Il Mondo dei Trasporti - Aprile 2023

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Mensile di politica, economia, cultura e tecnica del trasporto | Fondato da Paolo Altieri

L’editoriale

Via libera del Consiglio all’Europa elettrica, deroga solo per gli e-fuel

STOP ENDOTERMICI, L’ITALIA SI ASTIENE

Il nostro Paese conferma di non essere particolarmente incisivo in Europa, quanto meno dall’esito della decisione con cui il Consiglio dell’Energia ha dato il via libera alla ratifica del regolamento proposto dalla Commissione che prevede dal 2035 l’obbligo di immatricolare solo autovetture e veicoli commerciali leggeri ad emissioni zero. Con la sola eccezione, in risposta alle richieste della Germania, dei mezzi alimentati a combustibili rinnovabili di origine non biologica, gli e-fuel. L’Italia di Giorgia Meloni e di Gilberto Pichetto Fratin - ma anche nostra - rimasta a bocca asciutta sul fronte biocarburanti, si è astenuta dalla votazione. Un comportamento che significa: questa decisione ci piace perché siamo d’accordo sull’elettrico, ma non ci piace perché vogliamo che l’esenzione venga estesa anche ai biocarburanti. Ci auguriamo che la futura Commissione, quella che verrà nominata a seguito delle elezioni del prossimo anno, possa comprenderlo e tenerne conto.

IN ALLEGATO INSERTO SUL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI

mobilità

Il punto di Gianluca Annunziata, neo Direttore Generale Iveco Bus Mercato Italia, l’anteprima del Setra Multiclass 500 LE e l’economy run dell’elettrico MAN Lion’s City E.

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LETEXPO 2023

INTERVISTA ESCLUSIVA A

DOMENICO DE ROSA

DA VERONA IL RILANCIO DEL TRASPORTO

Il co-founder di ALIS, nonché CEO del Gruppo SMET, con il suo consueto spirito battagliero sottolinea le tante questioni che impresa e istituzioni devono ancora affrontare.

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SPECIALE LETEXPO 2023

Un grande successo per l’evento organizzato da ALIS e arrivato alla sua seconda edizione. 310 gli espositori, 80.000 i

visitatori, e una sfilata di Ministri e Viceministri che lascia presagire un impegno concreto da parte di questo

Governo sulle questioni del trasporto e della logistica. Il commento del Presidente Guido Grimaldi e le nostre

interviste ai principali protagonisti, tra cui i manager di Iveco, Mecar, Mercedes-Benz Trucks, Ford Trucks,

Lamberet, Scania, Kögel, Continental, Yparco, Tip, Wurth, Zucchetti, VDO e LoJack.

Un ingresso importante nella flotta della Eurocot Spa, azienda di trasporto, spedizione e logistica attiva in diversi settori, dall’industriale alla moda, dall’alimentare al cosmetico.

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L’allestimento curato dal dealer Friulgru ha garantito ai fratelli Gigante e alla loro impresa edile un importante salto di qualità grazie alla gru di Albino e al sistema “Drive by Fassi”.

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Da oggi in poi il marchio francese in Trentino Alto Adige verrà gestito dalla concessionaria Cavi Diesel, capitanata dal suo Amministratore Delegato Alice Pulici. Due le sedi: la prima, appena inaugurata, si trova a Bolzano, la seconda aprirà a Trento. Per un’offerta di mobilità completa e innovativa, che trova nella sostenibilità la sua principale missione.

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Arrivano i primi quattro Ford F-Max (altri sei seguiranno nei prossimi mesi) nella flotta di Stegagno Industriale, consegnati dal dealer Atlante Industriali. Incontriamo il fondatore e titolare Robert Schmid, e vi raccontiamo una storia intensa di incontri, determinazione, difficoltà e svolte. Un cammino che ha reso l’azienda un punto di riferimento nel settore del trasporto intermodale.

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Il Comune di Cortina d’Ampezzo aggiunge al suo parco veicolare due Unimog per garantire un ambiente sicuro e impeccabile a residenti e turisti, ma anche per non farsi trovare impreparato quando riceverà l’attenzione del mondo in occasione delle Olimpiadi del 2026. A raccontarci tutto Matteo Polles, Public Tender di Carraro Concessionaria.

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Trasportare medecinali, ma con una maniacale attenzione alle certificazioni che assicurano elevati standard di sicurezza e una movimentazione di questi preziosi prodotti nel pieno rispetto delle normative. Questa è la mission di AsPharma, che ha scelto i servizi del noleggiatore francese per la sua flotta - in crescita - di trattori e semirimorchi.

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Vega Editrice Anno XXIII aprile 2023 euro 5.00 N° 318
Mensile di politica, economia cultura e tecnica del trasporto
FASSI GRU ROSSI VEICOLI RENAULT TRUCKS FORD TRUCKS FRAIKIN ITALIA CARRARO
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FATTI & OPINIONI

SALVINI: SARA’ IL PONTE

BELLO DEL MONDO

Il nuovo progetto del Ponte sullo Stretto tra Villa San Giovanni e Messina tanto “nuovo” non è. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un primo schema di decreto che riporta indietro nel tempo all’anno 2012, quando i lavori furono fermati. Si riparte dunque dal ponte sospeso strallato - significa “sostenuto da cavi” - più lungo al mondo: 3,2 chilometri, un piano che andrà rivisto per rispettare tutte le normative in materia tecnica, ambientale e di sicurezza che si sono aggiunte in questi anni. Anche perché, come è noto, quel tratto di mare è il palcoscenico di una natura spesso aspra

e difficile da domare che si esprime attraverso forti venti, grandi profondità, correnti impetuose e terremoti (l’ultimo, del 1908, provocò 60 mila vittime, mentre quello del 1783 30mila). Il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini è entusiasta e ha più volte specificato che l’opera sarà il ponte a campata unica più bello, green e sicuro del mondo, nonché un importante volano dell’economia nazionale e uno dei corridoi strategici nella politica economica dell’Unione, in grado di collegare la Sicilia al resto d’Europa. La deadline per il progetto esecutivo è stata fissata al 31 luglio 2024 e secondo la tabella di marcia i lavori dovrebbero venire avviati

entro la fine dell’anno e completati entro 5 anni. Il provvedimento ripristina anche la società Ponte sullo Stretto Spa, costituita nel 1971, di cui saranno soci Rete Ferroviaria Italiana, Anas, le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51 per cento, il ministero dell’Economia e delle Finanze, che esercita i propri diritti d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sull’opera. Critiche le associazioni ambientaliste: per il Wwf, il ponte è un’opera fallimentare dagli elevatissimi costi ambientali, sociali ed economico-finanziari.

IDEOLOGIA E PRAGMATISMO

MENSILE DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E TECNICA DEL TRASPORTO

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ANITA AUSTRIA PROTEZIONISTICA

E DISCRIMINATORIA: ORA BASTA

BRENNERO:

VOGLIAMO LA LIBERA CIRCOLAZIONE

Torna a tuonare contro l’Austria l’Associazione delle imprese di trasporto. Non solo le richieste dei trasportatori italiani di un incremento del traffico ferroviario sono rimaste inascoltate, ma oggi le aziende italiane si trovano costrette a confrontarsi con l’ennesima riduzione della capacità ferroviaria al Brennero. Come comunicato da una nota di Mercitalia, infatti, dal 22 marzo e fino a data da destinarsi tutti i treni transitanti per il Brennero viaggeranno a prestazioni ridotte a causa della chiusura di tre binari, considerati pericolanti. A causa delle ridotte capacità, si legge nella nota, alcuni treni potrebbero essere deviati via Tarvisio e sono possibili ritardi e cancellazioni di alcuni viaggi. “Tutti i trasportatori - ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner - da anni cercano di utilizzare quanto più possibile la ferrovia per il passaggio al Brennero, ma a causa della saturazione della linea e dei terminali ferroviari per i trasbordi dei mezzi, non risulta ad oggi possibile un maggiore shift modale a favore della stessa. In attesa che l’infrastruttura ferroviaria venga potenziata e che venga completata la galleria di base del Brennero, è dunque necessario che vengano eliminati gli attuali divieti di circolazione per l’attraversamento del Tirolo vigenti in Austria, al fine di garantire l’esportazione delle merci italiane in Europa”. ANITA ha da tempo richiesto di ripristinare il diritto alla libera circolazione delle merci attraverso il Brennero, domandando al Ministro Salvini di aprire la procedura di infrazione alle normative comunitarie nei confronti dell’Austria, che da anni impedisce in modo protezionistico e discriminatorio l’interscambio di merce tra l’Italia e il nord Europa.

Non è - e non deve essere - una guerra di ideologie. Ma da quando l’Unione europea mostra a tutti i livelli - Consiglio, Commissione e finanche Parlamento - di non essere pienamente convinta della scelta esclusiva del full electric per la transizione green al 2035, i fautori dell’autotrazione elettrica hanno intensificato, con un vistoso dispiegamento mediatico e lobbistico, la pressione sulle autorità comunitarie e sugli stati membri per indurli a «fare la propria parte», dal momento che i costruttori hanno fatto la loro con massicci investimenti per produrre veicoli elettrici che rischiano di non vendere in mancanza di una rete - ancora insufficiente - di colonnine di ricarica e di incentivi pubblici adeguati a invogliare i clienti all’acquisto. E accusano chi vuole mantenere in piedi alternative (veramente a emissioni zero) alla trazione elettrica di fare una battaglia ideologica contro i veicoli elettrici. Peccato che la stragrande maggioranza di chi la pensa diversamente non sia affatto contrario all’alimentazione elettrica (soprattutto quando l’energia sarà prodotta senza fossili), ma chieda soltanto di autorizzare anche dopo il 2035 la produzione - accanto ai veicoli elettrici - di altri veicoli alimentati con biocarburanti che non emettono gas serra, non richiedono modifiche alle linee di produzione dei costruttori e della componentistica, possono appoggiarsi all’attuale rete di distribuzione e di conseguenza

non comprimono l’occupazione e non richiedono né allo stato né ai cittadini di spendere soldi in più (perché, vale la pena ricordarlo, i contributi sono a carico di tutti noi). Per chi si occupa di veicoli pesanti, poi, non è neppure una questione di scelta, ma di sopravvivenza, dal momento che tecnologie, efficienza e costi per questo tipo di mezzi a trazione elettrica (ancora di più quando si stima l’uso dell’idrogeno) appaiono ancora lontani e comunque poco avvicinabili. Dunque, chiedere alternative, realmente a impatto zero sulla CO2, è soltanto una questione pragmatica. E il pragmatismo è proprio l’opposto della ideologia. Come le autorità comunitarie stanno cominciando a capire.

GRAFICA E IMPAGINAZIONE STEFANIA FRERI STAMPA TIPOLITOGRAFIA PAGANI SRL PASSIRANO (BS) ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA EURO 50,00, ESTERO: EURO 150,00. BANCA D’APPOGGIO: UNICREDIT BANCA CODICE IBAN: IT 21 V 02008 33430000041141143 - MONTE DEI PASCHI DI SIENA CODICE IBAN: IT51 K 01030 01605 000000212676. POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO - DISTRIBUZIONE NUOVA EFFEA SRL: BRUGHERIO (MB). IL MONDO DEI TRASPORTI È REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 327 DEL 4/5/1991 - ISCRIZIONE AL ROC: N. 35164.
PIU’
DEALER CORNER DI MASSIMO ARTUSI VICEPRESIDENTE FEDERAUTO CON DELEGA TRUCK E VAN
3 N° 318 aprile 2023
INFRASTRUTTURE VIA LIBERA AL PONTE TRA SCILLA E CARIDDI

RENAULT TRUCKS INAUGURATA LA NUOVA CONCESSIONARIA CAVI DIESEL A BOLZANO

È UNA CONDIVISIONE DI VALORI IMPORTANTE, QUELLA CHE STA

ALLA BASE DELLA

NOMINA DEL NUOVO CONCESSIONARIO PER IL TRENTINO

ALTO ADIGE DEL MARCHIO FRANCESE. UN’IDENTITÀ

CHE PARLA DI

ZERO EMISSIONI, ECONOMIA CIRCOLARE E RISPETTO PER LE PERSONE.

stata ufficialmente inaugurata la nuova concessionaria Cavi Diesel a Bolzano alla presenza della dirigenza Renault Trucks Italia, Cavi Diesel e Gruppo Brixia. Il nome di Cavi Diesel S.p.A non è nuovo tra gli esperti del settore del trasporto pesante e leggero.

La storia di questa realtà imprenditoriale nasce più di 40 anni fa, come officina dedicata alla manutenzione e alla riparazione di veicoli pesanti e leggeri. Nel 2006 entra a far parte del Gruppo Brixia, storica holding bresciana operativa in diversi settori, tra cui l’automotive, grazie alle attività di vendita, noleggio e assistenza di truck e veicoli commerciali nuovi e usati.

La partnership tra Renault Trucks Italia e Cavi Diesel, ufficializzata lo scorso novembre in occasione del salone Ecomondo, rappresenta un passo importante nella strategia di sviluppo della concessionaria.

La storica sede di Bolzano verrà a breve affiancata da una nuova struttura di vendita e assistenza a Trento, diventando il punto di riferimento dei clienti del marchio transalpino per l’intera regione del Trentino-Alto Adige. “Ci siamo interrogati più di una volta - ha dichiarato durante l’evento di inaugurazione Enrico Zampedri, Vicepresidente Gruppo Brixiasull’opportunità di investire nel settore della distribuzione dei veicoli da trasporto, e la nostra decisione è stata di voler essere protagonisti di questa fase di trasformazione ecologica portando il nostro contributo di un gruppo solido che crede nella possibilità di trasformare le modalità utilizzate fino a ieri in un senso nuovo e sostenibile. Lavoriamo nel mondo della distribuzione di carburanti e abbiamo proprio di recente stretto una partnership con il marchio Shell per portare avanti insieme il ritorno del brand in Italia. Ma il trasporto su gomma deve essere inquadrato in un’ottica di sostenibilità e l’incontro con Renault Trucks, che

UNO SGUARDO D’INTESA SULLA VIA DELLA SOSTENIBILITÀ

parte da qui, sarà sicuramente

l’inizio di una lunga strada che percorreremo insieme”.

Cavi Diesel ha vissuto negli ultimi anni un processo di trasformazione importante che ha visto l’azienda passare dal ruolo di puro venditore, a quello di partner strategico per le aziende clienti con l’offerta di servizi sempre più integrati. “Negli ultimi anni - ha confermato Alice Pulici, Amministratore Delegato Cavi Diesel - ci siamo concentrati su un processo di trasformazione interna che ci è parso doveroso, e che oggi ci vede passare da dealer a veri e propri esperti di mobilità. Abbiamo raggiunto questo obiettivo grazie ai nostri tre pilastri: visione, competenze e capacità di sviluppo. Quanto alla prima abbiamo completamente stravolto la nostra comfort zone e trasformato il valore della nostra mission. Ogni giorno vogliamo chiederci cosa possiamo fare per migliorare vita delle persone. Renault Trucks ci insegna come poter essere attivi nel

processo di decarbonizzazione, e grazie alla partnership con questo importante costruttore qualifichiamo la vita dei professionisti che scelgono i nostri veicoli, offrendo una consulenza che talvolta può anche andare a scapito della nostra marginalità. Ma quello su cui non possiamo e non vogliamo transigere è la volontà di migliorare l’esperienza delle aziende che ci scelgono. Quanto alla competenza, ci siamo sempre impegnati sul fronte delle risorse umane, e siamo stati capaci di essere ingaggianti, tant’è che abbiamo tra le nostre fila alcuni dei migliori talenti del settore, Il nostro terzo pilastro è la capacità di sviluppo, e parlando di questa non posso non ringraziare Brixia Finanziaria, la nostra holding, che ci permette quotidianamente di pensare fuori dagli schermi”.

È un passo importante anche per il costruttore francese che con l’apertura di Cavi Diesel a Bolzano prosegue la propria attività di espansione e rafforzamento sul

Da sinistra Pierre Sirolli, Amministratore Delegato Renault Trucks Italia, Alice Pulici, Amministratore Delegato Cavi Diesel, e Enrico Zampedri, Vicepresidente Gruppo Brixia. Èdi Greta Rossi Bolzano
4 N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ

Il momento della consegna dei due Renault Trucks T High 480 Turbo Compound: da sinistra Rudolf Hofer, Titolare Transbozen, Lorenzo Leone, Key Account Manager RT, Franz Hofer, Titolare Transbozen, Pierre Sirolli Alice Pulici Enrico Zampedri Umberto

territorio nazionale con l’obiettivo di garantire a tutta la clientela qualità di servizio, rapidità e prossimità in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da un forte e rapido cambiamento e con un obiettivo sfidante all’orizzonte quale la decarbonizzazione dei trasporti. “Per centrare l’obiettivo che ci siamo prefissati - è intervenuto Pierre Sirolli, Amministratore Delegato Renault Trucks Italia - servono tre elementi: il prodotto, una rete dedicata e persone animate da forte volontà e perseveranza. Il prodotto non ci manca: abbiamo una gamma completa declinata su endotermici e elettrici sulla

RENAULT TRUCKS

inaugurato CampX, laboratorio di idee

DIALOGO APERTO CON I PARTNER ESTERNI

Renault Trucks inaugura

CampX, una nuova area dedicata all'innovazione e alla collaborazione presso la sede di Lione. Pensato dal Gruppo Volvo, di cui l’azienda francese fa parte, il concetto di CampX - già affermato in Svezia, India e Stati Uniti - fa scuola in Francia. La sua missione è accelerare l'innovazione tecnologica e commerciale mettendo in contatto team interni con partner esterni, soprattutto start-up. CampX Lyon si rivolge a un ecosistema di start-up identificate e selezionate in base a tre criteri: decarbonizzazione, logistica urbana e disponibilità di veicoli. Tramite collaborazioni innovative, CampX si propone di dare vita a soluzioni tecniche, prodotti e servizi sempre più efficienti per affrontare le sfide future.

Situato nel quartier generale Renault Trucks a Lione, CampX by Volvo Group è stato progettato per accelerare l'innovazione tecnologica e commerciale fornendo uno spazio e strumenti che consentono agli esperti Renault Trucks di lavorare a stretto contatto con le start-up e le aziende partner. Con sette contratti di partnership “win-win” già firmati e una trentina di aziende in portafoglio, CampX Lyon ha già dato prova della sua efficacia. Uno dei casi pratici

su cui il camp sta lavorando ha lo scopo di ridurre drasticamente i tempi di fermo degli autocarri dovuti a problemi di cablaggio elettrico. Progettato sul modello di un mini-campus, CampX Lyon mette a disposizione un’area di 400 mq con strutture e strumenti che favoriscono la collaborazione: sala di creatività, area conviviale, anfiteatro e postazioni di lavoro dove i Team di Renault Trucks e le start-up possono lavorare fianco a fianco durante il periodo di progettazione comune, avvalendosi delle più recenti tecnologie. Creato nel 2019 dal Gruppo Volvo, di cui Renault Trucks fa parte, il concetto CampX è implementato in altri siti del Gruppo a Göteborg (Svezia), a Bengalore (India) e a Greensboro (Stati Uniti). Al momento CampX ha permesso a più di 50 start-up in tutto il mondo di collaborare con il Gruppo Volvo.

L'innovativo concept CampX, già affermato in Svezia, India e Stati Uniti, arriva oggi anche al quartier generale Renault Trucks a Lione.

quale rilanciamo continuamente. Pensate che solo nel 2023 investiremo 350 milioni di euro per ottimizzare le nostre gamme, tanto la piattaforma diesel che gli elettrici. Sul diesel in particolare offriamo la tecnologia del Turbo Compound che ci regala grandi soddisfazioni, a noi e ai clienti che lo utilizzano: in fase di test abbiamo superato i 5 km/ litro sulla tratta Milano-Torino, e su un percorso decisamente più impegnativo come quello che ha visto coinvolti i nostri veicoli sul tratto Milano-Pescara

abbiamo superato i 4 km/l: lasciatemi dire che sono risultati fantastici. Sugli elettrici siamo leader di mercato sopra le 16 ton fin dal 2021. Quanto alla rete, abbiamo investito in modo importante, ma bisogna anche ammettere che oggi siamo più attrattivi rispetto a prima, grazie alla gamma sicuramente, ma anche alla scelta di mantenere il contratto di distribuzione con il concessionario puro. Coltiviamo la fiducia della nostra rete e con Brixia ci siamo intesi fin dal principio: loro hanno colmato

questo gap enorme che separa il ruolo del venditore da quello del consulente a 360°, e noi abbiamo subito capito che ci saremmo trovati bene insieme. Condividiamo gli stessi valori: zero emissioni, economia circolare, rispetto per le persone. In Renault Trucks c’è il desiderio di essere vicini al cliente, e anche in Cavi Diesel abbiamo ritrovato questo stesso spirito di famiglia”. Durante l’evento sono state consegnate le chiavi di quattro nuovi veicoli Renault Trucks T High 480 turbo Compound acquistati dall’azienda di trasporto Transbozen, azienda di altoatesina con sede a Chiusa (BZ), specialista nel settore della logistica alimentare e dei trasporti a temperatura controllata. Presenti alla consegna i titolari dell’azienda Franz e Rudolf Hofer. In esposizione per tutti gli ospiti che hanno preso parte all’evento un T High 480 Cv con una distintiva livrea Cavi Diesel, un furgone Renault Trucks Master, il nuovissimo Renault Trucks Trafic, un T High 480 TC con semirimorchio personalizzato e veicolo 100% elettrico e il D Wide E-Tech nella versione con cabina ribassata.

La missione di CampX è di accelerare l'innovazione tecnologica e commerciale mettendo in contatto team interni con partner esterni, soprattutto start-up. De Peppo Cocco, AD Gruppo Brixia, e Cesare Facchetti, Direttore Commerciale Cavi Diesel.
Renault Trucks e Cavi Diesel camminano insieme sulla strada della sostenibilità e della consulenza a 360 gradi.
5 N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ

FORD TRUCKS ARRIVANO I PRIMI QUATTRO F-MAX NELLA FLOTTA DELLA VENETA STEGAGNO INDUSTRIALE

GIUSTE DECISIONI CHE SPIANANO LA STRADA

HA IMPARATO DAL SUO MENTORE A GIUDICARE CON ATTENZIONE LE PERSONE

ALLE QUALI ACCORDARE LA PROPRIA FIDUCIA, ED È UNA QUALITÀ CHE NON GLI SI PUÒ NON RICONOSCERE, ALMENO A GIUDICARE

DALLA CRESCITA CHE LA SUA AZIENDA HA AVUTO NELL’ULTIMO DECENNIO.

OGGI ROBERT SCHMID

SCEGLIE FORD TRUCKS E IL GRUPPO MAURELLI PER UN PRODOTTO E UN’ASSISTENZA, ANCHE SUL FRONTE RICAMBI, DI ASSOLUTA QUALITÀ.

n racconto umano che parla di impegno, scelte, successo, dolori e riconciliazioni con la vita. È la parabola dell’esistenza di tutti noi quella che disegna la narrazione di Robert Schmid, titolare della Stegagno Industriali, che incontriamo in occasione della consegna dei primi quattro Ford F-Max che vanno ad incrementare a 28 i trattori del parco mezzi aziendale. La cornice dell’evento è la nuova sede della società a Verona Interporto, ultimo tassello di un percorso che insegna quante opportunità si presentino a chi abbia davvero la volontà di emergere e la capacità di scegliere

i giusti compagni di strada. “Ci siamo trasferiti qui il 2 novembre 2022 - inizia a raccontarci Robert - è un edificio che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo realizzato seguendo tutti i criteri possibili ed immaginabili di ecosostenibilità e risparmio energetico: questa è una priorità per la nostra azienda, e anche nella scelta dei mezzi seguiamo criteri di efficienza e sicurezza, ed è per questo che abbiamo incrociato il

nostro sguardo con Ford Trucks: d’ora in poi sarà uno dei brand di riferimento per i nostri veicoli”.

Ma questa è solo l’ultima puntata di un’avventura che inizia nel 1984, quando Robert dà il via alla sua carriera alla Berger Logistik GmbH, allora diretta da Johann Berger, papà del famoso Gerhard che tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta fa battere forte il cuore ai tifosi del Cavallino.

Robert Schmid insieme al "genero" Thomas Goldin accolgono nella flotta della Stegagno Industriali i quattro nuovi veicoli Ford F-MAX, in attesa dei prossimi sei.

“La Stegagno Industriali - riprende Schmid - nasce dall’incontro tra due realtà, quella della famiglia Stegagno, in attività fin dal 1970, e la mia. Nato a Bolzano, sono cresciuto sotto la guida del sig. Berger: quando lui è venuto a mancare, nel 1997, i figli hanno diviso il business e io ho seguito la sorella di Gerhard, Claudia, e suo marito Eberhard Auer, un vero e proprio visionario con un talento eccezionale nella scelta dei collaboratori: incontrarlo è stata una svolta nella mia vita professionale”. Proprio Eberhard venticinque anni fa, individuato nell’intermodalità il sicuro futuro del trasporto, crea la Transped Intermodal, di cui, a partire dal 2000, Robert segue da Verona la filiale italiana. Nel 2009 Eberhard purtroppo viene a mancare, e Claudia Berger prende la decisione di ripensare il modello di business. Ma Schmid avverte come un’eredità da non chiudere in un cassetto il sogno intermodale del suo mentore, ed è proprio in quel momento che incontra Massimo Stegagno. “Abbiamo trovato un accordo per acquisire il ramo d’azienda intermodale della Transped e dal 2012 siamo diventati autonomi con la nascita della Stegagno Industriale che vede soci me e Massimo nella misura del 50 per cento ciascuno. Lui oggi continua a seguire la sua azienda, la Stegagno Autotrasporti Srl, mentre io sono al 100 per cento impegnato in questa attività. Il cerchio poi si è chiuso nel migliore dei modi, perché da sei anni la Transped ha ricominciato ad occuparsi di intermodale e in queste settimane

U
di Cristina Altieri Verona
6 N° 318 aprile 2023 DEALER &
AZIENDE

sta trasferendo il suo headquarter italiano proprio nella nostra nuova sede. Avranno i loro uffici al primo piano dello stabile, disporranno di uno spazio per ricoverare i veicoli e saremo noi occuparci della loro manutenzione. Non ci calpestiamo i piedi a vicenda, anzi, abbiamo una collaborazione virtuosa nell’interesse dei clienti. Le nostre rotte raggiungono la zona industriale della Germania, la Renania, oltre ad una parte dell’Olanda e del Belgio, loro invece si occupano dei paesi nordici, Finlandia, Svezia, Norvegia”. Ma questo non è l’unico cerchio che si chiude. Da due anni Robert Schmid ha un braccio destro in più: è Thomas Goldin, 30 anni, il compagno della figlia. “È raro trovare persone come lui - ci confida il titolare dell’azienda - insegnava Logistica all’Università di Bolzano, e quando gli ho proposto di passare dalla teoria alla pratica ha accettato con entusiasmo e grande professionalità: so già che sarà lui a continuare la mia avventura nel mondo del trasporto. In questo ragazzo riconosco poi diversi tratti di mio figlio, venuto a mancare dieci anni fa: stessa fisionomia, molti atteggiamenti in comune. Avere una prospettiva, una persona di valore alla quale lasciare tutto, mi ha in un certo senso fatto fare pace con la vita: gli ho posto solo una condizione, quella di tornare a casa dalla famiglia a Bolzano ogni mercoledì e ogni venerdì sera. Non voglio che in questo ricalchi le mie orme: alla famiglia bisogna dedicare il giusto spazio”. Oggi l’80 per cento dell’attività della Stegagno Industriale è rivolta al trasporto intermodale, con un treno dedicato che tutte le sere parte da Verona e raggiunge Colonia, mentre un reparto distinto si occupa di stradale per far fronte alle esigenze dei clienti che divergono dalle rotte ferroviarie. Il parco mezzi è costituito da 140 semirimorchi e 28 trattori di proprietà - in Germania lavorano per Stegagno Industriale solo trazionisti locali - che diventeranno 34 entro fine anno, quando arriveranno gli altri 6 Ford F-Max che rientrano in questa prima commessa. “Fino ad ora abbiamo avuto diversi marchi in flotta - riprende Robert - ma abbiamo

Un bel brindisi per festeggiare l'inizio di una partnership promettente: da sinistra Massimo

Meli e Lucia Iavarone di Ford Trucks Italia, Thomas Goldin, Matteo Feriani di Ford Trucks

Italia, Robert Schmid, Agnese Ronconi e Eros Crema di Atlante Industriali.

deciso di ridurre a due i brand, e uno sarà sicuramente Ford Trucks. Se gli interlocutori sono pochi, il rapporto di fornitura diventa più fluido e profittevole. Il parco verrà progressivamente sostituito e già il prossimo anno cambieremo 4 veicoli con 8 mezzi nuovi. Perché abbiamo scelto Ford Trucks? Sicuramente per la tecnologia e l’efficienza su strada, ma anche per i tempi di consegna più brevi rispetto ad altri marchi. E poi un rapporto di sincera amicizia mi lega a Giacomo Maurelli, Presidente di Ford Trucks: è inutile nasconderlo, tra noi e Transped abbiamo una flotta di 400 rimorchi e siamo un cliente importante per la rete di assistenza Maurelli: quando vengono a consegnare i ricambi non scaricano scatole, ma interi bancali”. Un modus operandi molto concreto, quasi austriaco verrebbe da dire, che Robert applica con rigore per fare della sua un’azienda in salute, per il benessere di tutti, anche dei dipendenti. “Stiamo molti attenti alla gestione amministrativa e contabile. Intanto abbiamo un fatturato molto frammentato che vede il nostro cliente più importante

ATLANTE

contribuire per circa l’8 per cento. Anche le condizioni di pagamento sono per noi imprescindibili: già i 60 gg devono essere autorizzati da me personalmente, ma in ogni caso lavoriamo soprattutto con società estere che saldano le fatture dopo 15 giorni: d’altra parte sono un autotrasportatore, non una banca”. Lo scorso novembre - anticipavamo - la Stegagno Industriale si è trasferita in una nuova scenografica sede, proprio accanto al terminal ferroviario di Verona Interporto: qui sono organizzati 2.000 mq di deposito, un piazzale esterno dotato anche di area lavaggio camion, e 1.000 mq di officina all’interno della quale lavorano 4 persone con un centro revisioni che lavora alacremente sia per la Stegagno Industriale che per la Stegagno Autotrasporti. “Il progetto per la nuova sede - precisa Robert Schmid - è partito 4 anni fa, e abbiamo dovuto affrontare diverse traversie burocratiche, ma eccoci finalmente nella struttura che sognavamo: qui è tutto green, a partire dal sistema di aerazione che ogni 70 minuti purifica l’aria presente all’interno della struttura. Abbiamo cercato di realizzare un ambiente piacevole per chi lavora, e crediamo di

e non solo

esserci riusciti”. La Stegagno Industriale impiega una sessantina di persone, di cui 19 in ufficio e una quarantina di autisti. A questo proposito, ci sono difficoltà nel reperire personale? “Sì e no - ci risponde Massimo - posso dire da una parte che da quando siamo in questa sede almeno 3 autisti alla settimana hanno bussato alla nostra porta: intanto il trasporto intermodale attira il personale, visto che la nostra filosofia è che meno chilometri facciamo su strada più contenti siamo. I nostri autisti sono a casa tutte le sere, è un po’ come lavorare in fabbrica, ma guadagnando di più. E poi forse anche da fuori si nota che è tutto in ordine, i camion e i semirimorchi puliti sono un biglietto da visita che anticipa la nostra serietà. Certamente per quanto riguarda la puntualità dei pagamenti, ma cerchiamo di andare incontro ai dipendenti anche in altri modi, ad esempio non addebitando loro i danni ai veicoli, ma trattenendo solo le contravvenzioni. È però un problema che abbiamo già messo in conto di dover affrontare nel vivo molto presto quello della difficoltà di trovare le persone giuste con la giusta volontà, in tutti i ruoli. Mi è capitato che ventenni rifiutassero un posto da magazziniere ben pagato, con tredicesima e quattordicesima, per l’impegno che chiediamo di un paio d’ore il sabato mattina. Oggi sono il titolare dell’azienda ed è naturale non risparmiarsi mai, ma già a vent’anni avevo capito che se non ti promuovi, non fai quel passo in più, nessuno viene a cercarti: ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste e di avere successo, e sono disposto a condividerlo con chi abbia voglia di fare. Con Thomas certamente ma anche con le nuove leve che per forza di cose dovranno prima o poi sostituire l’attuale personale. Qui alla Stegagno ci sarà sempre la porta aperta per le persone serie e volonterose”. Siamo certi che se Eberhard vedesse quello che Robert ha costruito in questi anni e con quale visione, sarebbe estremamente orgoglioso del suo amico.

EROS CREMA: SIAMO TUTTI ENTUSIASTI

DI QUESTO PROGETTO E DEI SUOI RISULTATI

Grande soddisfazione anche in casa Atlante Industriali, concessionario Ford Trucks per il Veneto con sedi a Vicenza, Padova e Verona, che ha curato e curerà nei prossimi mesi la consegna dei nuovi veicoli a Stegagno Industriale. “L’es-

sere stati scelti da un cliente come Robert Schmid - inizia a raccontarci Eros Crema, dal 2020 incaricato dello sviluppo rete del concessionario veneto per il marchio Ford - è un attestato importante per il nostro brand che è sul mercato italiano solo da tre anni eppure sta suscitando un interesse straordinario nelle aziende. Oltre alla fornitura dei prodotti offriremo la nostra consulenza e i nostri servizi a Stegagno Industriale, intanto sul fronte della formazione degli autisti, di cui mi occupo personalmente e che ho quindi particolarmente a cuore: non ha senso che un’azienda investa per avere a parco veicoli efficienti e tecnologici, se poi chi li conduce li guida nel modo sbagliato”. I dieci F-Max 500 di ultima generazione Euro 6 oggetto di questo primo

accordo arrivano infatti sul piazzale della Stegagno Industriale con un programma di formazione per gli autisti. “Nonostante sia sempre meno richiesto l’intervento dell’operatore - parliamo di veicoli provvisti di tutta la tecnologia necessaria a risparmiare carburante e ad assistere la guida - c’è sempre spazio di manovra per utilizzarli al massimo. È bene che l’azienda abbia ben chiaro questo concetto: l’imprenditore paga la tecnologia, e questa deve essere pertanto sfruttata al meglio. Non si tratta solo di consumare meno carburante, o di tagliare i costi dovuti ai sinistri: guidare bene un mezzo comporta anche una minor usura nel tempo, banalmente il veicolo dura di più. La formazione avviene così: procediamo con un primo contatto, dove spieghiamo

il veicolo e come sfruttarne al meglio le caratteristiche, e dopo un mese fissiamo un touch base con gli autisti, che dopo aver guidato sono più consapevoli”. A Eros Crema il progetto Ford Trucks piace molto e lo esprime con una luce di entusiasmo negli occhi. "Ho 16 anni di esperienza - conclude il manager - e prima di arrivare in Atlante lavoravo per un altro marchio. Quando ho incontrato questo prodotto mi sono innamorato: è competitivo, il brand è centenario e ha una forte tradizione alle spalle, e poi la squadra, di quella di Ford Trucks Italia ma anche quella di Atlante Industriali, crede fermamente, quasi con gioia nel progetto. I risultati infatti stanno arrivando: il nostro dealer ha venduto in questi tre anni quasi 300 mezzi, e siamo certi che nel 2023 faremo ancora meglio”.

INDUSTRIALI
Incaricata
della consegna dei veicoli
7 N° 318 aprile 2023 DEALER &
"Abbiamo scelto Ford Trucks per la tecnologia, l'efficienza, i tempi di consegna e per il rapporto consolidato con Maurelli".
AZIENDE

MERCEDES-BENZ SPECIAL TRUCKS DUE UNIMOG AL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO

IL MODELLO CARRARO FA SCUOLA

l “modello Carraro” ottiene la sua ufficiale consacrazione. Nell’ambito della Customer Dedication, percorso intrapreso da Daimler già da diversi anni per riservare ad ogni tipologia di cliente la giusta attenzione, la concessionaria veneta della Stella ha fin dal 2018 individuato nell’ambito delle proprie risorse umane uno staff specialistico dedicato ai veicoli speciali e ai bandi di gara. Che, detto in inglese, suona ancora meglio: Special Trucks & Public Tender. Responsabile della divisione Matteo Polles, quotidianamente impegnato nella relazione con il mondo degli enti pubblici, in costante collaborazione con casa madre, e in particolare con il Key Account per il Nord-Est di Mercedes-Benz Trucks Gaetano Marchetto, e con una serie di allestitori partner certificati che contribuiscono a rendere i veicoli speciali Mercedes-Benz, e l’Unimog in particolare, il mezzo ideale per la manutenzione stradale, il soccorso e molte altre missioni impossibili. La concessionaria Carraro ha da tempo imboccato

ILA CONCESSIONARIA VENETA HA CREDUTO FIN DA SUBITO NELLE OPPORTUNITÀ DI QUELLO CHE È INDUBBIAMENTE UN SETTORE DI NICCHIA MA CHE, SE CURATO CON ATTENZIONE E COSTANZA, PUÒ PORTARE MARGINALITÀ INTERESSANTI. PER QUESTO OGGI TUTTI CHIEDONO IL MANDATO UNIMOG, MA LA STELLA HA DECISO DI ASSEGNARLO SOLO AI DEALER PIÙ

VIRTUOSI: INDICANDO LORO LA STRADA INTRAPRESA DA CARRARO.

una strada precisa: essere sempre propositiva e innovativa verso i clienti, assumendosi l’impegno di ricercare senza sosta nuove soluzioni che rispondano ad esigenze particolari e spesso uniche. Per questo motivo sono nati nuovi reparti interni e, in particolare, lo staff dedicato alle esigenze di pubbliche amministrazioni, enti pubblici, municipalizzate, e alla consulenza su sovrastrutture e su interventi di modifica per soluzioni personalizzate, realizzate ad hoc dagli allestitori. Oggi la gestione efficiente implementata dal dealer con headquarter a Nervesa della Battaglia e presenza capillare nel Nord Est, da Venezia a Udine, viene estesa anche agli altri concessionari che hanno chiesto e ottenuto il mandato Unimog, un settore di nicchia da trattare con i guanti.

Sotto da sinistra Matteo Polles, Special Trucks & Public Tender di Carraro, Gaetano Marchetto, Key Account Mercedes-Benz Trucks Italia, il titolare della concessionaria Giovanni Carraro e il Sindaco di Cortina d'Ampezzo Gianluca Lorenzi

Da lavoro ovviamente. Tra le numerose pubbliche amministrazioni che hanno scelto Unimog, apprezzandone le caratteristiche di innovazione, robustezza, potenzialità operativa e affidabilità, c’è Cortina d’Ampezzo, rinomata località turistica dall’indiscutibile allure di eleganza. Il Comune bellunese ha infatti appena ricevuto da Carraro Concessionaria il primo di due veicoli in configurazione standard, che verranno impiegati su operazioni di sgombero neve e viabilità estiva, ma che grazie alla loro polivalenza potranno essere opportunamente allestiti con specifici equipaggiamenti come l’idrovora, per risolvere le complesse operazioni che si

rendono necessarie ad esempio in caso di alluvione.

“Il Comune di Cortina d’Ampezzoci racconta Matteo Polles - esemplifica il valore che un’assistenza puntuale e precisa rappresenta per un Ente Pubblico: dopo anni di supporto tecnico sui mezzi storici del loro ufficio operativo, la Carraro ha avuto la possibilità di fornire due potenti Unimog, riconosciuti universalmente per le loro ineguagliate prestazioni nelle condizioni più dure. Inoltre grazie alle loro straordinarie caratteristiche ergonomiche, i mezzi permettono un utilizzo intenso e continuativo da parte degli operatori del Comune, in totale sicurezza e con un livello di affaticamento del personale notevolmente ridotto. D’altra parte i prodotti Unimog sono dedicati al mondo degli Enti: innanzitutto sono mezzi porta-attrezzi che trovano il loro terreno d'elezione nelle opere pubbliche comunali e nella manutenzione del territorio, invernale ed estiva, e poi lavorano eccellentemente come veicoli di pronto intervento”.

Esprime soddisfazione rispetto alla fornitura anche il Sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianluca Lorenzi: “A fronte delle Olimpiadi che ospiteremo nel 2026 il Comune ha deciso di assicurarsi veicoli da lavoro all’avanguardia: non possiamo permetterci di non essere in grado di gestire eventi eccezionali come possono essere grandi nevicate o situazioni di emergenza sul territorio. Per questo stiamo investendo e guardiamo avanti, per arrivare puntuali a questo appuntamento con il mondo ma non solo, anche per garantire quotidianamente un ambiente sicuro e impeccabile ai nostri residenti e ai nostri turisti. Siamo molto soddisfatti del lavoro intrapreso con il primo Unimog, che è già entrato da un paio di mesi in servizio, e attendiamo con impazienza di mettere al lavoro anche il secondo”. Ma non si arriva da un giorno all’altro a diventare i principali fornitori della montagna, anche perché le consegne, trattandosi di pubbliche amministrazioni, passano attraverso procedure di gara. “Abbiamo iniziato a svolgere attività di promozione - interviene Gaetano Marchetto, entrato nell’orbita della Stella nel 1999 e oggi

Key Account Manager Mercedes-Benz Trucks Italia - presso il Comune di Cortina d’Ampezzo nel 2015, con dimostrazioni pratiche sul campo. E oggi, quando si è trattato di scegliere i nuovi mezzi, gli amministratori hanno voluto riconoscere il valore di un prodotto che quanto a sicurezza e polivalenza è il numero uno. I nostri clienti principali sono le pubbliche amministrazioni tra cui la Provincia di Bolzano, che

alla Battaglia
8 N° 318 aprile 2023
STORIE DI SUCCESSO

impiega oltre 100 Unimog, ma anche numerosissimi Comuni dell’Alto Adige, della Valle D’Aosta e della Valtellina. Le vendite ovviamente non hanno gli stessi numeri dei truck stradali, parliamo di circa 60/70 Unimog all’anno, ma è una nicchia che se curata bene dà grandi soddisfazioni, e questo la Carraro l’ha capito da subito”. Tra l’altro, nonostante da ormai un paio d’anni la carenza mondiale di semiconduttori sommatasi alla crisi pandemica stia avendo forti impatti anche nel settore dell’automotive, le consegne dell’Unimog, la cui filiera produttiva beneficia del particolare status di finalità d’uso pubblico, vede normalmente garantita la consegna nell’arco dei 90 gg dall’ordine. Oggi in Carraro, come dicevamo, il team dedicato al servizio agli enti pubblici è costituito da un vero e proprio ruolo di Public Tender dei veicoli speciali e industriali,

supportato da un ufficio di assistenza commerciale e da un ufficio di assistenza tecnica. “È il famoso circolo virtuoso - riprende Polles - alla base della filosofia della Carraro Concessionaria: professionalità di tutti i reparti. Dalla vendita all’assistenza e dall’assistenza a una nuova vendita. Si consideri che la costante collaborazione con casa madre e con gli allestitori partner certificati, ci permette di offrire una soluzione specifica per qualsiasi esigenza delle pubbliche amministrazioni, allestendo su loro istanza ogni genere di veicolo Mercedes-Benz: che sia con compattatore per trasporto rifiuti solidi urbani, o con vasca scarrabile per trasporti ingombranti, o ancora con configurazioni poli soccorso. La divisione service, al contempo, permette una fidelizzazione della clientela, come certificato dai numerosi riconoscimenti ottenuti

negli anni in termini di Customer Satisfaction. Nel 2022 il segmento veicoli pesanti Speciali ha registrato il secondo record di consegne consecutivo della gamma Unimog, in particolare soddisfacendo le richieste tecniche particolari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La Carraro non è più solo un’azienda di vendita di prodotti leader a livello mondiale, ma è diventata un vero e proprio supporto operativo per quegli enti che desiderino individuare il veicolo che fa per loro all’interno della vasta gamma di truck leggeri, medi e pesanti e di veicoli speciali adattati alle esigenze più disparate. Il nostro obiettivo principale è offrire la massima qualità su quanto la

L’Unimog viene prodotto su una linea separata rispetto a quella dei truck nella fabbrica Daimler di Wörth, il più grande impianto di produzione di autocarri del mondo. Ogni anno dallo stabilimento ne escono 1.700.

gamma Daimler Truck propone; proprio per questo il marchio ‘Carraro

Concessionaria’ caratterizzato dal logo a ‘doppia C’ è diventato sinonimo di qualità e professionalità nel mondo degli enti e dei servizi”.

“La Carraro Concessionariaconclude Marchetto - può essere presa a modello di riferimento perché ha da subito creduto in questo modello di business investendo in una risorsa interna

dedicata, e questo modello è quello che vogliamo replicare negli altri concessionari già nominati. In passato c’erano molti più concessionari con mandato Unimog, ma oggi abbiamo deciso di fare una selezione per incentivare i più virtuosi: si tratta di una nicchia che richiede un investimento particolare e i tempi di realizzazione dei progetti sono lunghi. Ma se portato avanti con costanza il lavoro porta a ottimi risultati e ha una redditività interessante”.

