IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XIV - N. 128 - Ottobre 2004
NISSAN MOTOR COMPANY
FIAT
Andy Palmer: “Anche i veicoli commerciali nelle nostre priorità”
I veicoli da lavoro sull’onda di un grande successo
a pag. 30
a pag. 34
€ 3,00
RENAULT TRUCKS
Chmielewski anticipa il futuro del marchio francese a pag. 18
HANNOVER / CONSACRATO IL SUCCESSO DELLO SCANIA SERIE R
Terzo sigillo per il Grifone Il lavoro dei progettisti della Casa svedese è stato premiato dall’assegnazione del titolo di “Truck of the Year 2005” alla Serie R che si distingue, secondo la giuria, per comfort, manegevolezza ed economia di esercizio. È la terza volta, nella storia del premio, che Scania conquista l’ambito riconoscimento.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
di Tiziana Altieri HANNOVER – Terzo titolo di “Truck of the Year” in casa Scania con l’assegnazione dell’ambito riconoscimento alla nuova Serie R, introdotta sul mercato lo scorso aprile. Con 92 punti il veicolo del Grifone ha conquistato il primo posto della classifica distinguendosi per la sua maneggevolezza, per il comfort e per la grande redditività che è in grado di assicurare alle imprese di trasporto. “Siamo molto orgogliosi - ha dichiarato Giancarlo Codazzi, amministratore delegato di Italscania - di aver ricevuto questo trofeo che premia non solo il lavoro dei progettisti e degli esperti di produzione, ma quello di tutta l’organizzazione di Scania. La Casa nordica ha investito ingenti risorse economiche e umane su questo prodotto dagli elevati contenuti tecnologici. Ora vogliamo vincere il “Truck of the Day” attraverso la quotidiana soddisfazione di tutti i nostri clienti che, con i loro preziosi suggerimenti, hanno contribuito alla realizzazione della Serie R”. Il riconoscimento della giuria specializzata consacra il successo di pubblico. Gli ordini, infatti, non si sono fatti attendere. La Serie R ha avuto un
Giancarlo Codazzi, amministratore delegato di Italscania. ottimo riscontro sul mercato e ha conquistato da subito numerosi trasportatori soddisfacendo i principali criteri d’acquisto. “In Italia - ha continuato il numero uno della società di Trento - gli ordini hanno raggiunto quota 1.000 e sono già (segue a pag. 2)
INTERVISTA AL PRESIDENTE DAILERCHRYSLER ITALIA HOLDING
PARLA IL SOTTOSEGRETARIO AI TRASPORTI
Schrempp: “Italia decisiva per il sistema dei trasporti”
Viceconte: “Sicurezza innanzitutto”
Proprio per questo motivo Mercedes-Benz con i suoi veicoli da lavoro e per il trasporto passeggeri è proiettata nell’offrire prodotti sempre più competitivi e servizi di qualità in linea con le attese dei clienti. Intanto il Mercedes Vito eletto “Van of the Year”.
Il parlamentare lucano sottolinea che, in un sistema contrassegnato dall’aumento della circolazione di persone, beni e servizi, al centro della missione del governo sta l’attuazione di una strategia d’intervento diretta a migliorare le condizioni di sicurezza aumentando il livello delle infrastrutture.
(Paolo Altieri a pag. 12)
(Umberto Cutulo a pag. 4)
2
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
Terzo sigillo per il Grifone (segue dalla prima pagina) stati consegnati 500 veicoli. La Serie R piace: in occasione dell’ultima Fiera del Levante, in scena a Bari a settembre, sono stati numerosissimi i visitatori che hanno apprezzato il veicolo e lo hanno acquistato immediatamente entrando, nella maggior parte dei casi per la prima volta, nell’universo Scania. Vista la forte domanda l’attesa si è leggermente allungata e oggi si aggira sull’ordine dei due mesi. Naturalmente ci
auguriamo di poter rispondere prontamente a tutte le richieste. Gli acquirenti appaiano molto soddisfatti dei veicoli della Serie R. I concessionari ci riportano le loro impressioni: consumi e prestazioni non hanno disilluso neanche le più elevate aspettative”. Dopo un inizio d’anno in leggera flessione, le immatricolazioni totali di veicoli industriali in Italia hanno visto un leggero incremento mettendo a segno, a fine agosto, un +2,3 per cento rispetto al 2003. “Ci attendiamo - ha evi-
Albo d’Oro Anno 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
1°Classificato Seddon Atkinson 200 Man 16/19.280 Volvo F7 Man 19.321 (33 punti) Leyland Roadtrain T45 (26 punti) Ford Cargo (50 punti) Renault G260 (53 punti) Volvo F10 Intercooler (49 punti) Mercedes-Benz LN2 (71 punti) Volvo FL10 (63 punti) Man F90 (61 punti) Daf 95-serie (67 punti) Scania 3-serie (62 punti) Mercedes-Benz SK (58 punti) Renault AE Magnum (84 punti) Iveco EuroCargo (80 punti) Iveco EuroTech (67 punti) Volvo FH (74 punti) Man F2000 (75 punti) Scania 4-serie (72 punti) Mercedes-Benz Actros (76 punti) Daf XF95 (72 punti) Mercedes-Benz Atego (69 punti) Volvo FH12 (62 punti) Man TG-A (114 punti) Daf LF (87 punti) Iveco Stralis (102 punti) Mercedes-Benz Actros (91 punti) Scania Serie R (92 punti)
2°Classificato
3°Classificato
Daf 2800 Economy (20 punti) Fiat 170/190 F30 (24 punti) Scania P/R-series (34 punti) Scania P/R-series (40 punti) Scania 112 (42 punti) Iveco TurboStar (49 punti) Scania 92 (58 punti) Daimler-Benz 1635/1644 (26 punti) Iveco EuroStar (45 punti) Daimler-Benz SK (50 punti) Iveco TurboDaily (50 punti) Volkswagen T4 (31 punti) Scania TC400 Streamline (54 punti) Daf 75/85 (18 punti) Iveco EuroStar (46 punti) Daf 95.500 SSC (73 punti) Daf 55 (33 punti) Renault Premium (57 punti) Renault Magnum (61 punti) Volvo FM (64 punti) Iveco EuroTech/EuroStar Cursor 10 (56 punti) Renault Midlum (44 punti) Volvo FH (80 punti) Daf XF95 (50 punti) Iveco EuroCargo (58 punti) Man TG-A (80 punti)
Fiat Daily (16 punti) Volvo F12 Intercooler (23 punti) Mercedes-Benz (33 punti) Mercedes-Benz (33 punti) Man 19.361 (37 punti) Leyland Roadrunner (19 punti) Daf ATi 3600 (13 punti) Steyr (23 punti) Pegaso Troner (42 punti) Man M90 (21 punti) Iveco TurboStar 190.48 (20 punti) Iveco TurboTech (12 punti) MercedesBenz LevRange (11 punti) Volvo (12 punti) Daf 75/85 (18 punti) Iveco EuroCargo (17 punti) Daf 85.400 (17 punti) Scania (12 punti) Renault Kerax (14 punti) Iveco EuroTech Cursor (33 punti) Nissan Atleon (31 punti) Volvo FL (29 punti) Renault Magnum (29 punti) Volvo FM Series (29 punti) Volvo FH16 (48 punti) Renault Mascott (28 punti)
PRONTI PER L’EURO 4
Scania sceglie la strada dell’Egr HANNOVER - Grandi protagonisti all’ultima edizione della Iaa di Hannover sono stati sicuramente i motori chiamati a rispondere alla normativa Euro 4 sulle emissioni, in vigore dall’ottobre del prossimo anno. La proposta ecocompatibile di Scania è già in listino, in Italia, dal mese di settembre. Si tratta del 6 cilindri in linea 12 litri da 420 cavalli che non utilizza l’AdBlue, l’additivo a base di urea, per rispettare i limiti antinquinamento (NOx a quota 3,5 grammi/chilowattora e particolato a 0,02) ma privilegia la valvola Egr per il ricircolo dei gas di scarico, abbinata alla tecnologia Turbocompound. Assente anche il filtro del particolato. Il Grifone, infatti, ha scelto una strada diversa da quella di molti suoi competitors: le emissioni sono state ridotte alla fonte, all’interno della camera di combustione, senza alcun post-trattamento. I gas di scarico rimessi in circolo sono raffreddati dal sistema di raffreddamento del motore prima di essere convogliati nel collettore di aspirazione. La combustione, quindi, si raffredda riducendo la formazione degli ossidi di azoto nei gas di scarico. La tecnologia Turbocompound viene utilizzata per riconvogliare la giusta quantità di emissioni nel motore. Rispetto al 12 litri 420 cavalli Euro 3, questo innovativo propulsore garantisce una riduzione delle emissioni di Nox del 30 per cento e di particolato dell’80 per cento con denziato l’amministratore delegato della filiale italiana di Scania - una chiusura d’anno in linea con il 2003, con circa 24.000 unità immatricolate complessivamente sul mercato italiano. Scania nei primi otto mesi dell’anno ha aumentato il suo volume di vendita del 12,5 per cento e la sua quota di mercato ha toccato il 13,9 per cento. Un risultato che puntiamo a migliorare ulteriormente nel prossimo anno. Si tratta di un obiettivo realistico: i parametri che giungono dai governi sono positivi. Il Grifone, inoltre, potrà contare su un’offerta ancora più ricca grazie al completamento della gamma deputata alla distribuzione e all’introduzione sul mercato dei veicoli per il settore delle costruzioni e, successivamente, degli eccezionali. Proponiamo una famiglia di veicoli completamente rinnovata, a partire dalla Serie R fino alle Serie P e T, e motori che anticipano le normative antinquinamento che entreranno in vigore a partire
consumi, assicurano in Scania, del tutto simili. Il propulsore Euro 4 funziona con il normale carburante diesel e non necessita di alcun additivo e, quindi, di costi aggiuntivi. Successivamente, ai motori in linea verrà aggiunto un catalizzatore ossidante, per assicurare il rispetto dei limiti con altre tarature. L’Scr (Selective catalytic reduction), il post-trattamento dei gas che richiede l’urea, “arma” contro le emissioni scelta da molti dei costruttori europei, da Scania sarà utilizzato esclusivamente sui potenti 16 litri V8 Euro 4. Ma, fanno sapere da Södertälje, solo in fase transitoria. L’AdBlue, infatti, per il marchio nordico ha costi troppo alti al litro e, inoltre, attualmente non esiste una rete per la sua distribuzione. Infine c’è il pericolo che gli autisti non si riforniscano di urea, facendo passi indietro in materia di emissioni inquinanti. Limitare elettronicamente la potenza e la coppia del motore qualora l’Scr non riceva il necessario additivo è la soluzione al problema del Grifone che, comunque, punta ad arrivare all’ottobre 2008 (data dell’entrata in vigore della normativa Euro 5) con un sistema differente. Sia i motori in linea sia i V di casa Scania abbandoneranno l’Scr per dotarsi del common rail (sistema Xpi, Extra high pressure injection) abbinato all’Egr, il turbo a geometria variabile e al catalizzatore ossidante.
dall’ottobre del prossimo anno”. VERSO L’EURO 4 CON L’EGR Fra i punti di forza della nuova Serie R c’è proprio l’ampia scelta di propulsori performanti fra cui spicca il nuovissimo Euro 4 da 420 cavalli, a listino in Italia da settembre. Questo 12 litri, particolarmente adatto per il trasporto a lungo raggio, utilizza i sistemi di gestione Scania, iniezione del carburante, turbocompound ed Egr, il sistema di ricircolo dei gas di scarico con cui il marchio di Södertälje si prepara ad affrontare le sfide del futuro. “Successivamente - ha aggiunto Giancarlo Codazzi - la Casa svedese introdurrà i motori Euro 4 per tutte le gamme di potenza e per tutte le applicazioni. Chi sceglierà questi propulsori ecocompatibili in alcuni Paesi potrà beneficiare di pedaggi stradali inferiori e di sgravi fi-
scali. Il costruttore nordico investe molto in ricerca e sviluppo, per questo è pioniere nel proporre tecnologie all’avanguardia. Nel valutare un sistema che potesse assecondare i requisiti richiesti dalle normative Euro 4 ed Euro 5, i progettisti Scania hanno preso in considerazione i pro e i contro di ogni possibile soluzione. Il Grifone ha ritenuto che l’Egr garantisca maggiori benefici agli utilizzatori rispetto al’Scr, che comunque sarà utilizzato in una fase transitoria in attesa dell’Euro 5 sui motori V8. Crediamo che non necessitando di alcun additivo l’Egr sia un sistema più semplice ed economico. Infine, non bisogna dimenticare che oggi la rete di distribuzione dell’Ad-Blue è ancora da costruire”. Veicoli a misura di cliente e dell’ambiente ma non solo. La Casa di Södertälje può vantare una presenza capillare sul territorio. “Scania - ha ricordato l’amministratore delegato della società di Trento - in questi anni ha condotto un ottimo lavoro anche a livello di rete assistenza. In Italia i clienti del Grifone possono usufruire di ben 120 officine autorizzate, distribuite su tutto il territorio in modo capillare. Per garantire un servizio nel segno dell’eccellenza continuiamo a lavorare sui parametri di qualità: vogliamo ridurre ulteriormente l’intervallo di tempo che trascorre tra il momento in cui il cliente in panne si mette in contatto con la rete e il momento in cui il suo veicolo è in grado di ripartire e migliorare le prestazioni in termini di costi”. E a proposito di costi Scania non nasconde che l’aumento dei prezzi delle materia prime renderà necessario un ritocco del listini. “Siamo costretti ad applicare degli aumenti - ha spiegato Giancarlo Codazzi - ma li conterremo
IL MONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza - tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 e-mail: info@vegaeditrice.it Sede Legale Viale Sarca 89/A - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Pubblicità Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza, tel. 039/493101-2, fax 039/493102 Promozione Piero Ferrari Art Director Renato Montino Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Ottavio Capriolo spa, Milano Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 30,00, estero: Euro 51,65 Versamento sul c/c postale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione Cellofanedit: Cologno Monzese (MI).
Ampia la scelta di modelli della serie R firmata Scania. Qui sopra, in azione un R 470 6x4 allestito con semirimorchio ribaltabile per il settore delle costruzioni.
ATTUALITÀ 3
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
al minimo per non danneggiare l’economia dei clienti”. E proprio a bordo di uno dei veicoli della Serie R si potrebbe “gareggiare” per il titolo di Young European Truck Driver 2005. Il successo dell’iniziativa del 2003 ha, infatti, spinto l’azienda nordica a riproporla nel prossimo anno. “Il concorso - ha concluso Giancarlo Codazzi - si svolgerà con alcune novità rispetto alla scorsa edizione, in particolare, ci sarà un maggiore coinvolgimento da parte delle concessionarie Scania. Nel primo trimestre del 2005 si apriranno le iscrizioni. Le selezioni nazionali si svolgeranno prima dell’estate mentre l’ap-
puntamento con la grande finale è fissato a Södertälje per il mese di settembre. Ci auguriamo che anche questa volta sia un italiano a vincere. L’iniziativa Young European Truck Driver ha avuto importanti ripercussioni. Sensibilizzare gli autisti sull’importanza di una guida sicura è fondamentale; per questo Italscania sta pensando di dare avvio a dei corsi di formazione. Si tratterebbe di un servizio sia alle aziende sia ai driver che potrebbero arricchire il proprio curriculum. Scania ha l’ambizione di essere sempre al top sul fronte della tecnologia, delle prestazioni, del comfort e della sicurezza”.
Giancarlo Codazzi, amministratore delegato di Italscania, ripreso accanto allo Scania serie R 420 LA con motore Euro 4, ribattezzato “Fiori di Bosco” per i motivi floreali che lo caratterizzano e che era in bella mostra alla recente Fiera del Levante a Bari. Artefice di questa esplosione di petali è Giuseppe Debiasi, poliedrico artista allievo di Emilio Vedova, stimato e apprezzato anche a livello internazionale.
DOPO IL DEBUTTO DELLA SERIE R UN DILUVIO DI ALTRE NOVITÀ
Offensiva Scania a tutto campo H ANNOVER - Traguardi ambiziosi per Scania che guarda al futuro con una gamma completamente rinnovata. In vetrina ad Hannover le Serie R, P, T, con una selezione rappresentativa di modelli per tutti i segmenti, e l’inedito motore 9 litri Euro 4. “Con le nuove cabine e i nuovi motori - ha dichiarato il presidente e Ceo della Casa nordica, Leif Östling - oggi Scania si propone come il partner ideale per ogni operatore del settore dei trasporti. Le Serie P, R e T sono costituite da 450 modelli di base. Le Serie P e R sono progettate per tutti i tipi di trasporto: lungo raggio, costruzione e distribuzione. La Serie T, invece, è destinata al lungo raggio e al segmento delle costruzioni. In funzione dell’utilizzo il cliente può scegliere il modello della cabina, la catena cinematica, la configurazione delle ruote nonché diverse varianti di telaio, sospensioni, passi e predisposizioni per specifici allestimenti”. La Serie R, lanciata sul mercato lo scorso aprile, è offerta con 5 tipologie di cabina: Cr16 senza zona notte, Cr19l con zona notte e tetto piatto, Cr19n con zona notte, Cr19h Highline e Cr19t Topline. Quattro opzioni di cabina, invece, per la Serie P: Cp14 corta, Cp 16 senza zona notte, Cp19l con zona notte e tetto piatto e Cp19n con zona notte. La Serie T, infine, si propone con tre cabine con “musone”, uniche sul mercato: Ct14 corta, Ct19n con zona notte e Ct19t Topline. “Con il nuovo motore da 9 litri - ha aggiunto il numero uno di Scania - abbiamo completato la gamma modulare di motori Scania che si basa sul medesimo cilindro modulare che ha proprietà di combustione identiche in tutte le configurazioni. Questo 5 cilindri in linea vanta le medesime caratteristiche degli altri propulsori: una coppia elevata in un’ampia fascia di regimi e fin dai 1.000 giri al minuto (i cambi di marcia si riducono al minimo) e consumi di carburante inferiori del tre per cento rispetto al 9 litri precedente. Tre i livelli di potenza con cui è proposto il 9 litri: 230, 270 e 310 cavalli con coppie massime, rispettivamente, di 1.050, 1.250 e 1.550 Nm. L’ultimo nato fra i propulsori è estremamente robusto e garantisce un’eccezionale guidabilità”. La famiglia di motori firmati Scania attualmente include 10 varianti, da 9, 11, 12 e 16 litri con potenze massime che spaziano fra i 230 e i 580 cavalli. Tutti i motori con questa piattaforma sono dotati di basamento in acciaio forgiato, canne dei cilindri a umido e testate separate a quattro valvole. Il meccanismo della distribuzione è azionato da un albero a camme montato in alto e da punterie a rulli. I pro-
Leif Östling, presidente e Ceo della Scania.
pulsori sono realizzati per la massima flessibilità in termini sia di sistemi d’iniezione del carburante, sia di misure preventive di riduzione delle emissioni. “I motori Scania - ha sottolineato Leif Östling condividono ricambi e componenti. Questo semplifica l’approvvigionamento delle parti, l’identificazione dei guasti, le operazioni di manutenzione e la gestione dei magazzini delle officine con sensibili vantaggi economici per i clienti”. In occasione dell’importante kermesse tedesca il marchio nordico ha voluto porre, infine, un accento sui servizi. “La gamma di servizi di gestione flotte del grifone - ha concluso il Ceo della casa svedese - si basa su un’architettura It aperta ed è adatta a qualsiasi tipo di applicazione: a partire dai padroncini, fino alle grande flotte. I software di gestione flotte e i sistemi di computer di bordo sono basati su Windows. Su numerosi mercati Scania offre anche una piattaforma di bordo con computer portatile e, in alcuni paesi, stanno per essere introdotti due avanzati e robusti Pc con touch screen, uno per le Serie P, R e T e l’altro per le flotte multimarca”
4
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
IVECO / IL SALONE DI HANNOVER HA CONFERMATO IL SALTO DI QUALITÀ DELL’INDUSTRIA ITALIANA
Alapont: “Le ragioni delle nostre ambizioni” L’amministratore delegato del gruppo industriale italiano ha illustrato, davanti ad una folta platea di giornalisti e di operatori del settore, i motivi che hanno consentito ad Iveco di fare un grande salto di qualità rispetto al passato e il perché oggi si possa guardare al futuro con ragionevoli ambizioni di un successo ancora più consistente su tutti i mercati. ha osservato a tal proposito - hanno lavorato con impegno per far sì che la nostra produzione rispettasse le più severe norme in tema di protezione ambientale, ma nello stesso tempo abbiamo raggiunto i più bassi livelli di emissione pur migliorando nel contempo prestazioni, consumi e affidabilità. Oggi l’intera linea dei nostri motori rispetta la normativa Euro 4 ed è già dimensionata per obbedire ai requisiti Euro 5 che entreranno in vigore tra qualche anno. Ci fa anche piacere sottolineare che, in fatto di difesa dell’ambiente, Iveco è leader nella produzione di veicoli con motori alimentati a gas naturale compresso, la soluzione più efficace dal punto di vista ambientale”.
