Euromaster / Gerardo Cammi e le quattro leve del successo del network Green Truck / CSM pioniere del progetto Scania-Lamberet-Thermo King Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXX - N. 286 / GENNAIO-FEBBRAIO 2020 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Ford Trucks irrompe nel mercato dei pesanti stradali
MAURELLI SI SIEDE AL TAVOLO DEI GRANDI “F-TRUCKS ITALIA HA GIÀ LE IDEE CHIARE SULLE SUE STRATEGIE DI SVILUPPO CHE LA PORTANO A GUADAGNARE, IN UN ORIZZONTE TEMPORALE DI TRE ANNI, UNA FETTA DELL’ATTUALE MERCATO, PRESIDIATO DA ALTRI 7 COMPETITOR, PARI AD ALMENO IL 5- 6 PER CENTO. GIÀ PER IL 2020 TENDERÀ ALLA COPERTURA DELL’85 PER CENTO DELLE AREE AVENTI UNA MAGGIORE CONCENTRAZIONE IN TERMINI DI POTENZIALI CLIENTI. LA PERCENTUALE SALIRÀ FINO AL 95 PER CENTO NELL’ARCO DI TRE ANNI, ANDANDO A INTERESSARE L’INTERA PENISOLA ITALIANA”.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Campanella e Basilico da pagina 2
LC3 / Dieci anni di evoluzione
FRAIKIN / Partnership con Brivio&Viganò
ITALSCANIA / Chiuso un altro anno positivo
VINTA LA SFIDA DEL GREEN
ALTRO PATTO TRA GIGANTI
GRIFONE SEMPRE ARREMBANTE
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on un memorabile evento tenutosi a Gubbio, dov’è vita e cuore dell’azienda umbra, LC3 ha celebrato i dieci anni di attività. Mario e Michele Ambrogi, due generazioni da protagonisti, hanno accolto numerosi ospiti rappresentanti delle aziende clienti, dei fornitori e tanti personaggi che hanno giocato un ruolo fondamentale nell’incredibile sviluppo del-
l’azienda di trasporto che, nel 2011, avviava con Iveco la pionieristica scelta del metano liquido. “E le sfide non sono finite”, afferma Mario Ambrogi, affiancato dal figlio e da manager pronti a proseguire la crescita. Tra i presenti i management Iveco e Mercedes-Benz Trucks e Cementerie Aldo Barbetti.
MAN QUADRI INDUSTRIAL
VOITH TURBO ITALIA
Più forti con il Leone
Campanella a pagina 42
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e cinque unità Lamberet SR2 Green Liner equipaggiate con sponda caricatrice Anteo rappresentano l’inizio di un accordo destinato ad avere importanti sviluppi. La consegna a Brivio&Viganò, azienda di trasporto alimentare con headquarter a Usmate Velate, tra le province di Milano e Monza Brianza, è stata messa a segno dalla sede italiana della francese Fraikin,
leader europeo nel noleggio di veicoli professionali. “A disposizione di Brivio&Viganò mettiamo tutto il nostro know-how in termini di servizio al cliente, oltre a proporci come partner per i tanti vettori che operano per loro in esclusiva”, afferma Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia.
RENAULT TRUCKS
DAF TRUCKS
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el tradizionale incontro di fine anno con la stampa specializzata, i vertici di Italscania, a cominciare dal Presidente e Amministratore delegato Franco Fenoglio, hanno utilizzato una parola chiave per descrivere i positivi risultati conseguiti nel 2019 e tracciare le linee guida per il 2020. Questa parola è sostenibilità. Da tempo Sca-
Basilico e Altieri da pagina 10
Servizio a pagina 12
da pagina 8
ANTEO
Bellentani soddisfatto Le armi di Pierre Sirolli Spazio agli investimenti Cevolani, grande ritorno
Servizio a pagina 16
nia associa la sua strategia di sviluppo alla concreta proposta di soluzioni di mobilità alternativa sia nel mondo truck che nel mondo autobus, con prodotti di qualità soprattutto sotto il profilo dell’impatto ambientale. L’Italia è parte integrante di questa politica e lo dimostra nei fatti.
Campanella da pagina 28
Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali
IL MONDO DEI TRASPORTI
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FORD TRUCKS / ESORDIO SUL NOSTRO MERCATO DEI CAMION CAMOIN DELL’OVALE BLU
Inizia l’era delle otto sorelle
F-TRUCKS ITALIA È UNA SOCIETÀ PER AZIONI IL CUI CAPITALE È DISTRIBUITO IN QUATTRO PARTI: LE PRIME TRE, TUTTE AL 31 PER CENTO, SONO SOTTOSCRITTE DA MAURELLI GROUP, DA VFM COMPANY E DA STORTI GROUP; LA QUARTA, PARI AL 7 PER CENTO, È DETENUTA DA EDOARDO GORLERO. PRIMO OBIETTIVO: CONQUISTARE, GRAZIE AL PESANTE F-MAX, ELETTO “INTERNATIONAL TRUCK OF THE YEAR 2019”, UNA QUOTA DI MERCATO DEL 6 PER CENTO NEL GIRO DI TRE ANNI.
I
MAX CAMPANELLA FABIO BASILICO MILANO
n un periodo nel quale l’economia fatica a decollare, vi sono realtà italiane che scelgono di investire. E lo fanno nel settore dei pesanti stradali, in calo continuo da luglio 2019. Scelta coraggiosa, quella di Maurelli Group, VFM Company, Storti Group e Edoardo Gorlero, che intanto mette a segno una prima rivoluzione: dopo decenni nei
quali il segmento ha visto, nel nostro Paese, competere sette player, spesso definiti tra gli addetti ai lavori le “sette sorelle” (Iveco, Scania, Mercedes-Benz, MAN, Renault Trucks, DAF e Volvo Trucks), d’ora in avanti le “sorelle” saranno otto. Quello di Ford Trucks è un ritorno alla grande nell’arena: risale al 1982 il primo Truck of the Year assegnato a Ford Cargo; ma bisognerà aspettare il 2019 perché Ford torni a ottenere quel riconoscimento, ricevuto dalla
F-Max, ammiraglia della famiglia di pesanti stradali a marchio Ford.
nuova ammiraglia F-Max. Sull’onda dell’entusiasmo per quell’award, Ford Otosan ha avviato una decisa offensiva in tutta Europa, con l’o biettivo di affermare la presenza Ford Trucks ovunque. In Italia si sono rincorse le voci su imprenditori e realtà aziendali pronte ad accogliere la sfida del gigante F-Max. La parola “fine” alle voci si è fatta attendere ma alla fine FTrucks Italia si è presentata ufficialmente al pubblico del nostro Paese, nel corso di un
evento organizzato a Milano, come nuova società nata per gestire la commercializzazione dei mezzi Ford Trucks in Italia. F-Trucks Italia è la neonata Spa scelta dalla turca Ford Otosan per commercializzare nel nostro Paese i mezzi pesanti firmati dall’Ovale Blu. La start-up riunisce azionisti italiani di grande esperienza nei vari rami della filiera del trasporto. La società, guidata da Massimiliano Calcinai, in qualità di Amministratore delegato, e da Giacomo Maurelli, Amministratore unico del Gruppo Maurelli, come Presidente del CdA, mira a conquistarsi uno spazio di rilievo nel mercato italiano dei mezzi pesanti che è in crescita come immatricolazioni e fatturati. Il primo obiettivo di F-Trucks Italia è conquistare una quota di mercato del 6 per cento nel giro di tre anni. L’Italia rappresenta un Paese chiave per Ford Trucks: nel 2018 il mercato italiano dei mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate ha fatto registrare una crescita del 5,1 per cento in termini di immatricolazioni. Ecco dunque l’esigenza per Ford Otosan, la filiale turca del costruttore americano che coordina l’espansione in Europa oltre a produrre i veicoli per tutto il mercato europeo dal 1960, di selezionare il partner più adeguato per partire alla conquista del mercato tricolore. Dopo un’analisi rigorosa e approfondita la scelta è caduta su F-Trucks Italia, il cui capitale è distribuito in quattro parti: le prime tre, tutte al 31 per cento, sono sottoscritte rispettivamente da Mau relli Group, da VFM Company e da Storti Group; la quarta, pari al 7 per cento, è detenuta da Edoardo Gorlero, Ceo di VRent. Si tratta di figure e nomi noti nel mondo
del trasporto, che hanno unito forze e competenze, nei rispettivi settori di appartenenza, per dare vita a questo ambizioso progetto. Maurelli Group è azienda leader nel settore truck. Core business dell’offerta Maurelli è la vendita di ricambi originali e aftermarket disponibili H24. L’offerta si arricchisce con i ricambi GAM Technic che il Gruppo vende in esclusiva. Gli ulteriori servizi che il Gruppo può offrire variano dalla formazione specialistica e all’avanguardia, all’assistenza post-vendita, realizzata da tecnici dotati dei più sofisticati strumenti diagnostici, dalla gestione professionale della manutenzione che permette di ridurre al minimo i costi e i tempi di fermo del vei colo, al servizio di assistenza stradale attivo H24. VFM Company è la holding che controlla le società che fanno capo a Fabio Telese. Nata nel 2013, oggi controlla la VRent, affermata società leader nel segmento del noleggio di veicoli industriali e commerciali, e la VFM Technik, la holding del Gruppo, avente lo scopo di ottimizzare il reparto delle manutenzioni della flotta VRent. Il Gruppo Storti, invece, gestito dalla seconda e terza generazione della famiglia Storti, rappresenta un insieme articolato di società che spaziano dal trasporto siderurgico a quello fluviale, dal servizio di logistica ferroviaria alla manutenzione tramite officina e alla concessionaria. La Trasporti Pesanti è leader nella movimentazione di merci eccezionali gestite anche tramite un’organizzazione intermodale ramificata. Il gruppo societario della famiglia contempla anche la Vip-One, concessionaria Volvo Trucks. F-Trucks Italia importerà
nel nostro Paese l’F-Max ma successivamente commercializzerà anche altri mezzi pesanti Ford, tutti prodotti negli stabilimenti turchi. F-Max rappresenta indubbiamente il top di gamma per innovazione e qualità progettuale. Dotato del nuovissimo motore Ford Ecotorq e di un nuovo cambio realizzato in Turchia con un investimento milionario, l’ultimo gigante di Casa Ford è anche caratterizzato da una nuova cabina con dotazioni tecnologiche all’avanguardia e realizzata con il contributo di diverse aziende italiane. F-Max è dotato del sistema ConnectTruck che offre molteplici vantaggi, tra i quali la possibilità di monitorare il veicolo da remoto utilizzando un apposito software per la diagnostica, e una speciale mappa topografica che consente al truck di analizzare le condizioni stradali e muoversi a velocità ottimali riducendo il consumo di carburante fino al 4 per cento. FMax offre al guidatore un’assistenza importante sulla strada grazie a dispositivi come Adaptive Cruise Control, Predictive Cruise Control con scelte di velocità ottimali, Advanced Emergency Brake System, Hill Launch Assist, Lane Departure Warning, Adjustable Speed Limiter Device ed Electronic Stability Control. Il display cluster a colori da 8 pollici consente di visualizzare sullo stesso schermo qualsiasi dato, dalla pressione degli pneumatici alla temperatura. Gli interruttori posizionati sul volante permettono al guidatore di navigare tra i diversi cluster screen. Insomma, una dotazione tecnologica decisamente all’avanguardia che promette un’esperienza di guida estremamente gradevole e sicura.
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INTERVISTA ESCLUSIVA
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GIACOMO MAURELLI AMMINISTRATORE UNICO GRUPPO MAURELLI E PRESIDENTE CDA F-TRUCKS ITALIA
iacomo Maurelli, Amministratore unico del Gruppo Maurelli e nuovo Presidente del CdA di F-Trucks Italia, ci racconta i retroscena che hanno consentito lo sbarco in Italia dei pesanti Ford. “L’idea di Ford Trucks di entrare in Europa nel settore truck è partita qual che anno fa dalle aree Baltiche e da allora è proseguita senza sosta in tutta Europa, fino a giungere, appena qualche mese fa, in Spagna e Portogallo con il chiaro intento di realizzare una copertura europea quasi completa dice Maurelli - Tassello fondamentale in questo progetto di sviluppo è sicuramente il nostro Paese, il quale da anni non vede l’ingresso sul mercato di nuovi competitor. Per questo motivo, all’appuntamento con Ford Otosan per l’individuazione dell’unico dealer italiano, si sono presentati circa 50 cordate di imprenditori. Il processo di selezione è stato pertanto lungo e tortuoso e dopo un’attenta analisi ha visto il prevalere della cordata composta da Mau relli Group, VFM Company e Storti Group”. I soci hanno unito forze e competenze, nei rispettivi settori di appartenenza, per dar vita a un ambizioso progetto. “Alla copertura capillare del territorio garan-
rio e 5 milioni di chilometri di test su strada, effettuati in 11 paesi di 4 continenti con 233 unità prototipo. Ma Ford non è soltanto F-Max. La sua ampia gamma comprende construction truck, urban transportation, distribution truck, Municipal & Special Truck. Tutti i modelli sono Euro 6,step D”. Quali saranno le tipologie di trasportatori ritenute più strategiche per il marchio Ford in termini di dimensioni, ubicazioni, tipologia di trasporto, ecc.? “Data la varietà di modelli offerti e le caratteristiche modulabili sulle esigenze di ogni cliente, ritengo che F-Trucks Italia sarà in grado di accogliere le richieste di tutti coloro che sono coinvolti nella filiera del trasporto, a partire dalle grandi flotte fino a giungere ai piccoli trasportatori”, spiega Maurelli. Il team che seguirà le indicazioni del Ceo Massimiliano Calcinai si comporrà di risorse altamente competenti e preparate che si occuperanno di accompagnare il cliente nella scelta del veicolo migliore per la sua attività e non solo. “Andrà a sviluppare un vero e proprio programma personalizzato di servizi post-vendita: manutenzione programmata in officine certificate, disponibili-
“Italia al centro della strategia europea” “F-TRUCKS ITALIA HA GIÀ LE IDEE CHIARE SULLE SUE STRATEGIE DI SVILUPPO CHE LA PORTANO A GUADAGNARE, IN UN ORIZZONTE TEMPORALE DI TRE ANNI, UNA FETTA DELL’ATTUALE MERCATO, PRESIDIATO DA ALTRI 7 COMPETITOR, PARI AD ALMENO IL 5- 6 PER CENTO - DICE IL PRESIDENTE DI F-TRUCKS ITALIA - GIÀ PER IL 2020 TENDERÀ ALLA COPERTURA DELL’85 PER CENTO DELLE AREE AVENTI UNA MAGGIORE CONCENTRAZIONE IN TERMINI DI POTENZIALI CLIENTI. LA PERCENTUALE SALIRÀ FINO AL 95 PER CENTO NELL’ARCO DI TRE ANNI, ANDANDO A INTERESSARE L’INTERA PENISOLA ITALIANA”. tita da Maurelli Group con il suo network di officine di eccellenza MTruck e agli oltre 30 punti vendita di ricambi originali e aftermarket dislocati su tutto il territorio nazionale e non solo, si sono aggiunte le competenze del Gruppo Storti in materia di trasporto eccezionale e logistica intermodale e l’esperienza nel campo del noleggio di veicoli industriali e commerciali di VFM Company”, aggiunge il Presidente di F-Trucks Italia. Quali saranno gli sviluppi nel 2020 di F-Trucks Italia in termini di presenza territoriale, unità vendute, risorse umane, ecc.? “Seppur nata nel mese di novembre 2019 risponde Giacomo Maurelli la società F-Trucks Italia ha già le idee chiare sulle sue strategie di sviluppo che la portano a guadagnare, in un orizzonte temporale di tre anni, una fetta dell’attuale mercato, presidiato da altri 7 competitor, pari ad almeno il 5- 6 per cento. Lo sviluppo passerà certamente attraverso il presidio territoriale: già per il 2020 tenderà alla copertura dell’85 per cento delle aree aventi una maggiore concentrazione in termini di poten-
ziali clienti, come Lombardia, Emilia, Veneto, Trentino, Toscana, Umbria, Campania. La percentuale salirà fino al 95 per cento nell’arco di tre anni, andando a interessare l’intera Penisola italiana”. Quali sono le caratteristiche del prodotto Ford destinate a rappresentare la “chiave di differenza” sul mercato
di MAX CAMPANELLA e FABIO BASILICO MILANO
italiano? “F-MAX, il nuovo camion sviluppato da Ford Trucks, lanciato alIo IAA 2018 di Hannover, è stato premiato come “International Truck of the Year 2019” precisa Giacomo Maurelli Eredita il nome dalla leggendaria Serie F Ford e, secondo la giuria dell’”International Truck of the Year” si è distin-
to rispetto alla concorrenza per il livello di innovazione tecnologica, il comfort, la sicurezza, la maneggevolezza, il consumo di carburante, l’impronta ecologica e il TCO. La cabina del nuovo Ford Trucks F-MAX è alta 2,5 metri, offre un’altezza interna di 2.160 mm dal pavimento (completamene piatto)
al soffitto. La postazione di lavoro avvolge il conducente. La strumentazione, per la maggior parte digitale, è di facile intuizione e ben leggibile. Il nuovo veicolo di Ford Trucks è stato progettato e testato da 500 ingegneri Ford Otosan, nel corso di un periodo di 5 anni, e sottoposto a 15.500 ore di test di laborato-
La squadra di management al completo chiamata a occuparsi dell’affermazione del marchio Ford nel settore dei pesanti stradali sul mercato italiano. F-Trucks Italia ha già le idee chiare sulla strategia di sviluppo da attuare per aggredire il mercato.
tà di ricambi, assistenza e corsi di formazione - commenta Maurelli - Una squadra esperta e variegata in cui non mancheranno figure chiave come Product manager, Direttore commerciale e area manager, Back office, Responsabile After Sales, Responsabile Marketing, Responsabile per lo sviluppo della rete di concessionari e officine autorizzate. Per quest’ultimo incarico abbiamo già un candidato: mio figlio Eduardo”. Come si organizzerà FTrucks Italia in termini di assistenza post-vendita? “Sappiamo bene quanto sia fondamentale l’attività di post-vendita - risponde Giacomo Maurelli - Per fidelizzare il cliente è infatti necessario offrirgli la certezza che per qualsiasi tipo di problema possa contare sull’efficienza di F-Trucks Italia. Sicuramente, il plus di F-Trucks è il know-how dei soci che gli hanno dato vita. In particolare, un ruolo decisivo giocano i punti vendita Maurelli distribuiti su tutto il territorio, affinché diventino un punto di riferimento tangibile e disponibile per i clienti della neonata società”.
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PARTNERSHIP STRATEGICA TRA IVECO, FPT INDUSTRIAL
A DICEMBRE, IVECO, FPT INDUSTRIAL E L’AMERICANA NIKOLA
Nikola 3, il fratello
HANNO UFFICIALIZZATO - NEL CORSO DI UN EVENTO PRESSO IL
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CNH
INDUSTRIAL VILLAGE - L’AMBITO
DI TORINO
E I PIANI DELLA LORO JOINT VENTURE E DELL’ACCORDO DI COLLABORAZIONE FINALIZZATO AD ACCELERARE LA TRANSIZIONE DEL SETTORE VERSO LE EMISSIONI ZERO PER I CAMION PER APPLICAZIONI PESANTI DI CLASSE 8 IN NORD AMERICA E IN EUROPA, GRAZIE ALL’ADOZIONE DELLA TECNOLOGIA ELETTRICA E A FUEL CELL. IL
2021 È
L’ANNO IN CUI VERRANNO AVVIATE LE PRIME CONSEGNE DEL CAMION ELETTRICO
NIKOLA 3, BASATO SULLA PIATTAFORMA
L
DEL NUOVO IVECO
S-WAY.
FABIO BASILICO TORINO
o scorso settembre l’annuncio da parte di CNH Industrial dell’imminente storico accordo. A dicembre, Iveco, FPT Industrial e l’americana Nikola hanno ufficializzato - nel corso di un evento internazionale presso il CNH Industrial Village di Torino - l’ambito e i piani della loro joint venture e dell’accordo di collaborazione finalizzato ad accelerare la transizione del settore verso le emissioni zero per i camion per applicazioni pesanti di Classe 8 in Nord America e in Europa, grazie all’adozione della tecnologia elettrica e a fuel cell. Il 2021 è l’anno in cui verranno avviate le prime conse-
Ls cabina di Nikola 3 si presenta all’insegna dell’ergonomia e dell’utilizzo funzionale dello spazio.
gne del camion elettrico nato dalla convergenza del knowhow tra le due sponde dell’Atlantico. E nel 2023 arriverà il camion alimentato a idrogeno. Il focus primario dell’accordo è mettere a frutto l’expertise dei partner coinvolti per lo sviluppo e la diffusione di truck heavy duty a zero e mis sioni e quindi creare un nuovo modello di business sostenibile economicamente ed ecologicamente. La partnership include la creazione di una joint venture europea per lo sviluppo e la commercializzazione di camion a cabina avanzata elettrici a batteria e a idrogeno fuel cell (cella a combustibile). Nikola mette sul piatto la sua competenza nelle tecnologie green avanzate, in particolare nel settore delle celle a
combustibile, e il suo rivoluzionario business model che prevede una modalità di leasing tutto compreso, prima assoluta per il settore. In pratica, la soluzione include il veicolo, il servizio e le spese di manutenzione e rifornimento, offrendo un costo totale d’esercizio a lungo termine equivalente o inferiore a quello del diesel. L’azienda guidata dal visionario Ceo Trevor Milton e con sede in Arizona progetta e produce veicoli elettrici a idrogeno, trasmissioni per veicoli elettrici, sistemi d’immagazzinamento di energia e stazioni di rifornimento di idrogeno. Iveco e FPT Industrial, azienda di CNH Industrial specializzata nel powertrain, con tribuiranno con il loro know-how in materia di inge-
BATTERIA MODULARE DA 720 KWH, MOTORE ELETTRICO DA 480 KW, VERSIONI A 2 E 3 ASSI RIGIDI
NIKOLA TRE RIVOLUZIONA LA DISTRIBUZIONE URBANA S i lascia guardare e seduce il Nikola Tre, il pioniere della mobilità elettrica secondo Iveco, FPT Industrial e Nikola. Primo veicolo frutto della joint venture, Nikola Tre è basato sull’Iveco S-Way per applicazioni pesanti, presentato lo scorso luglio a Madrid. Nikola Tre integra l’avanzata tecnologia elettrica di Nikola e il suo sistema di infotainment di nuova generazione. L’integrazione del design Nikola nell’SWAY è stata eseguita congiuntamente da Nikola e Italdesign nella sede centrale di quest’ultima a Moncalieri (To) ed è la conseguenza naturale di una partnership tra le due società risalente al 2018 che ha già portato alla realizzazione della prima maquette del Tre, presentata a Scottsdale, in Arizona, nell’aprile 2019. Italdesign è una celebre società di servizi di eccellenza che opera nelle aree design, ingegneria, produzione e soluzioni di mobilità. La società conta 1.000 dipendenti che lavorano in Italia e all’estero e offre ai costruttori internazionali e ai nuovi player del settore della mobilità produzione di serie limitatissi-
me, sviluppo completo di veicoli e sviluppo di soluzioni di mobilità integrate, oltre a progetti di design industriale dalla progettazione alla produzione. Con Nikola Tre, truck elettrico a batteria, prende corpo il trasporto regionale a emissioni zero. Il veicolo presentato all’evento di Torino è un modello della motrice 4x2 Nikola Tre per missioni regionali, con un’autonomia fino a 400 km e prestazioni dinamiche pari o superiori rispetto a un modello diesel equivalente. Il Nikola Tre che andrà sul mercato presenterà un sistema di batteria modulare con capacità totale fino a 720 kWh, che può essere personalizzato per adattarsi alle diverse missioni dei clienti. Il motore elettrico erogherà 480 kW di potenza continua con una coppia di picco di 1.800 Nm. Nikola Tre sarà anche disponibile nelle versioni a 2 e 3 assi rigidi, con Massa Totale a Terra da 18 a 26 tonnellate per la distribuzione urbana e missioni all’interno del comune. La dotazione comprenderà un nuovo sistema di infotainment basato sul sistema operativo proprietario di Nikola che
integra funzioni di infotainment e navigazione, oltre a comandi per tutte le funzionalità del veicolo. Il sistema comprende funzioni quali climatizzazione, regolazione degli specchi, regolazione dell’altezza delle sospensioni, sistema di telecamere a 360°, navigazione, sistema audio Bluetooth, impostazioni generali e gestione della diagnostica del veicolo. Il truck sfrutta la tecnologia a bassa energia Bluetooth per creare un collegamento sicuro tra veicolo e dispositivo mobile del cliente, regalando un’esperienza realmente “handsfree”. Questo permette inoltre a un sistema di apertura senza chiavi di sbloccare il veicolo all’avvicinarsi del conducente. Il sistema può anche regolare impostazioni come altezza da terra e temperatura in base alle preferenze dell’autista. “L’Iveco S-Way - ha dichiarato Gerrit Marx, President Commercial e Specialty Vehicles di CNH Industrial - è un prodotto straordinario che rispecchia il concetto di centralità del cliente di Iveco e ha già riscosso un ben meritato successo sui mercati. Costituisce
l’ossatura del Nikola Tre e segna l’inizio di un nuovo percorso verso camion a emissioni zero, fornendoci la piattaforma che ci consentirà di introdurre caratteristiche rivoluzionarie che cambieranno il settore dei trasporti”. Iveco, FPT Industrial e Nikola hanno adottato un approccio modulare allo sviluppo della loro offerta elettrica per il mercato europeo, unico nel settore. Le celle a combustibile di Nikola saranno il punto di partenza per la progettazione della batteria elettrica, così che il BEV (veicolo elettrico a batteria) Nikola Tre possa essere convertito alla tecnologia a fuel cell. Con questo approccio, i partner guardano lontano, avviando oggi la produzione delle due tecnologie per offrire nei prossimi anni veicoli BEV e FCEV (veicoli elettrici a celle a combustibile). Approccio che consentirà altresì di lanciare il Nikola Tre in occasione dello IAA 2020 e del Nikola World 2020, con consegna dei primi esemplari ai clienti nel 2021. I primi FCEV saranno invece disponibili per i clienti entro il 2023.
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E NIKOLA PER NORD AMERICA ED EUROPA
elettrico di S-Way
“3 2 1 0”: L’EVENTO DI TORINO RIASSUME L’ESSENZA DELLA JOINT VENTURE
CONTO ALLA ROVESCIA PER IL FUTURO DELLE EMISSIONI ZERO I l tema dell’evento torinese di lancio della partnership tra Iveco, FPT Industrial e Nikola era di natura numerica: “3 2 1 0”, un concept che riassume l’essenza della joint venture italo-americana: il numero 3 identifica chiaramente Nikola Tre, il primo innovativo prodotto della joint venture; 2 sono le società coinvolte - Ni-
gnerizzazione e produzione per industrializzare i truck. Il primo frutto della collaborazione internazionale è Nikola Tre, truck elettrico basato sulla piattaforma del nuovo Iveco S-Way che integra la tecnologia, i sistemi di controllo e l’infotainment made in Nikola. I test operativi inizieranno a metà di quest’anno, prima del lancio ufficiale europeo allo IAA 2020 di Hannover. Le vendite e le attività post-vendita di Nikola Tre saranno assicurate dalla vasta rete europea Iveco di vendita e assistenza. Alla conferenza stampa organizzata presso il CNH Industrial Village di Torino sono intervenuti Hubertus M. Mühlhauser, Ceo di CNH Industrial, Gerrit Marx, President Commercial e Specialty Vehicles di CNH Industrial, Thomas Hilse, Iveco Brand President, Annalisa Stupenengo, President Powertrain di CNH Industrial, Trevor Milton, Ceo di Nikola, e Mark Russell, Presidente di Nikola. Hubertus M. Mühlhauser ha dichiarato: “La crescente consapevolezza della necessità di drastiche riduzioni nelle emissioni dei veicoli spinge il settore a cercare rapidamente soluzioni tecnologiche avanzate. La joint venture con Ni-
kola e CNH Industrial per i brand FPT Industrial e Iveco - che si sono unite per formare una partnership, condividendo l’obiettivo finale di un futuro a emissioni zero; 1 è la joint venture e 0 l’obiettivo finale in tema di emissioni inquinanti. I partner hanno dunque fissato un appuntamento con il futuro e fornito ai numerosi ospiti
kola è la conferma della competenza tecnica di entrambi i partner, che si tradurrà in benefici ambientali tangibili per chi si occupa di trasporti a lungo raggio in Europa”. “Il nostro settore - ha precisato Gerrit Marx - sta cambiando rapidamente, spin to da normative sulle emissioni più severe e dalla pressante richiesta delle giovani generazioni
di creare un’economia circolare al fine di preservare l’ambiente per il loro futuro. Idrogeno e batteria - a seconda della missione - sono le uniche soluzioni attuabili per un’energia pulita e hanno il vantaggio di consentire alle nazioni di rendersi più indipendenti dai combustibili fossili. Ora è il momento di agire e di offrire una soluzione a
intervenuti il codice di accesso per Unlock the Next, in cui hanno trovato il Truck to the Future a emissioni zero. L’anteprima ufficiale di Nikola Tre si è tenuta presso le Officine Grandi Riparazioni (OGR), un suggestivo sito industriale di Torino, nel corso di un evento organizzato in collaborazione con la società di
emissioni zero basata sulla tecnologia elettrica fuel cell. Ci orientiamo verso questa tecnologia consapevolmente, come a un’opportunità per trarre vantaggio da questo momento di discontinuità tecnologica, che si avvicina rapidamente, e iniziare una trasformazione proattiva nel settore dei trasporti”. Anche da parte della diri-
La plancia di comando ospita una strumentazione tecnologicamente avanzata.
produzione Filmmaster Events. Il culmine della serata è stata proprio la presentazione a sorpresa del camion a emissioni zero di nuova generazione attraverso un’installazione architettonica con un prisma cromato automatizzato aperto per rivelare la maquette del Nikola Tre. Un degno omaggio alla contemporaneità tecnologica.
genza di Nikola è stata manifestata tutta la carica positiva dell’operazione innescata dalla partnership. “Questa partnership è win-win per le tre realtà che l’hanno sottoscritta - ha spiegato Trevor Milton Dal momento in cui abbiamo presentato il Nikola One nel 2016, autotrasportatori e funzionari governativi ci hanno chiesto di portare Nikola in Europa. Il Nikola Tre è fantastico e innovativo e diverso da qualsiasi altro camion al mondo. Eravamo alla ricerca del partner giusto, in grado di aiutarci a inserirci sul mercato europeo, e CNH Industrial è il partner commerciale perfetto. Mentre altri costruttori stanno licenziando decine di migliaia di lavoratori, Nikola crea migliaia di posti di lavoro e spinge l’industria del trasporto commerciale pesante a reagire e a puntare sulle emissioni zero. Guardate cosa sia mo riusciti a fare in soli tre mesi e provate a immaginare cosa faremo in tre anni con un partner come CNH Industrial”. Il progetto di cooperazione tra CNH Industrial e Nikola prevede l’acquisizione da parte della prima di una partecipazione strategica nel capitale di Nikola, a fronte di un impegno pari a 250 milioni di dollari in Nikola, com-
prensiva di un investimento in cassa per 100 milioni di dollari e di un conferimento, per altri 150 milioni di dollari, in servizi, quali sviluppo prodotto, ingegneria di produzione e altro supporto tecnico, oltre alla fornitura di certi componenti chiave per la produzione dei modelli Nikola. La valutazione ante investimento era stata fissata a 3 miliardi di dollari. Nikola prevede di raccogliere oltre 1 miliardo di dollari con il round D di sottoscrittori, con l’attribuzione di circa il 25 per cento di proprietà ai nuovi investitori e business partner, inclusa CNH Industrial. Le tappe strategiche fondamentali includono l’industrializzazione del veicolo Class 8 a fuel cell Nikola Two per il mercato nordamericano (mezzo pesante di tipologia daycab), oltre naturalmente all’integrazione della tecnologia dell’Iveco S-Way nel modello a cabina avanzata alimentato a batterie elettriche Nikola Tre per entrambi i mer cati, nordamericano ed europeo. Nikola ha progettato anche il Nikola One, mezzo pesante di tipologia sleeper con compartimento notte in cabina, conforme allo standard Class 8 per il mercato nordamericano.
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PRIMO PIANO
MAURIZIO POMPEI POSITIVI RISULTATI OTTENUTI DA MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA
Primo anno all’insegna dei record “LA SCELTA DI DAIMLER DI AUMENTARE IL FOCUS SUL MONDO DEI TRUCK, CREANDO UN’AZIENDA DEDICATA SUL MERCATO ITALIANO, HA PAGATO - DICE IL MANAGER - IL PRIMO ANNO DI VITA DI MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA È STATO UN ANNO DA RECORD PER ORDINI, VENDITE E IMMATRICOLAZIONI COSÌ COME PER LE ATTIVITÀ POST-VENDITA: NON SOLO IL FATTURATO RICAMBI CHE È CRESCIUTO DI OLTRE IL 30 PER CENTO, COSÌ COME LE VENDITE DEGLI ACCORDI ASSISTENZA E DI MERCEDES-BENZ UPTIME, MA SOPRATTUTTO LA FEDELTÀ DEI CLIENTI ALLA NOSTRA RETE AUTORIZZATA DI ASSISTENZA, MAI STATA COSÌ ALTA”.
E
sordio vincente per Mercedes-Benz Trucks Italia, la nuova società dedicata voluta da Daimler per il mercato italiano, considerato ancora una volta strategico all’interno dei piani europei di sviluppo del colosso tedesco. Ebbene, nel primo anno di vita, la società capitanata dal CEO Maurizio Pompei ha viaggiato con il vento in poppa e rigorosamente controcorrente rispetto al deludente andamento del mercato generale dei veicoli industriali, mettendo a segno importanti risultati che preludono a un 2020 altrettanto positivo per la Stella. È lo stesso Maurizio Pompei a illustrarci nel dettaglio le performance di Mercedes-Benz Trucks Italia e a inquadrare i prossimi obiettivi da raggiungere. “Il 2019 non è stato un anno facile per il settore dei veicoli industriali in Italia - esordisce il Ceo di MercedesBenz Trucks Italia - È innegabile che le incertezze economiche e politiche e il calo della produzione industriale ab biano purtroppo influito negativamente sugli operatori del settore. In questo clima, la scelta di Daimler di aumenta-
di PAOLO ALTIERI ROMA
“Siamo orgogliosi che il Mercedes-Benz Actros sia stato eletto per la quinta volta International Truck of the Year”, dice Pompei.
re il focus sul mondo dei truck, creando un’azienda dedicata sul mercato Italiano, ha pagato: il primo anno di vita di Mercedes-Benz Trucks Italia è stato un anno da record! Record di ordini, vendite e immatricolazioni sul mercato i taliano, grazie a una rete sempre più forte e dedicata e a una gamma prodotto senza precedenti”. Non è tutto perché, come spiega Maurizio Pompei, “L’an no zero di MercedesBenz Trucks Italia ha registrato numeri record anche lato post-vendita: non solo il fat turato ricambi che è cresciuto di oltre il 30 per cento rispetto al 2018, così come le ven dite degli accordi as si sten za e di Mercedes-Benz Uptime, ma soprattutto la fedeltà dei clienti MercedesBenz Trucks alla nostra Rete autorizzata di assistenza, mai sta ta così alta, che certifica l’elevata professionalità delle nostre officine e la qualità del servizio offerto. A qualsiasi ora del giorno e della notte e in qualsiasi luogo: officina o strada che sia”. “Abbiamo potuto raggiungere questi risultati grazie all’eccellenza dei nostri servizi e all’avanguardia dei nostri
N° 286 / Gennaio-Febbraio 2020 prodotti - continua Pompei Il 2019 è stato l’anno di lancio del Nuovo Actros, la nostra nuova ammiraglia dei truck Mercedes-Benz che ha spostato ancora più in alto l’asticella per quanto riguarda la sicurezza, l’eco-sostenibilità, il comfort di guida e l’economicità d’esercizio. L’impatto del nuovo veicolo sul mercato è stato positivo e a confermarlo sono stati i nostri dealer, i nostri clienti e anche la stampa di settore. Lo scorso Novembre, il Nuovo Mercedes-Benz Actros è stato eletto per la quinta volta ‘International Truck of the Year’ e siamo davvero orgogliosi per questo riconoscimento che testimonia il contributo costante negli anni del nostro prodotto all’efficienza, alla sicurezza e all’innovazione del trasporto su strada”.
2050, come costruttore leader del settore, ha il dovere morale di raggiungere un trasporto a emissioni zero. Come ha annunciato Martin Daum lo scorso 25 ottobre a Berlino durante la International Supply Chain Conference, tre temi saranno cruciali per il successo di questa mission: un’attraente gamma di veicoli a emissioni zero, a un costo accessibile e supportati da misure politiche per renderli economici e quindi competitivi”.
IL MONDO DEI TRASPORTI sionisti. Qual è il ruolo della formazione anche per quanto riguarda le nuove leve che affrontano l’impegno nelle officine e nei concessionari? “Gli autisti professionisti e la loro formazione sono parte integrante dell’ampio e completo programma di corsi di qualifica offerto dalla scuola di formazione Mercedes-Benz Truck Training - risponde Maurizio Pompei - A partire dal 2018, grazie al TruckTraining, Mercedes-Benz Trucks Italia offre una serie di corsi
fine di far crescere professionalmente e impiegare al meglio il personale addetto alla flotta. Il Mercedes-Benz TruckTraining ha avuto inoltre, quest’anno, un ruolo fondamentale nel supportare gli eventi di lancio delle nostre concessionarie sul territorio nazionale. Durante i test drive del veicolo, i nostri trainer hanno infatti potuto spiegare e far toccare con mano i vantaggi di prodotto del Nuovo Actros”. Allo stesso tempo, la Stella
Pagina 7 serimento in azienda da parte del dealer. Connettività, guida autonoma, digitalizzazione dei servizi di trasporto ed elettrificazione sono solo alcune delle innovazioni che stanno rivoluzionando il concetto di mobilità nel campo automotive. Il nostro business, in costante evoluzione. necessita di reclutare talenti 4.0, figure professionali in grado di stare al passo con i tempi, sempre più competenti, appassionati e specializzati soprattutto per quanto riguarda il settore dei
LA GIUSTA ALIMENTAZIONE
Il presente e il futuro del trasporto su strada passa inevitabilmente dalla riflessione sulle alimentazioni, tradizionali o alternative che siano. “Il diesel è il nostro cavallo di battaglia di oggi e ci tengo a ribadire che lo sarà ancora nel medio-lungo periodo prima di arrivare all’effettivo utilizzo nel quotidiano di motorizzazioni alternative per quanto riguarda i veicoli industriali ribadisce Pompei - I motori diesel con il 94,3 per cento dell’immatricolato mondiale a oggi dominano il mercato. Con siderando che l’Euro 6 rappresenta in Italia solo il 14 per cento del parco circolante e che l’Euro 6d, ovvero l’ultima e più efficiente generazione di motori diesel, è solo da poco in circolazione, i motori diesel hanno ancora molto da dire e da fare per ridurre la CO2 e le emissioni inquinanti. Daimler Truck AG ha infatti continuato a impegnarsi nell’avanzamento tecnologico finalizzato all’efficientamento energetico e alla riduzione delle emissioni inquinanti, con innovazioni che combinano hardware e software, dal le migliorie di motori e cambio al freno motore, agli pneumatici, all’aerodinamica di cabine e rimorchi fino ai lubrificanti ad alte prestazioni”. “Con l’ultima generazione del motore sei cilindri in linea OM 471 omologato Euro 6d e le numerose innovazioni tecnologiche che sono state sviluppate sul Nuovo Actros lanciato quest’anno -con tinua Maurizio Pompei - siamo in grado di offrire la giusta risposta per un trasporto all’avanguardia, sicuro, con nesso ed estremamente green. Sono infatti molto orgoglioso che il nostro veicolo di punta sia stato premiato nella categoria ‘Tractor ’ del ‘Su stainable Truck of the Year 2020’ durante la 23esima edizione di Ecomondo. Questo riconoscimento testimonia che stiamo andando nella giusta direzione. Ma l’obiettivo di avere un parco mezzi con i minori impatti ambientali possibili non è raggiungibile puntando su una sola tecnologia. I progressi fatti dai motori diesel in termini di riduzione di CO2 e di emissioni li pongono in posizione preminente nel governare la transizione, accanto a nuove soluzioni destinate a svolgere un ruolo fondamentale per il futuro della mobilità. Entro il 2050 l’obiettivo è di raggiungere un sistema ‘carbon neutral’, cioè un bilancio netto di emissioni di gas serra pari a zero e Daimler Truck entro il
tra i costruttori esteri. Inoltre, il Nuovo Arocs può contare su tutta la dotazione disponibile per il nuovo Actros, e quindi anche nel settore della cava e del cantiere la tecnologia delle MirrorCam e la nuova strumentazione Multimediale ridefiniscono nuovi standard con equipaggiamenti all’avanguardia della tecnologia”. “Con la nascita di Mercedes-Benz Trucks Italia, una nuova società legalmente distinta e indipendente, ci siamo posti l’obiettivo di diventare una realtà che ci assicuri una maggiore libertà imprenditoriale, un ulteriore rafforzamento dell’orientamento al mercato e una maggiore dedication nei confronti dei nostri clienti e dealer - aggiunge Maurizio Pompei Mercedes-Benz Trucks Italia è infatti sempre più vicina al cliente con una rete di vendita e assistenza capillare che si avvale di 17 concessionarie e 44 officine autorizzate con più di 90 punti di assistenza distribuiti lungo tutto il territorio nazionale. Quello che conta per noi però non è solo la copertura territoriale ma soprattutto l’attenzione al servizio erogato sempre più orientato al nostro target di riferimento e la professionalizzazione delle organizzazioni che ci rappresentano”. FORZA COMPETITIVA
Due protagonisti della strategia Daimler Trucks per la mobilità alternativa: il Fuso eCanter (sopra) e il Mercedes-Benz eActros.
L’ambizione del Gruppo Daimler Truck è avere tutti i nuovi veicoli in Europa neutrali in termini di CO2 entro il 2039. Un obiettivo di grandissima portata, supportato da altrettanto ingenti investimenti in innovazione e capacità progettuale. “Se entro il 2050 tutti i veicoli su strada dovranno essere a emissioni zero - conferma Pompei - immaginiamo che ci vorrà un decennio per rinnovare completamente la flotta; motivo per il quale ci prefissiamo il 2039 come data in cui tutti i nuovi veicoli prodotti dovranno essere ‘carbon neutral’. Le motorizzazioni alternative future sulle quali stiamo già investendo e che porteremo avanti sono l’elettrico e l’idrogeno, le uniche soluzioni per noi a impatto zero per la CO2. Entro il 2022, abbiamo l’intenzione di produrre veicoli elettrici in serie mantenendo la qualità dei nostri prodotti che i nostri clienti ap prezzano. Il MercedesBenz eActros e il FUSO eCan ter stanno già facendo dei test in diversi Paesi europei così come i nostri cugini americani Freightliner eM2 ed eCascadia. Entro il 2029, offriremo anche veicoli alimentati a idrogeno introducendo in una prima fase veicoli di test come il prototipo FUSO ‘Vision F-CELL’ presentato in anteprima mondiale al Motor Show di Tokyo. Non sarà un percorso facile, ma contribuire a ridurre l’emergenza climatica è una delle nostre mission come costruttore leader a livello mondiale e la dobbiamo portare a termine con tutto il nostro impegno”. Quali sono le iniziative che Mercedes-Benz sta prendendo per favorire una maggiore disponibilità di autisti profes-
formativi standardizzati per i conducenti di veicoli industriali, al fine di soddisfare le esigenze dei propri clienti in tutto il mondo con l’obiettivo di insegnare uno stile di guida efficiente e sicuro. I corsi formativi standard comprendono un addestramento teorico, Ecotraining, che è considerato il corso ‘classico’ per antonomasia ormai da molti anni. Al tempo stesso, anche la formazione personalizzata dei singoli conducenti sta assumendo una rilevanza sempre maggiore. Qui entra in gioco il Training Eco On-board, ovvero un tipo di addestramento che accompagna il conducente durante il suo lavoro quotidiano, senza comportare alcuna limitazione nell’attività di trasporto del cliente. La competenza degli esperti nella for mazione dei conducenti vanta una lunga tradizione in casa Mercedes-Benz Trucks Italia. Mercedes-Benz TruckTraining fornisce infatti un supporto agli imprenditori al
è particolarmente sensibile all’ingresso dei giovani nel mon do del lavoro. “Con il pro getto #MercedesVivaio, Mercedes-Benz Trucks Italia pone al centro del programma di formazione anche le “nuove leve” che affrontano l’impegno nelle officine e nei concessionari - commenta il CEO di Mercedes-Benz Trucks Italia - Il progetto è nato per offrire un’opportunità ai giovani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro, assicurando ai propri dealer sul territorio risorse fortemente motivate, pronte alle sfide della mobilità del futuro. Il processo di recruitment è biennale per rispondere in maniera continuativa alle richieste dei dealer, che potranno contare su un bacino selezionato da cui attingere costantemente le risorse di cui hanno bisogno. Il processo di formazione che vuole valorizzare l’alternanza scuola/lavoro prenderà il via solo dopo la selezione e l’in-
veicoli industriali. Per questo motivo, siamo fieri di promuovere il progetto di recruitment dei giovani del futuro, #MercedesVivaio, in cui crediamo molto”. Quali sono le prospettive di Mercedes-Benz Trucks per il 2020, sia sul piano delle novità di prodotto, sia per quanto riguarda lo sviluppo della rete di vendita e assistenza e sia per quanto riguarda particolari iniziative di marketing? “Il 2020 sarà sicuramente per noi incentrato sul Nuovo Arocs che presenteremo in anteprima Italiana durante il Samoter di Verona, la fiera più importante nel settore del cava cantiere a livello nazionale - ammette Pompei - Già da quest’anno il segmento in questione ha mostrato grandi segni di ripresa. Infatti, in un mercato generalmente in flessione, questo seg mento risulta in crescita costante mese dopo mese, con l’Arocs sempre più leader nel settore e al primo posto
“Riteniamo infatti che la qualificazione del personale sia un investimento strategico per il futuro e per questo abbiamo strutturato per la nostra Rete una formazione - prosegue Pompei - sia manageriale che tecnica, sempre più dedicata al business truck. In linea con questa strategia abbiamo deciso di introdurre la figura di ‘Handover Specialist’ ovvero lo specialista della consegna dei nostri veicoli industriali all’interno delle nostre concessionarie come standard all’interno del loro contratto di vendita. L’Handover Specialist è una funzione strategica del dealer per erogare una consulenza completa non solo sulle dotazioni dei nostri veicoli nel momento della consegna, ma soprattutto per argomentare e approfondire con i clienti il concetto di guida economica, fornendo inoltre una consulenza nella fase di analisi dei dati dei servizi FleetBoard. L’Handover Specialist è a nostro avviso un elemento chiave per il successo, per le vendite e per i servizi associati alla nostra gamma truck, nonché per la soddisfazione del cliente soprattutto quando si lancia un nuovo veicolo”. E naturalmente il 2020 è all’insegna anche del Nuovo Ac tros. “Il Nuovo Actros continuerà a essere protagonista anche il prossimo anno e supporteremo i nostri dealer nelle loro attività di comunicazione - conclude Maurizio Pompei - Abbiamo finalizzato da poco una nuova grafica per degli adesivi al fine di valorizzare le flotte dei nuovi Actros delle nostre concessionarie che li potranno applicare sui loro veicoli dimostrativi. La grafica richiama elementi tecnologici e di sostenibilità propri del Nuovo Actros. A partire da inizio anno è possibile vederli on the road. Dico sempre che ci vuole passione in quello che si fa, noi di Mercedes-Benz Trucks Italia ce l’abbiamo e ci impegniamo per raggiungere sempre il miglior risultato. Avanti tutta!”.
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PAOLO ALTIERI MILANO
el tradizionale incontro di fine anno con la stampa specializzata, i vertici di Italscania, a cominciare dal Presidente e Amministratore delegato Franco Fenoglio, hanno utilizzato una parola chiave per descrivere i positivi risultati conseguiti nel 2019 e tracciare le linee guida per il 2020. Questa parola è sostenibilità. Da tempo Scania associa la sua strategia di sviluppo alla concreta proposta di soluzioni di mobilità al ternativa sia nel mondo truck che nel mondo autobus. L’Italia è parte integrante di questa politica e lo dimostra nei fatti. È stato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development di Italscania, a introdurre la lunga serie di interventi manageriali che hanno delineato in modo completo e dettagliato lo stato dell’arte del Grifone in materia di prodotti e servizi per l’efficienza economica ed ecologica delle aziende di trasporto. “Nel 2019 - ha esordito Paolo Carri - Scania ha consolidato la sua crescita nel segmento truck oltre le 16 ton nellate aumentando la quota di mercato dell’1,7 per cento e attestandosi su un complessivo 17,1 per cento. All’interno di questa performance spicca l’andamento fortemente indicativo delle vendite di veicoli alimentati a metano liquido LNG o gas metano compresso CNG, aumentate di ben il 153 per cento. È evidente il nostro forte impegno sulla sostenibilità, che oggi vale oltre il 10 per cento del nostro business totale. Lo stesso discorso vale per il settore autobus, dove il 48 per cento delle nostre immatricolazioni riguardano vei coli LNG e CNG. E di crescita parliamo anche per quan to riguarda il business dei motori industriali e marini: Scania sta registrando un trend positivo che ci ha portato a un ulteriore aumento del 21 per cento. Non solo prodotti, ovviamente. Anche nei servizi abbiamo importanti dati da comunicare. La connettività, per esempio, sempre più importante e incisiva. Il nostro portafoglio è aumentato del 17 per cento e di un +30 per cento nei servizi di as sistenza. La crescita dei servizi finanziari è pari al 14 per cento”. Daniel Dusatti, Direttore Vendite truck, ha sottolineato la continuità del processo di crescita di Scania nel segmento truck sopra le 16 tonnellate: “dal 2012 a oggi il trend è per noi soddisfacente.
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ITALSCANIA / CHIUSO POSITIVAMENTE IL 2019,
L’IMPEGNO PER SOLUZIONI DI TRASPORTO SEMPRE PIÙ ECOLOGICAMENTE ED ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI ACCOMPAGNA LE
L’arma vincente
BUONE PERFORMANCE
SCANIA SUL MERCATO ITALIANO. LO DI
DIMOSTRA L’AFFERMAZIONE SUL MERCATO DEI TRUCK ALIMENTATI A GAS NATURALE.
GRANDE
ATTENZIONE PER LE PROPOSTE INNOVATIVE IN TEMA DI ELETTRIFICAZIONE.
UN
CAPITOLO IMPORTANTE NEL QUADRO GENERALE DEL SODDISFACENTE ANDAMENTO DEL
GRIFONE È RISERVATO AI SERVIZI DI VENDITA E ASSISTENZA, CON UNA RETE SEMPRE PIÙ PREPARATA ED EFFICIENTE NELLA CUSTOMER CARE.
Questo costituisce un potente stimolo per continuare. Il 2019 è stato un anno positivo per i nostri truck. Un anno record, con una quota mercato che mai è stata così elevata. Abbiamo lavorato molto sul piano della sostenibilità e il Green Truck è un esempio concreto di quanto da anni andiamo sostenendo. Il Green Truck dimostra chiaramente il valore del concetto di modularità di Scania anche per soluzioni nate in sinergia, in questo caso con Lamberet e Thermo King per la messa a punto di un veicolo innovativo che abbina un trattore Scania alimentato a metano liquido con un semirimorchio isotermico Lamberet e gruppo frigo Thermo King”. Lo scorso anno, ha ricordato Dusatti, Italscania ha immatricolato oltre 300 veicoli industriali sostenibili, circa il 10 per cento del volume complessivo. “Nel 2020 cercheremo di spingere ulte-
riormente e offrire soluzioni per altre tipologie di operatori in modo da coprire tutti i target di riferimento - ha aggiunto Dusatti - Nel 2019 abbiamo intercettato le esigenze delle grandi flotte per il lungo raggio e nel caso delle motrici e del metano compresso CNG di chi si occupa di servizi ambientali, in primis la raccolta rifiuti. La nostra offerta di mezzi sostenibili si adatta perfettamente a diverse applicazioni, e an che ad aziende di dimensioni piccole e medie. Nel 2020 cer cheremo quindi di penetrare su fasce di clientela che finora sono state meno sensibilizzate alla soluzione sostenibile”. INVESTIMENTO COSTANTE
Sull’elettrificazione, Daniel Dusatti ha ribadito il costante investimento da parte di Scania. “Il percorso di elet-
trificazione è per noi molto importante. Il truck ibrido è una soluzione che presto proporremo grazie alla collaborazione di alcune aziende fortemente attente a questa tecnologia che abbina la propulsione tradizionale con la modalità di marcia full electric. C’è interesse da parte degli operatori per una proposta che rappresenta un importante passo avanti dal punto di vista della movimentazione merci sostenibili”. Senza ovviamente dimenticare le motorizzazioni diesel tradizionali, che negli anni hanno continuato a migliorare le loro performance in termini di riduzione dei consumi e di contenimento delle emissioni inquinanti. Scania, che ha una visione a 360 gradi della problematica della sostenibilità, consapevole dei passaggi obbligati che la mobilità alternativa esige per attuarsi e adattarsi ai cambiamenti in corso, investe continuamente
Italscania ha immatricolato nel 2019 oltre 300 veicoli industriali sostenibili, circa il 10 per cento del volume complessivo.
anche nel miglioramento delle motorizzazione diesel che in questa fase continuano a essere determinanti per lo svolgimento di numerose attività di trasporto. “Il motore diesel rappresenta un punto d’eccellenza di Scania - ha detto ancora Dusatti - La nuova generazione di motori è stata accolta con un enorme riconoscimento sia in Italia che in Europa. Il diesel è un punto di riferimento quando parliamo di economia operativa e le nuove unità 13 litri disponibili da dicembre lo dimostrano”. Nel mercato truck Scania ha registrato una crescita importante che si sviluppa in tutte le aree di business che il prodotto del Grifone è in grado di coprire. “Abbiamo avuto ampi riconoscimenti su alcune specifiche tipologie di applicazioni come scarrabili, ribaltabili, cisterne, temperature, raccolta rifiuti, piattaforme con gru. Il prodotto insieme all’attenzione e alla dedizione che riserviamo ai clienti sono fattori per noi sempre importantissimi - ha precisato Daniel Dusatti - Rispetto al mercato, guardando al 2020 i po tizziamo una possibile contrazione a livello europeo. Ciò vale anche per l’Italia. Credo però che, a differenza dell’Europa, il nostro Paese abbia le potenzialità di lavorare su un parco circolante particolarmente anziano che potrebbe essere avviato al rinnovo se dovesse essere confermato il non rimborso delle accise per i veicoli Euro 3. Sono questi temi importanti per il trasporto e noi crediamo che sia fondamentale fare cultura presso i trasportatori che possiedono veicoli Euro 3 per ragionare sulle conseguenze economiche del non avere più il rimborso sulle accise e sul fatto che i veicoli Euro 6 nuovi o usati hanno li-
velli di consumo del 15-20 per cento inferiori e costi di manutenzione diversi, senza contare la maggiore sicurezza. Fare cultura in momento in cui si è deciso un preciso intervento politico è stimolo per noi costruttori a trovare soluzioni di service e finanziamento adeguati per chi deve sostituire i veicoli vecchi, a rinnovare la domanda e a fare concretamente sostenibilità”. CUSTOMER CARE AVANZATA
Fredrik Swartling, Direttore Servizi, ha sottolineato la meticolosità dell’approccio Italscania alla customer care dal punto di vista della specificità dei contratti proposti in base alle esigenze dei singoli utilizzatori. “Un altro argomento importante sono i Driver Services - ha spiegato Swartling - Agli autisti Scania offriamo programmi di ad destramento e coaching nonché strumenti di elevata qua lità. I conducenti più e meno esperti possono trarre vantaggio da un ambiente di guida sicuro ed ergonomico, mentre le tecniche di guida avanzate consentono di risparmiare carburante e tutelare l’ambiente. Riteniamo sia opportuno accompagnare i con ducenti nell’interazione con i nuovi e sempre più sofisticati sistemi elettronici e con tutti gli altri dispositivi che caratterizzano i camion moderni dando loro un valore aggiunto in termini di guida sicura ed economica”. Fredrik Swartling ha anche ricordato la particolare attenzione riservata alle flotte: “Forniamo sistemi e competenza a supporto della corretta pianificazione dei mezzi e della verifica periodica delle performance della flotta e degli autisti. Ci rivolgiamo in parti-
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IL GRIFONE È PRONTO PER LE SFIDE DEL 2020
della sostenibilità
sentazione di un’edizione speciale che sta avendo il meritato successo”. “Per il 2020 - ha continuato Giancarlo Perlini - ci concentreremo su alcuni aspetti fondamentali; innanzitutto, vogliamo ribadire il concetto di una Scania che continua a investire e innovare. Inoltre, parleremo di efficienza energetica e sostenibilità, di applicazioni con la gamma ormai completata, di interazione con l’ecosistema degli attori coinvolti nel settore, di nuovi strumenti per la rete”. IMPEGNO CONTINUO
Il trattore Scania di nuova generazione lanciato nel 2019 in edizione limitata per celebrare il cinquantesimo anniversario del motore V8.
colare alle aziende mediopiccole che non possono permettersi di avere una persona dedicata che svolga queste importanti mansioni”. Il 2020 tornerà anche in Italia lo Scania Top Team, la competizione riservata ai tecnici di assistenza della rete internazionale Scania che nel 2021 celebrerà la finalissima con tutte le nazioni selezionate. “Competenza, abilità e professionalità: sono queste le peculiarità premiate dal concorso Top Team di Scania - ha spiegato Swartling - Scania Top Team è la vetrina privilegiata per mostrare tutte le qualità di un tecnico Scania e per consentire a tutti i partecipanti al concorso di aumentare le proprie competenze e di migliorare la propria conoscenza dei prodotti e dei servizi Scania, il tutto attraverso un’attività ludico-formativa”. Fabrizio Previdi, Sales Ma nager di Scania Finance Italy, ha illustrato i dati riguardanti le soluzioni finanziarie e assicurative fornite alla clientela. “Il 2019 è stato un anno positivo - ha esordito il manager - Abbiamo aumentato del 14 per cento il portafoglio. Dal 2016 al 2019 c’è stata una crescita importante ogni anno; siamo passati da 300 milioni di euro nel 2016 a circa 500 milioni nel 2019, record di sempre. La penetrazione finanziaria è allo stesso tempo molto positiva, intorno al 51 per cento, un dato che si confronta con il 43,7 per cento del 2016”. Previdi ha indicato i punti basilari che definiscono il lavoro di Scania Finance: “Il lavoro di squadra assicura una fattiva integrazione con tutta la realtà aziendale di Itascania; inoltre, l’approccio proattivo e consulenziale sul campo ci permette di supportare concreta-
mente le aziende clienti. Siamo così riusciti a ottenere risultati positivi e consolidati. Il vecchio metodo secondo il quale veniva prima la vendita e poi la proposta di soluzioni finanziarie è stato abbandonato; og gi il finanziamento arriva subito, nel momento della negoziazione sul veicolo, e in alcuni casi arriviamo addirittura prima noi. Questo perché conosciamo il cliente e il suo business e mettiamo a disposizione le giuste soluzioni per approcciare il veicolo Scania. La flessibilità è un criterio fondamentale al fine di dare il prodotto giusto al cliente particolare. Il nostro interesse pri mario è salvaguardare il cliente”. RISORSE IN RETE
Andrea Carolli, Direttore Sviluppo Rete, ha ricordato che il consolidamento della rete di vendita e assistenza è il punto strategico di riferimento per ottenere la qualità del servizio offerto. “Attualmente, la rete conta 18 concessionarie e 105 officine distribuite su tutto il territorio ha spiegato Carolli - Nel 2020 andremo a inserire 6 nuove officine che amplieranno il nostro raggio d’azione nell’ottica del miglioramento continuo del servizio. L’incremento delle rete comporta anche l’ampliamento delle risorse umane, quindi l’inserimento di figure professionali importanti, soprattutto meccanici. Stimiamo nei prossimi cinque anni una necessità di almeno 450 unità”. Per questa crescente richiesta di figure professionali, Scania è da tempo molto attiva sul fronte del recruiting. “Ci siamo mos si in modo sostanzioso sui diversi social network ed
entriamo direttamente in contatto con le potenziali figure professionali di domani incontrando i giovani studenti degli istituti professionali -ha detto ancora Carolli - Nel 2019 abbiamo realizzato più di 10 interventi in 10 città diverse. Sempre in tema di risorse umane, Scania pone molta attenzione alla formazione tecnica e sulle competenze del suo personale attivo in ambito accettazione, negoziazione, customer care, ecc.. Da ultimo, Scania si è mossa per tempo sulla digitalizzazione, focalizzandoci sui processi che consentono al dealer di essere ancora più vicino ai suoi clienti”. Giancarlo Perlini, Responsabile Marketing, ha riassunto la complessa attività di Itascania nel corso del 2019, mettendo in risalto l’elevata capacità innovativa concretizzata nelle diverse novità pro-
poste e le iniziative qualificanti per il brand, a cominciare dalla partecipazione a Over land20 con uno Scania XT. “La maratona di oltre 45mila chilometri nel continente africano ha messo in lu ce le qualità dello Scania XT B 6x4 HZ da 410 cv con cabina G e struttura del controtelaio realizzata da Austeras Trade - ha commentato Perlini - XT è un veicolo dal design robusto, sia dal punto di vista estetico che delle funzionalità, che ha dimostrato ancora una volta di essere la soluzione ideale per i clienti che si trovano a operare negli ambienti più gravosi e che hanno quindi maggiori necessità in termini di efficienza, produttività e affidabilità. Con l’introduzione della gamma XT, Scania ha infatti ridefinito gli standard di eccellenza nel settore delle costruzioni, con l’obiettivo
chiaro di conquistare una posizione di primaria importanza anche in questo settore”. Lo scorso anno Scania ha celebrato i 50 anni del leggendario V8, un evento che ha coinvolto 10mila appassionati accorsi a Trento per rendere omaggio al motore simbolo del Grifone. “La passione è l’essenza stessa del V8 - ha ricordato Perlini - Un prodotto che in 50 anni di storia ha saputo diventare un vero e proprio brand nel brand e che rappresenta la sintesi perfetta di emozione e logica, intesa come passione, prestazioni, sostenibilità, innovazione e tecnologia. Sono proprio questi due elementi che abbiamo voluto declinare nelle diverse attività che hanno animato un evento unico e straordinario quanto l’occasione che è stato chiamato a celebrare. La celebrazione del cinquantenario V8 è stata coronata dalla pre-
A Franco Fenoglio l’onere e l’onore di chiudere la conferenza stampa. Il numero uno di Itascania ha ribadito la contentezza per i risultati raggiunti e la necessità di non considerarsi mai soddisfatti. “Per ottenere risultati non bisogna mai smettere di darsi da fare - ha dichiarato Fenoglio - Allo stesso tempo è importante pensare il proprio lavoro in un quadro di relazione e di collaborazione sinergica. Se pensiamo di lavorare credendo di essere i migliori non ce la faremo mai. Da soli non riusciamo a fare nulla ed è per questo che Scania ha ab bracciato il concetto di ecosistema, ovvero coinvolgere tutti coloro che hanno a che fa re con il mondo del truck, dentro e intorno, come per esempio gli allestitori, oggi sempre più importanti. Molto importante è anche la comunicazione del settore all’esterno. Un esempio in questo senso è il Climate Day di Scania, celebrato il 20 settembre scorso. Una giornata pensata per accrescere la conoscenza e consapevolezza di tutti, all’interno dell’organizzazione, in relazione ai cambiamenti climatici e all’impatto che il settore dei trasporti ha su clima e ambiente. Negli stabilimenti produttivi e nelle sedi Scania di tutto il mondo le attività sono state interrotte per un approfondimento in merito ai cambiamenti climatici. Anche in Italia, i dipendenti di Italscania hanno partecipato con grande entusiasmo e coinvolgimento ai momenti di incontro e confronto organizzati per l’occasione. L’impegno di Scania nel guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile riguarda lo sviluppo e la diffusione di soluzioni di trasporto intelligenti ed efficienti dal punto di vista e ner getico, ma al tempo stesso prevede la riduzione delle emissioni generate dalle nostre attività”.
