Settembre 06
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IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XVI - N. 149 - SETTEMBRE 2006
IVECO MERCATO ITALIA
Franco Oriolo: “La sicurezza è la casa di tutti” a pag. 18
VOLVO TRUCKS
La prova del nuovo FH da 480 cv a pag. 4
MOBILITÀ
€ 3,00 a cura di Vincenzo Lasalvia
Il mondo del trasporto passeggeri PARLA PANETTONI PRESIDENTE ASSTRA
pag. 50
PARLA BISCOTTI PRESIDENTE ANAV
pag. 52
EVOBUS: COL TRAVEGO A HOCKENHEIM
pag. 56
La rassegna tedesca accende i riflettori sul mondo dei trucks
Hannover chiama
La IAA giunge puntuale per sottolineare una fase di grandi cambiamenti per l’intero settore dei trasporti tà, direttamente o indirettamente, per sviluppare business di altissimo livello.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
di Paolo Altieri L’edizione n. 61 della Iaa di Hannover si preannuncia, come è sempre avvenuto nel passato, come un appuntamento estremamente importante per i costruttori di veicoli commerciali e industriali e per l’intero mondo dei trasporti su gomma. Che, ricordiamolo, in quasi tutti i Paesi europei rappresenta oltre il 75 per cento dell’intero sistema dei trasporti. Quest’anno l’appuntamento di Hannover avviene in un clima di estrema incertezza penalizzato dal conflitto appena tacitato nel Medio Oriente, ma anche dalla perdurante tensione che il terrorismo provoca in ogni angolo del mondo oltre che dall’ormai infinita tragedia che insanguina la terra dell’Irak, tutti accadimenti che hanno portato disastrose immediate conseguenze sul prezzo del petrolio, arrivato a sfiorare qualche tempo gli 80 dollari il barile. E sappiamo quanto il costo del petrolio influisca sull’economia dei trasporti.
PRIORITÀ DELL’AMBIENTE Hannover segna anche, dal punto di vista della tecnica dei veicoli, il definitivo passaggio in Europa alla normativa antinquinamento Euro 4 cui già da tempo tutti i costruttori di veicoli industriali si sono già adeguati, non solo, ma ugualmente pronti ancora con molto anticipo nell’offerta di propulsori Euro 5 che saranno obbligatori nel 2009. Se è vero che la normativa antinquinamento sta viaggiando a tappe regolari verso l’obiettivo dell’inquinamento zero, è altrettanto vero che finora sono stati i costruttori di veicoli a impegnarsi seriamente nella difesa dell’ambiente. Non altrettanto viene programmato con responsabilità dai governi e dalle istituzioni pubbliche per trovare le soluzioni che dal punto di vista soprattutto delle infrastrutture rendano più agevole e razionale il movimento delle merci sulle strade. Le indicazioni che verranno dal Salone di Hannover saranno sicuramente preziose per tutti, anche perché non bisogna mai dimenticare che il trasporto su gomma è parte integrante e fondamentale della vita di tutti i giorni.
GRANDE EUROPA DEI TRASPORTI Ma non ci sono solo elementi negativi che caratterizzano il settore. Ci sono invece situazioni che giocano a favore dello sviluppo del trasporto e delle aziende che in esso sono impegnate. Hannover, intanto, saluta la nuova grande Europa con i Paesi un tempo dietro la cortina di ferro ormai prepotentemente proiettati, pur ancora con molti problemi, verso uno sviluppo economico che si accompagna necessariamente anche quello del sistema dei trasporti. C’è anche l’Europa Orientale, soprattutto con la grande Russia, che si propone come un interlocutore sempre più importante per l’Europa Occidentale e Centrale, con le sue enormi potenzialità in fatto di approvvigionamento e distribuzione delle merci. E ci sono i grandi territori, più lontani, come l’India, la Cina, che in una economia globalizzata rappresentano mercati dove tutti gli operatori del trasporto su gomma possono trovare nuove, importanti opportuni-
“TIRISPETTO” HA FATTO TAPPA A WORTH
Già consegnati 50 Renault Magnum F.1
Sacristan: “Gli orizzonti della sicurezza”
Bruno: “Il simbolo della nostra escalation”
“Per Mercedes-Benz - ha dichiarato il direttore generale della Divisione Veicoli Industriali Mercedes-Benz nell’ambito di DaimlerChrysler Italia l’attenzione per la sicurezza è una delle priorità assolute”
Il veicolo ha la colorazione e un allestimento quasi uguali a quello del truck della squadra ufficiale delle Renault di Alonso e Fisichella
(Altieri a pag. 16)
(Mutti a pag. 14)
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Settembre 2006
IAA 2006 / LA 61ESIMA EDIZIONE IN PROGRAMMA DAL 21 AL 28 SETTEMBRE
Meeting point ad Hannover riodo dello scorso anno. Le esportazioni sono cresciute del 20 per cento a 3.300 unità, e le vendite nazionali del 13 per cento a circa 3.000 unità.
di Fabio Basilico F RANCOFORTE - È ormai prossimo l’appuntamento con lo Iaa di Hannover, che quest’anno celebra la sua 61esima edizione dal 21 al 28 settembre. Il Salone internazionale dei Veicoli Commerciali si conferma ancora una volta un irrinunciabile appuntamento per quanti, addetti ai lavori soprattutto, intendono tastare il polso di questo importante settore dell’economia mondiale e nel contempo ricevere spunti interessanti per fare opportune previsioni sui trend del prossimo futuro. Lo Iaa 2006 è stato presentato in un’affollata conferenza stampa a Francoforte. Secondo i più recenti dati (30 giugno), per l’edizione 2006 sono attesi un totale di 1.400 espositori, in aumento rispetto ai 1.370 registrati nella precedente edizione del 2004. Ben 46 le nazioni partecipanti, con la Germania a fare la parte del leone, con oltre 600 espositori. Su un’area espositiva di 230mila metri quadrati, 10mila in più rispetto al 2004, di cui 30mila metri quadrati esterni, gli espositori tedeschi occuperanno un totale di 150mila metri quadrati. Il 58 per cento degli espositori appartiene al gruppo della componentistica e accessoristica, il 13 per cento a rimorchi e carrozzerie, il 5 per cento al comparto autobus, il 4 per cento al comparto truck e veicoli speciali, il 6 per cento al comparto officina e il 14 per cento rimanente ad altri settori. Interessante anche dare un’occhiata ai dati relativi ai visitatori dell’ultima edizione di due anni fa: in totale sono stati 254.300, di cui 232.900 operatori del settore (92 per cento) e per il 20 per cento provenienti da fuori della Germania. Per il 59 per cento i visitatori esteri provenivano dai Paesi dell’Unione Europea, per il 14 per cento dall’Europa dell’Est, per il 7 per cento dal Vicino Oriente, per il 5 per cento dall’Estremo Oriente, per un altro 5 per cento dall’Africa, per il 4 per cento dall’Australia e dalla regione oceanica, per il 3 per cento dall’America Centrale e meridionale, per il 2 per cento dall’America del Nord e per l’1 per cento da altri Paesi dell’Europa Occidentale. GERMANIA, PAESE TRAINANTE La Germania arriva all’appuntamento con lo Iaa di Hannover forte di una crescita consistente della sua industria dei veicoli commerciali. Le stime per quanto riguarda le entrate indicano un incremento dei risultati del 7 per cento nel 2006. In Germania, sono previste
IL RUOLO STRATEGICO DEL TRASPORTO SU GOMMA
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Il Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali si conferma ancora una volta un irrinunciabile appuntamento per quanti desiderano osservare da vicino le ultime tendenze di questo importantissimo settore dell’economia. Attesi almeno 1.400 espositori.
91mila nuove immatricolazioni di truck nel 2006, contro le 85mila registrate nel 2005. Le esportazioni si stima raggiungano un totale di 115mila unità, praticamente allo stesso livello record dello scorso anno, mentre la produzione è indirizzata verso un nuovo record di 172mila unità (+2 per cento). I primi sei mesi del 2006 sono stati caratterizzati da una sostanziale crescita nel mercato dei veicoli commerciali: per esempio, i livelli di ordini per i commerciali leggeri in Germania sono cresciuti del 15 per cento e del 4 per cento al di fuori del territorio tedesco. Gli ordini in Germania di truck sono invece aumentati del 37 per cento, mentre gli ordini all’estero sono cresciuti del 26 per cento in rapporto allo stesso periodo dello scorso anno. Degli sviluppi positivi delle vendite hanno anche beneficiato i costruttori di rimorchi adibiti al trasporto sopra le 6 tonnellate. Nel primo semestre 2006, essi hanno registrato un aumento del 23 per cento nei volumi ri-
spetto al 2005, che già si era chiuso con livelli molto alti. I costruttori di rimorchi e container prevedono che il 2006 sarà caratterizzato da un ulteriore record di vendite. L’anno in corso sarà
contrassegnato dal successo anche per il segmento dei bus. Nella prima metà del 2006, un totale di 4.300 veicoli sono stati assemblati in Germania, il 15 per cento in più rispetto allo stesso pe-
IL MONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza - tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 e-mail: info@vegaeditrice.it Sede Legale Viale Sarca 89/A - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza, tel. 039/493101-2, fax 039/493102 Promozione Piero Ferrari Art Director Renato Montino Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 30,00, estero: Euro 51,65 Versamento sul c/c postale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione Cellofanedit: Cologno Monzese (MI) - Stampa: Ottavio Capriolo spa, Milano.
Bernd Gottschalk, Presidente della VDA, l’Associazione tedesca dell’industria autoveicolistica.