di Paolo Altieri HANNOVER - È pur vero che, in occasione del Salone di Hannover, se le conferenze si sono succedute a un ritmo serrato, quasi tutte sono state tenute al centro congressi, per cui per i giornalisti è stato abbastanza facile spostarsi da una sala all’altra. Ma bisogna onestamente riconoscere che la conferenza stampa di Josè Maria Alapont, amministratore delegato di Iveco, ha avuto un seguito davvero imponente, quasi che i “media” di tutta Europa ma anche di Oltreoceano volessero capire dalle sue parole dove realmente l’Iveco è arrivata oggi e quali sono i suoi obiettivi futuri. Lui, Josè Maria Alapont, è un manager che sa interpretare al meglio il suo ruolo, oggi numero uno del gruppo industriale italiano, e ha anche l’innata capacità di gestirlo con un forte carisma, il che in certo qual modo lo avvicina alla personalità di quel Giancarlo Boschetti che nel recente passato ha consentito ad Iveco di fare il primo vero grande salto di qualità tale da permettere all’azienda di proporsi come uno dei sette grandi costruttori di veicoli commerciali e industriali nel mondo. “Oggi - ha sottolineato il numero uno di viale Puglia a Torino - l’Iveco è un gruppo che è impegnato nella produzione di veicoli commerciali e industriali, di autobus di linea e turistici, di motori, di veicoli speciali oltre che di tutte le tecnologie al servizio della sua clientela. È un gruppo che conta 31.500 dipendenti, 49 impianti di produzione in 19 Paesi, 15 Centri di Ricerca e Sviluppo, 584 dealers a presidio della clientela in ben 100 Paesi e offre una gamma di veicoli e di motorizzazioni quanto mai diversificata, finalizzata al mondo dei trasporti ma soprattutto alla soddisfazione della clientela e realizzata all’insegna della tecnologia più avanzata, il che è garanzia delle migliori prestazioni e di un’eccellente qualità. La strategia della nostra compagnia è quella di crescere, concentrandoci sulla clientela e sul mercato e nel contempo rafforzando il contesto tec-
UOMINI E STRUTTURE VINCENTI SUI MERCATI
Josè Maria Alapont, amministratore delegato di Iveco. nologico e la produttività dei nostri veicoli. Non solo, ma la sicurezza del trasporto, l’attenzione all’ambiente e la produttività sulla strada sono gli imperativi categorici che soddisfa la nostra strategia. A questo si deve aggiungere lo straordinario potenziale della nostra forza di vendita e di assistenza, fermamente orientata alla soddisfazione del cliente e alla crescita sui mercati”, È UNA STRATEGIA CHE GIÀ PAGA È una strategia che ha già cominciato a dare i suoi risultati positivi. “Nella prima metà dell’anno - ha ricordato Iveco ha conosciuto un incremento del suo giro di affari nell’ordine del 7,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2003. Nel contempo si sono registrati profitti per 147 milioni di euro contro i soli 22 dei primi sei mesi dello scorso anno. Sono risultati che pensiamo di poter consolidare sull’intero anno, anche perché siamo in presenza di una buona ripresa del mercato in Europa
come in tutte le aree più importanti del mondo”. Quanto ai risultati del primo semestre in Europa, nel segmento dei leggeri da 3,5 a 6 tonnellate, il Daily ha chiuso con una quota del 16,8 per cento contro il 18,5 per cento del leader del mercato, l’EuroCargo è risultato ancora una volta leader del segmento dei medi (da 6,01 a 15,99 tonnellate) con una quota del 28,2 per cento contro il 27,2 del secondo in classifica, nel segmento dei pesanti oltre le 16 tonnellate Iveco ha raggiunto una penetrazione del 10,7 per cento contro il 19,6 del leader del mercato, mentre nel settore degli autobus Irisbus con il 25,9 per cento duella per il primato con Evobus attestata al 26,8. “Un importante segnale - ha aggiunto Alapont - per le prospettive immediate ci viene dalla crescita degli ordini, che ad agosto era del 20 per cento in più rispetto ai primi otto mesi del 2003”. Questi risultati sono dovuti a tutta una serie di interventi sia sul prodotto, sia sulla rete di vendita, sia su quella dell’assistenza. “Gli ingegneri Iveco -
Altro settore chiave per Iveco è quello del servizio alla clientela. “In questo campo - ha dichiarato Josè Maria Alapont - stiamo continuando a investire pesantemente in uomini e strutture per fare in modo che il cliente Iveco possa avere le migliori garanzie di assistenza dal momento in cui acquista un nostro veicolo fino a quando si trova nella necessità di sostituirlo. Credo che sotto questo profilo non siamo secondi a nessuno. Per noi il cliente è un vero e proprio partner e i nostri uomini distribuiti sul fronte hanno tutti la piena consapevolezza di curare il cliente nel migliore dei modi possibili, mettendolo nella condizione di dedicare tutte le sue energie alla sua vera attività, ovvero quella del trasporto e ora anche della logistica, e tranquillizzandolo sulla gestione dei veicoli che può e sempre più deve essere affidata ai professionisti della nostra rete. Oggi scegliere Iveco significa scegliere uomini che sono in grado di consigliare, di prevedere le problematiche legate alla gestione del camion, di assicurare che il camion sia davvero uno strumento di lavoro capace di garantire redditività all’operatore del trasporto. Ecco perché non ci stanchiamo di investire in formazione sia per gli uomini addetti alla vendita sia per quelli che si occupano
IMPORTANTI NOVITÀ SULLA GAMMA DAILY, TRAKKER E STRALIS
Una grande offensiva di prodotto H ANNOVER - Oltre cinquemila metri quadrati di spazio espositivo, racchiusi da una passerella ellittica. Un allestimento che utilizzava elementi naturali come il legno per indicare attenzione all’ambiente. Computer e grandi schermi che raccontavano i prodotti e le tecnologie. Ecco in sintesi lo stand Iveco alla fiera di Hannover, il più importante appuntamento del settore a livello europeo. Ancora più importante per Iveco che quest’anno, per la prima volta, si è proposta come azienda globale che costruisce non solo veicoli, ma si occupa di tutto ciò che riguarda il mondo dei trasporti. E infatti si è presentata con tutta la sua capacità di produrre tecnologia e innovazione e di offrire ai clienti un servizio a 360 gradi. Lo stand è stato disegnato sull’elemento geometrico dell’ellisse, segno di quella perfezione e dinamismo che ben si addicono a un’Azienda che punta sulla qualità tecnologica e sull’innovazione. Il messaggio di fondo era: il pro-
dotto Iveco non è soltanto il veicolo tout court, ma tutto ciò che gli ruota intorno. Sicurezza, innovazione, redditività e ambiente erano le linee guida, i messaggi forti che hanno fatto da filo conduttore di tutto lo stand. Dalla tecnologia largamente impiegata per garantire prestazioni e sicurezza, alla produttività dei veicoli; dal rispetto per l’ambiente rappresentato da una continua ricerca su motori sempre più ecologici, al servizio al cliente, che va dal finanziamento all’acquisto, all’assistenza postvendita offerta dalla vasta rete commerciale Iveco presente in tutti gli angoli del continente. Arrivando allo stand, si poteva percorrere la passerella esterna e osservare l’esposizione di veicoli disposti lungo l’ellisse, suddivisi per settore (Veicoli speciali, Gamma Eurocargo, Gamma Daily, Irisbus, Iveco Motors, Stralis e Trakker) e, a fianco, l’area riservata al Customer Service. Al centro dello spa-
zio si trovava la piattaforma “tecnologica”, un’altra ellisse più piccola divisa in due aree, una per le novità di prodotto, l’altra per sicurezza, ambiente e telematica. Nella prima, erano esposti l’edizione speciale dello Stralis top di gamma, il nuovo Trakker, il motore da 3 litri HPT destinato al Daily, e un
Daily con cambio automatizzato. Nella seconda, una serie di dispositivi innovativi che troveranno applicazione nei veicoli Iveco di domani e anche in un futuro più lontano. Tra questi il precrash system messo in mostra su Stralis che attiva tutti i dispositivi di sicurezza passivi quando il computer collegato a
dell’assistenza. Quando affermiamo che il cliente è al centro delle nostre attenzioni non facciamo altro che sottolineare la nostra costante preoccupazione nell’assicurare al cliente la migliore soddisfazione”. Per le prospettive future la crescita nei mercati in via di sviluppo costituisce una parte fondamentale nella strategia di Iveco, tenuto anche conto che nel periodo che va dal 2003 al 2007 gli analisti prevedono una crescita del mercato mondiale del 10,6 per cento, passando da 3.885.000 a 4.297.000 di immatricolazioni. In particolare, in questi cinque anni, la crescita del mercato dei veicoli commerciali e industriali oltre le 2,8 tonnellate sarà del 9,2 per cento in Europa, del 10,4 nl Nord America, del 26,2 in Sud America, del 12 in Africa, del 13,4 per cento nell’Est Europa, del 9,8 per cento in Asia e nel Sud Pacifico. “Già oggi - ha ricordato Alapont - stiamo mettendo a punto in Cina una joint venture per la produzione di motori e di veicoli medi e pesanti, stiamo rafforzando la Naveco che produce il Daily. Altrettanta attenzione stiamo riservando alle partnership in India, Russia, Europa Orientale e Sud America, proponendo una gamma di prodotti sempre più moderna e in linea con i mercati locali. Il nostro obiettivo è di segnare una crescita annuale del 6 per cento nei prossimi cinque anni, di realizzare prodotti più importanti per tecnologia e affidabilità, di garantire eccellente qualità nei prodotti e nei servizi, di migliorare la nostra presenza sui mercati soprattutto con la gamma pesante, di completare la ristrutturazione della Irisbus, di consolidare le nostre posizioni nel settore dei veicoli antincendio e di quelli per la difesa, di fare dell’Iveco Motors un produttore di motori diesel al top nel mondo, di migliorare la nostra immagine sui mercati”. È convinto, sicuro, entusiasta, Josè Maria Alapont, mentre dal palco degli oratori fissa i punti sui quali poggia la strategia Iveco dei prossimi anni. E lo stand imponente, ricco di prodotti, che si è aperto alla vista dei visitatori della rassegna di Hannover è stato la conferma della forza Iveco.
un radar prevede un impatto inevitabile. O anche la telecamera a infrarossi che consente di “vedere” lontano, nella notte e nella nebbia più fitta. La passerella ellittica che delimitava lo spazio espositivo ospitava numerose postazioni Iveco Showroom, mentre l’area sottostante è stata utilizzata per ospitare i motori di punta dell’azienda, dal Cursor 13 al gigantesco Railway Power Pack. A fianco della grande ellisse, disposti su due piani: un’area di ristoro, uffici, sale per i vip, un’area riservata al servizio clienti. All’esterno era organizzata invece una zona di esposizione di veicoli speciali: dall’Eurocargo della Deutsche Post allo Stralis Ferrari, al Bus GX117. Tutto questo a dimostrazione del grande impegno di un’azienda che vuol dare al cliente una nuova immagine di sé: un gruppo che vanta prodotti innovativi, in grado di soddisfare tutte le esigenze di trasporto e di contribuire alla redditività di ogni tipo di cliente. Ed ecco, in sintesi le principali novità. Le sette vite del Daily - A due anni dalla presentazione del Daily 2.3 HPI (Segovia, 2002), Iveco continua il rinnovo della gamma e presenta al mercato innovazioni importanti, unitamente ad interventi stilistici che riaffermano l’eleganza del veicolo. Due i nuovi modelli: il Daily 14 HPI e il Daily 17 HPT
ATTUALITÀ 5
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
GLI INTERVENTI DI FRANCO FENOGLIO E JEAN BRUNOL, SENIOR VICE PRESIDENT IVECO
“Siamo un’azienda globale mirata al cliente” Tecnologia all’avanguardia, ottime performance di affidabilità e livelli di qualità eccellenti: è così che il marchio italiano è riuscito ad affermarsi con successo nel mondo. E per continuare a giocare un ruolo da protagonista e soddisfare al meglio le mutevoli esigenze della clientela gli uomini dei reparti ricerca e sviluppo sono sempre al lavoro. HANNOVER - Uno stand di oltre 5mila metri quadrati ha sottolineato ad Hannover il ruolo di protagonista che oggi Iveco vanta nel settore dei trasporti. Ed è in questa cornice che si è tenuta la conferenza stampa nel corso della quale Franco Fenoglio, Senior Vice President Sales & Marketing, e Jean Brunol, Senior Vice President Product and Business Strategy, hanno ripreso e approfondito alcuni punti toccati il giorno prima da Josè Maria Alapont nel suo intervento stampa. “Il nostro Impegno ha spiegato Fenoglio - è di soddisfare pienamente le esigenze e le necessità dei nostri clienti attraverso una nostra strategia orientata al mercato, la modernissima e completa gamma di prodotti, il nostro Customer Global Service e la competenza e la determinazione della squadra Iveco. Che è un’azienda globale, impegnata nel mondo del trasporto attraverso una tecnologia sempre all’avanguardia, ottime performance di affidabilità e livelli di qualità eccellenti”. IN CRESCITA SU TUTTI I MERCATI “Oggi - ha proseguito - Iveco è ben posizionata in tutti i mercati in crescita e ha definito strategie per migliorare la posizione dell’azienda in ogni segmento, contando soprattutto sullo sviluppo della rete dei concessionari e sul Customer Global Service in tutto il mondo. La rete dei concessionari è al cuore del supporto Iveco per i clienti, mentre il Customer Global Service è l’altra architrave sulla quale si costruisce la soddisfazione della clientela. Stiamo crescendo velocemente in queste aree, offrendo migliori servizi ai clienti e generando profitti addizionali per le nostre operazioni. Vogliamo soddisfare i nostri clienti con l’eccellenza della qualità e con l’affidabilità di prodotti e servizi. Vogliamo anche essere attivi nel contributo ad un sistema di trasporto sostenibile, migliorando la produttività e la sicurezza dei nostri clienti così come gli impatti ambientali”. Jean Brunol ha illustrato i cambia-
Accanto da sinistra, Franco Fenoglio, Senior Vice President Sales & Marketing e Jean Brunol, Senior Vice President Product and Business Strategy. stradali per individuare sbandamenti di corsia e potenziali ribaltamenti, l’osservazione di oggetti presenti al fianco del veicolo e l’allertamento in presenza di oggetti non visibili. IN PRIMA LINEA IN DIFESA DELL’AMBIENTE “Quanto ai motori - conclude il Senior Vice President Product and Business Strategy Iveco - abbiamo abbassato sensibilmente le emissioni, migliorando allo stesso tempo le loro prestazioni, la loro economia e la loro affidabilità. Inoltre, Iveco è costruttore leader di veicoli per trasporto merci e passeggeri motorizzati a metano ed è molto attiva nello sviluppo di veicoli ibridi e di autobus motorizzati a idrogeno, che è la strada del futuro”. menti che stanno avendo luogo nell’industria del trasporto e il modo in cui Iveco li sta affrontando. “La produttività sulla strada - ha detto - è al cuore dell’intero approccio di Iveco ai suoi clienti. I sistemi Iveco consentono ai nostri clienti di attivare, quando necessario e richiesto, i collegamenti tra i loro back-office, i veicoli, le officine e i diversi servizi informativi a valore aggiunto esistenti sul mercato. La strategia Iveco è focalizzata sul carico del veicolo, sul conducente e sulla gestione logistica per migliorare il costo totale di proprietà dei nostri clienti. Per quanto riguarda il veicolo nel suo insieme, Iveco continuerà nell’evoluzione della sua tecnologia d’avanguardia, inclusa una gamma di avanzate catene cinematiche e di sistemi veicolistici per migliorare la sicurezza sulla strada e le performance ambientali”. Jean Brunol ha citato esempi di sistemi di sicurezza quali i sensori basati su radar per migliorare nel conducente la percezione degli ostacoli in fase di retromarcia, gli strumenti di sensori
Tre dei modelli della gamma Iveco presentati alla Iaa di Hannover. Sopra, un veicolo della nuova famiglia cava-cantiere Trakker con cabina corta. Sotto, lo Stralis, l’ammiraglia del marchio torinese, nella versione Executive Space per i trasportatori che vogliono il massimo; e il Daily, che torna sul mercato con un nuovo look e innovative motorizzazioni per affermare la sua posizione nel settore della distribuzione porta a porta.
entrambi dotati di una nuova powertrain che confermerà la leadership di Iveco in questo settore. Novità anche la versione Daily AGile che, grazie al cambio automatizzato da sfruttare in modo sequenziale o automatico, offre un comfort di guida di solito riservato al mondo delle autovetture. Oltre il comfort, le performance e la produttività dei suoi veicoli, Iveco fa della sicurezza un tema principale introducendo sulla gamma Daily il sistema ESP (Electronic Stability Program). La nuova gamma Trakker - Nata nel 1993, la gamma dei veicoli cavacantiere Iveco EuroTrakker adotta dalla fine del 2000 le motorizzazioni Cursor 8 e Cursor 13. Oggi assume la nuova denominazione Trakker e acquista la cabina degli Stralis AT/AD. I conducenti potranno così beneficiare dei progressi compiuti sui veicoli stradali Iveco in materia di comfort e insonorizzazione. Grazie agli impianti elettronici di trasmissione delle informazioni e degli ordini, il conducente dispone di dati precisi per migliorare la guida, con comandi distribuiti razionalmente e funzioni di sicurezza ottimizzate. Le tre varianti di cabina - corta, lunga e rialzata - consentono di soddisfare tutte le condizioni d’impiego. Oltre alla cabina AT/AD, le principali novità dei Trakker riguardano le
sospensioni pneumatiche sui tandem posteriori, in alternativa alle geometrie semi-ellittiche e paraboliche, a vantaggio della motricità sui terreni poco compatti e del confort su strada, soprattutto a vuoto. Inoltre, la gamma è ancora più estesa, articolata in 60 carri 4x2, 4x4, 6x4, 8x4 e 8x8 di cui 14 espressamente studiati per gli allestimenti “betoniera”, ai quali si aggiungono 17 trattori 4x2, 4x4, 6x4 e 6x6. E ancora: un dispositivo di gestione elettronica delle prese di forza permette di programmarne fino ad un massimo di tre sullo stesso veicolo. Lo Stralis ES per chi vuole il massimo - Si chiama Executive Space ed è destinato al trasportatore che richiede il massimo. Il pesante Stralis, Truck of the Year 2003, completa la sua gamma verso l’alto con una serie di grande prestigio che non ha confronti sul mercato: Executive Space, top di gamma assoluto per i veicoli commerciali Iveco. Le caratteristiche di vertice sono molte: cabina di inconsueta ricchezza, eleganza e vivibilità, equipaggiata di serie con tutte le dotazioni più evolute per il comfort e la funzionalità: motorizzazioni top di gamma: Cursor 13 da 480 e 540 cavalli, carrozzeria metallizzata con particolari cromati, dotazioni di massimo livello.
La gamma di trattori stradali Stralis ES è rivolta soprattutto ai guidatori/proprietari che svolgono missioni sulle lunghe distanze e passano molta parte della vita a bordo. Nello specifico, è pensata per gli utilizzatori che hanno un’attenzione particolare per il loro veicolo, ne curano la manutenzione, e desiderano avere il loro mezzo sempre in ordine sia dal punto di vista della meccanica sia della carrozzeria. Si sentono rappresentati dal mezzo che guidano, anche agli occhi dei clienti e dei colleghi o concorrenti. Ne sono orgogliosi e vogliono il massimo sotto tutti i punti di vista: tecnologico, di comfort, d’immagine. Con Stralis ES, Iveco ora offre loro una possibilità del tutto nuova. L’impegno che Iveco ha profuso in questi anni nel portare ad alto livello la qualità dei suoi veicoli, in tutte le gamme e prima di tutto nei pesanti, raccoglie già da tempo risultati importanti. La robustezza e l’affidabilità dei suoi motori vengono sempre più largamente riconosciute alla sua intera produzione, con effetti positivi sull’immagine di marca. La serie Stralis ES esprime anche questo: è un veicolo che Iveco è orgoglioso di produrre ed è nato per un cliente che sia orgoglioso di possederlo e di guidarlo.