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FABIO BASILICO PAOLO ALTIERI CORTEFRANCA
La scelta giusta” è ciò che secondo Pierre Sirolli, dal novembre scorso Amministratore delegato di Renault Trucks Italia, deve caratterizzare l’impegno di Renault Trucks da qui in futuro. “Perché in Italia il brand merita di più, vista la storia che abbiamo e la qualità del prodotto oggi offerto sul mercato - ripete di continuo nel corso della conferenza stampa di fine anno organizzata in Franciacorta - Ho una visione chiarissima, non semplice ma chiara: aumentare la quota di mercato, i volumi, il business dei ricambi e gli interventi delle nostre officine”. La nuova offensiva della Losanga non lesina su nulla, mettendo in campo prodotti e servizi d’eccellenza e offrendo ai clienti la competenza e la pro fessionalità di una rete vendita e assistenza che per capillarità è la più estesa tra le Case straniere operanti sul nostro mercato.
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RENAULT TRUCKS ITALIA / LA STRATEGIA 2020
Pierre Sirolli pronto
PIÙ POTERE AI MARCHI
Numero uno di Renault Trucks Italia, Pierre Sirolli, 48 anni, italo-francese con papà italiano e mamma francese, laurea in ingegneria (ha anche studiato un anno al Politecnico di Torino), vanta una storia ventennale all’interno di Renault Trucks, dove ha ricoperto con successo diversi incarichi in Francia come Direttore Post-vendita, Direttore Commerciale Vendite Flotte fino a Vice Presidente Service & Sviluppo Re te dell’Area Europa. L’arrivo di Pierre Sirolli al timone della filiale di Zingonia coincide con il nuovo corso inaugurato all’interno del Gruppo Volvo. L’obiettivo è consentire la massima autonomia operativa e commerciale ai brand di riferimento. “Il messaggio che viene lanciato è quello di dare più potere ai marchi - ha spiegato Sirolli - Questo ci permette di investire risorse e impegno nel riportare il brand Renault Trucks dove merita di essere. La quota di mercato della Losanga in Italia nel segmento dei pesanti si attesta al 6,3 per cento contro il 6,8 per cento del 2018. C’è stato quindi un calo dello 0,5 per cento. Sulla gamma media siamo stabili come in Europa e così pure nel segmento in crescita dei leggeri dove abbiamo consuntivato il 2.3
Pierre Sirolli, Amministratore delegato di Renault Trucks Italia.
per cento. Lo devo dire senza equivoci: il 6 per cento di quota nei pesanti non mi basta affatto. Occorre fare di tutto per invertire la rotta, visto che le potenzialità non ci mancano; abbiamo la miglior gamma di sempre, una catena cinematica d’eccellenza e una rete di operatori professionali e appassionati, che amano il brand. Ci sono concessionari che lavorano con Renault Trucks da 50 anni e questo la dice lunga sul grado di affidabilità. Oggi la nostra rete è costituita da 19 concessionari e 90 officine. Tre nuove officine saranno inaugurate all’inizio del 2020. Il vero nostro problema è far sapere ai clienti quanto è all’avanguardia il nostro prodotto e quanto sono completi i nostri servizi. Siamo quindi pronti a la-
vorare duro e con l’autonomia del brand opereremo per aumentare i volumi”. LE TENDENZE DEL MERCATO
Sul mercato europeo, il 2019 di Renault Trucks è stato un anno all’insegna della sostanziale stabilità sia nel set tore dei pesanti che in quello dei medi, con una leggera crescita (+0,1 per cento) in quest’ultimo. “Ci aspettiamo per il 2020 un andamento rallentato del mercato che interesserà l’intero continente ha detto ancora Pierre Sirolli - Attualmente il calo più forte si registra nel mercato Nord europeo. Tradizionalmente, il Nord Europa reagisce fortemente alle congiunture, quando il mercato cresce quelle e-
RENAULT TRUCKS T & T HIGH 2020 CON MAGGIORE COMFORT DI GUIDA E CONSUMI RIDOTTI
NUOVE RISORSE PER LA LUNGA DISTANZA R enault Trucks lancia la versione 2020 degli autotelai per lunghe distanze. I modelli T e T High sono ancora più efficienti dal punto di vista dei consumi, conservando le migliori caratteristiche che concorrono a definire il benessere del conducente. All’interno dell’abitacolo, il Renault Trucks T è dotato di un nuovo allestimento di alta gamma: sedile interamente in tessuto, due braccioli per il conducente e volante in pelle. Per un ottimale comfort di guida, il piantone dello sterzo è regolabile di serie in tre posizioni. I veicoli della gamma T montano un cruscotto color carbone, maniglie in alluminio e pedane delle porte in metallo. T e T High 2020 dispongono anche di nuovi vani portaoggetti estremamente capienti (221 litri). All’esterno, la personalizzazione della calandra e dei retrovisori in due colori (nero lucido e arancione) rimane disponibile opzionalmente. E sempre in opzione, i due modelli possono essere equipaggiati con il Roadpad+, un vero e pro-
prio assistente di bordo che permette al conducente di ascoltare musica, utilizzare il telefono tenendo le mani libere e manovrare in sicurezza grazie alla telecamera posteriore. Il Roadpad+ assiste inoltre il conducente nel suo itinerario grazie al sistema specifico di navigazione per veicoli pesanti. I veicoli della gamma Long Distance di Renault Trucks sono equipaggiati con motori DTI 11 e DTI 13 Euro 6 step D, a basso consumo di carburante e rispettosi dell’ambiente, che consentono di ridurre del 3 per cento il consumo di carburante e le emissioni di CO2 rispetto alla generazione precedente. Nella versione 2020, T e T High sono dotati di un nuovo ponte motore ad alta efficienza e di dischi freno più leggeri che riducono ulteriormente i consumi. In opzione possono essere attivati nuovi parametri fuel saving supplementari per un risparmio aggiuntivo del 3 per cento. Infine, i motori sono compatibili con il carburante sintetico XTL e il biodiesel.
conomie crescono di più delle altre e quando il mercato cala, la diminuzione è di conseguenza più sostanziosa. Diverso il caso dei Paesi dell’area mediterranea, dove c’è più variabilità e più ammortizzazione sociale dei cicli economici. Qui il calo c’è ma è più leggero. Merita senza dubbio una considerazione positiva il mercato dei leggeri che beneficia dell’ottimizzazione delle attività di logistica urbana e di collegamento tra le piattaforme esterne e la distribuzione dell’ultimo miglio”. E proprio in tema di van, Renault Trucks propone sul mercato la novità del Master Red Edition, versione esclusiva superequipaggiata del nuovo Master, disponibile per l’intera gamma del van della Losanga, diesel ed elet-
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IL MONDO DEI TRASPORTI
PUNTA AL PIENO RILANCIO DELLA LOSANGA
a dare battaglia
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“HO UNA VISIONE CHIARISSIMA, NON SEMPLICE MA CHIARA DICE IL NUOVO
AMMINISTRATORE RENAULT TRUCKS ITALIA -
DELEGATO DI
AUMENTARE LA QUOTA DI MERCATO, I VOLUMI, IL BUSINESS DEI RICAMBI E GLI INTERVENTI DELLE NOSTRE OFFICINE”.
LA
NUOVA OFFENSIVA DELLA LOSANGA SFRUTTA IL NUOVO INDIRIZZO STABILITO IN SENO AL
GRUPPO
VOLVO PER L’AUTONOMIA OPERATIVA DEI BRAND RAPPRESENTATI E METTE IN CAMPO PRODOTTI E SERVIZI D’ECCELLENZA NONCHÉ LA COMPETENZA E LA PROFESSIONALITÀ DI UNA RETE CAPILLARE DI VENDITA E ASSISTENZA.
trica, e per tutti i modelli, furgone, autotelaio cabinato e pianale cabinato. “Il prodotto model year 2020 sottolinea l’impegno di Renault Trucks sul fronte della mobilità sostenibile per truck e van - ha aggiunto Sirolli - Per noi mondo industriale la sfida ambientale con tro il global warming si traduce in investimenti enormi per raggiungere i target di riduzione delle emissioni inquinanti previsti dalle autorità europee: -15 per cento di CO2 entro il 2025 e -30 per cento entro 2030. Il nostro impegno si rivolge sia ai veicoli con propulsione tradizionale e nuove tecnologie motoristiche sia ai veicoli elettrici. Renault Trucks intende focalizzarsi sulla mobilità elettrica dal momento che consi-
dera il gas metano, pur importantissimo, uno step di passaggio. L’implementare tecnologie per la sostenibilità riguarda l’intera nostra gamma, con la possibilità di avere veicoli elettrici così come veicoli alimentati a gas naturale o biodiesel o con il carburante sintetico XTL”. GRANDI CAMBIAMENTI
Fabio Martucci, Direttore Commerciale di Renault Trucks Italia.
Più nel dettaglio delle proposte innovative è entrato Fabio Martucci, Direttore Commerciale di Renault Trucks Italia, alla sua prima conferenza stampa nel mondo truck. Martucci viene infatti dal mondo dell’auto, dove ha accumulato un’esperienza di quindici anni lavorando con diversi marchi. Ingegnere, 43
anni, Martucci, è pronto alla nuova sfida e non rinuncia a manifestare tutto il suo entusiasmo. “Viviamo un periodo di grandi cambiamenti che coinvolgono tutti i costruttori - ha esordito il manager - La riduzione delle emissioni inquinanti è un passaggio inevitabile. La sfida è far impattare il meno possibile sulle tasche dei clienti gli ingenti costi tecnologici. Renault Trucks è impegnata su questo, avendo come punto di riferimento la trazione elettrica e non considerando il gas come strategico nel lungo periodo. L’elettrico è una tecnologia inevitabile mentre le altre sono tecnologie di transizione. Salvo, beninteso, che l’energia provenga da fonti rinnovabili”. “Nei prossimi cinque anni ha detto ancora Martucci - la
road map di Renault Trucks prevede l’implementazione di varie tecnologie che, miscelate, ci permetteranno di ottenere una riduzione di circa il 10 per cento delle emissioni di CO2. Vanno poi considerati i miglioramenti in termini aerodinamici e di specifiche dei veicoli. Queste le tecnologie per la riduzione delle emissioni che implementeremo: nuove motorizzazioni per il lungo raggio Euro VI step d che consentono il 7 per cento in meno di emissioni CO2; il nuovo propulsore 13 litri t u r b o - c o m p o u n d (-10,5 per cento) che verrà introdotto successivamente; la soluzione mild hybrid, ovvero l’ibrido leggero con motore termico che crea trazione e motore elettrico che fa solo da supporto: una tecnologia per
la riduzione di CO2 con un costo di produzione inferiore e quindi meno costi per i consumatori finali; pneumatici a bassa resistenza di rotolamento; appendici aerodinamiche”. “Per quanto riguarda la tecnologia full hybrid - che consente anche la trazione in elettrico - non sappiamo ancora se e quando sarà introdotto da Renault Trucks continua Martucci - E ovviamente continueremo a implementare la trazione elettrica pura, con un’offensiva graduale che porterà a un mix di gamma complessivo del 2 per cento nei prossimi cinque anni. La nostra proposta elettrica è già oggi molto estesa: dai leggeri fino ai veicoli per la raccolta rifiuti. In futuro avremo anche i mezzi per il lungo raggio. Partiamo dal Master da 57 kW con autonomia fino a 120 km e arriviamo al D Wide da 300 km, potenza di ben 370 kW e coppia di 850 Nm. Tutti i veicoli sono caratterizzati da una soluzione di ricarica veloce”. NOVITÀ DA MODEL YEAR
In ricerca e sviluppo il Gruppo Volvo investe qualcosa come 1,2 miliardi di euro per le nuove tecnologie. Un impegno sostanzioso e sostanziale che non potrà non incidere sempre più sul mercato. Intanto, per il 2020, la Lo sanga propone novità da mo del year che interessano tutta la gamma. “Si tratta di novità e tecnologie che migliorano il comfort e la percezione del prodotto - ha spie gato Fabio Martucci L’ammiraglia T propone un design interno modificato e nuovi contenuti. Alla gamma C e K sono riservate innovazioni tecnologiche per la sicurezza e modifiche degli interni al pari della gamma T. Per la gamma D, al restyling interno più incisivo si unisce una dotazione aumentata di contenuti”. Da gennaio 2020 Renault Trucks porta al debutto sul mercato “Excellence Predict”, il contratto di assistenza con prevenzione dei guasti e dell’usura. Sfruttando al meglio le potenzialità offerte dalla telematica e dalla condivisione dati, la Losanga consente ai propri clienti di determinare in anticipo il rischio di usura o di rottura di un componente del veicolo. Un utile strumento per limitare il fermo macchina e salvaguardare la profittabilità a zien dale.
Ancora più efficienti per la distribuzione U Sul mercato i rinnovati Renault Trucks D & D Wide 2020
n nuovo ambiente di lavoro per una maggiore efficienza. È questo in estrema sintesi la proposta dei rinnovati Renault Trucks D & D Wide 2020. La gamma per la distribuzione della Losanga si presenta con un nuovo design interno ergonomico e confortevole, sistemi di sicurezza e allestimenti aerodinamici. Inoltre, nella nuova versione, gli autotelai sono interamente connessi. Renault Trucks ha rielaborato l’armonia interna dei modelli D e D Wide che nella versione 2020 sono dotati di una plancia di bordo ridisegnata, di un nuovo volante e un nuovo cruscotto bianco e nero. Per facilitare il lavoro del
conducente sono stati aggiunti un supporto per tablet, un supporto opzionale per un secondo smartphone e due porte USB-C. I veicoli sono dotati anche di una nuova radio, compatibile con la radio digitale terrestre DAB+. Per il massimo comfort Renault Trucks propone opzionalmente il Comfort Pack che comprende il volante in pelle, il sedile di guida con sostegno laterale, ulteriori vani portaoggetti, un secondo porta smartphone e l’aereatore tetto apribile (solo per il D Wide). D e D Wide sono equipaggiati di serie con il cruise control adattivo ACC che consente di mantenere la distanza dal veicolo che prece-
de regolando automaticamente l’accelerazione e la frenata per offrire maggiore sicurezza, una guida più fluida e un minore affaticamento del conducente. E per una migliore visibilità sono disponibili le luci posteriori a LED. In opzione c’è anche il pacchetto sicurezza Protect Pack che comprende: luci posteriori a LED, assistenza alla partenza in salita, una porta ad alta visibilità e un segnalatore acustico di retromarcia, per una maggiore attenzione degli utenti della strada. I veicoli diesel sono dotati di motori Euro 6 step D, a basso consumo di carburante e rispettosi dell’ambiente. Per aumentare ulteriormente l’efficienza e la produttività dei
veicoli, i modelli della gamma D sono connessi di serie (TGW 4G) e sono quindi compatibili con Optifleet, la soluzione Renault Trucks per la gestione della flotta. Con Optifleet l’attività è gestita in tempo reale, consentendo di controllare perfettamente le principali voci di spesa. Il gestore della flotta può monitorare il consumo dei veicoli con Optifleet Check e geolocalizzarli in tempo reale con Optifleet Map. Per la massima produttività, Renault Trucks propone opzionalmente l’Eco Fuel Pack che include il deflettore regolabile sul tetto, lo spegnimento automatico del motore dopo tre minuti, la modalità power inibita, la funzione
“ruota libera” Optiroll (su D Wide), il software per il cambio ottimizzato (su D Wide) e il compressore d’aria disinnestabile (solo su motori DTI 11). I propulsori dei Renault
Trucks D e D Wide sono compatibili con il carburante sintetico XTL e il biodiesel. I modelli 2020 sono disponibili anche nella versione a gas (D Wide CNG).
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DAF VEICOLI INDUSTRIALI / L’AD PAOLO A. STARACE ILLUSTRA RISULTATI E PROSPETTIVE
I punti di forza Daf in un mercato in crisi
“LA QUOTA DEL 16,7 PER CENTO CONQUISTATA DA DAF NEL SEGMENTO OLTRE LE 16 T CI QUALIFICA TRA I PRIMI COSTRUTTORI - HA DICHIARATO IL NUMERO UNO DI DAF IN ITALIA - NEL COMPARTO TRATTORI, TRADIZIONALMENTE PUNTO DI FORZA DI DAF, AFFERMIAMO LA LEADERSHIP DI MERCATO CON UNA SHARE DEL 20 PER CENTO”. IN ITALIA, IL COSTRUTTORE OLANDESE HA CHIUSO IL 2019 IN LINEA CON L’ANNO PRECEDENTE E UNA QUOTA MERCATO DEL 10,3 PER CENTO NEL SEGMENTO SOPRA LE 16 T.
EUROPEI
N
LINO SINARI
CASTELFRANCO EMILIA
el consueto appuntamento pre-natalizio con la stampa specializzata, organizzato in questa occasione presso la suggestiva location dell’Acetaia Mario Gambigliani Zoccoli a Castelfranco Emilia (Mo), Daf Veicoli Industriali ha tracciato una panoramica completa ed esaustiva sull’andamento del mercato individuando con accuratezza gli elementi di forte criticità che hanno caratterizzato il 2019 e condizionano l’evoluzione nell’anno appena iniziato. Nel corso del Daf Press Event 2019, Paolo Achille Starace, Amministratore delegato di Daf Veicoli In dustriali Spa, ha anche messo opportunamento in rilievo le performance del costruttore olandese in Europa, primo costruttore nel comparto trattori e tra i primi nel segmento dei pesanti sopra le 16 tonnellate. La conferenza stampa è iniziata con il resoconto dei positivi risultati conseguiti da Paccar nel terzo trimestre 2019 grazie alla forte produzione di autocarri e alle vendite di ricambi aftermarket. “Paccar ha realizzato un utile netto di 607,9 milioni di dollari nel terzo trimestre di quest’anno, l’11 per cento in più rispetto ai 545,3 milioni ottenuto nello stesso periodo dell’anno scorso - ha esordito Starace - I ricavi delle vendite nette e dei servizi finanziari del terzo trimestre sono stati di 6,37 miliardi, l’11 per cento in più rispetto ai 5,76 mi-
Paolo A. Starace, Ad di Daf Veicoli Industriali.
liardi registrati nel terzo trimestre del 2018. I ricavi netti delle vendite e dei servizi finanziari per i primi nove mesi del 2019 ammontano a 19,48 miliardi di dollari rispetto ai 17,22 miliardi dell’anno scorso. Nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2019”. La multinazionale americana, di cui Daf Trucks fa parte, ha beneficiato di buoni prezzi, efficienza di produzione e rigorosi controlli dei costi. E prevede che il 2020 sarà un altro anno positivo con un normale mercato di camion sostitutivi e una forte domanda di prodotti premium firmati Paccar. Un altro aspetto rilevante messo in luce da Paolo Starace è il riacquisto di azioni comuni da parte di Paccar. “I riacquisti di azioni per 430,5 milioni di dollari rimangono nell’ambito dell’attuale programma da 500 milioni autorizzato dal Consiglio di amministrazione - ha precisato l’Ad di Daf Veicoli Industriali - Il programma di
riacquisto di azioni riflette l’ec cellente performance commerciale di Paccar e la fiducia del Consiglio nelle opportunità future dell’azienda”. Focalizzando l’attenzione sul mercato europeo, Starace ha evidenziato per il 2019 il calo del mercato dei pesanti sopra le 16 tonnellate con un totale di poco superiore alle 300mila unità immatricolate, in leggera flessione rispetto al 2018 e con la prospettiva di continuare con l’andamento negativo anche nel 2020. “Per quanto riguarda i leggeri da 6 a 16 tonnellate il lieve calo tra 2019 e 2018 è previsto continuare nel 2020 anche se l’andamento negativo sarà meno consistente rispetto a quello dei pesanti - ha precisato Paolo Starace - La quota del 16,7 per cento conquistata da Daf nel segmento oltre le 16 t ci qualifica tra i primi costruttori europei. La crescita del 2019 è stata per noi più moderata rispetto al 2018, an-
no che aveva beneficiato della presenza dei nuovi prodotti e dell’azione di altri elementi positivi. Per quanto riguarda i nostri competitor, al trend negativo registrato da Mercedes-Benz fa da contraltare il forte balzo in avanti di Scania. In flessione sono risultate Volvo e Iveco. Nel comparto trattori, tradizionalmente punto di forza di Daf, affermiamo la leadership di mercato con una share del 20 per cento. Anche qui, il trend dei competitor è il medesimo: flessione di Iveco, Volvo e Mercedes-Benz, andamento ottimale di Scania”. Anche il 2019 del mercato italiano ha consuntivato il calo rispetto al 2018, con le unità immatricolate che sono sce se sotto le 20mila unità. “Dopo tre anni di crescita dal 2016 al 2018 con immatricolazioni arrivate a superare le 20mila unità, il 2019 ha riportato indietro il mercato - ha detto ancora Starace - La fine dell’effetto positivo degli incentivi che inizialmente hanno dato una forte spinta ha riportato in rilievo l’economia reale, quella che oggi è caratterizzata dal calo della produzione industriale e della domanda, sia interna che per l’ex port. Prevediamo che il 2020 non andrà meglio e segnerà un nuovo più marcato andamento negativo”. Nel segmento italiano oltre le 16 t si nota la crescita delle unità immatricolate alimentate a gas naturale e in particolare a metano liquido. Su un totale di circa 15.600 unità, la quota mercato del metano è del 6 per cento con oltre
1.000 unità. Era del 4 per cento nel 2018, con poco meno di 700 unità, all’interno però di un mercato totale che contava oltre 17mila unità. “Nel segmento dei pesanti ha continuato Paolo Starace Daf ha sostanzialmente mantenuto la linea tracciata nel 2018, con una quota del 10,3 per cento che potrebbe salire a superare l’11 per cento dopo le forti immatricolazioni di fine anno. Qui il trend generale del mercato è diverso rispetto al resto d’Europa, in primis per il ruolo di market leader rappresentato da Iveco, che comunque registra una flessione che potrebbe essere spiegata anche dall’avanzata dell’LNG, cavallo di battaglia del costruttore, che starebbe cannabilizzando le vendite del diesel della medesima Casa. Scania è il secondo brand italiano e cresce, Volvo è stabile come Daf e MercedesBenz si comporta meglio rispetto al resto d’Europa”. Il 2020 è partito portandosi dietro le forti incertezze sull’andamento dell’economia mondiale. “Ci sono elementi di carattere generale che pongono seri interrogativi, in un quadro di mercato previsto in calo in tutto il mondo - ha ribadito Starace - È l’economia mondiale a rallentare e per quan to riguarda l’Europa si aggiunge la questione della Brexit del Regno Unito e le conseguenze per l’intero continente. La verità è che nessuno è oggi in grado di determinare in anticipo quale sarà l’andamento nel prossimo futuro. Quello che possiamo stimare, in base all’attuale anda-
mento del mercato, è un calo sotto le 300mila unità per le immatricolazioni dei pesanti sopra le 16 t. E si tratta di previsioni ottimistiche. Anche per i leggeri le cose non andranno bene, anche se non come per i pesanti: la previsione è di arrivare intorno alle 45mila unità complessive. Per i due segmenti parliamo dunque di flessioni nell’ordine del 10-15 per cento. Non bene anche per l’Italia, al ribasso sia sui pesanti che sui leggeri. I primi dovrebbero tenersi sulle 18.500 unità, i secondi sulle 3.500. Nel lungo termine, con un tessuto economico e industriale che non riparte, non si può ipotizzare un andamento che si discosti significativamente dalla situazione attuale”. “Daf Trucks è comunque chiamata a guardare avanti ha aggiunto Paolo Starace Non solo per quanto riguarda l’assetto economico e di mercato ma anche per quanto riguarda il prodotto e i servizi. Stiamo investendo molto in ricerca e sviluppo, consapevoli che nei prossimi cinque anni vivremo una rivoluzione industriale nell’automotive con l’introduzione di innovazioni nel campo della guida autonoma, delle motorizzazioni e altro ancora. Non a ca so, di recente, all’interno della fabbrica di Eindhoven abbiamo inaugurato un reparto specifico dedicato al mondo digital. Abbimao focalizzato attenzione e risorse in quest’area che riteniamo strategica. Senza dimenticare che tutto quello che facciamo è per dare al cliente, da sempre al centro delle nostre attenzioni, quei prodotti e servizi che gli servano per fare bene il suo lavoro. Cliente che sta modificando le modalità in cui opera sul mercato. Lo vediamo anche in Italia, dove le nuove generazioni alla guida delle aziende di trasporto sono fortemente digital oriented e meno legate al camion in senso stretto, al metallo per intenderci, e sono più sensbili e attenti alle enormi potenzialità offerte dalle soluzioni digitali”. Altro pilastro strategico dell’azione Daf sono le soluzioni di trasporto green, sostenibili. “Il Daf CF Elettrico 6x2 è la nostra soluzione per la distribuzione urbana zero emission - ha continuato Starace - È dotato di motore elettrico con potenza di 210 kW con picco di 240 kW e un pacchetto di batterie al litio che possono essere ricaricate velocemente in circa 30 minuti. L’autonomia è di 100 chilometri, perfettamente adeguata alle attività giornaliere in ambito urbano. Lo sviluppo motoristico si traduce in minori consumi e minori emis sioni, con benefici ambientali ed economici. Daf sta lavorando su più fronti green, dal veicolo elettrico a batterie all’ibrido plug-in e all’ottimizzazione del tradizionale motore a combustione”. Paolo Starace ha concluso la sua relazione parlando delle iniziative della Banca europea per gli investimenti (BEI) che ha alzato l’asticella nella lotta ai cambiamenti climatici con lo stop ai finanziamenti alle fonti fossili, metano compreso, a partire dalla fine del 2021. In futuro, i finanziamenti (1.000 miliardi di euro per il decennio 2021-2030) saranno finalizzati ad accelerare l’innovazione nel settore dell’energia pulita, dell’efficienza energatica e delle energie rinnovabili.
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MAN TRUCK & BUS / IL 2020 DEL LEONE È ALL’INSEGNA DELLE GRANDI NOVITÀ DI PRODOTTO
Aspettando... la nuova gamma TG
A
FABIO BASILICO
PRESENTAZIONE DELLA NUOVA GAMMA TG, PREVISTA PER FEBBRAIO, CONCRETIZZA PER IL COSTRUTTORE TEDESCO L’OCCASIONE GIUSTA PER DIMOSTRARE SUL CAMPO I PROGRESSI
MILANO
febbraio 2020 scatta la nuova era MAN Truck. La tanto attesa presentazione della nuova gamma TG concretizza per il costruttore tedesco l’occasione giusta per dimostrare sul campo i progressi tecnologici compiuti e la puntuale corrispondenza con le ultime tendenze del mercato, in particolare per ciò che riguarda la propulsione sostenibile e le sfide ambientali che l’industria automotive è chiamata ad affrontare. In Italia, la nuova gamma sarà ufficialmente presentata nel mese di maggio. Il lancio epocale del la nuova famiglia truck accompagna in grande stile un anno che si preannuncia particolarmente ricco per il Leone. E non solo per quanto riguarda i pesanti. Prosegue infatti incessante l’offensiva del TGE nel settore dei veicoli commerciali. Il van tedesco si propone sul mercato anche nella prestazionale versione elettrica che siamo andati a conoscere sul circuito di Varano de’ Melegari. L’eTGE, il primo van elettrico di serie di MAN, è il veicolo ideale per gestire la logistica dell’ultimo miglio e tutte le attività connesse alla distribuzione urbana ed extraurbana. Merito del l’avanzato progetto tecnologico che lo ha fatto nascere e dei sistemi di gestione intelligente della carica energetica che consentono a tutti i professionisti di avere a portata di mano un furgone in grado di svolgere egregiamente il proprio lavoro con il vantaggio di farlo senza emettere nulla di dannoso nell’atmosfera e con evidenti e sostanziali risparmi economici.
LA TANTO ATTESA
TECNOLOGICI COMPIUTI E LA PUNTUALE CORRISPONDENZA CON LE ULTIME TENDENZE DEL MERCATO, IN PARTICOLARE PER CIÒ CHE RIGUARDA LA PROPULSIONE SOSTENIBILE E LE SFIDE AMBIENTALI CHE L’INDUSTRIA AUTOMOTIVE È CHIAMATA AD AFFRONTARE. IN
ITALIA, LA NUOVA GAMMA SARÀ UFFICIALMENTE PRESENTATA NEL MESE DI MAGGIO. La produzione della versione elettrica del veicolo com merciale MAN avviene nello stabilimento polacco di
Wrzesnia e, attualmente, eTGE è disponibile unicamente in versione furgone passo standard tetto alto. Ha
un volume di carico di quasi 11 mc e, a seconda dell’omologazione (come veicolo da 3,5 o da 4,25 tonnellate), un
Il Man Center di Forlì, inaugurato nel 2019. Sopra, l’eTGE, proposta elettrica per il settore van.
carico utile massimo di 1,75 tonnellate e un’autonomia di circa 160 chilometri. La trazione anteriore elettrica del MAN eTGE prevede un motore elettrico trifase con potenza massima di 100 kW/136 cv e coppia di 290 Nm istantanea e utilizzabile a tutte le velocità, a garanzia di un’estrema maneggevolezza. La batteria ad alto voltaggio si trova sotto il veicolo e mette a disposizione l’energia per la trazione, il riscaldamento e il raffreddamento. Per accumulare l’energia, vengono utilizzate 264 celle agli ioni di litio a 3,7 V. Il peso della batteria è di 344 kg, l’energia nominale è pari a 35,8 kWh e la capacità a 111 Ah.
Prosegue intanto il rafforzamento del network italiano di MAN Center, ovvero la struttura di vendita e assistenza organizzata di proprietà di MAN Truck & Bus Italia, ha iniziato a ramificarsi nel 2017, seguendo la strategia avviata dal produttore di Monaco a partire dalla Germania per avviarsi in tutta Europa. Nel nostro Paese, la prima sede a essere aperta è stata quella di Brescia, cui ha fatto seguito il MAN Center di Roma e nel 2018 quello di Venezia e Milano Ovest (Rescaldina). Nel 2019 è toccato a Forlì. Le prossime, imminenti, tappe sono Bologna (Valsamoggia) e Milano Sud (San Giuliano Milanese).
MAN BUS / DAL “COACH OF THE YEAR 2020” ALLE PROPOSTE ELETTRICHE
I
L’ONDA LUNGA DELLA FAMIGLIA LION’S
l 2020 di MAN Bus è dedicato all’innovativa proposta del Lion’s City elettrico e si basa sul successo del Lion’s Coach, elettro “Coach of the Year 2020” per la sua originale combinazione di efficienza in termini di costi, comfort e affidabilità e design distintivo. È l’intera famiglia dei bus del Leone a uscire rafforzata da un’offensiva prodotto che unisce innovazione e qualità progettuale. Con il nuovo MAN Lion’s City E entra in scena un autobus che combina l’innovativa tecnologia di trazione dell’eMobility con un’immagine più positiva della città e dell’ambiente di vita urbano. Con una capacità totale delle batterie agli ioni di litio di 480 kWh (autobus singolo) o 640 kWh (autobus snodato), il Lion’s City E è un campione di potenza. Il sistema modulare di batterie è composto da sei o otto moduli di batterie con 30 celle ciascuno, tutti montati sul tetto. Inoltre, con il sistema intelligente di ricarica in deposito si possono sfruttare in maniera ottimale le soste del veicolo. In questo modo, MAN Lion’s City E può essere completamente ricaricato in meno di 3 o 4 ore, bus singolo o snodato rispettivamente. La propulsione si basa su motori centrali elettrici facilmente accessibili e quindi di manutenzione particolarmente agevole. Per l’autobus singolo il motore è montato sull’asse posteriore, mentre lo snodato è dotato di un motore centrale sul secon-
do e terzo asse. Con potenza continua di 160 kW, potenza massima finoa 270 kW e coppia massima di 2.100 Nm, il motore elettrico offre prestazioni brillanti. Il Lion’s Coach è stato premiato anche per la qualità della postazione di guida e per l’estrema maneggevolezza. La giuria ha anche sottolineato positivamente l’integrazione intelligente della piattaforma per le sedie a rotelle. Il premio “Coach of the Year 2020” consacra il MAN Lion’s Coach come veicolo affidabile ed economico che semplifica la vita degli operatori del settore. Si tratta di un prodotto apprezzato da clienti e aziende. Lo dimostra il fatto che il nuovo modello è stato in grado di aumentare in modo significativo la quota di mercato in Europa. Lion’s Coach è disponibile in quattro lunghezze: 12.101 mm e 13.091 mm nella versione a due assi e 13.361 mm e 13.901 mm in quella a tre assi. I sei sedili aggiuntivi, rispetto alla versione da 12 m, rendono il veicolo a due assi da 13 m un opzione particolarmente interessante da un punto di vista economico. Il sollevatore opzionale per sedie a rotelle svolge un ruolo importante nel raggiungimento della distribuzione ideale del carico sull’asse poiché, in questa versione, si trova sull’asse anteriore, alleggerendo così l’asse posteriore senza limitare il vano bagagli. Cuore del Lion’s Coach è il
motore MAN Euro 6 di ultima generazione di maggiore potenza rispetto al predecessore (un aumento di 30 cv e 300 Nm). Il 2020 targato MAN Bus ha un altro protagonista d’eccezione, il nuovo Lion’s Intercity presentato in anteprima al MAN Center di Forlì. All’interno dell’offerta MAN Bus, la gamma Lion’s Intercity convince per i miglioramenti in termini di sicurezza e comfort per i passeggeri, per il cruscotto orientato alle esigenze del conducente e per la massima efficienza. La novità che amplia il raggio d’azione dell’interurbano tedesco è costituita
dal motore 9 litri D1556 che affianca il 7 litri D0836. Con il motore D15 a nove litri altamente efficiente e in grado di erogare una potenza massima di 265 kW/360 cv, Lion’s Intercity è un bus davvero potente, in grado di svolgere il suo lavoro in qualsiasi situazione, compresi tragitti di montagna con salite impegnative e tratti stradali estremamente variegati. Rispetto al consueto motore D08, più leggero, il D15 eroga una coppia più elevata, pari a 1.600 Nm a 900-1.550 giri/min, e fornisce l’energia necessaria in caso di percorrenze difficili.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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numeri di Voith Turbo Italia - che tra due anni festeggerà il 40esimo di attività nel nostro Paese - parlano chiaro e Vittorio Bellentani, da aprile 2017 Direttore Generale della filiale di Reggio Emilia, non può che essere soddisfatto dell’andamento sul mercato italiano del brand tedesco. Il positivo bilancio del 2019 appena concluso fa da traino a un 2020 che si profila altrettanto carico di successi per Voith. “Nel 2009 esordisce l’ingegner Bellentani tracciando un quadro temporale del mercato - è iniziata la crisi che ha comportato un brusco calo delle immatricolazioni di mezzi commerciali e il conseguente invecchiamento del parco circolante. I primi segnali di ripresa avviata nel 2015 anche grazie all’iniziativa governativa, a metà 2019 ha subito una nuova battuta d’arresto. In netta controtendenza a questo scenario, le quo te di penetrazione Voith presso i clienti negli ultimi cinque anni sono aumentate in modo significativa. Questo vuol dire che, in parte, la contrazione è stata compensata e, nel caso di alcuni clienti, addirittura superata. In definitiva, possiamo registrare l’ottima tenuta di Voith sul mercato”. Classe 1967, una laurea in ingegneria meccanica, Vittorio Bellentani è un manager competente e appassionato, sempre pronto a mettersi in gioco in un’azienda costantemente in crescita e con un team di professionisti affiatati e motivati che costituiscono una bella squadra operativa. Senza ovviamente dimenticare la preziosa eredità di Eva
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INTERVISTA
VITTORIO BELLENTANI DIRETTORE GENERALE VOITH TURBO ITALIA
in più settori, dal trasporto su gomma al trasporto su rotaia, dalle applicazioni industriali stazionarie dell’energia all’oil & gas, dalla metallurgia ai macchinari industriali. Essere multicomparto aiuta ad avere una crescita stabile perché le ciclicità dei vari settori tendono a compensarsi. Ogni comparto nel 2019 ha contribuito alla crescita. Il 2020, guardando il portafoglio ordini e i progetti in essere, dovrebbe an dare ancora molto bene. L’anno scorso abbiamo registrato un fatturato di 36 milioni di euro, con un incremento superiore al 10 per cento. In Europa, possiamo dire con orgoglio che gli italiani sono i primi della classe. Voith è presente in 65 Paesi del mondo e la presenza europea è molto consolidata. Essere primi della classe sulla base degli indicatori economico-finanziari vuol dire aver raggiunto risultati eccellenti. In termini di volumi, Voith registra una forte presenza in Paesi come Gran Bretagna e nell’intera Europa Occidentale. Importante è anche il mercato polacco e naturalmente la Germania. In sintesi, possiamo dire che Voith ha una presenza consolidata in tutti i Paesi europei più grandi, Italia compresa”. Sono allo studio particolari iniziative per promuovere lo sviluppo delle attività di Voith in Italia? “Voith Italia sta per compiere i 40 anni, avendo ini ziato l’attività nel 1982 spiega Bellentani - Nel mondo, l’azienda ha celebrato nel 2017 il 150esimo anniversario. La caratteristica generale che ci guida nella nostra attività è la volontà di investire
La forza del team alla base del successo I NUMERI DI VOITH TURBO ITALIA - CHE TRA DUE ANNI FESTEGGERÀ IL 40ESIMO DI ATTIVITÀ NEL NOSTRO PAESE - PARLANO CHIARO. IL POSITIVO BILANCIO DEL 2019 APPENA CONCLUSO FA DA TRAINO A UN 2020 CHE SI PROFILA ALTRETTANTO CARICO DI SUCCESSI. “IL 2019 È STATO IL MIGLIOR ANNO DI SEMPRE PER VOITH IN ITALIA - DICE L’INGEGNER BELLENTANI - ABBIAMO REGISTRATO UN FATTURATO DI 36 MILIONI DI EURO, CON UN INCREMENTO SUPERIORE AL 10 PER CENTO. IN EUROPA, POSSIAMO DIRE CON ORGOGLIO CHE GLI ITALIANI SONO I PRIMI DELLA CLASSE”.
Katharina Zimmer, il precedente Direttore Generale che ha seminato bene e raccolto i primi frutti di un’offensiva che vede Voith protagonista tecnologico d’eccezione sul mercato italiano così come all’estero. In che modo Voith accompagna l’evoluzione tecnologica dei truck, soprattutto dal punto di vista delle alimentazioni alternative? “Stiamo vivendo una fase di cambiamenti significativi per la mobilità, in presenza anche di margini di incertezza sulle direzioni da prendere - risponde Bellentani - Voith vuole cogliere le opportunità in gioco e la prima cosa che intende fare è rivedere il proprio portafoglio prodotti per renderlo pienamente adatto ai nuovi sistemi di trazione. Un esempio è dato dai compressori bicilindrici bistadio LP che si distinguono per la loro significativa efficienza energetica, le basse emissioni durante il ciclo di carica e l’indiscussa superiorità tecnologica. Ebbene, i compressori sono oggetto di riprogettazione al fine di renderli integrabili con i sistemi full electric. Inoltre, Voith ha sviluppato insieme all’operatore di trasporto Transdev un sistema full electric di trasmissione per autobus. Alcuni prototipi stanno circolando nella città tedesca di Schwäbisch.
Questo è un risultato rilevante che ha permesso a Voith di conquistare a metà 2019 il premio speciale per la sostenibilità nella sezione componenti, conferito da un’importante rivista specializzata tedesca”. Quali le carte sulle quali punta Voith per affrontare le sfide del futuro? “Voith come gruppo investe ogni anno il 5 per cento del suo fatturato in Ricerca e Sviluppo - dice ancora Vittorio Bellentani - È una prova evidente della volontà di cogliere le sfide future. Per quanto riguarda la mobilità, ci sono tre parole chiave: integrazione digitale, efficienza e sostenibilità. Integrazione digitale è quando la centralina del Retarder dialoga con la centralina principale del veicolo e ottimizza i comportamenti del Retarder e la gradualità di frenatura; la nostra nuova generazione di cambi autobus che sta per uscire sul mercato è stata sviluppata all’insegna dell’efficienza e delle performance di potenza; in termini di sostenibilità, oggi si accusa il diesel ma in realtà studi recenti ci dicono che i principali responsabili dell’inquinamento da particolato sono ferodo e pneumatici. Ebbene, il Retar-
di FABIO BASILICO e PAOLO ALTIERI REGGIO EMILIA
der contribuisce a ridurre l’usura dei freni e quindi riduce le emissioni di polveri sottili. Questa è sostenibilità”. Voith Turbo è in grado di contribuire significativamente al miglioramento dei trasporti agendo in diversi ambiti e mission operative. “I compressori aria LP sono adatti a qualsiasi missione di trasporto, dal momento che hanno un assorbimento energetico del 20 per cento inferiore agli altri prodotti presenti sul mercato - ammette Bellentani - Per il Retarder ci sono due missioni ideali che meglio ne mettono a frutto i vantaggi: le
tratte con numerosi dislivelli e le tratte ad alta velocità”. Quali le aree di attività nelle quali Voith ha potenzialità di maggiore sviluppo anche sul mercato italiano? “La tendenza generale del mercato è aumentare progressivamente la complessità dei sistemi montati sui veicoli -risponde l’ingegner Bellentani In più, c’è richiesta di maggiore efficienza. Queste esigenze provenienti dal mercato so no opportunità, perché Voith punta alla fascia alta del mercato. Voith Italia è quindi in prima linea nel formare la Rete dei partner, oggi sono
una dozzina distribuiti su tutto il territorio italiano, affinché siano in grado di dare soluzioni chiavi in mano e conformi allo standard Voith che si traduce nel massimizzare la disponibilità del mezzo, che è ciò che l’operatore vuole. Voith è da sempre focalizzata sull’utilizzatore finale, perché quando produci componenti di alta gamma il primo beneficiario è l’utilizzatore finale. L’atteggiamento con cui ci poniamo con le società clienti è conoscere e farci conoscere sia dal punto di vista del prodotto che da quello della struttura organizzativa, che è rigorosamente customer oriented. Il driver della Rete dei partner è eccellenza e prestazione. Da questo punto di vista, la Rete può arricchirsi se si trovano altre entità con le qualifiche necessarie ma nel contempo si perdono a malincuore componenti là dove le prestazioni non corrispondono alle attese”. Il 2019 è stato il miglior anno di sempre per Voith in Italia. Vittorio Bellentani lo sottolinea per confermare la continuità di un trend di crescita brillante che dura da almeno cinque anni: “In Italia e nel mondo Voith è un’azienda multicomparto perché opera
non solo in Ricerca & Sviluppo ma anche nelle persone, per accrescere le competenze, sviluppare le capacità e renderle capaci di fornire soluzioni, aggiungere valore e comunicare valore. Questo vale per Voith Italia e per la Rete dei nostri partner. Non parlerei quindi di iniziative specifiche ma di uno sviluppo ininterrotto in Ricerca & Sviluppo e nelle risorse umane in continuità con una tradizione consolidata”. Oggi Voith Turbo Italia è una realtà che conta 53 dipendenti nel quartier generale di Reggio Emilia a cui si aggiungono i 21 di Milano, dove ha sede l’unità produttiva per componenti oleodinamci per il comando dei sistemi di attuazione delle macchine utensili, settore nel quale il nostro Paese primeggia come secondo produttore industriale europeo dopo la Germania e come secondo esportatore continentale sempre dopo la Germania. “Sono soddisfatto del lavoro svolto da quando ho assunto l’incarico di Direttore Generale nel 2017 - conclude Vittorio Bellentani - I numeri parlano chiaro e il rapporto con i collaboratori è ottimo. La quotidianità che vivo è di grande qualità. Sono stato anche fortunato a ereditare dalla dottoressa Zimmer una realtà solida e positiva”.
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MAN / TGX IN ESCLUSIVA VERSIONE XLION ITALIA
Per chi pretende il massimo NELLA NUOVA CONFIGURAZIONE, LA VERSIONE DELL’AMMIRAGLIA DEL LEONE, ESPOSTA L’ANNO SCORSO AL TRANSPOTEC, È EQUIPAGGIATA CON LE PRINCIPALI TECNOLOGIE DI BORDO VOLTE A GARANTIRE LA MASSIMA SICUREZZA DELL’AUTISTA E DEGLI ALTRI UTENTI DELLA STRADA: ACC CON FUNZIONE STOP&GO, FARI ALLO XENON, FENDINEBBIA CON LUCE DI SVOLTA, LUCI
P
DIURNE A LED. STILE DI GUIDA E CONSUMI SONO OTTIMIZZATI CON EFFICIENTROLL, EFFICIENTCRUISE E PACCHETTO AERODINAMICO. NON DA ULTIMO, È POSSIBILE MONITORARE IL CAMION TRAMITE I SERVIZI DIGITALI DELLA CASA DI MONACO.
LINO SINARI VILLAFRANCA
er essere vicini ai trasportatori non è sufficiente avere una rete di vendita e assistenza professionale e capillare sul territorio nazionale: è altresì necessario comprendere le esigenze del mercato, che sono in costante e voluzione. Presentato nel febbraio 2019 al Transpotec di Verona, dopo meno di un anno MAN TGX si propone sul mercato con la nuova ed esclusiva configurazione XLION Italia. Frutto dello studio delle richieste del mercato e della strategia della Casa di Monaco, volta a fornire concrete risposte proponendo soluzioni di trasporto vantaggiose, convenienti e distintive in termini di efficienza, sicurezza, comfort e connettività, XLION Italia è una versione del veicolo del Leone per le lunghe distanze decisamente alto di gamma, nata dalla volontà di proporre al trasportatore un veicolo equipaggiato con le principali tecnologie di bordo che garantiscono la
massima sicurezza dell’autista e degli altri utenti della strada: ACC con funzione Stop&Go, fari allo Xenon, fendinebbia con luce di svolta, luci diurne a Led; stile di guida e consumi di carburante sono ottimizzati con EfficientRoll, EfficientCruise e pacchetto aerodinamico; è possibile infine monitorare il veicolo tramite i servizi digitali MAN. La connettività è oggi uno strumento indispensabile per avere sempre sotto controllo l’andamento di un veicolo sia per quanto concerne la sua quotidiana attività (MAN Essential) sia per quanto riguarda la pianificazione delle manutenzioni (MAN ServiceCare). Questi due servizi digitali vengono offerti da MAN, a titolo gratuito, a tutti i clienti. In aggiunta, il pacchetto XLION Italia prevede, per i primi sei mesi dall’attivazione, i servizi MAN Perform, che consente di visualizzare e analizzare tutti i parametri di guida del veicolo, MAN Advance, per avere visibilità della storicità dei dati del veicolo fino a 25 mesi, e MAN Compliant, per lo scarico automatico dei dati del tachigrafo o del la carta del conducente. Perché il pacchetto sia completo e il trasportatore possa concentrarsi totalmente sulla propria attività e non abbia pen sieri legati al veicolo, MAN Truck & Bus Italia prevede, per la versione XLION Italia, una tariffa agevolata per i contratti di manutenzione e riparazione. La configurazione XLION Italia è disponibile per i veicoli MAN TGX sia in configurazione motrice sia trattore, equipaggiati con motore D26 e D38.
MAN / E-TGM ED E-TGE SI AGGIUDICANO L’EUROPEAN TRANSPORT AWARD FOR SUSTAINABILITY
Doppio premio al Leone
L
VALENTINA MASSA MONACO
a rivista specializzata “Transport” ha assegnato, per la quinta edizione, il premio europeo per i trasporti e la sostenibilità. I riconoscimenti, conferiti ogni due anni, sono rivolti alle aziende e ai prodotti del settore industriale che si distinguono per i positivi risultati economici, per la responsabilità sociale, la tutela dell’ambiente e le cui azioni generano crescita e profitto. MAN Truck & Bus ha ricevuto l’ambito premio in due categorie: MAN eTGM ha positivamente convinto la giuria nella categoria Camion Elettrici; MAN eTGE ha battuto la concorrenza nella categoria Furgoni e veicoli per le con-
segne. MAN eTGM soddisfa due requisiti fondamentali per l’accesso ai centri urbani per svolgere l’attività distributiva: assenza di emissioni inquinanti e di rumorosità. Veicolo da distribuzione, eTGM è alimentato da un motore elettrico, posizionato al centro del telaio, da 264 kW che fornisce una coppia massima di 3.100 Nm. Per quanto riguarda il comfort di bordo, il veicolo dispone di servosterzo, impianto di aria condizionata e compressore d’aria alimentati elettricamente, così come le altre dotazioni del veicolo quali sollevatori e unità di raffreddamento. L’energia prodotta nelle fasi di decelerazione e in frenata viene recuperata, convertita in energia elettrica e immessa
nuovamente nelle batterie. Un display in cabina informa l’autista sul livello di carica delle batterie. La versione 100 per cento elettrica del furgone TGE è disponibile nella configurazione da 3,5 t con tetto alto (L3) e volume di carico di 10,7 mc. La ricarica dell’eTGE viene effettuata tramite wallbox a CA da 7,2 kW e richiede circa cinque ore e mezzo. Se il punto di ricarica è a corrente continua, con pre sa di carica combinata e potenza di 40 kW, la ricarica dell’80 per cento della batteria richiede 45 minuti al massimo. Con un’adeguata manutenzione la perdita di capacità della batteria, dopo circa due-
A MONACO IL VEICOLO DA TRASPORTO E DISTRIBUZIONE ETGM mila cicli di ricarica, è soltanto del 15 per cento. Un ulteriore criterio che viene valutato per l’assegnazione del premio European Transport Award for Sustainability è la responsabilità sociale. “Siamo molto contenti afferma Christopher Kunstmann, Director of Finance & IT MAN Truck & Bus Deutschland - che i nostri prodotti si siano aggiudicati questi premi. Si tratta di un ulteriore incoraggiamento nel proseguire e sviluppare soluzioni di trasporto rispettose dell’ambiente e allo stesso tempo sostenibili per le aziende valorizzando l’impegno e la responsabilità sociale della nostra azienda”.
SI È AGGIUDICATO IL RICONOSCIMENTO NELLA CATEGORIA
CAMION ELETTRICO. NELLA CATEGORIA VEICOLI PER LE CONSEGNE ETGE È STATO INCORONATO COME IL PIÙ SOSTENIBILE D'EUROPA. I PREMI SONO STATI ASSEGNATI DALLA RIVISTA SPECIALIZZATA
TRANSPORT.
Il van elettrico TGE e, sopra, il fratello maggiore eTGM. Entrambi testimoni dell’impegno MAN per il rinnovo dei trasporti.
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LC3 FESTEGGIA IL DECENNALE E GUARDA
Dieci anni di evoluzione
N
MAX CAMPANELLA GUBBIO
el buio periodo della grave crisi economica che attanagliava l’Europa, con il nostro Paese che ne aveva la peggio, nel 2009 nasceva nel Centro Italia, in quel di Gubbio, una nuova real tà aziendale. Sulla base della sua esperienza professionale, Mario Ambrogi, volto dell’autotrasporto italiano doc, espressione dell’autenticità della gente umbra, fatta di persone che preferiscono sempre e comunque la semplicità alla visibilità, affiancato dal figlio 23enne Michele e da un team di manager motivati, pronti a mettergli a disposizione le proprie competenze, e sostenuto da aziende che credevano nella sua capacità, dava vita a LC3 (Logicompany3). E dire che lui, Mario, classe 1958, al volante ci è arrivato quasi per caso, seguendo la passione del compianto fratello Giuseppe, scomparso im-
provvisamente nel 1982. Un momento tragico che Mario ha dovuto superare, rimettendosi al volante e dando vita, al servizio delle Cementerie Aldo Barbetti, a STB, società di trasporto caratterizzata dal business del cemento e materie prime. Negli Anni Due mila nasce AT Due, che i nizialmente opera in settori totalmente diversi dall’edilizia (chimico, siderurgico, materie prime, ecc.): nel 2006 tra le due aziende si contano circa 120 camion. Nel 2009 l’intuizione: “La Grande Distribuzione continua a crescere e così il settore del trasporto alimentare: perché non costituire un’azienda di trasporto specializzata nei frigoriferi?” Attorno a quell’intuizione e con il supporto di alcuni com ponenti della famiglia Barbetti, nasce LC3, operativa nel trasporto refrigerato, mondo completamente diverso da quello che fino a quel momento era stato il business di Ambrogi. “LC3 - afferma Mario Ambrogi - nasce nel
periodo di maggiore crisi: il con testo era difficile, ma a me piacciono le sfide. Così abbiamo deciso di diversificarci, predisponendo un servizio di trasporto orientato alla sensibilità ecologica. Il progetto ha incontrato il favore d’importanti clienti e costruttori che, come noi, hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal settore green, volano di sviluppo, in grado di assicurare occupazione e competitività”. ALLA CONQUISTA DELLA GDO
La mission di LC3, che coniuga tutela dell’ambiente con la necessità di trasportare le merci in modo rapido ed economico, ha conquistato e continua a conquistare i colossi della grande distribuzione e alcune delle più importanti multinazionali italiane ed europee (tra queste LIDL, Ferrero, Danone, Unicoop, Ikea, Maxidì, Lyreco). ”Siamo sempre stati consapevoli -
dichiara Michele Ambrogi di come, nel nostro settore, l’approccio a una politica ecosostenibile, unita all’utilizzo della miglior tecnologia di sponibile sul mercato, sia decisivo per migliorare la qua lità dell’aria. Nel 2014 siamo stati i primi in Italia a percorrere le rotte nazionali e internazionali con gli Iveco Stralis LNG, alimentati a metano liquido, prezioso alleato nella riduzione degli inquinanti. Poi siamo stati pionieri nell’utilizzo dell’azoto liquido, tecnologia a zero emissioni di gas serra e particelle inquinanti e a zero rumore”. L’obiettivo di LC3 si fa ancora più importante, si punta a una nuova frontiera: il biometano, che l’azienda umbra impiegherà a partire da quest’anno come fonte di energia pulita e rinnovabile. “Lavoriamo da tempo - precisa Mario Ambrogi - a questo progetto, che consentirà di ridurre ulteriormente le emissioni nocive in atmosfera, rispetto agli ottimi risultati già
Mario Ambrogi, fondatore della LC3.
raggiunti. Lo testimoniano i nu meri: nel triennio 20162018 i camion Iveco alimentati a LNG hanno risparmiato all’ambiente 2,9 tonnellate di CO2, 3,2 tonnellate di ossidi di azoto e 1,6 tonnellate di polveri sottili. Con il biometano aggiungiamo un ulteriore tassello al percorso avviato per minimizzare le emissioni,
Dal metano liquido all’azoto all’elettrico: dalla trazione al gruppo firgorifero LC3 non esclude ogni possibilità per ridurre l’impatto ambientale dei suoi veicoli.
contribuendo in modo responsabile alla conversione ecologica del mondo dei trasporti”. Lungimiranza, spirito imprenditoriale e capacità di consolidare partnership vincenti sono alcuni dei fattori che hanno permesso la crescita di LC3, oggi realtà in costante crescita: il fatturato nel decennio è quasi triplicato, arrivando nel 2018 a un consolidato di circa 56 milioni di euro. Il team è passato da 180 dipendenti agli attuali 320, il parco mezzi conta 190 camion, di cui circa il 60 per cento alimentati a metano liquido e il 40 per cento diesel Euro VI. La flotta nel suo insieme rappresenta le due storiche partnership di LC3: con Iveco per la componente a gas naturale, con Mercedes-Benz Trucks, che nasce nel 2009, per i trattori Euro VI. LC3 è un’azienda capace di formare forti legami e di restare in continuo movimento, adattandosi a un mercato che cambia costantemente, anticipandone le esigenze e trovando risposte innovative senza smettere d’investire. “Il piano d’inve-
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A UN FUTURO SEMPRE PIÙ GREEN
CIRCONDATI DALL’AFFETTO DEI
e la sfida continua
DIPENDENTI, DEI FORNITORI E DEI RAPPRESENTANTI DELLE AZIENDE CHE HANNO CREDUTO IN LORO, IN PRIMIS CEMENTERIE ALDO BARBETTI, IVECO E MERCEDES-BENZ TRUCKS, MARIO E MICHELE AMBROGI HANNO CELEBRATO IL DECIMO ANNIVERSARIO DELL’AZIENDA UMBRA CHE, DOPO ESSERE STATA PRIMA IN ITALIA A UTILIZZARE VEICOLI A METANO LIQUIDO, È PRONTA A PORTARE SU STRADA I CAMION ALIMENTATI A BIOMETANO. IN PROGRAMMA NUOVE ASSUNZIONI, AMPLIAMENTO DEL PARCO E APERTURA DI NUOVE FILIALI.
Sono due le stazioni di rifornimento LNG rese operative da LC3: una di proprietà, a Piacenza, e l’altra a Gubbio tramite partecipazione consortile.
stimenti - afferma Michele Ambrogi - prevede nuove assunzioni, l’ampliamento della flotta e l’apertura di nuove filiali, che andranno ad affiancare le nove già distribuite nel centro-nord del Paese, oltre al polo logistico di Piacenza e al quartier generale di Gubbio, per migliorare la copertura della rete stradale nazionale e internazionale”. Naturalmente prosegue l’impegno green, senza escludere nessuna possibilità in termini di trazioni alternative.
