Realtrailer / La continua escalation dell’invenzione di Antenore Pigozzi Palletways Italia / Emidi Viaggi premiato come concessionario dell’anno Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 275 / DICEMBRE 2018 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Giampaolo Dal Lago illustra la strategia vincente di MAN Truck & Bus
Una rete più dinamica GRAZIE AI MAN CENTER “ABBIAMO INTRAPRESO UN PERCORSO TESO A UNIFORMARE IL MODELLO ITALIANO A QUANTO GIÀ CONSOLIDATO IN ALTRI PAESI EUROPEI DOVE IL NOSTRO BRAND OCCUPA POSIZIONI DI MERCATO DI PRIMO PIANO - SPIEGA GIAMPAOLO DAL LAGO - SI TRATTA SICURAMENTE DI UN IMPORTANTE INVESTIMENTO IN TERMINI ECONOMICI MA, SOPRATTUTTO, SOTTO IL PROFILO ORGANIZZATIVO E STRATEGICO POICHÉ RICHIEDE LA COSTANTE MOBILITAZIONE DELLE MIGLIORI ENERGIE AZIENDALI NEI SETTORI VENDITA E ASSISTENZA”. Fabio Basilico a pagina 4
DAF XF 480 FT 4X2
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Al vertice dell’efficienza Voith Turbo
Fraikin Point
Bellentani: “Battuto ogni record”
Pellicioli: “Con Iaconi: “Anche Nouveau si con la Stella chiude il cerchio” siamo vincenti”
S
i avvia alla conclusione l’anno record di Voith Turbo Italia e con la fine del 2018 viene archiviato anche il primo anno e mezzo di Vittorio Bellentani alla guida dell’azienda con sede a Reggio Emilia. L’ingegnere emiliano, classe 1967, Direttore Generale dall’aprile 2017, è orgoglioso dei risultati raggiunti e soddisfatto del suo lavoro al timone di Voith Turbo Italia. A pagina 42
Lamberet
N
el cuore dei Castelli Romani. È qui che Nouveau, giovane e dinamica società nata dalle consolidate radici della Au rol, dagli Anni Trenta operativa nel settore di carburanti e lubrificanti da autotrazione, è stata scelta come suo riferimento nel bacino romano da Fraikin, noleggiatore leader in Europa con una gam ma che copre ogni esigenza professionale. A pagina 20
I
nnovazione che riscuote gran de interesse da parte del le aziende di trasporto, Mercedes-Benz Econic GNC (gas naturale compresso) in versione refrigerata è uno degli allestimenti su veicoli della Casa di Stoccarda rappresentativi del nuovo concetto di camion per la distribuzione a basse emissioni espresso da Lamberet nello stand all’IAA di quest’anno. A pagina 19
L’AZIENDA MARCHIGIANA AL TRAGUARDO DEI CINQUANT’ANNI
Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali
TMT IL GIOIELLO DI FRANCO SPINOZZI
Servizio a pagina 16
A Beinasco la prima tappa di un nuovo network di distribuzione di Rete Spa
BLU LNG NUOVO ALLEATO DEL TRASPORTO ECOLOGICO
N
on poteva mancare Iveco all’evento che si è celebrato in quel di Beinasco (To). Il costruttore leader europeo nella proposta a metano era infatti partner di Rete Spa - storica azienda torinese attiva nel settore petrolifero piemontese e italiano - nell’inaugurazione della prima stazione di rifornimento LNG della Provincia di Torino e la prima in Italia con il nuovo brand Blu, che sa rà protagonista nei prossimi mesi di un importante programma di sviluppo che vedrà la realizzazione nel Nord-Ovest del Paese di una rete di stazioni di rifornimento di metano liquido. Altieri a pagina 8
Max Campanella a pagina 24
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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MERCEDES-BENZ IN PRIMA FILA ANCHE NEL TRASPORTO MERCI CON TRUCK ELETTRICI
eActros su strada con Hermes
O
MICHELE S. ALTIERI STOCCARDA
rmai siamo in pieno futuro anche per quanto riguardo il settore dei trasporti. E, come sempre, Mercedes-Benz si muove in prima linea. Ci riferiamo ai truck progettati, realizzati e messi ormai su strada con l’alimentazione elettrica, in grado di portare un significativo contributo alla difesa dell’ambiente. Il mese scorso il marchio della Stella ha avviato infatti la sperimentazione su strada per l’eActros, il suo truck pesante completamente elettrico. Hermes, il fornitore di servizi commerciali e di logistica, è il primo di 20 clienti di diversi settori che impiegherà per un anno intero un veicolo da 18 o 25 tonnellate, molto vicino a un modello di serie, nelle normali condizioni d’esercizio, al fine di testarne l’adattabilità all’uso quotidiano. L’obiettivo è ottenere una guida silenziosa, a zero emissioni locali in città, anche con truck pesanti prodotti in serie. Il programma di prova è suddiviso in due fasi, che coinvolgono rispettivamente dieci clienti, e copre un periodo di circa due anni. Al riguardo, ciascuna azienda di trasporto richiede all’eActros di soddisfare requisiti specifici. Hermes metterà alla prova una versione da 25 t principalmente su un tratto lungo 50 km, che si estende da Bad Hersfeld al centro logistico Hermes a Friedewald, nel nord dell’Assia. Il tragitto, che attraversa un paesaggio collinare, viene percorso da sei a otto volte al giorno, rendendo necessario almeno un processo di ricarica tra i vari viag gi. L’autonomia dell’eActros consente di percorrere fino a
È IL PRIMO DI 20 CLIENTI DI DIVERSI SETTORI CHE IMPIEGHERÀ PER UN ANNO INTERO UN VEICOLO DA 18 O 25 TONNELLATE, MOLTO VICINO A UN MODELLO DI SERIE, NELLE NORMALI CONDIZIONI DI ESERCIZIO, AL FINE DI TESTARNE L’ADATTABILITÀ ALL’USO QUOTIDIANO. L’OBIETTIVO È OTTENERE UNA GUIDA SILENZIOSA ANCHE CON TRUCK PESANTI PRODOTTI IN SERIE. 200 km. La consegna del truck a Hermes è avvenuta a Bad Hersfeld. “Questa sperimentazione su strada cui viene sottoposto l’eActros - dichiara Stefan Buchner, Responsabile Mercedes-Benz Trucks - rappresenta un’importante pietra miliare verso la produzione in serie. Forti del nostro knowhow a tutto tondo, puntiamo a produrre, a partire dal 2021, truck elettrici per il servizio di distribuzione in ambito urbano, che siano all’altezza dei truck diesel in termini di redditività. La nostra attenzione è rivolta in primis ad autonomia e co sti delle batterie, ma anche alle infrastrutture necessarie ai fini dell’impiego all’interno delle flotte commerciali dei clienti”.
“Ci siamo posti - spiega Oliver Lanka, Responsabile Central Procurement di Hermes Germany - l’ambizioso traguardo di effettuare le consegne a zero emissioni locali in tutti gli agglomerati urbani in Germania entro il 2025. Oltre all’utilizzo di van elettrici a batteria per l’ultimo miglio, la graduale elettrificazione del servizio di distribuzione e di consegna pesante rappresenta un argomento di vitale importanza per noi. Su questo fronte collaboriamo fianco a fianco con Mercedes-Benz Trucks. Sia il concept tecnologico dell’eActros che il programma completo di assistenza, cui si aggiunge il ser vizio di consulenza, ci hanno pienamente convinti”.
L’impiego in condizioni d’u so reali dell’eActros da parte dei clienti è preceduto da una fase di consulenza a cura degli esperti di Mercedes-Benz Trucks, in cui vengono definiti soprattutto gli specifici requisiti operativi del cliente, individuata la corrispondente versione di eActros e chiariti gli aspetti legati all’infrastruttura necessaria. Le aziende coinvolte nella sperimentazione trasportano merci nel contesto urbano e impiegano l’eActros per svolgere attività che altrimenti sarebbero affidate a tradizionali veicoli con motori diesel, ma in settori e categorie completamenti diversi, dai generi alimentari ai materiali da costruzione alle materie prime. I
COME SI PRESENTA IL MERCEDES-BENZ EACTROS
ARCHITETTURA SCELTA IN FUNZIONE DELLA TRAZIONE L ’eActros adotta l’autotelaio del Mercedes-Benz Actros come base di partenza e presenta un’architettura completamente adattata in funzione della trazione elettrica, con un’elevata percentuale di componenti realizzati ad hoc. L’asse motore, ad esempio, è basato sul modello ZF AVE 130, che si è fatto apprezzare sugli autobus ibridi e con celle a combustibile della Stella, ed è stato ora profondamente rivisto per l’impiego a bordo dell’eActros. La trazione è affidata a due motori elettrici, posti in corrispondenza dei mozzi delle ruote dell’asse posteriore. Ciascun motore eroga 126 kW di potenza per 485 Nm di coppia massima, che il rapporto di trasmissione converte in 11.000 Nm: le prestazioni di guida sono, pertanto, paragonabili a quelle di un truck diesel, mentre il carico massimo ammesso sull’asse corrisponde al valore abituale di 11,5 t. L’energia è fornita da batterie agli ioni di litio 240 kWh di potenza che, avendo già ottenuto buoni risultati in EvoBus, non possono più essere considerate come prototipi. In base alla potenza di ricarica disponibile, è possibile ricaricare completamente queste batterie in un periodo di tempo compreso tra 2 e 11 ore (con 150 rispettivamente 20 kW). Daimler ha iniziato ad acquisire esperienze nel campo dei truck elettrici fin dal 2010 e dallo scorso anno ha introdotto sul mercato e consegnato ai
clienti il suo primo modello completamente elettrico prodotto in serie: l’autocarro leggero Fuso eCanter. Per quanto riguarda il segmento degli autobus, i primi esemplari di Mercedes-Benz eCitaro saranno consegnati a partire dalla fine dell’anno ed entreranno in servizio
nell’ambito di una cosiddetta sperimentazione su strada ‘customer oriented’. Sul fronte van, è possibile ordinare l’eVito di Mercedes-Benz dal novembre 2017 con consegne nei prossimi mesi. Nel 2019 sarà poi la volta dell’eSprinter.
clienti ricevono una versione a due assi da 18 t o una a tre assi da 25 t, a seconda delle rispettive esigenze. Per quanto riguarda gli allestimenti, sono disponibili versioni frigo, cassonate, silo o telonate. Durante le prove, gli esperti di Mercedes-Benz Trucks sono a disposizione dei clienti 24 ore su 24. Nella fase iniziale e nell’arco di più giorni, illustrano le caratteristiche pe culiari del truck elettrico sia agli autisti che ai meccanici dei clienti. Nel corso della sperimentazione, gli autisti hanno la possibilità di fornire un feedback sul veicolo agli e sperti di Mercedes-Benz Trucks, sotto forma di messaggi vocali direttamente dalla cabina, premendo sempli-
cemente un pulsante. In aggiunta, gli esperti di Mercedes-Benz Trucks registrano continuamente tutti i dati rilevanti del veicolo per poi analizzarli. Hermes ha già avuto modo di impiegare per dodici mesi il diretto predecessore dell’eCanter nell’ambito di una sperimentazione presso i clienti; l’azienda collabora con Mercedes-Benz Vans anche nel settore dei van elettrificati. Gli altri clienti che prenderanno parte alla prima fase di test e riceveranno un eActros sono Dachser, Edeka, Kraftverkehr Nagel, Ludwig Meyer, pfenning logistics, TBS Rhein-Neckar e Rigterink per la Germania nonché Camion Transport e Migros per la Svizzera.
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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
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GIAMPAOLO DAL LAGO E IL SUO TEAM DI MANAGER FANNO IL PUNTO SUI MAN CENTER IN ITALIA
In diretta dal territorio “ABBIAMO INTRAPRESO UN PERCORSO TESO A UNIFORMARE IL MODELLO ITALIANO A QUANTO GIÀ CONSOLIDATO IN ALTRI PAESI EUROPEI DOVE IL NOSTRO BRAND OCCUPA POSIZIONI DI MERCATO DI PRIMO PIANO – SPIEGA GIAMPAOLO DAL LAGO – SI TRATTA SICURAMENTE DI UN IMPORTANTE INVESTIMENTO IN TERMINI ECONOMICI MA, SOPRATTUTTO, SOTTO IL PROFILO ORGANIZZATIVO E STRATEGICO POICHÉ RICHIEDE LA COSTANTE MOBILITAZIONE DELLE MIGLIORI ENERGIE AZIENDALI NEI SETTORI VENDITA E ASSISTENZA. UN APPROCCIO DI SUCCESSO, VISTO CHE DOPO IL MAN CENTER DI BRESCIA E FIANO ROMANO SONO STATE APERTE LE SEDI DI VENEZIA E MILANO E, NEI PRIMI MESI DEL 2019, VERRÀ INAUGURATA LA QUINTA STRUTTURA DI FORLÌ”.
O
ggi la vicinanza al cliente è un must strategico per tutte le Ca se costruttrici di truck, bus e van. MAN - costruttore full range con una gamma completa che spazia dai furgoni ai camion fino agli autobus - ha deciso di rivoluzionare il proprio approccio al territorio italiano mettendo in gioco risorse economiche e umane attraverso la strategia dei MAN Center, veri e propri avamposti del Leone che si qualificano come strutture di diretta proprietà della filiale italiana e affiancano i dealer privati. MAN Center è l’organizzazione retail che MAN Truck & Bus ha realizzato in tutta Europa per essere più vicino ai propri clienti, offrire un servizio di eccellenza sia nella vendita che nell’assistenza. Per fare il punto della situazione italiana siamo andati al MAN Center di Brescia, in località Castegnato, struttura inaugurata nel 2017 e, oggi, quartier generale di MAN Center Italia. Ad accoglierci c’è naturalmente Giampaolo Dal Lago, Direttore Own Retail MAN Truck & Bus Italia, l’uomo a cui Marco Lazzoni, Amministratore delegato di MAN Truck & Bus Italia,
Administration Start up Support, Roberto Doretto, Reporting Manager, e Lina Aversano, Responsabile amministrativo area vendita. Dal Lago li ha riuniti per fare il punto su una realtà, quella dei Center, che in due anni è fortemente cresciuta sia dal punto di vista della presenza sul territorio che in termini di apprezzamento da parte della clientela MAN. “Abbiamo intrapreso un percorso teso a uniformare il modello italiano a quanto già consolidato in altri Paesi europei dove il nostro brand occupa posizioni di mercato di primo piano - esordisce Giampaolo Dal Lago - Si tratta sicuramente di un importante investimento in termini economici ma, soprattutto, sotto il profilo organizzativo e strategico poiché richiede la costante mobilitazione delle migliori energie aziendali. Un approccio di successo, visto che dopo i primi MAN Center di Brescia e Fiano Romano sono state aperte le sedi di Venezia e Milano e nei primi mesi del 2019 è in calendario l’inaugurazione della quinta struttura a Forlì. Cinque filiali che concretizzano il programma di investimenti per l’Italia coordinato dalla Casa madre a dimostrazione dell’importanza strategica che il nostro Pae-
rettamente dove si ritiene ci sia spazio per farlo si armonizza senza sovrapposizioni con l’attività svolta dai dealer privati. I MAN Center garantiscono una presenza ancora più capillare e qualificata sul territorio e quindi rappresentano uno stimolo e un fondamentale supporto per i dealer e le officine autorizzate nelle loro immediate vicinanze. In Italia, gli anni della cri si hanno segnato tutti i costruttori anche in termini di immagine del brand. MAN si è rimboccata le maniche e ha deciso di agire con determinazione per recuperare terreno e ridare al Leone il posto che si merita sul nostro mercato, in linea con le aspettative europee che vedono la Casa tedesca occupare saldamente il secondo posto nella classifica costruttori truck del vecchio continente. Con il convinto supporto di Monaco, il management di Verona ha invertito la rotta iniziando a recuperare il rapporto di fiducia con i clienti. “A due anni di distanza dall’apertura del MAN Center Brescia è innegabile che la percezione del brand MAN sia po sitivamente cambiata continua Dal Lago - La nostra quota è superiore alla media nazionale e questo vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta. MAN
ha affidato da gennaio 2016 il compito di rifondare la rete italiana MAN Truck & Bus. Al suo fianco nei locali di Castegnato ci sono cinque manager determinati e appassionati (la “torre di controllo di MAN Center Italia”) che mettono in gioco le proprie competenze per un lavoro di squadra ottimale: Sara Renò, Work shops Start up Coordinator, Matteo Rovere, Local Change Manager Italia, Federico Ghilardi, Workshop
se continua a rivestire nei pia ni di espansione di MAN. In due anni abbiamo lavorato sodo e con passione per l’inaugurazione delle strutture e la costruzione del network, nel 2019 andremo a regime e rafforzeremo i risultati fin qui raccolti, rendendo più solida la nostra presenza sul territorio. È importante tener presente che MAN sta potenziando la propria rete italiana di officine e punti vendita e la strategia dell’azienda è quella di essere presente di-
Center è un’unica organizzazione con un cuore locale, vicino ai clienti con una plu ralità di centri di assistenza e vendita in procinto di aumentare ancora, per assicurare un presidio strategico del territorio”. Il servizio per van, truck e autobus è al centro dell’impegno quotidiano dei team che lavorano nei MAN Center. “A Roma, per esempio, abbiamo appena introdotto il servizio dedicato allo stoccaggio e sostituzione vetri degli autobus e allo scarico delle
FABIO BASILICO CASTEGNATO
toilette di bordo - precisa Giampaolo Dal Lago - In pratica, cerchiamo di garantire a tutti i clienti, dal piccolo imprenditore alle grandi flotte, un’esperienza diretta di contatto con il brand. Assicuriamo loro un servizio d’eccellenza fatto
di personale d’officina preparato e costantemente aggiornato, disponibilità ricambi e attrezzature specifiche, contratti di manutenzione e garanzia. Presso le sedi MAN Center è anche possibile trovare venditori veicoli nuovi e usati operanti direttamente sul territorio. In ogni MAN Center, l’officina collabora attivamente con il reparto vendite, per garantire al cliente un supporto a 360 gradi - ribadisce Giampaolo Dal Lago - Ogni struttura ha un proprio capo officina e mentre l’attività di venditori è coordinata da tre responsabili vendite, a Mi lano, Roma e nell’area comprendente Forlì, Brescia e Venezia. Nell’implementare questa filosofia operativa teniamo sullo stesso piano ogni cliente, sia esso appartenente al mondo truck, van o bus. Per esempio, ai clienti che hanno necessità di dotarsi di un veicolo leggero ci approcciamo con un preciso mandato: vendere un van con le stesse modalità utilizzate per vendere un truck, configurandolo ad hoc secondo le indicazioni e le esigenze operative del cliente”. MAN Center Italia conti-
nuerà anche in futuro a uniformare il modello italiano a quanto già consolidato in altri paesi europei, dove il brand occupa posizioni di mercato di primo piano, puntando su immagine del brand, investimento tecnologico nelle attrezzature e consolidamento delle competenze professionali. “Oggi trovare giovani meccanici che vogliano crescere professionalmente nel settore e da inserire nelle no stre strutture è sempre più difficile - conclude Giampaolo Dal Lago - Nonostante ciò, crediamo fermamente che si possa fare di più per riuscire a invogliare le nuove generazioni a intraprendere una professione che è profondamente cambiata nel corso degli anni e che oggi, data la considerevole specializzazione richiesta, è potenzialmente molto affascinante. MAN già collabora nel supporto di programmi di alternanza scuola-lavoro o di iniziative associative che facilitino l’ingresso nel mondo del lavoro degli immigrati. Un se gno tangibile del nostro impegno a essere parte integrante della crescita sociale”.
Giampaolo Dal Lago, Direttore Sviluppo Rete MAN Truck & Bus Italia.
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FEDERICO GHILARDI, WORKSHOP ADMNISTRATION START UP SUPPORT
“Regole chiare per tutte le attività” E ntrato in MAN dopo un’esperienza in un’impresa di trasporto, Federico Ghilardi ha messo subito a disposizione le proprie competenze assumendo il ruolo di responsabile amministrativo di MAN Center Italia. “Mi occupo di garantire il necessario supporto amministrativo a tutte le attività dei MAN Center, in particolare per ciò che attiene ai contratti di manutenzione e alle garanzie - spiega Federico - Il rapporto personalizzato è ciò che contraddistingue il nostro approccio al cliente. Con MAN ServiceCare garantiamo una gestione proattiva della manutenzione dei veicoli dei clienti. L’obiettivo è assicurare meno soste impreviste e improduttive. Una manutenzione regolare, condotta da professionisti, consente una diminuzione dei fermi macchia e una maggiore vita produttiva ai veicoli. Con MAN ServiceCare le scadenze di manutenzione sono trasmesse al punto di assistenza MAN di riferimento del cliente”. MAN Center propone anche Bustopservice: “È il marchio del Gruppo MAN interamente dedicato ai professionisti del trasporto persone in ambito urbano e turistico - precisa Ghilardi - Vengono assicurate la disponibilità di un vasto assortimento di ricambi specifici per i bus e uno stock in linea con le esigenze del mercato,
la presenza di un interlocutore dedicato e specializzato, tecnici specializzati e attrezzature specifiche per diagnosi e manutenzione”. Che si tratti di camion, bus o van e indipendentemente dalla loro età, MAN Center ha sviluppato una serie di contratti di assistenza su misura per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti e permettere loro di dedicarsi con tranquillità al business.
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MATTEO ROVERE, LOCAL CHANGE MANAGER ITALIA
“Funzioni per un servizio d’eccellenza” M atteo Rovere ricopre il ruolo di Local Change Manager Italia ed è responsabile dei sistemi officina. Vanta un’esperienza in ambito after-sales e vendite e in MAN Center Italia occupa un ruolo delicato alla corretta operatività delle officine. “Oggi tutto è molto più complesso rispetto al passato - esordisce il giovane manager - e la parola chiave è integrazione. In tutte le officine utilizziamo il sistema ESA che consente di uniformare le procedure e assicurare un servizio di qualità standardizzato su scala globale. Mi occupo anche di formazione e di nuovi progetti e fornisco il mio supporto nelle fasi iniziali della start up”. Entusiasta e appassionato, Matteo non stenta a mettere in luce gli aspetti positivi del suo lavoro: “è sicuramente positivo il contributo che ogni giorno ognuno di noi può dare al miglioramento delle attività di MAN Center Italia. La collaborazione è per noi essenziale e i vari MAN Center devono essere sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Ciascuno di noi cerca di dare il massimo e di coordinarsi per fare sempre il meglio”. Matteo Rovere ha ben chiara l’importanza dell’innovazione, sia in termini di prodotto che di service. MAN è all’avanguardia nell’implementare soluzioni di trasporto sempre più efficienti.
SARA RENÒ, WORKSHOP START UP COORDINATOR
“Sono entusiasta di tenere a battesimo le nuove officine” N
el team di manager che coordina la attività di MAN Center Italia, Sara Renò occupa il ruolo di Workshop Start up Coordinator. È lei la persona che in un certo senso tiene a battesimo i nuovi MAN Center sul territorio. Benché giovanissima, ha maturato in precedenza esperienze nel retail MAN. “Mi occupo di coordinare le attività necessarie all’apertura delle nuove officine - racconta - e dal punto di vista operativo seguo dall’interno la formazione dei meccanici. I MAN Center sono a tutti gli effetti delle start up e vederle nascere e crescere è particolarmente emozionante. Il mio compito è anche quello di assicurare che in tutte le strutture ci sia uniformità per quanto riguarda lo standard operativo. Un valore fondamentale per MAN, dal momento che per noi ogni cliente deve avere lo stesso livello di servizio ovunque si trovi”. Sara Renò è anche molto attiva sul territorio nelle iniziative che coinvolgono MAN
ROBERTO DORETTO, REPORTING MANAGER
“Le performance sono una cosa seria” I l controllo e la gestione delle performance dei MAN Center è una responsabilità di Roberto Doretto, Reporting Manager con una solida esperienza alle spalle. “Il mio compito - spiega - è analizzare le varie procedure e cercare di ottimizzare le risorse che abbiamo per un’operatività sempre più efficiente a vantaggio dei clienti. I costi sono un aspetto fondamentale di cui dobbiamo ovviamente tenere conto ma non ci sono solo quelli. L’ottimizzazione delle performance passa attraverso numerosi parametri. Alla fine sono i clienti, e non l’azienda, che ne traggono vantaggio e ciò è dimostrato dal fatto che l’interesse verso di noi è costantemente in aumento”. Se diamo un’occhiata al solo elenco dei principali servizi disponibili si evince l’importanza dell’ottimizzazione delle performance complessive dei MAN Center. In ogni struttura viene garantita “professionalità à la carte” con manutenzione e riparazione truck, van e bus, banco prova freni, diagnosi e controllo parametri
veicolo, climatizzazione, riparazione cambi, sostituzione vetri, installazione e manutenzione impianti idraulici, servizio di pre-revisione e revisione, sanificazione cabine, ricambi e accessori MAN, lavaggio interno/esterno.
nella ricerca di giovani da inserire nelle sue strutture: “Attualmente - conferma - collaboriamo nei progetti di alternanza scuola-lavoro e con le associazioni che si occupano d’inserimento lavorativo degli immigrati. A Venezia stiamo formando un ragazzo proveniente dalla Costa d’Avorio e a breve ne inseriremo un altro nella struttura di Brescia”.
LINA AVERSANO, RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE VENDITE
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“Oltre al prodotto, soluzioni di trasporto” a “responsabile dell’amministrazione vendite” è Lina Aversano, Responsabile anche del back office. Professionista con una esperienza pluriennale nel mondo truck e bus, Lina con il suo staff supporta le vendite di veicoli MAN a 360 gradi. “Dalla firma del contratto alla consegna del veicolo, il cliente è costantemente seguito per fare in modo che vengano soddisfatte le sue specifiche esigenze di trasporto - specifica Lina Aversano Anche dal punto di vista degli allestimenti, i contatti diretti che abbiamo con i principali operatori del mercato ci consente di rispettare nel dettaglio le richieste di ogni singolo cliente, con il massimo della personalizzazione”. “I clienti truck, van e bus vogliono tutti la stessa cosa: poter contare su veicoli efficienti e servizi di primo livello per gestire in modo equilibrato e senza pensieri il proprio business e la Total Cost of Ownership - aggiunge Versano - Il nostro compito dunque è fornire non solo un veicolo efficiente che riduce i consumi e migliora la performance operativa complessiva ma soprattutto soluzioni di trasporto complete che permettano all’utilizzatore finale di mettere su strada un veicolo che assicuri la massima profittabilità alla sua azienda. Questo vuol dire seguire il cliente in tutte le fasi, a partire
dalla vendita che deve essere gestita nel miglior modo possibile”. Un esempio valido della cura che i MAN Center riservano a ogni singolo cliente è la gestione dei ricambi originali MAN, che beneficiano degli ultimi sviluppi tecnologici per mantenere e preservare le prestazioni originali del veicolo. “Almeno il 96 per cento dei ricambi ordinati entro le ore 16.30 è disponibile già il mattino seguente. Inoltre, applichiamo una garanzia di ben due anni”.
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IVECO A TUTTO GAS IN NOME DELLA COMPLETA SOSTENIBILITÀ
Con l’economia circolare si viaggia meglio
A RIMINI È ANDATO IN SCENA LO STATO DELL’ARTE SU RICERCA TECNOLOGICA E INVESTIMENTI NEL CAMPO DELLE TRAZIONI ALTERNATIVE, IN PRIMIS IL METANO, E SUGLI SVILUPPI IN TEMA DI SOSTENIBILITÀ DA PARTE DEL COSTRUTTORE ITALIANO. ERANO IN ESPOSIZIONE SULLO STAND IVECO ALCUNI TRA I VEICOLI PIÙ RAPPRESENTATIVI DELL’INTERA GAMMA DI PRODOTTO CHE, GRAZIE ALLA VERSATILITÀ DEI MODELLI E ALL’AMPIA SCELTA DELLE DIVERSE CONFIGURAZIONI, GARANTISCE AI PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO MERCI SU GOMMA LA SOLUZIONE PIÙ CONSONA A OGNI TIPO DI ESIGENZA LAVORATIVA.
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FABIO BASILICO RIMINI
on poteva essere che Ecomondo, Salone internazionale dedicato alla green economy, il palcoscenico ideale per un costruttore da sempre attento alla trazione sostenibile e alternativa come Iveco, leader europeo nella propulsione a gas naturale. A Rimini è andato in scena lo stato dell’arte su ricerca tecnologica e investimenti nel campo delle trazioni alternative e sugli sviluppi in tema di sostenibilità da parte del costruttore italiano. E rano in esposizione sullo
stand Iveco alcuni tra i veicoli più rappresentativi dell’intera gamma di prodotto che, grazie alla versatilità dei modelli e all’ampia scelta delle diverse configurazioni, garantisce ai professionisti del trasporto la soluzione più consona a ogni tipo di esigenza lavorativa. Ecco il Daily Natural Power Hi-Matic, modello 35C14NA8, della famiglia Blue Power, il veicolo a metano capace di “consegne senza limiti”, perfetto per tutte le missioni urbane grazie alla tecnologia che coniuga comfort di guida, sostenibilità e consumi ridotti. Daily Blue-
Power si coniuga in tre differenti tecnologie: dall’RDE 2020 Ready, modello in anticipo sui tempi perché già al passo con le normative sulle emissioni che entreranno in vigore nel 2020, alla versione alimentata a gas metano, fino a quella full electric che, grazie al suo funzionamento a zero emissioni, è in grado di accedere anche ai centri cittadini soggetti a ZTL, eludendo le limitazioni al traffico più rigorose. La versione esposta a Ecomondo fa parte della serie limitata che è stata sviluppata appositamente per celebrare i “40 anni” del Daily, con un visual kit dedicato e
gli interni esclusivi personalizzati; il veicolo è alimentato da un motore a gas naturale compresso (CNG) da 3 litri e 136 cv, che lo rende adatto ad affrontare ogni missione e gli conferisce un’autonomia fino a 350 km. Il motore F1C Natural Power e il cambio HiMatic costituiscono la combinazione vincente tra prestazioni e piacere di guida e confermano la natura sostenibile del veicolo, con il 76 per cento di particolato e il 12 per cento di NOx in meno rispetto alla corrispondente versione diesel e con una riduzione di CO2 fino al 95 per cento, qualora si impieghi il biome-
tano non fossile, per il quale i mezzi Iveco sono già predisposti. Eurocargo CNG è stato presentato in questa edizione di Ecomondo nella versione Euro VI-d. È il primo veicolo della gamma Iveco a essere omologato secondo la nuova direttiva europea antinquinamento con un anno di anticipo rispetto all’entrata in vigore della normativa. Il veicolo esposto, modello ML80E21 P CNG, è rappresentativo della nuova gamma a metano, che con le nuove versioni ML80, ML90 e ML100 permette a Iveco di essere presente anche nella fascia bassa della gamma media, potendo contare su una trazione alternativa a ridottissimo impatto ambientale ma mantenendo gli stessi vantaggi in termini di carico utile delle versioni alimentate a gasolio. Inoltre, in questa con figurazione, Eurocargo CNG vanta un’autonomia stimata fino a 400 km, assicurata dal gruppo di tre bombole posizionate su entrambi i lati del telaio. Spazio naturalmente anche all’ammiraglia Stralis NP 460 cv, eletta proprio a Ecomondo “Sustainable Truck of the Year 2019”: oltre mille unità vendute nel solo mercato italiano e una tecnologia che ha permesso di estendere l’autonomia del veicolo fino a 1.600 km, nella versione con doppio serbatoio LNG. Da non dimenticare la disponibilità delle configurazioni con i soli serbatoi di CNG o con la doppia alimentazione CNG+LNG, che attribuisce al mezzo particolare versatilità a seconda del tipo di applicazione. Il motore Cursor 13 e il cambio automatizzato HiTronix a 12 rapporti assicurano comfort di guida e prestazioni di alto livello, equivalenti a un veicolo a gasolio, ma garantendo fino al 15 per cento di risparmio sul carburante con un notevole impatto sulla riduzione del costo di gestione del mezzo, considerando anche il minor costo del gas naturale rispetto al gasolio. Il modello presente a Ecomondo era un AS260S46Y/FS CM con due serbatoi a gas naturale liquefatto (LNG) collocati in posizione arretrata su entrambi i lati del telaio; configurazione ideale per il trasporto di casse mobili. La capienza di cia-
scun serbatoio in questa versione è di 410 litri, che consente una percorrenza fino a 1.250 km. I concetti di sostenibilità e di efficienza alla base dello Stralis NP sono stati sviluppati attraverso il potenziamento di una serie di soluzioni volte al risparmio di carburante: il sistema EcoSwitch, che limita la velocità massima di crociera; il sistema Driving Style Evaluation (DSE) che effettua una valutazione dello stile di guida del conducente; l’anti-idling, che spegne il motore dopo un tempo predefinito; il sistema predittivo Iveco Hi-Cruise che, grazie al nuovo cambio Hi-Tronix, integra le funzioni di Ecoroll, Cruise Control e cambi marcia predittivi. Per la prima volta era presente sullo stand Iveco a Ecomondo lo Stralis X-Way, progettato specificamente per missioni di logistica edilizia e servizi per le municipalità, in grado di fornire l’equilibrio ideale tra performance stradali e attitudini off-road. È un veicolo che spinge all’estremo i concetti di versatilità, flessibilità e modularità, offrendo la possibilità di scegliere fra innumerevoli configurazioni e adattarsi a molteplici applicazioni. Il modello esposto a Rimini era configurato in versione 6x2 e, grazie al telaio a sezione costante da 7,7 mm di spessore, garantisce un elevato grado di allestibilità. Inoltre, sulla gamma X-Way è possibile scegliere tra diversi livelli di set-up ON, ON+ e OFF a seconda della tipologia di missione che il veicolo si troverà ad affrontare. Specifico per le applicazioni urbane, X-Way può essere inoltre dotato della nuova Sandwich PTO ad alte prestazioni che sviluppa una coppia fino a 2.450 Nm, particolarmente adatta per applicazioni Heavy Duty come autospurgo pozzi. Nell’area esterna della fiera romagnola è stato invece esposto uno Stralis XP Abarth, il veicolo in edizione limitata con livrea e dettagli interni personalizzati dalla Casa dello Scorpione. Il mezzo rappresenta un’autentica celebrazione delle forti emozioni e delle prestazioni di alto livello che il reparto corse del team Abarth rappresenta e di cui Iveco è fornitore ufficiale dei mezzi pesanti per la logistica.
Stralis X-Way è disponibile in diversi livelli di set-up ON, ON+ e OFF a seconda della missione.
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RETE SPA INAUGURA A BEINASCO LA PRIMA STAZIONE LNG DELLA PROVINCIA DI TORINO
Il cielo è sempre più Blu C’ERA ANCHE IVECO, COSTRUTTORE LEADER EUROPEO NELLA PROPOSTA A GAS NATURALE, ALLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA NUOVA STAZIONE DI RIFORNIMENTO DI GAS NATURALE LIQUIDO A BEINASCO. L’IMPIANTO A MARCHIO BLU - IL PRIMO IN ITALIA - È DI PROPRIETÀ DELLA TORINESE RETE, STORICA SOCIETÀ DEL SETTORE PETROLIFERO, ED È STATO REALIZZATO DA HAM ITALIA. IL NUOVO BRAND BLU SARÀ PROTAGONISTA NEI PROSSIMI MESI DI UN IMPORTANTE PROGRAMMA DI SVILUPPO, CHE VEDRÀ LA REALIZZAZIONE NEL NORD-OVEST DEL PAESE DI UNA RETE DI STAZIONI LNG.
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PAOLO ALTIERI BEINASCO
on poteva mancare Iveco all’evento che si è celebrato in quel di Beinasco (To). Il costruttore leader europeo nella proposta a metano era infatti partner di Rete Spa - storica azienda torinese attiva nel settore petrolifero piemontese e italiano nell’inaugurazione della prima stazione di rifornimento LNG della Provincia di Torino e la prima in Italia con il nuovo brand Blu, che sa rà protagonista nei prossimi mesi di un importante programma di sviluppo che vedrà la realizzazione nel NordOvest del Paese di una rete di stazioni di rifornimento di metano liquido. L’impianto è stato realizzato e reso operativo dallo specialista del settore Ham Italia. “Tra fine anno e inizio 2019 inaugureremo la prossima stazione LNG della cintura torinese, a San Mau rizio Canavese, in prossimità del raccordo Torino-Caselle - ha dichiarato Teseo Bastia, Amministratore delegato di Rete Spa - Arriveremo quindi a mappare il Nord e il Sud dell’area torinese consentendo ai trasportatori che passano da qui di avere due punti
di rifornimento per il metano liquido. Prossimamente toccherà Novara, in prossimità dell’Interporto, e successivamente verrà aggiornata la storica stazione di stoccaggio del metano liquido a Poirino
(To), che abbiamo realizzato nel 2011 e che potrà così rifornire il settore dei pesanti. Nei piani di sviluppo ci sono Milano e la Liguria di ponente”. “La burocrazia non ci aiuta
- ha precisato Bastia - ma noi combattiamo e cerchiamo di fare squadra con tutti i gruppi, come ad esempio Iveco, per muoverci in un progetto condiviso. Questo perché oggi è importante non andare
da soli in un mercato così complesso ma fare partnership e valorizzare aziende del territorio, sia in Piemonte che nel resto d’Italia. Crediamo che tutti insieme si possa fare un bel lavoro”.
Teseo Bastia, a sinistra, con il padre Remo alla presentazione della stazione di rifornimento per metano liquido di Rete Spa.
Il progetto di Beinasco e del marchio Blu nasce con tre obiettivi: “il primo è quello di contribuire fattivamente alla sostenibilità dei trasporti con l’impiego di carburanti ecologici - ha detto ancora l’Ad di Rete – il secondo promuovere nuove forma di mobilità che abbiano al centro il rispetto ambientale; il terzo valorizzare le realtà del territorio in un’ottica di economia circolare. Con il pri mo impianto LNG della Provincia di Torino speriamo di dare un contributo importante come Blu e Re te per una reale mobilità sostenibile nel territorio. Blu testimonia una storia di coraggio e fiducia nel progresso sostenibile. Il metano è una tecnologia attuale ed efficiente, già disponibile. Lo step successivo sarà la piena implementazione del biometano, ovvero il metano non fossile ottenuto da fonti rinnovabili, che abbatte la CO2 addirittura del 99 per cento”. L’inaugurazione istituzionale della stazione di Bei nasco, nell’ambito della quale si è tenuto anche il convegno dal titolo “il GNL, la soluzione concreta per la mobilità del futuro”, ha visto la partecipazione di Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, Mihai Daderlat,
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STORICA SOCIETÀ DEL SETTORE PETROLIFERO, RETE SPA CONFERMA LA SUA VOCAZIONE INNOVATIVA
CON IL NUOVO BRAND BLU PER LA SOSTENIBILITÀ DEI TRASPORTI R ete Spa è una società storica nel panorama petrolifero piemontese e italiano. Costituita nel 1986 a Torino e operante da oltre 30 anni nel Retail della Distribuzione Carburanti, ha inaugurato a Beinasco, in via San Luigi 9, il nuovo impianto di distribuzione di gas naturale liquefatto (LNG) a marchio Blu per automezzi pesanti e per vetture, dando il via a un processo virtuoso che prevede una strategia di sviluppo all’insegna della sostenibilità. Il nuovo brand BLU sarà protagonista nei prossimi mesi di un importante programma di sviluppo, che vedrà la realizzazione nel nordovest del Paese di una rete di stazioni di rifornimento di LNG. L’impianto di Beinasco, realizzato da HAM Italia, è il primo della provincia torinese in grado di erogare metano liquido per mezzi pesanti ed è destinato a modificare radicalmente la mobilità dell’intera area torinese, contribuendo in misura determinante alla riduzione di emissioni di CO2 e di particolati e permettendo una progressiva conversione del trasporto pesante da gasolio a metano. “Blu è una business unit di Rete nella quale convergono tutte le attività legate allo sviluppo di carburanti alternativi con particolare riferimento al metano liquido e al biometano - ha spiegato Teseo Bastia - Con questo progetto guardiamo al futuro, promuovendo i valori dell’innovazione tecnologica e dell’ecosostenibilità. L’obiettivo del progetto Blu è promuovere nuovi combustibili, basati sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo di forme di mobilità alternative ed ecosostenibili. Blu sta lavorando per avere una filiera realmente virtuosa, il target
Business Director Mercato Italia Iveco, Rita Caroselli, Direttore Assogasliquidi Federchimica, Marina Barbanti, Direttore Generale U nione Petrolifera, Marco Frezza, Comandante Vigili del Fuoco della Provincia di Torino, Pierluigi Pica, Responsabile Trasporti Carrefour Italia, Licia Balboni, Presidente di Federmetano. Per l’occasione Iveco ha messo a disposizione uno Stralis 460 NP per effettuare il primo rifornimento di metano liquefatto, che si è concluso in pochi minuti, appena terminate le operazioni preliminari di raffreddamento del gas. Nel suo intervento Sergio Chiamparino ha elogiato l’iniziativa di Beinasco sottolineandone il valore pio nieristico: “L’inaugurazione della stazione di Beinasco ci insegna che l’obiettivo comune di tutti gli attori coinvolti debba essere il coniugare la crescita con la mobilità delle merci e delle mersone - ha commentato il Presidente della Regione Piemonte Senza aumentare le potenzialità del la mobilità non c’è crescita. Negli ultimi 20 anni gli sciami di imprese si sono concentrati sugli assi logistici fondamentali, soprattutto dove c’è potenzialità di sviluppo del trasporto intermodale. In termini di riduzione dell’impatto ambientale, dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti che portino a un miglioramento anche minimo e progressivo nella riduzione del le emissioni. Dobbiamo fare politiche che in ogni caso cerchino di migliorare l’impatto ambientale. Già il metano fossile consente di arrivare a risultati migliori rispetto ad
altre fonti fossili. Opportunità ancora maggiori derivano dall’impiego di biometano. Per l’epoca in cui viviamo, possiamo dare un contributo significativo sulla strada del trasporto a zero emissioni. Il fatto che non si sia ancora arrivati alla propulsione ze ro non ci deve impedire di cercare di adottare tecnologie per un impatto ambientale progressivamente inferiore”. Rete Spa è fortemente impegnata a dare il suo con tributo verso la mobilità e cosostenibile. Teseo Bastia, figlio 34enne del fondatore Remo, 80enne Presidente dell’azienda, ha da tempo fatto suo il credo e co logico e ci tiene a ribadirlo con forza. “Ho fatto studi scientifici e tecnologici ma conservo da sempre la passione per le ma-
che si pone è di poter rifornire i mezzi sulle sue stazioni con biometano prodotto direttamente o in partnership”. La stazione di Beinasco è situata in una posizione strategica, nella prima cintura a Sud di Torino, nei pressi dell’Interporto S.I.TO e ad appena due chilometri di distanza dall’uscita della tangenziale “Drosso”. Si tratta di un punto vendita estremamente recettivo, dotato di bar, tavola fredda e calda, rivendita tabacchi, autolavaggio per auto e furgoni e un hotel quattro stelle adiacente. La stazione è dotata di 1 erogatore LNG a 2 pistole (tecnologia presente solo in altri due impianti in Italia), 1 erogatore a 4 pistole di LNG-CNG (metano liquido-gas naturale compresso), serbatoio verticale con capacità di 80 mc, predisposizione per la futura installazione di un ulteriore dispenser di LNG. Il metano liquido, noto anche come LNG (Gas Naturale Liquefatto) è gas naturale trasformato in forma liquefatta e mantenuto a -160°C in serbatoi criogenici. A differenza del comune metano gassoso distribuito dalle stazioni di servizio tradizionali e proveniente dalla condotta, il metano liquido ha numerosi vantaggi tra cui: riduzione dei consumi, migliore rendimento in esercizio, elevate autonomie, riduzione della rumorosità (minore impatto in termini di inquinamento acustico). Ma, in assoluto, l’LNG è un carburante estremamente ecologico e sostenibile, grazie alle sue capacità di abbattimento delle emissioni inquinanti. La combustione di LNG produce infatti emissioni inquinanti estremamente contenute rispetto ai combustibili tradizionali.
terie letterarie e artistiche - ha raccontato nell’intervista concessa a Il Mondo dei Trasporti - Avrei voluto fare il regista e ho seguito anche corsi di filosofia. Questo per dire che a mio parere oggi l’arte vada espressa nel business. È fondamentale credere in ciò che si fa e si vuole fare e avere creatività e piacere di esprimerla”. Rete Spa è un’azienda solida e in forte e costante crescita; “attiva dal 1986 - ha detto ancora Teseo Bastia - deriva il suo nome da un aneddoto storico: in passato, gli imprenditori privati che, al di fuori delle società petrolifere, realizzavano una rete di impianti di rifornimento venivano chiamati ‘retisti’. La nostra sede è sempre stata a Torino, in Via Silvestro Lega.