L’aumento di ordini rafforza il settore dei veicoli commerciali nella sua battaglia per il titolo di “campione della logistica”. “La consapevolezza che i truck siano indispensabili per la complessa rete dei trasporti sta sempre più prendendo piede, anche se non tutti sono inclini ad accettare una realtà di fatto: coloro che desiderano la crescita, hanno bisogno dei veicoli commerciali”, ha dichiarato Bernd Gottschalk, Presidente della VDA, l’Associazione tedesca dell’industria autoveicolistica. “Tutto ciò chiama in causa direttamente i rappresentanti politici - ha aggiunto Bernd Gottschalk - nel loro impegno per sostenere con i dovuti provvedimenti il trend di crescita del settore dei trasporti su gomma”. Del resto, le previsioni fatte dalla Commissione Europea indicano che la quota dei truck nel totale mercato trasporti del vecchio continente continuerà a crescere, raggiungendo circa il 75 per cento del totale nel 2020. Senza contare che l’impegno tecnologico messo in atto per rispettare la futura normativa Euro 5 sul controllo delle emissioni inquinanti, trasformerà il truck in un brevissimo lasso di tempo da mezzo di trasporto ecologicamente a rischio in mezzo di trasporto all’avanguardia nella tutela ambientale. “Comunque - ha detto ancora il numero uno della VDA - veicoli moderni richiedono una moderna e adeguata rete infrastrutturale, e in questo sembra che le istituzioni pubbliche non abbiano messo a punto un adeguato programma di investimenti. Nella sola Germania, di anno in anno, si registra un calo di ben 2 miliardi di euro sugli investimenti per l’espansione e il mantenimento della rete nazionale autostradale”. Tra l’altro, l’introduzione di un sistema di pagamento pedaggi per i truck in Germania, non ha portato a un necessario e conseguente incremento degli investimenti a vantaggio della rete stradale. Nei fatti, metà di queste entrate sono state usate per finanziarie altre modalità di trasporto. Questo contraddice completamente l’idea che siano gli utilizzatori delle strade a finanziare le infrastrutture da loro utilizzate; un’idea che l’introduzione dei pedaggi per i truck si supponeva andasse a rafforzare. Dei cambiamenti sono quindi necessari per ristabilire le regole di una corretta competitività di mercato. Un miglioramento delle infrastrutture che saranno chiamate a reggere l’inevitabile incremento degli scambi, del business legato ad essi e del trasporti, è quantomai necessario. Un problema che non riguarda solo la Germania ma che è comune a tutti i Paesi facenti parte dell’Unione Europea.
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Settembre 2006
VOLVO TRUCKS / PROVA SU STRADA DEL NUOVO FH CON MOTORE D13A
Stradista per vocazione gere anche le 80 tonnellate; può inoltre essere modificato per carichi fino a 130 tonnellate (con limitazioni per la garanzia di durata). È adatto per operazioni su lunghe distanze, cantieristica leggera e distribuzione regionale e urbana.
di Fabio Basilico MILANO - Una prova su strada con l’obiettivo preciso di testare le caratteristiche del nuovo Volvo FH; un percorso di quasi 350 chilometri, in prevalenza autostradale, che da Milano ci ha condotto fino a Masone in provincia di Genova con ritorno a Milano dopo una deviazione in direzione di Broni nella provincia pavese. Il Volvo FH ha dimostrato di essere un resistente autocarro per trasporti a lungo raggio e in grado di offrire un comfort straordinario. “Appesantito” da un carico di 40 tonnellate costituito da blocchi di cemento, il truck Volvo ha svolto egregiamente il suo lavoro, garantendo un elevato grado di efficienza grazie ai diversi miglioramenti apportati. Il nuovo FH offre una potenza maggiore e una migliore guidabilità. Inoltre, è più pulito, grazie alla dotazione di un efficiente sistema di trattamento dei gas di scarico. Fiore all’occhiello del modello è il motore da 13 litri completamente nuovo. Il D13A è più leggero del suo predecessore, il D12D, ma è anche più potente e più efficiente. La corsa è stata allungata per aumentare il volume dei cilindri e ottenere una coppia più elevata. Ne risultano un’accelerazione più veloce, una migliore guidabilità con un numero inferiore di cambi di marcia e un consumo ridotto di combustibile. Inoltre, il motore è più potente, così da consentire una velocità media più ele-
vata e costi contenuti. Il 13 litri è disponibile con quattro livelli di potenza: 294 kW/400 cv, 324 kW/440 cv, 353 kW/480 cv e 382 kW/520 cv. I valori di coppia sono rispettivamente di 2.000, 2.200, 2.400 e 2.500 Nm. Per il nostro test drive abbiamo avuto a disposizione la versione da 480 cv tra 1.400 e 1.800 giri/min e coppia massima di 2.400 Nm tra 1.050 e 1.400 giri/min, accoppiata al cambio I-Shift, ulteriormente perfezionato. In seno a Volvo Trucks, il D13A riveste un’importanza particolare, dal momento che tutti i motori Volvo verranno costruiti in base allo stesso concetto. Si tratta di propulsori robusti che offrono un’elevata affidabilità operativa e numerose soluzioni tecniche comuni, quali una testata cilindri integrata, un albero a camme in testa, tecnologia a quattro valvole per cilindro e iniettori pompa con controllo elettronico. Senza contare che il D13A è il primo motore Volvo che può essere dotato del sistema di ventilazione chiusa del basamento (CCV). Il D13A480 è un motore diesel da 480 cavalli, 12,8 litri in linea a sei cilindri. Il motore soddisfa gli standard Euro 4 ed Euro 5 in materia di controllo delle emissioni inquinanti. È stato progettato per operazioni pesanti e in condizioni impegnative, principalmente per il trasporto
ABITACOLO TUTTO COMFORT Grazie all’efficiente interazione fra il motore e la trasmissione, I-Shift garantisce inoltre una guida più sicura e migliori prestazioni ambientali. Senza contare che la maggiore capacità di gestione dei dati offre più opzioni per adattare il cambio alle esigenze specifiche dei clienti. Con I-Shift il conducente può davvero evitare di eseguire migliaia di cambi di marcia al giorno garantendosi una guida più confortevole e risparmiando carburante. Una soluzione perfetta sia per i trasporti a lungo raggio dai ritmi sostenuti ma anche per quelli appunto più gravosi. Il nuovo IShift è dotato di una capacità di gestione dei dati cinque volte superiore e di una quantità di memoria tre volte superiore rispetto al suo predecessore. Un nuovo software più potente offre un maggior numero di funzioni e un controllo più preciso. La maggiore capacità di gestione dei dati ha consentito a Volvo Trucks di adattare più facilmente il cambio a diverse operazioni di trasporto e alle esigenze specifiche degli Caratterizzato da un frontale inconfondibile, il nuovo Volvo FH con motore D13A ha una cabina ergonomicamente molto curata e confortevole. È disponibile con quattro diversi livelli di potenza.
(segue a pagina 6)
su lunghe distanze, ma anche per la cantieristica. Gli intervalli di sostituzione dell’olio sono stati estesi a 100mila km o un anno, così da ridurre il tempo passato in officina e i costi per gli operatori. MIRACOLI DELL’I-SHIFT Con l’introduzione del nuovo FH, Volvo Trucks ha migliorato l’I-Shift, il sistema di cambi di marcia intelligente, che ora è più resistente, più efficiente e più silenzioso. Inoltre, I-Shift, completamente riprogettato, è più piccolo e più leggero. Questi miglioramenti comportano prestazioni più elevate e una migliore guidabilità. I-Shift è una trasmissione con selettore di gamma e marce ridotte a 12 velocità a controllo elettronico, appositamente realizzato per cambio automatico, con possibilità di utilizzo in modalità manuale. È dimensionato per una coppia motore di 2.500 Nm. I-Shift è caratterizzato da un sistema di cambio rapido, con minima interruzione dell’erogazione di coppia durante il cambio marcia. Grazie alla gamma di giri piuttosto ampia, è dimensionato per velocità medie elevate. I-Shift è stato ideato per combinazioni di carico di peso elevato, che possono raggiun-
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Quasi 350 chilometri in autostrada per testare le qualità del truck Volvo, che ha dimostrato di essere un resistente autocarro per trasporti a lungo raggio e che è in grado di offrire un comfort da primo della classe. Il nuovo FH dotato del performante D13A da 480 cv offre una potenza maggiore, una migliore guidabilità e vantaggi in termini di consumi e di tutela ambientale.
NELLE NOSTRE OFFICINE CONTROLLIAMO TUTTO.