“La strada al momento più pra ticabile per disponibilità della rete infrastrutturale - aggiunge Michele Ambrogi - è quella del metano, la cui evoluzione è il biometano, che presto potremo utilizzare in modalità compressa in attesa che sia disponibile liquido. Ma non escludiamo di testare sul campo l’operatività dei veicoli elettrici, Iveco-Nikola 3 o Mercedes-Benz eActros soprattutto per le consegne del l’ultimo miglio: naturalmente occorre avere la massi-
ma sicurezza in termini di autonomia di percorrenza”. “Abbiamo fatto da apripista - dichiara Dario Cingolani, Direttore Commerciale LC3 - dimostrando sul campo la fattibilità di un trasporto sostenibile per l’ambiente e competitivo sul piano economico: in dieci anni LC3 ha saputo ritagliarsi la sua posizione da leader nel trasporto per la GDO”. Punto di forza dell’azienda l’aggiornamento costante dei conducenti, sottolineato da
Giu liano Baldassarri, Fleet Manager. “I nostri driver spiega Baldassarri - sono tutti formati per l’utilizzo in maniera efficace e adeguata dei più complessi sistemi tecnologici di sicurezza e assistenza alla guida”. DA VERONA NUOVI PROGETTI
“Purtroppo - aggiunge Gior gio Berettini, Account Manager Frigo LC3 - in Italia il 50 per cento dei veicoli cir-
colanti sono ante Euro 3: LC3 sta facendo la sua parte, crescendo negli anni insieme ai clienti che credono nei suoi progetti. La sede di Verona ci sta permettendo di lavorare con nuove realtà aziendali di primaria importanza, com’è il caso di Lyreco, con cui stiamo avviando un progetto full LNG per la flotta di automezzi”. Il decimo compleanno è sta to celebrato in completo sti le Ambrogi: Mario e Michele hanno voluto accanto a
loro i dipendenti, i rappresentanti delle aziende partner, le autorità istituzionali, la famiglia Barbetti, il tutto in chiave assolutamente eugubina: dopo aver assistito a uno spettacolo di cabaret dal significativo titolo “Una domanda tir l’altra”, ciascuno dei rappresentanti è intervenuto al teatro comunale di Gubbio per sottolineare la propria partecipazione all’anniversario. Tra questi Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe, e Raimondo Girardi, Responsabile Vendite Flotte Mercedes-Benz Trucks Italia.
LA VIRATA DEGLI AMBROGI VERSO IL METANO LIQUIDO HA INIZIO NEL 2011
IVECO SCELTO COME PARTNER PER UN TRASPORTO AMICO DELL’AMBIENTE T ra le aziende che hanno affiancato LC3 nel traguardo decennale, anni in cui è diventata modello virtuoso di azienda sostenibile per le scelte in direzione green, Iveco rappresenta il partner che l’azienda umbra ha scelto diversi anni fa per intraprendere un cammino comune, condividendo la visione pionieristica e la ricerca di soluzioni per un trasporto pulito. La collaborazione tra le due aziende affonda le sue radici nel 2011, quando Mario Ambrogi decide d’intraprendere una virata verso il metano liquido per la gestione dei trasporti scegliendo Iveco per i veicoli alimentati a LNG. I primi Stralis NP (Natural Power) sono messi su strada nel 2014: il risultato dei test, che ne ha confermato l’idoneità per le lunghe percorrenze e la capacità di dare un contributo alla riduzione dell’impatto ambientale, ha dato il via a un vero e proprio percorso in direzione green, concretizzato con un nuovo ordine di 35 Stralis NP ed espresso nel progetto Best (Better Environment and Sustainable Transport) - poi divenuto InBlue - con la finalità di garantire un trasporto sostenibile alla committenza e un impegno per l’utilizzo della migliore tecnologia disponibile per ridurre l’impatto dei trasporti sull’ambiente. Oggi LC3 può contare su veicoli Iveco capaci di un’autonomia praticamente raddoppiata fino a 1.600 km - ma anche su due stazioni di rifornimento LNG (una di proprietà, a Piacen-
za, e l’altra a Gubbio tramite partecipazione consortile), che vanno a implementare una rete di 60 impianti diffusi capillarmente sul territorio nazionale, a dimostrazione che la pratica virtuosa e l’intraprendenza dei primi hanno funzionato da moltiplicatore per azioni successive e che la strada verso la sostenibilità è stata seguita da altri player dei trasporti. La partnership LC3-Iveco prosegue, sulla base delle prossime scelte dell’azienda umbra: ai festeggiamenti del decennale erano presenti Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe, Mihai Daderlat, General Manager Iveco Mercato Italia, e Alessandro Oitana, Responsabile Heavy and Medium Business Line Iveco Mercato Italia. “Con l’LNG, tecnologia immediatamente disponibile, abbiamo abbattuto - precisa Michele Ambrogi, Presidente di LC3 - le emissioni inquinanti del 15 per cento. Il prossimo step è rappresentato dal biometano, senza escludere altre scelte, di pari passo con lo sviluppo di nuovi canali di business: abbiamo già testato il trattore frigorifero alimentato a ozono per i centri cittadini, che può operare anche in orari notturni o di primo mattino, avendo livelli di emissioni acustiche molto bassi. Il mercato ci ha dato ragione e i clienti continuano a credere in noi: a questa fiducia rispondiamo con nuovi investimenti nell’ottica di realizzare strutture vicine alla clientela”.
Da sinistra: Mihai Daderlat e Alessandro Oitana, rispettivamente General Manager e Responsabile Heavy and Medium Business Line Iveco Mercato Italia; Mario Ambrogi e Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe.
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LA CONSEGNA DI CINQUE LAMBERET SR GREEN LINER CON SPONDA ANTEO RAPPRESENTA IL PRIMO STEP DI UNA COLLABORAZIONE CHE POGGIA SULLA BASE DI COMUNI CARATTERISTICHE TRA L’AZIENDA BRIANZOLA, SINONIMO DI TRASPORTO A TEMPERATURA
FRAIKIN / LA FORNITURA A BRIVIO & VIGANÒ DÀ IL VIA A
CONTROLLATA, E IL LEADER NEL NOLEGGIO DI VEICOLI DA LAVORO.
“PRONTI A SOSTENERE LE ESIGENZE DEL CLIENTE IN QUESTA COME NELLE SUE FUTURE NECESSITÀ”, AFFERMA DIEGO
PELLICIOLI, SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA. NEL 2020 NASCERÀ L’OFFICINA BRIVIO & VIGANÒ, A DISPOSIZIONE DELLA FLOTTA INTERNA E DEI SUOI 220 VETTORI.
D
MAX CAMPANELLA USMATE VELATE
opo aver strutturato un network di assistenza e avviato massicci investimenti sulla propria organizzazione interna, che ha por tato alla nascita di divisioni di business per un’offensiva in ogni segmento del mercato del trasporto, Fraikin Italia punta nel 2020 a consolidare la sua presenza nelle gran di flotte, senz’affatto trascurare importanti progetti che mirano a consolidare i punti di forza che caratterizzano in tutta Europa l’attività del leader nel noleggio di veicoli da lavoro: flotta multibrand, attività multi servizio a sostegno dei trasportatori, pre senza in ogni nicchia di mercato con personale dedicato e specializzato nel singolo ramo del trasporto.
Un patto tra colossi della filiale italiana del noleggiatore francese: il Sales Director Diego Pellicioli, autentico alfiere su cui ha puntato nel 2017 l’Amministratore delegato Claudio Gariboldi nell’avviare una potente offensiva commerciale che ha portato Fraikin Italia a sfiorare oggi le mille unità in flotta; Fabio Migliore, Direttore Tecnico dal marzo 2017, con la massima responsabilità su flotta e logistica Fraikin Italia; Roberto Cogo, Sales manager responsabile della divisione Temperatura controllata. “Obiettivo di Fraikin - spiega Pellicioli - non è vendere noleggio ma proporre un pacchetto di servizi. Siamo qui per soddisfare nell’immediato l’esigenza di Brivio & Viganò di avere veicoli a breve termine per affrontare picchi di
lavoro, qual è stato quello delle festività natalizie, tradizionalmente un periodo di domanda eccezionale per il trasporto alimentare. La richiesta del cliente ci ha portato a investire ulteriormente sulla flotta, inserendo nuovi semirimorchi per il trasporto refrigerato equipaggiati con sponda, che rappresentano un unicum nel panorama del noleggio. Considerando i futuri investimenti di Brivio & Viganò, siamo pronti a sostenere l’azienda nel suo obiettivo di avere veicoli che ne difendano l’immagine di elevata qualità e di prevedere situazioni di necessità prima che esse si verifichino”. Fondata nel 1980 da Giovanni Viganò e Luigi Brivio, con headquarter a Usmate Ve late, al confine
tra le province di Monza e Brianza, Mi lano e Lecco, Brivio & Viganò ha una flotta di 330 veicoli e 270 semirimorchi per il trasporto refrigerato con spon da Anteo, in molti casi e quipaggiati con evaporatori alle porte e paratia per effettuare più carichi di merce di differente tipologia. Come da strategia dei fondatori, l’azienda ha una piattaforma distributiva che, oltre ai veicoli di proprietà, si basa su circa 220 vettori: eccezion fatta per due o tre aziende di medie dimensioni, che contano circa 25 camion, si tratta nella massima parte di piccole aziende di trasporto, in tantissimi casi monoveicolari. “Oltre a una ventina di trazionisti che utilizzano il proprio trattore per trainare i nostri semirimorchi - pre-
cisa Alessandro Viganò - i vettori che lavorano per noi per lo più possiedono una o due motrici e in qualche caso uno o due bilici. Devono rispettare un preciso protocollo in termini di pulizia e ordine del camion, per difendere l’im magine dell’azienda e per avere la sicurezza che viaggiano sulle strade camion con il nostro logo sicuri, efficienti e rispettosi dell’ambiente”. PARTNER DI RIFERIMENTO
Avere partner di riferimento per consolidare l’immagine di azienda che punta all’eccellenza è uno dei cardini dell’attività di Brivio & Viganò, che conta tra i clienti colossi del la Grande Distribuzione Or-
ganizzata. A loro disposizione l’azienda brianzola mette un parco giovane: nel 2019 una cinquantina i semirimorchi acquistati, 83 i fur goni Mercedes-Benz Sprin ter con frigo Carrier per l’ultimo miglio, 160 i trattori, per lo più Mercedes-Benz Actros. Ma negli ultimi anni nel parco è entrata Scania con quattro LNG. Le 150 motrici sono tutte Mercedes-Benz, in molti casi con cassa IFAC. Per i gruppi frigoriferi l’azienda sceglie Thermo King per il trainato, per le motrici Carrier, con cui ha stretto un contratto di partenariato che ga rantisce l’efficienza e il tempestivo intervento in caso di necessità. Per gli pneumatici il contratto al chilometro è stato stretto con Bridgestone. Tutti nomi di prestigio
PROGETTI AMBIZIOSI
La prima fornitura del 2020 di cui diamo notizia ha in sé tutte le caratteristiche che concretizzano l’offensiva Fraikin del 2020: i cinque semirimorchi Lamberet SR2 Green Liner con sponda Anteo consegnati a Brivio & Viganò, sinonimo in Italia di trasporto a temperatura controllata, rappresentano l’inizio di una partnership di ampio respiro, in cui rientrano progetti che l’azienda brianzola andrà a realizzare già quest’anno, nei quali Fraikin intende avere un ruolo in primo piano. La riprova dell’importanza della fornitura a Brivio & Viganò nella presenza, accanto a Alessandro Viganò, 31 anni, Responsabile Automezzi, di tre big
Da sinistra: Fabio Migliore, Direttore Tecnico Fraikin Italia; Alessandro Viganò, Responsabile Flotta Brivio & Viganò; Roberto Cogo e Diego Pellicioli, rispettivamente Sales Manager Divisione Frigoriferi e Sales Director Fraikin Italia.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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UNA PARTNERSHIP CON INTERESSANTI SVILUPPI FUTURI
al servizio del trasporto condivisi da Fraikin Italia. “Carrier e Bridgestone spiega Fabio Migliore rappresentano i due player con cui Fraikin ha stretto un contratto per l’approvvigionamento e l’assistenza di gruppi frigoriferi e pneumatici”. DIALOGO COSTRUTTIVO
Tanti gli elementi in comune che lasciano prevedere lo sviluppo di progetti comuni. “Il noleggio - afferma Alessandro Viganò l’abbiamo sempre considerato una strada praticabile nell’ultimo miglio, per i veicoli commerciali leggeri. Considerando l’utilizzo intenso che facciamo dei veicoli industriali, continuiamo la nostra politica di acquisto: siamo organizzati così e riteniamo sia più conveniente. Ciò nondimeno con Fraikin abbiamo da tempo un rapporto e un dialogo costruttivo: abbiamo avuto la necessità di veicoli specifici e han no risposto con rapidità proponendoci la soluzione giusta di queste cinque unità Lamberet con sponda Anteo, che rappresentano la tipologia di mezzo adatta alla nostra attività. Al momento proviamo il noleggio nei pesanti per il bre ve termine, nei picchi di Natale, Pasqua e nei momenti di alta domanda della Grande Distribuzione, senza escludere ipo-
tesi per il lungo termine, sul quale siamo in fase di riflessione”. I camion Brivio & Viganò coprono Lombardia, Toscana e Veneto raggiungendo in qualche caso l’Emilia Romagna. “Piuttosto che una flotta sovradimensionata - prosegue Viganò - preferiamo un partner come Fraikin che soddisfi le richieste nei picchi di lavoro garantendo la rapida fornitura di semirimorchi frigoriferi con sponda; questo vale per noi ma può valere per i nostri vettori, che possono avere la necessità di
un veicolo nuovo ma non sono pronti a sostenere nell’immediato l’investimento necessario”. A disposizione di Brivio & Viganò e della sua rete di trasportatori Fraikin Italia propone veicoli medio pesanti adatti al trasporto per la GDO. “Nel parco - spiega Migliore - abbiamo veicoli a tre assi e da 18 t tutti a temperatura con trollata. Anche per l’ultimo miglio abbiamo veicoli as solutamente pionieristici, co me i Goupil elettrici in allestimento frigorifero che com pletano un’offerta as-
solutamente ampia da 3,5 t. In comune con Brivio & Viganò abbiamo tanti punti e esigenze su cui avviare progetti di sviluppo congiunti”. LA PROSSIMA OFFICINA
Sulla stessa lunghezza d’on da Pellicioli. “Siamo disponibili - aggiunge il Sales Director - a mettere a loro disposizione un veicolo Fraikin, in modo che i vettori di Brivio & Viganò possano trovarlo “in casa” presso uno degli hub del-
l’azienda, pronto a sod disfare improvvise necessità”. Non da ultimo, Fraikin Italia non nasconde il suo interesse per la prossima officina Brivio & Viganò, pronta a nascere nel 2020 per la gestione delle manutenzioni di tutta la flotta. “Ogni anno - spiega Alessandro Viganò - spendiamo circa tre milioni di euro per la manutenzione, il 98 per cento della quale viene effettuata all’esterno. L’attuale officina interna di Usmate di 1.300 mq non è evidentemente sufficiente.
L’obiettivo è aumentare la quota di business dell’officina interna con un risparmio sui costi e la garanzia di minor tempo di fermo per i veicoli”. La nuova officina, che avrà sede nell’area limitrofa a Milano, si occuperà dell’assistenza a 360 gradi dei veicoli in strada per Brivio & Viganò (carrozzeria, motore, gruppo frigorifero, sponde ecc.), rappresentando un unicum in Lombardia, in grado di soddisfare le esigenze anche dei vettori. “Sarà un punto d’incontro per i trasportatori commenta Pellicioli - e potrà rappresentare un punto d’incontro per i clienti Fraikin. Da vero solution provider, Brivio & Viganò intende sostenere l’immagine di azienda con veicoli sempre nuovi e efficienti. Fraikin può e vuole fare la sua parte, come fornitore di veicoli nuovi, che generalmente non superano l’anno di vita. Fraikin si pone come facilitatore per le esigenze del cliente: attenzione ai costi, veicoli sempre nuovi e ben mantenuti sono il target di Brivio & Viganò, ma rappresentano il nostro core business, lo facciamo di mestiere. Mettiamo a disposizione di Brivio & Viganò la nostra struttura in termini di veicoli, risorse specializzate e partnership con fornitori all’avanguardia”.
TRATTORE ARANCIONE E SEMIRIMORCHIO BIANCO: I CAMION BRIVIO & VIGANÒ SI NOTANO
NEL 2017 LA PIONIERISTICA SCELTA DEI FURGONI PER LA SPESA A DOMICILIO C olosso che dà lavoro a 2.500 dipendenti, il gruppo Brivio & Viganò ha chiuso il 2018 con un fatturato di 125 milioni di euro, saliti a circa 140 l’anno scorso e con un target per quest’anno di 165 milioni. La sede principale di Usmate Velate, limitrofa alla tangenziale est Milano-Lecco, occupa una superficie di 30mila mq, 20mila dei quali coperti. Da maggio 2018 è operativa la sede di Pozzuolo della Martesana, su 40mila mq e 30mila coperti. A Biandrate ha sede uno stabile di 1.500 mq su un’area di tremila. Altri 2.500 mq di magazzino refrigerato sono a disposizione presso l’ortomercato di Milano. Da giugno 2018 è operativa la società B & V España, con sede a Madrid, a cento metri dall’ortomercato CTM (Consorcio Regional de Transportes), che ha sancito il valico dei confini da parte dell’azienda brianzola, con un immobile di 2mila mq (cella frigorifera di 1.700) e 300 mq di uffici nella capitale spagnola. “In Spagna - spiega Alessandro Viga-
nò, seconda generazione al timone dell’azienda accanto al padre Giovanni e unitamente a Mauro e Stefano Brivio, figli del compianto Luigi - effettuiamo attività di logistica, distribuzione ortofrutta e trasporti nazionali e internazionali. Da Madrid operiamo in Spagna, Portogallo, Francia e Italia con tutti vettori che operano in esclusiva per noi: trenta camion con il brand Brivio & Viganò riportato sul semirimorchio”. In Italia siamo abituati al trattore arancione e al semirimorchio bianco con la scritta Brivio & Viganò in arancio, la stessa che si ritrova sui furgoni che, dal 2017, effettuano il servizio ecommerce: ordini la spesa on line e i van la consegnano a domicilio. “Per questo servizio aggiunge Viganò - operano oggi 215 furgoni, 160 dei quali di proprietà e i restanti a noleggio. 70 unità sono impegnate a Settimo Milanese, le altre in 13 punti vendita: 30 a Bologna, dieci a Modena e altrettante a Varese, Novara, Torino e Alessandria”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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FABIO BASILICO PARMA
Buono per Te, buono per il Pianeta”. Barilla, primaria azienda del settore alimentare, non è solo questione di prodotti che finiscono nel piatto ma anche di utilizzo di veicoli a ridotto impatto ambientale per la loro distribuzione. Un proposito che si inserisce nel piano generale della sostenibilità promosso dal colosso parmense e che si esprime, da un lato, attraverso il miglioramento con tinuo dei prodotti, l’incentivazione all’adozione di stili di alimentazione che privilegino alimenti che generano un ridotto impatto ambientale nelle fasi di produzione, la facilitazione all’accesso al cibo e l’inclusione sociale delle persone e dall’altro attraverso la promozione di filiere sostenibili, la riduzione delle emissioni di CO2 e dei consumi di acqua nei vari processi di Supply Chain: acquisti, produzione, distribuzione. PROGETTO UNITARIO
Ecco spiegati i primi 10 trattori Scania LNG equipaggiati con semirimorchi isotermici Krone forniti da Realtrailer, importatore italiano del marchio tedesco, che arricchiscono la nuova flotta a metano liquido di Nicolosi Trasporti, che per Barilla è primario fornitore di servizi di trasporto nazionale per la Sicilia con mezzi a temperatura ambiente e controllata. In totale saranno 50 i trattori Scania LNG che entreranno nella flotta dell’operatore siciliano. Si tratta di automezzi che si contraddistinguono per una riduzione significativa del le emissioni di anidride car bonica, ossidi di azoto, par ticolato e monossido di carbonio rispetto ai più moderni veicoli Euro 6 diesel per il trasporto pesante. Il metano liquido, per quanto riguarda le tratte di medio e lun go raggio, rappresenta una soluzione estremamente interessante per il mercato italiano, non solo per il ridotto impatto ambientale ma anche per lo sviluppo costante della rete di stazioni di rifornimento al quale stiamo assistendo in Italia. Non è un caso che la stessa Nicolosi Trasporti abbia deciso di costruire la prima stazione di rifornimento LNG della Sicilia direttamente nel suo quartier generale di Catania. La stazione è stata realizzata da HAM Italia, azienda di riferimento nel settore. Barilla, Scania e Nicolosi Trasporti confermano così l’impegno unitario nel dare vita a un sistema di trasporto e logistica maggiormente ef-
ficiente e sostenibile. I veicoli, presentati in occasione di un evento organizzato presso il quartier generale di Barilla a Parma, verranno utilizzati per il trasporto di prodotti finiti dai magazzini di stabilimento di Barilla presenti in Italia ai clienti e all’hub distributivo della Sicilia, Regione particolarmente importante in termini di assorbimento dei volumi di vendita del Gruppo emiliano (8 per cento sul totale). Riccardo Stabellini, Logistics Director Italy di Barilla, ha dichiarato: “Da anni Barilla è fortemente impegnata sul fronte del trasporto sostenibile. Questo è dunque l’ennesimo tassello di una strategia importante. Siamo perciò orgogliosi di comunicare che il parco veicolare del nostro Gruppo è da oggi dotato di ulteriori 10 veicoli alimentati a metano liquido a cui ne faranno seguito diversi altri. L’opportunità di raggiungere la Sicilia con veicoli alimentati a metano liquido è senza dubbio una grande novità: prima non era possibile effettuare la distribuzione a LNG al Sud per la mancanza di distributori; ora, grazie all’impegno di Nicolosi che ha progettato la costruzione di una stazione di rifornimento nella sua sede di Catania, potremo raggiungere i nostri clienti con mezzi sostenibili. Questi veicoli si stanno diffondendo sempre più nell’ambito dei trasporti industriali in ambito nazionale. La strategia del nostro Gruppo, focalizzata sulla riduzione di emissioni inquinanti, caratterizza tutti i nuovi progetti in ambito logistico. Continueremo a essere costantemente attenti a tutte le innovazioni in campo tecnologico nell’ambito del trasporto che ci permettano di raggiungere tale obiettivo”. “La scelta di adottare soluzioni di trasporto a LNG da parte di Barilla sottolinea ancora una volta la sensibilità
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SCANIA / IL COLOSSO DELL’ALIMENTARE PRESENTA
La pasta Barilla
SONO PIENAMENTE OPERATIVI I PRIMI 10 TRATTORI SCANIA LNG (PARTE DI UN ORDINE COMPLESSIVO DI 50 MEZZI), ACCOPPIATI A SEMIRIMORCHI ISOTERMICI KRONE, CHE ARRICCHISCONO LA NUOVA FLOTTA A METANO LIQUIDO DELLA CATANESE NICOLOSI TRASPORTI, CHE PER BARILLA È PRIMARIO FORNITORE DI SERVIZI DI TRASPORTO NAZIONALE PER LA SICILIA CON MEZZI A TEMPERATURA AMBIENTE E CONTROLLATA. BARILLA, SCANIA E NICOLOSI TRASPORTI CONFERMANO COSÌ L’IMPEGNO UNITARIO NEL DARE VITA A UN SISTEMA DI TRASPORTO E LOGISTICA MAGGIORMENTE EFFICIENTE E SOSTENIBILE.
Stefano Savazzi, Amministratore di Realtrailer, importatore italiano del brand tedesco
Krone a fianco delle aziende che fanno innovazione
A
nche il brand Krone è parte attiva nel progetto di sostenibilità che coinvolge Barilla, Scania e Nicolosi Trasporti. Realtrailer, importatore italiano del colosso tedesco del trainato, ha fornito i semirimorchi isotermici accoppiati ai trattori Scania alimentati a metano liquido entrati a far parte della flotta di Nicolosi Trasporti. L’azienda di trasporti catanese ha riconosciuto l’elevata affidabilità del prodotto Krone, in grado di soddisfare le stringenti esigenze di distribuzione alimentare richieste da Barilla. Nel futuro pre-
vede quindi di incrementare ulteriormente la collaborazione. “Dei 50 semirimorchi isotermici Krone - ci ha spiegato Stefano Savazzi, Amministratore di Realtrailer - 30 sono dotati di motore multitemperatura e sponda retrattile, mentre i restanti 20 hanno motore monotemperatura. Sono veicoli allestiti con tutte le specifiche adatte al servizio di distribuzione e garantiscono grande efficienza operativa. Si tratta poi di un prodotto che ottimizza la capacità di carico, riduce la rumorosità e si abbina perfettamente alla trazione
a metano liquido dei trattori Scania per operare liberamente, in condizione di reale riduzione delle emissioni inquinanti, nei contesti urbani e interurbani”. “Nicolosi Trasporti - ha aggiunto Stefano Savazzi - è per noi un cliente importante, a cui siamo legati da un solido rapporto professionale e umano, basato su fiducia e stima reciproca. Sono elementi importanti per definire una proficua relazione con il cliente al fine di implementare soluzioni di trasporto sempre più sostenibili”.
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LA NUOVA FLOTTA A LNG DI NICOLOSI TRASPORTI
viaggia green
Pagina 23 tramite Covin, concessionaria Scania per la Sicilia; sono dotati di motore a metano da 13 litri, con una coppia di 2.000 Nm e 410 cavalli di potenza massima. Si tratta di veicoli pensati per le missioni a lunga distanza, grazie a un’autonomia fino a 1.100 km e a prestazioni paragonabili a un motore diesel di pari potenza. La perfetta calibrazione della trasmissione sviluppata in-house e controllata dall’Opticruise di quinta generazione, contribuisce ulteriormente alla riduzione dei consumi, senza penalizzare i livelli di produttività dei veicoli. Un ulteriore punto di forza che contraddistingue i mezzi a metano è la loro ridotta rumorosità. Gli Scania di ultima generazione soddisfano infatti le condizioni poste dallo standard Piek QuietTRUCK, con un livello sonoro inferiore ai 72dbA. NICOLOSI PUNTA SUL METANO
dell’azienda in ambito sostenibilità e la volontà di mettere in atto azioni concrete per ridurre il proprio impatto su clima e ambiente - ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - I veicoli a LNG, da questo punto di vi sta, rappresentano una soluzione estremamente concreta per ridurre l’impatto del trasporto; il mercato li sta riconoscendo come particolarmente parsimoniosi nei consumi, elemento che va esattamente nella direzione della so stenibilità, sia per quanto riguarda gli inquinanti locali che per le emissioni climalteranti. I circa sessanta distributori LNG aperti in Italia, Sud compreso, testimoniano il virtuosismo dell’Italia all’interno del continente europeo. In futuro arriveranno anche le tecnologie dell’idrogeno e dell’elettrico ma nel medio termine il gas naturale è sicuramente la soluzione più valida. Vorrei al tempo stesso sot tolineare l’impegno di Nicolosi Tra-
“Siamo costantemente impegnati nel mettere in atto un processo di crescita nel segno dell’innovazione e della sostenibilità - ha sottolineato Gaetano Nicolosi, titolare insieme al fratello Giovanni della Nicolosi Trasporti - Abbiamo deciso di rinnovare il nostro parco veicolare con l’acquisto di 50 mezzi Scania LNG, con il chiaro obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze di una committenza, sempre più attenta al tema della sostenibilità. Si tratta solo di un primo passo, in futuro abbiamo infatti l’intenzione di convertire l’intero parco con mezzi a gas naturale liquefat-
sporti, azienda all’avanguardia che ha intrapreso un importante percorso all’insegna della sostenibilità, con la consapevolezza che rappresenta un importante elemento di differenziazione e successo per rispondere alle richieste di una committenza sempre più sensibile a tematiche legate alla sostenibilità”.
to. Stiamo inoltre completando la realizzazione del primo impianto di rifornimento di LNG della Sicilia presso la nostra azienda così da garantire un punto di approvvigionamento in loco per i nostri mezzi”. “L’apertura del distributore di Catania della Nicolosi Trasporti, pienamente operativo da fine gennaio 2020, in au gura una nuova filiera che consente anche alla Sicilia di utilizzare il metano liquido - ha affermato Aldo Bernardini, Responsabile tecnico e Amministratore di HAM Italia - Possiamo quindi dire che l’Italia è ormai collegata dalla rete LNG e che non esiste posto sul territorio dove non ci sia un punto di rifornimento di questo carburante. Infatti, anche se il distributore di Catania è privato, non è escluso che nel prossimo futuro ne vengano aperti altri pubblici. La Sardegna è attualmente e sclusa ma forse tra un anno o due diventerà la Regione d’Italia più servita grazie al progettato deposito costiero di Oristano. Come Ham Italia, nel 2019 abbiamo realizzato una decina di impianti e raddoppiato il venduto totale: se nel 2018 sono state 35mila le tonnellate nostre sulle 60mila tonnellate del mercato complessivo LNG, lo scorso anno abbiamo consuntivato 60mila t su un totale di 110mila. Non possiamo lamentarci visto che deteniamo la metà circa del mercato LNG. Il 2020 si prospetta dunque come un anno roseo, abbiamo altri impianti in cantiere e l’unico problema è riuscire a realizzarli per accontentare tutti”.
PERCORSO D’ECCELLENZA
“Il metano liquido - ha detto ancora Fenoglio - è per Scania una tappa importante sulla strada della sostenibilità. Si tratta di un percorso iniziato anni fa con le prime consegne in Italia di mezzi alimentati a LNG. Oggi con Barilla e Nicolosi abbiamo stabilito una partnership vincente e proficua nell’ambito di un vero e proprio eco-sistema dove il lavoro di gruppo è fondamentale per raggiungere la sostenibilità ambientale ed economica”. I veicoli sono stati acquistati da Nicolosi Trasporti
Foto di gruppo sul piazzale della sede Barilla per la consegna della targa di riconoscimento di Italscania a Nicolosi Trasporti.
NICOLOSI TRASPORTI PRONTA ALLA RICONVERSIONE ECOLOGICA DELL’INTERA FLOTTA
IL SUD PROTAGONISTA DELLE ROTTE SOSTENIBILI N icolosi Trasporti è un’azienda nata nel 1962, come ditta individuale, grazie alle idee imprenditoriali, alla volontà e alla passione del suo fondatore, Sebastiano Nicolosi, che dal nulla ha creato un’azienda oggi leader nel trasporto nazionale e internazionale con mezzi a temperatura controllata e non. Nicolosi vanta una committenza di alto profilo, costituita per lo più da grandi multinazionali. Uno di queste è Barilla. “Abbiamo acquistato i 50 trattori LNG Scania dando il via a un ambizioso piano di riconversione della nostra intera flotta, oggi costituita da 250 mezzi - hanno dichiarato Gaetano e Giovanni Nicolosi, alla guida dell’azienda catanese (da sinistra nella
foto) - Il nostro piano per la sostenibilità prevede l’apertura programmata di una stazione di rifornimento di metano liquido nella nostra sede di Catania, il primo della Sicilia. Grazie a quell’impianto potremo assicurare a Barilla un ottimale servizio ecologico di distribuzione dei suoi prodotti in tutta l’isola”. La sede di Catania di Nicolosi Trasporti è ubicata in prossimità delle principali vie di comunicazione, dell’area portuale e aeroportuale. La Nicolosi Trasporti tra l’altro è all’avanguardia nel trasporto intermodale integrando le rotte marittime con quelle stradali e ferroviarie. “Già da tempo produciamo energia green con impianti fotovoltaici di nostra proprietà che ci
permettono di compensare le emissioni di CO2 immesse nell’atmosfera - hanno aggiunto i fratelli Nicolosi - La scelta dell’LNG si inserisce perfettamente nella nostra strategia per la sostenibilità. I nuovi veicoli Scania saranno utilizzati non solo sull’intero territorio italiano, ma anche in mercati per noi di riferimento come Malta, Tunisia e Libia. L’hub di riferimento è quello di Catania”. Nicolosi Trasporti ha chiuso il 2019 con un aumento delle performance del 20 per cento; un risultato che intende replicare nel 2020, anche grazie all’acquisizione di nuova committenza attratta dalla proposta di sostenibilità rappresentata dalla trazione a metano liquido.
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CSM TRASPORTI E LOGISTICA PIONIERE IN ITALIA DEL PROGETTO GREEN TRUCK
La squadra in divisa verde
L’AZIENDA DI TRASPORTI E LOGISTICA DI NOLA È UNA DI QUELLE SELEZIONATE PER IL TOUR NAZIONALE DELL’INNOVATIVO VEICOLO GREEN TRUCK, ORGANIZZATO PER CONSENTIRE AGLI OPERATORI DEL SETTORE DELLA GDO E DELL’AGROALIMENTARE DI PROVARE E TESTARE LA SOLUZIONE DI TRASPORTO MESSA A PUNTO DA LAMBERET, THERMO KING E SCANIA. CSM, DA SEMPRE IMPEGNATA FORTEMENTE SUL FRONTE DELLE POLITICHE AZIENDALI PER LA SOSTENIBILITÀ, HA ACQUISTATO I PRIMI DUE ESEMPLARI ITALIANI DEL GREEN TRUCK, CHE SI PROPONGONO COME MESSAGGERI PER LA DIFESA DELL’AMBIENTE.
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FABIO BASILICO NOLA
Il lavoro di squadra: moltiplica il successo e divide i compiti”. È il motto della CSM Trasporti e Logistica che ha ispirato il Green Truck Project, un grande even to organizzato presso il quartier generale di Nola (Na) per illustrare il nuovo step lungo il percorso della tutela ambientale intrapreso da tempo dall’azienda campana, all’avanguardia nelle soluzioni di trasporto e logistica economicamente ed ecologicamente sostenibili. L’ennesimo traguardo raggiunto è l’ingresso in flotta dei primi due esemplari italiani dell’innovativo veicolo Green Truck (trattore e semirimorchio isotermico). Il Green Truck sta attualmente girando l’Italia per consentire ad alcune aziende selezionate nel settore della GDO e dell’agroalimentare di provarlo e testarlo gratuitamente per 2 settimane e poterne così misurare i benefici in prima per-
sona. CSM è una di queste aziende. Green Truck è l’innovativa soluzione per ridurre l’impatto ambientale del trasporto pe sante a temperatura con-
trollata nata dalla preziosa col laborazione di tre global player di rilievo come Lamberet, Thermo King e Scania che si sono unite per dare vita a un veicolo di riferimento
sul fronte della mobilità sostenibile. La CSM, attraverso la consociata Casilli Enterprise, si è mostrata pronta a sposare il progetto per rispondere al meglio a una committenza
Raffaele Casilli, Key Account Manager di CSM e Franco Fenoglio, Presidente e
Amministratore delegato di Italscania.
sempre più attenta all’impatto del trasporto su clima e ambiente. “La sostenibilità ambientale è una sfida che va affrontata insieme e che si vince quando la cooperazione tra aziende unite dalla volontà e dalla dedizione perseguono, pur preservando la propria autonomia, un risultato comune - dice Raffaele Casilli, Key Account Manager di CSM - Il messaggio è chiaro: il lavoro di squadra moltiplica il successo e divide i compiti”. CSM Trasporti e Logistica è un’unione organizzativa e strategica di aziende specializzate nel settore dei trasporti e della logistica con oltre 40 anni di esperienze alle spalle; con le due consociate Casilli Enterprise e Autotrasporti La Sud Frigo, CSM è una realtà di primaria importanza in rapidissima ascesa sia in Italia sia a livello internazionale. “Il nostro operato è fondato su basilari valori etici, innovazione e massima scrupolosità nei servizi erogati, sem-
IL PIANO CSM PER UN TRASPORTO SOSTENIBILE E TECNOLOGICAMENTE INNOVATIVO
PARTNER EFFICIENTE PER LE GRANDI MULTINAZIONALI F ondatori lungimiranti del Gruppo CSM Trasporti e Logistica sono stati Cosimo Corrado Casilli e Pasquale Mazzocca, che hanno messo insieme le competenze e le risorse delle due consociate, rispettivamente la Casilli Enterprise e la Autotrasporti La Sud Frigo. Attualmente, Francesco Casilli figura come Amministratore delegato della Casilli Enterprise, di cui il fratello Raffaele è Direttore generale nonché Key Account Manager di CSM. Giuseppe Mazzocca è Amministratore
delegato di Autotrasporti La Sud Frigo e Transport Manager di CSM. L’anno ufficiale di avvio delle attività di CSM è il 2007. Nel corso del tempo, i crescenti potenziamenti delineano il core business di CSM: il trasporto a temperatura controllata per prodotti deperibili e la gestione del grocery nella catena del freddo. Accanto al trasporto merci a temperatura controllata, CSM è punto di riferimento per la committenza nei trasporti industriali e nello stoccaggio merci. Oggi l’azienda vanta circa
300 trattori a cui vanno aggiunti un 25 in più di semirimorchi. CSM si occupa di trasporti e logistica in ambito nazionale e internazionale ed è protagonista anche del trasporto intermodale. CSM annovera tra i suoi clienti importanti multinazionali con le quali ha costruito nel tempo un proficuo rapporto di collaborazione efficiente. Una di queste multinazionali è Unilever, una delle prin cipali aziende di beni di consumo a livello mondiale. La comune visione di CSM e Unilever di un trasporto
pre a favore della sostenibilità ambientale - precisa Raffaele Casilli - La sostenibilità è parte integrante e determinante della vision di CSM: è una responsabilità concreta assunta verso il pianeta, è la convinzione netta di ridurre l’impatto ambientale del proprio business. Mediante il Green Truck, l’azienda decide con fermezza di sviluppare iniziative congiunte, che assicurino nel medio/lungo termine standard sostenibili rispettosi dell’ambiente e delle condizioni di lavoro, apportando innovazioni visibili e tangibili nelle tecniche, nei metodi, nelle tecnologie”. Green Truck è un trattore con semirimorchio isotermico che prevede un abbattimento importante di CO2 ma soprattutto una significativa riduzione dei consumi e quindi una migliore economia operativa totale. Il tutto senza rinunciare o limitare nulla a livello operativo, anzi, facilitando l’accesso a quelle aree urbane a basso impatto am-
sostenibile e tecnologicamente innovativo prevede in primis l’utilizzo di nuovi veicoli LNG di ultima generazione e personale addestrato che opera per un trasporto sostenibile e rispettoso dell’ambiente che ci circonda. Nel 2019, CSM ha realizzato quasi 1.000 viaggi per Unilever per un totale di circa 440mila chilometri percorsi, ovvero poco meno di 44mila km medi per veicolo. In meno di tre anni i km green totalizzati ammontano a quasi 700mila, pari a 20mila tonnellate circa di merce trasportata, oltre 1.700 viaggi e 28mila circa km medi per veicolo. Il risparmio in termini di CO2 è stato pari a oltre 110 tonnellate (-20,6 per cento), che equivale a 734 alberi, oltre 7 ettari di foresta e 11 campi di calcio.
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Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania. A sinistra, una foto del Green Truck, innovativa proposta di mobilità sostenibile.
bientale e favorendo le consegne delle merci deperibili e lo scarico anche durante la notte, grazie alle basse emissioni sonore (intorno ai 60 db) del mezzo e del gruppo frigo. Nel lo specifico, il Green Truck è composto da un particolare semirimorchio Lamberet SR2 Green Liner agganciato a un trattore Scania LNG a metano liquido con motore 13 litri, coppia massima di 2.000 Nm e potenza massima di 410 cv; è dotato di un sistema refrigerante Ther mo King SLXi Hybrid Solution che prevede un classico motore verticale Thermo King SLXi 300 oppure 400 Mono temperatura o SLXi Spectrum Multi temperatura di ultima generazione. La parte innovativa della tecnologia Thermo King viene applicata al trattore stradale Scania fornito di un alternatore raffreddato ad acqua che ha il compito di sviluppare energia ricavandola dalla trasmissione del trattore e di
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un inverter che attinge energia dall’alternatore (a 1.000 volt circa) e la trasforma in corrente elettrica (380V) passandola al gruppo frigo verticale classico SLXi 300/400. “Oltre alla silenziosità del veicolo e alla riduzione di emis sioni di CO2 - spiega Ismaele Iaconi, Commercial & Marketing Director Lamberet Italia - questa soluzione non richiede infrastrutture per i rifornimenti e le ricariche
come avviene invece nel full electric, ad esempio. Questo progetto offre soprattutto la possibilità di partecipare a tender e gare di appalto nella logistica e nel trasporto che richiedono al trasportatore la presenza nella propria flotta di veicoli a impatto ambientale ridotto”. “Il metano in forma liquefatta rappresenta una soluzione estremamente interessante in Italia per il trasporto medio-lungo raggio,
sia alla luce del minor impatto ambientale che del costante sviluppo della rete di stazioni di rifornimento - evidenzia Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania - Ma non solo. Guardando al futuro parliamo di biometano, un combustibile che più di ogni altro può apportare un importante contributo di abbattimento della CO2. In questo senso, siamo costantemente impegnati nel mettere in atto
progetti che ci consentano di favorire la diffusione di veicoli a LNG. Il nuovo Green Truck, in particolare, rappresenta un’innovativa soluzione che consentirà alle aziende di trasporto di rispondere al meglio alle esigenze, in termini di riduzione delle emissioni, della grande distribuzione”. In linea con il programma etico di sviluppo sostenibile adottato dalle grandi multinazionali inserite nella client list CSM, oggi l’ambizione dell’azienda di Nola è perseguire una crescita che possa drasticamente ridurre l’impatto sull’ambiente del suo business. In ogni ambito operativo, compreso l’intermodale dove è particolarmente attiva, CSM è costantemente attenta a far si che le attività di trasporto nel loro complesso siano gestite in modo ecologicamente compatibile e coinvolgano anche attori esterni concretamente impegnati nella tutela ambientale. “In questi anni aggiunge Casilli - abbiamo elaborato diversi progetti rispondenti al nostro programma di sviluppo sostenibile: illuminazione full Led sulla superficie totale del quartier generale di Nola; utilizzo di pannelli fotovoltaici; ampio riciclo dell’acqua; impiego di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e con sistema di controllo della pressione; utilizzo di azoto liquido per i gruppi frigo. Nel 2016 come azienda del Sud abbiamo implementato l’LNG Project con l’acquisto di veicoli a metano liquido, in un periodo storico in cui in Italia era ope-
rativo un solo distributore nazionale, quello di Piacenza, nel Nord del Paese”. Anche nel caso del Green Truck, CSM ha voluto anticipare i tempi ponendosi all’avanguardia dell’innovazione in chiave sostenibilità. “Abbiamo sposato fin da subito il progetto Green Truck perché ciò che contraddistingue la nostra realtà è la capacità di trasformare le sfide in opportunità - spiega Raffaele Casilli - Anche in questo caso abbiamo voluto anticipare i tempi e confermare l’acquisto di questa innovativa soluzione, così da poter garantire ai nostri clienti l’utilizzo di un vei colo estremamente all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità. Lo sviluppo sostenibile è un tema a noi molto caro e con il preciso intento di distinguerci nel settore e continuare a crescere in maniera proficua e positiva, guardiamo avanti anticipando le aspettative e rispondendo ai cambiamenti in modo rapido, efficace e innovativo. Tutti elementi che riconfermiamo giorno dopo giorno a fianco dei nostri clienti, percorrendo nuove strade per raggiungere prestigiosi traguardi”. L’impegno ambientale di CSM non si ferma qui. “Stiamo lavorando sul fronte altrettanto innovativo dei veicoli ibridi, full electric o alimentati a idrogeno - conclude Raffaele Casilli - Anche in questo caso è fondamentale la collaborazione tra aziende nel quadro di una concreta sinergia per la sostenibilità”.
Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director Lamberet
“Un progetto unico che risponde a molteplici esigenze”
reen Truck è un progetto unico nel suo genere nato dall’idea di Lamberet condivisa da Scania e Thermo King. “Lamberet ha voluto condividere con chi ha la tecnologia per rendere il progetto immediatamente concreto - spiega Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director Lamberet Italia - Al momento, Scania è l’unico costruttore sul mercato a proporre trattori a trazione LNG su cui è possibile attuare la modifica necessaria. Abbiamo scelto l’LNG perché l’obiettivo sia chiaro il più possibile: consentire alle aziende di trasporto e logistica di ridurre in modo sensibile la carbon footprint. La trazione a gas naturale ben si affianca a un semirimorchio che praticamente consente la refrigerazione quasi esclusivamente in modalità elettri-
ca”. Si parte da un Lamberet SR2, frutto di una tecnologia produttiva che consente elevata efficienza nella dispersione termica. Il semirimorchio è agganciato a un trattore Scania LNG ed equipaggiato con gruppo frigo verticale Thermo King SLXi Hybrid 300 o 400 che, grazie a un know-how Frigoblock, viene alimentato in modalità elettrica: alternatore e inverter sono posizionati a bordo del trattore, appositamente modificato per alloggiare entrambi i sistemi; a motore acceso, l’energia “catturata” dal movimento degli organi del trattore viene immessa dall’alternatore all’inverter, che la tramuta da alto voltaggio in elettricità a 380 V che, in questo modo, può essere trasmessa al gruppo frigo verticale del semirimorchio. L’in-
tero sistema serve ad alimentare il gruppo frigo Thermo King, che naturalmente può funzionare anche con il suo classico motore diesel. Nelle lunghe ore notturne, ad esempio, quando il motore del trattore è spento e si vuole comunque mantenere la temperatura controllata occorre
utilizzare il motore diesel. In tut te quelle normali cir co stanze di distribuzione urbana, anche notturne, quando il trattore ha il motore sempre acceso, il gruppo frigo funziona in modalità elettrica. In questo modo i decibel si abbassano ai livelli di una chiacchierata tra due persone in una stanza, quindi il bilico può essere adoperato anche di notte, in supermercati che preferiscono caricare la merce deperibile nottetempo, o alle prime luci dell’alba. Un particolare importante: anche al minimo del motore la potenza consente di mantenere la temperatura controllata con la sola modalità elettrica. “Dai nostri dati emerge che circa l’80 per cento del lavoro del gruppo frigo avviene con energia elettrica; questo vuol dire meno consumi, meno emis-
sioni e più lunga durata del gruppo frigo - aggiunge Iaconi - Tutto funziona senza infrastrutture: le uniche occorrenti sono quelle necessarie per alimentare il motore LNG. Green Truck rappresenta una grande opportunità per le aziende di trasporto, che potranno puntare su questo veicolo per rispondere alle sempre più pressanti richieste della committenza in termini di veicoli ecosostenibili: i principali player della GDO richiedono oggi una significativa percentuale della flotta a basso impatto ambientale. L’impatto iniziale per l’investimento (tra il 15 e il 20 per cento in più rispetto a un bilico con gruppo frigo tradizionale) stando ai nostri dati si ripaga in sei anni, che potranno essere meno se ad esempio il mezzo viene utilizzato nelle aree urbane,
nelle quali funzionando a motore LNG acceso di fatto il gruppo frigo è esclusivamente elettrico; riscontrerà un beneficio più evidente chi effettua distribuzione urbana delle merci con attività intensiva di carburante diesel, che il gruppo frigo è costretto a usare per raggiungere il livello di temperatura desiderata. Con Green Truck senza spegnere il veicolo non si consuma diesel”. In sintesi i vantaggi di Green Truck sono: basse emissioni sonore, meno manutenzione del gruppo frigo, ottimizzazione della TCO, ovvero il valore di utilizzo elevato, visto che il motore endotermico del gruppo frigo viene usato solo in parte. Non da ultimo, Green Truck non rinuncia affatto o non limita le attività operative, anzi facilita l’accesso alle ZTL.
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MAN TRUCK & BUS / AL VIA LA PRODUZIONE, IN PICCOLA SERIE, DEL CAMION ELETTRICO
eTGM cambia la distribuzione DA PIÙ DI UN ANNO MAN TRUCK & BUS HA CONSEGNATO A NOVE AZIENDE APPARTENENTI A UN CONSORZIO AUSTRIACO SPECIALIZZATO NELLA DISTRIBUZIONE (CNL), NOVE CAMION ELETTRICI ETGM PER CONDURRE UNA SERIE DI TEST, IN CONDIZIONE DI REALE UTILIZZO.
L
DOPO UNA FASE INTENSA DI SPERIMENTAZIONE DELLA NUOVA TECNOLOGIA, MAN HA DECISO DI COMPIERE UN PASSO ULTERIORE VERSO LA DISTRIBUZIONE A ZERO EMISSIONI LANCIANDO UFFICIALMENTE LE VENDITE, IN PICCOLA SERIE, DEL MEDIO IN VERSIONE ELETTRICA, PRODOTTO NELL’IMPIANTO AUSTRIACO DI STEYR.
VALENTINA MASSA
decelerazione e in frenata viene recuperata, convertita in ener gia elettrica e immessa nuovamente nelle batterie. Un display in cabina informa l’autista sul livello di carica delle batterie. Il camion è alimentato da batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni montate sotto la cabina ai lati del telaio. Le 12 batterie garantiscono al veicolo un’autonomia fino a 200 chilometri a seconda del tipo di utilizzo e dello stile di gui-
MONACO
’e-mobility di MAN Truck & Bus prosegue implementando soluzioni di trasporto innovative. Tra i primi produttori europei a proporre ai clienti veicoli tecnologicamente avanzati a trazione alternativa, il costruttore tedesco sta ulteriormente sviluppando questo progetto avviando la produzione, in piccola serie, del camion elettrico da distribuzione MAN TGM 26.360 E, prodotto nello stabilimento MAN di Steyr, in Austria. Da più di un anno MAN Truck & Bus ha consegnato a nove aziende appartenenti a un consorzio austriaco specializzato nella distribuzione (CNL), nove camion elettrici eTGM per condurre una fase di test, in condizione di reale u tilizzo. La fase di test dei veicoli presso ciascuna delle nove aziende evidenzia come per il Leone sia importante e fondamentale lavorare a fianco dei propri clienti e raccogliere le loro quotidiane indi-
cazioni per sviluppare soluzioni logistiche sostenibili. Dopo una fase intensa di sperimentazione di questa nuova tecnologia, MAN ha deciso di compiere un passo ulteriore verso una distribuzione a zero emissioni lanciando ufficialmente le vendite, in piccola serie, del MAN eTGM. Gestire la distribuzione delle merci in ambito urbano
con veicoli elettrici, quindi non inquinanti, significa ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 e ossido di azoto nei centri urbani. Inoltre, i veicoli elettrici sono silenziosi e quindi particolarmente adatti a essere impiegati per le consegne notturne. Il veicolo da distribuzione MAN eTGM è alimentato da un motore elettrico, posizionato al cen-
da. La strada che porta dalle “basse emissioni” alle “zero emissioni” però non è semplice e immediata e le aziende di trasporto e i gestori delle flotte si trovano ad affrontare una serie di sfide che esulano dal singolo veicolo. Per dare supporto e accompagnare i clienti nel passaggio alla tecnologia elettrica, MAN Truck & Bus ha costituito un team di consulenti specializzati, denominato Transport Solutions, il cui compito è quello di trovare soluzioni di trasporto personalizzate e altamente redditizie. Grazie alla loro esperienza, questi tecnici qualificati sono in grado di fornire consulenza e affiancare da vicino le aziende di trasporto dando risposta alle spe cifiche richieste relative non solo ai veicoli, ma anche alle infrastrutture, al fabbisogno energetico, alla manutenzione e alle caratteristiche tecniche del nuovo prodotto elettrico.
tro del telaio, da 264 kW che fornisce una coppia massima di 3.100 Nm. Per quanto riguarda il comfort di bordo, il veicolo dispone di servosterzo, impianto di aria condizionata e compressore d’aria alimentati elettricamente così co me le altre dotazioni del vei colo quali sollevatori e unità di raffreddamento. L’energia prodotta nelle fasi di
VOLVO TRUCKS / CONCEPT TRUCK ELETTRICI PER L’EDILIZIA E LA DISTRIBUZIONE REGIONALE
Soluzioni alternative anche per il pesante
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GUIDO PRINA GÖTEBORG
opo aver avviato le ven dite di camion e lettrici per il trasporto urbano, Volvo Trucks prosegue nella sua strategia di elettrificazione come alternativa valida anche per i veicoli più pesanti. L’obiettivo è rispondere a una semplice quanto fondamentale domanda: come si può ridurre l’impatto sull’ambiente e sul clima del traffico di merci pesanti mentre la domanda di servizi di trasporto continua ad aumentare? Per esplorare e dimostrare le possibilità, in Europa Volvo Trucks ha sviluppato due concept trucks elettrici per l’attività nel settore della cantieristica e nella distribuzione regionale. “Vediamo un grande potenziale a lungo termine per i veicoli pesanti elettrici nei trasporti regionali e per la can tieristica - spiega Roger Alm, Presidente di Volvo
Trucks - Con i nostri concept trucks puntiamo a esplorare e dimostrare diverse soluzioni per il futuro, valutando al contempo il livello d’interesse del mercato e della società. Per aumentare la domanda di camion elettrici, oltre a dover ampliare rapidamente l’infrastruttura di ricarica, è neces-
sario creare incentivi finanziari più validi a vantaggio di quei trasportatori all’avanguardia che scelgono nuovi veicoli con un minore impatto sull’ambiente e sul clima”. I veicoli elettrici pesanti possono contribuire a migliorare l’ambiente di lavoro per conducenti e operai nel setto-
re della cantieristica grazie alla ridotta rumorosità e all’assenza di emissioni allo scarico durante il funzionamento, con un effetto significativo e positivo sulla qualità dell’aria nelle città con molti progetti di costruzione in corso. Grazie all’assenza di disturbi dovuti al rumore, questi veicoli consentono anche di eseguire operazioni di trasporto per un numero maggiore di ore al giorno: ciò apre nuove possibilità per snellire le attività, ad esempio nei grandi progetti di costruzione e per trasporti in ambito urbano. L’uso di veicoli elettrici pesanti nella distribuzione regionale può ri durre l’impatto climatico com plessivo del settore dei trasporti, perché in gran parte la distribuzione di merci su camion all’interno dell’UE è regionale. “In Europa, un numero e-
norme di camion utilizzati per il trasporto regionale di merci ha un chilometraggio medio annuo di 80mila km - afferma Lars Mårtensson, Direttore Environment and Innovation di Volvo Trucks - Ciò significa che un maggiore utilizzo di veicoli elettrici per la distribuzione regionale comporterebbe significativi miglioramenti negli aspetti legati al clima, a condizione che l’elettricità sia ottenuta da fonti non fossili”. Volvo Trucks intende iniziare chiedendo ad alcuni clienti selezionati in Europa di portare avanti un progetto pilota con un piccolo numero di futuri veicoli elettrici per la cantieristica e la distribuzione regionale. Una commercializzazione più ampia seguirà in un secondo momento. In parallelo con una maggiore presenza di veicoli e lettrici nel settore dei trasporti, per molti anni a venire il costante miglioramento dell’efficienza dei tradizionali motori a combustione continuerà a svolgere un ruolo chiave per il trasporto a lungo raggio. “I camion oggi hanno motori che convertono energia in modo efficiente utilizzando il diesel o vari carburanti rinnovabili come biogas liquefatto o HVO, e la tecnologia offre ancora margini per un ulteriore sviluppo”, dice ancora Lars Mårtensson. Oltre ai Volvo FL Electric e Volvo FE Electric già in vendita e destinati, ad esempio, alla distribuzione locale e alla raccolta dei rifiuti in ambienti urbani, il costruttore di Göte-
DOPO L’AVVIO DELLE VENDITE DI CAMION ELETTRICI PER IL TRASPORTO URBANO, IL COSTRUTTORE SVEDESE PROSEGUE NELLA SUA STRATEGIA DI ELETTRIFICAZIONE COME ALTERNATIVA VALIDA ANCHE PER I VEICOLI PIÙ PESANTI.
PER ESPLORARE E DIMOSTRARE LE POSSIBILITÀ, IN
EUROPA VOLVO TRUCKS HA SVILUPPATO DUE CONCEPT TRUCKS ELETTRICI PER L’ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLA CANTIERISTICA E NELLA DISTRIBUZIONE REGIONALE. borg propone gli FH LNG e FM LNG alimentati con metano liquido o biogas, il primo per trasporti pesanti a lungo raggio e il secondo per il trasporto regionale pesante. Il Volvo FE CNG a gas naturale compresso o biogas è destinato alla distribuzione locale e alla raccolta dei rifiuti.
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INTERVISTA A ILMER MAIETTI, AMMINISTRATORE DELEGATO ANTEO
Orizzonti mondiali per un Gigante
I
MAX CAMPANELLA MOLINELLA
IL NUOVO ANNO INIZIA CON L’AVVIO DI UNA
l nuovo anno inizia per Anteo, leader nel settore delle sponde caricatrici, con l’avvio di una nuova, determinata offensiva commerciale, che punta a sostenere l’o biettivo del produttore di Molinella di consolidare la sua presenza in Italia e nel resto d’Europa e a crescere nei Paesi ritenuti strategici: dagli Usa al Sud America al Medio O riente. La nuova avanzata del “Made in Italy” delle sponde ha il volto di Matteo Cevolani, dallo scorso 1° gennaio nominato Direttore Commerciale, subentrando in questa posizione detenuta precedentemente ad interim dal CEO Ilmer Maietti. Quello di Cevolani è in realtà un grande ritorno in Anteo, a ven do ricoperto per dieci anni e fino al 2009 l’incarico di Responsabile Vendite Italia. Cevolani si occuperà in particolare dell’espansione della presenza sui mercati esteri del produttore bolognese. “La sua nomina - afferma Maietti - ci consentirà di affilare le armi sul mercato nazionale e soprattutto su quelli esteri, cui Mat teo dedicherà maggiormente energia e comprovate capacità manageriali”. Un 2020 che si preannuncia dinamico, dopo un 2019 che
NUOVA OFFENSIVA COMMERCIALE PER IL PRODUTTORE DI
MOLINELLA, CHE PUNTA SU MATTEO
CEVOLANI, NEO DIRETTORE COMMERCIALE, PER CONSOLIDARE LA SUA LEADERSHIP IN ITALIA E RAFFORZARE LA PRESENZA NEI MERCATI GLOBALI, DAGLI USA ALL’ASIA AI PAESI
ARABI. DI PARI PASSO L’INARRESTABILE EVOLUZIONE DEI PRODOTTI, FRUTTO DEI CONTINUI INVESTIMENTI IN
RICERCA&SVILUPPO. IN PRIMAVERA IL LANCIO DI UNA NUOVA GAMMA PER VEICOLI
La nuova sponda retrattile Anteo F4 e, in alto, Ilmer Maietti (a sinistra) e Matteo Cevolani, neo direttore commerciale.
ha segnato il traguardo dei cinquant’anni dell’azienda con il simbolo del gigante mitologico. “L’anno appena passato illustra Maietti - è stato contrassegnato da diverse dinamiche di tipo economico e non solo: se l’incertezza ha pesato
ad esempio sulla Gran Bretagna, l’andamento del prezzo del petrolio ha inciso sui trend dei Paesi Arabi, la guerra dei dazi fra USA e Cina hanno creato turbolenze e diversi rallentamenti economici , nel complesso, Anteo chiude l’an-
no confermando il fatturato del 2018 con un incremento di due punti percentuali, attestando il volume d’affari intorno ai 24,5 milioni di euro”. Nel dettaglio quali aree geografiche hanno dato maggiore soddisfazione? “Il dato italiano
- risponde l’Amministratore delegato - è molto positivo, così come nel resto d’Europa dove confermiamo le nostre posizioni. Decisamente brillante il dato sul Sud America, dove il 2019 sarà ricordato come l’anno dell’avvio in nuovi mercati
quali Colombia, Perù e il consolidamento in Cile, mercati che riteniamo assolutamente strategici in piena fase di sviluppo. Il primo anno pieno negli Usa, grazie all’accordo firmato nel 2018 con il partner Tommy Gate, fa registrare un avvio incoraggiante: il dato americano certamente ha contribuito alla crescita del fatturato. Accanto a Paesi dove già siamo presenti da decenni con successo quali Nuova Zelanda, Australia e Singapore, nel 2019 ha fatto registrare un trend positivo anche il Sudafrica”. L’anno appena passato è stato quello del cinquantesimo, celebrato al Transpotec di Verona con clienti e partner: quali saranno le “chiavi di volta” dello sviluppo di Anteo nel 2020? “L’obiettivo - afferma Maietti - è espandere la nostra presenza, consolidando la leadership in Italia e migliorando le posizioni nel resto del mondo. In Italia il potenziale è alto, considerando che il parco circolante è ancora datato, nonostante gli ultimi anni positivi per l’immatricolato. C’è l’evidente necessità di rinnovare i veicoli: il mercato ha bisogno di stimoli, può crescere ma molto dipende dalla politica d’incentivi. Non vedo segni di rallentamento ma non pos-
COMMERCIALI LEGGERI.
siamo nascondere il persistere di un clima d’incertezza. Cresceranno certamente Usa, tutto il continente Americano, Asia e Paesi Arabi”. Uno degli elementi che storicamente caratterizza Anteo è rappresentato dalla continua evoluzione dei prodotti, cui è chiamato il team di Ri cer ca&Sviluppo che, coordinato dall’ingegner Luciano Trebbi con tre collaboratori più un tecnico operativo ai pro totipi a tempo pieno, opera nella sede di Molinella: quali novità porteranno sul mercato quest’anno? “In primavera - anticipa il numero uno dell’azienda - lanceremo una nuova gamma dedicata ai veicoli commerciali leggeri. Nel segmento mediopesante il 2020 sarà primo anno pieno sul mercato della sponda retrattile Futura 4, che ha subito dato un riscontro positivo: dà vantaggi enormi permettendo un’installazione facile e in tempi molto brevi, senza rinunciare alle caratteristiche di affidabilità e durabilità, e peso contenuto per dare maggior portata ai veicoli. Partendo da queste caratteristiche e dall’impatto decisamente positivo dell’F4, continuiamo nel 2020 a proporre sul mercato prodotti nuovi e in grado di rispondere alle esigenze professionali”.