Rete costruisce impianti per la distribuzione di carburante con circa 70 stazioni di servizio aperte in Piemonte, sia sulla rete stradale che autostradale. L’azienda ha vissuto tutte le fa si storiche che hanno caratterizzato l’evoluzione del nostro settore, cercando sempre di difenderci e di portare avanti il nostro lavoro. L’inaugurazione di Beinasco è senza dubbio una tappa fondamentale della nostra storia, una vera pietra miliare. Un altro salto importante è stato quando nel 2009 partì l’avventura per la produzione di biocombustibili di origine vegetale in Senegal, con la col tivazione di aree aride e semiaride; lì è nata la voglia e lo spirito di andare pionieristicamente verso un mercato più ecosostenibile,
Taglio del nastro alla giornata inaugurale della stazione LNG di Beinasco.
che si differenziasse cioè per l’utilità all’ambiente e che avesse una precisa vision del futuro”. Oggi Rete spa conta una decina di dipendenti nel campo della distribuzione carburanti, a cui se ne aggiungono altri attivi in altri progetti societari. La parte energetica rimane il core business aziendale con la rete di stazioni di rifornimento che l’azienda cerca di migliorare costantemente per stare al passo con i tem pi e cercare anche di anticiparli, come nel caso del metano liquido. Importante in questo ambito la collaborazione con una specialista dell’impiantistica come Ham Italia. “La collaborazione con Ham è d’importanza strategica - ha aggiunto Teseo Bastia - Tre anni fa capii la necessità di un attenzione differente per questo mercato: bisognava creare una struttura ad hoc, una vera e propria business unit con attività e competenze proprie. Beinasco è il primo passo per l’attuazione del progetto Blu. Tra fine 2018 e inizio 2019 apriremo in area Nord Torino, alle porte dell’autoporto di Caselle, quindi comodo anche per l’uscita autostradale, un altro impianto LNG realizzato da Ham e in grado di erogare LNG, CNG, Gpl e tutti gli altri tipi di carburante. Nel 2019 ci saranno altre integrazioni: entro estate inaugureremo la struttura sulla tangenziale di Novara, a due passi dall’Interporto. Per ogni impianto l’investimento è enorme, oltre il milione di euro. I tempi di rientro sono invece un punto interrogativo perché tutto dipende dallo sviluppo dei mezzi in circolazione. Noi
MIHAI DADERLAT, BUSINESS DIRECTOR MERCATO ITALIA IVECO
I
“IVECO SEMPRE PRONTA A FARE SISTEMA”
veco ha accettato più che volentieri l’invio a “fare sistema” proposto dai vertici della Rete Spa. Alla cerimonia di inaugurazione di Beinasco c’era anche Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia Iveco, che ha accompagnato lo Stralis NP 460 in qualità di primo veicolo a fare rifornimento di metano liquido nella nuova stazione torinese. “La transizione verso il trasporto sostenibile, in Italia e a livello internazionale, passa dalla capacità di fare sistema - ha ribadito Daderlat - Noi insieme a trasportatori e imprese, fornitori di gas e tecnologie, siamo qui per lavorare e portare il tra-
sporto in una nuova fase. La risposta di Iveco alle esigenze della sostenibilità è il metano in generale, e l’LNG in particolare. La nostra gamma è completa, dal van al pesante, ed è in grado di soddisfare le esigenze di tutte le mission, comprese quelle sulla lunga distanza. Lo Stralis 330 cv è stato il primo pesante che abbiamo proposto, il primo passo, seguito due anni e mezzo fa dallo Stralis 400 cv e un anno fa dal top di gamma Stralis NP 460 cv”. Il manager di Iveco ha anche ricordato che, per quanto riguarda i consumi, nei test comparativi tra motore LNG e
motore diesel, ha sempre vinto la tecnologia LNG: Stralis 460 è risultato il pesante in assoluto più attento ai consumi rispetto ai veicoli alimentati a gasolio. “Il secondo punto che vorrei sottolineare - ha detto ancora Daderlat - è l’autonomia di 1.600 km che abbiamo garantito con lo Stralis LNG 460 cv. Ebbene, è stato fatto un test e siamo arrivati a documentare il record di ben 1.720 km, ovvero la distanza tra Londra e Madrid con un solo pieno. La realtà che stiamo vivendo nella transizione verso il trasporto sostenibile ci dice che siamo oltre la fase di sperimentazione, per cui la concretez-
za delle risposte che vediamo passa anche attraverso i mezzi in circolazione in Italia e in Europa. In Italia, a maggio, abbiamo festeggiato il millesimo LNG immatricolato. Non ci siamo fermati da allora e prevediamo da qui ad aprile 2019 un totale di almeno duemila unità targate e circolanti in Italia”. Intanto, la Germania, tradizionalmente roccaforte del diesel, ha deciso di puntare sul metano: il governo di Berlino ha stabilito di aprire ufficialmente ai combustibili alternativi e tra questi ha riconosciuto al metano liquido l’agevolazione di non pagare il pedaggio autostrade. “È un chiaro riconoscimento della bontà di una scelta strategica che ha ancora tanta strada da fare”, ha concluso Mihai Daderlat.
ci crediamo, altrimenti saremmo dei pazzi a mettere in cantiere simili progetti. E con noi ci crede Iveco, azienda all’avanguardia sulla propulsione a metano, e altri costruttori che hanno iniziato a impegnarsi attivamente sul gas naturale”. Con un fatturato che nel 2017 è stato di circa 40 milioni di euro, con prospettiva di arrivare a 50 a fine 2018, Rete guarda al futuro con ragionato ottimismo. “Il segreto della nostra attività è semplice: credere in ciò che facciamo - ha continuato l’Amministratore delegato - Un messaggio che cerco di trasmettere in a zien da tutti i giorni. L’unico modo per riuscire nella vita e nel lavoro. Del resto, sul piano lavorativo sono una persona abituata a delegare e a credere molto nelle persone. Rete ha grandi ambizioni e vuole portare avanti il progetto Blu e altri ancora. Se c’è voglia di fare, le cose pian piano si fanno”. Per quanto riguarda ancora la stazione di Beinasco, Teseo Bastia ha precisato che “il rifornimento di metano liquido è al momento legato alle forniture dall’estero. Ci pensa Ham che da Marsiglia, la base di carico più vicina, provvede a rifornirci del combustibile. Crediamo fortemente nel biometano e nel territorio ci sono tante aziende che producono materiali di scarto che potrebbero essere utilizzati per fare biometano liquido da convogliare nelle nostre stazioni Blu e creare un circolo economico sostenibile. Ci stiamo lavorando, abbiamo trovato anche imprenditori che ci credono come noi”.
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LA PROPULSIONE A GAS SECONDO VOLVO TRUCKS
LNG vuol dire performance PIUTTOSTO CHE UN MOTORE A CICLO OTTO, LA TRADIZIONALE SOLUZIONE PER I VEICOLI A GAS, VOLVO FH LNG E VOLVO FM LNG, IN VENDITA DALLA SCORSA PRIMAVERA, SONO ALIMENTATI DA MOTORI A GAS CHE IMPIEGANO LA TECNOLOGIA A CICLO DIESEL. CIÒ SIGNIFICA CHE OPTANDO PER IL GAS SI OTTENGONO PARI GUIDABILITÀ, CONSUMO DI CARBURANTE E AFFIDABILITÀ. I
I
DUE VEICOLI ALIMENTATI A METANO LIQUIDO GARANTISCONO LE STESSE PERFORMANCE DEL DIESEL PUR ARRIVANDO A SEGNARE UNA CONTRAZIONE
CHE VA DAL 20 ADDIRITTURA AL 100 PER CENTO DELLE EMISSIONI DI
FABIO BASILICO RIMINI
n uno stand in comune con Volvo Construction E quip ment, Volvo Trucks ha presenziando all’appuntamento con Ecomondo mettendo in luce il suo impegno per la sostenibilità che ha nei veicoli alimentati a metano un punto di riferimento strategico. L’asset di partenza è che i veicoli alimentati a metano liquido LNG (anche biogas) garantiscono le stesse per formance del diesel pur arrivando a segnare una riduzione dal 20 al 100 per cento del le emissioni di CO2. In pri mavera Volvo Trucks ha lanciato sul mercato i nuovi FH LNG e FM LNG, disponibili nelle versioni da 420 o 460 cv per attività di trasporto regionale e di lungo raggio. Grazie ai nuovi veicoli alimentati a metano liquido il costruttore svedese è dunque in grado di offrire un’alternativa a basso impatto sul clima che soddisfa anche gli elevati requisiti di prestazioni, riduzione dei consumi di carburante e autonomia operativa. È questa del resto la combinazione richiesta dai clienti Volvo per i trasporti regionali e di lungo raggio. Piuttosto che un motore a
ciclo Otto, la tradizionale soluzione per i veicoli a gas, il Volvo FH LNG e il Volvo FM LNG sono alimentati da motori a gas che impiegano la tecnologia a ciclo diesel. Ciò significa che optando per il gas si ottengono pari guidabilità, consumo di carburante e affidabilità. Il motore a gas da 460 cv genera una coppia massima di 2.300 Nm, mentre il modello da 420 cv raggiunge i 2.100 Nm, ovvero le stesse coppie ottenute con i corrispondenti motori diesel. Inoltre, il consumo di carburante è simile a quello dei motori diesel Volvo, ma più basso del 15-25 per cento rispetto ai convenzionali motori a gas. Il carburante impiegato è gas naturale liquefatto o bioLNG, entrambi composti prin cipalmente da metano. Impiegando il biogas, è possibile ridurre l’impatto climatico del 100 per cento, non essendo il combustibile ricavato da fonti fossili ma ottenuto tramite il riciclo di materiale organico di scarto, mentre il gas naturale fossile consente di ridurlo del 20 per cento. I serbatoi vengono riempiti con metano liquido conservato a una pressione di 4-10 bar e a una temperatura compresa tra -140 e -125 °C. Il modello più grande di serbatoio con-
CO2.
tiene LNG sufficiente per una percorrenza pari a 1.000 km. Il rifornimento richiede quasi lo stesso tempo del diesel. Durante la guida, il carburante viene riscaldato, pressurizzato e trasformato in gas prima di essere iniettato nel motore. Per accendere il gas, al momento dell’iniezione viene aggiunta una piccola quantità di gasolio. Per ottenere una riduzione del 100 per cento delle emissioni di CO2 occorre sostituire il diesel di origine fossile con HVO (oli vegetali idrogenati, Hydrogenated Vegetable Oils) e combinarlo con bio-LNG. Attualmente, Volvo Trucks sta collaborando con i fornitori di gas e i propri clienti per sviluppare l’espansione delle infrastrutture di LNG in Europa. Tale sviluppo è supportato anche a livello politico da molti paesi e dall’UE. Anche il pacchetto di interventi della Commissione europea e degli stati membri, volto a garantire la fornitura energetica europea nel lungo termine, include una strategia per ampliare le infrastrutture di LNG. L’offerta FH LNG e FM LNG comprende trattori (4x2, 6x2, 6x4) e carri (4x2, 6x2, 6x4) con peso totale massimo di 64 tonnellate per attività di
Nato nel 1993 il Volvo FH è stato appena festeggiato nell’edizione speciale dei 25 anni.
trasporto regionale e di lungo raggio. Il propulsore è l’unità Volvo G13C Euro 6 common rail a 6 cilindri in linea da 13 litri e iniettori con ugelli per gas e diesel. La trasmissione è sempre la rinomata Volvo IShift. Per quanto riguarda i serbatoi del carburante sono disponibili le soluzioni 115 kg (275 litri), 155 kg (375 litri) e 205 kg (495 litri) per una percorrenza massima di 1000 km. Viene montato anche un piccolo serbatoio per gasolio. Il post-trattamento dei gas di scarico è assicurato da SCR e filtro anti-particolato. La gamma Volvo Trucks propone sul mercato veicoli specifici per le attività specialistiche del settore ecologico, ben evidenziate in occasione di Ecomondo. È il caso del versatile FL Compattatore per classi di peso 10 e 18 t, con cabina larga 2.100 mm per la massima accessibilità e interni a ridotta sporcabilità e posto per uno o due passeggeri. Dotato di cambi manuali a 6 o 9 rapporti, automatizzato e automatico Allison a 6 rap-
porti, FL Compattatore è disponibile con passi da 3.070 mm in base alla configurazione. Il veicolo per raccolta rifiuti può essere dotato di sospensioni meccaniche, miste meccaniche-pneumatiche o pneumatiche integrali con funzione di kneeling per facilitare l’accesso in cabina all’operatore impegnato nei continui saliscendi della sequenza di raccolta rifiuti. Lo sbalzo corto favorisce l’allestimento con compattatore posteriore. I motori sono le unità D5K 210 cv/800 Nm e 240 cv/900 Nm e le unità D8K 250 cv/950 Nm e 280 cv/1.050 Nm. Altrettanto specifico è l’agile FL Spazzatrice (12-16 t) per le attività di manutenzione stradale. Grazie alla conformità Euro 6 e alla tecnologia di filtraggio estesa, FL Spazzatrice è un veicolo pulito che opera per la pulizia. Il telaio è costituito da longheroni dritti per tutta la lunghezza e con spessore di 7 mm. I passi sono disponibili a partire da 3.150 mm. Le op-
zioni cambio includono il 6 rapporto manuale e il 9 rapporti manuale. I motori sono le unità D5K da 210 o 240 cv e D8K da 250 cv. Altro valido esempio della molteplice offerta Volvo Trucks per il settore ecologia e servizi comunali è il resistente FL Spurgo (10-18 t) con motori a quattro o sei cilindri da 5,1 o 7,7 litri. Le unità sono quattro: D5K 210 cv e 800 Nm di coppia massima, D5K 240 cv e 900 Nm, D8K 250 cv e 950 Nm e D8K 280 cv e 1.050 Nm. I cambi sono manuali a 6 o 9 rapporti oppure automatizzato e automatico Allison a 6 rapporti. Un elemento vincente del modello è l’assale anteriore con carico variabile da 4,5 a 7,1 tonnellate per una maggiore flessibilità di allestimento. Sull’asse posteriore il carico ammesso varia da 8,5 a 11,5 tonnellate. Diverse anche le soluzioni possibili e le combinazioni per le sospensioni posteriori: paraboliche semplici o rinforzate oppure pneumatiche su semibalestra.
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DAIMLER TRUCKS / VANNO IN SCENA ACTROS NGT, CANTER ECOHYBRID ED ECONIC NGT
Sfilata sul tappeto verde
M
GUIDO PRINA RIMINI
ercedes-Benz e Fu so. L’accoppiata e cologica di Daimler Trucks ha dimostrato tutto il suo valore a Rimini, in occasione di Ecomondo, il salone internazionale di riferimento per l’economia green. In scena i “colossi green” della Stella protagonisti delle città eco-sostenibili del futuro. Vei coli industriali spinti da mo torizzazioni “green” al-
coerente i vantaggi di questa tecnologia e, con il nuovo Actros, lancia sul mercato un truck che è il primo veicolo di serie a livello mondiale a essere provvisto di MirrorCam. Questo sistema funziona grazie a telecamere digitali e display, che sostituiscono i tradizionali specchi principali e grandangolari. Le MirrorCam assicurano una visibilità su tutti i lati nettamente migliorata e le sue prestazioni soddisfano più che ampiamente i requisiti di legge. Oltre alla
A RIMINI DAIMLER TRUCKS HA PRESENTATO IN ANTEPRIMA ITALIANA L’ACTROS
NGT,
OVVERO IL NUOVO
ACTROS DISPONIBILE ANCHE CON MOTORE A METANO. E POI IL FUSO CANTER 7C15 ECOHYBRID, L’UNICO LIGHT TRUCK IBRIDO ELETTRICO DIESEL SUL MERCATO, E IL VERSATILE E APPREZZATO
MERCEDES-BENZ ECONIC 2630G NGT. SPAZIO ANCHE A MERCEDES-BENZ ANTOS, ATEGO E UNIMOG NONCHÉ AL COMPATTO FUSO CANTER 3S13 E AL CANTER 9C18 DUONIC. Maurizio Pompei, Managing Director Mercedes-Benz Trucks Italia.
l’avanguardia. Sullo stand Daimler Trucks è stato presentato in anteprima italiana alla stampa di settore l’Actros NGT (Natural Gas Technology), ovvero il nuovo Actros disponibile anche con motore a metano. E poi il Fuso Canter 7C15 EcoHybrid, l’unico light truck ibrido elettrico diesel sul mercato, e il versatile e apprezzato MercedesBenz Econic 2630G NGT. Grazie al nuovo Actros NGT, Mercedes-Benz Trucks segna l’inizio di una nuova era relativa ai veicoli industriali a basse emissioni, settore in cui anche il brand Fuso si è tradizionalmente sempre distinto - spiega Maurizio Pompei, Managing Director Mercedes-Benz Trucks Italia Actros NGT è innovazione, sostenibilità ed efficienza grazie al motore a CNG (gas naturale compresso) e alla MirrorCam di serie per una migliore visibilità su tutti i lati e un’aerodinamica ottimizzata. Il modernissimo motore a 6 cilindri in linea sovralimentato M936 G con una potenza di 302 cv è accoppiato a un cambio automatico Allison con convertitore di coppia di serie. Il veicolo proposto come autocarro a due e tre assi rappresenta una valida alternativa nel servizio di distribuzione pesante con tratte quotidiane fino a 650 km. I serbatoi estremamente robusti in acciaio e materiale composito vantano capacità pari a 4 x 145 litri di gas, e possono essere incrementati a richiesta con ulteriori 4 x 100 litri di gas”. Di spessore la novità della MirrorCam di serie. “Finora aggiunge Pompei - abbiamo potuto vedere le telecamere al posto degli specchi retrovisori esterni installate solo su pro totipi. Mercedes-Benz Trucks ha deciso invece di sfruttare da subito in modo
maggiore sicurezza che ne de riva, l’eliminazione degli specchi retrovisori riduce il con sumo di carburante, in quanto le telecamere digitali compatte presentano notevoli vantaggi in termini di aerodinamica”. Actros NGT garantisce emissioni inquinanti estremamente contenute contribuendo pertanto a ridurre smog ed effetto serra. “Impiego pressoché neutrale sotto il profilo della CO2 utilizzando il biometano, a cui vanno ad ag giungersi rumorosità ridotta e totale assenza di emissioni di polveri sottili - continua Maurizio Pompei - i motori a gas of frono evidenti vantaggi, quando gli operatori di veicoli mirano a ridurre rapidamente le emissioni. L’approvvigionamento di questi veicoli è assicurato da una rete capillare di distribuzione diffusa in tutta Italia e il rifornimento è semplice e sicuro come per gli altri carburanti tradizionali”.
Mercedes-Benz ha portato a Ecomondo anche i veicoli industriali per il settore ecologia oltre le 18 t: Antos ed Econic. Antos non è il frutto di un compromesso tra modelli leggeri e pesanti, ma è stato sviluppato precisamente per soddisfare le esigenze della distribuzione pesante. E poiché i requisiti da soddisfare in questo settore sono molteplici, per Antos sono disponibili diversi tipi di cabina, quattro motori a sei cilindri in linea (OM 936, 470, 471 e 473) che coprono complessivamente 16 livelli di potenza e, a richiesta, tutti i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida esistenti. Econic si conferma il veicolo ideale per i servizi municipali in ambito urbano; completo di tutti gli accorgimenti utili a chi deve montare sul telaio attrezzature specifiche, è la base ideale per realizzare ogni allestimento. Punto di forza sono la grande accessibilità grazie al-
Fuso sempre più protagonista con la gamma Canter arricchita ora dalle versioni 7C15 EcoHybrid, 3S13 e 9C18 Duonic.
l’ingresso “low-entry” e la disponibilità della versione a gas naturale. “Econic NGT Eu ro VI, dotato del nuovo mo tore M 936 G - precisa Pompei - raggiunge le performance di un motore diesel, fissando nuovi standard in termini di emissioni acustiche ed emissioni allo scarico. Per Daimler Trucks la sostenibilità e la tutela delle risorse ambientali sono un elemento essenziale della filosofia a ziendale. Econic NGT viene, infatti, impiegato già dal 2002 a livello internazionale in oltre 1.400 unità. Sia con alimentazione a metano fossile che biogas da fonti rinnovabili, soddisfa sempre requisiti che vanno molto al di là di quanto previsto dalle norme e contribuisce alla vivibilità e alla compatibilità ambientale delle aree densamente abitate”. Sullo stand Daimler erano presenti anche il campione di vendite europeo Mercedes-Benz Atego, punto
di riferimento nel segmento della distribuzione da 6,5 a 16 t di PTT, e l’Unimog U427 con motore OM936, leader nelle attività di manutenzione della rete stradale. Per quanto riguarda Fuso, il grande spazio sullo stand riservato al brand ne testimonia l’importanza all’interno di Daimler Trucks. Anche quest’an no Fuso ha avuto uno spazio completamente dedicato in cui sono stati esposti i veicoli più rappresentativi di tutta la gamma Canter, tra i quali il 7C15 EcoHybrid, il 3S13 che con la sua larghezza di soli 1,70 metri è campione di manovrabilità e compattezza e il 9C18 Duonic, leader indiscusso di portata nella categoria. “Fuso Canter, best seller della gamma Daimler Trucks, si è presentato a Ecomondo con Eco Hybrid, il primo truck ibrido leggero di serie prodotto in Europa - dice ancora il Managing Director Mercedes-Benz Trucks
Italia - Frutto di oltre 20 anni di know-how di Fuso e Daimler, rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di nuovi sistemi di trazione a emissioni zero. Rispetto alla versione equipaggiata con motore endotermico, il Canter a trazione ibrida fa risparmiare fino al 23 per cento di carburante. Questo autocarro preserva l’ambiente e, grazie alle sue caratteristiche, rappresenta la soluzione ideale per i servizi di distribuzione. Con il modello 9C18 Duonic, Canter offre qualcosa che si trova solamente nei modelli da 10 t di altri produttori: fino a 6 t di carico utile nel segmento da 8,5 t. Infine, il Canter 3S13, ancora più manovrabile e l’unico in grado di offrire una larghezza record di 1,70 m e una maneggevolezza eccezionale con soli 9 m di diametro di volta. Tutto ciò si traduce nella possibilità di effettuare consegne anche lungo le strade più anguste”.
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IL NUOVO IBRIDO ELETTRICO PLUG-IN MESSO A PUNTO DA SCANIA
Le convergenze parallele IL NUOVO VEICOLO È DOTATO DI MOTORE DIESEL SCANIA DA 9 LITRI, 5 CILINDRI IN LINEA CHE PUÒ FUNZIONARE A HVO (OLIO VEGETALE IDROTRATTATO) O DIESEL E LAVORA IN PARALLELO A UN PROPULSORE ELETTRICO IN GRADO DI EROGARE UNA POTENZA DI 130 KW/177 CV E UNA COPPIA DI 1.050 NM. LA BATTERIA RICARICABILE AGLI IONI DI LITIO È DIMENSIONATA PER UNA POTENZA DI 7,4 KWH, PER ASSICURARNE LA MASSIMA DURATA. L’IBRIDO ELETTRICO PLUG-IN SARÀ DISPONIBILE A PARTIRE DAL PROSSIMO ANNO MENTRE SI PREPARA ANCHE IL DEBUTTO DELL’OMOLOGO MODELLO IBRIDO ELETTRICO.
I
GIANCARLO TOSCANO RIMINI
l Salone Ecomondo ha celebrato la premiere italiana del veicolo ibrido elettrico plug-in (PHEV)m di Scania, l’avanguardia tecnologica del Grifone che testimonia il costante impegno del costruttore svedese sul fronte della sostenibilità. L’ibrido elettrico plugin, che abbiamo già a vu to modo di conoscere allo IAA di Hannover, è basato sulla nuova generazione di veicoli Scania. Insieme al suo omologo veicolo ibrido elettrico (HEV) può essere equipaggiato con il sistema Scania Zone per facilitare l’osservanza dei regolamenti in materia di emissioni e velocità in determinate aree. Scania proseguiamo dunque il viaggio verso l’e-Mobility con un approccio “here and now”, offrendo soluzioni complete di tutte le funzionalità necessarie per aiutare i clienti che operano in contesti urbani a mettere in atto un trasporto
sostenibile fin da subito. In un primo tempo verrà introdotta una versione HEV (già ordinabile) che nel 2019 sarà seguita da un veicolo ibrido elettrico plug-in. I clienti Scania potranno quindi contare sulla massima affidabilità dal punto di vista del veicolo, ricarica rigenerativa, massima autonomia ed emissioni zero, senza scendere a compromessi in termini di economia operativa totale. I nuovi veicoli ibridi hanno motore diesel Scania da 9 litri da 280, 320 o 360 cv, 5 cilindri in linea che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo a un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW/177 cv e una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne la massima du rata. I veicoli possono funzionare anche in modalità completamente elettrica (10 km), senza alcun sup-
porto da parte del motore a combustione, grazie ai sistemi servoassistiti per lo sterzo e l’aria dei freni. Secondo Scania l’ibrido rappresenta oggi lo stato del l’arte in termini di economia operativa totale, efficienza e sostenibilità per le attività in ambito urbano. Con l’utilizzo di HVO, è possibile ridurre le emissioni di CO2 fino al 92 per cento offrendo allo stesso tempo una produttività straordinaria nelle aree urbane in continua espansione, dove gli operatori devono confrontarsi con nuove sfide in termini di sicurezza, normative ambientali e traffico. I nuovi veicoli ibridi Scania sono ideali per i contesti urbani più impegnativi, offrendo la stessa efficienza e, secondo le previsioni, la stessa necessità di manutenzione dei veicoli Scania di tipo tradizionale. Così come il veicolo HEV precedente, i nuovi veicoli HEV/PHEV di Scania utilizzano principalmente la frenata rigenerativa per ricaricare la
batteria, sfruttando l’energia cinetica. L’obiettivo è utilizzare il veicolo in modalità Auto Zero Tailpipe Emission (ZTE), cioè sfruttare sempre il motore elettrico per mettere in movimento il veicolo e alle basse velocità, a condizione che il livello di carica nella batteria sia sufficiente. L’uso della modalità Auto ZTE assicura il mini-
mo consumo di carburante possibile, in quanto esclude il motore a combustione interna (ICE) ogni volta che le condizioni lo consentono. Successivamente, con l’opzione PHEV (plug-in), il veicolo potrà sempre iniziare il proprio lavoro completamente carico. A questo punto sarà sufficiente una ricarica complementare, ad esempio durante il turno di un autista mentre il veicolo è parcheggiato per le operazioni di carico e scarico oppure du rante il riposo. La ricarica di 22 kW richiede circa 20 minuti, con una normale fon te di alimentazione. Inoltre, in questo modo sarà possibile ridurre il consumo di carburante in misura ancora più significativa. E per assicurarne la massima durata, i tecnici Scania hanno definito dei parametri piuttosto conservativi per quanto riguarda l’uso del la batteria. Evitando di scaricarla a fondo o di ricaricarla in misura eccessiva, la batteria potrà durare almeno 4-7 anni, a seconda delle condizioni di utilizzo. Proprio a Ecomondo Scania ha ribadito la sua filosofia: il trasporto sostenibile nasce dall’impegno congiunto di settore pubblico e privato. In occasione della presentazione al mercato italiano del nuovo veicolo ibrido elettrico plug-in, è andato in scena un evento di primaria importanza che ha visto coinvolti tutti i principali attori che operano nell’ecosistema dei trasporti. L’obiettivo era ri-
Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania.
IL SERVIZIO INCREMENTA SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA DEI TRASPORTI
REGOLAZIONE AUTOMATICA DEL VEICOLO CON SCANIA ZONE S cania Zone è un servizio di localizzazione per la regolazione automatica del veicolo. Supporta gli autisti nel rispettare il codice della strada e i regolamenti in materia ambientale, contribuendo a incrementare la sostenibilità nelle operazioni di trasporto e, al tempo stesso, i livelli di sicurezza per i cittadini. Le regolazioni in tempo reale dei veicoli in zone predefinite aiutano gli autisti a ridurre emissioni, traffico e rumore e nel contempo costituiscono un utilissimo supporto per rispondere alla crescente esigenza di operare in maniera ottimale in aree maggiormente sensibili. “Scania Zone è lo strumento ideale per aumentare il livello di accettazione dei mezzi pesanti in ogni tipo di area sensibile o ad alta densità di traffico - ha spiegato Clara Wallin,
Sustainable Solutions Manager, Scania Connected Services - Ora ogni trasportatore può pre-impostare come e quando il proprio mezzo deve funzionare secondo alcuni parametri quali velocità, rumore ed emissioni. Tutto questo si traduce, naturalmente, in una maggiore sostenibilità e sicurezza”. Scania Zone è un servizio opzionale da aggiungere al pacchetto Scania Fleet Management e consente a ogni cliente di impostare delle “regole” da applicare in un’area predefinita. In questo modo il veicolo, quando entra in quest’area, osserva automaticamente la regola impostata che può essere di tipo informativo (l’autista riceve solamente un suggerimento), oppure obbligatoria (il comportamento del veicolo viene adattato automaticamente, sempre con possibilità per l’autista di by-
passare la regola). Le zone possono essere costituite da aree geografiche estese o da singoli tratti autostradali. È possibile definire più zone, anche parzialmente sovrapposte tra loro, all’interno di una determinata area. Inoltre, le zone possono essere definite per un periodo di tempo limitato, ad esempio di notte. Quando esce da queste aree, il veicolo ritorna a funzionare normalmente. Le “regole” inizialmente impostabili sono: Limite di velocità, Basse emissioni (zero nel caso di un veicolo ibrido), Bassa rumorosità (guida in modalità elettrica) e Generale - allestitore (ad esempio l’accensione dei lampeggiatori in prossimità di una scuola). Queste “regole” rappresentano solamente una minima parte di quelle che saranno disponibili in futuro per varie applicazioni.
badire l’importanza di agire insieme per guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile. “Dopo il settore energetico, quello dei trasporti è la se conda più grande fonte di CO2 sul pianeta, con quasi un quarto delle emissioni globali. Sappiamo di essere parte del problema ma vogliamo anche essere parte della soluzione ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania Ribadiamo il nostro impegno nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile, agendo insieme a chi, come noi, si trova a operare nell’ecosistema dei trasporti. Abbiamo una responsabilità nei confronti delle generazioni future, responsabilità che noi di Scania vogliamo trasformare nell’opportunità di mettere in atto un vero e proprio cambiamento grazie ad azioni concrete e soluzioni di trasporto disponibili ‘Qui e adesso’. Da soli però non pos siamo fare nulla, nessuno può riuscirci. È necessario che tutte le parti in causa nel settore pubblico e privato collaborino dando vita a partnership per accelerare questa transizione”. “Stiamo assistendo a una costante crescita della popolazione e a una progressiva urbanizzazione: due macro-trend che stanno determinando un incremento della domanda di mobilità di merci - ha dichiarato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development e Head of Sustainable solutions di Italscania - L’ambito urbano sta diventando un contesto sempre più sfidante per il trasporto: mentre la domanda cresce e si modifica a causa di trend quali l’affermarsi dell’ecommerce, la riduzione delle emissioni è ormai una via obbligata, e strategie efficaci per affrontare il problema del traffico possono diventare un fattore chiave di successo. Il nuovo veicolo ibrido, in questo senso, rappresenta lo stato dell’arte per il trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l’economia operativa totale, che in termini di efficienza e sostenibilità ambientale”.
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NASCE UN COLOSSO DALLA SINERGIA TRA I MARCHI VOLKSWAGEN, MAN E SCANIA
Traton, il truck è un business globale
PRESENTATO UFFICIALMENTE IN OCCASIONE DELL’ULTIMA EDIZIONE DELLO IAA DI HANNOVER, TRATON GROUP RACCOGLIE LE ATTIVITÀ DI MAN, SCANIA E VOLKSWAGEN CAMINHÕES E ÔNIBUS, A CUI SI AGGIUNGE IL BRAND RIO PER I SERVIZI E LE SOLUZIONI DIGITALI. UNA VERA POTENZA DI FUOCO CHE NON POTRÀ CHE CONDIZIONARE LO SVILUPPO FUTURO DEL SETTORE A LIVELLO MONDIALE. CEO DI TRATON AG È ANDREAS RENSCHLER, MEMBRO DEL MANAGEMENT BOARD DEL GRUPPO DI WOLFSBURG RESPONSABILE PER I VEICOLI COMMERCIALI, CHE HA ILLUSTRATO LE STRATEGIE FUTURE.
V
PIETRO VINCI HANNOVER
olkswagen Truck & Bus ha generato Traton, formalmente una sussidiaria di Volkswagen AG che si presenta sul mercato come costruttore leader di truck e bus. Presentato ufficialmente in occasione dell’ultima edizione dello IAA di Hannover, Traton Group raccoglie le attività di MAN, Scania e Volkswagen Caminhões e Ônibus, a cui si aggiunge il brand RIO per i servizi e le soluzioni digitali. Una potenza di fuoco nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti che non potrà che condizionare lo sviluppo futuro del settore a livello mondiale. Traton vuol dire 31 siti produttivi
nel mondo, presenza in 17 paesi e 81mila dipendenti al 31 dicembre 2017. I dati sul venduto 2017, ricavati mettendo insieme le performance di tutti i brand coinvolti nel rivoluzionario progetto, indicano un totale di 204.910 veicoli, di cui 183.460 truck, 19.220 bus e 2.210 van. Il 56 per cento delle vendite sono state realizzate in Europa, il 16,9 per cento in Sud America, l’8,4 per cento in Asia-Pacifico, il 5,7 per cento in Medio Oriente, il 5,5 per cento in Russia e il 7,5 per cento in altre regioni. Ceo di Traton AG nonché mem bro del Management Board di Volkswagen AG responsabile per i veicoli commerciali è Andreas Renschler che ha fatto gli onori di casa durante la serata evento organizzato
nei padiglioni della Hannover Messe. Al vertice di Traton troviamo anche Christian Schulz, nuovo membro dell’Executive Board responsabile per la Finanza e il Business Development, Antonio Roberto Cortes, Chief Executive Officer di Volkswagen Caminhões e Ônibus (MAN Latin America), Joachim Drees, Ceo di MAN, Henrik Henriksson, Chief Executive Officer di Scania, Anders Nielsen nel ruolo di Chief Technical Office, Carsten Intra nel ruolo di Chief Human Resources Officer e Dirk GroßeLoheide in quello di Chief Procurement Officer. “La nuova realtà Traton è la più importante tappa del nostro cammino per diventare Global Champion dell’industria dei trasporti - ha dichia-
Secondo Andreas Renschler con la realtà Traton si può letteralmente reinventare il trasporto.
rato Andreas Renschler - Traton ci consente di avere più indipendenza e rafforzerà la nostra identità e unicità di Gruppo. Traton inoltre contribuirà ad aumentare la visibilità del Gruppo quale leader in soluzioni di trasporto innovative”. Nel nome si identifica-
no i tratti essenziali del neonato progetto globale: Tra sta per Trasporto e Trasformazione dell’eco-sistema del trasporto per il beneficio di tutti, clienti e operatori; Ton identifica il tonnellaggio, ovvero ciò che i clienti muovono sulle strade del mondo, ogni giorno; Tra è anche la Tra dizione dei brand di riferimento che sta a fondamento degli sviluppi futuri. Infine, On è l’obiettivo dei clienti e l’attitudine del Gruppo a venire sempre incontro alle loro esigenze. È chiaro che il punto di forza di Traton è la possibilità di mettere insieme le expertise di brand molto conosciuti e affermati sul mercato, a cui si uniscono le potenzialità competitive della piattaforma per i servizi digitali RIO, oggi all’avanguardia per quanto riguarda le più innovative tendenze del mercato. MAN è in dubbiamente uno dei costruttori leader in Europa, in grado di proporre sul mercato una gamma articolata di modelli che vanno dal van al truck per lunghe percorrenze fino ai bus. La Casa di Monaco ha siti produttivi dislocati in Europa così come in Russia, Sudafrica, India e Turchia. Nel 2017 ha venduto nel mondo un totale di 89.990 unità, di cui 81.450 truck, 6.330 bus e 2.210 van. Scania è punto di riferimento internazionale per quanto riguarda le soluzioni di trasporto sostenibili. Il costruttore svedese, che ha siti produttivi in Europa, Sud America e Asia, offre sul mercato non solo una
gam ma ampia di autobus e truck ma anche una estrema varietà di servizi di trasporto per la massima profittabilità aziendale. Nel 2017 Scania ha venduto 90.780 veicoli, di cui 82.470 truck e 8.310 bus. Volkswagen Caminhões e Ônibus è un fornitore di truck leggeri, medi e pesanti nonché di chassis per bus sui mercati africani e latinoamericani. Il produttore ha un importante network di riferimento in Brasile e nei paesi limitrofi. Volkswagen Caminhões e Ônibus è anche attivo nella fornitura di servizi e soluzioni di trasporto per i mercati in crescita. Nel 2017 ha venduto 25.880 veicoli, di cui 21.100 truck e 4.780 bus. RIO è il brand globale per i servizi digitali dedicati all’industria dei trasporti. Il suo obiettivo è incrementare l’efficienza e la profittabilità delle operazioni di trasporto attaverso la gestione intelligente dei dati. RIO offre la prima piattaforma digitale aperta e neutrale, cloud-based, del settore in grado di proporre e sviluppare soluzioni digitali per l’intera catena della logistica e del trasporto. Il settore dei trasporti è in piena evoluzione. L’incremento dei volumi, gli standard sulle emissioni sempre più elevati e la domanda dei clienti per una sempre maggiore efficienza, sostenibilità e competitività pongono delle sfide che Traton, in virtù delle sinergie che si creeranno dalle interazioni tra i brand coinvolti, intende affrontare con spirito innovativo e pionieristico. Non a caso, all’interno della strategia del neonato colosso del trasporto e della logistica i concetti chiave sono guida autonoma, guida connessa e guida pulita. “Traton combina l’agilità e lo spirito di una start-up con l’estesa esperienze dei brand tradizionali - ha aggiunto Andreas Renschler - Con questo originale assetto, il Gruppo è perfettamente posizionato sul mercato per poter reinventare il trasporto a beneficio delle future generazioni”.
Lo stato maggiore del Traton durante la presentazione ufficiale al Salone di Hannover.
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SU STRADA / DAF XF 480 FT 4X2
Fare le cose per bene
fornito di serie con i cambi automatizzati TraXon di ultima generazione a 12 rapporti di serie (è il nostro caso) e a 16 rapporti in optional e con i nuovi assali posteriori ad alta efficienza. Le innovative trasmissioni ZF TraXon presentano una perdita di attrito minore e sono caratterizzate da un comportamento d’innesto del cambio e stremamente fluido. Il punto di partenza principale dell’evoluzione dei motori MX-13 (e con essi della gamma MX-11) è la riduzione dei regimi di rotazione (downspeeding) per abbassare il consumo di carburante. La nuova generazione eroga la coppia massima a partire da 900 giri/min, senza però compromettere le prestazioni. I motori possono quindi funzionare a circa 1.000 giri/min alla velocità di crociera. Per assicurare brillanti doti dinamiche e un comfort di guida ottimale anche ai bassi regimi, la coppia è stata aumentata di 50-200 Nm a seconda della potenza. EFFICIENZA CON LA COPPIA VARIABILE
IL TEST DRIVE DELL’XF 480 FT 4X2 CI PERMETTE DI VERIFICARE NUOVAMENTE LE QUALITÀ INTRINSECHE DELLA NUOVA APPREZZATA GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA DI EINDHOVEN. IL RINNOVATO XF È CARATTERIZZATO DA UNA CATENA CINEMATICA COMPLETAMENTE NUOVA CON TRASMISSIONE E ASSALE POSTERIORE ALTAMENTE EFFICIENTI. INOLTRE, GRAZIE AI NUOVI IMPIANTI DI POST-TRATTAMENTO COMPATTI, AL SOFTWARE SOFISTICATO E AI MIGLIORAMENTI AERODINAMICI, OFFRE UN SOSTANZIOSO INCREMENTO IN TERMINI DI RISPARMIO CARBURANTE E UN’INCREDIBILE RIDUZIONE FINO AL 7 PER CENTO DELLE EMISSIONI DI CO2.