ANCHE IL TEMPO Il fattore tempo nell’assistenza dei veicoli industriali è fondamentale. Per il cliente che ha l’esigenza di ridurre al minimo i fermi macchina e per l’operatore che deve ottimizzare le lavorazioni in officina. Trasparenza e chiarezza sono per noi parole chiave per costruire un rapporto sincero con i nostri clienti; per questo tutte le Officine Volvo Trucks
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Settembre 2006
IVECO, FIAT E POWERTRAIN SEMPRE PIÙ AGGRESSIVI IN ORIENTE
Ora la Cina è molto più vicina
(segue da pagina 4) utilizzatori. Gli intervalli di sostituzione dell’olio per il nuovo I-Shift sono di tre anni o 400mila km. Saliti a bordo del nuovo FH, la cabina Globetrotter regala fin dal principio la sensazione di trovarsi nell’elegante abitacolo di un’automobile moderna: sedili, ripiani e strumentazione sono frutto di un perfetto mix tra funzionalità, estetica ed ergonomia. Il controllo della rumorosità offre un ottimo livello d’insonorizzazione. La strumentazione, disponibile in tre versioni per soddisfare qualsiasi esigenza specifica, è di facile lettura e consultazione, leve e pul-
santi sono tutti a portata di mano del conducente. Lo strumento di base è nuovo ed è il più sofisticato mai ideato finora. Tutti gli strumenti sono provvisti di un display con una risoluzione più elevata che consente una lettura agevole. Il software e l’hardware offrono più opzioni per l’aggiunta di nuove funzioni allo strumento. I materiali utilizzati per gli interni sono stati accuratamente selezionati e i colori sono coordinati. Il cuscino del sedile è stato rimodellato per garantire maggiore comfort durante la guida. In optional è anche disponibile un sedile ventilato. Le cabine dei Volvo FH sono dotate di numerosi vani ripostiglio, con
un maggior numero di piccoli e pratici scomparti e alloggiamenti per riporre documenti, penne, bicchieri e altro ancora. Anche l’illuminazione interna è stata migliorata: le lampade di lettura sono più brillanti e vari punti luce nelle portiere, sul soffitto e nella plancia strumenti possono essere dotati d’illuminazione di colore rosso per un maggiore comfort e un minor rischio di visibilità ridotta al buio. Anche la zona notte è stata resa più confortevole. Il letto è provvisto di un nuovo materasso, dotato di un sistema di molle insacchettate singolarmente, che si adatta perfettamente alla forma del corpo.
Le cose da sapere del D13A Combustione efficiente per un’ottima guidabilità D13A è dotato di unità iniettori che forniscono un’elevata pressione di iniezione. La camera di combustione e il collettore di aspirazione sono progettati per garantire una combustione ottimale. Il tasso di riempimento di gas è molto elevato, il che contribuisce a un’alta efficienza di rendimento. L’insieme di questi fattori fa del D13A un motore con un ridotto consumo di carburante, un’ottima potenza e una coppia elevata con una gamma di regimi molto ampia, garantendo al contempo un’ottima guidabilità. Conformitàsulle emissioni grazie alla tecnologia SCR A completamento della tecnologia di combustione ottimale, i gas di scarico vengono post-trattati con la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction). Questo processo prevede l’aggiunta di un additivo (AdBlue) ai gas di scarico prima che questi passino attraverso un convertitore catalitico SCR, all’interno del quale avviene una reazione tra AdBlue e gli ossidi di azoto, innescando un processo che riduce significativamente le emissioni. Grazie a questo sistema, D13A è stato omologato in base agli standard sulle emissioni dell’Unione Europea previsti dalla normativa Euro 4 ed Euro 5. AdBlue è un liquido stabile, incolore e inodore, totalmente sicuro. La sostanza attiva presente, l’urea, deriva da un gas naturale. AdBlue è composto dal 32,5 per cento di urea diluita in acqua distillata. Rumorosità ridotta con il dispositivo antivibrazioni D13A soddisfa i requisiti di bassa rumorosità senza richiedere ulteriori isolamenti. L’albero motore e l’albero a camme sono dotati di smorzatori idraulici che riducono vibrazioni e rumorosità. Anche l’iniezione elettronica contribuisce a ridurre ulteriormente la rumorosità a basso regime, conferendo
TORINO - La notizia è ufficiale: l’Iveco ha finalizzato un accordo per la realizzazione di una joint venture con Saic motor corporation ltd., uno dei più grandi gruppi automobilistici cinesi, e con Chongqing Heavy Vehicle group co. Ltd. per lo sviluppo di una partnership di lungo termine in Cina nel settore dei veicoli industriali pesanti. Una volta approvato dall’autorità centrale cinese, questo storico accordo prevede che Iveco e Saic costituiscano una società d’investimento paritetica denominata “Saic Iveco Commercial Vehicle Investment Company ltd”. Si parla, è chiaro, di camion, furgoni e veicoli pesanti. Ma in futuro potrebbero esserci interessanti sviluppi anche per l’auto. Il primo atto di questa società è l’acquisizione di una quota del 67 per cento del capitale della Chongqing Hongyan Automotive co. Ltd., controllata dalla Chongqing Heavy Vehicle group. L’accordo prevede inoltre un incremento di capitale della joint venture finalizzato alla costruzione di un nuovo stabilimento a Chongqing. Gli investimenti totali previsti dal business plan industriale sono di circa 120 milioni di euro (dei quali 40 milioni di euro di pertinenza Iveco) per un aumento dei volumi produttivi dagli attuali 15mila a 40mila veicoli industriali pesanti nel medio termine. E subito si parla di strategie: le attività industriali prevedono l'assemblaggio di veicoli pesanti (gamma Stralis), oltre al miglioramento di prodotto e di processo nella gamma Chongqing, allo scopo di consolidare e rafforzare l'offerta sul mercato locale. Nello stesso tempo si svilupperanno prodotti che avranno nel miglior mix di tecnologie e componenti locali ed europei il principale punto di forza. “L’accordo con Saic Motor Corporation fa parte di un piano di sviluppo di Iveco in Cina”. Così Paolo Monferino, amministratore delegato dell’Iveco, ha commentato l’intesa raggiunta. “La Cina - ha aggiunto - è una priorità per Iveco non soltanto per le dimensioni del suo mercato, il tasso di crescita e i costi competitivi: qui le competenze ingegneristiche e il potenziale per una pianificazione di prodotto a livello globale costituiscono un’eccellente opportunità. In questo contesto la collaborazione con Saic rappresenta un elemento significativo della nostra strategia”. In Cina, Iveco e Fiat Powertrain Techologies hanno sottoscritto un accordo con Saic Motor Corporation nel settore dei motori Diesel. Non più accordi del tipo General Motors, ma accordi differenziati e per segmenti. Costituita nel marzo del 2005, Fiat Powertrain Technologies è il settore del Gruppo Fiat che raggruppa tutte le attività relative ai propulsori di Fiat Auto, Iveco, del Centro Ricerche Fiat e di Elasis. Con una produzione annuale di circa 2.5 milioni di motori e 2 milioni di cambi, Fiat Powertrain è una delle realtà più significative nel settore automotive a livello mondiale. Circa 3000 tecnici altamente specializzati si dedicano allo sviluppo e all'ingegnerizzazione di tecnologie innovative. 225 brevetti depositati
al propulsore Volvo la sua caratteristica di estrema silenziosità, anche al minimo. Sistema di ventilazione del motore chiusa Su richiesta, D13A può essere dotato di un sistema di ventilazione del motore chiusa. Il sistema è noto come CCV-C (Crank Case Ventilation-Closed). I gas del coperchio valvole vengono ricondotti nel turbocompressore tramite un separatore di olio dotato di centrifuga. Il sistema a centrifuga, che non richiede alcuna manutenzione, separa la nebbia d’olio senza richiedere la sostituzione di alcun filtro. Grazie al riciclo dei gas del coperchio valvole, questo sistema garantisce l’estrema pulizia e compatibilità ambientale del motore. Dislocazione posteriore di distribuzione e presa di forza Gli ingranaggi di distribuzione del motore, che comandano la pompa servosterzo di emergenza, la pompa dell’olio, la pompa di alimentazione del carburante e il compressore dell’aria, sono posizionati nella parte posteriore, assicurando una struttura leggera, compatta, silenziosa e perfettamente sigillata. La dislocazione posteriore della distribuzione contribuisce a migliorare anche il raffreddamento del motore, poiché non ostruisce il flusso dell’aria fredda in entrata. D13A può essere dotato di una presa di potenza per l’azionamento dell’albero di trasmissione o di pompe idrauliche a montaggio diretto. Il montaggio di una presa di forza sul volano del motore garantisce l’affidabilità della struttura e consente livelli di coppia molto elevati, che possono raggiungere 1.000 Nm nel funzionamento continuo. Il freno motore VEB ottimizza l’effetto frenante D13A può essere fornito con il freno ausiliario VEB (Volvo Engine Brake, freno motore Volvo). Si basa sull’interazione tra il regolatore del freno allo scarico e il freno a compressione brevettato da Volvo. Grazie all’utilizzo di uno speciale albero a camme dotato di bilancieri, la pressione del gas nei cilindri è regolata in modo da fornire la massima potenza frenante. VEB garantisce un effetto frenante estremamente elevato, fino a 375 kW. Un potente freno motore consente di migliorare la sicurezza e contemporaneamente di ridurre l’usura dei freni ruota. Utilizzato in combinazione con il controllo della velocità, VEB consente di creare i prerequisiti necessari per ottenere velocità medie più elevate e un maggiore risparmio di carburante. Gestione elettronica del motore integrata Il motore D13A è dotato del sistema di gestione del motore Volvo EMS (Engine Management System) che consente una gestione totalmente elettronica delle funzioni del motore. EMS favorisce una gestione efficiente del motore e l’utilizzo di funzionalità avanzate di diagnostica e rilevamento guasti. L’unità di controllo del motore è collegata alla rete di collegamento dati del sistema elettronico del veicolo e le informazioni vengono visualizzate tramite un display di facile lettura posizionato sulla plancia strumenti.