“CHIAVI DI VOLTA” DEL SUCCESSO PRODOTTO TAILOR MADE E RICAMBI A COSTO ACCESSIBILE
C
CUORE DELL’AZIENDA IL SITO DI MOLINELLA, ALLE PORTE DI BOLOGNA
uore della produzione Anteo è e resterà il sito di Molinella, alle porte di Bologna: 15mila mq coperti più piazzali, in cui lavorano circa 90 unità. Un impianto caratterizzato da elevata tecnologia ma che salvaguarda la customizzazione del prodotto. “La sponda Anteo - spiega Ilmer Maietti - è un prodotto industriale ma con peculiarità diverse dalla concorrenza : le linee produttive e la robotizzazione 4.0 che opera in alcuni reparti anche senza la presenza del personale durante le ore del pranzo e se-
rali consentono una produzione importante e rapida, nel rispetto della necessità di personalizzare la sponda sulla base delle esigenze del cliente. È questo il fattore decisivo del nostro successo: prodotto tailor made, realizzato just in time ma su richiesta. Siamo l’unico costruttore italiano di grosse dimensioni e questo ci permette di realizzare un prodotto su misura e nel contempo di alta affidabilità. Questo rappresenta unicum: non dovendo importare alcunché dall’estero né avendo fabbriche altrove, riuscia-
mo a realizzare il prodotto richiesto con estrema rapidità”. “Made in Italy” e Ricerca&Sviluppo: quali sono le altre voci alla base del successo globale di Anteo? I bassi costi di manutenzione dovuti ad un’alta affidabilità e durabilità del prodotto senza però dimenticare un fattore importante ed I nostri ricambi - afferma Maietti - costano molto poco! Noi non puntiamo sui ricambi per fare margini: li proponiamo sul mercato a un costo che sia econo-
micamente sostenibile. Su quest’aspetto la clientela è molto sensibile: la sponda nel tempo ha bisogno di manutenzione per garantire la sicurezza di chi lavora e, piuttosto che il prezzo d’acquisto, il direttore flotta o il responsabile del parco mezzi valuta quest’aspetto. A maggior ragione in Paesi come l’Italia in cui i controlli si fanno, giustamente, sempre più serrati per evitare incidenti sul lavoro. Mantenere le sponde in sicurezza è obiettivo sempre più importante”.
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ASTRE ITALIA / NONO CONGRESSO ANNUALE
Un modello che vale CON UN FATTURATO AGGREGATO DI 390 MILIONI DI EURO, 3.800 VEICOLI E 2.200 COLLABORATORI PER 37 INSEDIAMENTI, I 25 SOCI DEL NETWORK DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA CHIUDONO POSITIVAMENTE L’ANNO E GETTANO LE BASI PER UN 2020 IN CRESCITA. IL SERVIZIO PLUS, LANCIATO NEL 2018 CON L’HUB DI BOLOGNA E CHE NEL 2019 HA VISTO L’APERTURA DI UN NUOVO HUB PRESSO L’INTERPORTO CAMPANO DI MADDALONI, SI PREPARA ALL’INAUGURAZIONE DI UNA TERZA SEDE A MILANO.
A
LINO SINARI POZZUOLI
STRE Italia, parte del network europeo di piccole e medie imprese del trasporto e della logistica, chiude un altro anno di successo, celebrato durante il nono congresso annuale che si è svolto a Poz zuoli, alle porte di Napoli. Tra i risultati raggiunti nel corso di tutto il 2019, oltre al consolidamento del progetto ASTRE Plus, l’ingresso di nuovi soci e la definizione di importanti partnership per beni e servizi. Alla presenza di Denis Baudouin, Presidente di ASTRE, di Emmanuel Andrè, Direttore Generale Aggiunto, e del Presidente di ASTRE Italia Giuseppe Curcio, i 25 soci hanno tracciato un bilancio dell’anno e posto le basi per i progetti 2020. “Per il nuo vo anno - ha dichiarato Baudouin - l’obiettivo è proseguire il percorso di crescita intrapreso finora e continuare ad aumentare la nostra pre-
Italia. Il servizio Plus, lanciato nel 2018 con l’hub di Bologna e che quest’anno ha visto l’apertura di un nuovo hub presso l’Interporto di Maddaloni, in Campania, per quest’anno si prepara all’inaugurazione di una terza sede a Milano. “L’apertura in programma per il 2020 - ha precisato Giuseppe Curcio andrà a completare lo sviluppo nazionale di ASTRE Plus e ci fornirà le basi per svilup-
senza in Europa anche grazie al potenziamento del servizio di trasporto espresso di pallet di Pallet System. Per riuscirci, è necessario continuare a innovarsi ed è proprio in quest’ottica che intendiamo investire anche in termini di digitalizzazione”. Il 2019 si è chiuso all’insegna del successo per ASTRE
pare il servizio anche fuori dall’Italia. Il 2019 ci ha visti siglare importanti ac cordi, che ci permettono di offrire ai nostri soci beni e servizi di qualità sempre maggiore, dai lubrificanti ai rimorchi e veicoli industriali. E sono proprio i membri del network a determinare il nostro successo: l’anno scorso i soci
ASTRE sono saliti a 25, per un totale di 37 insediamenti, 3.800 veicoli e 2.200 collaboratori. Una crescita costante che conferma il valore del nostro modello per il panorama nazionale dei trasporti e della logistica: i risultati che stiamo continuando a ottenere sono la dimostrazione che ASTRE Italia sta seguendo il giusto percorso per stimolare e migliorare il business delle imprese nel nostro Paese”. La giornata di lavori è stata l’occasione per fare il punto anche sul progetto Gruppo Giovani, che mette insieme i figli dei soci fino a 39 an ni per agevolare il cambio generazionale anche all’interno della struttura “a striana”, oltre che nelle aziende socie, in un’ottica di confronto e scambio di idee innovative. Nato nel 1992, ASTRE è un network di piccole e medie imprese solide e indipendenti, divenuto il primo raggruppamento europeo di trasporti e logistica. Con più di 400 punti di distribuzione situati in più di dieci paesi dell’Unione Europea, tra cui Germania, Bel gio, Spagna, Francia, I ta lia, Paesi Bassi, Lituania e Regno Unito, ASTRE pro segue nella sua vocazione di sviluppo internazionale. Nel 2010 nasce ufficialmente ASTRE Italia, che diventa ottava regione ASTRE. Attualmente il network europeo conta 161 membri, esprimendo un giro d’affari globale di 2,7 mi liardi di euro e dando lavoro a più di 20mila addetti.
Il nono congresso annuale di Astre Italia e, in alto, l’intervento del presidente Giuseppe Curcio.
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L’S 650 DELLA NOSTRA PROVA È UN TRUCK CHIAMATO A TESTIMONIARE IL PROFONDO LEGAME DI
SCANIA CON IL SUO V8, IL LEGGENDARIO
2019 50 ANNI
MOTORE CHE NEL COMPIE
FESTEGGIANDO UN ANNIVERSARIO CHE HA SEGNATO LA STORIA DEI TRASPORTI E CHE È DESTINATO A CONDIZIONARNE LO SVILUPPO ANCHE IN FUTURO.
NELL’AMBITO DELLA NEW
GENERATION
SCANIA,
LA NUOVA SERIE S È UN CONCENTRATO DI EFFICIENZA, SOSTENIBILITÀ, VERSATILITÀ E PERFORMANCE RACCHIUSO NELLA CORNICE DI UN’ESTETICA VINCENTE E MODERNISSIMA.
SU STRADA / SCANIA S 650 A4X2NA
Invincibile stradista
L
FABIO BASILICO ASSAGO
’S 650 della nostra nuo va prova è un truck chiamato a testimoniare il profondo legame di Scania con il suo V8, il leggendario motore che nel 2019 compie 50 anni festeggiando un anniversario che ha segnato la storia dei trasporti e che è desti-
nato a condizionarne lo sviluppo anche in futuro. Gli appassionati lo sanno molto bene: il V8 del Grifone rappresenta il connubio perfetto di e mozione e logica: l’incredibile esperienza di guida, il comfort e l’eleganza coesistono infatti con prestazioni eccezionali e un’ineguagliabile economia operativa. Nato nel 1969 il V8 ha saputo negli anni di-
ventare una vera e propria icona tecnologica, un brand nel brand. Nell’ambito della new generation Scania, la nuova Serie S è indubbiamente un concentrato di efficienza, sostenibilità, versatilità e performance racchiuso nella cornice di un’estetica vincente e modernissima. Sono molte le novità che la nuova ammiraglia Se rie S
porta sul mercato. Dal design di esterni e interni all’ampia gamma di servizi per la profittabilità delle aziende clienti fino agli strumenti per la connettività. Fin dal primo sguardo, l’inedita cabina della Serie S spicca per un layout moderno ed elegante, che alla robustezza funzionale coniuga una forte dose di dinamismo. Il logo dedicato
al V8 è un’originalità riservata a questo S 650 che rende omaggio al cinquantenario dello storico 8 cilindri del Grifone e si integra alla perfezione con le linee che definiscono il layout della Serie S. Scania ha assegnato la massima priorità agli aspetti legati all’aerodinamica e, di conseguenza, al consumo di carburante. Ogni superficie, sia
una visibilità de cisamente superiore grazie a una superficie vetrata più ampia, al cruscotto più basso, ai pannelli delle portiere più sottili e ai montanti anteriori ot timizzati. Gli specchi possiedono una funzione grandangolare, sono elettricamente regolabili e riscaldati e so no in grado di smorzare efficacemente le vibrazioni. In generale, gli
La Carta d’identità
Nome: S 650 Cognome: Scania Configurazione: trattore + semirimorchio Krone Cabina: CS20H flat floor; colore: Silver Arctic; sospensioni: Air comfort. Dimensioni: lunghezza 5.960 mm, larghezza 2.600 mm, altezza 3.845 mm. Motore: Scania DC16; cilindrata: 16.4 litri; cilindri: 90° V8; 4 valvole per cilindro; Potenza max: 478 kW/650 cv a 1.900 giri/min; coppia max: 3.300 Nm a 950-1.350 giri/min; iniezione: Scania XPI; livello emissioni: Euro 6; rumorosità: 80 dBA. Cambio: Scania GRSO925R, Opticruise. Retarder: Scania R4100D, 4.100 Nm e 500 kW. Serbatoi: 400 litri; AdBlue: 47 litri. Pneumatici: 315/70 R22.5. Dotazioni: Cruise control con Active Prediction, Scania Eco-roll, V8 leather black, AEB, EBS, Hill Hold, ESP, FLC, LDW, Scania Driver Support.
Rispetto ai modelli precedenti, l’intero cruscotto è stato leggermente abbassato, con conseguente aumento della visibilità anteriore.
frontale che laterale e persino la parte inferiore del veicolo, è stata ottimizzata in modo da ridurre al minimo la resistenza aerodinamica. Anche componenti quali ad esempio i tergicristalli, gli specchi retrovisori e tutte le luci, sono stati progettati sulla base di questo principio. La cabina con zona notte è dotata di pianale piatto per soddisfare anche i clienti più esigenti. E offre
interni sono stati progettati per assicurare ai conducenti uno spazio ottimale per la guida e il riposo. La gamma di opzioni di regolazione del sedile del conducente è ancora più ampia e per mette a tutti i conducenti di altezza compresa tra 150 e 200 cm di trovare una posizione di guida ottimale. La postazione di guida, più vicina al parabrezza e leggermente spostata verso sini-
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Pagina 33 Barriera A7 Milano-Alessandria A7-A21
stra, aumenta inoltre la visibilità frontale e laterale. Rispetto ai modelli precedenti, l’intero cruscotto è stato leggermente abbassato, con un conseguente e notevole aumento della vi sibilità verso la parte anteriore del veicolo. Particolare at tenzione è stata dedicata allo spazio per piedi e ginocchia. Il cruscotto riprogettato semplifica inoltre i movimenti verso i lati della cabina quando il veicolo è parcheggiato. Inoltre, il design del cruscotto è caratterizzato da accessibilità e funzionalità, combinate con linee precise e pulite che aiutano gli occhi, e anche le mani, a trovare rapidamente ciò che cercano, suscitando
nel conducente una sensazione di maggiore sicurezza. Nelle nuove cabine anche il cruscotto è modulare, in modo da facilitare la personalizzazione sulla base delle e si genze dei clienti in termini di design
ergonomico, pulsanti, controlli e vani porta og getti con diversi livelli di prestazioni. È possibile montare due letti od optare per la soluzione a letto singolo come nel nostro caso. Su un percorso, esclusivamente autostradale, di
L’inedita cabina della Serie S spicca per modernità ed eleganza, arricchite dal logo del V8.
La gamma di opzioni di regolazione del sedile del conducente è ancora più ampia.
Km 80,9
Litri 19,94 Economy (l/100 km) 24,65
Media km/l 4,057
Km 128,13
Litri 39,48 Economy (l/100 km) 30,81
Media km/l 3,118
Km 81,51
Litri 23,35 Economy (l/100 km) 28,65
Media km/l 3,490
Km 290,53
Litri 82,77 Economy (l/100 km) 28,49
Media km/l 3,510
Alessandria-Gravellona Toce A26
Gravellona Toce-Barriera A8 Milano A26-A8
Risultato finale
poco più di 290 km (290,53), lo Scania S 650 ha registrato un consumo totale di 82,77 litri di gasolio, per un media km/l pari a 3,510 e una media economy (l/100 km) di 28,49. Alleato dell’ottimizzazione di guida è il sistema Scania Active Prediction che sfrutta i dati delle mappe topo-
grafiche e la tecnologia GPS per determinare lo sviluppo della strada nei 3 km che il veicolo si appresta ad affrontare, scegliendo la marcia e la velocità ottimali per minimizzare il con sumo di carburante. L’ultima versione del sistema offre agli autisti nuove funzionalità e algoritmi ulteriormente affinati per sfruttare al meglio sistemi come l’Eco-roll (quando il veicolo procede in folle) e il funzionamento al regime più basso possibile. Le migliorie apportate u ti lizzano in modo ancora più efficiente l’energia cinetica del veicolo sulle strade collinari. La maggiore intelligenza del sistema si traduce in una precisione di calcolo ancora più elevata e di conse-
guenza il veicolo riesce a sfruttare la propria massa e i dislivelli della strada in un maggior numero di situazioni. Un ulteriore sviluppo risiede nella migliore strategia per affrontare una discesa. Lo Scania Active Prediction, conoscendo esattamente la topografia, calcola la riduzione della velocità necessaria durante la fase antecedente e iniziale della discesa per poter sfruttare al massimo l’inerzia del veicolo al termine della stessa senza superare la velocità mas sima impostata nel limitatore. Ovviamente, l’autista non deve minimamente preoccuparsi di queste scelte stra tegiche, in quanto è il veicolo a gestirle con precisione estrema.
I capienti vani estraibili da sotto il piano del letto comprendono anche la funzione frigorifero.
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SU STRADA / MERCEDES-BENZ ACTROS 1845 LS 4X2
Efficienza e intelligenza
AUTENTICO STRADISTA, L’ACTROS DELLA NUOVA GENERAZIONE È UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIE. CON CONSUMI DI CARBURANTE ALL’INSEGNA DELLA REALE EFFICIENZA, SI MUOVE SULLA LUNGA DISTANZA METTENDO A FRUTTO I VANTAGGI DEI SISTEMI INTELLIGENTI DI CUI È DOTATO E AGEVOLANDO IL DRIVER, CHE HA, TRA L’ALTRO, A DISPOSIZIONE L’ACTIVE DRIVE ASSIST, VERA PIETRA MILIARE NELLA PRODUZIONE DI VEICOLI INDUSTRIALI, IN GRADO DI STERZARE, FRENARE E ACCELERARE AUTOMATICAMENTE IL VEICOLO IN SPECIFICHE CIRCOSTANZE. COME A DIRE CHE IL FUTURO È GIÀ OGGI.
N
FABIO BASILICO LAINATE
on è la prima volta che saliamo a bordo del nuovo MercedesBenz Actros e ne apprezziamo fino in fondo le qualità. Ma ogni nuova occasione è come se fosse la prima ed è quindi spontaneo lasciarsi sor prendere dalle indubbie caratteristiche vincenti della nuova generazione dell’ammiraglia per le lunghe distanze di Mercedes-Benz Trucks. Il ritrovo è presso la sede della concessionaria Merbag, a Lainate. Accompagnati dal driver Richard Schneider, ci avviamo sul tragitto programmato per la nostra prova imboccando l’autostrada A8 in direzione nord-ovest dal casello di Lainate. Il primo tratto ha come meta Gravellona Toce, al termine dell’autostrada A26. Le già celebrate MirrorCam che sostituiscono gli specchietti retrovisori esterni tornano ad attirare la nostra attenzione. Questa innovativa e geniale dotazione di serie ha migliorato notevolmente la sicurezza e l’aerodinamica dell’Actros. Le due telecamere rivolte verso la parte posteriore forniscono immagini chiare che vengono visualizzate su due display all’interno della cabina. Queste telecamere, disposte sui montanti anteriori, aiutano il conducente attraverso apposite linee ai fini di una migliore valutazione della distanza dai veicoli che seguono, nonché, ad esempio, in fase di manovra, in curva o nei cambi di corsia. Un ulteriore grande van-
taggio è dato dall’assenza degli specchietti retrovisori convenzionali, che migliora notevolmente la visibilità a 360 gradi. OPZIONI INEDITE
Un’altra carta vincente del nuovo Actros sono i due grandi display del Multimedia Cockpit, che offre al conducente una serie di opzioni di comando completamente inedite e un comfort di gestione ancora più elevato, integrando tra l’altro sia Apple CarPlay sia Android Auto. Il Multimedia Cockpit è dotato di due ampi display, con quello principale che sostituisce la strumentazione tradizionale. Qui sono visualizzati, ad
esempio, tutti i sistemi di assistenza alla guida e la nuova funzione di riconoscimento della segnaletica stradale. Un secondo schermo touchscreen è posizionato nella plancia, e consente di gestire una serie di app selezionate dal Mercedes-Benz Truck App Portal, oltre ai pulsanti virtuali e alla visualizzazione del nuovo sistema di navigazione. Un aspetto di grande importante per le aziende di trasporto è il controllo in tempo reale del truck tramite Fleetboard e Mercedes-Benz Uptime grazie al Truck Data Centre. Mercedes-Benz Uptime offre un innovativo prodotto di assistenza e manutenzione grazie alla messa in rete intelligente dei veicoli in tempo reale e a un’intensiva custo-
mer care. Il sistema di diagnosi, completamente automatico, controlla costantemente in tempo reale lo stato dei sistemi veicolo pre senti sul truck. In pochi secondi li interpreta, individua eventuali condizioni critiche e fornisce consigli concreti per le azioni da intraprendere. Qualora venisse indicata la necessità di effettuare interventi di manutenzione o riparazione, Mercedes-Benz Service fornirà immediata assistenza al cliente con una soluzione personalizzata orientata in modo ottimale allo specifico percorso pianificato ed alla condizione del veicolo. Questo consente ai clienti di pianificare in modo estremamente più semplice le visite in officina e la disponibilità del veicolo, per-
mettendo ai tra sportatori di gestire i propri veicoli con un’efficienza ancora maggiore. Equipaggiato con il prestazionale OM 471 da 12.8 litri, con potenza massima di 449 cv e coppia massima di 2.200 Nm a 1.100 giri/min, l’Actros ci consegna dati di consumo davvero interessanti. Merito senza dubbio del propulsore ma anche dei sistemi che concorrono alla gestione ottimale del percorso di guida. In un percorso totale esclusivamente autostradale di 314 chilometri, sono stati consumati 78,210 litri di gasolio, pari a una media km/l di 4,014. Il driver ha innanzitutto beneficiato del lavoro del nuovo Active Drive Assist, che rappresenta una pietra miliare
nella produzione di veicoli industriali. Disponibile per la pri ma volta a bordo di un truck, il sistema offre una guida parzialmente autonoma a tutte le velocità e, inoltre, fornisce assistenza all’autista e in determinate circostanze, controllando la marcia in senso longitudinale e laterale e intervenendo automaticamente sul sistema frenante e sull’ac celeratore, mantenendo allo stesso tempo il veicolo all’interno della carreggiata. Il sistema si dimostra vantaggioso sia in condizioni di traffico rallentato che durante i viaggi più lunghi e monotoni. Il sistema sfrutta l’innovativo servosterzo elettronico, la cui coppia viene aumentata a secondo delle necessità (ad esempio in fase di manovra),
La Carta d’identità
Tutti i sistemi di assistenza disponibili sul nuovo Actros operano sinergicamente per la sicurezza.
Nome: Actros Cognome: Mercedes-Benz Configurazione: trattore 4x2 con semirimorchio Cabina: L-Cab, StreamSpace, 2,50 m, pavimento piatto. Motore: OM 471, 12.8 litri, 6 cilindri in linea, Euro VI/D; potenza max: 330 kW/449 cv a 1.600 giri/min; coppia max: 2.200 Nm a 1.100 giri/min (Top torque: 2.400 Nm a 1.100 giri/min). Cambio: automatico Mercedes PowerShift 3. Braking system: EPB con ABS e ASR. Pneumatici: anteriori 315/55 R22,5, posteriori 315/70 R22,5. Serbatoi: principale lato sinistro 390 litri, secondo a destra 430 litri; AdBlue: 60 litri. Dotazioni opzionali: volante in pelle, layout esterno “ExtraLine”, layout interno “StyleLine”, luci Led ambiente, fari bixenon, luci diurne a Led, clima automatico, Multimedia Cockpit, MirrorCam, Active Brake Assist 5, Active Drive Assist, electronic steering, PPC, freno di stazionamento elettronico, Traffic Sign Assist, Stability Control Assist.
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sulla lunga distanza migliorando la maneggevolezza. Il sistema, dunque, è un primo concreto e importante passo verso la guida autonoma che supplisce alle naturali e prevedibili mancanze umane, anche nel caso di una guida esperta. Tuttavia, è bene ricordare che l’Active Drive Assist è pur sempre un sistema di assistenza che non solleva i conducenti dalla responsabilità di tenere costantemente sotto controllo il com portamento del veicolo nel traffico. E che, oltre alla supertecnologica analisi di dati e informazioni, non è in grado di avere l’intuitività e la capacità di reazione all’imprevisto tipiche dell’essere umano.
CONTROLLO DELLA STRADA
DETTAGLI E SPECIFICHE
Tutti i sistemi di assistenza del nuovo Actros operano sinergicamente; l’Active Drive Assist sfrutta il radar avanzato e la telecamera dell’innovativo Active Brake Assist 5 per monitorare il traffico e rilevare la segnaletica orizzontale. E opera sempre secondo le specifiche del cruise control intelligente e del sistema di controllo della trasmissione Predictive Powertrain Con trol, per garantire una marcia quanto più efficiente possibile in termini di costi. Active Brake Assist 5 è un punto di riferimento assoluto nell’assistenza alla frenata di emergenza. Il sistema è ora in grado di reagire in modo ancora più efficacie in presenza di persone, grazie all’interazione del radar e delle telecamere. Le già note capacità del sistema precedente rimangono inalterate: a prescindere
caratteristica unica è che il sistema comprende l’intero lato destro della combinazione motrice/rimorchio e oltre, ed è in grado di prevedere la traiettoria del rimorchio. Il sistema di assistenza al la svolta fornisce ora supporto al conducente in determinate circostanze nelle svolte a sinistra: nei veicoli con uno sbalzo di oltre 1,5 metri dietro l’ultimo asse posteriore, esiste il rischio che l’angolo posteriore destro del veicolo viri verso l’esterno in fase di svolta a sinistra. Ciò potrebbe provocare una collisione tra lo sbalzo del telaio e gli altri utenti della strada, quali ad esempio pedoni, ciclisti o altri veicoli. A bordo del nuovo Actros il sistema di assistenza alla svolta è in grado di avvertire tempestivamente il conducente in queste situazioni.
I due grandi display del Multimedia Cockpit che offre al conducente una serie di opzioni di comando completamente inedite.
dalla presenza di una persona o di un veicolo fermo o che precede, l’Active Brake Assist 5 fornisce supporto al conducente in caso di rischio di collisione intervenendo, all’occorrenza, anche con una frenata d’emergenza automatica fino al completo arresto del veicolo. Sulla riduzione del consumo di carburante del nuovo Actros influisce in modo determinante la funzione migliorata del Tempomat e del controllo della trasmissione, il Predictive Powertrain Control (PPC). Rispetto ai modelli precedenti, il nuovo Actros registra una riduzione del consumo di carburante fino al 3 per cento in autostrada e superstrada.
Nei percorsi extraurbani il risparmio di carburante raggiunge addirittura il 5 per cen to, grazie soprattutto all’ottimizzazione del PPC. Oltre a un sistema di localizzazione satellitare, i sistemi di nuova generazione utilizzano mappe stradali digitali precise che contengono dati sulla topografia, il percorso, gli incroci, rotatorie e sulla segnaletica stradale. Pertanto il sistema ottimizza lo stile di guida non solo in presenza di salite o discese, ma anche su tratti extraurbani con molte curve, dove fino ad oggi non era possibile l’utilizzo del Tempomat in modo ottimale; tutto ciò con l’obiettivo di garantire il maggior risparmio
di carburante possibile, supportando al meglio il conducente. Inoltre, l’interazione tra Predictive Powertrain Control e il sistema di mantenimento della distanza migliora l’efficienza nel momento in cui il sistema di mantenimento della distanza fornisce informazioni sui veicoli che precedono, affinché il Predictive Powertrain Control possa pianificare in modo ideale le operazioni di cambio delle marce e le variazioni di velocità. Il PPC beneficia della nuova modalità di guida Economy+ del cambio automatico PowerShift 3, realizzato per garantire uno stile di guida ancora più parsimonioso. I programmi di marcia
Casello A8 Linate-Gravellona Toce A8-A26
Km 79,7
Km 131,3
Km 103
La moderna e funzionale cabina del nuovo Actros, segno distintivo del design made in Stoccarda.
Standard, Eco e Power sono disponibili di serie. Altra chicca in dotazione al l’Actros di nuova generazione sono il sistema di assistenza alla svolta, l’unico completamente integrato nell’architettura del veicolo; può ridurre al minimo la probabilità di incidenti pericolosi sul lato passeggero nella guida in curva o quando si cambia corsia sulla destra. Il sistema di avviso è stato ulteriormente migliorato: sul nuovo Actros, le MirrorCam e il sistema di assistenza alla svolta funzionano in perfetta sinergia, facendo sì che tutte le informazioni rilevanti confluiscano in un unico punto nei display MirrorCam. Un’altra
Altre dotazioni di sicurezza sono il freno di stazionamento elettronico, il Traffic Sign Assist e lo Stability Control Assist. Il nuovo freno di stazionamento elettronico con funzione HOLD coniuga maneggevolezza e sicurezza. Questo si attiva automaticamente quando si spegne il mo tore, con la funzione HOLD integrata che si attiva a veicolo fermo premendo il pedale del freno e si disattiva alla successiva pressione dell’acceleratore. Il sistema integrato di ausilio alla partenza Hill Holder ha una funzione molto importante in fase di partenza in pendenza. Il Traffic Sign Assist riesce a rilevare i limiti di velocità, l’inizio e la fine dei tratti con divieto di sorpasso e i segnali di avvertimento e li visualizza sul display. Un segnale visivo compare se il conducente supera la velocità indicata dalla segnaletica rilevata. Il nuovo Stability Control Assist per semirimorchi e rimorchi frena il rimorchio in fase di rilascio e di svolta applicando una pressione di frenata moderata per stabilizzare il veicolo.
Km 314
Litri 25,461
Media km/l 3,130
Litri 29,444
Media km/l 4,459
Litri 23,305
Media km/l 4,419
Litri 78,210
Media km/l 4,014
Gravellona Toce-Alessandria A26
Alessandria-Lainate A21-A7-Tangenziale Ovest Milano A8
Risultato finale
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SCANDIPADOVA / ALLA SCOPERTA DELLA STORICA OFFICINA VICENTINA
Sì Martini, sì assistenza DAGLI ANNI SETTANTA RIFERIMENTO NEL POST VENDITA DELLA RETE SCANIA, OFFICINE MARTINI NASCE NEL 1970 PER VOLONTÀ DI ADELINO MARTINI, CHE SUBITO ADERISCE AL PROGETTO DI AFFERMAZIONE IN ITALIA DELLA CASA DI SÖDERTÄLJE. OGGI GUIDATA DALLA SECONDA GENERAZIONE, DOPO ESSERSI COSTANTEMENTE EVOLUTA NELLE DIMENSIONI E NEI SERVIZI OFFERTI L’AZIENDA PUNTA QUEST’ANNO A REALIZZARE IL PROGETTO 2020: UNA SEDE DISTACCATA PER I CAMION A GAS CON ANNESSA AREA DI SERVIZIO PER GLI AUTISTI E LAVAGGIO.
D
MAX CAMPANELLA TEZZE SUL BRENTA
a sempre il post vendita per Scania non è un business, ma un vero e proprio complemento della fornitura del camion. Ricevere un veicolo del costruttore di Södertälje vuol dire affidarsi in toto a un sistema di trasporto, che comprende trattore o motrice ma arriva alla manutenzione assistita, all’assistenza h 24 e alla necessità di un riferimento per ogni necessità. Nel seguire e applicare la strategia globale della Casa svedese, Scandipadova, Concessionaria per l’area di Padova-Vicenza-Rovigo, oltre all’officina presente nell’headquarter di Vigonza mette a disposizione degli autotrasportatori un network che garantisce una copertura capillare del territorio, costituito com’è da due officine au torizzate con mandato Scandipadova (Callegaro a Ca doneghe e Martini a Tezze sul Brenta) e due officine di diretta dipendenza: Scandivicenza a Sandrigo e Scandirovigo a Stanghella. “Piuttosto che un mega store centrale -
spiega Nicola Beggiato, Area Manager Scandipadova - la strategia è basata su una rete agile, costituita da strutture di medie dimensioni tutte vicine alla clientela e ben distribuite sul territorio. Questo consente di dare il miglior servizio al cliente, che è ciò che ci sta più a cuore”. Officine Martini nasce nel 1970 per volontà di Adelino Martini, originario di Tombolo, dove apre la prima sede dell’officina. L’area a nord di Padova era fulcro di una fiorente attività alimentare, che richiedeva il trasporto di bestiame nonché della filiera del refrigerato (car ne e food in genere). Affiancato dalla moglie Attilia, Adelino Martini si specializza nell’assistenza ai veicoli pesanti e aderisce alla rete Scania, nel periodo agli albori della penetrazione in Italia del marchio svedese a opera della famiglia Rangoni. Che Martini ci sapesse fare nel suo mestiere era ben presto chiaro a tutti, nel mondo Scania e non solo: è lui, negli Anni Ottanta, a rilevare la piccola officina di Marghera, per traghettarla verso nuovi
orizzonti e cederla, nel 1984, una volta definita la riorganizzazione e la struttura. Intanto in officina arriva la seconda generazione: per Susanna, 56 anni, Fabio, 50, e Giovanni, 51, è cosa naturale entrare nell’azienda di papà; l’officina l’hanno vissuta da ragazzi, non di rado facendo i
compiti aiutati dal meccanico o anche dai clienti. “Con molti di loro - racconta Susanna Martini - abbiamo sempre avu to e abbiamo tuttora rapporti familiari: la vicinanza al cliente è nel nostro dna, alcuni venivano a cena da noi e si parlava con loro davvero con rapporti di affetto”.
La svolta aziendale nel 1985 quando Officine Martini si sposta a Tezze sul Brenta, in una zona che consente maggiore visibilità. Negli anni cresce il business e il volume di lavoro e quello spazio non basta più. “Soprattutto spiega Fabio Martini - la struttura era stata trasformata
Il team di Officine Martini che ha chiuso il 2019 con un fatturato di circa 3 milioni di euro.
ma non concepita come officina: avevamo bisogno di spazi adeguati, per facilitare le manovre dei camion e lavorare con più serenità”. È il 2006 e, mentre Giovanni esce dalla società per aprire una propria attività nel ramo accessori, Officine Martini si sposta nella zona industriale, realizzando l’attuale sede studiata, progettata e costruita sulle esigenze di chi opera nel trasporto pesante: mille mq di officina, 2mila mq di piazzale e, dal 2014, un ulteriore magazzino di 600 mq; all’ingresso, un corner dedicato allo shop ping in chiave Scania, con tutti i gadget e utensili a marchio del Grifone di qualità svedese e utili al lavoro di chi guida. E non è affatto finita, anzi. “Quest’anno - aggiunge Susanna Martini - il progetto è offrire alla clientela un servizio che vada al di là del post vendita. In questa zona transitano molti autotrasportatori che non hanno un riferimento per servizi essenziali: docce, un riparo per la notte, lavanderia, corrente elettrica per scaldare le vivande ecc.” Sulla spinta imprenditoriale di tre giovani che hanno saputo imparare da papà Adelino, Officine Martini ha acquisito un’area nella parte opposta della strada di Tezze, dove questa primavera è previsto l’inizio dei lavori del Progetto 2020: una sede distaccata per la manutenzione dei camion a gas e, annessa, un’area con lavaggio e servizi dedicati ai trasportatori. Sulla strada tracciata da una famiglia che si è dedicata al lavoro con passione, serietà ma anche tanta disponibilità e simpatia, Officine Martini dà oggi lavoro a 16 dipendenti, oltre a due a tempo determinato, e si occupa di assistenza a 360 gradi. Il 95 per cento dell’attività è dedicata a clienti Scania, ma l’officina opera anche per i semirimorchi. A disposizione dei clienti due van per l’assistenza h 24. Chiuso il 2018 con un fatturato di circa 2,8 milioni di euro, il 2019 si attesterà sui 3 milioni. Intanto in azienda entra la terza generazione: Michela Basso, figlia di Susanna, mentre il fratello Luca opera nella sede di Scandipadova.
CONTINUA L’AFFERMAZIONE DEL GRIFONE NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA VICENTINA
UN NUOVISSIMO TRATTORE SCENDE IN CAMPO PER AUTOTRASPORTI MOGNON L orenzo Mantese, autista professionista, esce da Scandivicenza soddisfatto: è al volante di uno splendido Scania New Generation con il quale si occuperà di trasportare rifiuti in tutto il territorio veneto fino a Ancona. È l’ultimo gioiello entrato nella flotta di Autotrasporti Mognon, azienda di Isola Vicentina fondata nel 2000 da Mauro Mognon, classe 1966, che ha scelto di proseguire il suo lavoro di trasportatore lasciando il posto da dipendente per investire in una ditta in proprio. Scelta vincente,
quella di Mauro che, affiancato dalla moglie Nadia e dai figli Enrico, 23 anni, che guida su rotte regionali, e Jessica, 21, possiede oggi un parco di nove unità di cui cinque scarrabili, tre trattori e una cisterna mangime Scania da 6 cilindri acquistata nel 2018. “Nel 2017 - spiega il giovane Enrico - abbiamo iniziato una partnership con Scandipadova e oggi i veicoli Scania sono tre: la cisterna e due trattori, dei quali un quattro assi e questo nuovissimo che presto avrà al traino un semirimorchio attrezzato
per gli spurghi”. Con cinque dipendenti e il titolare impegnato su strada in prima persona, Mognon è la tipica realtà aziendale delle terre vicentine, fatta di gente volenterosa, pronta a soddisfare le richieste della clientela con estrema attitudine al servizio. Per il trainato, nella flotta trovano spazio una vasca, un bilaterale e un piano mobile, con i quali Mognon trasporta rifiuti raggiungendo i confini della Lombardia, arrivando con la cisterna mangime anche a Roma e nelle Puglie.
Stretta di mano tra Nicola Beggiato (a sinistra), Area Manager Scandipadova, e Lorenzo Mantese, autista di Autotrasporti Mognon.
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INTERVISTA
R
iferimento della Stella da Grosseto a Reggio E milia passando per La Spezia, Truck Italia ha il volto di Matteo Taverni, giovane e atletico General Manager, appassionato com’è, oltre che di camion, di triathlon, sport che prevede prove in rapida successione di nuoto, corsa e ciclismo. Una versatilità che applica sul campo, come ha sempre fatto e continua a fare il padre Giuliano, pronto nel 2007 a dare vita a Truck Italia dallo spin off di GMG, dal 1992 Concessionaria della Stella. A soli diciott’anni Giuliano Taverni ha imparato dalla gavetta a vendere camion. A lui si deve la crescita di Cavir (Centro assistenza veicoli industriali Renault), dealer della Losanga, che con l’arrivo di Taverni conosce uno sviluppo importante nel Centro Italia e nel 2004 diventa Toscana Truck, con l’obiettivo di mag giore espansione sul territorio e il mandato Renault Trucks per Toscana e La Spezia. Nel corso di quasi 13 anni di vita Truck Italia si struttura sempre più, caratterizzandosi per la sua attività in qualche caso pionieristica, come l’apertura dell’officina h 24: avviata in collaborazione con Mercedes-Benz Trucks, per un decennio è stata l’unica in Italia a offrire questo tipo di servizio. Dal 2001 in azienda accanto al padre, Matteo Taverni è oggi alla guida di una realtà aziendale votata alla capillarità. L’headquarter di Truck Italia è nel sito di Montelupo Fiorentino, dove ebbe inizio con GMG il mandato Mercedes-Benz. L’attuale impianto è stato realizzato nel 2016 e si sviluppa su una superficie di 40mila mq, con showroom di 350 mq e mille mq di officina in cui operano nove unità, oltre a due magazzinieri e due accettatori. “Nel corso di quest’anno - dichiara Matteo Taverni - abbiamo in progetto la realizzazione di altri 1.200 mq di officina”. Restando in provincia di Firenze, a Campi Bisenzio opera la nuovissima sede dedicata al post vendita, inaugurata nel 2018: Centro assistenza van e truck su una superficie di 10mila mq e 1.600 mq tra officina e magazzino, dove operano 14 unità. A Livorno, Truck Italia è presente con una sede vendita e assistenza: area esterna di 5mila mq, officina-magazzino di 2.500 mq e showroom di mille mq. In Toscana la Concessionaria ha inoltre una sede a Siena-Sinalunga (service, ricambi e vendita), nei pressi dell’uscita Valdichiana dell’A1. Nel 2010 arriva la parte emiliana: dopo la positiva esperienza in Toscana, Mercedes-Benz assegna a Truck Italia il mandato su Bologna, Modena e Reggio Emilia, al cui servizio opera la sede all’uscita autostradale di Bologna Valsamoggia, su 4mila mq e 1.200 mq di officina. “Abbiamo in cantiere per l’area emiliana - precisa Taverni - progetti di sviluppo: occorre più spazio per i servizi ai clienti e abbiamo dovuto lasciare la sede modenese perché troppo sottodimensionata”. A fine 2012 Truck Italia
MATTEO TAVERNI GENERAL MANAGER TRUCK ITALIA
La Stella nel cuore d’Italia DA GROSSETO A REGGIO EMILIA COPRENDO L’INTERA TOSCANA E PASSANDO PER LA SPEZIA, LA CONCESSIONARIA CON HEADQUARTER A MONTELUPO FIORENTINO È IL RIFERIMENTO DELLA CASA DI STOCCARDA PER TRUCK E VAN. NATO NEL 2007 E PARTE DEL GRUPPO AZIENDALE CHE FA RIFERIMENTO ALLA FAMIGLIA TAVERNI, IL DEALER MERCEDES-BENZ VANTA IN MEDIA UNA QUOTA DI MERCATO DEL 13 PER CENTO NEI PESANTI E DEL CINQUE NEI LEGGERI.
sbarca sulla costa: a La Spezia con una sede solo service su un’area di 7mila mq e officina di mille mq con cinque unità; a Grosseto con una se-
di MAX CAMPANELLA
MONTELUPO FIORENTINO
de (presso l’ex Bernini) che effettua servizi a 360 gradi (ser vice, ricambi e vendita) con showroom di 300 mq e officina di 700 mq e quattro
unità operative. In questo vasto territorio, caratterizzato da opportunità, criticità e differenze marcate, Truck Italia è sinonimo di
vendita e assistenza Mercedes-Benz Trucks (Econic compreso), Vans, Fuso, assistenza-riparazione di autobus Mercedes-Benz e Setra (mar-
Nel 2020 Truck Italia continuerà a migliorare la copertura territoriale e l’efficientamento aziendale interno.
chi commercializzati in Italia da EvoBus), da aprile 2019 ha il mandato per vendita e assistenza dell’americana Bobcat (minipale e escavatori) e dal 2019 si occupa dei veicoli usati di tutto il Gruppo aziendale (pesanti, leggeri e vetture). Del Gruppo della famiglia Taverni, oltre a Truck Italia e Toscana Truck fa parte Nolcar, azienda di noleggio a breve e lungo termine con una flotta di 180 unità, di cui 15 trattori dei due brand e i restanti veicoli commerciali e autovetture. Nolcar completa l’offerta a lungo termine di CharterWay, servizio di noleggio Mercedes-Benz. Il Gruppo nel suo complesso dà lavoro a 155 dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa cento milioni di euro, con un aumento nel 2019 dell’8 per cento. “Il tasso di crescita - illustra Mat teo Taverni - è costante negli anni e in parallelo cresce la struttura in termini di organizzazione: soprattutto nel le vendite e nelle figure tecniche siamo sempre alla ricerca di personale specializzato, con una certa difficoltà nel reperirlo”. In media, nel territorio di competenza Truck Italia, Mercedes-Benz ha una quota di mercato del 13 per cento nei pesanti stradali e del 4,8 nei veicoli commerciali, con un aumento significativo nel segmento dei furgoni medi e grandi. “Nei veicoli leggeri precisa Taverni - il mercato è molto influenzato dal noleggio e dalle scelte delle multinazionali, che hanno un forte impatto sulla domanda. Nei pesanti il 65 per cento del mer cato è rappresentato dai trattori stradali, con alcune specificità nel territorio emiliano, dove troviamo aree a macchia di leopardo con una forte richiesta di motrici, soprattutto isotermiche, e aree in cui prevale il conto proprio”. Il 2020 è anno pieno del nuovo Actros, che irrompe sul mercato con novità assolutamente pionieristiche, prima tra tutte le videocamere al posto dei tradizionali specchietti retrovisori. “Come spesso accade - afferma Taverni - Mercedes-Benz è sempre più avanti e rischia di spingersi molto avanti per il mercato italiano: le novità dell’Actros sono così tecnologicamente avanzate che richiedono il giusto tempo per essere ben conosciute sul mercato. Gli autotrasportatori italiani ne comprenderanno i benefici quando avranno superato le iniziali perplessità”. La squadra di sales manager al timone di Matteo Taverni è costituita da sei persone per i pesanti e 14 per i leggeri, oltre a un ufficio gare e a un team che si occupa di allestitori per entrambi i segmenti. “La nostra strategia afferma in conclusione - si basa sulla vicinanza alla clientela e alla Casa Madre: nel 2020 continueremo a migliorare la copertura territoriale e l’efficientamento interno dell’azienda; rafforzeremo il business dell’usato nei veicoli industriali e commerciali e avremo un dialogo sempre più costruttivo con la Casa Ma dre, base del successo commerciale”.
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WEBASTO / INGENTI INVESTIMENTI PER AVVIARE LA PRODUZIONE NEI SITI TEDESCHI
La svolta decisiva dell’elettromobilità TRE ANNI FA WEBASTO HA PRESO LA DECISIONE DI SVILUPPARE ULTERIORI CAMPI DI ATTIVITÀ NEL SETTORE DELL’ELETTROMOBILITÀ, CON SOLUZIONI DI RICARICA E SISTEMI DI BATTERIE. LA LINEA PRODUTTIVA DEI MODULI DI BATTERIE DESTINATI A UN PRODUTTORE EUROPEO DI AUTOBUS È GIÀ PARTITA PRESSO LO STABILIMENTO DI SCHIERLING. DAL 2020, LA SOCIETÀ HA INOLTRE INIZIATO A PRODURRE IL PROPRIO SISTEMA DI BATTERIE STANDARD SVILUPPATO SPECIFICAMENTE PER I VEICOLI COMMERCIALI. LA PRODUZIONE DELLE NUOVE BATTERIE AVVIENE NELLA FABBRICA CINESE DI WEBASTO SITUATA A JIAXING.
V
MICHELE S. ALTIERI SCHIERLING
eicolo elettrico vuol dire batterie. Webasto, partner globale di sistemi innovativi per l’industria automotive, ha iniziato la produzione di batterie per veicoli elettrici in Germania. La linea produttiva dei moduli di batterie destinati a un produttore europeo di autobus è già partita presso lo stabilimento di Schierling, nel distretto di Regensburg. Dal 2020, la società ha inoltre iniziato a produrre il proprio sistema di batterie standard sviluppato specificamente per i veicoli commerciali. A questo scopo, Webasto ha investito 11 milioni di euro in una linea multi-prodotto. Ulteriori 18 milioni di euro sono stati investiti per la creazione di un centro di prototipazione e validazione presso il sito di Hengersberg, nel distretto di Deggendorf. Tre anni fa Webasto ha preso la decisione non solo di e spandere ulteriormente il proprio core business nel settore dei tetti, dei riscaldatori e dei condizionatori, ma anche
di sviluppare ulteriori campi di attività nel settore dell’elettromobilità, con soluzioni di ricarica e sistemi di batterie. “Siamo entrati con successo
in questo mercato con i nostri innovativi prodotti per la mobilità del futuro e i primi autobus equipaggiati con batterie Webasto arriveranno pre-
sto nelle strade delle principali città europee - dichiara Holger Engelmann, Presidente del Management Board di Webasto SE - Con l’avvio
della nostra produzione interna di batterie stiamo aprendo un capitolo completamente nuovo nella storia della nostra azienda, che nasce quasi 120 anni fa. Questo è un grande sforzo di squadra da parte dei nostri numerosi esperti interni, di cui possiamo essere molto orgogliosi”. Nell’implementare lo sviluppo e la produzione dei suoi sistemi di batterie, Webasto ha beneficiato delle competenze esistenti all’interno del suo core business. La società è stata, ad esempio, in grado di attingere al suo know-how di gestione termoelettrica, alla sua produzione elettronica interna e alla sua esperienza nell’installazione di sistemi complessi nei veicoli, tutti fattori chiave di successo per il nuovo campo di attività. Inoltre, negli ultimi tre anni, Webasto ha portato in azienda altri esperti di elettromobilità. La società di Stockdorf sta sfruttando la sua consolidata rete di produzione per costruire sistemi di batterie per il mercato europeo: i sistemi di tetti apribili vengono prodotti a Schierling da oltre 30
anni. Per di più, in questo sito si trova anche il centro di competenza del gruppo per le tecnologie costruttive che utilizzano materiali leggeri. A integrazione di ciò, Webasto ora produce sistemi di batterie nello stesso impianto. Webasto ha inoltre sviluppato il suo sito di Hengersberg al fine di produrre soluzioni innovative nel settore dell’elettromobilità. Il centro di competenza per i tetti convertibili è stato ampliato con una struttura di collaudo e prototipazione all’avanguardia per le batterie. I dipendenti di Hengersberg producono inoltre gusci di alluminio per i sistemi di batterie che vengono successivamente inviati allo stabilimento di Schierling. Le celle per la batteria standard Webasto sono fornite da Samsung SDI, partner Webasto nel campo dei sistemi di batterie dal 2018. Non solo Europa. Lo sviluppo e la produzione di sistemi di batterie insieme a un impianto di produzione dei tetti - saranno localizzati nel nuovo sito Webasto di Jiaxing, in Cina, la cui apertura è prevista quest’anno.
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ARET / IN TUTTO IL MONDO CON LE REGIE MOBILI REALIZZATE SU CHASSIS IVECO
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FABIO BASILICO
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MILANO INDUSTRIAL,
ZIBIDO SAN GIACOMO
ietro le riprese live di una gara automobilistica, di un concerto o di un evento a forte audience c’è chi opera con strumenti e sistemi tecnologicamente avan zati. È il mondo del broadcast televisivo in cui eccelle un’azienda esportatrice in tutto il mondo della più avanzata tecnologia made in Italy. È la Aret video and audio engineering Srl di Zibido San Giacomo (Mi), specializzata nella realizzazione completa di regie mobili partendo dal telaio di van e truck & trailer. Siamo andati a conoscere l’azienda milanese, che da diversi anni intrattiene un rapporto di proficua collaborazione con Milano Industrial, concessionaria Iveco per le province di Milano e Pavia. “Aret video and audio engineering - esordisce l’ingegner Umberto Asti, Vice Presidente - è leader mondiale di mercato nella progettazione e integrazione di sistemi audio e video chiavi in mano. System Integrator di riferimento nella realizzazione di regie mobili e studi televisivi fissi, Aret vanta una grande esperienza ingegneristica che sul mercato internazionale del broadcast televisivo è in grado di fare la differenza. Siamo inoltre partner e distributori ufficiali sul territorio italiano e all’estero dei più importanti brand del settore del broadcast”. Nata nel 1976 per iniziativa di Angelo Asti, padre di Umberto, in oltre quarant’anni di attività Aret è riuscita a coniugare qualità ed efficienza in un settore assai complesso e tecnologicamente avan zato come è quello del broad cast televisivo. “Mio padre Angelo - continua l’ingegner Asti - dopo aver lavorato nel mondo del broadcast televisivo con i grandi marchi del settore, decise negli anni Settanta di iniziare una nuova esperienza e una stimolante avventura costituendo la Aret e specializzandola nell’integrazione di sistemi broadcast con uno speciale focus sui mezzi mobili per le riprese televisive. Il tutto era iniziato con una grossa commessa Rai. La Aret ha iniziato a lavorare in ambito italiano, poi, con l’arrivo mio e di mio fratello Alessandro, ha inizio l’espansione sui mercati esteri, con la partecipazione a importanti fiere del settore e la proposta di soluzioni di Outside Broadcast Van (OB Van). Oggi Aret lavora in quasi tutti i continenti, dal Sud-Est asiatico al Medio O riente e all’Africa, dove molti paesi stanno prendendo in considerazione l’implementazione di sistemi di broadcast televisivo di livello più elevato, e naturalmente l’Europa. Aret oggi partecipa a quattro fiere internazionali, tra cui la più importante ad Amsterdam, e
ARET VIDEO AND AUDIO ENGINEERING,
CONCESSIONARIA
IVECO DI RIFERIMENTO PER LE PROVINCE DI
MILANO E PAVIA. “IVECO NEGLI ANNI HA SAPUTO SVILUPPARE UN PRODOTTO DAVVERO INTERESSANTE PER CUI OGGI LA PERCEZIONE CHE IL MERCATO DEL BROADCAST HA DEL BRAND È ASSOLUTAMENTE BUONA”, DICE L’INGEGNER UMBERTO
ASTI, VICE PRESIDENTE DI ARET. quindi a Singapore, Dubai e da quest’anno anche in Sudafrica. Abbiamo la copertura quasi totale del mercato broadcast televisivo che è in continua espansione”. REGIA MOBILE STEP BY STEP
Punto di forza di Aret, che tra l’altro la distingue dai pochi competitor che operano in un settore ultraspecializzato come quello del broadcast televisivo, è occuparsi di tutti i pas saggi che riguardano la progettazione e la realizzazione di una regia mobile. “Abbiamo all’interno del gruppo un’azienda di carrozzeria (Aret Coachworx Srl) specializzata nella costruzione di OB Van di qualsiasi dimensione, dai piccoli furgoni ai veicoli di medie dimensioni fino ai truck & trailer più grandi - spiega Umberto Asti - Partendo dal telaio del veicolo siamo in grado di gestire tutta la realizzazione della sovrastruttura, dalla carrozzeria alla meccanica, dall’idraulica ai sistemi di condizionamento per poi lasciare ad Aret video & audio engineering tutta la parte elettrica ed elettronica fino alla sistemistica specifica
del broadcast televisivo. Il tutto secondo rigide specifiche, dal momento che esportiamo i mezzi in aree geografiche molto diverse tra loro e anche in zone del mondo con condizioni climatiche estreme. I nostri mezzi sono utilizzati per riprese live e devono obbligatoriamente funzionare nel momento in cui si svolge un determinato evento. È nostra cura progettare e costruire un mezzo tenendo conto di tutte le problematiche collegate alla regione in cui il mez zo andrà a operare”. E non si tratta solo di una questione tecnica. “Noi italiani sia mo molto più bravi di quello che pensiamo di essere - afferma con orgoglio Asti Abbiamo molta fantasia e riusciamo a rendere possibili cose che all’estero sembrano impossibili. Soprattutto, siamo in grado di coniugare il buon gusto con l’elevata capacità ingegneristica di una soluzione tecnologica; i nostri mezzi hanno un appeal estetico che molti concorrenti non hanno. Pur rimanendo concorrenziali con loro, riusciamo a realizzare veicoli che sono anche belli e costituiscono per gli operatori del broadcasting un ottimo biglietto da
L’ingegner Umberto Asti, Vice Presidente di Aret.
visita”. A Zibido San Giacomo c’è il quartier generale di Aret, mentre a Busto Garolfo (Mi) opera la Aret Coachworx, società collagata che si occupa di meccanica, carrozzeria, idraulica, elettronica, condizionamento e poi consegna il prodotto alla Aret video and audio engineering che provvede a integrare tutti i sistemi di broadcast. Non mancano le partnership con fornitori tecnologici esterni, in virtù del fatto che la società è distributore per l’Italia di tutta una sere di marchi del settore. “Il rapporto con Milano Industrial e Iveco è iniziato una decina di anni fa e si è consolidato nel tempo - dice ancora Umberto Asti - Devo dire che Iveco negli anni ha saputo sviluppare un prodotto davvero interessante per cui oggi la percezione che il mercato del broadcast ha del brand è assolutamente buona. Oggi possiamo dire che gli chassis Iveco sono la maggioranza di quelli che trattiamo in Aret. Milano Industrial è per noi un partner locale affidabile al quale ci rivolgiamo per richiedere mezzi di tutti i tipi, dal Daily all’Eurocargo fi no allo Stralis. Partiamo sem pre sempre dal telaio tran ne nel caso dei van sui quali viene realizzata una trasformazione interna. La partnership con Iveco ben si sposa con le nostre esigenze. Daily è un prodotto rinomato proprio per la sua telaistica e anche i truck della Casa sono ben costruiti”. Aret ha consegnato nel corso degli anni più di 500 unità mobili in tutto il mondo. “I nostri sono progetti molto costosi e particolari, visto l’elevata dotazione tecnologica che li caratterizza - continua Asti - Un progetto finito richiede mediamente dai sei agli otto mesi tra la ricezione dell’ordine e la spedizione finale. Il prezzo del prodotto finito è indicativo e dipende dal la tecnologia installata.
Del resto, Aret è un’azienda tecnologicamente avanzata nel settore: realizziamo sistemi con standard 4K e già guardiamo all’8K, che arriverà nelle case degli italiani tra non meno di una decina d’anni. È una tecnologia co sto sissima. I nostri clienti sono generalmente le televisioni di Stato o i grossi service del mondo del broadcast televisivo che si occupano di riprese di importanti eventi live come il Motomondiale o la Formula Uno. Forniamo anche infrastrutture di sistema e realizziamo studi televisivi fissi. Per esempio, abbiamo progettato e costruito i centri di produzione per i telegiornali Rai a Saxa Rubra”. QUALITÀ COMPETITIVA
Continui investimenti in qualità e innovazione, insieme a una visione di medio e lungo termine sullo sviluppo del settore del broadcast hanno consentito ad Aret di diventare una realtà specializzata globale fortemente competitiva e altamente organizzata. I circa quaranta dipendenti della società sono in stra grande maggioranza ingegneri che girano il mondo e seguono costantemente corsi di formazione e training, per essere in grado di assistere il cliente, ovunque esso si trovi, in modo veloce ed efficace. “Siamo una delle poche realtà di alto livello del settore anche perché coniughiamo la costruzione della carrozzeria con la capacità sistemistica ammette l’ingegner Asti - Il cliente ha quindi sempre un supporto a 360 gradi. Il nostro modello di business prevede la partecipazione a gare internazionali di appalto, do ve vengono presentate le nostre proposte. Ogni progetto in corso di realizzazione viene discusso e ridiscusso. I clienti generalmente sono molto esigenti, e a ragione visto il valore dell’oggetto. Esigono la
customizzazione completa e noi siamo in grado di garantirgliela. Customizziamo totalmente il sistema sulle richieste del cliente”. Dopo la consegna del prodotto finito, anche con spedizione via nave o aerea, Aret segue il cliente passo passo con attività di training sia in fabbrica che nella sua sede. Viene fornito tutto il supporto necessario per implementare nel modo corretto ed efficiente il prodotto. L’assistenza e la manutenzione specifiche relative allo chassis vengono invece demandate al network di riferimento di Iveco che è presente in tutti i Paesi. “Anche in fase di ordine dei veicoli Milano Industrial ci supporto tenicamente nell’individuare tutte le specifiche necessarie a soddisfare le richieste della committenza anche sulla base delle caratteristiche di utilizzo nel Paese di destinazione”, commenta Asti. Il settore è in continua evoluzione e in forte espansione. Aret è pronta per le nuove sfide: “cercheremo di aggredire anche i continenti dove non siamo presenti, come Sud America e Australia - conclude Umberto Asti - Ci stiamo evolvendo nell’ambito dei mezzi speciali non solo dedicati al broadcast: abbiamo iniziato a studiare mezzi dedicati alle complesse operazioni di coordinamento delle attività delle forze dell’ordine e militari e nell’ambito delle telecomunicazioni. Per quanto riguarda il broadcast, siamo in procinto di lanciare una nuova linea semicustom: i nostri mezzi sono altamente customizzati e questo comporta costi elevati in termini ingegneristici; vogliamo spingere una linea di prodotto che unisca alla tradizionale qualità progettuale un livello di layout più standardizzato in modo da ridurre i costi di progettazione che per certe fasce di mercato sono più proi bitive, soprattutto nei pae si emergenti”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 286 / Gennaio-Febbraio 2020
SUCCESSO SU TUTTA LA LINEA: PIACE L’AMMIRAGLIA TGX, TGL IN PISTA SUL CORTO RAGGIO
IL TGE CADE A FAGIOLO PER MANAGER ABITUATI ALLA CLIENTELA DEI LEGGERI L ’area di competenza del mandato commerciale MAN assegnata a Quadri Industrial copre le province di Milano (parte orientale da Peschiera Borromeo a Sesto San Giovanni), Monza e Brianza per intero e la provincia sud di Bergamo. “La nostra area di influenza spiega Michele Ciola - è costituita da alcune flotte di grandi dimensioni e soprattutto tante aziende medie, che gravitano attorno agli hub logistici della città di Milano o alle città come Bergamo o Monza e il loro hinterland. Abbiamo molti clienti che trasportano in conto proprio e un’importante presenza nel movimento terra, segmento che ci è sempre stato a cuore: la crisi ha sicuramente ridimensionato i volumi, ma il mercato si sta riprendendo e nel 2019 abbiamo consegnato diversi MAN a operatori del settore. Nel movimento terra e costruzioni MAN può giocare un ruolo importante, considerando le caratteristiche di robustezza e affidabilità dei suoi veicoli”. Tra i clienti di Quadri Industrial numerosi trasportatori che effettuano trasporto stradale a lungo raggio, collettame e aziende del settore
ecologia e trasporto rifiuti. “Per il conto proprio - prosegue Ciola - va molto il TGL, per le attività di corto raggio, ma l’ammiraglia delle vendite resta il TGX in tutte le possibili configurazioni” . Autentica e piacevole sorpresa l’accoglienza riservata al TGE, il leggero di casa MAN. “Nel nostro caso e per la nostra storia, quando ci è stata data la possibilità di proporre il TGE, non abbiamo fatto alcuna fatica, anzi: abituati com’eravamo a proporre veicoli commerciali, sapevamo come e dove incontrare il cliente giusto, dandogli esattamente quello che gli serve in termini di prodotto e servizio. Il TGE è una macchina spettacolare, che ha tutte le caratteristiche per avere successo: agilità, leggerezza, tecnologia di bordo, capacità di carico, versatilità di utilizzo e poi trazione posteriore, anteriore, 4x4, ruote gemellate o singole e oggi anche elettrico. Occorre solo che i professionisti lo possano apprezzare al volante. Ne abbiamo consegnati a lavanderie industriali, giardinieri, corrieri: abbiamo fatto ottimi numeri e i clienti sono contenti”.
