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IL MONDO DEI TRASPORTI IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

Aumenta il numero dei veicoli Iveco che affiancano le Rosse sui circuiti del Campionato Mondiale di Formula 1, ma non solo. I nuovi arrivati sono due furgoni Daily, che saranno utilizzati in particolare dalla squadra che segue i test di sviluppo delle vetture e dei pneumatici, e un minibus Irisbus Proxys, per il trasporto dei visitatori Vip in azienda. IVECO / AMPLIATA LA FLOTTA A DISPOSIZIONE DEL TEAM FERRARI F1

Daily e Proxys in pole position di Fabio Basilico MARANELLO - Aumenta il numero dei veicoli Iveco in dotazione al team Ferrari F1. Una cerimonia tenutasi presso la Pista Ferrari di Fiorano ha ufficializzato la consegna di due furgoni Iveco Daily e di un minibus Iveco Irisbus Pro xys 100E17. Una fornitura che amplia ulteriormente il numero di veicoli Iveco che affiancano le Rosse di Maranello sui circuiti del Campionato Mondiale di Formula 1, ma non solo. Alla ce rimonia erano presenti Jean Todt, Amministratore Delegato di Ferrari Spa, e Stefano Sterpone, Senior Vice President Iveco Sales & Marketing. I due nuovi Daily Euro 4 sono i primi della nuova gamma consegnati al Team di Maranello. Il primo furgone è un Daily 35S18V/P, tetto basso, con altezza utile interna di 1.545 mm e passo di

3.000 mm, a ruota singola e sospensione pneumatica; il motore è il potente turbodiesel di 3 litri da 176 cv con turbina a geometria variabile. Il secondo veicolo è un Daily 35C15V, tetto medio, con altezza utile interna di 1.900 mm e passo di 3.300 mm, ruote gemellate e sospensioni a balestra; il motore è sempre il 3 litri nella versione turbo intercooler da 146 cv. Tra gli optional montati su entrambi i veicoli ci sono: autoradio con lettore cd, climatizzatore, alternatore da 140 Ah, compressore, spec chietti retrovisori elettrici, sedili molleggiati, chiusura centralizzata con telecomando e pianale di carico ricoperto di legno. La colorazione è ovviamente rossa, nella tonalità esclusiva che caratterizza, come tutta la livrea, i veicoli del Team Ferrari di Formula 1. Molte le novità legate al nuovo Daily: motori Euro 4 dalla potenza e coppia ancora maggiori, design innovativo firmato Giugiaro, comfort in

cabina e qualità di guida migliorati fino ai massimi livelli della categoria, combinazioni telaio-motore-cambio ulteriormente ampliate, impianto elettrico com pletamente riprogettato in funzione di affidabilità ed economia d’esercizio, comando cambio in plancia. Importanti le innovazioni anche sul fronte della sicurezza, con l’adozione del sistema antibloccaggio delle ruote ABS8 con correttore elettronico della frenata EBD. Il Daily dispone inoltre di ESP8 (controllo di stabilità) e di ASR (sistema che limita lo slittamento delle ruote motrici in accelerazione). Ovviamente, il nuovo Daily ha dalla sua l’impronta genetica del proprio DNA professionale, quella che da sempre ne fa uno dei veicoli commerciali preferiti dai professionisti del trasporto: telaio a longheroni di derivazione camionistica, trazione posteriore, versatilità di missioni e allestimenti, elasticità nelle prestazioni e curva

di coppia piatta e costante. I veicoli saranno utilizzati direttamente dal Team di Formula 1, in particolare dalla squadra che segue i test di sviluppo delle vetture e dei pneumatici. Infatti, sono destinati al trasporto delle gomme e di altri particolari tecnici da collaudare sui circuiti di tutto il mondo. Sa rà invece impiegato per il trasporto dei visitatori Vip all’interno della fabbrica di Maranello e sulla Pista di Fiorano, l’autobus Irisbus Proxys 100E17. Anche in questo caso il veicolo è stato verniciato nei colori del Team di Formula 1 e opportunamente personalizzato. Proxys è lungo 7,47 metri, ha un passo di 3.690 mm ed è equipaggiato con il motore Tector a 4 cilindri da 170 cv, con cambio meccanico a 6 velocità. L’impianto frenante è a dischi ed è dotato di sistema ABS e Retarder. La linea moderna e accattivante del minibus ben si presta all’esclusiva personalizzazione

degli interni, particolarmente curati su questa versione, ma già originariamente comodi e accoglienti. Ogni posto è dotato di controllo della climatizzazione. La capienza è di 28 persone e per ognuna è prevista una poltrona di pel le dotata di tavolo ripiegabile di tipo aeronautico e appoggiapiedi retrattile. Ad arricchire l’allestimento l’impianto video con dvd e quello di diffusione sonora hi-fi. La flotta Iveco in dotazione al Team Ferrari Formula 1 già comprende otto Stralis Active Space dotati di motore Cursor 13 da 480 cv e cambio EuroTronic, due Stralis Active Time con motore Cursor 10 da 430 cv, due Eurocargo Tector ML80E18 a cabina corta, cinque furgoni Iveco Daily e due Daily Combi. La flotta Ferrari Formula 1 comprende, per quanto riguarda i bus, anche il motorhome per i piloti realizzato da Irisbus sulla base del l’autobus Granturismo Domino 2001 HDH oltre a due minibus.

In giugno Ferrari celebra i 60 anni di storia

Una staffetta attraverso i cinque continenti

Stefano Sterpone, Senior Vice Presidente Iveco, consegna a Jean Todt le chiavi dei nuovi veicoli Iveco che entrano nella flotta della Ferrari.

MARANELLO - Nel 2007, la Ferrari celebra i 60 anni di attività con un grande appuntamento a Maranello, dal 21 al 24 giugno, preceduto da una “staffetta” che porterà, attraverso i cinque continenti, un testimone raffigurante i 60 eventi più significativi della storia dell’azienda. Sarà uno straordinario e corale segno di affetto che coinvolgerà i clienti della Ferrari con le loro automobili di ogni epoca e modello. La staffetta, battezzata “Ferrari 60 Relay”, è partita il 28 gennaio da Abu Dhabi, nel luogo dove sorgerà il grande Parco Ferrari, e si concluderà a Maranello il 24 giugno, dopo aver interessato una cinquantina di Paesi nell’arco di 148 giorni. Gli eventi conclusivi avranno come tema centrale l’innovazione tecnologica introdotta dalla Ferrari nel mondo dell’automobile, nei suoi 60 anni di esistenza. Anche in questo caso si sono volute raccogliere le 60 innovazioni più significative, dalle pinze in alluminio per i freni a disco fino al differenziale elettronico e al cambio F1. Accanto a queste iniziative, a Maranello si terranno il primo concours d’élégance organizzato ufficialmente da Ferrari per le sue vetture e una serie di eventi in pista, in fabbrica e alla Galleria Ferrari. Sarà anche pubblicata l’opera omnia dell’azienda, un libro fondamentale che raccoglierà immagini e dati di tutte le vetture da strada e da corsa realizzate dal Cavallino. Il testimone

della staffetta, un oggetto appositamente creato per simboleggiare la storia della Ferrari, compirà il giro del mondo portato dai clienti, con le loro vetture. Ogni Paese dedicherà alla Ferrari un oggetto, legato alla cultura e alla tradizione del luogo, che sarà consegnato alla locale ambasciata italiana per poi essere trasferito a Roma, presso il palazzo della Farnesina, dove verrà esposta l’intera collezione. Gli oggetti saranno quindi messi all’asta a Maranello, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. La lunga staffetta da Abu Dhabi prosegue per Dubai, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Bahrain e Kuwait. Dagli Emirati si dirigerà a oriente, dove attraverserà Singapore, Malesia, Hong Kong, Cina, Giappone, Indonesia, Taiwan, Australia e Nuova Zelanda. Dall’Oceania volerà in Sud Africa per poi raggiungere l’America Latina e il Messico, quindi proseguirà verso Stati Uniti e Canada. Da lì all’Europa, dove attraverserà Portogallo, Spagna, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Regno Unito, Grecia, Russia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia e Turchia. Si dirigerà quindi in Libano ed Egitto, per sbarcare infine in Italia, dove toccherà tutte le principali città per arrivare, dopo una speciale cerimonia a Roma, fino a Maranello.



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IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

MAZDA / CON IL NUOVO BT-50 UN MEZZO POLIVALENTE ANCHE PER GLI ARTIGIANI

Il pick up in abito da sera di Giorgio Rosato ATENE - Dopo il debutto internazionale della scorsa estate, in occasione del British Motor Show di Londra, arriva sul mercato italiano (le prime consegne sono iniziate all’inizio dell’anno) il nuo vo pick up BT-50 della Mazda. Ampiamente ridisegnato nel frontale, presenta un look più moderno e accattivante, abbinato a un nuovo motore da 143 cv in grado di assicurare prestazioni brillanti senza penalizzare le proverbiali doti di capacità di carico ampiamente collaudate negli oltre 3.000.000 di esemplari venduti finora in tutto il mondo, di cui 110.000 sui mercati europei. Dall’epoca del debutto a oggi il fortunato B-2500 è divenuto uno dei pick up più diffusi e apprezzati tra gli appassionati di fuoristrada, come testimoniano i dati relativi al 2005 (con un incremento del 10 per cento delle immatricolazioni in Europa rispetto all’anno precedente), confermando il trend positivo degli ultimi anni. Ed è proprio nel settore dei pick up che negli ultimi anni si è assistito a un notevole dinamismo da parte delle maggiori Case costruttrici (soprattutto giapponesi) che hanno completamente rinnovato i loro cavalli di battaglia per cui anche la Mazda non poteva sottrarsi alla consueta operazione di restyling per rispondere adeguatamente alla crescente domanda che ha invaso il mercato a partire dal 2001. Dal 2001 al 2005 c’è stata infatti una crescita costante nel settore dei pick up

