente facile, rimane lo stesso. Grazie a un meccanismo intelligente e di facile azionamento, è possibile regolare in pochi attimi l’altezza dello spoiler in base all’altezza del rimorchio. In tal modo si garantisce una perfetta aerodinamicità di tutte le combinazioni per ottenere un effetto ottimale. I nuovi CF e XF si presentano con esterni inconfondibili grazie agli accattivanti elementi in alluminio sul nuovo parasole e sul paraurti. Adesso il modello CF si presenta con inserti cromati sulla calandra, proprio come il modello XF, che ora è dotato di una griglia in alluminio per conferire un aspetto
ancora più esclusivo. Per quanto riguarda gli interni, Daf ha sviluppato un sistema di regolazione della climatizzazione completamente nuovo e ha adattato gli schemi di colori per l’abitacolo. Senza contare gli innumerevoli nuovi dettagli da scoprire nelle cabine dei veicoli CF e XF, tra cui l’introduzione della lussuosa linea Exclusive. Inoltre, per aumentare ulteriormente l’ergonomia e la facilità d’utilizzo in cabina, Daf ha introdotto gli interruttori mobili; in questo modo, saranno i conducenti stessi a stabilire la posizione di una specifica funzione sul cruscotto. Un altro grande vantaggio degli interruttori MUX consiste nel fatto che possono essere programmati per gestire quasi tutte le applicazioni possibili, compreso l’azionamento di un gran numero di funzioni dell’allestimento. Sui nuovi veicoli CF e XF, Daf ha anche introdotto il “sistema di monitoraggio della pressione pneumatici”. Anche il quadro strumenti è stato ridisegnato con una nuova composizione che conferisce alla strumentazione un aspetto rinnovato. La grafica modificata semplifica ulteriormente la lettura del pannello informazioni del conducente, il Driver Information Panel (DIP).
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TELAIO
SOLUZIONI PER RISPONDERE BENE
Q
A OGNI TIPO DI ALLESTIMENTO
uando Daf ha progettato i veicoli CF e XF di nuova generazione, ha anche implementato una serie di innovazioni fondamentali per il telaio al fine di facilitare ulteriormente l’installazione dell’allestimento e migliorare l’efficienza totale. Il nuovo sistema di posttrattamento dei gas di scarico (EAS) e le diverse e incrementate tipologie di fissaggio dell’allestimento (BAM, Body Attachment Module) occupano un ruolo importante, insieme al nuovo e ottimizzato schema dei fori di fissaggio sullo sbalzo posteriore del telaio. Il nuovo sistema di posttrattamento dei gas di scarico, ora incredibilmente più leggero di 50 kg, rappresenta un esempio di Transport Efficiency in quanto aumenta il carico utile. Inoltre, le dimensioni dell’unità EAS sono state ridotte del 50 per cento, cosi da avere più spazio sul telaio da utilizzare per posizionare cassette degli attrezzi, piattaforme per gru o addirittura un serbatoio del carburante più voluminoso. L’unità EAS è così compatta che non sarà più necessario separare il convertito-
re catalitico SCR DeNox dal filtro antiparticolato per ottenere configurazioni particolari. Daf fornisce ora interruttori MUX sui nuovi modelli CF e XF. Questi interruttori possono essere programmati per un’attività specifica e, cosa altrettanto importante, possono essere riposizionati sul cruscotto per adattarsi alle preferenze del conducente che li potrà utilizzare nel modo più rapido e semplice possibile. E per alleggerire ulteriormente il peso, Daf ha riprogettato il meccanismo di sollevamento del primo assale posteriore sterzante montato sulla configurazione del trattore FTG 6x2. Adesso è di circa 30 chilogrammi più leggero poiché utilizza due soffietti pneumatici compatti invece dei soffietti pneumatici più pesanti posizionati al centro. Il nuovo meccanismo di sollevamento per il primo assale posteriore sterzante viene introdotto per la prima volta nel design del trattore FTF 6x2 dei nuovi modelli CF e XF e sarà aggiunto, alla fine di quest’anno, a tutti gli altri veicoli con primo assale posteriore sterzante.
CATENA CINEMATICA
E
LE MERAVIGLIE DEL DOWNSPEEDING
(seguito)
trasmissioni e ottimizzazioni aerodinamiche determinano una riduzione del consumo di carburante fino al 7 per cento, con la possibilità di ottenere vantaggi, in termini di risparmio carburante, ancora maggiori grazie al nuovo sistema di gestione delle flotte Daf Connect. Inoltre, i nuovi CF e XF sono caratterizzati da peso ridotto per l’aumento del carico utile e da un design dell’abitacolo e degli interni ag giornato che, oltre a migliorare l’estetica, offre il mas simo comfort di guida. I rinnovati CF e XF sono entrati in produzione nell’estate 2017 nelle configurazioni trattore (FT) e autotelaio (FA) 4x2, trattori 6x2 con assale folle posteriore
(FTG) e nuove sospensioni per carichi leggeri (-29 kg) e con assali folli posteriori (FTP) con ruo te da 18” e infine autotelaio 6x2 con assale trainato singolo (FAR). A partire da quest’autunno la gamma sarà completata con le altre versioni. Una delle innovazioni più importanti del programma dei nuovi veicoli CF e XF è il nuovo assale trainato sia per i trattori sia per i cabinati, che facilita la massima manovrabilità. Il nuovo assale trainato integra un impianto sterzante elettroidraulico (EHS) di recente sviluppo di 30 kg più leg gero, che consente di posizionare un carico utile supplementare. Daf sta anche introducendo un nuovo assale trainato doppio da 10 tonnellate, dotato di una capacità di carico
statico di ben 34 tonnellate. Tale caratteristica è assolutamente preziosa per le operazioni di carico e scarico di container pesanti. Per i veicoli che vengono regolarmente utilizzati fuoristrada, il costruttore olandese presenta un nuovo assale a tandem a trazione doppia con riduzione nel mozzo (HR1670T), disponibile su trattori e cabinati 6x4 e 8x4 per gli impieghi pesanti. Infine, il telaio leggero per applicazione betoniera del modello CF FAD 8x4 è ora disponibile con un assale a tandem con riduzione singola da 19 tonnellate (SR1132T) e due assali anteriori da 7,1 tonnellate. Questo telaio ad alte prestazioni, conveniente e molto popolare nel Regno Unito è ora disponibile in numerosi mercati europei.
fficienza incrementata di ben il 7 per cento e coppia nettamente superiore ai bassi regimi. È il biglietto da visita della nuova generazione di veicoli CF e XF, con novità importanti che riguardano la trasmissione, concepite per regimi del motore straordinariamente bassi. I motori Paccar MX-11 e MX-13 di nuova progettazione vengono forniti di serie con i cambi automatizzati TraXon di ultima generazione e con i nuovi assali posteriori ad alta efficienza. Il punto di partenza principale di questa evoluzione dei motori MX-11 e MX-13 è stato la riduzione dei regimi di rotazione (downspeeding) per abbassare il consumo di carburante. La nuova generazione di MX-11 e MX-13 eroga la coppia massima a partire da 900 giri/min, senza però compromettere le prestazioni. I motori possono quindi funzionare a circa 1.000 giri/min alla velocità di crociera. Per assicurare brillanti doti dinamiche e un comfort di guida ottimale anche ai bassi regimi, la coppia di tutti i motori è stata aumentata di 50200 Nm a seconda della potenza del motore. Daf ha utilizzato anche la coppia variabile, che garantisce la massima efficienza della trasmissione nelle marce alte. Grazie a questa soluzione, sono disponibili da 100 a 150 Nm addizionali nelle marce alte, così da evitare il più possibile i cambi di marcia, a tutto vantaggio della riduzione dei consumi di carburante e della elasticità del motore. Anche la potenza di quasi tutte le trasmissioni è stata aumentata da 7 kW/10 cv a 14 kW/20 cv. L’unità MX-11 è disponibile nelle versioni da 220 kW/299 cv, 251 kW/341 cv, 270 kW/367 cv, 300 kW/408 cv e 330 kW/449 cv. La coppia è di 1.350 Nm e 1.500 Nm per le due trasmissioni più leggere, concepite per la distribuzione. La versione più potente del motore è in grado di sviluppare una coppia di 2.300 Nm. Le potenze dell’MX-13 ridisegnato sono di 315 kW/428 cv, 355kW/483 cv e 390 kW/530 cv. La rispettiva coppia massima è pari a 2.300 Nm, 2.500 Nm e 2.600 Nm. Fra le altre novità da sottolineare spicca il già ottimale MX Engine Brake che è oggi ancora più potente,
grazie a innovazioni introdotte nel treno valvole, fra le quali una modifica del profilo delle camme. Proprio come l’MX-11, anche l’MX-13 è ora dotato di freno motore con “attivazione a valvola singola” che assicura prestazioni di frenata migliori a un regime del motore più basso. È quindi evidente che i freni motore di entrambi i propulsori hanno prestazioni massime per un’ampia gamma di regimi. Di conseguenza, l’usura dei freni diminuisce e la velocità media può essere superiore. Il cambio automatizzato TraXon a 12 rapporti è di serie, quello a 16 rapporti viene offerto come optional. Entrambe le varianti sono disponibili come Direct Drive e Over Drive. È comunque ancora possibile scegliere il cambio manuale a 16 rapporti, oppure una trasmissione a otto o nove rapporti adatta per diversi veicoli per la distribuzione della versatile serie CF. Il software che gestisce la trasmissione viene fornito dal produttore con la modalità Eco Fuel o Eco Performance. I nuovi CF e XF sono inoltre dotati di una modalità Eco On/Eco Off. Quando si attiva la modalità Eco On, non è possibile effettuare cambi di marcia manuali, ma la coppia e la potenza massime sono sempre disponibili. In questa condizione, la nuova trasmissione TraXon sfrutta al massimo l’elevata forza motrice ai bassi regimi. Con la modalità Eco Off attivata, la strategia di cambio marcia è invece più orientata alle prestazioni.
TRA LE CARATTERISTICHE VINCENTI C’È LA MAGGIORE PRATICITÀ PER GLI ALLESTITORI
LA NUOVA GAMMA LF SALE MOLTO DI LIVELLO L ’appuntamento di Barcellona è stata l’occasione per DafTrucks di accendere i riflettori anche sulla nuova gamma LF, in continuità ideale con le importanti novità che hanno rinnovato nel profondo le serie CF e XF. E sono tante anche le innovazioni del “piccolo” olandese. Che andranno a consolidare il primato che Daf detiene nella produzione di veicoli nelle categorie da 7,5 a 19 tonnellate. Le innovazioni includono un nuovo motore Paccar da 3.8 litri (Paccar PX-4 per la versione da 7,5 t nelle unità da 115 kW/156 cv e 127 kW/172 cv) e la possibilità di scegliere rapporti finali di trasmissione più lunghi per la massima efficienza dei consumi. Contestualmente, il design degli esterni e degli interni è perfettamente allineato alle nuove serie CF e XF e conferisce “eccellenza pura” all’intera gamma di veicoli Daf. Di notevole importanza il fatto che in linea con il programma Daf Transport Efficiency, il costruttore di Eindhoven ha pensato a delle innovazioni volte ad aumentare la facilità di allestimento dei veicoli LF. Queste includono i nuovi moduli di fissaggio dei cassoni (BAM), che agevolano il fissaggio della carrozzeria o dell’attrezzatura. Inoltre, sono disponibili ora
specifiche predisposizioni per fissare cassoni dotati di sponda montacarichi, cisterne dotate di controtelaio o cassoni ribaltabili. Senza contare che Daf offre una vasta scelta di passi e sbalzi posteriori. Ad esempio, abbinare un passo più lungo a uno sbalzo più corto agevola il montaggio di un cassone per la raccolta rifiuti. Per ottenere potenze più elevate, sono disponibili i motori PX-5 da 4.5 litri (da 135 kW/184 cv a 157 kW/213 cv) e PX-7 da 6.7 litri (da 172 kW/234 cv a 239 kW/325 cv). Daf offre anche una vasta scelta di trasmissioni manuali e automatizzate a 5, 6, 9 e 12 velocità. Inoltre, sono disponibili cambi totalmente automatici e da ora è possibile scegliere la trasmissione automatica Allison sulle versioni più potenti del PX-7, per offrire prestazioni pensate appositamente per applicazioni professionali. Il design esterno dei nuovi modelli LF presenta molte caratteristiche comuni con le nuove serie CF e XF per un aspetto completamente rinnovato, e, al tempo stesso, robusto ed elegante. Gli interni sono caratterizzati da colori caldi e raffinati che mettono in risalto la qualità dell’abitacolo, progettato per rendere l’ambiente accogliente e familiare.Anche la configurazio-
ne del pannello informazioni del conducente (DIP) è stata rinnovata. Oltre alla possibilità di usufruire dei servizi per le flotte di Daf Connect, sono forniti di serie importanti sistemi di sicurezza, tra cui impianto frenante d’emergenza avanzato, avvertenza collisione anteriore, controllo velocità di crociera adattativo e sistema di avvertimento abbandono corsia
IVECO C -INCEN NTIVI LA TU T A SCELT TA A NAT T TURALE
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* Incentivi rivolti ad aziende di traspor to conto terzi.. Dettagli sul contributo statale erogato in base alle disposizioni previste dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Traspor ti prot.. 305 del 20 giugno 2017.. Il testo completo del (IGVIXS PI MWXVY^MSRM STIVEXMZI TIV PE GSQTMPE^MSRI HIPPI HSQERHI M QSHIPPM HM HSQERHE WEVERRS HMWTSRMFMPM WYP WMXS [[ [[ [ QMX KSZ MX 0´´MQTSV XS HIP GSRXVMFYXS r HM )YVS TIV SKRM ZIMGSPS '2+ ½RS E X I )YVS WYM QSHIPPM X 0´MQTSV XS HIP GSRXVMFYXS r HM )YVS TIV SKRM ZIMGSPS HMIWIP )YVS :- GSR 188 HE X E X E JVSRXI HM YRE VSXXEQE^MSRI I HM )YVS WYM QSHIPPM GSR 188 QEKKMSVI S YKYEPI E X E JVSRXI HM YRE VSXXEQE^MSRI
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MAN FULL RANGE DAYS IN CATALOGNA
L’EVENTO CATALANO HA DIMOSTRATO LA
Forti su tutta la linea
FORZA DI UNA GAMMA CHE ORA SPAZIA NELLE CLASSI DI PESO DA 3 A 44 TONNELLATE GRAZIE ALL’INGRESSO DEL TGE, VAN GRAZIE AL QUALE LA CASA DI MONACO ENTRA DA PROTAGONISTA NEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI DOVE IMPLEMENTA IL KNOW HOW E LE COMPETENZE MATURATE NEL MONDO DEI PESANTI. TANTE LE NOVITÀ CHE RIGUARDANO LE GAMME DEGLI AUTOCARRI CHE CONSENTIRANNO AL
LEONE DI PROPORSI NEL 2018 COME COSTRUTTORE DI PUNTA DEL MERCATO INTERNAZIONALE.
I
FABIO BASILICO MONTSERRAT
l full range di MAN è una realtà consolidata. E per provarlo, il Leone ha organizzato un evento internazionale per i giornalisti europei in Catalogna, per la precisione a Montserrat, suggestiva località a nord di Barcellona. I Full Range Days di MAN ha dimostrato la forza di una gamma che ora spazia nelle classi di peso da 3 a 44 tonnellate grazie all’ingresso del TGE, van grazie al quale la Casa di Monaco entra da protagonista nel settore dei veicoli commerciali dove implementa il know how e le competenze maturate nel mondo dei pesanti. In aggiunta alle tante novità che riguardano le gamme degli autocarri, nel 2018 MAN intende proporsi
come distributore full-line grazie alla versatilità dell’offerta TGE, di cui parliamo più approfonditamente nell’inserto dedicato agli LCV. Nel segmento intermedio degli autocarri, i veicoli MAN TGL e TGM sono equipag-
giati con un innovativo motore con nuovi stadi di potenza. L’ultima generazione di motori MAN D08SCR si caratterizza per la sua struttura semplice e il post-trattamento dei gas di scarico basato sulla tec nologia SCR (Selective
Ca talytic Reduction). Ciò contribuisce ad ampliarne il campo d’impiego, a semplificare gli interventi di manutenzione e a migliorarne l’affidabilità. MAN è riuscita inoltre a ridurre i consumi del nuovo gruppo di un ulteriore
5,5 per cento. In più, ulteriori funzioni per il cambio TipMatic aumentano comfort di marcia ed efficienza dei modelli TGL e TGM. E all’interno della cabina lo spazio disponibile viene valorizzato da nuovi elementi di comando ancora più intuitivi. Mentre la recente organizzazione nelle cabine di guida C e M è principalmente incentrata sull’ambiente di lavoro, quella delle cabine L, LX, XL, XLX e XXL, in particolare su MAN TGX e TGS, pone l’accento soprattutto sulla zona notte. Il frigorifero, ad esempio, scompare completamente sotto la cuccetta; è stato poi messo a punto un nuovo sistema di scomparti e luci. Un rivoluzionario concetto di comando permette così di gestire tutte le principali funzioni di comfort.
Sulla gamma TGX, un pacchetto acustico in grado di ridurre sensibilmente il livello di rumore all’interno della cabina favorisce sonni tranquilli grazie soprattutto a speciali pannelli insonorizzanti. E affinché il traffico congestionato non affatichi eccessivamente gli autisti, MAN ha inserito nel Tempomat con regolazione automatica della di stanza la funzione Stopand-Go. Si tratta di un sistema che regola automaticamente, anche alle basse velocità, la distanza rispetto al veicolo che si precede, frena eventualmente il veicolo fino all’arresto e favorisce una ripartenza automatica in caso di soste di breve durata. L’autista riesce così ad affrontare in modo rilassato anche le fa(segue)
IL NUOVO GRUPPO MOTORE A QUATTRO E SEI CILINDRI PER TGL E TGM
TECNOLOGIA AVANZATA IN FASCIA MEDIA M AN equipaggia le gam me di fascia media TGL e TGM con un nuovo motore. Il gruppo motore disponibile a quattro e sei cilindri si distingue per il post-trattamento dei gas di scarico SCR. Abbinata ad altri componenti del motore migliorati, la depurazione dei gas di scarico semplificata amplia il campo d’applicazione della gamma D08 e riduce il consumo di diesel. Nuove classi di potenza del motore e maggiori funzioni del cambio MAN TipMatic a 6 e 12 marce migliorano il comfort di marcia. I motori MAN D08 di nuova generazione con depurazione dei gas di scarico, basata sulla tecnologia SCR, sono ancora più leggeri ed efficienti. Le versioni Euro 4 ed Euro 5 dispongono di elevata resistenza allo zolfo e possono essere quindi utilizzati per diesel anche nei Paesi con un contenuto di zolfo elevato fino a 2.000 ppm. Inoltre, per le varianti Euro 4, 5 e 6 si aggiungono nuove classi di potenza standardizzate: la versione base del motore a quattro cilindri MAN D0834 con cilindrata 4.6 litri ha una potenza pari a 160 cv con coppia di 600 Nm. Il modello medio offre 190 cv e 750 Nm, mentre la versione più potente ha 220 cv e coppia di 850 Nm. La versione a quattro cilindri è disponibile solo per la serie MAN TGL, mentre la versione a sei cilindri D0836 con cilindrata 6.9 litri nella variante da 250 cv e 1.050 Nm è
presente sia nel modello più potente della serie MAN TGL che nel modello base della serie MAN TGM. Il nuovo motore D08 a sei cilindri è anche disponibile nelle versioni da 290 cv con 1.150 Nm e da 320 cv con 1.250 Nm di coppia massima. Mentre nelle versioni Euro 4 ed Euro 5 la fase di depurazione avviene solo tramite riduzione catalitica selettiva (SCR), la versione Euro 6 prevede anche il catalizzatore a ossidazione e il filtro CRT. Fondamentale per il rendimento del carburante migliorato dal 3 al 5 per cento è la maggiore temperatura di combustione che, insieme al post-trattamento dei gas di scarico, consente di ottenere un migliore rendimento termodinamico. Nonostante un maggiore utilizzo di AdBlue richiesto dal sistema, ne risultano comunque costi di esercizio minori rispetto alla generazione di motori precedente. La capacità del serbatoio dell’AdBlue sale fino a 65 litri. I motori MAN D08 di ultima generazione sono inoltre dotati di regolazione avviamento e taratura del cambio completamente rinnovati e di nuove funzioni del cambio MAN TipMatic per i modelli TGL e TGM. Come nelle versioni del cambio TipMatic per le gamme TGX e TGS, la funzione IdleSpeedDriving è ora disponibile anche per il cambio TipMatic a 6 e a 12 marce, che consente un avanzamento lento al regime del minimo con frizione
chiusa, senza azionare il pedale dell’acceleratore. In questo modo, la velocità si mantiene costante: un utile aiuto al conducente, soprattutto in caso di traffico intenso o in fase di avvicinamento a una rotatoria. IdleSpeedDriving riduce contemporaneamente l’usura della frizione. Altre due nuove funzioni del cambio MAN TipMatic sono riservate alla versione con cambio a 12 marce. Grazie alla funzione SpeedShifting, il cambio tra le tre marce superiori è più rapido, in modo da rendere estremamente agevole, soprattutto nelle versioni con gruppo motopropulsore lungo, cambiare
di una marcia e ridurre al minimo l’interruzione della trazione durante i percorsi autostradali in leggera pendenza. Nelle serie TGL e TGM, il cambio TipMatic a 12 marce sarà dotato della nuova funzione EfficientRoll per risparmiare sui consumi nei tragitti in leggera pendenza in autostrada o strada statale. Dalla velocità di 55 km/h, il cambio passa in folle e il motore prosegue al regime del minimo riducendo notevolmente il consumo di carburante. In questo modo l’energia cinetica del veicolo in movimento viene utilizzata senza l’effetto frenante del motore.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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IL NUOVO ACC CON FUNZIONE STOP-AND-GO E IL SISTEMA EBA 2 DI SERIE NON DISATTIVABILE
IN QUEL DI MONACO NESSUNA MARCIA INDIETRO SUL PIANO DELLA SICUREZZA S ui modelli TGX e TGS, MAN aggiorna il sistema di regolazione della velocità in funzione della distanza di sicurezza ACC (Adaptive Cruise Control) con un’intelligente funzione Stop-and-Go, che alleggerisce il lavoro del conducente fra le code o nel traffico congestionato. In caso di soste di breve durata, l’autocarro frena automaticamente fino all’arresto e si rimette successivamente in moto. L’ACC è stato inoltre migliorato nella sua funzione standard attraverso una strategia di frenata e accelerazione rielaborata che ne accresce comfort, sicurezza ed efficienza nei consumi. Le nuove funzioni si vanno a integrare ai sistemi di sicurezza Emergency Brake Assist (EBA 2) e Lane Guard System
(LGS) riducendo la probabilità di tamponamenti. La nuova funzione Stop-and-Go integrata nell’ACC sarà disponibile per i modelli MAN TGX e TGS con motore D26 Euro 6 e con cambio MAN TipMatic 12+2. Entro la metà del 2019, l’offerta verrà poi estesa ad altre catene cinematiche. Per quanto riguarda il sistema EBA 2, viste le esperienze positive registrate grazie a questo tipo di approccio e nell’intento di aumentare ulteriormente la sicurezza su strada, dalla primavera del 2017 MAN installa di serie un sistema EBA 2 che non può più essere disattivato premendo semplicemente un pulsante sul cruscotto. La combinazione dei dati provenienti dai sensori è al centro del funzionamento
del sistema di assistenza alla frenata di emergenza Emergency Brake Assist. Il sistema è in grado di interpretare con maggiore sicurezza le situazioni di traffico più critiche, i veicoli che precedono e l’eventuale presenza di ostacoli fissi e, in caso di necessità, di innescare in anticipo una frenata d’emergenza. Grazie all’affidabile e chiara distinzione degli oggetti, il sistema è in grado di reagire con precisione alle situazioni più diverse, riducendo la velocità del veicolo e favorendone un arresto tempestivo. La tecnologia EBA 2 soddisfa già di gran lunga i rigorosi requisiti UE che entreranno in vigore dalla fine del 2018. MAN offre EBA 2 per tutte le classi di tonnellaggio a partire da 7,5 t e dall’inizio
del 2018 anche per i veicoli Euro 3, 4 e 5. In combinazione con il segnale di frenata di emergenza ESS (Emergency Stopping Signal), che in caso di frenata improvvisa e decisa, oltre alle luci di arresto, prevede l’accensione con frequenza aumentata anche dei lampeggiatori d’emergenza, e il Lane Guard System (LGS), che controlla il mantenimento della corsia segnalando eventuali anomalie, l’EBA 2 e la nuova funzione ACC-Stop-and-Go aumentano la sicurezza degli utenti del traffico, alleggerendo il lavoro degli autisti di autocarri. Si tratta dunque di innovazioni importanti che non solo migliorano tanti aspetti della sicurezza ma che rendono i camion MAN “oggetti” decisamente più preziosi.
Dati sotto controllo
(seguito)
stidiose condizioni di traffico a singhiozzo. Inoltre, per consentire ai clienti di gestire al meglio i processi logistici, da agosto ogni nuovo autocarro in Europa con il marchio del Leone, dotato di motore Euro 6, dispone dell’interfaccia tecnologica RIO-Box che per mette l’accesso a RIO, la nuova offerta digitale di Volkswagen Truck & Bus. MAN pone così le fondamenta per un’infrastruttura i cui servizi in futuro potranno collegare l’intera rete del settore trasporti e logistica. Mediante la tecnologia basata sul cloud di RIO, i clienti potranno accedere in maniera immediata e centralizzata ai più disparati dati della loro flotta nonché utilizzare i numerosi servizi a disposizione di tali settori.
Rio, piccolo Box dalle grandi sorprese
A
L’autista al centro del suo universo L
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE PER LA DOTAZIONE INTERNA DELLA SERIE TG
a serie MAN TG offre per il futuro un abitacolo più intuitivo e di pratico utilizzo. Il nuovo design della postazione di lavoro e della zona notte risponde alle esigenze di funzionalità, praticità ed ergonomia. Al contempo, l’ottimizzazione dell’organizzazione interna mira a un comfort convincente e a un’abitabilità moderna. Così, dall’inizio del 2018 gli autisti che siedono al volante di un nuovo autocarro della serie MAN TG avranno modo di scoprire una serie di novità che semplificheranno il loro lavoro e renderanno più piacevole la vita in cabina. La strumentazione principale dietro il volante presenta ora un display a colori da 4” ad alta risoluzione e ben strutturato. Indicatori di diverso colore semplificano la leggibilità e l’orientamento. I quadranti sono facilmente leggibili grazie alla retroilluminazione bianca di cui sono dotati. Oltre al display analogico, è ora disponibile un indicatore digitale della velocità di tipo numerico con la possibilità di scegliere tra km/h o mph. Gli elementi di comando e i menu sono abbinati sotto il profilo cromatico al sistema di Infotainment MAN MMT. A destra, in posizione ergonomica sotto il volante, è presente il pannello centralizzato degli interruttori e dei comandi con nuove funzionalità. Per praticità, gli interruttori correlati sono organizzati in gruppi, mentre le funzioni utilizzate più di frequente durante la guida sono comodamente sistemate nel campo visivo dell’autista. Il nuovo concetto alla base degli interruttori e dei comandi verrà in futuro utilizzato nei veicoli MAN di tutte le serie in que-
sta stessa forma; l’intento è quello di semplificare al massimo il passaggio da un autocarro ad un altro da parte dei conducenti. La nuova organizzazione del cruscotto sopra e a destra del pannello centrale è piuttosto notevole: a uno scomparto accessibile e a portata di mano utilizzato per agli oggetti personali, come occhiali o cellulare, si aggiunge un grande e lungo scomparto aperto, dotato al centro di collegamenti elettrici. All’interno di questo vano è possibile bloccare nella posizione desiderata anche i nuovi portabicchieri. Questi ultimi dispongono ora di un supporto a molla interno e sono quindi in grado di accogliere con sicurezza contenitori di diametro differente. Nella parte inferiore della consolle centrale si trova un ulteriore scomparto aperto che si estende per l’intera larghezza dei cassetti sottostanti. Mentre MAN ha integrato l’interruttore rotante del cambio
TipMatic nel pannello principale sul cruscotto, la consolle accanto al sedile del conducente dispone ora della sola leva delle valvole di frenatura e per questo ha una linea decisamente più fluida. In questo modo si ottiene maggiore spazio di manovra tra i sedili e davanti alla cuccetta. Un vantaggio a cui contribuiranno in futuro anche il contenitore refrigerato e la scatola di immagazzinaggio, che, sulle cabine delle varianti lunghe, possono essere alloggiati sotto il letto. Facili da manovrare grazie ai cuscinetti a sfere e addirittura con una maggiore capacità di raffreddamento: 42 litri per cibi e bevande nel TGX e 35 litri nel TGS con cabina lunga. Il tutto include una funzione di raffreddamento rapido e una modalità riposo estremamente silenziosa con un numero di giri del compressore ridotto. Qualora il frigorifero non servisse, al suo posto è possibile optare per una grande scatola di immagazzinaggio chiusa in cui
stivare i bagagli e gli oggetti più voluminosi. In entrambe le varianti è possibile integrare, a richiesta, un contenitore per rifiuti sul lato conducente e nel modello TGX un ulteriore vano dalla linea stretta sul lato passeggero. Durante le pause oppure al termine dell’orario di lavoro, gli autisti dei modelli TGX e TGS o TGL e TGM con cabina L e LX trovano dietro al sedile, lato conducente, una zona notte vivibile dotata di nuovi comfort. La cuccetta inferiore e superiore (opzionale) dispongono ora di elementi di comando rielaborati, che possono essere raggiunti più facilmente, indipendentemente dalla posizione durante il sonno, e quindi in grado di migliorare il comfort in generale. Un grande sostegno fisso con scomparti di varie dimensioni, al centro della parete posteriore della cabina, sostituisce le reti che fino a oggi venivano montate in quella stessa posizione. Inte-
grato in questo supporto c’è il pannello elettrico con interruttori per l’illuminazione interna, l’alzacristalli e il tettuccio scorrevole. Non manca nemmeno la sveglia con display LCD a basso consumo e quattro potenti prese (12V, 24V, USB) per collegare cellulari, tablet o addirittura un televisore. Nella zona della cuccetta superiore è possibile integrare elementi di comando opzionali, sul lato conducente o su entrambi i lati. Nuove lampade a collo di cigno dalla tonalità calda contribuiscono a creare un’atmosfera piacevole. Grazie al collo pieghevole, queste luci possono essere usate sia come lampade da lettura sia più in generale per illuminare l’intera zona notte. Le luci del letto si trovano in basso a sinistra del vano portaoggetti, mentre in alto su uno o su entrambi i lati del tetto. Le lampade possono essere orientate a piacere, anche sul sedile lato conducente o quello del lato passeggero. Le cabine del modello TGX, destinate al trasporto a lungo raggio, saranno in futuro dotate di serie anche di un nuovo pacchetto fonoassorbente, in grado di isolare perfettamente dai rumori provenienti dal veicolo stesso, dalla strada e dall’ambiente circostante. Infine, su richiesta, per tutte le serie TG è possibile ordinare gli interni, solitamente nei colori a contrasto beige e grigio, anche nella tonalità grigio scuro nella parte inferiore. La colorazione denominata “Urban Concrete” si rivolge in particolare ai clienti che utilizzano i veicoli in ambienti molto sporchi. La variante scura delle superfici, infatti, non risente del contatto con mani o abiti da lavoro sporchi.
partire da agosto il RIO Box è un componente di serie di tutte le gamme di autocarri MAN conformi alla normativa Euro 6 in Europa. Il Leone pone così le fondamenta per un’infrastruttura i cui servizi in futuro potranno collegare l’intera rete del settore trasporti e logistica. Mediante la tecnologia basata sul cloud di RIO, i clienti potranno infatti accedere in maniera immediata e centralizzata ai più disparati dati della loro flotta nonché utilizzare i numerosi servizi del settore trasporti e logistica. La RIO Box funge quindi da interfaccia tra il veicolo e la piattaforma. RIO Box è indipendente da sistemi e produttori ed è stato concepito proprio per essere impiegato anche in flotte miste, offrendo quindi alle piccole e medie imprese di logistica la possibilità di diventare parte della logistica 4.0. In futuro sarà possibile anche un’installazione successiva del RIO Box per i veicoli con interfaccia FMS. Gli attuali utenti del sistema telematico MAN Telematics hanno la possibilità di trasferire in RIO, senza perdite, i loro dati raccolti. Degli attuali partner della piattaforma fanno parte non solo fornitori leader di servizi ma anche importanti start-up. Il numero di ulteriori soggetti interessati è enorme. Operativo dal 2017, il nuovo marchio digitale RIO del Gruppo Volkswagen Truck & Bus consente al colosso tedesco di offrire una soluzione aperta, basata sul cloud per l’intero settore trasporti. RIO riunisce i servizi digitali per l’intero ecosistema trasporti e logistica. In tal modo, per la prima volta, tutti i soggetti partecipanti alla catena di fornitura saranno collegati gli uni con gli altri mediante un sistema unico di informazioni e applicazioni con funzionalità di previsione. Finora, spesso non è stato possibile un impiego trasparente dei dati nell’ambito del settore trasporti, poiché i soggetti coinvolti utilizzano i sistemi di software più diversi, che rappresentano soluzioni isolate. RIO offre per la prima volta una soluzione comune ed è quindi utilizzabile indipendentemente dai rispettivi marchi dei veicoli o sistemi telematici. I sistemi esistenti, utilizzati come soluzioni singole, possono infatti essere integrati su RIO.
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Rispetto ai mod delli Euro 5b+ equivalenti e in base al nuovo ciclo NEDC (New European Driving Cycle). e).
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Rispetto ai modelli Euro 5b+ equivalenti. alenti.
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SU STRADA / SCANIA S 500 A4X2NB
Stradista a tempo pieno P
COME NEL TEST DRIVE DELL’AMMIRAGLIA DA 16 LITRI V8 DA 730 CV, ANCHE NELLA ALTRETTANTO POTENTE CONFIGURAZIONE 13 LITRI E 500 CV LA NUOVA SERIE S DIMOSTRA DI ESSERE UNA VALIDA ALTERNATIVA PER ORGANIZZARE E GESTIRE UN TRASPORTO A LUNGO RAGGIO EFFICIENTE E CONFORTEVOLE. L’INTRIGANTE NUOVA PROPOSTA DEL GRIFONE È UN RIUSCITO EQUILIBRIO DI PERFORMANCE, SOSTENIBILITÀ E VERSATILITÀ CON IN PIÙ IL PREGIO DI UN’ESTETICA ACCATTIVANTE CHE HA IL VANTAGGIO DI CONIUGARE AL MEGLIO MODERNITÀ E FUNZIONALITÀ.
GUIDO PRINA ASSAGO
er la seconda volta la Serie S non delude. Dopo il test drive con l’ammiraglia della famiglia equipaggiata con motore 16 litri V8 da 730 cv di potenza massima, la prova su strada della “sorella” da 500 cv, dotata di motore 13 litri 6 cilindri in linea, ci ha consentito di confermare le doti di grande stradista della nuova proposta Scania. Gli step di questo progresso industriale e ingegneristico firmato dal Grifone sono molti. Tra questi, la riduzione media del 5 per cento dei consumi di carburante diesel, dovuta a fattori quali catene cinematiche perfezionate e maggiore aerodinamicità. Tutti i motori Euro 6 sono infatti dotati di nuovi sistemi di gestione motore e le installazioni sono state com pletamente rielaborate. Scania ha anche una nuova funzione che consente a Scania Opticruise di cambiare più rapidamente e assicurare una trasmissione della coppia quasi costante. Un passo a vanti ben evidenziato nel nostro percorso di prova, comprendente tratti autostradali e
strade provinciali a grande scorrimento. Sono molte le novità che la nuova famiglia di autocarri Scania porta sul mercato. Dal design di esterni e interni all’ampia gamma di servizi per la profittabilità delle aziende clienti fino agli strumenti per la connettività. Dall’esterno, l’inedita cabina della Serie S top di gamma spicca per un layout moderno ed elegante, che alla robustezza funzionale coniuga una forte dose di dinamismo. Il colore Fiction blue del trattore oggetto della nostra prova mette in risalto il dimensionamento complessivo della cabina alta, sottolineandone la filante muscolosità. Con la Serie S Scania ha anche voluto presentare sul mercato un nuovo modello top di gamma di cabina con zona notte. So no quattro le aree d’interesse che hanno guidato la progettazione della cabina: ambiente del conducente, risparmio di carburante, uso ottimale degli spazi interni, sicurezza e massima affidabilità. Tutto ciò si traduce, all’interno del sistema modulare di Scania, di creare una soluzione adeguata e personalizzata per ogni tipo di applicazione e per ogni esigenza
del cliente. Scania ha assegnato la massima priorità agli aspetti legati all’aerodinamica e, di conseguenza, al consumo di carburante. Ogni superficie, sia frontale che laterale e anche la parte inferiore del veicolo, è stata ottimizzata in modo da ridurre al minimo la
resistenza aerodinamica. Anche componenti quali ad e sem pio i tergicristalli, gli specchi retrovisori e tutte le luci, sono stati progettati sulla base di questo obiettivo. Le nuo ve cabine offrono una visibilità decisamente superiore grazie a una superficie vetrata più ampia, al cru-
scotto più basso, ai pannelli delle portiere più sottili e ai montanti anteriori ottimizzati. Per gli specchi retrovisori, il design standard prevede un modello completamente nuovo, ottimizzato per garantire elevati livelli di aerodinamicità e visibilità. Gli specchi delle cabine S possiedono una
funzione grandangolare, sono elettricamente regolabili e riscaldati e sono in grado di smorzare efficacemente le vibrazioni. Gli interni assicurano al conducente uno spazio ottimale per la guida e il riposo. La gamma di opzioni di regolazione del sedile del condu-
Scania ha assegnato la massima priorità agli aspetti legati all’aerodinamica e, di conseguenza, al consumo di carburante.
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La Carta d’identità
Cognome: Scania Nome: S 500 A4x2NB Cabina: CS20H Configurazione assi: 4x2 (trattore con semirimorchio a pieno carico). Motore: DC13; Carburante: gasolio; cilindri: 6 in linea; 4 valvole per cilindro; iniezione carburante: Scania XPI (iniezione diretta ad altissima pressione); livello ecologico: Euro 6; controllo emissioni: FGT, DOC, DPF, SCR; cilindrata: 13 litri; potenza max: 368 kW/500 cv a 1.900 giri/min; coppia max: 2.550 Nm a 1.000-1.300 giri/min. Cambio: Scania Opticruise. Retarder: Scania R4100D (500 kW-4.100 Nm). Pneumatici: 315/70 R22.5 (anteriori), 315/70 R22.5 (posteriori). Livello di rumorosità: 80 dBA. Serbatoio gasolio: 400 litri. Serbatoio AdBlue: 47 litri. Dotazioni: AEB, EBS, ACC, CCAP, Hill Hold, ESP, LDW, Scania Driver Support, Roll-over side curtain airbag.
La nuova postazione di guida, più vicina al parabrezza e leggermente spostata verso sinistra, aumenta la visibilità.
grati al volante sono di serie, così come l’attivazione vocale basata su un microfono nascosto nel tetto. I dati confermano l’anima da stradista parsimoniosa della S 500. Su un totale di oltre 330 chilometri, i litri di gasolio consumati sono stati poco più di 91 per un media km/l di 3,671, un dato di assoluto rilievo per un veicolo a pieno carico in combinazione trattore più semirimorchio impegnato in un tragitto costituito da tratti pianeggianti e collinari in presenza di traffico scorrevole ma consistente, soprattutto sulla parte relativa
Active Prediction che sfrutta i dati delle mappe topografiche e la tecnologia GPS per determinare lo sviluppo della strada nei 3 km che il veicolo si appresta ad affrontare, scegliendo la marcia e la velocità ottimali per minimizzare il consumo di carburante. L’ultima versione del sistema offre agli autisti nuove funzionalità e algoritmi ulteriormente affinati per sfruttare al meglio sistemi co me l’Ecoroll (quando il veicolo procede in folle) e il funzionamento al regime più basso possibile. Le migliorie apportate utilizzano in modo ancora più efficiente l’energia cinetica del veicolo sulle strade collinari. La maggiore intelligenza del sistema si traduce in una precisione di calcolo ancora più elevata e di conseguenza il veicolo riesce a sfruttare la propria massa e i dislivelli della strada in un maggior numero di situazioni. Un ulteriore sviluppo risie-
de nella migliore strategia per affrontare una discesa. Lo Scania Active Prediction calcola la riduzione della velocità necessaria durante la fase antecedente e iniziale della discesa per poter sfruttare al massimo l’inerzia del veicolo al termine della stessa senza superare la velocità massima impostata nel limitatore. Dal canto suo l’autista non deve minimamente preoccuparsi di queste scelte strategiche, in quanto è il veicolo a gestirle con precisione estrema. La nuo va funzionalità dello Scania Active Prediction consente al conducente di scegliere tra 3 diverse percentuali di riduzione massima della velocità prima dello scollinamento. Un altro sviluppo relativo al funzionamento del sistema nei veicoli Scania di nuova generazione è il Pulse&Glide, che permette l’uso della funzionalità Eco-roll anche su quelle pendenze che prima non sarebbero state sufficientemente ripi-
de per mantenere una velocità costante. La possibilità di aumentare la velocità - Pulse - e quindi di procedere in folle Glide - aumenta considerevolmente il tempo complessivo in cui il veicolo utilizza la funzionalità Eco-roll. Sui tratti di strada adatti, anche utilizzando solamente la nuova funzionalità, si può ridurre il consumo di carburante dello 0,5 per cento. La nuova generazione di autocarri Scania Serie S è benchmark anche dal punto di vista della sicurezza. Merito di dispositivi come gli airbag laterali a tendina che si aprono per proteggere chi viaggia in cabina in caso di ribaltamento del veicolo. L’airbag laterale a tendina, soprattutto se combinato con l’airbag al volante e con i pretensionatori delle cinture di sicurezza, aumenta notevolmente le possibilità di sopravvivenza, per l’autista ed eventuali passeggeri, in caso di incidenti con ribaltamento.
Assago (Tang. Ovest Mi)-Borgomanero-Novara Tang. Ovest Mi-A8-SP229
Km 109,01
cente è adesso ancora più ampia e permette a tutti i driver di trovare una posizione di guida estremamente confortevole. La nuova postazione di guida, più vicina al parabrezza e leggermente spostata verso sinistra, aumenta la visibilità frontale e laterale. Rispetto ai modelli precedenti, l’intero cruscotto è stato leggermente abbassato, con un conseguente e notevole aumento della visibilità verso la parte anteriore del veicolo. Particolare attenzione è stata dedicata allo spazio per piedi e ginocchia. Il cruscotto riprogettato semplifica inoltre i movimenti verso i lati della ca bina quando il veicolo è parcheggiato. Avere inoltre a disposizione ben 2,070 m di altezza interna, assicura movimenti in cabina agevoli e con fortevoli. Il design del cruscotto è caratterizzato da
accessibilità e funzionalità, combinate con linee precise e pulite che aiutano gli occhi, e anche le mani, a trovare rapidamente ciò che cercano, suscitando nel conducente una sensazione di maggiore sicurezza. Nelle nuove cabine anche il cruscotto è modulare, in modo da facilitarne la personalizzazione sulla base delle esigenze dei clienti, pulsanti, controlli e vani portaoggetti con diversi livelli di prestazioni. Nella cabina S è possibile montare due letti da 80 cm (quello inferiore può essere esteso fino a 100 cm) oppure optare per la soluzione a letto singolo. Scania ha anche sviluppato sistemi di climatizzazione completamente nuovi. E per quanto riguarda il sistema infotainment, esistono numerose opzioni e funzioni tra cui scegliere. I comandi inte-
al la strada provinciale; in questo caso, il consumo è infatti risultato nettamente mag giore (media km/l di 2,704) mentre nelle rimanenti tre sezioni autostradali la media km/l è risultata notevolmente più vantaggiosa (con valori di 3,890 e 4,898) dimostrando che la Serie S, concepita per l’ottimizzazione del lun go raggio, mantiene le promesse. L’avanzato 6 cilindri in linea da 13 litri Scania DC13 si dimostra sempre all’altezza e ovviamente dà il meglio di sé sui tratti autostradali dove può agilmente sprigionare la sua potenza in modo efficiente e intelligente. Il cambio Opticruise è garanzia di performance flessibili e attenta gestione delle cambiate. All’ottimizzazione della gestione del consumo di carburante concorre il sistema Sca nia
Km 91,55
Km 134,85
Km 335,41
Litri 40,30
Media 2,704 km/l
Litri 23,53
Media 3,890 km/l
Litri 27,53
Media 4,898 km/l
Litri 91,36
Media 3,67 km/l
Novara-Torino A4
Torino-Assago (Tang. Ovest Mi) A4-Tang. Ovest Mi
Risultato finale
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CON UN MEDIA DI PERCORRENZA DI QUASI
4,0 KM CON UN LITRO DI GASOLIO, IL VOLVO FH 460 SI DIMOSTRA UNO STRADISTA D’ECCEZIONE IN GRADO DI SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DI RIDUZIONE DEI CONSUMI ED ECONOMIA COMPLESSIVA DI GESTIONE DEL TRASPORTO MERCI SULLA LUNGA DISTANZA.
MERITO DI
UN’ARCHITETTURA IMPRONTATA ALLA MASSIMA RIDUZIONE DEI PESI E A COMPONENTI TECNOLOGICI DI PRIMO LIVELLO COME IL PACCHETTO SOFTWARE
I-SHIFT.
SU STRADA / VOLVO FH 460 4X2
Tutti i pregi della leggerezza
A
FABIO BASILICO ASSAGO
ccompagnati dal driver Calle Wiman, Press test specialist di Volvo Trucks, partiamo per una nuova avventura a bordo del Volvo FH, stradista di fama che anche in configura-
zione 460 cv dimostra tutte le qualità di una famiglia che rappresenta al meglio lo stato del l’arte della produzione della Casa svedese. Con un’ar chitettura improntata alla massima riduzione dei pesi, l’FH 460 del nostro test drive fa di tutto per distinguersi. Il primo im-
patto è con la cabina lunga Globetrotter, progettata per trasporti e distribuzione nazionale e internazionale su lunghe distanze. L’ingresso in cabina è basso con tre gradini antiscivolo realizzati in alluminio. Tutti i gradini e il terreno circostante l’ingresso del veicolo sono illuminati e ai
due lati dell’apertura della portiera sono previste delle robuste maniglie. Con un’altezza interna di 205 cm, la Globetrotter offre uno spazio interno confortevole e funzionale, con sedili dall’elevata ergonomia e dal l’ottimale configurazione anatomica. La cabina Globetrotter è estre-
mamente aerodinamica con superfici morbide e profili anteriori arrotondati. Il parabrezza è fissato alla car rozzeria, il che si traduce in una riduzione del rumore dato dal vento e in una migliore protezione in caso d’urto. Il tetto panoramico non è destinato soltanto alla ventilazio-
ne, è anche una preziosa via di fuga in caso di incidente con ribaltamento del mezzo. Il conducente ha un’ot tima visuale d’insieme grazie all’ampio parabrezza, ai grandi specchi retrovisori e agli specchietti d’accostamento per la visione frontale e sul lato passeggero. La plan cia
La Carta d’identità
Nome: FH 460 Cognome: Volvo Trucks Configurazione: trattore 4x2 Cabina: Globetrotter. Passo: 3.700 mm. Motore: D13K460, Euro VI; 12.8 litri 6 cilindri in linea; 4 valvole per cilindro e iniezione common rail; potenza max: 338 kW/460 cv tra 1.400-1.800 giri/min; coppia max: 2.300 Nm tra 900-1.400 giri/min; sistema di post-trattamento che, nel silenziatore, combina un catalizzatore ossidante (DOC), un filtro antiparticolato (DPF), un’unità di riduzione catalitica selettiva (SCR) con un catalizzatore per residuo di ammoniaca (ASC) e un sistema EGR non raffreddato. Cambio: I-Shift AT2612F a 12 marce. Freno motore: Volvo VEB+ con potenza di 375 kW a 2.300 giri. Sospensioni: paraboliche (ant.), pneumatiche (post.). Controllo sospensioni tramite telecomando wireless Remote Control (WRC). Pneumatici: 315/70 R22.5 Goodyear Fuelmax (ant.), 315/70 R22.5 Goodyear Fuelmax (post.). Dotazioni sicurezza: ESP, Adaptive Cruise Control, Forward Collision Warning + Emergency brake, Lane Change Support, Driver Alert Support, Lane Keeping Support, Departure Warning. Media package: 7” touch screen, Steering wheel switches, voice command, integrated navigation and fleet management system, high power audio system, DAB radio, Dual Bluetooth connections, pre-loaded services, internet connection.
