Il Mondo dei Trasporti - Aprile 2019

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Carrier Transicold Italia / Forte offensiva dell’azienda guidata da Marco Gagliardone Kögel Trailer / Un tris vincente per i settori spedizione ed edilizia Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIX - N. 278 / APRILE 2019 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

Anteo celebra il cinquantesimo e si lancia sul mercato Usa

Ilmer Maietti: Anteo a cavallo dell’Atlantico

GRAZIE ALLO STORICO ACCORDO FIRMATO NEL 2018 CON LA STATUNITENSE TOMMY GATE, OGGI ANTEO È PRONTA A FARE IL GRANDE BALZO SUL MERCATO NORDAMERICANO ARRICCHENDO LA SUA GIÀ CONSISTENTE PRESENZA INTERNAZIONALE. LO CONFERMA ILMER MAIETTI, DIRETTORE GENERALE

DELL’AZIENDA DI MOLINELLA. DUE IMPORTANTI NOVITÀ DI GAMMA PRESENTATE AL TRANSPOTEC DI VERONA SUGGELLANO TUTTO QUESTO ATTIVISMO: LA SPONDA RETRATTILE F4 A SINGOLO RIPIEGAMENTO CON PORTATA DA 17 E 22 QUINTALI E SISTEMA DI GUIDE IN ALLUMINIO E IL MODELLO PER VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI F3 RE 035/A, DA INSTALLARE POSTERIORMENTE SOTTO IL TELAIO.

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

Basilico a pagina 4

VOLVO TRUCKS / Parla Giovanni Dattoli

RENAULT TRUCKS / Parla Giovanni Lo Bianco

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KRONE E LIEBHERR / Parte una vera rivoluzione

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LA PASSIONE RISOLVE TUTTO CONSUMARE MENO SI PUÒ CELSINEO PER IL FREDDO aster Z.E., veicolo che fa parte della nuova gamma cento per cento elettrica di Renault Trucks, è parte di una strategia di ampio profilo. La mobilità elettrica è stata protagonista dello stand Renault Trucks Italia al Transpotec di Verona e Renault Trucks ha già annunciato la commercializzazione della sua seconda generazione di veicoli elettrici, ma non si fermano affatto gli inve-

stimenti su altri tipi di trazione. “Continuiamo a lavorare - afferma Giovanni Lo Bianco, Ad Renault Trucks Italia - sulla motorizzazione a gasolio: dopo Optifuel Lab 1 e 2 con Optifuel Lab 3 stiamo sviluppando un veicolo completo, dal trattore al semirimorchio agli pneumatici, che nel suo complesso abbatta consumi e emissioni”.

Daf Trucks punta su modelli che difendono l’ambiente

Fraikin Italia con orizzonti sempre più vasti

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stremizzare il concetto di sostenibilità, assegnando alla Casa costruttrice un ruolo che va al di là di player del settore, spostando l’attenzione sul nuovo ruolo che, inserita in un contesto di mobilità che si evolve e di comunità cittadine sempre più alle prese con elevati tassi d’inquinamento, intende rivestire Volvo Trucks Italia nel suo rapporto con l’ambiente circostante. È la

strategia della filiale italiana del costruttore svedese sotto l’egida di Giovanni Dattoli, che nell’estate 2018 ha assunto l’incarico di Amministratore delegato Volvo Trucks Italia. Al Salone Transpotec, Dattoli ci spie ga le iniziative in cui è coinvolta la filiale italiana, progetti in fase di ulteriore im plementazione.

Toscandia attiva per la green mobility a Firenze

Le strategie del nuovo timoniere di Palletways Italia

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o stato maggiore di Krone e Liebherr si è riunito a Stoccarda per presentare la rivoluzione che pas sa attraverso il loro storico accordo. Oggetto della partnership il nuovo brand Celsineo, ovvero l’innovativo sistema di refrigerazione che mette insieme le specificità industriali delle due Case costruttrici che hanno deciso di collaborare allo sviluppo, alla vendita e al service di unità re-

Alla scoperta della tecnologia di Austeras Trade

Dall’ibrido all’elettrico Eccezionale per Manzi Scania in prima fila Peres a tutto campo Veri “sarti” dei telai

Basilico da pagina 10

Servizio a pagina 31

Galimberti a pagina 12

Servizio a pagina 58

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frigeranti. In particolare, Liebherr si occuperà dello svi luppo, della fabbricazione e della fornitura a Krone di unità Celsineo per il trasporto a temperatura controllata. Kro ne istallerà questi gruppi frigo sui suoi semirimorchi che offrirà ai clienti come soluzione unica, completa e integrata. A pagina 20

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali


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INTERVISTA

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aster Z.E., veicolo che fa parte della nuova gamma cento per cento elettrica di Renault Trucks, è parte di una strategia di ampio profilo, che vede la Losanga in prima linea sul fronte delle soluzioni di trasporto innovative, sostenibili e ideali per l’utilizzo in città. La mobilità elettrica è stata protagonista dello stand Renault Trucks Italia al Transpotec di Verona e Renault Trucks ha già annunciato la commercializzazione della sua seconda generazione di veicoli elettrici nel corso di quest’anno, ma non si fermano affatto gli investimenti su altri tipi di trazione. “Continuiamo a lavorare - afferma Giovanni Lo Bianco, Amministratore delegato Renault Trucks Italia - sulla motorizzazione a gasolio: dopo Optifuel Lab 1 e 2 con Optifuel Lab 3 stiamo sviluppando un veicolo completo, dal trattore al semirimorchio agli pneumatici, che nel suo complesso abbatta consumi e emissioni. Si tratta di un lavoro che ci vede protagonisti insieme ai partner Fruehauf e Michelin, in modo che ciascun componente del veicolo faccia la sua parte puntando al medesimo obiettivo: riduzione di consumi e emissioni”. Attraverso il veicolo-laboratorio Optifuel Lab 3 Renault Trucks si pro-

GIOVANNI LO BIANCO AMMINISTRATORE DELEGATO RENAULT TRUCKS ITALIA

rette lo fa per supportare la clientela in termini di assistenza. Il nostro sostegno alle Concessionarie è evidente nel trasferimento dell’area di Parma al dealer CAVI Truck”. Com’è costituita oggi la “geografia” delle Concessionarie Renault Trucks? “Contiamo - illustra Giovanni Lo Bianco - venti dealer che coprono il territorio in maniera capillare, compresa la Sardegna. Nel 2017 tutte le Concessionarie hanno investito in un processo di ristrutturazione che ci ha portato ad avere oggi un network moderno, efficiente e in linea con le esigenze della clientela. La certezza nel buon rapporto con il brand sta tutta nel rispetto del potenziale di vendita e post vendita che Renault Trucks considera nell’assegnare il mandato: le nostre Concessionarie sono messe in grado di affrontare anche momenti difficili dell’economia”. Un’occhiata al mercato italiano: il trend continua a essere negativo, siamo di fronte a un’altra crisi? “Non direi. L’andamento negativo - afferma in conclusione Lo Bianco - è iniziato nel secondo semestre del 2018 con un calo del 15 per cento. Il mercato chiuderà il 2019 con il 10-15 per cento in meno, lo dicono non solo i numeri ma la sensazione dei nostri clienti, il rallen-

“La passione batte il pessimismo” DOPO IL LANCIO DEL MASTER Z.E. E LO SVILUPPO DI OPTIFUEL LAB 3 CON MICHELIN E FRUEHAUF, LA LOSANGA È PRONTA A PORTARE SU STRADA LA SECONDA GENERAZIONE DI VEICOLI ELETTRICI DEL SEGMENTO MEDIO, SENZA SOTTRARSI AL LAVORO SUL MIGLIORAMENTO DEL DIESEL E ALL’ASPETTO SPORTIVO PER L’AMMIRAGLIA RENAULT TRUCKS T. “NESSUNA CRISI ALL’ORIZZONTE, MA OCCORRE CAMBIARE APPROCCIO AL BUSINESS E SMETTERLA DI CONTAGIARSI CON LA NEGATIVITÀ”, AFFERMA GIOVANNI LO BIANCO. pone di ridurre del 13 per cento il consumo di carburante di un intero autocarro, sfruttando le tecnologie legate a aerodinamica, resistenza al rotolamento, assistenza alla guida, gestione energetica e sistema di trasmissione. Insomma, anche se per Renault Trucks l’elettromobilità si è dimostrata essere la risposta al problema della qualità dell’aria e dell’inquinamento sonoro in città, nel trasporto stradale su lunghe distanze la Losanga è convinta

che il diesel continuerà a essere importante ancora per molti anni. “È per questo spiega Lo Bianco - che Renault Trucks continua le sue ricerche per migliorare l’efficienza energetica dei camion diesel. Master Z.E. è ideale per le consegne dell’ultimo chilometro: permette all’utilizzatore di recarsi in tutte le zone urbane, anche quelle ad accesso limitato. Ma prima dell’ultimo miglio, uno degli asset è rappresentato dal diesel, che seppure sarà sostitui-

di MAX CAMPANELLA

to nel futuro, secondo noi avrà ancora lunga vita: per il lungo raggio non c’è ancora, allo stato attuale, un’energia che per performance, approvvigionamento e livelli di inquinamento sia arrivata a maturità allo stesso modo del diesel Euro VI”. Nel lungo raggio, Renault Trucks non si sottrae neanche dalla sua storica di passione per gli sport automobilistici: il modello T High Renault Sport Racing esposto a Verona, con il suo aspetto sporti-

vo, la verniciatura giallo Sirius, colore simbolo della Formula 1 di Renault Sport Racing, e una scacchiera giallo-nera, identità grafica dei modelli Renault Sport, sembrava il fratello maggiore della Renault Sport Mégane posta al suo fianco. Quanto alle trazioni alternative, si punta solo sull’elettrico? “Per il segmento medio - risponde l’Amministratore delegato - proponiamo la tecnologia CNG, a gas naturale compresso, mentre nel corso

MASTER Z.E. LA RISPOSTA ALLE ESIGENZE DI TRASPORTO NEI CENTRI CITTADINI

del 2019 lanceremo la nuova generazione di medi elettrici Renault Trucks D, prodotti nel nostro stabilimento in Normandia, che si collocano nella gamma salendo di portata subito dopo il Master Z.E.”. Qual è invece la strategia sul piano della Rete di Concessionarie? “La strategia afferma Lo Bianco - è sostenere lo sviluppo del business attraverso una Rete privata: se Renault Trucks sbarca in un’area con proprie filiali di-

tamento dell’economia e i veicoli fermi. Non torneremo al 2014, ma occorre un nuovo approccio alla ge stione del business: ci sono start-up che fioriscono e crescono e aziende che investono e credono in prospettive di sviluppo. L’andamento altalenante fa parte dell’attuale panorama economico: smettiamola di contagiarci a vicenda con la negatività. Occorre darsi da fare: ce la facciamo se sappiamo cogliere i segnali di progresso che ci sono”.

TRAZIONE ELETTRICA: UNA COMPETENZA MATURATA IN DIECI ANNI DI OPERATIVITÀ R enault Trucks ha iniziato con la trazione elettrica dieci anni fa, portando su strada - ad esempio con Guerlain - veicoli al cento per cento elettrici. Frutto di un decennio di esperienza e preparazione, Master Z.E. si presenta con lo stesso carico utile di un Master con motore diesel perché le batterie sono state posizionate sotto i sedili anteriori. Disponibile in sei versioni (quattro versioni furgone e due pianale-cabina), in grado di rispondere a tutte le necessità logistiche in ambiente urbano, Master Z.E. ricarica completamente la batteria in sei ore. Infine, per la massima sicurezza di autista, pedoni e carico, è provvisto di serie di videocamera posteriore, radar e uno specchietto anti angolo morto. “La strategia Renault Trucks - afferma Giovanni Lo

Bianco - risponde al bisogno del momento: nelle città vi sono sempre più restrizioni all’accesso, mentre il trend dei consumatori fa registrare la crescita della domanda di trasporto nell’ultimo miglio. Trainata dall’e-commerce, la tendenza è volere il prodotto a casa propria in giornata, anche di domenica, nel più breve tempo possibile. A questa istanza risponde Master Z.E., pronto a giocare un ruolo da protagonista in uno dei mercati più importanti d’Europa: quello dei veicoli commerciali in Italia vale circa 55mila unità”. Autonomia reale fino a 120 km (200 su ciclo NDEC), Master Z.E. ha 3,1 t di peso totale a terra. Il motore elettrico sviluppa una potenza di 57 kW e una coppia massima di 225 Nm e può viaggiare fino a un massimo di 100 km/h.


“SICURO E CONFORTEVOLE. IL CAMION È COME SE FOSSE CASA MIA” ENRICO MANZANI - TRASPORTO A CORTO RAGGIO

Il camion e la strada sono i luoghi dove passo la maggior parte della giornata. Il mio Renault Trucks è il compagno di ogni viaggio che ogni volta mi fa tornare dai miei affetti più cari. Rivolgiti anche tu, come Enrico di FE.MA Autotrasporti, alle nostre concessionarie per configurare il tuo mezzo e ricevere tutta la consulenza e il supporto necessario. renault-trucks.it

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ANTEO CELEBRA IL CINQUANTESIMO E SI LANCIA SUL MERCATO USA

Ilmer Maietti: Anteo a cavallo dell’Atlantico GRAZIE ALLO STORICO ACCORDO FIRMATO NEL 2018 CON LA STATUNITENSE TOMMY GATE, OGGI ANTEO È PRONTA A FARE IL GRANDE BALZO SUL MERCATO NORDAMERICANO ARRICCHENDO LA SUA GIÀ CONSISTENTE PRESENZA INTERNAZIONALE.

LO CONFERMA ILMER MAIETTI, DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA DI MOLINELLA. DUE IMPORTANTI NOVITÀ DI GAMMA PRESENTATE AL TRANSPOTEC DI VERONA SUGGELLANO TUTTO QUESTO ATTIVISMO: LA SPONDA RETRATTILE F4 A SINGOLO RIPIEGAMENTO CON PORTATA DA 17 E 22 QUINTALI E SISTEMA DI GUIDE IN ALLUMINIO E IL MODELLO PER VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI F3 RE 035/A, DA INSTALLARE POSTERIORMENTE SOTTO IL TELAIO.

N

FABIO BASILICO MOLINELLA

ell’anno in cui festeggia il suo cinquantesimo compleanno, l’italianissima Anteo è sempre più protagonista a livello internazionale. Merito di uno staff fortemente motivato e

del regista che coordina la strategia di Anteo ed è artefice del successo che l’azienda di Molinella ha conseguito negli ultimi anni, il Direttore Generale Ilmer Maietti. Grazie allo storico accordo firmato nel 2018 con la statunitense Tommy Gate - che ha acquisito il 40 per cento del

pacchetto azionario della società emiliana - oggi Anteo è pronta a fare il grande balzo sul mercato nordamericano arricchendo la sua già consistente presenza internazionale. Due importanti novità di gamma presentate al Transpotec 2019 di Verona suggellano tutto questo attivi-

Ilmer Maietti, Direttore Generale di Anteo

smo: la sponda retrattile F4 a singolo ripiegamento con portata da 17 e 22 quintali e sistema di guide in alluminio e il modello per veicoli commerciali leggeri F3 RE 035/A, da installare posteriormente sotto il telaio. Due

nuovi cavalli di battaglia su cui punta Anteo per proseguire l’andamento decisamente positivo degli ultimi anni e continuare a mantenere la leadership nel settore delle sponde in Italia e in numerosi Paesi europei ed ex-

traeuropei. “Anteo F4 è una sponda retrattile più robusta, più leggera e più compatta che mai, frutto di progettazione migliorata e in grado di garantire un’installazione più veloce e spazi di montaggio più ridotti - spiega

Nata nel 1969, l’azienda di Molinella è oggi un dinamico e innovativo player globale

Anteo da mezzo secolo non smette di crescere A zienda “Made in Italy”, leader mondiale nel settore delle sponde idrauliche caricatrici premium per camion e furgoni, quest’anno Anteo celebra il suo cinquantesimo anniversario. Nata nel 1969, da quel momento non ha mai smesso di crescere, tenendo fede al suo nome: Anteo - che nella mitologia greca è un re gigante, potente e invincibile - ha raggiunto il mezzo secolo di storia facendo leva su un concetto semplice ed essenziale: l’affidabilità del prodotto è garanzia di profittabilità per il cliente utilizzatore. E nel caso delle sponde caricatrici c’è da crederci, vista l’importanza che hanno nello svolgimento quotidiano delle operazioni di carico-scarico delle merci trasportate. Anteo nasce a fine Anni Sessanta con l’obiettivo di produrre cilindri idraulici su misura, progettati e realizzati in base alle specifiche del cliente. Nel 1992 la svolta: Anteo lancia una nuova gamma di sponde montacarichi per il trasporto stradale di merci. Unendo all’esperienza nel settore oleodinamico le tecnologie più moderne, un costante impegno nella ricerca e nel miglioramento della qualità ed efficaci strategie commerciali, Anteo è riuscita negli anni a consolidare un successo internazionale solido e in continua espansione. Oggi Anteo è simbolo di prestigio, forza, eccellenza, tecnologia e affidabilità. Il merito di questa prestigiosa affermazione va a uno staff appassionato e competente, capitanato da un manager altrettanto determinato come Ilmer Maietti, il vero regista della crescita Anteo. A fine 2015 Ilmer Maietti, socio unico di Seven7, rileva la totalità delle quote azionarie di Anteo Spa, precedentemente detenute da Alfa Spa, di proprietà della famiglia Boni. Dipen-

dente Anteo dal 1978, all’interno dell’azienda bolognese Maietti ha svolto diversi incarichi di sempre maggiore importanza: nei primi due anni si è occupato di amministrazione e finanza e i successivi otto li ha trascorsi all’ufficio acquisti. Nei primi anni Novanta è entrato a far parte del team commerciale per l’estero e dal 2000 ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale. Il cambiamento di proprietà è coinciso per Ilmer Maietti con l’assunzione della Direzione Generale. Anteo è profondamente legata al territorio di Molinella, in provincia di Bologna, al centro della Tech-Valley emiliana con forte vocazione automotive. Qui Anteo ha la sua sede centrale ed è localizzata tutta la produzione, con all’attivo ben due stabilimenti, dislocati a poche centinaia di metri l’uno dall’altro. I dispositivi in alluminio di Anteo sono un concentrato di meccanica di precisione e alta tecnologia per il carico e scarico delle merci dalle piattaforme logistiche. Anteo è conosciuta e apprezzata nel mondo come produttore di sponde premium con pianali in alluminio, rinomata in particolare per la sua gamma retrattile, la più ampia e completa al mondo, che comprende sponde compatte che si installano in poco spazio, sponde per veicoli commerciali, sponde standard e retrattili di grande portata per lavori gravosi, anche queste disponibili con pianali interamente in alluminio, frutto di una lega speciale realizzata su specifiche Anteo, e basate su un design del pianale messo a punto dopo anni di esperienza dal reparto ricerca e sviluppo; sponde che ora arrivano anche sulle strade del Nord America. Anteo è un’azienda fiera di essere italiana ma con una forte propensione all’internazionalizzazione del proprio business. Ma anche in

Italia, Anteo è un player di riferimento assoluto per il mercato delle sponde, con una quota che sfiora il 50 per cento. I concorrenti non mancano, ma l’eccellenza produttiva di Molinella è ampiamente riconosciuta e apprezzata. L’innovazione e la continua attenzione al dettaglio sono per Anteo valori imprescindibili per raggiungere il target di riferimento produttivo: sponde affidabili e di qualità in grado di soddisfare nel tempo le molteplici esigenze di uti-

lizzo degli operatori professionali. I due stabilimenti produttivi di Molinella consentono di coprire l’intero ciclo produttivo delle sponde. Lo stabilimento Anteo 1 comprende l’officina di produzione del pianale di alluminio, gli impianti per l’assemblaggio e il reparto di collaudo finale delle sponde. Sempre in Anteo 1 c’è il reparto prototipi e test. Dove il settore R&D realizza i primi prototipi che vengono sottoposti a test continuativi di fatica con 50mila

cicli di lavoro a pieno carico per sottoporre la nuova macchina in realizzazione a un test severo che simuli almeno 10 anni di vita media. Alla base di tutto c’è il configuratore, il cuore tecnologico di Anteo, che definisce quello che va fatto nel minimo dettaglio per ogni applicazione richiesta dal cliente, in officina e per i fornitori esterni, i tempi di montaggio e assemblaggio e quelli di consegna, il controllo costi, la definizione del carico di lavoro, la gestione del magazzino e perfino la registrazione dell’operatore coinvolto in ogni fase della produzione. Lo stabilimento Anteo 2, distante cinquecento metri da Anteo 1, gestisce la personalizzazione delle macchine, l’imballo e la spedizione mondiale sia delle sponde montacarichi sia dei ricambi. Anche in questa area della produzione Anteo a coordinare tutte le attività svolte ci pensa il configuratore. E non potrebbe essere diversamente. Il configuratore ha infatti un ruolo fondamentale nell’aiutare i tecnici Anteo a definire le specifiche richieste di ogni singolo cliente all’interno di una gamma vastissima di possibili applicazioni. Inoltre, gli consente di avere un controllo dettagliato e scrupoloso di ogni singola fase di produzione e di ciò che avviene dopo. Anche in Anteo 2 nulla viene lasciato al caso. Prima c’è la rifinitura dei pianali che vengono da Anteo1 e il montaggio di accessori e componenti specifici. Il pianale viene tagliato a misura del cliente, poi vengono montati gli accessori. La fase successiva è l’imballaggio per il carico in orizzontale su container o in verticale su camion. Anteo 1 e Anteo 2 occupano una superficie complessiva di 18mila metri quadrati coperti, mentre l’area complessiva che delimita il quartier generale di Anteo è pari a circa 50mila mq.


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STORICA PARTNERSHIP CON IL MARCHIO LEADER TOMMY GATE

PORTE APERTE AL MERCATO AMERICANO A nteo è sempre più un global player del mercato internazionale delle sponde. Nel maggio 2018 è stato ufficializzato l’acquisizione da parte del brand statunitense Tommy Gate del 40 per cento del pacchetto azionario dell’azienda emiliana. L’accordo è stato firmato da Ilmer Maietti, Direttore generale di Anteo, e da TJ Blandford, Ceo di Woodbine Manufacturing Company, azienda dell’Iowa titolare del marchio di sponde Tommy Gate, distribuito in tutto il mondo. Maietti mantiene il controllo di Anteo con il 60 per cento delle azioni così come la sua posizione e responsabilità di General Manager. Tommy Gate, fondata a Woodbine nel 1965, è marchio leader di sponde per veicoli a uso privato, commerciale e industriale. Con

Ilmer Maietti - Si tratta di una sponda rivolta a tutti: essendo più compatta e dando la possibilità di montare piattaforme più grandi in minor spazio è dedicata a ogni tipo di utilizzo, dalla grande distribuzione ai professionisti che fanno un utilizzo sporadico della sponda montacarichi”. PER PESANTI E LEGGERI

La seconda novità è il modello F3 RE 035/A, una sponda retrattile sotto telaio per veicoli commerciali leggeri. “La sponda da 350 kg è realizzata in alluminio e ciò permette di ottenere un peso veramente contenuto, pari a soli 145 kg. Ciò costituisce un grande vantaggio rispetto alle sponde retrattili tradizionali - dice ancora Maietti - Inoltre, le dimensioni contenute ne consentono l’installazione su una vasta gamma di veicoli di categoria M1-M2 particolarmente ampia. La piattaforma in alluminio è dotata di una nuovissima superficie antiscivolo intagliata direttamente sul piano della stessa mentre il cassetto di contenimento a tenuta stagna abbatte notevolmente i tempi di manutenzione e d’intervento. La sponda può essere impiegata sia nell’uso commerciale sia nel trasporto di persone diversamente abili. Non a caso la piattaforma è completa di pompa manuale di emergenza e valvola di discesa”. L’innovazione continua del la gamma consente ad Anteo di approcciare positivamente e dinamicamente tutti i mercati. “Grazie all’accordo con Tommy Gate, Anteo, già presente in 59 paesi nei quattro continenti, getta basi solide per affer-

marsi nell’enorme mercato nordamericano - afferma Maietti - Per quanto riguarda la strategia commerciale, è stata avviata la penetrazione sul mercato nordamericano con l’inaugurazione di un nuovo importatore esclusivo “Woodbine distribution”, appartenente alla galassia della Famiglia Blandford proprietari dello storico marchio Tommy Gate. Woodbine Distribution distribuirà con marchio Anteo l’intera gamma prodotta negli stabilimenti di Molinella. Il prodotto europeo è molto richiesto in America. Abbiamo quindi ottime potenzialità da sfruttare promuovendo sul mercato la gamma completa Anteo con il nostro marchio. Da parte sua, Tommy Gate allarga la sua offerta di prodotti, affiancando alla sua linea di sponde per pick-up e veicoli leggeri la gamma premium di sponde idrauliche Anteo solo con portate da 300 kg a 1.000 kg. Il mercato nordamericano è talmente vasto che il piano programmatico che abbiamo concordato con Tommy Gate per arrivare da qui al 2023 a fatturare 8 milioni l’anno è fattibilissimo”, aggiunge il Direttore Generale Anteo. La strategia internazionale di Anteo è precisa e organizzata. “All’estero vendiamo direttamente attraverso i nostri agenti in Francia, Gran Bretagna e Olanda. In questi Paesi ci sono anche delle a ziende legate all’agente che si occupano dell’assistenza e del supporto tecnico. Negli altri Paesi ci serviamo di importatori esclusivi. Attualmente, l’Italia rappresenta il 38 per cento del fatturato globale Anteo. Il resto è esportazione. La forza vendita italiana,

questa acquisizione, Tommy Gate allarga la sua offerta di prodotti sul mercato americano, affiancando alla sua storica linea di sponde per pick-up e veicoli leggeri la gamma Premium di sponde idrauliche Anteo solo fino a 1.000 kg di portata. Parallelamente la nuova società “Woodbine Distibution” appartenente al gruppo controllato interamente dalla Famiglia Blandford, distribuirà con marchio Anteo l’intera gamma prodotta negli stabilimenti Italiani. Da parte sua Anteo, già presente in 59 paesi, ha creato con questo accordo le basi solide per affermarsi anche nell’enorme mercato nordamericano. L’accordo societario è destinato a portare benefici a entrambe le aziende e ai propri dipendenti nonché ad accelerare la penetrazione dei due marchi nel mondo. Presente in tutto il

coordinata da Alberto Schincaglia, comprende 12 agenti e un centinaio di centri di assistenza. Un ruolo decisivo in questa organizzazione è ricoperto da Nicoletta Cavallini, figura di riferimento per la relazione tra cliente e produzione”. Il 2018 di Anteo si è chiuso bene e il 2019 è iniziato altrettanto positivamente. “Nel 2018 abbiamo consolidato il fatturato conseguito nel 2017 nonostante le forti oscillazioni del mercato dovuti a un’economia mondiale sostanzialmente instabile - precisa Maietti - Nel periodo da ottobre all’inizio di dicembre 2018 si è verificato un forte calo diffuso in tutti i settori dell’export, mentre da metà dicembre fino a oggi è successo esattamente il contrario con il risultato che abbiamo venduto più dello stesso periodo del l’anno precedente. Nel 2019 abbiamo così registrato il miglior primo trimestre degli ultimi venti anni. Certo,

mondo, Tommy Gate vanta una forte reputazione per la qualità delle sue sponde, soprattutto quelle progettate per i pick-up, che rispecchiano i più elevati standard d’ingegneria, artigianato e assistenza al cliente. Le sponde sono vendute da oltre mille distributori presenti principalmente negli Usa ma anche in ogni angolo del mondo. La Woodbine Manufacturing Company è e resta al cento per cento un’azienda a conduzione familiare. Attenta all’etica del lavoro, alla storia e alle tradizioni dei suoi dipendenti, s’impegna a continuare a fornire posti di lavoro e opportunità alla comunità locale. In qualche modo è proprio questo l’elemento che accomuna Anteo e Tommy Gate e che li ha fatti avvicinare. Nate a poca distanza una dall’altra negli anni ’60 del secolo scorso, sono entrambe fortemente radicate sul territorio e hanno saputo costruire un rapporto di grande fiducia e fedeltà con i propri dipendenti.

l’economia mondiale è in sofferenza ed è molto difficile fare previsioni sulle tendenze del medio e lungo periodo. Nel tempo ci sono state flessioni per esempio in Medio O riente, per le note questioni di instabilità geopolitica e per il calo del prezzo del petrolio, e in Gran Bretagna per le note problematiche legate alla Brexit. Abbiamo però conquistato aree nuove, soprattutto fuori Europa”. UN ANNO ECCELLENTE

“In Italia abbiamo archiviato un 2018 eccellente dice ancora Ilmer Maietti che ci ha permesso di posizionarci ancora meglio come leader assoluti sul mercato, grazie a prodotti di qualità, una politica commerciale adeguata e la proficua collaborazione con la HidroSystem di Andrea Tinti, accordo che prevede la produzione in Anteo di

una macchina commercializzata da Anteo e da HidroSystem con i rispettivi marchi, ma con reti commerciali distinte e strategie diverse di marketing”. Il fatturato consolidato di Anteo nel 2018 è stato di quasi 25 milioni di euro e un EBITDA che si è posizionato al 9 per cento. “Voglio ringraziare per questi risultati tutte le persone che lavorano in e per Anteo, a cominciare dagli 83 dipendenti - conclude Ilmer Maietti - Grazie a loro possiamo puntare a fare sempre di più e meglio. In questo senso è per noi di fondamentale importanza investire in innovazione. È il caso della nuova linea robotizzata 4.0 per la produzione di pianali in alluminio che lavora in piena autonomia senza personale per diverse ore al giorno ed è un fiore all’occhiello dell’azienda. Anteo non può che essere un’a zienda all’avanguardia e innovativa anche dal punto di vista produttivo”.

Le due novità della gamma presentate da Anteo al Transpotec: il modello per veicoli commerciali leggeri F3 RE 035 A da installare posteriormente sotto il telaio e, in alto a sinistra, la sponda retrattile F4 RE a singolo ripiegamento con portata da 17 e 22 quintali.


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INTERVISTA

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GIOVANNI DATTOLI

stremizzare il concetto di sostenibilità, assegnando alla Casa costruttrice un ruolo che va al di là di player del settore, spostando l’attenzione sul nuovo ruolo che, inserita in un contesto di mobilità che si evolve e di comunità cittadine sempre più alle prese con elevati tassi d’inquinamento, intende rivestire Volvo Trucks Italia nel suo rapporto con l’ambiente circostante. È la strategia della filiale italiana del costruttore svedese sotto l’egida di Giovanni Dattoli, che nell’estate 2018 ha assunto l’incarico di Amministratore delegato Volvo Trucks Italia. Al Salone Transpotec, mentre scorre alle sue spalle un video che illustra lo sta to dell’arte della tecnologia Volvo Trucks in fatto di elettromobilità e soluzioni di guida autonoma, Dattoli ci spiega le iniziative in cui è coinvolta la filiale italiana, progetti in fase di ulteriore implementazione. “Al momento - illustra l’Amministratore delegato - Volvo è im pegnata in un progetto d’in formazione presso le scuole elementari. L’obiettivo è salire di grado e arrivare alle superiori: per ogni target puntiamo a portare a conoscenza delle future ge-

AMMINISTRATORE DELEGATO VOLVO TRUCKS ITALIA

dello Volvo Buses, dal design esterno che (soprattutto nei gruppi ottici) richiamava il fa mily feeling Volvo... “Rivendichiamo precisa Dattoli - l’appartenenza a un Gruppo che non produce solo camion. Torniamo a quello che dicevo pri ma: siamo parte di un gruppo la cui cultura aziendale ha già portato a risultati, quali due autobus full electric in esercizio in Svezia. Forti della conoscenza che deriva dal mondo degli autobus, possiamo affermare che Vol vo è un passo avanti nella tecnologia per la trazione elettrica”. Quali gli altri valori che derivano dall’appartenenza a Volvo Group? “La sicurezza, e lemento decisivo per i conducenti e - afferma Dattoli - storicamente valore Volvo: quando porteremo su strada il primo camion a guida autonoma, il grande pubblico avrà la percezione di trovarsi di fronte a un veicolo la cui sicurezza è garantita: siamo orgogliosi della fiducia acquisita dal nostro marchio. Altro elemento è la sostenibilità ambientale, sul quale siamo in prima linea e lo saremo ancora nel futuro: i progettisti Vol vo lavorano con una visione di lungo periodo”.

“Consumare meno si può” IL NUMERO UNO DELLA FILIALE ITALIANA ASSEGNA AL COSTRUTTORE SVEDESE IL RUOLO DI PLAYER AD AMPIO RAGGIO NELLA SOCIETÀ ITALIANA. “RIVENDICHIAMO LA NOSTRA SVEDESITÀ, SINONIMO DI COMPETENZA IN SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ, E L’APPARTENENZA A UN GRUPPO CHE VANTA MATURITÀ E ESPERIENZA NELLA TRAZIONE ELETTRICA”, AFFERMA GIOVANNI DATTOLI. QUEST’ESTATE L’ARRIVO SUL MERCATO DEI PRIMI FH I-SAVE, CHE AFFIANCHERANNO L’LNG CICLO DIESEL. nerazioni quale sarà il tipo di mobilità che si troveranno di fronte, a partire da un trasporto merci profondamente diverso da quello che hanno conosciuto i loro genitori”. Veniamo agli impegni assunti sul piano istituzionale: l’Unione Europea impone entro il 2025 la riduzione delle emissioni dei veicoli industriali del 15 per cento. Come ci arriva Volvo? “Con l’LNG: il gas naturale - spiega Giovanni Dattoli - è il primo passo. Nel nostro caso si tratta dell’FH da 13 litri da 460 cv, veicolo a trazione ciclo diesel: viaggia al 95 per cento a LNG, ma quel 5 per cento a motore termico, che consente la messa in moto per raggiungere la temperatura ideale o l’u tilizzo in caso di necessità, dà all’autista la massima tranquillità nel lungo raggio. Stiamo ricevendo feedback positivi dai clienti che lo stanno utilizzando, molti dei quali sono tornati in Volvo dopo il primo veicolo portato su strada a titolo sperimentale. Vendite in massa? Siamo solo al l’inizio ma arriveranno, ne sono certo”. Per le aziende di traspor-

to che non ritengono possibile usare la trazione LNG? “Il modello FH 16 da 750 cv Eu ro VI - risponde l’Amministratore delegato -

di MAX CAMPANELLA

rappresenta la soluzione immediatamente disponibile. Al Transpotec ha colpito i visitatori la versione con i colori della Svezia, corri-

spondenti a quelli di Verona: Volvo rivendica la sua svedesità in termini di preparazione e competenza sul versante della sostenibilità

ambientale ed è, nel contempo, legata agli importanti valori locali”. Alla fiera di Verona abbiamo visto anche un mo-

Nel corso di quest’anno vi saranno novità di prodotto in Volvo Trucks? “Risponderemo - dichiara l’Amministratore delegato alla normativa Euro VI step D con l’ottimizzazione degli attuali motori, garantendo un ulteriore risparmio del 3 per cento di carburante: con la gamma ISave entro fine anno raggiungiamo la leadership nella riduzione dei consumi. Accanto all’offensiva di prodotto continuiamo a lavorare nel rapporto personale con i dealer: obiettivo di Volvo Trucks Italia non è fare numeri ma puntare su volumi, qualità e Rete. Con questa strategia ci prepariamo per il futuro”. Quando vedremo in Italia i primi camion in versione Vol vo I-Save e su quali modelli? “Arriveranno quest’estate: al momento - conclude Giovanni Dattoli - sono in corso test sull’FH, che rappresenta la nostra ammiraglia nelle vendite. Siamo assolutamente soddisfatti dell’intera famiglia, in particolare delle performance di FM e FMX, ma al momento con i nuovi motori ci concentriamo sull’FH”.



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N° 278 / Aprile 2019

A STOCCOLMA L’IBRIDO SCANIA EFFETTUA CONSEGNE PER MCDONALD’S

Di notte è ancora meglio

NELLA CAPITALE SVEDESE È STATO AVVIATO UNO STUDIO PILOTA PER SPERIMENTARE CONSEGNE NOTTURNE SILENZIOSE A SEI RISTORANTI MCDONALD’S A OPERA DI UN AUTOCARRO IBRIDO SCANIA DI

HAVI, AZIENDA CHE FORNISCE SERVIZI LOGISTICI A LIVELLO GLOBALE A MCDONALD’S IN TUTTO IL MONDO. L’AUTOCARRO IBRIDO RICARICABILE SCANIA È ALIMENTATO DA UNA COMBINAZIONE DI PROPULSIONE ELETTRICA E CARBURANTE NON FOSSILE (UN TIPO DI BIODIESEL CHIAMATO HVO) CHE RIDUCE IN MANIERA DRASTICA LE EMISSIONI DI PARTICOLATO E CO2.

A

FABIO BASILICO STOCCOLMA

Stoccolma ci sono nuo ve opportunità per la logistica della distribuzione. Nella capitale svedese è stato avviato uno studio pilota per sperimentare consegne notturne silenziose a sei ristoranti McDonald’s a opera di un autocarro ibrido Scania di

HAVI. Normalmente i veicoli pesanti non possono circolare nel centro di Stoccolma durante le ore notturne perché generano troppo rumore. Per questo motivo le consegne si effettuano spesso nel momento in cui i negozi e i ristoranti si preparano a iniziare le loro attività giornaliere, cioè durante le ore di punta del mattino.

Per diminuire il numero di autocarri bloccati nel traffico o che causano code, l’amministrazione pubblica di Stoccolma ha dato il via al progetto pilota nato in cooperazione con HAVI, KTU, McDonald’s e naturalmente Scania. L’iniziativa si sviluppa nel quadro del progetto Eccentric Stockholm che fa parte di Civitas Eccentric, un progetto

UE che concentra la propria attività sulla mobilità sostenibile in distretti suburbani e sulla logistica innovativa del trasporto merci in spazi urbani. Stoccolma partecipa a questo progetto insieme a Madrid, Monaco di Baviera, Ruse (Bulgaria) e Tur ku (Finlandia). Le città com provano e testano il potenziale della pianificazione sostenibile e le tecnologie emergenti. Vengono sperimentati veicoli e carburanti puliti, definite nuove normative e nuovi servizi e si sviluppano soluzioni consolidate in stretta collaborazione con altre città, il settore della ricerca e attori privati. In questo test viene utilizzato un autocarro ibrido

ricaricabile Scania alimentato da una combinazione di propulsione elettrica e carburante non fossile (un tipo di biodiesel chiamato HVO) che riduce in maniera drastica le emissioni di particolato e CO2. Il veicolo ibrido plug-in è anche connesso e dotato di tecnologia geofencing, che è in grado di adattarsi alle condizioni di guida richieste in un’a rea predeterminata. Queste zone virtuali del traffico possono determinare quale motore verrà utilizzato dal veicolo (elettrico o endotermico) e adattare la velocità ai limiti effettivi, offrendo ottime opportunità per ridurre le emissioni, i rumori e diminuire altre distrazioni che sono presenti nei centri cittadini. HAVI fornisce servizi logistici a livello globale a McDonald’s in tutto il mondo. In Svezia queste due realtà collaborano dal 1989. “Siamo molto fieri di partecipare agli sforzi per combattere i problemi delle persone che vivono in città sottolinea Camilla Eklöf, Quality, Safety & Environmental Manager di HAVI Questi veicoli si spostano in modo silenzioso e senza emissioni nelle aree urbane sensibili, riescono inoltre a percorrere distanze notevoli. La nostra partnership glo bale con Scania e McDonald’s sta veramente facendo la differenza per l’ambiente poiché lavoriamo insieme per minimizzare le emissioni”. L’autocarro ibrido può circolare in modalità completamente elettrica e silenziosa per 10 km e consegnare merci in modo efficiente su strade che durante la notte sono praticamente vuote. Il consorzio impegnato nel progetto studierà quanto può essere vantaggioso per l’ambiente evitare di avere veicoli fermi in coda e disporre sempre di una buona accessibilità. “Queste partnership innovative e progetti all’avanguardia sono perfetti per noi nel nostro viaggio verso una supply chain più sostenibile. In Svezia abbiamo ini-

ziato presto a costruire stazioni di ricarica per automobili e questa attività rappresenta un ulteriore passo avanti molto entusiasmante”, afferma Henrik Nerell, Environmental Manager di McDonald’s in Svezia. La batteria viene ricaricata da fonti energetiche esterne e attraverso la frenata rigenerativa. Grazie a una stazione di ricarica nelle vicinanze di uno dei ristoranti della catena McDonald’s, il truck potrà caricare la batteria mentre carica e scarica le merci e durante le soste dell’autista. Questa stazione garantisce l’accesso all’energia elettrica nel centro cittadino di Stoccolma. Sulle tratte più lunghe, tra la città e il magazzino di partenza del l’autocarro, il veicolo può fun zionare con il motore endotermico alimentato con HVO che può raggiungere una riduzione delle emissioni del 90 per cento. L’autocarro passa automaticamente alla modalità completamente elettrica e silenziosa a emissioni zero grazie a Scania Zone, il servizio di localizzazione per la regolazione automatica del veicolo che supporta gli autisti nel rispettare il codice della strada e i regolamenti in materia ambientale, contribuendo a incrementare la sostenibilità nelle operazioni di trasporto e, al tempo stesso, i livelli di sicurezza per i cittadini. “Il progetto pilota si basa su un appalto pubblico per l’innovazione che Scania si è aggiudicato e che si adatta per fettamente a noi, in quanto ab biamo già una collaborazione completa con HAVI in al tre parti d’Europa proprio per l’ottimizzazione del consumo di carburante - evidenzia Jesper Brauer, Product Manager Urban Trucks di Scania - Questo progetto ci offre un’eccezionale opportunità per comprovare e valutare le possibilità derivanti da un veicolo ibrido connesso, con le tecnologie disponibili qui e ora, per permetterci di ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili”.

Nominata anche Executive Vice President

Scania avvia operazioni commerciali in Thailandia

Karin Rådstrom nuovo Direttore Vendite e Marketing Scania

cania espande le operazioni industriali e commerciali in Asia grazie all’inaugurazione della nuova fabbrica per cabine di truck e chassis per bus in Tailandia, con la quale il Grifone intende rispondere ancora più efficacemente alla domanda del mercato. Il sito produttivo è localizzato nella zona commerciale della capitale tailandese Bangkok. Il nuovo stabilimento è il più grande investimento nel settore produttivo che Scania ha mai fatto al di fuori dell’Europa e dell’America Latina, pari a 23 milioni di euro. Scania Group Thailand include tra i suoi membri diversi tecnici provenienti dai reparti Produzione e Logistica, R&D, Acquisti e Sales and Marketing di Scania. La fabbrica copre una superficie di 33.900 metri quadrati. Il costruttore svedese ha una chiara visione del suo ruolo nel vasto continente asiatico. L’obiettivo è rafforzare la presenza del brand

arin Rådström, Senior Vice President Buses & Coaches, è stata nominata Executive Vice President e Direttore Sales and Marketing di Scania. La manager risponde a Henrik Henriksson, Presidente e CEO. Nata nel 1979, Karin Rådström è entrata in Scania come tirocinante nel 2004 dopo aver conseguito una laurea specialistica in Ingegneria della gestione industriale al Royal Institute of Technology di Stoccolma. Dal 2007 ha ricoperto varie posizioni manageriali nell’organizzazione vendite e servizi di Scania. Nel 2016 è stata nominata Senior Vice President Buses & Coaches. “Sono lieto di dare il benvenuto a Karin Rådström nel mio team, nella certezza di poter contare sul suo contributo nell’ulteriore sviluppo delle prestazioni di Scania nel mercato - ha evidenziato Henriksson - Inoltre, la sua esperienza nel settore Buses & Coaches e nelle vendite di soluzioni di trasporto sostenibili saranno per noi un grande valore”. Karin Rådström prende il posto di Christian Levin, noto nel nostro Paese per aver ricoperto il ruolo di Ad di Italscania, nominato Chief Te-

Il Grifone vola sull’Asia K

S

e l’impianto di Bangkok è un punto essenziale della strategia di espansione regionale. “Con la nuova struttura industriale e i fornitori locali possiamo assemblare truck e bus in pieno accordo con le specifiche globali di Scania - ha spiegato Gustaf Sundell, Managing Director Scania Group Thailand - Questo ci fornisce gli opportuni pre-requisiti per gestire la nuova offensiva in tutta l’area Asean (Sud-Est asiatico). Accrescendo la nostra presenza locale, siamo adesso in grado di rispondere ancora più prontamente alle richiesta dei clienti, ai quali forniremo la migliore soluzione di trasporto adatta a ogni singola esigenza”. In aggiunta al nuovo sito produttivo, Scania ha stabilito in Tailandia il quartier generale regionale che dovrà supportare i distributori del Grifone in Asia e Oceania nello sviluppo del business in ogni singolo mercato.

chnical Officer e membro dell’Executive Board di Traton, che raccoglie le attività di MAN, Scania e Volkswagen Caminhões e Ônibus, a cui si aggiunge il brand RIO per i servizi e le soluzioni digitali.



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L’INNOVAZIONE DAF TRUCKS FOCALIZZATA SU VEICOLI IBRIDI ED ELETTRICI

Alla ribalta i camion del futuro

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IL COSTRUTTORE OLANDESE È PIÙ IMPEGNATO CHE MAI A TRADURRE LA LUNGA E SOSTANZIOSA ESPERIENZA IN NUOVE E COMPETITIVE PROPOSTE PER IL MERCATO. UN POSTO DI RILIEVO IN QUESTA STRATEGIA CE L’HANNO GLI AVANZATI LF ELECTRIC, CF ELECTRIC E CF HYBRID, PARTE FONDAMENTALE DELLA VISIONE DI DAF SUL TRASPORTO FUTURO. LF ELECTRIC E CF ELECTRIC SONO SPECIALIZZATI NELLA DISTRIBUZIONE URBANA IN CITTÀ DI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI, MENTRE CF HYBRID SI PROPONE PER LA DISTRIBUZIONE DI FASCIA MEDIA CON IL VANTAGGIO DELLE ZERO EMISSIONI NELLE AREE URBANE.

