Fraikin / Prima fornitura di cisterne alla ITT di Daniele Di Leo Real Trailer / Sindoni, Sud Trasporti e Zuccaro Trasporti nuovi partner Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIX - N. 277 / MARZO 2019 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Autoclima sempre più protagonista sul terreno della climatizzazione
Giorgio Moffa Genius è innovazione È GIÀ DISPONIBILE SUL MERCATO DELL’AFTERMARKET FRESCO GENIUS, RIVOLUZIONARIO PARKING COOLER DESTINATO A RIVOLUZIONARE L’USO E IL MERCATO DEI CONDIZIONATORI DA PARCHEGGIO. A DIFFERENZA DEGLI ALTRI PARKING COOLER, GENIUS RISULTA ESSERE POCO INVASIVO. “È INFATTI UN IMPIANTO COMPLETAMENTE INTEGRATO CON IL SISTEMA DI CLIMATIZZAZIONE ORIGINALE DEL VEICOLO E NON RICHIEDE INTERVENTI DI MODIFICA ESTERNAMENTE O INTERNAMENTE ALLA CABINA”, QUESTO IL COMMENTO DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’AZIENDA DI CAMBIANO.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Altieri a pagina 2
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L’azienda guidata da Marco Lazzoni sempre più dinamica e intanto crescono le quote
La nuova generazione dell’ammiraglia della Stella con mille innovazioni
MAN OGGI VERO SOLUTION PROVIDER
ACTROS SEMPRE PRINCIPE DELL’EFFICIENZA
n una conferenza non certo a caso organizzata nei saloni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano, tempio della conoscenza dedicato al genio rinascimentale di Leonardo da Vinci, MAN Truck & Bus Italia ha riunito tutto il management per ribadire ai giornalisti della stampa specializzata che il Leone è un brand con una vision ben chiara sul la
modernità dei trasporti e sul suo ruolo di costruttore leader nel campo dell’innovazione. Il team di manager capitanati da Marco Lazzoni, Direttore Generale di MAN Truck & Bus Italia, ha illustrato i positivi risultati conseguiti nel 2018 in Italia dal Gruppo tedesco e la strategia per il medio e lungo periodo con le novità presentate in pompa magna all’ultimo Transpotec
di Verona. La dimostrazione di forza del Leone era il mega stand di oltre 3.700 mq allestito nel padiglione 12 della Fiera di Verona: tanto spazio per accogliere un’articolata offerta di prodotti e servizi per il mondo truck, van e bus. Lo stand è stato suddiviso in quattro aree tematiche: truck, van, bus e Innovation.
Il premio assegnato in occasione dei 35 anni di Vega
Thermo King sigla partnership con la romagnola AR98
Il costruttore di Burtenbach grande protagonista a Verona
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nche in Italia il nuovo Actros è una realtà. Mercedes-Benz ha preso come riferimento il Transpotec 2019 per presentare in anteprima la nuova generazione della sua ammiraglia truck. Sicurezza, efficienza e con nessione: sono questi gli highlights del pesante della Stella che porta l’efficienza a vantaggio degli imprenditori e il comfort per il conducente a un livello mai raggiunto finora. L’Active Drive Assist consente di accedere alla guida autonoma per migliorare la sicurezza e per alleggerire l’impegno del conducente in situazioni stressanti e in tutti i range di velocità. A differenza
Cambio al vertice di Palletways Italia
di altri sistemi che funzionano solo a partire da una determinata velocità, l’Active Drive Assist consente all’autista di viaggiare - per la prima volta su un veicolo industriale prodotto di serie - in modalità semi autonoma in tutti i range di velocità. La novità è costituita dalla gestione attiva delle dinamiche trasversali e dal collegamento tra la gestione delle dinamiche longitudinali e trasversali, grazie alle informazioni provenienti dal radar e dalla telecamera.
Forte espansione delle aziende Maurelli
Ralla d’Oro a Fenoglio Qualità certificata Kögel va davvero forte Peres nuovo timoniere La forza sta nel gruppo
Basilico da pagina 4
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Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali
IL MONDO DEI TRASPORTI
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L’INNOVAZIONE NEL DNA DELL’AZIENDA DI CAMBIANO
Giorgio Moffa: “Autoclima
N
per risparmiare gasolio e non maltrattare il motore. Dai nostri calcoli e merge che tenere rinfrescata una cabina di un camion con un normale impianto di condizionamento costa almeno 2.000 euro all’anno”.
PAOLO ALTIERI CAMBIANO
on è il Genio della Lam pada ma poco ci man ca. Il suo nome è Genius e appartiene alla famiglia Fresco di Autoclima. Ed è un parking cooler rivoluzionario messo a punto dall’azienda specialista di Cambiano partendo dal mondo dei truck ma guardando da subito con interesse alle potenzialità applicative anche in altri segmento del trasporto. “La storia dei parking cooler ha inizio nei primi anni 2000 grazie all’intuizione dei tecnici Autoclima che per primi progettano e realizzano un condizionatore da stazionamento a batteria - dichiara Giorgio Moffa, Amministratore delegato di Autoclima - Negli anni i modelli di condizionatori da stazionamento offerti da Autoclima sono notevolmente aumentati per tenere conto del le diverse esigenze della clientela nonché dei diversi mercati di sbocco - come ad e sempio Fresco 3000 RT, Fresco 3000 Back, Fresco 3000 Top, Fresco 3000 Split, U-GO, Fresco 9000 MaXX, Fresco 5000 RT, Fresco 5000 Back, ecc. permettendo altresì all’azienda di acquisire esperienze e competenze che l’hanno resa leader indiscussa nel settore”. UNA VERA RIVOLUZIONE
Autoclima è ancora una volta pronta a innovare con un nuovo parking cooler destinato a rivoluzionare l’uso e il mercato dei condizionatori da parcheggio aftermarket. Il parking cooler è diventato ormai un accessorio indispensabile per gli autisti dei mezzi pe santi: esigenze di comfort ri chiedono l’impiego di condizionatori in grado di assicurare il giusto benessere in cabina anche quando il mezzo è fermo e non funziona il normale impianto di condizionamento del veicolo.
ANCORA UN PRIMATO
“Come già successe nel 2014, quando l’azienda presentò un prodotto innovativo per il mercato realizzando un vero e proprio condizionatore portatile per trucks, Autoclima, a cinque anni di distanza, è di nuovo pronta a generare cambiamenti”, aggiunge Moffa. Fresco Genius è un sistema di climatizzazione che, a differenza degli altri parking cooler, risulta essere poco invasivo. È infatti un impianto completamente integrato con il sistema di climatizzazione originale del veicolo, garantendo così l’erogazione dell’aria condizionata direttamente dalle bocchette d’aria originali del veicolo. È la prima fondamentale caratteristica del nuovo modello Autoclima che sa essere rivoluzionaria anche per altri importanti motivi.
Fresco Genius è il primo condizionatore da stazionamento integrato specificatamente sviluppato per l’aftermarket coperto da brevetti. Ha la doppia funzione “Standard A/C - Max A/C” dando la possibilità di coniugare l’esigenza di avere un lungo periodo di comfort durante il riposo e una grande potenza nelle brevi soste. “La mancanza di spazio dietro la cabina o la poca disponibilità in altezza dove invece viene solitamente utilizzata una soluzione a tetto, talvolta possono essere un problema per chi vuole installare un impianto di climatizzazione sul proprio veicolo dice ancora Guercio - Fresco Genius è la soluzione. Le sue numerose qualità permettono di viaggiare e sostare in totale tranquillità, anche tenuto conto che il sistema è dotato di fun-
Giorgio Moffa, Amministratore delegato di Autoclima.
Fresco Genius si integra alla perfezione all’interno della cabina. Nella foto centrale si vede il pratico telecomando.
“Fresco Genius è stato specificatamente studiato per coloro che non vogliono perdere l’uso della botola e non intendono fare modifiche alla cabina del mezzo ma che nel contempo sentono la necessità di poter avere un impianto di condizionamento da stazionamento che utilizzi l’evaporatore e le uscite d’aria originali del veicolo e che non impatti sull’aerodinamica del mezzo - spiega l’Ingegner Matteo Guercio, Project Manager Autoclima - Accontenta anche i clienti che non possono o non vogliono montare il grup po sul tetto ed è una valida soluzione per chi non vuo le sacrificare lo spazio posteriore della cabina. Non richiede alcun foro nella cabina agli allestitori e ai proprietari dei camion. Soprattutto, è un utile strumento
zione ‘sal va-batteria’ che garantisce sempre la ripartenza del veicolo”. In versione standard, Fresco Genius eroga una potenza frigorifera pari a 1.050 watt e una potenza elettrica assorbita di 25,5v450 watt-17,6 A/h; l’autonomia è pari a 6 ore. In versione Max A/C la potenza frigorifera è di 2.800 watt (un valore che sul mercato non ha eguali), la potenza elettrica assorbita di 25.5 v - 950 watt - 37,2 A/h e l’autonomia (minima) di 2 ore. Genius è dotato di Pulsed Speed Control che consente un’intelligente gestione della velocità con cicli di accensione e spegnimento calibrati e orientati alla massima economicità ed efficienza. Il parking cooler non è un sostituto dell’aria condizionata erogata nor-
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È GIÀ DISPONIBILE SUL MERCATO
sempre più geniale”
DELL’AFTERMARKET
FRESCO GENIUS, RIVOLUZIONARIO PARKING COOLER DESTINATO A RIVOLUZIONARE L’USO E IL MERCATO DEI CONDIZIONATORI DA PARCHEGGIO.
A
DIFFERENZA DEGLI ALTRI PARKING COOLER,
GENIUS RISULTA ESSERE POCO INVASIVO. È INFATTI UN IMPIANTO COMPLETAMENTE INTEGRATO CON IL SISTEMA DI CLIMATIZZAZIONE ORIGINALE DEL VEICOLO E NON RICHIEDE INTERVENTI DI MODIFICA ESTERNAMENTE O INTERNAMENTE ALLA CABINA.
originario del veicolo e che questo funzioni alla perfezione per permettere al parking cooler di svolgere al meglio il suo lavoro. Genius può essere anche trasferito da un veicolo a un altro, ot timizzando i vantaggi della reversibilità. COSTO COMPETITIVO
malmente dal veicolo ma una pre ziosa integrazione per l’ottenimento del condizionamento quando il veicolo è spento e in sosta. Quindi, quando il motore del veicolo viene avviato, Genius non è in funzione. Nulla interferisce con il condizionatore di bordo che funziona in movimento.
grammare l’accensione di Genius un’ora prima di salire sul camion, potendo così usufruire di una cabina ben rinfrescata al momento di mettersi in marcia in un’afosa giornata estiva. Entrando ancora più nel dettaglio, Fresco Genius è al l’avanguardia per una lunga se rie di motivi, ben riassunti dall’ingegner Guercio: “innanzitutto occorre sottolineare che Fresco Genius è stato disegnato e creato interamente in Autoclima, a dimostrazione dell’elevato know-how e della solida expertise acquisiti dall’azienda. Non c’è alcun incremento d’altezza del veicolo, l’aerodinamica viene ottimizzata, la botola rimane libera e pienamente utilizzabile. Inoltre, l’incremento di
Davide Sibona, general manager Autoclima.
TUTTO FACILE CON GENIUS
Il pratico e funzionale telecomando a disposizione dell’autista permette un facile e co modo utilizzo di Fresco Ge nius, anche per quanto riguarda la programmazione delle tempistiche di utilizzo e degli intervalli di impiego. Per esempio, l’autista può pro-
peso è davvero ridotto visto che si parla di un dispositivo che pesa 7-8 kg; non è necessario praticare alcun foro nella cabina, c’è minore rumorosità e vengono garantite migliori prestazioni. Genius è do tato di serie di funzione salvabatteria, di un telecomando di serie, è programmabile, è compatibile con refrigerante R134A e R1234yf, brevettato e altamente competitivo”. Il nuovo parking cooler di Autoclima può essere agevolmente installato grazie ai kit di montaggio specifici riferiti a ogni singolo modello di veicolo industriale. L’elemento discriminante non è più la cabina come con i precedenti parking cooler ma il motore, dal momento che Genius
viene integrato nella meccanica esistente. Autoclima ha già predisposto i kit di montaggio per i truck di ultima generazione di tutte le marche e progressivamente amplierà lo spettro referenziale ad altri veicoli; sono quindi già disponibili i kit per Iveco Stralis Cursor 10, 11 e 13 Euro 5, Euro 6 e a metano, DAF Euro 6 12.9 litri, Scania 8 cilindri a V e 6 cilindri in linea Euro 6, Volvo FH e FH16 Euro 6, MAN Euro 5, Euro 6 12.4 li tri ed Euro 6 15.2 litri, Mercedes-Benz Actros Euro 6 OM471 12.8 litri e OM473 15.6 litri, Renault Trucks Serie T motore step B e step C. Ovviamente, essendo Genius integrato è fondamentale che ci sia un impianto di condizionamento
Matteo Guercio, projet manager Autoclima.
“Fresco Genius è il primo kit sviluppato per l’aftermarket - ribadisce Davide Sibona, Direttore generale Autoclima - È già disponibile sul mercato ed è possibile trovarlo presso la rete dei concessionari e distributori ufficiali Autoclima ma anche presso le reti di riferimento dei costruttori. Il montaggio richiede non più di 4-5 ore. Per quanto riguarda il costo, possiamo parlare di un prezzo per l’utilizzatore finale di circa 2.000 euro, a cui vanno aggiunti i costi per le 4-5 ore di manodopera. Se confrontiamo questo prezzo con quelli praticati dai costruttori per impianti che a seconda della marca o scil lano tra i 3.500 e i 4.500 euro, ci rendiamo facilmente conto di quanto Genius sia realmente competitivo; una soluzione avanzata installabile velocemente quando il veicolo è già su strada o immediatamente prima che sia consegnato al cliente”. Anche sulla garanzia Autoclima ha delle precise indicazioni: “L’a zienda garantisce normalmente il prodotto installato coprendo i danni che eventualmente il prodotto stesso potrebbe creare al veicolo. Questo del resto succede nel la quotidianità delle nostre vendite, dal momento che andiamo
a montare un prodotto a bordo di un veicolo”. “Per noi Genius rappresenta una grande intuizione - di ce ancora Giorgio Moffa - Un prodotto che soddisfa tutti gli utenti esigenti che vogliono il massimo del comfort a un prezzo contenuto. Pur essendo un prodotto di nuova concezione, Fresco Genius è affidabile, in quanto realizzato con l’esperienza e la componentistica che hanno reso Autoclima leader nel settore della climatizzazione”. E per il futuro, la strada del perfezionamento e dell’ulteriore diffusione del rivoluzionario parking cooler è segnata: “In questa fase iniziale - aggiunge Moffa - ci siamo concentrati sul settore dei veicoli industriali pesanti perché è da diversi anni che facciamo parking cooler per camion e possiamo vantare una certa competenza. Genius è però destinato a molte altre applicazioni; il prossimo passaggio sarà il settore in crescita del leisure time, quello dei camper e dei veicoli ricreazionali, dove c’è richiesta da parte dei clienti di questo genere di dispositivi. Stiamo lavorando anche nel settore delle macchine operatici, per fornire agli operatori a bordo un ambiente di lavoro più confortevole durante le frequenti soste a motore spento”. “Va anche det to - conclude l’Amministratore delegato - che con Genius pos siamo guardare con grande attenzione ai cambiamenti in chiave di sostenibilità in atto nella mobilità con l’aumento delle soluzioni di ibridizzazione ed elettrificazione dei veicoli”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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VEGA EDITRICE FESTEGGIA I 35 ANNI E CONSEGNA
I migliori anni 35 anni D
FABIO BASILICO MONZA
ue eventi targati Vega Editrice hanno contrassegnato la lunga mattinata del 6 febbraio nella raffinata cornice dell’Hotel de la Ville di Monza, che rende omaggio alla vicina celeberrima Villa Reale piermariniana: i festeggiamenti per i 35 anni di attività dell’azienda editoriale con sede a Monza, titolare delle testate Il Mondo dei Trasporti e Annuario Trucks&Vans, e la celebrazione della prima edizione del premio Ralla d’Oro, assegnato a Franco Fenoglio, Pre sidente e Amministratore delegato di Italscania nonché Presidente della Sezione Veicoli Industriali in Unrae, personaggio che ha attraversato da grande protagonista questi lunghi anni prima in Iveco,
poi in CNH Construction, quin di in Piaggio Veicoli Com merciali e dal giugno 2012 in Italscania. Nel suo intervento iniziale, dopo i saluti e i ringraziamenti rivolti ai numerosi ospiti intervenuti, Paolo Altieri, Direttore de Il Mondo dei Trasporti, ha ricordato con commozione il cammino di successo di Vega Editrice, prima con le auto e oggi con i truck. “Con il 2019, Vega Editrice tocca il traguardo dei 35 anni di attività - ha dichiarato Altieri - Si tratta di un lungo cammino, sottolineato da va rie tappe che lo hanno caratterizzato, tutte all’insegna di un impegno costante teso ad accompagnare nei primi dieci anni soprattutto l’evoluzione del settore dell’automobile per passare poi al settore del trasporto merci su gomma. Sono stati, finora, 35 anni di grande
Paolo Altieri (al centro) con i suoi diretti collaboratori Fabio Basilico (a sinistra) e Massimiliano Campanella (a destra). Valter Lannutti, titolare dell’omonima azienda di trasporti con sede nella città di Cuneo.
soddisfazione grazie anche e soprattutto alla lunga serie di collaboratori di grande professionalità che si sono alternati al fianco dei titolari dell’azienda”. La grande sfida di Luisella Crobu e Paolo Altieri parte nel 1984 con l’acquisizione del mensile Autorama che negli anni sarà affiancato da molte altre iniziative editoriali, tutte di grande successo. La grande svolta nel 1991 con la creazione del mensile Il Mondo dei Trasporti al qua le nel 2009 si affianca l’Annuario Trucks&Vans. La prima pubblicazione è stata Contact, trimestrale realizzato per conto della General Motors Italia e destinato a oltre 120mila clienti Opel. Vega Editrice getta poi solide basi per il futuro grazie all’acquisizione di uno dei mensili “storici” nel settore dell’auto-
mobile, Autorama, cui la nuova gestione assicura un significativo impulso e una più for te presenza sul mercato. Nel 1985, l’azienda, che intanto da Milano si è trasferita a Monza, in via Ramazzotti, rileva il mensile Ristorante & Hotel di proprietà della Società Pneumatici Pirelli e sarà ancora Pirelli, nel 1988, a contribuire al potenziamento delle attività Vega, affidandole la gestione di un’altra delle sue pubblicazioni. Si tratta de La Guida Pirelli che in realtà era stata pubblicata in un’unica edizione, nel 1982, con il titolo Le autostrade secondo Pirelli. Che viene radicalmente rinnovata e che appare nelle librerie nel 1989 con il titolo La Guida Pirelli. La presentazione della nuova opera avviene nel dicembre 1988 nella raffinata cornice del Ristorante Savini in Galleria a
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LA RALLA D’ORO 2019 A FRANCO FENOGLIO
della nostra vita
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DUE GLI EVENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO LA LUNGA MATTINATA DEL 6 FEBBRAIO NELLA RAFFINATA CORNICE DELL’HOTEL DE LA VILLE DI MONZA: I FESTEGGIAMENTI PER I 35 ANNI DI ATTIVITÀ DELL’AZIENDA EDITORIALE CON SEDE A MONZA, TITOLARE DELLE TESTATE IL MONDO DEI TRASPORTI E ANNUARIO TRUCKS&VANS, E LA CELEBRAZIONE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO RALLA D’ORO, ASSEGNATO A FRANCO FENOGLIO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI ITALSCANIA NONCHÉ PRESIDENTE DELLA SEZIONE VEICOLI INDUSTRIALI IN UNRAE, MANAGER PIEMONTESE DI GRANDE ESPERIENZA E PRESTIGIO CHE HA ATTRAVERSATO DA GRANDE PROTAGONISTA GLI ANNI DI ATTIVITÀ DI VEGA
EDITRICE.
Massimo Tentori e, a sinistra, Paolo Altieri con Franco Fenoglio.
Alcuni momenti dell’evento con il quale è stato ricordato il traguardo dei 35 anni raggiunto da Vega Editrice. Qui sopra, Luisella Crobu (a destra), Presidente di Vega Editrice, insieme a Meri Marchegiani, moglie di Franco Fenoglio. Nell’occasione è stata assegnata la prima edizione del premio “Ralla d’Oro”.
Milano, alla presenza dei massimi dirigenti della Società Pneumatici Pirelli e di rappresentanti della stampa e del mondo pubblicitario. “Il 1989 - ha continuato Paolo Altieri - segna anche la nascita dell’agenzia stampa automobilistica Asa Press, che nel 1992 viene acquisita completamente da Vega Editrice. Che, intanto, l’anno prima aveva avviato la pubblicazione di un nuovo mensile: Il Mondo dei Trasporti. E sempre nel 1991, dopo la cessione de La Guida Pirelli alla Giorgio Mondadori Editore, Vega Editrice fonda per conto di Bmw Italia una nuova guida: è la Guida d’Italia Bmw destinata ai clienti italiani della Casa di Monaco di Baviera. Nel 2000 l’attività editoriale si estende anche alla televisione, con la creazione di una rubrica televisiva settimanale chiamata Autorama Racing TV e distribuita attraverso un network di oltre una
trentina di emittenti locali”. “L’anno dopo - ha ricordato ancora Altieri - si aggiunge un’altra pubblicazione tra i tipi della Vega Editrice. È il Diario Irsinese, fondato a Bari nel 1995 dal compianto Libero Rocco Scialpi quale punto di riferimento per gli irsinesi sparsi in giro per l’Italia e il mondo, nonché attento osservatorio della realtà del Comune di Irsina di ieri e di og gi. Nel 2003 l’agenzia stam pa bisettimanale Asa Press viene trasformata in Asapress.net con cadenza quotidiana e inserita nel sito web di Vega Editrice, con consultazione libera”. CON MDT GRANDE INNOVAZIONE
Gli anni 2000 segnano la definitiva affermazione del mensile Il Mondo dei Trasporti, che gradualmente si propone sul mercato come fondamentale punto di riferi-
mento per quanti operano nel settore dell’autotrasporto su gomma merci e passeggeri. “La vera innovazione de Il Mondo dei Trasporti sta nell’aver messo fin dall’inizio al centro dell’attenzione il lavoro di uomini e donne impegnati nei vari settori operativi con le loro professionalità e con le loro responsabilità - ha precisato il Direttore - In questo modo ogni mese Il Mondo dei Trasporti offre una panoramica completa delle problematiche di un settore fondamentale per l’economia del Paese. Negli anni più recenti i contenuti del mensile si sono arricchiti in maniera importante dando spazio e visibilità non solo alle Case costruttrici di veicoli industriali e commerciali ma anche a tutto il mon do che ruota intorno a loro, quali gli operatori della distribuzione e dell’assistenza, i produttori di semirimorchi e di allestimenti, di pneumatici, di lubrificanti, le a -
ziende di noleggio, i protagonisti della logistica”. Altra importante tappa di Vega Editrice è la creazione nel 2009 dell’Annuario Trucks&Vans, che si impone immediatamente sul mercato per la sua originalità ed esclusività di contenuto. Il volume, di oltre 500 pagine, raccoglie infatti le schede tecniche di tut ti i veicoli industriali e commerciali nonché dei van derivati da vetture, con tutte le rispettive versioni. Inoltre, ampio spazio è dedicato alla storia e alla evoluzione dei vari modelli mentre nelle prime pagine della pubblicazione sono inseriti articoli di approfondimento sull’evoluzione dei propulsori, dei pneumatici, delle norme relative alle emissioni e di altro ancora. Degno di nota è anche il sito web www.ilmondodeitrasporti.com, operativo fin dal 2005 all’interno del quale è inserita l’agenzia stampa quotidiana. Vera e propria prima
comunicazione di quanto avviene ogni giorno nel settore dei trasporti. La seconda parte della mat tinata è stata dedicata a Franco Fenoglio e al conferimento del premio “Ralla d’Oro 2019”. “Il prestigioso riconoscimento va al manager piemontese per aver attraversato da grande protagonista gli anni di attività di Vega Editrice con incarichi di prestigio prima in Iveco, poi in CNH Construction, quindi in Piaggio Veicoli Commerciali e dal 2012 in Italscania, dove tuttora è la guida illuminata, artefice di grandi risultati - ha sottolineato Paolo Altieri leggendo le motivazioni del premio - Franco Fenoglio ha sempre caratterizzato la sua azione nelle varie aziende che lo hanno visto e lo vedono protagonista con un’attenzione particolare agli uomini e alle donne che sa gestire e stimolare con un profondo senso di umanità e trasferendo
loro i valori fondamentali sotto il profilo dell’entusiasmo, della determinazione, della professionalità, della responsabilità, qualità indispensabili per far parte di una squadra vin cente. Non solo. Franco Fenoglio è anche un professionista del settore dell’autotrasporto, da sempre particolarmente attento alle problematiche che lo caratterizzano. Di qui le sue convinte battaglie a favore dell’autotrasporto sotto il profilo della riduzione dei consumi e delle emissioni, della competitività delle aziende di trasporto italiane, della professionalità degli autisti come anche delle tante sollecitazioni alle istituzioni per dei provvedimenti intelligenti che portino a un con creto rinnovamento del parco veicoli italiano tra i più obsoleti d’Europa con conseguenti negative ricadute sulla sicurezza, sui costi di riparazione, sui consumi e sulle emissioni”. FRANCO FENOGLIO SOTTO I RIFLETTORI
Dopo la consegna della Ralla d’Oro, Paolo Altieri e Franco Fenoglio hanno intavolato una piacevole chiaccherata fatta di aneddoti e riflessioni sulla carriera di Fenoglio, arricchita dagli interventi di amici, colleghi e operatori del settore dei trasporti che hanno avuto l’occasione di lavorare con il manager piemontese e apprezzarne le qualità umane e professionali. Tra questi, l’autotrasportatore Valter Lannutti e Massimo Tentori, titolare dello storico gruppo di concessionarie punto di riferimento Iveco in Lombardia. La bella mattinata di Vega Editrice presso l’Hotel de la Ville di Monza si è conclusa con il pranzo di rito.
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LA LUNGA E PROFICUA CARRIERA DI FRANCO FENOGLIO, RALLA D’ORO 2019
“Contenti ma mai soddisfatti” NATO A PINEROLO, CLASSE 1953, FRANCO FENOGLIO È UNO DEI MANAGER CHE PIÙ HANNO INCISO SULLE DINAMICHE DEL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA NEGLI ULTIMI DECENNI. ENTRATO IN IVECO NEL 1991, DOVE ARRIVA A RICOPRIRE IL RUOLO DI EXECUTIVE VICE PRESIDENT INTERNATIONAL OPERATIONS AND BUSINESS DEVELOPMENT, FENOGLIO È STATO INOLTRE PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI NEW HOLLAND CONSTRUCTION EQUIPMENT E DIRETTORE DI PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI. OGGI È PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI ITALSCANIA E DAL 2015 RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA SEZIONE VEICOLI INDUSTRIALI DELL’UNRAE.
L
FABIO BASILICO MONZA
’abbinamento tra i festeggiamenti dei 35 anni di Vega Editrice e la prima assegnazione del premio “Ralla d’Oro” non poteva essere più azzeccato. Il pre stigioso riconoscimento nato in seno all’azienda editoriale monzese e alla redazione de Il Mondo dei Trasporti va a Franco Fenoglio, manager competente e lungimirante che ha attraversato da grande protagonista gli anni di attività di Vega Editrice. Non si può prescindere da Franco Fenoglio quando si ha a che fare con i trasporti. Lo sanno bene gli operatori del settore, le case costruttrici, le aziende, i giornalisti e tutti coloro che, a vario titolo, ne sono coinvolti. In tanti anni di proficua carriera, il manager piemontese ha lasciato e continua a lasciare un segno indelebile della sua presenza e della sua azione manageriale, oggi testimoniata con successo alla guida della filiale italiana di Scania. È dunque più che giustificata l’attribuzione della “Ralla d’Oro 2019”: Franco Fenoglio lega il suo nome a valori come professionalità, passione e dedizione nello svolgere al meglio il proprio
lavoro in un settore complesso e nevralgico per l’economia del Sistema Paese. Senza dimenticare altre caratteristiche, non meno importanti, che qualificano la figura del leader: spirito e dedizione al lavoro di gruppo nonché una buona dose di umanità e affabilità. Nato il 31 marzo 1953 a Pinerolo (To), Franco Fenoglio è l’unico figlio di Graziella Solei e Sergio Fenoglio. Nel piccolo centro del torinese, Franco frequenta le scuole elementari e medie mentre consegue il diploma di perito meccanico industriale a Torino. Nell’Università del capoluogo piemontese si laurea in Scienze Politiche con indirizzo economico. A questo titolo di studio si aggiungerà nel 2003 la laurea “honoris causa” in Scienze Aziendali con specializzazione in Tecnica Industriale rilasciata da ISFOA. Fenoglio, al tempo, è un giovane con tanta voglia di fare e imparare, che oltre allo studio si dedica instancabile al lavoro, iniziato nel 1970 presso la RIV-SKF, azienda impegnata nella produzione e commercializzazione di cuscinetti a sfere. “Ho iniziato come ispettore di collaudo presso lo stabilimento di Villar Perosa - racconta
Francesco Bettoni, Presidente di Brebemi, nel suo intervento al Hotal de la Ville di Monza.
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N° 277 / Marzo 2019 Franco Fenoglio - e nel 1973 sono diventato venditore per la provincia di Torino e la Valle d’Aosta. Nel contempo, mentre completavo gli studi, ho frequentato la Scuola Militare Alpina Allievi Sottufficiali (ACS) di Aosta come sottufficiale. Sono diventato poi Capo Vendite della filiale della filiale di Torino, che copriva il Piemonte e la Valle d’Aosta e successivamente sono stato promosso a direttore della filiale di Ancona con il privilegio di essere stato il più giovane direttore di filiale della RIV-SKF Italia. È proprio ad Ancona che Fenoglio mostra le sue qualità da combattente determinato: responsabile della filiale locale, la trasforma da società inefficiente a una delle prime filiali del network italiano SKF. “Ho sempre avuto un buon successo nelle vendite e mi han no premiato - continua Fenoglio - Ricordo la disperazione di mia madre che mi vide partire per le Marche. Io presi la mia 131 Mirafiori blu, caricai tutto il bagaglio e andai verso la nuova avventura. Mi accompagnò il mio capo che la sera stessa del mio arrivo radunò lo staff della filiale, sette-otto persone, e disse loro che io ero il nuovo capo. Erano freddi con me che ve nivo da fuori, ero molto giovane ed ero stato preferito a uno di loro, cui era stato pro messo il posto. Chiamai questa persona, gli parlai e gli chiesi di collaborare. L’indomani mi disse di aver capito e che era pronto a fare la sua parte. L’avventura si trasformò in un’esperienza bellissima che mi permise di mettere definitivamente a fuoco l’importanza del lavoro di squadra. Ho capito che da soli non si va da nessuna parte e che il compito più importante di un capo è mettere insieme una serie di persone anche con caratteristiche diverse e farle lavorare bene insieme. Più che essere un capo occorre essere un integratore del gruppo, colui che fa girare le cose, valorizza le persone, le aiuta e interviene quando occorre”. Ad Ancona Franco Fenoglio conosce la donna della sua vita, l’allora avvocato penalista Meri Marchegiani. “Era il maggio 1982. Un anno
dopo, nel giugno del 1983, divenne mia moglie”. Alla signora Meri e alla famiglia Fenoglio riserva parole di sincero affetto e vera riconoscenza: “Sono contento di quello che è successo nella mia vita e un grande merito va senza dubbio attribuito alla mia bella famiglia, a mia moglie Meri e a mio figlio Luca, nato nel 1988. Meri si è dimostrata una compagna eccezionale, mi ha sempre seguito e ha avu to la massima fiducia in me. Luca poi mi sta dando grandi soddisfazioni: si è laureato a Torino in economia dopo un percorso di studi che lo ha portato per alcuni anni negli Stati Uniti, è stato professionista di golf e da tre anni svolge la professione di coach, lavora in campo sportivo e cerca di portare i giovani al professionismo, di farli crescere umanamente e sportivamente. Avere una solida famiglia alle spalle è molto importante per chi fa un lavoro complesso e di responsabilità come il mio: quando ho avuto momenti difficili nel lavoro ho sempre avuto la mia famiglia vicino che mi ha dato forza e fiducia. Questo mi ha permesso di andare avanti, di avere la giusta libertà di movimento, consapevole della fiducia che mi veniva accordata”. Lasciata Ancona, Franco Fenoglio e la consorte si trasferiscono a Torino. “Cambiai azienda ed entrai nella Alessio Tubi - racconta ancora Franco Fenoglio - Non fu una scelta semplice ma sofferta e travagliata. Qui rimasi tre anni, dal 1984 al 1987, prima come Responsabile Ven dite Italia della Divisione Condotte e poi Responsabili Acquisti. La tappa successiva è alla Sipea, azienda del settore prodotti elettromeccanici ed elettronici per il settore automotive. Dal 1987 al 1991 svolsi prima il ruolo di Direttore Commerciale al quale poi fu aggiunto il ruolo di Responsabile del Marketing e della Ricerca e Sviluppo. A un certo punto ebbi l’opportunità di partecipare, insieme all’Ingegner Roberto Turatti, titolare e direttore generale dell’azienda, al processo di internazionalizzazione dell’azienda che portò alla ven-
Giorgio Boiani, Vice Presidente AsConAuto, con Franco Fenoglio.
dita al gruppo TRW, colosso mon diale nel settore della com ponentistica. All’epoca continuavo a coltivare la mia passione per il tennis, che mi aveva già fatto diventare cam pione piemontese nel 1974. Al circolo tennis Monviso di Torino, uno dei più importanti della città, conobbi Giancarlo Boschetti, Amministratore delegato di Iveco”. Siamo nel 1991, anno che segna l’ingresso di Franco Fenoglio in Iveco, al Mercato Italia. Un impegno professionale che durerà fino al 2004. Dall’ottobre 1991 al maggio 1996 è prima Sales Manager con la Responsabilità del Mercato Italia e poi General Manager del mercato Italia, principale mercato della Direzione Commerciale Iveco. Sono stati anni molto intensi ed entusiasmanti, in cui collabora con persone fantastiche e soprattutto giovani che aiuta a crescere professionalmente. Nell’agosto 1997 diventa Vi-
La testimonianza di Ferdinando Rama. Seduto a destra Valter Lannutti.
ce President Commercial Operations ed entra a far parte del Comitato Direttivo di Iveco. Nel2000 assume la carica di Senior Vice President Sales and Marketing, con la responsabilità dell’intero processo commerciale Iveco, in particolare veicoli commerciali, bus, veicoli speciali e motori. Nel 2002 ancora un salto professionale con la nomina a Executive Vice President International Operations and Business Development, con la responsabilità della gestione delle aree extraeuropee di interesse strategico e delle attività di Business Development e di joint venture con partner internazionali. L’esperienza globale di Fenoglio è una garanzia. È così che Sergio Marchionne lo sceglie come Presidente e Am ministratore delegato di New Holland Construction Equipment del Gruppo CNH, un incarico che lo porta a vivere per alcuni anni a Carol
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Stream, vicino a Chicago. Nel gennaio del 2008 passa in Piaggio, dove assume la carica di Direttore della Divisione Veicoli Commerciali. Ci ri mane fino al marzo del 2012 quando approda in Scania con la carica di Amministratore delegato di Italscania, cui si aggiunge la carica di Presidente nel maggio 2015. Fenoglio è anche membro del Board di Scania EAR (East Adriatic Region), membro del Board di Scania Finance Italy Spa, Presidente di Scania Milano Spa e Presidente di Scania Adriatico. Dal 2015 è anche Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae. “Ho sempre avuto voglia di fare, fin da bambino, ero sempre di corsa - dice Franco Fenoglio - Ricordo la pazienza della mia cara nonna materna, Maria, la persona che in pratica mi ha cresciuto. A un certo punto volevo fare il pilota d’aereo, per andare via da Pinerolo e cercare la mia strada ero pronto anche ad andare in accademia militare. Nel corso della mia carriera professionale, in tutte le esperienze lavorative che ho avuto, ho sempre trovato persone che mi hanno dato fiducia e fornito decisive opportunità. Posso perciò dire con orgoglio di avere avuto tanti maestri che mi hanno insegnato tutto. Del resto, il capo vero è quello che ti insegna qualcosa. L’elenco è lungo, ne cito due decisivi: Giancarlo Boschetti e Sergio Marchionne. Sono sempre stato curioso e pronto a imparare tutto quello che c’era da imparare”. A Franco Fenoglio non sfuggono le problematiche che oggi attraversa il settore in continua evoluzione dei trasporti. Da Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, Fenoglio ha una visuale privilegiata sulle tendenze in atto. “Sono nel mondo del trasporto dal 1991 e posso dire con sincerità che se all’inizio lo consideravo semplicemente un lavoro, in seguito è diventato vera e propria passione. Dal mio punto di vista, il trasporto in generale, non solo quello su gomma, è in Italia il settore dei settori. Dovrebbe essere considerato il più importante per una semplice ragione: le merci vengono trasportate. Se
abbiamo un trasporto e una logistica competitivi il paese è competitivo. Purtroppo, quello del trasporto e della logistica è un settore trascurato, che non viene visto nel modo giusto. Le problematiche sono tante, in primis quella riguardante la carenza d’infrastrutture. Capisco che ci siano riserve o dubbi derivanti dalla mancanza di risorse, ma bloccare i necessari e ormai inderogabili investimenti secondo il principio che ‘tanto le cose non servono’ è stupido e dannoso. È un grave errore non vedere il trasporto e la logistica come strategici. Specialmente negli ultimi dieci anni il cambio di passo è stato fortissimo con l’implementazione del progresso tecnologico; occorre essere preparati per i prossimi dieci, vent’anni perché la tecnologia guiderà l’evoluzione sempre più velocemente e bisognerà adeguare risorse e persone per riuscire a comprendere per tempo il cambiamento”. Una delle sfide che sta a cuore a Franco Fenoglio riguarda le giovani generazioni: “Mi dispiace constatare che tutti coloro che si prefiggono di aiutare i giovani non considerino il fatto che, a mio parere, quello che conta è offrire loro le giuste opportunità, che ci siano persone che creino le condizioni ottimali per la loro crescita. Ho sempre voluto trasmettere ad altri quanto ricevuto negli anni. Og gi mancano persone che accompagnino i giovani nel mondo del lavoro, che condividano esperienze e conoscenze. Occorre avere la capacità di crescere insieme”. E se tra gli obiettivi per il futuro Franco Fenoglio mette l’impegno per i giovani, un posto di rilievo è riservato alla sua vita privata, alla famiglia. “Stare più vicino ai miei cari è senza dubbio al centro delle mie prerogative, anche se non credo che riuscirò a smettere di lavorare”, ammette. Non ha rammarichi professionali Franco Fenoglio: “Non potevo fare più di quello che ho fatto. Ho lavorato fin da giovanissimo e tantissimo. Certo, dal momento che sono un amante della musica mi sarebbe piaciuto imparare a suonare l’organo o imparare più lingue straniere oltre all’inglese, ma il tempo non c’era”. Nell’album dei ricordi di Fenoglio compaiono istantanee che lo vedono protagonista di vere e proprie avventure con i giornalisti del settore. Il suo rapporto con la stampa e il mondo della comunicazione è del resto sempre stato aperto e schietto. “Non potrò mai dimenticare gli eventi organizzati in diverse parti del mondo, dai -45 gradi di Ekaterinburg, in Russia, alla sabbia infuocata del deserto e in altri luoghi. Un bel ricordo è legato alle diverse edizioni di Overland, un progetto nel quale ho creduto e che ho sostenuto in numerose edizioni, prima con Iveco poi con Piaggio e ora anche con Scania - conclude - Ai giornalisti e alla stampa specializzata ho sempre guardato con favore e riconoscenza. Credo che i giornali di settore italiani abbiano tutte le potenzialità per aprirsi con più decisione all’internazionalità e non limitarsi alla situazione italiana. Li vedo come autentici precursori di tendenze e novità nel settore. Per quanto riguarda i media generalisti, mi piacerebbe che seguissero con più attenzione e incisività i trasporti e la logistica, non solo quando ci sono fatti di cronaca”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 277 / Marzo 2019
PARTITA BENE LA GRANDE OFFENSIVA DI MAN TRUCK & BUS IN ITALIA
Con Marco Lazzoni fatti già passi da gigante
CON UN FATTURATO 2018 SUPERIORE AI 300 MILIONI DI EURO, MAN TRUCK & BUS ITALIA CONSOLIDA IL PROCESSO DI CRESCITA IN ATTO NEL NOSTRO PAESE. OGGI IL COSTRUTTORE TEDESCO È IN GRADO DI PROPORSI COME “SOLUTION PROVIDER” DEL SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA CON UNA GAMMA DI PRODOTTI E SERVIZI ALL’AVANGUARDIA CHE SPAZIANO DAI VAN AI TRUCK E AGLI AUTOBUS. LA DIMOSTRAZIONE CONCRETA DELLA FORZA DI QUESTA OFFENSIVA SI È AVUTA AL RECENTE TRANSPOTEC DI VERONA.