La cabina lunga Globetrotter è progettata per trasporti e distribuzione nazionale e internazionale su lunghe distanze.
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Il sedile del conducente assicura un elevato grado di ergonomia e un’ottimale configurazione anatomica. A sinistra, dall’alto in basso, i tre gradini antiscivolo che agevolano l’ingresso in cabina, il selettore del cambio e il pratico vano di stivaggio esterno.
declina verso il parabrezza migliorando così la visibilità negli spazi ristretti. La strumentazione ha un design semplice e logico con controlli disposti in modo comodo e intuitivo. Le informazioni per il driver vengono riprodotte su due chiari display installati nel quadro strumenti, uno posto di fronte al conducente e uno sulla destra. Il Dynafleet e l’impianto audio sono completamente integrati nella strumentazione. Nella lista dei vari vani portaoggetti presenti in cabina, quelli am pi posizionati nella parte sopra il parabrezza sono tre e in sieme a quello più piccolo con coperchio posizionato nella parte inferiore sul lato del passeggero danno un volume complessivo di 180 litri. La cabina può essere dotata di un letto fisso o reclinabile e di un letto superiore. Sotto il letto sono presenti due capienti spazi, di cui uno può essere utilizzato per installarvi un frigorifero. I sedili, dal de sign ergonomico e con un efficiente supporto laterale, so no disponibili con diverse specifiche, tra cui, come nel nostro caso, con sospensioni pneumatiche, ventilazione e riscaldamento. UN PROPULSORE ESEMPLARE
Dettaglio degli specchi retrovisori sul lato passeggero.
Il D13K460 è un motore diesel Euro 6 a 6 cilindri in linea da 12.8 litri e 460 cv di potenza massima, dotato di albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro e iniezione common rail. È stato progettato per operazioni di distribuzione e per trasporti a lungo raggio anche con carichi pesanti. Inoltre, è un propulsore a basse emissioni, sia per quanto i gas di scarico che il livello di rumore. Per soddisfare i requisiti legislativi Euro 6, Volvo Trucks ha sviluppato un sistema di posttrattamento che, nel silenziatore, combina un catalizzatore ossidante (DOC), un filtro antiparticolato (DPF), un’unità di riduzione catalitica selettiva (SCR) con un catalizzatore per residuo di ammoniaca (ASC) e un sistema EGR non raffreddato. Con il sistema di post-trattamento delle emissioni, questo e gli altri motori Volvo offrono un’elevata efficienza e superano le normative vigenti denominate Euro 6 versione Step C. Il D13K460 è dotato di freno motore Volvo VEB+ (Volvo Engine
Brake) con potenza di 375 kW a 2.300 giri/min che garantisce un’elevata forza frenante che aumenta ulteriormente la sicurezza e riduce l’usura dei freni di servizio. Sul Volvo FH della nostra prova l’I-Shift AT2612F è una trasmissione automatizzata a 12 rapporti con selettore di gamma, controllo elettronico del cambio di marcia e con possibilità di selezionare i rapporti manualmente. Su strada I-Shift garantisce prestazioni al top a cominciare da un cambio marcia rapido con interruzione minima dell’erogazione di coppia durante i passaggi. Data la gamma di rapporti particolarmente ampia, questo cambio è adatto sia per spunti impegnativi che per velocità medie elevate. Le funzioni di I-Shift sono ottimizzate con pacchetti software specifici, che rendono il cambio ancora più funzionale ed economico grazie all’adattamento della strategia
di cambio marcia alle condizioni di trasporto. Oltre al pacchetto software standard, sono proposti i software di gestione per la distribuzione, per la cantieristica, per i trasporti a lungo raggio e per il trasporto pesante. Nel caso del trasporto a lungo raggio, il pacchetto TPLong include funzioni intelligenti che riducono al minimo il consumo di carburante. Il pacchetto comprende l’I-Roll, ovvero la funzione ruota libera che mette in folle il cambio per ridurre il consumo con un notevole risparmio. I-Roll entra in funzione nei casi in cui non siano necessari né la potenza motore né il freno motore, ad esempio su strade in piano. Quando si guida con il cruise control attivato, IRoll mantiene la velocità a circa 1-3 km/h al di sotto della velocità predefinita, con conseguente risparmio di carburante. Un’ulteriore funzionalità aggiunta all’FH 460 è
l’I-See che utilizza le coordinate GPS, salvate nella centralina elettronica del cambio, per registrare la posizione del veicolo. Durante la guida con il sistema Cruise Control Adattivo (ACC), il nostro FH dispone di tutte le informazioni riguardanti le pendenze in avvicinamento, quindi controlla e modifica l’andatura (velocità, frenata, marcia scelta e così via) per ottimizzare il consumo di carburante e la guidabilità. Quando la funzione ACC è attiva, la prima volta che si percorre una strada ne viene registrata la topografia. Il proficuo concorso di numerosi componenti all’ottimizzazione del consumo di carburante si evince dai dati ricavati dal nostro test drive: su un totale di oltre 220 chilometri percorsi esclusivamente in autostrada, i litri totali di gasolio consumati sono stati circa 56, con un’ottima media di 3,945 km/l.
Barriera Mi Ovest A7 - Alessandria (A7, A21)
Km 80,15
Km 114,21
Km 27,67
Km 222,04
Litri 18,83
Media 4,256 km/l
Litri 33,34
Media 3,425 km/l
Litri 4,12
Media 6,716 km/l
Litri 56,28
Media 3,945 km/l
Alessandria - Varese (A26-A8 dir.)
Varese - Milano barriera Tang. Ovest (A8)
Risultato finale
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LA GRANDE ESCALATION DELL’AZIENDA DI TRASPORTO DI NOCERA INFERIORE
ADILETTA PUNTA SEMPRE PIÙ IN ALTO
L
MAX CAMPANELLA NOCERA INFERIORE
a giornata inizia presto per Mario Adiletta. A una manciata di metri dal l’abitazione, raggiunge l’headquarter di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. È qui che nel 1965 Cosimo A diletta e la moglie Maria Mercolino muovevano i primi passi di quella che sarebbe diventata un’azienda di riferimento nel settore dei trasporti. Siamo nella Piana del Sele, circondati dalle colline dell’Agro Nocerino. Con Mario saliamo al primo piano degli uffici, al cui ingresso non possono mancare aiuole verdi e la statua di San Pio. Tutto è curato nei dettagli, perché lui, Mario, ci tiene che tutto sia bello e pulito: l’organizzazione, i veicoli, il piazzale, il suo ufficio. Dietro di lui, un’effige della costiera amalfitana, al la sinistra la Madonna di Pompei, città in cui Mario è nato e cresciuto. Un legame che mai si è spezzato: dal balcone, che affaccia sul piazzale, si scorge la Torre pompeiana. Soprattutto, da quel balcone il leader dell’azienda vede tutto, nulla gli sfugge. Lo talloniamo e lui è un au tentico vulcano: un’area del piazzale è da ripulire, un veicolo da spostare, un cliente ha un problema da risolvere nell’immediatezza. Mario ha la soluzione per tutto. “Io e i miei fratelli - spiega al cronista - abbiamo ereditato dai genitori l’instancabilità: qui si lavora sempre, a tutte le ore. Siamo noi per primi a rimboccarci le maniche, perché il lavoro non ci ha mai spaventato”. Un tempo era il cavallo che trainava il carretto. Cosimo Adiletta - che non è raro vedere tuttora in azienda con la moglie, foss’anche solo per controllare che sia giusta la quantità di carburante proveniente dalla raffineria - iniziò a trasportare le casse di pomodoro: emigrò in Germania alla guida di un’Ape Piaggio e tornò a Nocera con il suo pri mo OM Leoncino. Nel 1974 acquista il primo truck: un Fiat 690. La svolta a metà degli Anni Ottanta quando, gradualmente, arrivano in azienda i quattro figli: Luigi, poi Mario, Franco e infine Enrico. Tutti ragazzi cresciuti con papà Cosimo sul camion, che da lui e dalla madre han-
Mario Adiletta e in alto con i fratelli Luigi, Franco ed Enrico, artefici del successo dell’azienda fondata nel 1965 da Cosimo Adiletta e sua moglie Maria Mercolino.
no imparato a non temere la fatica. Per loro nessun dubbio: la “mission” li porta in modo naturale a lavorare nella ditta di famiglia. In una prima fase il core business dell’azienda resta quello del trasporto di frutta e verdura, in particolare di pomodori, verso il Nord Italia. Sono sempre più le aziende che chiedono il pomodoro proveniente dal Sud per inscatolare i pelati. Poi arrivano i carichi di mattonelle, che rappresentano il primo seme della svolta avvenuta nel 1986: l’incontro con il Gruppo Saviola, nel Mantovano, un vero colosso nella lavorazione del legno che già ai tem pi contava 5mila dipendenti. È Mauro Saviola in persona a chiedere agli Adiletta un servizio di trasporto tutt’altro che semplice: i carichi di segatura da trasportare nei suoi stabilimenti. “Nessuno - spiega Mario Adiletta voleva fare quel tipo di lavoro: era un carico faticoso, difficile e anche intenso, richie-
deva l’immediato spostamento della segatura quando veniva prodotta e il carico di truciolati sulla via del ritorno”. Gli Adiletta non solo accettano, ma stringono con Saviola un vero e proprio “patto di ferro”, basato sulla stima reciproca, che permette loro di dare un forte impulso all’azienda, in parallelo con l’espansione di Saviola. “Abbiamo cominciato - prosegue Ma rio - l’ampliamento del parco mezzi: fino al 1986 ne avevamo meno di 15, poi siamo sempre ininterrottamente cresciuti. Negli anni abbiamo avviato collaborazioni con altre aziende nel settore dei pan nelli e con le acciaierie del Nord Italia”. Tra i clienti dei Fratelli Adiletta si contano nuovi nomi illustri: il Gruppo Frati Luigi, il Gruppo Fantoni, SAIB di Piacenza, Alvetri di Cremona, le acque San Benedetto e tutti i principali corrieri e gruppi logistici. Intanto la seconda generazione assume un ruolo sempre più importante. Mario ha
NEL PARCO VEICOLI GIOVANI E DI TUTTI I MARCHI
ULTIMI ARRIVATI UNA FLOTTA DI MERCEDES-BENZ ACTROS E RIMORCHI LAMBERET I l Gruppo Adiletta, in prima linea nel trasporto del legno e dei carichi completi, effettua servizi di trasporto su rotte nazionali e internazionali. La flotta è costituita da 300 trattori e 50 motrici biga, completati da 1.200 semirimorchi. Un parco dell’età media di 5 anni, con tetto massimo di 7 anni grazie a un’attenzione costante al ringiovanimento della flotta. Quest’anno è stato operato un importante investimento con l’acquisto di 60 Mercedes-Benz Actros, mentre l’anno scorso si erano aggiunti 25 Renault Trucks, 10 unità Volvo FH e 20 Iveco Stralis consegnati da Boccia Spa. “Ogni anno - spiega Mario Adiletta - cambiamo almeno 50-60 veicoli: siamo in trattativa per una fornitura Scania e nel parco abbiamo anche dei MAN nuovi. Preferiamo lavorare con tutti e mettere alla prova le novità di ogni marchio”. A breve arriverà anche un Iveco Stralis LNG da 400 cv, primo autocarro a gas naturale della flotta, e un van ad alimentazione elettrica per gli sposta-
menti nelle officine. Non poteva mancare un “musone” Scania con motore V8, dietro il quale troviamo descritta tutta la storia di oltre mezzo secolo di Adiletta. In alto la frase “Una realtà che esiste davvero” intorno alla targa che ricorda la licenza di trasporto merci assegnata dal Ministero dei Trasporti a Cosimo Adiletta. L’ultima consegna della Casa svedese è un truck allestito da Diesel Tecnica di Michele Spolzino con frigo del produttore spagnolo SOR. Nell’ottica dello sviluppo della logistica del freddo, quest’anno sono arrivati 20 Lamberet ma nel parco troviamo anche Koegel, TMT, Menci e Rinaldo. Per la componente pneumatici Adiletta vuole solo marchi premium: ha stretto una partnership con Michelin ma alcuni veicoli sono gommati Bridgestone e Continental; prevalgono gli assali SAF. Per gli allestimenti è attiva una collaborazione con la locale carrozzeria Di Lauro e Canzolino.
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FONDATA NEL 1965 DA COSIMO ADILETTA E MARIA MERCOLINO CHE PUNTARONO SUL TRASPORTO DI POMODORI VERSO IL
NORD ITALIA, CON L’ARRIVO DELLA SECONDA GENERAZIONE L’AZIENDA HA CONOSCIUTO UN FORTE SVILUPPO, ACCETTANDO COMMITTENZE DIFFICILI COME IL TRASPORTO DI LEGNO E SEGATURA.
LEVE DELLA CRESCITA LA
PARTNERSHIP CON DUE ECCELLENZE QUALI IL
GRUPPO SAVIOLA E LA DORIA E L’UNICITÀ DELLA FAMIGLIA: “ABBIAMO COSTITUITO UN SISTEMA SOLIDO, OPERIAMO CON IL MASSIMO DELLA TRASPARENZA E NON CI STANCHIAMO DI LAVORARE”, AFFERMA L’IMPRENDITORE NOCERINO.
la stoffa del leader, presto lo si intuisce quando opera sul campo. Instancabile come il padre, non si ferma mai nel fi sico e nella mente. Siamo ne gli Anni Novanta e la Grande Distribuzione si afferma ovunque a macchia d’olio. Il Gruppo La Doria rappresenta una delle principali aziende che consentono al consumatore finale di trovare sugli scaffali prodotti in scatola derivati da pomodoro, legumi, succhi di frutta, sughi ecc. La nuova proprietà, rappresentata dalla famiglia Ferraioli, intende incrementare la sua presenza e quindi la produttività. Da tempo Adiletta è un suo fornitore nel servizio di trasporto, ma per la crescita l’azienda ha bisogno di un riferimento solido, stabile che permetta - ad esem pio in occasione delle
cam pagne per il pomodoro fresco - di far arrivare il prodotto ritirato di stagione nelle sue fabbriche con affidabilità e tempestività. Insomma, vuole affidare a un partner sicuro l’intera attività di trasporto di tutto il prodotto finito dai luoghi di raccolta ai suoi centri di distribuzione dislocati in Italia. Si affida agli Adiletta, anche considerando che tra i prodotti fortemente richiesti dai consumatori vi sono i pomodori pelati, settore nel quale l’azienda campana è nata e riconosciuta per il suo servizio. Da quel momento La Doria diventa il principale cliente per Adiletta, che conosce un’ininterrotta fase di espansione che corre in parallelo con lo sviluppo dei suoi primari partner: Saviola e La Doria.
Oggi il Gruppo Adiletta è un insieme di società che complessivamente danno lavoro a oltre 500 persone, 350 delle quali autisti, con quattro rami di attività: centinato, refrigerato, work-in-progress e scarrabili. Ha chiuso il 2016 con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e il 2017 è atteso con un’ulteriore crescita. Le prospettive per il futuro sono rosee, sia per nuovi investimenti, che daranno vita a nuovi ambiti professionali, sia per l’arrivo in azienda della terza generazione: Cosimo, figlio di Mario e omonimo del nonno, è Amministratore delegato di ADI Logistica; Maria, figlia di Luigi, è operativa a supporto del lavoro amministrativo delle due donne al vertice del Gruppo, Luisa Balzano e Maria Maddalena Corbisiero, entrambe Am-
ministratore delegato nonché mogli rispettivamente di Mario e Luigi. IN APERTURA UNA SEDE A MANTOVA
Una famiglia unita, come volevano i fondatori, che si appresta ad ampliare l’attività. “Per il 2018 - prosegue Mario - le priorità sono l’apertura di una sede nel Mantovano, a supporto delle attività per il Gruppo Saviola, e una migliore organizzazione della logistica del freddo, con l’apertura di un capannone a Sarno di 20mila mq interamente refrigerato, che va ad affiancarsi a quello attuale di 12mila mq. Nel piano di e spansione sono previste sedi in Lombardia-Emilia, nei pressi di Reggio Emilia, e a Eboli, per rafforzare il punto
focale della nostra attività, che resta concentrata nella zona industriale di Sarno”. La strada sembra in discesa, ma non ditelo a uno come Mario che da ragazzo aspettava l’apertura della reception de La Doria riposando sulle panche di legno. “Il nostro segreto? Lavoriamo senza limiti. Negli anni - puntualizza l’imprenditore campano - abbiamo costituito un sistema solido e duraturo: nel Gruppo Adiletta ciascun componente della famiglia mette tutto se stesso, nel suo ramo, supportando l’attività delle altre società del gruppo, dai trasporti alla carpenteria, dall’edilizia alle materie plastiche. Lavoriamo con il massimo della trasparenza: un solo Istituto bancario come interlocutore, un legale interno che vigila affinché tutto si svolga nel ri-
spetto delle regole e senza confusione”. Solidità, sicurezza sono i valori che respira la tanta manovalanza che in una terra dif ficile come quella dell’Agro Nocerino sarnese trova lavoro da Adiletta. Perché anche lui, Mario, è uno solido, che sta in piedi e regge alle tante difficoltà che la vita gli ha posto davanti. Figurarsi se si fa piegare dalla crisi. “Ne gli anni dal 2009 in poi - ricorda - abbiamo perso parecchio denaro, siamo stati costretti a sospendere ogni acquisto e investimento. Ma la tenacia della famiglia si è rivelata ancora una volta più forte, abbiamo resistito ai tardati pagamenti e ora ci stiamo risollevando gradualmente. La voglia di lavorare è dalla nostra parte. Sempre”.
LA BUFERA GIUDIZIARIA SI È CHIUSA CON LA PIENA ASSOLUZIONE
“NÉ ASTIO NÉ VOGLIA DI RIVINCITA,
I
VOGLIAMO SOLO LAVORARE TRANQUILLI”
Oggi il Gruppo Adiletta dà lavoro a 500 persone e dispone di una flotta di 350 veicoli e 1.200 semirimorchi. Fra i clienti più importanti il Gruppo Saviola e La Doria.
l legame di Mario Adiletta con la sua terra e la sua famiglia è percepibile alle prime parole. Un legame che non viene alterato dalle attuali, grandi dimensioni raggiunte dall’azienda. Ma che ha dovuto fare i conti con un periodo difficile della sua vita quando, all’epoca operativa nel settore della raccolta rifiuti, l’azienda fu travolta da una serrata indagine della Magistratura. Un’epoca difficile da chiudere per Mario, costretto ad allontanarsi per due anni dalla sua terra e dalla sua famiglia: tutto si è concluso nel migliore dei modi, con l’assoluzione con formula piena del Gup (giudice dell’udienza preliminare) di Firenze, che ha dichiarato l’insussistenza dei fatti. Eppure, sul web Mario Adiletta è ancora accostato a vicissitudini relative alla criminalità organizzata. “Provo dispiacere per questo - allarga le braccia l’imprenditore nocerino - ma non
provo rancore nei confronti di nessuno: i giudici hanno fatto il loro mestiere; abbiamo imparato a stare lontani da quel settore”. Mario dall’anno scorso è tornato al timone dell’azienda e il suo impegno è tutto speso nel risollevarla, salvaguardando quanto fatto dai genitori e negli anni dalla famiglia. Ci sta riuscendo, pur a costo di sacrifici. “Il territorio in cui operiamo - aggiunge - è veramente disastroso. Ci difendiamo grazie a un business diretto al Nord Italia e frutto di partnership con aziende serie e solide, che hanno fiducia in noi e sanno distinguere. Oggi lavoriamo molto meno in Campania che nel Nord Italia”. Una rivincita quella di Mario Adiletta? “No - risponde l’imprenditore - perché non abbiamo mai perso: vogliamo solo lavorare tranquilli, continuando a fare quello che siamo capaci di fare da oltre cinquant’anni”.
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BARILLA SCEGLIE IVECO STRALIS LNG PER TRASPORTARE I PRODOTTI SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
La pasta viaggia a metano ATTRAVERSO L’INVESTIMENTO DEL SUO PARTNER LOGISTICO ITALTRANS,
BARILLA HA PRESENTATO PRESSO L’HEADQUARTER DI
PARMA I NUOVI STRALIS ALIMENTATI A GAS NATURALE LIQUEFATTO, CONFERMANDO LA SUA VOCAZIONE AL MIGLIORAMENTO E AL RISPETTO DELL’AMBIENTE.
SI CONFERMA LA VICINANZA DEI DUE MARCHI DELL’ECCELLENZA ITALIANA, AVVIATA DUE ANNI FA QUANDO IL NUOVO EUROCARGO
S
MAX CAMPANELLA PARMA
ono trascorsi esattamente due anni da quando la tivu ci aveva abituato ad accostare due marchi dell’eccellenza italiana: Iveco e Barilla. Il nuovo Eurocargo, appena lanciato sui mercati europei, vestiva i panni di “Scheggia”, star di uno spot televisivo della Barilla. Sotto la regia del premio Oscar Gabriele Salvatores, lo spot raccontava il viaggio dell’autotrasportatore Marcello (alias Pierfrancesco Favino) che, a bordo del fidato compagno di lavoro “Scheggia”, consegnava la nuova pasta Barilla percorrendo le strade italiane. Lo spot era ambientato negli stabilimenti di Parma, a simbo-
VESTIVA I PANNI DI
“SCHEGGIA”. leggiare l’inizio di un viaggio. Un viaggio che prosegue, che vede ancora una volta l’uno accanto all’altro i due marchi dell’eccellenza italiana: quello stesso stabilimento di Parma, headquarter Barilla, laddove sorge il più grande pastificio al mondo per produzione e produttività, ha fatto da cornice alla consegna di quattro nuovi veicoli Iveco. Stavolta si tratta del modello alto di gamma dei veicoli industriali del costruttore nazionale: quattro unità di Stralis NP da 400 cv, alimentati a LNG (Gas Naturale Liquefatto), che Iveco ha consegnato a Italtrans, azienda leader nei settori di logistica e trasporto. Tre di questi veicoli sono impiegati da Italtrans nella gestione delle attività logistiche
di Barilla in Lombardia e Veneto, dove sono attivi distributori per il rifornimento di LNG, con l’obiettivo di incrementare gradualmente l’utilizzo di mezzi dotati di tale tecnologia, contestualmente al progressivo aumento del numero di stazioni di rifornimento in Italia. I veicoli oggetto della consegna sono Stralis NP (Natural Power) modello AS440S40T/P LNG, innovativo veicolo a gas naturale lanciato da Iveco lo scorso anno e progettato per missioni di lunga distanza, in grado di garantire fino a 1.500 km di autonomia tra un rifornimento e l’altro. Il veicolo è dotato di motore Cursor 9 da 400 cv, step evolutivo del fratello minore da 330 cv già apparte-
nente alla famiglia di pesanti stradali Iveco a gas naturale. Equipaggiato con cambio Eurotronic e doppio serbatoio di metano liquido, con capacità di 540 litri ciascuno, Stralis NP consente una riduzione delle emissioni di NOx del 32 per cento, di PM del 99 per cento e di CO2 fino al 95 per cento in caso di utilizzo di biometano (forma energetica per la quale gli Stralis NP sono già compatibili) e un notevole decremento della rumorosità, a vantaggio del comfort di guida. Italtrans, cresciuta negli anni fino ad avere, oggi, un parco macchine di circa 800 unità, ha impostato il suo business sulla qualità, assicurata, lungo tutta la filiera, dall’inbound alla delivery, e sulla
customizzazione delle soluzioni in base delle esigenze del cliente, arrivando a trattare qualsiasi tipologia merceologica: alimentare (con lo sviluppo del trasporto a multitemperatura, a partire dal 2004) e non alimentare. La stessa ricerca di qualità è espressa anche nell’impegno che l’azienda ha deciso di prendere verso un pianeta più pulito e migliore in cui vivere, abitare e viaggiare, tramite azioni quali un parco mezzi ri spettoso delle più recenti normative in tema ambientale. Proprio questa “cultura sostenibile” che ha permesso la nascita della partnership vincente tra Italtrans e Barilla. La tensione al miglioramento di quest’ultima è ben rappresentata da quello che è
diventato il suo unico modo di fare impresa: “Buono per Te, buono per il Pianeta”. E si esprime da un lato attraverso il miglioramento continuo dei prodotti, l’incentivazione dell’adozione di corretti stili di vita e la facilitazione dell’accesso al cibo e l’inclusione so ciale delle persone (Buono per Te); dall’altro attraverso la promozione di filiere sostenibili e la riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi d’acqua nella fase produttiva (Buono per il Pianeta). In questo senso si inserisce con coerenza il proposito di Barilla di incrementare gradualmente l’utilizzo di veicoli a gas naturale, confermando sensibilità e attenzione crescenti al tema del rispetto dell’ambiente.
L’IMPEGNO DI ITALTRANS IN TEMA DI SOSTENIBILITÀ DEL TRASPORTO
FLOTTA RINNOVATA CON COSTANZA E MASSIMA ATTENZIONE ALLA QUALITÀ L e performance degli Iveco Stralis NP consentiranno a Italtrans e Barilla di mantenere l’impegno assunto da entrambe le aziende in tema di sostenibilità del trasporto merci, rinnovando una solida partnership professionale. “Siamo orgogliosi - afferma Riccardo Stabellini, Logistic Director-Italy di Barilla di comunicare che il parco veicolare del nostro Gruppo è da oggi dotato di tre trattori alimentati a metano liquido. Tali veicoli sono ancora poco diffusi per i trasporti industriali in ambito nazionale. La strategia del nostro Gruppo, focalizzata sulla riduzione di emissioni inquinanti, caratterizza tutti i nuovi progetti in ambito logistico. Continueremo a essere costantemente attenti a tutte le innovazioni in campo tecnologico nell’ambito del trasporto che ci permetteranno di raggiungere tale obiettivo”. I quattro Stralis consegnati a Italtrans - la quarta unità viene utilizzata dall’azienda di Calcinate, in provincia di Bergamo, per i suoi servizi di trasporto e logistica - hanno già percorso circa 50mila km, confermando le aspettative in termini di performance. “L’autonomia di 1.500 km - precisa Germano Bellina, uno dei titolari di Italtrans - è assolutamente
confermata, anzi, questo valore è stato anche superato in media. Oggi la Rete di distribuzione nel Nord Italia è sufficiente per effettuare servizi in tutta tranquillità, non resta che augurarsi che anche nel Sud Italia avvenga lo stesso sviluppo”. Specializzata nella consegna alla GDO (Grande Distribuzione Organizzata), Italtrans l’anno scorso ha ricevuto l’encomio della Presidenza della Repubblica collocandosi tra le prime cinque aziende del nostro Paese a dotarsi di tecnologia avanzata. E quanto agli investimenti sulla flotta, Germano Bellina non ha dubbi: “Sicuramente a breve - prosegue l’imprenditore - inseriremo nel parco altri veicoli a gas naturale. Il rinnovo della flotta è da sempre un nostro punto di forza: nel 2013 siamo stati tra le prime aziende italiane a portare in strada i veicoli Euro VI. Oggi tutti i nostri veicoli sono Euro VI, grazie al recente rinnovo di 120 unità da Euro V a Euro VI, messo a segno con i nostri consociati. L’obiettivo di Italtrans è soddisfare le esigenze della clientela fornendo un servizio di qualità: abbiamo circa 1.200 semirimorchi Chereaux, utilizziamo gruppi frigo ThermoKing e i veicoli sono gommati Michelin, pneumatici che vengono ispezionati
tutti i giorni al fine di ottimizzare i consumi e cambiati nel numero di 5mila pneumatici l’anno”. Un servizio di trasporto di elevato livello qualitativo cui si affianca una rete strutturale in via di sviluppo: a Calcinate, in un’area di
370mila mq, sono in fase di realizzazione 174mila mq coperti per la logistica (del freddo e non solo), che andranno ad aggiungersi ai circa 500mila mq di capannoni già disponibili in tutte le sedi Italtrans d’Italia.
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DUE SCANIA ALL’OPERA NELLE ISOLE ECOLOGICHE DI TREVISO
Contarina testa l’ibrido NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA DI RINNOVO DELLA FLOTTA, LA SOCIETÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI DEL BACINO PRIULA HA INSERITO NEL PARCO DUE VEICOLI ALLESTITI SCARRABILI CONSEGNATI DA
LEIBALLI & CUZZUOL, CONCESSIONARIA DELLA CASA DI SÖDERTÄLJE. PRIMO AUTOCARRO PER IL TRASPORTO PESANTE AD ABBINARE IL MOTORE DIESEL
EURO
6 ALL’ENERGIA ELETTRICA, L’IBRIDO SVEDESE ABBATTE LE EMISSIONI DI CO2,
O
MATTEO GALIMBERTI SPRESIANO
biettivo: rifiuti zero. Che in concreto per Contarina Spa, azienda che si occupa della gestione dei rifiuti nei 50 Comuni aderenti al Consiglio di Bacino Priula, all’interno della provincia di Treviso, vuol di re una flotta che a partire dal 2019 viaggerà esclusivamente a trazioni alternative al gasolio tradizionale. Con un sogno: nel 2022 chiudere il ciclo di vita del rifiuto utilizzando il biogas prodotto dai suoi impianti di compostaggio. Un’azione coraggiosa, pionieristica e, ai tempi, decisamente rivoluzionaria quella di Contarina Spa, che nel 2000 ha scelto di avviare un percorso di graduale rinnovo della flotta. Una scelta razionale e di lungo periodo, difficilmente prevedibile in un’azienda pubblica. Contarina è una società “in house providing”, ovvero a completa partecipazione pubblica, diretta e coordinata dal Consiglio di Bacino Priula, che ne detiene la proprietà con il 100 per cento delle quote. Si occupa della gestione dei rifiuti all’interno della provincia di Treviso, attraverso un sistema
RIDUCE IL CONSUMO DI CARBURANTE E LE integrato che considera il rifiuto dalla produzione, alla raccolta, al trattamento e recupero, producendo un impatto positivo sulla natura e sulla vita dei cittadini. Contarina si trova da anni ai vertici europei in termini di raccolta differenziata e - assieme al Consiglio Priula - rappresenta un esempio di realtà pubblica all’avanguardia nei servizi e nei risultati. Per ampliare il parco veicoli nel segno della sostenibilità, l’ultima scelta di Contarina Spa l’ha vista incrociare Scania, in particolare la concessionaria Leiballi & Cuzzuol, per l’acquisto di due veicoli ibridi allestiti scarra-
bili per il trasporto dei rifiuti. Tra le peculiarità del veicolo ibrido - primo autocarro per il trasporto pesante ad abbinare il motore diesel Euro 6 all’energia elettrica - l’abbattimento delle emissioni di CO2, la riduzione del consumo di carburante e delle e missioni acustiche. “L’impegno di Contarina in ambito sostenibilità - evidenzia Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - si sposa perfettamente con la filosofia di Scania, da sempre impegnata nell’offrire soluzioni di trasporto sostenibili, dal punto di vista ambientale ed economico. Spe ro che la consegna dei
Franco Fenoglio, Amministratore delegato Italscania, insieme a Franco Zanata, Presidente Contarina.
due veicoli ibridi rappresenti l’inizio di una lunga collaborazione nel segno di innovazione e sostenibilità”. Ben 50 comuni serviti, 1.300 kmq di territorio gestito, 554mila abitanti coinvolti, 700 dipendenti, 496 mezzi i numeri che contraddistinguono Contarina. “Rinnoviamo costantemente il parco mezzi - dichiara Franco Zanata, Presidente di Contarina - ricercando nel mercato soluzioni innovative e sostenibili, capaci di limitare l’impatto sull’ambiente e, allo stesso tempo, di garantire una guida efficiente e sicura per i nostri operatori. Dopo aver adottato soluzioni meno inquinanti per i mezzi satellite più piccoli, ab biamo avviato un’importante collaborazione con Scania per rendere sostenibili anche i mezzi più grandi, come gli scarrabili, che percorreranno le strade del territorio. Un investimento importante per la nostra flotta aziendale che mira ad essere sempre più performante e rispettosa dell’ambiente”. Sorta a metà degli Anni Ottanta per la raccolta rifiuti tra dizionale a cassonetto in 14 Comuni consorziati, Contarina Spa è sempre stata un’azienda pubblica al 51 per
cento. Negli Anni Duemila ha avviato la raccolta porta-aporta che oggi la distingue in Italia per le elevate percentuali di differenziazione. Questa capacità le ha consentito di crescere e attirare l’attenzione di altri Comuni, in primis quello di Treviso, e nel 2006 l’azienda è diventata totalmente pubblica, passando da 14 agli attuali 50 Comuni soci. La flotta è suddivisa in tre rami di attività: il core business della raccolta rifiuti, l’operatività presso i cimiteri e il verde pubblico. “In pochi anni - precisa Alessandro Sandel, Responsabile Divisione Operativa di Contarina - abbiamo raddoppiato il parco veicoli con un passaggio importante dal punto di vista tecnologico. L’obiettivo è trovare trazioni alternative al gasolio tradizionale: oggi nella flotta abbiamo 50 veicoli alimentati in maniera diversa, dall’elettrico al full metano, dall’ibrido gasolio-metano all’ibrido gasolio-elettrico. Abbiamo iniziato un percorso di studio che ci consentirà di acquisire i dati per effettuare, nel 2019, una scelta definitiva e razionale, individuando la tecnologia giusta per gli investimenti del futuro”. Alessandro Sandel non na-
EMISSIONI ACUSTICHE.
sconde quello che, almeno al momento, è considerato un sogno. “Contarina - precisa il manager della società trevigiana - oltre al servizio di raccolta ha anche impianti di compostaggio che in futuro potrebbero produrre biogas: quest’ultimo andrebbe a chiudere il cerchio di vita del rifiuto. La nostra mission è dare un’impronta sempre più green ai nostri servizi: gestendo centri storici in città come Treviso, caratterizzate da una viabilità spesso caotica, intendiamo fare la nostra parte nella riduzione di CO2”. Nel 2000 Contarina ha messo a segno il primo step di un importante percorso evolutivo. “Abbiamo iniziato spiega Alessandro Sandel - a raccogliere non più rifiuti ma materiali, innalzando in maniera esponenziale i materiali di recupero come carta e plastica. Per il futuro abbiamo in mente il Progetto 2022, che pun ta ad annullare quanto viene conferito nell’inceneritore. Rifiuti zero è la parola d’ordine. Sarà possibile? Noi vogliamo arrivarci o comunque avvicinarci il più possibile e lo faremo lavorando su quell’8-10 per cento del rifiuto che per il momento non è possibile riciclare”.
ALESSANDRO SANDEL, RESPONSABILE DIVISIONE OPERATIVA CONTARINA
“CI ASPETTIAMO RISULTATI MOLTO POSITIVI IN TERMINI DI IMPATTO AMBIENTALE” S ilenzioso ed ecologico, il veicolo Euro 6 a motore ibrido consegnato da Scania a Contarina Spa in due unità consente di operare in modalità Silent mode con autonomia fino a due chilometri. Un risparmio medio sui consumi del 18 per cento e un potenziale abbattimento delle emissioni di CO2 fino al 92 per cento (grazie all’utilizzo di biodiesel) garantiscono massimi livelli di sostenibilità. Il motore elettrico sincrono è integrato nel cambio automatizzato a 12 marce E-GRS895 controllato dallo Scania Opticruise a due pedali. Assolve tre funzioni: recupera l’energia in frenata,
funge da propulsore in modalità completamente elettrica e da rallentatore. Eroga una potenza di 176 cv e una coppia di 1.050 Nm e coadiuva il motore diesel. Quest’ultimo è uno Scania a 5 cilindri da 9 litri e 320 cv alimentabile a diesel e biodiesel. L’abbinamento tra motore elettrico e diesel garantisce eccellente guidabilità e cambi marcia rapidi e fluidi. “I due ibridi - precisa Alessandro Sandel, Responsabile Divisione Operativa di Contarina - saranno utilizzati per il conferimento dei rifiuti nelle isole ecologiche. Si tratta di due mezzi di importanti dimensioni e
Scania è l’unico costruttore sul mercato a proporre veicoli di queste dimensioni e portata con la trazione ibrida. Il loro compito sarà trasportare i rifiuti nelle piattaforme dove i mezzi equipaggiati con l’apposito ragno li svuoteranno per conferire il rifiuto negli impianti di compostaggio. Considerate le manovre necessarie e la movimentazione, ipotizziamo che il 40-45 per cento della loro operatività avvenga nelle isole ecologiche, quindi in modalità totalmente elettrica. Di conseguenza, ci aspettiamo risultati molto positivi in termini di minor impatto e di riduzione dei consumi”.
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MAX CAMPANELLA BATTIPAGLIA
anno bene le performance, il risparmio di carburante, la capacità di carico e l’affidabilità di un motore. Ma quando il core bu siness è la logistica del freddo, è il gruppo frigo il vero, autentico “cuore” di un camion, al quale un’azienda come Rocco Trasporti dedica la massima attenzione. E, proiettata in una nuova fase di sviluppo della propria attività, nell’ottica di soddisfare le esigenze della clientela sceglie di stabilire un’alleanza con un partner d’eccezione quale Thermo King. Siamo a Battipaglia, in
re da solo: fu una svolta, perché fino a quel momento eravamo stati un’azienda mono veicolare, bastava il lavoro di un camion per mantenere la famiglia”. Il Fiat 160 da 7,5 m è il primo autocarro tutto di Gaetano. Al quale evidentemente non basta: la sua creatività esplode quando, nel 1984, il pa dre si ritira in pensione anche se fino a 80 anni non molla il volante - e lui e il fratello Gennaro fondono le due società di trasporto per dare vita a una sola azienda. “Caricavamo nei mercati e con i cen tinati - spiega Carmine Roc co - trasportavamo da Battipaglia a Milano frutta e verdura di stagione: scaricato
Gaetano Rocco, dinamico titolare dell’omonima azienda di trasporto, oggi importante partner di Thermo King.
provincia di Salerno, in piena Piana del Sele. Un’area caratterizzata storicamente da un’importante produzione di verdura, dai pomodori all’insalata, favorita da un clima ideale: qui le temperature non scendono mai sotto zero e il terreno si presenta particolarmente fertile. È qui che nel 1950 Carmine Rocco getta le basi di quella che sarebbe diventata un autentico riferimento nel settore del trasporto nazionale e internazionale. Classe 1913, figlio di una famiglia di agricoltori, dopo un lun go e difficile servizio di le va rientra a 32 anni nella sua terra. Si trasferisce a Bellizzi e intuisce che il business del pomodoro pelato sta per conoscere, negli anni dell’immediato dopoguerra, una positiva fase di sviluppo. Acquista un camion - un Lancia da 50 q a due assi - e si reca presso le campagne, dove ai tempi si effettuava la raccolta per lo più con carretti trainati dai buoi: trasporta i pomodori da Bellizzi al porto di Napoli e ritorno, per circa 100 km. LE DURE ESPERIENZE INIZIALI
Nel 1980 riceve il supporto del primogenito: classe 1957, a 23 anni Gaetano dimostra subito le sue doti. È cresciuto con papà Carmine, a 13 anni dormiva con lui nella cabina del camion quando i viaggi lo portavano a Milano e di viaggi se ne facevano tre a settimana. Caratterizzato com’è da instancabile voglia di fare e una buona dose di creatività (l’opposto del carattere mite del padre), per Carmine quel figlio rappresenta un vero input che spinge a crescere. “Nel 1979 tornai dal servizio militare - ricorda oggi il timoniere dell’azienda - e convinsi mio padre ad acquistare una motrice lunga per farmi usci-
il prodotto fresco a Milano, si scendeva con carichi di collettame, trasportando tutto quello che ci veniva richiesto”. Nel 1983 Rocco Trasporti possiede cinque unità e da quel momento la crescita è graduale ma continua. Gradino dopo gradino, acquistando un camion per volta. I camion operano per 20-22 ore al giorno, fanno 8-10 scali e soddi-
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IN PIENA FASE DI ESPANSIONE ROCCO TRASPORTI
“È il frigo il vero
sfano esigenze improvvise, urgenze che quasi sempre li portano ad attraversare i centri urbani. La svolta successiva avviene nel 1993, quando entra nella flotta il primo autocarro refrigerato: è equipaggiato con gruppo frigo Thermo King. È l’inizio di un nuovo percorso per Rocco Trasporti, che sceglie di sostituire i cen-
tinati con i veicoli frigo: una decisione coraggiosa a quei tempi, che molti guardavano con incredulità, quasi fosse fol lia. Tra questi la moglie Cosimina Giberna, che proprio non riusciva a tenere a freno le idee del marito. Ma Gaetano va per la sua strada, sicuro di sé e supportato dai clienti che gli davano fiducia: aveva colto i segnali del cam-
biamento in atto e quei forti investimenti presto si rivelano azzeccati. ARRIVA IL PRIMO LAMBERET
Nel 1996 arriva il primo bilico Lamberet, marchio che da quel momento sarà sempre presente nel parco. Dal 2000 in poi la crescita è costante e
LE NUOVE LEVE CHE ASSICURANO IL FUTURO DELL’AZIENDA
MARIA IDA ROCCO: “È SEMPRE PIÙ IMPEGNATIVO,
R
MA CONTINUIAMO A DARE UN SERVIZIO ECCELLENTE”
occo Trasporti ha chiuso il 2016 con un fatturato di circa 25 milioni di euro e supererà quest’anno quota 30 per avvicinarsi ai 35 milioni. Con l’apertura della nuova sede di Battipaglia, operativa dall’inizio di quest’anno e un parco di veicoli nuovi (non si scende oltre il 2008 come anno d’immatricolazione), la terza generazione intende proseguire la fase di espansione puntando sulla qualità e sulla manutenzione completa del semirimorchio, che avviene quasi interamente nel sito battipagliese: una laurea in Scienze della comunicazione, Maria Ida Rocco si occupa di amministrazione, marketing e gestione delle relazioni esterne; Carmine Rocco è l’autentico perno logistico dell’azienda, occupandosi di traffico, autisti, piattaforme e viaggi nazionali verso il Nord Italia attraverso i corridoi principali (Roma-Bergamo e Battipaglia-Bergamo); Antonio Carratù, marito di Maria Ida, si occupa del traffico verso l’estero, business in continua espansione. La nuova struttura è oggi l’autentico fiore all’occhiello di Rocco Trasporti: 40mila mq complessivi, cui si aggiungono 10mila di piazzale e altri 30mila, di cui 7mila coperti, nell’altra sede distaccata di Battipaglia, e due celle frigorifere, una a zero gradi, una a meno venti. “Per il momento - spiega Gaetano Rocco - i lavori di officina continuano a essere svolti qui, ma l’obiettivo è trasferirli in un capannone di 2mila mq nell’altra sede: per noi l’assistenza è importante, occorre una filiera veloce e tempestiva”. Dalla verniciatura ai pneumatici, dalla formazione all’area relax alla mensa, nel nuovo sito di Battipaglia l’autista trova tutto quello che occorre per il lavoro suo e del suo compagno stradale. Il picco di lavoro avviene a mezzogiorno quando, nei 1.200 mq di anticella e altrettanti di frigo arriva la merce: tutti i prodotti freschi vengono scaricati e tenuti alla giusta temperatura fino alla loro ripartenza per le rispettive destinazioni. In Rocco Trasporti si lavora 365 giorni l’anno, con un picco importante dopo l’8 Dicembre, quando tutti in Europa aspetta-
no la merce sugli scaffali entro la Vigilia di Natale. D’estate, il focus è ad Avezzano, dove Rocco Trasporti si ritaglia la sua fetta di business col trasporto di patate e carote, prodotti sempre meno immagazzinati nella GDO. Punto di forza continuerà a essere il trasporto finito di verdura. “Qui a Battipaglia - ricorda Maria Ida Rocco - viene coltivata la stragrande maggioranza dell’insalata che raggiunge le tavole d’Europa. È un prodotto delicato, che richiede una dedizione assoluta: basta mezzo grado di differenza e l’insalata appassisce. I nostri autisti sono tutti competenti e preparati, seguono corsi e apprendono le procedure di sicurezza da adottare, che sono giustamente impegnative: il rischio di contaminazione è dietro l’angolo. Continua per noi a essere sempre più difficile, ma l’impegno che manteniamo con la nostra clientela è un servizio di qualità”.
stavolta con acquisti massicci, per arrivare oggi a 200 trattori (per il 90 per cento a marchio Scania, più qualche Daf e Man) e 230 semirimorchi (per l’80 per cento refrigerati Lamberet e pochi centinati), nonché 220 dipendenti, 200 dei quali autisti. “Oggi - spiega Gaetano Rocco - il 99 per cento della nostra attività è costituito da trasporto a temperatura controllata: il 40 per cento su rotte nazionali, il 60 su quelle internazionali. Cinque anni fa abbiamo registrato il sorpasso dei volumi verso l’estero, adeguandoci alla domanda, e oggi effettuiamo servizi in tutta Europa tranne Spagna e Portogallo. Dal 1990 in poi e soprattutto dagli Anni Duemila - continua l’autotrasportatore campano - è il trasporto refrigerato che consente la crescita im portante nel nostro territorio. Qui a Battipaglia vi sono molti siti produttivi di marchi importanti: per Bonduelle siamo distributori per l’intero Centro-Sud Italia: trasportiamo la merce presso le sue piattaforme da dove il prodotto fresco raggiunge i punti vendita. Abbiamo introdotto la tratta Battipaglia-Roma-Bergamo e nella capitale abbiamo una piattaforma con quattro veicoli che caricano e scaricano”. Tratta nella quale opera uno splendido esemplare di Scania T730, “musone” di nuova generazione del Grifone equipaggiato con motore V8. Ma qual è il segreto di tutto questo successo? Qual è la “chiave di differenza” del servizio di Rocco Trasporti? “Da sempre - risponde Gaetano Rocco - puntiamo sulla qualità: non c’interessa fare volumi a tutti i costi, preferiamo dare al cliente un servizio di qualità. Per farlo abbiamo bisogno che al nostro fianco vi siano partner affidabili. La nostra flotta è costantemente
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STRINGE UNA PARTNERSHIP CON THERMO KING
cuore del camion”
NATA NEL 1950 PER VOLONTÀ DI CARMINE ROCCO, L’AZIENDA DI TRASPORTO DI
BATTIPAGLIA È OGGI UN RIFERIMENTO EUROPEO NELLA LOGISTICA DEL
A DICEMBRE 2016 È STATA
FREDDO.
INAUGURATA LA NUOVISSIMA SEDE, CON SPAZI DEDICATI A OFFICINA, MAGAZZINO E CELLE PER LA TEMPERATURA CONTROLLATA.