FABIO BASILICO EINDHOVEN

e nel 2018 Daf Trucks ha festeggiato 90 anni di tradizione nello sviluppo di soluzioni di trasporto innovative, oggi il costruttore olandese è più impegnato che mai a tradurre la lunga e sostanziosa esperienza in nuove e competitive proposte per il mercato. Un posto di rilievo in questa strategia ce l’hanno gli avanzati LF Electric, CF E lectric e CF Hybrid, parte fondamentale della visione di Daf sul trasporto futuro. LF E lectric e CF Electric sono specializzati nella distribuzione urbana in città di medie e grandi dimensioni, mentre CF Hybrid si propone per la distribuzione di fascia media con il vantaggio delle zero emissioni nelle aree urbane. Tutti e tre i modelli sono già protagonisti di test su strada con importanti clienti Daf. LF Electric è un camion completamente elettrico da 19 tonnellate. Il veicolo è dotato di tecnologia Cummins con un motore elettrico da 195 kW/266 cv con picco di 250 kW/ 340 cv. Il motore è alimentato da un pacco batteria fino a 222 kWh, in grado di garantire un’autonomia fino a 220 chilometri quando il camion è completamente carico. Poiché la batteria è

modulare, la capacità può essere adattata alla gamma richiesta dai clienti. Il CF Electric è la soluzione a emissioni zero ideale per la distribuzione urbana che richiede carichi e volumi più elevati. Ciò include le applicazioni in cui i semirimorchi a semiasse singolo o doppio sono lo stan-

dard, ad esempio nella consegna al supermercato. CF Electric è un trattore 4x2 per applicazioni fino a 37 tonnellate. Il camion è basato sulla versatile serie CF e utilizza l’avanzata tecnologia E-Power di VDL per il funzionamento completamente elettrico. Il fulcro del gruppo pro-

pulsore intelligente è il motore elettrico da 210 kW/ 286 cv (picco: 240 kW/ 326 cv), che trae energia dalla batteria da 170 kWh agli ioni di litio. CF Electric ha un’autonomia di circa 100 chilometri, adatta per le applicazioni di distribuzione urbana ad alto volume. La ricarica rapida

delle batterie può essere eseguita in 30 minuti mentre per la ricarica completa è richiesta appena un’ora e mezza. Il CF Hybrid è stato sviluppato per guidare elettricamente con emissioni zero nelle aree urbane, offrendo al contempo una gamma molto più lunga per operare al di là di quelle aree urbane, grazie al la più recente tecnologia diesel ultra-pulita. La combinazione di potenza elettrica e diesel garantisce la massima efficienza logistica. Il sofisticato truck è dotato dell’efficiente motore Paccar MX-11 da 10.8 litri (330 kW/ 450 cv), di un motore elettrico ZF da 75 kW/ 100 cv (picco: 130 kW/ 175 cv) e di un cambio ZF TraXon per trasmissioni ibride. Il motore elettrico è alimentato da un pacco batterie da 85 kWh, che consente un intervallo elettrico completo, a emissioni zero, da 30 a 50 chilometri, a seconda del peso lordo combinato. Le batterie possono essere caricate dal motore diesel durante le operazioni in autostrada e utilizzando un caricatore CC in un luogo di ricarica. Il veicolo è progettato con una capacità di carica rapida che impiega 30 minuti per una carica completa e solo 20 minuti per una carica fino all’80 per cento. Al di fuori delle aree urbane, CF Hybrid sfrutta ap-

IBRIDI ED ELETTRICI SU STRADA PER I PRIMI TEST A LUNGO TERMINE

LA PROVA DEL NOVE PER GLI INNOVATIVI TRUCK DAF A fine 2018 il primo camion completamente elettrico di DAF Trucks - un CF Electric è stato consegnato alla catena di supermercati olandese Jumbo che attualmente lo utilizza per rifornire i suoi punti di vendita al dettaglio nel sud dei Paesi Bassi. L’obiettivo finale di Jumbo è utilizzare i veicoli elettrici per rifornire il 45 per cento dei suoi negozi. Entro il 2020, l’azienda spera di ridurre le emissioni di CO2 2 del parco veicoli del 50 per cento rispetto al 2008. Jumbo ha fatto da apripista per lo sviluppo di un programma completo di test su strada a lungo termine che coinvolge la gamma di proposte ibride ed elettriche della Casa olandese. “Il settore dei trasporti sta per subire una profonda trasformazione - afferma Harry Wolters, Presidente di Daf Trucks - I camion elettrici sembrano destinati a diventare la

norma per le consegne nelle aree urbane. Non oggi e non l’anno prossimo, ma sicuramente entro il prossimo futuro. I test sul campo ci consentiranno di raccogliere dati ed esperienze utili in relazione sia alla tecnologia che agli aspetti operativi. Possiamo quindi utilizzare i risultati per garantire che il modello finale di produzione in serie fornisca la soluzione ideale alle future esigenze del mercato”. DAF CF Electric è in grado di effettuare consegne entro un raggio di circa 50 chilometri con zero emissioni locali e con inquinamento acustico minimo. Una stazione di ricarica per caricare il camion è stata installata presso il centro di distribuzione Jumbo di Veghel. V-Storage, una joint venture tra VDL Groep e Scholt Energy Control, sta collaborando con l’ente di ricerca olandese TNO, per valutare la fattibilità di in-

stallare pannelli solari per alimentare la stazione di ricarica. Daf Trucks ha aiutato anche un’altra catena di supermercati olandese, la Albert Heijn, che ora rifornisce elettricamente i suoi negozi. Il costruttore ha infatti consegnato i primi camion elettrici ai vettori Albert Heijn Simon Loos e Peter Appel Transport. È l’inizio di una prova sul campo a lungo termine che coinvolge tre CF Electric e due autocarri CF Hybrid plug-in, questi ultimi alla loro prima uscita europea. Nel 2014, Albert Heijn con oltre 1.000 supermercati distribuiti in Olanda, Belgio e Germania - ha aderito al “Green Deal for Zero Emission City Logistics”, un’iniziativa che riunisce spedizionieri, vettori, tecnici e autorità per condurre ricerche congiunte su come raggiungere il massimo progresso verso le consegne a emissioni zero

pieno le doti del diesel MX11 pulito ed efficiente, in cui la tecnologia ibrida offre ulteriori risparmi di carburante grazie alla gestione intelligente dell’energia. L’energia ri generativa viene catturata durante la frenata e quando si utilizzano controlli relativi alla velocità come il controllo della velocità di Down Hill e il Cruise Control predittivo. Questa energia può essere utilizzata dal motore elettrico per funzionare in combinazione con il motore diesel per ridurre ulteriormente il consumo di carburante. Il pacco batterie del sistema ibrido alimenta la trasmissione elettrica, il compressore d’aria elettrico e l’e-PTO intelligente opzionale. L’e-PTO può essere utilizzato per alimentare apparecchiature di refrigerazione su semirimorchi per il trasporto a temperatura controllata, migliorando ulteriormente il funzionamento a bassa rumorosità. Paccar, intanto, ha di recente presentato ben tre veicoli a emissioni zero: un modello Peterbilt 579EV a batterie elettriche; un Peterbilt 220EV batteria-elettrico; un Ken worth T680 elettrico a celle a combustibile a idrogeno sviluppato in collaborazione con Toyota. Si tratta di truck progettati per una vasta gamma di applicazioni.

nelle aree urbane entro il 2025. Per Albert Heijn, DAF, Simon Loos, Peter Appel Transport e l’ente di ricerca TNO la sperimentazione avviata fornirà informazioni su come la transizione verso consegne a emissioni zero potrebbe prendere forma. Il progetto di test coinvolge anche l’infrastruttura di ricarica rapida di VDL. I test con i CF Electric sono inizialmente limitati ai viaggi tra il centro di distribuzione di Zaandam e i supermercati di Amsterdam. Con i camion ibridi plug-in, Albert Heijn può anche fornire negozi più lontani da Zaandam senza emissioni. Le batterie del camion saranno caricate in un parco di ricarica appositamente progettato presso il centro di distribuzione Albert Heijn di Zaandam. Infine, DAF Trucks ha consegnato un CF Electric a Tinie Manders Transport a Geldrop, sempre nei Paesi Bassi. Il truck viene utilizzato per conto di DHL per i servizi navetta nell’area di Eindhoven. Tinie Manders Transport utilizza il camion in abbinamento a un rimorchio refrigerato, entrambi completamente elettrici.


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MERCEDES-BENZ / 60 ANNI FA PRIMO “MUSO CORTO”

Ieri come oggi la Stella all’avanguardia

IL TUO CARICO IN MANI SICURE

ERA IL 1959 QUANDO COMINCIAVA UNO DEI CAPITOLI PIÙ IMPORTANTI NELLA STORIA DEI VEICOLI COMMERCIALI CON IL MARCHIO DI STOCCARDA. IL 5 MARZO, INFATTI, PRESENTAVA IL PRIMO TRUCK A ‘MUSO CORTO’, CON I MODELLI L 322 E L327 E L 337. UNA SERIE CHE FACEVA DELLA MAGGIORE SICUREZZA, COMFORT E FUNZIONALITÀ LE SUE CARATTERISTICHE INNOVATIVE. OGGI, GLI STESSI VALORI SONO CONDIVISI DAL NUOVO ACTROS 5, PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MERCATO DEI TRUCK GRAZIE AI SISTEMI DI SICUREZZA, CONNETTIVITÀ E GESTIONE DELLA FLOTTA.

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STOCCARDA

ra il 1959 quando Mercedes-Benz lanciò con successo una generazione di truck completamente nuova: i veicoli commerciali classici, con cofano lungo, venivano sostituiti con una nuova generazione a “muso corto”. Non solo, ma lo stile del frontale riprendeva le linee delle berline MercedesBenz dell’epoca, risultando subito riconducibile al marchio della Stella. Le innovazioni non riguardavano il semplice aspetto stilistico, ma anche la sicurezza, il confort e la funzionalità. La cabina, costruita completamente in acciaio, era più sicura, insieme alle superfici vetrate di maggiori dimensioni che migliorava la visibilità in tutte le fasi di guida, con i due vetri temperati posteriori di sicurezza. Anche il confort era maggiore, grazie alla migliorata insonorizzazione della cabina di guida. L’estrema funzionalità e versatilità furono un altro

motivo di successo della serie a “muso corto”, che era disponibile come pick-up, in versione ribaltabile e trattore, con la trazione integrale e, per la sola versione per il carico pesante, anche con tre assi. La versione più famosa della serie muso corto fu la 322 che, dopo la riorganizzazione dei nomi identificativi dei modelli nel 1963, cambiò in 1113. La sequenza numerica corrispondeva alle undici tonnellate di carico consentito, con una potenza del propulsore di 96 kW (130 cavalli). Ieri come oggi sicurezza, confort e funzionalità restano valori chiave nell’offerta della Stella. Il nuovo Actros, infatti, è il più sicuro, efficiente e connesso truck di sempre. Sicurezza e comfort sono ancora più elevati, grazie all’introduzione di sistemi di assistenza alla guida come il nuovo Active Drive Assist, la nuova MirrorCam per una per fetta visibilità su tutti i lati, l’Active Brake Assist 5 con riconoscimento dei pedoni, il nuovo sistema di assistenza per il ri-

levamento della segnaletica stradale, il nuovo freno di stazionamento elettronico, il nuovo sistema di stabilizzazione del rimorchio anche per semirimorchi, i nuovi fari con “firma luminosa” distintiva e sistema di assistenza abbaglianti. I sistemi di assistenza alla guida, inoltre, contribuiscono a una riduzione dei consumi nei tragitti extraurbani, grazie alla funzione ampliata del Pre dictive Powertrain Control, il sistema intelligente di gestione del Tempomat e del cambio. Oltre a un sistema di localizzazione satellitare, il nuovo Predictive Powertrain Control utilizza mappe stradali digitali particolarmente precise, che contengono dati sulla topografia, sull’andamento delle curve, sulla conformazione geometrica di incroci e rotatorie e sulla segnaletica stradale. Non solo sicuro, ma anche connesso. Con la sua plancia multimediale rielaborata, il nuovo Actros regala al conducente un comfort di comando e visualizzazione unico nel suo genere. Due schermi interattivi (di serie) fungono da fonte di informazioni centrale sull’avveniristica postazione di lavoro digitale del conducente. Altra interessante novità, sul versante della connettività, riguarda la possibilità di integrare gli smartphone tramite Apple CarPlayTM o Android Auto. Connettività e gestione della flotta, grazie a Fleetboard, che offre soluzioni telematiche personalizzate, aiutando l’imprenditore a gestire i propri truck con la massima efficienza. L’app FleetBoard Manager, che consente un accesso semplice e rapido alla connettività, trasmette costantemente una serie di informazioni sui veicoli in base alla flotta, al fine di identificare potenzialità di ottimizzazione, per esempio in caso di consumo di carburante troppo elevato.

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CONFRONTO TRA PRIVATO E PUBBLICO SULLA GREEN MOBILITY

Firenze più verde con Toscandia

DOPO AVER LANCIATO IL PRIMO VAN SHARING ELETTRICO DEL CAPOLUOGO FIORENTINO, LA STORICA

CONCESSIONARIA SCANIA PROMUOVE UN CONVEGNO TRA AMMINISTRATORI E RAPPRESENTANTI DEI COSTRUTTORI.

NEL

PUBBLICO UNA RAPPRESENTANZA DI RAGAZZI DELL’ISTITUTO TECNICO PROFESSIONALE

“LEONARDO DA VINCI” CHE STUDIANO PER ENTRARE NEL

GRUPPO TOSCANDIA. “OCCORRE LAVORARE INSIEME PER DAR VITA A UN SISTEMA DI TRASPORTO SOSTENIBILE”,

C

MATTEO GALIMBERTI FIRENZE

he ci fanno un furgone e un camion al centro della stupenda Piazza Della Signoria, nel cuore di Firenze? Davanti all’ingresso di Palazzo Vecchio, tra fiorentini e turisti non manca la curiosità per quel Nissan eNV200 full electric e quel veicolo Scania ibrido, in grado di funzionare con diesel od olio vegetale idrotrattato (oltre che con il propulsore elettrico).

AFFERMA FRANCO

FENOGLIO. A distanza di due settimane è la seconda iniziativa con cui Toscandia, storica Concessionaria Scania, Nissan, Isuzu e Giotti Vittoria (piccoli veicoli elettrici), si propone ai fiorentini come partner di riferimento nelle scelte che puntano alla salvaguardia dell’ambiente. Nel suo caso, a un servizio di trasporto che sia sempre più sostenibile, soprattutto quando si tratta di ultimo miglio, ovvero della consegna delle merci nel centro città. Il mese scorso davamo no-

tizia del primo e-Van Sharing, servizio istituito da Toscandia che consente di prendere a noleggio un e-NV200, lasciando nello stesso parcheggio il proprio mezzo a trazione termica, per effettuare una consegna nel centro storico utilizzando il veicolo commerciale elettrico Nissan. Stavolta Luciano e Giuseppe Barelli, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Toscandia, hanno promosso un vero e proprio confronto tra esperti, affinché possa funzionare la

Giuseppe Barelli e Franco Fenoglio insieme al gruppo di ragazzi dell’Istituto “Leonardo da Vinci” che seguono il corso di formazione per Manutentori di veicoli industriali.

macchina dell’incontro tra pubblico e privato. Ospiti del dealer, nella stupenda cornice della Sala d’Arme, sono intervenuti: Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato Italscania; Alessia Bettini e Stefano Giorgetti, rispettivamente Assessore all’Am biente e alla Mobilità del Comune di Firenze; Ugo Bardi dell’Università di Firenze; Massimo Marciani di FIT Consulting (Economia circolare e logistica condivisa); Vincenzo Varriale, Direttore Vendite Nissan Italia.

Fenoglio ha sottolineato la possibilità di dare vita a un sistema di trasporto sostenibile lavorando insieme, coinvolgendo aziende di trasporto, committenza, produttori e for nitori di carburanti, mondo accademico, media, allestitori e legislatori per garantire un impegno congiunto e reale da parte dei settori pubblico e privato. “Le città ha dichiarato il numero uno di Italscania - svolgeranno un ruolo sempre più determinante nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile, è

quindi di fondamentale importanza che intraprendano al più presto strategie efficaci per garantire uno sviluppo sostenibile della mobilità. L’ambito urbano rappresenta un contesto sempre più sfidante per il trasporto: la domanda continua a crescere e a evolvere con l’affermarsi dell’e-commerce. Occorre promuovere la collaborazione tra settore pubblico e privato, proprio come sta avvenendo a Firenze. Solo così riusciremo a dar vita a un sistema di trasporto libero dai combustibili fossili entro le tempistiche dettate dall’accordo di Parigi”. Nelle vesti di Presidente del la sezione Veicoli industriali di Unrae, Fenoglio ha sottolineato ancora una volta l’importanza di procedere con urgenza al rinnovo del parco mezzi italiano che, con il 63 per cento di veicoli ante Euro IV (circa 650mila unità), è il più vecchio in Europa. “Se non vogliamo essere soffocati dalla CO2 - ha affermato Fenoglio - occorre cominciare subito a sostituire i veicoli Euro 0, 1 e 2, approfittando del frutto degli investimenti attuati negli ultimi anni da tutti i costruttori: diesel Euro VI, LNG, biogas, ibrido. Il futuro sarà elettrico? Con le attuali tecnologie un camion necessita per viaggiare di 50 tonnellate di batterie. Ci arriveremo, forse nel 2030, ma non possiamo aspettare: si cominci subito con quello che oggi esiste e andiamo avanti con lo sviluppo delle future modalità di trazione”. Nel pubblico, invitati a intervenire anche direttamente durante il dibattito, erano presenti gli alunni dell’Istituto tecnico professionale “Leonardo da Vinci”, che seguono un corso formativo di Manutenzione dei mezzi di trasporto della durata di un anno, promosso in collaborazione con il Gruppo Toscandia per formare figure professionali che possono essere integrate all’interno dell’azienda fiorentina.

Dalla prima alla terza generazione. Da sinistra: Giuseppe, Nyk e Luciano Barelli con Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato Italscania.

GIUSEPPE BARELLI: “IBRIDO SCANIA SOLUZIONE EFFICACE PER I CENTRI CITTADINI”

MOTRICE ELETTRICA TRAMPOLINO PER IL TRASPORTO RIFIUTI ECOLOGICO D edicato al trasporto in ambito urbano, il veicolo ibrido esposto a Firenze è stato lanciato da Scania due anni fa. Dotato di motore diesel Scania da 9 litri, 5 cilindri in linea, può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo a un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 cv) e una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne massima durata. “Siamo

di fronte - il commento dell’assessore Alessia Bettini - a una motrice elettrica che trasporta rifiuti: se pensiamo alla possibilità di produrre biometano dagli stessi rifiuti, ci rendiamo conto di quanto sia vicina l’economia circolare che ancora fatica a trovare il suo spazio negli attuali paradigmi culturali”. L’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze ha ricevuto da Franco Fenoglio un riconoscimento per l’impegno dell’Amministrazione Comunale fiorentina nel ridurre l’in-

quinamento. “Abbiamo puntato molto - ha spiegato l’assessore - sull’elettrico, soprattutto nel centro storico. Il progetto Van Sharing elettrico per i veicoli commerciali è un’iniziativa sperimentale che spero abbia successo e possa continuare. Ringrazio Toscandia e Scania che stanno compiendo grandi passi verso un futuro di mobilità sempre più sostenibile, tra i veicoli commerciali e in quelli industriali”. “Il nuovo veicolo ibrido di Scania - ha sot-

tolineato Giuseppe Barelli - rappresenta una soluzione ideale in grado di rispondere al meglio alle esigenze di trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l’economia operativa totale, sia in termini di efficienza e sostenibilità ambientale. La nostra Concessionaria collabora da tempo in maniera attiva con il Comune di Firenze: solo lavorando insieme riusciremo a garantire alla Città di Firenze una mobilità sostenibile, dal punto di vista economico e ambientale”.


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MAN TRUCK & BUS / CON LA STRUTTURA DI FORLÌ CRESCE LA RETE DEI MAN CENTER

Il marchio del Leone è sempre più customer satisfaction

COME GLI ALTRI 4 MAN CENTER GIÀ ATTIVI A BRESCIA, FIANO ROMANO, VENEZIA E MILANO, ANCHE L’AVAMPOSTO DEL LEONE IN TERRA ROMAGNOLA OFFRE AI PROPRI CLIENTI UN COMPLETO SERVIZIO DI VENDITA E ASSISTENZA DI VEICOLI NUOVI E USATI. LA NUOVA STRUTTURA, CARATTERIZZATA DA UN AMPIO PIAZZALE ESPOSITIVO DI 15MILA METRI QUADRATI, UN’OFFICINA DI 1.500 MQ E UN’AREA UFFICI DI 220 MQ, È SITUATA A 600 METRI DALL’USCITA DI FORLÌ DELL’AUTOSTRADA A14 BOLOGNA-TARANTO.

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PIETRO VINCI FORLÌ

empre più vicina ai clien ti. Il mantra di MAN Truck & Bus Italia continua a produrre positivi effetti. Si amplia infatti la rete italiana dei MAN Center con l’apertura della nuova struttura di Forlì, in Via Antico Acquedotto 25-27, a 600 metri dall’uscita di Forlì dell’autostrada A14 Bologna-Taranto. Come gli altri 4 MAN Center già attivi a Brescia, Fiano Romano, Venezia e Milano, anche l’avamposto del Leone in terra romagnola offre ai propri clienti un completo servizio di vendita e assistenza di veicoli nuovi e usati. La nuova struttura, caratterizzata da un ampio piazzale espositivo di 15mila metri quadrati, un’officina di 1.500 mq e un’area uffici di 220 mq, rappresenta il punto di riferimento per i clienti del Leone della zona che possono contare su personale di vendita qualificato in grado di rispondere alle richieste del mercato proponendo la configurazione prodotto che meglio risponde alle esigenze di ciascun cliente. Non solo vendita, ovviamente: al MAN Center Forlì i clienti possono contare su un team di meccanici specializzati nella diagnosi e riparazione delle tre ti pologie di prodotto che compongono la gamma MAN; truck, van e bus. L’obiettivo del MAN Center è garantire non solo un servizio di alta qualità ma anche una disponibilità ricambi full range che consenta di rispondere rapidamente alle richieste dei clienti e di eseguire rapidamente le

manutenzioni e riparazioni riducendo al minimo i tempi di fermo macchina in officina. MAN - costruttore full liner con una gamma completa che spazia dai furgoni ai camion fino agli autobus - ha deciso di rivoluzionare il suo approccio al territorio italiano mettendo in gioco risorse economiche e umane attraverso la strategia dei MAN Center, veri e propri avamposti

che si qualificano come strutture di diretta proprietà della filiale italiana della Casa tedesca e che affiancano i dealer privati nella progressiva riorganizzazione della Rete. MAN Center è l’organizzazione retail che MAN Truck & Bus ha realizzato in tutta Europa per essere più vicino ai propri clienti van, truck e bus e offrire un servizio di eccellenza sia nella vendita che

nell’assistenza. Il primo MAN Center italiano è stato inaugurato nel 2017 a Brescia, in località Castegnato. Lo staff MAN Center fa capo a Giampaolo Dal Lago, Direttore Own Retail MAN Truck & Bus Italia, l’uomo a cui Marco Lazzoni, Amministratore delegato di MAN Truck & Bus Italia, ha affidato da gennaio 2016 il compito di rifondare la rete italiana

MAN Truck & Bus. “Abbiamo intrapreso un percorso teso a uniformare il modello italiano a quanto già consolidato in altri Paesi europei dove il nostro brand occupa posizioni di mercato di primo piano - spiega Dal Lago - Si tratta sicuramente di un importante investimento in termini economici ma, soprattutto, sotto il profilo organizzativo e strategico poiché richie-

La nuova struttura di Forlì è caratterizzata da un ampio piazzale espositivo di 15mila metri quadrati, da una officina di 1.500 mq e un’area uffici di 220 mq. Per i clienti rappresenta un vero e proprio punto di riferimento dell’assistenza MAN Truck & Bus.

de la costante mobilitazione delle migliori energie a ziendali. Un approccio di successo, visto che dopo i primi MAN Center di Brescia e Fiano Romano sono state aperte le sedi di Venezia e Milano e ora la quinta struttura di Forlì. Cinque filiali che concretizzano il programma di investimenti per l’Italia coordinato dalla Casa madre a dimostrazione dell’importanza strategica che il nostro Paese continua a rivestire nei piani di espansione di MAN. È importante tener presente che MAN sta potenziando la sua rete italiana di officine e punti vendita e la strategia dell’azienda di essere presente direttamente dove si ritiene ci sia spazio per farlo si armonizza senza sovrapposizioni con il ruolo e la funzione fondamentali dei dealer privati. I MAN Center garantiscono una presenza ancora più capillare e qualificata sul territorio e quindi rappresentano uno stimolo e un fondamentale supporto per i dealer e le officine autorizzate nelle loro immediate vicinanze, che hanno in loro un punto di riferimento. In realtà, i MAN Cen ter svolgono un ruolo fondamentale per rafforzare l’immagine di MAN a tutto vantaggio, oltre che dei clienti, anche dei nostri partner”. MAN Center è un’unica organizzazione con un cuore locale, vicina ai clienti con una pluralità di centri di assistenza e vendita, per assicurare un presidio strategico del territorio. Il servizio per van, truck e autobus è al centro dell’impegno quotidiano dei team che lavorano nei MAN Center. “A Roma, per esempio, abbiamo introdotto il servizio dedicato alle vetrature degli autobus e alla pulizia delle toilette di bordo - aggiunge Giampaolo Dal Lago In pratica, cerchiamo di garantire a tutti i clienti, dal piccolo imprenditore alle grandi flotte, un’esperienza diretta di contatto con il brand. Assicuriamo loro un servizio d’eccellenza fatto di personale d’officina preparato e costantemente aggiornato, vasto assortimento ricambi e attrezzature specifiche, contratti di manutenzione e garanzia. Presso le sedi MAN Center è anche possibile trovare venditori per veicoli nuovi e usati operanti direttamente sul territorio e accedere a tutti i servizi previsti da MAN per la fase di vendita. In ogni MAN Center, l’officina convive con il reparto vendite, secondo un approccio a 360 gradi al cliente. Nell’implementare questa filosofia operativa teniamo sullo stesso piano ogni cliente, sia esso appartenente al mondo truck, van o bus. Per esempio, ai clienti che hanno necessità di dotarsi di un veicolo leggero ci approcciamo con un preciso mandato: vendere un van con le stesse modalità utilizzate per vendere un truck, quindi con le stesse garanzie di servizio”.



IL MONDO DEI TRASPORTI

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DA NORD A SUD IVECO PROTAGONISTA DELL’AVANZATA DEL METANO LIQUIDO

Italia raccolta intorno all’LNG IVECO PROTAGONISTA AL FIANCO DELLE AZIENDE DI TRASPORTO E LOGISTICA CHE SCELGONO IL GAS NATURALE LIQUIDO PER PER PROCEDERE VERSO LA SOSTENIBILITÀ.

ULTIME IN ORDINE DI TEMPO LE CONSEGNE DI STRALIS NP 460 CV ALL’ALTOATESINA GRUBER LOGISTICS, ALLA SOCIETÀ DI MARTINO E ALL’AUTOTRASPORTI PELLINI, INIZIATIVA QUEST’ULTIMA CHE È AVVENUTA IN CONCOMITANZA CON L’INAUGURAZIONE DELLA SECONDA STAZIONE DI RIFORNIMENTO LNG DELLA CAMPANIA.

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FABIO BASILICO TORINO

li oltre 1.000 Stralis a gas naturale liquido ven duti in Italia nel 2018 hanno rappresentato un record e indicato chiaramente che la strada

intrapresa da Ive co si sta sempre più rivelando una scelta strategica vin cente, visto che l’avanzata del l’LNG lungo a Penisola non accenna a diminuire. Lo Stralis NP con motorizzazione da 460 cavalli ha certamente contribuito al-

l’affermazione dell’offerta a metano liquido di Iveco: l’ammiraglia della gamma ha raccolto da subito forti consensi, perché dotata di una tecnologia che coniuga elevate prestazioni, grande sostenibilità e un’autonomia di ben 1.600 km perfet-

tamente adeguata alle lunghe distanze. Grazie alle sue avanzate tecnologie a gas naturale Iveco è ormai parte attiva in tutta Europa - e ancora di più in Italia in un processo di conversione del parco circolante obsoleto a tutti i livelli,

dalle grandi flotte ai piccoli trasportatori, verso soluzioni maggiormente sostenibili. Ultime in ordine di tempo le consegne di veicoli a gas naturale liquido all’altoatesina Gruber Logistics, alla società Di Martino, specializzata in servizi di

trasporto, distribuzione, logistica e spedizione merci e infine all’Autotrasporti Pellini, iniziativa quest’ultima che è avvenuta in concomitanza con l’inaugurazione della seconda stazione di rifornimento LNG della Campania.

vanno a implementare una flotta di circa 80 veicoli e saranno impiegati principalmente sulle tratte nazionali dove, grazie all’autonomia di 1.600 km nonché a una rete di distributori che in pochi anni si è sviluppata capillarmente in tutta la Penisola, potranno affrontare agevolmente anche le missioni a lungo raggio più impegnative. La fornitura è stata seguita dal Centro Riparazioni Piacentino Spa, che ha supportato il cliente nella sua scelta e che si occupa di fornire anche il servizio di assistenza post-vendita. Nata come officina meccanica, la concessionaria CRP vanta oltre 60 anni di esperienza sul territorio e oggi organizza la sua attività in una sede di oltre 60mila metri quadrati nella zona industriale di Piacenza, dove si concentrano lo showroom, il magazzino ricambi e l’officina.

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Autotrasporti Pellini più competitiva

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Gruber Logistics pensa sostenibile

veco ha consegnato 4 Stralis NP 460 all’azienda altoatesina Gruber Logistics, attraverso la sua concessionaria di zona, la Gasser Srl di Bolzano. I pesanti stradali rappresentano le prime motrici LNG consegnate sul territorio italiano nonché la prima parte di una fornitura di 10 veicoli, tutti alimentati a gas naturale liquefatto, che vanno a implementare una flotta di complessive 750 unità, impiegate tra le 23 sedi su cui l’azienda può contare tra Italia, Europa e Asia. La scelta da parte di Gruber Logistics di convertire parte della propria flotta ai carburanti alternativi da un lato è dettata dalla grande sensibilità ambientale, che ha portato l’azienda a intraprendere un piano di trasformazione sul lungo periodo e, dall’altro, risponde alla volontà di contribuire in modo concreto e significativo al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Comunità Europea in materia di inquinamento, che richiedono entro il 2030 una riduzione del 30 per cento delle emissioni di CO2 prodotte dal traffico dei veicoli industriali e commerciali. L’area geografica che ospita la sede storica dell’azienda, inoltre, è al centro di un intenso dibattito sul tema ambientale, che ha portato l’Assemblea del Tirolo ad adottare alcuni provvedimenti tesi a limitare l’impatto dell’azione inquinante dei mezzi pesanti nel tratto del valico del Brennero.

La serie di divieti di circolazione che entrerà in vigore dal prossimo agosto prevede l’esclusione dei soli veicoli a gas naturale. Gruber Logistics è una delle realtà logistiche più innovative e di successo di tutta Europa. Fondata nel 1936, oggi è un gruppo guidato dalla terza generazione della famiglia Gruber. Con sedi distribuite tra Europa e Asia, è in grado di offrire ai suoi clienti servizi a 360° nelle aree carichi completi, carichi parziali, trasporti eccezionali, trasporti aerei e marittimi, logistica, traslochi industriali, coprendo, grazie al suo knowhow internazionale e la conoscenza approfondita dei Paesi in cui opera, una grande varietà di settori, da quello siderurgico a quello automobilistico, da quello chimico a quello alimentare e della carta.

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Di Martino sceglie il business green

i è svolta a Piacenza, presso la sede C.R.P., concessionario Iveco di riferimento, la consegna di 8 Stralis NP 460 all’azienda Di Martino, specializzata in servizi di trasporto, distribuzione, logistica e spedizione merci tramite la gestione unitaria di tutta la supply chain, dall’origine alla destinazione, attraverso filiali a Torino, Piacenza, Lodi, Catania, Palermo e Korinthos (Grecia). Gli 8 veicoli, che completano una fornitura di 13 mezzi a gas naturale liquefatto siglata nel corso del 2018,

veco ha sottolineato la sua significativa presenza all’inaugurazione della seconda stazione di rifornimento di metano liquido della Campania con la consegna di 6 Stralis NP 460 all’azienda Autotrasporti Pellini. Con l’apertura della nuova stazione di servizio in provincia di Napoli il processo di sviluppo della rete di distribuzione di gas naturale liquido prosegue anche nel Sud Italia. L’impianto di distribuzione è ubicato nel territorio del comune di San Vitaliano ed è destinato al servizio del traffico pesante e automobilistico. La stazione, di proprietà della società Distributori Papa Sas, permette il rifornimento di metano sia in forma liquefatta, con un erogatore specifico per i camion, sia in forma compressa, attraverso due pistole a doppia erogazione di CNG. L’impianto è inoltre già predisposto per un ulteriore ampliamento, tramite l’aggiunta di un secondo erogatore e il completamento di un’area di 600 mq, che ospiterà una serie di servizi aggiuntivi a beneficio dei clienti, tra i quali un punto di ristoro, un bar e una rivendita di tabacchi. L’esatta localizzazione è poco distante dallo svincolo di Nola, in una zona strategica per il traffico tra la Campania e la Puglia, dove si incontrano le autostrade A30, che collega Caserta a Salerno, e l’Autostrada A16 dei due Mari, che attraversa l’appennino campano. Il primo rifornimento dimostrativo è stato effettuato su un Iveco Stralis NP 460, uno dei 6 veicoli LNG consegnati ad Autotrasporti Pellini, che ha siglato l’ordine sul finire dello scorso anno, introducendo nella flotta aziendale una componente sostenibile di veicoli a trazione alternativa, pari al 15 per cento del totale e tutti a marchio Iveco. Gli Stralis oggetto della consegna, equipaggiati con doppio serbatoio LNG per garantire un’autonomia fino a 1.600 km con un solo rifornimento, saranno impiegati per gestire le attività prevalenti dell’azienda, che comprendono trasporti internazionali, intermodali e ADR, di merci e rifiuti pericolosi. Per perfezionare il suo acquisto il cliente si è affidato all’esperienza della Esposito Spa, concessionaria Iveco di riferimento dal 1995, che affiancherà il cliente anche per i servizi di assistenza post-vendita.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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CARATTERISTICHE E FUNZIONALITÀ DELL’APPLICAZIONE HABBL

SOTTO CONTROLLO L’INTERA CATENA DEL TRASPORTO I l nuovo servizio di Transport Management di Fleetboard integrerà i servizi Fleetboard già esistenti, ad esempio analisi dell’impiego, gestione del tempo e mappatura. L’attuale soluzione di gestione dei trasporti di Fleetboard continuerà a essere supportata durante un periodo di transizione, che durerà per almeno due anni. Nella fase di passaggio e collegamento ad habbl, gli esperti di Fleetboard Consulting forniranno assistenza e supporto agli attuali clienti Fleetboard, al fine di agevolare e rendere più fluida la fase di transizione. Essendo un’app per dispositivi mobili combinata con un portale on-line e basandosi sui dati telematici provenienti dai veicoli, habbl fornisce informazioni complete sull’intera supply chain e, in futuro, sarà anche in grado di visualizzarle chiaramente sul nuovo Portale Clienti Fleetboard. I vantaggi offerti dall’app comprendono sia la supervisione dei conducenti durante tutte le operazioni che svolgono nel corso dei loro viaggi sia una panoramica precisa dei veicoli impiegati, inclusa la posizione in tempo

reale, lo schema dei percorsi e la relativa funzione di archiviazione. Questa soluzione consente di svolgere il lavoro senza dover ricorrere a complesse applicazioni di workflow o a grandi quantità di carta. Habbl elabora l’orario di arrivo previsto dei veicoli in base alle informazioni sul viaggio e sulle soste in combinazione con dati di Fleetboard e, in futuro, anche con i dati relativi ai tempi di guida e di riposo. Questa applicazione è anche in grado di inviare messaggi relativi allo stato a un gruppo predefinito di destinatari. Il trasportatore sa sempre dove si trova un determinato veicolo in un determinato momento ed eventualmente per quale motivo è in ritardo, e visualizza tutte queste informazioni su un tabellone degli arrivi, simile a quelli presenti negli aeroporti. In questo modo può utilizzare questi dati per riprogrammare i viaggi al fine di risparmiare denaro, nonché inviarli in modo pratico e veloce ai clienti finali con un semplice clic del mouse. Habbl semplifica sensibilmente le operazio-

ni di coordinamento, grazie al collegamento tra tutte le parti coinvolte nella catena di trasporto. Anche i conducenti delle aziende subappaltatrici possono utilizzare habbl con estrema facilità: l’applicazione funziona, infatti, con flussi di lavoro liberamente configurabili in base alle proprie esigenze, che presentano tutte le fasi del processo in modo comprensibile, contribuendo così a prevenire eventuali errori. In questo modo, ciascuna azienda ha la possibilità di utilizzare i propri processi senza la necessità di adattarsi a standard predefiniti. A tal fine, il software contiene più di 25 elementi modulari, che possono essere combinati tra loro in modo semplice e flessibile. Sono disponibili tutte le funzioni che rendono i processi logistici più trasparenti ed efficienti, come scansione codici a barre, documentazione fotografica, firme elettroniche, liste di controllo, notifiche di stato, geo-fencing e scambio di pallet. Dato che il workflow specifico viene trasmesso singolarmente per ciascun viaggio, non esistono praticamente limitazioni

per quanto riguarda la personalizzazione. Una volta che l’acquisizione sarà stata ufficialmente completata, habbl ed il relativo team costituiranno il nucleo della nuova Fleetboard Logistics GmbH (www.fleetboardlogistics.com), una consociata fondata ex novo ed interamente controllata da Daimler, con sede a Volkach vicino a Würzburg, in Germania. Il fondatore di Eikona AG, Manuel Drescher, diventerà il CEO della nuova Società, mentre Harald Marx, a capo di Daimler Fleetboard Innovation Hub, assumerà l’incarico di secondo CEO ad interim e sarà responsabile dell’organizzazione e delle strategie di Fleetboard Logistics GmbH. Il progetto è stato avviato e gestito sotto l’egida del Daimler Fleetboard Innovation Hub di Berlino, a cui si è stata affidata sia l’elaborazione della nuova strategia di Transport Management di Fleetboard sia la costituzione di Fleetboard Logistics GmbH. Habbl è attiva nel settore della logistica dal 2016 e vanta già 4.500 conducenti registrati. Questo software ha già elaborato 2,3 milioni di ordini e messo a disposizione 13,7 milioni di notifiche di stato a beneficio del personale coinvolto nei processi.

MERCEDES-BENZ TRUCKS ESPANDE L’OFFERTA DI SERVIZI E SOLUZIONI DIGITALI

Fleetboard acquisisce habbl, applicazione per la logistica FLEETBOARD ACQUISISCE HABBL AMPLIANDO L’OFFERTA DI PRODOTTI E SERVIZI PER LA GESTIONE DEI TRASPORTI. IL SOFTWARE, SVILUPPATO DALLA SOCIETÀ EIKONA AG, FORNISCE MAGGIORI INFORMAZIONI PER LA GESTIONE DEGLI ORDINI IN MODO RAPIDO ED EFFICIENTE. “FLEETBOARD - SOTTOLINEA STEFAN BUCHNER, RESPONSABILE MERCEDES-BENZ TRUCKS - HA FISSATO LO STANDARD DI RIFERIMENTO NEL SETTORE SIN DAL LANCIO DEI SERVIZI INTERNET TELEMATICI, AVVENUTO NEL 2000. INTENDIAMO PORTARE AVANTI COERENTEMENTE IL NOSTRO LAVORO, AL FINE DI MANTENERE E CONSOLIDARE QUESTA POSIZIONE”.

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VALENTINA MASSA STOCCARDA

a circa 20 anni, Fleetboard stabilisce lo standard di riferimento per i servizi collegati in rete e soluzioni digitali nel settore dei veicoli commerciali e industriali. Ora l’azienda consolida la propria posizione di leadership nel mercato, attuando due importanti mosse strategiche: l’integrazione all’interno di Mercedes-Benz Trucks e l’acquisizione di habbl - applicazione per la logistica - con il relativo team e know-how. Oltre a offrire una vasta gamma di servizi, Fleetboard si dedica al costante sviluppo di nuove soluzioni digitali per i propri clienti. Nel l’era digitale, i prodotti soft ware sono più che mai parte integrante del core business di Daimler Trucks e Mercedes-Benz Trucks, oltre a essere indissolubilmente legati sia allo sviluppo dei vei-

coli che ai servizi di assistenza per i clienti. In quest’ottica, all’inizio del 2019 è stato deciso di incorporare la exDaimler Fleetboard GmbH nella divisione MercedesBenz Trucks di Daimler Trucks. La Divisione ‘Digital Services & Solutions’ fa parte del settore Marketing, Vendite e Servizi di Mercedes-Benz Trucks ed è responsabile di tutte le offerte che riguardano Fleetboard e Mercedes-Benz Uptime. “Fleetboard ha fissato lo stan dard di riferimento nel settore sin dal lancio, avvenuto nel 2000, dei servizi Internet telematici. Intendiamo portare avanti coerentemente il nostro lavoro, al fine di mantenere e consolidare questa posizione. Attraverso la divisione ‘Digital Services & Solutions’ siamo in grado di offrire ai nostri clienti la soluzione ad hoc da un’unica fonte. Con l’acquisizione di habbl, abbiamo arricchito il

Stefan Buchner, Responsabile Mercedes-Benz Trucks, annuncia l’acquisizione di habbl.

no stro ventaglio di servizi con un prodotto nuovo e all’avanguardia”, dichiara Stefan Buchner, Responsabile Mercedes-Benz Trucks. “Lavoriamo ogni giorno allo sviluppo di soluzioni innovative per le aziende di trasporto e logistica e stiamo anche perfezionando e ampliando gli attuali prodotti e servizi. La nostra attenzione è sempre rivolta ai servizi che offrono un reale valore aggiunto ai nostri Clienti nell’interazione e nell’impiego dei nostri veicoli”. Fleetboard considera habbl una delle applicazioni per la logistica più innovative del settore. La Divisione Truck di Daimler AG ha raggiunto un accordo con Eikona AG per

l’acquisizione dell’applicazione per la logistica, arricchendo così la gamma di prodotti Fleetboard. Il software, svi luppato da Eikona AG, consente di integrare nel processo di pianificazione sia i truck della propria flotta che i mezzi dei sub-appaltatori, fornendo dati sugli ordini e facilitando le comunicazioni con i conducenti: tutte le figure coinvolte nel trasporto conducente, spedizioniere e cliente finale - ricevono tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Questo versatile strumento è destinato a sostituire in futuro la soluzione di Transport Management di Fleetboard. Grazie a questa mossa strate-

gica, Fleetboard consolida l’at tuale gamma di prodotti per quanto riguarda le applicazioni dedicate alla logistica; allo stesso tempo, si evolve costantemente come marchio digitale della Divisione Truck di Daimler AG, con l’obiettivo di offrire ai clienti un completo portfolio di prodotti da un’unica fonte lungo l’intero processo di trasporto. L’acquisizione sarà completata a breve. “Grazie a presupposti tecnici completamente nuovi, ci stiamo avvicinando sempre più alla nostra visione futura di un trasporto diretto e connesso: colleghiamo in rete tutte le fasi del processo e tutte le figure coinvolte nel trasporto. Questa soluzione, oltre a rendere più efficiente l’attività dei nostri clienti che operano nella logistica, contribuisce anche a ottimizzare i flussi del traffico, ridurne i volumi e accelerando i processi di trasporto”, afferma Volker Hansen, CEO e Responsabile Digital Solutions di Fleetboard. “Habbl soddisfa pienamente la nostra esigenza di accrescere sempre di più, tramite il collegamento in rete, il valore aggiunto per i clienti che operano nei settori del trasporto e della logistica. In considerazione della continua carenza di personale qualificato, è particolarmente importante alleggerire il carico di lavoro dei conducenti, fornendo loro un’app intuitiva in grado di offrire un supporto ottimale. Habbl riesce a svolgere questa funzione attraverso flussi di lavoro che ge stiscono tutte le fasi del processo in modo comprensibile, contribuendo così a evitare errori”.


Una forza intelligente nel cantiere. Il nuovo Arocs convince per la sua forza e per la sua intelligenza. Anche in un contesto complesso i dettagli fanno la differenza. Per questa ragione l’Arocs, oltre che per la sua robustezza, attrae per le sue nuove e intelligenti caratteristiche, come le innovative MirrorCam e l’avveniristico Multimedia Cockpit. Caratteristiche, queste, destinate a rendere più efficiente e confortevole il lavoro. Maggiori informazioni sono disponibili nel sito www.mercedes-benz-trucks.com


IL MONDO DEI TRASPORTI

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FABIO BASILICO STOCCARDA

o stato maggiore di Kro ne e Liebherr si è riunito a Stoccarda per presentare ai giornalisti della stampa specializzata internazionale la rivoluzione che passa attraverso il loro storico accordo. Oggetto della partnership il nuovo brand Celsineo, ovvero l’innovativo sistema di refrigerazione che mette insieme le specificità industriali delle due Case costruttrici che hanno deciso di collaborare allo sviluppo, alla vendita e al service di unità refrigeranti. In particolare, Liebherr si occuperà dello sviluppo, della fabbricazione e della fornitura a Krone di unità Celsineo per il trasporto a temperatura controllata. Krone istallerà questi gruppi frigo sui suoi semirimorchi che offrirà ai clienti come soluzione unica, completa e integrata. Inoltre, il network di assistenza europeo di Krone provvederà alle operazioni di assistenza e manutenzione così come alla fornitura di ricambi per tutto ciò che concerne il prodotto Celsineo. Per Krone e Liebherr il focus è la massimizzazione dei benefici per i clienti ed entrambi i partner contribuiscono alla riuscita dell’operazione mettendo in gioco tutta la loro esperienza e il loro know how. “Le due società si completano a vicenda in virtù dei loro punti di forza, della leadership tecnologica e della pre senza sul mercato - ha spiegato Josef Gropper, Managing Director e COO di Liebherr Aerospace & Transportation - Nel caso di Celsineo noi siamo in grado di trasferire tutta la nostra expertise nei sistemi di refrigerazione e condizionamento per aerei e veicoli ferroviari al mondo del trasporto su strada”. “La cooperazione con Liebherr nel trasporto refrigerato è un ulteriore step nel programma del Gruppo Krone che prevede una sempre più incisiva focalizzazione sulle e sigenze del cliente e sulla domanda dei mercati internazionali”, gli ha fatto eco Bernard Krone, Managing Partner del Gruppo Krone. Modularità e performance scalabili sono i valori chiave del nuovo approccio al trailer refrigerato di Krone e Lie bherr. Ispirato alle richieste delle società di logistica di massimizzare l’affidabilità e la gestione dei costi del trasporto a temperatura controllata, Celsineo - neologismo che combina Celsi, riferimento al famoso astronomo, matematico e fisico svedese Anders Celsius, e il greco Neo come Nuovo - offre una valida alternativa tecnologica e ha il merito di aver dato il via a una nuova classe di sistemi di

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RIVOLUZIONE KRONE E LIEBHERR NEL

Con Celsineo una offerta

L’avanzata soluzione Celsineo ottimizza gli aspetti operativi del trasporto refrigerato delle merci.

IL SERVICE SECONDO LA FILOSOFIA CELSINEO

ONE-STOP-SHOP PER IL MASSIMO PROFITTO I l concept Celsineo è basato sulla semplice architettura dei tre circuiti di refrigerazione. Questi tre moduli sono considerevolmente meno suscettibili di default rispetto alle unità di refrigerazione convenzionali costituite da numerosi componenti. Ciò garantisce fin dall’inizio l’annullamento di diversi rischi potenziali. La struttura modulare del sistema Celsineo fa sì che, anche nell’eventualità di un problema di funzionamento di uno dei moduli, il conducente del semirimorchio possa completare il suo tragitto di consegna della merce senza penalizzazioni prima di procedere alla risoluzione del problema con la sostituzione del modulo danneggiato. Per queste evenienze la proposta Celsineo offre un adeguato servizio di assistenza. Mentre nel caso

refrigerazione, le cui performance potenziali fissano nuovi standard e generano un chiaro valore aggiunto. I gruppi frigo convenzionali hanno un circuito di refrigerazione centrale. Questa configurazione comporta, per e sempio, l’impiego di grandi volumi di refrigerante e un’ampia serie di componenti per il controllo della temperatura. Se il gruppo frigo ha qualche problema di funzionamento, le conseguenze per le merci trasportate sono serie così come gli effetti negativo dal punto di vista economico. “L’avanzata soluzione Celsineo risolve il problema - ha spiegato Frank Albers, Managing Director Sales & Marketing di Krone Esso suddivide la capacità di raffreddamento attraverso tre identici moduli di refrigerazione strutturati come “plug & play”, ognuno dei quali contiene un circuito refrigerante separato ermeticamente e dotato di pochi essenziali componenti. La temperatura ideale all’interno del semirimorchio

può essere efficacemente mantenuta impiegando due soli moduli, quindi il trasporto può essere portato a termine anche nell’eventualità che un solo modulo non funzioni”. Ogni modulo ha un proprio circuito di refrigerazione che funziona in autosufficienza e genera la refrigerazione necessaria. Con la disponibilità di tre moduli, è possibile usufruire di una strategia di controllo con un ampio range di opzioni, garantendo una più elevata efficienza complessiva. “I moduli sono controllabili separatamente - ha ag giunto Albers - E il controllo modulare della temperatura garantisce una costante performance di refrigerazione sia a pieno carico che a carico parziale. In effetti, Celsineo consente di realizzare operazioni in differenti classi di per formance incrementando le singole profittabilità, dal momento che il sistema copre diverse applicazioni. Senza contare che l’intelligente controllo dei moduli refrigeranti per-

dei sistemi di refrigerazione tradizionali è richiesta la presenza di un tecnico specializzato in possesso di uno specifico know-how, il service Celsineo è molto più semplice e non richiede alcuna specializzazione certificata. Mediamente basta un’ora per cambiare un modulo danneggiato. E il semirimorchio può tornare su strada in tempi realisticamente brevi. L’ampio network di service partner Krone diffusi in tutta Europa assicura un’efficace intervento di assistenza e manutenzione sulle principali rotte del trasporto internazionale. Con i vantaggio che un’unica officina o un unico service centre è in grado di operare simultaneamente sul trailer e sul gruppo frigo, all’insegna del principio “one-stop-shop”. Un service assicurato da un solo fornitore assicura evidentemente un reale valore aggiunto rispetto all’assistenza in più officine. I fermi macchina vengono ridotti, diminuiscono i costi degli interventi e il tempo operativo viene massimizzato.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA

CON IL NUOVO BRAND CELSINEO SI

intelligente e completa

IDENTIFICA UN INNOVATIVO SISTEMA DI REFRIGERAZIONE CHE METTE INSIEME LE SPECIFICITÀ INDUSTRIALI DELLE DUE CASE COSTRUTTRICI.