9 N° 318 aprile 2023
SUCCESSO
Qui sopra Matteo Polles davanti ad uno dei "suoi" Unimog nella hall principale della Carraro Concessionaria.
STORIE DI

MAN

TUTTA L’IMPORTANZA DEGLI ANGELI CUSTODI CHE EQUIPAGGIANO LA NUOVA GENERAZIONE

A COSA SERVE

ACQUISTARE VEICOLI

CHE GARANTISCONO

UN LIVELLO DI

ASSISTENZA ALLA

GUIDA ELEVATISSIMO

SE POI I DISPOSITIVI

VENGONO SPESSO

DISATTIVATI DAGLI

AUTISTI CHE SPESSO

PENSANO DI ESSERE

PIÙ CAPACI DEI

SOFTWARE? IL

BRAND TEDESCO

PARTE CON UNA

CAMPAGNA DI

SENSIBILIZZAZIONE

CHE COINVOLGE

DA VICINO TUTTI

GLI UTENTI DELLA

STRADA.

La tecnologia c’è, ora studiate e praticate!

anni per dotare i nostri mezzi di dispositivi tecnologicamente eccellenti che aiutano l’autista a guidare meglio, in nome dell’efficienza, ma soprattutto della sicurezza”.

Ed è un vero e proprio campionario completissimo di tecnologia quello che equipaggia la gamma MAN di ultima generazione e che abbiamo modo di testare a bordo di un TGX: la tecnologia è lì, pronta solo per essere utilizzata, ma bisogna anche sapere come fare. “Dotiamo i nostri mezzi - riprende Paolazzi - di una serie di dispositivi, che possono essere scelti singolarmente oppure organizzati in pacchetti.

ggi per una volta non parliamo né di sostenibilità né di veicoli elettrici. Oggi il nostro focus è un argomento che passa sempre in secondo piano e che invece a nostro parere è prioritario, perché coinvolge ognuno di noi da vicino, tutte le volte che usciamo di casa”. Esordisce così Corrado Paolazzi, Product & Marketing Manager Truck di MAN Truck & Bus Italia, iniziando quello che - a ragione - ritiene un tema centrale per tutti gli attori del trasporto. “Oggi parliamo di sicurezza. Sembra un argomento da demandare alle autoscuole, alle stesse aziende di trasporto, e invece è fondamentale che tutti vengano sensibilizzati su quanto sia necessario avere una diligenza maggiore sulla strada. Spesso agli autisti viene messo in mano un mezzo senza verificare se abbiano davvero le competenze per condurlo. Quello che possiamo fare come MAN Italia è di partire con una campagna di comunicazione nei confronti di clienti per far capire loro quanto la formazione debba viaggiare di pari passo con l’acquisto. L’abbiamo chiamata 'Angeli Custodi a bordo’, perché i sistemi intelligenti di assistenza al conducente fanno proprio questo: proteggono le nostre vite. Ma bisogna ascoltarli”. Il brand tedesco sta già facendo formazione sulla forza vendita perché oltre a chiudere contratti possa spiegare anche alle aziende le opportunità e i vantaggi che offrono i nuovi sistemi. “Abbiamo predisposto - continua Corrado - un veicolo con una pellicolatura particolare che promuove i sistemi di assistenza: serve a portare all’attenzione di tutti il lavoro che abbiamo svolto in questi

Si va da un ausilio minimo ad un sistema di protezione che realizza una guida autonoma che solo per esigenze legislative non può essere definita di livello 3”.

Il primo dispositivo è l’ACC (acronimo di Automatic Cruise Control) Stop&Go: la sua funzione è quella di regolare la velocità di crociera rispettando quella del veicolo che precede, riducendo così il pericolo tamponamento nonché lo stress del conducente.

“È molto utile in caso di traffico a singhiozzo - ricorda il manager - si attiva dai 15 km/h e lavora poi su tutto il range di velocità.

Quando ci si ferma, se la colonna riparte entro due secondi il veicolo accelera, altrimenti basta un colpo al pedale per far riprendere la marcia. È ancora diffusissima la convinzione che i tempi di reazione dell’essere umano siano inferiori a quelli dei veicoli, in realtà sono 100 volte superiori”. Lo step successivo è l’Efficient Cruise unito al Predictive Drive. “Si tratta di un sistema popolarissimo, del

quale si dotano circa la metà dei nostri clienti. Il sistema legge la topografia stradale e prevede tutto ciò che può accadere nei 3 km di strada successivi, andando ad anticipare la strategia di marcia non solo in riferimento alle condizioni della strada, ma anche del carico. Se poi lavora insieme al navigatore, tiene conto anche del traffico e della direzione impostata. Il vantaggio in termini economici e di sicurezza è intuibile: se il veicolo sa che affronterà una salita alla quale seguirà una discesa

adatterà la velocità partendo da questa informazione, per evitare di chiedere troppo al motore quando non ce n’è necessità. E se dopo la discesa vede veicoli in coda, sa già che ad un certo punto si dovrà fermare”. Ma l’elenco di aiuti alla guida non termina certo qui: MAN dota i suoi veicoli anche del Turn Assist, che lavora sulle svolte a destra andando a creare un’area di controllo tramite

Il sistema Optiview è la ciliegina sulla torta che lavora insieme al pacchetto di ADAS offerto da MAN sui veicoli della sua gamma. Sostituisce gli specchietti tradizionali con un display che riporta le immagini riprese da 5 telecamere, 2 per ciascun lato per la visione posteriore, grandangolare e accostamento, e una telecamera sul montante A per la visione anteriore.

l’ausilio di due sensori radar che monitorano la presenza di eventuali auto, ciclisti o pedoni là dove l’angolatura non permette di arrivare con lo sguardo. Nel caso di una situazione di pericolo si illumina una banda a Led sul piantone di destra, mentre un segnale acustico chiede al conducente di frenare in caso di impatto imminente. Sia il Turn Assist che l’LCS, il Lane Change Support, non intervengono sullo sterzo: quest’ultimo si attiva sopra i 50 orari e si limita anch’esso a ricordare all’autista il superamento della linea che delimita la carreggiata. Più benevolmente invasivo è l’LRA, il Lane Return Assist che utilizza il dispositivo standard Lane Departure Warning per riportare al centro della carreggiata il veicolo. “E poi veniamo ai sistemi più completi - conclude Corrado Paolazzi - il Traffic Jam, che include l’ACC Stop&Go e l’LRA, l’LCCPA che interviene anch’esso attivamente mantenendo sotto controllo i due corridoi laterali e vincendo con la sua intensità persino sull’indicatore di direzione inserito se c'è rischio di impatto, e infine il MAN Cruise, che è la sintesi perfetta di LCCPA e Traffic Jam, che oltre a mantenere il veicolo in carreggiata, avvertire il guidatore se sta azzardando un sorpasso inopportuno e tenere la distanza attiva dal veicolo che precede, tiene anche il veicolo non esattamente al centro della carreggiata ma il più vicino possibile alla linea di destra, per non intralciare il traffico. Ovviamente se non vede davanti a sé un ostacolo: in questo caso devia leggermente la traiettoria con l’anticipo sufficiente perché l’autista non debba trovarsi a disagio”. Difficile? Va studiato e praticato, ma i vantaggi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada sono incalcolabili.

“È come passare - commenta Marco Mazzocco, MAN ProfiDriver - dal telefono a rotella ad uno smartphone: ma chi tornerebbe ad inserire il dito nei tondini per fare una chiamata?”

di Greta Rossi San Giuliano Milanese Nella foto Corrado Paolazzi, Product & Marketing Manager Truck di MAN Truck & Bus Italia.
"0 10 N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ

IVECO CONSEGNATI 92 S-WAY, DI CUI 15 ALIMENTATI A GAS NATURALE, AL GRUPPO CODOGNOTTO

DEI VEICOLI

OGGETTO DELLA CONSEGNA, UN’IMPORTANTE

PERCENTUALE

È ALIMENTATA

A LNG, ED È

COMPATIBILE CON BIOCARBURANTI.

AUTONOMIA

FINO A 1.600 KM

E UNA CAPACITÀ

DI RIFORNIMENTO

EQUIPARABILE

AL DIESEL SONO

CARATTERISTICHE

CHE FANNO DI

QUESTA TECNOLOGIA

UNA SOLUZIONE

PRONTA E IMMEDIATA

PER RISPONDERE

ALLE ESIGENZE

DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE.

Iveco consegna 92 IVECO S-Way, di cui 15 alimentati a gas naturale, al Gruppo Codognotto. La cerimonia si è svolta presso la sede del cliente di Salgareda (TV) alla presenza di Marco Manfredini, General Manager Operations del Gruppo Codognotto e Matteo Codognotto, Marketing & Innovation Group Director del Gruppo Codognotto, Antonella Ceccato, Amministratore Delegato Industrial Cars, David Cabrelli, Responsabile Commerciale Industrial Cars, e Fabrizio Buffa, Responsabile Gamma Media e Pesante Iveco Mercato Italia. Il Gruppo Codognotto è un’azienda leader nel settore della logistica integrata, trasporto su strada e servizi via mare e aereo. Con oltre 40 sedi in tutto il mondo, l’azienda offre ai propri clienti soluzioni innovative e su misura, accompagnandoli in ogni fase della supply chain.

“Anticipare i tempi, proporre

Rilanciamo insieme sul biometano

soluzioni avanzate conoscendo già le risposte a domande che il mercato ancora non si pone. Rappresentare il futuro dei trasporti e della logistica, grazie alla all’esperienza, alla tecnologia e alla dimensione umana”, questo il motto dell’azienda che per raggiungere tale obiettivo punta sempre di più ai giovani, all’innovazione e al cambiamento positivo.

La fornitura verrà completata in più tranche e prevede 77 Iveco S-Way, modello AS440S46T/P, e 15 Iveco S-Way LNG, modello AS440S46T/P, compatibili con biocarburanti. Il gas naturale rappresenta ad oggi una soluzione matura in grado di ridurre realmente le emissioni di CO2 nel lungo raggio e Iveco, con la sua gamma di veicoli a metano di ultima generazione, è in grado di attivare un circolo

virtuoso per l’ambiente e per la mission. Attraverso l’impiego del biometano è infatti possibile raggiungere un ciclo di economia circolare completo, con un’autonomia fino a 1.600 km, una capacità di rifornimento equiparabile al diesel e una portata utile superiore, fattori che consentono di beneficiare dei vantaggi ambientali garantiti da una risorsa essenziale per il raggiungimento di una negatività carbonica fino al 121 per cento, come dimostrato da uno studio elaborato dal CNR, promosso dal CIB – Consorzio Italiano Biogas. L’evoluzione dei trasporti e della logistica passa anche dalle sinergie tra aziende che, investendo su innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità ambientale, generano azioni di valore che mettono il cliente al centro di ogni soluzione. Collaborazione e condivisione di

obiettivi comuni unite a professionalità e competenza danno origine a partnership importati che guidano il cambiamento. A questo proposito, nel corso dell’evento, è stato possibile condividere impressioni ed esperienze da una realtà del territorio che ha saputo costruire un ecosistema di servizi che vanno dai trasporti, all’intermodalità e logistica integrata. "I mezzi a biometano liquefatto - ha dichiarato Marco Manfredini, General Manager Operations del Gruppo Codognotto - rappresentano oggi una scelta chiave nella riduzione delle emissioni. Questa tecnologia unitamente all’ampliamento dell’offerta intermodale e al coinvolgimento dell’azienda su progetti legati all’impiego dell’elettrico e dell’idrogeno, rientrano nella strategia Codognotto che punta alla decarbonizzazione del trasporto merci e ad una logistica sempre più sostenibile”. “Grazie a questa importante fornituraha commentato Fabrizio Buffa,

Responsabile Gamma Media e Pesante Iveco Mercato Italia - si consolida il legame tra Iveco e Codognotto, una realtà di rilievo nel panorama della logistica integrata e del trasporto su strada che ancora una volta ha scelto i nostri S-Way per guidare il suo business. Siamo lieti di essere parte attiva nel processo di rinnovo della flotta di un’azienda che da sempre punta su innovazione e professionalità”. La fornitura è stata curata da Industrial Cars, concessionaria Iveco di riferimento per il territorio di Vicenza, Treviso e parte di Padova, con oltre 45 anni di esperienza nella vendita e nell'assistenza. “E’ un piacere e motivo di orgoglio - è intervenuta Antonella Ceccato, Amministratore Delegato Industrial Cars - per noi essere partner di un’importante realtà del nostro territorio come Codognotto che ha saputo costruire e diventare leader di un ecosistema di servizi che vanno dai trasporti, all’ intermodalità e logistica integrata a livello internazionale e che nello sviluppo del business mantiene un attenzione particolare ad aspetti valoriali quali il benessere del personale, dell’ambiente e dei territori nei quali operano.”

Da sinistra Stefano Codognotto, Country Manager Italy Domestic, Andrea Guidolin, FTL Operations Manager ITIT, Marco Manfredini, General Manager Operations del Gruppo Codognotto, Fabrizio Buffa, Responsabile Gamma Media e Pesante IVECO Mercato Italia, Matteo Codognotto, Marketing & Innovation

Group Director del Gruppo Codognotto, Antonella Ceccato, Amministratore Delegato

Industrial Cars, Mario Baruffi, Area District Manager IVECO Mercato Italia, David Cabrelli, Responsabile Commerciale Industrial Cars.

12 N° 318 aprile 2023 DEALER
“Gli LNG fanno parte della nostra strategia di riduzione delle emissioni insieme all'ampliamento dell'offerta intemodale".
& AZIENDE

A biometano per natura. Leader da sempre

DRIVE THE NEW WAY.

.

La propensione al cambiamento, anche nel business, è la capacità di reagire e adattarsi alle nuove sfide. IVECO leader in Italia e in Europa nel trasporto sostenibile, offre oltre 25 anni di esperienza ed eccellenza nei motori a metano e biometano 100%, garantendo un’autonomia fino a 1.600 km e una riduzione delle emissioni di CO2 fino a -121%*

* Con BIO-LNG derivato da scarti zootecnici si negativizzano le emissioni di CO2

SBG GROUP LEADER NEL TRASPORTO OIL SOSTENIBILE, IN VIAGGIO VERSO NUOVE DIMENSIONI

I CUSTODI DELL’ORO LIQUIDO SI TRASFORMANO

LA TRANSIZIONE ENERGETICA PONE SFIDE NON BANALI ALL’ATTENZIONE DI CHI SI È SPECIALIZZATO PER DECENNI

NEL TRASPORTO DEGLI IDROCARBURI. MA L’AZIENDA FONDATA DA REMO BERTANI PIÙ DI SESSANT’ANNI FA HA

GIÀ SCRITTO NERO SU BIANCO TUTTE LE TAPPE DI UN PERCORSO CHE PORTERÀ AD UNA DIVERSIFICAZIONE DEL BUSINESS, E AD UNA RICONVERSIONE DELL’IMPONENTE FLOTTA IN DIREZIONE GREEN.

Redaelli e dal CFO Francesco Barilli. “La nostra azienda - inizia a raccontarci Redaelli - sta seguendo un piano di sviluppo sostenibile estremamente dettagliato che coinvolge non solo la flotta, ma anche qualsiasi altro nostro impatto sociale e ambientale, che sia quello delle strutture logistiche, di cui stiamo ottimizzando l’efficienza energetica anche attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, o quello dei dipendenti e dei partner

con cui collaboriamo. Il target che ci siamo posti è di ridurre le emissioni del 55 per cento entro il 2035. Il piano riguarda innanzitutto il rinnovo graduale della flotta che stiamo declinando con sempre maggior convinzione su energie alternative. Il progetto viene aggiornato ogni anno in funzione delle differenti soluzioni tecnologiche disponibili e pronte all’uso nonché delle scelte di indirizzo politico di ciascun Paese nel

quale operiamo: per SBG non ci sarà nel futuro, almeno in quello a medio termine, una sola energia di riferimento, ma piuttosto un mix di alternative. Oggi puntiamo principalmente su HVO e BioLNG in tutti i Paesi dove operiamo

SBG Group oggi impiega un migliaio di collaboratori, di cui circa 800 autisti, e dispone di una flotta di 1.000 automezzi.

un partner logistico di assoluto riferimento per le maggiori petrol company globali e dispone di oltre 50 sedi in Italia, Francia, Spagna e UK: è quello di riferimento un settore delicato e in rapida evoluzione, che trova però un versatile protagonista nell’azienda fondata a Fidenza più di sessant’anni fa e che oggi è in prima linea nell'adeguamento del proprio business alle necessarie trasformazioni imposte dalla transizione energetica. SBG Group, ancora oggi di proprietà della famiglia Bertani, con a capo quel Silvio che quarant’anni fa diede il primo impulso all’internazionalizzazione della realtà emiliana, affronta le sfide quotidiane con un rigore e una pianificazione che ben ci viene spiegata dal suo CEO Filippo

È
di Cristina Altieri Fidenza
14 N° 318 aprile 2023 STORIE DI SUCCESSO

con la particolarità dell’utilizzo di mezzi a gas compresso in Francia in quanto esiste una rete distributiva più capillare di questo prodotto. Tra 5-10 anni l’idrogeno potrebbe diventare un’altra soluzione attuabile e scalabile per il veicolo pesante se controllata nella sua dispersione energetica che oggi la rende ancora molto onerosa”.

Oggi il 95 per cento delle attività di SBG riguarda il trasporto di prodotti petroliferi, ma l’azienda ha già adottato un ritmo di acquisizioni corretto che la sta portando ad espandersi anche in altri settori, continuando ad individuare però il proprio “core” sempre nel bulk, e quindi guardando in particolare al cemento, al chimico ed all’alimentare. “La storia del Gruppo - interviene Francesco Barilli - passa attraverso acquisizioni, dove si cercano sinergie da realizzare per evitare di perdere il know how esistente. Il nostro approccio è quello della continuità delle attività esistenti senza strappi con graduale implementazione di risorse e competenze mancanti al fine di permettere una crescita sostenibile dei business acquisiti”.

Oggi SBG Group impiega un migliaio di collaboratori, di cui circa 800 autisti, e dispone di una flotta di 1.000 automezzi - 50 per cento Scania, 40 Iveco e il restante 10 diviso tra Mercedes-Benz e MAN: di questi, 400 sono operativi in Italia e gli altri distribuiti sui restanti mercati, che funzionano da filiali estere con attività esclusiva di trasporto nazionale. In ogni paese esiste un headquarter (Barcellona, Lione e Londra per le filiali estere) oltre a un numero di parcheggi a norma ADR per Paese compreso tra i 10 e i 15. L’azienda ha differenziato i propri investimenti anche in moderne e strutturate stazioni di servizio, in Italia sono 8 ad oggi, e in nuove attività come la produzione di bioLNG: attività sinergiche ed integrate alla filiera del trasporto. “Siamo entrati in partecipazione attiva - ci conferma Redaelli – con un gruppo che realizza in Italia impianti di produzione, commercializzazione et trasporto di bioLNG da refluo zootecnico. Chiari esempi questi di progetti di economia circolare che rientrano perfettamente nella nostra vision aziendale di contribuire fattivamente alla riduzione delle emissioni di CO2 nel mondo del trasporto pesante”. Ma la programmazione in ottica sostenibile, come dicevamo in apertura, per SBG passa attraverso altri filtri, oltre a quello dei veicoli e della loro movimentazione. ”Per noi è centrale la questione della formazione degli autisti - commenta Filippo Redaelli - i

PALLETWAYS ITALIA

BIO BIO FILIPPO

FRANCESCO BARILLI

Classe 1979, nato a Fidenza, Francesco Barilli, laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano, lavora in SBG Group dal 2004: all’interno dell’azienda ha ricoperto diversi ruoli e ha trascorso quattro anni in Spagna al controllo di gestione, prima a Siviglia e poi a Barcellona. Oggi è il CFO della società.

REDAELLI

Classe 1972, romano, Filippo Redaelli, Laurea in Economia e Commercio alla Sapienza e Master in Scienze Bancarie, è stato Carabiniere per 6 anni. La sua carriera si è svolta interamente in ambito oil, avendo ricoperto diversi incarichi in Fina, Total, Total Erg, e con la nomina infine a CEO di TotalEnergies Italia. “Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di fermarmi. Le multinazionali richiedono grande flessibilità e disponibilità al

nostri dipendenti al volante vengono monitorati e premiati in base al loro stile di guida e a quanto riescono ad essere virtuosi nel rispettare le regole che permettono di consumare meno e di emettere meno CO2. Ma non è solo una questione di guida: siamo attenti anche ai comportamenti non in linea con le regole aziendali e formiamo il nostro personale affinché rispetti le aspettative nostre e dei clienti: le nostre non sono missioni banali, ma coinvolgono diversi temi, anche e soprattutto a livello di sicurezza: trasportiamo “oro liquido”, e dobbiamo essere certi di farlo al meglio. Per quanto riguarda la carenza degli autisti, l’Italia non è il Paese più problematico: guardo con grande preoccupazione alla situazione del Regno Unito, dove le associazioni dei trasportatori parlano di aumenti fino al 30 per cento su alcune tipologie di trasporto. Il rischio è quello di una paralisi del mercato, anche perché con la Brexit i permessi di lavoro non vengono rilasciati facilmente, gli autisti sono pochi e quindi l’equilibrio tra fornitore e cliente diventa sempre più complicato da gestire. Anche in Italia

I LAVORI SONO IN CORSO

Palletways, il principale network europeo di trasporto espresso di merce pallettizzata, dopo aver celebrato lo scorso anno i suoi primi vent’anni in Italia, consolida la presenza nel mercato del nostro Paese con la realizzazione di un nuovo hub a Sala Bolognese, in provincia di Bologna. Il nuovo centro logistico, dove verranno trasferite anche la sede e la direzione dell’azienda, nei prossimi mesi sostituirà quello di Calderara di Reno. La struttura avrà una superficie di circa 30.000 mq suddivisi tra uffici e area operativa, con spazi concepiti per facilitare e velocizzare l’operatività quotidiana del network,

assicurare una crescita organica del business e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente migliorando l’ecosostenibilità dell’attività. La nuova sede, per la quale è stato stanziato un investimento di circa 10 milioni di euro, sorge in una posizione logistica ideale che garantisce un facile accesso sia dal Nord sia dal Centro e dal Sud del Paese: è perfettamente collegata alle Autostrade A1, A13 e A14, a pochi chilometri dalle tangenziali.

“Oggi sveliamo un’importante novità - dichiara Massimiliano Peres, CEO di Palletways Italia - non solamente per il network ma per l’intera area metropolitana di Bologna interessata dai

trasferimento di sede. Quando mi è stata proposta questa avventura in SBG Group, ho accettato con entusiasmo. Oggi comprendo la posizione di chi prima era per me un cliente, e mi rendo conto delle tante difficoltà del lavoro del trasportatore: è un impegno denso di sacrifici, tante volte si dà per scontato che sia un lavoro elementare invece è molto complesso, di dettaglio e soprattutto richiede una grande attenzione nella gestione delle risorse umane”.

non sarà semplice trovare soluzioni immediate, l’età media avanza e le prossime uscite dal mercato del lavoro saranno difficili da gestire. Se sul fronte accesso alla professione ci impegniamo organizzando Academy e collaborando con le autoscuole nel reclutare e formare nuove figure professionali, stiamo anche concordando con le nostre società committenti una standardizzazione dei punti comuni per alleggerire le operazioni degli autisti, anche attraverso lo sviluppo del digitale grazie alle competenze interne al Gruppo tramite la consociata RESDATA”. Ancora, SBG Group, sempre in ottica sostenibilità, ha da tempo aderito al Piano di Gestione dei pneumatici promosso da Michelin. “Il Gruppoconferma Barilli - lavora con Michelin dagli anni Novanta: inizialmente il parco gomme era gestito internamente, poi abbiamo deciso di esternalizzarlo, di farlo gestire da un professionista per

lavori e per il tessuto produttivo emiliano. Il Gruppo Palletways investe costantemente per innovarsi e garantire ai clienti i più alti standard di qualità. Pur in un contesto economico così difficile come quello degli ultimi anni, Palletways ha voluto sostenere un significativo investimento a testimonianza dell’importanza dell’Italia per il Gruppo. L’area di Bologna sarà ancora per molti anni il centro strategico dell’operatività in Italia. La nuova struttura, insieme alle nostre persone e all’eccellente squadra dei concessionari, ci consentirà di portare avanti i nostri obiettivi di crescita, con un occhio sempre

ottimizzare la sicurezza e i costi, anche quelli occulti che derivano dal fermo imprevisto del mezzo. Man mano che abbiamo acquisito aziende in Italia e all’estero abbiamo introdotto questo modello e oggi la nostra flotta è al 100 per cento gommata Michelin. Anche quest’anno abbiamo ricevuto l’attestato che ci premia come azienda di riferimento nella gestione sostenibile dei pneumatici, d’altra parte abbiamo compreso perfettamente da tempo l’importanza di far vivere alle gomme tutte e quattro le loro vite: i riscolpiti e i ricostruiti non perdono le caratteristiche dei pneumatici nuovi, ma comportano un consistente taglio in termini di consumi e di emissioni di CO2. E questa è la strada che intendiamo seguire, in tutte le direzioni che riusciremo ad individuare”.

più attento alla sicurezza delle nostre risorse e alla sostenibilità ambientale del nostro business”.

Il nuovo centro logistico di Sala Bolognese, infatti, sarà certificato BREEAM “Very Good”. La struttura sarà dotata di 1.100 pannelli fotovoltaici posizionati su parte della superficie del tetto e di torrette per la ricarica elettrica dei veicoli. L’area sarà inoltre interessata da opere di mitigazione ambientale, contemplando misure per il riciclo e riutilizzo delle acque meteo-

riche, di piantumazione di varie specie, tra cui circa 130 alberi, nonché dalla realizzazione di una pista ciclabile che connetterà il comparto industriale con la stazione ferroviaria di Osteria Nuova di Sala Bolognese. Il nuovo hub si aggiunge a quelli di Mesero (Milano) e Avellino, che coprono rispettivamente il Nord e il Sud Italia per facilitare l’interscambio delle merci nelle rispettive aree e garantire una presenza capillare di Palletways su tutta la Penisola.

Il nuovo hub di Sala Bolognese è in fase di completamento
SBG Group è una delle 31 aziende che hanno ricevuto quest'anno l'attestato Michelin di gestione sostenibile pneumatici.
15 N° 318 aprile 2023 STORIE DI SUCCESSO
La pianificazione di un futuro più sostenibile passa da strutture logistiche e mezzi più efficienti, e dalla formazione degli autisti.

SOCOM NUOVA CELEBRATO UN ANNO DALL'APERTURA, LO SCORSO APRILE, DELLA SEDE DI VOLLA

PER LA

CONCESSIONARIA

IVECO PER LE

PROVINCE DI NAPOLI

ED AVELLINO, IVECO

BUS PER L’INTERA

REGIONE CAMPANIA

E PIAGGIO

COMMERCIAL

PER AVELLINO, BENEVENTO, CASERTA E NAPOLI, AD

APRILE SI CELEBRA

L'ANNIVERSARIO

DELLA SEDE DI VOLLA. CON UN BILANCIO

PIÙ CHE POSITIVO

DAL PUNTO DI VISTA

DEI RISULTATI E CON

UNA BASE SEMPRE

PIÙ SOLIDA SU

CUI CONTINUARE

IL PROCESSO DI ESPANSIONE SUL TERRITORIO.

Una scelta strategica, effettuata esattamente un anno fa, che oggi trova importanti conferme e getta nuove basi per il futuro. Era infatti l'aprile 2022 quando Socom Nuova – concessionaria Iveco per le province di Napoli ed Avellino, Iveco Bus per l’intera Regione Campania e Piaggio Commercial per Avellino, Benevento, Caserta e Napoli – inaugurava la sede commerciale di Volla, nei pressi della storica carrozzeria Maglione, nell'ambito di una politica di espansione finalizzata all'arricchimento dell'offerta di servizi sempre più completi e all'acquisizione di nuovi clienti. Parliamo di quella che tutt'oggi si configura come una sede, definita "dealer di prossimità", dedicata esclusivamente all'attività commerciale e alla vendita di veicoli della gamma Iveco e Piaggio Commercial.

Una sede che nel corso di questi primi 12 mesi ha portato ottimi risultati, confermandosi preziosa per il suo posizionamento. Sorge infatti di fronte all'ingresso del CAAN (Centro Agro Alimentare di Napoli), importante crocevia di merci e area di grande transito veicolare. Si sviluppa su una superficie di 1.500 mq ed è facilmente raggiungibile dalle principali arterie stradali partenopee, consentendo anche la sosta di veicoli pesanti. E non è tutto, perché un altro aspetto molto importante riguarda la struttura della nuova sede di Socom Nuova: i nuovi uffici e la presenza di un'aula multimediale dedicata gli incontri e ai corsi di formazione, ha agevolato notevolmente l'aggiornamento del personale addetto alla vendita su tutti i nuovi prodotti Iveco, in modo particolare sull'elettrico, ma anche sui servizi di connettività e di assistenza che il brand

Tutto proprio come avevamo pianificato

Una location strategica per la sede del concessionario campano, che sorge proprio all'ingresso del CAAN e dal quale Socom Nuova gestisce la vendita di veicoli pesanti e leggeri della gamma Iveco.

garantisce da sempre al cliente finale. Inoltre, questo spazio strategico si è rivelato molto utile anche per approfondimenti interni e per la programmazione delle strategie da mettere in atto per far fronte a tutte le nuove sfide che il settore sarà chiamato ad affrontare nei prossimi anni. E il tema della mobilità elettrico torna ovviamente centrale. E

IVECO

sarà centrale, nella nuova sede di Volla, anche quando saranno disponibili i nuovi veicoli demo elettrici; in particolare il nuovo e-Daily elettrico, che sarà presentato a maggio in occasione della prossima Blu Experience di Napoli. Dunque, l'intenzione di Socom Nuova è anche quella di creare un'area espositiva dedicata esclusivamente all'elet-

trico, dove anche il cliente potrà raccogliere informazioni, fare approfondimenti sugli aspetti tecnici e sulle caratteristiche del veicolo, ed effettuare test drive. Ma l'esperienza positiva di Volla, sempre nell'ottica di portare avanti un percorso di espansione sul territorio, ha spinto l'azienda a pianificare anche una nuova apertura: un

Officine Brennero consegna 35 S-Way alla veronese Corsi

IL FREDDO È BEN TRASPORTATO

Consegnati 35 Iveco S-Way a Corsi, azienda che si occupa di trasporto conto terzi a temperatura controllata da oltre 60 anni in Europa. La cerimonia si è svolta a Verona presso la sede del cliente alla presenza di Francesco Corsi, titolare

dell’azienda omonima, Diego Moreschi, Responsabile Gamma Pesanti Officine Brennero, Mario Baruffi, Area Manager Iveco Mercato Italia. I 35 Iveco S-WAY, modello AS440S49T/P, sono dotati di cambio HI-TRONIX, pneumatici 315/70, Parking Cooler, cerchi in lega, Spoiler integrale, misurazione carichi su assi, pacchetti Driving Comfort, High Value, Living Comfort Plus ed Efficiency Plus con GPS pre-

nuovo punto commerciale presso l'officina autorizzata Palmigiano a Striano. Anche in questo caso l'idea di Socom Nuova è quella di creare un nuovo punto commerciale che si sviluppi con una piccola area espositiva esterna fronte strada, localizzata in zone con notevole transito di veicoli, con massima visibilità e poco spazio espositivo.

dittivo ed ausiliari intelligenti. Inoltre, il kit DVS include una telecamera, un monitor in cabina, sensori di prossimità e allarmi acustici per avvertire l’autista della presenza di utenti della strada vulnerabili nell’angolo cieco del veicolo. Inoltre, il rapporto al ponte 2,31 permette di ottimizzare i consumi in funzione della mission del cliente. IVECO garantisce soluzioni di trasporto ideali per la catena del freddo, offrendo veicoli configurabili a seconda delle esigenze di mission, elemento che offre la possibilità di scegliere una soluzione modulare per allestimenti frigo, con una configurazione che preveda uno spazio libero su telaio per l’installazione di componenti aggiuntivi per il gruppo frigo e una disposizione dei compressori e delle prese di forza per alimentarlo. La consegna è stata curata da Officine Brennero, concessionaria Iveco che garantisce una copertura per le province di Trento, Verona e Mantova.

di Francesco Irace Volla
16 N° 318 aprile 2023 STORIE DI SUCCESSO
Da sinistra Diego Moreschi Responsabile Gamma Pesanti Officine Brennero, Francesco Corsi, Titolare Corsi, Mario Baruffi, Area Manager IVECO Mercato Italia.

TORELLO UN PRECISO PIANO PER IL FUTURO IN OTTICA SOSTENIBILITÀ INSIEME A SCANIA

IL COSTRUTTORE

SVEDESE E L’AZIENDA DI TRASPORTO E LOGISTICA CAMPANA

HANNO PIANIFICATO

L’INTRODUZIONE DI 100 NUOVI VEICOLI, 70 SCANIA SUPER E 30 SCANIA V8, CHE ENTRERANNO A FAR PARTE

DELL’IMPONENTE

FLOTTA DELLA

SOCIETÀ, COSTITUITA DA 3.300 UNITÀ, TRA SEMIRIMORCHI E TRATTORI STRADALI.

di Lino Sinari

Montoro

Si consolida la relazione tra il Gruppo Torello e Scania grazie all’introduzione di 100 veicoli che entreranno a far parte della flotta per affrontare missioni nazionali e internazionali, principalmente in regime di temperatura controllata. L’esigenza di una mobilità migliore per la società e l’ambiente è alla base della strategia della storica azienda avellinese che dal 1975 ad oggi è cresciuta in maniera esponenziale: il Gruppo Torello conta oltre 2.300 dipendenti, 3.300 unità tra semirimorchi e trattori stradali e 30 presidi territoriali distribuiti in tutta Europa.

I mezzi, 70 Scania Super e 30 Scania V8, contribuiranno al rinnovamento e all’ampliamento della flotta del Gruppo costituita al 97 per cento da veicoli Euro VI. Accelerando dunque sulla strada della sostenibilità e dell’innovazione, la partnership consiste in un progetto a lungo termine che mira a una riduzione

Mano per mano verso un trasporto sempre meno inquinante

La famiglia Torello al gran completo, con Nicola, Umberto, Concetta e Antonio, riceve da Michele Spolzino della concessionaria Diesel Tecnica e da Enrique Enrich e Daniel Grimaldi di Italscania le chiavi dei primi mezzi.

delle emissioni di CO2 e alla creazione di un sistema di trasporto e di logistica affidabile e proficuo per tutti gli attori coinvolti. Inoltre, per quanto concerne il piano di investimento necessario per l’introduzione dei mezzi, sfruttando lo strumento finanziario di Scania Finance Italy è stato possibile garantire una copertura completa dell’investimento. La soluzione proposta si è così allineata pienamente con il business del cliente. La piattaforma Super raggiunge un’efficienza termica del 50 per cento ed un risparmio carburante pari ad almeno l’8 per cento rispetto alla generazione pre-

PROLOGIS PARK PIACENZA

Consegnato un nuovo BTS a Torello

UN HUB SICURO E GREEN

Prologis, leader mondiale nel settore immobiliare logistico, ha annunciato la consegna presso il Prologis Park Piacenza di un nuovo immobile BTS (Built to Suit) sviluppato per Torello. Il moderno immobile in classe energetica A4,

denominato DC9, si sviluppa su una superficie coperta di circa 9.000 metri quadrati, di cui 600 mq di uffici, ed è il baricentro di un’area complessiva di circa 43.000 metri quadrati. Si tratta del secondo immobile messo a disposizione

cedente. Il primo Super 500S della flotta ha già effettuato oltre 40.000 chilometri ed è un esempio di eccellenza attestando un consumo medio di 4,1 km/l che rappresenta, per questo caso specifico di trasporto, un risultato straordinario in termini di riduzione di carburante e di emissioni di CO2. L’offerta di Torello viene completata con gli Scania V8 che garantiscono potenza, prestazioni e produttività eccezionali soprattutto per le missioni più impegnative. “La sinergia tra fornitore e cliente - ha dichiarato Antonio Torello, Responsabile Tecnico dell’omonima azienda - è per

di questo importante operatore della logistica presso il Prologis Park Piacenza. L’edificio è un cross-dock che si sviluppa lungo due ampie campate, ciascuna superiore a 27 metri di larghezza e conta ben 73 baie di carico per mezzi pesanti sui lati lunghi. All’esterno i piazzali sono illuminati con impianti a LED, possono ospitare fino a 123 autoarticolati e 35 posti auto con predisposizione per postazioni di ricarica per automobili elettriche. La sicurezza degli accessi è garantita da un doppio sistema di controllo, composto da sbarra e cancello, oltre che dalla predisposizione per la realizzazione futura di una garitta di controllo accessi.  Il DC9 dispone di un’altezza di 7,5 metri sotto tegolo, di un pavimento con portata di 5.000 kg/mq, di una cella a temperatura controllata di circa 4.000 metri quadrati e di 30 postazioni di ricarica per i carrelli al litio oltre alla zona uffici certificata in classe A4. La sicurezza

noi la chiave per ottenere elevati livelli di qualità e di affidabilità.

Le prestazioni dei veicoli e il rapporto di fiducia instaurato con Scania concorreranno senza dubbio ad accrescere il valore dell’offerta di logistica integrata che il Gruppo Torello propone alla committenza”.

“Siamo orgogliosi di poter collaborare con il Gruppo Torello - è intervenuto Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Scania Italia - perché il progetto sviluppato insieme permetterà di raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità economica ed ambientale grazie a soluzioni all’avanguardia e una sinergia tra realtà imprenditoriali proiettate verso il futuro”.

Le persone sono parte integrante

antincendio è garantita dagli impianti di rivelazione fumi e da un impianto che collega un anello idranti interno ed esterno alimentato da una stazione di pompaggio con riserva idrica da 80 mc. La sostenibilità dell’immobile, che dispone delle certificazioni LEED Silver e ISO 14001, è assicurata anche dall’installazione di impianti di illuminazione a LED e da un impianto fotovoltaico da 202 kWp. La gestione dei consumi è

del successo di un’impresa e fattori come la formazione e le competenze sono, per Torello come per Scania, imprescindibili. Uno dei punti di forza strategici del Grifone è costituito, infatti, dalla Rete di concessionarie e officine autorizzate distribuite in maniera capillare sul territorio nazionale. In particolare, la Concessionaria Diesel Tecnica si è contraddistinta per l’elevato livello di qualità delle soluzioni su misura offerte al cliente. Alla cerimonia di consegna dei primi veicoli Scania Super erano presenti, oltre alla Concessionaria Diesel Tecnica rappresentata dal titolare Michele Spolzino e alla squadra di Scania Italia con Enrique Enrich, la famiglia Torello capitanata dal fondatore, Nicola.

consentita tramite sistema intelligente Smart Meter, che può essere utilizzato e monitorato da remoto tramite un sistema per la gestione integrata di tutte le funzioni tecnologiche dell’edifico.

"La sinergia tra fornitore e cliente è per noi la chiave per ottenere elevati livelli di qualità e di affidabilità".
18 N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ
Una veduta aerea della struttura da 43.000 mq consegnata al Gruppo Torello.

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BENVENUTO F-MAX!

ord Trucks conquista tramite la forza della sua rete le più importanti e storiche realtà del trasporto italiano. Tra queste la Eurocot Spa, realtà marchigiana nata nel 1972 quando il consorzio di autotrasporto costituito negli anni Sessanta decide di strutturarsi con la forma di società per azioni oggi gestita da 5 consiglieri e due amministratori delegati. Una realtà che parte con 32 soci autotrasportatori sviluppando la tratta che dal Centro Italia porta verso il Nord per la consegna di prodotti ortofrutticoli, abbinando la discesa in rientro con i trasporti industriali. Una flotta, quella della Eurocot, che oggi conta 100 mezzi declinati su quasi tutte le sette sorelle, ai quali da pochi giorni si è andato ad aggiungere un Ford F-Max.

“Siamo stati messi in contatto con Rossi Veicoli - ci racconta Carlo Capriotti, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eurocot, da 48 anni in azienda - da Piemme Group, officina autorizzata Ford Trucks che si trova a 100 metri dalla nostra sede principale”. C’è grande soddisfazione nel team di Rossi Veicoli per l’ingresso in questa affermata società di trasporto e logistica. “Siamo orgogliosi di avere concluso l’accordo - conferma Alberto Soffio, consulente di vendita Ford Trucks per Rossi Veicoli - e di avere oggi la possibilità di mostrare alla Eurocot tutta la tecnologia e la convenienza dei nostri mezzi. D’altra parte questo prodotto sta funzionando benissimo, le aziende sono soddisfatte sia dei tempi di consegna che dell’ottimo rapporto qualità prezzo, e soprattutto della garanzia di tre anni che copre tutto, chilome-

traggio illimitato. Uno dei nostri punti di forza, e quelle forse più determinante per la Eurocot, è poi la rete di assistenza: con 54 officine autorizzate copriamo tutto il territorio nazionale”. E in effetti Alberto Soffio, da buon venditore - l’anno scorso ha contribuito a mettere a segno una sessantina di consegne di un prodotto che, lo ricordiamo, in fondo è appena arrivato sul mercato italiano - ha centrato

in pieno le leve che interessano al suo cliente. “Dobbiamo poter contare su una manutenzione pronta e tempestiva - riprende Capriotti - e l’officina ad un passo dalla nostra sede principale è stata decisiva nella scelta. Adesso il Ford F-Max è alla prova della strada: quello che soprattutto conta per noi sono i consumi e lo stiamo testando sui tratti più impegnativi della nostra attività, dall’Abruzzo e dalle Marche

verso il Nord fino a Milano. Per il momento non possiamo che dirci più che soddisfatti”. La Eurocot oggi ha sei filiali in tutta Italia: oltre all’headquarter di San Benedetto del Tronto è organizzata anche a Cerro al Lambro (MI), Bentivoglio (BO), Pesaro, Ancona, Civitanova Marche (AN) e San Giovanni Teatino (CH). In

è questa la ricetta magica che ci guida nella scelta dei veicoli".

ognuna di queste filiali sono a disposizione strutture coperte e piazzali per un totale di 30.000 mq, dove vengono svolte attività di logistica, stoccaggio e smistamento. Oggi aziende di rilievo nazionale ed internazionale si rivolgono ad Eurocot per esigenze di trasporto e deposito di prodotti finiti, semilavorati e materie prime in outsourcing. “Effettuiamo autotrasporti nazionali conto terzi - prosegue Capriotti - a carico completo e trasporti groupage con tempi di consegna garantiti. Per le spedizioni con consegne urgenti assicuriamo trasporti dedicati espressi con ritiro e scarico in giornata. Operiamo nelle regioni Marche, Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Piemonte. Grazie alla nostra solidità organizzativa gestiamo ogni servizio di trasporto con la massima flessibilità per ritiri e consegne, e assicuriamo il monitoraggio costante delle spedizioni verso ogni destinazione. I nostri dipendenti sono 81, dei quali poco meno della metà sono autisti, e gli altri impiegati

ROSSI VEICOLI LA EUROCOT SPA APRE LE PORTE DELLA SUA FLOTTA AL PRIMO FORD TRUCKS È L’INIZIO DI UNA PARTNERSHIP PROMETTENTE QUELLA TRA L’AZIENDA DI TRASPORTO E LOGISTICA MARCHIGIANA E LA CONCESSIONARIA FORD TRUCKS. CHE GRAZIE ANCHE ALLA RETE DI OFFICINE AUTORIZZATE, E IN QUESTO CASO PARLIAMO DELLA PIEMME GROUP, È SEMPRE PIÙ VICINA AI CLIENTI IN CERCA DI SOSTENIBILITÀ ED EFFICIENZA.
F
Nella foto Alberto Soffio di Rossi Veicoli insieme a Carlo Capriotti del Consiglio di Amministrazione della Eurocot Spa. di Lino Sinari San Benedetto del Tronto
“Prodotto efficiente e assistenza puntuale:
20 N° 318 aprile 2023 DEALER & AZIENDE

DEALER & AZIENDE

EUROMASTER

Due ventenni entrano a far parte dello staff di Priori Gomme

NUOVE GENERAZIONI PREZIOSE COME IL DIAMANTE

Sono piuttosto rari da trovare e per questo ricercatissimi, eppure ecco arrivare dal team di Priori Gomme, Centro Euromaster a Corinaldo, in provincia di Ancona, una luce di speranza: l’officina ha infatti salutato nei giorni scorsi l’ingresso di due nuove figure professionali, rispettivamente dedicate alla meccanica e all’area pneumatici. La particolarità che li rende ancora più preziosi è che i due collaboratori del Centro sono entrambi classe 2003, ovvero vent’anni appena compiuti, a febbraio: Giulia Catalani e Mirco Bellagamba, diplomati in Manutenzione e Assistenza Tecnica presso l’Istituto Tecnico Corinaldesi di Senigallia. Il lavoro sui pneumatici non ha per nulla intimorito Giulia - appassionata di motocross e volontaria presso associazioni per la tutela di animali randagi - che, già dai primi giorni, ha dimostrato velocità di apprendimento, massima disponibilità, grande capacità di sopportazione della fatica e anche di lavorare sull’alto di gamma, sempre con il sorriso

amministrativi e magazzinieri. È un momento difficile, in cui gli le patenti E sono irreperibili, ma noi continuiamo la nostra ricerca nell’ottica di un servizio che sia sempre di qualità, e quindi anche ben retribuito”.