TIMONIERE DI UN PERIODO DI GRANDE SVILUPPO È OGGI
GAETANO ROCCO, AFFIANCATO DAI FIGLI
MARIA IDA E CARMINE: “CON I GRUPPI FRIGO NON SI SCHERZA: PUNTIAMO SULLA QUALITÀ”, DICHIARA L’IMPRENDITORE CAMPANO.
aggiornata, perché i mezzi non fanno mai pause, soprattutto i semirimorchi: da Catania alla Gran Bretagna raggiungono le piattaforme di Battipaglia, Verona e Fiume, dove cambia il trattore e cambia l’autista, ma il carico prosegue perché solo in questo modo è possibile raggiungere in due giorni l’Inghilterra. È evidente che l’efficacia dei mezzi dipende dai nostri partner, prima di tutto per il gruppo frigo”. LA SCELTA DI THERMO KING
Qui si colloca la scelta di stringere una partnership con Thermo King, marchio di Ingersoll Rand e produttore globale di sistemi per il controllo della temperatura nei trasporti. “Già oggi - illustra il timoniere di Rocco Trasporti l’80 per cento dei nostri veicoli sono equipaggiati con grup pi frigo Thermo King. Considerata l’espansione delle rotte internazionali, era necessario stringere un’alleanza che permettesse ai nostri mezzi di viaggiare tranquilli:
da oggi, in caso di necessità di assistenza possiamo rivolgerci a tutta la Rete europea di Thermo King, usufruendo di un omogeneo servizio di qua lità al giusto costo. Per noi è essenziale: il gruppo frigo non dovrebbe danneggiarsi mai, perché un guasto arreca disagi e perdite rilevanti per noi e per il cliente finale. Nel malaugurato caso in cui ciò dovesse accadere, l’intervento deve essere tempestivo, immediato”. Sottoscrivendo i contratti di manutenzione del produttore statunitense, Rocco Trasporti affida a Thermo King ogni eventuale problema dovesse accadere al gruppo frigo. “Quando si equipaggia un camion con il gruppo frigo puntualizza Gaetano Rocco non si può metterla sul piano del prezzo: per chi come noi opera in Europa è assolutamente necessario che un e ventuale intervento venga ese guito in maniera rapida e precisa, altrimenti il rischio è l’addebito per noi di costi onerosi: bisogna essere pronti ad affrontare ogni eventuale emergenza”.
MARCO TOSI, SALES MANAGER ITALY & ISRAEL THERMO KING
“CON ASSISTANCE PLUS SUPPORTIAMO AZIENDE ALL’AVANGUARDIA COME ROCCO” P er consentire la massima tempestività di ogni intervento Rocco Trasporti è dotata di un’officina propria, per tutti i suoi veicoli. “L’esperienza di ogni cliente - afferma Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel di Thermo King - è costruttiva, perché ci consente di evolvere insieme a loro. Nel caso di Rocco Trasporti e di aziende che operano con assistenza interna, abbiamo sviluppato un pacchetto ad hoc che consente loro la massima tranquillità: diamo al cliente 3+2 anni di garanzia sui componenti principali e garanzia di assistenza in tutta Europa; al cliente resta solo da pensare a olio, cinghie e filtri, al resto pensiamo noi”. Lanciato lo scorso giugno, con il servizio Assistance Plus di Thermo King l’azienda di trasporto non ha altre spese se non quelle “vive” di gestione dei gruppi frigo. “Rocco Trasporti afferma Marco Tosi - è la prima azienda italiana ad aver scelto
questa partnership: abbiamo condiviso con loro un percorso lungo il quale hanno compreso che un eventuale fermo macchina costa più del pacchetto proposto. Considerando i futuri sviluppi di Rocco Trasporti, riteniamo che la partnership getti le basi per una crescita comune: siamo partiti con il piede giusto”. A fronte di una normativa sempre più stringente, Thermo King supporta i clienti come Rocco Trasporti che puntano sulla qualità. “Crisi o non crisi - la conclusione di Marco Tosi la logistica del freddo, in particolare del trasporto alimentare e farmaceutico, continueranno a crescere. Soprattutto nel trasporto multi temperatura, le aziende di trasporto necessitano di prodotti ad alta tecnologia e sono disposte a rinunciare a un piccolo risparmio pur di equipaggiare i propri mezzi con prodotti di qualità”.
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FRAIKIN CONSEGNA TRE MAN TGX ALLA FRANZINI TRASPORTI
Più duri del cemento
FONDATA DA NANDO FRANZINI NEL 1968, FRANZINI TRASPORTI NASCE PER DARE SUPPORTO AL BOOM DELL’EDILIZIA OPERANDO NEL MOVIMENTO TERRA.
L’ARRIVO DEL CEMENTIFICIO DI
VERNASCA IN POCHI ANNI IMPRIME UNA SVOLTA ALL’AZIENDA, CHE OGGI CON LA SECONDA GENERAZIONE AL TIMONE PUNTA TUTTO SUL TRASPORTO E SULLA PARTNERSHIP CON
BUZZI UNICEM.
“IL NOLEGGIO È UNA VALIDA ALTERNATIVA CHE CI CONSENTE DI SERVIRE IL CLIENTE CON UN SERVIZIO DI QUALITÀ”, AFFERMA
ANDREA FRANZINI.
C
LINO SINARI VERNASCA
oraggio, determinazione, voglia di lavorare e un pizzico di creatività. Sono caratteristiche tipiche di un’imprenditoria che non si lascia fermare da crisi o timori per l’avvenire. Ma che di fronte ai naturali, inevitabili momenti di difficoltà, rimbocca le maniche e prova nuove strade per proseguire nell’opera avviata dai fondatori. Franzini Trasporti è un esempio d’imprenditoria che ha tutti questi tratti distintivi. Siamo a Vernasca, sui colli pia centini. Un’area che nell’immediato dopoguerra si è caratterizzata per un’attività tutta legata al boom dell’edilizia: piccoli artigiani, imprese edili medio-piccole fino ai grandi cementifici come l’attuale Buzzi Unicem. Un fiorire di attività sempre in crescendo che richiedeva il supporto di imprese parallele. È in questo fazzoletto di terra che Nando Franzini nel 1968 inizia la sua attività di movimento terra. Classe 1938, Nando Franzini lo incontriamo tuttora nell’headquarter dell’azienda, a Vernasca. Ufficialmente in pensione. “L’attività - ci spiega senza nascondere un velo di soddisfazione - la portano avanti oggi i miei tre figli: il mondo è cambiato, e così quello del trasporto. Un tempo si viaggiava sulla base della fiducia reciproca, oggi si preferisce mantenere prudenza”. Oggi i capisaldi della Franzini Trasporti sono rappresentati dalla seconda generazione: Filippo, General Manager e autentico riferimento presso la clientela; Andrea, Responsabile operativo e assoluto sovrintendente della flotta; Monica, Responsabile amministrativo, che ha preso il posto della
madre Anna. L’attività di Franzini Trasporti ha dunque origine nel movimento terra, al quale Nando affianca costantemente attività necessarie allo sviluppo del business delle imprese della zona, che avevano sempre maggiori necessità di trasporto: Franzini effettuava gli scavi ma trasportava anche i materiali. La richiesta del trasporto di cemento è for te al punto che Nando Franzini amplia l’organico: il cementificio di Vernasca ha appena iniziato la sua attività e comincia a richiedere a Franzini sempre più servizi. Ne gli anni l’attività del cementificio - ai tempi di proprietà della famiglia Agnelli - si espande sempre più, e aumenta il lavoro anche per Franzini. Fino a quando, verso la fine degli Anni Novanta, arriva una domanda di lavoro che segnerà un’autentica svolta per l’imprenditore
del trasporto: occuparsi in toto del la movimentazione delle merci per il cementificio. È allora che Nando Franzini inserisce nella flotta prima una poi due cisterne e arriva a cinque dipendenti. Da allora, complice l’arrivo in azienda dei figli, l’attività continua a crescere. Il trasporto prende il sopravvento rispetto al movimento terra, attività tuttora esistente, ma il 90 per cento del business è legato al trasporto del cemento. “Il nostro cliente principale spiega Andrea Franzini - è Buzzi Unicem, con il quale abbiamo stretto una partnership all’insegna della fiducia e soddisfazione reciproca: piuttosto che diversificare in modo eccessivo la nostra attività, ci siamo concentrati su quello che oggi rappresenta il nostro core business. In questi ultimi cinque anni abbiamo investito sulla flotta e sui pro-
cessi aziendali, in modo da garantire al cliente sicurezza, rapidità e qualità del servizio”. Parallelamente a tale sviluppo del mercato, nel 2000 nasce il CAV (Consorzio Autotrasportatori Vernasca), con un parco di 35 veicoli, presieduto da Filippo Franzini. VEICOLI PER TUTTI GLI IMPIEGHI
Franzini Trasporti possiede oggi una flotta di 26 mezzi, tra cui 12 cisterne, 13 cassonati per il movimento terra, 8 pale per l’escavazione e una trentina di semirimorchi. Il parco dell’età media di sei anni circa - è costituito in gran parte da veicoli Iveco e Daf, ma da quest’anno sono entrati nella famiglia anche dei Man. Franzini conta oggi 34 dipendenti, 25 dei quali autisti, oltre a quelli che movimentano i bilici per movimento terra, e ha
chiuso il 2016 con un esercizio che manda alle spalle la crisi economica: 4,2 milioni di euro, con un lieve incremento atteso per l’anno in corso e target simile per il 2018. “Dopo anni di crisi dell’edilizia - precisa Monica Franzini negli ultimi due anni registriamo un buon bilancio, con significative performance di recupero. In tutti questi anni di crisi del settore non abbiamo mai ridotto la forza lavoro, con l’obiettivo di soddisfare le richieste dei clienti, pur essendo fortemente lievitate le spese. Abbiamo stretto i denti e tenuto duro: i risultati stanno dando ragione soprattutto alla scelta di focalizzarci sulla partnership di un cliente solido qual è Buzzi Unicem”. Sull’onda di una crescita che richiede comunque prudenza e lungimiranza, si colloca la partnership con Fraikin: il noleggiatore francese ha
Franzini Trasporti possiede oggi una flotta di 26 mezzi, tra cui 12 cisterne, 13 cassonati, 8 pale e una trentina di semirimorchi.
messo a disposizione di Franzini Trasporti tre Man TGX che consentono all’impresa di Vernasca di soddisfare la richiesta di un lavoro tra Nizza e Marsiglia. “Ci occorreva spie ga Andrea Franzini - un veicolo efficiente, considerando che in Francia la normativa è molto stringente. Nel contempo si tratta di un’attività che durerà cinque o sei anni, senza certezze per gli anni a venire. Sapevamo dell’attività avviata da Fraikin Italia e avevamo già in precedenza ipotizzato di provare il noleggio: quella committenza è stata l’occasione giusta”. Quest’anno Franzini ha inserito nella flotta quattro veicoli usati, ma non esclude affatto l’ipotesi di ricorrere al noleggio al fine di ringiovanire il parco. “Per noi - precisa Monica Franzini - rappresenta un enorme valore aggiunto ridurre le spese di manutenzione: avere un veicolo nuovo vuol dire ridurre i consumi, detrarre fiscalmente l’investimento e contribuire alla soddisfazione del lavoro degli autisti. Se sul piano economico il noleggio potrebbe risultare inizialmente non vantaggioso, lo è in termini di efficienza e maggiore sicurezza in strada, a garanzia dei clienti”. “I nostri veicoli - conclude Andrea Franzini - percorrono fino a 110mila km l’anno sempre con carico di 46 t: se prima della crisi le cisterne viaggiavano anche a carico vuoto, oggi ogni veicolo deve contribuire all’ottimizzazione dei processi e quindi essere pronto a compiti gravosi. Carichiamo e scarichiamo a La Spezia, Porto Torres, Livorno e Lucca dove il semirimorchio viene sganciato e la motrice riporta a Vernasca un nuovo carico; stesso percorso logistico per Ravenna, da dove carichiamo la cenere. I nostri veicoli devono essere pron ti a tutto: trasportare il cemento finito prodotto dal cliente ma anche trasportare a que st’ultimo le materie prime, dal grezzo al semilavorato. Per far fronte a questo tipo di attività occorre avere veicoli sempre efficienti e il noleggio può rappresentare una valida alternativa all’acquisto del nuovo”.
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CONTINENTAL / POSITIVA L’ESPERIENZA DEL “TRUCK ON TOUR 2017” SULLE AUTOSTRADE ITALIANE
La sosta produttiva
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MICHELE S. ALTIERI
CONTINENTAL APPOSITAMENTE ALLESTITO HA PERCORSO L’AUTOSTRADA DEL
MILANO
nformazioni sul campo. Ma anche relax e svago per i professionisti impegnati nel duro lavoro del trasporto. È quanto si è proposta di fare Continental con l’iniziativa “Truck On Tour 2017”. Un truck Continental appositamente allestito ha per corso in ottobre l’Autostrada del Sole e l’A14 in direzione Sud fermandosi nelle aree di sosta di maggiore traffico. Per gli autisti un’opportunità di svago e relax, ma an che una consulenza sullo stato degli pneumatici e informazioni aggiornate sui tachigrafi. Pneumatici, soluzioni e tecnologie fondamentali per la sicurezza della circolazione. Con l’obiettivo della massima efficienza nella gestione della flotta e degli attori coinvolti nel trasporto. Ecco il senso dell’iniziativa del produttore tedesco. Le tappe del tour sono state: 9 e 10 ottobre nell’area di Servizio Somaglia Ovest, sulla A1 in direzione Piacenza; il 12 e 13 ottobre presso l’area di servizio Pioppa Ovest, sulla A14 in direzione Bologna; il 16 e 17 ottobre all’area di servizio Prenestina Est, sulla A1 in direzione Roma; il 19 e 20 ottobre nell’area di servizio S. Nicola Ovest, sull’A1 in direzione Napoli. Il personale di Continental è stato a disposizione degli autotrasportatori per eseguire
UN TRUCK
SOLE E L’A14 IN DIREZIONE SUD FERMANDOSI NELLE AREE DI SOSTA DI MAGGIORE TRAFFICO.
PER GLI AUTISTI UN’OPPORTUNITÀ DI SVAGO E RELAX, UNA CONSULENZA SULLO STATO DEGLI PNEUMATICI E INFORMAZIONI AGGIORNATE SUI TACHIGRAFI. un’analisi visiva dello stato degli pneumatici, che hanno un ruolo fondamentale per la sicurezza e per il raggiungimento della massima efficienza economica della flotta. La corretta pressione di gonfiaggio, le perfette condizioni dello pneumatico, lo spessore del battistrada sono infatti garanzia di comportamento dinamico sicuro del mezzo, di chi lo guida e degli altri utenti della strada. “Truck on Tour” ha offerto anche una preziosa occasione per promuovere i servizi della rete Conti360° Fleet Services, il network di professionisti che sul territorio italiano, grazie alla loro competenza, rende concreto il claim della nuova campagna di comunicazione dedicata alle flotte
“La tua tranquillità è il primo dei nostri servizi”. Conti360° Fleet Services risponde ai bisogni specifici delle flotte e gli permette di avere i più bas si costi di guida. Dalla perfetta scelta degli pneumatici più idonei al montaggio corretto, al monitoraggio e controllo costante, a soluzioni veloci in caso di guasto agli pneumatici fino alla corretta gestione degli pneumatici usurati. Un vero e proprio servizio a 360°. I servizi proposti comprendono: ContiFitmentService che assicura la corretta scelta degli pneumatici per garantire una facile gestione della flotta; ContiFleetCheck per le ispezioni regolari che aiutano a raggiungere le migliori performance degli pneumatici;
ContiBreakdownService che, in caso di fermo in tutta Europa, l’intervento di assistenza è garantito in un tempo ridotto; ContiCasingManagement, che permette a Continental Truck di dare una nuova vita agli pneumatici usurati con un’opportuna gestione della carcassa; ContiFleetReporting fornisce un'analisi completa dei dati relativi agli pneumatici, offrendo alle flotte un report completo della loro performance mostrando la potenziale riduzione dei costi grazie agli pneumatici Continental. La divisione Automotive, anch’essa coinvolta nell’operazione, ha presentato agli autisti le iniziative di formazione di Conti Academy sui tachigrafi, illustrando i progetti
formativi legati a questo fondamentale strumento che Continental produce con il brand VDO. Si tratta di un altro elemento chiave per la sicurezza stradale, che, dalla sua introduzione nel 2006, si stima abbia contribuito a salvare circa 1.000 vite nel trasporto professionale su strada, per un risparmio sociale di circa 2 miliardi di euro. Non è un caso dunque che l’iniziativa “Truck on Tour 2017” si inquadri in Vision Zero, la visione strategica del Gruppo Continental che ha come obiettivo zero vittime, zero feriti, zero incidenti stradali e confermi l’impegno di Continental sui temi legati alla sicurezza stradale. L’obiettivo di Vision Zero è raggiungibile in virtù del fatto
che il Gruppo sviluppa tecnologie e componenti che fanno parte di un sistema integrato in grado di massimizzare le interazioni in ottica di sicurezza. Di questo sistema fanno parte gli pneumatici, i freni, i sottosistemi di ausilio alla guida autonoma e automatizzata che sono già oggi, ma ancora di più saranno in futuro, al servizio anche di chi guida mezzi pesanti. Continental è inoltre riconosciuta come un centro di competenza nella sicurezza stradale e nella mobilità sostenibile ed è firmataria della Carta Europea sulla sicurezza stradale, che ha come obiettivo quello di risparmiare 25.000 vite ogni anno a causa d’incidenti sulle strade europee.
Gli interni con le aree svago dell’autocarro Continental che ha percorso due importanti arterie autostradali italiane.
LE SOLUZIONI CONTITECH ESPOSTE ALL’ULTIMA EDIZIONE DI EXPO FERROVIARIA A MILANO
PIÙ SICUREZZA NEL TRASPORTO SU ROTAIA C ontinental, e la sua divisione ContiTech, sono state tra i protagonisti dell’ultima edizione, lo scorso ottobre, di Expo Ferroviaria a Milano. Divisione del Gruppo Continental, ContiTech è uno dei più importanti specialisti globali in prodotti e tecnologie industriali per un gran numero di settori, compresa l’industria automotive e l’industria ferroviaria. Fondata nel 1991, in seguito a una costante crescita nel 2004 ContiTech AG è divenuta la principale azienda specialista al mondo della tecnologia del caucciù e delle materie plastiche non destinate all'industria dei pneumatici. Expo Ferroviaria è la vetrina italiana per tecnologie, prodotti e sistemi ferroviari. È l’unico appuntamento italiano dedicato alla tecnologia ferroviaria. Continental ha focalizzato la sua attenzione sulla sicurezza venendo incontro anche alle esigenze dell’industria ferroviaria italiana che dà particolare importanza alla protezione dei veicoli ferroviari. Continental offer ai costruttori di veicoli una gamma di prodotti perfettamente rispondenti ai requisiti
europei sulla sicurezza. Una delle soluzioni proposte è un sistema completo di sospensioni progettato per garantire comfort e sicurezza su treni, tram e treni ad alta velocità. Continental dà inoltre grande importanza al mercato del ricambio. Insieme al partner italiano F.lli Bigaran, l’azienda offre un servizio dettagliato per il ricambio. La F.lli Bigaran distribuisce i sistemi di sospensione Continental e altri singoli componenti del brand su tutto il territorio italiano. L’impegno di Continental si inquadra nel generale valore strategico che il Gruppo tedesco attribuisce all’industria del trasporto ferroviario; strategico anche per il fatto che offer grandi opportunità di crescita per innovazioni e tecnologie avanzate. La divisione ContiTech sviluppa prodotti specifici che non solo si caratterizzano da robustezza e affidabilità nel tempo ma anche danno un notevole contributo alla sicurezza del trasporto su rotaia. Grazie alle innovazioni apportate nel campo del design leggero e nell’integrazione della tecnologie dei sensori nei
suoi prodotti, Continental sta cercando di essere tra coloro che contribuiranno a definire il carattere futuro dell’industria ferroviaria. Questo perché ContiTech è pienamente coinvolta in numerosi progetti di ricercar che puntano a rendere il trasporto su rotaia più sicuro, più efficiente e più confortevole.
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RENAULT TRUCKS PROPONE L’OPTIDRIVER XTENDED PER LE GAMME C E K
L’extra lento che conviene IL COSTRUTTORE FRANCESE ARRICCHISCE LA SUA OFFERTA PER LE GAMME
C E K CON
L’INTRODUZIONE DI UN CAMBIO ROBOTIZZATO DOTATO DI MARCE EXTRA LENTE
(ULTRARIDOTTE). CON OPTIDRIVER XTENDED I CLIENTI CHE OPERANO IN CONDIZIONI SEVERE POTRANNO AVERE A DISPOSIZIONE UNO O DUE RAPPORTI SUPPLEMENTARI EXTRA LENTI.
L
VALENTINA MASSA LIONE
’offerta delle nuove gam me Renault Trucks C e K specializzate per cava-cantiere e costruzioni sono state arricchite con una soluzione tecnologica avanzata che consentirà di migliorare la sicurezza e il comfort di lavoro degli operatori. La soluzione è un cambio robotizzato dotato di marce extra lente (ultraridotte), Optidriver Xtended. I clienti che operano in condizioni severe potranno così avere a disposizione uno o due rapporti supplementari, extra lenti, sui veicoli delle gamme C e K. Secondo le applicazioni, il cliente ha la possibilità di scegliere uno o due rapporti ad dizionali, posizionati a mon te della prima marcia. Queste marce supplementari permettono al conducente di spostare il veicolo a bassissima velocità (tra 0,7 e 2
km/h), con grande precisione e in totale sicurezza. Il cambio Optidriver Xtended migliora il confort di guida e le capacità di superamento degli ostacoli del camion, facilitando la partenza in condizioni di carico elevato e/o in forte pen denza, ma anche in condizioni operative difficili. Inoltre, con Optidriver Xtended, il trasportatore costata una reale diminuzione dei costi operativi: la frizione non è sollecitata eccessivamente e la sua durata risulta migliorata. La versione lenta a 13 velocità è raccomandata per i professionisti che operano nel settore dell’edilizia e della costruzione pesante, per le situazioni di trasporto pesante superiore a 80 tonnellate, nonché per le applicazioni che richiedono uno spostamento lento del mezzo, a velocità costante, come le spanditrici e le spazzatrici. Per quanto riguarda la versione extra lenta a 14 velo-
cità, disponibile solamente sui veicoli equipaggiati con tutte le ruote motrici, essa è particolarmente indicata per fronteggiare le sollecitazioni estreme che si riscontrano in cave, miniere, foreste, giacimenti petroliferi e di gas.
L’alfabeto dell’innovazione secondo Renault Trucks ha chiare lettere. C e K sono le gamme specifiche per Edilizia e Cava/Cantiere. La C, disponibile con due larghezze di cabina, è caratterizzata da un impor-
tante carico utile, un comfort simile a quello di un camion lunga distanza e bassi consumi. Quanto alla gamma K, essa rappresenta il nuovo standard di riferimento in materia di robustezza e capacità di supera-
mento di passaggi difficili con il miglior angolo d’attacco del mercato (32°). La gamma C può essere equipaggiata con OptiTrack, il sistema di trazione idrostatica sull’asse anteriore, che consente di disporre temporaneamente di un supplemento di motricità, mentre la gamma K dispone di versioni convenzionali con tutte le ruote motrici. I nuovi motori Euro 6 offrono un consumo inferiore agli Euro 5 e un livello di performance mai raggiunto. Va anche detto che grazie a una tara ottimizzata, la gamma C ha un carico utile eccezionale, che arriva fino a 22,8 tonnellate su un 8x4. La gamma K offre MTT fino a 50 tonnellate e MTC (Massa Totale Combinazione) fino a 120 tonnellate. La propulsione è assicurata dai nuovi motori Euro 6 DTI 8 (250, 280 e 320 cavalli), DTI 11 (380, 430 e 460 cv) e DTI 13 (440, 480 e 520 cavalli).
LA LOSANGA INAUGURA LA USED TRUCKS FACTORY INTEGRATA NEL SITO DI BOURG EN BRESSE
LA TRASFORMAZIONE GIUSTA PER I VEICOLI D’OCCASIONE R enault Trucks ha integrato nel sito industriale di Bourg en Bresse un’officina specializzata per la trasformazione di veicoli d’occasione, la Used Trucks Factory. Qui i camion vengono modificati dai tecnici del costruttore francese per rispondere perfettamente alle esigenze dei clienti. L’officina riceve camion con meno di cinque anni di vita ed esegue i lavori necessari per dare loro una nuova utilizzazione. Le motrici vengono trasformate in veicoli da trasporto e i veicoli per lun ghe distanze delle gamme T e Premium Route diventano camion di servizio per i cantieri (X-Road). “Grazie alla nuova officina di trasformazione possiamo proporre dei camion d’occasione su misura per i clienti - spiega Emmanuel Duperray, vice presidente senior, incaricato dei veicoli d’occasione per Renault Trucks - In questo modo abbiamo la flessibilità necessaria per
rispondere efficacemente e rapidamente alle esigenze dei clienti”. La Losanga riesce così a ovviare alla carenza di veicoli da trasporto e di camion da cantiere sul mercato europeo dei veicoli d’occasione, rispondendo a una forte domanda della clientela. Anche in Africa e Medio Oriente Renault Trucks risponde alla domanda dei trasportatori che ricercano veicoli di marca adatti a condizioni difficili. L’officina di trasformazione sfrutta infatti il know-how e i metodi industriali di Renault Trucks garantendo ai veicoli trasformati un elevato livello di qualità e robustezza. I veicoli godono inoltre della garanzia del costruttore. Attualmente vengono realizzati principalmente due adattamenti. Per quanto riguarda le motrici trasformate in veicoli da trasporto, i tecnici smontano la cabina dei mezzi delle gamme T e Premium Route, il
sistema di trasmissione e le sospensioni in modo da poter cambiare i longheroni del telaio. In questo modo è possibile proporre ai clienti dei passi molto lunghi (tre lunghezze disponibili) garantendo la robustezza del veicolo con qualsiasi tipo di carrozzeria. E a proposito dei veicoli per lunghe distanze trasformati in camion da cantiere, il Premium XRoad, disegnato a partire dal Premium Route, monta nuovi paraurti in acciaio e pneumatici 315/80 a profilo misto ed è dotato di scalini ultraresistenti e sedile rinforzato, oltre ad avere una maggiore altezza da terra. Al cambio è stato aggiunto il modo off road e i software motore sono stati aggiornati. Oggi l’officina realizza le stesse modifiche sul Renault Trucks T. In Europa la commercializzazione del T X-Road è iniziata in ottobre. Per la fine del 2017 l’officina avrà trasformato 300 camion d’occasione Renault Trucks con l’obiettivo di raggiungere, a partire dal 2018, una capacità di 500 veicoli all’anno.
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L’ITALIA E LA PARTNERSHIP CON MULTITRAX MODELLO PER IL RESTO DELL’EUROPA
L’ESPANSIONE PASSA DALLA RIORGANIZZAZIONE DEI DEALER L a forte offensiva lanciata da D-TEC rientra in un’ampia strategia a lungo termine che, oltre che sugli investimenti in infrastrutture finalizzati al lancio di nuovi prodotti, comprende la riorganizzazione della Rete europea. Un’autentica svolta quella avviata da Gerrit van Vlastuin, che intende esportare ovunque nel Vecchio Continente il “modello Multitrax”. In Italia l’azienda fondata da Rinaldo
Maggi, e oggi guidata dai figli Alberto e Andrea Maggi, è importatore del marchio DTEC, sulla base di una solida collaborazione. Sul mercato italiano, Multitrax propone famiglie di prodotti destinati a segmenti di nicchia: oltre a D-TEC, importa dal 1996 le cisterne del costruttore tedesco Feldbinder, i piani mobili Kraker, i ribaltabili Benalu, i semirimorchi pianalati Doll e si dedica ai professionisti anche con il noleggio, scelta che mette a ripa-
ro da ogni rischio in caso di picchi di lavoro o se si vuole provare un nuovo modello nella pratica operatività quotidiana. Un modello di successo che ora il numero uno di D-TEC intende esportare: primo Paese la Germania, dov’è avvenuto quest’anno il passaggio dalla Concessionaria diretta all’azienda importatrice. L’anno prossimo sarà la volta della Polonia, dove il produttore olandese intende cavalcare l’onda di un mercato
previsto in crescita. “Oggi - spiega Alberto Maggi - la forza di Multitrax è proporre veicoli tecnicamente molto particolari come quelli sviluppati da D-TEC. La nostra offerta copre ogni settore professionale, ma tutti i prodotti hanno uno stesso comune denominatore: la qualità. Si tratta sempre di veicoli robusti, che permettono a chi lavora di operare quotidianamente senza problemi. Alla base c’è sempre una collaborazione con le aziende produttrici basata sulla fiducia reciproca: questo consente di risolvere eventuali problemi del cliente finale e di sviluppare sempre prodotti adeguati a soddisfare le esigenze del mercato”.
DA D-TEC NOVITÀ DI PRODOTTO ED ESPANSIONE DELLA PRODUZIONE
Come ti elevo il profitto A
PROSEGUE LA CRESCITA DEL PRODUTTORE OLANDESE GUIDATO DAL DINAMICO GERRIT VAN VLASTUIN, CHE NEL 2006 HA EREDITATO L’AZIENDA DAL PADRE JAN. DOPO AVER RIORGANIZZATO LA STRUTTURA PRODUTTIVA, IL NUMERO UNO LANCIA LA SUA SFIDA CON NUOVI RIMORCHI A CASSONE RIBALTABILE E UN NUOVO RIMORCHIO CISTERNA. PER SODDISFARE AL MEGLIO LO SVILUPPO DELL’AZIENDA, IL SITO DI KESTEREN, GIÀ EQUIPAGGIATO CON UN IMPIANTO DI SALDATURA DEI TELAI AD ALTA TECNOLOGIA, È ATTUALMENTE IN FASE DI UN ULTERIORE AMPLIAMENTO.
MATTEO GALIMBERTI KESTEREN
distanza di poco più di un anno torniamo nel sito di Kesteren, a me no di un’ora da Amsterdam. È in questo paesello circondato dalle campagne olandesi che nel 1959 Jan van Vlastuin fondava la sua fabbrica, con un focus sull’agricoltura e tut to quanto potesse occorrere ai contadini in termini di veicoli, mezzi da carico e servizi d’assistenza. Il focus resta quello delle origini ma oggi con ben altre dimensioni e pro spettive. Nel 2006 con l’arrivo al timone del figlio Gerrit van Vlastuin, che oggi è a capo di un gruppo di cui fa parte DTEC, l’azienda acquista nuova linfa. E supera la crisi economica puntando sugli investimenti nelle infrastrutture: oggi a Kesteren un intero villaggio industriale è dedicato alla produzione di telai per semirimorchi, cisterne, ribaltabili e piani mobili. L’anno scorso veniva inaugurata la prima parte
del nuovo impianto di saldatura, fiore all’occhiello della moderna telaistica DTEC, marchio importato in Italia dalla lombarda Multitrax. Oggi quell’impianto non solo funziona a pieno ritmo, ma è stato raddoppiato in spazi e capacità produttiva. Intanto, intorno allo storico stabilimento D-TEC fervono i lavori per la realizzazione di un nuovo capannone, che consentirà l’aumento della produzione e la riorganizzazione produttiva, necessaria considerato l’aumento della famiglia di prodotti: nuovi rimorchi a cassone ribaltabile e nuovo rimorchio cisterna.
Parallelamente sarà assunta nuova manodopera: oggi contiamo 250 dipendenti, ma nella nuova area produttiva ne occorreranno almeno altri 25-30”. La produzione D-TEC nasce interamente a Kesteren, dallo sviluppo all’assemblaggio, con qualità certificata TÜV e forte dell’appartenenza a un Gruppo di cui fa parte una ricca produzione di componentistica (ad esempio le
pinze) destinate ai telai DTEC e all’altro produttore o lan dese di piani mobili Kra ker, nonché trattori e macchinari per agricoltura a marchio Vlastuin. SISTEMA ESCLUSIVO
E veniamo alle novità di quest’anno. D-TEC introduce la nuova famiglia Flexliner, rimorchi a cassone ribaltabile dal basso peso ed
applicato nei rimorchi DTEC da più di 30 anni: grazie a questo sistema esclusivo questo rimorchio a cassone ribaltabile può facilmente girare sul terreno con poco spazio, evitando così di arrecare danni. Un rischio significativo dei rimorchi ribaltabili è che finiscano per inclinarsi lateralmente o rovesciarsi a causa di venti laterali o disallineamento quando il rimorchio è in posizione di punta. D-
PIANO DI ESPANSIONE
“Il piano di espansione spiega Gerrit van Vlastuin prevede da qui al 2020 nuove aree pro duttive e nuovi uffici, per soddisfare l’aumento della domanda e supportare l’incremento dei volumi. Abbiamo chiuso il 2016 con un fatturato di 60 milioni di euro e quest’anno superiamo quota 70 milioni.
seguenza, ci sarà meno deformazione del telaio e la possibilità d’inclinazione o rovesciamento è significativamente ridotta. Flessibile nel nome e di fatto: il rimorchio a cassone ribaltabile D-TEC può essere utilizzato per diversi mercati e trasporti (fanghi, cereali, barbabietole, carta riciclata ecc.) ESPERIENZA DI TRENT’ANNI
L’altra novità del 2017 è un nuovo rimorchio cisterna non sterzato e dal peso molto basso (circa 5.250 kg), frutto di oltre 30 anni di esperienza D-TEC nello sviluppo e nella produzione di rimorchi cisterna. Il prototipo che abbiamo visto a Kesteren - equipaggiato con il sensore Near Infrared che “legge” il contenuto del liquame per consentire di correggerlo già durante il carico - ha un passo corto e un contenuto di 30 m3. La struttura della pompa è stata costruita sul retro lungo la lunghezza del serbatoio per fornire maggiore flessibilità
In alto, Alberto Maggi, titolare dell’importatore italiano Multitrax, e Gerrit van Vlastuin di D-TEC. Sopra e a sinistra, le ultime novità lanciate dal produttore olandese.
equipaggiati con il sistema di sterzo D-TEC. “Questo nuovo rimorchio ribaltabile risponde alle richieste del mercato agricolo”, spiega Gerrit van Vlastuin. Il sistema di sterzo D-TEC è un concetto collaudato e viene
TEC Flexliner è realizzato in acciaio ad alta resistenza ed è composto da un unico tubo centrale, che presenta elevata rigidità torsionale: ciò significa che il telaio è dieci volte più rigido di un telaio tradizionale. Di con-
per carico e scarico. Il nuovo rimorchio cisterna D-TEC è equipaggiato con una pompa con contenitore in alluminio, grazie al quale il mezzo può essere manovrato senza difficoltà su terreni agricoli stretti.
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DKV MOBILITY SERVICES PUBBLICA IL SECONDO REPORT DI SOSTENIBILITÀ
Virtù ecologiche IL PIANO DEL FORNITORE LEADER DI SERVIZI DI MOBILITÀ MIRA A RISPARMIARE, ENTRO IL 2020, IN TOTALE CIRCA IL 10 PER CENTO IN PIÙ DELLE EMISSIONI DI CO2 RISPETTO AL 2015. A TAL FINE, L’AZIENDA OPERERÀ SU DUE FRONTI, RIDUCENDO LE ROTTE DI TRASPORTO DA UN LATO E UTILIZZANDO PRODOTTI RICICLABILI DALL’ALTRO. QUESTI INCLUDONO LA DKV CARD CLIMATE, UNA CARTA CARBURANTE ECO-SOSTENIBILE CHE PERMETTE DI VIAGGIARE COMPLETAMENTE A IMPATTO ZERO.
L
GIANCARLO TOSCANO MILANO
’impegno ecologico è sempre più strategico per DKV Mobility Services. Il Gruppo ha presentato il suo secondo report di sostenibilità che fornisce una visione trasparente delle azioni di sostenibilità messe in atto dal fornitore leader di servizi di mobilità nelle diverse aree tematiche Mercato, Ambiente, Dipendenti e Società, ognuna con i propri obiettivi. Tra i risultati più significativi, sicuramente ci sono quelli ottenuti dall’impegno nei con-
fronti dell’ambiente. DKV opera infatti con lo scopo di migliorare il proprio equilibrio ambientale, quello dei clienti e dei fornitori attraverso prodotti e soluzioni sostenibili e rispettando tutte le norme di sicurezza previste dai sistemi legislativi. Il piano del gruppo DKV mira a risparmiare, entro il 2020, in totale circa il 10 per cento in più delle emissioni di CO2 rispetto al 2015. A tal fine, l’azienda opererà su due fronti, riducendo le rotte di trasporto da un lato e utilizzando prodotti riciclabili dall’altro. Questi includono la DKV Card Climate, una carta
carburante eco-sostenibile che permette al parco veicolare delle aziende di viaggiare com pletamente a impatto zero. Alle aziende che scelgono la DKV Card Climate viene consegnata una certificazione che attesta la compensazione totale delle emissioni di anidride carbonica: ogni litro di carburante acquistato include un contributo aggiuntivo in progetti certificati di protezione ambientale. Per questo progetto DKV si è affidata a Myclimate, tra i principali fornitori a livello mondiale di misure di compensazione in grado di soddisfare gli stan-
dard più rigorosi (CDM, Gold Standard, Plan Vivo). “Sebbene il Gruppo DKV impiegasse il 7,9 per cento di persone in più nel 2016 rispetto al 2015, le emissioni di CO2 della sede centrale sono aumentate solo dell’1 per cento rispetto all’anno precedente - ha dichiarato la responsabile della CSR Linda Saal - Per quanto riguarda il traffico aziendale (automobili aziendali, viaggi d’affari) l’uso costante della carta di compensazione CO2 DKV Card Climate per tutte le vetture aziendali, abbinato a una significativa riduzione dei viaggi aziendali in aereo, ha
permesso di ridurre le emissioni di CO2 del 30 per cento rispetto all’anno precedente”. DKV si sta impegnando per ottenere la certificazione ISO 14001, la norma internazionale per la gestione ambientale, e rendere così le proprie attività ancora più eco-sostenibili. A dimostrazione dell’impegno a favore dell’ambiente, anche l’headquarter con sede a Ratingen si presenta come un edificio a impatto zero. L’immobile si avvale di energia geotermica e ricava la maggior parte del calore attraverso una fonte di energia rigenerativa. Sono ormai diversi anni che questa
struttura compensa pienamente le e mis sioni di anidride carbonica. DKV investe in progetti a protezione dell’ambiente insieme a Myclimate Deutschland GmbH; interessanti sono i progetti di protezione climatica sponsorizzati, come ad esempio la costruzione di impianti di energia eolica in Turchia e l’utilizzo di digestori di biomassa in Cina. Infine, DKV ha creato “Think ing & Acting together”, un book di 20 pagine che illustra consigli e spiegazioni sulla sostenibilità nella vita quotidiana. La Reponsabilità Sociale di DKV si misura anche nei confronti dei propri dipendenti e della società in generale. Per quanto riguarda il primo aspetto, DKV ha creato il portale “Thank You”, una piattaforma su cui i dipendenti possono esprimere valutazioni e apprezzamenti reciproci. L’obiettivo che DKV si ri promettere di raggiungere entro il 2020 è ottenere il riconoscimento di “Great place to work”. DKV sostiene anche istituzioni di pubblica utilità e incentiva l’impegno sociale dei propri collaboratori supportando organizzazioni che operano in ambito charity.
ANTEO SPINGE SULL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
ANTEO SI È AGGIUDICATO UNA
Cavalcare l’onda del successo
A
PIETRO VINCI MOLINELLA
nteo sempre più protagonist di successo sui mercati internazionali. Un dato di fatto che spinge il management dell’azienda di Molinella a premere l’acceleratore sui mercati esteri preparandosi a chiudere il 2017 con un nuovo segno positivo in termini di crescita. Le previsioni per la fine dell’anno indicano infatti ricavi in aumento del 5 per cento e un risultato operative in crescita previsto al 9,5 per
cento. An teo si è aggiudicato una nuo va commessa che prevede la fornitura di 199 sponde a TNT Australia. “TNT è uno dei primi clienti australiani che nel 1999 ha iniziato a utilizzare Anteo - sottolinea Il mer Maietti, Ceo e titolare di Anteo - Nel 1999 abbiamo iniziato a distribuire le nostre sponde in Australia portando una ventata di novità grazie alla qualità premium dei modelli con pianali in alluminio. All’epoca, i concorrenti locali ed europei proponevano spon-
de caricatrici poco evolute con pianali solo in acciaio, strutture molto pesanti e sistemi di montaggio antiquati che richiedevano elevati costi di mano d’opera. Noi, in pochissimo tempo, abbiamo raggiunto una posizione dominante sul mercato australiano, che deteniamo ancora oggi grazie a una gamma premium, innovativa e sempre attenta alle esigenze e ai cambiamenti in atto”. TNT ha così voluto premiare Anteo per il suo ruolo trainante nel campo delle sponde, da sempre si-
nonimo di affidabilità e anche di servizio eccellente. E proprio in riferimento al servizio, va sottolineato il ruolo chiave per il successo dell’azienda di Molinella svolto dalla rete di vendita-assistenza che, composta da un importatore per ciascuno Stato dell’Australia, assicura un service capillare 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Inoltre, l’ultimo trimestre 2017 vede la partecipazione di Anteo a diverse fiere internazionali di primaria importanza. Appena terminato il NACV (North
American Commercial Vehicle Show) di Atlanta, dove il gigante delle sponde ha riscosso un grande successo presentando la sua gamma completa di prodotti per il mercato americano - “ancora una volta il confronto con i produttori locali ha fatto emergere il grande gap tecnologico che i costruttori americani dovranno colmare nei prossimi anni per competere con
i prodotti premium Anteo”, aggiunge Maietti - la società emiliana ha partecipato in ottobre con le novità per la gamma di sponde per veicoli commerciali e leggeri alla prima edizione del Mobility RAI di Amsterdam, un evento di tre giorni a cura di RAI Association e RAI Amsterdam, completo anche di un programma congressuale per approfondire i temi della mobilità di domani e che ha visto la
NUOVA COMMESSA CHE PREVEDE LA
199 SPONDE A TNT AUSTRALIA. “TNT È FORNITURA DI
UNO DEI PRIMI CLIENTI AUSTRALIANI CHE NEL
1999 HA INIZIATO A UTILIZZARE ANTEO”, SOTTOLINEA ILMER
MAIETTI, CEO E TITOLARE DI ANTEO.
partecipazione di alcuni dei più importanti player del settore; dal 21 al 25 novembre, infine, Anteo sarà presente al Solutrans di Lione, il salone internazionale del trasporto su strada e urbano. “Una fine d’anno decisamente impegnativa conclude Ilmer Maietti ma che ci dà conferma dell’ulteriore crescita di fatturato e di volumi che abbiamo previsto rispetto al 2016”.
Ilmer Maietti, Ceo e titolare di Anteo.
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L’AZIENDA LIVORNESE ORDINA CENTO SEMIROMORCHI CARGO COIL
Friultrasporti punta tutto su Kögel
sente un fissaggio pra ticamente continuo del carico, sono disponibili 13 coppie di anelli fermacarico. Cinque coppie presentano una forza di trazione di 2mila kg per ogni anello e otto coppie una forza di trazione di 4.mila kg per ogni anello nella zona del baricentro del carico utile. Venti coperture della sede per bobina ne assicurano una scopertura o copertura rapida e sicura. La portata delle coperture della sede per bobina è dimensionata per elevati carichi assiali con carrello elevatore fino a 5.460 kg. Nei semirimorchi Cargo
Coil sono installati di serie gli assali Kögel KTA: assali di facile manutenzione, garantiscono ottima tenuta di strada e grande affidabilità. La straordinaria “doppia sospensione” dei KTA con i suoi “morbidi” cuscinetti in gomma e il braccio oscillante in acciaio non solo migliorano le caratteristiche di guida del semirimorchio, ma assicurano anche un minore usura. I semirimorchi di Friultrasporti sono dotati di equipaggiamento RoRo heavy duty per il trasporto non accompagnato via nave o traghetto. Vi rientrano un rinforzo diago-
nale tra la traversa longitudinale e il telaio esterno, una slitta chiusa dello spessore di 10 mm, un fondo dello spessore di 10 mm, due valvole limitatrici di pressione e quattro coppie di anelli di fissaggio per carichi pesanti con carico di rottura di 12mila kg. Oltre a questo equipaggiamento personalizzato, Friultrasporti ha scelto ulteriori accessori disponibili in opzione. Per proteggere il lato interno della parete anteriore dai danni provocati dall’utilizzo quotidiano, è stato montato un piano antiscivolo dello spessore di 12 mm e dell’altezza di 1.250 mm. Per maggiore protezione antiurto, la parte posteriore dei veicoli è dotata di paracolpi a rulli rinforzati in acciaio. Un angolare trasversale in acciaio dello spessore di 8 mm per tutta la larghezza e una protezione delle camme di chiusura al centro della lamiera di chiusura del telaio completano la dotazione del paraurti. Come ulteriore equipaggiamento speciale, un supporto luci in acciaio, una cassetta degli attrezzi, corde per telone con due supporti, un impianto di segnalazione dell’usura delle pastiglie dei freni e molto altro. Anche nei Kögel Cargo Coil tutto il telaio del veicolo è protetto in modo durevole dalla corrosione mediante la tecnologia nanoceramica, più rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV: un processo produttivo, esclusiva Kögel, che viene eseguito totalmente nell’impianto di Burtenbach.
Giti eredita le note ed apprezzate qualità di GT Radial, ma vedrà estendere anche la gamma dei servizi offerti e certamente la formazione rappresenta un punto cardine molto caro all’azienda. Seguendo un percorso vol to a creare sinergie lungo tutta la filiera distributiva e che si prefigge di coinvolgere clienti, rivenditori e flotte, il primo corso ha avuto luogo a Verona e ha visto partecipare tutta la forza vendita del distributore partner Magri Gom me, insieme al team di Giti Tire al completo. Il corso, tenuto dall’ingegner Giuseppe Perrotta e intitolato “La tecnica oltre il pneumatico”, si è tenuto
presso la sede di Eurodiesel, Concessionaria Man Truck & Bus Italia, e si è concentrato sulle caratteristiche tecniche dei mezzi pesanti che, insieme all’aspetto fondamentale della manutenzione, condizionano in modo significativo le prestazioni dei pneumatici, particolarmente nel trasporto pesante. La sede è stata scelta per permettere di alternare momenti in aula e di lavori di gruppo con una visita in officina dove si è potuto assistere al controllo dell’assetto di una motrice con rimorchio. Nel maggio 2016 è stato annunciato che il brand Giti avrebbe sostituito GT Radial nel segmento Truck
and Bus per creare un’unica piattaforma produttiva, snellendo il processo di sviluppo e di ingegnerizzazione del prodotto. Gli pneumatici continueranno a posizionarsi al vertice del segmento medio, con il valore aggiunto di un servizio di assistenza prolungato. Il rebranding porterà sia un trasferimento al nuovo marchio di modelli GT Radial esistenti, molti dei quali vantano un incremento dell’indice di carico sull’etichetta o la certificazione invernale 3PMSF, sia il lancio di pneumatici riconosciuti strategicamente rilevanti a livello mondiale e certificati EU. Il rebranding verrà portato a compimento entro la fine del 2017.
I NUOVI SEMIRIMORCHI DEL PRODUTTORE DI BURTENBACH SARANNO MESSI IN PISTA PER IL TRASPORTO DI BOBINE E NASTRI CESOIATI. PAROLA D’ORDINE ROBUSTEZZA: ATTREZZATURA RORO HEAVY DUTY, PER IL TRASPORTO NON ACCOMPAGNATO VIA NAVE O TRAGHETTO, E TELAIO CON RIVESTIMENTO CATAFORETICO PER LA PROTEZIONE DURATURA CONTRO LA CORROSIONE. LE UNITÀ SONO EQUPAGGIATE DI SERIE CON ASSALE KÖGEL KTA, CARATTERIZZATO DA MANUTENZIONE ESTREMAMENTE AGEVOLE.
C
MICHELE S. ALTIERI LIVORNO
olpo grosso del produttore di Burtenbach in territorio toscano: l’azienda di trasporti Friultrasporti Industriali di Livorno, specializzata in trasporti e logistica di acciaio, sostanze chimiche, carta e altre merci, ha ordinato cento nuovi Kögel Cargo Coil. I trasporti di acciaio rappresentano un quarto delle attività di Friultrasporti, con un particolare focus sulla spedizione con collegamenti stradali dall’Italia alla penisola iberica, alla Grecia, alla
Turchia e ai Balcani. Con il trasporto intermodale l’azienda toscana assume un ruolo attivo nel decongestionamento stradale e riduce così le emissioni di CO2 di oltre il 50 per cento. A questa politica contribuiranno in futuro anche i nuovi Kögel Cargo Coil grazie all’attrezzatura RoRo rinforzato che garantisce un trasporto intermodale strada mare in tutta sicurezza. I semirimorchi Kögel Cargo Coil sono dotati di robusto telaio in acciaio con sede per bobine e un collo del telaio di 120 mm di altezza. Al posto del la sede bobina di serie,
lunga 7.200 mm, Friultrasporti ha scelto la sede da 9.000 mm, disponibile come opzione. Così è possibile trasportare bobine e nastri cesoiati con un diametro compreso tra 900 e 2.100 mm con un carico parziale massimo di 30 t. Per il fissaggio del carico nella sede bobina sono presenti, di serie, due coppie di tasche per montanti, per l’alloggiamento di pali a sezione quadrata. Una coppia di tasche per montanti all’inizio della sede davanti e una coppia a una distanza di circa 2.045 mm. Inoltre nel telaio perforato esterno Vario Fix, che con-
GITI TIRE
Il viaggio continua IL COLOSSO ASIATICO PUNTA SULLA FORMAZIONE LUNGO IL PERCORSO CHE PORTERÀ ALLA TRANSIZIONE: ENTRO FINE ANNO NEL SEGMENTO TRUCK AND BUS IL BRAND GITI SOSTITUIRÀ LO STORICO MARCHIO GT RADIAL PER REALIZZARE UN’UNICA PIATTAFORMA PRODUTTIVA, SNELLENDO IL PROCESSO DI SVILUPPO E INGEGNERIZZAZIONE DEL PRODOTTO.
