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FIAT PROFESSIONAL PARTNER UFFICIALE DELLA NAZIONALE CAMPIONE DEL MONDO

GLI ALTRI NON ARRIVANO.

2009

fiat Fiorino. Van of the year 2009.

Compatto, capiente, economico: per le sue qualità, Fiorino è stato eletto Van Of The Year da una giuria di giornalisti specializzati di 20 paesi europei. Fiat Professional arriva così a quota quattro titoli Van Of The Year, di cui tre vinti negli ultimi quattro anni: Ducato 1994, Doblò Cargo 2006, Scudo 2008 e oggi Fiorino 2009. Una nuova vittoria, ma soprattutto un grande riconoscimento al suo impegno costante nel migliorare il lavoro dei professionisti.

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LEADER INSIEME


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

FIAT PROFESSIONAL / FIORINO E INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR 2009

La Palma d’oro al Fiorino Il riconoscimento premia le numerose e importanti novità di Fiat Fiorino, un veicolo che nasce per soddisfare le necessità di chi cerca un furgone compatto, economico nei costi di gestione, agile nel traffico e maneggevole nelle manovre di parcheggio. di Fabio Basilico HANNOVER - Non poteva esserci riconoscimento migliore per una carriera, ancora breve ma già ricca di successi: dal suo lancio (avvenuto lo scorso dicembre) fino a metà settembre di quest’anno, Fiorino ha infatti raccolto complessivamente 28.000 ordini con le versioni furgone e Combi. Con 112 punti su 140 disponibili, Fiat Fiorino è stato nominato “International Van of the Year 2009” da una giuria composta da giornalisti provenienti da 20 Paesi europei, specializzati nel settore dei veicoli commerciali. Il prestigioso trofeo, inevitabilmente condiviso con il Citroën Nemo e il Peugeot Bipper dal momento che i tre veicoli nascono in Turchia nello stesso stabilimento di Bursa su una piattaforma condivisa, è stato consegnato durante la cerimonia avvenuta in occasione della 62esima edizione del Salone Internazionale di Hannover, la più importante esposizione europea di veicoli commerciali e industriali. Il riconoscimento premia soprattutto le numerose e importanti no-

Due momenti della premiazione del Fiorino: in alto, la consegna del trofeo “Van of the Year 2009” a Franco Miniero. vità di Fiorino, un veicolo unico nel suo genere che nasce per soddisfare le necessità di chi cer ca un furgone compatto, economico nei costi di gestione, agile nel traffico e maneggevole nelle manovre di parcheggio. Da vero protagonista nel mer-

cato dei veicoli commerciali, Fiorino non è passato inosservato alla giuria di esperti dell’International Van of the Year che ha apprezzato il fatto che il com patto modello Fiat abbia crea to un nuovo segmento di mercato.

Infatti, nel corso degli ultimi decenni, i veicoli commerciali si sono evoluti nella capacità di carico (volumetria e peso totale a terra) lasciando un vuoto nella fascia più bassa dell’offerta. Gra zie a Fiorino i clienti di questa fascia di mercato hanno la possibilità di acquistare un veicolo “su misura” per il loro lavoro e attività: con portate di 610 e 660 kg, un volume di 2,5 metri cubi, una lunghezza interna di 1,5 metri (che diventano rispettivamente 2,8 metri cubi e 2,5 metri abbattendo il sedile del passeggero), il Fiorino sembra nato apposta per rispondere pienamente a queste esigenze. Secondo la giuria, Fiorino è un prodotto veramente unico e innovativo per dimensioni, stile, contenuti di sicurezza e rispetto per l’ambiente. In generale, si presenta come un van ben concepito, con una grande funzionalità, un favorevole rapporto qualità/prezzo e doti di economicità che rispondono al più importante criterio di merito della giuria, cioè la capacità da parte di un veicolo di offrire un contributo efficiente al trasporto merci su strada. Nato nell’ambito della coo-

perazione industriale tra Fiat Group Automobiles e PSA (Fio rino, infatti, condivide l’“International Van of the Year 2009” con i gemellini Peugeot Bipper e Citroën Nemo), il veicolo commerciale è prodotto nello stabilimento della Tofas a Bur sa, in Turchia, ed è commercializzato in circa 80 Paesi del mondo. Contraddistinto da uno stile originale e dinamico, Fiorino è lungo 3,86 metri, alto 1,72 metri e largo 1,71 metri: di mensioni esterne compatte che gli consentono di affrontare con disinvoltura qualunque centro cittadino, grazie anche a un diametro di sterzata di appena 9,95 metri. Fiorino offre una gamma completa di varianti e di contenuti: furgoni per il trasporto mer ci, combi per il trasporto misto di persone e cose, versioni trasporto persone con allestimenti “Adventure”, dotati di assetto rialzato e a breve anche di uno speciale sistema di trazione per utilizzi in zone rurali e su ter reni a bassa aderenza, un cambio robotizzato a 6 marce, dispositivi di sicurezza innovativi per la categoria quali l’Esp e il limitatore di velocità. Fiori-

no sarà successivamente disponibile anche con trazione elettrica e con un motore a gas naturale compresso (CNG). Fiorino si caratterizza anche per un valido comportamento dinamico qualunque sia l’impiego o il percorso intrapreso. Merito dei due propulsori - il benzina 1.4 da 73 cv e il turbodiesel 1.3 Multijet da 75 cv (disponibile anche con filtro antiparticolato) - che si contraddistinguono per piacere di guida, affidabilità, rispetto per l’ambiente, oltre che per prestazioni e ridotti costi ope rativi (consumi e manutenzione). In particolare, il 1.3 Multijet consente un’autonomia di 1.000 km con un pieno di gasolio (4,5 litri/100 km il consumo nel ciclo combinato) ed è ca ratterizzato da emissioni di CO2 pari a solo 119 g/km, un valore che è “best in class” nel segmento. Gli intervalli di cambio olio di entrambi i motori sono fissati a 30mila km (oppure 24 mesi). Inoltre, la disposizione dei singoli componenti dei propulsori è stata studiata per ridurre in modo significativo i tempi necessari per gli interventi di manutenzione o riparazione.


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Fiorino è il quarto veicolo commerciale della Casa torinese che conquista il prestigioso riconoscimento

Al passo con il mercato TORINO - Dopo Scudo lo scorso anno e Ducato e Doblò Cargo prima, Fiorino è il quarto veicolo di Fiat Professional che conquista il prestigioso premio “International Van of the Year”. Con quattro premi, tre dei quali ottenuti negli ultimi quattro anni, Fiat Professional è in cima alla classifica dei vincitori di questo riconoscimento internazionale. Ognuno di questi premi è stato ed è un potente stimolo a fare di più e ancora meglio nella direzione di proporre sul mercato prodotti e servizi sempre più di qualità per rispondere sempre più pienamente ai bisogni del trasporto professionale in ogni parte del mondo. La prova di tutto questo è venuta proprio dal Salone di Hannover, dove Fiat Professional ha avuto l’opportunità di mostrare al pubblico i futuri sviluppi e i modelli che hanno completamente rinnovato la gamma di prodotti. Questo rinnovamento, unitamente al lavoro fatto per consolidare l’identità di marchio leader completamente dedicato al business dei veicoli commerciali, ha dato i suoi frutti, generando ottimi risultati di vendita. Fiat Professional ha infatti chiuso il 2007 con un totale di 433mila veicoli venduti nel mondo, con un incremento di 64mila unità rispetto all’anno prima, equivalente a una consistente crescita di oltre il 17 per cento. Parlando a proposito dell’Europa, negli ultimi quattro anni, il mercato dei veicoli commerciali è cresciuto del 20 per cento; nello stesso periodo, le consegne di Fiat Professional sono cresciute di oltre il 30 per cento e la quota di mercato relativa è salita dal 10,7 all’11,6 per cento. Il trend positivo è stato confermato nei primi mesi del 2008: in Europa Occidentale, per esempio, nonostante il fatto che il mercato è leggermente calato rispetto al 2007, Fiat Professional ha chiuso il primo semestre dell’anno in corso con un totale di 136.550 unità registrate, contro le 132.150 dello stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento della quota di mercato è quantificabile in 0,7 punti percentuali. Anche in Italia, la difficile congiuntura che a partire da maggio sta caratterizzando il mercato dei veicoli commerciali, non ha impedito a Fiat Professional di incrementare del 3,1 per cento le sue consegne nei primi otto mesi dell’anno in corso, passando da 66.030 a 68.071 unità e da una quota del 42,2 per cento al 43,3 per cento. Grazie a questi risultati, Fiat Professional ha lasciato la terza posizione per insediarsi al secondo posto nel mercato del Vecchio Continente, con una quota del 12,4 per cento. Tutto questo è stato possibile grazie ai positivi progressi registrati in tutti i segmenti in cui il marchio torinese opera. Nella prima metà del 2008, Ducato ha raggiunto una quota di mercato del 16,5 per cento grazie alle sue 63.200 immatricolazioni. Dal

canto suo Scudo ha messo a segno 18.800 immatricolazioni, in netto aumento rispetto alle 16mila dello stesso periodo 2007, e conquistato una quota del 7,2 per cento dal precedente 5,9 per cento. Una crescita quella dello Scudo principalmente dovuta al successo delle versioni per trasporto persone che adesso rappresentano, all’interno del mix di vendita, circa il 40 per cento del totale. La crescita nel segmento 1B, dove operano Doblò Cargo e Fiorino, è stata ancora più significativa: la quota di mercato conquistata nel primo semestre 2008 equivale al 13,7 per cento, ovvero 1,5 punti percentuali in più dei primi sei mesi del 2007. Fiorino Cargo e Combi hanno saputo consuntivare oltre 28mila ordini ALBO D’ORO dal loro debutto sul “VAN OF THE YEAR” mercato lo scorso dicembre. Queste cifre, insieme al titolo di “InAnno 1° Classificato 1992 Volkswagen T4 ternational Van of the 1993 Nissan Sunny Van Year 2009”, conferma1994 Citroën Jumper no che Fiorino ha creaFiat Ducato to un nuovo segmento Peugeot Boxer di mercato, caratterizzato dalla domanda di 1995 Mercedes-Benz Sprinter veicoli che offrano di1996 Mercedes-Benz Vito mensioni compatte e 1997 Peugeot Partner insieme un’alta capaciCitroën Berlingo tà di carico, adatti al1998 Renault Master l’utilizzo nel traffico 1999 Opel Astra Van urbano, facili da guida2000 Iveco Daily re e parcheggiare, effi2001 Ford Transit cienti nei costi operati2002 Opel Vivaro vi (consumo, riparazioRenault Trafic ne e manutenzione) ed 2003 Ford Transit Connect ecologici. 2004 Volkswagen Transporter T5 Lo stand che Fiat 2005 Mercedes-Benz Vito Professional ha allesti2006 Fiat Nuovo Doblò Cargo to al Salone di Hanno2007 Ford Transit ver ha offerto ai visita2008 Fiat Scudo tori l’opportunità non Citroën Jumpy solo di osservare e tocPeugeot Expert care con mano l’intera 2009 Fiat Fiorino gamma di veicoli dediCitroën Nemo cati al mondo del lavoPeugeot Partner ro e del trasporto pas-

seggeri, ma anche di verificare l’attitudine di questi prodotti alla personalizzazione e quindi alla risposta ai singoli bisogni dei clienti. Tra l’altro, il settore della conversione carrozzeria è in continua espansione. Oggi, in Europa, un veicolo su tre è soggetto a operazioni di conversione all’interno dei segmenti denominati 2G e 2P, dove Fiat Professional offre Ducato e Scudo. Al Salone di Hannover, Fiat Professional ha, per esempio, mostrato quattro veicoli sistemati da importanti carrozzieri, progettati e convertiti per le specifiche esigenze di importanti clienti tedeschi come l’Automobil Club, l’Esercito e le Poste. I modelli esposti mostrano le innumerevoli soluzioni di carrozzeria disponibili per i prodotti offerti da Fiat Professional: officine e magazzini mobili, veicoli blindati e con allestimento frigo, ambulanze e tippers. Inoltre, e non certo meno importante, grande attenzione è stata riservata da Fiat Professional all’impegno nel campo della protezione ambientale e della mobilità sostenibile. In realtà, quella dell’ambiente è una priorità di tutti i marchi del gruppo Fiat e Fiat Professional sta dando il suo prezioso contributo studiando e proponendo soluzioni per tutti quei clienti che desiderano soddisfare le loro esigenze di trasporto mantenendosi in armonia con l’ambiente. A Hannover hanno fatto bella mostra di sé due interessanti anteprime mondiali: il Ducato e il Fiorino Natural Power. Due veicoli che consentiranno a Fiat Professional di rafforzare la sua posizione nel campo dei veicoli equipaggiati all’origine con sistemi di alimentazione a gas naturale. Nel 2007, Fiat Professional ha consuntivato il 47 per cento del totale vendite di veicoli a gas naturale in Europa. Il gruppo Fiat crede fortemente che la propulsione a gas naturale sia oggi la più appropriata e immediatamente disponibile opportunità tecnologica sia in termini di benefici ambientali che economici ottenibili. Con l’impiego di gas naturale, le emissioni di CO2 si riducono di circa il 23 per cento, il particolato è ridotto a zero e il suo utilizzo rappresenta una valida alternativa ai combustibili convenzionali che sono sempre più soggetti alle fluttuazioni verso l’alto dei prezzi. Per il consumatore, guidare veicoli a gas naturale significa anche l’opportunità di guadagnare l’accesso alle aree urbane soggette a divieti o limitazioni di traffico. In aggiunta, la rete distributiva del metano si sta allargando sempre di più. In Germania, le vendite di Fiat Professional in questo settore sono cresciute del 20 per cento e la previsione è che aumentino ancora di pari passo con l’incremento della rete distributiva. Oltre al gas naturale, Fiat Professional offre altre soluzioni eco-compatibili, come per esempio la trazione elettrica. Il Fiorino Elettrico è il risultato della cooperazione tra Fiat Professional e Microvett, una delle più importanti società europee del settore. Questo nuovo veicolo è la soluzione ideale per i servizi di trasporto e distribuzione urbani. Sarà in vendita tra poco, alla fine del 2008.


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L’AMBITO RICONOSCIMENTO PER I VEICOLI COMMERCIALI CONDIVISO DAL GRUPPO PSA H ANNOVER - Peugeot Bipper condivide con i fratelli Fiat Fiorino e Citroën Nemo il palco dei vincitori del premio “International Van of the Year 2009”. Bipper ha vinto precedendo sul podio un membro della stessa famiglia di veicoli commerciali del Leone: il Partner. Una bella soddisfazione per Peugeot che si aggiudica il prestigioso riconoscimento internazionale per il secondo anno consecutivo, dopo che nel 2008 è stato incoronato l’Expert. Ma la Casa francese ha fatto ancora di più, avendo ottenuto il premio anche con il Boxer nel 1995 e con il Partner (Ranch per il mercato italiano) nel 1997. La giuria qualificata del l’“In ternational Van of the Year” ha voluto innanzitutto sottolineare l’originalità di questo nuovo veicolo del Leone: da un lato, Bipper crea una proposta inedita di piccolo furgone che, per compattezza, prestazioni di volume (fino a 2,8 metri quadrati) e carico utile (fino a 610 kg), praticità e maneggevolezza risponde alle attese di una clientela professionale specifica; dall’altro, si presta a sviluppare versioni destinate alla famiglia e al tempo libero, chiamate Tepee. Senza dimenticare che il titolo premia lo stile simpatico, dalle linee toniche e arrotondate, e la spiccata personalità del piccolo commerciale del Leone. I livelli molto contenuti sia di consumi che di emissioni di CO2 (rispettivamente 4,5 li tri/100 km e 119 g di CO2/km in ciclo misto con il 1.4 HDi) hanno costituito un altro argoHANNOVER - In occasione dell’apertura del Salone di Hannover, una giuria di esperti ha conferito a questo compatto ma ingegnoso veicolo commerciale Citroën il prestigioso premio “Van of the Year 2009”. La marca Citroën non solo conquista la medaglia d’oro per il secondo anno consecutivo, con Jumpy premiato lo scorso anno, ma si aggiudica anche l’argento grazie al nuovo Berlingo, ennesima conferma di come l’offerta Citroën soddisfi pienamente le esigenze dei professionisti. Il premio attribuito a Nemo premia la creatività di Citroën rendendo onore a un veicolo innovativo, che risponde alle aspettative della clientela dei furgoni compatti. Dal momento del lancio nel mercato nei principali Paesi europei, avvenuto nel cor so dei primi sei mesi del 2008, la sua aria simpatica, le prestazioni mirate e le caratteristiche di sobrietà (emissioni a partire da 116 g di C02 per km) hanno già permesso di conquistare più di 13 000 clienti . Citroën Nemo ha completato la grande famiglia dei veicoli commerciali Citroën, al fianco di Berlingo First, Nuovo Berlingo, commercializzato dallo scorso aprile, Jumpy e Jumper. Grazie a questa gamma - la più vasta nella storia della marca Ci troën copre praticamente tutte le esigenze dei clienti di veicoli commerciali leggeri (fino a 2 tonnellate di carico utile, e un volume utile che va da 2,5 a 17 metri cubi). La gamma testimonia l’importanza che Citroën accorda a questo mercato: nel 2007, un veicolo su cinque tra quelli venduti da Citroën in Europa (27 Paesi) era un veicolo commerciale leggero. Un forte interesse che ha permesso di conquistare una quota di mercato del 9,6 per cento nel-

“Van of the Year” anche

Peugeot Bipper Da un lato, Bipper crea una proposta inedita di piccolo furgone che, per compattezza, prestazioni di volume e carico utile, praticità e maneggevolezza risponde alle attese di una clientela professionale specifica; dall’altro, si presta a sviluppare versioni destinate alla famiglia e al tempo libero, chiamate Tepee.

e... Citroën Nemo Anche il piccolo “turco” con il marchio del Double Chevron sale sul gradino più alto del podio più ambito nel mondo dei commerciali leggeri. Il carattere ingegnoso e lo stile accattivante fanno di Nemo uno dei protagonisti del grande successo della famiglia dei veicoli del marchio francese.

l’Europa dei 27 Paesi. Il carattere ingegnoso e lo stile accattivante fanno di Nemo uno dei protagonisti del successo di Citroën. Nemo è sinonimo di prestazioni stupefacenti, che rispondono puntualmente a tutte le richieste della clientela dei furgoni compatti: un volume utile di 2,5 m3, un carico utile di 610 kg, e un se-

dile passeggero, Extenso, le cui molteplici configurazioni permettono di portare il volume utile fino a 2,8 m3 e la lunghezza di carico a quasi 2,5 m. Il tutto mantenendo un ingombro estremamente ridotto (3,86 m), che consente al conducente di destreggiarsi con agilità nel traffico cittadino. Nemo non è soltanto pratico.

È anche economico, sia per il prezzo d’acquisto che per i consumi, e propone motorizzazioni particolarmente vantaggiose: associato al cambio manuale pilotato SensoDrive 5 rapporti, il motore HDi 70 segna consumi di 4,4 l/100 km ed emissioni di 116 g CO2/km (in ciclo misto). Un record nel segmento! Nemo è anche disponibile in

versione Combi per trasporto passeggeri - in questo caso cinque (due anteriormente e tre posteriormente) - che si posiziona nella fascia base della gamma dei cosiddetti “ludospace”. Per un uso ancora più versatile e orientato al tempo libero, Nemo Combi propone anche una versione XTR. Nemo Combi premia la versatilità, grazie a un

mento convincente per i giurati. Dal punto di vista dinamico, sono state apprezzate l’offerta di motorizzazioni, la disponibilità del cambio pilotato e l’agilità di comportamento stradale. Nato dalla cooperazione nell’ambito dei Veicoli Commerciali Leggeri tra i gruppi PSA Peugeot Citroën e Fiat, Bipper è prodotto a Bursa, in Turchia, in collaborazione con il gruppo Tofas. Lanciato a partire da dicembre 2007 nella sua configurazione Furgone, oggi è disponibile sulla maggior parte dei mercati europei. In Italia, Bipper è stato venduto finora in circa un migliaio di unità. Il Bipper Tepee è stato invece commercializzato a partire dall’estate scorsa su un numero di mercati limitato e arriverà in Italia all’inizio del 2009. In un anno pieno, il potenziale industriale di Bipper e Bipper Tepee è di 50mila unità. La gamma dei veicoli commerciali leggeri Peugeot è composta da cinque famiglie ed è la più giovane e completa nella sto ria del marchio d’oltralpe, grazie al Bipper e ai rinnovamenti dei Nuovi Boxer nel 2006, Expert nel 2007, Partner (che succede al Ranch Origin tuttora commercializzato) nel 2008. Questo permette di fissare per il 2008 l’obiettivo di nuo vi record di vendite mondiali ed europee. In Italia, nei primi otto mesi dell’anno in cor so, su un mercato veicoli commerciali in calo da maggio, i volumi Peugeot sono aumentati del 18 per cento a oltre 7.700 unità, portando la quota di mercato della Casa francese al 4,9 per cento. bagagliaio da 356 litri che passa a 884 litri fino alla parte posteriore dello schienale del sedile anteriore quando quello posteriore è ripiegato “a portafoglio”, oppure alle porte a battente posteriori asimmetriche o alla possibilità di scegliere tra una o due porte laterali scorrevoli di grandi dimensioni. L’abitacolo sorprende per la capacità di accoglienza. Con la larghezza anteriore ai gomiti di 1.420 mm e posteriore di 1.441 mm, l’altezza anteriore al sottotetto di 1.063 mm e posteriore di 1.049 mm, insieme alla lunghezza abitabile totale di 1.680 mm, Nemo Combi offre ai suoi passeggeri un ambiente degno del segmento superiore. I posti posteriori, rialzati di 40 mm rispetto a quelli anteriori, offrono ai passeggeri una visuale notevole sulla strada. Nemo vuole sedurre anche la clientela giovane e dinamica, alla ricerca di un veicolo pratico ed economico, adatto alle attività sportive e al tempo libero. C’è infatti Nemo XTR, con i suoi equipaggiamenti particolari e lo stile specifico; una versione che potenzia la vocazione al tempo libero di Nemo Combi. La versione XTR è composta da una sospensione rialzata, ruote da 15 pollici con copricerchi, una piastra di protezione sotto al motore e protezioni periferiche rinforzate (fasce di pro tezione laterali ampliate, protezioni del sottoscocca, modanatura del paraurti anteriore, fasce di protezione) e fari fendinebbia posti nella parte inferiore del paraurti. Delle barre del tetto completano la dotazione della finitura XTR e possono sostenere fino a 100 kg di carico, per trasportare equipaggiamenti ingombranti destinati alle molteplici attività proprie del tempo libero, come tavola a vela o biciclette.



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Lo spot tivù andato in onda durante gli Europei di calcio ha ulteriormente accentuato la particolare filosofia della Comunicazione del settore veicoli commerciali Fiat: donne e uomini ripresi durante la loro attività quotidiana, il pay off “Leader insieme” e la colonna sonora “Let’s work” cantata da Mick Jagger. di Paolo Altieri TORINO - “Il lavoro è un valore fondamentale per la società”. “In squadra si lavora meglio”. “Lavorando insieme si può diventare leader”. Non sono messaggi a sé stanti, ma tutti principi appartenenti a una medesima filosofia aziendale. Quella che Fiat Professional, il brand dei veicoli commerciali di casa Fiat, ha avviato e intende portare avanti con sempre maggiore convinzione. Partendo non già da concetti aleatori, lontani anni luce dalla realtà, bensì da un dettame acquisito da anni nel nostro Paese, che è cardine fondamentale della nostra vita civile quotidiana: l’articolo 1 della Costituzione italiana che, lo ricordiamo, recita “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Ma, attenzione, niente di banale o di astratto. Lo staff di Franco Miniero, Amministratore Delegato di Fiat Professional, non solo è già partito con uno spot tivù, ma ha dato il via anche a tutta una serie d’iniziative indirizzate a imprenditori e professionisti. Insomma, qui si va al di là della mera pubblicità innovativa. L’azienda ha deciso di adottare una nuova filosofia, quella di lanciare dei messaggi che attribuiscano valore a uno de gli elementi più importanti della società civile: il lavoro. Di dare una risposta a una domanda che può sembrare avere un tono quasi mistico: dove andate? Invece, se evidentemente concretizzata nel settore dei trasporti, assume un significato ben più incisivo. Ma in che modo sta operando il management di Fiat Professional? Che cosa stanno facendo? L’abbinamento dei veicoli Fiat Professional al mondo del lavoro è già iniziato da tempo. Quest’estate, in occasione dei campionati europei di calcio, il messaggio è stato ulteriormente esaltato. Infatti, sulle reti Rai, di tanto in tanto che le partite consentivano dai 15 ai 30 secondi di pausa, è stato trasmesso uno spot pubblicitario,

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FIAT PROFESSIONAL / LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE È UNA VERA E PROPRIA FILOSOFIA AZIENDALE

Si fa il tifo per chi lavora un film dal sapore fortemente istituzionale, incentrato proprio sull’articolo 1 della Costituzione e sul valore fondante del lavoro. Non dunque uno degli innumerevoli messaggi che affollano l’etere, ma un cortometraggio dalla caratteristica quasi unica: un contenuto forte. Le immagini ripercorrevano la storia del lavoro in Italia: donne e uomini ripresi nel loro impegno quotidiano, nelle attività professionali più diffuse e famose in tutto il mondo, dalla cucina alla moda, dalle infrastrutture allo sport, dall’artigianato all’industria automobilistica. Sullo schermo scorrevano immagini di tecnici e operai impegnati sul cantiere o persone alle prese con altre attività, comunque immagini di vita reale, forti come solo la realtà può essere. Il messaggio era: “la nostra Nazionale è una squadra unica e forte, come lo possono essere tutti coloro che lavorano”. Il telespettatore diventava dunque Il protagonista: “la squadra è unita e tu sei il suo tifoso”. Il messaggio diventa: “così come i veicoli commerciali Fiat tifano per chi lavora”. In ultima analisi, lo spot ha raccontato - ai clienti Fiat Professional e alla grande platea televisiva - come i mezzi della gamma del brand Fiat aiutino i lavoratori a svolgere al meglio la loro attività. Ovvero, i professionisti con le loro capacità e Fiat Professional coi suoi mezzi realizzati per le loro esigenze lavorano fianco a fianco per diventare leader. Un messaggio che guarda al futuro: si può essere leader se si continua a lavorare insieme, la professionalità, l’importanza della squadra, la capacità del made in Italy di affermarsi sui mercati, la fiducia nel futuro.

in occasione della Festa della Repubblica del 2 Giugno: la frase della Costituzione termina, anziché con la parola “lavoro”, con un Fiat Ducato in sua vece. A significare che sì, Ducato e lavoro sono sinonimi. E che il Ducato è anch’esso (come il lavoro) l’origine fondante di una storia, quella italiana, fatta di lavoratori e di veicoli

la nuova comunicazione - in realizzazione della filosofia appena illustrata - assume contorni di grande impatto, lanciando ulteriori messaggi dal contenuto decisamente forte. Ma con garbo, e sempre sottolineando l’importanza del lavoro del professionista per la realtà sociale, l’importanza del suo essere professionale, sia egli artigiano,

sopra il quale la scritta “Dai una rinfrescata al lavoro quotidiano” appare scritta in cubetti di ghiaccio, e con uno sfondo che richiama il gelo. “Aggiungi una stella al tuo ho tel” è la scritta su un talloncino - di quelli che vengono utilizzati per dare messaggi all’esterno della porta della camera d’albergo - sopra uno Scudo Pano-

A OGNI RUOLO IL SUO TIFOSO

LINGUAGGIO MOLTO CHIARO Può sembrare una filosofia astrusa e complessa, ma in realtà sono le immagini a parlare in modo più chiaro di quanto possa una descrizione giornalistica. Nel caso dello spot tivù, girato da Fabrizio Mari per la “Buddy film”, con Renato Alfarano direttore della fotografia, il messaggio diventa empirico grazie al pay off “Leader insieme” e al brano che accompagna il filmato, la colonna sonora “Let’s work”, cantata dalla famosa rock star Mick Jagger, cantante britannico, componente storico e leader dei Rolling Stones. Lo spot non è passato inosservato, ma ha anzi riscosso il gradimento del 98 per cento dei telespettatori. Il cortometraggio sarà ancora disponibile per Fiat Professional, che anzi lo ha utilizzato al Salone di Hannover e lo utilizzerà ancora nel futuro, in occasione di eventi che si svolgeranno in Italia e all’estero. Il messaggio lanciato quindi non è unico, ma assume diverse sfaccettature significative, pur se rientranti in una medesima filosofia. Lo staff di Miniero parla di “coerenza” dei messaggi con tale filosofia. Quest’ultima dicevamo che fa riferimento all’articolo 1. Legame evidenziato in maniera chiara e netta dalla prima delle immagini della nuova campagna, già diffusa

brillanti”, con oggetti che richiamano l’idea della pulizia della casa. Il format della coerenza torna anche quando la campagna tributa onore a chi lavora, ad esempio nei nuovi cataloghi. Il lavoro è un gioco di squadra, dicevamo prima. Ed ecco che torna la squadra di calcio, a coriacea dimostrazione che lo spot tivù degli Europei non era un elemento di passaggio, bensì studiato e componente egregio della nuova filosofia aziendale Fiat Professional. I lavoratori o sono inseriti in gruppo, ciascuno col suo “numero” e ruolo, o anche quando sono da soli se ne ricorda il ruolo giocato e il numero, per ricordare che di squadra trattasi. Che il successo dipende dal successo della squadra e il successo di quest’ultima dal contributo di ogni singolo. In tal modo, si valorizza il lavoro del singolo tanto quanto quello del gruppo. Già. Ma il pubblico? I tifosi di questa squadra di calcio chi sono? Eccoli che tornano gli accesi tifosi di casa Fiat Professional: dallo Strada al Ducato Metropolis, tutti in fila nell’immagine sotto la squadra di professionisti al gran completo. Una gamma composta da 12 modelli e oltre 3.000 versioni.

