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IL MONDO DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XVII - N. 163 - DICEMBRE 2007

Tra un anno pronta la fabbrica Saveco a Nizhny Novgorod

€ 4,00

PRIORITÀ DI DAIMLER TRUCK NEL RIDURRE CONSUMI ED EMISSIONI

“Così modelliamo il futuro dei trasporti” Nasce il Daily made in Russia Posta la prima pietra di un nuovo impianto nella città di Semenov per la produzione del Daily destinato al mercato russo e ai Paesi dell’Est europeo. È il frutto della nuova joint venture Saveco tra Iveco e Nicolaj Sandugey, titolare della Samotlor. PAOLO ALTIERI A PAGINA 34

STOCCARDA - “Shaping future transportation”, “Modellare il futuro del trasporto”. Più che uno slogan, una frase che vuole essere una sfida al futuro e che imprime ritmo in vista dell’obiettivo: affermarsi quale leader indiscusso a livello mondiale nel campo dei sistemi di propulsione alternativi. È la frase con la quale Andreas Renschler, Membro del Consiglio Direttivo del gruppo Daimler e Responsabile della divisione Truck & Buses, ha voluto sintetizzare la nuova strategia del Gruppo per il prossimo futuro, illustrata a Stoccarda. “Quali tecnologie possono salvaguardare il futuro del settore dei veicoli commerciali - si è chiesto l’alto manager - in particolare, di Daimler Trucks & Buses? La nostra tecnologia Blue Tec ha intensificato le proprie attività per ridurre drasticamente i consumi di carburante e le emissioni dei veicoli industriali: le emissioni di gas nocivi dei nostri veicoli sono state ridotte di oltre l’ottanta per cento, quelle relative ai motori diesel di oltre il 95 per cento”.

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

PAOLO ALTIERI DA PAGINA 6

VOLVO TRUCK

AMSTERDAM HA CONSACRATO IL NUOVO CORSO IVECO

Ricerca serrata sulla strada dei motori puliti

Diritti alla... meta

GOTEBORG - L’ambiente è sempre più all’ordine del giorno nelle attività dei produttori mondiali di autocarri. Volvo Trucks si pone tra le aziende all’avanguardia per le soluzioni progettate e adottate in vari settori, dal continuo affinamento dei motori attuali, ai carburanti ecologici con l’obiettivo preciso di ridurre consumi ed emissioni inquinanti.

Come il famoso e vittorioso team neozelandese degli All Blacks, di cui la Casa torinese è sponsor ufficiale, Iveco prosegue la sua offensiva di prodotto con politiche innovative a favore dell’ambiente. Intanto è l’intera gamma, dallo Stralis al Trakker, dall’EuroCargo al Daily, che sta registrando su tutti i mercati una crescita di vendite sempre più consistente. E in gennaio, dopo il debutto ad Amsterdam, è in arrivo un nuovo protagonista, il Massif provato con successo nel raid da Parigi a Pechino.

AMSTERDAM - Ancora un importante riconoscimento per i prodotti frutto della storica collaborazione tra i gruppi Fiat e Psa Peugeot-Citroën. “Van dell’Anno” per il 2008 sono stati insigniti i nuovi Fiat Scudo, Peugeot Expert e Citroën Jumpy, un trio di veicoli commerciali leggeri che, grazie alle loro qualità in fatto di funzionalità, prestazioni e guidabilità, stanno ottenendo sul mercato europeo un grande successo. La cerimonia di consegna del premio è avvenuta ad Amsterdam in occasione del Salone dei veicoli commerciali e idnustriali.

BASILICO A PAGINA 10

CAMPANELLA A PAGINA 2

A PAGINA 36

Insieme a Peugeot Expert e Citroën Jumpy

Fiat Scudo Van dell’Anno

Sempre più articolata la nuova gamma TGX e TGS

MOVIMENTO TERRA

Sensibile crescita delle vendite nei primi nove mesi

La risposta di Man per la distribuzione

New Holland scava il successo

Prosegue su tutti i mercati l’offensiva Scania

Già laureati “Truck of the Year” per il 2008, i nuovi autocarri al vertice della produzione della Casa di Monaco sono ora disponibili anche nelle versioni votate alla distribuzione merci regionale e nazionale. SINARI A PAGINA 22

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CAMPANELLA A PAGINA 16


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ATTUALITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

IVECO / NELLE PAROLE DEI PROTAGONISTI L’OFFENSIVA DI PRODOTTO E LE POLITICHE INNOVATIVE

Diritti alla... meta Alessandro Cicchetti, Marketing Managing Director Iveco.

Sergio Bracco, Product Management General Manager Iveco.

di Massimiliano Campanella AMSTERDAM - Sarà l’aggressiva voglia di vincere dei mitici All Blacks che ha contagiato un po’ tutti, ma in casa Iveco non si parla d’altro che di obiettivi da raggiungere, successi da conseguire, crescite da ampliare. Dritti alla meta, come il famoso e vittorioso team neozelandese, di cui la Casa torinese è partner. Offensiva di prodotto e politiche innovative: è questo in estrema sintesi il contorno strategico in cui agisce il management Iveco. Ne abbiamo avuto la prova all’ultima edizione del Rai di Amsterdam, dove Iveco è arrivata in grande stile, presentando prodotti innovativi e facendo intendere chiaramente quali sono le sfide che il costruttore italiano intende affrontare e vincere nel prossimo futuro. Molto spazio è stato dedicato alla nuova gamma off-road, con il nuovo Daily 4x4, il Trakker 6x6

con motore Cursor 13 da 450 cv, e la grande novità del Massif, vero fuoristrada da lavoro. “Il nuovo Daily 4x4 - dice Alessandro Cicchetti, Marketing Managing Director - rappresenta il culmine della più che ventennale esperienza Iveco nel progettare e produrre veicoli a trazione integrale. Basti appunto pensare al Daily 4x4 lanciato nel 1987, un successo europeo che ancora può essere visto percorrere le nostre strade. Nel 2006, in Europa sono stati venduti 4.200 veicoli commerciali a trazione integrale. Una piccolissima nicchia dai ridotti volumi, che in definitiva figura come addizionale rispetto alla gamma di modelli base; ma dove la specializzazione genera interessanti possibilità di margini di profitto. Per questo segmento, dove la parola chiave è versatilità, abbiamo realizzato una gmma prodotto molto ampia e articolata, che include due valori di peso lordo (3,5 e 5,5 tonnellate), due

Stefano Sterpone, Vice-President Sales & Marketing Iveco.

misure di passo (3.050 e 3.400 mm), cabina singola o doppia, versioni autotelaio cabina singola o dop pia, con ampie possibilità di allestimento”. Il nuovo Daily 4x4 è disponibile in Italia a un prezzo di poco inferiore ai 50mila euro. “Abbiamo grande fiducia nella potenzialità di questo prodotto aggiunge il dottor Cicchetti - perché abbiamo fissato un target di vendita di 1.000 unità all’anno a pieno regime. La ragione di questo motivato ottimismo è che il nuovo veicolo offre una reale mobilità fuoristrada a trazione integrale permanente ed è nel contempo un versatile veicolo commerciale pronto a soddisfare le esigenze degli utilizzatori professionali”. Cosa hanno in comune le versioni del Daily on road e off road? La struttura del telaio (rafforzata ulteriormente nella parte anteriore nel caso del Daily 4x4), la cabina, che è stata rialzata per permettere un adeguato movimento off

IL MONDO DEI TRASPORTI Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza - tel. 039/493101 - 493103 - fax 039/493102 e-mail: info@vegaeditrice.it Sede Legale Viale E. Stefini 2 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Co.Prom: Via Ramazzotti 20 - 20052 Monza - tel. 039/493101-2 - fax 039/493102 Promozione Piero Ferrari Art Director Renato Montino Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 40,00, estero: Euro 77,44 Versamento sul c/c postale n. 40699209 intestato a Vega Editrice Srl, Milano Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione Cellofanedit: Cologno Monzese (MI) - Stampa: Ottavio Capriolo spa, Milano.

Al Salone di Amsterdam lo stand Iveco sottolineava in maniera evidente il dinamismo che oggi caratterizza le attività del costruttore italiano che si traducono in una gamma di veicoli moderna, tecnologica e attenta a consumi ed emissioni contenuti.


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

Guidata da una proposta innovativa come il nuovo Daily 4x4, la Casa torinese rilancia la sua sfida al mercato ponendosi all’avanguardia nella tutela ambientale. In particolare, grandi investimenti di uomini e risorse sono dedicati alla tecnologia ibrida, una concreta alternativa per il futuro della mobilità.

in condizioni estreme. Inoltre, il veicolo ha 24 marce avanti: 12 per condizioni varie e 12 per il fuori strada. Il primo riduttore sincronizzato si può attivare quando il veicolo è in movimento per ottenere una “mezza marcia” e ottimizzare la performance del veicolo. La trasmissione comprende entrambi gli assi (attraverso l’albero di trasmissione, i differenziali e i semiassi). Va anche detto che la presa di forza è indipendente dal movimento del veicolo, garantendo un utilizzo costante delle applicazioni. Mediante la frizione idraulica e le marce standard, la presa di forza può gestire applicazioni come spazzaneve, aratri, spazzaneve soffiatori o decespugliatori per bordi stradali. La presa di forza è attivata dalla cabina mediante un semplice pulsante per azionare verricelli a cavo, retroescavatori o varie altre applicazioni (martelli demolitori o pompe, fino ad applicazioni per il taglio e la perforazione). Le ampie possibilità messe in campo dalla gamma Daily sono testimoniate anche dal nuovo Daily CNG, equipaggiato con l’innovativo motore a gas naturale da 3 litri conforme allo standard

AMSTERDAM - È proprio vero: Iveco è titolare di una delle gamme più giovani nell’industria dei trasporti. Il costante processo di rinnovo o potenziamento della gamma riserva sempre sorprese. Massif, il fuoristrada da lavoro, ha fatto la sua prima apparizione internazionale, sia pure in versione prototipale, accompagnando la spedizione Parigi-Pechino, ma la sua presentazione ufficiale è stata fatta proprio al Salone Rai di Amsterdam. Sarà disponibile in versione station wagon a tre o cinque porte, pick-up e telaio cabinato. Le motorizzazioni saranno 3 litri da 146 o 176 cavalli. Il peso lordo supera le 3 tonnellate e il carico consentito è di ben 1 tonnellata. Nel 2007, oltre al Daily 4x4, sono stati lanciati il nuovo Stralis e il nuovo Trakker. Stralis è uno strumento di lavoro studiato per rispondere a qualunque esigenza di trasporto pesante su strada nella gamma dalle 19 alle 44 tonnellate. La vera innovazione di Stralis consiste principalmente nella cabina, risultato del lavoro svolto con grande determinazione insieme ai concessionari e ai clienti, che hanno contribuito alla progettazione, per migliorarne il comfort di guida e la permanenza a bordo. La gamma è ampia e in grado di rispondere alle esigenze legate a diverse tipologie di missione. Esistono migliaia

EEV (Environmentally Enhanced Vehicle) per veicoli a minimo impatto ambientale, con emissioni di NOx pari ad appena un quarto del limite previsto. La strategia di combustione è basata su un regime stechiometrico che, insieme alla marmitta catalitica a tre vie, garantisce emissioni di scarico bassissime e consente di utilizzare gas naturale a diversa composizione senza pregiudicare il rendimento del motore grazie alla sonda lambda del circuito chiuso, in grado di mantenere il rapporto aria/combustibile più appropriato in ogni situazione. Con una potenza nominale del motore di 140 cv, Daily CNG è disponibile in versioni da 3,5 a 6,5 t. “Adesso il Daily è capace di portare a termine ogni genere di missione - afferma con orgoglio Stefano Sterpone, Vice-President Sales & Marketing - una versatilità che è chiaramente apprezzata dal mercato, come dimostrano i 155mila ordini raccolti dal lancio del nuovo mo-

dello nel 2006. Nel 2007, finora, sono stati registrati 81.400 nuovi ordini, con un incremento del 9,6 per cento rispetto al 2006”. Sono positivi anche i risultati di Eurocargo. “Anche se gli ordini complessivi del segmento medio sono calati del 10 per cento - spiega il dottor Sterpone - i nostri ordini e la nostra quota di mercato è in crescita”. Belle notizie arrivano anche dal segmento dei pesanti. Dal lancio Iveco ha registrato 26mila ordini per il nuovo Stralis e la scorsa primavera è stato presentato il nuovo Trakker, che finora ha messo a segno circa 6.500 ordini e buoni risultati in Italia, Spagna, Francia ed Europa dell’Est. Il totale ordini per i pesanti Iveco è cresciuto del 47 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Più alti volumi di vendita e un aumento del valore percepito: erano questi i target che abbiamo dichiarato di voler raggiungere nel corso del 2007 con la nostra offensiva di prodotto - dice

DA IVECO CONTINUAMENTE NUOVE SOLUZIONI DI TRASPORTO

Una gamma sempre in movimento

road, pur mantenendo le caratteristiche di qualità, stile e comfort tipiche della gam ma Daily, la motorizzazione 3.0 HPT da 176 cv di potenza massima con coppia massima di 400 Nm. Le principali differenze tra il Daily “classico” e la sua versione 4x4 riguardano le più alte sospensioni (sia quelle anteriori che quelle posteriori sono costituite da molla parabolica più ammortizzatori idraulici a doppia azione) e un nuovo sistema powertrain tipicamente adottato nei truck. VERO E PROPRIO PICCOLO TRAKKER Il Daily 4x4 è, tecnologicamente parlando, un piccolo Trakker. Costruito da professionisti per soddisfare le esigenze di professionisti. La trazione integrale permanente è con tre differenziali bloccabili per una migliore distribuzione della coppia su tutte e quattro le ruote

di soluzioni possibili, con un’ampia scelta di passo per una massima adattabilità del veicolo. La gamma comprende 3 motori (da 8, 10 e 13 litri), 3 cabine (Active Day, Active Time, Active Space3) e 3 altezze (tetto basso, tetto medio e tetto alto). Tutte le versioni Stralis si possono abbinare a diversi tipi di sospensione, comprese le sospensioni pneumatiche integrali che adattano l’altezza del veicolo in base alle missioni di distribuzione o alle esigenze del trasporto intermodale. Le marce disponibili sono manuali, automatizzate e automatiche. Trakker è uno strumento di lavoro pensato per ogni tipo di missione estrema fuoristrada in una gamma compresa fra le 18 e le 72 tonnellate. Trakker, la cui cabina riprende il modello Stralis, rappresenta una miscela vincente di forza, resistenza e affidabilità, unite al comfort delle nuove cabine Stralis Active Day e Active Time. La nuova gamma Trakker è più ampia e vanta una varietà di prodotti, nelle versioni con guida a destra e a sinistra, che consente ai clienti di adattare il veicolo alla propria missione specifica. La gamma comprende 2 motori (Cursor 8 e Cursor 13) e 2 cabine (Active Day e Active Time). Le versioni rigide sono disponibili nelle configurazioni 4x2, 4x4, 6x4, 6x6, 8x4 e 8x8, con valori nominali di potenza dai 310 ai 500 cv. Le versioni trattore sono disponibili nelle configurazioni 4x2, 4x4, 6x4 e 6x6, con valori nominali di potenza dai 360 ai 500 cv. Eurocargo è stato lanciato nel 1991 e rappresenta l’ultimo stadio evolutivo della gamma di autocarri medi Iveco, ulteriormente sviluppata per continuare a garantire al modello il ruolo di veicolo commerciale di riferimento per la gamma di peso dalle 6 alle 19 tonnellate. Eurocargo ha vinto più premi di qualunque altro autocarro nella storia del trasporto su strada. Fra i riconoscimenti compaiono Truck of the Year 1992, Road Tester Choice 1993, il record mondiale nel 1993 per i bassi consumi di carburante nella versione da 7,5 tonnellate, Fleet Truck of the Year 1995, migliore autocarro importato in Germania nel 1996, il Test MidiEuro 1996 per i bassi consumi di carburante e produttività globale nella versione da 12 tonnellate, il Test MidiEuro 1998 per la versione da 7,5 tonnellate e Best Light Truck 2002. Con oltre 3.000 configurazioni possibili su 300 modelli base, Eurocargo offre una gamma completa di veicoli adattabili a qualunque missione e tipo di applicazione.

ancora Stefano Sterpone - e confermiamo di aver raggiunto questi obiettivi: gli ordini Iveco sono cresciuti in Europa Occidentale e Orientale del 17,2 per cento rispetto al 2006 e nel segmento dei commerciali oltre le3.5 tonn. Iveco è il secondo brand del mercato, con ampie prospettive di ulteriore crescita”. Iveco global player, dunque, con una delle gamme più giovani nel settore di riferimento grazie al continuo rinnovo a cui è sottoposta la gamma. Nel 2007 sono stati lanciati tre nuovi modelli: il nuovo Stralis, il nuovo Trakker e il nuovo Daily 4x4. “Ma c’è ancora molto da fare - aggiunge il dottor Sterpone all’inizio del prossimo anno, allargheremo la gamma con il nuovo Mas sif, l’erede della storica e prestigiosa Fiat Campagnola. Per la prima volta, Iveco entra in un segmento di mercato “crossover”, al confine tra veicoli commerciali e automobili. Massif recupera l’originale design dei veicoli fuoristrada, prima che la loro vocazione venisse “urbanizzata” con la nascita degli sport utility vehicle, ovvero veicoli prevalentemente orientati all’utilizzo urbano e su strade asfaltate”. CON L’IBRIDO VERSO LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Il Daily 4x4, da considerare un vero e proprio piccolo Trakker, è costruito da professionisti per soddisfare le esigenze dei professionisti. Sopra, il Trakker per impieghi più gravosi e impegnativi, e in apertura del servizio, lo Stralis campione dei pesanti.

Un importante settore di azione di Iveco è quello del rispetto ambientale. “I principi chiave che guidano il nostro impegno per ottenere una tecnologia dei trasporti sostenibile - afferma Sergio Bracco, Product Management General Manager - sono: ridurre i consumi (che rappresentano oltre il 30 per cento del totale costi dei trasporti), ridurre le emissioni di CO2, facilitare il transito in aree urbane ristrette, dimostrare un concreto impegno per l’ambiente e grazie a questo incrementare l’appeal del brand presso la clientela”. Iveco punta molto sulla tecnologia ibrida, per molte ragioni... “Innanzitutto - spiega il dottor Bracco - perché si tratta di una soluzione “aperta”, un ponte verso tutte le altre future innovazioni. Inoltre, la tecnologia ibrida è un importante step verso lo sviluppo sostenibile, perché soddisfa le odierne esigenze di mobilità senza compromettere il futuro,

minimizza l’impatto ambientale ed è economicamente vitale, visto che gli studi mostrano che i clienti possono ammortizzare il loro investimento iniziale in tre anni, solo grazie al risparmio sui carburanti”. Le analisi predicono lo sviluppo della domanda europea di veicoli ibridi auto e veicoli commerciali - nei prossimi anni. Particolare interesse è rivolto ai veicoli medio-leggeri operanti in aree urbane, adibiti per la consegna di merci. “La tecnologia Iveco - continua Sergio Bracco - permette una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni nelle operazioni urbane si oltre il 30 per cento rispetto ai veicoli tradizionali. Il sistema ha un’architettura parallela: ciò significa che il motore diesel e il generatore di motore elettrico funzionano insieme o indipendentemente con controllo da parte del computer (ad esempio, la partenza da fermo avviene in modalità elettrica). La configurazione è chiamata “mild-hybrid” e implica un minimo impatto in termini di disposizione, pesi e costi. Questo schema, abbinato a una trasmissione automatica, consente di utilizzare al meglio diversi sistemi di controllo e funzioni, come lo “Stop&Start”. Iveco ha applicato la tecnologia ibrida al Daily Van 3.5 t e al Daily Minibus 5.5 t. Entrambi i veicoli adottano un motore termico di 2.3 litri e 85 kW e un motore elettrico di 32 kW. Nella gamma media, il costruttore italiano ha sviluppato una versione Eurocargo Hybrid che dispone di motori 3.9 e 5.8 litri con motore elettrico di 44 kW. “Va tenuto in considerazione - precisa il dottor Bracco - che i nostri ibridi non sono prototipi ma veicoli funzionanti. Una flotta di 10 Daily Hybrid saranno utilizzati dalla multinazionale FedEx come pick up in ambito urbano a Milano e altre grandi città europee; inoltre, 2 Eurocargo saranno adottati da un al tra multinazionale, la TNT, per operazioni di consegna merci”. Iveco è leader nel campo della tecnologia ibrida dal 1992, quando produsse il primo Tur bocity ibrido. Nel 2006, una versione ibrida del Daily è stata usata per il trasporto persone durante le Olimpiadi Invernali di Torino


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ATTUALITÀ

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RENAULT TRUCKS ITALIA / TUTTI I SEGRETI DELLA CAMPAGNA “INVERNO SERENO”

Una stagione sotto controllo Avendo come obiettivo principale la fidelizzazione della clientela grazie alla qualità dei servizi di assistenza erogati, la filiale italiana della Casa francese propone un controllo completo dei veicoli a condizioni prefissate e trasparenti. Due le proposte messe in campo: Forfait e Check-Up 7. di Fabio Basilico PERO (Mi) - Un’iniziativa entrata nel vivo proprio a ridosso dell’inizio dell’inverno. Renault Trucks Italia propone ai suoi clienti un controllo completo dei veicoli commerciali e industriali a condizioni prefissate e trasparenti. L’iniziativa “Inverno Sereno” è valida fino alla fine di dicembre ed è un nuovo modo per affrontare senza problemi la stagione più dura. Controllare periodicamente il proprio veicolo è del resto il presupposto per assicurarsi un elevato livello di affidabilità e sicurezza. Due le proposte di “Inverno Sereno”, denominate Forfait e Check-Up 7. Si tratta di servizi caratterizzati dalla massima trasparenza, perché il trasportatore conosce in anticipo i tempi di fermo macchina e i costi, informazioni che sono pubblicizzate in modo chiaro ed evidente presso l’intera rete di vendita e assistenza di Renault Trucks Italia. Inoltre, il cliente ha la certezza che il punto d’assistenza utilizza i ricambi originali, aumentando così la vita del veicolo. “Il nostro obiettivo - ci dice Andrea Proserbio, responsabile Marketing e Post-Vendita di Renault Trucks Italia - è quello di fidelizzare la nostra clientela e nel contempo conquistarne di nuova, grazie alla reale qualità dei servizi erogati. Per i clienti che già intrattengono un proficuo rapporto con la rete, questa campagna vuole essere come un premio in più per la loro fedeltà; per chi invece ritorna a Renault Trucks oppure ci arriva per la prima volta, “Inverno Sereno” rappresenta la giusta occasione per toccare con mano la professionalità della nostra rete di assistenza. Prevediamo un ritorno del 15 per cento, per metà costituito da clienti già fedeli al nostro marchio e per metà nuovi clienti”. L’offerta Forfait - che sarà disponibile presso la rete Renault Trucks anche dopo lo scadere della campagna “Inverno Sereno” - si concretizza in una serie di buoni spendibili per tutta una serie di prestazioni: pastiglie e dischi anteriori, pastiglie e dischi posteriori, pastiglie anteriori, pastiglie posteriori, cambio olio e filtro, controllo frizione. Grazie al servizio Check-Up 7, tutti i clienti di Renault Trucks possono presentarsi presso i riparatori autorizzati per sottoporre il proprio veicolo a un’approfondita verifica che comprende sette controlli. Al termine del check-up, il cliente riceve una scheda dettagliata che riporta lo stato del veicolo, insieme con gli interventi consigliati e suggerimenti per la manutenzione. Il servizio è proposto a un prezzo prefissato molto vantaggioso. Ma quali sono questi 7 controlli? Nel dettaglio, essi riguardano l’impianto frenante (stato globale, pastiglie e dischi, tensione freno di stazionamento), i pneumatici (spessore battistrada e pressione), le tenute (liquido raffreddamento, lubrificazione e circuito aria), i liquidi (raffreddamento, lavavetri, olio freni, motore e idraulico), le luci (anteriori e posteriori), il parabrezza e le spazzole tergicristalli. “Da sempre, Renault Trucks assicura ai suoi clienti una manutenzione a regola d’arte e ricambi di elevata qualità spiega Yves Garin, Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia - ora vogliamo fare un passo in avanti per garantire anche il massimo livello di servizio e un servizio trasparente. Le nostre proposte Forfait e Check-Up 7 vanno proprio in questa direzione, offrendo un servizio completo in modo semplice e chiaro. La campagna “Inverno Sereno”

pianificazione di queste iniziative, che in futuro saranno diversamente specializzate per quanto riguarda i veicoli industriali e i veicoli commerciali. La clientela dei due comparti è diversa e necessita di strumenti diversi”. “Inverno Sereno” completa la già vasta gamma di servizi offerta ai clienti dalla rete di Renault Trucks. Con l’estensione di garanzia Expandys, i clienti dispongono di una vera e propria assicurazione sull’insieme del veicolo fino a 3, 4 o 5 anni in totale. In caso di disfunzioni, le spese legate ai ricambi e alla manodopera sono coperti; in caso di guasto, Renault Trucks si fa carico anche delle spese di rimorchio e riparazione. Per essere più consona alle professioni dei clienti, l’offerta Renault Trucks varia in funzione della durata di garanzia, del chilometraggio annuo previsto e del livello di copertura desiderato. Con i contratti di manutenzione e riparazioni Start & Drive, viene messo a disposizione dei clienti un’offerta completa, che permette loro di contenere le spese e i fermi, in tutta tranquillità: il riparatore autorizzato si incarica di tutta la manutenzione, delle riparazioni e segue regolarmente il veicolo. Start & Drive si declina in due versioni: Standard (manutenzione della sola catena ci-

clienti da parte di coordinatori dedicati che parlano la loro lingua. Clovis Rent è il mondo del noleggio a lunga o breve durata, con la completa gestione dei veicoli noleggiati. Clovis Rent propone un full service di prossimità: manutenzione, assicurazione, assistenza, veicolo di cortesia, assistenza 24/24, pneumatici, lavaggio, e altro ancora. Nell’ambito del leasing c’è Renault Trucks Financial Services mentre Renault Trucks Infomax, disponibile sulle gamme Distribuzione, Costruzione e Lunga Distanza, permette un monitoraggio preciso del consumo di gasolio tramite l’analisi dei vari tipi di guida ed aiuta a stabilire un piano di azioni correttive per la riduzione appunto dei consumi. Il sistema offre anche un’esatta conoscenza dello stato del parco veicoli.