G
VALENTINA MASSA VERONA
iti, marchio TBR del colosso asiatico Giti Tire, continua il viaggio iniziato nei primi mesi del 2017, quando è iniziata la transizione dallo
storico marchio GT Radial, e fa tappa a Car penedolo per continuare alla volta di Verona, dove si è tenuta una seduta di formazione con la partecipazione del team commerciale di Magri Gomme al completo. Coerentemente con la
strategia di lungo periodo, che punta ad ampliare l’offerta Giti non solo con una gamma prodotti sempre più competitiva ma anche e soprattutto con la creazione di valore, l’azienda ha deciso di iniziare dalla formazione.
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PER L’AZIENDA DI CAMBIANO È L’ALBA DI UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO
“FLESSIBILITÀ E VELOCITÀ SONO I NOSTRI PUNTI DI FORZA” I l sito produttivo Autoclima di Cambiano, in provincia di Torino, nasce nel 2003, all’alba di una fase di sviluppo della nuova azienda: nel 1993 la famiglia Ferrero acquisisce Transicold Italia, fino ad allora di proprietà Carrier; due anni dopo l’acquisizione di Autoclima, ai tempi di proprietà Magneti Marelli. Con l’apertura del sito di Cambiano l’azienda si proietta verso una nuova fase di affermazione sul mercato che trova in Giorgio Moffa, Amministratore delegato dal 1993, il timoniere di un periodo emozionante. Classe 1954, dotato di una passione straordinaria per il settore nonché di un’incredi-
bile creatività (quando ha un’intuizione prende carta e matita e stende il potenziale progetto di un nuovo prodotto), Moffa non ha mai nascosto la sua vocazione per l’export: con lui alla guida il business di Autoclima è sempre stato legato all’export almeno per il 40 per cento e oggi si attesta attorno al 45 con una tendenza all’aumento. “Abbiamo - precisa Giorgio Moffa - una forte domanda proveniente dai Paesi extraeuropei: Autoclima segue questi mercati, con la consapevolezza che se il Mercato Italia registra qualche flessione vi sono altri mercati che registrano una fase di sviluppo”.
Pur dovendo confrontarsi con “big competitors”, in questi 55 anni Autoclima si è ritagliata la sua area di successo basata su elementi chiave che rappresentano i suoi storici punti di forza. “Realizziamo i nostri prodotti - precisa Giorgio Moffa sulla base di una consolidata e comprovata esperienza e con doti di flessibilità e velocità nella realizzazione di progetti. Le nostre idee si rivolgono ad imprese di medie dimensioni che ricercano il prodotto dedicato: questo il nostro focus e per questa fascia di clientela è strutturata la nostra organizzazione”.
un gruppo attivo nella produzione di sistemi di refrigerazione per il mobile e mobile living per i mercati automotive, hospitality e leisure time (nautica da diporto e recreational ve hicles), con l’acquisizione di Autoclima Indel B amplia il suo portafoglio prodotti, pur tenendo distinti brand e reti di distribuzione. “La partnership con Indel B - precisa Giorgio Moffa - risale a dodici anni fa, quando nasceva Cli ma Motive, partecipata comune delle due aziende, con l’obiettivo di portare sul mercato una linea di condizionatori da stazionamento per autocarro. Una scelta che veniva guardata quasi con sospetto, certamente pionieristica a quei tempi: oggi l’acquisizione rivela l’importanza di quel la prima partnership, che ha posto le basi per economie di scala importanti. Oggi siamo più forti e sono possibili maggiori investimenti
anni - precisa l’Amministratore delegato - Autoclima è cresciuta, in Italia ed Europa. Oggi si avvertiva la necessità di una più vasta internazionalizzazione: l’ingresso in una realtà imprenditoriale di successo, quale quella della famiglia Berloni, porta a compimento quella necessità. D’ora in a vanti Autoclima potrà operare meglio sul mercato globale”. Due storie, quelle di Ferrero e Berloni, di due famiglie italiane che, pur operando in settori diversi, hanno manifestato nel tempo la volontà di investire e sbarcare in nuovi mercati, sempre attente alle pro spettive globali. “Oggi Indel B e Autoclima insieme - prosegue Giorgio Moffa - sono pronte ad aumentare la ca pacità di penetrazione nei rispettivi mercati di appartenenza. Per quanto riguarda Autoclima, il trend in crescita continuerà più forte di prima: l’economia in Europa Occidentale sta dando segnali di miglioramento che daranno risultati positivi anche per il nostro settore”. “Siamo molto at tenti aggiunge Giorgio Moffa - a quanto avviene nel mondo della trazione alternativa, in particolare in relazione all’elettrico: la logistica del l’ultimo miglio per i grandi centri urbanizzati richiede sempre più l’utilizzo di mezzi ecosostenibili. Di conseguenza aumenta la necessità di climatizzazione per le cabine di questi veicoli che richiedono prodotti
nell’interesse dei nostri clienti, che chiedono prodotti sempre aggiornati e in grado di soddisfare le esigenze del lavoro moderno”. La famiglia Ferrero di Alba, che ha tenuto la proprietà di Autoclima sin dal 1993, non ha mai frenato le sue ambizioni di industrializzazione. “In questi 55
sviluppati ad-hoc. Per sua natura Autoclima si pro pone come riferimento per settori di nicchia, che rappresentano il nostro core business: autoambulanze, veicoli militari, minibus ecc. Una competenza che ci rende pronti a soddisfare le nuove e future esigenze dei professionisti”.
CONTINUA IL TREND POSITIVO DI AUTOCLIMA
Il freddo che cresce L’ANNO IN CORSO, CHE SEGNA UN IMPORTANTE SPARTIACQUE PER L’ACQUISIZIONE DELL’AZIENDA DI CAMBIANO DA PARTE DELLA INDEL B DI SANT’AGATA FELTRIA, CONFERMA L’ANDAMENTO POSITIVO IN TERMINI DI VOLUMI E FATTURATO GIÀ REGISTRATO NEL 2016, IL MIGLIORE DI SEMPRE PER AUTOCLIMA. “IL NOSTRO FOCUS È RAPPRESENTATO DA PROFESSIONISTI SPECIALIZZATI, CHE RICHIEDONO ALTA QUALITÀ E PRODUZIONE FLESSIBILE”, AFFERMA GIORGIO MOFFA, AMMINISTRATORE DELEGATO.
N
MAX CAMPANELLA CAMBIANO
el biennio che ha segnato una nuova, decisiva svolta per Autoclima, acquisita al cento per cento dallo scorso settembre dalla Indel B di Sant’Agata Feltria, l’azienda di Cambiano ha viaggiato con un buon ritmo di crescita. Il 2016 è stato chiuso con numeri che lo rendono il miglior anno di sempre nella storia di Auto-
clima, con un incremento dell’8 per cento nelle vendite, pa ri a 29 milioni, anche grazie a un’importante commessa nel segmento dei tram. Quello in corso avrebbe dovuto essere un anno di transizione, di conferma del risultato di quello passato. Invece, a poco più di un mese dalla chiu sura, il risultato fa emergere un inatteso +6 per cento. Sorprendente per gli stessi vertici: Antonio Berloni, neo Presidente e Gior-
Giorgio Moffa, Amministratore delegato Autoclima.
gio Moffa, Amministratore delegato, riconfermato nel suo ruolo. Festeggiato mezzo secolo di storia nel 2013, Autoclima si avvicina così verso la soglia dei 55 anni forte non solo di un’esperienza consolidata nel settore della climatizzazione e di una presenza da leader incontrastato in alcuni settori ad esempio quello delle autoambulanze, nel qua le opera con una quota di mer cato di oltre l’85 per cento, e quello dei minibus - ma an che con una forte propensione alla crescita, che corre in parallelo con un’offerta di prodotti tecnologicamente a van zati, frutto dei processi produttivi del sito di Cambiano, alle porte di Torino. “Tutta la produzione Autoclima -precisa Giorgio Moffa - trova il suo baricentro nel nostro si to di Cambiano, autentica eccellenza nel settore. Vi lavorano 98 persone in una superficie di 15mila mq coperti. Un fiore all’occhiello che ha cer tamente giocato un ruolo decisivo nella scelta di Indel B, che prosegue la sua produzione nel sito di Sant’Agata Feltria e negli altri stabilimenti della so-
cietà, ubicati dalla Cina al Brasile: nell’ottica di un efficientamento della produzione, Cambiano met te a disposizione dell’intero gruppo un’evidente competenza in termini di produttività, capacità logistica e qualità dei processi”. Società quotata all’MTA di Borsa Italiana, a capo di
Autoclima si propone come riferimento per settori di nicchia, vero core business dell’azienda.
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Da Novembre 20 017 le nostre officine autorizzzate gareggeranno per il prem mio VISTA, la competizione che mette alla prova i team V Volv olvo T Trucks rucks di tutto il mondo. m Nel nostro lavoro quottidiano offriamo ai nostri clientiti tutta la competen nza ed esperienza di un perso onale d’eccellenza, qualificato o e costantemente aggiornato. o. Per noi è imporrtante che oltre ai ricambi originali V Volv olvo possiate contar ntare su velocità d’intervento o, professionalità, velocità, e risparmio di tempo e non n solo. Insomma, vogliamo battere tutti i nostri record. Per essere sempre i primi per voi.
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INTERVISTA / SERGIO CAMOLESE, DIRETTORE MARKET DEVELOPMENT EUROPA DI ALLISON TRANSMISSION
Attacco su più fronti
D
FABIO BASILICO MONZA
a sempre protagoniste nel decisivo settore della raccolta rifiuti, le trasmissioni automatiche Allison Trasmission vantano in Europa una leadership pressoché incontrastata in numerosi mercati di riferimento. Un onore che com porta un grosso onere per l’azienda, quello di non vivere di rendita ma rilanciare, all’interno di un’offensiva strategica continua, la sfida alla concorrenza sul fronte dell’innovazione di prodotto e nell’implementazione di soluzioni di servizio sempre più attente alle esigenze dei clienti. Un esempio è il settore della raccolta rifiuti, nel quale la risposta di Allison a quanti, tra i competitor, ne attaccano il ruolo predominante sul mercato è veloce e determinata. Quattro i pilastri attorno a cui si orienta il contrattacco: diffusione di nuove release, acquisizione di nuovi clienti, il cambio automatico come riferimento per veicoli innovativi sul fronte della sostenibilità e infine l’innovazione tecnologico del FuelSense 2.0. Ne abbiamo parlato con Sergio Camolese, Direttore Market Development Europa di Allison Transmission.
cha (RSU) di recente ha ampliato la sua flotta di oltre 150 veicoli introducendo 22 nuovi veicoli (15 Iveco Stralis e 7 Renault Trucks) equipaggiati con cambi automatici Allison. Di questi, 14 Iveco Stralis sono stati presi a noleggio tramite Fraikin, azienda di punta in Europa nel noleggio di veicoli professionali. La RSU si occupa di raccolta e gestione rifiuti in un’area territoriale che conta quasi 400mila persone che vivono nella provincia della Ciudad Real. L’azienda stima che i nuovi truck lavoreranno per una media di 2.500 ore all’anno coprendo circa 50mila km in oltre 50 differenti rotte. Aggiungo che la flotta di Fraikin Alquiler de Vehículos comprende un totale di 40 veicoli equipaggiati con cam bi Allison e che in precedenza ne erano già stati forniti a RSU ben 18 tra Iveco e Renault Trucks. Fraikin investe sul prodotto Allison consapevole della sua qualità e affidabilità che consentono di ridurre sensibilmente i costi di assistenza”. Dalla Spagna ci spostiamo in Germania. Qui la grande novità è rappresentata dai primi Mercedes-Benz Antos equipaggiati Allison in forza al Jakob Becker Group, impegnato nella raccolta di rifiuti cartacei nella
IN UN SETTORE CHIAVE COME QUELLO DELLA RACCOLTA RIFIUTI, LA RISPOSTA DI ALLISON A QUANTI, TRA I COMPETITOR, NE ATTACCANO IL RUOLO PREDOMINANTE SUL MERCATO EUROPEO È VELOCE E DETERMINATA.
QUATTRO I PILASTRI
ATTORNO A CUI SI ORIENTA IL CONTRATTACCO: DIFFUSIONE DI NUOVE RELEASE, ACQUISIZIONE DI NUOVI CLIENTI, IL CAMBIO AUTOMATICO COME RIFERIMENTO PER VEICOLI INNOVATIVI SUL FRONTE DELLA SOSTENIBILITÀ E INFINE L’INNOVAZIONE TECNOLOGICO DEL FUELSENSE
che non ha mai avuto in programma di dotare l’Antos con Allison dal momento che l’Actros, dal cui progetto è nato Antos, non ne è mai stato equipaggiato. È per noi un importante risultato, di cui è possibile beneficiare anche sul mercato italiano. Con la nuova release del modello Allison 3200 nel Mercedes-Benz Antos, Daimler risponde in modo adeguato alle richieste delle flotte impegnate nella raccolta rifiuti di avere veicoli performanti, affidabile e facili da manovrare in severe condizioni di utilizzo”. Le trasmissioni automatiche Allison incorporano infatti il collaudato convertitore di coppia che riduce l’usura della driveline, ottimizza la manutenzione e garan-
2.0.
Nell’ottica dell’attenta valutazione dei costi di utilizzo dei veicoli lungo tutto il loro ciclo vita, il Fife Council ha ordinato altri sei veicoli diesel equipaggiati con trasmissioni Allison. Tutti gli otto truck dotati di trasmissione completamente automatica a sei rapporti Allison serie 3000 sono basati sul telaio del modello Mercedes-Benz Econic da 26 tonnellate; il propulsore è l’unità sei cilindri Mercedes-Benz OM 936 LA da 7.7 litri con potenze da 220 kW/299 cv e 260 kW/354 cv. “La trasmissione automatica consentirà ai veicoli per la raccolta rifiuti di essere più sicuri per la popolazione urbana, consentendo al driver di focalizzarsi sul traffico senza le distrazioni causate dal dover cambiare
Sergio Camolese, Direttore Market Development Europa di Allison Transmission.
le marce manualmente commenta il manager - La Continuous Power Technology di Allison assicura una manovrabilità superiore e il massimo controllo in mezzo al traffico congestionato delle città e sulle strade strette. Il convertitore di coppia e la trasmissione ininterrotta di potenza garantiscono performance uniche. E i controlli elettronici di quinta generazione messi a punto da Allison implementano le migliori strategie di cambio per l’ottimale fuel economy”. La tecnologia dual-fuel progettata da ULEMCo consente all’idrogeno di essere iniettato nella presa d’aria e quindi di essere mi-
Nel settore della raccolta rifiuti Allison Transmission conferma la sua leadership con soluzioni sempre più avanzate. Sotto, un cambio automatico della Serie 3000.
“Incominciamo con il dire che Allison Transmission sta rilanciando la sua offensiva a 360 gradi arrivando anche a espandersi in settori dove prima non eravamo presenti - esordisce Sergio Camolese - Uno dei no stri obiettivi strategici è il settore Rental, che sta registrando in Europa un importante trend di crescita e in Italia sta raccogliendo i favori soprattutto delle piccole e medie aziende di trasporto, alle quali in generale vogliamo rivolgerci con sempre maggiore attenzione, la stessa che riserviamo ai grandi clienti fidelizzati. A questo proposito vorrei segnalare che l’operatore spagnolo Residuos Sólidos Urbanos de Castilla La Man-
contea di Kaiserlautern e già detentore di 20 truck equipaggiati Allison. “I tre veicoli che costituiscono questa importante premiere sono Antos 2535L 6x2 con secondo asse sterzante e allestimento Faun Powerpress - precisa Camolese Con un peso di 26 tonnellate, sono equipaggiati con motore OM 936 da 7.7 litri e 260 kW/354 cv e trasmissione Allison 3200. Quello che abbiamo riscontrato, nel caso del Jakob Becker Group e in altri, è che sono stati numerosi clienti in prima persona a chiedere di avere l’Antos equipaggiato con Allison. La richiesta ha fatto cambiare i piani di Mercedes-Benz in Europa,
tisce performance superiori del veicolo, soprattutto nel ciclo arresto/ripartenza e nell’utilizzo a basse velocità tipico delle operazioni di raccolta rifiuti. Saliamo ancora più a Nord fino in Scozia. Sono equipaggiati con trasmissione automatica Allison i due primi veicoli dual-fuel diesel-idrogeno per la raccolta rifiuti proposti a livello mondiale ed entrati in servizio a Fife. “Anche in questo caso vantiamo un primato dice ancora Sergio Camolese - L’iniziativa voluta dal Fife Council comporterà una sostanziale riduzione delle emissioni inquinanti, dei costi di gestione del veicolo e delle emissioni sonore.
scelato al gasolio per essere usato direttamente nel motore a combustione. L’idrogeno compresso è immagazzinato in serbatoi a 350 bar posizionati sul lato sinistro del telaio dell’Econic. Un avanzato sistema di gestione del motore ottimizza l’impiego di idrogeno nel mix con il gasolio per assicurare la massima riduzione delle emissioni in equilibrio con le performance richieste. “Allison vanta una leadership importante nel settore delle trazioni alternative - prosegue Camolese Nell’impiego di veicoli alimentati a metano compresso CNG siamo il cambio di riferimento nel settore della raccolta rifiuti. Allison si sta anche progressivamente espandendo nel settore della distribuzione”. I clienti si aspettano da Allison affidabilità di prodotto e un servizio di assistenza sempre al top. L’azienda è in grado di garantire tutto questo grazie a un network ben strutturato e a prodotti di qualità che risultano affidabili nel tempo. “A chi ci attacca sul fronte dei consumi, rispondiamo con FuelSense 2.0 con DynActive Shifting, versione rinnovata del già conosciuto FuelSense - conclude Sergio Camolese - Si tratta di una soluzione tecnologica che garantisce un ulteriore 6 per cento di riduzione dei consumi che si somma all’8 per cento assicurato dalla versione precedente. FuelSense 2.0 è proposto in tre pacchetti - base, Plus e Max - e consente alle flotte di ottimizzare la fuel economy e le performance in base alle specifiche esigenze operative. La tecnologia FuelSense 2.0 utilizza DynActive Shifting per la combinazione infinita di punti di cambiata che ottimizzino l’equilibrio tra performance ed economia. FuelSense 2.0 trova il suo impiego ideale in diverse applicazioni, tra cui proprio quelle del comparto raccolta rifiuti”. Da ultimo, Allison Transmission ha presentato il suo primo modello a nove rapporti. L’innovativa trasmissione completamente automatica per veicoli medi e pesanti, di cui avremo occasione di parlare più approfonditamente nei prossimi numeri de Il Mondo dei Trasporti, sarà disponibile in tutto il mondo a partire dal 2020.
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LE CATENE DA NEVE SPECIFICHE PER I VEICOLI INDUSTRIALI
Lampa non teme l’inverno
S
PIETRO VINCI VIADANA
i avvicina la stagione invernale con tutti i problemi di trazione connessi. Una stagione irta di difficoltà per tutti gli utenti della strada e in modo particolare per gli autotrasportatori, costretti a misurarsi quotidinamente con condizioni meteo spesso proibitive e assetti stradali che subiscono pesantemente gli effetti delle temperature piÚ rigide, in termini di presenza di ghiaccio, neve e fango. La sicurezza è quindi al centro delle preoccupazioni degli operatori del trasporto. Per affrontare in modo adeguato gli spostamenti invernali e adempiere gli obblighi del codice della strada, la società man tovana Lampa propone una vasta scelta di catene da neve e dispositivi per la trazione invernale specifici per i veicoli industriali. Tutti i prodotti sono di elevata qualità ed estremamente affidabili, caratteristica che da sempre con traddistingue la produzione Lampa. Le catene da neve TruckFlex, realizzate con battistrada a rombo e maglie com patte con sezione a
PER AFFRONTARE IN COMPLETA SICUREZZA GLI SPOSTAMENTI INVERNALI E ADEMPIERE GLI OBBLIGHI DEL CODICE DELLA STRADA, LA SOCIETĂ€ MANTOVANA PROPONE UNA VASTA SCELTA DI CATENE DA NEVE E DISPOSITIVI PER LA TRAZIONE INVERNALE SPECIFICI PER I VEICOLI INDUSTRIALI.
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Le Truck-Flex sono prodotte con un acciaio speciale in grado di garantire una maggiore resistenza all’usura. Le Cargo-Plus Professional sono catene di tipo tradizionale, con battistrada a rombo. Realizzate in accia-
io zincato con aggiunta di maglie rompighiaccio di rinforzo, sono estremamente robuste e performanti. Sia Truck-Flex che Cargo-Plus Professional sono omologate TĂźv Austria secondo la normativa
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Ă–norm V 5119 (valida in tutta Europa) in ottemperanza al Decreto del 10 maggio 2011 a conferma dell’alta qualitĂ e a garanzia della massima sicurezza nel loro utilizzo. La gamma di dispositivi per la trazione invernale messi a punto dall’azienda di Viadana comprende anche una vasta scelta di catene a settori, realizzate in acciaio speciale legato (Uni En 10020) e interamente zincate. Tutte caratterizzate da maglie con sezione a “Dâ€?, le catene a settori Lampa si differenziano per 3 diversi sistemi di serraggio: con tirante a vite per il modello classico; con cinghia a montaggio rapido per il
modello Europa; con cinghia e cricchetto per il modello Europa Pro. La procedura di montaggio è estremamente semplice: dopo aver posizionato la catena sullo pneumatico, è sufficiente far passare la cinghia o il tirante attraverso uno dei fori del cerchione fi no a raggiungere il cricchetto e quindi tenderla. L’ultima linea introdotta invece, la Pro-Traction Plus, è pensata specificatamente per le macchine operatrici e i veicoli da cantiere. Si caratterizza per un battistrada a doppio rombo in acciaio speciale zincato, con aggiunta di maglie di rinforzo e barrette antiusura da 1 centimetro di spessore.
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BRIDGESTONE PARTNER / INTERVISTA A MONTEBELLO GOMME
Cliente sempre in primo piano OGGI RIFERIMENTO NEL NORD EST PER LA VENDITA E ASSISTENZA PNEUMATICI, L’AZIENDA VICENTINA NASCE DALLA PIONIERISTICA INTUIZIONE DI DOMENICO ISELLE. OGGI AL TIMONE I SUOI FRATELLI ADRIANO E RAFFAELLO E LA SECONDA GENERAZIONE, COSTITUITA DAI NIPOTI FILIPPO, GABRIELE E ANDREA. PUNTO DI RIFERIMENTO NEL NETWORK BRIDGESTONE, VIAGGIA A GONFIE VELE NEL SEGMENTO AUTOCARRO, CHE RAPPRESENTA IL 60 PER CENTO DEL BUSINESS.
O
MAX CAMPANELLA
ziende di trasporto si rivolgono a grossi fornitori di servizi: cresce la flotta, aumenta il numero di veicoli nel parco, diminuisce la percorrenza. La conseguenza è la minore necessità di ricambi e una maggiore richiesta di servizi. Il nostro punto di forza? La disponibilità: io per clienti ci sono sempre. Non esiste alcun centralino o numero ver de: sanno che possono contare su di me in qualsiasi momento”. Oggi in azienda è entrata la seconda generazione, rappresentata da Filippo, 31 anni, figlio di Adriano, che si occupa prettamente di pneumatici Truck, e i suoi cugini Gabriele e Andrea. Una ventata di gioventù che fa ben sperare per il futuro. “Il lavoro c’è afferma in conclusione Adriano Iselle - ma occorre gestire con cura le relazioni con i clienti: essere al loro fianco, farli sentire sicuri che possono contare sul nostro supporto in ogni momento è oggi indispensabile. E Bridgestone fa la sua parte, con un’offerta di pacchetti completi che rispondono alle nuove e moderne esigenze del trasporto professionale”.
MONTEBELLO VICENTINO
ggi importante realtà del Nord Est Italia per vendita e assistenza di pneumatici e rivenditore di riferimento di Bridgestone all’interno del network dei Bridgestone Partner, Montebello Gomme deve la sua nascita all’intuizione del suo fondatore, che seppe cogliere le occasioni che gli si presentavano in maniera quasi fortuita. Siamo alla fine degli Anni Sessanta e Domenico Iselle risponde a una richiesta di lavoro: uno dei primari produttori di pneumatici cerca una persona che si occupi di movimento terra. Iselle non ci pensa due volte e lascia la terra veneta per raggiungere Firenze, da dove inizia la sua esperienza di tecnico del settore, operando in territorio di Toscana, Umbria e Liguria. Dopo aver maturato la giusta esperienza e aver conosciuto il mondo del genio civile, torna in terra natia e con due soci fonda un’a zienda di commercio e ricostruzione di pneumatici. Ancora non lo sa Iselle, ma sta gettando le basi di quello che negli anni sarebbe divenuto un punto di riferimento nel mondo dei pneumatici. Due i suoi punti di forza: la co noscenza del mondo dei veicoli professionali e la pressoché totale assenza di gommisti nell’area in cui, due anni dopo, faceva nascere Montebello Gomme. Siamo a Montebello Vicentino, e accanto a Domenico stavolta ci sono anche i fratelli Mario e Raffaello, che portano in azienda la loro esperienza di autotrasportatori, e Adriano che, a vent’anni, ha vissuto un anno presso un’azienda di spedizioni ma di pneumatici fino a quel momento sa poco o nulla. “Tutto quello che oggi so - afferma Adriano Iselle con estrema modestia - lo devo a mio fratello, alla sua esperienza sul campo e alla conoscenza tecnica che mi ha trasmesso”. Con la scomparsa del fratello maggiore, avvenuta nel 2007, sono Adriano e Raffaello a reggere il timone dell’azienda, che oggi conta 18 dipendenti, due filiali a Arzignano e Montecchio Maggiore e ha chiuso il 2016 con un fatturato di 4,5 milioni di eu-
Adriano Iselle, titolare della Montebello Gomme, punto di riferimento del network Brigestone Partner in Veneto.
ro circa, business che sarà mantenuto quest’anno e che per il 60 per cento è costituito dal segmento Autocarro. “La nostra clientela - spiega A driano Iselle - è costituita da medie e grandi flotte e numerose aziende pubbliche operative nel trasporto passeggeri e nella raccolta rifiuti. Abbiamo avuto la fortuna di crescere insieme ad alcuni clienti, com’è il caso di un’azienda, che ha iniziato con noi quando ave va cinque camion e oggi conta oltre 230 veicoli ed è fidelizzato Bridgestone”. La partnership con Bridgestone si è anche consolidata grazie al fatto che Montebello Gomme dal 1991 è uno dei principali ricostruttori Bandag presenti sul territorio italiano; la sua capacità produttiva gli permette sia di fornire direttamente le flotte offrendo una gamma completa di pneumatici nuovi e ricostruiti sia di rifornire gli altri rivenditori del territorio. Questo sposa perfettamente la strategia integrata Bridgestone. I marchi del Gruppo Bridgestone sono in assoluto quelli più venduti da Montebello Gomme, in prima fila nella re-
te Bridgestone prima nei Truck Point e oggi nel network Bridgestone Partner. “Finora - prosegue Adriano Iselle - Bridgestone ha dimostrato sul campo doti di flessibilità commerciale unita a un prodotto di qualità superiore. Ma soprattutto la chiave di differenza sta nella capacità di ascolto: con Bridgestone è stato possibile intraprendere un percorso comune, all’insegna del reciproco interesse, senza lasciarsi prevaricare dalla pressione a fare volumi ma focalizzato sul fornire reali soluzioni per gli utenti. Per Montebello Gom me prima di tutto occorre comprendere le esigenze del cliente: in quest’approccio Bridgestone è al nostro fianco e si riesce a trovare sinergie commerciali e tecniche per portare avanti un progetto comune”. Com’è cambiato e come sta cambiando il mondo delle flotte che si rivolgono a Montebello Gomme in seguito alla lunga crisi economica? “Il periodo attraversato - risponde Adriano Iselle - è stato difficile, lo abbiamo affrontato con impegno e dedizione nei confronti dei clienti. Oggi le a-
UNA PARTNERSHIP COLLAUDATA E BASATA SU VALORI COMUNI
L’AMICIZIA CON BRIDGESTONE NATA IN UN MOMENTO DIFFICILE I n quarant’anni di lavoro in prima linea nel settore, Adriano Iselle ha vissuto da protagonista decenni di profondo cambiamento. Agli albori di Montebello Gomme, il ventenne Adriano s’interfacciava con un mondo del trasporto frammentato in tante flotte di minori dimensioni, quando gli pneumatici avevano la camera d’aria e montare le gomme era oltremodo faticoso. “Da Montebello ad Arzi-
gnano a Montecchio - spiega l’imprenditore - il territorio ha visto il fiorire di una grande espansione industriale. Sulla base dell’esperienza di mio fratello, ci siamo concentrati sul locale: vendita diretta per vetture, carrelli industriali e mezzi da movimentazione per le concerie”. Sin dalle origini Montebello Gomme ha dimostrato una naturale predisposizione per il settore auto-
carro. “Nei primi anni - ricorda Adriano Iselle - il gommista era un riferimento per il trasportatore. Abbiamo cominciato subito a fare assistenza sul posto, con un paio di furgoni allestiti officina: capitava di frequente che avvenissero forature e il nostro compito era precipitarci sul po sto, per consentire ai clienti di proseguire la loro attività. È stata questa vicinanza a formarci, a farci crescere con la consapevo-
lezza di quanto sia importante conoscere il cliente e le sue esigenze, per poter scegliere insieme a lui il prodotto e il pacchetto di servizi che fa al suo caso”. L’incontro con Bridgestone avviene alla fine degli Anni Ottanta, proprio per poter proseguire quest’approccio. “In quel periodo precisa l’imprenditore veneto avevamo già discreti volumi nel settore Autocarro e a fronte di di-
verse difficoltà di approvvigionamento rischiavamo di non dare ai clienti il riscontro che essi chiedevano. L’incontro con Bridgestone ha risolto quel problema e da qual momento abbiamo stretto una solida partnership: negli anni, ho conosciuto dipendenti Bridgestone che hanno fatto carriera e oggi ricoprono ruoli manageriali. Siamo cresciuti insieme: Montebello Gom me, Bridgestone e i suoi marchi”.
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PETRONAS INAUGURA AUTOBOX, LA PIÙ GRANDE OFFICINA DEL SUO NETWORK 2.0 IN ITALIA
Partner in pole position I
OPERATIVA A RIVALTA, ALLE PORTE DI TORINO, UNA NUOVA OFFICINA BRANDIZZATA PETRONAS LUBRICANTS INTERNAZIONAL. AUTOBOX, NATA NEL 1989, È UNO DEI CENTRI ASSISTENZA PIÙ GRANDI PRESENTI SUL TERRITORIO NAZIONALE. “LA RETE DI OFFICINE A MARCHIO PETRONAS STA CRESCENDO RAPIDAMENTE - DICHIARA ALESSANDRO ORSINI, PLI REGIONAL HEAD OF EUROPE - I PROFESSIONISTI DEL SETTORE DELLA MANUTENZIONE VOGLIONO AFFIDARSI UNICAMENTE A PARTNER CHE POSSANO OFFRIRE LORO INNOVAZIONE E TECNOLOGIA”.
PAOLO ALTIERI RIVALTA
l network 2.0 di Petronas Lubricants International cresce e accoglie tra i suoi membri una realtà italiana affermata nell’ambito dell’assistenza automobilistica. È stata inaugurata a Rivalta, vicino a Torino, una nuova officina brandizzata Petronas: si tratta della Autobox Snc di Roberto Comba, uno dei Centri Auto più grandi presenti sul territorio nazionale. Nata nel 1989 come piccolo negozio di accessori e ricambi, Autobox decide di ampliare il suo business allargando nel 2000 la sua attività con l’apertura di un centro auto. Una scelta impegnativa che si è tradotta in una rapida crescita dell’azienda che oggi è tra i maggiori rivenditori italiani di prodotti aftermarket dei brand più prestigiosi. “Per ampliare la nostra offerta al consumatore sia in termini di prodotto che di servizi, abbiamo deciso di affiliarci alla rete di officine Petronas: perché
vogliamo collaborare solo con player di alto livello nel nostro settore”, dichiara Roberto Comba. “Con 1.500 mq interamente dedicati all’assistenza del cliente, l’officina Autobox è stata identificata da Petronas Lubricants come il partner ideale per sviluppare la vendita del lubrificante Petronas Syntium con tecnologia CoolTech, 3 volte campione del mondo di F1 con il team Mercedes AMG Petronas - dice
A lessandro Orsini, PLI Regional Head of Europe - La rete di officine a marchio Petronas sta crescendo rapidamente e questa nuova apertura è la dimostrazione che i professionisti del settore della manutenzione vogliono affidarsi unicamente a partner che possano offrire loro innovazione e tecnologia. Nel nostro business aspiriamo a diventare uno dei player di punta del settore, ponendo al centro del nostro obiettivo il
cliente: in tutto quello che offriamo, dallo sviluppo dei migliori prodotti ai servizi endto- end”. Autobox è parte integrante di una rete di officine che, avviata da zero nel 2015 arriva oggi a contare 1.300 operatori in Italia e 2.300 in tutta Europa. Il nostro è il paese dove Petronas vanta la quota di mercato più elevata e dove è ubicato il quartier generale europeo di PLI, a Villastellone (To). L’ambizioso obiettivo del produttore di lubrificanti è arrivare a 4.000 centri operativi nei prossimi tre anni a livello continentale. “Autobox è l’officina più grande con cui collaboriamo in italia e rappresenta ciò che di più completo possiamo offrire oggi al cliente - aggiunge Orsini - È importante non solo avere il prodotto giusto ma anche personale preparato. Autobox opera nel mondo auto, ma come Petronas abbiamo anche un’offerta competitiva per i van e i truck e al cune officine del network sono dedicate a questi settori sia in Italia che in Europa”.
Alessandro Orsini
Proprio nel settore truck e van, Petronas vanta una famiglia di prodotti innovativi come Urania, che, spiega Orsini, “minimizza i depositi carboniosi nel motore e quindi ot timizza la combustione e garantisce massima potenza. Questo ci consente di eliminare il calore in eccesso del motore e di mantenere la curva del suo invecchiamento più bassa possibile. Con questo prodotto, rispondiamo alle vincolanti esigenze dei trasportatori di avere il camion sempre su strada e di allungare gli intervalli di cambio olio”. Petronas, che nel marzo 2018 inaugurerà a Villastellone il nuovo avveniristico centro di ricerca mondiale sui lubrificanti, collabora già con diversi costruttori ed è pronta a farlo con tutti coloro che sono interessati a seguire la strada del perfezionamento e dell’efficienza e che vogliono vincere la sfida della riduzione delle emissioni di CO2. “Og gi, un operatore dei trasporti ha bisogno di un partner che gli migliora i numeri
del proprio conto profitti-perdite - precisa Orsini - Il bilancio di fine anno deve essere migliore di quello dell’anno precedente. Per fare questo noi dobbiamo lavorare con i fluidi al fine di allungare il più possibile gli intervalli di cambio e usare prodotti che garantiscano la maggiore efficienza che si traduce in maggior fatturato per veicolo e minori costi a veicolo per km. Vogliamo dimostrare che la partnership con Petronas produce numeri importanti e positivi per il loro bilancio”. Petronas si appresta ad archiviare un 2017 di crescita a doppia cifra in Italia, dove gli investimenti in termini di presenza sul territorio, personale qualificato e differenziazione di prodotto stanno dando i loro frutti. “La previsione per il 2018 è molto positiva conclude Orsini - Sarà un anno che ci vedrà molto attivi sul fronte dell’immagine, con la partecipazione a diversi even ti motorsport come il Truck Race di Misano. Per quan to riguarda contenuti, pre parazione e tecnologia, con tinueremo il nostro percorso con una sempre più capillare presenza sul territorio al fianco dei clienti e la formazione di personale qualificato e competente. Oggi il trasportatore non ha bisogno di un semplice fornitore di lubrificanti - ne trova fuori casa quanti ne vuole - ma di un con sulente di fluidi che gli cambi le performance aziendali. Questa è la chiave di volta che vogliamo mettere in atto anche nel 2018”.
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KUMHO TYRE RINNOVA LA GAMMA E LANCIA UNA NUOVA OFFENSIVA
Convincente avanzata coreana
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MATTEO GALIMBERTI CERNUSCO SUL NAVIGLIO
roduttore coreano con una quota sul mercato locale del 35 per cento, che lo colloca ai vertici in stretta competizione con marchi premium, Kumho è per dimensioni tra i maggiori costruttori di pneumatici sul piano globale: 11mila dipendenti, nove fabbriche, quattro Centri di Ricerca&Sviluppo (in sostanza uno per ogni Con tinente dov’è presente) e svariate misure con forniture di primo equipaggiamento (tra i quali MercedesBenz, Volkswagen, Renault, FCA e Hyundai). Un colosso che, complice l’introduzione di nuovi modelli e un 2017 che si sta chiudendo con buone prospettive di crescita dei volumi, per l’anno prossimo è pronto a lanciare una potente offensiva nel settore Truck & Bus. Settore nel quale sono radicate le origini di Kumho Tyre, nato in Corea del Sud negli Anni Cinquanta come società di trasporto passeggeri. Ancora oggi a Seul è tutt’altro che cosa rara scorgere gli autobus urbani bianchi e rossi che ricordano quelle origi-
Kumho KXS10 (Sterzante) e KXD10 (Trattivo), i nuovi pneumatici multimpiego per percorrenze lunghe e regionali sono caratterizzati da eccellenti performance multistagionali confermate dal simbolo 3PMSF e dalla marcatura M+S.
ni. Nel 1960 la prima produzione è riservata agli autobus della Compagnia, ma nel giro di qualche anno il management coreano fiuta la possibilità di sviluppo e apre le prime tre fabbriche, avviando la produzione di pneumatici per vetture, trasporto leggero e pesante fino ai monoposto AutoGp,
agli aerei civili e ai caccia militari. Nel 1982 il varco della frontiera verso la Cina: Kumho è il primo produttore ad aprire un sito nel Paese del Sol Levante, per poi proseguire la sua espansione produttiva nel Vietnam e negli U sa. La produzione della gam ma Autocarro è
tuttora concentrata in Corea dove, non lontano da Seul, il sito produttivo Kumho altamente automatizzato soddisfa la domanda europea. Stante l’incremento registrato, a partire da quest’anno qualche misura Truck viene prodotta in Cina, in uno stabilimento in grado di far fronte a un ul-
Domenico Mastrogiacomo, Direttore Commerciale Kumho Tyre Italia, e Leonardo Blaes, Responsabile Marketing.
teriore sviluppo nei mercati europei. La strategia di affermazione di Kumho Tyre nei vari mercati trova il suo baricentro in un’autentica sfida: consentire ai clienti la scelta di uno pneumatico di seconda fascia, con caratteristiche premium in termini di qualità e ricostruibilità della carcassa. Realizzare prodotti poliedrici è la mission del produttore coreano, rinnovando le gamme in modo da soddisfare le esigenze di un mercato in continua trasformazione e stando sempre al passo con i tempi sotto l’aspetto tecnologico. Tra i po chi produttori, Kumho utilizza la tecnologia RFID: grazie a un microchip incorporato nella gomma, può essere seguita con costanza l’intera vita del pneumatico, dal controllo qualità alla trafila commerciale. In Italia Kumho sbarca ne gli Anni Ottanta, “in punta di piedi”, quasi a voler prima co noscere le esigenze di un mercato così profondamente diverso, in particolare nel settore autocarro. Negli Anni Duemila l’inizio di una forte cre scita, che ha portato il marchio al 3 per cento di quota di mercato nel settore dei veicoli industriali, con prospettive di sviluppo importanti anche in relazione alle novità di prodotto lanciate quest’anno e a quelle in arrivo nel 2018. “La gamma Autocarro spiega Domenico Mastrogiacomo, Direttore Commerciale da 12 anni dopo una consolidata esperienza in Pirelli - come il resto delle famiglie di prodotti Kumho è visibilmente ampia e articolata, con attenzione alla qualità e sempre con un prezzo concorrenziale. Basta guardare il listino per rendersi conto che si tratta di una gamma completa, equiparabile a quella di un marchio premium. È stata rinnovata di recente e, seguendo lo spirito Kumho, viene costantemente aggiornata: quest’anno introduciamo l’All-position invernale e l’anno prossimo il modello Multimpiego KXT per rimorchio”. Fiore all’occhiello la famiglia Multimpiego, prodotti multi impiego che distinguono l’offerta Kumho e la collocano in parallelo con costruttori premium: XS 10 per asse sterzante,
DUE I DISTRIBUTORI ITALIANI: FINTYRE PER IL CENTRO-NORD E RIVER PER IL SUD
ROBERTO RIGANTE: “QUALITÀ NETTAMENTE AL DI SOPRA DELLA MEDIA” D alla sede italiana di Cernusco sul Naviglio, al confine tra Monza e Milano, Kumho Tyre segue i mercati di Italia, Grecia, Malta e Cipro. Nel nostro Paese il produttore coreano può contare su una solida partnership con Fintyre, distributore per il centronord, e River, distributore per il sud, aziende che riconoscono il valore del prodotto Kumho. “In base alla mia esperienza - dichiara Roberto Rigante
di Fintyre - la qualità dei pneumatici Kumho è nettamente superiore alla media: rappresentano un valido aiuto a chi opera nel settore del trasporto per qualità e prezzo competitivo”. In Italia la geografia distributiva Kumho Tyre è fondata sui KPC (Kumho Platinum Club): circa 450 punti vendita principali che ricevono dalla Casa Madre un supporto in termini d’iniziative di marketing e
hanno la possibilità di offrire ai clienti una scontistica agevolata. Punta di diamante i Flagship Store: esercizi selezionati, brandizzati con la bandiera Kumho Tyre che rappresentano la base della nuova offensiva del produttore coreano nel nostro Paese, soprattutto nel settore Autocarro. Accanto a questi, la Rete di gommisti che commercializza Kumho consente la massima capillarità. “Già
oggi - precisa Domenico Mastrogiacomo, Direttore Commerciale - contiamo numerose forniture a flotte di truck e soprattutto di van: professionisti che in qualsiasi momento e ovunque si trovino in Italia possono trovare un riferimento in caso di necessità di assistenza. La nostra è una Rete ampia e solida, pronta a raccogliere i frutti di una nuova fase di espansione”.
ALL-POSITION INVERNALE QUEST’ANNO, NUOVO
KXT PER RIMORCHIO NEL 2018: IL PRODUTTORE DI SEUL È PRONTO A DIRE LA SUA IN UN MERCATO IN FORTE CRESCITA MA SEMPRE PIÙ COMPETITIVO.
LA
STRATEGIA È QUELLA STORICA: PRODOTTI DI SECONDA FASCIA MA DI QUALITÀ PREMIUM E GAMMA AMPIA E ARTICOLATA PER SODDISFARE OGNI ESIGENZA PROFESSIONALE.
FIORE
ALL’OCCHIELLO LA FAMIGLIA
MULTIMPIEGO: “L’ANNO PROSSIMO IL TARGET È IL 5 PER CENTO DI QUOTA”, AFFERMA DOMENICO MASTROGIACOMO, DIRETTORE COMMERCIALE.
XD 10 per asse trattivo e nel 2018 KXT per rimorchio. È proprio la completezza della nuova famiglia che sta rappresentando un autentico volano per le vendite. “Anche in Italia - aggiunge Mastrogiacomo - i Multiperformance stanno andando molto bene: destano interesse e aiutano ad aumentare le vendite”. L’altra famiglia per utilizzo regionale è costituita dai nuovi RS50 (sterzante) e RD50 (trattivo) che si aggiungo ai pneumatici per le lunghe percorrenze LS03 (sterzante), LD03 (trattivo), LT03 (rimorchio) e LA11 (all position), a quelli invernali KWS01 e KWD01 e a quelli per bus (KCA15) e coach (KRS15). “Il potenziale della nostra gamma - afferma Domenico Mastrogiacomo - è assolutamente importante: per il 2018 il target è raggiungere il 5 per cento di quota di mercato. Kumho è oggi indiscutibilmente uno dei principali operatori nel settore Truck & Bus: il nostro obiettivo è far conoscere il valore dei prodotti Kumho, perché quando un trasportatore li mette alla prova il feedback è positivo; chi se ne intende e li valuta con attenzione ben presto si rende conto del loro valore”.
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NELLA SQUADRA DI MOGLIA ENTRANO MIRCO SPINIELLA E ROBERTO PIZZAMIGLIO
CONFERMATA LA PARTNERSHIP CON L’IMPORTATORE ITALIANO SUNEBO A ccanto a Angelo Giannangeli, nella squadra di Triangle Europe, coordinata da Corrado Moglia, troviamo altri due volti noti nel settore dei pneumatici. Mirco Spiniella lo abbiamo conosciuto in Marangoni Tyre dove, giunto nel 2003 proveniente da Saab Italia, è uscito nel 2011 come Direttore Marketing e dopo una parentesi biennale in Pneusmarket come Direttore Vendite e Marketing, nel 2013 assume il ruolo di Business Development Director in Cooper Tyre Europe. Quest’anno Moglia lo vuole al suo fianco nel progetto Triangle e gli affida l’incarico di Business Development Director Europe. “In Europa - commenta Spiniella - partiamo quasi da zero ma all’interno di un’azienda con una solida credibilità industriale e finanziaria: su queste basi il marchio e i
Roberto Pizzamiglio
prodotti Triangle avranno anche da noi il successo che meritano”. Ultimo arrivato in ordine di tem-
Mirco Spiniella
po è Roberto Pizzamiglio, Sales Director South Europe. Ha iniziato la sua carriera nel mondo dei pneuma-
tici entrando nel Gruppo Magri nel 1996 e qualche anno dopo, nel 1999, gli è stato affidato l’incarico di Direttore Vendite Consumer per il marchio Yokohama. Successivamente ha assunto la responsabilità anche del marchio GT Radial diventando Direttore Vendite e Marketing Consumer di entrambi i brand. Ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo e nel successo dei due marchi nel mercato italiano. “Ho accettato la sfida di Triangle - commenta Pizzamiglio per la credibilità del progetto e per le ampie possibilità di crescita considerando il sempre più forte orientamento del mercato verso brand del segmento economy. Siamo un team nel quale c’è un confronto aperto tra persone con una profonda conoscenza dello scenario competitivo europeo sotto tutti i punti di vista, in gra-
do di fornire input precisi, analisi dettagliate e orientamenti strategici alla casa madre”. Sul mercato Italia è confermato il ruolo chiave dello storico importatore piemontese Sunebo. “Il lavoro fin qui svolto da Federico Boggio Sella, proprietario di Sunebo”- precisa Giannangeli - “sta dando ottime soddisfazioni, con aumenti di volumi importanti. In Europa, rispetto allo scorso anno, chiuderemo il 2017 con un volume doppio nel segmento consumer, un aumento del 50 per cento nel movimento terra e una crescita nell’autocarro di circa il 10 per cento. Sulla base di questi numeri e con l’impegno comune nel 2018 di crescere ulteriormente, anche in Italia ci faremo conoscere da flotte di ogni dimensione, lavorando in team con l’importatore”.
