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IL MONDO DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XIII - N. 116 - settembre 2003

DAF TRUCKS

VOLKSWAGEN

Pronta ad affrontare le più severe normative antinquinamento

Sarà con Man il salto nei pesanti?

a pag. 14

a pag. 8

€ 3,00

IVECO MERCATO ITALIA

Il primato del service nell’intervista a Luigi Vicarioli a pag. 19

LA LEGGE MONTI CAMBIA ANCHE IL MONDO DEL SERVICE

La ZF pronta alla sfida

Spedizione in abb. Postale 45% art. 2 comma 20/B legge 662/96, Filiale di Milano

Camionisti in agitazione La FIT-CNA ha proclamato, mentre questo numero de “Il Mondo dei Trasporti” stava per andare in stampa, uno sciopero nazionale dei servizi di autotrasporto, dalle ore 0 del 22 settembre alle ore 24 del 26 settembre. È facile immaginare i disagi che questo comporterà nel Paese, ma la situazione, che si trascina da due anni, non è più ulteriormente tollerabile. Le imprese di autotrasporto vogliono delle garanzie, e dicono no a una deregulation che minaccia la sicurezza di tutti sulle strade. Il Governo Berlusconi in due anni di attività non ha preso in considerazione le esigenze di una categoria il cui lavoro è indispensabile per l’economia di tutta l’Italia. Invece di sedersi a un tavolo e trattare ha lasciato che i problemi si dilatassero al punto tale che oggi la categoria è letteralmente strangolata da tutta una serie di questioni che sono avvolte fra loro in modo inestricabile: o si affrontano globalmente tutti i problemi o si andrà verso il collasso del settore, con le conseguenze che si possono immaginare per il Paese. Ricordiamo brevemente che alle tante questioni da tempo sul tappeto, come le accise sul gasolio, l’assenza di aree di sosta adeguate sulla rete autostradale, i cantieri killer, la segnaletica carente, l’esigenza di tariffe differenziate per i veicoli al di sotto e al di sopra dei 115 quintali, la questione dei valichi, l’inadeguatezza delle strutture portuali, solo per citarne alcune, si è aggiunta la mazzata della patente a punti in assenza di una patente professionale che è un sacrosanto diritto di chi lavora guidando e trasportando delle merci. E su tutto aleggia l’imminente liberalizzazione di un mercato che aprirà il primo maggio 2004 ai “nuovi venuti” nell’ambito dell’Unione europea, ad iniziare dalla Slovenia. Il rischio di una concorrenza sleale è realmente concreto e anche su questo punto si chiede al Governo quella attenzione e quel tempismo nelle decisioni da prendere che fino ad ora sono stati trascurati. Ci sono dei margini per scongiurare lo sciopero? Tutto dipende, secondo i rappresentanti sindacali, dall’atteggiamento del Governo da qui al 22 settembre. Il fermo nazionale è stato deciso per battere l’emergenza della committenza, svegliare chi governa e salvaguardare l’occupazione.

Marco Civinini, direttore commerciale della filiale italiana del marchio tedesco, anticipa le strategie relative al settore dell’autoriparazione. proprio la qualità dei servizi offerti al cliente, sia esso l’officina o l’utilizzatore finale”. Il cosiddetto “mondo riparativo indipendente” dovrà quindi adeguare ed elevare il proprio standard qualitativo, e queste reti richiederanno alle Case produttrici di ricambi sempre più valore aggiunto. L’identità, l’immagine e la qualità dei servizi offerti alla clientela saranno i loro elementi di forza e di valore. Sono state identificate sette aree pertinenti all’attività di un autorizzato ZF. Per la società e titolari l’impegno con ZF, la solidità finanziaria, il curriculum aziendale, le certificazioni di qualità e la “perennità” dell’azienda. Per la zona e l’ubicazione, l’identificazione e la segnalazione dell’azienda e la sua accessibilità. Per le superfici, quella minima dedicata a ZF, il luogo di accettazione, le aree di accoglienza clienti e veicoli. Per attrezzature e impianti, le capacità di lavoro sulla “Driveline”, le attrezzature e il magazzino ricambi. Per quanto riguarda il personale, la competenza tecnica, il numero di produttivi ZF, la qualificazione del personale e i servizi on line. Per quanto concerne i sistemi informatici, il numero dei PC, i collegamenti a Internet, i sistemi digitali disponibili, la gestione del magazzino e

di Paolo Altieri A SSAGO - Dicono che in guerra una delle tattiche migliori consista nell’anticipare le mosse dell’avversario. Quasi sicuramente è quello che devono avere pensato ai vertici della ZF nel mettere a punto una nuova strategia di distribuzione, anticipando le regole della famosa “normativa Monti”, che pur riguardando solo le Case costruttrici di veicoli, va a interessare anche i costruttori di componenti e la loro rete di assistenza e di fornitura ricambi, il cosiddetto settore aftermarket. “Per questo alla ZF - spiega Marco Civinini, 36 anni, milanese, una laurea in ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano, una figlia, dall’aprile del 2000 direttore aftermarket, marketing e logistica alla ZF Italia Srl dopo brillanti esperienze al Politecnico stesso come ricercatore al Centro Nazionale Prove Motori e al-

la Michelin in Italia e nella Repubblica Ceca e Slovacca - abbiamo deciso di dare vita a una nuova strategia di distribuzione, che prende le mosse a partire da questo mese di settembre del 2003. L’obiettivo primario della normativa Monti è quello di promuovere la concorrenza tra costruttori e concessionari favorendo il consumatore. La scelta quasi generalizzata di una forma di distribuzione selettiva qualitativa, con l’introduzione di parametri di qualità da applicare alla rete di assistenza, comporterà un complessivo innalzamento della qualità del servizio offerto dagli operatori del mercato, a cui la rete ZF deve essere in grado di rispondere”. “Dobbiamo tenere presente - prosegue - che le reti con insegna o in franchising, che si svilupperanno sempre più nel mercato per effetto della liberalizzazione fortemente voluta dal regolamento, avranno come punto di forza

quella aziendale integrata. Infine, per quanto riguarda l’area commerciale, il numero dei clienti attivi, l’efficacia commerciale, gli investimenti in comunicazione, il rispetto della Corporate Identità, la rete di vendita, orari minimi di servizio e le “fatture trasparenti”. STANDARD QUALITATIVI DA RISPETTARE Gli autorizzati ZF che non rispondono attualmente a determinati parametri avranno due anni di tempo per adeguarsi per quanto riguarda superficie dedicata alle operazioni ZF e attrezzature, mentre tutti gli altri parametri sono considerati “soft” e il tempo di adeguamento è di un anno. I contratti saranno a tempo determinato fino al superamento di tutti i parametri. Poi a partire dal mese di settembre del 2004, potrà partire un piano di sviluppo e di miglioramento del servizio. “Non dobbiamo dimenticare - spiega Civinini - che con la normativa Monti la vera variabile diventerà il servizio; le officine saranno libere di scegliere tra pezzi di ricambio originali forniti dal produttore degli autoveicoli, (segue a pag. 2)

I SEGRETI DEI NUOVI VITO E VIANO

I fratelli terribili Georg Weiberg, responsabile della progettazione dei van di Stoccarda, spiega il grande salto di qualità che il nuovo Vito ha fatto rispetto alla precedente generazione. E che noi abbiamo verificato in diretta sulle strade del Rheingau. (Paolo Altieri da pag. 34)

Georg Weiberg


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