S
FABIO BASILICO ASSAGO
foggia con orgoglio il logo del premio “International Truck of the Year 2018” il DAF XF parcheggiato sul piazzale della stazione Eni di Assago, lungo la Tangenziale Ovest di Milano. Il prestigioso riconoscimento, vinto anche dal fratello minore DAF CF, rende onore agli sforzi del costruttore olandese per rendere la sua produzione sempre più efficiente e competitiva all’interno di un mercato diventato progressivamente sempre più esigente. Il programmato test drive dell’XF 480 FT 4x2 ci permette dunque di verificare nuovamente le qualità intrinseche della nuova apprezzata generazione dell’ammiraglia di Eindhoven. FUNZIONALITÀ IN CABINA
La cabina dal colore brillante attira da subito le nostre attenzioni e, una volta saliti a bordo, la si apprezza ancora di più in virtù della linearità e della funzionalità propria della elegante configurazione Space Cab. Il design dell’abitacolo e degli interni aggiornato, oltre a migliorare l’estetica, offre il mas simo comfort di guida. Per DAF il design è profondamente legato all’aerodinamica. Le novità stilistiche del la famiglia XF sono legate a questa discriminante. Del resto, più il veicolo è aerodinamico, più
Il posto di guida garantisce all’autista il massimo controllo del veicolo in ogni situazione.
aumenta il risparmio di carburante. DAF ha dunque lavorato per ridurre ulteriormente la resistenza aerodinamica dell’XF. Allo stes so tempo, il design è stato rinnovato grazie all’inserimento di sottili elementi cromati e al logo aziendale modificato. Il risultato conferma che un’aerodinamica ottimale che contribuisce alla massima efficienza del carburante è anche il giusto viatico per un design accattivante. Per
quanto riguarda gli interni, la Casa olandese ha sviluppato un efficace sistema di regolazione della climatizzazione completamente nuovo e ha adattato gli schemi di colori per l’abitacolo. Senza contare gli innumerevoli nuovi dettagli da scoprire in cabina, tra cui l’introduzione della lussuosa linea Exclusive che comprende i sedili conducente e passeggero Xtra Leather Air, il volante rifinito in pelle Exclusive e il materasso Xtra
Comfort per la cuccetta inferiore. Inoltre, per aumentare ulteriormente l’ergonomia e la facilità d’utilizzo in cabina, DAF ha introdotto gli interruttori mobili che permettono al conducente di stabilire la posizione di una specifica funzione sul cruscotto. Un altro grande vantaggio degli interruttori MUX consiste nel fatto che possono essere programmati per gestire quasi tutte le applicazioni possibili, compreso l’azionamento di
un gran numero di funzioni dell’allestimento. Altro particolare importante: il sistema di monitoraggio della pressione pneumatici. Anche il quadro strumenti è stato ridisegnato con una nuova composizione che semplifica ulteriormente la lettura del pannello informazioni del conducente, il Driver Information Panel (DIP). Il Driver Performance Assistant è il programma interattivo che aiuta il driver a ottenere lo stile di guida più conveniente in termini di costi. Accompagnati dal driver Rob Smit, della divisione Product Promotion & Demo di DAF Trucks, iniziamo il percorso di prova rigorosamente autostradale, immettendoci sulla A7 in direzione Genova dopo un breve tratto di tangenziale. Il rinnovato XF è caratterizzato da una catena cinematica completamente nuova con trasmissione e assale posteriore altamente efficienti. Inoltre, grazie ai nuovi impianti di posttrattamento compatti, al software sofisticato e ai miglioramenti aerodinamici, offre un sostanzioso incremento in termini di risparmio carburante e un’incredibile riduzione fino al 7 per cento delle emissioni di CO2. Con la configurazione dei nuovi veicoli della gamma XF si ottiene una riduzione della tara fino a 300 kg consentendo di migliorare ulteriormente l’efficienza operativa del cliente. Il propulsore Paccar MX-13 di nuova progettazione viene
Il costruttore olandese ha utilizzato anche la coppia variabile, che garantisce la massima efficienza della trasmissione nelle marce alte. Grazie a questa soluzione, sono disponibili da 100 a 150 Nm addizionali nelle marce alte, così da evitare il più possibile i cambi di marcia, a tutto vantaggio della riduzione dei consumi di carburante e della elasticità del motore. Anche la potenza di quasi tutte le tra smissioni è stata aumentata da 7 kW/10 cv a 14 kW/20 cv. L’unità da 355 kW/483 cv della nostra prova - con coppia massima di 2.500 Nm tra 900-1.125 giri/min - è affiancata dalle unità da 315 kW/428 cv e 390 kW/530 cv. Fra le altre novità da sottolineare spicca il già ottimale MX Engine Brake, oggi ancora più potente. MX Engine Brake è un complessivo frenante a compressione azionato idraulicamente integrato nel gruppo bilanciere-valvola e funziona insieme al freno motore allo scarico, generando una elevata forza frenante combinata disponibile ai bas si regimi del motore. È ZF il freno di rallentamento secondario idrodinamico integrato nel cambio, con forza frenante massima di 500 kW. Sulla nuova generazione XF non manca DAF Connect, il sistema di gestione online che utilizza le informazioni per migliorare l’efficienza di ogni flotta. I dati in tempo reale rappresentano un passo importante verso la strada della massimizzazione della re sa per chilometro. DAF Connect è perfettamente integrato nella filosofia DAF Tran sport Efficiency. Un portale online, progettato in modo chiaro, visualizza le informazioni che includono la posizione del veicolo, il consumo carburante, le condizioni del veicolo e lo stile di guida di guida, 24 ore al giorno. Un veicolo DAF equipaggiato con DAF Connect invia di continuo informazioni importanti alla base operativa. Tutte queste informazioni possono aiutare ad aumentare la disponibilità dei veicoli, a ridurre i costi e a ottimizzare l’efficienza logistica. Il cuore del portale contiene un cruscotto online progettato in modo chiaro che visualizza immediatamente, tra gli altri dettagli, le informazioni attuali su con-
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La carta d’identità
Nome: XF 480 FT 4X2 Cognome: DAF Trucks Configurazione: trattore 4x2 + semirimorchio Cabina: Space Cab. Passo: 3,60 m. Motore: MX-13, Euro VI; 12.9 litri, diesel 6 cilindri multicoppia; potenza max: 355 kW/483 cv a 1.600 giri/min; coppia max: 2.500 Nm tra 900-1.125 giri/min. Sistema di posttrattamento dei gas di scarico (EAS) con filtro anti-particolato (DPF) e unità di riduzione catalitica selettiva (SCR). Cambio: automatizzato TraXon a 12 marce. Impianto frenante: MX Engine Brake, freno motore allo scarico e freno di rallentamento integrato ZF con potenza di 500 kW. Freni a disco ventilati anteriori e posteriori, impianto aria a doppio circuito con comando elettronico (EBS), compressore aria a doppio cilindro con essiccatore riscaldato e modalità economica. Sospensioni e Assali: assale anteriore tipo 163N, sospensioni paraboliche normali con ammortizzatori e stabilizzatore, carico massimo 8 tonnellate; assale posteriore motore tipo SR1344, sospensioni pneumatiche a gestione elettronica con 4 soffietti, compresi ammortizzatori e stabilizzatori, carico massimo 13 tonnellate, bloccaggio del differenziale meccanico. Serbatoio carburante: 340 litri. Serbatoio AdBlue: 90 litri. Pneumatici: primo assale anteriore: Michelin AXLEF (Energy) 385/55R22.5; primo assale posteriore: Michelin AXLED (Energy) 315/70R22.5. Dotazioni: fari a LED con lenti antiurto Lexan, luci posteriori a LED, volonte in pelle Exclusive, sedile conducente e passeggero Xtra Leather Air, materasso Xtra Comfort per cuccetta inferiore (possibilità del secondo letto), frigorifero da 42 litri, DAF Connect, TruckPhone, Adaptive Cruise Control che comprende allarme anticollisione anteriore (FCW) e impianto frenante d’emergenza avanzato (EABS), Predictive Cruise Control, EcoRoll, Driver Performance Assistant, airbag nel volante, Night Lock DAF, sistema di avvertimento abbandono corsia, sistema di controllo elettronico della velocità VSC, segnalazione acustica di retromarcia con interruttore di esclusione, sistema di monitoraggio della pressione pneumatici. Equipaggiamento rimorchio: ralla SAF Holland tipo S3620 in ghisa.
sumo carburante, distanze coperte e utilizzo della capacità della flotta. Nel sistema di gestione online delle flotte, l’azienda di trasporti e il trasportatore possono anche configurare eventuali voci specifiche che desiderano monitorare e che potrebbero essere collegate o meno agli obiettivi da raggiungere. DAF Connect visualizza avvertenze automatiche quando, ad esempio, il consumo carburante di un veicolo non
è conforme o se i veicoli fanno una deviazione d’itinerario. Se richiesto, può essere inviato immediatamente un messaggio di testo SMS o una e-mail alla base operativa. Naturalmente, le avvertenze possono essere impostate individualmente. Inoltre, i concessionari DAF, potendo anch’essi seguire i veicoli affiliati tramite DAF Connect, possono offrire una migliore consulenza, ad esempio sulla pianificazione
degli interventi di manutenzione ordinaria o sulla sostituzione preventiva di parti usurate. Anche questo con tribuisce a realizzare la massima resa per chilometro. La Casa olandese collabora con fornitori di sistemi di gestione delle flotte rinomati e indipendenti per sviluppare una piattaforma aperta con cui potersi collegare a DAF Connect. Si tratta di un fattore importante per flotte miste e per flotte DAF che hanno già
investito in sistemi di gestione delle flotte. SICUREZZA TOTALE CON IL NIGHT LOCK
Nel tratto della A26 che da Alessandria ci porta a Nord fino a Gravellona Toce mettiamo alla prova le doti del Predictive Cruise Control, ovvero il Regolatore di velocità predittivo che basandosi sulla tecnologia GPS è in grado di prevedere i cambia-
menti imminente nelle pendenze e può escludere il valore della velocità di crociera impostato in precedenza, modificare la strategia di cambio marcia del cambio automatizzato o attivare l’EcoRoll, risparmiando carburante. I km totali del tratto percorso sono stati 126,4, con un consumo di gasolio totale di 39,378 litri e una media km/l di 3,209. L’in tera prova ha registrato 339 km totali, consumi per 89,919 litri e una
media km/l pari a 3,770. Tornati al punto di partenza, ci concediamo un ultimo momento per dare un’ultima occhiata alla confortevole cabina che ci ha per messo di viaggiare in tutta comodità. Un accenno merita il pratico e intelligente Night Lock, il dispositivo di sicurezza e protezione che permette di bloccare le porte dall’interno ed evitare pericolose intrusioni durante le ore notturne o i momenti di sosta diurni.
Assago, Stazione ENI-Alessandria Ovest (Tangenziale Ovest Milano, A7, A21)
Km 82,6
Litri 17,768
Media 4,648 km/l
Km 126,4
Litri 39,378
Media 3,209 km/l
Km 130
Litri 32,773
Media 3,966 km/l
Litri 89,919
Media 3,770 km/l
Alessandria Ovest-Gravellona Toce (A26)
Gravellona Toce-Biandrate-Assago, Stazione ENI (A26, A4, Tang. Ovest Milano)
Km 339
Risultato finale
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IL SECONDO VOLVO FH LNG CONSEGNATO ALLA VALTELLINESE AUTOTRASPORTI VIVIANI
Valle dei respiri
LA CERIMONIA CON PROTAGONISTA IL NUOVO FH LNG SI È TENUTA PRESSO MECCANICA VALTELLINESE, STORICA CONCESSIONARIA VOLVO TRUCKS DELLA VALTELLINA, ALLA PRESENZA DI ALESSANDRO VIVIANI, SOCIO FONDATORE DI AUTOTRASPORTI VIVIANI, AZIENDA DI BIANZONE CHE SI OCCUPA DI TRASPORTO MERCI CONTO TERZI NEL SETTORE ALIMENTARE. VOLVO FH LNG È IN VENDITA IN ITALIA DA QUEST’ANNO.
L
LINO SINARI PIATEDA
a vocazione eco-sostenibile della Valtellina ha avuto una nuova con ferma. Volvo Trucks ha consegnato il suo secondo veicolo alimentato a metano liquido a Piateda, in provincia di Sondrio. La cerimonia con protagonista il nuovo FH LNG si è tenuta presso la sede di Meccanica Valtellinese, storica concessionaria Volvo Trucks della Valtellina, alla presenza di Alessandro Viviani, socio fondatore di Autotrasporti Viviani, azienda che si occupa di trasporto merci conto terzi nel settore alimentare. Volvo FH LNG è in vendita in Italia da quest’anno. Autotrasporti Viviani, che ha sede a Bianzone (So), è nata nel 2010 per iniziativa di
Alessandro Viviani sulle orme della precedente ditta individuale in attività dal 2005. “Fin dall’inizio ho stretto un proficuo rapporto con Volvo e i suoi truck che continua con successo anche oggi - racconta il titolare - Lavoriamo principalmente nella distribuzione conto terzi per il settore alimentare, in tutto il Nord Italia, i clienti si affidano a noi per il rigore e la puntualità che riusciamo a garantire. Nel settore alimentare è fondamentale monitorare i tempi di percorrenza per rispettare le consegne e le norme di guida, ma è anche essenziale ottimizzare i costi”. Il nuovo Volvo FH LNG riduce impatto ambientale e costi di carburante, assicurando le stesse prestazioni di un veicolo alimentato a diesel. Sono queste le due caratteristiche fondamentali che rendono
il gas naturale liquefatto una valida alternativa al gasolio sulla media e lunga distanza. In casa Volvo Trucks si sono basati sul particolare motore nato per il ciclo diesel e riprogettato in alcuni componenti essenziali, per renderlo adatto al funzionamento a gas. “La motorizzazione è uno degli elementi di questo veicolo che più mi ha affascinato e incuriosito - dice ancora Alessandro Viviani - Con la consulenza del personale di Meccanica Valtellinese e dopo un’attenta valutazione mi sono convinto e l’ho acquistato. Il gas naturale rappresenta una valida e concreta alternativa al gasolio ed è sempre più richiesto anche dalla clientela che vuole trasporti più ecologici. Nel parco mezzi vantiamo già un mezzo alimentato a gas naturale liquefatto, questo è il secondo e il primo di marca Volvo. E non escludo che ne arrivino altri nel futuro”. La flotta Autotrasporti Viviani è formata da 32 mezzi multimarca, di cui 3 motrici, 1 biga e 28 trattori, che si muovono soprattutto sulle medie distanze. Un veicolo e cologico, capace di ridurre del 20 per cento le emissioni di CO2, è un segno distintivo per l’azienda lombarda, apprezzato anche dai clienti. Per il rifornimento, Viviani può contare su più stazioni di servizio vicine alla sede della sua azienda, e tutti i suoi autisti sono stati formati sulle procedure da rispettare. Per quanto riguarda l’impatto sui costi, Alessandro Viviani ha ipotizzato di poter recuperare il costo di acquisto in
Da sinistra: Giacomo Pezzoli (Service Contract Sales), Alessandro Viviani (Autotrasporti Viviani), Vincenzo Greco (Sales Area Manager), Bruna Ciampini (Proprietaria di Meccanica Valtellinese) e Massimiliano Calcinai (Transport Solution Manager).
INAUGURATO A SETTIMO TORINESE IL NUOVO VOLVO TRUCK CENTER
V
ITALIA A QUOTA DIECI
olvo Trucks espande la sua presenza in Italia. Ha infatti aperto le porte il nuovo Volvo Truck Center di Settimo Torinese. Posizionato in un’area logistica e industriale in rapida espansione, a pochi minuti dal raccordo autostradale, il nuovo Truck Center rappresenta un traguardo per Volvo e un importante tassello della sua strategia di espansione nella Penisola. “Dopo la chiusura di Nord Diesel, storica concessionaria e officina, l’area era rimasta scoperta dichiara Giovanni Dattoli, neo Amministratore delegato di Volvo Trucks Italia - Avevamo la necessità di coprire la direttrice Milano-Torino, verso la Valle d’Aosta e la Francia, per chiudere un progetto iniziato nel 2009 con le filiali di Magliano Alpi, Tortona e Genova. Con questo nuovo Truck Center serviamo tutto il Nord-Ovest”. “Il Truck Center di Settimo Torinese è concessionaria e officina: da una parte ci permette di offrire ai clienti maggiore assistenza e più servizio, dall’altra aumenta la possibilità di ottenere nuove quote di mercato - precisa Claudio Gallerani, Direttore Commerciale di Volvo Trucks Italia - Un
5 anni. Per il resto, sa di poter contare su un veicolo in grado di offrire la stessa autonomia, produttività, capacità di carico e comfort di guida di un Volvo FH diesel. La solida partnership di Autotrasporti Viviani si esprime attraverso l’altrettanto solido legame con la concessionaria Meccanica Valtellinese, che fin dall’inizio della sua attività è stata punto di riferimento Volvo per la società di trasporti di Bianzone. “La con cessionaria Volvo Trucks Meccanica Valtellinese - ci spiega Bruna Ciampini, titolare insieme al marito Dino Della Maddalena - è attiva dal dicembre 2012. L’azienda è nata nel 1992 come officina truck e dal giugno 2000 è diventata officina autorizzata Volvo. La nostra area di riferimento è tutta la provincia di Sondrio, quindi l’intera Valtellina. In questi anni siamo riusciti a fare un buon lavoro sul territorio, anche grazie agli ottimi prodotti Volvo proposti sul mercato che continuano a essere apprezzati dai trasportatori locali. L’officina, poi, è molto apprezzata su tutto il territorio e vanta personale molto competente e appassionato”. “Il metano - conclude Bruna Ciampini - è un’altra delle opportunità che Volvo offre e che potrà svilupparsi in futuro soprattutto nel Nord Italia dove la rete infrastrutturale di rifornimento è capillare e in grado di coprire tutte le esigenze di mobilità. Anche in Val tellina, visto che a Gera Lario (Co) è in funzione una moderna stazione di rifornimento”. .
Truck Center di questa dimensione è strategico anche per le vendite, e può sostenere una spinta commerciale significativa”. Con 4.000 metri quadrati interni e 12.000 esterni, il Truck Center di Settimo Torinese è destinato a diventare una realtà importante nella rete dei punti di vendita e assistenza Volvo, che dopo questa apertura conta 10 Truck Center di proprietà, 14 concessionari privati e 69 officine autorizzate di imprenditori privati. La gestione del post-vendita è stata affidata a Dario Tealdi, già responsabile di tutto il NordOvest, mentre l’officina fa capo a Battista Cefis, persona di fiducia che lavora sul marchio da oltre trent’anni, specializzato nell’avviamento di strutture di questo tipo, che coordinerà una squadra di 5 meccanici. Responsabile della vendita è Mario Gaia, che già lavorava in Nord Diesel. “Stanno arrivando nuovi clienti del territorio, attratti anche dalla possibilità di ricevere un’assistenza certa e di qualità non distante dalle loro sedi - commenta Gaia - Stiamo intervenendo anche sui veicoli di autisti stranieri che transitano su questa direttrice, provenienti dalla Francia o diretti in Austria o Slovenia”. Il Volvo Truck Center offrirà nel prossimo futuro anche servizi distintivi, come la revisione dei veicoli, le tarature tachigrafi e le prove freni.
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MERCEDES-BENZ ECONIC GNC IN ALLESTIMENTO LAMBERET
Metano fa rima con freddo FRUTTO DELLA TRASFORMAZIONE DEL VEICOLO DELLA STELLA LEADER NELLE ATTIVITÀ URBANE,
ECONIC A GAS
NATURALE IN VERSIONE REFRIGERATA RAPPRESENTA IN CONCRETO IL NUOVO CONCETTO DI CAMION PER LA DISTRIBUZIONE AMICO DELL’AMBIENTE CON IL QUALE IL CARROZZIERE FRANCESE ATTIRA L’ATTENZIONE DEI TRASPORTATORI E DEI PROFESSIONISTI DELLA LOGISTICA: ERGONOMIA, SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA PER LE CONSEGNE NELLE GRANDI CITTÀ.
I
MICHELE S. ALTIERI LAINATE
nnovazione che riscuote grande interesse da parte delle aziende di trasporto, Mercedes-Benz Econic GNC (gas naturale compresso) in versione refrigerata è uno degli allestimenti su veicoli della Casa di Stoccarda rappresentativi del nuovo concetto di camion per la distribuzione a basse emissioni espresso da Lamberet nello stand all’IAA di quest’anno. Concetto basato sull’innovazione (da sempre al primo posto per il costruttore francese), ma con una marcata attenzione all’ambiente e alla mobilità e co sostenibile. È con questa strategia, illustrata ad Hannover da Erick Méjean, Direttore Generale del Gruppo Lamberet, che il carrozziere sta attirando l’attenzione dei trasportatori e dei professionisti della logistica di tutto il mondo.
Ismaele Iaconi, da un anno Commercial & Marketing Director Lamberet Italia.
Caratterizzato da ambiente telaio ottimizzato, vano di carico multitemperatura con parete divisoria Ergowall e altezza utile massimizzata, il nuovo Econic GNC in allestimento frigo è frutto di una trasformazione avviata in collaborazione con Mercedes-Benz, con la quale di fatto Lam beret reinventa il veicolo per la distribuzione urbana. Per quanto riguarda l’ergonomia, l’accessibilità raggiunge i massimi livelli grazie a cabina a pavimento ultrabassi con porta a soffietto sulla destra. Nella parte posteriore anche la serranda Distri+ P automatica e il portellone posteriore retrattile semplificano la vita del conducente. Quanto al rispetto ambientale, il motore a gas naturale (metano compresso, disponibile su una Rete di distributori praticamente capillare) aziona anche il generatore di refrigerazione Eco-Drive del
nuovo gruppo bi temperatura sviluppato da Carrier (modello Iceland Twin-Cool). Infine, in città i sistemi di rilevamento pedone del veicolo della Stella leader nelle attività urbane e la telecamera integrata nella rampa posteriore Safelight di Lamberet offrono il massimo in termini di sicurezza. “La politica di specializzazione orizzontale di Lamberet nel settore delle carrozzerie frigorifere - spiega Ismaele Iaconi, da un anno Commercial & Marketing Director Lamberet Italia - sta portando a una vera accelerazione del business. Abbiamo la più ampia gamma di soluzioni per il trasporto frigorifero in grado di soddisfare l’evoluzione del le esigenze dei clienti: Mer cedes Econic a gas naturale è un evidente esempio di questa strategia che intende rispondere alle nuove e complesse esigenze della distribuzione in città”.
PER LE GRANDI CITTÀ ARRIVA LA BICICLETTA ELETTRICA FRIGO A PEDALATA ASSISTITA
Il focus di Lamberet guarda a un periodo tutt’altro che lungo, visto che le nuove sfide della logistica sono dietro l’angolo: incremento massiccio della distribuzione nelle aree urbane, necessità sempre più sentita della multitemperatura e consegna dell’ultimo miglio, dell’ultimo chilometro e sempre di più anche dell’ultimo “metro” in aree urbane con sempre maggiori limitazioni al traffico di veicoli a trazione tradizionale. “Gli operatori del settore dei trasporti e della logistica prosegue Iaconi - devono rispondere a sfide sempre più complesse, in un contesto di forti cambiamenti ambientali. Per questo si affidano alle nostre carrozzerie che diventano così il mezzo per incidere direttamente e positivamente sulla competitività della loro azienda, tanto che stiamo diventando sempre di più “l’anello verde” della catena del freddo”.
KLEUSTER FREEGONE FRIGOLINE PER L’ULTIMO METRO DELLA CATENA LOGISTICA E per l’ultimo metro di consegna dell’ultimo chilometro? Anche questa sfida è vinta da Lamberet con Kleuster Freegone Frigoline, la bicicletta che, con un vano di ben 1,5 mc refrigerati, permette di arrivare fin nei centri dei paesi più piccoli e all’interno delle aree urbane a traffico limitato, tipiche delle grandi città. Il veicolo, conforme alla normativa europea, è una bici elettrica a pedalata assistita che garantisce zero emissioni, zero rumore e anche zero ingombro (così anche il parcheggio non è un problema). La circolazione sulle piste ciclabili facilita il trasporto e rende agevoli le consegne. Con gruppo frigorifero omologato ATP e trazione elettrica che può arrivare senza sforzo a 25 km/h, Lamberet Kleuster Freegone Frigoline è dotata di assistenza alla partenza in salita e si ricarica in cinque ore tramite presa da 230V da 16 ampere. Ulteriori
punti di forza di questo mezzo: carrozzeria frigorifera con apertura laterale agevole e pratica, ricarica trazione e refrigerazione abbinate, buzzer di retromarcia e kit d’illuminazione completo con richiamo nella parte superiore della carrozzeria. “Abbiamo - afferma Erick Méjean, CEO del Gruppo - la più ampia gamma di soluzioni frigorifere: furgoni, autocarri, camion e semirimorchi, caratteristica unica nel mondo della carrozzeria. Oggi occupiamo anche il segmento dell’ultimo metro con la bicicletta elettrica refrigerata che incontra le esigenze dei professionisti del food delivery, dello street food, delle gelaterie artigianali. All’interno di queste categorie, la nostra offerta è ulteriormente suddivisa e adattata in base alla professione e all’evoluzione delle esigenze dei clienti”.
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NETWORK QUASI COMPLETATO, IL PROSSIMO ANNO FOCUS SUL NORD-OVEST
PELLICIOLI: “UNA RETE DI PROFESSIONISTI CHE ARRICCHISCE IL NOSTRO KNOW-HOW” C on Nouveau può dirsi quasi completata la Rete di Fraikin Point, obiettivo di un progetto avviato da Claudio Gariboldi, Amministratore delegato Fraikin Italia, e messo a segno da Diego Pellicioli, Sales Director, che nello sviluppo di quello che, a tutti gli effetti, può considerarsi un vero e proprio network di dealer Fraikin, ha messo passione, competenza e profonda conoscenza del settore dei veicoli industriali. Oggi i Fraikin Point attivi - rete di
vendita e assistenza che affianca le Concessionarie dei brand di veicoli industriali partner Fraikin - sono tredici: Interservice (Trentino), Gazzola (Veneto), Rossini Service (Brescia), VAI (Lecco), Truck Italia (Toscana), Pm Consulting (Prato), Nouveau (Roma), Service Point (Frosinone), Mecar (Campania), Covi (Abruzzo), Maldarizzi (Puglia), Mavi (Sicilia), Acentro (Sardegna). “Il criterio di scelta - spiega Diego Pellicioli - è stato dettato dall’individuare partner in grado di apportare valore aggiunto
in termini quantitativi e qualitativi nella diffusione della filosofia Fraikin in Italia e rispetto a quanto potremmo fare con le nostre sole forze dirette. Si tratta di concessionari, officine e operatori specifici del settore che hanno attirato la nostra attenzione”. Quali saranno i prossimi sviluppi della Rete? “Il processo di crescita e copertura - risponde il Sales Director - è sempre un lavoro interessante e in divenire. Ci concentreremo sul Nord Ovest nel 2019, con qualche possibile aggiustamento
nella rete attuale”. I Fraikin Point svolgono una duplice funzione: assicurano copertura con il service e sono anche referenti per la parte vendita, integrando così la presenza di Fraikin in zone dove altrimenti sarebbe scoperta. “Crediamo molto afferma in conclusione Pellicioli nelle partnership con professionisti presenti sul territorio e siamo sempre pronti a nuove relazioni. Le diverse estrazioni e esperienze arricchiscono il nostro know-how e ci spingono a continui miglioramenti”.
FRAIKIN POINT A POCHI PASSI DALLA CAPITALE
Il Nouveau dei Castelli GIOVANE AZIENDA NATA DALLE STORICHE RADICI DI AUROL, IL FRAIKIN POINT NEL BACINO DI ROMA È GUIDATO DA GIOVANNI PAOLINI, DINAMICO MANAGER, E MARCO GALIETI, CON UNA LUNGA ESPERIENZA NELLA GDO. AL LORO FIANCO STEFANO DI PIETRANTONIO, PROFONDO CONOSCITORE DI TUTTI I MARCHI DI VEICOLI INDUSTRIALI. “CI SONO TUTTI GLI INGREDIENTI PER FARE UN BUON LAVORO”, AFFERMA DIEGO PELLICIOLI, SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA.
N
MAX CAMPANELLA GENZANO DI ROMA
el cuore dei Castelli Ro mani, a breve distanza dalla capitale. È qui che Nouveau, giovane e dinamica società nata dalle consolidate radici della Aurol, dagli Anni Trenta operativa nel settore di carburanti e lubrificanti da autotrazione, è stata scelta come suo riferimento nel bacino romano da Fraikin, noleggiatore leader in Europa con una gamma che copre ogni esigenza professionale. Il nuovo Fraikin Point sorge a Genzano, sulla collina che, in piena zona di castelli, sovrasta la capitale, raggiungibile a breve distanza. Area a forte connotazione di trasporto, caratterizzato soprattutto da corrieri e con un crescente boom nella consegna per vendite on line, Nouveau nasce nel novembre 2017 per volontà di Aurol, nella persona di Giovanni Paolini, e Mar co Galieti: il primo ha messo competenza e passione per il trasporto, forte dell’esperienza dell’azienda fondata dal padre; il secondo la sua provenienza dalla GDO (Gran de distribuzione organizzata). Focus di Nouveau il noleggio a lungo termine con un forte focus sui veicoli per pro fessionisti e addetti alle consegne. Autentico “deus ex machina” dell’operazione Stefano Di Pietrantonio, noto manager nel settore, con una lunga esperienza in Concessionarie di veicoli industriali di ogni brand, oggi impegnato nel Gruppo Paoletti, primaria azienda nel settore dell’ecologia con sede a Fiumicino. Al duo giovanile Paolini-Galieti, Di Pietrantonio ha aggiunto esperienza e conoscenza del settore, dando un ulteriore impulso a Nouveau: lo sbarco nel noleggio a lungo termine di veicoli industriali al fianco di Fraikin. Il mondo dei veicoli industriali è sempre stato un terreno conosciuto per i Paolini. Il distributore carburanti è nato nel 1928 per volontà di Dante Paolini; è stato poi il figlio Francesco ad ampliare l’attività unendo alla pompa il deposito e avviando, con Aurol, l’attività di trasporto carburanti conto terzi, che negli an-
ni arriva a contare fino a 40 bi lici, operativi in tutto il Centro Italia. Dopo la scomparsa dell’imprenditore, nel 2007, la terza generazione nel la persona di Giovanni, classe 1978, a malincuore nel 2011 decide di cedere il ramo del trasporto: richiede troppi compromessi, meglio puntare sul noleggio. In quegli anni Di Pietrantonio, amico del compianto Francesco, non fa mancare il suo sostegno al giovane timo-
niere di Aurol. “In questa zona - spiega Paolini - mancava un riferimento per il noleggio a breve termine: privati e professionisti erano costretti a percorrere almeno 20 chilometri per avere a disposizione un veicolo. Abbiamo iniziato con dieci veicoli e, in quattro anni, siamo arrivati a 50 unità e stiamo continuando a crescere. Oggi Aurol è un riferimento per panifici, cooperative, artigiani, piccoli produttori di alimenti e aziende nel
settore della sicurezza”. Sin dall’inizio Aurol punta sul noleggio di veicoli professionali. L’anno scorso il salto di qualità e l’incontro con Ga lieti. “Essendo entrambi genzanesi - aggiunge Paolini - ci conoscevamo già. L’obiettivo era dare vita, insieme, a una nuova azienda che si occupasse del noleggio lungo termine”. Nasce Nouveau, che in un primo momento punta sul veicolo leggero. L’am bizione di quel
giovane team, la crescita dei volumi, il servizio multimarca e la conoscenza delle officine del settore attirano l’attenzione di Fraikin Italia. “In questa zona - spiega Diego Pellicioli, Sa les Director stavamo cercando un riferimento per l’attività commerciale e d’intermediazione. La presenza nel le vicinanze di officine specializzate, in fase di sviluppo e con ampi spazi a disposizione per i mezzi pesanti, mi fa ritenere che in
prospettiva si farà sicuramente un buon lavoro. Sono presenti molte attività di trasporto legate alla GDO, ma anche micro imprese che producono e necessitano di servizi distributivi: naturalmente Roma per Fraikin è un polo importante. Nouveau ha dalla sua la storicità di Aurol e la presenza di Di Pietrantonio, profondo conoscitore di tutti i brand dei veicoli industriali. Gli ingredienti ci sono tutti: abbiamo grandi aspettative”.
Da sinistra: Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia; Giovanni Paolini, Stefano Di Pietrantonio, Marco Galieti e Simone Fattori di Nouveau.
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AZIENDE ALLA RIBALTA / IN VISITA ALLO STABILIMENTO AUSTERAS TRADE
Come ti trasformo il truck PICCOLO GIOIELLO ITALIANO, I VEICOLI TRASFORMATI NELLA SEDE DI LAZISE DELL’AZIENDA VENETA VIAGGIANO OVUNQUE NEL MONDO.
NOME
LEGATO ALLA PRODUZIONE DI ASSALI, OGGI AUSTERAS
TRADE, GUIDATA COM’È DALLA SECONDA GENERAZIONE RAPPRESENTATA DA
STEFANIA E FEDERICO BISIGHIN, È UN RIFERIMENTO NELLA TRASFORMAZIONE DI AUTOCARRI.
ACCANTO A QUESTA, LA
PRODUZIONE DI RIMORCHI SPECIALI COME ECOSLIM, IL
P
MAX CAMPANELLA LAZISE
iù che un core business, per Austeras Trade la trasformazione del camion è un’autentica passione, che dal fondatore Giancarlo Bisighin si tramanda alla seconda generazione, costituita dai fratelli Stefania e Federico. Oggi che il fondatore si dedica all’attività di nonno a tem po pieno, sono i figli a portare avanti un’attività che, tra una piccola produzione di assali altamente specializzati e un’importante attività dedicata ai veicoli trainati (rimorchi, semirimorchi e bighe), rappresenta un punto di riferimento per le aziende di autotrasporto che chiedono a Austeras Trade di trasformare e costruire il veicolo affinché diventi uno strumento attrezzato, organizzato per le proprie esigenze professionali. Lo stabilimento Austeras Trade - nome derivato dal primo lavoro di Giancarlo, in Au steras - si sviluppa su 2.500 mq coperti, circondati da un piazzale, idoneo alle manovre di mezzi pesanti, ubicati a Lazise, a una manciata di metri dallo svincolo autostradale di Peschiera sul Garda e da quello di Affi, autentici crocevia del traffico sul la rotta Nord-Est. Si aggiunge un piazzale distaccato per i veicoli completati e in
LEGGERO PER IL TRASPORTO RIFIUTI. attesa di consegna per complessivi 8mila mq. Durante la nostra visita al sito notiamo subito quello che rappresenta il core business dell’azienda veneta: un trattore stradale in lavorazione per essere trasformato in motrice a tre assi; poco distante un telaio viene allungato e un altro è in fase di accorciamento. “La nostra principale attività spiega Federico Bisighin, Responsabile Commerciale - risponde all’esigenza di autotrasportatori che preferiscono acquistare un veicolo usato e ci chiedono di trasformare il trattore o la motrice in base alle proprie esigenze: il risultato è che ottengono un veicolo praticamente nuovo e pronto a svolgere il suo compito”. Austeras sul mercato richiama subito gli assali: per anni l’azienda è stata fornitore Renault Trucks in Francia, tant’è che il terzo assale dei Magnum e Premium era un Austeras. “Quando negli Anni Settanta e inizio Ottanta mio padre ha fondato l’azienda precisa Bisighin - l’attività di produzione di assali era quella principale: si è arrivati a una produzione di mille assali al mese, molti dei quali destinati a equipaggiare i veicoli Vol vo distribuiti in Europa. Per il momento questa produzione per noi è solo una nicchia, infatti non commercia-
lizziamo assali, ma utilizziamo quelli di nostra produzione per la trasformazione di veicoli, fatta eccezione per alcuni clienti principalmente del settore agricolo che chiedono i nostri assali per le macchine agricole”. Austeras Trade oggi è una realtà di 30 dipendenti, tra uffici e officina, flessibile nella sua attività e altamente specializzata, grazie ad un ufficio tecnico interno con quattro persone, ai reparti di sabbiatura e verniciatura e infine all’assemblaggio. Tutti i nostri prodotti sono studiati e verificati internamente mediante l’utilizzo di programmi di disegno tecnico 3D, e, i successivi semilavorati vengono
realizzati e stampati all’esterno. L’azienda veneta ha chiuso il 2017 con un fatturato di 2,9 milioni di euro, che per il 2018 saliranno a circa 3,2. “Il 60 per cento della nostra attività - prosegue Federico Bisighin - è costituito dalla trasformazione di veicoli pesanti, il 40 per cento da attività relative ai veicoli trainati (rimorchi, semirimorchi e bi ghe). Nel primo caso la nostra clientela è costituita da Concessionarie e aziende che commercializzano autocarri; nel secondo soprattutto da aziende di trasporto e allestitori che si occupano della parte superiore del veicolo”. In sostanza Austeras Trade è par-
tner di allestitori, ai quali fornisce il telaio del veicolo rimorchiato su richiesta specifica del trasportatore. E veniamo alla gamma. Austeras Trade effettua la trasformazione con assali aggiunti (da 4x2 a 6x2 e 8x2) e modifiche di passo (allungamento e accorciamento); oltre alla trasformazione l’azienda veneta produce veicoli speciali trainati quali: rimorchi, semirimorchi e bighe a telaio. Punta di diamante è l’Ecoslim, rimorchio specifico per il trasporto rifiuti che può essere a due e tre assi. “La sua mission - illustra Bisighin - è chiara sin dalla denominazione: un veicolo leggero che si occupa di ecologia. È un ri-
Stefania e Federico Bisighin, rispettivamente Responsabile Amministrativa e Responsabile Commerciale di Austeras Trade.
morchio autoportante, non sovrallestito, con sistema di scorrimento carrello di traslazione già integrato nel telaio, questo sistema rappresenta un grande vantaggio in termini di tara e di baricentro del carico. Ecoslim è un veicolo completo: esce dalle nostre linee finito, con freni a disco, barra stabilizzatrice, sospensione pneumatica, frenatura EBS con ESP di serie, pronto per andare a fare il suo mestiere. Il cliente non deve risaldare, adattare o procedere a nessuna modifica sul veicolo: tutto viene fornito di serie da noi”. Nel 2018 verrà raggiunta una produzione di circa 80 unità di veicoli trainati (rimorchi, semirimorchi e bighe) mentre con le trasformazioni Austeras Trade raggiungerà un volume di circa 300 unità annue. “Nel 2019 - aggiunge Bisighin - puntiamo a mantenere gli stessi volumi, puntando a un leggero incremento, e soprattutto torneremo ad avere la certificazione di qualità ISO 9000. La vera, grande soddisfazione è che i nostri veicoli, realizzati qui a Ve rona, viaggiano ovunque nel mondo: siamo fornitori Iveco, alla cui rete forniamo veicoli che viaggiano dal Medio Oriente all’Uruguay, dal Bra sile all’Egitto e, prima del l’embargo, avevamo un forte focus sull’Iran”.
A LAZISE SI RESPIRA ARIA DI FAMIGLIA, EREDITÀ DEL FONDATORE GIANCARLO BISIGHIN
CHIAVE DI DIFFERENZA: IL RAPPORTO UMANO CON COLLABORATORI E CLIENTI “
Chiave di differenza” di Austeras Trade è l’ottimo rapporto qualità-prezzo e, soprattutto, l’atmosfera che si respira nella sede di Lazise: con i collaboratori così come con i clienti, Stefania e Federico Bisighin hanno un rapporto quasi familiare. “Il rapporto umano spiega Stefania Bisighin, Responsabile Amministrativa - è uno dei valori che ci ha tra-
smesso nostro padre, unitamente a senso del dovere e onestà”. Federico è praticamente cresciuto in azienda: oggi 44enne, in Austeras è entrato subito dopo gli studi, svolgendo il ruolo di magazziniere. “Mio padre - spiega - voleva che conoscessi bene il nostro prodotto. Oggi mi rendo conto dell’importanza di aver vissuto quel-
l’esperienza: i clienti si rivolgono a me con la consapevolezza che conosco le loro necessità, che so aiutarli nella gestione e reperibilità anche dei ricambi. È come se facessi loro da consulente, prim’ancora che da fornitore”. Del resto in Austeras Trade il veicolo nasce secondo le esigenze del cliente, con una sorta di lavoro sartoriale, su misura. “Per l’assisten-
za post vendita - prosegue Federico Bisighin non lasciamo mai solo il cliente: il nostro ufficio tecnico e la nostra officina ricevono il contatto e insieme trovano la soluzione migliore possibile. Nel caso sia necessario, il cliente viene indirizzato presso la Rete della Casa costruttrice o in una delle nostre officine convenzionate”.
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UNA STORIA CHE NASCE IN UN GARAGE DI BISHOP’S STORTFORD, NELL’ESSEX
PETER DEARMAN E LA PASSIONE PER LA TECNOLOGIA L a storia di Dearman nasce in un garage di Bishop’s Stortford, nell’Essex, quando un signore inglese di nome Peter Dearman, appassionato di meccanica, monta su una Ford Escort un piccolo motore ad azoto liquido da lui concepito e assemblato. L’auto non solo si muove ma riesce a raggiungere quasi 60 km/h di velocità. L’idea di Dearman si differenzia da quelle del passato per un’intuizione fondamentale: l’introduzione di un liquido caldo nel cilindro come fluido a cui sottrarre calore. L’idea viene brevettata e la società Dearman viene fondata nel 2001. Oggi, Dearman ha un’ampia sede nel sud
di Londra, è in crescita costante e conta circa 80 dipendenti. L’azienda, finanziata da privati, è stata anche sostenuta dal governo britannico con sussidi che ammontano a più di 6 milioni di sterline. Oggi è in partnership con Università, enti di ricerca e altre aziende tra cui Hubbard, parte del gruppo Daikin. La TRU (Transport Refrigeration Unit) targata Dearman Hubbard ha visto il debutto nel 2016, quando Sainsbury’s, la seconda più grande catena di supermercati nel Regno Unito, che utilizza circa l’1 per cento dell’energia totale consumata nel paese, ha deciso di sperimentarla su uno dei propri veicoli da
18 tonnellate che distribuiscono prodotti refrigerati dal deposito di Waltham a tutta l’area di Londra. Più di recente, la tecnologia è stata sperimentata con successo da Unilever, multinazionale anglo-olandese proprietaria di numerosi marchi nel campo dell’alimentazione e dei prodotti per l’igiene e la casa. Un camionfrigo della flotta Unilever è stato modificato per accogliere l’innovativo sistema di refrigerazione e, viaggiando per piú di 600 ore e percorrendo oltre 18.000 chilometri, ha consegnato gelati Ben & Jerry’s e Ola senza che si sciogliessero. È stata la prima sperimentazio-
ne sul continente europeo e, rimpiazzando il sistema a motore diesel, ha impedito l’emissione totale di ossidi di azoto e particolato a livello locale oltre che di circa 600 kg di anidride carbonica. Una grande opportunità per Unilever, impegnata a ridurre l’impatto ambientale della propria rete logistica, e per Dearman che ha così potuto verificare la funzionalità del proprio prodotto in condizioni reali. Un altro accordo è stato siglato fra Dearman e M&S, multinazionale britannica con più di mille punti supermercati nel Regno Unito, che prevede di sperimentare sul territorio britannico una TRU a doppio compartimento refrigerato montata su un semirimorchio. Un’occasione preziosa per M&S di quantificare i costi della tecnologia Dearman e i benefici a livello ambientale, al fine di proseguire il piano di riduzione delle emissioni dei propri veicoli.
DEARMAN PRONTA A COMMERCIALIZZARE UN INNOVATIVO SISTEMA AD AZOTO LIQUIDO
Refrigerazione a emissioni zero IL SISTEMA DI TRASPORTO REFRIGERATO PROPOSTO DALL’AZIENDA INGLESE SUPERA GLI SVANTAGGI DEI SISTEMI TRADIZIONALI: È DEL TUTTO INDIPENDENTE DAL MOTORE PRINCIPALE DEL VEICOLO, INOLTRE PRESENTA EMISSIONI ALLO SCARICO NULLE ED È PIÙ SILENZIOSO DI UN SISTEMA A MOTORE DIESEL. SECONDO QUANTO VIENE DICHIARATO DA DEARMAN, È ANCHE PIÙ PERFORMANTE IN TERMINI DI VELOCITÀ DI RAGGIUNGIMENTO DELLA TEMPERATURA DESIDERATA DEL COMPARTIMENTO REFRIGERATO E VANTA ANCHE COSTI OPERATIVI ASSOLUTAMENTE COMPETITIVI RISPETTO A UN SISTEMA A GASOLIO.