NUOVA OFFENSIVA GLOBALE DEL PRODUTTORE ASIATICO
Triangle dritto allo scopo
N
MAX CAMPANELLA MILANO
ell’ufficio milanese di Triangle Tyre, produttore di pneumatici con quattro fabbriche in Cina, centri di ricerca e sviluppo in Cina e negli Stati Uniti, si respira aria da “start-up”. Gli obiettivi sono ambiziosi,seguono un percorso delineato e una meta precisa: tutt’altro che la ricerca di un business improvvisato. Nel settembre 2016 Triangle si quotava alla Borsa di Shanghai, ricevendo non solo la fiducia degli investitori, ma un mandato chiaro: varcare il confine cinese, superare la storica localizzazione nel Sol Levante, avviare un processo di globalizzazione dell’azienda per esportare in tutti i mercati globali la sua capacità produttiva. Da quel momento ha inizio la riorganizzazione di Triangle, che va strutturandosi Continente per Continente, mercato per mercato: trovando per ciascuno di essi la giusta formula organizzativa per affermare il marchio. In Europa la nuova offensiva è affidata a Corrado Moglia, personaggio di grande spessore e con una profonda competenza maturata nel settore. Il neo General Manager a sua volta ha costituito una squadra di giovani e brillanti manager, tutti provenienti dal settore, con l’obiettivo di ramificare Triangle nel Vecchio Continente valutando caso per caso la strategia più idonea. Angelo Giannangeli, 48 anni, con un’esperienza di 15 anni in Pirelli nel Sales & Marketing, diversi dei quali vissuti in trasferta (da Monaco all’Ungheria, dalla Polonia all’Austria, dal Nord Africa al Medio Oriente), e tre anni in Giti Tire come Direttore Marketing Europa, entra in Triangle con la medesima posizione. Corrado Moglia mi ha chiesto di unirmi a lui quando ha ricevuto l’incarico dall’headquarter Triangle di Weihai, nello Shandong. Conoscendo la sua straordinaria capacità intuitiva e la sua inclinazione
LA QUOTAZIONE ALLA BORSA DI SHANGHAI DIMOSTRA NEL CONCRETO LE AMBIZIONI DEGLI INVESTITORI CHE CHIEDONO A TRIANGLE DI SUPERARE LA LOCALIZZAZIONE IN
CINA E SFRUTTARE KNOW-HOW E CAPACITÀ PRODUTTIVA PER AFFERMARSI IN TUTTI I MERCATI. IN EUROPA LA NUOVA STRATEGIA HA IL VOLTO DI
CORRADO MOGLIA, GENERAL MANAGER, E DI UNA SQUADRA DI BRILLANTI MANAGER PREPARATI E MOTIVATI.
al lavoro di squadra, ho accettato volentieri la sfida. Perché di sfida si tratta: partiamo da zero pur avendo alla base un’a zienda come Triangle che rappresenta uno dei principali produttori di
pneumatici al mondo”. Per Triangle Tyre è una svolta epocale che segue quel la dello sbarco negli Usa, prima esperienza fuori dei confini cinesi e prima azione de terminata dalla
Angelo Giannangeli, Direttore Marketing Europa Triangle Tyre.
quotazione in Borsa. “Considerato il successo ottenuto negli Stati U ni ti - spiega Giannangeli - l’o biettivo è replicarlo: sono stati aperti uffici a Dubai, in Australia, in Thailandia, Sud America e India. In Europa contiamo oggi già su un team di sei persone”. Nato ufficialmente nel 1976, Triangle Tyre è considerato storicamente un riferimento nelle gomme per movimento terra, con una quota di mercato globale che lo vede al quarto posto. Sin dal 1976 Triangle produce pneumatici per questo segmento e oggi vanta partnership di primo equipaggiamento con i
principali costruttori, in primis Caterpillar. Negli altri settori, importanti miglioramenti sono già stati fatti anche nei pneumatici consumer, ad esempio con i gli invernali specialistici, i cosiddetti “nordicwinter”, sia chiodabili che non, che sono oggi considerati da molti i miglior prodotti “made in China” sul mercato. “Nel settore Autocarro” prosegue Giannangeli “Trian gle in Cina è tra i primi produttori, mentre in Europa è presente ma con la necessità di farsi conoscere meglio e migliorare la propria reputazione. La nostra missione è riorganizzarci,
prima di tutto strutturalmente, supportando clienti esistenti ma anche aprendo nuovi mercati e nuovi canali”. Parallelamente il team di Moglia svolge il ruolo di input verso il produttore di Shandong, al fine di avviare il rinnovo delle gamme, sempre più orientate ai mercati europei in termini di sviluppo e di denominazione. “Di pari passo alla riorganizzazione” - conclude Giannangeli - “stiamo ridefinendo i listini prezzi che consentiranno ai clienti di scegliere all’interno di una gamma completa e in grado di soddisfare ogni esigenza: il prezzo resterà competitivo, ma il cliente avrà la consapevolezza di acquistare un prodotto che, pur essendo di terza fascia, nasce all’interno di un processo produttivo che rispetta tutti i parametri qualitativi di livello superiore. Triangle possiede fabbriche moderne, che rispettano i più severi parametri ambientali, sui quali sta attentamente vigilando il governo cinese”.
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SAILUN TYRE
Nati per resistere DISTRIBUITO IN ITALIA IN ESCLUSIVA DA FARNESE PNEUMATICI, IL BRAND CINESE SAILUN SI STA FACENDO STRADA NEL MONDO TRUCK PER LA QUALITÀ E L’ESTREMA VERSATILITÀ DELLA SUA PROPOSTA, ADATTA A SODDISFARE LE MOLTEPLICI ESIGENZE DI IMPIEGO.
SIAMO ANDATI IN GERMANIA A CONOSCERE DA VICINO E TESTARE I PRODOTTI SAILUN SULL’ASFALTO DI UNA PISTA E IN CAVA.
S
FABIO BASILICO STEISSLINGEN
ailun Tyre guarda ai mer cati europei con sempre maggiore attenzione strategica. L’offensiva nel settore dei pneumatici truck & bus è solida e ben strutturata. Dal quartier generale europeo di Birmingham, il brand cinese presidia e indirizza i diversi importatori nazionali andando incontro alle esigenze dei singoli mercati e dei relativi utilizzatori finali proponendo prodotti di qualità all’interno di gamme diversificate in grado di rispondere a tutte le mission applicative. Per toccare con mano e provare le ultimissime propo-
ste Sailun nel settore truck è stato organizzato un incontro internazionale con i clienti presso il centro prove Fahren Erbelen di Steisslingen, in territorio tedesco, a pochi chilometri dalla frontiera con la Svizzera e lungo le sponde del Lago di Costanza. La trasferta dall’Italia era sotto le insegne di Far nese Pneumatici, big del settore e importatore esclusivo per il nostro Paese del marchio Sailun. Unico rappresentante della stampa specializzata italiana presente, Il Mondo dei Trasporti ha accompagnato in Germania Marco Massarelli, Direttore vendite di Farnese Pneumatici, e due importanti clienti: Pneus.Eco di Corato (Ba) ed E truria
N° 264 / Novembre 2017 Gomme di Grosseto, rappresentati rispettivamente da Pasquale Scalingella e Fa bio Moroni. È una partnership solida e duratura quella che lega Farnese Pneumatici a Sailun, produttore con quartier generale a Qingdao, presente nella top 20 dei produttori globali, e azienda di assoluta avanguardia capace di investire più del 30 per cento dei suoi ricavi in Ricerca & Sviluppo. Il risultato sono pneumatici radiali truck pensati e sviluppati per affrontare le sfide più impegnative, che si tratti di asfalto bagnato o di sterrato in cava e cantiere. Lo si è visto durante le prove effettuate con diversi truck sia presso il centro prove Fahren Erbelen che all’interno di un’adiacente cava. La proposta Sailun in ambito all position comprende il modello S815, ideale per le applicazioni estreme in offroad e cantiere; il disegno a zigzag del battistrada riduce la ritenzione di pietrisco e nel contempo massimizza la trazione in tutte le applicazioni. S637+ è una delle proposte della categoria Steer: si tratta di un pneumatico versatile per uso regionale caratterizzato da resistenza e performance ottimale sul bagnato. Nella categoria Drive troviamo tra gli altri il modello S701, indicato per i trasporti sulla lunga distanza, dotato di caratteristiche prestazionali e di comfort di assoluto rilievo. Specialista dell’on/off road è l’S951, caratterizzato da larghi blocchi con scanalature profonde che garantiscono una forte resistenza a urti e ostacoli e una trazione ottimale in ambito stradale e
Da sinistra: Pasquale Scalingella della Pneus.Eco, Marco Massarelli, Direttore vendite di Farnese Pneumatici, Anissa Zaknoune di Sailun Tyre e Fabio Moroni di Etruria Gomme.
fuoristradistico. Una soluzione per la stagione invernale è fornita dal pneumatico SW02, costruito per resistere alle temperature più basse e garantire trazione su fondi ghiacciati e innevati. City Convoy è il pneumatico pensato per l’impiego su strade urbane: assicura una lunga vita utile ed elevata protezione in condizioni variabili di utilizzo. Insieme a Falken e Ma tador, Sailun è al centro dell’offensiva di mercato di Farnese Pneumatici. L’azienda di Vetralla (Vt) è costantemente impegnata nel soddisfare le richieste dei suoi molti clienti italiani (circa 13mila) proponendo in esclusiva prodotti di marchi high quality e un servizio altrettanto di valore. “Assistiamo i clienti - conferma Marco Mas sarelli - con una forza vendita per tutte le linee di prodotto, passenger e TBR (Truck Bus Radial), all’interno della quale vi sono specialisti, i fleet manager, che si occupano della gestione del comparto autocarro. Disponiamo di una Rete di distribuzione che copre tutta l’Italia”. Farnese Pneumatici è da anni protagonista nel mercato italiano dei pneumatici, “che negli ultimi cinque-sei anni mostra una sostanziale stabilità - spiega Massarelli - Per questo la nostra azione deve essere altamente strategica e focalizzarsi su prodotti e servizi alternativi di qualità. In particolare, è costante l’attenzione che riserviamo ai settori specialisti del mondo truck, che non subiscono le influenze della vendita non specializzata su internet proprio perché hanno bisogno di consulenti e venditori preparati e altamente professionali che sappiano intercettare le loro esigenze e proporre il prodotto giusto per ogni singola mission”. Il settore truck sta quindi assumendo sempre più peso all’interno del business Farnese e proprio in quella direzione sono orientati importanti investimenti pianificati dall’azienda nel prossimo futuro. “Non per niente stiamo crescendo del 30 per cen to nel business truck rispetto al 2016 e proprio grazie a un marchio di rilievo come Sailun”, aggiunge Marco Massarelli. Altri settori attualmente sotto la lente d’ingrandimento di Farnese sono quello agricolo e industriale.
LA PAROLA AI CLIENTI PASQUALE SCALINGELLA DI PNEUS.ECO DI CORATO
FABIO MORONI DI ETRURIA GOMME DI GROSSETO
“UN RAPPORTO CONSOLIDATO CHE CRESCE NEL TEMPO” C
“LA NOSTRA CARTA VINCENTE È LA PRONTA ASSISTENZA” R
on sede a Corato, in provincia di Bari, Pneus.Eco è uno dei clienti Farnese Pneumatici più importanti del Sud Italia. Un punto di riferimento prezioso per il brand Sailun. Attiva da oltre cinquant’anni in Puglia e Calabria, l’azienda è stata fondata da Michele Scalingella e oggi è guidata dal figlio Pasquale. Rivenditore plurimarca in ambito truck e car, Pneus.Eco annovera tra i suoi clienti soprattutto aziende di trasporto con flotte numerose, alle quali assicura servizi di vendita e assistenza improntati a professionalità, competenza e velocità di esecuzione. “Il rapporto con Sailun è cresciuto negli anni è oggi è più che mai solido - dice Pasquale Scalingella - Il brand ha saputo farsi largo tra gli operatori del trasporto e noi cerchiamo di fare il possibile per veicolarne le caratteristiche di qualità”. All’interno della sua officina di Corato, Pneus.Eco è in grado di svolgere attività di
assistenza complete sui mezzi, non solo per quanto riguarda i pneumatici. “Assicuriamo anche il soccorso stradale venendo incontro il più possibile alle esigenze dei clienti che da noi trovano personale preparato ed efficiente in grado di soddisfare nel più breve tempo possibile tutte le loro richieste e consentire ai camion di tornare velocemente su strada”. Pneus.Eco è attiva anche sul fronte dei pneumatici ricostruiti che, spiega Scalingella, “sono particolarmente richiesti nel settore cava-cantiere e nel trasporto locale. In collaborazione con la società Corgom di mio fratello Vito, impegnata nello smaltimento e nella ricostruzione, e grazie alla partnership con lo specialista Marangoni, che ci fornisce le tecnologie per la ricostruzione, possiamo disporre di un prodotto competitivo da proporre ai trasportatori interessati a un vantaggioso rapporto qua li tà/prezzo”.
ealtà di spicco in Toscana, Etruria Gomme nasce a metà degli anni Sessanta. Oltre alla sede centrale di Grosseto è attiva con una filiale a Livorno, arrivando così a coprire tutta la fascia costiera toscana. “Siamo un’azienda plurimarca impegnata nella vendita e nell’assistenza in ambito pneumatici per il settore truck, moto, auto, agricoltura e più marginalmente bus, in prevalenza turistici - racconta Fabio Moroni, 48 anni Per i 2/3 il nostro fatturato è fatto con i pneumatici truck e con Sailun il rapporto è iniziato tre anni fa consolidandosi nel tempo. Lavoriamo sulle province di Grosseto e Livorno in prevalenza con aziende medio-piccole che costituiscono il tessuto imprenditoriale locale, soprattutto nel grossetano mentre in provincia di Livorno è più facile entrare in contatto con grandi flotte”. La carte vincente di Etruria Gomme è il servizio di assistenza in sede e su strada. “Garantiamo l’assistenza non solo nel territorio di nostra diretta competenza ma a livello nazionale attraverso la rete di assistenza dei gommisti partner - aggiunge
Moroni - Quello che conta oggi è risolvere i problemi degli utilizzatori finali nel più breve tempo possibile, garantendo la massima riduzione del fermo macchina e facendo la differenza rispetto alla concorrenza. I clienti chiedono non solo un servizio efficiente ma anche un ottimale rapporto qualità-prezzo. In questo i pneumatici Sailun danno precise garanzie e i nostri clienti se ne stanno sempre più accorgendo. Bisogna infatti precisare che, sebbene la richiesta di prodotti economici abbia trasformato il mercato, non è affatto vero che la maggior parte delle gomme vada bene per tutte le missioni indistintamente. Occorre avere il pneumatici giusto per la missione specifica. Sailun offre questa possibilità con una proposta competitiva e versatile. Inoltre, si tratta di un prodotto ricostruito che garantisce un prolungamento del ciclo di vita del pneumatico con vantaggi economici dovuti all’ottimo rapporto qualità/prezzo e ovviamente vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Il segreto di un pneumatico è la durata”.
LOGISTICA
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GLS SI PREPARA AD AFFRONTARE IL PICCO NATALIZIO
Santa Klaus sempre puntuale P
IN VISTA DEL NATALE 2017 LA FILIALE ITALIANA DEL CORRIERE ESPRESSO È PRONTA A UN AUMENTO DEI VOLUMI CHE RAGGIUNGE IL 50 PER CENTO. “COMPLICE L’E-COMMERCE, GLI ITALIANI RICHIEDONO UN SERVIZIO SEMPRE PIÙ VELOCE: AUMENTEREMO L’ORGANICO DI MILLE UNITÀ TRA AUTISTI E MAGAZZINIERI. UNA GRANDE ORGANIZZAZIONE CHE IN COMUNE HA UN SOLO OBIETTIVO: FAR ARRIVARE LA MERCE A DESTINAZIONE ENTRO IL 24 DICEMBRE”, AFFERMA KLAUS SCHAEDLE, DAL 2008 AMMINISTRATORE DELEGATO DI GLS ITALY.
LINO SINARI
SAN GIULIANO MILANESE
ur senza scomodare troppo il nostrano Santa Klaus, è cosa scontata che a Natale gli italiani - e non solo - impazziscono per i regali: acquisti di ogni genere che s’impennano, dagli alimentari all’elettronica passando per l’abbigliamento; negozi e supermercati della GDO alle prese con un affollamento di clientela ben superiore alla media; siti on line pronti ad accogliere le richieste sempre più in crescita di ordinativi via web. Meno scontato quanto sfor zo questa “straordinarietà” richieda al mondo della logistica e a quanti come GLS (General Logistics Systems) si occupano di far fronte a una sola garanzia: che ogni regalo o articolo ordinato arrivi in casa del destinatario entro la Vigilia di Natale, in tempo per i festeggiamenti. Una sfida, un impegno che anche quest’anno GLS intende assolutamente onorare, mettendo a disposizione risorse pronte allo sforzo necessario perché tutto fili liscio. “La verità - spiega Klaus Schaedle, da marzo 2008 Amministratore delegato di GLS Italy - è che sin da subito dopo la pausa estiva GLS si prepara al periodo natalizio. L’autunno rappresenta per tradizione una stagione di picco di lavoro in Italia e in Europa, dove i consumatori tendono ad aumentare sempre più i loro acquisti: questo richiede a GLS la capacità di far fronte a una crescita esponenziale del numero di consegne. Con l’introduzione e la sempre più diffusa modalità degli acquisti on line, si va accorciando il tempo tra l’ordine d’acquisto e la data di consegna: dal venerdì alla domenica i consumatori effettuano la loro scelta sul web e il lunedì si provvede alla spedizione, con consegna al martedì, che rappresenta il giorno in cui si registra il picco massimo di consegne, con un aumento del 40 per cento rispetto al resto della settimana. Questo vuol
Klaus Schaedle, Amministratore delegato di GLS Italy.
dire cambiare il ciclo logistico: il martedì è un giorno che richiede un maggior numero di veicoli e di autisti”. Di quanto è calcolabile l’in cremento dei volumi nel periodo natalizio? “In Italia - risponde il numero uno di GLS Italy - siamo nell’ordine del 30 per cento circa rispetto al resto dell’anno, valore che arriva al 50 nel periodo immediatamente precedente il Natale. Anche quest’anno GLS si prepara ad affrontare questo picco di attività con l’obiettivo di garantire un servizio di qualità, elemento che ci contraddistingue e che risponde alle aspettative della clientela. Per farlo aumentiamo la forza lavoro nell’ordine di mille persone in più tra autisti e magazzinieri. Una grande organizzazione che in comune ha un solo obiettivo: far arrivare la merce a destinazione entro la Vigilia di Natale, risultato che si raggiunge grazie alla collaborazione di tutti, dal personale addetto al trasporto a quello dei magazzini
agli impiegati. A tutti costoro va il mio personale ringraziamento perché tutti concorrono alla medesima finalità: consegnare tutto a tutti entro il 24 Dicembre”. Klaus Schaedle è al timone di GLS Italy da quasi un decennio: com’è cambiato il volume degli acquisti natalizi rispetto al 2008? “Dieci anni fa - risponde l’Amministratore delegato - GLS registrava un volume di consegne ai privati che non raggiungeva il 5 per cen to. Dal 2012 in poi, grazie all’e-commerce, questo mercato è raddoppiato di anno in an no. In Italia siamo ancora distanti dai valori di Gran Bretagna, Germania e Francia, ma oggi il valore si attesta attorno al 50 per cento ed è destinato a crescere ancora: un potenziale di mercato che fa ben sperare per la crescita del business di GLS in Italia nel futuro”. Il settore dei corrieri espresso negli ultimi anni è diventato sempre più competitivo: qual è l’elemento che rappresenta la “chiave di differenza” di GLS? “La qualità. A GLS - risponde con determinatezza Klaus Schaedle -sta a cuore il servizio al cliente certamente e molto più del raggiungere la vetta in termini di quota di mercato. GLS è riconosciuta per un servizio che punta sulla qualità a un costo giusto: questo ci ha consentito di continuare a cre scere ininterrottamente in questi dieci anni e sono certo che ci porterà a risultati ancora più soddisfacenti nel futuro, con l’e-commerce sempre più prescelto come modalità di acquisto”. Per il Natale 2017 qual è l’auspicio di Klaus Schaedle? “Il 24 Dicembre - afferma il manager GLS in conclusione - è la data in cui tutti i magazzini devono essere vuoti. E tutti, clienti e franchisee, potranno festeggiare con le loro famiglie davanti all’albero di Natale. Perché nel mondo dei corrieri espresso vige una regola: se vivi un Natale positivo, l’anno successivo sarà un anno di successo”.
LE “CHIAVI DI DIFFERENZA” DEL SERVIZIO DI GLS
FOCUS SU PICCOLE E MEDIE IMPRESE E TANTA ATTENZIONE AGLI OBIETTIVI GREEN L eader di mercato nel segmento delle PMI (piccole e medie-imprese), che in Italia rappresentano per tradizione un’ampia fetta dell’economia del Paese, GLS in Italia conta circa 120mila clienti, valore che rappresenta più del doppio di quello di GLS in Europa (circa 220mila). “Questo vuol dire - precisa Klaus Schaedle, Amministratore delegato di GLS Italy - che oltre la metà dei clienti di GLS in Europa sono italiani. Serviamo anche privati e clienti di minori dimensioni, ma il nostro core business è rappresentato dalle imprese medio-piccole, che trovano in GLS e nella sua struttura in franchising un riferimento: i nostri franchisee, proprio perché sono imprese locali, ben conoscono il territorio e le sue necessità. Poiché tutti si aspettano da GLS un servizio rapido e senza margini di errore, la struttura in franchising consente una maggiore vicinanza e quindi conoscenza del territorio che rappre-
sentano la garanzia di un servizio ineccepibile”. Unico corriere italiano aperto sei giorni su sette, GLS copre il territorio italiano con 147 Sedi: una capillarità che fa registrare un numero elevato di destinatari che spesso ritirano il loro articolo direttamente in deposito. Tra gli elementi che caratterizzano GLS la vocazione green, che vuol dire trasporti effettuati da aziende che investono sulla flotta con finalità ecosostenibili ma anche ricerca di nuove soluzioni, dalle bici cargo agli scooter elettrici. Ad esempio il Milano Green Depot il deposito di Milano Duomo - utilizza per le consegne furgoni elettrici Nissan e biciclette e, per chiudere il cerchio, per i trasporti tra la Sede e l’Hub principale utilizza esclusivamente i Iveco Stralis LNG (a gas naturale) di T&Ti Cargo Line: veicoli pesanti alimentati a metano liquido, quindi a bassissime emissioni di CO2.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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IL NUMERO UNO DELLA SOCIETÀ DI CALDERARA DI RENO ILLUSTRA I NOTEVOLI PROGRESSI COMPIUTI DALL’OPERATORE LOGISTICO LEADER NEL TRASPORTO ESPRESSO DI MERCE SU PALLET NON SOLO PER QUANTO RIGUARDA IL SOSTANZIALE INCREMENTO DEI VOLUMI MA ANCHE PER CIÒ CHE ATTIENE AL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO E DELLA RELAZIONE CON LA CLIENTELA.
PROCESSO IN CUI È
DIRETTAMENTE COINVOLTO TUTTO IL NETWORK DEI CONCESSIONARI, CUORE NEVRALGICO DEL SISTEMA.
INTERVISTA / ALBINO QUAGLIA, PRESIDENTE DI PALLETWAYS ITALIA
“La leadership è una questione di qualità”
D
FABIO BASILICO MONZA
urante questo 2017, anno in cui Palletways celebra il quindicesimo anniversario di attività in Italia, il network leader nel trasporto espresso di merce su pallet ha compiuto passi da gigante per rafforzare la sua posizione e consolidare i punti di riferimento per la sua mission: garantire e ulteriormente affinare il servizio di trasporto assicurato alla numerosa clientela grazie al rispetto di rigorosi standard di qualità. In questa intervista Albino Quaglia, Presidente di Palletways Italia, illustra le strategie per il nuovo anno dell’azienda di Calderara di Reno (Bo). Il numero uno di Palletways Italia esordisce illustrando il senso di uno dei pas saggi cruciali compiuti quest’anno, la decisione di
as sumere il personale del l’hub di Bologna portando il numero dei dipendenti da 80 a 220. Una scelta strategica di lungo termine fatta sempre nel segno della qualità. L’insourcing ha seguito infatti di pochi mesi la decisione di avere la concessione diretta su Bologna e Modena - attraverso l’acquisizione di un ramo d’azienda dello storico concessionario di Bologna Topco - e su Genova. “La nostra priorità è innalzare costantemente gli standard di qualità offerti ai nostri clienti - spiega Albino Quaglia - In controtendenza con il nostro settore, abbiamo optato per l’insourcing del personale dell’hub perché la gestione diretta dell’operatività del nostro più importante centro di smistamento in Italia ci permette di formare e motivare i nostri collaboratori al fine di garantire un servizio impeccabile ai nostri clienti”.
Qualità dei servizi di ritiro e consegna merce così come della gestione efficiente e veloce dell’handling e dell’ottimizzazione del carico. “Gestire 9mila bancali a notte e assicurare il loro corretto smistamento in base alla tipologia di servizio di consegna richiesto non è cosa da poco.
Per questo ci avvaliamo di personale qualificato e preparato che riesca a mettere insieme tutte le operazioni logistiche e operative necessarie”. In un’ottica di efficientamento continuo delle attività Palletways sta focalizzandosi sul miglioramento del lavoro
delle persone. “Stiamo puntando molto sull’informatizzazione e l’automazione della gestione flussi - precisa Quaglia - Inoltre, vogliamo ridisegnare tutto il sistema in modo da renderlo accessibile sul nostro portale già esistente e accessibile da tutti i clienti, migliorando de anticipando il flusso di informazioni”. Importanti novità attendono quindi Pallestways Italia nel 2018, compresa l’apertura di hub regionali, in senso territoriale, dove i concessionari di zona possono avere più agevole accesso allo scambio merceologico. “Un passo in avanti importante - dice ancora Albino Quaglia - che ci permetterà di ridurre ulteriormente i costi e i chilometri percorsi. Adesso che i volumi
ce lo consentono provvederemo a queste aperture nei prossimi anni, indicativamente un hub nel 2018 e un altro nel 2019”. Albino Quaglia ammette che la crescita dei volumi (+16 per cento) registrata da Palletways è stata favorita dal miglioramento complessivo del l’economia del sistema Paese. “La nostra sfida - ammette - è assecondare l’incremento a due cifre che abbiamo registrato non perdendo di vista la qualità del servizio. C’è poi un’altra questione importante: la sostenibilità, connessa alla chiusura dei centri storici cittadino al traffico veicolare più inquinante. Qui la discussione verte sull’impiego dei mezzi elettrici, declinati però per le nostre esigenze, considerando il fatto che noi muoviamo pallet pesanti con l’utilizzo di circa 200 truck. Ci stiamo interessando alla questione e posso dire che a breve inizieremo a fare dei test in città pilota con l’impiego di prototipi eco-sostenibili adattati da aziende terze. Per quello che attiene alle tematiche ambientali, devo dire che i nostri concessionari stanno rispondendo positivamente all’ipotesi di impiego di veicoli elettrici”. Concessionari che rimangono il centro nevralgico della proposta di successo Palletways. “Il nostro successo non sarebbe possibile senza il lavoro dei nostri concessionari - dice ancora Albino Quaglia - Ed è per questo che anche quest’anno abbiamo voluto premiare il loro impegno grazie al quale il nostro network riesce a conservare e rafforzare la posizione di leadership nel mercato delle spedizioni espresso su pallet. Nell’ultimo anno abbiamo nominato 5 concessionari in più e abbiamo trattative in corso per il 2018. Diventare membro del network è un processo che richiede tempo e deve sottostare a precisi requisiti. Non ampliamo il numero dei concessionari per coprire buchi che non abbiamo ma per migliorare la copertura geografica del network esistente, il tutto in un’ottica di continua ottimizzazione ”. “L’italia ha accumulato un ritardo di una decina di anni rispetto all’evoluzione del mercato in Paesi come Gran Bretagna e Germania - conclude il Presidente di Palletways Italia - Ma le prospettive di crescita ci sono per tutti. La differenza tra competitor la fa ovviamente la qualità e la capacità di dare ai clienti i servizi di cui hanno bisogno. Quindi, occorre disegnare un prodotto pienamente rispondente al cliente. Il settore dove noi operiamo è ancora giovane ed è qualcosa di cui il cliente sentiva il bisogno. Non resta che rimboccarsi le maniche”.
PALLETWAYS PREMIA I MIGLIORI CONCESSIONARI DEL NETWORK ITALIANO
FARE RETE È UNA MISSIONE STRATEGICA P alletways Italia ha riunito l’intera rete di concessionari in una convention che si è tenuta a metà ottobre a Palazzo di Varignana Resort & SPA nello splendido scenario della campagna emiliana. La due giorni di Castel San Pietro Terme è stata l’occasione per ripercorrere i passaggi cruciali del 2017, in primis la decisione strategica di assumere il personale dell’hub di Bologna. Grande attenzione è stata riservata alla disamina
completa del positivo andamento del business aziendale. “La crescita dei volumi del network italiano è in linea con quella del network a livello europeo e si aggira intorno al 20 per cento anno su anno”, ha dichiarato Luis Zubialde, Chief Operating Officer di Palletways Group, intervenuto al convegno emiliano. Dopo il lancio dei network in Polonia e Germania lo scorso anno, le priorità per il futuro di Palletways rimangono il raf-
forzamento della rete internazionale e il continuo sviluppo della piattaforma tecnologica che verrà presto arricchita di nuove funzionalità. Durante l’evento di Castel san Pietro Terme, Palletways ha premiato i concessionari che attraverso il proprio lavoro si sono distinti rappresentando e diffondendo al meglio i valori del network. Il primo premio per il Campionato “Concessionario dell’Anno 2016/ 2017” è stato assegnato a
Racchetti Mediotrasporti di Cremona. Il secondo posto è stato assegnato a Pallet Express di San Giuliano Milanese, mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato da Bordignon Trasporti di Torino. Nella categoria “Nursery”, dedicata ai concessionari che fanno parte del network da meno di un an no, si è distinta la nuova sede della Ceccarelli Group, concessionario storico di Palletways Italia che ha allargato il suo raggio di azione a parte della Provincia di Milano. È stato premiato, infine,
come “Concessionario più puntale dell’anno” la SM Logistica con sede a Rimini. Quest’anno, inoltre, in occasione del quindicesimo anniversario di attività di Palletways in Italia, sono stati insigniti di un riconoscimento speciale, con il premio fedeltà, gli otto concessionari presenti nel network fin dalla prima ora: AEV Distribuzione Srl, Autotrasporti Pellilli Bruno, Messaggerie del Garda Spa, Palladino Logistics Srl, Zanardo Logistici Spa, Trasporti Marchesi Srl, Brigl Distribution Srl, Lottero Servizi Srl.
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SUL MERCATO IL NUOVO GARMIN DEZL 580 LMT-D
Un aiuto dal cielo per gli autisti dei truck S
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ESTREMA FACILITÀ E ASSOLUTA PRECISIONE DI PIANIFICARE L’ITINERARIO A SECONDA DELLE CARATTERISTICHE DEL MEZZO, DEL CARICO E DELLE ESIGENZE DEL CONDUCENTE.
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i chiama dezl 580 LMTD ed è l’assistente perfetto per i professionisti del trasporto pesante. Parola di Garmin, leader mondiale nel settore della navigazione. Con cartografia precaricata, aggiornamenti a vita nüMaps Lifetime, riconoscitore vocale e tanto altro, il nuovo dispositivo satellitare con GPS integrato a elevata sensibilità con funzione HotFix permette di pianificare l’itinerario a seconda delle caratteristiche del mezzo, del carico e delle esigenze del conducente. Ricco di funzioni per agevolare e assistere come un vero e proprio copilota autisti di camion, tir e autocarri, dezl 580 LMT-D consente di avere sempre chiare eventuali situazioni di difficoltà e criticità lungo il proprio itinerario, salvaguardando quindi la sicurezza del conducente e di conseguenza di chi viaggia lungo la sua stessa rotta. La nuova soluzione per i conducenti di mezzi pesanti prevede cartografia City Navigator NT Europa 46 paesi precaricata con aggiornamenti a vita, un sistema agevolato di piani-
ficazione delle soste, wi-fi integrato per aggiornamenti continui, Digital Traffic e soluzioni smart per seguirli in ogni spostamento e su ogni percorso. Robusto e facilmente posizionabile sul cruscotto del mezzo, dezl 580 LMT-D prevede un ampio display touchscreen da 5 pollici a colori easy-to-read, retroilluminato e con tecnologia capacitiva “Pinch and Zoom”. Dezl 580 LMT-D permette di creare un proprio “profilo utente”, andando a specificare le caratteristiche fisiche del veicolo (sagoma, dimensioni,
rimorchi, carico, ecc). In questo modo il dispositivo sarà in grado di fornire al guidatore indicazioni stradali più consone, e quindi sicure, per il tran sito del proprio mezzo, evitandogli così situazioni di difficoltà e guidandolo verso la sua destinazione. Sul grande schermo verrà segnalato l’avvicinarsi di strettoie, ponti bassi, ma anche il grado di ripidezza dei pendii che si dovranno percorrere e di eventuali limiti di velocità specifici per il camion che si sta guidando. Il dispositivo consente la
memorizzazione di profili multipli, allo scopo di poter essere utilizzato anche su veicoli diversi senza dover tuttavia, ogni volta, reimpostare i dati del mezzo. La funzione Truck Profiles consente di cambiare velocemente le dimensioni di un eventuale rimorchio con un semplice tocco sullo schermo, mentre grazie al profilo autobus si può tenere conto esclusivamente dei limiti di peso e di sagoma. Dezl 580 LMT-D, pronto all’uso appena tolto dalla confezione, riconosce nuove stra de, rotonde e svincoli, gra zie all’abbonamento nüMaps Lifetime che fornisce all’utente fino a quattro aggiornamenti cartografici l’anno, per tutta la vita del dispositivo, senza alcuna spesa periodica o costi di manutenzione. Tramite Garmin dezl 580 LMT-D si può pianificare l’itinerario migliore verso la propria meta e a seconda delle proprie necessità, includendo punti di passaggio intermedi o evitando particolari tratti o zone, e segnalando eventuali situazioni pericolose. Grazie a Multi-Route il dispositivo proporrà l’anteprima dei vari percorsi possibili da percorrere, una volta spe-
Sotto la stella di Palle etways s. 17 Hub
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cificata destinazione e caratteristiche del mezzo. Tramite la funzione Text-To-Speech invece si potranno ricercare vie e strade con semplici indicazioni vocali, mentre con Route Shaping si potrà modificare il percorso, aggiungendo destinazioni intermedie con un rapido tocco di un punto sulla mappa. Per la sicurezza del conducente, il dispositivo Garmin propone il sistema Easy Break Planning, che in base alle ore passate alla guida e le soste obbligatorie del conducente, fornisce tempestivi suggerimenti sulle più vicine aree di sosta per camion, stazioni per la pesa e altri punti di interesse (POI), invitando quindi a una rilassante pausa dalla strada ed evitando pericolosi colpi di sonno o cali dell’attenzione. Oltre a questi, i conducenti potranno attingere dal ricco database di alberghi, ristoranti e attrazioni, presenti sul percorso, di Tripadvisor, accompagnati da indicazioni di prezzi, orari di apertura e valutazioni degli utenti. Con la funzione Up Ahead infine, sarà più facile raggiungere ristoranti o aree di servizio senza dover uscire dal proprio percorso prestabi-
lito. La navigazione diventerà ancora più accurata, e soprattutto ancora più assistita, grazie alla rinnovata funzione Assistente di Corsia che suggerisce la corretta immissione in prossimità di incroci e svincoli, mostrandola chiaramente sullo schermo, anche con immagini fotorealistiche tramite la funzione PhotoReal, esclusiva assoluta di Garmin. Con Real Directions, la guida sarà invece assolutamente intuitiva: al guidatore saranno infatti date indicazioni utilizzando punti di riferimento reali e facilmente individuabili lungo la strada, come ad esempio benzinai, semafori, scuole, edifici e monumenti. Gli utili Drive Alerts avviseranno invece sull’avvicinarsi di curve particolarmente strette, passaggi a livello, edifici scolastici, attraversamento animali oppure sulla variazione imminente del limite di velocità, di percorrenza contromano e di presenza di autovelox (precaricati e aggiornabili dal sito internet). Garmin dezl 580 LMT-D sarà disponibile nei migliori punti vendita a partire da settembre a un prezzo suggerito al pubblico di 379,99 Euro.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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EVOBUS / LUNGO LA COSTA DALMATA CON IL NUOVO MERCEDES-BENZ TOURISMO RHD
Missione compiuta
EREDE DEL TRAVEGO, DI CUI RIPRENDE MOLTA ACCESSORISTICA, IL NUOVO BUS DA TURISMO SBARCA SUL MERCATO CON UNA PROMESSA BEN PRECISA: NON VIVERE IN OFFICINA MA VIAGGIARE PER FARE BUSINESS.
HA I FARI
DELL’ACTROS, I LED DEL
CITARO: IMMAGINE ACCATTIVANTE, VALORI MASSIMI IN TERMINI DI AERODINAMICA, POSTAZIONE DI GUIDA DAL DESIGN ACCURATO, SISTEMI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA AD ALTA TECNOLOGIA, ILLUMINAZIONE CONVINCENTE. “È LA NUOVA
STELLA NEL FIRMAMENTO DEGLI AUTOBUS”, AFFERMA GUSTAV TUSCHEN, HEAD OF PRODUCT ENGINEERING DAIMLER BUSES.
“
MAX CAMPANELLA SPALATO
Missione compiuta”. Lo ripete più volte, Gustav Tuschen, Head of Product Engineering Daimler Buses, nell’illustrare i punti di forza del nuovo Mercedes-Benz Tourismo. Distribuito in Italia da EvoBus, Tourismo RHD è un veicolo parsimonioso, sicuro, confortevole e funzionale con il quale Mercedes-Benz intende confermare la sua leadership nel segmento degli autobus da turismo a pianale rialzato. “Questa nuova Stella nel firmamento degli autobus - afferma Gustav Tuschen - si propone sul mercato con una promessa ben precisa: non vivere in officina ma viaggiare per fare business”. La gamma dei possibili impieghi di un autobus a pianale rialzato è notevolmente ampia: servizi di linea a lungo raggio, trasporti turistici o escursioni. Per soddisfare tutte queste necessità Mercedes-Benz Tourismo RHD si propone in quattro modelli in tre diverse lunghezze, da 12,3 a 14 metri. Lungo la costa mediterranea della Dalmazia, nei dintorni della metropoli di Spalato in Croazia, il nuovo Tourismo rivela doti nascoste su diverse tipologie di percorso.
fiancata laterale presenta una superficie liscia e priva di fronzoli, vantaggio che rende più agevole la pulizia e l’applicazione di eventuali brand aziendali. Rispetto al modello precedente, la carrozzeria si restringe verso l’alto, e ciò conferisce al veicolo una linea più snella. Durante il controllo alla partenza, lo sguardo scorre automaticamente fino al nuovo design della coda, con la sa go matura a V. Anche la zo na posteriore è stata ottimizzata dal
punto di vista aerodinamico. Sia la parte terminale del tetto che i montanti angolari seguono linee affilate per favorire il flusso aerodinamico raccordandosi per formare un bordo profilato. Salite a bordo e accomodatevi. La prima novità nella con figurazione del Tourismo RHD è la possibilità di scelta fra due plance. La versione Cockpit Basic Plus pone al centro una funzionalità senza compromessi, con numerosi vani portaoggetti e
possibilità di ampliamento, per esempio l’installazione di un registratore di cassa. Il nostro veicolo di prova è il Tourismo L da 14 m di lunghezza equipaggiato con la versione top Cock pit Comfort Plus, nella quale Mercedes-Benz ha coniugato un aspetto di grande pregio alla massima utilità: tutti i tasti sono riuniti in blocchi che costituiscono gruppi di comandi omogenei in funzione del loro impiego. Grazie a questo concept logico, anche chi si
EFFICACE SUPPORTO AL CONDUCENTE
TUTTO CHIARO E FUNZIONALE
Il viaggio comincia all’aeroporto di Spalato. Il primo impatto visivo con l’autobus rivela la fonte d’ispirazione dei progettisti: il design è stato completamente revisionato in forme e linee, ma il nuovo Tourismo rimane decisamente un tipico Mercedes-Benz. Tourismo RHD riprende le linee essenziali del modello precedente, rinnovandole e proiettandole nel futuro. La maschera anteriore con la Stella al centro e i due nuovi fari - che sono quelli dell’Actros - sembra quasi regalare un sorriso, mentre il parabrezza fortemente bombato si estende per tutta la sua larghezza, giocando un ruolo de terminante nell’aerodinamica. La
mette alla guida del nuovo Tourismo per la prima volta si trova a suo agio. Sono finiti i tempi in cui un conducente sotto pressione doveva cercare l’interruttore dell’illuminazione dell’abitacolo o per sbloccare il WC, con i passeggeri impazienti e subito diffidenti sempre con il fiato sul collo. Nel nuovo Tourismo è sufficiente un’occhiata al quadro strumenti per individuare subito il blocco desiderato e i tasti che si stanno cercando. La tradizionale chiave di accensione lascia il posto a una sua versione elettronica da inserire sul lato sinistro della plancia. Il pulsante separato del motorino di avviamento si trova accanto alla fessura; basta premerlo leggermente per attivare l’accensione.
Il design è stato revisionato in forme e linee, ma il nuovo Tourismo rimane decisamente un tipico Mercedes-Benz.
È il momento di inserire la scheda del conducente nel tachigrafo digitale, anch’esso collocato, ben visibile e a portata di mano, a sinistra sopra il quadro strumenti. Resta solo da regolare gli specchi retrovisori, operazione intuitiva grazie al pulsante di regolazione girevole, e finalmente si può partire. Già all’uscita dal parcheggio dell’aeroporto, nei pressi della sbarra, appare evidente la visibilità dei retrovisori: il conducente ha sempre sotto controllo sia la zona antistante il veicolo che la sua intera lunghezza, fino alle luci di posizione posteriori. Ma Tourismo RHD si distingue soprattutto negli spazi più angusti, dove le manovre richiedono una precisione di centimetri: buona visibilità, per un autobus da turismo, significa sicurezza e prevenzione di possibili danni. E naturalmente risparmio per l’azienda di autoservizi. Costeggiando il mare raggiungiamo Primosten. Il traffico non è troppo intenso: l’occasione è propizia per prendere confidenza con il nuovo autobus. Poiché la strada si snoda lungo l’Adriatico con ampie curve, la situazione è ideale per impiegare il Tempomat con regolazione della distanza. Dettaglio che colpisce: la tecnologia decelera in modo pratica-
IL MONDO DEI TRASPORTI
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mente impercettibile, fino a raggiungere la velocità dei veicoli più lenti che precedono. Di quando in quando il traffico si ferma a un semaforo. Il conducente non deve intervenire manualmente: il cambio automatizzato PowerShift Mercedes-Benz, oltre che al Tempomat con regolazione della distanza, è abbinato a un assistente d’arresto; questa combinazione rimette in marcia il veicolo sia completamente da fermo che dopo una breve fermata mediante il sistema di assistenza in fa se di spunto, o in modo com pletamente automatico o, dopo una sosta un po’ più lunga, con un breve colpetto sull’acceleratore. Caratteristica apprezzabile nelle tediose situazioni del traffico stop-and-go.
cali di olive e olio offrono i loro prodotti freschi. Per i passeggeri è un’occasione per degustare queste specialità e farne rifornimento; chi desidera assaggiarle subito dopo aver ripreso il viaggio utilizza i tavolini ribaltabili sui sedili dei passeggeri tipo Travel Star Eco. E i noccioli delle olive? Ecco dei pratici contenitori per rifiuti fissati su ogni sedile doppio. Si procede superando Marina Croazia, antico porto naturale dove
piccoli battelli da pesca e yacht a vela beccheggiano armoniosamente gli uni accanto agli altri. Non soltanto il conducente si compiace del l’eccellente visibilità: anche i passeggeri ammirano lo splendido paesaggio costiero dai grandi cristalli laterali e attraverso l’ampio parabrezza dalle linee voltate. La marcia prosegue nuovamente in direzione di Spalato. Man mano che l’autobus si avvicina alla città il traffico diventa più intenso. La stra-
TRAFFICO FRENETICO AUTISTA RILASSATO
Nel centro del piccolo villaggio costiero di Primosten un’improvvisa rotatoria alquanto stretta, che serve per aggirare una fontana mediterranea. A prima vista, con il Tourismo L lungo quasi 14 metri e un passo di quasi sette metri tra i primi due assi, la situazione sembra piuttosto complicata. Tuttavia, grazie all’ottima visibilità le ruote non sfiorano nemmeno il marciapiedi della rotatoria. Poco dopo il punto di svolta si presenta l’occasione per una sosta ai bordi della strada: pausa molto gradita ai passeggeri e al conducente. Il luogo della sosta offre non so lo un’ampia vista panoramica lungo la costa adriatica, ma qui i venditori lo-
N
Gustav Tuschen, Head of Product Engineering Daimler Buses.
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da statale a una corsia è ora una superstrada a più corsie, e i guidatori dirigono freneticamente le auto verso le mete dei loro svaghi serali. Nervosismo che rischia di contagiare il conducente: se da un lato il cambio a otto marce automatizzato GO 250-8 PowerShift MercedesBenz e i rassicuranti 456 cv permettono al Tourismo RHD di seguire con disinvoltura la corrente, dall’altro numerosi sistemi di assistenza alla guida consentono di procedere in totale sicurezza, anche nei momenti più caotici. In effetti, un attimo dopo il conducente di una vettura taglia la strada al bus e s’inserisce nella distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Il Tempomat con regolazione della distanza reagisce come previsto: senza far niente, riconosce che la vettura viaggia a una velocità superiore rispetto all’autobus e quindi non ci sono pericoli. Diverso il caso in cui una vettura si immetta in un fitto incolonnamento di veicoli e successivamente riduca la velocità: se il conducente non reagisce subito, il Tempomat con regolazione della distanza adatta immediatamente la velocità. Se questo non è sufficiente, in caso d’imminente pericolo di tamponamento il sistema di assistenza alla frenata d’emergenza è la sua rete di salvataggio. Frenando l’autobus in modo graduale tramite una sequenza di segnalazioni in cascata, procura al conducente il tempo per intervenire.Il più lungo Tourismo RHD attraversa tranquillamente il centro storico di Spalato dirigendosi
verso il porto. Nel frattempo il sole è scomparso nell’azzurro del mare e le luci della città cominciano ad accendersi. Anche nel Tourismo l’illuminazione esterna si è attivata automaticamente grazie al sensore luce e pioggia. LUCE SUFFICIENTE E MANOVRE SICURE
Se già nel tratto precedente l’autobus da turismo difficilmente passava inosservato per via delle sue ben visibili luci di marcia diurne a LED, adesso i fari bixeno (che sono quelli del Citaro) illuminano in modo ottimale la carreggiata, mentre le chiare luci posteriori a LED sulla coda assicurano buona riconoscibilità. Luce è sinonimo sicurezza, e questo appare evidente anche in prossimità dello stretto ingresso dell’albergo: un lampione stradale è guasto, e tuttavia, grazie alle luce di assistenza alla svolta, il grigio masso di pietra rotolato sulla carreggiata proprio all’ingresso viene puntualmente avvistato. Le manovre nel parcheggio dell’hotel si fanno di nuovo un po’ complicate, perché l’autobus deve essere introdotto in uno spazio piuttosto stretto fra due autobus parcheggiati. Nessun problema per il Tourismo RHD: la telecamera per la retromarcia assistita, con la sua alta risoluzione e la nitida rappresentazione sul display del CMS (Coach Multimedia System), garantisce eccellente visibilità.