nematica) o Integrale (manutenzione di tutto il veicolo); e può essere adattato ai vincoli delle diverse professioni. Okelia è l’offerta complementare Renault Trucks per facilitare la gestione del parco. Con più di 130mila referenze di cui 6mila a stock, i clienti beneficiano di una gamma prodotti molto ampia e variata. Le parti di ricambio Okelia usufruiscono della stessa logistica e della stessa garanzia dei prodotti Approved parts. Activ parts riguarda i casi di depannaggio urgente e di mancanza di disponibilità di ricambi presso il riparatore. Renault Trucks dispone di una logistica di consegna veloce dal magazzino centrale. Il servizio viene gestito dalla piattaforma d’assistenza 24 ore su 24 ed è regolato da una tariffa forfetaria. Con il termine “Exchange standard”, Renault Trucks intende comunicare alla clientela che dispone di un’offerta completa di “pezzi di rotazione” quali motori, cambi, ponti, trasmissioni, kit frizione, turbocompressori, radiatori, alternatori, iniettori e pompe d’iniezione, e altro ancora. Tutti garantiti 6 me si. L’Assistenza Renault Trucks 24/24 interviene per riparazioni immediate, sette giorni su sette, con accoglienza dei

misura”, con orari d’apertura più ampi, veicoli di sostituzione, veicoli in stock, zone riservate nelle officine, equipaggiamenti specifici, venditori e meccanici formati e dedicati. Dunque, la qualità è al centro della strategia di Renault Trucks. E non si tratta solo di livello di affidabilità e durata della nuova generazione dei veicoli con il marchio della Losanga, ma, come si è visto, anche dell’ampia gamma di servizi erogati ai clienti. Dal 2006, Renault Trucks e la sua rete portano avanti un progetto “Qualità di servizio” che deve permettere loro di figurare tra i migliori del mercato nel campo del post-vendita, rialzando in particolare il livello delle riparazioni 24/24, della qualità totale delle prestazioni in officina e della disponibilità dei ricambi. Tra il 2006 e il 2007, tra l’altro, Renault Trucks ha ultimato il rinnovo di tutti i suoi prodotti, proposti in quattro grandi famiglie: la gamma Consegne (Master, Maxity e Mascott), la gamma Distribuzione (Midlum e Premium Distribuzione), la gamma Costruzione (Lander e Kerax), la gamma Lunga Distanza (Premium Strada e Magnum).

UN SERVICE SU MISURA Con Renault Trucks GO24, disponibile sulla gamma Lunga Distanza, la Casa francese si impegna a pagare un compenso ai clienti, se le riparazioni non sono eseguite in meno di dodici ore. Infine, il Fast&Pro-veicoli commerciali, appannaggio della gamma Consegne: viene proposto ai clienti un service “su

parte dalla nostra consapevolezza che il cliente vuole affrontare il periodo più rigido dell’anno con un veicolo sempre efficiente e affidabile. Per farlo, bisogna conoscere lo stato dell’automezzo, così da effettuare in tempo tutti gli interventi necessari. La nostra proposta consente di farlo con tariffe trasparenti e vantaggiose”. UN CHECK-UP ACCURATO L’elenco dei riparatori di Renault Trucks Italia che aderiscono a “Inverno Sereno” può essere consultato su internet nella sezione Servizi e Pezzi del sito di Renault Trucks Italia www.renaulttrucks.it. “Alla campagna - aggiunge il dottor Proserbio - hanno aderito l’85 per cento dei nostri concessionari e delle officine autorizzate. Circa 90 realtà aziendali su 145 unità complessive della nostra rete. Renault Trucks Italia ha intenzione di intensificare ulteriormente la

L’obiettivo di Renault Trucks di diventare il primo importatore in Italia non riguarda solo i volumi di vendita ma anche la qualità assoluta del service.


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

DAIMLER / DECISO E DETERMINATO L’INTERVENTO DI ANDREAS RENSCHLER

Modelliamo il futuro dei trasporti Il responsabile della divisione Truck & Buses, nonché Membro del Consiglio Direttivo del gruppo Daimler, ha illustrato a Stoccarda motivazioni e obiettivi della nuova strategia, che senza mezzi termini l’alto manager ritiene di dover portare a una precisa realtà: veicoli a emissioni zero.

di Paolo Altieri STOCCARDA - “Shaping future transportation”, “Modellare il futuro del trasporto”. Più che uno slogan, una frase che vuole essere una sfida al futuro e che imprime ritmo in vista dell’obiettivo: affermarsi quale leader indiscusso a livello mondiale nel campo dei sistemi di propulsione alternativi. È la frase con la quale Andreas Renschler, Membro del Consiglio Direttivo del gruppo Daimler e Responsabile del la divisione Truck & Buses, ha voluto sintetizzare la nuova strategia del Gruppo per il prossimo futuro, illustrata a Stoccarda. “Quali tecnologie possono salvaguardare il futuro del settore dei veicoli commerciali - si è chiesto l’alto manager - in particolare, di Daimler Trucks & Buses?La nostra tecnologia Blue Tec ha intensificato le proprie attività per ridurre drasticamente i consumi di carburante e le emissioni dei veicoli industriali: le emissioni di gas nocivi dei nostri veicoli sono state ridotte di oltre l’ottanta per cento, quelle relative ai motori diesel di oltre il 95 per cento”. Renschler ha parlato per circa mezz’ora, con l’obiettivo dichiarato di “porre l’attenzione sul futuro, che è quello che abbiamo iniziato a fare nel 2005, allorché alcune aziende concorrenti ci guardavano quasi con scherno. Oggi, abbiamo oltre 100.000 veicoli sulla strada dotati di tecnologia BlueTec e stiamo proseguendo su questa strada anche e soprattutto in relazione ai motori diesel. Ogni giorno, circa 3.000 autocarri e autobus delle divisioni Daimler Trucks e Daimler Buses circolano sulle strade di tutto il mondo con sistemi di propulsione alternativi. Sia che si tratti di veicoli a trazione e-

lettrica, come gli autobus di linea urbani Orion e gli autocarri Freightliner in Nord America, o l’autocarro leggero Mitsubishi Fuso Canter Eco Hybrid e l’autobus di linea urbano Aero Star Eco Hybrid in Giappone, o degli autobus con pile a combustibile in Europa, Australia e Asia, tutti questi veicoli hanno superato con successo la prova di ma-

turità tecnica. Nessun costruttore al mondo ha prodotto un maggior numero di veicoli industriali con sistemi di propulsione alternativi. Ma questo è soltanto l’inizio. Occorre trovare soluzioni alternative, che consentano ai nostri veicoli di diventare ancora più efficienti ed economici, senza dimenticare che il settore dei veicoli commerciali sta

crescendo rapidamente. Le nostre aspettative prevedono, nei prossimi dieci anni, una crescita del cinquanta per cento del mercato globale dei veicoli commerciali. In particolare, il traffico dei truck si svilupperà in modo decisivo in Brasile, Russia, India e Cina”. Insomma, di fronte ad un’evidente crescita del traffico pesante, occorre pensare

seriamente a soluzioni alternative in termini di consumo energetico ed emissioni nocive. Un problema che, se sarà avvertito a breve anche nei Paesi citati, viene già affrontato, oggi, nelle città occidentali. “Londra, Berlino e New York devono necessariamente adottare delle misure - ha proseguito il manager Daimler - mentre altre città, come ad esempio Stuttgart, già limitano la presenza dei truck nelle aree del cen tro. A questo punto va affrontato con decisione il problema delle emissioni di anidride carbonica e dei gas inquinanti. Il fatto è che non possiamo fare a meno di bus e truck, perciò occorre lavorare su soluzioni future del trasporto, che risolvano il problema dell’ambiente e quello economico, ovvero consideri gli alti volumi del traffico pesante e il prezzo dei carburanti, en trambi in ascesa. Dal mio punto di vista BlueTec è un modello di riferimento, considerando che già consente il rispetto della normativa Euro 5 sulle emissioni, che entro i prossimi quattro anni diventerà obbligatoria. Ma la visione a lungo termine di Daimler prevede che il veicolo a emissioni zero diventi una realtà”. In questo senso Renschler ritiene che siano due i fattori che giocheranno un ruolo essenziale: “l’utilizzo di carburanti alternativi inclusa ogni forma di gas naturale, biodiesel e idrogeno - ha precisato - e un processo di combustione della massima efficienza, quale appunto la tecnologia BlueTec. Una possibilità è il sistema a gas naturale, che viene già impiegato in oltre 1.500 dei nostri truck e bus in Europa. Il gas naturale compresso non solo rappresenta un’alternativa a basso costo al diesel, ma offre anche altri benefici, come più basse percentuali di emissioni di anidride carbonica e di emissioni di gas nocivi”. È grazie a tali sue

DAIMLER / Impegno nello sviluppo dei bio carburanti

Accanto ai motori, le benzine alternative STOCCARDA (Germania) - In contemporanea alla progettazione di motori parsimoniosi nei consumi e compatibili con l’ambiente, le divisioni Daimler Trucks e Daimler Buses sono impegnate anche nello sviluppo di carburanti alternativi. Questi carburanti rivestono infatti un’importanza decisiva per ridurre le emissioni e garantire una maggiore indipendenza dall’energia fossile. “Per evitare di creare incertezza tra aziende e consumatori a causa dei numerosi carburanti alternativi - ha dichiarato Andreas Renschler - è necessaria una strategia per il futuro chiara e ben definita. Daimler Trucks e Daimler Buses l’hanno elaborata sulla base di circa tre decenni di intensive ricerche e sperimentazioni pratiche sugli autoveicoli. La via verso il carburante del futuro passa dal diesel di origine fossile fino ad arrivare all’idrogeno per i veicoli con pile a combustibile. Il carburante per motori diesel sta cambiando. In un prossimo futuro, il carburante per motori diesel rimarrà la principale risorsa energetica per i veicoli industriali pesanti. Disponibilità a livello mondiale, infrastrutture capillari e tecnica altamente avanzata dei motori, con un occhio alle prestazioni e alla tutela dell’ambiente, rendono il gasolio il chiaro favorito tra i carburanti. Tuttavia, per motivi legati alla protezione ambientale, ai costi energetici e alla sicurezza di approvvigionamento, il diesel del futuro dovrà differenziarsi dal combustibile attualmente utilizzato. Con uno sguardo al carburante tradizionale, Daimler Trucks e Daimler Buses si battono per un diesel a basso tenore di zolfo con una percentuale il più bassa possibile di idrocarburi aromatici, come quello che viene utilizzato nei classici Paesi industriali”. Già adesso, il biodiesel viene mescolato sempre più spesso al gasolio. L’Unione Europea indica già per il 2010 un valore di miscelazione pari al 5,75 per cento. Considerato nel complesso, il biodiesel riduce le emissioni di anidride carbonica del 50 per cento

circa. Questo carburante è privo di zolfo e idrocarburi aromatici, nonché biodegradabile. Tutti i veicoli industriali Mercedes-Benz prodotti dal 1988 in poi sono abilitati all’uso del biodiesel, purché questo sia legato ad intervalli di cambio dell’olio più brevi. I biocarburanti di prima generazione, come il biodiesel derivato dalla colza e dai girasoli, o il bioetanolo estratto dalla barbabietola da zucchero e dai cereali come sostituto del carburante per motori diesel, utilizzano soltanto una parte delle piante. Per questo motivo si trovano parzialmente in concorrenza con la produzione di generi alimentari. Lo stesso vale per il NExBTL come olio vegetale idrogenato. Ma questa situazione è destinata a cambiare con i Btl (biocarburanti di seconda generazione), nei quali per produrre il combustibile viene utilizzata l’intera pianta. Questo significa un minore fabbisogno di superfici coltivabili e al tempo stesso un maggiore risparmio di anidride carbonica. Questi carburanti di origine sintetica lasciano intravedere grandi speranze per il futuro. Con una corrispondente lavorazione, essi raggiungono la stessa qualità del gasolio e presentano un’elevata densità energetica. I carburanti sintetici possono essere utilizzati senza variazioni nei motori diesel, il sistema di propulsione più largamente diffuso a livello mondiale negli autocarri e negli autobus. L’attuale alternativa al motore diesel negli autobus di linea urbani consiste nella propulsione a gas naturale. L’autobus Citaro Mercedes-Benz, disponibile con motore a metano sia nella versione a vettura singola che come autobus snodato, è già in circolazione in circa 900 unità. Il Citaro CNG è stato insignito del titolo di “Angelo Azzurro”, un prestigioso marchio di qualità conferito dal Ministero Federale per l’Ambiente tedesco a prodotti particolarmente ecocompatibili. Inoltre, il Citaro CNG (Compressed

Natural Gas) è il primo autobus di linea urbano alimentato a gas naturale che presenta valori limite inferiori agli standard di emissione EEV. Le concentrazioni di particolato e il biossido di zolfo nei gas di scarico del motore a metano sono praticamente impercettibili. Le emissioni di ossidi di azoto risultano notevolmente più basse rispetto a quelle dei motori diesel o benzina. Inoltre, il motore a gas risulta particolarmente silenzioso. Il funzionamento risponde a quello dei motori a ciclo Otto. Ciononostante, grazie alla sovralimentazione con turbocompressore, i sei cilindri in linea montati orizzontalmente a bordo del Citaro CNG dispongono di un’elevata capacità di ripresa. I serbatoi sul tetto sono predisposti per sopportare una pressione fino a 500 bar, equivalente ad una resistenza allo scoppio di 2,5 volte. A livello mondiale, gli autobus di Daimler Buses con propulsione CNG circolano in gran numero in Australia, Tailandia e Brasile. In Nord America, anche

Orion offre modelli di autobus con motore a gas naturale. Quanto agli autocarri, la risposta del marchio Mercedes-Benz consiste nell’Econic NGT, prodotto in serie dal 2002, con cambio totalmente automatico Allison WT MD 3060 con retarder e trazione a gas naturale con motore a 6 cilindri in linea M 906 LAG e 6.880 cc di cilindrata. Questo specialista nei servizi comunali, di raccolta e distribuzione, circola già in circa 600 esemplari sulle strade di tutta Europa. Oltre a rispettare ampiamente i valori limite delle normative Euro 5 ed EEV, anche questo veicolo è stato insignito con il titolo di “Angelo Azzurro” per la sua particolare ecocompatibilità e convince per le sue basse emissioni sia inquinanti che acustiche. Tra le particolarità dell’Econic NGT figurano l’iniezione di gas Multipoint con accensione a bobina singola e una configurazione “magra” a favore di un consumo minimo. L’Econic NGT è disponibile in diverse versioni, come veicolo a due e tre assi, fino

ad un peso totale a terra di 26 tonnellate. Le bombole del gas sono montate lateralmente al telaio, in una sicura gabbia d’acciaio. Il potenziale dell’Econic NGT è dimostrato da un veicolo che circola a Göteborg: il dispositivo start-stop del motore e una trazione ibrida per la raccolta dei rifiuti permettono di ridurre i costi del carburante di un ulteriore 20 per cento. E la potenza non manca di certo: con i suoi 279 cv e una coppia di 1.000 Nm, l’Econic è motorizzato al meglio per svolgere il suo lavoro. Alcuni punti a favore del futuro dei motori a metano sui veicoli industriali sono rappresentati, oltre che dalle minime emissioni di sostanze nocive e dalla produzione di anidride carbonica notevolmente inferiore rispetto ai motori diesel, anche le grandi riserve di gas della terra, un aspetto positivo per quanto riguarda la sostenibilità. Inoltre, il prezzo del metano è relativamente più conveniente e contribuisce a ridurre i costi di esercizio. Anche la politica punta sul metano come carburante: entro il 2010, nell’Unione Europea, il gas naturale dovrebbe corrispondere al 2 per cento dell’intera quantità di carburanti utilizzati, per poi raggiungere il 5 già nel 2015 e addirittura il 10 per cento nel 2020. Le limitazioni di questo sistema consistono nel complesso immagazzinamento del gas in pesanti bombole a pressione, come pure nelle limitate infrastrutture. Tuttavia, lo sviluppo della propulsione a metano non finisce qui: per il futuro è ipotizzabile anche un Econic NGT a trazione ibrida. Inoltre, l’Econic potrebbe essere alimentato anche con biogas. Tra i carburanti del futuro rientra anche quest’ultimo: una miscela di gas metano, valida alternativa al gas naturale, come dimostrano i notevoli investimenti effettuati in questo ambito. Lo scorso anno, soltanto in Germania è stato investito per la prima volta più di un miliardo di Euro in impianti a biogas.


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proprietà che nel 2002 il Mercedes-Benz Citaro a gas naturale ha ricevuto il “Blue Angel” (Angelo Azzurro), encomio concesso dall’Agenzia di sviluppo della Germania federale per lo sviluppo di sistemi di qualità. Si tratta di motori a gas naturale conformi ai requisiti Eev e molto silenziosi. Ne sono dotati i Citaro CNG Mercedes-Benz, prodotti in serie dal 2000: motori a 6 cilindri in linea M 447 hLAG con turbocompressore a gas di scarico, 11.980 cc di cilindrata, che erogano una potenza di 326 cv. “Inoltre - ha aggiunto Renschler - il Mercedes-Benz Econic Ngt è l’unico truck pesante al mondo che funziona a gas a propulsione naturale. Sempre in ambito di gas naturale, tutti i nostri veicoli in Europa sono stati resi compatibili col biodiesel puro già dal 1982. Ma pur disponendo di un’elevata capacità di potenza, il sistema a gas naturale presenta delle difficoltà, poiché richiede complesse infrastrutture per il rifornimento dei veicoli. Che fare, allora? Arriva l’annunciata notizia che, a questo punto, il futuro è cominciato, che Daimler sta “Shaping future transportation”, “Modellando il futuro del trasporto”, puntando sulla propulsione a trazione ibrida. “Celebrano oggi la loro première mondiale - ha annunciato Andreas Renschler - i modelli Atego BlueTec Hybrid e Citaro G BlueTec Hybrid Mercedes-Benz. Il Canter Eco Hybrid inizierà presto la sperimentazione presso i clienti in Gran Bretagna, mentre Freightliner metterà in produzione una serie di 1.500 autocarri ibridi. Tutti questi veicoli testimoniano la straordinaria competenza di Daimler Trucks e Daimler Buses nella realizzazione di sistemi di propulsione alternativi e rappresentano passi avanti fondamentali sulla strada verso l’obiettivo am bizioso della Zero Emission Vehicle”. Con 1.500 autobus di linea urbani, Orion è il maggior produttore mondiale di autobus ibridi. Inoltre, attualmente in Nord America circolano più di due dozzine di “Step-inVans” Freightliner, che ben presto diventeranno 100. “D’altro canto - ha aggiunto il capo del la divisione Truck & Buses di Daimler - con il modello Mitsubishi Fuso Canter Eco Hybrid, Fuso ha già prodotto più

Affermarsi quale leader indiscusso a livello mondiale nel campo dei sistemi di propulsione alternativi: è questo l’ambizioso obiettivo del gruppo Daimler, che continua a investire ingenti risorse nello sviluppo di tecnologie amiche dell’ambiente. di 200 unità dell’autocarro leggero più ecologico del mondo, mentre Mercedes-Benz ha sperimentato con successo una flotta di 36 autobus Fuel-Cell su tre continenti e vanta quasi quarant’anni di esperienza nel campo della propulsione ibrida di veicoli industriali. Questa è soltanto una parte del convincente bilancio di Daimler Trucks e Daimler Buses nello sviluppo di motori alternativi. Uno dei fattori fondamentali di questo successo risiede nel fatto che non si tratta di veicoli sperimentali in modo isolato e sottoposti a una sorta di test clinici, ma di veicoli che vengono utilizzati insieme ad altri in condizioni reali presso i clienti, dimostrando così la loro idoneità all’uso quotidiano. La competenza dei singoli marchi, insuperata a livello mondiale, è il frutto dell’unione di varie sinergie: ad esempio, al-

l’interno di Daimler Trucks, Mitsubishi Fuso esercita il ruolo di centro di competenza mondiale per la trazione ibrida degli autocarri leggeri”. Da tutto questo, e dalle esperienze pratiche raccolte da un continente all’altro, sono nati progetti di sviluppo con giunti. Ad esempio, gli ingegneri di Daimler Trucks, seppur con diversi gruppi ausiliari destinati a veicoli con dimensioni e marchi differenti, sono riusciti a stabilire un’architettura comune di propulsione ibrida. Daimler Trucks si concentra sulla trazione ibrida parallela per tutti i veicoli considerando costi, efficienza, affidabilità e condizioni tecniche di base. In questo caso, la configurazione prevede che l’elettromotore supplementare sia alloggiato dietro il propulsore e la frizione, ma al tempo stesso davanti al cambio. Que-

sta configurazione permette una trazione esclusivamente elettrica e si è rivelata il migliore compromesso tra costi strutturali, dimensioni, peso e prestazioni. Inoltre, l’autocarro rimane sempre in grado di circolare anche in caso di avaria del sistema di propulsione ibrida, garantendo così una maggiore affidabilità. “Le condizioni totalmente diverse che si verificano specialmente per gli autobus urbani - ha poi sottolineato Renschler - hanno indotto la divisione Daimler Buses a decidere fondamentalmente per una trazione ibrida seriale, sia negli Stati Uniti che in Europa e in Giappone. La propulsione seriale si contraddistingue tra l’altro per la rinuncia a qualsiasi collegamento meccanico con gli assali motori”. Questa tecnologia consente la cosiddetta “funzione di fermata” che per-

Mercedes-Benz Atego, Mitsubishi Canter e Freightliner M2 pronti con alimentazione alternativa

Ibridi e già pronti a viaggiare STOCCARDA (Germania) - “Daimler Trucks è leader nel settore dei veicoli industriali ibridi. Nessun altro costruttore possiede una gamma altrettanto vasta, né possiede un maggior numero di questi veicoli quotidianamente in uso presso i clienti. E con il tempo saranno sempre di più”. Con queste parole Andreas Renschler ha presentato a Stoccarda l’autocarro Atego Mercedes-Benz BlueTec (7,5 t) a trazione ibrida, prototipo per sperimentazione flotte, con cambio automatizzato Inomat II, e trazione parallela diesel-elettrica: motore elettromagnetico trifase permanente e motore a 4 cilindri in linea 4M42 T, 2.977 cc di cilindrata. Atego BlueTec Hybrid MercedesBenz ha festeggiato la sua première mondiale e dimostrerà la sua idoneità al servizio quotidiano attraverso una sperimentazione pratica. “L’Atego BlueTec Hybrid - ha spiegato il capo della divisione Truck & Buses di Daimler - è il frutto della rete globale della divisione Daimler Trucks e di un’eccellente collaborazione tra gli ingegneri di Stoccarda e Kawasaki, in Giappone, dove sono già stati prodotti in serie circa 200 autocarri leggeri Puntiamo ad un’architettura con una trazione ibrida parallela. Questo sistema si adatta meglio alla struttura tecnica della catena cinematica di un autocarro, offrendo inoltre notevoli vantaggi in termini di costi di acquisto del veicolo. Obiettivo: i costi della trazione ibrida devono in ogni caso ammortizzarsi per il primo proprietario di un veicolo. La tecnologia innovativa downsizing, ovvero il ridimensionamento dei componenti, consente di risparmiare peso a favore del carico utile”. Il compatto e leggero motore diesel a quattro cilindri da 3 litri di cilindrata eroga 125 cv e raggiunge una coppia massima di 294 Nm. A tutto ciò si aggiunge il motore elettrico raffreddato ad acqua con un’erogazione massima di 35 kW di potenza e di 200 Nm di coppia, alloggiato tra la frizione e il cambio automatizzato.