L
FABIO BASILICO LONDRA
a rivoluzione nel settore del trasporto refrigerato viene dall’azoto liquido ed è targata Dearman. L’azienda di ingegneria motoristica inglese ha in programma di commercializzare a breve un innovativo sistema di trasporto refrigerato ad azoto liquido, in grado di rimpiazzare i sistemi tradizionali. A onor del vero, l’utilizzo di azoto liquido per la refrigerazione non è affatto nuovo: ormai da decenni vengono utilizzati sistemi di trasporto refrigerato ad azoto per evaporazione che sono silenziosi e a emissioni zero allo scarico ma presentano elevati consumi di azoto. Inoltre, per soddisfare la domanda di energia elettrica del sistema viene utilizzato il motore principale del veicolo. I sistemi convenzionali a motore diesel sono invece isolati dal motore principale del veicolo ma per con tro sono rumorosi e soprattutto altamente inquinanti, se si pensa alle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM). La soluzione Dearman è un sistema di trasporto refrigerato che supera gli svantaggi dovuti a queste limitazioni: è del tutto indipendente dal motore principale del veicolo, presenta emissioni allo scarico nulle ed è più silenzioso di un sistema a motore diesel, meno di 65 dB(A) senza isolamento acustico. Secondo quanto dichiarato da Dearman, è anche più performante
in termini di velocità di raggiungimento della temperatura desiderata del compartimento refrigerato (da +15° a 21° C in meno di 30 minuti su un autocarro 18 t) e ha costi operativi competitivi rispetto a un sistema a gasolio. La capacità di raffreddamento è pari a 16 kW a -20°C. Al cuore dell’innovativo sistema di refrigerazione (TRU, Transport Refrigeration Unit) c’è un motore Dearman a pistoni monocilindrico, alimentato ad azoto. Si tratta per certi aspetti di un motore più semplice rispetto a un motore a combustione interna convenzionale: per esempio, non ha bisogno di raffreddamento né di un filtro dell’aria. “All’interno del cilindro viene introdotto un liquido caldo contenente glicole etilene, cui segue l’immissione di azoto pre-riscaldato spiega Steven Child, responsabile del team di simulazione e analisi - Il contatto fra i due fluidi e il conseguente scambio termico determina un aumento della pressione del gas che quindi si espande. L’energia termica posseduta dal liquido caldo viene trasferita al gas nel corso dell’espansione, realizzando così un’espansione a temperatura quanto più possibile costante per questioni di efficienza termodinamica. Il pistone viene spinto dal gas, la valvola di sca rico si apre e la miscela viene scaricata fuori dal cilindro. Il liquido caldo viene quindi recuperato e riutilizzato. Allo scarico si ha solo azoto, già presente in atmosfe-
ra. Non c’è quindi emissione di azoto e particolato. Lo scarico non presenta nemmeno tracce di olio, tipiche invece di un motore a combustione interna”. I dati diffusi da Dearman ci dicono anche che la riduzione di anidride carbonica rispetto a una TRU a gasolio va dal 30 all’85 per cento o 96 per cento se vengono prese in considerazione le energie rinnovabili. Azoto allo stato liquido, conservato a una temperatura molto bassa in un serbatoio posto nella parte inferiore del telaio dell’autocarro, viene pompato attraverso scambiatori di calore, raffreddando i compartimenti refrigerati. È l’azoto in uscita dagli scambiatori che viene quindi utilizzato dal motore Dearman, che rende disponibile potenza meccanica per gli ausiliari, co me pompe, alternatore e ventilatori per la circolazione dell’aria e per il compressore del ciclo di refrigerazione che fornisce ulteriore raffreddamento. Nel complesso, si tratta dunque di un sistema in grado di fornire sia refrigerazione sia potenza meccanica. Il motore può essere montato nella parte inferiore del telaio dell`autocarro ma Dearman ha anche realizzato un prototipo con una installazione a naso. “Siamo partiti da un motore che consisteva in un insieme di componenti assemblati in un garage - aggiunge Steven Child - Quella macchina funzionava ed era la dimostrazione che si trattava di un’idea valida. Fu il punto di
Peter Dearman, fondatore dell’omonima azienda.
partenza per gli ingegneri di Dearman e quello che abbiamo fatto in questi anni è stato principalmente migliorare l’efficienza del motore, tramite un lavoro sia sperimentale che di modellazione. Contiamo di incrementare l’efficienza e contemporaneamente ridurre i costi e migliorare l’affidabilità. Utilizziamo soft ware di simulazione all’avanguardia con cui costruiamo mo delli virtuali meccanici e termofluidodina-
how sui motori tradizionali e che non comporta l’utilizzo di batterie, con tutte le problematiche connesse tra cui quella dello smaltimento, è un fatto non di poco conto. E sebbene questa sia la prima applicazione su cui Dearman sta attualmente concentrando gli sforzi, ve ne sono altre su cui l’area di ricerca e sviluppo dell’azienda, con la collaborazione di altre società ed enti di ricerca, sta lavorando. Per esempio, nell’ambito dei
Il sistema di refrigerazione ad azoto liquido di Dearman è in prova presso numerosi clienti che operano nel trasporto del freddo.
mici sia del motore sia dell’intero sistema di cui il motore fa parte”. L’ampia diffusione di veicoli refrigerati impiegati nelle attività di distribuzione, in particolare nelle aree urbane soggette a sempre più stringenti vincoli antinquinamento, indica chiaramente quali e quante siano le potenzialità della rivoluzionaria ed ecologica proposta Dearman. In una generale tendenza all’elettrificazione, puntare su una tecnologia che utilizza, non spre candolo, il know-
veicoli per trasporto di passeggeri, l’utilizzo del motore Dearman può contribuire significativamente a ridurre le emissioni. Potrebbe infatti essere combinato con il motore diesel oppure funzionare come unità di supporto per fornire aria fredda e potenza. Nel primo caso, il fabbisogno di energia termica del motore Dearman contribuirebbe a raffreddare il motore diesel e quindi recupererebbe parte del calore altrimenti perduto, realizzando così un sistema ibrido a maggiore efficienza.
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IL GRUPPO BERGAMASCO HA ACQUISITO LA FRANCESE ATN
Fassi sempre piĂš in alto PRODUTTORE DI PIATTAFORME AEREE SEMOVENTI SU GOMMA O CINGOLI CON MOTORI ELETTRICI O BARICENTRO DELLA PRODUZIONE IL SITO DI FAUILLET: 20MILA MQ COPERTI SU SEI ETTARI DI TERRENO. “TUTTI I MARCHI DEL GRUPPO OFFRONO PRODOTTI DI ASSOLUTA AVANGUARDIA ACCOMPAGNATI INOLTRE DA UN ECCELLENTE SERVIZIO AI CLIENTIâ€?, AFFERMA GIOVANNI FASSI, AMMINISTRATORE DELEGATO.
DIESEL, ATN PRESENTA UNA GAMMA PENSATA SOPRATTUTTO PER LE SOCIETĂ€ DI NOLEGGIO.
I
MICHELE S. ALTIERI ALBINO
l Gruppo Fassi, attraverso la holding francese CTELM - controllata da Fassi Group e presieduta da Roger Boutennet - che già detiene Fassi France e Marrel, ha acquisito il controllo del produttore francese ATN, leader nella costruzione di piattaforme aeree semoventi su gomma o cingoli con motorizzazioni elettriche o diesel. ATN ha sviluppato una gamma di prodotti pensati soprattutto per soddisfare le esigenze delle società di noleggio, mercato particolarmente fiorente in Francia. Qualità e robustezza dei materiali garantiscono alle macchine un lungo ciclo di vita anche in condizioni operative gravose, mentre la progettazione continua a migliorare e ampliare costantemente la gamma, senza trascurare un design che faciliti e semplifichi le operazioni di manutenzione. ATN è stata fondata nel 2000 a Tonneins, nel SudOvest della Francia, tra Bor-
deaux e Tolosa; oggi l’insediamento produttivo e amministrativo si trova a pochi chilometri, nella cittadina di Fauillet, in uno stabilimento,
inaugurato nel 2013, di 20mila mq coperti su sei ettari di terreno. L’idea iniziale era sviluppare piattaforme aeree dotate di montante verticale
installato su un binario denominato PIAF. I fondatori potevano vantare una lunga esperienza precedente, essendo stati ideatori di questa solu-
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zione. Fin dall’inizio l’obiettivo è stato progettare e realizzare macchine destinate alle società di noleggio, sviluppando una gamma completa in diverse altezze (oggi fino a 9,92 m con carico utile di 200 kg), su ruote o su cingoli, prima con motori elettrici e poi anche con motorizzazioni diesel. PiÚ recentemente l’offerta è stata ampliata con modelli a bracci articolati e a pantografo con altezze fino a 22,85 metri e portate fino a 230 kg. Con l’acquisizione di ATN, il produttore bergamasco prosegue il processo di espansione in tutti gli ambiti del sollevamento e, in particolare, nel segmento delle macchine autonome, cioè non installate su autocarro. ATN diventerà il naturale partner dell’italiana Jekko, già nell’orbita del Gruppo Fassi, per proporre una gamma completa di soluzioni in un mercato in continua crescita. Sul piano dei prodotti, l’acquisizione si colloca pienamente nella strategia dell’azienda di Albino, che punta tutto su innovazione e al ta
tecnologia. Un orientamento espresso nelle novitĂ delle famiglie Fassi, Marrel, Cranab e Jekko presentate quest’anno all’IAA: nuovi modelli della serie S per il mercato tedesco, nuovo modello del la gru Jekko JF365RA, nuova gru TZ18 di Cranab e nuovi modelli di ganci Ampliroll per scarrabili Marrel. “Ogni giorno - spiega Giovanni Fassi, Amministratore delegato - chi fa parte del Gruppo Fassi si attiene alle linee guida di questa filosofia imprenditoriale. Vale per i tecnici impegnati sia nello studio e nell’utilizzo delle materie prime sia durante tutte le fasi di sviluppo dei prodotti, come per chi si occupa di tecnologie produttive, ma anche per chi garantisce il servizio post vendita a favore dei clienti, garantendo la miglior manutenzione dell’efficienza delle macchine e anche per chi deve aiutare gli operatori negli eventuali problemi di utilizzo. Nella realtĂ , tutti i marchi del Gruppo Fassi offrono prodotti all’avanguardia accompagnati da eccellente servizio a supporto dei clientiâ€?.
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L’ANNO PROSSIMO IL PRODUTTORE MARCHIGIANO VARCHERÀ LA SOGLIA DEL MEZZO SECOLO DALLA FONDAZIONE.
DA SOCIETÀ ARTIGIANALE, TMT È CRESCIUTA AUMENTANDO LA PRODUZIONE DEL
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PER CENTO E SUPERANDO QUOTA CENTO RIMORCHI L’ANNO. INCREMENTO CHE PROSEGUIRÀ: 2019 L’OBIETTIVO È RAGGIUNGERE LE 160 NEL
UNITÀ E AMPLIARE IL PRIMA POSSIBILE LO STABILIMENTO CON LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA ALA.
IN VISITA ALLA FABBRICA DI PIANI MOBILI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO
TMT, mezzo secolo nei semirimorchi “
MAX CAMPANELLA
S. BENEDETTO DEL TRONTO
Benvenuti in TMT, un’azienda che crea da cinquant’anni”. Parole di orgoglio quelle con cui Alfredo Spinozzi, General Manager, ci accoglie in quel di San Benedetto del Tronto. Per conoscere tutti i segreti di uno dei principali produttori di piani mobili d’Europa, ci siamo “in trufolati” nella squadra di Area Manager di Fraikin Italia che, al
IL PUNTO DI SVOLTA
seguito del Sales Director Diego Pellicioli, ha seguito un corso di formazione sul segmento dei semirimorchi a piano mobile tenuto dallo stesso Spinozzi. DI PADRE IN FIGLI
Classe 1975, l’attuale timoniere dell’azienda marchigiana, affiancato dal fratello Gianluca, classe 1978, vent’anni fa, prim’ancora di conseguire la laurea in Inge-
Prima e seconda generazione alla guida di TMT. Da sinistra: Alfredo, Franco e Gianluca Spinozzi.
da Halco e Kate International - nel 1987 TMT realizza il suo primo piano mobile, che negli anni a seguire diventa strumento indispensabile per le aziende operative nel trasporto rifiuti e rottami. A dare man forte a TMT, l’ar rivo nella vicina Grottammare di un deposito IP (Italiana Petroli), che richiede l’utilizzo di piani mobili, e la partnership con il Gruppo Mario Saviola, per il quale il produttore marchigiano realizza rimorchi per il trasporto di pannelli e rottame.
gneria Meccanica, inizia a operare accanto al padre Franco. “Io e mio fratello afferma Alfredo Spinozzi siamo cresciuti in azienda con i semirimorchi. Abbiamo sempre fatto questo lavoro, mai avrei pen sato di fare altro: conosco questo mondo e i suoi protagonisti, dai privati alle gare pubbliche. Mi appassiona e mi affascina per quanto dura possa essere affrontare certe sfide spesso andando controcorrente”. TMT nasce nel 1969 da un’idea di Franco Spinozzi, oggi 73enne, operativo nel settore da quando di anni ne aveva 14. Giovanissimo, entra nella forza lavoro di un’azienda marchigiana che fabbrica rimorchi e, dopo dieci anni, decide di mettersi in pro prio. Nei primi Anni Novanta TMT è terzista di Bartoletti, periodo nel quale la sua produzione consta già delle due famiglie che rappresentano il core business: cisterne e piano mobile. Invenzione americana - i primi piani mobili arrivano
Certamente l’arrivo in azienda della seconda generazione rappresenta un punto di svolta per TMT, ai tempi azienda artigianale. Grazie a importanti investimenti, che saranno ulteriormente rafforzati nel 2019, anno del cinquantesimo anniversario di fondazione, e all’introduzione di nuove figure manageriali, TMT assume in maniera sempre più netta i connotati d’industria europea. “Il cambiamento più deciso e recente - prosegue Spinozzi è coinciso con l’arrivo di figure provenienti da altri settori, che han no portato in TMT il loro know-how: hanno una visione differente che ci ha dato l’opportunità di compiere un vero e proprio salto di qualità, arrivando a un incremento nel la produzione del 50 per cento. Quest’anno per la pri ma volta supereremo quota cento unità prodotte”. Il numero cento rappresenta un po’ uno spartiacque nel segmento dei piani mobili: sono veramente poche le aziende che in Europa raggiungono questo volume di produzione annuo. Che per TMT è solo l’inizio: in attesa delle ne cessarie autorizzazioni, Spinozzi è pronto alla realizzazione di una nuova ala nel terreno limitrofo, che permetterà all’azienda di passare da gli attuali 6mila mq a ben 48mila mq di superficie tra impianto produttivo e piazzale (di cui si (segue)
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(seguito)
TMT, mezzo secolo nei semirimorchi
sente estrema necessità); in numeri, passando dalle 80 unità prodotte nel 2017 ad almeno 160 nel 2019; in termini di produzione, avere 50-60 piattaforme a piazzale per realizzare l’allestimento su richiesta del clien te, dall’assale (in TMT il primo equipaggiamento è SAF) agli pneumatici (primo equipaggiamento Michelin), sulla stessa piattaforma e su tutti i modelli della gamma. VOLUMI IN CRESCITA
Produttore di piani mobili che più di tutti quest’anno ha registrato una crescita di volumi, TMT contende la leadership di questo segmento all’altro produttore italiano Men ci e all’olandese Knapen. Di pari passo cresce la forza lavoro - oggi TMT dà un’occupazione a 40 persone tra uffici e produzione - e aumentano i volumi: il fatturato consolidato l’anno scorso ammonta a circa dieci milioni di euro; per l’anno in corso è attesa una crescita che, nel 2019, porterà al superamento dei 15 milioni di giro d’affari. Il business è oggi in massima parte relativo ai piani mobili, che ne rappresentano l’80 per cento, il restante 20 alle autobotti, al momento (in attesa della nuova ala) realizzate nel la sede originaria, posta a un chilometro e mezzo dall’headquarter.
TMT ha il suo bacino di riferimento in Italia - trasportatori, smaltitori o aziende di trasformazione - con uno zoccolo duro di imprese nel Centro-Sud, grazie anche alla collaborazione con Romana Diesel di Massimo Artusi. Ma an che in questo caso l’evoluzione è in atto: quest’anno il pro duttore marchigiano ha affidato a EV Industrial il mandato per Lombardia, Emilia-Ro magna, Piemonte e Liguria, area in cui l’azienda lombar-
da è anche Concessionaria Kögel, avviando una decisa offensiva verso Nord. E ha stretto accordi con importatori in Spagna e Romania. Manco a dirlo, siamo solo all’inizio. “L’obiettivo - afferma Alfredo Spinozzi - è andare in tutta Europa, puntando non a grossi volumi ma a una presenza capillare in ciascun territorio, diversificando al massimo la platea di clienti europei. Il prodotto TMT all’estero è considerato con rispetto, purtroppo scon-
L'ingegner Alfredo Spinozzi illustra a Diego Pellicioli e alla sua squadra di Area Manager Fraikin Italia le caratteristiche dei piani mobili TMT.
ta la scarsa fiducia di molte a zien de nei confronti del Made in Italy. Ciò malgrado, puntando su qualità e customizzazione del prodotto stiamo valicando molte frontiere”. La produzione di piani mobili TMT si basa su tre famiglie: Conchiglia, Scrigno e Leakproof. “Conchiglia - illustra il General Manager - è una piattaforma base su cui vengono realizzati i prodotti più generici o meno complessi. Scrigno è il
nostro prodotto di punta, cavallo di battaglia e nostra esclusiva ad apertura totale. Leakproof è l’impermeabile per il trasporto di rifiuti umidi, bagnati o comunque urbani”. Si aggiungono le cisterne carburante e da trasporto rifiuti. Caratteristica della produzione TMT è la realizzazione, sui piani mobili, di tutto ciò che può servire al trasporto: allestimento Hupac per l’intermodale, frigo per l’isotermico, container ecc.
Insomma, la parola d’ordine è personalizzazione. “Siamo tra i pochi produttori europei - precisa Spinozzi - a realizzare tutti i tipi di porte laterali, andando a soddisfare ogni esigenza del cliente”. Per assistenza e manutenzione - a spet to decisivo nei piani mobili - TMT può contare sul Centro di assistenza OPM (Officina Piani Mobili) di I mo la, di cui l’azienda marchigiana è socia, sulla sede di San Benedetto e su una rete di officine capillare, che presenta un punto service in ogni regione italiana tranne Puglia e Calabria, dove i centri di riparazione sono addirittura due. LA CHIAVE DI DIFFERENZA
L'ingresso dell'headquarter TMT di San Benedetto del Tronto: dinamismo e voglia di fare non mancano affatto.
Ma se chiedete a Alfredo Spi nozzi qual è la vera “chiave di differenza” di TMT rispetto ai competitor la risposta arriva da come il manager marchigiano guarda dalla finestra i suoi rimorchi, prima di essere agganciati alla motrice e partire per la destinazione finale. “È come - ci dice sorridendo - se andasse via una parte di me: in TMT i rimorchi li facciamo con l’anima, è questa la differenza. Rispetto a qualche anno fa quando mi sposto in auto vedo sempre più spesso mezzi TMT: è il segno tangibile che siamo cresciuti”. E siamo solo all’inizio.
L’INSTANCABILE FRANCO SPINOZZI TUTTI I GIORNI LAVORA NEL SITO DELLE CISTERNE
DAI VIAGGI A TORINO DI UN INTERO WEEKEND ALL’ATTUALE REALTÀ DI PLAYER EUROPEO T utti i giorni raggiunge la sua postazione di lavoro, nel sito dove nascono le cisterne TMT. Franco Spinozzi, 73 anni, non si stanca mai. La vita gli ha insegnato a non fermarsi, soprattutto davanti alle difficoltà. Nel 1974 acquistava il terreno per dare vita, qualche anno dopo, alla prima officina in conto proprio dopo aver trascorso un decennio in fabbrica. Nel 1959 il giovane Franco inizia da apprendista a lavorare in un’officina meccanica occupandosi di tornitura e saldatura. Dopo dieci anni quell’idea che gli passa per la mente acquisisce sempre più concretezza: man mano che guarda a quello che accade in Germania e all’incremento di lavori dovuto allo svincolo autostradale, decide di puntare tutto sull’allestimento di rimorchi e lavori alle cisterne. Da subito Spinozzi si specializza nell’assistenza, effettuando controlli metrici. Nel 2002 viene avviata una piccola produzione; nel giro
di due anni, serviva più spazio. “Nell’attuale sede - spiega l’imprenditore di San Benedetto del Tronto - si lavorava il marmo, tant’è che abbiamo tenuto la pavimentazione in granito. Dal 1992 lo stabile era vuoto e nel 2004 decidemmo di investire per aumentare gli spazi, tenendo nella sede originaria solo la parte relativa alle cisterne”. Dopo pochi anni l’arrivo, nel 2008, di una crisi che sarebbe durata sette anni. “È stato - ammette Spinozzi - un periodo tutt’altro che facile, abbiamo stretto i denti, fatto sacrifici: la ripresa del mercato e il dinamismo dei miei figli ci hanno permesso di consolidarci e ricominciare a crescere”. Spinozzi è uno che il trasporto l’ha conosciuto negli Anni Sessanta. Com’era allora e com’è oggi? “Nei primi anni - racconta l’imprenditore - per andare a Torino i clienti partivano al sabato per arrivare al mercato del lunedì mattina: l’evoluzione è innegabile. Sul piano dei prodotti, siamo cresciuti sulla base
di quello che ci chiedevano i clienti, con i quali abbiamo sempre stretto rapporti all’insegna del rispetto reciproco: credo di essere riuscito a trasmettere questo spirito ai miei figli”. Qual è il segreto di Franco Spinozzi? Come ha fatto a superare le difficoltà incontrate in sessant’anni di lavoro? “Accettare le sfide: qualunque missione e qualunque destinazione - risponde - mai dire di no. Investire tutti noi stessi è la vera mission mia e dei miei figli, essere sempre al centro dell’attività, coinvolgendo i dipendenti come fosse una famiglia allargata”. Ed è proprio lui, Franco Spinozzi, a chiederci di scattare una foto con Pasqualino Fanesi, a qualche anno dalla pensione, una vita di lavoro con Spinozzi, o con Loredana Gaetani, storico riferimento dell’azienda. Come lo vede il futuro di TMT, oggi che è un produttore aperto all’Europa? “Domanda da rivolgere ai miei figli: sono loro il futuro di TMT”, conclude Franco Spinozzi.
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INTERVISTA / DANIELE POSANI, RESPONSABILE COMMERCIALE E AMMINISTRATIVO C.M.
“Cassoni scarrabili la nostra mission” C
CON BARICENTRO NELLA CITTÀ DI POGGIBONSI, ALLE PORTE DI SIENA, L’AZIENDA TOSCANA SI 1.200 UNITÀ ANNUE) CHE SODDISFA OGNI TIPO DI NECESSITÀ: CONTAINER PER OGNI IMPRESA E CON DIVERSE TIPOLOGIE DI COPERTURA.
CARATTERIZZA PER UN’IMPORTANTE PRODUZIONE (CIRCA
MAX CAMPANELLA RIMINI
assoni scarrabili è la mission di C.M., azienda toscana con headquarter e sede produttiva a Poggibonsi, in provincia di Siena. Caratterizzata da una produzio-
ne di circa 1.200 unità annue, con una crescita della capacità produttiva del 30 per cento, dal 2013 C.M. ha il suo baricentro operativo e produttivo a Poggibonsi, con 5mila mq di capannone e 15mila mq di piazzale e impianti all’avanguardia per taglio, movimentazione e salda-
tura delle carpenterie metalliche. Pur con una forte vocazione ad assumere i contorni dell’industria, C.M. rimane pur sempre un’azienda familiare: quarant’anni fa tra i fondatori c’era Irio Posani, oggi e dal 2000 nel management troviamo il figlio
Daniele Posani, Responsabile Commerciale e Amministrativo. “A metà degli Anni Settanta - spiega Posani - l’attività principale era la costruzione e riparazione di rimorchi agricoli. Nel corso degli anni C.M. si è specializzata nella produzione di mezzi per la raccolta e il tra-
Daniele Posani, Responsabile Commerciale e Amministrativo C.M.. sporto dei rifiuti, individuando nel segmento dei container scarrabili il suo core business”. Oggi l’azienda toscana conta 25 dipendenti e annovera tra i clienti importanti a zien de di smaltimento rifiuti e aziende private che, dovendo occuparsi del trasporto di scarti, preferisce noleggiare di rettamente i cassoni. “Negli ultimi cinque anni - prosegue Daniele Posani - abbiamo quasi raddoppiato il fatturato, che quest’anno raggiungerà co me C.M. Group circa sette milioni di euro. Nella sede di Poggibonsi sono stati installati due nuovissimi impianti per la verniciatura a
basso impatto ambientale e l’essiccazione a temperatura forzata a 60 gradi dei container. Oltre alla no stra produzione, abbiamo stretto una partnership con Busi Group e commercializziamo prodotti specifici, come i loro compattatori”. Nella famiglia C.M. troviamo container per ingombranti e assimilabili, per rottame, per fanghi, per inerti, con diverse tipologie di copertura, pianali scarrabili e centinati, container per caricatori, vasche multibenna, compattatori scarrabili, presse, container per presse, allestimenti scarrabili e multibenna e caricatori.
DESIGN INNOVATIVO PER IL PRODUTTORE DI CASTIGLION FIORENTINO
Menci tra tradizione e modernità
D
MAX CAMPANELLA RIMINI
esign innovativo e produzione italiana doc, basata sulla gloriosa tradizione dei marchi Menci e Zorzi, che dai ribaltabili ai portacontainer garantisce “leggerezza in mo-
alta resistenza, piegati, con doppia saldatura nei punti di minore stress. “La loro resistenza - spiega Andrea Menci - la si può valutare in un solo modo: mettendoli alla prova: sono stabili, sicuri e facili da manovrare per l’operatore. Sul piano tecnologico c’è quanto di meglio occorra al ser-
ACCANTO ALLA FAMIGLIA DI CASSE RIBALTABILI MENCI, IMMANCABILE UN PORTA CONTAINER
ZORZI, DAL 2013 FACENTE PARTE DEL
GRUPPO. “NON CI RISPARMIAMO NIENTE PER GUADAGNARE PIÙ DURATA. IL NOSTRO PRODOTTO È AI VERTICI DEL MERCATO EUROPEO”, AFFERMA
ANDREA MENCI.
“La robustezza è la nostra carta vincente” afferma Andrea Menci.
vimento”, come recita il claim dell’azienda di Castiglion Fiorentino. Con questi cavalli di battaglia Menci Group al Sa lone Ecomondo ha esposto, per la gamma Menci, un semirimorchio con cassa ribaltabile di Con.Eco Trasporti di Ravenna e un semirimorchio ribaltabile in lega leggera dell’azienda di Latina Rizzato Trasporti; il marchio Zorzi era presente con un portacontainer in primo piano allo stand. Chassis e casse in acciaio, la linea di semirimorchi Menci con cassa ribaltabile si distingue per un design decisamente innovativo e per l’utilizzo di acciai ad
vizio dei professionisti: saldature robotizzate per massima resistenza e ribaltamento idraulico semplificato per la massima facilità d’uso”. Grazie all’utilizzo di specifiche componenti galvanizzate, le casse ribaltabili Menci garantiscono massima durabilità. Resistenza eccezionale è la garanzia delle casse in alluminio Menci. “Semirimorchi robusti precisa Andrea Menci - ma leggeri e facili da usare. Le pareti in profili estrusi presentano un’intercapedine d’aria e speciali rinforzi nei punti di maggior usura. Le nostre casse sono sottoposte a speciali trattamenti per durare nel
tempo senza alterazioni, mantenendo intatte caratteristiche tecniche ed estetiche. Non ci risparmiamo niente per guadagnare più durata. Ad esempio impieghiamo saldature robotizzate, perfette, per un prodotto ai vertici del mercato europeo”. Dal 2013 il brand Zorzi, produttore veneto di portacontainer, fa parte del Gruppo Menci. A Rimini era esposto il semirimorchio al lungabile 38S136EV con assali e sospensione integrale BPW: assali fissi da 9 t, sollevatore del primo asse, kit ADR completo, pneumatici 385/55 R22,5, telaio allungabile con twist locks idoneo ad agganciare tutte le combinazioni di container e casse mobili.
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INTERVISTA / ANTENORE PIGOZZI, FONDATORE DI REALTRAILER
“Il tempo ci ha dato ragione” Antenore Pigozzi, fondatore di Realtrailer.
LA SOCIETÀ DI SUZZARA, AL CONFINE TRA LE PROVINCE DI MANTOVA E REGGIO EMILIA, HA INIZIATO IL 2018 CON LA PIENA OPERATIVITÀ DELLA NUOVA SEDE: 35MILA MQ PRONTI A SUPPORTARE UNA CRESCITA NEI VOLUMI CHE DA QUELL’8 MARZO 1999 NON SI È MAI ARRESTATA. AL SUO FIANCO LA FIGLIA ELISA E STEFANO SAVAZZI, L’AUTOTRASPORTATORE CON IL “PALLINO” PER L’IMPORTAZIONE DI SEMIRIMORCHI GUARDA AL FUTURO CON OTTIMISMO: “CON KRONE E STAS PUNTIAMO SU QUALITÀ E INNOVAZIONE”.
A
MAX CAMPANELLA SUZZARA
cquistata nel 2007, do po dieci anni trascorsi in attesa che si sbloccassero impreviste difficoltà di vario genere, quest’anno è iniziata a pieno regime l’attività della nuova sede di Realtrailer: 35mila mq di piazzale (3mila dei quali coperti per capannoni a uso officina e 300 mq di uffici) lungo il confine tra le provincie di Mantova e Reggio Emilia. Esattamente a Suzzara, laddove ha origine la famiglia Pigozzi, nome che in questo fazzoletto di terra è legato indissolubilmente al mondo del trasporto. Erano gli Anni Cinquanta quando Angelo Pigozzi e i suoi fratelli trainavano le merci con i cavalli: dalla sabbia proveniente dalle rive del Po alle materie prime occorrenti alla ditta Pineschi (che trattava il legname) fino ai formaggi che rendono famoso il territorio mantovano, i Pigozzi trasportavano tutto quello che occorreva. Carrettieri al servizio della loro terra, fossero tronchi o alimentari. Nei primi Anni Settanta la successiva generazione, costituita da Antenore, figlio di Angelo, e dal cugino Lucio, emigrò a Bolzano costituendo una società di pulizie per fonderie. Un’opera al termine della quale i due cugini tornarono nella loro terra e, negli Anni Ottanta, si dedicarono al loro mestiere di autotrasportatori, ciascuno costituendo
una sua società, pur proseguendo - come avviene tuttora - la collaborazione. Per Antenore trascorrono dieci anni al volante del camion. Attività che lo porta a incrociare una figura decisiva per l’inaspettata evoluzione: Iacopo Giopp. Trasportatore il primo, venditore di semirimorchi il secondo, tra i due nasce un’amicizia che va oltre il proficuo rapporto cliente-venditore. L’occasione arriva nel 1998, quando i due si
recano insieme al Salone IAA di Hannover e incontrano il mar chio Krone. “Sin dagli Anni Novanta - dichiara Pigozzi - avevo il desiderio di importare in Italia semirimorchi idonei alle nostre esigenze professionali: da autotrasportatore sentivo questa necessità e mi ero guardato intorno, non trovando però un produttore che facesse al nostro caso, che rispondesse alle effettive esigenze del nostro settore. In Krone abbiamo trovato
un’azienda non solo disponibile e pronta a credere nell’evoluzione del mercato italiano: soprattutto il marchio garantiva qualità, capacità produttiva, logistica idonea alle richieste dei trasportatori italiani e una certa dose di flessibilità che non guastava”. In meno di due anni nasce Realtrailer, importatore ufficiale ed esclusivo del marchio Krone, con sede iniziale presso Autotrasporti Pigozzi Antenore. È l’8 marzo 1999 e E-
lisa Pigozzi, terza generazione, porta in dote una ventata di dinamismo, nonché di conoscenza delle lingue straniere e di capacità comunicativa che mette a disposizione dell’azienda del padre interfacciandosi con la Casa Madre. Giopp ne resta socio fino a quest’anno e, nel 2013, entra an che Stefano Savazzi, che dà ulteriore man forte alle ven dite come tecnico delle grandi flotte, mentre Pigozzi si occupa dell’usato. Da quel momento Realtrailer vive una continua escalation positiva nei numeri e nel ventaglio di pro dotti, che si è arricchito grazie alle partnership con il produttore belga STAS, di cui Realtrailer è venditore esclusivo: piani mobili, vasche e rimorchi ribaltabili che rappresentano il 5 per cento del business dell’azienda suzzarese, che quest’anno si prevede raggiunga il 7-8 per cento. “Si tratta - precisa Savazzi di un segmento in crescita: nel 2017 ne abbiamo vendute 75 unità rispetto alle 27 del 2016 e quest’anno pensiamo di arrivare almeno a 120 pezzi. Stiamo proseguendo un lavoro svolto finora insieme a Giopp, che desidero ringraziare pubblicamente per questi 19 anni che ci hanno visto insieme sul campo”. Realtrailer importa, seppure non in esclusiva, anche i se mirimorchi Van Hool e i portacontainer dell’olandese Broshuis. Ma il marchio Krone resta il suo punto di forza. “Fino a quattro anni fa - afferma Antenore Pigozzi - mai a-
vremmo pensato di superare le duemila unità l’anno, oggi siamo costantemente sopra le 2.100: esattamente 2.123 nel 2016 e 2.169 l’anno scorso, dato che confermeremo quest’anno, con l’obiettivo di continuare a crescere”. Una crescita sostenibile, perché se c’è un valore sul quale Realtrailer ha posto le sue fondamenta e che risale agli anni da carrettiere di Angelo Pigozzi, è quello di lavorare con qualità. “Non ci è mai interessato sin dall’inizio - prosegue Pigozzi - spingere per far crescere a tutti i costi volumi e fatturato: lo consideriamo un atteggiamento deleterio. Alle spalle abbiamo anni difficili ma sono passati, oggi è possibile lavorare con serenità. Il nostro target è stare sopra le duemila unità e in un Paese come l’Italia un mer cato di 15-16mila unità rappresenta il volume giusto”. Dal piccolo padroncino alle grandi flotte, Krone risponde alle esigenze professionali con i centinati, che rappresentano l’80 per cento dei volumi di Realtrailer, e la gamma frigo per il restante venti per cento. “La chiave di differenza del marchio Krone - afferma in conclusione Pigozzi la facciamo con la trascinabilità del veicolo: la nostra centinatura è tra le migliori del mercato e, punto di forza Krone, lo stesso assale viene montato su tutto il telaio, qualunque sia la marca richiesta dal cliente. Quest’anno arriverà nella gamma un nuovo portacontainer”.
Realtrailer importa anche i semirimorchi Van Hool, i piani mobili del produttore Stas e i portacontainer di Broshuis. Ma il marchio Krone resta il suo punto di forza.
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“SIAMO VENUTI A PIACENZA EXPO CON UNA GAMMA DI PRODOTTI ALL’AVANGUARDIA - CI DICE ANDREA
MANTELLA - OVVERO DUE SEMIRIMORCHI RIBALTABILI SPECIFICI PER TRASPORTO DI MATERIALI INERTI, DI CUI UNO CON TRATTORE SCANIA R 500, E UNO SCANIA G 450 XT 8X4 EQUIPAGGIATO CON BETONIERA
CIFA.
ABBIAMO VOLUTO ESSERE PRESENTI ALL’ESPOSIZIONE SPECIALIZZATA IN UN MOMENTO IN CUI IL MERCATO HA INIZIATO LA RIPRESA DOPO GLI ANNI DI PESANTE CRISI DEL SETTORE EDILE E COSTRUZIONI DAL
2008 AL 2014”.
MANTELLA TRAILERS ALLE GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO
Soluzioni vincenti per costruire
M
FABIO BASILICO PIACENZA
antella Trailers è pronta a sostenere la ripresa del settore edilizio e delle costruzioni e lo ha dimostrato presentandosi alle Giornate Italiane del Calcestruzzo organizzate a Piacenza Expo. Lo stand dell’azienda calabrese era presidiato dai fratelli Andrea e Gregorio Mantella che hanno incontrato gli operatori del settore illustrando nei minimi dettagli le caratteristiche dei loro semirimorchi e ribaltabili. “Siamo venuti a Piacenza Expo con una gamma di prodotti all’avanguardia - ci dice Andrea Mantella - ovvero due semirimorchi ribaltabili specifici per trasporto di materiali inerti - di cui uno abbinato a un trattore Scania R 500 - e uno Scania G 450 XT 8x4 equipaggiato con betoniera Cifa. Abbiamo voluto essere
presenti all’esposizione specializzata in un momento in cui il mercato ha iniziato la ripresa dopo gli anni di pesante crisi del settore edile e co struzioni dal 2008 al 2014”. Il semirimorchio ribaltabile posteriore a vasca tonda autoportante Stratosphere ha telaio in acciaio Strenx 960, vasca in acciaio Hardox 450 e struttura in acciaio Strenx 700. Il telaio è realizzato con una struttura a doppi T con croce di irrigidimento posteriore, cerniere di ribaltamento con bronzine autolubrificanti e guida cassone anteriore. La sfida per Mantella è fabbricare veicoli più leggeri, più durevoli e innovare continuamente sistemi e metodi di pro duzione. “Con l’utilizzo dell’acciaio Strenx della svedese SSAB realizziamo un telaio con lo stesso peso di uno in alluminio, ma con maggiore resistenza e stabilità - precisa Andrea Mantella - La no-
stra missione è ridurre la tara dei veicoli e aumentare la loro capacità di carico, riducendo così il consumo di carburante e dando un contributo a un mondo più sostenibile”. “In questo senso, abbiamo raggiunto risultati molto interessanti, soprattutto grazie al supporto tecnico che SSAB ha sempre fornito - aggiunge Gregorio Mantella, Responsabile Produzione - Il nostro è un prodotto premium. L’utilizzo dei prodotti SSAB ci permette di trasmettere il messaggio di qualità che ci ha sempre contraddistinto dai nostri concorrenti e che i nostri clienti riconoscono e apprezzano”. Altro prodotto di punta dell’offerta Mantella è il ribaltabile posteriore a vasca tonda autoportante Dominator, caratterizzato da controtelaio in acciaio Strenx 700, vasca in acciaio Hardox 400 e struttura in acciaio Strenx 00.
Gregorio e Andrea Mantella, i due dinamici titolari dell’azienda Mantella Trailers.
“Il controtelaio è uno dei punti di forza di questo ribaltabile - spiega Gregorio Mantella - proprio perché è realizzato in acciaio speciale ad alto limite elastico. Inoltre, con la sua altezza ridotta permette un abbassamento del baricentro conferendo migliore stabilità alla struttura in movimento”. L’attenzione di Mantella per il mondo della cantieristica è testimoniata dalla presenza a Piacenza Expo dello Scania G 450 XT con betoniera Cifa. Le versioni specializzate XT di Scania sono applicabili all’intera gamma di cabine del costruttore svedese, telai e piattaforme di motori. Per i veicoli XT sono disponibili tutte le opzioni Sca nia: da configurazioni a due assali con protezione antincastro anteriore e sospensioni pneumatiche integrali a
telai a cinque assali classificati come veicoli fuoristrada con sospensioni a balestra, specificati per le operazioni di cantieristica più complesse, passando per tutte le opzioni intermedie. L’avanzata piattaforma di motori include diversi modelli, dalla gamma 9 litri al celebre V8 16 litri. Il 2018 è stato un anno importante per Mantella. Al quartier generale di Lamezia Terme (Cz) possono ritenersi soddisfatti di aver aumentato del 100 per cento le vendite affermandosi in tutta Italia. “In particolare - conferma Andrea Mantella - abbiamo riscontrato buoni risultati sui semirimorchi ribaltabili per trasporto di inerti. Sulla spinta del successo ottenuto quest’anno, nel 2019 proseguiremo senza sosta la nostra offensiva aumentando il numero dei prodotti con il lancio
dello Stratosphere semirimorchio ribaltabile in alluminio, un veicolo innovativo che testimonia il nostro impegno nel proporre soluzioni di qualità sempre più avanzate nell’ottica delle performance abbinate alla profittabilità”. L’arrivo del nuovo ribaltabile coinciderà con l’aumento della produzione: “Attualmente conclude Andrea Mantella la nostra struttura produttiva è al 40 per cento della sua capacità a regime. L’impianto di 13mila mq coperti è pronto per le nuove sfide dal momento che su di esso abbiamo fatto ingenti investimenti già nel periodo pre-crisi economica. Nel 2018 abbiamo venduto quasi 200 pezzi, nel 2019 contiamo di aumentare ulteriormente il consuntivo di almeno il 50 per cento. Il fatturato attuale si aggira intorno ai 18 milioni di euro”.
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AZIENDE ALLA RIBALTA / SETTENTRIONALE TRASPORTI
La competenza non è un optional ALLA SECONDA GENERAZIONE DI GUIDA DELLA FAMIGLIA DANIELE, L’AZIENDA TREVIGIANA, DOPO AVER SOSTENUTO LA RICOSTRUZIONE DEL PAESE NEGLI ANNI DEL DOPOGUERRA, STA CONOSCENDO UNO SVILUPPO IN DIVERSE ARTICOLAZIONI DI ATTIVITÀ. IL CORE BUSINESS
S
È RAPPRESENTATO DALL’ALTA SPECIALIZZAZIONE NEL TRASPORTO DI RIFIUTI INDUSTRIALI E MERCI PERICOLOSE. NELLA STRATEGIA DI
PARTNERSHIP DI LUNGO PERIODO, IN KÖGEL TROVA IL SUO SICURO RIFERIMENTO PER SEMIRIMORCHI CENTINATI E PORTACONTAINER.
MAX CAMPANELLA POSSAGNO
pecchio fedele dell’economia reale, il mondo del trasporto nel nostro Paese è costituito da tante piccole e medie imprese, nate dai sacrifici di progenitori che, con il loro lavoro, hanno contribuito allo sviluppo socioeconomico del territorio di appartenenza. Imprese sane, dedite al trasporto con passione e competenza, che grazie alla solidità e al radicamento nel territorio, pur stringendo i denti hanno retto alla crisi, senza mai sacrificare la manovalanza che, anzi, è quasi sempre considerata parte della famiglia. Oggi gran parte di quelle imprese sono proiettate al futuro con nuovi sviluppi, con brillanti figure manageriali che, in rappresentanza delle nuove generazioni, stanno dando nuova linfa alla società guardando anche oltre il trasporto tradizionalmente inteso. È il caso di Settentrionale Trasporti, azienda alla seconda generazione della famiglia Daniele, che oggi rappresenta un gruppo aziendale che conta 550 dipendenti e diversifica il suo business, mettendo a frutto la competenza maturata negli anni e proponendo sue soluzioni alle nuove problematiche che caratterizzano segmenti particolari quale il trasporto di rifiuti industriali e merci pericolose. Siamo a Possagno, nel cuore della campagna trevigiana, territorio di gente che quando lavora lo fa seriamente. L’azienda è stata fondata nell’immediato dopoguerra dai tre fratelli Giuseppe, Gio-
van Battista e Natale Daniele. Con un’attività artigianale e partendo da zero, i tre con il loro mestiere di trasportatori contribuiscono alla ricostruzione del paese: edilizia, metano, movimento terra, non c’era attività che non richiedesse il trasporto come strumento necessario. Negli Anni Settanta, autentico volano per l’economia locale, ecco arrivare la cementeria, che indirizza i fratelli Daniele verso i trasporti industriali. Quando, nel 1977, nasce Settentrionale Trasporti, la ditta conta già una trentina di mezzi, che salgono a 50 negli Anni Ottanta. Punto di forza dell’azienda veneta, l’assoluta complementarietà delle com petenze dei fratelli Daniele: commerciale, amministrativo e traffico erano gli am biti di responsabilità di ciascuno dei tre. Negli Anni Novanta ha inizio un percorso, che dura tuttora, di graduale specializzazione nel trasporto di rifiuti industriali e merci pericolose, con un’articolazione molto ampia di attività. “Consolidato il resto del trasporto, dal pal lettizzato al minerale spiega Stefano Daniele, Amministratore, figlio di Giuseppe - ci siamo specializzati in rifiuti e merci pericolose, che oggi rappresentano il 75 per cento del nostro business. Lo abbiamo fatto mantenendo capisaldi per noi irrinunciabili: Settentrionale Trasporti è un’azienda italiana al cento per cento, non delocalizza si distingue puntando sulla qualità del servizio; il cliente si rivolge a noi perché ha la garanzia che il servizio venga svolto nel pieno rispetto di
tutte le normative, senza incorrere in alcun rischio. Questo richiede uno sforzo, non è solo questione di prezzo: occorre sapere che si sta affidando il servizio a un’azienda che intende rispettare tutte le regole, per quanto esse possano ritenersi discutibili. Per noi questo è un principio irrinunciabile”. Un approccio, quello dell’azienda trevigiana, basato su investimenti importanti: da oltre vent’anni Settentrionale Trasporti dispone di una piattaforma di lavorazione di rifiuti a Possagno (pneumatici) e una a Castelfranco Veneto (traversine e rottami) ed è leader nel riciclo di pneumatici fuori uso. Questi ultimi vengono lavorati in due edifici, uno per la realizzazione di
materiale energetico (utilizzato ad esempio come combustibile dalle cementerie), l’altro per la realizzazione di manufatti a uso industriale (ad esempio come isolante o suole da calzature). “Abbiamo ampliato gli orizzonti - spiega Stefano Daniele - proponendo il ciclo completo del trasporto di pneumatici fuori uso e continuiamo a essere massimamente attenti ai nuovi orientamenti del mercato”. Nella strategia di tenere alto il livello qualitativo del servizio, altro caposaldo assoluto di Settentrionale Trasporti è l’utilizzo di una flotta diretta, senza terziarizzazione nel trasporto di rifiuti e materiali che richiedono normative particolari. “Questo - precisa Stefano Daniele - con-
sente il controllo su tutta la filiera: investiamo molto sui mezzi nonché sulla formazione dei circa 230 autisti, che da noi hanno la possibilità di crescere sul piano professionale”. Settentrionale Trasporti conta 200 trattori e 30 unità tra mezzi d’opera e motrici, con un’età media di circa due anni e mezzo. Oggi la parte del leone la fa Scania, ma nel parco vi sono diversi Volvo. Di quest’anno una massiccia fornitura di 87 unità del Grifone. “Il nostro obiettivo prosegue l’Amministratore dell’azienda - è avere partner di lungo periodo, che garantiscano affidabilità: per noi la priorità del servizio è fondamentale; il cliente deve essere soddisfatto. Per farlo il circolo virtuoso passa dai fornitori,
che devono fornirci veicoli e un servizio di assistenza in grado di assicurare che tutto proceda nel migliore dei modi, garantendo la sua presenza qualora vi siano problemi”. Sulla stessa lunghezza d’onda si colloca la partnership con Kögel: di fatto semirimorchi centinati e portacontainer sono tutti del produttore di Burtenbach, in un parco trailer che - considerato l’ampio spettro di attività di Settentrionale Trasporti e la sua necessità di allestimenti differenti - conta centinati, ribaltabili posteriori, silo cisterne, ci sterne da cemento, piani mobili, mezzi per il trasporto eccezionale, cassonati, una se rie di cassoni scarrabili, tank per il trasporto liquido e 50 unità intermodali per trasporto rifiuti in acciaio inossidabile. “Il prodotto Kögel spiega Stefano Daniele - si è dimostrato valido e adatto alle nostre necessità. Abbiamo accolto l’idea di mettere alla prova il Light Plus: finora abbiamo sempre utilizzato centinati pesanti, ma oggi la proposta Kögel di un prodotto più leggero e standardizzato può rappresentare una valida alternativa. Nel 2019 dovremo sostituire una ventina di semirimorchi e l’obiettivo è a vere lo stesso marchio per ogni tipologia, per semplificare l’attività post vendita e avere pochi e validi interlocutori”. “Quello di Settentrionale Trasporti - afferma Michele Ma stagni, Sales Manager Kögel Italia - è un lavoro difficile, che richiede il massimo in termini di qualità di prodotto. Si tratta di attività particolari che richiedono sicurezza, guidabilità e tenuta di strada. Kögel risponde a queste esigenze con veicoli frutto di una seria opera di progettazione e di fabbricazione rigorosamente europea. Sul piano strategico, Kögel intende essere accanto a imprese di medie dimensioni come Settentrionale Trasporti: imprese sane, competenti, che mettono a disposizione il meglio del know-how italiano. Rientra nei nostri compiti sostenerle nella loro mission”. L’azienda veneta ha chiuso il 2017 con un fatturato di 47 milioni di euro, che saliranno a circa 50 quest’anno. Oggi accanto a Stefano al vertice di Settentrionale Trasporti troviamo Oscar, figlio di Natale, Responsabile manutenzione, e Paolo, figlio di Giovan Battista. Cristian Daniele, affiancato dal fratello Paolo, è inoltre a capo di Emaprice, società di engineering e costruzioni di edifici industriali e impianti quali tunnel, gallerie e infrastrutture.