Fiat Professional lancia messaggi che attribuiscono valore al lavoro. Qui sopra alcuni esempi di inserzioni pubblicitarie che mettono in luce, con garbo, l’importanza del lavoro del professionista. commerciali, ciascuno dei quali leader nel suo campo. Ma che cosa insegna la storia del Ducato e del lavoro: che insieme, in squadra, si lavora meglio. E difatti l’immagine prosegue con un sunto della filosofia del brand Light Commercial Vehicles: “Il lavoro? È la nostra storia. Ciò che ci unisce da sempre. Una storia che ci ha visto sor ridere anche nella fatica. Che ci ha spinto a migliorarci e a non accontentarci mai. Una storia che ci ha insegnato che in squadra si lavora meglio. Che insieme si vince. Noi, con voi. Fiat Professional. Leader insieme”. Il percorso filosofico giun ge al punto d’arrivo che s’era proposto. Ma è poi nella sua articolazione, attraverso i cataloghi e le inserzioni sui giornali delle varie categorie professionali, che

meccanico, panettiere o portiere d’albergo. Insomma, Fiat Professional vuol far sapere che ha il mezzo giusto per ogni lavoro svolto, e riesce a rivolgersi a cia scuno “nella sua lingua”: il messaggio è lo stesso ma (“Perché ogni lavoro ha il suo mezzo”) cambia, e di parecchio, il contenuto. GRANDE GIOCO DI SQUADRA Qualche esempio. Sopra uno Scudo è possibile trovare frasi come “Dimentica i lavori martellanti”, o “Trasforma ogni perdita in un bel guadagno”, appena sotto un rubinetto, o ancora “Le fondamenta di ogni buon affare”, scritta in lettere che riproducono mattoncini. Di particolare impatto lo Scudo con allestimento coibentato,

rama. Infine “Metti più energia nel tuo lavoro”, “Le consegne andranno via come il pane” (quest’ultima parola scritta con michette e filoncini) e “Il mezzo migliore per un lavoro più spedito”. Di grande impatto anche la campagna del Ducato: “Leader di mercato”. Di estrema creatività la scritta che campeggia sopra la versione Metropolis: “Non vorrai scendere nemmeno al capolinea”, distribuita in tre righe, ciascuna delle quali riproduce una segnaletica verticale, ovvero indicazioni stradali. “Il lavoro sarà tutto rose e fiori” è la scritta che troneggia su uno Strada, il pick-up di casa Fiat Professional, in lettere che riproducono creazioni floreali. Di grande fantasia la campagna per Fiorino Combi e Doblò Car go Combi: “Solo imprese

Il capomastro di sfondamento, numero 9, centravanti, ha come suo più grande tifoso Fiat Ducato, in grado di affrontare qualunque avversario, di far vincere la squadra in casa o in trasferta, in qualunque campo: due architetture di meccanica, ruote e pneumatici da 15” e da 16”, pesi totali a terra da tre a quattro tonnellate, tre passi, quattro lunghezze e tre altezze per i furgoni e quattro passi e cinque lunghezze per le basi da trasformare. Il più ambito tifoso dell’idraulico fluidificante - il numero 3, terzino - è Fiat Scudo, un professionista versatile, capace di ricoprire più ruoli. E spazio, tanto spazio. Nella versione Furgone, Fiat Scudo, disponibile lastrato o vetrato, passo corto e lungo, due lunghezze interne, tetto standard e tetto alto, trasporta carichi fino a 1.200 chili e 7 m3 di volumetria. Fiat Scudo Panorama è insuperabile tifoso del numero uno, il portiere volante. Ruolo delicato: anche il minimo errore può incidere sul lavoro dell’intera squadra. Ma lui, Scudo Panorama, è sempre perfetto per trasportare fino a nove persone con il comfort di una monovolume e quello di 770 litri di bagagliaio. L’attacchino fantasista, il numero 10, attaccante di punta, ha come suo più sorprendente tifoso il Fiat Doblò Cargo. Non c’è sfida che li metta in difficoltà. Nella versione Maxi, 4.433 mm di lunghezza e 1.817 di altezza, trasporta fino a 850 chili e 4 m3 di volume. Poi c’è l’altro attaccante, il numero 7, ala destra, il fattorino tornante, che ha come più implacabile tifoso il Fiat Fiorino: due fuoriclasse dello scatto. Il segreto del supporter? Le dimensioni: 3.864 mm di lunghezza, 1.716 di larghezza per una portata di ben 660 kg, fino a 2,8 m3 di volumetria utile e un diametro di sterzata di 9,95 m. Infine il numero 4, difensore, il piastrellista metodista. Il suo più accanito tifoso è lo Strada: robusti, affidabili, sempre pronti all’azione, più li carichi di lavoro e responsabilità, più tirano fuori l’anima di veri lavoratori: portata fino a 700 kg e accesso al vano di carico facilitato da una ribaltina che può reggerne fino a 300. Insieme, non temono sfide.


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NISSAN / PROSEGUE L’OFFENSIVA DEL MARCHIO NIPPONICO

Appena nel 2002 Nissan vendeva 163mila veicoli commerciali. L’ultimo esercizio ha registrato un balzo a ben 520mila veicoli che dovrebbero diventare 630mila nell’esercizio 2008-2009 che si chiude nel prossimo mese di marzo. In sei anni una crescita spaventosa. Ma l’avanzata non si arresta.

Palmer: “Già oggi risultati al

di Mattia Eccheli HANNOVER - Nissan progetta di lanciare sul mercato 13 nuovi veicoli nei prossimi 5 anni, diversi dei quali in Europa. Uno di questi è l’avveniristico NV200 che debutterà nel vecchio continente nella seconda me tà del prossimo anno. Al l’IAA di Hannover è stato esposto l’ennesimo prototipo vocato al l’aerodinamica e al design “spinto”. Il piano “Nissan GT 2012” è ambizioso e comprende non soltanto investimenti tecnologici, ma anche politiche strategiche di espansione in mer cati chiave come quello dell’Europa dell’Est, della Russia in particolare. L’obiettivo è il raddoppio dei ricavi delle vendite rispetto a quelle dell’ultimo bilancio consolidato (da 3 a 6 miliardi di euro) grazie anche al debutto autunnale nei concessionari della Russia, allo sbarco sul mercato americano previsto per il 2010 e all’esordio su quello indiano, fissato fra tre anni (a cavallo tra il 2010 e il 2011). Ma è anche la soddisfazione del cliente, con soluzioni su “misura” per i vari mercati: “Raggiungere entro il 2012 i più alti livelli di soddisfazione del cliente nel mercato globale dei veicoli commerciali leggeri” dice testualmente Andy Palmer, vice presidente corporate e responsabile per il settore dei Light Commercial Vehicles. Non a caso, Nissan non aggredisce da solo un mercato sempre più complesso e “raffinato”, nel quale i volumi non bastano. La Casa nipponica, infatti, conferma ed amplia le intese, commerciali ma non solo. Con Volvo Trucks, ad esempio, c’è un accordo per la vendita dei propri mezzi che riguarda in particolare il vecchio continente. La Casa svedese vanta una re te commerciale particolarmente sviluppata proprio in Russia, dove cresce a ritmi importanti. Attraverso i canali Vol vo Trucks, Nissan colloca Interstar, Atleon e Cabstar.

In Europa, l’offerta Nissan ha nella gamma prodotta in collaborazione con Renault (i van Kubistar, Primastar e Interstar) uno dei suoi assi strategici. Con Renault Trucks l’intesa europea riguarda la “cessione” del modello Cabstar, che il “rombo” francese rivende con il nome di Maxity (in realtà, assieme anche a Mazda, Mitsubishi Motors e Isuzu è anche socia dell’operazione Oem, Original Equipment Manufacturer). Assieme a ZF, Nissan sviluppa invece una nuova generazione di cambi automatici, destinati in particolare al Nord America, ma soprattutto i propulsori ibridi del domani. La Casa giapponese ha poi un contratto con Cummins per i motori Atleon da ol tre 4.5 litri per gli Stati Uniti dove, nell’arco di un tre anni, è previsto il lancio di altrettante novità. L’accordo più strutturato riguarda però la

Ashok Leyland con la quale Nissan ha dato vita a una joint venture indiana. In ballo ci sono una fabbrica (da non meno di centomila unità, almeno all’inizio), la tecnologia e la produzione di motori. In Europa, l’offerta Nissan si basa su due pilastri: la gamma prodotta in collaborazione con l’alleata Renault - con i van Kubistar, Primastar e Interstar e gli autocarri leggeri Cabstar e Atleon, decisamente gradita dai gestori di flotte per versatilità delle configurazioni, prezzi e bassi costi di gestione. Per potenziare i servizi di vendita e assistenza agli Lcv, negli ultimi an ni la rete di concessionarie europee è stata ampiamente ristrutturata. Nel marzo 2008, i

Andy Palmer, responsabile mondiale dei veicoli commrerciali Nissan.

punti vendita dei distributori di van e/o truck in Europa erano 517, contro i 110 dei primi mesi del 2007. Al salone tedesco dei veicoli industriali e commerciali, Andy Palmer, 45enne inglese, era il padrone di casa Nissan. Il manager britannico ha ottimi motivi per sfoggiare un sorriso quasi contagioso, malgrado prenda posto dietro la sua scrivania alle sette e mezzo del mattino e raramente riesca a tornare a casa prima delle nove di sera. Ma in Giappone è così: “Nel Regno Unito - confessa - dovevamo fa re controlli perché la gente non facesse troppe ferie. Qui perché ne faccia abbastanza”. In Italia diciotto giorni l’anno di vacanza verrebbero di-

chiarati inaccettabili da qualsiasi sigla sindacale, anche la più contigua ai datori di lavoro. Ma a Yokohama, Palmer pretende che tutti i dipendenti ne facciano almeno dodici. Non di meno. Ma il responsabile mondiale dei veicoli commerciali Nissan sorride per un altro motivo. “Il mio numero di riferimento è 163mila” dice. Perché? “Perché quella è la cifra dei veicoli commerciali che Nissan vendeva nel 2002, quando sono arrivato io”. La domanda è scontata: oggi quanti sono? “Lo scorso esercizio avevamo puntato a quota 434mila, ma siamo arrivati a 520mila”. E per quello 2008/2009 (in

Giappone l’anno fiscale va da aprile a marzo)? “Credo sia ragionevole pensare di raggiungere le 630mila unità vendute”. Una crescita spaventosa in 6 anni: ma anche il mercato è andato bene. “Dal 2002 è salito del 20 per cento. Faccia lei i conti. Però, oggi, non è dovunque uguale: in Europa, negli Stati Uniti e nello stesso Giappone è in calo”. Qual è il Paese dove vendete di più? “La Cina: come volumi siamo a quota 170mila”. E come redditività, un tema a lei molto caro... “Diciamo che tra profitti e vendite il nostro miglior merca-

La versione ibrida diesel-elettrico del Cabstar. Si tratta di un prototipo che però è stato rivisto rispetto a quello presentato dalla Casa giapponese due anni fa.


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NEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI

di là delle nostre ambizioni”

Cabstar propone in abbinamento al motore diesel 3.0 da 150 cv una trasmissione manuale robotizzata. Inoltre, dal prossimo aprile tutti i veicoli con motore ZD30 saranno offerti con filtro antiparticolato. to è quello messicano. Esclusi i pick up, abbiamo una quota del 75 per cento. In Messico la nostra è una presenza storica”. E in Europa? “Spagna soprattutto, ma anche Portogallo e Italia sono mercati importanti per noi”. Sembra quasi che Nissan va da per la maggiore nei Paesi, come dire, latini. “Credo di poter dire che abbiamo una gamma che abbina

la razionalità giapponese alla passione latina”. Sarebbe a dire? “Che anche un veicolo commerciale può essere intrigante da vedere e non deve essere necessariamente una scatola con le ruote. Il design non è secondario e forse noi siamo riusciti a interpretare ed intercettare un certo tipo di gusto”. L’Europa meridionale è dunque il vostro feudo?

“Ma ci stiamo allargando verso nord”. Come vorreste farvi conoscere? “Vogliamo essere il marchio a emissioni zero”. Quindi avete già deciso qua le sarà la strategia per l’alimentazione? Molte case sono ancora incerte. “Credo che nel giro di tre anni la tecnologia elettrica avrà ormai raggiunto la sua maturità”.

Atleon partecipa con successo alla strategia internazionale che Nissan ha da tempo predisposto per incrementare la sua presenza nel mercato dei veicoli commerciali. Elettrica pura? “Pura, sì. Poi dipende dalle applicazioni, ma certamente per veicoli passeggeri e commerciali leggeri”. L’autonomia è considerato il grande limite di questo sistema di propulsione. “Con il nostro partner Nec so no state sviluppate batterie che consentiranno di superare questo problema”. Che capacità avranno?

“Mi dispiace, ma non posso dirlo. Credo che noi siamo più avanti rispetto agli altri e questo per noi costituisce un vantaggio competitivo”. I veicoli più pesanti, invece, che alternativa avranno? “Penso l’ibrido”. In conclusione? “I veicoli commerciali leggeri rappresentano per Nissan un enorme potenziale ancora da sfruttare, per crescere e compe-

tere in nuovi mercati con prodotti e servizi di prim’ordine. Abbiamo già dimostrato che i nostri LCV sono in grado di tener fede alle promesse aziendali e sappiamo che i target fissati dal piano GT 2012 sono ambiziosi, ma ci stiamo impegnando a fondo nella certezza di riuscire a concretizzare questi risultati. Crediamo che il successo possa venire solo dalla piena soddisfazione dei nostri clienti”.

Hannover ha confermato le ambizioni Nissan per i veicoli commerciali

Pronto il Van del futuro L’NV200 è il nuovo funzionale veicolo commerciale Nissan, proposto di nuovo come prototipo ma il cui debutto è ormai imminente, fissato per la seconda metà dell’anno prossimo. HANNOVER - Onestamente la sigla non dice molto. Le misure indicano qualcosa in più: 4,38 metri di lunghezza, 1,7 di larghezza e 1,84 di altezza raccontano di un furgone “compatto”, non ingombrante ma spazioso. Quella che, invece, rende davvero è la linea: morbida, aerodinamica, quasi spaziale. Certamente proiettata verso il futuro. NV200 è il nuovo funzionale veicolo commerciale Nissan, proposto di nuovo come prototipo il cui debutto è ormai imminente e che è fissato per la seconda metà dell’anno prossimo. Il concept giapponese è destinato a rivoluzionare l’immagine dei minivan grazie all’intuizione dei progettisti del Nissan Design Center nipponico e del Nissan Design Europe nel Regno Unito. “Un veicolo commerciale ha un preciso lavoro da svolgere - ammette Shiro Nakamura, Senior Vice President e Chief Creative Officer di Nissan Motor Co Ltd - ma questa non è una buona ragione per disegnare un prodotto meramente razionale, senza ‘cuore’. In NV200, funzionalità ed estetica sono una cosa sola. NV200 è uno strumento efficientissimo, ma con un lato umano”. NV200 è un van moderno con cabina avanzata e griglia avvolgente. I finestrini laterali “ascendenti” evidenziano l’alta linea di cintura e sottolineano il lato utilitaristico e funzionale del veicolo. La caratteristica più esclusiva di NV200 è l’unità posteriore scorrevole - brevettata - suddivisa in zone separate per riporre i vari elementi dell’attrezzatura fotografica e subacquea. Nell’abitacolo, le parole chiave sono “forma” e “funzione”. I sedili con telaio in alluminio sono rivestiti di un materiale lavabile simile al tessuto delle calzature sportive, con una speciale finitura 3D antiscivolo. Dato che il retrovisore interno al centro del padiglione non serve, al suo posto è stato inserito un piccolo schermo a colori. Qui vengono proiettate le immagini della telecamera posteriore - il dispositivo Nissan di assistenza al parcheggio, che in questo caso però funziona sempre, mostrando ciò che accade in ogni momento dietro il veicolo. Materiali, superfici e colori in NV200 ricordano il mondo sottomarino. NV200 è alimentato da un motore diesel pulito che rispetta l’ambiente. È dotato di sistemi di sicurezza basati sul concetto di Safety Shield di Nissan, tra cui il monitor per la visione posteriore e il sistema Dcas (Distance Control Assist System) che controlla la distanza di sicurezza. Ancora nessuna anticipazione sul prezzo. E, in realtà, solo poco di più circa gli obiettivi: “NV200 sostituirà Kubistar - spiega Palmer - Se lei pensa a quanti ne vendiamo, immagini che vogliami commercializzare di più. Quanti di più? Molti di più”. Una cifra: diciamo cinquantamila? “L’ha detto lei...” sorride sornione il responsabile dei veicoli commerciali Il pick up NP300 è invece già disponibile dalla scorsa primavera nelle due varianti King cab e Double cab. Nella prima configurazione offre due posti e un sicuro spazio di carico per attrezzi e materiale all’interno della ca-

bina, mentre nella seconda ospita cinque persone. Il carico utile è di 1135 kg al massimo (la capacità di traino è di altri 3mila chili). Sotto il cofano monta un potente ma parsimonioso motore diesel a iniezione diretta da 2,5 litri conforme alla normativa Euro 4, capace di erogare 133 cavalli cv. L’autonomia è di 700 chilometri Primastar è invece il risultato dell’alleanza tra Nissan e la casa francese Renault nonché di una partnership commerciale con GM: questo modello è uno dei tre che dominano il segmento dei van medi (da 2,5 a 2,8 tonnellate di massa complessiva) nel mercato europeo dei commerciali leggeri. Assieme ai “fratelli” Trafic e Vivaro vale oltre il 28 per cento del mercato. Primastar viene offerto in configurazione van, combi (fino a 9 passeggeri) e minibus. La gamma dei motori prevede un’opzione benzina e tre diesel, tutte sviluppate in collaborazione con l’alleata Renault. L’unità più recente è il turbodiesel dCi da 2 litri, da 90 o da 115 cavalli, in ogni caso Euro 4. L’utilizzo della tecnologia di iniezione diretta common rail ad alta pressione e il ricircolo dei gas di scarico (Egr) consentono di ridurre le emissioni di ossidi di azoto (NOx) del 50 per cento. Il terzo diesel è un motore dCi 2.5, 16 valvole, con distribuzione bialbero a camme in testa e turbocompressore a geometria variabile, da 150 cavalli con filtro antiparticolato. Il propulsore benzina è il 2 litri da 120 cavalli. Primastar offre due varianti di passo (corto e lungo, 3098 mm e 3498 mm) e due diverse altezze (basso e alto, 1,96 m e 2,50 m). Il modello più piccolo (passo corto, tetto basso) ha un volume di 5 m3 e una lunghezza di 2,41 m per il carico, mentre l’altezza interna è di 1,38 m. Con il passo lungo, aumenta di 40 cm la lunghezza di carico e il volume sale a 5,93 m3. I rispettivi modelli con il tetto alto hanno volumi di carico pari a 7 m3 e 8 m3. Anche Interstar è frutto dell’accordo tra Nissan e Renault che coinvolge anche GM. Il motore è l’unità dCi da 2,5 litri declinato su tre livelli di potenza. Tutte e tre le versioni sono abbinate di serie a una trasmissione manuale a sei rapporti. È disponibile su richiesta il cambio robotizzato semiautomatico a sei marce - studiato per ridurre l’affaticamento del pilota e i consumi, specie in città, dove sono frequenti soste e ripartenze. Ci sono tre varianti di passo (4,89 m, 5,40 m e 5,89m), tre altezze per il tetto (2,25 m, 2,48 m e 2,72 m) e quattro configurazioni: furgone chiuso, piattaforma cabinata, combi a sei o nove posti, e minibus a nove o sedici posti. Atleon copre la fascia più ampia del mercato, con una serie di autocarri leggeri e medi di massa complessiva compresa tra 3,5 e 15 tonnellate. Si tratta di un modello “tradizionale” a cabina avanzata con lunghezze che oscillano tra i 2800 ed i 5700 mm. Due le larghezze della cabina e cinque le motorizzazioni e almeno otto le varianti di massa complessiva.

Il Nissan NV200 progettato a metà strada tra Giappone ed Europa. Le cilindrate vanno da 4,5 litri (quattro cilindri) a 6,7 litri (sei cilindri in linea). Tutte le motorizzazioni hanno il sistema di iniezione diretta common rail ad alta pressione fino a 1600 bar. Nuovi motori quattro cilindri Euro 5 saranno disponibili all’inizio del 2009, in anticipo sull’obbligo di omologazione alla classe ambientale Euro 5, previsto in Europa per settembre. La gamma di motori Cummins per Atleon si apre con una versione da 140 cavalli. Cabstar, invece, è già proiettato nel futuro: a Hannover Nissan è stata presentata la versione ibrida diesel-elettrico (ancora un prototipo ma rivisto rispetto a quello di due anni fa) e un’inedita trasmissione manuale robotizzata. La propulsione ibrida è un sistema a frizione singola, composto da un motore a combustione interna e da un inverter, con le rispettive unità di controllo. Tutti i componenti sono forniti da ZF, partner di Nissan per le tecnologie ibride. La batteria è agli ioni di litio ed è stata sviluppata dalla jointventure fondata da Nissan con l’azienda giapponese NEC, specialista del settore. Come motore viene riproposta la precedente unità diesel da 3,0 litri (ZD30) da 150 cavalli. Nissan stima che Cabstar ibrido sarà in grado di ridurre fino al 30 per cento i consumi di carburante. Cabstar ibrido è anche equipaggiato dell’innovativa tecnologia stop/start, che spegne automaticamente il motore per risparmiare carburante. Cabstar con trasmissione manuale robotizzata, invece, allarga la gamma e dovrebbe consentire un abbattimento dei consumi vicino al 5 per cento. Per Dominique Correze, vicepresidente europeo della divisione Lcv di Nissan, “la trasmissione manuale robotizzata è il nuovo asso nella manica di Cabstar”. Questo cambio è disponibile dal 2007 sulla versione giapponese di Cabstar (denominata Atlas), ma è stata riprogettata per adattarla alle strade e alle abitudini di guida europee: oggi è abbinata solo alla motorizzazione diesel 3.0 da 150 cavalli. A partire dal prossimo aprile, tutti i Cabstar con motore ZD30 saranno offerti con filtro antiparticolato DPF di serie, per adeguarsi al nuovo standard Euro 5 sulle emissioni inquinanti.


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MERCEDES-BENZ / CONSACRAZIONE DEL VIANO NARNIA

Alla 15esima edizione del Salone internazionale del camper caravan, campeggio e turismo all’aria aperta, la Casa della Stella ha esposto le “Limited Edition” del Viano Narnia e del Viano Marco Polo nonché le robuste versioni Euro Sprinter autotelaio ribassato con sospensioni pneumatiche.

Un viaggio fantastico

RIBASSATO DI 205 MILLIMETRI

di Fabio Basilico RIMINI - Il mondo dei camper si è dato di nuovo appuntamento alla Fiera di Rimini per la 15esima edizione di Mondo Natura, il Salone internazionale del camper caravan, campeggio e turismo all’aria aperta. Per il decimo anno consecutivo Mercedes-Benz è stata protagonista della colorata kermesse romagnola. E a ragione, visto che la gamma 2008 dedicata alla famiglia e al tempo libero si è arricchita ulteriormente con le “Li mited Edition” del Viano Narnia, ispirato al film Disney “Le Cronache di Narnia: il principe Caspian”, e del Viano Marco Polo nonché le versioni Euro Sprinter autotelaio ribassato Al-Ko con sospensioni pneumatiche, pronte per l’allestimento autocaravan e motorhome. ANTEPRIMA PER LA FAMIGLIA “In anteprima per il segmento - ci dice Marilena Fer reri, Responsabile Marketing Vans di Mercedes-Benz Italia - Viano Narnia “Limited Edition”, disponibile in un centinaio di esemplari, con una ric-ca dotazione di serie che include gli equipaggiamenti più richiesti su Viano, sviluppa il nuovo concetto di “car rear entertainment”: l’esperienza a bordo diventa una fantastica avventura. Viano Narnia offre un sistema d’intrattenimento coinvolgente, ideale per divertire i ragazzi e perfetto per supportare nella guida il conducente, affinché il viaggio si riveli un’esperienza da ricordare. Grazie alla possibilità di avere fino a 3 schermi indipendenti, cuffie infrarossi e presa aux con predisposizione per il collegamento a consolle da gioco, iPod e lettore multimediale, il “car rear entertainment” di Viano Narnia, derivato

2 fuochi, da un lavandino e da numerosi scomparti e altri accessori tipici dei camper. La gamma Viano veicoli ricreazionali dispone anche di un modello per il trasporto persone adatto a gite fuori porta: il Viano Fun. Questa versione, omologata come vettura (categoria M1), viene offerta in due lunghezze (compatta e L) ed è equipaggiata con una panca posteriore trasformabile in un confortevole letto e da un tavolino ripiegabile a parete oppure scorrevole su guide. È equipaggiata di serie con cinque posti, mentre la versione più lunga può ospitare, di serie, fino a sette persone.

Il Viano Narnia al centro dello stand Mercedes-Benz allestito per l’ultima edizione del Salone internazionale Mondo Natura. dall’affermato “home entertainment”, soddisfa le più elevate esigenze dei passeggeri in termini di comfort e intrattenimento multimediale a bordo”. I due ampi monitor da tetto Alpine PKG-2000P da 10,2” che equipaggiano Viano Narnia sono completi di lettore DVD-Video, cuffia senza fili e telecomando. Un sistema ideale per il divertimento e il relax dei passeggeri della seconda e terza fila. Viano è un veicolo versatile. Questa sua qualità si esprime ai massimi livelli nella versione Marco Polo, MPV con allestimento camper dedicato al tempo libero, ideale per chi ama trascorrere le vacanze in assoluto relax e in armonia con la natura. A Mondo Natura 2008, Mercedes-Benz ha presentato in anteprima italiana la nuova “Limited Edition”, pronta per il debutto sul mercato e ordinabile a partire da gennaio 2009. Questa versione limitata, realizzata in esclusiva su Viano Marco Polo 3.0 CDI, è ulteriormente impreziosita negli equipaggiamenti di serie e nell’eleganza dei rivestimenti interni contrassegnati dal logo ufficiale della versione e da quello della “Rosa dei venti”. “Grazie a questa nuova versione - aggiunge Marilena Ferreri - Viano Marco Polo si presenta con una gamma ancora più completa, che comprende le versioni a trazione integrale permanente 4Matic, il motore turbodiesel common rail 3.0 V6 da 204 cv, già adottato sulle autovetture con la Stella, e ulteriori equipaggiamenti di serie e a richiesta. Tutte le versioni Viano rispondono alla normativa Euro 4, in anticipo rispetto agli obblighi di legge”. Viano Marco Polo può trasportare fino a sei persone e ospi tarne, per la notte, fino a

quattro. Infatti, oltre ai quattro posti disponibili di serie, l’autocaravan Mercedes-Benz può essere equipaggiato, a seconda delle esigenze, con un sedile singolo o addirittura con un’altra panca a due posti. Il passag-

gio dalla “zona giorno” alla “zona notte” è agevole: è sufficiente far scorrere la panca in avanti e azionare elettricamente gli schienali reclinabili per ottenere un comodo letto per due persone; ulteriori due persone

possono trovare una sistemazione per la notte nel letto integrato (a richiesta) nel tetto a soffietto di serie. La permanenza confortevole nel veicolo è garantita anche dal frigobox, dal fornello a gas

L’Euro Sprinter autotelaio Al-Ko, ribassato di 205 mm rispetto all’autotelaio normale, è la base ideale per realizzare un pia nale doppio mantenendo un’altezza complessiva del veicolo contenuta. “Il pianale doppio - continua la dottoressa Ferreri - offre numerosi vantaggi tra cui, ad esempio, maggior stivaggio, possibilità di carico passante per gli oggetti ingombranti e spazio per l’isolamento termico e acustico sul pianale. Le sospensioni pneumatiche con regolazione del livello, disponibili dai primi mesi del 2009 per le versioni ribassate Al-Ko, garantiscono un incremento del comfort di marcia e aumentano la sicurezza attiva mantenendo l’assetto del veicolo a un livello costante, indipendentemente dal carico. In questo modo si dispone sempre della totale escursione delle sospensioni. Inoltre, le sospensioni pneumatiche offrono anche la possibilità di alzare il veicolo sulla parte posteriore, per salire in retromarcia sulle rampe più impegnative come, ad esempio, quelle dei traghetti”. Euro Sprinter a telaio ribassato propone motorizzazioni diesel CDI da 109 e 150 cv nonché CDI V6 da 184 cv, tutti dotati di filtro antiparticolato di

Si consolida la presenza della Stella nel segmento veicoli “tourism&leisure”

La vacanza è una cosa seria

Marilena Ferreri, Responsabile Marketing Vans di MercedesBenz Italia.