MAN / PER LA CONCESSIONARIA DI CAVENAGO È IL QUINTO ANNO CON LA CASA DI MONACO
Quadri Industrial cresce con il Leone L’EVOLUZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO GUIDA LA CRESCITA DELL’AZIENDA: DALLA PRIMA OFFICINA DI MOTO E BICICLETTE ALLE VETTURE AI VEICOLI INDUSTRIALI. QUELLA DI QUADRI INDUSTRIAL, OGGI CON DUE SEDI ENTRAMBE OFFICINE ALLTRUCKS, È UNA STORIA FAMILIARE DI SUCCESSO: UN MARCHIO CHE SI FONDE CON IL COGNOME DI UNA GRANDE FAMIGLIA, E CHE NEGLI ANNI SI È TRASFORMATO IN UNA SFIDA IMPRENDITORIALE FATTA DI MANAGER E DI PERSONE MOTIVATE E ORIENTATE AL CAMBIAMENTO.
N
MAX CAMPANELLA CAVENAGO BRIANZA
el 1924 era un garage, negli Anni Quaranta un capannone, nel 1984 nasce l’officina di Pontirolo Nuovo. Dalle moto e biciclette alle vetture ai camion. Oggi Quadri Industrial esercita la sua attività di vendita e assistenza di veicoli industriali e commerciali (e assistenza bus) nelle due sedi di Cavenago Brianza, in provincia di Monza e Brianza, headquarter limitrofo all’autostrada A4, e Pontirolo Nuovo, a fine 2019 inaugurata come primo Total Truck Rubia
Cen ter. Un’evoluzione costante, frutto di una straordinaria passione che ha consentito di superare momenti difficili, imprevedibili, con la tenacia di un team motivato e appassionato. Dal 2015 Concessionaria MAN, sotto l’egida del Leone, Quadri Industrial cresce step by step, gradualmente ma con costanza. Gli spazi non mancano affatto: 6mila mq coperti e 14mila di piazzale a Cavenago, dove lavorano 20 unità di cui 12 in officina; 8mila mq coperti e ben 20mila di piazzale a Pontirolo Nuovo, dove lavorano 23 persone di cui 17 nel service. Tre
carri officina, van attrezzati per l’assistenza h 24. Entrambe le sedi sono officine Alltrucks, network al quale Quadri Industrial ha aderito nel 2016, consolidando la vocazione all’assistenza che storicamente caratterizza il dealer, sia per la sua storia relativa al precedente mandato Iveco, sia per la capacità dei manager che oggi ne costituiscono la forma societaria. Una squadra che sta traghettando l’azienda verso nuovi traguardi: archiviata la fase di passaggio con l’ingresso nella rete MAN, nell’area di competenza la Casa di Monaco ha viaggiato in questi cinque an-
Tra i veicoli in pronta consegna sul piazzale di Quadri Industrial uno stupendo MAN TGX con cabina XXL e finestrino laterale nella parte alta del tetto, autentico “unicum” del Leone.
Michele Ciola, General Manager Quadri Industrial.
ni con una quota di mercato di circa l’11 per cento. Alla guida dell’attuale società Michele Ciola, 54 anni, trentino con un’innata passione per il camion e un’esperienza maturata in Officine Brennero per Iveco. Nel 1996 è Sales Manager in una Concessionaria Iveco a Varese e nel 2001 incontra la famiglia Quadri, con la quale inizia la sua esperienza professionale crescendo fino a oggi. Un Ge-
neral Manager che esprime dinamismo in ogni scelta, decisione, valutazione, soprattutto quando si tratta di incontrare un autotrasportatore e capire le sue esigenze. Alla base di questa determinazione la scelta di entrare in Alltrucks. “Per noi - afferma Ciola - rappresenta un valore aggiunto, soprattutto per il costante aggiornamento e la formazione del personale. Le squadre in officina sono co-
stituite da persone di esperienza accanto ad altre molto giovani: per tutti e per diversi aspetti la formazione è oggi indispensabile; conoscere un camion, le sue tecnologie, un semirimorchio in tutte le sue varianti sempre più numerose oggi è fondamentale per dare un servizio adeguato alla clientela”. Negli anni il know-how è cresciuto e oggi i reparti sono in grado di assistere ogni tipo di motore. “L’azienda oggi aggiunge Ciola - persegue l’obiettivo di affiancare il trasportatore nella sua continua ricerca di un sistema di assistenza puntuale, in evoluzione e che necessita di costanti aggiornamenti tecnologici. Servizio e attenzione verso il cliente sono i punti di forza di Quadri Industrial, da sempre”. Quadri Industrial ha chiuso il 2018 con 60 pesanti e 30 TGE, per un fatturato di 10,5 mi lioni di euro. Il 2019 si chiude poco sopra le 80 vendite, per un fatturato simile al l’anno precedente. “Nel 2020 - afferma il General Manager - il mercato sarà sostanzialmente stabile. Il 2020 sarà un anno che sfrutteremo per strutturarci meglio come organizzazione. Il team di venditori è costituito da me e tre persone suddivise nel territorio: l’obiettivo per quest’anno è tornare al volume di vendita almeno come nel 2018”. Azienda di persone da tempo legate al mondo dei veicoli industriali, chi per passione, chi per tradizione di famiglia, alla base del successo di Quadri Industrial vi è un team di professionisti che ha sempre collaborato con i più grandi marchi del settore. “Per questo - precisa Ciola -sappiamo accompagnare i clienti nella scelta del mezzo più utile per le sue esigenze, ma anche nella manutenzione e assistenza di ogni tipo di veicolo”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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THERMO KING / SI ESPANDE L’OFFERTA DI SOLUZIONI AVANZATE CON LEASE ASSIST E TOUCHLOG
Dati in connessione per la temperatura ottimale
L
GUIDO PRINA MONZA
e soluzioni connesse so no al centro della stra tegia di Thermo King. La società leader mondiale nelle soluzioni di controllo della temperatura nel trasporto per una varietà di ap plicazioni mobili, sta e spandendo il suo portafoglio di soluzioni connesse con Lease Assist e registratore di dati TouchLog. Lease Assist offre alle società di leasing e noleggio una piattaforma per accedere ai dati e agli approfondimenti necessari per ottimizzare e gestire le loro operazioni in modo più efficiente. Ciò include la localizzazione delle risorse, le ore del motore in tempo reale per scopi di fatturazione accurati e i dati che mostrano come i clienti utilizzano la propria unità refrigerata, il che aiuta a gestire la manutenzione e la durata dell’unità stessa. Il data logger indipendente TouchLog Thermo King offre una precisione di lettura di 0,5 K tra -25 gradi Celsius e +8 gradi Celsius, particolarmente importante per le a zien de che trasportano prodotti sensibili alla temperatura come i prodotti farmaceutici. TouchLog offre agli utenti opzioni di esportazione flessibili e un’interfaccia touchscreen intuitiva, che acquisisce dati e offre stampe o download rapidi per la piena visibilità delle condizioni di temperatura del carico. “Le nuove soluzioni Lease Assist e TouchLog rappresentano un altro passo nel nostro viaggio per accrescere il portafoglio Thermo King Connected Solutions e far funzionare i dati delle unità di refrigerazione e del rimorchio per i nostri clienti - ha dichiarato Raluca Radu, Product Manager di Connected Solutions di Thermo King - Con Connected Solutions, i nostri clienti possono operare in modo più intelligente ed efficiente, trasformando i dati in informazioni pratiche e in un vantaggio competitivo”.
“LE NUOVE SOLUZIONI LEASE ASSIST E TOUCHLOG RAPPRESENTANO UN ALTRO PASSO NEL NOSTRO VIAGGIO PER ACCRESCERE IL PORTAFOGLIO THERMO KING CONNECTED SOLUTIONS E FAR FUNZIONARE I DATI DELLE UNITÀ DI REFRIGERAZIONE E DEL RIMORCHIO PER I NOSTRI CLIENTI - HA DICHIARATO RALUCA RADU, PRODUCT MANAGER DI CONNECTED SOLUTIONS DI THERMO KING - CON CONNECTED SOLUTIONS, I NOSTRI CLIENTI POSSONO OPERARE IN MODO PIÙ INTELLIGENTE ED EFFICIENTE, TRASFORMANDO I DATI IN INFORMAZIONI PRATICHE PER LE VARIE NECESSITÀ E SOPRATTUTTO IN UN VANTAGGIO COMPETITIVO”. Le caratteristiche principali di Thermo King TouchLog includono: oltre alla già citata precisione 0,5 K tra -25° C e +8° C, l’accuratezza 1 K da 30° C a -25 ° C e da +8° C a +30° C, una soluzione che offre ai trasportatori la tranquillità di mantenere il loro carico entro l’intervallo di temperatura richiesto e secondo le norme e gli standard; accesso tramite la piattaforma ThermoKing TracKing per la piena visibilità sulle condizioni di temperatura del carico; touch-screen capacitivo per una navigazione rapida e basata su icone; mini porta USB per esportare biglietti in formato soft copy (.pdf e .txt) e stampante termica ad alta ve-
locità per la stampa tabulare e grafica; memoria per contenere almeno un anno di dati; fino a 3 porte di comunicazione seriale (RS232/RS485) per il collegamento a una piat taforma Thermo King TracKing o controller dell’unità Thermo King per setpoint di riferimento. Le caratteristiche principali di Thermo King Lease Assist includono la visibilità delle risorse grazie alla quale i clienti ricevono una visione consolidata di tutte le unità della propria flotta, compresa la loro disponibilità, stato e posizione, insieme a report operativi dettagliati. Le informazioni sulla flotta possono essere filtrate per cliente seLe Connected Solutions di Thermo King rappresentano per gli operatori un valido supporto nel rendere più efficiente il loro business. A sinistra, il data logger indipendente TouchLog, utile alle aziende che trasportano prodotti sensibili alla temperatura.
condario e gravità allarme. Inoltre, è fruibile il tasso di utilizzo e analisi che si traduce nell’accesso a informazioni in tempo reale e a ore precise del motore senza la necessità di raccogliere manualmente i dati a garanzia di una fatturazione più accurata. Il Lease Assist fornisce anche informazioni su come i clienti finali utilizzano le unità di refrigerazione fornendo i dati di confronto delle società di leasing e noleggio per personalizzare la propria offerta di soluzioni. La visibilità sull’utilizzo dell’unità consente inoltre ai gestori di flotte di pianificare il prossimo servi-
zio in base all’utilizzo reale e prevedere la fine del ciclo di vita dell’unità di refrigerazione. C’è poi la gestione dei clienti secondari, cioé la possibilità di attivare o interrompere il periodo di leasing e semplicemente allocare le unità tra i clienti secondari. O il configuratore del motore di notifica personalizzato: le società di leasing e noleggio possono impostare notifiche e avvisi specifici per le loro unità. Ciò include notifiche anticipate relative ai requisiti di manutenzione o avvisi se le loro unità non vengono utilizzate correttamente.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA
Q
uanto sia essenziale il buon funzionamento di un gruppo frigorifero è cosa oltremodo scontata per ogni tipo di azienda di trasporto che fa del refrigerato la sua principale attività: che sia distribuzione alimentare o trasporto di altra merce deperibile (farmaci, fresco, surgelato ecc.), il gruppo frigorifero che alimenta ogni cella, dal furgone alla motrice al semirimorchio, deve funzionare a dovere. Il rischio di un guasto è sempre dietro l’angolo e, se non affrontato in maniera tempestiva e efficace, coincide con pesanti aggravi per committente, trasportatore e consumatore finale. Per sostenere le aziende di trasporto nella loro attività e proteggerle da ogni tipo di rischio connesso al funzionamento del gruppo frigorifero, Carrier Transicold - multinazionale con sede europea a Parigi e stabilimento a Rouen, in Francia, dove opera uno dei due Centri di Ricerca & Sviluppo unitamente a quello negli Stati Uniti - negli ultimi decenni ha investito fortemente nella progettazione di soluzioni a tecnologia avanzata. Ne è nata una famiglia di prodotti, frutto di ricerca avanzata, che Carrier Transicold Italia propone sul mercato con una strategia organizzativa volta a rispondere con puntualità alle specifiche esigenze del mercato. Dal 2002 Amministratore delegato dopo un’esperienza da Direttore Commerciale, l’ingegner Marco Gagliardone è artefice di una struttura organizzativa che si è consolidata nel 2019 e che punta, per l’anno appena iniziato, a sostenere la crescita della domanda nei diversi segmenti del mercato del freddo. “Le analisi dei trend del mercato - afferma Gagliardone sono mol to diverse in funzione del la prospettiva dei player e del la tipologia di segmento. In linea generale, dopo la leggera crescita registrata nel 2019 rispetto al 2018, soprattutto nel segmento lcv-motrici, per il 2020 ci aspettiamo una sostanziale stabilità nel segmento dei trailer e un’ulteriore crescita in quello dei veicoli commerciali leggeri e motrici. Ad ogni modo, la struttura organizzativa Carrier Transicold Italia è pronta ad affrontare un mercato che auspichiamo in crescita in ogni segmento”. Nel 2019 Carrier Transicold Italia ha completato la sua organizzazione commerciale e service secondo le strategie iniziali: quali i vantaggi ottenuti? “Essere più vicini ai clienti - risponde l’Amministratore delegato e servire i clienti con il massimo di qualità e professionalità. Abbiamo messo a segno diverse forniture importanti, con importanti player del mercato, e tante altre ci hanno visto accanto ai principali produttori di semirimorchi: continueremo così nel 2020, puntando a soddisfare le esigenze di ogni tipologia di autotrasportatore che utilizza veicoli isotermici”. Sul piano commerciale Carrier ha identificato due a-
MARCO GAGLIARDONE AMMINISTRATORE DELEGATO CARRIER TRANSICOLD ITALIA
Carrier gela ogni rischio DOPO IL 2019 ALL’INSEGNA DEL CONSOLIDAMENTO DELLA RETE COMMERCIALE E SERVICE, LA SEDE ITALIANA DEL PRODUTTORE DI GRUPPI FRIGORIFERI DI ROUEN NEL 2020 APPENA INIZIATO PUNTA A PROSEGUIRE LA CRESCITA IN OGNI SEGMENTO, DAGLI LCV-MOTRICI AI TRAILER. “RACCOGLIAMO I FRUTTI DEI COSPICUI INVESTIMENTI IN RICERCA & SVILUPPO EFFETTUATI NEGLI ULTIMI DECENNI: ACCANTO A UNA FAMIGLIA DI PRODOTTI A TECNOLOGIA AVANZATA PROPONIAMO UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA EFFICIENTE E CAPILLARE NELLA VENDITA E NEL POST VENDITA”, AFFERMA L’INGEGNER di MAX CAMPANELLA ALESSANDRIA
GAGLIARDONE.
ree: semirimorchi e veicoli com merciali-motrici. Nel primo caso la responsabilità è affidata a Marco Pedone, chiamato a coordinare sette Area Manager, ciascuno con una propria zona di competenza; Alessandro Camera è il responsabile della gamma lcv-motrici, per la cui gestione è affiancato da una Rete di cinque distributori che coprono il territorio nazionale; per l’assistenza, altri sette Professional Point vanno a costituire in totale 12 punti specializzati che, oltre al compito di effettuare assistenza tecnica sul prodotto, si occupano del la distribuzione capillare dei ricambi nel post vendita sui gruppi Carrier. A completare la Rete, sul territorio operano inoltre i Service Point che garantiscono una copertura capillare. Qual è oggi il posizionamento di Carrier sul mercato italiano? “Raccogliamo - afferma Gagliardone - i frutti degli investimenti avviati a fine Anni Novanta e oggi il prodotto Carrier è in assoluto quello maggiormente distribuito anche in Italia. Il mercato gradualmente sta riconoscendo il primato Carrier negli lcv-motrici così come in quello dei trailer. Un successo dovuto a due fattori tra loro imprescindibili: prodotto e organizzazione”. Della struttura organizzativa abbiamo già parlato: quali le novità di prodotto introdotte nel 2019? “Con Vector HE - risponde l’ingegner Gagliardone - abbiamo completato la famiglia di prodotti per il segmento trailer: va ad affiancarsi a Vector 1550, con il quale ha in comune la tecnologia e-drive, sostituendo il Vector 1950. Oggi per i semirimorchi proponiamo un ventaglio tec nologicamente all’avanguardia, così come negli lcv-motrici con la famiglia Pulsor: in tutte le gamme prodotti sviluppati con tecnologie Carrier in grado di assicurare un grande vantaggio in termini di costi di gestione e manutenzione dei gruppi frigoriferi. Gli investimenti degli ultimi decenni stanno dando i loro risultati, sostenuti dalla disponibilità di una rete coordinata dalla sede centrale di A les sandria, in grado di assicurare ottimi risultati anche nella gestione delle problematiche dei clienti. Sono gli stessi clienti che oggi identificano nel l’utilizzo del prodotto Carrier un risparmio di carburante rispetto ad altre tecnologie, tema oggi al centro delle strategie di ogni azienda di trasporto”. Nel 2020 dobbiamo aspettarci ulteriori novità di prodotto? “Sono in fase di test prosegue l’Amministratore delegato - diverse soluzioni che saranno presentate alle fiere di settore: i costanti investimenti in prodotti e scelte tecnologiche da parte di Carrier non si fermano mai. Nel caso specifico del mercato i ta liano, dopo la fase costruttiva spesa negli ultimi anni per la rete service vogliamo consolidare questi investimenti mo dellandoli sugli scenari di mercato che si presenteranno”.
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rappresenta la giusta soluzione. Esattamente un anno fa abbiamo ricevuto la visita di un tecnico dell’acciaieria SSAB produttrice del l’acciaio Strenx, che ci ha illustrato i vantaggi e i possibili utilizzi di questa nuova tipologia di acciaio per cassoni
costituiti da professionisti che effettuano carichi elevati e che ci chiedevano una lega simile all’alluminio per la leggerezza ma che non presentasse rischi. Ad alcuni abbiamo dato in prova prototipi di al lestimento realizzati in Strenx 960 e ne sono rimasti
dominato dagli allestimenti in alluminio”. L’intera struttura portante del veicolo viene realizzata in Strenx 960, soluzione idonea per furgoni grandi di ogni brand. “Abbiamo disponibili - aggiunge Matteo Golo - veicoli in pronta consegna già realizzati in Strenx 960 ma, se serve, con il cliente entriamo nello specifico della sua attività. Il disegno tridimensionale, frutto degli investimenti in Ricerca & Sviluppo, consente uno studio ingegneristico ad hoc, che realizza il veicolo che serve esattamente per quella che rappresenterà la sua mission”. Strenx 960 nasce per la costruzione di macchine e strutture destinate a sopportare alte sollecitazioni ma limitandone il peso complessivo: Go lo ha voluto espandere l’utilizzo di questo materiale negli allestimenti sui furgoni.
fissi, cassoni con centina e furgoni. Oggi mettiamo a listino queste soluzioni complementari alla nostra gamma di veicoli isotermici Lamberet Frigoline”. Quali sono i vantaggi che derivano dall’utilizzo del nuovo acciaio? “I nostri clienti - prosegue Golo - sono
soddisfatti: la differenza con un allestimento in acciaio classico è evidente al primo giro di consegne. Il primo vantaggio è la leggerezza, ne consegue che, diminuendo la tara, abbiamo una maggiore portata: possiamo stare sotto il limite delle 3,5 t caricando più materiale, terreno finora
“Pur mantenendo pesi comparabili all’alluminio - conclude Golo - siamo in presenza di un materiale ad alta resistenza: in caso di sovraccarichi non ci sono deformabilità permanenti del controtelaio, è più facile la riparazione in caso di danni ed è resistente alla corrosione”.
GOLO / A LISTINO TELAI REALIZZATI IN ACCAIO STRENX 960
I’m strong and light È IL CLAIM DELL’AZIENDA SVEDESE CHE HA BREVETTATO LA FILIERA PRODUTTIVA DA CUI NASCONO LAMIERE IN L’ALLESTITORE VICENTINO, SPECIALIZZATO NELLA REALIZZAZIONE DI CENTINE E SOLUZIONI DI CARICO PER VEICOLI LEGGERI E PESANTI NONCHÉ CONCESSIONARIA LAMBERET PER IL NORD EST, INIZIA LA COMMERCIALIZZAZIONE DI SOLUZIONI IN STRENX. RISULTATO: MASSIMA LEGGEREZZA E MASSIMA RESISTENZA.
ACCIAIO ALTO-RESISTENZIALE.
L
MATTEO GALIMBERTI MALO
a leggerezza dell’alluminio e la massima resistenza dell’acciaio unite in un’unica soluzione di carico? È un connubio non solo possibile ma immediatamente realizzabile per Golo, allestitore di San Tomio di Ma lo, nell’Alto Vicentino, che ancora una volta punta sul suo cavallo di battaglia l’ufficio tecnico coordinato dall’ingegner Matteo Golo e costituito da un team di giovani progettisti - continuando a investire in Ricerca & Sviluppo per proporre sul merca-
to soluzioni assolutamente innovative. Non parliamo affatto di prossimo futuro. Dall’inizio di quest’anno Golo ha messo a listino veicoli commerciali di grandi dimensioni - categorie di furgoni alto di gamma - con telaio realizzato in Strenx 960, acciaio alto resistenziale che viene ottenuto da processi brevettati e fornito direttamente dagli stabilimenti svedesi SSAB in lamiere di spessore costante, con filiera di qualità certificata. Golo si conferma dunque pioniere in novità di mercato: quest’anno compie il quarto di anno di mandato Lamberet,
marchio per il quale ha la competenza per tutta l’area del nord-est (Veneto, FriuliVenezia Giulia e TrentinoAlto Adige), mentre come prodotto complementare al trasporto refrigerato il suo core business è rappresentato da allestimenti di furgoni, centinati e cassoni fissi, con una presenza diffusa un po’ ovunque nel Nord Italia. Su questa linea si colloca la novità Strenx 960. “Da circa un anno - spiega l’ingegner Golo - lavoriamo a un nuovo progetto di telai leggeri e resistenti. L’obiettivo era cercare un’alternativa all’alluminio che, per i nostri clienti, non
Il primo vantaggio dell’acciaio Strenx 960 è la leggerezza che comporta una maggiore portata.
L’INGEGNER MATTEO GOLO, QUARTA GENERAZIONE AL TIMONE DELL’AZIENDA VENETA
“DEFINIAMO L’ALLESTIMENTO CON IL CLIENTE SIN DALLA PROGETTAZIONE” N ata nel 1913, Golo si è occupata da subito di trasporto cominciando con la riparazione di vecchi autocarri e carri che si usavano, un tempo, per il trasporto. Nel corso degli anni l’attività è cresciuta fino a diventare una realtà dai contorni sempre più importanti. Nei primi Anni Sessanta iniziano le attività dedicate agli allestimenti dei mezzi di trasporto. Oggi l’azienda è punto di riferimento per l’allestimento di veicoli industriali e furgoni di tutte
le dimensioni e opera con una progettazione industriale pur mantenendo le caratteristiche di flessibilità che l’hanno sempre contraddistinta. L’innovazione è alla base della strategia di Matteo Golo, che ha sempre puntato sulla progettazione spinta degli allestimenti; ad esempio, l’ufficio tecnico utilizza programmi di calcolo di alto livello che permettono di simulare le sollecitazioni sugli allestimenti. “Abbiamo
accordi - aggiunge l’ingegner Golo - con le principali Case costruttrici che ci trasmettono i disegni degli autocarri ordinati. Il cliente può visualizzare l’intero allestimento in tridimensionale direttamente da casa con un pc e un software, fornito gratuitamente, che gli permette di misurare e ingrandire ogni piccolo particolare. Il vantaggio è evidente: insieme riusciamo a definire ogni particolarità sin dalla fase della progettazione”.
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LEIBALLI & CUZZUOL / ALTRI QUATTRO SCANIA PER XAUSA SPED
Il centauro dei camion CINQUE VOLTE CAMPIONE MONDIALE, ANTONIO XAUSA HA TRASFERITO NEI VEICOLI INDUSTRIALI LA PASSIONE PER IL MONDO DELLE MOTO CHE RICHIEDE DOTI CHE IL MERCATO HA APPREZZATO, CONVINCENDO L’IMPRENDITORE DI BORSO DEL GRAPPA A CONTINUARE A INVESTIRE ANCHE QUANDO LA VITA PRESENTAVA MOMENTI DI DIFFICOLTÀ. AL SUO FIANCO PERSONE E IMPRESE CHE HANNO CREDUTO IN LUI E NELLA SUA FAMIGLIA.
PRECISIONE E LOGICA.
D
MAX CAMPANELLA POSSAGNO
i ostacoli nella vita Antonio Xausa, classe 1962, ne ha incontrati tanti. Ma tanti ne ha superati e ogni volta che la vita lo metteva alla prova lui ne usciva più forte di prima. Chissà, forse la determinazione che lo caratterizza gli deriva dall’essere cresciuto in quel di Borso del Grappa, nel cuore della Pedemontana veneta; certamente ha incontrato lungo la strada persone e imprese che hanno creduto in lui e gli hanno dato fiducia; ed è al trettanto indubbio che la passione per le moto e i cinque titoli mondiali hanno rafforzato la sua autostima. Oggi osserva il suo gruppo aziendale, Xausa Sped a Possagno e X-Group a Cavaso del Tomba, che conta 25 camion, quasi tutti Scania, frutto della partnership con la Concessionaria trevigiana Leiballi & Cuzzuol; fattura circa 4,5 milioni di euro e serve qualcosa come 300 clienti per 150 spedizioni al giorno. Crescere an cora? “L’obiettivo è fare bene quello che facciamo: dare ai clienti un servizio impeccabile. Non mi sento un autotrasportatore ma un imprenditore al servizio dei clienti”, afferma. Settimo di sette figli, unico maschio in una famiglia di umi li origini, Antonio Xausa manifesta sin da giovanissimo la passione per le moto. Dopo le primissime esperienze lavorative corona il suo pri mo sogno a 14 anni: la moto arriva con l’investimento del la pensione di papà Domenico che crede in quel figliolo e ne coltiva la passione. I livelli agonistici erano sempre più alti, ma tutto s’interrompe con la morte del padre: Antonio ha 17 anni e mamma Paolina ha bisogno di lui, delle sue braccia.Xausa entra nella De’ Longhi, sinonimo di radiatori: è l’inizio di un’esperienza
professionale che non smetterà mai di ampliarsi. Il giovane fa il magazziniere, si occupa di operazioni bancarie, persino delle pulizie. Eppoi c’era quel camion: un Fiat 130 che si occupava delle consegne. “Il titolare della piccola società di trasporto ha dovuto smettere per questioni di salute: a ve vo vent’anni, era il 1984; non avevo neanche la patente ma ho comprato quel camion per 20 milioni di lire”, ricorda l’imprenditore. A quel punto Xausa fa leva su tutti quanti potevano dargli una mano. Instancabile lavoratore, prende la patente e inizia a trasportare i radiatori De’ Longhi in tutto il Triveneto senza badare a fine settimana e festività: fino a 80 q di merce scaricata a mano tutte le volte. Ma l’entusiasmo fa volare via ogni fatica, e fa su-
perare le avversità anche quando un guasto al camion co stringe Xausa a contrarre altri debiti. “Due aziende hanno creduto in me: De’ Longhi, che ha saldato i debiti, e Bassano Diesel, che ha sistemato il camion. Se sono arrivato alle dimensioni attuali lo devo ai fornitori e ai miei di pendenti che hanno avuto fiducia in me”, afferma Xausa. L’impresa di trasporto cresce insieme alla De’ Longhi. Intanto Antonio ha il supporto del nipote Mauro Bastianon, che trasmette allo zio un’incredibile passione per l’imprenditoria, autentico stimolo alla crescita della flotta. I tre camion Xausa fanno con segne espresso senza fermarsi davanti a nulla; il passaparola funziona e oltre a De’ Longhi arrivano nuove com messe. Inizia l’attività di groupage
con i muletti che consente di ottimizzare i carichi e aumentare il business. L’improvvisa scomparsa del nipote costringe Antonio a un’altra pausa di riflessione. Stavolta è la De’ Longhi che lo invita a continuare: la domanda cresce, ci vogliono più camion. Xausa ha trasferito ai camion le richieste del mondo delle moto, ovvero massima precisione e seguire una precisa logica, un approccio che piace al mercato. Inizia la distribuzione per Saima Avandero e Xausa impara a occuparsi di spedizioni, coni camion che viaggiano sempre a pieno carico, dal Veneto al Friuli. Nei primi Anni Duemila l’ulteriore svolta arriva dalla conoscenza di Dino Miele, compianto venditore Volvo Trucks, che convince Xausa a rinnovare completamente il
parco con veicoli nuovi. Ed è ancora lui che, quando entra nel mondo Scania, porta il Gri fone nella flotta Xausa. “In verità - precisa Antonio avevamo uno Scania usato e per necessità di manutenzione ero stato da Leiballi & Cuzzuol, dove ho avuto modo di conoscere il loro team e i veicoli Scania. Per me è stata una piacevole sorpresa: ho tro vato persone di grande competenza, gli bastava sentire il motore per capire dov’era il problema e individuare la soluzione. E poi... camion spettacolari!” Xausa nei suoi viaggi verso Udine passa da San Fior sfiorando l’headquarter di Leiballi & Cuzzuol, che inizia a frequentare per acquistare ricambi ricondizionati. Con Andrea Leiballi, seconda generazione del dealer del co-
struttore di Södertälje, nasce un’amicizia che prosegue oggi con il figlio Luigi, terza generazione. “Conoscono le mie esigenze di flotta - spiega Antonio Xausa - meglio di me: sanno qual è il momento giusto per me per prendere un camion nuovo e io mi fido assolutamente della loro competenza. Prima Andrea e oggi Luigi qui da noi sono di casa. Sanno che la nostra esigenza è solo una: avere camion che viaggiano sempre”. Oggi il Gruppo Xausa possiede 25 unità e sono in consegna da Leiballi & Cuzzuol tre trattori e una motrice Scania, presente nel parco con sette veicoli della nuova generazione; una decina i semirimorchi tra furgonati e centinati tra cui non mancano i brand Schwarzmüller, importato da Leiballi & Cuzzuol, e Krone. “Rispetto alla motrice lunga - precisa Xausa - ci stiamo spostando sull’utilizzo di semirimorchi corti”. L’attuale sede di Possagno è operativa dal 2000, aperta per rafforzare l’attività di groupage, con i suoi 5mila mq di piazzale e 3mila mq coperti; nella vicina Cavaso ha sede X-Group, di proprietà della famiglia Xausa. Antonio è affiancato dalla compagna Cristina, dalle loro figlie Jenny, 26 anni, e Chiara, 24, e da Andrea Verona, 21 anni, sinonimo di talento e intelligenza non solo per i camion: al suo attivo già due titoli ai campionati mondiali di moto. La storia di Xausa continua, è una cultura di famiglia che fa squadra: a correre in moto sono nuovamente in due e a gestire l’azienda è l’intera famiglia, compresi i 40 dipendenti. Persino la personalizzazione dei camion la si sceglie insieme: su nessun retro di bilico o motrice appare la scritta Xausa, che lascia spazio alla creatività di autista, campioni e amici di Xausa e della sua passione per la vita, oltre che per i motori.
Da sinistra: Luigi Leiballi, Jenny, Cristina e Antonio Xausa; l’autista Stefano Farina e Chiara Xausa. Oggi il Gruppo Xausa conta 25 unità e sono in consegna tre trattori e una motrice Scania.
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INTERVISTA
F
ROSSANO CERESOLI
assi e l’innovazione. Un binomio vincente che pas sa inevitabilmente dal lavoro della divisione Ricerca & Sviluppo, un team di esperti che alla chiara conoscenza del mercato internazionale delle gru associa la capacità di vedere lontano, di concepire prodotti e servizi al l’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze degli operatori di oggi e prevedere quelle di domani. Direttore della Ricerca & Sviluppo di Fassi Gru è Rossano Ceresoli. “Il team che dirigo è composto da una cinquantina collaboratori tra ingegneri e tecnici specializzati, suddivisi nelle diverse aree di sviluppo - esordisce Ceresoli - Rappresentiamo il 10 per cento circa di tutto il personale Fassi dedicato alla gru”. Gli investimenti che Fassi riserva alla divisione Ricerca & Sviluppo sono motivati non solo dalla necessità di progettare e costruire nuovi prodotti sempre più avanzati ed efficienti ma anche di garantire un loro utilizzo sempre più confortevole e sicuro. “La sicurezza è un cavallo di battaglia Fassi - dice ancora Ceresoli - Nella mia esperienza trentennale in Fassi posso confermare il ruolo pionieristico dell’azienda nel progettare avanzati sistemi elettroidraulici per il controllo della
DIRETTORE RICERCA & SVILUPPO FASSI GROUP
rettamente dal cruscotto del camion, l’operatore può manovrare a bassa velocità il proprio truck a distanza, senza essere direttamente al volante. Nel 2020 svilupperemo sistemi anche con altri player, perché è certo che sempre più le macchine diventeranno integrate per soddisfare le esigenze del cliente finale dal punto di vista delle performance e della sicurezza nonché dell’economia di gestione. Statisticamente, i maggiori incidenti agli operatori accadono nella fase di salita e discesa dal veicolo; con questa funzione riduciamo il pericolo. E il fatto di riuscire a svolgere il lavoro in minor tempo assicura indubbi vantaggi economici”. Nel corso dell’anno appena iniziato, Fassi ha in programma la presentazione di nuove gru sempre più performanti: è l’ulteriore dimostrazione della capacità dell’azienda di Albino di stare costantemente al passo con i tempi, guidando da protagonista l’evoluzione dell’intero settore, uno dei più avanzati nel panorama industriale. Basti pensare all’utilizzo degli acciai ultra-alto resistenziali (UHSS), per i quali il mondo delle gru ha fatto da traino per tutta l’industria del settore automotive. Il discorso vale anche per la sostenibilità ambientale ed economica,
Idee vincenti per gru evolute GLI INVESTIMENTI CHE FASSI RISERVA ALLA DIVISIONE RICERCA & SVILUPPO SONO MOTIVATI NON SOLO DALLA NECESSITÀ DI PROGETTARE E COSTRUIRE NUOVI PRODOTTI SEMPRE PIÙ AVANZATI ED EFFICIENTI MA ANCHE DI GARANTIRE UN LORO UTILIZZO SEMPRE PIÙ CONFORTEVOLE E SICURO. “PARLA DI INNOVAZIONE TUTTO QUELLO CHE SVILUPPIAMO NON SOLO IN TERMINI DI PRESTAZIONI MA ANCHE IN RELAZIONE AI SISTEMI DI CONTROLLO SEMPRE PIÙ PERFORMANTI E SOFISTICATI”, DICE
macchina, incidendo profondamente nel successivo sviluppo del settore. Parla di innovazione tutto quello che sviluppiamo non solo in termini di prestazioni ma anche in relazione ai sistemi di controllo sempre più performanti e avanzati. Siamo stati tra i pri mi negli anni Novanta a pro porre sul mercato una macchina con radiocomando, un passo decisivo verso la sicurezza dell’operatore. Oggi la stragrande maggioranza delle nostre gru viene venduta con radiocomando, che per noi è un dispositivo standard. Per arrivare a questo punto siamo partiti all’epoca con un grande investimento. Oggi come allora crediamo nell’innovazione, sta nel nostro Dna, e possiamo parlare al plurale di investimenti, ricercando e sviluppando non solo la macchina, bensì il sistema gru, di cui è centrale la figura dell’operatore, il nostro cliente”. Anche sul fronte della digitalizzazione Fassi ha scritto la storia delle gru. “Negli anni Duemila sono arrivate le prime macchine con tecnologia digitale applicata - ricorda Ceresoli - Fassi è riuscita a creare una rete neuronale sulla macchina con la presen-
za di sensori che colloquiano tra loro utilizzando segnali digitali. Anche in questo caso parliamo di performance e sicurezza, con Fassi che può vantare un’esperienza ormai ventennale nella digitalizzazione del prodotto”. Il concetto del “chiavi in mano” è uno dei punti di forza proposto dal settore R & D di Fassi Gru. “L’ufficio tecnico si occupa della progettazione e dell’industrializzazione del prodotto - aggiunge Rossano Ceresoli - Assicuriamo uno sviluppo completo e veloce, con tempistiche che vanno dai 6 mesi per i modelli più semplici ai 14 mesi per quelli più complessi. Si parte sempre dalle esigenze di mercato, grazie alle sollecitudini che provengono dalla rete vendita mondiale Fassi che vanta oltre 600 punti vendita, ma anche dai preziosi spunti e stimoli in termini di visione e strategia che quotidianamente ci arrivano dal CEO Giovanni Fassi. La prototipazione digitale del progetto virtuale in realtà aumentata ci consente di effettuare tutte le necessarie verifiche. Segue la realizzazione di tre prototipi fisici che, tra le altre, ci consentono di ottenere preziose
di FABIO BASILICO ALBINO
informazioni sulla durata della macchina. Il primo prototipo simula la vita del prodotto, il secondo viene utilizzato per realizzare le attrezzature di produzione con relativa verifica dei processi industriali, il terzo viene utilizzato per i test funzionali. Così si arriva a dare il via alla produzione”. Il 2019 è stato l’anno del lancio sul mercato dell’FXLink, di cui “Drive by Fassi”
è l’evoluzione. La rivoluzionaria tecnologia “Drive by Fassi” abbinata all’interfaccia Volvo “Exster” nasce dalla pro ficua collaborazione tra Fassi e Volvo Trucks, che ha accettato la sfida lanciata da Fassi per integrare sempre più le sovrastrutture del veicolo. “’Drive by Fassi’ è la nuova tecnologia integrata e sicura che permette all’operatore di manovrare il camion a distan-
CERESOLI.
za, da terra all’esterno della cabina - spiega Ceresoli - Il tutto grazie all’ausilio del radiocomando Fassi V7, quindi senza essere in cabina. ‘Drive by Fassi’ rappresenta l’evoluzione del sistema di comunicazione Fassi FX-Link, per cui oggi, oltre alla possibilità di gestire alcune funzionalità del veicolo dal proprio radiocomando della gru e verificare le condizioni della gru di-
tema di strettissima attualità. “Fassi è molto attiva anche in questo ambito - precisa Ceresoli - Utilizziamo acciai per ridurre i pesi, assicurando il vantaggio economico di avere una gru più leggera e un maggiore carico utile. L’approccio ambientale ci guida già dalle fasi riguardanti i processi e i metodi di produzione, comprendendo ovviamente l’u tilizzo dei nostri prodotti. Allargando il discorso alle alimentazioni alternative, stiamo lavorando da diversi anni sul sistema ibrido che prevede la possibilità per la macchina di funzionare in elettrico in determinati ambiti di u ti lizzo. Già nel 2020 vedremo i primi frutti di questa importante ricerca”. “Per quanto riguarda l’inquinamento acustico - conclude Rossano Ceresoli - siamo obbligati per legge a effettuare accurati test acustici. Oggi le nostre gru presentano già un livello acustico bassissimo. E con il progetto ibrido in cantiere presenteremo funzioni full electric in grado di operare senza l’ausilio del motore endotermico del veicolo che potrà quindi essere spento, riducendo rumore ed emissioni inquinanti”.
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INTERVISTA A GERARDO CAMMI, UNO DEI PROTAGONISTI DELL’AFFERMAZIONE DEL NETWORK
Le quattro leve di Euromaster
L
MAX CAMPANELLA MILANO
a noia non è mai di casa in Euromaster Italia. “Ogni giorno imparo sempre qualcosa di nuovo”. Parole che hanno maggiore valenza se pronunciate da uno come Gerardo Cammi, classe 1966, che della filiale italiana del network europeo in franchising, operativo nell’assistenza di pneumatici e manutenzione veicoli, è stato uno dei protagonisti. Piacentino, Gerardo Cammi lavora in Alliance, fino a quando un giorno incrocia il settore delle gomme. “Ho iniziato come venditore di pneumatici Kleber e successivamente, quando il marchio è stato acquisito da Michelin, so no diventato Area Manager”. La svolta nel 2010, quando Euromaster decide d’investire nel nostro Paese. Per il network era una sfida che Cammi raccoglie senza indugio: sviluppare la rete e occuparsi della gestione dei punti vendita e assistenza. “Siamo partiti da zero: eravamo - prosegue il manager - un team di tre persone con zero affiliati, ma tanti sogni e progetti, che avevano la loro ragion d’essere avendo alle spalle il Gruppo Michelin e già 1.300 Cen-
tà”. La metà dei Centri del network sono specializzati anche nel servizio truck, sulla base di una strategia che per Cammi poggia su quattro pilastri. “Il primo - illustra il manager piacentino - riguarda le “persone”: chi opera in Euromaster è formato e preparato per costruire offerte che nascono dai bisogni delle flotte. Oggi coordino una squadra di 20 professionisti che si interfacciano con la rete su base quotidiana: due territory manager che a loro volta coordinano l’attività di 13 business developer; fanno parte del team anche un responsabile metodo, un visual operator, due fleet operator (che operano presso le flotte per verificare lo stato di salute dei pneumatici e migliorare la produttività dei veicoli) e due Key Account Manager che seguono le flotte proponendo offerte dedicate e customizzate”. Comunque la professionalità non è solo del personale Eu romaster ma anche degli imprenditori che hanno deciso di aderire alla rete. “La massima soddisfazione - aggiunge Cammi - è sapere che il network è costituito da imprenditori di qualità, che hanno scelto Euromaster con una visione rivolta al futuro. In un mercato complesso qual è
L’obiettivo è raggiungere i 260 Centri Euromaster in Italia in grado di soddisfare le sempre più stringenti esigenze della domanda.
tri in Europa. Ma di fatto in Italia Euromaster era una new entry”. Oggi in Europa Euromaster conta più di 2.300 Centri, in Italia 210 con ambiziosi obiettivi di ulteriore sviluppo nei prossimi due anni. “Il target - afferma Cammi, che continua nel nuovo ruolo di Franchise & Commercial Director a occuparsi di tutta la parte operativa - è raggiungere i 260 Centri. L’attuale “geografia” della rete è omogenea e assolutamente in grado di soddisfare le esigenze della domanda: l’obiettivo è migliorare la capillarità, rafforzare la vicinanza al cliente finale. Sono soddisfatto della qualità di chi lavora con noi, prim’ancora che della quanti-
quello del trasporto, la differenza la fanno le persone”. Secondo pilastro le “offerte”, che vengono costruite sui bisogni delle flotte. “In un mercato sempre più competitivo - prosegue Gerardo Cammi - le aziende di trasporto devono garantire efficacia, produttività, rispetto dei tempi di consegna ma con attenzione ai costi. Obiettivo di Euromaster è limitare al massimo i fermi veicolo, garantire continuità alla loro attività: ottimizzare i costi e massimizzare la produttività. Lo pneumatico “pesa” solo il 2 per cento in termini di costi, ma la domanda da porsi è: qua le danno può creare il fermo di un mezzo?” Il ventaglio di servizi Eu-
“NEGLI ULTIMI TRE ANNI - AFFERMA GERARDO CAMMI SIAMO PASSATI DA
200MILA EURO A PIÙ DI QUATTRO MILIONI DI CIFRA AFFARI GRAZIE A UN’OFFERTA CAPACE DI RISPONDERE AI BISOGNI DELLE FLOTTE”.
RETE
EUROPEA CON PIÙ DI
2.300 CENTRI DI SERVIZIO, IN ITALIA, PARTITA DA ZERO NEL
2010, IN DIECI ANNI È CRESCIUTA FINO AD ARRIVARE AGLI ATTUALI
210 CENTRI DI SERVIZIO. “PERSONE, OFFERTE DEDICATE, DIGITALIZZAZIONE E FORMAZIONE SONO I SOLIDI ELEMENTI SUI QUALI POGGIA LA STRATEGIA DI SVILUPPO”, DICHIARA romaster è costituito da MasterCARE, che consente la ge stione preventiva e programmata dei pneumatici della flotta su ogni tipologia di veicolo (trattore, motrice, semirimorchio ecc.), EIA (Euromaster International Assistance), servizio di soccorso h 24 operativo 365 giorni l’anno, che consente in caso di necessità l’intervento del Centro Euromaster più vicino al luogo dov’è richiesta assistenza, e un Ecosistema digitale connesso ai Centri di Servizio Euromaster, che consente al responsabile della flotta di autorizzare gli interventi individuati dal Fleet Operator Euromaster. “I nostri fleet operator - precisa Cammi - sono altamente specializzati e utilizzano strumenti digitali. È qui che arriviamo al terzo pilastro, ovvero la “digitalizzazione” dei Centri di Servizio. Euromaster utilizza strumenti digitali come il Tyrecheck, che monitora lo stato di salute dei pneumatici e genera report dettagliati, facil-
CAMMI.
mente consultabili dal responsabile flotta, con immagini, osservazioni (ad esempio sull’altezza e il tipo di usura del battistrada) e azioni suggerite. Per le flotte seguite dal fleet operator siamo in grado di suggerire, per ogni veicolo, gli interventi da effettuare. Un alert viene inviato qualora, per qualsiasi motivo, uno o più veicoli non siano stati sottoposti a verifica nei tempi previsti”. Insomma, tutto è a disposizione del responsabile flotta per aumentare la resa chilometrica degli pneumatici e quindi aumentare la produttività. Quarto pilastro la “formazione” del personale. “Euromaster e la sua rete - afferma Cammi - fanno ai clienti promesse che mantengono: se a una flotta si propone la riduzione dei costi con il nostro lavoro, il team è formato per eseguire l’attività necessaria al raggiungimento di quest’obiettivo. Chiunque operi per Euromaster è orientato ai bisogni delle flotte: partiamo da questi per lavorare, trovare so luzioni adeguate e avere clienti sereni e soddisfatti”. A distanza di dieci anni e sulla base della sua consolidata esperienza, quando Cammi sarà soddisfatto del traguardo raggiunto? “Mi ritengo già molto soddisfatto perché - conclude il manager Euromaster - il 95 per cento degli affiliati hanno rinnovato il contratto di affiliazione alla sua scadenza; questa è la prova del va lore delle persone che operano in Euromaster e dell’attrattività dell’offerta proposta. L’obiettivo che ognuno di noi persegue nella propria attività è quello di soddisfare sempre il cliente; è proprio gra zie a questo approccio che siamo scelti come partner dai migliori operatori del settore in Europa”.
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INTERVISTA
ANDREA MARCONCINI HEAD OF TB BUSINESS BRIDGESTONE EUROPA, MEDIO ORIENTE, INDIA E AFRICA
Creatività italiana per i pneumatici truck CLASSE 1971, IN BRIDGESTONE DAL 1991, DOPO NOVE ANNI DA TRUCK & BUS MANAGER SOUTH EUROPE REGION EMEA ASSUME QUEST’ANNO IL NUOVO INCARICO CON SEDE A BRUXELLES. PRIMO ITALIANO A RICOPRIRE QUESTA FUNZIONE, PUNTA SULL’AFFERMAZIONE SUI MERCATI DEL NUOVO DURAVIS E AD ASSEGNARE A BRIDGESTONE IL RUOLO DI FORNITORE DI SOLUZIONI INTEGRATE PER IL SETTORE DEL TRASPORTO.
P
ersonaggio caratterizzato da una grande passione per il mondo del camion, maturata in Bridgestone dal 2001, Andrea Marconcini, classe 1971, a partire da quest’anno assume, all’interno della più grande azienda al mondo di pneumatici, il ruolo di Head of TB Business per la Regione EMEIA (Europa, Medio Oriente, India e Africa), laddove TB sta per Truck & Bus, compreso il ricostruito a marchio Bandag. Nella nuova posizione, con sede a Bruxelles, dove si trasferisce con la moglie Alessia, il manager italiano riferisce direttamente a Steven De Bock, Di rector Commercial Business Unit, occupandosi dell’affermazione di Bridgestone nel settore di veicoli pesanti e autobus a 360 gradi, dalla stra tegia commerciale al marketing, dal posizionamento di prezzo ai prodotti alla gestione di un budget finanziario fino a rappresentare il trade union con Ricerca & Sviluppo, trasmettendo ai progettisti le istanze per la realizzazione di nuove soluzioni. Conseguito il diploma in Informatica, Andrea Marconcini entra in Bridgestone nel 1991: fino al 1998 si occupa
di MAX CAMPANELLA VIMERCATE
Dal medio e lungo raggio al cava-cantiere al trasporto persone, Bridgestone propone una famiglia di pneumatici in grado di soddisfare ogni esigenza professionale e ogni tipologia di impiego e di mission operativa.
di logistica e marketing, periodo nel quale viene finalizzata anche in Europa l’acquisizione di Firestone. Dopo una parentesi di tre anni in Yamaha come Responsabile Sales & Marketing Scooter, torna in Bridgestone per occuparsi di pneumatici truck. Nel 2011 il management Bridgestone gli assegna la responsabilità della regione Sud Europa per l’intero comparto dei veicoli industriali. La man tiene per nove anni, nei quali Marconcini ha saputo costituire un team di manager affiatati, motivati e con una Rete di BP (Bridgestone Professional) sempre attenta alle innovazioni, coinvolta nelle strategie aziendali e nel lancio di novità su prodotti e servizi. Una gestione convincente anche nei numeri, nei volumi e nella percezione del marchio, che non poteva che saltare all’occhio del management di Bridgestone, fino ad arrivare a un ruolo che porta Marconcini, primo manager italiano, a esportare fuori dai confini le doti di passione e crea tività per metterle a disposizione degli altri Paesi di competenza. “Dopo nove anni - afferma con la sottile ironia che lo caratterizza - era
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N° 286 / Gennaio-Febbraio 2020 giusto darmi nuovi orizzonti: è la prima volta che vivo un’e sperienza all’estero ma ciò che più che conta è che con tinuerò a occuparmi di veicoli industriali, settore che mi appassiona e che oggi conosco in tutte le sue innumerevoli sfaccettature”. Il suo è tutt’altro che un addio all’Italia, area strategica per Bridgestone: Marconcini tornerà di frequente sia per il figlio Alessandro, 14 anni, che prosegue qui i suoi studi, sia per il nuovo ruolo di supporto a tutti i Paesi dell’area EMEIA. “Come da mia consuetudine - prosegue il manager Bridgestone - coinvolgerò nella definizione delle politiche commerciali i team di ciascun Paese, prendendo spunti da ciascuno di essi per portare best practices nell’intera Region”. Nel nuovo ruolo sarà alla guida di un team di 26 persone distribuite nelle varie divisioni marketing, prodotto, pri cing, progettazione prodotti e tecnologie da applicare al pneumatico (ad esempio la tecnologia RFID). Quale sarà la sua strategia globale? “L’obiettivo - spiega Marconcini - è avere una comune strategia ma salvaguardando le logiche che differenziano i mercati in termini di competitor presenti, segmenti e prodotti più richiesti: l’assetto Bridgestone è unico ma la struttura dovrà essere eterogenea e flessibile, per seguire un mondo così com plesso quale quello del camion in tre Continenti profondamente diversi. È una sfida mondiale, una bella sfida mondiale!”. Sul piano commerciale quale sarà l’obiettivo di Marconcini nel nuovo ruolo? “Bridgestone - afferma il manager italiano - è leader assoluto nel movimento terra, subito dopo come categoria di mercato per noi c’è il veicolo industriale, con la più alta
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Bridgestone Duravis è una gamma innovativa per durabilità, resistenza e riduzione dei consumi, con nuove tecnologie in grado di evitare le pericolose rotture.
quota di mercato in Europa. L’obiettivo è consolidare questa leadership e, autentica sfida, trovare nuovi spazi per aumentare la quota di mercato”. Quali le “armi” a sua disposizione per la nuova offensiva? “Innanzitutto - afferma Marconcini - l’introduzione del nuovo Duravis, lanciato nel giugno 2019 e di cui abbiamo iniziato le vendite a fine anno. Il 2020 sarà il primo anno completo di commercializzazione e sono certo che ci darà grandi soddisfazioni: è una gomma innovativa per durabilità, resistenza e riduzione dei consumi, con nuove tecnologie per evitare
rotture. Nel corso dell’anno il focus si concentrerà sul Duravis e sulla sua capacità di ereditare e ripetere il successo sul mercato dei precedenti modelli, quali M729, R297 e RD1: oggi sono ben conosciuti e radicati tra le aziende di trasporto, ma era necessaria una rivoluzione per rispondere alle nuove esigenze in etichettatura, report su rumorosità e consumi ecc.”. Duravis nasce nelle fabbriche europee Bridgestone di Bilbao, in Spagna, e Stargard, in Polonia. Quello di Marconcini è l’esordio di un manager italiano in questo ruolo: qual è il valore aggiunto che ciò può
dare al resto del mondo del trasporto? “Le difficoltà e le e sperienze che si vivono in Italia anche nel settore del trasporto su gomma - risponde il neo Head of TB Business EMEIA - costringono a far emergere soluzioni creative per restare sul mercato e competere nel modo migliore possibile. Non è banale dire che la creatività italiana rappresenta un valore aggiunto: consente un approccio più aperto a situazioni differenti per rispondere a una necessità, a un problema, a un quesito. È l’esatto opposto della rigidità e a mio avviso è quello che serve per avere una visione esplorativa, per avviare
nuovi percorsi di crescita: quest’approccio richiede più tempo, più impegno e più forza di volontà ma alla fine se ne raccolgono i frutti”. Primo step sarà dunque il Duravis e la sua efficace introduzione sul mercato. A seguire? “Bridgestone - prosegue Marconcini - proseguirà la sua strategia di trasformazione da mero produttore di pneumatici a un mondo più strutturato, a un sistema integrato che si basa su uno pneumatico di qualità per offrire un articolato mondo di servizi finalizzati a migliorare l’attività di trasporto. Al traguardo di questo percorso, iniziato nel 2019 con l’acqui-
sizione di TomTom Telematics e la costituzione di WebFleet Solutions, Bridgestone sarà percepito come un fornitore di soluzioni: pneumatici e sistemi informatizzati”. Da questo punto di vista Duravis è già un passo avanti con il chip RFID che ha al suo interno la “carta d’identità del pneumatico” traccia pressione, percorrenza, temperatura ecc. “In un futuro non molto lontano - anticipa Marconcini - sarà possibile avere report su dati legati all’utilizzo del pneumatico su un’unica piattaforma integrata, per dare un sistema completo all’utente e non solo: il sensore sui pneumatici potrà mappare le strade non solo dal punto di vista dell’itinerario geografico, ma della loro condizione, compresi dislivelli o buche, perché lo stato di una gomma ne risente. I report di questi dati saranno utili per Bridgestone, per sviluppare futuri prodotti, per l’utente finale, che sarà più consapevole prima di affrontare una strada, e per la comunità tutta, che potrà utilizzare i dati per effettuare interventi efficaci: questa integrazione è un pilastro della strategia di Bridgestone”. Idee e progetti che non riguardano affatto solo flotte dimensionate, anzi. “Le prime soluzioni WebFleet in Italia - aggiunge Marconcini - le stiamo sperimentando su flotte che contano meno di 15 vei coli: l’80 per cento del mercato, italiano e non solo, è rappresentato da flotte medio-piccole; rivolgerci a loro è un “mantra” di Bridgestone, nella progettazione dei prodotti e nella realizzazione di servizi”.
SOSPENSIONI PNEUMATICHE PER CAMION MERCEDES-BENZ, DAF E VOLVO
NELLA FAMIGLIA FIRESTONE NOVITÀ SUL MERCATO DEI RICAMBI EMEA F irestone Industrial Products, parte di Bridgestone Corporation e fornitore globale di sospensioni pneumatiche e prodotti in gomma per veicoli industriali, introduce nuovi prodotti che vanno ad ampliare la gamma di ricambi già esistenti per il mercato europeo di veicoli industriali. La nuova linea include dodici sospensioni pneumatiche di ricambio per i pesanti stradali Mercedes-Benz Actros MP4, Volvo FH4/FM4 e DAF CF/XF. Con questi prodotti aggiuntivi Firestone aumenta la sua
copertura per servire officine per veicoli industriali, flotte di trasporto con officine private e grossisti di pezzi di ricambio. Queste sospensioni pneumatiche di ricambio sono realizzate e collaudate in conformità con gli stessi standard dei prodotti in Original Equipment, appositamente definiti per soddisfare i requisiti dei costruttori. “La nuova gamma - afferma Jacek Okonski, Direttore del mercato dei ricambi Firestone Industrial Products - serve a supportare i nostri partner del mercato dei ri-
cambi in Europa, Medio Oriente e Africa. Riteniamo che sia il momento giusto per inserire questi prodotti al fine di soddisfare i clienti che cercano ricambi equivalenti all’Original Equipment. Firestone è uno dei principali produttori del settore in primo equipaggiamento e utilizza la sua esperienza e conoscenza per sviluppare prodotti di ricambio che soddisfino i più alti standard di qualità”. I nuovi prodotti sono disponibili in tutta Europa.
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CONTINENTAL / LA NUOVA TECNOLOGIA ESPANDE LA GAMMA PER L’AGRICOLTURA
VF firma l’innovazione
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GIANCARLO TOSCANO MILANO
ome sarà l’agricoltura di domani? Continental risponde alla domanda mettendo in gioco tutta la sua capacità innovativa diretta all’ottimizzazione di un settore chiave dell’economia. È il caso della nuova tecnologia VF, che espande l’attuale gamma di pneumatici per il settore agricolo del produttore tedesco ed è disponibile in configurazione VF TractorMaster, VF TractorMaster Hybrid e VF CombineMaster. VF sta per Very High Flexion. Gli pneumatici dotati di tecnologia VF hanno fianchi molto flessibili che aiutano a conservare la durata e la stabilità direzionale anche in caso di ridotta pressione di gonfiaggio o di carico molto pesante. Ciò è possibile grazie all’ottimizzazione della cintura e del la geometria dei talloni. Gli ambienti in cui operano i mezzi agricoli sono molto vari e per questo devono essere in grado di affrontare terreni differenti con carichi più o meno pesanti e a velocità variabile, garantendo performance costanti. Gli pneumatici con tecnologia VF supportano gli operatori del settore agricolo nelle loro mansioni e consentono di ottenere un risparmio non solo di tempo ma anche nel consumo di carburante, evitando contestualmente di danneggiare i terreni sui quali operano. In passato, si doveva necessariamente variare la pressione di gonfiaggio secondo le differenti fasi di utilizzo dello pneumatico, in funzione del fatto che il veicolo fosse carico o scarico, si muovesse su strada o su campo; oggi, i coltivatori possono evitare di mettere in atto questi accorgimenti grazie alle caratteristiche dei nuovi pneumatici Con tinental con tecnologia VF. Grazie a una flessibilità notevolmente accresciuta, gli pneumatici VF forniscono una capacità di carico costante a tutte le velocità e possono operare con una pressione di gonfiaggio ridotta nelle stesse lavorazioni, rispetto agli pneu matici standard. Nelle operazioni di fertilizzazione del terreno, ad esempio, finora era necessario operare con pressioni di gonfiaggio differenti: più alta durante lo spostamento su strada con carico molto elevato, più bassa per poter operare in campo aperto evitando di danneggiare il terreno. I nuovi pneumatici con tecnologia VF garantiscono la
DISPONIBILE SUI MODELLI VF TRACTORMASTER, VF TRACTORMASTER HYBRID E VF COMBINEMASTER, LA TECNOLOGIA VERY HIGH FLEXION SI CONCRETIZZA IN PNEUMATICI DOTATI DI FIANCHI MOLTO FLESSIBILI CHE AIUTANO A CONSERVARE LA DURATA E LA STABILITÀ DIREZIONALE ANCHE IN CASO DI RIDOTTA PRESSIONE DI GONFIAGGIO O DI CARICO MOLTO PESANTE TIPICI DELLE OPERAZIONI IN AMBITO AGRICOLO.
stessa capacità di carico con una pressione del 40 per cento inferiore rispetto agli pneumatici standard. In alternativa garantiscono una capacità di carico del 40 per cento superiore a velocità elevata e a parità di pressione di gonfiaggio rispetto agli pneumatici standard. In questo modo i coltivatori possono evitare l’incombenza di modificare la pres sione di gonfiaggio e
sfruttare così appieno il potenziale offerto dagli pneumatici dei loro mezzi, ottenendo una minore compattazione del suolo attraverso una più ampia superfice di contatto col terreno e una durata maggiore negli spostamenti stradali a dispetto della minore pressione di gonfiaggio. Per ottenere questi risultati un elemento fondamentale è il tallone dello pneumatico,
che è dotato di un profilo più largo e flessibile in grado di assicurarne una lunga durata d’esercizio. Anche la cintura è stata modificata per migliorare le performance offerte dalla tecnologia VF. Una pressione di gonfiaggio ridotta con un carico pesante può provocare danni agli pneumatici; per questo, con la tecnologia VF, la cintura e le spalle degli pneumatici sono più lar-
Anche nel settore agricolo Continental è in grado di proporre avanzate soluzioni tecnologiche.
ghi e più robusti per diminuire il rischio di deformazioni e di danni. Continental si muove anche nella digitalizzazione, consapevole che le sfide da sostenere nel prossimo futuro per soddisfare i bisogni di una popolazione mondiale che si avvia a toccare i nove miliardi potranno essere affrontate e vinte solo innovando profondamente l’agricoltura così da renderne più efficienti le attività. Le proposte di Continental hanno come obiettivo l’accelerare il passaggio dalle attuali forme di coltivazione a quelle “smart farming”, basate cioè sull’uso di soluzioni robotiche e informatiche. Continental progetta soluzioni innovative grazie ai suoi driver di sviluppo tecnologico che sono la digitalizzazione, la connettività e la sostenibilità. L’azienda configura componenti per droni e sviluppa robot che potrebbero essere utilizzati anche sul cam po (operando, ad esempio, in formazione) e che sono dotati di diverse applicazioni, di sensori e di telecamere. La seconda generazione del sistema ProViu 360, che sarà commercializzato nel corso
del 2020, consiste in un insieme di fotocamere che permettono all’operatore di avere una visione a 360 gradi e dall’alto dell’area di lavoro della sua macchina. ProViu 360 lavora in alta definizione e a breve sarà anche collegabile ai computer di bordo così da implementare le informazioni fornite all’operatore con informazioni aggiuntive relative allo stato funzionale del campo di lavoro. Si tratta di una sorta di realtà aumentata che permetterà di ottimizzare al meglio le attività in corso. Oltre a questi sistemi di assistenza, Continental intende rispondere al trend che porta all’automazione dei veicoli con soluzioni sempre più evolute per il monitoraggio dei componenti. Lo pneumatico VF TractorMaster Hybrid è dotato di tecnologia VF ed è “intelligente” grazie a una serie di sensori che misurano continuamente la pressione e la temperatura, permettendo quindi di migliorare la produttività e il comfort dell’operatore e allo stesso tempo di ridurre il consumo di carburante e del battistrada minimizzando i tempi e costi di manutenzione.