A sinistra Mauro Denti, Area Manager Nord Est e Sardegna Kögel Italia; stretta di mano tra Michele Mastagni (a destra), Sales Manager Kögel Italia, e Stefano Daniele, Amministratore Settentrionale Trasporti.
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AL DEBUTTO SKYLER, PRIMO PIANO MOBILE DELL’AZIENDA TORINESE
Il grande salto di Gervasi COMPLETAMENTE IN ACCIAIO, DAL PIANALE ALLE CASSE AL TELAIO,
SKYLER SEGNA LO SBARCO DEL BRAND
GERVASI NEL SEGMENTO DEI PIANI MOBILI, NEL QUALE PORTA UNA LUNGA STORIA ED ESPERIENZA CHE HANNO RESO IL PRODUTTORE ITALIANO RIFERIMENTO NEL TRASPORTO ROTTAME.
“PROPONIAMO UNA SOLUZIONE SEMPRE VALIDA: CHE SERVA CARICARE RIFIUTI O RESIDUATI IL TRASPORTATORE PUÒ UTILIZZARE LO STESSO VEICOLO SENZA ALCUN RISCHIO”, AFFERMA
ALESSIA GERVASI.
T
MAX CAMPANELLA RIMINI
rentacinque anni di storia, altrettanti di affidabilità provata nel segmento dei ribaltabili, dove Gervasi è un nome di riferimento ad esempio con la famiglia Canguro, posteriori con gru, o Cobra e Maxi Tiger per il trasporto rottami. Se dalla raccolta e trasporto di rottame, vetro e rifiuti il salto ai piani mobili per tutti i residuati è frutto di una nuova strategia dell’azienda torinese, questa si accompagna a una sfida che guarda oltre, che punta a massimizzare i benefici al cliente “dell’approccio Gervasi”, strutturando la propria organizzazione e capacità produttiva per rispondere, in chiave moderna, alle nuove esigenze del trasporto complessivo. La modernità è nelle radici di Gervasi Ecologica, azienda nata solo due anni fa per volontà di Alessia e Stefania Gervasi, rispettivamente 39 e 42 anni. Le due brillanti e giovani manager hanno deciso di acquisire il know-how del la storica F.lli Gervasi, partendo da quel business per individuare obiettivi ambiziosi. “Siamo cresciute nell’azienda di famiglia - spiega Alessia Gervasi - dove abbiamo imparato l’importanza di
mettere a disposizione la nostra esperienza per proporre soluzioni “cucite” sulle esigenze del cliente, in funzione delle sue effettive necessità. Una caratteristica che da sempre distingue il nome Gervasi nel trasporto rottame. Due anni fa abbiamo compreso l’importanza crescente che, da quel momento e nei prossimi anni, assumerà il trasporto dei rifiuti e abbiamo scelto di portare l’affidabilità Gervasi e il suo know-how a tutto quel lo che è ecologia e che nei prossimi anni registrerà un importante sviluppo”. Sul piano dei prodotti, frutto della nuova strategia è Skyler, il primo piano mobile di produzione Gervasi, alla sua première assoluta a Rimini Fiere, in occasione del Salone Ecomondo. Nasce nel sito di Scalenghe, in provincia di Torino, dove ha sede l’headquarter, ed è di progettazione e fabbricazione italiane al cento per cento. “Il design - illustra Benedetta Reale, Responsabile Comunicazione e Marketing di Gervasi Ecologica - richiama i nostri prodotti: la livrea verde presentata a Ecomondo vuole richiamare immediatamente il nuovo nome dell’azienda e le sue ambizioni”. Skyler si propone come mezzo adatto praticamente a tutti gli scopi. “L’obiettivo -
Alessia Gervasi e Benedetta Reale, Responsabile Comunicazione e Marketing di Gervasi Ecologica.
precisa Alessia Gervasi - è dare una soluzione di trasporto sempre valida: senza alcun rischio di compromettere servizio e veicolo, il trasportatore può caricare rifiuti o rottame quando gli serve, utilizzando lo stesso mezzo. Anche con Skyler confermiamo la nostra vocazione “sartoriale”: sono possibili doghe a V, modifiche a pianale o casse. Sin dalla fase progettuale possiamo sfruttare la caratteristica
maxi volume di questi veicoli per rispondere alle esigenze del cliente finale”. Del resto Skyler è frutto di richieste provenienti dagli stessi clienti. “Dalla clientela italiana e francese - prosegue Alessia Gervasi - erano emerse istanze per una soluzione che non fosse un ribaltabile: il piano mobile per alcuni clienti presentano meno rischi, si prestano per un maggior numero di attività. Nel
caso specifico un’importante acciaieria ci ha chiesto una soluzione con queste caratteristiche. Ci abbiamo aggiunto del nostro, con un tocco estetico che non guasta affatto: in un mondo, come quello del trasporto rifiuti, nel quale il bello non è usuale, abbiamo voluto aggiungere elementi di design che catturano l’attenzione in modo positivo”. Skyler - famiglia che si arricchirà di varianti e modelli
in linea con la richiesta della clientela - completa la gamma Gervasi, il cui core business resta il semirimorchio per residuati. Il suo punto di forza? “È realizzato - risponde Alessia Gervasi - completamente in acciaio, dal pianale alle casse al telaio, frutto di una lunga esperienza di Gervasi nella lavorazione dell’acciaio, caratteristica che lo rende pressoché unico in Italia e in buona parte d’Europa”.
PER GERVASI ECOLOGICA È SOLO L’INIZIO DI UNA NUOVA, AVVINCENTE SFIDA
TRA BUSINESS, PRODUZIONE E DIPENDENTI L’ANNO SI CHIUDE IN NETTA CRESCITA C on 25 dipendenti e un trend in continua crescita, Gervasi Ecologica si appresta a chiudere il 2018 con un fatturato di circa due milioni e mezzo di euro. Numeri destinati a salire, alla luce della nuova strategia avviata dalle sorelle Gervasi, senza affatto trascurare quello che resta l’imprinting dell’azienda torinese. “Ogni veicolo
che esce dalle nostre linee - afferma Alessia Gervasi - ha un nome e cognome, una sua identità. È frutto della passione e dell’attenzione al cliente, che seguiamo anche e soprattutto nella fase successiva di post acquisto”. Forte di un importante bacino di clientela che, in Italia, si affida ai suoi mezzi per il trasporto
del rottame, Gervasi punta a crescere anche in Paesi come Francia, Belgio, Germania, Romania ed Est Europa, dove il marchio sta facendo breccia tra realtà di autotrasporto ben dimensionate. “Stiamo costituendo un team di giovani collaboratori - spiega Alessia Gervasi - che sta lavorando bene facendo conoscere il nome Gervasi in
territori e settori nei quali eravamo finora meno presenti. Abbiamo i vantaggi di un’azienda familiare, che consente estrema personalizzazione di prodotto e servizio, ma capacità e dinamismo utili per le grandi flotte. Crediamo molto nel trasporto dei rifiuti come leva di grande potenziale di crescita nei prossimi anni”.
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IN QUATTRO ANNI IL
INTERVISTA / RAFFAELE PALERMO, SALES MANAGER HANKOOK ITALIA
PRODUTTORE PREMIUM HA CONOSCIUTO UNA
La flotta che verrà
I
MAX CAMPANELLA SESTO SAN GIOVANNI
l successo sul mercato italiano di Hankook è ampiamente riconosciuto, corroborato da ogni analisi dei trend del segmento degli pneumatici per veicoli professionali. Negli ultimi quattro anni il produttore premium ha raddoppiato i volumi, passando dal 6 al 12 per cento di market share. Hankook è una delle aziende del settore su cui si è maggiormente focalizzata l’attenzione di player e media: “outsider” nel 2013, l’anno scorso si è piazzata al terzo posto nella top ten, rosicchiando quote di mercato un po’ a tutti gli altri big, superando produttori europei che fino all’ultimo non hanno creduto possibile che ciò accadesse. Tra i protagonisti di quest’avvincente sfida, Raffaele Palermo, dal 2013 Sales Manager, classe 1966, originario di Anagni, nel Frusinate, ma cresciuto a Casoria, nell’immediata periferia di Napoli, è l’uomo che Carlo Citarella, oggi Amministratore Delegato Hankook Italia, ha voluto al suo fianco per guidare l’offensiva nelle vendite. Sposato con Fiorenza, padre di Luigi e Federica, rispettivamente 22 e 17 anni, Palermo è un manager semplice e trasparente, come ama definirsi. È cresciuto giocando a pallone nei vicoli del paese, fino a quando, conseguito il diploma al seminario arcivescovile Castaldo, interrompe gli studi universitari per lanciarsi nel mondo del lavoro. Per quel giovane laziale le vendite porta-a-porta rappresentano una sorta di rivelazione: è lì che intuisce la sua propensione alle vendite, che matura nel primo incarico
nel settore pneumatici in Marangoni. Dopo sette anni entra in Bridgestone come TBR (Truck & Bus Replacement) Specialist per Lazio e Abruzzo. In quegli anni ha l’occasione di lavorare accanto a Citarella, che ritroverà qualche anno dopo. Nel 2011 Palermo accetta la sfida di Hankook, che gli chiede di sviluppare le vendite nel Centro Italia. “Nonostante qualcuno ritenesse la mia scelta pura follia - racconta il Sales Manager - ero certo che, di lì a breve, sarebbe emerso il valore del prodotto e di un’azienda per mol ti effettivamente sconosciuta: non potevo lasciarmi sfug gire l’opportunità. Nei primi due anni negli incontri con i principali operatori si so no sviluppate importanti partnership e mi hanno chiesto di assumere l’incarico di Supervisor, ovvero di supervisione generale delle vendite”. Di lì a poco in Hankook Italia arriva Citarella, inizialmente come Sales Director, timoniere di una nuova, massiccia offensiva. È lui che vuole Palermo come numero uno alle vendite, scelta che si rivelerà azzeccata. “Tra noi prosegue il Sales Manager c’è sempre stata sintonia e i risultati sono arrivati, pri m’ancora che nei numeri, nella percezione del marchio. Oggi l’utente finale non sceglie Hankook per il prezzo, pur competitivo, ma perché Hankook soddisfa le sue esigenze: l’utente sa che al nostro fianco può ottimizzare i costi, consumare meno e, non da ultimo, avere un prodotto ricostruibile. Siamo riconosciuti per la flessibilità verso i nostri partner, con i quali il rapporto è all’insegna di tra-
CRESCITA VERTIGINOSA, RADDOPPIANDO I VOLUMI E BALZANDO IN TERZA POSIZIONE NELLA TOP TEN. TRA I PROTAGONISTI DI QUEST’AVVINCENTE SVILUPPO,
RAFFAELE PALERMO È L’UOMO SCELTO COME SALES MANAGER NEL 2013 DALL’ATTUALE AMMINISTRATORE DELEGATO CARLO CITARELLA PER GUIDARE L’OFFENSIVA NELLE VENDITE. IL SALES MANAGER ANNUNCIA UNA NUOVA SFIDA: “L’ANNO PROSSIMO RICOMINCEREMO A CRESCERE OCCUPANDO NUOVI SPAZI”.
Raffaele Palermo, dal 2013 Sales Manager Hankook Italia.
sparenza e semplicità: abbiamo un ottimo prodotto, un prezzo competitivo e possiamo essere partner affidabili per migliorare il proprio business. La frase “Con voi le gom me arrivano spontanee, tutto fila liscio” è il miglior complimento che mi è stato fatto”. Com’è costituita la famiglia di pneumatici Hankook dedicata al trasporto professionale? “La gamma è completa per ogni esigenza del tra sporto. In modo molto semplice - spiega Palermo abbiamo l’Ecube per il lungo raggio e la grande famiglia Smart: SmartFlex per utilizzo
ibrido, per flotte che fanno sia regionale sia linea; Smart Work per il cava-cantiere; Smart City per i bus urbani; Smart Control come gamma invernale e, per bus intercity e coach, la gamma SmartTouring. All’IAA è stato presentato il pneumatico per bus elettrici, che presto sarà disponibile da noi per test presso i clienti. Infine, è molto apprezzato da flotte e rete vendita il second brand Aurora, che sta avendo un ottimo riscontro in Italia”. Diamo qualche numero: co m’è andato quest’anno? “Dopo un 2017 da campioni risponde Raffaele Palermo -
nel 2018 abbiamo confermato la nostra quota di mercato: fare leva su quanto di buono è stato fatto l’anno scorso ci ha consentito di superare qualche difficoltà legata ai dazi e all’avvio dei necessari lavori di ampliamento dei siti produttivi. Il successo è trainato dal primo equipaggiamento, che ci vede presenti in MAN, Mercedes-Benz e Scania, e da importanti campagne di marketing, non da ultimo la sponsorizzazione del Napoli Calcio”. Qual è la prospettiva per il 2019? “Vogliamo ricominciare a crescere - afferma Palermo - occupando nuovi spazi,
avviando una nuova strategia di confronto con le grandi flotte. È sotto gli occhi di tutti il cambiamento messo in atto dai nostri principali competitor, cui abbiamo risposto innalzando l’asticella delle offerte. Nel 2019 faremo un nuovo passo: le flotte hanno messo alla prova il prodotto Hankook ma, oltre all’acquisto di pneumatici, vogliono un riferimento per contratti di manutenzione e costo al chilometro. Hankook è già pronta, si tratta di comunicare questa disponibilità, usare tutti i mezzi disponibili per trasmettere a rivenditori e flotte questa consapevolezza”.
Per il 2019 Hankook Italia ritiene di poter crescere ancora conquistando nuovi spazi di mercato.
DI PARI PASSO ALLA CRESCITA LA FILIALE ITALIANA CONTINUA A STRUTTURARSI
L’ANNO PROSSIMO SARÀ RAFFORZATA LA SQUADRA DI SPECIALISTI TRUCK & BUS P roduttore premium assolutamente consolidato sul mercato italiano, Hankook viene scelto da aziende di trasporto di medie dimensioni, attente ai costi, esigenti nel chiedere qualità. Quali sono i segmenti nei quali è più presente il marchio? “Hankook - risponde Raffaele Palermo - risponde un po’ a tutte le esigenze, dal lungo raggio al regionale al
cava-cantiere. Con grande soddisfazione quest’anno abbiamo avuto richieste da municipalizzate per il trasporto pubblico, aziende che ci hanno scelto dopo aver comparato Hankook con altri marchi importanti: è un segmento che richiede certezze in termini di qualità e massima attenzione ai costi”. Di pari passo alla crescita, Hankook Italia
si è negli anni strutturata nell’organizzazione. Oggi la divisione TBR conta sette Specialist ai quali, dal 1° luglio scorso, si è aggiunto Andrea Armani come Area Manager per il Nord. “L’anno prossimo - anticipa Palermo saranno inseriti un Area Manager per il Centro-Sud e un ulteriore Specialist: a fine 2019 Hankook Italia potrà contare su una squadra
di otto Specialist TBR e due Area Manager che riportano al sottoscritto. Al nostro fianco da quest’anno abbiamo l’importante new entry di Marco Pellegatta, giovane dinamico che nel team del Marketing si occupa esclusivamente di TBR, supporto indispensabile in un periodo in cui la comunicazione è elemento essenziale nella strategia Hankook”.
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INTERVISTA / ANDREA MARCONCINI, DIRECTOR COMMERCIAL PRODUCTS BRIDGESTONE EUROPE-SOUTH REGION
“Giovani e digitale al primo posto” IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ CARATTERIZZATO DA FLOTTE DIMENSIONATE E ATTENTE AL TCO,
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BRIDGESTONE SI EVOLVE DA PRODUTTORE DI PNEUMATICI AD AZIENDA CHE SVILUPPA SOLUZIONI DI MOBILITÀ. IL NUOVO ECOPIA VA IN QUESTA DIREZIONE: È IL MIGLIORE SUL MERCATO IN TERMINI DI RIDUZIONE DEI CONSUMI. NEL 2019 ARRIVERANNO NOVITÀ DI PRODOTTO E SOLUZIONI DIGITALI A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DEI BRIDGESTONE PARTNER E DEI FIRST STOP SPECIALISTI AUTOCARRO.
MAX CAMPANELLA VIMERCATE
ullo slancio del nuovissimo Ecopia H002, lanciato nella seconda metà di quest’anno, per il 2019 Bridgestone punta sullo sviluppo di nuove soluzioni digitali, affiancate da ulteriori e importanti novità in termini di prodotto. Una strategia che, avendo come naturale baricentro la rete di Bridgestone Partner e First stop specialisti autocarro, tradurrà in pratica le indicazioni di Paolo Ferrari, da settembre 2016 Presidente e CEO Bridgestone EMEA: “I nostri investimenti in pneumatici e soluzioni digitali hanno tutti il medesimo obiettivo: migliorare la mobilità”. Cosa dobbiamo aspettarci? Quali saranno i trend del mercato dei pneumatici? “A fronte di un 2018 che - spiega Andrea Marconcini, dal 2011 Director Commercial Products Bridgestone Europe-South Region - ha rispettato le previsioni, stabile nei risultati, incerto e altalenante con segnali di ripresa verso fine anno, il 2019 per noi sarà certamente un anno positivo in termini di attese, ancor più per tutta una serie di novità che andremo a presentare”. RISULTATI LUSINGHIERI
L’introduzione dei dazi sugli pneumatici prodotti in Cina in che modo ha influito
sui volumi dei principali produttori europei? “Nel nostro caso - risponde Marconcini - abbiamo registrato una forte crescita della domanda del brand Dayton: molte flotte che prediligono pneumatici a basso costo hanno preferito acquistare seconde e terze fasce di produttori premium, a fronte della minore competitività di prezzo degli pneumatici orientali. Con Dayton gli autotrasportatori si garantiscono un prodotto competitivo e l’assistenza qualificata dei nostri Partner”. In termini di volumi come si chiude il 2018 per i marchi del Gruppo Bridgestone? “In un mercato sostanzialmente fermo nel rispecchiare l’economia reale - precisa Marconcini - alla forte crescita del brand Dayton si affianca la sostanziale stabilità di Bridgestone e Firestone. Da sottolineare la crescita a doppia cifra di flotte che chie dono la gestione diretta dei pneumatici per l’intero parco mezzi, gestione che naturalmente viene effettuata dai nostri Bridgestone Part ner e dei First Stop specialisti autocarro. Considerando che l’anno non può definirsi eccezionale, per Bridgestone si tratta di un buon risultato”. In Italia qual è l’evoluzione in atto nel sistema-trasporto? “Da qualche anno afferma il manager Bridgestone - assistiamo a una fase storica di accorpamento: da padroncini monoveicolari e
piccole flotte si sta sempre più passando a una situazione di aziende medio grandi, con parchi strutturati. Un fenomeno che naturalmente ci riguarda da vicino: flotte così dimensionate e moderne nel loro sviluppo presentano nuove esigenze. Ad esempio è sempre più pressante la richiesta di soluzioni che riducano il TCO. Non solo, le flotte stanno compiendo pas si graduali ma costanti verso le nuove tecnologie: sistemi di tracciatura, controllo dei consumi, sistemi di monitoraggio del carico e dello stile di guida o sui sistemi di sicurezza sono sempre più diffusi. Fino a pochi an ni fa era impensabile un’evoluzione così rapida e imponente”. ATTENZIONE PER LE FLOTTE
Come risponde Bridgestone a flotte che stanno così ridisegnando se stesse? “Bridgestone - afferma Marconcini - risponde a queste esigenze a sua volta evolvendosi, da produttore di pneumatici ad azienda che sviluppa soluzioni, sfruttando la sua capacità di fornitore globale. È recente l’istituzione di Digital Garage, una sorta di start-up interna al nostro Centro Ricerca & Sviluppo di Roma, che ha il compito di studiare soluzioni digitali e pneumatici per la mobilità che cambia, servizi a valore aggiunto che integrano pneumatici e tools che migliorano la mobilità.
Il nuovo Ecopia H002 va in questa direzione: è il migliore sul mercato in termini di riduzione dei consumi di carburante”. Per il 2019 dobbiamo dunque aspettarci un “qualcosa in più” nell’offerta Bridgestone alle flotte? Bridgestone, prosegue Marconcini, mediante l’uso di dati e tecnologia in modo pioneristico, insieme ad investimenti in R&D e l’attenzione al cliente, sarà in grado di creare valore aggiunto attraverso soluzioni di mobilità che offriranno, efficienza, convenienza e sostenibilità più che mai elevate: un esempio, nel comparto autocarro, è il lancio di FleetPulse ovvero la soluzione tre in uno composta dall’App mobile, il sito web centralizzato e il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici (TPMS) che sarà disponibile in Italia a partire da Gennaio 2019. FleetPulse permetterà di monitorare costantemente le condizioni del veicolo riducendo in maniera significativa la probabilità di guasti inaspettati, costosi e potenzialmente pericolosi, aumentando in questo modo il tempo trascorso su strada e assicurando alti standard di sicurezza. FleetPulse, rendendo automatici i controlli tecnici, aiuterà le flotte a semplificare i loro processi e a ridurre i costi di manutenzione. Un’analisi del network di Bridgestone Partner e First stop specialisti autocarro:
Andrea Marconcini, Director Commercial Products Bridgestone Europe-South Region.
quanti sono e quali gli sviluppi della rete? “Contiamo - illustra Marconcini - 85 Partner che coprono in modo capillare il territorio italiano. A parte un bassissimo e fisiologico 5 per cento di turnover, si tratta di un network stabile: abbiamo scelto i migliori professionisti e questo trend ne è la dimostrazione. Nel 2019 l’intera rete sarà oggetto di rinnovo della certificazione di qualità da parte di un ente esterno: chi esce evidentemente non si trova nelle condizioni di rispettare gli standard di qualità di cui abbiamo bisogno. Con l’ingresso di MyGom di Tuninetti abbiamo coperto l’area Nord Ovest e oggi il network è un vero punto di forza di Bridgestone: con noi la flotta sa di poter contare su punti di servizio ovunque viaggino i suoi mezzi”. PRIORITÀ ALLA FORMAZIONE
A sostegno della rete quali saranno le novità introdotte? “Investiremo molto pre annuncia Marconcini nella formazione, soprattutto delle giovani leve: i nostri Bridgestone Partner e i First Stop specialisti autocarro, stanno vivendo una fase storica di arrivo delle successive generazioni, che hanno dalla loro energia e maggiore apertura mentale alle nuove tecnologie. Vogliamo
aiutare queste giovani leve a crescere, a innalzare il livello professionale della loro attività, confidando che in questo modo il loro lavoro risulti anche più apprezzabile dall’esterno: se da una parte è essenziale formare i nostri clienti su normative e tecnologie che avanzano, la categoria può evolvere nella gestione di un’attività che, con aspetti tecnologici importanti, può attrarre i giovani, aiutandoli ad avvicinarsi al mondo del pneumatico”. Può anticiparci qualche novità che riguarderà direttamente il network dei vostri partner? “Stiamo definendo - conclude il manager Bridgestone - un supporto finanziario che, nell’esposizione nei confronti delle flotte, risolva il problema della criticità del credito: una società finanziaria assicurerà l’incasso del rivenditore e darà alla flotta una soluzione di ratei per consentirle di affrontare l’investimento con serenità. Inoltre, nel 2019 sa rà avviata una sorta di “pool” di rivenditori raccomandati Bridgestone (Bridgestone Partner e First Stop specialisti autocarro) che ci aiuterà a definire quello di cui i rivenditori hanno bisogno nello sviluppo di nuovi servizi al trasporto. Solo nel confronto con la nostra rete è possibile immaginare come sarà il mercato nei prossimi anni”.
“Stiamo definendo - afferma Andrea Marconcini - un supporto finanziario che, nell’esposizione verso le flotte, risolva il problema della criticità del credito: una società finanziaria assicurerà l’incasso del rivenditore e darà alla flotta una soluzione conveniente”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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CONTINENTAL MIRA A PRODURRE PNEUMATICI SPECIFICI
Più avanti con Conti e.Motion Pro
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LINO SINARI MILANO
roduttore di pneumatici premium ma anche grup po tecnologico. Dalla sinergia tra le varie divisioni del Gruppo Continental nasce il prototipo dello pneumatico Conti e.MotionPro, progettato e sviluppato per l’autocarro elettrico MAN CitE. Il progetto di Continental include l’applicazione di una fascia blu sul lato dello pneumatico, abbinata a un profilo realizzato a mano e a fondi scanalati blu sul battistrada, adattandosi così perfettamente al design moderno del nuovo MAN CitE. Gli esperti di Continental hanno progettato e realizzato il design del Conti e.MotionPro lavorando in modo coordinato con MAN. Durante la produzione dello pneumatico nello stabilimento di Púchov, in Slovacchia, il fianco è stato fabbricato a mano e la vernice “pulse blue” è stata applicata in fase di riscaldamento dello pneumatico. Successivamente, è stato realizzato un profilo personalizzato attraverso un complesso processo di taglio robotizzato. Lo pneumatico è stato infine rifinito da intagliatori professionisti a Stöcken, nei pressi di Hannover. Contemporaneamente, all’interno delle scanalature sono state inserite a mano piccole parti in gomma. Continental è uno dei pochi produttori di pneumatici in grado di realizzare a mano design personalizzati in quantità limitate. Il camion MAN CitE è caratterizzato dal design ergo-
IL PROTOTIPO CONTI E.MOTION PRO, ALL’IAA MONTATO SU UN CAMION MAN CITE, COSTITUISCE IL PUNTO DI PARTENZA PER LO SVILUPPO DI PNEUMATICI PER VEICOLI INDUSTRIALI ELETTRICI CON DIFFERENTI REQUISITI IN MATERIA DI DURATA E RESISTENZA AL ROTOLAMENTO.
NASCE
NELLO STABILIMENTO
PÚCHOV, IN SLOVACCHIA,
DI
PROGETTATO E REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON IL COSTRUTTORE DI
MONACO.
nomico con soglia d’ingresso ribassata, grande pavimento piatto e accessibilità facilitata. Inoltre, assetto ribassato, grande superficie vetrata e telecamere di supporto danno ad autista e passeggero una visione chiara del traffico circostante. Questo concept di veicolo elettrico, sviluppato
in soli 18 mesi, fissa nuovi standard in termini di ergonomia della postazione di lavoro, sicurezza e sostenibilità nelle consegne urbane. “I veicoli elettrici - spiega Klaus Kreipe, capo dell’Original Equip ment Pneumatici Truck di Continental - possono essere temporaneamente equi-
paggiati con pneumatici tradizionali. Tuttavia, i nuovi propulsori e i nuovi concept di veicoli ad essi abbinati in qualche caso cambiano i requisiti necessari per gli pneumatici per veicoli commerciali. Attualmente, portiamo avanti diverse collaborazioni che ci consentono di acquisi-
re importante esperienza per lo sviluppo di pneumatici destinati a veicoli e bus elettrici”. Kreipe ha inoltre annunciato l’intenzione di Continental di sviluppare pneumatici con tecnologie all’avanguardia, in collaborazione con produttori di veicoli commerciali e società di autoli-
Klaus Kreipe, capo dell’Original Equipment Pneumatici Truck di Continental.
nee, per avviare la realizzazione di veicoli elettrici. Ottimizzare la gamma di veicoli richiede basso consumo energetico e eccellente resistenza al rotolamento. I nuovi concept possono inoltre rendere necessaria una modifica della posizione di centraggio, come pure del carico gravante sugli pneumatici e della forza motrice. Tutto ciò pone potenziali problemi in termini, ad esempio, di capacità di carico o resistenza al l’u sura degli pneumatici. Lo stesso incremento della capacità di carico e della corrente di trazione può richiedere agli pneumatici ulteriori requisiti. Continental mira dunque a sviluppare e produrre pneumatici specifici per tali scopi. L’azienda vanta numerosi anni di esperienza, in particolare nell’ottimizzazione della resistenza al rotolamento e nella produzione di pneumatici a ridotto consumo di carburante, oltre a occupare una posizione preminente tra i suoi competitor. Lo pneumatico Conti e.MotionPro era esposto all’IAA montato sul MAN CitE, nuovo autocarro elettrico per uso urbano, anch’esso presentato per la prima volta.
NELLA GAMMA DEGLI PNEUMATICI PORTUALI INTRODOTTA LA MESCOLA PORT PLUS
RESISTENTE A DANNEGGIAMENTI E ABRASIONI, PROLUNGA LA VITA DELLA GOMMMA U n “plus” nella resistenza a urti e danneggiamenti, nella durata d’esercizio e nel chilometraggio. È quanto offre la mescola Port Plus disponibile per gli pneumatici per applicazioni portuali Continental. Un esempio nella manifestazione TOC Europe a Rotterdam dove, con il motto “Reliable tires. Intelligent operations. Efficient Terminals”, la Business Unit Commercial Specialty Tires di Continental ha esposto gli pneumatici della gamma V-ply
realizzati con la nuova mescola. Sempre più grandi, sempre più alti, sempre più veloci: i mezzi che movimentano container vuoti e i reach stakers sono preposti alla movimentazione di carico e scarico dei container. In questa specifica applicazione di pick&stack, questi veicoli sono spesso costretti a ruotare staticamente su se stessi: di conseguenza gli pneumatici si surriscaldano velocemente e l’usura diventa più precoce. In queste condizioni crepe, rot-
ture e rigonfiamenti non sono inusuali. La mescola Port Plus di Continental riduce lo sviluppo di calore nello pneumatico, minimizza l’usura e estende la durata d’esercizio. “Abbiamo condotto test in collaborazione con i clienti durante tutto l’anno scorso sottolinea Julian Alexander, Product Line Manager Material Handling della Business Unit - e ci sono stati casi in cui la durata dello pneumatico è perfino raddoppiata”.
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PALLETWAYS ITALIA / IN UMBRIA IL PREMIO CONCESSIONARIO DELL’ANNO
Dritti al cuore dell’Italia
L
MATTEO GALIMBERTI CITTÀ DI CASTELLO
’incontro con Palletways e la partnership avviata con il leader nel trasporto espresso su pallet ha rappresentato per Emidi Viaggi un ulteriore impulso alla propria attività: da piccola realtà di trasporto nel cuore dell’Umbria, l’azienda guidata da Paolo Emidi si è aperta al trasporto espresso su pallet nazionale ed europeo, andando a soddisfare le esigenze dei clienti e acquisendone di nuovi, proseguendo quell’opera di diversificazione dell’attività che ha caratterizzato Emidi Viaggi e ha consentito alla realtà umbra di superare momenti economici difficili. L’operosità del suo timoniere e il dinamismo dimostrato sul campo dall’intera squadra di Emidi Viaggi sono stati riconosciuti con il premio Concessionario dell’Anno 20172018, assegnato da Palletways Italia coronamento del lavoro effettuato dalla Concessionaria e dallo staff Palletways che si occupa della verifica del rispetto delle procedure imposte dall’appartenenza al Network ed allo sviluppo dei volumi di traffico. La storia dell’azienda di Città di Castello, in provincia di Perugia, ha inizio nel 1960 quando Franco Emidi e Piero Nutrica, dopo un’esperienza nel settore del noleggio di vetture, decidono di dedicarsi al trasporto professionale: dai van ai truck e - inizialmente - anche agli autobus, la ditta Emidi & Nutrica rispondeva all’esigenza di una zona molto prolifica d’imprese soprattutto artigiane. Il territorio dell’Alta Valle del Tevere è storicamente caratterizzato da un forte orientamento ad artigianato e agricoltura. “Negli anni del boom economico - spiega Paolo Emidi - sono fiorite tante aziende di
STORICA REALTÀ DELL’ALTA VALLE DEL TEVERE, EMIDI VIAGGI NASCE NEL 1960 PER VOLONTÀ DI FRANCO EMIDI E PIERO NUTRICA. DAL 1994 AL TIMONE DELL’AZIENDA DI CITTÀ DI CASTELLO, PAOLO EMIDI HA AVVIATO TRE ANNI FA UN PERCORSO DI DECISO RINNOVAMENTO DELLA FLOTTA, IN CUI A BREVE FARÀ CAPOLINO IL PRIMO VEICOLO A GAS NATURALE: UN IVECO
STRALIS NP. piccole dimensioni, molte delle quali hanno resistito ai venti di crisi e sono tuttora presenti sul mercato con importante dinamismo”. L’attuale numero uno di E mi di Viaggi arriva in azienda nel 1982, a 18 anni: accanto al padre, Paolo Emidi segue tutte le fasi dell’azienda, imparando il mestiere di autista, conseguendo tutte le patenti e proseguendo con gli aspetti am ministrativi e commerciali. Nel 1994, scomparsi i due fondatori, è lui a dover assumere la guida, dimostrando in concreto tutta la passione per il settore del trasporto. “Proprio per la vocazione imprenditoriale di questa terra - aggiunge l’imprenditore umbro - quello del trasporto ha sempre rappresentato un’ottima opportunità di business. All’inizio e per molti anni il nostro core business era rappresentato dal settore manifatturiero e tessile, per il quale mettevamo a disposizione piccole motri-
ci con rimorchi idonei anche al trasporto di capi appesi, come nel caso delle jeanserie. Oggi trasportiamo un po’ di tutto con centinati, veicoli frigo e coibentati, fornendo un’ampia gamma di servizi. Nel territorio è presente una forte componente di aziende legate a carta, legatoria e tipografia: l’obiettivo è soddisfare le esigenze di tutte le aziende presenti nella zona”. Dal veicolo leggero al bilico e articolato, Emidi Viaggi conta 25 veicoli (di cui sei furgoni) e una trentina di semirimorchi: gli autocarri sono in massima parte a marchio Iveco, i trailer per lo più Krone e Viberti, alcuni dei quali a noleggio. Prossimo acquisto uno Stralis NP a gas naturale. “Tre anni fa - afferma Emidi - abbiamo iniziato un percorso di rinnovo del parco veicoli e, oggi, l’80 per cento dei mezzi non ha più di tre anni. In questo modo oltre a garantire l’efficienza del ser-
vizio teniamo monitorati i costi di manutenzione e riduciamo consumi e emissioni, tema sempre più importante per i clienti: oggi non è più in discussione la necessità di avere una flotta performante. Siamo in possesso delle certificazioni per la Qualità ISO 9001, HACCP per trasporti alimentari e mangimi, ADR per trasporto merci pericolose e, tra i servizi offerti, mettiamo a disposizione dei clienti magazzini su misura per il deposito e lo stoccaggio merci”. L’incontro con Palletways è avvenuto all’inizio del 2016, quando Emidi Viaggi puntava ad ampliare la gamma di servizi. “Effettuavamo precisa Paolo Emidi - carichi completi e groupage, cercavamo una struttura che ci permettesse di fare collettame: la nostra azienda era ben strutturata, mancava il collegamento a un network. Con Palletways non solo abbiamo colmato questa mancanza, abbiamo iniziato a ragionare
in un’ottica diversa e a competere sul mercato con corrieri di grosse dimensioni: ci è stata data la possibilità di accedere a un segmento più complesso, che richiede tracciabilità, necessarie autorizzazioni e rispetto delle normative”. L’impulso derivante dalla partnership con Palletways Italia ha portato Emidi Viaggi a lavorare con aziende importanti, operando sul mercato con estrema competitività. “Far parte della famiglia Palletways - aggiunge Emidi - vuol dire poter contare sull’intera Rete italiana ed europea, proponendo un servizio di alto livello. Il cliente ha sempre un unico interlocutore, Emidi Viaggi, che a sua volta ha il supporto vitale del Network. In questi quattro anni abbiamo acquisito nuovi clienti e potuto proporre a quelli già consolidati il singolo pallet, di fatto raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo posti: fornire servizi di trasporto a 360 gradi.
Paolo Emidi, numero uno di Emidi Viaggi.
IL LEADER NEL TRASPORTO ESPRESSO SU PALLET ESTENDE LE OPERAZIONI AI PAESI NORDICI
IN PARTNERSHIP CON POST NORD SBARCO IN SVEZIA, NORVEGIA E FINLANDIA I l Gruppo Palletways ha avviato un’ulteriore estensione delle operazioni in Svezia, Norvegia e Finlandia. L’ampliamento dei servizi del Network ai Paesi scandinavi è resa possibile dalla collaborazione con PostNord, principale fornitore di servizi logistici nell’area scandinava. PostNord si serve dei servizi di con-
segna di Palletways in venti Paesi europei dal 2011. L’area dei Paesi nordici, compresa la Danimarca, già servita da Palletways, può contare sulla trasparenza dei servizi track & trace e di tempi di transito tra i migliori sul mercato a prezzi competitivi. “Siamo sempre alla ricerca di opportunità - dichiara Luis Zubialde,
COO (Chief Operating Officer) Palletways Group - per espandere e migliorare la nostra offerta per concessionari e clienti. Il raggiungimento dei Paesi scandinavi rappresenta un momento importante per il nostro Gruppo. Il servizio è completamente integrato alla rete logistica locale già esistente per permettere a clienti e
concessionari in tutta Europa di accedere agevolmente ai Paesi nordici e cogliere le numerose opportunità di business. L’Italia, per esempio, esporta ogni anno circa dieci miliardi di euro di merci verso i Paesi nordici”. “I nostri clienti - aggiunge Tim Jørnsen, Responsabile eCommerce e
Logistica PostNord - hanno ora accesso a una delle reti di consegna di merci su pallet fra le più consolidate e competenti d’Europa. Grazie al nuovo accordo, i clienti Palletways avranno conferma che affidarsi alla nostra rete è la scelta migliore per consegnare le merci nella regione nordica”.
N° 275 / Dicembre 2018
NUOVA PIATTAFORMA PER IL FRESCO
STEF sbarca a Bologna
Ci trovatte al Transpotec 201 9 21-24 Febbraio
LA PIATTAFORMA, SITUATA A GRANAROLO DELL’EMILIA, 9 KM A NORD DEL CAPOLUOGO, È UBICATA NEL CUORE DELLA ZONA IN CUI SI CONCENTRANO LA PRODUZIONE AGROALIMENTARE E I MAGGIORI CONSUMI. “L’ITALIA È UN PAESE CHIAVE NELLO SVILUPPO DELLE NOSTRE ATTIVITÀ DI TRASPORTO E LOGISTICA DEI PRODOTTI ALIMENTARI IN EUROPA”, AFFERMA STANISLAS LEMOR, PRESIDENTE STEF ITALIA.
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VALENTINA MASSA
GRANAROLO DELL’EMILIA
TEF rafforza la presenza in Italia con una filiale di 5mila mq a Bologna. La nuova piattaforma, dedicata ai prodotti alimentari freschi (da +2°C a +4°C), permette al Gruppo di accompagnare i clienti italiani nel loro sviluppo e segna il raf for zamento della presenza di STEF nel Nord Est Italia. L’inaugurazione si è tenuta alla presenza di Daniela Lo Con te, sindaco del comune di Gra narolo del l’Emilia, Jean-Pierre Sancier, Direttore Generale del Gruppo STEF, Stanislas Lemor e Marco Candiani, rispettivamente Presidente e Direttore generale di STEF Italia. Situata nel comune di Cadriano-Granarolo dell’Emilia, a 9 km a Nord di Bologna, la filiale si posiziona in un’area strategica, nel cuore della zona in cui si concentrano la pro du zione agroalimentare i ta liana e i maggiori consumi. Questa localizzazione garantisce la connessione
con l’asse autostradale Milano-Roma e costituisce una soluzione i dea le per l’ot timizzazione dei lead time di consegna delle merci. “L’Italia - dichiara Stanislas Lemor - è un Paese chiave nello sviluppo delle nostre attività di trasporto e logistica dei prodotti alimentari in Europa. È il secondo Paese del Gruppo in termini di fatturato e qui realizziamo una parte importante dei nostri investimenti. Nel 2018 STEF ha aperto questa nuova filiale e realizzato un’operazione di crescita esterna acquistando le attività dedicate al mondo della temperatura controllata del Gruppo Marconi”. “Questo strumento - aggiunge Candiani - è una vera risorsa per i clienti che desiderano focalizzarsi sul proprio core business. La filiale ci permette di rispondere in maniera ancora più agile e competitiva alle necessità dell’industria del Nord Est Italia. Questa è un’ulteriore prova della nostra volontà di essere il più vicino possibile alle
loro esigenze e al loro territorio. Abbiamo progettato, inoltre, un’estensione del sito per la realizzazione dell’attività logistica”. Costruita da Immostef Italia - filiale Italiana del Gruppo specializzata nell’immobiliare a temperatura controllata - il concetto del sito è basato su un modello proprio a tutte le filiali STEF, che prevede alte performance e recenti tecnologie in termini di produzione del freddo, isolamento e risparmio energetico. Il tetto del la filiale è interamente attrezzato con pannelli fotovoltaici. STEF, leader europeo nei servizi di logistica e trasporto a temperatura controllata, opera in Italia dal 2008 con l’acquisizione della società Cavalieri. Con 34 filiali e 850 collaboratori, STEF Italia propone una gamma di servizi per la supply chain del freddo per tutte le temperature, accompagnando i clien ti dell’industria alimentare verso la grande distribuzione e verso i player della ristorazione fuori casa.