Paolo Monferino, amministratore delegato Iveco. negli ultimi tre anni confermano la qualità e la serietà di questo impegno. Grazie a una vastissima gamma di prodotti e tecnologie, Fiat Powertrain è in grado di soddisfare le più disparate richieste del mercato, garantendo ai propri clienti elevate prestazioni, affidabilità e efficienza. Per quanto riguarda i propulsori più convenzionali, molte di queste tecnologie sono basate sull’integrazione di sistemi di attuazione meccanica e/o elettroidraulica con sistemi di controllo elettronico avanzati, al fine di controllare il processo di combustione, il sistema di post-trattamento dei gas di scarico e il sistema di trasmissione. Per quanto riguarda invece le tecnologie di propulsione emergenti, gli sforzi si concentrano sullo sviluppo di sistemi di propulsione ibrida a basso costo, basati sull’uso di combustibili convenzionali e ottimizzati per il trasporto urbano. Infine, per quanto riguarda le tecnologie del futuro, l’attività è focalizzata sullo sviluppo dei sistemi di propulsione Fuel Cell ad idrogeno con lo scopo di identificare le maggiori problematiche e di esplorare la loro fattibilità industriale. L’obiettivo principale di Powertrain Research & Technology è di sviluppare e applicare tecnologie innovative per migliorare le prestazioni dei motopropulsori e per ridurre le emissioni e i consumi dei motori e dei veicoli, anticipando soluzioni volte a soddisfare la legislazione in materia, sempre più severa. Dal canto suo Fiat annuncia l’estensione dei propri accordi con Severstal Auto per la produzione e la distribuzione del veicolo commerciale Ducato, che verrà prodotto in Russia per il mercato locale e l’export. Lo ha reso noto un comunicato del Gruppo precisando che il nuovo stabilimento, nel Tatarstan, avrà una capacità produttiva di 75.000 unità/anno, in parte destinate all’azienda torinese per alcuni mercati di esportazione. Il progetto, spiega la nota, verrà interamente finanziato da Severstal e l’inizio dell’attività produttiva è previsto per l'ultimo trimestre del 2007. “L’allargamento della cooperazione con Severstal-Auto - ha dichiarato Sergio Marchionne, amministratore delegato del Lingotto - rappresenta un ulteriore significativo passo verso il rafforzamento della relazione strategica con il partner russo. Un’importante opportunità per trarre vantaggio dall’elevato potenziale del mercato russo dei veicoli commerciali leggeri con un prodotto che è stato tra i più venduti in Europa negli ultimi vent’anni”. Si stima, infatti, che il mercato russo sia di circa 200.000 unità/anno e si prevede una significativa crescita nei prossimi 3-4 anni. Anche per questo Iveco, Fiat e Powertrain “guardano a oriente”
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Settembre 2006
MAN VEICOLI INDUSTRIALI / FESTEGGIATO IL TRAGUARDO DEI 20 ANNI DI ATTIVITÀ IN ITALIA
Longana: “Obiettivo 10 per cento di quota” di Marta Fresolone T REVISO - Il Gruppo Man Nutzfahrzeuge ha festeggiato i vent’anni della sua attività in Italia. È dal 1986 infatti che la Casa di Monaco di Baviera propone soluzioni globali per il trasporto di merci e persone sul nostro mercato. In occasione del ventennale, è stato organizzato un incontro con i giornalisti che ha avuto luogo in una splendida location, il Centro “Lago Le Bandie” alle porte di Treviso, a Spresiano. Situato per l’appunto fronte lago, offre oltre alla suggestiva vista dello specchio d’acqua, propone vita sana, spazi aperti e un centro benessere thailandese per quanti amano lo sport. Ospiterà i mondiali di Ciclocross del 2008. Inaugurato lo scorso maggio 2006, il centro è nato da un recupero ambientale (originariamente il sito era destinato a una cava di estrazione) e grazie a questo recupero i proprietari, i fratelli Mosole, sono stati premiati a livello europeo. La vicinanza della cava, che è rimasta, ha permesso al centro di ospitare l’azienda Man e i suoi prodotti, con la possibilità di effettuare test-drive con i vari modelli della Casa di Monaco di Baviera. La conferenza stampa tenuta dai massimi dirigenti dell’azienda ha messo in luce non solo i dati di vendita e le strategie di mercato, ma anche l’identità dell’azienda, ammettendo, con ammirevole sincerità, qualche carenza nella gestione. “Man è tra luci e ombre, ha una forte connotazione tecnica e tecnologica, ma non ha ancora raccolto quello che la qualità della produzione si merita”. Così ha aperto il suo intervento Aldo Longana, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Man Veicoli Industriali. “L’approccio aziendale - ha proseguito - è di tipo prodottocentrico, si basa su specializzazione e veicoli eccezionali con strutture avanzate, ma dobbiamo ancora lavorare molto nei vari settori di attività cui i nostri veicoli sono destinati”. Il numero uno della filiale Man di Dossobuono ha riconosciuto la necessità dell’azienda di avere consulenti per dare soluzio-
Sempre più ambiziosi i traguardi di Man Nutzfahrzeuge
Offensiva sui mercati mondiali
Aldo Longana, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Man Veicoli Industriali. ni a vari tipi di problemi, come quello del network e il cambio d’impostazione dei volumi per aumentare le quote di mercato che la casa madre ha dato come target; inoltre la necessità di lavorare con più determinazione sull’assistenza, mentre sarebbe necessario anche un più efficace progetto comunicativo. “Negli ultimi anni - ha sottolineato - l’azienda ha comunicato molto poco (con giornalisti, network e clienti importanti), quindi bisogna lavorare molto di più sull’immagine che è l’anima del marketing”. Longana ha poi dato un significativo dato statistico: dal 1986 a oggi Man Veicoli Industriali ha venduto in Italia 29.000 veicoli e 2.500 bus, una bella base sulla quale lavorare per il futuro. Il Direttore Generale della filiale italiana di Man ha quindi analizzato il posizionamento di Man sul mercato italiano. Che nel segmento sopra le 6 tonnellate nel 2005 ha registrato 32.510 immatricolazioni. Man, in questo contesto, ha difeso le proprie posizioni, con un incremento dell’8 per cento rispetto all’anno precedente. Nell’analisi del 2005 si avverte un importante incremento delle consegne, ma una piccola perdita nel cantiere dovuta essenzialmente al posizionamento dei prez-
TREVISO - L’incontro per festeggiare i 20 anni di attività di Man Italia ha offerto l’occasione anche per fare il punto sull’andamento della Casa madre. “Il 2005 è stato l’anno record”, ha affermato Franz Weinberger, Marketing Manager Region South Europe, che ha riportato dati eloquenti. “Gli ordini, incluso il settore militare - ha evidenziato - sono aumentati del 24,3 per cento rispetto all’anno precedente del 24,3 per cento, mentre il fatturato è cresciuto dell’8,5 per cento. In particolare abbiamo consegnato 56.800 truck pari al 7,7 per cento in più, mentre il settore autobus ha accusato una flessione del 9 per cento, dovuto anche al rinnovo delle gamme. Il nostro il mercato di riferimento è rimasto senza dubbio l’Europa occidentale, dove nei 12 mesi che vanno dal maggio 2005 al maggio 2006, con 30.049 consegne di truck, abbiamo migliorato il nostro risultato del 20 per cento. Nello stesso periodo anche con i bus abbiamo migliorato la nostra performance con 2.823 unità consegnate che rappresentano un incremento del 35 per cento rispetto ai 12 mesi passati”. La strategia Man per il futuro è quella di mantenere l’attenzione al mercato europeo ma anche crescere a livello internazionale, “sviluppando con determinazione - ha sottolineato - le nostre attività commerciali soprattutto in Cina, Russia, America del Nord, Sudafrica. L’obiettivo da raggiungere nei prossimi quattro anni è quello di vendere 100.000 trucks e 10.000 bus. In questo quadro si inserisce la decisione, tra l’altro, di operare importanti investimenti nello sviluppo della rete di vendita nell’Europa dell’Est e Russia”. Anche sul piano dell’aumento della produzione, l’azienda tedesca si sta muovendo con decisione. Esempi significativi sono il nuovo stabilimento di assemblaggio per i truck (con una capacità di 15.000 unità l’anno) a Niepolomice presso Cracovia in Polonia. che sarà operativo a partire dal mag-
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gio 2007 e che andrà a rifornire i mercati dell’est europeo, così come il nuovo impianto (gestito dalla neonata joint venture Man Force Trucks) di Pithampur in India, inizialmente destinato alla produzione di autocarri pesanti e successivamente esteso anche ai telai per autobus per il mercato indiano e le altre aree dell’Asia. Nuova è anche la fabbrica d’assemblaggio per bus in Messico attraverso la neonata società Man Truck & Bus Mexiko. Con 33.400 dipendenti, una produzione di oltre 68.200 autocarri e più di 6.000 autobus e autotelai con i marchi Man e Neoplan, Il Gruppo Man ha realizzato nel 2005 un fatturato pari a 7,4 miliardi di Euro. Rispetto all’esercizio precedente il risultato operativo è aumentato di 147 milioni di Euro al valore record di 469 milioni di Euro. La quota di mercato Man in Europa nel settore degli autocarri oltre le 6 tonnellate è pari al 15,6 percento, mentre nel settore autobus è stata del 12,9 per cento. L’azienda tedesca produce autocarri da 6 a 50 tonnellate di ptt, veicoli eccezionali fino a 300 tonnellate di ptt, autobus di linea, regionali e turistici, oltre che motori diesel e a metano come anche a combustione interna ad idrogeno. Il gruppo dispone di sei sedi di produzione in Germania: Monaco (sede centrale, autocarri pesanti, ricambi), Norimberga (motori), Salzgitter (autocarri pesanti, autobus urbani, centro produzione autobus a metano e idrogeno), Gustavsburg (presse), Pilsting e Plauen (autobus turistici premium). A esse si affiancano gli stabilimenti della Man Nutzfahrzeuge Österreich AG a Vienna (veicoli speciali) e a Steyr nell’alta Austria (autocarri leggeri e medi), le tre sedi di produzione coordinate da Neoman a Poznan e Starachowice in Polonia (autobus urbani) e Ankara in Turchia (autobus turistici standard e autobus regionali), infine la fabbrica a Olifantsfontein e Pinetown in Sudafrica (assemblaggio autobus e autocarri).