CONTINENTAL E RIGOMMA PROPONGONO SERVIZI INNOVATIVI E SOLUZIONI DIGITALI
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INSIEME PER IL FUTURO DELL’AUTOTRASPORTO MERCI E PERSONE
ontinental e Rigomma, azienda specializzata nel mondo degli pneumatici truck, hanno incontrato più di 20 titolari delle maggiori flotte lombarde per parlare degli scenari futuri del mondo dei trasporti merci e persone. I due partner hanno illustrato l’evoluzione dei prodotti e dei servizi messi a disposizione delle flotte di veicoli pesanti, con particolare focus sulle soluzioni digitali e sul network BestDrive Professional. Continental ha illustrato in particolare le funzioni di
ContiConnect, piattaforma digitale per il monitoraggio degli pneumatici. ContiConnect consente di massimizzare l’efficienza delle flotte e di inviare messaggi di allarme se la pressione degli pneumatici si discosta dal valore stabilito. Grazie a queste informazioni, la flotta beneficia di un numero ridotto di breakdown, di costi di manutenzione più bassi e di un aumento della produttività, con la conseguente creazione di valore. ContiConnect permette ai fleet manager di agire in ma-
niera proattiva, senza dover risolvere in modo reattivo problemi relativi non solo a un unico veicolo ma a flotte intere. La partnership con Rigomma è stata inoltre l’occasione per presentare il network BestDrive Professional, di cui Rigomma fa parte. BestDrive Professional è la rete di Continental che racchiude sia l’esperienza retail di BestDrive nel mondo vettura - network internazionale costruito in 20 anni di attività in tutto il mondo - sia le competenze e
la leadership tecnologica del Gruppo tedesco. I punti che fanno parte della rete BestDrive Professional possono beneficiare di diversi contenuti quali consulenza, formazione, supporto al marketing locale, servizi Conti360° Fleet Services e molto altro. Questi contenuti nascono per supportare e sviluppare maggiormente il business autocarro dei rivenditori partner permettendo loro di diventare referenti principali per le flotte di autotrasporto su tutto il territorio nazionale.
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ALLTRUCKS / ACCORDO DI COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE CON PROMETEON TYRE GROUP
Partner che creano valore L’ACCORDO SU SCALA EUROPEA TRA SPECIALISTI IN VEICOLI INDUSTRIALI INTENDE CREARE SINERGIE NELLA GESTIONE COMPLETA DELLE AZIENDE DI TRASPORTO. LA PARTNERSHIP COINVOLGE IL CONCEPT DI OFFICINA FULL SERVICE MULTIMARCA “ALLTRUCKS TRUCK & TRAILER SERVICE” E L’UNICA SOCIETÀ DI PNEUMATICI SPECIALIZZATA ESCLUSIVAMENTE SUL SETTORE INDUSTRIAL.
LA COLLABORAZIONE GARANTIRÀ ALLE OFFICINE PER VEICOLI COMMERCIALI AFFILIATE ALLA RETE ALLTRUCKS UN ACCESSO ESCLUSIVO E PRIVILEGIATO ALL’OFFERTA INTEGRATA DI PROMETEON, CONSENTENDO LORO DI AMPLIARE LE PROPRIE COMPETENZE IN MATERIA DI PRODOTTI E SERVIZI E, QUINDI LA POSSIBILITÀ DI SODDISFARE AL MEGLIO I CLIENTI.
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FABIO BASILICO MONACO
artnership d’eccellenza crescono. Alltrucks Truck & Trailer Service e Prometeon Tyre Group hanno stipulato un accordo di collaborazione internazionale su scala europea tra specialisti in veicoli industriali al fine di creare sinergie nella gestione completa delle aziende di trasporto. La partnership coinvolge il concept di officina full service multimarca “All trucks Truck & Trailer Service” e l’unica società di
pneumatici specializzata e sclusivamente sul settore Industrial. La collaborazione garantirà alle officine per veicoli commerciali affiliate alla rete Alltrucks un accesso esclusivo e privilegiato all’offerta integrata di Prometeon, consentendo loro di ampliare le proprie competenze in materia di prodotti e servizi e, quindi, anche la possibilità di fornire un servizio più completo ai propri clienti, attuali e nuovi. Ulteriori vantaggi so no l’assistenza diretta ai Partner Alltrucks da parte del
team di Prometeon, nonché la formazione tecnico-commeciale dedicata. “Siamo lieti di poter offrire ulteriori competenze e opportunità alle nostre officine affiliate, affinché sia per loro ancora più facile provvedere alla manutenzione e alla riparazione completa dei veicoli sottolinea Homer Smyrliadis, Amministratore delegato di Alltrucks - A scandire la collaborazione con Prometeon saranno soprattutto la grande competenza e l’elevata qualità dei prodotti forniti da quest’azienda di rilevanza mon-
diale. Anche la visione comune in materia di assistenza e qualificazione delle officine partner svolge un ruolo importante ai fini della collaborazione”. “In linea con il piano di espansione costante della nostra presenza sulla scena internazionale, oggi con Alltrucks possiamo aggiungere un’ulteriore rete di spicco alla nostra clientela precisa Marco Solari, CEO Europe di Prometeon Tyre Group - L’esigenza dei nostri clienti finali comuni, le flotte, va nella direzione ‘tutto da una sola mano’, per ridurre
Da sinistra: Nils Hollmann, Responsabile Vendite, Marketing e Sviluppo del Concept, e Homer Smyrliadis, Ad di Alltrucks GmbH & Co. KG, Alexander Hild, Amministratore delegato, e Nico Spirito, Responsabile Vendite di Prometeon Tyre Deutschland GmbH.
quanto più possibile i tempi di fermo macchina. Questa collaborazione ci darà modo di operare a stretto contatto con le Officine Partner di Alltrucks, che assisteremo con la nostra competenza, per sviluppare insieme il settore degli pneumatici”. Costituita nel 2013 come joint venture dai tre fornitori leader del settore automotive, Bosch, Knorr-Bremse e ZF, Alltrucks offre alle officine di veicoli commerciali servizi di assistenza completi, inerenti alla manutenzione e riparazione multimarca di veicoli
commerciali. Sono a disposizione delle officine Alltrucks l’esclusiva diagnostica multimarca, la hotline tecnica, la formazione tecnica personalizzata, tutte le informazioni tecniche, l’assistenza 24 ore su 24, il supporto di marketing, la verifica periodica degli standard e, prima di tutto, la consulenza personale. Alltrucks amplia continuamente la propria offerta, comprendente anche programmi di collaborazione e servizi alle flotte. Prometeon Tyre Group è l’unica società di pneumatici completamente focalizzata sul settore Industrial, per trasporto di merci, persone e sul segmento Agro e OTR. L’offerta Prometeon è multi-level con un portafoglio prodotti che include i brand Pirelli, Formula, Anteo, Tegrys ed Eracle. Il Gruppo ha 4 fabbriche (2 in Brasile, 1 in Egitto e 1 in Turchia), tre centri di Ricerca & Sviluppo (Italia, Brasile e Turchia) e un Centro di Sviluppo in Egitto, che rappresentano il cuore dell’innovazione del portafoglio di prodotto. “L’Italia è uno dei primi Paesi in cui la collaborazione internazionale con Prometeon è stata attivata - spiega Gianluca Annunziata, Market Manager Italy di Alltrucks - Il valore dell’accordo sta nelle opportunità esclusive in termini di prodotti e servizi offerte alle Officine Partner di Alltrucks che in Italia sono attualmente 84. L’aver accesso a prodotti e servizi premium garantirà concreti benefici sia alle officine che ai loro clienti”.
LOGISTICA
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L’ANNO SCORSO LA CONCESSIONARIA TREVIGIANA HA FORNITO
MERCEDESBENZ VITO, DI CUI UNA 4MATIC PER L’ALTO ADIGE, ALL’AZIENDA LEADER NEL NORD EST DELL’ESPRESSO ITALIANO. CON UN PARCO DI 60 VEICOLI DI MEDIE DIMENSIONI, GLI OPERATORI DERSUT ASSICURANO L’APPROVVIGIONAMENTO NOVE UNITÀ DI
CARICANDO IL CAFFÈ NEI MAGAZZINI PER CONSEGNARLO IN 130 CAFFETTERIE DAL VENETO ALL’EMILIA-ROMAGNA ALLA
LOMBARDIA. DERSUT CAFFÈ HA SCELTO LA STELLA PER AVVIARE UN IMPORTANTE STEP DI RINNOVO DEL PARCO MEZZI, NELL’OTTICA DI OFFRIRE UN SERVIZIO SEMPRE PIÙ PUNTUALE.
GRUPPO CARRARO / VEICOLI MERCEDES-BENZ AL SERVIZIO DI DERSUT
Chicchi di caffè stellari
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MAX CAMPANELLA CONEGLIANO
l caffè è un rito, sociale e culturale. Lo sanno i tanti, tantissimi italiani che quan do si concedono quella pausa la assaporano il più possibile, a maggior ragione in tempi moderni nei quali è diventato più che un imperativo il dover correre, accelerare. Alla base del rito c’è tutta la tradizione dell’espresso italiano, che soprattutto nel Triveneto (ma non solo) ha il nome di Dersut Caffè, sinonimo di “tazzina” di qualità elevata. Proprio per difendere i valori di qualità e tradizione, l’azienda veneta, con headquarter a Conegliano e in fase di trasferimento in una location decisamente più grande, l’anno scorso ha scelto per la flotta di veicoli di affidarsi a Mercedes-Benz e alla concessionaria trevigiana Carraro. Guidata dal conte Giorgio Caballini di Sassoferrato, seconda generazione, affiancato dalle figlie Lara, avvocato, e dalla dottoressa Giulia, responsabile marketing, oggi Dersut Caffè dà lavoro a 75 dipendenti con un giro d’affari che ammonta a circa 20 milioni di euro annui. Nelle otto ore lavorative vengono prodotti, in due impianti, qualcosa come 200 kg di tostato ogni quarto d’ora, ovvero circa cento quintali al giorno. L’attuale edificio ospita la sede aziendale dal 1955, caratterizzata com’è da elementi di immagine che si coniugano con la funzionalità. La futura sede, la cui operatività è prevista nel 2021, è ubicata al confine con l’autostrada e si sviluppa su un’area di 30mila mq, spazi adeguati per la fabbrica (circa 5.500 mq e mille di uffici), che sarà rimodernata nei macchinari, e per il
In alto, la stretta di mano tra il conte Giorgio Caballini di Sassoferrato (a sinistra), Amministratore delegato Dersut Caffè, e Giovanni Carraro, Amministratore delegato della Concessionaria Mercedes-Benz che nel 2017 è stata premiata dalla Stella con la certificazione Van Pro.
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mu seo del caffè, che raddoppierà l’esposizione, aggiungendo una serra didattica alla terza collezione di caffettiere più completa al mondo. Dersut serve 130 caffetterie nel Triveneto, ma anche in Emilia-Romagna e Lombardia, oltre a una presenza in diverse tipologie di rivendite che salvaguardano la distribuzione di qualità. Il 10 per cento del fatturato deriva dalle vendite all’estero, principalmente Germania, Austria, Albania e Repubblica Ceca, dove operano rivenditori Dersut. In Italia le consegne sono affidate a 60 veicoli, furgoni di medie dimensioni che settimanalmente caricano il caffè a Conegliano o nei magazzini di Latisana, Pianiga, Merano e a nord di Monaco. Con un occhio attento alla flotta, che deve sempre essere al passo con i tempi in termini di capacità di carico (ad esempio
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I “ferri del mestiere” nella tradizione del caffè Dersut. A sinistra, il conte Giorgio Caballini di Sassoferrato con le figlie Giulia (a sinistra) e Lara.
per il trasporto delle cialde og gi molto diffuse), benessere a bordo per gli operatori e affidabilità, per garantire puntualità nelle consegne, nel 2019 Dersut Caffè ha scelto Mer cedes-Benz per avviare un importante step di rinnovo del parco mezzi: sono nove i Mercedes-Benz Vito da 114 e 116 cv consegnati dalla Concessionaria Carraro, uno dei quali a trazione integrale 4Matic per le attività in Alto Adige. “Il marchio Mercedes - spiega il conte Caballini - è sempre stato presente nel par co con le vetture, oggi iniziamo con i van, che esprimono un’immagine di qualità e affidabilità. I nostri veicoli vengono sostituiti ogni quattro anni per essere sempre efficienti: per noi è essenziale che in caso di problemi si intervenga tempestivamente, per evidenti necessità di adempiere le consegne”.
Proseguendo un trend di crescita graduale, Dersut Caf fè ogni anno sbarca in nuove aree, aumentando così il numero di operatori e naturalmente di veicoli. “A disposizione di Dersut - spiega Diego Ragogna, Responsabile Mercedes-Benz Vans del dealer Carraro - c’è l’intera rete Carraro: la sede di Nervesa, le filiali di Treviso, Belluno, Mestre, Castelfranco Veneto e Santa Maria di Sala, tutte con officine specializzate per il veicolo commerciale”. Un’organizzazione che nel 2017 è stata premiata da Mercedes-Benz con la certificazione Van Pro, che ha validato i processi di vendita e assistenza del Gruppo Carraro che, non da ultimo, a Mestre è la prima concessionaria in Italia a utilizzare il layout MAR2020, da quest’anno standard globale della Casa di Stoccarda.
INNNOVAZIONE NELLA NUOVA FABBRICA E UNESCO, IL SOGNO DEL CONTE CABALLINI
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IL NOBILE CAFFÈ: LA STORIA DI UN NOME E LE 5 REGOLE PER UN BUON ESPRESSO
ersut nasce per merito del conte Vincenzo Caballini, già dirigente Fiat, che nel 1949 si trasferisce da Trieste a Conegliano dove rileva la Dersut Torrefazione dell’industria della Spezia Nazionale, attiva nella produzione di caffè. Il marchio Dersut era stato pensato come acronimo delle iniziali dei cognomi dei fondatori: Marcello De Rosa e Giovanni Suttora. Sotto la guida di Caballini e della moglie Elisabetta, l’azienda conosce una forte espansione commerciale negli anni Sessanta e, in seguito, con l’arrivo del figlio Giorgio nel 1971, vede un’ulteriore crescita commerciale. Oggi Dersut controlla i marchi Dersut e Italiana Caffè tramite 4mila punti vendita e 130 caffetterie nel centro nord Italia. Macchiato, schiumato, corretto, lungo, corto, le variazioni sul tema sono infinite, ma l’espresso italiano è uno solo e per prepararlo servono cinque regole fondamentali: i grani vanno macinati al momento, perché dopo 15 minuti dalla macinazione il caffè perde il 65 per cento dei suoi aromi; il tempo di contatto tra acqua e caffè deve essere compreso tra 20 e 27 secondi; se sentiamo necessità di aggiun-
gere molto zucchero, è segno che il caffè non è stato preparato a dovere oppure è di scarsa qualità; il contenuto in tazzina (rigorosamente di porcellana) deve essere tra i 13 e 26 centilitri a una temperatura compresa tra 90 e 96 gradi. Il vero caffè espresso deve presentare in superficie una crema che deve persistere per almeno 120 secondi dall’erogazione. Nel dicembre 2013 il caffè turco ha ricevuto il riconoscimento dall’Unesco grazie all’iniziativa del governo di Ankara, in campo per promuovere la sua eccellenza nazionale. Perché il caffè espresso italiano, nato nel 1900 e unico al mondo a essere caratterizzato dall’inconfondibile crema in superficie, non può diventare anch’esso Patrimonio dell’Umanità? Domanda che si è subito posto il conte Giorgio Caballini dopo quell’annuncio. È stato lui a fondare, l’anno successivo, un’associazione che ha come obiettivo raggiungere il prestigioso riconoscimento e che, lo scorso dicembre, ha presentato alla Camera dei Deputati il progetto di candidatura del caffè espresso italiano tradizionale a patrimonio immateriale dell’Unesco.
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PROGLOVE / DISPONIBILI IN ITALIA LE INNOVATIVE SOLUZIONI SCANNER INDOSSABILI
Il guanto intelligente LUCIANO MAGIAR, COUNTRY MANAGER PER L’ITALIA DELL’AZIENDA TEDESCA SPECIALIZZATA NEL WEARABLE CHE COLLEGA LA FORZA LAVORO ALL’”INTERNET DELLE COSE”
(IOT),
ILLUSTRA LE CARATTERISTICHE VINCENTI DEL GUANTO INTELLIGENTE, OVVERO LA SOLUZIONE DI SCANSIONE DI CODICI A BARRE ERGONOMICA E
“HANDS-FREE”, CHE AIUTA I LAVORATORI AD AUMENTARE LA LORO PRODUTTIVITÀ E AD OTTIMIZZARE I FLUSSI DI LAVORO NEI SETTORI MANIFATTURIERO, DELLA LOGISTICA, DEI TRASPORTI E DELL’E-
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COMMERCE.
FABIO BASILICO MILANO
l design incentrato sull’uomo incontra l’ingegneria tedesca. È il valore aggiunto di ProGlove, nata come startup e oggi uno dei principali fornitori di dispositivi indossabili industriali che collegano la forza lavoro all’“Internet delle Cose” (IoT). ProGlove realizza soluzioni scanner che permettono di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi di scansione utilizzati nei settori manifatturiero, della logistica, dei trasporti e dell’e-commerce. Suo è il guanto intelligente, ovvero la soluzione di scansione di codici a barre ergonomica e “hands-free”, che aiuta i lavoratori ad aumentare la loro produttività e ad ottimizzare i flussi di lavoro. Fondata a Monaco di Baviera nel 2014 e in forte crescita anno su anno, ProGlove sta espandendo la sua presenza internazionale e punta con decisione al mercato italiano dove ha già iniziato a farsi apprezzare da diverse aziende. Per conoscere le caratteristiche dei prodotti ProGlove e i dettagli dell’offensiva italiana dell’azienda di Monaco abbiamo incontrato a Milano Luciano Magiar, Country Manager per l’Italia. Luciano Magiar porta in ProGlove una profonda conoscenza delle dinamiche di settore, maturata grazie a oltre 20 anni di esperienza. La sua carriera, iniziata in IBM Italia e Rank Xerox, è poi proseguita con incarichi di crescente re sponsabilità in diverse a ziende tra cui Panasonic, Honeywell e Zebra Technologies Europe. “L’Italia è un mer cato ad alto potenziale e sono certo che ProGlove sarà particolarmente apprezzata, sia per gli incrementi di produttività che può assicurare, sia
Luciano Magiar, Country Manager per l’Italia di ProGlove.
per la capacità di migliorare le condizioni di lavoro di chi utilizza le nostre soluzioni” esordisce il Country Manager - Inoltre, la semplicità d’implementazione dei prodotti ProGlove, la facilità di utilizzo e la compatibilità del sistema di scanner può apportare enormi benefici anche al le piccole e medie imprese, vero motore del tessuto produttivo italiano”. La vision di ProGlove pone l’uomo al centro e offre ai lavoratori strumenti che ne potenzino le capacità e ne migliorino le condizioni di lavoro, aumentando il valore del loro contributo. Infatti, mentre i tradizionali scanner portatili tendono a essere scomodi e ingombranti, il design leg gero (solo 40 grammi di peso), sottile, confortevole e
indossabile dell’unità scanner ProGlove consente di ottimizzare i processi dei lavoratori riducendo i tempi di scansione. Una tecnologia che fa risparmiare tempo è una tecnologia che fa risparmiare soldi. La storia di ProGlove è ufficialmente iniziata dopo il riconoscimento ottenuto nella sfida “Make it Wearable” di Intel nel 2014. Dopo una fase iniziale di sviluppo del prodotto, ProGlove da il via alla commercializzazione del guanto scanner nel 2016, accumulando rapidamente una serie di riconoscimenti nel settore e un numero impressionante di clienti. Oggi, l’azienda opera su scala mondiale, servendo più di 500 clienti in tutto il mondo dai suoi uffici di Monaco di Baviera e Chi cago, negli Stati
Uniti. “Le origini della startup risalgono all’iniziativa imprenditoriale e in un certo senso visionaria di quattro giovani tedeschi - racconta Luciano Magiar - Un giorno che si trovavano nello stabilimento BMW di Monaco si accorsero che sulla modernissima linea di produzione della Casa tedesca si perdeva molto tempo nelle procedure di lettura dei codici a barre da parte degli operatori. I quattro presentarono la loro soluzione per far risparmiare ben 4 secondi per ogni codice perché l’operatore doveva prendere prima gestire lo scanner prima di continuare con le mani libere a lavorare. Con il guanto intelligente munito di lettore, i 4 secondi di risparmio per codice equivale a 4mila secondi per singola auto tenuto conto del migliaio di codici presenti; 1 secondo salvato vale 1 eu ro. BWM sposa subito la soluzione e la implementò in tutti i suoi stabilimenti. L’escalation di ProGlove era iniziata e con essa l’espansione territoriale. Negli Stati Uniti venne aperta la filiale di Chicago”. PROGLOVE CONVINCE
ProGlove e i suoi prodotti hanno già conquistato il favore di molte aziende: sono infatti integrati nei processi di fabbrica e di magazzino di alcuni dei marchi più rinomati al mondo; oltre a BMW, l’elenco comprende colossi come Audi, Bosch, Daimler, DHL e Lufthansa Technik. Anche gli investitori internazionali hanno dimostrato di credere nell’approccio di ProGlove, che ha recentemente ottenuto un finanziamento di 40 milioni di dollari da parte di Summit Partners, finalizzato alla crescita e all’espansione globale dell’azienda tede-
sca. La gamma Mark Basic e Mark Standard Range è realizzata per soddisfare le esigenze dell’industria logistica e dell’assemblaggio. Non solo un risparmio fino a 4 secondi per scansione ma anche riduzione fino al 33 per cento dei tipici errori di prelevamento. “Mark Basic ha una capacità di scansione che raggiunge i 150 cm, caratteristica che lo rende ideale per applicazioni di picking nella logistica - spiega Luciano Magiar Il dispositivo può essere collegato rapidamente alla rete aziendale tramite Bluetooth Low Energy (BLE) e viene for nito insieme all’opzione Worker Feedback di ProGlove, funzione che struttura il flusso di informazioni in relazione a obiettivi chiave come la tracciabilità. Grazie a una combinazione di alert ottici, acustici e tattili, i lavoratori san no immediatamente se hanno scelto l’articolo giusto, garantendo così al processo completa affidabilità. Mark Basic può gestire fino a 3mila scansioni per carica ed è progettato per durare un intero turno. Mark Standard Range consente di scansionare codici a barre fino a 80 cm di distanza. Lo scanner elabora fino a 6mila scansioni durante un ciclo di carica della batteria. Questa gamma è perfetta per l’uso in ambienti di scansione ad alta frequenza come le linee di assemblaggio”. “Oggi, quando si parla di IoT si parla esclusivamente di macchine e di performance del le macchine - ribadisce Magiar - Quello che fa di diverso ProGlove è mettere al centro del mondo IoT l’uomo. È questo l’elemento caratterizzante di ProGlove. È ormai opinione diffusa che non esisterà in futuro la fabbrica senza uomini. Quindi, il fatto-
re umano, sgravato delle mansioni più critiche ed e streme, sarà ancora un elemento importate. Vale la pena valorizzarlo e metterlo in grado di dare il massimo in condizioni lavorative ottimali, proprio come si fa con le macchine. Nell’era dell’industria 4.0, le aziende che cercano di mantenere un vantaggio competitivo devono ripensare e reinventare il modo in cui uomini e macchine interagiscono. I dispositivi indossabili consentono di lavorare in modo più intelligente ed efficace nell’ambiente industriale dell’Internet degli Og getti. I wearable rappresentano il futuro dei processi di assemblaggio, produzione e logistica e in particolare quelli realizzati da ProGlove, come per esempio la plurimpremiata linea Mark; sono soluzioni intelligenti progettate per funzionare come se fossero una naturale estensione degli strumenti dei lavoratori, rafforzando il ruolo dell’uomo nel mondo automatizzato di oggi per abilitarne il coinvolgimento”. A fine 2019, ProGlove ha annunciato la partnership con Ansell, leader globale nelle soluzioni di sicurezza, per sviluppare soluzioni per la protezione della mano che utilizzano la tecnologia per garantire la conformità dei dispositivi di protezione individuale negli ambienti di lavoro. Sempre nel 2019 ProGlove ha annunciato il lancio di un nuovo e rivoluzionario wear able, Reel. Si tratta di una soluzione “indossabile” utilizzando un lanyard o una clip da cintura, caratteristica che rende il suo utilizzo ideale in reparti a bassa frequenza di scansioni come quelli che si occupano dei resi dei prodotti o il controllo qualità. Reel funziona con tutti gli scanner della famiglia Mark.
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LOGISTICA DI MAGAZZINO / MERCATO DA OLTRE 35 MILIARDI DI DOLLARI
Crescita a due cifre per l’automazione ENTRO IL 2025 SARANNO AL LAVORO 4 MILIONI DI ROBOT DI TUTTI I TIPI PRESSO 50MILA MAGAZZINI IN TUTTO IL MONDO. NEL 2018, I MAGAZZINI ROBOTIZZATI ERANO 4MILA. UN’ALTRA RICERCA PREVEDE CHE LE VENDITE ANNUE DI ROBOT PER LA LOGISTICA ARRIVERÀ A SFIORARE IL MILIONE DI PEZZI NEL 2022 (DA 194MILA
L
UNITÀ NEL 2018). SEMPRE NEL 2018, IL FATTURATO DELL’INTERO SETTORE DELL’AUTOMAZIONE NELLA LOGISTICA, COMPRESO ANCHE IL PIÙ TRADIZIONALE
SETTORE DEI MAGAZZINI AUTOMATIZZATI, VALEVA CIRCA 27 MILIARDI DI DOLLARI, ED È PREVISTO IN CRESCITA DEL 12,6 PER CENTO L’ANNO IN MEDIA SINO AL 2022.
MICHELE S. ALTIERI MILANO
a logistica da magazzino richiede sempre più automazione. Segno dei tempi, in cui l’a van zamento tecnologico e il grande sviluppo della distribuzione delle merci vanno a braccetto per soddisfare le necessità crescenti della clientela. Durante la quarta edizione di Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry, organizzato a fine gennaio a Mi lano presso il Centro Congressi di Assolombarda, si discute proprio di tec nologie disruptive (dirompenti) nel settore della logistica. A proposito di automazione in questo ambito, Domenico Appendino, Presidente della Società Italiana di Robotica Industriale, afferma: “Dove si effettua una qualsiasi manipolazione, i processi hanno cominciato a essere reimpostati con l’utilizzo di macchine automatiche. Ma se pensiamo che la logistica è essenzialmente spostamento e
organizzazione di oggetti, e dunque un caso particolare di manipolazione, il suo passaggio alla robotica è qualcosa di naturale, quasi
scritto nel suo Dna”. Le ricerche e le analisi di mercato lo confermano. Secondo ABI Research, entro il 2025 saranno al lavoro 4
milioni di robot di tutti i tipi presso 50mila magazzini in tutto il mondo. Nel 2018, i magazzini robotizzati erano 4mila. Una ricerca di
Tractica prevede che le vendite annue di robot per la logistica arriverà a sfiorare il milione di pezzi nel 2022 (da 194mila unità nel 2018). Il fatturato del settore arriverà a valere quasi 31 miliardi di dollari nel 2022, contro gli 8,3 miliardi nel 2018. Per Interact Research, nel 2018 il fatturato dell’intero settore dell’automazione nella logistica, compreso anche il più tradizionale settore dei magazzini automatizzati, valeva circa 27 miliardi di dollari, ed è previsto in crescita del 12,6 per cento l’anno in media sino al 2022. La percentuale del giro d’affari attribuibile al segmento dei robot cre sce quindi più rapidamente del mercato dell’automazione logistica in generale, segno della migrazione da grandi impianti au tomatici a soluzioni più flessibili e modificabili nel tempo, consentiti dai robot e adatti anche per realtà più piccole o che devono gestire tipi molto diversi di merci. La tendenza è evidente
nel segmento del fulfill ment degli ordini, che viene diviso in robot “goodsto-person”, “person-togoods”, “picking e sortation” (importantissimo per la gestione dei resi, per esempio). Solo in queste categorie, Interact prevede che entro il 2023 quasi 600mila macchine saranno al lavoro; entro l’anno corrente la previsione è di 100mila robot installati con il maggior numero di unità mobili (circa il 70 per cento) dedicate al “goods to person”. I driver della crescita, che supera il 20 per cento in media l’anno, sono la ricerca di precisione, velocità, flessibilità e, in alcuni Paesi, la crescente scarsità di candidati per il ruolo di magazzinieri. Filo conduttore dell’edizione 2020 di Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry è l’industria, la logistica e i trasporti italiani nel mondo, all’epoca del ritorno dei confini e del la diffusione delle tecnologie disruptive. L’automazione rientra a pieno titolo in queste ultime.
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MOBILITÀ
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FONDATA NEL 1982 DAI FRATELLI MARCELLO E GIULIANO DELRIO, CHE HANNO INTUITO IL POTENZIALE DEL TURISMO IN PULLMAN, OGGI L’AZIENDA TOSCANA CONTA 40 UNITÀ E IN ALTA STAGIONE ARRIVA A TOCCARE IL NUMERO DI 60 DIPENDENTI. IL PRIMO COACH DEL
GRIFONE ENTRA
NELLA FLOTTA QUANDO IL VEICOLO NON È ANCORA STATO PRESENTATO UFFICIALMENTE IN ITALIA.
CON IL MANDATO A TOSCANDIA, I TOURING QUEST’ANNO SALIRANNO A TRE UNITÀ.
TOSCANDIA / QUEST’ANNO IL TERZO SCANIA TOURING PER L’AZIENDA DI VICCHIO
La scommessa di Giotto Bus
S
MAX CAMPANELLA VICCHIO
empre più scelto dai cittadini europei, italiani compresi, l’autobus è uno dei mezzi di trasporto pre feriti per le vacanze in ogni stagione: permette di viaggiare in compagnia, affrontare lunghe percorrenze senza la fatica di doversi mettere al volante, di poter trascorrere il tempo come più pia ce, ivi compreso il socializzare. Le gite di gruppo rappresentano un business in costante crescita dagli Anni Ottanta, anche nei periodi di crisi economica grazie alla competitività: il pullman rispetto all’auto privata e all’aereo presenza costi più ragionevoli. Giotto Bus, con headquarter a Vicchio, in provincia di Firenze, e depositopiazzale nel capoluogo toscano, si colloca tra le aziende che hanno scommesso sull’andamento positivo del mercato del bus turistico. Una scommessa vinta quella dei fratelli Marcello e Giuliano Delrio, che nel 1982 iniziano l’avventura imprenditoriale nel mondo del bus con un veicolo usato. Nel 2017 un’ulteriore scelta pionieristica: dopo aver testato, prima in Italia, i motori Scania sotto i veicoli della spagnola Irizar, Giotto Bus è tra le prime aziende italiane a inserire nel parco uno Scania Touring, nuovissimo coach del Grifone. L’esperienza si rivela positiva e, in tre anni, arrivano nella flotta fiorentina altre due unità consegnate dalla Concessionaria Toscandia, storico dealer truck della Casa di Sö-
dertälje, che dal 2018 ha ricevuto anche il mandato Scania Bus. Dal nome che intende volutamente richiamare capolavori d’inestimabile valore, Giotto Bus inizia subito a operare sulle gite oltreconfine, permettendo a comitive toscane (oggi di tutta Italia e anche straniere) di conoscere le più belle capitali europee. Marcello, 59 anni, aveva già la patente di guida, al fratello Giuliano, 57 anni, è toccato conseguirla in fretta, per rispondere a una domanda apparsa rilevante sin dall’inizio. “Negli Anni Novanta - racconta Giuliano - avevamo già una flotta di dieci veicoli: all’inizio è stato tutt’altro che facile, è stata una scommessa ma oggi, con tanti sacrifici, siamo soddisfatti dei risultati ottenuti”. Nel 1994 arriva il primo Irizar, marchio spagnolo ai tem pi poco noto in Italia. “Nell’aspetto - prosegue Delrio - era un veicolo imponente e, soprattutto, nei viaggi il motore Scania faceva la differenza, in termini di performance e consumi”. Il propulsore era il K113 già ampiamente in uso sulla gamma Sca nia Serie 3 ed equipaggiava un Irizar da 53 posti. La precedente conoscenza del costruttore svedese incuriosisce i Delrio quando, nel 2017, Scania lancia il Touring HD, guerriero del segmento Gran Turismo. Il nuovo coach arriverà in Italia l’anno successivo, con lo sbarco ufficiale al Salone IBE di Rimini nell’ottobre 2018, ma intanto Giotto Bus ha già voluto prendere la prima unità a tre assi e 63 posti, ac-
quistata direttamente dalla Casa Madre. “Era ed è - afferma Giuliano - un bus eccellente: si vedeva talmente di rado in Italia che tanti colleghi chiedevano informazioni ai nostri autisti. Non da ultimo, eravamo soddisfatti dei consumi e dell’affidabilità: praticamente quel mezzo in officina non ci andava mai”. La novità è apprezzata al punto che l’anno successivo, quando Scania Bus assegna il mandato a Toscandia, Concessionaria del Grifone per le stesse province di competenza
dei truck (Toscana, Umbria e Sardegna), Giotto Bus acquisisce un altro Touring a due assi e 51 posti e, quest’anno, entrerà nel parco la terza unità, sempre a due assi e 51 posti. Oggi Giotto Bus ha una flotta di 40 mezzi, ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa otto milioni di euro che nel 2019 ha sfiorato i nove. Tra le rotte effettua i servizi Flixbus Firenze-Lecce e Firenze-Norimberga. “Siamo sempre cresciuti - afferma Giuliano Delrio - e abbiamo sempre investito su veicoli e organizzazio-
ne: in alta stagione arriviamo a 60 dipendenti”. Accanto ai due fondatori la seconda generazione fa ben sperare: Marco e Francesco Delrio hanno conseguito la patente per gli autobus operando sul campo, Simone e Sara sono pronti a fare la loro parte. “I nostri veicoli - afferma in conclusione Giuliano - percorrono in media centomila km l’anno, in alcuni casi arrivando a 300mila: avere una Concessionaria con un’officina attrezzata nelle vicinanze per noi è fondamentale”.
Stretta di mano tra Giuseppe Barelli (a sinistra), Amministratore delegato Toscandia, e Giuliano Delrio, fondatore con il fratello Marcello di Giotto Bus. A destra, Enrico Felicioni, Bus Sales Manager Toscandia.
È ENRICO FELICIONI IL MANAGER SCELTO DALL’AD BARELLI PER IL “PROGETTO TOURING”
L’OFFENSIVA DEL DEALER TOSCANO PUNTA ALL’ASSISTENZA DEDICATA T oscandia, riferimento Scania per Toscana, Umbria e Sardegna, nell’agosto 2018 ha accettato la sfida Scania Bus, proponendo sul mercato il nuovo Touring HD e strutturando la sua organizzazione in termini di servizi al cliente. “A Calenzano spiega Giuseppe Barelli, Amministratore delegato Toscandia abbiamo realizzato un punto assistenza specifico, rivolto esclusivamente agli autobus, con tutti gli equipaggiamenti e gli spazi studiati per il mondo del pullman, in termini di risorse
umane dedicate, tecnologia e attrezzature per il post vendita. La nostra competenza riguarda la stessa area del servizio truck, ma abbiamo clienti bus anche in Veneto, Campania e Lazio: si tratta di un’area vasta e, essendo un veicolo top di gamma, Touring viene scelto soprattutto da flotte di medie dimensioni. Da agosto 2018 a fine 2019 abbiamo consuntivato 19 unità del Touring, che per essere al suo primo anno pieno sul mercato è un risultato assolutamente positivo. Nel 2020 pensiamo di con-
solidare questo dato puntando a 15 unità annue”. Barelli ha affidato il “progetto Touring” a Enrico Felicioni, 45 anni, umbro di Perugia, Bus Sales Manager Toscandia, con un’esperienza di 12 anni nell’azienda umbra Tomassini Style. “La fornitura a Giotto Bus - afferma Felicioni - rappresenta per noi un autentico fiore all’occhiello: i loro autobus non passano inosservati lungo le autostrade italiane”.
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ITALSCANIA / ROBERTO CALDINI, DIRETTORE BUSES & COACH, ILLUSTRA LA STRATEGIA 2020
LNG grande protagonista dell’offensiva sostenibile
CON LA CONSEGNA A BOLOGNA DEI PRIMI INTERLINK ALIMENTATI A METANO LIQUIDO SCANIA ESTENDE LA SUA GIÀ AMPIA GAMMA DI SOLUZIONI A CARBURANTI ALTERNATIVI PER IL TRASPORTO PERSONE OFFRENDO UNA VALIDA SOLUZIONE ANCHE AGLI OPERATORI DELLA LUNGA PERCORRENZA E NON SOLO A QUELLI CHE OPERANO IN
N
PAOLO ALTIERI MILANO
AMBITO URBANO E INTERURBANO.
L’LNG È PARTE INTEGRANTE DELL’OFFENSIVA PER LA SOSTENIBILITÀ CHE VEDE IL COSTRUTTORE SVEDESE GRANDE PROTAGONISTA NEL SETTORE DEL TRASPORTO PASSEGGERI.
el corso del tradizionale appuntamento di fine anno organizzato da Italscania e rivolto alla stampa specializzata, Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches, ha iniziato il suo intervento snocciolando i dati di riferimento del mercato autobus per l’anno da poco concluso. “Il 2019 si è chiuso con un totale immatricolazioni sopra le 12 tonnellate inferiore alle 3mila unità, in calo rispetto al 2018 - ha detto il manager - Per quanto ci riguarda, siamo soddisfatti di aver immatricolato circa 140 unità, il 48 per cento delle quali sono veicoli a combustibili alternativi. Abbiamo consegnato a Bologna i primi autobus alimentati a gas metano liquido, una novità assoluta per la quale siamo primi in Europa. Prevediamo per questa tipologia di autobus un grande futuro perché l’LNG è in grado di dare una grande spinta all’intero settore del TPL. Ce lo indicano chiaramente i contatti che abbiamo avuto con le aziende”. Nel 2018 Scania ha introdotto in Italia il coach Touring, che nel corso del 2019 ha saputo intercettare le esigenze degli operatori del Granturismo. “Dal 2018 a oggi sono stati fatti importanti passi avanti - ha confermato Caldini - Il prodotto ha confermato l’affidabilità e le ottime performance sui consumi e i clienti hanno anche potuto constatare l’efficienza della rete di assistenza che è in grado di garantire interventi tempestivi e la massima disponibilità di ricambi. Inoltre, continuiamo la proficua collaborazione con i vari allestitori di riferimento, Irizar, Beulas e anche partner per progetti di prodotti sempre più sostenibili. Tra l’altro, proprio con Beulas abbiamo presen-
tato un modello speciale a due piani che si qualifica per i suoi contenuti innovativi”. L’Interlink alimentato a gas naturale liquefatto è un mezzo che garantisce un’autonomia fino a 1.000 chilometri. Con questa soluzione il Grifone estende la sua già am pia gamma di soluzioni a carburanti alternativi per il trasporto persone. Il costruttore metteva già a disposizione diverse soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale per gli operatori che effettuano trasporto in ambito urbano e interurbano, ma non esistevano soluzioni per il mercato degli autobus a lunga percorrenza, a cui ora si rivolge con Interlink LNG. Scania Touring è un veicolo per trasporto di passeggeri realizzato con tecnologie all’avanguardia, dotato di tutti i comfort e dei sistemi di sicurezza più attuali, come nella miglior tradizione dell’azienda. Touring può essere altamente personalizzato per rispondere al meglio alle esigenze di trasporto di ogni singolo cliente: gli operatori possono scegliere il motore 13 litri da 410, 450 o 490 cv e tra diverse opzioni di alimentazione (biodiesel, HVO e diesel). Qualità, comfort e sicurezza sono le caratteristiche che contraddistinguono il coach svedese ma non solo le sole. L’elemento chiave che ha permesso al Touring di con quistare un posto di riguardo nel segmento del Granturismo è l’efficienza nei consumi. Scania ha lanciato al Busworld di Bruxelles la nuova bus generation che nel 2020 caratterizzerà la presenza del Grifone nel trasporto pubblico. “Si tratta di un autobus completamente riprogettato pensato per venire incontro alle specifiche esigenze di un settore sempre più complesso come è quello del TPL - ha
detto ancora Roberto Caldini - Continueremo a investire sul gas liquido che studi recenti hanno conformato essere il carburante migliore per l’ottimizzazione della TCO. In questo senso, investiremo molto sull’Interlink consegnato a Bologna ma anche su altre tipologie di prodotti. E naturalmente investiremo sull’elettrico: oggi il mercato si caratterizza per la presenza di tanti prodotti e soluzioni che spesso creano confusione. Probabilmente, fra tutte le soluzioni presentate ci sarà anche quella giusta, non lo sappiamo ancora. Quel che è certo è che il mercato va avanti e con esso Scania, intenzionata a lavorare con impegno anche in quest’ambito. Di sostenibilità economica ancora non si parla nell’elettrico dal momento che il costo dei mezzi è ancora troppo alto e le aziende non possono sbagliare. C’è
quindi ancora molto da fa re. Del resto, la transizione energetica non può passare dal diesel all’elettrico in modo immediato. Occore una transizione graduale. Il diesel è ancora una macchina necessaria in questa fase. Se il mercato sta cercando di orientarsi, noi non possiamo essere indifferenti. Per questo siamo presenti a 360 gradi lavorando con il diesel, il gas e la propulsione elettrica”. I nuovi Scania Citywide offrono un minor consumo di carburante ed energia, una maggior capacità di trasporto passeggeri, gande manovrabilità e più comfort a bordo per passeggeri e autista. Capeggiata dall’autobus elettrico Scania Citywide, la nuova gamma comprende autobus alimentati con i diversi carburanti alternativi, affermandosi così come la più ricca del mercato. Grazie all’al-
Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches di Italscania.
loggiamento per i motori da 7 e 9 litri montato lateralmente, e grazie al motore elettrico sugli autobus urbani da 12 metri a pianale totalmente ribassato, è stato possibile ricavare tre posti in più dietro l’assale posteriore. Inoltre, il carico maggiorato dell’assale anteriore lascia spazio ad altri due sedili. Nel complesso, la capacità di passeggeri totale è aumentata fino a un massimo di 100 persone, a seconda della propulsione e del design. Il consumo di carburante diminuisce dal 3 al 5 per cento grazie al motore da 7 litri, la soluzione più diffusa per il trasporto urbano. Si può ottenere dall’1 al 3 per cento in più grazie alle prestazioni ulteriormente migliorate del cambio. Con l’introduzione della funzione di start and stop, la riduzione totale del consumo di diesel e biodiesel raggiunge l’8 per cento, mentre la riduzione si aggira intorno al 15 per cento per gli autobus a gas. La nuova gamma Citywide ha un design interno completamente rinnovato, con colori chiari sul tetto e sui pannelli laterali. I finestrini laterali sono più ampi e hanno il bordo superiore più alto, per far entrare più luce naturale all’interno dell’autobus. Anche il soffitto è più alto; i pannelli la terali hanno un design piatto, che migliora l’illuminazione e la sensazione che la zona passeggeri sia più ampia. Il corridoio è più largo e l’illuminazione indiretta che penetra dal soffitto all’interno dell’autobus aumenta il senso di spazio e di comfort. La nuova zona per l’autista ha permesso di aumentare notevolmente l’ergonomia, grazie a un ottimizzato posizionamento dei pedali, con più spazio per le gambe, e grazie alla possibilità di regolazione del sedile in base all’altezza del conducente, alla regolazione continua, alla miglior visibilità e alla maggior raggiungibilità. L’elettrico Citywide per trasporto urbano ed extraurbano, lungo 12 metri, è dotato di un potente motore elettrico da 300 kW. Grazie al sistema di raffreddamento a getto d’olio Scania, il motore non ha limiti di coppia nemmeno su pendii o ad alte temperature. L’autobus è in grado di mantenere la velocità di 30 km/h anche con una pendenza del l’8 per cento. Questo sistema di raffreddamento permette di non dover rinunciare all’aria condizionata: entrambi i sistemi sono infatti pienamente operativi in contemporanea. Le batterie sono divise tra tetto (quattro) e sporgenza posteriore (quattro), per garantire un baricentro più basso che garantisce una miglior manovrabilità e guidabilità. Tale distribuzione del peso consente all’autobus di portare fi no a 95 passeggeri. Citywide e lettrico è pensato per effettuare una ricarica rapida tramite pantografo inverso. Con meno batterie, l’autobus ha lo stesso peso dei tradizionali autobus a diesel e a gas, con una capacità di passeggeri equivalente. Oltre al pantografo di ricarica da 300 kW CC montato sul tetto, l’autobus è fornito di un sistema per la ricarica in deposito che ammette corrente sia alternata che continua. Con un’autonomia di 80-150 chilometri, Citywide è adatto per la maggior parte delle tratte cittadine.
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IL MARCHIO DEL SERVICE OMNIPLUS
EVOBUS / OMNIPLUS AMPLIA IL RAGGIO D’AZIONE
PUNTA DECISAMENTE
Assistenza al top con
SULLA DIGITALIZZAZIONE CON IL PORTALE WEB
OMNIPLUS ON, BASATO SU QUATTRO PILASTRI INTEGRATI. “TUTTI I SERVIZI POSSONO ESSERE PRENOTATI ONLINE E SU BASE MENSILE PER I SINGOLI VEICOLI - HA SPIEGATO
MICHAEL KLEIN, DIRETTORE CUSTOMER SERVICES & PARTS NATURALMENTE, VENGONO OFFERTE ANCHE TARIFFE PERSONALIZZATE PER LA FLOTTA CHE RENDONO PIÙ SEMPLICE PER LE AZIENDE EQUIPAGGIARE TUTTI GLI AUTOBUS DI CUI HANNO BISOGNO CON I SERVIZI DIGITALI
OMNIPLUS A UN PREZZO FAVOREVOLE”.
“
MAX CAMPANELLA ULM
Always by your side”, “Sempre al tuo fianco”, è il claim con il quale Omniplus, brand EvoBus di servizi e parti di ricambio per gli autobus Daimler Buses (marchi Mercedes-Benz e Setra) e oltre 600 centri di assistenza in Europa, presenta la sua nuova veste: rinnovato nel logo, che oggi si colora di un brillante blu-azzurro per schiacciare l’occhio all’ambiente, Omniplus punta sul di gitale con un portale web che riceve i dati direttamente dai veicoli, una piattaforma per la manutenzione del Mercedes-Benz eCitaro valida per l’intero ciclo di vita, un servizio stampa tridimensionale e un negozio online per ServicePartner, dealer e clienti finali con nuove funzionalità, quattro modalità per ordinare
parti di ricambio e un design orientato al cliente. I servizi digitali di Omniplus On consentono di avere a disposizione dati corretti in qualsiasi momento per la massima affidabilità e trasparenza. “Il nuovo portale Omniplus On - ha spiegato Michael Klein, Direttore Customer Services & Parts - integra i servizi digitali nuovi e già esistenti. I clienti delle attuali varianti di modello di Mercedes-Benz Citaro, eCitaro e CapaCity, dell’attuale Mercedes-Benz Tourismo e di tutti gli autobus da turismo Setra delle serie ComfortClass 500 e TopClass 500 già beneficiano di Omniplus On. Da quest’anno, tutti questi au tobus sono stati equipaggiati di serie con la scatola telematica ‘Bus Data Center’. Tutti i servizi possono essere prenotati online e su base mensile per i singoli veicoli.
Naturalmente, vengono offerte anche tariffe personalizzate per la flotta che rendono più semplice per le aziende equipaggiare tutti gli autobus di cui hanno bisogno con i servizi digitali Omniplus a un prezzo favorevole”. PILASTRI INTEGRATI
Come parte dell’attuale aggiornamento, il portale di servizi digitali Omniplus On si basa su quattro pilastri integrati: “Omniplus in anticipo” garantisce che le compagnie di autobus godano della massima disponibilità della propria flotta, ad esempio grazie al servizio Uptime di Omniplus - il servizio che crea trasparenza sulle condizioni tecniche della flotta, garantisce la massima sicurezza di pianificazione, previene i tempi di inattività indesiderati e quindi
nel complesso garantisce una disponibilità dei veicoli significativamente maggiore - o alla trasparenza ottimale del servizio con le proprie routine di servizio che possono essere impostate individualmente per ciascun autobus; “Omniplus On monitor” combina moderni servizi telematici per una gestione efficiente della flotta e aiuta a valutare lo stile di guida dei singoli conducenti in base all’efficienza e alla sicurezza; “Omniplus On drive” assiste efficacemente il conducente, dai controlli di partenza giornalieri prescritti al controllo remoto dei singoli componenti sul bus; “Omniplus On commerce” consente alle compagnie di autobus di acquistare parti di ricambio e di ricambio, non ché di prenotare servizi digitali nel nuovo eShop Omniplus (che sostituisce il precedente Onniplus OnlineParts
Shop) in modo rapido e mirato. PERFORMACE SOTTO CONTROLLO
Entrando più nello specifico, Omniplus On offre un pacchetto di servizi gratuiti a livello di flotta con la denominazione “Performance Monitoring”. Oltre ai dati di consumo per autobus a motore con venzionale, questo pacchetto include anche valori relativi allo stato di carica del nuovo eCitaro completamente elettrico. Omniplus On tiene d’occhio aziende, gestori di flotte e conducenti allo stesso modo, e questo diventa molto chiaro in “Omniplus On drive”. In questo modulo, numerose funzioni supportano specificamente il conducente per quanto riguarda le informazioni richieste e le opzioni di comunicazione. I parametri
IL CENTRO LOGISTICO RICAMBI DI NEU-ULM CONTIENE OLTRE 300MILA PEZZI
AUTOBUS SEMPRE SOTTO CONTROLLO I l moderno Centro logistico ricambi di Daimler Buses, situato a Neu-Ulm, è il più grande magazzino centrale al mondo di pezzi di ricambio per autobus. Dispone di oltre 120mila pezzi in magazzino e rifornisce oltre 650 partner dell’assistenza Omniplus che operano su autobus Mercedes-Benz e Setra. Il Centro logistico si estende su circa 32mila metri quadrati di superficie. Dal 2012, il numero totale di parti attive è aumentato da circa 250mila a oltre 320mila posizioni; un aumento di circa 10mila posizioni ogni anno. Oltre all’edificio amministrativo, il fulcro del complesso è l’edificio logistico con una sezione merci in entrata, diversi tipi di deposito e spedizione. Ogni giorno circa 50 camion consegnano i pezzi di ricambio richiesti. Circa 220 dipendenti, che lavorano per la maggior parte su due turni, assicurano che ogni giorno oltre 6.800 posizioni molto diverse vengano consegnate in tempo in tutto il mondo. L’ela-
borazione di questi grandi volumi richiede non solo processi funzionanti e trasparenti, ma anche un elevato livello di lavoro di squadra. Con il suo sistema di spedizione 24 ore su 24 in tutta Europa, il collegamento in rete online con tutte le organizzazioni di servizi e le officine nonché i sistemi di documentazione elettronica all’avanguardia, il Centro di Neu-Ulm definisce continuamente gli standard di riferimento nelle procedure di fornitura clienti a livello internazionale. Con l’introduzione della piattaforma di eShop On commerce di Omniplus, i partner di servizi esterni sono anche in grado di accedere alle informazioni sulla disponibilità dei ricambi in tempo reale. La preparazione e l’allocazione digitale di tutte le parti consegnabili e immagazzinate è una condizione necessaria per la digitalizzazione del servizio. Con l’integrazione di questi dati con Omniplus On, la digitalizzazione raggiunge ora nuovi livelli performanti.
fondamentali del veicolo possono essere visualizzati nell’app web “My Bus”, che è completamente integrata nel portale e può essere gestita ovunque tramite internet e con tutti i dispositivi finali. Di conseguenza, la connessione non dipende più dal wifi del veicolo, come in precedenza. Ciò è vantaggioso quando il conducente può iniziare a controllare i sistemi del veicolo dall’hotel, ad esempio. I parametri di facile lettura comprendono, ad esempio, la pressione di ogni singolo pneumatico, i livelli di riempimento diesel e AdBlue, i carichi sugli assi e un controllo dell’illuminazione esterna e dello stato della porta/ribalta. Il conducente può richiamare questi dati sullo smartphone in un “Driver Dashboard” chiaro e digitale nel portale, che è limitato alle funzioni principali e può essere
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GRAZIE AL NUOVO PORTALE WEB
i nuovi servizi digitali
zione dei dati (GDPR). L’utente può quindi fare affidamento sul massimo livello di sicurezza informatica. Omniplus On sta dunque aprendo un nuovo orizzonte di possibilità per quanto riguarda la digitalizzazione, che non solo aumenta significativamente la sicurezza operativa e l’affidabilità della flotta di un’azienda, ma facilita anche nuovi mo delli di business e net working. CRESCE LA PRODUZIONE 3D
impostato in modo ottimale come schermo standard sul dispositivo. Nell’ambito di una seconda fase di sviluppo, le funzioni di controllo attivo saranno disponibili anche in “Omniplus On drive”: sarà quindi possibile controllare il riscaldamento, la ventilazione e l’illuminazione interna anche da un altro luogo. Con il
raggruppamento di servizi digitali sulla piattaforma Omniplus On, è stata crea ta una base integrata per ulteriori innovazioni. Non è tutto perché Daimler Buses sta facendo un ulteriore passo avanti e con l’interfaccia estesa e virtuale dei dati sta creando i prerequisiti per i dati del veicolo nel cloud Daimler da utilizza-
re anche per applicazioni di terzi tramite un’API definita (“Application Programming Interface”). PACCHETTI DI DATI
A partire dal primo trimestre del 2020, nella sezione “On commerce” del portale
Omniplus On sarà disponibile Omniplus On SignalStore con tre diversi pacchetti di dati disponibili anche per applicazioni di terzi. Il prerequisito è il Bus Data Center, che verrà installato di serie su tutti gli autobus da turismo e l’eCitaro Mercedes-Benz nonché su altri autobus urbani come opzione.
La sicurezza dei dati dei clienti ha la massima priorità per tutti i servizi digitali di Omniplus On. Sono numerose le protezioni attivate, soprattutto per fronteggiare accessi non autorizzati da parte di terzi. Tutti i dati sono archiviati su server Daimler europei e sono soggetti al Regolamento europeo sulla prote-
Daimler Buses espande anche la sua produzione 3D, beneficiando di oltre 25 anni di esperienza nella costruzione di prototipi di stampa tridimensionali che ora è stata trasferita alla produzione in serie con i suoi elevati standard di qualità. Utilizzando la stampa 3D, la divisione autobus di Daimler può reagire in modo rapido, flessibile, economico ed ecologico alle esigenze urgenti dei clienti, ad esempio nel caso di componenti ordinati raramente o di richieste speciali. La produzione e la consegna di una parte stampata in 3D richiede solo pochi giorni anziché diversi mesi. Inoltre, questa tecnologia di produzione limita considerevolmente i rifiuti e qualsiasi materiale non utilizzato può essere immediatamente reimpiegato per il successivo ordine. Il “Centro di competenza per la stampa 3D” sta esaminando in dettaglio oltre 300mila pezzi di ricambio di autobus in merito alla possibilità di diventare pezzi stampati in 3D. Nella fa se successiva, Daimler Buses intende riorganizzare la catena del valore aggiunto delle singole aree di produzione e ricavarne un nuovo modello di business. La creazione di un “magazzino digitale” consentirà ai clienti di avere a disposizione dati di stampa 3D completi che potranno essere acquistati e richiamati tramite il portale Omniplus.
I servizi digitali di Omniplus On consentono di avere a disposizione dati corretti in qualsiasi momento per la massima affidabilità e trasparenza, a beneficio della gestione ottimale dell’attività.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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LA STORICA CONCESSIONARIA CAMPANA DIMOSTRA SUL CAMPO LA SUA CAPACITÀ DI FARE SQUADRA CON INDCAR CONSEGNANDO I PRIMI
31 VEICOLI ALLE AZIENDE DI TPL DI
NAPOLI E PROVINCIA, AVELLINO E SALERNO. VANNO A SOSTITUIRE I VETUSTI “POLLICINO” METTENDO A DISPOSIZIONE LUNGHEZZA RIDOTTA A SETTE METRI CON UNA CAPACITÀ DI TRASPORTO CHE ARRIVA A 45 PASSEGGERI PIÙ CONDUCENTE.
L’AD MICHELE VALIANTE: “ORGOGLIOSI DI CONTRIBUIRE AL
RINNOVO DEL PARCO AUTOBUS REGIONALE”.