A Stoccarda è stato inoltre presentato Atego BlueTec Hybrid con un peso complessivo di 12 t per i volumi di trasporto più elevati. Anch’esso prototipo per sperimentazione flotte, ha cambio automatizzato G85-6 AGS2 Mercedes-Benz e medesima propulsione del precedente, con motore elettromagnetico trifase permanente e motore a 4 cilindri in linea OM 924 Mercedes-Benz Euro 4, 4.800 cc di cilindrata. La catena cinematica si compone del motore a quattro cilindri OM 924 Mercedes-Benz da 218 cv con una coppia di 810 Nm. Il motore elettrico raggiunge un picco di potenza pari a 44 kW e una coppia massima di 420 Nm. Ma il più grande successo finora ottenuto da un veicolo industriale a trazione ibrida è quello del Mitsubishi Canter Eco Hybrid, veicolo americano del quale è stata avviata con successo, nel luglio 2006, la produzione in serie in Giappone. Con cambio automatizzato a 5 marce Inomat II, ha la propulsione identica a quella di Atego BlueTec Hybrid

Mercedes-Benz. Di questo modello, presentato nell’estate dello scorso anno, finora sono uscite circa 200 unità dalla catena di montaggio. Il Canter Eco Hybrid è stato il primo autocarro leggero a rispettare i severi valori limite di emissione vigenti in Giappone dalla scorsa estate, convincendo tra l’altro per i suoi consumi di carburante estremamente bassi: circa il 20 per cento in meno rispetto a un motore diesel paragonabile. Il sistema motopropulsore si basa su un motore diesel a quattro cilindri da 3 litri di cilindrata, con una potenza di 125 cv e una coppia di 294 Nm. Al sistema è collegato un motore elettrico, che durante le frenate funge da alternatore (potenza 35 kW), e un gruppo di batterie a ioni di litio con una capacità di 1,9 kWh che si ricaricano attraverso il recupero dell’energia frenante. In occasione del Tokyo Motor Show 2007 è stato presentato il primo concept ibrido di un autocarro ribaltabile basato sul Mitsubishi Fuso Canter. La novità nel Mit-

subishi Fuso Canter Eco-D consiste nella funzione di ribaltamento della sovrastruttura a comando elettrico. In questo modo si ottiene una notevole riduzione della rumorosità e delle emissioni di scarico, in quanto l’energia necessaria viene attinta dalle batterie, mentre il motore diesel rimane spento durante i processi di ribaltamento. Questo rende ipotizzabile anche l’azionamento di altri componenti supplementari, come ad esempio sovrastrutture a gru e piattaforme aeree. Durante la propulsione del veicolo, inoltre, rimangono invariati tutti i vantaggi già offerti dal Canter Eco Hybrid. Il Canter Eco Hybrid nato nel Centro di competenza trazione ibrida globale di Daimler Trucks è risultato così convincente che adesso a questo veicolo si aprono anche le porte dell’Europa. Entro la fine di quest’anno, i primi di 10 veicoli entreranno in servizio sperimentale presso alcuni clienti in Gran Bretagna. Si tratta di una vera e propria première: infatti sarà la prima speri-

mette all’autobus di fermarsi e ripartire senza produrre emissioni e in modo totalmente silenzioso. In più, i gruppi motopropulsori possono essere alloggiati nel veicolo in modo piuttosto indipendente; un vantaggio soprattutto in considerazione degli spazi ristretti disponibili su un autobus urbano a pianale ribassato. Insomma, a causa del crescente inquinamento ambientale e del tipico profilo d’impiego con fermate e partenze frequenti, sia Daimler Trucks che Daimler Buses si concentrano maggiormente sui sistemi di propulsione alternativi per i trasporti a breve raggio. Dal punto di vista della tecnica, Daimler Trucks e Daimler Buses puntano innanzi tutto sulle batterie a ioni di litio come accumulatori energetici per i veicoli ibridi. Questa tecnica si caratterizza per una densità energetica particolarmente elevata e notevoli potenzialità di sviluppo. Ma Daimler Trucks e Daimler Buses mirano anche all’obiettivo “emissioni zero”. Per i veicoli ibridi, a seconda della configurazione, questo obiettivo viene già raggiunto sui brevi percorsi. “Se c’è un motivo fondamentale per il quale la nostra strategia di gruppo è centrata sulla promozione di sistemi di guida alternativi - ha poi concluso Andreas Renschler questo è semplicemente il buon senso. È per questo che siamo determinati a continuare sulla strada che porterà ai veicoli a zero emissioni. Tre i punti di vista che personalmente mi stanno a cuore: siamo il più grande costruttore al mondo di veicoli commerciali e vogliamo essere il numero 1 quando sulla strada inizieranno a circolare mezzi con sistemi alternativi; non c’è un’unica soluzione ma una varietà di esse, noi dobbiamo sfruttare i vantaggi di ciascuna tecnologia, che andrà applicata in base alle diverse necessità ed esigenze; nel fare tutto ciò, dobbiamo tenere sempre l’attenzione focalizzata sui benefici dei nostri clienti. Per noi, i nostri veicoli del futuro devono ben combinare ecologia ed economia. Sono convinto che siamo ben preparati al futuro dell’industria dei veicoli commerciali. Dirò di più: siamo determinai a modellare il futuro del trasporto”.

mentazione di autocarri a trazione ibrida in Europa. Il progetto avrà una durata di tre anni, con inizio in pre serie a partire da gennaio 2008. Nella sua configurazione tecnica, la catena cinematica corrisponde al modello giapponese Canter Eco Hybrid. In Nord America, anche il principale produttore di autocarri Freightliner nell’ambito della divisione Daimler Trucks si occupa dello sviluppo di veicoli ibridi. Freightliner M2 Hybrid sarà prodotto in serie nel 2009. Ha cambio automatizzato e stessa propulsione: motore elettrico trifase e motore a 6 cilindri in linea MBE 906 (OM 906), 6.375 cc di cilindrata. Il sistema di propulsione del modello M2 abbina un compatto motore in linea a sei cilindri Mercedes-Benz della serie OM 906 (denominazione USA: MBE 906), con una cilindrata di 6,4 litri e una potenza di 252 cv, a un motore elettrico. Quest’ultimo raggiunge un picco di potenza di 44 kW e una coppia massima di 420 Nm. A Stoccarda Daimler ha pensato anche ai corrieri, presentando Freightliner Van, prossimo alla produzione in serie. Il sistema di propulsione dei veicoli commerciali è realizzato nella consueta architettura di trazione ibrida parallela, sulla base di un motore diesel della serie 900 con una cilindrata di 4,25 litri e una potenza di 170 cv. Il motore elettrico eroga 44 kW.

Nell’altra pagina, il Mercedes-Benz Atego BlueTec Hybrid dotato di trazione parallela diesel-elettrica. A sinistra, un Econic NGT adibito alla raccolta dei rifiuti. Sopra, il Freightliner M2 Hybrid che sarà prodotto in serie nel 2009.


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DAF / LA SERIE LIMITATA XF105 RINGHIO DEDICATA AL POPOLARE CALCIATORE MILANISTA di Fabio Basilico MILANO - Un veicolo per i campioni del trasporto che porta il nome di un campione dello sport. La concessionaria Daf Autoveicoli Barolo di Corbetta in provincia di Milano ha realizzato un’i nedita serie limitata denominata XF105 Ringhio, dedicata al calciatore Rino Gattuso. L’idea è nata dall’amicizia che lega la famiglia Barolo e il popolare centrocampista milanista. Due i modelli proposti: la versione base a un prezzo di 105mila euro e la versione Full offerta a 112mila euro. Progettato e realizzato esclusivamente in 50 unità nell’inedito colore Black Distinguo, l’XF105 Ringhio è disponibile con la motorizzazione Paccar MX più potente, cioè quella 12,9 litri da 510 cv con coppia massima di 2.500 Nm e un ampio intervallo di giri da 1.000 a 1.500 giri/min. Un vero campione di resistenza progettato per percorrere ben 1.600.000 km (il doppio della percorrenza media normalmente coperta da questi veicoli) e prodotto da Daf Trucks nello stabilimento olandese di Eindhoven. La configurazione del motore a 6 cilindri in linea offre ottimi livelli di prestazioni e flessibilità, oltre che una notevole efficienza nei consumi. Affidabilità e durata sono stati altri elementi decisivi nello sviluppo del nuovo propulsore, caratterizzato da una combinazione di consolidate tecnologie all’avan guardia e numerose innovazioni tecnologiche, utilizzo di materiali hitech, come il Compact Graphite Iron, e massima integrazione delle funzioni. Nella progettazione del monoblocco e della testata, ad esempio, sono stati in tegrati dei condotti per mantenere quanto più possibile pulito l’esterno del motore e ridurre al minimo il numero di componenti. Anche il sistema Smart

Largo ai campioni L’iniziativa è della Concessionaria Daf Autoveicoli Barolo di iniezione del carburante ad alta pressione è completamente integrato nel monoblocco. Tra le altre caratteristiche tecniche innovative vanno ricordate la cinghia trapezoidale multipla per l’alternatore e l’impianto di climatizzazione, il coprivalvole in materiale composito con tubo di spurgo della coppa dell’olio integrato, il carter della distribuzione sul retro del motore, i pistoni in acciaio, la pompa di controllo e la pompa di alimentazione carburante combinate e la scatola coprivolano in alluminio. Il nuovo freno a decompressione tipo Jacobs raddoppia le prestazioni di frenata del motore, soprattutto nella fascia di giri tra 1.000 e 1.500. Per garantire la conformità ai requisiti di emissione Euro 5, Daf XF105 Ringhio Limited Edition è dotato di un convertitore catalitico SCR DeNox. DOTAZIONI PER DISTINGUERSI L’XF105 Ringhio è uno dei veicoli Daf con la dotazione di serie più completa ed esclusiva sul mercato nazionale. Il veicolo è infatti equipaggiato di cabina Super Space, fari skylight antinebbia, spoiler, fender e minigonne in tinta rossa che richiamano la pelle del volante e dei sedili. Inoltre, la plancia ha un effetto alluminio e il frigorifero è di serie. La versione Full prevede anche il navigatore satellitare, televisione

Il Daf ispirato al campione milanista presenta una cabina all’interno della quale ricche dotazioni e qualità dei materiali creano un ambiente di grande raffinatezza. con impianto DVD, forno a microonde e telecamera anteriore. L’originale truck ha una livrea decisa e accattivante con serigrafia del numero 8 sulla parte frontale e immagine stilizzata di Rino Gattuso sulla carrozzeria laterale. L’appeal e i contenuti da “truck premium” accomunano l’XF105 Ringhio all’XF105 eXecutive Limited Edition, ovvero l’esclusività in formato truck del camion che è già stato nominato

“Truck of the Year 2007”. Quando è stato presentato, l’XF105 eXecutive Limited Edition ha testimoniato nel concreto che anche un veicolo industriale può diventare un oggetto esclusivo e ricercato, come accade per un’automobile, una motocicletta o un particolare oggetto. La stessa cosa si ripete ora con il truck dedicato a Gattuso. Il lifeStyle declinato a un truck dà vita al lifeTruck, un nuovo modo di vivere e di considerare il mondo del trasporto pesante. I 99 esemplari XF105 eXecutive Limited Edition, tutti numerati in progressione, si rivolgono a quei professionisti del trasporto che oltre alle riconosciute doti di qualità, prestazioni e affidabilità tipiche dell’XF105, sanno apprezzare l’eleganza del dettaglio, la raffinatezza del particolare, il piacere del bello a 360 gradi e la possibilità di distinguersi. UN VIAGGIO ALL’INSEGNA DEL LUSSO Esteticamente, anche questa serie limitata, che è stata pensata e realizzata in esclusiva per il mercato italiano, si caratterizza per la cabina Super Space con sospensione pneumatica nella raffinata e originale tinta Orange Exclusive, skylight e fari combinati nei paraurti, cerchi in alluminio Alcoa lucido da 22”, spoiler, fender e minigonne, protezione specchi in tinta con la cabina, preparazione per Maut e fari xenon con

lavafari, chiusura centralizzata con telecomando. A bordo, finitura e allestimento di lusso: volante in pelle e plancia con effetto alluminio, sedile del conducente super air, lettino inferiore con cassetto, frigorifero, controllo automatico della temperatura. Completano la dotazione anche una serie di dispositivi per i palati fini della musica e dell’hi-tech come l’impianto hi-fi con radio lettore CD luxury VDO con 6 altoparlanti e il kit telefono veicolare. Tutti elementi che si abbinano alla perfezione con le caratteristiche dell’abitacolo della generale gamma XF105 che si propone ancora una volta come leader del settore in termini ergonomia e stile, colori e materiali utilizzati, utilizzo degli spazi, allestimenti, finiture e qualità complessiva. Quando ci si siede dietro al nuovo volante, disponibile anche con airbag, è subito evidente che comfort, sicurezza ed ergonomia hanno avuto la massima priorità nella fase di progettazione. Il nuovo volante dispone ora di comandi integrati per varie funzioni, quali la velocità di crociera, il controllo della velocità in discesa e il telefono cellulare, mentre altre importanti funzioni, incluse quelle del cambio automatizzato ASTronic, possono essere comodamente controllate tramite comandi situati sul piantone dello sterzo. La manopola del freno di stazionamento è ora integrata nella plancia in modo da poterla raggiungere più facilmente e liberare al tempo stesso spazio sul pianale. La plancia configurata come una cabina di pilotaggio consente di installare sistemi telematici o di navigazione con ampio display e apparecchiature audio. Il nuovo XF105 eXecutive Limited Edition non esprime la sua esclusività solo in termini di eleganza. Questa serie limitata possiede una completa dotazione di sistemi di sicurezza: Abs, Asr antislittamento ruote, Vsc controllo di stabilità del veicolo e brake assistant. L’Asr limita la perdita di aderenza in presenza di una superficie scivolosa o di utilizzo improprio della potenza e aumenta la sicurezza su terreni sconnessi. Il brake assistant è un sistema in grado di leggere l’intensità della frenata e di conseguenza adeguarla. Il sistema Vsc controlla la stabilità del veicolo, agisce in situazioni di guida critiche, decrementa la frenata o la potenza sulla ruota, aiutando a mantenere in traiettoria il veicolo. Il nuovo Daf XF105 Ringhio, così come l’XF105 eXecutive Limited Edition, sono dunque due esempi della volontà Daf di definire nuovi standard in termini di qualità, efficienza e prestazioni di trasporto, nonché di design dell’abitacolo, comfort, ergonomia e maneggevolezza di guida. La creazione di queste serie limitate permette a Daf di consolidare la sua reputazione nella costruzione di prestigiosi veicoli per il trasporto su lunghe percorrenze.

AUTOVEICOLI BAROLO DA 30 ANNI NEL MONDO DEL VEICOLO INDUSTRIALE

Esperienza vincente

Dopo l’XF105 eXecutive Limited Edition, una nuova prestigiosa ed esclusiva serie limitata testimonia la volontà Daf di definire nuovi standard in termini di qualità, efficienza e prestazioni di trasporto, nonché di design dell’abitacolo, comfort, ergonomia e maneggevolezza di guida.

CORBETTA (Mi) - L’Autoveicoli Barolo, concessionaria Daf dal 1989, è uno dei dealer più importanti per il marchio olandese. Prima in Italia e tra le prime a livello europeo, la società di Corbetta, in provincia di Milano, ha consolidato nel tempo la propria posizione, mettendo a frutto una lunga esperienza nel mondo dei veicoli industriali. La storia della Autoveicoli Barolo inizia infatti negli anni Settanta, quando Lorenzo Barolo avvia l’attività di officina con i veicoli del marchio tedesco Man. In seguito, l’attività si sposta nel campo dell’assistenza ai truck Renault, fino al 1989 quando subentra Daf. In quegli anni, viene avviata anche l’attività di vendita di veicoli, alla quale da man forte Luca Barolo, primo figlio di Lorenzo, entrato in azienda nel 1987 e attualmente Presidente della società. Nel 1998 arriva anche Mirko, il secondo figlio di Lorenzo, che ricopre il ruolo di Direttore Vendite. Lorenzo Barolo continua a essere un punto di riferimento per l’azienda di famiglia: continua a essere lui, infatti, il responsabile delle complesse attività riguardanti il Service. La forza di Autoveicoli Barolo è testimoniata dai dati sulle vendite annuali: 700 veicoli nuovi e almeno 200 veicoli usati. Ma non solo: la capacità di pianificare progetti di sviluppo con investimenti sempre adeguati, ha portato la società milanese a progettare l’apertura di una nuova sede nel Lazio. La nuova società, denominata Immediate Trucks Spa, ha sede a Lariano (Roma).


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ATTUALITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

VOLVO TRUCKS / LA CASA SVEDESE E L’IMPEGNO PER LA TUTELA AMBIENTALE

Strategie sempre più verdi

di Fabio Basilico GÖTEBORG - La strategia ambientale di Volvo Trucks comprende parametri che promuovono ulteriormente lo sviluppo di livelli di emissioni sostenibili a lungo termine. Uno di questi parametri consiste nell’offerta di motori che soddisfano le leggi molti anni prima della loro applicazione. Ad esempio, Volvo ha lanciato il primo motore Euro 5 nel 2005, ovvero ben quattro anni prima dell’applicazione della normativa. Oggi la maggior parte della gamma Volvo Trucks è disponibile nella configurazione Euro 5. Lo sviluppo verso un ambiente più pulito dipende ovviamente anche dalla velocità con la quale i vecchi autocarri vengono sostituiti da nuovi modelli dotati di motori più moderni ed ecologici. Un numero crescente di importanti città europee sta introducendo zone verdi che impongono requisiti severi per gli autocarri delle società di trasporti. Al fi ne di offrire ad un numero ancora

L’ambiente è sempre più all’ordine del giorno dei produttori mondiali di autocarri. Volvo Trucks si pone all’avanguardia per le soluzioni progettate e adottate in vari settori, dalla ricerca sui motori ai carburanti ecologici e alla riduzione delle emissioni inquinanti. maggiore di clienti l’opportunità di utilizzare veicoli più ecologici, Volvo Trucks è in procinto di lanciare un filtro particolato diesel che consente di ridurre le emissioni di particolato dei motori Euro 2 ed Euro 3 di oltre il 95 per cento, promuovendo un livello di emissioni sostenibile a lungo termine. Oltre a eliminare le particelle dai gas di emissione, funge anche da silenziatore. Il filtro particolato diesel può essere specificato in tutte le configurazioni di motori Euro 2 e Euro 3, fatta eccezione per il motore da 16 litri. Attualmente, Volvo Trucks distribui-

sce i filtri particolato diesel nei Paesi Bassi ed è prevista l’introduzione in diversi paesi in Europa. LA SFIDA DEI CARBURANTI ECOLOGICI Un capitolo importante è quello dei carburanti ecologici. Volvo Trucks è il primo produttore al mondo di autocarri ad aver presentato - in occasione dell’ul tima edizione del Salone Rai di Amsterdam - ben sette veicoli progettati per funzionare ciascuno con un combustibile di tipo non fossile.

I consulenti sul consumo di carburante

Più tranquilli con “Fuelwatch” GÖTEBORG - Volvo Trucks è il primo produttore di autocarri in Europa a mettere a disposizione consulenti che, recandosi presso il cliente, lo aiutano a ridurre i consumi di carburante. Questi consulenti portano con sé il concetto Volvo “Fuelwatch”, che, lanciato due anni fa, sembra dare i suoi frutti: diversi clienti hanno infatti segnalato riduzioni dei costi per il carburante fino all’8 per cento. Del resto, un veicolo correttamente equipaggiato, un’assistenza regolare e un monitoraggio costante del consumo di carburante sono fattori cruciali. L’aggiunta più recente al concetto Fuelwatch è Fuel Management Service, un servizio completamente nuovo di consulenza, grazie al quale i clienti ricevono assistenza professionale da un consulente Volvo su come ridurre il consumo di carburante, contenere i costi e ridurre l’impatto ambientale tramite la funzionalità Fuelwatch. Il programma prevede tempi di implementazione dai 12 ai 36 mesi e, oltre al supporto di gestione, comprende formazione per gli autisti, verifiche regolari e il trasferimento al cliente delle competenze in materia.

I test eseguiti alla società di trasporti olandese Van Dongen, mostrano che Fuelwatch può ridurre il consumo di carburante per ogni veicolo dal 6 al 7 per cento. Applicando il sistema a tutta la flotta di 260 autocarri, il management della ditta può ridurre di ben 800mila euro all’anno la spesa complessiva per il carburante. L’investimento potrebbe quindi essere recuperato entro 12 mesi, il che si traduce in un notevole risparmio Il fatto che la riduzione del consumo di carburante contribuisca a diminuire le emissioni di biossido di carbonio, mostra chiaramente che esiste un collegamento positivo tra un buon senso degli affari e un ambiente salutare. E questo è un fattore molto apprezzato dai clienti. La riduzione di questo impatto sull’ambiente corrisponde a 1.900 tonnellate di biossido di carbonio all’anno. Per fare un paragone, una singola persona produce una media di 11 tonnellate all’anno. Finora, Fuel Management Service è stato introdotto su tre mercati di prova: Svezia, Olanda e Gran Bretagna e sarà disponibile su tutti i mercati in Europa entro due anni.

Ovviamente, la capacità di utilizzare mezzi di trasporto privi di biossido di carbonio non è limitata dalla tecnologia, bensì dalla disponibilità di combustibili alternativi. Le materie prime disponibili per la produzione di carburanti alternativi saranno limitate per molto tempo. È importante concentrarsi su quelle alternative che hanno l’efficienza energetica più elevata possibile e l’utilizzo più efficiente del terreno in modo da economizzare sulle materie prime limitate disponibili e da evitare la concorrenza con il settore produttivo alimentare.