Pratico e robusto come il suo predecessore, il nuovo BT-50 è ora equipaggiato con un motore più potente, che assicura tuttavia minori consumi di carburante, e assicura un grado di comfort e di qualità di interni simili a quelli di una berlina. veicoli), nonché di ridurre le tolleranze nelle giunzioni intorno al paraurti anteriore, ai gruppi ottici e ai parafanghi anteriori. Ampiamente ridisegnata si presenta anche la parte posteriore, con i nuovi gruppi ottici che hanno lo stesso design dei fari anteriori e la sponda del cassone di carico più alta rispetto al modello precedente; quest’ultima inoltre presenta (a seconda della versione) dettagli più eleganti come ad esempio la maniglia cromata del portellone e le scritte identificative del modello. Il nuovo pick up BT-50 è disponibile in tre diverse configurazioni di carroz-

zeria che comprendono le versione Single Cab (due porte, due sedili, piano di carico lungo), Freestyle Cab (quattro sedili, porte ad apertura centrale senza montante) e Double Cab (quattro porte, due sedili anteriori, tre sedili posteriori a panca). L’interno dell’abitacolo rivela uno standard qualitativo assai simile a quello di una vettura, con migliori accoppiamenti e finiture dei materiali, abbinato a un design completamente nuovo del cruscotto; il quadro strumenti a tre quadranti è arricchito con finiture silver che incorniciano ogni indicatore, una consolle centrale e una super-

ficie di appoggio sul pomello del cambio marce silver e maniglie delle porte cromate, che conferiscono una forte sensazione di raffinatezza. Sotto il cofano del BT-50 è alloggiato un nuovo motore turbodiesel common-rail a 16 valvole di 2.5 litri, più sofisticato ed efficiente (in termini di risparmio di carburante) rispetto al motore precedente, pur erogando una potenza (143 cv) e una coppia (330 Nm) maggiori. Tramite l’utilizzo di un turbocompressore a geometria variabile e di un grande intercooler, il nuovo pick up della Mazda assicura un’accelerazione brillante ma al tempo stesso anche un incremento del 7 per cento di potenza nella sua capacità di traino sulla versione a 4 ruote motrici, mentre una valvola variabile di controllo del vortice (VSCV) abbinata al sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR), e al raffreddamento ad alta efficienza assicurata dal sistema EGR, garantiscono il rispetto della normativa Euro 4. A questo motore viene abbinata la versione più sofisticata dello stesso cambio manuale a cinque velocità e del lo stesso sistema di trasmissione presenti sul modello precedente. La trasmissone a trazione integrale si avvale inoltre di un ripartitore più grande per garantire che la coppia più elevata del nuovo propulsore sia trasformata in una migliore trazione su strada e nell’utilizzo off-road. Da segnalare infine (sulle versioni a quattro ruote motrici) la presenza del sistema RFW (Remote Free Wheel), che consente il bloccaggio elettrico dei mozzi delle ruote anteriori, e del differenziale posteriore a slittamento limitato LSD che adatta automaticamente la coppia motrice fra le ruote posteriori per mantenere la trazione ottimale su tutte le superfici. Per quanto riguarda il comfort di marcia, il nuovo Mazda BT-50 utilizza lo stesso sistema di telaio resistente e af fidabile del suo predecessore, aggiornato per un maggiore comfort di marcia e migliori caratteristiche di sterzata. Le sospensioni a doppio braccio oscillante trasversale sono state perfezionate con ammortizzatori del diametro di 32 mm (generalmente utilizzati sulle berline) per un migliore comfort di marcia, mentre le molle a balestra che sostengono il suo assale posteriore rigido sono state aumentate in lunghezza di 120 mm; ciò consente non solo di migliorare la risposta di smorzamento posteriore, ma garantisce all’intero retrotreno la necessaria robustezza per poter trasportare fino a 1.225 kg sul piano di carico sulle versioni a 4 ruote motrici.

SUL MERCATO EUROPEO OCCUPA UNA QUOTA DEL 25 PER CENTO

A Nissan Navara la corona continentale In alto e qui sopra il nuovo pick up Mazda BT-50, erede di un modello di grande successo, il B-2500, e disponibile in tre diverse configurazioni di carrozzeria. che ha fatto registrare un incremento di circa il 29 per cento, con una grande diffusione del B-2500 in diversi mercati tra cui l’Ungheria (3.600 unità), la Germania (3.800), il Portogallo (4.600) e l’Inghilterra (5.700). Tra i Paesi europei, dove i pick up della Mazda sono utilizzati soprattutto come veicoli commerciali leggeri, il principale mercato è rappresentato comunque dalla Grecia dove le immatricolazioni, riferite allo stesso periodo, sono andate ben oltre le 7.000 unità. Per la presentazione internazionale alla stampa specializzata del nuovo modello BT-50 la scelta sulla location non poteva quindi che cadere su Atene dove, all’inizio del dicembre scorso, si sono svolti i primi test di guida dell’ultima versione del collaudato pick up giapponese. Con il lancio del nuovo pick up BT50, la Mazda trasferisce le caratteristiche “zoom-zoom” nella lunga tradizione di successo che ha finora accompa-

gnato la storia del modello B-2500. Pratico e robusto come il suo predecessore, il nuovo BT-50 è ora equipaggiato con un motore più potente, che assicura tuttavia minori consumi di carburante, e assicura un grado di comfort e di qualità di interni simili a quelli di una berlina. Rispetto alla precedente versione, il BT-50 presenta una linea decisamente più moderna e dinamica, con curve fluenti e una carrozzeria più lunga (+70 mm) con pannelli delle porte più alti (+30 mm) e sponde del cassone di carico più alte (+60 mm), oltre a una migliore qualità costruttiva e ad alcuni dettagli cromati che conferiscono alla linea un tocco estremamente elegante. Soprattutto nella parte anteriore, caratterizzata da un ampio fascione che include in un unico elemento la mascherina e i paraurti; questa soluzione ha consentito di eliminare il classico paraurti sporgente (che penalizzava gli angoli di attacco su questa tipologia di

CAPENA DI ROMA - Nissan Navara è il pick up che ha registrato il maggior numero di vendite in Europa nel 2006, con un totale di 45.200 immatricolazioni, ovvero il 25 per cento dell’intero segmento di questa tipologia di veicoli. Se alle vendite di Navara si sommano le 13.000 immatricolazioni di Nissan pick up, la quota di mercato di Nissan all’interno di questo settore in forte espansione del mercato sale fino al 32 per cento. Dal lancio del prodotto, avvenuto nel giugno 2005, Navara ha conquistato 60.000 clienti in Europa, offrendo loro livelli di comfort, spazio, prestazioni su strada pari a quelli di un SUV insieme alle sue caratteristiche di robusto e affidabile veicolo da lavoro. Il 23 gennaio 2007, Navara ha tagliato un altro importante traguardo: la 100.000a unità è stata prodotta negli stabilimenti della Nissan Motor Iberica SA di Barcellona, che esporta il Navara anche verso Sud Africa, Australia e Paesi del Golfo. “È un grande riconoscimento per il nostro impianto. Il progetto Navara - ha commentato José Vicente de los Mozos, Deputy Managing Director di Nissan Motor Iberica - ha rappresentato una grande sfida per tutti coloro che lavorano nella nostra fabbrica e questo risultato testimonia anche la fiducia riposta dal management Nissan nel personale delle proprie strutture produttive spagnole negli ultimi anni”. “Il successo di Navara - ha aggiunto Brian Carolin, Senior Vice President, Sales and Marketing di Nissan Europe dimostra la leadership di Nissan nel segmento dei pick up in Europa. La combinazione delle qualità di un SUV con le funzionalità di un pick up offerte da Navara, hanno permesso di cogliere questo importante successo in un settore molto competitivo del mercato”.

Navara è disponibile nelle versioni a cabina singola o doppia ed è spinto dal motore Nissan turbodiesel da 2.5 litri, con una potenza di 171 cavalli, una coppia di 403 Nm e una capacità di traino di 3 tonnellate (tutte caratteristiche che ne fanno il migliore nella categoria). In Europa l’80 per cento degli ordini Navara riguarda la versione doppia cabina. Tra le caratteristiche di spicco del pick up Nissan figurano il sistema di trazione integrale inseribile attraverso una semplice manopola sulla console, l’esclusivo sistema CChannel per bloccare il carico del cassone, il sistema di navigazione satellitare Birdview, la connettività Bluetooth, il cambio automatico e il sistema audio con 6 CD. Navara è, infine, l’unico pick up a offrire il filtro DPF.


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NISSAN / ANCHE PRIMASTAR, INTERSTAR E KUBISTAR PROTAGONISTI DEL MERCATO di Fabio Basilico CAPENA (Rm) - Nissan ha obiettivi di vendita ambiziosi per la sua gamma di veicoli commerciali leggeri. Anche Primastar, Interstar e Kubistar arricchiscono la loro gamma con alcune interessanti modifiche.

Un trio d’assalto

INTERSTAR DA 2,8 A 3,5 TONN

KUBISTAR DA 1,6 A 1,8 TONN Facile da usare come un’auto, ma decisamente pratico come un furgone, Kubistar è l’introduzione perfetta alla gamma di veicoli commerciali leggeri Nissan. Un’ampia scelta di modelli e di motorizzazioni equivale ad avere un Kubistar per ogni esigenza. Kubistar segna il punto di partenza della vasta li nea di LCV Nissan. Sottoprodotto dell’Alleanza Nissan/Renault e derivato da Renault Kangoo, Kubistar è un furgone pratico, user-friendly ed elegante, con caratteristiche simili a una vettura. Per differenziarsi dal cugino Renault, Kubistar presenta una serie di caratteristiche stilistiche uniche, come l’esclusivo paraurti anteriore, la griglia e i copriruote Nissan. La diversa realizzazione dei fari e delle luci di posizione completa le modifiche estetiche. Dal lancio avvenuto nel 2003 (e il lieve restyling del 2005), Kubistar si è conquistato un grande seguito grazie alla sintesi tra bassi costi d’esercizio, efficienza, spaziosità e design. L’ampia scelta di motori include tre diesel common rail a consumo contenuto e un’opzione benzina 16 valvole, mentre le due diverse varianti di lunghezza della carrozzeria conferiscono la massima praticità di trasporto dei carichi. Le versioni a motore diesel montano il propulsore dCi da 1,5 litri conforme alla normativa Euro 4, sviluppato dall’Alleanza e disponibile in tre livelli di potenza: 60, 68 e 84 cv (rispettivamente 45 kW, 50 kW e 62 kW). È anche disponibile un motore a benzina quattro cilindri 16 valvole da 1,2 litri, con 55 kW/75 cv di potenza. In tutti i casi, il motore provvede alla trazione anteriore attraverso un cambio manuale a cinque marce. Un vano di carico con capacità fino a 2,75 metri cubi (3,5 per la variante più lunga con paratia pieghevole opzionale) significa poter soddisfare le esigenze di una vasta gamma di piccole imprese. Il carico utile varia da 620 kg per i modelli standard a 800 kg per l’opzione a carico maggiorato. Le porte posteriori si aprono di 180 gradi, su un’ampiezza di oltre 1.200 mm, per facilitare l’accesso al vano di carico. PRIMASTAR DA 2,5 A 2,8 TONN Munito di motori conformi alla normativa Euro 4, nuovo cambio, nuovo look, interni migliorati e uno stile molto più automobilistico, l’ultimo Primastar presterà sicuramente un importante

m e un’altezza interna di 1,38 m. Con la versione a passo lungo si guadagnano altri 40 cm in lunghezza di carico, arrivando a un volume di carico di 5,93 metri cubi. Con il tetto alto, gli stessi modelli offrono un volume di carico rispettivamente di 7 e 8 metri cubi.

mente verniciati o non verniciati - fungono da chiara distinzione tra le versioni van, combi e minibus stile monovolume. A bordo, la nuova plancia integra nuovi strumenti così come vari inserti colorati per distinguere i vari modelli. Probabilmente i cambiamenti di