I
PAOLO ALTIERI FABIO BASILICO MILANO
n una conferenza non certo a caso organizzata nei saloni del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Mi lano, tempio della conoscenza dedicato al genio rinascimentale di Leonardo da Vinci, MAN Truck & Bus Italia ha riunito tutto il management per ribadire ai giornalisti della stampa specializzata che il Leone è un brand con una vision ben chiara sul la modernità dei trasporti e sul suo ruolo di costruttore leader nel campo dell’innovazione. Il team di manager capitanati da Marco Lazzoni, Direttore Generale di MAN Truck & Bus Italia, ha illustrato i positivi risultati conseguiti nel 2018 in Italia dal Gruppo tedesco e la strategia per il medio e lungo periodo con le novità presentate in pompa magna all’ultimo Transpotec di Verona. La dimostrazione di forza del Leone era il mega stand di oltre 3.700 mq allestito nel padiglione 12 della Fiera di Verona: tanto spazio per accogliere un’articolata offerta di prodotti e servizi per il mondo truck, van e bus. Lo stand è stato suddiviso in quattro aree tematiche: truck, van, bus e Innovation. Una vera e propria vetrina della profonda rivoluzione tecnologica che sta caratterizzando l’intero mondo del trasporto e che ci guiderà, nel medio periodo, a sce nari completamente diversi. Mentre le mo-
torizzazioni diesel di ultima generazione di mostrano nei fatti come rappresentino ancora la soluzione e la scelta più “sostenibile” per il modello di business attuale, automazione, digitalizzazione ed elettromobilità saranno i temi del futuro che hanno caratterizzato l’area Innovation. ORMAI COSTRUTTORE FULL RANGE
“Con un fatturato superiore ai 300 milioni di euro, MAN Truck & Bus Italia consolida la propria crescita sul mercato nazionale - ha esordito Lazzoni - Con il 2018 si è chiuso un anno positivo nel quale MAN ha iniziato, grazie alla commercializzazione del
TGE, a essere riconosciuta dal mercato come costruttore full-range e ha ulteriormente rafforzato la propria presenza sul territorio nazionale, con l’apertura di 3 nuove filiali dirette, i nostri MAN Center. Le cinque filiali dirette sono a Brescia, Roma, Venezia, Milano e Forlì, a cui presto se ne aggiungerà un’altra specializzata per il mondo bus. Abbiamo poi due centri per l’usato a Piacenza e Roma e un centro di formazione tecnica. Le concessionarie sono 17 e 77 le officine autorizzate dislocate su tutto il territorio nazionale”. “Se le immatricolazioni complessive per il segmento oltre le 6 t si attestano ben sopra le 24mila unità - ha ag-
giunto Franco Pedrotti, Direttore Vendite e Prodotto Truck di MAN Truck & Bus Italia un segnale da guardare con attenzione è però il dato di dicembre, dove le immatricolazioni hanno segnato un calo del 25 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. È il risultato di un trend che ha caratterizzato tutta la seconda parte dell’anno e che, unito alla riduzione di alcuni incentivi, ci porta a prevedere che il 2019 possa mostrare qualche criticità. Lo scorso anno MAN ha incrementato ancora la propria quota di mercato, rafforzandosi nel segmento lungo raggio e confermandosi uno dei marchi di riferimento per il settore cava-cantiere e trasporti eccezionali”.
Un’interessante novità MAN nel settore truck è il MAN TGX XLION con il caratteristico color brunello e una grafica distintiva, presentato al Transpotec in anteprima italiana. A Verona è stato anche possibile ammirare una versione “limited edition” del l’ammiraglia TGX. Speciali pacchetti di dotazioni XLION rendono i TGX, TGS, TGL e TGM ancora più accattivanti grazie a una riuscita combinazione fra dotazioni standard specifiche per ogni segmento e un insieme di optional e pacchetti di servizi. La X nel nome “LION” è sinonimo di “extreme”. Il termine rappresenta il “trait d’union” tra MAN e le prestazioni sportive estreme dei
In occasione della conferenza stampa organizzata a Milano alla vigilia del Transpotec di Verona, insieme a Marco Lazzoni, Amministratore delegato di MAN Trucks & Bus Italia, sono intervenuti tutti i responsabili dei vari servizi dell’azienda di Dossobuono.
triatleti che partecipano all’Ironman. Il Leone è sponsor ufficiale dell’Ironman Europe. Il modello MAN XLION “lunghe distanze” è proposto per il trasporto a lungo raggio con il MAN TGX con motorizzazioni a partire da 460 cv. L’offerta comprende sia la gamma di motori D26 che D38, garantendo prestazioni di tutto rispetto fino a 640 cv. Il modello MAN XLION “trazione” è disponibile per la gamma TGS con una potenza del motore di 460 e 500 cv. MAN propone anche il modello MAN XLION “distribution” per la gamma TGL e la gamma TGM con due assi e trazione integrale. E nell’ambito dei MAN Digital Services tutti i veicoli sono dotati di serie delle funzionalità “MAN Essentials” e “MAN ServiceCare”; inoltre per i primi sei mesi è disponibile gratuitamente il pacchetto “MAN Advanced”. A condizioni limitate nel tempo vi è anche “MAN Perform” per il trasporto a lungo raggio o il pacchetto “MAN Compliant” per i settori edile e distribuzione. In tema di motorizzazioni, MAN propone la nuova unità D15 con il quale il costruttore punta esclusivamente sulla tecnologia SCR per raggiungere la conformità alla norma antinquinamento Euro 6d. Il nuovo motore da 9 litri garantisce bassi consumi, un’elevata portata e un peso contenuto a tutto vantaggio del carico utile. Sarà impiegato sugli autobus urbani e sul trattore TGS TankSilo. Può anche essere integrato con il nuovo modulo ibrido MAN EfficientHybrid. Il D15 ha una po tenza che va da 280 a 360 cv (206 - 265 kW). Il propulsore, seppur alleggerito, rispetto ai motori precedenti, non ha perso nulla in termini di efficienza. Al contrario, la coppia massima si raggiunge a un numero di giri più basso. Nello specifico: una coppia massima di 1.200 Nm a 8001600 giri/min nel motore da 280 cv, di 1.400 Nm a 9001600 giri/min nella variante da 330 cv, di 1.600 Nm a 900-1550 giri/min nell’alternativa da 360 cv. IL MAN CITE NEL SOLCO EMOBILITY
Al Transpotec si è visto an che l’innovativo MAN CitE che, oltre alla trazione elettrica, introduce nuovi standard nella distribuzione urbana. Questo veicolo da 15 tonnellate si contraddistingue per il design ergonomico con accesso ribassato e pavimento piatto per agevolare l’accesso in cabina. Nato in soli 18 mesi, l’autocarro elettrico introduce standard rivoluzionari in termini di ergonomia della postazione di guida, sicurezza e sostenibilità nella distribuzione in città. La trazione del CitE è assicurata da un motore elettrico della gamma eMobility di MAN posizionato centralmente. Le batterie agli ioni di litio, alloggiate sotto il telaio del veicolo, garantiscono un’autonomia di circa 100 chilometri, sufficiente per la quotidiana attività di consegne in città. Inoltre, MAN Truck & Bus ha iniziato, da qualche mese, una fase di sperimentazione di un camion completamente elettrico per la logistica urbana, basato sul modello TGM. Lo scorso settembre nove eTGM 6x2 sono stati consegnati, con allestimenti diversi, ad altrettante aziende del CNL (Council für nachhaltige Logistik), un consorzio logistico au-
N° 276 / Gennaio-Febbraio 2019 striaco, per servizi di distribuzione. Nove membri del CNL stanno testando, in quotidiane attività distributive, gli eTGM da 26 tonnellate. L’autonomia fino a 200 km viene garantita da batterie che possono essere montate sotto la cabina e lateralmente sul telaio. Il motore elettrico, disposto centralmente, ha una potenza di 264 kW e trasmette la coppia da 3.100 Nm senza cambio manuale. ANCHE IL TGE IN VERSIONE ELETTRICA
E sempre in tema di mobilità elettrica, va tenuto in considerazione l’eTGE, versione zero emissioni del van del Leone. Con un’autonomia di circa 160 chilometri e un carico utile da 1 a 1,75 t (a seconda dell’omologazione come veicolo da 3,5 o da 4,25 t), l’eTGE è ideale per gestire la logistica dell’ultimo miglio. La sua produzione è iniziata nello stabilimento polacco di Wrzesnia lo scorso mese di luglio e il modello sarà inizialmente disponibile come furgone nella variante con tetto alto. L’eTGE ha un volume di carico di quasi 11 mc. La trazione anteriore elet trica prevede un motore sincrono con potenza massima di 100 kW; la coppia di 290 Nm è istantanea e può essere utilizzata a tutte le velocità, assicurando un’eccellente maneggevolezza. Alla velocità massima di 90 km/h il consumo è di circa 20 kWh per 100 chilometri. Intanto, TGE continua a evolvere. “Il 2018 è stato il primo vero anno del nuovo TGE - ha spiegato Matteo De Marchi, Direttore Vendite e Prodotto Van
di MAN Truck & Bus Italia Gli ordini sono stati superiori alle aspettative, anche se le consegne sono state limitate dalla produzione contingentata. I clienti hanno scelto il TGE soprattutto per i veicoli allestiti, che hanno pesato per oltre il 60 per cento delle vendite. Significative anche le scelte d’acquisto legate a particolari esigenze in ambito after sales come, per esempio, le opportunità offerte dai contratti di Riparazione e Manutenzione o il Servizio 24 ore della rete MAN. Scelte che confermano come il TGE viene realmente percepito come ‘il Truck tra i Van’”. Oggi il TGE è disponibile anche con cambio automatico a 8 velocità per tutti i tipi di trazione, anteriore, posteriore e integrale. Il cambio trasversale (AQ450-8A/-8F, 410 Nm) è montato sui TGE a trazione anteriore e integrale e, per questi ultimi, è integrato con un secondo differenziale. Nei modelli a trazione posteriore, ci si affida al cambio AL550-8H (410 Nm) di ZF. Entrambi questi cambi sono già collaudati nel settore auto e sono molto apprezzati per la loro affidabilità. E come nelle autovetture, con il cambio automatico è presente una pratica leva selettrice Tiptronic nella parte inferiore del cruscotto. I cambi automatici a 8 velocità dispongono inoltre di una modalità di cambio manuale Tiptronic. Attualmente, nel segmento dei furgoni, MAN è l’unico produttore che offre un cambio automatico a 8 velocità come optional per tutte le varianti di trazione. L’offerta TGE si è poi ampliata con la versione da 5,5 t, il furgone ideale per im-
MAN CitE a propulsione elettrica e, sotto, il TGX che celebra il 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
pieghi pesanti e allestimenti massicci. TGE da 5,5 tonnellate è disponibile nella stessa gam ma di varianti del TGE da 5 tonnellate. È toccato poi a Giampaolo Dal Lago, Direttore Own Retail, illustrare il cammino dei MAN Center, nuovi avamposti territoriali di proprietà diretta del brand che affiancano gli operatori privati della Rete. “Il 2018 - ha detto Dal Lago - è stato caratterizzato da un’ulteriore crescita della struttura ‘Own Retail’ di MAN Truck & Bus Italia.
Dopo i MAN Center Brescia e MAN Center Roma, il 2018 ha visto l’apertura dei MAN Center Venezia, MAN Center Milano Ovest mentre, a breve, sarà la volta del MAN Center Forlì. Le cinque sedi hanno come obiettivo quello di garantire un servizio di eccellenza e anche una disponibilità ricambi full range che consenta di rispondere rapidamente alle richieste dei clienti. In particolare, per le flotte Bus, ogni sede si sta attrezzando affinché, oltre alla manutenzione, l’officina possa offrire altri servizi utili, come ad esempio la sostituzione dei cristalli. Non solo postvendita però: nel 2018 è cresciuta anche la rete di venditori Retail MAN che oggi conta 21 professionisti”. “In due anni - ha aggiunto Giampaolo Dal Lago - abbiamo lavorato sodo e con passione per l’inaugurazione delle strutture e la costruzione del network. Nel 2019 andremo a regime e rafforzeremo i risultati fin qui raccolti, rendendo più solida la nostra presenza sul territorio. La strategia di lungo periodo prevede l’apertura di una decina di MAN Center e a breve inaugureremo una struttura specializzata per il mondo bus. È importante tener presente che MAN sta potenziando la sua rete italiana di officine e punti vendita e la strategia dell’azienda di essere presente direttamente dove si ritiene ci sia spazio per farlo si armonizza senza sovrapposizioni con il ruolo e la funzione fondamentali dei dealer privati. I MAN Center garantiscono una presenza ancora più capillare e qualificata sul territorio e quindi
rappresentano uno stimolo e un fondamentale supporto per i dealer e le officine autorizzate nelle loro immediate vicinanze, che hanno in loro un punto di riferimento. In realtà, i MAN Center svolgono un ruolo fon damentale per rafforzare l’immagine di MAN a tutto vantaggio, oltre che dei clienti, anche dei nostri partner”. NUOVA FORZA CON I MAN CENTER
L’assistenza è al centro della proposta dei MAN Center, nel quadro di una complessiva ottimizzazione dell’after sales. Alessio Sani, in qualità di Direttore Post Vendita, ha illustrato le tendenze in atto in MAN Truck & Bus Italia: “A conferma della sempre maggiore importanza attribuita dagli autotrasportatori al servizio di assistenza MAN è sufficiente citare un dato: nel 2018 quasi il 60 per cento dei veicoli è stato venduto con la copertura di un contratto di manutenzione e/o riparazione programmata. L’indice di soddisfazione dei clienti per il servizio di assistenza MAN risulta anch’esso migliorato. Merito anche dell’attività formativa erogata dalla MAN Academy che nel 2018 ha visto un incremento del 20 per cento delle giornate di formazione erogate ma anche della tempestività e professionalità del servizio Mobile24, il pronto intervento MAN senza alcun costo di attivazione. Il fatturato ricambi è cresciuto del 5 per cento con un significativo risultato per lubrificanti (olio originale) e antigelo che, grazie al-
l’introduzione dei prodotti originali MAN, nel 2018 sono cresciuti del 18 per cento”. Anche il business dell’usato ha un posto di rilievo nei piani strategici italiani di MAN. TopUsed è il brand MAN dedicato ai veicoli usati d’occasione, “la garanzia di mezzi revisionati e affidabili, in grado di assicurare prestazioni di livello assoluto”, ha commentato Roberto Gugliada, Direttore Vendite Usato. “Ormai da qualche anno - ha proseguito il manager - è stata introdotta anche una garanzia basata sul chilometraggio e non più sull’età del veicolo per rispondere nel miglior modo possibile alle esigenze dei clienti che scelgono un veicolo usato. Proprio grazie a questa attenzione alle esigenze degli autotrasportatori come dei gestori delle flotte bus si può archiviare il 2018 con un incremento del fatturato di MAN TopUsed di oltre il 16 per cento rispetto all’anno precedente”. Infine, il 2018 è stato un anno importante per i risultati conseguiti dalle attività di supporto finanziario alla vendita dei veicoli industriali da parte di Volkswagen Financial Services (attraverso il marchio MAN Financial Services), che si sono ulteriormente rafforzate. Leasing, Finanziamenti, Pacchetti di Manutenzione, Diagnostica e Assicurazioni dedicati danno vita a un servizio su misura per tut ta la clientela di MAN Truck & Bus che si è tradotto in un importante share sui volumi di vendita e che sempre più rappresenterà un fattore decisivo nelle motivazioni d’acquisto.
ANCHE I BUS MAN LION’S COACH E NEOPLAN TOURLINER AL TRASPOTEC LOGITEC 2019
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DUE CLASSICI DEL GRAN TURISMO
AN Truck & Bus ha presentato in una fiera perlopiù dedicata ai truck anche due veicoli della gamma autobus, due modelli considerati classici nel trasporto “gran turismo”: il MAN Lion’s Coach e il NEOPLAN Tourliner. Uno sguardo attento alla catena cinematica rivela subito che oggi il MAN Lion’s Coach è più efficiente che mai. Con un motore Euro 6 ulteriormente ottimizzato, vanta ulteriori migliorie quali un rapporto al ponte più lungo e una maggiore potenza. Grande importanza viene rivolta alla sicurezza con i più moderni sistemi di assistenza alla guida come il controllo della velocità basato sul segnale GPS e la topografia del percorso MAN EfficientCruise con la funzione EfficientRoll, l’Adaptive Cruise Control (ACC), il con-
trollo della carreggiata Lane Guard System (LGS) e il MAN Attention Guard. Su NEOPLAN Tourliner, il tuttofare del segmento premium, il posto guida accoglie il conducente con diverse soluzioni ottimizzate dal punto di vista ergonomico e con la nuova generazione del sistema di infotainment Multi Media Coach (MMC), a scelta nella versione MMC Basic o MMC Advanced con un display da 5 o 7 pollici. Alla riduzione dei consumi fino al 10 per cento contribuisce anche la catena cinematica ottimizzata con il motore D26 e il rapporto di trasmissione assiale lungo. A tutto questo si aggiunge la nuova generazione del MAN EfficientCruise ed anche la tecnologia che consente di sfruttare l’inerzia del veicolo MAN EfficientRoll. Secondo il co-
struttore tedesco, entro il 2030 quasi il 66 per cento degli autobus di linea sarà elettrico. Per questo MAN completa la nuova generazione di autobus urbani con una variante a emissioni zero, dopo quella con motore diesel e motore a gas: il MAN Lion’s City E. Un eBus con batterie alloggiate sul tetto, motore centrale sull’asse posteriore o su due (nel caso dell’autobus snodato) sul secondo e terzo asse, ricarica in deposito, autonomia da 200 km fino a un massimo di 270 km in condizioni favorevoli per l’intero ciclo di vita delle batterie. “L’apprezzamento per gli autobus MAN e NEOPLAN si consolida anno dopo anno e la presenza di MAN Truck & Bus Italia è in crescita costante - ha spiegato David Siviero, Direttore Vendite e Prodotto Bus di MAN Truck & Bus Italia - Per esempio, sui modelli turistici (dai 12 metri ai due piani) quasi un veicolo venduto su quattro è stato un MAN o un
NEOPLAN. Nel 2018 è stata incrementata ulteriormente la presenza nelle flotte importanti e negli operatori come Flixbus grazie al rapporto qualità/prezzo e ai costi di gestione competitivi. Un esempio su tutti: la chiusura del contratto di 23 Lion’s Coach con il cliente Baltour nell’autunno scorso e in consegna da gennaio di quest’anno. Nel trasporto pubblico MAN, con il Lion’s City sia nella versione diesel sia a gas, ha mantenuto le posizioni raggiunte negli anni passati, sintomo di un ottimo apprezzamento da parte dei clienti. Posizioni che dovrebbero essere consolidate e incrementate con i nuovi Lion’s City anche in versione ibrida, oltre che diesel e a gas. Trieste Trasporti, ATVO e ATV Verona sono stati alcuni dei clienti pubblici che hanno scelto MAN nel 2018. Per dare una dimensione del successo, basti ricordare che solo a questi tre operatori sono stati consegnati un’ottantina di veicoli”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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RENAULT TRUCKS MODEL YEAR 2019: COMFORT, RISPARMIO E MENO EMISSIONI
La Losanga con tante novità RENAULT TRUCKS PROSEGUE LA SUA OFFENSIVA CON UNA RINNOVATA STRATEGIA SUL PIANO COMMERCIALE. NUOVI MOTORI E MAGGIORE RISPARMIO NEI CONSUMI DI CARBURANTE E QUINDI MINORI EMISSIONI PER IL PESANTE STRADALE
RENAULT TRUCKS T 2019 E MIGLIORAMENTI NEL COMFORT DI MARCIA E NEGLI EQUIPAGGIAMENTI PER LA GAMMA DA DISTRIBUZIONE D E D
WIDE, MODELLI CHE BENEFICIANO ANCH’ESSI DEI NUOVI PROPULSORI CHE RISPONDONO ALLE
R
MAX CAMPANELLA ZINGONIA
enault Trucks inizia il 2019 con il lancio dei Model Year 2019. Per i pesanti stradali T 2019, automezzo già ordinabile presso le Concessionarie, monta nuovi motori e offre un risparmio del tre per cento nel consumo di carburante rispetto alla generazione precedente, oltre a integrare equipaggiamenti che migliorano comfort di guida e vita a bordo. Renault Trucks T e T High versione 2019 montano già i motori DTI 11 e DTI 13 Euro 6 Step D, conformi alla normativa che entrerà in vigore il prossimo 1° settembre, e dispongono di un sistema di post-trattamento di nuova ge-
NORMATIVE PIÙ SEVERE SULLE EMISSIONI EURO nerazione che integra nuovi materiali che ne aumentano il tempo di vita. È stato inserito un sensore della qualità di Adblue ed eliminato il settimo iniettore. LA MEMORIA DEL CAMBIO
Renault Trucks T 2019 è dotato del sistema Optivision di nuova generazione, regolatore di velocità predittivo che utilizza la topografia stradale per ottimizzare il cambio marcia e immagazzina i dati direttamente nel veicolo. È stato migliorato il comfort del conducente: la connessione non viene più interrotta, neanche nelle zone in cui i GPS non danno informazioni, come in galleria. Le informazioni sul percorso sono più
precise e permettono al conducente di prevedere meglio l’itinerario. Infine il regolatore di velocità adattativo Eco Cruise Control offre nuove possibilità di parametrizzazione che consentono di risparmiare carburante. All’interno la plancia ha rifiniture in carbonio, riprese all’interno delle porte, selleria in pelle nera e celetto grigio per creare nuova armonia. All’esterno calandra e retrovisori sono personalizzabili e sono proposte due verniciature: nero lucido o arancione anodizzato. Le targhe identificative dei veicoli sono semplificate e più leggibili e recano nome del veicolo, potenza e motore. Rimane disponibile una linea personalizzabile dall’azienda di trasporto. Novità d’inizio anno anche
la versione 2019 della gamma Distribution, Renault Trucks D e D Wide. I veicoli della nuova versione presentano miglioramenti aerodinamici, nel comfort e nella guida e montano i nuovi motori (conformi alla normativa Euro 6 Step) DTI 5, DTI 8 e DTI 11, aggiornati con un nuovo software e con un filtro antiparticolato integrato di nuova generazione. Nuovo equipaggiamento e migliorie apportate al motore consentono di ridurre fino al sette per cento il consumo di carburante rispetto alla generazione precedente. TANTE NOVITÀ SUL PIATTO
Anche tutti gli equipaggiamenti di bordo sono stati rivisti: Renault Trucks D e D
Wide montano un nuovo sistema di raffreddamento dell’olio e una pompa dell’acqua a bassa portata. I recenti lavori condotti da Renault Trucks con il veicolo sperimentale Urban Lab 2 hanno dimostrato che l’ottimizzazione aerodinamica è uno degli elementi principali per ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 dei veicoli dedicati alla distribuzione, in particolare quando operano nelle zone periferiche. L’aerodinamicità di D e D Wide è stata quindi ottimizzata per favorire il passaggio dell’aria e ridurre i consumi. Nella versione 2019 questi automezzi sono dotati di nuovi deflettori laterali e di un nuovo deflettore di padiglione con 12 regolazioni che si adatta a ogni tipo di carroz-
6 STEP D.
zeria. Per maggiore sicurezza e comfort di guida Renault Trucks D e D Wide sono equipaggiati di nuovi sistemi di assistenza alla guida: ASL (limitatore regolabile di velocità) e ACC (regolatore di velocità adattativo), che permette di mantenere automaticamente la distanza minima dal veicolo che precede, consentendo al conducente una guida più fluida e rilassata in condizioni di traffico intenso. I comandi dei due sistemi sono a portata di mano e il conducente può guidare in condizioni di maggiore efficienza e sicurezza. Renault Trucks D e D Wide 2019 sono compatibili con biodiesel (fino al 100 per cento) e proposti anche in versione a gas naturale CNG.
Con i Model Year 2019 Renault Trucks lancia una nuova offensiva commerciale.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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LE QUATTRO SFIDE VOLVO TRUCKS PRESENTATE AL RECENTE TRANSPOTEC
Tutto a portata di truck I QUATTRO GRANDI TEMI TRADUCONO LA MISSION DI VOLVO TRUCKS PER IL 2019: SICUREZZA, SOSTENIBILITÀ, PROGRESSO E DRIVER PASSION. “DOPO TANTI AMMINISTRATORE DELEGATO DI VOLVO TRUCKS ITALIA - PER INCONTRARE CLIENTI E APPASSIONATI, CONFRONTARCI SUL MONDO DEL TRASPORTO, SUI VEICOLI E SU CIÒ CHE CI ASPETTA NEI PROSSIMI ANNI, PER FAR CONOSCERE DI PIÙ IL NOSTRO MONDO E ACCRESCERE L’ENTUSIASMO NEI CONFRONTI DEL VEICOLO INDUSTRIALE. DIREI CHE ABBIAMO CONSEGUITO PIENAMENTE IL NOSTRO OBIETTIVO”.
ANNI SIAMO TORNATI AL TRANSPOTEC - HA SPIEGATO GIOVANNI DATTOLI,
L
GIANCARLO TOSCANO ZINGONIA
a grande rentrée di Volvo Trucks al Transpotec si è celebrata all’insegna della visione del futuro. La Casa svedese si è presentata all’edizione 2019 del Salone della Logistica Integrata e dei Trasporti di Verona lanciando quattro nuove sfide. “Dopo tanti anni siamo tornati al Transpotec - ha spiegato Giovanni Dattoli, Amministratore delegato di Volvo Trucks Italia - per incontrare clienti e appassionati, confrontarci sul mondo del trasporto, sui veicoli e su ciò che ci aspetta nei prossimi anni, per far conoscere di più il nostro mondo e accrescere l’entusiasmo nei confronti del veicolo industriale”. I quattro grandi temi traducono la mission di Volvo Trucks per il 2019: Sicurezza, Sostenibilità, Progresso e Driver Passion. La sicurezza è da sempre uno dei valori chiave del marchio di Göteborg. Ha appena compiuto 60 anni la cintura di sicurezza a tre punti, inventata e brevettata da Volvo ma condivisa subito, e gratuitamente, con i propri concorrenti. E dal momento che per Volvo Trucks la sicurezza è un concetto a 360° che abbraccia tutti gli utenti della strada, al Transpotec si è parlato anche di Stop Look Wave, il progetto per le scuole dell’infanzia, primarie, medie inferiori e superiori che mette al centro la distrazione di bambini e ragazzi. Due dati emergono in tutta la loro drammaticità: ogni anno il 32 per cento degli incidenti europei coinvolge gli utenti vulnerabili della strada, soprattutto pedoni; ogni anno, più di 260mila tra bambini e ragazzi di età inferiore a 19 anni muoiono in incidenti stradali
e ancora troppi di questi incidenti vedono coinvolti camion e autobus. Per questo è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sul giusto comportamento da tenere in strada. Insegnare ai bambini come comportarsi nel traffico può contribuire a salvare molte giovani vite. Il numero di partecipanti alla campagna Stop Look Wave di Volvo Trucks è in continuo aumento. L’obiettivo è aiutare i bambini di tutto il mondo a capire quali sono i comportamenti giusti da adottare per muoversi in sicurezza nel traffico: innanzitutto fermarsi
(stop), quindi guardare e osservare l’ambiente circostante (look), infine, salutare l’autista e accertarsi di essere stati visti (wave). La seconda edizione del concorso prevede l’invio entro il 7 maggio degli elaborati da parte delle scuole iscritte mentre il 9 giugno verranno proclamati i vincitori: per ogni categoria verranno premiate due scuole con un assegno di 1.500 euro. Volvo Trucks è azienda leader in termini di sicurezza e il suo ambizioso obiettivo è far sì che nessun veicolo Volvo sia coinvolto in un incidente. Nel 1969 è stato creato il Volvo’s
Grazie ai nuovi veicoli alimentati a metano liquido il costruttore svedese è dunque in grado di offrire un’alternativa a basso impatto sul clima che soddisfa anche gli elevati requisiti di prestazioni, riduzione dei consumi di carburante e autonomia operativa, a tutto beneficio della reddittività.
Accident Research Team (Team di ricerca sugli incidenti) e da allora i tecnici svedesi continuano a sviluppare e proporre soluzioni all’avanguardia per la prevenzione degli incidenti e la riduzione degli infortuni. Transpotec 2019 ha offerto un’occasione di confronto anche sulla sostenibilità. La gamma Volvo LNG è la soluzione a metano liquido per veicoli fino a 460 cv di potenza che garantiscono le prestazioni di un diesel, il 20 per cento in meno di emissioni di CO2 e la possibilità di ridurre sensibilmente i costi di carburante. Un’opportunità che fa sempre più presa sui clienti e sui loro committenti, che spingono per avere una filiera green. Le soluzioni tecniche per veicoli sempre meno inquinanti sono parte di un progetto ampio, poiché il rispetto per l’ambiente è un valore storico del brand scandinavo, fondamentale già a partire dagli anni ’70 del secolo scorso. A conferma di ciò, rientra tra gli impegni di Volvo Trucks la completa sostenibilità del processo produttivo, che si concretizza per esempio nella realizzazione di impianti di produzione a emissioni zero. Un anno fa Volvo Trucks ha lanciato sul mercato i nuovi FH LNG e FM LNG, disponibili nelle versioni da 420 o 460 cv per attività di trasporto regionale e di lungo raggio. Grazie ai nuovi veicoli alimentati a metano liquido il costruttore svedese è dunque in grado di offrire un’alternativa a basso impatto sul clima che soddisfa anche gli elevati requisiti di prestazioni, riduzione dei consumi di carburante e autonomia operativa. È questa del resto la com binazione richiesta dai clienti Volvo per i trasporti re gionali e di lungo raggio. Piuttosto che un motore a ciclo Otto, la tradizionale soluzione per i veicoli a gas, il Volvo FH LNG e il Volvo FM LNG sono alimentati da motori a gas che impiegano la tecnologia a ciclo diesel. Ciò significa che optando per il gas si ottengono pari guidabilità, consumo di carburante e affidabilità. Il motore a gas da 460 cv genera una coppia massima di 2.300 Nm, mentre il modello da 420 cv raggiunge i 2.100 Nm, ovvero le stes-
se coppie ottenute con i corrispondenti motori diesel. Inoltre, il consumo di carburante è simile a quello dei motori diesel Volvo, ma più basso del 15-25 per cento rispetto ai convenzionali motori a gas. Il carburante impiegato è gas naturale liquefatto o bioLNG. Impiegando il biogas, è possibile ridurre l’impatto climatico del 100 per cento, non essendo il combustibile ricavato da fonti fossili ma ottenuto tramite il riciclo di materiale organico di scarto, mentre il gas naturale fossile consente di ridurlo del 20 per cen to. I serbatoi vengono riempiti con metano liquido conservato a una pressione di 4-10 bar e a una temperatura compresa tra -140 e -125 °C. Il modello più grande di serbatoio contiene LNG sufficiente per una percorrenza pa ri a 1.000 km. Il rifornimento richiede quasi lo stesso tempo del diesel. Durante la guida, il carburante viene riscaldato, pressurizzato e trasformato in gas prima di essere iniettato nel motore. Per accendere il gas, al momento dell’iniezione viene aggiunta una piccola quantità di gasolio. Per ottenere una riduzione del 100 per cento delle emissioni di CO2 occorre so-
anti-particolato. Sempre nel 2018 Volvo ha presentato importanti innovazioni che anticipano la tecnologia futura, come i veicoli elettrici, a guida autonoma e connessi. Non era presente al Transpotec ma si è abbondantemente parlato di Vera, il prototipo elettrico privo di cabina dal design all’avanguardia, punto più alto di un percorso d’innovazione che passa attraverso soluzioni alternative, tecnologiche, dalle infinite potenzialità. Per Volvo Trucks i veicoli elettrici a guida autonoma sono una soluzione di trasporto del futuro. L’obiettivo a lungo termine è offrire alle aziende che necessitano di servizi di trasporto continui tra hub logistici una soluzione che completi le offerte già esistenti. In pratica, Volvo Trucks sta sviluppando un nuovo tipo di soluzione di trasporto per le operazioni più ripetitive e che richiedono elevata precisione tra centri di smistamento fissi. La soluzione di trasporto è formata da veicoli elettrici a guida autonoma connessi e da un centro di controllo. I veicoli vengono utilizzati come trattori e sono compatibili con i piani di carico/rimorchi esistenti. La propulsione è com-
stituire il diesel di origine fossile con HVO (oli vegetali idrogenati, Hydrogenated Vegetable Oils) e combinarlo con bio-LNG. L’offerta FH LNG e FM LNG comprende trattori (4x2, 6x2, 6x4) e carri (4x2, 6x2, 6x4) con peso totale massimo di 64 tonnellate per attività di trasporto regionale e di lungo raggio. Il propulsore è l’unità Volvo G13C Euro 6 common rail a 6 cilindri in linea da 13 litri e iniettori con ugelli per gas e diesel. La trasmissione è sempre la rinomata Volvo I-Shift. Per quanto riguarda i serbatoi del carburante sono disponibili le soluzioni 115 kg (275 litri), 155 kg (375 litri) e 205 kg (495 litri) per una percorrenza massima di 1.000 km. Viene montato anche un piccolo serbatoio per gasolio. Il posttrattamento dei gas di scarico è assicurato da SCR e filtro
pletamente elettrica, a zero emissioni in atmosfera e rumorosità ridotta. La catena cinematica e le batterie sono dello stesso tipo utilizzato nei camion elettrici Volvo Trucks. Infine, a Transpotec Volvo Trucks ha apertamente dialogato con i suoi autisti, cioè co loro che tutti i giorni affrontano le strade con i veicoli del marchio. Per premiare la loro passione e “devozione”, durante la fiera sono state aperte le iscrizioni alla nuo va edizione di Volvo Trucks Driver Specialist Chal lenge, la competizione che eleggerà il miglior autista Volvo italiano. Naturalmente, lo stand Volvo Trucks al Transpotec 2019 si è distinto per ricchezza di contenuti e presenza veicolare: un Volvo FH 16 750, un Volvo FH LNG e un veicolo della gamma 9000 di Volvo Buses.