RIMINI - L’industria italiana del caravaning si colloca nella nicchia “tourism&leisure” del comparto automotive italiano. Un segmento che coniuga il turismo in movimento alle quattro ruote e comprende una particolare categoria di veicoli dove l’abitacolo si trasforma in una vera e propria “casa mobile”. In Italia, le immatricolazioni di autocaravan nel 2007 hanno superato le 15mila unità, con una crescita del 4 per cento rispetto al 2006; il parco circolante ha superato le 218mila unità. Complice il generale andamento negativo che negli ultimi tempi ha caratterizzato il mercato autoveicolistico italiano, anche il segmento dei veicoli “tourism&leisure” ultimamente ha dato segni di rallentamento. “Dai numeri - spiega Marilena Ferreri, Responsabile Marketing Vans di Mercedes-Benz Italia - è vero che emerge il calo del mercato del camper. Per quanto ci riguarda, Mercedes-Benz è in controtendenza e risente molto meno di altri concorrenti della difficile congiuntura. Questo grazie a un modello come Sprinter, sempre ben apprezzato dalla clientela, nel cui segmento di riferimento ci ha consentito di raggiungere una quota di mercato dell’8 per cento. In generale, l’interesse mostrato dal pubblico italiano per tutti i nostri veicoli dedicati alla famiglia e al tempo libero ha contribuito a consolidare l’interesse e la presenza di qualità di Mercedes-Benz”. Il marchio della Stella punta decisamente sull’offerta alto di gamma: per questo motivo, un ruolo di fondamentale importanza è quello ricoperto dagli allestitori di riferimento. “In fase di progettazione del telaio ribassato Euro Sprinter continua la dottoressa Ferreri - si è tenuto conto delle esigenze specifiche degli allestitori. Ciò ha permesso la realizzazione di un’ampia varietà di schemi e di numerose sovrastruttu-

re. Numerosi punti di attacco, controtelai personalizzati e diversi supporti per l’installazione di gruppi specifici della sovrastruttura creano i migliori presupposti per realizzare autocaravan e motorhome innovativi e di qualità”. Quello del camper è un mercato di nicchia in cui Mercedes-Benz interviene con un prodotto distintivo, in grado di garantire lo stesso livello di qualità, che solitamente è associato al marchio, anche nella mobilità legata al turismo. Lo stesso discorso vale per l’intera gamma di veicoli per il tempo libero della Stella. “Se prendiamo come esempio il Viano - dice Marilena Ferreri - a una migliore dinamica di marcia contribuisce anche la dotazione di serie, che comprende numerosi sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, configurati secondo gli standard delle più moderne autovetture. L’impianto frenante di Viano, adeguato alla dinamicità delle motorizzazioni, è fornito in abbinamento al sistema di assistenza alle frenate di emergenza Bas (Brake Assist) che riduce sensibilmente gli spazi di frenata nelle situazioni critiche”. “Viano - prosegue - adotta oggi di serie l’innovativo sistema di controllo della dinamica di marcia Adaptive Esp. Con il volante multifunzione, poi, il conducente può comandare numerose funzioni senza dover togliere le mani dal volante, regolando in tutta comodità, ad esempio, la sintonizzazione dell’autoradio, lo scorrimento dei menu del display multifunzione o l’utilizzo di un telefono cellulare. La gamma Viano - aggiunge la Responsabile Marketing Vans di Mercedes-Benz Italia - è da sempre punto di riferimento in termini di comfort di marcia e sicurezza nel proprio segmento di mercato: oggi si arricchisce di nuovi equipaggiamenti a richiesta, come le porte laterali scorrevoli ad azionamento elettrico, l’Aas, il sistema di assistenza in fase di partenza (antiarretramento), e la nuova gamma di autoradio e di sistemi di navigazione satellitare che integrano nuove e importanti caratteristiche che migliorano la qualità del suono e rendono la guida sempre più sicura e confortevole”.


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RENAULT / INTELLIGENTI PROPOSTE PER IL TEMPO LIBERO

Libertà all’insegna della Losanga utensili e che supportano fino a 80 kg di carico. Koleos, il primo Crossover 4x4 di Renault, lanciato sul mercato italiano a giugno scorso, ha già fatto registrare ben 950 immatricolazioni. Nato per l’evasione, è un veicolo facile da utilizzare, confortevole e con reali capacità fuoristradistiche. Renault Koleos è confortevole come una berlina, offre un’abitabilità all’altezza di una monovolume compatta e, grazie al portellone a doppia apertura, al divano posteriore ribaltabile automaticamente grazie al sistema easy break e ai 70 litri di vani portaoggetti, si pone al vertice della sua categoria in termini di modularità e praticità.

di Mauro Zola RIMINI - Quattro veicoli dedicati al tempo libero, il Trafic Limousine, il Master allestito Cam per, il New Kangoo e il Koleos sono state le attrazioni firmate Renault per gli appassionati che si sono dati appuntamento quest’estate a Mondo Natura a Rimini. È un settore, questo, che in Italia lo scorso anno ha registrato oltre 14.000 immatricolazioni di veicoli ricreazionali e Renault si è confermato uno dei costruttori protagonisti con una quota di mercato del 5 per cento circa, con oltre 700 unità. All’interno della gamma Renault dei veicoli trasformabili in Camper, è il Master a realizzare la quota più rilevante. Infatti, dall’autunno 2003, sono numerosi i produttori di autocaravan ad aver scelto Master. Grazie alla sua affidabilità e alle generose dimensioni, la base di Renault Master è stata selezionata per partecipare da protagonista al Camp Challenge, il giro del mondo in 80 giorni. TRAFIC LIMOUSINE OVVERO MODULARITÀ Fin dal suo lancio, alla fine del 2001, Renault Trafic si è imposto come riferimento sul mercato nella sua categoria. Nuovo Trafic Limousine, versione creata specificamente per il mercato italiano, continua su questa scia beneficiando di equipaggiamenti di comfort e sicurezza derivati dal mondo dell’auto. Esso offre una grande mo dularità di utilizzo: con la sua panchetta trasformabile in letto, i numerosi vani portaoggetti e la mensola amovibile, Nuo vo Trafic Limousine rappresenta la risposta ideale per coloro che sono alla ricerca di un veicolo per il tempo libero, adatto anche all’utilizzo quotidiano. Nuovo Trafic Limousine è l’anello mancante fra la monovolume e il Combi; questo veicolo per il tempo libero è dotato di sedili anteriori specifici, che ruotano per offrire un maggior comfort con l’auto ferma, di una panchetta posteriore che si trasforma in letto in modo semplice e rapido e di una mensola a scomparsa. Nuovo Trafic trasporto persone conferma l’ingegnosità della progettazione Renault in materia di vita a bordo. Ogni spazio libero è stato trasformato in vano portaoggetti, dai pannelli delle porte anteriori agli schienali dei sedili anteriori, con l’utilizzo di tasche portaoggetti (in funzione delle versioni), o ancora sotto gli ultimi sedili posteriori con un portasci. L’architettura della plancia consente anche di disporre di un vano portaoggetti illuminato e refrigerato che può contenere una bottiglia di 1,5 litri, un astuccio portaocchiali, portabicchieri con portacenere amovibile e svariati vuotatasche. Ciò che induce molti produttori di autocaravan a scegliere Nuovo Master come veicolo base per i loro allestimenti, oltre l’inconfondibile design caratterizzato dai grandi fari a forma di goccia, la spiccata nervatura sul cofano del motore e i grandi paraurti, è il pratico ed ergonomico spazio interno ric-

KOLEOS NATO PER L’EVASIONE

Anche quest’anno Renault, con una ricca offerta di veicoli dedicati al tempo libero, ha confermato la sua presenza alla 15esima edizione del Salone Internazionale del Camper, Caravan, Campeggio e Turismo all’aria aperta tenutasi a Rimini in settembre.

co di vani portaoggetti. Come per Renault Trafic, la leva del cambio è posizionata sul cruscotto, per facilitare il passaggio tra i sedili. SOLUZIONI PER AUTOCARAVAN Renault ha sviluppato equipaggiamenti specifici per gli autocaravan: ad esempio, la leva del freno a mano che, anche con il freno azionato, può essere ripiegata in modo da facilitare la rotazione del sedile e il passaggio dalla cabina di guida alla zona abitabile e i pneumatici con un carico ammissibile più elevato, volti a rafforzare ulteriormente la sicurezza del veicolo, spesso molto sollecitato come autocaravan. Inoltre, per evitare problemi di sovraccarico, Renault fornisce il Master, a richiesta, con un serbatoio di 70 litri al posto di quello da 100 litri, disponibile di serie. I sedili anteriori possono ruotare di 360° e sono dotati di doppio bracciolo, schienale reclinabile e abbattibile e regolatore lombare. La trazione anteriore di Renault Master è ideale per gli allestimenti autocaravan; infatti, essa consente una buona trazione e un notevole carico, con un pianale basso che offre agli allestitori una maggiore libertà di configurazione del veicolo. Master presenta numerose va rianti, adatte a soddisfare qualunque esigenza: sono, infatti, disponibili tre misure di pas so (3.078, 3.578 e 4.078 mm) mentre la portata varia da 2,8 a 3,5 t. Le versioni che si pre stano meglio a un utilizzo autocaravan sono il telaio cabinato, il pianale cabinato e il furgone. Inoltre, il telaio a longheroni di Master, dietro la cabina di guida, può essere sostituito da una versione ribassata fornita da AL-KO. Con questa tra-

sformazione vengono realizzati modelli a due e tre assi, con diversi passi e diverse larghezze e carreggiate. La portata massima complessiva ammessa nella ver sione con il telaio AL-KO varia da 3.850 a 4.500 kg, a seconda che disponga di due o tre assi. Anche Renault Master, come Trafic, offre di serie su tutta la gamma un impianto frenante molto sofisticato, con 4 freni a disco di ampio diametro e sistema ABS con EBV. Master propone, inoltre, di serie, il sistema di Assistenza alla Frenata d’Emergenza, una tecnologia inedita nel mercato degli autocaravan, che migliora l’efficacia della risposta in caso di brusca frenata aumentando la pressione nel circuito per amplificare e ottimizzare la reazione del conducente in situazione di pericolo. Le dotazioni di sicurezza sono completate dagli airbag frontali (di serie per il conducente) e il sistema di chiusura automatica delle porte in movimento. Lanciato nel 1997, Kangoo ha rivoluzionato il mondo delle multispazio, con una linea simpatica ed espressiva. Grazie alla sua abitabilità e versatilità, Kangoo si è rivelato un successo, con vendite che, dal lancio, hanno superato 2.300.000 unità, a livello mondo, e 81.500 unità nel nostro Paese. Con una lunghezza di 4.21 mm, New Kangoo seduce per la linea decisamente moderna e accattivante. La parte anteriore corta e robusta gli consente di offrire un abitacolo ancora più luminoso, grazie al grande parabrezza avanzato, tipo monovolume. Le ampie porte scorrevoli, dotate di vetri apribili parzialmente o abbassabili, secondo le versioni, si aprono su interni completamente rivisitati. New Kangoo privilegia il benessere e il comfort a bordo.

Campioncini Renault

Trafic Limousine all’insegna della modularità

New Kangoo pone l’accento sulla condivisione e lo spazio a bor do, grazie a un’abitabilità fuori dal comune. I 180 mm di lunghezza supplementare vanno essenzialmente a vantaggio dell’a bitacolo, con un aumento delle dimensioni interne volto a offrire maggior volume e comfort ai cinque passeggeri. New Kangoo offre prestazioni termiche e a cu stiche degne di una monovolume. In funzione delle versioni, può montare un climatizzatore regolato. Il comfort termico è omogeneo nella parte anteriore e posteriore dell’abitacolo, grazie a un’architettura di distribuzione e a un sistema di diffusione a doccia che convoglia l’aria a livello dei piedi di ciascun passeggero. NEW KANGOO PRATICITÀ E COMFORT

Renault Koleos il veicolo nato per l’evasione

Renault Master base ideale per l’autocaravan

Renault Kangoo la praticità che seduce

New Kangoo declina con intelligenza il concetto di modularità. Dedicato al tempo libero, pratico, New Kangoo inaugura nel segmento delle multispazio una nuova forma di ergonomia, abitabilità e convivialità. Il divano posteriore con funzionalità 40/60 si ribalta senza sforzi, con un unico movimento, formando un pianale perfettamente piatto. Su alcune versioni, il sedile del passeggero anteriore si ribalta allo stesso modo permettendo di disporre di un volume di carico compreso tra un minimo di 660 l e un massimo di 2,8 m3; quest’ultima configurazione consente di trasportare oggetti di 2,50 m di lunghezza. L’a bitacolo di New Kangoo propone fino a 77 litri di spazi portaoggetti, con comodi rack tipo aereo per i passeggeri posteriori. Il modello inaugura, inoltre, un innovativo sistema di barre da tetto longitudinali che possono essere trasformate in portapacchi senza bisogno di

Progettato all’insegna della versatilità, Renault Koleos procura la medesima sensazione di serenità in città, su strada, autostrada o in fuoristrada. Questo risultato è ottenuto grazie all’utilizzo del sistema di trazione integrale “All mode 4x4-i”, sviluppato nell’ambito dell’Alleanza Renault-Nissan e già presente sul nuovo Nissan X-Trail. Integrato con l’ESP in modo da ripartire la coppia tra i due assi in funzione delle condizioni della strada, esso prevede tre modalità: ruote motrici anteriori, integrale a innesto automatico, con ripartizione fissa tra anteriore e posteriore al 50 per cento. Il binomio Koleos-evasione è sottolineato anche da una gamma di accessori specifici. Per gli amanti dello sport outdoor, Renault Koleos propone le barre da tetto, abbinabili a numerosi complementi, dal portabici al portasci, dal portasurf al box tetto. Perfettamente in linea con le esigenze di chi ama vivere il tempo libero all’aria aperta, Koleos offre, tra gli altri accessori, il tappetino per il bagagliaio (lavandosi facilmente con un getto d’acqua rende agevole il trasporto di oggetti bagnati o sporchi) e la tenda da campeggio. Quest’ultima è una novità di particolare interesse: integrata con le linee dell’auto, pratica e facile da montare, essa consente la sosta in piena libertà. Proposto con motorizzazione diesel 2.0 dCi declinata in versione 150 e 175 cv o con propulsore benzina 2.5 l 170 cv, Renault Koleos monta trasmissioni manuali o automatiche, tutte a 6 rapporti. Come l’insieme della gamma Renault, Koleos propone prestazioni di sicurezza attiva e passiva al miglior livello del segmento ed è il decimo modello Renault ad aver ottenuto il punteggio massimo di 5 stelle ai crash-test Eu ro NCAP. La trasmissione integrale contribuisce, a sua volta, alla sicurezza attiva correggendo le perdite di aderenza anche prima dell’intervento del sistema elettronico di controllo della stabilità. Disponibile con 2 livelli di equipaggiamento, Renault Koleos può essere personalizzato a piacere, grazie alla sua gamma completa di Accessori Premium. In linea con le auto alto di gamma della marca, Renault Koleos offre una garanzia molto vantaggiosa per il cliente: 3 anni o 150.000 km.


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PIAGGIO / TRAGUARDI SEMPRE PIÙAMBIZIOSI PER I VEICOLI A 3 E 4 RUOTE

Fenoglio: “L’Europa è il nostro mercato”

Il numero “uno” della Divisione Veicoli Commerciali dell’azienda di Pontedera si avvia a chiudere un anno di grandi soddisfazioni, con una crescita delle vendite che viaggia sul 20 per cento nel Vecchio Continente ma con risultati ugualmente importanti nelle altre aree del mondo. di Mattia Eccheli

R EGGIO E MILIA - Le truppe dell’esercito sostenibile di Piaggio sono orgogliosamente schierate in piazza Prampolini, a Reggio Emilia, la capitale nazionale della mobilità pulita con la sua flotta di 250 veicoli elettrici. Decine e decine di veicoli commerciali leggerissimi o, più precisamente, a corto raggio, a trazione elettrica che

bligo a carico di chi usa il mezzo: ricaricarlo. Ecco: sono queste le truppe schierate nella piazza del municipio... veicoli a emissioni zero impiegati quotidianamente. Da anni. Piaggio ha nel mirino emissioni pari a 111 grammi di CO2 per chilometro, traguardo previsto per il 2011 con l’introduzione della nuova unità a gasolio, e già oggi ha ridotto, con gpl metano ed elettrico, questa quota a 180 grammi. Il tutto in attesa del debutto dell’ibrido che la Casa di Pontedera potrebbe applicare dopo la sperimentazione sulle due ruote. La Divisione veicoli commerciali di Piaggio è un’istituzione recente: la sua costituzione risale allo scorso primo gennaio. L’obiettivo è semplice: “Ge stire a livello worldwide tutte le operazioni industriali e commerciali relative al business del trasporto leggero - precisa una nota del gruppo - accentuando la focalizzazione del Gruppo, che si articola oggi nelle aree specialistiche delle due ruote (motociclette e scooter) e delle tre e quattro ruote destinate al trasporto merci”. A guidare la nuova corazzata è stato chiamato un “generale” di lungo corso: Franco Fenoglio, 54 anni, laureato in Scienze Politiche all’Università di To rino, che ha svolto tutta la sua carriera nel settore automotive a livello internazionale, giungendo a ricoprire gli incarichi di Senior Vice President International Operations and Business Development in Iveco e, prima dell’ingresso nel Gruppo Piaggio, di President e Chief Executive Officer di New Holland Construction Equipment. Insomma: non uno qualsiasi. Del resto, nemmeno i numeri di Piaggio sono numeri qualsiasi. “Siamo in controtendenza - annuncia Fenoglio - in un mercato sostanzialmente stabile con una crescita dello 0,4 per cento in

remo le possibili applicazioni”. E poi c’è il gasolio ... “Stiamo sviluppando i nuovi motori diesel in India: puntiamo a meno di 100 grammi di CO2 e messi per chilometro”. Il vostro è un assalto in piena regola al mercato: chi sono i concorrenti? “Noi andiamo per la nostra strada. Puntiamo sul cor to raggio, ovvero sui trasporti entro i quaranta chilometri, quelli che si chiamano intracity. I nostri veicoli sono compatti, maneggevoli, hanno una grande portata e, ripeto, sono ecologici”. PONTEDERA AL CENTRO DEL MONDO PIAGGIO

Franco Fenoglio, Amministratore delegato Piaggio. a gpl, con il 40 per cento di costi di gestione in meno, è stato piazzato in mille unità in pochi mesi. CRESCITA A DOPPIA CIFRA Ormai il mercato domestico di Piaggio è l’Europa dove la crescita è a doppia cifra, con il 20 per cento. In Germania, il marchio di Pontedera vola al 29 per cento in più, in Francia prova a decollare con una crescita del 16 per cento. Lievitano anche i concessionari: una quarantina di dealer in più nel Vecchio Continente che, entro il 31 dicembre, diventeranno 60 con una rete di vendita vicina a quota 400. Forte di questa diffusione capillare (oltre 35 Paesi), il business dei veicoli commerciali Piaggio ha registrato, dal 2003 al 2007, una crescita di fatturato del 77,7 per cento, pari, a fine 2007, a 380,2 milio-

ni di euro. È il made in Italy che torna a tirare? La risposta di Fenoglio è precisa: “I concessionari sono imprenditori e vogliono guadagnare. Se vendono Piaggio significa che pensano che sia un marchio che possa dare soddisfazioni. Soprattutto, grazie alla nostra gamma, i dealer possono garantire un’offerta completa di veicoli industriali”. Perché? “Perché i nostri mezzi entrano in città. Hanno dimensioni ridotte ma grandi portate. E sono ecologici: abbiamo già cinquemila veicoli elet trici che circolano in tutta Europa. Quella della mobilità sostenibile non è una moda e noi abbiamo veicoli anche a gpl ed elettrici”. E gli ibridi? “Parliamo solo di quello che abbiamo già. Ma è vero che entro fine anno verrà lanciato l’Mp3 ibrido, messo a punto grazie alla collaborazione con l’Università di Pisa. Studie-

Quale sarà la vostra strategia in Europa? “Continueremo a investire su Pontedera dove verranno progettati, sviluppati e prodotti i mezzi per l’Europa. Il nostro stabilimento toscano, che occupa 250 addetti, sarà il nostro punto di forza. E, come vuole il presidente Colaninno, vedremo di acquistare in Italia tutto quello che possiamo”. Novità? “Ci vedremo spesso nel 2009. Non posso dire molto di più. Però avremo anche un EcoPower 4x4 con due motori e lettrici. Abbiamo anche dei contatti per cercare di portare i nostri veicoli elettrici a Londra dove, per accedere al centro, c’è da pagare un pedaggio”. Come agirete nel resto del mondo, nei cosiddetti Paesi emergenti? “Emergenti? Se parliamo di India o Cina, quelli sono paesi già belli che emersi... L’India è un grande mercato do ve già vendiamo 150mila veicoli e dove sta riscuotendo successo l’Ape Truck a quattro ruote. Noi siamo in quel Paese da anni e lì porteremo avanti la ricerca per i nuovi motori diesel per i veicoli commerciali che saranno più compatti, più leggeri, con l’Egr, la trappola per il particolato, l’iniezione diretta common rail ad alta pressione e

quattro valvole per cilindro”. E in Cina? “Il presidente Colaninno ha firmato un’intesa con Zongshen per avviare la produzione di veicoli commerciali a tre ruote a Chongqin. Ci aspettiamo i primi risultati nei prossimi due anni: stiamo parlando di un mercato potenziale da un milione di mezzi”. Quindi? “Le linee sono tre: una riorganizzazione interna focalizzata sul business dei veicoli commerciali, una nuova strategia di presenza commerciale ed una gamma più attenta ai bisogni dei clienti. Con il primo ottobre, ad esempio, verrà attivato un numero verde (800 388488, ndr) e abbiamo ingaggiato un manager proveniente da Caterpillar per seguire assistenza e post vendita”. L’ELETTRICO NON È TABÙ Ci sono diffidenze nei confronti dei mezzi elettrici: come mai? “C’è ancora la barriera iniziale del prezzo. Solo che non va considerato solo quello, ma anche i costi di gestione complessivi”. Un esempio? “Cento chilometri con un euro”. Con un euro? “Con un euro, sì. È la percorrenza di un veicolo elettrico”. E la durata delle batterie? “Va dai tre ai cinque anni a seconda dell’uso. E non ci sono problemi di smaltimento perché se ne occupano imprese specializzate”. Le Case automobilistiche “tentennano” ancora sulla soluzione da adottare sul fronte delle risorse alternative. Voi puntate sull’elettrico? “Non c’è ancora una tendenza precisa. Certo che l’elettrico consente di muoversi liberamente in città. Anche l’ibrido può rappresentare una soluzione interessante: se il Governo prevedesse degli incentivi darebbe un grande impulso”..

Intanto debutta il fratello maggiore del Porter

Con Maxxi compattezza e tanta capacità

Porter Maxxi coniuga i vantaggi dei veicoli commerciali compatti con una capacità di lavoro che solo mezzi più ingombranti vantano. fanno parte del progetto Til, una società a capitale pubblico ma di diritto privato attorno al quale ruota l’operazione che dal 2001 a oggi ha consentito non solo di risparmiare 415mila euro, ma anche di evitare l’emissione di 600mila kg di CO2 per un totale di 6 milioni di km percorsi. In pratica, grazie all’intuizione dell’amministrazione comunale e alla partnership con Piaggio, a Reggio Emilia noleggiare un veicolo elettrico costa 20 euro al giorno oppure 250 euro al mese. Con un unico ob-

Italia e una flessione dell’1,8 per cento nell’Europa a 27. I primi otto mesi dell’anno sono stati comunque entusiasmanti”. La conferma viene dai numeri. Nel primo semestre, a livello mondiale il gruppo di Pontedera ha venduto 92mila veicoli a tre e quattro ruote (gamme Ape, Quargo e Porter), pari a una cre scita dell’8,9 per cento rispetto alle circa 84.000 unità vendute nello stesso periodo del 2007. In tutto lo scorso anno ne erano state commercializzati 174mila unità. Il solo EcoPorter

REGGIO EMILIA - “Grandi lavoratori di piccola taglia”: è con questo motto che Piaggio rilancia la gamma del Porter “palestrato”. Un veicolo commerciale votato al traffico urbano ma sottoposto a una cura “ormonale” e che per questo si chiama Maxxi (con due ics). “È il veicolo commerciale col miglior rapporto tra capacità di carico e dimensioni del settore” assicurano i responsabili di Piaggio. In pratica Porter Maxxi “coniuga i vantaggi dei veicoli commerciali compatti - facilità di guida, maneggevolezza e costi d’esercizio ridotti - con una capacità di lavoro che solo mezzi più ingombranti, costosi e impegnativi

possono vantare”. Il lancio italiano è datato primo ottobre, mentre il “porte aperte” è in programma il 18 e 19. Maxxi è lungo 4,3 metri e largo 1,56 (16 centimetri in più di Porter) con un raggio di sterzata di 3,9 metri (Porter “normale” ce l’ha di 3,7 metri), ovvero misure mediamente inferiori alla media dei concorrenti che sono rispettivamente di 5, 1,8 e 5,2 metri. Il carico utile massimo supera i 1.100 chili (la versione ecopower che arriverà ne “perde” 40) a fronte di un peso 2.200 kg su strada con un rapporto peso portata pari al 50 per cento: nessuno fa meglio. Lo spazio dedicato al carico è addirittura la metà di quello totale, contro una media del segmento del 28 per cento. Le ruote gemellate posteriori sono garanzia di tenuta di strada e sicurezza. Il motore è un benzina da 1.3 litri Euro4 a 16 valvole da 48 kw di potenza. “Dimensioni, manovrabilità e costi di gestione sono da mezzo piccolo, mentre la portata è da grandi” sottolineano gli strateghi di Piaggio. E, soprattutto, il prezzo è intermedio: ovvero 13.890 per il solo chassis, 14.190 per la versione pianale, 15.390 per quella con il ribaltabile e 15.690 per il ribaltabile lungo. Da ottobre, oltre al Maxxi, la gamma Porter si amplia anche con una versione “normale” dalla portata aumentata di 200 kg. L’offerta conta così su tre distinte versioni: da 1,5 ton e da 1,7 ton per la gamma Porter “standard” e per 2,2 ton per la nuova gamma Porter Maxxi con passo allungato e ruote posteriori gemellate. Il Porter a “portata aumentata” avrà così una capacità di carico di ben 835 kg nella versione Pianale e di 710 kg nella versione Furgone. Porter Maxxi è rispettoso dell’ambiente anche perché è rigenerabile per il 90 per cento (la normativa si “accontenta dell’85 per cento). Addirittura 18 le mission pensate per questo modello, altamente flessibile e adattabile alle diverse esigenze, inclusa la versione “frigo”.