6
INTERVISTA
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
GUIDO VICECONTE SOTTOSEGRETARIO ALLE INFRASRUTTURE E TRASPORTI
Nessuno sconto sulla sicurezza di Umberto Cutulo ROMA - “La patente a punti è un sistema che in ogni caso ha portato a grandi risultati: il forte calo di vittime, feriti e incidentalità testimoniano il positivo impatto della nuova normativa. In un anno gli incidenti si sono ridotti del 20 per cento. Non si può scherzare con la vita propria e altrui. Non si può trasgredire il Codice della strada e pensare di rimanere impuniti. Sono norme da rispettare per salvarsi la vita e evitare di creare danni agli altri”. Guido Viceconte è sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, ma è anche medico chirurgo e, come tale, è particolarmente attento alla salute e alla vita delle persone. Lucano di Sinni (Potenza), cattedra di Chirurgia endoscopica nella scuola di Specializzazione di Chirurgia dell’Apparato Digerente della Facoltà di Medicina e chirurgia Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, autore di oltre 200 pubblicazioni, quando si tratta di sicurezza non fa sconti. Ma l’“effetto annuncio” sembra esaurirsi con il passare del tempo e le cifre degli incidenti cominciano a tornare ai vecchi livelli. Il governo tenterà di “rilanciare” la patente a punti? E in che modo? Concordo pienamente con l’affermazione di Pietro Lunardi, secondo cui l’automobile è una vera e propria arma impropria e per questo occorre rendere più difficile il rilascio della patente di guida, con l’introduzione di procedimenti abilitativi simili a quelli operanti in tema di rilascio del porto d’armi. Stiamo inoltre procedendo a una specifica azione di controllo ispettivo e di supervisione nei confronti delle autoscuole, che dovranno essere sempre più a fianco della comunità e dell’amministrazione come un vero presidio di educazione civica e stradale e non più un semplice quanto pericoloso “patentificio”. Una campagna straordinaria di sensibilizzazione e di formazione deve essere condotta a favore dei ragazzi e dei giovani: i giovani devono assumere la responsabilità della guida di motociclette e autoveicoli come un impegno civile, per salvaguardare la propria vita, quella dei trasportati e quella degli altri conducenti. Gli spot televisivi e radiofonici, le immagini sui giornali, opuscoli informativi da consegnare anche in caso di ordinario accertamento da parte delle Forze dell’ordine, corsi di educazione stradale per i bambini, per i ragazzi e per i giovani sono tutti tasselli di un complesso mosaico di attività che il Ministero ha già avviato registrando consenso e positivi risultati. Certo, in questo settore, quello che si fa non è mai sufficiente. Come Ministero, lavoriamo sui controlli ma anche e soprattutto sulle coscienze delle persone, accompagnando iniziative sanzionatorie con un programma complesso di formazione e informazione. Per questo gli automobilisti, i motociclisti e i camionisti devono assumere alcune regole civiche fisse, sulle quali non transigere mai. Guidare come missione di civiltà: non distrarsi, non assumere sostanze alcoliche o stupefacenti, non correre, non usare il cellulare. In un secondo, una distrazione può far morire persone... Ecco: penso che i giovani, se opportunamente formati, potranno dare risposte molto positive in tale senso. Quella per la sicurezza stradale è una battaglia che si conduce anche attraverso le tecnologie avanzate. Sistemi antinebbia, sensori sotto l’asfalto, “sos” telematici che segnalano gli incidenti, veicoli che correggono gli errori del guidatore sono progetti sempre meno fantascientifici, ma sono sorretti prevalentemente dalle aziende private. Cosa fa il governo per favorire questa
Il parlamentare lucano sottolinea che, in un sistema contrassegnato dall’aumento della circolazione di persone, beni e servizi, al centro della missione del governo sta l’attuazione di una strategia d’intervento diretta a migliorare le condizioni di sicurezza aumentando il livello delle infrastrutture. importante direttrice della sicurezza stradale? Ecco le linee di azione prioritarie per migliorare la sicurezza stradale a vantaggio dei cittadini europei: 1) la prima azione è diretta alla costituzione di un Osservatorio comunitario sulla sicurezza stradale raccordato con gli analoghi organismi di livello nazionale; 2) la seconda e la terza iniziativa sono dirette ad armonizzare la normativa in tema di sicurezza stradale e ad unificare gli standards di sicurezza sulla rete stradale europea; 3) un’altra linea d’azione è volta a unificare le misure e le norme per gli utenti deboli e a rischio; 4) altro obiettivo è quello di costruire una cultura europea della sicurezza stradale e di rafforzare l’educazione alla mobilità dei cittadini in età scolare; 5) ci si propone infine di diffondere le nuove tecnologie per il miglioramento del parco veicoli in tema di sicurezza. In un sistema contrassegnato dall’aumento della circolazione di persone, beni e servizi, abbiamo pensato, come Dicastero dei Trasporti, di attuare nel nostro Paese una strategia d’intervento diretto a migliorare le condizioni di sicurezza aumentando il livello delle infrastrutture della mobilità e creando una educazione civica della sicurezza. Il nostro interrogativo di fondo è il seguente: come ridescrivere la strategia del rischio, prendendo atto che la costruzione dell’Unione ha fatto aumentare le velocità, le connessioni logistiche e gli scambi, in una dimensione sempre più avanzata di libertà civile ed economica. Per costruire una vera “democrazia della mobilità”, i ministri dei Trasporti europei hanno inteso attuare protocolli operativi che consentano di migliorare la capacità delle nostre reti infrastrutturali, attraverso il finanziamento e la realizzazione di nuovi interventi e aumentare pertanto la sicurezza delle persone che ogni giorno corrono il rischio del viaggio. In materia di sicurezza stradale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal 2001, ha attivato investimenti importanti per la modernizzazione dei sistemi di sicurezza stradale. Nel novembre 2002 è stato predisposto il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale il cui obiettivo centrale è quello di creare un sistema articolato di indirizzi, di misure per l’incentivazione di piani e strumenti per migliorare i livelli di sicurezza da parte degli enti proprietari e gestori di reti stradali, di interventi infrastrutturali, organizzativi, di prevenzione e controllo, nonché di strumenti per migliorare la conoscenza dello stato della sicurezza stradale. Il piano è finalizzato a creare le
condizioni per una mobilità sicura e sostenibile, riducendo il drammatico tributo di vittime e gli ingenti costi sociali sostenuti dalle famiglie e dal sistema sociale, sanitario e amministrativo a causa di tali incidenti. L’obiettivo del piano è in questo senso coincidente con le indicazioni del secondo programma per la sicurezza elaborato dalla Commissione Europea: riduzione del 40 per cento del numero di morti e feriti entro il 2010. In Italia quindi l’obiettivo è di ridurre il numero delle vittime di 2.700 morti (da una media annua pari a oltre 6.000 decessi all’anno) e di 120.000 feriti (attualmente sono più di 290.000 all’anno) Il Piano indica 91 azioni specifiche per migliorare la sicurezza stradale e valuta un fabbisogno finanziario di circa 19.550 milioni di euro, da soddisfare attraverso investimenti aggiuntivi per 12.000 milioni di euro e per i restanti 7.500 milioni di euro mediante la rifinalizzazione verso interventi di miglioramento e manutenzione della sicurezza stradale della spesa in reti e servizi di trasporto. A fronte di tale spesa, si stima un beneficio economico complessivo (derivante dalla riduzione dei costi sociali determinati dagli incidenti stradali) di oltre 30.000 milioni di euro. Per questo, al di là dei dati economico-finanziari, migliorare la sicurezza stradale non costituisce solo un obbligo morale e sociale, per la salvaguardia della vita e della salute umana, ma anche un’azione vantaggiosa per tutto il Paese, per le amministrazioni e per le famiglie. Come primo passo concreto, il Ministero ha approvato nel giugno scorso la graduatoria dei progetti per il miglioramento della sicurezza stradale proposti da regioni, province e comuni in risposta al recente bando nazionale che pertanto rappresentano la domanda di sicurezza stradale proveniente da ogni singolo territorio. Le proposte ammesse al cofinanziamento statale prevedono investimenti per interventi e iniziative a favore della sicurezza stradale per oltre 86 milioni di euro, di cui 51 milioni a carico dello stato. In collaborazione con Anas è poi partita nel 2004 la sperimentazione del progetto Infonebbia, per fronteggiare il pericolo di incidenti in condizioni di scarsa visibilità, attraverso l’entrata in funzione di safety car e di sistemi di sicurezza “attiva” e “intelligente”, con sistemi anticollisione e di visibilità guidati da una centrale operativa per il supporto dei veicoli in marcia sul tratto di strada monitorata. Lei è stato rappresentante del governo nella “Convenzione alpina”. Come ritiene che si possano conciliare le giuste esigenze ambientali di un territorio
zione e alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti. Le risorse devono altresì essere recuperate anche applicando il principio “chi inquina di più paga di più”. Grazie alle nuove grandi opere previste nella Legge Obiettivo e nel Piano delle infrastrutture transeuropee (Nuovo Tunnel del Brennero, Tunnel del Moncenisio, e Lione-Genova-Milano-Anversa) le Alpi da barriera diventeranno cerniera e fattore di coesione.
sensibile come l’arco alpino con quelle del trasporto delle merci e dell’economia generale del Paese, che ha proprio nelle Alpi un ostacolo geografico e politico ai propri scambi con il resto dell’Europa? Il traffico merci crescerà del 40 per cento nei prossimi dieci anni in tutta Europa. Il 60 per cento del commercio internazionale del nostro Paese transita attraverso la cinta alpina e più precisamente dai quattro valichi delle Alpi (Monte Bianco, Fréjus, Gottardo, Brennero). Il potenziamento dei valichi alpini costruisce un asse fondamentale della politica infrastrutturale del nostro governo, che ha fatto diventare una priorità operativa dell’agenda comunitaria la Torino-Lione e più in generale il Corridoio 5 (LisbonaTorino-Milano/Venezia-Trieste-Lubiana/Kiev), che dovrà passare a Sud dell’arco alpino e quindi all’interno del nostro Paese e sul quale graviterà il 36 per cento dell’intero traffico merci dell’Unione Europea. Non possiamo soffocare in ogni caso questa crescente domanda di mobilità di persone e di merci, nel pieno rispetto dei principi di compatibilità sociale e di protezione dell’ambiente. Certo, la politica dei trasporti dovrà essere organica e concertata e diretta a ridurre ogni impatto negativo sullo straordinario ambiente alpino. D’altra parte, la sicurezza negli attraversamenti rappresenta il valore da porre al primo posto e sul quale è necessario il massimo investimento in termini di risorse finanziarie e di tecnologia. I risultati del nostro governo sono sotto gli occhi di tutti. Tra pochi anni sarà in funzione la nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione, con un avveniristico tunnel lungo 52 chilometri: i lavori avranno inizio nel 2006 e termineranno al massimo entro il 2015/18, anche al fine di non perdere il diritto al contributo del venti per cento a fondo perduto promesso dall’Unione Europea. Inoltre, a differenza dell’Eurotunnel della Manica, il traffico merci sarà enorme, pari a circa 60 milioni di tonnellate all’anno, per cui si potranno aprire importanti spazi per il cofinanziamento privato dell’opera, data la certa redditività dell’investimento. Abbiamo quindi inserito il Corridoio 1 Berlino-Palermo quale rete transeuropea prioritaria e abbiano fatto importantissimi passi avanti con l’apertura dei cantieri della Transapadana (parte centrale del Corridoio 5), realizzando più del cinquanta per cento della Torino-Novara e finanziando per 600 milioni di euro la Milano-Verona. In ogni caso, e comunque almeno sino alla messa in funzione delle nuove opere, particolare attenzione deve essere data all’ottimizza-
Lei è meridionale ed è quindi consapevole dell’arretratezza delle infrastrutture del Mezzogiorno, che non possono essere risollevate dal solo Ponte sullo Stretto. Non ritiene che questa grande opera rischi di diventare una “cattedrale nel deserto”, se non sarà accompagnata da altre infrastrutture a monte (l’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria e i collegamenti con il versante Adriatico) e a valle (l’adeguamento della rete autostradale siciliana e i collegamenti marittimi con il Nord Africa)? Come Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, posso testimoniare che, in un sistema contrassegnato dall’aumento della circolazione di persone, beni e servizi, al centro della nostra missione di governo sta l’attuazione, nel nostro Paese e nel nostro Mezzogiorno, di una strategia d’intervento diretta a migliorare le condizioni di sicurezza aumentando il livello delle infrastrutture della mobilità e creando una educazione civica della sicurezza: i risultati ci danno ragione. La complessa opera di infrastrutturazione del Paese attraverso la Legge Obiettivo è in piena fase di attuazione e le grandi opere iniziano ad essere sotto gli occhi di tutti. La Salerno-Reggio Calabria risulta già fortemente migliorata rispetto al 2001 e i lavori in Sicilia sono ormai in corso d’opera. Il Ponte di Messina sarà un’opera che inserirà l’intero Mezzogiorno al centro dell’Europa, facendo parte integrante del Corridoio 1 Berlino-Palermo, come opera prioritaria all’interno di una rete intermodale transeuropea, con il nuovo sistema di alta capacità/alta velocità ferroviaria. Grazie al Ponte, avremo una vera e propria “Città regione”, lunga oltre cento chilometri, estesa tra l’importante hub portuale di Gioia Tauro e l’aeroporto di Catania. Altro che “cattedrale nel deserto”! In questa fase, caratterizzata dalla simultaneità degli eventi in ogni parte del mondo, occorre infatti puntare ad attrezzare i territori del Mezzogiorno di nuove dotazioni infrastrutturali per ospitare investimenti di impresa qualificati da alti indici in ricerca e innovazione. Noi abbiamo un’idea del Mezzogiorno come “testa di ponte” dell’Europa occidentale all’interno del bacino del Mediterraneo, verso l’Africa settentrionale e verso il Medioriente, nonché verso i Balcani. Le “autostrade del mare” sono il perno di questa politica dei trasporti euromediterranea: con esse, Taranto diventerà punto nevralgico della logistica nel Mediterraneo verso l’Oriente e dall’Oriente verso l’Occidente, a discapito dell’area del Nord Europa e conseguentemente del rilievo dello scalo di Rotterdam; Napoli e Gioia Tauro saranno il baricentro del traffico verso la Francia Meridionale, verso la Spagna e verso Gibilterra, oltre che a favore del Nord Africa (penso alla Libia, alla Tunisia e all’Algeria), grandi regioni cui gli scambi commerciali saranno nei prossimi anni sempre più intensi. Il nuovo baricentro delle vie commerciali si sposterà verso il centro del Mediterraneo e verso l’oriente balcanico e mediorientale, oltre che verso il Nord Africa: se riusciremo ad attuare una politica di risposta alla nuova domanda di trasporto aereo, marittimo e intermodale, si apriranno certamente nuove frontiere di business per tutto il nostro sistema produttivo.
8
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
GRUPPO PIGLIACELLI / BEN 70 NUOVI STRALIS NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA DI FROSINONE
Continuare a credere nello sviluppo La cerimonia di consegna di 70 Iveco Stralis, che si è svolta al Salone di Hannover, è stata l’occasione per incontrare i vertici di una delle più importanti realtà italiane dell’autotrasporto e analizzare le potenzialità ma anche le criticità che un’azienda deve affrontare. di Paolo Altieri HANNOVER - Acquistare 70 nuovi veicoli in un solo colpo è la miglior dimostrazione di quanto la famiglia Pigliacelli creda nel futuro, proprio e di tutto il comparto dell’autotrasporto italiano. Se poi si considera che questi 70 veicoli sono degli splendidi Stralis, si comprende anche il rinnovato feeling che oggi scorre tra l’Iveco e l’azienda di trasporti di Frosinone, dopo un breve periodo in cui i rapporti si erano un po’ raffreddati. “Noi vogliamo continuare a credere in questa attività - spiega Augusto Pigliacelli, Responsabile amministrativo del Gruppo e anche impegnato a livello politico come Presidente della Camera di Commercio di Frosinone - ma i segnali non sono certo confortanti. Quando assistiamo a continue acquisizioni da parte di aziende straniere nei confronti di quelle italiane, senza neppure un esempio contrario, è un chiaro segnale di allarme. Oggi ci sentiamo soli, alcuni nostri rappresentanti siedono in importanti posizioni governative eppure si discute tanto ma si fa anche molto poco. Oggi i nostri problemi sono concreti e immediati, primo fra tutti il continuo aumento del costo del gasolio. Le soluzioni ci sono e sarebbero di facile applicazione, ma non 440S48 TP, la cui cerimonia di consegna è avvenuta al Salone di Hannover presente l’intero team del Mercato Italia Iveco, guidato dal suo general manager Stefano Sterpone, si aggiungono all’elenco, alcuni in sostituzione di veicoli dismessi, altri in ampliamento della dotazione. I nuovi acquisti sono tutti dotati di cambio EuroTronic e motore Cursor 13 da 480 cv; di questi, 48 sono caratterizzati dalla ralla ribassata per il traino di semirimorchi Grandi Volumi. I veicoli sono stati acquistati dalla Concessionaria Iveco Romana Diesel, con la quale il Gruppo Pigliacelli ha da moltissimi anni un rapporto di stretta partnership perché, come ha spiegato Elio Pigliacelli durante la conferenza stampa “gli uomini facilitano certi percorsi e certe scelte” proprio riferendosi all’attenzione che Iveco e la sua Concessionaria hanno sempre riservato al Gruppo laziale. “Senso di appartenenza, radicamenIn alto, Franco Fenoglio consegna a Ezio Pigliacelli le chiavi dei nuovi Stralis che l’azienda di Frosinone ha appena inserito nella sua flotta di veicoli. Ai lati, da sinistra, Stefano Sterpone, Romano Pigliacelli, Augusto Pigliacelli e Ottavio Gioglio. si muove niente. Nonostante questo siamo qui a celebrare l’acquisto di 70 nuovi veicoli e questo sottolinea quanto crediamo nel nostro futuro. Magari proprio Iveco, dall’alto del suo importante ruolo di leader del mercato Italiano e unico produttore nazionale, potrebbe recitare un ruolo importante nel perorare la causa di noi autotrasportatori”. Il Gruppo Pigliacelli è nato a Veroli, in provincia di Frosinone, verso la metà degli anni Cinquanta e, con gli anni, grazie alla passione, alle capacità imprenditoriali e ad alcune brillanti intuizioni, si è consolidato, ha ampliato il proprio raggio d’azione a livello internazionale divenendo una delle maggiori e più dinamiche aziende di autotrasporto nel panorama nazionale. Il tutto attraverso un’efficace gestione familiare che vede oggi impegnate in azienda due generazioni di Pigliacelli: Romano è il Presidente, affiancato alla parte commerciale e tecnica dal fratello Elio Pigliacelli e dal già citato Augusto. Poi c’è la seconda generazione con Danilo Pigliacelli responsabile della sicurezza,
Marcello Pigliacelli del personale e Romano Pigliacelli degli acquisti. Completa la squadra familiare Ezio Pigliacelli che siede nel consiglio di amministrazione. Attualmente il Gruppo può contare complessivamente su due insediamenti nel comune di Frosinone: una struttura dotata di tre depositi per un totale di 20mila mq coperti, un piazzale per i container di 3mila mq e un piazzale di movimentazione dei veicoli di altri 40mila mq. Un’altra filiale si trova a Volpiano, in provincia di Torino, e poi ci sono i terminal operativi di Colleferro, in provincia di Roma, Salerno e Veroli e un terminal intermodale con raccordo ferroviario a Morolo, questi ultimi due in provincia di Frosinone. In totale per il gruppo lavorano circa 400 persone per un fatturato complessivo di 60 milioni di euro. La flotta, che garantisce una copertura in tutti i Paesi dell’Unione Europea, si compone di 375 trattori e 35 motrici, 660 semirimorchi e altri 10 semirimorchi portacontainer. I 70 nuovissimi trattori Iveco Stralis Active Space
to e identità territoriale, formazione, responsabilità sociale ed etica imprenditoriale, qualità e innovazione: queste sono le principali caratteristiche che permeano la filosofia aziendale del Gruppo Pigliacelli. - spiega Augusto Pigliacelli - Partendo dall’assioma “un’impresa cresce soltanto nella misura in cui cresce il territorio in cui essa opera”, la nostra azienda sin dalle origini ha manifestato un fortissimo senso di appartenenza alla propria terra. Pur essendo proiettata nel futuro e avendo raggiunto un mercato di dimensioni internazionali, siamo rimasti ancorati alla solida tradizione originaria e alla nostra provincia”. Il Gruppo Pigliacelli ha così acquisito nuove fette di mercato, si è consolidato, è divenuto un brand affermato sul mercato. E lo ha fatto guardando non solo al profitto, ma a chiari requisiti di responsabilità sociale e ambientale. “Negli ultimi anni le aziende del Gruppo hanno realizzato investimenti socialmente responsabili - prosegue Augusto Pigliacelli - così la cultura aziendale si è arricchita di nuove caratteristiche: diffusione di una responsabilità sociale e ambientale, validazione di un sistema di prestazioni etiche, massima considerazione per tutti gli stakeholders. In posizione paritetica rispetto all’etica imprenditoriale, si collocano le politiche aziendali per la qualità: Uni En Iso 9002 e SQAS sono soltanto alcuni dei numerosi attestati di sicurezza e qualità nel trasporto su strada ottenuti negli ultimi anni. Ogni processo aziendale, infatti, dalla ricerca al controllo d’esercizio, è regolato da rigide regole di assoggettamento ai principi della qualità totale”. “Ultima, ma non meno importante, peculiarità della filosofia dell’azienda, è l’innovazione: non a caso lo slogan del Gruppo recita “Movimenta il futuro”. Questo non significa soltanto conclude Augusto Pigliacelli - investimenti in ricerca, tecnologia modernizzazione di mezzi e procedure, ma anche “sfida”. In ogni attività aziendale è fondamentale che si riescanoa introdurre sempre “elementi sfidanti”. Ogni azione viene concepita come sana competizione, come tentativo di migliorarsi continuamente. Sfide che il Gruppo Pigliacelli da cinquant’anni affronta e vince”.