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LA NUOVA AMMIRAGLIA MERCEDES-BENZ SI PRESENTA AL PUBBLICO ITALIANO
Actros sempre il re del trasporto ACTIVE DRIVE ASSIST, PREDICTIVE POWERTRAIN CONTROL, ACTIVE BRAKE ASSIST 5, MIRRORCAM: L’AMMIRAGLIA DELLA STELLA COMPIE UN ULTERIORE DECISIVO PASSO IN AVANTI SUL FRONTE DELLA SICUREZZA, DELL’EFFICIENZA E DELLA CONNESSIONE. PRESENTATO IN ANTEPRIMA ITALIANA AL TRANSPOTEC 2019, IL NUOVO ACTROS È PRONTO A SFIDARE DI NUOVO IL MERCATO DEI VEICOLI INDUSTRIALI CON CONTENUTI TECNOLOGICI ANCORA PIÙ AVANZATI.
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FABIO BASILICO VERONA
nche in Italia il nuovo Actros è una realtà. Mercedes-Benz ha pre so come riferimento il Transpotec 2019 per presentare in anteprima la nuova generazione della sua ammiraglia truck. Sicurezza, efficienza e connessione: sono questi gli highlights del pesante della Stella che porta l’efficienza a vantaggio degli imprenditori e il comfort per il conducente a un livello mai raggiunto finora. L’Active Drive Assist consente di accedere alla guida autonoma per migliorare la sicurezza e per alleggerire l’impegno del conducente in situazioni stressanti e in tutti i range di velocità. A differenza di altri sistemi che funzionano solo a partire da una determinata velocità, l’Active Drive Assist consente all’autista di viaggiare - per la prima volta su un veicolo industriale prodotto di serie - in mo dalità semi autonoma in tut ti i range di velocità. La no vità è costituita dalla gestione attiva delle dinamiche trasversali e dal collegamento tra la gestione delle dinamiche longitudinali e trasversali, grazie alle informazioni provenienti dal radar e dalla telecamera. L’Active Drive Assist è basato sull’ormai affermato sistema di mantenimento della distanza con funzione stop-and-go e sul sistema antisbandamento. Il sistema rallenta il truck quando si avvicina eccessivamente a un veicolo che precede e accelera nuovamente fino al raggiungimento della velocità precedentemente impostata. Inoltre, mantiene attivamente il veicolo all’interno della propria corsia. Se il veicolo tende involontariamente a uscire dalla corsia, l’Active Drive Assist interviene, sterzando autonomamente per riportare il mezzo in carreggiata. A questo riguardo, la distanza rispetto al veicolo che precede e la posizione del veicolo all’interno della corsia possono essere impostate su diversi livelli attraverso il menu relativo ai sistemi di assistenza alla guida. Un aspetto importante ai fini della sicurezza è che il sistema antisbandamento attivo rimane funzionante anche se il conducente ha disattivato l’Active Drive Assist. I campi di applicazione in cui la guida parzialmente autonoma mediante Active Drive Assist può supportare il con ducente comprendono strade diritte, curve ad ampio raggio, traffico intenso e marcia stop-and-go in autostrada.
I notevoli progressi in termini di riduzione dei consumi sui tragitti extraurbani sono sta ti ottenuti in particolare grazie alla funzione ampliata del Predictive Powertrain Control, il sistema intelligente di gestione del Tempomat e del cambio. Oltre a un sistema di localizzazione satellitare, il nuovo Predictive Powertrain Control utilizza mappe stradali digitali particolarmente precise, che contengono dati sulla topografia, sull’andamento delle curve, sulla conformazione geometrica di incroci e rotatorie e sulla segnaletica stradale. Il sistema ottimizza lo stile di guida non solo in presenza di discese o salite, ma anche su percorsi extraurbani ricchi di curve, dove fino a oggi non era possibile impiegare il Tempomat in modo ottimale. Tutto ciò con l’obiettivo di evitare frenate, accelerazioni o cambi di marcia inutili, di impiegare il truck nel modo più efficiente possibile in termini di consumo di carburante e di supportare al meglio il conducente nella guida del veicolo. L’interazione tra Predictive Powertrain Control e il sistema di mantenimento della distanza, inoltre, migliora i consumi di carburante: il sistema di mantenimento della distanza fornisce informazioni sui veicoli che precedono, affinché il Tempomat intelligente possa pianificare perfettamente sia i cambi di marcia sia l’impostazione della velocità e sfruttare al massimo lo slancio del veicolo. Per la prima volta sul nuovo Actros, il Predictive Po wertrain Control è dotato anche della nuova modalità di
marcia Economy+ del cambio automatico PowerShift3, che è impostata in funzione di uno stile di guida ancora più parsimonioso. L’equipaggiamento di serie comprende ancora i programmi di marcia Standard/Eco/Power. Un’altra novità: il Predictive Powertrain Control perfezionato è ora disponibile anche per i trasporti di carichi pesanti fino a 120 tonnellate, i veicoli a trazione integrale e i veicoli dotati di Hydraulic Auxiliary Drive o di frizione Turbo Retarder. Altra chicca è l’Active Brake Assist 5, la nuova generazione del sistema di assistenza alla frenata d’emergenza con riconoscimento dei pedoni più evoluto. Una novità dell’Active Brake Assist 5 è rappresentata dall’interazione del sistema radar e di telecamere, grazie a cui è stato possibile, tra l’altro, migliorare la reazione alle persone in una gamma di velocità fino a 50 km/h. L’Active Brake Assist 5 è in grado di reagire, entro i limiti del sistema, in presenza di persone che attraversano la strada, pro vengono dalla direzione opposta oppure camminano all’interno nella stessa corsia, effettuando una frenata d’emergenza. Questo vale anche per i pedoni che incautamente passano davanti al veicolo e che potrebbero fermarsi in seguito allo spavento: una situazione che si verifica sempre più frequentemente nell’era degli smartphone. Il nuovo Actros è il primo veicolo di serie a livello mondiale a essere dotato di MirrorCam, sistema che funziona esclusivamente grazie a telecamere digitali e display, che
sostituiscono i tradizionali specchi principali e grandangolari. La MirrorCam assicura una visibilità su tutti i lati nettamente migliorata e le sue prestazioni soddisfano più che ampiamente i requisiti di legge. Oltre alla maggiore sicurezza che ne deriva, l’eliminazione degli specchi retrovisori riduce il consumo di carburante, in quanto le telecamere digitali compatte presentano notevoli vantaggi in termini di aerodinamica. Le telecamere sono installate a destra e a sinistra sul telaio del tetto. Le immagini riprese sono visualizzate con una risoluzione di 720 x1.920 pixel su due display da 15 pollici installati sui montanti anteriori nella cabina. Il conducente dispone anche di una buona visuale obliqua in avanti all’altezza dei montanti anteriori e, conseguentemente, di un
campo visivo più ampio. La nitidezza delle immagini fornite dalle telecamere è garantita da un rivestimento applicato alla lente mentre la gestione della luminosità e del contrasto consente una visibilità ottimale anche in manovra nelle ore notturne. Sulle motrici con semirimorchio, durante la marcia in curva, l’immagine del display interno alla curva si orienta di con seguenza, fornendo una visuale ottimale dell’intero rimorchio: un netto miglioramento rispetto a un sistema di specchi retrovisori convenzionale. La MirrorCam risulta estremamente utile non solo in marcia, ma anche durante le soste e quando il conducente riposa: tramite un interruttore posizionato sulla porta e accanto al letto, è possibile attivare il sistema per due minuti. Questo accorgimento
Grande anteprima del nuovo Actros per il mercato italiano in occasione del recente Transpotec di Verona.
consente al conducente di tenere sempre sotto controllo l’a rea circostante il veicolo mediante i display. Il sistema funziona anche se la tendina è chiusa e il veicolo è completamente spento. Chi sale a bordo del nuovo Actros rimane immediatamente colpito dalla nuova plancia multimediale. Il cuore di questa interfaccia conducente-veicolo sviluppata ex novo è costituito dai due display a colori, ciascuno con una diagonale dello schermo di 10 pollici, compresi nella dotazione di serie. Al posto della classica strumentazione con tachimetro, contagiri e indicatore livello carburante, nel la plancia multimediale dietro al volante è montato il display a colori principale ad alta risoluzione nel look “schermo piatto”, che mette a disposizione del conducente tutte le informazioni di base importanti ai fini della guida e molto altro ancora, tra cui le segnalazioni dell’Active Drive Assist. La parte centrale del display può essere configurata in base alle proprie preferenze. Al posto del tradizionale pannello di comando è stato adottato un secondo schermo piatto, che funge da display secondario a sfioramento e che consente di gestire in maniera comoda e intuitiva tutte le altre funzioni presenti sul veicolo. Il display a colori principale e il touchscreen secondario possono essere gestiti anche attraverso il nuovo volante multifunzione dotato di comandi touch, det ti anche “touch control pad” o “finger navigation pad”. Rispetto al modello pre cedente, il nuovo Actros registra consumi ancora più bassi, con una riduzione fino al 3 per cento in autostrada e addirittura fino al 5 per cento nel traffico extraurbano.
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SCANIA GUIDA IL CAMBIAMENTO VERSO IL TRASPORTO SOSTENIBILE
Opzione futuro SCANIA HA MOSTRATO I MUSCOLI ALL’ULTIMA EDIZIONE DEL TRANSPOTEC LOGITEC DI VERONA. IN MOSTRA NEI PADIGLIONI VERONESI C’ERA TUTTA LA GAMMA DI VEICOLI DI NUOVA GENERAZIONE DEL
GRIFONE ACCOMPAGNATA DA UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI. TEMA CENTRALE ANCORA UNA VOLTA LA SOSTENIBILITÀ E IL FUTURO DEI TRASPORTI. “SECONDO LA VISIONE DI SCANIA DARE VITA A UN SISTEMA DI TRASPORTO LIBERO DAI COMBUSTIBILI FOSSILI NON SOLO È POSSIBILE MA ANCHE ATTRATTIVO SIA DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO CHE SOCIALE”, HA RIBADITO FRANCO FENOGLIO,
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FABIO BASILICO VERONA
on uno spazio espositivo di ben 1.800 metri qua drati, Scania ha mostrato i muscoli all’ultima edizione del Transpotec Logitec di Verona. In mostra nei padiglioni veronesi c’era tutta la gamma di veicoli di nuova generazione del Grifone accompagnata da un ricco programma di eventi. Uno in par ticolare ha calamitato le at tenzioni degli operatori e dei visitatori intervenuti al Transpotec: tutti i protagonisti del settore dei trasporti si sono dati appuntamento allo stand Scania per mettere in evidenza il proprio impegno nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile. L’evento, moderato dalla giornalista RAI Maria Concetta Mattei, dal titolo “Verso un futuro sostenibile. Insieme”, ha chiamato in causa tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto che sono stati invitati a mettere in evidenza il proprio impegno nel guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile. L’incontro prevedeva 3 panel di discussione: uno in rappresentanza del mondo delle imprese, uno in rappresentanza del mondo della tecnologia e delle infrastrutture e uno in rappresentanza del mondo accademico/dell’istruzione e dell’occupazione. Protagoni-
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI ITALSCANIA.
sti dell’evento anche 120 studenti di due istituti di Verona: ITS Verona e Istituto San Zeno, Salesiani. “Abbiamo più volte ribadito la necessità di operare tutti insieme per guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile - ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - Vogliamo ora passare dalle parole ai fatti, ecco perché abbiamo invitato a intervenire tutti coloro che ope-
rano nell’ecosistema dei trasporti. Secondo la visione di Scania dare vita a un sistema di trasporto libero dai combustibili fossili non solo è possibile ma anche attrattivo sia dal punto di vista economico che sociale. Dobbiamo però agire al più presto e mettere in atto dei cambiamenti a una velocità senza precedenti. Dobbiamo integrarci e fare sistema per dare delle risposte concrete alle importanti aspettative rivolte nei con-
fronti del settore del trasporto: solo così riusciremo a garantire uno sviluppo efficiente, sicuro e sostenibile del sistema di trasporto nel nostro Paese”. Scania è dunque sempre più in prima fila nell’esporre la gamma di soluzioni più completa di sempre e nel mostrare come, in un contesto in continua evoluzione, le sue soluzioni di trasporto siano in grado di soddisfare tutte le esigenze operative dei clienti,
sia che si parli di lungo raggio che di applicazioni speciali, distribuzione, trasporto pubblico o cava cantiere. L’approccio dell’azienda nel guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile è fatto anche dalla gamma di soluzioni a carburanti alternativi più ampia di sempre. Di recente Scania è entrata a far parte del consorzio BioLNG EuroNet impegnato a incrementare ulteriormente l’utilizzo del gas naturale liquefatto (LNG) come carburante per il trasporto su strada in tutta Europa, grazie a nuove strutture destinate a garantirne un successo nel lungo termine e la diffusione su larga scala. I membri del consorzio svolgeranno in maniera indipendente diverse attività con l’obiettivo di sostenere il futuro acquisto di 2.000 veicoli alimentati a LNG, la creazione di 39 stazioni di rifornimento LNG e la costruzione di un impianto di produzione di Bio-LNG nei Paesi Bassi. Le stazioni di servizio LNG faranno parte di una rete pan-europea e verranno costruite in Belgio, Francia,
Germania, Paesi Bassi, Polonia e Spagna. Questi distributori verranno collocati ogni 400 km lungo le reti principali dei corridoi stradali dalla Spagna alla Polonia orientale. Il progetto BioLNG Euronet unisce i maggiori attori del mercato europeo, tra cui due costruttori di veicoli pesanti particolarmente attivi sul fronte del gas naturale liquido come Scania e Iveco. I partner del progetto hanno l’intento di supportare l’U nione Europea nel raggiungere l’obbiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 60 per cento entro il 2030, favorendo la decarbonizzazione a lun go termine del trasporto pesante su strada in Europa. All’ultima edizione di Ecomondo, nel novembre scorso a Rimini, Scania ha presentato al pubblico italiano il nuovo veicolo ibrido-elettrico plug-in, avanguardia tecnologica in quanto a propulsioni alternative. “Dopo il settore energetico, quello dei trasporti è la seconda più grande fonte di CO2 sul pianeta, con quasi un quarto delle emissioni globali. Sappiamo di essere parte del problema ma vogliamo anche essere parte della soluzione”, aveva evidenziato in quell’occasione Franco Fenoglio. “Vogliamo ribadire il nostro impegno nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile agendo insieme a chi, come noi, si trova a operare nell’ecosistema dei trasporti. Abbiamo una responsabilità nei confronti delle generazioni future, responsabilità che noi di Scania vogliamo trasformare nell’opportunità di mettere in atto un vero e proprio cambiamento grazie ad azioni concrete e soluzioni di trasporto disponibili ‘Qui e adesso’. Da soli però non possiamo fare nulla, nessuno può riuscirci. È necessario che tutte le parti in causa nel settore pubblico e privato collaborino dando vita a partnership per accelerare questa transizione”. Il nuovo veicolo ibrido-elettrico plug-in è in grado di effettuare fino a 10 km in modalità elettrica. “Stiamo assistendo a una costante crescita della popolazione e a una pro gressiva urbanizzazione: due macro-trend che stanno determinando un incremento della domanda di mobilità di merci - ha evidenziato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development e Head of Sustainable solutions di Italscania - L’ambito urbano sta diventando un contesto sempre più sfidante per il trasporto: mentre la domanda cresce e si modifica a causa di trend quali l’affermarsi dell’e-commerce, la riduzione delle emissioni è ormai una via obbligata, e strategie efficaci per affrontare il problema del traffico possono diventare un fattore chiave di successo. Il nuovo veicolo ibri do, in questo senso, rappresenta lo stato dell’arte per il trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l’economia operativa totale, che in termini di efficienza e sostenibilità ambientale”. Il nuovo veicolo ibrido è dotato di motore diesel Scania da 9 litri, 5 cilindri in linea, che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo a un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 CV) e una coppia di 1.050 Nm. La batteria ricaricabile agli ioni di litio è dimensionata per una potenza di 7,4 kWh, per assicurarne la massima durata.
MANUTENZIONE CON PIANO FLESSIBILE: USA I DATI OPERATIVI RACCOLTI IN TEMPO REALE PER INTERVENTI PERSONALIZZATI.
“UNA MANUTENZIONE CHE SI ADATTA A COME UTILIZZO IL MIO CAMION” Un servizio di manutenzione che si adegua dinamicamente alle reali condizioni di utilizzo di ogni mezzo. È l’officina a chiamare quando serve per fare esattamente ciò che serve.
SCANIA. PER L’UNICA IMPRESA CHE CONTA. LA TUA.
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OLTRE 1.000 IVECO STRALIS A GAS NATURALE LIQUIDO VENDUTI IN ITALIA NEL 2018
LNG la formula del successo
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FABIO BASILICO TORINO
veco ha vinto la scommessa del metano liquido. Il 2018 si è chiuso con nuovo record per il brand: il mese di dicembre, infatti, ha fatto registrare un significativo incremento dei volumi di vendita dello Stralis a gas naturale liquefatto (LNG) che sono più che raddoppiati rispetto al 2017, con oltre 1.000 unità ven dute nell’anno in Italia. Gran parte del merito va all’introduzione sul mercato dello Stralis NP con motorizzazione da 460 cavalli, che ha raccolto da subito forti consensi, perché dotato di una tecnologia che coniuga elevate prestazioni e grande sostenibilità, e che ha abbattuto definitivamente anche il tabù del le lunghe distanze, con un’au tonomia di ben 1.600 km fra un rifornimento del dop pio serbatoio a LNG e quello successivo. Mihai Daderlat, Italy Market Business Director, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di questo risultato importante che premia il nostro percorso verso la transizione energetica del trasporto italiano. Il dato dei volumi di vendita, inoltre, assume una rilevanza ancora maggiore se si considera che, sul totale dei veicoli venduti nel corso del 2018, più del 25 per cento è andato a implementare il parco mezzi di clienti nuovi, che oggi hanno scelto i nostri veicoli a metano proprio per la tecnologia pulita ed economicamente competitiva che li caratterizza. Abbiamo lavorato
“IL DATO DEI VOLUMI DI VENDITA - HA SPIEGATO MIHAI DADERLAT, ITALY MARKET BUSINESS DIRECTOR DI IVECO ASSUME UNA RILEVANZA ANCORA MAGGIORE SE SI CONSIDERA CHE, SUL TOTALE DEI VEICOLI VENDUTI NEL CORSO DEL 2018, PIÙ DEL
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PER CENTO È ANDATO A IMPLEMENTARE IL PARCO MEZZI DI CLIENTI NUOVI, CHE OGGI HANNO SCELTO I NOSTRI VEICOLI A METANO PROPRIO PER LA TECNOLOGIA PULITA ED ECONOMICAMENTE COMPETITIVA CHE LI CARATTERIZZA”.
senza tregua a fianco dei nostri clienti insieme a tutti gli sta keholder interessati, per supportare l’ingresso di nuove soluzioni di trasporto sostenibile in un settore che oggi più che mai ha necessità di rinnovarsi. Grazie alle nostre avanzate tecnologie a gas naturale siamo parte attiva in
tutta Europa - e ancora di più in Italia - in un processo di conversione del parco circolante obsoleto a tutti i livelli, dalle grandi flotte ai piccoli trasportatori, verso soluzioni maggiormente sostenibili. Questo aspetto ha determinato una crescita esponenziale nel mercato delle trazioni al-
ternative in Italia, dove, orgogliosi di avere un ruolo da pro tagonisti, siamo decisi a restare il leader assoluto”. Stralis NP 460 ha dimostrato di essere il veicolo idea le per un trasporto realmente sostenibile, sia sotto il profilo ambientale sia sotto quel lo economico. Anche il
contesto economico sta virando in una direzione che conferma le scelte strategiche compiute da Iveco nell’ambito delle alimentazioni alternative. Le Regioni del Nord Italia, per esempio, si stanno orien tando sempre più verso un trasporto pulito attraverso provvedimenti come quello a-
dottato da Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che introduce il blocco del traffico per i veicoli maggiormente inquinanti. Inoltre, i recenti provvedimenti in materia ambientale promossi da numerosi paesi anche su scala europea, come l’esenzione dal pagamento del la componente inquinamento dei pedaggi autostradali in Germania per i mezzi alimentati a gas naturale, fanno di questi veicoli una categoria privilegiata in grado di soddisfare le esigenze del moderno sistema di trasporti.
BONANNO SCEGLIE DUE VEICOLI IVECO PER GESTIRE LE ATTIVITÀ DELLA CAVA DI CISLAGO
Trakker affronta la sfida del calcestruzzo D
I VEICOLI SONO PROGETTATI PER LAVORARE SU TUTTI I TIPI DI TERRENO IN CONDIZIONI DI MASSIMO COMFORT, SICUREZZA E PRODUTTIVITÀ, GRAZIE A UN TELAIO AD ALTO LIMITE DI SNERVAMENTO, CAMBI RIVOLUZIONARI, I PIÙ AVANZATI SISTEMI DI CONTROLLO E SICUREZZA PER IL LAVORO FUORI STRADA.
ue Iveco Trakker sono stati consegnati alla Bonanno Srl, azienda con più di 40 anni di esperienza, che da oltre un decennio lavora nella coltivazione delle cave per il gruppo Holcim Aggregati Calcestruzzi Srl, leader mondiale nella produzione di calcestruzzo. Per gestire al meglio le attività nella cava di Cislago (Va), Bonanno ha scelto la robustezza e l’affidabilità dei Trakker, che vanno a implementare una flotta di 15 mezzi, tra autocarri e macchine destinate al movimento terra. I veicoli sono progettati per lavorare su tutti i tipi di terreno - dalle strade in terra battuta al fuoristrada estremo - in condizioni di massimo comfort, sicurezza e produttività, grazie a un telaio ad alto limite di snervamento, cambi rivoluzionari, i più avanzati sistemi di controllo e sicurezza per il lavoro fuori strada, come l’off road mode, che consente il disinserimento dell’ABS a velocità inferiori ai 15 km/h, per affrontare i percorsi dissestati, ripidi e con scarsa aderenza tipici della cava. I due Trakker oggetto della
consegna sono equipaggiati con un particolare sistema di antiribaltamento e antischiacciamento, brevettato dall’allestitore Cantoni per rispondere efficacemente alle nuove normative in materia di sicurezza, che richiedono che le macchine semoventi a rischio di ribaltamento o rovesciamento laterale siano munite di una struttura di protezione appropriata. La struttura “Defender” installata dal carrozziere si fissa al controtelaio del veicolo e non richiede interventi sulla cabina, che anzi può essere facilmente liberata tramite una pompa idraulica e fatta ruotare in caso di necessità. Studiata per proteggere l’abitacolo, deformandosi senza urtare il conducente in caso di caduta di oggetti dall’alto, va a implementare i sistemi di sicurezza già previsti da Iveco per assicurare l’esercizio delle attività in cava e la movimentazione dei materiali nelle condizioni ottimali. Il cliente è stato affiancato nella sua scelta dalla concessionaria di riferimento, la Milano Industrial, realtà dinamica appartenente al gruppo Lombardia Truck.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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SU STRADA / MAN TGX 18.500 4X2
Vince sulla lunga distanza NEL TEST DRIVE DI OLTRE 300 KM A BORDO DEL TRATTORE TGX 18.500 4X2 ABBINATO A UN SEMIRIMORCHIO
SCHMITZ CARGOBULL PER UNA MASSA TOTALE DELLA COMBINAZIONE DI 40 T, ABBIAMO CONSTATATO L’ULTERIORE PROGRESSO COMPIUTO DAL TGX NEL QUADRO DEL CONTINUO RINNOVAMENTO DELLA PROPOSTA MAN
TRUCK. LA RECENTE RIORGANIZZAZIONE DELLA CABINA XXL PONE AL CENTRO L’AUTISTA, IMMERSO IN UN AMBIENTE ERGONOMICO E FUNZIONALE SIA NELLE
L
FABIO BASILICO ASSAGO
’ammiraglia del Leone vin ce sulla lunga distanza dimostrandosi efficiente e performante proprio là dove il trasporto diventa più esigente e l’esigenza del contenimento dei costi di gestione più pressante. Nel test drive di oltre 300 km a bor do del trattore TGX 18.500 4x2 abbinato a un semirimorchio Schmitz Cargobull per una massa totale della combinazione di 40 t, abbiamo constatato l’ulteriore progresso compiuto dal TGX nel quadro del continuo rinnovamento della proposta MAN Truck. Accompagnati dal driver Walter Miksch abbiamo testato il veicolo su un percorso esclusivamente autostradale caratterizzato sia da tratti pianeggianti che da diversi dislivelli. La cabina XXL è il top di gamma a disposizione della famiglia di truck TGX, che dispone anche delle soluzioni XL e XLX. Il volante multifunzione costituisce l’interfaccia ideale tra veicolo e conducente: diverse funzioni sono integrate nelle razze in modo chiaro e intuitivo. Senza distogliere le mani, è possibile consultare informazioni sul veicolo, ricevere telefonate e gestire la radio. Il driver può regolare liberamente l’altezza e l’angolazione del volante multifunzione. La filosofia di progettazione della cabina del TGX ruota attorno al concetto: l’autista al centro del suo universo. Dall’inizio del 2018 gli autisti che siedono al volante di un nuovo autocarro MAN hanno modo di scoprire una serie di novità che semplificano il loro lavoro e renderanno più piacevole la vita in cabina. La strumentazione principale dietro il volante
FASI DI GUIDA CHE DURANTE IL RIPOSO. presenta ora un display a colori da 4” ad alta risoluzione e ben strutturato. Indicatori di diverso colore semplificano la leggibilità e l’orientamento. I quadranti sono facilmente leggibili grazie alla retroilluminazione bianca di cui sono dotati. Oltre al display analogico, è ora disponibile un indicatore digitale della velocità di tipo numerico. Gli elementi di comando e i menu sono abbinati sotto il profilo cromatico al sistema di Infotainment MAN MMT. Il nuovo sistema d’infotainment offre diverse funzionalità mi-
gliorate. La variante MAN Media Truck Advanced con navigatore integrato offre un display a colori da 7”, controllo vocale, sistema vivavoce per telefono, display video tramite USB e SD, info traffico via radio e interfaccia per un massimo di due telecamere. La funzione Twin Pairing consente di collegare contemporaneamente due telefoni cellulari e la nuova funzione Mirror Link trasferisce l’interfaccia dei dispositivi mobili al sistema d’infotaiment. A destra, in posizione ergonomica sotto il volante, è
presente il pannello centralizzato degli interruttori e dei comandi con nuove funzionalità. Per praticità, gli interruttori correlati sono organizzati in gruppi, mentre le funzioni utilizzate più di frequente durante la guida sono comodamente sistemate nel campo visivo dell’autista. Nel pannello di controllo principale si trova l’interruttore rotante del cambio automatizzato MAN TipMatic. L’intento complessivo è semplificare al massimo il passaggio da un autocarro ad un altro da parte dei conducenti. La nuova orga-
nizzazione del cruscotto sopra e a destra del pannello centrale è piuttosto notevole: a uno scomparto accessibile e a portata di mano utilizzato per agli oggetti personali, come occhiali o cellulare, si aggiunge un grande e lungo scom parto aperto, dotato al centro di collegamenti elettrici. All’interno di questo vano è possibile bloccare nella posizione desiderata anche i nuo vi portabicchieri. Nella parte inferiore della consolle centrale si trova un ulteriore scomparto aperto che si e stende per l’intera larghezza
LA cArtA d’identità
L’accesso alla cabina del MAN TGX 18.500 è estremamente comoda grazie a tre pratici scalini che sono antisdrucciolo.
Nome: TGX 18.500 Cognome: MAN Configurazione: trattore 4x2 + semirimorchio. Massa totale (combinazione): 40.000 kg. Cabina: XXL. Passo ruota: 3.600 mm. Motore: MAN D2676, Euro 6c; 12.419 cc, diesel 6 cilindri in linea, 4 valvole, iniezione common rail; turbocompressore bistadio con raffreddamento intermedio; potenza max: 368 kW/500 cv a 1.800 giri/min; coppia max: 2.500 Nm a 9301.350 giri/min; post-trattamento dei gas di scarico SCR. Cambio: MAN TipMatic 12+2 DD PROFI; funzionalità Smart Shifting, Idle Speed Drving e disimpegno del veicolo; Retarder disinseribile con potenza frenante massima di 500 kW e coppia frenante massima di 4.100 Nm. Sistema frenante: MAN BrakeMatic, sistema frenante elettronico EBS con coordinamento ABS, ASR e freni continui; freni a disco per asse anteriore e posteriore. Sospensioni asse anteriore: 1 balestra parabolica a una sola lamina 7,5 t. Sospensioni asse posteriore: pneumatiche a quattro soffietti, 13 t. Serbatoio carburante: 490 litri a destra + 250 litri a sinistra. Serbatoio AdBlue: 60 litri. Pneumatici: 315/55 R 22.5 (asse anteriore); 315/70 R 22.5 (asse posteriore). Ralla: SAF-Holland Dotazioni: segnale di frenata di emergenza ESS, ESP, Adaptive Cruise Control ACC, ACC Stop-and-Go, mantenimento della corsia LGS, Tyre Pressure Monitoring, stabilizzazione attiva del rollio CDC, Emergency Brake Assist EBA 2, MAN EfficientCruise, MAN EfficientRoll.
dei cassetti sottostanti. In questo modo si ottiene maggiore spazio di manovra tra i sedili e davanti alla cuccetta. Dietro al sedile lato conducente c’è una zona notte vivibile dotata di nuovi comfort. Le cuccette inferiore e superiore dispongono ora di elementi di comando rielaborati, che possono essere raggiunti più facilmente, indipendentemente dalla posizione durante il sonno, e quindi in grado di migliorare il comfort in generale. Un grande sostegno fisso con scomparti di varie dimensioni, al centro della parete posteriore della cabina, sostituisce le reti che fino a og gi venivano montate in quella stessa posizione. Integrato in questo supporto c’è il pannello elettrico con interruttori per l’illuminazione interna, l’alzacristalli e il tettuccio scorrevole. Non manca nemmeno la sveglia con display LCD a basso consumo e quattro potenti prese (12V, 24V, USB) per collegare cellulari, tablet o addirittura un televisore. Nella zona della cuccetta superiore è possibile integrare elementi di comando opzionali, sul lato conducente o su entrambi i lati. Nuove lampade a collo di cigno dalla tonalità calda contribuiscono a creare un’atmosfera piacevole. Grazie al collo pieghevole, queste luci possono essere usate sia come lampade da lettura sia più in generale per illuminare l’intera zona notte. Al comfort com plessivo della cabina XXL contribuiscono anche la soluzione adottata per il frigorifero da 42 litri, che scompare completamente sotto la cuccetta, e il pacchetto acustico in grado di ridurre sensibilmente il livello di rumore all’interno della cabina - meno 1,5 dB rispetto alla serie precedente - grazie soprattut-
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Assago, Mi (stazione ENI)-Alessandria (Tangenziale Ovest Milano, A7, A21)
Km 83,3
Litri 19,184
Media 4,342 km/l
Km 129
Litri 33,972
Media 3,797 km/l
Km 100,8
Litri 24,238
Media 4,158 km/l
Litri 77,394
Media 4,045 km/l
Alessandria-Gravellona Toce (A26)
Gravellona Toce-Varese-Assago, Mi (stazione EN)I (A26, A8, A9, Tang. Ovest Mi)
to a speciali pannelli insonorizzanti. Le catene cinematiche della gamma TG garantiscono un consumo di carburante molto efficiente, a cui si affiancano un miglioramento dell’efficienza e della dinamica di guida in nome dell’affidabilità. Il motore D26 è stato ottimizzato per l’utilizzo nell’ambito delle flotte e offre una gamma di potenze da 420 a 500 cv (come nel veicolo del nostro test), allo stesso tempo con peso proprio ridotto e consumo di carburante contenuto. Insieme al cambio di precisione MAN TipMatic con programmi di marcia personalizzati per ogni tipo di applicazione, alla strategia di avviamento sensibile e alla strategia di cambio efficiente e al tempo stesso pratica, la gamma pesante MAN TGX è equipaggiata con catena cinematica altamente efficiente, a basso impatto ambientale e con consumi ridotti. E sempre nell’ottica di migliorare il la-
voro dei conducenti, MAN offre nei modelli TGX con motore D26 Euro 6 e cambio MAN TipMatic 12+2 (entro metà 2019 l’offerta verrà estesa ad altre catene cinematiche) il Tempomat con regolazione automatica della distanza (ACC) con la funzione Stop-and-Go. Si tratta di un sistema che regola automaticamente, anche alle basse velocità, la distanza rispetto al veicolo che precede, frena eventualmente il veicolo fino all’arresto e favorisce una ripartenza automatica in caso di soste di breve durata. L’autista riesce così ad affrontare in modo rilassato anche le fastidiose condizioni di traffico a singhiozzo. Oltre alla nuova funzione Stop-and-Go, l’ACC MAN di nuova generazione permette un più comodo avvicinamento ai veicoli che precedono. Il sistema evita inoltre inutili frenate e accelerazioni e riduce quindi l’usura delle pastiglie e il consumo di carburante duran-
te la marcia. L’ACC e l’ACC Stop-and-Go integrano idealmente i sistemi di sicurezza E mergency Brake Assist (EBA 2, il sistema di assistenza alla frenata di emergenza) e Lane Guard System (LGS, l’avviso di uscita di corsia), contribuendo così a ridurre il rischio di tamponamenti. In perfetto abbinamento con il motore, il TipMatic PROFI è un cambio automatizzato a 12 marce con adattamento a regola d’arte per il settore del trasporto a lungo raggio. PROFI è stato concepito facendo attenzione soprattutto a comfort e consumi. La configurazione consente sempre anche il cambio manuale della marcia. La funzione di kick-down per lo scalo delle marce rapido è attiva e sono disponibili strategie personalizzate di partenza e selezione marcia a seconda dei settori d’impiego del veicolo, ovviamente il lungo raggio nel nostro caso. Utile è anche la funzione Idle Speed Driving
Km 313,1
per il cambio TipMatic a 12 marce, che consente un avanzamento lento al regime del minimo con frizione chiusa, senza azionare il pedale dell’acceleratore. In questo modo, la velocità si mantiene costante: un valido aiuto al conducente, soprattutto in caso di traffico intenso o in fase di avvicinamento a una rotatoria. Idle Speed Driving riduce contemporaneamente l’usura della frizione. Altra funzione del cambio MAN TipMatic riservata alla versione con cambio a 12 marce è lo Smart Shifting, ovvero la procedura di innesto rapida di tutte le marce in funzione della situazione di guida, nel rispetto dell’equilibrio ottimale fra comfort, efficienza e velocità. Il cambio TipMatic a 12 marce è anche dotato della nuova funzione EfficientRoll per risparmiare sui consumi nei tragitti in leggera pendenza in autostrada o strada statale. Il TipMatic passa direttamente in folle e fa avanzare il
Risultato finale
veicolo per inerzia senza che il freno motore ne riduca la velocità. Il motore prosegue al regime del minimo riducendo notevolmente il consumo di carburante. Allo IAA 2018 di Hannover MAN Truck & Bus ha illustrato il progresso ulteriore compiuto dai servizi digitali che offrono risposte alle esigenze dei clienti e della logistica. Con la creazione della nuova divisione di gruppo MAN DigitalServices, la Casa del Leone offre servizi e applicazioni digitali su misura esclusivamente per i veicoli del brand bavarese. E grazie alla piattaforma logistica aperta basata su cloud RIO, i gestori di flotte miste possono collegare i propri veicoli MAN e di altri marchi a tutti i livelli con i MAN DigitalServices, utilizzandoli in modo ancora più efficiente. L’interfaccia tecnologica RIO Box, che permette l’accesso a RIO, è oggi un componente di serie di tutte le gamme di autocarri
MAN nuovi di fabbrica conformi alla normativa Euro 6 in Europa. Operativo dal 2017, il nuovo marchio digitale RIO del Gruppo Volkswagen Truck & Bus riunisce i servizi digitali per l’intero eco-sistema trasporti e logistica. In tal modo, per la pri ma volta, tutti i soggetti partecipanti alla catena di fornitura sono collegati gli uni con gli altri mediante un sistema unico di informazioni e applicazioni con funzionalità di previsione. Finora, spesso non è stato possibile un impiego trasparente dei dati nell’ambito del settore trasporti, poiché i soggetti coinvolti utilizzano i sistemi di software più diversi, che rappresentano soluzioni isolate. RIO offre una soluzione comune ed è quindi utilizzabile indipendentemente dai rispettivi marchi dei veicoli o sistemi telematici. I sistemi esistenti, utilizzati come soluzioni singole, possono infatti essere integrati su RIO.
Le catene cinematiche della gamma TG garantiscono un consumo di carburante molto efficiente, a cui si affiancano un miglioramento dell’efficienza e della dinamica di guida.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
SU STRADA / RENAULT TRUCKS T 480.18 HIGH CAB 4X2
Il signore in giallo L’AMMIRAGLIA DELLA LOSANGA SI PRESENTA AL TEST DRIVE IN UNA SEDUCENTE E LUMINOSISSIMA LIVREA GIALLA. DEL RESTO, LA RIVOLUZIONE DELLA NUOVA GAMMA TRUCK RENAULT TRUCKS PASSA ANCHE ATTRAVERSO IL DESIGN. SU STRADA IL T 480.18 4X2 VERSIONE COMFORT, IL GRADINO PRIMA DEL TOP DI GAMMA MAXISPACE - SI COMPORTA DA GRANDE STRADISTA VOTATO ALLA MASSIMIZZAZIONE DELL’EFFICIENZA SULLA LUNGA DISTANZA. ALL’INTERNO DELLA SPAZIOSA HIGH CAB TUTTO È A PORTATA DI MANO E IL VIAGGIO SI TRASFORMA IN UN’AUTENTICA ESPERIENZA ALL’INSEGNA DI COMFORT, SICUREZZA E FUNZIONALITÀ.