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DOPO IL MASSIF IN DICEMBRE RITORNA IL MITO DEGLI ANNI CINQUANTA

Campagnola regina dell’off-road Una svolta storica in casa Iveco. Per la prima volta appare in gamma anche una vettura per trasporto persone che riannoda il filo della storia con la gloriosa Campagnola degli anni Cinquanta riproponendola come la nuova campionessa del fuoristrada vero che però non delude nemmeno nell’impiego su strade normali. AOSTA - Sarà disponibile al pubblico a partire da dicembre, costerà 29.800 euro, vuol essere il fuoristrada “duro e puro” dei tempi moderni, ha il compito di riannodare il filo della storia con il suo mitico predecessore degli anni ’50. Stiamo scrivendo della Campagnola del terzo millennio, presentata il mese scorso da Iveco in quel di Aosta, nella cornice maestosa del Monte Bianco e con l’assistenza entusiasta dei militari del Centro Addestramento Alpini dell’Esercito Italiano. La moderna Campagnola nasce questa volta all’insegna del marchio Iveco, che già dallo scorso marzo ha lanciato sul mercato quel “mostro” di robustezza che risponde al nome di Massif e dal quale appunto la Campagnola è stata derivata. Se il Massif è il veicolo professionale fuoristrada destinato soprattutto agli operatori del trasporto nel mondo delle costruzioni, delle cave, dei cantieri e che per questo fa della sua essenzialità la carta vincente insieme a una capacità di trazione mostruosa, la Campagnola, diciamo, ha acquistato in “umanità” con qualche concessione anche al comfort avendo la vocazione di proporsi come compagna per la mobilità per quanti abitano nelle zone montane e appenniniche ma anche per coloro che vivono nelle zone rurali ma che si muovono regolarmente su strade comode e asfaltate. Né possiamo dimenticare quei clienti radical chic che vogliono sottolineare assolutamente il proprio status con un’automobile trasversale come può essere anche la Campagnola senza avere la minima necessità di divagazione con la guida in fuoristrada. Quali le ambizioni della nuova Campagnola che, come ha riferito Luca De Meo, intervenuto alla presentazione come chief marketing officier di Fiat Group, sarà venduta oltre che dai dealer Iveco anche da alcuni che espongono il marchio Fiat? Inizialmente, la produzione del Massif e della Campagnola, che avviene nella fabbrica spagnola di Santana nella cittadina di Linares, sarà di poco più di 4.500 veicoli complessivi dei quali poco meno di 2.000 rappresentati dalla Campagnola. Che va a in-

di Paolo Altieri

serirsi in un mercato che in Europa conta circa 20mila immatricolazioni e in Italia intorno a 2.000. “Contiamo - ha dichiarato Alessandro Cicchetti, marketing Iveco - di venderne in Italia almeno 800 pezzi, naturalmente partecipando con la forza di un prodotto di qualità assoluta a tutte le gare delle varie branche delle Forze Armate, finora terreno esclusivo di caccia di marchi esteri”. “Iveco - ha proseguito Cicchetti - è uno dei pochi Alessandro Cicchetti, marketing Iveco, produttori al mondo a offrire una gamma completa di veicoli a trazione totale e con Massif l’azienda è entrata in un segmento del trasporto professionale completamente nuovo, rivolgendosi, per la prima volta, al segmento dei fuoristrada leggeri a due volumi. Con la Campagnola Iveco amplia l’offerta con un modello specifico per il trasporto persone, senza rinunciare alle caratteristiche di vero fuoristrada che decretò il successo della sua progenitrice: telaio a longheroni, trazione integrale, elevata mobilità e capacità di disimpegno su tutti i terreni. In più, aggiunge quelle qualità di comfort e di guidabilità richieste da un moderno fuoristrada”. “Del resto - ha ancora osservato

Cicchetti - Iveco è sicuramente un centro di eccellenza riconosciuto nel campo delle trazioni integrali per impieghi pesanti. Una storia di eccellenza che parte da lontano. Infatti, all’atto della sua nascita nel 1975, Iveco poteva contare su due famiglie di fuoristrada, i veicoli Magirus che discendevano dai celebri Merkur, Uranus e Jupiter e che avevano motori raffreddati ad aria, e i veicoli costruiti a Bolzano di derivazione militare e che vantavano l’eccellenza tecnica dei veicoli speciali Lancia”. Così il know-how ereditato in materia è stato alla base dello sviluppo di una gamma completa a trazione integrale iniziata nel 1982 con il Daily 4x4, nel 1992 dell’EuroCargo 4x4 e nel 1994 del Trakker. “Oggi - ha insistito Cicchetti - siamo la Casa che offre la più ampia gamma di veicoli a trazione totale, dai dumper articolati Astra ai Trakker per cava e cantiere, dall’EuroCargo 4x4 e dal Daily 4x4 all’LMV, fino al Massif e ora alla Campagnola”. Nelle intenzioni dei “vertici” di Iveco, la nuova Campagnola doveva essere semplicemente una “special edition” in un numero limitato del Massif per celebrare dopo 20 anni la Campagnola delle origini. “Man mano che il progetto si sviluppava, abbiamo sentito crescere - ha spiegato Cicchetti - l’interesse per questa vettura. Per la prima volta Iveco si è trovata a contatto con le richieste e le aspettative di una clientela fatta non solo di professionisti, ma anche di appassionati dell’off-road. Ci siamo resi conto del potenziale rappresentato dal nome e dal passato della Campagnola e questo ci ha portato ad allargare i nostri obiettivi. Così Campagnola, che ha richiesto un investimento di 60 milioni di euro, è diventata un progetto che ha preso una sua strada ben precisa. Le conferme della sua personalità da off-road professionale ci sono venute soprattutto da tutte le prove necessarie per le certificazioni militari. Le ha superate con successo a conferma del fatto che è un prodotto che non teme alcun tipo di prova o d’impiego, anche il più esasperato”.


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L’IDENTIKIT DELLA NUOVA CAMPAGNOLA FIRMATA IVECO

Nata con il gusto della sfida A OSTA - Indubbiamente la Campagnola dei tempi moderni ha un fascino notevole e soprattutto si presenta con un “carattere” che non ammette equivoci di sorta circa le sue prestazioni. Rispetto al Massif, Giorgetto Giugiaro e gli uomini del Centro Stile Fiat hanno reso la linea più morbida ed elegante, gli interni sono stati rivisitati per conferire ai quattro occupanti un buon livello di comfort. Si è la vorato, poi, su telaio e sospensioni per garantire un comportamento stradale meno duro mentre il 3 litri turbodiesel Fiat Powertrain, con i suoi 176 cv (60 cv/litro) e i 400 Nm di coppia disponibili già a 1.250 giri, non ha confronti con la concorrenza. RICHIAMO AL PASSATO Disponibile solo nella versione 3 porte a 4 posti, con un passo di 2.452 mm, la Campagnola è lunga 4.248 mm, larga 1.750 mm e alta 2.050 mm. Due i colori di carrozzeria, quelli storici, verde salvia e avorio che riportano immediatamente al passato. Inoltre, dotazioni e allestimenti sono più da automobile che da veicolo fuoristrada. Molto ricca la dotazione interna, con finestrini anteriori elettrici, rivestimenti in pelle anche per volante e maniglie, aria condizionata, ra dio/lettore CD con 4 speakers e, a richiesta, sistema di navigazione satellitare (a tal proposito in Iveco stanno lavorando per offrire una cartografia di tutte le piste sterrate dove può essere praticato il fuoristrada sportivo). I primi 499 esemplari faranno parte di una “Opening Edition” con targhetta posta sul montante di entrambi i lati che riporta il logo e il numero progressivo ad indicare la serie limitata. I cerchioni sono verniciati nello stesso colore della carrozzeria, mentre il paraurti e i parafanghi sono in tinta opaca. Campagnola è equipaggiata con bloccaggio del differenziale posteriore inseribile, ABS, Immobilizer e sistema antifurto. Di Massif, Campagnola a dotta la struttura originaria da vero fuoristrada basato su tecnologie d’avanguardia, con un’impronta forte che lo rende diverso dagli sport utility vehicle destinati a un utilizzo prevalente su strada asfaltata. Un ritorno alle origini del 4x4 che si lascia alle spalle il compromesso tra strada e fuoristrada: come Massif, la nuova Campagnola è adatta a qualsiasi terreno, in grado di offrire prestazioni specifiche di massimo livello e affrontare con disinvoltura percorsi di off-road estremo. La pendenza superabile a pieno carico è del 100 per cento, con un angolo di attacco di 50°, un angolo di uscita di 34° e un angolo di rampa di 33°. La profondità di guado ad assetto standard è di 500 mm, la trazione integrale è disinseribile - con trazione ovviamente sull’asse posteriore - per assicurare consumi decisamente contenuti. Il cambio a sei velocità FPT 2840 con overdrive è abbinato a una scatola di rinvio con la quale si può selezionare la trazione 4x2 o 4x4. Fornisce 12 marce in avanti (delle quali 6 ridotte) e 2 rapporti di retromarcia.

Rispetto al Massif, Giorgetto Giugiaro e gli uomini del Centro Stile Fiat hanno reso la linea più morbida ed elegante; gli interni sono stati rivisitati per conferire ai quattro occupanti un buon livello di comfort. Si è lavorato, poi, su telaio e sospensioni per garantire un comportamento stradale meno duro mentre il 3 litri turbodiesel Fiat Powertrain, con i suoi 176 cv (60 cv/litro) e i 400 Nm di coppia disponibili già a 1.250 giri, non ha confronti con la concorrenza. L’eccellente combinazione dei componenti si ispira ai prodotti della gamma Daily, la scatola di rinvio è accoppiata alla catena cinematica e, attraverso gli alberi di trasmissione, all’asse anteriore e posteriore. Consente un rapporto di trasmissione di

circa 1:1 e l’inserimento della trazione integrale a veicolo in marcia. Con le marce ridotte è consentito il solo uso della trazione integrale. Il freno di stazionamento è montato sulla flangia di uscita dell’asse posteriore della scatola di rinvio,

permettendo così una maggiore coppia frenante, in quanto è moltiplicata per il rapporto di trasmissione. Questo aspetto è di estrema rilevanza poiché significa che il veicolo può essere trattenuto in freno di stazionamento su tutte le considerevoli

pendenze che è in grado di attraversare. La soluzione a telaio separato con assi montati su molle a balestra paraboliche non ammette compromessi: un telaio separato garantisce che le forti sollecitazioni strutturali nel -

l’impiego fuoristrada non vengano trasmesse alla struttura del corpo, compromettendone la durata. Le molle a balestra aiutano il posizionamento degli assi e la sospensione del corpo senza bisogno di ulteriori elementi per reagire alla forza mo-


SPECIALE

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AL VOLANTE DELLA CAMPAGNOLA

Una simpatica forza bruta

L’abitacolo della nuova Campagnola: configurazioni interne e sistema di trasmissione sono studiati per assaporare al meglio le emozioni di un autentico percorso off-road. trice o frenante, né di collegamenti di posizionamento degli assi al telaio del veicolo. Le mol le a balestra paraboliche svolgono il doppio ruolo di sospensione del telaio e posizionamento dell’asse. Quest’architettura delle sospensioni agevola le reazioni alla coppia motrice e frenante senza bisogno di ulteriori collegamenti e forcelle: un vantaggio decisivo per i veicoli fuoristrada. TECNICA MODERNA Per l’asse anteriore sono stati adottati ammortizzatori idraulici a doppio effetto; il posteriore invece monta ammortizzatori ad aria a doppio effetto. Il sistema è completato da barre stabilizzatrici antirollio anteriori e po steriori. Il massimo carico dell’asse anteriore e di quello posteriore è rispettivamente di 1.175 kg e 1.750 kg; il massimo carico del veicolo è di 2.650 kg. L’impianto frenante prevede un doppio circuito idraulico servoassistito a depressione che aziona i freni a disco sui due assi, ventilati sull’asse anteriore. Il freno di stazionamento è a tamburo azionato tramite cavo, montato sulla scatola di rinvio per una maggiore coppia frenante di stazionamento, in quanto il fattore di moltiplica-

zione corrisponde al rapporto di trasmissione al ponte. Il cuore della Campagnola è il motore 3 litri HPT, di derivazione Daily, 4 cilindri turbodiesel 16 valvole con sistema di iniezione common rail tecnologicamente all’avanguardia, in grado di fornire eccellenti prestazioni e un consistente risparmio di combustibile. Il motore è certificato per i requisiti di emissioni Euro 4, usando il ricircolo dei gas di scarico (EGR) per ridurre la formazione di ossido di azoto e un catalizzatore ossidante. Il motore è dotato di turbina a geometria variabile che eroga una potenza di 176 cv a 3.200-3.500 giri/min e una coppia massima di 400 Nm a 1.250-3.000 giri/min. Un propulsore dalle caratteristiche uniche nella sua categoria. Sia nella parte anteriore che in quella posteriore sono presenti ponti motore con un rapporto di riduzione finale di 3.909:1. Il rapporto di riduzione finale usato sull’asse anteriore è di tipo elicoidale mentre sul l’asse posteriore è di tipo ipoidale al fine di aumentare la luce libera da terra per l’albero centrale. La versione standard include pneumatici 235/85R16 adatti per tutte le superfici. È possibile scegliere di montare pneumatici specifici per fuoristrada sui cerchioni in acciaio

di serie, oppure su cerchioni in alluminio opzionali. Campagnola è progettata per ribadire i valori fondamentali di eccellenza Iveco: determinazione, affidabilità, performance e spirito di squadra. Valori condivisi con la squadra di rugby neozelandese degli All Blacks, che nella storia ha vinto più di chiunque altro. Lo stesso spirito di team ispira Massif e Campagnola: significa lavorare fianco a fianco con il cliente per l’intero ciclo di vita del veicolo. CLIENTE PROTAGONISTA A co minciare dalla fase di sviluppo prodotto, attraverso il lavoro degli ingegneri specializzati e dei centri di Ricerca e Sviluppo Iveco che coinvolgono il cliente fin dalla fase progettuale, per arrivare al processo di acquisto, con l’aiuto di professionisti pron ti a offrire informazioni tec niche e soluzioni di finanziamento per soddisfare qualsiasi esigenza. Stessa attenzione al cliente durante l’operatività del veicolo, attraverso un call center attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno e una rete di servizio efficiente e largamente diffusa (oltre 4.600 centri specializzati in 100 Paesi).

La dotazione della Iveco Campagnola è molto ricca: finestrini anteriori elettrici, volante e maniglie rivestiti in pelle, aria condizionata, radio-lettore CD con quattro speakers e, a richiesta, navigatore satellitare. In futuro, quest’ultimo disporrà di un elenco di tutte le piste sterrate. Campagnola, infatti, adotta la struttura originaria da vero fuoristrada del Massif, basata su tecnologie d’avanguardia.

AOSTA - I responsabili della Comunicazione Iveco hanno organizzato due momenti per consentire ai rappresentanti della stampa una prima presa di contatto con quella extraterrestre della nuova Campagnola che si è aggiunta nella gamma dei veicoli Iveco. Un primo test è avvenuto su un circuito tecnico nell’area del Centro Addestramento Alpini di Aosta nei pressi dell’aeroporto. Un percorso che definire accidentato è sicuramente poco, visto che il tracciato era disseminato di profonde buche, avvallamenti in serie, salite ripidissime, fondo stradale di ogni genere, sabbia, sassi, spuntoni di roccia. Noi, che non abbiamo un’eccessiva confidenza con il fuoristrada “duro e puro”, ci siamo messi al volante con una certa dose di preoccupazione, rassicurati soltanto dalla presenza della demo-drive Iveco, Barbara, la stessa che in altre occasioni ci ha fatto scoprire il piacere della guida dello Stralis. E sono stati proprio i preziosi consigli della simpatica Barbara a metterci immediamente a nostro agio nella guida della nuova Campagnola, che si è rivelata assolutamente piacevole, sicura e divertente. NULLA DI PROIBITO

Così abbiamo potuto scoprire come alla Campagnola praticamente nulla è proibito, qualunque sia lo sterrato che sta affrontando, qualunque sia la conformazione del tracciato, qualunque siano le pendenze da superare, sia in salita sia in discesa, che “lei” affronta con una disinvoltura assolutamente sorprendente. “Vai, non esitare, tieni la seconda ridotta, dimentica la frizione, solo un filo di gas, sfiora appena il pedale del freno, vedi che la Campa-

gnola va da sola, no, non stiamo ribaltando, vai tranquillo” dice Barbara che mi accompagna mentre sono impegnato nella guida della Campagnola. E quando il giro finisce, quasi mi dispiace di doverla abbandonare così velocemente, senza avere quasi nemmeno il tempo di godere delle splendide emozioni che la Campagnola mi ha fatto appena provare. BELLA DA VEDERE

Sì, è davvero straordinaria la Campagnola firmata Iveco. È anche un bell’oggetto di design, con una sua forte personalità, un abitacolo che certo non indulge a frivolezze ma che in ogni caso non ha molto da invidiare a quelle che pur chiamandosi “sport utility” sono ormai diventate soprattutto “sport urban”. Lei, la Campagnola, è davvero nata per “i duri e puri” del fuoristrada. La sua struttura, la sua concezione tecnica, la sua potente motorizzazione sono lì a garantire una guida nel fuoristrada vero senza compromessi, all’insegna dell’assoluta sicurezza e della certezza che non c’è fondo stradale che “lei” non possa superare agilmente. Una seconda sessione di prove è stata poi effettuata praticamente sulle pendici del Monte Bianco, quasi a voler affermare, la Campagnola, che “lei” davvero può raggiungere i luoghi dove si posano le aquile. In quel panorama incomparabile, la Campagnola su un percorso aperto solo alle escursioni dei militari alpini del Centro Addestramento di Aosta si è come consacrata a un utilizzo che sognano gli appassionati dell’avventura. I quali oggi sanno che per vivere le forti emozioni del vero fuoristrada hanno una sola e unica scelta da fare: la Campagnola.

Abbiamo provato la Campagnola al Centro Addestramento Alpini di Aosta, nei pressi dell’aeroporto, lungo pendenze e tracciati di ogni tipo, adatti solo a veri fuoristrada.


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SPECIALE Light & Minitruck

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DEBUTTO NEL SETTEMBRE 1951 ALLA FIERA DEL LEVANTE DI BARI A OSTA - Con questo veicolo Iveco riporta su strada un mezzo che ha segnato un’epoca: “la torpedo tuttofare che non ha bisogno di strada”, come recitava uno slogan pubblicitario del 1951, l’anno del lancio della Fiat Campagnola. È ancora fresco il ricordo delle leggendarie Jeep leggere impiegate nel conflitto; le Willys si erano rivelate ideali mezzi di appoggio e ricognizione. Ispirandosi a quella formula, lo Stato italiano indice bandi di concorso per veicoli destinati a impieghi speciali. La storia della Campagnola, icona dei fuoristrada Fiat, s’intreccia, nell’Italia del dopoguerra, con quella della “gemella” Alfa Romeo. Fiat e Alfa progettano separatamente due modelli analoghi, denominati in gergo militare AR51 (la sigla indica Autoveicoli da Ricognizione, il numero si riferisce all’anno di pro duzione: 1951), entrambi con motore di 1.900 cc. Per l’uso civile, Fiat sceglie il nome meno bellicoso di Campagnola e la “rivale” milanese viene battezzata Matta (come il jolly delle carte). Soltanto la Campagnola ha uno straordinario successo, mentre la 4x4 del Biscione viene prodotta fino al 1955 in soli 2.059 esemplari. Decisivo nel determinare la scelta in favore del modello Fiat il prezzo: l’Alfa ha tecnologie molto più costose, inaccessibili agli enti pubblici.

Campagnola Story La storia della Campagnola, icona dei fuoristrada Fiat, s’intreccia, nell’Italia del dopoguerra, con quella della “gemella” Alfa Romeo chiamata “Matta”. Progettata da Dante Giacosa e realizzata secondo lo schema Willys, si presentava con motore anteriore di 1.900 cc, 4 ruote motrici, avantreno inseribile, riduttore e costava 1.600.000 lire. Sarebbe diventata un mito.

UN SIMBOLO ITALIANO La Campagnola ha significato molto per l’Italia del dopoguerra e della ricostruzione degli anni ’50; un mezzo che ha segnato un’epoca in un Paese an cora privo di un’adeguata struttura viaria e che è ancora ben presente nei ricordi degli italiani. Utilizzata dall’Arma dei Carabinieri, dall’Esercito e dalla Protezione Civile, è diventata famosa anche come Papamobile, nella versione scoperta in livrea bianca con le insegne del Vaticano. Quella utilizzata da Benedetto XVI nella prima usci ta ufficiale tra la folla di Piaz za San Pietro è la stessa

NEL CONTINENTE NERO La Campagnola D, progettata da Dante Giacosa e realizzata secondo lo schema Willys, debutta alla Fiera del Levante di Bari nel 1951, prezzo 1.600.000 lire. Ha motore anteriore, 4 ruote motrici, avantreno inseribile, riduttore. Nel novembre 1951 compie l’attraversamento verticale dell’Africa - da Città del Capo ad Algeri - in 11 giorni, 4 ore e 54 minuti, superando ogni possibile avversità e stabilendo il record mondiale. Alimentata a benzina, ha una potenza di 53 cv a 5.300 giri/minuto, cambio a 4 marce e retromarcia, riduttore (II, III e IV sincronizzate), differenziale posteriore bloccabile, leva centrale a cloche, la Campagnola raggiunge i 100 km/h. Può superare una pendenza del 90 per cento (in prima ridotta) e consuma mediamente 12,1 litri per 100 Km. La carrozzeria è lunga 3,64 metri e larga 1,48, il veicolo pesa 1250 kg. Sospensioni anteriori indipendenti con bracci trasversali, molle a elica, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice, posteriori con assale rigido, balestre e ammortizzatori idraulici. Insomma, quanto di meglio si poteva avere a quel tempo. La versione militare AR51 vie ne adottata anche dall’Arma dei Carabinieri. Nel ’53 compare la versione Diesel (sempre 1.9) da 40 cv a 3200 giri/minuto (85 km/h, prez zo 1.792.000 lire). Nel 1955 ecco la Campagnola A

ne “Torpedo Corta” ha tetto e fiancata in tela asportabile. Nel ’76 nascono la versione “Lunga” (sbalzo posteriore aumentato di 25 cm) e “Hardtop” (con carrozzeria interamente me tallica). Nell’autunno del 1979 la Fiat sostituisce le motorizzazione della Nuova Campagnola, dotandola di un Diesel più adatto all’impiego fuoristrada: il 2 litri Sofim sviluppa 60 cv a 4.200 giri/minuto e garantisce una velocità di 120 km/h. Numerosi i miglioramenti alla carrozzeria e agli interni. Prezzo di listino da 14.018.000 a 15.198.000 lire, a seconda delle versioni. La produzione della Campagnola termina nel 1987.

Lo Statuto della Campagnola

Art. 1 Due immagini della Campagnola storica. Nel 1951 il fuoristrada Fiat compie l’attraversamento verticale dell’Africa in 11 giorni, 4 ore e 54 minuti, stabilendo il record mondiale.

Le tappe della prima Campagnola Settembre 1951: debutto alla Fiera del Levante di Bari. Dicembre 1951-Gennaio 1952: attraversamento verticale dell’Africa. 1951: nasce la versione militare AR 51 Autovettura Ricognizione 1951. 1953: nasce la versione Diesel. 1974: debutta la Nuova Campagnola. 1976: nascono le versioni “Lunga” e la “Hardtop”. 1979: nuova motorizzazione Diesel 2 litri da 60 cv. 1987: la Campagnola esce di produzione.

Con il presente Statuto, Campagnola istituisce l’Ente per la Salvaguardia dell’Off-Road.

Art. 2

Campagnola promuove un uso responsabile del fuoristrada nel rispetto dell’ambiente e nella convinzione che una condotta senza macchia è possibile, anche in mezzo al fango.

Art. 3

Campagnola rispetta i parchi e le riserve naturali perché anche le generazioni future possano esercitare il diritto di abbandonare la retta via.

Art. 4

Campagnola è attiva nel diffondere con qualunque mezzo gli itinerari off-road, con l’obiettivo di trascinare tutti nel fango. Ma anche nella melma e nelle pietraie.

Art. 5

Campagnola si impegna per la diffusione della pratica dell’escursionismo off-road in tutti i campi. Eccetto quelli coltivati.

Art. 6

Campagnola tutela la privacy degli animali, suggerendo percorsi alternativi durante i periodi di accoppiamento: meno sgommate oggi, più cucciolate domani.

Art. 7

Campagnola coinvolge le popolazioni locali nella salvaguardia dell’off-road, ascoltando qualunque suggerimento. Anche in dialetto.

(AR55), con motore a benzina potenziato a 63 cv (116 km/h) e il Diesel da 43 cv; nel 1960 nasce la Campagnola B con motore a gasolio da 47 cv, raggiunge i 95 km/h. Il fuoristrada Fiat può trasportare 6 persone con più di 60 kg di bagaglio, oppure 1 persona con 410 kg di bagaglio. Nel ’68 è la volta della C Diesel: motore di 1.895 cc, 47 cv a 3.800 giri/minuto, 96 km/h. La produzione della prima Campagnola cesserà nel 1973, dopo 39.086 esemplari prodotti, di cui 7.783 Diesel.

Nell’estate 1974 debutta la Nuova Campagnola, prodotta fino al 1979. Di concezione tecnologica decisamente più evoluta, è anche più confortevole: può trasportare fino a 7 persone. Viene presentata al Salone di Belgrado e dell’antenata conserva soltanto il nome. È un mezzo moderno, con motori già sperimentati sulla Fiat 132, sospensioni a quattro ruote indipendenti e carrozzeria autoportante. Tra gli optionals: differenziali autobloccanti sui due assali e pneumatici maggiorati,

Art. 8

Campagnola si impegna affinché l’off-road non venga privato della sua dignità e trasformato in volgare manto stradale. doppi giunti avantreno, sedili posteriori, impianto di aerazione. Il motore è un 4 cilindri in linea di 1.995 cc con potenza di 80 cv a 4.600 giri/minuto, cambio a 4 marce + RM, riduttore (tutte sincronizzate), leva centrale a cloche, velocità massima di 115 km/h. La Nuova Campagnola è lunga 3,77 metri e larga 1,58; pesa a vuoto 1.570 kg. Costa 4.076.000 lire. La versio-

che venne donata a Giovanni Paolo II in occasione della visita a Torino nel 1980 e accompagnò le apparizioni pubbliche di Karol Wojtyla, il quale inaugurò, anche grazie a questo veicolo, un modo nuovo di comunicare con la gente. Sempre in bianco, ma con il logo ONU, la Campagnola ha contribuito a numerose missioni internazionali di pace in tutti i continenti.