Dopo i positivi risultati raggiunti nel 2005, il direttore generale della filiale italiana di Daf ritiene di poter puntare già il prossimo anno all’ambizioso traguardo, grazie non solo alla qualità dei prodotti proposti alla clientela e che rispondono a ogni tipo di missione, ma anche al potenziamento della rete di vendita e assistenza e a una più efficace azione nel settore flotte.
Il debutto della Trucknology Generation, con la quale la Casa di Monaco di Baviera ha dato una radicale svolta alla sua produzione, è avvenuta con l’ammiraglia TGA (nella foto) alla quale sono poi seguite le gamme leggera TGL e media TGM, anch’esse assolutamente innovative e apprezzate dalla clientela.
zi. Per la prima parte del 2006, gli ordini sono positivi, con un incremento del 26 per cento, a differenza delle consegne, che sono calate del 2,7 soprattutto per carenza di prodotto. Una difficoltà che verrà sicuramente recuperata nella seconda parte dell’anno. “Il nostro obiettivo - ha sottolineato Aldo Longana - è quello di chiudere l’anno con un volume di 3.500 veicoli fatturati e consegnati, con una quota di mercato vicina al 9 per cento”. “Tornando allo scorso anno - ha proseguito Longana - per quanto riguarda i canali di vendita, l’incremento maggiore è avvenuto nell’area delle flotte, con un 400 per cento in più. Buona l’attività delle filiali e tenuta abbastanza soddisfacente anche dei concessionari, anche se l’intera rete Daf necessita ancora di un ulteriore potenziamento in alcune zone. Il lavoro maggiore, in ogni caso, come dimostrano i dati, è stato fatto sul settore flotte, che ci vede collaborare attivamente con importanti aziende di trasporto come Spinelli, Transmec, Pe.tra., SBG, Mutti, Valtenesi, e nel quale vogliamo essere ancora più presenti. Sotto il profilo dei servizi in Italia, Man Veicoli Industriali dispone di 22 concessionari e 2 filiali per complessivi 40 punti di vendita e assistenza; è una buona rete che però, come ho già detto, ha bisogno di essere potenziata”. “Nel complesso - ha detto Aldo Longana - possiamo essere soddisfatti di quanto realizzato nel 2005, chiuso con un fatturato di 254 milioni di euro e con un incremento delle vendite di 300 unità rispetto al 2004”. “Per il 2006 - conclude Longana - le prospettive sono altrettanto buone, sia per quanto l’andamento generale del mercato sia per le attenzioni nei confronti dei nostri prodotti”.
MAN Nutzfahrzeuge - Una società del Gruppo MAN - www.man-mn.it
Vent’anni vissuti con grande trasporto.
I vent’anni di MAN Veicoli Industriali in Italia segnano un grande successo. Grazie all’esperienza acquisita, siamo costantemente cresciuti sino a diventare una realtà ben strutturata e fortemente organizzata, in grado di coprire efficacemente tutto il territorio nazionale. Questo anniversario coincide con un traguardo di vendite mai raggiunto da MAN in Italia, che testimonia la fiducia riposta da voi tutti nell’affidabilità dei nostri prodotti, nonché la nostra grande attenzione verso il cliente. Valori certi sui quali potete contare: dovunque vi porti il vostro lavoro. MAN, ogni vostro mezzo diventa il nostro fine. MAN Veicoli Industriali S.p.A. 37062 Dossobuono di Villafranca (VR) - Via dell’Artigianato, 27
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ITALSCANIA / UN NUOVO PASSO AVANTI NELL’EVOLUZIONE DEL TRASPORTO
Chiedi potenza? Eccola! Con il nuovo Scania da 480 cavalli, l’azienda trentina mette a disposizione della clientela italiana il più potente motore Euro 4 dotato di tecnologia Egr destinato all’utilizzo sia nel lungo raggio che nella cava e nel cantiere. Ecco le sue caratteristiche.
di Lino Sinari TRENTO - Compatto, robusto, potente: è il nuovo motore Scania da 480 cv (353 kW) che l’Italscania, l’azienda trentina che importa in sul nostro mercato e assiste i prodotti della Casa svedese, si accinge ad offrire alla propria clientela per le esigenze legate al trasporto, sia a lungo raggio che nella cava e nel cantiere, quando soprattutto vi è la necessità di una potenza elevata. Infatti, con una coppia massima di 2.250 Nm fra i 1.100 e i 1.450 giri/min, il motore 480 cv Scania è in grado di trasportare anche i carichi più pesanti con il minimo sforzo, mentre la curva piatta di coppia riduce sensibilmente il
Cambio al vertice di Italscania
Christian Levin nuovo timoniere T RENTO - Christian Levin, 39 anni, è stato nominato amministratore delegato di Italscania a partire dal 1° ottobre 2006. Christian Levin, laureato in ingegneria meccanica presso il Royal Institute di Stoccolma e con un master in Economia Aziendale presso l’università della capitale svedese, ha precedentemente ricoperto la carica di amministratore delegato della Scania Svizzera AG. Lavora per il gruppo Scania dal 1994 all’interno del quale ha ricoperto diverse posizioni di rilievo, fra le quali direttore Prodotto/Marketing responsabile del lancio della nuova Serie e programmazione del continuo sviluppo del prodotto Scania. Christian Levin sostituisce Giancarlo Codazzi che, a partire dal 1° luglio, è stato nominato responsabile dello sviluppo mercato all’interno del reparto Vendite Veicoli e Supporto Logistico, con sede a Södertälje.
cambio GRS 905 a 12 rapporti più due primini, del tipo range/splitter preferibilmente con Opticruise mentre, nel caso di trasporti su strade pianeggianti o con carichi parziali, viene consigliato l’utilizzo del cambio GRS0905 con Overdrive. Infatti, impostando il controllo della velocità sull’andatura desiderata e sfruttando l’ abbondante coppia del motore, si ottiene una guidabilità ottimale anche a 1.200 giri, dove potenzialmente si ha il minor consumo possibile di carburante. Naturalmente nel caso di percorsi che presentano ripide pendenze e tracciati ondulati è consigliabile richiedere il Retarder Scania, con conseguenti vantaggi in termini di sicurezza, di usura dei freni, e tempi di percorrenza. IMPORTANTE RIDUZIONE DELLA TARA “Grazie alla tecnologia Scania Egr aggiunge Cinzia Caserotti - non c’è bisogno di serbatoi aggiuntivi ed ulteriori equipaggiamenti sul telaio. Ciò permette notevoli vantaggi: riduzione della tara con conseguente aumento del carico utile e ottimizzazione del carburante. Le caratteristiche complessive del nuovo motore 480 cavalli Scania, lo rendono adatto a trasportatori che richiedono potenze e coppie elevate, ma che prediligono la configurazione sei cilindri in linea, oppure che necessitano di un motore potente senza dover utilizzare l’urea, il che significa che il nuovo 480 cavalli Scania è oggi il più potente motore attualmente disponibile sul mercato che non richiede urea”. “Inoltre, la nuova motorizzazione conclude Cinzia Caserotti - può risultare interessante anche per coloro che sono particolarmente attenti al contenimento della tara e che preferiscono, quindi, motori dotati di tecnologia Egr, visto l’importante incremento di peso derivante dall’utilizzo della tecnologia Scr”.