ROMANA DIESEL, UNA CONCESSIONARIA STORICA
Baluardo Iveco nel Lazio HANNOVER - Romana Diesel è la sempre in perfetta simbiosi con i Concessionaria Iveco non solo per marchi del Gruppo Fiat. Oggi è da Roma e la sua provincia ma anche tempo operativa in azienda la seper i territori di Frosinone, Latina e conda generazione con le famiglie l’Aquila, praticamente tre quarti del Campilli e Artusi che si dividono Lazio. “La nostra attività - spiega nei diversi ruoli. Massimo CampilMario Artusi, Amministratore Deli, il Presidente, si occupa dell’orlegato - si sviluppa nelle tre sedi, ganizzazione commerciale, della ognuna delle quali è operativamencustomer service e delle relazioni te autonoma per la sua provincia. istituzionali. Mario Artusi, genero Quella di Roma occupa un’area di di Maurizi, è l’Amministratore De91.300 mq, quella di Frosinone di legato che cura tutta l’area vendite, 13.700 e quella di Latina di 12.800 mentre l’altro Amministratore Demq. In totale vi lavorano quasi 300 legato, Roberto Campilli segue la Mario Artusi, Amministratore dipendenti e il territorio è presidiato parte finanziaria e amministrativa. I Delegato di Romana Diesel. anche da 39 officine autorizzate, orfigli sono invece impegnati “sul ganizzate nel Consorzio Romano campo”: Enrico Campilli è responIndustrial Service. Numeri importanti che sottolineano sabile delle sedi di Frosinone e Latina; a Roma, Massimo l’impegno della nostra struttura e che ci consentono di ofArtusi segue le vendite dei medio-pesanti a Roma, Ferfrire al cliente un servizio altamente professionale”. nando Campilli quelle dei leggeri, Andrea Artusi i veicoli La storia della Romana Diesel inizia nel 1937 con la d’occasione, Francesco Campilli sui occupa dei ricambi e Concessionaria OM Saroca di Fernando Campilli e quasi Federico Campilli sta lanciando una nuova impresa di contemporaneamente con la Sievit, Concessionaria Fiat Romana Diesel: i trattori e le macchine agricole della Viberti di Massimo Maurizi; e da allora si è sviluppata New Holland (Gruppo Fiat).
Menci & C. S.p.A. Castiglion Fiorentino 52043 (AR) - Tel. +39 0575 6321 - Fax +39 0575 632300 commerciale@menci.it - www.menci.it
10
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
MERCEDES-BENZ / AD HANNOVER ALL’INSEGNA DEL MOTTO: “MUOVERE DI PIÙ INSIEME”
Leadership ancora più solida Consapevole del proprio ruolo di protagonista nel mercato dei veicoli industriali e commerciali, la Casa di Stoccarda si è presentata all’appuntamento con il Salone tedesco sfoderando una serie di interessanti anteprime e un consuntivo economico che mette in luce i buoni risultati conseguiti dalla divisione veicoli industriali di DaimlerChrysler guidata da Eckhard Cordes. di Fabio Basilico HANNOVER - Il mondo dei veicoli industriali e commerciali Mercedes-Benz è stato protagonista ancora una volta del Salone di Hannover. All’insegna del motto “Closer to you - Muovere di più insieme” - che impersona da un lato la vicinanza della Casa di Stoccarda ai propri clienti, dall’altro la volontà di Mercedes-Benz di avere un ruolo di leadership tecnologica - la presentazione ha visto al centro parecchie anteprime: le nuove gamme Atego e Axor, il sistema BlueTec, ossia il futuro della tecnologia diesel per autocarri e autobus Mercedes-Benz, e il sistema di propulsione ibrida per lo Sprinter. Il ruolo di primo piano della Stella nel mercato dei veicoli industriali e commerciali è testimoniato dai brillanti risultati economici conseguiti nei mercati mondiali, di cui ha fatto il resoconto Eckhard Cordes, membro del consiglio di amministrazione e responsabile della divisione veicoli industriali di DaimlerChrysler AG. RISULTATI IN CRESCITA “La nostra divisione - ha detto Eckhard Cordes in un’affollata conferenza stampa - sta per concludere un anno, il 2004, di sicuro successo. Le vendite totali sono state 310.700 nella prima metà dell’anno, includendo nel conto per la prima volta le vendite della Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (MFTBC), di cui DaimlerChrysler detiene il 65 per cento del capitale. La crescita è di ben il 34 per cento, a cui vanno aggiunti i profitti aumentati del 26 per cento a circa 15,6 miliardi di euro e dell’utile operativo del 174 per cento a 736 milioni di euro”. Al buon andamento commerciale hanno contribuito sia la gamma prodotti che le efficaci misure di riduzione dei costi applicate a partire dal recente passato. “Il giro d’affari dell’unità Trucks Europa/America Latina (Mercedes-Benz) - ha continuato il dottor Cordes - è cresciuto fino a circa 61.900 unità nella prima metà del 2004, il 29 per cento in più rispetto allo stesso pe-
Eckhard Cordes, membro del consiglio di amministrazione e responsabile della divisione veicoli industriali di DaimlerChrysler AG. Sopra, i tre modelli della gamma pesante della Stella. riodo dello scorso anno. Il risultato è basato sul buon andamento dell’Actros in Europa e nel Medio ed Estremo Oriente. L’unità Truck dell’area Nafta (con i marchi Freightliner, Sterling, Thomas Built Buses) ha visto anno per anno incrementare le vendite fino alle 76.800 unità della prima metà 2004 (il 31 per cento in più). Con una quota di mercato di circa il 36 per cento, il gruppo Freightliner mantiene la sua leadership nel mercato dei pesanti”. Di particolare importanza anche il consuntivo della Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation che nell’anno finanziario chiuso lo scorso 31 marzo ha registrato profitti per oltre 6,9 miliardi di euro, con un utile operativo
di 251 milioni. Le vendite di veicoli nei tre mesi che vanno da aprile a giugno 2004 sono ammontate a 44.800 unità, l’8 per cento in più. Una crescita dovuta soprattutto all’ulteriore miglioramento delle esportazioni ma che è supportata anche da una forte gamma prodotti. “Per quanto riguarda DaimlerChrysler Buses & Coaches - ha aggiunto Eckhard Cordes - i principali mercati di riferimenti mostrano piccoli segni di recupero allo scadere della prima metà del 2004, con l’unica eccezione dei mercati dell’America Latina che sono stati caratterizzati da un più dinamico tasso di sviluppo. La business unit è riuscita a resistere al trend di rallentamento del mercato mettendo a se-
gno vendite per 15.200 autobus e telai, con un incremento del 28 per cento. Un risultato positivo sostenuto da una gamma completa di prodotti e dal suo continuo perfezionamento, anche e soprattutto tecnologico”. Infine, l’unità Van Mercedes-Benz, che ha consuntivato nella prima metà del 2004 un totale vendite di 128.000 unità, il 13 per cento in più. “Da sottolineare in questo caso - ha spiegato il responsabile della divisione veicoli commerciali di DaimlerChrysler - la grande popolarità dei modelli Vito e Viano all’interno dei mercati europei. La business unit è stata capace di mantenere la sua posizione leader nel mercato con una quota superiore al 17 per cento. Di particolare importanza anche le vendite al di fuori dell’Europa Occidentale: in Europa Centrale e Orientale sono state pari a 7.000 unità; inoltre, nei mercati Nafta, l’aumento del 45 per cento delle vendite a 9.300 unità testimonia della popolarità raggiunta dal Dodge Sprinter”. UNA GAMMA ALL’AVANGUARDIA La divisione veicoli industriali di DaimlerChrysler sta portando avanti un’importante strategia di prodotto. L’obiettivo è sostenere l’attuale successo di mercato con una serie di nuovi e innovativi prodotti. “La seconda ge-
nerazione di Atego e Axor - ha detto ancora Eckhard Cordes - arricchisce il portfolio della gamma truck MercedesBenz; la nuova gamma Atego si rivolge al segmento medio-pesante, mentre il nuovo Axor è stato progettato per il segmento pesante, la distribuzione a medio raggio e le applicazioni cavacantiere”. Per DaimlerChrysler le sfide del futuro riguardano anche la tecnologia. “In ambito tecnologico - ha affermato il dottor Cordes - lo sviluppo che noi perseguiamo per il futuro è focalizzato su tre particolari elementi: la sistematica riduzione delle emissioni nocive, lo sviluppo di tecnologie di propulsione alternative e ulteriori miglioramenti nell’area della sicurezza attiva. Un esempio è l’Actros dotato della tecnologia diesel BlueTec, basata sul principio della tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction, ossia riduzione catalitica selettiva). Ciò consente una riduzione delle emissioni fino all’80 per cento e consente nel contempo di ottenere una tangibile riduzione nel consumo di carburante. BlueTec rappresenta il futuro della tecnologia diesel sia per i truck che per gli autobus del gruppo DaimlerChrysler”. Con i van, di cui la primaria area di applicazione è la distribuzione a corto raggio, DaimlerChrysler offre diverse soluzioni di propulsione alternativa, dal metano al GPL, dalle fuel cell ai sistemi ibridi. Ad Hannover era esposto uno
ATTUALITÀ 11
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
Sprinter a propulsione ibrida di tipo “plug-in” che significa che il veicolo è dotato di una presa di corrente mediante la quale le sue batterie possono essere ricaricate anche a motore spento. Sprinter ha inoltre fornito la base per lo studio “Prototipo della sicurezza”, ovvero un prototipo innovativo che riunisce in uno studio numerosi dispositivi di sicurezza già disponibili, nonché le eventuali future tecnologie di sicurezza. OCCHI PUNTATI VERSO L’EST Eckhard Cordes ha anche parlato della strategia “Global Spark” che unisce tre obiettivi strategici della divisione veicoli commerciali. “Innanzitutto ha dichiarato il numero uno della divisione - l’ottimizzazione dei processi aziendali; poi le economie di scala, in modo particolare nel segmento truck, e terzo lo sviluppo ulteriore dei mercati asiatici. Dal punto di vista delle economie di scala, per esempio, stiamo svi-
luppando una piattaforma di propulsori per veicoli pesanti, di cui il primo esemplare entrerà in produzione di serie nell’autunno del 2007 per essere poi progressivamente introdotto nella gamma. Di particolare importanza è lo sviluppo delle iniziative rivolte ai mercati asiatici che dimostrano grande dinamismo: DaimlerChrysler ha acquisito il 65 per cento della Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation e ha siglato un accordo con la cinese BAIC per una joint venture paritetica tra la nostra divisione veicoli commerciali e la Beiqi Foton Motor Corporation. Il progetto riguarda la costruzione di veicoli medi e pesanti, motori e componenti Mercedes-Benz. Inoltre, nel dicembre scorso DaimlerChrysler ha ricevuto il via libera per una joint venture nel settore van con il gruppo Fujian Motor Industry e con China Motor Corporation con base a Taiwan. Circa 40.000 Sprinter e Viano/Vito saranno prodotti ogni anno nella nuova fabbrica di Fuzhou City, nella provincia del Fujian, che sarà operativa a partire dal 2006”.
RIORGANIZZATA LA FAMIGLIA DI AUTOCARRI DELLA STELLA
Actros, Axor e Atego la sanno ancora più lunga HANNOVER - Mercedes-Benz si è presentata allo IAA 2004 con un programma ampiamente rinnovato di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti. Tre gamme che si integrano e in parte si sovrappongono, costituiscono un’offerta di autocarri unica e completa. Il nuovo Atego non solo ha festeggiato la sua prima mondiale ad Hannover, ma si posiziona subito in modo nuovo: si presenta con versioni a due assi (autocarri e trattori stradali) da 6,5 a 15 tonnellate di peso totale a terra. La concentrazione della gamma Atego sui camion leggeri e medi si è riflessa nella concezione mirata di un veicolo da distribuzione che grazie al grande numero di varianti risponde ad un numero altrettanto cospicuo di tipologie di utilizzo su tratte medio-lunghe, così come alle esigenze dei comuni e del settore edile. Il frontale ridisegnato dell’Atego, con l’imponente griglia del radiatore a lamelle, nuovi gruppi ottici e scudo paraurti in materiale plastico, s’inserisce senza soluzione di continuità nell’attuale famiglia di veicoli industriali Mercedes-Benz, composta dalle gamme Atego, Axor e Actros. La ricca offerta di cabine di guida corrisponde all’ampio ventaglio d’impieghi. Il nuovo Atego è disponibile con la cabina standard (S), la cabina S con parete posteriore arretrata di 180 mm, la cabina lunga (L), nonché con la cabina lunga a tetto alto. Quest’ultima offre un’altezza interna di 1.910 mm. Tra le caratteristiche di spicco del nuovo Atego si segnalano gli interni completamente ridisegnati della cabina di guida. Sono stati ripresi alcuni dettagli importanti dell’Actros, tra cui i sedili, i rivestimenti, l’impianto di riscaldamento e ventilazione e le comode cuccette della cabina di linea. È unica la possibilità di scegliere fra tre cruscotti differenti in funzione della specifica tipologia di utilizzo dell’Atego. Per la nuova gamma sono previsti, come in precedenza, due motori base a quattro e a sei cilindri della serie 900. La gamma di potenze dei motori a quattro cilindri OM 904 LA di 4,25 litri di cilindrata spazia da 90 kW/122 cv a 110 kW/150 cv fino a 130 kW/177 cv. Vi si aggiunge il nuovo motore OM 924 LA da 160 kW/218 cv. I motori a sei cilindri di 6,4 litri sono disponibili nelle tarature di potenza di 170 kW/230 cv, 180 kW/245 cv e 205 kW/279 cv. Tutti i propulsori rendono disponibile la coppia massima già nella fascia di regimi da 1.200 a 1.600 giri/min. La trasmissione è affidata a cambi manuali a sei e a nove marce di produzione Mercedes-Benz. Su scala mondiale nel segmento degli autocarri da distribuzione leggeri primeggia il cambio automatizzato Telligent, disponibile a richiesta. Tenendo conto del tipico profilo di utilizzo dell’Atego, gli ingegneri
progettisti DaimlerChrysler hanno creato un sistema composto da un cambio automatizzato a sei marce, da un innesto a frizione ad azionamento completamente automatico e da una sofisticata elettronica di gestione. Ne risulta un connubio fra ottima manovrabilità, massima economia d’esercizio possibile e un enorme guadagno di sicurezza soprattutto nell’impegnativo servizio di distribuzione a corto raggio. In occasione dello IAA di Hannover la gamma Axor è stata presentata per la prima volta al pubblico considerevolmente ampliata e completamente ristrutturata. Strettamente imparentato dal punto di vista estetico e tecnico con la gamma Actros rinnovata due anni fa, l’Axor in qualità di veicolo specializzato nei trasporti di linea a medio raggio e nella distribuzione pesante costituisce ora l’anello di congiunzione tra il nuovo Atego e l’Actros. A tale scopo la gamma è stata completamente ristrutturata. Oltre ai già noti trattori stradali (4x2) a due assi, la famiglia Axor comprende ora anche veicoli isolati pesanti a due assi (4x2 e 4x4) con ptt di 18 t e a tre assi (6x2 e 6x4) con ptt di 26 t. Finora tali modelli rientravano nella gamma degli Atego “pesanti”. Con l’ausilio del sistema modulare Mercedes-Benz si è potuta quindi creare una famiglia completa di autocarri e trattori stradali pesanti per i settori della distribuzione, dei trasporti di linea e del cava-cantiere, destinata a collocarsi sotto la gamma Actros. Ampia e uguale a quella dell’Atego l’offerta di cabine di guida. Esteticamente il nuovo Axor, con la sua imponente griglia a tre lamelle e i nuovi gruppi ottici anteriori, s’inserisce alla perfezione nella famiglia di veicoli industriali Mercedes-Benz. Lo stesso vale per gli allestimenti interni della cabina. Tutto è nuovo: la plancia, il quadro strumenti, manopole e pulsanti, rivestimenti e materiali. Analogamente al nuovo Atego, anche l’Axor offre la possibilità di scegliere fra i tre cruscotti differenti in funzione della specifica tipologia di utilizzo. Sotto la cabina del nuovo Axor lavorano esclusivamente motori a sei cilindri in linea. La gamma comprende motori della serie 900 di 6,4 e 7,2 litri di cilindrata nonché il motore OM 457 LA di 12 litri. I motori della serie OM 906 LA erogano 170 kW/230 cv e 205 kW/279 cv. L’OM 926 LA, di cubatura maggiore, è capace di erogare 240 kW/326 cv. Le coppie massime sono comprese tra 810 e 1.300 Nm e sono disponibili già nella fascia di regimi da 1.200 a 1.600 giri/min. Il sei cilindri in linea OM 457 LA di grossa cilindrata viene proposto, come in precedenza, nelle tarature di potenza di 260 kW/354 cv, 295 kW/401 cv e 315 kW/428 cv. Nella variante più potente la coppia massima
raggiunge i 2.100 Nm. In funzione della taratura di potenza scelta, la trasmissione è affidata a cambi MercedesBenz a sei, nove e 16 marce. Per il nuovo Axor è disponibile a richiesta, in abbinamento con il cambio a 16 marce con presa diretta, il dispositivo di comando Telligent, che sulla gamma Actros fa parte della dotazione di serie. Ad Hannover Mercedes-Benz ha anche presentato la famiglia completa di camion di linea Actros con emissioni inquinanti allo scarico abbattute anche dell’80 per cento e consumi di gasolio ridotti in misura significativa. Tutto merito della tecnologia diesel BlueTec, che permette di soddisfare la normativa antinquinamento Euro 4, de-
stinata a entrare in vigore nell’ottobre 2006 o, in alternativa, addirittura la successiva normativa Euro 5, che entrerà in vigore nel lontano 2009. Grazie a questa combinazione di ecologia ed economia, i nuovi veicoli industriali Mercedes-Benz dotati di BlueTec rappresentano una soluzione unica per il futuro trasporto merci a lunga distanza su strada. I primi autocarri e trattori stradali della gamma Actros con BlueTec saranno consegnati ai clienti già a partire dal gennaio 2005. Inizialmente saranno proposti i modelli di volume più importanti per il trasporto merci su gomma in Germania e in Europa, ossia quelli delle classi di potenza comprese tra 235 kW/320 cv e 350 kW/476 cv
con motore V6. Nei mesi successivi l’offerta di camion di linea delle gamme Actros e Axor con BlueTec verrà gradualmente ampliata, fino a raggiungere una potenza nominale massima di 440 kW/598 cv e una coppia massima di 2.800 Nm. Fino all’entrata in vigore della normativa Euro 4, Mercedes-Benz avrà esteso gradualmente l’offerta BlueTec 4 a tutte le gamme di veicoli industriali in modo tale che sarà disponibile l’intero ventaglio di veicoli di linea, da distribuzione, per cava-cantiere e speciali. La nuova tecnologia diesel BlueTec è basata essenzialmente su motori ad alta efficienza e sul post-trattamento dei gas di scarico con la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction, ossia riduzione catalitica selettiva). Con il sistema SCR, dell’ammoniaca viene iniettata come riducente in un catalizzatore e trasforma gli ossidi d’azoto indesiderati in azoto e vapore acqueo, innocui per l’ambiente. Siccome però l’ammoniaca è classificata come sostanza pericolosa e quindi lo stoccaggio a bordo degli automezzi sarebbe alquanto problematico, sui veicoli industriali Mercedes-Benz trova impiego una soluzione acquosa di urea, atossica e inodore, che nell’ambito della tecnologia SCR porta il nome di “AdBlue”. La centralina elettronica di controllo del motore provvede a dosare opportunamente l’additivo AdBlue prelevato da un apposito serbatoio e a pilotarne l’iniezione nei gas di scarico caldi, dove l’urea viene idrolizzata in ammoniaca. Il serbatoio AdBlue di serie di un Actros ha una capacità di 90 litri sui trattori stradali o di 110 litri sui veicoli cassonati. Finché non sarà garantita una disponibilità capillare di AdBlue, i clienti Mercedes-Benz potranno equipaggiare il loro Actros BlueTec con un serbatoio AdBlue da 145 litri in alternativa a quello di serie. Dato che per il funzionamento del sistema non è richiesto gasolio a basso tenore di zolfo, i motori possono essere impiegati senza problemi in tutta Europa. Il sistema BlueTec è stato progettato per durare quanto il veicolo su cui è installato. Inoltre non richiede pressoché alcuna manutenzione: gli intervalli di manutenzione e di cambio dell’olio restano pertanto invariati. Anche il comportamento in frenata dell’Actros ha tratto giovamento dalle migliorie apportate a motori: la serie 500 è stata predisposta già in sede di progetto in modo da poter rendere disponibile anche per i clienti Actros, dalla seconda metà del 2005, il “Turbobrake”, già ampiamente collaudato sulla gamma Axor. Di conseguenza ci saranno già per il sei cilindri di dodici litri potenze del freno motore superiori a 400 kW, che per il V8 salgono addirittura oltre i 500 kW.
12
INTERVISTA
È quella che l’Italia, secondo il numero uno della filiale italiana della Stella, riveste nell’ambito del trasporto merci in Europa. E proprio per questo motivo DaimlerChrysler con i suoi veicoli da lavoro e per il trasporto passeggeri è proiettata nell’offrire prodotti sempre più competitivi e servizi di qualità in linea con le attese dei clienti. di Paolo Altieri HANNOVER - DaimlerChrysler ha esposto, anche perché giocava in casa, tutta la sua potenza di fuoco al Salone di Hannover, con tante novità sia con il marchio Mercedes-Benz per quanto riguarda i veicoli commerciali e industriali, sia con quelli della stessa Mercedes-Benz e di Setra per quel che concerne il trasporto pubblico sia di linea che turistico. In una delle tante salette che costellavano l’imponente e tecnologico padiglione riservato alla Stella, abbiamo incontrato Wolfgang D. Schrempp, presidente di DaimlerChrysler Italia Holding e dunque massimo responsabile delle attività del gruppo industriale tedesco nel nostro Paese. Gli abbiamo chiesto una sua impressione sul Salone di Hannover, tanto per entrare subito nell’argomento. “È una rassegna - osserva - che ancora una volta ha la capacità di sottolineare in maniera importante che cosa è oggi il settore del trasporto a livello mondiale. Non si tratta di un semplice palcoscenico sul quale vengono esposti prodotti utili al movimento delle merci. Piuttosto è una vetrina fondamentale per capire come si è sviluppato il settore sotto ogni punto di vista e quali sono le prospettive che offrono i diversi Paesi del mondo. In questo modo è possibile studiare le strategie per consolidare le proprie posizioni sui mercati e conquistare altri spazi”.