La Eurocot opera in diversi settori tra cui l’industriale, la moda, l’alimentare, il chimico, il parafarmaceutico e il cosmetico, trasportando brand importanti come Acqua e Sapone, L’Oreal, Primigi, Bonomelli, Montenegro, Sperlari e Pittarosso. “La metà dei nostri mezzi sono pesanti, gli altri sono furgoni da distribuzio-

IDROGENO

e un carattere solare. Mirco ha manifestato da subito la volontà di imparare il mestiere del meccanico, da grande appassionato di auto e moto GP quale è. Indubbiamente un ragazzo con le idee chiare. Come sono chiare le idee di Euromaster sul fatto di puntare sempre di più sui giovani, di investire sulla voglia di professionalità e di crescita che i ragazzi esprimono. Attraverso un impegno pianificato nella selezione

ne: abbiamo per ora quasi tutti i marchi, e con Ford Trucks uno in più: sarà una bel bel banco di test per questo veicolo, intanto perché i nostri mezzi percorrono fino a 150mila km all’anno, e poi verrà raffrontato alla concorrenza sul campo. Tra qualche tempo vi diremo com’è finita, ma - come anticipato - il nuovo arrivato si sta già comportando molto bene. Naturalmente in flotta abbiamo anche rimorchi, semirimorchi e casse mobili per l’espletamento delle nostre attività: sono circa il doppio rispetto ai mezzi trainanti". Una gamma di servizi ben

delle future generazioni di professionisti dei servizi per il mondo della mobilità e la creazione di percorsi formativi personalizzati, per dare ai giovani un’opportunità concreta di affermazione e crescita professionale e anche umana. A proposito di percorso professionale, Giulia e Mirco sono stati entrambi confermati al termine del loro periodo di prova, e oggi sono a tutti gli effetti parte integrante del team di Priori.

declinata dunque sulle diverse tipologie ed esigenze del cliente finale che ha portato la Eurocot a chiudere il 2022 con 20 milioni di fatturato. “L’inizio del nuovo anno mi preoccupa un po’conclude Capriotti - con i tassi di mutuo che si sono impennati e i costi di carburante e energia che restano sempre alti. Ma soprattutto sono in pensiero per la scadenza del 2035: se davvero dobbiamo abbandonare l’endotermico è necessario anche che noi aziende veniamo messe in condizioni di crescere per poter affrontare i giusti investimenti”.

MIT, le stazioni di ricarica: la graduatoria provvisoria

ECCO I MAGNIFICI 36

IlMIT ha pubblicato la graduatoria dei progetti riguardanti le stazioni di rifornimento stradale di idrogeno ammessi ai finanziamenti. Sono 36 i progetti relativi alla realizzazione di stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile ammessi a contributo nell’ambito dell’Investimento 3.3 “Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale”, facente parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In base alla graduatoria, il totale dei contributi ammissibili per la realizzazione delle 36 stazioni ammonta ad euro 103.512.831,50 vale a dire circa il 40 per cento dei 230 milioni di euro stanziati per l’attuazione della misu-

ra nel periodo 2021–2026. Sulla base della classifica, entro il secondo trimestre 2026, è stabilita la messa in esercizio delle stazioni di rifornimento a base di

idrogeno. La graduatoria è al momento provvisoria, in attesa dell’acquisizione della documentazione e delle garanzie da parte dei soggetti beneficiari.

CRP UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL TERRITORIO

Centro Riparazioni Piacentino sigla con MAN Truck & Bus Italia una partnership in base alla quale offrirà ai clienti del brand tedesco tutta la sua esperienza quarantennale per l’attività di service, andando a gestire l’intera gamma compresi i bus, e fornendo tutta la flessibilità del servizio 24H su strada.

GOVERNO INCONTRO VICEMINISTRO RIXI - ASSOCIAZIONI Si è svolto il tavolo di confronto tra le associazioni di categoria dell’autotrasporto e il Viceministro Rixi.ANITA e FEDIT, insieme alle altre Associazioni, hanno sottolineato l’urgenza di arrivare in tempi più brevi possibili alla definizione delle norme necessarie alla fruizione dei 285 milioni per il recupero dei costi sostenuti per l'acquisto del gasolio, la necessità di sbloccare il pagamento del bonus Adblue e le procedure delle domande relative al bonus Gnl, l’esigenza che vengano emanati decreti attuativi per gli incentivi inerenti investimenti e formazione e la necessaria esenzione delle imprese dell’autotrasporto dal pagamento del contributo ART. Sottolineata anche l’esigenza di contrastare il fenomeno del mancato pagamento dell’IVA nel campo degli appalti di logistica, e la questione relativa ai tempi delle revisioni dei veicoli, alla carenza di conducenti nel settore, alla regolamentazione dei tempi di attesa al carico e allo scarico, alle risorse per Marebonus e Ferrobonus, alla revisione del calendario dei divieti di circolazione. Costituito un tavolo permanente.

PARCO VEICOLI TRUCK ITALIANI DA SVECCHIARE AL PIÙ PRESTO

In Italia circolano 725.000 veicoli industriali con massa superiore alle 3,5 t, il 50,4 per cento dei quali è dotato di motori ante Euro 4. L’età media dei mezzi in circolazione è di 14,3 anni e di 12,1 anni per il solo comparto pesante superiore a 16 tonnellate, che conta 445.000 unità. Nel 2022 le immatricolazioni di nuovi mezzi industriali sono cresciute dell’1,4 per cento a 25.592 unità, la quota maggiore dei quali riguarda i veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t pari a 21.735 (+4,1 per cento sul 2021), seguiti dal comparto medio-leggero sotto le 16 t pari a 2.975 unità (-17,6 per cento), e dagli 882 leggeri sotto le 6 t (+17,1 per cento).

TRASPORTO LE MERCI VIAGGIANO

SOPRATTUTTO SUL MARE

Nel 2021 il trasporto marittimo ha rappresentato oltre i due terzi (68 per cento, 5.135 miliardi di tonnellate-km) del trasporto merci dell'UE, la quota più bassa registrata nell'ultimo decennio.

Il trasporto su strada ha rappresentato un quarto (1.863 miliardi di tkm), mentre le altre vie sono state: ferroviario (5 per cento), le vie navigabili interne (2 per cento) e il trasporto aereo (0,2 per cento).

PALLETWAYS NUOVO HUB NELLA ZAL DEL PORTO DI BARCELLONA

Palletways ha investito in un nuovo hub ecosostenibile che consentirà di velocizzare le consegne nell'area catalana e nelle isole Baleari e di incrementare l'efficienza di tutto il Gruppo. Questa nuova struttura, con una superficie di 2.100 m2, è situata nella ZAL (Zona delle Attività Logistiche) del porto di Barcellona. Il suo lancio, in risposta alla crescente domanda di servizi logistici dell'area, consentirà al network di consegnare i pallet in modo più rapido ed ecologico e di offrire anche servizi orari flessibili per migliorare ulteriormente il servizio ai clienti dell'area nord-orientale della penisola iberica. Questo nuovo hub inizialmente sarà destinato alla gestione delle sole spedizioni nazionali, aumentando così la potenzialità degli hub di Madrid e Saragozza che gestiscono le spedizioni internazionali dei diversi Network del Gruppo in Italia, nel Benelux, in Germania, in Ungheria e nel Regno Unito.

VOLVO TRUCKS SOTTO TERRA

A ZERO EMISSIONI

Il gruppo minerario svedese Boliden sarà tra i primi al mondo a iniziare a utilizzare camion elettrici Volvo Trucks per il trasporto sotterraneo pesante a partire da quest'anno. Negli ambienti minerari, i veicoli elettrici possono offrire numerosi vantaggi, tra cui l'assenza di emissioni di gas di scarico, un luogo di lavoro più sicuro e condizioni di lavoro più silenziose. Il nuovo accordo di cooperazione tra Boliden e Volvo Trucks prevede l’utilizzo di due veicoli elettrici pesanti Volvo nella miniera Kankberg di Boliden, fuori Skellefteå, nella Svezia settentrionale.

RELICYC CON LA PLASTICA RICICLATA

IGIENE ASSICURATA

Relicyc ha introdotto un ciclo virtuoso del pallet gestito in maniera diretta, dal recupero del prodotto alla sua reintroduzione nel mercato. I pallet in plastica Relicyc vantano una serie di accorgimenti che li rendono ideali nel settore alimentare e, in particolare, nell’ambito della lavorazione delle carni, in quanto sono progettati per avere tutte le caratteristiche tecniche perfette per salvaguardare la merce e per garantire performance elevate. Inoltre posso essere impiegati in cella frigorifera e il loro peso rispetto al pallet in legno è molto contenuto.

Nuove leve alla Priori Gomme: Massimiliano Priori tra Mirco Bellagamba e Giulia Catalani
news news
21 N° 318 aprile 2023

MERCEDES-BENZ

TRUCKS TUTTA LA GAMMA, ANCHE QUELLA ELETTRICA, ALLA PROVA DEL FREDDO

Problemi zero, anche a temperature polari

SONO STATI TESTATI IN FINLANDIA I PORTABANDIERA DELLA STELLA DEL PRESENTE E DEL FUTURO: DALL’ACTROS L CON MOTORE DIESEL ALL’E-ACTROS LONGHAUL FINO ALL’E-ACTROS 300 MOTRICE. I RISULTATI, SECONDO IL TEAM DI INGEGNERI, SONO PIÙ CHE SODDISFACENTI IN QUANTO LE CONDIZIONI ESTREME NON IMPATTANO SULL’OPERATIVITÀ.

Le aziende di trasporto esigono dai truck elettrici a batteria gli stessi standard dei loro omologhi con motore diesel convenzionale. Anche in condizioni climatiche avverse, come freddo, ghiaccio e neve, i veicoli devono svolgere il loro lavoro in modo affidabile. In questo contesto, i test invernali di Mercedes-Benz Trucks effettuati quest’anno a Rovaniemi, in Finlandia, si sono rivelati ancora una volta importanti prove di resistenza. Erano presenti veicoli di diverse serie, tra cui i prototipi dell’eActros LongHaul elettrico a batteria, la cui produzione in serie è prevista per il 2024, e dell’eActros 300 elettrico a batteria come motrice per semirimorchio, nonché l’Actros L con motore diesel tradizionale. In condizioni climatiche estreme, come strade innevate e ghiacciate, venti sferzanti e temperature fino a meno 25 gradi, il team di sviluppo e sperimentazione ha testato i singoli modelli per ricavarne misure di ulteriore ottimizzazione.

“La sperimentazione della nostra gamma di prodotti - ha dichiarato

Christof Weber, Head of Global Testing Mercedes-Benz Trucksin condizioni invernali estreme è parte essenziale dello sviluppo dei nostri veicoli anche quando si tratta di sistemi di trazione alternativi. Perché trovandosi ad operare in un settore altamente competitivo, le aziende di trasporto devono poter contare

SAF-HOLLAND GROUP

Completata l’acquisizione di Haldex

Anche i dispositivi di assistenza alla guida sono stati esaminati con attenzione nel corso del test lappone.

Alcuni dei veicoli con la Stella impegnati nei test: le condizioni climatiche avverse non hanno modificato il comportamento di batterie e catena cinematica elettrica.

sui nostri e-truck in qualsiasi momento dell’anno, proprio come sono abituate a fare con i veicoli a propulsione convenzionale”.

Per questo motivo, in Finlandia, i nostri ingegneri collaudatori hanno messo a dura prova i veicoli per un periodo di sei settimane.”

Già durante il viaggio verso la Finlandia, gli ingegneri allo sviluppo di Mercedes-Benz Trucks hanno posto sotto la lente d’ingrandimento tutte le funzioni e i sistemi dei veicoli nel loro utilizzo concreto. Ad esempio, il sistema di assistenza al cambio di

A TUTTO VANTAGGIO DEI CLIENTI

L'acquisizione dello specialista svedese di sistemi frenanti e EBS Haldex AB da parte del produttore di assali e sistemi di sospensione SAF-Holland è completata: dopo le autorità antitrust tedesche e statunitensi, anche quelle polacche hanno dato il loro consenso per la fusione.

"SAF-Holland e Haldex - ha commentato Alexander Geis, Presidente del Consiglio di Amministrazione di SAF-Holland, sono un'integrazione perfetta dal punto di vista tecnico: i sistemi di assali e di sospensione, la telematica e il sistema EBS ora si uniscono a formare un'unità intelligente. In questo modo,

in futuro possiamo portare avanti la trasformazione del settore dei trasporti attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative per la connettività, l'elettrificazione e la guida autonoma. Ora disponiamo dei migliori presupposti per i settori di crescita futuri più importanti, inclusa la manutenzione predittiva, la cosiddetta Predictive Maintenance".

Le due aziende possono offrire sistemi meccatronici integrati e soluzioni intelligenti per sistemi di sospensione, assali e sistemi elettronici di frenata. In qualità di fornitore di sistemi globale, con un’eccellente combinazione tra presenza regionale e porta-

foglio prodotti, il gruppo potrà realizzare altri potenziali di fatturato e rendita. I vantaggi primari per i clienti sono l'armonizzazione e l’integrazione della meccatronica con gli assali e sospensioni, sistemi di manutenzione predittiva e la combinazione di telematica e sistemi di frenata elettronici per rimorchi. I clienti possono approfittare di una configurazione semplificata, ad esempio attraverso sistemi preintegrati e l'assistenza e manutenzione da un’unica fonte.

corsia come parte integrante del sistema di assistenza alla svolta attivo, oppure il sistema a guida vincolata attivo dell’Active Drive Assist in dotazione dell’Actros L. Siccome è stato poi necessario attraversare diversi confini nazionali, è stato anche possibile misurare l’influenza esercitata dalla segnaletica orizzontale e verticale e dai dati cartografici digitali sulle performance dei sistemi di assistenza installati sui truck. Tuttavia, il fatto che i truck siano stati testati durante tutta una giornata ha consentito di valutare anche aspetti come il comfort del sedile del conducente. In loco, guidando l’eActros LongHaul e l’eActros 300 come motrice per semirimorchio, gli esperti hanno prestato particolare

attenzione al comportamento delle batterie e della catena cinematica elettrica in condizioni climatiche avverse. A tale scopo sono stati sottoposti a controllo, tra l’altro, il comportamento all’avviamento e la protezione dal freddo dei componenti della propulsione, il software e le interfacce. Inoltre, sono state sottoposte a test intensivi la gestione termica e la gestione dell’energia. Entrambe assicurano che sia la catena cinematica sia la cabina di guida vengano temperate in modo corretto ed efficiente dal punto di vista energetico, anche alle basse temperature. Nel corso della sperimentazione è emerso, ad esempio, che l’eActros LongHaul, grazie al suo circuito di riscaldamento più piccolo e potente, riscalda la cabina di guida più velocemente di un autocarro diesel. Tuttavia, poiché l’energia necessaria a tale scopo viene prelevata dalle batterie installate nel veicolo, l’autonomia viene conseguentemente ridotta. Per tale motivo si raccomanda il cosiddetto ‘pre-conditioning’ ovvero una pre-climatizzazione ad alta efficienza energetica del truck elettrico, da effettuare presso una stazione di ricarica.  Dopo il pre-conditioning, l’eActros LongHaul non subisce riduzioni significative dell’autonomia, anche in condizioni climatiche estremamente fredde.

“Siamo molto soddisfatti - ha commentato Christof Weber - dei risultati dei nostri test. Perché i controlli, ad esempio del comportamento delle batterie e della catena cinematica elettrica a temperature estreme o anche il comportamento di marcia del veicolo su strade ghiacciate lisce come specchi, lo dimostrano chiaramente: anche in condizioni invernali estreme, i nostri truck elettrici a batteria assicurano il massimo di operatività”. La sperimentazione invernale ha incluso anche numerosi test sul comportamento di guida e di frenata su superfici caratterizzate da diversi livelli di grip nonché l’analisi dell’influenza esercitata dalla fanghiglia di neve, ad esempio, sull’efficacia dei sensori nei sistemi di assistenza alla guida. È stato inoltre testato come il Trailer Stability Assist sia in grado di ridurre il pericolo di sbandamento dei semirimorchi in curva o di supportare le manovre di scarto su strade invernali e come il sistema MirrorCam gestisca le diverse condizioni di contrasto in presenza di ghiaccio e neve.

di Greta Rossi Rovaniemi
22 N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ
Estremamente soddisfatto per l'accordo Alexander Geis, Presidente del CDA di SAF-Holland.

CECCARELLI SRL INTERVISTA A CRISTIAN CECOTTI, RESPONSABILE CORRIERISTICA

IL FUTURO TRA RETI ANALOGICHE E DIGITALI

PER ESPANDERE IL

PROPRIO BACINO DI

3MILA CLIENTI, LA

PRINCIPALE SOCIETÀ DI CECCARELLI

GROUP PUNTA

SU VELOCITÀ, FLESSIBILITÀ E SOSTENIBILITÀ

DEL SERVIZIO, OTTIMIZZANDO LE

PROPRIE RISORSE

ATTRAVERSO I

NETWORK PALL-EX

E GRUPPO CDS, MA

RICORRENDO ANCHE

ALLE INNOVAZIONI

INFORMATICHE

DELLA SOFTWARE

HOUSE INTERNA.

etwork e digitalizzazione. Sono questi i due assi mediante cui la sezione corrieristica di Ceccarelli Group intende conferire nuovo slancio alla sua crescita post-pandemica. Chiuso il 2021 con circa 26 milioni di euro di fatturato (sui 46 complessivi del Gruppo), Ceccarelli srl ha conseguito un ulteriore +20 per cento lo scorso anno e nel 2023 punta a risultati ancor maggiori. Merito di una strategia che fa dello “stare al passo coi tempi” un imperativo vitale. “Il mercato di questi primi mesi risulta piuttosto stagnante - osserva Cristian Cecotti, Responsabile Corrieristica Ceccarelli Group - e questo dev’essere già un elemento di riflessione per valutare quali servizi interni alla nostra filiera vadano ancor più efficientati, onde rispondere

alle principali esigenze odierne: velocità, flessibilità e sostenibilità. Prima ancora di lavorare sul potenziamento delle risorse materiali, occorre infatti oliare i meccanismi di coordinamento e, soprattutto, di accorciamento delle distanze per la consegna”.

Un’app che serve a gestire 130 mezzi

Nata nel 1979 su iniziativa di Bernardino Ceccarelli per il trasporto a collettame, Ceccarelli srl conta oggi quattro filiali presenti a Udine, Trieste, Padova e Milano, nonché una consociata a Prato: sia quest’ultima che il capoluogo lombardo fungono inoltre da hub locali per meglio coprire l’intero territorio di entrambe le regioni, contribuendo a realizzare una media complessiva di 4mila spedizioni giornaliere gestite

attraverso 85 dipendenti e l’impiego di 130 mezzi di varia taglia.

“Nessuno di essi è di proprietà - evidenzia Cecotti, in azienda da ben 25 anni - dal momento che preferiamo appoggiarci su fattorini dotati di furgoni, bilici o motrici a seconda del carico di volta in volta da noi individuato.

Questo è uno dei primi fattori chiave che aiuta a regolarsi con flessibilità rispetto alle esigenze del mercato, senza però rinunciare a una rigorosa tracciabilità dei carichi. Utilizziamo infatti le risorse della nostra software house interna, la Euro’s, per mettere a disposizione dei fornitori una ‘app autisti’ costantemente aggiornata e facilmente installabile sui propri smartphone. Ogni innovazione tecnologica, per noi, dev’essere innanzitutto leggera e user friendly, così da poter

investire le risorse lavorative nella qualità delle consegne”.

Riduzione delle distanze attraverso i network

Proprio in quest’ottica Ceccarelli Srl ha scelto di aderire a due network strategici: Pall-Ex Italia, che raccoglie ben 230 concessionari fra i trasportatori nazionali più efficienti del territorio e che, oltre alla logistica, offre servizi mirati per i trasporti espressi su pallet, nonché Gruppo Cds, nato nel 1992 dall’unione di piccole-medie imprese per competere con le grandi realtà internazionali della logistica e di cui il presidente di Ceccarelli srl, Luca, figlio di Bernardino, è oggi vicepresidente. Entrambe le reti offrono la possibilità di consegnare la merce ai fattorini, così come di ritirarla, su punti di smistamento meglio posizionati nel contesto nazionale rispetto alla sede madre della società, ospitata a Udine: Pall-Ex ha due suoi hub a Padova e Bologna, città, quest’ultima, utilizzata anche per le attività corrieristiche del Gruppo Cds. Attraverso i network diviene molto più semplice personalizzare i servizi richiesti dai clienti, trovando in tempi brevi chi sia disposto a effettuare consegne al piano, con preavviso, con sponda o in Ztl. Una volta individuati i partner adatti, vengono indirizzati direttamente verso una rete di

circa 3mila clienti, evitando ogni volta la preparazione del viaggio nell’estremo est del Paese.

Strategia data driven “Stiamo lavorando su molteplici progetti per affinare questa capillarità della rete - spiega Cecotti - ma ciascuno di essi ha in comune una precisa esigenza: produrre quante più informazioni possibili sul servizio. L’approccio data driven è ormai indispensabile, dovendo prendere atto dei sempre meno rari periodi di fluttuazione del mercato: intensificare o diminuire l’attività, facendo leva su una capacità predittiva ben affinata, consente di evitare sprechi e, soprattutto, di reinvestire nelle fasi di picco le eventuali risorse risparmiate nel potenziamento dei servizi. Grazie all’elaborazione sempre più affinata di queste informazioni, siamo ormai leader non solo sul nostro territorio, ma ci viene riconosciuto un ruolo di peso ogniqualvolta si parli di distribuzione di ultimo miglio: riusciamo infatti a integrarci senza alcuna difficoltà con l’attività di grandi compagnie logistiche quali Dhl Supply Chain, Ceva Logistics, Psw Logistic Services o Geodis, provvedendo alla consegna di prodotti elettronici così come di ricambistica automotive e industriale”. L’app di Ceccarelli srl è basata sull’idea di automatizzazione dei processi ripetitivi, affinché siano eliminati tutti

N
di Alberto Caspani Udine
24 N° 318 aprile 2023 PERSONAGGI

quegli aspetti estemporanei che tendono a complicarne l’uso: dopo semplici corsi di formazione, gli autisti si trovano infatti a pieno agio nel suo utilizzo e non devono far altro che aggiornare l’app per ottenere performance ancora più efficaci. L’idea dell’applicazione risale a una decina di anni fa, tanto che Ceccarelli Srl viene oggi considerata antesignana in Italia di questa modalità di servizio, ma nel tempo è riuscita a risolvere qualsiasi sfida gestionale imposta dal mercato grazie alle risorse interne della propria software house: basti pensare allo scetticismo con cui, agli inizi, fu accolta la possibilità di scannerizzare i documenti di consegna con la prova firmata per il cliente, o alla recente introduzione sul portale collaborativo del modulo di bollettazione, che permette di ricevere la merce già

BIO CRISTIAN CECOTTI

completa di tutti i dati d’inserimento, etichette e indicazioni di spedizione.

Rapporti personali per favorire la trasparenza

“Il livello di soddisfazione dei nostri clienti risulta sempre molto alto - prosegue Cecotti - e la fiducia da loro maturata permette di semplificare il reperimento dei dati non solo attraverso la loro attività, ma in riferimento anche a quella dei clienti. Più che verso un’espansione degli hub, riteniamo dunque che il servizio di corrieristica debba svilupparsi in futuro potenziando maggiormente queste caratteristiche gestionali e, soprattutto, coltivando i rapporti personali con i clienti, in modo da rafforzare la fiducia reciproca. Fra i miei obiettivi è incluso quello di far crescere la rete dei collaboratori e aiutarli a

MAN TRUCK & BUS ITALIA

Nato a Udine 52 anni fa, ma residente nella vicina Buttrio nota per i suoi vini pregiati, Cristian Cecotti si è diplomato a Gorizia come perito elettronico. Nel 1992 fa il suo ingresso nel settore dei trasporti attraverso l’ormai scomparsa azienda friulana Maritan&Borgato. In Ceccarelli Srl arriva sette anni dopo; passa rapidamente dal ruolo di operativo a responsabile IT per l’intero gruppo, grazie all’innata passione per il mondo dell’informatica. Sotto la sua guida ventennale, che lo vede pure responsabile della filiale di Udine per un biennio, l’azienda viene traghettata verso l’era della digitalizzazione. Con l’avvento della pandemia decide di affiancare al nuovo ruolo di responsabile corrieristico delle quattro filiali di Udine, Trieste, Padova e Milano anche quello di direttore di rete. Sposato e con un figlio, Cristian ama dedicarsi alla corsa in solitaria per rilassarsi dal lavoro, ma quando il campo chiama è sempre pronto a lanciarsi in gare agonistiche sul territorio, dalla staffetta Telethon di Udine a quella della sua piccola Buttrio.

comprendere meglio le sfide cui, oggi, l’intera filiera è sottoposta dall’instabilità del mercato: in questi ultimi mesi siamo stati infatti costretti a riconoscere un 15 per cento di aumento sui servizi dei fornitori e circa un 10 per cento su quelli del cliente.

Tenuto conto che i due anni di pandemia hanno inevitabilmente indebolito le relazioni dirette, credo sia decisivo affiancare al processo di digitalizzazione quello di confronto vis-à-vis, perché lo sforzo di adeguamento a un approccio data driven funziona bene solo se esiste una forte trasparenza fra partner”.

Verso il sustainability manager

Lavorare sui rapporti umani contribuisce fra l’altro a generare un proficuo passaparola, ovviando in tal modo al cronico problema di reperimento degli autisti: dopo un periodo di forti difficoltà di mercato, emerso fra la fine del 2021 e gli inizi del 2022, ora la Ceccarelli Srl può permettersi addirittura la selezione degli eventuali collaboratori, provvedendo alla loro formazione diretta. Linea guida resta il reperimento di chi può garantire anche un’immagine forte in termini di sostenibilità: non solo, dunque, autisti dotati di mezzi Euro 6 o Euro 7, ma anche in grado di alternarsi su veicoli

Rabachin: un TGX Drudi Performance per i trent’anni con il marchio

QUANDO SI DICE: CHIUDERE IN BELLEZZA

Ha acquistato un TGX Drudi

Performance a pochi anni dalla pensione Romano Rabachin, il suggello di una vita dedicata all’autotrasporto, da trent’anni nel segno di MAN e del suo dealer Euroman, che spegne pure lui le 30 candeline. Romano Rabachin autotrasportatore lo è da sempre, per la precisione dal 1984, anno nel quale inizia questo lavoro innamorandosene subito. Per due anni opera a livello locale, per poi darsi alla sua grande passione: le lunghe rotte internazionali. Nel 1993 inizia a lavorare per il settore dell’abbigliamento e decide di acquistare un veicolo scarrabile con sospensioni pneumatiche

da Fabio Guglielmo dell’allora neonata concessionaria MAN Euroman di Monselice, in provincia di Padova. “Da anni gestivo un’officina specializzata in veicoli industriali - racconta Fabio Guglielmo - e con due soci ho voluto strutturare meglio la mia attività allargandomi anche all’ambito commerciale, così nel 1993 è nata Euroman e Romano Rabachin è stato il mio terzo cliente. È bello celebrare insieme i trent’anni della nostra collaborazione”. “Il mio primo MAN fu un F90.422, appunto scarrabile e pneumatico - interviene Romano Rabachin -, e da quel momento sono esistiti solo i MAN e la Euroman. Nel 1996

ho affiancato un’altra motrice a tre assi F2000, sempre scarrabile, e un trattore F2000: le rotte erano soprattutto verso la Germania e l’Inghilterra, partivo il lunedì e rientravo il venerdì.

Mi ricordo ancora l’emozione del primo F90 a cabina alta, era uno dei primi in assoluto ad avere quell’abitabilità, mi sembrava una reggia!” Tra il 1997 e il 1999 arrivano altri tre F2000 tra motrici con rimorchio e trattori e poi, nel 2004, inizia il periodo dei TGA con quattro trattori per far fronte all’aumento delle commesse. Nel 2009 arriva il primo TGX, una motrice scarrabile, seguita da tre trattori in successione con i

quali Romano Rabachin ritorna in pratica fare il ‘padroncino’: è solo lui a viaggiare per la sua ditta individuale.

“Oggi - conclude Rabachin - ho deciso di chiudere in bellezza e mi sono ‘regalato’ questo TGX

Drudi Performance. Peccato che adesso non faccio più rotte internazionali ma opero solo in ambito nazionale!”. Il TGX

Drudi Performance di Romano Rabachin è impreziosito dalla firma del noto designer: è un TGX 18.580 e quindi la motorizzazione è affidata al possente MAN D38, sei cilindri turbodiesel Euro 6e di 15,2 litri, in grado di erogare una potenza di 580 cv con una coppia di 2.900 Nm.

elettrici o a gas, testimoniando nei luoghi di consegna gli sforzi d’adeguamento dell’intera filiera. Non a caso è in fase di valutazione anche la scelta di lanciare una certificazione di sostenibilità, così come di istituire in azienda una figura specifica di manager della sostenibilità. Per ora suggestioni, considerata la conseguente necessità di supportare i collaboratori nell’eventuale acquisto di mezzi ancor più ecologici, ma in ogni caso un orizzonte verso cui muovere già dai prossimi anni. Il futuro della corrieristica dipenderà infatti dalla capacità di equilibrare esigenze ambientali e digitali, puntando non semplicemente a una sostituzione di veicoli su strada, ma a un loro miglior impiego in termini di riduzione delle concentrazioni di traffico, snellimento burocratico delle pratiche di consegna, velocizzazione delle operazioni tecniche di carico e scarico. Tre sfide su cui Ceccarelli Srl, come da tradizione, ha cominciato a lavorare per arrivare prima di tutti gli altri.

Romano Rabachin insieme alla sua famiglia davanti al nuovo TGX Drudi Performance.
25 N° 318 aprile 2023 PERSONAGGI

LA SALUTE, TRATTATA BENE

CON OLTRE 50 VEICOLI FRA TRATTORI E SEMI-RIMORCHI, PRENDE FORMA LA PIÙ SICURA FLOTTA ITALIANA DI REFRIGERATI COSTITUITA NEL DICEMBRE 2022, L’AZIENDA DI VILLA D’ADDA È UN’EMANAZIONE DELLA STORICA

AUTOTRASPORTI SPINA E PUNTA A UN RADDOPPIO DEI VEICOLI ENTRO UN ANNO E MEZZO, COSÌ DA POTER COGLIERE LE GRANDI OPPORTUNITÀ ECONOMICHE SCATURITE NEL SEGMENTO FARMACEUTICO IN SEGUITO ALLA PANDEMIA.

sPharma cambia le regole del trasporto di medicinali in Italia. O meglio, le fa. Nata nel dicembre 2022 come nuovo ramo di Autotrasporti Spina, da oltre 40 anni protagonista nella consegna delle merci e della logistica integrata, l’azienda di Villa d’Adda (Bergamo) è già in possesso di tutte le principali certificazioni di settore, nonché di una flotta giovanissima creata in partnership con Fraikin Italia. “Nel nostro Paese sono pochi i professionisti del trasporto farmaceu-

Atico che possono offrire le garanzie di AsPharma - evidenzia Antonio Lacerenza, Direttore Generale dell’azienda - ma sono proprio queste a fare la differenza, quando occorre consegnare prodotti dagli elevatissimi standard di sicurezza: in pochi mesi siamo riusciti a ottenere la certificazione Eu Gdp (Good Distribution Practice), la Iso 9001:2015, l’Hccp e la Iso 14001, oltre ad aver adottato il modello organizzativo 231 per i processi sensibili. Un investimento notevole, tenuto conto che solo la Gdp vale circa 100mila euro, mentre la certificazione Aifa - per la quale siamo ora in corsa - richiede un costo ancor maggiore: sulla salute, però, non si scherza e ci auguriamo che le case produttrici siano le prime a riconoscere lo sforzo di corrispondere

al meglio le loro procedure. Non ha senso autoimporsi severi controlli interni, se poi chi è incaricato di consegnare le merci non è in grado di assicurare condizioni di trasporto ottimali. Come AsPharma, dunque, abbiamo un’arma in più e puntiamo ad aumentare velocemente l’attuale fatturato aziendale di 12 milioni di euro”.

Farmaceutica, mercato

sempre più competitivo

Benché questo sia in parte ottenuto mediante servizio cargo classico, in particolare attraverso alimentare, cosmetica e materie prime, i clienti della nuova azienda bergamasca sono principalmente ascrivibili al settore farmaceutico. I ‘technical’ e ‘quality’ agreement siglati con

i grandi nomi di settore impongono però di non rendere noto alcun riferimento né alla tipologia di merce trasportata, né tanto meno alle caratteristiche dei prodotti: altra riprova della necessità di operare in modo tale da preservare al meglio segreti industriali di valore altamente strategico. Da quando la pandemia ha sconvolto mercati e assetti sociali, il settore del trasporto dei medicinali ha avuto un’impennata indubbiamente redditizia (con contratti mai inferiori ai 4 o 5 anni), innescando però una competizione fra farmaci originali ed equivalenti dagli effetti altrettanto destabilizzanti. Il desiderio di cogliere le opportunità del momento ha dunque spinto in una prima fase a concepire un progetto distinto e specialistico rispetto all’attività di Au-

Antonio Lacerenza, Direttore Generale di AsPharma: "Ci auguriamo che le case produtttrici di farmaci siano le prime a riconoscere il nostro sforzo di corrispondere al meglio alle loro procedure con le opportune certificazioni".

FRAIKIN ITALIA AS PHARMA PROIETTA IL TRASPORTO DI MEDICINALI VERSO L’ERA DELLE CERTIFICAZIONI di Alberto Caspani Villa d’Adda
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Che siano trattori o semirimorchi, AsPharma ha scelto la formula Fraikin per l'elasticità che il noleggiatore è in grado di garantire sia sull'assistenza che sul prezzo finale.

totrasporti Spina: azienda che porta il cognome del fondatore Domenico Spina ed è guidata oggi dai figli Giuseppe e Katia, occupandosi di servizi di groupage così come di trasporti completi e fragili, nonché express e satellitari. Costituita quindi AsPharma, il passo successivo è consistito nell’avanzare il più rapidamente possibile nell’allestimento di una flotta affidabile e differenziata, appoggiandosi su un unico fornitore di provata efficienza.

La flessibilità di Fraikin “Attraverso l’acquisto di una ventina di Renault T-High - aggiunge Lacerenza, 39 anni e una laurea a Pavia in Chimica e Tecnologie farmaceutiche - lo scorso anno abbiamo potuto apprezzare subito quell’elasticità che Fraikin è in grado di garantire sia sull’assistenza che sul prezzo finale, tanto da averci spinto a sceglierlo come nostro partner di fiducia. Considerata la complessità gestionale del settore farmaceutico, conviene sempre stabilire un rapporto di lungo termine che permetta di conoscere nel dettaglio le rispettive esigenze, rendendo gli acquisti sempre più fluidi e mirati. Non a caso, già a dicembre 2022 abbiamo rinnovato un ordine di 10 trattori Iveco S-Way e 3 Ford F-Max, abbinando poco dopo 16 semi-rimorchi refrigeratori Lamberet, così come una quindicina di centinati Krone copri-scopri. Vogliamo crescere in fretta e il nostro auspicio è di poter raddoppiare la flotta entro un anno e mezzo, privilegiando il segmento dei refrigerati con margini di temperature fra i 2/8 gradi e fra i 15/25”. Detto fatto. Ad aprile sono in arrivo altri 5 Iveco S-Way, mentre in tarda primavera sono attesi ulteriori 3 trattori e 5 semi-rimorchi, sempre in partnership con Fraikin Italia. Con l’implementazione dei mezzi, il trasporto di materie prime e medicinali resterà prioritario, mantenendo come mercato di riferimento l’intera Europa: al di là di qualche rara spedizione verso la Svizzera e il Regno Unito, oggi AsPharma ha trovato nella Francia la destinazione economicamente più vitale, perché in grado di garantire sia l’acquisizione dei carichi di medicinali in andata che di alimentari al ritorno verso l’Italia (dunque con ottimizzazione dei principi di sostenibilità), mostrandosi ricettiva soprattutto nell’area centro-settentrionale, Bretagna inclusa. Alte restano in ogni

caso le aspettative per la ripresa della Germania, tradizionalmente il Paese di riferimento per il traffico farmaceutico.

Nuovi spazi per AsPharma

L’azienda non sta lesinando investimenti neppure a livello strutturale: oltre agli uffici centrali di Villa d’Adda, dove al momento sono impiegati 4 dipendenti e transitano circa una trentina di autisti più diversi magazzinieri, AsPharma ha iniziato a utilizzare tre magazzini di diretta proprietà di Autotrasporti Spina (per una superficie complessiva di 5mila mq). L’obiettivo è però quello di acquisirne uno nuovo da 7-8mila mq, da destinare appositamente alla logistica del farmaco refrigerato entro il 2023. Accanto ai tradizionali servizi logistici, AsPharma offre pure stoccaggio, movimentazione e spedizioni.

“Uno dei nostri punti di forza - osserva ancora Lacerenza - sta nella capacità di trattare la farmaceutica del freddo senza alcun rischio di compromettere il prodotto: garantiamo un monitoraggio delle temperature con sorveglianza

satellitare e visiva attiva 24 ore su 24, oltre a poter contare su un servizio alert immediato, nel caso si verificassero incidenti o la temperatura dei camion tendesse ad alterarsi. Al tempo stesso curiamo anche il trasporto del packaging farmaceutico, così come delle materie prime a temperatura ambiente, offrendo una copertura totale delle tipologie di prodotti di settore: la nutriceutica, ad esempio, rappresenta oggi il ramo più promettente, tant’è che la maggior parte degli scambi si sta focalizzando sugli integratori alimentari. Questo ci permette di mantenere una media di 400-450 viaggi al mese, coprendo quasi completamente il territorio nazionale (eccetto le isole e alcune destinazioni del Meridione estremo) grazie a collaborazioni con importanti spedizionieri come Rhenus e Reni Trasporti Celeri. Non siamo ancora operativi extra-UE, ma abbiamo comunque messo a disposizione i nostri veicoli per viaggi di solidarietà medica, come in occasione del recente terremoto verificatosi in Turchia e Siria”.

Obiettivo intermodalità

Mantenere uno spettro ampio nello smistamento di medicinali è fra l’altro indispensabile per far fronte alla scarsità di tutti quei prodotti venuti a mancare per via della pandemia o - si sospetta nell’ambiente - semplicemente per rialzare il prezzo al dettaglio: l’ampia domanda dei mesi addietro, al pari della crescita di disponibilità di prodotti equivalenti, ha infatti abbattuto i costi di molte tipologie, in primis l’ibuprofene (crollato da 9 a 4 euro la confezione), rendendo molto meno redditizio un segmento che sino all’arrivo del Covid era considerato invece fra i più redditizi. “Abbiamo già ottime capacità di risolvere le pratiche burocratiche di sdoganamento in tempi minimi - conclude il giovane Direttore Generale di AsPharma, alla guida della nuova azienda dopo un percorso di specializzazione nella logistica passato dal 2007 a oggi per Kam Air Ocean Cargo, Maimex e Ag Logistic, oltre che per Logistic Company, Kuehne+Nagel e Air Express - ma siamo alla ricerca di ulteriori figure amministrative e commerciali che permettano di moltiplicare gli attuali flussi di lavoro: l’unico problema, come rilevato da tanti colleghi, resta la difficoltà di reperimento di personale formato. Col supporto di Fraikin Italia puntiamo in ogni caso a crescere non solo nel traffico su gomma, ma anche in quello via treno, mare e aereo, offrendo uno spettro completo delle possibilità di consegne intermodali. La salute non può attendere”.

GRUPPO FS ENTRO IL 2024

NAPOLI-BARI IN 2 ORE E 40

È stato avviato lo scavo delle gallerie sulla tratta Telese - Vitulano, ulteriore passo verso il completamento della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari. La nuova linea AV/ AC Napoli – Bari è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo e rappresenta la prima e più avanzata opera che il Polo Infrastrutture del Gruppo FS sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia. La nuova infrastruttura ha un investimento complessivo di 5,7 miliardi di euro, finanziati anche con i fondi del PNRR. Il suo completamento, entro il 2027, velocizzerà il collegamento diretto trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico: entro il 2024 sarà possibile viaggiare tra Napoli e Bari in 2 ore e 40 minuti.

VOLVO TRUCKS

L’ELETTRICO CONQUISTA ANCHE IL MAROCCO

Volvo Trucks consegna il suo primo veicolo elettrico pesante in Marocco. Il cliente è la società di raccolta rifiuti Arma e questo è il primo veicolo pesante a batteria elettrica di un produttore globale ad essere operativo in Africa. La distribuzione di veicoli elettrici pesanti si sta diffondendo in tutto il mondo. Con l'Europa e gli Stati Uniti tra i leader, il passaggio a un trasporto più sostenibile sta prendendo il via anche in altre parti del mondo. In Africa, il primo camion elettrico pesante viene ora consegnato nella città di Rabat in Marocco.

VOLTA TRUCKS UN NUOVO PASSO VERSO LA SERIE

Volta Truck ha ricevuto l'omologazione europea ECWVTA (European Community Whole Vehicle Type Approval) per i Volta Zero da 16 tonnellate, raggiungendo così un altro importante traguardo nel suo percorso verso la produzione di camion per i clienti. La certificazione consente a Volta Trucks la produzione e vendita in serie del Volta Zero, in quanto garantisce la conformità a rigorosi standard ambientali e di sicurezza. L’omologazione arriva alla vigilia della consegna ai clienti in tutta Europa dei prototipi di verifica della produzione di seconda generazione, che faranno parte di un Flotta Pilota fornita ai clienti per periodi prolungati.

ALLISON I TEST DI NIKOLA NELL'IMPIANTO IN MINNESOTA

Nikola condurrà i test dei suoi veicoli elettrici a batteria di Classe 8 e dei veicoli elettrici a celle a combustibile a idrogeno presso il Test Center di Allison, in Minnesota. Le due aziende hanno collaborato per testare le prestazioni di veicoli elettrici BEV e FCEV in ambienti termici controllati e con simulazioni su strada al banco dinamometrico, in grado di riprodurre un'ampia gamma di cicli di lavoro. I test hanno utilizzato le apparecchiature di Nikola per il rifornimento di idrogeno e un flusso costante di idrogeno fornito dalla struttura per consentire l'esecuzione ininterrotta delle prove.

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27 N° 318 aprile 2023 NOLEGGIO
"Puntiamo a crescere non solo nel trasporto su gomma ma anche e soprattutto su quello intermodale".

FASSI GRU ECCO COME LA F545RA E IL SISTEMA “DRIVE BY FASSI” OTTIMIZZANO IL LAVORO

L’ALLESTIMENTO

CURATO DAL DEALER

Più rapidi e sicuri con il telecomando in mano

Talmassons

Siamo a pochi chilometri da Talmassons, nel cuore del Friuli, vicini anche alla sede della Gigante Paolo snc, l’azienda edile dal nome del suo fondatore e oggi gestita dai figli Fabrizio e Stefano. Quest’ultimo lo troviamo al lavoro con il suo fiammante Volvo FMX500 8x4 allestito con una gru Fassi F545RA.2.25 xe-dymamic, un concentrato di soluzioni innovative. “I fratelli Gigante - spiega Renato Vicedomini, insieme al socio Massimo Vidoni titolare della Friulgru, dealer Fassi per tutto il Friuli Venezia Giulia - sono molto meticolosi, ma proprio per questo è un piacere lavorare per loro. Questo è il secondo veicolo che allestiamo per loro - l’altro è un VolvoFE280 4x2 con una Fassi F120B.2.25, ndr - ma in questo caso posso dire che davvero ci siamo superati. Infatti la gru si caratterizza per una scelta originale, con i suoi cinque sfili sul braccio principale e sei sfili sul jib. Una precisa scelta legata al fatto che negli interventi curati dai fratelli Gigante la necessità di uno sbraccio orizzontale è su-

I fratelli Gigante sono conosciuti per la loro meticolosità e la continua ricerca di soluzioni in grado di ottimizzare le diverse fasi del lavoro. Nella foto centrale Stefano Gigante e Renato Vicedomini di Friulgru.

periore a quella in altezza. La gru può essere dotata di una benna con rotatore sul jib da 800 litri, quindi di dimensioni importanti, e di un cestello, anche questo originale perché dotato di un cancelletto per poter scaricare il materiale più facilmente, naturalmente nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Per un allestimento così completo, non poteva mancare il preciso e tecnologicamente sofisticato distributore idraulico digitale Danfoss D900, normalmente montato su gru di capacità di carico più importanti. Il tutto è completato da un cassone ribaltabile trilaterale allestito dalla ISI con grande competenza. Ma la novità più importante è il ‘Drive by Fassi’ che permette di controllare il Volvo da terra

e farlo avanzare passo passo e con notevole precisione direttamente dal radiocomando della gru senza la necessità di salire in cabina”.

E in diretta abbiamo la dimostrazione di come il sistema sviluppato da Fassi Gru garantisca un reale vantaggio operativo. Infatti Stefano Gigante con il nuovo Volvo sta lavorando a un muro di cinta che richiede uno sbancamento della terra da riportare oltre le pareti di cemento. Con la benna montata il veicolo, ultimato un primo tratto, avanza di una decina di metri ed è pronto per proseguire l’intervento, senza costringere

l’operatore a salire in cabina. Così basta alzare i martinetti, far avanzare il Volvo quanto serve e quindi riposizionarli per proseguire il lavoro, il tutto controllato direttamente dal radiocomando con doppio display a colori, perfettamente interfacciato con la gestione elettronica del sistema di controllo Fassi FX500.

“Questo è un esempio - ribadisce Stefano Gigante - ma sono tante le occasioni dove il sistema ‘Drive by Fassi’ si rende utile e mi semplifica il lavoro, oltre ad abbattere il rischio di infortuni

L’ALLESTIMENTO: IRI

perché riduce drasticamente le salite e discese dalla cabina. Ho studiato a lungo il veicolo con Friulgru per arrivare a questo allestimento: l’ho ritirato da pochi giorni ma ne sono già estremamente soddisfatto, un plauso anche alla ISI che ha fatto un gran lavoro. Siamo un’azienda familiare che impiega, oltre a mio fratello e a me otto dipendenti. È quindi facile intuire quanto sia importante essere supportati dalle macchine giuste e il Volvo con il ‘Drive by Fassi’ è proprio quello che ci voleva”.