I significativi miglioramenti al motore e agli organi di trasmissione, la nuova dotazione e le migliori caratteristiche di comfort e sicurezza per i passeggeri concorrono a rendere Interstar uno strumento di business ancora più convincente. Come Primastar, Nissan Interstar è un prodotto dell’Alleanza Nissan/Renault e di un accordo commerciale con GM. Interstar si unisce così a Renault Master e Opel/Vauxhall Movano nel segmento competitivo dei furgoni pesanti (da 2,8 a 3,5 tonnellate di massa complessiva), attualmente in forte crescita in Europa. Mirando a una sensibile crescita delle vendite, il restyling di Nissan Interstar ha previsto una serie di importanti miglioramenti con l’obiettivo di raggiungere una quota di mercato del 3 per cento entro il 2009. La modifica più importante apportata a Interstar 2007 riguarda la nuova gamma di motori basata sul propulsore dCi 2.5 sviluppato dall’Alleanza e montato anche su Primastar. Per Interstar è disponibile in tre livelli di potenza per offrire un’ampia gamma di possibilità a fronte di bassi costi d’esercizio. Le prestazioni di potenza e di coppia per la versione entry level rimangono a 100 cv, mentre la versione a 120 cv presenta un incremento di coppia di 10 Nm, raggiungendo così i 300 Nm. Aggiungendo un turbocompressore a geometria variabile al posto di quello a geometria fissa presente negli altri due modelli, la potenza del modello alto di gamma passa da 136 a 150 cv, nonostante la coppia rimanga a 320 Nm. La trasmissione manuale a sei rapporti è di serie su tutte e

maggior portata si trovano, comunque, sotto il cofano. La scelta è tra un motore benzina e tre diesel, tutti sviluppati con Renault. L’ultimo propulsore è un diesel turbocompresso dCi da 2 litri, disponibile in due livelli di potenza: 66 kW/90 cv e 84 kW/115 cv. Una terza opzione diesel prevede un propulsore dCi 2.5 con un’erogazione di 107 kW/150 cv. Per i mercati dove il diesel stenta a decollare, è disponibile anche un motore benzina. Il propulsore 16 valvole da 2 litri deriva dal motore presente su molte autovetture Renault ed è in grado di erogare 88 kW/120 cv. Questi nuovi motori si accompagnano a un nuovo cambio a sei marce, disponibile nella versione manuale convenzionale oppure, su richiesta, in forma semiautomatica con il motore diesel da 150 cv. Con due varianti di passo (corto e lungo, 3.098 mm e 3.498 mm) e due diverse altezze (tetto basso e alto, 1,96 m e 2,50 m), Primastar si appresta a soddisfare qualsiasi esigenza. La versione più piccola (passo corto, tetto basso) ha un volume di carico di 5 metri cubi, una lunghezza di carico di 2,4

tre le versioni mentre il cambio a sei marce semiautomatico robotizzato è disponibile su richiesta. Come per l’ultimo Primastar, Nissan ha tenuto conto delle indicazioni dei clienti anche per i ritocchi a Interstar, con il risultato che molte delle caratteristiche di un’automobile sono ora di serie oppure offerte in opzione. A parte il nuovo paraurti anteriore, i cambiamenti estetici si limitano a una nuova gamma di colori per la carrozzeria e alla percezione di un livello qualitativo superiore, frutto delle ottimizzazioni alla qualità di produzione. Come in precedenza, Interstar è disponibile in un ampio ventaglio di allestimenti e dimensioni. Ci sono tre varianti di passo (3.078 mm, 3.578 mm, 4.078 mm), tre lunghezze massime del veicolo (4,89 m, 5,40 m e 5,89 m), tre altezze per il tetto (2,23 m, 2,47 m e 2,72 m) e quattro tipi di allestimento: furgone chiuso, cabina a piattaforma, combi a sei o nove posti e un minibus a nove o sedici posti. I volumi di carico nelle versioni furgone variano da 8 a circa 14 metri cubi.

Al fianco dei due fratelli maggiori Atleon e Cabstar, i più piccoli veicoli commerciali firmati dalla Casa nipponica sono stati recentemente rinnovati per poter garantire una competitività ancora maggiore in un mercato dove la concorrenza è quanto mai agguerrita. contributo al raggiungimento di tali traguardi. Nato dall’alleanza tra Nissan e Renault e da una business partnership con General Motors, Primastar è uno dei tre modelli che dominano il segmento dei furgoni leggeri (da 2,5 a 2,8 tonnellate di peso lordo) del mercato europeo dei LCV. Renault Trafic, Opel/Vauxhall Vivaro e Nissan Primastar detengono insieme più del 28 per cento del mercato. Le modifiche estetiche apportate a Primastar sono concepite per stabilire una chiara distinzione tra il modello Nissan e i cugini e per favorire al tempo stesso la penetrazione della Casa nipponica nel segmento. Le ambiziose mire che la società ha per Primastar - nel quadro dell’offensiva generale riguardante i veicoli commerciali prevedono il raggiungimento di una quota di mercato minima del 4,5 per cento entro due anni. Disponibile nelle versioni van, combi e minibus da sette e otto posti, l’offerta prevede due varianti di passo e due diverse altezze. Quattro motorizzazioni - tre diesel e un benzina - completano il quadro. La modifica più evidente riguarda gli esterni del modello, con nuovi fari e luci posteriori, una griglia rivista e indicatori di direzione ri-

disegnati e integrati nel gruppo fari. I nuo vi paraurti anteriore e posteriore non solo conferiscono a Primastar un look diverso, ma ne migliorano anche la sicurezza grazie al rafforzamento strutturale. Tre differenti tipi di paraurti - completamente verniciati, parzial-

Il Kubistar, il più piccolo della famiglia dei veicoli commerciali leggeri Nissan. Sopra, il Primastar e, in alto, l’Interstar. Tutti e tre i veicoli vantano una grande polivalenza di utilizzo oltre che doti di brillantezza e di consumi contenuti.


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

MERCATO

In crescita di oltre l’8 per cento i veicoli commerciali nel 2006

Per Fiat Auto un vero e proprio boom BOLOGNA - Dopo il buon risultato per le autovetture, il 2006 si è chiuso in positivo anche per i veicoli commerciali. Infatti, nell’intero anno i commerciali venduti sono stati 234.088 con una crescita dell’8,3 per cento rispetto ai 216.187 del 2005. Il dato del 2006 è particolarmente interessante anche perchè le vendite di un tipico bene d’investimento come i veicoli commerciali sono un importante indicatore congiunturale. Il risultato del 2006 è dovuto al forte incremento delle vendite delle Case nazionali che portano la loro quota di mercato al 57,1 per cento contro il 50,2 del 2005. In particolare rilevante è il risultato di Fiat Auto che, con una crescita del 19,5 per cento, ha visto la sua quota salire dal 38,3 per cento del 2005 al 45 per cento. Per quanto riguarda il 2007, dall’inchiesta congiunturale trimestrale sul mercato dei commerciali condotta a fine dicembre dal Centro Studi Promotor vengono indicazioni positive. I concessionari interpellati segnalano un significativo miglioramento nell’acquisizione di ordini. In dicembre il volume della raccolta è stato normale o alto per il 58 per cento dei concessionari contro il 50 per cento dello stesso mese del 2005. Decisamente positive sono poi le previsioni dei concessionari per l’andamento delle vendite a tre-quattro mesi, che in dicembre sono state ipotizzate in aumento o stabili sugli elevati livelli attuali dall’85 per cento degli interpellati, mentre nel dicembre 2005 la percentuale corrispondente era del 73 per cento. Sulle attese di sviluppo del mercato influisce anche il fatto che la Finanziaria prevede incentivi alla rottamazione non soltanto per le autovetture ma anche per gli autoveicoli commerciali. Si tratta di una decisione molto opportuna dal punto di vista ambien-

tale in quanto vi è una forte esigenza di rinnovare il parco circolante dei commerciali, anche perchè questi mezzi vengono ampiamente utilizzati per i rifornimenti nei centri storici e quindi in aree a forte rischio d’inquinamento. Oltre che sul piano ambientale gli incentivi alla rottamazione per i commerciali sono però importanti anche per le Case automobilistiche e i concessionari. Secondo il Centro Studi Promotor, grazie agli incentivi e al buon andamento della situazione economica generale, nell’intero 2007 le vendite di veicoli commerciali dovrebbero infatti superare il livello record di 258.553 unità raggiunto nel 2002 grazie alla Tremonti bis. Tornando all’esame dei dati, le marche nazionali hanno migliorato la propria posizione di mercato. Con oltre 132.500 veicoli a fine anno, e quasi 19mila consegne in più rispetto al 2005, hanno ottenuto una quota di penetrazione del 56,7 per cento, superiore di 4,1punti nei confronti di quella detenuta a fine 2005. Fiat Veicoli Commerciali si è confermata leader indiscusso di mercato avendo concluso l’anno con quasi 106mila consegne e una quota del 45,2 per cento a fronte del 40,4 per cento ottenuta nel 2005, migliorando così di 4,8 punti. Il Doblò Cargo insignito dell’ambito titolo “Van of the Year 2006”, ha trovato appieno il riscontro della clientela segnando, con oltre 36 mila vendite, una crescita in volumi di oltre il 30 per cento sul risultato conseguito nel 2005. E il nuovo Ducato, la cui immissione sul mercato è avvenuta in corso d’anno non ha tradito le aspettative. E il lancio del nuovo Scudo lascia intravedere un 2007 ricco di nuovi successi. Altrettanto positivi i risultati di Iveco, presente solo nella fascia più alta del comparto. La politica commerciale vincente e

l’apprezzamento riscontrato sulla nuova gamma Daily, hanno permesso al marchio di recuperare la partenza d’anno in sordina e aumentare i volumi di vendita, realizzando così una crescita nell’anno del 2,8 per cento con oltre 21.300 vendite. Piaggio ha chiuso l’anno con 4.754 consegne, realizzando in dicembre, con 401 vendite una crescita del 12,3 per cento verso lo stesso mese del 2005. Da evidenziare che questo risultato si colloca in un più ampio contesto di eccellente performance che il Gruppo di Pontedera ha messo a segno, nel corso 2006, anche con le altre linee di prodotto dei veicoli commerciali a 3 e 4 ruote, consolidando nel suo insieme, una crescita prossima al 12 per cento. Quanto alle Case estere, Ford con 19.766 immatricolazioni mantiene la leadership con una quota di mercato dell’8,4 per cento (terza assoluta dopo il 40,4 di Fiat e il 9,6 di Iveco), seguita a ruota da Renault con 13.922 unità e una quota del 5,9 per cento, quindi Nissan con 10.771 (4,6), Mercedes-Benz con 10.413 (4,4), Opel con 9.038 (3,9), Peugeot con 7.989 (3,4), Citroën con 7.637 (3,3), Volkswagen con 5.969 (2,5), Mitsubishi con 5.036 (2,2) Renault Trucks con 3.035 (1,3), Isuzu con 2.849 (1,2), Tata con 1.178 (0,5), Hyundai con 871 (0,4). Circa l’andamento delle Case estere nel 2006, tutte insieme con un volume di 102.500 immatricolazioni hanno accusato una flessione dell’1 per cento rispetto alla crescita del mercato dell’8,3 per cento. Hanno chiuso con segno positivo soltanto Ford (2,6 per cento in più rispetto al 2005), Mitsubishi che ha migliorato dell’87,1 per cento, Nissan (1,2 in più), Opel (6,4), Peugeot (0,8), Tata (33,7), Toyota (45,0). Segno negativo per tutte le altre marche.