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
WOLFGANG D. SCHREMPP PRESIDENTE DAIMLERCHRYSLER ITALIA HOLDING
Un’importanza decisiva
spetto alla concorrenza e che spesso la clientela faceva fatica a comprendere, oggi verifichiamo con soddisfazione che i clienti scelgono la Stella a prescindere da qualunque considerazione. Questo è dovuto sicuramente alla qualità dei nostri prodotti e del nostro servizio, ma anche alla migliorata professionalità degli stessi operatori del trasporto, convinti che, per essere competitivi sul mercato e per dare consistenza alla propria immagine, devono disporre di una flotta fatta di veicoli moderni, tecnologicamente avanzati quali quelli che portano il simbolo della Stella”. Wolfgang D. Schrempp aggiunge anche un’altra considerazione a questo proposito. “Nei tempi più recenti abbiamo investito molto sulla formazione dei venditori della nostra rete perché fossero in grado di spiegare al meglio ai clienti le potenzialità dei nostri prodotti e anche perché potessero far capire che intanto il prezzo è solo una componente dell’investimento che si fa
quando si acquista un camion e che molto spesso un delta di prezzo in più rientra abbondantemente quando si va a valutare la gestione completa del veicolo. E i risultati, infatti, sono più che positivi. Risultati che comunque sono dovuti anche alla straordinaria rete di cui disponiamo in Italia, con strutture solide, impianti attrezzati per garantire un servizio di qualità e soprattutto tempestivo, infine uomini che lavorano con impegno e professionalità in un clima che funziona molto bene. Un importante impulso alle nostre attività nel settore dei veicoli commerciali e industriali verrà dalla nuova filiale di Milano dove Stefan Randak sta operando per renderla funzionale al meglio nell’ottica del cliente. Subito dopo sarà la volta della nuova filiale di Roma. In questo modo, al nord e al centro dell’Italia verremo a disporre di due importanti poli per la vendita e l’assistenza dei veicoli commerciali e industriali, che faranno anche da punto di riferi-
mento per tutti gli altri operatori della rete”. Quanto pesa nell’ambito delle attività di DaimlerChrysler Italia Holding, il settore dei veicoli commerciali e industriali? “Con 20mila veicoli venduti, ai quali vanno aggiunti i 1.000 autobus, un record assoluto, che consuntiverà quest’anno la Evobus Italia, si tratta di un settore sicuramente importante. Non solo: proprio perché i trasportatori italiani lavorano ormai a livello internazionale, l’Italia ha una importanza decisiva nel sistema dei trasporti in Europa. E dunque saremo sempre in prima fila e con prodotti continuamente aggiornati per operare da protagonisti, pur con il debito rispetto per il costruttore nazionale, in un mondo che si conferma sempre di più come la struttura portante per lo sviluppo delle economie dei Paesi. In ogni caso, il mercato dei veicoli commerciali nel 2004 è caratterizzato da una crescita leggera ma costante rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con riferimento a Mercedes-Benz, particolarmente brillante risulta essere la performance del nuovo Vito, che guadagna circa 2,5 punti percentuali rispetto alla quota del 2003. Anche Sprinter va bene, mantenendo la quota fatta registrare l’anno precedente mentre grande interesse ha suscitato il Viano, veicolo per trasporto passeggeri che sostituisce la Classe V, per il quale si è reso necessario un aumento della produzione pianificata per il 2004, al fine di soddisfare le richieste dei dealer. Stesso trend positivo registra il mercato dei veicoli industriali: la previsione di chiusura per il 2004 si attesta intorno alle 30.000 unità, con una quota Mercedes-Benz in linea con lo scorso anno. In questo contesto, il nuovo Actros, Truck of the Year 2004, ha conseguito risultati di tutto rilievo, registrando ad oggi un deciso aumento di ordini rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche la gamma Axor chiuderà l’anno con un risultato che va oltre le aspettative”. “Le prospettive per il 2005 - prosegue - sono incoraggianti: sui veicoli commerciali, Mercedes-Benz conta di consolidare la propria market share nell’ambito di un mercato stimato in leggera ma continua crescita. Buone previsioni anche per i veicoli industriali, il cui mercato si dovrebbe attestare a
FORMAZIONE IN PRIMO PIANO “In questo scenario - prosegue DaimlerChrysler con i prodotti Mercedes, Unimog e Setra vanta una solida reputazione, muovendosi da protagonista assoluta nel mondo. Con la gamma leggera dei Transporter, Vito e Sprinter, con quella medio e pesante, Atego, Axor e Actros, con i veicoli da cantiere e per il trasporto dei rifiuti Unimog, con gli autobus Mercedes-Benz e Setra, ma anche con il Mitsubishi Canter, siamo in grado soprattutto in Europa e in Italia di mettere al servizio dei clienti strumenti di lavoro affidabili, sicuri, prestazionali, capaci di garantire una elevata redditività. Se è vero che in taluni casi, ma questo valeva soprattutto nel passato, eravamo penalizzati da un prezzo necessariamente più elevato ri-
Sopra, l’Actros BlueTec 4 e l’Actros BlueTec 5. I veicoli adottano la tecnologia SCR per rispettare i limiti sulle emissioni stabiliti dalle normative Euro 4 ed Euro 5. In alto, Wolfang D. Schrempp, presidente DaimlerChrysler Italia Holding.
32.000 unità circa. Prevedo per il marchio con la Stella una ulteriore crescita, soprattutto grazie al lancio delle due nuove gamme Atego ed Axor, tema principale di questo salone. Il nuovo Actros completa una gamma Trucks totalmente rinnovata che fa ben sperare per il 2005”. SICUREZZA SU TUTTI I FRONTI “Mi fa anche piacere ricordare, per sottolineare il nostro continuo impegno nel settore dei trasporti anche al di là della semplice offerta dei ottimi prodotti, che abbiamo voluto affiancare l’iniziativa dell’Aci in fatto di sicurezza, mettendo a disposizione i nostri veicoli commerciali e industriali per i corsi di guida sicura all’autodromo di Vallelunga, che sono aperti a ogni tipo di cliente. Mercedes-Benz da oltre cinquanta anni è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie utili all’incremento della sicurezza sulle strade del mondo. Un dovere nei confronti della società che si concretizza oggi con i sistemi di assistenza alla guida, ideati per ridurre le situazioni di rischio nelle quali si può trovare il guidatore, ma anche per sopperire a eventuali carenze nelle infrastrutture viarie o a fronteggiare condizioni meteorologiche sfavorevoli. La capacità umana di valutare preventivamente le situazioni di guida e di rispettare le situazioni limite rimane, infatti, un requisito imprescindibile per la sicurezza di marcia. Questi corsi permettono di saggiare il comportamento dei veicoli Mercedes-Benz in condizioni estreme e di constatare l’utilità dei sistemi di sicurezza che equipaggiano i veicoli della Stella. In linea con tutto ciò, da più di un anno DaimlerChrysler Italia è attiva nel convincere istituzioni e opinione pubblica sulla necessità di incentivare ulteriormente l’impiego di tali dispositivi, a tutto vantaggio dell’immagine degli autisti e del mondo dell’autotrasporto in generale. Con prodotti, tecnologie e soluzioni innovative, DaimlerChrysler si prepara ad affrontare le richieste del mercato futuro, allo scopo di consolidare la leadership del Gruppo sul mercato mondiale dei veicoli industriali. Per noi la sicurezza è vero e proprio vangelo. Sono enormi gli investimenti che la Casa destina ogni anno per rendere i nostri veicoli sempre più sicuri, per dotarli dei dispositivi di sicurezza i più avanzati, per fare del veicolo commerciale e industriale e di chi lo guida i rispettosi protagonisti della strada”. Non possiamo chiudere l’intervista senza far notare al presidente della società al numero 110 di via Giulio Vincenzo Bona a Roma, che ormai da troppi mesi si attende la nomina definitiva del direttore generale della Divisione Veicoli Commerciali e Industriali, dopo che Marco Lanzoni è passato alla guida di Volvo Trucks Italia. “Preferisco attendere ancora un po’ - ribatte - piuttosto che puntare sulla persona sbagliata. Per il momento la direzione generale ad interim è affidata a Alex Muller, responsabile dei Transporter, che sta facendo un ottimo lavoro. Entro la fine dell’anno, ritengo di poter sciogliere tutte le riserve. Infine, voglio anche ricordare che dal 21 settembre il marchio utilizzato per la commercializzazione del Canter sul mercato italiano è Mitsubishi Trucks. Sostituisce il marchio Mitsubishi Fuso, utilizzato nel resto d’Europa. Attualmente la gamma Canter è l’unica commercializzata in Italia con questo marchio e presenta diverse varianti in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza con p.t.t. da 3.5 a 7.5 ton, tre differenti tipologie di cabina e ben quattro lunghezze di passo”.
www.mercedes-benz.it
Grazie Mercedes-Benz è un marchio DaimlerChrysler.
Actros. Truck of the year 2004. Il nuovo Actros si è aggiudicato questo
intervalli di manutenzione più lunghi.
ambito riconoscimento. Grazie alla nuova
Grazie ai sistemi Telligent® che garanti-
cabina ancora più accogliente. Grazie ai
scono affidabilità e sicurezza. Si riconfer-
motori V6 e V8 sempre più potenti, con
ma al vertice. Actros. Avere tutto si può.
14
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
VOLVO TRUCKS / LA SICUREZZA RIMANE UNA PRIORITÀ PER IL COSTRUTTORE SVEDESE di Gianni Monaco HANNOVER - Volvo è da sempre sinonimo di sicurezza, sia che si tratti di automobili che di truck o autobus. Le ultime novità in materia hanno come protagonista Volvo Trucks che alla 60ª edizione del Salone IAA di Hannover ha presentato una serie di prodotti caratterizzati da livelli di sicurezza estremamente elevati. Il tutto abbinato all’esposizione di una vasta gamma di modelli, dal potente FH16 all’FH12, FM12, FM9 fino al veloce FL, con la copertura dell’intero segmento da 12 a 60 tonnellate. Nello stand Volvo è stato anche riservato spazio al sistema SCR, scelto da Volvo per soddisfare i requisiti Euro 4 ed Euro 5 relativi alle emissioni. Nell’ambito del tema “Safety Ahead”, le dimostrazioni di Volvo incentrate sulla sicurezza includono quattro simulatori che consentono di sperimentare in prima persona i vantaggi offerti dai moderni strumenti di assistenza. Le reazioni e la resistenza allo stress possono essere testate nei simulatori, che non solo richiedono al conducente, ad esempio, di evitare un alce sulla strada, ma lo sottopongono anche a vari tipi di sollecitazioni durante la guida. Due simulatori orientati al futuro dimostrano come gli strumenti di supporto per il conducente aumentino la sicurezza nel traffico, poiché permettono all’autocarro di valutare le condizioni correnti del conducente e, in base ai dati raccolti, di modificare le informazioni presentate.
Mobilità senza confini In abbinamento a una vasta gamma di modelli, dal potente FH16 all’FH12, FM12, FM9 fino al veloce FL, con la copertura dell’intero segmento da 12 a 60 tonnellate, la Casa svedese propone tutta una serie di soluzioni per garantire la massima sicurezza dei trasporti.
configurazione 8x4, che rappresenta il veicolo ideale per la cantieristica pesante. Il motore D12 da 420 cavalli, l’assale in tandem e il telaio alto garantiscono ottime capacità su qualsiasi superficie. Il nuovo paraurti in acciaio è realizzato in modo da sopportare anche le sollecitazioni più dure e la robusta protezione per la coppa dell’olio garantisce una maggiore altezza da terra. Il sistema TPM per il monitoraggio della pressione degli pneumatici si rivela particolarmente utile nelle situazioni lavorative più difficili. In configurazione trattore 4x2 l’FM9 rappresenta un’alternativa leggera per trasporti con carichi pesanti su semirimorchio. Questo autocarro è caratterizzato da telaio di peso ridotto, cabina di altezza intermedia, motore da 9 litri e cambio IShift. È inoltre dotato di pneumatici Single Drive (sull’assale di trazione è montato il modello largo) e del sistema TPM. I cerchi in lega e la ralla leggerissima riducono ulteriormente il peso complessivo del mezzo. Sul veicolo sono installati accessori aggiuntivi per una maggiore protezione, quali ESP e cinture di sicurezza rosse. VOLVO FL LO SPECIALISTA IN CITTÀ
UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ RICCA Una delle principali attrazioni dello stand Volvo ad Hannover è stato l’FH16 in configurazione con trattore 4x2 dotato di funzionalità complete ed l’autotelaio FH12 in configurazione 6x2, dotato di tutte le funzionalità che consentono di aumentare i livelli di sicurezza e di comfort. Questo autocarro dispone non solo di telecamera per la retromarcia, indicatore del carico, I-
Shift con Economy Power, Information Tool di Dynafleet e cassaforte, ma anche di dotazioni che garantiscono un maggiore comfort, quali macchina per il caffé, lettore DVD e Tv con schermo al plasma. C’è poi il Volvo FM12 in
La versione da città del Volvo FL pesa poco meno di 12 tonnellate e usufruisce di agevolazioni fiscali sul mercato tedesco. Il modello offre un ottimo livello di ergonomia, con un comodo punto di ingresso e una perfetta visibilità ambientale. Grazie al nuovo sistema di navigazione, integrabile nel rinnovato sistema Dynafleet basato sul web, il modello FL rappresenta il veicolo ideale per la distribuzione nelle aree urbane. Allo Iaa Volvo Trucks ha anche mostrato in anteprima il motore D16 a iniezione diretta da 610 cv a 1.600 giri/min e 550 cv a 1.600 giri/min. Il propulsore è stato progettato utilizzando una moderna tecnologia e ha un albero a camme in testa e controllo elettronico dell’iniezione. Come tradizione di Volvo, il D16 è sovralimentato ed equipaggiato con turbocompressore.
SI AMPLIA LA CONCESSIONARIA BINI DI BOLOGNA
Nuova sede espositiva Fassi
Un FH12 in versione trattore uno dei modelli di maggior successo in casa Volvo. In alto, in cava-cantiere FM12 in azione. esclusiva cabina Globetrotter XL. Questo autocarro è dotato del sofisticato sistema di controllo della velocità ACC (Adaptive Cruise Control), il cui funzionamento è basato sia su strumenti elettronici che sui nuovi freni ruota. L’ACC è un sistema attivo di cruise control che mantiene il mezzo alla corretta distanza rispetto al veicolo che precede. Un sistema che contribuisce a incrementare la redditività del veicolo, specialmente su tratte a forte traffico. Sul veicolo sono installati anche i sistemi ESP ed EBS (Electronically controlled Brake System). La perfetta fruibilità di questi complessi ma utilissimi sistemi elettronici è garantita dalla Volvo Truck Electronic Architecture, grazie alla quale tutte le informazioni inerenti il funzionamento complessivo del veicolo vengono mostrate sull’unità display nella cabina. I veicoli Volvo sono anche dotati dell’ECS (Electronic Controlled Suspension), un sistema di sospensioni pneumatiche con regolazione automatica che mantiene una costante altezza da terra indipendentemente dal carico e
dalle variazioni della superficie stradale. Uno dei prodotti che registra il maggior successo di vendita in casa Volvo Trucks è l’FH12 in versione trattore, ottimizzato in modo da offrire velocità, sicurezza e risparmio nei trasporti su lunghe distanze. Il cambio I-Shift completamente automatico offre l’ulteriore vantaggio della modalità Economy Power, che aumenta le prestazioni del motore nelle marce più alte. L’FH12 esposto ad Hannover era inoltre dotato del sistema SCR (Selective Catalytic Reduction), scelto da Volvo per soddisfare i requisiti Euro 4 sulle emissioni, che entreranno in vigore il 1° ottobre 2006. SCR utilizza un convertitore catalitico e un additivo conosciuto come AdBlue per ridurre la quantità di ossidi d’azoto e i particolati presenti nei gas di scarico. Un metodo che è in grado di combinare emissioni ridotte e un minor consumo di carburante. Volvo ha anche adottato il sistema SCR per soddisfare gli standard Euro 5 sulle emissioni, che entreranno in vigore nel 2009. La Casa svedese ha anche presentato
BOLOGNA - Fassi continua a cavalcare la cresta dell’onda. Il 18 settembre il gruppo di Albino ha festeggiato l’ampliamento della concessionaria Bini di Bologna, che ha inaugurato la nuova sede commerciale di Bentivoglio, in provincia del capoluogo emiliano, in via Trasversale di Pianura. La struttura occupa circa 900 metri quadrati coperti, suddivisi fra uffici commerciali e magazzino, e 4.000 metri quadrati di piazzale espositivo dove sono sistemati i mezzi in pronta consegna allestiti sia con gru, sia con piattaforme aeree, e dove possono essere visionati e testati un ampio parco mezzi con allestimenti specifici, l’usato e gli accessori. La Bini, nata agli inizi degli anni Novanta come agenzia di rappresentanza diretta Fassi, nel corso degli anni si è evoluta nel settore commerciale degli allestimenti per autocarri con gru idrauliche, piattaforme aeree, impianti scarrabili, caricatori, cassoni fissi, ribaltabili e piattaforme aeree semoventi. Il nuovo capannone espositivo va ad aggiungersi alle cin-
que officine specializzate già esistenti (due si dedicano al montaggio del nuovo, le altre gestiscono le attività di assistenza post-vendita, verifiche e manutenzione) per offrire un servizio sempre più puntuale all’ampia clientela di Bologna e della provincia di Ferrara. L’inaugurazione del nuovo salone espositivo della Bini ha fornito anche l’occasione per presentare al pubblico la piattaforma per lavoro aereo Sioux 75 firmata Socage, marchio del gruppo Fassi. La Sioux 75 è una piattaforma mobile con doppio braccio telescopico (il principale a tre estensioni idrauliche e il secondario a un’estensione più rinvio a catena) e jib a due estensioni (cilindro idraulico più rinvio a catena). Dispone di una torretta con rotazione continua e, all’estremità del braccio telescopico del jib, monta un cestello portapersone in alluminio, da dove è possibile, attraverso monitor e telecamere, controllare gli ingombri macchina per garantire la massima sicurezza agli operatori.
50 MILA tutti in fila senza fare la trafila, 36 mesi senza il tasso è davvero
un bello spasso... ecco qua il finanziamento che mi rende assai contento. 50 mila tutti in fila senza fare la trafila, 36 mesi
senza il tasso è davvero un bello spasso... ecco qua il finanziamento che mi
rende assai contento.
50 mila tutti in fila
senza fare la trafila,
36 mesi senza il tasso
è davvero un bello
spasso... ecco qua il
finanziamento che mi
rende assai contento.
50 mila tutti in fila
senza fare la trafila,
36 mesi senza il tasso
è davvero un bello spasso... ecco qua il finanziamento che mi rende assai contento. 50 mila tutti in fila senza fare la trafila, 36 mesi senza il tasso è davvero un bello spasso... ecco qua il finanziamento che mi rende assai contento.
50.000 euro in 36 mesi a tasso zero; tan 0%, taeg 0,37%. Chiedi al tuo concessionario.
VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS www.volvotrucks.it
VEICOLI
DOPOVENDITA
FINANZIAMENTO
GESTIONE DEL TRASPORTO
16
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
MAN / L’AZIENDA DI MONACO DI BAVIERA SEMPRE PIÙ AGGUERRITA di Monica Schiller HANNOVER - Dopo la generale erosione degli ultimi anni i mercati annunciano segnali di ripresa con effetti positivi anche sul settore dei trasporti dove emergono nuove esigenze. Cresce, infatti, la domanda di veicoli specifici per i diversi utilizzi, di servizi che aumentino la redditività dell’impresa e di motori efficienti, robusti e parsimoniosi ma anche dal basso impatto ambientale. L’ottobre 2005, infatti, appare sempre più vicino e non sono pochi i Paesi che offrono benefici economici a coloro che scelgono di dotarsi di veicoli Euro 4 o Euro 5 prima dell’entrata in vigore delle normative antiinquinamento. “Man - ha sottolineato Håkan Samuelsson, presidente del consiglio amministrativo di Man Nutzfahrzeuge Ag - è pronta ad affrontare le sfide lanciate dai mercati con l’innovativa gamma di prodotti e la rivisitata offerta di completi servizi accessori. Inoltre, l’impegno del gruppo nella ricerca ha portato alla realizzazione del motore Euro 4”. Il 2005 si preannuncia, quindi, come un anno importante per il marchio tedesco deciso a ritagliarsi un ruolo di grande protagonista nel panorama dell’Europa Occidentale dove negli ultimi 12 mesi ha conquistato uno share del 14,8 per cento nel segmento dei veicoli con massa totale a terra superiore alle 6 tonnellate e del 15 per cento in quello dei veicoli sopra le 16 tonnellate, realizzando un fatturato, nel primo semestre del 2004, di 3.422 milioni di euro, in aumento del 12,5 per cento rispetto a quello dell’anno precedente. Il valore degli ordini, nello stesso arco di tempo, è cresciuto del 20,9 per cento, da 3.186 a 3.847 milioni di euro.