Incontra le necessità più specifiche delle aziende fin dall'anno 1963

DEPOSITARI DI TRADIZIONE E COMPETENZA

Unallestimento complesso ma efficiente, il cui merito va ascritto per buona parte a Friulgru, dealer Fassi Gru dal 2005, anno in cui i due soci, forti di anni di esperienza nel settore, unirono i propri destini a quelli del costruttore bergamasco. Renato Vicedomini, responsabile commerciale, e Massimo Vidoni, tecnico competente e infaticabile, hanno costituito una coppia affiatata e ben determinata

a dare al brand Fassi il posto che gli spetta nel panorama della loro regione. È così che dalla sede di Tavagnacco, a pochi chilometri dal capoluogo Udine, nel capannone con pochi fronzoli ma tanta voglia di fare, l’iniziativa dei due soci ha sortito gli effetti sperati e oggi è un riferimento per tutti gli operatori del Friuli Venezia Giulia. “All’inizio la stragrande maggioranza delle commesse - racconta Vicedomini - era legata al settore edile. Oggi non è più così: l’edilizia è sempre il più importante, ma si sono aggiunti altri ambiti, su tutti quello del sollevamento e della mo-

vimentazione, verso il quale stiamo concentrando grande attenzione, con ottimi risultati, per la gamma medio-grande. Poi abbiamo alcune ‘nicchie’, anche se non è esattamente corretto definirle così perché garantiscono numeri importanti: mi riferisco a svariate forniture studiate e realizzate per due importanti realtà industriali della nostra area, una è specializzata nella costruzione di grandi impianti di riciclaggio e acciaierie per tutto il mondo, mentre la seconda produce macchine per le fondazioni, la geotecnica e le perforazioni”.

Ha saputo rispondere al meglio alle articolate e complesse richieste di Stefano Gigante e Friulgru l’allestitore IRI. “Gli allestimenti cava-cantiere sono da anni la nostra principale specializzazione - spiega Cristian Zen, l’ingegnere che ha seguito il progetto e la costruzione dell’allestimento -, ma questo veicolo è davvero speciale sia per le richieste tecniche sia per quelle estetiche, senza però trascurare robustezza e resistenza. Il cassone è un trilate-

rale con sponde idrauliche laterali comandate da un impianto idraulico autonomo, così che possano funzionare anche a veicolo spento; la sponda posteriore invece ha l’apertura in basso per poter scaricare gli inerti e anche a libro per poter caricare le macchine operatrici. Nel dimensionamento del cassone abbiamo dovuto tenere presente la necessità di poter caricare dei pallet e quindi i lamierati sono di spessori contenuti e la robustezza è data dalla loro partico-

lare piegatura e scelta dei materiali. Sulle direttive di Friulgru abbiamo invece realizzato il robusto controtelaio della gru che conferisce la stabilità al veicolo in ottemperanza alle normative vigenti”. ISI srl nasce nel 1963 dalla scissione di un allestitore storico e trova la sua continuità oggi con IRI, società gestita dalle famiglie Zen e Campagnolo, eredi e depositari di decenni di esperienza nel settore degli allestimenti per veicoli. La sede sorge a Belvedere, in provincia di Vicenza, su un insediamento di 33 mila mq dei quali 10 mila coperti e ad oggi vi trovano impiego 20 dipendenti.

di Lino Sinari
IMPORTANTE
OPERATIVO GRAZIE AL VOLVO FMX500
DI GRU
E AL SISTEMA
BY FASSI”.
FASSI FRIULGRU HA GARANTITO A FABRIZIO E A STEFANO GIGANTE E ALLA LORO IMPRESA EDILE UN
SALTO
8X4 DOTATO
FASSI F545RA.2.25 L426
“DRIVE
UN
SICURO RIFERIMENTO PER TUTTA LA REGIONE
FRIULGRU Dal 2005 dealer Fassi Gru in Friuli Venezia Giulia
Il "Drive by Fassi" nasce per semplificare il lavoro e incrementare la sicurezza delle operazioni.
28 N° 318 aprile 2023 DEALER & AZIENDE
Renato Vicedomini e Massimo Vidoni sono i soci della concessionaria del marchio di Albino.
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REALTRAILER NUOVO IMPULSO ALLE VIE DEL MARE GRAZIE AI SEMIRIMORCHI KRONE

CODICE GENETICO: AUTOTRASPORTATORI

IL DISTRIBUTORE DEL MARCHIO TEDESCO, ATTRAVERSO IL

PROPRIO DEALER

DI CATANIA

GLOBALTRAILER, HA INIZIATO A

CONSEGNARE 10 NUOVE UNITÀ

AD ARCOLEO

TRASPORTI, DA

OLTRE UN SECOLO SPECIALISTA IN SICILIA NELLA

DISTRIBUZIONE

ALIMENTARE E ORA

ANCHE DI PRODOTTI INDUSTRIALI.

onte sullo stretto di Messina sì o no, la Sicilia ha una certezza: Arcoleo Trasporti. Attiva sin dalla seconda metà dell’Ottocento, quando il fondatore Vincenzo Arcoleo operava nella consegna di alimentari fra Palermo, Bagheria, Partinico e Corleone, dal 2014 la società siciliana ha iniziato a espandere non solo il suo mercato a prodotti industriali e ADR, ma anche il proprio parco mezzi, divenendo uno dei nomi di riferimento delle Vie del Mare grazie ai semirimorchi Krone. Proprio per far fronte al crescente traffico fra l’isola e i grandi porti del Tirreno, fra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio la sede centrale di Palermo ha iniziato a mettere in servizio altri dieci nuovi Profi Liner acquistati lo scorso anno, arrivando a disporre di una flotta rimorchi di circa 80 unità. “Con questa nuova tranche - spiega Giuseppe Arcoleo, 40 anni, amministratore di Arcoleo Trasporti insieme al padre Carmelo - quasi il 60 per cento dei mezzi in dotazione appartengono ormai al marchio tedesco, rivelatosi per noi il migliore nelle attività intermodali via mare. Ogni anno cerchiamo infatti di introdurre unità suppletive, con l’intento di gestire una flotta di rimorchi monomarchio e raggiungere i massimi livelli di ottimizzazione del trasporto. Abbiamo provato ad acquistare anche altri esemplari, ma il traffico via mare necessita di prodotti particolarmente resistenti e duttili: volgersi alle unità Krone commercializzate a Catania da Globaltrailer, dealer di Real Trailer per la Sicilia e la Calabria,

è stato perciò un passo tanto naturale quanto inevitabile”. Un incontro scaturito quasi 15 anni fa, ma consolidatosi di acquisto in acquisto, grazie al mantenimento della stessa affidabilità sia in caso di centinati, che di rimorchi frigoriferi o isotermici.

Semirimorchi intelligenti a prova di tempesta

“Per chi vive in Sicilia - riconosce Matteo Lau, titolare di Globaltrailer - è impossibile non accorgersi del passaggio in strada dei mezzi di Arcoleo Trasporti. Con la loro storia plurigenerazionale, sono un’istituzione, tant’è che mi sono avvicinato alla loro attività proprio per la presenza capillare riscontrata su tutto il territorio: quando mi hanno spiegato in che modo avviene l’imbarco sui traghetti in partenza da Palermo, non ho avuto dubbi. I Profi Liner Krone sono in grado di non danneggiarsi anche quando le acque montano in tempesta”.

Uno dei loro principali punti di forza sta infatti nella robustezza del telaio adattato per traghetti ro-ro, cioè ruota su ruota, grazie ai quali le operazioni di carico e scarico avvengono senza utilizzare gru per container, bensì ralle attraverso cui agganciare i semirimorchi. Altro elemento che ha conquistato Arcoleo Trasporti è poi l’«intelligenza» del primo asse, in grado di sollevare il semirimorchio a seconda del minor peso e favorire in tal modo la minor usura dei copertoni. Accorgimenti che sposano appieno la filosofia sostenibile perseguita dalla società palermitana.

L’espansione del network di Arcoleo Trasporti

“Avendo dato vita nel 2014 a un’entità legale nuova e distinta dalla precedente attività di famiglia - riprende Giuseppe Arcoleo - la svolta da me impressa non ha propiziato solo l’espansione del mercato, ma ha valorizzato tanto anche i temi della sicurezza, del comfort di guida e, appunto, della sostenibilità in senso lato. Dalla sola tratta Palermo-Genova, abbiamo iniziato a operare sulla Palermo-Livorno

e Palermo-Napoli, per quanto il nostro core-business sia al momento concentrato fra Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto occidentale ed Emilia. Nel tempo punteremo a creare sempre più interconnessioni, in modo da raggiungere anche quelle parti del Centro-Nord Italia poco vantaggiose operando solo via terra. Pensiamo al porto di Ravenna, strategico per penetrare nei territori della Romagna e del Veneto orientale, rafforzando in tal modo i regimi d’importazione

Pdi Alberto Caspani Palermo A destra Giuseppe Arcoleo con il padre Carmelo. Sopra il nonno Giuseppe, figlio del fondatore Vincenzo
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verso la Sicilia”.

Rinomata esportatrice in Italia di prodotti ortofrutticoli, ma di fatto importatrice di ogni altro bene alimentare o industriale, la Regione presenta tutt’oggi una debolezza strutturale che Arcoleo Trasporti è invece riuscita a trasformare in business espansivo. La possibilità di differenziare il traffico commerciale aiuta infatti la società a mantenersi resiliente verso qualsiasi inversione di tendenza, proprio come capitato in occasione della pandemia. “Se alcuni nostri colleghi hanno visto azzerarsi la propria attività - sottolinea ancora Giuseppe - in quanto specializzati nel mercato edile o in nicchie non alimentari, noi siamo riusciti ad avere una crescita esponenziale proprio nei mesi più difficili: l’esempio più eclatante e bizzarro è stata l’impennata di domanda di savoiardi durante il lockdown. In poche settimane abbiamo capitalizzato quanto usualmente otteniamo in un anno. Anche nel 2022, non a caso, il fatturato dell’Arcoleo Trasporti è aumentato del 12 per cento e, nel 2023, stimiamo possa crescere ulteriormente rispetto agli attuali 3 milioni di euro”.

L’intermediazione di Globaltrailer

Il mercato di questi primi mesi non sembra però così dinamico come nelle stagioni scorse: se i risultati sono al momento in linea con quelli ottenuti nel 2022, il timore è che si stia profilando una crisi congiunturale dovuta alla forte instabilità prodotta dalla guerra russo-ucraina. Cartina di Tornasole saranno i giorni pasquali, tradizionale periodo in cui il traffico verso, e dalla Sicilia, pare risvegliarsi dal torpore invernale. Coinciderà fra l’altro con la fase in cui è prevista la completa entrata in servizio dei nuovi Krone Profi Liner: arrivati dalla Germania a Suzzara, nel corso di marzo sono state ritirate 7 unità su 10, proprio perché il trasporto nord-sud non è entrato a pieno regime. “Il nostro ruolo è soprattutto d’intermediazioneprecisa Matteo Lau, dal 2008 alla guida di Globaltrailer dopo anni spesi come rivenditore presso

la concessionaria

Volvo Trucks di Catania - anche perché non conviene trasportare in Sicilia i mezzi acquistati, se la loro attività principale si svolge poi nel Nord Italia. Nel momento in cui Arcoleo Trasporti ha necessità di avviare le importazioni, gli autisti possono presentarsi direttamente alla sede di Suzzara e da lì muovere verso i clienti del Settentrione, imbarcandosi quindi a Genova. Questa modalità di gestione spiega perché, sulla nostra isola, non sia uso comune organizzare cerimonie d’inaugurazione dei nuovi mezzi. La lontananza dai siti produttivi viene avvertita ancor più in queste circostanze”.

Arriva il ponte, ma la Sicilia interna manca di collegamenti

La situazione potrebbe cominciare a cambiare se il progetto di creazione del Ponte di Messina, rilanciato dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, prenderà forma davvero. “Grande opera” che, dal punto di vista di Arcoleo Trasporti, potrà rendere più fluidi i traffici Nord-Sud, purché l’intero sistema delle autostrade siciliane venga nel frattempo adeguato. “Il rischio è che si dia vita all’ennesima cattedrale nel deserto” - osserva Giuseppe Arcoleo, particolarmente sensibile alle tematiche di sviluppo infrastrutturale per via dei suoi studi in economia e commercio. “Non poche tratte interne della Sicilia richiedono tempi di percorrenza quasi pari, in proporzione, all’epoca in cui operava mio nonno Vincenzo: se lui poteva far affidamento su tre soli dipendenti, stalle per cavalli e ‘strascini’ (carrozze a quattro ruote alternative ai tipici e variopinti carretti siciliani a due), noi contiamo su un organico di una ventina d’autisti e altri cinque dipendenti operativi, ma fati-

chiamo tuttora a muoverci lungo le principali direttrici interne. L’autostrada Palermo-Messina è un’eterna incompiuta, la Palermo-Catania un cantiere di 180 km, mentre la Catania-Ragusa è di fatto una Statale. Per questo dobbiamo puntare su risorse duttili, come i semirimorchi Krone, che permettono di guadagnare efficienza nelle fasi di stoccaggio: fra l’arrivo dei carichi attorno alle otto-undici di sera e, ad esempio, la consegna verso le quattro del mattino ai grandi complessi della Gdo di Catania, l’attività di Arcoleo Trasporti (che già vanta un indice di puntualità del 98,5 per cento grazie alla partnership con GNV) ha la possibilità di guadagnare margini di tempo sia nella gestione diretta delle merci che nelle sue operazioni di sbarco. L’aver personalizzato i semirimorchi con doppie cinghie, anziché con cremagliere standard a centro parete, è un altro di quei piccoli accorgimenti in grado di efficientare l’ancoraggio a seconda

delle altezze variabili e che Krone, insieme a Real Trailer, è stata immediatamente pronta a recepire”.

Velocizzare lo smistamento Il lancio nel 2014 della nuova Arcoleo Trasporti, dopo anni di specializzazione nell’alimentare guidati dal padre Carmelo all’interno della società di famiglia, trova la sua giustificazione proprio in questo approccio più attento alle performance: dopo aver propiziato la motorizzazione e l’espansione della flotta, la società non ha potuto che prender atto dei limiti di crescita legati non tanto alle proprie possibilità d’investimento, quanto alla mancata evoluzione delle infrastrutture dell’isola: nonostante il Mezzogiorno garantisca il 45 per cento del traffico marittimo commerciale italiano e uno studio di Srm stimi un aumento di capacità complessiva di traffico del 10 per cento (per un valore aggiunto di filiera di ulteriori 3,2 miliardi di euro), anche i porti risultano poco interessati da progetti d’ampio respiro. Al contrario, in questi anni Arcoleo Trasporti ha aggiunto ai suoi uffici centrali di Palermo (dove il padre Carmelo, 66 anni, affianca il figlio Giuseppe in qualità di amministratore delle funzioni logistiche) un paio di magazzini da 2mila mq nel punto d’accesso all’autostrada verso Catania, mentre a Tortona, in provincia di Alessandria, si è dotata di un altro piccolo deposito. Quando il lavoro richiede risorse suppletive ai propri 12 trattori, come ad agosto, la società suole invece appoggiarsi a padroncini che trasportano i rimorchi Arcoleo: prima dell’operazione dello scorso gennaio, le maggiori acquisizioni della flotta hanno riguardato 5 semirimorchi frigoriferi nel 2022 e 12 centinati nel 2021, immancabilmente sotto l’egida Krone/ Globaltrailer. Grazie a essi, ogni giorno possono essere riforniti non solo i poli principali della Gdo siciliana, ma anche realtà ho.re.ca per tutta l’isola: hotel, ristoranti o i loro magazzini esterni.

Un esempio di welfare per la Sicilia

“Tutti i mezzi da noi impiegati sono Euro6 o Euro6 Plus - osserva Giuseppe Arcoleo - dal momento che intermodalità e sostenibilità ambientale sono fra loro strettamente connesse.

Prima della pandemia abbiamo

valutato anche l’acquisto di veicoli a gas o ibridi, ma attendiamo condizioni di mercato più favorevoli per allargare la flotta di trattori. Parallelamente portiamo avanti diversi programmi di formazione del personale: abbiamo partecipato al progetto pilota del Ministero dei Trasporti per sviluppare una guida sicura ed ecologica, incentivando in passato anche percorsi per l’acquisizione di competenze informatiche e della lingua inglese. L’attenzione al costante miglioramento delle condizioni di lavoro ha permesso ad Arcoleo Trasporti di essere riconosciuta come realtà lavorativa ideale per crescere professionalmente, tant’è che siamo una delle poche società di trasporti a non avere alcuna difficoltà di reperimento degli autisti, fra l’altro tutti di nazionalità italiana: nonostante il Paese preveda un percorso difficile e costoso per l’ottenimento delle patenti C ed E per la guida dei camion, con esborsi che toccano i 5mila euro e oltre 200 ore di corsi per il rilascio della CDC (Carta di Qualificazione del Conducente), l’attrattività dei nostri posti d’impiego resta alta. Ci accolliamo piccoli sinistri degli autisti, assegniamo premi di produzione a chi mostra attaccamento ai mezzi (come chi sa sfruttare il proprio talento per effettuare da sé riparazioni), offriamo corsi annuali di primo soccorso cardio-polmonare mediante defibrillatori. Uno dei miei sogni, nei prossimi anni, è infatti quello di dotare di dispositivi Dae almeno il 15 per cento dei mezzi, onde accrescere il senso di sicurezza degli autisti. Accorgimenti di cui ho compreso il valore grazie a studi in sociologia del lavoro che, pur avendo tardato il mio impiego diretto nei trasporti, hanno permesso di dar vita a una società che intende essere un esempio apripista per la Sicilia. Col supporto di Krone e Global Trailer, da sempre attenti a migliorare la qualità di vita del lavoratore, sono certo il futuro saprà riservarci ancora grandi soddisfazioni”.

"I Profi Liner sono in grado di non danneggiarsi anche quando le acque montano in tempesta".
31 N° 318 aprile 2023 TRAILER
Da quindici anni i semirimorchi di Arcoleo Trasporti arrivano da Suzzara, sede di Real Trailer, attraverso la Globaltrailer di Matteo Lau.

IMPRESE E POLITICA A CONFRONTO

Èstato il Presidente di ALIS Guido Grimaldi a tracciare un bilancio finale della seconda edizione di LetExpo, svoltasi dall’8 all’11 marzo al polo fieristico di Verona, ed inaugurata alla presenza del Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, delle isti-

tuzioni locali Luca Zaia (Presidente della Regione Veneto), Flavio Pasini (Presidente della Provincia di Verona) e Damiano Tommasi (Sindaco di Verona) e del Presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Se già lo scorso anno eravamo rimasti molto soddisfatti della prima edizione di LetExpo - ha commentato Grimaldi - quest’anno siamo ancora più orgo-

gliosi per lo straordinario successo e per i risultati ottenuti nella seconda edizione, testimoniati da numeri importantissimi che hanno superato anche le più rosee aspettative. Le quattro intense giornate di LetExpo 2023, la più grande ed innovativa fiera dedicata a trasporti, logistica e servizi alle imprese, ci hanno infatti consegnato un grande bilancio

conclusivo: 5 padiglioni, 60.000 mq di spazio espositivo, 310 espositori, 80.000 visitatori, oltre 100 momenti di confronto tra conferenze, interviste, workshops ed iniziative sociali, 30 moderatori e 350 relatori tra i quali 8 Ministri, 9 Viceministri e Sottosegretari, 3 Presidenti di Commissioni parlamentari, 7 Parlamentari, 2 Eurodeputati, 6 Presidenti di Regione, il

INTERVISTA

ESCLUSIVA

INTERMODALITÀ E APPROCCIO MULTIENERGETICO LE GIUSTE RISPOSTE

Èun soddisfatto Domenico De Rosa quello che incontriamo in conclusione di LetExpo, la quattro giorni veronese che ha riportato sotto i riflettori, una volta in più e forse con un vigore inedito, le tante questioni legate al trasporto. Il CEO di SMET nonché uno dei co-founder di ALIS, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile presieduta da Guido Grimaldi, pur sottolineando il valore degli incontri avuti e dei momenti di confronto che la fiera ha

offerto, non perde il suo spirito battagliero, accendendo con la consueta lucidità le tante spie che ancora il settore, con la collaborazione delle Istituzioni, devono spegnere.

Domenico De Rosa, il suo bilancio di questa seconda edizione di LetExpo. Ci portiamo a casa da questa seconda edizione di LetExpo un successo importante: i numeri sono raddoppiati, e indicano una considerazione sempre crescente per il settore dei trasporti. Abbiamo riscontrato anche una partecipazione qualitativa molto importante che te-

stimonia come ALIS abbia lavorato bene dal 2016 ad oggi riuscendo a dare finalmente autorevolezza e dignità ad un settore fondamentale per l’Italia. Personalmente sono molto soddisfatto dell’incontro avuto con Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy, con il quale ho condiviso la riflessione che il trasporto e la logistica debbano essere trattati come una vera e propria industria del paese e non più solo, come in passato, come un servizio. Trasporto e logistica rappresentano il 10 per cento del PIL e sono una chiave essenziale per la funzionalità e la tenuta

SPECIALE LETEXPO Successo per la seconda edizione della rassegna ALIS
32 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023
Servizi a cura di Alberto Caspani e Cristina Altieri Verona Domenico De Rosa, CEO Gruppo SMET e co-founder di ALIS

Presidente dell’International Chamber of Shipping, il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera e 14 Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale. Questi sono solo alcuni degli illustri ospiti intervenuti, senza dimenticare i numerosissimi imprenditori e manager delle più importanti aziende nazionali ed internazionali, nonché gli

autorevoli rappresentanti degli enti di formazione e ricerca presenti e delle associazioni italiane ed europee operanti nel settore della logistica sostenibile".

I PALCHI SONO DIVENTATI TRE

"Quest’anno - ha proseguito Grimaldi - i nostri relatori si sono alternati su ben 3 palchi, che hanno rappresentato un ulteriore elemento di novità: “Casa ALIS” per le conferenze ed interviste istituzionali, “ALIS Hub” per i workshop organizzati in collaborazione con le aziende e con ALIS Academy e “ALIS Cafè” per dibattiti e confronti più informali su temi di massima attualità, come la sostenibilità, l’innovazione e il mondo del lavoro. Un altro aspetto che ci rende davvero fieri è rappresentato da ALIS Academy, con un’area triplicata rispetto allo scorso anno: oltre 30 tra scuole, ITS, Università ed altri enti di formazione in 1.200 mq di esposizione, più di 5.000 studenti e docenti da tutta Italia, numerosi momenti di interazione tra giovani ed imprese di logistica e società di risorse umane attraverso seminari, project work, testimonianze manageriali, visite aziendali e veri colloqui di lavoro, oltre a dibattiti incentrati proprio su formazione ed occupazione e alla web radio “VoiceBookRadio” interamente gestita da giovani e dedicata proprio agli studenti. Abbiamo quindi cercato di valorizzare ulteriormente

le persone, che rappresentano il nostro presente ed il nostro futuro, grazie all’Academy e grazie all’intero padiglione che, anche quest’anno, abbiamo voluto dedicare interamente ad “ALIS per il Sociale”, con attività sportive, esibizioni artistiche come quella della Squadra di ginnastica ritmica dell’Aeronautica Militare e, soprattutto, la partecipazione attiva di oltre 40 associazioni, fondazioni ed enti impegnati ogni giorno nella solidarietà, nel volontariato, nel terzo settore e nell’attenzione ai più bisognosi. Durante i quattro giorni abbiamo inoltre potuto apprezzare la vicinanza e sensibilità di testimonial di primo piano, tra cui il Sindaco ed ex calciatore Damiano Tommasi, l’allenatore e già Pallone d’Oro Fabio Cannavaro ed il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Vorrei inoltre sottolineare il valore aggiunto portato a LetExpo dalla significativa presenza dello Stato Maggiore della Difesa che, oltre ad aver presentato una mostra itinerante dedicata ai crimini nazifascisti, ha previsto la testimonianza diretta di una rappresentanza dei gruppi sportivi delle Forze Armate nonché una meravigliosa esposizione di mezzi ed assetti logistici dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei

Carabinieri a testimonianza della strategicità del comparto logistico anche in ambito militare".

Trasporto e logistica nel mirino della politica, almeno a giudicare dal numero di ministri e vice ministri presenti.

Infine i ringraziamenti del Presidente vanno gli illustri ospiti intervenuti: "Rivolgo un sentito ringraziamento ai visitatori, ai giovani, alle famiglie, agli operatori del settore e a tutti i relatori e moderatori presenti, tra i quali Bruno Vespa, Monica Maggioni, Massimo Giletti, Nicola Porro, Maria Antonietta Spadorcia, Nunzia De Girolamo e Veronica Gentili. Siamo davvero lieti dell’attenzione mostrata nei confronti del nostro settore da tutte le Istituzioni intervenute, a partire dai Ministri Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci, Gilberto Pichetto Fratin, Adolfo Urso, Alessandra Locatelli, Daniela Santanchè e Antonio Tajani e dai Viceministri Vannia Gava, Edoardo Rixi, Galeazzo Bignami e Valentino Valentini. Il ringraziamento più grande – conclude il Presidente Grimaldi –va ai nostri Soci ALIS e a tutti gli espositori per l’entusiasmo mostrato e la fiducia riposta con sempre maggiore convinzione nel progetto di LetExpo e va ovviamente a tutta la squadra organizzativa per aver lavorato con impegno e determinazione al fine di rendere possibile questo grande evento”.

economica del Paese. Il tema dell’incontro è stato ispirato a proteggere questi due settori essenziali, al pari di quanto viene perseguito a vantaggio dell’industria manifatturiera. In modo quasi complementare, perché la stessa industria manifatturiera non può avere la medesima forza se si deve affidare a vettori esteri come conseguenza del fatto che le aziende di trasporto e logistica italiane non sono strutturate e competitive. Su questo c’è stata grande convergenza con il Ministro, che si è impegnato a lavorare su questi temi a braccetto con il Ministero dei Trasporti.

Entrando nello specifico quali sono oggi le sfide più importanti che deve affrontare il

nostro settore?

Ci sono gravi temi sul tavolo, come ad esempio la questione austriaca, con il nostro vicino di casa che sta ponendo vincoli importanti al confine: è la dimostrazione ancora una volta di come controllare il trasporto significhi controllare l’economia. Per questo dal palco di LetExpo abbiamo lanciato un vero e proprio grido di attenzione a questi segnali, che sono seri e dimostrano in maniera plastica quanto sia importante un trasporto strutturato e accompagnato nella sua affermazione dalle Istituzioni e dal Governo. L’altra questione prioritaria riguarda la transizione ecologica che personalmente ritengo, così come impostata dal Parlamento Europeo uscente, velleitaria,

Guido Grimaldi e Domenico De Rosa sono tra i promotori di ALIS e della rassegna LetExpo, giunta alla seconda edizione.

utopistica e irrealizzabile. Sono fiducioso che a seguito delle prossime elezioni si metterà nuovamente mano in modo significativo al regolamento e verrà aperto il ventaglio delle opportunità anche ai carburanti sintetici e alle diverse opzioni che consentono la neutralità carbonica. Pertanto attendiamo con fiducia che i prossimi organi legislativi dell’Unione Europea invertano la rotta su un tema non rimandabile come quella della transizione energetica, da espletare in modo possibile e socialmente sostenibile.

Quali sono state finora le scelte fatte dalla sua azienda in tema di transizione energetica?

SMET è stata tra le prime aziende ad utilizzare veicoli a LNG a partire dal 2014 e a bioLNG dal 2020, e oggi è tra le pioniere dell’HVO, diesel a bassissimo impatto ambientale. Saremo anche in prima linea nell’utilizzo di veicoli elettrici a lunga percorrenza già da quest’anno, mentre nel 2024 testeremo i primi mezzi ad idrogeno a celle a combustibile: è evidente che sarà come sempre il risultato dei test della funzionalità di queste nuove tecnologie ad indirizzarci nelle nostre scelte. Al momento riteniamo che l’unico approccio possibile sia

quello multienergetico: siamo in una fase di transizione e di esplorazione di nuove tecnologie. Come imprenditori non possiamo permetterci che le catene logistiche che sviluppiamo subiscano uno stop dovuto a tecnologie che messe alle prova dimostrino di non essere mature per l’applicazione su larga scala. Grande perplessità dunque relativamente alla svolta puramente elettrica?

Personalmente non sono convinto che l’elettrico sia una soluzione al problema della sostenibilità ambientale, anzi, ritengo che la scelta dirigista dell’Europa abbia generato nubi su questo tema e forti dubbi sulla matrice di questo orientamento. La nuova mobilità è imposta sulla base di un regolamento che avvantaggia i paesi esteri e ci condanna alla sudditanza eterna per le materie prime necessarie alla realizzazione di questi prodotti. Ritengo che solo dal mix tecnologico possa arrivare una risposta evolutiva che potremmo a quel punto definire un progresso. Ricordiamo che l’elettrico è una tecnologia non nuova, ma già sperimentata ed accantonata perché ritenuta non sfruttabile per il continente europeo.

Quello che sicuramente la convince è invece la bontà della soluzione intermodale. Da LetExpo è uscito ancora più forte il messaggio che “il trasporto è intermodale”, e di questo dobbiamo tener conto ogni volta che sviluppiamo infrastrutture, collegamenti e interporti, perché è solo questa modalità, già praticabile, che consente di abbattere significativamente le emissioni di CO2, e di farlo in modo sostenibile per le imprese. In ALIS sono Presidente della Commissione Autostrade del Mare, una soluzione che offre opportunità illimitate, come illimitate sono le rotte percorribili. Attualmente questo settore cresce del 10-15 per cento ogni anno: per realizzare uno sviluppo ulteriore servono infrastrutture portuali adeguate con un assetto morfologico in grado di trasformarle in veri e propri caselli del mare. Il tema della portualità a mio avviso non è stato adeguatamente affrontato nel Pnrr, dal quale sembrano escluse infrastrutture viarie e di collegamento che rendano più agevole l’accesso e l’uscita dai porti, elemento indispensabile per sviluppare la logistica intermodale. Lavoreremo nei confronti delle Istituzioni anche su questo.

33 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

IVECO Intervista a Fabrizio Buffa, Responsabile Gamma Media e Pesante Mercato Italia

SOSTENIBILITÀ: IL VENTO STA CAMBIANDO

Ibiocarburanti, oggi, sono più di una speranza. Il forte interesse riscosso dai modelli pesanti IVECO S-Way Lng e Fuel

Hero, esibiti a LetExpo, è scaturito anche e soprattutto dal cambio di tono delle autorità politiche intervenute all’evento di Verona. “Se la graduale normalizzazione dei costi energetici sta riaccendendo la domanda per i modelli ad  alimentazioni alternative - conferma Fabrizio Buffa, Responsabile Gamma Media e Pesante IVECO Mercato Italia - la recente presa di posizione del Governo italiano in Europa, finalmente chiara nel difendere le prerogative della filiera dei trasporti non solo elettrica, ha instillato nel cliente e nei produttori l’idea che siano ora possibili investimenti maggiori nel settore dei mezzi pesanti. Per quanto IVECO disponga del veicolo industriale elettrico con più autonomia sul mercato, pari a circa 500 chilometri, è chiaro che un modello simile possa ambire a una valenza complementare, ma non sostitutiva, rispetto ai diesel o LNG, rispettivamente in grado di percorrere sino a 3mila o 1600 chilometri con un pieno. Indubbiamente i nostri clienti

vogliono dotarsi di mezzi sostenibili per mantenere un’immagine commerciale forte rispetto ai loro stessi clienti, pretendendo però che i veicoli rientrino in un concetto più largo di sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che economico”.

ENTUSIASMO PER L’IVECO S-WAY

FUEL HERO E A GAS NATURALE

In attesa di scoprire le nuove soluzioni IVECO alimentate a idrogeno, disponibili dalla fine del 2024 con autonomia superiore agli 800 km e possibilità di ricarica massima in hi-flow di 20 minuti, a Verona l’IVECO S-Way Fuel Hero da 490 CV ha raccolto nuovi estimatori proprio per la possibilità di essere utilizzato anche con biodiesel. Il modello è stato sviluppato per raggiungere il massimo risparmio di carburante possibile, fino all’8 per cento. Grazie al nuovo motore Cursor 13 da 490 CV, si raggiungono grandi prestazioni con il minimo dei consumi. Il veicolo è dotato dei più avanzati sistemi di sicurezza e di risparmio carburante quali, tra gli altri, l’Hi-Cruise, l’Ecoswitch e l’Ecoroll, in aggiunta all’aerodinamica ottimizzata, che consentono una riduzione dei consumi fino al 4%. Inoltre, con il servizio Professional Fuel Advising si può raggiungere un ulteriore risparmio di carburante fino al 4%. Lo stand ha ospitato anche un trattore 4x2 IVECO S-Way LNG con motore da 460 cv. La capacità di ciascuna bombola è pari a 540 litri, offrendo un altro esempio di trasporto sostenibile, in quanto il gas natura-

GRAZIE ALLA PRESA DI POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO A DIFESA DELLA FILIERA TRADIZIONALE DEI TRASPORTI, LA DOMANDA PER MEZZI PESANTI TORNA A CONSOLIDARSI E PREMIA SOPRATTUTTO L’IVECO S-WAY FUEL HERO DI IVECO, PROTAGONISTA A LETEXPO - LOGISTICS ECO DI VERONA INSIEME ALL’IVECO S-WAY LNG.

le rappresenta una risorsa matura e disponibile, per la quale i veicoli IVECO sono già pronti e predisposti. Inoltre, con l’impiego del biometano, è possibile raggiungere la neutralità carbonica con una riduzione di oltre il 121 per cento, come dimostrato da uno studio del CNR in collaborazione con il CIB, Consorzio Italiano Biogas, e IVECO.

VERSO UN NUOVO CONCETTO DI NEUTRAL EMISSION “IVECO punta su un mix tecnologico da adattare alla mission dei clienti. La transizione energetica passa anche attraverso il Nikola Tre BEV, che presenta un passo di 4.021 mm, è dotato di 9 batterie che offrono complessivamente una riserva di energia fino a 738 kWh, che consente un’autonomia di circa 500 km. Per la ricarica (1090 per cento SOC) bastano solo 162 minuti con una ricarica di 175 kW. La ricarica fino a 350 kW è prevista entro la fine dell'anno. Con un’energia totale di 738 kWh e la potenza continua di 480 kW dell’assale elettrico di FPT Industrial, il camion ha tutta la potenza, la coppia e l’autonomia che servono per affrontare applicazioni come le consegne hub-to-hub e il trasporto a medio raggio, e il chilometraggio si può incrementare ricaricando la batteria all’occorrenza. Queste prestazioni sono accompagnate da un costo totale di esercizio ridotto, che rende questo veicolo una soluzione a emissioni zero sostenibile dal punto di vista operativo e finanziario”.

UN 2023 ANCORA INCERTO PER LA PROGRAMMAZIONE

Nonostante la domanda di mezzi ad alimentazione alternativa stia dunque crescendo, dal punto di vista commerciale il mercato appare ancora rallentato. Il 2023, per Buffa, si sta rivelando

un anno attraversato da forti incertezze e, al di là di qualche segno confortante (crescita ordini fra il 2,5 e il 3 per cento nei primi mesi), una pianificazione degli acquisti di più ampio respiro dovrebbe riprendere solo dal prossimo giugno. A riguardo, non va trascurato neppure l’impatto del mancato rinnovo dei crediti di imposta, dopo anni in cui erano oscillati fra il 6 e il 10 per cento, restando però sempre in vigore. “Viviamo ancora gli effetti di rallentamento del 2022 - riprende Buffa - benché la scorsa annata sia stata chiusa con quote vendite di quasi il 31 per cento per il pesante, grazie in particolare ai picchi di ripresa degli ultimi mesi. Aspetto indubbiamente positivo, tuttavia, è il ripristino di tempi di consegna ormai quasi vicini al periodo pre-pandemico: se agli inizi del 2022 occorreva attendere anche 12 o 14 mesi a causa della carenza di componenti, tanto da bloccare il mercato e riversare gli acquisti solo sull’usato, dallo scorso giugno siamo riusciti a raggiungere una flessibilità sempre migliore attraverso il concorso dell’intera nostra rete. I tempi di disponibilità sono scesi a 6/8 mesi, ma in alcuni casi siamo stati anche in grado di fornire i mezzi nei tre mesi standard o addirittura in pronta consegna. Se i trattori stanno facendo più fatica, i cabinati registrano poi quote di richiesta superiori anche del 50 per cento sul 2022. I fondi del PNRR dovrebbero trascinare la vendita di veicoli da cantiere, sebbene alcune aziende siano incorse in una frenata degli investimenti per via dei crediti non riscossi legati al Bonus edilizia del 110 per cento. Insomma, ci attende un’annata sfidante, in cui intravediamo segnali positivi per il medio-lungo termine”.

Allestito dalla concessionaria Mecar di Salerno lo stand che ospita al LetExpo di Verona i veicoli della gamma IVECO.
LETEXPO 2023 34 SPECIALE N° 318 aprile 2023
"Il prodotto elettrico ha una valenza complementare, e non sostitutiva, rispetto a diesel e LNG".

LETEXPO 2023

CON PRODOTTO E TECNOLOGIA A FIANCO DEI CLIENTI

Una fotografia lucida, quella che scatta Massimo Revetria, Responsabile Gamma Leggera IVECO Mercato Italia, dallo stand Mecar che ospita i “suoi” Daily, tanto in versione termica che elettrica. Rileva il manager torinese una crescita della richiesta di veicoli per la distribuzione dell’ultimo miglio, e una nuova volontà, anche da parte delle aziende che fino a tre anni fa non se ne occupavano, di ritagliarsi una fetta in questo settore in costante espansione. “Molti degli espositori presenti qui a LetExpo sono aziende che in questi ultimi anni hanno modificato il loro core business passando da attività 100 per cento logistica alla distribuzione dell'ultimo miglio, soprattutto nel Sud Italia. La matrice di questa tendenza è da individuare naturalmente nello sviluppo dell’e-commerce che ha trovato queste aziende pronte a ribaltare la loro la capacità di gestire i kpi della logistica anche sul nuovo settore. A loro si rivolge naturalmente l'offerta IVECO con il nuovo Daily elettrico, un veicolo pronto per la strada e versatile, perfetta base di partenza per qualunque allestimento”.

In mancanza di veri e propri divieti di circolazione per il termico, a giocare in questo momento la partita sulla diffusione dell'elettrico, almeno per quanto riguarda la distribuzione urbana, ormai pacificamente ritenuta terreno d’elezione per questa tipologia di trazione, è senza dubbio la richiesta della committenza. “L'anno scorso - continua Massimo Revetria - abbiamo seminato e oggi stiamo iniziando le contrattazioni reali: abbiamo coinvolto la rete e gli allestitori, ma anche e soprattutto la committenza che in questa fase sta svolgendo un ruolo da ago della bilancia. Nelle prossime settimane arriverà la prima grande flotta demo di Daily elettrici che verrà distribuita ai vari concessionari, e organizzeremo una serie di eventi locali per promuovere la nostra soluzione di trasporto che prevede, oltre al veicolo, anche i servizi connessi e soprattutto le strutture di ricarica. È un approccio che aiuta il cliente a fugare dubbi e stati di ansia legati ad una tecnologia, nuova sì, ma che offre un momento di disruption interessante per tutti”. IVECO d’altra parte sta andando incontro alle aziende anche con formule di acquisto flessibili, messe a punto anche grazie alla collaborazione dei fornitori. "Questi tre anni di discontinuità - conferma Revetria - hanno fatto sì che tutte le case automotive, IVECO compresa, si fermassero a riflettere sui processi relativi alla supply chain, che dovevano necessariamente essere rivisti per adeguarsi alle difficoltà emerse con tutta la loro prepotenza in fase pandemica e post pandemica. Come IVECO abbiamo introdotto la possibilità per i clienti e per la rete di modificare la configurazione del veicolo ordinato fino all’ultimo secondo utile, e questa flessibilità è molto apprezzata dai nostri interlocutori”.

CHE IL PRODOTTO

ELETTRICO DEBBA

ESSERE SPIEGATO, COMPRESO E ACCOMPAGNATO È

ORMAI PACIFICO, ED

È PER QUESTO CHE

IVECO AL SUO EDAILY

AFFIANCA SERVIZI

E CONSULENZA PER RENDERE PIÙ AGEVOLE

IL PASSAGGIO ALLA

BATTERIA DA PARTE

DELLE TANTE AZIENDE

CHE SI AFFACCIANO

OGGI PER LA PRIMA

VOLTA AL SETTORE

DELLA DISTRIBUZIONE

DELL’ULTIMO MIGLIO.

LAMBERET Intervista a Ismaele Iaconi, Sales & Marketing Director

IL FREDDO, ORGANIZZATO AL MEGLIO

Èuna storica partnership quella che lega Lamberet a Mecar, un’intesa che vede le due aziende collaborare da tempo per offrire la giusta soluzione ai clienti interessati al trasporto isotermico. Non è dunque un caso se sullo stand di LetExpo faccia bella mostra di sé un Daily allestito Lamberet, uno dei tanti appartenenti alla flotta di Moving Fast, la società di noleggio del Mecar World. “Con Mecar abbiamo una sinergia di grande valore - ci racconta Ismaele Iaconi, Sales & Marketing Director di Lamberet Italia - in quanto da anni lavoriamo fianco a fianco per andare incontro a tutte le esigenze di veicoli isotermici che possano arrivare dai loro clienti. E parlo sia degli acquirenti che di coloro che scelgono le offerte di noleggio di Moving Fast: l’Iveco Daily esposto fa parte infatti proprio della flotta di noleggio a brand Mecar. È allestito con una cella Frigoline capace di trasportare fino a 7 pallet: si tratta di un veicolo da distribuzione urbana che monta un gruppo frigo Thermo King fornito da Refresh Cold, concessionario del marchio sempre appartenente all’universo Mecar: è il freddo messo a sistema e per noi si tratta di una collaborazione vincente”.

PRESENTE ANCHE IL LEADER EUROPEO NEL SETTORE DEGLI ALLESTIMENTI ISOTERMICI, OSPITE DELLO STAND MECAR E DI QUELLO DI CASILLI ENTERPRISE. UNA SINERGIA VINCENTE TRA ATTORI DI PRIMO PIANO, TRA CUI ANCHE LA REFRESH COLD, CONCESSIONARIO THERMO KING FACENTE PARTE DEL MECAR WORLD.

Non è solo sullo stand Mecar che troviamo allestimenti Lamberet. “Sempre con Mecar lavoriamo su clienti comuni all’interno di una partnership che vede loro fornire il veicolo di base, e il gruppo frigo tramite Refresh Cold, e noi contribuire per tutta la parte di allestimento isotermico". Sullo stand di Casilli Enterprise troviamo infatti un Iveco S-Way allestito con la Frigoline HD di Lamberet, specifica per i veicoli da 12 a 26 ton. "Casilli Enterprise - precisa Iaconi - si occupa sia di linea che di

distribuzione suburbana, e il veicolo che forniamo loro è dotato di sponda caricatorice, gruppo frigo Thermo King e può caricare fino a 18 europallet. Sempre con questo cliente e il contributo di Refresh Cold abbiamo realizzato anche un progetto innovativo con un Volkswagen e-Crafter isotermico che ha un’autonomia di circa 100 km ed è equipaggiato con un Thermo King e200 Spectrum: si tratta di un’ unità elettrica multitemperatura provvista di con due evaporatori perché all’interno della cella abbiamo ricavato un vano supplementare da 1 mc, oltre a quello per il secco e il fresco, destinato al trasporto dei surgelati fino a -25°”.

IVECO Intervista a Massimo Revetria, Responsabile Gamma Leggera Mercato Italia
35 SPECIALE N° 318 aprile 2023
"La nostra partnership con Mecar ci mette al lavoro fianco a fianco nella ricerca delle giuste soluzioni per il cliente".

NON CHIAMATECI SOLO CONCESSIONARIA

Chiamarla semplicemente “concessionaria IVECO” sarebbe riduttivo. Sì, perché Mecar è molto di più: si configura come un service provider che opera nel settore della Smart&Green Mobility con una storia di oltre 70 anni fatti di successi, traguardi e premesse per un futuro sempre più roseo. Parliamo di un’azienda che offre soluzioni e servizi per il trasporto ad aziende di tutte le dimensioni, lavorando su tutto il territorio nazionale, con una forte presenza nel Sud Italia. Mecar ha la sua sede legale a Nocera Superiore, in provincia di Salerno, ma può contare in tutto il meridione oltre 29 officine autorizzate e 5 magazzini ricambi 4.0 automatizzati. E al suo interno ingloba un ecosistema di brands che offrono soluzioni trasversali, a partire dalla Movingfast con le sue soluzioni per il noleggio on demand, con 180 veicoli fino a 35 quintali in flotta. A raccontarci ciò che Mecar rappresenta oggi e come è cambiata nel tempo è stato il suo Direttore Commerciale Matteo Innaco. “Mecar è concessionaria Iveco da tantissimi anni. Negli anni Cinquanta è nata come distributore di auto e camion

Fiat su tutto il territorio del salernitano, sotto la guida di Francesco Ferrajoli. Nel 1986, il figlio Giuseppe Ferrajoli, che segna la seconda generazione di un’azienda a conduzione familiare, con lo spin-off e la nascita di Iveco da una costola della Fiat, ha fondato la Concessionaria Mecar, che è diventata in pochi anni leader di mercato sul territorio. L’altro punto di svolta è stato nel 2009, con la terza generazione, quando Gianandrea Ferrajoli ha preso il timone dell’azienda. Da quel momento l’azienda è cresciuta in modo molto rapido, si è trasformata adeguandosi ai cambiamenti che il mercato imponeva. Ha sviluppato partnership commerciali internazionali e ha investito con l’apertura di una sede in Campania e un’altra in Calabria, tutte IVECO. Ma soprattutto oggi Mecar, guidata da Sara Ferrajoli, conta su circa 110 persone e va oltre la semplice vendita e l’assistenza. Si avvale di tante altre linee di business, che spaziano dal noleggio all’usato, passando per tutto il mondo del calcestruzzo e del ‘freddo’. Siamo diventati un punto di riferimento importante per tantissimi clienti”.