RENAULT / CON MASTER PROPULSION PIÙ RICCA LA GAMMA DEI COMMERCIALI

Energia da vendere

ROMA - Continua il rinnovamento della gamma veicoli commerciali di Renault. L’ultima proposta in ordine di tempo è il nuovo Master Propulsion. Disponibile da metà 2007, Master Propulsion condivide tutte le caratteristiche vincenti del nuovo Master, lanciato nelle sue versioni a trazione anteriore nell’autunno 2006, senza rinunciare alle qualità che lo contraddistinguono: una gamma particolarmente ampia (da 3,5 a 6,5 t), ruote gemellate e telaio rinforzato. Nel frattempo, un nuovo record di produzione di Master e Master Propulsion è stato raggiunto allo stabilimento di Batilly, nell’est della Francia:

120.000 unità realizzate nel 2006, contro le 117.000 del 2005. Su Master Propulsion, la cabina moderna al servizio del comfort e dell’ergonomia adotta equipaggiamenti che facilitano la vita a bordo: attivazione automatica del tergicristallo con sensore di pioggia, accensione automatica degli anabbaglianti, apertura selettiva dei battenti grazie alla chiave a tre pulsanti, illuminazione “follow me home”, e altro ancora. Il veicolo propone, inoltre, nuovi vani portaoggetti, in particolare un alloggiamento per documenti di formato A4 sulla console centrale e ampi ripia-

ni sopra il parabrezza, nonché nuove sellerie in tessuto blu. Nuovo Master Propulsion è disponibile con la motorizzazione frutto dell’alleanza con Nissan: un propulsore 3.0 dCi, conforme alle norme Euro 4, disponibile nelle versioni 130 cv (coppia 300 Nm) e 150 cv (coppia 350 Nm), abbinato alla nuova trasmissione meccanica a 6 rapporti. Le prestazioni meccaniche subiscono una netta evoluzione, grazie a nuovi ponti DANA e ai cuscinetti a cartuccia che non richiedono più alcuna manutenzione: questi dispositivi garantiscono un incremento dell’altezza libera dal suolo sui veicoli

Disponibile da metà 2007, il nuovo Master Propulsion condivide tutte le caratteristiche vincenti del Nuovo Master, lanciato nelle sue versioni a trazione anteriore nell’autunno 2006, senza rinunciare alle qualità che lo contraddistinguono: ampia gamma, ruote gemellate e telaio rinforzato.

di 3,5 t e il blocco del differenziale. La frenata è stata ottimizzata grazie a una nuova generazione di ABS e all’assistenza alla frenata d’emergenza (AFE). Renault presenta un’offerta completa di abbinamenti di telaio, peso massimo e motorizzazione, idonea a coincidere perfettamente con le esigenze e le specificità della clientela. Il furgone consente di disporre di un veicolo su misura, grazie all’abbinamento ottima-

le tra peso massimo autorizzato e due diverse lunghezze. La versione “gran volume” riprende le carte vincenti del furgone proponendo un volume utile di 20 o 22 metri cubi. L’associazione “telaio cabinato e doppia cabina” consente di adottare soluzioni mirate, conformi a esigenze specifiche dei clienti. La versione “cassone Castor”, telaio cabinato o doppia cabina, dotato di una protezione sotto il radiatore, è dedicata a un utilizzo limitato. La versione “cassone lavori pubblici”, telaio cabinato o con doppia cabina, prevista per un utilizzo più intensivo, presenta dispositivi specifici, quali protezioni sottoscocca e pneumatici da cantiere. In definitiva, Master Propulsion è disponibile in cinque versioni: furgone, furgone gran volume, cassoni Castor e lavori pubblici, telaio cabinato. Il telaio consente, infatti, molteplici trasformazioni e offre una polivalenza ineguagliabile, per soddisfare al meglio qualunque esigenza: trasporto merci aperto o chiuso, veicoli isotermici/ refrigeranti o ancora veicoli officina. Complessivamente, Nuovo Master Propulsion si declina in oltre 20 diverse versioni. Da 9 anni, grazie ai veicoli Master, Trafic, Kangoo e alle versioni Van, Renault si impone come prima marca di veicoli commerciali in Europa, con oltre il 15 per cento di quota di mercato. La fase II di Master, lanciata a fine 2003, ha ricalibrato i criteri fondamentali di riferimento del segmento dei furgoni, grazie a innovativi equipaggiamenti di sicurezza, quali l’Assistenza alla Frenata di Emergenza (AFE, un’esclusiva sul segmento), l’ABS con ripartitore elettronico della frenata (EBV), o ancora i 4 freni a disco sovradimensionati. L’ergonomia del furgone è stata particolarmente curata, con dotazioni funzionali e pratiche, quali la panchetta ufficio (innovazione sul segmento) o l’assistenza posteriore alle ma novre di parcheggio che rendono Master un partner robusto e valorizzante, al servizio dei clienti professionali.



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LIGHT & MINITRUCK

IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

RIVOLUZIONE NELL’IDENTITÀ DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO TORINESE

Con il mese di febbraio nato Fiat Group Automobiles

Fiat Light Commercial Vehicles una delle quattro nuove società TORINO - Dal 1° febbraio 2007 Fiat Au to ha cambiato nome, diventando “Fiat Group Automobiles SpA”. Contemporaneamente sono state costituite quattro società, controllate al 100 per cento da Fiat Group Automobiles SpA, denominate “Fiat Automobiles SpA”, “Al fa Ro meo Automobiles SpA”, “Lancia Automobiles SpA” e “Fiat Light Commercial Vehicles SpA”. Gli attuali responsabili Franco Miniero, dei quattro brand sono stati noresponsabile di Fiat Light minati amministratori delegati Commercial Vehicles. delle relative società. Le attività produttive e il personale rimangono in capo a Fiat Group Automobiles SpA. Questi cambiamenti sono in linea con la nuova cultura del Gruppo Fiat e, in particolare, riflettono due scelte strategiche di approccio al business: da una parte l’unitarietà del Gruppo, dall’altra le specificità dei settori operativi e dei singoli brand. Nei prossimi mesi, infatti, per tutte le attività del Gruppo verrà evidenziata questa caratteristica con l’abbinamento del marchio “Fiat Group” a quello di settore o di brand. La nascita di Fiat Group Automobiles SpA rappresenta il

passo, naturale e coerente, successivo al cambiamento del marchio di Gruppo, avvenuto alla fine del 2005. In primo luogo, l’inserimento dell’indicazione “Group” nel nome rispecchia il forte senso di appartenenza al Gruppo Fiat, che si concretizza sia nell’apporto che l’Auto fornisce al bilancio complessivo sia nell’attivazione di importanti sinergie con gli altri settori. Inoltre, il nuovo nome ha lo scopo di identificare un’importante area di attività che ha subito una profonda trasformazione e oggi si presenta razionalizzata nella struttura, più solida e compatta. Allo stesso tempo, sta anche a indicare il collegamento sinergico di attività all’interno dell’area automobilistica stessa, che ha già portato molti benefici a livello di efficienza operativa, gestione delle risorse e riduzione dei costi. La denominazione “Fiat Group Automobiles SpA” intende, infine, mettere in risalto la vocazione internazionale di questa grande organizzazione industriale. La creazione di quattro società, invece, riflette l’attenzione che il Gruppo sta ponendo al posizionamento dei marchi sul mercato. I marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Light Commercial Vehicles, quest’ultima affidata alla responsabilità di Franco Miniero, hanno ognuno un’identità specifica, presentano caratteristiche definite e riconosciute, perseguono politiche commerciali e di marketing ben distinte tra loro. Proprio alla luce di una sempre migliore distinguibilità dei brand, di una maggiore valorizzazione e, dunque, di un raffor-

zamento delle rispettive capacità competitive va letta la costituzione delle quattro società. La nuova configurazione non comporterà alcun cambiamento nei rapporti con i dipendenti, i dealer e i fornitori. Al contrario, una maggiore riconoscibilità dei brand permetterà una più efficace relazione con la rete commerciale, con i clienti, con i partner. In generale, i cambiamenti annunciati oggi perseguono l’obiettivo di rendere più forti i singoli marchi all’interno di un unico settore automobilistico più forte.

Fiat Automobiles

Alfa Romeo Automobiles

Lancia Automobiles

Fiat Light Commercial Vehicles

MERCEDES-BENZ / PREMIO PER LO SPRINTER JAMES COOK WESTFALIA

Sigillo numero diciassette Ventimila lettori tedeschi di “Promobil” ne hanno decretato il successo

L’interno dello Sprinter James Cook Westfalia presenta una raffinatezza di dotazioni degna delle automobili più lussuose, sia come materiali che come design. STOCCARDA - Il nuovo Mercedes-Benz Sprinter James Cook Westfalia è partito alla grande. Presentato in anteprima al pubblico all’ultimo Salone del Caravan 2006 di Dusseldorf, il camper Mercedes-Benz ha già conseguito un’importante vittoria: in un sondaggio tra lettori per l’elezione del Camper Van of the Year 2007, il modello James Cook ha vinto con evidente distacco nella categoria dei “camper di prezzo superiore a 40.000 euro”. Al sondaggio hanno preso parte circa 20.000 lettori di “Promobil”, la più importante rivista specializzata di camper in Europa. Il loro voto rappresenta un omaggio al nuovo concetto di veicolo dello Sprinter James Cook, che per la prima volta si presenta non come un singolo modello, bensì come una gamma con due versioni diversamente

caratterizzate e numerose possibilità di personalizzazione. Il nuovo James Cook ha ottenuto il 46,9 per cento dei voti dei lettori nella sua categoria, conseguendo un successo che ricalca perfettamente le orme dei suoi leggendari predecessori. Del resto, l’elezione di James Cook a camper dell’anno è ormai diventata una tradizione: con la vittoria del 2007, questa serie di modelli si aggiudica infatti per la diciassettesima volta il primo posto nella sua categoria. In altre parole: James Cook ha vinto nella sua categoria ogni volta che ha preso parte al sondaggio. L’allestimento di questo fortunato camper viene effettuato totalmente a cura di Westfalia Van Conversion. Il nuovo James Cook è realizzato sul la base dello Sprinter Mercedes-