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Da sinistra: Stanislas Lemor, Presidente STEF Italia; Marcello Putzu, Direttore di Filiale STEF Bologna; Daniela Lo Conte, Sindaco di Granarolo Dell’Emilia; Marco Candiani, Direttore Generale STEF Italia.
s o p r a t t u t t o n e l s e t t o r e d e i t r a s p o r t i . L a n o s t r a i n i z i a t i va “ We We Think A head – Pensiamo al futuro” por ta avanti il progetto di piantagione di alberi “Una pianta per il pianeta”, dim mostrando come possiamo collaborare per compensare le emissioni di CO . w w w.we- think- ahead.org ²
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 275 / Dicembre 2018
INTERVISTA / GIORGIO ZANON, GENERAL MANAGER FOPPIANI TRASPORTI
“Maxi progetti e partnership di lunga durata” SULL’ONDA DI UN’AFFERMAZIONE COSTANTE E INARRESTABILE DAL 2005, FOPPIANI TRASPORTI ARCHIVIA UN 2018 CARATTERIZZATO DA UNA MASSICCIA OPERA DI “SVECCHIAMENTO” DELL’AZIENDA E DAL CONSOLIDAMENTO DELLA COLLABORAZIONE CON JUNGHEINRICH. DOPO AVER RAFFORZATO LA FLOTTA CON GRANDI INVESTIMENTI, PER IL 2019 PUNTA A SPECIALIZZARSI: “RIDURREMO AL MINIMO I TRASPORTI ECCEZIONALI IN ITALIA. OGGI È TROPPO COMPLICATO AFFRONTARE LE QUESTIONI CONNESSE A UN TRASPORTO OLTRE I TRE METRI, LE SOLUZIONI VANNO STUDIATE”, AFFERMA GIORGIO ZANON.
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MICHELE S. ALTIERI MILANO
torica azienda, sul mercato dal 1960, il Gruppo Foppiani è leader nel settore dei trasporti eccezionali. Aprendosi al futuro del mercato, a quasi sessant’anni dal primo motocarro con avviamento a pedali delle origini resta la conduzione familiare, ma oggi Foppiani è una delle realtà più importanti a livello nazionale e internazionale. Dal 2005 l’affermazione è costante e inarrestabile. Qua li saranno i dati di chiusura del 2018 rispetto al 2017? “I dati del 2018 - risponde Giorgio Zanon, General Manager - saranno quasi speculari a quelli del 2017, con alcune variazioni interne alle diverse aree di business. C’è stata una significativa cre scita del reparto
sollevamenti, grazie a un contratto stipulato con Metro Blu per la realizzazione della linea 4 di Metropolitana Milano, un calo dei volumi con General E lectric dovuto a una loro congiuntura negativa, ma compensata con l’ingresso di nuovi piccoli clienti e soprattutto dall’arrivo del contratto di distribuzione nazionale di Jungheinrich. Il trasporto completo sul territorio nazionale, in particolare nell’area centro nord, rimane lo “zoccolo duro” del nostro fatturato e continua a rappresentare circa il 60 per cento del fatturato totale: sollevamenti, logistica di magazzino, trasporti eccezionali, domestico e internazionale”. Nel 2018 quali sono stati i nuovi arrivi nella flotta? “È stato - dichiara Zanon - un an no di grandi investimenti
da questo punto di vista: abbiamo acquistato due motrici quattro assi dotate di gru Fassi, tre motrici tre assi con pneu matici ribassati, di cui una allestita con una grande rampa per i carrelli elevatori, un trattore con pneumatici ribassati e un semirimorchio con una sponda idraulica da agganciare al trattore stesso e infine due gru: una Liebherr da 90 tonnellate e una Eurogruamici montata su motrice che arriverà nel 201. Abbiamo rinnovato tre trattori, acquistato due rimorchi dieci assi modulari e tre assi allungabile e due motrici tre assi, una destinata a Milano e l’altra alla provincia di Cremona, dove abbiamo un cliente fidelizzato. È chiaro che il 2019 beneficerà di questi arrivi, per il momento non sono previste altre manovre di acquisto”.
Com’è costituita oggi la flotta Foppiani? “Siamo - risponde Zanon - intorno ai 220 mezzi: undici gru, cinque furgoni, una quarantina di motrici, circa ottanta rimorchi e quaranta trattori, che spaziano dal piccolo furgone che porta carichi leggeri a mega-moduli che, nella configurazione più ampia, trasportano fino a mille tonnellate: una varietà e un ventaglio di mezzi che sul mercato è molto difficile trovare e che costituisce uno dei nostri punti di forza”. Quali sono state le mission più significative del 2018? “L’azione probabilmente più importante che abbiamo fatto nell’ultimo anno che per noi è valsa quanto il rinnovo dei mezzi - prosegue il General Manager di Foppiani Trasporti - è stato “svecchiare” l’azienda, grazie soprattutto
Giorgio Zanon, General Manager Gruppo Foppiani.
all’arrivo dei miei figli Aldo e Pietro, la terza generazione Foppiani, rispettivamente classe 1991 e 1997. Abbiamo approfittato di alcuni pensionamenti per dare spazio a persone più giovani che hanno maggior dimestichezza con la tecnologia. Stiamo abbassando anche la media di età dei nostri autisti, cercando di assumere giovani con una mentalità vicina alla nostra, che siano in grado di gestire in autonomia le situazioni e, se necessario, risolverle. Oggi siamo 175, in azienda, di cui 96 autisti. L’altra operazione importante che abbiamo fatto quest’anno è il consolidamento della collaborazione con Jungheinrich, azienda tedesca di carrelli elevatori, per la quale da alcuni anni gestiamo
la logistica sul territorio italiano e che, dal 2019, aprirà una sede operativa nei nostri spazi di Trezzano sul Naviglio: un’officina all’avanguardia che permetterà il ricondizionamento dei carrelli elevatori direttamente nel nostro paese, evitando che vengano spediti in Germania, con notevole risparmio economico e beneficio all’ambiente”. Nel 2019 quali sono gli obiettivi di sviluppo di Foppiani Trasporti e quali le strategie messe in campo? “Ci stiamo specializzando in grandi progetti - spiega Giorgio Zanon - non necessariamente legati ai trasporti, che prevedono anche periodi di tempo con tinuativi, con persone e mezzi dedicati, anche presso le sedi dei clienti in tutto il mondo, con rapporti di partnership che possono durare fino a dieci anni”. Qual è a suo giudizio il trend italiano del trasporto eccezionale nel 2018-2019? “La situazione - afferma Zanon - è molto critica: anche noi stiamo pensando per l’anno prossimo di ridurre al minimo i trasporti eccezionali in Italia. Oggi è impensabile affrontare un trasporto oltre i tre metri e oltre il peso legale senza incappare in problemi logistici, burocratici e, soprattutto, tempi lunghissimi. Siamo un po’ sfiduciati, a dire il vero: è diventato molto complicato affrontare tutte le questioni connesse al problema, anche alla luce dei fatti di cronaca di quest’estate. Pensate solo che gli enti pubblici oggi si fanno certificare dal tra sportatore la tenuta o la percorribilità di un ponte, per capirci. A sue spese, o peggio a spese del cliente. Chi si assume oggi questa responsabilità, al di là dell’ingombro economico? È una questione molto complessa, che danneggia moltissimo la nostra categoria, ma nel nostro Paese la situazione è questa, regolata in maniera disastrosa”. Qual è invece il trend europeo del trasporto eccezionale? “In Europa - risponde Zanon con amarezza - è tutta un’altra storia: Paesi come Inghilterra o Germania non si trovano mai ad affrontare problemi di questa natura, i trasporti eccezionali sono gestiti bene, la burocrazia è più snella, le procedure anche. E i costi si riducono”.
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MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 275 / Dicembre 2018
IL DIRETTORE GENERALE VITTORIO BELLENTANI TRACCIA IL BILANCIO DEL 2018
L’anno record di Voith Turbo “IL 2018 È STATO UN SUPER ANNO - DICE CONVINTO L’INGEGNER BELLENTANI - VOITH TURBO È UN’AZIENDA MULTI-COMPARTO E OGNI DIVISIONE HA DATO IL SUO PREZIOSO CONTRIBUTO. IL 2018 È STATO L’ANNO MIGLIORE DI SEMPRE DI VOITH TURBO ITALIA. IL MERITO VA SENZA DUBBIO AL PATRIMONIO UMANO DELL’AZIENDA, ALLA COLLABORAZIONE CON I COLLEGHI TEDESCHI E ALLA RETE DEI NOSTRI PARTNER. IN VOITH TURBO ITALIA CREDIAMO MOLTISSIMO NELLE PERSONE E PER QUESTO SVOLGIAMO MOLTE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CHE CI CONSENTONO DI LAVORARE MEGLIO E DI GENERARE MOTIVAZIONE”.
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PAOLO ALTIERI REGGIO EMILIA
i avvia alla conclusione l’anno record di Voith Turbo Italia e con la fine del 2018 viene archiviato anche il primo anno e mezzo di Vittorio Bellentani alla guida dell’azienda con sede a Reggio Emilia. L’ingegnere emiliano, classe 1967, Direttore Generale dall’aprile 2017, è orgoglioso dei risultati raggiunti e soddisfatto del suo lavoro al timone di Voith Turbo Italia. I meriti però ci tiene a condividerli con tutto il team di Reggio Emilia, i colleghi tedeschi e i partner Voith Turbo in Italia. Non certo per falsa modestia: “Siamo un’azienda in crescita grazie a risorse umane eccezionali, professionisti affiatati e motivati che costituiscono una bella squadra operativa”, precisa con orgoglio Vittorio Bellentani nell’intervista esclusiva che ci ha rilasciato. Si chiude un anno che per il settore del trasporto ha significato un rafforzamento della ripresa, anche se sono al tappeto ancora molti problemi che frenano il decollo delle aziende di trasporto italiane. Le considerazioni in merito del l’ingegner Bellentani sono: “Voith Turbo registra un gradimento crescente del Retarder da parte dei clienti che lo scelgono sempre più numerosi: segno dell’attenzione crescente alla sicurezza di guida e al riconoscimento del ruolo centrale svolto in tal senso dal Retarder. La crescita è supportata dal consolidamento dell’aumento delle immatricolazioni di veicoli industriali che ha trainato anche l’incremento della base istallata dei compressori aria di nuova generazione LP. Il mercato dei bus ha una ciclicità differente che dipende dai meccanismi del finanziamento pubblico, trattandosi per la maggior parte dei casi di municipalizzate, per le quali il cambio Voith DIWA rappresenta una soluzione affidabile ed efficiente”. “È pur vero - continua Vittorio Bellentani - che le aziende di trasporto italiane perseguono l’obiettivo di svecchiare le flotte ma anche di evolvere verso soluzioni tecnologiche ad ampia impronta ecologica: su questo aspetto Voith vuole essere attore e costruttore protagonista nelle nuove tecnologie. Basti pensare al bus completamente elettrico, il co-
siddetto E-bus, un traguardo a cui Voith contribuisce con lo sviluppo di un sistema di trasmissione elettrico e modulare per rispondere alle differenti esigenze degli OEMs. Voith è già in pista: il sistema è già stato implementato nella flotta di autobus urbani presso alcune aziende europee. Va anche tenuto conto che il nostro cambio DIWA viene già impiegato in sistemi di trasmissioni ibride. E che la prossima generazione DIWA NXT compirà un ulteriore passo avanti nel segno dell’efficienza. Con il nuovo DIWA NXT il cambio DIWA si conferma numero uno nella scelta della soluzione ottimale per gli autobus urbani. Un prodotto che già nella versione attuale risponde efficacemente anche alle esigenze del segmento interurbano”. Qual è dunque il bilancio di Voith Turbo Italia alla fine del 2018? “Il 2018 è stato un super anno - risponde convinto Bellentani - Voith Turbo è un’azienda multi-comparto che opera sia nel campo delle trasmissioni per trasporto su gomma o su rotaia sia nelle applicazioni stazionarie oil&gas e power. Ogni comparto ha dato il suo prezioso contributo, in particolare quello delle trasmissioni per trasporto su rotaia, complice l’enorme contributo che il settore sta ottenendo dagli investimenti in corso. Il 2018 è stato l’anno migliore di sempre di Voith Turbo Italia. Il merito va senza dubbio al patrimonio umano dell’azienda, alla collaborazione con i colleghi tedeschi e alla rete dei nostri partner. Voith Italia crede moltissimo nelle sue persone e per questo facciamo molte attività di formazione che ci consentono di lavorare meglio e di generare motivazione nel raggiungere i risultati”. Le persone impiegate nel quartier generale di Reggio Emilia sono 52, tra cui i due membri della neonata divisione all’avanguardia Digital Solutions: “queste due persone spiega Vittorio Bellentani - sono al momento dedicate al comparto delle applicazioni stazionarie, turbine a vapore per generazione elettrica e turbine idrauliche. Ma le tecnologie che stanno sviluppando potrebbero poi essere utilizzate in altri settori. La digitalizzazione è al cuore dello sviluppo tecnologico di Voith Turbo. Nel mon do della trazione su
Chi è Nato a Reggio Emilia il 7 ottobre 1967, Vittorio Bellentani si è laureato a Bologna nel 1993 in Ingegneria meccanica. Subito dopo la laurea coglie l’occasione di lavorare per 9 mesi in Germania alla Bucher come operaio addetto al montaggio di componenti oleodinamici. Tornato in Italia Bellentani entra alla Comer di Reggio Emilia, azienda attiva nel settore delle trasmissioni di potenza, dove si occupa dei mercati di lingua tedesca come supporto tecnico alle vendite divenendo poi area manager per Austria e Svizzera. Nel 2001 entra alla Rossi motoriduttori di Modena come area manager per i paesi di lingua tedesca. Un anno e mez zo più tardi gli affidano anche i mercati dell’Est Europa. All’inizio del 2006 Vittorio Bellentani viene contattato da VoithTurbo Italia ed entra in azienda nella divisione applicazioni industriali. Da gennaio 2008 diventa responsabile unico della divisione. In quel periodo inizia la sua av ventura professionale in Voith Turbo Italia anche Eva Katharina Zimmer, nominata Direttore Generale. Con lei Bellentani avvia una collaborazione proficua. Nel settembre 2013 gli viene affidato l’incarico di responsabile commerciale per il nuovo business e l’aftermarket di Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Nel gennaio 2016 assume lo stesso incarico per l’area dell’Europa occidentale, esclusa l’area tedesca, relativamente al nuo vo business oil&gas . Nel l’aprile 2017 è nominato Direttore Generale di Voith Turbo Italia.
Soluzioni Voith per i sistemi di trazione attuali e futuri. Per lo specialista tedesco efficienza e sostenibilità sono al centro della ininterrotta ricerca di soluzioni di trasporto innovative in grado di intercettare le esigenze di tutti gli utilizzatori finali.
Vittorio Bellentani, Direttore Generale di Voith Turbo Italia.
gomma, abbiamo già delle piattaforme digitali che servono a utilizzare al meglio il cambio DIWA: SmartAssist consente di ottimizzare le condizioni di guida del conducente al fine di ridurre i consumi, SmartMaintenance è il monitoraggio da remoto della trasmissione per pianificazione la manutenzione e prevenire ogni inattesa indisponibilità di macchina”. “In futuro ci saranno nuovi prodotti che ci daranno ulteriore soddisfazione negli anni a venire - dice ancora Vittorio Bellentani - Intanto, quest’anno abbiamo ottenuto importanti risultati con l’Aquatarder, il Retader ad acqua che dal punto di vista ambientale e d’installazione è un prodotto unico. Utilizzando il liquido di raffreddamento del circuito del mezzo non richiede installazioni di altri impianti per il liquido di frenatura. Poi la tecnologia Stop-Start DIWA.6 che nelle tratte urbane fa una differenza enorme in termini di e missioni e consumi. Sentendo i clienti abbiamo rilevato sulle tratte urbane un risparmio medio intorno all’8 per cento”. L’ingegner Bellentani crede molto nell’immagine che Voith Turbo è riuscita a costruirsi nei contatti diretti con i clienti: “La pubblicità che ci fanno i clienti viene dai fatti e dal cuo re, perché il rapporto con il cliente è non solo prodotti e servizi ma anche grande attenzione. Voith è percepita dai costruttori di veicoli commerciali come partner tecnologico: mi piace l’idea di continuare a mettersi alla prova in sfide tecnologiche puntando all’eccellenza. A questo un contributo fondamentale è dato dalla competenza e motivazione delle persone che lavorano in Voith, asset che vengono trasmessi al cliente. L’immagine è rinnovata in ogni momento in cui qualcuno dell’azienda interagisce con il mondo esterno”. Vittorio Bellentani ha raccolto l’eredità di Eva Katharina Zimmer, il precedente Direttore Generale che ha seminato bene e raccolto i primi frutti di un’offensiva che vede Voith protagonista tecnologico d’eccezio-
ne sul mercato italiano così come all’estero. L’aver proficuamente collaborato con la dottoressa Zimmer è un valore che ha consentito all’ingegner Bellentani di costruire la sua direzione facendo leva sui punti di forza dell’azienda e valorizzando enormemente le risorse interne. “Ho ereditato un gioiello e sono impegnato a migliorarlo dove è possibile - racconta - Il salto decisivo verso la digitalizzazione è un aspetto cardine della Voith attuale, ancora in fase di investimento ma carico di promettenti possibilità per il futuro. La direzione che oggi seguiamo era già stata indicata in precedenza, per esempio nel campo della formazione continua e della competenza tecnica che ci viene ampiamente riconosciuta dal mercato. Certo, le sorprese capitano sempre e devo dire che ho accolto con piacere la possibilità che oggi mi si presenta di capire meglio quanto valore c’è nelle persone ed esaltarne i punti di forza che ho constatato con i miei occhi. C’è ancora tanto potenziale da far emergere, anche dal punto di vista delle business area. Come Voith immaginiamo dove vogliamo essere tra cinque anni per muoverci in quella direzione”. Quali sono le armi che utilizzerà Voith Turbo Italia per affrontare le sfi de del 2019 sotto il profilo dei prodotti e dei servizi? “La nostra arma migliore nel trasporto su gomma - conclude Vittorio Bellentani - è l’organizzazione nazionale della Rete dei Partner Voith impegnata a garantire la presenza locale capillare di Voith. Partner a cui trasferiamo conoscenza di continuo. Parliamo poi di grande affidabilità del prodotto e di un servizio che, grazie alla digitalizzazione, consente agli operatori di risparmiare tempo, denaro e grattacapi. La caratteristica vincente dei gruppi Voith è la grande affidabilità che genera efficienza perché previene le indisponibilità inattese. Poi c’è l’efficienza del prodotto in sé, continuamente ottimizzato e perfezionato dall’Engineering della Casa madre. Ottimizzazione che produce una Total Cost of Ownership realmente competitiva per l’operatore”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 275 / Dicembre 2018
EVOBUS ITALIA HA INTRODOTTO UN’INNOVAZIONE SENZA PRECEDENTI PER IL SETTORE TPL, PARTENDO DALL’ULTIMA REVISIONE DEL CODICE DELLA STRADA CHE HA STABILITO CHE GLI AUTOBUS DESTINATI AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, CON CAPACITÀ SUPERIORE AI 9 POSTI ANCHE SENZA CONDUCENTE, POTRANNO ESSERE NOLEGGIATI. IL NUOVO SERVIZIO DI NOLEGGIO MYMOBILITYBUS INTENDE RISPONDERE A QUESTA INOVITÀ.
RIVOLUZIONE EVOBUS CON IL SERVIZIO DI NOLEGGIO MYMOBILITYBUS
Come ti cambio il TPL
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FABIO BASILICO RIMINI
’ultima revisione del codice della strada ha aperto uno spiraglio verso una piccola grande rivoluzione, figlia dei tem pi che cambiano: gli autobus destinati al trasporto pubblico locale, con capacità superiore ai 9 posti anche senza conducente, potranno essere noleggiati. I vantaggi sono innumerevoli: prendere a nolo un vei colo significa acquistare chilometri, quindi manutenzione e disponibilità non sono più un problema dell’azienda di TPL e al termine della durata del contratto, azienda e utenza avranno un altro veicolo ancora più moderno, nuovo e sicuro. A questa novità se ne aggiunge poi un’altra per il mercato italiano: l’arrivo dell’eCitaro, il veicolo totalmente elettrico che debutta sul suo lo italiano grazie ai test drive organizzati sul Misano World Circuit Marco Simon-
celli, insieme con gli altri autobus della famiglia Mercedes-Benz e Setra. “Il nostro motto di oggi è ‘Il Futuro è qui’ - ha spiegato nel corso della conferenza
Heinz Friedrich, Amministratore delegato e Presidente EvoBus Italia - Con questo claim, vogliamo mettere in chiaro che i cambiamenti nella mobilità non accadranno
chissà quando, ma che questo processo di cambiamento in tutto il settore è già iniziato. Noi, come Daimler Buses, offriamo già oggi i prodotti e i servizi adatti per affrontare la
sfida del futuro con i nostri Mercedes-Benz Citaro hybrid ed eCitaro. E la sfida per i nostri clienti italiani consiste in un rinnovamento più rapido possibile delle flotte al fine di
migliorare sicurezza, comfort, economicità e contemporaneamente sostenibilità nel trasporto persone. Il Daimler Buses eMobility Consulting team è a disposizione dei nostri clienti per lo studio delle linee più idonee per l’introduzione dell’elettromobilità”. Altra grande novità è la rior ganizzazione della Rete Com merciale dedicata ai clienti privati italiani. A prendersi cura di loro oggi ci pensano nove area manager per i marchi Mercedes-Benz e Setra che coprono altrettante aree commerciali su 20 regioni italiane. I nove area manager EvoBus sono in grado di offrire ai clienti delle proprie aree territoriali l’intera gamma di prodotti Mercedes-Benz e Setra. Anche sul fronte dell’assistenza post-vendita l’Italia registra una crescita importante: i 1.300 contratti di manutenzione a fine settembre rendono EvoBus Italia leader tra le altre filiali europee, numeri che potranno aumentare nel 2019 quando verranno introdotti anche in Italia i nuovi servizi OMNIplus ON. Nel corso dell’IBE è stato infine presentato il nuovo profilo Linkedin di EvoBus Italia grazie al quale saranno potenziate le attività di social media già esistenti con l’account “EvoBus Italia” e “Città dell’Autobus” su Facebook, Twitter e Instagram.
MICHELE MALDINI, DIRETTORE COMMERCIALE CLIENTI PUBBLICI DI EVOBUS ITALIA
“OGGI È POSSIBILE IL NOLEGGIO SENZA CONDUCENTE ANCHE PER BUS TPL” M ichele Maldini, Direttore Commerciale Clienti Pubblici di EvoBus Italia, ha iniziato il suo intervento con una premessa: in Italia circola il parco autobus più anziano d’Europa. “Sappiamo che siamo in fortissimo ritardo nell’applicazione delle normative europee per l’indizione di gare d’appalto per l’assegnazione delle linee di TPL - ha spiegato Maldini - Sappiamo che gli Enti che hanno avuto il coraggio di pubblicare gare per le linee TPL, si sono visti arrivare collezioni complete di ricorsi e controricorsi. La situazione si aggrava con il tempo: con le fonti di finanziamento bloccate e i piani d’in vestimento non supportati dalla certezza di contratti di servizio solidi, è difficile poter ipotizzare un piano di rinnovo del parco rotabile TPL prima di tutto veloce e in un secondo momento anche sostenibile nel tempo”. “Non sempre però - ha aggiunto Maldini il legislatore vive a distanza di sicurezza dal mondo reale. Vi sono occasioni in cui crea delle opportunità da cogliere, degli spunti da applicare e trasformare in proposte concrete.
Nell’ultima revisione del codice della strada si è aperto infatti uno spiraglio che ha reso possibile la costruzione - almeno per il nostro settore - di una piccola rivoluzione positiva per il rinnovo del TPL. La modifica dell’articolo 84 del codice della strada prevede infatti che gli autobus destinati al trasporto pubblico locale possano essere locati, ovvero che si può noleggiare un veicolo trasporto persone con capacità superiore ai 9 posti anche senza il conducente”. Mercedes-Benz CharterWay è la società di Mercedes-Benz Financial che si occupa di noleggiare vetture, veicoli commerciali e industriali, anche in territorio nazionale italiano. Da oggi, in col laborazione con Daimler Buses, OMNIplus e BusStore, rende possibile l’accesso al noleggio senza conducente anche per autobus destinati al servizio TPL. Sfruttando la competenza della rete OMNIplus, CharterWay fornisce il servizio di assistenza Global Service agli autobus noleggiati, mentre BusStore ne garantisce il remarketing all’interno del territorio europeo, finito il perio-
do di noleggio o nel caso le aziende pubbliche non paghino le rate del noleggio. “Il noleggiante riceve una sola fattura, un canone mensile che comprende uno e un unico costo certo - ha specificato Michele Maldini - Noleggiare significa acquistare chilometri, quindi manutenzione e disponibilità non sono più un problema dell’azienda di TPL. Non è più un problema anche dotarsi di un mezzo di elevata qualità per portare a termine un servizio a medio termine. Senza contare che noleggiando un veicolo, al termine della durata del contratto, l’azienda (e l’utenza) ne avrà un altro ancora più moderno, sempre nuovo e sempre sicuro”. EvoBus fornisce un servizio che copre una particolare fascia di mercato sinora molto distante dal prodotto Mercedes-Benz e Setra. Le opportunità non mancano, “perché il servizio di noleggio crea maggiore trasparenza circa il valore reale degli autobus esaltando il prodotto di elevata qualità, perché gli autobus TPL Mercedes-Benz e Setra hanno una seconda, una terza e a volte quarta vita all’interno del
mercato dell’usato, e non parlo solo del mercato nazionale ma di quello europeo, indistintamente dal Portogallo alla Romania, dalla Norvegia alla Grecia”, ha concluso Maldini. L’opzione noleggio è disponibile da oggi su tutta la gamma di prodotto TPL MercedesBenz, Minibus Mercedes-Benz e Setra.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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HEINZ FRIEDRICH, AMMINISTRATORE DELEGATO E PRESIDENTE DI EVOBUS ITALIA
“Nel 2018 vendite record con quasi mille bus superiori alle 8 t” nua a incrementare nel suo intero programma di veicoli l’o biettivo della sicurezza. “Un ulteriore sviluppo dell’assistente alla frenata è ABA 4: dal 2019 sarà di serie su tutti i veicoli da noleggio Mercedes-Benz e Setra - ha detto ancora Heinz Friedrich Il sistema frena anche per i pedoni e può, quindi, salvare ancora più vite. Il Preventive Brake Assist aumenta la sicurezza per nostri autobus urbani in modo unico. Il sistema è in grado di avvisare l’autista prima di una frenata automatica anche nelle particolari condizioni del traffico cittadino. Il sistema opzionale Sideguard-Assist, disponibile sia per gli autobus urbani che da turismo, consiste in un impianto di allarme a più stadi con un radar che avvisa il conducente del rischio di col-
È
stato Heinz Friedrich, Am ministratore delegato e Presidente di EvoBus Italia, a illustrare nei dettagli la for te offensiva Daimler Buses sul nostro mercato. I numeri parlano chiaro e il numero uno di EvoBus li ha messi giu stamente in rilievo durante la conferenza stampa a IBE 2018 a Rimini. “Come previsto - ha dichiarato Friedrich il mercato autobus nel 2018 sta vivendo uno sviluppo molto positivo. Spinto dalle gare d’appalto nel segmento della linea e da un mercato del turismo praticamente stabile, il mercato complessivo a fine agosto 2018 era di quasi 2.000 autobus. Il 46 per cento in più rispetto all’anno precedente. Con una quota di mercato del 30 per cento, le vendite di EvoBus Italia si sono svi luppate molto positivamente, soprattutto nel segmento linea. Nel settore noleggio le nostre immatricolazioni hanno un leggero ritardo rispetto all’anno precedente dovuto ai lanci dei nuovi prodotti Setra 531 DT e Mercedes-Benz Tourismo. Complessivamente, EvoBus Italia nel 2018 registrerà vendite record con quasi mille autobus superiori alle 8 t e un record di vendite anche nel settore minibus”. Accanto alle sfide tradizionali del trasporto in autobus, e cioè la sicurezza, il
lisione in caso di svolta a destra. Un elemento di protezione efficace soprattutto per pedoni e ciclisti, ma anche una prevenzione alle collisioni in generale”. Con il cambiamento della mobilità, aumenta anche la richiesta di veicoli di di mensioni più piccole. Per questo, a IBE 2018 è stata annunciata la seconda premiere italiana Daimler Buses, il nuo vo minibus MercedesBenz Sprinter. “Per noi in Italia la versione urbana City 75 è particolarmente interessante - ha spiegato Friedrich - Il nuovo modello è stato migliorato in diversi aspetti tecnici per ridurre il TCO rispetto al prodotto precedente. Nei pros simi 12 mesi l’intera gamma di modelli Transfer, Travel e City verrà offerta sul la base dei nuovi Sprinter”.
REINHOLD UNMUTH, DIRETTORE CUSTOMER SERVICES AND PARTS DI EVOBUS ITALIA
“IL 2018 È L’ANNO DELLE AZIENDE PUBBLICHE” R
Heinz Friedrich, Ad e Presidente di EvoBus Italia.
comfort, la economicità (TCO), è aumentata di molto la domanda di soluzioni di mo bilità sostenibili, anche, ma non solo, da un punto di vista ambientale. EvoBus è pronta per le nuove sfide. “Nel settore del TPL - ha aggiunto il numero uno di EvoBus - abbiamo una strategia fondata su due pilastri: l’ulteriore sviluppo di motorizzazioni ibride e il passaggio all’autobus elettrico. Per quanto riguarda il primo punto, l’esempio più recente è il Ci taro ibrido presentato a IBE. I costi di manutenzione e riparazione sono gli stessi, già vantaggiosi, del Citaro tradizionale, mentre abbiamo ridotto il consumo di carbu-
rante dell’8,5 per cento e con questo, quindi, anche migliorato l’impatto ambientale. Il passaggio all’autobus elettrico, quindi senza emissioni locali, si è concretizzato con l’eCitaro, presentato in anteprima mondiale alla IAA di Hannover e in anteprima italiana in pista sul circuito di Misano. Noi riteniamo che, al pari di tanti prodotti Daimler, l’eCitaro sia oggi il nuovo benchmark di riferimento per il settore degli autobus elettrici grazie alle numerose innovazioni tecnologiche: dalla gestione termica alla climatizzazione del veicolo, alla con nettività”. Accanto allo sviluppo di motorizzazioni alternative, EvoBus Italia conti-
einhold Unmuth è Direttore Customer Services and Parts di EvoBus Italia da aprile 2018. È all’interno del Gruppo Daimler da quasi 20 anni e ha lavorato nell’ambito dell’AfterSales in EvoBus Spagna e Germania. Nel suo intervento, il manager ha spiegato che “il 2018 è l’anno delle aziende pubbliche: puntiamo a chiuderlo consegnando circa mille autobus, praticamente il doppio degli anni precedenti. Un impegno importante sia per la parte relativa ai completamenti sia per la presenza diretta di nostro personale presso i depositi delle maggiori aziende di TPL di Milano, Pavia e Firenze. Accanto a questo, puntiamo per il prossimo anno alla diffusione dei contratti di manutenzione: a oggi abbiamo 1.300 autobus, la maggior parte dei quali destinati al TPL, gestiti con questo tipo di assistenza. Si tratta di un dato che ci ren de leader in Europa all’interno della nostra casa madre. Anche sul fronte dei servizi digitali siamo attualmente leader nel continente grazie ai nostri 17 clienti con 453 veicoli. Record che potranno essere ulteriormente superati nel 2019 quando introdurremo anche in Italia i servizi OMNIplus ON”. Con oltre 600 punti di assistenza europei, OMNIplus, marchio di post-vendita di Daimler Buses, offre un servizio completo per tutti gli autobus Mercedes-Benz e Setra. Per quanto riguarda il mercato italiano, la rete di assistenza EvoBus può contare oggi su oltre 50 officine autorizzate, di cui 21 sono anche punti di assistenza certificati Minibus. I ser-
vizi per autobus diventano digitali grazie a OMNIplus ON e, con la connettività, aprono nuove possibilità per gli operatori e gli autisti. “OMNIplus ON - ha spiegato Unmuth poggia fondamentalmente su quattro pilastri per la massima disponibilità, per la gestione della flotta, per la comunicazione e per la reperibilità dei ricambi: OMNIplus ON advance per la massima disponibilità del veicolo con il rivoluzionario servizio OMNIplus Uptime che monitora continuamente i sistemi rilevanti del veicolo in tempo reale e che, in caso di gra ve malfunzionamento tecnico, provvede a contattare l’operatore del bus tramite il servizio OMNIplus 24h; OMNIplus ON monitor che unisce i servizi telematici per la gestione efficiente della flotta; OMNIplus ON drive che assicura la comunicazione tra autista e azienda e aiuta l’autista con le necessarie verifiche prima della partenza; OMNIplus ON Commerce che consente alle aziende di effettuare acquisti rapidi e mirati di ricambi 24 ore su 24, su OMNIplus eShop”.
RICCARDO CORNETTO, DIRETTORE COMMERCIALE CLIENTI PRIVATI DI EVOBUS ITALIA
“RINNOVO DELL’OFFERTA E ATTENZIONE BI-MARCHIO PER TUTTI I CLIENTI” I nuovi modelli Mercedes-Benz e Setra destinati ai servizi da noleggio e alle linee a lunga percorrenza sono diventati i punti di riferimento EvoBus per il settore di cui da sempre Daimler Buses è leader sicuro nel mercato locale e internazionale. “Al rinnovamento della gamma offerta - ha spiegato Riccardo Cornetto, Direttore Commerciale Clienti Privati di EvoBus Italia dal 1° agosto scorso ha fatto eco una riorganizzazione della Rete Commerciale dedicata ai clienti privati italiani. A prendersi cura di loro oggi ci pensano 9 Area Manager bi-marchio che coprono altrettante aree commerciali su 20 regioni italiane. Dopo più di vent’anni di organizzazione specifica per marchio, con venditori (o area manager) dedicati esclusivamente a MercedesBenz o a Setra, si è messo in atto un cambiamento importante, direi epocale. Dal 1° Agosto i nove area manager EvoBus sono in grado di offrire ai clienti delle proprie aree territoriali l’intera gamma di prodotti MercedesBenz e Setra. Questa nuova organizzazione si inserisce in un’ampia strategia di customer dedication ovvero di ‘attenzione al cliente’ che
persegue il preciso obiettivo di EvoBus di divenire il partner di riferimento in grado di interpretare le esigenze della propria clientela e definire le caratteristiche di veicoli e servizi ottimali”. Gli area manager dispongono oggi di un portafoglio completo di veicoli che va dal minibus al due piani passando per il veicolo business, il nuovo Tourismo, e il veicolo di riferimento per il settore, il ComfortClass. “Ma soprattutto - ha detto ancora Cornetto - gli area manager EvoBus sono nove esperti di settore in grado di comprendere le esigenze dei clienti e offrire la migliore soluzione di trasporto, il più efficiente modello di service, la più conveniente formula di finanziamento. Nove professionisti che ricevono continua formazione e aggiornamento su ogni novità di prodotto o servizi”. Tutto questo in un mercato che diviene sempre più complesso a causa dell’ampio spettro di servizi svolti dagli operatori privati sul mercato: dal noleggio da rimessa all’esercizio di linee a lunga distanza. “Proprio le linee a lunga percorrenza hanno caratterizzato in maniera importante questo
2018 - ha continuato Cornetto - In Italia il mercato complessivo dell’autobus Classe III dimostra di essere in buona salute, con livelli di immatricolato in linea a quelli degli ultimi due anni. Più in dettaglio, il settore del noleggio da rimessa risente dell’andamento dei flussi turistici che, nei primi sei mesi dell’anno in corso, non hanno visto l’Italia primeggiare fra le nazioni europee in termini di crescita, nonostante un trend positivo in Europa. Si è assistito di conseguenza a una contrazione del business dei viaggi turistici e a un contestuale incremento di volumi per la sostituzione o l’ampliamento delle flotte dedicate alle linee di lunga percorrenza. Contrazione che indubbiamente crea una sorta di selezione naturale, dove a prevalere sono le aziende in grado di differenziare il proprio servizio alla clientela con viaggi a bordo di veicoli sicuri e confortevoli e massimamente personalizzati. In una fase in cui la domanda è ancora in crescita, l’offerta di servizi di linee di collegamento fra regioni Italiane o estere è divenuta ancora più competitiva. In questo scenario sono in aumento le aziende che hanno dedi-
cato parte del proprio business ai servizi di lunga distanza attraverso anche la partnership con aziende già affermate sul territorio”. Importante si è rivelato il ricorso a sistemi di contribuzione fiscale, quali super ammortamento o Legge Sabatini, che hanno ancora per quest’anno facilitato gli investimenti da parte di imprese di settore e incentivato la sostituzione di veicoli e l’aggiornamento di flotte con mezzi di nuova generazione in grado di massimizzare la redditività delle aziende proprietarie.
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ANCORA PIÙ SOSTENUTA LA STRATEGIA IRIZAR SUL MERCATO ITALIANO
Offensiva su marchio e prodotti
IL COSTRUTTORE SPAGNOLO LANCIA LA SFIDA DELL’ELETTROMOBILITÀ CON PRODOTTI E SERVIZI ALL’AVANGUARDIA. SULLO STAND DI IBE 2018 ANCHE L’ULTIMA GENERAZIONE DI AUTOBUS E PULLMAN RAPPRESENTATA DA IRIZAR I8, IRIZAR I6S E IRIZAR I6. LA GAMMA PRODOTTI OFFERTI DA IRIZAR ITALIA NEL NOSTRO PAESE È UNA DELLE PIÙ COMPLETE SUL MERCATO E COMPRENDE UNA GENERAZIONE DI AUTOBUS AD ALTA TECNOLOGIA PER IL SEGMENTO PREMIUM, BUS INTERURBANI, MODELLI DI CLASSE II CON TECNOLOGIA IBRIDA O BIODIESEL E AUTOBUS ELETTRICI URBANI IN CLASSE I A ZERO EMISSIONI, OVVERO BUS PER I TEMPI MODERNI.
I
VALENTINA MASSA RIMINI
rizar scommette strategicamente su marchio e prodotti in Italia. Le novità che ne derivano sono state am pia mente presentate in occasione della Fiera IBE 2018 di Rimini. Il tutto nella cornice significativo dell’anno di ce lebrazioni dei 25 anni di attività di Irizar Italia. La gamma prodotti e servizi viene ampliata con le soluzioni integrali di elettromobilità per le città, sia in termini di produzione di autobus elettrici a zero emissioni, che di produzione di sistemi di trazione e stoccaggio di energia, oltre all’installazione dei principali sistemi infrastrutturali necessari per la ricarica dei mezzi. Per la prima volta sarà presente presso lo stand Irizar un autobus elettrico a zero emissioni. Va sotto il nome di Irizar e-mobility il complesso delle soluzioni di elettromobilità del costruttore spagnolo. Lo scorso maggio Irizar e-mobility ha inaugurato un nuovo stabilimento destinato alla produzione non solo di autobus elettrici, ma anche di altri tipi di veicoli industriali (sempre a propulsione elettrica) che soddisfano le esigenze di elettromobilità delle città. Nel nuovo stabilimento, con una capacità produttiva iniziale pari a 1.000 veicoli l’an no, verranno prodotti i veicoli, i componenti e i sistemi principali. La gamma di prodotti di Irizar e-mobility, i suoi autobus e veicoli elettrici a emissioni zero, sono stati sviluppati con tecnologia del Gruppo all’avanguardia, affidabile ed europea che integra contributi tecnici pionieristici nel settore, apportati in collaborazione con i centri di ricerca e sviluppo più prestigiosi del vecchio continente.
I prodotti offerti da Irizar Italia nel nostro paese sono tutti di nuova generazione e di elevata tecnologia.
Queste tecnologie sono conformi a tutte le normative europee e sono state ampiamente collaudate, sia nei laboratori e banchi di prova di Irizar, sia sui veicoli stessi in servizio nelle città sin dal 2014. Il costruttore offre anche la garanzia e la qualità del servizio Irizar: in questo modo l’operatore gode dell’ulteriore vantaggio di disporre di interlocutore unico in tutte le fasi del progetto, comprese l’assistenza post-vendita, la manutenzione e la riparazione, che vengono effettuate su misura e comprendono un’attenzione integrale ai veicoli. L’attuale gamma Irizar e-mobility prevede tre modelli: Irizar ie bus, Irizar ie tram e Irizar ie truck.
Irizar e-mobility svolge attività di consulenza. Con i dati derivanti dagli studi in materia energetica svolti da Irizar sulle linee di servizio dell’operatore (dati d’esercizio, velocità, clima, orografia, ...) si danno consigli sull’energia necessaria a bordo, sulla strategia di ottimizzazione, i parametri di potenza, il tempo di carica e la vita utile delle batterie. Irizar e-mobility effettua inoltre una manutenzione predittiva integrale dei principali impianti e componenti del veicolo, che si riflette sui costi da sostenere lungo tutto il ciclo di vita, con un au mento della disponibilità del veicolo o della resa e del valore residuo dell’attivo. Lo
fa, fondamentalmente, utilizzando strumenti di monitoraggio in grado di sorvegliare il veicolo (porte, batterie, regime di climatizzazione e riscaldamento, pantografo, catena di trazione...), che forniscono statistiche sulla disponibilità e affidabilità del bus, ottimizzano i tempi di manutenzione e monitorano in tempo reale il sistema. Irizar emobility offre, infine, un sistema di gestione della flotta che, oltre a svolgere un monitoraggio esauriente dei costi e dell’efficienza completamente personalizzabile, può ottimizzare il rendimento e la redditività di ogni parco mezzi e aumentare la sicurezza nella guida. Sullo stand Irizar a IBE 2018 ha fatto bella mostra di sé l’ultima generazione di autobus e pullman rappresentata da Irizar i8 (“Coach of the Year 2018”), Irizar i6S e Irizar i6. La gamma di prodotti offerti da Irizar Italia nel nostro paese è una delle più complete sul mercato e comprende una generazione di autobus ad alta tecnologia per il segmento Premium, autobus interurbani, modelli di classe II con tecnologia ibrida o bio-
diesel e autobus elettrici urbani in classe I a zero emissioni. Un catalogo di prodotti volto a fornire ai clienti qualcosa in più in termini di sicurezza, affidabilità, sostenibilità, tecnologia e redditività e che consente di coprire tutti i segmenti sia del trasporto pubblico di passeggeri che di quello privato, urbano e interurbano e sulle lunghe distanze. L’innovazione tecnologica presentata da Irizar consiste nel l’integrazione dei nuovi motori Paccar-DAF Euro 6d prepared e dalla nuova gamma di trasmissione ZF Tra xon, che ha comportato una riduzione del costo operativo totale del 6 per cento. Tra le nuove prestazioni introdotte spicca la PreVision GPS, interconnessione tra la trasmissione e il sistema GPS che consente una strategia di guida predittiva che adatta la sequenza dei cambi di marcia alla topografia del percorso. L’opzione per l’asse motore, invece, non cambia rispetto all’attuale, nonostante che, a partire da fine 2018, verrà introdotta una nuova generazione di assi motore “direct drive” che consentirà una riduzione dei consumi e della ru-
morosità. Tenendo conto di questi sviluppi, Irizar si focalizza sul concetto di “power on demand”, concentrandosi sui sistemi che consumano potenza solo a servizio richiesto. L’ottimizzazione del comportamento del sistema di raffreddamento del motore, della nuova pompa dello sterzo o del sistema ad aria compressa sono le soluzioni iniziali su cui i tecnici della Casa spagnola stanno lavorando, alla ricerca di un risparmio di carburante reale. Un’altra importante novità introdotta è rappresentata dal nuovo cruscotto virtuale Irizar. Si tratta di un quadrante che offre funzioni innovative dal punto di vista tecnologico e qualitativo. Lo schermo ad alta risoluzione da 12,32” dal design colorato dinamico e intuitivo mostra le informazioni in modo completo e versatile, adattandosi alle necessità del momento. L’Irizar virtual cockpit presenta tutte le informazioni necessarie in un design dai colori accattivanti, con elementi fissi sullo schermo che affiancano elementi dinamici visualizzati nella finestra centrale in base alle informazioni richieste dal conducente in quel momento. I comandi presenti sul volante multifunzione plus vengono utilizzati per navigare attraverso i vari menù del sistema. Questa novità tecnologica consente al conducente di interagire con il veicolo e ottenere costantemente e con la massima rapidità tutte le informazioni di cui ha bisogno per una guida confortevole e sicura. L’implementazione della strategia del marchio Irizar basata sulla tecnologia, sulla sostenibilità e sulla vicinanza al cliente, che si è sviluppata negli ultimi anni, si dimostra molto produttiva e ha apportato valore a tutti i soggetti coinvolti. La rete di servizi continua la fase di espansione, al punto che ora è possibile trovare un’officina autorizzata Irizar in tutti i luoghi in cui operano i pullman del brand. Il servizio Irizar offre soluzioni personalizzate, studiate e create per garantire il meglio alla propria clientela: finanziamenti, contratti di manutenzione e riparazione, oltre al ritiro dei veicoli usati. La possibilità di beneficiare di un servizio completo di riparazione, messa a punto e manutenzione con la massima garanzia, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, continua a costituire un valore di riferimento.