IN AUTOSTRADA IL LUNGO AUTOBUS A PIANALE RIALZATO SI TROVA A SUO AGIO
NUOVA MOTORIZZAZIONE DI PUNTA AGILE E POTENTE ANCHE A REGIMI BASSI
ella prova su strada in Croazia il possente Tourismo L è equipaggiato con l’OM 470 di Mercedes-Benz, propulsore che sviluppa una trazione tanto energica quanto tranquilla a bassi regimi e assicura un incedere maestoso, tanto che le pendenze nemmeno si avvertono: 10,7 l di cilindrata, massima potenza di 335 kW (456 cv) e coppia massima di 2.200 Nm. Il cambio a otto marce completamente automatizzato GO 250-8 PowerShift Mercedes-Benz perfettamente tarato supporta ulteriormente una marcia rilassata. Dopo circa 20 minuti di marcia fra monti e villaggi isolati, lasciate alle spalle gole e pareti rocciose scoscese, raggiungiamo un altopiano e con esso lo svincolo autostradale lungo la nuova Autocesta A1. Quest’autostrada è un po’ l’habitat naturale del Tourismo L da 14 m di lunghezza, che con i suoi 57 sedili dei passeggeri a tre stelle si candida formalmente per servizi di linea a lungo raggio o turistici. Un
equipaggiamento con porte USB, prese di corrente da 230 Volt e router del Coach Multimedia per l’accesso a internet e il media-streaming assicurano l’intrattenimento a bordo dei passeggeri mediante utilizzo dei loro stessi palmari o terminali. Anche per il conducente il tratto autostradale significa relax: con l’efficace supporto del Tempomat con regolazione della distanza, del sistema antisbandamento e del sensore luce e pioggia, che svolge un gran lavoro nei numerosi tunnel, e con l’agile motore, la strada scivola letteralmente via sotto gli pneumatici. Singolarmente, la zona del posto di guida è insolitamente silenziosa: tanti accorgimenti adottati dai progettisti Daimler Buses per migliorare l’aerodinamica hanno efficacemente ridotto il fruscio di marcia. Anche con vento sfavorevole, obliquo e frontale, non si avverte alcuna sgradevole turbolenza.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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PRESTIGIOSO TITOLO PER IL GIOIELLO DI IVECO BUS
Il re dei ribassati
C
N° 264 / Novembre 2017 prezzato la flessibilità del motore Cursor 9 da 360 cv in abbinamento al cambio automatico a sei rapporti ZF Ecolife, eccellenza del produttore di Friedrichshafen, che offre un’esperienza di guida semplice e piacevole. Altro punto di forza riconosciuto durante le prove di Monaco è l’ottimizzazione del TCO (Costo totale d’esercizio), ottenuta soprattutto grazie a intervalli di manutenzione estesi, riduzione di costi e consumi, qualità del sistema di post-trattamento dei gas di scarico ed efficienza del filtro antiparticolato. “L’idea alla base del Crossway - ha riassunto Wolgang
30mi la unità operative in tutta Europa ed elevati tassi di vendita in Francia, Italia, Germania, Austria e Repubblica Ceca. Si tratta di mezzi estremamente diffusi tra operatori privati e imprese di trasporto, comprese aziende che gestiscono flotte di dimensioni considerevoli, come Deutsche Bahn, che tra le sue file conta oltre mille autobus Crossway. La produzione di questa gamma di successo avviene a Vysoke Myto, in Repubblica Ceca, nel più importante impianto di produzione di autobus in Europa, che vanta 120 anni di esperienza. “Quella di Crossway - afferma Sylvain
Tscha kert, Presidente della Giuria dell’IBC - ci ha convinti nella sua totalità: numerosi vantaggi uniti a condizioni interessanti. Le nostre prove hanno avuto un grande vincitore: Crossway LE ha dimostrato di avere poche debolezze e mol ti punti di forza”.
Blaise, Brand President Iveco Bus - è stata una vera e propria storia di successo sin dal lancio. Ci sentiamo particolarmente onorati di ricevere questo riconoscimento dalla stampa internazionale di settore, dopo aver sottoposto il nostro Crossway LE a cinque giorni di rigorose prove che hanno chiaramente dimostrato le sue qualità in condizioni operative reali. Soprattutto è il coronamento del successo dei nostri clienti, per i quali la gamma Crossway rappresenta la loro prima scelta”.
CROSSWAY LOW ENTRY SI AGGIUDICA IL PREMIO INTERNATIONAL BUS & COACH COMPETITION, NELL’EDIZIONE 2017 DEDICATA PER LA PRIMA VOLTA AGLI AUTOBUS CON INGRESSO A PIANALE RIBASSATO. CROSSWAY LE È STATO GIUDICATO IL MIGLIORE IN TERMINI DI CATENA CINEMATICA, MANOVRABILITÀ, COMODITÀ E COSTO TOTALE DI ESERCIZIO. “È IL CORONAMENTO DEL SUCCESSO DEI NOSTRI CLIENTI PER I QUALI QUESTA GAMMA RAPPRESENTA
MICHELE S. ALTIERI COURTRAI
LA LORO PRIMA SCELTA”, AFFERMA SYLVAIN
omfort e accessibilità prima di tutto per Iveco Crossway Low Entry, esposto in tutta la sua mae stosità (che già nel design dà l’idea dello spazio a bordo) alla fiera Busworld di Courtrai, dedicata ad autobus e pullman turistici. Il Salone segue la cinque giorni dell’IBC (International Bus & Coach Competition) di quest’anno, che si è svolta a Monaco la scorsa estate, dove una giuria di giornalisti internazionali ha deciso l’assegnazione del premio. I veicoli concorrenti sono stati sottoposti a una serie di rigorose prove, al termine delle quali la giuria ha lodato il comfort del gioiello a pianale ribassato della gamma Iveco Bus, soprattutto per lo spazio dedicato all’autista e alla zona passeggeri. Iveco Crossway LE garantisce un livello di accessibilità ottimale, consentendo il rapido flusso dei passeggeri, facilitato soprattutto dall’ampiezza delle porte (1.200 mm) e dal pianale ribassato (2.547 mm). La versione esposta a Courtrai e che ha partecipato alla gara dell’IBC offre il massimo in termini di comfort termico, 43 posti a sedere e un’area dedicata alle persone con ridotte capacità motorie. Il comfort di guida del veicolo ha rappresentato una delle principali caratteristiche che hanno riscontrato particolare apprezzamento da parte dei componenti della giuria durante i test drive nelle aree interurbane. Già riconosciuto dai professionisti per la straordinaria ergonomia, il sedile di guida del Crossway è diventato ancora più comodo grazie all’estensione di 10 cm dello sbalzo anteriore. Anche l’er-
gonomia dell’area di lavoro dell’autista è stata ottimizzata con il nuovo quadro strumenti. Per quanto riguarda la catena cinematica, i componenti internazionali della giuria so no rimasti favorevolmente colpiti dalle buone prestazioni del motore e del cambio automatico. PROPULSORE PIÙ REDDITIVO
Già rinomata per la sua affidabilità, le sue performance e i consumi ridotti, la versione Euro VI dei motori della
BLAISE, BRAND PRESIDENT IVECO BUS.
gamma Crossway offre maggiore cilindrata per incrementare potenza e coppia, consumando tuttavia meno carburante. Iveco Crossway LE soddisfa pienamente tutti i requisiti del trasporto passeggeri suburbano, grazie alla disponibilità di due differenti motorizzazioni (Tector 7 e Cursor 9) con una gamma di potenza da 286 a 360 cavalli. L’esclusiva tecnologia Iveco HI-SCR - unico sistema di controllo delle emissioni che non altera il processo di combustione, perché
funziona attraverso l’immissione di aria pura, non mescolata con i gas di scarico ottimizza il processo di combustione, poiché nel motore viene immessa soltanto aria fresca. La riduzione delle emissioni inquinanti è garantita da questo sistema di post-trattamento a valle del motore, che elimina la necessità di ricircolo dei gas di scarico e apporta notevoli vantaggi in termini di riduzione del peso e compattezza, facilitandone anche la manutenzione. La giuria ha inoltre ap-
UN PRECURSORE NELLA CATEGORIA
La gamma Crossway, che include la versione Low Entry, è leader di mercato nella sua categoria, con quasi
Iveco Crossway LE garanstice un livello di accessibilità ottimale, consentendo un rapido flusso dei passeggeri. Al centro, Sylvain Blaise, Brand President Iveco Bus.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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ZF E IL GRUPPO INTERNET CINESE BAIDU SI ACCORDANO SU UNA COLLABORAZIONE STRATEGICA
AUTONOMIA E TELEMATICA ALLA BASE DELLA GUIDA DEL FUTURO Z F e il gruppo internet cinese Baidu hanno annunciato una nuova collaborazione strategica. Le due aziende intendono collaborare negli ambiti della guida autonoma e della telematica, nonché dei servizi di mobilità per creare soluzioni tecniche su larga scala per la guida autonoma in Cina. “Con Baidu possiamo vantare un partner dall’eccezionale know-how nel campo dell’intelligenza artificiale, dei big data e dei pacchetti di servizi basati su cloud - ha dichiarato l’Amministratore delegato di
ZF, Stefan Sommer - Si tratta di conoscenze fondamentali per le tecnologie necessarie alla guida autonoma. Grazie al nostro sistema di controllo per veicoli ZF ProAI, siamo in grado di fondere queste conoscenze con i dati provenienti dalla comunicazione Car-to-X e di offrire ai nostri clienti soluzioni di guida autonoma come unico fornitore”. ZF e Baidu intendono far confluire il loro know-how specifico in questa nuova alleanza tecnologica e promuovere la conoscenza attraver-
so la condivisione delle tecnologie, contribuendo a sviluppare la guida autonoma e la telematica in Cina. Si prevede che sulla base della forte posizione di mercato delle due aziende emergeranno nuovi modelli di business per il mercato cinese. Robin Wu, Vice presidente di Baidu, ha aggiunto: “La popolarità della guida autonoma sta oggi affrontando problemi quali la riforma della struttura industriale e dell’innovazione tecnologica. La cooperazione si dimostra quindi fondamentale per accelerare l’attuale utilizzo
Stefan Sommer, Ad di ZF.
della guida autonoma e la commercializzazione di questo business”. Dal 2013, Baidu ha investito in misura crescente in Ricerca e Sviluppo nell’ambito dei sistemi di guida autonoma. Ad aprile di quest’anno l’azienda ha lanciato il “Programma Apollo”, una piattaforma aperta, completa e sicura per aiutare i partner automotive e della guida autonoma affinché questi possano accelerare nella realizzazione di un proprio sistema esclusivo di guida autonoma basato su sistemi hardware e veicolari.
ZF E LE INNOVATIVE SOLUZIONI PER L’INDUSTRIA FERROVIARIA
I vantaggi del Repowering N
GLI OPERATORI FERROVIARI, DANNO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA ALLA COMBINAZIONE DI UNA VITA PIÙ LUNGA E COSTI DEL CICLO DI VITA DEL VEICOLO PIÙ BASSI. IL REPOWERING COSTITUISCE UNA RISPOSTA ECONOMICA A QUESTA ESIGENZA E CONSISTE NELLA SOSTITUZIONE DI TRASMISSIONI OBSOLETE IDRODINAMICHE CON TRASMISSIONI PIÙ MODERNE, EFFICACI E A CONDIZIONI ECONOMICAMENTE PIÙ VANTAGGIOSE.
FABIO BASILICO MILANO
ella Divisione Industrial Technology, ZF comprende le attività per le applicazioni off road. Queste includono lo sviluppo e la produzione di trasmissioni e assali per macchinari agricoli e di costruzione insieme alla tecnologia di trasmissione per carrelli elevatori, ferroviari e veicoli speciali. Nel settore ferroviario ZF è un player globale per un’industria specialistica e altamente tecnologica. Lo si è visto durante l’ultima edizione di Expo Ferroviaria, l’Esposizione internazionale dell’industria ferroviaria tenutasi a Milano Fiera in ottobre. In particolare, il produttore tedesco ha acceso i riflettori sul Re powering, una soluzione interessante che consente di rinnovare la catena cinematica dei treni con una trasmissione ZF. Una scelta estremamente vantaggiosa sia per mo tivi economici che ambientali. Il costo del carburante presenta nuove sfide commerciali agli operatori del settore ferroviario, tenuto anche conto del fatto che il carburante, per le unità multiple DMU (diesel multiple unit) costituisce una voce di spesa che vale per oltre i due terzi dei costi del ciclo di vita del veicolo (LCC). Sempre maggiore importanza viene pertanto attribuita alla combinazione di una vita più lunga e LCC più bassi. Il repowering costituisce una ri-
sposta economica a questa esigenza e consiste nella sostituzione di trasmissioni obsolete idrodinamiche con trasmissioni più moderne, efficaci e a condizioni economicamente più vantaggiose. ZF offre una serie di soluzioni tra cui il repowering di trasmissioni automatiche con inversore sui cambi ZF EcoLife e ZF Ecomat, trasmissioni già utilizzate da tempo in tutto il mondo del trasporto bus e successivamente sviluppate e applicate anche ai veicoli ferroviari. Con convertitori di cop pia estremamente efficienti, le trasmissioni forniscono un comfort molto elevato e un’accelerazione ottimale, resa possibile dal fatto
che tutti i cambi di marcia sono realizzati senza interruzione della coppia di trazione. Il rapporto di trasmissione ottimale mantiene sempre il motore in una gamma di velocità di rotazione economica; la maggiore efficienza che si riscontra soprattutto già a basse velocità del veicolo riduce notevolmente il consumo di carburante e i costi relativi. Le unità di controllo elettroniche ZF, programmabili e flessibili garantiscono l’integrazione della catena cinematica completa nel treno in modo facile, costituendo così l’interfaccia ideale all’unità di controllo centrale del treno. ZF offre agli operatori ferroviari una serie di varianti
possibili, con o senza inversore al ponte, e in questo modo completa l’offerta delle possibili catene cinematiche. Queste combinazioni possono ridurre il consumo di carburante fino al 20 per cento in meno rispetto alle trasmissioni tradizionali idrodinamiche. NUOVO CAMBIO A SEI VELOCITÀ
ZF ha anche presentato di recente la nuova trasmissione ZF EcoWorld DMU. I test e i volumi produttivi entreranno nella pipeline nel 2018. EcoWorld dispone di sei velocità, una funzione di inversione integrata, nonché l’idraulica integrata e interfacce elettriche
standardizzate. È anche possibile implementare nuove funzionalità interessanti come ad esempio il coasting sia a motore spento o funzionante. Il nuovo sistema di trasmissione a sei rapporti è progettato per una coppia massima di ingresso di 2.500 Nm. Raggiunge grande efficienza ed è dotata di un potente convertitore di coppia. Il sistema di trasmissione richiede solo un’interfaccia elettrica direttamente sull’unità di controllo. Il re tarder primario integrato, che richiede solo un piccolo spazio di installazione, garantisce una forte potenza frenante anche a basse velocità. Oltre al sistema di raffreddamento olio integrato nella trasmissione, uno scambiatore di calore contribuisce all’alta efficienza di raffreddamento dell’EcoWorld. Va ricordato che la gestione ottimizzata del calore estende gli intervalli di cambio dell’olio e la durata di servizio utile, rendendo la trasmissione ancora più affidabile e più facile da gestire. Il risultato sono bassi costi del ciclo di vita. E con un peso di soli 560 kg, EcoWorld risulta essere anche il contendente più leggero e ottimale tra le trasmissioni power shift. Senza contare che ri chiede meno spazio di installazione. Un ulteriore potenziale è dato dal fatto che rispetto alle trasmissioni idrodinamiche, EcoWorld può ridurre le emissioni di CO2 e ri sparmiare fino al 20 per cento di carburante. Un altro 5 per cento può essere rispar-
Il nuovo riduttore ZF E-Rail-SH 15 F e a sinistra la trasmissione EcoWorld. In alto, una soluzione ZF Repowering.
miato dalla funzione di coasting a seconda del percorso, del tipo di motore e dalla condizione di carico. Abbassando la velocità del motore, EcoWorld contribuisce anche a ridurre i livelli di emissione di rumore. ZF EcoWorld dimostra di essere la soluzione ideale sia in veicoli ferroviari nuovi che di repowering. Il fattore economico riveste un ruolo decisivo non solo nelle tratte interregionali ma anche nel trasporto pubblico urbano. Da specialista in trasmissioni e sospensioni per veicoli su rotaia, ZF offre ai clienti un nuovo riduttore ZF E-Rail-SH 15 F - destinato alla metropolitana e in grado di ridurre al minimo i costi del ciclo di vita. Un esempio concreto e recente di applicazione del sistema è la metropolitana di Mosca. Nei riduttori tradizionali, a dentatura elicoidale, le forze sono esercitate non solo sul riduttore ma anche in direzione assiale; forze che esercitano un carico sui cuscinetti e riducono il rendimento. Per gestire questi effetti, ZF ha inserito nel cambio E-Rail-SH 15 F due gabbie di spinta totalmente nuove. Si tratta di due anelli applicati sul lato sinistro e destro del pignone conduttore, che, grazie al velo d’olio, scorrono sull’ingranaggio di uscita. Questo scorrimento laterale impedisce che la forza assiale generata dalla dentatura venga esercitata sui cuscinetti e sulla scatola e rappresenta un punto di partenza per lo sviluppo di molte altre migliorie nel settore delle trasmissioni. Partendo da questa base, gli ingegneri ZF possono costruire sistemi di trasmissione con cuscinetti a rulli cilindrici anziché conici. I primi non necessitano di registrazione e facilitano le ope razioni di montaggio al personale addetto alla manutenzione. Inoltre, questa struttura risulta totalmente insensibile alle oscillazioni della temperatura esterna e funziona efficacemente anche nelle regioni dove si raggiungono temperature invernali ampiamente inferiori allo zero. Anche all’interno, il cambio ZF ideale per la metropolitana ha un range di temperatura limitato, di poco superiore a quella della coppa dell’olio.
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VOITH TURBO PROTAGONISTA A EXPO FERROVIARIA
Una solida proposta AL CENTRO DELLA PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA TEDESCA L’EFFICIENZA AUMENTATA DELL’ACCOPPIATORE CON UNA DIMINUZIONE DEL PESO GRAZIE ALL’IMPIEGO DI MATERIALE POLIMERICO RINFORZATO CON FIBRA DI CARBONIO E LA MESSA A PUNTO DI UN SISTEMA DI COMMUTAZIONE RAPIDA DIESEL-ELETTRICO CHE GARANTISCE LE MIGLIORI PERFORMANCE ANCHE IN CONDIZIONI ESTREME.
I
FABIO BASILICO MILANO
veicoli su rotaia sono uno dei diversi ambiti di applicazione delle avanzate tecnologie Voith Turbo. L’azienda tedesca lo ha dimostrato chiaramente in occasione dell’ultima edizione, l’ottava, di Expo Ferroviaria, l’Esposizione internazionale dell’industria ferroviaria, tenutasi a Milano Fiera agli inizi di ottobre. Specialista in soluzioni e sistemi di trazione intelligente e in una gamma com pleta di servizi, Voith Turbo va incontro alle esigenze dei clienti del settore ferroviario che trovano un interlocutore affidabile e in grado di proporre soluzioni tecnologicamente all’avanguardia che puntino alla massima efficienza. Lo stand Voith Turbo a Expo Ferroviaria ha offerto ai numerosi operatori e visitatori del salone milanese l’occasione di fare la conoscenza con le ultime novità del settore veicoli su rotaia. Erano pre senti i vertici di Voith Turbo Srl, rappresentata da
Mariaelena Rinaldi, Direttore Sales Mobility, e Roberto Con sigli, dall’aprile 2016 Manager Rail.
primo riguarda l’efficienza aumentata dell’accoppiatore con una diminuzione del peso grazie all’impiego di materiale polimerico rinforzato con fibra di carbonio; il secondo attiene al fatto che abbiamo messo a punto un sistema di trazione diesel-elettrico Rail Pack che garantisce le migliori performance anche in condizioni estreme”. “Il gruppo di trasmissione diesel-elettrico permette al treno di arrivare fino a una velocità di 120 km/h commenta Consigli - Il sistema di commutazione rapida da diesel a elettrico costituisce un vantaggio tanto per il sistema di trazione quanto per la sua tolleranza alle condizioni climatiche estreme. Il gruppo di alimentazione è in grado di resistere a basse temperature come -40° Celsius ed è dotato di un sistema di raffreddamento sottopavimento integrato, che regola la temperatura del generatore utilizzando acqua. La potenza sviluppata massima
Mariaelena Rinaldi, Direttore Sales Mobility Voith Turbo Italia.
TECNOLOGIA AVANZATA VOITH
“In quanto azienda leader nella fornitura di sistemi integrati e componenti esordisce Roberto Consigli - i prodotti Voith spaziano da locomotive e metropolitane leggere, a tram e treni ad alta velocità. Quest’anno Voith ha esposto a Milano il gruppo di trasmissione diesel-elettrico insieme all’accoppiatore di materiale polimerico rinforzato con fibra di carbonio (CFRP, carbon fiber-reinforced polymer)”. “All’Esposizione internazionale abbiamo messo in luce i punti di forza della tec nologia Voith per una proposta forte, efficiente e orientata al futuro - aggiunge Mariaelena Rinaldi - In particolare, abbiamo focalizzato l’attenzione su due importanti argomenti: il
è di 383 kVA. Il personale operativo spesso monta sul treno maschere di accoppiamento per un breve periodo di tempo, durante il traino o la manovra dei veicoli. Per questo motivo l’accoppiatore Voith tipo CFRP è leggero ma è anche
in grado di sostenere gli elevati carichi operativi presenti quando si trainano interi treni. Questo materiale ad alte prestazioni è stato utilizzato principalmente nell’aviazione e i test di carico su ro taia condotti recentemente dimostrano la
Roberto Consigli, Manager Rail Voith Turbo Italia.
sua capacità di fornire alte prestazioni”. Voith Turbo, specializzata nella costruzione e realizzazione di sistemi con eccellente trasmissione idrodinamica, pone la sua competenza e il suo knowhow anche al servizio delle trasmissioni ibride, come il gruppo di trazione dieselelettrico che, come spiega Ro berto Consigli, “è una importante tendenza in atto nel mercato. Con il Rail Pack siamo all’avanguardia anche tenendo conto del fatto che i materiali utilizzati per i nostri componenti sono quanto di più avanzato nel garantire la sicurezza. Nel mondo rail, in Italia e all’estero, l’azienda è stata in grado di rafforzare la sua immagine di qualità e affidabilità, all’interno di un settore in cui gli interlocutori sono in numero minore rispetto al mondo truck e bus e la specializzazione è maggiore”. Cosa chiedono dunque i
Il gruppo di trasmissione diesel-elettrico al centro dello stand Voith all’Expo Ferroviaria di Milano.
clienti del rail? “Il mondo del service - risponde il dottor Consigli - sta cambiando e il cambiamento sarà ancora maggiore nel futuro. Oggi conta molto l’ottimizzazione delle performance del treno non più come un unico aggregato ma come un sistema in cui ogni singolo componente concorre all’efficienza complessiva. L’attenzione alla ma nutenzione dei singoli componenti è dunque essenziale. Il ruolo di un fornitore di componenti come Voith Turbo diventa perciò strategico. Possiamo davvero fare la differenza in virtù dei nostri valori aggiunti: innovazione, leggerezza, sostenibilità, sicurezza, economicità, assistenza”. A differenza del settore gomma, il mondo rail è molto più conservatore e i costruttori sono a volte un po’ restii a in trodurre velocemente delle innovazioni. “In questo senso - prosegue Consigli - diventa fondamentale per noi l’affidabilità. Voith è una garanzia per i clienti e questo messaggio deve essere sempre ben chiaro. In Italia, lavoriamo pra ticamente con tutti i costruttori del settore e, per quanto riguarda il service, an che con gli operatori e i gestori del trasporto ferroviario. Siamo leader di mercato, dob biamo mantenere il trend e la posizione acquisita lavorando con impegno e dedizione. Le nostre sono soluzioni definitive: non ci interessa seguire un’aggressiva politica di pricing o abbassare il livello qualitativo solo per guadagnare quote di mercato. L’affidabilità è qualcosa che per noi deve valere per la vita intera del componente”. IMPORTANTE L’INTERMODALE
“Voith vede con grande attenzione e interesse lo sviluppo in Europa dell’intermodalità ferro-gomma dice ancora Mariaelena Rinaldi - A tal proposito si è organizzata per essere partner di clienti che gestiscono il trasporto intermodale. Tra l’altro, proprio per venire incontro alle sfide della mobilità integrata, Voith ha integrato nella business unit Mobility sia il rail che il commercial vehicle, quindi rotaia e gomma”. Come si è detto, in Italia, oggi Voith Tur bo opera a 360 gradi con tutti i maggiori costruttori e operatori ferroviari. “Il mercato e il regolatore del mercato pongono grande attenzione al settore ferroviario - aggiunge Rinaldi - Ci aspettiamo, dato il consistente investimento di Voith in tecnologie e affidabilità, degli importanti ritorni sulla intensificazione delle nostre collaborazioni con gli operatori: siamo preparati nel proporre ai clienti tutto il supporto tecnico che agevoli lo sviluppo sostenibile della mobilità su gomma e rotaia”. Nel settore ferroviario, la relazione di supporto al cliente ruota attorno ai due importanti aspetti della diagnostica e della manutenzione. In primo piano ci sono competenze tecniche, ingegneristiche e meccatroniche, da ambedue le parti in gioco. “È di fondamentale importanza che come Voith ci interfacciamo con operatori com petenti per costruire una relazione virtuosa” conclude Rinaldi.
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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I
VEICOLI COMMERCIALI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
INTERVISTA / LUCA BAGLIERI, BRAND MANAGER VEICOLI COMMERCIALI DI RENAULT ITALIA
Nuove energie per il rilancio della Losanga C
“UN VEICOLO COMMERCIALE - SPIEGA IL MANAGER, IN CARICA DA POCHI MESI - È UNO STRUMENTO DI LAVORO FONDAMENTALE. È ANCHE GRAZIE AI FURGONI CHE GLI OPERATORI PROFESSIONALI RIESCONO A PORTARE A FINE MESE LO STIPENDIO A CASA. E CON LO SVILUPPO DELL’E-COMMERCE E DEI GRANDI CENTRI COMMERCIALI, IL FUTURO DEL VAN È MOLTO PIÙ INCORAGGIANTE RISPETTO A PRIMA”.
PAOLO ALTIERI ROMA
ome è nel nostro stile, siamo andati a conoscere il nuovo Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia. Luca Baglieri, nato a Ragusa, 38 anni, è da pochi mesi a capo della struttura che si occupa dei van dello Losanga, oggi costantemente impegnata in una strategia di riorganizzazione societaria e in un’altrettanto proficua strategia di espansione sul mercato. Laureatosi a Roma nel 2005 in economia aziendale, Luca Baglieri inizia subito a cimentarsi con il mondo del lavoro. “Nel gennaio 2006 ho iniziato a lavorare in Renault come stagista - esordisce - il primo incarico è stato all’interno di RCI Ban que, la captive del Gruppo Renault. Dopo cinque mesi, allo scadere del periodo di stage, mi viene offerta l’opportunità di lavorare nel servizio relazioni con la clientela, nel quale rimango per un paio di anni. In seguito ho svolto diversi incarichi, occupandomi di noleggio e analisi credito per RCI Banque. Divento poi zone manager e mi trasferisco a Verona; nel frattempo trovo anche il tempo di sposarmi nel 2010 con Claudia, conosciuta proprio in Renault Italia. A Verona rimango due anni, quando in concomitanza, e siamo nel 2012, na sce la mia prima figlia, Viola”. Prima di tornare a Roma, Luca Baglieri svolge la funzione di fleet manager veicoli commerciali in quel di Bologna, dove trascorre altri due anni come responsabile per Emilia-Romagna, Veneto e Friuli. “Nel 2014 - continua - torno a Roma in qualità di fleet manager veicoli allestiti. Fino a quando, nel gennaio 2017, vengo chiamato ad assumere l’incarico di marketing fleet manager, con il compito di seguire le performance relative alle società per veicoli commerciali e auto. A giugno mi nasce la seconda figlia, Alice, cambio di nuovo posizione e divento Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia”. Una carriera importante e variegata che ha permesso a Luca Baglieri di accumulare preziose esperienze non solo professionali ma anche uma ne. “Ho avuto la
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fortuna di incontrare molte persone che mi hanno dato una mano. Lo spirito di squadra caratterizza tutti i settori di Renault in cui ho lavorato, sia in sede che all’esterno. Penso che il lavoro di squadra sia fondamentale per riuscire a ottenere i risultati che Renault sta
registrando in tutti i vari segmenti di mercato. Dai miei genitori ho ricevuto un’educazione im prontata al rispetto delle persone che incontro e il mio carattere asseconda questa pre disposizione. Nel lavoro è difficile riuscire a conciliare gli impegni con le ne-
cessità della vita privata, specialmente se come me si ha una famiglia e due figlie. Però la passione per il lavoro e l’attaccamento a Renault sono così forti che faccio del mio meglio”. “Un veicolo commerciale - aggiunge Baglieri è uno strumento di lavoro fonda-
“Ci aspettiamo che nel 2018 le cose continuino ad andare bene - afferma Luca Baglieri, Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia - Renault negli ultimi anni ha dimostrato di voler sempre migliorarsi”.
mentale. È anche grazie ai furgoni che gli operatori professionali riescono a portare a fine mese lo stipendio a casa. E con lo sviluppo dell’e-commerce e dei grandi centri commerciali, il futuro del van è molto più incoraggiante rispetto a prima. Sicuramente, la distribuzione urbana sta andando incontro a una situazione dove sarà sempre più fondamentale il piccolo e medio furgone. Questo comporta anche il ragionare sulle alimentazioni alternative, elettrico, gpl, metano compresso e liquido, un discorso che an drà progressivamente crescendo e si svilupperà ancora di più nel futuro. Molto però dipenderà dalle infrastrutture. Resta il fatto che il van con alimentazioni alternative sarà in pieno sviluppo”. Alla trazione elettrica Renault dedica un’attenzione particolare. “Renault è presente in questo settore con un’offerta variegata dice ancora Baglieri - Al Kangoo Z.E. si affiancano la compatta Twizy e la Zoe senza dimenticare il Master Z.E. che arriverà a breve”. Altre importanti novità sono il Trafic SpaceClass, il Kangoo con cambio automatico, il cui lancio avverrà tra fine 2017 e inizio 2018, la prossima commercializzazione dell’Alaskan, il pick-up da 1 tonnellata, e il lancio avvenuto in e sta te del Dacia Dokker pick-up. “In una situazione di mercato pressoché stabile rispetto al 2016 - conclude Luca Baglieri Renault cresce di più e a oggi, dati di settembre alla mano, vantiamo una quota del 9,4 per cento e del 2,8 per cento per quanto riguarda Dacia. Il Gruppo Renault nel suo insieme è al 12,2 per cento, un risultato in crescita rispetto al 2016. In questi ultimi anni la crescita è sempre stata maggiore rispetto a quella del mercato e a quella di Renault nell’anno precedente. Ci aspettiamo che nel 2018 le cose continuino ad andare bene. Renault negli ultimi anni ha dimostrato di voler sempre migliorarsi. Vogliamo continuare a investire nella riorganizzazione e specializzazione della rete e nelle persone che vi lavorano, affinché siano in grado non solo di vendere il prodotto ma di fare da veri e propri consulenti per il cliente professionale”.
I
IDLE I M ONDO TRASPORTI MAN TGE PROTAGONISTA AI FULL RANGE DAYS IN CATALOGNA
Disposto a tutto
PER LA PRIMA VOLTA PROTAGONISTA DEL MERCATO DEI FURGONI, IL LEONE ASSEGNA AL NUOVO TGE UNA MISSIONE IMPORTANTE: APPLICARE ANCHE NEL CAMPO DEI FURGONI L’ORIENTAMENTO AL CLIENTE PROPRIO DEL SETTORE DEI CAMION. L’ATTENZIONE SI CONCENTRA QUINDI SEMPRE SULLA SOLUZIONE MIGLIORE PER IL CLIENTE. COMPRESE QUELLE ASSICURATE DAI VEICOLI SU MISURA DISPONIBILI DA SUBITO DIRETTAMENTE DALLA FABBRICA.
A
FABIO BASILICO MONTSERRAT
i Full Range Days di Montserrat, in Catalogna, non poteva mancare il nuovo TGE, importante asse strategico di MAN che per la prima volta entra nel mer cato dei furgoni. Sulle strade catalane abbiamo così potuto provare diverse configurazioni del van del Leone, a cui il costruttore tedesco ha assegnato un mission ambiziosa: applicare anche nel campo dei furgoni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion, dove MAN ha costruito una lunga tradizione di successo e competenza. L’attenzione si con-
centra quindi sempre sulla soluzione migliore per il cliente. Comprese quelle assicurate dai veicoli su misura disponibili da subito direttamente dalla fabbrica. Il TGE è importante anche perché, grazie ad esso, la Casa di Monaco di Baviera amplia a tal punto il proprio portafoglio prodotti di ventando di fatto un costruttore full-range. Per il futuro, MAN punta quindi sui trasporti con massa totale della combinazione da 3 a 44 ton nellate. Oltre al furgone chiuso e alla versione finestrata, le forme di carrozzeria disponibili per il TGE comprendono anche telai con cabina singola e doppia. Naturalmente, i telai possono esse-
re ordinati con la predisposizione “in fabbrica” di un gran numero di allestimenti adatti a numerosi ambiti di utilizzo, come l’edilizia, il settore dei servizi e la rete di distribuzione. MAN quindi si qualifica come fornitore primario di veicoli su misura, sempre in stretta collaborazione con allestitori certificati. Non bisogna infatti dimenticare che da subito i clienti in tutta Europa possono ordinare il modello TGE scegliendo tra diverse soluzioni di allestimento. In questo modo il cliente risparmia tempo, saltando direttamente la procedura di configurazione e ha direttamente accesso a un veicolo ottimizzato per il proprio ambito di
utilizzo. Dato che questi veicoli su misura presentano già di serie tutte le dotazioni necessarie, restano davvero pochi dettagli da personalizzare da parte del rivenditore, in loco o presso il proprio deposito. Garantendo la presenza solo di collaboratori di pari livello, nel portafoglio dell’offerta MAN sono compresi allestimenti per furgoni delle ditte Schmitz Cargobull, Junge e Spier. A scelta, sono disponibili con portiera a doppio battente nella parte posteriore oppure con sponda montacarichi delle ditte Bär, Dautel, MBB Palfinger o Sörensen. L’offerta inoltre include allestimenti con cassone ribaltabile trilaterale delle ditte
Henschel, Schoon e Scattolini; in alternativa anche con sponde in acciaio o alluminio e cassette degli attrezzi aggiuntive. E sono disponibili, conformemente alla destinazione d’uso, sistemi di ripiani firmati Bott o Sortimo. A completare la gamma di fabbrica degli allestimenti per furgoni, ci sono i veicoli con unità refrigerante della ditta Kerstner. MAN presenta anche il nuovo modulo di distribuzione “Vans to go”: in questi casi specifici, i veicoli su misura di MAN con allestimenti e dotazioni testati dalla stessa azienda sono i veri protagonisti della “vendita immediata”. L’idea di base è che, vista la disponibilità immediata dei veicoli, il cliente può onorare all’istante il contratto originario (48 ore dall’inserimento dell’ordine alla consegna). I veicoli “Vans to go” vengono commercializzati praticamente in tutta Europa attraverso la piattaforma on line (www.vanstogo.man). In collaborazione con 18 partner differenti, in futuro saranno disponibili allestimenti per autocarri con cassoni ribaltabili scarrabili a rullo, autogru, furgonati per il trasporto di mer ce secca, furgoni frigo, cassonati con pianale basso e cassoni ribaltabili. COMBINAZIONE ADEGUATA
La gamma TGE viene offerta con due interassi, tre altezze del tetto e tre lunghezze del veicolo. Le lunghezze della versione furgonata vanno da 5.983 mm a 6.833 mm fino al MAN TGE da 7.388 mm con grande sbalzo. Le altezze del veicolo possono essere di 2.340 mm, 2.575 mm e 2.800 mm. Una combinazione adeguata consente quin di un volume massimo dello spazio di carico di 18,3 metri cubi. E questo spazio è sempre ben illuminato da luci LED. Il modello base di MAN TGE ha una massa totale a terra di 3 tonnellate, mentre il più pesante raggiunge le 5,5 tonnellate. Si possono inoltre trainare altre 3,5 tonnellate agganciando un rimorchio. Sono anche disponibili diverse varianti di trazione. A seconda della massa totale a terra sono possibili tra-
zione anteriore, posteriore e integrale, combinate a scelta con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce. Nel MAN TGE viene lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova, che ha fatto il suo debutto poco più di un anno fa in casa Volkswagen VC e che ribadisce quindi ancora una volta l’importanza di durata e affidabilità. Il quattro cilindri è stato inoltre sviluppato appositamente tenendo conto delle “dure” condizioni a cui è sottoposto un veicolo commerciale. La priorità assoluta è stata quindi data a robustezza e consumi ridotti. Queste caratteristiche sono ora riunite nel MAN TGE, che promette quindi di raggiungere nuovi grandi risultati tanto economici quanto ecologici. Il motore da 1.968 cc è disponibile nelle varianti da 75 kW/102 cv, 90 kW/122 cv, 103 kW/140 cv e 130 kW/177 cv. MAN offre la sua assistenza professionale anche per la nuova serie, con tutti i vantaggi che ne derivano. Per esempio il noto servizio di assistenza senza appuntamento in officina, l’aiuto rapido in caso di emergenza anche nei fine settimana e gli orari di apertura molto lunghi. Naturalmente, il servizio di assistenza tecnica è disponibile sia per tutto il veicolo sia in modo flessibile tramite contratti di manutenzione e riparazione. Estensioni della garanzia, una garanzia di mobilità e l’autosoccorso 24 ore su 24 completano le prestazioni di assistenza. MAN offre inoltre servizi finanziari su misura, a cui possono ricorrere sia il responsabile del parco mezzi che il proprietario al momento dell’acquisto del veicolo e per tutta la sua durata utile. E per l’aggiornamento professionale dei conducenti sono previsti diversi corsi, riuniti nell’offerta MAN ProfiDrive. Qui diversi moduli offrono l’opportunità di esercitare, per esempio, il comportamento corretto in casi d’emergenza, una guida efficiente o il fissaggio corretto del carico. Con questi servizi gli utilizzatori e i proprietari hanno a disposizione un pacchetto completo di feature che spiccano nel segmento dei veicoli commerciali leggeri.
IL MAN CENTER ROMA CONSEGNA UN MODELLO 3.180 AL CONSORZIO TERRACIRCE
BATTESIMO LAZIALE PER IL PRIMO TGE OPERATIVO SUL MERCATO ITALIANO I l primo MAN TGE 3.180 italiano è per il Consorzio Terracirce di Sabaudia, in provincia di Latina. È stato consegnato all’azienda laziale presso il MAN Center Roma. La sua mission è l’assistenza ai semirimorchi del Consorzio su tutto il territorio nazionale. “Abbiamo voluto questo MAN TGE per attrezzarlo a officina mobile e garantire un pronto intervento in tutta Italia ai nostri semirimorchi refrigerati, perché i trattori MAN TGX non si fermano mai...”, dice esplicitamente Ennio Tullio, autotrasportatore dal 1978 e ideatore del Consorzio Terracirce, che oltre alla sede principale di Sabaudia vanta tre filiali a Fondi e Terracina, nella stessa provincia, e poi a Bergantino, in provincia di Rovigo, oltre a una piattaforma logistica a Verona. Oggi al fianco di Ennio Tullio ci sono i due figli Giuseppe e Valentino, che stanno contribuendo all’incessante crescita che vede il Consorzio Terracirce, fondato nel 2012, a capo di una serie di società tutte riconducibili allo stesso gruppo. La flotta si compone di 93 veicoli tra trattori e motrici di gamma pesante e media, dei quali oltre il 70 per cento di marca MAN. A questi si aggiungono oltre un centinaio di semirimorchi
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coibentati, dal momento che l’azienda opera nella quasi totalità nell’ambito dei trasporti refrigerati su tutto il territorio nazionale, al servizio di diversi mercati ortofrutticoli del CentroNord Italia e delle principali aziende del settore alimentare, con particolare attenzione al trasporto delle carni. “Il nome Terrecirce - spiega Giuseppe Tullio - è un omaggio al nostro territorio, il Circeo. Il MAN TGE 3.180 oggetto della consegna è un furgone a tetto alto, con passo di 3.640 mm e lunghezza totale di 5.966. La motorizzazione è un turbordiesel di 2.0 litri per una potenza di 177 cv; il cambio è automatico a otto rapporti e la trazione anteriore. “MAN TGE 3.180 costituirà una garanzia in più per il pronto intervento su strada quando si potranno creare dei problemi - spiega Giuseppe Tullio - Trasportiamo merce deperibile e ogni fermo può avere pesanti conseguenze. Fortunatamente dal 2012 abbiamo un rapporto molto stretto con MAN Italia e tutti i TGX in forza alla nostra organizzazione ci hanno sempre soddisfatto: bassi consumi, affidabilità e versatilità perché si prestano a svariati impieghi. Il nostro obiettivo è avere tutta la flotta MAN”.
Da sinistra, Ennio Tullio e Matteo De Marchi, Direttore commerciale di MAN Truck & Bus Italia.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 264 / Novembre 2017
VEICOLI COMMERCIALI CON MERCEDES PRO ADAPTER FUNZIONI DI CONNETTIVITÀ AVANZATE PER VITO E SPRINTER
IL FLEET MANAGEMENT CHE MANCAVA PER OTTIMIZZARE IL LAVORO L ’accesso al mondo della connettività e ai servizi per le flotte è un must in casa Mercedes-Benz Vans che mette a disposizione del mercato il compatto Mercedes PRO Adapter, un valido alleato dei clienti per utilizzare i servizi in connessione Mercedes PRO dedicati inizialmente alle flotte di Vito e Sprinter operanti in 19 Paesi europei, ai quali in seguito ne verranno aggiunti altri. Installato a bordo del veicolo, l’adattatore stabilisce immediatamente una connessione tra veicolo, driver e fleet manager.
Mercedes PRO Adapter consente di gestire online tutti gli ordini così come di fare un completo check-up delle informazioni sul veicolo come per esempio localizzazione, livello di carburante, intervalli di manutenzione. Il tutto nell’ottica del miglioramento dell’efficienza e della profittabilità delle operazioni di trasporto. Gli utilizzatori possono comunicare con il fleet manager anche utilizzando l’apposita app installata sul loro device mobile. Al momento del lancio sul mercato, Mer-
cedes PRO Adapter offre cinque categorie di servizi di connessione: supervisione veicolo, operazioni veicolo, comunicazione di flotta, gestione manutenzione, digital driver’s log. Mercedes PRO è il nuovo brand che raccoglie le presenti e future offerte di servizi e soluzioni digitali per i clienti Mercedes-Benz Vans. È parte integrante della nuova strategia adVANce, che ha come obiettivo la trasformazione di Mercedes-Benz Vans da costruttore di veicoli a fornitore di soluzioni di mobilità.
MERCEDES-BENZ VANS / LA NUOVA GENERAZIONE SPRINTER ARRIVERÀ NEL PRIMO SEMESTRE 2018
Renova et impera “NON VOGLIAMO SOLO COSTRUIRE I VEICOLI MIGLIORI. DESIDERIAMO OFFRIRE LA SOLUZIONE DI MOBILITÀ PERFETTA PER OGNI SETTORE E ATTIVITÀ DI TRASPORTO - HA DICHIARATO VOLKER MORNHINWEG, RESPONSABILE DI MERCEDES-BENZ VANS - ED È ESATTAMENTE CIÒ CHE FAREMO CON LA PROSSIMA GENERAZIONE DI SPRINTER: UN’UNICA SOLUZIONE A OGNI PROBLEMA. È NATURALE CHE LA NUOVA EDIZIONE DEL VEICOLO SIMBOLO NEL SETTORE VAN PRESENTI TUTTI I SUOI CLASSICI PUNTI DI FORZA, QUALI AFFIDABILITÀ, SICUREZZA E REDDITIVITÀ”.
N
PIETRO VINCI STOCCARDA
el primo semestre del 2018 verrà introdotta sul mercato europeo la nuova versione dello Sprinter. L’ammiraglia simbolo dei vans della Stella, veicolo campione di vendite nel segmento dei Large Van, torna a sorprendere il mercato con nuovi contenuti d’eccellenza che non mancheranno di far sentire il loro peso in un settore tra i più competitivi. Mercedes-Benz Vans ha già svelato i primi dettagli del nuo vo Sprinter. Gli sketch presentati fanno intuire che la storica novità nel segmento van dell’anno 2018 imporrà nuovi standard anche dal punto di vista estetico. Sul fronte del design Sprinter ridefinisce ancora una volta i vertici del segmento. Il veicolo esibisce con coerenza il linguaggio stilistico specifico della Stella, e spri mendone la filosofia e, con essa, la capacità di conciliare gli opposti: emozione e intelligenza. A livello di frontale, Sprinter è caratterizzato da uno spiccato andamento orizzontale delle linee dei fari, che rendono accattivante e sportivo il volto del veicolo.
N° 264 / Novembre 2017
Tra le novità figurano l’introduzione di numerosi sistemi d’assistenza alla guida e servizi di connettività che, in abbinamento a una nuova generazione telematica, consentono un livello d’efficienza nella gestione di veicolo e flotta senza precedenti. Il nuovo Sprinter, in virtù di un significativo arricchimento della molteplicità di versioni disponibili, può essere inoltre adattato con precisione alle specifiche esigenze di trasporto e impiego nei più differenti settori. Grazie a queste combinazioni, il nuovo Sprinter si afferma come autentico “problem solver”, con un posizionamento assolutamente unico nel mercato dei veicoli commerciali. L’introduzione sul mercato sarà successivamente estesa ai mercati extraeuropei. “Non vogliamo solo costruire i veicoli migliori. Desideriamo offrire la soluzione di mobilità perfetta per ogni settore e attività di trasporto ha dichiarato Volker Morn hinweg, Responsabile di Mercedes-Benz Vans - Ed è esattamente ciò che faremo con la prossima generazione di Sprinter: un’unica soluzione a ogni problema. È naturale che la nuova edizione del veicolo
simbolo nel settore van presenti tutti i suoi classici punti di forza, quali affidabilità, sicurezza e redditività”. I primi dettagli del nuovo Sprinter sono stati resi noti al North American Commercial Vehicle Show di Atlanta. Gli Stati Uniti rappresentano del resto il mercato van in maggiore crescita a livello mondiale. Sono ormai divenuti,
dopo la Germania, il secondo mercato per il Large Van tedesco. Senza dimenticare che con i marchi Mercedes-Benz, Freightliner, Fuso e Western Star, Daimler è indiscusso numero 1 nel mercato statunitense truck con una percentuale di oltre il 40 per cento. Grazie al nuovo stabilimento Sprinter, attualmente in co-
struzione a North Charleston, nello stato del South Carolina, in futuro il settore aziendale potrà vantare veicoli “made in USA”, con i quali sod disfare la domanda dei clienti nordamericani, a condizioni molto più vantaggiose, riducendo parallelamente in misura significativa i tempi di consegna in questo mercato. Fino a oggi gli Sprinter de stinati agli Usa venivano prodotti in Germania. A causa dei dazi doganali, tuttavia, attraverso un complesso procedimento i veicoli venivano parzialmente smontati, per essere poi riassemblati nella fabbrica di North Charleston. Mercedes-Benz Benz continuerà comunque a produrre anche la prossima generazione Sprinter in Germania, pres so i due stabilimenti di Düsseldorf e Ludwigsfelde. Per Mercedes-Benz Vans l’introduzione del nuovo Sprinter è molto più della pre sentazione di un nuovo modello. Sprinter è ispirato al futuristico progetto adVANce, che è stato presentato nel l’autunno del 2016 per rispondere alle sfide imposte da megatrend quali digitaliz-
zazione e urbanizzazione. La nuova filosofia sottesa a tale progetto prevede che l’azienda si trasformi da semplice Casa automobilistica a fornitore di soluzioni di mobilità a tut to tondo. Sul fronte dei modelli, la prima novità legata a questa trasformazione è esattamente il nuovo Sprinter. Con l’introduzione del primo Sprinter, avvenuta nel 1995, questo modello ha dato origine a un nuovo segmento, affermandosi al contempo come emblema di MercedesBenz Vans. Con oltre 3,3 milioni di esemplari venduti, Sprinter è uno dei veicoli commerciali di maggior successo, nonché bestseller nel portfolio prodotti di Mercedes-Benz Vans. Sprinter circola oggi in oltre 130 Paesi. Tra gennaio e marzo 2017 Sprinter ha registrato una crescita pari al 10 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il miglior risultato riferito al primo trimestre in una storia ultraventennale. Sprinter ha segnato un nuovo record anche nel primo semestre del 2017: le vendite hanno raggiunto ben 96.200 unità.