cambio marcia. Il nuovo motore è una ulteriore evoluzione del già apprezzato propulsore da 420 cv di cui utilizza le stesse avanzate tecnologie quali turbocompound, iniezione ad alta pressione Hpi Scania e riciclo dei gas di scarico con tecnologia Egr. Con il nuovo 480 cv si è riusciti a incrementare le prestazioni e a mantenere intatte le caratteristiche di affidabilità e di economia operativa, caratteristiche di tutte le motorizzazioni Scania. “È possibile - sottolinea Cinzia Caserotti, direttore marketing Italscania - richiedere il motore 480 cv sia con trattore che con motrice, in tutte le combinazioni di assali possibili per i segmenti lungo raggio e cantiere”. Il nuovo 480 cv viene abbinato al
Novità anche sul terreno della catena cinematica e non solo
Obiettivo grande redditività
TRENTO - Era già molto ricca, ora la gamma di opzioni per la catena cinematica Scania è la più ampia che la Casa svedese abbia mai offerto sul mercato con una gamma di motori Euro 4 da 230 a 620 cavalli e due motori Euro 5 da 500 e 420 cavalli. A completamento di questi motori vi è poi una nuova serie di sei cambi, più leggeri e con una funzionalità perfezionata. Oltre all’ampliamento delle motorizzazioni, ai cambi, si aggiunge inoltre l’aggiornamento dell’Opticruise e del Retarder Scania. Quanto ai propulsori, oggi la gamma, nel dettaglio, si articola in tre motorizzazioni da 9 litri a 5 cilindri in linea con potenze di 230, 270 e 310 cavalli, in quattro da 12 litri a 6 cilindri in linea declinati nelle potenze di 340, 380, Il nuovo Scania da 480 cavalli si inserisce nella gamma tra il 420, 420 turbocompound e 480 turbocompoud, tutti Euro 4 in alto, e il prestigioso V8 da 500 cavalli, qui sotto. con tecnologia Scania Egr (riciclo dei gas di scarico), e in tre 16 litri V8 con potenze di 500, 560 e 620 cavalli con tecnologia a riduzione catalittica selettiva (SCR). Le applicazioni sono le più svariate nel settore del trasporto a lungo raggio, della distribuzione e del cava-cantiere. A questi motori se ne aggiungono altri due in linea con la normativa antinquinamento Euro 5, ovvero un 12 litri 6 cilindri in linea da 420 cv turbocompound e un 16 litri V8 da 500 cv che permettono di usufruire, da oggi fino al 2009, della riduzione dei pedaggio autostradali a chi percorre le autostrade tedesche, con un conseguente abbattimento dei costi operativi. Per quanto riguarda i cambi, a partire dal prossimo mese di ottobre tutti i veicoli saranno dotati dei nuovi cambi Scania: un’evoluzione dei cambi fino a oggi disponibili. La robustezza e l’affidabilità
dei cambi Scania sono sempre state caratteristiche molto apprezzate dagli operatori e i nuovi modelli mantengono inalterate le stesse qualità per garantire una lunga durata e una minima necessità di manutenzione. Fra le caratteristiche salienti dei nuovi cambi vanno ricordati la facilità di innesto delle marce, grazie all’adozione di nuovi sincronizzatori, la perfetta integrazione del nuovo Opticruise e del nuovo retarder Scania, l’aumento dello spessore del disco della frizione che passa da 3 a 5 millimetri, con una conseguente maggiore durata del componente e riduzione dei costi di manutenzione, una nuova struttura dei cambi che ne permette l’accesso dal basso per un accorciamento dei tempi di intervento in fase di manutenzione ordinaria e di riparazione, l’uso combinato dell’alluminio e dell’ acciaio nella realizzazione delle diverse parti del cambio, con una conseguente apprezzabile riduzione del peso (a cui contribuisce anche l’integrazione fra cambio e Retarder Scania). Ad esempio, un trattore lungo raggio, dotato di nuovo cambio, nuovo Retarder Scania e nuovo Opticruise beneficia di una riduzione di tara di 54 kg. All’interno della gamma dei cambi Scania, vi è il nuovo cambio G670 a sei rapporti di velocità disponibile con le motorizzazioni da 230 o 270 cavalli che gli schemi dei rapporti d’innesto rendono molto simile a quello in dotazione sulle automobili ed è per questo destinato ai trasporti da distribuzione. Il passaggio da una marcia inferiore o superiore è facile e veloce, rendendo la guida in città molto più agevole. Inoltre, il peso contenuto (si possono guadagnare fino a 90 Kg di carico utile) e le dimensioni compatte lo rendono un cambio estremamente interessante. Come per gli altri cambi Scania la manutenzione può essere effettuata dal basso, il disco della frizione è di 5 mm ed è dotato di un pedale molto leggero e reattivo. Altra importante novità riguarda il Retarder Scania che presenta un aumento del 16 per cento della coppia frenate complessiva fino a ben 3.500 Nm, mentre le prestazioni ad un basso numero di giri del motore sono migliorate del 40 per cento, raggiungendo i 2.100 Nm. Un’altra modifica interessante consiste nello spostamento del radiatore dell’olio e dell’accumulatore dal telaio al lato posteriore del retarder, in modo da liberare spazio utile sul telaio, facilitando, quindi, il montaggio degli allestimenti. L’aggiornamento del software dell’Opticruse permette, inoltre, un livello di precisione del sistema tale da prevenire errori o un uso improprio. Il tutto si traduce in una maggiore prontezza e fluidità del sistema nella gestione dei cambi marcia. In sintesi Retarder Scania e Opticruise forniscono all’autista un’assistenza tale da permettergli di concentrarsi esclusivamente sulla guida, con indubbi vantaggi in termini di sicurezza e redditività complessiva.:
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MERCEDES-BENZ / SAFETY TRUCK, LA TECNOLOGIA PER LA SICUREZZA DEL FUTURO
Il truck più sicuro al mondo di Paolo Altieri WOERTH - Gli obiettivi sono ambiziosi. L’Unione Europea prevede che entro il 2030 il trasporto di merci aumenterà di circa il 75 per cento ed allo stesso tempo stima che il numero di vittime degli incidenti stradali dovrà dimezzarsi nel periodo compreso tra il 2001 e il 2010. Mercedes-Benz è all’avanguardia nello sviluppo di nuovi sistemi per la sicurezza stradale, con l’obiettivo di realizzare un mondo senza incidenti. Di qui la realizzazione del Safety Truck al quale Mercedes-Benz assegna un ruolo particolarmente importante in questo contesto, illustrando lo stato dell’arte della tecnologia, già oggi disponibile sugli automezzi, che garantisce il raggiungimento di elevati i livelli di sicurezza. Dunque, il futuro è già iniziato? Ne parliamo con l’ingegnere Joerg Radtke, 46 anni, originario di Saarbruken, da cinque anni senior manager product management Europe nell’ambito della Business Unit Mercedes-Benz Trucks, da 19 anni in DaimlerChrysler. “In effetti - dichiara - il Safety Truck firmato Mercedes-Benz rappresenta già una realtà, ed è l’unico veicolo che riunisce tutti i sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza attualmente disponibili. Esso è basato sul modello di punta della gamma veicoli industriali, il Mercedes-Benz Actros, ed è già disponibile presso i Concessionari e le Filiali Mercedes-Benz in tutta Europa”. Quali i dispositivi innovativi di cui dispone? “L’ultima novità nel campo della sicurezza - spiega - è il nuovo sistema Active Brake Assist. Questo dispositivo attiva immediatamente una frenata di emergenza nel caso in cui risulti inevitabile una collisione con il veicolo che precede, riducendo notevolmente la gravità delle possibili conseguenze. È quindi assolutamente realistico affermare che l’Active Brake Assist contribuirà a salvare molte vite”. “Tuttavia, l’Active Brake Assist prosegue - è soltanto una delle numerose pietre miliari con cui Mercedes-Benz ha segnato lo sviluppo nel campo della sicurezza dei veicoli industriali, affer-
mandosi come innovativo leader nel corso degli ultimi decenni. In tutto il mondo, infatti, nessuna Casa costruttrice di veicoli industriali investe quanto Mercedes-Benz nello sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida, in grado di salvare numerose vite ogni giorno. La principale attenzione della Casa di Stoccarda è rivolta alla sicurezza attiva, la prevenzione degli incidenti, a cui si aggiunge il costante sviluppo di sistemi in grado di intervenire per ridurre significativamente le conseguenze degli eventuali incidenti”. Mercedes-Benz, insomma, mira a consolidare una tendenza positiva già in atto: il numero di incidenti con conseguenze mortali, o con gravi lesioni a persone, in cui sono stati coinvolti veicoli industriali ha registrato una notevole riduzione negli ultimi anni. L’Associazione delle Case Automobilistiche Europee (ACEA) riferisce che il numero delle vittime mortali rilevato negli incidenti con autocarri in Europa è diminuito di un quarto tra il 1992 e il 2004. Le valutazioni dell’Ufficio Statistico Federale tedesco e varie ricerche condotte su base internazionale identificano i tamponamenti come il genere di incidenti più comune in cui sono coinvolti i veicoli industriali, specialmente sulle autostrade e su arterie a scorrimento veloce. Il nuovo Active Brake Assist, insieme agli altri sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, è stato concepito per contribuire a ridurre ulteriormente questo problema. “Il Safety Truck Mercedes-Benz aggiunge Radtke - è equipaggiato con numerosi sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza; sistema antisbandamento (Lane Assistant), sensore di prossimità e sistema di controllo della stabilità, sistema antiarretramento, Brake Assist, Retarder e paraspruzzi nei passaruota, ampi retrovisori esterni e luci di marcia diurne sono tutti disponibili, alcuni dei quali di serie, a bordo dei veicoli con la Stella. A queste tecnologie si aggiungono la climatizzazione automatica dell’abitacolo, anche con climatizzatore supplementare, che contribuisce a migliorare le condizioni psicofisiche del conducente. Se, nonostante tutte queste misure preventive do-
Joerg Radtke, senior manager product management Europe nell’ambito della Business Unit Mercedes-Benz Trucks. vesse verificarsi un incidente, al guidatore è sempre garantita la massima protezione grazie a cinture di sicurezza integrate, airbag abbinati ai pretensionatori e alla robusta struttura della cabina. Inoltre, Mercedes-Benz ha formulato anche un vademecum per gli operatori di soccorso in caso di incidente stradale. Questo vademecum contiene una dettagliata descrizione delle procedure di soccorso da seguire per estrarre gli occupanti dalla cabina in caso di gravi incidenti. Tuttavia, allo scopo di prevenire innanzitutto il verificarsi de-
gli incidenti, Mercedes-Benz offre da tempo con successo numerosi corsi di guida dedicati ai conducenti di veicoli industriali”. Il Safety Truck Mercedes-Benz ed il nuovo Active Brake Assist rappresentano, dunque, un passo importante di un continuo processo di perfezionamento delle tecnologie per la sicurezza. “Mercedes-Benz - sottolinea Radtke - sta infatti lavorando allo sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida, che saranno successivamente introdotti nei prossimi anni, entro il
2010, contribuendo a realizzare l’obiettivo dell’Unione Europea di dimezzare il numero di incidenti mortali entro quella data. Attualmente, ad esempio, si sta sperimentando un sistema di controllo della stabilità per gli autoarticolati. Nel traffico stop-and-go e nelle aree densamente popolate, un altro sistema di assistenza offrirà ai conducenti un efficace aiuto frenando automaticamente il veicolo negli incolonnamenti. Un’ulteriore versione perfezionata del sistema antisbandamento (Lane Assistant), già disponibile come equipaggiamento a richiesta, consentirà di convertire questo sistema di sicurezza passiva in un sistema attivo, grazie a un intervento diretto sullo sterzo. In una fase successiva, l’Active Brake Assist provvederà anche ad attivare le frenate di emergenza quando i veicoli che precedono risultano fermi e, in un futuro non troppo lontano, un sistema ausiliario di parcheggio con sensori a ultrasuoni sul frontale e sulla coda, intervenendo durante le manovre a bassa velocità, consentirà di prevenire costosi e fastidiosi danni al veicolo. Il Safety Truck di domani è già sulla strada giusta per diventare realtà. “È un fatto comunque - conclude Joerg Radtke - che la clientela si dimostra sempre più sensibile ai risultati dei nostri studi e ricerche sul mondo della sicurezza, nel senso che al momento dell’acquisto del veicolo prendono sempre più in considerazione la possibilità di aggiungere i dispositivi di sicurezza più all’avanguardia nell’elenco delle dotazioni del veicolo. E questo anche se pesa in maniera obiettivo sul conto della fattura finale”.