IVECO BUS / SOCOM NUOVA CONSEGNA 64 DAILY A REGIONE CAMPANIA
Minibus per una maxigara È
MATTEO GALIMBERTI NAPOLI
la gara più importante finora effettuata per i minibus da trasporto urbano, frutto di uno sforzo decisamente importante della Regione Campania che, attraverso l’agenzia Acamir che ne ha curato il procedimento, intende mettere a disposizione dell’utenza un parco autobus nuovo ed efficiente. A dare un supporto indispensabile verso quest’obiettivo, Socom Nuova dal 2009 con cessionaria Iveco Bus per tutta la Campania, nonché concessionaria Iveco fin da gli albori del marchio, con una storia di oltre 56 anni di attività - ha fatto squadra con Indcar e con Iveco per affrontare e gestire una delle gare più importanti del TPL italiano. Sono 64 i minibus Iveco forniti all’ente da Socom Nuova. La fornitura è stata sottolineata nel corso di una solenne cerimonia di consegna tenutasi nel capoluogo campano. Su base Iveco Daily, sono tutti veicoli destinati a soddisfare l’esigenza di minibus urbani dalla lunghezza ridotta ma con una capacità di trasporto in grado di rispondere alla domanda di passeggeri specifica per la morfologia del territorio dove andranno a operare. “Festeggiare questa consegna alla Regione Campania e alle aziende di TPL del territorio - dichiara Michele Valiante, Amministratore delegato di Socom Nuova - è stato per noi motivo di grande soddisfazione: si tratta probabilmente della più importante gara di minibus urbani indetta in Italia, primato importante per la Regione Campania e per noi della Socom Nuova in quanto azienda campana”. Con i 64 minibus Iveco,
Con i nuovi veicoli Iveco Regione Campania dà inizio a un’opera di svecchiamento del parco minibus, assicurando un trasporto passeggeri sempre più efficiente.
l’en te regionale dà inizio a un’o pera di svecchiamento del parco minibus, andando a sostituire i famosi “pollicino” ormai vetusti e non più utilizzabili. Dei veicoli della fornitura i primi consegnati sono costituiti da 31 urbani Iveco 70C18 passo 3.750 Mobi RLF7. L’allestimento è stato realizzato da Indcar, azienda leader europeo nella costruzione di minibus. Tutti lunghi sette metri, possono trasportare fino a 45 passeggeri più conducente. “Gli allestimenti - precisa Valiante - prevedono anche il trasporto di persone a ridotta capacità di deambulazione e sono equipaggiati con i più moderni siste-
mi di telecontrollo e con elevati standard di sicurezza”. I primi minibus, di ultima generazione con motore conforme alla normativa Euro VI, sono già all’opera presso le aziende di TPL su Napoli e provincia, Avellino e Salerno. Da sempre molto presente sul territorio, Socom Nuova continua dunque a partecipare a gare indette da enti pubblici: del 2019 l’aggiudicazione di una gara complessa e articolata di veicoli per l’igiene urbana regionale, costituiti in quel caso da motrici stradali Iveco in versione X-Way con impianti scarrabili articolati Marrel
AL26PASi e caricatori Cranab TZ12 versione riciclo. Oggi la notizia di minibus urbani che dimostrano l’esperienza acquisita dalla Concessionaria Iveco anche nel segmento del trasporto persone. “Continuiamo a seguire il territorio a noi assegnato prosegue Valiante - mettendo a disposizione tutto il nostro know-how in termini di vendita e assistenza: per le ri parazioni, i veicoli Iveco Bus avranno come coordinatore Socom Nuova che si avvale della rete di officine autorizzate presenti in Campania”. L’headquarter di Socom Nuova si sviluppa su una sede di circa 13mila mq nella
zona industriale di Napoli, di cui ben 3.500 dedicati all’officina di riparazione, 1.500 al magazzino ricambi, mille a uffici commerciali e il resto al piazzale veicoli. A Grottaminarda, in provincia di Avellino, presso la sua officina autorizzata Truck Station Sorrentino, Socom Nuova ha una sede secondaria con uffici commerciali, piazzale per esposizione veicoli e un magazzino ricambi. A dieci anni dal mandato Iveco Bus per l’intera Campania, Socom Nuova apre il nuovo anno con prospettive positive. “Il 2019 - afferma l’Amministratore delegato si è chiuso molto bene, con
quote di mercato molto importanti sia nel segmento turistico sia nel segmento urbano. Abbiamo prospettive di crescita nel 2020 anche per effetto del completamento di questa fornitura di minibus urbani alla Regione Campania: un progetto innovativo, che abbiamo portato a compimento grazie al massimo impegno di tutto il personale della Socom Nuova, di Iveco e di Indcar e che, tra l’altro, è stato preso ad esempio anche da altre Regioni italiane. Da anni Iveco è leader assoluto in questo segmento e pone massima attenzione al trasporto ecosostenibile per le nostre città”.
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PROMETEON / ARRIVA LA NUOVA GENERAZIONE DI PNEUMATICI H:01 COACH
Bus che offrono di più GLI PNEUMATICI A MARCHIO PIRELLI H:01 COACH SONO STATI PROGETTATI PER L’EQUIPAGGIAMENTO DI BUS IMPEGNATI SU PERCORRENZE REGIONALI E AUTOSTRADALI. I NUOVI FH:01 E TH:01 COACH INNALZANO GLI STANDARD PRESTAZIONALI IN ADERENZA E TRATTIVITÀ, RESA CHILOMETRICA E RISPARMIO CARBURANTE, OFFRENDO ANCORA PIÙ SICUREZZA, COMFORT ED EFFICIENZA NEL TRASPORTO PASSEGGERI E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI CO2.
A
FABIO BASILICO
ricchiscono il pacchetto tecnologico della Serie 01, attraverso nuovi brevetti - ha commentato Alexandre Bregantim, Chief Technical Officer di Prometeon - Questo approccio si estende anche al processo produttivo e ai materiali: l’ottimizzazione del ciclo di vulcanizzazione e l’uso di formulazioni speciali di mescole, riducono la genera-
MILANO
ncora più avanti per of frire di più alla clientela e rispondere sempre meglio alle sue esigenze di mobilità. Prometeon presenta la nuova generazione di pneumatici H:01 Coach per l’equipaggiamento di bus impegnati su percorrenze regionali e autostradali. I nuovi FH:01 e TH:01 Coach innalzano gli standard prestazionali in aderenza e trattività, resa chilometrica e risparmio carburante, offrendo ancora più sicurezza, comfort ed efficienza nel trasporto persone e riduzione delle emissioni CO2. La nuova generazione di pneumatici bus a marchio Pirelli è stata concepita dal team Ricerca e Sviluppo, usando le più recenti innovazioni della tecnologia di Prometeon, in ottica di massimizzazione delle prestazioni di sicurezza e versatilità, efficienza e comfort in linea con le esigenze degli operatori del settore e dell’evoluzione dei
nerazione. La gamma TH:01 Coach è proposta in configurazione 295/80R22.5 con incide di carico/codice di velocità 152/148M. “Gli pneumatici H:01 Coach sono il risultato di un costante lavoro di ricerca e sviluppo di soluzioni che ci consentono di ottenere miglioramenti importanti in alcune prestazioni, mantenendo alti i livelli già consolidati in altre. Investiamo costantemente in innovazioni che ar-
zione di calore della carcassa in esercizio, massimizzandone la durabilità oltre la prima vita. H:01 Coach, con maggiore resa chilometrica, ridotta resistenza al rotolamento, posizionamento da best in class per sicurezza e indice di carico ulteriormente maggiorato, è conferma dell’obiettivo di Prometeon di offrire prodotti e soluzioni per una mobilità sempre più efficiente e sostenibile”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
La nuova generazione di pnumatici bus a marchio Pirelli è stata concepita utilizzando le innovazioni della tecnologia di Prometeon.
veicoli (ibridi ed elettrici), che devono essere conformi alle normative più severe in ottica di riduzione emissioni CO2 e generazione di rumore. Tutti gli pneumatici della nuova generazione sono marcati 3PMSF e sono, quindi, adatti a un impiego anche in condizioni invernali proibitive. La nuova linea comprende i modelli FH:01 Coach, specialista per equipaggiamento degli assi sterzanti e “all around”, e TH:01 Coach dedicato all’equipaggiamento degli assi motori quando sono necessarie prestazioni di trattività e aderenza ulteriori in condizioni invernali più critiche. Il design del battistrada e
la speciale geometria degli incavi (brevetto Prometeon) e della lamellatura consentono a TH:01 Coach di mantenere performance ottimali di trattività e aderenza su bagnato per tutta la vita del prodotto. Inoltre, l’introduzione di una nuova lamellatura a tutta profondità nel battistrada di FH:01 Coach consente un miglioramento della trattività su neve fino al 20 per cento in più rispetto alla versione precedente. H:01 Coach si posiziona tra i best in class del mercato per la classe B in aderenza sul bagnato, garanzia di prestazioni ottimali in frenata in caso di pioggia. H:01 Coach contribuiscono anche a una maggiore ef-
ficienza economica, grazie alla riduzione fino al 10 per cento (sempre in rapporto alla versione precedente) della resistenza al rotolamento, con conseguente riduzione del consumo carburante. TH:01 Coach si posiziona best in class del mercato con classe di efficienza energetica B. L’ottimizzazione del profilo battistrada porta, inoltre, all’incremento fino al 10 per cento della resa chilometrica. COMFORT ELEVATO
La riduzione della generazione di rumore (classe di rumore esterno da rotolamento
68 dB per FH:01 Coach e 69 dB per TH:01 Coach, best in class sul mercato), insieme alla progressività di guida e all’ottimizzazione del disegno battistrada sono alla base dell’elevato comfort per conducente e passeggeri. La gamma FH:01 Coach comprende le misure 295/80R22.5 con indice di carico/codice di velocità 156/149M e 315/80R22.5 158/150L (156/150M), le prime a essere introdotte sul mercato con queste extra capacità di carico, con innalzamento della portata dell’asse anteriore rispettivamente a 8 t e 8,5 t e già in linea con le esigenze delle Case di primo equipaggiamento per i veicoli elettrici e ibridi di ultima ge-
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Monte dei Paschi di Siena - Agenzia 5 Milano; Codice IBAN: IT 51 K 01030 01605 000000212676 Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
A U T O M O T I V E
A C C E S S O R I E S
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
MERCEDES-BENZ VANS / L’ITALIANO MATTEO TAVERNI NEL BOARD DEI DEALER EUROPEI
Italia Stella dei trasporti in Europa
U
MAX CAMPANELLA
MONTELUPO FIORENTINO
DOPO 15 ANNI UN
n ruolo di prestigio, per la prima volta dopo 15 anni assegnato a un manager italiano, quello che Matteo Taverni, classe 1980, ricopre dal 1° dicembre 2019: in qualità di Vice President della FEAC (European MercedesBenz Dealer Association) e Presidente del Comitato Van con la responsabilità per i veicoli commerciali leggeri, il manager toscano, Amministratore delegato di Truck Italia, Concessionaria con headquarter a Montelupo Fiorentino, siede ufficialmente nel board dalla Federazione che riunisce le associazioni delle concessionarie Mercedes-Benz di ciascun Paese europeo. La nomina segue le elezioni del nuovo Comitato esecutivo FEAC, av venute a fine novembre scorso, per il prossimo mandato di quattro anni. L’Assemblea Generale Ordinaria ha eletto come presidente Friedrich Lixl, che ha già assunto la pre-
MANAGER DEL NOSTRO
PAESE NELLA “STANZA DEI BOTTONI” DI FEAC. AMMINISTRATORE DELEGATO DI TRUCK ITALIA, ENTRA NELLA SQUADRA DI
FRIEDRICH LIXL COME PRESIDENTE DEL COMITATO VAN CON LA RESPONSABILITÀ PER I VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI.
INCORAGGIAMENTO DA
DARIO ALBANO, MANAGING DIRECTOR MERCEDES-BENZ VANS ITALIA.
Mission specifica del manager italiano sarà osservare le dinamiche del mercato dei veicoli commerciali per individuare le strategie vincenti Paese per Paese.
sidenza provvisoria negli ultimi sei mesi dopo la tragica malattia del presidente a lungo termine Alexander Martinowsky. Già CEO del gruppo Pappas Holding in Austria, Lixl ha lasciato la sua posizione per diventare presidente indipendente a tempo pieno della Federazione. Matteo Taverni ha già fatto parte di FEAC in qualità di Vice Presidente Responsabile Commissione Van e Truck di Ucism (Unione Concessionari Italiani Smart Mercedes). Nel team guidato da Lixl fanno inoltre parte: Oussama Kaddoura, Amministratore delegato e proprietario del gruppo francese Como, Presidente del comitato Vetture; Jan Broos, Amministratore delegato del gruppo belga Groepjam, Presidente del comitato Truck; Michael Farrenkopf, direttore generale dell’Associazione delle concessionarie tedesche Mer-
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PLAUSO E
cedes-Benz, Presidente Assistenza post-vendita. “Il Comitato Esecutivo - dichiara Lixl - è impegnato ad affrontare le imminenti sfide del settore con dirigenti di grande esperienza, con una conoscenza profonda del business e una mentalità giovane che ci permette di formare un team affidabile e proattivo”. Compito di FEAC è sostenere, facilitare e sviluppare le attività economiche dei componenti e migliorare e aumentare i risultati di tali attività. “FEAC - spiega Matteo Taverni - si occupa principalmente di negoziare con Daimler, promuovere gli interessi delle Concessionarie, facilitare i contatti tra queste, regolamentare gli scambi tra le Concessionarie promuovendo campagne di marketing congiunte. Raggruppiamo argomenti, risolviamo problemi reciproci e aiutiamo i membri a concentrarsi
sui loro mercati”. Mission specifica del manager italiano sarà osservare le dinamiche del mercato dei veicoli commerciali per individuare le strategie vincenti Paese per Paese. “In Europa - afferma Taverni - assistiamo a dinamiche territoriali differenti: per aree a forte crescita ve ne sono altre in sofferenza. Nel complesso non vedo fluttuazioni marcate nei veicoli commerciali, né in negativo né in positivo: sarà importante osservare in che modo si stanno sviluppando dinamiche comuni, quali la sempre maggiore importanza dell’ultimo miglio, l’aumento della domanda e dell’offerta di noleggio, la crescita del segmento dei corrieri. Nel confronto tra Concessionarie possono emergere idee, novità e trend che, già in atto in alcune realtà territoriali, possono servire da stimolo per altri Paesi”.
Sposato con Laura e papà di Rebecca, tre anni e mezzo, e del piccolo Lapo, di sei mesi, Matteo Taverni è un manager che fa dello spirito di squadra il suo leit motiv. “In FEAC aggiunge - si è formato un team di persone desiderose di mettersi a disposizione e fare un buon lavoro nell’interesse generale”. Plauso a un italiano nel board della Federazione arriva da Dario Albano, dal 2014 Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia. “Siamo orgogliosi - dichiara Albano - che Matteo Taverni ci rappresenti in Europa. Il suo operato è stato apprezzato nel corso del mandato in Ucism, dove ha dimostrato tutta la sua competenza, passione e dedizione, tant’è che sono stati gli stessi rappresentanti delle Concessionarie europee a chiedergli di fare un passo avanti nel nuo vo ruolo. Come italiani è una splendida notizia: con Taverni in FEAC le Concessionarie italiane avranno un maggiore “peso” nel negoziare le scelte e trovare le migliori opportunità. Per le sue peculiarità, il mercato italiano rappresenta un’esperienza utile per le Concessionarie Mercedes-Benz di tutta Europa”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA
PAOLO GHINOLFI AMMINISTRATORE DELEGATO SIFÀ
“Manteniamo le promesse” I
NEL 2015 SIFÀ (SOCIETÀ ITALIANA FLOTTE AZIENDALI) SI AFFACCIAVA AL MERCATO DEL NOLEGGIO FORTE DELL’INGRESSO DI BPER BANCA NEL CAPITALE SOCIALE. OGGI IL NUMERO UNO PAOLO GHINOLFI TRACCIA UN BILANCIO DELL’EVOLUZIONE DEL SETTORE E DELLA CRESCITA DELLA SUA AZIENDA: “VIVIAMO LO STORICO MOMENTO CHE RICHIEDE DI STRUTTURARE L’ORGANIZZAZIONE MANAGERIALE PER AFFRONTARE LE SFIDE FUTURE: SOSTENERE LA CRESCITA E DIFENDERSI DAI RISCHI DI UN’ECONOMIA CHE FATICA A DECOLLARE”, DICHIARA.
ntervistare Paolo Ghinolfi è sempre un’esperienza che arricchisce. Personaggio caratterizzato da grande carisma, senza dubbio uno dei pionieri del Noleggio a Lungo Termine in Italia, l’Amministratore delegato di SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali) in pochi anni ha saputo costituire un team di manager
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affiatati, ai quali trasmette la sua passione, accompagnata dal desiderio di condividere successi e promuovere il gioco di squadra. E quando si tratta di affrontare situazioni strategiche per SIFÀ o per l’intero settore del noleggio, vuole giocare un ruolo di primo piano, pronto a scendere in campo.
di MAX CAMPANELLA MILANO
SIFÀ, braccio operativo nel noleggio dell’italianissima BPER Banca, nasce nel 2015 promuovendo una tipologia di noleggio altamente customizzata. Con la sua divisione Van&Go, dedicata ai veicoli commerciali, si è ritagliata in questi quattro anni un ruolo da protagonista, proponendo mezzi e allestimenti
“cuciti” sulle specifiche esigenze di ogni singolo cliente. L’evoluzione è evidente nei numeri quanto nell’organizzazione: quel team che, nel 2015, alla conferenza stampa illustrava il suo business plan, è oggi una struttura capillarmente distribuita su tutto il territorio nazionale, con Direzione generale (e sede principa-
le) a Reggio Emilia, Direzione commerciale a Milano e tre Direzioni territoriali presidiate da tre Responsabili di area: Elena Scolari (Nord), Stefania Baldi Forti (Centro), Davide Tomasini (Sud, Sicilia e Sardegna); la flotta, oggi di circa 15mila unità, raggiungerà nel 2020 quota 25mila unità come da piano plurien-
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Gli LCV rappresentano circa il 40 per cento della flotta di SIFÀ. Nella foto due furgoni di grandi dimensioni dell’azienda Pietro Fiorentini. Nella pagina a lato, parte della flotta di Salerno Trasporti.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
SIFÀ costruisce partnership con i suoi clienti favorendone contestualmente il business, fornendo un servizio personalizzato calibrato su specifiche esigenze come nel caso dei veicoli commerciali.
nale. “Sono i dati - commenta Ghinolfi - che avevamo ipotizzato all’avvio dell’attività: iniziamo il 2020 con un ottimo portafoglio ordini e buone prospettive, in linea con le ambizioni e la capacità di raggiungere i traguardi illustrati all’azionista BPER Banca nell’ambito del piano triennale 2020-2022. E tutto questo, malgrado l’economia italiana registri evidenti rallentamenti: le crisi aziendali come quella dell’ex ILVA producono effetti a cascata, con aziende dell’indotto che rischiano di fallire. In una situazione di mercato così delicata, SIFÀ si protegge rafforzando la struttura organizzativa a tutti i livelli, con innesti di risorse altamente qualificate”. Un potenziamento necessario a fronteggiare le nuove sfide. “In tutte le aziende - afferma Ghinolfi - vi sono momenti destinati a diventare “storici”, ad esempio quando si è raggiunto un livello di maturità e professionalità tale da richiedere un assessment organizzativo. È il caso di SIFÀ che, avvalendosi del supporto di una società di consulenza specializzata, si sta strutturando in tutte le aree di attività per affrontare la crescita futura e assicurare la copertura dei rischi”. Sulla base di questi propositi sono entrati in azienda professionisti esperti nel rispettivo ramo, non tutti provenienti dal noleggio: Pietro Sgarlata agli acquisti, Augusto Barbera nel remarketing, Paolo Matuella a capo della gestione legale e della compliance, Paolo Gerla al pricing e posizionamento. “Per altre importanti aree prosegue l’Amministratore Delegato - sono stati costituiti team dedicati, ad esempio per il controllo di gestione, per il credito nel quale operano esperti senior provenienti da BPER Banca, per il recupero crediti. Obiettivo di SIFÀ è proseguire con uno sviluppo sano: il piano di inserimen-
ti prosegue e si concluderà nel primo semestre 2020”. Volumi in crescita richiedono anche un adeguato rafforzamento della presenza sul territorio: le sedi SIFÀ “ricalcano” il presidio delle Direzioni Territoriali di BPER Banca, network che sta conoscendo una fase di riorganizzazione a seguito dell’accorpamento di Unipol Banca. “La fusione di Unipol Banca in BPER - precisa Ghinolfi - permette a SIFÀ di poggiare su una rete più completa sul piano nazionale, con il rafforzamento in aree come ad esempio il sud della Puglia. Il nostro piano di assunzioni è finalizzato a sovrapporre la struttura SIFÀ in maniera coerente con quella dell’azionista di maggioranza, e a distribuire le risorse per favorire sviluppo commerciale e relazioni corporate”. Punto di forza di SIFÀ sin dal suo sbarco sul mercato è l’italianità, valore che sta particolarmente a cuore al numero uno. “Nel panorama delle società di noleggio - afferma Ghinolfi - SIFÀ è l’unico operatore a poter vantare quello che per noi rappresenta più che una matrice, in quanto unica società italiana “captive” di una Banca nazionale. Siamo nati con l’obiettivo di dare un servizio alle imprese italiane, e il nostro patrimonio viene reinvestito in Italia. Il fatto di essere cresciuti nonostante un trend economico non favorevole dimostra che per una società tutta italiana c’è ancora spazio per crescere”. Una leva della crescita di SIFÀ sono i veicoli professionali, che rappresentano una parte importante della flotta. “Oggi - precisa Ghinolfi - gli LCV rappresentano circa il 40 per cento della flotta, una tendenza che sarà confermata anche nel 2020. Nel settore dei veicoli professionali c’è tanto spazio per il noleggio, ma non possiamo esimerci da un’analisi dei
vari segmenti di questo mercato. Quello dei corrieri, ad esempio, è un segmento in forte crescita, in ragione dello sviluppo dell’e-commerce e della domanda di logistica dell’ultimo miglio, ma rappresenta un mercato instabile e poco regolamentato, costituito com’è da aziende di trasporto di dimensioni medio-piccole che, complice un’economia non florida, spesso chiudono i battenti prima dell’anno di vita. Quelle di grandi dimensioni, poi, sono costrette ad affrontare picchi di lavoro, che richiedono un aumento di autisti fino all’80 per cento per periodi brevi, affidando i veicoli a driver spesso senza competenza: i risultati per noi noleggiatori sono tangibili al rientro dei mezzi”. Della maggiore professionalità
del settore Ghinolfi fa una battaglia personale nel confronto con tutti i player. “L’obiettivo - spiega l’Amministratore delegato - è consentire a SIFÀ e alle aziende di noleggio di supportare i clienti nelle loro esigenze difendendosi dai rischi in termini di sicurezza attiva e passiva. Ho proposto ai principali spedizionieri di istituire un patentino per corrieri, che ne attesti l’esperienza e le capacità di guida di un veicolo che ha determinate caratteristiche di dimensioni, portata, allestimento ecc. Ho chiesto inoltre ai costruttori di predisporre un “kit di sicurezza”, con equipaggiamenti oggi essenziali su un veicolo professionale, in primis cambio automatico, sensori di parcheggio, telecamera posteriore e
cruise control. Finora non ho ricevuto aperture”. In attesa che queste proposte diventino realtà qual è la strategia di SIFÀ nei veicoli professionali? “Continuiamo a presidiare anche la logistica - risponde Ghinolfi. Allarghiamo il focus su attività più tradizionali, nelle quali risulta premiante il nostro approccio consulenziale: dal vending all’impiantistica al trasporto del freddo, serviamo tante aziende che conosciamo bene e che sono abituate a operare seguendo precise regole. Puntiamo nel 2020 a crescere con la divisione Van&Go, potenziandola con l’ingresso di profili senior di alto livello: nel 2020 il target è raggiungere i 5-6mila ordini di veicoli commerciali”.
Da sinistra: Licia Franciscolo, Funzionario commerciale SIFÀ; l’ingegner Ferdinando Di Giovanni, Responsabile Ufficio Acquisti Ciclat; Alessandro Valzania, Coordinatore imprese Sede di Ravenna BPER Banca.
Nel 2019 tante le consegne di veicoli commerciali forniti su misura per le esigenze specifiche degli utilizzatori
IMPORTANTI PARTNERSHIP CON COSTRUTTORI, DEALER E ALLESTITORI N el segmento professional SIFÀ ha sempre assegnato primaria importanza ai veicoli allestiti, proponendo nel parco allestimenti disponibili in pronta consegna (frigoriferi, officine ecc.) e studiando con il professionista e l’allestitore veicoli ad hoc per esigenze specifiche. “Abbiamo sviluppato - dichiara Paolo Ghinolfi - par-
tnership di qualità con Case costruttrici, Con cessionarie e allestitori. L’obiettivo è innalzare l’asticella della qualità del noleggio: per noi l’allestimento è par te integrante del mezzo. Per questo i nostri consulenti sono preparati con aggiornamenti e formazione in loco direttamente presso gli allestitori partner di SIFÀ, in tutte le
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categorie di allestimento”. Nel 2019 tante le forniture di veicoli professionali allestiti, alcune delle quali riportate su Il Mondo dei Trasporti con interviste e reportage dedicati: da Salerno Trasporti a Log Up, dal Gruppo Fiorentini al Consorzio Ciclat, sino alle forniture allestite in estruso di alluminio dalla toscana GEMA.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI MERCEDES-BENZ VANS ITALIA / DARIO ALBANO ILLUSTRA IL RUOLO DELLA STELLA
“Investiamo su presente e futuro” “NEI SEGMENTI SMALL, MID E LARGE VAN, MERCEDES-BENZ È STATA PROTAGONISTA CON CITAN, VITO E SPRINTER, A CUI VANNO AGGIUNTI CLASSE V E IL PICK-UP CLASSE X – SPIEGA ALBANO - IN UN MERCATO COMPLESSIVO CHE CRESCE DEL 4 PER CENTO CIRCA NOI GUADAGNAMO QUOTE E REGISTRIAMO UNA CRESCITA SUPERIORE AL MERCATO IN GENERALE. ENTRANDO PIÙ NEL DETTAGLIO DEI SINGOLI SEGMENTI, UNA DECISA ACCELERAZIONE SUL FRONTE DELLA QUOTA DI MERCATO CI VIENE DA SPRINTER E CLASSE X. ED È UNA REALTÀ IN PROGRESSIVO CONSOLIDAMENTO LA PROPOSTA ELETTRICA DEL COMPARTO VAN DELLA STELLA”.
I
PAOLO ALTIERI ROMA
van della Stella stanno vivendo una stagione assai promettente all’interno di un mercato che si fa sempre più competitivo nel recepire le innovazioni che definiranno la mobilità di merci e persone nel prossimo futuro, in particolare per ciò che riguarda le aree urbane. Ne abbiamo parlato con Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia. “Nel corso del 2019 il mercato dei veicoli commerciali, nei segmenti di riferimento per i prodotti Mercedes-Benz, ha dato segnali leggermente positivi che ci inducono a un moderato ottimismo sull’andamento 2020 - esordisce il manager Nei segmenti small, mid e large van, Mercedes-Benz è stata protagonista con Citan, Vi to e Sprinter, a cui vanno aggiunti Classe V e il pick-up Classe X. In un mercato complessivo che cresce del 4 per cento circa noi guadagnamo quote e registriamo una crescita superiore al mercato in generale. Entrando più nel dettaglio dei singoli segmenti, una decisa accelerazione sul fronte della quota di mercato ci viene da Sprinter e Classe X. Nel 2019 Sprinter ha segnato il primo anno pieno di com mercializzazione della nuova generazione, dopo la presentazione avvenuta nella seconda parte del 2018. Da parte dei clienti, la percezione del prodotto è molto buona. Alla buona performance dello Sprinter ha contribuito senza dubbio la versatile composizione di prodotto, con l’offerta di trazione anteriore, posteriore e 4x4. In particolare, la trazione anteriore, che prima non avevano, ci ha consentito di acquisire nuovi clienti. Classe X vanta una quota di circa l’8 per cento in un mercato che vale 8.500 pick-up. È un prodotto che ci sta dando grandi soddisfazioni e la performante versione 3 litri V6 si qualifica come pick-up premium, un modello top level per una clientela sofisticata in grado di apprezzare appieno le qualità del veicolo”. Anche Vito e Classe V fanno la loro parte nel proporre sul mercato dei van tutta la qualità del marchio Mercedes-Benz. “Vito e Classe V sono in fase di consolidamento e si stanno muovendo bene sul mercato precisa Dario Al bano - Vogliamo però essere più ambizioni, soprattutto per quanto riguarda il Vito. Classe V detiene una fetta di mercato importante, possiamo dire quasi monopolitistica, nel settore delle società di noleggio con conducente. E sul volume totale Classe V, il target rappresentato dalle famiglie rappresenta una quota di tutto rispetto. Il modello si presta dunque a un pratico e utilizzo misto tra lavoro e leisure time”. Anche sul compatto Citan, Dario Albano spende parole positive: “quella del Citan è una presenza ormai consolidata nel suo ambito di riferimento. Le sue non sono performance particolarmente esaltanti ma va tenuto conto che Citan è considerato un prodotto premium all’interno di un segmento che tradizionalmente è molto sensibile al prezzo”. “In generale - riassume il manager - siamo soddisfatti dei risultati conseguiti, il grip sul mercato è in aumento e registriamo una crescita superiore al
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Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia.
mercato con conseguente miglioramento delle quote”. Mercedes-Benz Vans è pro tagonista di primo piano nella strategia innovativa messa in campo dal Gruppo Daimler per la definizione della mobilità di domani. La propo-
sta elettrica del comparto van della Stella è una realtà in progressivo consolidamento. “Nel 2019 - conferma Dario Albano - abbiamo fatto attività di pre-lancio dell’eVito, il Vito completamente elettrico. Ciò ha significato la concretizzazione di in-
tense attività di preparazione della Rete sia in termini di showroom che di training commerciale e tecnico. Il 2020 è sostanzialmente l’anno dl lancio dell’eVito al cliente finale. Seguirà poi l’eSprinter nel secondo semestre dell’anno. E sempre nella seconda parte del 2020 avremo la EQV, ovvero la Classe V elettrica con 400 km circa di autonomia, presentata come prototipo al l’ultimo Salone di Ginevra. Avremo quindi un bel da fare con diverse attività e diversi veicoli. Si tratta di una vera rivoluzione perchè dobbiamo abituare noi stessi, la Rete e i clienti a ragionare con un’ottica completamente diversa rispetto ai motori endotermici”. Come si sta modificando la distribuzione urbana e interurbana, soprattutto per quanto riguarda l’ecommerce? “Allargo la domanda al trasporto urbano in generale -risponde Albano - Le tendenze del futuro si stanno già ora delineando e noi di Mercedes-Benz ne stiamo parlando da diverso tempo ormai, anche coinvolgendo la Rete. Abbiamo cominciato a seguire i macrotrend di riferimento, tra cui quello che delinea lo sviluppo sempre più imponente della città che diventeranno sempre più
grandi e sempre più metropoli o addirittura megalopoli, con il conseguente svuotamento della campagna; lì si porrà il problema serio della mobilità delle merci e delle persone. La combinazione tra incremento del traffico e necessità di ridurre l’inqui-
nanento porterà a modifiche radicali della mobilità. Per quanto riguarda le merci, bisogna tener conto dell’ecommerce in ascesa esponenziale”. “All’interno di questi scenari - prosegue Albano - i van si qualificano come i veicoli giusti per gestire la movimentazione e la distribuzione delle merci in ambito urbano e per assicurare la mobilità delle persone. Per i van il panorama è dunque roseo: hanno grandi opportunità di assicurare nuovi servizi e nuove opportunità di trasporto merci e persone. Nel futuro saranno gli elettrici a dominare il campo e l’esperienza che stiamo accumulando in questi anni con queste nuove tecnologie è quantomai preziosa, per noi e per i clienti”. L’azione di Mercedes-Benz Vans non è solo orientata al futuro ma considera importante anche il miglioramento continuo del presente, ancora dominato dalle motorizzazioni tradizionali. “Nel 2020 continueremo come già abbiamo fatto nel 2019 a presentare novità interessanti nell’ambito delle motorizzazioni tradizionali che continuano a essere al centro della domanda e sulle quali Mercedes-Benz continua a investire”, dice ancora Dario Albano. Un altro pilastro fondamentale della strategia van della Stella è il rapporto sempre più stretto con gli allestitori. “Il lavoro con gli allestitori è per noi fondamentale, visto che proponiamo sul mercato prodotti particolarmente adatti allo scopo e che vengono ben accettati dalla clientela più tecnica - aggiunge Albano - Tra i molti allestimenti che interessano i nostri van, segnalo quelli dello Sprinter, come ad esempio gli allestimenti frigo di prodotti surgelati e freschi. Oppure le soluzioni per il settore camper. Lavoriamo con molti allestitori e il rapporto preferenziale è dettato dal fatto che questi operatori hanno sposato in toto la causa Mercedes-Benz con tutto quello che ne consgue in termini di rispetto dei paramnetri che Mercedes-Benz chiede. Il risultato è una partnership molto forte”. Dario Albano mantiene un atteggiamento positivo su quello che sarà l’andamento del mercato van nel 2020, “anche se è ormai molto difficile fare previsioni accurate -specifica - Per quanto ci riguarda, posso dire che continueremo con il trend di crescita e con il guadagno di quote di mercato. Con in più il valore aggiunto dell’elettrico”.
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Alcuni degli allestimenti possibili della gamma veicoli commerciali Mercedes-Benz. Sopra, il Vito elettrico, nuova proposta per la distribuzione urbana.
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI OPEL / LA TERZA GENERAZIONE DI MOVANO SODDISFA MOLTEPLICI ESIGENZE
Il furgone dalle mille possibilità GRAZIE ALL’OFFERTA DI NUMEROSE VARIANTI DI CARROZZERIA E ALLESTIMENTI REALIZZATI IN FABBRICA, L’AMMIRAGLIA
OPEL PUÒ ESSERE ADATTATA E UTILIZZATA AL MEGLIO A SECONDA DEI BISOGNI DEI SINGOLI UTILIZZATORI. LA PROMESSA DI NOTEVOLE VERSATILITÀ SI ESPRIME ATTRAVERSO QUATTRO LUNGHEZZE, TRE ALTEZZE, UNA MASSA COMPLESSIVA FINO A
4,5 TONNELLATE, UN
VOLUME DI CARICO MASSIMO DI
22 MC O SPAZIO
SUFFICIENTE PER TRASPORTARE FINO A 17
O
PASSEGGERI.
FABIO BASILICO
trasporto passeggeri e spazio di carico. Può ospitare fino a sette passeggeri e la cabina può essere abbinata a tre diverse lunghezze del veicolo, a seconda delle esigenze specifiche. Nella versione più grande, Movano offre un volume di carico di 8,3 mc e una portata utile massima di 1.928 kg. Un peso complessivo massimo di 3,5 o 4,5 tonnellate, trazione anteriore e posteriore, ruote posteriori singole e gemellate: sono opzioni disponibili anche per Movano con cassone fisso, cassone ribaltabile trilaterale e con furgonatura gran volume. Il veicolo con cassone ribaltabile trilaterale, ordinabile a partire da 33.030 Euro, include nella dotazione di serie sponde laterali in alluminio alte 40 centimetri e un piano di carico in acciaio zincato a caldo, oltre a un’interfaccia elettrica per allestimenti supplementari. Il piano di carico è ribaltabile su tre lati. Opel Movano con cassone fisso, da 30.380 Euro, è dotato di sponde laterali in alluminio e un piano in legno anti-scivolo nell’area di carico con occhielli di ancoraggio per fissare il carico. La soluzione furgonatura gran volume offre un volume di carico mas-
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Tutti i modelli Opel Movano hanno in comune i motori diesel a elevata efficienza con tecnologia BiTurbo.
MILANO
sare chiedere di più: con Opel Movano è possibile. La terza generazione del popolare van tedesco soddisfa molteplici esigenze venendo incontro alle richieste dei professionisti. Trasportare carichi pesanti destinati a cantieri edili, recapitare ai clienti voluminosi armadi per archiviazione di documenti o portare più di una dozzina di passeggeri all’aeroporto? La risposta giusta all’esigenza specifica si chiama Movano. Grazie all’offerta di numerose varianti di carrozzeria e allestimenti realizzati in fabbrica, l’ammiraglia Opel può essere adattata e utilizzata al meglio. La promessa di notevole versatilità si esprime attraverso quattro lunghezze, tre altezze, una massa complessiva fino a 4,5 tonnellate, un volume di carico massimo di 22 mc o spazio sufficiente per trasportare fino a 17 passeggeri. Ciò che tutti i modelli Movano hanno in comune - che si tratti di una versione furgone, con cassone fisso o ribaltabile trilaterale o bus per trasporto passeggeri - sono i motori diesel a elevata efficienza con tecnologia BiTurbo, un alto livello di sicurezza a partire dalla versione con equipaggiamento base, la piena connettività e un prezzo interessante che in Italia parte da 28.130 Euro (Iva e messa su strada escluse). Già Opel Movano furgone viene proposto in numerose varianti e risulta essere particolarmente richiesto nella versione con massa complessiva di 2,8 t e trazione anteriore. La lunghezza di 5,04 metri, il diametro di sterzata di soli 12 metri, un volume di carico che arriva a 8,6 mc e un carico utile massimo di 847 kg fanno di questo van la soluzione di trasporto ideale, soprattutto nei contesti urbani. La versione a furgone più grande è un veicolo di carico a pieno titolo. La lunghezza arriva a 6,84 metri, la trazione posteriore e le ruote posteriori gemellate costituiscono la base di un peso complessivo massimo di 4,5 t. Il volume di carico aumenta fino a 17 mc, con portata utile massima di oltre due tonnellate. Opel Movano doppia cabina offre la combinazione ideale di spazio per
simo di 20 mc a un prezzo d’ingresso di 36.030 Euro. Il volume di carico può essere aumentato a 22 mc su richiesta. La furgonatura è robusta e leggera, con pannellatura in legno sulle pareti laterali e fasce di ancoraggio. Le porte posteriori a battente possono aprirsi fino a 270 gradi, aderendo alla furgonatura per ridurre l’ingombro su strada. Opel Movano è valido anche come shuttle o bus da utilizzare per le trasferte di squadra. I prezzi partono da 33.686 Euro e lo spazio è sufficiente per ospitare otto passeggeri più il conducente. Il veicolo è guidabile con patente B, in caso di configurazione che prevede il sedile del guidatore più un doppio sedile passeggeri anteriore e due divani a tre posti nell’area posteriore. Grazie ai suoi 17 posti, Movano (a partire da 41.531 Euro) può trasportare anche un’intera squadra di calcio più le riserve e gli accompagnatori. E in caso di articoli particolarmente voluminosi o di esigenze di trasporto che nemmeno l’ampia gamma di varianti di carrozzeria offerta da Movano riesce a soddisfare, Opel propone Movano telaio in tre diversi formati: telaio cabina singola, doppia cabina o pianale cabinato
(da 27.780 Euro). Nella configurazione con telaio cabina singola e doppia cabina, Movano è la base ideale per allestimenti dedicati a esigenze professionali molto specifiche. Queste configurazioni prevedono cabina chiusa e separata dall’allestimento. Opel Movano pianale cabinato prevede invece la cabina aperta per consentire l’accesso all’area di carico dalla cabina. La dotazione di serie offerta da Movano prevede la presenza a bordo del sistema di assistenza in presenza di vento laterale Side-Wind Assistant, di luci a Led per marcia diurna, del sistema di chiusura centralizzata a distanza e di una radio con interfaccia Bluetooth o connessione Usb. Inoltre, Opel offre sul suo veicolo commerciale di grandi dimensioni dotazioni supplementari che aumentano notevolmente il livello di sicurezza, soprattutto per l’uso commerciale. Queste includono optional quali il sistema Blind Spot Warning di avviso angolo cieco nello specchietto esterno - un’anteprima su Movano - e il sistema Rear Vision con telecamera. Una speciale telecamera mostra al conducente quello che accade dietro al veicolo mentre questo è in movimento; nelle versio-
ni furgone con paratia fra l’abitacolo e il vano di carico il sistema fa sì che il conducente non si affidi più soltanto agli specchietti laterali durante le manovre. La telecamera montata in alto nella parte posteriore del veicolo migliora la visibilità in modo significativo. Il sistema Blind Spot Warning contribuisce a evitare gli incidenti con altri utenti della strada, ad esempio con i ciclisti durante le manovre di svolta. Fra le altre dotazioni di sicurezza del nuovo Opel Movano figura il dispositivo Lane Departure Warning che avvisa in caso di uscita dalla corsia di marcia, disponibile su richiesta. Il nuovo Movano mette a disposizione un confortevole spazio di lavoro connesso con, ad esempio, sedili comfort per il conducente e i passeggeri e fino a 22 vani portaoggetti opzionali per un totale di 104 litri di spazio supplementare. Particolarmente funzionale risulta il vano portaoggetti FlexTray sul lato passeggero, che si estrae come un cassetto e ha una capacità fino a 10,5 litri. L’offerta nell’ambito dell’infotainment si esplicita nel sistema Navi 50 IntelliLink Pro, compatibile sia con Apple CarPlay che con Android Auto. Il sistema include uno schermo touch capacitivo a colori da 7 pollici che agevola l’utilizzo delle diverse funzioni. Per gli smartphone è disponibile la connessione tramite Bluetooth o Usb. Un’altra novità per Movano è la ricarica dello smartphone in modalità wireless. Movano ridefinisce il concetto di efficienza con una nuova generazione di propulsori diesel BiTurbo che erogano più potenza e coppia motrice rispetto ai motori precedenti, garantendo consumi di carburante inferiori. I clienti possono scegliere fra trazione anteriore e posteriore, oltre che fra moderne trasmissioni a sei rapporti e un cambio manuale robotizzato. I propulsori da 2.3 litri - tutti conformi ai rigidi standard sulle emissioni inquinanti Euro 6d-TEMP (veicoli leggeri) ed Euro VId (veicoli pesanti) - vanno da 96 kW/131 cv a 132 kW/180 cv. Oltre alla trazione anteriore, le varianti “Heavy Duty” di Movano prevedono la possibilità di avere la trazione posteriore e, per alcune versioni, anche la trazione integrale.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI RENAULT / NEL 2019 RISULTATO DI GRANDE SODDISFAZIONE
Sale la quota anche grazie ai van LA FILIALE ITALIANA DEL GRUPPO FRANCESE, IN ATTESA DEL NOME DI CHI PRENDERÀ IL POSTO DELL’ATTUALE DIRETTORE GENERALE XAVIER MARTINET, CHIUDE IL 2019 CON LA QUOTA DI MERCATO PIÙ ALTA DI SEMPRE.
MERITO ANCHE DI UNA GAMMA VAN RECENTEMENTE RINNOVATA CHE HA REGALATO ALLA
LOSANGA IL
TERZO POSTO NELLA CLASSIFICA GENERALE DI VENDITA DEI VEICOLI COMMERCIALI.
S
CRISTINA ALTIERI ROMA
orride Xavier Martinet, numero uno, ancora per pochissimo, di Renault Italia. Il manager, nominato nel settembre 2018 direttore generale del gruppo francese nel nostro Paese, si appresta già a lasciare la capitale, essendo stato designato lo scorso dicembre Direttore Marketing mondo. E se a giorni si attende il nome di chi prenderà il suo posto sulla prima poltrona di via Tiburtina, nell’attesa spetta proprio a lui commentare i risultati 2019 della filiale. Classe 1975, in Renault dal 1997, Martinet si presenta radioso in conferenza stampa, rendendosi disponibile a rispondere alle domande dei giornalisti al termine del preciso resoconto numerico snocciolato da Francesco Fontana Giusti, Direttore Immagine e Comunicazione Renault Italia. A fronte di un mercato cresciuto di un misero 0,5 per cento i volumi del Gruppo, che comprende i marchi Renault, Dacia e Alpine, sono aumentati del 5,6 per cento a 219.237 immatricolazioni. Ma a dare soddisfazioni è soprattutto la quota di mercato: la fetta conquistata è del 10,4 per cento, ed è la più alta di sempre. Un ottimo ri-
sultato dunque, considerando lo stallo generale delle immatricolazioni e gli otto mesi di run out della best seller Clio. E Martinet, a ragione, su questo vuole rimanere. Sui numeri e sul presente. Glissa sulla fallita fusione con FCA, commentando laconicamente la probabile futura collaborazione con il guru del marketing Luca De Meo che in molti pronosticano alla guida del nuovo colosso automobilistico: “Mi rallegra l’idea di lavorare con qualcuno che conosca così bene il mio lavoro”. E soprattutto si rifiuta di commentare il caso Carlos Ghosn e la rocambolesca fuga dal Giappone dell’ex numero uno dell’Alleanza. “Stiamo sui risultati”, ammonisce l’uomo ancora per qualche giorno a capo di una filiale che, considerando le società che ne fanno parte, e cioè Groupe Renault, RCI Banque and Services e Renault Retail Group, dà lavoro a 818 dipendenti e coinvolge un totale di 8.400 persone. Il merito indiscusso del successo del Gruppo è di Dacia che guadagna due posizioni rispetto al 2018, diventando il nono marchio più venduto nel nostro Paese. La crescita registrata è del 33,4 per cento, con Duster prima auto straniera e Sandero vettura più venduta ai privati. Renault mantiene la
quarta posizione nella classifica generale pur perdendo il 7,4 per cento, ma già in fase di lancio la nuova Clio sta facendo molto bene e la Captur è il crossover di segmento B più venduto in Italia. E poi c’è Alpine, una nicchia certo, solo 118 unità consegnate, ma una nicchia di grande appeal che fa bene all’immagine di tutta la famiglia. Come l’operazione Da cia Arena: lo stadio di Udine è stato il primo a portare il nome di un brand automobilistico, e questa fruttuosa collaborazione va avanti
da ben dieci anni. Quanto ai veicoli commerciali con 21.226 immatricolazioni (16.800 Renault e 4.426 Dacia) il Gruppo guadagna l’1,9 per cento, si aggiudica l’11,4 per cento della quota di mercato e si posiziona al terzo posto nella classifica di vendita di van nel nostro paese, confermando una presenza nella top 3 ininterrotta da 6 anni. Merito di una gamma ben diversificata nell’offerta di spazio e di alimentazioni, che va dalla piccola Clio Van al grande Trafic, recentemente rinnovato insieme al Ma-
ster. Quanto al futuro Fontana Giusti e Martinet chiudono con sicurezza: “Verrà consolidato il risultato di Renault grazie alle nuove Clio, Captur e Zoe, continueremo a credere nella diversificazione dell’offerta di motorizzazioni, puntando molto su ibrido ed elettrico ma senza trascurare il termico e il GPL, e soprattutto arricchiremo di contenuti e servizi l’esperienza del cliente: chi acquista è da sempre al centro della nostra attenzione, ma in futuro il customer journey sarà ancora più esclusivo”.
Diversificazione ed elettricazione: come si continua a stare in vetta in un mercato ogni giorno più competitivo
PROPOSTE INTELLIGENTI CON I VEICOLI DA LAVORO ADATTI ALLO SCOPO U na gamma ben diversificata per incontrare tutte le esigenze di chi del van fa il proprio compagno di lavoro. L’offerta di veicoli commerciali in casa Renault e Dacia è ben strutturata tanto quanto a spazio che quanto ad alimentazioni: city van, furgoni, pickup, autocarri, anche a emissioni zero. Si parte dalla Clio van con
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il suo carico che arriva fino a 911 dmc. Si passa a Kangoo e Master, entrambi disponibili in variante a zero emissioni. Kangoo ZE è acquistabile sia con batteria inclusa nel prezzo che con batteria a noleggio: ha un’autonomia in elettrico di 230 km nel ciclo WLTP e offre fino a 4,6 metri cubi di volume di carico. Salendo di dimensioni, ma
senza rinunciare a consumare solo corrente, si passa al Master ZE: 120 chilometri di autonomia, perfetto per le consegne urbane, sei versioni e un volume di carico che va da 8 a 22 metri cubi. In arrivo sono anche le versioni ZE a idrogeno di Kangoo e Master che innalzano il livello di autonomia rispettivamente a 370 e 350 km grazie all’adozione delle
fuel cell. Per entrambi i modelli sono poi disponibili ovviamente le motorizzazioni termiche: in questo caso si chiamano Kangoo Express e nuovo Master. Quest’ultimo, recentemente rinnovato con unità 2.3 dCi che arrivano fino a 180 CV, è declinato in versione a trazione anteriore e posteriore, doppia cabina, gran volume, cassone
ribaltabile, cassone fisso, pianale cabinato e telaio cabinato. E infine al vertice della gamma si posiziona il grande Trafic, anche lui appena rivisto con le sue cinque versioni e una gamma di motorizzazioni da 2.0 litri dCi conformi alle norme Euro 6dtemp, con potenze da 120 a 170 cv. La recente rinfrescata ha coinvolto anche il pick-up Ala-
skan, che ora propone un carico utile da 1,1 tonnellata supplementare e una nuova generazione di motori Blue dCi che beneficia delle più recenti tecnologie antinquinamento. Quanto a Dacia, ricordiamo che Sandero e Dokker sono immatricolabili anche come autocarri, sono disponibili in versione van e, Dokker, pure in variante pick-up.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
L’OFFERTA COMPLETA DI VEICOLI COMMERCIALI DELLA NUOVA
Una vera potenza di fuoco LA PRESENZA DI PESO DEL NUOVO GRUPPO - QUARTO COSTRUTTORE AL MONDO IN TERMINI DI VOLUMI E TERZO IN BASE AL FATTURATO - È PARTICOLARMENTE EVIDENTE NEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI, DOVE I BRAND DI RIFERIMENTO -
FIAT PROFESSIONAL, PEUGEOT, CITROËN, OPEL ASSOMMANO UNA VASTA E COMPLETA OFFERTA DI PRODOTTI IN GRADO DI COPRIRE TUTTI I SEGMENTI, DAI CAR DERIVED VAN AI LARGE VAN PASSANDO PER LE CONFIGURAZIONI SMALL & LIGHT E MEDIE.
“
FABIO BASILICO MONZA
All’avanguardia nella nuova era della mobilità sostenibile”. È l’ambizioso programma del nuovo gigante dell’automotive mondiale, il gruppo nato dalla fusione di PSA e FCA che a oggi è il quarto costruttore al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro. In dettaglio, Fiat Chrysler Automobiles N.V. e Peugeot S.A. hanno firmato un Combination Agreement vincolante che prevede una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business. L’aggregazione proposta darà vita a un gruppo leader nel settore con team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte in termini di mobilità sostenibile.
Il nuovo gruppo - di cui è Presidente John Elkann, Presidente di FCA, e CEO Carlos Tavares, Presidente del Consiglio di Gestione di Groupe PSA - avrà una presenza bilanciata e attività redditizie a livello globale, con un portafoglio di brand iconici e altamente complementari a copertura di tutti i principali segmenti da luxury a premium, dai veicoli passeggeri mainstream fino ai SUV, ai truck e ai veicoli commerciali leggeri. Questo grazie alla forza di FCA in Nord America e in America Latina e alla solidità di PSA in Europa. Il nuovo gruppo avrà una presenza geografica molto più bilanciata, con il 46 per cento dei ricavi generati in Europa e il 43 per cento in Nord America, sulla base dell’aggregazione dei dati 2018 delle due società. La presenza di peso del nuovo Gruppo è particolarmente evidente nel settore dei veicoli commerciali,
Da sinistra: Carlos Tavares, Presidente del Consiglio di Gestione di PSA, e Mike Manley, Ad FCA.
dove i brand di riferimento - Fiat Professional, Peugeot, Citroën, Opel - assommano una vasta e completa offerta di prodotti in grado di coprire tutti i segmenti, dai car derived van ai large van passando per le configurazioni compatte e medie.
D AI CAR DERIVED AGLI SMALL & LIGHT VAN: IL PLOTONE DEI COMPATTI E VERSATILI GUERRIERI URBANI.
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Ducato è l’ammiraglia della gamma Fiat Professional dedicata al mondo del lavoro.
Nel segmento dei car derived van, ovvero dei commerciali derivati da vetture, Fiat Professional offre i modelli 500L Pro e Panda Van. Citroën propone la nuova C3 Van men tre Peugeot è rappresentata da 208 Van. Nell’universo del piccolo trasporto, Fiat Panda è un’utilitaria che ha sempre offerto, di fatto, molto di più. È il caso della versione Van che abbina con successo prestazioni, maneggevolezza e comfort di tipo automobilistico con capacità e facilità di carico, oltre che affidabilità e bassi costi di esercizio, tipici di un veicolo commerciale. Citroën C3 Van è la versione “da lavoro” del
popolare modello del Double Chevron: di serie propone equipaggiamenti tipici del mondo auto, come ESP, Regolatore e limitatore di velocità con funzione di riconoscimento dei limiti. La proposta 208 Van di Peugeot riguarda un veicolo con caratteristiche automobilistiche, in grado di rispondere efficacemente a un mercato veicoli commerciali che si fa sempre più raffinato ed esigente in termini di comfort, prestazioni, equipaggiamenti, sicurezza e tutela ambientale. La lista degli Small & Light Van di Fiat inizia con il nuovo Fiorino, l’evoluzione del modello che ha inventato il segmento degli small van. Fiorino è perfetto per l’utilizzo cittadino grazie alle dimensioni compatte che lo rendono agile nel traffico e facile da parcheggiare, senza però rinunciare alla notevole capacità di carico fino a 2,8 mc e portata fino a 660 kg. Altro attore di primo piano è il light van Doblò Cargo che, giunto alla quarta generazione, offre più funzionalità, più prestazioni e più valore. Tra le sue peculiarità si segnalano la capa-
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IDLE I M ONDO TRASPORTI SOCIETÀ CHE NASCE DALLA FUSIONE DI FCA E GROUPE PSA
al fianco dei professionisti bio manuale, con 5 rapporti per il 100 cv e 6 per il 130 cv, offre un incisivo parametro di coppia: 250 Nm a 1.750 giri per il primo, 300 Nm a 1.750 giri per il secondo. Nuovo Citroën Berlingo Van, modello iconico, dalla personalità affermata e moderna, offre un design unico e uno stile robusto. La terza generazione adotta poi una silhouette diversa, con il parabrezza portato in avanti e un frontale più alto e corto, grazie all’adozione della piattaforma EMP2 nella parte anteriore, che permette di accorciare lo sbalzo, con il vantaggio di ampliare il piano di carico. Viene proposto in due lunghezze, M e XL di 4,40 m e 4,75 m, disponibili anche in due versioni specifiche “Worker” e “Driver”, la prima destinata ai professionisti che trasportano attrezzature e collaboratori in tutti i tipi di cantiere, la seconda studiata appositamente per le imprese e i loro dipendenti che percorrono lunghi tragitti o effettuano molte consegne nelle zone urbane. Le qualità di Berlingo sono ben evidenti anche nella configurazione per trasporto passeggeri, proposta in configurazione cinque e sette posti. Il multispazio francese propone tra l’altro il funzionale tetto panoramico in vetro Modutop di nuova generazione, che migliora la luminosità. Citroën Berlingo Van viene proposto sul mercato anche in versione eletcità di carico (fino a 5,4 mc) e la portata utile (fino a 1 tonnellata) che sono al top della categoria. La gamma di efficienti motori diesel da 1.3 e 1.6 litri e benzina da 1.4 litri comprende anche l’offerta Natural Power a metano. L’offerta del Leone è ben rappresentata dal Nuovo Partner. Insignito del titolo di “International Van of The Year 2019” insieme ai fratelli Citroën Berlingo e Opel Combo, Peugeot Partner viene proposto in due lunghezze (passo corto di 4,40 m, passo lungo di 4,75 m) e soluzioni per facilitare la vita dei professionisti del lavoro, compresa l’inedita versione con carico utile di ben 1.000 chili. La gamma è costituita da ben 25 versioni diverse, quattro moderne motorizzazioni BlueHDi e cambio automatico a otto rapporti. Nella proposta Partner va inclusa la disponibilità della propulsione elettrica mentre si chiama Rifter la soluzione multispazio per chi
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segue
ama l’avventura e la mobilità passeggeri senza compromessi. Dallo scorso ottobre Citroën Berlingo offre a tutti i professionisti una nuova interessante versione, la Doppia Cabina Mobile, con cui è possibile trasportare fino a 5 passeggeri in prima e seconda fila. Il suo sviluppo conferma la firma di marca “Inspired by You” con cui Citroën da sempre propone soluzioni mirate, costruite attorno alle esigenze individuali. Disponibile nella misura da 4,75 metri di lunghezza, Citroën Ber lingo Van XL Doppia Cabina Mobile è una variante che offre una grande modularità e arricchisce l’offerta dello storico Berlingo, veicolo di punta nel segmento di riferimento. Anche la scelta dei motori per il Doppia Cabina Mobile rispecchia le variegate esigenze degli utilizzatori professionali, con il diesel 1.5 della famiglia BlueHDi proposto in due varianti: 100 o 130 cavalli. Il cam-
Dai van derivati da vetture a eleganti monovolume, Groupe PSA soddisfa ogni esigenza professionale.
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Life per il trasporto di passeggeri.
seguito
FCA-Groupe PSA: potenza di fuoco
Nella versione passo lungo Opel Combo si trasforma in veicolo adatto al trasporto anche di oggetti ingombranti o in elegante navetta shuttle.
MEDIUM VAN: FUNZIONALITÀ E PERFORMANCE NELLA “TERRA DI MEZZO”.
Fiat Talento Model Year 2020 propone nuovi motori da 2 litri Euro 6d-Temp e numerose novità all’interno dell’abitacolo, tra cui il sistema di infotainment Touch-Radio Nav da 7” che include l’integrazione di Apple CarPlay e la compatibilità con Android Auto tramite app dedicata. Sono confermate ovviamente le qualità del modello erede dello Scudo che si dimostra ancora una volta compagno ideale dei professionisti nei loro percorsi urbani ed extraurbani: generose capacità di carico, grande versatilità e abilità di adattarsi alle diverse esigenze dei clienti. Debutto quindi il nuovo motore EcoJet da 2 litri che si caratterizza per una riduzione dei consumi fino all’11 per cento, pur offrendo potenza e coppia migliorate rispetto al 1.6 precedente. Disponibile in tre diverse potenze (120 cv e 320 Nm, 145 cv e 350 Nm e 170 cv e 380 Nm) con coppia massima già disponibile a 1.500 giri, il propulsore è dotato di turbocompressore a geometria variabile che garantisce una guida più fluida e un motore più elastico fin dalle basse velocità, con conseguente riduzione dei consumi nel reale ciclo di utilizzo. Completa la gamma di motorizzazioni del Talento MY 2020 il compatto 1.6 EcoJet Turbo da 95 cv con S&S e 260 Nm, anch’esso con turbo a geometria variabile e con tecnologia SCR. Disponibile in tutti i tipi di carrozzeria - furgone a tetto basso e tetto alto, trasporto persone, doppia cabina e pianalato - Talento offre 2 lunghezze, 2 altezze e 2 diversi passi. Combinando questi elementi, il rinnovato modello soddisfa tutte le esigenze per il trasporto leggero - da
Fiat Talento, guerriero dei medi di Fiat Professional e, a sinistra, Citroën Berlingo, furgone di piccole dimensioni.
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Peugeot Boxer si presta come base per camper e veicoli d’avventura.
trica. Opel Combo è giunto alla quinta generazione. Il nuovo modello è stato sviluppato con l’ambizione di offrire ai professionisti la massima efficienza e il costo di proprietà minore del segmento grazie a una nuovissima architettura, soluzioni ingegnose e tecnologie uniche; rappresenta allo stesso tempo un enorme passo in avanti rispetto alla versione precedente. Combo Van è ordinabile in un’ampia gamma di versioni, tra cui una a passo corto lunga 4,40 metri, una versione a passo lungo da 4,75 metri, entrambe con due o tre sedili in prima fila, e una spaziosa versione doppia cabina cinque posti. La versione a passo corto, con passo di 2.785 mm, portata fino a 1.000 kg e volume di carico di 3,3 o 3,8 mc, permette di trasportare facilmente utensili lunghi fino a 3.090 mm. La
versione XL con passo di 2.975 mm e volume di carico fino a 4,4 mc permette di trasportare oggetti lunghi fino a 3.440 mm. Combo Van offre anche una soluzione per il trasporto di persone ed equipaggiamenti con la nuova versione doppia cabina. Una squadra di cinque persone, compreso il guidatore, può sedere con il massimo comfort mentre il materiale da lavoro è riposto in sicurezza dietro alla parete divisoria. Inoltre, la panchetta posteriore può essere abbattuta e la parete divisoria si può spostare dietro ai sedili anteriori in caso di necessità. Un portello nella parete divisoria consente di trasportare oggetti particolarmente lunghi. Infine, Combo Van è un autentico veicolo commerciale in grado però di offrire un livello di comfort per i passeggeri ereditato direttamente dalla versione Combo
5,2 a 8,6 metri cubi e con un peso lordo del veicolo, compreso tra 2,80 e 3,05 tonnellate, e un carico utile che può raggiungere i 1.266 chilogrammi. Citroën Jumpy si presenta sul mercato con un design dalle linee fluide e moderne e uno stile pieno di carattere, al contempo energico e rassicurante. La sua piattaforma modulare deriva dall’EMP2 e offre fino a 1.400 kg di carico utile, 6,6 mc di volume di carico e gli permette di trainare fino a 2,5 t. Jumpy è disponibile in 3 lunghezze: oltre alle due lunghezze di 4,95 m e 5,30 m che si collocano al centro del mercato, c’è anche una versione inedita di soli 4,60 m. pratica e compatta. Come le altre due lunghezze M e XL, la versione XS offre un carico utile fino a 1.400 kg. Jumpy è famoso per la modularità inedita nel segmento gra-
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Fiat Doblò, furgone piccolo del costruttore nazionale. A destra in alto, Fiat Ducato base camper, sotto Peugeot Boxer.
zie al Moduwork che facilita la vita quotidiana e permette, ripiegando il sedile passeggero laterale, di liberare volume offrendo, con il grande vano nella parete di separazione, fino a 4 m di lunghezza utile. Inoltre, il tavolino scrittoio orientabile e i supporti per il tablet e lo smartphone trasformano Jumpy in un vero ufficio mobile. Le motorizzazioni diesel 1.6 e 2 litri, di ultima generazione, erogano potenze da 95 cv (210 Nm) con cambio manuale fino a 180 cv (400 Nm) con cambio automatico EAT6. La versione per trasporto passeggeri nata su Jumpy si chiama SpaceTourer. Peugeot Expert, i cui motori sono adesso conformi alle norme Euro 6D (tranne il BlueHDi 100 S&S E6dTEMP), è caratterizzato da una gamma sempre più adatta agli utilizzi specifici. Il medio del Leone viene ora proposto anche in versione 100 per cento elettrica. I clienti possono scegliere fra due capacità della batteria: 50 kWh, per un’autonomia di 200 chilometri, e 75 kWh, per un’au tonomia di 300 chilometri.