LIEBHERR SI OCCUPERÀ DELLO SVILUPPO, DELLA FABBRICAZIONE E DELLA FORNITURA A

KRONE DI UNITÀ CELSINEO PER IL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA.

KRONE

ISTALLERÀ QUESTI GRUPPI FRIGO SUI SUOI SEMIRIMORCHI CHE OFFRIRÀ AI CLIENTI COME SOLUZIONE UNICA, COMPLETA E INTEGRATA. INOLTRE, IL NETWORK DI ASSISTENZA EUROPEO DI KRONE PROVVEDERÀ ALLE OPERAZIONI DI ASSISTENZA E MANUTENZIONE COSÌ COME ALLA FORNITURA DI RICAMBI. mette a Celsineo di refrigerazione e scongelare simultaneamente: per esempio, due moduli possono refrigerare e uno scongelare. Un’opzione che minimizza i rischi di picchi di temperatura durante i cicli di scongelamento. Quindi in definitiva ci si assicura un profilo di temperatura permanente più stabile”. Un altro particolare interessante è dato dal fatto che i moduli sono le più piccole unità intercambiabili all’interno dell’intero sistema di refrigerazione. Questo significa che non è richiesto l’intervento di un tecnico con apposita certificazione di refrigerazione per le operazioni d’ispezione o riparazione del sistema. Tutto ciò di cui si ha bisogno è un semplice e veloce modulo di ricambio e il semirimorchio è di nuovo pienamente operativo. I bassi costi di manutenzione e riparazione, le diverse possibilità applicative, l’utilizzo più produttivo del semirimorchio così come i bassi costi operativi

totali nel lungo periodo si traducono in un periodo di ammortamento inferiore per l’investimento iniziale richiesto per l’acquisto dell’innovativo sistema di refrigerazione. I moduli del sistema Celsineo sono soggetti a un adeguato processo di upgrade. Invece di investire in un intero nuovo sistema, è possibile in futuro, a causa degli adeguamenti normativi e all’evoluzione degli standard di riferimento legali, utilizzare gli stessi moduli con i refrigeranti più appropriati. Attualmente, i moduli di Celsineo sono progettati per essere utilizzati con il refrigerante ozone-friend ly R452A, pienamente rispondente alla regolazione F-Gas valida dal 2020 in poi. Infine, Celsineo è la prima unità di refrigerazione per semirimorchi a essere dotata di un touch display integrato che permette una navigazione sem plice e intuitiva con menu a pochi livelli. In aggiunta, il sistema può essere controllato con normali pulsanti.

Attualmente, i moduli di Celsineo sono progettati per essere utilizzati con il refrigerante ozone-friendly R452A, pienamente rispondente alla regolazione F-Gas valida dal 2020 in poi. In dotazione anche un touch display per una facile navigazione.

Il nuovo approccio di Celsineo alla logistica della temperatura controllata

Il brand che apre una nuova era

L’obiettivo è niente meno che una completa rivoluzione”. Così si è espresso Josef Gropper, Managing Director & COO di Liebherr Aerospace & Transportation. Secondo le due aziende partner che hanno dato vita a Celsineo, mentre le unità di refrigerazione convenzionali offrono solo un minimo potenziale di miglioramento, un nuovo e completo concetto di sistema è il modo migliorare per venire incontro alle attuali e future esigenze del trasporto a temperatura controllata. La filosofia del “Rethink cooling” ha portato Krone e Liebherr ha collaborare con i clienti per definire i requisiti centrali della rivoluzione Celsineo, ben riassunta dal concetto “massima affidabilità e service facile”. Il risultato no è solo un nuovo brand e un nuovo prodotto ma anche una nuova categoria di prodotti mai prima d’ora pensati e costruiti nel settore della tecnologia della refrigerazione del semirimorchio.

“Il nuovo brand Celsineo rappresenta un cambio paradigmatico nella logistica di refrigerazione - ha ribadito Bernard Krone, Managing Partner dell’omonimo gruppo - Reinventare la logistica della catena del freddo vuol dire semplicemente trovare nuove vie e nuovi approcci. Che tradotto indica la necessità di nuovi approcci per reinventare la logistica del trasporto a temperatura controllata. Con questo messaggio, Celsineo veicola valori fondamentali come innovazione, rivoluzione e sorpresa. Liebherr e Krone collaborano strettamente allo sviluppo, alle vendita e al service dei prodotti e dei servizi Celsineo. Il design dell’unità refrigerante è chiaramente focalizzato sulle richieste dei clienti ed è stato progettato in base a queste considerazioni fin dall’inizio. Quindi, implementa idee innovative per risolvere numerosi problemi utilizzando proficuamente ciò che la moderna tecnologia è in grado di offrire”.

Josef Gropper, Managing Director & COO di Liebherr Aerospace & Transportation e Bernard Krone, Managing Partner dell’omonimo gruppo.


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“FUSO ECANTER, COMPLETAMENTE PRIVO DI EMISSIONI INQUINANTI E PARTICOLARMENTE SILENZIOSO, SI PROPONE COME SOLUZIONE IDEALE NELLA DISTRIBUZIONE URBANA E RAPPRESENTA SOTTOLINEA MAURIZIO

POMPEI, MANAGING DIRECTOR DI MERCEDES-BENZ TRUCK ITALIA - UNA VALIDA ALTERNATIVA AL MOTORE DIESEL.

GRAZIE ALLA RIDUZIONE DEI COSTI TECNOLOGICI, AL MOMENTO DEL SUO ARRIVO SUL MERCATO POTRÀ ESSERE OFFERTO AD UN PREZZO ESTREMAMENTE CONCORRENZIALE, RENDENDOLO COSÌ PARTICOLARMENTE INTERESSANTE PER LA SUA REDDITIVITÀ”.

FUSO ECANTER SUL MERCATO A FINE ANNO

La miglior risposta per la distribuzione ecologica

D

LINO SINARI VERONA

aimler Trucks si distingue nella mobilità ur bana a zero emissioni grazie anche al primo autocarro leggero al mondo a trazione esclusivamente elettrica: il Fuso eCanter, un veicolo attualmente in fase di pre-produzione, che percorrerà le nostre strade a partire dalla fine del 2019. “L’eCanter, completamente privo di emissioni inquinanti e particolarmente silenzioso, si propone come soluzione ideale nella distribuzione urbana e rappresenta - sottolinea Maurizio Pompei, Managing Director di Mercedes-Benz

Truck Italia - una valida alternativa al motore diesel. Gra zie alla riduzione dei costi tecnologici, al momento del suo arrivo sul mercato potrà essere offerto a un prezzo estremamente concorrenziale, rendendolo così particolarmente interessante per la sua redditività. I maggiori costi rispetto a un modello diesel paragonabile, saranno compensati in media nell’arco di circa tre anni”. Sul nuovo eCanter è stato adottato un nuovo motore e let trico sincrono permanente con una notevole potenza di 129 kW e una coppia di 390 Nm. La forza viene trasmessa all’asse posteriore attraverso un cambio monomarcia

secondo un sistema collaudato. Mediante un sistema modulare, il veicolo può arrivare ad una potenza complessiva di 86 kWh. A seconda della sovrastruttura, delle condizioni di carico e del profilo d’impiego è quindi possibile un’autonomia di oltre 100 km senza ricarica stazionaria grazie alle potenti batterie agli ioni di litio raffreddate ad ac qua. L’80 per cento della carica delle batterie può avvenire in modalità alta potenza in soli 60 minuti. Al Transpotec ha fatto bella mostra di sé anche il Fuso Canter 3S13 con allestimento Scattolini: pronto all’uso! Si trattava della versione 35 quintali con ca-

bina standard, equipaggiata da fabbrica, con cassone ribaltabile trilaterale Scattolini. Tale versione, vero best seller nel trasporto urbano, si rivolge a una platea quan to mai ampia di trasportatori non specializzati (si guida con la sola patente B) che necessitano di un mezzo particolarmente agile e robusto per supportare il proprio business. La possibilità di ordinare il cassone direttamente in fabbrica accorcia i tempi di consegna ed estende la garanzia del veicolo anche all’allestimento. Ancora una volta Daimler Trucks con Fuso dimostra di essere in prima fila sulla strada dell’innovazione.

MERFINA DA SEMPRE A FIANCO DI MERCEDES-BENZ

OMBRELLO DI SICUREZZA DALL’ACQUISTO ALLA RESTITUZIONE D a oltre 40 anni, Merfina, offre le migliori formule finanziarie per i veicoli con la Stella attraverso Mercedes-Benz Financial Services ed è specialista del noleggio a lungo termine dei veicoli commerciali e industriali Mercedes-Benz, con il prodotto my Mobility Pass attraverso MercedesBenz CharterWay. Grazie alla piena integrazione delle formule finanziarie

con interessanti servizi aggiuntivi, la Merfina semplifica la gestione del mezzo dal momento dell’acquisto fino alla sua restituzione. Novità di quest’anno è il DynamicLease, un prodotto studiato ad hoc per la gamma Actros. Prodotto finanziario flessibile, innovativo e dinamico, modula il canone mensile in funzione dei chilometri effettivamente percorsi dal

Cliente. Più nel dettaglio, il canone è composto da una quota mensile fissa ed un importo variabile a seconda dei km percorsi. Infatti grazie alla connettività della tecnologia “fleet board”, Merfina adegua l’importo del canone mensile in base all’effettivo utilizzo del mezzo. DynamicLease il primo vero pay per use, mai applicato ai veicoli industriali.

IL MONDO DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).


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TOSCANDIA FORNITORE DELLA MARCHETTI LUIGI, AZIENDA ATTIVA FIN DAL 1928

In Umbria si fa la storia dei trasporti L’AZIENDA DI TERNI INIZIA L’ATTIVITÀ CON FEDERICO E ANZIO MARCHETTI. A SOLI 12 ANNI LUIGI È GIÀ SUL CAMION AD AIUTARE NEL CARICO-SCARICO. OGGI AL TIMONE C’È LA TERZA GENERAZIONE, CHE HA PORTATO L’AZIENDA ALLE ATTUALI DIMENSIONI DI FLOTTA STRUTTURATA. AL LORO FIANCO LA CONCESSIONARIA SCANIA CON CUI IL RAPPORTO È AMICHEVOLE MA DINAMICO: “CON LORO UNO SCAMBIO DI OPINIONI CHE FA CRESCERE ENTRAMBI”, AFFERMA L’AREA MANAGER GIAMPAOLO CECCARELLI.

B

MAX CAMPANELLA MONTEGABBIONE

en ricorda Luigi Marchetti quel vecchio Fiat 18 BLR sul quale, accanto al padre Federico, ha cominciato il suo lavoro di camionista. Aveva solo 12 anni quando, notte e giorno, per quanto poteva dava una mano anche lui alle operazioni di carico e scarico, che ai tempi dell’immediato post-guerra avveniva tutto a mano. Oggi al timone della ditta, sempre più protesa nel business oltreconfine, c’è la terza ge nerazione, che nello strutturare e riorganizzare in chiave moderna l’azienda umbra ha incrociato nella sua strada Toscandia, Concessionaria Scania, con cui Alessandro Marchetti ha instaurato una vera e propria partnership con reciproca soddisfazione. Siamo a Montegabbione, nel cuore delle colline umbre. È qui che nel 1928 - come da licenza conto terzi registrata dalla Provincia di Terni - i fratelli Federico e Anzio Marchetti danno vita alla loro ditta di trasporto dedicandosi alle calci per le fornaci, in tempi nei quali il cemento era cosa ancora rara, e al legname: i camion dei Marchetti trasportavano inerti e traverse di le-

gno per le ferrovie che collegavano Milano e Napoli. La Grande Guerra interrompe l’attività, che viene ripresa e ac quisisce maggior vigore con l’arrivo di Luigi Marchetti, classe 1939, figlio di Federico. È un ragazzino quando con il padre e lo zio carica e scarica la sabbia. Mentre i camion si rinnovano con modelli più al passo con i tempi (Fiat 666 e Fiat 626), Luigi consegue la patente e, affiancato dalla moglie Teresa Carloni, nel 1978, dopo la morte del padre, prende le redini del la ditta e la trasforma in una piccola flotta. “Abbiamo iniziato - racconta Luigi che oggi, a 80 anni, è responsabile manutenzione - con quattro camion e da allora la crescita è stata costante. All’inizio effettuavamo solo rotte nazionali, negli Anni Novanta abbiamo cominciato con la Francia e da quel momento la componente estera è diventata sempre più importante, di fatto oggi rappresenta la nostra forza: se un Paese registra un calo economico ci sono gli altri a controbilanciare”. Marchetti Luigi Trasporto Merci si pone al servizio di ogni azienda trasportando tutto quanto occorre - dall’edilizia al ferro, dalla plastica ai ce-

reali ai rifiuti, di cui possiede regolare licenza - tranne combustibili e alimentari. Oggi al timone ci sono i figli Alessandro, 44 anni, Chiara, 41, che

segue i trasporti verso l’estero (soprattutto Francia, Germania e Svizzera), grazie alla sua conoscenza linguistica, e Francesca, 38 anni, responsa-

bile amministrativa. Il parco veicoli è variegato, per rispondere alle esigenze di una clientela diversificata: va sche, autotreni con gru (e sclusivamente Fassi), centinati, ribaltabili ecc. Marchetti Luigi è specializzata nei trasporti eccezionali con scorta di polizia e ha un forte business nel settore vivaistico: due elementi che ritroviamo nel trasporto dell’albero di Netflix sbarcato a Roma, in piazza Venezia, nel novembre 2018, su un convoglio Marchetti lungo 23 metri. La terza generazione è arrivata in azienda negli Anni Novanta e, sotto la sua guida, Marchetti Luigi ha raggiunto le dimensioni di flotta strutturata: 18 trattori (per metà Sca nia), 28 semirimorchi (mol ti Viberti e ribaltabili Tecnokar) e 20 dipendenti, ai quali in caso di surplus di lavoro si aggiungono alcuni trazionisti. L’azienda dispone di un piazzale di 10mila mq con capannone nuovo in fase di raddoppio degli spazi, deposito e un’officina interna, che copre il 90 per cento dei lavori di manutenzione; per il rifornimento e il lavaggio utilizza appositi spazi dedicati a tali attività e una adiacente area di servizio di proprietà Marchetti, ma aperta a tutti. “L’e tà media dei trattori spiega Alessandro Marchetti, Responsabile Commerciale è sotto i quattro anni: sei veicoli hanno quattro mesi di vita. Nel corso di quest’anno aggiungeremo qualche mezzo e alcuni saranno sostituiti per tenere alta l’asticella del servizio qualitativo di cui andiamo fieri. Nella clientela contiamo aziende italiane , francesi , svizzere di prim’ordine. Oggi il 70 per cento del business dell’azienda umbra deriva dall’estero. “Abbiamo clienti da Francia, Svizzera e Germania - prosegue Alessandro Marchetti - che ci contattano per conoscenza diretta. Del resto il nostro è un lavoro particolare, nel quale vantiamo un’importante esperienza che ci consente di dare un valore aggiunto. Abbiamo chiuso il 2018 con una crescita nel fatturato del 10 per cento, dopo l’incremento del 2017 attestato sul 15 per cento. Per quest’anno il target è compreso tra il 10 e il 20 per cento di crescita”. Il legame con Scania inizia

nel 2000, quando il marchio del Grifone raggiungeva il nostro Paese attraverso il dealer di Trento. Con l’arrivo, nel 2014, di Toscandia il legame si è fatto sempre più stretto, fino ad assumere i contorni di una stabile partnership. “Avevamo assoluta necessità - spiega Alessandro Marchetti - di un brand di massima affidabilità, di veicoli che non presentassero problemi e di un servizio post vendita il più efficace possibile. La nostra attività non è configurabile come trasporto urgente, ma basata su un programma di operazioni caricoscarico che impone il rispetto delle scadenze. Per questo ci vogliono veicoli efficienti, che consumano meno, meno soggetti a guasti e rotture e occorre avere un riferimento certo in caso di necessità”. Con Toscandia dal 2014 gli Scania nella flotta umbra sono saliti fino ad arrivare a nove unità, di cui quattro di nuova generazione, equipaggiati con il nuovo motore da 6 cilindri e 500 cv. “All’affidabilità dei mezzi - aggiunge Marchetti - si aggiunge la competenza e disponibilità di Toscandia: a qualunque ora in caso di necessità se li contattiamo abbiamo una risposta. Grazie a questo e ai contratti di manutenzione abbiamo drasticamente ridotto i tempi morti”. La soddisfazione per la partnership appare decisamente reciproca. “Con Alessandro - afferma Giampaolo Ceccarelli, Area Manager Umbria del Gruppo Toscandia - c’è un confronto fitto su molti argomenti, non solo sulla valutazione dell’acquisto di veicoli: parliamo della specificità dei mezzi, sulla lo ro soddisfazione nell’utilizzo quotidiano. Il rapporto con loro come cliente mi ha fatto crescere sul piano professionale”. Un rapporto di amicizia tra i due, come quello che unisce Luigi Marchetti a Mario Ceccarelli, papà di Giampaolo nonché storico autotrasportatore. “Ho trovato - afferma Giampaolo - terreno fertile: il camion è da sempre il mio mondo e quello di A les sandro. Con lui c’è uno scambio di opinioni e una valutazione serena su quello che può fare Scania per aiutarli nel loro lavoro”.

Da sinistra: Giampaolo Ceccarelli, Area Manager Umbria di Toscandia; Alessandro e Luigi Marchetti di Marchetti Luigi Trasporto Merci; Luciano Barelli, Presidente Gruppo Toscandia; Paolo Piccini, Direttore Commerciale Toscandia; Giuseppe Barelli, Amministratore delegato Gruppo Toscandia.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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INTERVISTA / DAVIDE ALTIMANI, AMMINISTRATORE DELEGATO ALTIMANI LIFT

“Pronti a raddoppiare il business” UNO ACCANTO ALL’ALTRO IL PRODUTTORE MANTOVANO DI SPONDE IDRAULICHE E IL COSTRUTTORE DI CINGOLATI ALMACRAWLER: PRELUDIO DI UNA NUOVA STRATEGIA COMMERCIALE. INTANTO L’AZIENDA DI SAN BENEDETTO PO SI RIFÀ IL LOOK CON UN LOGO CHE METTE IN EVIDENZA LA A DI ALTIMANI. E SBARCA IN PORTOGALLO E SPAGNA COMPLETANDO L’AFFERMAZIONE NEI PAESI LATINI FORTEMENTE VOLUTA DA KARIM SABRI.

R

MATTEO GALIMBERTI VERONA

ebranding completo con un nuovo logo, che riporta in evidenza la A di Altimani. E con lo slogan “Il tuo aiuto quotidiano” il produttore di sponde mantovano sbarca in Portogallo e Spagna, chiudendo il cerchio dei Paesi “latini”, e lan cia

due nuovi modelli, senza nascondere future ambizioni che passano attraverso la collaborazione con multinazionali di grandi dimensioni. La strategia dell’azienda di San Benedetto Po, fondata da Paolo Altimani e guidata dal figlio Davide, Amministratore delegato, affiancato dall’instancabile Export Manager Karim Sabri, punta ad as-

sicurare alla clientela stock di magazzino per la pronta consegna, oltre a un servizio altamente customizzato, con prodotti su misura. Sul fronte del business, alla presenza sul mercato locale si affianca una storica quanto rilevante affermazione oltreconfine. In Sud America, ad esempio, Altimani Lift è leader di mercato in diversi Paesi, Cile in

primis. “Quest’anno - annuncia Davide Altimani - siamo sbarcati in Portogallo, grazie alla collaborazione con un im portatore. Si tratta di un Paese strategico, che ci consente di chiudere il cerchio di presenza del marchio Altimani nei Paesi a lingua neolatina”. Di pari passo all’offensiva verso l’estero, lo sviluppo di nuovi prodotti rigorosamente Made in Italy. “Al Transpotec - spiega Altimani - abbiamo presentato in anteprima una nuova macchina da 20 quintali, sponda retrattile con possibilità di raggiungere i 25 q grazie al baricentro spostato. Il modello era già presente nella gamma Altimani ma è stato ampiamente revisionato, con restyling completo. Salendo di portata ma restando ai veicoli guidabili con patente B, il 2019 è l’anno di una macchina da mille chilogrammi caratterizzata dal peso massimo di 180-

2.000 kg, che influisce il minimo possibile sulla portata del veicolo: trattandosi di mezzi di minore por tata, avere macchine leggere è assolutamente importante per la clientela”. Un’offensiva di prodotto che si unisce a un rilancio del l’immagine aziendale. “Abbiamo - prosegue l’Amministratore delegato - rinnovato il logo, che oggi sfodera in rosso la A di Altimani in primo piano. Un completo rebranding che si colloca nel pieno di una nuova strategia: il progetto è raddoppiare il fatturato nel giro di due anni. Siamo soddisfatti del trend, che vede Altimani Lift raggiungere nel 2018 un business di circa un milione e mezzo di euro, ma non intendiamo sedere sugli allori: siamo pronti a una svolta nella politica commerciale”. Pensate a una produzione più massiccia o si salvaguarda la personalizzazione, stori-

Da sinistra: Alessio Mazzari, Area Manager AlmaCrawler; Davide Altimani, Amministratore delegato Altimani Lift; Andrea Artoni, titolare AlmaCrawler; Karim Sabri, Export Manager Altimani Lift; Pietro Agosta Del Forte, titolare AlmaCrawler; Paolo Altimani, fondatore dell’azienda mantovana.

co punto di forza Altimani? “Allestitore e cliente finale as sicura Davide Altimani con tinueranno a trovare in noi un riferimento nella scelta di prodotti che arrivano, nella massima personalizzazione, a riportare il nome dell’azienda che ha realizzato l’allestimento, qualora quest’ultima aderisca al programma Altimani. Tale caratteristica continuerà a distinguerci”. Al Salone di Verona il marchio era presente unitamente a quello di AlmaCrawler, produttore di cingolati, che esponeva l’unico pro dotto autolivellante al mondo. Due aziende operative entrambe - seppure su diversi fronti - nel settore del sollevamento: una collaborazione destinata a implementarsi? “Per il momento - afferma il manager mantovano - è una scelta dettata dalla familiarità: uno dei soci di AlmaCrawler è mio cugino Andrea Artoni. Naturalmente stiamo valutando opportune sinergie nell’interesse di entrambi i player: l’obiettivo è rafforzare Altimani come azienda e come marchio. Presto annunceremo novità nella compagine societaria”. Una delle istanze provenienti oggi dal mondo del trasporto è rappresentata dalla rapidità con cui si richiedono componenti, sponde idrauliche comprese. Abbattere i tempi di consegna è una delle mission di Altimani Lift. “Stiamo investendo - dichiara Davide Altimani - sul sito di San Benedetto Po e lavoriamo per avere sempre disponibile uno stock a magazzino per macchine in pronta consegna, per poter dare una risposta immediata alla clientela. Ad esempio la sponda singola presto sarà consegnata in una settimana”. Quali sono i focus degli investimenti sulla fabbrica di San Benedetto Po? “Entro il mese prossimo - risponde in conclusione Altimani - sarà rinnovata l’intera linea di prodotto: la sponda Altimani avrà una nuova centralina che agevolerà l’emissione dei tagliandi e controlli obbligatori. Basterà sostituire il filtro esterno, lavoro da effettuare presso una delle officine autorizzate Altimani, per cambiare olio e filtro. In questo modo i nostri Punti Service effettueranno un lavoro più celere, veloce e sicuro”.


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INTERVISTA

HOMER SMYRLIADIS MANAGING DIRECTOR ALLTRUCKS

L’Unione Europea delle officine L

DUE ANNI FA CON IL NUMERO UNO DEL NETWORK NATO IN GERMANIA PER VOLONTÀ DI BOSCH, KNORR-BREMSE E ZF TRACCIAVAMO UN BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI SBARCO IN ITALIA. OGGI CONTA 670 OFFICINE IN 11 NAZIONI E PUNTA ALL’ESPANSIONE TERRITORIALE IN TUTTI I 28 PAESI UE. DI PARI PASSO IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI: LA RETE RAPPRESENTA ANCHE I MARCHI TOTAL, TIMKEN E EBERSPÄCHER E PARTE CON I SERVIZI ALLTRUCKS FLEET E JOB PORTAL.

o abbiamo conosciuto per la prima volta due anni fa, per tracciare insieme un bilancio del primo anno “italiano” di Alltrucks Trucks & Trailers. Azienda specializzata nell’assistenza tecnica, con l’obiettivo di fornire un servizio di qualità ad aziende di trasporto mettendo in Rete officine specializzate, Alltrucks nasce per volontà di ZF, Bosch e Knorr-Bremse. Ai tre soci fondatori si sono poi affiancate aziende di prestigio come Total per i lu brificanti, Eberspächer per i sistemi di raffreddamento e riscaldamento, Timken per i cuscinetti a sfera. Homer Smyrliadis, 57 anni, nativo della Grecia da madre tedesca, cresciuto tra il paese ellenico e la Germania, è l’uomo scelto per guidare l’e spansione che, iniziata nei Paesi a lingua tedesca, oggi consente a Alltrucks una presenza in 11 nazioni (Germania, Austria, Svizzera, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Polonia e Norvegia) con circa 670 officine. In Italia il marchio fa capolino nel 2015, quando a Gianluca Annunziata viene assegnato l’incarico di Market Manager Italy. Mentre prende

forma il progetto di avvicinamento di Alltrucks alle aziende di trasporto, a tre anni dallo sbarco nel nostro Paese il network italiano conta 80 affiliati. Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine? “Il piano di sviluppo - afferma Smyrliadis - prevede entro il 2025 una presenza in tutta l’Europa dei 28 Paesi. Ci arriveremo da una parte con il rafforzamento della presenza in Europa Occidentale, dove abbiamo un potenziale di espansione nei Paesi scandinavi, partendo dalla filiale Alltrucks in Norvegia. Parallelamente guardiamo con attenzione a quanto avviene nel Regno Unito, per un approccio al mercato che sia in linea con i cambiamenti dell’economia britannica. Non da ultimo puntiamo ai Balcani per raggiungere la Russia”. Qual è il suo giudizio sulla presenza nel nostro Pae se? “L’Italia - risponde il Managing Director - è un Paese importante e strategico, nel quale Alltrucks ha saputo rispondere in modo puntuale a una richiesta di assistenza ai trasportatori: lo staff italiano sta facendo un ottimo lavoro che sono certo proseguirà con soddisfazione nostra e dei clienti finali”.

di MAX CAMPANELLA

Sul piano europeo qual è stata e qual è la strategia di affermazione? “I focus - precisa Homer Smyrliadis - sono essenzialmente due: stabilire un network di officine, che consentano alle aziende di trasporto che effettuano rotte europee di usufruire del medesimo servizio sul territorio; espandere la presenza Alltrucks di Paese in Paese per raggiungere l’obiettivo dell’Europa dei 28. Sul piano dei servizi, il prossimo step è proporre servizi direttamente alle flotte, sempre attraverso le officine affiliate che sono e resteranno fulcro del nostro sistema. Alle aziende di trasporto andremo a proporre tutto quanto le occorre per un servizio di assistenza qualificato”. Qual è la differenza rispetto ad altre reti di officine che

sta assegnando a Alltrucks un evidente successo? “Siamo afferma il numero uno - un network europeo. Oggi le aziende di trasporto, in particolar modo flotte strutturate che operano all’estero, trovano in Alltrucks una soluzione complementare: non solo un servizio assistenza quando acquistano un veicolo, ma un partner che accompagna la flotta per l’intera vita del veicolo. Ci siamo arrivati puntando a elementi precisi nella nostra strategia: inserendo nel network anche officine indipendenti e raggiungendo un livello omogeneo di preparazione della rete, in termini di spazi disponibili, preparazione del personale, vocazione multimarca, strumentazione tecnica all’avanguardia, ricambi e prodotti di primo impianto”.

Accennava poc’anzi al prossimo step: la comunicazione diretta alle flotte... “Il passo successivo - precisa Smyrliadis - sarà portare il cliente nel network, approccio che capovolge il concetto di assistenza. Con Alltrucks Fleet l’azienda di trasporto ovunque si trovi in Europa presso un’officina Alltrucks riceverà un trattamento preferenziale: servizio di pari qualità ovunque e costi senza sorprese. Il nostro cliente è tale per l’intero network, quindi niente overcharge qualora si tratti di risolvere un problema”. Altro elemento decisivo nella strategia sarà la comunicazione all’interno del network. “Il contatto in tempo reale tra officine - prosegue Homer Smyrliadis - consente di sapere esattamente cosa

fare in caso di necessità: di quel veicolo le nostre officine si scambieranno idee, opinioni e conoscenze sulla sua storia, il tipo di rotte e merci trasportate. In questo modo il cliente sarà supportato in maniera rapida e efficiente”. Sul piano dell’offerta di servizi quali saranno gli altri ambiti nei quali vi muoverete? “Ogni settore che abbia importanza decisiva nell’after market - spiega il Managing Director Alltrucks - viene preso in considerazione, puntando l’attenzione su aziende premium. Non solo. Poiché ben conosciamo e abbiamo a cuore le esigenze delle officine partner, abbiamo introdotto il servizio Alltrucks Job Portal, operazione che consente di trovare lavoro presso il nostro network e alle officine di individuare figure idonee per la loro attività, soprattutto giovani che possano crescere nella cultura multibrand che le caratterizza”. “Altra novità - conclude Smyrliadis - l’estensione della garanzia, al momento attivata in Germania: con il servizio Extended Warranty Program il cliente sa anticipo qual è l’ammontare del costo da affrontare per estendere la garanzia”.


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AUSTERAS TRADE / ALLA SCOPERTA DELL’UFFICIO TECNICO

I “sarti” dei telai LUIGI BOTTACINI, STORICO RIFERIMENTO CON GRANDE ESPERIENZA NEL SETTORE, IVAN SCARPITTA, CAPO OFFICINA, E L’ULTIMO ARRIVATO, PAOLO ZANOLLI, SONO I COMPONENTI DEL TEAM DI PROGETTISTI DELL’AZIENDA DI LAZISE, INDISPENSABILE SUPPORTO ALL’ATTIVITÀ COMMERCIALE DI FEDERICO BISIGHIN. PER LORO NESSUN CLIENTE È UGUALE ALL’ALTRO ED È SULLA BASE DEL LAVORO DELL’ÉQUIPE CHE DAL FERRO NASCE IL RIMORCHIO CHE SODDISFA LE ESIGENZE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO.

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MAX CAMPANELLA VERONA

oter soddisfare le esigenze del cliente. A questa mission è chiamato a operare l’ufficio tecnico di Austeras Trade, storica azienda con sede e sito produttivo a Lazise, in provincia di Verona, leader nelle trasformazioni di veicoli industriali. Fondata da Giancarlo Bisighin e oggi guidata dalla seconda generazione, nelle persone di Federico e Stefania Bisighin, Austeras Trade pun ta la sua attività sull’estrema customizzazione dei prodotti, dalla trasformazione di veicoli industriali (allungamento o accorciamento del passo, aggiunta di assali fissi e sterzanti, modifica di assale originale applicato da fisso a sterzante ecc.) alla realizzazione di un ampio ventaglio di prodotti per il trainato a marchio Austeras: rimorchio a ralla (due e tre assi), semirimorchi e bighe a uno, due o tre assi.

Tra le prerogative vantate dall’azienda veneta un ufficio tecnico chiamato a seguire ogni realtà aziendale dalla flotta al piccolo tra-

sportatore - che ad Austeras Trade chiede un veicolo su misura per le sue esigenze specifiche. Il team che supporta l’attività commerciale

di Federico Bisighin è guidato dall’ingegner Luigi Bottacini, storico riferimento con grande esperienza nel settore, dal 2015 in Austeras

L’ufficio tecnico di Austeras Trade al gran completo. Da sinistra: Luigi Bottacini, Paolo Zanolli, Federico e Stefania Bisighin e Ivan Scarpitta. Sono loro gli artefici del successo Austeras.

Trade dopo trent’anni di progettazione e omologazioni in Cardi. Al suo fianco Ivan Scarpitta, capo officina e responsabile dell’assistenza, anch’egli in azienda dal 2015 dopo 17 anni in Cardi come impiantista e vice responsabile della produzione. Con loro da quattro mesi Paolo Zanolli, fresco di laurea in Ingegneria Meccanica con specializzazione in innovazione di pro dotto. “Quando un cliente contatta Austeras Trade - spiega l’ingegner Bottacini - è mosso da un’esigenza specifica, non soddisfatta dalla pro duzione di multinazionali e produttori di grandi dimensioni. La sua è innanzitutto la richiesta di un progetto: dagli assali alla sospensione, dai longheroni alle altezze l’ufficio tecnico procede con un’analisi di fattibilità che precede il progetto. Sulla base di que st’ultimo viene sviluppato il telaio, realizzato in-house”. È così che dal ferro vediamo nascere il rimorchio.

Alcuni esempi di questo lavoro “sartoriale”, che prevede un pro getto per ogni cliente, li abbiamo visti al Transpotec, do ve Austeras Trade presentava un rimorchio, un semirimorchio e una trasformazione, esempi esaustivi della sua attività. “Per il semirimorchio - spiega l’ingegner Zanolli - quest’anno lanciamo come novità il sistema Tridec, con angolo di sterzatura quasi tre volte maggiore di un normale autosterzante. È molto utile ad autotrasportatori che si trovano a dover compiere manovre in piazzali stretti, in città per la distribuzione urbana: con 7,5 metri di lunghezza, è in assoluto il più corto sul mercato”. Business originario dell’azienda veronese, la trasformazione in Austeras Trade consente di realizzare ogni tipo di veicolo, compresi rimorchi ad asse centrale (commercialmente chiamati bighe). Non poteva mancare a Verona Ecoslim, autentico gioiello della produzione Austeras Trade, unico rimorchio realizzato in serie, proposto come standard nelle versioni a due e tre assi, con portata rispettivamente di 20 e 26 t). “Nel 2018 - afferma Federico Bisighin - abbiamo venduto 65 semirimorchi, quest’anno contiamo di arrivare a quota cento, di cui il 20-30 per cento Ecoslim. Si tratta di un rimorchio scarrabile per casse mobili, adatto al settore dell’ecologia, con sistema di bloccaggio della cassa mobile”. Massima attenzione è dedicata all’assistenza. “Il cliente Austeras Trade - afferma Scarpitta - ama sentirsi “coccolato”, del resto la sua soddisfazione è il nostro punto di forza: fosse anche solo per un consiglio sa che può contare su di noi, che se ci contatta in qualsiasi momento noi ci siamo. Il rapporto di fiducia che si crea viene ripagato con l’al to tasso di fidelizzazione: dopo qualche anno dall’acquisto il cliente da noi torna. Sempre”.

MANAGER DI RIFERIMENTO È FLAVIO FELICE, CRESCIUTO IN UNA FAMIGLIA DI TRASPORTATORI

IL CENTRO ALLESTIMENTI AVAMPOSTO IN CENTRO ITALIA DELL’AZIENDA DI LAZISE A vamposto del Centro Italia, Austeras Trade ha il suo riferimento a Pesaro Urbino con il Centro Allestimenti, guidato da David Antonietti e Mario Buldrighini. Azienda rilevata vent’anni fa dalla storica carrozzeria di veicoli industriali Vilcar di Senigallia, da quel momento il Centro Allestimenti da piccolo allestitore diventa una realtà aziendale che conta oggi 15 dipendenti con un giro d’affari annuo di circa tre milioni di euro. Con sede a San Costanzo che si sviluppa su una superficie di 5mila mq, dall’anno scorso l’azienda marchigiana da cliente di Austeras Trade è diventata partner. “Capitava di frequente spiega Flavio Felice, manager che nel Centro Allestimenti si occupa di vendita e assistenza di prodotti dell’azienda di Lazise - che i clienti ci chiedessero espressamente prodotti Austeras Trade. Nell’ottica di fornire al cliente un servizio completo, dal telaio all’allestimento, abbiamo stretto una collaborazione che prevede, su telaio Austeras Trade sviluppato sulle specifiche del

cliente, la realizzazione di un allestimento configurato sulla base delle sue esigenze, al quale abbiniamo biga o rimorchio. In questo modo il cliente ha un solo interlocutore per l’intera fase di pre, durante e post acquisto e ha la garanzia che il veicolo da egli richiesto risponde esattamente alle sue aspettative”. Manager esperto, Felice è nome noto nel settore del trasporto. Figlio d’arte di papà Claudio, Flavio con il fratello Paolo operava nell’azienda di trasporto familiare Felice Service, con sede a Campobasso e un parco di sette camion. “Ho incrociato Austeras Trade - spiega Flavio Felice - come cliente autotrasportatore, quindi ben conosco le esigenze di chi viaggia sulle strade. Al Centro Allestimenti l’autotrasportatore ha la possibilità di allestire autotreni gran volume, veicoli per il trasporto di foraggi, cassoni fissi, impianti scarrabili ecc. Da quest’anno abbiamo inoltre ottenuto le certificazioni per il trasporto intermodale”.

Stretta di mano tra Federico Bisighin (a sinistra), Responsabile Commerciale Austeras Trade, e l’Area Manager Flavio Felice.


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REALTRAILER FESTEGGIA CON DIPENDENTI, CLIENTI, VENDITORI E PARTNER

Da vent’anni sulla cresta dell’onda ESATTAMENTE L’8 MARZO 1999 NASCEVA LA SOCIETÀ CHE LANCIAVA LA SUA SFIDA AL MONDO DEL TRAINATO: IMPORTARE IN ITALIA IL MARCHIO KRONE, AI TEMPI POCO CONOSCIUTO NEL NOSTRO PAESE, OGGI IN LOTTA PER LA LEADERSHIP DI MERCATO. AL TIMONE TUTTORA ANTENORE PIGOZZI, AFFIANCATO DALLA FIGLIA ELISA E DA STEFANO SAVAZZI. A TESTIMONIARE LA VICINANZA DEL PRODUTTORE TEDESCO IL NEO MANAGING DIRECTOR FRANK ALBERS.

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MICHELE S. ALTIERI VERONA

anno voluto festeggiare con tutti i collaboratori, rappresentanti di fornitori-partner e clienti. Perché “vent’anni di successi, di costante e continua affermazione sul mercato dei brand importati, sono frutto di un lavoro di squadra”, co me ama ricordare Antenore Pigozzi. È lui tuttora tra i timonieri di Realtrailer, il protagonista cui si deve, due decenni fa, l’intuizione di portare in Italia il marchio Krone, ai tempi produttore di semirimorchi pressoché sconosciuto nel nostro Paese, oggi nella top tre della classifica, a un soffio dalla leadership, contesa per poche unità. Affiancato al timone dell’azienda dalla figlia Elisa Pigozzi e da Stefano Savazzi, Pigozzi ha voluto festeggiare l’anniversario dei vent’anni di fondazione al Transpotec. “La fiera - ha affermato l’imprenditore mantovano - è stata l’occasione per avere come ospite di riguardo il nuovo Managing Director di Krone, nonché tantissimi clienti che sono venuti a trovarci, manager di aziende con cui abbiamo rapporti di collaborazione e, non da ultimo, abbiamo avuto l’opportunità di unire l’intera forza vendita e avere con noi buona parte dei dipendenti. A tutti loro va il mio grazie personale, perché è con il contributo di tutti che siamo riusciti a coronare un successo che, vent’anni fa, sembrava oltremodo difficile”. Fondata nel 1999, negli anni Realtrailer è diventata un riferimento nel trainato in tutta Italia, contestualmente allo sviluppo in Europa del produttore tedesco di semirimorchi. Ha la sua base operativa nel nuovo stabilimento di Suzzara, nei pressi della strada regionale Reggio Emilia-Mantova: 35mila mq di piazzale, 3mila coperti per capannoni a uso officina e 300 mq di uffici. Nel 1999, nel pieno degli anni del boom dei trasporti, Pigozzi raggiunse Werlte, in Germania, invitato da Krone alla presentazione dei loro prodotti. Il produttore tede-

sco, nato nel 1971, era agli albori di un forte sviluppo nel resto d’Europa e i suoi manager cercavano qualcuno che, esperto nel settore, potesse far conoscere i suoi centinati sul mercato italiano. “Sin dai primi anni novanta dichiara Pigozzi - avevo il desiderio di importare in Italia semirimorchi idonei alle nostre esigenze professionali: da autotrasportatore sentivo questa necessità e mi ero guardato intorno, non trovando un produttore che facesse al nostro caso, che rispondesse alle effettive esigenze del settore”. Esattamente l’8 marzo 1999 nasceva Realtrailer, con base operativa presso la sede di Autotrasporti Pigozzi Antenore. Riferimento in Krone per Realtrailer era ai tempi Jörg Sanders, personaggio - scomparso nel 2014 - caratterizzato da grande entusiasmo e passione, che si dedicò con forte convinzione allo sviluppo del marchio nel nostro Paese. E, grazie anche a questa stretta collaborazione con la Casa Madre, i risultati non

Foto di gruppo per la squadra di dealer e area manager Realtrailer. In alto, il management Realtrailer con Frank Albers (secondo da sinistra), Managing Director Sales & Marketing Krone.

tardarono ad arrivare. Tra i primi clienti italiani anche nomi di rilievo mettono alla pro va e acquistano Krone:

Torello, Arcese, Autamarocchi, Fercam, Napolitrans, Petra, Transmec... Una crescita che vede correre paralleli

Krone e Realtrailer: presente in quaranta nazioni in Europa, nonché in Algeria, Turchia e Marocco, il marchio

tedesco possiede un sito produttivo in Turchia; ovunque è in alto alla classifica dei produttori, occupando primo o secondo posto, e come Gruppo Krone vanta un fatturato annuo di circa 1,8 miliardi di euro e 3.500 dipendenti. Realtrailer vive una continua escalation positiva nei nu meri e nel ventaglio di prodotti, arricchito grazie alle partnership con il produttore belga STAS, di cui Realtrailer è venditore esclusivo: piani mobili, vasche e rimorchi ribaltabili che rappresentano il 6 per cento del business dell’azienda suzzarese. Realtrailer importa, seppure non in esclusiva, anche i semirimorchi Van Hool e i portacontainer dell’olandese Broshuis. Ma il marchio Krone resta il punto di forza. “Fino a quattro anni fa - afferma Antenore Pigozzi - mai avremmo pensato di superare le duemila unità l’anno, oggi siamo costantemente sopra le 2.100”. Dal piccolo padroncino alle grandi flotte, Krone risponde alle esigenze professionali con i centinati, che rappresentano l’80 per cento dei volumi di Realtrailer, e la gamma frigo per il restante 20 per cento. Al Transpotec, al taglio della torta e a portare la presenza Krone è intervenuto Frank Albers, nel settembre 2018 nominato Managing Director Sales & Marketing. “Con Realtrailer - afferma il manager tedesco - abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione e piena fiducia. Lo spirito con cui seguono la clientela italiana è pienamente allineato alla modalità di lavoro che abbiamo in Krone: prima che al business puntiamo al cliente e alle sue necessità. Abbiamo un’offerta di prodotti che copre tutte le esigenze e che non teme confronti in termini di qualità, robustezza e tempistiche di consegna: a Realtrailer sta il com pito di soddisfare il cliente anche dopo la vendita. Considerati i risultati e le testimonianze che ho raccolto al Salone, stanno facendo un ottimo lavoro. Conforta inoltre la presenza di giovani leve nel management e nella forza vendita, supportati da una persona d’esperienza qual è Antenore Pigozzi”.

DAL VENETO ALLA LOMBARDIA FINO A CAMPANIA E ISOLE: OVUNQUE C’È UN RIFERIMENTO

TRE CONCESSIONARIE E UNA FORZA VENDITA PER UNA COPERTURA CAPILLARE R ealtrailer conta oggi circa 15 dipendenti e una forza vendita capillare di agenti in tutta Italia, che operano quasi tutti in esclusiva per Krone. Area Manager Puglia, alta Calabria, Basilicata e Molise è Vincenzo Carmosino, 40 anni, figlio d’arte di Franco, costruttore di rimorchi e veicoli industriali, che da due anni segue la sua strada in autonomia. In Campania il riferimento è Gerardo Basile, 41 anni, da dieci in Realtrailer dopo un’esperienza in Fasulo Isotermici e Piacenza Rimorchi. Area Manager Marche è Giordano Corradini, 39 anni, dal 2010 in Realtrailer, anch’egli figlio d’arte di papà Silvano, impegnato nelle vendite di ri-

morchi nel Centro Italia. In Sicilia e Bassa Calabria il riferimento è Globaltrailer di Matteo Lau, 36 anni, dal 2008 con Realtrailer, una carriera iniziata nel 2002 come venditore Volvo Trucks. Francesco Spanu, 38 anni, da dieci in Realtrailer, già meccanico specializzato nei veicoli industriali, è Area Manager Sardegna. In Piemonte, Liguria e Val d’Aosta Area Manager è Giuseppe Ferrari, 69 anni, in Realtrailer dal 2013 dopo un’esperienza in Multitrax quando quest’ultima importava Kögel. Di Toscana e Friuli Venezia Giulia (e in parte Verona) si occupa Gualtiero Muti Semirimorchi, che ha il volto dell’ingegner Gualtiero Muti, 65

anni, da cinque al timone della sua società dopo un’esperienza di vent’anni in Astra, sei in una Concessionaria Volvo e altrettanti come responsabile commerciale Evicar, quando quest’ultima importava il marchio Wielton. Affiancato da Gianluca Riscazzi, 23 anni, giovane promessa del mondo del trainato, da un anno e mezzo ha il mandato Realtrailer. Area Manager Lombardia, Parma e Piacenza è Roberto Lupi, 39 anni, da 11 in Realtrailer. Tre le Concessionarie dell’azienda mantovana. Dealer per il Veneto è TTS di San Pietro in Gù, che ha il volto di Stefano Lorenzin, 50 anni, che nell’azienda si occupa dei rimorchi

Krone, Stas e Van Hool. A Roma la Concessionaria di riferimento è il Gruppo FCA, dealer Renault Trucks e Volvo Trucks. Al suo interno Massimo Mondani, 64 anni, è il riferimento dei trailer, di cui si occupa con mandato Krone per Lazio e Umbria. Nel Trentino opera la Concessionaria Rupe Veicoli Industriali di Mezzolombardo, realtà con una presenza sul territorio da oltre cinquant’anni. Fondata da Giancarlo Roncador, con il quale oggi collaborano i figli, distribuisce il marchio Krone e i ricambi nelle provincie di Trento e Bolzano, annoverando tra la clientela alcune flotte tra le prime in Italia.


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PRIMO VEICOLO SPECIALE FORNITO A NOLEGGIO DA FRAIKIN ITALIA

Eccezionale senza confini

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MAX CAMPANELLA MAPELLO

lasse 1992, Michael Co lombi Manzi ha l’energia di un ragazzo di 26 anni, unita a una straordinaria voglia di fare e alla passione per il camion. Perché Michael sul camion ci è cresciuto, accanto al padre Maurizio e alla sorella Alessandra. E sulla base della sua esperienza ha deciso di investire su un fiammante MAN TGX da 640 cv acquisendolo a noleggio con Frakin. Colombi Manzi, oltre che diffusissimo in quel di Mapello, alle porte di Bergamo, è un nome noto nel trasporto. Tutto inizia con Giovanni Colombi Manzi, compianto autotrasportatore, la cui eredità è oggi gestita dalle figlie con un’azienda operativa su rotte nazionali. Il fratello Maurizio, 58 anni, ha invece subito valicato i confini per dedicarsi al trasporto eccezionale su rotte internazionali fondando la Transkong. Negli anni, l’imprenditore bergamasco è stato affiancato dal figlio Nevio, 31 anni, che tuttora opera con lui con cinque trattori e otto semirimorchi. Mentre da una costola di Transkong, Michael e Alessandra, 35 an ni, nel 2017 hanno dato vita a Colombi Manzi Michael Trasporti, ditta individuale con un Renault Trucks Magnum assegnato dal padre, al quale si aggiunge oggi il nuovissimo MAN TGX noleggiato con Fraikin. “Le sinergie all’interno della famiglia - spiega Michael - non mancano affat-

to, ci si aiuta e di fatto mi considero ancora parte di Transkong”. Il parco del trainato è costituito, in totale tra le aziende, da circa 15 semirimorchi, prodotti di nicchia, realizzati con caratteristiche specifiche su misura per il lavoro dei Manzi, flessibili al punto da consentire svariate combinazioni tra trattore e semirimorchio. Michael impara a guidare con la sorella, che affiancava nei viaggi occupandosi del ca rico-scarico. Acquisita la patente, oggi è lui a dedicarsi alle trasferte - soprattutto verso Spagna e Nord Europa mentre la sorella può dedicarsi maggiormente alla parte amministrativa dell’azienda. Incontrare il giovane Michael è oltremodo difficile: riusciamo a intervistarlo poco prima che parta per una settimana di lavoro in Belgio. Il core business dell’azienda è quello cui si è dedicato il padre sin dall’inizio, quando trasportava macchine operatrici per Caterpillar, senza sottrarsi dall’aumentare il ritmo in occasione ad esempio dell’emergenza in Valtellina: gru, pale, escavatori rappresentano la merce tipica che viaggia sui camion Manzi. “Dai costruttori come Dae woo e Caterpillar alle grosse aziende di trasporto come NPS, Cippà e Mateco - precisa Michael - i nostri veicoli effettuano trasporti gravosi di ogni tipo, rispettando tutte le normative e fornendo un servizio di qualità a garanzia del cliente”. La scelta del noleggio la ritiene strategica sia per tran-

IL FIAMMANTE MAN TGX DA 640 CV È STATO CONSEGNATO A

MICHAEL COLOMBI MANZI, EREDE DI UNA GLORIOSA FAMIGLIA DI AUTOTRASPORTATORI DI

MAPELLO, IN PROVINCIA DI

BERGAMO. IL GIOVANE RAMPOLLO È PRONTO A INVESTIRE SULL’AZIENDA: “IL NOLEGGIO È UNA FORMULA VINCENTE PER SEMPLICITÀ E SICUREZZA: PAGO LA RATA CON IL TUTTO INCLUSO E POSSO DEDICARMI AL MIO LAVORO CON SERENITÀ”, AFFERMA PRIMA DI PARTIRE PER IL

quillità personale, sia per essere pronto - all’occorrenza ad aggiungere un altro veicolo alla flotta per rispondere alle richieste della clientela. “Per noi - afferma Michael Manzi - il camion è un mezzo di lavoro, non qualcosa di più

di una vettura: il camion non deve mai stare fermo. Sapere che pagando la rata di noleggio abbiamo inclusi tutti i servizi per me è un aspetto fondamentale: con serenità posso dedicarmi al mio lavoro”. Una tranquillità che pog-

gia le basi su un network di assistenza presente in tutta Europa, che affianca quello delle Case costruttrici. “Nella sola Francia - dichiara Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia - Fraikin dispone di 170 officine specializzate.