È l’unico veicolo che riunisce tutti i sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza attualmente disponibili. Il Safety Truck è infatti basato sul modello di punta della gamma Veicoli Industriali della Casa di Stoccarda, il Mercedes-Benz Actros, ed è già disponibile presso i Concessionari e le Filiali Mercedes-Benz in tutta Europa.
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210kw (286 cv)
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240kw (326 cv)
Tipo
Potenza
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205 kw (279 cv)
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RENAULT TRUCKS / L’ESCLUSIVA E SOFISTICATA VERSIONE DELL’AMMIRAGLIA FRANCESE
Bruno: “Avoi il Magnum da Grand Prix” rail. Disponibile per ora solo come trattore, è già molto apprezzato per il comfort e le prestazioni che è in grado di offrire. Particolare attenzione è stata dedicata anche al restyling degli interni, che ricordano quelli di un’auto sportiva e che sono piaciuti particolarmente alla clientela. Colpisce ad esempio il grande contagiri “a orologio” che incorpora il display digitale con l’indicazione della velocità in km/h alla quale sta marciando il truck. La gamma Renault è completata dal Midlum, classico veicolo da distribuzione, dal Kerax, mezzo pensato per operare in cava-cantiere, e dal cucciolo di famiglia, il Mascott.
di Gabriele Mutti ARLUNO (Milano) - La prima serie di cinquanta esemplari è andata letteralmente bruciata in poche settimane, e la seconda, con motore Euro 4, che arriverà in autunno, ha già una bella lista d’attesa. Stiamo parlando del Renault Magnum 500T Formula 1 Limited Edition, il cui primo esemplare era stato esposto al Transpotec 2006 a Milano: poi sono iniziate le consegne in tutta Italia. Il trionfo di Renault in Formula 1 ha coinvolto anche la flotta di Renault Magnum che ha contribuito al successo accompagnando in giro per il mondo tutto il team sportivo. Per festeggiare l’eccezionale evento, Renault Trucks Italia ha realizzato una serie speciale limitata, dedicata al Renault Magnum 500T Formula 1. Il veicolo, arricchito oltre che con i colori e la personalizzazione del team da tutta una serie di opzioni “top di gamma”, è diventato un modello di prestigio e d’immagine desiderato da molti truck drivers. Ne parliamo con Giovanni Bruno, 35 anni, dal 2003 direttore commerciale di Renault Trucks Italia, che fa presente che questa serie speciale “è praticamente identica al trattore che porta il motorhome e a quelli che trasportano le monoposto di Formula 1 del team Renault. Ci piace pensare a questo modello come a una locomotiva per tutta la gamma di Renault Trucks, e devo dire che il primo semestre 2006 per noi è stato decisamente positivo. “Sui veicoli sopra le sei tonnellate spiega Giovanni Bruno - abbiamo ricevuto fino a tutto giugno 2006 qualcosa come 2.067 ordini, con un incremento del 30 per cento rispetto all’anno precedente, e a livello di Premium HR abbiamo avuto più di 900 ordini, ma anche il Magnum con circa 400 ordini ha avuto un incremento del 15 per cento rispetto alla domanda del 2005”. Quello che emerge è anche la grande fedeltà della clientela Renault alla Casa francese: “Siamo a livelli dell’80 per cento - spiega Bruno - ma ci fa piacere anche registrare un 20 per cento di clientela che proviene da altre marche. Il fatto che Renault faccia parte del gruppo Volvo è un segnale che la clientela ha accolto molto positivamente, per la ricaduta sul piano dell’immagine e dei contenuti che si sono avuti sulla nostra gamma”. VERSO GLI OBIETTIVI PREFISSATI “Nel complesso, nel primo semestre 2006 - spiega il direttore commerciale di Renault Trucks Italia - l’impatto in termini di consegna alla rete ha registrato un +20,8 per cento che è un valore assolutamente positivo. Non dico che a fine anno arriveremo a oltre 4mila unità, ma diciamo che dovremmo riuscire a centrare quell’obiettivo che ci eravamo prefissato ad inizio anno, e che prevedeva la consegna 3.300 unità fra i veicoli oltre le sei tonnellate”. Il successo del Renault Magnum non è casuale. Tutt’altro: questo veicolo ancora oggi, rappresenta il punto di riferimento della sua categoria in termini di prestazioni, di abitabilità e di comfort. Attraverso l’innovativo concetto di cabina a tutta altezza, continua a essere l’unico camion sul mercato con il pavimento completamente piano.
GAMMA RINNOVATA IN DICIOTTO MESI
Giovanni Bruno, direttore commerciale di Renault Trucks Italia. La versione 480 T Formula 1 Limited Edition dispone di serie dell’Intarder, di EBS più ESP, delle carenature laterali, della radio con lettore CD e caricatore di dieci CD, del frigorifero, delle trombe pneumatiche sul tetto, dei cerchi in lega e del lavafari elettrico. E per sottolineare ulteriormente l’esclusività di questa versione, a tutti i suoi acquirenti viene fatto omaggio di un “Pack” di oggetti promozionali della boutique Team Renault F1. “La crescita della gamma è generale - prosegue Giovanni Bruno - e a questo proposito vorrei che una crescita record è stata addirittura quella del Mascott, un modello molto apprezzato anche da noi”. Ma anche le vendite dei medi e dei pesanti Premium e Magnum, come abbiamo detto sono andate bene, segno che la politica di rinnovo accelerato della gamma sta cominciando a dare i suoi frutti. Kerax, Magnum, Premium e Midlum sono stati infatti rinnovati negli ultimi diciotto mesi e oggi si possono definire come dei veicoli che quasi rasentano la perfezione in termini di sviluppo, sono giunti alla loro piena maturità. Il Magnum, inconfondibile con la sua cabina squadrata, è stato tra l’altro un modello importante nelle strategie della Renault perché è stato il primo camion a nascere dopo l’ingresso della Casa della losanga in Volvo. Primo a usufruire delle sinergie con la Casa svedese, ha mantenuto tutti gli aspetti positivi della serie Magnum, ben nota da tempo non solo per l’originalità della sua linea, con in più il plus dei nuovi motori e di una catena cinematica ottimizzata. Veicolo polivalente e vera ammiraglia della gamma di Renault Trucks, il Magnum è un veicolo ideale per le lunghe distanze, con uno spazio di vita a bordo della sua cabina che si può tranquillamente definire fuori del comune. Il suo motore DXi 13 Turbo da 500 cavalli con intercooler e i cambi meccanici e automatici sono un ulteriore plus per un veicolo che ha saputo farsi largo in un segmento fra i più combattuti nell’ambito europeo, quello degli over 16, riferito ovviamente alle tonnellate di PTT. Il cuore del Magnum è un 6 cilindri in linea da 13 litri con turbocompressore, intercooler e dispositivo di raffreddamento dell’aria di sovralimentazione. Dotato di testata integra-
Il veicolo ha la colorazione e un allestimento quasi uguali a quello del truck della squadra ufficiale delle Renault di Alonso e Fisichella.
L’ammiraglia di Renault Trucks, qui in un’accattivante color nero, è disponibile anche in tinta “Formula 1”.
le con 4 valvole per cilindro, albero a camme in testa e iniettori-pompa a comando elettronico, ha camicie dei cilindri di tipo umido amovibili. Il DXi 13 ha una combustione particolarmente efficace, ottenuta grazie a una forte pressione di sovralimentazione, un tasso di compressione elevato e un’iniezione particolarmente accurata. Anche per il Magnum Renault ha scelto la strada dell’AdBlue per rispettare la normativa Euro 4, in vigore a partire dal mese di ottobre di quest’anno. Ma parlando del Magnum non si può dimenticare la sua leggendaria ca-
bina di guida. Ha il pavimento piano, un ampio spazio di vita a bordo e una grandissima visibilità. Il posto di guida è semplicemente eccezionale, e consente realmente di dominare la strada. Inoltre va detto che proprio per la forma della sua cabina il Magnum è assolutamente inconfondibile in mezzo agli altri camion: ciò ne agevola l’individuazione. Subito dopo nella gamma viene il Premium, che oltre a una nuova cabina è stato in parte rivoluzionato nella meccanica con l’arrivo di un nuovo motore dCi da 11 litri e con iniettori pompa al posto del common
“Abbiamo rinnovato tutta la gamma nel giro degli ultimi diciotto mesi conclude Giovanni Bruno - e siamo stati praticamente gli unici a farlo. La clientela ha risposto molto positivamente a questa strategia e oggi possiamo guardare al futuro con ragionata fiducia. Oserei dire che abbiamo un bel Magnum... pronto da stappare, se mi si concede la battuta, mentre per quanto riguarda il truck con i colori del nostro team di Formula 1, devo dire che tra i truck drivers non ci sono solo tifosi della Ferrari e di Michael Schumacher ma anche qualcuno che la pensa diversamente. Oltretutto insieme al campione del mondo Alonso, lanciato anche quest’anno verso il titolo iridato, nel nostro team c’è anche l’italiano Giancarlo Fisichella, che si sta battendo al livello dei migliori”.