LE NOSTRE INCHIESTE

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

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L’ANDAMENTO DEI COMMERCIALI DOPO UN’ESTATE SEGNATA DAL CALO DELLE CONSEGNE

Sfida alla congiuntura Dopo il mercato dell’auto, anche quello dei veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate di Ptt è entrato da maggio in una fase di recessione che è continuata fino ad agosto. Grazie però ai positivi risultati del primo quadrimestre dell’anno, si è mantenuto pressoché stabile il trend delle consegne da inizio anno: +0,4 per cento nel periodo gennaio-agosto, con un totale di 157.088 unità. TORINO - La difficile congiuntura economica che ha colpito il mercato delle auto si è allargata a quello dei veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate di Ptt. Dopo il positivo andamento registrato nei primi quattro mesi del 2008, con crescite significative, rispetto al 2007, del 17,33 per cento in gennaio e del 14,13 per cento in febbraio seguite da aumenti più contenuti in marzo (+3,33 per cento) e aprile (+4,24 per cento), a maggio le consegne di veicoli commerciali sono diminuite del 3,68 per cento, arrivando a -11,34 a giugno, a -5,8 per cento a luglio e scendendo precipitosamente a -21,4 per cento in agosto. Grazie ai positivi risultati del primo quadrimestre dell’anno, si è mantenuto pressoché stabile il trend delle consegne da inizio anno: +0,4 per cento nel periodo gennaio-agosto, con un totale di 157.088 unità. Il calo del mercato già osservato prima della chiusura del primo semestre 2008 si inasprisce per effetto della parentesi estiva, che si somma a un contesto economico già non troppo favorevole. Nei primi otto mesi del 2008, le marche nazionali hanno registrato consegne per 84.390 unità, l’1,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Flessione dell’1,4 per cento per le marche estere, che hanno totalizzato da gennaio ad agosto un totale di 72.698 unità. In termini di quota, le marche nazionali hanno raggiunto il 53,7 per cento del totale mercato contro il 52,9 dei primi otto mesi del 2007; le marche estere sono passate dalla precedente quota del 47,1

a cura di Fabio Basilico

per cento all’attuale 46,3 per cento. Fiat Professional continua a trainare le vendite del mercato totalizzando 68.071 consegne nei primi otto mesi del 2008 (+3,1 per cento) con una quota di mercato del 43,3 per cento (42,2 per cento nel periodo gennaio-agosto 2007). Tra le Case estere, Ford è in testa alla classifica delle consegne con 13.399 unità commercializzate nei primi otto mesi dell’anno, in calo però del 4,9 per cento rispetto alle 14.096 dello stesso periodo del 2007. La quota di mercato relativa è scesa dal 9 all’8,5 per cento del totale. Nella classifica generale del mercato Ford si posiziona subito dopo Fiat Professional, mentre al terzo posto troviamo Iveco con 13.012 consegne, il 4 per cento in meno, e una quota dell’8,3 per cento contro il precedente 8,7 per cento. A quota 9.070 consegne c’è Renault: il marchio francese ha diminuito le consegne del 10,2 per cento e la sua quota di mercato è passata dal 6,5 al 5,8 per cento. Segue Citroën che, con 8.412 consegne, il 12,3 per cento in più, ha aumentato la sua quota dal 4,8 al 5,4 per cento. Aumento anche per Peugeot: le sue 7.731 consegne (+18 per cento) hanno consentito alla Casa francese di salire di 0,7 punti percentuali in termini di quota passando dal 4,2 al 4,9 per cento del totale. Flessione per Mercedes-Benz: le sue 7.188 consegne (-8,5 per cento) hanno por-

tato la quota al 4,6 per cento dal precedente 5 per cento. Opel consuntiva 6.103 consegne, il 4,2 per cento in più, e una quota di mercato del 3,9 per cento, in ascesa rispetto al 3,7 per cento precedente. Subito dietro Volkswagen, con un consistente aumento del 20,3 per cento delle consegne, arrivate a 6.025 unità, e un incremento di 0,6 punti percentuali della quota, arrivata a 3,8 per cento. Dai dati statistici del primo semestre 2008 relativi alle consegne di veicoli commerciali ripartite per segmenti, emerge il positivo andamento delle “furgonette”, che hanno aumentato del 14 per cento le consegne arrivando a un totale di 29.259 unità contro le 25.673 del primo semestre 2007. La loro percentuale sul totale mercato è salita dal 20,4 al 22,6 per cento. Positivo anche l’andamento del segmento “furgoni piccoli”, arrivati a 18.984 unità, il 3,9 per cento in più. In questo caso la quota di mercato è salita dal 14,5 al 14,7 per cento. Incremento dell’1,6 per cento per “autocarri e furgoni medi/grandi”, passati da 53.355 a 54.217 unità e da una quota sul totale del 42,5 per cento all’attuale 41,9 per cento. Negativo invece il trend semestrale dei “pick up”: le 10.315 consegne del periodo gennaio-giugno 2008 sono risultate inferiori del 7,8 per cento, e la quota sul totale ha perso 0,9 punti percentuali da 8,9 a 8 per cento. Infine i “van”, che hanno diminuito le consegne dell’1,9 per cento passando da 17.089 a 16.767 unità e la quota relativa dal 13,6 al 12,9 per cento.

Le domande 1 - Quali sono le previsioni di vendita riferite a tutto il 2008 e quali modelli incideranno di più sull’andamento complessivo? 2 - Quali novità di prodotto caratterizzeranno l’offerta del marchio nel prossimo futuro? 3 - Ci sono allo studio particolari iniziative di marketing?

PEUGEOT / Andrea Valente

HYUNDAI / Stefano Gavioli

Il Leone non teme la concorrenza

Fattore H-1

MILANO - Non rinuncia a ruggire, anche quando le circostanze non richiedono un particolare impegno per dimostrare la propria forza. Nei primi otto mesi dell’anno in corso, il Leone Peugeot ha saputo ribaltare il rallentato andamento del mercato dei commerciali, mettendo a segno una crescita delle immatricolazioni di un lusinghiero 18 per cento (da 6.552 a 7.731 unità) e incrementando la quota di mercato dal 4,2 al 4,9 per cento. “In un mercato in contrazione rispetto all’anno Andrea Valente, precedente - afferma Andrea Direttore Vendite Speciali Valente, nuovo Direttore Vendidi Peugeot Italia. te Speciali di Peugeot Italia nel periodo gennaio-agosto Peugeot ha visto crescere le proprie immatricolazioni di ben il 18 per cento, incrementando così la propria quota di mercato. A livello di modello, le più grandi soddisfazioni ci sono state date da Boxer ed Expert, che hanno registrato circa 1.800 immatricolazioni ciascuno. Molto positivo è stato anche il contributo di Bipper che, con le sue 900 immatricolazioni, insieme a Ranch Origin e al nuovissimo Partner, ci ha permesso di superare, nel segmento delle Furgonette (F1), le 2.500 immatricolazioni”. 1 - Riteniamo che riusciremo a chiudere il 2008 con un numero di immatricolazioni e, quindi, con una quota di mercato, in crescita rispetto al 2007. La soglia delle 11.000 immatricolazioni è l’obiettivo minimo che ci siamo dati. A livello di modelli, riteniamo che Boxer, Expert e Bipper continueranno ad essere i veicoli della nostra gamma che registreranno il maggior numero di immatricolazioni. Ci aspettiamo grandi cose anche dal Partner, che, lanciato a metà anno, ha già cominciato ad avere buoni riscontri di vendita e che, proprio con il mese di settembre, ha visto l’introduzione di nuove interessanti versioni che ne hanno ulteriormente ampliato la gamma: la versione L2 a passo lungo, che offre fino a 4,1 metri cubi di volumetria interna; la versione Pianale Cabinato, base ideale per molteplici trasformazioni; la versione “Doppia Cabina Mobile” (omologata cinque posti), una vera novità per il mercato che, grazie a una panchetta in seconda fila in grado di scorrere longitudinalmente e di ripiegare la seduta, permette di accogliere fino a cinque passeggeri o, al contrario, due sole persone (conducente e passeggero anteriore), privilegiando così lo spazio di carico. Tra l’altro, la parte di separazione del vano di carico, solidale con la panchetta, si sposta anch’essa, mantenendo inalterato il livello di sicurezza per le merci

trasportate. 2 - Il rinnovamento della gamma dei veicoli commerciali Peugeot è iniziata nel giugno 2006, con l’arrivo del Nuovo Boxer ed è proseguita, senza soluzione di continuità, fino a oggi: Expert è stato lanciato nel febbraio 2007, Bipper nel dicembre dello stesso anno, Partner nel maggio 2008 e 308 XAD nello scorso mese di giugno. Prossimamente, tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo, assisteremo al completamento della gamma “Mix” (i veicoli con almeno quattro posti derivati dalle analoghe versioni trasporto persone), con l’arrivo del Bipper Tepee Mix Partner prima e del Partner Tepee Mix in seguito, della 207 Mix (realizzata sulla base della berlina cinque porte, con quattro posti e una omologazione N1) e della 4007 Mix. 3 - Parlando, in senso lato, di marketing e vendite, le nostre iniziative commerciali ruoteranno intorno all’animazione e allo sviluppo del concetto “Business Center”, il programma di professionalizzazione nell’attività di vendita dei veicoli commerciali, lanciato da Peugeot Italia nel 2007, cui a oggi hanno aderito 66 Concessionari. A livello commerciale avremo delle operazioni particolarmente interessanti per quest’ultimo quadrimestre del 2008. Inoltre, con Peugeot Mobility, il prodotto di noleggio a lungo termine del Leone, saremo in grado di liberare i nostri clienti dalle preoccupazioni legate alla gestione del veicolo, permettendo loro di focalizzarsi sulla propria attività: tutti gli aspetti amministrativi, della gestione dell’assicurazione e della manutenzione, infatti, saranno seguiti da Peugeot Mobility. Parlando delle attività di comunicazione, infine, oltre alla normale programmazione sui media, multi-canale, stiamo valutando la nostra partecipazione al salone del 4x4 che si terrà a Carrara nel mese di ottobre. Nel circuito prove che sarà presente durante la manifestazione è nostra intenzione dare la possibilità ai partecipanti di provare un Boxer 4x4 Dangel.

MILANO - Hyundai ha conservato la sua quota dello 0,2 per cento nel confronto tra i dati delle immatricolazioni del periodo gennaio-agosto 2007 e 2008. L’aumento delle consegne è stato dell’8 per cento, passando da 288 a 311 unità. “L’andamento della domanda è positivo - dice Stefano Gavioli, Direttore Prodotto di Hyundai Automobili Italia - e contiamo di crescere ancora nei restanti mesi del 2008 grazie al nuovo H-1 introdotto la scorsa primavera. Un veicolo dalle forti poStefano Gavioli, Direttore tenzialità che ha tutte le caratteProdotto di Hyundai ristiche per riscuotere l’interesAutomobili Italia. se dell’esigente clientela dei veicoli commerciali”. 1 - Sì, senza dubbio. Le previsioni di vendita che abbiamo elaborato ci indicano un volume complessivo di circa 500 unità, tutti H-1. 2 - Non sono previste a breve ulteriori novità, dopo il recente lancio del nuovo H-1, sul quale lavoriamo molto cercando di chiarire alla clientela quelle che sono tutte le sue qualità. 3 - Attualmente è nostra intenzione continuare con le promozioni in essere, ma non escludiamo certo qualsiasi nuove iniziativa di marketing che possa essere utile a incidere maggiormente sul mercato italiano dei veicoli commerciali, caratterizzato da una forte concorrenzialità.

Nuovo Boxer ha dato il via al rinnovamento della gamma Peugeot.

Il nuovo Hyundai H-1 recentemente lanciato sul mercato.


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LE NOSTRE INCHIESTE

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

MERCEDES-BENZ / Dario Albano

TATA / Julia Wilson

Crescita nei segmenti di riferimento

Presenza importante

ROMA - A fronte di un andamento che ha risentito della poco favorevole congiuntura economica, mettendo a segno una diminuzione dell’8,5 per cento delle consegne complessive nel periodo gennaio-agosto 2008, arrivate a toccare quasi la quota di 7.200 unità, Mercedes-Benz ha riscontrato risultati positivi nei segmenti dove il marchio tedesco opera. “Il mercato dei veicoli commerciali nel quale operiamo con le gamme Vito e Sprinter - dice Dario Albano, Direttore Commerciale Vans di Mercedes-Benz Italia - presenta un certo rallentamento legato Dario Albano, Direttore alla congiuntura economica in Commerciale Vans particolare negli ultimi mesi. Nodi Mercedes-Benz Italia. nostante ciò i segmenti dove siamo presenti con la nostra offerta sono ancora in crescita di circa il 4,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La nostra quota di mercato nei segmenti di riferimento fino a luglio 2008 è pari al 9,8 per cento, in crescita rispetto al mese precedente dello 0,2 per cento. In particolare, stiamo registrando un risultato positivo nel segmento della gamma Sprinter dove siamo una delle poche marche a registrare un incremento superiore all’1 per cento. Anche le nostre consegne alla rete rispetto all’anno precedente hanno registrato ad agosto 2008 un incremento di circa 900 unità, pari a circa +11,7 per cento e questo è un risultato che consideriamo particolarmente positivo, tenendo conto dell’attuale andamento del mercato e dell’incertezza legata alla situazione economica generale”. 1 - In considerazione dell’attuale andamento dell’economia prevediamo che il rallentamento continui e che l’anno si chiuda in leggero calo rispetto al 2007. A nostro parere, oggi il cliente acquista un veicolo commerciale perché ha realmente necessità di farlo e non può rimandare l’investimento. In questo caso o sceglie di acquistare prodotti Entrylevel o, come nel nostro caso, premia la qualità del prodotto e la garanzia che il marchio può dare. Dal punto di vista delle vendite, la gamma che inciderà maggiormente sui risultati dell’anno sarà quella dello Sprinter: questa peserà per circa il 65 per cento sul totale delle nostre vendite. Anche il Vito rispetterà i suoi obiettivi confermando il valore della qualità del prodotto in un segmento molto competitivo come quello in cui opera. 2 - Il nostro principale impegno sarà la soddisfazione del cliente non solo al momento dell’acquisto del veicolo, ma anche dopo. La qualità della nostra rete di vendita in riferimento al servizio offerto al cliente fi-

nale sarà sempre di più al centro delle nostre politiche di sviluppo. I nostri concessionari metteranno sempre di più a disposizione del cliente la loro esperienza per costruire un’offerta su misura. Accanto a questo non mancherà un prodotto eccellente sempre più attento alle esigenze di chi lo acquista. Nel corso di quest’anno abbiamo lanciato le versioni Sprinter a metano bi-fuel che rappresentano un passo avanti importante verso coloro che necessitano della massima flessibilità nella distribuzione cittadina. Crediamo che l’anno prossimo il numero di veicoli in circolazione di questa tipologia aumenterà ulteriormente vista l’importanza del rispetto dell’ambiente e l’andamento dei prezzi del gasolio per autotrazione. Continueremo ad aumentare la nostra presenza nelle nicchie anche con il Vito grazie a un ampliamento dell’offerta in termini di peso totale a terra. Non dobbiamo, inoltre, dimenticare la gamma Viano: fino ad oggi questo prodotto è stato acquistato principalmente dai noleggiatori per un trasporto di lusso. Abbiamo, però, riscontrato che anche chi lo acquista per uso privato oltre che professionale lo apprezza particolarmente per le sue doti di spaziosità uniche anche per la categoria dei monovolume grandi. Punteremo, quindi, ancora di più su questa tipologia di clienti. 3 - Abbiamo appena terminato un’importante tour promozionale del Viano Narnia: una versione dedicata all’intrattenimento in auto nata in occasione di una collaborazione con la Disney Italia e il film “Le Cronache di Narnia: il principe Caspian”. Si tratta di una versione equipaggiata con un particolare sistema di Car living entertainment sviluppato con Alpine Italia grazie al quale si possono avere fino a 3 schermi video indipendenti all’interno del monovolume. Il tour è andato molto bene, toccando molte località turistiche italiane e suscitando molta curiosità e apprezzamento sul prodotto. Per il mondo dei veicoli commerciali continueremo le attività di comunicazione classiche e di Customer Relationship Management con l’obiettivo di aumentare sempre di più il dialogo con il cliente finale.

MITSUBISHI / Désirée Baldini

VOLKSWAGEN / Andrea Pederzoli

CITROËN / Alfonso Greppi

L200 market leader

Trend positivo

Jumper e Berlingo

MILANO - L’unico modello che rientra nella categoria veicoli commerciali distribuito da Mitsubishi Motors Automobili Italia, è il pick up L200. “Il segmento dei pick up dice Désirée Baldini, Direttore Relazioni Esterne & Stampa di M.M. Automobili Italia - ha registrato un calo del 27 per cento nel periodo gennaio-agosto 2008 in confronto ai primi otto mesi del 2007. Anche il nostro pick-up L200 ha subito un calo, ma si conferma ancora market leader”. Désirée Baldini, Direttore 1 - Per quanto concerne sempre il Relazioni Esterne & Stampa segmento dei pick up, noi prevediadi M.M. Automobili Italia. mo una chiusura anno intorno al -28 per cento rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Mitsubishi Motors Automobili Italia stima di archiviare il 2008 con circa 2.000 unità di L200. 2 - L’offerta del marchio a breve-medio termine non contempla novità nel segmento pick up, ma solo importanti novità nel segmento delle passanger cars: dopo l’importante introduzione in estate della Colt - la piccola compatta di segmento B - con alimentazione a Gpl, questo autunno viene lanciata la gamma rinnovata della famiglia Lancer (segmento C/D). 3 - Al momento stiamo lavorando a un’iniziativa di direct marketing relativa alla distribuzione del nostro magazine L200.

VERONA - “Nonostante il mercato dei veicoli commerciali nei primi otto mesi dell’anno abbia registrato - dice Andrea Pederzoli, Direttore Volkswagen Veicoli Commerciali di Volkswagen Group Italia - per quanto riguarda le marche importate, un calo dell’1,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007, Volkswagen negli stessi mesi ha registrato un aumento del 20,3 per cento. Questo importante risultato positivo è stato influenzato maggiormente dall’andamento di Caddy e Transporter che Andrea Pederzoli, Direttore rispettivamente hanno registrato un Veicoli Commerciali di +23 per cento e un +22,2 per cento”. Volkswagen Group Italia. 1 - Ci aspettiamo che questo trend positivo venga mantenuto fino alla fine dell’anno così da poter crescere in modo significativo per quanto riguarda la quota di mercato. 2 - Per il prossimo anno è in programma un importante lancio per la nostra marca. Debutterà infatti il nuovo Transporter, un pilastro della gamma Volkswagen Veicoli Commerciali, che proporrà molto di nuovo dal punto di vista estetico e anche dei contenuti di prodotto. 3 - Manca più di un anno al lancio sul mercato italiano del nuovo Transporter, pertanto stiamo valutando la pianificazione di una serie di attività below the line, oltre ovviamente alla pianificazione sui media classici e digitali.

MILANO - Per Citroën, terza marca tra gli importatori sul nostro mercato, il periodo gennaio-agosto 2008 è stato contrassegnato dall’andamento positivo. Ce lo conferma Alfonso Greppi, Responsabile Veicoli Commerciali di Citroën Italia: “Nel periodo gennaio/agosto 2008, in confronto a gennaio/agosto 2007, Citroën ha registrato un incremento del 12,3 per cento. Il mix del venduto è così composto: Jumper 26 per cento, Berlingo e Jumpy 20 per cento, Nemo 17 per cento e il resto della Alfonso Greppi, Responsabile gamma 17 per cento”. Veicoli Commerciali 1 - Le previsioni di vendita per il di Citroën Italia. 2008 ammontano a circa 14.500 unità, con i modelli Jumper e Berlingo in testa alla classifica vendite. La stima è di consuntivare 4.000 unità di Jumper, 3.000 di Berlingo e a seguire il Jumpy con 2.800 unità e Nemo con altrettante 2.800. 2 - L’offerta Citroën sarà caratterizzata da un ampliamento della gamma di Nuovo Berlingo con l’inserimento di nuove versioni, come ad esempio il Berlingo Lungo e il Combi, e dal lancio di versioni dotate di motorizzazioni turbodiesel con filtro antiparticolato o Gpl/metano su tutta la gamma. 3 - Sono in progetto l’ampliamento dell’offerta finanziaria e lo studio di nuovi pacchetti di opzioni più ricchi degli attuali.

SALORNO - Una crescita a due cifre quella di Tata sul mercato dei veicoli commerciali. Da gennaio ad agosto 2008, il marchio indiano, commercializzato nel nostro Paese da Melian Italia, ha consuntivato consegne per 840 unità, il 21,7 per cento in più delle 690 dello stesso periodo dello scorso anno. La quota è così salita di un significativo anche se piccolo 0,1 per cento, arrivando a 0,5 per cento del totale mercato. “L’andamento della gamma Tata nel 2008 è stato buono - conferma Julia Wilson, Ceo di Melian Italia le vendite dei veicoli commerciali, Julia Wilson, Ceo di Melian Italia. nel periodo gennaio-agosto 2008, hanno superato le 800 unità contro le circa 700 vendute nello stesso lasso di tempo del 2007. Xenon 2.2 Dicor 16v, il nuovo pick up Tata, ha avuto un impatto positivo sul mercato italiano, essendo un modello dalle linee moderne con prezzi interessanti e diverse versioni disponibili. Apprezzamento anche per tutte le versioni speciali, allestite con il cassone ribaltabile posteriormente o sui tre lati”. 1 - Per il 2008, prevediamo di vendere 1.350 unità. I modelli più richiesti saranno gli Xenon 2.2 Dicor 16v a trazione integrale inseribile. 2 - Sono previsti nuovi veicoli commerciali di piccole dimensioni, dotati sia di motori diesel che a propulsione elettrica. La presentazione avverrà in occasione del prossimo Motor Show di Bologna. 3 - Quest’anno, il marketing consiste principalmente nella pubblicità attraverso riviste del settore. Oltre a questo, sono in atto diverse iniziative legate ad attività sportive. Melian Italia, infatti, lega il proprio marchio e sponsorizza ditte o personaggi che utilizzano i mezzi Tata (dai fuoristrada ai pick up) per imprese particolarmente impattanti nel mondo dello sport e non.


LE NOSTRE INCHIESTE

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

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OPEL / Michele Creanza

MAHINDRA / Angelantonio Molfetta

Professionalità e qualità

Energia per costruire

2007, che comunque faranno la ROMA - Nei primi otto mesi del loro parte. 2008, Opel ha aumentato le 2 - A fine 2009 nascerà il consegne di veicoli commercianuovo Movano. Si tratterà di un li del 4,2 per cento, arrivando a veicolo completamente nuovo 6.103 unità. La quota di mercache prevederà le versioni con to si è alzata di 0,2 punti pertrazione posteriore e le ruote centuali, dal 3,7 al 3,9 per gemellari. Grazie all’introducento. “Nel periodo gennaiozione di questo veicolo avremo agosto 2008 - commenta Miun listino che coprirà l’intera chele Creanza, Commercial Vegamma delle possibili configuhicles Manager di General Morazioni di un veicolo commertors Italia - a fronte di un merciale leggero, sarà un momento cato in progressivo calo, i Veifondamentale per il nostro marcoli Commerciali Opel hanno chio e sicuramente una rilevanregistrato una crescita delle imte opportunità di crescita. matricolazioni di oltre il 4 per 3 - In linea con la strategia cento rispetto allo stesso perioMichele Creanza, Commercial complessiva di General Motors do dell’anno precedente, con un Vehicles Manager Italia, stiamo lavorando per faconseguente innalzamento della di General Motors Italia. cilitare l’accessibilità ai nostri quota di mercato. Tale risultato, particolarmente positivo in un anno così difficile, prodotti da parte di tutte le tipologie di cliente e è stato ottenuto grazie alla costanza e professiona- attraverso ogni possibile modalità d’acquisto: dal lità della nostra rete di vendita e di assistenza che finanziamento al noleggio a lungo termine, rivolha saputo interpretare al meglio un momento così gendosi ad aziende di ogni dimensione e ai clienti complesso, e al successo ormai pluriennale dei retail e prestando un’attenzione particolare anche modelli Vivaro e Combo, veicoli che sono divenu- al ritiro e alla rivendita dei veicoli usati dei nostri ti per i nostri clienti garanzia di affidabilità e fun- clienti. Infine, continuano le nostre attività mirate zionalità. Infine, una maggiore presenza di veicoli verso quei settori merceologici specifici particoin pronta consegna, e tempi di consegna sempre larmente rilevanti per i nostri prodotti: attività più brevi hanno contribuito alla crescita del nostro come mailing, partecipazione a Saloni e Fiere di marchio sul mercato italiano dei veicoli commer- rilevanza nazionale e internazionale e offerte deciali leggeri”. dicate che ci permettono di raggiungere in una 1 - In termini di volumi immatricolati, i Veicoli forma più diretta e immediata i nostri attuali Commerciali Opel hanno registrato negli ultimi 5 clienti e i nuovi potenziali. anni un trend costante di crescita. In particolare, abbiamo chiuso il 2007 con circa 9.400 unità immatricolate contro le 9.000 dell’anno precedente. Il nostro obiettivo è quello di confermare, compatibilmente con l’andamento del mercato, per il sesto anno consecutivo questa tendenza positiva. In ogni caso, la nostra visione, che riflette ciò che riteniamo essere il nostro potenziale, è di immatricolare 10.000 unità all’anno. I veicoli determinanti per realizzare questa crescita saranno i già citati Vivaro e Combo che da soli valgono il 70 per cento del totale, senza dimenticare il Movano, l’Astra Van e soprattutto la Corsa Van lanciata nel

Doppia Cabina sempre in testa ROMA - Un aumento del 59,3 alle vendite. per cento e una quota di merca2 - Oltre ad una serie di agto - 0,3 per cento contro il pregiornamenti ai principali mocedente 0,2 - ancora piccolissidelli della nostra gamma, nel ma ma evidentemente con forti 2009 amplieremo la nostra prepotenzialità di crescita. Questa senza nel mercato delle autola performance di Mahindra sul vetture con una monovolume difficile e altamente competitiche per la nostra marca rapprevo mercato italiano dei veicoli senta una novità assoluta. commerciali. Il marchio india3 - Siamo sempre in campano ha consegnato da gennaio ad gna promozionale con incentiagosto un totale di 521 veicoli vi alla rottamazione di 2.500 contro i 327 dello stesso perioeuro su tutti i pick up Mahindra do del 2007. “Mahindra - afferGoa. Questo è un nostro plus. ma Angelantonio Molfetta, AmNondimeno continueremo, ministratore delegato di Mahincome sempre, a studiare attività dra Europe - è presente in Italia Angelantonio Molfetta, di sostegno del lavoro dei condal 2002. È quindi un’azienda Amministratore delegato cessionari italiani, in modo che ancora molto giovane e in piena di Mahindra Europe. possano proporre al pubblico i espansione che sta costruendo giorno dopo giorno la sua organizzazione interna nostri prodotti in modo ancora più competitivo. In ed esterna. In questo contesto, nei primi otto mesi particolare, alla luce dei sempre maggiori consendel 2008 abbiamo consegnato in Italia circa 530 si che stanno riscuotendo le versioni con cassone fuoristrada e veicoli commerciali. Il pick up Goa ribaltabile trilaterale (allestite in Italia e con portaDoppia Cabina è attualmente il nostro prodotto ta utile 1.000 kg) di pick-up cabina singola Goa e più richiesto dai clienti, presso i quali si fa prefe- Bolero, punteremo molto sugli allestimenti sperire per le sue doti di robustezza, affidabilità e ciali dei nostri veicoli. comportamento in fuoristrada, oltre che per un prezzo, realmente “tutto compreso” altamente concorrenziale. Le stesse doti, associate a un prezzo ancora più contenuto, si ritrovano nel pick up Bolero. Tutti questi veicoli sono equipaggiati con un 4 cilindri turbodiesel di 2.500 cc a iniezione diretta common-rail dotato di intercooler da 79 kW/107 cv progettato dall’austriaca AVL in collaborazione con la tedesca Bosch e prodotto in India negli stabilimenti Mahindra”. 1 - Il nostro obiettivo commerciale per il 2008 è chiudere l’anno vendendo 1.000-1.200 veicoli, con il Goa Pick Up

FORD / Michele Montalto

RENAULT / Giovanni Portanova

Primi tra gli importatori

Impegno nel rinnovamento

ROMA - Malgrado il calo di quasi il 5 per cento nelle consegne registrate nel periodo gennaio-agosto 2008, Ford si conferma leader tra gli importatori sul mercato italiano dei veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate di Ptt. “I dati Unrae ad oggi disponibili - dice Michele Montalto, Sales Manager Veicoli Commerciali di Ford Italia - sono quelli del cumulato agosto 2008 che vedono Ford al secondo posto - dopo Fiat - con una quota di mercato pari all’ 8.5 per cento e un volume di 13.399 unità consegnate a cliente. Ford consolida la sua posizione di leader tra gli importatori. Ovviamente Transit continua ad essere il prodotto della gamma Ford più richiesto seguito da Transit Connect, Fiesta Van e Ranger”.

1 - Le previsioni di vendita per tutto il 2008 sono di 21.900 veicoli. Transit sarà il modello predominante. 2 - Abbiamo diverse novità in cantiere. Innanzitutto il Tansit con le nuove motorizzazioni 3.2 litri 5 cilindri, 200 cv e 470 Nm di coppia massima, trazione posteriore nonché 2.2 litri 115 cv, 300 Nm e trazione anteriore; interessante per il mercato sarà il Transit AWD (4x4) e il Transit con motorizzazione 2.3 litri da 145 cv e 210 Nm di coppia massima, trazione posteriore, alimentazione a benzina/Gpl o benzina/metano. Infine, la disponibilità del Filtro antiparticolato su tutta la gamma Transit e Transit Connect. 3 - Non ci sono particolari iniziative di marketing allo studio se

ROMA - Con oltre 9.000 immatricolazioni messe a segno nel periodo gennaio-agosto 2008, Renault è risultata la quarta Casa costruttrice del mercato veicoli commerciali, la seconda tra le marche straniere, dopo Ford. Questo nonostante il di oltre il 10 per cento delle unità consegnate rispetto allo stesso periodo del 2007. La quota di mercato è risultata pari al 5,8 per cento contro il 6,5 per cento dei primi otto mesi dello scorso anno. “Per Renault il 2008 rappresenta l’anno del rinnovamento della gamma Kangoo Express spiega Giovanni Portanova, Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia - lanciata a fine febbraio, si è arricchita proprio di recente della versione a passo corto e, nell’ultima parte dell’anno, la gam ma si completerà con due

Michele Montalto, Sales Manager Veicoli Commerciali di Ford Italia. non quella di accrescere ulteriormente la fedeltà della nostra clientela tramite il miglioramento continuo della qualità dei servizi resi dalla rete dei Ford Partner.

nuove motorizzazioni. Un anno quindi di transizione sul modello di maggior volume per Renault. Più in generale, il mercato dei veicoli commerciali in Italia sta registrando una contrazione. Infatti, dopo un primo quadrimestre in crescita, dal mese di maggio le immatricolazioni registrano un calo. 1 - La nostra previsione per il 2008 è di un mercato che non supererà le 230mila unità. In questo contesto, il nostro risultato si attesterà a una quota di mercato del 6,5 per cento. 2 - Rinnovata interamene la gamma Kangoo Express, avremo una “pausa” ma solo fino alla fine del 2009 quando presenteremo importanti novità. 3 - In Italia e più in generale in Europa stiamo attraversando un periodo delicato e il cliente pro-

Giovanni Portanova, Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia. fessionale sente ancor di più, oggi, l’esigenza di avere un controllo e la certezza dei costi di gestione. Riteniamo, in virtù di ciò, di dover offrire soluzioni di pagamento che rispondano alle aspettative del cliente.