Benz. Nella nuova categoria dei veicoli utilizzati come base per i camper, lo Sprinter, lanciato con successo sul mercato nella primavera dello scorso anno, ha ottenuto un risultato eccellente, arrivando secondo al suo primo tentativo. La sua dotazione di sicurezza senza rivali - motori potenti e dai consumi estremamente ridotti, cabina confortevole ed equipaggiata - gli hanno consentito di guadagnarsi il favore dei lettori. Ma queste non sono le uniche caratteristiche che rendono Euro Sprinter un’ottima scelta come base per l’allestimento di camper. Ad esempio, si tratta dell’unico veicolo base disponibile dalla fabbrica in una speciale versione a telaio ribassato con sospensioni posteriori a ruote indipendenti. Inoltre, Mercedes-Benz Euro Sprinter è l’unico modello della sua categoria che offre la

disponibilità di un cambio automatico con convertitore di coppia particolarmente confortevole. Un altro importante successo nel sondaggio per l’elezione del camper dell’anno è stato conseguito dal Mercedes-Benz Viano Marco Polo. La versione Marco Polo 4Matic ha ottenuto il secondo posto nella sua categoria. Grazie alla trazione integrale, il Marco Polo 4Matic garantisce notevoli vantaggi nella marcia su percorsi sterrati e nell’esercizio invernale, un criterio di scelta spesso importante per i camper. Anche Viano Marco Polo è frutto di una stretta collaborazione tra Mercedes-Benz e Westfalia Van Conversion. Anche numerosi altri prodotti realizzati da rinomati produttori di camper sulla base di veicoli Mercedes-Benz hanno ottenuto buoni risultati, in particolare il

modello Hymermobil Classe S su Sprinter, che è arrivato primo con un notevole distacco nella categoria dei camper integrati di prezzo superiore a 100.000 Euro. Anche i modelli di punta Hymermobil Classe B SL vengono allestiti sulla base dello Sprinter. Questo abituale vincitore nella categoria dei “camper integrati fino a 100.000 euro” è uscito vittorioso anche dal sondaggio di quest’anno. Nella categoria di James Cook, la medaglia di bronzo è andata a La Strada Regent, mentre al quarto posto nelle rispettive categorie sono stati votati il modello a trazione integrale Bawemo Icebird e il Pilote Galaxy Explorateur nella sezione “veicoli importati” dei “camper integrati fino a 100.000 euro”. Tutti e tre i camper sono realizzati sulla base dello Sprinter Mercedes-Benz.


INTERVISTA 33

IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

ANDREA PEDERZOLI DIRETTORE COMMERCIAL VEHICLES VOLKSWAGEN GROUP ITALIA

“Interventi mirati per risalire la china” Il nuovo posizionamento dei prezzi dei veicoli, il maggiore dinamismo della rete e la completa disponibilità del nuovo Crafter sono gli elementi sui quali poggiano le ambizioni di Volkswagen per recuperare posizioni sul mercato dei veicoli da lavoro.

di Paolo Altieri VERONA - È ben cosciente, Andrea Pederzoli, direttore di Volkswagen Commercial Veihcles nell’ambito di Volkswagen Group Italia, che per i veicoli da lavoro firmati dal marchio di Wolfsburg il 2006 non è stato un anno soddisfacente. Infatti, in un mercato che si è chiuso con 234.088 nuove immatricolazioni che significano un incremento dell’8,3 per cento rispetto al 2005, Volkswagen ha registrato un volume di 5.969 veicoli venduti contro i 7.012 dell’anno precedente, arretrando quindi del 14,9 per cento e vedendo la propria quota di mercato ridursi dal 3,2 al 2,5 per cento. È pur vero che l’incremento del mercato è dovuto essenzialmente alle performance dei costruttori italiani, Fiat in particolare, e che i costruttori esteri quasi tutti hanno accusato una flessione nelle vendite, ma resta il fatto che il marchio Volkswagen avrebbe tutti i requisiti per fare molto meglio e di più. Nell’incontro con Andrea Pederzoli abbiamo cercato di approfondire la questione e soprattutto di conoscere quali sono le strategie messe in atto per recuperare il terreno perduto. Andrea Pederzoli, nato a Verona il 17 maggio 1967, una laurea in sociologia conseguita nel 1999 all’Università di Urbino dopo precedenti studi in economia e commercio e in scienze politiche, ha cominciato a lavorare già nel settembre del 1988 presso l’allora Autogerma come responsabile di zona per il NordEst per il settore vetture. Nel 1992, sempre nella stessa zona e per l’area fino ai confini del Lazio assume la responsabilità delle vendite speciali alle aziende anche per quanto riguarda i veicoli commerciali. Dal 1994 si occupa solo di vendite speciali per tutti i marchi rappresentati da Autogerma fino a quando nel 2001 non decide di fa re una nuova esperienza, questa volta in Fiat Auto, dedicata prima alle vendite a flotte e speciali e successivamente nel settore Rent-A-Car e re-marketing dell’usato. Nel 2004 affronta una nuova esperienza con la gestione della Concessionaria Bmw di Perugia, Foligno e Siena. Nel maggio del 2006 non resiste al richiamo della “sirena” dell’Autogerma che gli affida appunto la direzione del brand Veicoli Commerciali. “Indubbiamente finora - sottolinea ho fatto esperienze a 360 gradi che mi hanno consentito di stare di qua e di là della barricata, ma soprattutto di vivere le problematiche del settore a stretto contatto con i clienti. Il mondo dei veicoli commerciali ha delle specificità che richiedono molta più attenzione nella gestione dei clienti. Il veicolo commerciale è uno strumento di lavoro e come tale, non solo deve essere affidabile e rispondente esattamente alla missione cui il cliente lo destina per la sua attività, ma deve anche e soprattutto essere messo nella condizione di lavorare sempre, di non fermarsi perché anche una giornata di fermo significa una pesante penalizzazione per il proprietario-cliente. Insomma, la redditività di un’azienda soprattutto artigiana dipende in maniera importante dal veicolo utilizzato per l’attività e dunque un marchio come Volkswagen deve preoccuparsi non solo di offrire veicoli affidabili, sicuri, attenti ai consumi ma anche di garantire tutta una serie di servizi di qualità, e non solo sotto il profilo dell’assistenza, con i quali conquistare la piena fiducia e soddisfazione del cliente”. Le ragioni del calo delle vendite sul nostro mercato dei veicoli commerciali Volkswagen sono ben chiare a Andrea Pederzoli e sa anche come correre ai ripari. “Sono due fondamentalmente le cause - spiega - che hanno portato a

questo risultato non positivo. Da una parte abbiamo operato per lungo tempo con un posizionamento dei prezzi della gamma di veicoli commerciali non corretto, dall’altra una certa debolezza

in vigore all’inizio dell’anno, ci siamo as sicurati un miglior dinamismo da parte dei 63 dealer specializzati nella vendita e assistenza dei veicoli commerciali Volkswagen, un lavoro quello sulla rete che non può mai definirsi completato perché in continuo divenire per adeguarla alle mutevoli esigenze della clientela, insomma abbiamo creato i presupposti fondamentali per recuperare la fiducia della clientela in linea con la nostra grande tradizione in questo specifico settore”. “A proposito di rete - aggiunge Pederzoli - la stiamo potenziando con nuovi mandati, soprattutto nelle zone dove il presidio Volkswagen è ancora debole, con l’obiettivo di un potenziamento e sviluppo della rete di concessionari tutti con strutture solide e importanti, dotate di attrezzature di diagnosi e riparazione di avanguardia, con personale altamente specializzato sia per la vendita sia per l’assistenza. L’attuale immagine dei veicoli commerciali Volkswagen va nettamente migliorata ai livelli della grande tradizione del passato ma anche in linea con la qualità che distingue i nostri prodotti. Si tratta di lavorare sodo, di investire su più direzioni, soprattutto di far sentire la nostra presenza a casa dei clienti. Di qui la decisione di partecipare a eventi locali, di dare vita a iniziative con le quali coinvolgere specifiche categorie di possibili clienti”. Quanto ai prodotti, Andrea Pederzoli

della rete di vendita che nei tempi più recenti non ha fatto gli opportuni investimenti per rispondere alla richiesta del mercato in maniera ottimale. Siamo intervenuti sia sull’uno che sull’altro

Il Caddy (a sinistra), il Transporter (sopra) e il Crafter (sotto) costituiscono il trio di veicoli commerciali Volkswagen, che affrontano il nuovo anno con rinnovate ambizioni tese a riportare il marchio di Wolfsburg ai fasti del passato. fronte e ora posso affermare che possiamo affrontare il nuovo anno con le giuste ambizioni. In particolare, abbiamo studiato la gamma dei nostri veicoli per dare una certa logicità al riposizionamento dei prezzi della gamma entrati

non ha dubbi. “Il Caddy, il Transporter, soprattutto il nuovo Crafter - afferma hanno tutte le qualità per soddisfare qualunque richiesta della clientela e per potersi confrontare con la migliore concorrenza. Mi auguro solo che la disponibilità dei veicoli da parte della fabbrica sia in linea con le nostre esigenze. Si sa che un cliente del veicolo commerciale quando decide l’acquisto è perché ne ha realmente bisogno, non è disposto ad aspettare molto tempo, per cui dobbiamo essere in grado di accontentarlo subito e bene”. Non lo dice, ma riusciamo a capire che per il 2007 il direttore di Volkswagen Veicoli Commerciali punta ad un incremento almeno a due cifre. “Che sarà frutto conclude - soprattutto dell’intelligente lavoro nostro e della rete, più che dell’andamento del mercato. Sì, perché, rispetto alle previsioni troppo ottimistiche che si stanno facendo, soprattutto poggiate sugli incentivi per la rottamazione, io credo che non si andrà oltre le 240mila nuove immatricolazioni, il che costituirebbe comunque un grande risultato, e questo perché ci sono troppi elementi di incertezza che potrebbero frenare gli acquisti, come la nuova destinazione del TFR per le aziende, i tassi d’interesse in crescita, l’aumento dei pedaggi autostradali, il prezzo ballerino del carburante, l’instabilità politica”.