Nessun timore di fronte alle sfide del mercato Alla kermesse tedesca i riflettori si sono accesi sui trattori con cabine ulteriormente curate nei dettagli, sul motore Euro 4 e sull’ampia gamma di servizi con cui il costruttore di Monaco punta sempre più in alto. Håkan Samuelsson, presidente del consiglio amministrativo di Man Nutzfahrzeuge Ag. automatizzato Man TipMatic a 12 rapporti, si caratterizza per le marcate doti di spunto e per le coppie massime di 1.550 e 1.750 Nm, erogate tra i 1.000 e i 1.400 giri al minuto. In opzione, il classico cambio automatico Zf 6hp602 con convertitore. Il Low Entry sarà disponibile inizialmente nella configurazione a tre assi da 28 tonnellate. Altre versioni, da 18 e 26 tonnellate, potranno essere configurate con il sistema modulare Man”. MAN SCEGLIE IL FILTRO PM-KAT
PROPOSTE PER TUTTE LE ESIGENZE “Vogliamo - ha aggiunto il presidente del consiglio amministrativo della Casa tedesca - accrescere ulteriormente i nostri volumi conquistando nuova clientela grazie al nostro ampio ventaglio di soluzioni per qualsiasi operatore del trasporto”. Soluzioni che sono state esposte nello stand Man ad Hannover per offrire ai visitatori una visione globale dell’universo del Leone. “Alla Iaa - ha continuato il numero uno di Man - abbiamo riservato un posto importante ai trattori con cui ci prepariamo a lanciare la nostra offensiva. Le immatricolazioni parlano chiaro: nel segmento dei veicoli sopra le 16 tonnellate i trattori contribuiscono alle vendite totali con il 60 per cento. Il marchio di Monaco ha riassettato il programma dei trattori orientandoli per segmenti di prodotto specifici. Grazie alla tecnica modulare gli autotelai possono essere equipaggiati con le giuste cabine di guida e con sistemi di trazione ideali in funzione
della mission”. Le proposte di Man si articolano su 4 segmenti: Lh (LongHaul) con motori da 430 a 530 cavalli e cabina Xxl, Dt (Distribution) con motori da 310 a 390 cavalli e cabina M o L, Mc (Maxi Cube) con motori da 390 a 480 cavalli e cabina Xxl o Lxe e Ts (TankSilo) con motori da 360 a 480 cavalli e cabina M, L o Lx. Migliorati anche alcuni dettagli delle cabine che mirano ad assicurare ai driver il massimo comfort. “I veicoli - ha evidenziato Håkan Samuelsson - secondo la filosofia Man devono evolversi continuamente, adeguandosi alle esigenze mutevoli dei clienti che, con i loro consigli, svolgono un ruolo chiave nella realizzazione dei mezzi. Le cabine del Tga, modello al top della gamma, si sono arricchite di alcuni dettagli. Più numerosi, per esempio, gli spazi portaoggetti ricavati nella plancia e nell’area attorno al posto di guida. Diventa poi disponibile la richiestissima scaletta da fissare alla parte posteriore della cabina di guida,
utile per mantenere pulito il tetto o rimuovere eventuali stecche delle centina alte. La lista degli optional si allarga anche con il baule in acciaio inossidabile da 280 litri, da ordinare direttamente alla fabbrica, che può essere montato sia a destra che a sinistra del veicolo. Altre novità sono il Man Easy Start, il dispositivo che agevola le partenze in salita e discesa mantenendo la pressione di frenatura, la piattaforma di lavoro prolungata quasi fino alla ralla per operazioni di gancio e sgancio più sicure, la lampada sotto il gradino centrale dell’accesso lato passeggero che agevola le manovre nel buio, il parafango stampato a iniezione dotato di fanale rosso posteriore, il tetto apribile elettrico con tendina avvolgibile antiinsetti e la presa d’aria compressa nella cabina di guida. Infine, debuttano sul Tga gli speciali retrovisori che risolvono il problema dell’angolo morto, con circa un anno di anticipo rispetto alla data di entrata in vigore della normativa che li renderà obbligatori all’interno
MAN / PARTNER IDEALE PER OGNI ESIGENZA
Le proposte del Leone nel campo dei servizi HANNOVER - Tecnologie all’avanguardia e prestazioni su misura per consentire ai clienti di concentrarsi esclusivamente sul business aziendale. È in quest’ottica che Man ha messo a punto i prodotti Man Service, Man Finance e Man Support, con cui propone soluzione complete per ogni operatore. “Per conquistare i clienti - ha notato il numero uno della casa di Monaco - bisogna fornire una serie di servizi che aiutino i trasportatori nella loro attività quotidiana e incrementino la redditività del loro lavoro”. Ricca l’offerta di Man Service che include un ampio ventaglio di contratti di assistenza ulteriormente migliorati. Il leone per garantire mobilità e affidabilità ad alto livello può avvalersi di una rete che conta 1.200 punti di assistenza in Europa e del Service Mobile24 Center funzionante 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. “Le chiamate ha spiegato Håkan Samuelsson - sono gestite da consulenti che parlano sei lingue. Tutti i passaggi vengono documentati per iscritto e sottoposti alla costante analisi della qualità. I clienti hanno sempre un’idea chiara sui tempi necessari per effettuare la riparazione. Man Service Mobile24 ha sede a Monaco di Baviera e segue le chiamate provenienti dalla Germania, dall’Austria, dalla
Svizzera, dall’Italia, dalla Francia, dalla Spagna, dal Belgio, dall’Olanda dal Lussemburgo, dalla Danimarca e dal Portogallo. In Gran Bretagna e Irlanda sono assistiti solo i veicoli provenienti dall’estero”. Man Support assicura ai clienti un prezioso aiuto nelle attività giornaliere. Con le più moderne tecnologie di comunicazione, TeleMatics e il programma di addestramento conducenti ProfiDrive appoggia i clienti nella gestione della flotta, garantendo un impiego redditizio dei veicoli, massima sicurezza e trasparenza dei processi. Anche in questo caso le soluzioni del Leone, in continua evoluzione, sono flessibili. Infine c’è Man Finance (Credit, Lease, Rental e CombiContract) che propone formule di finanziamento integrate e definite su misura, configurandosi come affidabile partner dei suoi clienti nei servizi finanziari in tutta Europa. “Il principale servizio Man - ha evidenziato il presidente del consiglio amministrativo della Man - è l’ampia competenza sotto un solo marchio. I servizi del Leone offrono soluzioni su misura e internazionali per le sfide quotidiane del settore dei trasporti e della logistica e regalano un vantaggio decisivo: la loro internazionalità”.
dell’Unione Europea”. Ma la più importante novità nella famiglia Tga è senz’altro rappresentata dal Low Entry, l’inedito veicolo per il segmento della raccolta rifiuti solidi urbani. “I suoi punti forti - ha ricordato il presidente del Leone - sono la cabina in acciaio inox, il pianale ribassato e il pavimento completamente piano che consente di spostarsi da un alto all’altro del veicolo senza alcuna difficoltà. La salita è comoda ed ergonomica con una larghezza libera della porta sul lato passeggero di 750 millimetri. Il divano passeggeri può ospitare comodamente tre operatori. Per semplificare al massimo l’imbarco il sedile esterno è ribaltabile. Il conducente può godere di una perfetta visuale, elemento di fondamentale importanza per muoversi in tutta sicurezza nel traffico cittadino. L’autotelaio con sospensioni pneumatiche integrali è comodo e maneggevole allo stesso tempo. Tre i passi: 3.600, 3.900 e 4.200 millimetri che offrono la soluzione ideale in base alle dimensioni dell’allestimento e dell’impiego. Uno il motore montato sul Tga Low Entry. Si tratta del 6 cilindri D20 Common Rail da 10,5 litri, proposto nelle due regolazioni di potenza: 310 e 350 cavalli, in posizione più arretrata. Questa unità, che è abbinata al cambio
Presente alla kermesse tedesca anche l’intera gamma dei propulsori targati Man. I riflettori però sono stati puntati sul nuovissimo D20 Common Rail in versione Euro 4 con tecnologia Pm-Kat, mostrato per la prima volta al grande pubblico. “Per raggiungere i limiti imposti dalla normativa Euro 4 - ha concluso Håkan Samuelsson - Man ha puntato sull’Agr maggiorato abbinato allo speciale filtro del particolato Pm-Kat. Il filtro del particolato Pm-Kat, che funziona come separatore continuo di particelle a canali aperti, è un’evoluzione delle tecniche di filtraggio convenzionali. Provocando una specifica turbolenza durante il rinvio dei gas di scarico al separatore e convogliandoli in un catalizzatore in maglia metallica sinterizzata si separa il particolato. La fuliggine depositatasi viene bruciata con l’ausilio dell’NO2, prodotto dal catalizzatore di ossidazione anteposto. Il sistema è a prova di intasamento e non richiede operazioni di manutenzione aggiuntiva. Lo svantaggio in materia di carico utile rispetto ai propulsori Euro 3 è assolutamente trascurabile. La soluzione, disponibile da subito, non richiede alcun additivo, non limita gli spazi costruttivi e utilizza componenti già collaudati. La proposta del Leone rispetto all’Scr è più economica, più parsimoniosa in termini di consumi e più leggera. Per l’Euro 5, invece, Man sceglie, come i suoi competitors, l’Scr. Ci auguriamo che nei prossimi anni si sviluppi una rete di rifornimento dell’AdBlue adeguata e che vengano risolte le questioni tecniche e legislative della On Board Diagnose”. Infine, uno sguardo ai servizi, ulteriormente ottimizzati nell’ottica della massima soddisfazione di ogni cliente.
L’ultimo nato della famiglia Tga: il Low Entry, il veicolo a pianale ribassato realizzato per il segmento della raccolta rifiuti solidi urbani.
TUTTO VA BENE. BPW BERGISCHE ACHSEN
Direct Service: nasce in Italia la rete di officine specializzate BPW. Sempre più vicini al Cliente. CAVIDUE spa Via Gerole, 10 - 26861 Fombio (LO) Tel. 0377/415300 - Fax 0377/51132 www.cavidue.com
F.L.F. srl Via Montello, 32 - 31040 Nervesa d. Battaglia (TV) Tel. 0422/725154 - Fax 0422/725332 www.flf.it
OFFICINA MONARI srl Via Ghiarola Vecchia, 41 - Z.I. n.2 41042 Fiorano Modenese (MO) Tel. 0536/832136 - Fax 0536/838350
COLLINI RENZO & C. snc Via Tortona, 105 - Z.I. 47020 Pievesestina di Cesena (FC) Tel. 0547/317271 - Fax 0547/318566
F.lli CAROZZI snc Via Como, 60 - 23883 Brivio (LC) Tel. 039/5320730 - Fax 039/5321395
PONTEBBANA VEICOLI INDUSTRIALI srl Viale Venezia, 157/159 - 33033 Codroipo (UD) Tel. 0432/901133 - Fax 0432/908277 www.pvi-trucks.it
EUROCAR snc Strada Comunale della Bellaria, 1 20068 Peschiera Borromeo (MI) Tel. 02/5473601 - Fax 02/55301186
FRENAUTO di Farruggia Angelo Via G. Pernigotti, 16/A - 15057 Tortona (AL) Tel. 0131/822377 - Fax 0131/880315
UBIALI spa S.S. Briantea, 5/7 - 24048 Treviolo (BG) Tel. 035/692144 - Fax 035/693566 www.ubiali.net
Srl
Certificazione ISO-9001 ISO-9001 Certification
Sede Legale/Amministrativa:
Unità locali:
Via Flavio Gioia, 5/7 (Z.A.I.) 37135 Verona tel. 045 508 777 r.a. fax 045 504 614
Via Salieri, 6 - loc. La Bassa 37050 Vallese di Oppeano (VR) tel. 0456 984 189 fax 0456 983 182
www.bpwitalia.it - e-mail: bpwitalia@bpwitalia.it
Via Leonardo da Vinci, 18 20060 Cassina De’ Pecchi (MI) tel. 0295 343 695 fax 0295 343 680
18
PROTAGONISTI
IL MONDO DEI TRASPORTI • Settembre 2004
RENAULT TRUCKS / SEMPRE PIÙ ACCENTUATA L’OFFENSIVA DEL MARCHIO FRANCESE
Chmielewski: “La nostra crescita continua” Illustrati ad Hannover i dati relativi all’andamento commerciale della casa francese dei primi sei mesi dell’anno. Renault Trucks prosegue il trend positivo e incrementa i volumi di vendita sulla maggior parte dei mercati sfruttando appieno i vantaggi di una gamma completamente rinnovata.
pra le 16 tonnellate quota 16.728 unità (+15,7 per cento)”. L’aumento dei volumi ha riguardato tutta la gamma dei modelli firmati Renault. Il Midlum è stato il veicolo che ha visto una crescita maggiore ribadendo il suo successo non solo in Europa ma anche in Marocco, Turchia e Iran: 7.459 unità hanno fatto segnare un +28 per cento sul primo semestre 2003. Ottime anche le performance del Magnum (4.618 unità, +18 per cento), del Premium (8.524 unità, +17 per cento) e dell’ultima generazione del “piccolo” della Casa francese, Master, che ha ricevuto l’ampio consenso del pubblico (5.328 unità, +17 per cento). Incrementi più moderati per Kerax e Mascott (che a maggio ha debuttato nella nuova versione), che sono stati consegnati, rispettivamente, in 3.552 unità (+9 sul primo semestre 2003) e 6.038 unità (+6 per cento). Il Premium nel periodo gennaio-giugno 2004 si è confermato il veicolo più venduto dalla casa francese contribuendo al volume totale con un 24 per cento, seguito da Midlum (21 per cento), Mascott (17 per cento), Master (15 per cento), Magnum (13 per cento) e Kerax (10 per cento). OVUNQUE NUMERI POSITIVI
di Tiziana Altieri HANNOVER - Continua il momento magico di Renault Trucks. Con la soddisfazione di chi sa di avere molti assi nella manica, i vertici della casa francese si sono presentati alla Iaa di Hannover illustrando i positivi risultati commerciali del primo semestre 2004, all’interno dello stand dove sono stati
Stefano Chmielewski, Presidente e Ceo di Renault Trucks. esposti i principali “artefici” dell’offensiva del marchio d’oltralpe e il concept vehicle denominato Radiance, nato dalla collaborazione con Renault Design. “Nella prima metà del 2004 - ha di-
chiarato Stefano Chmielewski, presidente e Ceo della Casa francese - Renault Trucks ha venduto 35.521 veicoli, con un incremento del 16,58 per cento sullo stesso periodo dello scorso anno. Le immatricolazioni di veicoli
sopra le 7 tonnellate hanno raggiunto quota 11.292 unità (+11 per cento sul primo semestre 2003), quelle di veicoli con massa totale a terra compresa fra le 7 e le 16 tonnellate quota 7.501 unità (+28,5 per cento) e quelle di veicoli so-
“In Europa Occidentale - ha continuato il presidente e Ceo del marchio di Lione - le immatricolazioni complessive di veicoli firmati Renault Trucks sono aumentate del 10 per cento. Risultati record sono stati messi a segno in Svizzera, con un più 33 per cento, in Spagna e in Portogallo con un più 19 per cento, in Gran Bretagna con un più 14 per cento e in Francia con un più 9 per cento e oltre 14.000 veicoli consegnati. Nell’Est europeo le vendite di Renault Trucks sono cresciute del 20 per cento, con punte del 21 per cento in Polonia. Infine nelle restanti aree in cui il marchio è presente si è regi-
NUOVI TERRITORI DA ESPLORARE CON RADIANCE
Dream Truck
HANNOVER - Mettendo a frutto la tradizione del solo assicurare, attravermarchio, basata su valori chiave come efficienza e so un innovativo utilizzo innovazione, i team Marketing e Prodotto di Redelle luci, una precisa nault Trucks hanno messo insieme le loro idee e le immagine di marca ma loro conoscenze per creare quello che loro immagiha anche cercato di creanano debba essere un “dream truck”, un “camion da re nel concreto una reale sogno” in grado di combinare, nel modo più perfete dinamica differenziato possibile, comfort e sicurezza nonché di garantire zione tra l’area adibita al produttività e immagine a lungo termine per gli lavoro e l’area per così operatori del trasporto. Radiance è il nome di quedire “ricreativa”. A questo “dream truck” super-tecnologico, che estende sto contribuisce anche la verso il futuro gli esperimenti fatti in passato su tecnologia “steer-byveicoli come il Virage, il VHS e, più recentemente, wire” che, eliminando il il concept LCV. L’innovazione stilistica è uno dei piantone dello sterzo, temi che ha impegnato i team di Renault Design, consente di usufruire di della cui collaborazione si è avvalsa Renault Trucks un maggiore spazio per concepire Radiance. “Il design esterno - dice sotto il volante e di una Patrick Le Quément, senior vice president Corporamaggiore sicurezza in te Design di Renault - propone alcuni dei family caso di incidente (il feeling Renault, riallacciandosi alle gamme esistenpiantone dello sterzo ti. Il look risolutamente moderno di Radiance non è infatti fisicamente Patrick Le Quément, Senior Vice President proietta un’immagine aerodinamica che suggerisce all’interno della cabina). Corporate Design di Renault. E non potevano certo un’impressione suggestiva, cioè che il prototipo sia mancare, in un veicolo stato forgiato dal vento. Ad alimentare quest’imdi questo tipo, gli strumenti che consentono di realizzare un ottipressione ci sono elementi come la forma della griglia frontale e il male interfaccia con la macchina, a partire dai complessi sistemi volume muscoloso dell’arcata. Il tema estetico che sovrintende al informativi e di controllo. Radiance include un numero di innovadesign di Radiance è espresso anche attraverso lo stile dei fari anzioni che i driver sognano di poter vedere nei veicoli di produzione teriori e della parte posteriore dietro la cabina. Gli interni offrono del prossimo futuro. In particolare, il visionario design del frontale comfort e sicurezza, e garantiscono un alto livello di efficienza”. include larghe prese d’aria che consentono un ottimo raffreddaLa nuova posizione di guida garantisce un livello di comfort, mento di un propulsore che è nel contempo più potente, più silensicurezza e di ergonomia che non è mai stato offerto prima nel zioso e più pulito dei predecessori. Numerose telecamere montate mercato dei pesanti. “Questo approccio innovativo - spiega Pasu supporti consentono un’ottima visibilità di tutto ciò che c’è intrick Le Quément - nasce dalla filosofia del “Touch Design”, che torno alla postazione di guida, dal frontale alla parte posteriore, eliè sistematicamente applicata a tutti i veicoli di marca Renault. Un minando i punti morti della visuale e garantendo un elevato livello approccio che permette di incorporare il pianificato livello di di sicurezza. A questo risultato ha contribuito la Mekra Lang, che complessità tecnica all’interno dei veicoli mantenendo il loro utiha equipaggiato Radiance di cinque telecamere, un processore lizzo semplice e piacevole per la clientela”. Particolare attenzione video e due monitor; oltre naturalmente a tutti gli accessori del è stata data all’illuminazione interna della cabina. La luce decaso. Le telecamere diventano così delle valide sostitute dei tradifinisce le differenti zone dell’abitacolo creando ambienti diversifizionali specchietti e potrebbero nel prossimo futuro fare la loro cati a seconda del loro specifico utilizzo. La vita all’interno di Racomparsa nell’allestimento di qualche veicolo di produzione. diance è organizzata attorno a tre concetti: “guida come a bordo di I gruppi ottici anteriori ultramoderni, dalle linee pulite, garantiun’automobile”, “lavoro come in ufficio” e “vivi come in casa”. scono un’illuminazione adattata alla varietà delle condizioni di Il Gruppo Antolin ha collaborato con Renault Trucks nella proguida (urbana, autostradale, in condizioni meteorologiche avverse), gettazione delle soluzioni di distribuzione della luce all’interno e i grandi gruppi ottici posteriori si illuminano progressivamente a della cabina di Radiance. La filosofia dei progettisti non ha inteso
seconda dell’intensità della frenata: i veicoli che seguono ricevono così un preciso messaggio e possono reagire con la dovuta tranquillità e in sicurezza. Un ingegnoso sistema di gradini pieghevoli garantisce un comodo e funzionale accesso al veicolo; in più, non c’è bisogno di alcuna chiave: è sufficiente una semplice card per far partire il veicolo. Radiance è equipaggiato con un avveniristico sistema di pneumatici messo a punto da Michelin, che testimo-
ATTUALITÀ 19
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
Tre veicoli targati Renault Trucks: Premium, Midlum e Magnum. Oggi la Casa francese per conquistare nuovi spazi può avvalersi di una gamma che è stata completamente rinnovata negli ultimi anni.
strato un incremento delle immatricolazioni del 76 per cento, passando dalle 2.274 unità del primo semestre 2003 alle 4.890 del primo semestre di quest’anno. Negli ultimi dieci anni i volumi di vendita realizzati fuori dai confini europei sono aumentati in modo esponenziale, il marchio è riuscito ad
affermarsi anche in nuove aree geografiche: 2.938 i veicoli esportati nel 1993, 5.868 nel 1998 e ben 7.711 nell’ultimo anno, numero destinato a subire un nuovo rialzo nel 2004. Da sottolineare l’ottimo trend di Renault Trucks in Turchia dove dal 1993 al 2003 la crescita è stata del 400 per cento (da
nia così la sua capacità di immaginare i veicoli del domani e di approntare innovative soluzioni in tre aree di fondamentale importanza: sicurezza, produttività e protezione ambientale. Il sistema di pneumatici X One Energy dell’asse sterzante integra la tecnologia Michelin Anti-Splash Energy: un deflettore localizzato tra il battistrada e il fianco del pneumatico riduce l’altezza del getto d’acqua del 75 per cento, migliorando la visibilità degli altri utenti della strada durante le giornate piovose.