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Light & Minitruck

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

con il sedile del conducente ben regolabile, e su questo consigliamo un po’ d’attenzione perché altrimenti percorrere qualche centinaio di km può dare problemi, con anche quello del passeggero comunque piuttosto comodo, mentre il terzo posto disponibile è piuttosto piccolo ma il disagio è sopportabile su brevi tratte. La strumentazione è essenziale, senza fronzoli, con quadri grandi e facilmente leggibili, l’impianto dell’aria condizionata, a regolazione manuale, si dimostra fin troppo potente. Per ultimo buona la disponibilità di vani portaoggetti, in particolare dei due posizionati sul lato destro del cruscotto. Ma il vero punto di forza dello Hyundai entra in gioco al momento di girare la chiave di accensione e dare vita al propulsore, una vera bomba, un tornado come pochi se ne possono censire nel campo dei commerciali. Poco meno di 2,5 litri, sedici valvole, turbocompressore VGT a geometria variabile e naturalmente l’immancabile alimentazione Common rail, gli regalano 170 cv molto, molto brillanti e una coppia eccellente di 392 Nm a 2.000 giri.

a cura di Mauro Zola MILANO - Bastano pochi minuti a bordo del nuovo Hyundai H-1 per dimenticare tutte le precedenti versioni di questo che, anche nella configurazione datata 2005, era più che altro un mulo da lavoro, con l’aspetto di una qua si grossa monovolume, di quelle di una volta, fin troppo tradizionale, viziata da qualche incongruenza nelle proporzioni, una linea e allestimenti piuttosto spartani, il tutto all’insegna di una praticità fin troppo esasperata, che si rispecchiava anche nella scelta del propulsore.

HYUNDAI H-1

DAL PASSATO AL PRESENTE Fin da quei tempi però un cer to successo di vendita il com merciale coreano se l’era ritagliato, perché se si pensava soprattutto alla funzionalità e al prezzo finale era difficile trovare concorrenti, in particolare se non si dovevano fare troppi km e quindi la mancanza di qualche comfort da pescare nel catalogo degli optional (che gli utenti di commerciali cercano di non frequentare mai troppo) non era

La rivincita del coreano

Oggi, rispetto al passato, il veicolo commerciale della Casa coreana si fa apprezzare non solo per l’estetica, decisamente più curata, ma anche per l’esecuzione degli interni senza contare quel propulsore 2.5 litri common rail da 170 cavalli che lo pone al vertice del piccolo trasporto. HYUNDAI H-1

Carta d’identità

MOTORE - 2.5 CRDi VGT, Euro 4, 2.497 cc, 16 valvole, turbocompressore a geetria variabile, iniezione diretta Common rail, potenza 170 cv) a 3.800 giri/min., coppia 392 Nm a 2.000 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marce. PNEUMATICI - 215/70 R16. SOSPENSIONI - Anteriori a ponte rigido, posteriori a balestre. FRENI - Disco sulle quattro ruote, anteriori autoventilanti, con ABS, EBD, ESP e TCS. DIMENSIONI - Lunghezza 5.125 mm, larghezza 1.929 mm, altezza 1.925 mm, volume di carico 4,308 m3. PORTATA - 987 kg. EQUIPAGGIAMENTO - Vetri elettrici, Immobilizer System, servosterzo, chiusura centralizzata, climatizzatore manuale, rivestimento di protezione del vano di carico, specchi esterni regolabili elettricamente.

più di tanto fastidiosa. L’H-1 in breve era diventato il veicolo d’elezione degli artigiani, di lattonieri, idraulici, imbianchini, una nicchia importante e spesso sottovalutata. Questo il passato, perché oggi l’H-1 è davvero diverso, e non soltanto nell’estetica che pure è più curata che mai, ma anche negli interni, che sono diventati decisamente comodi oltre che pratici, mentre il prezzo è rimasto conveniente, soprattutto se si tiene conto del propulsore scelto dal costruttore, una vera bomba, un 2.5 common rail che sviluppa ben 170 cv e si pone quindi al vertice o quasi del piccolo trasporto, dei furgoni superleggeri che nella grande maggioranza possono contare su molti cavalli in meno. L’aspetto esterno ricorda sem pre quello di una grande monovolume (da cui del resto l’H-1 deriva) ma di una genera-

zione diversa rispetto al passato, in particolare il frontale è diventato più aggressivo e moderno, merito dei gruppi ottici allungati e dell’ampia griglia. Anche la linea è diventata più filante, dando un’impressione di maggior aerodinamica e più semplicemente risultando maggiormente gradevole alla vista, particolare che magari su di un commerciale non è fondamentale ma di certo non guasta, perché oggi più che mai anche chi acquista un veicolo da lavoro è attento all’immagine che deve trasmettere all’esterno e allora se un mezzo non mantiene un certo standard rischia di essere relegato ai compiti più umili. Non è certo il caso dell’H-1 che ha tratti da monovolume di buon livello e prestazioni da auto sportiva. Un buon lavoro insomma quello fatto dai progettisti coreani che dimostra come oggi Hyundai possa essere considerata protagonista anche nel

I numeri della prova

230

I chilometri percorsi

27,6

Dati di cui si ha immediata riprova, non appena si sfiora l’acceleratore l’H-1 balza in avanti, grintoso, quasi rabbioso, tanto che bisogna stare bene attenti nei tratti autostradali e più in generale a tenere d’occhio il contachilometri altrimenti senza accorgersene ci si ritrova a velocità proibite.

I litri consumati

8,33

I chilometri percorsi con 1 litro di gasolio

settore del piccolo trasporto. La stessa impressione di cura la si ha nel salire a bordo (particolare importante, è stato modificato il gradino di accesso che nei primi H-1 costringeva a qualche equilibrismo sgradevole), l’interno della cabina rispecchia la norma dei veicoli com merciali contemporanei,

FORZA DIROMPENTE Nonostante la forza dirompente, l’erogazione della potenza è comunque modulabile, ben canalizzata dal cambio a cinque marce, che, come vuole regola ormai diventata ferrea, è a cloche e inglobato nel cruscotto, facile e pronto da usare. Naturalmente, visti i presupposti, è logico aspettarsi consumi non troppo contenuti, ma bisogna dire che se si tiene leggero il piede sull’acceleratore restiamo a livelli accettabili e se invece


LE NOSTRE PROVE

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

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Il disegno dei fari contribuisce a rendere la linea dello Hyundai H-1 più moderna e accattivante

Il pratico gradino con cui viene facilitato l’accesso al vano di carico.

I portelloni su entrambe le fiancate, di buone dimensioni, sono di serie.

Il motore, un 2.5 da 170 cavalli, è il vero punto di forza della versione 2008 del commerciale coreano.

Nella nuova versione del furgone coreano le doppie porte posteriori a battente hanno sostituito il portellone.

La strumentazione è essenziale con quadri grandi e facilmente leggibili. L’impianto dell’aria condizionata è a regolazione manuale.

ce l’esigenza di viaggiare al limite e di consegnare con urgenza, allora con qualunque mezzo ci si ritrova a fare i conti con il carburante. Viste le caratteristiche sia tecniche che di stile, è facile intuire come in questa configurazione l’H-1 cambi decisamente tipologia di clientela, e se pure il prezzo, rimasto com petitivo, può ancora fare gola all’universo dei piccoli artigiani, è verso chi deve fare consegne piccole e veloci che guarda la rinnovata potenza. A questo proposito merita qualche nota l’allestimento del vano di carico, che è dotato di serie di una protezione antiurto sicuramente utile per preservarlo da graffi e ammaccature, e di tutta una serie di ganci per assicurare il carico. Per l’accesso a bordo è disponibile il doppio portellone laterale di serie. Facili da far scorrere e di buone dimensioni le due porte permettono di caricare con facilità, anche se l’altezza del piano è

piuttosto elevata, appena mitigata da un gradino abbastanza pratico. Sul posteriore è stato abolito il portellone sollevabile incernierato al tetto del modello precedente, sostituito da due sportelli decisamente più utili, unica pecca l’impossibilità di aprirli a 180°, il che limita le possibilità di carico, soprattutto con carrelli elevatori. SICUREZZA BEN GARANTITA Del resto lo spazio interno supera di poco i 4 m3 (anche per la decisione di mantenere il divisorio con l’abitacolo sporgente all’interno, il che limita un po’ l’accesso anche dai portelloni laterali) e quindi è più che probabile che le merci da caricare siano di piccole dimensioni e che l’operazione venga svolta a mano. Ma torniamo al propulsore e iniziamo il tratto autostradale che dà inizio alla prova. La ri-

sposta ai comandi dell’acceleratore è ottima e in ogni condizione (anche a pieno carico) ci si può togliere d’impiccio contando su riprese brucianti e velocità medie elevate. E anche per quel che riguarda la sicurezza l’H-1 ha fatto un deciso balzo in avanti, adottando gran parte delle innovazioni tecnologiche che possono incrementarla, e così in aggiunta ai quattro freni a disco e all’ABS troviamo ESP e TCS per migliorare la stabilità di marcia con ogni condizione di fondo. Anche in questo caso indifferentemente a vuoto o a pieno carico la risposta dell’impianto è precisa e consente di fermarsi in piena sicurezza. Si tratta di condizioni che oggi dia mo quasi per scontate ma che non lo sono, capita spesso infatti di trovarsi davanti a mezzi anche più blasonati che possono contare su dotazioni ben più ridotte, il che in un campo considerato fondamentale come quello

della sicurezza attiva è da considerarsi molto negativo. Passato in scioltezza il tratto dell’A4, iniziamo a percorrere la provinciale, piuttosto trafficata, che porta a Biella, trovandoci quindi ad agire costantemente sul cambio, altro particolare che lascia soddisfatti, le marce hanno rapporti ben spaziati e consentono di mantenere medie soddisfacenti senza che ci sia bisogno di agire troppo sulla leva. Una breve sosta per sistemare meglio il sedile, operazione che come abbiamo già specificato è necessaria per non ritrovarsi a fine giornata con spiacevoli doloretti, e siamo pron ti a ripartire affrontando l’intensificarsi del traffico attorno a Biella. Il rallentamento conseguente ci permette un’occhiata approfondita alle dotazioni di bordo che sono più che adeguate. Oltre agli ormai imprescindibili vetri elettrici, l’H1 dispone del sistema di regolazione elettrico degli specchietti

posteriori, che pur se forse non strettamente necessario è ormai gradito da tutti i conducenti. Altro pezzo clou è rappresentato dall’impianto di aria condizionata, manuale, facile da usare e molto potente, tanto da invogliare in più occasioni allo spegnimento, anche per non gravare troppo sul consumo. Che già di per sé rappresenta una nota dolente, soprattutto in tempi di quasi austerity e di gasolio oltre lo scoglio dell’euro e mezzo. LE AMBIZIONI DELLA VERSIONE MINIBUS Arrivare ai dieci km con un litro è impresa quasi impossibile se non rinunciando a sfruttare del tutto le caratteristiche del propulsore, altrimenti ci si deve rassegnare a fermarsi attorno ai 9 km, il che resta comunque un buon risultato per una potenza come quella di cui si dispone. Del resto la tecnologia costruttiva del motore è più che mai

attuale e raggiungere risultati migliori con questa cilindrata era davvero difficile. Tirando le somme, con l’H-1 Hyundai è riuscita a ottenere un risultato ambito, aggiungere valore tecnologico a un veicolo, pur proponendolo sempre a un prezzo che su mezzi dello stesso livello non teme rivali. E qualche migliaia di euro può far passare sopra facilmente a quelle piccole pecche che ancora affliggono il progetto, che sono del resto poche e in molti casi marginali. Ultime note per la gamma, nel caso della nostra prova l’allestimento era il più lussuoso, quello della configurazione Style, mentre è possibile risparmiare qualcosa scegliendo quella ba se. In totale il listino comprende oltre al van, disponibile anche con sei posti mantenendo 2,5 m3 di carico utile (soltanto in allestimento Style), una versione wagon da otto posti ancora più curata nell’allestimento.

I concorrenti dello Hyundai H-1

Mercedes Vito 120 CDI

Nissan Primastar V27 2.5 dCI DPF

Opel Vivaro 2700 2.5 CDTI FAPT

Renault Trafic T27 2.5 dCI FAP

VW Transporter 2.5 TDI 174

Motore OM 642, 2.987 cc, potenza 150 kW/204 cv a 5.400 giri/min., coppia 440 Nm a 1.800 giri/min. Lunghezza 4.748 mm, volume di carico 4,65 m3, portata 930 kg.

Motore 2.5 dCI, 2.464 cc, potenza 107 kW/146 Cv a 3.500 giri/min., coppia 320 Nm a 1.500 giri/min. Lunghezza 4.782 mm, volume di carico 5 m3, portata 1.015 kg.

Motore 2.5 CDTI, 2.464 cc, potenza 107 kW/146 Cv a 3.500 giri/min., coppia 320 Nm a 1.500 giri/min. Lunghezza 4.782 mm, volume di carico 5 m3, portata 1.013 kg.

Motore 2.5 dCI, 2.464 cc, potenza 107 kW/146 Cv a 3.500 giri/min., coppia 320 Nm a 1.500 giri/min. Lunghezza 4.782 mm, volume di carico 5 m3, portata 1.015 kg.

Motore 2.5 TDI 2.460 cc, potenza 128 kW/174 Cv a 3.500 giri/min., coppia 400 Nm a 2.000 giri/min. Lunghezza 4.890 mm, volume di carico 5,8 m3.


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IRISBUS / LA FILIALE SICULA CONSEGNA 28 UNITÀ ALLA MUNICIPALIZZATA DI PALERMO

Via i vecchi, arrivano i Citelis Nella città del Gattopardo da settembre circolano per le strade i primi cinque Citelis 12 m CNG EEV. Massima soddisfazione dai vertici della Casa italiana, mentre alla Sivibus non hanno dubbi: “È questa - ha dichiarato l’avvocato Massimo Maniscalco - la strada per uscire dalla crisi: sostituire i bus ultradecennali e abbassare l’età media, al fine di avvicinarsi a quella europea”. di Massimiliano Campanella PALERMO - Sostituire gli autobus circolanti con età media superiore agli 11 anni e prevedere un’ulteriore sostituzione, a breve, di quelli ultradecennali. Con l’obiettivo di abbassare l’età media e avvicinarsi a quella europea, pari a sette anni. Facile a dirsi. Ma a Palermo ci provano coi fatti. E chissà che l’input per allontanarsi dallo spettro del la stagnazione non arrivi proprio dal capoluogo siculo. IN SICILIA I PRIMI CITELIS Perché è proprio nella città del Gattopardo che, a partire dal mese di settembre, circolano per le strade i primi cinque Citelis 12 m CNG EEV (Enhanced Environmentally-friendly Vehicle), che fanno parte di una fornitura di 28 unità da parte di Irisbus Iveco - società del Gruppo Iveco specializzata nella produzione di scuolabus, minibus, autobus urbani e interurbani, di linea, da turismo e gran turismo - all’Amat (Azien-

Enrico Vassallo, direttore generale Irisbus. da Municipalizzata Autotrasporto). La consegna ufficiale è avvenuta, attraverso la filiale Sivibus, nel mese di agosto, alla presenza del sindaco di Palermo Diego Cammarata e dell’avvocato Massimo Maniscalco, presidente del Consiglio d’amministrazione della Concessionaria Sivibus. Quelli consegnati sono i primi Citelis in Sicilia, tra i primi

in Italia. Del resto la gamma Citelis, con lunghezza di 10,512 e 18 metri, tutti disponibili nel le versioni diesel Euro 4, Euro 5 ed EEV ed EEV CNG, è tra le più recenti novità di prodotto del gruppo italiano, che offre una gamma completa e in continua evoluzione di autobus progettati e costruiti per soddisfare le esigenze del trasporto persone: la famiglia degli

Arway, Crossway, Crossway Low En try, con lunghezze di 10,60, 12, 12,80 e 15 metri ad alimentazione diesel con emissioni in linea con la normativa Euro 4 ed Euro 5 (gamma interurbana di linea), il Domino Hd e Hdh (gran turistico) e l’ultimo nato, il Magelys, l’autobus granturismo top di gamma, realizzato per soddisfare la clientela più esigente. “Citelis - ha commentato Enrico Vassallo, da gennaio 2007 direttore generale Irisbus - è un prodotto nato per essere commercializzato in tutta Europa e nel mondo, ma con una forte connotazione italiana. Irisbus con questo prodotto si prefigge l’obiettivo di fornire alle aziende di trasporto uno strumento per incrementare la redditività del servizio, la fruibilità e l’appetibilità del veicolo per tutte le categorie di passeggeri e utilizzatori, rispondendo perfettamente alle necessità di trasporto attuali e future. Il motore è stato appositamente realizzato secondo le specificità del l’applicazione al trasporto pubblico urbano, ottimizzando le prestazioni in termini di velocità commerciale, economicità

d’esercizio e rispetto ambientale. In questa occasione Palermo ha fatto una scelta importante per due ordini di fattori: la fiducia riposta nel marchio e nel prodotto Irisbus Iveco e l’orientamento alla tipologia di autobus a basso impatto ambientale”. L’EURO 6 È GIÀ QUI L’ordine prevede i cinque Citelis 18 m CNG 310 cv consegnati ad agosto e 23 Citelis 12 m CNG 272 cv nelle settimane successive, che sbarcheranno nelle vie palermitane una vol ta terminate le operazioni d’immatricolazione. Tutti i veicoli sono dotati di motore Iveco Cursor 8 in versione Eev, classificazione che individua veicoli aventi emissioni gassose a bassissimo impatto ambientale, anticipando le più severe normative future Euro 6, che dovrebbero entrare in vigore a partire dal 2012. “Tutti gli autobus - ha aggiunto Vassallo - sono dotati di un sistema di climatizzazione che assicura un conforto termico dei passeggeri

in tutte le stagioni, controllo porte Tvcc che permette all’autista di visualizzare l’accesso alle porte e un impianto di video sorveglianza per registrare le immagini all’interno dell’intero abitacolo. Pensare oggi il trasporto di domani - ha concluso il direttore generale Irisbus in un’ottica di miglioramento della qualità della vita della collettività: questo è lo spirito Irisbus Iveco, che porta a investire in ricerca e innovazione per sviluppare una mobilità più sostenibile, funzionale ed ecologica, a vantaggio delle aziende di trasporto, dei passeggeri e del l’ambiente. Comfort, accessibilità, ergonomia e sicurezza per tutti i passeggeri fanno parte della nostra mission tecnologica, volta alla massima soddisfazione dell’utente dell’autobus. Dai sistemi di climatizzazione ai sistemi informativi Multiplex, dalla silenziosità alle ridotte emissioni, dalle soluzioni di abitabilità interna e di accesso per anziani e disabili al design contemporaneo, molti sono i segni distintivi dei veicoli Irisbus Iveco”. La gamma ecologica Irisbus


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Massimo Maniscalco, presidente del Consiglio d’amministrazione della Concessionaria Irisbus Sivibus. Iveco comprende veicoli a propulsione diesel con emissioni in linea con la normativa Euro 5 che utilizzano una tecnologia Scr (Riduzione Catalitica Selettiva) abbinabile anche con filtri del particolato (Scrt - Continuously Regenerating Trap) per ottenere la rispondenza alla norma Eev, modelli Cng equipaggiati con motori di nuova generazione alimentati a gas naturale, dove oggi l’azienda è leader europeo, autobus elettrici, ibridi (tra cui la speciale tipologia di ibridi paralleli denominata Ecodrive, in cui la trazione elettrica e diesel possono lavorare insieme o in alternativa, raggiungendo elevate performance in termini di rispetto am bientale, di riduzione dei consumi e di costi d’esercizio per i clienti). Fino a veri e propri sistemi alternativi di trasporto urbano, come il Civis e il Cristalis, filobus di nuova generazione che uniscono le caratteristiche del tram alla flessibilità del trasporto su gomma e che sono alimentabili sia dalla rete aerea sia da generatori di bordo. Ma uno dei punti di forza di Irisbus Iveco è rappresentato dalla capacità di “fare sistema”, attraverso forti e virtuosi rapporti di partnership con le aziende di Tpl e con la propria rete. Quello con Sivibus S.p.A, concessionaria Irisbus competente per la regione Sicilia, ne è un esempio eloquente. Sivibus, azienda familiare da tempo operante in Sicilia, certificata ISO 9001, attenta ai temi della sicurezza e della tutela dell’ambiente, opera perseguendo la soddisfazione del cliente intesa come capacità di fidelizzare i clienti di sempre e di conquistare nuove quote del proprio mercato in virtù dei servizi prestati. Gli importanti volumi consuntivati sono il frutto di una costante attenzione al cliente, privato e pubblico, dalla consulenza al momento della scelta dell’autobus più idoneo alla sua missione, alla garanzia prestata anche a bordo strada 365 giorni all’anno durante le 24 ore, grazie a sofisticate attrezzature di telediagnosi e alla collaborazione di un network di 13 officine autorizzate, dislocate nell’intero territorio regionale, alla tempestiva fornitura di ricambi e lubrificanti, ai contratti di manutenzione full service. Concessionaria per la Sicilia per la vendita di minibus, autobus, ricambi, lubrificanti e per la gestione del post vendita dell’Irisbus Iveco, Sivibus ha sede a Palermo, in via Ugo La Malfa, su una superficie estesa per circa 7.000 metri quadrati, con parcheggio riservato, ampi scantinati e una confortevole ed elegante palazzina uffici. Sivibus è socia dell’Acai (Associazione Concessionari Autobus Irisbus Iveco), con sede a Torino, che riunisce tutti i conces-

sionari autobus Irisbus Iveco d’Italia. È associata all’Assindustria di Palermo ed è certificata Iso Vision 2000 per la qualità. È in perfetta e verificata regola con i dettati della normativa sulla “Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” e sta seguendo il percorso di adeguamento della propria documentazione ai principi della Responsabilità sociale dell’impresa e di Basilea 2. SI PERSEGUE LA QUALITÀ Un professionale staff di venditori è in grado di suggerire alla clientela le soluzioni tecniche personalizzate inerenti agli acquisti, le proposte di leasing, di finanziamento e di gestione successiva alla vendita. “Le proposte - ci ha detto l’avvocato Massimo Maniscalco sono sempre presentate con chiarezza, con attenzione ai dettagli e formalizzate con moduli che rispondono ai severi dettami delle norme sulla qualità. Il personale di back office è in grado di seguire le pratiche amministrative inerenti all’acquisto di un autobus fino alla loro definizione con l’immatricolazione, esonerando l’acquirente dagli adempimenti relativi. Anche le eventuali pratiche

Un momento della consegna dei cinque Irisbus Citelis 12 metri CNG EEV avvenuta lo scorso agosto a Palermo. Gli autobus fanno parte di un’articolata fornitura che ha come obiettivo primario il rispetto dell’ambiente. legate alla rottamazione degli autobus sono integralmente seguite dal personale della Sivibus”. Insomma, offrire al cliente il massimo dell’efficienza in termini di unità e servizi. Questo il motto della concessionaria. “Lo abbiamo realizzato ha proseguito Maniscalco anche in occasione della consegna dei Citelis all’Amat, che sono accompagnati da leasing e manutenzione programmata. La nostra azienda trae origine nel 1956, ini zialmente col nome Sira, e da tre generazioni è guidata dalla medesima famiglia. Abbiamo clienti che sono nostri da 35 an ni, ovvero dal 1971: prima le trattative avve-

nivano tra i nostri padri, ora avvengono tra i figli e si va verso la terza generazione d’interlocuzione tra la concessionaria e il cliente. Questo per noi è motivo di grande soddisfazione, perché dà il segno di un rapporto che si perpetua nel tempo. In tutti questi anni abbiamo sempre pensato che è meglio tenersi un cliente che conquistarne uno nuovo”. Una filosofia che ha dato i suoi frutti. Da tre anni a questa parte Sivibus consegna 150 unità l’an no e ha un fatturato di tutto rispetto: nel 2007 ha consolidato 21.376.000 euro, in decremento rispetto al 2006 (31.091.000), ma particolar-

mente “ricco” in ordini, tant’è che il primo semestre 2008 si è chiuso con un fatturato pari a 15.750.000 euro, facendo ritenere che si raggiunga, e forse si superi, il “boom” di due anni prima. Insomma, l’esperienza e la competenza proprio ai Maniscalco non manca. RINGIOVANIRE IL PARCO E allora gli chiediamo: in che modo è possibile che il mercato italiano dei bus emerga dal pantano in cui pare si stia immergendo senza più vie d’uscita? “Occorre - ci ha risposto il presidente del Cda di Si-

vibus - pensare alla sostituzione dei vecchi mezzi. Il parco bus ha un’età media di 11 anni, occorrerebbe la sostituzione di oltre 500 unità per abbassare la soglia sotto i 10. A quel punto, nel giro di due anni bisognerebbe pensare a un’altra sostituzione. Solo in questo modo riusciamo ad avvicinarci alla media europea. Per quanto ci riguarda, il nostro successo è merito anche dei servizi e della rivendita di ricambi, che eseguiamo quale officina autorizzata. Ma lavoriamo bene anche coi minibus: Comuni, scuole e alberghi si affidano a noi manifestando fiducia nella nostra competenza”.

Amat: “L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale”

La migliore risposta per la mobilità urbana PALERMO - I 28 Citelis avranno una destinazione prevalentemente relativa al trasporto urbano, tant’è che i primi entrati in circolazione fanno servizio nel centro cittadino. “L’obiettivo - ci ha detto Domenico Drago, direttore generale dell’Amat - è consentire il miglioramento delle condizioni d’inquinamento atmosferico. Quest’acquisizione non rappresenta un rafforzamento della flotta, bensì un suo ammodernamento, con la sostituzione di bus da rottamare. Nel piano d’investimenti è previsto l’acquisto di altri 30 mezzi nel 2009, sempre a basso impatto ambientale, quindi a metano o anche con le nuove motorizzazioni esistenti sul mercato, rispondenti ai requisiti Euro 5 o addirittura Euro 6”. Nel 2009 dunque arriverà un’altra gara, al fine di ringiovanire la flotta dell’Amat, attualmente composta da 500 unità, equamente distribuite tra Irisbus, Bredamenarini e Renault, inclusi alcuni bus del tipo Gran Turismo. L’Amat di Palermo è nata il 21 settembre 1964 ed è la diretta erede delle società che fin dall’inizio del secolo scorso hanno gestito il trasporto pubblico nel capoluogo siculo e nei suoi dintorni. Dall’originale missione di azienda municipalizzata del trasporto pubblico per l’area palermitana, l’Amat si è evoluta negli anni Novanta in azienda speciale della mobilità. Dal 7 marzo 2005 è divenuta una società per azioni con socio unico il Comune di Palermo. L’attività di Tpl si estende capillarmente per l’intero territorio cittadino, raggiungendo alcuni comuni limitrofi quali Villabate e Sferracavallo. L’attuale rete si sviluppa per circa 330 km. Le attività attualmente svolte comprendono l’apposizione e manutenzione della segnaletica stradale verticale ed orizzontale, la gestione della sosta tariffata per autoveicoli, la rimozione forzata di veicoli in zone tariffate, la gestione del camper service. L’azienda ha sede presso il deposito sito in via Roccazzo. Al

suo interno, oltre alle aree adibite al ricovero e rimessaggio dei mezzi aziendali, trovano collocazione gli uffici della presidenza, la direzione generale, gli uffici amministrativi e le officine di manutenzione dei bus. L’azienda, inoltre, ha un ulteriore deposito bus nell’area industriale di Brancaccio. Gli uffici commerciali sono ubicati in zone centrali della città. Sono presenti dei presidi aziendali presso i cosiddetti “nodi d’interscambio”, ubicati in aree strategiche per l’attuale organizzazione di rete. L’organismo decisionale è il Con-

siglio di amministrazione, il quale individua sia le linee guida da perseguire sia gli indirizzi operativi da intraprendere. L’attuale organizzazione aziendale prevede una suddivisione in direzioni e unità organizzative. Anche grazie all’implementazione di un sistema qualità l’azienda ha focalizzato i propri processi organizzativi e, nello stesso tempo, ha individuato opportuni indicatori di performance, che consentono di mantenerli costantemente sotto controllo, e ha redatto e adottato la propria Carta dei Servizi.