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INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ AL CENTRO DELLO STAND IVECO A IBE 2018
Autobus vuol dire progresso SULLO STAND DI 1.000 MQ IL COSTRUTTORE HA SCELTO DI ESPORRE L’INTERA GAMMA DEI SUOI AUTOBUS: UN CROSSWAY LE NP, NELLA VERSIONE NATURAL POWER; UN MAGELYS, CHE SI AFFIDA ALLE ELEVATE PERFORMANCE DEL MOTORE
CURSOR 9 DA 400 CV E DEL CAMBIO ZF TRAXON; UN DAILY HI-MATIC TOURYS +, PER UN’ESPERIENZA DI COMFORT ASSOLUTO E DI STILE, PARI A UN VEICOLO GRAN TURISMO; L’HEULIEZ GX ELECTRIC DA 12 METRI, AUTOBUS 100 PER CENTO ELETTRICO A ZERO EMISSIONI.
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FABIO BASILICO RIMINI
he Iveco sia oggi più che mai sinonimo di sostenibilità è ormai risaputo. Come è noto che il costruttore torinese non agisce per la mobilità alternativa solo nel settore truck e van ma ha una posizione di leadership anche nel segmento del trasporto passeggeri. La sostenibilità è stata al centro dell’esposizione di Iveco Bus all’International Bus Expo 2018 di Rimini, evento nazionale dedicato alle aziende pro tagoniste del trasporto pubblico e privato su gomma. Il brand del Gruppo CNH Industrial ha messo in campo la sua indiscussa expertise nelle soluzioni per la mobilità sostenibile e la connettività, con l’obiettivo di promuovere la tecnologia a gas, l’elettromobilità e il trasporto turistico. Iveco Bus ha esposto in quell’occasione una gamma di mezzi che costituiscono la naturale e la più efficace risposta alle necessità veicolate dal
Salone. I principali valori di Iveco Bus - mobilità sostenibile, eccellenza tecnologica, ridotti costi d’Esercizio (TCO) - sono stati ben rappresentati attraverso veicoli che mirano a fare la differenza in termini di qualità, comfort, design e redditività del business. Sullo stand di 1.000 mq il costruttore ha scelto di esporre l’intera gamma dei suoi autobus: un Crossway LE NP, nella versione Natural Power, che coniuga prestazioni e alta affidabilità con una sostenibilità che si traduce sia nel rispetto dell’ambiente sia in un Costo Totale d’Esercizio interessante; un Magelys, già International Coach of the Year 2016, che si affida alle elevate performance del motore Cursor 9 da 400 cv e del cambio ZF Traxon; un Daily Hi-Matic Tourys +, per un’esperienza di comfort assoluto e di stile, pari a un veicolo gran turismo. In più, l’Heuliez GX electric da 12 metri, autobus 100 per cento elettrico a zero emissioni, che sviluppa all’e-
stremo il concetto di mobilità sostenibile per transitare in modo ecologico e silenzioso anche nei centri sottoposti alle più restrittive norme antinquinamento, già scelto da città co me Parigi o Trondheim (Norvegia) per la gestione del trasporto persone. Caratterizzato da una power unit e lettrica in grado di sviluppare fino 195 kW e alimentata da un circuito di otto pacchi batteria integrati sul tetto e sul vano posteriore, assicura l’autonomia necessaria per un’intera giornata di lavoro. Lo spazio esterno della Fiera riminese ha offerto ai visitatori l’occasione di visionare per la prima volta in Italia il Crossway Natural Power, il veicolo presentato in anteprima mondiale all’Autocar Expo di Lione, in Francia, che completa l’offerta di Iveco Bus in termini di gas naturale. E non so no mancati all’appello i mo delli Evadys, Magelys, Crossway a tre assi e Daily LINE NP. Con circa 35mila unità ope rative in tutta Europa,
Daily Minibus, già apprezzato per il suo elegante stile, è dotato di una versatilità illimitata.
Cross way continua a dimostrare di essere una scelta ideale per il trasporto passeggeri a corto e medio raggio, praticata da tanti clienti soddisfatti; i suoi tratti distintivi affidabilità e qualità, consumi e Costo Totale d’Esercizio (TCO) ridotti, comodità per conducente e passeggeri - era no già valsi alla versione diesel del veicolo la premiazione nell’edizione 2017 dell’International Bus & Coach Competition, dedicata per la prima volta agli autobus con ingresso a pianale ribassato. Il Crossway Low Entry Natural Power va oltre: è stato appositamente progettato per rispondere alle sfide del trasporto passeggeri urbano e sub urbano senza perdere di vista gli obiettivi ambientali. Il modello City di Classe I è disponibile in versione standard lunga 12 m, con due o tre por te, e può trasportare fino a 106 passeggeri. È inoltre disponibile una nuova linea di sedili più confortevoli, per garantire ai passeggeri la massima comodità durante il viaggio. Per quanto riguarda la postazione di guida, il Crossway LE NP offre all’autista un comfort superiore e una maggiore sicurezza: è ergonomica, più facilmente accessibile e assicura un’ottima visibilità. Il cambio automatico, di serie su questo modello, offre all’autista guidabilità e comodità, requisiti indispensabili in condizioni di sosta frequente. Con 4 serbatoi da 315 litri ciascuno, per una capacità totale di 1.260 litri, il veicolo offre un’autonomia adeguata a ogni profilo di missione. Il vano che ospitava il motore diesel Cursor 9, nella versione NP raddoppia, facilitando la manutenzione e quindi il lavoro degli operatori, e rappresenta una novità molto apprezzata dalle officine e dalle flotte delle aziende di trasporto. Dotato del motore Cursor 9 NP da 360 cv con coppia massima di 1.620 Nm, l’eco-sostenibilità del Crossway LE NP è notevole: alimentato a gas naturale compresso, è compatibile al 100 per cento anche con il biometano.
Il prodotto di punta della gamma Iveco Bus, il Magelys, continua a riscuotere l’apprezzamento dei clienti anche a livello internazionale. Nel corso dell’ultima edizione della fiera Busworld, Iveco Bus ha presentato una nuova, lussuosa versione del mo dello, mentre all’IBE di Rimini ha centrato l’esposizione dell’ammiraglia sul potente motore Cursor 9 Eu ro VI da 400 cv, che utilizza l’esclusiva tecnologia HI-SCR senza rigenerazione attiva, e sul cambio robotizzato di ultima generazione a 12 rapporti ZF Traxon, che consente una riduzione dei consumi e una guida più performante e confortevole. Il Daily ha riservato non poche sorprese. Daily Minibus, già premiato lo scorso anno da una giuria di 18 importanti giornalisti in ambito europeo con l’“International Minibus of the Year”, è dotato di una versatilità illimitata, grazie alle portate adattate e ottimizzate in base al tipo di allestimento, alle tre differenti mo torizzazioni - Diesel, Natural Power (CNG), Elettrico - e alla possibilità di impiego su molteplici missioni: turistica, trasporto interurbano e scuolabus. La versione Tourys propone tutte le specifiche di un veicolo gran turismo, quali comfort e stile, in una misura compatta. Dal modello presentato la prima volta nel 2016 sono stati introdotti diversi miglioramenti, che ne hanno elevato decisamente gli standard. La versione plus è dotata di nuovi sedili più comodi, che garantiscono agli ospiti del veicolo un’esperienza di
prima classe. Il comparto bagagli da 2,5 mc e le nuove rastrelliere ne fanno il miglior veicolo in termini di spazio di deposito totale. Con i suoi 7,5 me tri di lunghezza, Daily Tourys presenta numerose dotazioni: sospensione posteriore pneumatica, impianto di condizionamento, stazione multimediale audiovisiva, prese USB per ogni coppia di sedili e l’utile sistema di assistenza alla gui da LDWS, l’avviso di superamento corsia. Il cambio è un Hi-Matic a 8 rapporti, ora di serie sul veicolo: più rapido e preciso del tradizionale cambio manuale a 6 rapporti, permette prestazioni di alto livello con passaggi di marcia in meno di 200 millisecondi senza interruzioni di coppia. C’è poi il Daily Line che, disponibile in 3 lunghezze e con 3 ti pi di porte (manuali o elettriche), è ideale per il trasporto extraurbano o scolastico. Con diverse configurazioni di seduta, può ospitare fino a 22 passeggeri e grazie alla piattaforma posteriore e ai sedili a sgancio rapido nelle ultime file, disponibili su richiesta, facilita l’accesso anche ai passeggeri con mobilità ridotta. Daily Line è disponibile anche in ver sione Na tural Power. Daily Start, ultimo in ordine di tempo a entrare a far parte della famiglia di minibus Daily, va a im plementare la gamma Iveco Bus con un veicolo “entry-level” lungo 6 metri. Il modello, disponibile con motore da 150 o 180 cv, propone diversi layout interni: può ospitare fino a 16 passeggeri e vanta uno spazio dedicato alle sedie a rotelle.
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SCANIA BUSES RINNOVA IL SUO IMPEGNO PER IL RINNOVO DEL TRASPORTO PASSEGGERI
Il chiodo fisso della sostenibilità SULLO STAND DI 700 METRI QUADRATI SONO STATI ESPOSTI TRA L’ALTRO IL NUOVO COACH GRAN TURISMO TOURING E L’AUTOBUS IBRIDO CITYWIDE SUBURBAN LE PER IL TRASPORTO PUBBLICO. “IL PARCO VEICOLI CIRCOLANTE IN ITALIA È OBSOLETO: È QUINDI DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PROMUOVERE L’ACQUISTO DI VEICOLI SOSTENIBILI, SIA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO CHE AMBIENTALE, E AL TEMPO STESSO SOTTO IL PROFILO DELLA SICUREZZA”, DICHIARA ROBERTO CALDINI, DIRETTORE BUSES & COACHES DI ITALSCANIA. Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches di Italscania.
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FABIO BASILICO RIMINI
nche all’IBE 2018 di Rimini, Scania non ha smesso un secondo di ri badire il suo impegno nel guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Non solo truck ma anche buses nel cuore strategico del Grifone. Sullo stand di 700 metri quadri è stata esposta tra l’altro la gamma del coach Touring e l’autobus ibrido Citywide Suburban LE per il trasporto pubblico. Lo stand “tutto Scania” per la prima volta allestito a IBE non offusca la storica e fruttuosa collaborazione del costruttore svedese con Irizar, che anzi continua con successo. “Il trasporto passeggeri ha un ruolo di primaria importanza nel nostro Paese - evidenzia Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches di Italscania. “Il parco veicoli circolante in Italia risulta però essere obsoleto: è quindi di fondamentale importanza promuovere l’acquisto di veicoli sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale, e al tempo stesso sicuri. All’IBE di Rimini abbiamo mostrato le nostre soluzioni di trasporto pensate sia per il trasporto pubblico che per il trasporto passeggeri nel settore Granturismo. Ma non solo, diamo prova della forza della nostra rete, formata da oltre 100 officine distribuite in modo capillare su tutto il territorio italiano e preparate per servire al meglio i clienti del settore autobus”. Come costruttore di punta del mercato Scania Buses è punto di riferimento del cambiamento del trasporto ma è solo uno degli anelli della catena. Tutti sono coinvolti nel
processo di miglioramento della mobilità collettiva. “Oggi - continua Caldini - molto di quello che si prevedeva sull’urbanizzazione e sul concentramento delle popolazioni in grandi realtà urbane sta accadendo in tutto il mondo. Le soluzioni sostenibili devono quindi essere applicabili ovunque nel pianeta, su scala globale ma anche tenendo conto delle specificità delle aree geografiche. Dobbiamo lavorare su soluzioni che non utilizzino combustibili fossili ma carburanti alternativi, che puntino alla massima sicurezza, alla qualità aria, alla riduzione delle emissioni. E quando parliamo di sostenibilità non dobbiamo riferirci solo a quella ambientale ma anche tener conto di quella economica. I due aspetti devono andare a braccetto. Non avremo mai sostenibilità ambientale che non sia anche sostenibilità economica, quindi competitività”.
torizzazioni diesel ottimizzate che con propulsori a metano o con sistemi di trazione ibridi. Soluzioni già disponibili e sostenibili economicamente ed ecologicamente”. Scania nel frattempo sta pro gredendo spedita sulla strada dell’autobus elettrico: “Attualmente sono in corso i field test di prova - ammette Caldini – L’obiettivo è arrivare a un prodotto affidabile e sicuro, supportato da tutti i servizi di assistenza che già ven gono associati al nostro
brand. L’autobus elettrico può essere considerato veramente sostenibile se inserito in una catena del valore che tanga conto anche di altre variabili come la produzione dell’energia elettrica, la produzione delle batterie e il loro smaltimento. Invece, non possiamo ancora parlare di sostenibilità economica, visti i costi ancora elevati dei mezzi”. Intanto, all’ultima edizione dello IAA di Hannover, Scania ha presentato una new entry molto interessante: l’au-
tobus interurbano a gas metano liquido (LNG). “Siamo l’unico costruttore a proporre questa soluzione - dice Caldini - Lo proponiamo in due versioni con un’autonomia di circa 1.200 km in grado di soddisfare tutte le esigenze di servizio”. Altro vessillo dell’offensiva del Grifone è il granturismo Touring, presentato ufficialmente nel 2017. “È un progetto interamente made in Scania che si sta facendo apprezzare dal mercato - commenta Caldini - Gli operatori che l’hanno acquistata o provato esprimono pareri soddisfacenti che confermano quelli ottenuti dalle prove su strada delle testate giornalistiche”. Sullo stand Scania all’IBE erano esposti 2 Touring, un 2 assi e un 3 assi. “Touring è un veicolo per il trasporto passeggeri realizzato con tecnologie all’avanguardia, dotato di tutti i comfort e dei sistemi di sicurezza più attuali, come nella miglior tradizione dell’azienda specifica ancora Caldini Scania Touring è un veicolo che può essere altamente personalizzato per rispondere al meglio alle esigenze di trasporto di ogni singolo cliente: gli operatori possono scegliere il motore 13 litri da 410, 450 o 490 cv e diverse opzio-
I TRE PILASTRI DELLA SOSTENIBILITÀ
I tre pilastri della politica della sostenibilità del Grifone so no: efficienza energetica, con motorizzazioni ottimizzate e consumi ridotti; combustibili alternativi ed elettrificazione; trasporto intelligente e sicuro e veicoli connessi che mettano a disposizione dati per l’ottimizzazione delle soluzioni di trasposto. “Oggi Scania Buses è in grado di proporre una gamma completa di veicoli con qualsiasi tipo di carburante alternativo: biodiesel, HVO, bioetanolo, biogas, CNG, LNG, trazione ibrida ed elettrificazione, sistemi BRT - spiega Roberto Caldini - Ciò si traduce in un’offerta completa di veicoli per il trasporto pubblico urbano e interurbano sia con mo-
Scania Buses propone una gamma di veicoli con qualsiasi tipo di carburante alternativo.
ni di alimentazione (biodiesel, HVO e diesel). Qualità, comfort e sicurezza sono le caratteristiche che contraddistinguono questo veicolo ma non solo le sole. L’elemento chiave che ha permesso al Touring di con quistare un posto di riguardo nel segmento del Granturismo è l’eccellenza nei consumi”. Riflettori puntati anche sul Citywide LE Hybrid, “veicolo ibrido munito di motorizzazione Euro 6 che utilizza una tecnologia elettrico-diesel che consente di utilizzare in sinergia i due sistemi di propulsione a seconda della velocità di viaggio - spiega il Direttore Buses & Coaches di Italscania - È dotato di batterie per l’accumulo di energia che si ricaricano durante la marcia e la frenata. Grazie a questo sistema ibrido è possibile risparmiare circa il 20 per cento di carburante all’ora e ridurre le emissioni di CO2 nell’aria”. IL CHIODO FISSO
“È bene ricordare - aggiunge Caldini - che insieme al prodotto Scania è sinonimo di servizio. Scania non è solo un costruttore veicoli ma un solution provider del trasporto. Del resto, non c’è cliente più esigente di un operatore del trasporto persone. A lui dedichiamo il lavoro costante di una rete di assistenza costruita in sinergia con il settore truck e formata da ben 102 officine e 20 concessionarie”. Il cliente viene assistito in tut te le fasi del processo di vendita e post-vendita. Un ruolo fondamentale è quello di Scania Finance che assiste il cliente dal punto di vista finanziario e assicurativo. Il “chiodo fisso” di Scania per la sostenibilità ecologica ed economica è stato sottolineato a IBE 2018 anche da Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania: “Ho incontrato diversi sindaci e amministratori pubblici per parlare di trasporto locale passeggeri, un settore importantissimo per il paese in un contesto difficile caratterizzato da un parco circolante molto vecchio che con ta su molti mezzi circolanti ante Euro 3. Veicoli che hanno sulla spalle 17 anni di servizio in media. Questo settore deve essere considerato strategico per la sostenibilità e la sicurezza. Tutti i costruttori hanno già da tempo introdotto sistemi tecnologicamente avanzati ma solo una piccola parte dei veicoli circolanti ne sono dotati”.
Per l’unica impresa che conta. la tua. Un autobus dall’inconfondibile DNA Scania: interamente progettato dall’azienda svedese e costruito secondo i più elevati standard di qualità. É disponibile sia nella versione a due che a tre assi, con motore 13 litri da 410, 450 o 490 CV Euro 6. Pensato per rispondere al meglio alle esigenze degli operatori del settore del Granturismo, lo Scania Touring garantisce massimi livelli di profittabilità sempre nel segno della sostenibilità.
Per informazioni sul nuovo Touring, il coach firmato Scania, visita scania.it
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L’OFFENSIVA MAN BUS ILLUSTRATA DA DAVIDE SIVIERO
Una voce fuori dal coro DALLO SCORSO MARZO DIRETTORE VENDITE E PRODOTTO BUS, DAVIDE SIVIERO È L’UOMO CUI È AFFIDATO IL TIMONE DI UNA DIVISIONE CHE MACINA NUMERI RECORD, CONTRIBUENDO AL SUCCESSO DELLA FILIALE ITALIANA DEL COSTRUTTORE DI
MONACO. “CONTINUEREMO A CRESCERE E RAFFORZARCI NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA, PER FAR FRONTE A QUESTA FASE DI SVILUPPO”,
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PAOLO ALTIERI RIMINI
egli ultimi cinque anni MAN Bus Italia complessivamente, tra settore pubblico e privato, ha registrato un’importante evoluzione, con volumi significativi soprattutto negli ultimi due anni, raggiungendo un livello notevole di presenza sul mercato e contribuendo al successo registrato da MAN Truck & Bus Italia. Oggi, a guidare sull’onda del successo la divisione trasporto persone del costruttore di Monaco - attraverso i marchi MAN e Neoplan - è Davide Siviero, nato a Torino 50 anni di fa ma di origini venete. Dopo gli studi in elettronica, Siviero lascia l’Università nel 1997 per entrare in Iveco come Area Manager Truck Medium Range per EmiliaRomagna-Marche, per assumere poi la responsabilità logistica della Business Unit, in cui ha completato l’esperienza con un anno di Responsabile del personale. Torna a oc cuparsi di vendite nella squadra di Franco Miniero seguendo Africa e Medio O rien te fino al 2002, quando la scia Iveco e entra in EvoBus come Responsabile Coach per tre anni. Per Siviero è il primo ingresso in un mondo, quello dell’autobus, che da quel momento rappresenta l’ambiente nel quale si sente più a suo agio. Torna in Iveco nel 2005 per occuparsi di minibus in un periodo florido, di grande successo: i risultati ottenuti convincono il management Irisbus che Siviero è l’uomo giusto per l’espansione nel Regno Unito, dove diventa General Manager per due anni prima di assumere l’incarico di Direttore Vendite Irisbus a Lione per due anni. Ai primi del 2011 va a Praga per tre anni con la responsabilità dell’Est Europa, mercati ai quali dopo un anno si aggiungono Africa e Medio Oriente con ottimi risultati. Nel 2014 Siviero accetta
DICHIARA SIVIERO. una nuova sfida: lascia Iveco e diventa Sales & Marketing Manager dell’inglese Optare. A fine 2015 indossa le vesti d’imprenditore e apre la filiale europea della turca Karsan, che però non si sviluppa secondo le aspettative. Dopo due anni vive una parentesi nel Gruppo ceco CSG nel quale è prima Sales Manager poi Amministratore delegato. Arriva il contatto di MAN e la possibilità di rientrare in Italia e tornare in un mercato che ben conosce, in un’azienda in fase di sviluppo. Da fine marzo scorso Davide Siviero è Direttore Vendite e Prodotto Bus, occupandosi all’interno della Direzione Generale ricoperta da Marco Lazzoni - di tutto il mondo dell’autobus. “Abbiamo aumentato e stiamo aumentando - afferma il manager MAN la quota di mercato e la performance in termini di volumi: è il riconoscimento da parte dei clienti della qualità prodotto sul piano tecnico e della capacità di esprimere la nostra volontà di essere sul mercato. Il nostro successo passa dall’alta qualità del prodotto ma anche dell’essere un po’ fuori dal coro”. “Sempre più vicini al cliente” è l’assioma di Marco Lazzoni, che nella strategia operativa del costruttore di Monaco vuol dire una Rete ca pillare di MAN Service Center. “Tra la seconda metà del 2017 e il 2018 - prosegue Si-
viero - sono stati aperti i primi cinque Service Center di proprietà MAN a Venezia, Brescia, Roma, l’ultimo a Milano e prima di fine anno a Forlì. In tutti i MAN Service Center una parte è dedicata ai bus con personale specializzato per dare un servizio completo. Per noi il post vendita è un punto di forza notevole: quello che arriva dopo la vendita ci sta a cuore quanto e più della vendita. Siamo solo agli inizi del progetto: nei prossimi due o tre anni con nuove aperture copriremo meglio tutto il territorio italiano. Non vogliamo sostituire le officine già presenti, ma innalzare su tutta la rete il livello di assistenza, trainando con i nostri Service Center le capacità, competenze e presenze di ricambi sulla rete italiana”. Veniamo alla divisione MAN Bus. Com’è costituita oggi la squadra? “La squadra MAN Bus - risponde Siviero è oggi costituita da una ventina di persone. Nel 2019 ne arriveranno altre per far fronte a numeri in crescita. Si tratta di un team molto valido, fatto di gente appassionata come Gerhard Mayrl e Tiziano Gavardini, responsabili rispettivamente delle vendite di bus privati e bus pubblici: entrambi hanno una passione non comune, sono veramente fortunato di poter collaborare con loro”. Veniamo ai prodotti. Quali sono le novità su cui si punte-
rà nel 2019? “A marzo di quest’anno - risponde Siviero - ha fatto il suo debutto il nuovo MAN Lion’s City. I progettisti hanno rivolto la loro attenzione su economicità, comfort di marcia, tecnologia e design, fissando nuovi standard per tutti i componenti come, ad esempio, la catena cinematica con sistema EfficientHybrid, la sospensione a ruote indipendenti sull’asse anteriore, l’illuminazione a LED o il nuovo interno del veicolo a struttura modulare. Il nuovo
MAN Lion’s City segna l’inizio di una nuova era ed è già in linea con le normative giuridiche attuali e future”. L’impegno alla riduzione delle emissioni nei centri abitati vede prendere sempre più piede motori alimentati da carburanti alternativi. Qual è la risposta di MAN Bus? “Dopo la versione diesel - afferma il manager MAN - abbiamo presentato l’autobus ur bano con motore a gas Lion’s City G, equipaggiato con motore E18. Con l’adozione del bio-
Davide Siviero, Direttore Vendite e Prodotto Bus di MAN Truck & Bus.
gas depurato si possono teoricamente ottenere emissioni nulle, senza alcun bisogno di dover soddisfare ulteriori requisiti. Da qui la volontà di introdurre, a fine anno 2019, la variante CNG come perfetta integrazione della famiglia di autobus urbani MAN. In abbinamento al modulo ibrido EfficientHybrid, per le città viaggerà un veicolo economico e ecologico, visto che nelle fasi di arresto alle fermate o ai semafori la funzione Start&Stop dell’EfficientHybrid spegne il motore”. Entro il 2030 quasi il 66 per cento degli autobus di linea sarà elettrico. Qual è la risposta di MAN Bus in questo caso? “Dopo i motori diesel e a gas - spiega il Direttore Vendite e Prodotto Bus - con la versione elettrica del Lion’s City viene completata la famiglia di autobus urbani MAN. Nel nostro bus elettrico ciò che balza subito agli occhi è l’eliminazione del vano motore: le batterie sono sul tetto, in una zona protetta dal rischio di tamponamenti. Questa disposizione consente maggiore libertà di allestimento e più spazio: fino a quattro posti a sedere in più all’interno”. Per quanto riguarda il segmento turistico quali saranno le novità? “Dallo scorso maggio - precisa Siviero - MAN Lion’s Coach, Neoplan Cityliner e Tourliner sono disponibili con il cambio automatico EcoLife Coach in combinazione con motori da 420 e 460 cv. Ciò consente di combinare il cambio automatico con la catena cinematica Euro 6 ottimizzata con motore D26. Né le tortuose strade di montagna né il traffico cittadino congestionato influiscono sul comfort del conducente e dei passeggeri quando si utilizza il cambio a sei marce completamente automatico con frizione di esclusione e in granaggio planetario a vela. Inoltre, nei coach sarà introdotto il terzo asse sterzante che finora mancava, a tutto vantaggio di guidabilità e manovrabilità”.
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Pagina 51 fine di evitare che i riflessi sul parabrezza rechino disturbi alla guida. Vengono inoltre proposte ancora soluzioni già presenti sulla gamma precedente, come il Volvo Dynamic Steering, il sistema di servosterzo attivo che garantisce livelli più elevati di stabilità direzionale e manovrabilità nonché un comfort superiore, e il cambio meccanico robotizzato I-Shift che abbina comfort e flessibilità. Il consumo è stato altrettanto analizzato e migliorato grazie agli incisivi interventi sull’aerodinamica. Soluzioni nuove sono il già apprezzato I-See di Volvo per ridurre i consumi, che permette di memorizzare la topografia del percorso ottimizzando l’utilizzo del motore e del cambio. Altra novità è lo chassis dinamico che consente di abbassare il vei colo di 20 mm e tornare all’assetto standard con velocità sotto i 70 km/h”. SICUREZZA COME DA TRADIZIONE
NUOVA OFFENSIVA VOLVO BUSES CON LA GAMMA COACH 9700 E 9900
Turistici alla riscossa ALESSANDRO VERDECCHIA, GENERAL MANAGER DI VOLVO BUSES ITALIA, ILLUSTRA NEL DETTAGLIO LE CARATTERISTICHE DEI
“
NUOVI PORTABANDIERA CHE INTENDONO GUIDARE IL RILANCIO DEL BRAND SVEDESE NEL SEGMENTO ITALIANO DEI TURISTICI E DEL LUNGO RAGGIO, PUNTANDO SU CARTE VINCENTI IN TERMINI DI DESIGN, COMFORT, VERSATILITÀ, TECNOLOGIA E SICUREZZA.
LINO SINARI RIMINI
Benvenuti al prossimo viag gio”. Così Volvo Buses ha accolto i giornalisti e i vistatori alla conferenza stampa organizzata durante il Salone IBE 2018 di Rimini. E se di viaggio si trat ta, il brand svedese ha buo ne chance di riuscire a impressionare favorevolmente gli operatori italiani del settore turistico visto che alla kermesse romagnola ha presentato due novità coach di rilievo che avranno il compito di guidare la riscossa commerciale di Volvo Buses dopo anni di difficoltà e poca visibilità. Ne abbiamo parlato con Alessandro Verdecchia, General Manager di Volvo Buses Italia, parte integrante di Volvo Group Italia. “A IBE abbiamo svelato al mercato italiano la nuova gamma di veicoli per il trasporto turistico e a lungo raggio, il lussuoso 9900 e il versatile 9700 esordisce Verdecchia - Il progetto è iniziato più di 4 anni fa e non si tratta di un semplice restyling dei modelli della generazione precedente dal momento che i veicoli sono completamente nuovi e combinano soluzioni tecniche già testate dai turistici precedenti e nuovi soluzioni realmente all’avanguardia”. “Il coach - aggiunge Alessandro Verdecchia - rimane l’unico settore in cui opera Volvo Buses in Italia, per ragioni storiche e scelte strategiche. In Europa e a livello global la Casa è invece presente anche nei settori city e intercity nonché nell’elettromobilità con veicoli ibridi, elettrici-ibridi ed elettrici. Sui nuovi 9700 e 9900 puntiamo quindi tutte le nostre attenzioni e intendiamo sfruttarne appieno le evidenti carte vincenti. Il modello 9500 scom-
pare invece dall’offerta. Con questa nuova gamma offriamo un design nuovo, un comfort ineguagliabile per passeggeri e conducente, risparmio carburante e maggior sicurezza. La cosa importante da sottolineare è che mentre prima commercializzavamo due veicoli molto simili per struttura e meccanica e diversi solo per pochi dettagli, con la nuova gamma proponiamo due veicoli molto differenziati, a cominciare dall’altezza, che è di 3,65 metri per il 9700 e 3,85 metri per il 9900. I due veicoli nascono in Polonia, nel lo stabilimento Volvo Buses che serve tutta l’Europa eccetto alcuni mercati del nord del continente. La produzione è di circa 1.200 pezzi, di cui più di 300 coach”. Sempre in termini dimensionali, i due modelli vengo-
no proposti con tre differenti lunghezze - 12,40 m, 13,10 m e 13,90 m - e combinazioni a due e tre assi. Nel caso del 9700 le versioni sono le due assi da 12,40 m e 13,10 m e la tre assi da 13,90 m; il 9900 si diclina in versione due assi 12,40 m e tre assi da 13,10 e 13,90 m. Entrambi i modelli presentano esterni moderni e accattivanti, dallo stile dinamico. “Per il 9900 rimane la struttura a piano inclinato nella zona passeggeri, con l’effetto platea che consente di avere un’ottima visuale, mentre per il 9700 passiamo alla soluzione più standard orizzontale - continua Verdecchia - All’interno, il team di progettisti ha dato notevole importanza al comfort e alla qualità. I passeggeri possono godere di una combinazione
Alessandro Verdecchia, General Manager Volvo Buses Italia.
Un’area importante, oggetto di interventi da parte dei tecnici, è quella che interessa il conducente messo nelle migliori condizioni per gestire il veicolo nel massimo comfort e sicurezza.
di colori rilassante e ben bilanciata, con abbinamenti accattivanti e materiali pregiati. Per garantire ai passeggeri un’e sperienza di viaggio di alto livello, Volvo Buses ha investito molto anche in soluzioni che migliorano il comfort, come i sedili ergonomici per i passeggeri e gli interni ben isolati con un basso livello di rumorosità. Il sistema di climatizzazione è stato sviluppato per fornire una temperatura costante e piacevole in tutto il bus, indipendentemente dalle condizioni ambientali esterne. Alla sensazione generale di benessere e re lax contribuisce anche la nuova illuminazione interna a Led”. Un’altra area oggetto di intervento è stata quella del conducente. “Piccoli e grandi dettagli sono stati attentamente analizzati - conferma il General Manager di Volvo Buses Italia - Per esempio, è stata studiata nei minimi particolari l’illuminazione interna al
Il capitolo motori non subisce modifiche: vengono confermati gli 11 litri abbinati al cambio I-Shift con due livelli di potenza: 430 e 460 cv. “Come nella migliore tradizione Volvo, la sicurezza attiva e passiva rimane al centro di ogni progettazione del costruttore - dice ancora Verdecchia - Insieme a qualità e rispetto ambientale, for ma l’elenco dei core values aziendali. A bordo di 9700 e 9900 i sistemi sono stati ulteriormente sviluppati, migliorati e ampliati con nuove soluzioni”. Alessandro Verdecchia è General Manager di Volvo Buses Italia dall’agosto 2016, ma lavora in Volvo dal 2000. Ingegnere meccanico, 48 anni, sposato e con tre figli, mar chigiano originario di Fermo, ha ricoperto diverse posizioni lavorative e nel 2008 è stato area manager Sud Europa Aftermarket. Dal 2011 al 2016 ha avuto un’esperienza all’estero, a Madrid, dove ha sede la regione commerciale Sud Europa di Volvo per Portogallo, Spagna, Italia e Israele. In Italia, in qualità di responsabile del team Volvo Buses, Verdecchia dirige una struttura che è parte integrante di Volvo Group Italia. “La sede legale è ovviamente a Zingonia mentre la sede operativa di Volvo Buses è a Sommacampagna (Vr) presso il locale Volvo Truck Center di proprietà Volvo precisa il manager - Siamo l’unico concessionario italiano di Volvo Buses e ci avvaliamo della collaborazione di 3 venditori diretti per tutta l’Italia intera, a cui si aggiungono un responsabile vendite, un tecnico per la gestione degli ordini con fabbrica e l’omologazione, un amministrativo per la gestione ordini e il sottoscritto come responsabile dell’intera attività. Per il service la scelta è stata quella di utilizzare la struttura truck anche per i bus. La rete assistenziale è dunque la stessa con un’ottantina di officine truck, di cui una ventina specializzate anche nei bus come Volvo Bus Service Center”. “Superati le difficoltà sono coincise con i profondi cambiamenti organizzativi, negli ultimi anni Volvo Buses Italia è riuscita a rimettere insieme una squadra operativa molto valida - conclude Verdecchia - Non registriamo ancora volumi altissimi ma la crescita è costante e continueremo a fare sempre più e meglio”.
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LA NUOVA SFIDA DI FRANCO MINIERO CON IL COLOSSO CINESE YUTONG
Attacco della Cina con i bus elettrici L’ESPERTO MANAGER PIEMONTESE, AMMINISTRATORE DELEGATO DI YUTONG PER EUROPA E NORD AMERICA, È ALLA GUIDA DELL’OFFENSIVA DEL COSTRUTTORE CINESE LEADER MONDIALE DEL SETTORE AUTOBUS CHE PUNTA SU PRODOTTI DI QUALITÀ E UN SERVIZIO AFTERSALES D’ECCELLENZA. GIÀ PRESENTE DA UN DECENNIO NEL VECCHIO CONTINENTE, YUTONG INTENDE ESPANDERSI ANCHE IN ITALIA, CONSIDERATO UN MERCATO STRATEGICO. MINIERO E IL SUO TEAM SONO AL LAVORO PER IDENTIFICARE I PARTNER GIUSTI E COSTITUIRE UNA SOLIDA RETE DI VENDITA E ASSISTENZA.
S
PAOLO ALTIERI TORINO
e bisogna farlo, meglio far lo in grande. Deve a ver pensato questo Franco Miniero quando ha accettato la sfida del colosso cinese del settore autobus Yutong diventandone Amministratore delegato per l’Europa e il Nord America. Per l’esperto manager piemontese inizia una nuova avventura che coinvolge anche il nostro Paese, un mercato che Yutong ritiene d’importanza strategica e dove si appresta a mettere radici profonde. Non certo a caso. Il Gruppo Yutong, presieduto dall’imprenditore visionario Tang Yuxiang, è il primo produttore mondiale di autobus con una quota del 15 per cento. Lo sbarco in Europa di Yutong è già iniziato passando attraverso una lista di Paesi Francia, Gran Bretagna, Israele, Bulgaria, Islanda, Danimarca e Macedonia che presto sarà allungata comprendendo anche l’Italia, dove il team guidato da Miniero (oltre 40 persone
Franco Miniero (a destra), Amministratore delegato di Yutong per Europa e Nord America, insieme a Jack Lee, Europe & North America Division, IBD Sales Director.
impegnate sui diversi mercati di riferimento) sta studiando il terreno per costituire una valida rete di distribuzione e assistenza rispettando i rigidi dettami della Casa madre: massima soddisfazione del cliente con un prodotto di qualità e
un servizio aftersales d’eccellenza. “I vertici di Yutong ci tengono a sfatare la vecchia convinzione secondo cui prodotto cinese equivale a bassa qualità e basso prezzo - esordisce Fran co Miniero nell’intervista che ha rilasciato al nostro gior-
nale nel quartier generale di Torino - Chi in Europa ha già testato il prodotto Yutong ne ha percepito l’effettiva qua lità. Il salto tecnologico da motori tradizionali a motori elettrici, un settore dove Yu tong vanta un’esperienza di pri-
missimo livello, ci permetterà di dimostrare quanto vale il nostro prodotto e di offrire la qualità al giusto prezzo. Possiamo anche dire che la nostra filosofia va oltre il prez zo: Yutong vuole offrire ai clienti la possibilità di ridurre concretamente il costo operativo e questo non può che avvenire con un prodotto
che sia sempre efficiente durante il suo utilizzo. Questo è fondamentale per noi”. L’ambizione unita al buon senso e alla competenza muove le decisioni di Yutong. “Il punto chiave per spiegare la natura di questa grande azienda è comprenderne fino in fondo le evoluzioni e i pro-
L’ambizione unita al buon senso e alla competenza muove le decisioni di Yutong: sarà questa la filosofia che accompagnerà l’azione del Gruppo cinese anche nel nostro Paese.
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Un capitolo importante della produzione Yutong è quello dedicato agli autobus elettrici, un settore dove il costruttore è all’avanguardia.
gressi che ne accompagnano il cammino in tutto il mondo - aggiunge Miniero - In Europa Yutong ha iniziato a espandersi a partire da una decina di anni fa attivandosi in mercati come Islanda, Francia, Gran Bretagna, Israele, a cui so no seguite più di recente Bulgaria, Danimarca e Macedonia. L’azienda si avvale della collaborazione di importatori locali che sono in grado di costituire una solida rete di vendita e assistenza. Abbiamo quindi già avuto in Europa la possibilità di testare la qualità del prodotto e del servizio. Ci
sono quindi le basi per ampliare la presenza del brand. Attualmente in Europa, Israele compreso, circolano più di 4mila autobus Yutong, oltre 2.500 se escludiamo Israele”. “La clientela - precisa Miniero - ha imparato a conoscere Yutong non solo per la qualità del prodotto ma anche per il service e la grande attenzione riservata all’aftersales, quindi alla gestione del veicolo dopo la vendita rispettando criteri di sicurezza, affidabilità e durabilità nel tempo. Per usare uno slogan: value for money. La rete di as -
sistenza nei Paesi dove siamo presenti è garantita da dealer che per entrare a far par te del network Yutong devono poter garantire servizio e solida organizzazione. In ogni struttura è disponibile uno stock di ricambi che mettiamo a disposizione del dealer e diversi tecnici Yutong in grado di fornire il loro supporto diretto. I dealer operano con le loro strutture e una loro rete di officine”. I veicoli destinati ai mercati europei sono assemblati in Cina e prevedono diversi componenti “made in Europe”: per i motori fino a
Chi è Franco Miniero, laureato in Economia all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, ha ricoperto dal 1989 al 1999 diverse posizioni in ambito marketing fino ad assumere il ruolo di Direttore di Iveco Mercato Italia. Dal 1999 al 2001 è stato Di rettore Marketing Heavy Truck Worldwide di Iveco e dal 2001 al 2004 Direttore Africa & Middle East. Il successivo incarico, che copre il triennio 2004-2006, lo vede Direttore Commerciale di Iveco Irisbus men tre dal 2006 al 2008 Miniero è stato Ma naging Director di Fiat Commercial Vehicles. Nel 2008 torna in Iveco come Senior Vice President Sales & Marketing mentre dal 2012 a fine a gosto 2018 è Vice President Bus Division Buses & Coaches in Scania. Dal 1° settembre scorso Franco Miniero è Amministratore delegato Europa e Nord America di Yutong Bus & Coach nonché Vice direttore per l’International Business Development fuori dalla Cina.
9 litri le unità sono Cummins, per quelli sopra i 9 litri ci si affida ai propulsori DAF, mentre la tedesca ZF fornisce cambi e assali. Tutti nomi affermati e di garanzia che consentono a Yutong di offrire prodotti con specifiche per il mercato europeo e customizzati per i clienti europei. “Sono collaborazioni che durano ormai da oltre 10 anni, quindi più che consolidate aggiunge Franco Miniero La driveline Yutong è super testata con feedback positivi in termini di affidabilità complessiva e facilità di assistenza”. Anche il design è un punto chiave della progettazione Yutong, che non solo ha sviluppato proficue collaborazioni esterne ma ha anche assunto come Head designer niente meno che Mathias Lenz, dal 2010 a capo del centro stile EvoBus. Un capitolo importante della produzione Yutong è quello dedicato agli autobus elettrici, un settore dove il costruttore è all’avanguardia: “in Cina dice Miniero - la domanda di questi veicoli è stata molto importante ed è stata anche finanziata dal Governo. Circa il 40 per cento della domanda di autobus è appannaggio delle soluzioni elettriche. Yutong ha una grande e consolidata esperienza nel settore. Questo
NATA NEL 1963 YUTONG È DAL 2011 LA PRIMA SOCIETÀ AL MONDO DEL SETTORE AUTOBUS
fa si che arrivando in Europa, dove in futuro i motori convenzionali non saranno più adottati, il brand possa offrire una gamma di modelli testati ed efficienti. L’offerta elettrica di Yutong per l’Europa com prende modelli urbani da 10 e 12 metri nonché interurbani da 12 m. L’autonomia è di 270 km con batterie da 240 kW e arriva anche a oltre 300 km con batterie da 370 kW. In Francia Yutong ha ottenuto buone performance commerciali con i veicoli elettrici: c’è una linea Flixbus fatta interamente dal modello intercity per i collegamenti tra città sul la lunga distanza”. Per quanto riguarda l’Italia, il work in progress prosegue spedito. “Stiamo valutando attentamente le opportunità di arrivare in Italia e stiamo individuando i possibili partner per stabilire la rete di distribuzione e assistenza - commenta Franco Miniero -L’Italia è uno dei più grandi mercati europei e Yutong vuo le farne parte in modo con tinuativo. Ecco perché abbiamo bisogno di studiare con attenzione la fattibilità del progetto e la sua concretizzazione. Non si tratta certo di una toccata e fuga. Yutong è qui per rimanerci. I partner devono rispettare almeno due criteri: ottima relazione tra Yutong e dealer, che devono essere accomunati su progetto di lungo periodo che prevede che il partner abbia una reale capacità organizzativa; organizzazione su territorio per un’aftersales qualificata al fine di creare le condizioni per un’ottima relazione tra Yutong, dealer e cliente. Il nostro piano di massima è terminare i preparativi nel 2019 e partire ufficialmente nel 2020. Non vogliamo però da re massima priorità al fissare un target di volumi, dal momento che l’obiettivo principale è scegliere partner giusti per costruire il futuro”. In sintesi, sono tre le carte vin centi di Yutong: l’esperienza decennale in Europa che ha permesso di verificare prodotto e organizzazione sul territorio; i cambiamenti in corso nel vecchio continente che coinvolgono il passaggio dai motori convenzionali alla propulsione elettrica che ha in Yutong un player di rilievo con un prezioso know-how a disposizione; la grande esperienza del costruttore nelle attività aftersales europee.