Da sinistra: Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia; Michael Manzi di Colombi Manzi Michael Trasporti; Roberto Cogo, Area Manager Lombardia Fraikin Italia.

BELGIO.

Con il veicolo fornito a Manzi per la prima volta in Italia ci mettiamo alla prova nel segmento dei veicoli speciali, operativi in missioni gravose e continuative, segmento nel quale Fraikin è leader in altri Paesi, come Francia, Spagna e Gran Bretagna. Si tratta di un veicolo particolare, che rispetto ai classici trattori e centinati richiede una gestione competente e esperta sul piano dei servizi. Fraikin Italia è consapevole delle sue potenzialità e, con questa fornitura, esprime al massimo il concetto di gestione: abbiamo la presunzione di sapere e poter fornire un servizio di qualità a un cliente come Manzi che utilizza veicoli particolari”. Non da ultimo, con la consegna del TGX a Manzi Fraikin onora la storia di una famiglia di trasportatori che, sin dal 1988, utilizza un camion MAN. “Michael - conclude Pellicioli - è un giovane promettente, autentica staffetta generazionale di una famiglia nota per l’esperienza e la competenza con cui operano da anni nel settore del trasporto”.

CLAUDIO GARIBOLDI, AMMINISTRATORE DELEGATO FRAIKIN ITALIA

“IL NOLEGGIO È UNA FORMULA VINCENTE IN UN’ECONOMIA SEMPRE PIÙ FLUTTUANTE” “

Occorre ancora un po’ di cultura, ma il noleggio di veicoli industriali in Italia si va gradualmente allineando ad altri Paesi europei nei quali già da tempo è realtà consolidata”. Incontriamo Claudio Gariboldi, Amministratore delegato Fraikin Italia, al Salone Transpotec, dove il leader europeo nel noleggio di veicoli industriali esponeva un Mercedes-Benz Actros con livrea Fraikin. E dire che solo due anni fa esordiva al Transpotec dopo aver chiuso il suo primo anno di attività: cos’è cambiato in questo biennio? “Nel 2017 - risponde il numero uno di Fraikin Italia - eravamo nella fase

iniziale, pur avendo consuntivato risultati importanti sin dall’inizio. Oggi Fraikin Italia ha un’organizzazione strutturata, è stato raggiunto l’obiettivo di poter contare su una struttura che, tra Fraikin Point e Area Manager sul territorio, è in grado di approcciare il mercato italiano forte di un patrimonio conoscitivo di 75 anni”. Fraikin nasce nel 1944 ed è oggi un player con esperienza in numerosi mercati. “In Italia - prosegue Gariboldi - portiamo una formula che ha avuto e sta avendo successo in tutta Europa: oggi anche in Italia abbiamo tutto quanto occorre per mantenere le promes-

se in termini di servizio. Non si tratta solo di noleggiare un camion: il prodotto è parte integrante ed è base di un’offerta, ma l valore aggiunto lo facciamo nei servizi. È questa la chiave di differenza di Fraikin rispetto a competitor che nascono al solo scopo di proporre formule basiche: vogliamo portare in Italia il vero full service top di gamma, come avviene in altri mercati”. In un contesto economico generale poco promettente come ha chiuso il 2018 Fraikin Italia? “Con risultati - afferma Gariboldi - in linea con il 2018, ma con un importante potenziale per 2019 e 2020. Il noleg-

gio continuerà il suo trend positivo, sentiamo meno di altri la preoccupazione per il rallentamento degli indici economici: negli anni della crisi molti operatori hanno cominciato a riflettere sulla gestione della flotta. Acquisto e leasing sono formule meno flessibili, che per loro natura mal si adattano ai cambiamenti sempre più repentini cui ci stanno abituando i cicli economici. Il noleggio è una formula vincente in un’economia fluttuante e variabile, in cui l’operatore può adattare la durata del noleggio in considerazione di variabili macro e microeconomiche”.


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LE COMPETITIVE SOLUZIONI FIRMATE VIBERTI E CARDI

AL CENTRO

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DELL’ATTENZIONE

I semirimorchi che ottimizzano il trasporto

DELLO STAND VIBERTI

RIMORCHI AL TRANSPOTEC DI VERONA IL SEMIRIMORCHIO

VIBERTI CURTAINSIDER MEGA CON L’OPZIONE MULTIHEIGHT E IL SEMIRIMORCHIO RIBALTABILE CARDI

BULKMASTER, PROGETTATO PER IL TRASPORTO DI GRANDI VOLUMI, IN PARTICOLARE PRODOTTI AGRICOLI. IL

SALONE

VERONESE È STATA ANCHE L’OCCASIONE PER FESTEGGIARE UNO STORICO ANNIVERSARIO, I

100

ANNI DI ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ CARDI.

I

FABIO BASILICO VERONA

l Gruppo Wielton, ben rappresentato dai marchi Viberti e Cardi, ha partecipato da protagonista al Transpotec di Verona dove sono state illustrate agli operatori del settore le soluzioni messe a punto dalle Case italiane e presentate dalla società Viberti Rimorchi. “Nonostante la grande concorrenza sul mercato, il Gruppo Wielton registra continuamente l’aumento del numero degli ordini realizzati e si sviluppa in modo dinamico e progressivo in ogni mercato in cui conduce attività economica - ha dichiarato Mariusz Golec, Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Wielton, intervenuto alla conferenza stampa organizzata da Viberti Rimorchi al Transpotec - In Italia, la realtà polacca è presente da quasi quattro anni con potenziale sul mer-

cato locale collegato alla forte posizione dei marchi Viberti e Cardi”. Il Salone veronese è stata anche l’occasione per festeggiare uno storico anniversario, i 100 anni di attività della società Cardi. “Siamo contenti che nel nostro portafoglio si trovi il marchio che è l’icona del mercato italiano”, ha sottolineato Golec. Al centro dell’attenzione il semirimorchio Viberti Curtainsider Mega con l’opzione Multiheight. Il semirimorchio presenta l’adattamento a diverse altezze della ralla, caratteristica che lo rende utilizzabile in abbinamento sia ai trattori stradali standard che ai veicoli di tipo mega. Il prodotto inoltre è dotato di un pavimento speciale con il coefficiente di attrito aumentato, grazie al quale è possibile proteggere meglio il carico e diminuire il tempo di carico. Altri elementi distintivi sono l’altezza universale della ralla nell’ambito 950 mm - 1.200

mm e le soluzioni funzionali che facilitano la gestione quotidiana del semirimorchio: carico sul pavimento fino a 7,5 tonnellate in standard e angolo di apertura della porta di 270 gradi.

La seconda soluzione presentata dal portafoglio Viberti e Cardi è il semirimorchio ribaltabile Cardi BulkMaster, progettato per il trasporto di grandi volumi, in particolare prodotti agricoli. Ciò che di-

Un ribaltabile Cardi e, in alto, il semirimorchio Viberti al Transpotec.

stingue il prodotto è il telaio ribassato in acciaio di tipo “col lo d’oca” - Gooseneck. Grazie al telaio, il baricentro del semirimorchio è stato ribassato, il che garantisce una maggiore stabilità durante il viaggio e le operazioni di scarico. Inoltre, è stata ridotta l’altezza complessiva del veicolo in confronto al semirimorchio di uguale volume su telaio dritto. Di conseguenza, il semirimorchio è dotato di una soglia di carico più bassa del pavimento e della trave superiore. Il modello è disponibile nella versione con portacoperchio, con il coperchio dritto oppure con la porta leggera e funzione di apertura sicura, la nuova opzione nell’offerta dei semirimorchi ribaltabili del Gruppo Wielton. Il Gruppo Wielton, che nel 2018 ha consuntivato un totale di 21mila unità, dispone attualmente di quattro centri di produzione ubicati in Polonia, Germania, Francia e Gran

STORICO ANNIVERSARIO PER IL PRODUTTORE ITALIANO DI SEMIRIMORCHI RIBALTABILI POSTERIORI

UN SECOLO NEL SEGNO DI CARDI N el 2019 il Gruppo Wielton celebra uno storico anniversario che celebra il made in Italy e rende omaggio alla tradizione industriale italiana. Il marchio Cardi festeggia 100 anni di attività nei quali l’azienda ha contribuito a identificare il mercato italiano fornendo con continuità le migliori soluzioni per le diverse esigenze di utilizzo. Cardi inizia a operare nel 1919 a Chievo concentrandosi fin da subito sulla produzione di semirimorchi ribaltabili. Nel periodo a cavallo tra il primo e il secondo conflitto mondiale Cardi vive la prima importante espansione. Di seguito si è attestata una seconda forte crescita durante il boom economico degli anni sessanta del secolo scorso fino ad arrivare ai nostri giorni. Le innovazioni tecnologiche consentono a Cardi di contribuire a garantire un trasporto adeguato a ogni situazione. Gli chassis Cardi posso-

no vantare l’impiego di acciaio altoresistenziale e le casse sono realizzate in alluminio Endur-All 110 e in acciaio Hardox 450, a seconda degli impieghi. La famiglia di semirimorchi ribaltabili posteriori Cardi comprende i modelli Weight Master con cassa in alluminio e capacità da 24 a 67 metri cubi, Strong Master con cassa in acciaio e capacità da 26 a 34 metri cubi e Scrap Master con cassa in acciaio e capacità da 51 mc e da 55 mc. Cardi fornisce ai propri clienti supporto tecnico continuo e una vasta gamma di servizi connessi all’utilizzo del veicolo nonché riparazioni sia in Italia che all’estero. Non mancano le formule finanziarie flessibili di acquisto, su misura per le aspettative e per le capacità dei clienti. Viberti Finance propone leasing operativo, leasing finanziario e il riacquisto dei veicoli usati.

Bretagna, a cui si aggiungono due centri di montaggio in Italia e in Russia. A fine 2016, inoltre, Wielton ha avviato una società affiliata in Costa d’Avorio con relativo centro di montaggio dei semirimorchi stradali. Sempre nel 2016 Wielton ha aperto a Wielun (Polonia) il suo Centro di Ricerca e di Sviluppo. Il produttore garantisce ai propri clienti il necessario supporto assistenziale grazie alla presenza di oltre 600 punti di assistenza localizzati in 29 stati europei. L’offerta del Gruppo Wielton si allarga di anno in anno. I clienti possono scegliere tra 15 gruppi di veicoli, disponibili in oltre 800 configurazioni. Nel 2015 Wielton ha acquisito dalla Compagnia Italiana Rimorchi i marchi italiani Viberti e Cardi mentre nel maggio 2017 è stata incorporata la società Langendorf con i suoi veicoli speciali per il trasporto del vetro e dei prefabbricati in cemento armato. Nell’ultimo trimestre del 2017 ha concluso l’incorporazione del 100 per cento delle quote della società francese Fruehauf. L’incorporazione della società Lawrence David è datata settembre 2018 e ha permesso di arricchire l’offerta del Gruppo di ulteriori veicoli unici come i prodotti della linea last mi le/home e i semirimorchi centinati.


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UN SEMIRIMORCHIO EQUIPAGGIATO CON COMPONENTI DEL GRUPPO BPW

Movin ’Star o l’integrazione perfetta IL CENTINATO ASSEMBLATO DA ZORZI, DENOMINATO MOVIN ’STARS, È DISPONIBILE PER UN PERIODO DI PROVA GRATUITO ATTRAVERSO TIP TRAILER, BPW SI CONFERMA COSÌ PARTNER PER LA MOBILITÀ E DI SISTEMA. ALTRA IMPORTANTE NOVITÀ È IGURT, UN PRATICO E INTELLIGENTE SISTEMA DI PREVENZIONE DEI DANNEGGIAMENTI DEL CARICO DOVUTI ALL’INSUFFICIENTE MESSA IN SICUREZZA DELLO STESSO.

SOCIETÀ LEADER NEL NOLEGGIO DI SEMIRIMORCHI.

N

GUIDO PRINA VERONA

el 2018 BPW ha festeggiato i quarant’anni di costituzione della sede italiana, dal 2003 localizzata a Verona. Una storia di successi per l’azienda leader nella componentistica del trainato che hanno fatto crescere la consapevolezza nel mercato italiano e presso gli autotrasportatori di aver trovato un partner affidabile sia per qualità che per preparazione tecnica, e in BPW la sicurezza di una clientela fedele e soddisfatta. Ed è proprio nel capoluogo veneto, in occasione del Transpotec 2019, che BPW Italia ha presentato un semirimorchio completamente equipaggiato con componenti e telematica del Gruppo. Il centinato assemblato da Zorzi, denominato Movin ’Stars, è disponibile per un periodo di prova gratuito attraverso Tip Trailer, società leader nel noleggio di semirimorchi. BPW si conferma così partner per la mobilità e di sistema, grazie all’efficienza dei prodotti brandizzati BPW, Ermax, HBN-Tek-

nik, Hestal, Edscha e idem telematics. Più nel dettaglio, sono specifici BPW la sospensione pneumatica con assale ECO Plus 3, il freno a disco ECO Disc TSB 4309, i

sollevatori telescopici. I parafanghi e i paraspruzzi sono prodotti da HBN-Teknik mentre a idem Telematics fanno riferimento la telematica del rimorchio, i dati EBS

e gli allarmi di guida aggressiva nonché l’importantissimo monitoraggio della pressione degli pneumatici. La fanaleria a Led per luci posteriori, laterali e targa sono

di Ermax mentre sono riferiti a Hestal, la tecnologia di chiusura e la carrozzeria, il sistema tenditelo, il sistema di sollevamento cinghie per il fissaggio del carico, il por-

tellone posteriore e il sistema di sollevamento del tetto. Il tetto apri/chiudi è di Edscha, l’unico brand non facente parte della galassia BPW. Altra importante novità presentata da BPW all’ultima edizione del Transpotec è iGurt, un pratico e intelligente sistema di prevenzione dei danneggiamenti del carico su rimorchio dovuti all’insufficiente messa in sicurezza dello stesso. Il sistema controlla la tenuta e documenta accuratamente la tensione dei cavi di fissaggio del carico e garantisce un viaggio in tutta sicurezza. I dati relativi al fissaggio del carico possono essere inviati allo smartphone o al tablet dell’autista via bluetooth. E nel caso ci siano dei problemi, attraverso il cellulare iGurt provvede a inviare un allarme sonoro. Ed è documentata anche l’eventualità di un’eccessiva pressione di fissaggio che potrebbe ugualmente danneggiare un carico particolarmente fragile. iGurt è anche aperto alla processabilità dei dati consentita da Cargofleet3, la piat taforma telematica di idem telematics.

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OFFENSIVA KÖGEL CON 3 MODELLI DI RIFERIMENTO PER I SETTORI SPEDIZIONI ED EDILIZIA

Tris vincente KÖGEL CARGO DELLA GENERAZIONE NOVUM CON CARROZZERIA FLEXIUSE ED EQUIPAGGIAMENTO RORO, CASSONATO REFRIGERATO PREMIUM KÖGEL COOL - PURFERRO QUALITY E IL TELAIO PER CONTAINER KÖGEL PORT 45 TRIPLEX: SONO I PILASTRI AI QUALI SI AFFIDA IL PRODUTTORE TEDESCO PER RIBADIRE LA SUA LEADERSHIP INTERNAZIONALE. I TRE MODELLI ERANO AL CENTRO DELLO STAND KÖGEL AL RECENTE TRANSPOTEC DI VERONA.

T

FABIO BASILICO BURTENBACH

re è il numero perfetto e Kögel ne approfitta per ribadire la sua leadership tecnologica. All’ultima edizione del Transpotec di Verona, il produttore di Burtenbach ha esposto tre semirimorchi di riferimento per i settori spedizioni ed edilizia. Nel dettaglio, si tratta del Kögel Cargo della generazione Novum con carrozzeria FlexiUse ed equipaggiamento RoRo, del cassonato refrigerato premium Kögel Cool - PurFerro quality e del telaio per container Kögel Port 45 Triplex. Anche il Kögel Cargo, centinato standard con telone scorrevole, ha compiuto il cambio generazionale con il passaggio a Novum. Il profilo laterale esterno ottimizzato e una migliore carrozzeria rendono il Cargo ancora più robusto e ne facilitano l’utilizzo quo tidiano. Inoltre, Kögel Cargo generazione Novum si caratterizza per l’elevato grado di personalizzazione e per la capacità di adattarsi ai requisiti del settore spedizionieri. Con una tara a partire da 5.550 kg con dotazioni individuali e 5.920 kg nella dotazione di base, viaggia in modo particolarmente economico. Oltre ai vantaggi ben noti della generazione Novum, come il nuovo pannello aria e luci sulla parete anteriore, che convoglia le connessioni nel telaio mediante una traversa longitudinale, il nuovo profilo laterale esterno con maggiori punti di fissaggio VarioFix e le tasche variabili per stecche, Kögel Cargo può vantare un’ampia dotazione di serie. Il Cargo monta di serie gli assi Kögel KTA, di facile manutenzione, ottimale tenuta su strada e affidabilità. La straordinaria “doppia sospensione” del KTA, su di un cuscinetto in gomma e il braccio oscillante in acciaio, migliora

le caratteristiche di guida e riduce il consumo degli pneumatici. Sul veicolo esposto al Transpotec era montata la celebre carrozzeria variabile Kögel FlexiUse che presenta diverse possibilità di regolazione: otto nella parte anteriore, regolabili ogni 25 mm, e quattro nella parte posteriore, regolabili ogni 50 mm. In questo modo è possibile regolare le altezze sia sulla parte anteriore che in quella posteriore in modo indipendente di 200 mm. Ciò consente il trasporto quotidiano di merci con un’altezza interna da 2.700 a 2.900 millimetri sia anteriormente che posteriormente. Per il trasporto non accompagnato via nave o tra-

ghetto, Kögel Cargo è dotato in via opzionale di un’attrezzatura RoRo heavy duty. E per aumentare la sicurezza stradale ed evitare incidenti in curva, il semirimorchio è dotato di luci di posizione laterali lampeggianti opzionali. Tra le altre dotazioni personalizzate si possono citare due barre di battuta per pallet, ognuna avvitata su ciascun lato, due grandi cassette degli attrezzi, cerchioni in alluminio, un sollevatore asse, un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, un portaluci in acciaio, luci posteriori combinate Kögel Luxima e molto altro ancora. Kögel Cargo della generazione Novum è disponibile anche in altre varianti e natural-

mente con numerose dotazioni personalizzate, tra cui una versione pensata per il trasporto ferroviario. Il furgone refrigerato premium Kögel Cool - PurFerro quality, ottimizzato nei dettagli, non si rivolge solo alle esigenze di mercato specifiche del trasporto di alimenti freschi e surgelati e di prodotti farmaceutici; grazie a diverse opzioni è adatto anche all’impiego universale. Anche in questo caso, i numerosi equipaggiamenti speciali consentono un alto grado di personalizzazione completamente adat tato alle esigenze del cliente. Nuove sono soprattutto le soluzioni che supportano il conducente nell’utilizzo quo tidiano. Il pavimento in

alluminio antirumore riduce il frastuono durante le operazioni di carico e scarico. In questo modo è possibile effettuare consegne al di fuori dei consueti orari di apertura. Il fondo in alluminio saldato consente inoltre una semplice e ancora più accurata igiene dello stesso. Impedisce infatti che l’umidità penetri nelle strutture portanti, aumentandone notevolmente la durata e la redditività. La furgonatura del Kögel Cool - PurFerro qua lity è costituita da una schiuma polimera speciale di alta qualità, altamente isolante, priva al 100 per cento di CFC. Lo strato in acciaio del soffitto, robusto e facile da pulire, è rivestito da pellicola di PVC rigido. Le pareti dello spessore di 45 o di 60 mm, il tetto dello spessore di 85 mm e il pavimento dello spessore di 125 mm, tutti prodotti all’interno dell’azienda, garantiscono un coefficiente di trasmissione del calore (valore K) notevolmente migliorato. Questa protezione contro gli effetti della temperatura riduce il consumo di energia consentendo al tempo stesso una riduzione di costi. In particolare, il veicolo esposto al Transpotec era equipaggiato con la luce posteriore combinata multi-camera a LED Kögel Luxima con monitoraggio integrato posteriore, che si è aggiudicata il terzo posto nell’ambito del premio internazionale del settore “Trailer Innovation 2017”. E per una protezione ottimale della parete frontale, dell’evaporatore e per migliorare la circolazione dell’aria, Kögel Cool - PurFerro quality propone una paratia di “impatto”

Kögel Cargo vanta un’ampia dotazione di serie, tra cui gli assi KTA, di facile manutenzione, tenuta su strada e affidabilità.

Kögel (in opzione). Questa paratia, fatta di singoli profili a V in alluminio, oltre a essere flessibile e facilmente smontabile per la pulizia, garantisce un’ottima protezione, anche nelle condizioni d’impiego più difficili. Il condotto aria Kögel Climatex provvede alla distribuzione ottimale dell’aria fredda sul 90 per cen to della lunghezza della carrozzeria e sull’80 per cento della larghezza. Il modello esposto a Verona era anche equipaggiato con una paratia scorrevole e ripiegabile che garantisce due diverse zone di temperatura. Senza dimenticare che in opzione c’è anche l’allestimento RoRo per il trasporto non accompagnato via nave o traghetto. Kögel Cool - PurFerro quality è disponibile in due varianti, una come frigorifero generico con pareti laterali di 45 mm di spessore, l’altra per trasporti surgelati con pareti di 60 mm. E come per tutti i pro dotti Kögel, anche nel Cool - PurFerro quality tutto il telaio è protetto in modo durevole dalla corrosione mediante la tecnologia nanoceramica più rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV. Spazio anche all’innovativo telaio per container in struttura leggera Kögel Port 45 Triplex, con sfilamento centrale. Il Kögel Port 45 Triplex ha fatto il suo debutto alla IAA 2018 mentre per il Transpotec Logitec 2019 gli ingegneri di Kögel ne hanno modificato la tara, riducendola ulteriormente. Nella dotazione di base lo chassis per container ha una tara ridotta, pari a circa 4.450 kg, un peso complessivo tecnicamente ammesso pari a 41.000 kg e un peso su ralla di 14.000 kg; risulta quindi adatto al trasporto di container ISO da 20, 30, 40 e 45 piedi e di container highcube da 40 e 45 piedi. Con un possibile peso proprio a partire da 4.220 chilogrammi con le dotazioni personalizzate, il nuovo Port 45 Triplex è attualmente uno dei telai per container più leggeri del mercato. Consente un carico utile di oltre 36.550 chi logrammi garantendo la massima efficienza nel traffico intermodale. Ciò grazie a un telaio dal peso ottimizzato con fori di forma ellittica per un’equilibrata distribuzione della tensione. A seconda del tipo di container trasportato, l’estensione centrale, insieme alla motrice, può essere utilizzata in quattro diverse posizioni. Per prolungarne la vita, l’estensione centrale dispone di una guida a manutenzione ridotta su piedini speciali in plastica e di due rulli di estensione. L’allungamento posteriore funziona nello stesso modo e lo si può regolare con una manovella da una a sette possibili posizioni.


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LE ORIGINI E LE DIMENSIONI DI SEYIT USTA, PRODUTTORE ATTIVO DAL 2006

UNA SOLIDA AZIENDA DA SEMPRE A CARATTERE FAMILIARE S eyit Usta è una solida azienda a conduzione familiare, fondata nel 2006 da Seyit e Attila Arslan. Con sede a Hendek/Sakaria in Turchia, vanta una quarantina di dipendenti

qualificati, con una capacità produttiva annua di 500 mezzi. Nel 2018 hanno consuntivato 250 unità e contano di arrivare nel 2019 a circa 450, con un fatturato che dovrebbe toc-

care la cifra di 10 milioni di euro. Seyit Usta vanta una solida esperienza nella fabbricazione di telai per container, ribaltabili compresi, semirimorchi pianalati, se-

mirimorchi con pianali estendibili, rimorchi con timone e veicoli speciali. Già presente commercialmente in diverse aree del mondo al di fuori della Turchia, Seyit Usta sta progressivamente approdando sui mercati europei. Già dal 2013 veicoli dell’azienda turca sono stati esportati in Norvegia e Germania dopo aver debuttato anche sui mercati di Israele e Corea.”.

ONE TRAILER, IMPORTATORE DEI SEMIRIMORCHI DEL COSTRUTTORE TURCO SEYIT USTA

Jacopo Giopp scommette sui portacontainer INTRAPRENDENTE E VULCANICO IMPRENDITORE TOSCANO DALLA TRENTENNALE ESPERIENZA NEL SETTORE DEI SEMIRIMORCHI, JACOPO GIOPP È PARTITO CON LA NUOVA SFIDA DI ONE TRAILER, SOCIETÀ CHE DA FINE 2018 È IMPORTATORE UFFICIALE IN ITALIA DEI SEMIRIMORCHI PORTACONTAINER DEL COSTRUTTORE TURCO SEYIT USTA, SOLIDA AZIENDA A CONDUZIONE FAMILIARE OGGI ALL’ATTACCO DEL MERCATO EUROPEO.

N

MAX CAMPANELLA MONZA

on è certo nuovo alle sfide più impegnative e intriganti Jacopo Giopp, intraprendente e vulcanico imprenditore toscano dalla lunga esperienza nel settore non certo facile dei semirimorchi. Fondatore e titolare della neonata One Trailer di Firenze, Giopp, che ha iniziato a occuparsi di rimorchi e in generale di trasporti nel 1987, da pochi mesi è impegnato in una nuova sfida che parte dalla Turchia e che è destinata a far sempre più parlare di sé sul mercato italiano. One Trailer è stata costituita a fine 2018 e oggi si qualifica come importatore ufficiale in Italia dei porta-container del produttore turco Seyit Usta. “Sono abituato a mettermi in gioco fin da quando ho iniziato a cimentarmi nel settore dei trasporti 32 anni fa - esordisce Jacopo Giopp nell’intervista rilasciata nella redazione de Il Mondo dei Trasporti - Ho iniziato nel 1987 con la società Mie le, che oggi non esiste più. Vi rimasi cinque anni come rappresentante e mi appassionai di rimorchi. Passai poi alla Bartoli Rimorchi di Firenze dove rimasi pochi me si prima di trasferirmi pres so Lucciola che allora importava in Italia il marchio Kogel. Anche in questo caso vi rimasi cinque anni, fino a quando la collaborazione con Kogel si interruppe e il costruttore tedesco si accordò con Multitrax che divenne il nuovo importatore per l’Italia. Fu allora che mi attivai per consentire l’apertura di una concessionaria Daf Trucks per la provincia di Livorno; nel frattempo iniziai a lavorare con Krone prima del la successiva scelta di cam po: trasformare la mia ditta individuale in One Trailer”. Giopp mette di nuovo sul piatto la sua voglia di fare e la sua competenza nel veicolo industriale e assegna a One

Trailer un compito importante: concretizzare progetti che creino sinergie con concessionari e rivenditori al fine di proporre al cliente finale il giusto prodotto ottimizzato secondo le sue specifiche esigenze. “One Trailer nasce con l’idea di creare un polo nuovo, qualcosa che vada oltre la standardizzazione o la troppa personalizzazione del veicolo, qualcosa che dia veramente un servizio al cliente, qualcosa di sinergico che permetta ad aziende atte al commercio e alla vendita di veicoli trainati di razionalizzare investimenti e clientele sparse nel vasto territorio italiano - spiega Giopp - È così che si crea una sinergia funzionale tra aziende commerciali che siano in grado di scambiarsi pro dotti e/o clienti locali. Fac cio un esempio: con la diffusione di Internet è ormai possibile per un trasportatore trovare un veicolo presso un rivenditore che però, o per motivi di tempo o di distanza, non è in grado di vedere dal vivo né di contrattare. Con la collaborazione commerciale inter-aziendale è possibile rivolgersi a un referente di zo-

na e indirizzare il cliente verso il veicolo nuovo o usato senza dovergli somministrare ore e ore di viaggio. La ditta collaboratrice di One Trailer è così in grado di fornire tutto il supporto tecnico-commerciale necessario”. “Il risultato aggiunge Giopp - è creare a

Jacopo Giopp, fondatore e titolare della neonata One Trailer di Firenze.

costi competitivi una rete commerciale indipendente ma interagente, nella quale i profitti vengono ripartiti e grazie alla quale viene proposta alla clientela una gamma di veicoli nuovi e usati ampia e arti-

colata”. One Trailer è specializzata nel trattare semirimorchi portacontainer. Un segmento di importanza strategica in Italia, dove non manca la clientela formata da grandi flotte e

Il portacontainer è un segmento con ampie possibilità di crescita in Italia. Giopp pensa di venderne una cinquantina di unità nel 2019.

piccoli operatori dei trasporti e della logistica. Da qui la nuova iniziativa che coinvolge il produttore turco di semirimorchi portacontainer Seyit Usta. “La partnership con Seyit Usta ha cominciato a funzionare bene. Dallo scorso novembre - precisa Giopp - abbiamo già venduto 23 veicoli. E per l’intero 2019 la stima indicativa è di arrivare a una cinquantina di unità. Il portacontainer è un segmento con ampie possibilità di crescita in Italia”. Per l’assistenza post-vendita nulla è lasciato al caso. “Da sempre One Trailer è organizzata in tal sen so - commenta Jacopo Giopp - I punti di assistenza che prima venivano impiegati per gli altri marchi sono rimasti e sono attivi per garantire un servizio di prim’ordine ai prodotti di Seyit Usta. L’essere direttamente connesso con il territorio e gli operatori partner mi permette di puntare alla massima soddisfazione del cliente. Per questo ho messo in conto di collaborare anche con aziende concorrenti che vendono prodotti nuovi e usati di altri marchi. Il cliente che si rivolge a me deve essere accontentato anche con un valido servizio di consulenza, se serve. È trailers business: un cliente sa che con One Trailer trova sempre il prodotto ottimizzato giusto per lui”. Jacopo Giopp ci cre de, come ha sempre fatto nella sua vita professionale. “Sono un tipo coriaceo che vuo le sempre dimostrare pri ma di tutto a me stesso e poi agli altri, soprattutto a coloro che non hanno creduto in me, che valgo - conclude - Mi piace avere sempre nuovi progetti in cantiere; per esempio, adesso sto pianificando la creazione e commercializzazione di una linea di abbigliamento One Trailer che poi sfocerà anche in un’articolata offerta di merchandising”.


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AZIENDE ALLA RIBALTA / EURO TRANS CHIMICA DI CASORIA

Fico e TMT, binomio che funziona L’AZIENDA DI CASORIA HA INDIVIDUATO NEL PRODUTTORE MARCHIGIANO IL SUO UNICO RIFERIMENTO PER L’INTERO PARCO DEL TRAINATO: DAI PIANI MOBILI AI PORTACONTAINER ALLE CISTERNE,

EURO

TRANS CHIMICA SCEGLIE SOLO PRODOTTI MADE IN

ITALY. L’ATTUALE TIMONIERE STRINGE LA

GENERAL MANAGER TMT ALFREDO SPINOZZI E NON HA DUBBI: “NEL MANO AL

SERVIZIO VENDITA E POST VENDITA RAPPRESENTANO UNA CERTEZZA PER CHI COME NOI EFFETTUA

È

TRASPORTI PARTICOLARI”.

MAX CAMPANELLA CASORIA

il volto del Sud che funziona, della Napoli operosa, pronta a rimboccarsi le maniche. Senza allontanare passione e cordialità, tipicamente partenopee, ma con la consapevolezza che un lavoro di qualità viene sempre premiato. E se durante il viaggio trova al suo fianco un partner di fiducia, quest’ultimo può diventare più che un semplice fornitore. È l’esempio del connubio che le ga Euro Trans Chimica e TMT: sede a Casoria, nella provincia di Napoli non distante dall’aeroporto di Capodichino, azienda di trasporto alla seconda generazione, Euro Trans Chimica ha scelto TMT come fornitore ufficiale per l’intero parco del trainato. La storia di Euro Trans Chimica affonda le sue radici nel 1976 quando Antonietta Maione e Gennaro Fico, tuttora presenti in azienda, danno vita a una ditta individuale in quel di Casoria, paese che ha dato i natali alla famiglia Fico: la prima fortemente votata all’imprenditoria, il secondo con la passione per i camion, maturata con i fratelli, già noti trasportatori della provincia di Napoli, i due coniugi Antonietta e Gennaro si mettono in proprio e iniziano con tre camion, andando a rispondere alla richiesta di trasporto carburante che cominciava ad avere sviluppi interessanti. La scelta è azzeccata e l’attività prende subito piede. Negli anni accanto al padre arriva Giuseppe, classe 1979, cresciuto al suo fianco al volante del camion. Supportato dalla presenza del figlio, nel 2006 Gennaro Fico, la cui azien da conta già 15 unità, fon da Euro Trans Chimica. Da quel momento la crescita, nei volumi, nella flotta e nella

Da sinistra: Giuseppe Fico di Euro Trans Chimica con Alfredo Spinozzi, General Manager TMT.

struttura organizzativa, è costante, anno dopo anno. Oggi l’azienda partenopea conta 65 trattori - tra Iveco, Renault Trucks e qualche Vol vo - e 75 veicoli per il trainato, questi ultimi tutti forniti dal produttore marchigiano TMT. “Ho conosciuto TMT - racconta Giuseppe Fico - in occasione di una fiera di settore a Capua. Ci siamo subito trovati d’accordo sulla visione delle rispettive aziende e abbiamo proceduto con l’acquisto del primo semirimorchio”. Con Alfredo Spinozzi, General Manager TMT, si è sviluppato un rapporto di fiducia e amicizia che va ben oltre il confronto cliente-fornitore: i veicoli con la scritta Fico sono sempre presenti quando TMT sbarca in saloni e fiere di settore, dall’IAA del 2018

al Transpotec di quest’anno. “Il servizio - spiega Fico - oggi è fondamentale per un’azienda come la nostra: sia quando abbiamo necessità di acquistare sia, ancora di più, quando c’è qualche problema nei viaggi, in TMT troviamo sempre qualcuno che ascolta e che ci viene incontro, Spinozzi è il primo a darsi da fare personalmente. Spesso sia mo esigenti e lo comprendiamo, ma solo perché intendiamo rispettare gli elevati standard per i quali è nota Euro Trans Chimica: non possiamo permetterci il lusso di tenere fermo un veicolo per più di un giorno. In TMT lo capiscono: più di una volta ci è capitato di portare da loro i mezzi per la manutenzione il venerdì e averli già in strada il lunedì successivo. Per noi una sicurezza decisiva nella scelta del partner”. Il produttore con sede a San Benedetto del Tronto fornisce a Euro Trans Chimica piani mobili, cisterne, contai-

ner e portacontainer: un parco diversificato che consente all’a zienda di Casoria di trasportare merce di ogni tipo, dai rifiuti (solidi e liquidi) al carburante all’alimentare liquido, su tratte nazionali ma anche verso Francia, Germania e Gran Bretagna. “Il nostro lavoro - precisa Fico - riguarda settori particolari, come il trasporto di rifiuti e mer ci speciali o pericolose come carburanti e lubrificanti, che richiedono il rispetto di severe normative. A TMT chiediamo spesso veicoli su misura per queste attività, in termini di materiali per la produzione, mezzi coibentati per il trasporto in ADR ma anche attrezzature speciali co me l’allestimento con cisterne carburante. Esigiamo prodotti di qualità, che non presentino problemi nell’esercizio quotidiano”. Fedele alle origini dell’azien da fondata dai genitori, Giuseppe Fico per trattori e semirimorchi sceglie solo pneumatici premium (Continental e Michelin). Euro Trans Chimica conta 70 dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa sei milioni di euro, in crescita esponenziale rispetto all’anno precedente (3,5 milioni). Uno sviluppo del business che il giovane timoniere dell’azienda destina innanzitutto al rinnovo della flotta. “Abbiamo fatto - afferma Giuseppe Fico - cospicui investimenti sul parco: nel solo 2018 abbiamo inserito circa 40 veicoli operativi presso la Cooperativa Consar di Ravenna, di cui siamo soci. Per l’anno in corso contiamo di consolidare il dato del 2018, continuando a fare del servizio di qualità il nostro fiore all’occhiello e puntando alle nostre nicchie in cui siamo specializzati e facciamo la differenza”.


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IMPORTANTE CONSEGNA KÄSSBOHRER ALL’AZIENDA DI TRASPORTI AMBROGIO

Una partnership sempre più solida L’INIZIO DELLA COLLABORAZIONE TRA L’AZIENDA DI GALLARATE E IL 1991. IL NUOVO INVESTIMENTO RIGUARDA 50 PORTACONTAINER E 100 CASSE MOBILI. PIENA

COSTRUTTORE OGGI TURCO RISALE AL

A

SODDISFAZIONE HANNO ESPRESSO I RESPONSABILI DELLE DUE AZIENDE

NEL CORSO DELLA CONSEGNA DEI NUOVI PRODOTTI IN QUEL DI

LINO SINARI GALLARATE

ll’insegna del motto “En ginuity”, Käss bohrer offre una gamma completa di prodotti intermodali, rafforzando le attività dei propri clienti in più di 55 paesi diversi. Partner di Kässbohrer dal 1991, Ambrogio Trasporti ha recentemente aggiunto 50 Porta Container Fisso a collo d’oca alleggerito K.SHG L e 100 casse mobili K.SWAU C alla sua flotta. L’azienda di Gallarate è stata fondata da Domenico Ambrogio nel 1957 e fin dalla sua nascita si è concentrata sul mercato europeo dove oggi è all’avanguardia nel settore dei trasporti. L’azienda offre importanti soluzioni di trasporto grazie alle enormi dimensioni della flotta fatta di veicoli che assicurano emissioni inquinanti molto basse, contribuendo così alla protezione ambientale presente e futura. Durante la cerimonia di consegna a cui hanno partecipato Livio Ambrogio, Presidente di Ambrogio Trasporti, Awes Botello,

GALLARATE.

cassa mobile, abbiamo deciso di effettuare un ulteriore investimento su 50 chassis Kässbohrer per container leggeri che offrono vantaggi in termini di carico utile, senza comprometterne le prestazioni e la robustezza. Opereremo in Italia con 35 di loro, in Belgio con 9 e in Germania con 6. Il supporto dei team di vendita e di assistenza post vendita rende facile ed efficiente lavorare con Kässbohrer. Continueremo la nostra partnership a lungo.” Çetin Nuhoglu dal suo canto ha affermato: “Come Kässbohrer, la nostra priorità principale è quella di realizzare sviluppi in grado di soddisfare le esigenze operative dei nostri clienti con la nostra più ampia gamma di prodotti e servizi. Apprezziamo molto la partnership con Ambrogio. Che vanta la più grande flotta di casse mobili in Europa, ora potenziata con 100 casse mobili K.SWAU C e 50 chassis per container leggeri K.SHG L. Costruita con la massima qualità, la nostra cassa mobile K.SWAU C offre la massima

Terminal e Fleet Manager della stessa azienda, Çetin Nuhoglu, Presidente di Kässbohrer, e Mehmet Önen, Head of Key Account Manager di Kässbohrer, Ambrogio, Nuhoglu e Önen hanno condiviso le loro o pinioni sulla forte partnership. “L’inizio della collaborazione con Kässbohrer - ha dichiarato Livio Ambrogio - risale al 1991. In passato, abbiamo sempre utilizzato la cassa mobile con una lunghezza esterna di 12.500 mm e ora abbiamo deciso di effettuare un investimento per 100 casse mobili Kässbohrer con una lunghezza esterna di 13.600 mm. Come parte attiva della partnership, abbiamo provato la cassa mobile migliorata di Kässbohrer da 13.600 mm per 6 mesi. Testata e validata di prima mano, abbiamo potuto verificare che K.SWAU C offre costi inferiori nelle operazioni di stivaggio e nelle opportunità di trasporto. In conseguenza di questo processo, abbiamo investito in maniera sicura in 100 casse mobili Kässbohrer. A complemento dell’investimento sulla

Un momento della consegna dei nuovi prodotti Kässbohrer all’azienda Ambrogio Trasporti.

efficienza, mentre il nostro robusto chassis per container leggeri K.SHG L ha la tecnologia di blocco del container scollegabile, per trasportare container da 40 ft e 45 ft. Inoltre, fornisce il minor consumo di carburante con un peso della tara di 3.900 kg. Il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze operative dei nostri partner nei servizi con vendite veloci e supporto post-vendita.” Era il 1893, quando Karl Kässbohrer ha fondato la sua

Wagenfabrik a Ulm, ridefinendo il concetto di ingegneria dei rimorchi. Oggi, grazie a 125 anni di fedeltà ai suoi principi etici, i prodotti Käss bohrer sono utilizzati in più di 55 Paesi. L’azienda si è innovata in più modi e oggi dispone di una ricca gamma di prodotti. Kässbohrer è vincitore nella categoria “Safety” e “Chassis” del Trailer Innovation Award 2017 mentre nel l’edizione 2019 è stato nominato con 2 prodotti: “Il successo di Käs-

sbohrer - ha aggiunto Nuhoglu - è basato sullo spirito d’eccellenza che spinge i nostri ingegneri a trascendere l’ordinario per raggiungere un livello di efficienza e di affidabilità di assoluto livello. Il risultato è una più ampia gamma di semirimorchi che sono economici, duraturi ed estremamente facili da manovrare. La nostra promessa può essere sintetizzata in una parola: Enginuity, ovvero ingegneria accoppiata all’ingegno”.

,O QROHJJLR EDWWH O·LQFHUWH]]D TIP la scelta perfetta!

Soluzioni di noleggio a breve o lungo termine

Rete capillare su tutto il territorio nazionale

Manutenzione e riparazioni / Gestione pneumatici

Officine di proprietà TIP / Assistenza stradale 24h/7

Vendit endite usati / Permute e operazioni di LeaseBack


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INTERVISTA / MATTIA VEDÙ, RESPONSABILE COMMERCIALE DI GOLO SRL

Qualità Lamberet per clienti esigenti AZIENDA DA SEMPRE SPECIALIZZATA NELL’ALLESTIMENTO DEL VEICOLO INDUSTRIALE, OGGI GOLO È PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA VENDITA E L’ASSISTENZA DI TUTTA LA GAMMA LAMBERET NEL TRIVENETO. IL SETTORE DEL TRASPORTO REFRIGERATO PUÒ CONTARE SULL’ESPERIENZA E LA PROFESSIONALITÀ DELLO STAFF DI GOLO, DI CUI FA PARTE DALLO SCORSO FEBBRAIO ANCHE MATTIA VEDÙ, RESPONSABILE COMMERCIALE E AREA MANAGER LAMBERET PER VENETO, TRENTINO ALTO ADIGE E FRIULI-VENEZIA GIULIA.

L

FABIO BASILICO MALO

a capacità di essere al servizio del cliente, gior no per giorno, si acquisisce con il duro lavoro, la passione e la competenza. Proprio le caratteristiche che hanno accompagnato lo sviluppo della vicentina Golo Srl, azienda da sempre specializzata nell’allestimento del veicolo industriale e oggi punto di riferimento Lamberet in tutto il Triveneto. Il settore del trasporto refrigerato può contare sull’esperienza e la professionalità dello staff di Golo, di cui fa parte dallo scorso febbraio anche Mattia Vedù, Responsabile commerciale e Area Manager Lamberet per Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Le tre Regioni del nord-est italiano in cui Golo, che ha iniziato a collaborare con Lamberet nel 2013 e che dal

2015 è titolare ufficiale del mandato, assicura un servizio di vendita e assistenza premium per tutti i prodotti del costruttore francese leader nell’allestimento refrigerato, la cui gamma copre tutti i mezzi di trasporto, dal van al truck, da 1 a 100 m3: casse e rimorchi, furgoni, pianali e te lai cabina per i veicoli commerciali leggeri; casse per camion, camion rimorchi, semirimorchi e container mobili per i veicoli industriali. “Sono arrivato in Golo nel febbraio 2019 portando con me l’esperienza acquisita negli allestimenti e avviata nel 2001 - racconta Mattia Vedù, 42 anni, originario di Vicenza - La mia carriera professionale è iniziata nel commerciale di un’azienda che si occupava di materiale edile. La vera svol ta avviene nell’aprile 2001 quando entro come com merciale nell’organigramma di una carrozzeria

per veicoli industriali, che si occupa in particolare di centinati. È il primo contatto ufficiale con il mondo del veicolo industriale e dell’allestimento che mi porterà negli anni ad appassionarmi al settore e a maturare preziose esperienze e competenze direttamente agendo sul campo”. Dopo questa prima esperienza Mattia Vedù nel 2018 entra nel mondo dell’isotermico acquisendo esperienza negli allestimenti per la temperatura controllata. “Da commerciale con la responsabilità per l’intero territorio italiano - spiega il neo manager Golo - ho avuto l’occasione di addentrarmi in un settore affascinante e complesso come quello del trasporto a temperatura controllata. All’inizio di quest’anno ho scelto di fare ulteriori esperienze entrando in Golo per arricchire le mie competenze nel mondo del freddo”.

ne della tenuta del fresco e l’attenzione ai consumi. Caratteristiche che il prodotto Lamberet è in grado di garantire. Oggi la clientela è molto più esigente che in passato. Il prezzo è sempre una discriminante importante ma accanto a quello oggi emerge con forza la richiesta di una sempre maggiore qualità del prodotto. Il giusto rapporto prezzo/qualità è un parametro di riferimento che guida le scelte di tutti i trasportatori. Un altro elemento che viene valutato è l’e stetica. Un truck e un van allestito non deve essere solo versatile, funzionale ed efficiente ma deve anche rispondere a precisi requisiti di natura estetica. Anche in questo Lamberet è in grado di proporre soluzioni interes-

Mattia Vedù (a sinistra), neo Responsabile commerciale e Area Manager Golo per il brand Lamberet per il Triveneto, con l’ingegner Matteo Golo, quarta generazione al timone della storica azienda vicentina, che si muove sul mercato con risultati sempre più positivi.

È così che Mattia Vedù entra nell’azienda di San Tomio di Malo, in provincia di Vicenza, dove assume il ruolo di Responsabile commerciale e Area Manager per il brand Lamberet per tutto il Triveneto. “Per Lamberet il Triveneto è il migliore marcato a livello italiano - spiega Vedù Il brand francese è molto apprezzato dalla clientela e l’ampia gamma per truck e van di cui dispone, che Golo tratta in modo completo sia per quanto riguarda la vendita che l’assistenza, ci consente di soddisfare una clientela molto diversificata presente nella nostra zona di riferimento: abbiamo clienti di grosse dimensioni del settore

alimentari, con flotte numerose che arrivano a rifornire anche la grande distribuzione organizzata in tutta Italia, ma anche molte aziende che operano in conto proprio. Golo agisce a 360 gradi e si occupa anche del contatto diretto con le concessionarie truck e van per quanto riguarda gli allestimenti”. Mattia Vedù è quotidianamente in contatto con la clientela, di cui conosce le aspettative e le esigenze. “Comune a tutti i clienti, sia che si tratti della scelta di un furgone per la distribuzione capillare urbana e interurbana o l’allestimento di un trattore con semirimorchio impegnato sulla media e lunga distanza, è l’attenta valutazio-

santi e all’avanguardia”. Il 2019 di Golo si sta profilando come un altro anno dalle interessanti prospettive. “Contiamo di migliorare ulteriormente la nostra quota sul mercato, anche se ci sono segnali di un possibile rallentamento del mercato generale dei veicoli industriali - conclude Mattia Vedù Negli anni, Golo è riuscita a costruire un solida rapporto di fiducia con la clientela: è per questo che ai nostri clienti possiamo continuare a garantire una con sulenza adeguata e un servizio di vendita e assistenza di prim’ordine, come si conviene a un settore fondamentale e strategico come quello del trasporto refrigerato”.