"Siamo tra i primi ad aver aderito ad ALIS: ha una visione moderna ed allineata al nostro mondo".

Quali servizi e quali partnership arricchiranno l’offerta di Mecar?

Abbiamo iniziato da meno di due anni con IVECO BUS, quindi questo sarà il primo anno per consolidare questa partnership. Abbiamo inoltre partecipato a varie gare in Calabria e quest'anno ci saranno consegne importanti, di cui però ancora non posso anticipare nulla. Quello che posso dire è che la nostra linea è quella di continuare a lavorare sulla collaborazione con IVECO. E poi, al passo con i tempi, stiamo indirizzando i nostri investimenti sul tema della sostenibilità. E in tal senso abbiamo un grande supporto dal nostro partner e siamo confidenti che i risultati saranno buoni anche in futuro.

Siete da sempre legati al marchio IVECO, qual è secondo voi il valore aggiunto nella visione di questo costruttore?

Sicuramente Iveco in Italia rappresenta un marchio leader, ed essere legati a un brand che fa della tecnologia e della sostenibilità i suoi marchi di fabbrica è estremamente importante. Iveco guarda al cambiamento di cui il settore dei trasporti, e non solo quello, si sta facendo carico, con lungimiranza e competenza. Saremo chiamati tutti ad affrontare la nuova sfida dell’elettrico, che non è per nulla facile, ma un marchio come Iveco da questo punto di vista può godere di un valore interno e di un approccio da leader. Per noi, essere partner, vuol dire di

È IL PADRONE DI CASA

IVECO A VERONA LA CONCESSIONARIA MECAR, ALL’INTERNO DEL CUI STAND SONO ESPOSTI I VEICOLI DEL BRAND ITALIANO CHE IL DEALER DI SALERNO VENDE E ALLESTISCE, MA NON SOLO. MECAR OGGI SI CONFIGURA COME UN SERVICE PROVIDER CHE OPERA NEL SETTORE DELLA SMART&GREEN MOBILITY.  conseguenza essere in una posizione di vantaggio.

Quando è importante per voi la presenza in ALIS?

Siamo con orgoglio tra i primi ad aver aderito a questa associazione. Per noi è importante far parte di questa realtà, che presenta una visione moderna, allineata a un mondo in continua evoluzione come il nostro e proprio per questo, siamo tra i principali partner tecnici di questi trasportatori. Noi ci mettiamo al loro fianco per aiutarli in una transizione energetica che sta caratterizzando questo periodo storico. E poi c’è da considerare anche l’aspetto legato al forte coinvolgimento delle istituzioni. È anche per questo che Mecar è parte attiva del consiglio direttivo di ALIS. Il modo di ALIS di dialogare con la classe politica rappresenta un importante valore aggiunto, perché così si riescono a risolvere problematiche concrete.

Classe 1986, papà di un bambino di un anno e mezzo di nome Aureliano Enzo e promesso sposo di Elena (le nozze in programma ad agosto), Matteo entra in Mecar nel periodo post-pandemia dopo aver lavorato dieci anni in IVECO, prima a Torino e poi come Area Manager. La grande esperienza e le competenze acquisite negli anni, insieme all’ottimo rapporto con Gianandrea Ferrajoli, lo hanno proiettato presto nella posizione di Direttore Commerciale, e oggi continua il suo

BIOpercorso di crescita accanto a Sara Ferrajoli. “Passare da casa madre a un concessionario è stato davvero sfidante. Il lato positivo è sicuramente dato dalla conoscenza dei miei interlocutori, grazie all’esperienza acquisita nel ruolo precedente. Oggi sono in una posizione in cui intervengo direttamente nella gestione delle dinamiche che i nostri clienti si trovano a gestire. Il lavoro non manca, ma siamo una grande squadra, fatta di giovani professionisti.

IVECO mi ha formato, ma sono orgoglioso di essere entrato in Mecar e di essere rientrato ‘a casa’. Matteo ha tanti hobby, ma come ci ha spiegato sorridendo “ho meno tempo per praticarli”. “Sono un grande tifoso del Milan, ma seguo con simpatia anche la Salernitana, di cui siamo sponsor e di cui condividiamo lo spirito di squadra. Personalmente, infatti, amo molto il calcio, anche da giocare. Ma il tempo è sempre poco e voglio dedicarlo anche alla mia famiglia”.

IVECO Intervista a Matteo Innaco, Direttore Commerciale di Mecar
INNACO 36 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023
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SCANIA Insieme a LoJack per dar vita a nuovi inediti ecosistemi di sicurezza

COSÌ NON TI PERDO PIÙ

TRACCIAMENTO IN RADIOFREQUENZA: VEICOLI VISIBILI E RECUPERABILI IN QUALSIASI CIRCOSTANZA. UFFICIALIZZATO ALLA FIERA LETEXPO DI VERONA L’ACCORDO PER PROTEGGERE DAI FURTI I MEZZI DEL GRIFONE, LE DUE AZIENDE POTRANNO LAVORARE A UN PROGETTO ANCOR PIÙ AMBIZIOSO: METTERE A DIALOGO TUTTI I COMPONENTI DELLA FILIERA SCANIA PER COSTRUIRE UN NUOVO MODELLO DI RETE INTELLIGENTE.

Una partnership esemplare per l’intero settore dei trasporti. Dopo aver annunciato a Verona, in coincidenza di LetExpo 2023, un accordo con Scania finalizzato alla protezione e al recupero dei veicoli soggetti a furto, LoJack Italia è impegnata a costruire ecosistemi di sicurezza che mostrino la capacità di far rete delle proprie tecnologie. “Il risultato sancito nell’ultima edizione della fiera - spiega Nicola Mannari, Sales Director della società del Gruppo CalAmp specializzata nel tracciamento degli asset aziendali - è nato dalla volontà di individuare soluzioni di protezione per la clientela Scania che facilitino anche la fidelizzazione alle coperture assicurative. In sostanza andiamo a fornire un sistema di tracciamento in radiofrequenza, coadiuvato da una centrale operativa 24/7 e da un team Law Enforcement che permetta di rintracciare il mezzo là dove venga ricoverato o nascosto, tenendo sotto controllo le procedure delle compagnie assicurative che tutelano i veicoli con le proprie garanzie. L’installazione del prodotto non è invasiva e non richiede modifiche alla cabina, né prevede il collegamento del dispositivo all’impianto elettrico, oltre al fatto di non essere schermabile: i veicoli possono essere rilevati in luoghi come container, sotterranei e garage, dove altri sistemi sono meno efficaci. L’abbinamento con le assicurazioni dell’azienda svedese consente fra l’altro di estendere i vantaggi al

consumatore finale, garantendo un 10 per cento di risparmio su quelle coperture Full Kasco Scania che servono per fidelizzare il cliente alla rete del Grifone”.

AGGIUNTA DI VALORE ALLE

COPERTURE ASSICURATIVE SCANIA

Al di là della tecnologia fornita, ciò che conferisce un valore unico alla partnership è la capacità di mettere a dialogo risorse per la sicurezza, la protezione e la fidelizzazione, creando un ecosistema rispetto al quale LoJack può contribuire con soluzioni di volta in volta modulabili, oltre che con un’esperienza settoriale di oltre 15 anni. In aggiunta, la scelta pionieristica di Scania conferisce all’offerta della società quel carattere “premium” che oggi distingue l’immagine del Grifone, rafforzando ulteriormente il valore qualitativo del prodotto. “L’estensione dell’accordo è totale perché si rivolge a tutti i rami di Scania - aggiunge Mannari - in primis Scania Trento, che si propone come facilitatore per promuovere la nostra soluzione nei sistemi di fornitura della sua rete di concessionari, ma anche attraverso le formule leasing di Scania Finance Italy, offrendo coperture assicurative integrate da un contenuto tecnologico d’eccellenza. La prima fase di valutazione dell’accordo è avvenuta nei mesi scorsi proprio con la finanziaria di Scania; dopo aver rilevato risultati soddisfacenti per entrambi, abbiamo deciso di celebrare l’ultimo tassello del percorso, cioè il riconoscimento strategico della nostra soluzione per i prodotti assicurativi Scania,

Non poteva mancare sullo stand Scania a LetExpo 2023 il Super, campione di vendite grazie anche al motore che consente un taglio dei consumi che arriva fino all'8 per cento.
38 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

Il management Scania e LoJack insieme a LetExpo 2023: la nuova offerta di sicurezza data dalla partnership arricchisce il carattere premium del brand svedese.

scegliendo un palcoscenico di assoluto prestigio come LetExpo. A una fase preparatoria dietro le quinte ha perciò fatto seguito un momento di perfezionamento ufficiale e pubblico, concretizzatosi in tempi molto stretti in relazione alla fase di dialogo diretto col marchio produttore: Scania ha dimostrato una rara capacità rara di sancire un programma che, solitamente, impegna altri referenti assai più a lungo”.

UN ACCORDO PIONIERISTICO

PER LE CASE DI COSTRUZIONE

“Siamo entusiasti di questa partnership - ha rilanciato Fredrik Swartling, Direttore Service Sales & Operations Scania - perché abbiamo ulteriormente rafforzato uno dei nostri più grandi obiettivi: garantire ogni giorno il più efficiente servizio ai nostri clienti attraverso strumenti innovativi e completamente integrati con l’intera organizzazione Scania. L’efficienza del piano di protezione Full Kasko è infatti legato alla fornitura e all’attivazione del servizio. In maniera rapida e autonoma, la Rete di Scania Italia può installare il dispositivo a bordo dei mezzi, contando sulla pronta disponibilità dei componenti poiché già integrati al sistema della logistica dei nostri ricambi”. Sul mercato dei trasporti, la ricaduta dell’annuncio ha avuto effetti immediati: LoJack ha visto crescere in pochissimo tempo una domanda di forte interesse e di più approfondita conoscenza del prodotto, lasciando presagire ulteriori aperture verso un settore che, sino a oggi, era stato toccato solo marginalmente dalle strategie della società. Le maggiori potenzialità non riguardano però la sola protezione degli asset

LOJACK

di trasporto, ma anche e soprattutto delle merci su scala internazionale, con un occhio di riguardo per la catena del freddo.

IL CONTRIBUTO

DI ALIS

“Sicuramente essere soci di ALIS, l’Associazione logistica che promuove LetExpo a Verona - evidenzia ancora Mannari - rappresenta una preziosa occasione per entrare in contatto con i migliori player del mercato. ALIS ha infatti un approccio costruttivo, molto vicino alla nostra impostazione aziendale, al tal punto che siamo coinvolti quotidianamente nelle sue attività e nei consigli direttivi: proprio questo è il modo giusto per far comprendere come la protezione sia un’attività sui generis, da costruire fianco a fianco, individuando ogni volta business e use case adeguati al singolo percorso. Occorre interloquire sempre con diverse figure associate alla catena di valore ed è necessario guardare al di là della semplice fornitura di prodotto: certamente questa ha un costo più limitato rispetto a un progetto di networking, ma le ricadute economiche portano benefici concreti a tutti i referenti coinvolti. Servono sempre coraggio e intraprendenza per ottenere risultati di lungo termine, grazie ai quali una società riesce poi a imporsi come leader di mercato”. Venendo da un percorso storico legato all’automotive, LoJack ha acquisito esperienze con vettori del trasporto più che con case costruttrici, ma l’entità dei clienti e dei progetti ha conferito alla società una visione strategica globale: quando si ha a che fare con nomi come Ups o Amazon, operando in mercati quali gli Stati Uniti, discutere di tipologie di prodotto diventa riduttivo. Chi ragiona oggi sul concetto di protezione sa infatti

che gli ambiti coinvolti sono sempre molteplici, richiedono competenze incrociate, appoggiandosi al proprio interno su figure chiave apparentemente lontane dalla vocazione aziendale.

NECESSITÀ DI TRASPARENZA SUI DATI

“Un aspetto fondamentale su cui intendiamo portare l’attenzione - chiarisce il Sales Director di LoJack - è la necessità di maggior apertura, di condivisione dei dati di rilevamento, sia che derivino dall’attività dell’autista, dal mezzo o dal bene trasportato, così come dall’ambiente operativo: più usiamo informazioni, più possiamo arricchirle e trasformarle in patrimonio comune per l’intero settore dei trasporti. Al contrario, una visione spesso protezionistica finisce per generare quelle storture sociali che sono alla base del cattivo impiego delle tecnologie di tracciamento. Costruire ecosistemi sicuri implica il superamento di una mentalità che vede nel concorrente, o nel partner

Sinergie tra catene del freddo, dell’health e della farmaceutica

commerciale, un rischio mortale per la propria attività; richiede capacità predittive il cui impiego finisce per tornare utile a tutti qualora si abbia una visione strategica al passo coi tempi. In sostanza, la tecnologia va oggi sviluppata secondo una logica partecipativa, perché il suo maggior potenziale non sta nel singolo prodotto - prima o poi emulabile o superabile - bensì nel generare ambienti sinergici”. Abituata a lavorare insieme ad alcuni dei maggiori player di mercato, per i quali l’eticità nell’uso dei dati è un valore che ha ricadute immediate sulla credibilità del brand, LoJack è quotidianamente sottoposta a controlli di trasparenza i cui standard risultano superiori addirittura a quelli normati dalle autorità istituzionali. Le regole del successo, d’altra parte, sono sempre chiare: semplicità e efficacia, basi fondamentali attraverso cui Scania stessa intende guidare, insieme a LoJack, la prossima rivoluzione dei trasporti.

Grandi opportunità per le supply chain intelligenti

Se il tracciamento in radiofrequenza di LoJack garantisce sul mercato tassi di recupero dei mezzi oggi unici, l’uso di sensori per le merci può rendere il business dei trasporti ancor più redditizio. In Italia vengono sottratti in media 6 mezzi pesanti al giorno, di cui meno del 30 per cento viene poi recuperato e restituito al legittimo proprietario: perdere il carico, quindi il bene strumentale, può comportare ricadute drammatiche in caso di piccole aziende. Ecco perché la società del gruppo CalAmp guarda con altrettanto interesse allo sviluppo di tecnologie per “supply chain intelligenti”.

“La nostra soluzione Supply

- spiega

stica facilmente integrabili con la gestione digitale delle spedizioni, grazie all’uso di sensori wireless e device monouso, ma anche riutilizzabili. Una volta applicati alla merce, raccolgono parametri critici consentendo completa condivisione e analisi delle informazioni per qualsiasi modalità di trasporto. Oggi sapere che una spedizione è stata correttamente consegnata non è più sufficiente: occorre una visibilità del carico end-to-end in tempo reale, che dia modo di raggiungere la destinazione come previsto”. Che si tratti di pallet o singolo collo, i tag di LoJack forniscono una visione globale della merce dialogando in modalità Bluetooth con il dispositivo telematico a bordo del veicolo, per poi trasmettere dati al CalAmp Telematics Cloud per l’analisi di para-

metri critici quali temperatura, umidità, esposizione alla luce, urti o vibrazioni. Una soluzione che sta raccogliendo forte interesse soprattutto nell’ambito della Cold Chain, le cui esigenze di freschezza e inalterabilità del prodotto diventano di giorno in giorno più determinanti. In ottica di costruzione di nuovi ecosistemi, questo significa poter accedere a una serie di risorse studiate appositamente per la life science, entrando in dialogo con i settori Health e Farmaceutico. Nell’epoca dell’Internet of Things, anche i tradizionali confini settoriali richiedono nuovi modelli di gestione.

39 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023
"Abbiamo una comunanza di intenti con ALIS che parla di costruttività e atteggiamento pratico per trovare sempre le soluzioni adeguate".

MERCEDES-BENZ TRUCKS Intervista a Domenico Andreoli, Head of Marketing & PR

VERSO L’ELETTRICO CON TUTTE LE NOSTRE SOLUZIONI

LA STRATEGIA DEL MARCHIO TEDESCO NON PARLA UNA SOLA LINGUA: SE DA UNA PARTE IL VEICOLO ELETTRICO È PRONTO, E SONO IN FASE DI TEST L’EACTROS LONGHAUL PER LE LUNGHE PERCORRENZE E IL PROTOTIPO A CELLE DI COMBUSTIBILE GENH2, OGGI LA TECNOLOGIA PER RISPARMIARE CONSUMI ED EMISSIONI È GIÀ PRONTA CON L’ACTROS L, SICURO ED EFFICIENTISSIMO.

Arriva per la prima volta a LetExpo Mercedes-Benz Trucks Italia e lo fa con la consueta potenza di fuoco di una gamma ampia e ben esposta, pronta a catturare l’attenzione di tutte le aziende che intendono pianificare un futuro a costi ed emissioni ridotti.

Una strategia, quella del costruttore tedesco, che propone al cliente diverse soluzioni, frutto del lavoro svolto su più fronti per ottimizzare ogni tipo di trazione, dal diesel al full electric alle fuel cell.

“È la prima volta che decidiamo di presenziare a LetExpo - ci racconta Domenico Andreoli, Head of Marketing & PR di Mercedes-Benz Trucks Italia - e stiamo riscontrando un'importante affluenza, data soprattutto dal valore degli interlocutori presenti, e degli ospiti. Questo è il

Oggi la Stella è pronta sia con l'efficienza dell'endotermico che con l'elettrico, presto anche sulle lunghe percorrenze e ad idrogeno.

luogo giusto per trattare tematiche centrali per il trasporto e la logistica ad alto livello e fare un’analisi dello stato attuale del settore e soprattutto verificare le opportunità per il futuro”. Mercedes-Benz Trucks ha svolto in questi anni un eccellente lavoro sulle propulsioni elettriche e oggi l’eActros è una realtà che anche in Italia fa già parte delle flotte delle aziende pioniere. Si tratta del primo truck 100 per cento elettrico prodotto in serie, ed è equipaggiato, a seconda delle versioni, con tre o quattro pacchi di batterie grazie ai quali raggiunge un’autonomia fino a 400 chilometri. “L’eActroscontinua Andreoli - rappresenta la nostra prima proposta in termini di transizione elettrica e spiega come Mercedes-Benz Trucks sia pronta non solo con questo prodotto, ma anche con tutti quelli che arriveranno per andare a coprire tutti i segmenti di mercato”. Primo tra tutti l’eActros LongHaul, che garantirà un’autonomia di circa 500 km per un utilizzo no problem sulle lunghe percorrenze. “Il nostro gruppo è fortemente impegnato anche nello sviluppo del veicolo a celle di combustibile alimentate ad idrogeno, con il prototipo GenH2 Truck, attualmente in fase di

test, che consente percorrenze fino a 1.000 km”. Ma qui a Verona non manca neppure la risposta a quel bisogno di efficienza delle aziende di trasporto e logistica che non può attendere. “Abbiamo esposto il nostro Actros L nella sua ultima versione per spiegare come secondo noi la transizione debba essere accompagnata e sostenuta: non si può pensare di

passare all’elettrico da un giorno all’altro, servono infrastrutture adeguate. Per lo sviluppo delle quali tra l’altro siamo fortemente impegnati. Proprio per accompagnare questo epocale cambiamento è necessario che il prodotto convenzionale con motore endotermico, l'Actros L, sia ultra efficiente in termini di consumo di carburante e di emissioni

di CO2. La rivoluzione elettrica è talmente dirompente che intanto è logico proporla alle aziende gradualmente, senza imporre un passaggio repentino e affrettato, ma accompagnando il cliente con una consulenza qualificata non solo sul prodotto come fino a ieri, ma oggi su tutti i servizi che per forza di cose devono corredare l’offerta di un veicolo a batteria. Mercedes-Benz Trucks è pronta con la sua squadra di consulenti per analizzare le specificità del cliente e consigliare la soluzione migliore per ottenere i più alti benefici”.

H2 ACCELERATE 30 milioni stanziati per veicoli e infrastrutture

DAIMLER, VOLVO E IVECO INSIEME PER L’IDROGENO

La collaborazione H2Accelerate ha confermato di aver acquisito fondi per l’ammontare di 30 milioni di euro per due delle sue principali iniziative: la realizzazione di otto stazioni di rifornimento di idrogeno per veicoli pesanti nell’ambito del programma Connecting Europe Facility e l'attuazione di un progetto che prevede la messa in funzione di 150 camion a celle a combustibile tra la metà e la fine degli anni Venti del Duemila, finanziato dal programma Clean Hydrogen Partnership. I due progetti consentiranno di testare mezzi e infrastrutture

di rifornimento in condizioni reali e rappresenteranno, con ogni probabilità, una fase cruciale verso la commercializzazione su vasta scala della tecnologia a idrogeno. Il progetto H2Accelerate Trucks è una collaborazione innovativa che riunisce Daimler Truck, Volvo Group e Iveco Group, l’istituto di ricerca finlandese VTT, l’International Road Transport Union, l’Unione nazionale rumena degli autotrasportatori, la Federazione italiana autotrasportatori professionali e quella austriaca ed Element Energy France. Nella prima fase, si prevede di sviluppare mezzi 4x2 o 6x2, con una capacità fino a 44 tonnellate e ampie autonomie, pari ad almeno 600 km.

Domenico Andreoli è dal novembre del 2018 Marketing Manager di Mercedes-Benz Trucks Italia.
LETEXPO 2023
40 SPECIALE N° 318 aprile 2023
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LETEXPO 2023

FORD TRUCKS Intervista a Lorenzo Boghich, Amministratore Delegato Italia

SI ESPANDE LA RETE PER SEGUIRE UN PRODOTTO CHE CONVINCE TUTTI

IL NUMERO UNO DELLA FILIALE ITALIANA CI

RACCONTA COME STA ANDANDO UNA GAMMA CHE

NEI PROSSIMI MESI VERRÀ ARRICCHITA DAL CAMBIO DI PRODUZIONE PROPRIA E DALLA NUOVA CABINA DEL LEGACY, E COME STIANO FERVENDO I LAVORI SULLE NOMINE DEI NUOVI PRESIDI SUL TERRITORIO.

Ford Trucks Italia presente a LetExpo 2023 con un esemplare di F-Max all’interno dello stand Maurelli, dove incontriamo l’Amministratore Delegato

Lorenzo Boghich, sorridente per i numeri che l’azienda ha portato a casa lo scorso anno, e ben predisposto ad affrontare tutte le sfide di questo 2023 che entra nel vivo. “Era importante per il nostro marchio - esordisce il manager - essere presente a questo evento da dove possiamo una volta in più comunicare un prodotto ancora giovane sul mercato italiano ma che sta riscuotendo un successo incredibile. Siamo presenti all’interno dello stand Maurelli, parte integrante di questo progetto che nel 2022 ci ha regalato grandi soddisfazioni: abbiamo chiuso l’anno come da aspettative, conquistando una quota del 3 per cento del mercato grazie all’immatricolazione di 637 veicoli. Era esattamente il target che ci eravamo prefissati di raggiungere e per l’anno in corso le aspettative sono altissime”. D’altra parte Ford Trucks sta lavorando su più fronti, e l’impegno sta pagando. Innanzitutto nell’ambito del prodotto, con il cambio Ford che sta arrivando sui primi veicoli già a partire dalle prossime settimane, con l’idea poi di sostituire definitivamente la trasmissione ZF che attualmente equipaggia

la gamma. “È importante - prosegue Boghich - avere sul nostro prodotto motore e cambio sviluppati specificamente per il veicolo. Che diventa così un prodotto Ford al 100 per cento. A fine anno lanceremo anche la nuova cabina del Legacy grazie alla quale potremo andare ad intercettare una diversa fascia di clientela. Certo, l’anno in corso continua a risentire delle incertezze dovute ai noti fattori geopolitici internazionali, ma noi prevediamo di raggiungere il 5 per cento della quota di mercato, e stiamo allineando tutte le nostre forze per tradurre questa volontà in realtà”. Uno degli asset di Ford Trucks è indubbiamente il tempo di consegna di prodotti, che pare essere tra i più bassi del mercato. “Il veicolo è disponibile - conferma Lorenzo Boghich - e anche il terremoto in Turchia non ha avuto ripercussioni sugli impianti produttivi. Attualmente il tempo medio di consegna è di circa 3 mesi e mezzo: forse siamo i migliori in questo momento, ed è indubbiamente un punto di forza nelle trattative, ma devo ammettere che abbiamo anche disponibilità direttamente in rete grazie alla programmazione messa a punto negli scorsi mesi con i concessionari:

"Stiamo procedendo con le nuove nomine perché il territorio è vasto e va coperto al meglio per incontrare le richieste delle aziende, sempre più numerose, che chiedono il nostro prodotto".

prevedo che quest’anno venderemo circa 900-1000 macchine”. A proposito di concessionari, Ford Trucks sta portando avanti un importante lavoro di espansione della rete. “In queste settimane - specifica l’Amministratore Delegato - abbiamo salutato l’arrivo di un nuovo dealer, si tratta di Ecosistema e si trova nella zona a sud di Roma, ad Anagni. Presto daremo il mandato ad una nuova concessionaria vicino a Cesena. Si tratta di due realtà interessanti che ci potranno dare una spinta notevole nei territori di riferimento. Dobbiamo trovare ancora il giusto equilibrio, perché alcuni dealer autorizzati attualmente coprono aree fin troppo estese, e se la domanda cresce, come sta crescendo, ci sarà necessità di nuove nomine. Il prodotto piace e sono tante le richieste, si tratta solo di scegliere i partner giusti. Anche sulla rete post vendita stiamo facendo una selezione qualitativa e inserendo nuove realtà in grado anche di affrontare i giusti investimenti. Il post vendita rimane centrale nella nostra strategia perché senza assistenza il prodotto è molto più difficile da vendere”.

DEALER

ATLANTE INDUSTRIALI Bolzano Vicentino (VI)

AURELIA AUTOCARRI Roma (RM)

BTRUCKS Calcinato (BS)

COMER SUD Catania (CT)

DOMENICO TRUCK Napoli (NA)

ECOSISTEMA Anagni (FR)

EUROMOTORI Basiliano (UD)

LODOTRUCK Brivo (LC)

ROSSI VEICOLI Corciano (PG)

TRUCK ITALIA Campi Bisenzio (FI)

TRUCK PLUS Alba (CN)

WLF TRUCK Piacenza (PC)

42 SPECIALE N° 318 aprile 2023
Ford
Trucks in questi giorni ha comunicato il nuovo numero per l'assistenza 24/7: 00 800 600 500 60. In alto l'AD Italia
Lorenzo Boghich

LETEXPO 2023

YPARCO La proposta intermodale, sempre più competitiva e articolata, che arriva da Suzzara

LA SOCIETÀ GESTISCE, OLTRE AD UN PIAZZALE DI PROPRIETÀ DEDICATO ALLO STOCCAGGIO E ALL’HANDLING DI VEICOLI COMMERCIALI E MEZZI PESANTI, ANCHE UN TERMINAL FERROVIARIO CHE OGGI COLLEGA L’ITALIA CON LA GERMANIA, MA CHE PRESTO PORTERÀ ANCHE IN SPAGNA, UK E OLANDA.

Non poteva mancare a LetExpo 2023 Yparco, società di logistica con sede a Suzzara dove gestisce un piazzale di proprietà di circa 70.000 mq all’interno del quale si occupa dello stoccaggio e dell’handling per l’impianto Iveco che nello stesso comune ospita le linee produttive del Daily. “Gestiamo anche il loro piazzale commerciale interno - ci racconta Lorenzo Tenedini, Rail Terminal Manager di Yparco - e nel 2019 abbiamo costruito un terminal ferroviario tramite il quale trasportiamo sia gli Iveco Daily che i semirimorchi Krone e Schmitz in partenza per la Germania. Stiamo anche realizzando

TRE NUOVE TRATTE VERSO L’EUROPA

un ampliamento che sarà pronto entro 6/8 mesi, grazie al quale inizieremo ad occuparci di tratte ferroviarie per semirimorchi lungo tre nuove direttrici: verso Barcellona, Londra e l’Olanda. Attualmente abbiamo contatti già avviati per l’ampliamento dell’attività: lavoreremo quindi non solo con Iveco, ma anche con altre aziende automotive, e offriremo i nostri servizi anche ai trasportatori per risolvere le loro necessità di movimentazione generalista dei semirimorchi”.

A questo proposito Yparco ha sviluppato in partnership con l’austriaca Vega International Car Transport un connettore r2L per collocare sui treni anche semirimorchi non gruabili, quindi tutti quei veicoli, anche non intermodali, che così potranno essere facilmente collocati sui treni. “Si tratta - prosegue Tenedini - di una nostra esclusiva europea: è una soluzione leggera, versatile e meno impattante per quanto riguarda i costi di struttura”.

I dispositivi portanti utilizzati includono rampe mobili e regolabili che,

grazie al loro design, possono essere caricati nella tasca dei carri standard in qualsiasi terminal ferroviario che utilizzi carroponte o reach stacker. In Yparco lavorano 10 persone, che salgono a quaranta se si considerano anche gli indiretti occupati su terminal

e piazzale. “La nostra area è in grado di ospitare fino a 1.000 veicoli commerciali; per quanto riguarda i semirimorchi non abbiamo mai fatto una prova di pieno carico, ma il numero si dovrebbe facilmente aggirare intorno ai 3-400 mezzi”. La cornice dunque del LetExpo è quella giusta per Yparco e i suoi servizi rivolti alle società interessate al trasporto combinato su strada e rotaia, più economico e sostenibile.

AS24 Una scelta completa per le aziende che si occupano di autotrasporto

CRESCE IL NETWORK, E ANCHE L’OPERATIVITÀ DEI SERVIZI PROPOSTI

NON SOLO UN NETWORK DI DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE, ADBLUE E LNG PENSATO SPECIFICAMENTE PER LE ESIGENZE DELLE AZIENDE DI TRASPORTO - CHE PRESTO VERRÀ DECLINATO ANCHE SUL FRONTE DELLE STAZIONI DI RICARICA ELETTRICA - MA ANCHE NUOVE FRONTIERE PER IL DISPOSITIVO DI PAGAMENTO PEDAGGI.

Una rete sempre più capillare, in Europa e in Italia, dove AS24 sta portando avanti un’ottimizzazione dei punti vendita di carburante e Adblue con particolare attenzione al Centro e al Sud per consentire a tutti i clienti, anche quelli esteri, di trovare l’accettazione giusta al momento giusto. Oggi AS24 torna a puntare anche sull’LNG con un network che in Europa si articola su 63 stazioni, di cui 23 in Italia, e che saluta in questi giorni sei nuovi punti di accettazione grazie ad un accordo siglato con Proviridis, società che gestisce le stazioni di LNG della rete V-Gas in Francia. Oggi sono oltre

1.400 le stazioni di servizio in 29 paesi che accettano la carta AS 24.

“Abbiamo anche progetti sull’elettrico - precisa Marco Cassago, Managing Director di AS24 - e sarà nell’ambito delle nostre 300 stazioni di proprietà che andremo a sviluppare questa soluzione. Oggi si parla di colonnine di ricarica standard da 300 kW, ma l’850 kW è imminente, anche se l’accettazione è complessa perché dura circa 50 minuti. Abbiamo studi in corso anche per l’Italia dove do-

vremmo mettere in attività un paio di stazioni. Non parliamo di tempi brevi: per implementare una stazione di ricarica per veicoli elettrici servono due anni. Anche nell’HVO crediamo molto perché comporta una significativa riduzione delle emissioni di CO2, e il nostro prodotto è puro al 100 per cento”. Qui a Verona però AS24 non parla di carburanti sul suo stand ma soprattutto di pedaggi. “Il dispositivo di riscossione pedaggi interoperabile PASSango - precisa infatti Cassago - funziona oggi in 10 paesi: Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Austria, Germania, Polonia, Svezia, Danimarca e Bulgaria e a breve si completerà a breve con Ungheria e Italia. È sicuro e affidabile, e mette al riparo da rischi di interruzione di servizio sanzionabili”.

43 SPECIALE N° 318 aprile 2023
I Daily e i semirimorchi sono serviti: scene di vita quotidiana presso il terminal ferroviario e il piazzale della Yparco a Suzzara.
Il telebadge AS24 è oggi operativo in 10 Paesi ai quali entro fine anno si aggiungerà anche l'Italia.
Lorenzo Tenedini, Rail Terminal Manager di Yparco, sullo stand dell'azienda a LetExpo.

KÖGEL Intervista a Michele Mastagni, Amministratore Delegato Italia

DA VERONA PARTA UNA NUOVA POLITICA DEL TRASPORTO

IL MANAGER, DA SEMPRE ATTENTO

OSSERVATORE DELLE PROBLEMATICHE

RELATIVE AL SETTORE, NON UTILIZZA

MEZZI TERMINI: “KÖGEL C’È E

PROPONE UNA GAMMA DI PRODOTTI

LEGGERI ED ECOLOGICI, PENSATI PER TRASPORTARE DI PIÙ CON MENO

VIAGGI, PER ANDARE SU TRENO E SU STRADA, E PER AGEVOLARE LE OPERAZIONI DEI TRASPORTATORI. ORA CIÒ CHE NON DIPENDE DA NOI DEVE ESSERE RISOLTO DALLA POLITICA”.

I

ncontriamo Michele Mastagni, Amministratore Delegato di Kögel Italia, sul grande stand che il produttore di semirimorchi ha allestito a LetExpo: nessuno stupore, vista la centralità dell’argomento intermodale per chi si occupa del trainato, e considerata anche l’apparenza della filiale italiana proprio ad ALIS. “Rispetto all’anno scorso - inizia a raccontarci il manager - l’evento è cresciuto, ALIS ha fatto un ottimo lavoro e l’esperienza li ha aiutati a migliorare. Credo inoltre che la scelta di Verona sia assolutamente strategica: lavoro in questo mondo da tanti anni e il trasporto è sempre stato legato a questa città che, come l’ha definita giustamente Zaia, è un po’ l’ombelico d’Europa, perché si trova in un crocevia importantissimo con grande facilità di comunicazione verso Est, Ovest e Nord. L’interporto sta crescendo e quando sarà aperto il nuovo tunnel potenziato le strutture incontreranno ancora meglio le esigenze logistiche e di trasporto: non è un caso se gli operatori logistici, e non solo italiani stanno sempre di più investendo su questo territorio”. Un’ottima location dunque per discutere delle tante problematiche che, conoscendo il nostro uomo, sappiamo già

Il Kögel EuroTrailer Cargo è il veicolo specializzato per i trasporti voluminosi e, grazie al volume di carico maggiore del 10 per cento e ai quattro posti aggiuntivi per europallet, riduce del 10 per cento l’impatto della CO2 del trasporto.

Michele Mastagni (al centro), Amministratore Delegato di Kögel Italia, insieme al Sales Area Manager Mauro Denti (a sinistra) e all'After Sales and Back Office Manager Michele Sartori

quanto gli stiano a cuore. “Quest’anno - riprende infatti Mastagni - abbiamo un governo nuovo dal quale mi aspetto tanto, e spero che le mie aspettative vengano ben ripagate: ci sono tanti problemi di cui occuparsi nel nostro settore per rendere più efficienti le aziende italiane che attualmente ogni giorno perdono competitività rispetto agli stranieri per questioni che non sono di loro competenza”. Un esempio? “La situazione delle

revisioni in italia è una catastrofe, le procedure sono talmente bloccate che non nascondo che qualche cliente mi ha confidato di voler acquistare all’estero per non dover affrontare questo impasse.

" È ora che venga definita la questione dell'Euro Trailer: il suo impiego non richiede adeguamenti strutturali".

Mi aspetto anche che venga definita una volta per tutte la lunga questione dell’Euro Trailer la cui operatività si

è fermata in quanto manca il decreto attuativo: a questo punto la palla è in mano all’operatività del ministero. L’impiego dell’Euro Trailer non richiede adeguamenti delle infrastrutture già esistenti e può essere realizzato senza problemi, anche laddove le strade presentino una larghezza minore o curve di raggio stretto. Ancora, mi aspetto una strutturazione migliore

44 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

KÖGEL

Focus sui prodotti presentati a LetExpo: in arrivo anche rimorchi e semirimorchi Humbaur

ecologiche, leggere e versatili

Con l’EuroTrailer Cargo, il Lightplus Rail e il Triplex, Kögel ha presentato tre soluzioni di trasporto innovative per il traffico intermodale che garantiscono importanti vantaggi economici grazie alla struttura leggera e all’ottimizzazione del volume. Kögel amplia inoltre l’offerta per il settore edile esponendo a titolo esemplificativo il semirimorchio ribaltabile Kögel, completamente rinnovato. Highlight per tutte le aziende di trasporti che si occupano di trasporto combinato è il Kögel Lightplus Rail. Questo semirimorchio dal peso appositamente ottimizzato offre un vantaggio in termini di peso fino a una tonnellata rispetto alle versioni standard paragonabili, e unisce i vantaggi dei veicoli dalla struttura leggera all’utilizzo delle ecologiche rotaie. A tal fine gli sviluppatori di Kögel hanno rielaborato sostanzialmente il telaio del Kögel Cargo Rail sulla base della struttura dei veicoli leggeri della serie Lightplus. Nella dotazione di base il Kögel Lightplus Rail pesa 6.060 chilogrammi e quindi circa 300 chilogrammi in meno della versione standard Kögel Cargo Rail. Con l’ausilio delle dotazioni leggere disponibili come optional, il peso proprio del Lightplus Rail può essere ulteriormente ridotto fino ad arrivare a 5.750 chilogrammi. Un valore eccellente questo, in quanto i semirimorchi idonei per il traffico misto sono di norma molto più pesanti di quelli pensati esclusivamente per la strada a causa della struttura pensata per il loro tipo di impiego e che comprende ad esempio al-

loggiamenti rinforzati per le pinze. Il maggiore peso proprio riduce tuttavia il carico utile e aumenta il consumo di carburante e le emissioni di CO2 della motrice durante l’utilizzo su strada. Il Kögel EuroTrailer Cargo è il veicolo specializzato per i trasporti voluminosi e, grazie al volume di carico maggiore del 10 per cento e ai quattro posti aggiuntivi per europallet, riduce del 10 per cento l’impatto della CO2 del trasporto. Non appena le norme di attuazione lo consentiranno, anche le aziende di trasporti italiane potranno impiegare nel loro paese questo semirimorchio allungato di 1,38 metri. In Germania le flotte delle aziende di trasporti adottano questo tipo di veicolo da più di un decennio con grande successo.

Passando al Kögel Port 45 Triplex, questa è la proposta del brand tedesco per tutti i trasportatori che necessitano della massima flessibilità nell’impegnativo trasporto di container. Lo chassis, con tre gradi di estrazione, è in grado infatti di alloggiare tutti i tipi più comuni di container, da 20 a 45 piedi e, nonostante la sua versatilità, con un peso di 4.360 chilogrammi (equipaggiamenti speciali compresi) è uno degli chassis per container più leggeri sul mercato. Con la sua flessibilità e l'elevato carico utile, il Port 45 Triplex garantisce nel contempo un elevato sfruttamento ed un impatto della CO2 particolarmente vantaggioso durante il trasporto, motivo per cui una giuria indipendente di esperti lo ha insignito del “Premio europeo per la sostenibilità dei trasporti 2020”.

delle incentivazioni, che non siano più a spot, ma vengano piuttosto distribuite in ottica meritocratica. A questo punto dobbiamo muoverci pensando al 2024, vanno trovate le risorse e strutturate nella giusta maniera, magari con un credito di imposta che vada ad agevolare chi fa impresa, la fa bene, guadagna e paga le tasse. E soprattutto che gli incentivi siano adeguati ai nuovi livelli di costi: i semirimorchi negli ultimi anni hanno subito un incremento del listino di circa il 30-35 per cento, e anche i trattori sono aumentati”. Nel contesto di ALIS, da sempre attenta al discorso sostenibilità letto attraverso la soluzione intermodale, è bene ricordare però che in Italia oltre l’80 per cento delle merci viaggia su strada. “Dunque le strade per il futuro devono essere diversificate: da una parte uno sviluppo dell’intermodale, anche legato ad una questione di sicurezza e di carenza di autisti, dall’altro il necessario rinnovo del parco circolante e la possibilità di

A Verona è presente anche un ribaltabile dal design molto accattivante, pensato proprio per incontrare il gusto del pubblico italiano: è disponibile in versione da 24 e 27 mc.

Infine Kögel vanta un'ampia gamma di veicoli per il settore edile, tra cui il semirimorchio ribaltabile che si presenta a Verona con possibilità di configurazione ancora maggiori, il che lo rende adatto per un settore di impiego ancora più ampio. Kögel propone sostanzialmente tutti i semirimorchi ribaltabili in versione a due o a tre assi, con un robusto chassis in acciaio. Il cassone è inoltre disponibile in diverse strutture. Per il trasporto del materiale di riporto, Kögel propone un cassone completamente in acciaio e un cassone in acciaio

e alluminio dal peso ottimizzato. I modelli con cassone termoisolato per l’asfalto usufruiscono di speciali ottimizzazioni appositamente sviluppate internamente per l’utilizzo del semirimorchio nella costruzione di strade, tra cui un nuovo stendibitume che consente una erogazione assolutamente precisa e dispositivi di protezione per evitare i danni provocati dal materiale sfuso e da quello fresato. L’obiettivo delle ottimizzazioni apportate alla carrozzeria e allo chassis è stato infatti ottenere una maggiore durevolezza, un’ul-

teriore comodità d’uso e un livello di sicurezza ulteriormente migliorato. Oltre ai propri veicoli per l’edilizia, in futuro Kögel venderà in Italia anche i pesanti rimorchi per l’edilizia e semirimorchi ribassati dell’impresa affiliata Humbaur. “In questo modo i nostri clienti italiani potranno disporre di una gamma ancora più ampia di veicoli da un unico fornitore - ha spiegato Michele Mastagni, Amministratore di Kögel Italia. “Da noi, la vicinanza al cliente si scrive a chiare lettere. Per lo stesso motivo, Kögel amplierà lo staff delle Vendite in Italia”.

trasportare più merce ad ogni viaggio con il via libera ai semirimorchi lunghi. A questo proposito esponiamo qui a LetExpo quattro veicoli: la nostra provocazione, un Euro Trailer, un centinato allungato a 15 metri che si incastra sui carri ferroviari e quindi è un intermodale puro, si carica in Italia sui treni e arriva in Germania. Per il traffico misto invece noi produttori di semirimorchi tutto quello che possiamo fare è lavorare sull’aerodinamica e la leggerezza per comprimere consumi ed emissioni, e quindi ecco il nostro centinato alleggerito con alettoni posteriori. Abbiamo poi un portacontainer allungabile della Sicom capace di trasportare tutti i tipi di container, incluse le casse mobili: si chiama

Triplex perché ha tre allungamenti, uno anteriore, uno centrale e uno posteriore. E infine esponiamo un prodotto che da poco commercializziamo in italia: si tratta di un ribaltabile dal design molto accattivante, e quindi adatto al mercato italiano, è disponibile in versione da 24 e 27 mc - qui a Verona esponiamo il 27.

Il nostro target è di venderne una cinquantina, crediamo che tecnicamente sia molto valido, ha un telaio rastremato nell’anteriore che ottimizza la stabilità in fase ribaltamento, e una cassa divisa in due sezioni in modo che la parte più usurabile, il pavimento, possa essere sostituita mantenendo le pareti”.

Tutti i vantaggi di soluzioni
45 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO
2023

CONTINENTAL L’AD Alessandro De Martino interviene su tecnologia e sostenibilità

IL PERCORSO È LUNGO, MA PORTA A SICURI RISULTATI

Tecnologia, collaborazione lungo la filiera e sostenibilità: Alessandro De Martino, Amministratore Delegato Continental Italia, interviene a LetExpo per indicare la strada che devono percorrere i grandi brand che vogliono davvero portare innovazione sul mercato e, nel caso di Continental, offrire garanzie sempre superiori sul tema fondamentale della sicurezza. “Siamo una delle tre o quattro aziende al mondo - spiega dal palco De Martino nel corso del workshop Sicurezza e Sostenibilità al centro dello scenario competitivo - che sviluppano i veicoli del futuro grazie al lavoro che portiamo avanti assieme ai costruttori”. Secondo l’AD di Continental Italia oggi non si può più pensare di fare da soli, soprattutto se si guarda agli scenari incredibili che possono aprire le nuove tecnologie. “Bisogna provare in tutti i modi a valorizzarle – sottolinea il manager – e per farlo al meglio bisogna allearsi. Sono necessarie forme di collaborazioni ramificate

NELLA CORNICE DEL WORKSHOP “SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ AL CENTRO DELLO SCENARIO COMPETITIVO” IL NUMERO UNO ITALIANO DEL PRODUTTORE DI PNEUMATICI HA RIBADITO ANCORA UNA VOLTA LA VOLONTÀ DELLA SUA AZIENDA DI FARSI PROMOTRICE DI UNA MOBILITÀ SEMPRE PIÙ DIGITALE E PULITA, IN COLLABORAZIONE CON CHI CONDIVIDE LA MEDESIMA VISIONE.

ed estese, perché la complessità di ogni fase nel processo di creazione della tecnologia che si vuole realizzare richiede competenze diverse ed è impensabile che una singola realtà possa avere a disposizione tutte le risorse necessarie”.