Volvo intravede grandi potenzialità nei biocombustibili di seconda generazione, quelli che vengono prodotti mediante la gassificazione della biomassa e consentono di ottenere un livello elevato di flessibilità, poiché possono essere utilizzate diverse materie prime per ottenere diversi combustibili. Inoltre, la disponibilità di queste materie prime è superiore rispetto a quella di olio di soia e olio di colza attualmente utilizzati per produrre biodiesel. Ad esempio, diesel sintetico, metanolo, biogas e DME (dimetiletere) possono essere prodotti mediante la gassificazione. POTENZIALITÀ DEL SISTEMA DME Il DME è particolarmente interessante poiché, prendendo in considerazione l’intera catena di produzione, ha un impatto molto ridotto sull’ambiente. Esso possiede l’efficienza energetica più elevata rispetto ad altre alternative ottenute dalla medesima materia prima


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e dal punto di vista dei costi è già competitivo se ricavato dalla biomassa tramite la gassificazione del black liquor ottenuto dall’industria della carta. Volvo Trucks metterà in funzione autocarri DME durante una serie di test sul campo presso i clienti nel 2009. Il diesel è una tecnologia fondamentale per la strategia ambientale di Volvo Trucks. E la tecnologia di combustione più efficiente disponibile attualmente e richiede modifiche minime per adattarsi a combustibili alternativi. Ad esempio, il diesel sintetico può essere utilizzato negli autocarri attuali senza alcuna modifica. QUALITÀ E COMPATIBILITÀ DELLE EMISSIONI Secondo Volvo Trucks, poiché il percorso che consente di allontanarsi dalla dipendenza dal petrolio verrà delineato da un’ampia gamma di combustibili alternativi, vale la pena esaminare soluzioni tecniche che combinano diversi tipi di combustibili. Un autocarro a biogas/biodiesel è un esempio di tale soluzione. Entrambi i carburanti vengono bruciati in un motore diesel e combinati grazie all’utilizzo di serbatoi e sistemi d’iniezione separati. Una piccola parte del biodiesel viene utilizzata per mantenere il funzionamento del sistema di combustione e compressione nel motore diesel, sfruttando quindi il tasso di efficienza superiore fornito dal motore diesel. È anche possibile rifornire il veicolo con carburante diesel se non è disponibile gas. La gamma di carburanti disponibile varierà a seconda di dove ci si trova, poi ché saranno differenti le materie prime utilizzate a seconda delle condizioni locali. Per le società che operano a livello internazionale, può essere un vantaggio disporre di veicoli che funzionano con combustibili diversi. Tuttavia, spiegano in Volvo Trucks, è fondamentale che i

produttori e i legislatori coordino le proprie azioni per creare un unico standard internazionale e un sistema di certificazione delle emissioni dei gas di scarico per ogni combustibile, in modo da garantire qualità e compatibilità delle emissioni. I biocombustibili attualmente disponibili vengono prodotti su scala molto ridotta e la loro disponibilità è limitata. Di conseguenza, fino a quando non saranno disponibili alternative che consentono una produzione su vasta scala e infrastrutture diffuse, è necessario utilizzare i biocombustibili attuali nel migliore modo possibile. Il biodiesel, prodotto mediante l’esterificazione di oli vegetali, è attualmente il biocombustibile più comune per motori diesel. Da un punto di vista olistico, la soluzione più eco-sostenibile consiste nel miscelare il 5 per cento di biodiesel con tutti i combustibili fossili diesel venduti in Europa. In questo modo, il settore dei carburanti sarebbe in grado di utilizzare l’infrastruttura esistente per distribuire tutti i biodiesel che diventano disponibili e ciò a sua volta consentirebbe di ottenere un più rapido vantaggio ambientale. SOLUZIONI CONTRO IL BIOSSIDO DI CARBONIO Secondo Volvo Trucks, sarà possibile ridurre le emissioni di biossido di carbonio degli autocarri del 50 per cento entro il 2020. L’introduzione di combustibili alternativi, unitamente a ulteriori miglioramenti per quanto riguarda consumo di combustibili, formazione degli autisti e pianificazione dei trasporti, può favorire l’ottenimento di notevoli riduzioni. Oggi i veicoli Volvo consumano il 40 per cento in meno di carburante rispetto al 1975. Nei prossimi 10 o 15 anni il management della Casa svedese prevede di continuare questa tendenza e di ridurre il consumo di carburante

Produzione senza emissioni di anidride carbonica

Parte da Gent l’offensiva ecologica GENT (Belgio) - Secondo gli obietto. Il successo di Gent ha spinto altri tivi fissati dall’Unione Europea, stabilimenti produttivi Volvo ad entro il 2020 l’Europa dovrà ridurre agire con lo scopo di azzerare le del 20 per cento le emissioni di aniemissioni di anidride carbonica. I dride carbonica. Volvo Trucks prenlocali dell’impianto di Gent sono de a cuore questo impegno e fa la stati modificati al fine di ridurre il sua parte presentando il primo stabiconsumo di energia elettrica. Per limento per la produzione di veicoli aumentare l’illuminazione naturale, al mondo già in grado di garantire sono stati aperti dei lucernari nel l’assenza di emissioni di anidride tetto. Per le pareti e i pavimenti carbonica. sono stati scelti colori più chiari, Centrali eoliche in loco e un imche contribuiscono a ridurre l’illupianto per la produzione di energia minazione necessaria. elettrica alimentato a biomasse sodIn loco sono state costruite tre disfano la maggior parte del fabbiunità produttrici di energia eolica, Lars Mårtensson, Responsabile sogno energetico dello stabilimento che soddisfano la metà del fabbisoper l’Ambiente di Volvo Trucks. di Gent, in Belgio, la più grande gno energetico della fabbrica. La reunità produttiva Volvo in Europa. stante metà proviene da fonti ener“Prima di iniziare questo progetto - ha dichiarato getiche “verdi” ed è fornita dall’azienda belga di servizi Lars Mårtensson, Responsabile per l’Ambiente di Volvo di pubblica utilità Electrabel. Per quanto riguarda il riTrucks - eravamo convinti che produrre azzerando le scaldamento, il 70 per cento del fabbisogno dello stabiliemissioni di anidride carbonica avrebbe comportato un mento di Gent è coperto dal nuovo impianto a biomasse, aumento dei costi; una conseguenza che eravamo disposti alimentato a pellet. L’energia necessaria per il processo ad accettare. Tuttavia, ci siamo già resi conto che, al cond’incenerimento è fornita da pannelli solari montati sul trario, sul lungo periodo, questa soluzione ci permetterà tetto. Il restante 30 per cento è fornito da una caldaia a di risparmiare. Posso pertanto raccomandare alle altre sogas convertita per funzionare a biocombustibili. cietà di prendere in considerazione simili provvedimenti Volvo Trucks punta a dimezzare il proprio consumo per contribuire a ridurre l’impatto ambientale”. energetico per veicolo prodotto e si prevede che già dal Tutto è iniziato con una gara ufficiosa fra tre fabbriprossimo anno lo avrà ridotto del 25 per cento. Per quanche Volvo, gli stabilimenti di Umeå e Tuve in Svezia e lo to riguarda le attività complessive della società, l’utilizzo stabilimento di Gent in Belgio. Quest’ultimo ha raggiunto di energia pulita sarà raddoppiato entro il 2010. Lo stabilimento di Gent produce ogni anno 40.000 veicoli induper primo l’obiettivo prefissato. E ora gli stabilimenti di striali e conta 2.400 dipendenti. Umeå e Tuve non sono i soli a perseguire questo risultadell’1 per cento ogni anno. Un altro metodo per ottenere un’efficienza superiore del carburante consiste nel combinare il motore diesel con un motore elettrico, una configurazione definita ibrida. Nel marzo 2006, Volvo ha presentato una soluzione ibrida parallela ed esclusiva, sviluppata all’interno della società, concepita principal-

mente per le operazioni di trasporto locali, che consente di ottenere risparmi di carburante fino al 30 per cento. Quando il veicolo è fermo o viaggia a velocità ridotta, è in funzione solo il motore elettrico, completamente privo di emissioni e silenzioso. Si tratta di un vantaggio notevole, soprattutto quando ci si trova all’interno di aree urbane

densamente popolate. Volvo Trucks prevede di lanciare una versione ibrida del motore Volvo FE nel 2009. Il costruttore scandinavo non vuole limitarsi solo ai trasporti locali: nell’ottica globale che la caratterizza, Volvo sta sviluppando soluzioni ibride per i trasporti a lungo raggio, per i quali prevede riduzioni del 5-10 per cento.

La strategia ambientale di Volvo Trucks comprende parametri che promuovono ulteriormente lo sviluppo di livelli di emissioni sostenibili a lungo termine. Tra le interessanti soluzioni proposte l’utilizzo di biogas/biodiesel e l’autocarro ibrido.

QUELLO CHE POSSONO FARE LE SOCIETÀ DI TRASPORTI

C’è anche l’opzione con eco-guida GÖTEBORG - Le società di trasporti possono contribuire notevolmente alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione dei consumi di carburante. In combinazione con sistemi informativi sul carburante, come il Dynafleet di Volvo, gli effetti a lungo termine possono essere notevolmente superiori. Dynafleet può inoltre aiutare le società di trasporti a migliorare la pianificazione delle proprie operazioni di trasporto, riducendo i trasporti a vuoto o a mezzo carico. Con un semplice PC in sede e l’hardware e il software Dynafleet di Volvo installati sull’autocarro, la società di trasporti può monitorare il progresso dell’autocarro in tempo reale, ovvero la sua ubicazione, la modalità di guida e il suo stato dal punto di vista dell’assistenza. Ciò consente di pianificare, controllare e seguire ogni operazione di trasporto e l’utilizzo del veicolo in modo pratico ed efficiente. Il migliore utilizzo di ogni autocarro può inoltre essere ottenuto mediante European Modular System, sviluppato da Volvo Trucks e basato sulla trasformazione di tre autoarticolati in due autoarticolati, se la lunghezza di ognuno può essere aumentata fino a 25,25 metri. Questo sviluppo è già stato autorizzato in Svezia e Finlandia, ma la lunghezza massima consentita di ogni

autoarticolato nel resto dell’Unione Europea è di 18,75 metri. EMS significa in pratica che ogni autocarro può aumentare la propria portata del 50 per cento in termini di volume o peso. Se il sistema verrà autorizzato anche nel resto dell’Europa, le emissioni di biossido di carbonio e il traffico sulle strade verranno notevolmente ridotti.Nella catena cinematica del veicolo dai consumi ottimizzati, la trasmissione automatizzata di Volvo, IShift, gioca un ruolo fondamentale. Fornisce sempre prestazioni elevate quanto quelle del migliore autista. Grazie al Volvo Engine Brake o alla sua versione ancora più potente VEB+, l’autista dispone di tutto il supporto di frenata necessario. I-Shift abbinato a VEB offre l’accoppiata ottimale. I-Cruise è un prodotto supplementare completamente nuovo. È un sistema intelligente di controllo della velocità che regola la velocità del veicolo all’inizio di una pendenza, al fine di evitare accelerazioni non necessarie. Installando I-Cruise, il cliente può ridurre i costi del carburante con un investimento contenuto. I-Cruise è parte dell’importante aggiornamento in tema di riduzione del consumo di carburante realizzato sui motori D13 di Volvo.


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ATTUALITÀ

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MITSUBISHI FUSO / ERA IL 1932 QUANDO MUOVEVA I PRIMI PASSI

Fiore all’occhiello di Daimler Truck Group

Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation, per l’85 per cento di proprietà del colosso di Stoccarda, festeggia 75 anni di attività e si proietta nel futuro con la tecnologia ibrida.

di Cristina Altieri TOKYO - Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (MFTBC) ha celebrato ufficialmente proprio sul finire dell’anno, in occasione del Motor Show di Tokyo, il 75esimo anniversario della marca Fuso Sono passati tre quarti di secolo da quando un autobus, prodotto negli impianti di costruzione navale e meccanica di Mitsubishi Heavy Industries a Kobe, veniva lanciato sul mercato con la denominazione commerciale Fuso. Oggi, il nome Fuso è conosciuto in Asia e in tutto il mondo e la so cietà che lo presiede, MFTBC, fa parte di Daimler Truck Group, il primo costruttore nel mondo di veicoli industriali. “MFTBC - ha sottolineato Andreas Renschler, membro del direttivo di Daimler con la responsabilità di Truck Group - è diventata una entità che fa parte completamente di Daimler Truck Group. E il marchio Mitsubishi Fuso ha ormai trovato stabile collocazione al fianco dei nostri quattro marchi di autocarri, ovvero Mercedes-Benz leader in Europa e in America Latina, come Freightliner, Western Star e Sterling nella regione dell’Alena. In quanto centro di competenza per la tecnologia ibrida di Daimler Truck Group, l’azienda del Sol Levante contribuirà in maniera decisiva alla realizzazione di veicoli ibridi ancora più efficienti e economici”. Il nome Fuso, come si è accennato, è stato per la prima volta evocato nel 1932 in relazione con il primo veicolo industriale di Mitsubishi Heavy Industries, l’autobus “B46”. La parola “Fuso” indica nell’antica lingua cinese un albero sacro di cui si dice che si rivolge verso l’Oriente dove sorge il sole. Altre

Costruttore leader in Asia, Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation è diventata un’entità completamente integrata in Daimler Truck Group. pietre miliari della produzione Fuso sono stati il KT1, un camion da 4 tonnellate di Ptt con motore a benzina del 1946, il T380, primo camion giapponese a cabina avanzata di grande portata del 1959, il Rosa, primo minibus nipponico del 1960. Nel 1962, esce dalle catene di montaggio il primo Canter, un camion di piccola portata che sarebbe diventato il più apprezzato dell’azienda e che gode ancora oggi di una eccellente reputazione. Il programma produttivo comprende attualmente una gamma di camion di piccola, media e grande portata, così come di autobus e pullman in servizio in Giappone, SudEst asiatico, Medio Oriente e nel mondo intero. “Mitsubishi Fuso - osserva Harald

Boelstler, presidente e direttore generale di MFTBC - può essere orgogliosa dei suoi 75 anni di attività. E di questo dobbiamo ringraziare soprattutto i nostri clienti. Nel corso dei festeggiamenti organizzati per celebrare l’anniversario della marca, il futuro è stato comunque al centro delle preoccupazioni di tutti. Per il futuro, Fuso intende dimostrare il suo engagement verso la rete di vendita, i collaboratori diretti, gli azionisti, la società. In questa prospettiva la lunga storia di Fuso dovrebbe arricchirsi di nuovi emozionanti capitoli”. Da poco, il Canter Eco Hybrid, uno dei camion di piccolo tonnellaggio il più avanzato del mondo disponibile unicamente in Giappone, e l’Aero Star

Hybrid, un autobus elettrico ibrido, figurano fra i prodotti del programma Mitsubishi Fuso. Per gli anni a venire, Mitsubishi Fuso metterà l’accento sullo sviluppo di veicoli rispondenti alle norme di sicurezza e antipolluzione sempre più severe e che garantiranno ai clienti efficienza e valore aggiunto nella scala mondiale. Un processo che è stato illustrato dal recente studio di un concept di camion Fuso, brillante dimostrazione del le ultime e avanzate tecnologie riguardanti i camion della gamma pesante. Mitsubishi Fuso Truck and Bus Corporation (MFTBC), dislocata nella città di Kawasaki in Giappone, è da considerare fra i primi costruttori di veicoli industriali in Asia. La sua penetrazione

su alcuni mercati asiatici supera nettamente la quota del 50 per cento, come in Indonesia o Taiwan ma è anche il primo costruttore nipponico sui mercati del Medio Oriente mentre le sue esportazioni arrivano anche sui mercati dell’America del Nord e Latina, dell’Africa, dell’Oceania oltre che dell’Europa. Nel 2006 l’azienda nipponica, che occupa 16.000 dipendenti, ha venduto 189.300 veicoli (dei quali più di due terzi al di fuori del Giappone) - e quest’anno sarà sicuramente superato il traguardo delle 200.000 unità - tra camion di tutte le portate e autobus e pullman. Il Gruppo Daimler AG detiene l’85 per cento di MFTBC mentre il rimanente 15 per cento è rimasto nelle mani di Mitsubishi Group.

CON I NUOVI MOTORI DIESEL COMMON RAIL

Il Canter alla conquista dell’Europa TOKYO - Per noi europei dire Mitsubishi Fuso significa l’immediata associazione con il Canter, il veicolo di piccolo tonnellaggio con portata da 3,5 a 7,5 tonnellate di Ptt lanciato nella sua settima generazione nel corso del 2005 e che quest’anno, in coincidenza con l’entrata in vigore della normativa antinquinamento Euro 4, è stato ulteriormente aggiornato proprio per rispondere alle nuove norme sulle emissioni. Nel momento in cui i progettisti Nissan hanno messo mano alla settima generazione di questo popolare veicolo, funzionalità, sicurezza, redditività, affidabilità, comfort e polivalenza sono stati i criteri che hanno guidato lo sviluppo, nel contempo sono rimasti punti fermi le qualità che avevano determinato il lungo successo della precedente generazione, ovvero la moderna cabina, molto spaziosa e ben equipaggiata, una ricca offerta di versioni, una tecnologia all’insegna dell’economicità e della robustezza, il tutto completato da un programma completo di prestazioni, di servizi e di garanzie. Fiore all’occhiello dell’attuale Canter sono le nuove motorizzazioni Diesel a iniezione common rail con sistema di riciclaggio dei gas di scarico con raffreddamento e filtro antiparticolato. Tutte le versioni del propulsore, che dispone di un turbocompressore a geometria variabile, si distingue per un basso consumo di carburante, emissioni ridotte, una migliore risposta specialmente ai bassi regimi e una robusta coppia su un ampio spettro di giri. Fra le nuove motorizzazioni, per il Canter da 3,5 tonnellate di Ptt è disponibile il 3 litri da 110 cv di potenza con una coppia salita a 255 Nm a 1.700 giri/minuto. Per lo stesso Canter da 3,5 tonnellate, così come per il Canter da 6,5 e da 7,5 tonnellate è anche previsto lo stesso motore ma con potenza da 145 cv e una coppia di 362 Nm a 1.700 giri/minuto. Sui modelli Canter da 6,5 e da 7,5 tonnellate è infine proposto un propulsore particolarmente potente con cilindrata di 4,9 litri da 180 cv coppia di 530 Nm a partire da 1.600 giri/minuto. I Canter da 110 e 125 cavalli si avvalgono di un cambio manuale a cinque rapporti, mentre alle motorizzazioni più potenti da 145 e 180

cavalli è associato un cambio manuale a sei rapporti. Secondo il modello scelto si può contare anche su tre rapporti al ponte. La longevità è un’altra delle carte vincenti del concetto Canter, sottolineata dalla catena cinematica concepita per un chilometraggio minimo di 300.000 km, dalla garanzia europea di 3 anni o 100.000 km, dall’allungamento del cambio d’olio portato a 30.000 km. Con i motori più potenti e ottimizzati, il Canter consolida anche le sue ambizioni in termine di carico utile : il telaio da 7,5 tonnellate può sopportare un peso fino a 4.920 kg. Grazie al concetto di cabina avanzata, il volume di carico consentito è considerevole. Le cabine doppie comfort possono accogliere fino a sette persone (6 persone per le versioni da 3,5 e 5,5 tonnellate). La polivalenza è assicurata dalle quattro versioni di cabina (S e C singola e doppia), e dalle altrettante categorie di peso totale a terra, oltre che dai sette passi da 2.500 a 4.470 mm per la versione alto di gamma. Il posto di guida è un’altra peculiarità del Mitsubishi Canter, essendo il primo camion a cabina avanzata a proporre un joystick integrato nella plancia di comando per il cambio di velocità, con una leva ben accessibile e poco ingombrante, il che consente anche piena libertà di movimento per passare da una parte all’altra della cabina. Che, grazie al cosiddetto Realized Impact Safety Evolution, un sistema di sicurezza messo a punto dai tecnici Nissan, vanta un dispositivo di protezione contro le collisioni laterali nelle portiere, una plancia di bordo capace di assorbire l’energia di impatto, una colonna dello sterzo di sicurezza e longheroni del telaio che si deformano nel senso longitudinale in caso di collisione frontale, retrovisori esterni più grandi e, a richiesta, airbag per conducente e passeggero. Tutti i modelli sono poi equipaggiati con freni a disco sulle quattro ruote Per alimentare il mercato europeo il Mitsubishi Canter viene prodotto nella città di Tramagal, in Portugal, a 150 km circa a nord-est de Lisbona. Più della metà dei componenti proviene da circa 70 fornitori europei. Era il marzo del 1963, quando Mitsubishi Fuso presentava il

Canter della prima generazione in Giappone. Era il modello T 720 da 2 tonnellate di carico e utile e con cabina avanzata, chef fu battezzato Canter (significa galoppo corto e leggero) per la sua utilizzazione conviviale e la sua eccellente manovrabilità. Il Canter viene proposto in 25 Paesi europei generalmente attraverso la rete di vendita e assistenza delle filiali di Mitsubishi Motors Corporation. Dal 2001, è invece la rete distributiva Mercedes-Benz che si occupa della commercializzazione del Canter in Italia, Francia, Gran Bretagna, Polonia, ne dal 2005 di Svizzera, dal 2006 di Austria, e da quest’anno di Germania. Fra gli obiettivi prioritari di Mitsubishi Fuso Truck Europe l’estensione delle sue attività nei mercati emergenti dell’Europa Centrale e Orientale, anche qui con il sostegno dei distributori locali Mercedes-Benz, così come già avviene in Cechia, Slovacchia, Paesi Baltici e Romania. In totale i clienti del Canter possono contare oggi su un migliaio di punti di assistenza Mercedes-Benz e Mitsubishi con servizi di assoluta avanguardia.


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MERCEDES-BENZ / I PRIMI UNIMOG U 20 HANNO LASCIATO LA CATENA DI MONTAGGIO

Pronto per la grande avventura Veicolo universale, destinato principalmente a servizi municipali e società del settore ambientale e del giardinaggio, l’Unimog super compatto è atteso da una serie di test nel corso del “2008 U 20 Winter Service Tour”. di Mattia Eccheli WOERTH - Già protagonista ai recenti Saloni dei Trasporti di Milano e Amsterdam, il super compatto Unimog U 20 è ormai pronto per la sfida del mercato. Il primo esemplare del nuovo e compatto Unimog della serie U 20 ha lasciato l’impianto di produzione Mercedes-Benz a Wörth lo scorso 23 ottobre 2007. Con questa nuova serie di modelli, che va a integrare la gamma di prodotti Unimog nella fascia di prezzo più bassa, Mercedes-Benz propone un portattrezzi universale, ideale per i servizi municipali di piccole-medie dimensioni e per le società operanti nel settore giardinaggio e ambientale, che si affermerà come un ottimo partner di lavoro per l’imminente stagione invernale. Durante il suo discorso di ringraziamento, Martin Daum, Direttore Generale dell’impianto di Wörth, ha sottolineato l’impegno collettivo del project team responsabile: “In meno di due anni siamo stati in grado di creare un veicolo completamente nuovo partendo da zero. Di fondamentale importanza è stata la collaborazione con i nostri colleghi dell’impianto brasiliano di Sao Bernardo do Campo, che fornisce le cabine di guida”. Il nuovo veicolo compatto è disponibile con un peso complessivo di 7,5 e 8,5 tonnellate ed utilizza la consolidata tecnologia di Unimog, a un prezzo favorevole, con peso ridotto e una manovrabilità eccellente. Unimog U20 combina telaio e tecnologia di trazione dell’U nimog classico con un passo più corto di 2.700 mm. È alimentato da un

Il primo esemplare del nuovo e compatto Unimog della serie U 20 lascia la catena di montaggio dello stabilimento di produzione Mercedes-Benz di Wörth di cui è direttore generale Martin Daum (a destra). motore turbodiesel a quattro cilindri da 4,25 litri Mercedes-Benz OM 904 LA, che sviluppa una potenza di 150 cavalli, mentre un’unità Bluetec garantisce il rispetto della normativa Euro 4 sulle emissioni. Per quanto riguarda la tra-

smissione, monta un cambio manuale UG 100/8 a otto marce, con la possibilità di aggiungere ulteriori otto rapporti. A differenza dell’U 300, il nuovo Unimog U 20 è dotato di cabina di controllo avanzata, realizzata esclusivamente

in acciaio zincato, resa facilmente accessibile dall’ampio angolo di apertura delle portiere e dotata di tre sedili. I dati tecnici salienti del nuovo Unimog U 20 sono i seguenti: diametro di sterzata pari a 12,8 metri e altezza

complessiva di soli 2.700 mm, fattore importante laddove l’altezza di passaggio è limitata. Il peso a vuoto è di circa 5,1 tonnellate, compreso un cassone di 2,20 metri. Con un peso complessivo di 8,5 tonnellate, il carico utile per il montaggio degli attrezzi e/o per attività di carico è di 3,4 tonnellate. Nonostante le dimensioni compatte, l’U 20 può contare su prestazioni di tutto rispetto. Grazie a un carico massimo sugli assi, anteriore e posteriore, di 4,8 tonnellate e in funzione del tipo di attrezzo scelto, l’U 20 permette di montare una pala spartineve larga tre metri, assieme a uno spargisale automatico con una capacità sino a due metri cubi di sale/ sabbia per le attività invernali o un’ampia gamma di attrezzi a montaggio anteriore come, ad esempio, la pala per movimento terra da una tonnellata. La presa di potenza predisposta anteriormente consente la gestione di attrezzi, quale un trituratore per legno con motore a pieni giri (150 cavalli). L’impianto idraulico a doppio circuito, montato di serie, consente di alzare, abbassare e manovrare la pala spartineve e di gestire lo spargisale automatico. Ne consegue un livello superiore di flessibilità e grande economicità, in qualsiasi stagione dell’anno. Nell’inverno 2008 Unimog U 20 sarà sottoposto alla prima grande prova, nell’ambito di quello che viene chiamato “2008 U 20 Winter Service Tour”. A partire da metà gennaio e sino all’inizio di marzo 2008, il nuovo veicolo compatto sarà in azione con diversi attrezzi in 14 diverse sedi del territorio tedesco. I primi veicoli saranno consegnati ai clienti alla fine del primo trimestre 2008.