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HANKOOK E ASTRA SERVIZI NELLA TRUCK DRIVER ACADEMY

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VISIRUN

Uniti nel futuro del trasporto Telematica, la I

FIRMATO UN CONTRATTO DI DUE ANNI DI SPONSORIZZAZIONE TRA IL PRODUTTORE DI PNEUMATICI E LA PIĂ™ IMPORTANTE ASSOCIAZIONE DEL NORD-OVEST, CON OLTRE 500 PARTNER NEL SETTORE DEI TRASPORTI. FRUTTO DELLA PARTNERSHIP LA TRUCK DRIVER ACADEMY, SCUOLA DEDICATA ALLA SELEZIONE PER INIZIARE LA PROFESSIONE DI AUTISTA PROFESSIONISTA.

MICHELE S. ALTIERI SESTO SAN GIOVANNI

l produttore di pneumatici Hankook Tire Italia e Astra Servizi hanno sottoscritto un contratto di sponsorizzazione di due anni, che prevede la formazione dei futuri trasportatori italiani attraverso la TDA (Truck Driver Academy), scuola dedicata alla selezione dei giovani per iniziare la professione di autista professionista. A partire da quest'anno, il dipartimento tecnico di Hankook istruirĂ i 20 studenti con lezioni dettagliate sulla struttura, la cura e la manutenzione corrette da eseguire sugli pneumatici, i diversi tipi di applicazione e la scelta dei prodotti piĂš adatti alla loro attivitĂ . “La cooperazione strategica che abbiamo siglato con Astra Servizi - afferma Raffaele Palermo, Senior Sales Manager TBR (Truck & Bus Replacement) Hankook Tire Italia - ci consentirĂ di avvicinarci alle reali esigenze degli operatori di questo settore. Il nostro dinamismo ci aiuterĂ a trovare nuove sinergie e soluzioni per soddisfare le esigen-

Nella foto gli studenti della TDA accompagnati da Diego Pasero e Matteo Toselli (Presidenti di Astra Servizi), Enrico Carrero (Vice Presidente di Astra Servizi), Guido Rossi (Segretario Generale di Astra Servizi) e Mario Gucciardo (Responsabile Vendite Hankook Nord Ovest).

ze della categoria attenta alla sicurezza e alla sostenibilità dei trasporti�. La Truck Driver Academy propone un corso di qualificazione iniziale per il conseguimento della licenza CQC (Driver Qualification Card) e, allo stesso tempo, delle patenti di

guida C-E, nonchÊ la maturazione di un’esperienza formativa e un’ulteriore formazione specifica sul trasporto stradale. Insieme allo staff tecnico di Astra Servizi e ai proprietari delle flotte ad esso associate, Hankook Tire Italia e il suo staff tecnico saranno a dispo-

sizione per fornire lezioni dettagliate sul mondo degli pneumatici. “Sostenere le iniziative messe in atto da Astra Servizi - spiega Palermo - è una decisione che si colloca pienamente nello spirito Hankook, che ha sempre valorizzato la professione del guidatoreâ€?.

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chiave del successo delle flotte

V

isirun, societĂ par te di Verizon Connect, specializzata nello sviluppo di soluzioni per la gestione delle flotte aziendali, al Transpotec ha presentato in anteprima Connect Your Business, campagna multicanale destinata ai fleet manager e alle imprese che u tilizzano flotte aziendali. Fulcro della campagna, un video che sarĂ on air a partire dal secondo trimestre dell’anno e che mette in Alberto Di Mase luce i benefici che la telematica offre a coloro che si occupano di gestione delle flotte, inclusi i quattro pilastri aziendali (ambiente, clienti, dipendenti e mercato) e enfatizza i valori aziendali Visirun. Il video, in cui viene raccontato l’impatto che la tecnologia GPS ha sulla vita e il lavoro delle persone, racconta di come le soluzioni di Visirun non solo siano in grado di offrire benefici in termini di risparmio, sicurezza e sostenibilitĂ , ma favoriscano il successo di imprenditori, professionisti e manager che lavorano ogni giorno per garantire l’efficienza delle flotte. “Il nostro software - spiega Alberto Di Mase, Country Marketing Manager Visirun - si basa su una tecnologia avanzata che consente di geolocalizzare i veicoli praticamente in tempo reale, da pc e dispositivi mobili, verificare i percorsi compiuti, la distanza del mezzo rispetto alla destinazione, il quantitativo di carburante consumato ed è dotato di una serie di funzionalitĂ che contribuiscono a tutelare la sicurezza di autisti, veicoli e merciâ€?.


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IL COSTRUTTORE FRANCESE CONSEGNA DIECI SEMIRIMORCHI ALL’AZIENDA SICILIANA

Tramec cresce con Lamberet

U

MAX CAMPANELLA BELPASSO

n tempo erano i centinati a varcare “il Continente” per trasportare gli agrumi di terra sicula nella nostra Penisola. Oggi e sin dagli Anni Novanta i trattori della famiglia Cocomero trainano semirimorchi a temperatura controllata, garantendo la genuinità dei prodotti, che negli anni si sono sempre più diversificati. Al suo fianco l’azienda ha Lamberet, che questa primavera ha consegnato a Tramec altri dieci semirimorchi, operativi in una flotta che ne conta 163. La storia dell’azienda sicula inizia nel 1971 esattamente a Cerami, in provincia di En na, dove Francesco Paolo Cocomero inizia con una ditta individuale occupandosi di trasporto di ortofrutta e specializzandosi negli agrumi, frutto di cui è nota la Sicilia. Il figlio Giovanni cresce accanto al padre e matura al suo fianco la passione per il camion: ai tempi i mezzi di Cocomero erano due. Quella pas sione è più forte di lui: consegue il diploma di scuola superiore, s’iscrive all’Università e lavora per un anno presso uno studio contabile. Ma niente da fare: quelle capacità innate prevalgono. “Il mestiere dell’autotrasportatore - ci confida Giovanni Cocomero - è quello che so fare meglio. E anche quello che mi dà più soddisfazione”. Nel 1987, quando arriva in azienda, il parco è costituito da dieci unità. LA MOLLA EVOLUTIVA

Cocomero resta ditta individuale fino al 1993 quando l’arrivo dei frigoriferi costringe, giocoforza, a una rivoluzione aziendale. “Mettere i frigoriferi nel parco - prosegue Giovanni - era un percorso obbligato: la Grande Distribuzione voleva che le mer ci viaggiassero a temperatura controllata”. Quella che in un primo momento rappresenta una costrizione per i Cocomero si trasforma in un’autentica molla evolutiva. Tra crescita della flotta e acquisizioni di altre aziende, nel 2000 si arrivano a contare 35 camion. Dalla fusione delle due aziende di famiglia - l’una di Francesco Paolo, l’altra di Giovanni - nel 2002 nasce Tramec (Trasporti Meridionali Cocomero), con sede operativa (e dal 2011 head quarter ufficiale) a Belpasso, nella zona industriale di Catania, dove nel complesso di 20mila mq l’azienda dispone di officina e area lavaggio interni. Intanto Giovanni trova al suo fianco il valido supporto della terza generazione, rappresentata dai figli Paolo, 19 anni, che, conseguito il diploma, lavora con il padre, e Melania, 20 anni, che studia all’Università ma colti-

FAMIGLIA DEDITA AL TRASPORTO CON PASSIONE QUELLA DI

FRANCESCO PAOLO COCOMERO, CHE INIZIA NEL 1971 TRASPORTANDO AGRUMI DA

CERAMI NEL

ALLA PENISOLA.

1993 LA SCELTA DI METTERE IN STRADA I FRIGORIFERI PORTA L’AZIENDA A CRESCERE GRADUALMENTE E COSTANTEMENTE.

OGGI LA SEDE È A BELPASSO E TRAMEC HA ASSUNTO I CONTORNI DI FLOTTA

95 TRATTORI E 163 SEMIRIMORCHI. AL TIMONE GIOVANNI COCOMERO CON LA MOGLIE BIANCA E I FIGLI PAOLO E MELANIA. CON

va il sogno di lavorare nell’azienda di famiglia, di cui è socia la madre Bianca Schillaci Cocomero.

Giovanni Cocomero (a sinistra) di Tramec Autotrasporti e Sandro Mantella, Amministratore delegato Lamberet Spa.

LE DIMENSIONI DELL’AZIENDA

Oggi il parco del trainato di Tramec conta 77 tra centinati e mezzi di trasporto collettame e 86 frigoriferi (refrigerati con gruppi Thermo King). In massima parte i 95 trattori sono Volvo (e qualche MAN e DAF), tutti Euro VI, affidati a 90 autisti su un totale di 103 dipendenti. Ai dieci Lamberet appena acquistati sono affidate rotte per tutta Italia e, d’estate, anche la Bas sa Francia, aree che rappresentano il 60 per cento del business della Tramec: i veicoli salgono dalla Sicilia con agrumi e

ortofrutta e tornano verso sud per consegne di corrieri espresso. La partnership con il produttore francese inizia nel 1995 e si rafforza sempre più a partire dal 1998. “Quest’anno - afferma Cocomero - contiamo di inserire ancora qualche semirimorchio nel parco. In Lamberet abbiamo trovato un partner serio e affidabile per i prodotti e per il rapporto di fiducia che si è instaurato con le persone”. Tramec ha chiuso il 2018 con un fatturato di 17 milioni di euro, seguendo un trend in costante crescita che proseguirà quest’anno. “I nostri vei coli - precisa Cocomero - partono soprattutto dai porti di Salerno e Messina e, grazie al servizio via mare, riusciamo ad arrivare ovunque in Italia”.

Lo stand Lamberet al Transpotec di Verona. Il costruttore ha sottolineato la valenza innovativa dei suoi prodotti, sempre più apprezzati dalle aziende clienti.



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INTERVISTA / GIORGIO NOCE, GENERAL MANAGER TIP TRAILER ITALIA

“Il noleggio batte l’incertezza” SULLA SCIA DI UN 2018 CHIUSO CON UN AUMENTO DEL BUSINESS DEL 7 PER CENTO NONCHÉ DEL MARGINE OPERATIVO E UN PARCO CHE SUPERA LE 3MILA UNITÀ, TIP PUNTA A SODDISFARE LE ESIGENZE DELLE AZIENDE DI TRASPORTO CON UNA FAMIGLIA COMPLETA DI OGNI TIPO DI RIMORCHIO E SEMIRIMORCHIO: ACCANTO A PORTACONTAINER, CENTINATI, CASSONATI E FRIGO, OGGI L’OFFERTA COMPRENDE RIBALTABILI, PIANI MOBILI E CISTERNE. CON IL MADE IN ITALY A FARLA DA PADRONE.

I

MAX CAMPANELLA VERONA

n questa fase altalenante dell’economia, le richieste di noleggio e di formule flessibili continuano a essere apprezzate dalle aziende di trasporto, costrette come sono a barcamenarsi tra l’esigenza di avere una flotta moderna, in grado di rispettare i sempre più severi limiti alle emissioni, e l’incertezza rappresentata da insistenti voci che prefigurano un calo dei principali indici economici. In questo contesto di domanda crescente, che dimostra comunque la voglia di ripartire e uscire dal periodo d’incertezza, Tip Trailer intende fare la sua parte, puntando sul suo core business rappresentato dal noleggio di veicoli per il mondo del trainato. Il dinamismo dell’azienda di noleggio era evidente al Transpotec, nel quale lo stand Tip è stato punto di riferimento per clienti e non solo. “Dalla fiera - afferma Giorgio Noce, General Manager Tip Trailer Italia - ereditiamo un bagaglio importante di contatti con aziende già clienti e altre con cui ci stiamo confrontando, oltre che con altri espositori con i quali abbiamo stretto partnership o con cui intendiamo collaborare”. Qual è il trend di Tip Italia? Rispetto all’edizione 2017 come sono cambiate le dimensioni della filiale italiana? “Siamo cresciuti molto - risponde Noce - oggi contiamo 3mila veicoli rispetto ai circa 1.800 di due anni fa. Una crescita esponenziale e vi dente anche nella quota di veicoli che Tip Italia gestisce direttamente: oltre al noleggio, registriamo una crescente richiesta di servizi connessi alla fornitura. Esigenza cui Tip risponde con esperienza, una squadra competente e motivata e una Rete che consente al cliente la massima tranquillità nell’esercizio dei suoi veicoli”. Un’occhiata alla gamma: due anni fa si parlava quasi solo di semirimorchi. Qual è oggi la proposta di Tip Italia?

Il team di Tip Trailer Italia guidato dal General Manager Giorgio Noce. Nel 2018 l’azienda ha consuntivato il 7,3 per cento di crescita.

“La gamma di prodotti a noleggio - afferma il General Manager - è stata ampliata in modo sostanziale. Oggi Tip è riconosciuto come fornitore dell’intero mondo del trainato: portacontainer, centinati, cassonati e veicoli frigo per anni hanno costituito l’ossatura della nostra flotta. Rappresentano tuttora la gran parte delle richieste, ma il punto di forza Tip è oggi rappresentato da una famiglia che copre ogni esigenza del trai nato, comprendendo nicchie sempre più richieste come ribaltabili, piani mobili e cisterne, alimentari e chimiche”. Qual è il criterio nella scelta dei fornitori? “Scegliamo fornitori qualificati - spiega Noce - per quanto possibile privilegiando produttori italiani come Cardi, Menci e Tecnokar, che a loro volta beneficiano dell’appartenenza

Oggi Tip Trailer Services è riconosciuto come fornitore dell’intero mondo del trainato.

di Tip Italia a una rete europea di filiali dedicate al noleggio: attraverso Tip il prodotto italiano può essere introdotto in mercati esteri, dove non è ancora conosciuto o dove l’azienda fornitrice non è presente. Dal veicolo standard a quelli più accessoriati per le nicchie di mercato, accade spesso che all’estero quello italiano sia un prodotto appetibile, più concorrenziale dei marchi tradizionali”. Sul piano della logistica e del l’assistenza post vendita com’è organizzata Tip Italia? “In Italia - illustra Giorgio Noce - contiamo tre officine di proprietà: a Fagnano Olona, in provincia di Varese, a Liscate, in provincia di Milano, e a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria. Questi Centri Tip propongono servizi aggiuntivi, come il furgone mobile a Liscate, e

sono in grado di far fronte a ogni necessità. Si aggiungono 15 depos sparsi in Italia per il pickup dei rimorchi, una rete esterna di oltre cento officine contrattualizzate e una collaborazione strategica con MTruck, network indipendente del Gruppo Maurelli. Se contiamo gli accordi stretti con altri brand che hanno reti di assistenza, è evidente come oggi in tutta Italia non vi siano aree in cui a pochi chilometri di distanza non si trovi un riferimento Tip”. Come si è chiuso il 2018 e quali le prospettive per l’anno in corso? “Nel 2018 - afferma il numero uno di Tip Italia abbiamo consuntivato il 7,3 per cento di crescita e, soprattutto, un forte incremento del margine operativo, mentre la flotta è cresciuta di numero ed è stata rinnovata. Per il 2019 il target è continuare a

crescere in modo importante, bilanciando i numeri su tutti i prodotti disponibili. Puntiamo all’acquisizione di officine per rafforzare il network nel Centro Italia ed espandere la presenza nel Nord Italia”. Qual è la sua lettura del trend del noleggio nell’attuale scenario economico? “Il noleggio - risponde Giorgio Noce - beneficia dell’incertezza di questa fase storica: rappresenta un servizio complementare quando aumenta la domanda di mezzi e servizi, diventa uno strumento utile nei periodi d’incertezza. Il noleggio per sua natura non è un impegno a lungo termine per il cliente e garantisce flessibilità: è una formula vincente perché consente l’approvvigionamento senza esborso immediato”. Nel caso del trainato prevede un’ulteriore crescita del noleggio? “Lo dicono i numeri: oggi - afferma Noce - rimorchi e semirimorchi a noleggio rappresentano circa il 5 per cento del circolante, frazione così piccola che non può che crescere se pensiamo che nella vicina Francia si ma cinano ben altri numeri, altrove il rapporto con i veicoli di proprietà è più equili-

brato e in Scandinavia si arriva a oltre il 60 per cento. Senza contare che testimone dell’attesa crescita è il proliferare di nuovi operatori”. Tip Ita lia ha stretto una partnership con ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile): qual è il primo bilancio di questa decisione? “Stiamo fornendo veicoli alle aziende che appartengono ad ALIS - illustra Noce - con l’obiettivo di contribuire alla crescita del trasporto intermodale marittimo. Nel 2020 quando arriveranno le navi Grimaldi da 500 posti trailer, la domanda di semirimorchi sia nuovi sia usati diventerà preponderante. E in massima parte si tratterà di mezzi a noleggio, considerando che a usufruirne saranno le grandi flotte, che già integrano il noleggio come formula complementare agli acquisti”.


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IL DISPOSITIVO SATELLITARE DI NUOVA GENERAZIONE

RUNTRACKER 6.0, CHE AL TRANSPOTEC EQUIPAGGIAVA UN

IVECO STRALIS A GAS NATURALE, INNALZA IL LIVELLO DI RISPARMIO, EFFICIENZA E SICUREZZA CHE SI POSSONO OTTENERE CON UNA COMPLETA GESTIONE TELEMATICA DELLA FLOTTA. “LE TECNOLOGIE SATELLITARI ASSEGNANO UN VALORE AGGIUNTO AD AZIENDE DI TRASPORTO PROIETTATE NEL

VIASAT / TMS, NUOVA SOLUZIONE PER IL FLEET MANAGEMENT

Automazione senza limiti

D

VALENTINA MASSA VERONA

isplay, scanner per digitalizzazione e invio automatico dei documenti presso la sede, stampa a bordo del mezzo e altri sva riati accessori per una

completa gestione telematica della flotta. Non è il futuro possibile, ma l’attualità concreta e subito disponibile proposta da Viasat Group, che all’insegna del “fare sistema” si propone come partner di riferimento per il settore del trasporto e della lo-

gistica. Non a caso al Transpotec lo stand Viasat era ospitato all’interno dell’area Logistic Village, accanto a protagonisti quali Bridgestone, DKV Euro Service e alcune tra le maggiori realtà italiane dell’autotrasporto come

SMET e Fertrans. “L’intera area dedicata al Logistic Village - ha commentato Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group - si è trasformata in una grande “piazza” dove si è sviluppata un’intensa e proficua attività di networking”.

FUTURO”, AFFERMA DOMENICO PETRONE, PRESIDENTE DI VIASAT GROUP.

A richiamare l’attenzione di moltissimi visitatori il DemoTruck Viasat, un Iveco Stralis Natural Power, alimentato a LNG (gas naturale liquefatto), equipaggiato con una soluzione completa: un dispositivo satellitare di nuova generazione RunTrac-

Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group.

ker 6.0. “La nuova soluzione TMS - precisa Domenico Petrone - garantisce ai gestori delle flotte massimi livelli di automazione intelligente dei processi operativi, risparmio ed efficienza, protezione e alta sicurezza per i mezzi, le merci e gli autisti”. Tutti requisiti indispensabili alle aziende di trasporto per offrire alla sempre più esigente committenza servizi efficienti e di qualità. “Da qualche anno - afferma il Presidente di Viasat Group - è cominciato un viaggio alla scoperta del modello di esercizio che dovrà guidare le aziende che si occupano di trasporto merci e logistica in un mercato globale sempre più competitivo, ma anche più sicuro, legale e sostenibile. Il trasporto rappresenta un buon esempio di come le tecnologie satellitari e IoT proposte da Viasat Fleet possano portare valore a questo settore, caratterizzato dallʼesigenza di tracciare i beni in tempo reale, nonché pianificare, gestire e ottimizzare i flussi, sia lungo la supply chain sia allʼinterno di snodi logistici complessi”.

#SustainabilityFirst smet.it


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N° 278 / Aprile 2019

INTERVISTA / MARCO GAGLIARDONE, AD CARRIER TRANSICOLD ITALIA

RAFFORZARE LA PRESENZA COMMERCIALE DEL

Decisa offensiva con Partner e Rete

MARCHIO

TUTTI I SEGMENTI È L’OBIETTIVO DELLA STRATEGIA AVVIATA NEL NOSTRO PAESE.

A DUE

ANNI DALL’AVVIO DEL PROGETTO DI

N

RIORGANIZZAZIONE DEL

MAX CAMPANELLA

NETWORK,

CARRIER CONTA OGGI TRE CENTRI DI ECCELLENZA: FRISCAR A VERONA, COLD POINT A PARMA E TERMOSERVICE A LATINA. AL LANCIO DEL VECTOR HE 19 SI

VERONA

uovo gruppo frigo Vec tor HE 19, collaborazione con Fiway, specializzata nelle soluzioni telematiche, e nuova strategia commerciale che punta a rafforzare la Rete attuale, con nuove partnership la crescita nei veicoli leggeri e una squadra di Area Manager a supporto dei distributori per la vendita e assistenza dei prodotti per semirimorchi. È l’offensiva primaverile con cui Carrier Transicold Italia intende proseguire la sua strategia di affermazione sul nostro mercato, puntando a consolidare la leadership nei sistemi di refrigerazione per veicoli commerciali leggeri e a conquistare nuovi clienti puntando sulle nicchie, andando a soddisfare le esigenze più difficili con un livello di servizio ancora più elevato. “Negli ultimi due anni - spiega Marco Gagliardone, Amministratore delegato Carrier Transicold Italia - abbiamo avviato un percorso di rinnovamento nell’organizzazione della vendita sul mercato italiano. Il focus sin dall’inizio si è basato sullo sviluppo di strette partnership con distributori del marchio Carrier, rap presentati da aziende di qualità, già presenti e conosciute sul mercato e con un’importante conoscenza del proprio territorio di riferimento, in termini di aziende

CARRIER IN

AFFIANCA LA COLLABORAZIONE CON

FIWAY, LE CUI SOLUZIONI TELEMATICHE INNALZANO ULTERIORMENTE IL LIVELLO DI SERVIZI

CARRIER TRANSICOLD ITALIA.

PROPOSTI DA

La squadra al completo della Carrier Transicold Italia, pronta alle importanti sfide per l’anno in corso e per il futuro.

di trasporto e delle loro esigenze”. Primo frutto del cambiamento l’attuale struttura, costituita da tre distributori, tutte e tre aziende che - unitamente a Carrier Transicold Italia - abbiamo visto presenti al Salone Transpotec: Friscar di Verona, Cold Point di Parma e Termoservice di Fondi. “L’attuale Rete - prosegue Gagliardone - è caratterizzata da elevati livelli di preparazione: dall’accettazione al personale di vendita all’offi-

cina, il cliente Carrier presso questi Centri di eccellenza ha la certezza di trovare un riferimento competente e massima disponibilità: ovunque tro va persone consapevoli che un’azienda di trasporto a temperatura controllata ha assoluta necessità di essere seguita e supportata, sia nell’esigenza di acquistare un gruppo frigo sia qualora si trovi alle prese con imprevisti”. Quale sarà il futuro sviluppo della Rete attuale? “Per il

segmento dei veicoli commerciali leggeri - risponde l’Amministratore delegato contiamo di strutturare il network con l’aggiunta di nuovi Centri Carrier. Per il segmento dei semirimorchi, puntiamo invece alla formazione di una squadra di Area Manager che andranno a supportare la Rete e potranno rappresentare un riferimento diretto per la clientela, soprattutto per flotte strutturate”. Sul piano delle vendite qual è l’obiettivo della nuova

strategia? “Rafforzare la presenza commerciale Carrier afferma Marco Gagliardone in tutti i segmenti del trasporto refrigerato e raggiungere i clienti più esigenti, aumentando i servizi sul territorio: i gruppi frigo Carrier sono noti per qualità, robustezza e affidabilità ma Carrier Transicold, con la sua Rete, propone una serie di servizi che accompagnano l’acquisto del frigo. Il cliente non viene lasciato solo dopo la vendita: in sieme a lui si sceglie un

I manager Fiway presenti all’ultima edizione del Transpotec di Verona con un corner dedicato al marchio Reyesol.

contratto di manutenzione calibrato sulle sue esigenze, in modo da consentire al cliente di dedicarsi al suo lavoro con la massima tranquillità, riducendo il più possibile eventuali problematiche”. Al Transpotec oltre ai distributori era presente un corner Fiway, giovane e dinamica azienda di Alessandria, nata dalla volontà di trasferire un’e sperienza acquisita nel campo della connettività e tra smissione dati al mondo del trasporto. Presupposti che hanno fatto nascere i prodotti a marchio Reyesol, che forniscono servizi specifici per il trasporto refrigerato. “Ai prodotti Carrier - precisa Gagliardone - può essere abbinato e collegato un impianto di telematica Fiway, che permette di controllare da remoto tutti i sensori installati sulla cella frigo, con molteplici vantaggi per l’utilizzatore finale”. Commercializzato in ab binamento ai contratti di manutenzione, l’impianto Fiway consente, oltre al controllo dei classici parametri quale la localizzazione GPS, il monitoraggio a distanza della temperatura, del livello di carburante e del funzionamento del frigo, anche la possibilità di usufruire di specifici servizi quali quelli relativi al controllo del carburante, al controllo intrusione, all’interfaccia con sistemi terzi ecc. Una gamma completa di servizi studiati per semplificare sempre più il difficile compito delle aziende di trasporto.

PREMIÈRE ITALIANA PER IL SISTEMA PER SEMIRIMORCHI REFRIGERATI VECTOR HE 19

CON LA TECNOLOGIA ELETTRICA E-DRIVE MIGLIORANO CONSUMI, PESO E RUMOROSITÀ A l Transpotec Carrier Transicold Italia ha presentato in anteprima italiana il sistema ad alta efficienza per semirimorchi a temperatura controllata Vector HE 19, frutto dell’ingegnerizzazione dei prodotti realizzati, per il mercato EMEA, nello stabilimento di Rouen, in Francia. Vector HE 19 presenta un’architettura interna del sistema riprogettata per ottenere, in combinazione con un design moder-

no, miglioramento fino al 30 per cento nel consumo di carburante, peso dell’unità inferiore del 10 per cento e livelli di rumorosità più contenuti, costi di esercizio ridotti e TCO (Costo totale di gestione) inferiore, minimizzando anche l’impatto sull’ambiente. “Vector HE 19 - spiega Marco Gagliardone - offre ai trasportatori vantaggi in termini di prestazioni in ogni area: combina il sistema e-Drive inte-

ramente elettrico con una nuova tecnologia progettata per migliorare le prestazioni, con un notevole impatto positivo per l’efficienza e la sostenibilità della flotta. Obiettivo di Carrier Transicold è introdurre sostanziali miglioramenti in termini di efficienza e prestazioni nel parco veicoli dei clienti.” La tecnologia elettrica e-Drive di Carrier Transicold opera eliminando le trasmissioni

meccaniche presenti negli apparecchi convenzionali con trasmissione a cinghia e trasformando la potenza del motore in energia elettrica tramite un generatore, che pilota direttamente il sistema refrigerante. Uno dei vantaggi principali è costituito da un contenimento del refrigerante sostenibile con un tasso di perdite annuale medio previsto di appena il 3 per cento”, precisa Marco Gagliardone.


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FASSI GRU È PARTNER DEL PROGETTO GRYPHUS PER LA FORNITURA ALL’ESERCITO OLANDESE

VEICOLI SCANIA ALLESTITI CON GRU DA 8 TM A 17 TM L a consegna dei primi veicoli militari denominati Scania Gryphus è avvenuta ufficialmente a metà dicembre 2018 presso lo stabilimento Scania di Zwolle, in Olanda, alla presenza dei Ministri della Difesa olandese e svedese, di alte cariche militari e dei rappresentanti dei fornitori esterni, tra cui Fassi Gru. Nei prossimi tre anni saranno oltre 2mila i camion consegnati all’esercito olandese nell’ambito di questa commessa:

per la precisione 2.037, di cui una parte allestititi con gru Fassi da 8 tm a 17 tm. La fornitura garantisce all’esercito olandese la disponibilità di un veicolo moderno, affidabile e confortevole, ma anche in grado di distinguersi in termini di sostenibilità ambientale. La commessa comprende veicoli a due, tre e quattro assi a trazione integrale; sono previsti anche 185 veicoli con cabine corazzate. Presso lo stabilimento Scania Produc-

tion Zwolle ha luogo sia la produzione del telaio base sia il montaggio dell’allestimento specifico. I formatori dello Scania Driver Services hanno già predisposto un programma di formazione in stretta collaborazione con il Ministero della Difesa per formare i conducenti a un stile di guida più efficiente in modo da contenere le emissioni ambientali. “Fassi Gru è parte integrante del progetto

Gryphus con la fornitura delle gru F175ADMO e F85BDMO - spiega Emilio Bertazzi, Responsabile Commerciale Estero di Fassi Gru - Oltre ad aver conquistato la fiducia di uno dei costruttori di veicoli industriali leader nel mondo, per Fassi Gru è importante essere parte integrante di un nuovo concetto di logistica in ambito militare, riferimento futuro per tutte le forze di difesa Nato”.

FASSI SBARCA AL BAUMA 2019 CON DUE NUOVI MODELLI DI GRU DI CLASSE MEDIA

La versatilità vola alto

I DUE NUOVI MODELLI DELLA CATEGORIA DI SOLLEVAMENTO DI 30 TM E 35 TM SI PROPONGONO COME IDEALI PER LA DISTRIBUZIONE DI MATERIALI EDILI E PER TUTTE LE MISSION DOVE SONO RICHIESTE VERSATILITÀ, MISURE COMPATTE E PESI CONTENUTI.

I

ENTRAMBE APPARTENGONO ALLA SERIE

XE-DYNAMIC E HANNO UNA DOTAZIONE ELETTROIDRAULICA PARTICOLARMENTE COMPLETA . IN MOSTRA AL BAUMA ANCHE LE NOVITÀ E LE PROPOSTE DEI BRAND APPARTENENTI AL GRUPPO FASSI.

FABIO BASILICO MONACO

l Gruppo Fassi si presenta in gran forza all’appuntamento internazionale del Bauma di Monaco di Baviera. Alla kermesse dedicata al mondo delle costruzioni e del movimento terra il costruttore di Albino accende i riflettori su due nuovi modelli di gru di classe media, ma non solo. I due nuovi modelli della categoria di sollevamento di 30 tm e 35 tm si propongono come ideali per la distribuzione di materiali edili e per tutte le mission dove sono richieste versatilità, misure compatte e pesi contenuti. Entrambe ap-

partengono alla serie XE-dynamic e sono dotate di rotazione continua con ralla. Sono previste versioni da 2 a 8 sfi li e tutti gli abbinamenti con jib come nei modelli Fassi di pari categoria. Anche la dotazione elettroidraulica si pre senta particolarmente completa e comprende i sistemi ADC (Automatic Dynamic Control), distributore idraulico digitale D850, unità di controllo FX500, unità di comando radio RCH/RCS di se rie (V7RRC opzionale), FSC (Fassi Stability Control), CPM (Crane Position Monitoring), FS (Flow Sharing), XF (Extra Fast), MPES (Multi Power Extension System),

XP (Extra Power) e Prolink (Progressive Link). Rispetto ai modelli precedenti, con le due nuove gru migliorano il rapporto pe so/po tenza e la tara, a tutto van taggio della versatilità che, come tradizione di questa categoria di gru, hanno nella distribuzione dei materiali edili il loro ambito di impiego più importante. Senza dimenticare però che misure compatte, peso contenuto e versatilità di utilizzo rendono le gru articolate ideali anche per una svariata serie di impieghi in altri settori, magari definiti di nicchia ma che le vedono come partner insostituibili dei mezzi su cui sono

montate. Esempi sono i settori nautico e della pesca nonché quello ferroviario. A Bauma 2019 Fassi Gru presenta anche EasY.Box, soluzione che risolve il problema della conservazione delle chiavi dei mezzi d’opera in cantiere e sul piazzale nata in collaborazione con e-Novia, di cui Fassi Gru è socio e partner industriale. L’idea di partenza era stata sviluppata per il mondo del car sharing e poi ripresa per quello delle flotte pubbliche di trasporto persone. Per i bus, come del resto per i mezzi d’opera che lavorano in cantiere, dai camion agli escavatori, le chiavi durante la notte restano sui veicoli, di solito nascoste in luoghi convenuti. Una soluzione necessaria quando si è in presenza di una rotazione continua degli operatori che ne impone una continua reperibilità. Non manca dunque il rischio di furti o “sparizioni”, frutto magari di semplici dimenticanze. Il che si traduce, nella migliore delle ipotesi, in perdite di tempo per le ricerche, se non addirittura nel furto o nell’uso improprio del veicolo. La “Fabbrica di Imprese” e-Novia, attraverso la sua controllata Y.Share, ha così sviluppato EasY.Box per la custodia delle chiavi di avviamento e delle credenziali d’identificazione a bordo del veicolo. Si tratta di un contenitore ad apertura elettromeccanica comandata da badge RFID (ma volendo anche dallo smartphone dei conducenti autorizzati), da installare a bordo e connesso con il sistema di backend tramite connessione GPRS. Il Salone specializzato di Monaco di Baviera ha offerto a Fassi la possibilità di mostrare le novità dei brand che fanno riferimento al Gruppo. Come ATN, produttore di

francese di piattaforma aeree semoventi su gomma o cingoli con motorizzazioni elettriche o diesel di cui il Gruppo Fassi, attraverso la sua holding francese CTELM che già detiene Fassi France e Mar rel, ha acquisito il controllo. ATN ha sviluppato una gamma di prodotti pensati soprattutto per soddisfare le esigenze delle società di noleggio, un mercato particolarmente fiorente in Francia. Con l’acquisizione di ATN, il Gruppo Fassi prosegue il suo processo di espansione in tutti gli ambiti del sollevamento e, in particolare, nel segmento del le macchine autonome, cioè non installate su un autocarro. A questo proposito, ATN diventerà il naturale partner dell’italiana Jekko, già nell’orbita del Gruppo Fassi, per proporre una gam ma completa di soluzioni in un mercato che vanta numeri sempre più importanti. A Bauma Jekko, costruttore di mini gru e accessori di sollevamento e movimentazione, espone tutte le novità tecnologiche e produttive per rendere l’intera gamma ancora più innovativa, green e user-friendly, dalle mini gru ai minipicker, passando per la serie JF fino ad arrivare all’accessoristica. Per ciò che riguarda la se rie JF, gran parte della scena sarà rubata dalla JF990, che approda sul mercato dopo i successi della JF545 e della JF365. La nuova JF - sviluppata in partnership con Fassi - rappresenta un’ulteriore evoluzione rispetto alla precedenti gru della gamma Jekko e rompe ancora una volta gli schemi tradizionali del sollevamento portando su cingoli quello che da sempre ha una naturale applicazione su camion: la gru articolata. Si tratta della mini gru più grande al

mondo, con una capacità di sollevamento fino a 100 t/m e un peso inferiore alle 23 tonnellate, nonostante le sue dimensioni. Marrel festeggia quest’anno il secolo di attività e fissa un’articolata serie di obiettivi per continuare a crescere. La celebrazione del centenario sarà abbinata all’inaugurazione di un nuovo edificio nella sede di Andrézieux-Bou théon, nel dipartimento della Loira, in Francia. Negli stessi giorni, a metà settembre, si svolgerà anche il dealer meeting nella vicina Lione, per trasformare queste giornate in un grande evento per festeggiare il secolo di attività. Prima di settembre ci sono però da sviluppare una serie di pro grammi che hanno nel Bauma il primo di una serie di appuntamenti fieristici. Nel 2019 è infatti programmato il lancio della nuova gamma di scarrabili ad alta capacità Ampliroll AL24 e AL26. Dall’ingresso di Marrel in Fassi Group, avvenuta nel corso del 2013, i volumi di vendita dei modelli scarrabili (Hooklift) sono raddoppiati. Gran movimento anche in casa della svedese Cranab che ha annunciato i programmi di espansione del 2019, consistenti in tre investimenti che rivoluzioneranno i cicli di lavorazione e in un ampliamento dell’offerta. Quest’anno è programmato l’avvio della produzione e l’inizio delle consegne della gru TZ12 oltre che l’ampliamento delle offerte sulle opzioni dei modelli di gru TZ12 e TL12 e più in generale dei prodotti per le gru da trasporto e le pinze. Tra gli obiettivi del 2019 anche la distribuzione in nuovi mercati per le gru per autocarri e l’inizio delle consegne in serie delle pinze per gru idrauliche.

Una gru Cranab impegnata nel carico di legname. A sinistra, una scarrabile Marrel in azione.


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MANTELLA TRAILERS LANCIA AL TRANSPOTEC IL NUOVO STRATOSPHERE ALUMINIUM AL TRANSPOTEC DI VERONA L’AZIENDA DI LAMEZIA TERME HA PRESENTATO LO

STRATOSPHERE ALUMIUM, IL “LEGGERO CON UN CUORE IN ALLUMINIO”, DI CUI ANDREA MANTELLA, RESPONSABILE COMMERCIALE, VA GIUSTAMENTE FIERO. “È UN VEICOLO DECISAMENTE ALL’AVANGUARDIA CHE HA NEL TELAIO E NELLA CASSA DUE AUTENTICI PUNTI DI FORZA”, SPIEGA MANTELLA.

SICURAMENTE L’AZIENDA CALABRESE DIMOSTRA UNA CAPACITÀ DI INNOVAZIONE CHE È UNA GARANZIA PER GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO.

Una prova di forza “

FABIO BASILICO VERONA

Nel 2019 puntiamo a rafforzare la nostra produzione dei prodotti già in commercio e a introdurre una nuova linea. Presenteremo la linea ‘Stratosphere Aluminum’, ovvero i nuovi semirimorchi con cassa in alluminio per i settori dell’ecologia e del trasporto inerti a lungo rag gio”. Così si era espresso a inizio anno Andrea Mantella, Responsabile Commerciale di Mantella Trailers, nell’intervista concessa al nostro magazine. Detto, fatto. Mantella Trai-

lers ha mantenuto gli impegni e al Transpotec di Verona ha presentato lo Stratosphere Alumium, il “leggero con un cuore in alluminio”, di cui Andrea Mantella va giustamente fiero. Il semirimorchio esposto sullo stand dell’azienda di Lamezia Terme era firmato con il logo di ecosistem, una delle principali società calabresi nel settore del trattamento rifiuti. “È il primo cliente ufficiale del semirimorchio in alluminio - dice Andrea Mantella che vanta già decine di ordini. Non certo a caso, dato che si tratta di un veicolo decisamente all’avanguardia che ha nel

telaio e nella cassa due autentici punti di forza. Ideato per resistere a qualsiasi sol lecitazione, il telaio dello Stratosphere è realizzato interamente in Strenx 960 plus, un acciaio ad alto limite di snervamento che garantisce un’elevata elasticità e resistenza anche con bassi spessori. Grazie all’utilizzo di que st’acciaio speciale si è potuto ridurre la sezione in altezza del longherone permettendo di abbassare il baricentro del veicolo, favorendone la stabilità. Il telaio viene saldato mediante robot automatizzati e tecniche innovative di saldatura

manuale a filo continuo”. Sullo Stratosphere Aluminium la crociera d’irrigidimento, collegata a un braccio di ribaltamento di dimensioni maggiorate, garantisce una maggiore stabilità in fase di ribaltamento e sopporta le torsioni a cui è sottoposto il telaio in fase di marcia. Inoltre, in corrispondenza degli assali è presente un elemento scatolato trasversale collegato ai longheroni e ai supporti degli assali. “La cassa è realizzata con il miglior alluminio presente sul mercato - continua Mantella - il pianale è realizzato con due estrusi longitudinali in

Lo Stratosphere Aluminium che Mantella Trailers ha consegnato alla calabrese ecosistem, attiva nel trattamento rifiuti.

Andrea Mantella, Responsabile Commerciale Mantella Trailers.

lega 6005 H111 con spessore 100/10. Le pareti laterali sono realizzate in lega 6005 con uno spessore di 40 mm verso l’interno e prevede uno spessore di 2 mm verso l’esterno. Il portellone posteriore è di tipo bandiera e basculante con guarnizione a tenuta; la struttura dello stesso è realizzata in lamiera con spessore da 5 mm in lega 6005 H111 e tamponatura con la medesima doga della parte laterale”. Lo Stratosphere Aluminium ha un’altezza totale di 3.296 m, una lunghezza di 9.140 mm e un passo di 4.990 mm. L’altezza della sponda è di 1.670 mm. Al Transpotec Mantella Trailers ha esposto anche una vasca in acciaio. “Affidabilità, robustezza e leggerezza sono le caratteristiche vincenti dei ribaltabili Stratosphere - precisa il Responsabile Commerciale di Mantella Trailers - Il veicolo è stato studiato per rendere agevole il lavoro degli

utenti che operano nel trasporto in particolare nei set tori cava, cantiere ed ecologia. Vengono utilizzati acciai di prima qualità: Strenx per la realizzazione del telaio a garanzia di un’elevata elasticità e resistenza anche con i bassi spessori e Hardox, acciaio antiusura per definizione, utilizzato nella realizzazione della cassa per la sua ottimale combinazione di durezza e tenacità a tutto vantaggio della maggiore vita operativa del veicolo”. In definitiva, Mantella Trailers affronta l’anno con motivato ottimismo. “Con nuo vi prodotti e nuovi clienti puntiamo a risultati soddisfacenti conclude Andrea Mantella Osserviamo con particolare attenzione la crescita che sta attraversando il settore dell’ecologia, a cui offriamo prodotti perfettamente allineati con le specifiche esigenze degli operatori”.


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LO SBARCO IN ITALIA DEL PRIMO GRUPPO FRIGO ELETTRICO SUGLI SCANIA DI GI.MA.TRANS

L’INGRESSO DI FRIGOBLOCK NELLA GALASSIA INGERSOLL RAND I l know-how di Thermo King in fatto di frigoriferi elettrici si basa su una solida competenza del produttore di gruppi frigo, competenza completata, nel 2015, con l’ingresso di Frigoblock nella galassia Ingersoll Rand Transportation Solutions, di cui fa parte Thermo King. Marchio indipendente all’interno del Gruppo, con l’acquisizione di Frigoblock Ingersoll Rand ha ampliato la gamma di prodotti per la refrigerazione dei

trasporti in Europa, rafforzando le capacità di ricerca e di progettazione. Non solo: Frigoblock Essen è diventato Centro di Eccellenza per l’elettrificazione del trasporto refrigerato. In Italia il gruppo di refrigerazione Frigoblock elettrico è sbarcato nel 2017. Prima azienda di trasporto in assoluto a puntare sulla novità è stata la bergamasca Gi.Ma.Trans di Trezzo sull’Adda, al confine tra le province di Bergamo e

Monza Brianza, che da tempo adopera su base quotidiana veicoli Scania da 340 cv alimentati a LNG, equipaggiati con gruppo di refrigerazione Frigoblock elettrico, funzionanti attraverso un alternatore collegato al motore. Consegnati da Tecno Service di Piacenza, col supporto di R&C Service Company di Caponago, che si occupa dell’assistenza, rappresentano l’eccellenza Frigoblock quanto a gruppi frigo dal minor impatto

ambientale. “L’unità elettrica - spiega Pierfranco Libé sta assicurando all’azienda di trasporto un notevole risparmio di combustibile. Non si tratta di fare questioni di prezzo iniziale, ma di puntare sul lungo termine, con la consapevolezza che l’investimento di oggi rende sicuramente in termini di risparmio e miglior efficienza, garantendo quindi un miglior servizio al cliente finale”.

THERMO KING ITALIA PREMIATA PER L’UNITÀ E-200

Frigo elettrico e autonomo I DUE MANAGER MARCO TOSI E PIERFRANCO LIBÉ HANNO RICEVUTO L’AWARD PER LA PRIMA UNITÀ DI REFRIGERAZIONE CRAFTER IN ALLESTIMENTO LAMBERET, AD HANNOVER SU UN RENAULT MASTER Z.E. DI PETIT FORESTIER, E-200 È IL GUANTO DI SFIDA LANCIATO DA THERMO KING IN RISPOSTA ALLE SEMPRE PIÙ PRESSANTI RICHIESTE DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI NEL TRASPORTO URBANO. COMPLETAMENTE ELETTRICA SUL MERCATO. VISTO A VERONA SU UN VOLKSWAGEN

I

MAX CAMPANELLA VERONA

n un mondo alle prese con condizioni climatiche difficili, le aziende di trasporto devono fare i conti con continue restrizioni e limiti, so prattutto agli accessi nei centri urbani. Dal lato opposto, le popolazioni continuano a spostarsi sempre più verso i centri cittadini e ad avanzare una domanda di trasporto in continua crescita, figlia dell’e-commerce e delle tendenze al recapito delle merci in casa propria o presso punti di stoccaggio nei pressi della propria abitazione. A fronte di questi trend, un po’ tutti i player sono chiamati a fare ciascuno la propria parte: costruttori di veicoli e semirimorchi e produttori di tutte le componenti del mezzo. Thermo King, azienda leader in Europa nel settore della refrigerazione e dei sistemi per il controllo della temperatura, da sempre punta sulla tecnologia avanzata, proponendo spesso da autentica pioniera soluzioni che intendono contribuire all’ecosostenibilità. Un approccio, quello di Thermo King, riconosciuto anche al Transpotec, dove la filiale italiana ha ricevuto uno degli Award assegnati ad aziende che promuovono la sostenibilità ambientale, evento sponsorizzato da Continental VDO. Il premio è stato assegnato per il gruppo frigorifero elettrico Thermo King E-200, totalmente elettrico e autonomo. Prima unità di refrigerazione completamente elettrica sul mercato, E-200 è dotata di due pacchi batterie dedicati, ciascuno da 5 kW e completamente separati dall’impianto elettrico del veicolo, in grado di gestire temperature da +20 a -20 gradi. Per Thermo King a ritirare

il premio Marco Tosi, Sales Manager Italy & Israel, e Pierfranco Libé, Area Service Manager Italy, Israel & Malta. “Siamo naturalmente orgogliosi - ha affermato Marco Tosi - per un riconoscimento che valorizza gli investimenti continui di Thermo King nella Ricerca & Sviluppo. Il modello E-200 dimostra in tutta la sua concretezza che un trasporto refrigerato con veicolo

elettrico è assolutamente possibile, oggi e subito”. Al Transpotec l’E-200 equipaggiava un Volkswagen Crafter elettrico da 136 cv e 100 kW per 290 Nm di coppia. Numeri che consentono al furgone della Casa di Hannover di viaggiare fino a 90 km/h con un’autonomia di 174 km, decisamente adeguati al trasporto merci cittadino. Il veicolo era esposto allo

stand di Lamberet in versione isotermica con coibentazione Easyfit per trasporto a temperatura controllata. L’anno scorso al Salone IAA il gruppo elettrico era montato su un Renault Master Z.E. di Petit Forestier, furgone elettrico da 3,1 t. L’unità di refrigerazione E200 è stata sviluppata da Thermo King per furgoni e autocarri elettrici o a motore

inferiori alle 3,5 t. “Il modello E-200 - aggiunge Tosi impiega componenti mai visti prima nel trasporto refrigerato. Novità principale è un sistema di controllo in grado di adattare la capacità in base alle reali necessità e alla potenza disponibile e di gestire con temporaneamente le diverse fonti di energia disponibili, per mantenere la capacità in caso di soste per consegne

o pause. La rivoluzionaria con figurazione dell’E-200 fornisce capacità di raffreddamento e riscaldamento costanti, indipendentemente dal funzionamento del veicolo”. In fatto di tecnologie votate alla sostenibilità ambientale, E-200 si colloca in un ampio ventaglio di prodotti Thermo King che supportano il professionista del trasporto nella strategia di abbattimento delle emissioni inquinanti. Per i semirimorchi, che rappresentano il core business di Thermo King Italia, le unità di refrigerazione SLXi sono state modernizzate e dotate di un motore GreenTech aggiornato, a emissioni ridotte e silenzioso, certificato secondo la normativa NRMM (NonRoad Mobile Machinery, ovvero Macchine mobili non stradali) fase V, entrata in vigore da gennaio di quest’anno. Per gli autocarri Thermo King vanta una gamma molto ampia che da quest’anno si è arricchita dell’unità di refrigerazione T-560R ad alimentazione autonoma. Con una capacità aggiuntiva e un migliore abbassamento della temperatura, consente di effettuare più consegne, con un numero maggiore di merci e di aperture degli sportelli. “Rispetto al modello precedente - precisa Marco Tosi le unità T-560R sono caratterizzate da un aumento del 20 per cento nella capacità per prodotti freschi e congelati e da una riduzione del 5 per cento nei consumi di carburante”.