COLOSSO CON UNA PRODUZIONE DI 70MILA BUS ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA F ondato nel 1963 come fabbrica per riparazione autobus a Zhengzhou, nel 1997 il Gruppo Yutong, che dal 1993 è presieduta da Tang Yuxiang, accede alla quotazione della Borsa di Shanghai ed è il primo costruttore di bus cinese a essere ammesso. Un primato che si sposa con quello a livello mondiale che dal 2011 qualifica Yutong come primo costruttore globale di autobus con un totale di 70mila unità vendute in un migliaio di versioni diverse tra urbani, interurbani e coach (15 per cento di quota), di cui 25mila elettrici. Il primo veicolo full electric è stato prodotto da Yutong nel 1999. Dieci anni dopo è stato inaugurato il Centro ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie energetiche e nel 2012 è stato inaugurato il sito produttivo per la produzione di veicoli new energy. Dalla Cina, dove detiene una quota del 30 per cento, Yutong esporta 10mila bus all’anno. I dipendenti
del Gruppo sono attualmente 40mila, suddivisi in quattro divisioni: autobus, real estate, special vehicle, finance. Il fatturato globale, Cina compresa, si aggira sui 6 miliardi di euro, l’85 per cento attribuito al business autobus. Le esportazioni al di fuori della Cina sono iniziate nei primi Duemila e da lì in poi Yutong ha continuato a crescere a livello planetario arrivando a consolidarsi anche come player europeo. Nel 2017 Yutong ha esportato 44 intercity elettrici in Francia, il primo mercato di riferimento in Europa. In quell’anno, al Salone Busworld, il costruttore cinese è stato premiato per la sua proposta ecologica centrata sulla propulsione elettrica ma che comprende anche l’alternativa ibrida e a metano (in Cina circolano oltre 90mila veicoli elettrici Yutong). Yutong ha all’attivo anche fabbriche al di fuori della Cina, a Cuba, in Iran, Africa e Russia.
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INTERVISTA / MARK MOHR, VICE PRESIDENT COMMERCIAL VEHICLE TECHNOLOGY ZF
“Focus su zero emissioni” IL MANAGER DEL PRODUTTORE DI FRIEDRICHSHAFEN ILLUSTRA LA STRATEGIA NEL SETTORE DEL TRASPORTO PASSEGGERI, CHE PASSA DALL’ASSALE A TRAZIONE ELETTRICA AXTRAX AVE, INTRODOTTO PER LA PRIMA VOLTA NEL 2012 E GIÀ IN UTILIZZO SU AUTOBUS MERCEDES-BENZ ECITARO E SOLARIS URBINO, PER ARRIVARE A CETRAX, PROPULSORE ELETTRICO CENTRALE, IN PRODUZIONE DI SERIE A METÀ DEL PROSSIMO ANNO.
A
MAX CAMPANELLA FRIEDRICHSHAFEN
ll’interno della Divisione Commercial Ve hicle di ZF - un fatturato di 3.172 miliardi di euro nel 2017, oltre 30 siti di produzione nel mondo e circa 13.900 dipendenti - sempre più importanza assume la Divisione Autobus. Lo dimostra il successo di AxTrax AVE, assale a trazione elettrica già in utilizzo su autobus Mercedes-Benz eCitaro, Solaris Urbino 12 m e il turco Bozan ka ya Sileo. E che nei prossimi an ni vedremo sui Metrodecker dell’inglese Optare e sui veicoli della statunitense New Flyer of America. LOGISTICA INTELLIGENTE
Nel management della Divisione Autobus del produttore di Friedrichshafen incontriamo un giovane ingegnere che unisce la passione per i vei coli professionali con la creatività: Mark Mohr, 48 anni, da 13 anni in ZF dopo un’e sperienza progettuale nelle drive-line per veicoli offroad e macchine da costruzione, ama l’Italia - che definisce il “Paese del sole” e con lo stesso entusiasmo con cui ci racconta le sue esperienze nel surfing ci illustra quelle che sono a suo giudizio le “chiavi di differenza” che distinguono ZF per il segmento del trasporto persone. “Mobilità elettrica e guida autonoma - afferma Mohr, Vice President Commercial Vehicle Te-
degli interni. “Come fornitore di sistemi - aggiunge Mark Mohr - ZF è anche in grado di fornire hardware e software appropriati per allineare in modo ottimale prestazioni, efficienza e durata del sistema di trazione. Ad esempio è disponibile un’app che consente di calcolare in anticipo salite e discese, assolutamente a datta per city bus ma anche camion da distribuzione”. Altro cavallo di battaglia ZF per il settore autobus è CeTrax, propulsore elettrico centrale, adatto ad autobus e camion, sviluppato dal produttore tedesco per l’utilizzo su veicoli per lo smistamento. “In questo caso - precisa Mark Mohr abbiamo ricevuto un ordine per la produzione di serie e il sistema a trazione elettrica entrerà in produzione di serie a metà del pros simo anno. CeTrax è un focus importante nella strategia ZF come soluzione per bus convenzionali, presso operatori di TPL ma anche per servizi di linea intercity”. ZF dunque accelera l’elettrificazione della trazione nel segmento del trasporto persone. “L’elettrificazione del settore autobus - afferma Mohr - è prossima un po’ ovunque in Europa, Italia compresa: in alcuni Paesi già da tempo la trazione elettrica è convenzionale nel TPL; più complesso è sostituire il diesel nel segmento coach e nelle lunghe distanze, dove però si può raggiungere la massima efficienza con veicoli ibridi. Guida autonoma e
mobilità elettrica sono le tendenze dominanti nel settore del trasporto sulle quali ci siamo con centrati assiduamente ne gli ultimi anni”.
Mark Mohr, Vice President Commercial Vehicle Technology ZF.
chnology Development giocano un ruolo chiave per ZF: saranno investiti nei prossimi cinque anni oltre 12 miliardi di euro in questi ambiti. La guida autonoma prevarrà più velocemente nel settore dei veicoli commerciali e industriali perché riduce i costi operativi del veicolo, contribuendo parallelamente a migliorare sicurezza ed efficienza”. L’approccio di ZF per una logistica intelligente include propulsori su tutte le classi di veicolo per arrivare a zero emissioni: qual è la proposta per il settore del bus? “L’inquinamento dell’aria nei centri cittadini - risponde il manager tedesco - dovrebbe essere ridotto in modo considerevole. La prima risposta di ZF alle
richieste internazionali per offerte di autobus elettrici è rappresentata dagli assali elettrici a portale AxTrax AVE, per i quali ZF ricevuto oltre mille ordini. In sostanza vuol dire che ZF contribuirà a spostare passeggeri per 60 mi lioni di chilometri a zero emissioni ogni anno in città quali Los Angeles, Londra e Stoccarda. AxTrax AVE rappresenta una soluzione ideale per costruttori e municipalità per ottenere un traffico locale urbano a zero emissioni, fornendo allo stesso tempo un’in teressante offerta di mobilità”. Da sottolineare due successi di mercato per ZF AxTrax AVE: equipaggerà 31 autobus a due piani della città di Londra, che si muo-
ZF AxTrax AVE: equipaggerà 31 bus a due piani della città di Londra, che si muoveranno con la sola alimentazione elettrica. ZF dunque accelera l’elettrificazione della trazione nel settore bus.
veranno con la sola alimentazione e let trica; entro il 2020, cento autobus della gamma Xcelsior Charge, in consegna a società di TPL in diverse città degli Stati Uniti, saranno dotati dell’assale ZF a trazione elettrica. LIBERTÀ DI PROGETTAZIONE
AxTrax AVE è stato introdotto per la prima volta nel 2012 e, da allora, è stato impiegato in diversi Paesi del mondo. Può essere combinato con configurazioni sia ibride sia a celle a combustibile oppure essere alimentato a batteria. Grazie al design piatto, i costruttori hanno ampia libertà nella progettazione
LA CHIAVE DI DIFFERENZA
Nella sua offensiva nel settore del trasporto passeggeri qual è la “chiave di differenza” che distingue ZF dai com petitor? “La passione per i veicoli, siano essi destinati al trasporto di merci o persone, distingue il modo di lavorare in ZF. Inoltre - risponde l’ingegner Mohr - la profonda conoscenza dei prodotti, una gamma di applicazioni dedicate e componenti specificamente sviluppate per chi guida, sia truck sia bus. Abbiamo un portafoglio prodotti per ogni tipo di veicolo professionale e siamo presenti sul piano globale: questo consente ai costruttori di avere la certezza che ovunque li porti la loro attività troveranno sem pre un riferimento ZF con le stesse caratteristiche in termini di competenza, passione e disponibilità”. Nel perseguire la strategia di garantire risorse aggiuntive per guida autonoma e mobilità elettrica e soddisfare le cre scenti richieste in questi am biti, quest’anno ZF ha acquisito il 35 per cento delle quote del fornitore di servizi di ingegneria ASAP Holding, con sede a Gaimersheim, in Ba viera (nei pressi di Ingolstadt).
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A URBINO I PRIMI IVECO CROSSWAY LOW ENTRY NP VENDUTI IN ITALIA
Patrimonio urbano da proteggere
C
FABIO BASILICO URBINO
entro tra i più importanti del Rinascimento italiano, di cui con serva appieno l’eredità ar chitettonica, dal 1998 patrimonio dell’umanità Unesco, Urbino è un gioiello urbano da salvaguardare senza ovviamente venir meno alle necessità della vita moderna. Parlare di sviluppo sostenibile del trasporto pubblico del capoluogo marchigiano è dunque di prioritaria importanza. In questa direzione va la consegna dei primi 5 Iveco Crossway Low Entry NP alimentati a gas naturale venduti in Italia. I nuovi autobus entrano nella flotta di AMI Spa, l’azienda di trasporto pubblico locale che ha ritirato i mezzi dalla concessionaria di zona di riferimento Maresca & Fiorentino. All’evento hanno preso par te i vertici della società, nelle persone del Direttore Generale, Ingegner Massimo Benedetti, e del Presidente Luciano Balducci, nonché il sindaco di Urbino Maurizio Gambini e, in rappresentanza di Iveco Bus, Guido Ucci, Public Sales Area Manager, e Ma ria Fiorentino, Amministratore delegato della concessionaria. La fornitura deriva dall’aggiudicazione a Iveco Bus di una gara indetta nel gennaio 2018 e ha assegnato all’Azienda per la Mobilità Integrata e trasporti di Urbino 5 Crossway Low En try City
LA FORNITURA DERIVA DALL’AGGIUDICAZIONE A IVECO BUS DI UNA GARA INDETTA NEL GENNAIO
2018 E HA ASSEGNATO
ALL’AZIENDA PER LA
MOBILITÀ INTEGRATA E TRASPORTI DI
URBINO 5 CROSSWAY LOW ENTRY CITY NATURAL POWER DA 12 METRI DI LUNGHEZZA, AI QUALI SEGUIRANNO, NEI PROSSIMI MESI, ALTRI 6 VEICOLI ANALOGHI, PER UN ORDINE
11 GLI AUTOBUS
COMPLESSIVO DI UNITÀ.
SONO ALIMENTATI A GAS NATURALE COMPRESSO
(CNG) E
SONO PREDISPOSTI ANCHE PER IL BIOMETANO.
Iveco Crossway Low Entry a gas naturale sbarca in Italia grazie all’operatore di trasporto pubblico locale AMI di Pesaro e Urbino.
Natural Power da 12 metri di lunghezza, ai quali seguiranno, nei prossimi mesi, altri 6 veicoli analoghi, per un ordine complessivo di 11 unità. Gli autobus sono alimentati a gas naturale compresso (CNG), per rispondere efficacemente alle esigenze di sostenibilità e trasporto pulito che un numero sempre crescente di municipalità manifesta come impegno per il miglioramento qualitativo del proprio servizio verso la cittadinanza. I primi Crossway LE Natural Power a metano venduti in Italia sono omologati in classe I e sostenuti dal nuo-
vo motore Cursor 9. I veicoli, che vanno a implementare un parco mezzi di 208 unità, delle quali 45 a trazioni alternative, hanno una capienza di 38 posti a sedere e 56 in piedi, oltre a quello progettato per ospitare una carrozzina per i passeggeri con difficoltà motorie, per i qua li è prevista anche una rampa manuale di accesso in corrispondenza della por ta centrale, e prevedono un equipaggiamento che include il climatizzatore per autista e zona passeggeri, e sedili rivestiti in tessuto. Iveco Crossway LE Natu-
ral Power in diverse occasioni è stato premiato per le sue numerose qualità, tra cui il design intelligente brevettato, che integra i serbatoi CNG sul tetto, ottimizzando l’altezza degli interni e consentendo al veicolo di operare in qualsiasi condizione, grazie all’altezza complessiva più bassa del settore (3.210 mm), a un’autonomia adeguata a ogni profilo di missione, nonché al motore Cursor 9 NP, particolarmente ecologico ed efficiente nei consumi. L’alimentazione a gas naturale o a biometano, per il quale i veicoli sono già predisposti, ga-
rantisce benefici impressionanti in termini di livelli di particolato ed emissioni sonore, che conferiscono un significativo valore aggiunto, per l’ambiente e per i passeggeri, che potranno godere di un maggiore comfort a bordo. AMI Spa, Azienda per la Mobilità Integrata e trasporti costituita nel 1999, è affidataria della gestione del servizio di trasporto pubblico locale della Provincia di Pesaro e Urbino e gestisce il trasporto urbano delle città di Urbino, Pesaro e Fano e parte del trasporto extraurbano nel territorio provinciale, nonché i
servizi di trasporto scolastico di diversi comuni della Provincia e alcuni complementari di trasporto di persone in ATI con altre aziende. Con l’acquisto di questi veicoli, l’azienda pone le basi per una eventuale conversione energetica in direzione sostenibile della sua flotta, integrandola con autobus moderni, confortevoli, facilmente accessibili, sicuri e a basso impatto ambientale. Un passo avanti a tutto beneficio del cliente, che potrà usufruire di un servizio di qualità superiore, con la certezza di contribuire, a ogni viaggio, al rispetto dell’ambiente e della sua città.
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
RENAULT RINNOVA LA GAMMA DEI VEICOLI COMMERCIALI
Più ricchi e più forti LA LOSANGA SI CONFERMA AL SECONDO GRADINO DEL PODIO DEI VEICOLI COMMERCIALI STRANIERI PIÙ VENDUTI IN ITALIA.
PER
RAFFORZARE L’OFFENSIVA NEL SEGMENTO ARRIVA LA GENERAZIONE ICE, FRUTTO DELL’ARRICCHIMENTO DELLE DOTAZIONI DI SERIE SU
KANGOO, TRAFIC E MASTER. INTANTO NELLE CONCESSIONARIE SBARCA LA VERSIONE TRAFIC X-TRACK, FURGONE MEDIO CON SOLUZIONI DI MOTRICITÀ
R
MICHELE S. ALTIERI ROMA
enault continua a confermarsi tra i protagonisti del mercato italiano dei veicoli commerciali. Con 12.182 immatricolazioni al 31 ottobre 2018, la Losanga si è assicurata il secondo gradino del podio tra gli importatori in termini di vendite dei veicoli commerciali stranieri in Italia. Uno dei fattori di successo del Gruppo Renault risiede, senza dubbio, nell’offerta completa e costantemente rinnovata. Quest’anno, con l’obiettivo di consolidare la posizione e rafforzare l’offensiva nel segmento, la gamma di veicoli commerciali fa un ulteriore passo in avanti con le nuove versioni ICE, frutto dell’arricchimento delle dotazioni di serie con equipaggiamenti fondamentali su Trafic, Kangoo e Master: climatizzatore manuale, radio CD MP3 2x20W Bluetooth USB con comandi al volante e Cruise Control sono ora di serie su tutta la gamma. Il computer di bordo, già di serie su Trafic, è ora presente anche su Kangoo e Master, con informazioni su consumo medio di carburante, consumo medio istantaneo, autonomia, velocità media e tempo di percorrenza. “Un’offerta semplice e completa - afferma Luca Baglieri, dal 1° luglio 2017 Brand Manager Veicoli Commerciali Renault Italia - che consentirà al professionista di scegliere il mezzo che più si adatta alle proprie esigenze, contando su importanti equipaggiamenti di serie che lo accompagneranno durante il lavoro quotidiano”. Non è l’unica novità lanciata da Renault in questo scorcio di fine anno. Oltre agli equipaggiamenti, l’offerta si arricchisce con l’avvio della commercializzazione nella Rete di Concessionarie della versione Trafic X-Track. “L’innovativa tecnologia X-Track - precisa Luca Baglieri offre capacità di motricità superiori a quelle dell’Extended Grip, attualmente presente nella gamma. Si tratta di un’alternativa al sistema a quattro
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RINFORZATA. ruote motrici, che assicura eccezionali capacità all-road su terreni insidiosi e a basso grip”. La tecnologia X-Track -commercializzata anche su Kangoo dallo scorso anno -consiste in un differenziale meccanico a slittamento limitato, sospensioni rialzate, protezioni sottoscocca e pneumatici ad alta aderenza, consentendo di trasformare un veicolo commerciale di serie, con trazione 4x2, in una versione in grado di affrontare terreni difficili, innevati o su sterrato. “Questa tecnologia -prosegue Baglieri - è destinata a professionisti per un utilizzo tipo cantieri, lavori pubblici, sentieri forestali, vie di alzaia, vie di sorveglianza tecnica, agricoltori, ma anche al grande pubblico per un utilizzo nel tempo libero”. La trasformazione è realizzata da Poclain Véhicules, esperto nel campo della mobilità rinforzata e partner di lunga data di Renault. Robusto e dinamico, Trafic mantiene dimensioni importanti, facendo del comfort e della funzionalità i suoi
punti di forza. L’abitacolo è stato progettato come un vero e proprio “ufficio mobile”, che integra un insieme di dispositivi intelligenti: dai supporti per telefoni e tablet allo spazio per il pc. “L’obiettivo di Renault Trafic - afferma in conclusione il Brand Manager Veicoli Commerciali - è semplificare la vita dei professionisti. Un dato per tutti: i numerosi vani portaoggetti raggiungono in totale 90 litri di volume, il più importante del mercato. Oggi, con la tecnologia X-Track l’offerta viene ulteriormente arricchita”. Il sito produttivo del furgone Renault Trafic è Sandouville, mentre Maubeuge è il centro di eccellenza per i veicoli commerciali leggeri Renault Kangoo e sulle sue linee nascono attualmente anche la versione elettrica Kangoo Z.E. e Mercedes-Benz Citan. Il sito Renault di Sandouville, protagonista industriale di rilievo nella regione francese Seine-Maritime, occupa circa duemila persone. Il 70 per cento della produzione dello stabilimento di Sandouville è destina-
Luca Baglieri, Brand Manager Veicoli Commerciali Renault Italia.
to all’esportazione. Nel 2017 sono stati venduti nel mondo 104mila Renault Trafic. Da circa 50 anni lo stabilimento di Maubeuge ha un ruolo chiave nell’industria automotive francese e occupa oggi più di 2.200 dipendenti. Specializzato in veicoli commerciali leggeri e veicoli elettrici, più del 60 per cento della produzione viene esportata verso 33 Paesi. Il sito è il più competitivo di Renault in Francia ed è considerato un riferimento in materia di modernizzazione, grazie all’iniziativa “Industria 4.0”. Nel 2017 sono stati venduti nel mondo oltre 130mila Kangoo, e Kangoo Z.E. si classifica come il veicolo commerciale elettrico più venduto in Europa. Nel 2017 sono state dispensate oltre 27mila ore di formazione, pari a circa 20 ore per dipendente. Maubeuge ha elaborato, inoltre, in collaborazione con gli istituti scolastici locali, un programma di apprendistato imperniato sull’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
DESIGN AUDACE PER LA TERZA GENERAZIONE DEL VEICOLO CHE HA INVENTATO IL SEGMENTO DEI
MULTISPAZIO. A BORDO AUTENTICO “BAGNO DI LUCE” GRAZIE ALL’INSOLITA COMBINAZIONE DI TETTO VETRATO PANORAMICO DI GRANDI DIMENSIONI E
MODUTOP. AL VOLANTE IL VEICOLO È GRADEVOLE PER GUIDABILITÀ E COMFORT DI MARCIA E SICURO GRAZIE A TUTTA UNA SERIE DI DOTAZIONI TECNOLOGICHE DI ASSISTENZA ALLA GUIDA.
IN PRATICA VANTA TUTTE LE QUALITÀ DI UNA VERA AUTOMOBILE CHE NEL CONTEMPO PUÒ ESSERE UTILIZZATA ANCHE PER MOTIVI PROFESSIONALI.
SU STRADA / CITROËN BERLINGO 1.5 BLUEHDI 130 S&S M SHINE
Una ventata di freschezza
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MAX CAMPANELLA LAZISE
ura da oltre due decenni la storia di Citroën Berlingo. Era esattamente il 1996 quando faceva il suo debutto sul mer cato un veicolo, poi chiamato “mul tispazio”, che si proponeva molto più maneggevole del tradizionale mezzo da trasporto passeggeri (esempio navetta bus o trasferta aeroportuale, trasformazioni del furgone grande), del quale ambiva a conservare le virtù in termini di capacità di spazio, andando a soddisfare una crescente richiesta di famiglie sempre più numerose, con figli da portare a scuola e a fare sport. Un veicolo pronto a seguire la famiglia in ogni momento di necessità, dalla spesa alla gita domenicale fuori porta. Quel veicolo di fatto faceva nascere un nuovo segmento, andando a evolvere la versione Van da trasporto merci seguendo - nell’estetica e nei contenuti - i trend del momento. Negli anni Berlingo trasporto persone ha macinato successi, nel 2017 è stato il modello Citroën più venduto in quasi 17 Paesi, in Europa è il secondo multispazio più venduto, sempre sul podio dei veicoli commerciali leggeri del suo segmento. Dal 1996 sono stati venduti oltre 1,7 milioni di modelli di tutte le generazioni insieme e, nel mondo, sono state prodotte oltre 3,3 milioni di unità tra vetture e veicoli commerciali. In questi anni Berlingo si è egli stesso evoluto in funzione dei tempi che cambiano: sempre innovativo, il marchio del Double Chevron ha portato elementi di differenziazione, come i tre sedili posteriori indipendenti, il tetto multifunzione o il lunotto posteriore apribile che hanno sancito per Berlingo il ruolo da pioniere nel segmento. La versione della nostra prova è quella della terza generazione, lanciata allo scorso Salone di Ginevra, frutto della nuova piattaforma modulare EMP2 di Groupe PSA, che fa nascere sulle linee degli stabilimenti di Vigo, in Spagna, e Mangualde, in Portogallo, l’intera famiglia di veicoli leggeri per trasporto merci e persone: Peugeot Partner e Rifter, Berlingo e Berlingo Van, Opel Com-
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bo Life e Opel Combo Van. La nostra prova prevede un percorso a lungo raggio Monza-Lazise e ritorno, con breve tour lungo la sponda orientale del lago di Garda. Prima di partire il consueto occhio al design. Come le ultime creazioni Citroën, Berlingo rompe gli schemi in termini di stile e porta una ventata di freschezza nel segmento dei Multispa-
un ambiente da tempo libero Wild Green, che qui troviamo abbinato al Pack XTR (tessuto Line Green con fascia Orange e plancia Resada Green), ma le personalizzazioni sono decisamente ampie e in base al tipo di utilizzo finale che si desidera fare del veicolo. In attesa della misura maxi XL da 4,75 metri, quella attuale M offre
Esteticamente moderno e robusto, Berlingo adotta una nuova e diversa silhouette coerente con l’identità del Double Chevron.
zio. Citroën ha scelto di apportare modifiche sostanziali al nuovo modello, che si distingue per silhouette e look unico, design robusto e linee fluide. Berlingo nasce dal lavoro del team Stile Citroën, diretto da Alexandre Malval, che ha studiato una nuo va generazione dal design e spressivo, con quel tocco di audacia che sempre caratterizza il Double Chevron. Berlingo si rinnova totalmente e riesce a coniugare con stile personalità praticità e comfort. Esteticamente moderno e robusto, Berlingo adotta una nuova e diversa silhouette, con parabrezza portato in avanti e cofano più corto e alto, frontale coerente con l’identità del Double Chevron, con la firma luminosa su due livelli, silhouette fluida caratterizzata dagli airbump - che tanto ricordano la prima, splendida C4 Cactus - nella parte bassa delle portiere, che potenziano il look deciso, oltre a garantire protezione permanente alla carrozzeria. All’interno ad accoglierci una plancia spaziosa e
grande modularità e spazio a bordo per rendere facile l’uso quotidiano: i tre sedili posteriori indipendenti si ripiegano facilmente a scomparsa, per ottenere un pianale piatto fino al sedile anteriore del passeggero, sempre a scomparsa, aumentando di volta in volta la lunghezza di carico. Al bagagliaio si accede facilmente grazie al lunotto posteriore apribile e al ripiano copribagagli, a due posizioni. Nota di merito per la superficie vetrata di ben 6,4 mq: il tetto vetrato panoramico di grandi dimensioni, associato al Modutop, immerge gli occupanti in un vero e proprio “bagno di luce” regolabile in base ai propri desideri. Entrambe le ampie porte laterali sono scorrevoli e dotate di alzacristalli elettrici, La piattaforma EMP2 nella parte anteriore migliora la manovrabilità (servosterzo elettrico, diametro di sterzata), ottimizza il peso e permette di offrire aiuti alla guida di ultima generazione, mentre la parte posteriore mantiene le sue caratteristiche
per maggior carico utile, per conservare la larghezza tra passaruota e garantire il collegamento al suolo frutto del miglior savoir-faire Citroën al servizio del comfort. Al volante Berlingo propone tecnologie di ultima generazione per un’esperienza di guida ancora più confortevole: Head up Display a colori, Active Safety Brake, regolatore di velocità adattativo, freno di stazionamento elettrico, avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, riconoscimento dei cartelli stradali e dei limiti di velocità, telecamera di retromarcia con Top Rear Vision, Park Assist, Grip Control con Hill Assist Descent, che garantisce massima aderenza in ogni con dizione, o controllo della stabilità del rimorchio. Ben quattro le tecnologie di connettività: ricarica wireless per smartphone, funzione Mirror Screen con Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink, Citroën Connect Nav (navigazione 3D connessa con riconoscimento vocale), Citroën Connect Box con Pack SOS e assistenza. Nell’ampia gamma di motorizzazioni, la versione della nostra prova è equipaggiata con il propulsore diesel top di gamma BlueHDi da 130
cv S&S, disponibile anche con cambio automatico EAT8, nel nostro caso supportato da un cambio manuale assolutamente leggero e dagli innesti facilitati dalla posizione della leva, posta in modo rialzato per un comfort di marcia assolutamente da vettura di classe superiore. Deciso a fidelizzare la clientela attuale, Citroën Berlingo ha tratto ispirazione dal suo stile di vita e dalle esigenze sempre diverse nel tempo, per rispondere all’utilizzo quotidiano di coppie e famiglie in cerca di libertà. Questa nuova generazione ha le caratteristiche del claim “Inspired by you”, che rappresenta la volontà del marchio francese di rendere la vita sempre più facile. Questo Berlingo è moderno, confortevole e ingegnoso, e ha tutte le carte in regola per conquistare nuovi clienti, andando a intercettare coloro che privilegiano prima di tutto spazio a bordo e funzionalità. Il target di clientela che immaginiamo comprende giovani coppie attive o senior, con o senza bambini, che vivono in zone periferiche o in campagna, appassionati di attività sportive come bicicletta o trekking, o attività da fare all’esterno come giardinaggio o bricolage.
Carta d’identità
Cognome: Citroën. Nome: Berlingo. Carrozzeria: Autovettura per trasporto persone (veicolo multiuso), cinque posti (compreso il conducente), porta scorrevole lato destro e sinistro, portellone posteriore. Motore: BlueHDi 1.5 con Start&Stop. Carburante: gasolio. Potenza max: 96 kw/130 cv. Cilindrata: 1.499 cm3. Livello ecologico: Euro 6. Cambio: Manuale a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 4.403; larghezza 1.848; altezza 1.810; passo 2.780. Massa a vuoto (kg): 1.430. Diametro di sterzata: 10,1 m. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, apertura automatica della porta laterale dall’esterno e dall’interno, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore, servosterzo elettrico, controllo della velocità di crociera, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, luci ambientali a LED, tetto panoramico, avviamento keyless. Consumi: 4,4 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 115 g/km Sito produttivo: Vigo, in Spagna, e Mangualde, in Portogallo.
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NOLEGGIO FURGONI AMICOBLU /D VROX]LRQH ÀHVVLELOH SHU OD WXD D]LHQGD
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amicoblu.it
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI PAOLO GHINOLFI RELATORE ALLA FLEET MANAGER ACADEMY
Nuovi traguardi per il noleggio GLI SCENARI FUTURI DEL SEGMENTO VEICOLI COMMERCIALI AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI SIFÀ (SOCIETÀ ITALIANA FLOTTE AZIENDALI), CHE HA SOTTOLINEATO LE SCELTE DEI FLEET MANAGER, DALL’ALIMENTAZIONE DIESEL AL SECURITY PACK. “LE NUOVE
S
SOLUZIONI DI MOBILITÀ PORTERANNO AL PROGRESSIVO AUMENTO DELLA CONNETTIVITÀ E DEL CONTROLLO DA REMOTO”, HA AFFERMATO CON CONVINZIONE GHINOLFI.
LINO SINARI MILANO
icurezza, ecosostenibilità e nuove sfide provenienti dall’ecommerce per il settore del Noleggio a Lungo Termine tra gli argomenti al centro dell’attenzione della dodicesima edizione della Fleet Manager Academy, cui ha preso parte SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali). L’appuntamento, organizzato da Econometrica in collaborazione con la testata Auto Aziendali Maga-
zine, il Centro Studi Promotor e patrocinato da AIAGA (Associazione Italiana degli Acquirenti e dei Gestori di Auto Aziendali) e ANIASA (Associazione Nazionale dell’Industria dell’Autonoleggio e dei Servizi Automobilistici), ha offerto ai Fleet Manager la possibilità di seguire seminari di aggiornamento, esiti di rilevazioni e inchieste sugli aspetti salienti del mercato flot te, con un focus sull’evoluzione della mobilità nel mercato business. Tra i temi trattati durante l’incon-
Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato SIFÀ.
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tro è stato dato rilievo al Noleggio a Lungo Termine. Nel corso di uno dei seminari più attesi dal titolo “Veicoli commerciali: efficienza e nuove soluzioni di mobilità”, Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato SIFÀ, è intervenuto in qualità di relatore alla tavola rotonda moderata da Robert Satiri, Responsabile Servizi Generali di Colacem, cui hanno preso parte Marco Buraglio, Head of Commercial Vehicles Ford Italia, e Fabio Curtacci, Manager Cards Sales & Operations Kuwait Petroleum Italia. “Nel
corso del seminario - spiega Ghinolfi - è emersa la necessità di fare sistema, portando le istanze dei player del mercato nelle sedi decisionali opportune, per dare riscontro in modo efficace a molti temi a per ti. Esempio calzante è il te ma della sicurezza: sempre più spesso le aziende scelgono di inserire nei contratti un “security pack”, facendo dotare i mezzi di sistemi automatici di ausilio alla guida. Questi dispositivi sono estremamente utili soprattutto per chi guida in città e per chi effettua conse-
biamenti in atto nella logistica dell’ultimo miglio, Ghinolfi ha sottolineato come il forte aumento della domanda di beni online imponga il ripensamento della gestione delle flotte. “Nel futuro - dichiara il numero uno di SIFÀ - è assolutamente plausibile un progressivo aumento della connettività e del controllo da remoto. Si pensi ad esempio alla possibilità di trasmettere al conducente in tempo reale un nuovo ordine e un nuovo percorso da effettuare per ritiro-consegna o l’utilizzo di dispositivi
gne, perché incorre maggiormente nel rischio di sinistri. Ragion per cui i sistemi di sicurezza dovrebbero essere montati obbligatoriamente per legge sui veicoli commerciali e non essere considerati come optional”. Altro aspetto su cui si è focalizzata l’attenzione è quello relativo alla diffusione delle trazioni alternative. “Nonostante negli ultimi anni i motori a gasolio abbiano subito una serie di contraccolpi, dal Dieselgate ai limiti di circolazione introdotti da alcuni Comuni - prosegue Paolo Ghinolfi - il diesel continua a rimanere la scelta primaria dei Fleet Manager. Sebbene si possa rilevare un aumento della richiesta di quotazioni per veicoli ad alimentazione alternativa, il diesel continua a essere la soluzione maggiormente richiesta, forse anche per la mancanza di una valida alternativa in termini di competitività di costi d’esercizio, soprattutto sulle lunghe percorrenze”. Sul piano più legato ai cam -
sofisticati e automatizzati per lo scarico della merce, il monitoraggio dei consumi e delle black box in remoto”. Consolidando l’esperienza accumulata nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali) si sta affacciando al mondo dei veicoli oltre i 60 quintali per rispondere alle esigenze dei professionisti nella movimentazione logistica pesante. “Stiamo valorizzando il brand Van&Go, legato all’attività di noleggio di veicoli commerciali, che verrà sempre più utilizzato - spiega Ghinolfi – per contraddistinguere la specializzazione di SIFÀ in questo segmento: contiamo già figure di specialisti sul territorio che supportano la forza commerciale proprio per strutturare soluzioni efficaci “tailor made” per ogni ambito di business, con un focus particolare sul mondo dei corrieri, sul trasporto del freddo e sulle officine mobili per le società d’impiantistica”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
SU STRADA / MERCEDES-BENZ SPRINTER 516 CDI TRAZIONE POSTERIORE
Semplice ma d’effetto NEL TRAGITTO MONZA-LODI E RITORNO ABBIAMO MESSO ALLA PROVA LA VERSIONE BASE DELLA NUOVA GENERAZIONE DEL VELOCISTA DELLA STELLA, SE GLI ESTERNI RIPRENDONO LE LINEE STILISTICHE DEL MODELLO PRECEDENTE, A BORDO NUMEROSE NOVITÀ: FARI A LED, ACCENSIONE KEYLESS, SEDILI REGOLABILI COME LE AUTO SPORTIVE DI STOCCARDA, SERVOSTERZO ELETTRICO. PIANALE IN LEGNO PER CARICHI PESANTI. SBARCATA QUEST’ANNO SUL MERCATO.
È
MAX CAMPANELLA LODI
la generazione di furgoni grandi su cui punta MercedesBenz Vans per affermarsi come riferimento per ogni professionista, sia per l’ampia scelta di varianti disponibili - ben 1.700 - sia per il costo iniziale d’acquisto assolutamente competitivo (si parte da 23.344 euro). Con il nuovo Sprinter, la Casa di Stoccarda avvia un nuovo orientamento strategico, frutto della “messa in strada” della strategia adVANce, puntando ancora una volta sulle capacità pionieristiche del suo guerriero di pun ta, inventore del segmento dei “large van”. ROBUSTEZZA E AFFIDBAILITÀ
Il veicolo base è un furgone tanto semplice da guidare quanto robusto e affidabile, in linea con i valori della Stella, adatto a quanti apprezzano i punti di forza dello Sprinter ma sono comunque interessati a un prezzo d’acquisto più basso possibile. Il professionista che lo desideri può aggiungere optional, elementi utili al suo lavoro o per maggior comodità di viaggio (ad esempio il sistema di navigazione o lo scomparto lato passeggero con presa usb), ma sul veicolo di base trova tutto quello che occorre per trasportare in modo efficiente e sicuro ogni tipo di merce. In più, di serie luci a LED, avvio del mo tore senza l’utilizzo della chiave e sedili reclinabili se-
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La cabina vanta una postazione di lavoro in cui conducente e passeggero possono svolgere le loro attività in modo efficiente e costante.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
Carta d’identità
condo la collaudata tecnologia disponibile sulle vetture sportive Mercedes-Benz. Lo proviamo a trazione posteriore, equipaggiato con il più potente delle tre versioni disponibili per il più piccolo motore diesel a quattro cilindri: il propulsore da 2,1 litri di cilindrata genera 163 cv, che con la trazione anteriore possono arrivare a 177 cavalli. TUTTO MOLTO FACILE
Saliti a bordo, la cabina ci appare una postazione di lavoro in cui conducente e passeggero possono svolgere le loro attività in modo efficiente e costante, percependo una sensazione di benessere. Dal punto di vista ergonomico siamo assolutamente in linea con i predecessori che hanno definito il segmento, compiendo un ulteriore passo in avanti grazie a nuovi particolari di equipaggiamento. Una volta pronti alla guida, non occorre più cercare la chiave: Sprinter lo avviamo semplicemente premendo il tasto start-stop. Il centro del pannello strumenti rappresenta il cuore dell’applicazione di questa filosofia all’insegna della semplicità: l’abitacolo presenta un aspetto unico; grazie alla diminuzione delle giunzioni, Sprinter sembra quasi costruito in un unico pezzo. I sedili consentono una postura salutare per la schiena: li possiamo adattare con esattezza alle nostre esigenze. La funzione Memory per la regolazione elettrica del sedile è quella in uso sulle vetture sportive della Stella, utile ad esempio se il veicolo viene utilizzato da più persone. Sulla plancia troviamo inserti portabevande, una consolle centrale ottimizzata per il sedile centrale e ganci appendiabiti sulla parete divi-
soria. Il sedile passeggero può essere eliminato, riducendo così il peso e consentendo salita e discesa sul lato passeggero, molto utile ad esempio per i corrieri. La sosta nell’area di servizio ci consente di aprire il portellone. Nella dotazione base il pianale di carico in metallo è in grado di soddisfare le esigenze della maggior parte dei professionisti: se il van viene regolarmente caricato molto, ad esempio, da tecnici del servizio assistenza, diventando un magazzino ricambi su ruote, il pianale per carichi pesanti in legno che troviamo sul veicolo in prova è la scelta giusta. Questa variante è stata sviluppata per trasporti in cui il carico è distribuito soltanto in pochi punti nel vano di carico (soluzioni con scaffalature o merci molto pesanti o ingombranti).
Se è possibile una distribuzione più regolare del carico, un pianale dalla struttura leggera in plastica consente margini più alti per il carico. I VANTAGGI DELLA TRAZIONE POSTERIORE
Con la trazione posteriore, i vantaggi classici dati dalla separazione di trazione e sterzo si traducono in comfort di marcia ottimale, diametro di volta inferiore e comportamento su strada più agile: la trazione posteriore ci regala il massimo controllo possibile anche a pieno carico. Il cambio manuale a sei marce garantisce comfort d’innesto senza fastidiose vibrazioni della leva del cambio, grazie alla sensoristica con riconoscimento della marcia. Al calar del sole, i fari a LED ad
Cognome: Mercedes-Benz. Nome: Sprinter. Carrozzeria: Autocarro per trasporto cose (furgone), tre posti (compreso il conducente), porta scorrevole lato destro, portellone posteriore. Motore: OM651 DE22LA a quattro cilindri da 2,1 litri a iniezione diretta common rail con FAP. Carburante: gasolio. Potenza max: 120 kw/163 cv. Cilindrata: 2.987 cc. Nm 1.400 a 2.400 giri/min. Livello ecologico: Euro 6. Cambio: Manuale a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 5.926; larghezza 1.993; altezza2.435; passo 3.250. Peso complessivo ammesso (kg): 5.000. Diametro di sterzata: 11,3 m. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, apertura automatica della porta laterale dall’esterno e dall’interno, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore manuale, servosterzo elettrico, controllo della velocità di crociera, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, luci a LED, avviamento keyless. Consumi: 7,1 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 186 g/km Sito produttivo: Stabilimento di Düsseldorf, in Germania.
alte prestazioni assicurano una visibilità ottimale, con una distribuzione omogenea della luce: l’abbagliamento per conducenti e veicoli provenienti in senso contrario si riduce. Senza dimenticare che i fari a LED rispetto a quelli tradizionali o alle luci al bi-xeno hanno una durata decisamente maggiore. Il sistema antisbandamento attivo, già presente sulla generazione precedente, è stato ottimizzato per ridurre il rischio d’incidenti causati da conducenti disattenti o molto stanchi. A partire da una velocità di 60 km/h, il sistema riconosce che il veicolo è uscito dalla corsia di marcia. I sensori radar rilevano il traffico intorno al veicolo, mentre una telecamera controlla se è stata superata la striscia di demarcazione della carreggiata (tratteggiata o continua). Cambio di corsia involontario? Sprinter ci avverte con la vibrazione del volante. Se, nonostante l’avvertimento, continuiamo a superare la striscia continua, il sistema riporta il veicolo nella corsia mediante la frenata su un lato. Altra dotazione di serie e assoluta novità nel segmento è il servosterzo elettrico in funzione della velocità (EPS), che consente di effettuare ma novre e parcheggiare in tutta semplicità, trasmettendo un senso di sicurezza anche a velocità elevate. Il dispositivo ci supporta nella coppia di tenuta in caso di vento o di marcia su corsie non in piano, riducendo la forza necessaria per controsterzare. PARCHEGGIO SEMPLICE RIPARTENZA SICURA
Il Mercedes-Benz Sprinter è sicuramente anche uno dei van più eleganti.
Altra novità a bordo dello Sprinter il sistema di assistenza al parcheggio che ci supporta in fase di par cheggio e manovra, regalando
massima visibilità grazie a sensori a ultrasuoni. Park Assist e telecamera per retromarcia ci avvertono in presenza di ostacoli mediante un segnale visivo e acustico. La sensoristica copre tutte le zone davanti, accanto e dietro il veicolo. L’avvertimento visivo del Park Assist e le immagini della telecamera per la retromarcia ven gono visualizzati sul display multimediale. Prima di lasciare il veicolo diamo un’occhiata al design: Sprinter riprende le note proporzioni del modello precedente, rivisitandole in chiave moderna con un frontale grintoso e proporzioni equilibrate. Il parafango, finora dalle linee dure, si ammorbidisce e si disegnano componenti dalle linee sinuose. Nel complesso, l’estetica è più incisiva e sportiva grazie ai fari dai contorni precisi. In combinazione con le superfici omogenee e le linee di giunzione sottili, emerge quel carattere elegante del futuristico Vision Van che abbiamo visto a Stoccarda nell’estate 2016 e dell’Urbanetic visto all’IAA lo scorso settembre. Il frontale si distingue per il pronunciato cofano motore, la griglia del radiatore con tre doppie lamelle e i fari a LED. Sulle fiancate emerge chiaramente il linguaggio stilistico Mercedes-Benz: ampie superfici s’inseriscono una nell’altra in modo fluido, dando vita a un insieme organico proporzionato. Il design del lunotto garantisce visibilità sul retro e più luce nell’abitacolo. La stella Mercedes, che nel nuovo Sprinter è posizionata sotto il lunotto separato, sottolinea questa estetica che denota sicurezza di sé. Perché il velocista del futuro, per quanto accattivante possa essere, vuole mantenere la sua promessa di compagno di lavoro del professionista: semplice, elegante e sicuro.
VISION URBANETIC: IL VAN CAPACE DI IMPARARE E PREVEDERE IL FUTURO
U
LA RIVOLUZIONE DELLA STELLA VA ANCORA PIÙ IN LÀ DELLA GUIDA AUTONOMA
na strategia di mobilità rivoluzionaria, che si spinge ben oltre i veicoli autonomi come li intendiamo oggi. Con Vision Urbanetic, Mercedes-Benz Vans elimina la barriera fra trasporto di passeggeri e trasporto merci, permettendo di realizzarli in base alla domanda e in un’ottica di efficienza e sostenibilità che soddisfa in modo innovativo le esigenze del le città, delle aziende di diversi settori, nonché di abitanti e viaggiatori. Il concept della Stella che abbiamo visto all’IAA riduce i flussi di traffico, decongestiona le infrastrutture cittadine e contribuisce a migliorare la qualità della vita urbana.
N° 275 Dicembre 2018
Equipaggiato con un motore elettrico (in quanto parte di una soluzione di mobilità integrata), Vision Urbanetic è capace di guidarsi in autonomia e si presenta con diverse strutture intercambiabili, in base alla necessità del professionista, per il trasporto passeggeri o merci. Nella versione Ride Sharing, il concept accoglie fino a dodici passeggeri, mentre con il modulo Cargo può trasportare fino a dieci pallet. A fronte di una lunghezza del veicolo di 5,14 m, la lunghezza del vano di carico è di 3,70 m. Inoltre integra un’infrastruttura IT che analizza in tempo reale domanda e offerta in una determinata area. Il
risultato che immaginiamo è una flotta di veicoli capaci di guidarsi da soli, i cui percorsi sono pianificati in modo flessibile e efficiente sulla base delle necessità di trasporto del momento. Vision Urbanetic è connesso con il mondo e sterno e può analizzare informazioni locali (ad esempio concerti e manifestazioni) per una gestione intelligente: il sistema valuta le esigenze del momento e, allo stesso tempo, sviluppa capacità di autoapprendimento. Ad esempio, può anticipare esigenze future e regolarsi di conseguenza, riducendo tempi di attesa o di consegna e evitando il traffico.
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