Una volta creata la tecnologia, bisogna però “creare” gli utilizzatori. “Se penso all’Italia e alla nostra attività sul mercato degli pneumatici – prosegue de Martino – non posso fare a meno di rimarcare il nostro impegno a incrementare la presenza di rivenditori sul territorio, perché l’assistenza ai clienti va garantita ogni giorno. Per questo stiamo ampliando le collaborazioni con un numero sempre maggiore di operatori. Mettiamo a disposizione dei clienti finali, in particolare delle flotte, soluzioni e idee nuove per applicare in maniera più efficace possibile la tecnologia alle loro esigenze di competitività economica”. La tecnologia è sempre al servizio di uno scopo e oggi, senz’altro, uno dei più importanti è raggiungere la piena sostenibilità. “Stiamo investendo

molto in questo campo – conferma l’AD di Continental Italia – ma ciò significa lavorare su tutta la filiera e quindi, ancora una volta, collaborare con tutti gli operatori che prima, durante e dopo di noi, gestiscono il percorso di vita dello pneumatico. Tutti devono essere allineati per raggiungere un risultato comune”. Senza perdere ovviamente di vista

il proprio personale percorso. “Si parla tanto di “sostenibilità competitiva”, io preferisco l’espressione “competitività sostenibile”. Oggi nelle grandi aziende non è più accettabile il ricorso al green washing; non si può più fare finta. Bisogna davvero migliorare la situazione, gli impegni sono seri e comportano costi che devono essere accettati dai clienti finali, altrimenti l’Europa, che sta attivamente lavorando su questo fronte, rischia di uscire dal conte-

46 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023
"Noi non produciamo solo tecnologia ma ci occupiamo anche di renderla fruibile".

CONTINENTAL

L’adattabilità è la nostra forza

“Sono grandi le sfide che si impongono agli attori del trasporto per gestire una fase di cambiamento epocale”: così inizia a raccontarci il suo punto di vista Giorgio Cattaneo, PR e Communication Manager di Continental, che incontriamo sullo stand del produttore tedesco di pneumatici. “La principale preoccupazione delle aziende è ovviamente la conversione delle flotte, ma non vedo un’unica soluzione: elettrico per l’ultimo miglio, l’idrogeno per lunghe percorrenze forse, nel breve termine avremo tante tecnologie diverse. Un dato è certo, il bisogno di trasporto aumenta sempre più, e le opportunità, per chi sia consapevole della necessità di fare sistema, sono molteplici”. Uno scenario complesso all’interno del quale si inserisce Continental, e non solo come fornitore di pneumatici. “Agiamo sempre più da consulenti per le

aziende nostre clienti, e una parte importante del nostro business oggi verte sulle soluzioni digitali che permettono di ottimizzare la resa dei pneumatici attraverso il monitoraggio di tutte le informazioni utili, dalla pressione alla temperature. Sono tutti dati che vengono comunicati al fleet manager il quale ha così gli strumenti giusti per prevenire fermi macchina o scongiurare incidenti”. Il ventaglio di soluzioni digitali offerto poi da Continental per integrare la gestione della flotta con il lavoro dei tachigrafi e dei gps è ampio, e realizza un ambiente integrato capace di funzionare in modo armonico.

“Noi lavoriamo - riprende Cattaneo - sia con i costruttori che con le flotte: se ai primi forniamo prodotti, i secondi hanno bisogno di qualcuno che li supporti quotidianamente nella gestione degli stessi. È molto complesso interfacciarsi con le aziende di trasporto,

sto competitivo. Stiamo lavorando quindi affinché l’innovazione green, oltre a essere efficace, sia anche accettata, cercando di coniugare al meglio sostenibilità ambientale ed economica”.

Continental si impegna affinché tecnologia, collaborazione lungo tutta la filiera e sostenibilità siano valorizzate

perché sono tutte diverse, trasportano merce diversa, e soprattutto operano in aree geografiche diverse: per questo ci piace sviluppare il concetto di adattabilità delle soluzioni alle esigenze delle aziende”. A Verona Continental espone la Generazione 5 per il trasporto regional, le tratte che tipicamente caratterizzano il trasporto in Italia.

“Il nostro prodotto ha una qualità top ed è proprio in un contesto di qualità eccellente che parliamo di ricostruito come una delle soluzioni che le aziende che inseguono sostenibilità ed economia di esercizio non possono non considerare.

Certamente il prodotto premium ha un differenziale di prezzo considerevole rispetto ad alternative che non lo sono, ma il break-even si raggiunge presto, considerando le diverse vite che offrono i nostri

pneumatici. È ora di sfatare un falso mito: il ricostruito a caldo ha qualità pari al nuovo e in più si porta dietro un importante carico in tema di sostenibilità ambientale ed economica”.

compiti: noi non solo produciamo tecnologia ma ci preoccupiamo di renderla fruibile. È davvero gratificante constatare che le nostre aziende clienti hanno sempre più voglia di osare. Questa predisposizione cambia completamente lo scenario competitivo, lo rende più piacevole e più motivante per tutti. 47 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

Mi capita spesso di parlare con alcuni dei nostri clienti che hanno puntato con forza sulla carica innovativa di diverse tecnologie e tutti concordano nell’affermare che questa scelta ha portato a una crescita esponenziale della loro azienda. È un percorso che può essere faticoso, ma dà soddisfazione e risultati. Vogliamo continuare ad aiutare le aziende ad andare verso il futuro”.

L'AD di Continental Alessandro De Martino (il terzo da sinistra) durante il workshop "Sicurezza e sostenibilità al centro dello scenario competitivo" che si è tenuto al LetExpo di Verona.

CONTINENTAL

ContiConnect 2.0 Advanced: i vantaggi della gestione digitale

Informazioni itineranti

C

ontinental sta introducendo la versione Advanced della sua soluzione ContiConnect 2.0 per la gestione da remoto degli pneumatici che ora, oltre alla pressione e alla temperatura, consente la registrazione di dati aggiuntivi come la profondità del battistrada e le condizioni

dello pneumatico. Un upgrade importante che segna il passaggio da un sistema di puro monitoraggio a uno di asset management. La versione standard di ContiConnect consente già un monitoraggio complessivo dello pneumatico grazie ai suoi strumenti personalizzati, ma il pacchet -

to Advanced permette di tracciare individualmente lo pneumatico, sia sul veicolo in movimento che in deposito. Il nuovo sensore ContiConnect di seconda generazione inoltre è in grado di trasmettere informazioni sulla distanza percorsa, permettendo così alle flotte di avere sempre sotto

controllo il chilometraggio degli pneumatici. Infine, il sistema indica anche il livello di carica della batteria del sensore. In aggiunta alla lettura precisa dei dati, gli utenti ricevono anche avvisi e raccomandazioni riguardo alla manutenzione del veicolo. L’aggiornamento dell’App On-Site porta poi

ContiConnect direttamente sullo smartphone dell’utente. In questo modo il monitoraggio della profondità del battistrada e delle condizioni degli pneumatici può essere effettuato anche direttamente sul veicolo in movimento, rendendone così la gestione più semplice e comoda.

da un numero sempre maggiore di realtà: “Le aziende stanno dimostrando – conclude Alessandro De Martino – di aver capito bene che il futuro va aggredito e non subìto. Ma per valorizzare al meglio gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione hanno bisogno di essere aiutati e questo è proprio uno dei nostri

SCATTA IL COUNTDOWN PER I TACHIGRAFI DIGITALI DI SECONDA GENERAZIONE

IL MARCHIO DEL GRUPPO CONTINENTAL, CHE SI OCCUPA DI GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI SISTEMI DI TRASPORTO INTELLIGENTI, INTENDE ORGANIZZARE EVENTI DI FORMAZIONE IN TUTT’ITALIA PER FAR COMPRENDERE LE GRANDI TRASFORMAZIONI DELLA MOBILITÀ LEGATE ALLE NUOVE TECNOLOGIE “ECOSISTEMICHE”

Il tempo per adeguarsi al “Pacchetto Mobilità” stringe. Benché la conclusione del percorso normativo tracciato dall’UE sia prevista nel 2026, per Continental VDO sono ancora molte le piccole e medie aziende di trasporto che necessitano di comprendere la rivoluzione paradigmatica dei nuovi tachigrafi intelligenti. “Se le realtà maggiormente strutturate hanno già intrapreso passi importanti per formare sul tema il proprio personale - spiega

Alessio Sitran, Business Development and Institutional Relations Manager di Continental VDO - e hanno in parte approntato documenti di programmazione per le necessarie modifiche tecnologiche sui mezzi, ben minore è la consapevolezza nel resto del settore, dovuta indubbiamente ai tanti aspetti normativi coinvolti. La prima data cruciale, cioè il 21 agosto prossimo, è ormai alle porte, per cui stiamo organizzando una serie di roadshow e webinar in Italia, grazie ai quali raggiungere ogni singolo attore”. L’obiettivo, infatti, non è solo quello di ricordare le scadenze temporali previste per le varie categorie di mezzi che devono dotarsi degli ultimi modelli di tachigrafi indicati dall’UE, ma spiegare in che modo la loro adozione cambierà sia i livelli di sicurezza della guida, sia le opportunità di crescita del mercato.

Approvate nel luglio 2020, le norme che costituiscono il cosiddetto “Pacchetto Mobilità” allargano il tradizionale bacino di utenza che si avvale del tachigrafo digitale, sorta di “scatoletta nera” installata a bordo dei veicolo per memorizzare tutte le informazioni relative a velocità, eventi, guasti e dati tecnici prodotti dalla guida. Un dispositivo tecnologico le cui versioni analogiche sono tuttora presenti sui mezzi immatricolati prima del maggio 2006 e che ancora utilizzano fogli di registrazione sotto forma di dischetti in cartoncino, da compilare a mano oppure inserendoli nell’apposito

spazio di scrittura del dispositivo. Con l’avanzare dei processo di digitalizzazione, questa metodologia è stata giudicata ad alto rischio di manomissione, essendo possibile alterare i dati relativi ai tempi di guida o al riposo dell’autista.

“Il primo step del 21 agosto - evidenzia Sitran - prevede l’introduzione di un tachigrafo digitale di seconda generazione per tutti i veicoli di nuova immatricolazione, con portata massima superiore alle 3,5 ton, mentre entro il 31 dicembre 2024 saranno soggetti alla sostituzione tutti i veicoli di chi opera all’estero, indipendentemente dall’anno di immatricolazione. Successivamente, entro il

"Entro agosto l'obbligo scatta per i veicoli nuovi superiori a 3,5 t ma entro fine 2024 per tutti i mezzi che operano all'estero".

19 agosto 2025, tutti i veicoli utilizzati nel trasporto internazionale, sempre con portata massima superiore a 3,5 tonnellate dotati della prima versione del tachigrafo intelligente, dovranno essere aggiornati alla seconda generazione (la Gen2). Questo è un passaggio delicato perché implica il concetto di ‘retrofit’, di retroattività, cui in Italia non siamo ancora abituati e al quale occorre prestare molta attenzione per non incorrere in pesanti sanzioni”.

L’ultima innovazione della timeline prevede infine l’abbassamento della soglia di massa: dal 1° luglio 2026, i veicoli commerciali impiegati per il trasporto internazionale, ma con

CONTINENTAL VDO

portata massima consentita superiore alle 2,5 tonnellate, saranno equipaggiati con la seconda versione del tachigrafo intelligente.

“Attraverso questo percorso assistiamo a un cambiamento di mercato sia quantitativo che qualitativo - aggiunge Sitranperché aumenta il numero delle norme che devono dialogare fra loro, con conseguente crescita del livello di complessità della governance del trasporto. In sostanza, il nostro settore prende definitivamente congedo dal vecchio modello industriale fordista, basato sulla standardizzazione del prodotto, a favore di una nuova configurazione che potremmo definire ‘personalizzazione di massa’: grazie al costante flusso di dati prodotti dal tracciamento dei nuovi tachigrafi digitali, sarà infatti più semplice adattare ritmi e risorse di lavoro alla propria attività, oltre che comprendere le caratteristiche di guida dei singoli autisti. Le nuove tecnologie pongono al centro il potere della connettività e rendono indispensabile l’armonizzazione con diverse piattaforme operative,

facilitando ad esempio l’adozione del sistema All Electronic Tolling: il pedaggio completamente elettronico, pensato per salvaguardare l’ambiente, il portafoglio e il tempo personale”. Proprio per la complessità dei fattori in gioco, che vanno inevitabilmente a toccare gli ambiti della privacy personale, delle nuove possibilità di hackeraggio o anche di controllo da remoto, per VDO è importante aprire un confronto quanto più allargato possibile, coinvolgendo non solo le aziende, ma avviando partnership con concessionarie e officine. Il processo di trasformazione va accompagnato e compreso per dispiegare tutte le nuove potenzialità economiche, ma al tempo stesso limitare quei rischi connaturati a una società sempre più liquida, dove inevitabimente scompaiono le reciproche differenziazioni. L’utilizzo di tecnologie soggette ad aggiornamento, come appunto i tachigrafi, fanno inoltre della sicurezza lavorativa un tema costantemente al centro dell’attenzione pubblica, moltiplicando la redditività di chi investe in tecnologia. Con VDO, la digitalizzazione corre infatti spedita verso l’era del valore aggiunto.

Primo servizio di telepedaggio per le flotte senza OBU

Per non doversi fermare più

Il fornitore dei servizi di telepedaggio

Axxès e il gruppo Continental hanno annunciato la loro collaborazione in materia di telepedaggio nel settore delle flotte di veicoli commerciali per superare l’utilizzo delle cosiddette OBU (on-board units) sino a oggi necessarie per il pagamento elettronico dei pedaggi dei veicoli pesanti. Perché ciò avvenga, Axxès e Continental utilizzeranno i dati che saranno resi disponibili con la prossima versione

di tachigrafo intelligente prodotta da Continental, il VDO DTCO 4.1; i dati saranno successivamente trasferiti al cloud di Axxès tramite la piattaforma Continental Road Usage Service. Per assicurare la connettività cloud delle flotte clienti, Axxès si avvarrà del VDO Link di Continental, un dispositivo di connessione intelligente che si inserisce nell’interfaccia frontale del tachigrafo.

CONTINENTAL VDO
La
48 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

ZUCCHETTI Massima efficienza per le aziende di trasporto e logistica con le soluzioni Sima e GuardOne

PENSIAMO A TUTTO NOI

Un vero e proprio sistema integrato, quello proposto da Zucchetti, azienda leader per la fornitura di software, hardware e servizi, al LetExpo di Verona: con l’applicativo TMS Sima e il sistema satellitare GuardOne il brand accoglie le richieste di sicurezza e razionalizzazione delle varie fasi di lavoro che arrivano dalle aziende clienti, per integrarle in un'unica soluzione declinata su un pacchetto vastissimo di funzionalità e rispondere così ad ogni possibile esigenza, dalla gestione del magazzino al corretto e puntuale arrivo a destinazione di persone e merci.

“Ciò che contraddistingue la nostra realtà - ci racconta Mauro Pederzolli, amministratore di Sima - è innanzitutto la nostra storia: da quarant’anni siamo al servizio delle aziende di trasporto e nel corso degli anni abbiamo affinato il nostro strumento fino a renderlo estremamente completo e quindi in grado di semplificare ed efficientare la gestione logistica e dei processi di spedizione. Oggi siamo in grado di anticipare le richieste dei clienti, che ci trovano pronti con risposte tecnologiche adeguate alla complessità di un mercato sempre in evoluzione, soprattutto se si ragiona in ottica internazionale”. Controllo costi e marginalità, ottimizzazione dei mezzi e supporto alla pianificazione fanno di SGA, questo il nome dell’applicativo Sima, uno strumento utilissimo per gestire l’azienda di trasporto che deve fronteggiare un mercato sempre più complesso e difficile. Il software può essere dimensionato su tematiche e numero di utenti, e in questo modo si possono assorbire ed ottimizzare operatività che nascono per coprire nuove esigenze.

“Sima nasce nel 1982 - torna a spiegarci Pederzolli - i nostri primi clienti sono stati Arcese, Fercam e Gruber, aziende leader che abbiamo seguito nel corso degli anni e che continuano ad affidarsi ancora oggi ai nostri sistemi. Vediamo la luce nel mondo IBM, ma alla fine degli anni Ottanta Michelin ci chiede di sviluppare un programma per la gestione degli pneumatici in ambiente PC: da allora abbiamo conosciuto una svolta importante e siamo passati definitivamente al mondo Microsoft. Sono stati anni di ricerca e sviluppo continui che ci hanno portato oggi a rilasciare sul mercato l’ottava versione del nostro sistema gestionale”. Nel 2018 Sima entra in Zucchetti, dopo aver positivamente valutato le grandi prospettive di crescita offerte dal Gruppo. Una decisione che si è rivelata presto vincente: se la crescita si legge intanto nel numero di dipendenti, da 30 diventati 50, prima dell’ingresso nella software house lodigiana il fatturato di Sima si attestava sui 5 milioni di euro, che sono passati a 9 a fine 2022. “Uno dei lati positivi dell’ingresso in Zucchetti è che il Gruppo ci ha lasciato piena autonomia nella gestione dell’applicativo e nell’approccio al mercato, garantendoci però al tempo stesso un apporto completo in termini di tool,

MAURO PERDERZOLLI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SIMA, CI RACCONTA L’EXPERTISE DI UNA REALTÀ CHE DA QUARANT’ANNI È AL SERVIZIO DEL SETTORE DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA. CON IL VALORE AGGIUNTO DATO DA UN APPLICATIVO SEMPLICE DA UTILIZZARE, MA RICCO DI FUNZIONALITÀ, VERSATILE E INTEGRATO CON I SISTEMI SATELLITARI DI OLTRE 40 BRAND.

programmi e componenti per realizzare una soluzione globale per i nostri clienti. Oggi SGA pensa a tutto: dalla fatturazione elettronica alla gestione degli ordini e delle commesse fino alla tracciabilità dei mezzi in tempo reale e alla comunicazione con gli autisti. Questo risultato ci ha conferito la forza di approcciare nuovi clienti e di proporci con successo anche nel mondo delle spedizioni”.

Ad oggi Zucchetti tramite l’ERP Sima gestisce oltre 1.400 aziende di tra-

"Gestiamo oltre 1.400 aziende di trasporto con il nostro EPR che garantisce un controllo di gestione a 360 gradi".

satellitare monta una black box che rileva i dati del mezzo e gestisce tutte le funzioni relative al veicolo. Noi ci occupiamo della parte logistica, cioè dell’interfaccia con l’autista che rendiamo possibile grazie ad un’app che colloquia con il nostro TMS, o meglio, che è un tutt’uno con il gestionale. Siamo collegati con oltre 40 sistemi satellitari, tutti quelli presenti sul mercato, dai quali riceviamo i dati per poi integrarli nell’applicativo: funzioniamo da interfaccia tra hardware e la parte logistica. Al cliente offriamo così la possibilità di poter organizzare una flotta eterogenea, e di non dover per forza rimanere legato ad un brand, perché il nostro sistema dialoga con tutti i satellitari in commercio. Infine, tra le peculiarità della nostra soluzione c’è il vantaggio che non solo l’autista dipendente può essere gestito con questo sistema, ma anche i vettori terzi hanno la possibilità di scaricare l’app e rientrare nel controllo gestionale”. Si fa fatica a mettere un punto all’elenco di funzionalità che l’applicativo Sima offre alle aziende: “Ogni settimana - conclude Perderzolli - rilasciamo un aggiornamento completo, messo a punto anche ascoltando le esigenze dei clienti ed integrandole nella nostra soluzione: una delle ultime funzionalità inserite riguarda la possibilità di comunicare con l’autista via whatsapp. Sono quarant’anni che lavoriamo fianco a fianco con le aziende, e da questo arriva la completezza del nostro prodotto: non abbiamo nessuna intenzione di lavorare diversamente”.

sporto alle quali garantisce un controllo di gestione a 360 gradi, mentre tramite GuardOne interviene qualora la necessità sia quella di dotare la flotta di un sistema satellitare. Con l’applicativo Sima l’azienda di trasporto riceve gli ordini, predispone il planning, organizza la fatturazione, controlla margini e ricavi cliente per cliente. “Per quanto riguarda la gestione della flotta - precisa Mauro Pederzolli - si ragiona su due livelli funzionali. Il produttore del sistema

L'applicativo SGA di Sima pensa a tutto. Sopra un'immagine di Mauro Pederzolli sullo stand Zucchetti in Fiera a Verona.
SGA DI SIMA
49 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

TIP Giorgio Noce: celebriamo la nostra comunione di intenti con ALIS, l’organizzatore della Fiera

I NATURALI PARTNER DELL’INTERMODALE

IL NOLEGGIATORE SPECIALIZZATO NEL TRAINATO FA PARTE DI ALIS FIN DALL’INIZIO, AVENDOVI ADERITO SU INVITO DI UN CLIENTE A BREVE DISTANZA DALLA FONDAZIONE. OGGI PER IL SECONDO ANNO È PRESENTE A VERONA PER RIBADIRE IL VALORE DELLA

SOLUZIONE COMBINATA SIA SUL FRONTE DELLA SOSTENIBILITÀ CHE SU QUELLO DELL’ECONOMIA DI ESERCIZIO.

Non potevano mancare

Giorgio Noce, Amministratore Delegato Tip Italia, e tutto il suo team, all’evento veronese che ancora una volta accende le luci sulla validità della soluzione intermodale. La multinazionale specializzata nel settore del trainato trova qui infatti i suoi interlocutori per eccellenza, ovvero quelle aziende che hanno scelto il trasporto combinato e che con una flotta affollata più di semirimorchi che di trattori, portano avanti una scelta sostenibile de facto. “È il secondo anno che partecipiamo a LetExpo - ci racconta Giorgio Noced’altronde siamo partner di ALIS fin dall’inizio, invitati dal nostro cliente LCT. Partecipare per noi è naturale, perché è naturale per noi sposare la causa dell’intermodalità, visto che il nostro core business sono i semirimorchi: infatti intratteniamo con molte delle aziende qui presenti relazioni che considero consolidate ed espressione di un vero e proprio sodalizio di intenti”.

Ma come è iniziato l’anno per Tip? “È partito bene - riprende Noce - con una serie di consegne ereditate dal 2022. Quello che stiamo notando è uno switch sempre più deciso dal breve al lungo termine. Negli anni Tip ha sempre avuto un rapporto costante tra le due tipologie di noleggio, ma negli ultimi mesi c’è stato un repentino aumento del lungo termine. La motivazione è semplice: a partire dal Covid lo shortage dei prodotti ha costretto le aziende a ricorrere anche al breve termine per far fronte alle esigenze più disparate. Oggi la situazione sta cambiando, i tempi di consegna si sono ridotti e c’è una maggiore disponibilità. “Se c’è meno domanda di breve - precisa Noce - la richiesta di lungo invece è aumentata per noi, che stiamo capi-

talizzando il lavoro svolto in questi anni. Quello che notiamo è che la percezione da parte delle aziende del noleggio è cambiata: viene apprezzato per il suo valore, e non più come una soluzione finanziaria, quasi un’ultima spiaggia per i clienti che non riuscivano a trovare le risorse per continuare la loro attività. Oggi molte flotte, anche di medie e grandi dimensioni, ci approcciano perché valutano positivamente la gestione esternalizzata del veicolo e la sicurezza di poter contare sulla nostra rete di assistenza, non solo in Italia ma anche all’estero”.

Tip oggi ha a parco in Italia quasi 4.000 mezzi, di cui un centinaio sono veicoli a motore e gli altri semirimorchi declinati su una gamma sempre più ampia. “Inizialmente eravamo concentrati sul veicolo ad alta domanda - centinato, portacontainer, frigorifero - poi man mano abbiamo aggiunto prodotti dedicati ad esigenze più specifiche. Abbiamo inaugurato una bella collaborazione con TMT sui piani mobili, abbiamo acquistato ribaltabili e cisterne, prediligendo anche qui il prodotto italiano: tra i grandi nomi a livello europeo che popolano la nostra lista dei fornitori “preferred” negli ultimi anni abbiamo spinto il prodotto italiano di nicchia per offrire ai nostri clienti un alto livello qualitativo e tutta l’assistenza e la consulenza tecnica richiesta dalle varie mission”. Oltre al noleggio a breve e a lungo termine Tip sta implementando una serie di servizi che vanno a completare l’offerta al cliente tra cui l’acquisto dell’usato del cliente con contestuale rinoleggio allo stesso, l’acquisto di permute, la manutenzione del parco di proprietà del cliente e l’assistenza su strada.

Il parco Tip in Italia comprende 4.000 mezzi, di cui un centinaio a motore e gli altri semirimorchi.

“I clienti guardano a noi come un

RFI

fornitore di soluzioni a 360 gradi. Per quanto riguarda il trainante c’è da dire che Tip negli ultimi anni ha fatto diversi passi avanti a livello internazionale, crescendo come gruppo non solo in modo organico, ma anche mediante vari acquisizioni di aziende concorrenti. Tra queste la tedesca Pema che ha portato in dote circa 30.000 veicoli, di cui 5.000 trattori, e che fa raggiungere oggi a Tip un parco totale di 100.000 mezzi. Tra questa acquisizione e vari progetti pilota abbiamo messo un piede nel settore del trainante, ma in Italia per ora osserviamo il mercato, nulla è stato ancora deciso. Certamente alcuni clienti potrebbero essere interessati ad avere un unico interlocutore per i trattori e i semirimorchi, ma per ora rimaniamo alla finestra”. Per quanto concerne l’assistenza, Tip Italia schiera sul territorio quattro officine di pro-

prietà a Fagnano Olona, Parma, Liscate e Tortona. “Non è escluso - conclude Giorgio Noce - che quest’anno si possano aggiungere altri centri. Negli anni abbiamo poi sviluppato una rete di fornitori esterni, oggi esistono circa 190 punti convenzionati: alcuni sono specializzati nel trainato, altri in settori diversi, per servire i nostri clienti ovunque si trovino. La lista è comunque sempre suscettibile di integrazione perché qualora si dovesse aggiungere un cliente su una zona scoperta noi andremmo ad individuare e a coinvolgere l’officina giusta per seguirlo. Senza dimenticare la nostra rete internazionale, selezionata per la grande competenza sul semirimorchio con costi diversi, ricambi disponibili e gestione più efficiente e intelligente”.

Il Presidente Anna Masutti: agevoliamo l’intermodalità

Il ferro deve aumentare

“L avoriamo su tutto il territorio nazionale per connettere 26 porti nazionali, tra cui Venezia, Taranto, Genova, Ravenna, Gioia Tauro, e 11 interporti, come Torino, Milano,

Brescia, Bari, Catania, per una vera rivoluzione sostenibile sull’intermodalità”:

così Anna Masutti presidente RFI, ha illustrato a LetExpo il lavoro che la società leader del Polo Infra -

strutture del Gruppo FS, sta pianificando grazie anche ai fondi del Pnrr, per incrementare la quota del trasporto merci su ferro, oggi ancora troppo esigua rispetto a quello su gomma.

La presidente RFI ha partecipato a un panel moderato dal direttore del Tg1 Monica Maggioni che ha visto la partecipazione anche del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasport, Edoardo

Qui sopra Giorgio Noce, Amministratore Delegato di Tip, insieme a Federica Ferrara Inside Sales Representative.
50 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

Würth si candida ad acceleratore del processo di digitalizzazione del mondo dei trasporti e della logistica mettendo sul piatto una serie di innovazioni che possono essere oggi facilmente adattate all’attività dei clienti: l’interfacciamento informatico è infatti curato da un’apposita unità interna di e-business, formata da oltre 70 persone, grazie alla quale è anche possibile semplificare e tracciare i percorsi di acquisto, rendendoli infine del tutto automatizzati. “Questa è soltanto una delle declinazioni del nostro

Würth Phygital Hub - spiega Roberto Cavosi, Direttore Vendite Würth - il cui sviluppo ha senza dubbio risentito della straordinaria crescita di fatturato realizzata nel 2022, ma che prosegue a doppia cifra anche nei primi mesi di quest’anno. Siamo riusciti infatti a capitalizzare al massimo le politiche d’incentivo attraverso il Superbonus 110 per cento sulle ristrutturazioni edilizie, riconvertendo la liquidità accumulata in nuovi prodotti che aiutino a digitalizzare le imprese, ottenendo dunque risparmi di tempo e di emissioni di CO2”.

Sfruttando le potenzialità della realtà virtuale, aumentata e mixata, oggi sono ad esempio disponibili visori per effettuare manutenzioni a distanza h24, mettendo in collegamento diretto tecnici e operatori mediante ologrammi; la stessa tecnologia di proiezione virtuale può essere impiegata per presentare prototipi industriali 3D anziché realizzarli materialmente con costi suppletivi: soluzione ideale per ampliare pure la gamma di mezzi di trasporto solitamente trasportati negli spazi fieristici, riproducendoli in tutte le loro caratteristiche interne ed esterne direttamente presso il proprio stand. Analogamente, le soluzioni Holo-Training e Holo-Meeting favoriscono formazione ed incontri a distanza, dando la possibilità di creare avatar dialoganti che vengono convogliati verso uno stesso spazio remoto, senza dover mettere in movimento decine o centinaia di dipendenti interessati dai corsi aziendali.

“Siamo partiti solo qualche anno fa con questo percorso di digitalizzazione - osserva Roberto Cavosi - e all’inizio abbiamo avuto difficoltà a trovare interlocutori, perché mancavano figure specialistiche nelle aziende. Ora sempre più realtà si stanno dotando di Innovation Manager, grazie ai quali è possibile intendersi facilmente e coordinare i passi di trasformazione del processo produttivo senza approcci improvvisati. Fra i primi nomi coinvolti, Antonio Carraro Tractor People, ma anche grandi gruppi come

Rixi, del sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, dell’amministratore delegato di Ita Airways, Fabio Lazzerini, del comandante delle Capitanerie di Porto, generale Nicola Carlone, il presidente di Assporti, Rodolfo Giampieri. A fare gli onori di casa Marcello Di Caterina, direttore generale di Alis, che ha organizzato

WÜRTH La logistica del futuro passa da qui

LE STRADE PER LA SOSTENIBILITÀ DEI TRASPORTI SONO INFINITE

INTERVENUTA PER IL SECONDO ANNO ALLA FIERA LETEXPO DI VERONA, L’AZIENDA ALTOATESINA HA PRESENTATO TECNOLOGIE DIGITALI E SOLUZIONI AMBIENTALI PER TRAGHETTARE LE AZIENDE DEI TRASPORTI NELLA NUOVA ERA DELLA SOSTENIBILITÀ.

Porsche. Il nostro invito è di cominciare sin da ora un percorso che richiede anni di adattamento e perfezionamento, in modo tale da affrontare le sfide del futuro da attori protagonisti, anziché da spettatori che inseguono o subiscono le rapide trasformazioni in corso. Chi ha già avuto il coraggio di compiere queste scelte, d’altra parte, ha finito per innescare un effetto emulativo che nel corso dei prossimi mesi potrebbe generare ricadute a cascata”.

Lo scorso anno Würth ha dato vita anche al proprio metaverso, ricreando digitalmente la propria sede aziendale e i suoi differenti spazi, così da favorire l’interazione con clienti di tutto il mondo attraverso avatar personalizzati, spaziando dalla possibilità di ottenere o fornire maggiori informazioni sul prodotto, per arrivare alla realizzazione di vere e proprie trattative commerciali. “La logistica sta entrando in una nuova fase evolutiva - aggiunge Giu-

a Veronafiere questo appuntamento con l’obiettivo di “promuovere una cultura che ci accompagni nella transizione verso una mobilità e un’economia più sostenibili”. “Il lavoro svolto da Rfi – ha proseguito Masutti - nel corso del 2022 è stato molto intenso. In un anno abbiamo lavorato su tanti progetti di ampliamento

della rete ferroviaria, penso al Terzo Valico del Giovi, alla Brescia-Verona-Padova, Catania-Palermo, e al lavoro per l’elettrificazione delle linee e il miglioramento delle stazioni. Per dare qualche numero, nel 2022 abbiamo lanciato 280 gare pari a un valore di 22 miliardi di euro e a investimenti propri di 11 miliardi di euro”.

seppe Andrea De Pascalis, Key Account Manager Würth - e noi siamo i partner ideali per favorire digitalizzazione, innovazione e sicurezza. A parlare, in merito, è la realizzazione stessa del nostro Zero Impact Logistic Hub nella Bassa Atesina, in provincia di Bolzano: durante i lavori di allestimento, abbiamo scoperto nel suolo una falda acquifera a 19 gradi, grazie alla quale saremo in grado di produrre riscaldamento e raffrescamento a km zero semplicemente attrezzando i 400 pali di sostegno della struttura con sonde e scambiatori di calore. Al tempo stesso, abbiamo predisposto sulle superfici rialzate una quantità di pannelli fotovoltaici destinati a produrre due MegaWatt di elettricità, mentre l’area magazzino potrà stoccare in un unico spazio qualsiasi tipologia di merce, avendo semplicemente diminuito la temperatura dell’ossigeno e alzato i quantitativi di azoto: un concept che sarà completamente definito agli inizi del 2024, ma che già preannuncia le possibilità di trasformare in modo virtuoso i propri spazi di lavoro”. Per consolidare il proprio impegno verso l’ambiente e rendere l’azienda Carbon Neutral entro il 2030, Würth sta inoltre rivendendo l’intero parco macchine affinché già nel 2026 siano in funzione modelli interni plug-in o ibridi. La conversione a led dell’impianto d’illuminazione aziendale ha già prodotto risparmi sui consumi d’elettricità del 75 per cento, mentre le quantità di emissioni non azzerabili vengono oggi compensate con progetti di piantumazione: dopo aver posizionato un primo lotto di 4mila alberi

(un albero per ciascun collaboratore), altri 300mila saranno fatti attecchire entro il 2025, per arrivare nel 2030 a una piantumazione complessiva di 1 milione di alberi. Le innovazioni di Würth abbracciano ogni aspetto dell’attività aziendale, dalle pratiche gestionali a quelle commerciali, prestando un occhio di riguardo al miglioramento delle performance anche delle tecnologie del passato: il “Protettivo Motore” Würth, in tal senso, è pensato per diminuire i consumi di un mezzo di trasporto tradizionale, con benefici su taglio delle emissioni in termini assoluti. Ebbene sì: anche le strade per la sostenibilità dei trasporti e della logistica sono infinite.

"Molte aziende si stanno dotando di Innovation Manager con cui rapportarsi".
Qui sopra Giuseppe Andrea de Pascalis (a sinistra) insieme a Roberto Cavosi
51 SPECIALE N° 318 aprile 2023 LETEXPO 2023

Protagonisti di un anno da vivere intensamente

Ein Iveco Bus da due mesi, ma già l’abbiamo incontrato nelle numerose occasioni che hanno visto il marchio di cui è Direttore Generale Mercato Italia consegnare veicoli alle diverse aziende di trasporto pubblico del territorio impegnate a potenziare e a rinnovare le loro flotte. Gianluca Annunziata, una carriera nell’automotive, è stato chiamato a far parte del team in un momento complesso, e per questo ancora più entusiasmante nelle varie partite che devono essere affrontate e vinte.

Gianluca Annunziata, un bilancio personale di questi primi mesi in Iveco Bus.

Devo dire che per quanto avessi nel cuore la realtà dove lavoravo precedentemente, in Iveco Bus mi sono trovato subito a casa: è estremamente stimolante la possibilità di entrare all’interno di un perimetro che prima conoscevo solo dall’esterno, ma che oggi sta

vivendo in modo accentuato il tema della transizione energetica, in misura ancora maggiore rispetto a quello che avviene nel trasporto merci e nelle passenger car. Nel trasporto pubblico il passaggio alle trazioni alternative è molto più attuale e dirompente, e sono lieto di fare parte della squadra di uno dei principali player del mercato a livello europeo. In più c’è anche la soddisfazione e l’orgoglio di lavorare per un’azienda che porta avanti la tradizione non solo del marchio Iveco ma anche di altri brand storici che sono stati nel tempo incorporati nella nostra grande famiglia. Iveco Bus in definitiva è latore di una tradizione, ma con una spiccata proiezione al futuro.

A livello umano poi sono stato accolto da un team di valore, costituito da professionisti tutti portatori di grandi competenze, e per chi arriva dall’esterno come me questo è senza dubbio un contesto che infonde sicurezza.

Nel suo nuovo ruolo eredita un 2022 che, con le sue criticità, è

stato positivo per Iveco Bus, e si prepara a vivere dall’interno le tante novità che il marchio ha in calendario per quest’anno Sì, il 2022 è stato sicuramente un anno molto importante da diversi punti di vista, sicuramente da quello dei risultati, e quindi parlo innanzitutto dei numeri, ma anche del consolidamento della leadership, in particolare nel settore dell’interurbano e del suburbano, dove il nostro Crossway è il veicolo di riferimento non solo in Italia ma anche in Europa. Il 2023 si prospetta altrettanto rilevante in quanto abbiamo un driver macroscopico legato ai finanziamenti pubblici da girare sulle trazioni alternative: il tema del rinnovamento del parco circolante è un’assoluta priorità, ormai nel nostro Paese parliamo di un’età media di circa 13 anni e questa opportunità deve essere colta nel quadro di un ricambio sostenibile. Quindi se per il produttore oggi la sfida è quella di cogliere tutte le opportunità offerte dalla congiuntura storica, anche le aziende di trasporto pubblico devono nei prossimi tre anni dimostrare di credere nella transizione e nell’adeguamento del parco con investimento su veicoli, infrastrutture e formazione del personale.

Qui a sinistra lo Streetway pensato per il trasporto cittadino, nella pagina a fianco in alto due immagini dell’E-Way 100 per cento eletttrico.

Iveco Bus ha da tempo scelto un approccio multitecnologico con un’offerta che adegua ogni trazione al particolare tipo di mission.

Sì, la soluzione multitecnologica è la scelta che l’azienda ha preso già da anni, e anche se richiede un impegno supplementare, perché si risolve in una costante ricerca dell’eccellenza in tutti i campi, i vantaggi che ne derivano sono incalcolabili. Oggi Iveco Bus propone un mix che copre tutti i tipi di propulsione: intanto abbiamo

Classe 1973, milanese, una Laurea in Scienze Politiche, specializzazione all’Università Bocconi in Marketing Management e un MBA al Politecnico di Milano, Gianluca Annunziata ha lavorato in Continental, Volvo Trucks e Fiat, e negli ultimi 7 anni, è stato il Country Manager Italia di Alltrucks.

Dallo scorso gennaio è Direttore Generale Mercato Italia in Iveco Bus. Sposato e papà di una bimba, Gianluca è un appassionato chitarrista e ama praticare lo sci.

deciso da tempo di non abbandonare il diesel, ma di portarlo alla sua massima espressione tecnologica, che significa oggi Euro 6 Step E, che proponiamo sia in versione endotermica pura che mild hybrid. Iveco Bus è inoltre da sempre leader nel settore del bio-metano CNG, oggi disponibile anche in versione mild hybid: per le missioni legate all’interurbano gasolio e gas rappresentano al momento attuale una sorta di scelta obbligata. Parallelamente siamo entrati in modo deciso sul

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BIO
GIANLUCA ANNUNZIATA
IVECO BUS INTERVISTA A GIANLUCA ANNUNZIATA, DIRETTORE GENERALE MERCATO ITALIA UN 2023 SFIDANTE, QUELLO CHE STA AFFRONTANDO IL MARCHIO IVECO BUS, IMPEGNATO A PROPORRE RISPOSTE CONCRETE ALLE SFIDE DEL MOMENTO ATTUALE CON UNA STRATEGIA DECLINATA SULLE DIVERSE TRAZIONI, DAL DIESEL ALL’IDROGENO PASSANDO PER IL GAS E IL FULL ELECTRIC.
di Cristina Altieri Torino CON LO SGUARDO GIÀ RIVOLTO ALL’INAUGURAZIONE DEL NUOVO STABILIMENTO DI FOGGIA DEL PROSSIMO MESE.
È
MOBILITÀ aprile 2023 N° 318

Il prossimo 18 aprile verrà inaugurato il nuovo stabilimento di Foggia che lavorerà in sinergia con quello di Torino.

Una gamma ampia e declinata su tutti i segmenti, dal piccolo minibus al grande turistico, e soprattutto capace di offrire un ventaglio di soluzioni per ogni tipo di mission.

tema dell’elettrico, oggi partecipiamo a tutte le gare principali a livello internazionale, sia sull’urbano che sul suburbano, con il nostro minibus Daily e con il Crossway low entry, entrambi in versione a zero emissioni. Dal 2024 forniremo anche i veicoli ad idrogeno realizzati in partnership con Htwo.

Il 2022 ha confermato la crisi del settore turismo eppure, stando ai numeri, per Iveco Bus si è più trattato di uno shift da un segmento all’altro. Esatto, gli ultimi anni sono stati molto complicati per il settore del turismo e i numeri sono lontani da quelli prepandemici. Eppure oggi stiamo assistendo ad una crescita dei minibus a

IVECO BUS

uso turistico e questo ci fa riflettere su come stia cambiando il paradigma. Il profilo dell’utilizzatore del trasporto turistico si sta modificando, e questa è una grande opportunità per noi perché con il nostro Daily, anche in versione elettrica, abbiamo la possibilità di offrire alle aziende un prodotto affermato, che infatti sta riscuotendo un grande successo di mercato.

Il prossimo 18 aprile verrà inaugurato il nuovo stabilimento Iveco Bus a Foggia: una nuova importantissima tappa nella strategia del marchio. L’apertura dello stabilimento di Foggia rientra nella nostra strategia di organizzazione di una filiera italiana dedicata alla

produzione di mezzi a zero emissioni. È per noi una tappa fondamentale perché la nuova fabbrica lavorerà in sinergia con l’impianto FPT di Torino dedicato alla produzione di batterie per i veicoli elettrici: stiamo riportando all’interno dei confini nazionali diverse attività legate alla produzione che saranno strategiche per il sistema Paese e che, oltre ad ottimizzare la messa a punto dei veicoli, avranno effetti benefici anche sul territorio del Sud Italia in termini di impiego.

Ancora più che in passato in questo periodo di grande cambiamento assumerà importanza il network Iveco Bus.

Sì, la rete è uno dei punti di eccellenza di Iveco Bus. In Italia possiamo contare su 12 concessionarie e 90 officine specializzate nel settore autobus: abbiamo una copertura geografica e professionale impareggiabile. Ed è soprattutto oggi, nell’ottica del passaggio alle nuove trazioni, dell’evoluzione tecnologica dei veicoli, che la specializzazione assumerà un’importanza ancora più vitale: tutta la filiera deve seguire questi prodotti e accompagnare le aziende nell’esperienza di acquisto e utilizzo, e noi stiamo barrando una casellina dopo l’altra.

Daily e Crossway rinnovano la flotta croata di bibliobus

SIAMO LATORI DI CULTURA

Iveco Bus fornirà nove nuovi veicoli per il più importante rinnovamento della flotta di biblioteche itineranti, una tradizione secolare in Croazia. Le biblioteche mobili rappresentano una componente essenziale nella rete croata di biblioteche pubbliche, portando cultura, formazione e intrattenimento nelle aree più remote e isolate del Paese. Grazie al progetto finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero Croato della Cultura e dei Mezzi di Comunicazione, sarà ora possibile rinnovare la vecchia flotta con nuovi mezzi, dieci dei quali saranno bus o minibus appositamente progettati ed equipaggiati da Iveco Bus. Già conse-

gnati un minibus Daily 50C alla biblioteca di Lekenik e un Crossway Line alla città di Spalato, mentre quattro altri Daily minibus e tre Crossway verranno consegnati quest’anno alle biblioteche di Čakovec, Karlovac, Vin-kovci, Vrpolje, Virovitica, Bjelovar e Novi Marof. I bibliobus sono spesso la sola forma di servizi bibliotecari disponibili per la popolazione di aree isolate: non solo mettono a disposizione libri, ma offrono anche diversi programmi, in particolare per ragazzi e ragazze fino a 14 anni di età. Ulteriori servizi offerti dai bibliobus comprendono incontri letterari, quiz, gare e piccole mostre.

MERCATO 2022 EUROPA: CRESCONO DIESEL E ELETTRICI

Nel 2022, gli autobus diesel sono rimasti i più popolari nell’UE, rappresentando il 67,3 per cento di tutte le vendite di veicoli nuovi (in calo di 1,5 punti rispetto al 2021). Nel frattempo, gli autobus a ricarica elettrica hanno continuato a guadagnare terreno, rappresentando il 12,7 per cento del mercato totale degli autobus dell’UE, rispetto al 10,6 per cento nel 2021. In totale, lo scorso anno tutti i veicoli a propulsione alternativa hanno rappresentato il 32,7 per cento del mercato degli autobus dell’UE. Lo scorso anno, invece, sono stati venduti solo tre autobus a benzina in tutta la regione. Anche gli autobus ibridi elettrici hanno perso terreno, con vendite in calo del 25,9 per cento e quota di mercato che è passata dal 10,3 per cento del 2021 all’8,1 per cento dello scorso anno.

SETA AUTISTI IN AULA!

Sedici aspiranti autisti di autobus (dieci uomini e sei donne) hanno iniziato il percorso di formazione organizzato e finanziato da SETA per il bacino provinciale di Piacenza. Entro pochi mesi potranno conseguire la patente di categoria D e l’abilitazione professionale CQC, requisiti necessari per guidare i mezzi pubblici. SETA garantisce ai futuri conducenti di autobus la copertura integrale dei costi (quantificabili in circa 4mila euro) e, una volta terminato positivamente il percorso formativo, l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato e la possibilità di scegliere tra impiego full time o part time. Quello attivato a Piacenza è il secondo percorso formativo per nuovi conducenti di autobus organizzato da SETA, dopo quello partito a febbraio nel bacino di Modena, al quale stanno partecipando venti candidati.