Marco Tosi (a sinistra) e Pierfranco Libé: i due manager di punta di Thermo King hanno ricevuto l’award per il gruppo frigo elettrico E-200.


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FILIPPO SCHITTONE, DIRETTORE CONFINDUSTRIA BRESCIA, FA IL PUNTO SUI TRASPORTI ECCEZIONALI IN ITALIA

“Intermodalità chiave del futuro” “SERVE IL GIUSTO COMPROMESSO TRA STRADA, ROTAIA, MARE E AEREO - AFFERMA FILIPPO SCHITTONE - SE IN ITALIA CI FOSSE UNA REALE E MODERNA INTERMODALITÀ ALLORA DIVENTEREBBE LECITO E FATTIBILE IPOTIZZARE DELLE ALTERNATIVE AL SOLO TRASPORTO SU STRADA, OGGI PREPONDERANTE NEL SETTORE DEL TRASPORTO ECCEZIONALE. QUELLO CHE STIAMO ASSISTENDO OGGI È LA MESSA IN CONTRAPPOSIZIONE DELL’ESIGENZA DI AGGIORNARE LE INFRASTRUTTURE ESISTENTI CON LA POSSIBILITÀ DI REALIZZARE INFRASTRUTTURE DI PROSPETTIVA COME LA TAV. UNA SPIRALE NEGATIVA CHE NON PORTA NULLA DI BUONO”.

L

FABIO BASILICO BRESCIA

a normativa sui trasporti eccezionali su strada fa riferimento all’articolo 10 del Codice della Strada. Rientrano nella categoria i veicoli che in base alla propria configurazione di marcia superano i limiti di dimensione e di massa stabiliti dagli articoli 61 e 62 del Codice del la Strada. L’articolo 61 fissa i limiti dimensionali: larghezza massima non eccedente 2,55 m; altezza massima non eccedente 4 m; lunghezza totale, compresi gli organi di traino, non eccedente 12 m, con l’esclusione dei semirimorchi, per i veicoli isolati. Gli autoarticolati e gli autosnodati non devono eccedere la lunghezza totale, compresi gli organi di traino, di 16,50 m; gli autotreni non devono eccedere la lunghezza massima di 18,75 m. L’articolo 62 relativo alla massa limite complessiva a pieno carico di un veicolo, fissa il limite di un autotreno a tre assi a 24 t, quella di un autoarticolato o di un autosnodato a tre assi a 30 t, quella di un autotreno, di un autoarticolato o di un autosnodato a 40 t se a quattro assi e a 44 t se a cinque o più assi. Per fare il punto sui trasporti eccezionali in Italia abbiamo intervistato un esperto analista del settore, Filippo Schittone, Direttore Confindustria Brescia, provincia che ha attivato uno specifico osservatorio sui trasporti eccezionali, ritenuti strategici per un’area geografica fortemente specializzata nei settori metallurgia, siderurgia e nel ca va-

cantiere, con imprese fortemente interessate all’ottimizzazione dei trasporti e del la logistica. “Secondo i da ti Istat riferiti al 2017 nella nostra area di competenza è stato registrato un valore import-export di almeno 24 miliardi di euro, di cui 10 miliardi per merci movimentate su gomma esordisce il dottor Schittone - Inoltre, nel 2018 la provincia di Brescia ha rilasciato oltre 5.400 autorizzazioni per trasporti eccezionali, con un dato sul trasporto di acciaio che ammonta a 515mila tonnellate. Il lavoro certo non manca, dal momento che per le aziende manifatturiere i trasporti eccezionali rimangono ineludibili”. “Il trasporto eccezionale continua Filippo Schittone è indispensabile ma non c’è consapevolezza della sua importanza e finisce per essere considerato marginale”. La proposta di legge per le modifiche dell’articolo 10 del Codice della Strada, vengono valutate non positivamente da gli operatori del settore, dal momento che, precisa Schittone, “le modifiche proposte non risultano appropriate e condivisibili per la risoluzione della problematica relativa ai trasporti eccezionali perché finirebbero per penalizzare le aziende che producono beni di dimensioni e pesi specifici, aziende manifatturiere che de vono utilizzare proprio i trasporti eccezionali. L’abbassamento dei limiti di carico avrebbe come conseguenza un’improponibile frazionamento dei prodotti e quindi una moltiplicazione dei trasporti che potrebbe avere ricadute negative sulla

circolazione in relazione ai flussi e sull’ambiente relativamente alle emissioni inquinanti”. La necessità di una seria e moderna politica dei trasporti che tenga conto delle necessità delle azienda di trasporto così come della committenza passa anche attraverso la riduzione dei troppi vincoli, in primis burocratici e normativi, che oggi condizionano l’organizzazione e la gestione di un trasporto eccezionale. “Faccio un solo esempio - spiega Schittone Organizzare un trasporto eccezionale esclusivamente su strada di un carico di 120 tonnellate di impianti industriali da Brescia ad Ancona costa mediamente 50-55mila

euro. Occorre però mettere in conto i disagi di dover affrontare le diverse normative di circolazione attive in diverse aree, sia che si tratti di autostrade o strade provinciali. L’alternativa via mare con partenza da Marghera costa mediamente 120mila euro con nave cargo e 70mila euro con traghetto dedicato. È ovvio che i margini per l’azienda che commissiona il trasporto si riducono notevolmente. In sintesi: se non mi fornisci dei collegamenti adeguati e competitivi diventa difficile parlare di intermodalità e di una possibile alternativa al trasporto ec cezionale su strada. Eppure l’intermodalità è la chiave del futuro per

quanto riguarda i trasporti eccezionali”. Il confronto con altri paesi europei è spietato. “In paesi come Francia, Germania e Austria c’è un sistema infrastrutturale adeguato e funzionale - commenta Filippo Schittone - Soprattutto, le infrastrutture vengono pianificate e realizzate, il sistema intermodale è una realtà e funziona. Tutti abbiamo consapevolezza che la rotaia è una valida alternativa, ma dobbiamo pensare in chiave di integrazione tra le varie modalità di trasporto, soprattutto in un paese come l’Italia che ha specifiche caratteristiche mor fologiche. Serve il giusto compromesso tra strada, rotaia, mare e

viario è utile in caso di spedizioni con destinazioni a lungo raggio e certamente in chiave intermodale. Il trasporto marittimo permette grandi capacità di carico a fronte però di tempi più lunghi mentre il trasporto aereo, il più dispendioso tra i mezzi, consente di raggiungere tutte le destinazioni. Per arrivare a una moderna organizzazione intermodale, occorre avere una visione ben chiara: “Innanzitutto bisogna considerare che le infrastrutture sono investimenti necessari per il futuro - ammette Schittone - In secondo luogo, occorre una grande collaborazione tra enti pubblici e privati per ridurre i balzelli normativi e bu -

Qui e sotto due immagini rappresentative del trasporto eccezionale. In alto, Filippo Schittone, Direttore Confindustria Brescia.

aereo per pensare a un trasporto eccezionale che vada incontro al futuro. Se in Italia ci fosse una reale e moderna intermodalità allora diventerebbe lecito e fattibile ipotizzare delle alternative al solo trasporto su strada. Quello che stiamo assistendo oggi è la messa in contrapposizione dell’esigenza di aggiornare le infrastrutture esistenti con la possibilità di realizzare infrastrutture di prospettiva co me la Tav. Una spirale negativa che non porta nulla di buono”. Il trasporto su strada è senza dubbio ideale sia per le consegne “porta a porta” che per le medie e lunghe tratte di collegamento con magazzini di stoccaggio, porti, stazioni ferroviarie e aeroporti. Il trasporto ferro-

rocratici inutili, per esempio nel rilascio delle autorizzazioni per il passaggio dei veicoli del trasporto eccezionale. Come terzo elemento indico lo sfruttamento pieno della moderna tecnologia digitale che consente di ottimizzare i percorsi e ridurre i costi, abbattere le emissioni e aumentare la sicurezza”. “In particolare su quest’ultimo punto - conclude Filippo Schittone - voglio dire che gli imprenditori che commissionano un trasporto eccezionale e coloro che lo eseguono sono molto attenti alla sicurezza, che considerano un patrimonio prezioso. La formazione degli autisti e di tutti coloro che collaborano alla gestione di un trasporto eccezionale è continua e costante”.


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PIACENZA RIMORCHI IN ESPANSIONE FA LEVA SULLA PRODUZIONE DI QUALITÀ

Fare le cose per bene “LA NUOVA ERA DI PIACENZA RIMORCHI HA RIMESSO IN GIOCO I VALORI CARDINE DELLA SOCIETÀ E LA SUA VOCAZIONE PER IL PORTACONTAINER - HA SPIEGATO IL MANAGER ERNESTO CATTANE - SEGUIAMO PASSO PASSO CIASCUN CLIENTE CERCANDO DI SODDISFARE PRONTAMENTE LE SUE ESIGENZE SPECIFICHE. OGGI LA PRODUZIONE DI PORTACONTAINER PIACENZA RIMORCHI È PARTICOLARMENTE COMPLETA E COMPRENDE MODELLI FISSI, ESTENSIBILI E RIBALTABILI. SIAMO SPECIALISTI NELLA TELAISTICA CON UN’OFFERTA ARTICOLATA IN GRADO DI ADATTARSI ALLA DOMANDA DI CARROZZERIE, DAI FURGONI AI PIANALI SPECIALI FINO AI RIBALTABILI”.

P

FABIO BASILICO BORGOSATOLLO

iacenza Rimorchi rafforza la sua immagine con una fase di crescita solida e consistente, testimoniata non a caso dalla massiccia presenza al Transpotec 2019. Proprio alla kermesse veronese abbiamo incontrato Ernesto Cattane, manager specializzato nelle vendite che ha legato il suo nome alla storia e all’evoluzione di Piacenza Rimorchi. Competenza e passione guidano oggi come ieri le scelte dei dirigenti di Piacenza Rimorchi, entrata in una nuova fase nel 2015 quando il marchio è stato rilanciato dalla bresciana Sansavini. Brand nato nel 1920 per volontà della famiglia Piacenza, basato sul sito produttivo di Cremona, con un forte core business nelle cisterne per cemento, nel 2007 per Piacenza Rimorchi è iniziata una fase di vicissitudini che l’ha portata prima nell’orbita Margaritelli, per poi arrivare alla chiusura dell’attività, travolta dalla crisi che ha praticamente mandato a picco il segmento dei portacontainer e cisterne. Ma il seme del la qualità che ha sempre

contraddistinto la Casa lombarda era destinato a rifiorire. La maturata competenza produttiva e l’expertise di un autentico marchio del “made in Italy” hanno convinto la famiglia Sansavini a rilanciare la proposta Piacenza puntando a quella che di fatto rap-

presenta la specificità del produttore: la giusta versatilità e la volontà di seguire il cliente finale in tutte le sue necessità. “La nuova era di Piacenza Rimorchi ha rimesso in gioco i valori cardine della società e la sua vocazione per il portacontainer - spiega Ernesto

Ernesto Cattane di Piacenza Rimorchi.

Cattane - Seguiamo passo passo ciascun cliente cercando di soddisfare prontamente le sue esigenze specifiche. Oggi la produzione di portacontainer Piacenza Rimorchi, che nel 2019 è stimata intorno al centinaio di unità, è particolarmente completa e comprende modelli fissi, estensibili e ribaltabili. Siamo specialisti nella telaistica con un’offerta articolata in grado di adattarsi alla domanda di carrozzerie, dai furgoni ai pianali speciali fino ai ribaltabili”. Più che l’ambizione di competere con i colossi, Piacenza Rimorchi si muove sul mercato con l’obiettivo di seguire aziende di trasporto che abbiano finalità specifiche: una strategia che punta allo sfruttamento del potenziale delle nicchie di mercato come opportunità di promuovere un prodotto “sartoriale”, cucito attorno alle esigenze del singolo cliente. L’azienda bresciana non intende competere con i grossi produttori di veicoli standard quanto piuttosto puntare su un rapporto personalizzato con aziende italiane che non possono accontentarsi di un classico rimorchio. “La clientela è sempre stata

abituata a farsi fare rimorchi particolari”, conferma saggiamente Ernesto Cattane. Manager di una società che porta il suo nome, Fabrizio Sansavini, classe 1965, dal 1986 si occupa di trasformazione di veicoli industriali, con un tentativo - nel biennio 2005-2006 - di produzione di semirimorchi super-sterzanti. È stato lui a voler scommettere su Piacenza Rimorchi, partendo proprio dai portacontainer, segmento che ha sempre dato molte soddisfazioni al marchio e che registra forti segnali di ripresa. Per portare avanti la nuova sfida al mercato, Fabrizio Sansavini, che ha l’incarico di Direttore operativo, si è affidato all’esperienza e alla competenza di due storici rappresentanti del marchio Piacenza, Ernesto Cattane e Mauro Pedrazzani, il primo specializzato nelle vendite, il secondo tecnico progettista. I tre manager trovano dapprima un sito provvisorio a Roncadelle, in provincia di Brescia, per poi trasferirsi nell’attuale sede di Borgosatollo (Bs), più ampia e attrezzata per meglio rispondere alle esigenze dei clienti. La proposta a marchio Piacenza si propone sul mercato come

una famiglia articolata di telai per allestimenti, dai più semplici a quelli decisamente complessi, come i rimorchi “a collo d’oca”, adatti al montaggio di un cassone ribaltabile o gru, per attività di trasporto rifiuti o rottame. Nella gamma troviamo rimorchi a due o tre assi gemellati fino a 70 t di portata complessiva per casse ribaltabili, telai “a sogliola” per il trasporto frigo, piccole bighe e, autentica specialità, piccoli rimorchi destinati al trasporto ecologico o di rottame. “Il nostro obiettivo - dice ancora Cattane - è crescere nei numeri ma dando un servizio. Ci siamo focalizzati su prodotti di nicchia, con la certezza che, come accade nove volte su dieci, dopo averci richiesto un prodotto molto customizzato, il cliente ci ordina anche prodotti meno di nicchia. Seguire il cliente per noi non è affatto uno slogan: cerchiamo di dare una soluzione il più possibile finale, in modo che il cliente sia messo in condizioni di modificare il prodotto il meno possibile; all’allestitore diamo in consegna un veicolo frutto di un progetto ad hoc realizzato su richiesta del cliente finale”.


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OPERATIVO IL NUOVO POLO D’ECCELLENZA DELL’ISOTERMICO

Lamberet investe nel Centro-Sud A SAN VITTORE DEL LAZIO, IN PROVINCIA DI FROSINONE, RIPRENDE A PIENO REGIME L’ATTIVITÀ DELLA SEDE STORICA DEL COSTRUTTORE DI APPLICAZIONI EUROPA. NEL PIAZZALE SEMIRIMORCHI NUOVI E USATI E FURGONI ALLESTITI. IN VIA DI QUALIFICAZIONE L’ENORME AREA ESTERNA E INTERNA DOVE SARANNO ATTIVI UN MAGAZZINO RICAMBI E OFFICINE PER L’INSTALLAZIONE DI SPONDE MONTACARICHI E GRUPPI FRIGO.

M

ISOTERMICHE LEADER IN

LINO SINARI

SAN VITTORE DEL LAZIO

ettere in campo tutto il know-how, le opportunità, le tecnologie e le innovazioni che possano soddisfare in maniera efficace ed efficiente le specifiche esigenze del trasporto frigorifero di ogni singolo cliente. È l’impegno di Lamberet per il 2019 che passa anche investendo sulla riapertura della grande sede storica di San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone, al crocevia dei confini tra Lazio, Campania e Molise. La sede è destinata a diventare un Polo di eccellenza del trasporto a temperatura controllata: oltre a realizzare applicazioni sull’intera gamma di veicoli da uno a 100 mc, dalle coibentazioni sui van fino ai semirimorchi, nella sede storica del Centro-Sud Italia sono in fase di allestimento, e saranno presto attivi, un grande e qualificato magazzino ricambi di veicoli

commerciali e industriali, una struttura tecnica dove vengono installati i gruppi frigo, un’altra dedicata al montaggio delle sponde caricatrici e, infine, un comparto di officina meccanica in grado d’intervenire sulla parte meccanica dei veicoli industriali. E le novità non terminano qui. Lamberet sta riqua-

lificando l’enorme area esterna e interna a disposizione della nuova sede, aggiungendo via via altre strutture dedicate alla formazione del personale di noleggiatori e grandi flotte, che si stanno dotando sempre più di veicoli isotermici progettati e costruiti per il trasporto agroalimentare, il farmaceutico senza dimen-

ticare ristorazione e food delivery fino all’ultimo miglio. È il caso del noleggiatore Morini Rent, che era presente in forza con una ventina di persone a San Vittore del Lazio per seguire sessioni di formazione specifica e mirata ai nuovi veicoli isotermici allestiti Lamberet, che stanno entrando nella flotta del no-

Il Polo di eccellenza laziale realizza applicazioni sull’intera gamma di veicoli da uno a 100 metri cubi.

leggiatore, nell’estate 2018 acquisito da Avis Budget Group. La commessa per Morini Rent comprende venti veicoli realizzati in collaborazione con Volkswagen, modello Crafter Telaio Cabinato con ruote gemellate e cella isotermica Lamberet, veicoli muniti di configurazioni speciali presenti per

nuovi e usati, veicoli commerciali leggeri, furgoni e autotelai cabinati. Un investimento importante questo di Lamberet in Italia che, forte della crescente collaborazione con le più importanti Case costruttrici, intende rispondere alle richieste sempre più esigenti dei professionisti del trasporto a temperatura

la prima volta nella flotta del noleggiatore. Nei prossimi mesi il lavoro si concentrerà su 38 furgoni realizzati con Peugeot su modello Boxer e 19 telai cabinati Peugeot Boxer allestiti con cassa New Frigoline Lamberet. Tutti veicoli pronti e visibili nel piazzale tra molti semirimorchi

controllata, in primis la ricerca di soluzioni innovative che abbassino l’impatto degli agenti inquinanti, come l’utilizzo del freddo criogenico ad azoto liquido o le coibentazioni EasyFit, alimentate da gruppi frigo totalmente elettrici, utili soprattutto nella distribuzione urbana dell’ultimo miglio.

NUOVE SOLUZIONI FINANZIARIE NEL MONDO DEI SEMIRIMORCHI

LEASING PIÙ COMODO CON LA RATA COSTANTE E INDICIZZATA I ncludere tutto in una sola rata, poter scegliere tra soluzioni flessibili e personalizzate, beneficiare di una consulenza finanziaria e gestionale mirata sulle specifiche esigenze della propria impresa è quanto chiedono oggi le aziende di autotrasporto, alle prese come sono con condizioni finanziarie che cambiano (spesso anche in modo rilevante) a seconda della finalità del prestito e costrette a tenersi aggiornate quotidianamente alla ricerca delle offerte più vantaggiose. Lamberet, da assoluto pioniere, ha lanciato nel 2017 un’offerta finanziaria personalizzata per i clienti a breve e lungo raggio: un leasing con rata costante indicizzata della durata di cinque anni. A titolo di esempio, un semirimorchio Lamberet SR2 Green Liner utilizzo Transit in ATP categoria FRC di altezza interna pari a 2650 mm, tre assi fissi, sei pneumatici 385/65 R 22,5, portaruote doppio di scorta, portapallet da 36 bancali, cassetta

portaattrezzi e unità refrigerante Carrier Vector 1550 completa di Datscold 600 può essere acquistato tramite una rata di 867 euro e un valore di riscatto di 11.500 euro. “L’aspetto principale di quest’offerta - spiega Sandro Mantella, Amministratore delegato Lamberet Spa - è rappresentato da due aspetti importanti: non è previsto un importo di anticipo ma il solo importo relativo alla prima rata, inoltre è previsto sin dall’origine un valore di riscatto, che facoltativamente il cliente potrà esercitare per diventare proprietario del semirimorchio a fine leasing. L’importo relativo al riscatto potrà inoltre, se il cliente lo desidererà, essere finanziato in collaborazione con un importante istituto bancario. Com’è facile intuire si tratta di un contratto completamente trasparente e senza possibilità di equivoci tra cliente, Lamberet e istituto bancario. Tutto questo è reso possibile dal fatto che i semirimorchi Lamberet mantengono nel tempo un alto valore residuo”.


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INTERVISTA

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ANDREA MARCONCINI DIRECTOR COMMERCIAL PRODUCTS DI BRIDGESTONE EMEA SOUTH REGION

Andrea Marconcini dice convinto che Bridgestone guarda al futuro del mercato con positività e fiducia. “Il 2019 si prospetta un anno importante, durante il quale presenteremo al mercato interessanti novità dal punto di vista del prodotto, con due nuovi disegni nel segmento Premium Bridgestone. Parallelamente, proseguirà la crescita dell’azienda sul fronte dell’offerta di soluzioni digitali per le flotte e per i rivenditori, un’area nella quale Bridgestone vuole confermare il proprio ruolo di leadership nel settore”. Servizi all’avanguardia ma anche una rete di primo livello: quali sono i vantaggi per un’azienda di trasporti che sceglie Bridgestone? “Innanzitutto - conclude Marconcini - la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di prodotti di eccellenza in grado di soddisfare tutte le esigenze delle diverse flotte: Bridgestone, con la sua indiscutibile leadership di prodotto e servizio attraverso innovazioni tecniche rivoluzionarie; Firestone, un grande marchio che offre la massima serenità nell’utilizzo e un ottimo rapporto qualità-prezzo; Dayton, il nostro prodotto cosiddetto ‘Fit & Forget’ dalle performance essenziali, a bas so costo,

ridgestone sposa in pieno la vocazione di “transport solution provider” e diventa protagonista del mercato non solo con una gamma di prodotti di assoluta avanguardia ma anche con un’articolata proposta di servizi incentrati sulla tecnologia digitale. In questa strategia rientra la recente acquisizione di Tom Tom Telematics. “Il mercato dell’autotrasporto ha mostrato nel 2018 una crescita significativa in molti comparti - esordisce Andrea Marconcini, Director Commercial Products di Bridgestone EMEA South Region - Sono cresciute le immatricolazioni dei veicoli industriali sopra le 3.5 t, quelle dei veicoli sopra le 16 t e le registrazioni dei rimorchi e dei semirimorchi, soprattutto grazie alla legge sul super-ammortamento. Allo stesso tempo si è registrato un aumento del volume di traffico su strada dei mezzi pesanti, che va a incrementare i già buoni livelli complessivamente conseguiti nel 2017. Pas sando al mondo che più mi è vicino, anche il mercato degli pneumatici autocarro ha ottenuto buoni risultati rispetto al 2017, secondo quanto riportato dai dati statistici di GFK, grazie soprattutto alla crescita dei prodotti

“In piena sintonia con l’era digitale” “BRIDGESTONE, CHE DA SEMPRE È VICINA ALLE UTENZE PROFESSIONALI, SI STA IMPEGNANDO ANCORA DI PIÙ PER PROPORRE AI PROPRI CLIENTI NON SOLO PNEUMATICI D’ECCELLENZA MA SOLUZIONI DIGITALI IN GRADO DI ACCOMPAGNARE LE FLOTTE NEL PROCESSO DI CAMBIAMENTO CHE STA ATTRAVERSANDO IL MONDO DELL’AUTOTRASPORTO - L’ULTIMA CONFERMA DI CIÒ, IN ORDINE TEMPORALE, È LA GIÀ ANNUNCIATA ACQUISIZIONE DI TOM TOM TELEMATICS, CHE CI PERMETTERÀ DI FARE UN ULTERIORE GRANDE BALZO IN AVANTI IN QUESTA DIREZIONE”. di terza fascia, che hanno trovato spazio a seguito dell’introduzione dei dazi doganali sui prodotti cinesi da inizio 2018. Lo scenario di mercato quindi è positivo ma non per questo bisogna abbassare la guardia. Il mondo dell’autotrasporto, infatti, sta affrontando un cambiamento epocale dovuto alla necessità di porre sempre di più attenzione alla sicurezza, al comfort e alla semplicità di guida degli automezzi attraverso strumenti digitali che siano anche in grado di aiutare le flotte a ridurre i costi totali di gestione del loro parco veicoli. Bridgestone, che da sempre è vicina alle utenze professionali, si sta impegnando ancora di più per proporre ai propri clienti non solo pneumatici d’eccellenza ma soluzioni digitali in grado di accompagnare le flotte in questo cambiamento. L’ultima conferma di ciò, in ordine temporale, è la già annunciata acquisizione di Tom Tom Telematics, che ci permetterà di fare un ulteriore grande balzo in avanti in questa direzione”. “In un mercato ‘saturo’ co me il nostro - prosegue Marconcini - la competizione è sempre più agguerrita.

Nonostante ciò, Bridgestone, seguendo il trend del mercato, ha confermato la costante crescita dei marchi Bridgestone e Firestone e registrato un incremento a doppia cifra sul marchio Dayton”. Quali sono dunque i prodotti Bridgestone che meglio hanno risposto alle attese e all’evoluzione del mercato dell’autocarro? “Quando sviluppano un nuovo prodotto, i nostri ingegneri tengono in considerazione i trend di mercato e le nuove esigenze espresse dai clienti - precisa il manager - Oggi una flotta si aspetta da uno pneumatico che duri a lungo, che garantisca sicurezza anche in condizioni climatiche difficili, comfort di guida e che con tribuisca, grazie a una bassa resistenza al rotolamento, a ridurre il consumo di car burante. Nella seconda metà dello scorso anno abbiamo lanciato una serie di nuo vi prodotti che hanno permesso di aggiornare una parte della gamma. Per quanto riguarda Firestone abbiamo lanciato il Firestone Plus per impiego stradale, upgrade della mescola rispetto al predecessore, che permette di mi gliorare le performance dello pneumatico in termini di

di FABIO BASILICO

maggiore durata e di utilizzo avendo tutte le misure con il marcaggio invernale 3PMSF. Sempre in Firestone abbiamo introdotto i nuovi pneumatici per autocarri me di/leggeri che, tra l’altro, vantano il fatto di garantire maggior comfort di guida al driver e maggior ricostruibilità della carcassa per una vita più lunga dello pneumatico. Ma soprattutto abbiamo lanciato la terza generazione del prodotto Bridgestone Ecopia, Ecopia H002, prodotto per le lunghe percorrenze destinato alle aziende attente ai costi totali di gestione, capace di coniugare,

grazie a un insieme di tecnologie innovative, il fatto di essere best in class nella resistenza al rotolamento e allo stesso tempo nell’aderenza sul bagnato, oltre ad avere il marcaggio invernale su anteriore, trattivo e rimorchio”. Quali sono le strategie che sono state messe in essere per rafforzare la rete di vendita e assistenza al servizio della clientela? “Una rete di vendita e di assistenza è forte quando sa rispondere alle richieste del mercato - risponde Andrea Marconcini - Per questo motivo uno dei nostri principali impegni verso il nostro network è quello della

formazione e dell’aggiornamento degli addetti che lavorano all’interno dei punti vendita. Nel 2018, per esempio, in partnership con Pesci attrezzature - leader nel suo segmento di mercato - abbiamo realizzato un corso sull’allineamento, attività che non solo diventa sempre più importante per la sicurezza e il corretto utilizzo di un veicolo ma che garantisce anche una fon te di reddito per il gommista specialista. In più, quest’anno abbiamo predisposto un processo di certificazione dei sin goli punti vendita che ha l’obiettivo principale di garantire ai rivenditori la disponibilità dei requisiti tecnici e di processo per effettuare un’assistenza di qualità alle flotte. Oltre alla formazione, la proposta al nostro network di First Stop specialisti autocarro e Bridgestone Partner prevede un’offerta completa che spazia da iniziative per l’ac quisto degli pneumatici a elementi di visibilità del punto vendita e all’assistenza stra dale in tutta Europa da offrire alla propria clientela, tutte iniziative sempre finalizzate a fornire elementi distintivi per un servizio di qualità alle flotte”.

fornite da un marchio di sicura affidabilità; infine, i nostri prodotti ricostruiti, Bandag e Protread, che permettono di allungare la vita di uno pneumatico garantendo risparmio alle flotte. Ma il prodotto da solo non basta. Oggi noi garantiamo strumenti e soluzioni utili per la gestione a 360° degli pneumatici. All’interno del programma Total Tyre Care abbiamo, solo per citarne alcuni, il sistema Tirematics per la misurazione automatica della pressione degli pneumatici, Toolbox per il monitoraggio delle performance dello pneumatico, in grado di effettuare analisi predittive sulla vita utile degli pneumatici, Basys per la gestione delle carcasse nel processo di ricostruzione, fino ad arrivare ai contratti a fatturazione centralizzata e a costo chilometrico. Inoltre, abbiamo la nostra assistenza qualificata formata sia dai rivenditori del no stro network che dal nostro personale di sede specializzato. Oggi stiamo sviluppando prodotti e soluzioni che hanno l’unico obiettivo di migliorare ulteriormente la nostra offerta alle flotte di autotrasporto”.


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INTERVISTA

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oddisfare l’esigenza delle flotte, che sempre più richiedono un riferimento sicuro per l’assistenza e servizi completi che, dal pneumatico, comprendono soluzioni digitali, tachigrafo intelligente, monitoraggi da remoto ecc. È la mission di Conti Trade Italia, società al cento per cento di proprietà del Gruppo Continental, che da metà dell’anno scorso ha varcato i confini del mondo passenger, per strutturare e meglio organizzare il network BestDrive Professional, specificamente rivolto ai veicoli industriali. Sin dal 2013, anno nel quale sbarca in Italia il franchising globale BestDrive, timoniere della società, manager cui è demandato il compito di attuarne la strategia seguendo le linee guida del Gruppo Continental, è Dario De Vito, 49 anni, partenopeo, con una comprovata esperienza che in Continental l’ha visto occuparsi prima della logistica, a seguire della Business Unit Moto e ultimamente di Conti Trade. De Vito coordina uno staff di dieci persone, cinque delle quali (quest’anno saliranno a sei) sono consulenti con il compito di assistere da vicino le officine affiliate BestDrive sul territorio nazionale, presenti in maniera capillare dal Nord alla Sicilia. Con quale approccio al mer-

DARIO DE VITO GENERAL MANAGER CONTI TRADE ITALIA

re, attraverso campagne di marketing e comunicazione in cui sono supportate dal mondo Continental. Le officine Top ricevono formazione tecnica su pneumatici e servizi del Gruppo Continental, formazione di ti-po commerciale, sull’approccio al cliente e la consulenza di un Trader Marketing che, insieme al titolare dell’officina, costruisce un Piano Marketing per investire in comunicazione, eventi ecc.”. Per chi non vuole impegnarsi fino al punto di essere Top? “Gli altri due livelli -prosegue De Vito - sono Advance e Start: il primo, al momento la modalità scelta dal maggior numero di officine, prevede la presenza a cadenza almeno mensile di un consulente Conti Trade; il secondo rappresenta la formula base per l’affiliazione”. Sul piano dei prodotti qual è l’offerta che le officine rivolgono alle aziende di trasporto? “Come avveniva in Conti 360 Partner - spiega il manager Continental - le officine dispongono dell’offerta complessiva di pneumatici e servizi dei marchi commercializzati dal Gruppo Continental: quest’anno nel segmento Professional il Gruppo è presente con i marchi Continental e Barum. Naturalmente la rete BestDrive seguirà la politica commerciale del Gruppo Continental”.

L’eccellenza viaggia in rete AVVIATO A METÀ DELL’ANNO SCORSO, IL PROGETTO DI STRUTTURAZIONE DI UN NETWORK BESTDRIVE PROFESSIONAL HA RAGGIUNTO IL NUMERO DI VENTI OFFICINE AFFILIATE DA NORD A SUD, PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA RIVENDITA DI PRODOTTI E SERVIZI DEL GRUPPO CONTINENTAL. “PER IL SETTORE DEI VEICOLI INDUSTRIALI ABBIAMO VOLUTO DEDICARE UNA RETE SPECIALIZZATA, ALLINEANDO L’ITALIA AL RESTO D’EUROPA”, AFFERMA DARIO DE VITO. cato Conti Trade Italia sta strutturando la rete BestDrive Professional? “Come da strategia Continental - spiega Dario De Vito - costituendo un network di rivenditori indipendenti, con differenti livelli di affiliazione. Siamo partiti dalla piattaforma Conti360 Partner, progetto del Gruppo Continental che puntava a rea lizzare una rete di officine che rappresentassero un riferimento per l’assistenza ai trasportatori che utilizzavano pneumatici commercializzati dal Gruppo. Da quel punto di partenza abbiamo avviato un nuovo progetto, teso a consolidare una Rete specializzata nel settore dei trasporti: con un’offerta che soddisfa le necessità del trasporto e un logo che richiama subito l’idea del veicolo professionale, Conti Trade Italia si allinea a quanto avviene negli altri Paesi europei, dove la rete BestDrive è presente con un’offerta rivolta sia al mondo delle vetture sia a quello dei veicoli industriali”. A che punto è l’attuale progetto BestDrive Professional? “Dalle originarie 24 officine Conti360 Partner - precisa De Vito - in sei mesi siamo arrivati a una rete di 20 BestDrive Professional, risultato che rappresentava il nostro target ma da raggiungere in un periodo

più lungo: abbiamo generato interesse, tant’è che tra quelle affiliate si conta un’officina che in precedenza non era nostra partner”. Quali sono i vantaggi per le officine che consentono quest’alto livello di ricettività? “Alle officine - risponde il General Manager Conti Trade Italia - proponiamo un’affiliazione che si pone come obiettivo l’aumento del business e la ge-

di MAX CAMPANELLA

stione ottimale della clientela, partendo da un’analisi dei bisogni del territorio. La nostra mission non è mettere le classiche “bandierine” sulla cartina del Paese per aumentare a tutti i costi la presenza di officine di riferimento e assegnare visibilità al brand. Puntiamo a individuare l’offerta giusta per il partner e a sostenere quest’ultimo nella sua attività al cliente finale”.

Quali sono i livelli di affiliazione e come si distinguono? “Quello principale - illustra De Vito - si chiama Top e sottolinea il massimo impegno da parte dell’officina nella partnership con Conti Trade Italia: si tratta di officine disposte a mettersi in gioco, pronte non solo a una forte offensiva commerciale, basata su offerte dedicate, ma con sapevoli dell’opportunità di farsi conosce-

“Alle officine - dice De Vito - proponiamo un’affiliazione che punta all’aumento del business e alla gestione ottimale della clientela”.

Sul piano dello sviluppo come crescerà la rete BestDrive Professional nel 2019? “Siamo - afferma De Vito soddisfatti dell’attuale capillarità: lo sviluppo seguirà la crescita del business. L’obiettivo è avere una rete omogenea per formazione e contenuti di offerta e servizi e allineata con il resto d’Europa: anche in Italia BestDrive è la rete principale del Gruppo Continental e come tale è chiamata a fornire un servizio adeguato alla clientela. Nel caso del segmento Professional, questo vuol dire fornire alle flotte servizi di livello premium, dalla rivendita dei prodotti all’assistenza costante nel loro utilizzo su base quo tidiana, e possedere una conoscenza del mondo delle flotte, da quelle già fidelizzate alle altre che possono far parte del portafoglio”.



LOGISTICA

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AD-LOG PROTAGONISTA DELL’INTERSCAMBIO ALIMENTARE TRA ITALIA E SPAGNA

operatori chiedono di comprare meno ma più spesso, per assicurarsi la fornitura di prodotti sempre più freschi da esporre quotidianamente sui banchi di ven -

servizio con i nostri mezzi, mentre per coprire il resto del Paese ci affidiamo a flotte esterne”, precisa Sinatra. A regime, con particolare riferimento alla stagione estiva a partire da maggio, Ad-Log sarà in grado già da quest’anno di movimentare quotidianamente 2-3 camion diretti a Barcellona e 5-6 camion provenienti da Barcellona. La complessità dell’organizzazione non spaventa Ad-Log, abituata a fare i conti con il miglioramento continuo delle prestazioni di servizio. “Prima di attivare il nuovo servizio giornaliero - aggiunge Sinatra - abbiamo svolto delle approfondite analisi di mercato, mettendo in evidenza le potenzialità offerte dalla Spagna in termini di flusso import-export di prodotti agroalimentari. Abbiamo visto che i volumi sono consistenti e il traffico è in aumento. La gestione di un servizio così complesso richiede da parte nostra un’organizzazione precisa ed efficiente al massimo. Un viaggio via terra diretto in Sardegna con partenza da Barcellona e arrivo a Livorno è pari a 1.400 km, a cui poi va aggiunta la distanza da coprire via mare. I nostri autisti possono contare su un servizio di assistenza stradale al top grazie agli accordi firmati con Scania per i truck e a Thermo King per i gruppi frigo. Inoltre, Ad-Log fa ampio uso di strumenti tecnologici avanzati e della digitalizzazione per la pianificazione corretta ed efficiente di ogni singolo viaggio, con il pieno controllo delle prestazioni sia del camion che del rimorchio. Tutto questo è implicito nella nostra mission a ziendale per qualsiasi rotta da noi operata. Per esempio, Ad-Log assicura un servizio giornaliero di trasporto alimentare collegando Milano e Lione”. La rilevanza nazionale e internazionale di un operatore di ampio respiro come Ad-Log presuppone il coinvolgimento assi-

dita”. La soluzione è davvero ottima per i clienti italiani che possono tra l’altro avere accesso diretto con il mercato di Barcellona, estremamente variegato per tipologia di merci trattate e assai competitivo. “Trasportare tutti i giorni è molto vantaggioso per coloro che vogliono fare business nell’agroalimentare. Ad-Log è in grado di soddisfare le esigenze di competitività delle aziende italiane, assicurando il collegamento diretto an che con una Regione come la Sardegna, che essendo un’isola è naturalmente penalizzata dalla necessità di attraversare il mare”. Oltre alla Sardegna, AdLog assicura il giornaliero collegamento con la Spagna a tutto il territorio italiano. “Nel Nord e nel Centro fino a Roma garantiamo il

duo e motivato di numerose persone, in primis degli autisti impegnati sulle strade. “La formazione dei driver è sempre al centro delle nostre attenzioni - conclude Giuseppe Sinatra - E lo sarà sempre più in futuro. Non potrebbe essere diversamente visto quello che facciamo e come lo facciamo. Tra l’altro, con Scania abbiamo stretto degli specifici accordi per la calendarizzazione di incontri formativi periodici che permettono agli autisti di utilizzare al meglio il camion. Va anche detto che gli autisti sono formati per la gestione delle criticità che possono sempre manifestarsi nel corso di un tragitto molto lungo. Senza contare che la maggior parte dei nostri driver è italiana e parla inglese ed è quindi preparato per l’estero”.

Le rotte del fresco

L’INGEGNER GIUSEPPE SINATRA, FINANCE & STRATEGY ADVISOR DI AD-LOG GROUP, CI ILLUSTRA NEL DETTAGLIO LA STRATEGIA CHE LA SOCIETÀ HA PIANIFICATO PER ASSICURARE UN EFFICIENTE E QUOTIDIANO SERVIZIO DI TRASPORTO E LOGISTICA DI PRODOTTI ALIMENTARI FRESCHI DA E PER LA SPAGNA, CON CONCRETI VANTAGGI PER I CLIENTI ITALIANI,

I

IN PARTICOLARE LE AZIENDE DELLA SARDEGNA.

FABIO BASILICO SEGRATE

PUNTO DI RACCORDO NEVRALGICO IL GRANDE MERCATO AGROALIMENTARE MERCABARNA DI BARCELLONA, DOVE AD-LOG HA ATTIVATO UN NUOVO ATTREZZATISSIMO DEPOSITO.

talia e Spagna più vicine grazie ad Ad-Log. Il Gruppo italiano protagonista dei trasporti e della logistica nazionali e internazionali, dopo aver inaugurato il nuovo deposito all’interno del Mercabarna di Barcellona, uno dei più grandi mercati agroalimentari all’ingrosso d’Europa, ha attivato un servizio quotidiano di groupage da e per la Spagna che consente di gestire l’import-export con l’Italia in modo puntuale ed efficiente. Ad-Log, il cui core business è da sempre l’alimentare, può così mettere a frutto la sua competenza e il suo know-how logistico, per far fronte all’esigenza primaria delle aziende del settore alimentare: la disponibilità di prodotti freschi. “Il nuovo servizio di groupage è al centro degli impegni per il 2019 di Ad-Log ci dice Giuseppe Sinatra, Finance

& Strategy Advisor dell’azienda con sede centrale a Segrate (Mi) Non a caso, Ad-Log ha creato la Ad-Log España, con sede a Barcellona, per la gestione della rotta Italia-Spagna direttamente dalla Spagna e non più dall’Italia come avveniva in precedenza. Un vantaggio strategico che ci permette di pianificare con più efficienza e tempestività il servizio di trasporto, a cui si aggiungono altre attività più prettamente logistiche all’interno del deposito del Mercabarna, dove effettuiamo o pe razioni di deposito, pesatura ed etichettatura di frutta e verdura prima della consegna finale alla Grande Distribuzione Organizzata o a singoli commercianti che poi vendono la merce alle reti distributive. Il business dell’agroalimentare è in forte crescita e il segreto del sempre più apprezzato servizio erogato da Ad-Log è la puntualità e tempestività. “L’esigenza di avere

prodotti freschi è una priorità nel settore agroalimentare - spiega Giuseppe Sinatra - Noi rispettiamo proprio questa mission venendo incontro alle esigenze delle aziende cliente, in particolare gli operatori della Sardegna, Regione da sempre legata alle attività di Ad-Log. Da Barcellona Ad-Log assicura il trasporto quotidiano via terra, in andata e ritorno, con punto d’imbarco a Livorno e attraversamento fino alla Sardegna. Il fatto di assicurare il servizio ogni giorno bypassa i limiti del solo trasporto via mare con partenza e arrivo a Barcellona, che oggi si effettua in media solo per due volte alla settimana, specialmente nella stagione invernale, e non è quindi in grado di assicurare la fornitura di prodotti freschi e freschissimi. Attualmente il business dell’agroalimentare è strutturato in modo diverso rispetto al passato: le richieste sono sempre più pressanti e complesse, gli

Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor Gruppo Ad-Log.


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SMET E GRIMALDI GROUP RAFFORZANO LA PARTNERSHIP

PER L’AZIENDA GUIDATA DA

Scommessa multimodale

DOMENICO DE ROSA IL CAMION È SEMPRE PIÙ UNA

“COMMODITY” UTILE PER LA CONSEGNA DELL’ULTIMO MIGLIO, MA LE MERCI VIAGGIANO SOPRATTUTTO LUNGO LE “AUTOSTRADE DEL MARE”.

UNA SCELTA

PIONIERISTICA CHE CONSENTE A SMET DI GUARDARE CON FIDUCIA AI SEVERI LIMITI ALLE EMISSIONI IMPOSTI DALL’UNIONE

EUROPEA: A UN PARCO SU GOMMA MODERNO E EFFICIENTE SI AFFIANCANO UNITÀ

A

MAX CAMPANELLA VERONA

lle loro spalle una lun ga strada si protende sul mare, non se ne vede la fine. Dà l’idea di un collegamento lungo, di un percorso che raggiunge mete lontane. È il concetto di “Autostrada del Mare” sul quale Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET, sta fortemente investendo affiancato dal suo storico partner Grimaldi Group: due aziende unite dalla medesima piattaforma, sempre più protese verso una logistica di trasporto multimodale.

NAVALI CHE RIDUCONO GLI INQUINANTI.

mare”: è recentissima l’inaugurazione del collegamento ferroviario trisettimanale Duisburg-Marghera”. La nuova rotta consente di combinare il trasporto via ma re e via treno: le navi Grimaldi e i treni Rail Cargo Austria sono collegati direttamente grazie al primo servizio in “long bridge”, il lungo ponte diretto da Gre-

cia a Germania e viceversa. “Attraverso questi nuovi collegamenti - aggiunge De Rosa - riusciamo a garantire maggiore efficienza ai nostri committenti e, soprattutto, a rendere più sostenibile il viaggio delle merci, gettando le basi per una best practice in termini di efficienza e sostenibilità”. Un impegno profuso oggi

per una meta futura da raggiungere, che SMET individua come l’orizzonte di quel l’autostrada che attraversa il ma re dietro di sé. “SMET - spiega De Rosa basa la sua attività su una strategia concept, andando oltre il camion: per noi il camion è sempre più una commodity, assolutamente utile per la consegna del -

l’ultimo miglio. Ma nel resto del percorso logistico la parte fondamentale del trasporto è rappresentata dall’unità di carico, ovvero dal semirimorchio. Se e quanto il trailer potrà viaggiare su percorsi alternativi alla gomma, dalle autostrade del mare a quelle su rotaia, dipenderà dal modello logistico che un’azienda come

IN LINEA CON LA LOGISTICA FUTURA

L’immagine con cui SMET ha deciso di presentarsi al Transpotec è più che mai significativa del futuro della logistica secondo l’azienda gui data da De Rosa. “SMET - afferma l’Amministratore delegato vuole essere testimonianza della necessità di investire in due direzioni: ecosostenibilità ambientale e logistica multimodale. Queste due linee guida rappresentano la chiave di volta per un trasporto efficiente, innovativo e soprattutto rispettoso dell’ambiente. Il primo passaggio viene reso realtà dai continui investimenti sulla flotta con veicoli a trazione alternativa. Quanto al multimodale, sin dal 1995, in partnership con l’armatore Grimaldi, SMET è protagonista delle “Autostrade del

SMET deciderà di adottare”. Scelte che prima o poi diventeranno obblighi, considerando che l’Unione Europea intende tagliare del 30 per cen to le emissioni di CO2 del le flotte entro il 2030. “SMET - aggiunge De Rosa - intende proporsi come riferimento per altre aziende di trasporto, attuando scelte pionieristiche. In questo percorso ha trovato al suo fianco partner di qualità con i quali condivide i medesimi obiettivi: Kö gel nella fornitura di semirimorchi sempre più idonei ad attività intermodali e con prodotti sempre più leggeri che aiutano a ridurre le emissioni inquinanti; Grimaldi Group co me armatore all’avanguardia, che utilizza sistemi di navigazione a basse emissioni e navi che si stanno evolvendo nel la capacità di carico”. GRANDE ATTENZIONE ALLA ECOLOGIA

Da sinistra: Nunzio Savarese, Manager Short Sea Lines Grimaldi Group; Domenico De Rosa, Amministratore delegato Gruppo SMET; Eugenio Iasiello, Responsabile Linee Italia-Spagna Grimaldi Group.

“Su tutte le nostre navi pre cisa Nunzio Savarese, Manager Short Sea Lines di Grimaldi Group - sono installati gli Scrubbers, sistemi che rimuovono gli inquinanti da correnti gassose per mezzo di getti o correnti liquide. Con quest’apparecchiatura si possono utilizzare gli stessi carburanti attualmente disponibili abbattendo la componente di zolfo e limitando le emissioni di CO2 allo 0,5 per cento rispetto all’attuale 1,4 per cento, andando oltre le imposizioni dell’Unione Europea”.

DALL’IDENTITÀ DI VEDUTE NASCE IL PROCESSO DI “TRAILERIZZAZIONE” DELLE MERCI SU MARE

PRONTE A SBARCARE LE NAVI CON CAPACITÀ DI CARICO FINO A 500 RIMORCHI P artnership vincente, quella tra SMET e Grimaldi Group, che punta al rilancio delle Autostrade del mare grazie alle nuove navi da 500 posti trailer, che saranno operative nel 2020. “Il rapporto con Grimaldi Group - spiega Domenico De Rosa - inizia nel 1995 e, sin dall’inizio, la collaborazione si è configurata come pionieristica: non si trattava della mera spedizione di container su navi, ma dell’intero semirimorchio che, sganciato sulla nave, proseguiva il suo viaggio fino al porto di destinazione, dove tro-

vava un altro trattore pronto a fargli proseguire il percorso. Oggi sembra un viaggio del tutto scontato e naturale ma a quei tempi era tutt’altro che così: si trattava di un vero e proprio concept, una sorta di processo di “trailerizzazione” della merce su mare che, evoluto negli anni, oggi permette la consegna merci in 24-48 ore”. “SMET - afferma Nunzio Savarese - è stata tra le prime aziende a credere nel progetto di rimorchio su nave avviato da Grimaldi Group.