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LIGHT & MINITRUCK

IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

Un’offerta di veicoli che da sempre interpreta le vere esigenze dei clienti, rinnovandosi in perfetta sintonia con le loro aspettative e che rappresenta il segreto del successo registrato nel 2006 in Europa Occidentale con la consegna di oltre 223.000 unità. FIAT / LA GAMMA DEI COMMERCIALI PROTAGONISTA ALLA RASSEGNA DI BRUXELLES

Luci alla ribalta per lo Scudo di Viola Frescobaldi

UNA FAMIGLIA DI VEICOLI DI GRANDE SUCCESSO

BRUXELLES - In occasione della 85esima edizione del Salone di Bruxelles, una delle più importanti rassegne europee dedicata all’autotrasporto con la partecipazione di tutti i professionisti del settore e delle maggiori Case costruttrici di veicoli commerciali leggeri, ancora una volta Fiat Auto ha recitato nel ruolo di primo piano con la sua gamma rinnovata e tra le più complete sul mercato e che va dal Nuovo Ducato allo Strada Pick Up, dal Doblò Cargo al Doblò Cargo Maxi. Protagonista indiscusso della rassegna belga, che ha anche segnato il debutto di Franco Miniero (già vicepresidente di Irisbus) alla guida della settore Veicoli Commerciali Fiat al posto di Lorenzo Sistino passato a un nuovo incarico presso la New Holland, è stato il Nuovo Scudo, un’anteprima mondiale che si è presentato all’appuntamento internazionale con sette esemplari. Il Nuovo Scudo eredita e migliora i punti di forza del veicolo precedente: furgoni e veicoli trasporto persone con architettura da monovolume; eccellente comportamento su strada, grande piacere di guida, maneggevolezza e comfort paragonabili a quelli di una moderna berlina; diventando il nuovo punto di riferimento della sua categoria in termini di ampiezza di gamma, di funzionalità (incremento di volume e portata utile), di prestazioni, di economicità d’esercizio, di robustezza e sicurezza nonché di protezione contro i furti. Da sottolineare l’ampia offerta di versioni trasporto persone declinata in versioni vetrate o semivetrate, configurazioni da 5/6 a 8/9 posti, a passo corto o lungo: Combi per l’utenza professionale; Panorama Family per l’utilizzo privato (per chi fa dello spazio la motivazione fondamentale d’acquisto: famiglie numerose o chi pratica attività sportive nel tempo libero); Panorama Executive per i servizi di trasporto più sofisticati (navette/shuttle dei grandi alberghi o i limousine taxi per il turismo d’elite). In particolare, le versioni Panorama si contraddistinguono per la qualità della vita a bordo e lo stile tipici dei monovolume, per l’eleganza dei rivestimenti

Doblò Cargo il principino

Michael Schumacher, testimonial della campagna pubblicitaria per lo Scudo. interni, per la ricchezza delle dotazioni e per la particolare cura in termini di comfort acustico e climatico. Tre i motori disponibili, 4 cilindri 16 valvole, conformi ai limiti Euro 4, tutti elastici, progressivi nell’erogazione di coppia già dai bassi regimi, silenziosi, confortevoli ma soprattutto molto economici: 90 Multijet 1,6 litri 90 cv 180 Nm; 120 Multijet 2,0 litri 120 cv 300 Nm; 140 Multijet Power 2,0 litri 136 cv 320 Nm con filtro antiparticolato di serie. È SEMPRE LUI IL PUNTO DI RIFERIMENTO La seconda star dello stand è stato il Nuovo Ducato. Erede di un modello che da venticinque anni miete riconoscimenti internazionali e successi commerciali, come dimostrano gli oltre 1,7 milioni di esemplari venduti nel mondo dal 1981 a oggi, tocca ora al Nuovo Ducato raccoglierne il testimone e confermarsi ancora ai vertici della sua categoria. Per questo il veicolo commerciale Fiat presenta un look distintivo d’avanguardia; assicura comfort e prestazioni ai massimi livelli; offre dotazioni telematiche e di sicurezza ancora più ricche; garantisce costi di gestione ridotti. Senza contare che migliorano la facilità di accesso al vano di carico, la

produttività e la portata utile. Insomma, il Nuovo Fiat Ducato è stato “disegnato dal business” in quanto risponde con efficacia a tutte le esigenze di trasporto professionale e del tempo libero. Sullo stand allestito a Bruxelles spazio anche per alcune trasformazioni specifiche che rappresentano solo una parte delle innumerevoli possibilità di personalizzazione. L’offerta, infatti, va dalle officine mobili ai veicoli con cassone, dai mezzi coibentati a quelli con cella refrigerata. Un settore, quello degli allestimenti, in crescita continua: ba sti dire che nel segmento 2, dove Fiat Auto è presente con Nuovo Ducato e Nuovo Scudo, già oggi un veicolo su tre è soggetto a trasformazione. Al Salone di Bruxelles il pubblico ha potuto ammirare alcuni esempi di questa tipologia di mezzi come il “Ducato for Ducati”, un veicolo nato dalla collaborazione tra Fiat Veicoli Commerciali e la Ducati Corse (specificamente progettato per il trasporto e l’assistenza delle motociclette) e il “Ducato Truckster”, uno show-van unico nel suo genere che, attraverso uno stile moderno ed “esuberante”, enfatizza in chiave estrema il concetto di “sportività” applicato a un veicolo commerciale. In pri mo piano a Bruxelles anche un altro showvan su base Scudo Panorama E xe -

BRUXELLES - Sotto i riflettori della kermesse belga anche un esemplare del Nuovo Strada Adventure con cabina lunga, la risposta ideale per quanti desiderano un veicolo commerciale con un’impronta più dinamica e adatta anche per il tempo libero, e quattro veicoli del Nuovo Doblò Cargo, il modello che è ai vertici della sua categoria per facilità di accesso al vano di carico, per produttività e portata utile, ma anche per comfort, ergonomia, bassi consumi e ridotti costi operativi. Tra le versioni esposte, quella Maxi con Passo Lungo che pone il Nuovo Doblò Cargo al vertice della categoria per lunghezza vano di carico (2.060 mm), volumetria (4,0 m3) e portata (850 kg compreso il conducente). In ogni caso il Salone di Bruxelles è stato l’occasione giusta per scoprire una gamma tra le più complete e articolate del mercato, un’offerta che da sempre interpreta le vere esigenze dei clienti, rinnovandosi in perfetta sintonia con le loro aspettative. È questo, del resto, il segreto del successo registrato da Veicoli Commerciali Fiat che nel 2006 ha consegnato in Europa Occidentale oltre 223.000 con una quota dell’11 per cento. Inoltre il Brand è leader in Italia con il 45,2 per cento di quota e in Polonia con il 20,6 per cento, oltre a essere il primo importatore tanto in Germania quanto in Francia.

cutive. Denominato “B2B” - in quanto è la risposta ideale sia per la clientela business sia per i carrozzieri allestitori - lo show-van si contraddistingue per alcuni elementi stilistici che ne accentuano eleganza ed esclusività. A iniziare dal sofisticato colore di carrozzeria Grigio Aster che si abbina perfettamen-

te con la tinta “Chrome Shadow” della calandra, delle maniglie e delle fasce paracolpi laterali. Per continuare con gli specchi retrovisori verniciati di un raffinato nero lucido con effetto “Mont Blanc”, con le vetrature privacy e con il trasparente fumè dei proiettori anteriori e dei fanali posteriori.


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

MICHELIN / LE INNOVATIVE SOLUZIONI DI “DURABLE TECHNOLOGIES”

La rivoluzione del pneumatico autocarro La Casa francese propone sul mercato dei trucks le ultime e avveniristiche tecnologie incentrate su longevità e costanza delle prestazioni di Fabio Basilico MILANO - Fedele alla sua cultura d’innovazione e di progresso, Michelin ha lanciato nel 2006 “Michelin Durable Technologies”, un’evoluzione così radicale che si trova in contrasto con la concezione tradizionale dei pneumatici autocarro. Sotto questa definizione, sono raggruppate le ultime innovazioni tecnologiche del marchio, incentrate su longevità e costanza delle prestazioni, da cui la definizione “Durable”. Soluzioni di punta finora inedite destinate ai pneumatici nuovi e ai ricostruiti che garantiscono ai clienti Michelin una redditività, una sicurezza e una mobilità senza precedenti. “Queste tecnologie - spiega Luigi Cannelloni, Brand Manager Michelin Autocarro - sono il futuro. Un pacchetto di innovazioni che raggruppa due famiglie di tecnologie. La prima famiglia, le sculture che si rigenerano (Tread Regeneration Experience o TreX), associa le lamelle brevettate a forma di “goccia d’acqua” delle sculture autorigeneranti che assicurano un ottimale aderenza del pneumatico fino alla sua completa usura nonché le lamelle brevettate a forma di “doppia onda”, con struttura tridimensionale, che assicurano una migliore rigidità degli elementi del battistrada per una migliore durata e aderenza del pneumatico. La seconda famiglia è quella dell’innovativa architettura del pneumatico che incorpora la tecnologia Infinicoil, ovvero

Michelin X One XDN 2 Grip beneficia di una mescola di gomma che offre al battistrada una maggiore profondità e una superficie d’appoggio più ampia. tasselli di gomma del battistrada. A due terzi d’usura del battistrada, si aprono progressivamente generando nuovi spigoli. Queste nuove sculture garantiscono un’ottima aderenza nelle più mutevoli condizioni climatiche, fino a fine vita del pneumatico, accompagnandolo quindi alla ricostruzione. Grazie alla comparsa delle lamelle a “goccia d’acqua”, l’incremento dell’aderenza per gli impieghi su neve e ghiaccio è del

to grazie alla rivoluzionaria associazione delle brevettate lamelle a “goccia d’acqua” e a “doppia onda”. La nuova carcassa Michelin ha al suo interno la tecnologia Infinicoil che consiste in un lungo filo continuo in acciaio avvolto in senso longitudinale nel pacco di tele di sommità. Il suo sviluppo misura fino a 400 metri di lunghezza. Questa nuova architettura della carcassa assicura l’ottimale rigidità a

Le lamelle a “doppia onda”, collocate all’interno dei tasselli in gomma, migliorano la rigidità del pneumatico assicurando un’elevata resa chilometrica. dovuto all’aumento del volume di gomma da utilizzare (+35 per cento), al battistrada più largo di 120 mm, alle spalle più larghe e massicce che determinano una efficace tenuta agli strisciamenti e all’ottimizzazione dell’impronta al suolo che migliora nettamente le forme di usura. X One MaxiTrailer offre polivalenza d’impiego al servizio della produttività. Le caratteristiche vincenti sono: una sola misura per tutte

le altezze ralla; una sola scultura per tutti gli impieghi stradali (autostradali, nazionali e regionali); standardizzazione degli assali e dei freni in 22.5; incremento della produttività grazie all’aumento del volume utile per le merci, da 5 a 9 metri cubi, all’incremento della durata dei pneumatici, che diminuisce i fermo macchina, all’abbassamento del contro di gravità per una migliore stabilità di tutto l’autoarticolato.