DAIMLER TRUCK / PRESENTATA DA DETROIT DIESEL LA NUOVA PIATTAFORMA HDEP

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Il motore globale della Stella

Come risparmiare 1.500 litri di gasolio

Lo sviluppo della nuova piattaforma, composta da tre motori di 12,8, 14,8 e 15,6 litri, ha richiesto un investimento di 1,5 miliardi di dollari predisposto fin dall’inizio del 2002. Sono i propulsori che andranno gradualmente a sostituire le attuali 8 famiglie di motori e che verranno utilizzati da tutti marchi della galassia Daimler Truck. D ETROIT - L’attualità di Daimler Truck, numero uno mondiale dei veicoli industriali, di recente non ha avuto come teatro il Salone di Amsterdam, che si è chiuso lo scorso 3 novembre, ma la sede sociale di Detroit Diesel nel Michigan negli Stati Uniti. È lì che, infatti, è stato presentato il primo esemplare, il DD15, della famiglia HDEP (Heavy duty engine platform), la nuova piattaforma di motori di grossa cilindrata. Lo sviluppo di questa piattaforma, composta da tre testate di 12,8, 14,8 e 15,6 litri, ha richiesto un investimento di 1,5 miliardi di dollari predisposto fin dall’inizio del 2002. In un primo momento, la nuova famiglia di motori andrà a equipaggiare i modelli nordamericani del gruppo di Stoccarda, presumibilmente il Freightliner Cascadia già a partire dal secondo trimestre del 2008. In seguito la sua fabbricazione sarà assicurata anche in Giappone e in Germania per i camion pesanti Mitusbishi Fuso e MercedesBenz. A una scadenza più o meno lunga, la cadenza produttiva dovrebbe essere intorno alle 200mila unità l’anno. Il nuovo DD15 è un sei cilindri di 14,8 litri (139 mm di alesaggio per 163 mm

di corsa), a doppio albero a camme in testa, del peso di 1.350 kg. L’alimentazione è a iniezione con rampa comune. La nuova famiglia andrà a sostituire quattro motori nel segmento dei pesanti e andrà a soddisfare le esigenze di tutti i marchi della galassia Daimler. L’obiettivo del Gruppo a lungo termine è quello di sostituire le attuali otto famiglie di motori con tre. Tenuto conto che i motori della piattaforma HDEP hanno in comune il 90 per cento dei pezzi, è facile immagine le economie di scala generate da simile globalizzazione. Il DD15 americano è conforme alla normativa antinquinamento americana EPA 07 in vigore e utilizza in sistema EGR di ricircolo dei gas di scarico. Per rispettare la futura normativa EPA 2010, la stesso propulsore prevede anche il sistema SCR di riduzione catalitica selettiva. Quando il DD15 e i suoi fratelli DD13 e DD16 varcheranno i con fini dell’Atlantico, andranno inizialmente presso Mitsubishi Fuso. Non verranno quindi proposti immediatamente sulla terza generazione dell’Actros che Mercedes-Benz lancerà il prossimo anno al Salone di Hannover. (da “L’argus”)

STOCCARDA - In Europa, la formula per risparmiare carburante si chiama BlueTec: nel biennio 2004/2005 Mercedes-Benz è stato il primo marchio a introdurre fra i veicoli pesanti la tecnologia BlueTec, riconosciuta come economica ed ecologica. Con la sua combustione ottimizzata e il post-trattamento dei gas di scarico con l'additivo AdBlue, questa tecnologia è perfettamente in linea con le normative e con le condizioni europee in materia. A partire dagli autocarri per i trasporti di linea pesanti, nel frattempo l’offerta di veicoli BlueTec 5 è diventata capillare, fino a estendersi ai veicoli leg geri per la distribuzione. Molto prima dell’introduzione obbligatoria degli standard di emissione europei Euro 4 ed Euro 5, la Casa di Stoccarda ha messo, e mette tuttora, a disposizione del le imprese veicoli parsimoniosi ed ecocompatibili. Rispetto ad altri sistemi di depurazione dei gas di scarico, l’avveniristica tecnologia BlueTec consente di risparmiare, con una normale percorrenza nei trasporti di linea, circa 1.500-2.000 litri di gasolio all’anno per ogni veicolo. Calcolato su un volume totale di circa 100.000 autocarri con tecnologia BlueTec, questo significa un risparmio di circa 150 milioni di carburante all’anno, ovvero l’equivalente del carico di circa 5.000 autocisterne. Inoltre, grazie alla combustione ottimizzata, anche le emissioni di particolato e quindi di polveri sottili si riducono in misura significativa.


www.mercedes-benz.it

Actros. Una storia di successo. Actros. La sua storia lo conferma al vertice assoluto dei veicoli industriali. Nella tecnologia, con l’energia pulita dei motori BlueTec®. Nella performance, con la nuova generazione di cambi automatizzati PowerShift a 12 marce. Nella sicurezza, con le dotazioni d’avanguardia come l’Active Break Assist. Nella telematica, con il sistema di gestione per le flotte FleetBoard. Oggi più che mai, Actros conferma la sua storia di successo.


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ATTUALITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

SCANIA / LA STRADA DELLA CASA SVEDESE VERSO IL TRASPORTO SOSTENIBILE

Guerra a consumi ed emissioni Continuano a emergere gli effetti della “svolta tecnologica” voluta dal presidente Leif Östling. Dopo il concept bus e i motori Euro 5, arrivano i motori diesel a carburanti rinnovabili e ibridi. “La scelta della tecnologia è una sfida per chi opera nell’industria dei veicoli pesanti”, ha dichiarato il vice presidente Lars Stenqvist, responsabile della qualità. con e senza zona notte. Con la nuova cabina con zona notte a tetto alto, la serie P è adatta al trasporto regionale e nazionale a lungo raggio nonché alla distribuzione e al cantiere. La nuova serie G rappresenta un ulteriore progresso in fatto di spaziosità e con motori fino a 480 cavalli risulta ideale per il trasporto nazionale e internazionale a lungo raggio e il principale modello cava-cantiere su molti mercati. Top della gamma la serie R che, con il suo pavimento semipiano, offre spazio supplementare e la possibilità di installare il motore V8. I veicoli in mostra erano per lo più dotati dei nuovi motori Euro 5 di Scania. I nuovi motori in li nea soddisfano la norma Euro 5 senza alcun post-trattamento e senza alcun incremento dei consumi. Si tratta di una svolta epocale in fatto di tecnologia di propulsione, resa possibile da numerosi sviluppi innovativi: l’iniezione ad alta pressione Scania XPI per ridurre le emissioni, il ricircolo dei gas di scarico Scania EGR per ridurre le emissioni, nuove soluzioni brevettate, il turbocompressore a geometria variabile Scania VGT per alimentare l’EGR e incrementare la coppia, la gestione del motore Scania per un controllo preciso di tutti i parametri del motore, tre nuovi motori da 9 litri conformi alle norme Euro 5 ed EEV (due diesel, uno a etanolo).

di Massimiliano Campanella SÖDERTÄLJE - Dopo la svolta tecnologica con i motori Euro 5 senza posttrattamento né incremento dei consumi, la gamma di veicoli più ampia, con la scelta aumentata del 50 per cento con le serie P, G ed R, la gamma completa di opzioni Euro 4 ed Euro 5 da 230 a 620 cavalli e i motori Eev a basse emissioni per il servizio urbano, sono arrivati i motori diesel a carburanti rinnovabili e ibridi. Frutto del congruo investimento sulle soluzioni energetiche e a basso impatto ambientale promesse da Leif Östling, classe 1945, Presidente e CEO Scania AB dal 1994, sulla scor-

Lars Stenqvist, Senior Vice President di Vehicle Definition and Vehicle Quality di Scania. ta dei continui successi sul mercato conquistati dalla Casa svedese. A delineare la strada di Scania verso un sistema di trasporto sostenibile è Lars Stenqvist, Senior Vice President di Vehicle Definition and Vehicle Quality. “Nei prossimi dieci anni - ha dichiarato l’alto manager della Casa svedese - soluzioni di trazione ibrida e un incremento dell’uso dei carburanti rinnovabili contribuiranno in misura decisiva a un sistema di trasporto su strada sostenibile. L’ibridizzazione della propulsione andrà dai sistemi di supporto per l’alimentazione ausiliaria fino a soluzioni che garantiscono un maggior risparmio di carburante grazie al recupero dell’energia. I sistemi ibridi dovranno essere intrinsecamente convenienti dal punto di vista economico e non dipendere da sovvenzioni. Passare a carburanti sostenibili rappresenta il passo più importante verso un futuro sistema di trasporto sostenibile”. LA NUOVA PIATTAFORMA DEI MOTORI SCANIA La soluzione del futuro individuata da Scania sembra dunque quella dei motori diesel a carburanti rinnovabili e ibridi. “Scania - ha proseguito Stenqvist - offre già agli operatori l’opportunità di utilizzare diesel, diesel sintetico, biodiesel, etanolo e biogas. Cominciamo da ciò che abbiamo e lasciamo che il processo si evolva! I biocarburanti di seconda generazione, prodotti in processi con minori emissioni di anidride carbonica, si integreranno gradualmente con gli attuali carburanti nell’arco di un periodo di 5-7 anni. I carburanti gas sosi, interessanti dal punto di vista del le emissioni, sono l’ideale per le applicazioni stazionarie, ad esempio per la generazione di energia e il teleriscaldamento. Per l’impiego su veicoli, i motori a gas funzionano in base al principio Otto, che è notevolmente me no efficiente in termini di energia rispetto alla combustione diesel. Prima del 2020 è molto improbabi-

le che l’assai apprezzata combinazione di idrogeno e pile a combustibile possa divenire realtà. Per essere annoverato fra i carburanti rinnovabili, l’idrogeno, ad esempio, deve essere prodotto da fonti biologiche anziché da materie prime fossili. Il motore diesel rimarrà al l’a vanguardia ancora per molto tempo grazie al suo stupefacente potenziale di perfezionamento, alla sua elevata efficienza e capacità di adattamento a diversi carburanti.” Sulla base di vent’anni di ricerca sull’ibrido, utilizzando diversi concetti per il recupero e l’accumulo dell’energia frenante, Scania sta anche delineando la propria strategia per i futuri sistemi di trazione ibrida. “Per essere accettate - ha dichiarato Stenqvist - le soluzioni ibride devono essere economicamente sostenibili e progettate per durare l’intera vita del veicolo. Sono molti gli operatori pronti a investire in sistemi robusti destinati a ripagare in tempi ragionevoli. La scelta della tecnologia è una sfida per chi come noi opera nell’industria dei veicoli pesanti. Il nostro concept bus ibrido, introdotto di recente, rappresenta una vera e propria svolta in campo tecnologico. La tecnologia scelta ha la robustezza richiesta nel settore dei veicoli pesanti nonché il potenziale di un risparmio di carburante pari ad almeno il 25 per cento. Una volta ot tenuta una riduzione dei costi dei componenti entro un paio d’anni, questo concetto comincerà a essere conveniente anche dal punto di vista economico. Entro 5 anni, i sistemi di trazione ibrida faranno parte della nostra normale gamma di produzione”. Già al Salone europeo del trasporto su strada di Amsterdam se n’è avuta la riprova, allorché, accanto ai vantaggi della più ampia gamma di produzione e della nuova piattaforma di motori per il cliente, ampia eco è stata data alle alternative con carburanti rinnovabili e trazione ibrida per un futuro sistema di trasporto su strada sostenibile, con l’Euro 5 senza post-trattamento dei gas di scarico, una novità mondiale nel settore truck, in primo piano nella nuova piattaforma di motori Scania. Sette veicoli esibiti rappresentavano la serie P, G ed R con diverse cabine

Vendite Scania in aumento del 16 per cento nei primi nove mesi

Un roseo futuro di medio e lungo termine alle 1.645 dei primi nove mesi del SÖDERTÄLJE - Vendite nette aumenta2006, con una crescita del 115 per te del 16 per cento nel corso dei primi cento. Più o meno lo stesso andamennove mesi dell’anno e del ventuno to degli ordini provenienti dalla Polonel terzo trimestre. Ciò malgrado nia: 2.340, rispetto ai 1.126 truck orl’aumento dei prezzi dei trasporti. dinati nel periodo gennaio-settembre Dati sui quali Leif Östling riflette e, dell’anno scorso, con aumento del soprattutto, dai quali ricava un’ulte108 per cento. Oggi Scania in Polonia riore energia quando guarda verso il ha una quota di mercato pari al 16,1 futuro. Un futuro di medio ma anche per cento, rispetto al 13,2 dell’anno di lungo termine, nel quale il massiscorso. In flessione i dati relativi a mo esponente Scania prevede, per la Gran Bretagna, Italia e Olanda, riCasa svedese, una capacità di produspettivamente 3.455 unità ordinate zione che arrivi a 140.000 veicoli (l’anno scorso nello stesso periodo l’anno. “Certamente la crescita - ha erano state 4.724), 2.058 (rispetto alle dichiarato Östling, sessantaduenne 2.304 del 2006) e 1.874 (l’anno scorChief Executive Officer Scania - è Leif Östling, Chief so erano state 2.199). In questi Paesi dovuta all’alto volume di richieste di Executive Officer Scania. la quota di mercato Scania è pari ritruck e di servizi correlati, ma in parspettivamente al 17,2, 11,3 e 18,4 per cento, rispetto al 16,5, ticolare alla richiesta di veicoli dotati di motore Euro 4 ed 12,8 e 19,2 per cento registrati lo scorso anno: lievi flessioni Euro 5”. nel caso d’Italia e Olanda, aumento in Gran Bretagna, dove Stando all’interim report di Scania, relativo al periodo il settore sta vivendo un momento tutt’altro che facile. gennaio-settembre, nei primi nove mesi del 2007 sono stati Per consolidare il dato europeo e proseguire sulla creordinati 68.086 truck e bus, per un numero di consegne pari sta dell’onda in Russia e nei Paesi dell’est Europa, Östling a 53.873 unità. L’anno scorso, nel medesimo periodo, ci si punta innanzitutto all’aumento della capacità produttiva era “fermati” a 49.481 e 46.783 e dunque l’incremento Scania. “A partire dalla fine del 2009 - ha dichiarato - granell’ordine è del 38 e del 15 per cento. Ma sono le vendite dualmente dobbiamo arrivare a una capacità produttiva pari al netto a far sorridere - e giustamente - l’alto manager svea 100.000 veicoli l’anno. In una prospettiva di lungo periodese: 59.947 veicoli rispetto ai 51.731, con un aumento del do, tale capacità va aumentata, fino ad arrivare a 130.000 o 16 per cento. In aumento anche il numero dei dipendenti: 140.000 unità annue. In vista di quest’obiettivo, per anticidai 32.211 del 2006 si è passati agli attuali 34.650; altrettanpare il rispetto delle normative sulle emissioni dei gas nocito rosee le aspettative per la chiusura dell’anno. “Prevediavi e per soddisfare le esigenze della clientela che andranno mo - ha precisato Östling - di consegnare circa 75.000 veiad emergere, prevediamo d’investire un bilione di corone coli e, soprattutto, riteniamo resti forte la domanda di servisvedesi l’anno, a partire dai primi anni in cui ha inizio zi Scania, un po’ in tutti i mercati dove operiamo, che sono l’espansione in Russia”. tutti mercati nei quali resterà forte la domanda soprattutto di Massima attenzione anche agli autisti e alla loro formezzi pesanti. Le vendite sono previste in crescita nel pemazione, in vista di un’Europa sempre più allargata, nei cui riodo 2007-2009 di circa il dieci per cento, con un margine Paesi occorrerà il rispetto delle medesime regole. “Scania è operativo del 12 o 15 per cento. Cresciamo in Brasile, Gergià protagonista - ha aggiunto l’Ad Scania - di un grande mania, Francia e Spagna. Nel resto d’Europa manteniamo le challenge che ormai è allargato a oltre 30 Paesi nel mondo e nostre posizioni, malgrado il momento non facile per il trache coinvolge circa 40.000 autisti. Occorre proseguire sporto in Europa, dove è alta la domanda di truck usati e lungo questa strada, se vogliamo che i conducenti dei truck dove il costo dei trasporti sono cresciuti per la prima volta siano orgogliosi del proprio lavoro, ricevano gli opportuni dopo molti anni. Nei prossimi sei mesi sono previsti forti stimoli, siano sempre in sintonia col mezzo che guidano e, investimenti nei nuovi Paesi membri dell’Unione Europea e infine, che siano all’altezza del compito, ovvero di guidare in Russia”. in ciascun Paese col massimo della tranquillità, serenità e In riferimento alle unità consegnate, fa impressione il competenza”. numero di quelle relative al mercato russo: 3.544 rispetto


Più potenza per i miei camion. Più forza al mio business. Perchè Scania? All’inizio per il desiderio di testare di persona la loro fama. Adesso, dopo 15 anni di esperienza diretta, per convinzione, tant’è che in azienda guidiamo solo Scania. I motivi sono diversi, ne indico tre: prestazioni, affidabilità, lunga durata. Come dire che Scania rende tre volte, per le performance che garantisce ogni giorno, per quello che risparmi in fatto di manutenzione, per l’alto valore residuo dell’usato. Dell’ultimo mezzo entrato in azienda, un modello Scania V8, riconosci subito il “suono”, un rombo inconfondibile che è già una promessa di potenza. Elastico, con un’ottima coppia, rende più piacevole guidare e più redditizio il lavoro. Un motore pieno di energia che non ne toglie, invece, a chi è alla guida.

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ATTUALITÀ

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RENAULT TRUCKS / PROVA DI FORZA DEI VEICOLI DA CANTIERE IN GIRO PER L’ ITALIA

La gamma Renault Trucks per cava e cantiere ha superato l’esame più severo, quello del cliente. Per cinque mesi, due carovane con l’intera offerta per il settore cantieristico si sono esibite in tredici cave in tutta Italia, con la partecipazione di oltre tremila operatori che hanno guidato i veicoli nelle condizioni più impegnative e difficili.

Se il lavoro si fa duro, di Cristina Altieri PERO - Una modalità originale ma efficace per presentare nuovi veicoli destinati ai lavori in cava e cantiere e far mettere alla prova dei clienti le qualità di cui vanno fieri modelli che in casa Renault Trucks si chiamano soprattutto Kerax, Premium Lander e Midlum Edilizia ma comprendono anche il Master,

il Maxity e il Mascott che per le loro qualità costruttive e con appropriate dotazioni sanno valersi in maniera adeguata se chiamati a percorrere le strade che portano nei cantieri per accompagnare operai o per consegnare attrezzature o piccole quantità di materiali. Tanto più che questi campioni della cava e del cantiere hanno bisogno di essere davvero “toccati” con mano perché ci si possa rendere conto delle loro

straordinarie doti. Di qui la decisione di organizzare due carovane itineranti attraverso l’Italia con alcune tappe strategiche, il cui cammino si è concluso lo scorso ottobre. L’operazione “Construction Tour” venne lanciata in grande stile da Renault Trucks Italia lo scorso giugno, in occasione della prima edizione del Salone del trasporto commerciale di Roma, con l’organizzazione del primo appuntamento, presso la

cava Esi 2000, in via Casal Selce, all’uscita Malagrotta della via Aurelia, dove i clienti della Losanga impegnati nel trasporto relativo a cave e cantieri ebbero modo di verificare in diretta, nelle condizioni più difficili, le qualità e le caratteristiche dei veicoli Renault chiamati a una missione così impegnative. Da giugno a ottobre il “Construction Tour” ha toccato tredici cave di Tutta la

Il “Construction Tour”, organizzato da Renault Trucks Italia, ha visto coinvolta l’intera gamma dei veicoli della Losanga destinata alla missione cava-cantiere.

Penisola, dalla Sicilia alla Lombardia, scelte tra le più impegnative per i veicoli e i conducenti. In particolare, dopo Roma, l’esibizione dei veicoli Renault è avvenuta nelle cave situate nelle località di Rottofreno (Piacenza), Serradifalco (Caltanisetta), Reggio Emilia, Montanara (Cuneo), Val di Sangro (Chieti), Alonte (Vicenza), S. Eraclio di Foligno (Perugia), Cesana Brianza (Como), Faenza (Ravenna), Gornate Olona (Varese), Palo del Colle (Bari) con chiusura a Montatone (Firenze) sabato 13 e domenica 14 ottobre. Le due carovane. Composte dall’intera gamma costruzioni di Renault Trucks, hanno mostrato, ma soprattutto fatto provare, i veicoli a oltre 3.000 imprenditori e autisti che hanno raccolto con entusiasmo l’invito della filiale italiana della marca francese. “La grande risposta a partecipare da parte dei nostri clienti ha dichiarato Yves Garin, Presidente di Renault Trucks Italia - ci ha convinto della bontà della decisione di organizzare un evento del genere. Bisogna dire che Renault Trucks è tra i pochi costruttori che vantano una gamma completa per il settore delle costruzioni. Dai veicoli commerciali e industriali leggeri ai mezzi d’opera a quattro assi, la Losanga copre qualsiasi categoria di peso e soddisfa tutte le esigenze degli operatori. Tutti i modelli di Renault Trucks hanno però in comune alcune importanti caratteristiche, come robustezza, motricità, polivalenza e capacità di carico. E il Construction Tour ha voluto proprio dimostrare che queste qualità non sono elencate a mo’ di slogan. Del resto i clienti sono gli unici esperti nei loro mestieri. Chi meglio di loro può dirci come garantire un’offerta di prodotti e servizi affidabili e di alta qualità, dalla progettazione alla produzione e fino alla gestione dei veico-


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IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

Renault Trucks è tra i pochi costruttori che vantano una gamma completa di modelli per il settore delle costruzioni. Dai veicoli commerciali leggeri ai mezzi d’opera a quattro assi, la Losanga copre qualsiasi categoria di peso e soddisfa tutte le esigenze degli operatori.

entra in gioco il Kerax li? Il nostro successo dipende da quanto profondamente conosciamo le specifiche esigenze dei mestieri di ogni nostro cliente”. “Non solo, ma Renault Trucks - ha proseguito il numero uno della filiale italiana della Casa francese - ha da poco completamente rinnovato l’intera gamma dei modelli per cava e cantiere e il Tour attraverso l’Italia è stato il modo di andare a casa dei clienti per consentire loro di verificare in diretta

veicoli più piccoli. Ovvero, il Master, furgone agile e robusto, adatto al trasporto di attrezzature o di materiali nei cantieri, ma anche delle squadre di operai, grazie alle versioni con cabina doppia, combi e minibus, E poi il Maxity, ultimo arrivato della famiglia dei veicoli commerciali Renault Trucks, ideale per il lavoro in cantiere in virtù della sua struttura robusta che consente un carico fino a 1.820 kg e un facile al-

lestimento con piattaforme o gru mentre la sua cabina compatta offre una elevata lunghezza carrozzabile, Altrettanto affidabile è il Mascott, un vero piccolo camion, con un telaio molto solido e dotato di un assale anteriore rigido e di un ponte posteriore con barra stabilizzatrice ampiamente dimensionata, fattori che assicurano un’elevata capacità di carico su qualsiasi terreno. Da ricordare che, per la marcia in con-

dizione di scarsa aderenza, il Mascott può disporre a richiesta del sistema antislittamento Asr Off Road. Nella gamma dei veicoli industriali medi, Renault Trucks propone, invece, il Midlum Edilizia e il Premium Lander. Il primo. Come il suo omologo stradale votato essenzialmente alla distribuzione, è molto flessibile e può accogliere numerosi allestimenti, come gru retrocabina, scarrabili e cisterna.