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Con e-Expert, Peugeot compie un ulteriore passo avanti nell’elettrificazione dei suoi modelli, per realizzare l’obiettivo di offrire una gamma di Veicoli Commerciali Leggeri al 100 per cento elettrificata nel 2021. Peugeot e-Expert, che si affianca a e-Boxer e a Partner Electric, sarà commercializzato nel secondo semestre 2020 e continuerà a portare avanti il successo incontrastato di Expert fin dal lancio nel 2016. Expert ha permesso alla Casa del Leone di tornare a essere un protagonista di primo piano nel segmento K1. I motivi del successo si possono trovare nel fatto di proporre versioni complete, con una dotazione di livello superiore, e di offrire opzioni qualificanti e apprezzate dalla clientela professionale. Il tutto, con costi di gestione contenuti e un rapporto qualità prezzo vincente. Expert s’inserisce nella dinamica di rinnovamento dell’offerta e di sviluppo del marchio nel mercato dei veicoli commerciali. I codici identitari del design del Leone gli conferiscono un carattere deciso e personale,
espressione di robustezza e modernità. Sviluppato su un nuovo telaio, il nuovo Expert beneficia integralmente dei vantaggi della piattaforma modulare EMP2 già apprezzata su molti altri modelli della Casa francese: compattezza, riduzione del peso, efficienza delle motorizzazioni con consumi ed emissioni estremamente contenute. Expert è in grado di trasportare fino a 1.400 kg ed è proposto in 3 differenti lunghezze: versione Compact di appena 4,61 metri, Standard di 4,96 e Long che arriva fino a 5,31 metri. Specie nelle versioni più compatte, è un veicolo particolarmente adatto agli spostamenti urbani, con un’altezza limitata a 1,90 m, elemento molto importante in termini di accessibilità in spazi ad altezza limitata. Peugeot Traveller è la versione trasporto passeggeri nata dall’Expert. Prosegue anche l’offensiva elettrica di Opel: da quest’anno, Vivaro sarà disponibile anche in versione elettrica a batteria. I clienti potranno scegliere fra due dimensioni della batteria, a seconda delle loro esigen-
ze. Il nuovo Opel Vivaro-e verrà proposto con batteria da 50 kWh con autonomia fino a 200 chilometri o da 75k kWh con autonomia fino a 300 km. Con l’aumento dell’importanza delle consegne a emissioni zero nelle aree urbane, la domanda di veicoli commerciali leggeri a trazione esclusivamente elettrica è destinata a crescere di conseguenza. Come il cugino e-Expert, Vivaro-e si basa sulla piattaforma EMP2 del Gruppo PSA, estremamente versatile e in grado di consentire l’impiego di propulsori sia convenzionali sia elettrificati. Vivaro-e va ad ampliare la gamma veicoli commerciali Opel di veicoli commerciali, in attesa di vedere nel 2021 la nuova proposta Combo-e. La terza generazione di Vivaro amplia le qualità del multifunzione tedesco che ora è disponibile in tre lunghezze invece di due (4,60 metri, 4,95 m e 5,30 m). Rispetto al modello precedente ha inoltre una portata di 200 kg superiore (fino a 1.400 chilogrammi) ed è in grado di trainare mezza tonnellata in più (peso rimorchiabile fino a
2.500 kg). La maggior parte delle versioni del nuovo Vivaro ha un’altezza di soli 1,90 m e può quindi accedere ai parcheggi sotterranei. Risulta inoltre ottimizzato il comfort per conducente e passeggeri. Numerose tecnologie innovative e sistemi di assistenza alla guida - dal sistema elettronico IntelliGrip per il controllo attivo della trazione, alla telecamera posteriore panoramica da 180 gradi, al sistema di infotainment multimediale - sono disponibili su richiesta. Dotazioni quali le portiere scorrevoli azionate da sensori e il sistema FlexCargo, che consente l’abbattimento dello schienale dei sedili, aumentano la praticità d’uso a fini lavorativi. Opel offre il nuovo Vivaro in quattro versioni di base. La versione d’ingresso è il Van. La taglia Small da 4,60 m monta il diesel 1.5 litri da 75 kW/102 CV, certificato Euro 6d-TEMP, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Vivaro Cargo S ha un volume di carico di 4,6 mc, che può aumentare a 5,1 mc
Citroën Jumpy, il medio del Double Chevron. A sinistra, Peugeot Partner, il piccolo del Leone.
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FCA-Groupe PSA: potenza di fuoco
Alfieri della mobilità elettrica: Peugeot Expert (sopra), Fiat Ducato (in centro) e Opel Vivaro (in basso). A destra, il Berlingo van elettrico di Citroën.
con l’apertura FlexCargo in opzione, che permette di trasportare oggetti lunghi fino a 3,32 m (invece di 2,16 m). La lunghezza del piano di carico e il volume di carico aumentano a 4,02 m e a 6,6 mc con Vivaro Large. I clienti possono scegliere il nuovo Vivaro anche in versione doppia cabina, con due file di sedili per un massimo di sei posti. La terza versione del veicolo, Vivaro Life è la scelta giusta per il trasporto di passeggeri, potendo arrivare fino a nove posti (in base agli equipaggiamenti e alla configurazione dei sedili). La terza generazione del medio Opel è disponibile anche in versione Pianale Cabinato, su cui installare numerosi allestimenti. I motori, tutti con certificazione Euro 6d-TEMP, vanno da 1.5 a 2 litri con livelli di potenza da 75 kW/102 CV a 130 kW/177 cv. I cambi manuali a sei rapporti ad attrito ridotto e la trasmissione automatica a otto velocità, dagli innesti particolarmente fluidi, contribuiscono all’elevata efficienza
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settore e consente una guida piacevole e un utilizzo ottimizzato della coppia motrice che arriva sulla versione 180 cavalli alla quota record di 450 Nm. Ducato MY2020 è il miglior Ducato di sempre anche sotto l’aspetto dei sistemi di assistenza alla guida, che comprendono tra gli altri Blind spot assist (BSA), per monitorare anche gli angoli ciechi, Rear cross path detection (RCP), per individuare in manovra veicoli in avvicinamento laterale, Full brake control (FBC), un ausilio alla frenata di emergenza. Non manca il meglio dell’infotainment con il nuovo 7” touchscreen by Mopar che include l’integrazione di Apple CarPlay e la compatibilità con Android Auto. Ma non basta. È arrivato anche il Ducato Electric, primo modello full electric di Fiat Professional, progettato e sviluppato con i più avanzati standard qualitativi del Gruppo FCA. Versione completamente elettrica di tipo BEV (Battery Electric Vehicle), il furgone elettrico affianca il Ducato Natural Power a metano nell’offerta di trazioni alternative. Ducato Electric è concepito e sviluppato partendo da una specifica e dettagliata analisi dell’utilizzo reale cliente, attraverso un anno di acquisizione dati, che conferma che oltre il 25 per cento del mercato ha già una completa “BEV Attitude” dal punto di visto di utilizzo, percorso, dinamica e prestazioni e che risulta quindi già “pronta” al cambio di mobilità. Sono infatti i professionisti che operano in specifiche aree di business a essere tra i primi interessati e pronti a questa soluzione: dal crescente commercio online ai servizi postali e di spedizione, dalla ristorazione a domicilio al trasporto locale hub-spoke e alla necessità in genere di avere accesso ai grandi centri urbani, che sempre di più limitano la circolazione a veicoli con trazione
del veicolo. LARGE VAN:
I GRANDI FURGONI CHE FANNO BENE LA DISTRIBUZIONE.
Leader in Europa, il best seller di Fiat Professional, lo storico e mitico Ducato, si rinnova in contenuti e tecnologie per consolidare le sua leadership e per rispondere al meglio a ogni esigenza professionale. Sul model year 2020 esordiscono infatti i nuovi motori Euro 6D a gasolio e metano con potenze da 120 a 180 cv, ancora più performanti ed ecologici, a tutto vantaggio del le prestazioni e dell’ambiente. So no dotati di ECOpack che, grazie a Start&Stop, alternatore intelligente, pompa di alimentazione a controllo elettronico e modalità “Eco”, garantisce risparmio energetico e di carburante a tutto vantaggio del Total Cost of Ownership. In tema di propulsori e trasmissione, un’altra assoluta novità è rappresentata dal nuovo cambio automatico “9Speed”: è best-in-class in termini di peso nel
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Tutti i furgoni di grandi dimensioni della famiglia del Gruppo PSA si adattano a ogni tipo di trasporto, potendo contare su un ampio vano di carico e lasciando spazio agevole per conducente e due passeggeri.
tradizionale. Ducato Electric proporrà, oltre a una completa gamma di versioni, anche opzioni modulari di taglia batteria con autonomie di percorrenza da 220 a 360 km e differenti configurazioni di ricarica. Il tutto a fronte di prestazioni di assoluto interesse: velocità limitata a 100 km/h per meglio ottimizzare gli assorbimenti energetici, potenza massima di 90 kW e coppia massima di 280 Nm. La nuova propulsione elettrica inoltre non penalizza quello che è il punto forte di Ducato: volumetria di carico best in class da 10 a 17 mc, portata fino a 1.950 kg, la migliore della categoria. Parlando di Ducato non si può non fare riferimento al mondo camper, dove il large van Fiat Professional vanta un’indiscussa leadership come veicolo base per allestimento di veicoli leisure time. Negli ultimi 10 anni più di 500mila famiglie in Europa hanno scelto un camper su base Ducato. Tra le maggiori novità del Ducato model year 2020, che renderanno particolarmente entusiasti i clienti del settore tempo libero, c’è la nuova trasmissione automatica a nove rapporti che assicura un’esperienza di guida rilassata e piacevole, senza rinunciare alle prestazioni e ottimizzando in ogni situazione i consumi. Da sempre uno dei punti di forza di Ducato base camper, oggi la gamma di motori si rinnova proponendo un propulsore Euro 6d-TEMP a gasolio da 2.3 litri, sempre di derivazione industriale, solido e longevo ma capace di garantire prestazioni e comfort automobilistici, con quattro declinazioni di potenza: 120, 140, 160 e 180 cv. Tutti dotati della tecnologia Multijet 2, che assicura miglior efficienza e riduzione dei consumi, ciascun propulsore presenta specifiche caratteristiche costruttive, come il design del turbocompressore, dei pistoni e della fluidodinamica. Inoltre, sono dispo-
nibili i più avanzati sistemi di assistenza alla guida per viaggi sicuri e sereni, oltre a sospensioni specifiche per i camper e una lunga serie di contenuti che garantiscono il massimo del comfort. Ducato nasce sempre nello stabilimento Sevel in Val di Sangro, il più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa. A partire dallo scorso ottobre, la gam ma di Citroën Jumper ha ampliato la sua offerta per offrire sempre maggiore robustezza, versatilità e capacità di carico. Una gamma che si presenta modulata a seconda dell’utilizzo. Per soddisfare le esigenze delle varie categorie di artigiani, come operatori dell’edilizia e delle consegne, Jumper si articola su una grande varietà di versioni, con 4 lunghezze disponibili (L1 da 4.963 mm, L2 da 5.413 mm, L3 da 5.598 mm,
Anche nel segmento trasporto persone il Gruppo PSA propone veicoli di gran classe, che permettono viaggi all’insegna del comfort e della massima sicurezza, per servizi di linea o come navetta vip.
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L4 da 6.363mm), 3 passi (3.000 mm, 3.045 mm e 4.035 mm), 3 altezze (H1, H2, H3 da 2,25 fino a 2,76 m), da 8 a 17 mc per la versione furgone e da 5 a 9 posti per la versione Atlante, dedicata al trasporto persone. Viene inoltre ampliata l’offerta di allestimenti Onnicar con l’introduzione delle versioni con cassoni fissi e ribaltabili trilaterali, tutti realizzati interamente in alluminio (sia il telaio che le sponde), in modo da offrire una portata maggiore. Da ottobre 2019 è infine disponibile un nuovo allestimento realizzato su base Citroën Jumper Furgone 35 HEAVY: Jumper Furgone con Sponda Caricatrice by Onnicar 35 HEAVY, nella versione L2H2, in abbinamento ai motori BlueHDi 140 S&S e BlueHDi 165 S&S. Questo modello è in grado di offrire una grande versatilità di utilizzo ed è i-
deale per i trasporti in diversi settori. Jumper si contraddistingue per un design decisamente moderno e un comfort di riferimento. Il frontale esprime dinamismo e robustezza, con i proiettori dotati di DRL a Led disponibili in opzione; il posto di guida è confortevole, l’architettura e l’ergonomia facilitano l’uso e in particolare le operazioni di carico quotidiane grazie all’ottima accessibilità e al rapporto tra il volume utile e la sagoma esterna ai massimi livelli. Con la sua versatilità, Citroën Jumper offre spazi generosi e pratici, numerosi vani d’alloggiamento intelligenti, robustezza, facilità di carico e modularità, tecnologie di connettività e di assistenza alla guida. Tra queste, il large van francese propone il sistema di sorveglianza dell’angolo morto (che tiene in considerazione anche la presenza di un rimorchio), l’avviso di traffico posteriore, che ri-
leva i veicoli provenienti da sinistra o destra, entro una distanza di 50 metri, quando si inserisce la retromarcia. Citroën Jumper prevede anche la Citroën Connect box, che controlla i consumi di carburante, e comprende la tracciabilità dei veicoli in caso di furto, la localizzazione permanente del veicolo destinato alle flotte, il monitoraggio della manutenzione e l’EcoDriving. Come Nuovo Berlingo Van e Jumpy, la gamma Jumper si adatta a tutti gli usi, urbani ed extraurbani, e propone un’insonorizzazione particolarmente curata e sospensioni dal comfort unico, un comportamento su strada dinamico, grande piacere di guida e costi di utilizzo ottimizzati. Le motorizzazioni di Jumper prevedono 3 livelli di potenza del motore BlueHDi da 2.2 cc di cilindrata, da 120 a 140 e 165 cavalli, tutti con cambio manuale a 6 rapporti. Il nuovo Peugeot Boxer, presentato nel 2014, costituiva all’epoca la prima tappa di un processo di miglioramento continuo dei furgoni con ampio volume del marchio del Leone. La qualità, la robustezza e la durata del nuovo Boxer si esprimono anche attraverso un design moderno e in linea con l’identità del marchio. Costi di utilizzo, compresi i consumi, tra i più bassi del mercato e contratti di servizio competitivi garantiscono una grande tranquillità di utilizzo. La vasta gamma di versioni e di capacità di carico - ai massimi livelli del segmento - associati a equipaggiamenti moderni, pensati per i professionisti, rendono la vita e la guida semplici nell’uso quotidiano del nuovo Boxer. Il nuovo frontale moderno evoca potenza e robustezza. Il cofano dalle linee sporgenti è sottolineato dal logo Peugeot. L’ampia calandra - ispirata a quella della 308 - è delimitata da una guarnizione grigio metallizzato che semsegue
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FCA-Groupe PSA: potenza di fuoco
Nelle versioni passo lungo sia i furgoni grandi sia i fratelli minori acquisiscono una notevole capacità di carico. In centro, l’Opel Vivaro.
bra intagliata nella massa. Boxer ha uno sguardo molto espressivo, felino e tecnologico, sottolineato dallo sconfinamento della calandra fino nei proiettori, che ora incorporano i fari diurni di serie o a Led in opzione. Il posteriore si arricchisce dell’emblema del marchio e di una nuova firma luminosa, che sottolinea la modernità del nuovo Boxer e assicura una migliore visibilità laterale dell’illuminazione posteriore. All’interno, funzionale e confortevole, Boxer migliora anche l’eleganza e la qualità percepita. Il volante adotta un design più moderno e dà una sensazione di robustezza sin dal primo contatto. La plancia ha una nuo va interfaccia tecnica con una nuova gamma di radio. Per garantire la sicurezza e la facilità di guida, il large van francese propone una vasta gamma di equipaggiamenti di aiuto alla guida e di sicurezza, moderni e tecnologici. La tecnologia
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Stop & Start sulle motorizzazioni 2.2 litri HDi 130 e 150 offre consumi di carburante tra i migliori del mercato, con un ulteriore risparmio di 0,5 l/100km nelle aree urbane e una riduzione media delle emissioni di CO2 di 5 g/km nel ciclo misto. Inoltre, Boxer propone la gamma di versioni più ampia per adattarsi a tutti gli utilizzi e a tutte le professioni. Sulla base di 3 passi diversi (3 m, 3,45 m e 4,04 m), le versioni furgoni lamierati e vetrati si articolano in 4 lunghezze (L1, L2, L3 e L4) e 3 altezze (H1, H2 e H3), per un totale di 8 versioni che vanno da 8 a 17 mc. Boxer è disponibile anche in altre versioni per soddisfare alcune esigenze specifiche dei professionisti: cabina approfondita a 7 posti; pianale semplice a 3 posti o doppia cabina a 7 posti; basi per trasformazioni su telaio singolo o doppia cabina. Infine, per il trasporto di persone, completano la gamma alcune versioni
Elegante e raffinato, Peugeot Rifter è la declinazione trasporto persone in chiave vip di Peugeot Partner.
Combi in configurazione da 5 a 9 posti. La terza generazione dell’Opel Movano soddisfa molteplici esigenze venendo incontro alle richieste dei professionisti. Trasportare carichi pesanti destinati a cantieri edili, recapitare ai clienti voluminosi armadi per archiviazione di documenti o portare più di una dozzina di passeggeri all’aeroporto? La risposta giusta all’esigenza specifica si chiama Movano. Grazie all’offerta di numerose varianti di carrozzeria e al lestimenti realizzati in fabbrica, l’ammiraglia Opel può essere adattata e utilizzata al meglio. La promessa di notevole versatilità si esprime attraverso quattro lunghezze, tre altezze, una massa complessiva fino a 4,5 tonnellate, un volume di carico massimo di 22 mc o spazio sufficiente per trasportare fino a 17 passeggeri. Ciò che tutti i modelli Movano hanno in comune - che si tratti di una versione furgone, con cassone fisso o ribaltabile trilaterale o bus per trasporto passeggeri - sono i motori diesel ad elevata efficienza con tecnologia BiTurbo, un alto livello
di sicurezza a partire dalla versione con equipaggiamento base e la piena connettività. Già Opel Movano furgone viene proposto in numerose varianti e risulta essere particolarmente richiesto nella versione con massa complessiva di 2,8 t e trazione anteriore. La lunghezza di 5,04 metri, il diametro di sterzata di soli 12 metri, un volume di carico che arriva a 8,6 mc e un carico utile massimo di 847 kg fanno di questo van la soluzione di trasporto ideale, soprattutto nei contesti urbani. La versione a furgone più grande è un veicolo di carico a pieno titolo. La lunghezza arriva a 6,84 metri, la trazione posteriore e le ruote posteriori gemellate costituiscono la base di un peso complessivo massimo di 4,5 t. Il volume di carico aumenta fino a 17 mc, con portata utile massima di oltre due tonnellate. Opel Movano doppia cabina offre la combinazione ideale di spazio per trasporto passeggeri e spazio di carico. Può ospitare fino a sette passeggeri e la cabina può essere abbinata a tre diverse lunghezze del veicolo, a seconda delle esigenze specifiche. Nella versione più grande, Movano offre un volume di carico di 8,3 mc e una portata utile massima di 1.928 kg. Un peso complessivo massimo di 3,5 o 4,5 tonnellate, trazione anteriore e posteriore, ruote posteriori singole e gemellate: sono opzioni disponibili anche per Movano con cassone fisso, cassone ribaltabile trilaterale e con furgonatura gran volume. Il veicolo con cassone ri baltabile trilaterale include nella dotazione di serie sponde laterali in alluminio alte 40 centimetri e un piano di carico in acciaio zincato a caldo, oltre a un’interfaccia elettrica per allestimenti supplementari. Il piano di carico è ribaltabile su tre lati. Opel Movano con cassone fisso è dotato di sponde laterali in alluminio
e un piano in legno anti-scivolo nell’area di carico con occhielli di ancoraggio per fissare il carico. La soluzione furgonatura gran volume offre un volume di carico massimo di 20 mc. Il volume di carico può essere aumentato a 22 mc su richiesta. La furgonatura è robusta e leggera, con pannellatura in legno sulle pareti laterali e fasce di ancoraggio. Le porte posteriori a battente possono aprirsi fino a 270 gradi, aderendo alla furgonatura per ridurre l’ingombro su strada. Movano è valido anche come shuttle o bus da utilizzare per le trasferte di squadra. Lo spazio è sufficiente già per ospitare otto passeggeri più il conducente. Il veicolo è guidabile con patente B, in caso di configurazione che prevede il sedile del guidatore più un doppio sedile passeggeri anteriore e due divani a tre posti nell’area posteriore. In configurazione 17 posti, il big van Opel può trasportare anche un’intera squadra di calcio più le riserve e gli accompagnatori. E in caso di articoli particolarmente voluminosi o di esigenze di trasporto che nemmeno
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IDLE I M ONDO TRASPORTI l’ampia gamma di varianti di carrozzeria offerta da Movano riesce a soddisfare, Opel propone Movano telaio in tre diversi formati: telaio cabina singola, doppia cabina o pianale cabinato. Movano ridefinisce il concetto di efficienza con una nuova generazione di propulsori diesel BiTurbo che erogano più potenza e coppia motrice rispetto ai motori precedenti, garantendo consumi di carburante inferiori. I clienti possono scegliere fra trazione anteriore e posteriore, oltre che fra moderne trasmissioni a sei rapporti e un cambio manuale robotizzato. I propulsori da 2.3 litri - tutti conformi ai rigidi standard sulle emissioni inquinanti Euro 6d-TEMP (veicoli leggeri) ed Euro VId (veicoli pesanti) - vanno da 96 kW/131 cv a 132 kW/180 cv. Oltre alla trazione anteriore, le varianti “Heavy Duty” di Movano prevedono la possibilità di avere la trazione posteriore e, per alcune versioni, anche la trazione integrale. F ULLBACK , FIAT.
IL PICK - UP SECONDO
In attesa di conoscere quale sarà la strategia completa di FCA e PSAnel settore dei pick-up rimane a listino il Fiat Fullback, pick up da 1 tonnellata che ha qualificato Fiat Professional come brand full liner con un’offerta di prodotto per il cliente professionale completa e versatile. Fullback è nato dalle reali esigenze del cliente professionale e con una grande flessibilità che lo rende adatto a ogni utilizzo durante il lavoro o il tempo libero. Fullback nasce dalla partnership con la giapponese Mitusbishi ed è basato sul pianale del pick-up L200. Il telaio a longheroni garantisce resistenza, fornisce ai carrozzieri ampie possibilità di realizzare trasformazioni e assicura massima versatilità di utilizzo. In Italia,
Il Fiat Fullback Cross. Dalle eccezionali doti furostradistiche, Fullback è attualmente la punta di diamante di Fiat Professional nel segmento dei pick-up.
Fullback viene proposto nelle versioni turbodiesel Cabina Estesa LX 2.4 da 180 cv con cambio manuale a sei marce, Doppia Cabina LX 2.4 da 180 cv con cambio manuale e Doppia Cabina LX 2.4 da 180 cv con cambio automatico a cinque marce. Successivamente, Fiat Professional ha proposto sul mercato la versione Fullback Cross, pick-up dallo spiccato carattere lifestyle, estremamente versatile e capace di soddisfare bisogni di mobilità e libertà, di-
stinguersi nel quotidiano e vivere al massimo ogni momento della giornata. Grazie al suo stile distintivo, Fullback Cross è la versione di punta del pick-up italiano che completa una gamma capace di rispondere alle attuali tendenze del mercato. Look sportivo e distintivo, dettagli di stile esclusivi che comunicano dinamismo, come l’esclusiva sport bar aerodinamica in nero testurizzato, che si combina ai rinnovati dettagli
della griglia anteriore, degli specchi retrovisori, delle maniglie, de gli archi passaruota e dei cerchi da 17”, tutti con finitura in nero opaco. Inoltre, spiccano le nuove pedane dal design innovativo rifinite in colore nero. A questa forte caratterizzazione estetica corrisponde un elevato comfort automobilistico, dato dalla ricca dotazione di serie. Fullback Cross è proposto in configurazione doppia cabina (lunghezza di 5,28 m - larghezza 1,81 m - altezza 1,815 m
- passo 3,00 m). Il pick-up permette di trasportare fino a 1,1 tonnellate e trainare 3.100 kg, quanto basta per affrontare qualsiasi sfida. Per vivere il proprio lavoro e il tempo libero con la giusta energia, Fullback Cross monta un potente motore turbodiesel in alluminio da 2.4 litri, 180 CV (133 kW) e 430 Nm di coppia a 2.500 giri, a fasatura variabile. Infine, sono disponibili due tipologie di cambi: manuale a sei marce o automatico a cinque marce.
GLI STABILIMENTI PRODUTTIVI DEI VEICOLI DELLE GAMME FCA E GROUPE PSA
Dove nascono gli eroi del trasporto commerciale È
una mappa articolata quella che descrive il network produttivo dei veicoli commerciali delle gamme FCA e Groupe PSA. Nel segmento dei car derived van, l’inossidabile Fiat Panda Van viene prodotta presso lo storico stabilimento di Pomigliano d’Arco (Na). La Fiat 500L nasce nell’impianto FCA di Kragujevac, in Serbia. In Casa PSA, la Citroën C3 è prodotta a Trnava, in
Slovacchia, insieme alla Peugeot 208. Peugeot 3008 è assemblata in Francia nello stabilimento PSA di Sochaux, Peugeot 5008 sempre in Francia ma a Rennes. Per quanto riguarda il segmento Small & Light Van, Fiat Fiorino e Fiat Doblò sono assemblati in Turchia, a Bursa, città dell’Anatolia, nel sito di produzione della Tofas. Peugeot Partner, Citroën Berlingo e Opel/Vauxhall Combo, frutto
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di un programma comune e sviluppati sulla base della piattaforma EMP2 di PSA, sono prodotti nei siti di Vigo, in Spagna, e di Mangualde, in Portogallo, che, per la prima volta, prevedono anche la produzione dei veicoli Opel e Vauxhall, entrati a far parte di Groupe PSA. Nel segmento dei medi, Fiat Talento è un furgone sviluppato per mezzo di un accordo con il Gruppo Renault; viene prodotto nello
stabilimento della Casa francese di Sandouville, in Normandia. La terza generazione del Citroën Jumpy, arrivata nel 2016, non è stata sviluppata congiuntamente al Gruppo FCA (che ha voluto stipulare un accordo con Renault per dare vita al Talento, sostituto dello Scudo), bensì assieme a Toyota, che ne ha derivato un mezzo commerciale da inserire nella propria gamma. Inoltre, grazie all’in-
gresso in PSA del marchio Opel, dal 2019 il Jumpy è venduto in parallelo con la terza generazione dell’Opel Vivaro, creato in origine con Renault Trafic. Dal 2012 lo stabilimento Sevel Nord di Valenciennes, Francia, è tornato a produrre solo veicoli del Gruppo PSA (quindi anche il Peugeot Expert). La produzione del Vivaro ha luogo nello stabilimento inglese di Luton, dove viene
prodotto sia con marchio Opel che con marchio Vauxhall. Inoltre, viene assemblato nello stabilimento PSA di Kaluga, in Russia: gli esemplari qui prodotti vengono però destinati solo al mercato locale. Lo stabilimento Sevel Sud in Val di Sangro, il più grande impianto produttivo di veicoli commerciali leggeri in Europa, è il punto di riferimento per l’assemblaggio dei large van Fiat Ducato, Citroën Jumper e Peugeot Boxer. Nel corso degli ultimi anni la produzione di questi furgoni ha superato la sua capacità produttiva e la convergenza dei marchi Opel/Vauxhall sulla piattaforma dedicata ai van di grandi dimensioni ha spinto il Gruppo PSA a estendere la sua presenza a Gliwice, in Polonia. La fabbrica polacca è stata quindi trasformata per poter accogliere i veicoli commerciali e adattata alla piattaforma dedicata ai furgoni. L’aumento delle capacità produttive sul segmento dei furgoni per i marchi Peugeot, Citroën, Opel e Vauxhall permetterà al Gruppo francese di servire al meglio i suoi clienti. Un’ultima nota riguardante la produzione del pick-up Fiat Fullback, frutto dell’accordo di collaborazione tra il costruttore italiano e la giapponese Mitsubishi, firmato nel 2014. Viene prodotto nello stabilimento tailandese di Laem Chabang dalla Mitsubishi Motors Thailand.
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U
n’offerta sempre più qualificata, che nella tipologia di veicoli disponibili - in termini di portate, dimensioni, allestimenti -risponda alle esigenze della clientela che si rivolge ad Arval, azienda di noleggio di BNP Paribas Group, per le sue esigenze di trasporto professionale. È la mission di Riccardo Miuccio, classe 1976, che nel febbraio 2019 ha assunto la responsabilità del team che in Arval Italia, sotto “l’ombrello” della Direzione Marketing, si dedica allo sviluppo del business dei veicoli commerciali leggeri, decidendo la strategia che in termini di prodotto e servizio affermi la presenza Arval nel segmento professionale e supportando con la sua attività la Direzione Vendite. In Arval dal 2006, Miuccio si è occupato di vendite nel back office per poi assumere l’incarico di Business Manager prima nel segmento small business poi occupandosi delle flotte (grandi clienti) e dei clienti corporate come Business Team Manager. Un’esperienza consolidata che oggi condivide con la sua squadra di specialisti, pronti a supportare la nuova offensiva commerciale che Arval si appresta a lanciare nel 2020 nei veicoli commerciali. “Il nostro team - spiega Miuccio -rappresenta
RICCARDO MIUCCIO LCV MANAGER ARVAL ITALIA
ratori partner, tra le quali circa 170 Arval Premium Center (strutture multiservice), e più di 850 Arval Center (specializzati in singole categorie di post vendita, dagli pneumatici alla carrozzeria alle officine meccaniche), tutti brandizzati Arval e nei quali la nostra clientela usufruisce di servizi aggiuntivi. Gradualmente, intendiamo individuare partner che, per struttura, organizzazione e personale dedicato possano offrire servizi specifici alla clientela professionale, per generare un’eccellenza nell’assistenza ai veicoli commerciali”. Sul piano dell’offerta? “Arval - afferma Miuccio - è sinonimo di servizio qualificato: l’obiettivo è rafforzare questa percezione nei veicoli commerciali, ad esempio ottimizzando i tempi di disponibilità del veicolo, consentendo al cliente di avere il mezzo sempre disponibile. Arval lavorerà per sviluppare la manutenzione proattiva, anticipando le esigenze di fermo, ad esempio per un tagliando, includendo nella proposizione al cliente un veicolo sostitutivo. L’obiettivo è fare in modo che il driver si occupi della sua attività: alle sue esigenze di mobilità pensiamo noi”. Per quanto riguarda la flotta quali
“Pronti alla domanda in crescita” CLASSE 1976, DA FEBBRAIO 2019 RICCARDO MIUCCIO HA ASSUNTO LA RESPONSABILITÀ DEI VEICOLI COMMERCIALI NELL’AZIENDA DI NOLEGGIO DI BNP PARIBAS GROUP. AL SUO FIANCO UN TEAM DI FIGURE CON ESPERIENZA SPECIFICA NEL SETTORE PROFESSIONALE. IL MANAGER SUPPORTA LA NUOVA OFFENSIVA ARVAL NEI VEICOLI COMMERCIALI, SEGMENTO NEL QUALE L’ANNO SCORSO SI È CHIUSO CON AUMENTI SIGNIFICATIVI DI ORDINI E ALLESTITI NEL PARCO. un riferimento per tutto quanto riguarda la scelta del veicolo a disposizione della clientela: dalla progettazione, in sinergia con i circa 40 allestitori partner, al collaudo del prototipo fino al suo arrivo nel parco. L’obiettivo è rispondere alle esigenze della clientela professionale con la consapevolezza che l’evoluzione dei mestieri professionali richiede un’offerta qualificata di veicoli: la nostra mission è individuare il mezzo che servirà alla clientela, per rispondere alle sue necessità in tempo reale”. L’approccio del team di Miuccio riorganizzato negli ultimi due anni con l’ingresso di figure specializzate, con esperienza specifica nella logistica, in concessionarie di veicoli commerciali e clientela professionale - si sviluppa in due diramazioni: consulenza specialistica e sviluppo del prodotto. “Manteniamo un rapporto costante e diretto con i clienti e organizziamo diversi workshop con clienti e allestitori. L’obiettivo è avere tutti gli elementi per un’analisi del mercato che consente la conoscenza precisa delle esigenze della clientela. Partiamo da queste per sviluppare la nostra gamma di servizi di noleggio per soddisfare la domanda del mercato”. Sulla base di questa strategia quali saranno le novità Arval in questo 2020? “Tutto quanto abbiamo analizzato e appreso nel 2019 - prosegue Miuccio - ci porta a cambiare il nostro approccio nel mercato dei veicoli commerciali, segmento nel quale generalmente non esiste una sostanziale differenza di gestione tra questi e le autovetture, in termini di consulenza, assistenza e personale.
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Ma questa modalità non risponde alle necessità sia di grandi flotte sia dei professionisti: medi e grandi furgoni e veicoli allestiti richiedono competenze ad hoc, sin da quando
di MAX CAMPANELLA ASSAGO
occorre scegliere, con il cliente, il modello più adatto, per proseguire con l’allestimento e la fase di post vendita”. Qual è l’attuale organizzazione
Arval nei veicoli commerciali e come si evolverà nei prossimi anni? “Oggi il network Arval Italia - risponde Miuccio - mette a disposizione della clientela circa 10mila ripa-
Sono 50mila i veicoli commerciali di Arval Italia, su un totale flotta di circa 220mila unità.
sono le novità entrate nel 2019? “Frutto della partnership con Hidrosystem e Zanotti, Arval ha introdotto nel 2019 il servizio di manutenzione programmata rispettivamente per veicoli con sistemi oleodinamici (sponde sollevatrici e cassoni ribaltabili) e per il trasporto refrigerato. In entrambi i casi le aziende partner si occupano della manutenzione programmata, in questo modo consentendo a Arval, e al cliente, la garanzia che il veicolo viene tenuto nelle migliori condizioni di efficacia, con meno guasti, meno fermi e più sicurezza”. Quanti sono i veicoli allestiti e quali le tipologie di allestimento presenti nel parco Arval? “Oggi complessivamente Arval Italia conta 50mila veicoli commerciali su una flotta di circa 220mila unità. Quasi 12.000 sono LCV con allestimento, il 70% dei quali relativo a cassettiere, il rimanente suddiviso fra veicoli commerciali per trasporto freddo, cassoni, furgonature e altri”. Una percentuale che si rispecchia negli ordini, circa il 25 per cento rappresentati da veicoli commerciali. Come andrà il 2020? “Il trend afferma in conclusione Riccardo Miuccio - è in crescita: nel 2019 gli ordini di veicoli commerciali sono aumentati dell’11 per cento circa. Un andamento che proseguirà e che vedrà il team di Arval pronto a rispondere alla domanda con le caratteristiche che rappresentano il suo punto di forza: servizio di alto livello, capillarità della rete, professionalità degli operatori, cui si aggiungerà un valore aggiunto per la clientela professionale in termini di consulenza e post vendita”.
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FRED DDO INTEG GRAT GRA TO O EAS SYFIT IL RISVEGLIO O DELLA FFORZA
Isolamento inttegrato Easyfit su Mercedes Sprinter S furgone e Mercedes-Benz ha molta olta classe con l’ultimo nato degli Sprinter coibentati. ntati. Il suo isolamento integrato si avvale vale della nuova tecnologia gia Easyfit per soddisfare le norme AT ATP in freddo negativo, classe se C, e in freddo positivo, classe A. Questi kit di nuova uova generazione offrono prestazioni so orprendenti, i massimi van ntaggi nell’uso e una sicurezza urezza senza pari per la catena del freddo. ddo. Assicurano un coefficiente ficiente di isolamento perrfettamente controllato e soddisfano i più elevati requisiti internazionali. ernazionali. L’’isolamento integrato Easyfit ottimizza il volume inte erno che resta pallettizzabile abile ed è compatibile con la por ta laterale originale che consente e il carico diretto di pallet da 1200 mm, una caratteristica tteristica completamente nuova!
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
VOLKSWAGEN VC / SUL MERCATO CALIFORNIA 6.1, AGGIORNAMENTO DI UN MODELLO ICONICO
Puro piacere di viaggiare
AUTENTICO MULTIUSO, AL CONTEMPO MONOVOLUME E MOTORHOME, IL POPOLARE CALIFORNIA SI RIPRESENTA SUL MERCATO DOPO UN IMPORTANTE AGGIORNAMENTO. SUL PIATTO CI SONO NUOVE TECNOLOGIE, UN NUOVO FRONTALE, NUOVE DOTAZIONI DELL’ALLESTIMENTO E UN NUOVO NOME: CALIFORNIA 6.1. IN ITALIA, CALIFORNIA 6.1 È DISPONIBILE NELLE VERSIONI BEACH E OCEAN, ENTRAMBE OFFERTE ANCHECON LA PERSONALIZZZIONE EDITION. GLI EFFICIENTI MOTORI TURBODIESEL A INIEZIONE DIRETTA (TDI) SVILUPPANO TRE DIVERSE POTENZE: 110, 150 E 199 CV. A DISPOSIZIONE ANCHE IL CAMBIO A DOPPIA FRIZIONE DSG A 7 RAPPORTI E LA TRAZIONE INTEGRALE 4MOTION, GARANZIA DI UNA MOBILITÀ SICURA ANCHE NELLE SITUAZIONI PIÙ DIFFICILI.
M
FABIO BASILICO
nella maggioranza dei parcheggi multipiano. Non cosa da poco, se lo pensiamo impegnato negli spostamenti quotidiani. Inoltre, a seconda della versione e dell’allestimento, il veicolo offre fino a sette posti a sedere ed è quindi il compagno di viaggio ideale per le famiglie. E grazie al tetto sollevabile di serie e a due zone notte (in alto e in basso), si trasforma in un attimo da monovolu-
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California 6.1 è un concentrato di dotazioni tecnologiche. Tutte le funzioni camper vengono gestite dal funzionale pannello di controllo digitale.
VERONA
odello simbolo della voglia d’avventura e del viaggiare in totale libertà, il California si rinnova per assecondare la normale evoluzione del mercato e dimostrare di essere ancora una volta in grado di intercettare i gusti degli appassionati di campering. Volkswagen Vei coli Commerciali dunque rilancia il popolare California dopo un importante aggiornamento. Sul piatto ci sono nuove tecnologie, un nuovo frontale, nuove dotazioni dell’allestimento e un nuovo nome: California 6.1. In Italia, California 6.1 è disponibile in due dei tre modelli di accesso previsti: Beach e Ocean (Coast è quello non previsto per il mercato italiano). Tutti e tre sono inoltre offerti nella versione personalizzata Edition con esterni personalizzati e una dotazione di serie più ricca. Nella variante Beach, importanti novità sono la mini cucina a scomparsa e le porte scorrevole su entrambi i lati del veicolo. La versione Ocean è invece dotata come sempre di un blocco cucina compatto, che ha subito un aggiornamento ed è stato ottimizzato. Finora sono stati prodotti oltre 175mila esemplari di California nelle quattro generazioni di riferimento. Nessun altro camper ha riscosso più successo. Questo perché il modello tedesco è un autentico multiuso, al contempo monovolume e motorhome, potendo con estrema versatilità godere dei vantaggi di ciascuna configurazione. Con un’altezza poco inferiore ai 2 metri, California può entrare tranquillamente
me a motorhome. Il segno distintivo esterno di tutti i California 6.1 è rappresentato dal nuovo frontale. Al contempo, i tre modelli di accesso si distinguono tra loro proprio per il frontale. L’area superiore della calandra Ocean, resa ancora più preziosa dai quattro listelli cromati, forma un’unità insieme alle luci diurne a Led di serie. La variante Beach dispone invece di un
listello cromato. Sotto spiccano un’ampia finitura cromata e un’altra grande presa d’aria per i motori. Infine, troviamo il paraurti dalle linee ancora più carismatiche rispetto alla generazione precedente, impreziosito anche in questo caso da un listello cromato nel California Ocean 6.1. Tecnologicamente avanzato, California 6.1 è un concentrato di dotazioni che facilitano la vita a bordo e
il controllo delle funzioni. Il pannello di controllo camper con touchscreen nella consolle sul padiglione è stato completamente rivisitato. Tutte le funzioni camper vengono gestite mediante il pannello di controllo digitale. Nella variante Ocean, il nuovo touchscreen sostituisce il pannello di controllo camper in uso finora, mentre nella versione Beach viene per la prima adottata una fun-
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
A bordo delle versioni California 6.1 ogni dettaglio è stato progettato per facilitare l’utilizzo funzionale dello spazio e garantire il comfort dei passeggeri.
zionalità di questo tipo. Gli interni si contraddistinguono inoltre per il nuovo design della plancia con strumentazione per la prima volta completamente digitale a richiesta (“Digital Cockpit”). I sistemi di infotainment ottimizzati garantiscono un collegamento in rete ottimale. Grazie a una Online Connectivity Unit (OCU) con eSIM integrata, sale a bordo la nuova gamma di servizi e funzioni online mobili di “We Connect”. Nel California 6.1, la strumentazione digitale (“Digital Cockpit”) e il sistema di infotainment correlato si fondono dando vita a un eco-sistema digitale degli elementi di visualizzazione e comando. Tra le altre dotazioni, spicca il servosterzo elettromeccanico con una demoltiplicazione più diretta rispetto ai sistemi sterzanti dei modelli precedenti. Ciò rende il California 6.1 sensibilmente più agile e più preciso. Per sfruttare al massimo il potenziale del nuovo sistema di sterzo in abbinamento alla nuova serie di pneumatici con resistenza al rotolamento ottimizzata, la taratura degli assetti convenzionali e regolati è stata ulteriormente ottimizzata in termini di comfort di marcia e di comportamento dinamico. Con l’introduzione della regolazione dell’assetto DCC di seconda generazione le possibilità di taratura sono aumentate; mediante la selezione del profilo di guida, il conducente può ora regolare la taratura dell’assetto desiderata in modo praticamente continuo, tramite un potenziometro. Negli assetti convenzionali le forze di ammortizzazione vengono regolate in base alla corsa della molla, garantendo così un assorbimento delle vi-
brazioni ottimale per il T6.1. I noti sistemi antislittamento e di regolazione dei freni sono stati integrati con la funzione del differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS, che grazie a delicati interventi dei freni perfeziona ulteriormente le doti di maneggevolezza e di trazione. Va anche detto che grazie al servosterzo elettromeccanico, comandabile e in grado di consumare meno energia, il California 6.1 è offerto con numerosi nuovi sistemi di assistenza disponibili a richiesta, tra cui l’assistenza per il mantenimento della corsia “Lane Assist”, il dispositivo di assistenza la parcheggio “Park Assist” e il “Trailer Assist” che semplifica le manovre in presenza di rimorchio. Un’altra novità è il Side Wind Assist di serie, che stabilizza automaticamente il camper in caso di raffiche di vento. California 6.1 Beach è per la prima volta disponibile con una mini cucina nella nuova versione Camper. A differenza del grande blocco cucina della versione Ocean, viene utilizzata una mini cucina a scomparsa di nuovo sviluppo con fornello a gas a un solo fuoco. Mentre la variante Ocean è generalmente offerta con divano a due posti nel vano posteriore per la presenza dell’ampia cucina (con fornello a gas a due fuochi, frigo box e lavandino), California 6.1 Beach Camper può essere ordinato anche con un divano a tre posti in virtù della mini cucina più stretta. In alternativa, il modello Beach è disponibile anche nella nuova versione Tour senza mini cucina. In questo caso, il motorhome è dotato di porta scorrevole non solo a destra, ma
anche a sinistra. California 6.1 Ocean propone armadietti posteriori e un blocco cucina. Entrambi gli elementi sono realizzati prevalentemente in allumino leggero. Questo allestimento, dalle dimensioni compatte e dalla struttura ordinata come a bordo di un piccolo yacht a vela, è stato ulteriormente ottimizzato ed è dotato di nuovi dettagli come una doppia presa USB aggiuntiva. Piccoli e grandi dettagli impreziosiscono
l’ambiente, come ad esempio le nuove maniglie in alluminio in tutte le porte della cucina, accattivanti e pratiche, o i pulsanti per l’apertura della superficie della cucina (lavandino, fornello, frigorifero). Un particolare interessante è rappresentato dal tetto sollevabile sia per Beach che per Ocean. A tal proposito, il California 6.1 Ocean è dotato di serie di un meccanismo di azionamento elettroidraulico e di un’ampia apertura frontale, che può
essere aperta completamente tramite cerniera lampo e consente così di dormire quasi sotto il cielo stellato. Sotto il tetto sollevabile, i due modelli offrono ora anche un nuovo letto con materasso a molle anziché rete a doghe. In basso, nel vano posteriore, è presente un’ulteriore zona notte. Nella terza fila di sedili, tutte le varianti sono infatti dotate di serie di un divano a due posti con prolunga del letto e piano letto. Abbattendo il divano posteriore e aggiungendo la prolunga del letto nella zona posteriore si crea un grande piano letto. Nella versione Ocean, questa superficie può ora essere trasformata in un esclusivo angolo relax. La nuova funzione Sunrise rende particolarmente piacevole il risveglio grazie all’impostazione a piacere dei Led sul tetto e nella zona giorno, la cui intensità cresce lentamente fino alla luminosità desiderata entro un periodo di tempo predefinito. Come tutte le impostazioni camper principali del California 6.1, la funzione Sunrise è gestita tramite l’unità di comando di nuova concezione posta nella consolle sul padiglione. E anche la nuova funzione “Livello” è estremamente pratica. Un indicatore di livello nel pannello di controllo camper fornisce informazioni sull’inclinazione longitudinale e trasversale del California quando è parcheggiato in un’area di sosta. Così è molto più semplice posteggiare il motorhome in una posizione orizzontale. California 6.1 può contare su efficienti motori turbodiesel a iniezione diretta (TDI), che sviluppano tre diverse potenze: 81 kW/110 cv, 110 kW/150 cv e 146 kW/199 cv. A partire da 150 cv, i propulsori TDI possono essere combinati con cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti e trazione integrale 4Motion. La motorizzazione top di gamma da 199 cv è abbinata di serie al cambio DSG.
NUOVO LOGO E NUOVA ESPERIENZA CLIENTE DIGITALE
Volkswagen Veicoli Commerciali cambia look N uovo logo e nuova esperienza cliente digitale: Volkswagen Veicoli Commerciali si rinnova per essere ancora di più al passo con i tempi e presenta il suo nuovo marchio, contemporaneamente alla marca Volkswagen Autovetture. “Proprio adesso partiamo con il lancio del restyling del T6. Più digitale, più connesso e più moderno che mai - ha dichiarato Heinz-Jürgen Löw, Responsabile Vendite e Marketing - Inoltre, dall’inizio del 2019, con l’ID.BUZZ
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Volkswagen Veicoli Commerciali propone il veicolo a mio avviso più emozionale della famiglia ID. Per il debutto del rebranding di Volkswagen Veicoli Commerciali, quindi, non potrebbe esserci momento migliore”. Tobias Volkmer, Responsabile Marketing e Marketing di Prodotto di Volkswagen Veicoli Commerciali, ha commentato: “Il nostro marketing sta diventando più digitale e più connesso. Siamo presenti ovunque sia possibile raggiungere i no-
stri clienti con una comunicazione rapida ed emozionale”. Volkswagen Veicoli Commerciali è stata pienamente coinvolta da Volkswagen nel processo di sviluppo del nuo vo look del marchio. “Nel processo di adeguamento per Volkswagen Veicoli Commerciali abbiamo dato grande importanza all’elaborazione di un’interpretazione su misura per i nostri gruppi target, in cui il tema dell’autenticità, in particolare, svolge un ruolo da protagonista”, ha aggiunto Volkmer. Il
cambiamento sarà visibile in modo graduale, a cominciare dal linguaggio delle immagini e passando per l’intero Corporate Design di tutti i prodotti stampati, le presenze online, i partner com merciali, fino al marchio registrato vero e proprio, il logo: tutto verrà adeguato progressivamente, seguendo questa nuova direzione. In tal modo si sottolinea il cambiamento del brand, che passa da classico costruttore di veicoli commerciali leggeri a moderno fornitore della mobilità del futuro.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI SU STRADA / RENAULT MASTER 2.3 DCI CABINA SEMPLICE
Il Maestro dei ribaltabili DOPO IL LANCIO NEL MARZO 2019 NEL TECHNOCENTER DI GUYANCOURT E IL PRIMO TEST DRIVE A CASCAIS, IN PORTOGALLO, DELLA VERSIONE FURGONE, CI METTIAMO AL VOLANTE DELL’ALTO DI GAMMA DELLA LOSANGA CON ALLESTIMENTO CASSONE RIBALTABILE, TRA I MODELLI PIÙ RICHIESTI SUL MERCATO ITALIANO. AL SUO ESORDIO IL VANO CUSTODIA PER RIPORRE IN SICUREZZA SMARTPHONE O TABLET E I TAPPETINI CON LOGO MASTER. manuale a sei rapporti, che rende il veicolo adatto anche a missioni edilizie o di cantiere, nelle quali i cambi marcia sono frequenti e viene assegnata al conducente l’impostazione più favorevole nelle specifiche condizioni di terreno e meteorologiche. Ne è esempio il percorso in discese e salite che effettuiamo nella zona produttiva industriale di Barzanò, alle porte di Lecco, nelle quali il veicolo esprime tutta la sua versatilità e resistenza: la guida è agevole sempre, con pochi scossoni, e le manovre non rappresentano una difficoltà. Sulla Provinciale Lecco-Milano l’esperienza di guida a bordo raggiunge i livelli di una vettura, dall’illuminazione a led che garantisce luminosità alle maniglie ergonomiche che rendono più facile salire a bordo e scendere. Novità del 2019 l’alloggiamento studiato per smartphone o tablet digitale nella parte centrale della plancia, senza il timore che eventuali scossoni possano provocarne la caduta, e i tappetini con logo Master, che fanno respirare a bordo l’at mosfera di un veicolo commerciale che vuole superare i limiti imposti dall’essere un mezzo da lavoro.
L
MATTEO GALIMBERTI BARZANÒ
a nuova generazione di Renault Master, furgone alto di gamma della Losanga, è stata presentata lo scorso marzo a Guyancourt, nel Technocenter Renault, nei pressi di Parigi, alla presenza dell’intero Stato Maggiore della Losanga. Questa estate ci siamo messi al volante del furgone grande per la prima volta sulle strade di Cascais, in Portogallo. Dopo la prima prova guida della versione furgone, è la volta del test con cassone ribaltabile in acciaio, tra i modelli più richiesti sul mercato italiano, per la tipologia di carico fortemente versatile (in sostanza si può caricare tutto ciò che non sia fragile) e per la robustezza del mezzo, che si presta anche per missioni gravose. Quella degli allestimenti è una componente del mercato dei veicoli professionali particolarmente curata da Renault, che annualmente organizza - con la sua Rete di concessionarie - il Business Booster Tour, sorta di carovana di veicoli allestiti che consente ai professionisti di passare alla scoperta di tutto quanto offre la Losanga per la propria attività: dal trasporto diversamente abili alle ambulanze, dai servizi soccorso all’edilizia (con gru Fassi) al frigo, Master è certamente furgone che si presta a diversi tipi di attività. Affermato e robusto, quasi duro nel design, Renault Master nasce negli stabilimenti Renault di Batilly, in Francia, e Curitiba, in Brasile, dai quali raggiunge più di 50 paesi; nel 2018 è stato il primo del segmento dei furgoni grandi in Francia, Polonia, Slovenia, Croazia, Brasile e Marocco, quarto in Europa con una quota di mercato del 13,1 per cento. Il frontale propone la firma luminosa a forma di C (C-Shape), che incarna l’identità di marca e lo colloca pienamente nella famiglia Renault, linea del cofano motore rialzata e calandra verticale con supporto di logo, griglia e fascia cromati. A
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bordo una plancia ridisegnata con linee più pulite e tese e grandi vani portaoggetti aperti o chiusi, quadro strumenti con nuovo tachimetro e un display digitale monocromatico a cinque pollici. PRATICO UFFICIO MOBILE
Il furgone serve per lavorare ma è anche un luogo nel quale spesso i professionisti fanno una pausa, leggono le email, usano le chat o svolgono qualche compito professionale. Master si propone con cockpit e ufficio mobile ripensati per maggiore praticità quotidiana. L’abitacolo è equipaggiato con un tavolino Easy Life, so pra il vano portaoggetti chiuso in plancia, che si apre con la pressione di un dito e offre uno spazio di lavoro supple-
mentare o un supporto per la pausa pranzo, nonché un grande portabevande centrale, un cassetto da 10,5 litri, per facilitare l’accesso agli oggetti riposti, caricabatterie per smartphone, soluzioni multimediali connesse con i sistemi R-Link Evolution e Media Nav Evolution. La versione con cassone ribaltabile offre l’essenziale per conducente e due passeggeri, che siedono comodamente e possono personalizzare la seduta in tutta autonomia: lo schienale centrale è pieghevole a ribalta, per formare un tavolo da lavoro o per la pausa spuntino. La gamma di motorizzazioni da 2.3 litri dCi conformi alle norme Euro 6d-temp o Euro VI, che dispongono del la tecnologia Twin Turbo, si propone in questo caso con potenza di 120 kW. Il propulsore è associato a una trasmissione
Carta d’identità
Cognome: Renault. Nome: Master. Carrozzeria: Autocarro per trasporto merci, tre posti (compreso il conducente), porte apribili su entrambi i lati, cassone posteriore aperto ribaltabile. Motore: 2.3 dCi. Carburante: gasolio. Potenza netta max: 120 kW. Cilindrata: 2.299 cc. Livello ecologico: Euro VI. Cambio: Manuale a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 5.819; larghezza 2.100. Massa a vuoto: 2.544 kg; portata: 881 kg. Massa massima a carico ammissibile: 3.500 kg. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, climatizzatore, servosterzo elettrico, alzacristalli elettrici e retrovisori laterali riscaldabili elettricamente, ESP, fendinebbia. Consumi: 7,1 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 225 g/km. Sito produttivo: Batilly (Francia).
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IDLE I M ONDO TRASPORTI SU STRADA / FORD TRANSIT CONNECT TREND PASSO LUNGO 1.5 ECOBLUE 120 CV
Il compatto che semplifica la vita SECONDO DELLA FAMIGLIA TRANSIT SUBITO DOPO COURIER, FRATELLO MINORE DI CUSTOM E DEL PIÙ GRANDE TRANSIT VAN, CONNECT 2020 IN VERSIONE CARGO PASSO LUNGO SI DIMOSTRA VEICOLO ADATTO A PROFESSIONISTI CHE DEVONO TRASPORTARE OGGETTI ANCHE DI LUNGHEZZA E INGOMBRO IMPORTANTI, MA CHE NON VOGLIONO RINUNCIARE AD ALTI STANDARD DI SICUREZZA, AFFIDABILITÀ E COMFORT DI GUIDA.
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MAX CAMPANELLA MASSALENGO
uando la compattezza fa rima con tanto spazio a bordo e per il carico. Quando le tecnologie più evolute incontrano i più alti standard di sicurezza e affidabilità. Ford Transit Connect nella misura maggiore (poco meno di cinque metri di lunghezza) si rivela veicolo agile, scattante ma allo stesso parsimonioso nei consumi. E dietro di noi un vano di carico che permette di trasportare qualsiasi tipo di oggetto, per quanto voluminoso e ingombrante possa essere. Ford Transit Connect 2020 è il furgone compatto più venduto d’America. Si colloca nella famiglia Transit sul gradino immediatamente superiore a quello del Courier, entry level della gamma, seguito dal medio Custom per terminare con il furgone grande Transit Van. Ford Transit Con nect offre tecnologia, versatilità e comfort sia per i professionisti, sia per le piccole impre-
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se, sia per privati e famiglie di grandi dimensioni, per le quali si propone in versione Tourneo. Il furgone è disponibile con due opzioni di interasse e sedili comfort che possono ospitare due o tre passeggeri; la versione Tourneo arriva a cinque, sei o sette passeggeri. La versione della nostra prova è il furgone passo lungo, dedicato a chi non esclude di dover trasportare oggetti lunghi o che necessita di ampia capacità di carico. A sua disposizione il professionista trova un abitacolo spazioso nel quale ogni caratteristica e tecnologia è stata progettata per semplificargli la vita. A partire dal sedile centrale: per una trasferta breve della “squadra” di lavoro Connect si propone come veicolo funzionale, capace di raggiungere il luogo della sua mission con una seduta essenziale; se invece l’autista viaggia da solo o con un solo passeggero, il sedile centrale può essere ripiegato agendo semplicemente su un apposito gancio per diventare un comodo tavolino con porta bicchieri
e fermaglio per documenti, fogli di carta, tablet, smartphone o tessere autostradali. Per il telefono cellulare lo scomparto sotto il monitor digitale è studiato ad hoc, per permetterne la ricarica collegando il cavo con l’uscita USB. Il touchscreen mobile da 6,5 pollici - con SYNC 3 con funzionalità Apple CarPlay e Android Auto - è integrato con un modem LTE 4G standard con Wi-Fi che può supportare fino a dieci dispositivi e un pad di ricarica wireless disponibile per gli ultimi telefoni al top. Nella versione della nostra prova la potenza di 120 cv proviene da un 1.5 EcoBlue con Auto Start-Stop e cambio automatico SelectShift a sei velocità. A nostra disposizione numerosi sistemi di assistenza alla guida: fari abbaglianti automatici, sistema di informazione BLIS Blind Spot Information con avviso di traffico incrociato, sistema Lane-Keeping, controllo adattativo della velocità di crociera, telecamera posteriore e Pre-Collision Assist con frenata automatica di emergenza (AEB).
Il sedile del passeggero si ripiega trasformandosi in comodo tavolino dove riporre tablet e smartphone.
Carta d’identità
Cognome: Ford. Nome: Connect. Carrozzeria: Autocarro per trasporto cose, tre posti (compreso il conducente), porte apribili su tre lati. Motore: 1.5 EcoBlue. Carburante: gasolio. Potenza: 120 cv. Cilindrata: 1.499 cc. Livello ecologico: Euro 6D-Temp. Cambio: Automatico a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 4.825; larghezza 1.835. Massa a vuoto: 1.628 kg; portata: 537 kg. Massa massima a carico ammissibile: 3.500 kg. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, climatizzatore, servosterzo elettrico, alzacristalli elettrici e retrovisori laterali riscaldabili elettricamente, ESP, fendinebbia, cruise control adattativo e limitatore di velocità, lettore USB, sedile centrale ripiegabile. Consumi: 4,1 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 180 g/km. Sito produttivo: Kocaeli (Turchia).
Novità del 2020 (di serie su tutti i livelli di allestimento), accensionespegnimento automatico di fari e luci di marcia diurna configurabili. Altre caratteristiche includono specchietti retrovisori esterni riscaldati PowerFold regolati in base alla potenza e tergicristalli con rilevamento della pioggia. In marcia Connect si comporta come una vettura con fortevole e scattante quando serve. L’impostazione Eco - inseribile a discrezione del conducente utilizzando l’apposito tasto - consente una guida tranquilla e parsimoniosa. Su lungo raggio, come nel nostro caso sul primo tratto dell’A1 Milano-Lodi in andata e ritorno, disinserita la modalità Eco il furgone è agile e veloce, con riprese decisamente importanti in fase di sorpasso. Il cambio risponde con efficacia e, qualora si desideri la sportività (fuori luogo considerando il tipo di utilizzo di un mezzo come Connect) è pur sempre possibile optare per il cambio manuale sincronizzato, naturalmente a costo di non badare ai consumi. All’altezza del volante è possibile
impostare in maniera digitale tutti i comandi principali, compreso l’utilizzo di radio-lettore USB e il cruise control adattativo, con scelta del livello di distanza di sicurezza dai veicoli che precedono. Telecamera posteriore con sistema di alert e rilevamento dell’ostacolo permettono di parcheggiare il mezzo senza problemi, persino in situazioni limite quali possono essere gli stalli di sosta di un supermercato con intenso andirivieni di vetture. Prima di lasciare Connect dia mo un’occhiata al design esterno: il frontale grintoso ricorda quello delle più recenti e iper tecnologiche berline Ford (Focus in primis) di cui condivide pianale e passaruota pronunciati. Tecnologico e affidabile, il nuovo compatto di casa Ford convince nel suo affermare la strategia del costruttore americano: proporre veicoli che non lasciano nulla al caso, che sono adatti al lavoro, alle necessità e ai desideri di ciascuno, in funzione della sua destinazione d’uso, ma senza mai rinunciare ai più alti standard di sicurezza e comfort di guida.
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