226 a 1.128 veicoli immatricolati) e dove si punta a raggiungere traguardi ancora più ambiziosi: nella prima metà dell’anno si è registrato un aumento delle consegne del 261 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 939 unità contro le 260 del 2003”. Con questi numeri Renault Trucks ha consolidato, quindi, la sua presenza nell’intero continente europeo, dove oggi detiene una quota di mercato del 12 per cento, e ha rafforzato le sue attività in nuovi territori. Nel segmento dei veicoli industriali sopra le 6 tonnellate il marchio francese in Europa Occidentale, nel primo semestre del 2004, ha conquistato uno share dell’11,8 per cento. In Francia oggi il costruttore di Lione detiene una quota del 38,3 per cento (contro il 37,5 per cento nel primo semestre 2003), in Spagna del 19,5 per cento (1,5 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), in Portogallo del 16,5 per cento (0,5 punti percentuali in più), in Italia del 10,1 per cento (0,2 punti percentuali in più), in Belgio dell’8,7 per cento (in discesa di 0,8 punti percentuali), in Gran Bretagna del 5,3 per cento (0,8 punti percentuali in più), nei Paesi Bassi del 3,7 per cento (0,4 punti percentuali in meno) e in Germania dell’1,9 per cento (0,3 punti percentuali in meno sul primo semestre 2003). Importante la posizione che Renault Trucks è riuscita a ritagliarsi anche in alcuni dei nuovi stati membri dell’Unione europea: Repubblica Ceca (lo share è passato dal 13,9 al 14,4 per cento della prima metà del 2004), Slovacchia (dal 13,6 al 14,6 per cento), Polonia (quota stabile al 14,4 per cento), Slovenia e Ungheria, stati dove nel primo semestre la quota di mercato è scesa, rispettivamente, dal 9,3 al 7,1 per cento e dal 17,4 al 14,5 per cento. “Nel segmento dei veicoli con massa totale a terra compresa fra le 6 e le 15,9 tonnellate - ha agggiunto Stefano Chmielewski - Renault Trucks in Europa Occidentale vanta uno share dell’11,4 per cento che diventa dell’11,9 per cento includendo i cinque nuovi Paesi entrati nell’Unione a maggio in cui il marchio è presente. Nella classe dei truck “Medium-Duty” il costruttore d’oltralpe ha una quota del
46,6 per cento in Francia, del 24,4 per cento in Spagna, del 7,8 per cento in Portogallo, del 12,2 per cento in Italia, del 10,3 per cento in Belgio, del 5,7 per cento in Gran Bretagna, dell’8,7 per cento nei Paesi Bassi, del 2,2 per cento in Germania, del 16,2 per cento in Polonia, del 17,9 per cento in Repubblica Ceca, del 14,8 per cento in Ungheria, del 7,7 per cento in Slovenia e del 22,4 per cento in Slovacchia. In questi ultimi cinque stati la quota di mercato di Renault nel segmento dei veicoli dalle 6 alle 15,9 tonnellate si è attestata,a giugno di quest’anno, al 16,7 per cento. Per quanto riguarda i veicoli “Heavy Duty” (con massa totale a terra superiore alle 16 tonnellate) lo share di Renault Trucks è del 12 per cento in Europa Occidentale e del 12,1 per cento nei cinque paesi membri dallo scorso maggio. In questo segmento il marchio è particolarmente forte in Francia dove detiene il 36,6 per cento del mercato, in Spagna (18,5 per cento) e in Portogallo (20,2 per cento). Quote inferiori in Italia (9,4 per cento), Belgio (8,3 per cento), Gran Bretagna (5,2 per cento), Paesi Bassi (3 per cento) e Germania (1,7 per cento). Nell’Europa dell’Est, invece, nella classe dei veicoli pesanti la casa francese ha conquistato una quota di mercato del 14,3 per cento in Ungheria, del 13,7 per cento in Polonia, del 12,4 per cento in Repubblica Ceca, del 10,8 per cento in Slovacchia e del 6,9 per cento in Slovenia”. INVESTIRE PER CRESCERE Ora il marchio francese guarda con particolare interesse all’Eurasia, area che si prepara a offrire interessanti prospettive di sviluppo. La realizzazione di importanti infrastrutture in Cina, per esempio, fa ritenere che la domanda di trasporto sia destinata a subire un’impennata nei prossimi anni. “Le performance dei primi sei mesi dell’anno - ha sottolineato il numero uno del marchio francese - ci fanno stimare che nel 2004 le immatricolazioni di veicoli con massa totale a terra superiore alle 6 tonnellate nel Vecchio Continente sfioreranno complessivamente le 330.000 unità. In questo contesto, i nostri risultati non possono che vederci soddisfatti
ma, naturalmente, puntiamo a migliorarli ulteriormente. Renault Trucks, infatti, può contare su una gamma di veicoli che è stata completamente rinnovata. Negli ultimi 12 mesi abbiamo lanciato ben 5 novità: nell’ottobre 2003 sono stati presentati il nuovo Master, ideale per il settore della distribuzione, e il Premium Lander che offre tutti i vantaggi di un veicolo da strada e la flessibilità di un mezzo da cantiere. A maggio 2004 è arrivato sul mercato il nuovo Mascott, il piccolo truck per i duri lavori, seguito a giugno dallo Sherpa, nelle versioni 6x6 e 8x8, per utilizzi militari. Ultima delle new entry firmate Renault è il Puncher, sul mercato dallo scorso luglio, il veicolo che si caratterizza per la cabina ribassata con pavimento piano, indicato per il settore della raccolta rifiuti solidi urbani. Il lavoro dei progettisti della Casa di Lione non conosce la parola fine: lo dimostriamo con il Radiance (i dettagli nel box a sinistra, ndr), il concept vehicle che si mostra agli occhi del pubblico per la prima volta ad Hannover, il truck del futuro”. Gli investimenti degli ultimi anni non hanno riguardato solo la gamma, con il restyling di alcuni modelli e la creazione ex-novo di altri, ma anche i servizi come Renault Trucks 24/24 con cui Renault punta a fidelizzare la sua clientela attraverso la massima soddisfazione, e i siti produttivi. A Limoges sono stati spesi 18 milioni di euro per la nuova area destinata alla rigenerazione delle componenti mentre la creazione dello stabilimento di Vénissieux per i motori da 9 e 11 litri ha richiesto un importante investimento di 42 milioni di euro. “Renault Trucks - ha concluso Stefano Chmielewski - non è solo un costruttore di camion ma un partner ideale in tutte quelle situazioni che richiedono impegno e passione. La casa francese, multispecialista nel settore dei trasporti, sponsorizza l’Olympique Lyonnais e partecipa ai più importanti rally del mondo: nel 2004 sono stati ben 21 i Kerax che hanno preso parte alla Parigi Dakar ed è proprio su un veicolo del marchio francese che la brava Elisabetta Giacinto ha conquistato la piazza d’onore al Rally di Tunisia”.
20
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
di Tiziana Altieri
VOITH TURBO / PARLA VOLKER ZIMMERMANN
HANNOVER - Quasi 140 anni di tradizione alle spalle, un fatturato annuale di oltre 3,1 miliardi di euro, 24.000 collaboratori e 180 filiali in tutto il mondo: sono i numeri di Voith, una delle maggiori multinazionali europee con attività nei rami dell’industria della carta, delle trasmissioni di potenza, delle centrali elettriche e dei servizi industriali generali. Un gruppo solido ma che punta a ritagliarsi ulteriore spazio sui mercati. Per fare un punto sull’attuale situazione della Voith Turbo, la divisione specialista dei sistemi idrodinamici di comando, di accoppiamento e di frenatura per applicazioni nei settori strada, ferrovia e industria, nonché dei sistemi di propulsione navale, incontriamo Volker Zimmermann, vice amministratore delegato della Voith Turbo GmbH & Co. Kg di Heidenheim dal 1° ottobre di quest’anno.
Trasmissioni vincenti Il nuovo responsabile del settore strada della multinazionale tedesca illustra l’attuale andamento e le prospettive di Voith Turbo. Forte di una gamma di prodotti competitiva su tutti i mercati la società Heidenheim si appresta a raggiungere nuovi traguardi.
IL CAMBIO DIWA.5 ARMA VINCENTE “Voith Turbo - sottolinea - può vantare una presenza globale. L’Europa, dalla Germania al Regno Unito, dall’Italia alla Spagna fino alla Cecoslovacchia e alla Russia, rappresenta il principale mercato per i prodotti Voith ma occupiamo una posizione di rilievo anche in Sud America e in Asia. Nei confronti di queste ultime aree abbiamo ambiziose prospettive di crescita. Nell’ottica di una domanda di veicoli per il trasporto pubblico e di merci sempre maggiore, si inserisce l’apertura di siti produttivi in Cina e Brasile: porte di accesso, rispettivamente, ai mercati dell’America Latina e a quelli asiatici”. Il marchio tedesco collabora con i maggiori costruttori mondiali di veicoli industriali e autobus offrendo tanto valore aggiunto ai suoi clienti. Cuore della gamma proposta da Voith è il cambio Diwa.5 per autobus, evoluzione del Diwa.3, introdotto sul mercato due anni fa e, a partire da quest’autunno, montato di serie su alcuni veicoli. “Le trasmissioni - continua Volker Zimmermann, 41 anni, laurea in ingegneria meccanica presso l’università di Kaiserlautern, e dal 1997 nel Gruppo Voith - hanno un ruolo centrale all’interno della nostra produzione. Il cambio Diwa.5 collegato con la nuova centralina E 300 e con l’innovativo software di diagnosi Aladin è il gioiello della gamma che allarga ulteriormente il vantaggio innovativo di Voith sui mercati. Diwa, mantenendo il principio della ramificazione della potenza, consente di ridurre i cambi di marcia del
Volker Zimmermann, vice amministratore delegato della Voith. 50 per cento per una minore usura delle parti meccaniche e un comfort di guida superiore. Il convertitore idrodinamico, elemento centrale del cambio Diwa, è stato ulteriormente migliorato. Un’assoluta novità nel settore cambi automatici per autobus di linea è che l’olio circola esclusivamente all’interno del cambio. Con la centralina E 300, che riconosce la configurazione del cambio e il rapporto agli assi, Diwa.5 dispone di una nuova generazione del sistema di comando della trasmissione. Un piccolo microchip nel cambio, il Transmission Identification Module (Tim), memorizza i dati più importanti e comunica direttamente con E 300. In caso di guasto la centralina non segnala solo il codice di errore ma localizza anche le cause e le registra in un sistema di memoria eventi. Il software di diagnosi
Aladin, oltre ai sistemi di comunicazione dei risultati e alle note di funzionamento, oggi contiene anche istruzioni dettagliate per la riparazione. Grazie all’integrazione del circuito dell’olio e alle dimensioni più ridotte del cambio, il Diwa.5, infine, è molto più semplice da montare. Il pacchetto che propone Voith aiuta l’utente a ridurre i costi di assistenza e di manutenzione e a ottimizzare l’efficienza d’esercizio. Con questo cambio Voith equipaggia gli autobus prodotti da alcuni dei principali costruttori mondiali come Neoman, EvoBus, Volvo e Solaris. Anche il vincitore del titolo “International Bus of the Year 2005”, il Man Lion’s City, adotta la trasmissione automatica Diwa.5. Il cambio “made in Voith” ha svolto un ruolo molto importante nel conseguimento di questo successo di-
mostrando di contribuire all’abbassamento dei consumi di carburante e alle ottime accelerazioni durante i test. Il riconoscimento della giuria internaziona-
le premia anche il lavoro dei progettisti del marchio di Heidenheim”. I cambi automatici, prima retaggio quasi esclusivamente dei veicoli urbani, oggi sono molto richiesti anche sugli autobus interurbani per le loro eccezionali doti: facilità d’uso, comfort e consumi ridotti. “La nostra gamma - aggiunge il numero uno del settore strada - è in continua evoluzione. L’obiettivo di Voith Turbo è proporre sul mercato prodotti all’avanguardia, efficienti ed economici, integrati nell’elettronica dei veicoli. Nell’ultimo anno l’azienda ha investito circa il 7 per cento dell’intero fatturato in ricerca e sviluppo sottolineando l’importanza che riserva alla progettazione di soluzioni sempre nuove, che guardano al futuro. Il “focus” di Voith Turbo sono proprio le trasmissioni automatiche, che continuano a trovare nuove applicazioni conquistando un pubblico sempre più ampio”. FATTURATO IN CRESCITA Lo scorso anno fiscale 2003-2004 le trasmissioni automatiche hanno generato un fatturato superiore ai 130 milioni di euro. Un numero destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. “Voith Turbo, però, - ricorda il vice amministratore delegato della società tedesca - non è solo cambi. Produciamo sistemi per l’intera linea di trasmissione, dalle sospensioni a ruote indipendenti per applicazioni su autobus a una gamma di assali a portale, classificandoci come un partner competente, in grado di fornire soluzioni complete”. Il marchio tedesco non fornisce solo le case costruttrici, ha creato filiali rappresentative che hanno il compito di supportare le attività dell’azienda attraverso la vendita di ricambi e la fornitura di numerosi servizi ad hoc. “Oggi Voith - sottolinea Volker Zimmermann - in Italia, paese in cui è attiva dagli anni Settanta, collabora con
IN VETRINA AD HANNOVER
ARRIVA IL NUOVO RETARDER VR 115HV HANNOVER - Voith presenta il nuovo Retarder Vr115 hv e lo fa in occasione della più grande kermesse dedicata al mondo del veicolo industriale, la Iaa di Hannover. Come il suo predecessore nasce da una collaborazione con DaimlerChrysler e si prepara a sostituire il Vr 115 h sulla gamma pesante firmata Mercedes. Il Vr 115 hv offre tutti i vantaggi di un retarder idrodinamico secondario. Funziona senza usura ed è integrato direttamente al sistema di controllo di frenatura Telligent dei veicoli Actros, Axor e Atego attraverso l’interfaccia Can-Bus. Ulteriori “plus” del nuovo retarder proposto da Voith sono il suo peso ridotto e la sua struttura compatta che rendono disponibile lo spazio supplementare necessario per il montaggio delle prese di forza. Caratteristica del Vr 115 hv è lo spostamento del motore che consente di ridurre di un ulteriore 50 per cento la potenza di ventilazione già bassa dei retarder Voith. Il Vr 115 hv è accoppiato al cambio tramite la sede del cuscinetto e la lubrificazione dei cuscinetti avviene attraverso il cambio. In ogni caso, l’olio del cambio e l’olio retarder continuano a viaggiare in circuiti separati. Il risultato è una forza frenante maggiorata del 10 per cento. In questo rivoluzionario retarder olio e aria sono chiaramente separati l’uno dall’altro tramite una membrana che permette di consumare meno aria di comando per un impatto ambientale inferiore. In futuro, lo scambiatore di calore sarà in acciaio di serie. La compatibilità del retarder Vr115 hv con tutti gli Heavy Truck della stella semplifica anche le operazioni per il costruttore tedesco che può avvalersi di un solo componente per tre differenti veicoli.
A lato, il rivoluzionario cambio Diwa.5 per autobus, collegato con la nuova centralina E300 e con l’innovativo software di diagnosi Aladin. alcune delle più grandi aziende di trasporto pubbliche, come l’Atac di Roma, l’Atm di Milano e dell’Azienda Napoletana Mobilità ma sappiamo che può rafforzare la sua presenza sfruttando una gamma di prodotti vincenti”. Nell’ultimo anno fiscale 2002/2003 la divisione Voith Turbo della multinazionale tedesca ha ricevuto ordini per un valore complessivo di 683 milioni di euro contro i 651 milioni di euro dell’anno precedente, mentre le vendite hanno toccato quota 670 milioni di euro contribuendo al totale realizzato dal Gruppo con il 22 per cento. “In Voith Turbo - conclude Volker Zimmermann, che in Voith ha già occupato le cariche di direttore del reparto sviluppo cambi per veicoli industriali, curatore dei progetti strategici all’interno del Gruppo Prodotto e di capo prodotto sia per smorzatori ed elementi di avviamento, sia per il settore cambi per veicoli industriali - ho trovato una situazione positiva. Mi auguro di riuscire a continuare a percorrere questa strada per raggiungere nuovi traguardi”.
Si può ancora riuscire nel trasporto. E esserne fieri. Renault Premium Strada vi beneficia del miglior carico utile del mercato e di un consumo ottimizzato. Scegliere Renault Trucks significa condividere con tutta una rete una filosofia fatta d'ascolto e di comprensione. www.renault-trucks.it
Noi consigliamo Renault Trucks Oils e Renault Trucks Servizi Finanziari
22
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
DAF / IN PRIMO PIANO IL PROPULSORE CHE APRE LA STRADA ALL’EURO 5
In vetrina ad Hannover il nuovo motore Paccar Mx, con cui i progettisti Daf hanno vinto la loro sfida, e i veicoli più rappresentativi della gamma del costruttore di Eindhoven, che si arricchiscono di nuovi dispositivi che ne incrementano il livello di sicurezza. di Lino Sinari HANNOVER - Sono stati i motori gli indiscussi protagonisti dello stand Daf al Salone del Veicolo Industriale di Hannover, dove il marchio olandese si è presentato al pubblico internazionale con la sua intera gamma di veicoli e servizi. “Alla Iaa - ha evidenziato Aad Goudrian, presidente di Daf Trucks N.V - Daf Trucks apre la strada all’Euro 5 con una generazione totalmente nuova di propulsori la cui produzione sarà avviata nell’autunno del prossimo anno”. L’arma con cui Daf si prepara ad affrontare le sfide ambientali si chiama Paccar Mx ed è stata sviluppata a Eindhoven. Si tratta del rivoluzionario sei cilindri in linea da 12,9 litri, 4 valvole per cilindro, con turbina e intercooler e monoblocco Cgi rigido, che sfrutta un sistema di iniezione avanzato ad alta pressione con gruppo pompa integrato nel monoblocco, realizzato in collaborazione con Delphi. È un propulsore di nuova concezione, che stabilisce elevati standard in termini di consumi di carburante, affidabilità, durata e prestazioni. “In una prima fase - ha ricordato il presidente del marchio olandese - il nuovo motore Paccar Mx sarà proposto nelle versioni da 410, 460 e 510 cavalli con coppia massima, rispettivamente, di 2.000, 2.300 e 2.500 Nm, che copriranno il 95 per cento della domanda. Seguirà il 560 cv che sviluppa una coppia massima di 2.750 Nm. In futuro, in base alle richieste provenienti dal mercato, la famiglia Paccar Mx potrebbe allargarsi con il lancio di versioni con potenza e coppia superiori. Daf Trucks sarà il primo fabbricante di veicoli in-
Gli assi nella manica Aad Goudrian, presidente di Daf Trucks N.V.
dustriali del Vecchio Continente a utilizzare la tecnologia con turbina a due fasi”. Il motore Paccar Mx debutterà sul mercato sull’ammiraglia di casa Daf, la serie Xf. In un secondo tempo, le versioni da 360 a 510 cavalli di potenza massima, saranno montate anche sulla serie Cf. Presentati alla Iaa anche una serie di sviluppi per il miglioramento della sicurezza, fra cui spiccano il sistema Brake Assist e i fanali allo xeno. “In occasione del tradizionale appuntamento con il salone tedesco - ha continuato Aad Goudrian - Daf Trucks presenta alcune novità per le serie Cf e Xf, con cui il marchio vuole confermare la sua attenzione nei riguardi della sicurezza. Il Vehicle Stability Control, che migliora ulteriormente la stabilità dei veicoli combinati riducendo le probabilità di ribaltamento, sbandamento e slittamento, dal 2003 disponibile sui trattori a due assali delle serie Cf75, Cf85 e Xf, ora approda anche nelle versioni di trattori a tre assali Ftg, con primo assale posteriore sterzante, e Ftp, con primo assale posteriore da 4,4 tonnellate e ruote da 17,5 pollici. Inoltre, tutti i veicoli 4x2 e 6x2 delle serie Cf75, Cf85 e Xf si arricchiscono del sistema Brake Assist di serie, che riconosce le situazioni critiche dalla rapidità con cui il conducente aziona il pedale del freno. L’altra grossa novità sul fronte della sicurezza riguarda l’illuminazione: i veicoli della serie Xf, infatti, su richiesta ora possono dotarsi dei fari allo xeno che oltre ad assicurare un’intensità luminosa decisamente superiore rispetto a quella delle tradizionali lampade alogene H7, emette un fascio luminoso doppio, sia in lunghezza, sia in larghezza. Il conducente può godere di una migliore visibi-
Un Daf CF per il settore della distribuzione. Presenti alla kermesse tedesca anche gli altri modelli del marchio olandese: l’XF e l’LF.
lità, per una guida più sicura e confortevole”. Un accento, infine, sui servizi, Paccar Financial, che offre finanziamenti all’industria dei trasporti, e Paccar Parts, e sulle moderne tecnologie informatiche che hanno il compito di ottimizzare i servizi post-vendita. “Per sottolineare il ruolo fondamentale che la Casa di Eindhoven attribuisce ai servizi post-vendita - ha ricordato il numero uno di Daf Trucks - presso il nostro stand è stata creata una “After Sales Experience”, in cui si pone l’enfasi sul valore dei componenti originali Daf e sui componenti Trp universali, sui contratti di riparazione e manutenzione MultiSupport e sull’International Truck Service (Its) di Daf. La Daf After Sales
Experience regala, inoltre, la possibilità di conoscere la rivoluzionaria Electronic Dealership, una “showcase” che dimostra in che modo i moderni strumenti informatici possono fornire un supporto ottimale ai processi aziendali presso i dealer. In futuro, i clienti in possesso di un cosiddetto “smart tag”, inserito nella chiave del truck, potranno essere riconosciuti automaticamente al loro ingresso presso la concessionaria: il personale potrà avere immediatamente e disposizione tutti i dati relativi all’azienda e al veicolo per risolvere eventuali problemi più rapidamente e senza il rischio di errori. Questo non è che un esempio di ciò che offre l’Electronic Dealership. Per garantire interventi di manutenzione e riparazione Daf Trucks N.V. compie
continui investimenti nell’ampliamento e nella professionalizzazione della rete. L’International Truck Service (Its) di Daf, è a disposizione dei clienti di Daf Component Sales 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno in tutta Europa. E per poter fornire assistenza anche per i componenti specifici per gli autobus, si è data vita ai Daf Coach and Bus Service Dealers, totalmente orientati all’assistenza rapida e professionale dei veicoli per il trasporto passeggeri, che entro la fine dell’anno dovrebbero toccare quota 100”. Daf si affaccia sul 2005 con una gamma che include veicoli di differenti tipologie, le Serie Xf, Cf e Lf (tutte rappresentate ad Hannover), catene cinematiche all’avanguardia e i numerosi servizi a misura dell’utenza. L’obiettivo è quello di continuare e crescere per raggiungere, in Europa Occidentale, uno share del 16 per cento nel segmento dei veicoli con massa totale a terra superiore alle 15 tonnellate. “Un obiettivo ambizioso - ha concluso il presidente di Daf Trucks N.V. ma realistico. Negli ultimi 10 anni nel segmento dei veicoli light siamo passati dal 7 al 9 per cento e in quello degli heavy dall’8 al 13 per cento. Non bisogna dimenticare che Daf fa capo al gruppo Paccar che può vantare ben 65 anni consecutivi di profitti, e che negli ultimi 5 anni ha investito 250 milioni di euro nelle attività riguardanti i truck in Europa.