COLLABORAZIONE HIGH-TECH
CONSEGNE VELOCI TRA TERRA E CIELO U na collaborazione che apre le porte al futuro delle consegne door-todoor. Mercedes-Benz Vans, lo sviluppatore tecnologico statunitense Matternet e la piattaforma di commercio online in Svizzera siroop hanno lanciato a Zurigo un progetto pilota denominato Vans & Drones per testare un sistema per le consegne on demand di beni acquistati in e-commerce che unisce un van efficiente e un drone. È la prima volta che viene testato un sistema che affianca un drone in aria e un veicolo a terra per rendere sempre più efficienti le consegne di merce in ambito urbano. Durante il test, durato tre settimane, i clienti hanno potuto ordinare prodotti con peso non oltre i 2
chili attraverso la piattaforma di siroop, che li ha consegnati in giornata ai legittimi proprietari tramite i droni messi a punto da Matternet. I droni venivano caricati della merce direttamente nel magazzino del distributore e quindi si dirigevano in volo verso uno dei due Mercedes-Benz Vito dislocati in zone precise della città di Zurigo. Il driver del van prendeva quindi possesso del prodotto da consegnare e provvedeva a recapitarlo presso il recapito del cliente mentre il drone faceva ritorno al magazzino centrale. Tutta l’operazione è stata monitorata per essere comparata con i metodi di consegna tradizionali per verificarne direttamente la maggiore efficienza.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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IDLE I M ONDO TRASPORTI PIAGGIO PROTAGONISTA CON LA SUA GAMMA DI COMMERCIALI LEGGERI
L’INDIA GUIDA L’OFFENSIVA ASIATICA I l Gruppo Piaggio opera a livello globale nel settore dei veicoli a due ruote (scooter e moto) e in quello dei veicoli commerciali leggeri, sia a tre che a quattro ruote. È leader europeo nel mercato delle due ruote e uno dei principali produttori di veicoli a tre ruote in India. Il mercato indiano delle tre ruote, in cui opera Piaggio Vehicles Privates Limited, controllata da Piaggio & C. Spa, è passato da 514mila unità nel 2015 a 546mila nel 2016, con un aumento del 6,2 per cento. All’interno di questo mercato, il sottosegmento veicoli passeggeri ha manifestato un trend positivo (+4,8 per cento), attestandosi a 439mila unità. Anche il comparto cargo ha presentato un aumento (+11,9
per cento), passando da 95mila unità nel 2015 a 107mila unità nel 2016. Tramite la sua consociata indiana, il Gruppo Piaggio è presente anche nel mercato dei light commercial vehicles a quattro ruote, destinato al trasporto merci (cargo). La dimensione del mercato LCV cargo con una massa inferiore alle 2 tonnellate, dove competono Porter 600 e Porter 1000, è stata di 116.100 unità nel corso del 2016, con un aumento dello 0,4 per cento rispetto al 2015. La demonetizzazione decisa dal Governo indiano ha portato, a partire da novembre 2016, a un consistente calo del mercato. Nonostante ciò, le previsioni per l’anno in corso sono ottimistiche e lasciano pensare a un incremento anche nel 2017.
PARTNERSHIP STRATEGICA TRA GRUPPO PIAGGIO E FOTON MOTOR GROUP
I van che verranno
SONO PREVISTE DIFFERENTI TIPOLOGIE DI VEICOLI IN PIÙ VERSIONI, MINI CABINATI E MINI VAN, DEDICATI SIA AL TRASPORTO DI PERSONE SIA A QUELLO DI MERCI. TUTTE LE TIPOLOGIE DI VEICOLI AVRANNO UNA PORTATA UTILE FINO A 1,5 TONNELLATE E RISPONDERANNO CON EFFICACIA ALLE ESIGENZE DEGLI UTILIZZATORI. LA NUOVA GAMMA DI PRODOTTI VERRÀ REALIZZATA NEGLI STABILIMENTI ITALIANI DEL GRUPPO PIAGGIO E SARÀ LANCIATA SUL MERCATO NEI PROSSIMI ANNI A PARTIRE DAL 2019.
L
GIANCARLO TOSCANO PECHINO
’offensiva strategica internazionale del Gruppo Piaggio incontra il colosso Foton Motor Group, il più grande produttore di veicoli commerciali in Cina. Il Presidente e Ad di Piaggio & C. Spa, Roberto Colaninno e
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l’Ad di Foton, Wang Jinyu, hanno sottoscritto a Pechino un importante accordo preliminare per lo sviluppo strategico di una nuova gamma di veicoli commerciali leggeri a quattro ruote. Nei prossimi me si un team composto dai rappresentanti delle due parti lavorerà per validare un piano produttivo e commer-
ciale nonché per definire la documentazione contrattuale con l’obiettivo - in caso di esito positivo delle predette attività - di finalizzare la documentazione tecnica del progetto e i relativi contratti entro la primavera 2018. L’accordo italo-cinese, in linea con la strategia di rafforzamento e ammoderna-
mento dell’offerta della divisione Piaggio Commercial Vehicles e coerentemente con le linee guida strategiche del Gruppo pisano, è finalizzato allo sviluppo di una nuova gamma di veicoli commerciali che consentirà un’importante
IL MONDO DEI TRASPORTI
L’attuale proposta Piaggio compende la variegata gamma del versatile e compatto Porter.
espansione del proprio mercato di riferimento, assicurando contemporaneamente un forte abbattimento dei costi. Le positive prospettive di incremento del settore hanno contribuito alla creazione di una piattaforma di ri-
cerca e produzione che consentirà al Gruppo Piaggio di rafforzare la propria posizione e crescere a livello internazionale. Sono previste differenti tipologie di veicoli in più versioni, mini cabinati e mini van, dedicati sia al trasporto di persone sia a quello di merci, per rispondere alla crescente domanda di soluzioni per la mobilità commerciale particolarmente adatti alle tratte intracity, equipaggiati con motori eco-friendly di ultima generazione e con dotazioni tecnologiche di primo livello. Tutte le tipologie di veicoli avranno una portata utile fino a 1,5 tonnellate. La nuova gamma di prodotti verrà realizzata negli sta bilimenti italiani del Gruppo Piaggio, utilizzando linee attive per la produzione attuale. I modelli saranno lanciati sul mercato nei prossimi anni a partire dal 2019, attraverso una rete distributiva orientata alla massima soddisfazione del cliente. Leader europeo nel settore delle due ruote, il Gruppo Piaggio nel 2016 ha venduto nel mondo 188mila veicoli commerciali, confermandosi un player di rilevante importanza anche nel mercato dei van a tre e quattro ruote per il trasporto di persone e merci. Foton Motor Group, che vanta circa 40mi la dipendenti in tutto il mondo, è in grado di offrire una gamma di prodotti completa e di
alto valore tecnologico, in forte crescita e con diversificazione internazionale, grazie anche a joint venture con mar chi di primissimo piano nel panorama automotive, come le alleanze siglate con Daimler AG e Cummins Inc..
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VEICOLI COMMERCIALI
OPEL LANCIA SUL MERCATO I NUOVI VIVARO TOURER E COMBI+
A tu per tu con il passeggero DOPPIO COLPO PER IL BLITZ: ARRIVANO DUE NUOVI MODELLI PRATICI, COMODI E VERSATILI PENSATI PER OTTIMIZZARE LA MOBILITÀ DELLE PERSONE. VIVARO
TOURER È UN MULTISPAZIO VERSATILE COME UNA BUSINESS LUNGE, VIVARO COMBI+ È IL NUOVO MINIBUS NOVE POSTI SPAZIOSO E CONFORTEVOLE.
D
GUIDO PRINA RÜSSELSHEIM
oppio colpo in casa Opel. Arrivano sul mercato i nuovi pratici, comodi e versatili Vivaro Tourer e Vivaro Combi+, pensati per ottimizzare la mobilità delle persone. Il nuovo Vivaro Tourer si propone come veicolo versatile al pari di una business lounge, il Combi+ è niente meno che un minibus nove posti comodo e spa zioso. Alla base di tutto c’è un veicolo estremamente poliedrico come il popolare Vivaro, al centro dell’offerta van del costruttore tedesco. Non è un caso dunque che grazie alle numerose possibilità di configurazione, il tuttofare Vivaro è il veicolo commerciale Opel più venduto. Nella storia di Vivaro inizia a desso un nuovo capitolo, grazie a Vivaro Tourer e Vivaro Combi+, due versioni pas seggeri particolarmente confortevoli e flessibili. I due nuovi modelli, che saranno presto ordinabili, condividono diverse e interessanti caratteristiche: equipaggiamenti e comfort di prima classe, simili a un’automobile, diverse possibilità di configurazione dei sedili, sistemi di assistenza e tecnologie all’avanguardia. Il cruise control con limitatore di velocità, il volante in pelle e i fendinebbia sono tre esempi della dotazione di serie di entrambi i modelli. “Queste nuove versioni passeggeri, Opel Vivaro Tourer e Combi+, permettono ai nostri clienti di pensare a tantissimi nuovi utilizzi. Da comodo business shuttle a compagno di viaggio per il lavoro e il tempo libero, Vivaro adesso soddisfa anche la clientela più esigente in termini di comfort e flessibilità”, ha dichiarato Steffen Raschig, Director Commercial Vehicles di Opel. Opel Vivaro Tourer è per-
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fetto per i viaggi di affari e di piacere, grazie alle sue numerose possibilità di configurazione dell’abitacolo. La seconda fila del versatile shuttle Vip è composta di serie da tre sedili individuali con braccioli esterni ed è regolabile, essendo montata su un sistema di binari. Per facilitare l’accesso alla terza fila di sedili, anch’essa mobile e montata su binari, i sedili esterni della seconda fila possono essere abbattuti facilmente con la fun zione Easy Entry. Vivaro può essere ordinato anche con una seconda porta scorrevole. Inoltre, chi desidera utilizzare Vivaro Tourer come una moderna sala riunioni in mobilità può semplicemente ruotare di 180 gradi la seconda fila di sedili, creando così un ambiente invitante per discutere a quattr’occhi. Lo spazioso van è ancora più comodo con i due sedili girevoli a 360 gradi a richiesta - disponibili anche in pelle - e il tavolino pieghevole. I passeggeri della se -
conda fila possono collegare facilmente laptop e altri dispositivi mobili alle due porte USB e alla presa da 220 V (fino a 300 W). L’abitacolo è completamente rivestito per garantire la giusta atmosfera. La luce superiore con Led genera una piacevole illuminazione al buio, il climatizzatore automatico anteriore e il condizionamento manuale posteriore assicurano temperature gradevoli e i finestrini posteriori oscurati di serie mantengono la necessaria privacy. PRATICITÀ E COMFORT
I passeggeri dei sedili anteriori viaggiano comodi ma senza rinunciare alla praticità: possono infatti stare seduti in totale relax grazie ai sedili individuali regolabili in sei direzioni e dotati di bracciolo, supporto lombare e airbag laterale di serie. Il sedile guidatore può essere anche regolato in altezza. A richiesta, è possibile ordinare il divanetto
doppio per i passeggeri anteriori con vano portaoggetti integrato. Il volante è rivestito in pelle gradevole al tatto. I moderni sistemi di assistenza rendono la guida più rilassante: l’assistente al parcheggio posteriore aiuta a evitare piccoli urti e graffi in fase di manovra, e la telecamera posteriore è disponibile a richiesta. In caso di pioggia e oscurità, tergicristalli e fari anteriori si accendono automaticamente. La funzione cornering light statica illumina la curva nella direzione di marcia. In più, Vivaro Tourer monta sempre le luci per la marcia diurna con Led. Quattro i sistemi di infotainment che garantiscono un intrattenimento ottimale; tra essi è possibile richiedere il sistema Navi 80 IntelliLink con informazioni sul traffico in tempo reale. Il sistema è facile da utilizzare mediante lo schermo touchscreen a colori da 7 pollici, i comandi al volante o i comandi vocali. La carrozzeria di Vivaro
IL MONDO DEI TRASPORTI
Tourer si distingue per alcuni dettagli esclusivi, come le maniglie di portiere e portellone e i coprispecchietti retrovisori esterni in color nero lucido. Sono disponibili inoltre i finestrini posteriori extra scuri, dietro il montante centrale, e i cerchi in lega leggera da 17 pollici “Diamond Cut”. Chi desidera un abitacolo di classe ancora superiore può scegliere l’elegante allestimento in pelle e lo Irmscher Style Pack. A CIASCUNO IL SUO COMBI
Opel Vivaro Combi è pratico per trasportare fino a nove passeggeri, per esempio al lavoro, mentre il nuovo Combi+ è un comodo minibus per la famiglia e il trasporto passeggeri. Il guidatore ha tutto il comfort di un sedile regolabile in sei direzioni con supporto lombare e bracciolo. Il volante in pelle di serie consente al driver di tenere tutto sotto controllo mentre i due passeg-
Opel Vivaro Combi+ è un comodo minibus per la famiglia e il trasporto passeggero in genere. In alto, il Vivaro Tourer.
geri anteriori viaggiano su sedili dal profilo particolarmente confortevole. I divanetti posteriori, mobili e montati su binari, sono dotati di serie di braccioli; seconda e terza fila possono essere a sportate senza utilizzare alcun utensile e la terza fila può essere abbattuta di ben 180 gradi. I lati del veicolo completamente rivestiti, gli alzacristalli elettrici e il rivestimento del pianale a richiesta rendono l’atmosfera ancora più accogliente. Il Combi+ può essere richiesto anche con seconda portiera scorrevole per facilitare salita e discesa. Il condizionatore manuale per guidatore/passeggero anteriore e per il resto dell’abitacolo è garanzia di temperature costanti e piacevoli nell’intero veicolo. Inoltre, la versione italiana si arricchisce di equipaggiamenti standard già presenti sulla versione Sport. I cerchi in lega da diciassette pollici (a richiesta disponibili in colore nero) sottolineano la sportività del veicolo. I fari anteriori montano luci per la marcia diurna a Led, che permettono di risparmiare energia; nella dotazione di serie rientrano anche i fendinebbia con funzione d’illuminazione statica in curva. I vetri extra dark oscurati dei finestrini laterali e posteriori proteggono i passeggeri della versione Combi dai raggi del sole e dagli sguardi indiscreti. Senza contare che chi viaggia su Vivaro Combi+ non si annoia grazie al moderno sistema di infotainment Navi 50 IntelliLink, dotato di streaming audio Bluetooth e riconoscimento musicale automatico per i dispositivi audio, ingresso USB o controllo vocale Siri per i dispositivi Apple compatibili. Una terza versione passeggeri, estremamente flessibile, sarà presentata tra bre ve a completamento della gamma Vivaro.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA / FRANCESCO MALDARIZZI, FONDATORE DELL’OMONIMA AZIENDA
“Siamo partner dei professionisti”
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MAX CAMPANELLA BARI
n tutta la sua maestosa potenza, un Fiat Ducato Maxi allestito con gru Hicrane fa bella mostra di sé alla Fiera del Levante allo stand di Maldarizzi Automotive Group, realtà leader dell’Italia meridionale nel settore automotive e di trasformazione dei veicoli commerciali. Allestito con gru e ribaltabile, frut to della partnership con Lameccanicasf di Andria, il Ducato si trasforma in quel veicolo innovativo che il mercato aspettava da tempo, confermando la vocazione del Gruppo Maldarizzi a soddisfare le esigenze della sua clientela. Una vocazione storica, che risale al 1979, quando Francesco Maldarizzi fonda l’azienda prima con Lancia poi rappresentando Renault. Oggi, Maldarizzi rappresenta per il territorio nel quale affonda le radici - quello di Puglia e Basilicata, con headquarter a Bari, sedi a Trani, Matera e nei prossimi giorni a Taranto e filiali post vendita a Bari e Matera - un autentico e solido punto di riferimento,
basandosi su una caratteristica che da sempre rappresenta la chia ve del suo successo: l’esperienza e la competenza dei collaboratori, qualità riconosciute dai clienti. Quelle qualità che nel 1997 hanno convinto Fiat ad avviare un confronto con l’azienda pugliese, arrivando nel 1999 a una partnerhsip che ha consentito a Maldarizzi di costruire la storia dell’automotive nel suo territorio. Dopo anni di successi, sull’onda di un periodo di grande trasformazione per il settore, Francesco Maldarizzi continua a dimostrare nei fatti la sua inclinazione per il dinamismo: dell’anno scorso il man dato di Mercedes-Benz Vans alla società Motoria che, andando ad affiancare quello di Fiat Professional per l’altra società del gruppo - Millenia - permette all’azienda di proporre sul mercato un portafoglio di prodotti completo, ampio e diversificato per il segmento dei veicoli pro fessionali. Un settore al quale il cavalier Maldarizzi ha sempre dedicato attenzione, con forniture anche di rilievo sul panorama nazionale. Quest’anno l’ulteriore
FORTE DI UN’ESPERIENZA DI QUASI QUARANT’ANNI NEL SETTORE, MALDARIZZI AUTOMOTIVE GROUP QUEST’ANNO DEDICA UNA BUSINESS UNIT AL SETTORE DEI VEICOLI PROFESSIONALI. “SULLA BASE DELLE RICHIESTE DEI NOSTRI STESSI CLIENTI, AVVERTIVAMO L’ESIGENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE CHE NASCE E SI STRUTTURA PER IL SERVIZIO AD AZIENDE DI OGNI DIMENSIONE, DALL’ARTIGIANO MONO VEICOLARE ALLA GRANDE FLOTTA”, DICHIARA IL NEO INSIGNITO DELL’ONORIFICENZA DI CAVALIER DEL LAVORO,
DOTT. FRANCESCO MALDARIZZI.
svolta, che rappresenta un autentico spartiacque nella storia del Gruppo Maldarizzi nei veicoli leggeri, la nascita di una business unit interamente dedicata ai Van: area specifi-
La gru Hicrane su telaio Fiat Ducato esposta alla Fiera del Levante di Bari.
ca del front office dedicata per l’accoglienza dei clienti professionali; agenti tecnicamente formati; la graduale preparazione della Rete (Maldarizzi conta circa 90 officine autorizzate e ha partnership con oltre un centinaio di punti d’assistenza). Un progetto “work in-progress” sul quale l’imprenditore pugliese sta fortemente investendo. “Seguendo la logica che da sempre muove il Gruppo Maldarizzi - precisa il fondatore - la nuova business unit non a spetterà i clienti: saremo noi a raggiungere i clienti e soddisfare le loro necessità recandoci in casa loro, sia per la vendita sia per la manutenzione. È quanto stiamo già facendo in maniera graduale, per ché il settore dei veicoli professionali ha per sua natura bisogno di professionalità: agenti e operatori di officina stanno seguendo un adeguato iter formativo. In questo modo daremo vita a un’organizzazione strutturata e in grado di offrire un servizio di qualità, seguendo il solco fin qui tracciato dalla nostra azienda”. Un investimento che si colloca nella strategia di una nuova offensiva sul mercato dei veicoli commerciali. “Il
Francesco Maldarizzi, fondatore del Gruppo.
territorio della Puglia - afferma il cavalier Maldarizzi - è costituito storicamente da molte aziende locali che, per la loro attività di trasporto, si servono di veicoli di piccole dimensioni, in grado di viaggiare sulle arterie extraurbane così come nei centri cittadini. La nuova organizzazione nasce con l’obiettivo di offrire a queste aziende un servizio il più professionale possibile, che risponda a richieste che ci arrivano dalla stessa clientela. Al momento registriamo quote di mercato che ci collocano nella media nazionale, con nu meri più elevati nei segmenti dei furgoni medi e piccoli: con la nuova organizzazione vogliamo ampliare il nostro raggio d’azione e proporre a nuovi clienti il nome Maldarizzi come riferimento per le loro esigenze di attività e di trasporto”. Il territorio in cui opera Mal darizzi è costituito da pro fessionisti di ogni tipo: dall’artigiano che utilizza un singolo furgone alla lavanderia che possiede una piccola flotta fino alla grande azienda con un parco strutturato. “Ogni tipo di cliente - precisa il cavalier Maldarizzi - viene
seguito con la stessa attenzione. La nostra organizzazione opera con flessibilità, riuscendo a garantire un servizio su mi sura sulla base delle dimensioni e necessità del cliente”. Sul piano delle vendite quali sono le aspettative in relazione al mercato dei veicoli commerciali? “Il parco degli LCV in Italia - risponde Francesco Maldarizzi - è tuttora costituito da veicoli vetusti, che possono recare danni fisici che hanno un costo sociale per lo Stato, senza dimenticare l’aspetto inquinante che sta diventando necessità preminente. Se si pensa che un van è per sua natura veicolo che esce in strada tutti i giorni, ci si rende conto facilmente di quanto sia essenziale avere un parco moderno, che impatti pochissimo sull’ambiente e sia meno rischioso per l’incolumità di chi lavora e di chi vive nelle nostre comunità”. “È giusto pensare al rinnovo dei parchi di autobus pubblici - conclude Maldarizzi ma lo è altrettanto pensare a quello di veicoli privati che ogni giorno raggiungono centri storici, villaggi turistici, località marine, ecc.”.
FIAT DUCATO CON GRU HICRANE: UN’AUTENTICA NOVITÀ PER IL SEGMENTO
VEICOLO MANEGGEVOLE CON LA DOTAZIONE DI UN TRUCK 2 0mila mq di esposizione, 295 veicoli esposti, 170 risorse umane impiegate (tra greeter e consulenti alle vendite); oltre 380 veicoli venduti tra vetture e LCV. Sono i numeri di consuntivo della Fiera del Levante del Gruppo Maldarizzi, che anche quest’anno ha partecipato allo storico evento - per tradizione inaugurato dal Presidente del Consiglio in persona - che raccoglie oltre 500mila visitatori alla Fiera di Bari. Due le anteprime nazionali di prodotti pensati e costruiti per il mercato dal Gruppo Maldarizzi: una gru Hicrane (prodotto progettato e costruito interamente in Puglia) su telaio Fiat Ducato, esposto anche alla fiera del sollevamento di Piacenza, e una Merce-
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des Classe A in versione GPL. Prima operazione della nuova direzione del settore veicoli commerciali della Maldarizzi Automotive Group, Fiat Ducato in allestimento Maldarizzi è un veicolo con caratteristiche uniche nel suo segmento: maneggevole, guidabile con la semplice patente B, capace di muoversi in spazi ristretti ma dotato di caratteristiche tecniche - come la portata utile di almeno 500 kg, dimensioni ridotte, altezza di lavoro fino a 13,50 m, stabilità e capacità di sollevamento sopra la media - finora in dotazione a veicoli di maggiori dimensioni. “Questo mezzo - precisa il cavalier Francesco Maldarizzi - entra in piccoli spazi ur-
bani inaccessibili fino ad oggi ad alcuni artigiani: ad esempio muratori, per i quali è ideale per le ristrutturazioni, o giardinieri per vivaistica, forestali, ecologia, ma anche elettricisti e imbianchini. Consente loro di operare in completa sicurezza. Tra le caratteristiche è possibile la scelta del colore antinfortunistico, svariate possibilità di movimentazione (lo snodo JIB, assoluta novità per questa tipologia di veicoli, permette di entrare anche nelle finestre), possibilità di lavorare in negativo (sottoponte, anche questa un’esclusiva). Inoltre sono previste alcune personalizzazioni: cestello esterno porta operatore, radiocomando multifunzione, benne, pinze e rotori idraulici ecc.”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 264 / Novembre 2017
VEICOLI COMMERCIALI L’ENTUSIASMO DI FEDERICO DAFFI DIETRO IL VARCO DELLA FRONTIERA DEL SOL LEVANTE
NEL 2006 L’ARRIVO DELLA PRIMA UNITÀ GREAT WALL NEL NOSTRO PAESE F ondata nel 1984, Eurasia Motor Company conta oggi 13 dipendenti. Un passato come Concessionaria Chevrolet e Daewoo, varca la frontiera del Sol Levante grazie all’entusiasmo che caratterizza il CEO Federico Daffi e alle intuizioni di quest’ultimo. L’incontro con Great Wall consente, nel 2006, lo sbarco del marchio asiatico nel nostro Paese. Da quella prima unità, grazie a un mercato molto dinamico Eurasia co-
nosce una forte fase di sviluppo che nel 2010 è costretta a fare i conti con la crisi economica globale. Dopo alcuni anni di “stasi”, l’arrivo del nuovo Steed 6 e un mercato in ripresa ridanno fiato all’organizzazione che si struttura maggiormente: oggi Eurasia-Great Wall conta 56 Concessionarie, dealer che si occupano di commercializzare e svolgere servizio si assistenza multimarca, e circa un’ottantina di officine autorizza-
te. Una geografia che da una parte ha visto ridimensionare il numero di Concessionarie, dall’altra strutturare la forza vendita nell’headquarter di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Bergamo, storica sede di Eurasia: al timone dello staff di agenti, il CEO ha voluto al suo fianco Francesco Bruno Romano, Direttore Commerciale con una consolidata esperienza e una grande voglia di fare. “Siamo sempre supportati - precisa Fede-
rico Daffi - da un’azienda seria e dimensionata qual è Great Wall che, dopo aver consolidato la sua presenza sul mercato locale, intende rafforzare l’export, ovvero esportare il suo successo con prodotti adatti ai mercati europei. In parallelo corre la Ricerca&Sviluppo: Great Wall è pronta a fare la sua parte in un mondo che viaggia sempre più a trazioni alternative. Per l’ibrido siamo già pronti”.
INTERVISTA / FEDERICO DAFFI, CEO EURASIA MOTOR COMPANY
“È l’anno della svolta”
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MAX CAMPANELLA
PALAZZOLO SULL’OGLIO
er sua tradizione mercato di nicchia nel nostro Pae se, negli anni precrisi il segmento dei pickup ha raggiunto quota 11mila uni tà. Oggi, sull’onda lunga del crollo dei volumi dei veicoli commerciali leggeri, si attesta attorno alle 5-6mila ma, in attesa che la normativa ne consenta l’utilizzo anche per trasporto privato, si registra un andamento al rialzo. Difficile ipotizzare che si torni ai livelli del 2010, ma la prospettiva è rosea. Tant’è che diversi costruttori stanno lanciando nuovi modelli. Tra quelli che hanno sempre creduto fortemente nel segmento si colloca Great Wall, costruttore cinese che, accanto all’entusiasmo di una casa relativamente giovane (è stata fondata nel 1984), negli ultimi anni ha maturato un’esperienza contraddistinta da determinazione, passione e precisione. Attualmente vanta il terzo gradino del podio nella top 10 tra le vetture vendute in Cina (modello Haval 6, tra l’altro la 15esima vettura più venduta al mondo nel 2016), l’ottavo posto per marca e il decimo per Gruppo. Quest’anno Great Wall marchio distribuito in esclusiva in Italia da Eurasia Motor Company, service provider di Tata (per il quale si occupa di ricambi e garanzie) - lancia la nuova generazione del suo
N° 264 / Novembre 2017
pickup: Steed 6. Veicolo dalla forte personalità e dalle dimensioni generose (5.345 x 1.800 x 1.755 mm), è la nuova punta di diamante nella strategia firmata Great WallEurasia: un autentico “destriero” con il quale viene lan ciata una nuova, potente offensiva. Con l’obiettivo di soddisfare da una parte una domanda in crescita, dall’altra un target di professionisti che desiderano utilizzare il veicolo non solo per scopi professionali. “Il nuovo Steed spiega Federico Daffi, Amministratore delegato di Eurasia - si presenta come veicolo utile per l’artigiano ma, nel contempo, utilizzabile come vet tura: maneggevolezza, consumi contenuti grazie al gpl e un’estetica niente male gli consentono di competere sul segmento, avendo il vantaggio di un prezzo assolutamente favorevole”.
GREAT WALL LANCIA IL NUOVO STEED, UNICO PICKUP A ESSERE EQUIPAGGIATO CON LA PROPULSIONE BI-FUEL BENZINA-GPL E CHE COMPETE CON UN PREZZO VANTAGGIOSO.
IL NUMERO UNO DEL DISTRIBUTORE ESCLUSIVO IN ITALIA DEL PRODUTTORE CINESE LANCIA LA SUA SFIDA: “PORTEREMO SUL MERCATO ULTERIORI NOVITÀ: IL MERCATO È DINAMICO E VOGLIAMO ESSERE TRA I PROTAGONISTI”.
SOLUZIONI ECOLOGICHE
Si parte da 17.450 euro (Iva esclusa) per un veicolo da 5 posti (doppia cabina) con elevati standard qualitativi e soluzioni ecologiche d’eccellenza. Cui si aggiungono costi d’esercizio altrettanto competitivi grazie all’assoluta esclusiva Great Wall nel segmento dei pickup: il motore 2.4 Euro VI benzina/gpl. Ed è in fase di lancio un’offerta con prezzo
IL MONDO DEI TRASPORTI
Con lo Steed 6 Eurasia punta innanzitutto a quel parco di circa 9mila italiani che già hanno scelto lo Steed per la propria attività.
base di 18.770 (più IVA, messa su strada e IPT) con 10mila km di gpl gratis. “Chiavi in mano e senza alcun sovrapprezzo - precisa il CEO di Eurasia - il cliente acquista un veicolo già equipaggiato con il motore bi-fuel, grazie a una trasformazione che viene effettuata in Italia: dalla Cina il veicolo arriva con motore a benzina Mitsubishi Euro VI e viene trasformato in bi-fuel con impianto gpl da Landi Renzo. Una soluzione che garantisce la qualità del procedimento e il risultato di un veicolo meno rumoroso, dai consumi ridotti rispetto ad altri pickup e assolutamente confortevole”. Da otto anni Eurasia porta sul mercato italiano lo Steed a Gpl, che permette l’accesso alle ZTL o ai centri abitati in caso di blocco totale al traffico. Un’esperienza consolidata che prosegue con la nuova generazione. “Rispetto al precedente modello - prosegue Federico Daffi - viene confer-
mata la robustezza che stavolta non fa più rima con spartanità: basta mettersi al volante per rendersi conto che si guida come una vettura”. Con lo Steed 6 Eurasia punta innanzitutto a quel parco di circa 9mila italiani che già hanno scelto lo Steed per la propria attività. Ma non esclude affatto piacevoli sorprese. “Il nostro target - illustra Daffi - è di circa 7-800 unità l’anno. Ma non ci fermiamo qui: il 2017 rappresenta l’anno della svolta anche per il nuovo Steed, che farà da volano alle vendite. Abbiamo inoltre avviato un piano di riorganizzazione della Rete italiana che ci consentirà non solo di supportare l’aumento dei volumi, ma anche di portare ulteriori novità sul mercato. Abbiamo dalla nostra esperienza, competenza e una for te capacità produttiva: Steed 6 è l’inizio di una vera e propria svolta. Il mercato è dinamico e vogliamo essere tra i protagonisti”.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI PSA e ChangAn Automobile
Insieme per il pick-up da 1 tonnellata
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CITROËN ITALIA CRESCE TRE VOLTE PIÙ DEL MERCATO
Jumpy gran trascinatore NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2017, CON UNA CRESCITA QUASI TRIPLA RISPETTO AL MERCATO GENERALE, CITROEN HA DIMOSTRATO DI ESSERE IN ITALIA UN PLAYER DI PRIMO PIANO. OTTIMO IL RISULTATO RAGGIUNTO NEL SETTORE VEICOLI COMMERCIALI, CON OLTRE 9.600 IMMATRICOLAZIONI, IN AUMENTO DEL 21 PER CENTO RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2016, IN UN MERCATO CHE È RIMASTO SOSTANZIALMENTE STABILE. PIENO SUCCESSO DEL NUOVO JUMPY, L’ULTIMA NOVITÀ DELLA GAMMA DOUBLE CHEVRON.
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MICHELE S. ALTIERI MILANO
l 2017 si appresta a chiudersi con performance di tutto rispetto per Citroën in Italia. Importante preambolo sono i risultati dell’andamento commerciale dei primi nove mesi dell’anno, molto positivo per il marchio del Dou ble Chevron, sia per quanto riguarda le auto che i veicoli commerciali. Nel ranking nazionale del mercato autovetture, anche nel mese di settembre, Citroën in Italia conferma la sua ottava posizione che occupa da inizio anno. Le immatricolazioni di autovetture Citroën nel periodo gennaio-settembre hanno raggiunto le 60.395 unità, consentendo al marchio di ottenere una quota di mercato pari al 3,94 per cento. I primi nove mesi del 2017 si sono conclusi positivamente anche per il mercato italiano nel suo complesso che ha registrato oltre 1,53 milioni di immatricolazioni di nuove autovettu-
re, con un incremento del 9 per cento rispetto allo stesso periodo 2016. In questo contesto favorevole, la progressione di Citroën, rispetto allo stesso periodo del 2016, ha superato il 26,5 per cento, qualificandosi come il trend di crescita migliore rispetto ai diretti concorrenti, quasi tre volte tanto la crescita del mercato stesso. In particolare, sono risultate ottime le performance nell’ambito delle immatricolazioni avvenute nel canale dei privati, in cui Citroën cresce del 29 per cento, in controtendenza rispetto al mercato che globalmente evidenzia una moderata flessione. All’interno della gamma vi è poi una crescita omogenea delle vendite dei vari modelli, come Berlingo e Spacetourer che sono risultati nella top ten del proprio segmento. Nel mer cato dei veicoli commerciali, i primi nove mesi del 2017 hanno fatto registrare in casa Citroën Italia oltre 9.600 immatricolazioni, in aumento del 21 per cento
rispetto allo stesso periodo del 2016, in un mercato che è rimasto sostanzialmente stabile. Il tutto grazie soprattutto al successo del nuovo Jumpy, l’ultima novità della gamma. Nel settore dei veicoli commerciali leggeri, Citroën ha sempre offerto soluzioni innovative, a cominciare dal Type H, che proprio quest’anno festeggia 70 anni dal suo lancio. Nuovo Jumpy è stato concepito intorno all’efficienza e all’ergonomia, al servizio della facilità di utilizzo e della sicurezza. STILE SENZA COMPROMESSI
Jumpy è in sintesi caratterizzato da un design dalle linee fluide e moderne e uno sti le pieno di carattere, al contempo energico e rassicurante; da un’architettura efficiente adatta a tutte le esigenze, al servizio della funzionalità, della praticità e dell’ergonomia. La sua piattaforma modulare deriva dall’EMP2 e offre fino a 1.400 kg di carico
utile, 6,6 mc di volume di carico e gli permette di trainare fino a 2,5 tonnellate. Tre le lunghezze disponibili e, oltre alle due lunghezze di 4,95 m e 5,30 m che si collocano al centro del mercato, è disponibile una versione inedita di soli 4,60 m, pratica e compatta. Come le altre due lunghezze M e XL, la versione XS offre un carico utile fino a 1.400 kg. L’altezza limitata a 1,90 m sulle versioni XS e M gli permette di accedere facilmente ai parcheggi, spesso di difficile accesso per veicoli di questo segmento. Nel progetto va anche considerata una modularità inedita nel segmento grazie al Moduwork che facilita la vita quotidiana e permette, ripiegando il sedile passeggero laterale, di liberare volume offrendo, con il grande vano nella parete di separazione, fino a 4 m di lunghezza utile. Inoltre, il tavolino scrittoio orientabile e i supporti per il tablet e lo smartphone trasformano Jumpy in un vero ufficio mobile.
I costi di utilizzo sono contenuti grazie alle moderne motorizzazioni diesel 1.6 e 2.0, di ul tima generazione, che van no dai 95 cv (210 Nm) con cambio manuale a 180 cv (400 Nm) con cambio automatico EAT6. Oltre alle funzioni utili nel quotidiano, come il sistema di accesso e accensione senza chia ve (Keyless Access& Start), le porte laterali scorrevoli apribili senza chiave con comando motorizzato, il nuovo Citroën Jumpy propone tec nologie che facilitano la vita: il nuovo TouchPad da 7” che permette di gestire tutte le funzioni media, telefono e navigazione e si basa su uno schermo che basta sfiorare con la punta di un dito; la funzione Mirror Screen che permette di trasferire le applicazioni del proprio Smartphone sul TouchPad da 7” in totale sicurezza e che viene proposta in abbinamento alle tecnologie Apple CarPlay e MirrorLink; Citroën Connect Nav, il nuovo sistema di navigazione 3D, Touch e connes-
roupe PSA partecipa attivamente alle dinamiche di mercato che vedono una crescita internazionale del mercato dei pick-up. Il colosso francese e la controparte cinese ChangAn Automobile hanno firmato un accordo che prevede lo sviluppo congiunto di un nuovo pick-up da 1 tonnellata. I due partner si sono accordati per lo sviluppo congiunto di una nuova piattaforma dedicata ai veicoli commerciali e allo studio di un modello pick-up, il cui lancio è previsto entro il 2020. E’ coinvolta nel progetto la fabbrica di ChangAn a Ding Zhou. Il nuovo veicolo sarà conforme alle normative più restrittive al mondo e soddisferà le aspettative dei clienti con un design deciso e requisiti di qualità e sostenibilità senza compromessi. Il pick-up da 1 tonnellata sarà inizialmente proposto sul mercato cinese e sui mercati esteri di Groupe PSA. Il mercato dei veicoli commerciali ha rappresentato nel 2016 ben 14 milioni di veicoli nel mondo, e il segmento dei pick-up da 1 tonnellata il 18 per cento di tale mercato, con un incremento annuo del 5 per cento. Patrice Lucas, Executive Vice President Programmi e Strategia di Groupe PSA, commenta: “Questo nuovo prodotto, complementare al pick-up peugeot lanciato recentemente in Africa, rientra nella core model strategy di Groupe PSA e segna il nostro ritorno in questo segmento in costante crescita. Contribuirà a raggiungere gli obiettivi del piano Push to Pass per quanto riguarda i veicoli commerciali, il nostro target è incrementare i volumi del 30 per cento entro il 2018 e triplicare i volumi a livello internazionale entro il 2021”.
so in tempo reale, controllato mediante riconoscimento vocale o attraverso il Touch Pad 7” e associato a servizi connessi come TomTom Traffic, che permette di avere le informazioni sul traffico in tempo reale, la localizzazione e i prezzi delle stazioni di servizio e dei parcheggi, le informazioni meteo e la ricerca locale dei punti di interesse. Gli utilizzatori apprezzeranno anche l’opzione zone a rischio, che permette di essere informati tramite un segnale visivo e sonoro sulle zone caratterizzate da un alto numero di incidenti e di pericoli.
PREMIATO IL PROTOCOLLO GROUPE PSA PER LE INFORMAZIONI CORRETE E PRECISE
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L’EUROPA PREMIA L’APPROCCIO AI CLIENTI
l protocollo creato da Groupe PSA per fornire informazioni corrette e precise ai clienti dei marchi Peugeot, Citroën e DS vince il premio europeo “Ecobest 2017” per la pertinenza del suo progetto. Il protocollo, rappresentativo del consumo medio dei clienti, è stato sviluppato in collaborazione con due Ong, Transport & Environnement (T&E) e France Nature Environnement (FNE), sotto la supervisione dell’ente di certificazione indipendente Bureau Veritas che ha verificato l’esattezza e l’integrità dei risultati. Lo sviluppo di un protocollo di misurazione
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risale a fine 2015. Dopo 18 mesi di test su 60 veicoli, circa 430 prove su strada e oltre 40.000 chilometri percorsi, le misure effettuate permettono di stimare il consumo in condizioni di guida reali per più di 1.000 versioni dei marchi Peugeot, Citroën e DS. L’iniziativa rappresenta una novità assoluta nel settore dell’auto. Riconoscimento di primo piano nel campo delle iniziative, azioni e tecnologie a vocazione ambientale, il premio “Ecobest 2017” è stato assegnato dai membri della giuria Autobest provenienti da 31 paesi europei, che rappresenta-
IL MONDO DEI TRASPORTI
no la più grande giuria indipendente del settore automobilistico, per numero di paesi rappresentati. Autobest accoglie con favore l’iniziativa di Groupe PSA in collaborazione con T&E, FNE e Bureau Veritas: “Per la prima volta nel settore automobilistico, un costruttore propone un approccio scientifico alla misurazione del consumo di carburante in condizioni reali. In un periodo in cui vengono rimesse in discussione le cifre dei consumi, con il sospetto che non riflettano la realtà, il progetto attuato da Groupe PSA afferma la volontà di trasparenza del costruttore francese nei confronti dei suoi clienti”. La cerimonia di premiazione sarà organizzata all’inizio di febbraio 2018.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI IVECO INAUGURA IL DAILY CENTER DI SUZZARA E LANCIA LA NUOVA GAMMA DAILY BLUE POWER
Benvenuti nel primo factory outlet SITUATO A RIDOSSO DELLO STABILIMENTO PRODUTTIVO DI SUZZARA, CASA DELLA PLURIPREMIATA FAMIGLIA DAILY, IL NUOVISSIMO E MODERNISSIMO SHOWROOM È IN PRIMO LUOGO UN PUNTO VENDITA - GESTITO DA OFFICINE BRENNERO, CONCESSIONARIO DI PROPRIETÀ ESCLUSIVO IVECO A VERONA - CHE MIRA A DIVENTARE PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL MERCATO LOCALE DEL NORD-EST ITALIANO. MA NON SOLO. IL DAILY CENTER OFFRIRÀ AI CLIENTI UN’ESPERIENZA UNICA ALLA SCOPERTA DI UNA FAMIGLIA DI PRODOTTO DI GRANDE SUCCESSO IN ITALIA E IN TUTTO IL MONDO, OGGI ARRICCHITA DALL’ARRIVO DELLA NUOVA FAMIGLIA SOSTENIBILE BLUE POWER.
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FABIO BASILICO PAOLO ALTIERI SUZZARA
l principe dei leggeri Iveco vola di primato in primato. Il costruttore ha inaugurato in pompa magna il nuovo Daily Center di Suzzara (Mn), il primo factory outlet di veicoli commerciali in Italia che apre le porte al mondo Daily e ne costituisce la vetrina internazionale. Situato a ridosso dello stabilimento produttivo di Suzzara, casa della pluripremiata famiglia Daily, il nuovissimo e mo dernissimo showroom è innanzitutto un punto vendita - gestito da Officine Brennero, concessionario di proprietà esclusivo Iveco a Verona che mira a diventare punto di riferimento per il mercato locale del nord-est italiano. Ma non è tutto. Il Daily Center offrirà ai clienti un’esperienza unica alla scoperta di una famiglia di prodotto di grande successo in Italia e in tutto il mondo. Proprio lì do ve il Daily nasce, in un impianto produttivo all’avanguardia al centro del manufacturing network di Iveco. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Pierre Lahutte, Iveco Brand President, Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, Beniamino Morselli, Presidente della Provincia di Mantova e Ivan Ongari, Sindaco di Suzzara. “Il progetto del Daily Center - ha dichiarato Pierre Lahutte - sorge in un’area commercialmente stra tegica formata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; Suzzara e le province circostanti, comprese nel raggio di 200 km, sono infatti una zona particolarmente importante, su cui si sviluppa circa il 25 per cento dell’intero mercato nazionale per la gamma veicoli commerciali leggeri. Un territorio che ha un peso rilevante su cui Iveco ha deciso di puntare con un investimento consistente, non solo in termini economici, ma anche con nuove risorse e un aumento del presidio territoriale”. L’obiettivo è naturalmente ambizioso: fare del Daily Cen ter un vero e proprio punto di riferimento per il business e l’immagine del marchio Iveco e di tutta la rete commerciale locale, rappresentata da altri sei importanti concessionari, presenti in prima linea sul mercato dei vei-
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coli commerciali nell’area geografica, a testimonianza della partnership che da sempre lega Iveco e la sua rete. Il nuovo Daily Center tiene a battesimo la nuova proposta che arricchisce l’offerta Daily, la nuova famiglia sostenibile Daily Blue Power. “All’interno del nuovo Dai ly Center - ha spiegato Mihai Daderlat, Business Director di Iveco Mercato Italia - i clienti potranno scegliere fra un’ampia gamma di allestimenti e configurazioni del veicolo: dalla scelta del prodotto alla consegna finale, il tutto in un’unica location dedicata e con personale di vendita altamente qualificato e specializzato. Inoltre, i clienti avranno la possibilità di toccare con mano le tecnologie avanzate impiegate nella realizzazione del veicolo”. “Il valore di questa nuova esperienza a km zero aumenterà con la riduzione dei costi di trasporto e delle emissioni, a vantaggio della logica della centralità cliente - ha commentato Pierre Lahutte - Con l’apertura del nuovo Daily Center, Iveco non si pone so-
lo un obiettivo verso il territorio locale, ma ha l’ambizione di creare una vetrina internazionale per i clienti che - da tutto il mondo - visiteranno lo stabilimento di Suzzara e vivranno una vera e propria full immersion nel mondo Daily. Lo stabilimento di Suzzara apre ufficialmente le porte al mondo, anche in considerazione del fatto che il 20 per cento della sua produzione è destinato al territorio italiano e il restante 80 per cento di Daily prodotti è destinato a mercati esteri per rispondere alle esigenze dei clienti in 91 paesi diversi. CARTE IN REGOLA
Il Daily Center nasce con tutte le carte in regola per diventare un campione di sostenibilità e tecnologia; la casa ideale per una famiglia come quella del Daily, da sempre prodotto a Suzzara, e veicolo di punta di Iveco. Un compagno ideale di lavoro per molti professionisti, grazie al suo infallibile istinto nel fornire la soluzione giusta nel momento
giusto, per le diverse esigenze di tutti i clienti, non solo italiani”. La customer experience uni ca dedicata alla famiglia Daily accoglie i visitatori in un’imponente struttura ampia e luminosa, in cui la gamma Daily è presentata in un contesto che ne sottolinea la lunga storia, costellata di innovazioni e di successi tramite aree tematiche dedicate. Nell’area tecnologia sono visibili, grazie a una parete trasparente, le caratteristiche uniche e i punti di forza del Daily come il telaio, che conferisce al veicolo la sua robustezza senza pari, la trazione posteriore, l’ampia offerta di motorizzazioni, l’esclusiva trasmissione Hi-Matic. I configuratori di prodotto, dotati di touch-screen, e le sedute confortevoli danno inoltre vita a un ambiente ideale per permettere ai clienti di scoprire la famiglia Daily e i potenziali vantaggi di tali veicoli per l’attività commerciale, grazie al supporto e l’aiuto del personale di vendita professionale di Officine Brennero. La vicinanza stra tegica
con lo stabilimento permetterà anche ai clienti di assistere al processo di fabbricazione di un Dai ly, osservando dal vivo le tecnologie e i processi di produzione avanzati che garantiscono la qualità elevata e costante dei veicoli realizzati nella catena di montaggio mantovana. Suzzara è uno stabilimento al l’avanguardia nel settore che opera in conformità con gli standard World Class Manufacturing (WCM), i più alti standard di produzione per la gestione integrata di impianti e processi. È stato uno dei primi stabilimenti CNH Industrial a raggiungere il livello avanzato Argento nel 20122. “Il Daily Center - ha aggiunto Lahutte - è stato appositamente progettato per esprimere gli stessi valori di sostenibilità già comunicati in occasione di Expo 2015 a Milano, con il padiglione New Holland Agriculture, brand di CNH Industrial. Il padiglione era stato concepito per essere completamente eco-sostenibile, costruito senza generare alcun tipo di spreco e destinato a un nuovo uso dopo
Alla cerimonia di inaugurazione Pierre Lahutte, Iveco Brand President, ha illustrato nei dettagli il progetto che accompagna la nascita del Daily Center di Suzzara e ha ufficialmente presentato la nuova gamma Blue Power che arricchisce l’offerta del Daily.