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EVOBUS / ULTERIORE EVOLUZIONE DEGLI AUTOBUS SETRA

Viaggiare in business class In occasione del Salone Internazionale di Hannover, Setra, un marchio di Daimler AG, ha offerto un quadro completo della sua offerta di autobus votati al turismo. In anteprima mondiale il modello S 419 GT-HD all’insegna del motto “Best in Class”, equipaggiato con un motore Mercedes Benz OM 502 LA da 350 kW e con il cambio automatico AS-Tronic AS-2300 a 12 marce, in piena regola con la normativa Euro 5 sui gas di scarico, in vigore dall’ottobre del prossimo anno. HANNOVER - “Best in Class” è lo slogan che al Salone di Hannover ha accompagnato il debutto del Setra S 419 GT-HD, autobus a tre assi lungo 15 metri va a completare la gamma di autobus della ComfortClass 400 con una nuova lunghezza. La dotazione comprende 60 posti a sedere, tre monitor da 19”, impianto antincendio nei vani bagagli, una videocamera di sorveglianza della salita centrale nonché un potente impianto di climatizzazione da 39 kW ed una cucina di bordo con boiler da 5 litri. Ulteriori versioni della ComfortClass 400 esposti a Hannover sono stati il modello S 416 GT con i suoi 13,04 m di lunghezza, l’autobus S 415 GTHD con elevatore integrato per portatori di handicap e guide spe ciali nonché il modello S 416 GT-HD/2 a due assi con salita posteriore. Per i clienti più attenti alla si curezza, il modello di maggior interesse è stato però il Setra S 416 HDH, il primo autobus da turismo dotato di Active Brake Assist (ABA), in gergo de finito anche freno d’emergenza. In caso di un possibile tamponamento con i veicoli più lenti che precedono, dopo una

segnalazione d’allarme graduale, il sistema reagisce autonomamente azionando una frenata d’arresto. Ricordiamo anche che se il cliente ordina l’ART, il sistema Active Brake Assist viene fornito senza sovrapprezzo. E non va dimenticato che gli autobus dotati di questo si-

stema beneficiano in Germania di uno sconto del cinque per cento sull’assicurazione RC e Kasko completa. Anche gli autobus dotati di sistema LGS e regolatore di velocità ADR ricevono lo stesso sconto. Se il veicolo è equipaggiato con tutti e tre i sistemi di sicurezza, vie-

ne concesso uno sconto del dieci per cento. Degno di nota è anche il modello S 411 HD, presentato come autobus da conferenza con angolo club e cucina speciale do po la salita posteriore con forno ventilato e macchina da caffè Jura, un veicolo pratico

ZF / Grande attenzione alla redditività e all’ecologia

Le innovazioni che pagano In occasione del Salone dei Veicoli Industriali di Hannover, ZF ha inteso dimostrare che i suoi sistemi di trasmissione e autotelaio sono in grado di dare un importante contributo alla riduzione dei costi dell’autotrasporto e al comfort di guida dei veicoli. HANNOVER - La redditività è l’asso nella manica nel settore dei veicoli industriali. Il mercato si attende soprattutto una cosa dalle innovazioni: vantaggi sul piano dei costi. In occasione del Salone dei Veicoli Industriali di Hannover, ZF ha inteso dimostrare che i suoi sistemi di trasmissione e autotelaio sono in grado di dare un importante contributo. I sistemi di trasmissione ibridi e “collegati in rete” dello specialista tedesco sono un presagio a quello che potrà essere la configurazione del veicolo industriale del futuro. Grazie alla sua gamma completa di prodotti ad alto contenuto tecnologico, ZF rinforza la sua posizione di leader nella fornitura di sistemi di trasmissione ibrida per veicoli industriali. Infatti, l’offerta del Gruppo ZF comprende una vasta gamma di soluzioni - dal singolo componente base ibrido fino all’elettromotore e il sistema ibrido completo. Per l’impiego su veicoli industriali, ZF Sachs propone oggi dei moduli ibridi commercializzati con il marchio DynaStart. Questo componente principale del sistema di trasmissione ibrido parallelo è altamente prestazionale (max. 120 kW) e permette di erogare una coppia supplementare massima di 1.000 Nm. I principali vantaggi di questo sistema innovativo sono l’architettura assiale compatta, la robustezza e l’idoneità pratica, perché questi componenti sono stati sviluppati in modo speciale per l’integrazione nella catena cinematica. Il sistema DynaStart è anche disponibile come modulo pronto per il montaggio dotato di frizione di disinnesto permettendo la marcia in modalità esclusivamente elettrica. Per la prima volta i sistemi di trasmissione ibridi sono pronti per la produzione in serie e sono basati sulla collaudata tecnologia di trasmissione per veicoli industriali. La versione ibrida dell’eTronic è stata ottimizzata per l’utilizzo su veicoli commerciali leggeri da distribuzione. E anche la variante ibrida dello AS Tronic lite per veicoli commerciali leggeri, ossia la trasmissione HyTronic, offre

questi vantaggi. Per quanto riguarda il settore degli autobus, in futuro ZF punterà su una variante ibrida del cambio automatico EcoLife. Le trasmissioni ibride sono in grado di compiere tutte le funzioni di un sistema “full hybrid”. Molto interessante anche il concetto di propulsione ibrida in serie per autobus urbani sviluppato dalla società ZF Passau GmbH, la Divisione Trasmissioni per macchine operatrici e sistemi assale. Due motori elettrici, che erogano ognuno 120 kW, sono integrati nell’asse e vengono utilizzati in fase di frenata anche per il recupero d’energia. Questo sistema di trasmissione ibrida in serie permette in particolare di utilizzare gli autobus urbani, che in centro sono costretti a eseguire in continuazione spunti e frenate, in modo particolarmente conveniente e rispettoso dell’ambiente. Un aspetto molto attraente per i costruttori di autobus: il ponte a portale elettrico, che non è più ingombrante dello sperimentato asse a portale a pianale ribassato AV 132. Attualmente, questo ponte innovativo si trova in fase di collaudo sul Mercedes-Benz Citaro G Hybrid. Un altro obiettivo dei tecnici ZF è l’interconnessione dei sistemi esistenti per la trasmissione, lo sterzo e il telaio in modo da realizzare nuove funzioni intelligenti. A tale proposito, sono stati presentati alla rassegna tedesca dei sistemi collegati in rete che offrono dei vantaggi superiori alla somma degli elementi che li compongono. Al centro di un progetto di sviluppo troviamo attualmente tre obiettivi pratici importanti, che si conta di raggiungere mediante collegamenti in rete: compensazione dell’alternanza di carico, stabilizzazione della dinamica di marcia e la cosiddetta guida autonoma. Un sistema efficiente per evitare scomodi rollii e beccheggi nei veicoli industriali può risultare dal collegamento del sistema di regolazione elettronica degli ammortizzatori CDC (Continuous Damping Control) per il telaio e la cabina con il sistema di trasmissione

dal design elegante. La punta di diamante della TopClass 400, il modello S 431 DT, ha tutto ciò che serve per un viaggio perfetto, grazie al suo esclusivo allestimento Bistro con cucina e tavolini. Anche gli autobus a due piani Setra sono stati sottoposti ad un restyling completo, e ora

vantano all’interno e all’esterno gli elementi della nuova TopClass 400. Il Setra S 415 UL con frontale inclinato e il modello S 419 UL con frontale dritto, come pure l’autobus a pianale ribassato a due porte S 415 NF della MultiClass 400, sono la prova in confutabile che nel segmento dei veicoli interurbani è possibile raggiungere il massimo livello di qualità ed economicità. Tutti i veicoli comprendono la tecnologia diesel BlueTec sulla base del SCR con catalizzatore. Werner Staib, Responsabile di Setra Omnibusse, si è dichiarato orgoglioso del programma di prodotti Setra completo e orien tato al futuro: “La nostra forza - ha detto - risiede nella nostra enorme flessibilità, versatilità e ricchezza di varianti, grazie alle quali da anni stiamo al passo coi tempi. Dai potenti autobus interurbani della MultiClass 400, passando per gli autobus da turismo della ComfortClass 400 fino alle nostre offerte esclusive degli autobus da turismo lussuosi della TopClass 400, le aziende di trasporti trovano sempre il veicolo più adatto alle loro esigenze”.

automatizzata AS Tronic. Dopo avere collegato questi sistemi con un bus di dati e un comando elettronico comune, in fase d’avviamento e di cambio delle marce si potrà usare il sistema CDC per ridurre il rollio e il beccheggio del telaio e della cabina. Lo sterzo a sovrapposizione per veicoli industriali è già da solo un fattore che aumenta la sicurezza, perché permette di regolare il tasso d’imbardata. I movimenti laterali non programmati del veicolo, causati per esempio da vento laterale, solchi sulla carreggiata o frenate su fondi con livelli d’aderenza differenti, vengono corretti automaticamente dal sistema a seconda della situazione. L’interconnessione con CDC garantisce forze d’appoggio ottimali delle ruote quando si aziona il volante. In questo modo si riduce notevolmente il rischio di rollio. Ne risulta un forte aumento della sicurezza. Il collegamento in rete dello sterzo attivo con il cambio per la cosiddetta guida autonoma va verso un’idea visionaria della logistica. All’ingresso in deposito il conducente affida il suo veicolo a un sistema di guida telecomandata che esegue in modo autonomo le operazioni di smistamento. Quest’idea sulla falsariga dei sistemi di trasporto senza conducente potrebbe contribuire a evitare danni ai veicoli e aumentare la redditività, dato che si farebbe ricorso a un conducente solo quando serve davvero. Con lo studio di sviluppo, che comprende anche un prototipo funzionale, ZF dimostra che la propria tecnologia dei sistemi è adatta a realizzare un’impostazione di questo tipo. Non si prevede di posizionarsi come fornitore di sistemi per la guida autonoma. Ennesima novità ZF è il cambio automatico per veicoli industriali leggeri fino a 15 tonnellate. Infatti, si tratta del PowerLine, un cambio powershift a 6 marce che copre la fascia di coppie comprese tra 600 e 1.000 Nm e che può essere abbinato sia a motori diesel che benzina. Con questo nuovo prodotto, ZF, il leader mondiale nello sviluppo di trasmissioni e sistemi autotelaio, è riuscito a completare la sua già vasta gamma di cambi powershift per autovetture e veicoli industriali medi e pesanti. I campi d’impiego principali del PowerLine sono i segmenti dei veicoli industriali leggeri e minibus nonché dei pick up. Il lancio della produzione in serie della nuova trasmissione PowerLine è previsto per l’inizio del 2010 negli Stati Uniti e il primo cliente sarà Nissan. Per il cliente finale il nuovo cambio ZF-PowerLine significa un migliore comfort di marcia e una maggiore economicità. Rispetto ai cambi powershift paragonabili per veicoli commerciali leggeri, il nuovo cambio PowerLine è molto più economico. Questo ulteriore aumento dell’economicità è stato possibile grazie all’integrazione di un convertitore di coppia innovativo che permette di chiudere molto più velocemente la frizione di lock-up del convertitore. In questo modo si riducono le fasi di funzionamento ad alto consumo di carburante e in cui la trasmissione della coppia avviene idraulicamente.


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MERCEDES-BENZ / PRESENTATO L’EREDE DELLA FORTUNATA GENERAZIONE

Nuovo Travego: la sicurezza “ di Paolo Altieri STUTTGART - Come sperimentare il gusto di viaggiare su lunghe distanze? Basta partire per un viaggio sul Travego, il nuovo bus della Daimler che rappresenta il convincente erede di una fortunata generazione di autobus gran turismo di lusso. Il suo concetto di sicurezza è av veniristico, mentre linee chiare e decise caratterizzano il suo inconfondibile design, tipicamente Mercedes. Il nuovo Travego MercedesBenz con dispositivo Aba (Active Brake Assist) è stato presentato il mese scorso, a Stuttgart, alla stampa specializzata. La sicurezza, il valore supremo del marchio della Stella, è anche al centro della nuova generazione di autobus da turismo a pianale rialzato Travego Mercedes-Benz: con questo veicolo, l’Aba celebra la sua première mondiale nel settore degli autobus. Un’altra novità del Travego è rappresentata dal sistema di sicurezza brevettato Fcg (Front Collision Guard) che garantisce una protezione efficace del guidatore e del passeggero an teriore in caso d’impatto frontale. A tutto ciò si aggiungono ulteriori dotazioni per la sicurezza, come fari attivi con sistema di assistenza alla svolta, sensore pioggia/crepuscolare, luci d’ingombro a Led di lunga durata al di sopra del parabrezza, asse aggiunto con sospensioni a ruote indipendenti per i

Attraente come mai prima d’ora, il nuovo Mercedes-Benz Travego è degno erede della sua generazione di bus gran turismo di lusso. modelli a tre assi e regolazione antibeccheggio/antirollio del telaio (a richiesta). L’autista è accolto da un cock pit di nuova concezione, ancora più facile da usare. A ri-

chiesta è disponibile il motore a sei cilindri in linea OM 457 LA in una nuova versione ancora più potente da 335 kW (456 cv). Sempre a richiesta, il Travego può essere dotato del nuo-

vo cambio automatizzato a otto marce GO 240-8 PowerShift Mercedes. Grazie a tutto ciò, l’autobus gran turismo a pianale rialzato Mercedes-Benz si pre senta attraente come mai

prima d’ora. Ma cominciamo dall’Active Brake Assist, che aiuta attivamente a prevenire i tamponamenti. Noto anche come sistema di assistenza per le frenate

Convince sempre più l’autobus gran turismo di lusso a pianale rialzato, che nella nuova versione presenta innanzitutto l’Active Brake Assist, in grado di aiutare attivamente a prevenire i tamponamenti, ma anche nuovi sistemi di riduzione della velocità d’impatto e della gravità d’incidenti e un nuovo look.

d’emergenza, è stato introdotto sul mercato nel 2006 sul truck pesante Actros Mercedes-Benz e da allora si è affermato con segue a pagina 58

Una dotazione completa sin dalle origini

Sicurezza sempre al primo posto STUTTGART - “La sicurezza e gli autobus: questi due concetti sono inscindibili tra loro”. A dichiararlo è Richard Averbeck, classe 1957, sposato con due figli, Product engineering vice president di Daimler Buses. “È stato provato - ha proseguito l’alto manager della Casa della Stella - che il rischio di incidenti mortali, in treno, in aereo e nei trasporti motorizzati individuali è molto più elevato. La massima sicurezza è sempre al centro delle attività di ricerca e del gruppo Daimler, sia che si tratti di autovetture, veicoli commerciali, autocarri o autobus. Dalla sua prima apparizione, nel 1999, il Travego Mercedes-Benz si è subito profilato come un autobus autenticamente esemplare in termini di sicurezza. Sia la costruzione della sua carrozzeria con la stabile centinatura ad anello perimetrale che il suo autotelaio con assetto dinamico, nonché la sua vasta dotazione di serie per la sicurezza, hanno fissato fin dall’inizio nuovi parametri di riferimento nel settore. Adesso la nuova generazione del Travego, con l’Active Brake Assist e il Front Collision Guard, stabilisce nuovamente un modello da seguire in termini di sicurezza attiva e passiva”. Per la Divisione Autobus Mercedes-Benz la sicurezza non si compone di singoli accorgimenti tecnici, ma dietro cela una filosofia globale. L’obiettivo che ciò comporta è formulato chiaramente: il marchio di prestigio Mercedes-Benz deve rispondere ai massimi standard di sicurezza e porta avanti lo sviluppo in tutti i campi. “La filosofia di sicurezza globale - ha precisato il Product engineering vice president di Daimler Buses - è composta da un vasto numero di elementi fondamentali. In primo piano, secondo le esigenze specifiche del tipo di veicolo e d’impiego, figura un’ampia serie di dotazioni innovative mirate a migliorare costantemente la sicurezza attiva e passiva. Questo obiettivo viene perseguito anche attraverso numerose iniziative supplementari, come i corsi di training per autisti: i conducenti devono essere in grado di riconoscere tempestivamente ed evitare gli incidenti, come pure di reagire correttamente nel caso di una collisione. Anche le informazioni per i passeggeri su come utilizzare i dispositivi di sicurezza a bordo, a cominciare dall’allacciamento della cintura di sicurezza, rientra in questa filosofia che tuttavia va ben oltre questo aspetto, comprendendo anche una manutenzione responsabile del veicolo e l’utilizzo di ricambi originali collaudati nel servizio di assistenza”. L’obiettivo della filosofia di sicurezza globale è ambizioso: si tratta della realizzazione della visione di una guida senza incidenti. Un esempio della realizzazione di tutto questo nella pratica consiste nel nuovo Travego, vero e proprio pioniere della sicurezza. La sua dotazione di serie comprendeva già dal principio un sistema frenante elettronico (Ebs) con freni a disco

auto ventilanti su tutti gli assali, il sistema antibloccaggio (Abs), la regolazione antislittamento (Asr) e un retarder esente da usura come freno supplementare. La dotazione di serie della versione base includeva inoltre potenti proiettori e fendinebbia. Anche la postazione di guida perfettamente ergonomica con leva del cambio a joystick, insieme ai retrovisori esterni in grado di assicurare eccellenti condizioni di visibilità, stabilivano nuovi parametri di riferimento: del resto, la comodità d’uso rappresenta un fattore fondaRichard Averbeck, mentale per la sicurezza di un veiProduct engineering vice president colo. di Daimler Buses. Altrettanto esemplare si è presentato fin dall’inizio l’autotelaio dinamico e al tempo stesso confortevole, come pure la straordinaria maneggevolezza dell’autobus da turismo con un diametro di volta sorprendentemente ristretto in tutte le varianti. Come tutti i moderni autobus Mercedes-Benz, il Travego soddisfaceva i requisiti della norma Ece R 66 sulla resistenza della scocca in caso di ribaltamento già ancora prima della sua entrata in vigore. A richiesta, per chi desiderava livelli di sicurezza ancora più elevati, erano disponibili anche potenti lampade luminescenti a gas (proiettori Litronic), un faro per la retromarcia e i retrovisori esterni con sistema di segnalazione ostacoli durante le manovre in retromarcia integrato. Se nell’aprile del 2002 Daimler fu il primo produttore di autobus a introdurre sul Travego Mercedes-Benz l’Esp (Electronic Stability Program) come equipaggiamento a richiesta, già a ottobre 2003 questo sistema venne introdotto nella dotazione di serie di tutti i Travego. “Il sistema di controllo della dinamica di marcia Esp - ha spiegato Averbeck - riduce notevolmente i rischi di sbandamento, sempre nei limiti delle leggi fisiche. Un sensore rileva le situazioni critiche sulla base di una serie di informazioni come l’angolo di sterzata delle ruote anteriori, la velocità del veicolo e l’accelerazione trasversale. Per evitare i rischi, il dispositivo riduce la coppia del motore e successivamente provvede a frenare le singole ruote in modo mirato, per prevenire una rischiosa instabilità del veicolo”. Contemporaneamente, Mer-

cedes-Benz introdusse anche il Brake Assist (Ba), un dispositivo che riconosce le frenate d’emergenza in base alla velocità di attivazione del pedale del freno, mettendo immediatamente a disposizione una pressione frenante notevolmente maggiore. Questo accorgimento consente di accorciare gli spazi di frenata e quindi contribuisce a prevenire gli incidenti. Nel 2004, con il “Prototipo innovativo Travego”, Mercedes-Benz presentò in anteprima mondiale tre nuovi sistemi fondamentali per la sicurezza: il Tempomat con regolazione della distanza (Art), il sistema antisbandamento (Spa) e il limitatore di velocità in discesa (Dbl). Il Tempomat con regolazione della distanza (Art, sigla del termine tedesco Abstandsregel-Tempomat) facilita il lavoro del conducente quando viaggia su autostrade e superstrade. Se l’Art riconosce un veicolo più lento che occupa la propria corsia, provvede a frenare automaticamente l’autobus finché non sarà stata raggiunta la distanza di sicurezza preimpostata dall’autista, che viene quindi mantenuta costante. A tale scopo, ogni 50 millisecondi un sensore di distanza scansiona il tratto di strada antistante l’autobus, misurando con tre coni radar la distanza e la velocità relativa dei veicoli che precedono. L’Art misura la velocità relativa con una precisione di 0,7 km/h. Quando non c’è nessun veicolo che precede l’autobus, l’Art funziona come un cruise control tradizionale. Il regolatore automatico della distanza aiuta quindi il conducente soprattutto quando percorre strade di grande comunicazione con traffico medio e intenso, sollevandolo dal compito di eseguire la maggior parte delle frenate di rallentamento per adeguare la propria velocità a quella dei veicoli che precedono. In tal caso la decelerazione è limitata a circa il 20 per cento della massima potenza frenante. Il sistema di riconoscimento della corsia di marcia (Spa, sigla del termine tedesco Spurassistent), con l’ausilio di una telecamera installata dietro il parabrezza, riconosce le situazioni in cui il veicolo rischia di uscire di strada. Il sistema Spa controlla costantemente la distanza del veicolo dalle strisce di delimitazione della corsia di marcia. Se il veicolo rischia di superare queste strisce, l’autista viene avvertito mediante pulsazioni nel sedile. Il dispositivo viene attivato solo quando si viaggia in autostrada ad andature superiori a 70 km/h e viene disattivato quando il conducente aziona gli indicatori di direzione, ad esempio per segnalare un cambiamento di corsia. Il terzo sistema innovativo introdotto nel 2004 era il limitatore di velocità in discesa (Dbl, sigla del termine tedesco Dauerbrems-Limiter), che frena il veicolo mediante il retarder solo quando si supera la massima velocità consentita dalla legge di 100 km/h. In questo modo viene escluso praticamente qualsiasi rischio di superamento involontario dei limiti di velocità nelle discese. Il concept venne ben presto tradotto in realtà. Già nel 2005, MercedesBenz introdusse il limitatore di velocità in discesa nella dotazione di serie del Travego, mentre il Tempomat con regolazione della distanza divenne disponibile a richiesta. Il terzo dispositivo di sicurezza, il sistema antisbandamento, viene fornito a richiesta dal 2006.


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Mobilità

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

Nuovo Travego: la sicurezza segue da pagina 57 successo in più di 350 milioni di chilometri percorsi dai clienti. “Questo sistema, più volte premiato - ha spiegato Michael Göpfarth, classe 1967, sposato con tre figli, Executive managing director Mercedes-Benz Buses and Coaches di Evobus aiuta attivamente a prevenire i tamponamenti e quindi può salvare molte vite umane. Adesso, questo dispositivo celebra la sua première mondiale nel settore degli autobus con la nuova generazione di Travego Mercedes-Benz. In caso di forte pericolo di tamponamento contro un veicolo più lento che precede, dopo una serie di segnali di avvertenza l’Active Brake Assist avvia una frenata a fondo. Se a seguito di questa frenata l’autobus dovesse fermarsi, le luci d’emergenza si accendono automaticamente”. L’Active Brake Assist si basa sul Tempomat con regolazione della distanza, già da diversi anni disponibile a richiesta per il Travego Mercedes-Benz, utilizzando il sensore radar di questo di-

Michael Göpfarth, Executive managing director Mercedes-Benz Buses and Coaches di Evobus. spositivo, che con i suoi tre coni radar è in grado di riconoscere gli ostacoli davanti all’autobus nell’ambito di un’area prestabilita. La distanza e la velocità relativa rispetto al veicolo che precede vengono costantemente rilevate ed elaborate dal sistema. Se in una situazione stradale rimasta invariata dovesse verificarsi il rischio di un incidente, il sistema applica una serie di segnali di avvertenza progressivi. Inizialmente, l’autista viene avvertito visivamente del pericolo da un triangolo rosso con la sagoma di un veicolo che si illumina nella plancia portastrumenti, e al tempo stesso acusticamente con un suono di avvertenza d’intensità crescente. Nel caso in cui il rischio di collisione dovesse aumentare, viene avviata una frenata parziale. In questo caso, la tecnica tiene con to della presenza dei passeggeri a bordo, incrementando dolcemente la potenza frenante. Se il conducente non dovesse ancora reagire, il sistema provvede nell’ultima fase ad effettuare autonomamente una frenata a fondo. FCG PROTEGGE CHI STA DAVANTI Il Front Collision Guard è un si stema di sicurezza passiva concepito per proteggere il conducente e l’accompagnatore turistico in caso di collisione frontale. “Si tratta - ha precisato Göpfarth - di un sistema di sicurezza complesso che parte da un profilato trasversale che in caso di incidente può fungere da protezione anti incastro, e quindi impedire che una vettura possa infilarsi sotto il veicolo. Dietro questo profilato è predi-

sposta una struttura di elementi anticollisione che assorbono l’energia in modo mirato. Inoltre la postazione di guida del Travego, compreso sterzo, pedaleria e sedile, è collocata su una robusta sezione del telaio, che in caso di collisione può scorrere completamente verso il retro e quindi aumentare lo spazio di sopravvivenza per il guidatore di diversi centimetri. I progettisti hanno valutato l’efficacia del Front Collision Guard non soltanto con calcoli teorici, ma in seguito anche nella pratica, per ulteriore conferma, nel cor so di svariati crash-test”. L’Fcg soddisfa inoltre le future norme di legge per i test del pen dolo svedese previsti nel settore degli autobus. Insieme con l’Active Brake Assist, grazie al quale nel caso di una collisione frontale inevitabile è possibile ridurre drasticamente la velocità d’impatto, con l’Fcg si ottiene un livello di sicurezza finora mai raggiunto per il conducente e l’accompagnatore turistico. Con la nuova generazione di Travego Mercedes-Benz vengono introdotte anche alcune lievi modifiche esteriori. Ad esempio, a seguito del Front Collision Guard l’avancorpo è stato prolungato di 40 mm. Inoltre, visto da davanti, il Travego si distingue per il nuovo paraurti, caratterizzato da una parte in rilievo e dall’incisiva rientranza in corrispondenza della targa. Se già il precedente cockpit del Travego, con il suo cambio a joystick, poneva una nuova pietra miliare nella configurazione delle postazioni di guida degli autobus, la plancia della nuova generazione di questo modello risulta ulteriormente migliorata.