Yves Garin, amministratore delegato Renault Trucks Italia. tutto il lavoro fatto dai nostri tecnici per rendere i veicoli, destinati a un lavoro così impegnativo, ancora più affidabili e competitivi. Questo tipo di presentazione dinamica, che prevedeva anche una prova su terreni particolarmente difficili, è stato l’argomento più convincente per dimostrare la qualità dei nostri veicoli. Naturalmente, il successo del Construction Tour è in buona parte dovuto anche alla collaborazione della rete di vendita, che ha attivamente contribuito all’organizzazione dei singoli eventi e alla quale va il mio più sentito ringraziamento”. Ma vediamo da vicino i protagonisti del Construction Tour, cominciando dai

Gli oltre 3.000 imprenditori autisti impegnati nelle prove in cava si sono dichiarati entusiasti delle qualità dei veicoli.

Per questo veicoli sono disponibili due propulsori Renault, il DXi5 da 160, 190 e 220 cv e il DXi7 da 240 e 280 cv oltre che ben 19 varianti di passo. Il Premium Lander, con i motori DXi7 da 240, 280 e 320 cv e DXi11 da 370, 410 e 450 cv, coniuga le note qualità stradali della gamma Premium con le prestazioni offerte dalla serie Costruzioni e che, in termini concreti, significano carico utile elevato, grande robustezza, elevata motricità. Quando poi il lavoro si fa molto duro, ecco entrare in gioco il Renault Kerax, modello pesante progettato esclusivamente per le attività molto impegnative in cava e cantiere. La sua cabina utilizza il sistema Access, che rende più facile e sicura la salita e la discesa dell’autista, attraverso il volante a spostamento programmato e il sedile a discesa rapida. La catena cinematica del Renault Kerax, inoltre, può affrontare tranquillamente gli utilizzi più severi. Il nuovo motore DXi11 da 10 e 450 cavalli offre una elevata coppia a bassi regimi (2,10 Nm da 1.100 a 1.300 giri minuto), consentendo spunti veloci anche a pieno carico. Un’altra qualità di questo modello sta nel fatto che offre l’altezza da terra più elevata della sua categoria, ossia 385 millimetri sotto l’as sale anteriore, una caratteristica, questa, che sui terreni accidentati delle cave o dei cantieri è sicuramente vincente. “Il Construction Tour - ha concluso Yves Garin - rappresenta per noi di Renault Trucks un bilancio estremamente positivo. Abbiamo avuto la conferma che i nostri veicoli possono oggi tener testa alla migliore concorrenza anche nel segmento di mercato del cava e cantiere e che in ultima analisi il no stro obiettivo di diventare i primi importatori in Italia poggia su carte molto solide”.


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ESTERO

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BRASILE / FENATRAN 2007 ALL’INSEGNA DELLA PROFESSIONALITÀ CON UN PIZZICO DI SPETTACOLO

Corre l’autotrasporto brasiliano Il Salone dei Trasporti nel tradizionale centro fieristico Anhembi di San Paolo ha sottolineato il grande dinamismo di tutte le aziende che operano nel settore e che si rivolgono alla clientela con prodotti sempre più ricchi di contenuto tecnologico per garantire più sicurezza, più comfort, minori consumi e emissioni, più redditività. Una carrellata di tutte le novità presentate dai costruttori. di Dexi Argüelles * SAN PAULO DO BRASIL - Il tradizionale carattere professionale si è sommato quest’anno con lo spettacolo, l’allegria e la stuzzicante disposizione degli stand, il che ha trasformato l’edizione 2007 di Fenetran in una rassegna estremamente interessante soprattutto per le tante novità proposte dall’industria del settore. Da sottolineare che, se la tecnica dei nuovi motori, delle nuove trasmissioni, dei carburanti alternativi ha suscitato la curiosità dei visitatori, le proposte dei costruttori per rispondere al le diverse esigenze dei singoli segmenti di mercato sono state ben illustrate incontrando la più grande attenzione da parte degli operatori del settore, come le decorazioni dei veicoli commerciali Renault, i veicoli di stile militare, l’aggressiva presenza di Volkswagen con il Costellation dalle mille proposte tecniche, o come i Cargo di Ford, il potente Actros 4144 di Mercedes-Benz o come i nuovi Fiat Ducato e Iveco Daily, EuroCargo e Stralis. La coincidenza con il Gran Premio del Brasile di Formula 1, vinto dal le Ferrari di Raikkonen e Massa, ha creato problemi con gli alberghi ma ha ulteriormente ravvivato la rassegna dei veicoli industriali alla quale il 18 ottobre ha voluto essere presente, naturalmente nello stand Iveco e Fiat, Felipe Massa letteralmente travolto dall’abbraccio del pubblico. E sarà proprio Fe lipe Massa

l’uomo immagine della campagna pubblicitaria Iveco per l’intero 2008. Ma vediamo nel dettaglio quanto ha proposto quest’anno il Fenatran.

A

GRALE - L’unica fabbrica di camion con controllo azionario al 100 per cento brasiliano, Agrale, ha lanciato l’autocarro modello “13000” 6x2 con terzo asse omologato, che aumenta la capacità di carico a 20,7 tonnellate, e con un motore MWM 6 cilindri con cambio Eaton a 6 rapporti. Altra novità di Agrale è il Marruá 2008 a doppia cabina con capacità di carico di 2 tonnellate.

F

IAT - Per Fiat la rassegna ha significato la presentazione della rinnovata linea dei furgoni. Tra le novità del Ducato il minibus con sedici posti a sedere e tutte le versioni del Ducato Cargo e Maxicargo equipaggiate con il nuovo motore common rail di 2,8 litri. Presentato anche un prototipo di Ducato cabinato insieme a una versione Limousine. A fare da cornice, ugualmente interessante, il Fiorino Furgone, il pick-up Strada e altri modelli derivati da vetture.

F

- Ford ha colto l’occasione di Fenetran per celebrare i primi suoi 50 anni di produzione di camion in Brasile. La marca dell’ovale azzurro ha presentato nuove versioni dell’F4000 e del Cargo 712. Altre novità il Cargo 4532e e il MaxTon, un enorme camion da 45 tonnellate, il Cargo 74532e con motore Cummins ISC da 319 cavalli di potenza. In questi 50 anni in Brasile, Ford ha venduto 700mila veicoli e oggi conta sul territorio 120 punti di assistenza al servizio dei suoi clienti. Fra i veicoli esposti alla rassegna paulista l’F-350/F Euromec III, il Cargo 81e, il Cargo 2422e e il 2428e MaxTruck e Cargo 2622e, il tipo 2628, e il modello 2632e. Ford ha anche annunciato un investimento di 200 milioni di dollari per i prossimi cinque anni per le sue attività nel settore degli autocarri in Brasile.

I

ORD

- Novità dell’Iveco è stata la rinnovata linea del Daily che si fabbrica nell’impianto di Sete Lagoas nello Stato di Minas Gerais e che sul mercato viene proposto in 15 configurazioni. La rapida espansione del mercato brasiliano ha spinto i responsabili della fabbrica a realizzare un nuovo Centro di Distribuzione che viene inaugurato proprio in questo fine d’anno. Sul fronte dei pesanti, il nuovo Stralis, nelle configurazioni 4x2 6x2 e 6x4 e con motorizzazioni Cursor da 380 e 420 cv, viene offerto in 5 versioni con le varie opzioni di cabine. Altri prodotti esposti nello stand Iveco, l’EuroCargo Cavallino da 43 tonnellate per il corto e medio raggio, equipaggiato con il motore Cursor 8 per il trasporto di prodotti industrializzati e VECO

l’Eurocargo con motore Tector, cabina corta e larga, in tre versioni (170E22, 230E22 e 230E24), per il trasporto di prodotti chimici, refrigerati e secchi, mentre per le missioni più impegnative e sui terreni difficili la risposta Iveco è rappresenta dal Trakker con motore Cursor di 13 litri da 380 e 420 cavalli. Molto apprezzata dal pubblico e dai vertici di Iveco la visita fatta allo stand da Felipe Massa, dominatore insieme al campione del mondo Raikkonen, del Gran Premio del Brasile.

M

ERCEDES -B ENZ

- Al Fenatran Mercedes-Benz presente con la famiglia al completo di Sprinter, Atego, A xor e Actros. Grande interesse hanno suscitato in particolare il tutto terreno Atego 1725 4x4 per le operazioni richieste da esercito, agricoltura, costruzioni civili, imprese petrolifere ed elettriche, così come il tradicional L1620 e alcuni autocarri con speciali allestimenti. Novità mondiale nel segmento dei pesanti, l’Actros 4144, prodotto in Germania e che debutta in Brasile per rispondere a specifiche nicchie di mercato, principalmente nelle severe missioni off-road come nelle miniere o nelle costruzioni civili. Altre novità della Stella il modello 4144 8X4 con motore 6 cilindri a V (OM 501 LA), turbo intercooler da 435 cavalli con trasmissione semi automatizzata a 16 rapporti, nonchè il pesante 2726 con cabina avanzata, anch’esso destinato alle missioni estremamente impegnative.

R

- La francese Renault ha colto l’opportunità del Fenatran per presentare la sua gamma di veicoli commerciali leggeri. In particolare il Kagoo Express con motore biocombustible da 1,6 litri e il Master con motore 16 valvole dCi di 2.5 litri, common rail, disponibile nelle versioni furgone, chassis e minibus.

S

ENAULT

- La marca svedese Scania, nel suo enorme stand di 2.214 metri quadrati al centro del padiglione di Anhembi, ha esposto 12 veicoli in rappresentanza delle nuove Serie P, G e R. C’era anche un tecnico che spiegava ai più interessati tra il pubblico tutte le innovazioni apportate sui veicoli, finalizzate soprattutto a garantire maggior comfort agli autisti e quindi una migliore produttività. Lanciato nell’occasione anche il concorso di “Miglior Con ducente di Camion del Brasile”. Ricordiamo che Scania ha celebrato quest’anno il mezzo secolo di attività in Brasile e che oggi con una gamma di prodotti completamente rinnovata si rivolge alla sua clientela con un’offerta che non è mai stata così completa. I clienti oggi possono scegliere fra differenti tipi di cabine, potenze diversificate, tante configurazioni di assi e variazioni di chassis. E soprattutto fra 9 differenti motorizzazioni, da 9, 11, 12 e 16 litri con potenze CANIA

comprese fra 230 e 500 cavalli. Annunciato anche il lancio del camion G470 10X4 da 477 cv, con cinque assi dei quali due sono di trazione, e con una capacità di carico fino a 50 tonnellate.

V

OLKSWAGEN - Arcirivale di Mercedes-Benz, l’altrettanto tedesca Volkswagen Camiones, che sul mercato brasiliano dei veicoli commerciali si muo ve con estrema aggressività, ha acceso i fari sui nuovi Constellation VW 19.370, VW 25.370 e VW 31.370, che montano il nuovo motore NGD 370 di 367 cavalli la cui produzione quest’anno è stata totalmente venduta. Il Constellation conta attualmente 9 modelli che vanno da 13 a 57 tonnellate. Novità Volkswagen anche il sistema di gestione flotte Volksnet e accessori originali. Il marchio di Wolfsburg vanta in Brasile una rete di 142 concessionari specializzati nella vendita e nell’assistenza di camion ed esporta parte della produzione in diversi Paesi al di fuori del Brasile, incluso il Messico dove opera direttamente con una sua società.

V

- Volvo Trucks ha voluto celebrare al Fenatran gli 80 anni del Gruppo Volvo, lanciando i suoi prodotti più recenti ed esponendo il camion concept Safety Truck equipaggiato con le tecnologie più avanzate sul terreno della sicurezza e che saranno disponibili sui veicoli di serie nei prossimi anni. Al debutto il Volvo FM 10X4, equipaggiato con un motore di 13 litri da 480 cv, destinato alle attività in miniera e nelle costruzioni civili. Completavano l’esposizione i veicoli delle gamme FH, FM e VM.

P

OLVO

- Pirelli ha lanciato il pneumatico FR85 Vanguard, destinato al segmento de camion e autobus. Michelin ha posto soprattutto l’accento sulle “Tecnologie per la Lunga Durata” mediante le quali si può ampliare fino al 35 per cento il rendimento del battistrada del pneumatico. Con le vendite di camion in forte crescita, molto attiva anche la presenza di aziende di componentistica, allestitori e produttori di rimorchi e semirimorchi, come Guerra con il suo Bitrem Tanque Fórmula G per il trasporto di biodiesel, come Rodo Linea, del Gruppo Hübner, con il Bitrenzao (bitreno a 6 assi). Eaton ha invece presentato la trasmissione automatica Ultrashift a 10 o 13 rapporti con possibilità di gestione in modalità automatica o manuale. Secondo le cifre dichiarate dall’associazione Anfir, in Brasile quest’anno sono stati venduti nel periodo gennaio-agosto 26.776 rimorchi e semirimorchi contro le 19.040 unità dello stesso periodo del 2006, con una crescita del 41 per cento. Organizzata dall’Asociación Nacional de Fabricantes de Vehículos AutoNEUMATICI E ALLESTIMENTI

motores (Anfavea) e da Ntc&Logistica e realizzata da Alcántara Machado Feiras de Negocios, la Fenatran ha registrato quest’anno la presenza di 300 espositori in rappresentanza di 13 Paesi nonché la partecipazione di oltre 40mi la visitatori fra industriali, trasportatori, flottasti, commercianti, professionisti e studenti. “Quest’anno, Fenatran - ha dichiarato Geraldo Vianna, Presidente de Ntc&Logistica, durante la cerimonia inaugurale - è stata la vetrina spettacolare del trasporto merci su strada in un anno nel quale l’industria del settore ha battuto tutti i record, a sottolineare un ciclo economico in crescita, oltre che un momento sicuramente magico e prestigioso nel corso della visita del Presidente della Repubblica, Luiz Ignacio Lula”. Dal suo canto, il Presidente di Anfavea, Jackson Schneider, ha ricordato l’importanza dell’industria autoveicolistica brasiliana che attualmente pone il Paese all’ottava posizione fra i maggiori produttori e all’undicesimo po sto fra i maggiori esportatori, con un fatturato che nel periodo gennaio-agosto è stato di 9.45 miliardi di dollari. Schneider ha anche sottolineato che nel 2006 in Brasile si sono prodotti 106mi la camion dei quali 38.188 destinati all’esportazione in Argentina, Cile, Venezuela, Russia, Peru e Africa del Sud. Nei primi 9 mesi di quest’anno, i veicoli prodotti sono stati 67.944 dei quali 27.139 esportati. * (da www.camionesybuses.com)



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ATTUALITÀ

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MAN INTERNET

Un nuovo sito per la ricerca dei punti di assistenza e di vendita

Basta un click per sapere a chi rivolgersi MONACO DI BAVIERA - Dal camion al motore marino, un semplice click di mouse è sufficiente per la ricerca in Argentina, Italia, Cina o a Cipro. Il cliente, che cerca un organizzato Man nel mondo, trova in pochi secondi gli interlocutori competenti per autocarri, autobus e propulsori grazie al nuovo motore di ricerca. Tutte le sedi della Casa del Leone sono elencate sul sito www.man-mn.it cliccando in alto a destra sull’icona “Filiali”. Gli specialisti Man hanno messo a punto un indice completo per gli utenti. Ora è possibile effettuare la ricerca tramite la selezione del prodotto, l’indirizzo, il nome, il Paese e il luogo, ma anche, ad esempio, nei din-

torni di una città. Inoltre tutte le succursali sono memorizzate su una mappa elettronica e possono essere visualizzate con un semplice click. I punti di assistenza e di vendita sono classificati in centri per veicoli nuovi, per veicoli usati e per il service. Quest’ultimo è suddiviso in più di 30 settori, dall’allestimento al banco prova freni, dal soccorso stradale in caso di avaria al servizio di manutenzione. Gli indirizzi nazionali e internazionali sono ordinati in modo chiaro. Immediata comprensione nonché semplice guida dell’utente e facile navigazione nel sito caratterizzano questo nuovo servi-

zio di ricerca. La presentazione Internet viene inoltre curata regolarmente per garantire ai clienti in tutto il mondo l’accesso a dati attuali e sempre aggiornati. Un altro vantaggio della ricerca dei punti di vendita e assistenza: chi ha trovato una succursale, può anche visualizzare subito il percorso per raggiungerla. In breve, la Casa costruttrice Man fornisce un servizio completo ai suoi clienti, anche in altre lingue: inglese, spagnolo, italiano, francese o ungherese. Informazioni dettagliate sugli orari di apertura e i contatti telefonici sono segnalati nei singoli punti di assistenza Man. Vengono inoltre indicati i nominativi del personale di competenza.

MAN NUTZFAHRZEUGE / TGS E TGX PER LA LOGISTICA DI DISTRIBUZIONE BEVANDE

Trucknology generation per ogni missione Dopo il trionfo al Salone di Amsterdam, dove i nuovi Man TGX e TGS sono stati insegniti del titolo di “Truck of the Year” per il 2008, le due inedite gamme di veicoli della Casa di Monaco di Baviera sono ora disponibili anche nelle versioni votate alla logistica. Il debutto è avvenuto al Brau Beviale, che ha avuto luogo a metà novembre a Norimberga. di Lino Sinari NORIMBERGA - Dopo il trionfo al Salone di Amsterdam, dove i nuovi Man TGX e TGS sono stati insegniti del titolo di “Truck of the Year” per il 2008, le due inedite gamme di veicoli della Casa di Monaco di Baviera hanno festeggiato anche il debutto ufficiali nelle versioni votate alla missione per la logistica della distribuzione bevande al Brau Beviale, che ha avuto luogo a metà novembre a Norimberga. Con le due nuove gamme di autocarri, Man Nutzfahrzeuge ha rinnovato in maniera intelligente il suo programma di prodotto nella classe pesante, proponendo il TGS per le speciali esigenze della distribuzione, del trasporto locale e degli impieghi che richiedono una particolare forza di trazione. Il cliente può scegliere tra tre cabine compatte: M, L e LX, mentre l’interno, configurato per l’impiego pratico, fa del TGS il nuovo “standard per il lavoro”. La motorizzazione, che spazia da 320 cv a 480 cv, è disponibile in versione Euro 4 o Euro 5. Il tre assi Man TGS 6x2 con la cabina compatta M è ideale per la logistica della distribuzione bevande. Come veicolo isolato può trasportare fino a 20 eu-

ropallets e con il terzo asse trainato sterzante si distingue per la spiccata manovrabilità. Se poi è dotato di pneumatici a sezione ribassata, il conducente beneficia dei vantaggi della bassa altezza del piano di carico che agevola le operazioni di carico e scarico. La capacità di carico per le forniture ai rivenditori di bevande può essere ulteriormente aumentata con un rimorchio a biga. Il Man TGX, invece, è l’autocarro

per il trasporto di linea nazionale ed internazionale. “Quando si tratta di tradurre guida e abitabilità in termini esemplari - sottolineano I responsabili della Casa di Monaco - le tre cabine XL, XLX e XXL, con cui può essere equipaggiato, non lasciano ombra di dubbio. Inoltre, Gli affidabili propulsori delle gamme D20 e D26 common rail da 360 a 540 cv forniscono potenza economica su lunghe tratte. I motori

D20 common rail e D26 common rail delle gamme TGS e TGX sono disponibili a scelta nella versione Euro 4 ed Euro 5 a seconda del modello. Man offre quindi già oggi autocarri che rispettano le future normative antinquinamento la cui entrata in vigore è fissata per l’autunno del 2009. Man propone al momento la tecnologia Scr per l’Euro 5. Nel corso del 2009 verranno introdotti motori a norma Euro 5 che

adotteranno la tecnologia del ricircolo dei gas di scarico in combinazione con la trappola per il particolato PM-KAT come gli attuali motori Euro 4”. Per la merce voluminosa, i carichi pesanti e le lunghe percorrenze la scelta non può che ricadere sul Man TGX. Il programma di prodotto comprende trattori stradali a due assi ed autocarri a tre assi per carrozzerie da furgone. Il terzo asse trainato sterzante fornibile su richiesta riduce il diametro di volta nonché il consumo dei pneumatici e l’impatto sul manto stradale. Viene anche ricordato che, con il TGX ed il TGS, è possibile risparmiare peso che, a seconda del modello, si traduce in un vantaggio di carico utile fino a 120 chilogrammi. La leggera sospensione dell’avantreno a balestra parabolica monofoglia, di cui è munito il TGX da lunga distanza, ed il nuovo sistema di guida dell’asse posteriore con leggero braccio a quattro punti di ancoraggio adottato in entrambe le gamme hanno contribuito a raggiungere questo risultato. Il trattore stradale Man per semirimorchi cisternati della gamma TGS è il più leggero della sua classe. L’imprenditore ne trae netti vantaggi economici dato che ogni singolo litro di carburante conta nel vero senso della parola.

Per la consegna porta a porta

ANCHE IL MAN TGM

Il TGL propone la sua agilità

Specialista per la logistica delle bevande

NORIMBERGA - La gamma TGL, che si distingue per le dimensioni compatte e la spiccata maneggevolezza, si presta particolarmente alla consegna delle bevande fino al cliente finale. Man offre tre cabine spaziose, sicure e confortevoli appartenenti al programma della Trucknology Generation: C, L e LX. La cabina C è la scelta numero uno per la distribuzione. La gommatura da 17,5” assicura un basso accesso ed una congeniale altezza di scarico del furgone. Queste doti sono particolarmente importanti qualora il conducente debba salire e scendere dal mezzo diverse volte al giorno per rifornire i clienti. La gamma TGL spazia da 7,5 a 12 tonnellate e sulle autostrade tedesche è esonerata dal pagamento della tassa sul traffico pesante commisurata alle emissioni inquinanti. A seconda della dotazione e dell’allestimento sono possibili portate utili fino a 6,2 tonnellate per l’autocarro da 12 tonnnellate. I motori a 4 e 6 cilindri in linea erogano una potenza da 150 a 240 cv. Man punta a soluzioni su misura per l’impiego quotidiano che consentono di ottemperare alla normativa antinquinamento Euro 4 attualmente in vigore. Per la gamme TGL, come del resto per quella TGM, è stata messa a punto la motorizzazione D08 con iniezione common rail, il ricircolo dei gas di scarico interrefrigerato e la trappola per il particolato Man PM-KAT. In tal modo Man abbatte l’emissione di NOx già all’interno del motore. Nel Man PM-KAT, assolutamente esente da manutenzione, vengono eliminate anche le nanoparticelle. Questa tecnologia non necessita di alcun additivo che comporta ulteriori costi per l’imprenditore, penalizza la portata utile e compromette l’handling.