L
FABIO BASILICO ASSAGO
ontano dai soliti schemi. La rivoluzione del la nuova gamma truck della Losanga passa anche attraverso il design. Basta il pri mo sguardo per accorgersi della modernità della livrea del T 480.18 4x2 - versione Comfort, il gradino prima del top di gamma Maxispace - che abbiamo provato lungo un itinerario autostradale di 315 chilometri. Il colore giallo dona alla High cab un’immagine elegante e di forte appeal, al punto che non sono pochi i camionisti che, incontrati per strada, si soffermano ad ammirare l’ammiraglia Renault Trucks, immortalandola anche attraverso una veloce fotografia. L’aerodinamica è al centro del layout complessivo della cabina del T nell’ottica della riduzione dei consumi. Accanto al parabrezza inclinato di 12 gradi, di forma trapezoidale, troviamo altre dotazioni aerodinamiche che migliorano ulterior-
Sono infinite le dotazioni del Renault T 480.18 4x2 che consentono una gestione ottimale della guida sulle lunghe percorrenze.
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mente il coefficiente di penetrazione dell’aria, migliorato del 12 per cento. Il disegno filante della cabina prevede deflettore tetto, estensione dell’aerodinamica del paraurti, carenature del telaio, deflettore integrato nel blocco ottico. Non mancano i deflettori laterali pieghevoli, un ulteriore accorgimento che unisce l’utile al dilettevole. QUALITÀ DELLA VITA A BORDO
All’interno della spaziosa High cab tutto è a portata di mano e il viaggio si trasforma in un’autentica esperienza al l’insegna del comfort e della funzionalità. La plancia di bordo avvolgente permette al conducente di avere i comandi utili nell’immediato raggio d’azione di occhi e mani. Il display principale HD da 7” a colori fornisce informazioni in modo intuitivo; si accompagna al volante multifunzione che consente di comandare telefono, regolatore e limitatore di velocità nonché i me nu del navigatore. Il comando del cambio robotizzato Optidriver è anch’esso al volante. Un secondo schermo HD da 7” è posizionato subito a destra del volante, sopra il comando rotativo del regolatore di velocità adattativo. Ancora più sopra c’è il comando del freno di parcheggio elettrico e automatico. Le ampie possibilità di regolazione del sedile e del volante offrono al driver una posizione di guida ottimale. Senza dimenticare che la disposizione ottimale di ciò che serve prevede anche il po sizionamento modulabile dei pulsanti di riferimento. Nella high cab
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LA cArtA d’identità
Nome: T 480 Cognome: Renault Trucks Versione: Comfort Configurazione: trattore 4x2 + semirimorchio Cabina: High cab, profonda, tetto rialzato, pianale piatto, altezza interna di 2.136 mm, quattro gradini di accesso. Motore: DTI 13, Euro VI, 12.8 litri, diesel 6 cilindri in linea; potenza max: 353 kW/480 cv da 1.404 a 1.800 giri/min; coppia max: 2.400 Nm tra 950 e 1.404 giri/min. Sistema post-trattamento: 7° iniettore, convertitore catalitico, filtro anti-particolato (DPF), unità di riduzione catalitica selettiva (SCR). Cambio: Optidriver AT 2412F a 12 marce. Rallentatore: Optibrake+ (382 kW a 2.300 Nm). Freni: a disco anteriori e posteriori. Sospensioni: anteriori e posteriori pneumatiche. Serbatoio carburante: 450 litri. Serbatoio AdBlue: 64 litri. Dotazioni: ABS (antibloccaggio ruote), ESC (controllo elettronico della traiettoria), ASR (antislittamento), frenata d’emergenza assistita, EBL (luci stop d’emergenza), AEBS (frenata emergenza automatica), EPB (freno di stazionamento elettrico), HSA (aiuto partenza in salita), armonizzazione della frenata, controllo coppia erogata, protezione antiribaltamento, attivazione congiunta dei freni e dei rallentatori, controllo automatico della pressione degli pneumatici.
sono disponibili due letti confortevoli dotati di supporto illuminazione. Il capiente frigorifero da 40 litri è disposto sotto la cuccetta inferiore che è ribaltabile e offre grandi spazi portaoggetti. Altri scomparti per oggetti vari lo si trova in alto, nella zona sopra il parabrezza. Su strada Renault Trucks T si distingue anche per la complessa gestione della visibilità. La concezione del parabrezza e dei retrovisori permette un guadagno considerevole in termini di visibilità. Le diverse luci in dotazione ga rantiscono la massima sicurezza in tutte le condizioni e in ogni tipo di ambiente. Innovativa la tecnologia delle luci, con Led per gli indicatori di direzione e le luci diurne, alogena e xenon per abbaglianti e anabbaglianti. Il T dispone di una catena cinematica implementata e dei nuo vi motori Euro 6. Il fatto che la gamma sia stata resa
omogenea garantisce prestazioni simili, qualunque sia l’uso per cui il mezzo è configurato, e facilita la manutenzione dei veicoli riducendo i costi per il cliente. Le migliorie di motori e ponti, le nuove prestazioni del cambio automatizzato e l’utilizzazione “intelligente” del compressore d’aria o della climatizzazione, cioè quando sono veramente indispensabili, permettono di assicurare al cliente la massima efficacia e il consumo più basso possibile. Il sei cilindri in linea da 480 cv e coppia massima di 2.400 Nm tra 950 e 1.404 giri/min rappresenta l’alternativa intermedia della proposta DTI 13 che comprende anche le unità da 440 e 520 cv. Riconosciuto co me uno dei migliori cambi automatizzati del mercato, l’Optidriver proposto di serie dispone di un nuovo software di comando elettronico di trasmissione e di un nuovo comando di rapporto con
regolazione della temperatura per un raffreddamento più efficace. L’efficiente e fluida strategia di cambio rapporti è garanzia di una gestione ottimale del truck nelle diverse situazioni di marcia. A richiesta, il cambio Optidriver è abbinato a una nuova modalità, chiamata Fuel Eco, accoppiata al regolatore di velocità Eco Cruise Control, che modifica la strategia d’innesto dei rapporti dando priorità assoluta alla riduzione del consumo. Grazie all’esperienza acquisita in materia di riduzione del consumo e, in particolare, alle ricerche condotte con Optifuel Lab, giunto ora alla terza generazione, Renault Trucks propone sulla gamma T diverse tecnologie, tutte dedicate a consumare meno. Per evitare perdite d’energia con conseguente aumento del con sumo, la Casa francese si è avvalsa,
sul T, di svariati com ponenti disinnestabili: quando non sono utilizzati o indispensabili, non sono azionati, con conseguente diminuzione del consumo totale. È il caso, ad esempio, della pompa dello sterzo a portata variabile o dei già citati compressore d’aria e climatizzatore, la cui modalità Opti consente un riciclaggio ottimizzato dell’aria.
tà alla riduzione del consumo, a un maggior equilibrio tra consumo e velocità oppure al preciso mantenimento della velocità selezionata. È anche accoppiato alla funzionalità Optiroll che, quando le condizioni lo permettono, innesta la modalità ruota libera controllata. Lo abbiamo visto in a zio ne nel tratto autostradale della A26 che dalla pianeggiante Alessandria ci ha condotto fino a Gravellona Toce lungo un percorso con numerosi disimpegni collinari. Inoltre, la modalità power può essere inibita per limitare il tempo di guida al di fuori della zona verde e il Renault Trucks T può anche essere dotato dell’arresto motore automatico, da tre a cinque minuti, per evitare che resti in moto inutilmente. Dal punto di vista della componentistica tecnica, il DTI 13 è provvisto di sistema common rail che offre
alte pressioni d’iniezione anche a basso regime, avanzato sistema post-trattamento delle emissioni inquinanti, filtro antiparticolato con più del 95 per cento delle particelle intrappolate. Con Optifuel Programme, Renault Trucks garantisce un risparmio carburante fino al 15 per cento. Op tifuel Programme è la soluzione a livello mondiale che riunisce Optifuel Training (for mazione alla guida razionale) e Optifuel Infomax (monitoraggio del consumo e analisi delle modalità di gui da); è quindi in primis dedicato agli autisti istruttori e ai fleet manager che in seguito possono formare i conducenti dell’azienda di trasporti. Optifleet è la soluzione di gestione della flotta che consente ai veicoli di comunicare e scambiare dati con la propria base operativa in tempo reale.
La plancia del Renault T 480.18 4x2 si presenta con design armonioso, con strumenti e pulsanti ben a portata di mano.
TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA
Vengono proposte anche altre tecnologie come il nuovo regolatore di velocità Eco Cruise Control che offre funzionalità che migliorano il com fort di guida, ottimizzano la velocità commerciale e riducono il consumo di carburante. Il conducente può scegliere tre modi di funzionamento e adattarli alle proprie esigenze, dando priori-
Assago, Mi (stazione Agip)-Alessandria (Tangenziale Ovest Milano, A7, A21)
Km 84,2
Litri 20,138
Media 4,181 km/l
Km 129,4
Litri 39,833
Media 3,248 km/l
Km 101,4
Litri 27,669
Media 3,664 km/l
Litri 87,640
Media 3,594 km/l
Alessandria-Gravellona Toce (A26)
Gravellona Toce-Varese-Assago, Mi (stazione Agip) (A26, A8, A9, Tang. Ovest Mi)
Km 315
Risultato finale
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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FORNITURA DI 40 CISTERNE NOLEGGIATE DALL’AZIENDA DI TRASPORTO
ITT sceglie Fraikin
Di Leo caricava vino del territorio di Alcamo, in provincia di Trapani, che trasportava nel “continente” per rientrare in Sicilia con materiale come mattonelle, quando ancora le cisterne viaggiavano su cassone. È nel 2006, con la nascita di Servizio Logistica Group, che l’azienda di famiglia inizia a caratterizzarsi come gruppo di primo piano nelle rotte verso i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dividendo le attività in due dipartimenti: liquidi alimentari e solido industriale. Nel 2015 nasce ITT, con sede legale a Basiliano, in provincia di Udine, e sedi a Alcamo (amministrativa e operativa nei liquidi, con officina interna per piccola manutenzione), Piombino per solido industriale e alimentare e Livorno per trasporto contenitori. Oggi il gruppo dà lavoro a 130 unità tra dipendenti diretti e indiretti, ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 18 milioni di euro, con un incremento di 5 mi lioni rispetto al 2017, e prospettive, per l’anno in corso, di superare il traguardo di 25 milioni, anche grazie a operazioni di acquisizione. SULLE ROTTE DEL MEDITERRANEO
L’AZIENDA NATA IN QUEL DI ALCAMO, IN PROVINCIA DI TRAPANI, OGGI PROTAGONISTA DEL TRASPORTO DI LIQUIDI ALIMENTARI NEL MEDITERRANEO, RINGIOVANISCE IL PARCO DEL TRAINATO, CHE CONTINUERÀ A CRESCERE: “ENTRO IL 2020 ARRIVEREMO A 330 CISTERNE, ALMENO LA METÀ A NOLEGGIO”, AFFERMA DANIELE DI LEO, SALES MANAGER ITT. “PRONTI A SOSTENERE LO SVILUPPO DI UN’AZIENDA CHE PORTA NEL MONDO L’ECCELLENZA ITALIANA”, DICHIARA DIEGO PELLICIOLI, SALES DIRECTOR FRAIKIN ITALIA.
S
MAX CAMPANELLA
Berger. Abbiamo una gamma completa per il trasporto di liquidi alimentari in ATP come latte, vino e olio fino al cioccolato e prodotti che richiedono pressione e temperature ad-hoc come alcool e bevande alcoliche”.
TRAVAGLIATO
barcata sul mercato tre anni fa, la filiale italiana di Fraikin, guidata dall’Amministratore delegato Claudio Gariboldi, si è in breve tempo imposta come riferimento nel noleggio di veicoli industriali, con l’obiettivo ambizioso di ampliare il suo raggio d’azione, puntando anche su segmenti quali trasporto rifiuti, semirimorchi centinati e a piano mobile. Nella strategia di affermazione commerciale, da due anni con il coordinamento del Sales Director Diego Pellicioli, il noleggiatore francese mette a segno la prima fornitura nel settore delle cisterne. E lo fa con numeri importanti e con un’azienda in forte fase di sviluppo nel trasporto intermodale. Sono 40 le unità Santi che ITT (Independent Tank Transport) ha scelto di noleggiare con Fraikin, cisterne che, fissate su semirimorchi Menci gommati Continental, solcheranno i mari per trasportare vino, olio (di semi e di oliva), latte, succhi di agrumi e altri liquidi di tipo alimentare, deperibili e non. La simbolica consegna ufficiale è avvenuta a Travagliato, in provincia di Brescia, laddove nascono le cisterne Santi. “La principale caratteristica dei nostri mezzi - spiega Roberto Carsana dell’azienda bresciana - è la leggerezza, pur mantenendo le doti di robustezza. Le nostre cisterne vengono installate su semirimorchi Menci o di marchi stranieri come Kögel e
RADICATA NEL BRESCIANO
Daniele Di Leo, a sinistra, Sales Manager ITT con Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia.
Nata negli Anni Sessanta, Santi conta oggi 80 dipendenti operativi nel sito produttivo di Travagliato e in altri siti nella zona industriale di Brescia. “La fornitura Fraikin per ITT - precisa Carsana - è costituita da cisterne navali, progettate con dimensioni ridotte di 8,20 metri rispetto al modello classico da 10 e diametro da 33mila litri su tre scom parti. Sono rinforzate laddove occorre, considerando il trasporto su nave. Come tutte le nostre cisterne sono sviluppate e realizzate interamente in Italia nelle nostre fabbriche e presentano un cilindro privo di saldatura tra i tronconi, elemento che distingue le famiglie Santi”. Azienda italiana protagonista internazionale del trasporto di liquidi alimentari, ITT è frutto della storica operatività nel settore prima di Giacinto Di Leo e poi del figlio Vincenzo, oggi 62enne e Responsabile Traffico, mentre al timone dell’azienda c’è la terza generazione rappresentata da Daniele, Davide, Adriano e Giovan Battista, tutti cresciuti a guidare nei piazzali, a occuparsi di piccola manutenzione e a lavare le cisterne. Pioniere dell’intermodale strada-mare,
ITT è presente nelle principali rotte del Mediterraneo: Spagna, Grecia, Tunisia, Italia ed Europa comunitaria. La flotta è costituita da 80 trattori di proprietà (MAN, Mercedes-Benz e Scania), affiancati dall’utilizzo di padroncini e, all’estero, di vettori del luogo; per il trainato 250 cisterne, il 40 per cento a noleggio, 250 centinati, 50 porta container, cui si aggiungono 50 rimorchi pianalati e centinati di Servizio Logistica Group. Con l’inserimento delle 40 unità Fraikin, il parco cisterne raggiunge un’età media inferiore ai 4 anni. “Il noleggio spiega Daniele Di Leo, Sales Manager ITT - è uno strumento snello, che impegna meno risorse rispetto a leasing e proprietà, risorse che possiamo destinare ad altri tipi d’investimento. È indiscutibile il vantaggio economico, al quale nel caso di Fraikin si è aggiunta una risposta pronta alla nostra esigenza con tempestività, dinamismo e correttezza: nel giro di mezza giornata ci siamo trovati d’accordo. Si tratta della prima esperienza con l’auspicio di poter realizzare con loro altre operazioni. L’obiettivo è raggiungere entro il 2020 il numero di 330 cisterne con una quota del 50-55 per cento a no leggio”. Istanza immediatamente raccolta da Pellicioli. “Innanzitutto - afferma il Sales Director Fraikin Italia - sono orgoglioso di aver realizzato la nostra prima operazione con cisterne in partnership con un cliente importante come ITT, che trasporta nel Mediterraneo l’eccellenza italiana, il meglio dei nostri vini e oli, comparto che dà grande soddisfazione, caratterizzato com’è da prodotti la cui domanda, interna ed estera, è in continua crescita. Fraikin intende seguire ITT nella sua poliedricità e nella sua vocazione internazionale, che ben si sposa con la mission di Fraikin, primo in Europa nel noleggio di veicoli industriali. ITT - conclude Pellicioli - è un’azienda dinamica in cui, accanto alla storica figura del padre Vincenzo, uomo di estrema intelligenza, troviamo quattro giovani che garantiscono un roseo futuro”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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50 NUOVI TRATTORI SCANIA SERIE R 410 CV LNG PER IL GRUPPO SANPELLEGRINO
L’acqua viaggia sostenibile
S
FABIO BASILICO
SAN PELLEGRINO TERME
anpellegrino conquista di diritto la patente di logistica sostenibile. Il colosso bergamasco del beverage, brand conosciuto globalmente per la sua acqua minerale ma anche per un ricco portfolio di aperitivi analcolici, bibite e té freddi, rafforza il suo già massiccio impegno ecologico utilizzando da fine gennaio una nuova flotta costituita al 100 per cento da vei coli alimentati a LNG (me tano liquido) per il trasporto dell’acqua minerale S.Pellegrino dallo stabilimento di Ruspino - sito in San Pellegrino Terme (Bg) - all’hub di Madone dal quale l’acqua, ambasciatrice del gusto e simbolo dell’eccellenza italiana sulle tavole di tutto il mondo, viene distribuita in oltre 150 Paesi. La flotta in questione è costituita da ben 50 trattori Scania Serie R 410 cv LNG con motore 13 litri e li vrea rossa dell’operatore Koiné, storico Gruppo di riferimento logistico di Sanpellegrino. Le chiavi della flotta a LNG sono state consegnate simbolicamente, nel corso della cerimonia organizzata presso lo stabilimento Sanpellegrino, a Maura Sartore, Head of Supply Chain South Europe Nestlé Waters (azienda proprietaria del Gruppo Sanpellegrino), e a Duccio Sbri glione, Direttore dello sta bilimento di Ruspino, da Andrea Toccafondi, Presidente Koiné, alla presenza di Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania, Giuliano Ghisal-
berti, Sindaco del vicino comune di Zogno, dove è stata organizzata una tavola rotonda sulla logistica sostenibile che ha preceduto la cermonia di consegna, Vittorio Milesi, Sindaco di San Pellegrino Terme, Licia Balboni, Presidente Federmetano e Andrea Fossa, Direttore Scientifico del l’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano. Grazie all’LNG, un combustibile innovativo contrad-
distinto da una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto notevolmente inferiori rispetto ai più moderni veicoli a diesel per il trasporto merci e da un’assenza di anidride solforosa e particolato, da oggi Sanpellegrino dispone di una flotta di camion a basso impatto ambientale che sostituisce integralmente i mezzi utilizzati finora per il navettaggio dell’acqua S.Pellegrino. Un progetto innovativo, rea-
lizzato con il supporto logistico del Gruppo Koiné e la tecnologia dei veicoli Scania, che permette al brand di tagliare un nuovo importante traguardo nel segno della sostenibilità. “Il progetto LNG, sviluppato in collaborazione con il nostro partner logistico Koiné, è un importante tassello che si inserisce tra le attività sviluppate dal Gruppo Sanpellegrino per valorizzare l’acqua minerale e il territorio
Consegna delle chiavi dei mezzi Scania: da sinistra, Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato Italscania; Andrea Toccafondi, Presidente Koiné; Maura Sartore, Head of Supply Chain South Europe Nestlé Waters; Duccio Sbriglione, Direttore stabilimento Sanpellegrino.
in cui sgorga, con continui investimenti nel campo dell’innovazione e politiche di sviluppo sostenibile volte a favorire la riduzione dell’impatto ambientale - ha dichiarato Maura Sartore - Siamo quindi orgogliosi di utilizzare una flotta di veicoli alimentati con un combustibile innovativo per il navettaggio dell’acqua S.Pellegrino, una scelta che ci consentirà di rendere il nostro business sempre più sostenibile risparmiando l’emissione di oltre 500 tonnellate di anidride carbonica nel corso del prossimo anno”. “Koiné da sempre è impegnata in un continuo processo di miglioramento che, in linea con il Codice Etico aziendale, coinvolge anche la sostenibilità e l’impatto ambientale della propria flotta - ha sottolineato Andrea Toccafondi Inoltre, i nostri committenti so no sempre più attenti all’impiego delle nuove tecnologie in ottica di trasporto sostenibile. Per questi motivi è maturata la decisione di investire nell’innovazione tecnologica della flotta, con l’introduzione di un considerevole numero di veicoli alimentati da metano liquido”. Piena soddisfazione è stata espressa da Franco Fenoglio: l’offerta LNG del Grifone è sempre più apprezzata dalla clientela che premia gli ingenti sforzi di Scania sul fronte della sostenibilità ambientale. “Il progetto LNG sviluppato dal Gruppo Sanpellegrino con Koiné sottolinea ancora una volta l’importanza di adottare un approccio rivoluzionario al tema della sostenibilità e la necessità di agire insieme, a livello di ecosistema, per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile - ha detto Fenoglio - Questo è il momento di agire e di mettere in atto progetti e azioni concrete per dare delle risposte reali alle importanti aspettative rivolte al settore dei trasporti, chiamato a ridurre in maniera sostanziale e al più presto il proprio impatto nei confronti del clima e dell’ambiente. Abbiamo grandi responsabilità nei confronti delle generazioni future, responsabilità che vogliamo trasformare nell’opportunità di mettere in atto un vero e proprio cambiamento grazie a soluzioni di trasporto disponibili ‘Qui e adesso’. In questo senso, i veicoli a LNG rappresentano una soluzione estremamente interessante per il mercato italiano, soprattutto alla luce della riduzione di CO2, dell’autonomia garantita e delle prestazioni paragonabili a quelle offerte dai mo-
IL COLOSSO BERGAMASCO DEL BEVERAGE UTILIZZA DA FINE GENNAIO UNA NUOVA FLOTTA COSTITUITA AL
100 PER
CENTO DA VEICOLI ALIMENTATI A LNG PER IL TRASPORTO DELL’ACQUA MINERALE
S.PELLEGRINO DALLO STABILIMENTO DI
RUSPINO ALL’HUB DI MADONE, DAL QUALE L’ACQUA, AMBASCIATRICE DEL GUSTO E SIMBOLO DELL’ECCELLENZA ITALIANA SULLE TAVOLE DI TUTTO IL MONDO, VIENE DISTRIBUITA IN OLTRE 150 PAESI.
LA
FLOTTA IN QUESTIONE È COSTITUITA DA 50 TRATTORI SCANIA
SERIE R 410 CV LNG CON LIVREA ROSSA DELL’OPERATORE
KOINÉ, STORICO GRUPPO DI RIFERIMENTO LOGISTICO DI
SANPELLEGRINO. tori diesel”. Consapevole della profonda relazione tra tutela del territorio e sostenibilità delle proprie attività, Sanpellegrino è costantemente impegnata in un processo di sviluppo che parte dalla cura delle fonti e del l’ecosistema circostante, passa per l’ottimizzazione dei sistemi produttivi attraverso il risparmio idrico ed energetico e prosegue con soluzioni per una logistica sempre più sostenibile. Un impegno che si completa con la scelta di operatori logistici dotati di mezzi all’avanguardia e a basso impatto ambientale, come i veicoli della flotta a LNG, dotati di un nuovo motore Scania sei cilindri in linea Euro 6 a metano da 13 litri (con coppia di 2.000 Nm tra 1.100 e 1.400 giri/min e 302 kW/410 cv di potenza massima a 1.900 giri/min) con prestazioni paragonabili a un motore a gasolio di pari potenza e un’autonomia che arriva a 1.100 km con un pieno. Sul fronte della sostenibilità, il metano assicura una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15 per cento con l’utilizzo di me tano di origine fossile, mentre con il biometano può garantire una riduzione fino al 90 per cento.
KOINÉ È DAGLI ANNI NOVANTA IL CENTRO NEVRALGICO DEL GRUPPO SANPELLEGRINO
K
LE ROTTE DECISIVE PER UNA LOGISTICA SOSTENIBILE
oiné nasce alla fine degli anni Novanta del secolo scorso proprio come impresa di trasporti e logistica per la Sanpellegrino. Da allora, l’azienda capitanata da Andrea Toccafondi è cresciuta in dimensioni e attività, seguendo passo passo l’evoluzione della Sanpellegrino e assicurando servizi logistici sempre più efficienti e moderni.
Presente in Italia ed Europa, il Gruppo Koiné è oggi una realtà di spicco della logistica, con clienti di prestigio che hanno arricchito le attività aziendali senza però intaccare il core business rappresentato dal Gruppo Sanpellegrino. Consapevole dell’importanza che il trasporto riveste nelle strategie d’impresa di importanti aziende presenti sui mercati di tutto il mondo, Koiné è in grado di
offrire ai propri committenti servizi di trasporto mirati, competitivi, moderni e soprattutto sostenibili. Come ha ribadito il Presidente Toccafondi nel suo intervento alla tavola rotonda organizzata con Sanpellegrino e Scania a Zogno, la sostenibilità è oggi un valore imprescindibile per chi si occupa di trasporti e logistica e Koiné vuole fare la sua parte assicurando servizi di trasporto che vadano
incontro sia alle richieste della committenza sempre più attenta ai ritorni ambientali della propria attività - sia alle esigenze generali di tutela del clima e di risparmio energetico. Nell’ambito dell’impegno ambientale della Sanpellegrino, Koinè ha avviato un profondo programma per la riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli industriali che prevede l’introduzione di trattori stradali alimentati con gas naturale liquefatto per le attività di trasporto del prodotto dallo stabilimento all’hub logistico.
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ITALSCANIA PARTNER DELL’EVOLUZIONE
Le sorelle Ferrari sempre
A
PAOLO ALTERI MAX CAMPANELLA LODI
ltro che quote rosa: in FA Chemical Logistic e nella sua storia la figura femminile è qualcosa di più che solo un valore aggiunto. Nelle varie tappe evolutive dell’azienda, nata nel 1951 per volontà di Aldo Ferrari, le donne sono il “fiore all’occhiello”, hanno avuto e continuano ad avere un ruolo de cisivo, dimostrando sul campo non comuni doti di coraggio, intraprendenza e capacità di affrontare i problemi trovando nuove e creative soluzioni. In una storia di sviluppo che sfiora i sette decenni, l’azienda di trasporto ha voluto al suo fianco partner solidi, con i quali instaurare un rapporto all’insegna della reciproca crescita. È il caso di Scania, che oggi rappresenta il 70 per cento della flotta di circa centocinquanta camion, che sarà raggiunta grazie all’ultima fornitura di 40 unità della nuova generazione del costruttore svedese. Oggi al timone di FA Chemical Logistic vi è la seconda generazione, rappresentata da Emiliana e Lorena, figlie di Aldo, affiancate da Paolo Ceruti, General Manager & Sales Director, 58 anni, piacentino, figlio di un trasportatore, cresciuto da ragazzo in mezzo ai camion e oggi anche consigliere nazionale FAI (Federazione Autotrasportatori Italiani). Ceruti vent’anni fa portava quella che ai tempi era un’azienda competitor a fondersi con quella della moglie Emiliana Ferrari. A garantirne il futuro, la terza generazione, nelle persone di Andrea , Head of Logistic, da 11 anni in azienda, e Luca, Bulk Europe Planning, arrivato tre anni fa.
Cognome sinonimo di mire imprenditoriali, Ferrari Aldo era uno dei figli dell’oste di Lodi Vecchio che, nel gestire la trattoria del paese, vendendo vino, prodotti agricoli e legname, trasmetteva al figlio una visione commerciale che, negli anni del boom economico, diventa qualcosa di più che un’idea primordiale. Supportato dalla famiglia numerosa (ben 14 fratelli!), nel 1961 Aldo Ferrari alla sua attività primaria di commerciante di legname affianca il mestiere di trasportatore. Negli Anni Settanta è la moglie Germana a occuparsi di quel ramo di attività, lasciando che
il marito si dedicasse al suo business nel legno. “Germana ebbe - spiega Ceruti - un ruolo decisivo nello sviluppo dell’attività, trasmettendo un segnale di buona gestione”. VARIE VICISSITUDINI
Nel 1980 sul primogenito Antonio che ha solo 18 anni, si concentrano le speranze del padre. Nel 1981 l’improvvisa scomparsa di Germana mette in subbuglio tutti i piani: la se condogenita Emiliana lascia gli studi per occuparsi della sorella minore Lorena, che ha solo 6 anni, e Aldo si
occupa in prima persona dell’azienda di trasporto, che intanto sviluppa sempre più la sua caratteristica di azienda specializzata nel trasporto di merci pericolose su cisterna. Nel 1985 Antonio riceve la be nedizione del padre, per consentirgli di avviare un’attività in proprio. A quel punto tocca a Emiliana Ferrari, oggi Amministratore Finanziario, guidare FA Chemical Logistic, affiancata dalla sorella Lorena, Responsabile Amministrativo. “Ci chiamavano racconta sorridendo - le “sorelle del trasporto”: a maggior ragione nel trasporto chimico, era ed è tuttora raro trovare
figure femminili, ad esempio nel ruolo di direttori di fabbrica. Era tutt’altro che facile essere accettate dai competitor, che alla concorrenza leale preferivano tentare di metterci in secondo piano. Pur con difficoltà, alla fine siamo riuscite a far capire che, come e in alcuni casi più di loro, nel settore del trasporto ci siamo cresciute: a 15 anni ero in azienda, con grande passione tecnica, maturata iniziando a fare lavori semplici. Emiliana e Lorena Ferrari si sono guadagnate sul campo la crescita e la capacità di affrontare situazioni spinose, ma turando l’esperienza ne-
cessaria a operare in un settore difficile qual è il trasporto di merci pericolose. A fine Anni Novanta al loro fianco arriva Ceruti, marito di Emiliana. Sotto l’egida della triade familiare FA Chemical Logistic conquista nuovi spazi e assume sempre più la caratteristica di azienda di primaria qualità, arrivando a dimensioni di tutto rispetto: cen tocinquanta camion e 250 semirimorchi di proprietà, una movimentazione (compresa l’attività di circa 40 trazionisti) di circa 19 milioni di km l’anno, il 43 per cento dei quali su rotte internazionali e il restante 57 per cento nazionali. Le tratte estere vedono i camion FA Chemical Logistic viaggiare soprattutto in Francia, Germania e Austria, cui seguono i Paesi dell’Est Europa (Ungheria, Slovenia, Croazia, Polonia e Serbia). PETROLCHIMICO CORE BUSINESS
I due eleganti e imponenti Scania R450 consegnati alla società FA Chemical Logistic.
Azienda che dà lavoro a 170 dipendenti, FA Chemical Logistic oltre che su strada opera con trasporto ferroviario (20 per cento dell’attività) e navale (10 per cento). Il core business è rappresentato dal settore petrolchimico, il 90 per cento dell’attività è costituito da trasporto su cisterna. “I nostri clienti - precisa Paolo Ceruti - sono soprattutto multinazionali del settore. Ne gli ultimi dieci anni il trend è stato sempre positivo, con un aumento significativo dei volumi registrato nel 2018 rispetto al 2017. Per l’anno in corso puntiamo a incrementare l’attività in Europa, che consideriamo uno sbocco importante, un’arena di competizione seria. Nelle attuali dimensioni siamo assolutamente soddisfatti dei risultati raggiunti, ma l’obiettivo è cre-
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DELL’AZIENDA FA CHEMICAL LOGISTIC
più dinamiche manager
scere per raggiungere dimensioni simili a quelle dei nostri principali competitor europei, essere presenti in Europa con maggior forza”. Di pari passo allo sviluppo aziendale, FA Chemical Logi-
stic ha investito sulla flotta, avviando un percorso di completa sostituzione dei veicoli Euro V. “Entro fine anno - afferma Ceruti - avremo solo Euro VI” nessuno immatricolato prima del 2016. Il mar-
chio Scania la fa sempre più da padrone, grazie alla fornitura di ulteriori 40 unità di trat tori della nuova generazione del Grifone. “Per noi aggiunge Emiliana Ferrari - i valori essenziali sono due: so-
stenibilità ambientale e sicurezza ai massimi livelli. Nel primo caso è sempre più forte la richiesta della committenza di veicoli rispettosi dell’ambiente, nel secondo si tratta evidentemente di rispondere
alla forte attenzione mediatica sui camion che dopo quanto accaduto lo scorso anno a Bologna inutile nascondere ma tutte le aziende del settore sono sotto gli occhi di tutti”. La sicurezza operativa è al primo posto nell’attività dell’azienda lodigiana che, nella persona di Paolo Ceruti, partecipa a un tavolo di confronto con Federchimica per discutere i miglioramenti possibili nel trasporto chimico e petrolchimico. SCANIA FA LA DIFFERENZA
In occasione della consegna dei primi veicoli Scania alla società di trasporti con sede a Lodi ha partecipato anche Franco Fenoglio, Amministratore delegato e Presidente di Italscania, qui con l’intero staff della FA Chemical Logistic.
Alla consegna dei primi due camion della nuova fornitura ha voluto essere presente anche Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato Italscania. “Poche aziende come questa - ha dichiarato Fenoglio - intendono innovare in maniera così importante: siamo di fronte a elevati livelli imprenditoriali. Scania ancora una volta fa la differenza in un settore così particolare, com’è quello del trasporto di merci pericolose, nel quale sicurezza e tecnologia al servizio della sicurezza sono elementi assolutamente primari”.
EMILIANA E LORENA FERRARI HANNO AFFRONTATO OGNI PREGIUDIZIO CON DETERMINAZIONE, DIMOSTRANDO NEI FATTI LE LORO CAPACITÀ IMPRENDITORIALI, EREDITATE DAL PADRE
ALDO E DALLA MADRE GERMANA. DA VENT’ANNI AL LORO FIANCO PAOLO CERUTI, AFFERMATO DIRIGENTE. A SUPPORTO DI UNA CRESCITA CHE PROSEGUE VARCANDO I CONFINI NAZIONALI, UNA FLOTTA MODERNA E EFFICIENTE IN CUI
SCANIA LA FA DA PADRONE.
PER LE CISTERNE FORNITORI LEADER: LA FRANCESE MAGYAR E LE PIACENTINE SARA BSK E COMEC
PARTNERSHIP CON SCANDICAR CHIAVE DI VOLTA DI UN’ECCELLENTE ESCALATION L ’incontro tra FA Chemical Logistic e Scania avviene nel 2008, sull’onda della volontà del management dell’azienda lodigiana di mettere alla prova nuovi brand. Fu così che, attraverso la Concessionaria Scandicar, avveniva la prima consegna di 20 unità, cui sono seguiti altri 45 autocarri nel 2014, altri 30 nel 2016 e così procedendo, fino ad arrivare al 70 per cento circa dell’intera flotta. “FA Chemical Logistic - spiega Giuseppe Gardoni, Presidente Scandicar - ha stretto una partnership con contratti di manutenzione che assicu-
rano l’assistenza su tutta la Rete Scania in caso di necessità. Nei pressi della loro sede di Lodi è operativa la nostra officina Euro Sam 2 , che si è occupata anche dell’allestimento e approntamento dei veicoli per l’utilizzo specifico cui sono destinati”. A titolo di esempio, i trattori FA Chemical Logistic presentano cassettoni esterni particolarmente capienti, per consentire all’autista una completa dotazione di accessori relativa al trasporto di merci pericolose in cisterna. Qual è la “chiave di differenza” che Scania
mette in campo per soddisfare le esigenze di un tipo di trasporto particolare quale è quello delle merci pericolose? “La vocazione modulare Scania - risponde Gardoni - permette di soddisfare con eccellenza qualsiasi tipo di clientela nelle più svariate caratteristiche, comprese quelle relative al settore chimico e petrolchimico. Elemento di valore aggiunto è la connettività: Scania ha sempre creduto nell’importanza della connessione dei veicoli, dai quali sin dal 2011 tutti i dati relativi alla percorrenza vengono trasmessi e resi disponi-
bili all’azienda di trasporto. Non da ultimo, l’approccio al cliente: Scania è un partner che propone soluzioni, veicolo ma anche contratti di servizio. Affianchiamo il cliente per l’intera vita utile del mezzo”. Se Scania è riferimento per le motrici, per le cisterne FA Chemical Logistic si rivolge a partner altrettanto affidabili. Le cisterne sono a marchio Magyar, costruttore francese e leader in Europa nel settore, o delle italiane Sara BSK e Comec, entrambe storiche realtà piacentine.
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INTERVISTA / DORICA COREA, PRIMA DONNA AUTISTA DEL GRUPPO
ANCHE NELLE PARI OPPORTUNITÀ
In Smet va di moda il rosa
L’AZIENDA GUIDATA DA
DOMENICO DE ROSA CONFERMA LA SUA VOCAZIONE PIONIERISTICA, ASSUMENDO UN’AUTISTA CARATTERIZZATA DA ESPERIENZA E TANTA, TANTA PASSIONE. “IL VALORE AGGIUNTO CHE UNA DONNA PUÒ DARE A QUESTO MESTIERE È SICURAMENTE L’ATTENZIONE E LA PRECISIONE.
SIN DA
BAMBINA I CAMION ERANO NELLA MIA VITA E SOGNAVO DI PORTARNE UNO: IL MIO DESTINO ERA SCRITTO”, RACCONTA DORICA
COREA.