IL MONDO DEI TRASPORTI
l’esposizione. Era stato costruito attraverso l’impiego di tecniche a secco al fine di evitare il ricorso ad acqua e cemento, ma con leggeri elementi prefabbricati in acciaio, assemblati in loco per mezzo di viti, che hanno dato origine a una costruzione semplice e ben strutturata. Al termine di Ex po 2015, il padiglione è stato smantellato, lasciando incontaminata l’area sulla quale sorgeva. In seguito, la struttura è stata nuovamente assemblata presso lo stabilimento di Suzzara e inizia oggi una nuo va vita nelle vesti del Daily Center, sempre in linea con i medesimi principi di sostenibilità che ne avevano minimizzato l’impatto ambientale presso la sua prima ubicazione, e restando così fedele al playoff di brand ‘Iveco. Il tuo partner per il trasporto sostenibile’”. ENERGIA VALORIZZATA
La struttura è stata progettata per massimizzare l’efficienza energetica e generare la propria energia elettrica per mezzo del rivestimento di celle fotovoltaiche della facciata sud. Le ampie pareti vetrate, inoltre, utilizzano al meglio la luce naturale e la convogliano all’interno dell’edificio. Anche la forte inclinazione del tetto da soluzione estetica e di design diviene elemento funzionale, poiché consente all’acqua piovana di defluire in grandi serbatoi, dove viene raccolta per essere poi utilizzata all’interno dell’edificio. Ha precisato Daderlat: “L’intero progetto - dal concept e dalla progettazione fino alla realizzazione - è stato riconosciuto come esempio di sostenibilità nell’ambito dell’iniziativa intitolata ‘Towards a sustainable Expo’ e promossa dal Ministero dell’Ambiente italiano, dove è stato dichiarato Lea der nella categoria ‘Sustainable Design & Construction’”. Il Daily Center è aperto con orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18,30 e il sabato dalle 9 alle 12,30. “Il nostro obiettivo ha concluso Mihai Daderlat è aumentare nei prossimi tre anni del 30 per cento i volumi dei leggeri Iveco sull’area di ri ferimento territoriale del Daily Center. Nel contempo, Of ficine Brennero punta a raddoppiare i suoi volumi”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IL SITO DI SUZZARA È NATO NEL 1878 PER LA RIPARAZIONE DI MACCHINARI AGRICOLI
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LA LUNGA STORIA DELL’IMPIANTO BRESCIANO NEL SEGNO DELL’ECCELLENZA o stabilimento Iveco di Suzzara è nato nel 1878, nelle fasi culminanti della prima industrializzazione. Originariamente dedicato alla riparazione di macchinari agricoli, dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso viene adibito alla produzione di furgoni Fiat. Nel 1978 inizia la produzione di veicoli commerciali leggeri a marchio Iveco. Il sito è in grado di produrre un Daily ogni 3 minuti, per un totale di oltre 300 unità al giorno. Le gamme principali sono 5 (furgone, cabinato, minibus, 4x4 ed elettrico), articolate in 27 modelli per oltre 164.000 configurazioni differenti. Il 71 per cento dei fornitori ha sede in Italia. Nel 2016, la produzione ha superato la soglia delle 64.000 unità. Lo stabilimento ha raggiunto il livello Argento all’interno del programma “World Class Manufacturing”, uno dei sistemi più prestigiosi dell’industria manifatturiera globale per quan-
to riguarda i processi di produzione. Questo programma punta al raggiungimento dell’eccellenza all’interno degli stabilimenti, basandosi sul miglioramento continuo e sull’eliminazione di possibili infortuni, difetti, sprechi e perdite. I lavoratori di Suzzara sono circa 2.200, di cui circa 2.000 operai. Lo stabilimento è distribuito su un’area di 539.000 metri quadrati, di cui 120.000 coperti. Nel corso degli ultimi due anni, lo stabilimento di Suzzara, grazie a un notevole aumento di volumi determinato dal lancio del nuovo prodotto e dalla concentrazione in Italia di modelli prima prodotti in Spagna, ha offerto la possibilità di ricollocare alcune centinaia di lavoratori dello stabilimento Iveco di Brescia. Ciò è avvenuto nell’ambito del piano di gestione delle eccedenze dello stabilimento bresciano, concordato con i sindacati e volto a minimizzare gli impatti sociali dovuti alla contrazione del mercato dell’Eurocargo.
UNA GAMMA SOSTENIBILE COMPLETA PER TUTTE LE MISSION URBANE
Nel blu dipinto di blu FABIO BASILICO
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SUZZARA
er venire incontro in modo efficiente e proattivo alle esigenze degli operatori della distribuzione, Iveco lancia sul mercato la nuova gamma Daily Blue Power, ovvero le versioni sostenibili del principe dei leggeri, adatte a muoversi senza confini nelle aree urbane e suburbane. Il tutto grazie alla combinazione vincente di tecnologia, emissioni ridotte a basso impatto ambientale, elevate prestazioni ed efficienza. La famiglia Daily Blue Power che si presenta esteticamente con dettagli esterni e interni di colore blu dal forte appeal - consente di scegliere fra tre differenti tecnologie: Daily Hi-Matic Natural Power, Daily Euro 6 RDE Ready e Daily Electric. Una simile offerta di prodotto è davvero unica sul mercato e consente di soddisfare i requisiti specifici di qualunque tipo di missione e attività. Un’offerta che naturalmente amplia il raggio d’azione del Daily, che ha ormai raggiunto una quota mercato del 13,4 per cento in Europa seguendo un trend in costante crescita. “La sostenibilità è sempre stata un valore fondamentale per Iveco - ha spiegato Pierre Lahutte, Iveco Brand President - Da tempo abbiamo compreso che la strada per il trasporto urbano sostenibile passa attraverso le tecnologie diesel di ultima generazione e le trazioni alternative, in particolare il gas naturale e l’elettricità. La nuova gamma Daily Blue Power rappresenta il culmine di tutto il nostro lavoro in quest’ambito”. D AILY H I -M ATIC N ATU R A L P OWER . Il Daily HiMatic Natural Power è il primo veicolo commerciale a gas naturale compresso, dotato di cambio automatico a 8 rapporti. Quella che già rappresentava la soluzione migliore per il trasporto urbano viene ulteriormente perfezionata, offrendo la combinazione ideale: la sostenibilità della tecnologia Iveco Natural
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Power a gas naturale e l’incredibile piacere di guida garantito dall’esclusiva trasmissione Hi-Matic. Questo veicolo vanta la robustezza, le prestazioni e l’affidabilità che hanno reso famoso il Daily, insieme a un maggiore comfort, una riduzione dei consu-
mi, emissioni inquinanti e di CO2 incredibilmente ridotte e la migliore guidabilità della categoria. “Il Daily Hi-Matic Natural Po wer - ha detto Mihai Daderlat, Business Director di Iveco Mercato Italia - nasce dalla lunga esperienza di Iveco, brand precursore nel campo del gas naturale da oltre 20 anni. Presenta un motore F1C da 3 litri che genera 136 cv e una coppia di 350 Nm, la migliore della categoria. Questo motore di derivazione industriale è più robusto e fornisce una maggior coppia e una migliore guidabilità rispetto ai normali motori a gas naturale derivati dalle autovetture, garantendo prestazioni senza compromessi. Le prestazioni ambientali del Daily Hi-Matic Natural Power sono altrettanto notevoli: il motore soddisfa gli standard Euro VI/D, con il 76 per cento di particolato in meno e una riduzione del 12 per cento nelle emissioni di NOx rispetto al motore diesel Iveco Euro VI da 3 litri, che già vanta valori estremamente ridotti. In condizioni di guida reali in un contesto urbano, le
emissioni di CO2 del motore Natural Power sono inferiori del 3 per cento rispetto al suo equivalente diesel. Tale valore raggiunge il 5 per cento nella versione con cambio HiMatic. Se poi con il motore Natural Power viene utilizzato il biometano, le emissioni
di CO2 arrivano a rasentare lo zero, con una riduzione del 95 per cento”. Il Daily Hi-Matic Natural Power vanta anche un’eccellente riduzione dei consumi, con il 2,5 per cento di risparmio sul carburante rispetto alla versione a cambio manuale in un ciclo urbano reale. Il minore prezzo alla pompa del gas naturale rispetto al diesel si traduce in un costo per chilometro estremamente competitivo e, se si prendono in considerazione diversi fattori, come il prezzo del carburante, l’efficienza del motore
e il valore dell’energia, il gas naturale può far risparmiare fino al 35 per cento in più rispetto al diesel. Ciò lo rende una soluzione economicamente sostenibile per gli operatori dei trasporti, che si ritrovano ad affrontare alti livelli di concorrenza costante.
Inoltre, il Daily Hi-Matic Natural Power è molto più silenzioso del suo equivalente diesel, il che lo rende ideale per le consegne notturne nelle aree urbane. “Daily Hi-Matic Natural Power include anche l’esclusiva applicazione Business Up, che trasforma la con nettività di bordo in un vero e proprio strumento professionale e fornisce al cliente un’ottima assistenza alla guida e un valido supporto commerciale”, ha aggiunto Daderlat. La validità del progetto Hi-Matic è tra l’altro dimostrata dal fatto che il cambio
IL MONDO DEI TRASPORTI
Un Daily Blue Power pronto per le consegne in città.
automatico è scelto in Europa da 1 cliente Daily su 4. DAILY EURO 6 RDE READY. È il veicolo commerciale leggero diesel attualmente più avanzato sul mercato, nonché il primo a essere stato testato e verificato sulla base delle normative RDE (emissioni di guida reali), anticipando di 3 anni gli stringenti obiettivi ambientali del 2020. Questo Daily è alimentato da un motore F1A Iveco da 2.3 litri com pletamente riprogettato nel 2016: con una maggiore cilindrata rispetto ad altri costruttori, dura più a lungo e garantisce minori emissioni in termini di NOx. Il propulsore è inoltre dotato dell’avanzato sistema di posttrattamento con riduzione catalitica selettiva (SCR) di Iveco. Daily Euro 6 RDE Ready è stato testato da un’organizzazione indipendente, la Netherlands Organisation for Applied Scientific Research (TNO), che ha misurato un fattore di conformità di 1,2 rispetto al limite del 2020 di 2,1: ciò dimostra che il veicolo è “RDE-Ready” già oggi, ben in anticipo rispetto ai prossimi obiettivi ambientali. L’efficienza dei consumi è un tratto caratteristico del Daily Euro 6 RDE Ready, che assicura così un concreto beneficio in termini di costo totale di manutenzione (TCO): gli pneumatici Michelin Eco e la funzione Start&Stop standard consentono di utilizzare fino al 7 per cento di carburante in meno rispetto alla versione die sel attuale. In quanto fornitore chiave di Iveco, Michelin ha progettato la nuova gamma Agilis+ appositamente per questo veicolo. DAILY ELECTRIC. Con Iveco, la trazione elettrica è già una realtà: lanciato sul mercato nel 2009 e sottoposto a continui aggiornamenti e miglioramenti negli ultimi otto anni, Daily Electric si è assicurato una schiera di clienti soddisfatti grazie all’efficienza insuperabile, alla versatilità e alla completa sostenibilità che ora si estende alle batterie riciclabili al 100 per
LA NUOVA FAMIGLIA DAILY BLUE POWER RAPPRESENTA LA SOLUZIONE PERFETTA PER LE MISSIONI URBANE E SUBURBANE; PUÒ ACCEDERE A QUALUNQUE CENTRO CITTADINO IN OGNI MOMENTO, LIBERANDO GLI OPERATORI DEI TRASPORTI DALLE RESTRIZIONI IMPOSTE DALLE NORMATIVE AMBIENTALI GRAZIE ALLA COMBINAZIONE VINCENTE DI TECNOLOGIA, EMISSIONI RIDOTTE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE, ELEVATE PRESTAZIONI ED EFFICIENZA. TRE LE DIFFERENTI TECNOLOGIE PROPOSTE:
DAILY HIMATIC NATURAL POWER, DAILY EURO 6 RDE READY E DAILY ELECTRIC. cen to. Vanta un’autonomia estesa fino a 200 km in condizioni urbane reali, con una batteria ottimizzata per tutte le condizioni climatiche. La tecnologia della batteria richiede soltanto 2 ore per ricaricarsi nella modalità rapida. La modalità di guida EcoPower e le strategie di frenata rigenerativa ne migliorano ulteriormente il grado di efficienza. Il Daily Electric mette a disposizione la più ampia lineup del settore, con una Mtt fino a 5,6 tonnellate e un modello per ogni missione. Senza contare che i nuovi a vanzati servizi di connettività rendono il Daily Electric il partner commerciale perfetto: la nuova applicazione di monitoraggio via web consente ai gestori di flotte di monitorare i veicoli in tempo reale e di visualizzare ubicazione, ca rica della batteria, ore di fun zionamento del motore, chilometri percorsi e cronologia dati del veicolo.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI SU STRADA / NISSAN NAVARA DOUBLE CAB TREK-1°
Il guerriero del deserto PRENDE IL NOME DALLA ZONA SUDORIENTALE DELLA NAVARRA, NEL NORD DELLA SPAGNA, QUESTA NUOVA VERSIONE SPECIALE DEL PLURIPREMIATO PICK-UP NIPPONICO. PRESENTATA ALL’INIZIO DI QUEST’ANNO AL SALONE DELL’AUTOMOBILE DI BRUXELLES, È STATA SVILUPPATA PARTENDO DALL’ALLESTIMENTO TOP DI GAMMA TEKNA SU CARROZZERIA DOPPIA CABINA. CI SIAMO MESSI AL VOLANTE DI UNO DEI SOLI 1.500 ESEMPLARI DESTINATI ALL’EUROPA. cacemente le pendenze, mentre il differenziale posteriore autobloccante garantisce la massima trazione. Torniamo in autostrada per mettere alla prova la tecnologia di bordo. Questo veicolo è dotato di tecnologie di controllo intelligenti molto utili per il lavoro o per il tempo libero. A nostra disposizione Forward Emergency Braking (sistema di frenata di emergenza), Sistema Navigatore Nis san Connect e Around View Monitor 360°, che consente di affrontare ogni manovra in tutta sicurezza. Altre dotazioni di sicurezza e praticità sono il cruise control, la chiusura centralizzata con telecomando e i sensori di parcheggio. SPAZIO E PRATICITÀ
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MATTEO GALIMBERTI SERIATE
a debuttato lo scorso gennaio al Salone dell’Automobile di Bruxel les ed è scesa dapprima sul le strade del Belgio, per poi approdare nel resto d’Europa, questa nuova versione speciale del Nissan Navara. Viene chiamata Trek-1°, appellativo che fa riferimento alla posizione geografica del luogo cui lo stesso pick-up nipponico deve il nome: il deserto della Navarra, situato nel nord della Spagna, a -1° di longitudine. La versione è stata sviluppata partendo dall’allestimento alto di gamma Tekna su carrozzeria Double Cab coniugando al meglio robustezza e innovazione: barre stilizzate nere in acciaio, roll bar nero in acciaio con fari led a spot, cerchi in lega neri da 18”, copertura del cassone e divisorio del pianale di carico. Tutto di serie. Lo stile è muscoloso e insieme sportivo, con un mix di superfici concave e convesse che disegnano un look assolutamente dinamico. Ci mettiamo alla guida di uno dei soli 1.500 esemplari destinati all’Europa. Tra i colori anche questo nuovo bianco perlato che si fa decisamente notare per brillantezza e vivacità.
nero è dotato di due potenti fari spot a led. Questo esclusivo accessorio conferisce al veicolo uno stile ancora più muscoloso e aggressivo. Navara Trek-1° è dotato di una barra stilizzata nera montata sotto lo spoiler anteriore, barre stilizzate laterali nere, cerchi in lega neri a sei razze da 18” e una nuova e pratica copertura per il cassone realizzata in una resistente plastica di prima qualità. La copertura è incernierata all’estremità più vicino alla cabina e si solleva facilmente utilizzando uno degli ammortizzatori a gas posti ai lati. Quest’aggiunta consente di proteggere e nascondere gli oggetti di valore. Sotto alla copertura è presente un divisorio che aumenta la funzionalità e la versatilità dell’am-
pio cassone: è molto utile per separare gli oggetti che potrebbero danneggiarsi nel caso entrino in contatto. Come in tutti i Navara troviamo l’esclusivo sistema di ganci di fissaggio modulari e movibili C-Channel. I binari sulla paratia posteriore e sulle sponde laterali garantiscono flessibilità nell’ancoraggio di carichi di ogni tipo. Grazie ai morsetti scorrevoli lungo i binari, è possibile bloccare con facilità anche carichi dalla forma insolita. Nel nostro caso ad esempio dei sacchi di castagne e noci, per caricare i quali abbiamo a disposizione un piano di carico per una lun ghezza complessiva di oltre un metro e mezzo (esattamente 1.578 mm). Saliamo a bordo per la
messa in moto. È sufficiente premere l’apposito pulsante sulla plancia e (a patto di avere, seppur da qualche parte, le chiavi: in borsa, in tasca, nella giacca ecc.), ecco i primi rombi del potente motore diesel biturbo da 2,3 litri: sviluppa 190 cv e 450 Nm di coppia ed è abbinato a un cambio automatico a sette rapporti. Preciso e veloce in autostrada, il cambio consente un’esperienza di viaggio ancora più forte e volendo più innovativa di un semplice pick-up. Anche in questa nuova versione esclusiva il veicolo è dotato di sospensioni posteriori multilink, che consentono un comfort di marcia da berlina di classe e caratterizzano l’equipaggiamento di serie di tutti i Navara doppia cabina. Li mettiamo alla pro-
Carta d’identità
NOVITÀ AL VERTICE
Il modello Tekna, per suo naturale collocamento al top di gamma, prevede già elevate dotazioni, ma su questa versione esclusiva troviamo in aggiunta numerose novità. Destinato ai clienti più esigenti, questo pickup è dotato di tutti i comfort e di tutta la tecnologia che Nissan utilizza sui suoi crossover. All’esterno il vistoso roll bar in acciaio
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va lungo uno sterrato, reso fangoso da una pioggerellina in sistente, e l’aderenza su per corso off-road è da vero 4x4: guida e maneggevolezza sono decisamente più comode rispetto al precedente sistema a balestra. Del resto, Navara è detentore dell’International Pickup Award, conseguito dal l’attuale generazione (la dodicesima) proprio in virtù della versatilità e delle prestazioni superiori su strada e su percorsi off-road. La trazione integrale a innesto immediato - ereditata dalla precedente ge nerazione - assicura una salda tenuta su fondi sconnessi come quello che stiamo affrontando. Altre dotazioni di pun ta i sistemi HDC (Hill Descent Control) e HSA (Hill Start Assist) per superare effi-
A bordo il comfort è di alto livello in termini di qualità, spazio e praticità sia per chi guida sia per i passeggeri. La plancia è dotata di un’estetica che accresce lo spazio interno, dà una sensazione di grande apertura. I sedili anteriori con supporto lombare sono basati su una tecnologia NASA - li troviamo comodi ma nel contempo tengono sveglio il conducente. Tra le altre dotazioni, il climatizzatore digitale bizona e il sistema di ventilazione della cabina posteriore per un ambiente più confortevole per i passeggeri. Ultima nota il carico utile. Ben sapendo che il pick-up è un prezioso mezzo di lavoro, Nissan ha sviluppato il Navara con un carico utile superiore a una tonnellata e ben 3.500 kg di trazione: numeri che rendono questo veicolo partner ideale per affrontare le sfide più dure e impegnative di tutti i giorni.
IL MONDO DEI TRASPORTI
Dettagli che fanno la differenza: la plancia raffinata e hi-tech del Nissan Navara Trek -1°.
Cognome: Nissan Nome: Navara Trek-1° Carrozzeria: Pickup doppia cabina 5 posti, doppia trazione 4WD inseribile, cassone coperto ad apertura automatica e gancio di traino. Motore: biturbo a turbina singola da 2,3 litri con AdBlue. Cilindrata: 2.298 cm3. Carburante: gasolio. Potenza max: 140 kW/190 cv. Coppia max: 450 Nm Livello ecologico: Euro 6. Cambio: automatico a 7 rapporti Dimensioni (mm): lunghezza 5.330; larghezza 1.850; altezza 1.840. Peso totale a terra: 1 t. Carico utile massimo: 3.035 kg. Diametro di sterzata: 12,4 m. Dotazioni: alzacristalli anteriori e posteriori elettrici “one touch”; retrovisori esterni elettrici auto sbrinanti con sensore temperatura esterna; computer di bordo; sedile conducente a regolazione multipla (lombare, in altezza e in profondità); sedili anteriori riscaldabili, schienale reclinabile; servosterzo; chiave a tre bottoni; chiusura delle porte a veicolo in movimento; chiusura centralizzata con telecomando; climatizzatore digitale bizona. Consumi: 6,9 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 183 g/km Sito produttivo: Stabilimento di Barcellona (Spagna).
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VEICOLI COMMERCIALI NEI PRIMI NOVE MESI 2017 PEUGEOT IN ITALIA CRESCE A DOPPIA CIFRA E PIÙ DEL MERCATO
SEMPRE PIÙ PROFESSIONAL C on 89mila unità immatricolate (autovetture e veicoli commerciali) da gennaio a settembre 2017, Peugeot archivia i primi nove mesi dell’anno con una crescita a doppia cifra, pari al 10,7 per cento, nettamente superiore a quella del mercato, salito di 8,3 punti percentuali rispetto all’analogo periodo 2016. Una crescita ancor più accentua-
ta nel trimestre luglio-settembre, dove Peugeot è cresciuta addirittura del 12 per cento rispetto all’analogo periodo 2016. Una spinta in questi ultimi mesi che ha permesso a Peugeot di alzare la quota di mercato al 5,35 per cento, miglior presupposto per archiviare un anno ricco di lanci importanti per la Casa del Leone.
In ambito veicoli commerciali, Peugeot, da sempre protagonista del mercato, chiude i primi nove mesi 2017 con 9.452 veicoli immatricolati, in crescita dell’11,3 per cento e con una quota di mercato salita ora al 7,3 per cento. Una gamma di veicoli, tra cui anche il best seller Expert, ma anche di servizi al cliente (con la rete Peugeot Professional) che dimostrano di essere molto apprezzati dai professionisti del lavoro.
PEUGEOT PER GALBANI
Boxer di fiducia GROUPE PSA HA CONQUISTATO LA GALBANI. LA STORICA AZIENDA CASEARIA, FAMOSA PER LO SLOGAN “GALBANI VUOL DIRE FIDUCIA”, HA INSERITO NELLA PROPRIA FLOTTA DI OLTRE 1.200 VEICOLI UN CENTINAIO FRA PEUGEOT 308 E CITROËN C4 PICASSO E BEN 33 PEUGEOT BOXER. IL COMMERCIALE DEL LEONE È STATO ALLESTITO DALLO SPECIALISTA AC PLAST ROBBIESE CHE SUL PIANALE CABINATO DEL BOXER, CON LUNGHEZZA L2 (5.358 MM) E MOTORE BLUEHDI 160, HA COLLOCATO UNA CELLA ISOTERMICA REFRIGERATA TRAMITE FRIGORIFERO ZANOTTI SFZ 238.
È
VALENTINA MASSA MILANO
proprio una questione di fiducia. Mai come in questo caso concetto fu più azzeccato. Galbani, la storica azienda casearia, famosa per lo slogan “Galbani vuol dire fiducia”, ha inserito nella propria flotta di oltre 1.200 veicoli un centinaio fra Peu-
geot 308 e Citroën C4 Picasso e ben 33 Peugeot Boxer. Questi ultimi, nel caratteristico colore giallo e con il famoso logo Galbani in livrea, non passeranno di certo inosservati. Non a caso, la decorazione della fiancata è stata studiata per offrire il piacevole effetto ottico di un furgoncino Galbani anni Cinquanta affiancato al moderno Peuge-
ot Boxer. Il commerciale del Leone destinato a Galbani è stato allestito dallo specialista AC Plast Robbiese che sul pianale cabinato del Boxer, con lunghezza L2 (5.358 mm) e motore BlueHDi 160, ha collocato una cella isotermica con pavimento in alluminio antiscivolo a norma ATP- IR, accessibile tramite la tripla porta posteriore con
apertura 90°/270° con predellino di risalita ribaltabile e tramite porta laterale, sempre con predellino di risalita ribaltabile, in questo caso anche ripiegabile. Lo stivaggio dei prodotti all’interno della cella, refrigerata tramite un frigorifero Zanotti SFZ 238 con funzionamento strada/rete, avviene su tre file di scaffalature siste-
mate su entrambi i fianchi, e su due file di scaffalature poste sulla paratia anteriore. Tutte le scaffalature sono in alluminio, pieghevoli e regolabili in altezza. Completano l’allestimento del Boxer Galbani la fascia paracolpi perimetrale in alluminio anodizzato, i passaruota interni in acciaio inox, la plafoniera interna a Led con sensore di presenza e gli utilissimi sensori di parcheggio posteriori. Nella sua lunga presenza sul mercato dei veicoli industriali, iniziata nel 1950, Peugeot ha prodotto circa due milioni di furgoni. Due terzi di questi sono Boxer che, proposto in quattro generazioni dal 1994 a oggi, si è imposto per l’ampia fruibilità e le infinite trasformazioni possibili. Benché riproponga un nome storico, il Boxer attuale, presentato nel 2014, è stato progettato per entrare in una nuova era e soddisfare i molteplici utilizzi di una clientela professionale con esigenze elevate in materia di qualità, costi di utilizzo ed efficacia nel quotidiano, mantenendo intatte le caratteristiche che ne hanno decretato il successo ultraventennale: praticità, robustezza, affidabilità. Il tutto con un design valorizzante che integra i codici stilistici del marchio del Leone e con una vasta gamma di equipaggiamenti di aiuto alla guida e di sicurezza, moderni e tecnologici, mutuati dalla gamma automobilistica del brand francese. Peugeot Boxer propone
una gamma di versioni che soddisfa tutti gli utilizzi e a tutte le professioni. Sulla base di tre passi diversi (3 m, 3,45 m e 4,04 m), le versioni furgone lamierato e vetrato si articolano in quattro lunghezze (L1, L2, L3 e L4) e tre altezze (H1, H2 e H3), per un totale di 8 versioni che vanno da 8 a 17 mc. Boxer è disponibile anche in altre versioni per soddisfare alcune esigenze specifiche dei professionisti: cabina approfondita a sette posti; pianale semplice a tre posti o doppia cabina a sette posti; basi per trasformazioni su telaio singolo o doppia cabina. Infine, per il trasporto persone, completano la gamma alcune versioni Combi in configurazione da 5 a 9 posti. Inoltre, Boxer offre una grande facilità di carico grazie a una larghezza utile record di 1,87 m e 1,42 m tra i passaruota, una soglia di carico bassa tra 493 e 602 mm, l’apertura delle porte posteriori a 96° che può arrivare fino a 180° grazie al tirante retrattile e, in opzione, persino a 270°, una o due porte laterali scorrevoli. La soglia di carico può essere abbassata da 60 a 70 mm, in base al passo, grazie alla sospensione posteriore a compensazione pneumatica. Unica la motorizzazione 2.0 litri BlueHDi, proposta con 3 livelli di potenza: 110 cv e 300 Nm, 130 cv e 340 Nm, 160 cv e 350 Nm. Tutti i motori sono abbinati a un cambio manuale a 6 marce.
Il Peugeot Boxer allestito per la flotta della Galbani.
IL NUOVO PEUGEOT PARTNER TEPEE ELECTRIC VIENE LANCIATO IN ITALIA
N
IL MULTISPAZIO È ANCHE SILENZIOSO
uovo interessante step per la mobilità elettrica Il nuovo Peugeot Partner Tepee Full Electric viene lanciato in Italia. Propone le caratteristiche vincenti del veicolo multispazio per il tempo libero abbinate ai vantaggi e al piacere di guida dei veicoli elettrici. Partner Tepee Full Electric va incontro a una clientela sempre più numerosa che desidera conciliare la mobilità elettrica con le molteplici attività quotidiane, personali oppure miste, professionali/personali. Con un’autonomia omologata di 170 chilometri, soddisfa gli utilizzi della stragrande maggioranza degli automobilisti europei che percorrono quotidianamente in media meno di 60 chilometri. Il multispazio del Leone allarga così il campo
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degli utilizzi del veicolo elettrico: fare car-pooling in cinque e usare il veicolo per il tempo libero con la famiglia, ad esempio, sono ora attività compatibili con la mobilità elettrica. Il suo spazio interno modulabile permette di fare viaggiare comodamente cinque persone e di trasportare oggetti voluminosi con grande facilità grazie a cinque sedili singoli con i tre della fila 2 estraibili, che liberano un pianale piatto, volume del bagagliaio tra i migliori della categoria che arriva a 544 litri con cinque persone a bordo e bagagli sotto la cappelliera e a 3.000 litri con due persone a bordo (estraendo i sedili della seconda fila), grande portellone con il lunotto apribile che permette di caricare facilmente il bagagliaio in tutte le condizioni.
Peugeot Partner Tepee Full Electric dispone di un grande touch-screen a colori da 7’’ perfettamente integrato, al centro della plancia, sempre a portata di mano e di sguardo. Permette di accedere al com-
IL MONDO DEI TRASPORTI
puter di bordo, alla radio AM/FM o digitale DAB (Digital Audio Broadcasting in opzione), alla lettura dei file musicali da dispositivi mobili, all'impianto viva voce e al navigatore. Inoltre, integra il meglio della connettività a bordo: Bluetooth, porta USB, presa jack e funzione MirrorScreen. A partire da uno smartphone compatibile Mirrorlink o Apple Carplay, il MirrorScreen permette all’utente di trasferire alcune applicazioni mobili sul grande touch-screen, per usarle con facilità e in totale sicurezza. Il motore elettrico da 49 kW/67 cv e 200 Nm è abbinato a un riduttore monorapporto a presa permanente, per una guida dinamica e versatile sin dalla partenza in tutte le fasi di accelerazione. Peugeot Partner Tepee Full Electric in allestimento Allure è offerto a 33mila euro chiavi in mano, con una dotazione completa.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI RENAULT LANCIA IL NUOVO BUSINESS LOUNGE TRAFIC SPACECLASS
RENAULT SI LANCIA ALLA CONQUISTA DI UN
Lavorare è un piacere
NUOVO SEGMENTO DI MERCATO, CON UN VEICOLO ELEGANTE E FUNZIONALE CHE SI COLLOCA AL TOP DELLA GAMMA PER IL TRASPORTO PASSEGGERI. TRAFIC SPACECLASS PERMETTE DI TRASPORTARE FINO A OTTO PERSONE RISPONDENDO ALLE ESIGENZE DI CLIENTI BUSINESS E PRIVATI CHE CERCANO MASSIMA MODULARITÀ, DESIGN ESCLUSIVO ESTERNO E INTERNO NONCHÉ COMFORT ALTO DI GAMMA A BORDO.
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FABIO BASILICO MILANO
e gli spostamenti in mezzo al traffico più caotico vi fanno perdere tempo, non vi preoccupate. Da oggi è possibile mettere a frutto anche quei momenti di apparente “perdita di tempo” grazie al nuovo Renault Trafic SpaceClass, il Business lounge della Losanga che consente di lavorare anche durante gli spostamenti. Renault si lancia alla conquista di un nuovo segmento di mercato, con un veicolo che si colloca al top della gamma per il trasporto passeggeri. Trafic SpaceClass permette di trasportare fino a otto persone rispondendo alle esigenze di clienti business e privati che cercano la massima modularità e comfort a bordo. Il modello, inoltre, si distingue per il design elegante e gli interni spaziosi e raffinati. Trafic SpaceClass è prodotto dallo stabilimento Renault di Sandouville e da questo mese sarà disponibile sui principali mercati europei. Il listino prezzi per l’Italia parte da 39.900 euro per la versione L1 1.6 dCi Twin Turbo 125 cv S&S E6 (Iva inclusa). GAMMA AMPLIATA
“Con Trafic SpaceClass, Renault prosegue l’ampliamento della sua gamma. Trafic SpaceClass è un prodotto innovativo che risponde alle esigenze di aziende e privati che vanno alla ricerca della modularità e dell’eleganza, ma anche di un’esperienza straordinaria di guida e comfort”, ha dichiarato Luca Baglieri, direttore settore veicoli commerciali di Renault Italia. L’esclusività è un tratto caratteristico di Trafic SpaceClass, che fin dal primo sguardo rivela la sua natura di vettura di gran classe con un design moderno ed elegante nonché in-
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terni al top per comfort ed ergonomia. “Dotato di un design esterno esclusivo e interni eleganti, Renault Trafic SpaceClass presenta tutte le caratteristiche dei veicoli top di gamma, tanto apprezzati da aziende e privati – ha aggiunto Luca Baglieri - Trafic SpaceClass si distingue per la nuova firma luminosa (Day Running Light Led) a forma di L, ma anche per i cerchi in lega 17” diamantati, disponibili in opzione, e il badge personalizzato SpaceClass. I vetri oscurati e gli esclusivi
terne dal colore carbonio scuro; sono stati totalmente rinnovati i rivestimenti di cruscotto e tetto e c’è una nuova illuminazione interna a Led per i sedili posteriori. Trafic SpaceClass presenta esclusivi sedili in pelle, volante in pelle con inserti cromati satinati, inserti cromati e nero lucido che ritroviamo anche sul cruscotto e dettagli in alluminio”. Sfruttando la configurazione propria del Trafic e della linea veicoli commerciali Renault, lo SpaceClass propone una posizione di guida rialza-
mera di parcheggio, la compatibilità con Android auto sul nuovo R-Link Evolution, la connettività Bluetooth e MP3, due porte USB che consentono di ricaricare tutti gli apparecchi elettronici e la climatizzazione automatica anteriore. Nel vano adibito ai passeggeri, Trafic SpaceClass è dotato di sedili o divanetti ergonomici con molteplici regolazioni (schienale, braccioli, ecc.) per offrire sempre il massimo comfort a bordo. Tra le molteplici novità abbiamo gli equipaggiamenti persona-
Francesco Fontana Giusti (a sinistra) e Luca Baglieri alla presentazione del Trafic SpaceClass.
dettagli nero lucido che ritroviamo nei retrovisori esterni, nelle maniglie delle porte, nelle protezioni laterali inferiori, nella maniglia del portellone posteriore e nella fascia porta-targa, completano il design unico e dallo stile raffinato di Trafic SpaceClass. Tra le novità il Trafic presenta inoltre una nuova tinta, Grigio Cometa, vernice metallizzata di classe”. Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione & Immagine di Renault Italia, ha proseguito illustrando le caratteristiche degli interni della novità Renault: “Trafic SpaceClass propone un design degli interni curato, sobrio ed elegante. All’interno dell’abitacolo predomina un’armonia di sfumature in-
ta che agevola la guida e consente di dominare la strada in tutta sicurezza. Vanno poi aggiunti i sedili anteriori ergonomici riscaldabili in pelle, il sistema multimediale intuitivo R- Link Evolution o Media Nav Evolution accessibile mediante un display integrato da 7’’, lo spazio record per i vani portaoggetti, la climatizzazione automatica. L’abitacolo funzionale e raffinato di Trafic SpaceClass è stato progettato per offrire il massimo comfort nei lunghi viaggi, per uso familiare o professionale. “Trafic SpaceClass integra tecnologie di facile utilizzo - ha aggiunto Fontana Giusti – come le due offerte di sistemi multimediali e di navigazione, la retroca-
lizzati con 6 luci di lettura a Led, prese da 220V/300W e 12V, che rendono il Trafic un vero e proprio ufficio mobile. La Business lounge del Trafic SpaceClass è una vera e propria suite privata che consente di lavorare riparati dai vetri oscurati in un ambiente con un ottimo comfort termico grazie al climatizzatore e al riscaldamento regolabile dallo spazio passeggeri”. Disponibile in due lunghezze (L1 da 4.999 mm, L2 da 5.399 mm), Trafic SpaceClass vanta uno spazio passeggeri unico per le dimensioni generose, grazie soprattutto all’ampia apertura delle porte e alla funzionalità “easyentry” che consente di accedere con estrema facilità al-
IL MONDO DEI TRASPORTI
l’ultima fila di sedili. Oltre a consentire il trasporto di ben 8 passeggeri, offre anche un bagagliaio molto spazioso il cui volume va da 550 a 1.000 dmc nel modello L1 e da 890 a 1.800 cc nel modello L2. Abbassando tutti i sedili, Trafic SpaceClass dispone di uno spazio per il bagagliaio fino a un massimo di 6 mc per il modello L2. SALA RIUNIONI ATTREZZATA
“Trafic SpaceClass è una vera e propria sala riunioni in movimento e, grazie alla sua modularità, garantisce grande comfort e abitabilità – ha detto ancora Luca Petitti Con più di 50 configurazioni possibili da 2 a 8 posti, Trafic SpaceClass offre notevoli possibilità di personalizzazione grazie a divanetti e sedili scorrevoli, retrattili e girevoli disposti su binari che consentono di ottenere la massima modularità. Nella configurazione “Signature” (7 posti) Trafic SpaceClass si trasforma in una vera e propria sala riunioni in movimento, grazie
al tavolino centrale scorrevole ed estraibile, alle prese USB e alle luci a Led di cortesia. I numerosi vani portaoggetti e i sedili individuali girevoli, permettono comodamente di lavorare a bordo come se si stesse in un vero e proprio ufficio. Nella configurazione “Escapade”, disponibile nel corso del 2018, (da 2 a 7 posti) Trafic SpaceClass si rivolge maggiormente ai nuclei familiari che vanno alla ricerca dell’avventura. Propone infatti i sedili convertibili in posti letto lunghi fino a 1,90 metri in grado di ospitare due persone”. Trafic SpaceClass è dotato di due motori Twin-Turbo diesel: Energy 1,6 dCi 125 cv ed Energy 1,6 dCi 145 cv, conformi alle norme Euro 6C e abbinati a un cambio manuale a 6 marce. “Trafic SpaceClass - ha concluso Fontana Giusti - costituisce una nuova offerta in grado di rispondere alle esigenze sia delle aziende sia dei privati. Si rivolge infatti prevalentemente al settore business: servizi di trasporto passeggeri professionali e noleggio con conducente, strutture alberghiere e sportive, società di trasporti ed agenzie turistiche. Trafic SpaceClass è in grado di soddisfare non solo le esigenze di una clientela alla ricerca di spostamenti in “Business class”, ma anche di clienti privati, come le famiglie con più di 2 figli”.
Carta d’identità
Nome: Trafic SpaceClass Cognome: Renault Dimensioni (mm): lunghezza: 4.999 (L1H1) - 5.399 (L2H1); larghezza: 2.283; altezza: 1.971; passo: 3.0983.498. Motori: Energy dCi TwinTurbo S&S Euro 6c; cilindrata: 1.598 cc; 4 cilindri 16V; iniezione diretta/ Common Rail; potenza max: 92 kW/125 cv a 3.500 giri/min - 107 kW/145 cv a 3.500 giri/min; coppia max: 320 Nm a 1.500 giri/min – 340 Nm a 1.500 giri/min. Cambio: manuale a 6 marce. Velocità max (km/h): 169 - 177. Accelerazione 0-100 km/h (s): 11,8 - 11,1. Consumi (l/100 km): urbano: 6,8 - 6,9; extraurbano: 5.3 5,5; combinato: 5.8 - 6. Emissioni CO2 (g/km): 152 - 156. Volume bagagliaio (dmc): da 550 a 1.000 (L1) - da 890 a 1.800 (L2). Dotazioni: ABS, ripartitore elettronico della frenata, assistenza frenata d’emergenza, Hill start assist, ESC.
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VEICOLI COMMERCIALI
FORD / IL PRESIDENTE E CEO JIM HACKETT INAUGURA LO SMART MOBILITY INNOVATION OFFICE DI LONDRA
Muoversi con intelligenza
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LINO SINARI LONDRA
corre dall’America all’Europa il filo green di Ford. Il Presidente e Ceo, Jim Hackett, ha di recente inaugurato lo Smart Mobility Innovation Office di Londra, che si pone l’obiettivo di puntare allo sviluppo, nel breve termine, di tecnologie di Smart Mobility, adatte a vincere la sfida della mobilità del futuro, concentrandosi sulle peculiarità delle diverse città europee. Lo Smart Mobility Innovation Office, guidato da SarahJayne Williams, recentemente nominata Director of Smart Mobility di Ford of Europe, vedrà all’o pe ra un team di tecnici altamente qualificati, in grado di relazionarsi agevolmente con le grandi realtà aziendali operanti nelle aree del digital, con i migliori atenei universitari e con i partner che già col laborano con l’Ovale Blu. Ford continuerà a lavorare sui progetti dedicati alla città di Londra, per migliorarne la qualità dell’aria, gestirne la viabilità e migliorare la mobilità dei suoi cittadini. La scelta di posizionare la struttura a Londra consentirà a Ford di avvicinarsi ai centri
dove so no effettuate sperimentazioni al l’avanguardia, incluso il pro getto Cleaner Air for London, relativo ai Ford Transit Hybrid Plug-in, che inizierà sempre entro di quest’anno. “Londra non è solo una del le maggiori metropoli d’Eu ropa, ma è anche una delle più all’avanguardia nella sua apertura a nuove idee e nuovi partner, nello sviluppo di veicoli sempre più smart per un mondo più smart - ha
commentato Jim Hackett Here East campus è la location perfetta per il centro europeo di Ford dedicato allo smart mobility, grazie alla presenza dell’incredibile team di talenti di Plexal e alla vicinanza di diverse start-up”. Il campus è anche sede dell’Università di Loughborough, già partner di lunga data di Ford e uno dei centri di ricerca più avanzati del Regno Unito, così come dell’Advanced Propulsion
Center (APC), con cui Ford ha collaborato per il progetto di ricerca relativo ai propulsori e, quest’anno, per lo sviluppo del Transit Hybrid Plug-in. Lo Smart Mobility Innovation Office di Londra si aggiunge ai centri già esistenti di Ford Smart Mobility a Dearborn e Palo Alto e va a integrare la rete mondiale di centri di ricerca e innovazione Ford, tra cui il RIC di Aachen, in Germania.
I Transit Custom Plug-in Hybrid (PHEV) di Londra sono 20 e il test di sperimentazione durerà un anno. Ford Transit Custom definisce dunque lo scenario per l’introduzione di una novità importante come la versione Plug-in Hybrid, a zero emissioni, prevista per il 2019. Ford intanto lancia sul mercato la nuova gamma Transit Custom, il veicolo commerciale da 1 tonnellata della famiglia Transit che l’Ovale Blu ha rinnovato nello stile e nella funzionalità, grazie al design più audace e ai nuovi interni della cabina. L’inizio della produzione è prevista per la fine del 2017 mentre le consegne sono programmate a partire dal 2018. “Il Transit Custom ha rappresentato un vero e proprio successo, fin dalla sua prima introduzione, e ci aspettiamo che questa nuova versione raccolga ancora molti consensi - ha commentato Hans Schep, General Manager Commercial Vehicles di Ford Europa - Abbiamo ascoltato attentamente le esigenze dei nostri clienti e abbiamo cercato di consegnare loro un veicolo commerciale da 1 tonnellata ancora più elegante, versatile e accresciuto nelle dotazioni tecnologiche”.
LA NUOVA STRUTTURA PUNTA ALLO SVILUPPO DI TECNOLOGIE DI
SMART MOBILITY, ADATTE A VINCERE LA SFIDA DELLA MOBILITÀ DEL FUTURO, CONCENTRANDOSI SULLE PECULIARITÀ DELLE DIVERSE CITTÀ EUROPEE.
LO SMART
MOBILITY INNOVATION OFFICE VEDRÀ ALL’OPERA UN TEAM DI TECNICI ALTAMENTE QUALIFICATI, IN GRADO DI RELAZIONARSI AGEVOLMENTE CON LE GRANDI REALTÀ AZIENDALI OPERANTI NELLE AREE DEL DIGITAL, CON I MIGLIORI ATENEI UNIVERSITARI E CON I PARTNER CHE GIÀ COLLABORANO CON L’OVALE BLU.
VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI / GRANDE ATTENZIONE PER IL MONDO CAMPER
California che passione! L’ULTIMO RADUNO UFFICIALE DI “CALIFORNISTI” ORGANIZZATO DA VOLKSWAGEN GROUP ITALIA, CHE HA REGISTRATO IL TUTTO ESAURITO, HA DIMOSTRATO NON SOLO LA GRANDE POPOLARITÀ DEI VEICOLI PER LE VACANZE PLEIN AIR DEL MARCHIO TEDESCO MA ANCHE IL FOCUS COSTANTE CHE IL COSTRUTTORE
I
DI WOLFSBURG DEDICA AGLI APPASSIONATI DEL SETTORE.
PIETRO VINCI VERONA
l mondo dei camperisti è da sempre al centro dell’attenzione di Volkswagen, che ne segue passo passo le evoluzioni, assecondando le richieste di una moltitudine sempre crescente di appassionati del plein air. Tra le iniziative messe in campo per i camperisti si segnala quella organizzata di recente presso il Campeggio Garden Paradiso di Cavallino-Treporti (Ve) che ha ospitato circa 200 equipaggi di “californisti” che, per il terzo anno consecutivo, hanno partecipato al raduno ufficiale “We Love California 2017” organizzato da Volkswagen Group Italia, riservato ai veicoli commerciali camperizzati Volkswagen. Questo evento ha visto la luce nel 2015 e da allora ha riscosso un successo sempre maggiore, tanto che quest’anno, nonostante fossero stati raddoppiati rispetto alle passate edizioni, i posti a disposizione sono andati esauriti nel giro di pochi giorni. Per sottolineare la fedeltà alla marca che contraddistingue chi pratica la vacanza plein air a bordo di un Volkswagen California è stato crea-
N° 264 / Novembre 2017
DA DUE ANNI A QUESTA PARTE, INOLTRE, VOLKSWAGEN È TORNATA PROTAGONISTA DEL SALONE DEL CAMPER DI PARMA. to per l’occasione e distribuito a ogni equipaggio un Passaporto numerato, che verrà timbrato ogni qual volta l’equi paggio a cui è collegato parteciperà a un raduno ufficiale Volkswagen Veicoli Commerciali. L’obiettivo di
Volkswagen, del quale il Passaporto rappresenta l’apripista, è la creazione di una vera e propria community, ove le persone accomunate dallo stile di vita che caratterizza i possessori di questi particolari veicoli possano mettere a
fattor comune le loro idee ed esperienze. L’evento è stato allietato dagli artisti e acrobati dell’accademia del Circo di Paride Orfei, che ha anche organizzato diversi laboratori per grandi e piccini, e dalla grigliata serale, preceduta dai
IL MONDO DEI TRASPORTI
saluti del Direttore della Divisione Veicoli Commerciali di Volkswagen Group Italia Luca Bedin e dai racconti del capo spedizione del celebre programma televisivo Overland 18, Filippo Tenti. Ricordiamo che il team di collaboratori e volontari capitanato da Beppe e Filippo Tenti è partito proprio dalla sede veronese di Volkswagen Group Italia per un viaggio avventuroso di tre mesi lungo 30mila km attraverso ben 19 Paesi dell’Europa dell’Est e dell’Asia Occidentale. Al fianco dell’equipaggio c’erano quattro veicoli Volkswagen che hanno affrontato in maniera eccellente ogni tipo di terreno e superato ostacoli
talvolta molto impegnativi, gra zie soprattutto alla rinomata trazione 4Motion e ai sistemi di assistenza alla guida di cui sono dotati: due California Beach, un Amarok e un Transporter Kombi. Da due anni a questa parte Volkswagen Veicoli Commerciali è ritornata a far parte delle case automobilistiche che prendono parte al Salone del Camper di Parma, l’evento più importante in Italia dedicato agli appassionati del mondo dei camper e del turismo all’aria aperta. Protagoniste dello stand Volkswagen all’ultima edizione del Salone sono stati quattro modelli che combinano alla perfezione sia le esigenze della mobilità di tutti i giorni che quelle del tempo libero:un California Ocean 2.0 TDI 204 cv DSG bicolore, un Caddy Beach 2.0 TDI 122 cv 4Motion, il Multivan Bulli 70 2.0 TDI 150 cv DSG 4Motion bicolore con Pacchetto Buonanotte, che richiama il mitico Bulli, che quest’anno compie la bellezza di 70 anni, e il California Beach 2.0 TDI 150 cv 4Motion utilizzato nell’ultimo Overland. “Siamo particolarmente fieri di essere stati al fianco di Overland 18 e di aver potuto constatare che l’affidabilità e la tecnologia dei nostri veicoli si siano dimostrate all’altezza della missione - aveva dichiarato per l’occasione Luca Bedin - I valori e lo spirito che animano il team di Overland sono così contagiosi che non vediamo l’ora di lavorare insieme a loro alla pre parazione del prossimo viaggio, naturalmente sotto il se gno della trazione 4Motion”.
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