NORIMBERGA - Per la logistica delle bevande in casa Man c’è anche il modello TGM che copre il segmento di mercato da 12 a 26 tonnellate di peso totale a terra. I trasporti urbani ed interurbani per il rifornimento di una moltitudine di posti di scarico rappresentano il suo campo di azione preferito. Le tre cabine C, L e LX presentano un comodo basso accesso e porte larghe di ampia apertura. Può montare motori da 240 a 326 cv. Il motore a sei cilindri in linea D08 common rail da 280 cv è dotato di un turbocompressore bistadio e sviluppa una coppia di 1.100 Nm. Le caratteristiche di questa motorizzazione affinano le doti di spunto con conseguenti vantaggi in particolare nella distribuzione con una forte incidenza di servizi stop and go e consegne porta a porta con molte interruzioni di viaggio. Bassa altezza di scarico, elevata maneggevolezza, grande volume di carico - queste sono le richieste degli autotrasportatori che operano nel settore della logistica di movimentazione delle bevande. Ebbene, il TGM 22.280 6x2-4 LL a tre assi, progettato appositamente per questa branca, risponde a questi requisiti. Il suo peso totale ammesso è di 22 tonnellate. Gli ingegneri Man hanno rivolto una particolare attenzione al contenimento della tara del veicolo che con sovrastruttura vanta, a seconda della versione, una portata utile di circa 13.700 kg. Il tre assi consente - indipendentemente dal passoruota - il montaggio di un allestimento da furgone di lunghezza massima

di otto metri che offre spazio in abbondanza per il carico di bevande. Il terzo asse trainato sterzante riduce il diametro di volta e rende il TGM 6x2 sorprendentemente manovrabile nonostante le sue dimensioni - più maneggevole di un due assi con medesima lunghezza carrozzabile. Il conducente può concludere rapidamente il suo giro di distribuzione senza essere costretto a eseguire complicate manovre. L’adozione del terzo asse trainato sterzante consente tra l’altro di ridurre il consumo dei pneumatici e l’impatto sul fondo stradale. Ne risultano quindi molti vantaggi di tempo e di comfort che hanno un effetto positivo sulla redditività del veicolo. Anche la copertura da 19,5” presenta netti vantaggi rendendo possibili basse altezze di scarico e deponendo di conseguenza a favore del comfort di carico. Le bevande sono merce fragile. La sospensione pneumatica anteriore e posteriore protegge il carico e garantisce sicurezza e comfort. Il trasporto di bevande è legato a elevate esigenze di distribuzione del carico nell’autocarro dato che il baricentro e i carichi gravanti sugli assi variano da stazione di carico a stazione di carico. La sospensione pneumatica compensa velocemente i movimenti del veicolo, indipendentemente dal baricentro del veicolo. Il conducente regola la sospensione pneumatica con il telecomando a portata di mano accanto al suo sedile per abbassare l’altezza del piano di carico o per allinearlo alle banchine.


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MERCEDES-BENZ / CARRARO SPA PUNTA AVANZATA DELLA STELLA NEL NORD EST

Un matrimonio che dura da 30 anni

Ormai nessuno ferma più l’ascesa di Francesco Carraro che, con il terzo millennio, ha scelto di fondere le tre società per dare vita a un unico gruppo, la Carraro Spa che oggi conta innumerevoli servizi e 9 filiali. L’ultima, ma solo per il momento, è quella di Castelfranco che verrà inaugurata entro la fine dell’anno. di Mattia Eccheli TREVISO - Appena due secoli in 4 per inventare, consolidare, ampliare ed amministrare una realtà da cento milioni di euro di fatturato, 220 addetti e quasi 14mila clienti. È la famiglia Carraro che, grazie all’intuizione ed alla caparbietà di Francesco, celebra quest’anno i 30 anni di “fidanzamento” con il marchio Mercedes-Benz. Per questo, forse, più che di fidanzamento, si può parlare di vero e proprio matrimonio. Il fondatore della nuova dinastia veneta di concessionari della casa con la Stella nasce nel 1942 a Maser, nel trevigiano. È il più giovane di cinque fratelli e, come molti dopo la guerra, nell’Italia della rinascita (e del piano Marshall), comincia a lavorare quando ha solo 14 anni. Debutta come apprendista meccanico, naturalmente. Nove anni più tardi si è già messo in proprio: nel 1965, infatti, apre la sua officina autorizzata nel Cadore. Nel frattempo è già marito (ha sposato Ernestina De Bortoli) e padre. Il legame con Mercedes-Benz risale al 1977 quando, a 35 anni, diventa concessionario per i veicoli industriali a Sedico e per l’intera provincia di Belluno con la società Autogresal. Poi non si ferma più, ammesso che sia mai riuscito a non inventarsi nuove operazioni imprenditoriali. A 43 anni costituisce la Carraro Srl a Susegana e diventa concessionario auto e veicoli industriali anche per una parte della provincia di Treviso. Appena tre anni più tardi apre anche a Caerano San Marco con la Carraro Service. Negli anni Novanta è già tempo di “ristrutturazioni”, ma il raggio d’azione viene ulteriormente am pliato con il primo Smart Center d’Italia che, inevitabilmente, ha sede a Treviso: è il 1988. Ci sanno fare, quelli della Carraro, perché Smart dovrebbe essere una di quelle vetture di gran moda soprattutto nelle metropoli, dove gli spazi sono angusti e i parcheggi introvabili. Invece la macchina tascabile va a ruba anche nel Veneto “rurale”. Da tempo sono impegnati nell’impresa anche i due figli: Ruggero, il 44enne amministratore delegato per il

Giovanni Carraro, responsabile per la sezione veicoli industriali della Carraro Spa.

comparto auto, e il più giovane (di 3 anni) Giovanni, responsabile per la sezione veicoli industriali. Ormai nessuno ferma più l’ascesa di Francesco Carraro che, con il terzo millennio, sceglie di fondere le tre società per dare vita a un unico gruppo, la Carraro Spa che oggi conta innumerevoli servizi e 9 filiali. L’ultima, ma solo per il momento, è quella di Castelfranco che verrà inaugurata entro la fine dell’anno, giusto per non perdere l’abitudine. Si tratta di una moderna struttura disposta su 16mila metri quadrati complessivi, di cui 3mila coperti: “Sarà un’importante centro di vendita e assistenza sia per le vetture sia per i veicoli industriali” spiega Giovanni. UN COLOSSO NEL TRIVENETO Dei cento milioni di volume d’affari, un giro che colloca la Carraro Spa fra i colossi dell’auto e dei camion del Triveneto, l’11 per cento è legato ai ricambi mentre quasi la metà dipende dai veicoli industriali e commerciali. Si tratta di una “partita” da oltre mezzo migliaio di unità l’anno: circa 350 mezzi commerciali e i restanti industriali. Al top c’è lo Sprinter che, da solo, vale quasi la metà delle vendite complessive del segmento. Fra i “piccoli” c’è poi Vito che Carraro Spa piazza in 110 esemplari l’anno. L’Actros è invece di gran lunga il più apprezzato mezzo pesante, fra i 150 “pezzi” distribuiti dalla concessionaria di famiglia. Il “segreto” di Francesco e dei figli, tuttavia, non consiste nella sola capacità di vendere: “La forza della nostra organizzazione risiede nella particolare attenzione che riserviamo al servizio post vendita - argomentano i fratelli Ruggero e Giovanni - poiché riteniamo che la fidelizzazione della clientela, soprattutto nel settore dei veicoli industriali, si raggiunga tramite una capillare distribuzione sul territorio dei punti di assistenza e una continua formazione del personale dei nostri magazzini e delle officine”. Snocciolano così l’impressionante numero di addetti che operano nei re-

parti di assistenza post vendita distribuiti: “Più della metà del nostro personale” spiegano. I soli meccanici sono 66, di cui venti per van e trucks. I venditori, invece, sono dieci: due per l’usato, 5 per i van e tre specializzati nei vedilo industriali. Il fermo veicolo varia: “Per i van è una giornata - precisa Giovanni Carraro - salvo lavori che richiedono tempi più lunghi. Per i truck dipende dalla complessità dell’intervento, ma il nostro servizio è orientato al ‘just in time’“. E aggiungono: “Sono persone costantemente formate sia tramite corsi interni sia mediante corsi di aggiornamento istituiti dalla Casa madre”. Non a caso, Carraro Spa dispone di un elegante Training center con una capienza significativa: 120 posti. Oggi, le opzioni lungimiranti, ma anche costose (9 filiali sono un bell’investimento!) compiute dalla società, si rivelano importanti: “Nonostante operiamo in un mercato sempre più difficile e in una zona considerata particolarmente ricca in cui tutti i concorrenti sono presenti con realtà ben strutturate osserva Giovanni - riteniamo che la scelta strategica della nostra azienda di reinvestire gli utili per aumentare e mi-

gliorare i punti di vendita e assistenza e concentrare le energie su un unico marchio, ci stia dando ragione”. Nemmeno il capostipite dispone della sfera di cristallo per capire come andranno le cose in futuro, ma anche solo svegliarsi la mattina, guardarsi allo specchio e pensare non solo alle nove filiali (a Sedico nel bellunese e a Susegana, Nervesa della Battaglia, Oderzo, Treviso, Villorba, San Vendemiano, Caerano San Marco e Castelfranco Veneto nel trevigiano) ma anche alle 220 persone alle quali garantisce un’occupazione stabile costituisce una gran bella gratificazione. UNA SQUADRA DI CONSULENTI GLOBALI Come lo è stato il premio di “best per fomer” assegnato nel 2001 da Daimler Chrysler Italia fra le concessionarie del Belpaese. Alla forza vendita viene riservata una formazione mirata perché l’obiettivo è quello di farne una squadra di consulenti globali in grado di assistere il cliente nella scelta del veicolo giusto e di formulare finanziamenti e assisten-

za personalizzate: “Il cliente che si affida a noi - assicura Giovanni Carraro non viene mai lasciato solo”. La fidelizzazione passa attraverso un virtuoso e moderno processo che si articola attraverso servizi mirati quali la Fidelity Card, i numeri verdi, l’accordo assistenza, due centri dell’usato (vetture e veicoli industriali, che assistono venditore e cliente nella corretta valutazione e nella collocazione dell’usato e, non ultimo, un servizio di noleggio praticato tramite una società del gruppo che si avvale di oltre 100 veicoli (di cui una trentina di veicoli commerciali), tutti di provenienza Daimler o Chrysler. “Crediamo molto anche nell’ottimizzazione dei processi informatici continua Giovanni Carraro - e a tal proposito abbiamo sviluppato un ambiente extranet proprietario con specifici software da noi realizzati e non presenti nel mercato. Questa personalizzazione permette di rendere efficiente la comunicazione interna ed esterna ma anche di ottimizzare la produzione ed i servizi unitamente a un alto livello di qualità di vita nell’ambiente di lavoro”. Uno di questi applicativi, in particolare quello riferito alla gestione dell’usato, è stato insignito del “Premio Innovazione Manageriale” indetto da Interauto News e Quintegìa al Dealer Day di Verona dello scorso anno. Carraro Spa rappresenta oggi tutti i marchi dei gruppi Daimler e Chrysler: da Mercedes-Benz a Smart, Mitsubishi Trucks, Chrysler, Jeep e Dodge. Inoltre dispone già di due certificazioni: la Iso 9000 sulle procedure e la 14000 in tema di qualità ambientale. La sede legale ed amministrativa si trova a Susegana, mentre Nervesa della Battaglia è il riferimento operativo per i veicoli industriali e commerciali. In realtà, la galassia Carraro offre il servizio di assistenza sui mezzi pesanti anche a Caerano S. Marco (filiale di riferimento per le vetture), Treviso, Sedico e Oderzo. E anche la nuova filiale di Castelfranco sarà attrezzata su questo fronte.

Dall’alto in basso, tre delle nove filiali della Carraro Spa: Sedico, in provincia di Belluno; Susegana, nel trevigiano, sede legale e amministrativa del gruppo; Nervesa della Battaglia (TV), punto di riferimento per i veicoli industriali e commerciali.


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“ Un EuroCargo per l’Unicef IVECO / INIZIATIVA UMANITARIA INSIEME ALLA SOCIETÀ F.LLI GERVASI

È destinato alla Cooperativa Aprosal con sede nella Guinea Bissau, dove sono impegnate 120 donne nella produzione di sale iodato che, proprio grazie all’EuroCargo, potrà essere trasportato nel Paese dove più è necessario.

di Lino Sinari TORINO - In occasione di un recente incontro in Tunisia, l’avevamo definito una sorta di “Lawrence d’Arabia” per la determinazione che ha messo nella sua azione di “governo” dei Paesi che fanno parte dell’Area Middle East & Africa. Quando lo abbiamo rivisto a Torino, il mese scorso, in occasione dell’annuncio di una bella iniziativa umanitaria, che ha visto coinvolti Iveco e la società “F.ll Gervasi”, e della quale lui, Vincenzo Scardigno, è stato l’inevitabile promotore. Quale “console” preposto sul fronte sud-est dell’Impero Iveco, il manager pugliese dimostra di aver aggiunto alla sua innata sensibilità della gente del sud, e della Puglia dove è nato, quella sofferta umanità che distingue gran parte delle popolazioni dei 73 Paesi che da quasi tre anni sono diventati il terreno del suo impegno giornaliero. E che lo vedono correre da un capo all’altro del Nord, del Centro e del Sud dell’Africa, dai Paesi inquieti del Middle East come Libano, Giordania, Iraq, Iran e Af-

ghganistan a quelli ricchi dell’Arabia come Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, Oman, Yemen, un territorio immenso dove Iveco conta complessivamente 61 dealer, 113 punti vendita, 172 punti di assistenza oltre che 6 impianti per l’assemblaggio di veicoli in Ckd (Marocco, Tunisia, Libia, Etiopia, Kenia e Iran). “Il quotidiano contatto con popolazioni e realtà dalle mille contraddizioni, spesso con il denominatore comune della povertà più assoluta - sottolinea Scardigno - ti mette nelle condizioni di cercare di fare anche piccole cose che in questi Paesi possono assumere una importanza fondamentale per la sopravvivenza anche di una sola persona”. È con questo spirito che è nata l’iniziativa “Un EuroCargo per l’Unicef” e che si inserisce fra gli altri programmi sociali che da tempo Iveco promuove nell’Area Middle East & Africa. Per l’occasione è stato messo a disposizione dell’Unicef Italia un EuroCargo ML 180E28 con motore da 280 cavalli. Il veicolo, con un passo di 5.175 mm e con una capacità di carico di 12.500 kg, è stato allestito con un cassone fisso di 6 metri cubi allestito

dai F.lli Gervasi, nota azienda di Scalenghe, in provincia di Torino, operante nel campo della carrozzeria industriale fin dal 1975 e che ha voluto unirsi all’Iveco nell’iniziativa umanitaria. Il veicolo, che è stato pensato per il trasporto di sale iodato, elemento necessario per tutelare le persone da carenza

di iodio e quindi da possibili patologie della tiroide, è destinato dall’Unicef alla cooperativa Aprosal, tutta al femminile (vi lavorano 120 donne), con sede a Bissau, che si occupa della lavorazione del sale iodato ricavato dal fiume che scorre vicino alla città africana e di trasportarlo ove necessario nel territorio della Gui-

nea Bissau. “Con questa operazione aggiunge Vincenzo Scardigno - Iveco, oltre a produrre veicoli della massima affidabilità e produttività, dà ancora una volta prova del suo impegno nell’ambito sociale e in particolar modo nel promuovere iniziative di solidarietà”. “Un EuroCargo per l’Unicef” è, infatti, coerente con la scelta di Iveco di intraprendere azioni a sostegno di situazioni di bisogno restando nel suo perimetro naturale, il trasporto. In questo ambito è nato quello che è stato chiamato “Iveco Charity Program”, un’iniziativa di lungo periodo e di dimensione globale, che prevede un coinvolgimento diretto e operativo dell’azienda torinese sotto forma di donazione di veicoli e formazione a enti e scuole professionali. Particolarmente soddisfatto di aver potuto collaborare all’iniziativa si dichiara Francesco Gervasi che ricorda come l’azienda di Scalenghe da 32 anni è un punto di riferimento in fatto di allestimenti di veicoli industriali. “Una importante svolta - aggiunge l’amministratore delegato dell’azienda piemontese l’abbiamo registrata nel 2000 con la nascita della Gervasi Polka, specializzata nella produzione di carpenteria per il Gruppo, e in seguito con l’avvio a Bologna della nuova società GMC che produce caricatori per il settore della siderurgia. Oggi il Gruppo conta 50 dipendenti, produce 1.300 veicoli e realizza un fatturato di 20 milioni di euro. Il prossimo anno contiamo di portare la produzione di veicoli al traguardo delle 2.000 unità”.

IVECO ALLE OLIMPIADI IN CINA

Vanessa Ferrari verso Pechino

Foto di gruppo con la consegna delle chiavi dell’Iveco EuroCargo per l’Unicef. Da sinistra: Francesco Gervasi, Amministratore Delegato F.lli Gervasi Spa; Donata Lodi, Responsabile Relazioni Esterne Unicef, Giacomo Guerrera, Vice Presidente Unicef Italia; Vincenzo Scardigno, General Manager Middle East & Africa di Iveco, Laura Pietra, Presidente del Comitato provinciale Unicef Torino e Tiziana Nicolai, Vice Presidente provinciale Unicef Torino.

MILANO - Vanessa Ferrari, la già pluricampionessa di Ginnastica Artistica testimonial di Iveco, è stata tra le protagoniste del Grand Prix di Ginnastica svoltosi al Datch Forum di Milano lo scorso novembre. Vanessa si è esibita sulla pedana del corpo libero in una coreografia studiata ad hoc e battezzata dalla sua allenatrice Michela Francia “Evoluzioni” - che ha anticipato quella che la ginnasta azzurra sta preparando per le prossime Olimpiadi di Pechino - come rappresentazione della passione per il superamento dei propri limiti con la forza di un sogno. Vanessa era accompagnata in pedana dalla sua compagna della Brixia, Paola Galante, atleta della Nazionale Junior, che ha eseguito la parte “acrobatica” che Vanessa per i noti problemi fisici al piede non può ancora svolgere. L’esibizione rientrava nella sponsorizzazione Iveco, i cui valori aziendali sono in perfetta sintonia con i valori della A.S. Brixia e delle sue atlete: determinazione verso il risultato, performance, affidabilità di chi mantiene le promesse, e lavoro di squadra. Sono valori fondamentali per raggiungere risultati ambiziosi, nello sport come nelle attività d’impresa, a prescindere dallo spirito e dalle modalità di espressione delle singole discipline.


VOLVO TRUCKS. DRIVING PROGRESS www.volvotrucks.it


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THERMO KING / PREZZI RIDOTTI E ESTENSIONE DI GARANZIA SU COMPONENTI PER AUTOCARRI E SEMIRIMORCHI

“Non promozione ma programma permanente” THERMO KING

Laurent Debias, Direttore marketing Divisione truck

L

aurent Debias, già direttore vendite per l’Europa Meridionale, è stato promosso Direttore marketing da Thermo King per la gamma di soluzioni di trasporto refrigerato per autocarri e piccoli veicoli commerciali. “È una grande opportunità - ha dichiarato - per continuare ad accrescere la notorietà del marchio e la quota di mercato di Thermo King in Europa, Medio Oriente e Africa. Offriamo un’eccellente gamma di prodotti e sono ansioso di affrontare la sfida di rafforzare ulteriormente la gamma per autocarri e autocarri di piccole dimensioni senza perdere di vista le esigenze della clientela e, di conseguenza, degli utenti finali”.

DIEGEM - Riduzioni dei prezzi al dettaglio fino al 30 per cento su tutta la gamma dei principali componenti per autocarri e semirimorchi quando il pezzo sostituito viene restituito al concessionario autorizzato Thermo King locale. Questa la decisione presa dalla società belga per i suoi clienti e che interessa una gamma selezionata di motori, sistemi di controllo, compressori, schede a circuito stampato, alternatori e motorini di avviamento presso l’intera rete di concessionarie europee dell’azienda. Allo stesso tempo Thermo King ha anche annunciato l’innalzamento del periodo di garanzia a 24 mesi per la maggior parte dei componenti principali e a 12 mesi per molti altri pezzi se l’installazione

viene effettuata da un concessionario Thermo King autorizzato. Ermanno Santilli, vicepresidente Parti di ricambio e accessori della Ingersoll Rand Climate Control Technologies European Served Area, casa madre della Thermo King, ha dichiarato: “Non si tratta di una promozione ma di un programma permanente, per permettere ai clienti Thermo King di fare la scelta giusta con più semplicità, scegliendo parti di ricambio originali installate da concessionari Thermo King autorizzati. I clienti acquisteranno maggiore sicurezza durante i viaggi, grazie a unità più efficienti, a minori perdite di carico e al supporto della più completa rete di concessionari del settore. In

Ermanno Santilli, vicepresidente di Parti di ricambio e accessori della Thermo King.

poche parole, potranno permettersi di viaggiare in tutta tranquillità. Grazie ai prezzi più bassi e all’innalzamento della garanzia, è più semplice che mai promuovere le parti Thermo King originali. Si consiglia di contattare il concessionario locale autorizzato per ulteriori informazioni poiché sia la riduzione del prezzo dei componenti principali sia l’estensione della garanzia sono soggette ad alcune condizioni”. Ricordiamo che Thermo King è leader su scala globale nella produzione di soluzioni per il trasporto a temperature controllate con rifornimenti a oltre 800 distributori in tutto il mondo da 11 sedi di produzione. La società offre una vasta gamma di unità di refrigerazione e

LAMBERET / NUOVO EXPERT-JUMPY-SCUDO E IL T5 KERSTNER

In aiuto di chi opera col freddo Nell’anno in cui alla Casa francese festeggiano il primo anno di commercializzazione di Frigoline, arrivano sul mercato la versione pianale cabina del nuovo veicolo commerciale e l’ultimo membro della famiglia Volkswagen insieme a Caddy e Crafter, con la sua tecnologia innovativa d’isolamento interno e il concetto di gruppo frigorifero elettrico ultrapiatto di Massimiliano Campanella MILANO - Una gamma completa di veicoli frigoriferi da 1 a 100 metri cubi, un giro di affari di 216 milioni di euro, 7.160 veicoli venduti nel 2006, un effettivo di 1.200 persone in Europa, 6 siti di produzione, una rete europea di vendita e servizi, costituita da più di 150 carrozzerie, concessionarie e distributori, un nuovo semirimorchio e, infine, il nuovo Expert/Jumpy/Scudo nella versione pianale cabina e il T5 Kerstner, membro della famiglia Volkswagen. Sono le novità in casa Lambert, in un anno, quello in corso, che per l’azienda francese è già particolare, visto che Frigoline - il nuovo concetto di cella rapportata per il telaio cabina commercializzato a partire dall’anno scorso - festeggia il suo primo anno di commercializzazione. Fondata nel 1965, nel 1980 Lamberet diventa il primo esportatore francese di furgonature isotermiche. Nel 1985 è stata fondata la rete internazionale Lamberet che, nel 1993, ha consentito l’ampliamento della gamma ai veicoli commerciali: Lamberet diventa l’unico costruttore di veicoli frigoriferi a proporre una gamma completa da 1 a 100 metri cubi. Nel 1999, con oltre 6.000 furgonature prodotte, la certificazione ISO 9002 e, nel 2000, il lancio del semirimorchio SR01. Nel 2004 è stata