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ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Settembre 2006
MERCEDES-BENZ / A WORTH LA TAPPA FINALE DELLA CAMPAGNA TIRISPETTO
Sacristan: “Sicurezza, imperativo categorico” La conclusione della campagna TIRispetto nella cornice della più grande fabbrica di camion pesanti della Stella di Lino Sinari WOERTH - Mercedes-Benz Veicoli Industriali ha aperto le porte dello storico stabilimento di Woerth, dove oggi si producono oltre 100.000 trucks all’anno destinati principalmente ai mercati, alla carovana TIRispetto, impegnata nella seconda Campagna di Sicurezza promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Comitato centrale per l’Albo Nazionale delle persone fisiche e giuridiche che operano nel settore dell’autotrasporto. Il tour della sicurezza firmato TIRispetto, partito il 1° ottobre dello scorso anno da Bologna, dopo aver toccato 8 città italiane si è concluso superando per la prima volta i confini nazionali, arrivando a Woerth, in Germania. “Per noi di Mercedes-Benz - ha dichiarato Antonio Sacristan, direttore generale della Divisione Veicoli Industriali Mercedes-Benz nell’ambito di DaimlerChrysler Italia - è un motivo di grande soddisfazione che un evento così importante si sia concluso in casa nostra. Nella nostra qualità di leader mondiale nel settore veicoli industriali, abbiamo aderito con entusiasmo alla 2° Campagna della Sicurezza Stradale, che per quasi un anno ha richiamato l’attenzione su uno dei problemi che riguardano tutti molto da vicino. Abbiamo contribuito al successo di TIRispetto mettendo a disposizione del “Road Show” tre veicoli BlueTec , in linea con la normativa antinquinamento Euro 5, dotati di un particolare allestimento ed equipaggiati con
Antonio Sacristan, direttore generale Divisione Veicoli Industriali e Commerciali Mercedes-Benz nell’ambito di DaimlerChrysler Italia. supporti audio video, per informare il pubblico e divulgare le tematiche inerenti la sicurezza stradale ed il rispetto dell’ambiente lungo le autostrade italiane. Lo abbiamo fatto, insieme all’Iveco, per una volta mettendo da parte le obiettive rivalità commerciali, spinti dalla convinzione che tutto quanto viene fatto per migliorare la sicurezza sulle strade è un imperativo categorico al quale non si deve sottrarre nessuno. Men che meno noi costruttori di veicoli e ancora meno
Mercedes-Benz che da sempre ha fatto della sicurezza una delle sue più importanti priorità, un terreno sul quale la ricerca e gli investimenti continuano senza soste perché ogni più piccolo miglioramento tecnico del veicolo, in abbinamento al costante miglioramento delle qualità professionali degli autisti, può significare la salvezza di una vita”. Importante obiettivo di TIRispetto è stato quello di promuovere l’immagine dell’autotrasporto ed evidenziare il
ruolo e la professionalità del camionista. È in questo ambito che Mercedes-Benz ha integrato la sua partecipazione all’iniziativa con la realizzazione di un sondaggio sulla percezione della sicurezza stradale in Italia, presentato in anteprima a Milano, in occasione del Transpotec. “Per comprendere e valutare appieno - ha ricordato Sacristan l’opinione pubblica relativamente al trasporto su gomma in Italia, comunemente ritenuto utile ma pericoloso, indispensabile ma dannoso, Mercedes-Benz Veicoli Industriali, nell’ambito di TIRispetto, ha commissionato un articolato e completo sondaggio”. L’indagine, effettuata su 2.000 intervistati in 96 comuni italiani attraverso un questionario a risposte chiuse, ha rivelato un’importante aspettativa (30 per cento degli intervistati), più marcata fra giovani e giovanissimi (18-35 anni), relativamente ai futuri sviluppi della sicurezza stradale nel medio e lungo periodo grazie alla prevenzione e all’educazione stradale (59 per cento). È interessante notare come i possessori di Patente C o superiore siano maggiormente consapevoli dell’importanza della sicurezza e la ritengano legata allo sviluppo delle infrastrutture. Relativamente alla percezione dell’incidenza dei mezzi di trasporto negli incidenti stradali, è emersa una importante percezione (47 per cento) del coinvolgimento di veicoli industriali, che non si riscontra nella realtà dove, nel 2004, solo il 7 per cento degli incidenti coinvolge un veicolo industriale; questo risultato sottolinea ancora una volta
“Per i costruttori di veicoli e per Mercedes-Benz in particolare - ha dichiarato il direttore generale della Divisione Veicoli Industriali Mercedes-Benz nell’ambito di DaimlerChrysler Italia - l’attenzione per la sicurezza è una delle priorità assolute. A essa sono dedicati costanti e importanti investimenti per una ricerca continua”.
L’Actros è uno dei modelli Mercedes-Benz più apprezzati dalla clientela italiana, anche per la sicurezza e il grande relax che sa offrire nella guida. La versione nella foto rispetta già la normativa Euro 5, che come è noto entrerà in vigore soltanto a partire dall’autunno del 2009.
l’importanza di iniziative volte a modificare la percezione dell’autotrasporto come, ad esempio, TIRispetto. Inoltre, a parere degli intervistati, l’alta velocità risulta essere le prima fra le cause degli incidenti stradali (80 per cento), seguita dagli stati di alterazione psico-fisica (58 per cento), dalla distrazione (43 per cento) e dalla stanchezza (36 per cento); anche in questo caso si sono rilevate percentuali leggermente differenti fra i possessori di Patente C o superiori che hanno sicuramente una maggior consapevolezza delle condizioni del “sistema mobilità” nel suo complesso. A fronte di questi risultati, l’88 per cento degli intervistati ritiene che dispositivi quali, ad esempio, ABS ed ESP dovrebbero essere obbligatori, eventualmente con contributo governativo, a bordo dei veicoli industriali. GRANDE INTEGRAZIONE CON L’AMBIENTE Mercedes-Benz Veicoli Industriali è stata ritenuta dagli intervistati la Casa costruttrice di veicoli industriali pesanti che offre maggiori dotazioni di sicurezza. La leadership della Casa con la Stella si concretizza nell’integrazione del veicolo industriale con l’ambiente che lo circonda, in termini di compatibilità ambientale e sicurezza per gli altri utenti della strada, grazie alla continua ricerca in tema di riduzione dell’inquinamento ed allo sviluppo di tecnologie per la sicurezza stradale. Tecnologia all’avanguardia per i sistemi di sicurezza attiva e passiva sui veicoli industriali e commerciali e programmi di sensibilizzazione e formazione dei conducenti sono strumenti cruciali per sostenere l’obiettivo di una guida responsabile. La filosofia Mercedes-Benz sulla mobilità è infatti fondata su sicurezza, leadership nell’innovazione e sostenibilità in termini d’impatto ambientale. Il “sistema mobilità” è composto da persone, veicoli, infrastrutture (rete stradale, segnaletica, illuminazione, sistemi protettivi), contesto ambientale (condizioni atmosferiche, traffico). MercedesBenz sviluppa innovazioni tecnologiche in grado di ottenere una migliore e più stretta interazione fra tutti questi elementi, contribuendo così a realizzare la visione di “un mondo senza incidenti”. Ancora oggi il marchio di Stoccarda guarda lontano e si fa carico di dare risposte anche a domande non ancora formulate, anticipando esigenze “sociali”. Nel costante cammino di innovazione e di ricerca, gli ingegneri DaimlerChrysler dedicano da decenni una grande attenzione al progresso della sicurezza sugli autocarri, sia attiva che passiva, ponendo continuamente nuove pietre miliari come lo sviluppo del sistema antibloccaggio (ABS), iniziato dai ricercatori e dai progettisti dell’allora DaimlerBenz AG già negli anni ’60 e inizialmente introdotto sulla Classe S. Nel 1981 fu presentato il primo ABS per autotreni ed autoarticolati. Dopo 15 anni Mercedes-Benz Actros, grazie al massiccio utilizzo dell’elettronica al servizio del comfort e della sicurezza, e dei sistemi CAN BUS è stato fin dal suo lancio (1996) riconosciuto come il truck tecnologicamente più avanzato. A partire dal 1999 la leadership di MercedesBenz Trucks in tema di sicurezza passiva e soprattutto attiva si è ulteriormente rinforzata con l’introduzione di dispositivi all’avanguardia (descirtti di seguito). Con il nuovo Actros anche il comfort è entrato a far parte integrante del concetto di sicurezza Mercedes-Benz. Oggi, un ulteriore passo in avanti viene fatto con l’evoluzione del sensore di prossimità che diviene Brake Assistant System, in grado di arrestare un Actros in seguito a una brusca frenata del veicolo che precede. Per Mercedes-Benz Trucks la sicurezza è anche formazione: da oltre dieci anni è infatti impegnata nella realizza-