PORTA IL NOME PACCAR MA NASCE A EINDHOVEN
Con l’MX il futuro è già oggi HANNOVER - Primo motore progettato da zero da quando l’americana Paccar ha acquisito il marchio Daf nel 1996, l’Mx sul coperchio delle valvole reca il nome Paccar ma nasce a Eindhoven. La sua introduzione sul mercato è stata pianificata in modo da corrispondere all’entrata in vigore delle norme sulle emissioni Euro 4 ma, fanno sapere dalla Casa olandese, è possibile che al momento del suo lancio possa essere offerto direttamente con un livello di emissioni idoneo alle norme Euro 5. Per rispettare le future normative sulle emissioni di sostanze nocive, infatti, Daf ha scelto una sola strada: quella della tecnologia del catalizzatore DeNOx. Nel realizzare la nuova generazione di propulsori gli ingegneri hanno dovuto fare i conti non solo con le regole dettate dalle esigenze ambientali ma anche con gli sviluppi in atto nel settore dei trasporti, che richiede elevate potenze medie, efficienza e affidabilità nel tempo. I motori Mx rispondono a tutti questi requisiti proponendo prestazioni rivoluzionarie per ogni litro di cilindrata e un eccellente rapporto potenza/peso. Secondo la tradizione Daf, si tratta di un motore compatto a sei cilindri in linea, di peso ridotto e misure vantaggiose per il montaggio (1.154 millimetri di lunghezza, 1.150 millimetri di altezza e 789 millimetri di larghezza). Con un alesaggio e una corsa, rispettivamente, da 130 e 162 millimetri, il motore Paccar Mx ha una cilindrata di 12,9 litri. Grazie al progetto avanzato del monoblocco e della testata e all’utilizzo di materiali di elevata qualità, come il Compact Graphite Iron (Cgi), il propulsore fornisce prestazioni superiori con un peso complessivo inferiore. Il Paccar Mx è dotato di una testata cross-flow in un unico pezzo con collettore di aspirazione integrato e quattro valvole per cilindro disposte a diamante a un’angolazione di 30 gradi. Naturalmente, è dotato di turbina (a controlled by-pass o a due fasi, sempre con controlled by-pass, per la massima potenza) e intercooler. Nel progetto del monoblocco e della testata è stato integrato il maggior numero possibile di condotti al fine di elevare il grado di pulizia esterna del motore e di ridurre al minimo il numero di componenti. Inoltre, per la prima volta Daf ha utilizzato guarnizioni dei cilindri umide, per un raffreddamento ottimale e più diretto dei cilindri. La
costruzione solida e robusta e l’applicazione del Cgi, insieme a una serie di altre misure costruttive, danno come risultato una lunga durata e una bassa rumorosità alla sorgente. Il sistema intelligente di iniezione ad alta pressione, sviluppato in collaborazione con Delphi, è totalmente integrato nel monoblocco. A seconda delle circostanze, esso può essere montato a monte o a valle dell’iniezione, o combinando le due soluzioni. Una caratteristica unica è la pressione di iniezione variabile con cui si ottengono prestazioni ottimali, ridotte emissioni nocive e grande silenziosità di marcia. Inizialmente il Paccar Mx sarà disponibile nelle versioni da 410, 460 e 510 cavalli (con coppia massima rispettivamente di 2.000, 2.300 e 2.500 Nm, erogata su un ampio arco di potenze, fra 1.000 e 1.400 giri/min). Più tardi la famiglia si allargherà con la versione da 560 cavalli. Il programma di sviluppo sta raggiungendo l’ultimo stadio dopo le intensive prove e sperimentazioni nei laboratori e su strada. A breve un centinaio di veicoli dotati del nuovo motore Mx con tecnologia DeNOx saranno testati da un gruppo di clienti selezionati. I veicoli Euro 5 firmati Daf costeranno fra i 7 e gli 8mila euro in più rispetto agli attuali Euro 3, mentre per la versione Euro 4 la differenza sarà compresa tra i 5 e i 6mila euro. Si tratta, però, di cifre indicative perché sarà la domanda a determinare i prezzi definitivi.
La Rivoluzione Internet é scesa in strada.
Accesso da ovunque. Conferme immediate. Informazione condivisa con qualunque Partner autorizzato. da oggi il tuo veicolo é a distanza di un click! Sateltrack é il sistema più avanzato per mantenere il pieno controllo dei tuoi veicoli utilizzando nient’altro che una normale connessione ad Internet, da qualunque computer, anche durante i tuoi spostamenti. In questo modo i tuoi mezzi sono sempre a portata di mano, e se vorrai potrai darne la visibilità a ciascuno dei tuoi operatori, e anche ai tuoi Partner e ai tuoi Clienti. Verificarne le posizioni, gli itinerari percorsi, lo stato del mezzo e le sue informazioni di esercizio; pianificarne la Manutenzione, l’impiego degli Autisti, le Missioni di Trasporto; ricevere on-line la conferma immediata dell’esecuzione di ogni singolo compito: da oggi tutto questo é possibile - qualunque sia la dimensione della tua flotta - con un semplice click.
esplora la Flotta Sateltrack Demo su www.sateltrack.com
Demo Area per maggiori informazioni: info@sateltrack.com
Cefin Systems
é prodotto da Via S. Ottavio, 46 Torino - tel. +39 011 5690769 fax. +39 011 882697 quale “Integratore di Sistemi Telematici qualificato per certificata la connessione con la Vehicle Data Interface”
24
ATTUALITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2004
ITALSCANIA / CONSEGNATI DUE TRATTORI DELLA NUOVA SERIE R PER TRASPORTI ECCEZIONALI
Sinergia bresciana nel segno Scania I due nuovi trattori, equipaggiati con un propulsore di 15,6 litri che garantisce una potenza massima di 580 cavalli e che sono entrati nella flotta della società di autotrasporti Cram, sono stati definiti con la collaborazione della Concessionaria Rangoni & Affini di Brescia. di Cristina Altieri BRESCIA - Sinergia tutta bresciana nel nome del marchio Scania per tenere a battesimo il nuovo trattore biuso destinato ai trasporti eccezionali R164 GA8X4/4NC 580 nella versione da 580 cavalli atto a realizzare autoarticolati e, grazie alla nuova traversa di traino da 200 tonnellate, anche autotreni dalla massa complessiva di 240 tonnellate. Nasce infatti attraverso la richiesta di due motrici per trasporto eccezionale da parte della società bresciana di autotrasporti Cram di Sarezzo (Bs) alla concessionaria Scania Rangoni & Affini di Natalino Affini e Riccardo Rangoni, la collaborazione che ha condotto a un contatto diretto con la bresciana Orlandi per l’allestimento e il montaggio sul nuovo veicolo di una traversa da 200 tonnellate, sviluppata in stretto collegamento con l’Italscania di Trento. Nasce così un allestimento speciale e unico nel suo genere, affidato alla concretezza della Orlandi e alla disponibilità della società bresciana nel dedicarsi alla realizzazione di questo importante elemento sino a qualche mese fa limitato a un traino di “sole” 160 tonnellate anziché le 200 richieste. La campana disponibile per il traino era invece già omologata per 240 tonnellate. “Per poter disporre - sottolinea Natalino Affini - di un trattore per trasporti eccezionali come richiesto dal cliente con questa traversa speciale, sono state contattate diverse realtà che però hanno sistematicamente rifiutato la costruzione. La Orlandi si è invece riservata un periodo di studio e, nell’arco di soli tre mesi, ha dato corso a un progetto ad hoc, poi posto in realizzazione. L’abbinamento con il telaio Scania è stato così immediato, data la costruzione su disegno e la dedica stessa del progetto. Così dal novembre scorso siamo giunti alla consegna dei veicoli omologati ad agosto di quest’anno, un tempo tecnico che definiremmo da record rispetto agli standard”. Dall’ordine alla consegna dei trattori con l’allestimento desiderato, dunque, è trascorso meno di un anno. Un lasso di tempo “nel corso del quale sono stati fitti i rapporti con i costruttori ed i committenti per giungere alla corretta definizioni delle caratteri-
stiche - aggiunge Natalino Affini - e questo anche grazie alla flessibilità dei servizi garantita dalla Scania”. Ovviamente le maggiori difficoltà si sono misurate nei tempi e negli adempimenti burocratici per giungere all’omologazione: un passaggio imprescindibile, risolto grazie all’impegno della concessionaria bresciana, non nuova ad applicazioni speciali su veicoli industriali. I due trattori, ad oggi già operativi sulle tratte europee dei trasporti eccezionali, dispongono di quattro assi con una maggiore portata sulla ralla (32.700 Kg) rispetto ai veicoli a tre assi (max 27.000 kg). E, nonostante i quattro assi, il veicolo presenta una struttura molto compatta, grazie al passo di 3.300 mm fra il primo ed il terzo asse. Il motore è il DC16 01 (580) a 4 tempi, 8 cilindri a V, diesel ad iniezione diretta, con turbocompressore, intercooler, EDC e iniettori pompanti (UI). La cilindrata è di 15,6 litri in grado di erogare una potenza massima di 426 kW (580 cv) a 1.900 g/min. La coppia massima sviluppa a 2.700 Nm (275 kgm) a 1.100 - 1.300 giri al minuto. Le prestazioni sono in accordo alla direttiva CE 1999/99 con omologazione Euro3 (5 ecopunti). La massa del trattore è di 45mila chilogrammi. La massa totale dell’autoarticolato è invece di 240mila chilogrammi. Mentre la frizio-
RANGONI & AFFINI, FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA RETE SCANIA
Una solida realtà per il cliente CASTEGNATO - È stata inaugurata nel giugno 1999 la sede di Castegnato (Brescia) della concessionaria Scania Rangoni & Affini, uno dei punti di riferimento più importanti nella provincia per la prestigiosa Casa svedese. L’area complessiva della concessionaria è di 18.000 mq, di cui 2.600 coperti. Il magazzino ricambi e l’officina coprono un’area rispettivamente di 600 metri e di 1.570 metri quadrati. La sede bresciana costituisce cronologicamente il secondo punto vendita e assistenza della concessionaria che, dal 1989, opera a Mantova e che possiede un ufficio vendita anche a Modena. In dieci anni di attività ha progressivamente incrementato la propria attività: partita da un’unica sede, una sola provincia di competenza, quella di Mantova, e con il supporto di una sola officina autorizzata, opera ora su ben tre province: Mantova, Brescia e Modena mentre, il servizio post-vendita viene svolto da sei officine autorizzate dislocate nelle tre zone di competenza. Concessionaria monomarca, la Rangoni & Affini (Strada Padana Superiore 111/A, 25045 Castegnato, telefono: 030/2140945, fax:
ne è un monodisco a secco, il cambio applicazione specifica destinata alle trazioni di carichi eccezionali - si avvale di un blocco ZF Transmatic con convertitore di coppia ZF WSK440. Medesima logica vale per il rallentatore idraulico primario, che è sempre ZF
Uno dei veicoli della nuova Serie R per trasporti eccezionali consegnati alla Cram di Sarezzo, in provincia di Brescia.
030/2147427) si colloca fra le prime tre concessionarie Scania in Italia per numero di veicoli venduti. Riccardo Rangoni e Natalino Affini gestiscono in prima persona i contatti con i clienti, coadiuvati da venditori qualificati. Una realtà importante, che collabora a stretto contatto con la concessionaria, è l’officina autorizzata, fondata nel 1963 dal padre dell’Ing. Natalino Affini, che negli anni ha visto impiegati ben tre fratelli Affini. Una parte di questa struttura assistenziale opera ora anche nella sede di Castegnato. L’officina si avvale della più moderna attrezzatura attualmente disponibile per la raddrizzatura telai, la convergenza e l’allineamento delle ruote e, naturalmente, Scania Diagnos, la strumentazione messa a disposizione da Scania per l’individuazione dei guasti mediante l’uso del computer. Il fatturato dello scorso anno è stato di circa 35 milioni di euro, con un totale di circa 230 veicoli Scania venduti. Il settore trasporti eccezionale rappresenta una novità per la concessionaria che vara così un nuovo contesto commerciale qualificato.
con una potenza frenante di 320 kW. Il cambio vero e proprio è invece il noto ZF Eco split 16s251 provvisto di sedici rapporti, comprendente anche due retromarce. L’overdrive montato è provvisto di un rapporto di 0.84, mentre il rapporto totale di trasmissione (con l’overdrive) è di 0.84x5.14 = 4.32. Il sistema di raffreddamento ausiliario è collocato dietro la cabina (è un sistema aria-acqua) ed è montato in prossimità del serbatoio del carburante, dotato della capacità di 700 litri. Tra gli equipaggiamenti supplementari si inserisce il limitatore elettronico di velocità, conforme alla Direttiva 92/24 CE, controllato dalla centralina EDC. Il dispositivo limita la velocità a 40 km/h a semirimorchio agganciato e a 70 km/h quando il veicolo viaggia isolato. Il posto di guida resta canonicamente a sinistra, mentre lo sterzo è provvisto di due distinti circuiti. Lo sforzo al volante è in accordo alla direttiva 1999/7 CE. Le sospensioni anteriori sono pneumatiche (2x8000 kg) e si avvalgono di ammortizzatori e di barra stabilizzatrice. Nel posteriore i ponti (2xAD1501) sono in acciaio stampato con depuratore magnetico dell’olio. Le balestre sono di tipo trapezioidale simmetriche (10x25/90 del tipo cantilever)
mentale nel confronto delle caratteristiche offerte dai vari mezzi sul mercato. “A questo proposito va fatto rilevare come le nuove necessità del mercato dei servizi di trasporto eccezionale prevedano percorrenze annue anche di 50mila chilometri, visti i rapporti sempre più fitti tra le imprese nazionali e i Paesi dell’Est europeo”, sottolineano dalla Cram. In quest’ottica, la necessità sempre più spinta di dover trasportare all’estero macchine utensili già assemblate o impianti complessi suddivisi in poche unità, impone al trasportatore la necessità di mezzi adeguati anche nel rapporto peso/potenza da esprimersi sulla base delle singole normative nazionali. Sempre nell’ottica dell’ottimizzazione del veicolo si rivelerebbe significativa anche la possibilità di ampliare il serbatoio del carburante dai 700 attuali ai 1.000 litri, come evidenziano i committenti dei due trattori. Nell’esprimere quindi soddisfazione per le due motrici eccezionali realizzate, la Cram conferma la propria fiducia alla Scania, sottolineandone le caratteristiche di flessibilità e di ottimizzazione che costituiscono un grande attributo per un veicolo industriale. Certamente l’entrata in attività dei due trattori catalizzerà l’interesse di altri tra-
per carichi da 30mila kg (15mila/15mila). Fondamentale per i servizi di trasporto eccezionale l’erogazione dei 580 cavalli: “una potenza adatta alle necessità del traino, anche se l’aspettativa dei motori da 700 cavalli resta comunque forte nel settore”, confermano i committenti, facendo esplicito riferimento all’ipotesi da tempo lanciata della disponibilità dei nuovi modelli Man dotati, appunto, di motori di tale potenza. Un fattore non secondario per i servizi di trasporto eccezionale è il fronte del consumo: nella scelta di uno Scania questa componente è apparsa fonda-
sportatori nazionali verso questa interessante applicazione, arricchendo lo stato della tecnica Scania di ulteriori applicazioni ad hoc in grado di garantire un’ulteriore e maggiore flessibilità a una classe di veicoli già di per sé nata per soddisfare delle esigenze specifiche e a cui, a livello internazionale, viene attribuita una grande considerazione. Per la concessionaria bresciana invece l’esperienza resta un passaggio imprescindibile in termini di servizio per gli allestimenti a venire nel medesimo settore ormai fortemente segmentato, in cui nessuno può permettersi l’improvvisazione.
UNA STORIA DI OLTRE 40 ANNI SCRITTA DALLA CRAM
Professionisti del trasporto CASTEGNATO - Si chiama Cram, ha sede a Sarezzo, in provincia di Brescia e da anni offre servizi di trasporti nazionali e internazionali, magazzinaggio, noleggio muletti, deposito merci, autogru, movimentazione, trasporti eccezionali, traslochi. La società, realizzata tra i fratelli Ghidini (Guglielmo, Rocco, Umberto e Battista) raccogliendo l’eredità del padre che fondò l’attività nel 1938, accoglie oggi tra collaboratori e dipendenti anche i rispettivi figli dei soci, dando il senso di una realtà gestita a livello familiare, nonostante negli anni questa società si sia ritagliata nel panorama nazionale un rilievo di chiaro riferimento. Il fatturato della società nello scorso anno è stato di circa 15 milioni di euro. Il parco veicoli per il trasporto eccezionale conta nove trattori eccezionali e più di quaranta camion per il trasporto di collettame. La società dispone anche di autogru con portata fino a 1.200 quintali, carrelli elevatori e vari tipi di sollevatori, oltre che di attrezzature specifiche per il trasporto di macchine utensili e presse di grandi dimensioni, per l’esecuzione di traslochi anche di intere officine, movimentazione di macchinari all’interno di stabilimenti o trasporti su tutto il territorio europeo. Il personale, un centinaio tra tecnici, operai e autisti, è altamente specializzato e consta anche di professionalità specifiche per l’esecuzione di scollegamenti e ricollegamenti di apparati tecnologici e macchine in genere. L’attività della Cram (tel. 030.8900890, fax 030.8900238, sito web: www.cram.it) com-
prende anche la fornitura di casse per imballaggio e si avvale di un magazzino per il trasporto di collettame collocato a Lograto (Bs), in un’area strategica a servizio non solo delle valli ma anche della Bassa bresciana e delle province di Mantova e Cremona. Il servizio collettame è realizzato per tutto il territorio nazionale con furgoni, motrici, autotreni, bilici, motrici con sponda idraulica, motrici con rampa posteriore, cassoni scarrabili, casse mobili per trasporto intermodale, autotreni con ribaltabile, motrici per trasporto ADR. Uno dei settori particolarmente seguiti dalla Cram è il trasporto eccezionale. In questo contesto la società dispone di automezzi, rimorchi e semirimorchi in grado di effettuare trasporti senza limite di peso e di sagoma, su tutto il territorio nazionale, Cee ed extraCee. I semirimorchi sono modulari fino a mt 2, così come sono a disposizione della clientela rimorchi e semirimorchi ribassati. Nell’ambito dei servizi speciali la Cram ha integrato i settori autogru e trasporti eccezionali, dotandoli di trateux e Gantry (cavallette) in grado di sollevare e spostare macchinari fino ad un peso di 4.000 quintali, anche in luoghi stretti e inaccessibili. Ultimo ramo d’azienda è il settore del deposito merci, dove si garantisce il servizio di deposito merci e macchinari nella sede di Sarezzo e il magazzino di Lograto, dove sono a disposizione ampi magazzini coperti, dotati di attrezzatura per il carico, lo scarico e lo stoccaggio.