GOODYEAR NUOVO PRODOTTO PER I PERCORSI

INTERURBANI

Goodyear ha presentato l’ultima novità della sua gamma di pneumatici per la mobilità urbana: Urbanmax Commuter, che completa la gamma dedicata alle municipalità. Il pneumatico è stato sviluppato per i veicoli che operano su percorsi interurbani ed è adatto per utilizzo su veicoli elettrici, ibridi e a combustione tradizionale. Questo rappresenta un vantaggio logistico per i rivenditori –che possono avere in stock un unico pneumatico adatto a ogni tipo di veicolo.

TPER BOLOGNA LA SOSTENIBILE

È stato pubblicato il bando per l’acquisto degli autobus a idrogeno previsti per il bacino di Bologna nell’ambito del progetto di energy mix che Tper, in accordo con il Comune e la Città Metropolitana di Bologna, sta mettendo in campo per rispettare lo sfidante obiettivo della neutralità carbonica per il 2030. Tper conta di raggiungere le emissioni zero nell’area urbana di Bologna, con 20 anni di anticipo rispetto all’obiettivo che l’Unione Europea ha fissato con orizzonte 2050, grazie ad una politica di modulazione della flotta su diverse tipologie: filobus e trazione elettrica a batteria, con ricarica opportunity o overnight, per l’ambito cittadino ed elettrico alimentato da fuel cell a idrogeno sulle tratte che richiedono maggiori percorrenze chilometriche. Sempre in ottica di decarbonizzazione, uso di energia pulita e diversificazione dell’approvvigionamento energetico, completerà questa flotta una quota di mezzi alimentati con biometano prodotto localmente, carburante fossil free. Il bando per i bus a idrogeno vede a gara 127 autobus da 12 metri, oltre ad una importante opzione per altri 140 mezzi. I bus sono previsti in servizio su Bologna e Ferrara entro il 2026.

UITP

ABBASSIAMO L’ETA’ MINIMA A 18 ANNI

La Commissione europea ha proposto l’introduzione della patente di guida digitale valida in tutta l’UE, oltre a nuove disposizioni per facilitare l’applicazione delle norme sulla circolazione transfrontaliera. Allo stesso modo, sarà anche più facile per i cittadini di paesi extra UE con standard di sicurezza stradale comparabili sostituire la propria patente di guida con una UE. Nell’ambito della revisione dell’attuale Direttiva, UITP chiede alle Istituzioni comunitarie di abbassare i requisiti di età minima per i conducenti di categoria D (DE) in possesso di un certificato di idoneità professionale a 21 anni, e di consentire agli Stati membri di ridurre ulteriormente tale età a 18 anni sul proprio territorio. Inoltre consentire agli addetti alle officine, come i meccatronici, in possesso di patente di categoria C, di movimentare autobus senza passeggeri ed effettuare i necessari giri di ispezione.

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news news MOBILITÀ N° 318 aprile 2023

Arrivano i nuovi Setra extraurbani low entry

I MODELLI SONO DOTATI DELLA SECONDA GENERAZIONE DEL PREDICTIVE BRAKE ASSIST 2, DISPONIBILE COME OPTIONAL DALLA PRIMAVERA DEL 2024.

Poco dopo il debutto degli autobus da turismo Setra ComfortClass 500 e TopClass 500 Next Generation, Setra presenta gli autobus extraurbani completamente rivisitati. La gamma del MultiClass 500 LE comprende autobus da 10,51 a 14,52 metri di lunghezza a due e tre assi pensati dunque sia per l’urbano che per l’interurbano. Esternamente il design è suddiviso in due parti. Grazie ai montanti anteriori arrotondati con finiture scure e ai profili angolari ugualmente sagomati nella parte posteriore, i tradizionali angoli squadrati si trasformano in forme più morbide. Ampia la scelta delle porte: per il primo accesso sono disponibili una porta ad anta singola in due larghezze e - novità - una porta ancora più larga con due ante. Per il secondo accesso è possibile invece scegliere sia una porta singola che una porta doppia. Tutti i modelli sono disponibili a richiesta con una terza porta dietro l'asse posteriore. Altrettanto ampia è l'offerta di rampe per passeggeri disabili, ed è disponibile anche una rampa ribaltabile meccanica. Interni confortevoli per tutti in passeggeri Gli interni sono sobri e accoglienti: dalle pareti divisorie in vetro a mezza o piena altezza al pianale con diversi decori, dai rivestimenti lisci per pareti con pellicola decorativa alla piacevole superficie in feltro agugliato, fino alla combinazione di rivestimenti chiari e scuri, tutti i dettagli sono stati curati. Il ri-

DAIMLER BUS

scaldamento, la ventilazione e la climatizzazione sono configurati in funzione delle esigenze, e si va dalla climatizzazione della postazione del conducente al classico climatizzatore da tetto EvoCool Basic. A proposito dell’autista, tre le varianti per la strumentazione di bordo: Cockpit City (urbana), Cockpit Basic City (urbana/extraurbana) e Cockpit Basic (extraurbana). Una perfetta visuale su tutti i lati durante le manovre e quando si tratta di attraversare spazi angusti è offerta dal sistema di telecamere

Un Setra Comfort Class per l’FC Bayern

a 360°. Grazie a questo sistema, passanti, ciclisti e ostacoli possono essere rilevati anche in quelle zone altrimenti non visibili dal conducente.

Innesto di tecnologia

In abbinamento al cambio manuale totalmente automatizzato GO 250-8 PowerShift Mercedes, il conducente è supportato dall'ultimissima versione del Tempomat Predictive Powertrain Control, che permette di risparmiare carburante in modo intelligente. Il sistema integra

Monaco del basket

UN PASSAGGIO CHE VALE TRE PUNTI

Autobus Oberbayern aggiunge alla sua flotta un autobus da turismo Setra. L’S 517 HD ComfortClass sarà utilizzato come nuovo autobus da turismo della squadra di basket della prima divisione dell’FC Bayern

Monaco. 40 sedili da viaggio Setra Voyage plus con poggiatesta comfort regolabili individualmente garantiranno ai giocatori di viaggiare in un comfort estremo, anche durante i viaggi più lunghi. Un’altezza interna di 2,1 m all’interno del veicolo crea una generosa sensazione di spazio, mentre quattro monitor video LCD Full HD da 21,5 pollici consentono di effettuare un’analisi iniziale del gioco da parte dei tecnici prima della partita. A bordo sono

nel cambio automatizzato uno stile di guida variabile in base alla topografia del percorso. La cartografia copre, oltre alle autostrade e alle strade di grande comunicazione, quasi tutte le strade extraurbane europee. Il PPC riduce automaticamente la velocità all'ingresso in centri abitati, ma anche prima di curve con un raggio ristretto o di ostacoli come rotatorie e fermate o punti di precedenza. Quanto alla sicurezza il veicolo è equipaggiato con il Preventive Brake Assist 2, la nuova generazione del primo Brake Assist attivo al mondo per autobus di linea specializzati. Funziona con una combinazione di sensori radar a corto e lungo raggio e di una telecamera, ed è in grado di reagire, tra l'altro, a oggetti fissi e in movimento, compresi pedoni e ciclisti. Compito di questo sistema di assistenza alla guida è segnalare il pericolo di collisione con oggetti fermi o in movimento e avviare una manovra di frenata. La sequenza di avvertimenti e l'intervento frenante sono configurati con precisione per l'impiego nel servizio di linea e quindi per proteggere i passeggeri in piedi. Parlando di motore, nella parte posteriore del due assi troviamo il sei cilindri in linea OM 936 da 7,7 litri di cilindrata. È disponibile con una potenza di 299 CV e 354 CV. Il tre assi MultiClass S

presenti anche i più aggiornati sistemi di assistenza, come l’Active Drive Assist 2, una funzionalità che già consente la guida parzialmente automatizzata. Autobus Oberbayern, con sede a Monaco di Baviera, è una delle più grandi compagnie di autobus/autobus da turismo in Germania. Con un totale di circa 920 dipendenti e più di 300 veicoli, l’azienda gestisce quasi l’intera gamma del trasporto passeggeri. Oltre ai viaggi di linea, charter e speciali, Autobus Oberbayern è anche un esperto di logistica dei trasporti in occasione di grandi eventi. Con il nuovo S 517 HD, l’azienda gestisce attualmente 21 veicoli a marchio Setra.

518 LE è equipaggiato con il sei cilindri in linea OM 470 da 10,7 litri di cilindrata, che eroga 394 CV. Disponibili, a seconda del modello, un cambio manuale, un cambio manuale completamente automatizzato e cambi automatici con convertitore di coppia di Voith e ZF. La MultiClass 500 LE risulta ancora più parsimoniosa con l'OM 936 in abbinamento al modulo ibrido a richiesta. Un motore elettrico tra il motore e il cambio funziona come alternatore in fase di rilascio o in frenata e genera corrente elettrica senza consumo di carburante. In situazioni di sollecitazione, come ad esempio in fase di spunto, il motore elettrico da 14 kW coadiuva il motore endotermico per tagliare i consumi.

Infine i servizi OMNIplus: tra questi la rete di assistenza specifica per autobus e i contratti di assistenza su misura Basic, BasicPlus, Premium o Premium Regional. Da rimarcare anche l'OMNIplus ExpertHandling Training, un corso di guida per gli autisti pensato appositamente per Setra MultiClass 500 LE. Anche la digitalizzazione è sinonimo di redditività: a bordo è presente di serie il Bus Data Center, l'interfaccia per la trasmissione dei dati, e la chiave per accedere ai servizi digitali Omniplus On. Il servizio Omniplus On Uptime pro assicura la massima trasparenza sui messaggi visualizzati sul display del conducente e aumenta la disponibilità. Nell'Omniplus On Portal le flotte hanno sempre accesso a tutte le informazioni di diagnosi rilevanti, e in tempo reale. Con Omniplus On monitor i responsabili delle flotte hanno sotto controllo la loro flotta di veicoli.

Come la serie precedente, anche il nuovo Setra MultiClass 500 LE viene prodotto nello stabilimento Daimler Buses di Hosdere nei pressi di Istanbul. L'avvio della produzione è previsto per le classiche taglie a due assi, con una lunghezza di circa 12 e 13 metri, a partire dall'autunno 2023. L'S 510 LE compatto e l'S 518 LE a tre assi seguiranno indicativamente dall'inizio del 2024.

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DAIMLER BUS PRESENTATO IL MULTICLASS 500 LE, IN PRODUZIONE DAL
AUTUNNO
PROSSIMO
La prima divisione dell’FC Bayern Monaco di fronte al Setra S 517 HD Comfort Class con la livrea della squadra. Ammorbidite le linee esterne, all’interno tanto spazio e cura per i dettagli. Ma il punto forte è la tecnologia, soprattutto quella di assistenza alla guida. di Greta Rossi Stoccarda
Il PPC integra nel cambio automatico uno stile di guida variabile in base alla topografia del percorso.
MOBILITÀ aprile 2023 N° 318

aprile 2023

MAN TRUCK & BUS ITALIA LA MOBILITÀ ELETTRICA IN CITTÀ, E NON SOLO, È UNA REALTÀ

UN PROBANTE TEST PER L’AUTOBUS 100 PER CENTO ELETTRICO DI MAN CHE SULLA LINEA 1 DELLA CITTÀ DI BARI HA PERCORSO OLTRE 450 KM CON UNA SOLA CARICA DELLA BATTERIA E UNA RISERVA DEL 10,5 PER CENTO.

Quello di Bari non è stato il primo test di durata per il MAN Lion’s City E, l’autobus totalmente elettrico della Casa del Leone. Eppure il percorso scelto per questo “MAN Electric Run” ha voluto essere un’ulteriore tappa verso una mobilità a emissioni zero. Se infatti il precedente test di Firenze si era sviluppato su un percorso totalmente urbano, quello di Bari ha invece scelto la Linea 1 della AMTAB, la municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo pugliese, che si sviluppa per circa un terzo in città, con partenza dalla stazione ferroviaria, e per il resto verso Bari Palese fino al Lido Colombo, con un lungo tratto di tangenziale e uno scenografico tratto finale sul lungomare. Nel complesso, tra andata e ritorno, si percorrono 32 km all’interno dei quali sono state effettuate una quarantina di soste in media.

La sfida era quindi quella di mostrare le potenzialità del MAN Lion’s City E anche su un percorso parzialmente extraurbano. L’occasione è stata offerta dal convegno organizzato da Confindustria Bari sul tema “Elettromobilità e TPL, il futuro è ora” dove il MAN Lion’s City E era l’ospite d’onore. Niente di meglio quindi che presentarsi dati alla mano con una probante verifica sul campo delle sue potenzialità.

Come per l’esperienza fiorentina, per ricreare al meglio le condizioni reali di utilizzo, si è provveduto a zavorrare il veicolo con circa 2,7 tonnellate di sacchi di sabbia per simulare un carico del 50 per cento della sua portata totale. Alla guida anche in questa occasione si sono alternati tre istruttori MAN ProfiDrive, così che il test si potesse svolgere non-stop pur nel rispetto dei tempi di guida e anche con l’alternanza di tre stili differenti, utili per renderlo ancora più realistico. Nel corso della prova il MAN Lion’s City E si è trovato quindi ad affrontare situazioni di traffico decisamente differenti, con le condizioni non sempre semplici da gestire del centro cittadino di Bari, abbinate al traffico più scorrevole della tangenziale e del lungomare, dove però l’assorbimento di energia poteva essere maggiore perché venivano a mancare le occasioni di ricarica tipiche dello stop&go urbano. Al termine

L’esperimento pugliese dice sì

delle 21 ore (21 e 7’ per la precisione) il MAN

Lion’s City E ha percorso in totale 451,3 km ripetendo il percorso della linea 1 più di 13 volte con oltre 500 fermate per un consumo di 458 kWh di energia, ovvero circa 0,7 kWh/km. Valori eccellenti, raggiunti grazie all’efficiente tecnologia e al recupero di energia pari a 118 kWh. Alla fine la batteria aveva ancora una carica residua del 10,5 per cento che avrebbe consentito di percorrere un’altra cinquantina di chilometri, permettendo così al MAN Lion’s City E di superare la “barriera psicologica” dei 500 km totali.

Il veicolo elettrico ha percorso con una zavorra di 2,7 ton ben 450 km. E aveva ancora carica residua.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

elettrico è già pronto per accompagnare le aziende pubbliche nel loro processo di transizione energetica”.

Il MAN Lion’s City E utilizzato è un 12 metri dotato di motore elettrico con una potenza massima di 240 kW e sei pacchi batterie (modulabili a seconda delle esigenze di autonomia e capacità di carico) posizionati sul tetto per un totale di 480 kWh. La capacità di carico consta di 31 posti a sedere, 49 in piedi e lo spazio per una carrozzella disabili. Oltre ai tradizionali sistemi di ausilio alla guida, sul fronte della sicurezza è dotato del MAN Turn Assist, l’assistente alla svolta con avvertimento attivo per il riconoscimento dei pedoni e degli altri utenti della strada e il rilevamento dell’angolo morto su entrambi i lati. Infine, il modello in prova era anche allestito con il MAN OptiView, il sistema di telecamere sostitutivo degli specchi retrovisori che garantisce un campo visivo più ampio e migliore in tutte le condizioni climatiche e di luce.

“Con questa ‘MAN Electric Run’ - spiega Alessandro Smania, Direttore Marketing di MAN Truck & Bus Italia - si voleva dimostrare il potenziale di utilizzo di un autobus completamente elettrico nell’impiego reale di tutti i giorni anche su un percorso in larga parte extraurbano. Abbiamo scelto Bari perché offriva le condizioni per un confronto probante in varie situazioni di marcia e devo personalmente ringraziare le autorità locali e le forze dell’ordine per la collaborazione e la comprensione.

Siamo molto soddisfatti del risultato finale perché i dati raccolti evidenziano che, anche in condizioni di utilizzo meno favorevoli, il nostro autobus

Il Lion’s Coach vettore della nazionale italiana di calcio COME STAI BENE VESTITO D’AZZURRO

In occasione del primo incontro per la qualificazione agli Europei di calcio del 2024, MAN Truck & Bus Italia ha avuto l’onore di trasportare gli Azzurri di Mancini alla partita contro l’Inghilterra nello stadio Maradona di Napoli. Il MAN Lion’s Coach, appositamente preparato per la Nazionale, ha permesso ai giocatori di muoversi comodamente nei vari trasferimenti fino alla ripartenza dall’aeroporto prevista al termine del match per l’impegno con Malta di domenica 26 marzo.

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Gli istruttori MAN ProfiDrive impegnati nell’Electric Run: Maurizio Saviani, Andrea Ballini e Marco Mazzocco di Greta Rossi Bari
N° 318
MOBILITÀ
Una soluzione Ford Trucks Per ogni esigenza WLF TRUCKS condivide la vostra stessa passione per il trasporto! Salite a bordo con noi, non rinunciate ad un partner indispensabile per il vostro business Concessionaria Ford Trucks - Piacenza Tel. 0523 610038 - www.wlftruck.com C M Y CM CY CMY K Pagina intera WLF FORD TRUCKS copia.pdf 1 16/02/23 15:34

VEICOLI COMMERCIALI

Mensile di politica, economia, cultura e tecnica del trasporto - Fondato da Paolo Altieri

NUOVO E-SPRINTER: AL VOLANTE VERSO IL 2035

ANTEPRIMA ELETTRICA

Più tecnologia, più autonomia e la trazione posteriore: Mercedes-Benz Sprinter in versione a zero emissioni, che già oggi popola le flotte degli esperti di distribuzione, è in arrivo in versione 2.0.

Anno
N° 318
Vega Editrice
XXIII aprile 2023
Inserto allegato

ALTIMANI PARTNERSHIP VINCENTE CON DI MARIA ALLESTIMENTO VEICOLI INDUSTRIALI

LA PERSONALIZZAZIONE È IL NOSTRO FORTE

SITUATA NEL CUORE DI PALERMO, LA DI MARIA ALLESTIMENTO VEICOLI INDUSTRIALI DA CIRCA CINQUE ANNI HA STRETTO UNA PARTNERSHIP CON IL PRODUTTORE MANTOVANO DI SPONDE E PEDANE IDRAULICHE PER CAMION, FURGONI E VEICOLI COMMERCIALI DI OGNI GENERE. CI RACCONTANO TUTTO GAETANO E PIETRO DI MARIA, E SILVIO MARINO, AREA MANAGER DI ALTIMANI LIFT PER LA SICILIA.

Una collaborazione di valore quellla che si è instaurata tra Silvio Marino

Area Manager di Altimani Lift (a sinistra), e Pietro e Gaetano Di Maria

ono tecnologia, qualità e organizzazione i principali punti di forza attorno ai quali ruota il successo dei fratelli Di Maria, che da anni soddisfano le richieste dei propri clienti realizzando allestimenti di veicoli industriali destinati al trasporto di merci o materiali. Situata a Palermo, in via Villagrazia 42/C, la “Di Maria Allestimento Veicoli Industriali” sfrutta la pluriennale esperienza maturata nel settore per offrire tante soluzioni personalizzate differenti, spaziando dai cassoni fissi e ribaltabili fino alle sponde idrauliche e alle gru, passando per tutto ciò che concerne le trasformazioni su autocarri e veicoli da lavoro di ogni tipo.

D’altronde quello degli allestimenti di veicoli industriali è un settore al centro di un mercato sempre più fiorente ed innovativo, e le soluzioni customizzate rappresentano un valore aggiunto importante. “Oggi siamo un punto di riferimento per numerosi clienti soddisfatti e ci distinguiamo in tutta la provincia per le nostre collaborazioni commerciali con le principali società del settore, grazie alle quali possiamo offrire assistenza tecnica e manutentiva oltre a un utilissimo servizio ricambi”, ci spiegano Gaetano e Pietro Di Maria.

Che da circa cinque anni hanno intrapreso una importante quanto preziosa collaborazione con Altimani Lift, azienda leader sul territorio italiano nella realizzazione di sponde e pedane idrauliche per camion, furgoni e veicoli commerciali di ogni genere. E a raccontarci di questa partnership di successo ci ha pensato innanzitutto Silvio Marino, Area Manager per la Sicilia di Altimani Lift. “I fratelli Di Maria sono tra gli allestitori più attivi per quel che riguarda le nostre sponde Altimani Lift. A Palermo e dintorni ne montano tantissime. Gaetano e Pietro sono nel settore da tanti anni, hanno iniziato da bambini praticamente. Hanno tanta esperienza, godono di una bella officina e lavorano per un numero importante di concessionarie. Sono molto apprezzati e conosciuti sul ter-

ritorio. E la loro professionalità, la serietà e la competenza che hanno sviluppato nel tempo sono sicuramente tra gli elementi più importanti del loro successo. La nostra collaborazione è iniziata nel 2020. Siamo entrati subito in sintonia e insieme riusciamo a sostenere un ritmo piuttosto intenso di lavoro. Per quanto mi riguarda sono nel settore da quando avevo 16 anni. Lavoravo presso officine Lanzarone Spa, poi più

avanti mi sono ritrovato a fare il tecnico commerciale e grazie a tante realtà del Nord che mi conoscono sono arrivato ad Altimani. Ho conosciuto Davide nel 2019 a Verona e abbiamo iniziato a lavorare insieme. Ho portato il marchio in Sicilia e siamo cresciuti di anno in anno, arrivando a realizzare 60-70 pezzi all’anno. Le nostre sponde sono apprezzate per tanti motivi. Innanzitutto perché parliamo di un prodotto italiano, per cui anche i pezzi di ricambio sono facilmente reperibili. E poi, altro aspetto fondamentale è il loro rapporto qualità/prezzo. Oggi abbiamo raggiunto un

perfetto equilibrio, ed esiste un rapporto di fiducia importante tra me, il cliente e Davide. E tutto il processo di post-vendita viene sempre gestito al meglio. Inoltre, c’è una grande attenzione per il cliente, prima, durante e dopo la consegna, e questo rappresenta inevitabilmente un gran valore aggiunto”, ha concluso Silvio Marino. E la stessa passione e l’attenzione verso i propri clienti sono qualità che ritroviamo anche nel modus operandi di Gaetano e Pietro Di Maria, che nel corso degli anni sono diventati un vero e proprio punto di riferimento in Sicilia, così come su tutto il territorio nazionale. “Conosciamo Silvio Marino da oltre trent’anni, e grazie a lui siamo entrati in contatto con Altimani Lift circa 5 anni fa”, ci racconta Gaetano Di Maria. “Da lì abbiamo avuto poi modo di conoscere Davide Altimani ed è nata subito una bella collaborazione finalizzata all’installazione e alla riparazione delle sponde idrauliche, che sta dando grandi soddisfazioni a tutti. Abbiamo creato un rapporto di fiducia solido, nel quale Silvio continua ad avere un ruolo importantissimo. La

nostra azienda è nata con mio padre negli anni Sessanta. Si occupava prevalentemente della realizzazione di cassoni. Io e Pietro siamo entrati in gioco negli anni Novanta, quando il mercato iniziava a cambiare. E infatti abbiamo colto le nuove opportunità che lo scenario ci presentava, iniziando anche a realizzare sponde idrauliche. Abbiamo iniziato a collaborare con tante aziende. Poi tramite Silvio, come vi dicevo, abbiamo incontrato Altimani Lift. Ora mio padre si gode il meritato riposo, e gestiamo tutto io e Pietro. Ma lui negli anni ci ha insegnato tutto, ci ha trasferito la sua esperienza e le sue conoscenze, oltre alle capacità di gestire l’azienda. Oggi ad aiutarci ci sono tre collaboratori grazie ai quali riusciamo a fare in media 6070 allestimenti all’anno. Anzi, a dirla tutta, cerchiamo personale e paradossalmente negli ultimi tempi facciamo un po’ fatica a trovarlo. La nostra forza è che riusciamo a realizzare tutto ciò che il cliente vuole, personalizzando tutto. Collaboriamo con tanti rivenditori e concessionarie della Sicilia e non solo. Spaziamo dai cassoni, sia fissi che ribaltabili, fino alle sponde idrauliche e alle gru. Lavoriamo sull’autotelaio e riusciamo a garantire anche un ottimo servizio sull’assistenza e la riparazione. Il 2022 è stato per noi un anno di ulteriore crescita – ha concluso Gaetano Di Maria – al termine del quale abbiamo registrato un aumento del fatturato. E sicuramente la collaborazione con Altimani in tal senso si è rivelata preziosa. Perché io sono sicuro del loro eccellente prodotto e loro sono sicuri della qualità del nostro servizio. E questo è l’equilibrio vincente della nostra partnership”.

Sdi Francesco Irace Palermo
LA
UNA SETTANTINA
ALLESTIMENTI ALL’ANNO SPONDE CARICATRICI: DA CINQUE ANNI IL RIFERIMENTO È ALTIMANI LIFT LA
NEGLI ANNI SESSANTA CON IL PADRE DI PIETRO E GAETANO LA ALTIMANI LIFT PROPONE SPONDE
“A Palermo i fratelli Di Maria sono attivissimi nel proporre e allestire i veicoli dei loro clienti con le nostre sponde”.
DI MARIA REALIZZA
DI
DI MARIA NASCE
A BATTUTA E RETRATTILI DA 800 A 3.000 KG
III N° 318 aprile 2023 STORIE DI SUCCESSO

STELLANTIS INTERVISTA AD EGIDIO BALZA, RESPONSABILE CONVERSIONI, ACCORDI QUADRO E VENDITE SPECIALISTICHE

UNA GAMMA PRO TUTTA DA ALLESTIRE

LA LINE-UP DI FIAT PROFESSIONAL VIENE CONSEGNATA AL 70 PER CENTO IN VERSIONE

TRASFORMATA: MERITO DELL’ESTREMA VERSATILITÀ DI DOBLÒ, SCUDO E DUCATO, CHE SI PRESTANO AD OGNI TIPO DI CONFIGURAZIONE IMMAGINABILE PER INCONTRARE ANCORA MEGLIO LE ESIGENZE DELLE AZIENDE AL LAVORO. ANCHE IN VERSIONE ELETTRICA.

asce a seguito della creazione di Stellantis la LCV Business Unit, una task force per ogni mercato dedicata ai veicoli commerciali, all’interno della quale in Italia è stata organizzata una divisione che si occupa della gestione delle conversioni con i partner allestitori. A dirigerla Egidio Balza, manager quarantaduenne con una grande esperienza sul campo, maturata anche all’interno di aziende concorrenti e oggi messa al servizio di una line-up estremamente versatile. “Insieme ad altre due persone - inizia a raccontarci Balza - supportiamo la rete retail dei concessionari e gli allestitori, questi ultimi in tutte le loro necessità, da quelle tecniche e commerciali, al setup per la partecipazione alle gare, all’integrazione nel programma con il quale certifichiamo l’affidabilità dei prodotti

e delle aziende, fino al supporto in fase di promozione e vendita dei veicoli una volta allestiti.

NAbbiamo predisposto una serie di accordi quadro dedicati agli allestitori e alle trasformazioni, all’interno dei quali concediamo condizioni commerciali agevolate per l’acquisto dei veicoli in vista della loro trasformazione per il mercato Italia”.

Un ruolo centrale, se si pensa che le trasformazioni che necessitano di un ricollaudo oggi totalizzano circa il 20 per cento delle vendite totali di Fiat

Professional, con le conversioni leggere che arrivano a percentuali ben più alte, di circa il 70 per cento. “È un’attività a tutto tondo - riprende Egidio Balzasiamo sempre in contatto con aziende terze che acquistano i nostri veicoli, li trasformano e li vendono. All’interno dell’universo Stellantis senza dubbio Fiat

Professional è il marchio che la fa da padrone, essendo molto capillare sul nostro territorio e potendo disporre di una forza vendita formata e specializzata in grado di comprendere al meglio i desiderata dei clienti,

di assisterli e di individuare per loro le soluzioni di allestimento migliori”.

110 accordi quadro con 110 allestitori Per capire le dimensioni del business si pensi che solo sul marchio Fiat Professional Stellantis ha in essere 110 accordi quadro con 110 allestitori su tutto il territorio Italiano. “Il marchio italiano - specifica Balza - viene riconosciuto come un valore, e

BIO

EGIDIO BALZA

Classe 1981, nato ad Alessandria, una Laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano con specializzazione in marketing, Egidio Balza si è sempre occupato di veicoli commerciali. Dopo 8 anni in Iveco nel gennaio 2020 passa in FCA e quindi in Stellantis. Amante degli sport, all’aria aperta Egidio scia e pratica il golf, mentre in casa ogni tanto si concede qualche ora di assoluto relax davanti ai videogiochi.

soprattutto viene apprezzata la capillarità della rete di assistenza, ancora di più nel mondo delle trasformazioni, un ambito molto tecnico e complesso, dove bisogna saper intervenire per risolvere la problematica tenendo conto che il veicolo è stato modificato non solo nell’aspetto, ma anche nei componenti e nell’impianto elettrico. Ecco perché serve un’assistenza davvero specialistica e competente: le personalizzazioni possono essere

pressoché illimitate, se si pensa alla combinazione delle varie possibilità offerte, e serve una grande attenzione che consideri tutti i dettagli. Il cliente è sempre chiaro nella sua richiesta: vuole un veicolo che nella zona di guida garantisca lo stesso comfort e lo stesso feeling al volante di un’automobile, e che nel vano di carico offra la possibilità di organizzare al meglio la propria attività”.

Oggi la gamma Stellantis copre

IV N° 318 aprile 2023 PERSONAGGI

tutti i segmenti di mercato, a partire dallo small van che in casa Fiat Professional si chiama Doblò. “È un veicolo - riprende Egidio Balza - che fa della modularità la sua forza: adatto per le missioni urbane del freddo, è anche molto apprezzato dai liberi professionisti come idraulici, elettricisti e falegnami che nella stragrande maggioranza dei casi optano per una personalizzazione con scaffalature e rivestimenti interni per riporre tutti gli strumenti che servono al loro lavoro. È perfetto anche, con l’installazione di un pavimento ribassato con pedana di salita, per il trasporto disabili.

Leader nei camper e nelle ambulanze

Sui nostri mezzi la persona diversamente abile ha sia la possibilità di salire nel vano posteriore, ed essere trasportata, che di poter guidare direttamente dalla carrozzina”. Salendo di dimensioni incontriamo lo Scudo, disponibile in versione van e in variante pianalata, quindi non solo un furgone con un vano spazioso e versatile, ma anche una base ideale per lo sviluppo di veicoli isotermici, mini camper per i viaggi brevi e trasporto persone, grazie all’allestimento con pavimento flex floor che trasforma il mezzo in una vera

per cento la quota di missioni leggere che oggi potrebbero essere portate a termine anche con un van elettrico. Fiat

e propria navetta a 7 o 9 posti. Scudo è anche molto apprezzato nel mondo dello sport, e in particolare per il trasporto di bici e moto: grazie ad un allestimento dedicato, vi è la possibilità di caricare le due ruote, ma anche eventualmente di avere spazio per una mini officina con attrezzi per intervenire in loco. E infine arriviamo al Ducato che è il veicolo sul quale in percentuale viene richiesta la maggior parte degli allestimenti. “È su questo tavolo - spiega Balza - che si gioca il vero lavoro del Converter Manager, perché parliamo di un mezzo versatile, adatto a diverse mission, ambienti e situazioni. Ducato è disponibile in versione furgone classico lastrato, vetrato, semivetrato, in variante telaio, telaio con cabina, cabina doppia, pianalato e scudato. Il mercato su questo veicolo ci riconosce uno spazio interessante, tanto che abbiamo inserito in produzione di serie la versione ribaltabile trilaterale allestita Scattolini e il cassone fisso Sanmarco, partner storico di Fiat Professional”. Ducato è anche leader di mercato nel settore delle ambulanze: è una nicchia in Italia, si parla di circa 1.000-1.300 pezzi all’anno, ma Fiat Professional copre più dell’80 per cento delle vendite. “La nostra magia è quella di offrire

Professional con la sua gamma copre tutti i segmenti: dallo small van e-Doblò al medium e-Scudo al grande e versatile e-Ducato.

agli installatori una semplicità di installazione eccezionale, i fissaggi sul telaio sono intuitivi e soprattutto sempre nelle stesse posizioni, in questo modo il loro lavoro è molto semplificato.

Inoltre abbiamo tre altezze sul furgone e quattro passi che permettono diverse lunghezze e volumetrie dell’allestimento”.

Infine Ducato è storicamente leader di mercato a livello internazionale nel settore camper, in quanto fortemente richiesto dai maggiori converter europei: così desiderato che all’interno dell’headquarter Stellantis esiste un team che gestisce il prodotto, la logistica, l’ambito commerciale, e quindi le vendite e i listini, e il supporto ai clienti.

“Nel settore camper insieme alla mia squadra diamo supporto

25sopratutto ai piccoli allestitori italiani premium e di nicchia, che hanno necessità di essere seguiti con modalità dedicate”.

Compatibilità con la transizione green Oggi però il tema dell’allestimento si deve necessariamente intersecare con quello della mobilità elettrica, soprattutto in vista della fatidica data del 2035 e dello step intermedio del 2030 individuato da Stellantis con il piano Dare Forward per dimezzare l’impronta carbonica della sua produzione. “Oggi tutti i van Fiat Professional - prosegue Egidio Balza - sono disponibili anche in variante elettrica: il Doblò con una taglia di batteria per missioni urbane, Scudo e Ducato con doppia taglia per ambito interurbano ed extraurbano. La vera sfida è quella di continuare ad equipaggiare i nostri veicoli elettrici con gli stessi allestimenti che oggi per il loro funzionamento utilizzano il motore endotermico. Per questo stiamo svolgendo un lavoro importante insieme agli allestitori per incentivarli a sviluppare le loro trasformazioni anche su veicoli a batteria, supportandoli con la documentazione tecnica e con un’adeguata politica commerciale. Da un’analisi eseguita sulle grande flotte più del 25 per cento del mercato svolge già missioni che possono essere portate a termine anche con un

“Stiamo lavorando con gli allestitori per adattare le loro conversioni ai van elettrici. Diversi i progetti in corso, tra cui ambulanze, blindati e navette”.

mezzo a zero emissioni. Pensiamo ai corrieri che allestiscono i van con scaffalature e sponde caricatrici, al mondo del food con i freschi e i refrigerati, alle navette minibus per centri storici e i parchi: c’è un mondo di mission pronto per il veicolo trasformato elettrico, e come casa madre stiamo supportando gli allestitori in diversi progetti, tra cui ambulanze, allestimento di blindati e navette elettriche. È impegnativo, perché quando si parla di mezzi elettrici la priorità è quella di far quadrare il bilancio energetico: sul diesel il veicolo può avere un consumo maggiore quando allestito, e non è un problema perché l’efficienza supplementare data dalla trasformazione compensa la spesa, mentre su un elettrico il peso e il prelievo elettrico aggiuntivo accorcia l’autonomia, il che invece costituisce una dirimente fondamentale. Le soluzioni sono molteplici perché gli allestimenti possono essere sia alimentati dalla batteria del veicolo come le sponde caricatrici e i ribaltabili, oppure si possono realizzare ponti con batterie supplementari per creare una riserva energetica”. Ad agevolare la fattibilità delle trasformazioni sugli elettrici sono nel frattempo intervenute due normative: la prima, italiana, permette di derogare del 15 per cento la massa totale a terra per veicoli fino a 3,5t per compensare il peso del pacco batterie, mentre la seconda autorizza i possessori di patente B a guidare un autocarro elettrico di categoria N2 purché il suo peso totale a terra non ecceda le 4,25 t. “D’altra parteconclude Egidio Balza - non può esistere il trasporto commerciale senza allestimenti, e visto che la direzione che vogliamo percorrere è quella della mobilità elettrica, per garantire ai nostri clienti e al pianeta un futuro sostenibile e accessibile, troveremo anche tutte le soluzioni necessarie per realizzarla al meglio”.

I van Fiat Professional offrono una varietà incalcolabile di possibili allestimenti: da quelli dedicati a artigiani e liberi professionisti a quelli (a destra) in versione camper e (sotto) shuttle e ambulanza.
V N° 318 aprile 2023 PERSONAGGI

IL NOLEGGIATORE FRANCESE, DAL 2009 ATTIVO ANCHE IN ITALIA, È IN UNA

FASE DI GRANDE

ESPANSIONE:

MERITO CERTO

DELLA RECENTE

ACQUISIZIONE DELLA SV NOLEGGIO, DEL TREND IN CRESCITA DEL TRASPORTO A TEMPERATURA

CONTROLLATA, E DELLA

DIVERSIFICAZIONE

DELL’OFFERTA IN FLOTTA, A POPOLARE LA QUALE DA POCHI MESI SI È AGGIUNTO IL CITY TRUCK PIAGGIO PORTER NP6.

SERVIZI SU MISURA PER CLIENTI ESIGENTI

un momento in cui Petit Forestier è sulla bocca di tutti, soprattutto in relazione alla recente acquisizione dell’italiana SV Noleggio che ha duplicato in una sola mossa il numero dei veicoli in flotta. D’altra parte il gruppo francese sembra aver intercettato, e non certo da ieri, i due trend maggiormente in crescita nell’attuale congiuntura storica: noleggio e temperatura controllata, e può capitalizzare oggi un’importante esperienza. Che insegna che il cliente con le sue mutevoli esigenze deve essere seguito

con un’altrettanto importante diversificazione dell’offerta, di prodotto e di servizi: e proprio in questo solco si colloca il recente ingresso in flotta di una trentina di Piaggio Porter NP6, un veicolo che è stato individuato proprio sulla scorta delle indicazioni di un’azienda con necessità molto caratterizzate.

Ma partiamo dal principio. Petit Forestier nasce in Francia nel 1905 come specialista nel trasporto di animali vivi; inizia nel 1965 a noleggiare veicoli a temperatura controllata e da quel momento l’azienda cresce nell’ottica di offrire un servizio sempre più integrato, tant’è che nel 2000 acquisisce una storica carrozzeria francese, Lecapitaine, e inizia a realizzare internamente celle frigorifero, arrivando ad una produzione odierna di circa

BIO

RONAN MOUCHEL

Classe 1987, normanno doc e papà di un bimbo appena nato, Ronan Mouchel ha un legame stretto con l’Italia dove completa la sua formazione iniziando poi a lavorare proprio per Petit Forestier a Milano. Vera e propria “bandiera aziendale”, Mouchel viene incaricato nel corso degli anni di occuparsi di aree strategiche per il Gruppo francese. Prima direttore della filiale di Torino, poi sul mercato UK per 4 anni, quando l’allora Country Manager italiano Patrick Forestier assume la direzione della filiale di New York viene chiamato a prendere il suo posto.

7.000 unità all’anno.

“Oggi Petit Forestier - ci racconta Ronan Mouchel, Country Manager della filiale italiana del Gruppo - è presente in 24 paesi con 340 siti, ha 5.500 dipendenti e un parco circolante che, con l’acquisizione di SV Noleggio, arriva a 70mila veicoli; la nostra offerta si estende anche ai banchi frigo, ne abbiamo 60mila, e ai container frigoriferi, che attualmente sono circa 6.000. Siamo fortemente orientati verso il trasporto leggero, con una quota che in Italia sfiora il 90

per cento, ma anche qui da noi, come già è successo in Francia, Spagna e UK, prevediamo di incrementare la percentuale dei pesanti. Ma è bene considerare che non sono svolte che si compiono in un giorno, più che altro perché dobbiamo entrare prima nella disponibilità delle location adatte per movimentare motrici e semirimorchi, ma la decisione è già stata presa centralmente e, per quanto la questione immobiliare in Italia sia piuttosto spinosa, ci stiamo muovendo in questa direzione

“La mia giovane età è un biglietto di benvenuto per i nuovi assunti: in Petit Forestier se fai bene puoi arrivare a ricoprire importanti responsabilità, e considerando il dinamismo aziendale invitiamo tutte le persone motivate a raggiungerci negli ambiti commerciali e tecnici (CV da mandare a info@petitforestier.it)”.

PETIT FORESTIER CRESCE LA FLOTTA DELLA FILIALE ITALIANA E SI DIVERSIFICA L’OFFERTA DI PRODOTTO
Èdi Cristina Altieri Monza Ronan Mouchel, trentasei anni, è il numero uno di Petit Forestier Italia.
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e già valutando gli spazi adatti ad incrementare il business”.

In Italia Petit Forestier è arrivata nel 2009 ed è oggi ben strutturata, tra Petit Forestier Italia & SV Noleggio i veicoli in flotta arrivano a circa 6.000, otto le filiali, concentrate soprattutto nel Centro-Nord, e 146 dipendenti.

“Il nostro piano strategico è di essere sempre più capillari sul territorio - riprende Mouchel - per avere quella vicinanza al cliente che è da sempre il nostro diktat. Non si tratta solo di noleggiare un veicolo, il nostro approccio è integrato: vogliamo essere sempre in contatto con il cliente, con le sue decisioni, con le eventuali svolte aziendali, per essere pronti ad offrire le soluzioni più adatte. Le imprese sono ritmate da continui cambiamenti e noi offriamo una grande versatilità proprio per poterli assecondare”. Proprio su questo tema entra in scena Piaggio, che viene recentemente individuata da Ronan e dal suo team come candidata ideale per un particolare cliente in cerca di un veicolo caratterizzato da dimensioni e prestazioni particolari. “Abbiamo dovuto sviluppare - conferma Mouchel - per un cliente specifico una soluzione che avesse un’altezza massima sotto i 2 metri ma anche un ingombro ridotto in larghezza. L’ovvio candidato ci è subito sembrato il Piaggio Porter NP6, che con le sue dimensioni contenute e un’altezza di 1,80 metri permette un facile e comodo accesso ai centri storici. Sembra una banalità, ma oltre ai vantaggi per l’autista, dati dalla grande maneggevolezza del mezzo, c’è anche il plus di non vederselo rientrare danneggiato troppo di frequente: spesso i vicoli dei centri storici sanno essere crudeli con le carrozzerie dei mezzi”. Ma non si tratta solo di centimetri: grazie anche all’alimentazione bifuel a GPL o metano Petit Forestier offre oggi una valida alternativa anche agli indecisi sull’elettrico che con questa soluzione possono comunque accedere ai centri città nel pieno rispetto delle normative. Dal cliente chiamiamolo “pilota”, la voce si è sparsa, e oggi il Piaggio Porter NP6 tramite Petit Forestier è in forze ad una quindicina di aziende. “Devo dire - aggiunge Ronan Mouchel - che i clienti sono tutti estremamente soddisfatti di questo prodotto: si tratta soprattutto di aziende che si occupano del servizio ristorazione nei centri storici. Considerato il breve periodo di test - abbia-

PETIT FORESTIER

mo iniziato a consegnarli otto mesi fa - è un ottimo risultato che disegna una strada positiva per i prossimi anni, tant’è che abbiamo reso il Porter NP6 un nostro standard, cioè l’abbiamo inserito ufficialmente in flotta.

Ci è sembrato poi importante avere la disponibilità in Italiama anche altri mercati hanno già ordinato diversi telai - di un prodotto che rappresentasse l’eccellenza di questo Paese, perché noi siamo sì una filiale di un gruppo francese, ma siamo la filiale italiana”.

A fare la differenza nel noleggio sono poi, al di là dei veicoli, i servizi integrati nel contratto, ma questo Petit Forestier, come dicevamo, sembra averlo nel DNA fin dal principio. “Stiamo facendo esperienza da cinquant’anni su noleggio e fresco - ci spiega il

PIAGGIO

Tutte le caratteristiche che fanno del veicolo un unicum sul mercato

PORTER NP6: UN CITY TRUCK AD ALTE PRESTAZIONI

È proprio la versatilità la carta vincente di questo city truck progettato per eccellere nel lavoro in ambito urbano ma a suo agio anche fuori città. Compatto, performante e disponibile esclusivamente con motorizzazioni green, Piaggio Porter NP6 è efficiente nelle prestazioni e competitivo nei costi, sia d’acquisto sia d’esercizio. Grazie alla cabina cabina semi-avanzata larga

solo 1640 mm, comoda per due occupanti ma inferiore di 500 mm rispetto alla media dei veicoli commerciali leggeri, ottimizza gli spazi a vantaggio della massimizzazione del carico. Tutto ciò si traduce in un rapporto record tra gli ingombri e la capacità di carico: nella sua versione più compatta, Piaggio Porter NP6 ha un’impronta a terra di 6,9 mq, per una capacità di carico di 200 kg per ogni mq occupato. La portata utile cresce di quasi il 30 per cento, con la portata a telaio che può raggiungere i 1.275 kg nella versione con ponte posteriore a ruote singole e i 1.610 kg nella versione con ruote gemellate, con una massa a terra che non supera i 2.800 kg: Porter NP6 è perciò in grado di trasportare un carico superiore al proprio peso.  Performance così elevate in termini di portata sono possibili grazie a una configurazione da truck: il telaio a longheroni in acciaio altoresistenziale a sezione scatolare, saldato e integrato alla struttura della cabina, garantisce elevata robustezza e un peso contenuto. La sospensione anteriore MacPherson e posteriore ad assale rigido con balestre paraboliche bi-lama, permettono una capacità di carico di 1.000 kg sull’asse

anteriore e fino a 2.020 kg sull’asse posteriore, assicurando un’estrema versatilità di allestimento. Grazie alla trazione posteriore, il carico produce aderenza sulle ruote motrici assicurando un’eccellente tenuta di strada in ogni condizione di fondo stradale. A ciò contribuiscono anche le moderne funzioni di assistenza alla guida, tra cui ESC, ASR, ABS e EBD, che coadiuvano il conducente durante le manovre e ottimizzano le performance del veicolo aumentando la sicurezza attiva. Coerentemente con il percorso intrapreso già da anni dal Gruppo Piaggio mirato alla riduzione dei consumi, all’attenzione verso l’ambiente e al miglioramento della qualità della vita, la gamma Piaggio Porter NP6 propone due motorizzazioni totalmente ecologiche: un quattro cilindri in linea di 1,5 litri, Euro 6, con alimentazione combinata benzina e GPL o benzina e metano. Le motorizzazioni sono disponibili in due differenti versioni, a seconda dell’autonomia garantita dall’impianto a GPL o a metano: Short Range, dedicata a un uso prevalentemente urbano, e Long Range, capace di una maggiore autonomia e anche di una portata superiore.

