IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
€ 3,00
Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XIII - N. 119 - dicembre 2003
MERCEDES-BENZ
VOITH TURBO
Nasce a Piacenza il primo TruckStore italiano dedicato all’usato
Hans Zeller fa il punto sul settore delle trasmissioni
a pag. 4
a pag. 34
PIÙ RICCA L’OFFERTA EVOBUS
Molte novità nel settore degli autobus turistici a pag. 30
UNRAE/LE TENDENZE DEL MERCATO DEI VEICOLI INDUSTRIALI
Sfide epocali del trasporto su gomma L’autotrasporto sta attraversando una fase delicata di transito da un’epoca recente di protezione a una nuova fase di sempre maggiore liberalizzazione del mercato. I dati sulle immatricolazioni di veicoli industriali presentati dall’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri illustrano in modo chiaro il ruolo fondamentale che il settore del trasporto merci continua ad avere nell’economia italiana. del settore nell’economia nazionale. Le aziende iscritte alla varie Camere di Commercio per attività di trasporto e magazzinaggio sono circa 200.000 (186.000 per l’esattezza), anche se quelle effettivamente operative sono 82.000. Il settore fa registrare un giro d’affari annuo di oltre 170 miliardi di euro, e la logistica e quindi il trasporto incidono per quasi il 12 per cento sul Pil dell’Italia.
Spedizione in abb. Postale 45% art. 2 comma 20/B legge 662/96, Filiale di Milano
di Fabio Basilico ROMA - L’importanza che riveste per l’economia italiana il settore del trasporto merci è stata sottolineata dall’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, in una conferenza stampa dedicata, dove è stata scandagliata la situazione del mercato con la consapevolezza che dall’andamento delle vendite di veicoli commerciali e industriali si interpreta di solito la realtà dei trend economici. “Fra veicoli industriali e veicoli commerciali ha detto il Segretario Generale dell’Unrae, Gianni Filipponi - in Italia circolano 3.300.000 automezzi di cui circa 1 milione immatricolato prima del 1986. L’autotrasporto movimenta ogni anno, per le distanze superiori a 50 km, oltre 145 milioni di tonnellate/chilometro su di un totale, relativo sempre al comparto, di 230 milioni di tonnellate/chilometro, che è così suddiviso: autotrasporto 63,6 per cento, marittimo 21,1 per cento, altri sistemi 15,3 per cento. Nell’ambito del trasporto su di-
IL MANCATO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE
Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae. stanze inferiori ai 50 chilometri, ovvero la distribuzione, il ruolo della gomma diventa ancor più rilevante, toccando valori vicini all’85 per cento del totale”. Già questi primi numeri rendono chiaramente l’idea del ruolo portante
“Un problema grave dell’autotrasporto che va portato all’attenzione dell’opinione pubblica - ha continuato il dottor Filipponi - è quello della carenza nello sviluppo di nuove infrastrutture viarie. Le aziende sollecitano azioni concrete a favore della realizzazione di un piano di strade e di autostrade che permetta al nostro Paese di tenere il passo con le esigenze di un’economia che si trasforma e che si basa sempre più sulla competitività dei servizi”. È vero che nell’ambito dell’auto-
trasporto le norme sono cambiate dando al settore un’impostazione più liberistica ma, l’Unrae lo sottolinea, il processo non è concluso e tuttora sono esistenti dei vincoli: la liberalizzazione dei cosiddetti conto terzi continua a subire dei rinvii per le nuove aziende che accedono al mercato (la data definitiva, dopo varie proroghe, è ora fissata per il 1° gennaio del 2005); il noleggio dei veicoli industriali con peso oltre le 6 tonnellate è ancora fortemente vincolato, nel senso che un’azienda in conto proprio (cioè che trasporto merci riferite alle proprie attività) o in conto terzi (cioè un’impresa professionale di trasporto) non sono libere di affittare dei mezzi dai costruttori o dai grandi noleggiatori come avviene invece in quasi tutti gli altri Paesi europei; le procedura di trasferimento di proprietà e della licenza sono costose e richiedono tempi lunghi con conseguenti aggravi degli stock e dei costi; va poi aggiunto che la mancanza di un’omologazione europea determina un processo omologativo locale complesso, lungo, costoso e burocratico.
A fronte di ciò, il mercato italiano si dimostra come uno dei più dinamici e sensibili alle novità. “La diffusa presenza di piccole aziende di trasporto ha spiegato Gianni Filipponi - favorisce infatti una forte attenzione alla qualità dei veicoli acquistati, più di quanto avviene in altri Paesi dove le grandi flotte ragionano soprattutto in termini di prezzi”. Dopo un 2002 negativo (9,8 per cento, da 362.899 unità del 2001 a 327.334 unità), i primi sei mesi del 2003 in Europa Occidentale hanno fatto registrare una netta inversione di tendenza (+0,1 per cento) per quanto riguarda le immatricolazioni di veicoli industriali, passate da 167.247 dell’analogo periodo del 2002 a 167.420. Finora hanno guidato questa ripresa l’Inghilterra (+9,4 per cento) e buona parte dei Paesi nordici. Per quanto riguarda i veicoli commerciali, il raffronto tra i primi sei mesi del 2003 e quelli del 2002 è negativo, con il calo del 4,1 per cento delle immatricolazioni passate da 937.171 a 898.407 unità. Anche il 2002 (segue a pag. 2)
FOCUS/MERCEDES-BENZ
1° SALONE INTERNAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE
Vito, atto secondo
Non solo buone intenzioni
Il piccolo veicolo commerciale prodotto da Mercedes-Benz nella fabbrica spagnola di Vitoria si ripresenta sul mercato in una nuova generazione con contenuti stilistici e tecnici assolutamente innovativi. Le sue rinnovate ambizioni sul mercato italiano. (Mutti da pag. 19)
Sono cinque le aree di intervento individuate dal Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori con l’obiettivo di prevenire l’incidentalità sulle nostre strade. Ma solo l’approfondita conoscenza dei fenomeni consentirà di raggiungere una mobilità sostenibile. VERONA - “Il ruolo e il contributo dell’Albo degli Autotrasportatori per la sicurezza” è stato il tema centrale dell’incontro tenutosi nell’ambito del 1° Salone Internazionale della Sicurezza Stradale, in scena nell’area fieristica di Verona dal 23 al 26 ottobre e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Obiettivo del programma di promozione della sicurezza lanciato dall’Europa con il Libro Bianco: ridurre gli incidenti sulle strade del 40 per cento en-
tro il 2010 portando il numero dei morti da 45.000 a 27.000 e i feriti da 1,6 a 0,96 milioni. L’assunzione nazionale del target europeo, implica una drastica diminuzione sia dei decessi (da 6.700 a 4.000) sia dei feriti (da 270 a 150mila). Solo con un tasso medio di riduzione del 3 per cento annuo l’Italia può vincere la sfida ma la strada da percorrere appare ancora molto lunga. (Tiziana Altieri a pag. 8)