“
MAX CAMPANELLA SALERNO
Si tratta di un primo, importante passo verso l’inserimento nel nostro organico di un numero sempre maggiore di quote rosa. Vogliamo essere un esempio per tutto il settore dei trasporti anche per quanto riguarda le pari opportunità: oggi le donne devono avere libero accesso a una professione da sempre considerata appannaggio esclusivo degli uomini”. Così Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET, leader a livello europeo nel settore della logistica in tegrata, ha commentato l’ingresso in azienda di Dorica Corea, prima donna autista che, assunta a fine 2018, dopo una prova guida a Torino è oggi impiegata a Pisa. Dorica Corea, nata in Romania 47 anni fa, ha un figlio ed è nonna di due bambini. Ha conseguito le patenti C e E nel 2007 presso la Scuola Eu ropea di Empoli e, dopo una decennale esperienza di guida, ha scelto di entrare nel l’organico del Gruppo SMET, pioniere in Italia non solo del trasporto sostenibile ma anche delle pari opportunità. Ha alle spalle un lungo percorso di lavoro: prima di dedicarsi a questa professione ha lavorato per molti anni presso diverse carrozzerie e pompe di benzina. “Sono nata in Romania nel 1971 da padre russo e una madre rumena e racconta Dorica - sono arrivata in Italia dal 2000. La mia famiglia è costituita da un figlio, appassionato di meccanica, e due nipotini”. Il primo approccio al mondo dei camion avviene nel 1985, quando aiuta il padre camionista. “La mia passione - continua Dorica - inizia sin da bambina, quando ero felice anche di pulire le cabine
dei camion di mio padre e mio fratello, pur di salire a bordo. La mia esperienza professionale inizia nel 2007, quando conseguo la patente per i mezzi pesanti. Ho lavorato per piccoli padroncini che effettuavano piccoli lavori locali ma sin da quando sono arrivata in Italia sognavo un giorno di poter lavorare con la SMET. Volevo lavorare in una grande azienda organizzata e professionale, di cui ho sempre sentito parlare benissimo dai miei colleghi sulle strade”. Oggi Dorica Corea si occupa della linea in Italia, soprattutto intermodale. Al volante di un nuovo Iveco Stralis XP 460, trasporta principalmente componentistica per automotive, bobine di carta e di ferro, accessori per lo sport e abbigliamento, ceramiche. “La prima volta che ho guidato un autocarro - aggiunge ho capito quale fosse la mia passione. Ero felicissima ed e mozionata. Ancora oggi la mia emozione è la stessa. Si è aggiunta solo la tranquillità e la serenità acquisita con l’esperienza. Proprio come una grande storia d’amore. Del re sto, sin da bambina i camion erano nella mia vita e so gnavo di portarne uno. Il mio destino era già scritto”. Qual è stata la prima reazione della sua famiglia nell’apprendere la sua decisione di fare la camionista? “Mia madre era purtroppo già venuta a mancare, per cui non ha potuto conoscere la mia decisione. Mio padre - ricorda Dorica - era un po’ preoccupato ma, passato il primo momento e metabolizzata la cosa, ha iniziato a darmi tante dritte. Anche mio fratello, felice della mia scelta, mi ha dato consigli tecnici sulle manovre. La mia famiglia è molto felice per me oggi, perché sa che io adoro quello che
faccio”. Secondo lei fare l’autista è un mestiere anche per donne? “Assolutamente sì, ma - precisa Dorica - è necessario a-
vere tanta passione e metterci tanto impegno. Il mio consiglio ai giovani e alle giovani è di provarci sempre, soprattutto se mossi dalla passione.
È importante affiancare autisti con esperienza per capire bene un mondo molto complesso. Essere donna autista, soprattutto agli inizi del per-
Una entusiasta e sorridente Dorica Corea riceve le chiavi del veicolo da Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET.
corso professionale, può non essere semplice, non solo per gli orari, che mal si conciliano con le esigenze della famiglia, ma anche perché ci sono moltissime cose da imparare: occorre conoscere la segnaletica, saper pianificare il viaggio, saper realizzare piccole manutenzioni, saper coordinare le operazioni di carico e scarico e valutare l’eventuale pre senza di danni alla mer ce”. Oggi quando si dedica al suo lavoro le capita ancora di trovarsi di fronte a persone imbarazzate nel confrontarsi con una donna camionista? “Purtroppo sì. Il primo approccio - risponde Dorica - è quasi sempre questo. Ma io dimostro subito il mio valore e l’imbarazzo passa. Il valore aggiunto che una donna può dare a questo mestiere è sicuramente l’attenzione e la precisione. Le donne sono più scrupolose rispetto agli uomini. Sicuramente anche la riservatezza in un mondo come il nostro, ricco di pettegolezzi, è fondamentale”. Ha avuto l’occasione di incontrare altre donne che si de dicano all’autotrasporto? “Sì, mi è capitato, ma molto raramente: due donne in dieci anni. Purtroppo - aggiunge l’autista SMET - siamo ancora troppo poche e poche sono le possibilità di lavoro che ci vengono offerte dalle aziende: tutti mi chiedono come mai un’azienda grande come SMET abbia assunto un’autista donna; io rispondo “perché sono più intelligenti degli altri”. Non mi sono mai scoraggiata, perché ritengo che le donne abbiano la possibilità e le capacità per affermarsi anche in questo settore. E perché ho avuto la fortuna di in contrare sulla mia strada colleghi uomini sempre solidali e disponibili. I loro consigli sono stati molto utili”.
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U
PIETRO VINCI VERONA
na gamma che intende rispondere con efficacia alle complesse esigenze dei settori spedizioni ed edilizia. È quanto ha presentato Kögel all’ultima edizione di Transpotec. Tre i semirimorchi al centro delle attenzioni dei visitatori dello stand del produttore tedesco di semirimorchi: il Kögel Cargo della generazione Novum con carrozzeria FlexiUse ed equipaggiamento RoRo, il cassonato refrigerato premium Kögel Cool-PurFerro quality e il Kögel Port 45 Triplex. Il bestseller Kögel Cargo con carrozzeria FlexiUse ed equipaggiamento RoRo è un centinato standard con telone scorrevole che ha compiuto il cambio generazionale con il passaggio a Novum. Il profilo laterale esterno ottimizzato e una migliore carrozzeria rendono il Kögel Cargo ancora più robusto e dall’ancora più semplice utilizzo quotidiano. Inoltre, Kögel Cargo generazione Novum si caratterizza per l’elevato grado di personalizzazione e per la capacità di adattarsi ai requisiti del settore spedizionieri.
sterno in acciaio VarioFix dispone di 13 coppie di maniglie di fissaggio da 2.500 kg ciascuna. Il Cargo monta di serie gli assi Kögel KTA, di fa cile manutenzione, tenuta su strada e affidabilità. La straordinaria “doppia sospensione” del KTA, su di un cuscinetto in gomma e il braccio oscillante in acciaio, migliora le caratteristiche di guida e riduce il consumo degli pneumatici. Le 13 coppie di staffe di fissaggio, ora di serie, sono disponibili con gancio sui lati per un più semplice utilizzo e hanno una forza di trazione di 2.500 kg. Natu-
ralmente il Kögel Cargo generazione Novum dispone del certificato d’immobilizzazione del carico a norma DIN EN 12642 Codice XL. Sul veicolo esposto al Transpotec 2019 era montata la carrozzeria variabile Kögel FlexiUse che presenta diverse possibilità di regolazione: otto nella parte anteriore, regolabili ogni 25 mm, e quattro nella parte posteriore, regolabili ogni 50 mm. In questo modo è possibile regolare le altezze sia sulla parte anteriore che in quella posteriore in modo indipendente di 200 mm. Ciò consente il trasporto quotidia-
no di merci con un’altezza interna da 2.700 a 2.900 mm sia anteriormente che posteriormente. Per il trasporto non accompagnato via nave o traghetto, Kögel Cargo è dotato in via opzionale di un’attrezzatura RoRo heavy duty. Ciò include un rinforzo diagonale tra le traverse e il laterale esterno, una piastra chiusa dello spessore di 10 mm, una piastra ralla dello spessore di 10 mm, due valvole di aspirazione e quattro coppie di anelli di fissaggio per carichi pesanti da 12.000 kg di capacità. Colonne meccaniche di appoggio rinforzate nella versio-
ne Ferry con rulli completano l’equipaggiamento RoRo. Come ulteriore protezione, sul paraurti posteriore è stata montata a riporto una lamiera di attraversamento in acciaio zigrinato, della lunghezza di 720 mm. Sul lato interno della parete anteriore è montata una lamiera di acciaio zincato dello spessore di 2 millimetri e con un’altezza di 1.250 millimetri, che protegge la parete anteriore dai danni causati dall’impiego quotidiano. Per una maggiore protezione antiurto, la parte posteriore dei veicoli è dotata di una coppia di rulli di spinta in gomma.
IMPIEGO UNIVERSALE
AMPIA DOTAZIONE DI SERIE
Oltre ai vantaggi ben noti della generazione Novum, come il nuovo pannello aria e luci sulla parete anteriore, che convoglia le connessioni nel telaio mediante una traversa longitudinale, il nuovo profilo laterale esterno con maggiori punti di fissaggio VarioFix e le tasche variabili per stecche, il Kögel Cargo può vantare un’ampia dotazione di serie. Per un’ottima sicurezza del carico, il telaio perforato e-
Un profilato trasversale a D in gomma montato sulla lamiera di chiusura del telaio e una protezione delle camme di chiusura completano il paraurti. Per aumentare la sicurezza stradale ed evitare incidenti in curva, il semirimorchio è dotato di luci di posizione laterali lampeggianti opzionali. Tra le altre dotazioni personalizzate si possono citare due barre di battuta per pallet, ognuna avvitata su ciascun lato, due grandi cassette degli attrezzi, cerchioni in alluminio, un sollevatore asse, un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, un portaluci in acciaio, luci posteriori combinate Kögel Luxima e molto altro ancora.
Importante partecipazione di Kögel al Transpotec: lo stand è stato visitato da numerosi clienti e appassionati del settore.
Il secondo modello esposto a Verona era il furgone refrigerato premium Kögel CoolPurFerro quality, veicolo refrigerato ottimizzato nei dettagli che non si rivolge solo alle esigenze di mercato specifiche del trasporto di alimenti freschi e surgelati e di prodotti farmaceutici; grazie a diverse opzioni è infatti adatto anche all’impiego universale. Con i suoi numerosi e quipaggiamenti speciali è possibile un alto grado di personalizzazione che si adatta completamente alle esigenze del cliente. Nuove sono soprattutto le soluzioni che supportano il conducente nell’utilizzo quotidiano. Come per esempio il pavimento in alluminio antirumore che riduce il frastuono durante le operazioni di carico e scarico. In questo modo è possibile effettuare consegne al di fuori dei consueti orari di apertura aumentando la flessibilità e l’operatività. Il fondo in allu-
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PRESENTATI AL TRANSPOTEC 2019
spedizioni ed edilizia
chassis per container ha una tara ridotta, pari circa a 4.450 Kg, un peso complessivo tecnicamente ammesso pari a 41.000 Kg e un peso su ralla di 14.000 Kg; risulta quindi adatto al trasporto di container ISO da 20, 30, 40 e 45 piedi e di container highcube da 40 e 45 piedi. Con un possibile peso proprio a partire da 4.220 chilogrammi con le dotazioni personalizzate, il nuovo Port 45 Triplex è attualmente uno dei telai per container più leggeri del mercato. Consente un carico utile di oltre 36.550 chilogrammi garantendo la massima efficienza nel traffico intermodale. Ciò grazie a un telaio dal peso ottimizzato con fori di forma ellittica per un’ottimale distribuzione della tensione. La tara della versione base può essere ridotta ulteriormente con allestimenti personalizzati, come i cerchi in alluminio e i serbatoi dell’aria in alluminio. SOLUZIONI INTELLIGENTI
minio saldato consente inoltre una semplice e ancora più accurata igiene dello stesso. Impedisce infatti che l’umidità penetri nelle strutture portanti, aumentandone notevolmente la durata e la redditività. Kögel Cool-PurFerro quality soddisfa i requisiti HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point) a garanzia della salute del consumatore per quanto riguarda il trasporto di prodotti alimentari deperibili nel traffico internazionale di merci. Rispetta inoltre i requisiti ATPFRC. La porta posteriore in acciaio inox, grazie a una guarnizione a labbro quadrupla e a cerniere di alluminio facilmente sostituibili, è di facile manutenzione e semplice da riparare. La furgonatura del Kögel Cool-PurFerro quality è costituita da una schiuma polimera speciale di alta qualità, altamente isolante, priva al 100 per cento di CFC. Lo strato in acciaio del soffitto, robusto e facile da pulire, è rivestito da pellicola di PVC rigido. Le pareti dello spessore di 45 o di 60 mm, il tetto dello spessore di 85 mm e il pavimento dello spessore di 125 mm, tutti prodotti all’interno dell’azienda di Burtenbach, garantiscono un coefficiente di trasmissione del calore (valore K) notevolmente migliorato. Questa protezione contro gli effetti della temperatura riduce il consumo di energia consentendo al tempo stesso una riduzione di costi. Il Kögel Cool-PurFerro quality esposto al Transpotec era equipaggiato con luce posteriore combinata multi-camera a Led Kögel Luxima con monitoraggio integrato posteriore, che si è aggiudicata il terzo posto nell’ambito del premio internazionale del settore “Trailer Innovation 2017”. I
Con Port 45 Triplex semplicità e comodità d’uso sono al primo posto. La parte e stensibile anteriore in un solo pezzo, di nuovo sviluppo, è sostenuta da sei cuscinetti, è semplice nell’uso e non ha problemi in caso di riparazioni. Il pannello di connessioni aria e luci si trova in zona protetta nella parte estensibile anteriore, garantendo un maggior spazio tra cavi e motrice. A seconda del tipo di container trasportato, l’estensione centrale, insieme alla motrice, può essere utilizzata in quattro diverse posizioni. Per prolungarne la vita, l’estensione
Il team di Kögel che era presente sullo stand del Transpotec. Al centro del gruppo Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Italia.
sensori di monitoraggio posteriori e l’aiuto avvicinamento posteriore sono inseriti nella luce combinata posteriore e nel supporto targa, consentendo in questo modo di salvare spazio nella zona po steriore. Per un semplice uso quotidiano il furgone refrigerato è equipaggiato con diversi accessori in opzione: un interruttore accende o spegne le luci interne in fase di apertura e chiusura delle porte, come succede con il frigorifero di casa; un supporto smussato rende più facile l’utilizzo del termoregistratore, anche con il semirimorchio agganciato. E dal momento che possiede di serie un certificato di immobilizzazione del carico a norma DIN EN 12642 Codice XL il vei-
colo è particolarmente idoneo al trasporto di collettame e merci pallettizzabili. IN OPZIONE PARATIA DI “IMPATTO”
Per una protezione ottimale della parete frontale, dell’evaporatore e per migliorare la circolazione dell’aria, Kögel Cool-PurFerro quality è equipaggiato con una paratia di “impatto” in opzione. Questa paratia, fatta di singoli profili a V in alluminio, oltre a essere flessibile e facilmente smontabile per la pulizia, garantisce un’ottima protezione, anche nelle condizioni d’impiego più difficili. Ulteriori paracolpi di protezione so no montati internamente co me battuta di arresto per
pallet sotto la testata. Il condotto aria Kögel Climatex provvede alla distribuzione ottimale dell’aria fredda sul 90% della lunghezza della carrozzeria e sull’80% della larghezza. In opzione, si trova anche l’allestimento RoRo per il trasporto non accompagnato via nave o traghetto. Kögel Cool-PurFerro è disponibile in due varianti, una come frigorifero generico con pareti laterali di 45 mm di spessore, l’altra per trasporti surgelati con pareti di 60 mm. Per entrambe sono naturalmente disponibili molteplici dotazioni personalizzate. Nelle dotazioni specifiche per il singolo Paese rientrano, tra l’altro, un sollevatore per il primo e il terzo asse, un asse autosterzante, un carico ralla
fi no a 15 tonnellate, uno scom parto per la ruota di scorta (Spagna) e, per il mercato francese, una scala centrale e un paracolpi di protezione rinforzato a rullo. Anche nel Kögel Cool-PurFerro quality l’intero telaio è protetto in modo durevole dalla corrosione mediante la tecnologia nanoceramica più rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV. Il terzo esemplare esposto al Transpotec è il telaio per semirimorchi leggeri di nuova concezione con sfilamento centrale. Kögel Port 45 Triplex ha fatto il suo debutto alla IAA 2018 e per il Transpotec Logitec 2019 gli ingegneri Kögel ne hanno modificato la tara, riducendola ulteriormente. Nella dotazione di base lo
centrale dispone di una guida a manutenzione ridotta su piedini speciali in plastica e di due rulli di estensione. L’al lungamento posteriore funziona nello stesso modo e lo si può regolare con una manovella da una a sette possibili posizioni. Port 45 Triplex versione base, tutto chiuso, è idoneo al trasporto di un container ISO da 20 piedi a filo. Se si estendono la parte posteriore e centrale, il Triplex può trasportare due container ISO da 20 piedi, un container ISO da 30 piedi, un container highcube da 40 piedi oppure un container highcube da 45 piedi con Short Tunnel. Con tutte e tre le estensioni si può caricare anche un container highcube Eurocorner da 45 piedi.
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PARTNERSHIP TRA EV INDUSTRIAL E L’AZIENDA BERGAMASCA
Debutto Kögel in Andrioletti IL TRASPORTATORE DI VERTOVA STA CONOSCENDO UNA FORTE FASE DI SVILUPPO E, NELLA FLOTTA DI TRATTORI, TUTTI A MARCHIO
SCANIA, FA CAPOLINO IL PRIMO CENTINATO DEL PRODUTTORE DI
BURTENBACH. UN RITORNO AGLI INVESTIMENTI SULLA FLOTTA, FERMI FINO AL
2014, NONCHÉ SEGNALE DI UN RINNOVATO DINAMISMO DEL MERCATO E, SOPRATTUTTO, DI UN’AREA GEOGRAFICA DI GRANDI LAVORATORI QUAL È QUELLA DELLA PROVINCIA DI
A
MAX CAMPANELLA VERTOVA
lla quarta generazione di guida della famiglia Andrioletti, l’azienda bergamasca sta conoscendo una forte fase di sviluppo. Nel la crescita della flotta, pun ta a consolidare la partnership con Scania per i trattori, aprendosi a nuove possibilità per i semirimorchi. L’incontro con EV Industrial fa al caso suo: telaio robusto, vicinanza e esperienza nel post vendita del dealer gli elementi che hanno convinto Andrioletti a inserire nel parco il primo centinato Kögel, senza affatto escludere l’arrivo di nuovi trailer del produttore di Burtenbach. Siamo esattamente a Vertova, circondati dalle colline bergamasche. Terra di gente che lavora, umile, galantuomini come Marco Andrioletti, che a fine Ottocento a modo suo è un pioniere nel trasporto espresso: con i cavalli fa il corriere tra le stazioni ferroviarie per distribuire la merce nei paesi limitrofi. Quando l’a rea si caratterizza per lo svi luppo tessile - grazie al Cotonificio Bustese che apre una sede ad Arconate e necessita dei servizi di trasporto tra
BERGAMO. i suoi otto stabilimenti - è il figlio Giovanni a iniziare il trasporto su gomma, trainato dall’entusiasmo della terza generazione: classe 1931, già a 16 anni Alessio guida il camion dimostrando una naturale propensione al trasporto; con lui anche i fratelli Marco e Costante. Cibo per animali per botteghe e consorzi agrari fanno a quel punto parte di un business che continua a crescere, soprattutto quando gli Andrioletti iniziano a lavorare presso i porti di Genova e Trieste. Quando nel 1996 arriva la quarta generazione, rappresentata da Giovanni e Gustavo, figli rispettivamente di Alessio e Marco, l’azienda conta nove camion. Oggi la flotta ne possiede 24, grazie alla scelta accurata del nuovo management - Gustavo responsabile logistica, Giovanni responsabile commerciale e Ele na Peracchi responsabile amministrativa - su cui veglia sempre e costantemente Alessio, tuttora presente in azienda. “La chiave di volta della cre scita - spiega Giovanni Andrioletti - è stata prima la partnership con il Gruppo Benetton”. Oggi Andrioletti Trasporti mantiene intatte le sue origi-
ni, con la sede principale a Vertova che copre una superficie di 3.000 mq, cui si aggiunge il magazzino-deposito di Gorizia su 5.000 mq; conta 27 dipendenti e l’anno scorso ha chiuso con un utile record. Di pari passo lo svecchiamento della flotta e la riorganizzazione del parco: dieci bilici e quattordici autotreni tutti Scania, sulla base di un legame forte con la Casa di Södertäl-
je, presente in Andrioletti con cinque trattori “New Generation Scania” acquistati quest’anno. Per il trainato, a disposizione dieci centinati, che nel 2019 diventeranno 13. “Con Scania - spiega Giovanni - si è instaurato un ottimo rapporto: in caso di problemi troviamo sempre un riferimento. Vor remmo raggiungere lo stesso obiettivo anche nei se-
mirimorchi. Nella Bergamasca tra colleghi ci scambiamo spesso opinioni e avevo sentito commenti positivi sul prodotto Kögel e sul servizio di as sistenza EV Industrial: a noi interessa un telaio durevole e un servizio efficiente. Ed è su questo che stiamo mettendo alla prova EV Industrial”. Un’autentica sfida quella lanciata all’azienda di Gade-
Da sinistra: Alessio e Giovanni Andrioletti, timonieri dell’azienda di trasporto bergamasca, e Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial.
sco Pieve Delmona, Concessionaria Kögel e TMT per Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria. “La cataforesi con nano ceramica che rappresenta un’esclusiva Kögel nella produzione di semirimorchi - spiega Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial - risponde esattamente alle esigenze di aziende quali Andrioletti, che si garantiscono la certezza di non ritrovarsi col telaio arrugginito in nessuna circostanza. Il primo centinato sarà messo alla prova effettuando le stesse operazioni di tutti gli altri e, tra qualche anno, Andrioletti avrà la riprova di quanto possa essere decisiva la qualità produttiva, evitando di dover intervenire sulla verniciatura”. Altro aspetto decisivo che ha convinto Andrioletti è l’estrema personalizzazione del rimorchio. “Il veicolo - aggiunge Mele - è stato realizzato con il cliente e per le sue specifiche necessità. Un esempio? Assoluta innovazione, il semirimorchio è stato equipaggiato con Wabco Tailguard, sistema che davanti a un ostacolo ferma il rimorchio, consentendo al trasportatore di operare in tutta sicurezza”.
LA STRATEGIA DELLA QUARTA GENERAZIONE AL TIMONE DELL’AZIENDA DI VERTOVA
ROTTE IN VENTIQUATTRO ORE E COLLABORAZIONE CON ALTRI TRASPORTATORI A ndrioletti Trasporti è simbolo non solo di un’area territoriale dedita al lavoro qual è quella bergamasca: lo sviluppo che sta conoscendo e la voglia d’investire dimostrano la volontà del “sistema trasporto” italiano di uscire dalla crisi in cui è attanagliato dal 2008. “Fino al 2014 - spiega Giovanni Andrioletti - non abbiamo effettuato alcun acquisto per il rinnovo della flotta, puntando alla riorganizzazione del personale per far fronte
al calo dei volumi. Poi abbiamo ricominciato, dopo aver aperto e diversificato la nostra attività ad altri settori: quello tessile ha purtroppo perso la sua importanza. Ci siamo attrezzati per il trasporto di prodotti pericolosi in ADR e specializzati nel groupage”. Contestualmente Andrioletti ha vissuto il passaggio generazionale, che pur nella sua evoluzione ha consentito all’azienda di non perdere i valori fondamentali. “I nostri clienti
- aggiunge l’imprenditore di Vertova - apprezzano puntualità, serietà e estrema disponibilità: rispetto a realtà aziendali di maggiori dimensioni, da piccoli trasportatori riusciamo a garantire un servizio che presenta bassissima incidenza di sinistri stradali e danni alle merci trasportate. Riusciamo a farlo perché tra noi c’è una forte intesa: parlo con mio cugino via Skype e le decisioni le prendiamo in modo istantaneo. Questa efficienza fa la differenza,
permettendo di far passare in secondo piano quello relativo al costo”. La capacità di Andrioletti è apprezzata presso grandi flotte, che spesso si rivolgono all’azienda di Vertova ad esempio per il trasporto sulla rotta di Trieste (materiale d’imballaggio, carta, materie plastiche ecc.), che gli Andrioletti effettuano in h 24 (garantiti nel 90 per cento dell’attività): velocità che permette di evitare costi di magazzino.
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INTERVISTA
U
MICHELE S. ALTIERI
BERARDO DI GIUSEPPE PLANT DIRECTOR & SUPPLY CHAIN MANAGER TMT
S. BENEDETTO DEL TRONTO
scito indenne dalla cri si economica, pur con sacrifici e affrontando le conseguenze della recessione, TMT da produttore italiano di piani mobili è sempre più orientato a seguire la sua vocazione di player europeo, seguendo le nuove linee guida del General Manager Alfredo Spinozzi. Seconda generazione, pur sempre affiancato dal padre Franco, con il fratello Gianluca l’attuale timoniere dell’azienda marchigiana ha avviato un per corso di evoluzione sia commerciale sia organizzativa. Nel primo caso, a occuparsi direttamente della presenza TMT nei mercati europei (occidentali ma anche nei Paesi dell’Est Europa) è lo stesso Alfredo Spinozzi, sempre presente nelle fiere di settore italiane ed estere. Nel secondo caso, Spinozzi ha costituito un team manageriale, fatto di persone provenienti da diverse esperienze, motivate e pronte a operare con spirito di gruppo. Tra i nuovi entrati, esattamente da 14 mesi, Berardo Di Giuseppe, cresciuto in un’azienda manifatturiera del settore metalmeccanico che, partita da pochi milioni di lire di fatturato a fine anni ’80, è arrivata a quasi cento milioni di euro negli ultimi anni. “Ne so no uscito - racconta Di Giuseppe - da circa tre anni dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile acquisti e SCM per tutto il periodo che sono rimasto. L’azienda continua a essere leader del proprio settore. Dopo questa esperienza fantastica durata 26 anni, con un notevole bagaglio di esperienze gestionali, ho pensato di rimettermi in gioco in altre realtà industriali sempre nel settore delle aziende di produzione”. Dopo circa un anno nell’automotive in un’azienda leader nel settore interni auto e un altro anno nel metalmeccanico termoidraulico, nel dicembre 2017 approda alla TMT con il ruolo di Plant Director & Supply Chain Manager. “Ero attratto soprattutto precisa Di Giuseppe - dal forte carisma e dai progetti ambiziosi di Alfredo Spinozzi. Qui ho trovato da subito un’accoglienza familiare tipica di una piccola azienda che vuol crescere e diventare gran de. Appena arrivato mi sono reso conto che per crescere per prima cosa bisognava costruire un team su cui poter costruire la struttura futura, in grado di traghettare TMT da azienda artigianale a carattere familiare ad azienda industriale con prospettive importanti a livello europeo e oltre. Difficile in questi casi non è tanto cambiare le metodologie di lavoro, difficile è cambiare le mentalità delle per sone che per anni hanno sem pre lavorato allo stesso modo pensando che quello sia l’unico e indiscutibile metodo”. Com’è costituito oggi il team di TMT ? “Il team di sviluppo attuale ancora in fase di consolidamento, che sarà poi negli anni il team direzionale che gestirà l’azienda risponde il manager - è costi-
“Il team è la nostra forza” DOPO LA PERFORMANCE DEL 2018, CHIUSO CON 100 VEICOLI PRODOTTI RISPETTO AI 66 DELL’ANNO PRECEDENTE, NEL 2019 IL PRODUTTORE PUNTA AL RADDOPPIO, TENENDO ALTA L’ASTICELLA DELLA QUALITÀ, CON UNA STRUTTURA ORGANIZZATIVA CHE INTENDE GETTARE LE BASI DELLA “TMT DEL FUTURO”. MOTIVAZIONE DI OGNI SINGOLO DIPENDENTE, GIOVANI LEVE E SPIRITO DI SERVIZIO GLI INGREDIENTI ALLA BASE DELL’OFFENSIVA CHE MIRA A COLMARE IL GAP CHE DIVIDE TMT DAI PRINCIPALI COMPETITOR MONDIALI. tuito da sei persone che rappresentano i pilastri della struttura organizzativa. Puntiamo su gente giovane, motivata e con un forte spirito di servizio, persone che hanno
di MICHELE S. ALTIERI
spo sato da subito la causa TMT e che seguono con orgoglio le nuove filosofie a ziendali. Sincerità, trasparenza, disciplina, problem solving e disponibilità totale so-
no fattori che per il nostro team riguardano la quotidianità, non la novità. Solo così riusciremo nel breve periodo a colmare il gap che ci divide dai nostri migliori competitor
Quanto mai vincenti le strategie seguite negli ultimi tempi dall’azienda di S. Benedetto del Tronto.
mondiali. Questi ragazzi oggi sono la nostra forza!” Quali sono i principali cambiamenti attuati nella gestione organizzativa? “I cambiamenti nell’ultimo anno illustra Berardo Di Giuseppe - sono talmente tanti che è difficile riassumerli: formazione di un management, cambiamenti sul sistema gestionale aziendale ancora in at to, inserimento di alcuni concetti Lean in produzione, monitoraggio della qualità dei processi e tante altre piccole cose a livello organizzativo che facciamo regolarmente ad ogni occasione. Dopo un primo momento di repulsione al cambiamento, soprattutto nei reparti produttivi, adesso sono loro i primi a proporre, a suggerire modifiche o migliorie per aumentare la qualità dei prodotti. Altro argomento al quale teniamo moltissimo è la condivisione delle idee e dei progetti che investe tutti i dipendenti, nessuno escluso. Il successo di TMT non sarà mai di un singolo, ma sempre e solo della squadra. Ridurre in modo significativo i costi del la famosa fabbrica nera per noi riveste un’importanza e norme: oggi almeno il 10 per cento del fatturato rappresenta costi che potremmo evitare. L’obiettivo è ridurre a
zero questa percentuale”. TMT sta assumendo sempre più il profilo di produttore europeo: quali sono stati i numeri nel 2017 e 2018 e qual è l’attesa per il 2019? “Negli ultimi anni - afferma Di Giuseppe - abbiamo registrato ottime performance e i dati parlano chiaro: nel 2017 abbiamo prodotto 66 veicoli, cento nel 2018. Per il 2019 abbiamo previsto la produzione di 200 pezzi. E non è un’attesa ma una certezza”. Quali sono state le scelte che hanno portato all’incredibile performance del 2018 (+53 per cento)? “Soprattutto - risponde il manager TMT abbiamo dato enfasi al cliente non solo a livello qualitativo, sempre al massimo, ma anche al rispetto dei termini di consegna richiesti. Abbiamo ottimizzato le fasi produttive eliminando i tempi morti, facendo capire a tutti i dipendenti che, anche se il cliente è lontano fisicamente e non lo conosciamo direttamente, il nostro primo obiettivo è soddisfare il reparto a valle, nostro primo cliente. Abbiamo cercato di infondere a tutti che il reparto successivo, la fase di lavoro che segue, non è un nemico ma un nostro cliente da soddisfare. Così di fase in fase, attraverso questa catena di “clienti interni” soddisfatti, si arriva alla soddisfazione del cliente finale. Con questo modo di pensare, alla ricerca del miglioramento continuo, con l’inserimento di una buona automazione laddove necessaria, si raggiungono risultati impensabili fino a qualche mese prima”. Con quale strategia di sviluppo si conta di raddoppiare i volumi nel 2019? “Oltre agli aspetti logistici e agli investimenti necessari in alcune aree che oggi possono costituire il collo di bottiglia per raddoppiare volumi - afferma in conclusione Di Giuseppe - il principio sul quale fonderemo la TMT del futuro sarà la motivazione del personale, dal board direzionale ai reparti produttivi, ognuno per le proprie competenze, nessuno escluso. Secondo noi il dipendente motivato e soddisfatto equivale al cliente soddisfatto e che tornerà ad acquistare ancora da noi. Nelle aziende è statisticamente provato che il 68 per cento dei clienti che non tornano non è per la scarsa qualità del prodotto o del servizio, ma per il comportamento di indifferenza o scortesia delle persone. Di solito solo il 4 per cento dei clienti formalizza un normale reclamo, il restante 96 se ne va sen za dire nulla. Il 91 per cento non tornerà più. Su 27 clienti insoddisfatti, solo uno reclama, gli altri 26 non dicono nulla ma non torneranno ad acquistare da noi. Conquistare un nuovo cliente costa sei volte più che mantenere quello che già si ha. Si immagini quanto costa riconquistare quelli insoddisfatti! Quindi, qualità totale a tutti i livelli! Non da ultimo, stiamo inserendo un sistema di welfare aziendale che dovrebbe portare, nel medio lungo periodo, a una migliore condizione di lavoro e a una maggiore motivazione del singolo dipendente, e conseguentemente del gruppo”.
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SINDONI, SUD TRASPORTI E ZUCCARO TRASPORTI PARTNER DI REALTRAILER
Eccellenza etnea su strada NELLA FIORENTE CATANIA A SUPPORTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, DELLA CRESCITA DELL’INDUSTRIA E DELLA GRANDE
DISTRIBUZIONE SONO TANTE LE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO DI MEDIE DIMENSIONI CHE CONTINUANO A INVESTIRE SUL PARCO MEZZI. L’AZIENDA GUIDATA DA GRAZIA
COCUZZA CONTA 200 UNITÀ KRONE, MENTRE NEL 2018 SANTO ZUCCARO HA ACQUISTATO 20 SEMIRIMORCHI CON IL MARCHIO DELLA
CORONA. LA MESSINESE SINDONI PRONTA A
S
MAX CAMPANELLA CATANIA
torico e importante crocevia logistico, Catania è un autentico punto di riferimento nel trasporto merci. Negli anni, sono fiorite nu merose aziende di medie dimensioni che hanno accompagnato la crescita della Gran de Distribuzione così come lo sviluppo di industrie locali, andando a soddisfare la loro necessità di trasporto verso “il Continente” e da quest’ultimo di materie prime di ritorno in Sicilia. Nell’area di Catania e della Sicilia Realtrailer - importatore esclusivo delle famiglie di semirimorchi della tedesca Krone, di piani mobili, vasche e rimorchi ribaltabili della belga STAS e importatore, seppure non in esclusiva, anche dei semirimorchi del la belga Van Hool e dei portacontainer dell’olandese Broshuis - ha il volto di Matteo Lau, Area Manager per la Sicilia. Tra le aziende di trasporto catanesi che hanno
RINNOVARE CON ALTRE DUE UNITÀ FRIGO. scelto Realtrailer come partner per il parco del trainato c’è Sud Trasporti, fondata nel 1968, oggi guidata dall’Amministratore Unico Grazia Co cuzza e operativa con la sede di Catania e due filiali a Torino e Rivalta Scrivia, in provincia di Alessandria. “La nostra flotta - spiega Cocuzza - conta 53 trattori e circa mille semirimorchi che effettuano trasporto pallettizzato di merci su tratte nazionali e internazionali. Nel parco abbiamo 200 semirimorchi Krone, flotta che abbiamo rinnovato nel 2018 con l’acquisto di 50 unità. Abbiamo avviato un percorso di rinnovo del parco che proseguiremo quest’anno con ulteriori investimenti”. Con 67 dipendenti che quest’anno saliranno a 72, forte di un’expertise di primissimo livello, Sud Trasporti in mezzo secolo di storia è divenuto uno dei maggiori caricatori del le compagnie navali che col legano la Sicilia con i principali porti italiani e del Mediterraneo. “Grazie a una serie di politiche commerciali
Nell’area di Catania e della Sicilia Realtrailer, importatore esclusivo delle famiglie di semirimorchi Krone, sta ottenendo risultati importanti grazie anche a delle valide partnership.
di sviluppo - precisa l’Amministratore Unico - l’azienda si è aperta a nuovi mercati ampliando la rete delle sedi-filiali in Italia e in Europa. Sud Trasporti è in grado di soddisfare e dare risposte rapide alle più diverse esigenze di trasporto, garantendo un servizio puntuale, affidabile, veloce, personalizzato. Il nostro obiettivo è essere il partner ideale per ogni azienda che necessita di trasporto o deposito di lotti completi o parziali di merci sul territorio nazionale o internazionale da e per la Sicilia”. In piena zona industriale di Catania, Zuccaro Trasporti opera a livello nazionale da 50 anni, effettuando trasporti dal Nord Italia per la Sicilia e viceversa. “La merceologia dei prodotti da noi trasportata - spiega l’Amministratore U-
nico Santo Zuccaro - è di vario genere, riuscendo sempre a ottenere la fiducia dei clienti grazie all’organizzazione capillare, alla serietà e alla professionalità dimostrata nel corso degli anni. Tant’è che nel tempo i rapporti si sono sem pre più consolidati. La nostra azienda è certificata con ente certificatore Certiquality e disponiamo di ampi spazi scoperti di circa 30mila mq e di capannoni coperti di circa 7mila mq per la sosta del la merce in transito o lo stoc caggio da distribuire in un secondo momento”. Con un fatturato che negli anni 2017 e 2018 è stato superiore ai dieci milioni di euro, Zuccaro Trasporti conta quest’anno di crescere nei volumi e nel parco. “Il target per il 2019 - afferma Santo Zuccaro - è aumentare il business
del 20 per cento. Contiamo 45 dipendenti e personale affidabile e qualificato, munito di patentino ADR per il trasporto di merci pericolose e rifiuti. La flotta è costituita da 70 trattori tra Iveco e DAF, con un’età media di 24 mesi, e circa 600 semirimorchi che trasportano industriale e secco su rotte nazionali, con collegamenti in tutta Italia da e per la Sicilia con trasporto combinato strada-mare, utilizzando i maggiori porti italiani. Lo scorso dicembre abbiamo acquistato 20 unità Krone, che presentano eccellente qualità. Investiamo molto e con costanza nel parco veicoli, investimenti che rappresentano senza dubbio una scommessa sulle capacità imprenditoriali di Zuccaro Trasporti”. Spostandoci in direzione
Messina, a Barcellona Pozzo di Gotto Autotrasporti Sindoni effettua trasporto nazionale e in tutta Europa di merce alimentare a temperatura controllata e liquidi alimentari con dieci trattori - tra Mercedes-Benz e DAF - dell’età media di tre anni e 45 semirimorchi. L’azienda conta 14 dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato pari a 1.900mila euro, in crescita rispetto al dato del 2017 di 1.800mila. “Per l’anno in corso - afferma Emanuele Sindoni, Amministratore Unico prevediamo di superare quota due milioni. Utilizziamo i frigo Krone per il rapporto qualità-prezzo e il rapporto di fiducia personale che si è sviluppato con Realtrailer. Quest’anno prevediamo l’acquisizione di cinque trattori e due nuove unità frigo”.