Un’identità di vedute che si è arricchita con comuni valori imprenditoriali e che ha generato una partnership proficua per entrambi i player”. Stessa visione e stesso spirito anche oggi che si punta al prossimo step evolutivo: le navi da 500 posti trailer. “In comune con Grimaldi Group afferma De Rosa - abbiamo la volontà di investire sull’innovazione: SMET investe sul parco con nuovi semirimorchi, Grimaldi investe sulle unità navali. Da questa comune volontà emerge una forte spinta verso la crescita con risultati

che, nell’ultimo decennio, sono stati decisamente positivi per entrambe le aziende”. Mentre l’armatore porterà sulle acque le nuove navi, SMET - fedele al processo di trailerizzazione della merce su mare - ha predisposto un importante piano d’acquisto di semirimorchi per i prossimi due anni. “Il processo d’investimento continuativo -afferma in conclusione De Rosa - consente a SMET di cogliere le opportunità che saranno offerte dalle maggiori capacità di carico delle nuove navi Grimaldi”.


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LA STORICA AZIENDA DI TIRANO FESTEGGIA IL CENTENARIO

I nuovi orizzonti di SO.LOG. FONDATA NEL 1919 DAI CONIUGI ANGELINA CANTAMESSA E GIULIO OBERTI, ATTUALMENTE SONDRIO LOGISTICA PUÒ A RAGIONE CONSIDERARSI PROTAGONISTA DI PRIMO PIANO DEL SETTORE. È CON LA TERZA GENERAZIONE CHE, NEGLI ANNI NOVANTA, SO.LOG ACQUISISCE DIMENSIONI SEMPRE CRESCENTI, PUR RESTANDO INALTERATA LA MISSION ORIGINARIA, CHE VEDE L’AZIENDA OCCUPARSI DEL TRASPORTO A TUTTO TONDO, DAI PULVERULENTI AL CONGELATO AL FRESCO, DAI CONTAINER AI RIBALTABILI E CENTINATI.

S

GUIDO PRINA TIRANO

O.LOG, l’azienda storica di Tirano che opera nel settore autotrasporto, celebra nel 2019 il centenario. Fondata nel 1919 dai coniugi Angelina Cantamessa e Giulio Oberti, attualmente Sondrio Logistica può a ragione considerarsi protagonista di primo piano del settore. Provenienti dalla bergamasca e in cerca di occupazione, An gelina e Giulio raggiungono Tirano e decidono di dedicarsi all’attività di commercio cereali. Nel dopoguerra l’utilizzo del trasporto per ottimizzare i carichi e la necessità di sostenere l’import-export li convince a sostenere la necessità dei produttori valtellinesi di esportare cereali, granaglie, paglia e fieno. Un’attività che viene strutturata dalla seconda generazione, rappresentata dai figli Aldo e Federico. Scomparso Aldo, Federico guida l’azienda fino al 1986, quando lascia l’attività nelle mani del nipote Paolo. È con la terza genera-

Da sinistra Beatrice, Federica, Paolo, Grazia e Luca Oberti.

zione che, negli Anni Novanta, SO.LOG acquisisce dimensioni sempre crescenti, pur restando inalterata la mission originaria, che vede l’azienda - nel seguire l’evoluzione della clientela valtellinese - occuparsi del trasporto a tutto tondo, dai pulverulenti al congelato al fresco, dai container ai ribaltabili e centinati. Oggi Paolo Oberti guida SO.LOG affiancato dal nipote Luca, figlio del fratello Giulio

scomparso prematuramente. L’anno del centenario è stato degnamente rappresentato dalla partecipazione di So.Log al Transpotec di Verona, dove era presente in collaborazione con due partner storici: K.ITA (per i marchi Indetruk e Orthaus) e Multitrax (per i marchi Feldbinder, D-TEC, Kraker, Doll e Benalu). A Verona hanno fatto la loro comparsa i mezzi di SO.LOG personalizzati con l’interpretazione

grafica del marchio dedicata al primo secolo dell’azienda. E per festeggiare al meglio, il Gruppo Oberti ha brindato con i partner stappando i vini della cantina La Grazia, che fa par te del Gruppo assieme a SO.LOG. “Dire che siamo orgogliosi è forse scontato da parte mia evidenzia Paolo Oberti, Presidente di SO.LOG - ma questo traguardo rappresenta un risultato che riteniamo importante, raggiunto con molto impegno e investimenti, guardando alle perso-

ne che lavorano con noi che sono il vero patrimonio dell’azienda, secondo solo ai clienti che sono la cosa maggiormente preziosa: per questo è necessario che l’azienda sia orientata al tema della formazione che è necessaria e deve essere continua”. “Se oggi i nostri mezzi pos sono fregiarsi dell’immagine dedicata ai 100 anni è frutto dei sacrifici delle prime due generazioni che ci hanno lasciato la possibilità di avere una solida base

dalla quale iniziare - dice ancora Oberti - Ora guardiamo avanti e in questa direzione è un orgoglio vedere la quarta generazione, le mie figlie e mio nipote Luca, figlio di mio fratello Giulio, da poco prematuramente scomparso. Sono e saranno loro i veri protagonisti del futuro, loro a dover affrontare le sfide della sostenibilità ambientale, della riduzione delle emissioni in atmosfera e dell’impiego di mezzi performanti”. La crescita dell’azienda lombarda negli ultimi anni è stata possibile anche grazie alla collaborazione con alcuni partner strategici e fornitori, in particolare quelli di rimorchi, con i quali SO.LOG ha rapporti consolidati. Profondo è anche il legame di SO.LOG con Scania. “Ci siamo orientati su Scania, perché ci è sembrata la scelta migliore e la più adeguata alla nostra realtà prosegue Paolo Oberti -In Scania abbiamo trovato molto più di un fornitore. Abbiamo trovato un partner di crescita, un punto di riferimento per individuare soluzioni che ci consentono di mantenerci competitivi”. Da alcuni anni SO.LOG affianca alla tradizionale attività di autotrasporto merci anche quella relativa ai servizi nel segmento della distribuzione, in particolare per le merci a temperatura controllata. Dal 2014 la società, oltre alla sede di Tirano, può contare su un’importante filiale a Varedo (provincia di Monza e Brianza), dedicata alla logistica per la nuova clientela.


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INTERVISTA

MASSIMILIANO PERES NUOVO MANAGING DIRECTOR DI PALLETWAYS ITALIA

“Niente è impossibile” TORINESE, CLASSE 1966, MASSIMILIANO PERES È UN MANAGER MOTIVATO E COMPETENTE CON UNA PASSIONE INNATA PER LE SFIDE. QUATTRO I PILASTRI OPERATIVI ATTORNO AI QUALI IL NUMERO UNO DI PALLETWAYS ITALIA INTENDE SCRIVERE UNA NUOVA PAGINA DI SUCCESSO DELLA SOCIETÀ LEADER NELLA DISTRIBUZIONE ESPRESSO DI MERCE PALLETTIZZATA: QUALITÀ DEL SERVIZIO, COMPETITIVITÀ, SVILUPPO INTERNAZIONALE, TRASFORMAZIONE DIGITALE.

N

on ci sono missioni impossibili per Massimiliano Peres, da gennaio Managing Director di Palletways Italia. Arrivato al timone della società leader nella distribuzione espresso di merce pallettizzata, il manager torinese si è subito messo al lavoro per superare le criticità e mettere a frutto il modello originale e competitivo che caratterizza il network Palletways sia in Italia che in Europa. Nato nel 1966 nel capoluogo piemontese, due figli di 18 e 16 anni, Peres è un manager competente e decisionista che crede molto nel lavoro di squadra per raggiungere gli obiettivi. “Mi sono laureato nel 1996 in Economia e Commercio a Torino, dopo aver conseguito la maturità scientifica a Roma, con una tesi di ricerca incentrata sul rivoluzionario nuovo modello distributivo europeo della SFK implementato a me tà degli anni Novanta: il progetto NEDS (New European Distribution System)”. La carriera lavorativa di Massimiliano Peres inizia immediatamente dopo la laurea. “Nel giugno del 1996 inizio uno stage a None (To) in TNT Automotive Logistics dove vengo poi assunto a inizio 1997 ed è proprio lì che i-

ni zio ad appassionarmi al mon do dei trasporti e della lo gistica: prendendo spunto dal Regno Unito, abbiamo pro gettato e realizzato per FCA (ai tempi Fiat Auto) un nuovo e innovativo modello di trasporto per quei tempi: in precedenza erano i singoli fornitori che consegnavano in modo indipendente i componenti negli stabilimenti Fiat di Mirafiori e Rivalta. Il nostro progetto prevedeva un cambio delle condizioni di resa dei componenti e un’unica regia per la gestione del complesso sistema logistico dal fornitore fino alle linee di as-

di FABIO BASILICO

semblaggio delle vetture, con evidenti vantaggi dal punto di vista dell’efficienza e dei costi”. “Il progetto - aggiunge Peres - si è concluso a metà del 1997 con l’outsourcing da parte di Fiat delle attività logistiche di Mirafiori e Rivalta alla TNT Production Logistics, dove sono stato nominato Direttore Trasporti. Dopo aver completato la realizzazione del nuovo modello di trasporto, verso la fine del 2000 passo dalla logistica inbound alla logistica outbound ed assumo il ruolo di Amministratore delegato di TNT

Automotive Distribution, società specializzata nella distribuzione ricambi ai concessionari italiani, distribuzione moto imballate, lubrificanti e bike. Nel 2003 mi trasferisco a Milano per assumere la responsabilità della TNT Distribution, specializzata nella distribuzione ‘non automotive’ sul territorio nazionale, per rientrare a Torino nel 2005. A inizio 2006 passo dalla Divisione Logistica di TNT, ceduta alla fine dell’anno precedente al fondo Apolo e rinominata Ceva Logistics, alla Di visione Global Express Italia di TNT (ex TNT

Il network italiano di Palletways è attualmente formato da circa 110 concessionari.

Traco) dove ho svolto l’incarico di Direttore servizi generali fino al novembre 2008. In quegli anni mi sono occupato soprattutto della realizzazione dei nuovi hub e delle nuove filiali di TNT, tra cui Piacenza, Milano Peschiera, Napoli Casoria. A fine 2008, dopo 12 anni, lascio il Gruppo TNT per iniziare una nuova avvincente sfida lavorativa in seno a un’iniziativa nata da un gruppo di imprenditori del trasporto che avevano costituito una nuova società, la Sit Logistics Spa, con l’obiettivo di creare un nuovo operatore logistico nazionale specializzato nel settore dell’automotive”. In qualità di Amministratore delegato e Direttore Generale Massimiliano Peres ha avuto modo di realizzare un percorso particolarmente interessante che dagli iniziali 20 milioni di euro di fatturato del 2009 realizzati esclusivamente con trasporti FTL, ha portato a raggiungere nel 2017 un fatturato consolidato di oltre 80 milioni di euro attraverso una diversificazione della gamma dei servizi offerti che, oltre agli iniziali trasporti FTL, ha aggiunto i trasporti LTL, i trasporti multimodali via treno e via mare, i trasporti internazionali e di-

verse attività di logistica integrata ad alto valore aggiunto. “Questa esperienza - dice - è stata particolarmente entusiasmante e mi ha permesso di sviluppare delle competenze importanti, con una visione e un approccio più imprenditoriale che manageriale. Dopo 10 anni molto intensi e ricchi di soddisfazioni, ho sentito la necessità di mettermi nuovamente alla prova e, dopo una breve esperienza in Lannutti, storica e affermata società di trasporti leader europea nel trasporto del vetro, nell’ultima parte del 2018 si concretizza l’opportunità di entrare in Palletways, dove ho iniziato a operare da gennaio 2019 come Managing Director”. A Massimiliano Peres piace lavorare e piacciono le sfide. “Sono un romantico del lavoro, attratto da nuovi progetti da realizzare”, dice di sé con orgoglio. “Già al Liceo, avendo come punto di riferimento l’esperienza di mio padre, volevo fare il manager. Ho cercato di non diventare uno specialista di un settore ma di diversificare le esperienze in modo da sviluppare una visione dell’azienda il più ampia possibile”. Un utile vademecum che in Palletways Italia Massimiliano Peres ha la possibilità di sfruttare. “Se


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N° 278 / Aprile 2019 siamo una società di servizio dobbiamo semplicemente dare il servizio - afferma convinto - Il mio primo obiettivo è quindi intervenire sulla qualità del servizio offerto ai clienti finali. Ma per servizio, oggi, non si intende solo il tra sporto del materiale, che viene considerato un ‘given’ dai clienti, ma anche e soprattutto il trasporto delle informazioni. Ecco quindi che la tecnologia assume un ruolo strategico per un network di trasporto espresso come Palletways: l’analisi dei processi e l’utilizzo della più moderna tecnologia diventano gli elementi cruciali verso una trasformazione aziendale e digitale. Questi risultati si possono raggiungere unicamente con un grande senso di appartenenza al network e con un forte spirito di squadra tra tutti gli attori del processo: tra i nostri collaboratori, tra tutti i concessionari del network e tra noi e i concessionari. Per poter creare la squadra è importante conoscere i giocatori ed è per questo motivo che da gennaio a oggi mi sono impegnato a incontrare i circa 110 concessionari che costituiscono il network Palletways”. Le problematiche non man cano ma Peres e la sua squadra sono lì per risolverle. “Il network è un’organizzazione molto complessa con molti attori coinvolti - spiega il manager - I concessionari, ciascuno dei quali è un’impresa di trasporti indipendente, e gli hub, tre di primo livello a Bologna, Milano e Avellino e uno regionale a Verona. Per poter garantire un servizio entro le 24/48 ore è

indispensabile che tutti gli attori rispettino le regole e pongano la massima attenzione a ogni singolo pallet. Di fronte a un problema non è importante trovare qualcuno cui scaricare la responsabilità, ma analizzare la causa e mettere in atto le azioni necessarie affinché tale problema non si riproponga. Nel gioco di squa dra occorre evitare lo scarico di responsabilità. Ma con gli enormi quantitativi che vengono movimentati in pochissimo tempo, l’errore umano può essere evitato solo con l’aiuto di un efficace sistema gestionale. Ecco quindi la strategicità della tecnologia a supporto delle operazioni, un elemento ritenuto imprescindibile e che ancora deve essere pienamente accettato e utilizzato. Palletways ha sviluppato internamente un nuovo sistema gestionale, il Portal, grazie alle esperienze degli oltre 400 concessionari pre senti nelle 24 nazioni in cui oggi il Gruppo è presente, e una app con la quale gestire facilmente le diverse fasi del processo. Tutti devono percepire l’importanza e il vantaggio di poter lavorare con un unico sistema in tutta Europa. Mentre le altre nazioni hanno già completato la migrazione dal precedente sistema gestionale al nuovo Portal, nel nostro paese il passaggio è stato rallentato anche a causa delle specificità di servizi effettuati solo in Italia: la gestione delle spedizioni in ADR, la gestione dei contrassegni e la gestione degli Epal. Quando sono arrivato a gennaio solo una dozzina di concessionari erano già operativi con il Portal; oggi siamo arrivati a 75

concessionari e il mio obiettivo è di completare la migrazione entro la fine del mese di a prile. La differenza oggi è data sia dai tempi in cui eroghiamo il servizio al cliente finale che dalla tempestività delle informazioni. L’app è il nostro strumento che facilità le attività di tutti gli attori coinvolti nel processo. Attraverso questo strumento, i dati vengono trasmessi in tempo reale al Portal, consentendo così anche ai clienti di tracciare e monitorare in tempo reale lo stato di avanzamento di una spedizione”. Non solo livello di servizio e tempestività delle informazioni: tra le carte vincenti di Palletways Peres include anche la strategia fondata sul forte sviluppo delle spedizioni internazionali. Un principio che si basa sulla specificità di Palletways, ovvero la pre senza di un proprio network internazionale dalle forti potenzialità. “Occorre spingere fortemente le vendite del

nostro servizio internazionale - ammette Peres - che attualmente in Italia rappresenta solo il 3 per cento dei nostri volumi di attività: sono volumi troppo bassi. Abbiamo tutte le potenzialità per raggiungere in poco tempo il 10 per cento del nostro business”. Seguendo il motto “Non c’è niente di impossibile”, Massimiliano Peres persegue con tenacia una strategia complessa incentrata su quattro pilastri: livello di servizio di assoluta eccellenza, forte sviluppo delle spedizioni internazionali, maggiore competitività, informatizzazione e digitalizzazione. “È ciò che ritengo essenziale per permettere a Palletways di evolvere in un mercato che muove 100mila bancali al giorno, di cui circa un quarto ad appannaggio nostro e del concorrente primario. Le opportunità di crescita ci sono e sono consistenti. Oggi il mercato si è trasformato: le spedizioni tendono a essere di unità

Pagina 59 sempre più piccole e con tempi di consegna sempre più brevi. Si produce sul venduto, i magazzini sono praticamente azzerati e il trasporto diventa così quell’elemento distintivo in grado di influenzare le scelte. Dare un servizio urgente, garantito ed affidabile avendo come unità di misura il pallet: questa è la mission di Palletways, che sono certo sarà in grado di incrementare la proprie quota di mercato. In questo senso, la crescita dell’internazionale è un grosso valore aggiunto”. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Gruppo, Massimiliano Peres è in questa fase fortemente attivo sul fronte organizzativo per ottimizzare ogni dettaglio del mondo Palletways. “Dal punto di vista degli hub la situazione sostanzialmente non cambierà - aggiunge - Il modello di network di Palletways, che contraddistingue la nostra società dai concorrenti, è basato sul fatto che credia-

Palletways fa del servizio 24h/48h il suo modello distintivo con un approccio di business specifico.

mo in una concetto ben preciso: per fornire un livello di servizio espresso in 24h/48h economicamente competitivo è indispensabile collegare il concessionario immettitore direttamente con l’hub di destino. Noi pretendiamo che tutti i concessionari siano collegati a Bologna, oltre che a Milano per tutti i concessionari del Nord ed Avellino per tutti i concessionari del Sud. È un modello di business più impegnativo ed oneroso per i concessionari ma è certamente l’unico modello che permette di erogare un servizio di qualità 24h/48 h, dal momento che minimizzi i passaggi. A ogni passaggio in un hub intermedio si allungano i tempi, aumentano i costi e aumenta il rischio di generare anomalie. Il nostro modello prevede pochi hub dove tutti arrivano e da cui tutti ripartono. Alcuni concorrenti stanno puntando su un modello di network con parecchi hub sul territorio, dove il concessionario può collegarsi a quello a lui più vicino e lo spostamento dei pallet tra gli hub re sta a carico dell’azienda. Un modello come questo non appartiene a Palletways! Noi ci vogliamo smarcare, sulla base delle nostre esperienze nei diversi paesi europei: Palletways è la società che fa del servizio 24h/48h il proprio modello distintivo e per fare questo ci vuole un approccio di business diverso rispetto agli altri”. Massimiliano Peres guarda al futuro con motivato e giustificato ottimismo: le sfide non mancano e gli obiettivi da raggiungere sono stimolanti, a livello personale e aziendale.


MOBILITÀ

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GLI INNOVATIVI AUTOBUS SCANIA SULLE STRADE SVEDESI

La guida autonoma è realtà D

ENTRA NEL VIVO LA RIVOLUZIONE DELLA MOBILITÀ. NOBINA, L’OPERATORE DI TRASPORTI PUBBLICI PIÙ GRANDE DEI PAESI NORDICI, SPERIMENTA BUS ELETTRICI SCANIA CITYWIDE LF SULLE LINEE DI COLLEGAMENTO TRA LA ZONA RESIDENZIALE DI BARKABY E UNA STAZIONE DELLA METROPOLITANA DI STOCCOLMA: CINQUE CHILOMETRI CON QUATTRO FERMATE DI CUI CIRCA UN CHILOMETRO A GUIDA AUTONOMA. SI COMINCERÀ NEL 2020 PER RACCOGLIERE DATI SU VELOCITÀ MEDIA, TEMPO DI ATTIVITÀ, PUNTUALITÀ, DEVIAZIONI, SODDISFAZIONE DEI PENDOLARI E ALTRO ANCORA.

MICHELE S. ALTIERI SOLNA

alle parole ai fatti. La rivoluzione della mobilità diventa realtà. Scania e Nobina, l’operatore di trasporti pubblici più grande dei paesi nordici, collaborano per iniziare le sperimentazioni di autobus a guida autonoma su linee operative nella zona di Stoccolma. “Questa tecnologia - afferma Karin Rådström, al tempo Head of Buses and Coaches - Scania è ora abbastanza matura perché si possa iniziare la sperimentazione delle attività di autobus su strade pubbliche. Il progetto su autobus di questa misura è il primo della sua tipologia in Europa. Il progetto fornirà moltissime informazioni per un ulteriore sviluppo di bus a guida autonoma di grandi dimensioni, prima che questi veicoli vengano introdotti su larga scala sul mercato”. Le sperimentazioni si svolgeranno in due fasi: la prima non prevede passeggeri mentre la seconda vedrà a bordo pendolari. Dato che la sicurezza è elemento prioritario nelle sperimentazioni, gli autobus avranno un conducente a bordo per controllare e monitorare le operazioni e dare assistenza ai passeggeri. “In Nobina - afferma Henrik Dagnäs, Managing Director Nobina Svezia - siamo impegnati in ciò che crediamo sarà una parte importante del trasporto pubblico nel futuro: queste sperimentazioni forniranno conoscenze ed esperienze riguardanti gli aspetti pratici di gestione di autobus a guida autonoma e permetteranno a un maggior numero di persone di utilizzare il trasporto pubblico. I requisiti dei bus a guida autonoma saranno uguali a quelli usati in altri tipi di operazioni, compresi affidabilità, si-

curezza e disponibilità”. I due bus elettrici, modelli Scania Citywide LF lunghi 12 metri per una capienza di 80 passeggeri e 25 posti a sedere e con tecnologia di ricarica in deposito, collegheranno Barkaby, zona residenziale in grande espansione che si trova a circa 20 chilometri dal centro di Stoccolma, con una vicina stazione della metropolitana. Gli autobus saranno in servizio lungo una nuova linea dedicata di cinque chilometri con quattro fermate; inizialmente la guida autonoma è prevista per una tratta di circa un chilometro. “Durante la seconda fase della sperimentazione – precisa Dagnäs – questo servizio sarà usato da

circa 300 passeggeri ogni giorno. I sistemi di traffico e di controllo per gli autobus autonomi verranno gestiti da Scania e Nobina congiuntamente”. Il progetto di sviluppo è stato avviato e secondo i piani il periodo di sperimentazione avrà inizio nel 2020. Durante la durata della sperimentazione si raccoglieranno dati, per esempio, su velocità media, tempo di attività, prestazioni riguardanti la puntualità, risposta alle deviazioni e soddisfazione dei passeggeri.Sono già stati attivati svariati progetti innovativi per i trasporti pubblici a Barkaby, tra le città più moderna al mondo per il sistema di

traffico. I progetti includono i primi bus elettrici a guida autonoma che svolgono regolare servizio di traffico, infrastrutture e veicoli per il sistema di autobus espresso BRT (Bus Rapid Transit) e nuove soluzioni digitali. Tutto grazie alla collaborazione tra Regione Stoccolma, Comune di Järfälla e Nobina. Nobina è il fornitore di servizi di trasporto pubblico più grande e con più esperienza nella regione dei Paesi nordici. Le competenze di quest’impresa nelle prospezioni, nelle gare di appalto e nella gestione attiva dei contratti di trasporto di bus pubblici, insieme alla qualità della fornitura a lungo termine, rende No-

bina leader in fatto di redditività, sviluppo e iniziative che promuovono un settore più sostenibile. Ogni giorno, Nobina garantisce a quasi un milione di persone la possibilità di arrivare sul posto di lavoro, a scuola o ad altre attività fornendo servizi di trasporto pubblico su autobus in Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca. Con il marchio Samtrans, Nobina fornisce inoltre servizi di trasporto pubblico speciale per il mercato svedese. L’impresa ha un fatturato superiore ai 9 miliardi di corone svedesi (circa 860 milioni di euro), ha più di 11mila dipendenti e la sede si trova a Solna, nei pressi di Stoccolma.

Il produttore tedesco ha acquisito il fornitore di mobilità 2getthere

ZF verso la Next Generation Z F Friedrichshafen ha acquisito il 60 per cento delle quote di 2getthere, società di Utrecht, nei Paesi Bassi, con uffici a San Francisco, Dubai e Singapore, leader nei sistemi completi per il trasporto automatizzati. Le applicazioni spaziano dai sistemi elettrici per il trasporto senza conducente in aeroporti, parchi industriali e tematici fino alle infrastrutture dedicate per il trasporto urbano. Con questo investimento strategico, ZF attua la sua strategia per la Next Generation Mobility, in modo da rafforzare la propria posizione nei settori in crescita della guida automatizzata e della “Mobility as a Service”. La quota di maggioranza in 2getthere va a completare investimenti e collaborazioni già in essere, quali quelli con e.GO Moove, joint venture con e.GO Mobile, che ha come obiettivo la produzione dei minibus autonomi e.GO Mover, e con Transdev, operatore di punta e fornitore globale di soluzioni integrate per la mobilità. 2getthere è stata fondata nel 1984. Da allora ha accumulato oltre cento milioni di chilometri in modalità autonoma con sistemi senza conducente per il trasporto merci e passeggeri in diverse città del mondo quali Rotterdam, Abu Dhabi e Singapore, oltre che in numerosi porti e aeroporti. I sistemi senza conducente di 2getthere, in servizio a pagamento nel parco industriale di Rivium (Capelle aan den IJssel) e a Masdar City (Abu Dhabi), hanno trasporta-

to oltre 14 milioni di persone in modalità elettrica. L’affidabilità dei sistemi installati da 2getthere, che includono controlli veicolari e architettura software, supera il 99,7 per cento.

ZF Friedrichshafen ha acquisito il 60 per cento delle quote di 2getthere, società ubicata a Utrecht, nei Paesi Bassi, leader nei sistemi completamente automatizzati ed elettrici per il trasporto.


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MAN OTTIENE GLI IF DESIGN AWARDS PER LION’S CITY E CONCEPT TRUCK CITE

Premiato il look del Leone LO STORICO IF INTERNATIONAL FORUM DESIGN HA ASSEGNATO AL COSTRUTTORE DI MONACO DUE PREMI: ALL’AUTOBUS MAN LION’S CITY PER LA CATEGORIA AUTOMOBILIVEICOLI-BICICLETTE E AL CONCEPT TRUCK CITE PER LA CATEGORIA

PROFESSIONAL CONCEPT MOBILITY. “VUOL DIRE CHE IL DESIGN DEI NOSTRI VEICOLI È CONSIDERATO NUMERO UNO AL MONDO”, AFFERMA ORGOGLIOSO

HOLGER KOOS, RESPONSABILE DESIGN MAN TRUCK & BUS.

A

MATTEO GALIMBERTI VILLAFRANCA

nche l’occhio vuole la sua parte. Lo sanno bene i progettisti MAN Truck & Bus, che hanno assegnato massima importanza al design per il bus urbano gioiello della gamma del Leone e al concept di camion per la distribuzione cittadina CitE. Un lavoro premiato con ben due iF Design Awards, premi annualmente conferiti dall’iF International Forum Design: il primo riconoscimento, iF Design Award 2019 nella categoria Automobili-Veicoli-Biciclette, è stato assegnato all’autobus MAN Lion’s City; il concept Truck MAN CitE, invece, ha vinto l’iF Gold Award nella categoria Professional Concept Mobility, lasciandosi alle spalle altri studi di design di alto livello nel settore automotive.

stesso tempo la sicurezza degli altri utenti della strada. Secondo la giuria, ciò rende i veicoli assolutamente innovativi e adatti al futuro”. “Quando abbiamo progettato il veicolo - spiega Holger Koos, Responsabile Design MAN Truck & Bus - abbiamo prestato particolare attenzione all’ergonomia. L’accesso ribassato, la postazione di guida dell’autista che garantisce grande visibilità, la possibilità di entrare e uscire dal veicolo attraverso la porta scorrevole sul lato passeggero sono tutti dettagli che dimostrano che ab-

biamo migliorato significativamente il com fort di guida e l’attività di con segna giornaliera delle mer ci. Allo stesso tempo, il veicolo consente una visione panoramica ottimale. Questo, insieme a un sistema di telecamere a 360 gradi, rende la guida in città notevolmente più sicura”. L’ESTETICA CHE VALE

Pullman e autobus urbani con marchio MAN e Neoplan sono sinonimo di design di prima classe. L’iF

Design Award per il quarto anno consecutivo assegnato a un autobus progettato da MAN Truck & Bus è molto significativo a riguardo. La giuria è rimasta colpita dall’aspetto mo derno e di qualità del veicolo. L’esterno del nuovo autobus urbano si lega inequivocabilmente al linguaggio progettuale della famiglia di autobus MAN. Catturano immediatamente l’attenzione i ca ratteristici fari a LED e il tipico profilato frontale MAN nero con modanatura cromata. Il pannello posteriore nero del MAN Lion’s City, arric-

UN TAGLIO CREATIVO

IL CAMION DEI CORRIERI

MAN CitE è un concept truck elettrico progettato per attività di distribuzione, per il trasporto e le consegne nei centri urbani da parte dei corrieri. Tutto questo svolgendo la propria attività in modo ecologico e silenzioso, nel rispetto dell’ambiente e degli abitanti. Il veicolo ha già suscitato molto scalpore in occasione della sua presentazione ufficiale alla fiera IAA di Hannover, nel settembre 2018. La giuria dell’iF International Forum Design ha premiato il team di progettazione MAN per la sua capacità di ripensare radicalmente il concetto di veicolo per la distribuzione urbana, definendo così una categoria completamente nuova. Per spiegare la loro scelta, i giurati hanno descritto il MAN CitE come un veicolo rivoluzionario: “Il sofisticato design della cabina di guida crea un ambiente interno molto piacevole, garantisce visibilità ottimale all’autista e integra perfettamente tutti i dispositivi di comunicazione. Il design esterno ci ha conquistato perché risulta estremamente funzionale all’utilizzatore, garantendo allo

chito dai fari a LED, è un tratto distintivo e inconfondibile del design MAN. Aprendo il pannello nero si ha un comodo accesso al vano motore. Oltre a conferire al nuovo autobus urbano un aspetto attraente, i nuovi materiali utilizzati nonché i metodi di produzione lo rendono più leggero, robusto e maneggevole. I progettisti MAN hanno curato con attenzione anche l’illuminazione interna: un’illuminazione a LED indiretta e tonalità di bianco caldo creano una piacevole atmosfera all’interno del bus. Anche la postazione di guida del conducente, progettata pensando all’ergonomia, ha ottenuto riscontri positivi in funzionalità ed estetica.

MAN CitE è un concept truck elettrico per attività di distribuzione. In alto, l’inconfondibile stile del Lion’s City.

“Siamo orgogliosi - afferma Holger Koos - di aver ricevuto riconoscimenti sia nel segmento dei truck sia in quello degli autobus. Ciò dimostra che il design dei veicoli MAN è considerato numero uno al mondo. Il design dei nostri veicoli rispecchia sempre le caratteristiche del nostro marchio. Non si tratta di un’impresa semplice se si considera che il portafoglio è costituito da una vasta gam ma di veicoli. Il nostro obiettivo è che tutti possano riconoscere un veicolo MAN. Ciò significa che, pur avendo macchine differenti per tipologia di utilizzo, i nostri veicoli devono avere tutti un tratto distintivo che li accomuna”. I premi iF Design Awards sono stati introdotti per la prima volta nel 1953. I criteri stabiliti per decretare i vincitori sono l’aspetto e il design del prodotto, il grado d’innovazione, l’ergonomia, la funzionalità e il rispetto dell’ambiente. Questa è la quarta volta consecutiva che MAN Truck & Bus conquista la giuria: nel 2016 iF Design Award è andato a MAN Lion’s Intercity, nel 2017 al Neoplan Tourliner, nel 2018 al MAN Lion’s Coach. MAN ha vinto il suo primo iF Design Award esattamente 65 anni fa, con un motore diesel marino.


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N° 278 / Aprile 2019

AGGIUDICATA LA PRIMA GARA PUBBLICA EUROPEA SU AUTOBUS SCANIA A LNG

Tper punta sul metano liquido IL GESTORE DEL TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA DI BOLOGNA E FERRARA INVESTE IN BUS ECOLOGICI. ENTRO L’ANNO ARRIVERANNO I PRIMI 15 SCANIA, MA I MEZZI A LNG SALIRANNO A 46 DA QUI AL 2020. “L’UTILIZZO DEL GAS LIQUIDO SU INTERURBANI PERMETTE DI AVERE I SERBATOI NEL VANO BAULIERA E ASSICURARE AUTONOMIE CHE NON SAREBBERO POSSIBILI CON IL GAS COMPRESSO”, SPIEGA ROBERTO CALDINI, DIRETTORE BUSES & COACHES ITALSCANIA.

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VALENTINA MASSA BOLOGNA

per (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), società di trasporti pubblici che gestisce le linee di Bologna e Ferrara, sesto per fatturato tra gli operatori di trasporto passeggeri in Italia e la più grande azienda dell’EmiliaRomagna per numeri e volumi di servizio nel settore del trasporto pubblico di persone, ha deliberato l’aggiudicazione di due importanti gare per complessivi 46 nuovi au tobus a metano liquido. Si tratta di due lotti di gara differenti: il primo, relativo a 15 mezzi, è stato aggiudicato a Scania. I 15 mezzi, a vocazione interurbana che saranno forniti entro la fine dell’anno in corso dal costruttore svedese, costituiscono una prima as soluta nel campo della sostenibilità in ambito interurbano: quella aggiudicata in via definitiva è stata la prima gara pubblica italiana ed europea su autobus alimentati da questo tipo di tecnologia LNG (gas naturale liquefatto), ovvero a metano liquido. Questa parti-

“Gli autobus interurbani diesel di Tper - spiega Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches Italscania - saranno sostituiti dal quelli a LNG che possono garantire la stessa autonomia in termini di percorrenza e naturalmente la piena sostenibilità”.

colare scelta tecnologica aumenta l’autonomia dei mezzi, rendendoli adatti anche a percorsi al di fuori dell’area urbana. La fornitura con esattezza si compone di 15 autobus interurbani Interlink LD LNG classe II da 12,20 metri, equipaggiati con motore Scania OC9 106 da 320 cv a gas, che i cittadini bolognesi potranno utilizzare nelle tratte dell’area interurbana. “Gli autobus interurbani diesel di Tper - spiega Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches Italscania - saranno sostituiti dal quelli a LNG che possono garantire la stessa autonomia in termini di percorrenza (ovvero fino a 1.100 km) e naturalmente la sostenibilità ambientale in termini di emissioni e CO2. Il rifornimento degli autobus sarà veloce come per gli autobus diesel”. Qual è la particolarità che rende unici sul piano tecnologici gli autobus LNG? “La tecnologia LNG - precisa l’in gegner Caldini - di per sé non è nuova, visto che è già ampiamente utilizzata sui veicoli industriali, ma quelli forniti a Tper sono i primi autobus con tecnologia LNG, è questo che li rende unici. L’utilizzo del gas liquido LNG sugli autobus interurbani permette di avere i serbatoi nel va no bauliera e avere autonomie che non sa-

rebbero possibili con il gas compresso CNG. Inoltre l’LNG è certamente un passo avanti in termini di sicurezza rispetto al CNG”. Qual è l’aspettativa futura di Scania a breve e medio termine per gli autobus LNG in Italia? “Molte aziende - risponde il manager del Grifone stanno guardando all’LNG con interesse per vari motivi: la sempre maggiore disponibilità, la possibilità di rifornire con l’impianto LNG anche autobus CNG, la possibilità di utilizzo degli autobus LNG anche per aziende che fino a oggi non si sono mai avvicinate agli autobus a gas e, naturalmente, la possibilità di avere autobus con grandi autonomie paragonabili, se non superiori, agli autobus a trazione diesel. Tutto questo porterà a uno sviluppo sempre maggiore di questi autobus sul mercato italiano”. La propulsione LNG come si colloca nella più ampia famiglia di autobus Scania per i servizi urbano ed extraurbano? “È parte integrante nello sviluppo di Scania di soluzioni per un trasporto passeggeri sempre più sostenibile, sia economicamente sia dal punto di vista ambientale. Sono allo studio - anticipa Caldini - anche altre tipologie di autobus LNG oltre a quello interurbano”.

LA FLOTTA DI TPER HA SUPERATO IL TETTO DEI 300 MEZZI A METANO

GIUSEPPINA GUALTIERI: “PRONTO IL BANDO PER UN LOTTO DI BUS IBDRIDI” I l secondo lotto del massiccio investimento di Tper su mezzi ecologici è relativo a 31 nuovi autobus, anch’essi alimentati a metano liquido, ed è stato aggiudicato all’IIA (Industria Italiana Autobus). Si tratterà di modelli Citymood in versione LNG, a vocazione metropolitana, per i quali l’azienda costruttrice ha presentato offerta e

che dovrebbero essere consegnati al gestore bolognese entro la primavera del 2020. Con questi due atti deliberativi, per un investimento complessivo di 11,5 milioni di euro, prosegue la lunga serie d’investimenti di Tper sul fronte dell’ammodernamento della flotta sempre più in chiave ecocompatibile. “Tper - afferma Giuseppina Gualtieri,

Presidente e Amministratore delegato - tiene premuto l’acceleratore sulla rotta della sostenibilità e del rispetto ambientale: il Cda ha deliberato di bandire un’ulteriore gara per nuovi mezzi, in questo caso cinque ibridi a metano, con un’opzione per ulteriori 31 mezzi”. Tper ha già oggi la flotta ibrida più nume-

rosa d’Italia e, forte di una flotta a metano che ha superato il tetto dei 300 mezzi, con queste due aggiudicazioni ha aperto la strada alla nuova tecnologia a metano liquido, già ampiamente diffusa nel trasporto merci. Una vera e propria premiere su base continentale che ha catalizzato molte attenzioni nel settore del trasporto pubblico locale.


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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

VEICOLI COMMERCIALI

ANTEPRIMA ITALIANA DEL MERCEDES-BENZ EVITO

Il van per la mobilità a zero emissioni I

MERCEDES-BENZ VANS GUARDA A UN FUTURO SEMPRE PIÙ CONNESSO, AUTONOMO, ELETTRICO ED INTEGRATO ATTRAVERSO INNOVATIVI SERVIZI E SOLUZIONI PER IL TRASPORTO DI MERCI E PERSONE. RIFLETTORI PUNTATI SU EVITO, IL PRIMO MID-SIZE VAN 100% ELETTRICO DELLA STELLA.

MICHELE S. ALTIERI VERONA

l nuovo eVito, il primo van mid-size 100 per cento elettrico della Stella ha fatto il suo debutto italiano al recente Transpotec di Verona. “Il futuro del trasporto di merci e persone passa attraverso soluzioni di mobilità innovative,

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sempre più a misura di smart city”, ha dichiarato Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia. “In questo scenario avranno un peso crescente le mo torizzazioni elettriche e un’offerta di servizi in grado di adattarsi alle singole necessità dei clienti, anche attraverso veicoli modulari, a guida autonoma e, naturalmente,

100 per cento elettrici.” Con l’eVito Mercedes-Benz Vans dimostra che i modelli elettrificati sono competitivi e, a seconda dell’utilizzo, in grado di reggere il confronto con i tradizionali motori a combustione interna in termini di costi d’esercizio. La destinazione d’uso è, infatti, l’elemento chiave nella valutazione dei vari sistemi

di propulsione. Equipaggiato con una batteria da 41.4 kW, l’eVito eroga 84 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 300 Nm, per un’autonomia di oltre 150 km. La velocità massima può essere adattata alla destinazione d’uso: se l’eVito viene impiegato prevalentemente nei centri urbani, una velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia e incrementare l’autonomia. In alternativa, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. Dai prodotti ai servizi, Mercedes-Benz Vans guarda ad un futuro sempre più connesso ed integrato, attraverso servizi e funzionalità in linea con le necessità dei Clienti e garantendo una risposta personalizzata alle esigenze di infotainment e gestione del business. Primo protagonista di questa rivoluzione digitale, il nuovo Mercedes-Benz Sprinter, che sfrutta il lato professionale dell’MBUX, integrandolo con la piattaforma digitale Mercedes PRO, articolata attraverso sei aree di impego: Mercedes PRO connect, Mercedes PRO service, Mercedes PRO finance, Mercedes PRO solution e Mercedes PRO inspire mobility.

Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia.

L’interazione con l’MBUX rende oggi più efficiente l’organizzazione del percorso, la gestione della flotta e gli interventi di manutenzione. Inoltre, grazie allo store Mercedes PRO Store, è possibile acquistare direttamente online 8 pacchetti di servizi potendo contare su una panoramica aggiornata di tutti i pacchetti a valore aggiunto disponibili per la propria flotta con un conseguente risparmio in termini di tempo grazie alla possibilità di acquisto diretto dei servizi e anche economico grazie alla possibilità di acquistare i servizi per più anni.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI CON JUMPER E BERLINGO VAN CITROËN CONTINUA L’OFFENSIVA NEI VAN

Il Double Chevron che convince CON OLTRE 14MILA IMMATRICOLAZIONI DI VEICOLI COMMERCIALI LA CASA DEL DOUBLE CHEVRON HA CHIUSO IL 2018 IN QUARTA POSIZIONE NEL RANKING DELLE MARCHE. IL MODELLO CHE HA CONTRIBUITO MAGGIORMENTE A QUESTE PERFORMANCE È L’AMMIRAGLIA JUMPER. BUONA È STATA L’ACCOGLIENZA DEL NUOVO BERLINGO VAN, VINCITORE DELL’“INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR 2019”.

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FABIO BASILICO MILANO

itroën sta rivestendo un ruolo da grande protagonista nel mondo dei van. Con oltre 14mila immatricolazioni di veicoli commerciali, in leggero rialzo rispetto al 2017, la Casa del Double Chevron ha chiuso il 2018 in quarta posizione nel ranking delle marche. Il modello che ha contribuito maggiormente a queste performance è l’ammiraglia Jumper che lo scorso anno ha incrementato le vendite del 14,3 per cento, posizionandosi al quarto posto nel suo segmento. Positivi anche i risultati di Jumpy che, grazie all’incremento del 9,2 per cento delle immatricolazioni, si trova al 3° posto nel suo segmento. E buona è stata l’accoglienza del nuovo Berlingo Van, “International Van of the Year 2019”, lanciato da poco sul mercato italiano. Berlingo Van e Jumper furgonato con porta laterale destra realizzato da Onnicar hanno rappresentato il brand Citroën durante l’ultima edizione del Transpotec Logitec 2019. Jumper si distingue per il design moderno ed essenziale, al servizio della funzionalità, della sicurezza e del risparmio. Elemento distintivo dell’ammiraglia van di Citroën è anche la sua cabina che coniuga praticità d’utilizzo e comfort di guida, due doti sempre più apprezzate dai professionisti del trasporto. Per aumentarne la praticità, ad esempio, Jumper

è dotato di una tavoletta-scrittoio per gestire i documenti di trasporto, lo smarphone o il tablet, trasformando così la cabina in un vero e proprio ufficio mobile. Praticità d’uso ampliata anche dalla presenza di ben tredici vani portaoggetti posizionati in modo intelligente. Il comfort di bordo è di “taglio” automobilistico, con la possibilità del rivestimento in pelle del volante. Inoltre, piccoli ma importanti dettagli sono stati introdotti per ridurre al minimo lo stress nei trasferimenti, come la leva dal cambio situata direttamente sulla plancia per privilegiare l’ergonomia nella guida. Come nella tradizione Citroën, massima attenzione è stata posta all’incremento della sicurezza grazie alla disponibilità di numerose tecnologie avanzate: Intelligent Traction Control abbinato all’Hill Descent Control; Load Adaptative Control, che permette una migliore ripartizione della tecnologia ESP; Regolatore e Limitatore di velocità; Avviso di superamento involontario della carreggiata; Sistema di rilevazione della bassa pressione degli pneumatici; frenata automatica d’emergenza e allerta rischio collisione. Tre i motori, tutti della moderna gamma di turbodiesel BlueHDi (2.0 BlueHDi 110; 2.0 BlueHDi 130; 2.0 BlueHDi 160), quattro le lunghezze (L1 da 4.963 mm con passo di 3. 000 mm; L2 da 5.413 mm e passo di 3.450 mm; L3 da 5.598 mm e passo di 4.035 mm; L4 da 6.363 mm e passo di 4.065 mm). Il Furgonato esposto al Tran-

spotec era un L3 con PTT da 35 q e motore 2.0 BlueHDi da 130 cv. Onnicar è una società di Alba (Cn) specializzata nella realizzazione di allestimenti interamente in lega leggera di alluminio che, rispetto a quelli tradizionali in acciaio, assicurano minor peso (quindi tara ridotta, che significa maggiore portata utile), minore consumo di carburante, minore emissione di gas nocivi e minor rischio di sovraccarico. Nuovo Berlingo Van ha debuttato sul mercato italiano a metà novembre. Modello iconico, dalla personalità affermata e moderna, anche nella nuova generazione Berlingo offre un design unico e uno stile robusto al

servizio di tutti i professionisti. Questa terza generazione adotta poi una silhouette diversa, con il parabrezza portato in avanti e un frontale più alto e corto, grazie all’adozione della piattaforma EMP2 nella parte anteriore, che permette di accorciare lo sbalzo, con il vantaggio di ampliare il piano di carico. Nuovo Berlingo Van si caratterizza inoltre per un look coerente con il “family feeling” Citroën, in particolare con quello del fratello maggiore Jumpy, senza però perdere le sue caratteristiche di praticità e originalità. Gli interni adottano una plancia snella che integra numerose tecnologie utili a bordo. Il modello è proposto in due lunghezze, M e XL di 4,40 e 4,75 m, e in due versioni specifiche, Worker e Driver, differenti per la loro filosofia e il loro utilizzo. La versione Worker è destinata ai professionisti che trasportano attrezzature e collaboratori in tutti i tipi di cantiere; propone 3 posti nella parte anteriore, altezza dal suolo incrementata (+30 mm), protezione sotto al motore e migliore motricità, grazie al Grip Control con Hill Assist Descent, pianale di carico rivestito in plastica, carico

utile portato a 1.000 kg. Driver è studiata appositamente per le imprese e i loro dipendenti che percorrono lunghi tragitti o effettuano molte consegne nelle zone urbane; si caratterizza per il comfort di guida, l’acustica e gli aiuti alla guida. Su Berlingo Van versatilità e modularità si ampliano con la cabina Extenso per 3 persone (prima fila) e un’ampia doppia cabina per il trasporto fino a 5 passeggeri (prima e seconda fila). Berlingo Van è sul mercato italiano con una gamma composta da dodici versioni, combinazione di quattro motorizzazioni (BlueHDi 75, BlueHDi 100 S&S, BlueHDi 130 S&S e 130 S&S abbinato al moderno cambio automatico a otto rapporti EAT8), tre allestimenti (Control, Club, Doppia Cabina) e due lunghezze M e XL, disponibili come detto anche nelle versioni Worker e Driver. Al Transpotec 2019 Citroën ha anche illustrato i suoi innovativi servizi di telematica offert su tutta la gamma di veicoli commerciali: il servizio Free2Move Connect Fleet per la gestione del parco veicoli e Free2Move Fleet Sharing per il Car Sharing dedicato alle aziende.