MODERNE RISPOSTE MICHELIN ANCHE PER I BUS

Obiettivo: consumi ridotti

un concetto rivoluzionario per l’architettura dei pneumatici che consente lo sviluppo di nuove dimensioni”. Scoperto come associare queste tecnologie di punta, gli ingegneri Michelin hanno creato una rivoluzione nel settore dei pneumatici autocarro e aperto la strada allo sviluppo di nuove soluzioni. “Michelin - continua il dottor Cannelloni - ha pianificato un investimento di 400 milioni di euro per i prossimi cinque anni per trasferire le nuove tecnologie sui nuovi prodotti che verranno immessi sul mercato. Il vantaggio in termini di efficienza, sicurezza e risparmio economico sono evidenti”. SCULTURE AUTORIGENERANTI Autentico prodigio tecnologico, le lamelle a forma di “goccia d’acqua” consentono l’autorigenerazione della scultura del pneumatico. Dei canali cilindrici a forma di goccia d’acqua sono opportunamente inseriti al centro dei

15 per cento. Con condizioni di pioggia, l’incremento arriva al 30 per cento. Le lamelle a forma di “doppia onda” sono un riferimento in termini d’aderenza e longevità. Brevettate, agiscono grazie a una struttura tridimensionale e autobloccante. Lavorando sia in senso orizzontale che verticale, la lamella a “doppia onda” determina un’aderenza e una longevità del battistrada ben superiori di quelle conferite da una lamella tradizionale. All’inizio dell’area di contatto tra pneumatico e suolo, le lamelle, grazie alla presenza dei numerosi spigoli, preservano l’effetto artiglio che favorisce l’aderenza (su tutti i tipi di terreni). Nell’area di contatto vera e propria, la struttura tridimensionale blocca i movimenti dei tasselli di gomma conferendo loro l’ottimale rigidità per contrastare l’usura e partecipare quindi all’incremento della durata del pneumatico. Il primo pneumatico che beneficia, in materia di scultura, delle tecnologie “Michelin Durable Technologies” è l’XDN 2 Grip, sviluppa-

tutta la struttura e un livello di resistenza mai ottenuto fino a ora. La nuova e più robusta carcassa consente lo sviluppo di nuove dimensioni di pneumatici, più larghi, con diametro ridotto e una maggiore durata di vita. PROPOSTE PER AUTOCARRO E AUTOBUS Le soluzioni “Durable Technologies” sono disponibili sia per autocarro che autobus. Il pneumatico X One XDN 2 Grip per autocarri dalle lunghe e medie percorrenze, assicura fino a 130 kg di carico utile in più per assale e una ancora maggiore sicurezza. Questo pneumatico assale motore beneficia di una nuova mescola di gomma che offre al battistrada una maggiore profondità e una superficie d’appoggio più ampia. X One MaxiTrailer per assale trailer, dedicato alle lunghe e medie distanze, garantisce fino al 50 per cento di chilometraggio in più e un’ottimale polivalenza. L’aumento del chilometraggio è

Soluzioni di punta finora inedite destinate ai pneumatici nuovi e ai ricostruiti che garantiscono ai clienti una redditività, una sicurezza e una mobilità senza precedenti.

PERO (Mi) - Nell’ambito autobus, Michelin X Coach per assale motore offre fino al 20 per cento di chilometri in più con un’aderenza ottimale per tutta la vita del pneumatico. Per il completo sfruttamento delle potenzialità della carcassa Michelin, il battistrada è riscolpibile e ricostruibile. Michelin X Coach garantisce fino al 15 per cento di aderenza in più per la massima mobilità con tutte le condizioni di fondo stradale. Questo pneumatico ha un’utilizzazione polivalente: tutto l’anno, in ogni stagione, con ogni tempo. La scultura è stata studiata per offrire una rapida espulsione dell’acqua e della neve e quindi un ottimale contatto tra gomma e terreno. La migliore aderenza si mantiene per tutta la vita del pneumatico: fino a +15 per cento su strade innevate e ghiacciate, fino a +10 per cento su strade bagnate e fondi scivolosi. Michelin X InCity di chilometri in più ne garantisce fino al 15 per cento. È il pneumatico tutte posizioni per gli impieghi urbani e interurbani in ogni stagione. Chilometraggio in più vuol dire la riduzione ulteriore dei costi di gestione. Il nuovo disegno scultura di X InCity ha i tasselli del battistrada rinforzati e stabilizzati per migliorare la trattività, il comportamento stradale e la forma d’usura. La nuova mescola di gomma, particolarmente resistente alle usure causate da coppie motrici e frenanti, permette di percorrere chilometri in più. Il disegno scultura non è direzionale per agevolare le permutazioni e le rotazioni sui cerchi. Le spalle più massicce e quindi solide forniscono la migliore protezione dagli urti contro i marciapiedi. La carcassa con fianchi rinforzati fornisce invece la migliore protezione contro le raspature accidentali dei fianchi. Anche in questo caso, per il completo sfruttamento delle potenzialità della carcassa Michelin, il battistrada è riscolpibile e ricostruibile. Negli impieghi urbani, X InCity offre fino al 18 per cento di aderenza in più. La massima sicurezza per tutta la vita del pneumatico. Il 2006 è stato l’anno del lancio di Leasingomme, di XDN2 Grip e delle “Michelin Durables Technologies” nonché della sfida per il risparmio carburante con le nuove gamme Michelin A2 Energy. Un anno intenso e ricco di novità sarà anche il 2007. “Sono tre le linee guida che descrivono l’attuale impegno di Michelin - aggiunge Luigi Cannelloni - la prima riguarda l’economia di carburante, la seconda l’innovazione di prodotto con l’ulteriore sviluppo di Michelin Durable Technologies e la terza la sicurezza. Tutte e tre sono profondamente correlate”. A gennaio Michelin ha ufficializzato la sua partecipazione, in qualità di sponsor ufficiale, al popolare concorso Young European Truck Driver 2007, promosso da Scania, che premia i giovani e più bravi autisti di tutta Europa. A marzo, sarà possibile conoscere più da vicino le “Michelin Durable Technologies” applicate al trasporto persone, con le due nuove gamme di prodotti X-Coach per trasporto extraurbano e X-InCity per trasporto urbano. Altre novità sono attese per maggio con il rinnovo della gamma pneumatici per assali anteriori mentre a giugno sarà dato spazio alle innovazioni nella gamma pneumatici per semirimorchio. “Grazie alle numerose iniziative che abbiamo presentato - conclude il dottor Cannelloni - in un mercato nazionale in crescita del 3 per cento nel 2006, Michelin ha consuntivato risultati più che soddisfacenti, incrementando la sua quota di mercato e confermandosi ancora Casa produttrice leader. Per il 2007 prevediamo di incrementare ulteriormente i risultati del 2006, grazie a un trend economico generale contrassegnato da un andamento positivo”.


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MOBILITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

ENRICO VASSALLO DIRETTORE GENERALE IRISBUS IVECO ITALIA

“Una nuova sfida appassionante” di Paolo Altieri TORINO - In meno di un mese abbiamo incontrato Enrico Vassallo due volte, la prima nella veste di responsabile Irisbus Iveco per i mercati del Middle East e dell’Africa, la seconda sul finire di gennaio in quella di neo direttore generale di Irisbus Iveco Italia. Un bel salto di responsabilità per questo giovane manager genovese, 38 anni, due figli (Elisa di 5 anni e Lorenzo che viaggia verso i 4), una laurea in ingegneria meccanica, in Iveco dal 1996 e già con un palmares di cui va giustamente fiero. La nuova sfida che Enrico Vassallo sta per affrontare è di quelle che fanno tremare i polsi. Il mercato italiano gioca un ruolo fondamentale anche in una Irisbus Iveco che è sempre più proiettata verso un’attività internazionale che non esclude alcuna a rea del mondo. Ma il mercato nazionale per un gruppo sul quale sventola la bandiera italiana è il terreno sul quale, per tanti motivi, deve rappresentare il punto di riferimento importante per quanti operano ai confini dell’impero Irisbus e questo sotto il profilo del dinamismo, delle nuove a zioni da mettere in campo al servizio della clientela, delle strategie per ribattere con successo agli attacchi della concorrenza, dei volumi di vendita che possano costituire un motivo di maggiore tranquillità per gli impianti produttivi dislocati in Italia. “Mi rendo conto - osserva Enrico Vassallo - che il nuovo compito che mi è stato affidato non è né facile né semplice. Ma, sotto un certo punto di vista non lo erano nemmeno i precedenti incarichi che ho assolto e che in qualche modo mi hanno dato molte soddisfazioni. Il mio segreto sta nell’entusiasmo con il quale affronto qualunque tipo di responsabilità, sta nella determinazione che mi anima soprattutto quando sono alle prese con un nuovo incarico e che mi porta a prendere consapevolezza di tutti gli aspetti che andranno a caratterizzare il mio nuovo lavoro. Ho fiducia che anche qui in Italia riuscirò a non deludere le aspettative di chi ha voluto chiamarmi a questo prestigioso incarico. Purtroppo, la situazione del mercato italiano dell’autobus non indurrebbe all’ottimismo. La finanziaria 2007 ha ridotto gli investimenti finalizzati allo sviluppo del trasporto pubblico, le gare per il rinnovo dei parchi degli autobus, con un’età ancora molto al di sotto della media europea, continuano a latitare con poche eccezioni, ma noi non possiamo fermarci o aspettare passivi l’evolversi delle cose. Dobbiamo essere propositivi, inventarci iniziative che tengano alta l’attenzione su un mondo, quello dell’autobus, che nella società di oggi deve portare un contributo sempre più importante alla mobilità delle persone e nello stesso tempo alla difesa dell’ambiente”. Nella sua già lunga esperienza, nonostante la giovane età, maturata prima in Iveco a Torino, poi a Piacenza e Inghilterra presso l’Astra, quindi in Usa con la CNH (Case New Holland) e successivamente ancora a Piacenza in Astra, in Australia con Iveco, a Lione in Irisbus e per ultimo tra il Middle East e l’Africa, Enrico Vassallo ha acquisito una grande visione globale delle problematiche che si trova volta per volta ad affrontare. “Ciò che conta - prosegue - è porsi degli obiettivi precisi, che si possono perseguire lavorando ogni giorno con entusiasmo e determinazione coinvolgendo in questo dinamismo tutti i collaboratori, diretti e indiretti, motivandoli nel migliore dei modi affinché o gnu no si senta partecipe dei successi dell’azienda”. Intanto un breve esame di come si è chiuso il mercato dell’autobus in Italia nel 2006. “Con le gare del finanziato al palo - sottolinea un risultato discreto si è registrato nel

Una più incisiva azione nel segmento dei minibus, una sfida a tutto campo in quello dei bus turistici, un rafforzamento nel settore degli urbani e interurbani, è questo il programma ambizioso che verrà portato avanti sul mercato nazionale già con quest’anno.

Il nuovo anno vedrà Irisbus Iveco impegnata soprattutto a potenziare la sua attività nel settore dei minibus e dei turistici, senza trascurare il mondo dei veicoli urbani e interurbani. Sopra, il Citelis che ormai sostituisce il CityClass e l’Agora, sotto, il Crossway, l’ultimo frutto del lavoro dei progettisti e della tecnologia più avanzata.

