IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XVIII - N. 167 - APRILE 2008
RENAULT TRUCKS
Il Midlum in chiave Fideus anticipa la distribuzione del futuro
IVECO
VOLVO GROUP
Il Massif con Per Volvo, Renault e Mack tutti i pregi dei positive prospettive “fratelli maggiori” dopo i successi del 2007
Cristina Altieri a pagina 18
Paolo Altieri a pagina 28
Fabio Basilico a pagina 14
SUCCEDERÀ DOMANI
In arrivo la terza generazione della punta di diamante di Mercedes-Benz
Il truck nel mondo della globalizzazione
Actros incontentabile
A
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
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nche se secondario rispetto al colossale turnover del settore automobilistico (la proporzione è 10 a 90 per cento a livello mondiale), il mondo industriale del truck continua a interessare gli investitori di ogni continente, non solo per la presenza di nicchie di mercato in forte espansione - come il cava e cantiere, il militare e in generale il settore dei motori a basso impatto ambientale - ma anche per il ristretto numero dei player mondiali. Grandi gruppi che operano, quasi sempre, su ampie offerte di mercato e che - attraverso alleanze storiche o più recenti - hanno la possibilità di influenzare tutto il comparto e di determinarne la redditività o il declino. Come accade in tanti settori, al cliente finale, poco importa sapere se il veicolo che sta per acquistare è prodotto da un’azienda posseduta da europei, americani, indiani o cinesi. Così come ha poca rilevanza il fatto che motori, cambi, ponti o altra componentistica primaria provengano da vicino o da lontano, da un’azienda del Gruppo che produce il veicolo o magari da un concorrente. La globalizzazione sta procedendo a gran velocità anche nel mondo dei truck e sta determinando radicali cambiamenti. Aree tradizionalmente chiuse (come quella nordamericana) si sono dovute aprire alle proposte di altri continenti per ridurre i costi e migliorare la qualità o alle tecnologie tipicamente europee, per risolvere le problematiche sull’inquinamento e sui consumi. La fase 2 EPA 07 dell’introduzione delle norme sulle emissioni negli Stati Uniti ha comportato sostanziali modifiche tecniche e ha fatto crescere nel 2007 i prezzi dei veicoli (+10.000 dollari per i pesanti, + 3.000 dollari per i medi). E ulteriori incrementi si attendono entro il 2010 quando scatterà la Fase 3 delle normative sulle emissioni. Una situazione di indubbia difficoltà che ha portato a una situazione di criticità la Cummins e che aveva fatto ipotizzare una uscita della Cat da questo settore. Proprio attorno a una questione di motori è in atto in questo momento una battaglia legale miliardaria (la richiesta di danno è di 2.000 milioni di dollari) tra Ford e Navistar. La seconda azienda, che aveva un contratto per la fornitura di motori V6 e V8 da montare sui popolari F-150 della Ford, si è vista tagliare la commessa, in seguito al varo di un programma di produzione in proprio da parte della Ford per un nuovo 4.4 turbodiesel nel proprio stabilimento messicano. A sua volta il colosso di Detroit aveva citato Navistar nei mesi precedenti per una presunta “irregolarità” nel prezzo dei motori acquistati e soprattutto per problemi di affidabilità e qualità. Due grandi gruppi - non dimentichiamo che Navistar significa anche International, IC Corporation e Workhorse - che si sfideranno direttamente anche nel settore dei veicoli medi e medio pesanti, dopo l’acquisizione da parte di Navistar del settore truck della General Motors (Chevrolet e GMC). Non stupisce quindi che due aziende molto attive nelle espansioni internazionali - l’Iveco e la Tata - stiano guardando con interesse alla Navistar. Per la Casa torinese una joint venture con il gruppo di Chicago significherebbe una nuova opportunità di sbarco per i propri furgoni negli Usa - sicuramente al top dal punto di vista della tecnologia, dei consumi e del rispetto ambientale in confronto alla produzione locale - e soprattutto l’apertura alle gare per le forniture dei veicoli militari (non è un segreto che il nostro Lince è ambitissimo dall’esercito statunitense, in quanto molto più sicuro dei mezzi blindati fino a oggi realizzati in quel Paese). Per Tata l’ingresso in Navistar aprirebbe fronti ancora più vasti, anche perché il patto oggi esistente tra il Gruppo americano e l’indiana Mahindra (rivale di Tata) verrebbe automaticamente sciolto in caso di una variazione dell’assetto societario di Navistar. Tata potrebbe così lavorare a 360° con il colosso di Chicago, sia nella produzione di veicoli pesanti che nei leggeri, con grandissime opportunità di espansione nei mercati orientali. Ma non è tutto. Il recente ingresso in Navistar con un 6 per cento del capitale della Owl Creek Asset Management apre uno scenario che vede l’arrivo di un nuovo importantissimo attore: la Caterpillar. Navistar costruisce truck e motori di gamma bassa, Cat produce ottimi motori ed è leader nei mezzi movimento terra. Che cosa potrebbe essere vantaggioso per i due partner? Per Navistar utilizzare in nuovi motori “puliti” di Cat e per Caterpillar vendere ai sui clienti veicoli cava e cantiere con proprio marchio e costruiti da Navistar. La conclusione? Immaginatela voi, visto che Iveco significa anche Astra e CHN e che Tata - con le sue immense risorse economiche e la grande capacità commerciale - può aprire sbocchi preclusi alle aziende yankee. A.J. Forest
Rinnovato nei contenuti formali e tecnici, sulla base anche dei suggerimenti della clientela, il principe dei pesanti della Stella ha tutte le carte in regola per dar seguito al successo delle prime due edizioni, sottolineato da ben 550mila unità vendute nel mondo. STOCCARDA - L’elegante e tecnologica Karl Benz Arena di Stoccarda, città dove ha sede tra l’altro il quartier generale del Gruppo Daimler, ha fatto da sofisticata cornice al “vernissage” per la presentazione della terza generazione dell’Actros, punta di diamante della gamma di veicoli industriali Mercedes-Benz ma anche riconosciuto campione mon diale della categoria. Evento importante in Casa della Stella perché al centro dell’attenzione di un nugolo di giornalisti non solo europei era il veicolo che più di tutti gli altri firmati Mercedes-Benz compendia il meglio che oggi la tecnologia mette a disposizione per esaltare quanto si richiede ad un moderno autocarro in tema di prestazioni, di comfort, di sicurezza, di consumi contenuti, ridotte emissioni, di costi di gestione, in un’ultima analisi di redditività per le aziende di trasporti. Per raccontare cosa è oggi l’Actros, da dove viene, dove sta andando, che cosa ha di nuovo da offrire ai suoi clienti lo abbiamo immaginato dotato anche di “parola”. Ed ecco l’intervista che abbiamo ricavato.
Paolo Altieri a pagina 2
Fiat Professional
Senza avversari il Ducato nel mondo dei camperisti
MOVIMENTO TERRA
NISSAN ITALIA
Le strategie di New Holland Construction nell’intervista a Giuseppe Fano
Paolo Gagliardi spiega il ritorno del Pick-up con chiara vocazione per il mondo del lavoro
TORINO - Anche la nuova generazione del popolare veicolo commerciale torinese è preferita da due camperisti su tre, a conferma dell’eccellenza del modello base. Oggi circolano in Europa circa 500.000 camper realizzati su base Ducato.
A pagina 40
Campanella a pagina 36
A pagina 22