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CARDI 1 / UNA FLOTTA IMPORTANTE PER LA CAMPANA TRANS ISOLE
IL MARCHIO CHE IDENTIFICA LE VASCHE
Intermodale senza confini
V
FABIO BASILICO ANGRI
arcare le rotte del mare, attraversare territori e creare connessioni sono parte del Dna di Trans Isole, azienda di Angri (Sa) attiva nel trasporto su strada e intermodale marittimo, oltre che nella distribuzione e stoccaggio di diverse categorie merceologiche, in Italia, Europa e per le isole. Fondata nel 1958 da Antonio Spighetto, padre dell’attuale titolare, Michele, oggi Amministratore delegato, Trans Isole è cresciuta nel corso dei decenni fino a diventare una realtà di
molteplici esigenze operative. Oggi il brand che identifica le vasche ribaltabili all’interno di Viberti Rimorchi è sostanziosamente rappresentato all’interno della flotta Trans Isole. “Trans Isole - ci racconta Michele Spighetto - è un marchio che rappresenta, da due generazioni, la mia famiglia. Un’organizzazione che da oltre trent’anni raccoglie fiducia crescente nel settore dei trasporti su strada e intermodale marittimo in tutta Europa. La solida gestione familiare e il dinamismo manageriale sono per noi garanzia di elevata professionalità, tempi
ciente, dal piccolo pacco al container completo, dal food secco al fresco e liquido a temperatura controllata, fino ad arrivare al trasporto di merci pericolose e ai trasporti eccezionali e speciali. Il trasporto combinato terra-mare, il nostro fiore all’occhiello, è decisamente molto duttile e flessibile potendo soddisfare le esigenze di una clientela eterogenea. Per questo puntiamo sulla capacità di offrire un intermodale competitivo rispetto al ‘tutto in strada’”. Trans Isole mette a disposizione dei suoi numerosi clienti professionalità e consolidata expertise nell’orga-
di consegna brevi, puntualità e massima sicurezza nel trattamento delle merci. L’azienda è in grado di effettuare qualsiasi tipo di trasporto e spedizione in maniera effi-
nizzazione di spedizioni nazionali e internazionali grazie a una flotta di mezzi equipaggiata con tutte le attrezzature necessarie a soddisfare ogni tipo di esigenza, in sinergia
VIBERTI RIMORCHI È BEN RAPPRESENTATO ALL’INTERNO DELLE FLOTTA TRANS ISOLE, AZIENDA DI
SU STRADA E INTERMODALE MARITTIMO, OLTRE CHE NELLA DISTRIBUZIONE E STOCCAGGIO DI DIVERSE CATEGORIE MERCEOLOGICHE, IN
con la grande elasticità del sistema organizzativo. L’azienda salernitana infatti offre in modo integrato servizi di deposito e logistica distributiva, grazie a una rete di depositi di proprietà dotati di sistemi tecnologici all’avanguardia e situati in nodi strategici sul territorio europeo. “Gestiamo le soluzioni di trasporto combinato terra-mare (intermodale marittimo) su tutte le destinazioni europee e per tutti i tipi di merce - precisa Spighetto - Questo grazie a una rete consolidata di partner d’eccellenza in tutta Europa, tra cui la compagnia Grimaldi Lines di Napoli”. Il parco mezzi comprende svariate tipologie di veicoli: cisterne, centinati, frigo, cassonati spondati, vasche, barconi (semirimorchi ribaltabili bilaterali dotati di sponde
idrauliche), porta container, ribassati collo d’oca (semirimorchi ad altezza variabile centinati idonei al trasporto di macchinari e merci di grande volume), veicoli per trasporti eccezionali (semirimorchi allungabili fino a 24 metri con peso trasportabile fino a 45 t) e piani mobili. “Trans Isole osserva tutte le normative e le linee guida riguardanti la tutela ambientale - dice ancora Michele Spighetto - Il nostro parco mezzi vanta veicoli Eu ro 6 dotati di avanzate tecnologie che determinano un basso impatto ambientale. I nuovi depositi e l’area amministrativa sono dotati di impianti fotovoltaici per ridurre le emissioni inquinanti e i magazzini sono progettati per integrarsi al meglio con il territorio e l’ambiente circostante e sono
ITALIA, EUROPA E PER LE ISOLE. FONDATA NEL 1958 DA ANTONIO SPIGHETTO, PADRE DELL’ATTUALE TITOLARE, MICHELE, TRANS ISOLE È CRESCIUTA NEL CORSO DEI DECENNI FINO A DIVENTARE UNA REALTÀ DI PUNTA DEL SUD
ITALIA NEL SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA. dotati di aree verdi. Infine, Trans Isole contribuisce quotidianamente alla tutela dell’ambiente grazie a procedure che riducono drasticamente i tragitti singoli, ottimizzando i flussi e combinando i sistemi di trasporto”.
CARDI 2 / AFFIDABILITÀ E CAPACITÀ ALLA BASE DELLA SCELTA DEL GRUPPO GRIGOLIN
Nel cuore della specializzazione “GRUPPO GRIGOLIN RACCONTA UNA STORIA FATTA D’AMORE PER LA FAMIGLIA, PER I COLLABORATORI, PER L’AZIENDA E PER I PRODOTTI - DICE MAURIZIO GRIGOLIN - UN LUNGO CAMMINO PARTITO NEGLI ANNI ’50 IN UNA PICCOLA CITTÀ DEL VENETO PER ARRIVARE IN TUTTA ITALIA E IN ALCUNI PAESI D’EUROPA”. GRIGOLIN SI AFFIDA DALLO SCORSO ANNO ALLE VASCHE CARDI.
A
FABIO BASILICO
NERVESA DELLA BATTAGLIA
ffidabilità e capacità sono le caratteristiche che hanno convinto il Gruppo Grigolin, solida realtà aziendale del trevigiano attiva in molteplici ambiti del settore edilizia e costruzioni - il suo motto è “evoluzioni costruttive” - a scegliere le vasche Cardi. A Maurizio Grigolin, oggi alla guida della società di Nervesa della Battaglia (Tv), abbiamo chiesto di raccontare la storia dell’azienda e il rapporto instaurato lo scorso anno con il brand di Viberti Rimorchi. “Gruppo Grigolin racconta una storia fatta d’amore per la famiglia, per i collaboratori, per l’azienda e per i prodotti esordisce Maurizio Grigolin Un lungo cammino partito negli anni ’50 in una piccola città del Veneto per arrivare in tutta Italia e in alcuni paesi d’Europa”. Nel 1950 Giobatta Grigolin inizia la propria attività di trasporto di segatura e sassi a cui segue nel 1963 la costruzione del primo forno per la produzione della calce. Al 1977 risale l’acquisizione di Superbeton (produzione di calcestruzzo) e alla fine degli
anni ’80 l’avvio della produzione di intonaci e malte. Dal 1990 al 1995 l’azienda ha vissuto una fase di forte espansione e ulteriori acquisizioni, tra cui quella di Brussi Costruzioni (impresa di costru-
zioni prevalentemente stradale) nel 1994 a cui seguirà la TesiSystem (produzione di prefabbricati industriali) nel 1997. Nel 2003 il Gruppo Grigolin acquisisce un’azienda te-
ANGRI
ATTIVA NEL TRASPORTO
Michele Spighetto, Amministratore delegato Trans Isole.
punta del Sud Italia nel settore trasporti e logistica. Un’azienda importante con un business crescente che si è rivolta a Cardi e ai suoi semirimorchi per soddisfare le sue
RIBALTABILI ALL’INTERNO DI
desca a Ettlingen, in Germania, e due anni dopo costruisce il nuovo colorificio di Parma, operazione che coincide con il lancio della linea prodotti arteMURI. Nel 2012 è la volta della realizzazione del
terzo forno per la calce a Ponte della Priula (Tv) e nel 2017 l’inaugurazione della nuova unità produttiva in Germania, a Potsdam (Berlino). “Il Gruppo Grigolin sviluppa un fatturato di circa 350 mi-
lioni di euro, con 800 dipendenti e oltre 40 sedi produttive in Italia, divise tra i vari settori in cui operano tutte le aziende consociate - spiega Maurizio Grigolin - Le aziende principali che costituiscono il Gruppo sono Superbeton Spa, Fornaci Calce Grigolin Spa, Tesisystem Srl, Brussi Costruzioni Srl, M.C.V. Srl, Ferrobeton Srl e Calcestruzzi Magnani Srl. Gli ambiti operativi/industriali in cui operiamo spaziano dai calcestruzzi preconfezionati agli asfalti e conglomerati bituminosi, dai carbonati di calcio all’acciaio per cemento armato, dagli inerti (ghiaie e sabbia) a calce, premiscelati, pitture, colle, impermeabilizzanti, dai lavori stradali, urbanizzazioni e pavimentazioni ai prefabbricati per edilizia industriale. Se prendiamo come riferimento solo la Fornaci Calce Grigolin, disponiamo di 60 trattori e 70 rimorchi con un’età media di 4 anni. I principali marchi di riferimento sono Renault Trucks, Iveco e Scania”. Nel 2018, all’avvio della collaborazione con il marchio Cardi, Grigolin ha acquisito 1 vasca per calce in zolle e 1 vasca per roccia. “La chiave di differenza che ci ha convinti a scegliere il brand Cardi è riassunta in un concetto: la capacità di portata e l’affidabilità del prodotto e del marchio. A ulteriore testimonianza di questo, quest’anno la flotta sarà arricchita da due nuovi semirimorchi Cardi. Non è tutto perché sono previsti anche quattro nuovi Iveco Stralis alimentati a metano”.
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PARTNERSHIP SEMPRE PIÙ STRETTA TRA AUSTERAS TRADE E CARROZZERIA BERTOLETTI
Uniti al servizio del cliente M
STORICA REALTÀ DELLA PROVINCIA DI BRESCIA, BERTOLETTI È SINONIMO DI TRASPORTO SIN DAL LONTANO 1900. OPERATIVA NEI VEICOLI INDUSTRIALI DAGLI ANNI SESSANTA, È OGGI GUIDATA DALLA TERZA GENERAZIONE, NELLA PERSONA DI FABIO BERTOLETTI, AFFIANCATO DAI FIGLI ISABEL E MARCO. QUATTRO ANNI FA L’INCONTRO CON IL PRODUTTORE DI TELAI DI LAZISE, CON IL QUALE S’INSTAURA UN’ALLEANZA BASATA SUL MEDESIMO APPROCCIO: NIENTE MODELLI STANDARD, IL VEICOLO VIENE “CUCITO” SU MISURA PER VENIRE INCONTRO AL MEGLIO ALLE SPECIFICHE ESIGENZE DEL CLIENTE.
MAX CAMPANELLA MONTICHIARI
ettono insieme ciascuno il proprio talento, la propria competenza, quel “saper far bene” il proprio mestiere, puntando più che a fare business a tutti i costi a specializzarsi nella propria attività. In questo modo l’unione fa davvero la forza: Austeras Trade realizza telai e li trasforma in base all’esigenza del cliente finale, Carrozzeria Bertoletti si occupa dell’allestimento. A beneficiare di una partnership che non prevede chi sia primo o secondo, ma lo scambio della conoscenza, è il cliente finale, al quale le due aziende garantiscono la fornitura del veicolo che fa al caso suo, che è proprio quello di cui ha bisogno per la sua attività. Ulteriore garanzia per il trasportatore, la storicità tutta i ta liana di due aziende che rap presentano ciascuna l’eccellenza nel proprio settore. Carrozzeria Bertoletti affonda le radici nel lontano 1900, quando Lorenzo Bertoletti inizia - a 150 metri dall’attuale sede di Montichiari - a realizzare carri agricoli, partendo dalle ruote in legno, assali compresi. Da quel momento Bertoletti diventa cognome di riferimento finanche negli Anni Sessanta, quando dal mondo agricolo pas sa ai veicoli industriali con la seconda generazione
rappresentata da Francesco. È lui che compie il salto verso i camion, ed è lui che ritroviamo in una vecchia foto in cui, con affetto, è in gruppo mentre poggia le mani sul figlio Fabio Lorenzo, oggi a 57 anni timoniere dell’azienda. Dietro di loro, uno dei primi autocarri realizzati. Fabio nel 1978 affianca il
pa dre. Ha solo 15 anni ma deve imparare in fretta: quando ne ha appena venti è lui, scomparso il padre, a dover guidare l’azienda che, pur affrontando momenti difficili, con lui al timone conosce un’ulteriore espansione. Che si traduce anche in una nuova sede: da un piccolo capannone oggi Carrozzeria Bertoletti svolge la sua attività attraver-
so l’headquarter di Montichiari, che si sviluppa su 2.000 mq di superficie coperta e 3.000 mq di piazzale, e la nuovissima sede di Carpenedolo, con un edificio di 1.000 mq e piazzale di 2.000 mq, che danno lavoro complessivamente a 15 persone. “La sede di Carpenedolo - spiega Fabio Bertoletti - è operativa dall’inizio di quest’anno, in-
teramente dedicata alla riparazione; ha liberato spazio nella sede principale per lavorare sui veicoli nuovi, sui qua li oggi operiamo anche con un elettrauto interno”. Gli uffici di Montichiari sono stati rinnovati negli anni della crisi dai quali, pur dovendo affrontare il crollo del fatturato, grazie a una stabile situazione finanziaria Carroz-
Da sinistra: Federico Bisighin di Austeras Trade; Fabio, Isabel e Marco Bertoletti dell’omonima azienda di Montichiari; Stefano Taetti, ufficio tecnico Carrozzeria Bertoletti.
zeria Bertoletti è uscita più forte di prima. “Negli ultimi dieci anni - afferma l’imprenditore bresciano - siamo sempre cresciuti di anno in anno. Nel 2018 è stata registrata una crescita del 20 per cento rispetto all’anno prima. Il 2019 si preannuncia frizzante, almeno nei primi sei mesi, dopodiché tutte le previsioni fanno pensare a un rallentamento del mercato del nuovo. A quel punto ripartirà l’usato, al momento un po’ fermo”. Del resto per Bertoletti che un veicolo sia nuovo o usato nulla cambia. Il core business è rappresentato dagli allestimenti, in particolare le centine pesanti, per ogni marchio e modello. “Realizziamo - precisa Bertoletti - il centinato “alla francese” o spondato dotati di certificazione XL, nel rispetto della direttiva europea EN12642, che consente di evitare di legare il carico trasportato, manovra, altrimenti, obbligatoria per legge”. Nella famiglia di prodotti troviamo inoltre cassoni per professionisti e artigiani, furgoni, scarrabili, e bestiami. Oggi accanto a Fabio Lorenzo nella storica Carrozzeria Bertoletti operano i due figli Isabel e Marco. responsabile dell’officina, e da quest’anno Stefano Taetti, responsabile dell’ufficio tecnico, autore dei progetti nonché custode dei dati di ciascun veicolo che passa dalle sedi di Bertoletti.
COSTRUIRE MEZZI DI TRASPORTO BELLI ED EFFICIENTI È LA MISSION DELLE DUE AZIENDE
CENTINE ROBUSTE MA GRADEVOLI: SÌ, L’ESTETICA NON È SECONDARIA C ostruire mezzi di trasporto e occuparsi della loro manutenzione è da sempre la mission di Carrozzeria Bertoletti, che negli anni ha seguito lo sviluppo di flotte importanti, clienti di primo piano che l’azienda bresciana segue confermando i valori storici ereditati dalle precedenti generazioni. “Abbiamo sempre lavorato - afferma Fabio Bertoletti con massima trasparenza e correttezza, approccio che prima o poi ripaga. La clientela è
rappresentata da aziende di trasporto che si occupano un po’ di tutto, principalmente conto terzi, ma anche flotte e conto proprio. Tutte aziende che serviamo con l’approccio del sarto: non facciamo modelli standardizzati, perché ogni trasportatore ha le sue esigenze. La nostra mission è personalizzare il veicolo a costi competitivi, andando a soddisfare le esigenze del cliente con soluzioni innovative”.
Un approccio che trova in Austeras Trade, con sede nella vicina Lazise, in provincia di Verona, la medesima base di partenza. “Ci siamo incrociati circa quattro anni fa - racconta Bertoletti - quando un cliente ci ha chiesto un rimorchio specifico: noi eravamo pronti a realizzare tutto il resto, ma ci serviva il telaio giusto, costruito su misura per il cliente”. Da quel momento l’alleanza è più che solida: Austeras Trade realizza allungamento,
terzo asse ecc. e Bertoletti le centine. “Ciascuno di noi - precisa Federico Bisighin di Austeras Trade - ha esperienza nel suo lavoro e sa farlo bene. La specializzazione e la flessibilità sono le caratteristiche di aziende come le nostre: un rimorchio Bertoletti lo riconosci da lontano per il senso estetico delle loro centine, realizzate in modo che siano anche gradevoli alla vista, con finiture belle oltre che robuste”.
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AZIENDE ALLA RIBALTA / STEGAGNO INDUSTRIALE
Vocazione intermodale PARTNER DI KÖGEL SIN DALL’INIZIO DELLA SUA GIOVANE STORIA, L’AZIENDA VERONESE NASCE NEL 2009 GRAZIE AL CORAGGIO DEL CEO ROBERTO SCHMID, CHE CON MASSIMO STEGAGNO, IMPRENDITORE NELL’AUTOTRASPORTO, ACQUISIVA IL RAMO INTERMODALE DELL’AUSTRIACA TRANSPED. IN MENO DI DIECI ANNI STEGAGNO INDUSTRIALE È ARRIVATA A CONTARE 112 RIMORCHI E L’ANNO PROSSIMO TRASFERIRÀ LA SEDE AL TERMINAL ITALIA, NEL FUTURISTICO INTERMODAL CENTER.
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MAX CAMPANELLA VERONA
al dismesso scalo ferroviario di Verona Porta Nuova allo sbarco a 200 metri dal Terminal Italia con Intermodal Center, un Polo che, entro fine anno, promette di dare un servizio a 360 grandi alla logistica intermodale, dal trasporto al piazzale per parcheggio veicoli. Uno sviluppo, quello di Stegagno Industriale, iniziato nel 2009, quando l’azienda veronese nasce con l’acquisizione da parte dei soci fondatori del ramo intermodale dell’austriaca Transped. In questa fase di continua evoluzione, che nell’anno del decennale vedrà la nascita del Polo veronese, tra i punti fermi di Stegagno Industriale vi è la partnership con Kögel, marchio che rappresenta la quasi totalità dei semirimorchi del parco mezzi. Scelta azzeccata, quella di acquisire da Transped la divisione Intermodale, che però nell’anno dell’inizio della crisi economica inizialmente è stato visto con qualche perplessità da più di qualcuno. Il coraggio ha il volto di Roberto Schmid, 60 anni, CEO di Stegagno Industriale, già dirigente e socio Transped, e di Massimo Stegagno, autotrasportatore che, lavorando con l’azienda austriaca, conosceva Schmid e ha sostenuto il suo progetto. Cresciuto professionalmente con l’imprenditore altoatesino Auer Eberhard, dopo la morte di quest’ultimo Roberto Schmid ha voluto, con passione e determinazione, portare avanti la sua idea. “Più volte Auer mi ha sollecitato - spiega il CEO - a sostenere la logistica intermodale, diceva che avrebbe presto rappresentato il futuro”. Quando Schmid muoveva i primi passi professionali al suo fianco, Eberhard non po teva sapere che concetti quali ecosostenibilità e aziende 4.0 sarebbero divenuti temi fondamentali. Oggi, e ancor di più nel 2019, il suo progetto prende forma: attualmente Stegagno Industriale ha sede nel dismesso scalo ferroviario veronese, di proprietà Trenitalia, ma presto inizieranno i lavori di realizzazione di 25mila mq tra magazzini, uffici, lavaggio e piazzale. L’azienda di trasporti avrà la sua sede all’interno del futuro Intermodal Center, dove vi sarà spazio e possibilità di sostenerne la crescita, coronando il sogno di Eberhard. Stegagno Industriale dieci anni fa partiva rilevando il parco rimorchi intermodali di Transped, di cui ne portava in strada 50 unità. Oggi la flotta ne conta 112, tutti con buca coils, tutti rinnovati e al 95 per cento a marchio Kögel. Si aggiungono 11 motrici, perché per i servizi di trasporto l’azienda veronese utilizza oltre 40 trazionisti tra Germania e Italia, piccoli trasportatori (ma anche flotte medie come
Quintarelli) che operano in esclusiva per Stegagno Industriale. “Trasportiamo tutto spiega Schmid - in particolare ferro e prodotti metallurgici: quando un’industria necessita di caricare merce pesante noi possiamo dare una soluzione efficace, garantendo partenze e arrivi in molti casi più veloci rispetto al trasporto su strada. Ad esempio dalla Toscana con partenza entro il martedì sera, la mattina del giovedì successivo il carico raggiunge Colonia, da dove può arrivare a destinazioni come Amsterdam”. In due giorni Verona-Amsterdam è una possibilità più
che conveniente per aziende come TyssenKrupp, Padana Tubi, Trevikart, Marcegaglia, ma anche aziende di trasporto estere che trovano conveniente affidare i carichi a Stegagno Industriale. “Da Verona precisa Schmid - operiamo con un treno in esclusiva che rag giunge Colonia cinque volte la settimana trasportando 14 rimorchi. Grazie a partnership con altri operatori abbiamo ulteriori partenze da Ve rona, Busto Arsizio e da Brescia a Duisburg. In media effettuiamo 24 partenze al giorno per complessivi 50 rimorchi su ferrovia e altrettanti su strada”.
Strutturata con un servizio agenzia che si occupa di acquisto e vendita di carichi con quattro unità, Stegagno Industriale continua a crescere, andando a occupare spazi che vanno oggi al di là dell’intermodale, segmento di fatto esaurito. “Il trasporto intermodale - spiega Schmid - non può crescere ulteriormente senza adeguate infrastrutture: se il tunnel del Brennero sarà completato nel 2027, potrà rappresentare un’opportunità di sviluppo; al momento i terminal hanno raggiunto il massimo del loro potenziale, in Italia come in Germania”. Dal 2009, anno della nasci-
ta, Stegagno Industriale ha chiuso ogni annualità con una crescita del fatturato nell’ordine dell’8-9 per cento. Anche nel 2017, anno segnato da gravi incidenti ferroviari che hanno costretto alla soppressione di qualcosa come 1.200 viaggi, l’incremento è stato mantenuto. “Il dato finale del 2018 - afferma il CEO - registrerà una crescita del 10 per cento e un significativo raddoppio dell’utile. Il 2019 sarà un anno decisivo, considerato che intendiamo iniziare e terminare la costruzione del Polo intermodale, che vogliamo rendere operativo entro fine anno”.
Kögel resta un punto fermo nel parco del trainato. “L’affidabilità dei loro prodotti - dichiara Schmid - è indiscutibile e soprattutto per noi è una sicurezza la disponibilità in caso di eventuali pro blemi. In Mauro Denti (Area Manager Kögel per Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, ndr) abbiamo un riferimento sicuro”. Una partnership che dà benefici a entrambi i player. “Stegagno Industriale per la sua attività legata all’intermodale - spiega Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Italia - rappresenta per noi un valido suggeritore per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Con Schmid abbiamo stabilito un rapporto di fiducia: la sua esperienza è un supporto importante sul piano delle innovazioni al servizio di aziende come la sua”. Primaria necessità per l’azienda veronese è la robustezza dei mezzi, dal rimorchio all’intera componentistica. “I rimorchi quando vengono caricati dalle gru - spiega Schmid - subiscono sollecitudini non da poco: con i prodotti Kögel ci siamo sempre trovati bene. Una volta caricato sul treno, il rimorchio viene agganciato e subisce ulteriori sollecitazioni soprattutto nella parte inferiore, assali e pneumatici compresi. Nel primo ca so utilizziamo SAF-Holland, nel secondo ci rivolgiamo a Lazzarini Pneuservice, che ci fornisce pneumatici Hankook dalla carcassa robusta, resistente al rischio di lacerazioni”.
Da sinistra: Mauro Denti, Area Manager Kögel; Roberto Schmid, CEO Stegagno Industriale; Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Italia.
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KÖGEL PARTNER DI RIFERIMENTO DEL GRUPPO TORELLO
Patto di fiducia
È UNA STORIA DI PASSIONE PER IL TRASPORTO QUELLA CHE DÀ ORIGINE AL GRUPPO TORELLO E CHE L’ACCOMPAGNA LUNGO UNO SVILUPPO CHE L’HA PORTATO ALLE ATTUALI DIMENSIONI: CINQUE AZIENDE E 1.800 TRA DIPENDENTI E LAVORATORI DELL’INDOTTO. OGGI ALLA GUIDA LA SECONDA GENERAZIONE: I TRE FRATELLI UMBERTO, CONCETTA E ANTONIO AFFIANCATI DAL PADRE NICOLA, PRIMO A SCEGLIERE CON GRANDE SODDISFAZIONE I VEICOLI DEL PRODUTTORE DI BURTENBACH PER I CENTINATI.
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MATTEO GALIMBERTI PIACENZA
uella dei Torello è una storia di passione, passione per il trasporto che si tramanda e si espande all’interno della famiglia “allargata”, come Antonio Torello, Responsabile della flotta, considera i circa 1.800 tra dipendenti e lavoratori dell’indotto che oggi sono coinvolti in un gruppo aziendale passato dai 150 milioni di eu ro di fatturato del 2017 agli oltre 180 dell’anno scorso. E che vuole continuare a crescere, puntando sulla logistica di magazzino e l’ultimo miglio, per offrire al cliente finale un servizio a 360 gradi. Negli anni del suo sviluppo, è stato per primo Nicola Torello, nel 2014, a raggiungere Burtenbach, dove nascono i se mirimorchi Kögel, che da quel momento è divenuto marchio di riferimento per il trainato. L’incontro con Antonio, terzogenito che con i fratelli Umberto e Concetta rappre-
senta la seconda generazione alla guida dell’azienda, avviene a Piacenza, dove si trova l’hub principale per il freddo. L’headquarter è ubicato a Montoro, in provincia di Avellino, dove tutti i giorni Nicola Torello non manca mai di presenziare per verificare che tutto proceda nel migliore dei modi. Oggi il Gruppo Torello è una realtà di cinque aziende: Torello Trasporti; TN Service (officina meccanica autorizzata per diversi marchi tra i quali MercedesBenz e Carrier e carrozzeria); DIF Network (Distribuzione Italiana Freschi), che aggrega trasportatori locali specializzati nel trasporto a temperatura controllata da 0 a +4 gradi; le controllate TN Logistica SK in Slovacchia e TN Logistika SK RO in Romania. Si aggiunge la filiale diretta in Francia, a Saint Quentin Fallavier. Le dimensioni raggiunte non hanno affatto modificato l’approccio dei Torello: determinati, instancabili la-
Oltre a logistica e lungo raggio il Gruppo Torello è operativo nel settore delle consegne dell’ultimo miglio.
voratori e persone semplici e affabili. Bastano poche parole per comprendere che Antonio Torello, 46 anni, è rimasto quella persona semplice che, cresciuta nei camion, a 16 anni saliva sul mezzo accanto al padre. Così come hanno fatto i fratelli. “Effettuiamo - spiega il Responsabile della flotta tutte le rotte internazionali occorrenti nella filiera alimentare di fresco e secco: Eu ropa, Gran Bretagna e Svizzera. Oltre ai veicoli di proprietà, abbiamo partnership con trasportatori medio-piccoli in Italia e nei Paesi esteri”. Oggi la flotta Torello è costituita da oltre mille trattori, pressoché alla pari Volvo Trucks e MercedesBenz, che hanno un’età media di 5-6 an ni. “Dal 2014 a oggi - precisa Antonio Torello - siamo passati da 608 trattori a oltre mille; l’85 per cento dei mezzi sono Euro VI”. Il 25 per cento del parco del trainato (circa 1.700 uni tà) è rappresentato dal
marchio Kögel, grazie a un rapporto consolidato, che assume effettivamente caratteristiche di partnership tant’è che il produttore tedesco sviluppa un veicolo espressamente dedicato all’attività di Torello e con sue specificità: tetto “a cono”, più basso nella parte anteriore e alto nel posteriore, per rispettare ogni direttiva esistente in Europa e permettere ai veicoli di viaggiare ovunque; chiusure antiracking e teloni rinforzati anti effrazione; carichi adeguatamente fissati per garantire sicurezza e stabilità della merce; gps su ogni rimorchio per la tracciabilità. “Il rapporto con Kögel spiega Antonio Torello - si è basato sulla fiducia personale, con Massimo Dodoni (Amministratore delegato Vendite, ndr) inizialmente e oggi an che con Michele Mastagni (Sales Manager Italy, ndr) e Michele Sartori (Responsabile After Market, ndr). Nel 2014 abbiamo stipulato il primo accordo per
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Sede e fiLiALi toreLLo
MONTORO (AV), Headquarter: attività amministrativa, controllo e trasporto a lunga percorrenza (FTL); Via G. Marconi, 381 - 83025 Montoro (AV) PRATO: FTL specializzato alta percorrenza, alta moda; Via dei Gonfienti, 4 - 59100, Prato (PO) PIACENZA: FTL, contract logistics fashion, contract logistics filiera pomodoro, ambient logistics, magazzino freddo e distribuzione (ultimo miglio 0-4°). Magazzini: 25.000 mq contract logistics fashion, 9.000 mq ambient logistics, 10.000 mq contract logistics filiera pomodoro, 3.500 mq magazzino del freddo; Via C. Strinati, 8/10 - Polo Logistico Le Mose 20122 Piacenza PADOVA: distribuzione (0-4°), oltre 1.000 mq; Corso Stati Uniti, 18 - 35127 Padova (PD) IMOLA: Distribuzione (0-4°) e contract logistics, 32.000 mq totali; Strada provinciale Selice 47 - 40026 Imola (BO) SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR): distribuzione (0-4°), 1.000 mq; via Ca’ Nova Zampieri -37057 San Giovanni Lupatoto (VR) T REVENZUOLO (VR): trasporto lunga percorrenza; Via Tione, 10 - 37060 Trevenzuolo, Verona (VR) CALDERARA DI RENO (BO): trasporto lunga percorrenza; Via Fratelli Rosselli, 7 - 40012 Calderara di Reno (BO) DRONERO (CN): contract logistics, 12.500 mq; Zona industriale, Ricogno, Via I Maggio, 14 - 12025 Dronero (CN) SAINT QUENTIN FALLAVIER (Lione): trasporto a lunga percorrenza; 5, rue de Malacombe, 38070 - Saint Quentin Fallavier Per contattare Torello nell’area contatti del sito web www.tntorello.com è possibile chiedere informazioni su servizi di trasporto, logistica e distribuzione o chiedere un incontro per collaborazioni professionali.
200 centinati, che abbiamo messo alla prova verificando la qualità del prodotto. A distanza di quattro anni abbiamo raddoppiato con altre duecento unità. Siamo soddisfatti del modo in cui ci seguono: avere dei riferimenti personali è essenziale, perché quando hai necessità di contattare qualcuno sai che puoi contare su una persona che conosci e che ci conosce, che sa quanto sia importante per noi intervenire subito se c’è un problema”. Insomma aver gettato le basi di una buona relazione è garanzia per Torello di avere sempre una soluzione in caso di necessità. Qual è l’istanza che un’azienda come il Gruppo Torello rivolge a un partner
come Kögel? “Sul piano della qualità di prodotto e servizio - risponde il manager - rappresentano il meglio per affidabilità, questo è indiscutibile. Utile potrebbe essere avere una struttura finanziaria che, al loro interno, rappresenti un riferimento per gruppi dimensionati come il nostro, che potrebbero essere agevolati nell’acquisto, pagando una rata con riscatto finale”. Oltre ai pesanti stradali, per completare la filiera distributiva alimentare quest’anno il Gruppo Torello è entrato nella distribuzione del l’ultimo miglio con dieci Fuso Canter EcoHybrid che si dedicano al trasporto nei centri cittadini e nelle aree ZTL.
Umberto e Antonio Torello, rappresentanti della seconda generazione al timone dell’aziena.
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INTERVISTA
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ocus sulle flotte con servizi dedicati, nuovo por tale per rispondere all’esigenza di figure professionali formate e una famiglia di prodotti che amplia il suo raggio d’azione con i cuscinetti a sfera Timken. È un 2019 all’insegna del consolidamento del Network ma anche foriero di importanti novità quello annunciato da Alltrucks Truck&Trailer Services, rete di officine nata per volontà di tre soci fondatori ZF, Bosch e Knorr-Bremse - e giunta in Italia al suo terzo anno. In Europa Alltrucks, guidata da Homer Smyrliadis, è arrivata a contare 670 officine, di cui ben 250 in Germania (primo Paese nel 2014), con presenze in Italia, Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Polonia e Norvegia. Nel nostro Paese le officine affiliate sono 80, con una presenza capillare in ogni regione, e sono costituite sia da officine indipendenti che, in gran parte, da officine già appartenenti al marchio di un produttore di autocarri e che hanno scelto Alltrucks per sviluppare la componente mul timarca di assistenza a truck e rimorchi. Quali sono state le “pietre miliari” del 2018? “In tutta Europa Italia compresa - spiega Gianluca Annunziata, Mar ket Manager Italy - è stato un anno di conferma ulteriore dello sviluppo cui abbiamo assistito in questi anni e che rientra nei piani di business di Alltrucks: il biennio 2018-2019 non aveva come focus lo sbarco in nuovi mercati ma il consolidamento in quelli attuali e l’arricchimento dell’offerta di servizi; il 2019 avrà come obiettivo l’ampliamento della Rete di officine, per coprire le aree attualmente mancanti. Nel biennio 2019-2020 sarà implementato il processo che vede Alltrucks dedicarsi non solo ai servizi disponibili per le officine, ma farsi portatore di un messaggio diretto alle aziende di trasporto, per far conoscere i propri servizi e i vantaggi che derivano ai trasportatori dalla partnership con Alltrucks”. Vuol dire che Alltrucks andrà a proporre servizi direttamente alle flotte? “Sì, ma lo farà sempre attraverso le officine affiliate - risponde Annunziata - che sono e resteranno il fulcro del nostro sistema: il network è il nostro patrimonio. Alle aziende di trasporto andremo a proporre tutto quanto le occorre per un servizio di assistenza qualificato: il suo punto di riferimento sarà la sua officina e l’intera rete di officine Alltrucks, presso le quali, ovunque si trovi il veicolo che necessita di assistenza, troverà le stesse caratteristiche in termini di spazi disponibili, preparazione del personale, vocazione multimarca, strumentazione tecnica all’avanguardia, ricambi e prodotti di primo impianto ecc.” Come potrà l’azienda di trasporto avere questo tipo di certezza? “Quest’anno - afferma Annunziata - lanciamo il brand Alltrucks Fleet, che individua aziende di trasporto che sceglono Alltrucks come partner per l’assistenza in tut-
GIANLUCA ANNUNZIATA MARKET MANAGER ITALY ALLTRUCKS
Alltrucks Fleet per servirvi A TRE ANNI DALLO SBARCO DEL NETWORK NEL NOSTRO PAESE, CHE CONTA OGGI 80 AFFILIATI, PRENDE FORMA IL PROGETTO DI AVVICINAMENTO DI ALLTRUCKS ALLE AZIENDE DI TRASPORTO. “IL NUOVO BRAND INDIVIDUA CLIENTI CHE PRESSO OGNUNA DELLE 670 OFFICINE PRESENTI IN EUROPA RICEVERANNO LO STESSO TRATTAMENTO PREFERENZIALE”, SPIEGA ANNUNZIATA. TRA LE NOVITÀ DEL 2019 UN PORTALE ALLTRUCKS PER TROVARE LAVORO IN OFFICINA E LA PARTNERSHIP CON TIMKEN. di MAX CAMPANELLA
Lo stand Alltrucks al Salone Transpotec di Verona e, in alto, il team di Alltrucks Italia con Homer Smyrliadis (primo da sinistra).
ta Europa: sarà un’attività diretta alle flotte con cui mettiamo a loro disposizione in tut ti i 12 Paesi di presenza Alltrucks officine che hanno standard omogenei a livello internazionale, che garantiscono il medesimo approccio al cliente ovunque si trovi l’officina, e la trasparenza nel le condizioni di prezzo applicate. Il cliente ha la sicurezza che la gestione avviene nel tempo più veloce possibile e che il trattamento a lui riservato sarà pari a quello che riceverebbe presso la sua officina di riferimento. I clienti Alltrucks Fleet saranno identificati e riconosciuti facilmente dalle nostre officine, in modo che possano qualificarsi e godere di questo trattamento preferenziale”. Ulteriori novità nell’ambito del portafoglio servizi? “Intanto - prosegue il numero uno di Alltrucks in Italia - con Alltrucks Job Portal proponiamo un luogo virtuale nel quale s’incrociano domanda e offerta di lavoro: candidati spontanei per lavori di officina possono presentare gratuitamente la loro disponibilità, officine in cerca di personale meccanico possono consultare o comunicare la loro ricerca. La scarsa presenza di figure di meccanici preparati per truck e rimorchi è sempre più critica: per i nostri giovani operare in un’officina premium com’è quella della rete Alltrucks può rappresentare una vera opportunità di crescita sul campo. Raccogliendo l’esigenza e consapevoli di questa opportunità riteniamo di dare il nostro piccolo contributo: il portale è aperto in tutti i Paesi dove siamo presenti”. Accanto alla ricerca, resta di base la possibilità di formare il personale con il catalogo corsi di Alltrucks. “Le officine che vogliono formare un meccanico - precisa Annunziata - possono attingere a un’ampia disponibilità di corsi, organizzati da Alltrucks. I corsi sono in costante evoluzione: dai sistemi frenanti per rimorchi alle garanzie, dai sistemi di sicurezza multimarca e relative centraline ai sistemi di diagnosi, grazie alla collaborazione dei soci fondatori e dei partner proponiamo corsi sempre al passo con i tempi”. Poi c’è l’aspetto del portafoglio servizi: accanto a quelli a marchio ZF, Bosch e KnrorrBremse, negli anni Alltrucks si è arricchita con l’assistenza sui prodotti Eberspaecher (sistemi di raffreddamento e riscaldamento per veicoli professionali) e, quest’anno, è stata avviata la partnership con Total per i lubrificanti. “Quest’anno - anticipa il Market Manager Italy - entrerà in vigore l’accordo internazionale di collaborazione con l’americana Tim ken, leader nella produzione di cuscinetti a sfera per i settori automotive e industriale, con headquarter in Francia e una presenza in tutta Europa per aftermarket e primo equipaggiamento. Già partner per le certificazioni delle nostre officine, Dekra svilupperà la collaborazione con Alltrucks sul tema delle revisioni per veicoli industriali. Proseguirà naturalmente il nostro supporto alle officine con attività di consulenza e di marketing e comunicazione”.