segmento dei bus turistici, mentre ancora in sofferenza è stato il segmento degli urbani e degli interurbani. Nell’immediata prospettiva, dovremo impegnarci a consolidare la nostra presenza nel settore dei minibus con i prodotti realizzati sulla base del nuovo Daily e a portare una vera e propria sfida nel segmento dei turistici con il top di gamma che vedrà la luce nel prossimo autunno e che si affiancherà in alto al Domino che già tante soddisfazioni ci sta riservando. I Saloni dell’Autobus di Courtrai in Belgio e di Verona giungeranno puntuali nell’ultima parte dell’anno per consentire ancora una volta a Irisbus Iveco di affermare la leadership della sua produzione in ogni segmento di mercato e soprattutto la sua offerta di motorizzazioni ecologiche che nessun altro concorrente può vantare. Oggi Irisbus Iveco ha le armi adeguate per affrontare al meglio le sfide del mercato. La razionalizzazione delle fabbriche e dei prodotti ormai è completata. Il rinnovamento delle gamme è ben visibile, anche il nuovo impianto di verniciatura con cataforesi a Valle Ufita, vero e proprio centro di produzione di eccellenza per gli autobus, sta a dimostrare la serietà con la quale Irisbus Iveco è impegnata sulla strada della qualità, a beneficio totale della clientela. A partire dal 2003 Irisbus Iveco ha investito ben 220 milioni di euro per l’ammodernamento delle fabbriche e dei prodotti offerti alla clientela, il che conferma ancora una volta la volontà dell’azienda di proporsi sui mercati da grande protagonista”. In effetti, gli impianti produttivi di Valle Ufita in Italia, di Annonay in Francia, di Vysoke Myto in Cechia e di Barcellona in Spagna, consentono oggi a Irisbus Iveco di giostrare sui mercati con una forza d’urto impressionante che ha, negli urbani e interurbani Europolis, Citelis (il modello che sostituisce l’Agora in Francia e il CityClass in Italia), Arway e Crossway e i turistici Domino e il nuovo Granturismo di alta gamma, le punte di diamante in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle aziende di trasporto passeggeri come alle problematiche legate all’ambiente. È questa la realtà sulla quale Enrico Vassallo conta per difendere e potenziare l’immagine dell’Irisbus anche sull’importante mercato nazionale. Del resto la decisione di Paolo Monferino, amministratore delegato di Iveco, di rivoluzionare i vertici di Irisbus Iveco, con la nomina di Danilo Martelli a vicepresidente con la responsabilità delle vendite e del marketing, e il nuovo contemporaneo incarico a Enrico Vassallo in Italia, è mirata a dare nuovo impulso alle attività di Irisbus sempre più strettamente collegate a quelle dell’Iveco sia in Italia che oltre i confini nazionali. Un vantaggio non trascurabile per le ambizioni di successo di Irisbus in Italia è rappresentato, oltre che dal dinamico team di Enrico Vassallo, anche e soprattutto dall’ottima rete dei dealer e dei punti di assistenza, ben radicata sul territorio, altamente professionalizzata, in grado di interpretare al meglio le esigenze delle aziende di trasporto passeggeri, di mettere al loro servizio le migliori competenze, di supportarle con gli strumenti più avanzati per la migliore gestione delle loro attività. Dalle infuocate terre del medio oriente e dell’Africa allo scenario complesso del mercato italiano, la nuova sfida di Enrico Vassallo è tutta da seguire. “Ma sono relativamente tranquillo - conclude Enrico Vassallo - per il semplice motivo che sono abituato a lottare, a combattere la mia battaglia quotidiana senza tentennamenti, aiutato anche dalla convinzione che nella grande famiglia Irisbus ci sono i mezzi tecnici e le ri sorse umane ottimali per confrontarci al meglio con la concorrenza e conquistare nuovi spazi dove far sventolare la bandiera dell’Irisbus”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Febbraio 2007

NARKISSOS GEORGIADIS MANAGING DIRECTOR EVOBUS ITALIA

“Passi in avanti pur nelle difficoltà” Il numero uno dell’azienda di Bomporto di Sorbara, dopo un anno di permanenza in Italia, può tracciare un bilancio positivo di un anno che ha visto il mercato dell’autobus ancora in grande sofferenza per la stasi delle gare nel settore del trasporto pubblico.

di Paolo Altieri BOMPORTO DI SORBARA (Mo) - Poco più di un anno fa - era appena arrivato alla guida di EvoBus Italia in sostituzione di Antonio Sacristán chiamato a Roma da DaimlerChrysler Italia alla responsabilità della Divisione Veicoli Commerciali e Industriali - incontrammo Narkissos Georgiadis. Ci fece una buo na impressione anche se traspariva dal suo discorrere la naturale tensione di chi, chiamato a una nuova importante sfida professionale in un nuovo Paese del quale non conosci nemmeno la lingua, sa che all’inizio deve fare i conti con molte incognite prima di potersi muovere con disinvoltura nel suo nuovo ruolo e di poter cogliere i risultati che tutti si aspettano da lui. Oltretutto l’eredità raccolta dal manager greco era quanto mai pesante, frutto della brillante gestione del suo predecessore, e dunque la sfida era di quelle che non poteva essere affrontata a cuor leggero. L’anno è passato e oggi Narkissos Georgiadis, che abbiamo incontrato lo scorso mese di gennaio, è un uomo molto più tranquillo, più sereno, più convinto, si esprime già con buona padronanza nella nostra lingua, anche se sempre molto determinato, puntiglioso, ambizioso, ancor più consapevole del suo ruolo e delle responsabilità che pesano su di lui. Si capisce che guarda all’anno che è trascorso con una certa soddisfazione. E ce la spiega. “Nel corso del 2006, un anno dall’andamento generale negativo rispetto al 2005, abbiamo comunque proseguito la nostra offensiva di prodotto sul mercato italiano con la presentazione di otto nuovi modelli di autobus, dalla nuova gamma Mercedes-Benz Travego e Tourismo al nuovo extraurbano Mercedes-Benz Integro, dall’urbano Citaro Euro 4 alla nuova gamma di minibus Sprinter per finire con il nuovo extraurbano corto Se tra S412UL, con il Setra 415 e con il Setra 417UL Euro 5”. “L’offensiva di prodotto - prosegue ha consentito a Mercedes-Benz di mantenere la sua posizione di leader nel mercato degli autobus turistici, consolidando ulteriormente la già forte immagine e l’elevata quota di mercato conquistata dai Travego e Tourismo, mentre gli autobus urbani e extraurbani hanno mantenuto la loro posizione nei rispettivi mercati, nonostante la forte diminuzione, quasi il 70 per cento in meno, del numero di gare di appalto. Questi risultati sono stati conseguiti in un anno che obiettivamente si presentava molto difficile, sia per la perdurante crisi del mercato dell’autobus in Italia, sia per il cambio di guida alla EvoBus dopo i cinque anni dell’ottima gestione di Antonio Sacristán. Oggi, sì,

dopo l’esperienza di un anno che alla fine si è chiuso in maniera più che positiva, posso dire di essere più tranquillo, ma certo si tratta di una sensazione che mi affiora sulla pelle ma che è destinata a scivolare velocemente via, perché la sfida continua. E quello che mi attende è sempre molto impegnativo, richiede un’attenzione costante, perché gli ostacoli da superare ogni giorno sono sempre tanti, praticamente si è sempre in salita e se non si è allenati a stringere i denti, a dar fondo a tutte le migliori energie, è facile fermarsi quando addirittura non precipitare nelle retrovie”. Motivo di grande soddisfazione per Narkissos Georgiadis è l’assegnazione dalla EAV della Regione Campania di 210 veicoli, di cui 58 Citaro CNG, 56 Tourino e 99 telai (tutti con consegna quest’anno), cui sono da aggiungere 265 telai Mercedes-Benz carrozzati da De Simon, come pure i 30 Citaro da 12 e 15 metri per l’azienda di trasporti CTP di Napoli. L’elenco dei “colpi” mes si a segno da EvoBus continua con i 300 Citaro snodati da 18 metri con motorizzazione Euro 5 disposta in posizione verticale per l’Atm di Milano, i 100 Citaro per la città di Cagliari. “Per quest’anno, nonostante le difficoltà del mercato, contia-

mo - aggiunge il numero uno della EvoBus - di fare un altro piccolo passo in avanti. La nostra offensiva sul mercato sarà supportata anche dal lancio di nuovi prodotti, come il Citaro nella versione corta K, come i nuovi Tourismo e CapaCity da quasi 20 metri o come il Setra MultiClass nella versione corta, veicolo estremamente interessante per il servizio di linea interurbana. Sono tutti veicoli che hanno fatto il loro debutto ufficiale al Salone di Hannover dello scorso autunno e che quest’anno si renderanno gradualmente disponibili anche per il mercato italiano”. Anche sul fronte del servizio post-vendita, EvoBus ha ulteriormente rafforzato la sua azione, incrementando sensibilmente la vendita di ricambi originali Mercedes-Benz e Setra, garanzia di assoluta affidabilità per i clienti, mentre i ServiceCenter di Modena, Roma, Milano e Bressanone, insieme ai 38 Service Partner Autorizzati hanno continuato a garantire un’assistenza specializzata secondo gli standard di eccellenza che da sempre contraddistinguono i servizi Omniplus. E altrettanto positiva è stata la gestione dei veicoli usati attraverso il Centro Veicoli Usati Omniplus di Modena, che non solo ha supportato al meglio i clienti di nuovi autobus ritirando i loro veicoli usati, ma ha fornito autobus di qualità a un rilevante numero di acquirenti che si affidano alla sicurezza di EvoBus quando si tratta di scegliere un veicolo usato.

Il Tourismo, insieme a tutti gli altri modelli Mercedes-Benz e Setra, ha fatto e continua a fare la sua parte nel consentire a EvoBus Italia (in alto il suo amministratore delegato Narkissos Georgiadis) di conseguire risultati sempre più importanti.

Telmo Robalino e Michele Maldini nuovi direttori commerciali di Mercedes-Benz e Setra

Rinnovata la squadra di Georgiadis BOMPORTO DI SORBARA (Mo) - Nell’ambito di EvoBus Italia sono stati nominati due nuovi vertici commerciali. Per il marchio Mercedes-Benz il prescelto è Telmo Robalino, 54 anni, di origini Telmo Robalino, direttore ecuadoregne, sposato, tre commerciale Mercedes-Benz. figli, diploma in ingegneria meccanica presso l’Università di Colonia. Robalino ha iniziato la sua esperienza lavorativa prima come ingegnere in Equador in importanti aziende del settore automotive, poi nella concessionaria General Motors “Automotores Continental” di Quito dove ha arricchito la sua esperienza anche in ambito commerciale e del post vendita. Nel

febbraio 1991 è entrato a far parte della famiglia DaimlerChrysler con importanti incarichi in varie parti del mondo. “Anche se da tanti anni lavoro nel mondo dell’autobus e in particolare nell’ambito del marchio Mercedes-Benz, devo riconoscere - dichiara che è sempre una emozione ricoprire un nuovo incarico, iniziare una nuova attività. Qui alla EvoBus Italia sono felice di poter mettere al suo servizio tutto il mio entusiasmo e la mia esperienza”. Responsabile commerciale per il marchio Setra è invece Michele Maldini, 35 anni, bolognese, diploma di perito meccanico sperimentale Ergon con specializzazione in robotica e automazione industriale, master in Assicurazione Qualità, business communication, logistica e applicazione di tecnologie innovative presso l’Assoindustriali di Bologna, esperienze lavorative presso numerose aziende, con incarichi anche all’estero, prima di approdare nel 1999 in EvoBus Italia come Key Account Manager per il mar-

chio Setra nell’ambito del Tpl. In EvoBus Italia ha ricoperto anche il ruolo di responsabile area tecnica e pre-commissioning dei veicoli nuovi Setra, contribuendo in modo incisivo allo sviluppo del marMichele Maldini, direttore chio. “Nel mio nuovo commerciale Setra. ruolo - dice - la mia ambizione è quella di migliorare e rafforzare la presenza del marchio Setra in tutti i settori, linea e turismo, sfruttando pienamente le enormi potenzialità del prodotto, attraverso l’incisività e la straordinaria competenza del team Setra, ma anche di consolidare un grande marchio, da sempre sinonimo di prestigio e di affidabilità”.


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