Totalmente ridisegnata, la postazione di guida adesso è ancora più orientata al conducente, e con le sue linee morbide e arrotondate si presenta al tempo stesso ergonomicamente esemplare. Il quadro strumenti, la consolle centrale e il settore davanti al posto del l’ac compagnatore con vano fri go integrato si susseguono armoniosamente l’uno dopo l’altro. Contemporaneamente, il cockpit trasmette ancora meglio di prima la sensazione di completezza e alta qualità dei materiali. AMPIA SCELTA DI MOTORI E CAMBI La nuova generazione di Travego vanta una catena cinematica ottimizzata con una combinazione perfettamente armoniosa di motore, cambio, asse motore, tutti prodotti da un’unica fonte. Come ulteriore livello di motorizzazione è stato aggiunto il sei cilindri in linea OM 457 LA Mercedes-Benz da 12,0 l di cilindrata, 456 cv di potenza e una notevole coppia di 2.200 Nm messa a disposizione a 1.100 giri/min. Il propulsore garantisce prestazioni eccellenti in tutte le condizioni, e grazie alla collaudata tecnologia motoristica BlueTec funziona al tempo stesso in modo estremamente efficiente. Il propulsore è disponibile a scelta sia nella versione Euro 4 che Euro 5. La sua armoniosa erogazione della potenza e l’elevata capacità di ripresa rendono inoltre questo motore ideale per una combinazione con un rapporto di trasmissione totale lungo. Infatti, con il nuovo cambio auto-

La sicurezza, valore di riferimento del marchio della Stella, è anche al centro della nuova generazione di autobus da turismo a pianale rialzato Travego. Tante le novità presenti in gamma. matizzato GO 240-8 Po wer Shift Mercedes e il rapporto di trasmissione al ponte di serie pari a i=3,909 marcia, il Travego viaggia a una velocità autostradale di 100 km/h ad appena 1.300 giri/min. Questo consente di ridurre al minimo i consumi di carburante e quindi le emissioni di scarico, contenendo al tempo stesso l’inquinamento acustico. Il nuovo cambio automatizzato a otto marce GO 240-8 Power Shift Mercedes è stato e spressamente progettato per l’utilizzo nel settore degli autobus. Si tratta dell’unico cambio specializzato per autobus nella sua categoria di potenza. Tutto questo si riflette in una struttura particolarmente compatta e in un peso contenuto. Inoltre, la scatola in alluminio del cambio possiede le stesse dimensioni

del cambio manuale a sei marce tuttora disponibile, e questo ne facilita il montaggio. Il pedale della frizione è stato eliminato. A fronte di prestazioni paragonabili, l’impiego del cambio PowerShift su percorsi rappresentativi determina una significativa riduzione dei consumi in confronto a un veicolo con un altro cambio automatizzato comunemente in commercio. Anche per la nuova generazione di Travego continuano ad essere adottati i componenti già collaudati della catena cinematica di questo modello. Come sem pre, la motorizzazione di serie è rappresentata dal propulsore OM 457 LA da dodici litri di cilindrata, con una potenza di 428 cv e una coppia di 2.100 Nm. Come ulteriore motorizzazione è disponibile a richiesta il sei cilindri in linea OM 457 LA

Mercedes-Benz da 12,0 l di cilindrata, 456 cv di potenza e una coppia di 2.200 Nm. Per chi ha particolari esigenze in termini di potenza è disponibile come sempre il V8 OM 502 LA da 15,9 litri di cilindrata, 476 cv di potenza e 2.100 Nm di coppia. Tutti i motori sono disponibili sia in versione Euro 4 che Euro 5. Come cambio, il Travego possiede di serie il cambio a sei marce a comando manuale GO 210-6 o GO 230-6 con leva a joystick. A richiesta è disponibile il nuovo cambio automatizzato a otto marce GO 240-8 PowerShift Mercedes. L’economico e silenzioso asse posteriore ipoide HO6, con diversi rapporti di trasmissione disponibili, consente una perfetta armonizzazione della catena cinematica.

Da 15 anni con Omnibus training per conducenti

Alla guida preparati e pronti a evitare pericoli

Holger Suffell, Sales, service and parts vice president di Daimler Buses.

STUTTGART - Obiettivo: riconoscere i rischi, evitare i pericoli, reagire correttamente. Il fattore fondamentale per un viaggio sicuro in autobus è sempre il conducente. Per questo motivo, la Divisione Autobus Mercedes-Benz organizza attraverso il marchio Omniplus da 15 anni in tutta Europa corsi per conducenti di autobus. Dall’inizio dei corsi, a marzo 1993, insieme a Setra sono stati addestrati decine di migliaia di autisti. E questo numero è destinato a crescere, a seguito della qualificazione degli autisti professionisti prescritta dalla legge. In questo ambito, Omniplus ha ulteriormente ampliato la sua offerta di corsi di training. “È soprattutto nel trasporto di persone - ha dichiarato Holger Suffell, classe 1960, sposato con tre figli, Sales, service and parts vice president di Daimler Buses - che il tema della sicurezza rappresenta un fattore fondamentale. Evitare le situazioni di pericolo, pertanto, costituisce il principale obiettivo dei corsi di guida sicura Omniplus. E questo affinché i numerosi sistemi di sicurezza montati sugli autobus Mercedes-Benz, per quanto possibile, non debbano mai entrare in funzione. Se ciò nonostante durante la marcia dovesse verificarsi una situazione pericolosa, il conducente deve essere pronto a reagire correttamente e a gestirla in modo professionale”. Riconoscere i rischi, evitare i pericoli e gestire correttamente le situazioni di pericolo che malgrado tutto ciò possano verificarsi: è questo il programma a diversi livelli dei corsi di guida sicura, condotti da istruttori di guida esperti nel settore degli autobus. La sezione pratica dei corsi comprende tra l’altro una migliore conoscenza delle dimensioni del veicolo con diversi esercizi di manovra, frenate e schivate su differenti tipi di terreno a diverse velocità, come pure decelerazioni o sterzate in curva, sempre a varie andature. La partecipazione a un corso di guida sicura rientra anche nei requisiti della qualificazione degli autisti professionisti prescritta per legge in Europa. Per il rinnovo della patente di guida, i conducenti di autobus che operano nel settore del trasporto di persone commerciale devono certificare di avere frequentato complessivamente 35 ore di corsi di perfezionamento nell’arco di cinque anni. A tale scopo, Omniplus offre specifici corsi certificati, tra cui anche il training sicurezza. “Il Training Sicurezza Omniplus - ha precisato Suffell - è articolato in diverse fasi. Il programma spazia dal corso intensivo di una giornata che può svolgersi presso il cliente oppure in diversi Centri guida sicura, come quello sul circuito di Hockenheim, fino ad arrivare al corso di due giornate e mezzo, sempre in un Centro guida sicura. Quest’ultimo corso comprende anche le nozioni su come comportarsi in caso di panne, incidente o incendio, nonché esercizi di fitness per la schiena e le spalle, uniti a consigli per una giusta alimentazione degli autisti. I corsi si svolgono con veicoli dimostrativi MercedesBenz, ma a richiesta possono anche essere effettuati con autobus di proprietà del cliente”. Nel vasto programma di corsi è disponibile anche il training per scuolabus, che riguarda sia i conducenti che le classi di alunni. A seconda del tipo e

della durata, i training possono avere luogo in Centri guida sicura oppure in loco nelle aziende, o perfino nelle scuole. Tutti i corsi si compongono di nozioni teoriche e di un’indispensabile sezione pratica, che consente di apprendere direttamente i comportamenti sicuri. Gli esperti dei training per autisti Omniplus offrono anche molti altri corsi e occasioni di perfezionamento per i conducenti di autobus. Tra questi figura il corso Eco-Training, che nell’arco di una giornata illustra ai partecipanti, sia nella teoria che nella pratica, come modificare il proprio comportamento di guida, ottenendo una riduzione dei consumi di carburante superiore al 10 per cento. Speciali corsi di training tecnici aiutano a comprendere meglio le complesse interazioni dei dispositivi tecnici a bordo degli autobus e ad applicare queste nozioni nel lavoro quotidiano. Per migliorare il comportamento nei confronti dei passeggeri, la Casa della Stella organizza anche speciali training sulla comunicazione. Ma Omniplus è sinonimo anche di servizi per gli acquirenti di autobus Mercedes-Benz e Setra: una gamma di servizi specifica per l’autobus unica nel suo genere, che soddisfa le esigenze degli operatori del settore. Gli obiettivi sono due: offrire più tempo libero ai clienti e permettere loro di concentrarsi in misura maggiore sulle proprie attività, vale a dire il trasporto di persone all’insegna della sicurezza, comodità ed efficienza. “Uno degli elementi di spicco dell’offerta di servizi Omniplus - ha aggiunto il Sales, service and parts vice president di Daimler Buses - è la rete di assistenza specifica per autobus più capillare d’Europa, sulla quale i conducenti di autobus Mercedes-Benz e Setra possono contare in qualsiasi momento”. La rete si articola nei settori “Omniplus Busworld”, “Omniplus Bus-Port” e “Bus-Point”, a seconda dei servizi di assistenza offerti, ed è a disposizione degli autisti di autobus di tutta Europa. La rete di assistenza Omniplus è configurata in modo assolutamente specifico per le esigenze degli autobus: le officine autorizzate, che dispongono dello stesso know-how dei costruttori, sono specializzate e qualificate nell’assistenza di autobus di entrambi i marchi con attrezzature specifiche e personale specializzato. La mobilità degli autobus Mercedes-Benz e Setra è assicurata da 41 ServiceCenter EvoBus e da più di 600 officine autorizzate. Tra l’altro, la gamma di servizi Omniplus Busworld è particolarmente ampia: dai servizi di assistenza e manutenzione generali all’approvvigionamento completo di ricambi originali, riparazioni e orari di apertura prolungati, fino alle riparazioni in caso di incidente, verniciatura compresa. La capillarità e la qualità della rete di assistenza Omniplus viene aumentata costantemente, con particolare attenzione all’Europa Orientale. Il Service 24h Omniplus, raggiungibile mediante un numero verde gratuito (00800 4020 4020) o anche appositi numeri nazionali, assicura praticamente in tutta Europa un soccorso rapido e competente, nella madrelingua della persona che effettua la chiamata, da parte di addetti qualificati, nel caso in cui il conducente di un autobus Mercedes-Benz o Setra dovesse trovarsi in una situazione d’emergenza.


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Allestitori

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

CARROZZERIA SORA / OLTRE 40 ANNI DI COLLABORAZIONE CON MERCEDES-BENZ

Specialisti in scuolabus “ OSOPPO - È stata fin dall’inizio legata a filo doppio con quella di Mercedes l’attività della Carrozzeria Sora di Osoppo, in Friuli, che dopo un primo periodo, iniziato nel 1964, dedicato alla manutenzione di autobus, ha cominciato, nel 1969, dopo aver avuto l’imprimatur ufficiale del marchio, ad allestire minibus e scuolabus sulla ba se dei veicoli commerciali del costruttore tedesco. A fondare l’a zienda sono stati due fratelli Adelchi e Giuseppe Venier, e ancora oggi, dopo che il secondo si è ritirato, Adelchi Venier, a 79 anni, resta il presidente della srl, che è gestita dai tre figli, Sabrina con l’incarico di amministratore delegato, Fernando che si occupa dell’ufficio tecnico e Guglielmo che presiede alla parte commerciale. Il primo veicolo trasformato dai Venier è stato un Mercedes 406, furgone di cui ormai si sono persi i ricordi e che dopo il trattamento Sora era diventato un piccolo autobus per l’utilizzo turistico. Tutto il primo periodo dell’attività è segnato dall’esclusiva accordata al marchio Mercedes, che si interrompe soltanto alla fine degli anni Settanta, quando le quotazioni del-

Uno Sprinter allestito dalla Carrozzeria Sora: esempio concreto della professionalità e competenza tecnia dell’azienda friulana. Nel 1977 al listino viene fatta un’aggiunta importante, quel la degli scuolabus. È lo stesso anno che entra in vigore la normativa nazionale che regolamenta il settore. L’intuizione del reparto tecnico di Sora è quella di ideare un sedile unico, da 120 cm, che lo rende ideale sia per le scuole elemen-

no tre). Il che li porta a conquistare fin da subito quote di mercato significative, diventando per volumi il terzo costruttore nazionale. Contrariamente a quanto si possa pensare, il settore degli scuolabus non ha seguito le evoluzioni della controparte turistica. “In realtà - prosegue Ve-

nier - è ancora in vigore la legge del 1977, con poche varianti. A differenza che nel resto del comparto in cui è stata applicata la normativa europea”. Ma questo comporta qualche problema? Venier risponde “sì, mol to spesso. Ad esempio quando i Comuni ci chiedono di installare cinture di sicurezza

Pronta la nuova sede di 18mila metri quadrati

Verso nuovi traguardi OSOPPO - La Carrozzeria Sora sta per raggiungere un nuovo livello produttivo, a fine anno infatti verrà abbandonata l’attuale sede, che si sviluppa su 10mila metri quadrati, di cui 4 mila coperti, per trasferirsi in un nuovo complesso, in cui i metri quadrati complessivi diventeranno 18mila, di cui 800 riservati a uffici, a cui se ne aggiungeranno altri 3mila coperti e un’ampia tettoia in cui ricoverare i mezzi in consegna. Qui troveranno posto i trenta dipendenti dell’allestitore, che non sono neppure tanti considerando i circa 280 mezzi commercializzati ogni anno, e questo per precisa scelta della famiglia Venier, che dove possibile utilizza un gran numero di terzisti. “Per settori come la carpenteria o la verniciatura - commenta il responsabile commerciale Guglielmo Venier - i nostri volumi non ci permettono di mantenere strutture adeguate, preferiamo quindi rivolgerci a professionisti con cui collaboriamo da anni e che siamo certi ci garantiscono un risultato ottimale”. la moneta tedesca, il marco, salgono in maniera verticale e allora vengono aggiunti in listino i prodotti di altri costruttori, mantenendo però un rapporto molto stretto con il gruppo tedesco, che continua a fornire la gran parte delle basi per scuolabus e minibus. Come già detto il primo ambito di attività della Carrozzeria Sora è stato l’autobus turistico, che rimane ancora oggi una par te importante della produzione. In questo campo le scelte compiute dall’azienda di Osoppo sono state fin da subito ben delineate. “I nostri prodotti spiega Guglielmo Venier - sono pratici, funzionali e non troppo costosi, pur senza tralasciare tutti i confort che sono considerati ormai indispensabili. Abbiamo però voluto lasciare il segmento dei minibus di lusso ad altri allestitori, preferendo concentrarci in un segmento in cui si possono fare numeri interessanti”.

tari (per cui contiene quattro scolari) che per le media (nel cui caso i posti per fila diventa-

Adelchi Venier, presidente della Carrozzeria Sora, coi figli: Sabrina, amministratore delegato; Fernando, responsabile ufficio tecnico e Guglielmo, responsabile parte commerciale.

Il primo ambito di attività della Carrozzeria Sora è stato l’autobus turistico, ancora oggi parte importante della produzione.

sugli scuolabus. Potrebbe sembrare una cosa normale, invece non sono previste e se le mettiamo non otteniamo l’omologazione. Un’incongruenza difficile da spiegare a chi non è del settore”. Ma allora ci sorge un dubbio: gli scuolabus di oggi sono uguali a quelli di trent’anni fa? “Solo nella struttura di base, su cui è stata soltanto aggiunta la figura dell’accompagnatore. Quelli che sono cambiati molto sono i componenti, prendiamo i sedili, oggi sono totalmente ignifughi”. E un altro chiarimento: per le vostre trasformazioni, oltre allo Sprinter usate anche un altro veicolo Mercedes che pareva invece scomparso, il Vario. “Sì, ha un’ottima meccanica e anche se non è aggiornato quanto lo Sprinter, ha una distribuzione dei pesi e delle potenzialità per

l’allestimento che lo rendono ideale per molti usi”. La terza linea di prodotto della Carrozzeria Sora ha preso il via negli anni Ottanta. “Quando abbiamo cominciato con i veicoli per il trasporto di disabili - spiega Venier - siamo stati tra i primi in un segmento che è difficile, perché richiede modifiche strutturali al veicolo e quindi dobbiamo avere il nulla osta del costruttore. Questo, trattandosi nel caso del trasporto disabili essenzialmente di autovetture, non è facile da ottenere, gli uffici tecnici dei costruttori di automobili, a differenza di quelli del veicolo industriale e commerciale, non sono abituati a tali richieste e poco interessati a chi produce piccole serie. Comunque anche in questo caso ce l’abbiamo fatta”. Portando anche innovazioni tec niche importanti. “Nell’86/87 abbiamo predisposto le prime cinture di serie, appositamente studiate, entrate poi a far parte delle dotazioni standard”. Questo grazie al reparto tecnico, che comprende un attrezzato laboratorio interno, in grado di svolgere test sull’inclinazione massima raggiungibile, sul ribaltamento, così come le prove di tenuta delle cinture di sicurezza. “Il prossimo passo dichiara Venier - dovrebbe es-

di Paolo Altieri

A fondare l’azienda sono stati i fratelli Adelchi e Giuseppe Venier, e ancora oggi, dopo che il secondo si è ritirato, Adelchi Venier, a 79 anni, resta il presidente della società, che è gestita dai tre figli, Sabrina con l’incarico di amministratore delegato, Fernando che si occupa dell’ufficio tecnico e Guglielmo che presiede alla parte commerciale.

sere l’accordo con il TUV tedesco per quanto riguarda i collaudi. Un risultato importante che speriamo di poter raggiungere presto”. Questo vuol dire che vi state preparando per una distribuzione europea? “Da tempo stiamo servendo un cliente francese, che sia pure non con continuità, ha fatto ordini consistenti. Quest’anno abbiamo deciso di partecipare al Salone di Hannover con un veicolo in esposizione, questo in accordo con un distributore, con cui dovremmo cercare di aprire un mercato continentale”. Soprattutto verso quali nazioni? “Della Francia ho già detto, poi, vista anche la tipologia di mezzi che utilizziamo per le nostre trasformazioni, credo sia naturale guardare verso la Germania, che è un Paese considerato difficile perché richiede alti livelli di qualità, condizione che ci sentiamo di poter soddisfare. Tutto senza naturalmente tralasciare l’Italia”.

Con il Mercedes-Benz Vito Mixto

Una sfida vinta OSOPPO - È partito quasi per scherzo, anzi per sfida, il progetto di maggior successo, almeno per quanto riguarda il numero dei pezzi venduti, tra quelli realizzati da Sora. A lanciare la sfida è stata, nel 2003, proprio Mercedes-Benz che ha chiesto all’allestitore di concepire, in collaborazione con il reparto sviluppo della Casa madre, un veicolo che coniugasse il trasporto di persone con quello di materiali anche ingombranti, il risultato è il Vito Mixto, una delle versioni di maggior successo del furgone della Stella. “Il primo anno ricorda Guglielmo Venier - l’aspettativa era di venderne 5/600, invece furono 1.200, un successo che neppure Mercedes si aspettava e che è proseguito nel tempo”. La prima serie, quella basata sul modello a trazione anteriore, era montata direttamente nei capannoni della Carrozzeria Sora, mentre per quella attuale l’azienda di Osoppo si limita a fornire il kit completo, che consta soprattutto della griglia che separa la parte riservata ai passeggeri da quella per il carico.


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Mobilità

IL MONDO DEI TRASPORTI • Ottobre 2008

MAN / IL LION’S COACH L SUPREME PER I CAMPIONI DEL BAYERN MONACO

Toni & C. in trasferta comodamente M ONACO DI B AVIERA - Per tutto il campionato 2008/2009 il Bayern Monaco con il suo allenatore Jürgen Klinsmann viaggerà in pieno comfort e in totale sicurezza a bordo di un e sclu sivo gran turismo Man Lion’s Coach L Supreme. Il mezzo fa parte di un ricco e prestigioso pacchetto di sponsorizzazione offerto da Man Nutzfahrzeuge al Bayern Monaco. La partnership siglata con la squadra di calcio garantirà al produttore di autobus, la cui sede principale è proprio a Monaco di Baviera, eccellenti opportunità di sviluppare attività di comunicazione e di marketing mirate, in particolare per lo svol gimento di iniziative promozionali in occasione di partite nazionali e internazionali.

Il mezzo fa parte di un ricco e prestigioso pacchetto di sponsorizzazione offerto da Man Nutzfahrzeuge alla prestigiosa squadra di calcio tedesca.

SICUREZZA AL TOP

DUE NOMI AI MASSIMI LIVELLI

Peter Erichreineke, membro del Consiglio di Amministrazione e Direttore Vendite e Mar keting del gruppo Man Nutzfahrzeuge ha così commentato l’accordo di sponsorizzazione: “In veste di costruttore di Monaco di Baviera, siamo orgogliosi della preferenza accordataci da parte del Bayern Monaco. I due nomi rappresentano tradizione e qualità ai massimi livelli e occupano una posizione di primo piano a livello internazionale.” La squadra ha già espresso la propria soddisfazione in merito al nuovo mezzo: “Sono lieto che i nostri giocatori possano viaggiare da subito a bordo di un modernissimo autobus Man in tutta sicurezza e con il massi-

L’ampia cucina di bordo con piano in vetroceramica e distributore di cubetti di ghiaccio è in grado di soddisfare tutti i desideri dei passeggeri. Un ge neratore d’emergenza installato nel vano portabagagli garantisce il costante funzionamento di tutti i lussuosi optional.

mo comfort. Perché comfort e benessere consentono ai nostri calciatori di dare il massimo in campo”, sottolinea Uli Hoeneß, vicepresidente del CDA dell’FC Bayern. Il modello attuale di Lion’s Coach Supreme, lanciato nel 2006, fa parte di una gamma che ha al suo attivo più di 3.000 esemplari prodotti e che si è dimostrata una tra le più

riuscite della tradizione Man. Con la sua laccatura nera metallizzata, l’autobus, nella prestigiosa versione “Supreme” con cabina passeggeri separata e complementi di design in alluminio, incarna alla perfezione l’immagine vincente del Bayern Monaco riconosciuta a livello internazionale. Il potente motore Common Rail da 480 cv Man è dotato di tecno-

logia Man Pure Diesel e soddisfa gli standard di emissioni richiesti senza l’utilizzo di additivi. Gli allestimenti interni, realizzati in gran parte con la collaborazione del partner Frenzel, offrono optional che vanno ben oltre il già ricco equipaggiamento di serie, per soddisfare in tutto e per tutto i desideri degli sportivi: quattro

Avvicendamento al vertice del reparto sviluppo autobus Man

Jörg Willert succede a Ernö Bartha MONACO DI BAVIERA - A partire dal prossimo gennaio Jörg Willert, 45 anni, assume la direzione del reparto centrale “Sviluppo autobus” di Man Nutzfahrzeuge. Willert subentra a Ernö Bartha, che darà il suo contributo in veste di consulente per poi passare alla Viseon Bus GmbH. Willert riferirà direttamente all’amministratore per il settore sviluppo ed acquisti, Karl Viktor Schaller. La carriera di Jörg Willert ebbe inizio nel 1993, dopo la laurea in ingegneria meccanica e la tesi di dottorato presso l’università di Rostock, alla Fichtel & Sachs AG di Schweinfurt. Nel 2001 fu assunto dalla società Man Neoplan Bus GmbH, dove fu incaricato della direzione del settore telaio-sospensioni e propulsori. Nel 2002 avanzò alla posizione di direttore del centro competenza con responsabilità per i settori sviluppo autotelai e sperimentazione dei due marchi autobus Man e Neoplan. In questo periodo Willert ha potuto dare notevoli impulsi nel campo delle sospensioni e delle propulsioni, portando alla produzione di serie il telaio modulare del Man Lion’s Chassis, presentato al salone IAA di Hannover il mese scorso. Nell’ambito di una regolare rotazione dei compiti avvenuta in gennaio del 2008 l’esperto tecnico ha assunto la direzione del settore “Sviluppo veicolo complessivo” nell’unità operativa “Autocarri pesanti” della sede centrale di Monaco. “Sono molto lieto di poter subentrare nel compito di un esperto di tecnologia dell’autobus così rinomato come Ernö Bartha. Affronto volentieri e con entusiasmo questa sfida”, commenta Willert la sua nuova posizione. Ernö Bartha iniziò la sua carriera nel 1979 presso il costruttore di autobus ungherese Ikarus. Dal 1991 occupava la posizione delle direzione tecnica presso Gottlob Auwärter GmbH & Co. KG (Neoplan) a Stoccarda, per passare nel 1997 a Man Nutzfahrzeuge, dove assunse la responsabilità della tecnica autobus con seggio nel consiglio direttivo della Neoman Bus GmbH dal 2001 al 2008. Dall’integrazione completa del settore autobus nella Man Nutzfahrzeuge, avvenuta nella primavera di quest’anno, Bartha è responsabile dello sviluppo e degli acquisti nell’ambito del consiglio direttivo. Bartha manterrà il ruolo di consulente Man fino a febbraio per poi passare alla nuova società Viseon Bus GmbH, alla quale partecipa personalmente nel ruolo di secondo socio amministratore. “Con il passaggio graduale delle competenze dal Bartha a Willert abbiamo

realizzato le condizioni ideali per l’avvicendamento e assicuriamo un passaggio senza rotture e nel rispetto della continuità dello sviluppo di autobus”, ha dichiarato Karl Viktor Schaller sulla successione in tale posizione. “Con Bartha come secondo socio amministratore della nostra società partner Viseon Bus abbiamo i migliori presupposti per una proficua collaborazione. Per gli anni in cui Bartha si è impegnato per Man voglio esprimere il mio ringraziamento e riconoscimento. Il ruolo di leadership tecnologica dei nostri autobus è dovuto principalmente a lui”. La Viseon Bus GmbH ha già assunto la gestione dei settori autobus trolley e navetta aeroportuale di Neoplan e in base agli attuali piani a partire dalla metà del 2009 gestirà lo stabilimento principale Neoplan a Pilsting con circa 200 dipendenti. Oltre alla produzione per incarico di autobus turistici e di autobus a due piani di linea e la personalizzazione di veicoli di serie Neoplan prodotti a Plauen, Viseon Bus svilupperà insieme a Man il nuovo Neoplan Skyliner ed anche prodotti propri. Man Nutzfahrzeuge AG partecipa con il 19,9 per cento alla nuova società con sede a Pilsting/Bassa Baviera.

tavolini reclinabili con poggiagambe a regolazione elettronica, 30 esclusivi sedili in pelle e numerosi dispositivi multimediali, tra i quali il prestigioso impianto hi-fi Bang & Olufsen, quattro schermi 19” TFT, DVD e la predisposizione W-LAN. E naturalmente sul l’au tobus di una squadra sportiva non può mancare la TV via satellite.

Anche la dotazione di sicurezza è di primo livello. A quanto Man offre già da diversi anni in tema di sicurezza, come Abs (sistema antibloccaggio) e carrozzeria rinforzata, nel nuo vo Man Lion’s Coach Supreme si vanno ad aggiungere anche Esp (Electronic Stability Programme) di serie e sistema di rilevamento cambio corsia Lgs (Lane Guard System), che si attiva in modo affidabile in caso di uscita involontaria dalla corsia di marcia. I pregiati fari allo xeno e la telecamera anteriore e posteriore garantiscono costantemente una visibilità ottimale. E se l’FC Bayern si gioca in campo la conquista di titoli nazionali e internazionali, è un sistema di allarme elettronico a fa re in modo che tutto sia sotto controllo all’interno dell’autobus, supportando così l’autista “di sempre” Sandra König. I marchi Man e Neoplan hanno venduto complessivamente oltre 7.300 veicoli dal 2007 a oggi nell’ambito del gruppo Man Nutzfahrzeuge, e negli ultimi anni hanno fornito diversi mezzi alle squadre di calcio che militano nella Bundesliga.

Mercato autobus: positivi solo minibus e derivati

In calo immatricolazioni e gare TORINO - Come nel primo semestre, anche in agosto la scarsità e la sporadicità delle gare d’appalto si è ripercossa negativamente su tutti i segmenti del mercato degli autobus con la sola eccezione dei minibus e derivati che, nei primi otto mesi dell’anno, hanno registrato una variazione positiva del 10,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007. Così a fine agosto complessivamente le immatricolazioni sono calate dell’1,6 per cento rispetto al pari periodo dell’anno precedente. La flessione più marcata è quella registrata dagli Interurbani Classe II, con il 13,6 per cento in meno da inizio anno, a cui seguono gli Interurbani da turismo Classe III con il 2,1 per cento in meno e gli Urbani Classe I con un l’1,4 per cento in meno. Le gare d’appalto, nel raffronto con i primi otto mesi del 2007, sono scese del 27,2 per cento, passando da un totale di 837 alle 609 di quest’anno e mancano, al momento, indicazioni di una prossima inversione di tendenza. A fronte di questo andamento negativo del mercato, c’è, più in generale, la difficoltà del sistema del TPL in termini di efficienza ed efficacia. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, infatti, si è detto preoccupato per una possibile esplosione della domanda di trasporto pubblico, che potrebbe mettere in crisi l’intero sistema. Lo scorso 11 settembre, durante un’audizione alla Camera, il Ministro ha spiegato che la complessiva inefficienza dei trasporti pubblici locali li rende incapaci di rispondere in modo adeguato alla crescente domanda di trasporto e ha dichiarato di voler convocare un tavolo con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) al fine di trovare possibili soluzioni al problema. Al Senato, in data 23 settembre, ha poi ribadito che la politica del Dicastero sarà orientata a dare il massimo impulso alla riforma del trasporto pubblico locale. A questo proposito, Enrico Vassallo, Presidente del Gruppo Autobus Anfia e Direttore generale di Irisbus Italia, ha commentato favorevolmente le reiterate manifestazioni di attenzione di Matteoli, che lasciano trasparire la consapevolezza di quanto il problema sia sentito a livello governativo: “Restiamo in attesa della convocazione di questo tavolo di concertazione sul TPL, che ci auguriamo non si limiti a coinvolgere gli attori della politica e gli amministratori, ma anche noi e le associazioni che ci rappresentano, certi, come siamo, che l’industria nazionale saprà dare il contributo necessario all’ammodernamento di un parco mezzi la cui età media ha ripreso ad allontanarsi in modo sensibile dallo standard dei più moderni Paesi dell’Unione Europea. Ammodernamento dei mezzi su gomma che continua a costituire uno degli elementi chiave del sistema del TPL, rappresentandone questi circa l’80 per cento”.


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