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THERMO KING E AR98: PARTNERSHIP CHE GUARDA AL FUTURO
Qualità sì ma certificata IL RINNOVO DEI MEZZI È SCRITTO NEL DNA DI ANGELO RATTINI, FONDATORE E TIMONIERE DELL’AZIENDA ROMAGNOLA: TRATTORI E SEMIRIMORCHI 36 MESI DI VITA. UNA SCELTA PREMIATA, INSIEME AD ALTRE COME LA FORMAZIONE COSTANTE DEGLI AUTISTI E LA PARTNERSHIP CON FORNITORI DI ECCELLENZA, DALLA CERTIFICAZIONE ISO 39001. A BREVE UN ALTRO TRAGUARDO: “CERTIFICHEREMO IL TRASPORTO NELLA FILIERA DELLA CARNE SUINA BIOLOGICA - DICHIARA RATTINI - IL CHE SIGNIFICA COGLIERE ALTRE IMPORTANTI OPPORTUNITÀ PER FAR CRESCERE LA NOSTRA AZIENDA”.
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MAX CAMPANELLA
S. ARCANGELO DI ROMAGNA
uando lo spirito imprenditoriale prevale si possono raggiungere ambiziosi traguardi. AR98, nata con il coraggio e la forza di volontà di Angelo Rattini ne è esempio. È il 1998 quando quel lavoro alla Conad a Rattini sta decisamente stretto. Si occupa del flusso di carni, ben conosce le problematiche della logistica alimentare del territorio dell’Emilia-Romagna, dov’è nato e cresciuto. Decide di lasciare il lavoro sicuro e puntare su un progetto che nasce dall’innato desiderio di autonomia e voglia di costruire qualcosa d’importante, che soddisfi l’esigenza di un territorio che ha imparato a conoscere. Acquista il primo Iveco TurboZeta, naturalmente usato, da 65 q e avvia un cambiamento che, in brevissimo tempo, comincia a dargli grandi soddisfazioni professionali. Negli anni AR98, con sede a Sant’Arcangelo di Romagna, è cresciuta, ha acquisito dimensioni rilevanti e scelto di affidarsi a par-
Da sinistra: Angelo, Rachele e Francesca Rattini di AR98; Marco Tosi, Sales Manager Israel & Italy Thermo King; Roberto Orlando di Fabbri Cool System.
tner di qualità, che sostengono la sua scelta di certificarsi come azienda di trasporto refrigerato. Tra questi Thermo King che oggi, attraverso la Concessionaria Fabbri Cool System di Cesena, rappresenta unico player di gruppi frigo nella flotta dell’azienda romagnola. AR98, acronimo delle iniziali del fondatore e dell’anno della nascita, chiude il primo anno di attività con un fatturato di 98 milioni di vecchie lire. Oggi il giro d’affari si attesta su 11 milioni di euro, con previsioni quest’anno di raggiungere quota 12. Gli investimenti sulla flotta sono scritti nel dna dell’azienda: già nel 1999 Rattini inizia ad acquistare camion da otto ban cali per consegne al dettaglio in macellerie e catene di supermercati locali. Il business oggi è lo stesso, solo che si sono aggiunti nomi di colossi della GDO come Coop, Lidl e Aldi, in fase di espansione nel Nord della Penisola. “La nostra peculiarità - precisa Rattini - è che i camion AR98 viaggiano
carichi per il 95 per cento dei loro viaggi”. Oggi AR98 conta oltre 80 dipendenti, di cui 62 autisti formati costantemente su Regolamenti Cee, durata di guida, infrazioni, tachigrafi ecc. La sede di Sant’Arcangelo oc cupa un’area di 2mila mq con parcheggio interno per camion e rimorchi; nel capannone di 1.250 mq è ubicata una cella refrigerata di mille mq con buche di carico e scarico. Elemento di orgoglio del l’imprenditore romagnolo, AR98 è la prima azienda in Italia nel trasporto refrigerato a richiedere e ottenere la certificazione Iso 39001, istituita nel 2012. Ma a Rattini non basta: “Questa primavera raggiungeremo un nuovo traguardo: la certificazione nella filiera biologica delle carni suine”. Ovvero AR98 sarà certificata a garanzia che il trasporto non porti a contaminazioni del prodotto. “Nella GDO - precisa Rattini la certificazione è sempre più necessaria, perché prevista nel
bilancio solidale dell’azienda”. Ultimi arrivati in flotta otto Iveco Stralis NP da 460 cv alimentati a LNG (metano liquido). “Il nostro parco - spiega Rattini - è costituito da 40 trattori, tutti Euro VI, del l’età media di due anni. I mezzi vengono sostituiti entro i 36 mesi di vita, sia trattori sia semirimorchi”. Nel primo caso la flotta è suddivisa per lo più tra Mercedes-Benz e Iveco, nel secondo la stragrande maggioranza dei trailer sono a marchio Krone, tutti veicoli equipaggiati con pneumatici Bridgestone. Core business di AR98 è il trasporto a temperatura controllata, cui si aggiungono rotte per Barilla per il trasporto dell’alimentare secco. L’area di riferimento è compresa dalla linea Roma-Pesaro verso nord fino a inglobare l’intero Nord Italia con piattaforme centralizzate dei primari gruppi della GDO. Gli autocarri di AR98 non si fermano mai: nella sola tratta Roma-Pescara macinano almeno 2mila km al mese.
LA GIOVANE RACHELE UTILIZZA IN PRIMA PERSONA IL CONTROLLO A DISTANZA DELL’UNITÀ FRIGO
RISPARMIO E SICUREZZA: IN PRIMO PIANO PANNELLO SOLARE E TRACKING È
la volontà di puntare all’eccellenza che ha portato Angelo Rattini - al timone di AR98 affiancato dalla moglie Francesca Ferrario e dalla figlia Rachele - a incrociare nel suo percorso Thermo King, marchio che oggi rappresenta la totalità dei gruppi frigo dei semirimorchi. “È stato - ammette Marco Tosi, Sales Manager Israel & Italy Thermo King tutt’altro che facile stringere una partnership con un’azienda che rinnova i veicoli così rapidamente. Il prodotto Thermo King è noto per le sue caratteristiche di robustezza e affidabilità che durano nel tempo: la differenza di costo rispetto ai competitor viene ripagata nell’utilizzo del gruppo frigo per almeno sei o sette anni, quando l’azienda ricava un beneficio in termini di minore TCO (Costo di proprietà, ndr), dai consumi all’assistenza”.
La partnership con il produttore di gruppi frigo trova il suo fondamento su aspetti di efficienza per Rattini fondamentali per tenere alto il livello qualitativo e mantenere la certificazione. “Innanzitutto - spiega l’imprenditore - sono più affidabili: i nostri mezzi si fermano solo per carico e scarico, non c’interessa il prezzo ma l’affidabilità di un frigo, che deve lavorare come e quanto il camion. Con il Remote Status Light l’autista dallo specchietto si accorge in modo intuitivo se il gruppo frigo funziona correttamente in base al colore verde o rosso e, inoltre, abbiamo provato il pannello fotovoltaico che supporta la batteria del gruppo frigo: il risparmio di carburante è evidente”. “Con il pannello solare -precisa Tosi - si arriva al 10 per cento di risparmio: l’unità
frigo normalmente si accende quando il voltaggio della batteria raggiunge il limite minimo; il pannello solare evita l’accensione dell’unità per ristabilire il voltaggio corretto, caricando di fatto la batteria stessa. In sostanza il gasolio viene esclusivamente utilizzato per mantenere la temperatura all’interno della cella: in qualche caso siamo arrivati al 15 per cento di risparmio nei consumi”. Aspetto tutt’altro che secondario nella scelta di Thermo King è il Tracking, dal 2017 incluso nella bluebox della famiglia SLXi di Thermo King, senza alcuna necessità di reimpianto o installazione di sonde da parte dell’azienda di trasporto. Come funziona ce lo spiega Rachele Rattini, 23 anni, Responsabile ufficio Sviluppo e gestione aziendale di AR98, che da circa sette mesi sta uti-
lizzando due dei servizi offerti dal sistema Tracking di Thermo King: tecnologia satellitare e connessione bluetooth. “Nel primo caso - spiega la giovane manager - posso localizzare il semirimorchio e tenerlo sempre sotto controllo. Il collegamento dell’unità con il mio telefono cellulare è l’aspetto più importante: oltre al monitoraggio posso agire su spegnimento e accensione del gruppo frigo, alzare o abbassare la temperatura, verificare la sussistenza di un eventuale allarme rosso, farmi inviare un alert qualora il mezzo raggiunga determinate località ecc. Non da ultimo, grazie al termoregistratore, in tempo reale su richiesta del cliente posso fornirgli una stampata del lavoro effettuato dal gruppo frigo in termini di ore di operatività e viaggi compiuti”.
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INTERVISTA
“
Fidati del giallo HidroSystem”. È lo slogan adottato da Andrea Tinti, il dinamico imprenditore bolognese Amministratore unico di HidroSystem ed “eminenza grigia” del settore delle sponde idrauliche in Italia. In poco più di due anni dalla sua fondazione, la società sanmarinese è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nella vendita di sponde idrauliche e soprattutto nella loro assistenza e manutenzione, oggi allargata a tutto il com plesso dell’allestimento del veicolo commerciale e industriale. “Siamo nati fornendo sponde idrauliche e poi ci siamo evoluti concentrandoci soprattutto sui servizi di assistenza e manutenzione erogati in 24h direttamente a domicilio del cliente, che per noi vuol dire flotte di grandi player e di aziende operanti nel settore del noleggio a breve e lungo termine - spiega Andrea Tinti - Un’attività resa possibile dai nostri operatori diretti e da officine partner che insieme costituiscono una rete capillare diffusa su tutto il territorio nazionale e in grado di intervenire presso il cliente con tempestività ed efficienza in modo da ridurre al minimo indispensabile il fermo macchina”. “Grazie alla nostra expertise e al consolidato rapporto
ANDREA TINTI AMMINISTRATORE UNICO HIDROSYSTEM
a lungo termine. HidroSystem è stata scelta proprio dai noleggiatori per gestire la manutenzione e l’assistenza delle sponde e dell’intero allestimento del veicolo su tutto il territorio nazionale. Uno dei più recenti successi di HidroSystem è l’accordo siglato con Denso Thermal Systems, azienda leader mondiale nel settore dei prodotti termico-motore per autoveicoli, che ha scelto l’azienda ca pitanata da Andrea Tinti quale partner d’eccezione per l’installazione e la manutenzione degli allestimenti frigoriferi per la nuova divisione Refrigerators, che ne segna l’espansione nel mercato della catena del freddo. L’accordo di collaborazione riguarda il montaggio e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli allestimenti frigoriferi Den so per veicoli commerciali leggeri, in tutto il territorio italiano. “La logica di questo accordo - aveva dichiarato a proposito Marco Fortunati, Direttore commerciale Denso Refrigerators - è da ricercare nella nostra volontà di garantire ai clienti italiani un servizio di assistenza di elevata qualità, rapido, capillare e altamente professionale”. “L’accordo con Denso Refrigerators rappresenta un importante traguardo per la crescita di Hi-
Giallo il colore della fiducia IN POCO PIÙ DI DUE ANNI DALLA SUA FONDAZIONE, LA SOCIETÀ SANMARINESE È CRESCIUTA FINO A DIVENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELLA VENDITA DI SPONDE IDRAULICHE E SOPRATTUTTO NELLA LORO ASSISTENZA E MANUTENZIONE, OGGI ALLARGATA A TUTTO IL COMPLESSO DELL’ALLESTIMENTO DEL VEICOLO COMMERCIALE E INDUSTRIALE. IL NOME HIDROSYSTEM È ASSOCIATO DAGLI OPERATORI A VALORI COME SICUREZZA, QUALITÀ, SERVIZIO E ASSISTENZA TEMPESTIVA ED EFFICIENTE, GRAZIE A UNA CAPILLARE RETE NAZIONALE DI PUNTI SERVICE. di FABIO BASILICO
con la clientela - prosegue Tinti - siamo in grado di garantire un service d’eccellenza anche sull’intera componente dell’allestimento del veicolo commerciale e industriale, sia esso un veicolo allestito con cassone o ribaltabile, un veicolo isotermico o con gru di carico, un gruppo frigorifero e altro ancora”. In sintesi, HidroSystem è in grado di gestire completamente le flotte dei clienti non soltanto per ciò che attiene la sponda caricatrice ma anche per tutto ciò che riguarda l’allestimento completo del veicolo, con la stessa competenza con cui tratta il noleggiatore. “Per quanto riguarda la fornitura di sponde caricatrici
- aggiunge Andrea Tinti - abbiamo cercato di fornire le Case costruttrici di veicoli e insieme a un importante costruttore come Onnicar-Gruau abbiamo trovato in Italia la giusta partnership per lavorare con importanti costruttori come Citroën, Peugeot, Volkswagen e MAN e fornire loro di serie, da listino, la sponda caricatrice, sapendo che alle spalle delle Case c’è sempre HidroSystem, in grado di assicurare un servizio a 360 gradi sull’intero allestimento veicolare”. Importanti aziende del mondo della logistica e della distribuzione come Poste Italiane, GLS, DHL, prediligono oggi la formula del noleggio
droSystem quale service provider di primo livello in Italia - aveva aggiunto Andrea Tinti - Una conferma del nostro impegno costante verso un continuo miglioramento, in un’ottica sia di crescita aziendale che di qualità del servizio offerto al cliente: non solo espansione sempre più capillare dei nostri Service Point su tutto il territorio nazionale, ma anche programmi di formazione e presenza costante a fianco del cliente finale”. HidroSystem lavora ogni giorno per garantire ai propri clienti sicurezza, qualità, servizio e assistenza tempestiva e capillare. “Fidati del giallo HidroSystem”, ripete convinto Andrea Tinti.
HIDROSYSTEM PROPONE VERIFICA, CONTROLLO E MANUTENZIONE DI SPONDE CARICATRICI
PIÙ SICUREZZA CON HIDROCHECK P er HidroSystem la sicurezza è una priorità. Ecco perché propone sul mercato HidroCheck, un servizio di verifica, controllo e manutenzione offerto ad autotrasportatori, grandi flotte e noleggiatori per avere garanzia del corretto funzionamento delle sponde caricatrici e degli apparecchi idraulici da sollevamento allestiti sui veicoli. I controllo vengono ef-
fettuati nelle officine nominate HidroCheck Point, che presentano tutti i requisiti necessari a effettuare correttamente i test di verifica delle sponde. Se il veicolo risulta idoneo rispetto alle normative vigenti in materia di sicurezza, viene rilasciato uno speciale bollo, chiamato appunto HidroCheck, che viene applicato sulla sponda stessa e funge da certifi-
cato di avvenuta verifica oltre che promemoria per il successivo controllo da effettuare. Nel processo è coinvolta la società EVIT Srl, che si occupa di omologazioni di veicoli, componenti e sistemi. Fondata a Verona nel 1995, EVIT è presente sul territorio nazionale e internazionale. In pratica, EVIT incarica HidroSystem di selezionare, formare e abilitare le officine HidroCheck Point che, avendo i giusti requisiti tecnici e professionali, sono autorizzate a effet-
tuare i controlli periodici sulle sponde caricatrici e quindi a rilasciare il bollo HidroCheck. Inoltre, è stato realizzato e progettato da EVIT il software HCheck-App per consentire agli HidroCheck Point di gestire tutto l’iter di verifica. Tramite l’app è possibile inserire il parco veicoli e gestire le scadenze delle revisioni di ogni singolo mezzo. Una volta compilato l’apposito verbale, l’HidroCheck Point ottiene l’HidroCheck da rilasciare al veicolo revisionato.
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INTERVISTA / MARCO MARTIGNONI, DIRETTORE COMMERCIALE DHOLLANDIA ITALIA
“Orgogliosi di essere primi” LEADER IN EUROPA NELLA PRODUZIONE DI SPONDE, NEL NOSTRO PAESE DHOLLANDIA HA IL SUO BARICENTRO A CESENA, DOVE IL MAGAZZINO CONTIENE 200 MODELLI A STOCK SUBITO DISPONIBILI E LA SEDE OSPITA UNA VERA E PROPRIA ACADEMY FORMATIVA PER LA RETE VENDITA. “DALLA SICILIA AL TRENTINO SERVIAMO LA CLIENTELA CON LA STESSA ATTENZIONE, FORTI DI CAPACITÀ PRODUTTIVA E COMPLETEZZA DELLA GAMMA UNICHE SUL MERCATO”, AFFERMA MARCO MARTIGNONI.
A
MAX CAMPANELLA CESENA
rchiviato l’anno del cin quantesimo con una crescita costante, Dhollandia Italia ha aspettative positive per il 2019: nonostante i dati economici non siano positivi, quello delle sponde idrauliche è un settore in espansione, stante la necessità di equipaggiare i veicoli con le sponde per le operazioni di carico-scarico merci. Forte di mezzo secolo di espe rienza e know-how produttivi, la filiale italiana del primo produttore europeo, con headquarter e magazzino centralizzato in Belgio, una capacità di oltre 50mila sponde l’anno e oltre 750mila sponde finora realizzate, punta tutto sul valore aggiunto in termini di robustezza, affidabilità e facilità di utilizzo. La sede di Cesena, con un magazzino in grado di contenere 200 sponde a stock subito disponibili, è il baricentro di un’attività di oltre duemila sponde annue. “La vera chiave di differenza di Dhollandia - afferma il Direttore Commerciale Marco Martignoni, dal 2015 in Dhollandia - sta nel non essere assemblatori: il 95 per cento di una sponda
Dhollandia è costituita da elementi che nascono nei nostri siti produttivi”. Lo stabilimento più importante è in Slovacchia ed è supportato dal le fabbriche di Francia, Belgio, Irlanda e, per la componente elettrica, Bulgaria. Di quest’anno la notizia della costruzione di un sito negli
Usa e in Brasile per i clienti del Sud America. “Un’altra peculiarità di Dhollandia - aggiunge Martignoni - è rappresentata da una famiglia veramente completa di prodotti: dal sollevatore per diversamente abili alla gamma leggera, dalle sponde montacarichi per trasporto
pe sante fino ai carichi più gravosi di 160 q il ventaglio Dhollandia copre tutte le necessità. Nella gamma troviamo inoltre sponde a colonna, sviluppate per i team di Formula Uno e Moto GP, per i quali effettuiamo servizio di assistenza e manutenzione”. Nella sede romagnola si ten-
gono i corsi di formazione per la rete vendita, una sorta di Academy delle sponde. Dhollandia Italia conta 20 unità e 120 officine che presidiano il territorio nazionale in modo capillare. Tra queste 25 Centri Gold sono attrezzati con magazzino ricambi e specializzate con un focus su
manutenzione, riparazione e assistenza sponde. Come le ama definire Martignoni, sono delle “piccole Dhollandia” sparse sul territorio, che a loro volta rientrano in un ampio network europeo costituito da oltre mille officine. “Tra la clientela - aggiunge il Direttore Commerciale - annoveriamo grandi flotte e le prin cipali aziende di noleggio, da Fraikin a AmicoBlu, che seguiamo con la medesima attenzione dalla Sicilia al Trentino così come dalla Francia alla Siberia. Dal Belgio possiamo spedire le sponde h 24-36 in tutta Europa: l’ordine parte dal cliente finale che, grazie a un accordo stipulato con TNT e altri corrieri, raggiunge direttamente la destinazione con trasporto aereo”. In primo equipaggiamento Dhollandia conta i principali costruttori di semirimorchi come Kögel, Krone e Lamberet, ma le sue sponde raggiungono grandi Concessionarie di ogni marchio e allestitori. Due le novità presentate al Transpotec: la sponda ultraleggera e particolarmente robusta DH-LM.08, sviluppata in particolare per il mondo del noleggio e dedicata al segmento dei furgoni di grandi dimensioni; la sponda Dhollandia da 30 q destinata a carichi gravosi, sottoposta a restyling e particolarmente apprezzata dalle grandi flotte; un nuovo sollevatore per disabili.
INVITI ALLE FLOTTE A EVITARE LA DECADENZA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
FOCUS SULLA CORRETTA MANUTENZIONE: AL VIA UNA CAMPAGNA INFORMATIVA I n Dhollandia massima attenzione viene prestata all’aspetto delle normative, affinché le sponde viaggino in piena regolarità senza rischi di alcun genere, ivi comprese spiacevoli multe. Su questa lunghezza d’onda si colloca l’iniziativa lanciata quest’anno: una vera e propria campagna informativa per spiegare alle aziende di trasporto quello che occorre fare per evitare che la dichiarazione di conformità della sponda non decada.
Tutt’altro che cosa facile, considerato che la sponda quando viaggia è considerata barra para incastro e, come tale, soggetta alle normative del Codice della strada; quando fa il suo lavoro, al momento del carico e scarico, è considerata un sollevatore e, come una gru, soggetta alla norma CE. Cosa troppo complicata? “No - risponde Marco Martignoni - se si considera che presso ogni officina Dhollandia è possibile procedere con la corretta manuten-
zione per entrambe le normative. Il problema è che la quasi totalità delle aziende di trasporto non è a conoscenza dei requisiti che occorrono affinché l’ispezione alla sponda sia realizzata da personale tecnico riconosciuto, preparato e abilitato da regolari corsi di formazione che vengono erogati dai costruttori di sponde”. In che modo sta procedendo Dhollandia per invitare alla corretta manutenzione? “Stia-
mo inviando apposite email - spiega Martignoni - per comunicare l’obbligo di ottemperanza ai regolamenti: i grandi flottisti e responsabili del parco veicoli si assumono responsabilità civili e penali, perché in caso d’infortunio o incidente stradale le Procure vogliono sapere chi ha effettuato la manutenzione della sponda e, nel caso sia stato sostituito un pezzo vitale, se si è proceduto con regolare re-ispezione”.
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L’ESPANSIONE PASSA ATTRAVERSO LA CRESCITA DI TUTTE LE SOCIETÀ
Maurelli, la forza di un gruppo DAL SALONE TRANSPOTEC PARTE UNA NUOVA OFFENSIVA DELLE AZIENDE CHE FANNO PARTE DI UNO DEI GRUPPI PIÙ RAPPRESENTATIVI DEL SETTORE. IN PRIMO PIANO IL BRAND GAM TECHNIC, DISTRIBUITO IN ESCLUSIVA, CHE CONTINUA A CRESCERE CON I LUBRIFICANTI E TANTE ALTRE NOVITÀ IN ARRIVO QUEST’ANNO. SULLO SFONDO I PUNTI VENDITA MAURELLI CHE CRESCONO AD UN RITMO VERTIGINOSO PER RISPONDERE ALLE RICHIESTE DI CLIENTI NAZIONALI ED ESTERI. IL QUADRO GIÀ RICCO SI COMPLETA CON L’ESPANSIONE DEL NETWORK MTRUCK, CHE CONTA OGGI PIÙ DI CENTO OFFICINE ADERENTI.
E
MAX CAMPANELLA VERONA
ssere un partner unico e di riferimento per il mon do dell’assistenza ai veicoli professionali. È la mission del Gruppo Maurelli che, strutturato con un’organizzazione snella ma allo stesso tempo capillare, secondo le linee dettate dall’Amministratore unico Giacomo Maurelli, si afferma sempre più come player sinonimo di professionalità, competenza e qualità nel settore Truck. Vocazione espressa anche al Salone Transpotec, dove il
Gruppo Maurelli - presente con il proprio stand nel cuore dell’Aftermarket Village - ha dato voce a ciascuna delle sue società, sottolineandone in questo modo l’importanza e le relative peculiarità, pur essendo parti di un unico disegno aziendale volto a garantire l’offerta di un universo di ricambi e servizi a soddisfazione totale della clientela. Tra le soluzioni che il gruppo ha saputo sviluppare nel tempo, una posizione di rilievo occupa sicuramente il marchio GAM Technic - a cronimo di Guaranteed After Market - private label che
Sede Centrale Maurelli Distribuzione.
rappresenta un’intera gamma di ricambi distribuiti in esclusiva, testati e certificati prima della commercializzazione. L’offerta GAM Technic è molto ricca: componenti elettrici, kit perni fu si, valvole pneumatiche, bra ke chambers, filtri abitacolo, le ve freno, tamburi freno, rivetti, batterie, kit riparazione compressori, segnalatori u su ra, dischi freno, pastiglie freno, alzacristalli elettrici, mol le aria, colonnette, dadi e rondelle, ammortizzatori, tiranteria sterzo e accessori vari. Nel 2018 è stata introdotta la nuova linea del chimico e, ultimissima novità, l’introduzione dei lubrificanti sviluppati specificamente per il settore del trasporto professionale e prodotti presso lo stabilimento Gazpromneft Lubricants Italia di Bari. Ma Maurelli vuol dire anche un Network capillare di punti vendita: sono ben 33 le bandierine Maurelli presenti sul territorio nazionale, senza contare le filiali estere di Mal ta e Polonia. Nei primi giorni del 2019 è stata aperta la filiale di Atessa, in provincia di Chieti, mentre grazie alla partecipazione in SBR og gi Maurelli è presente in
maniera più importante sul territorio di Bologna e Ascoli Piceno. L’assistenza qualificata pas sa attraverso personale specializzato, costantemente aggiornato su normative e utilizzo delle nuove strumentazioni tecnologiche; è proprio questa la mission della Formau srl, società che - nelle due sedi di Trento e Napoli -
fornisce corsi di formazione professionale e tanti altri servizi, grazie alla disponibilità di un laboratorio di analisi, al call center attivo h 24 per diagnosi da remoto e al supporto continuo garantito dall’officina multimarca Interservice. Tutto il know-how del gruppo viene messo a disposizione delle oltre cento officine aderenti al Network
MTruck, rete di eccellenza che cresce costantemente. Il 2019 si preannuncia ricco di novità su tutti i fronti: nuo vi prodotti andranno ad arricchire il portafoglio GAM Technic, che già attualmente consta di oltre 20 linee, e nuo ve partnership e nuove bran ches faranno ulteriormente espandere il sistema integrato Maurelli Group.
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ENTRAMBI I MARCHI SONO ENTRATI NELL’ORBITA DEL GRUPPO FASSI NEL 2013
DUE FAMIGLIE COMPLETE PER OGNI TIPO DI MISSIONE, ANCHE LE PIÙ GRAVOSE G amma completa di telai scarrabili, Marrel marchio Fassi dall’estate 2013 - copre le necessità dell’intera filiera di veicoli da trasporto, dal piccolo van ai mezzi cava-cantiere. “Il marchio Marrel - spiega Marco Del Campanile si rivolge a una platea molto eterogenea di aziende, dalle municipalizzate all’edilizia, dall’ecologia alla logistica al trasporto in generale. L’anno scorso è stata rinnovata la gamma S Generation con prodotti per la fascia da 20 a 30 tonnellate e quest’anno arriveranno una serie di
personalizzazioni che mirano a migliorare l’allestibilità”. Cranab, di proprietà Fassi da dicembre 2013, è una famiglia di gru caricatrici suddivisa in due linee, una per il settore forestale e una rivolta al riciclo. Con l’ingresso nel Gruppo Fassi, il focus principale è rappresentato da quest’ultima. “Green economy e riciclo - spiega Del Campanile - rappresentano un settore in forte espansione oggi e nei prossimi anni. Il valore aggiunto di una gru Cranab è la modularità: il prodotto di
base è lo stesso ma partiamo da lì per sviluppare varianti con dispositivi che consentono ogni tipo di omologazione richiesta, compresa quella per il settore forestale. Il prodotto finale è sempre di massima qualità, nello stile Fassi, che nel caso di Cranab vuol dire resistere a cicli molto intensi, ad esempio con il legname”. Robustezza e solidità al primo posto, ma anche efficienza meccanica per rispondere alle istanze di aziende operative nella piantumazione, nel settore energetico e nei rifiuti. “Le azien-
de che si occupano di recupero - spiega Del Campanile - sono municipalizzate o private che movimentano ogni tipo di rifiuto, da quelli conferiti nei cassonetti agli pneumatici, dai recuperi straordinari al materiale di rottame”. Novità del 2019 il prodotto di gamma alta TZ18, che andrà ad affiancare TZ12, gru di punta. “Introdurremo - ha anticipato Del Campanile - nuovi accessori specificamente studiati per il mercato italiano, che poi potranno essere utilizzati anche in altri Paesi”.
INTERVISTA / MARCO DEL CAMPANILE, RESPONSABILE COMMERCIALE MARREL & CRANAB
Fassi, garanzia per due
C
MAX CAMPANELLA ALBINO
on l’acquisizione dei mar chi Marrel e Cranab, avvenuta nel 2013, il Gruppo Fassi ha fortemente ampliato l’offerta di prodotto con l’obiettivo di rafforzare il proprio business nel settore dell’allestimento dei veicoli industriali, puntando a una nuova strategia europea, soprattutto in quei paesi - come il Nord Europa dove sono richieste attrezzature dedicate alla logistica del legname, esigenza cui risponde il brand svedese Cranab, e allestimenti scarrabili e multibenne, in cui è leader la francese Marrel. Sul territorio nazionale il compito di affermare i due brand nei rispettivi segmenti è stato affidato a Marco Del Campanile, 42 anni, originario di Roma dove vive con moglie e due figli di 22 e 3 anni, in Fassi dal 2001, dove ha ricoperto il ruolo di Capo Area Socage; dal 2004 è Area Manager Centro Italia Fassi e Gru e, dal 2018, anche responsabile commerciale Marrel e Cranab. “Il primo passo - spiega Del Campanile - è stato mosso nel 2017, con una prima conoscenza delle famiglie di prodotti adatti al mercato italiano. L’anno scorso è stato ufficializzato il nuovo ruolo, con la mission di integrare i due brand sul territorio nazionale all’interno del Gruppo Fassi”. Il professionista romano, con esperienza nel movimento terra e profonda conoscenza della Rete di 20 Concessionarie Fassi - che si occupano di vendita, assistenza ma anche montaggi e allestimenti - si è dimostrato l’uomo giusto per avviare l’integrazione delle famiglie di marchi. “La logica - precisa Del Campanile - è
quella di capillarità e professionalità Fassi: sono sta te scelte Concessionarie che, per tipologia di clientela, avevano interesse a rappresentare le aziende Cranab e Marrel per soddisfare le esigenze della clientela. Una volta individuato il partner, il passo successivo è stato lo sviluppo di un service dedicato alle due aziende, che richiedono un’attività post vendita fondamentale. In quest’ambito Fassi ha un evidente vantaggio rispetto ai competitor”. Qual è l’attuale posizionamento dei marchi sul mercato italiano? “Presto per parlarne, siamo ancora - risponde Marco Del Campanile - in una fase embrionale. Di certo vi sono prospettive reali di crescita e l’obiettivo è ottenere una soddisfacente quota di mercato”. Chi sono gli interlocutori italiani dei due marchi? “Quello italiano - illustra Del Campanile - è un mercato
molto sviluppato e strutturato, di grande competenza, costituito da aziende che necessitano di prodotti ad alta tecnologia: quando un prodotto soddisfa le necessità italiane, è perfetto per ogni altro Paese”. Qual è l’elemento che accomuna i due brand da quando sono sotto “l’ombrello” Fassi? “La semplicità di utilizzo. Pur trattandosi di strumenti di qualità e solidi per ogni missione gravosa, si propongono all’utilizzatore come strumenti il più possibile semplici da utilizzare”, afferma il responsabile commerciale. In questa prima fase qual è la caratteristica principale che consentirà ai due marchi di trovare la loro collocazione sul nostro mercato? “Agli importanti aspetti di efficienza in termini di performance e rendimento sui quali stiamo avendo riscontro positivo - risponde Del Campanile - l’area di maggiore com-
L’AFFERMAZIONE DEI MARCHI DI SCARRABILI
MARREL E GRU CARICATRICI CRANAB SUL MERCATO ITALIANO È AFFIDATA A UN UOMO DI ESPERIENZA QUAL È
MARCO DEL CAMPANILE. “LA LOGICA È QUELLA DI CAPILLARITÀ E PROFESSIONALITÀ
FASSI, CON UN FORTE FOCUS SULL’ASSISTENZA A SUPPORTO DELLE DUE AZIENDE.
CHIAVE DI
DIFFERENZA?
PRODOTTI SOLIDI E ROBUSTI E UN SERVIZIO ECCELLENTE”, AFFERMA IL
RESPONSABILE COMMERCIALE.
Marco Del Campanile, area manager Centro Italia Fassi Gru e responsabile commerciale Marrel e Cranab.
petitività per il Gruppo Fassi è rappresentata dal service: abbiamo una Rete di assistenza solida e un team di sviluppo che, pur mirando al mercato globale, dedica risorse al mercato locale italiano e alle sue spe cificità. Per dirla in sintesi, siamo entrati da poco ma subito ci distinguiamo come esperti del settore: conosciamo bene le esigenze dei clienti e le sappiamo trasformare in suggerimenti di soluzioni che nascono per migliorare la produttività del cliente finale”. In questi segmenti quali saranno le sfide del futuro? “La chiave del successo conclude Del Campanile - sarà rappresentata da innovazioni di prodotto orientate a innovare i processi per gli utilizzatori: le macchine diventano sempre più tecnologiche, la sfida si giocherà su progettazioni orientate a modernizzare la produttività dei clienti, garantendo innovazione nei loro processi di produzione”.
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NEL 2015 LA NASCITA DI VENETA COOP PER LA GESTIONE DEI DEPOSITI
OTTIMISMO LEVA DELLA CRESCITA, DALLA FLOTTA ALLA LOGISTICA L ’ottimismo è una leva per andare avanti a testa alta in casa Cusinato Renato, che oggi conta 180 dipendenti diretti, dà lavoro a circa 20 trazionisti (piccole flotte venete) e 40 padroncini con motrici. Negli ultimi anni l’azienda ha sempre chiuso con esercizi in crescita del 15-20 per cento anno su anno. “Per il 2019 afferma Renato Cusinato - siamo partiti con un incremento atteso nei volumi del 10 per cento
ma, anche grazie a trattative in corso per acquisizioni di rami societari, l’obiettivo è chiudere con un aumento del 25 per cento. Pur sempre con i piedi per terra, continuiamo a investire in modo mirato e calibrato, per lavorare meglio, con una visione di un futuro e prospettive di crescita”. Tutt’altro che facile, ma Cusinato Renato è una di quelle aziende che, negli anni della crisi economica, hanno avuto la capacità
di cambiare ritmo, favorendo oggi la crescita. Nello stabilire partnership di fiducia con la clientela, nel 2015 Cusinato dà un contributo fondamentale alla nascita di Veneta Coop, di cui è Presidente, sigla che riunisce quattro aziende che si occupano di movimentazione, gestione del personale dei depositi e servizi a una clientela costituita prevalentemente da aziende della GDO.
CUSINATO RENATO SI AFFIDA A LAMBERET E AL DEALER GOLO
Dinamismo nel Dna DA QUEL PRIMO FIAT 619 CON GUIDA A DESTRA ACQUISTATO A RATE, A SOLI 21 ANNI, DALLA CATENA DI SUPERMERCATI DI CUI È DIVENTATO FORNITORE, RENATO CUSINATO HA COSTRUITO UN IMPERO DI CENTO TRATTORI E 130 SEMIRIMORCHI. LA PARTNERSHIP CON LAMBERET NASCE E SI SVILUPPA GRADUALMENTE, FINO A COPRIRE LA QUASI TOTALITÀ DEI VEICOLI PER IL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA.