Due delle soluzioni per veicoli frigoriferi firmati Lamberet. La società francese, fondata nel 1965, commercializza i suoi prodotti attraverso una rete presente in circa trenta Paesi del mondo e possiede sei siti produttivi. lanciata la gamma Frigoline. Attualmente Lamberet commercializza attraverso la sua rete presente in circa trenta Paesi nel mondo e possiede sei siti produttivi: St Cyr sur Menthon e Sarreguemines in Francia, Groß-Rohrheim in Germania, Ho-Chi-Min in Vietnam, Bangkok in Thailandia e Mataró in Spagna. In Italia opera attraverso le filiali di vendita, assemblaggio e servizi

ubicate a Milano e Tradate, alle porte di Varese. Cavallo di battaglia dell’azienda francese è Frigoline, che ha soddisfatto i clienti di questa gamma di prodotti a livello europeo; in Europa nel 2006 il 43 per cento delle vendite di telai cabine sono state realizzate da Frigoline, il 53 per cento di esse sono state per l’esportazione. La grande novità di que-

st’inverno del gruppo Lamberet è la risposta del nuovo Expert/Jumpy/Scudo nella sua versione pianale cabina. Numerose soluzioni innovatrici sono state apportate a questa cella, al fine di dare ai clienti una sempre maggiore soddisfazione nell’utilizzo quotidiano del loro principale strumento di lavoro. Oltre all’installazione perfetta della cella sul te laio di base, rispettando le misure

riscaldamento per veicoli di tutte le dimensioni, dai furgoni di piccoli dimensioni ai rimorchi di grandi dimensioni, nonché container per il trasporto aereo e marittimo. Thermo King, inoltre, fornisce sistemi di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione per autobus e vagoni ferroviari. Thermo King, un’unità commerciale del gruppo industriale diversificato leader di settore Ingersoll Rand, fornitore globale di prodotti, servizi e soluzioni integrate alle industrie che copre settori quali trasporti, produzione, edilizia e agricoltura, offre anche programmi di manutenzione e soluzioni di finanziamento nonché una gamma di accessori e sistemi di controllo e rilevamento delle temperature. esterne massime stabilite dai costruttori, l’ufficio studi è giunto a un’ottimizzazione del volume di carico. Così, per citare solo un esempio, il cliente può beneficiare di una larghezza utile tra le ruote di 1.206 mm, dimensione che permette il carico di un pallet. Un altra grande innovazione su un veicolo di questo settore è l’adozione in serie di una apertura posteriore totali a 3 battenti. Di conseguenza, tutti i tipi di utilizzo diventano possibili : la porta centrale per i carichi più frequenti grazie a un passaggio largo 853 mm, e l’apertura totale per avere accesso ai ripiani del retro del veicolo o per caricare, ad esempio, un bancale. Questa soluzione innovativa per gli utilizzi quotidiani permette allo stesso modo di conferire un maggior valore di rivendita al veicolo. Questa nuova cella è disponibile per le prime consegne solo sulle versioni 2.0 HDI e 136 cv. Altra novità il T5 Kerstner by Lamberet, membro della famiglia Volkswagen insieme a Caddy e Crafter. Con la sua tecnologia innovativa d’isolamento interno e il concetto di gruppo frigorifero elettrico ultrapiatto, Kerstner offre una combinazione unica nella gamma dei furgoni Volkswagen. La concezione ottimizzata dei pannelli permette di ottenere un coefficiente d’isolamento ottimale. Il gruppo frigorifero sviluppato da Kerstner si distingue per la sua costruzione aerodinamica e estremamente piatta, che si adatta perfettamente al design del veicolo. L’impianto refrigerante è molto potente e richiede poca manutenzione. Funziona indipendentemente dal motore del veicolo grazie ad un generatore elettrico. L’utilizzatore può verificare e regolare la temperatura a livello del compartimento di carico in qualsiasi momento, attraverso un’unità di controllo digitale all’interno della cabina. In caso di necessità, il sistema “Quick out” permette la sostituzione del gruppo in poco tempo. Questa soluzione senza pari sul mercato è disponibile sul Caddy, sul T5 corto basso e sul Crafter sopraelevato interasse 3.665 mm e 4.325 mm.


La nuova gamma di prodotti refrigeranti Thermo King per semirimorchi: • Fino al 20% di riduzione dei consumi carburante • facile utilizzo • Permette superiori funzioni di monitoraggio e gestione www.slx.thermoking.com


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ATTUALITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

SCHMITZ CARGOBULL / IL MERCATO ITALIA MIETE SUCCESSI

L’elefante ha raggiunto il vertice di Massimiliano Campanella SOMMACAMPAGNA (Verona) - Autotelaio, chassis e carrozzeria montati in un unico stabilimento e due semirimorchi ribaltabili, uno duro ma generoso, l’altro leggero e stabile. Sono le news d’inverno di Schmitz Cargobull, azienda fondata da Heinrich Schmitz ad Altenberge, in Germania, nel lontano 1892, e che da allora opera nella costruzione di semirimorchi e veicoli furgonati col suo simbolo: un elefante che guarda in alto. Un’attività che è stata gradualmente sviluppata: negli anni Sessanta l’espansione e la costruzione dello stabilimento di Vreden; nel 1980 la nuova costruzione degli stabilimenti di Altenberge e Berlino; nel 1991 lo “sbarco” in Inghilterra, col rilevamento dello stabilimento di Harelaw; nel 1997 la costruzione dello stabilimento Schmitz-Gotha; nel 1999 l’espansione tramite stabilimenti satellite a Toddin, in Germania, Paneveys, una città della Lituania centro-settentrionale considerata la capitale della regione dell’Auktaitija, e Harelaw, in Gran Bretagna; nel 2002 lo stabilimento di Saragozza, in Spagna. La sede principale è ora ubicata a Horstmar, mentre in Italia l’azienda opera attraverso Schmitz Cargobull Italia, società che ha sede a Sommacampagna, in provincia di Verona. Con un fatturato già di tutto rispetto - 1.685 milioni di euro nell’anno finanziario 2006-2007, il 65 per cento del quale realizzato nei Paesi esteri europei - Schmitz Cargobull punta agli investimenti nei settori ricerca e sviluppo, produzione, parco macchine e, ovviamente, nei collaboratori: 58,7 i milioni di euro investiti nel 2006-2007 mentre, rispetto i collaboratori sono aumentati nella media annuale del 3,4 per cento, arrivando a 3.189. “L’acquisizione e la promozione di personale qualificato e motivato - ha dichiarato Bernd Hoffmann, Presidente del Cda - è determinante per il consolidamento del successo aziendale. Obiettivo per l’anno 2009-2010 è raggiungere un fatturato pari a 2,8 miliardi di euro, grazie anche ad altri cospicui investimenti. Nel solo anno 2007-2008 contiamo d’investire, in risorse, sviluppo, personale e nuovi mezzi, almeno 70,6 milioni di euro”. A confermare e corroborare il successo del gruppo è anche la società italiana: nonostante la flessione del mercato globale, da aprile 2006 a marzo 2007 Schmitz Cargobull Italia ha venduto 2.100 unità, con un incremento del 43 per cento rispetto all’anno precedente.”Nel primo semestre 2007 - ha dichiarato Vincenzo Zaghi, country manager Italia - sono stati immatricolati circa 1.050 trailer, ovvero Schmitz Cargobull ha oggi una quota di mercato del 14 per cento: un grande risultato, che conferma che il prodotto riesce bene, è apprezzato dai professionisti e consente a tutti di svolgere un buon lavoro: clienti, concessionari e venditori”. E veniamo alle novità di quest’inverno. Schmitz Cargobull per tecnologia chiave costituisce il polo opposto all’outsourcing, tant’è che l’autotelaio, lo chassis e la carrozzeria vengono ora montati in un unico stabilimento e non affidati a subfornitori. “Riduzione del peso, elevata stabilità, uso flessibile, semplice manipolazione e minore usura, in breve l’ottimizzazione dei costi d’esercizio in Schmitz Cargobull è in primo piano. In un processo di ricerca e sviluppo professionale - ha aggiunto Zaghi, che è a capo di una squadra di giovani professionisti - nascono prodotti innovativi, che vengono di conseguenza tradotti anche nella produzione in serie. Il singolo asse, lo chassis imbullonato zincato a caldo e la tecnica di espansione sono esempi attuali, nei quali si rispec-

L’azienda, che opera nella costruzione di semirimorchi e veicoli furgonati, punta a raggiungere un fatturato di 2,8 miliardi di euro nell’anno 2009-2010. Ad imprimere il ritmo anche i risultati della sede di Sommacampagna, in provincia di Verona. A dare manforte arrivano intanto due novità: autotelaio, chassis e carrozzeria montati in un unico stabilimento e due semirimorchi ribaltabili. chia la leadership tecnologica. In opposizione alla tendenza dell’industria automobilistica, quale costruttore di veicoli industriali Schmitz Cargobull integra nel proprio processo di produzione una parte sensibile di valore aggiunto, grazie al singolo asse. Nell’asse si rappresenta una parte determinante per lo sfruttamento e l’evoluzione del know how e delle competenze chiave”. Lo scopo è sviluppare un sistema di assi ottimale per i trailer con una soluzione innovativa per la circolazione dell’aria dei freni a disco a ventilazione interna. Il carico termico diminuisce di 60 gradi e quindi riduce l’usura dei freni del 30

percento e garantisce una maggiore durata del cuscinetto ruota. Inoltre la standardizzazione genera vantaggi nel processo di produzione. Novità invernali anche tra i semirimorchi. Con l’S.KI Solid Schmitz Cargobull offre un semirimorchio posteriormente ribaltabile adatto a situazioni veramente difficili. Spina dorsale del rimorchio ribaltabile estremamente robusto è lo sperimentato telaio in acciaio, per esempio combinato al cassone tondo di acciaio SR 7.2 da 7200 millimetri. Il nuovo cassone tondo in acciaio leggero, dal peso ridotto, integra la gamma di spessori per pianali e spon-

de, disponibili per i cassoni tondi in acciaio. Il cassone tondo è dotato di un pianale dello spessore di 4 mm e di sponde laterali dello spessore di 3,2 mm. Per ottenere la massima resistenza all’usura è stato utilizzato l’acciaio di alta qualità HB 450. Nonostante la carrozzeria a cassone tondo in acciaio, si ottiene un peso a vuoto a partire da 5.400 chili (a seconda della dotazione). Rispetto al cassone in bimetallo, l’SR 7.2 presenta, con un peso a vuoto solo leggermente maggiore e un campo di utilizzo paragonabile, un comportamento all’usura ottimizzato - specialmente nell’area della sponda laterale -

nonché un bilancio dei costi chiaramente vantaggioso. Anche rispetto al cassone in alluminio con pavimento in acciaio, il cassone tondo in acciaio “Leggero”, con un peso e un campo d’applicazione analoghi, è più economico e più resistente all’usura nell’area della sponda laterale. S.KI Solid, con cassone tondo in acciaio dal peso ottimizzato, è il veicolo ideale per il trasporto di merce sfusa con frequenti processi di ribaltamento soprattutto per prodotti abrasivi. Per il trasporto di detriti o grosse pietre è disponibile un cassone tondo d’acciaio con pianale da 8 mm e sponda laterale da 5 mm. Altro elemento di spicco sul mercato dei rimorchi ribaltabili è S.KI Light, dal grande carico utile, con chassis in acciaio robusto, tuttavia ottimizzato dal punto di vista del peso e con cassone in alluminio, un telaio di acciaio di facile riparazione rispetto ad un costoso chassis in alluminio, maggiore durata e minori costi di esercizio. La produzione industriale garantisce una qualità elevata e costante con prezzi adeguati al mercato. La stabilità del valore dello chassis in acciaio, unitamente ad un elevato carico utile, consente all’utente di ottenere un’eccellente redditività. Non meno importante, con l’ottimizzazione dell’intero veicolo, grazie al calcolo FEM - Schmitz Cargobull è tra i pochi ad applicare questo calcolo computerizzato costoso, ma efficace, nel settore dei semirimorchi - lo S.KI Light con cassone da 24 metri cubi arriva ad un peso a vuoto che parte dai 4.700 chili. La produzione industriale, utilizzando i profili di sistema Schmitz Cargobull, consente l’adattamento, in base alle necessità dei veicoli, a quasi tutte le richieste dei clienti. Nonostante la struttura leggera, i semirimorchi ribaltabili dal peso ottimizzato sono completamente idonei al fuoristrada. Lo chassis resistente allo svergolamento, con traverse di torsione ottimizzate, garantisce una sicura stabilità. Con il design progredito di chassis e cassoni, gli S.KI Light offrono al cliente un design moderno, ma nel contempo anche la possibilità di applicare al semirimorchio ribaltabile la propria denominazione aziendale.

GAZELEY / NUOVI PARCHI LOGISTICI IN FRANCIA SPAGNA E ITALIA

Costruire rispettando l’ambiente L’azienda inglese, uno degli sviluppatori di parchi logistici più affermati d’Europa, rafforza la sua presenza in Europa con lo sviluppo di nuovi parchi logistici eco-sostenibili e l’ampliamento del polo di Kassel, in Germania. Nel nostro Paese è in fase di realizzazione il parco di Ponticelli d’Ongina, alle porte di Piacenza, ma nel prossimo quadriennio è prevista la realizzazione di altre quattro strutture.

MILANO - Nuovi parchi logistici ecoso stenibili: ampliamento del polo di Kassel in Germania e nuovi edifici in Francia e Spagna. Sono le novità invernali in casa Gazeley, uno degli sviluppatori di parchi logistici più affermati d’Europa con sede a Milton Keynes, in Inghilterra, ed uffici e società affiliate sparse nel mondo. Gazeley fornisce depositi e parchi per la distribuzione sostenibili ed economici per aziende multinazionali e specialisti in logistica per conto terzi. “Nell’economia mondiale a rapida crescita e sempre più connessa ha dichiarato Benjamin Khafi Grynfas, dallo scorso mese di ottobre nuovo direttore sviluppo di Gazeley Italia, società con Regus Office a Milano - esploriamo nuove regioni e portiamo i nostri servizi alla più ampia comunità globale. Gazeley si avvale di una competenza unica per espandere le sue operazioni in Asia, America Latina e oltre. Ovunque è presente nel mondo, Gazeley si impegna a operare in modo responsabile e sostenibile. Ciò significa che non riduce semplicemente il suo impatto sull’ambiente e sulle comunità dove è attiva, ma cerca nuovi modi per lasciare un impatto positivo attraverso

la sua attività. La società è inoltre consapevole di quanto sia essenziale per i suoi clienti trovare il giusto equilibrio fra le esigenze finanziarie e ambientali. Per questo motivo è stato creato EcoTemplate, un sistema che ci consente di creare edifici efficienti tanto per l’ambiente quanto per le aziende”. Tra le novità invernali, Gazeley ha annunciato l’ampliamento del parco di Kassel, in Germania, con la costruzione di un’ulteriore unità, che si aggiunge alle tre già esistenti, per complessivi 25.000 metri quadrati. Presto ad A miens, in Francia, saranno realizzati due edifici, per un totale di 70.000 me-

tri quadrati, grazie a un progetto realizzato per Procter & Gamble. In Spagna, inoltre, Gazeley ha siglato un accordo con Erosi per realizzare un centro logistico di oltre 25.000 metri quadrati a San Agustin de Guadalix, alle porte di Madrid, dove sorgeranno strutture di refrigerazione per lo stoccaggio delle merci. Ad Alovera, sempre nei pressi della capitale, è in fase di completamento un altro parco logistico di 43.000 metri quadrati. In Italia è in fase di realizzazione il parco logistico di Ponticelli d’Ongina, vicino Piacenza, ed entro i prossimi quattro anni è prevista la realizzazione di altri quattro parchi.


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ATTUALITÀ

IL MONDO DEI TRASPORTI • Dicembre 2007

SCHWARZMÜLLER / INNOVAZIONE ED EFFICIENZA ALLA BASE DEI PRODOTTI

Le vie del trasporto sono infinite altezza interna, minor peso. In definitiva, assecondare le esigenze della moderna logistica dei trasporti. Con l’obiettivo di venire incontro alle richieste degli utilizzatori che desiderano una maggiore altezza interna, senza oltrepassare l’altezza totale di 4.000 mm definita per legge, Schwarzmüller ha trovato una soluzione nell’impiego di acciai speciali e di acciai a grana fine resistenti che hanno consentito di ridurre fino a 40 mm il collo del telaio insieme al pianale senza mettere in discussione la stabilità del veicolo. Il collo del telaio di 40 mm rappresenta una nuova misura nella tecnologia dei veicoli industriali per quanto riguarda i trailer. Il tutto nel rispetto delle normative. Fanno dunque parte del passato le multe doganali, i permessi speciali locali o extranazionali, le soste impreviste e i controlli di polizia secondo il “just in time” o il “just in sequence”. Il magatrailer con collo del telaio di 40 mm sviluppato da Schwarzmüller viene prodotto in serie ormai dall’autunno del 2005 e finora ne sono state distribuite 500 unità. Il prodotto può essere anche disponibile come magatrailer centinato e a scelta anche con buca portacoil.

di Fabio Basilico FREINBERG (Germania) - “Il futuro non si prevede ma si rende possibile”. Gli uomini di Schwarzmüller hanno voluto citare una frase lungimirante di Antoine de Saint-Exupéry per inquadrare al meglio la loro attività. Che non ha certo bisogno di retoriche pomposità, visto che bastano i fatti per inquadrare il ruolo di Schwarzmüller. La società tedesca con sede centrale a Freinberg, in Baviera, è infatti uno dei protagonisti del settore degli allestimenti, rimorchi e semirimorchi. L’offerta completa di veicoli industriali comprende veicoli pianalati-centinati, ribaltabili, frigoriferi-coibentati, cisternati, veicoli carichi eccezionali, veicoli trasporto legno, casse mobili, porta container, sistemi intercambiabili (ribaltabili trilaterali, attrezzature semirimorchio, allestimenti betoniere). Attiva da ben 140 anni, Schwarzmüller ha sfruttato abilmente il tempo che la storia gli ha messo a disposizione, arrivando a proporsi oggi sul mercato con un’elevata competenza tecnica, un know-how innovativo e una produzione annua di 12mila veicoli industriali in tutta Europa. Presente in 18 Paesi europei con altrettante sedi e oltre 100 centri di assistenza alla clientela, Schwarzmüller può vantare una posizione leader sui mercati dell’Europa Centrale e Orientale. IL SEGRETO DELLA LEGGEREZZA Da oltre 25 anni, Schwarzmüller impiega materiali leggeri nella costruzione di rimorchi e semirimorchi ed è perciò all’avanguardia in Europa in questo campo. Grazie alla continua ricerca e all’evoluzione costante delle soluzioni tecniche adottate, i rimorchi Schwarzmüller possono trasportare circa 1.500 kg in più di carico utile rispetto a 15 anni fa. Nella fabbricazione del pianale,

Nel suo settore di competenza, la società di Freinberg vanta una posizione leader conquistata mettendo a frutto un elevato know-how progettuale e costruttivo e proponendo sul mercato una gamma di prodotti vasta e articolata. Schwarzmüller continua a puntare su un’unità a doppio corpo composto da legno morbido e da un multistrato di pannelli resistenti all’usura, rafforzato da barre omega in alluminio. Questo pianale, anche se sottoposto a sovraccarico eccessivo, non può sfondarsi ma al massimo subire un inclinazione nella direzione delle fibre di legno: una soluzione che permette di

risparmiare costosi lavori di accatastamento e impilamento. Schwarzmüller si avvale della collaborazione esclusiva di fornitori qualificati per l’approvvigionamento della sua componentistica. Il cliente può così scegliere tra assi DaimlerChrysler, BPW o SAF. Anche i pneumatici godono dello stesso trattamento. La copertura è assicurata dai tetti Edscha Ultraline, mentre freni e si-

stema EBS sono forniti da Knorr e Wabco. PIÙ VOLUME E PIÙ CARICO UTILE Schwarzmüller è all’avanguardia anche per ciò che riguarda la progettazione e la costruzione di megatrailer. Le parole d’ordine sono: più volume, più

LE SFIDE DEL CANTIERE Nel settore cantiere, Schwarzmüller produce casse trilaterali in alluminio o in acciaio Hardox. Attraverso l’utilizzo di un sistema modulare, Schwarzmüller può rispondere a diverse esigenze e nello stesso tempo contare su di una progettazione di base sperimentata e provata. Per esempio, è possibile combinare un telaio di alluminio o di acciaio con una cassa di alluminio o di acciaio da 24 metri cubi fino a 28 metri cubi. Sia le casse che i telai sono stati ottimizzati tenendo conto delle loro caratteristiche critiche al fine di arrivare a un livello di sicurezza migliore e a un peso il più possibile ridotto.

UN VERO E PROPRIO RITORNO ALLE ORIGINI DI UN GRUPPO CHE OGGI OCCUPA BEN 900 PERSONE

Nata Mercedes-Benz Italia ROMA - Con la data del 20 novembre 2007 si è concluso anche in Italia il processo internazionale - iniziato la scorsa estate - che ha interessato tutto il Gruppo di Stoccarda nel mondo e che ha visto la nascita di Daimler AG. Mercedes-Benz e l’Italia sono da sempre legate da un rapporto speciale. L’apprezzamento che la Stella riceve ogni giorno si traduce in un consolidato successo di vendite e attività che uniscono con orgoglio l’azienda al territorio. Una presenza importante che si è espressa negli anni con passione e impegno attraverso le numerose iniziative che hanno visto Mercedes-Benz protagonista. All’interno del processo di re-naming internazionale, si è deciso

di legare la nuova denominazione sociale di ogni azienda al core business che maggiormente la caratterizza territorialmente. È per questo motivo che è nata la nuova Mercedes-Benz Italia. I marchi distribuiti da Mercedes-Benz Italia S.p.A suddivisi in business unit sono: Mercedes-Benz Cars con Maybach, MercedesBenz e smart; Daimler Trucks con Mercedes-Benz, Setra e Mitsubishi Trucks; Financial Services con Mercedes-Benz Financial Services Italia. Il gruppo Mercedes-Benz in Italia, guidato da Bram Schot, ha sede a Roma e occupa circa 990 dipendenti suddivisi nelle società: Mercedes-Benz Italia, Mercedes-Benz Servizi (gestisce e ottimizza

le seguenti attività: gestione flotta vetture aziendali, rivendita vetture usate di proprietà del gruppo MercedesBenz in Italia, logistica, acquisti e facility management, Mercedes-Benz Financial Services Italia (risponde alle esigenze di mobilità e trasporto di chi sceglie qualità e sicurezza delle auto e dei veicoli del gruppo Mercedes-Benz Italia), Mercedes-Benz Rental (fornisce un servizio Bram Schot, di assistenza e consulenpresidente Mercedes-Benz Italia. za completa, con soluzioni “su misura” per il retail Mercedes-Benz e per il Fleet Management multi-brand), Mercedes-Benz Servizi Assicurativi Italia (gestisce i programmi assicurativi dedicati ai Clienti dei marchi del gruppo Mercedes-Benz in Italia), Mercedes-Benz Servizi Tecnici Assicurativi Italia (sviluppa nuovi programmi assicurativi dedicati ai Clienti dei marchi del gruppo Mercedes-Benz in Italia), Mercedes-Benz CharterWay (offre veicoli commerciali con la formula di noleggio a lungo, medio e breve termine - anche con allestimenti speciali - includendo una gamma completa di servizi), EvoBus Italia (con sede a Sorbara di Bomporto in provincia di Modena, responsabile per il mercato italiano degli autobus Mercedes-Benz e Setra), MB RelationShip Marketing (la società gestisce il Mercedes-Benz Spot nella città di Milano, esclusivo punto d’incontro di nuove tendenze, dove vivono articoli eleganti vicini al mondo Mercedes-Benz), MB RelationShip Marketing Roma (la società gestisce il Mercedes-Benz Spot e il Mercedes Café nel cuore della città di Roma), MercedesBenz Roma (è la filiale di vendita e assistenza diretta sul territorio romano e occupa circa 800 dipendenti), Mercedes-Benz Milano (è la filiale di vendita e assistenza diretta nell’area milanese e occupa circa 400 dipendenti).



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