Country Manager - e abbiamo messo a punto nei vari paesi un servizio a 360 gradi. Non cerchiamo il volume, ma qualità e personalizzazione. A partire, naturalmente, dal post vendita: l’assistenza è curata da noi scrupolosamente, e oltre alla rete ufficiale dei brand abbiamo organizzato in ogni filiale un’officina con una squadra preparata e competente, pronta a rispondere 24/7. In ogni sede lavorano un capoofficina, meccanici, frigoristi, e autisti che si occupano del soccorso stradale: in questi ultimi anni abbiamo puntato decisamente su questo servizio, quintuplicando i veicoli di assistenza”. Un effort ripagato dai numeri: lo scorso anno Petit

Forestier ha chiuso i conti in Italia con una crescita a doppia cifra, allineata a quella dei 6 anni precedenti. “Le previsioni per il 2023 - riprende Mouchel - sono ambiziose e ci muoveremo sulla strada della transizione energetica con il potenziamento della nostra flotta green e un servizio di consulenza alle aziende che possa accompagnarle in questo difficile passaggio. Stiamo affrontando la questione con rigore: a Parigi è al lavoro da dieci anni un reparto di ricerca e sviluppo che testa i veicoli

Acquisita l’italiana SV Noleggio

CHI NON LASCIA RADDOPPIA

Petit Forestier ha acquisito SV Noleggio, azienda familiare italiana specializzata nel noleggio di veicoli refrigerati, che entra a far parte del Gruppo con effetto immediato, mantenendo però il proprio marchio. Con oltre 10 anni di esperienza, la SV Noleggio, fondata da Salvatore Vaccaro, è un importante

operatore in grado di offrire ai propri clienti un servizio completo, che comprende manutenzione, riparazioni, assistenza stradale 24h/24, 7 giorni su 7, fornitura di un veicolo sostitutivo e assicurazione. L’azienda italiana dispone attualmente di una flotta di 3.000 veicoli, di una rete di 9 agenzie

e di un organico di circa 100 persone. “Abbiamo deciso di mantenere l’identità di SV Noleggio - ha commentato Ronan Mouchelper preservare il loro servizio di qualità. Siamo in un trend di forte crescita che non potevamo che assecondare con un aumento della flotta. Abbiamo chiuso il 2018 con poco più di 1.000 veicoli, e in questi pochi anni abbiamo triplicato il nostro parco. La crescita è

prima di inserirli in flotta. Oggi per quanto riguarda gli elettrici pesanti proponiamo Renault Trucks e Volta Trucks, ma perché sono veicoli che hanno superato le nostre prove e infatti i clienti sono più che soddisfatti. Il passaggio alla batteria può essere inquietante per le aziende, e noi siamo pronti a rimanere al loro fianco dal principio alla fine, dalla scelta del veicolo al rientro del mezzo.

E scegliamo solo marchi di qualità, con tecnologie che funzionano, anche perché la proprietà

stata decisiva nello spingere il nostro CEO Léonard Forestier a procedere con questa acquisizione”. “È con grande emozione - ha commentato Salvatore Vaccaro, fondatore di SV Noleggio - ed entusiasmo che entriamo in questa nuova fase per SV Noleggio. L’ingresso nel Gruppo Petit Forestier ci permette di continuare a crescere e di entrare a far parte di un Gruppo con valori simili, nella continuità del rapporto con i clienti e i collaboratori”.

comunque rimane poi la nostra”. Dove incontreremo Petit Forestier la prossima volta? “A Tuttofood - conclude Ronan Mouchel - dove saremo presenti dall’8 all’11 maggio con la nostra offerta completa, dal Piaggio Porter NP6 al Volta Trucks. Oggi l’Italia paradossalmente è il mercato dove Petit Forestier ha più veicoli green, ed elettrici in particolare, d’altra parte i centri storici di questo Paese hanno iniziato prima a stabilire regole d’accesso limitanti per gli endotermici. A Tuttofood vogliamo dimostrare di essere i partner giusti per tutte le esigenze, anche quelle dettate dal passaggio alla mobilità a zero emissioni”.

VII N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ
Oggi il Piaggio Porter NP6 tramite Petit Forestier è in forza ad una quindicina di aziende.

GRUPPO KOELLIKER INTERVISTA A GUSTAVO DE CICCO, FLEET & REMARKETING DIRECTOR

FLOTTE SERVITE IN OGNI NECESSITÀ

DAL 2020 DIRIGE LA DIVISIONE CHE SI OCCUPA DELLA FORNITURA ALLE AZIENDE, ANCHE QUANDO SI TRATTA DELLE GARE BANDITE DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, NONCHÉ LA CORRETTA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEI MEZZI USATI. UN COMPITO FONDAMENTALE PER FAR CONOSCERE AI CLIENTI I NUOVI PRODOTTI PRESENTI ALL’INTERNO DELL’OFFERTA DELL’IMPORTATORE MILANESE.

È

inarrestabile il Gruppo Koelliker nella strategia che sta andando a definire un portafoglio di offerta al cliente azienda estremamente ampio, per rispondere alle esigenze di tutti coloro che mettono i veicoli commerciali ogni giorno su strada per lavorare. A dirigere le fila delle attività da svolgere nei confronti dell’interlocutore professionale, sia per quanto riguarda le flotte che per ciò che attiene alla gestione del parco usato, c’è dal 2020 Gustavo De Cicco, Fleet &Remarketing Director. A lui abbiamo rivolto le nostre domande per capire quale siano le linee di azione seguite dal Gruppo milanese per assistere a 360 gradi le maxi forniture.

BIO

GUSTAVO DE CICCO

Nato a Napoli nel

1970, una Laurea in Ingegneria meccanica, Gustavo De Cicco inizia la sua carriera nel Gruppo Fiat nel 1999, dove per due anni è responsabile della produzione nell’impianto di Termoli; passa ad occuparsi per un identico periodo degli acquisti, per poi entrare definitivamente nell’ambito commerciale. Al suo interno ricopre diversi ruoli fino alla nomina ad area manager della zona Balcani.

Nel 2012 passa in Kia Motors Italia come Responsabile delle vendite, prima del settore privati e poi delle flotte. Ricopre l’attuale ruolo nel Gruppo Koelliker dal 2020. Gli hobby del nostro manager?

“Corsa bici e nuoto: tutti e tre fatti male, altrimenti si chiamerebbero in un modo diverso…”.

Gustavo De Cicco, in cosa consiste il suo lavoro e quello del suo team?

Ci occupiamo sia della gestione delle flotte che di quella del parco usato. Sono ambiti connessi tra di loro e la nostra idea è quella di offrire al cliente professionale un approccio integrato. Individuiamo innanzitutto quale siano le esigenze delle aziende per proporre loro il veicolo più idoneo e, oltre ad acquistare e vendere mezzi usati, svolgiamo anche attività idonee a sostenere e ad incrementare il valore residuo, in modo da creare valore non solo per il brand, ma soprattutto per i clienti che ci hanno dato la loro fiducia. Per quanto riguarda le flotte siamo organizzati con tre key account, due su Milano e uno su Roma, che da un lato sono quotidianamente alla ricerca di nuovi

hanno già i nostri prodotti a parco. Una grande attenzione è quella che dedichiamo alle società di noleggio: è una formula in crescita negli ultimi anni, e siamo costantemente attivi per presentare i nostri prodotti a tutti i noleggiatori. Un. Impegno importante, visto che negli ultimi mesi la nostra offerta è aumentata

Il mezzo commerciale il più delle volte va allestito, pensate voi anche a questo?

Certamente ci occupiamo anche degli allestimenti, dall’intervento più semplice - pensiamo che ogni trasportatore logistico ha il proprio pantone e chiede che il furgone gli venga consegnato con una livrea specifica - ma in altri casi si tratta di modifiche più complesse. Uno dei nostri

compiti è quindi quello di intrattenere rapporti di fiducia con gli allestitori e di stabilire i nostri riferimenti in ogni settore: se il 70-80 per cento delle richieste vertono su configurazioni standard, noi siamo comunque pronti a soddisfare anche necessità più specifiche, seguendo direttamente tutti gli step dell’iter. L’azienda deve solo raccontarci qual è la sua missione, poi noi

Il team di Gustavo De Cicco si occupa sia della gestione delle flotte che di quella del parco usato.

di Cristina Altieri Milano
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pensiamo a realizzare l’allestimento in collaborazione con i nostri partner: lavoriamo con Carfiberglass che ci aiuta per gli isolamenti interni fino al fresco, con Tuttoinlega per i rivestimenti in alluminio, con Loconsole quando si parla diacciaio, mentre per la parte frigo stiamo ancora individuando il referente giusto.

Tra le competenze della vostra divisione rientra anche la gestione delle gare pubbliche?

Sì, nel nostro team lavora una persona che si occupa dei public tender: si tratta di un’attività time consuming, in quanto la parte di preparazione alla partecipazione ad un bando di gara è molto importante e vanno affrontati in determinate fasi picchi di lavoro importanti: con la Legge sulla semplificazione infatti è stato stabilito che non debbano trascorrere più di 21 giorni dalla pubblicazione del bando alla ricezione dell’offerta. È intuibile come le attività da mettere in fila siano numerose, e il tempo a disposizione scarso. Ma siamo preparati con la nostra squadra a sostenere anche ritmi di lavoro intensi e infatti nel solo mese di dicembre ci siamo aggiudicati due lotti di un bando Consip di cui uno con 50 Maxus eDelivery 9, un bando dei Carabinieri per 7 pick up Rexton Sports XL, e una fornitura di 9 vetture elettriche al Comune di Firenze. Siamo inoltre preaggiudicatari di un lotto per la fornitura di veicoli blindati: grazie alla collaborazione con Autocarrozzeria Moderna di Casale Monferrato abbiamo implementato un know-how che ci permetterà in futuro di equipaggiare nello stesso modo anche i nostri van, l’eDeliver 9 ad esempio, per il trasporto detenuti.

per cento delle configurazioni richieste dai clienti sono relative ad allestimenti standard, ma il Gruppo Koelliker è pronto a soddisfare anche necessità più specifiche, seguendo direttamente tutti gli step in collaborazione con i vari partner di eccellenza selezionati nel tempo.

Parlando di grandi flotte, quali sono stati in questi pochi anni di attività le vostre forniture più importanti?

Quando abbiamo lanciato Maxus in Italia nel 2020 il primo cliente è stato Sicily by Car, noleggiatore di breve e medio termine al quale abbiamo fornito 50 veicoli. Ne ha in flotta 21 Sezamo, azienda che propone la consegna del fresco in tre ore con mezzi elettrici. Utilizzano i nostri eDeliver 3, allestiti con un frigo elettrico interno che mantiene la temperatura costante per poter disporre di una parte del vano refrigerata e una libera. Importante è anche la nostra collaborazione con la trentina Ladurner Equipment, che propone alle municipalità e alle pubbliche utilities impegnate nel settore dell’igiene urbana un progetto di

economia circolare. Forniscono infatti per la ricarica dei mezzi con cui viene effettuata la raccolta dei rifiuti un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato proprio dai rifiuti stessi. Con questa azienda abbiamo un accordo di esclusiva: per due anni noi saremo i loro fornitori di veicoli, e loro saranno i nostri unici clienti nel settore della raccolta rifiuti. Oggi stanno utilizzando 40 Maxus eDeliver 9 chassis cab e 30 Wuhzeng 3MX chassis cab, allestiti

KOELLIKER

con cassone o con compattatore e voltacassone per la raccolta dell’umido. Infine tramite Athlon abbiamo consegnato 200 eDeliver 9 van a licenziatari GLS per le consegne dell’ultimo miglio. Il nostro punto di forza è quello di rendere i veicoli disponibili per una prova reale prima dell’acquisto, in modo che le aziende si rendano conto sul campo delle possibilità offerte dalla nostra tecnologia, soprattutto in questo momento cruciale di transizione energetica.

Si allarga il portafoglio dell’importatore milanese

ARRIVA ANCHE MICROLINO

Koelliker ha firmato un accordo per la distribuzione della microcar Microlino, un quadriciclo di categoria L7e, una nuova categoria di prodotto, tra la moto e l’autovettura. Lo stile di Microlino è ispirato alle bubble cars degli anni 50, e soprattutto all’indimenticabile Isetta. Tutto il processo produttivo è

realizzato all’interno del nuovo stabilimento di La Loggia (TO): dallo stampaggio delle lamiere e la lastratura della scocca, interamente robotizzata e realizzata dal partner Cecomp, alla verniciatura e all’assemblaggio finale, con componenti europei al 90 per cento e più del 65 per cento in Italia. Un unico

sportello frontale, pensata per due passeggeri, facile da parcheggiare grazie alla sua compattezza di soli 2.5 m di lunghezza massima, e con un generoso bagagliaio di ben 230 litri: la Microlino ha una velocità massima di 90km/h ed è equipaggiata con tre tipi di batterie che consentono un’autonomia di 91, 177 o 230 km.

Alla trentina Ladurner Equipment il gruppo Koellker fornisce 40 Maxus eDeliver 9 e 30 Wuhzeng 3MX chassis cab, allestiti con cassone o con compattatore e voltacassone. I vertici di Micro Mobility Systems insieme al CEO di Koelliker Marco Saltalamacchia (secondo da sx).
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IX N° 318 aprile 2023 PERSONAGGI

AFFERMARSI IN 5 ANNI TUTTI I SEGRETI PER RIUSCIRCI

GUADAGNARE LA FIDUCIA DEI PROPRI FORNITORI, PIANIFICARE CON LORO L’ARRIVO DEI VEICOLI E I GIUSTI SERVIZI, SCOMMETTERE SULLE START-UP DI QUALITÀ E PORTARE I PROPRI DIPENDENTI IN PALMO DI MANO: ECCO COME IVANO CONSALVI, PARTITO SOLO NEL 2017, È RIUSCITO AD ORGANIZZARE UN’AZIENDA CON 85 VEICOLI E QUATTRO POLI LOGISTISTICI. ECCO LA SUA STORIA.

eterminazione, lucidità e un’attenzione speciale alle risorse umane sono i tratti che emergono chiari e precisi dal racconto professionale di Ivano Consalvi, classe 1978, titolare di Industria e trasporti, azienda di distribuzione e logistica che, per essere nata solo nel 2017, di strada ne ha fatta, eccome. Anche grazie alla fiducia e alla collaborazione dei fornitori, e Rossi Veicoli in testa, che ha fornito alla realtà con sede principale a Terni ma, come vedremo presto, ramificazioni in tutto il centro Italia, venti Sprinter che oggi costituiscono una percentuale importante di una flotta interamente dedicata al trasporto alimentare e focalizzata sul mondo GDO e HoReCa (Hotellerie-Restaurant-Café). “Ero dipendente di un’azienda con sede a Roma - inizia a raccontarci Ivano - e mi sono sempre occupato di logistica, ero il responsabile della divisione. Ho deciso di iniziare un’avventura indipendente, e

sono partito con i soli fondi del mio TFR. Ho svolto per qualche mese attività di agenzia, per poi passare presto ad acquistare i primi bilici, con un ritmo che devo ammettere è stato piuttosto sostenuto, grazie sicuramente alla fiducia dei fornitori che hanno creduto in questo progetto e

non hanno fatto mai mancare il loro supporto. Abbiamo chiuso il primo anno con un ottimo fatturato e discrete marginalità e da quel momento siamo sempre cresciuti. Italtrans è stato uno dei treni più importanti che abbiamo preso: con questa importante realtà abbiamo

stretto un rapporto di valore per la distribuzione in Umbria. Ci siamo presto espansi nelle Marche dove abbiamo acquistato un magazzino ad Ancona per organizzare un sito logistico, un transit point incaricato di gestire i flussi tra Umbria e Marche, e successivamente abbiamo re-

plicato il modello in Romagna con un hub da 4.000 mq a temperatura controllata a Marotta Mondolfo, da cui serviamo tutta la costa romagnola. E infine siamo arrivati nel Lazio, dove abbiamo aperto un magazzino per la distribuzione del pane Interpan”.

Ddi Greta Rossi Terni Da destra Ivano Consalvi Fabrizio Menichicchi, consulente di vendita van di Rossi Veicoli, e Marco Serafini di Industria e trasporti.
X N° 318 aprile 2023 DEALER & AZIENDE

La flotta della Industria e trasporti è composta da 85 veicoli, di cui 60 mezzi leggeri e il resto motrici e bilici. Tra i van una quota sempre maggiore è coperta da Mercedes, finora presente con 10 Sprinter che sono in questi giorni, con l’ultima consegna, aumentati a 20. “Abbiamo acquistato tutti i mezzi da Rossi Veicoli - precisa Consalvi - con l’intenzione di uscire dal mondo del noleggio di cui cominciavo a non apprezzare certe limitazioni. Con Rossi Veicoli abbiamo realizzato per i mezzi un abito simile al noleggio, ma senza vincoli di officine e chilometraggio. Oggi grazie a Rossi Veicoli e a Mercedes possiamo contare su un servizio in tutta Italia, sull’eccellenza della rete di officine autorizzate, e su un listino prezzi da grande flotta. Abbiamo guardato insieme anche al futuro, prevedendo un ricambio standardizzato su 4

DEALER & AZIENDE

avere un allestimento promiscuo è fondamentale. Tutte le trasformazioni sono state studiate insieme agli autisti, per ottimizzare i processi di carico e scarico e prevedono quindi scalette e aperture laterali della grandezza di un pallet per semplificare la vita a chi lavora”. Una bella visione, quella di Ivano, che si arricchisce di valore anche sotto altri aspetti. “Caratterialmente nutro un grande interesse per le startup locali che magari vendono prodotti di qualità ma non hanno la forza logistica per arrivare alla GDO: a tutte queste realtà forniamo una consulenza ad hoc sulla fattibilità e sui costi e spianiamo loro la strada verso la crescita”.

Distribuzione al giorno d’oggi fa rima con elettrico, pertanto domandiamo a Ivano: ci state facendo un pensiero? “Sì, ma è più che un pensiero. Potrebbe

lavoro di tutti, autisti in primis. “Siamo una grande famigliaconferma Consalvi - tutti gli autisti hanno il mio contatto diretto, e sono orgoglioso di essere il loro confidente, di conoscere le loro necessità, e di aiutarli a risolvere eventuali problemi. Il segreto di un’azienda che funziona è il rapporto con dipendenti, perché ogni problema del dipendente diventa un problema dell’azienda se non è gestito e risolto. Vengo dalla strada, so cosa vuol dire fare questo lavoro, e quando l’autista viene messo nelle condizioni di lavorare bene i suoi occhi diventano quelli del titolare, e anche la pianificazione del lavoro diventa più semplice. Non sono i prezzi a fare la differenza nella logistica, ma la qualità del servizio: viviamo in un mercato libero dove ognuno può giocare al ribasso all’infinito, ma sul rapporto con i collaboratori

STELLANTIS SOTTOSCRITTI I PRINCIPI DI EMANCIPAZIONE FEMMINILE, IN CRESCITA LE QUOTE ROSE

Stellantis ha adottato i United Nations Women’s Empowerment Principles

(Principi di emancipazione femminile delle Nazioni Unite - WEP) delle Nazioni Unite a dimostrazione del proprio impegno globale verso la parità di genere. Con una vasta presenza di talenti che rappresenta più di 160 nazionalità, Stellantis va ad aggiungersi ai circa 7.000 firmatari impegnati a rispettare le sette linee guida dell’accordo, dedicate all’emancipazione femminile. Stellantis ha chiuso il 2022 con un aumento delle donne in posizioni di leadership, passando dal 24 per cento al 27. Questo consolida i progressi dell’Azienda verso il raggiungimento della quota del 30 per cento di posizioni dirigenziali ricoperte da donne entro il 2025 e di oltre il 35 per cento entro il 2030, come indicato nel piano strategico Dare Forward 2030.

SIFÀ MAXI COMMESSA

AL GRUPPO ENEL, 2000 ALLESTITI PER 48 E 60 MESI

GREEN-G L’ECARRY PASSA LA PROVA SANGALLI

È durato cinque giorni lo stress test dell’ecarry, il veicolo elettrico prodotto da Green-G Electric Vehicles che, allestito con una vasca/ compattatore Porcelli per la raccolta rifiuti, ha passato la prova eseguita da Sangalli nella città di Monfalcone. Equipaggiato con batterie agli ioni di litio NickelManganese-Cobalto per un’autonomia di 125 km o 250 km in configurazione doppia batteria, ecarry è un veicolo commerciale da 3,5 Ton completamente elettrico, che fornisce un’interessante risposta alle future sfide della logistica dell’ultimo miglio nei centri urbani. ecarry è dotato di una presa Fast Charge. Gli operatori di Sangalli hanno apprezzato le doti di

anni di lavoro: la distribuzione ha bisogno di macchine sempre nuove, e con Rossi Veicoli abbiamo un valore garantito che ci fa dormire sonni tranquilli. Poi al termine dei quattro anni avremo la possibilità di decidere se cambiare telaio o anche l’allestimento, ma quello che ha davvero valore per noi è la certezza di poter contare su una network di post vendita capillare. Stiamo anche ipotizzando di prendere da Rossi Veicoli alcuni trattori a noleggio per brevi e medie tratte del Nord Italia: è una collaborazione ad ampio spettro che desidero coltivare perché il personale di Rossi Veicoli e in generale di Mercedes-Benz Trucks ha dimostrato di conoscere le criticità del mondo del trasporto e sa inserirsi nelle aziende in modo consono”. Gli Sprinter in forze alla Industria e trasporti sono tutti Euro 6, allestiti con celle isotermiche realizzate da Transcar che ha messo a punto una soluzione perfetta per le esigenze dell’azienda di Ivano, impegnata all’80 sulla temperatura controllata: i vani sono infatti multitemperatura e sono allestiti con paratie mobili che possono essere spostate a seconda del carico, dare più o meno spazio alle diverse tipologie di trasporto. “Oggi il ristorante può anche ordinare un collo solo a temperatura:

“Oggi grazie a Rossi Veicoli e a MercedesBenz possiamo contare su un servizio di eccellenza in tutta Italia e su un listino da grande flotta”.

essere una soluzione per la città di Roma, nell’ambito della quale i chilometraggi sono ridotti, la nostra sede è a Tiburtina, e le percorrenze non superano i 120 km al giorno. Le altre regioni hanno invece una dispersione chilometrica ampia, e quando un furgone esce può arrivare a macinare fino a 400 km, e per questa tipologia di lavoro, lo sappiamo tutti, l’elettrico non è la soluzione giusta ancora. Nel caso di Roma può essere, ma oltre alle autonomie dobbiamo anche considerare l’implementazione di strutture di ricarica nel nostro sito. A questo proposito Rossi Veicoli ci sta preparando uno studio di fattibilità, non solo per valutare le tratte ma anche per identificare i livelli di ammortamento del progetto: ci interessa viaggiare puliti, ma dobbiamo anche tener conto della sostenibilità economica della transizione”.

In azienda lavorano 98 persone, di cui 10 amministrativi: una squadra che Ivano ha coltivato e coltiva tutti i giorni con grande attenzione, non solo nei rapporti umani ma anche mettendo a disposizione una serie di strumenti pensati per semplificare il

la proprietà ha il pieno controllo, e se è buono si rivela l’unica arma vincente”. Ivano ha organizzato anche una “mente unica” a Terni, un ufficio operativo dedicato al customer service che raccoglie tutte le informazioni e accompagna gli autisti nei loro viaggi. “Abbiamo pensato di riservare - conclude Ivano - cinque ragazze a questo ruolo di supporto al cliente e all’autista. Il conducente non deve prendere nessuna iniziativa personale, e se quando arriva dal cliente si verifica un problema, tutto quello che deve fare è chiamare le ragazze che gli spiegheranno esattamente quale comportamento adottare. È importante avere un unico cervello per evitare che il braccio destro non sappia cosa fa il sinistro; non è stato semplice far partire questo sistema, ma adesso ne traiamo benefici incalcolabili. È scontato che il trasportatore faccia consegne, quello che invece non è banale per nulla è il contenzioso che da queste consegne può derivare: standardizzando le procedure riduciamo al minimo il rischio di problemi, e siamo tutti più sereni”.

SIFÀ, Azienda specializzata nel Noleggio a Lungo Termine di auto e veicoli commerciali e nella gestione di flotte aziendali, annuncia la nuova partnership con Enel, che fa seguito alla partecipazione alla gara per la fornitura di veicoli commerciali allestiti per le società del Gruppo.

SIFÀ infatti fornirà il servizio di noleggio a lungo termine per un totale di oltre 2.000 veicoli commerciali allestiti con durate di 48 e 60 mesi che saranno dotati anche di motorizzazioni ibride e full electric, accompagnando così il cliente nel cambiamento verso una mobilità più green e sostenibile. Il Noleggio a Lungo Termine di veicoli commerciali è da sempre un servizio di punta dell’offerta di SIFÀ. Il veicolo commerciale offre molte possibilità di personalizzazione, che consentono di realizzare modifiche alla struttura del veicolo in base alle caratteristiche e funzionalità richieste dal business.

SIFÀ mette a disposizione una divisione dedicata al segmento dei veicoli commerciali, potendo inoltre contare sulla collaborazione di partner specializzati nella progettazione e produzione di allestimenti e arredi interni dei veicoli. Ciò garantisce la qualità dei prodotti e la sicurezza delle installazioni, oltre a un servizio di assistenza capillare e qualificato.

maneggevolezza e confort, la capacità di affrontare salite impegnative, l’accesso alla cabina ribassata, la visibilità a bordo cabina, elemento non trascurabile per chi opera in condizioni notturne, e i numerosi scomparti ove riporre gli oggetti personali. Sono stati raccolti i suggerimenti degli operatori che verranno poi analizzati ed implementati da parte degli ingegneri di Green-G Electric Vehicles.

MIT

AL LAVORO SU CODICE E SICUREZZA

STRADALE

Il MIT sta lavorando al decreto legge sulla sicurezza stradale che vedrà la luce entro il mese di aprile. Il ministro Matteo Salvini ha, infatti, convocato un tavolo tecnico in cui ha coinvolto oltre 90 tra esperti e principali associazioni di categoria e poi una riunione con la stampa specializzata di settore per presentare le linee guida del dicastero e ricevere suggerimenti sulle attività da intraprendere. Il proposito è quello di inserire all’interno del decreto legge indicazioni di immediata applicazione relative principalmente a micromobilità, guida in sicurezza e controlli più attenti sulla sosta “selvaggia” degli autoveicoli. Il secondo passo sarà il via libera a una revisione organica del codice della strada per aggiornare le norme attuali, vecchie di oltre tre decenni. I punti cardine della riforma saranno basati su: semplicità e brevità, chiarezza applicativa, sanzioni giuste ed efficaci.

news news
XI N° 318 aprile 2023

TRE PARTNER PER L’AZZERAMENTO DELLE EMISSIONI

L‘

azienda altoatesina di trasporti e logistica Fercam, in occasione della K.EY - The Energy Transition EXPO, evento dedicato alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica, tenutasi a Rimini dal 22 al 24 marzo ’23, in collaborazione con Iveco ed Edison Energia, ha presentato “Zero Emission Groupage”. Si tratta di un innovativo e scalabile servizio di trasporto groupage che punta

LA COLLABORAZIONE PORTA A GRANDI RISULTATI, SOPRATTUTTO SE AL TAVOLO SI SIEDONO UN COSTRUTTORE CON UNA GAMMA DI VEICOLI ELETTRICI E A GAS, UN’AZIENDA DI TRASPORTO E LOGISTICA VISIONARIA E PIONIERA NELL’AMBITO DELLA SOSTENIBILITÀ, E UN FORNITORE DI ENERGIA.

alla drastica riduzione delle emissioni nel ciclo Well-toWheel, combinando più fattori contemporaneamente: veicoli all’avanguardia, biocarburanti, energia rinnovabile. Quella attivata da Fercam tra Milano e Roma è la prima linea groupage completa, da primo a ultimo miglio, ad essere strutturata in ottica di azzeramento delle emissioni nel ciclo Wellto-Wheel. Ciò è reso possibile dall’impiego di veicoli elettrici o alimentati da biocarburanti.

L’energia elettrica impiegata deriva in quota parte da produzione diretta tramite impianti fotovoltaici e il gas naturale (LNG e CNG) è derivato da sole fonti non fossili. Grazie infine ad iniziative di compensazione delle emissioni residue, attuabili in collaborazione con la clientela, è possibile raggiungere l’obiettivo di un trasporto carbon neutral. “Questa prima esperienza - ha spiegato spiega Hannes Baumgartner, Amministratore Delegato di Fercam

- ci fornirà i dati e ci guiderà per i successivi collegamenti, che programmiamo di attivare nel prossimo futuro. Il nostro Zero Emission Groupage è un progetto attraverso cui puntiamo ad azzerare totalmente le emissioni, grazie alla partnership con gli attori chiave della filiera che condividono i nostri stessi obiettivi e la nostra visione a lungo raggio”. Il progetto vede come protagonista la gamma Iveco, a partire dall‘eDaily, il Daily di sempre,

semplicemente elettrico ricaricato grazie agli impianti fotovoltaici, perfetto per la città, il Daily alimentato a BioCNG, sempre per la distribuzione urbana e suburbana e, infine, l’Iveco S-Way Bio-LNG e Bio-CNG, per i collegamenti tra le filiali Fercam, un vero e proprio campione di sostenibilità. “Iveco - ha dichiarato Massimiliano Perri, Direttore Generale Iveco Mercato Italia - ha voluto ancora una volta rinnovare la propria vocazione

IVECO INSIEME A FERCAM E EDISON ENERGIA PER IL GROUPAGE SOSTENIBILE
di Lino Sinari Rimini
XII N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ
“Lo Zero Emission Groupage proseguirà sulla base dei dati che verranno raccolti in questa prima esperienza”.

IVECO

Continua il viaggio della kiteboarder professionista Núria Gomà i Lleonart ALL’AVVENTURA CON IL DAILY 4X4 TIGROTTO

D

opo aver attraversato l’Europa nel suo Daily 4x4 totalmente personalizzato la scorsa estate, la kiteboarder spagnola professionista, che racconta le sue avventure su Instagram (@ familyvanexpedition, 78k follower) e YouTube (11k iscritti), è partita alla volta delle Americhe per intraprendere un nuovo, entusiasmante viaggio di sei mesi insieme alla sua famiglia. Al fine di celebrare questa nuova avventura, il suo fedele compagno di viaggio ha adottato un look tutto nuovo ed è stato trasformato in un Tigrotto, un’edizione speciale del Daily 4x4 presentata in occasione della fiera IAA a settembre 2022, ispi-

rata al leggendario veicolo prodotto dal 1957 al 1972 da OM-Officine Meccaniche, brand storico di Iveco, presso lo stabilimento di Brescia.

Inseguendo il caldo, Núria e la sua famiglia hanno appena superato il confine messicano a Tijuana e si stanno dirigendo a sud, verso la Bassa California.

Rimarranno qui per un paio di mesi, seguendo le previsioni del vento e godendosi il sole e alcune delle spiagge migliori per fare kiteboarding in Nord America, comprese quelle accessibili soltanto con veicoli 4x4. Dopo la Bassa California, il Daily 4x4 proseguirà a nord per tornare negli Stati Uniti, dove la famiglia visiterà i più spettacolari

multi-tecnologica, grazie a una gamma adatta a qualsiasi tipo di mission, nel pieno sviluppo sostenibile delle aziende e a completa tutela dell’ambiente. Grazie a questo approccio pionieristico, siamo oggi in grado di supportare i nostri partner Fercam ed Edison nella decarbonizzazione di intere tratte della filiera logistica. Sarò infatti Edison Energia a fornire biometano e Bio-LNG presso le stazioni di rifornimento individuate congiuntamente con Fercam.

GRUPPO VOLKSWAGEN

Avviata la costruzione della seconda fabbrica di celle europea

GIGAFACTORY ATTO SECONDO

PowerCo SE compie un ulteriore passo nella costruzione del proprio business delle batterie a livello globale: nei pressi di Valencia, ha dato il via alla costruzione della seconda gigafactory, alla presenza di Sua Maestà Re Felipe VI, del Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez e di Ximo Puig, Presidente della Generalitat Valenciana. La gigafactory di Valencia avvierà la produzione della cella unificata nel 2026 e in futuro impiegherà direttamente oltre 3.000 persone, creando potenzialmente altri 30.000 posti di lavoro indiretti presso fornitori e partner in

Spagna. Il Gruppo Volkswagen ha messo la tecnologia delle batterie al centro della propria strategia e ha creato PowerCo, società indipendente per le batterie. Da luglio 2022, PowerCo ha individuato tre siti per le proprie gigafactory: Salzgitter, Valencia e St. Thomas, due delle quali sono già in costruzione.

La capacità produttiva annuale sarà inizialmente di 40 GWh, con il potenziale per un ampliamento a 60 GWh in futuro. La fabbrica di celle sarà costruita su un’area di circa 130 ettari a Sagunto, nelle immediate vicinanze di

Valencia. Considerando anche il parco fornitori che sarà costruito parallelamente alla gigafactory di PowerCo, l’area si svilupperà su 200 ettari. Tra i fattori decisivi per la scelta di Valencia ci sono la disponibilità di elettricità verde a basso costo, la presenza di un polo regionale di ricerca e innovazione, l’adeguata infrastruttura di trasporto e la vicinanza ai siti produttivi spagnoli del Gruppo Volkswagen. La gigafactory di Valencia fornirà celle unificate agli stabilimenti automobilistici di Martorell e Pamplona, tra gli altri. Sarà alimentata esclusivamente con

parchi naturali, tra cui lo Yosemite, Yellowstone, il Sequoia e il Grand Canyon.

Lo stile del Tigrotto conferisce al Daily 4x4 di Núria ancora più carattere, sottolineando la sua vocazione per le applicazioni off-road. Iveco ha adattato il paraurti e la calandra e riprodotto l’emblematica carrozzeria bicolore del Tigrotto, il rosso del telaio portante a longheroni, tratto distintivo della produzione originale, insieme alla plancia abbinata e dotata di una serie di elementi vintage. Il Daily 4x4 è equipaggiato con un 3,0 litri Euro VI da 180 CV, cambio automatico Hi-Matic con 16 marce avanti e due velocità in retromarcia.

Da oltre due anni, l’operatore logistico altoatesino Fercam ha avviato l’Emission Free Project, studio di ricerca ed innovazione finalizzato a testare e introdurre servizi di trasporto a ridotte emissioni di CO2, con particolare attenzione alla distribuzione urbana dell’ultimo miglio. Il riscontro molto positivo della committenza, nonché esigenze sempre più impellenti di offrire soluzioni concrete e scalabili per la riduzione delle emissioni su intere tratte distributive, hanno indotto

l’azienda altoatesina a introdurre questo nuovo servizio. La prima linea groupage che mira alla carbon neutrality è attiva attraverso le piattaforme distributive di Fercam a Roma e a Rho. Fercam intende tuttavia estendere il progetto Zero Emission Groupage ad altre linee distributive sul territorio italiano, essendo un modello fortemente scalabile, per offrire una copertura sempre più ampia e capillare di un servizio che ha come obiettivo finale il trasporto merci a impatto zero.

elettricità green generata da energia solare ed eolica, per esempio da un nuovo parco solare di 250 ettari situato a breve distanza dall’impianto. Il ciclo delle materie prime sarà chiuso direttamente all’interno della gigafactory.

Da sinistra: Ximo Puig, Presidente della Generalitat Valenciana, il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez Sua Maestà Re Felipe VI, Thomas Schmall, Membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen con responsabilità per la Tecnologia e Presidente del Consiglio di Sorveglianza di PowerCo SE, e Wayne Griffiths, CEO di SEAT e CUPRA.

XIII N° 318 aprile 2023 ATTUALITÀ

MERCEDES-BENZ VAN LA VOCE AL TITOLARE DELLA BRESCIA SERVICE, CORRIERE GLS

ANNO 1988.

MAURIZIO MASSIMO

ZANETTI GUIDA

UN FURGONE

MERCEDES-BENZ

E SI OCCUPA

DI CONSEGNE

NELLA ZONA DI BRESCIA. OGGI È

L’AMMINISTRATORE

DELLA BRESCIA

SERVICE, AZIENDA

CHE METTE AL LAVORO 300

PERSONE E 170

VEICOLI, DI CUI

L’80 PER CENTO

SONO SPRINTER.

CON LA STELLA SUL FRONTALE LE CONSEGNE PIÙ APPREZZATE

ono entrato nel mondo dei trasporti nel 1988. La società si chiamava allora Executive” racconta Maurizio Massimo Zanetti, al suo attivo una vita di lavoro nel settore dei corrieri espresso. “Ho fatto esperienza passando da autista a impiegato, per diventare poi venditore e poi referente delle sedi. Poi nel 1994 con altri due soci abbiamo aperto una nostra sede a Brescia, lavorando per l’Executive e poi per GLS”. Oggi i soci della Brescia Service sono due. Zanetti come amministratore insieme a Giuseppe Zampogna, che però pur rimanendo socio non lavora più in azienda. “Operiamo nella provincia di Brescia e fatturiamo circa trenta milioni di euro l’anno. Con noi lavorano tra dirette e indirette, circa trecento persone, di cui 170 autisti, alcuni nostri e altri invece come fornitori”. La Brescia Service ha una sede in via della Volta a Brescia, una a Cazzago San Martino e una a

SManerbio, vicino all’autostrada. L’azienda sta anche valutando l’idea di aprire un’altra sede in Valcamonica, per poter offrire un migliore servizio di consegne in quell’area, più distante da Brescia. E poi c’è la figlia di Maurizio, Veronica Zanetti, alla testa di una società che si occupa dell’handling e della distribuzione, con circa 140 dipendenti.

Il rapporto di Maurizio Massimo Zanetti con Mercedes, nato nel lontano 1988 quando guidava personalmente un veicolo con la stella, si è mantenuto saldo nel tempo. La flotta di Brescia Service conta 170 veicoli, per l’80 per cento Mercedes Sprinter, quasi tutti furgoni, con il logo GLS stampato sulle fiancate.

In più in azienda ci sono anche una motrice e un bilico. “I nostri Sprinter li prendiamo con una formula di noleggio a 48 o a 60 mesi che include la manutenzione e l’assicurazione. I padroncini che lavorano per noi, monomandatari, tendono invece a tenere i veicoli in servizio un po’ più a lungo, ma mai oltre i cinque o sei anni. Abbiamo una flotta abbastanza giovane e la stiamo rinnovando”.

Il rinnovo della flotta della Brescia Service, tutta dedicata alle consegne a corto raggio, non può

che passare per l’introduzione di veicoli a motore elettrico. La zona operativa è tutta la provincia di Brescia. “L’obiettivo è quello di passare progressivamente a una flotta completamente ecologica. Un obiettivo da raggiungere a tappe”, spiega Zanetti. “Abbiamo già Sprinter elettrici per le missioni con una

media di percorrenza di 50-60 km al giorno. Dobbiamo però svolgere anche missioni che arrivano a totalizzare fino a 300 km al giorno. Mercedes-Benz presto proporrà gli Sprinter elettrici di nuova generazione che dovrebbero entrare in produzione nel secondo trimestre del 2024. Questi nuovi modelli

Dal suo ponte di comando Maurizio Massimo Zanetti, una vita nel trasporto, oggi dirige un’azienda che dà lavoro a 300 persone, tra dirette e indirette, e mette su strada ogni giorno circa 170 veicoli, di cui l’80 per cento Mercedes-Benz Sprinter.

offriranno tre diversi pacchi di batterie e potranno garantire autonomie fino a cinquecento chilometri. Da quel momento Brescia Service sarà in grado di raggiungere l’obiettivo di in un parco elettrico al 100 per cento. È solo questione di tempo”. La Brescia Service ha verificato sul campo che un furgone elettrico è davvero sostenibile dal punto di vista economico. “Abbiamo su strada dodici Sprinter elettrici, sono mezzi performanti, sicuri e che non hanno bisogno di manutenzione. Se è vero che la rata del leasing può essere anche del 30-40 per cento più alta di quella dei veicoli tradizionali, c’è da considerare che i mezzi elettrici hanno otto anni di garanzia sul pacco batterie e che, con il passare degli anni, subiscono una svalutazione minore”. Tutti gli Sprinter della flotta, diesel o elettrici, sono noleggiati presso la storica concessionaria Mercedes-Benz Agri-

di Paolo Barilari Brescia
XIV N° 318 aprile 2023
STORIE DI SUCCESSO

car spa, che si trova proprio di fronte alla Brescia Service. “Abbiamo la fortuna di avere la sede della concessionaria a cento metri da noi. La Agricar è un dealer specializzato nei veicoli industriali, con un’officina ben attrezzata e meccanici molto preparati. Una concessionaria che ci dà tutto quello che può chiedere un’azienda come la nostra: la garanzia del servizio, la presenza, la professionalità, la consulenza, proporre i mezzi giusti, in definitiva la capacità di fare, al tempo stesso, l’interesse del cliente e il suo”.

EURO

Ecco quali sono i furgoni più sicuri

FORD TRANSIT E FIAT DUCATO IN ALTO SUL PODIO

Con tanti anni di esperienza nel settore, Maurizio Massimo Zanetti è la persona giusta alla quale chiedere come è cambiato il mondo delle consegne e dei corrieri espresso negli ultimi anni. “È cambiato completamente con la nascita e il successivo boom dell’e-commerce, con l’informatizzazione, con internet. Amazon ha cambiato le regole del gioco. Oggi è un lavoro più faticoso e complesso, che ha portato più stress a noi e ai nostri autisti.

Prima consegnavamo soprattutto

ad aziende, ora circa il 50 per cento delle nostre consegne va ai privati. Ma il mercato sta imparando, e anche il privato oggi sa meglio di prima come aiutarci a consegnare la merce”. Gli ultimi arrivi nella flotta di Brescia Service sono stati cinque Sprinter elettrici a fine febbraio, e per i prossimi ordini l’azienda sta valutando se prenderne subito altri cinque o dieci o attendere l’arrivo del nuovo modello con una maggiore autonomia di marcia. “Ma penso che avremo bisogno quasi subito di altri mezzi elettrici”, riflette Zanetti, “senza aspettare le nuove versioni, soprattutto se il prezzo sarà interessante e la rata quella giusta”.

Il consorzio internazionale Euro NCAP - al quale partecipa anche l’Automobile Club d’Italia - ha annunciato l’adozione, a partire da quest’anno, di nuovi e più severi criteri di valutazione della sicurezza dei furgoni, facendo così seguito al lancio del Commercial Van Safety Rating del 2021. “Le tecnologie di sicurezza e le soluzioni innovative si stanno sviluppando a ritmo sostenuto - ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI - ed Euro NCAP deve adeguare, continuamente, i propri criteri, per garantire che i costruttori mantengano l’impulso a innovare e a rendere disponibili le più recenti tecnologie di sicurezza su tutti i veicoli che circolano sulle strade europee. Solo perché i furgoni vengono utilizzati per scopi commerciali non significa che debbano essere meno sicuri delle auto-

vetture ed - entro il 2026 - dovranno soddisfare i medesimi requisiti”. I risultati delle prove effettuate sulla base dei nuovi paradigmi, confermano Ford Transit e Fiat Professional Ducato i migliori dei diciotto mezzi selezionati con la valutazione “Oro”.

Mercedes-Benz Vito e Sprinter, Volkswagen Transporter, Renault Trafic, Nissan Primastar e Volkswagen Crafter sono stati classificati

“Argento”. “Bronzo” per Citroën Jumpy (noto come Dispatch nel Regno Unito), Citroën Jumper (Relay), Iveco Daily, Opel/ Vauxhall Vivaro, Opel/Vauxhall Movano, Peugeot Expert, Peugeot Boxer, Renault Master, Toyota PROACE. In coda al gruppo, anche in questa serie di test, Nissan Interstar, considerato “non raccomandabile” a causa della mancanza di sistemi di prevenzione degli incidenti. In base ai piani di

Euro NCAP, entro il 2026 i furgoni dovranno avere gli stessi requisiti ADAS delle autovetture. Da quel momento in poi, la valutazione prenderà in considerazione solo l’installazione di serie in tutti i mercati europei. Il consorzio ha, inoltre, in programma di introdurre presto uno schema di valutazione per i veicoli pesanti (HGV). Secondo Euro NCAP, infatti, la tecnologia ADAS può aiutare a prevenire o mitigare efficacemente le conseguenze degli incidenti che coinvolgono mezzi commerciali, incidenti che non sono più elevati come numero rispetto alle autovetture ma risultano, mediamente, più gravi. Con i nuovi criteri, infine, Euro NCAP dedica maggiore attenzione agli utenti vulnerabili della strada, con particolare riguardo agli scenari notturni e alla sicurezza di pedoni e ciclisti.

NCAP
XV N° 318 aprile 2023 STORIE DI SUCCESSO
“Abbiamo già Sprinter elettrici per le missioni con una media di percorrenza di 50-60 km al giorno”.

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