Un van moderno e dalla forte personalità, ispirato dal desiderio di libertà e di condivisione

SPACETOURER THE CITROËNIST CONCEPT NEL MERCATO DEI CAMPING CAR È

stata una delle star Citroën all’ultimo Salone di Ginevra. Si chiama SpaceTourer The Citroënist Concept e sfrutta le ampie potenzialità dello SpaceTourer. In questo caso nel settore dei veicoli ricreazionali. Citroën, forte del secondo posto consolidato nel 2018 nel mercato europeo dei camping car, registra per il quarto anno consecutivo il maggior incremento tra tutte le Case automobilistiche, superando il 10 per cento di quota di mercato in Europa in questo segmento,

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con oltre il 71 per cento di crescita delle immatricolazioni. SpaceTourer, veicolo ideale per diverse trasformazioni, è uno degli artefici di questa crescita. SpaceTourer The Citroënist Concept, con il suo design audace e la promessa di comfort, rappresenta tutto il Dna della marca francese e rende omaggio alla community dei fan. Compatto all’esterno (lunghezza di 4,95 m, larghezza di 1,92 m e altezza di 1,99 m), SpaceTourer The Citroënist Concept è molto maneggevole ed è il

mezzo ideale che ti accompagna ovunque, nella vita di tutti i giorni e nel tempo libero. Due porte laterali scorrevoli elettriche e il lunotto posteriore apribile consentono grande libertà di movimento. Il camping car del Double Chevron, destinato in primis a tutti coloro che cercano evasione e amano gli strumenti moderni e connessi, offre tra l’altro un posto guida che riprende tutte le qualità del modello di serie: comfort derivato dal programma Citroën Advanced Comfort, spaziosità

a bordo e le più recenti tecnologie di aiuto alla guida e di connettività, come ad esempio l’Head up Display a colori, l’Active Safety Brake, il sistema di navigazione Citroën Connect Nav, il Mirror Screen. A suo agio anche nell’uso più intensivo, può contare sull’altezza dal suolo rialzata e sulla trasmissione integrale disinseribile, realizzata dal partner Automobiles Dangel. La motorizzazione BlueHDi 150 S&S offre potenza e versatilità in qualunque momento. Sulla ba-

se di un allestimento realizzato da Pössl, primo costruttore europeo di furgoni allestiti come camping car, SpaceTourer diventa un vero camping car in gra do di trasportare fino a 4 persone. La loro disposizione è studiata per aumentare lo spazio e il comfort, con due sedili anteriori e due posteriori, posizionati nella fila 2 e 3, sul lato destro. SpaceTourer The Citroënist Concept è un vero e proprio van multifunzione in cui vivere e lavorare comodamente e senza pensieri. Si di-

stingue tra l’altro per la trasformazione Campster by Pössl, con tetto rialzabile. In configurazione “notte”, in questa zona specifica posta sopra all’abitacolo possono dormire due persone. Di giorno invece, per ottenere maggiore comodità, il tetto libera spazio in altezza e permette di stare in piedi. Su SpaceTourer The Citroënist Concept si può anche lavorare, grazie a un mobiletto multimediale pratico e modulabile, che integra un piano di lavoro e uno schermo TV a scomparsa.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI

OFFENSIVA OPEL CON NUOVO COMBO CARGO E ZAFIRA LIFE

I paladini dello spazio A

PIETRO VINCI MILANO

PROSEGUE SENZA SOSTA LA MASSICCIA OFFENSIVA DI OPEL ALL’INTERNO DELLA GENERALE STRATEGIA ESPANSIVA DI GROUPE PSA. ALL’ULTIMO TRANSPOTEC IL BRAND TEDESCO HA DATO PROVA DELLE NUOVE PROPOSTE A DISPOSIZIONE: IL NUOVO COMBO CARGO ELETTO “INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR 2019” E LA MODERNA E VERSATILE ZAFIRA LIFE, IN GRADO DI OSPITARE A BORDO FINO A 8 PASSEGGERI. SOTTO I RIFLETTORI ANCHE IL COMBO CON NUOVO ALLESTIMENTO ISOTERMICO REALIZZATO DALLA SPECIALISTA PIEMONTESE ONNICAR.

ll’ultima edizione del Transpotec di Verona Opel ha chiaramente mostrato i muscoli avviando di fatto la sua nuova e ripensata offensiva in seno alle strategie di Groupe PSA. In attesa di vedere i risultati concreti dell’arrivo sul mercato della terza serie del popolare Vivaro, nelle concessionarie del brand da fine estate ma già ordinabile, Opel ha affidato al nuovo Combo Cargo e alla Zafira Life il compito di illustrare le rinnovate proposte del costruttore tedesco nel campo della mobilità merci e persone. Transpotec 2019 ha tenuto a battesimo per il mercato italiano la performante Zafira Life, un modello in grado di trasportare comodamente fino a 8 passeggeri e che si pone sulla stessa linea di fuoco del Vivaro per il trasporto persone, grande successo del marchio. Zafira Life è un veicolo piacevole da guidare e confortevole, che la Casa offre in tre lunghezze, studiate in base alle necessità dei clienti: la versione “Small” lunga 4,60 metri, la “Medium” da 4,95 m e la “Large” da 5,30 m, ognuna delle quali può montare fino a nove sedili. Zafira Life, grazie a interni versatili e spasiosi, infotainment all’avanguardia e intelligenti sistemi di assistenza alla guida, è adatta alle necessità delle molteplici categorie dei professionisti che hanno necessità di trasportare fino a otto passeggeri con bagagli, come, ad esempio, taxi, noleggi con conducente e servizio navetta per gli hotel.

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Opel Zafira Life si distingue per l’elevato livello di comfort, che si percepisce già al momento di salire in vettura, con le portiere laterali scorrevoli che si aprono elettricamente, anche con un semplice movimento del piede sotto la carrozzeria. Per avere la migliore trazione su ogni superficie, Zafira Life monta l’avanzato sistema di controllo della trazione IntelliGrip. È disponibile fin da subito anche una versione 4x4, con trazione integrale realizzata dagli specialisti di fuoristrada di Dangel, ideale per professionisti che svolgono le loro attività in monta-

gna, o in generale su superfici scivolose. Opel offrirà anche una versione elettrica dall’inizio del 2021, un altro passo fondamentale nel viaggio verso l’elettrificazione del marchio. E non ha bisogno di tante presentazioni il Combo Cargo, vincitore del prestigioso “International Van of the Year 2019” insieme ai cugini Peugeot Partner e Citroën Berlingo. Il nuovo Combo è stato sviluppato a partire dalla piattaforma di veicoli del Groupe PSA ottimizzati secondo le necessità dei tre marchi coinvolti, Opel, Peugeot e Citroën. La progettualità comune di un autentico van

multibrand declinato in tre modelli diversi è andata di pari con la volontà del management di PSA di far sì che ogni marchio conservasse i propri valori e la propria identità senza dover scendere a compromessi. Durante la fase di ideazione, Opel ha avviato un ampio e intenso processo di analisi di se stessa e dei propri valori. Nell’anno dell’anniversario dei 120 anni di ingegneria automobilistica, lo storico brand tedesco riafferma nuovamente il costante impegno a rendere accessibili a chiunque le innovazioni tecnologiche più utili e significative. In tutta la sua storia,

Zafira Life amplia l’offerta del marchio Opel. In alto, il nuovo Combo, sviluppato a partire dalla piattaforma di veicoli commerciali di Groupe PSA ottimizzati secondo le specifiche necessità dei tre marchi Opel, Peugeot e Citroën.

questo specifico “stile Opel” può essere riassunto con tre valori: tedesco, accessibile ed entusiasmante. In futuro, il marchio intende restare legato all’espressione più moderna e positiva delle proprie radici tedesche: la “Nuova germanicità” di Opel prende il meglio dei tradizionali valori tedeschi - eccellenza ingegneristica, una passione sincera per l’esecuzione tecnica impeccabile, la massima attenzione a funzionalità, qualità e affidabilità - e li integra con calore e apertura mentale. Va anche ricordato che la giuria del premio “International Van of the Year” ha lodato i numerosi sistemi di assistenza alla guida di Opel Combo Cargo, come l’indicatore di sovrappeso con sensori, e l’ottima visibilità: la seconda telecamera nello specchietto retrovisore esterno lato passeggero, per esempio, riduce l’angolo cieco su questo lato del veicolo. Opel Combo Cargo ha ricevuto molti apprezzamenti anche per il nuovo sistema di protezione della fiancata Flank Guard, anch’esso basato su sensori. Al Transpotec Logitec 2019 Combo è stato anche presentato nel nuovo allestimento isotermico realizzato dalla specialista piemontese Onnicar per trasporto ATP (Accord Transport Perissable, abbreviazione di “Accordi sui trasporti internazionali delle derrate deteriorabili e dei mezzi speciali da utilizzare per questi trasporti”). Con refrigerazione in modalità strada oppure in modalità strada/rete, in classe IN (isotermico normale) o in classe IR (isotermico rinforzato) e unità di registrazione della temperatura opzionale, il nuovo Opel Combo Onnicar è disponibile con configurazioni personalizzate per il commercio della carne (l’allestimento prevede binari per ganci trasporto carni, protezioni in alluminio e tendine frangi-freddo), per il commercio ittico (l’allestimento include pavimento impermeabile al 100 per cento, sifone supplementare di scarico dell’acqua, pavimento e zoccolo in alluminio, bordo antiscolo posteriore e tendine frangifreddo) e per la ristorazione (con scaffali in alluminio, gradino posteriore e tendine frangi-freddo). La coibentazione isotermica integrata si compone di pannelli a sandwich con rivestimento esterno in vetroresina, lastra coibentante anche sulle porte posteriori, opzione porta laterale scorrevole, illuminazione a Led e pavimento antiscivolo con passaruota di serie. Onnicar è una società di Alba (Cn) specializzata nella realizzazione di allestimenti interamente in lega leggera di alluminio che, rispetto a quelli tradizionali in ferro, assicurano minor peso (quindi tara ridotta, che significa maggiore portata utile), minore consumo di carburante, minore emissione di gas nocivi e minor rischio di sovraccarico. Transpotec Logitec 2019 è stata, inoltre, un’occasione di approfondimento, per tutti gli operatori del settore, sugli innovativi servizi di telematica che Opel offre sulla sua gamma di veicoli commerciali. Il servizio Free2Move Connect Fleet, già installato su più di 170.000 veicoli in Europa, è una soluzione telematica di gestione del parco veicoli che permette di ridurre in modo significativo il costo totale di utilizzo. Attraverso la dotazione tecnologia è possibile accedere in modo affidabile e veloce a dati quali consumi, orari di utilizzo, chilometraggio, manutenzione, analisi dello stile di guida e geo-localizzazione. Free2Move Fleet Sharing è invece un sistema di Car Sharing multimarca dedicato alle aziende: grazie all’elettronica di bordo, questa soluzione permette di condividere in modo semplice e veloce l’utilizzo dei veicoli in pool aziendale, attraverso uno smartphone e una piattaforma amministratore, ed è particolarmente indicato per ottimizzare l’utilizzo di un parco di veicoli commerciali.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI PEUGEOT ALL’ATTACCO DEL MERCATO CON NUOVO PARTNER ED EXPERT

I due Leoni del trasporto SONO DUE DEI MODELLI PIÙ VENDUTI DELLA GAMMA DI VEICOLI COMMERCIALI DEL

LEONE: NUOVO PARTNER, ELETTO “INTERNATIONAL VAN OF THE YEAR 2019” ED EXPERT, VAN DI RIFERIMENTO NEL SEGMENTO DEI VEICOLI DI TAGLIA MEDIA, GUIDANO L’OFFENSIVA

PEUGEOT CHE

PROPONE UNA GAMMA DI MODELLI MODERNA, IN LINEA CON I NUOVI STANDARD DI OMOLOGAZIONE EUROPEI IN FATTO DI RISPETTO AMBIENTALE E IN GRADO DI SUPERARE LE ASPETTATIVE DI UNA CLIENTELA

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FABIO BASILICO MILANO

PROFESSIONALE MOLTO ESIGENTE.

l nuovo Partner e l’Expert hanno definito la presenza di Peugeot all’edizione 2019 del Transpotec Logitec di Verona. All’interno dello stand PSA che ospitava anche i marchi Citroën e Opel, la Casa del Leone ha voluto esporre due dei modelli più venduti della sua gamma di veicoli commerciali: il nuovo Partner, eletto “International Van of the Year 2019”, conferma il suo ruolo da protagonista del mercato; l’apprezzato Expert è un van di riferimento nel segmento dei veicoli di taglia media. Forte di una gamma modelli moderna, in linea con in nuovi standard di omologazione europei in fatto di rispetto ambientale e in grado di superare le aspettative di una clientela professionale molto esigente, Peugeot ha chiuso il 2018 con quasi 14mila unità immatricolate e una quota cumulata del 7,6 per cento, in crescita rispetto a quella del 2017. Da oltre vent’anni, Partner è l’apprezzato compagno di lavoro di molti professionisti, ruolo conquistato grazie alla qualità, alla robustezza e alla versatilità delle sue tante configurazioni. Ora, sull’onda del successo conseguito in questi due decenni, Peugeot ha introdotto anche sul mercato italiano la nuova generazione del modello con cui intende rafforzare ulteriormente la propria presenza nel segmento di mercato F1, il più importante nel nostro Paese: un segmento che da solo vale circa il 30 per cento delle vendite totali di veicoli commerciali leggeri. Il nuovo Partner ha tutte le caratteristiche per centrare nuovamente l’obiettivo: qualità dinamiche e acustiche

inedite, grazie anche all’introduzione, per la prima volta nel segmento, del Peugeot i-Cockpit; alto contenuto tecnologico e di sicurezza, unico nel panorama dei veicoli commerciali, con anche avanzati sistemi di assistenza alla guida (ADAS). Disponibile in due lunghezze (passo corto di 4,40 m, passo lungo di 4,75 m), ha una carrozzeria completamente ridisegnata e con proporzioni inedite. Adotta nuove motorizzazioni omologate Euro 6.2 e in linea col nuovo protocollo WLTP ma, anche, equipaggiamenti inediti progettati per facilitare la vita dei professionisti del lavoro. Il rinnovato Partner introduce sul mercato italiano due importanti e inedite innovazioni: la prima di queste è l’indicatore di sovraccarico che permette di sapere in tempo reale se si sia entro la portata massima del veicolo, preservando così le caratteristiche di guidabilità e di sicurezza del mezzo (oltre che di evitare sanzioni da parte delle forze dell’ordine). La seconda è il Surround Rear Vision, un sistema che, con l’ausilio di telecamere posteriori e laterali, permette di avere adeguata visibilità

nelle zone cieche attorno al veicolo, molto accentuate nei veicoli commerciali. Costruito partendo dalla nuova piattaforma EMP2 già utilizzata da molti altri modelli di successo del marchio francese, Nuovo Partner offre resistenza e durata, per soddisfare gli utilizzi più severi, come dimostra l’inedita versione con carico utile di ben 1.000 chili. Oltre alle versioni Pro e Premium Doppia Cabina Mobile (soluzione che permette di variare la dimensione del vano di carico), il professionista potrà scegliere anche tra la versione Grip (pensata per chi cerca la migliore aderenza e robustezza su tutti i terreni) e la versione Asphalt, ideale per coloro che passano tante ore a bordo del veicolo e necessitano di dotazioni specifiche per questo impiego. La gamma è costituita da 25 versioni complessive, combinazione di diversi allestimenti, lunghezze, portate e motorizzazioni, ovvero unità diesel BlueHDi con potenze di 75, 100 e 130 cv, quest’ultima disponibile anche in abbinamento al nuovo cambio automatico EAT8 a otto rapporti, un elemento in grado di esaltare

ancor più il carattere del moderno motore cui è abbinato. Expert si inserisce a pieno titolo nella dinamica di rinnovamento dell’offerta avviata da Peugeot nel mercato dei veicoli commerciali. I codici identitari del design del marchio conferiscono al medio un carattere deciso e personale, espressione di robustezza e modernità. Sviluppato su un nuovo telaio, beneficia integralmente dei vantaggi della piattaforma modulare EMP2: compattezza, rigidità e riduzione del peso permettono di esaltare le performance del veicolo, sfruttando al meglio, ad esempio, le caratteristiche di erogazione dei motori, esaltandone le prestazioni e contenendo consumi ed emissioni. Le motorizzazioni sono diesel BlueHDi con potenze da 95 a 180 cv, anche in abbinamento al cambio automatico EAT6, dotate di modernissime tecnologie per il contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti, grazie alla presenza del catalizzatore SCR (Selective Catalytic Reduction) posizionato a monte del FAP (Filtro Anti Particolato). Si tratta della tecnologia di antinquinamento più efficace presente

Peugeot conferma la sua avanguardia tecnologica con Free2Move Connect Fleet e Fleet Sharing

SERVIZI CONNESSI PER IL LAVORO DEI PROFESSIONISTI A l Transpotec 2019 Peugeot ha offerto agli operatori del settore la possibilità di informarsi e condividere gli innovativi servizi di telematica pensati per la gamma di veico-

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li commerciali e quindi per il lavoro dei professionisti. Il servizio Free2Move Connect Fleet, già installato su più di 170mila veicoli in Europa, è una soluzione telematica di

gestione del parco veicoli che permette di ridurre in modo significativo il costo totale di utilizzo della flotta e di gestirne al meglio gli spostamenti. Attraverso la dotazione tecno-

logica già disponibile su tutti i veicoli commerciali Peugeot è possibile accedere in modo affidabile e veloce a dati quali consumi, orari di utilizzo, chilometraggio, manutenzione,

sul mercato. Expert ha introdotto equipaggiamenti innovativi nel segmento di appartenenza (K1) come le porte laterali scorrevoli automatiche, apribili con il semplice movimento di un piede, la modularità della cabina con il Moduwork, l’Active Safety Brake, la retrocamera con VisioPark e la 3D Connected Navigation, per arrivare a destinazione sempre connessi con le reali condizioni del traffico, molto apprezzato da chi lavora. Expert è in grado di trasportare fino a 1.400 kg ed è proposto in 3 differenti lunghezze: dall’inedita versione Compact di appena 4,61 metri (ideale in ambito cittadino), Standard di 4,96 m e Long che arriva fino a 5,31 metri. Specie nelle versioni più compatte, Expert è un veicolo particolarmente adatto agli spostamenti urbani, con un’altezza contenuta entro 1,90 m, elemento molto importante in termini di accessibilità in spazi ad altezza limitata. Sotto l’aspetto della sicurezza, Expert è al vertice del suo segmento grazie a diversi sistemi di aiuto alla guida (ADAS) e alle 5 stelle ricevute nei testi EuroNCAP.

analisi dello stile di guida e geo-localizzazione. Free2Move Fleet Sharing è invece un sistema di Car Sharing multimarca dedicato alle aziende: grazie all’elettronica di bordo, questa soluzione permette di condividere in modo semplice e veloce l’utilizzo

dei veicoli in pool aziendale, attraverso lo smartphone e una piattaforma amministratore, ed è particolarmente indicato per ottimizzare l’utilizzo di un parco di veicoli commerciali non nominativi, gestendone l’utilizzo da parte di diversi dipendenti.

N° 278 / Aprile 2019



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IDLE I M ONDO TRASPORTI FORD / TOURNEO CUSTOM CON TECNOLOGIA MILD HYBRID

Grande compagno di viaggio

L

L’OVALE BLU HA ANNUNCIATO L’INTRODUZIONE DI UNA NUOVA GAMMA DI MOTORIZZAZIONI DIESEL 2.0 ECOBLUE, A BORDO DEL PEOPLE MOVER FORD TOURNEO CUSTOM, SVILUPPATE PER GARANTIRE UNA RIDUZIONE DEI CONSUMI FINO AL 6%. DISPONIBILE ANCHE UNA VERSIONE DA 185 CV. IL TOURNEO CUSTOM SARÀ ANCHE IL PRIMO VEICOLO DELLA SUA CATEGORIA A OFFRIRE UNA TECNOLOGIA MILD HYBRID (MHEV) CON UNA BATTERIA PER ACCUMULO DI ENERGIA DA 48 VOLT, IDEATA PER MIGLIORARNE ULTERIORMENTE L’EFFICIENZA, IN PARTICOLARE DURANTE L’UTILIZZO URBANO.

LINO SINARI ROMA

’Ovale Blu introduce una nuova gamma di motorizzazioni diesel 2.0 EcoBlue, a bordo del People Mover Ford Tourneo Custom, sviluppate per garantire prestazioni ancora più elevate ed efficienti, ma anche innovative tecnologie di assistenza alla guida tra cui l’Active Park Assist, dalla metà del 2019. Il sofisticato motore 2.0 EcoBlue, ottimizzato ulteriormente per offrire fino al 6 per cento di riduzione dei consumi, sarà offerto nella nuova variante da 185 cv con 415 Nm di coppia, per una maggiore reattività e potenza di trazione per il trasporto fino a nove occupanti con relativi bagagli. Il nuovo Tourneo Custom sarà anche il primo veicolo della sua categoria a offrire una tecnologia Mild Hybrid (mHEV) con una batteria per accumulo di energia da 48 volt, ideata per migliorarne ulteriormente l’efficienza, in particolare durante l’utilizzo urbano. La nuova variante EcoBlue Hybrid prevede, infatti, una riduzione addizionale dei consumi del 3 per cento (dati WLTP). Inoltre. viene introdotto, a bordo, il modem FordPass Connect, che trasforma il Tourneo Custom in un dispositivo Wi-Fi hotspot con connettività disponibile fino a un massimo di 10 dispositivi, mentre le nuove tecnologie supportano i conducenti nel parcheggiare, prevenire collisioni e limitare il rischio di multe per eccesso di velocità. “L’ultima generazione di Tourneo Custom si è dimostrata un successo incessante, apprezzata

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dai clienti più diversi come i servizi di shuttle executive, le famiglie numerose e i viaggiatori del fine settimana”, ha affermato Hans Schep, General Manager, Commercial Vehicles, Ford of Europe. “Adesso, con l’introduzione del motore 2.0 EcoBlue sarà ancora più potente ed efficiente nei consumi, mentre le varianti EcoBlue Hybrid ridurranno ulteriormente i costi di gestione rendendolo ancora più interessante”. In Europa, dal lancio all’inizio del 2018, Ford ha venduto più di 17.000 esemplari e, in Italia, il Tourneo Custom ha confermato la sua segment leadership anche nei primi due mesi del 2019. MOTORE DIESEL RINNOVATO

I miglioramenti apportati al motore diesel 2.0 EcoBlue includono un design rinnovato del turbocompressore a bassa inerzia, che consente di ottenere una maggiore diffusione della potenza su una gamma di regimi più ampia. Il sistema d’iniezione del carburante, che aumenta il picco della pressione a 2.200 bar, permette di ottenere una combustione più efficiente. Il motore offre fino al 6 per cento di riduzione nei consumi, (dati WLTP - World Harmonized Light Vehicle Test Procedure), nel rispetto degli ultimi severi standard sulle emissioni Euro 6. Oltre alla nuova variante da 185 cv, il 2.0 EcoBlue è disponibile anche in livelli di potenza da 130 cv e 105 cv. La nuova motorizzazione EcoBlue Mild Hybrid è disponibile in abbinamento con la trasmissione manuale ed è stata ottimizzata per

una maggiore efficienza nei consumi. Uno starter/generator, azionato da una cinghia, (BISG) sostituisce l’alternatore standard, consentendo di recuperare l’energia nella fase di decelerazione e accumularla all’interno di una batteria agli ioni-litio da 48 volt, raffreddata ad aria. Il BISG agisce anche come motore, utilizzando l’energia immagazzinata dalla batteria per fornire coppia addizionale nelle normali condizioni di guida, in accelerazione e quando entrano in funzione i componenti elettrici. La tecnologia Start&Stop per l’EcoBlue Hybrid funziona in varie situazioni, sia quando il veicolo è in marcia sia quando il veicolo sta per arrestarsi. Il guidatore può regolare la velocità di inserimento dello Start&Stop automatico, selezionandone una a scelta tra 12 km/h, 16 km/h o 20 km/h. Tutte le motorizzazioni del Tourneo Custom beneficiano anche di una modali-

tà ECO, selezionabile per ridurre ulteriormente il consumo di carburante. DA OTTO A NOVE POSTI

L’introduzione a bordo del modem FordPass Connect - di serie sia per i modelli con touchscreen da 4”, sia per quelli da 8” consente a ciascun occupante di beneficiare della connettività WiFi e di accedere a una vasta gamma di funzioni tramite l’app FordPass, ideate per rendere l’esperienza di possesso e utilizzo del veicolo più semplice e produttiva, tra cui geolocalizzazione del veicolo (Vehicle Locator) e l’apertura e chiusura da remoto (Door Lock Unlock) per i modelli con cambio automatico. Con configurazioni da 8 o 9 posti, il Tourneo Custom è l’unico veicolo nel suo segmento a offrire 6 sedili individuali, con la possibilità di or-

ganizzare le due file posteriori in formato “conferenza”, in grado di garantire una maggiore interazione tra i passeggeri delle ultime 2 file. Viene proposta una scelta di versioni a passo corto e lungo. Il modello a passo lungo garantisce uno spazio aggiuntivo per i bagagli, dietro la terza fila del sedile. Per soddisfare le esigenze dei clienti che cercano la massima esclusività, il nuovo Tourneo Custom è disponibile anche nell’allestimento premium Titanium X, che comprende il rivestimento dei sedili in pelle, il SYNC 3 con touch-screen da 8 pollici e la telecamera posteriore, nonché i proiettori HID Xenon, di serie. Per i clienti alla ricerca di un design più dinamico, è disponibile, invece, la versione Sport equipaggiata con motore da 185 cv, un kit esterno con doppie stripes per il cofano e cerchi in lega da 17”, oltre a rivestimenti interni in pelle parziale.

Moderne e importanti dotazioni al servizio del conducente

TANTE TECNOLOGIE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA P er gli utenti aziendali o i clienti flotte, FordPass Connect consentirà, inoltre, di migliorare l’utilizzo dei propri veicoli, ottimizzando i costi di gestione, attraverso le soluzioni “connesse” quali Ford Telematics e Ford Da ta Services, che verranno lanciate nel 2019. Le tecnologie di assistenza alla guida offerte, per la prima volta, ai driver di Tourneo Custom inclu-

dono Blind Spot Information System with Trailer Tow system (il sistema di monitoraggio del l’angolo cieco con controllo del rimorchio che copre il veicolo più un rimorchio lungo fino a 10 metri), Adaptive Cruise Control with Intelligent Speed Limiter (combina le funzionalità del Traffic Sign Recognition e dell’Adaptive Cruise Control per aiutare i conducen-

ti a rispettare i limiti di velocità), Lane-Keeping Aid ( monitora in anticipo i segnali stradali e supporta attivamente il guidatore, per guidare in sicurezza il veicolo nella corsia di appartenenza), Active Park Assist ( agevola il parcheggio, consentendo manovre automatizzate, sia in parallelo sia in perpendicolare, mentre il conducente controlla l’acceleratore e i

freni), infine, Pre-Collision Assist con Pedestrian Detection, in grado di rilevare pedoni presenti sulla strada o che potrebbero attraversare nella traiettoria del veicolo. In caso di potenziale collisione e di una mancata risposta da parte del conducente, il sistema applica automaticamente i freni anche nel caso di guida notturna, utilizzando la luce dei fari.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

SU STRADA / RENAULT TRUCKS MASTER Z.E. FURGONE 3,1 T

Nel traffico a tutta agilità M

MASTER Z.E. DIMOSTRA NEI FATTI CHE LA DISTRIBUZIONE URBANA CON VEICOLI A TRAZIONE ELETTRICA È POSSIBILE E CONVENIENTE. NEL TEST DRIVE PER LE VIE DEL CENTRO DI MILANO ABBIAMO POTUTO VERIFICARE LE QUALITÀ DEL FURGONE DELLA LOSANGA, GIÀ ORDINABILE E LE CUI PRIME CONSEGNE IN ITALIA PARTIRANNO DAL PROSSIMO OTTOBRE. MASTER Z.E. È DISPONIBILE IN SEI VERSIONI (QUATTRO VERSIONI FURGONE E DUE VERSIONI PIANALE CABINATO) ED È IN GRADO DI RISPONDERE A TUTTE LE NECESSITÀ LOGISTICHE IN AMBIENTE URBANO. PER FINE 2019 RENAULT TRUCKS IMMETTERÀ SUL MERCATO ANCHE LA VERSIONE ELETTRICA DELLA GAMMA D.

FABIO BASILICO MILANO

aster Z.E. è stata una piacevole e convincente rivelazione. Nonostante le perplessità che da più parti vengono sollevate a proposito della mobilità elettrica - dalla problematica delle infrastrutture a quella dell’autonomia, giusto per citare due degli ostacoli più dibattuti dagli esperti - l’alternativa alla motorizzazione termica sta facendo realmente passi da gigante dimostrandosi all’altezza delle aspettative anche di un settore complesso ed esigente come quello dei trasporti. Renault Trucks è senza dubbio all’avanguardia con la proposta Master Z.E.: un veicolo che abbiamo avuto occasione di provare in un test drive per le vie del centro di Milano e che ha soddisfatto in pieno le aspettative. Quello della distribuzione urbana delle merci nell’ambito del cosiddetto “ultimo miglio” è un settore di primaria importanza per le politiche di implementazione della mobilità elettrica ed è già pronto per l’impiego di mezzi elettrici che proprio nella città trovano una concreta occasione di utilizzo razionale ed efficiente.

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Accompagnati dal driver Bruno Angeli, partiamo dalla sede della concessionaria Renault Trucks C.V.R. di Pero (Mi). Il Master Z.E. su cui saliamo è un furgone da 3,1 tonnellate di PTT (meno delle 3,4 tonnellate del Master tradizionale) con portata utile di 10 quintali. La cabina è pratica ed ergonomica. Il sedile del conducente consente di assumere comodamente la propria posizione di guida e il doppio sedile sul lato passeggero permette di avere dello spazio aggiuntivo per riporre materiali o capi di vestiario. Il sedile centrale, reclinabile, si può trasformare in un pratico alloggiamento orientabile utile per riporre un tablet o un pc portatile. Il quadro strumenti è pratico e di facile lettura: inserita la chiave nel quadro e una volta che si è accesa la spia verde con la scritta GO, il Master Z.E. è pronto per partire. Disinserito il freno a mano e selezionata con il pratico joystick la marcia in D senza la necessità di premere alcun pedale, si accelera e il furgone scatta in avanti mettendo a frutto la disponibilità immediata della coppia propria (segue)

N° 278 / Aprile 2019

Al volante del Renault Trucks Master Z.E. tutto è comodo e semplice a garanzia della massima sicurezza.



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IDLE I M ONDO TRASPORTI

L’OFFERTA ELETTRICA RENAULT TRUCKS

MASTER Z.E. è disponibile in 6 versioni (4 Furgone e 2 Pianale Cabinato) con tre lunghezze e due altezze e un peso totale a terra di 3,1 tonnellate. Le batterie agli ioni di litio hanno una capacità di 33 kWh e l’autonomia raggiunge i 120 km. Una carica completa è ottenibile in 6 ore. Il motore elettrico eroga 57 kW. D Z.E. ha un interasse di 4.400 mm o 5.300 mm e un PTT di 16 tonnellate. L’autonomia arriva fino a 300 km consentendo al veicolo di gestire tranquillamente attività di distribuzione in ambito urbano ed extraurbano. Le batterie agli ioni di litio hanno una capacità da 200 a 300 kWh mentre il motore elettrico eroga una potenza massima di 185 kW (250 cv) e una potenza continua di 130 kW (175 cv); la coppia massima è di 425 Nm e il cambio è a due rapporti. Per la ricarica, D Z.E. richiede 12 ore per il caricamento a bordo (22 kW) ed è compatibile con il caricamento rapido. D WIDE Z.E. viene proposto con un interasse di 3.900 mm e un peso totale a terra di 26 tonnellate. Raggiunge un’autonomia di 200 km con batterie agli ioni di litio da 200 kWh e due motori elettrici; la potenza massima è pari a 370 kW (500 cv) e quella continua a 260 kW (350 cv); la coppia massima è di 850 Nm. Il cambio è a due rapporti. Per la ricarica, il caricamento a bordo richiede 8 ore (22 kW) ed è prevista anche in questo caso la compatibilità con il caricamento rapido. (seguito)

Master Z.E., nel traffico a tutta agilità dei veicoli elettrici. Grazie al motore elettrico ad alta efficienza che beneficia di una tecnologia collaudata, Master Z.E. si muove con agilità e incredibile silenziosità per le vie trafficate del centro di Milano. Entrare in area C è un gioco da ragazzi con la trazione elettrica e così ci muoviamo liberamente in Via Montenapoleone così come nella zone antistanti il Teatro alla Scala e il Castello Sforzesco. La guida di stile automobilistico del Master agevola le manovre e la brillante guidabilità ci permette di apprezzare la facilità di muoversi anche in spazi ridotti con un veicolo da lavoro. Nel far ritorno a Pero, approfittiamo di un breve tratto di tangenziale per spingere un po’ di più sul pedale dell’acceleratore: Master Z.E. accelera in progressione e la velocità massima di 100 km/h è ben proporzionata alla generale modalità di impiego del veicolo. Master Z.E. è dotato di batterie agli ioni di litio da 33 kWh - le stesse montate sul Renault Kangoo Z.E. - e motore elettrico da 57 kW. La coppia massima è di 225 Nm. L’autonomia totale che arriva fino a 120 km è più che sufficiente per svolgere quotidianamente attività di distribuzione merci in ambito urbano. Per la ricarica completa in sole 6 ore, Renault Trucks consiglia la presa

dedicata installata in azienda da 32A-230V-7,4 kW; ci sono comunque altre due possibilità con preda standard e presa domestica che richiedono rispettivamente 12 e 17 ore. La tecnologia imbarcata a bordo del Master Z.E. è complessa e adeguata alla sofisticatezza del mezzo. La batteria di ricarica quando il pedale dell’acceleratore viene rilasciato o quando il pedale del freno di servizio viene azionato. In ambito urbano, abbiamo constatato che è possibile apprendere velocemente l’utilizzo del rilascio dell’acceleratore come effi-

cace funzione di frenatura. Inoltre, l’attivazione della modalità Eco ottimizza l’autonomia limitando le prestazioni del motore. In questo caso la velocità massima è limitata a 80 km/h. Situato nel cruscotto, l’Econometro indica lo stato della batteria, se in fase di carica o in scarica. Utilissima è la funzione di pre-condizionamento della cabina: quando il veicolo è in carica statica è possibile sia raffreddare che riscaldare la cabina per un tempo determinato di 15 minuti. L’energia necessaria non influisce sui tempi di ricarica della batteria. Master

carta d’identità

Nome: Master Z.E.. Cognome: Renault Trucks. Modello: Furgone. Trazione: anteriore. Motore elettrico: R75 sincrono con potenza massima di 57 kW (76 cv). Coppia massima: 225 Nm; modalità Eco. Cambio: Single speed reductor, 1 rapporto AV. Batterie: ioni di litio 33 kWh, 400V, 255 kg. 48 moduli, 192 celle. Autonomia: 120 km. Velocità massima: 100 km/h. Portata utile: 10 q. PTT: 3,1 t. Ricarica: 6 h con presa dedicata 32A-230V-7,4 kW; 12 h con presa standard 14A-230V-3,2 kW; 17 h con presa domestica 10A-220V-2,3 kW. Consumo: 5 km con 1 kW, 7 km in modalità Eco.

Il costruttore della Losanga ha intuito molto presto che la mobilità elettrica è la risposta al problema della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico nelle città e una delle risposte alle emissioni globali di anidride carbonica.

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Z.E. è anche dotato di vision laterale mirror view, che migliora la visibilità laterale e posteriore e consente al driver di seguire gli ostacoli in movimento. Altro elemento importantissimo: la Z.E. Voice, ovvero l’allerta sonora per avvertire i pedoni dell’approssimarsi del veicolo e prevenire gli ostacoli; è attiva al di sotto dei 30 km/h tramite apposito interruttore in plancia. Pioniere nel settore della mobilità elettrica, Renault Trucks, che è ormai giunta alla sua seconda generazione di camion elettrici, prepara da dieci anni la transizione verso la mobilità elettrica. Il costruttore francese ha intuito molto presto che la mobilità elettrica è la risposta al problema della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico nelle città e una delle risposte alle emissioni globali di CO2. Da più di un decennio la Losanga sperimenta camion elettrici insieme a clienti partner per raccogliere le informazioni fondamentali sull’uso, il comportamento delle batterie, le infrastrutture di ricarica e la manutenzione dei camion elettrici. Le sperimentazioni condotte in condizioni reali d’esercizio hanno consentito anche ai clienti-partner

di Renault Trucks di sensibilizzare a loro volta i loro clienti sulla tecnologia elettrica. Va anche detto che Renault Trucks lavora assiduamente per massimizzare l’utilizzo della batteria, limitandone l’impatto ambientale e ottimizzandone costi e ricavi. Saranno presto proposte soluzioni per la rigenerazione della batteria (seconda vita) e il suo riciclaggio. Master Z.E. è già ordinabile; le prime consegne in Italia partiranno dal prossimo ottobre. Per fine 2019 Renault Trucks immetterà sul mercato anche la versione elettrica della gamma D. Il Master Z.E. è disponibile in sei versioni (quattro versioni furgone e due versioni pianale cabinato) ed è in grado di rispondere a tutte le necessità logistiche in ambiente urbano.

Percorso Prova Km totali: 29,2 Autonomia in partenza: 118 km Autonomia residua: 94 km Velocità media: 22,7 km/h Consumo: 6 kWh

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IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA

S

ELENA SCOLARI RESPONSABILE DIREZIONE TERRITORIALE AREA NORD SIFÀ

rappresenta il valore aggiunto di SIFÀ. In questo segmento siamo in vantaggio perché il prezzo non rappresenta la variabile principale: SIFÀ fa dell’efficienza e della qualità del servizio i suoi capisaldi. Naturalmente siamo sul mercato con forte competitività”. Quali sono i prossimi obiettivi di business? “Entro il 2020 - afferma Scolari - contiamo di raggiungere il target di 25mila unità tra vetture e furgoni: considerando che a fine 2018 abbiamo superato i 10mila veicoli in flotta e che quest’anno si aggiungeranno commesse per circa 8mila unità, raggiungeremo sicuramente il traguardo”. Business principale resta quello delle vetture, ma il 40 per cento della flotta è costituita da furgoni fino a 60 q. “Entro quest’anno precisa la manager SIFÀ - contiamo di avviare l’attività nel segmento sopra i 60 q. Sul piano strutturale, abbiamo filiali distribuite da Nord a Sud su tutto il territorio nazionale: di recente sono state aperte le nuove filiali di Torino e Padova e abbiamo in previsione lo sbarco in Sicilia e Sardegna e il rafforzamento del presidio in Puglia. La capillarità è un nostro punto di

portiva, tenace, appassionata del suo lavoro, capace di affrontare ogni situazione con un sorriso, Elena Scolari è tra i protagonisti del successo di SIFÀ: nel 2012 è stata tra le prime a credere nella scommessa di Paolo Ghinolfi. “Abbiamo costruito l’azienda giorno per giorno, tassello dopo tassello. Oggi siamo cresciuti, siamo una struttura organizzata, ma la passione per il settore resta sempre la stessa, è nel nostro DNA”. Oggi Elena Scolari ha il ruolo di Responsabile Direzione Territoriale Area Nord (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Triveneto e Trentino Alto Adige) ma continua a stare in prima linea, coltivando personalmente le relazioni con i clienti e affiancando i suoi collaboratori negli incontri con le aziende. Tutto questo, in un clima di grande positività, frutto dello spirito di gruppo che è stata capace di infondere alla squadra sin dall’inizio, e che fa parte dei valori di coesione che stanno dietro il successo di SIFÀ. “Tra noi - afferma Scolari c’è un continuo scambio di vedute e opinioni: ci si aiuta tra Area Manager e i nostri commerciali tra loro hanno un rapporto di stima e

Il bello del lavoro di squadra DETERMINATA, DINAMICA, SORRIDENTE, ELENA SCOLARI INIZIA LA SUA CARRIERA NEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 1996. NEL 2012 L’AD PAOLO GHINOLFI LA VUOLE AL SUO FIANCO PER LA NASCITA DI SIFÀ, SOCIETÀ ITALIANA FLOTTE AZIENDALI: IN POCHI ANNI, L’AZIENDA È CRESCIUTA, NEI VOLUMI E NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA, MA LO SPIRITO RESTA QUELLO ORIGINARIO: “CONDIVISIONE E FIDUCIA SONO DUE CAPISALDI DEL NOSTRO SUCCESSO”. amicizia. Questo consente di lavorare con piacere: sia che si operi negli uffici, sia che si vada in riunione o in visita ai clienti, a lavorare ci si reca volentieri, con la consapevolezza d’incontrare colleghi con i quali si sta bene, anche quando si lavora tanto”. Originaria di Casalpusterlengo, Elena Scolari inizia la sua carriera professionale nel noleggio a lungo termine: dapprima come assistente commerciale e poi come commerciale e responsabile di area presso un primario player del settore, dove nel 1998 incontra Paolo Ghinolfi, che di quell’azienda era General Manager. Nel 2002 entra in Carlson Wagonlit Travel come Account Manager: per Scolari si tratta di un’esperienza preziosissima. La sua missione è soddisfare le esigenze di viaggi d’affari di importanti multinazionali razionalizzando le spese: si confronta con operatori di aerei, treni, hotel e si fa apprezzare per la precisione e l’attenzione ai dettagli. Un complesso di valori che ha portato con sé nel 2012, quando Ghinolfi la vuole al suo fianco nel lancio di SIFÀ (che dal 2015 è diventata il braccio operativo nel noleggio di BPER Banca, ndr). “Non vendiamo noleggi - racconta Elena Scolari - ma proponiamo l’offerta SIFÀ, che vuol dire consulenza, progetti personalizzati, cui si arriva ascoltando il cliente per comprendere le sue necessità. In SIFÀ ogni proposta costruita ad hoc ed è frutto del continuo scambio interno di comunicazioni, informazioni e idee”. Oggi Elena Scolari è uno dei tre Area Manager dell’azienda, con la responsabilità di Lombardia,

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Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Triveneto e Trentino Alto Adige. Quali sono le caratteristiche che distinguono la proposizione di SIFÀ in questo territorio, in particolare nel segmento professionale? “Abbiamo individuato una figura adhoc - spiega Scolari - uno specialista con il compito di occuparsi delle flotte: il mercato dei veicoli

di MAX CAMPANELLA

professionali si orienterà sempre più sugli specialisti, su aziende e figure che, per stare sul mercato, dovranno dimostrare di avere una marcia in più in termini di competenza. Nel complesso la squadra della Direzione Territoriale Nord è costituita da sei commerciali, supportati da cinque assistenti commerciali. Quest’anno contiamo di

rafforzare la struttura con un altro commerciale su Milano e due ulteriori assistenti commerciali”. Qual è l’attuale focus di SIFÀ nel mondo del veicolo professionale? “Oggi - spiega Scolari - seguiamo aziende di ogni dimensione. Ci stiamo concentrando sulle grosse imprese con l’obiettivo di far percepire l’aspetto consulenziale, che

forza ed elemento che ci consente di operare con assoluta trasparenza in collaborazione con Case costruttrici e Concessionarie. Per la manutenzione dei veicoli, utilizziamo la Rete ufficiale dei costruttori e ricambi originali; il servizio di assistenza è comunque garantito dall’ulteriore network di oltre 6mila officine convenzionate”.

Dagli specialisti in campo a chi opera negli uffici, dietro le quinte

DONNE E UOMINI CHE GARANTISCONO IL SUCCESSO SIFÀ S IFÀ conta 74 collaboratori sul territorio nazionale e ha chiuso il 2018 con circa 60 milioni di euro di fatturato. Nel suo lavoro quotidiano Elena Scolari, che divide la responsabilità delle vendite sul territorio nazionale con Stefania Baldi Forti (Responsabile Direzione Territoriale Area Centro) e Davide Tomasini (Responsabile Direzione Territoriale Area Sud, Sicilia e Sardegna), riferisce al Direttore Commerciale Sabino Fort. La squadra di venditori del Nord Italia è supportata da figure decisive per il successo dell’azienda: Mauro De Salvo è funzionario commerciale specializzato nei veicoli professionali; Angela Chirico, Responsabile Marketing, coordina tutte le attività di marketing e comunicazione dell’azienda, assicurando il continuo

scambio di informazioni con tutta la forza vendita; Scolari condivide l’ufficio con i suoi assistenti diretti Angelo Mazzeo, Coordinatore della filiale di Milano, e Gianmarco Grossi, Coordinatore nazionale back-office, mentre Emanuela Uggias segue la parte contrattualistica. “L’esperienza in SIFÀ dichiara Elena Scolari - mi ha portato a una maggiore fiducia nella squadra: assegno massima autonomia e fiducia alle risorse che lavorano con me. Errori? Fanno parte del lavoro e aiutano il processo di apprendimento”. Qual è il criterio con cui sceglie i suoi diretti collaboratori? “Qualunque sia la mansione - risponde la manager SIFÀ - prima si sceglie la persona, poi il professionista: sta a chi sceglie capire le attitudini del proprio interlocutore”.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI INNOVATIVE SOLUZIONI WEBASTO PER ELETTROMOBILITÀ E SISTEMI TERMICI

Commerciali incontro al futuro

W

FABIO BASILICO MOLINELLA

ebasto punta con de cisione al futuro. Ne abbiamo avuta dimostrazione al Transpotec 2019 dove il fornitore leader dell’industria automotive ha esposto un’ampia gamma di soluzioni di sistema innovative per il mercato dei veicoli commerciali del futuro. Seguendo il motto “Advanced Solutions Partner”, Webasto ha presentato nuove innovazioni nel campo dell’elettromobilità insieme agli sviluppi della sua attività principale nel settore dei sistemi termici (riscaldamento e raffreddamento). Con gli innovativi Frigo Top RT-D, Webasto am plia ulteriormente la sua gamma di soluzioni per la refrigerazione mobile. Progettata appositamente per refrigerare veicoli commerciali con volume di carico fino a 22 mc, la nuova serie di modelli offre prestazioni superiori con un costo per watt tra i più bassi sul mercato. I Frigo Top RT-D a trazione diretta presentano un design moderno, una struttura leggera e sviluppano fino a 4.300 W di potenza refrigerante. Il sistema innovativo è eco-compatibile dal momento che è disponibile per i refrigeranti R134a e R404A ma è stato progettato anche per l’utilizzo del nuovo refrigerante R452A conforme alla normativa UE N. 517/2014 per la riduzione delle emissioni di CO2 che sostituirà progressivamente l’R404A e che è caratterizzato da

emissioni inferiori del 45 per cento rispetto alle soluzioni con R404A. Va poi considerata la semplice manutenzione: i tecnici Webasto hanno posto particolare attenzione alle attività di installazione, ispezione e manutenzione, rese semplici e veloci, e quindi economiche, anche grazie alla facilità di accesso dei componenti. E poi il peso molto contenuto rispetto alle potenze erogate. Webasto offre soluzioni innovative anche nel trasporto sicuro dei prodotti medicali e farmaceutici. Da molti anni l’azienda fornisce alle aziende di trasporto di tutto il mondo sistemi intelligenti di riscaldamento, condizionamento e tra sporto a temperatura controllata per un vano di carico sempre alla perfetta temperatura. E per quanto riguarda le so luzioni di riscaldamento, accanto ai già collaudati riscaldatori ad aria della famiglia Air Top e ai riscaldatori ad acqua della serie Thermo Top Pro, Webasto propone l’High Voltage Heater (HVH), il riscaldatore elettrico ad alta tensione per veicoli ibridi ed elettrici. Il dispositivo converte l’energia elettrica in CC in calore con dispersioni prossime a zero. La tecnologia innovativa di Webasto funziona con uno strato riscaldante estremamente sottile collegato allo scambiatore di calore e un’ampia area di contatto per il riscaldamento del liquido. L’HVH garantisce quindi tempi di riscaldamento estremamente rapidi, alta precisione e massima efficienza. I

AL TRANSPOTEC DI VERONA, IL FORNITORE LEADER DELL’INDUSTRIA AUTOMOTIVE HA ESPOSTO UN’AMPIA GAMMA DI SOLUZIONI DI SISTEMA INNOVATIVE PER IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI.

SEGUENDO IL MOTTO “ADVANCED SOLUTIONS PARTNER” WEBASTO HA PRESENTATO IMPORTANTI NOVITÀ NEL CAMPO DELL’ELETTROMOBILITÀ INSIEME AGLI SVILUPPI DELLA SUA ATTIVITÀ PRINCIPALE NEL SETTORE DEI SISTEMI TERMICI

(RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO). clienti beneficiano di una maggiore autonomia di guida con la stessa capacità della batteria e un comfort climatico ottimale. Inoltre, il sistema richiede solo un piccolo spazio di installazione e può quindi essere facilmente integrato nei veicoli. Varie sono le soluzioni di controllo con diverse funzionalità in base alle esigenze specifiche del cliente. Webasto offre anche una vasta gamma di accessori per integrare l’HVH nei veicoli, insieme a una rete di supporto e assistenza internaziona-

le. Webasto sta anche ampliando la sua gamma di prodotti nel settore dei sistemi termici retrofit con l’aggiunta di un riscaldatore da parcheggio ad azionamento elettrico per motori a combustione interna. Ed è specifica per il settore dell’elettromobilità la soluzione di ricarica intelligente Webasto Live che consente una comunicazione flessibile e orientata al futuro. Può essere connessa tramite la rete mobile e quindi controllata tramite la Webasto Charging App. Altre con-

Adv vance ed So olutio ons Pa artnerr+

nessioni LAN e WLAN consentono di connettere più unità Webasto Live tra loro o integrarle in reti esistenti. La stazione di ricarica Webasto Live si distingue dalle altre stazioni di ricarica in quanto supporta l’attivazione dei processi di ricarica tramite Plug & Charge, oltre all’autenticazione tramite RFID o smartphone. Webasto Live è disponibile con un cavo da 4,5 m o 7 m e connettore di tipo 1 o 2 e ha prestazioni di carica scalabili da 3,7 kW a 22 kW.

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web basto-comfort.com N° 278 / Aprile 2019

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