O
MAX CAMPANELLA SAN PIETRO IN GÙ
gni giorno è un giorno diverso per chi, come Renato Cusinato, classe 1964, al suo lavoro si dedica con passione e soddisfazione. Per lui, che ha cominciato a 21 anni con un Fiat 619 con guida a destra, acquistato dalla catena di supermercati di cui è diventato fornitore, quello del trasportatore è un mestiere nel quale il dinamismo non manca mai, e sattamente l’opposto della staticità: “Ogni giorno trovi nuove sorprese, che io preferisco affrontare trovando ogni volta nuove idee”. Negli anni Cusinato Renato è cresciuta fino ad assumere proporzioni di grande flotta, nella scelta dei fornitori utilizzando lo stesso approccio che si propone con i clienti: una partnership di lungo termine, trovando insieme soluzioni ottimali e competitive per entrambi. Un esempio è Lamberet, praticamente unico marchio per i semirimorchi a temperatura controllata, che all’azienda di trasporto padovana, con headquarter a San Pietro in Gù, al confine con la provincia di Vicenza, arrivano attraverso la Concessiona-
ria Golo, che si occupa della realizzazione dell’allestimento e del servizio post vendita. Quel primo Fiat 619 pagato a rate è l’inizio di un’incredibile ascesa per Renato Cusinato, che fino al 1994 lavora con il fratello Daniele. Dopo la divisione, nel 1995 inizia a specializzarsi nel servizio alla GDO (Grande Distribuzione Organizzata) puntando subito sui frigoriferi. “In uscita dai depositi e dalla produzione ai Centri logistici fino alla consegna ai punti vendita - spiega Cusinato - i nostri camion trasportano nel Nord Italia, Toscana e Lazio merce alimentare, dalle insalate pronte agli zuccheri ai grissini. Siamo stati tra i primi a proporre, vent’anni fa, il trasporto multitemperatura, quando ancora la GDO era scet tica in Italia, mentre in Francia era già una realtà”. All’inizio l’idea viene bocciata ma, da autentico pioniere, Cusinato non molla. “Ho utilizzato il multitemperatura - spiega l’imprenditore padovano - senza far pagare la differenza, fino a quando la clientela non si è resa conto della differenza e del beneficio che ne ricavava”. La politica aziendale di Cusinato è sempre stata im-
prontata alla ricerca di soluzioni alternative, con l’obiettivo di ridurre i costi per la clientela. “Coinvolgere il cliente nella scelta condivisa di soluzioni - precisa Cusinato - è sempre stata la mia idea, stringendo partnership
al di là del rapporto clientefornitore”. Uno step decisivo nell’evoluzione di Cusinato Renato è rappresentato dalla realizzazione, nel 2010, del nuovo de posito di Grantorto di 13mi la mq destinato alla
GDO, completamente scaffalato e dotato di moderni sistemi informatici e di controllo. Va ad affiancarsi a due hub per stoccaggio e movimentazione di materie prime a San Pietro in Gù: la sede principale, che si sviluppa su una su-
Matteo Golo, titolare dell’omonima azienda di furgonature isotermiche, con Renato Cusinato.
perficie di 11mila mq, e un hub di 8mila mq. E non è tutto: il prossimo obiettivo è l’ampliamento del sito di Grantorto di ulteriori 10mila mq. Guidata dal fondatore e dalla sua compagna Sabrina Amadio, Responsabile Amministrativo, Cusinato Renato conta oggi 100 trattori, al 90 per cento a marchio Scania e 10 Iveco, dell’età media di 34 anni. Per il trainato Cusinato ha un parco di 130 semirimorchi per il trasporto a temperatura controllata - in massima parte Lamberet, consegnati attraverso la Concessionaria per il Triveneto Golo cui si aggiungono dieci centinati. “La partnership con Lamberet - spiega il titolare dell’azienda di trasporto - è stata costruita un po’ alla volta. Oggi Lamberet si pone a mio avviso su una giusta posizione di equilibrio tra qualità del prodotto, prezzo e tempi di consegna. Un’azienda come la nostra chiede qualità e rapidità nei servizi e nelle consegne: quando si è presentato un problema abbiamo sempre trovato un interlocutore per trovare insieme la soluzione”. Nell’ultimo anno e mezzo Cusinato ha portato in strada 30 unità Lamberet e, per l’anno in corso, sta valutando l’opportunità di ulteriori acquisizioni di semirimorchi e una biga. “Con Sandro Mantella (General Manager Lamberet Italia, ndr) e Matteo Golo il rapporto è diretto e basato sulla fiducia reciproca: la base fondamentale per proseguire la partnership nel reciproco interesse”, afferma Cusinato. Nel ventaglio dei fornitori premium, Thermo King è il marchio scelto per i gruppi frigo, Michelin per i pneumatici.
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BRIDGESTONE EUROPE ACQUISISCE TOMTOM TELEMATICS
Soluzioni digitali crescono LA BUSINESS UNIT DI TOMTOM È LEADER EUROPEO NELLA GESTIONE DELLE FLOTTE CON UNA SOLIDA PIATTAFORMA DATI CHE CONSENTE A FLOTTE LA TRANSAZIONE DÀ VITA A UN NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO NELL’AREA EMEA, CON IL POTENZIALE PER NUOVI MODELLI DI BUSINESS DIGITALI PER LA MOBILITÀ DEI VEICOLI PROFESSIONALI.
COMMERCIALI, SOCIETÀ DI LEASING O FLOTTE AZIENDALI DI RENDERE PIÙ EFFICIENTI LE LORO OPERAZIONI.
B
MICHELE S. ALTIERI BRUXELLES
ridgestone Europe, sussidiaria di Bridgestone Corporation nell’area EMEA, ha stipulato un accordo con TomTom per acquisire la business unit Telematics per un corrispettivo di 910 milioni di euro. La transazione unisce il più grande produttore al mondo di pneumatici e prodotti in gomma con il provider numero uno nelle soluzioni digitali per le flotte in Europa, realizzando un’importante piattaforma dati per veicoli connessi. TomTom Telematics faciliterà il percorso di Bridgestone che intende porsi sul mercato quale leader nelle soluzioni di mobilità dell’area EMEA. L’unione di ciò che offrono entrambe le aziende consentirà a Bridgestone di combinare la vendita di pneumatici e soluzioni digitali, raggiungendo una clientela più ampia. Inoltre, l’accesso ai dati migliorerà la fase di sviluppo e testing e favorirà l’innovazione legata ai pneumatici connessi a vantaggio di tutti i clienti, compresi produttori di primi equipaggiamenti. Nuovi trend sociali, economici e tecnologici stanno velocizzando i tempi del cam-
biamento nel settore automotive e il futuro dei veicoli è connesso, autonomo, condiviso e elettrico. In questo contesto Bridgestone ha identificato soluzioni di mobilità digitale e soluzioni per le flotte come una priorità strategica. Ciò è rafforzato dalla crescente importanza delle flotte rispetto ai veicoli di proprietà individuale per il trasporto di persone e merci. “L’aumento
della domanda nel settore dei trasporti - dichiara Paolo Ferrari, CEO e President Bridgestone EMEA, Executive Vice President Bridgestone Group - significa che i proprietari e i gestori di flotte devono massimizzare la produttività e ridurre al minimo il costo di pro prietà, ora più che mai. Questo investimento è frutto del lavoro portato avanti da Bridgestone per rafforzare le
sue capacità digitali nell’area EMEA”. Bridgestone ha già sviluppato competenze nella raccolta di dati provenienti da sensori, piattaforme dati e analytics. Ciò ha portato a una gamma di soluzioni e applicazioni digitali come Tirematics, Mobox, FleetPulse e Brid gestone Connect. TomTom Telematics, leader di mercato in un settore in cre-
scita a due cifre, si combina in maniera strategica con Bridgestone in quanto ha una base di utenti registrati ampia e in crescita di 860mila veicoli, di cui oltre due terzi sono commerciali, ha un sistema go-to-market personalizzato e un’offerta digitale premium che include WebFleet e NextFleet. Le solide tecnologie che utilizza sono basate sull’ana-
lisi dei dati che dipendono da una piattaforma aperta, scalabile, sicura e basata su cloud. Gestisce in media oltre 800 milioni di posizioni GPS, 3.3 milioni di viaggi e 200 milioni di messaggi in arrivo al gior no. La sua piattaforma consente ad esempio a flotte commerciali, società di leasing o flotte aziendali di rendere più efficienti le loro operazioni. Rende inoltre possibili collaborazioni con i produttori di primi equipaggiamenti, grazie alla migliore esperienza di guida. “Il team di gestione di TomTom Telematics - precisa Ferrari - ha avuto successo nel far crescere la base clienti, mantenendo un business remunerativo anno dopo anno. Il business va verso una cre scita futura nell’ambito delle soluzioni per le flotte e lo sviluppo di nuovi modelli aziendali basati sulle capacità dei software. Bridgestone è perfetta per accelerare il business di TomTom Telematics: può attingere al suo forte patrimonio di marca, alla sua ampia base di clienti, allo status di fornitore preferito per molti dei principali produttori di veicoli e flotte al mondo, e a ben 2.600 punti vendita nell’area EMEA”.
PAOLO FERRARI, CEO E PRESIDENT BRIDGESTONE EMEA
“ABBINAMENTO PERFETTO: UN POTENTE MOTORE DI SOLUZIONI PER LE FLOTTE” N ell’accordo con TomTom Telematics Bridgestone porta in dote la sua leadership nel settore per investimenti in Ricerca & Sviluppo e il Digital Garage, basato a Roma, dedicato allo sviluppo di soluzioni di mobilità digitale. “Abbiamo trovato in TomTom Telematics afferma Paolo Ferrari - un perfetto abbinamento. I nostri asset e competenze complementari creeranno un potente motore di soluzioni per le flotte e rafforzeranno ulteriormente la divisione di Bridgestone dedicata alla tecnologia digitale. In aggiunta, ci sarebbero considerevoli benefici dall’unione delle
nostre offerte, permettendoci, tra molte altre opportunità, di vendere pneumatici e soluzioni digitali ai nostri clienti”. “Ora siamo ben posizionati nell’area EMEA per accelerare il nostro business basato sui dati - conclude - espandere la nostra base di clienti delle flotte e cogliere opportunità proficue e in rapida crescita nel settore della mobilità. Riconosciamo e rispettiamo il talento e l’abilità del management di TomTom Telematics e dei suoi 670 dipendenti. È nostra intenzione promuovere e far crescere il business e sostenere i suoi piani attuali. Vogliamo che TomTom Telematics continui a
servire i suoi clienti con successo come ha fatto negli ultimi anni e a sfruttare la sua posizione di numero uno in un mercato in rapida crescita”. Bridgestone acquisterà tut to il capitale azionario emesso e in circolazione di TomTom Telematics per un corrispettivo di 910 milioni di euro, soggetto alle consuete rettifiche in fase di chiusura. L’acquisizione è stata finanziata con disponibilità di cassa in bilancio e si prevede che porti a una crescita dell’EPS già nel primo anno. La transazione dovrebbe essere completata nel secondo trimestre di quest’anno.
Bridgestone entra nell’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile
Alfonso Palomba: “È una collaborazione strategica”
È
stato Guido Grimaldi, Presidente di ALIS - l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile - ad annunciare con profonda soddisfazione l’ingresso di Bridgestone nell’associazione attiva dal 2016 per dare voce a un settore, quello della logistica intermodale, che ancora non aveva trovato risposte nelle già esistenti associazioni di categoria. “Oggi il trasporto e la logistica sono diventati centrali nelle strategie della produzione e del commercio globale. L’adesione di Bridgestone - ha affermato Guido Grimaldi - è perfettamente in linea con la politica di sviluppo della nostra Associazione. Internazionalizzazione, ecosostenibilità, sicurezza e tutela ambientale sono da sempre elementi sostanziali del nostro piano programmatico. Trasporto e sostenibilità si incontrano in maniera virtuosa fornendo come risultato un approccio diverso al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità, operando in maniera consapevole e lungimirante e ponendo la massima attenzione sull’intero processo produttivo per contribuire in maniera attiva alla salvaguardia del nostro Pianeta”. Alfonso Palomba, Direct Fleet & Retread Manager di Bridgestone Europe-South Region, conferma e ribadisce l’importan-
za dell’ingresso in ALIS: “Bridgestone - ha detto - è da sempre attenta alle esigenze delle utenze professionali con l’obiettivo di fornire pneumatici eccellenti e soluzioni per la mobilità sostenibile. La cooperazione strategica che abbiamo siglato con il gruppo ALIS, leader nella logistica e nel trasporto, ci permette di essere ancora più vicini ai bisogni degli operatori di settore e ci aiuterà a trovare nuove sinergie per la realizzazione di prodotti e piattaforme digitali in grado di ottimizzare i costi operativi delle flotte e facilitare i processi”. Unico produttore di pneumatici presente nella lunga lista di soci ALIS, Bridgestone intende interagire con tutte le aziende del comparto trasporti e logistica, dalle grandi flotte alle piccole e medie imprese. “Vogliamo portare in ALIS le nostre transport solution per una mobilità efficiente e performante dal punto di vista economico ed ecologico - ha ribadito Palomba - Il nostro obiettivo di mobilità sostenibile trova in ALIS un potente alleato. Nel contempo, la nostra presenza all'interno dell’Associazione consente di implementare maggiormente l’internazionalizzazione, dal momento che Bridgestone è un brand di assoluto rilievo globale”.
Andrea Marconcini, Director Commercial Product, e Alfonso Palomba (a destra), Direct Fleet & Retread Manager di Bridgestone Europe-South Region.
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omnitrAc S & d
NUOVA GAMMA PER SERVIZIO MISTO GOODYEAR OMNITRAC S & D
Siamo pronti a tutto GOODYEAR LANCIA UNA NUOVA GAMMA DI PNEUMATICI AUTOCARRO PER IMPIEGHI MISTI CHE OFFRE UNA RESISTENZA OTTIMALE CONTRO I DANNI E UNA DURATA SUPERIORE A QUELLE DEL MODELLO PRECEDENTE, A CUI SI AGGIUNGE UNA GARANZIA CONTRO I DANNI ACCIDENTALI E UNA GARANZIA DI RICOSTRUIBILITÀ.
OMNITRAC COMPRENDE 10 MISURE (6 PNEUMATICI PER ASSE STERZANTE OMNITRAC S E 4 PNEUMATICI PER ASSE MOTORE OMNITRAC D), INCLUSA UNA NUOVA MISURA NELL’INDUSTRIA DEGLI IMPIEGHI MISTI: LA 315/70R22.5, CHE RISPONDE PERFETTAMENTE ALLA TENDENZA SEMPRE PIÙ DIFFUSA, QUELLA APPUNTO TRA I PROFESSIONISTI DI USARE MOTRICI STANDARD IN QUESTO SETTORE.
È
GIANCARLO TOSCANO MILANO
al servizio misto, che prevede l’utilizzo di un veicolo on e off road, che si rivolge Goodyear con una novità di mercato, specifica e altamente specializzata. È la nuova gamma autocarro Omnitrac, che offre una resistenza ottimale contro i danni e una durata superiore a quelle del modello precedente, a cui si aggiunge una garanzia con tro i danni accidentali e una garanzia di ricostruibilità. “Omnitrac - ha spiegato durante la presentazione milanese Matteo Berti, Commercial Sales GM di Goodyear Dunlop Italia - è dotata della nuova tecnologia DuraShield e as socia un’eccellente robustezza a prestazioni potenziate e a una maggiore ricostruibilità. I nuovi pneumatici sono stati sviluppati per i veicoli che operano in situazioni di impieghi misti e devono affrontare le difficili condizioni dei siti sterrati, ma operano prevalentemente su strada. I mezzi a cui sono destinati sono quindi autocarri a cassone ribaltabile, betoniere, pompe per calcestruzzo e semirimorchi ribassati che operano nell’industria dell’edilizia, ma anche camion impiegati nell’industria dei rifiuti, del riciclaggio, del legname e in agricoltura”. Brevettata da Goodyear, la tecnologia DuraShield consiste in un’esclusiva cintura di sommità che offre al pneumatico resistenza supplementare contro i danni, aumenta il potenziale di chilometraggio e migliora anche la ricostruibilità. La nuova gamma Omnitrac comprende 10 misure (6 pneumatici per asse sterzante Omnitrac S e 4 pneumatici per asse motore Omnitrac D), inclusa una nuova misura nel-
l’industria degli impieghi misti: la 315/70R22.5, che risponde alla tendenza sempre più diffusa di usare motrici standard in questo settore. “La nuova gamma Omnitrac - ha detto ancora Berti offre una maggiore resa e presenta la marcatura 3PMSF che certifica il superamento di rigorosi test in condizioni invernali severe. Un’ulteriore caratteristica di questa gamma è l’integrazione della tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza) all’interno di ciascun pneumatico, che consente una semplice identificazione con un dispositivo esterno che si
collega al sistema di gestione degli pneumatici”. Lo pneumatico per asse sterzante Omnitrac S è progettato per affrontare le condizioni specifiche incontrate nell’edilizia moderna e in applicazioni analoghe, dove oltre all’utilizzo nei cantieri si riscontra anche un elevato uso su strada. “Questo pneumatico offre un’ampia serie di benefici tra cui usura uniforme su strada, elevati livelli di resistenza ai danni del battistrada ed eccellente ricostruibilità grazie all’innovativa tecnologia DuraShield”, ha precisato Berti. Omnitrac S presenta un disegno del batti-
strada a cinque costolature robuste con lamelle, per ottimizzare la durata e la distribuzione della pressione al suolo. Ciò contribuisce ad assicurare un’elevata resa chilometrica e un’usura uniforme, oltre a migliorare la trazione. Inoltre, i pneumatici per asse sterzante sono stati ottimizzati per equipaggiare gli assi motore anteriori, compreso il nuovo trend dei sistemi a trazione idraulica. Nell’ambito degli impieghi misti, lo pneumatico 315/70R22.5 è una nuova misura per veicoli di grandi volumi. Lo pneumatico per asse sterzante S è “high load” e ha un indice di
Tecnologia DuraShield Brevettata da Goodyear, consiste in un’esclusiva cintura di sommità che offre al pneumatico resistenza supplementare contro i danni, aumenta il potenziale di chilometraggio e migliora anche la ricostruibilità. La cintura è realizzata con una corda non metallica, impiegata per la prima volta in uno pneumatico e sottoposta a un procedimento specifico che assicura un’aderenza ottimale con la mescola. Battistrada con base protettiva per il funzionamento a freddo Lo spessore sotto il battistrada è stato aumentato per inserire una mescola di base molto spessa, resistente agli strappi. Tecnologia RFID Con la tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza) all’interno di ciascun pneumatico, si permette una semplice identificazione con un dispositivo esterno che si collega al sistema di gestione degli pneumatici. Garanzia OMNITRAC Offerta a tutti gli acquirenti di pneumatici Omnitrac, copre i danni accidentali agli pneumatici e comprende l’accettazione del 100 per cento delle coperture per la ricostruzione. Ricostruibili e riscolpibili Tutti gli pneumatici Omnitrac sono ricostruibili e riscolpibili e sono stati sviluppati secondo l’approccio “Multiple Life Concept”, che permette alle flotte di ottenere il massimo dai loro pneumatici e di ridurre notevolmente il costo chilometrico.
carico di 156/150 (4.000 kg/3.350 kg). Il modello per asse motore Omitrac D è dotato di un battistrada con 3 file di tasselli lamellati direzionali, che ottimizzano le prestazioni invernali e in autostrada. “Omitrac D fornisce buone prestazioni di usura su strada, un’eccellente trazione su tutte le superfici per tutta la durata di vita, una maggiore resa chilometrica e garanzia di ricostruibilità. Grazie alla tecnologia DuraShield, la durata del lo pneumatico e la resistenza ai danni del battistrada sono stati aumentati notevolmente, con un’elevata resistenza alle schegge e agli oggetti di alto spessore anche con l’applicazione di una cop pia elevata, compresa quella derivante dall’uso del retarder”. La massiccia costolatura centrale di Omnitrac D offre un’elevata resistenza ai danni e un’usura più uniforme in condizioni stradali abrasive, un elevato potenziale di chilometraggio e una maggiore durata della carcassa. Le ampie scanalature aperte sulla spalla offrono un ottimale drenaggio del fango e un’elevata capacità di espulsione del pietrisco, mantenendo trazione durante tutta la vita dello pneumatico e in tutte le condizioni di guida su strada. Anche in questo caso, nel l’ambito degli impieghi mi sti, la nuova misura 315/70R22.5 è ideale per veicoli di grandi volumi. La gamma Omitrac e le versioni ricostruite a caldo TreadMax sono già disponibili sul mercato. va infatti tenuto presente che tutti gli pneumatici Omnitrac sono ricostruibili e riscolpibili e sono stati sviluppati secondo l’approccio “Multiple Life Concept”, che permette alle flotte di ottenere il massimo dai loro pneumatici e di ridurre notevolmente il costo chilometrico. Un altro capitolo importante è quello della garanzia Goodyear Omnitrac. “Assicura alle flotte l’ulteriore tranquillità di poter coprire i
danni da impatti accidentali che rendono uno pneumatico non riparabile e non utilizzabile. Assicura anche l’ulteriore garanzia di accettazione del 100 per cento delle carcasse”. L’offerta Omnitrac prevede anche gli pneumatici rimorchio Omnitrac MST II 385/65R22.5 e 445/65R22.5, che completano la famiglia dedicata al servizio misto, garantendo un elevato chilometraggio e una maggiore aderenza nelle applicazioni su strada e in fuoristrada. Questi pneumatici presentano un battistrada ampio e assicurano usura uniforme e resa chilometrica, abbinati a un’ottima resistenza ai danni ed elevata stabilità. E per ottenere le migliori pre stazioni da qualunque pneumatico, soprattutto negli impieghi misti, una corretta manutenzione è di fondamentale importanza. Per questo motivo, Goodyear raccomanda alle flotte di abbinare l’uso di pneumatici di alta qualità con i giusti livelli di servizio. “Goodyear Proactive Solutions si rivela particolarmente utile per il servizio misto - ha concluso Berti - Goodyear Proactive Solutions è una suite completa di soluzioni basate sui dati, con una telematica avanzata e una tecnologia di analisi predittiva brevettata, in grado di fornire alle flotte di veicoli commerciali un mo nitoraggio preciso e in tempo reale degli pneumatici. In particolare, il sistema Goodyear TPMS (Sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici) permette di ottimizzare ancora di più le pre stazioni degli Omnitrac per assicurare una maggiore tranquillità alle flotte, soprattutto nei luoghi più remoti. Grazie alla telematica avanzata e all’algoritmo esclusivo di Goodyear, è possibile monitorare costantemente gli pneumatici e inviare delle allerte istantanee se la pressione o la temperatura dello pneumatico non rientrano nei parametri accettabili”.
ERRATA CORRIGE
Matteo Berti, Commercial Sales GM di Goodyear Dunlop Italia.
Sullo scorso numero de “Il Mondo dei Trasporti”, nell’articolo “Know-how Pirelli al servizio del trasporto” pubblicato a pagina 44, è erroneamente riportato che la società Prometeon Tyre Group ha la “rappresentatività internazionale dei brand Pirelli e Aeolus”. La società Prometeon Tyre Group è a capo del gruppo che produce e commercializza in licenza pneumatici per Truck, Bus, Agro e OTR esclusivamente a marchio Pirelli. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 277 / Marzo 2019
L’EVOLUZIONE DEL TRASPORTO SECONDO CONTINENTAL
Governare la complessità
L
PIETRO VINCI VERONA
e sfide per il trasporto non sono mai finite. E il futuro della movimentazione merci e persone su strada si apre all’insegna della complessità e della continua evoluzione. Ne è cosciente Continental, player globale che si propone sul mercato come accreditato solution provider per l’efficienza dei trasporti, ha presentato al Transpotec di Verona tutte le ultime novità che propone al settore. “Il trasporto su strada - ha sottolineato Alessandro De Martino, Amministratore delegato di Continental Italia in occasione della conferenza stampa tenutasi presso lo stand Continental al Transpotec 2019 - è un settore trainante per l’intera economia italiana, sebbene negli ultimi anni gli indicatori evidenzino una fase di incertezza e un po’ di confusione negli
operatori. Se da un lato, infatti, il settore risente del rallentamento del Pil e dell’economia in generale, dall’altro si registra una domanda di trasporto in crescita, con conseguente aumento delle immatricolazioni di mezzi, del traffico sulle autostrade e della distanza media percorsa dalle merci”. Sicurezza e rispetto ambientale sono due dei più importanti driver su cui si basa lo sviluppo di nuove tecnologie. Il parco circolante di veicoli per il trasporto merci, infatti, è particolarmente datato e quindi una quota importante di veicoli non ha a disposizione i più recenti dispositivi di sicurezza. A livello UE, poi, ci sono forti pressioni per la diminuzione dell’impatto ambientale dei trasporti su strada, come testimonia il fatto che a febbraio 2019, per la prima volta, sono stati introdotti dei limiti alle emissioni di CO2 dei camion. Lo scenario delle aziende di
trasporto attive oggi nel nostro Paese vede inoltre una forte presenza di aziende con una flotta composta da 1 a 5 veicoli: questa categoria rappresenta più del 70 per cento del totale delle aziende di trasporto italiane.“È necessario ha aggiunto De Martino dare orientamenti chiari alla filiera, e cioè alle imprese
dell’autotrasporto, clienti della logistica e del trasporto persone. È impossibile fare piani d’investimento senza linee guida affidabili. L’importanza di questo settore per la macro e la micro e co nomia, cioè per il paese e per le singole imprese, è tale che è interesse di qualsiasi governo, nazionale o locale, che
Alessandro De Martino, Ad di Continental Italia.
Pagina 47 esso funzioni. Ci sono grandi opportunità - ad esempio lo sviluppo di tecnologie che contribuiscono a elevare l’efficienza - in uno scenario in pieno cambiamento, ma c’è comunque bisogno di li nee guida. Continental continua a lavorare concretamente per il settore, coerentemente con le nostre tradizioni e la nostra visione, in termini di nuove tecnologie per ambiente, sicurezza, economicità di gestione a beneficio degli operatori”.Segno tangibile dell’impegno di Continental è TruckOn, la nuova piattaforma dedicata alle officine che espande la gamma di prodotti digitali per gli operatori flotte. TruckOn è una piattaforma di booking digitale all’interno della quale i gestori delle flotte possono prenotare un servizio di officina, in tutta Europa e in qualsiasi momento. Le aziende di autotrasporto possono, in questo modo, massimizzare il tempo di attività dei propri veicoli ottimizzando i momenti di riposo degli autisti. Ciò significa, per esempio, che un veicolo durante un viaggio di diversi giorni può essere servito durante i periodi di riposo giornaliero fino a 11 ore. Data la ne cessità di ottimizzare le tempistiche, TruckOn crea un reale valore aggiunto per l’industria e rappresenta a tutti gli effetti la prima piattaforma digitale di booking per le officine e un’ottimizzazione del sistema di fleet management 4.0. I gestori delle flotte possono prenotare il proprio appuntamento in pochi clic, selezionando il servizio desiderato per un veicolo, l’ubicazione e la data. La funzione filtro permette ulteriori selezioni, per esempio, in relazione alla fascia di prezzo. Tutte le offerte rilevanti sono visualizzate in un elenco di risultati che rende semplice il confronto delle proposte in base ai servizi e ai relativi prezzi. Nel momento in cui un gestore della flotta prenota un servizio tramite il portale, i dati specifici del veicolo vengono trasmessi all’officina, permettendo ai tecnici di effettuare in anticipo tutti i preparativi necessari. TruckOn fornisce anche le informazioni rilevanti sui servizi richiesti nella lingua impostata dall’utente. Attualmente,
“È NECESSARIO - HA DICHIARATO
ALESSANDRO DE MARTINO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI
CONTINENTAL ITALIA DARE ORIENTAMENTI CHIARI ALLA FILIERA, E CIOÈ ALLE IMPRESE DELL’AUTOTRASPORTO, CLIENTI DELLA LOGISTICA E DEL TRASPORTO PERSONE.
CONTINENTAL CONTINUA A LAVORARE CONCRETAMENTE PER IL SETTORE, COERENTEMENTE CON LE NOSTRE TRADIZIONI E LA NOSTRA VISIONE, IN TERMINI DI NUOVE TECNOLOGIE PER AMBIENTE, SICUREZZA, ECONOMICITÀ DI GESTIONE A BENEFICIO DEGLI OPERATORI”.
le flotte provenienti da sette paesi europei (inclusa l’Italia) possono registrarsi sul portale. Una volta che un appuntamento è stato completato, i clienti hanno la possibilità di valutare la qualità del servizio svolto. Queste valutazioni creano fiducia e danno ad altri clienti la possibilità di orientarsi nel momento in cui devono effettuare una prenotazione presso un’officina non conosciuta. Il portale offre, inoltre, informazioni sugli sconti offerti dalle officine. Un altro vantaggio di TruckOn è rappresentato da un dashboard che mostra tutti gli appuntamenti in programma. I gestori delle flotte possono utilizzare il calendario per vedere quali mezzi sono stati serviti, quando e dove, e quando è pianificato il servizio successivo. In questo modo TruckOn aiuta a migliorare la gestione digitalizzata della flotta e a rendere i processi operativi più efficienti.
Il tachigrafo intelligente “ VDO lancia sul mercato l’avanzato DTCO 4.0
Proprio sulla scia dell’innovazione tecnologica al Transpotec 2019, VDO, brand del Gruppo Continental, ha presentato ufficialmente il tachigrafo intelligente DTCO 4.0 - introdotto con il Regolamento (UE) n. 165/2014 - che entra ufficialmente in vigore il 15 giugno 2019. Tutti i mezzi pesanti di nuova immatricolazione dovranno quindi avere a bordo, a partire da tale data, un tachigrafo digitale. DTCO 4.0 utilizza l’antenna DSRC per la trasmissione di dati wireless, in ottemperanza al Regolamento che introduce il requisito di un’interfaccia Dedicated Short Range Communication standardizzata per migliorare e rendere più efficienti gli accertamenti su strada. A seguito di un’appropriata autenticazione, i dati relativi al veicolo, alla calibrazione e le informazioni su eventuali violazioni della sicurezza
e malfunzionamenti, vengono trasmessi in modalità wireless ai dispositivi in dotazione alle autorità di controllo. Questi dati aiuteranno gli operatori di controllo a effettuare un pre-screening dei veicoli in movimento, consentendo loro di fermare con maggiore certezza quelli sospetti di infrazioni. Inoltre, il Regolamento 165/2014 prevede che il nuovo tachigrafo intelligente sia anche dotato di un sistema globale di navigazione satellitare (GNSS). I dati di geolocalizzazione possono poi essere utilizzati a supporto delle soluzioni di fleet management. L’interfaccia ITS (Intelligent Transportation Systems) fornisce oltre 70 tipi di informazioni utili dal DTCO 4.0 tramite un’interfaccia standardizzata per consentire una pianificazione dei trasporti ancora più efficiente.
Una grande novità presentata al Transpotec
Rete BestDrive Professional 2019 S i allarga la famiglia BestDrive: nasce infatti la rete BestDrive Professional, che include gli specialisti truck sul territorio e mette a frutto l’esperienza retail ventennale di BestDrive, che si giova della competenza e della leadership tecnologica di Continental. I rivenditori che fanno parte della rete BestDrive Professional, oltre al consueto supporto offerto da Continental Italia, potranno beneficiare dei contenuti di competenza e visibilità, del supporto al marketing locale e degli immancabili servizi Conti360. Tutti questi contenuti permetteranno ai rivenditori di diventare dei punti di riferimento per le flotte di autotrasporto in tutto il territorio nazionale.
La rete, anche se è nata da poco, conta già 20 affiliati in tutta Italia, con ambiziosi obiettivi di crescita, in primis qualitativa. “La nascita di BestDrive Professional - sottolinea Enrico Moncada, Responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia - consente a Continental di riaffermare la sua leadership nell’ambito della fornitura di prodotti e servizi alle flotte delle aziende di trasporti. Vogliamo essere vicini alle necessità delle aziende che si rivolgono a noi e rispondere alle loro esigenze con competenza e precisione. Con la nascita di BestDrive Professional il livello dei servizi offerti da Continental si alza ulteriormente”.
LOGISTICA
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 277 / Marzo 2019
INTERVISTA / BERT NAPPIER, PRESIDENTE FEDEX EXPRESS EUROPE E CEO TNT
“Andiamo incontro al cambiamento” “
DA GIUGNO 2018 NUMERO UNO IN EUROPA DEL COLOSSO STATUNITENSE DEL TRASPORTO ESPRESSO, BERT NAPPIER SOTTOLINEA LE PRINCIPALI SFIDE CHE ATTENDONO LA LOGISTICA GLOBALE ALL’INTERNO DEL PIÙ AMPIO SISTEMA ECONOMICO. “ATTRAVERSO IMPORTANTI INVESTIMENTI E L’INTEGRAZIONE DI TNT, STIAMO CREANDO LA PRINCIPALE ATTIVITÀ DI LOGISTICA EUROPEA. RESILIENZA E ADATTABILITÀ CONTINUERANNO A SPINGERCI IN AVANTI”, AFFERMA IL MANAGER.
MICHELE S. ALTIERI
CERNUSCO SUL NAVIGLIO
Anche se notiamo segni di cautela in molte aziende in Europa, il 2019 rappresenta per FedEx un anno all’insegna di ottimismo ed entusiasmo”. Così Bert Nappier, da giugno 2018 Presidente FedEx Express Europe e Ceo TNT, commenta l’anno da poco iniziato, dopo aver archiviato un 2018 memorabile per il colosso del trasporto espresso statunitense che, dopo aver consolidato l’acquisizione dell’olandese TNT Express, avvenuta nel 2016, affronta le nuove sfide globali con ottimismo, pur senza nascondere scenari d’incertezza nell’economia mondiale. “Oggi - afferma Bert Nappier, manager FedEx dal 2005 - la sfida per le imprese deriva dall’ambiente economico globale: rallentamento dell’Eurozona, economia britannica in crescita lenta, tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Come facilitatore del commercio globale,
FedEx riconosce l’impatto che queste variabili possono avere e comprende il cauto ottimismo avvertito dalla comunità imprenditoriale. A ogni modo abbiamo iniziato con fiducia il 2019. Sono assolutamente fiducioso in FedEx Express e nella nostra crescente attività in Europa. So no anche ottimista sulla forza della comunità imprenditoriale qui in Europa”. Quali sono state le principali “pietre miliari” del 2018? “L’anno scorso - prosegue il numero uno di FedEx Express Europe e TNT - abbiamo effettuato investimenti significativi sulla rete e abbiamo continuato l’ambiziosa integrazione di TNT. Abbiamo integrato con successo l’hub europeo TNT di Liegi, in Belgio, nella rete aerea intercontinentale FedEx, abbiamo introdotto un nuovo volo cargo Liegi-Memphis B777 e implementato una gamma di tecnologie che aumenteranno la capacità di quasi il 30 per cento. Abbiamo anche investito
molto nel nostro hub Char les de Gaulle a Parigi, il più grande hub FedEx al di fuori degli Stati Uniti, introducendo nuove strutture di smistamento e ampliando capacità logistica e collegamenti di trasporto, creando connessioni europee di altissimo livello per le imprese”. Quali gli investimenti sul trasporto stradale? “TNT -precisa Bert Nappier - vanta un’impareggiabile rete stradale in Europa. L’anno scorso abbiamo spinto molto sui tempi di transito e quest’anno assisteremo a ulteriori progressi: i clienti FedEx vedranno tempi di consegna più rapidi sulla rete stradale europea e i clienti di TNT continueranno a beneficiare della nostra portata intercontinentale. Attraverso questi investimenti e l’integrazione di TNT, stiamo creando la principale attività di logistica in Europa. Questo ci prepara a essere il fornitore di scelta per facilitare il commercio europeo, in particolare in tempi d’incertezza: collegare la
Bert Nappier, Presidente FedEx Express Europe e Ceo TNT.
più grande rete aerea del mondo con la rete stradale eu ropea più completa ci dà un’incredibile agilità nella tipologia di servizi che possiamo fornire”. Quali sono in Europa i principali elementi d’incertezza? “Inutile negare che Brexit rappresenta la più
imponente delle incertezze ma precisa Bert Nappier - FedEx ha una lunga esperienza nella logistica internazionale e transfrontaliera, e questo ci dà una grande forza in Europa per supportare i clienti, qualunque sia la realtà politico-economica da affrontare nei prossimi mesi e anni. Se pensiamo alla più ampia comunità imprenditoriale d’Europa, la mia fiducia è radicata nei numeri: politiche, programmi e idee sono sempre e costantemente in fase di sviluppo”. Da leader di FedEx Express e TNT in Europa qual è il suo rapporto con le aziende clienti? “Ho il privilegio - dichiara l’alto manager della multinazionale - di incontrare i nostri clienti su base regolare. Si tratta di aziende di tutte le tipologie e dimensioni che operano in una vasta gamma di settori. In questi incontri personali resto sempre stupito dall’innovazione, dalla resilienza e dalla capacità dei clienti di abbracciare il cambiamento e adattarsi. Non importa quanto il mondo stia cambiando: quel senso di agilità rappresenta ciò che l’impresa privata sa fare meglio. È sostenuta dall’innato desiderio umano di commerciare, qualcosa che FedEx ha celebrato da quando siamo stati fondati. Credo che questi punti in comune (adattabilità, resilienza, innovazione, agilità) continueranno a spingerci in avanti, collegando persone e possibilità in tutta Europa e in tutto il mondo”.
FEDEX ACQUISISCE LE ATTIVITÀ DI TRASPORTO ESPRESSO DI FLYING CARGO GROUP IN ISRAELE
UNA GAMMA DI SERVIZI ANCORA PIÙ AMPIA GRAZIE AL NETWORK GLOBALE F edEx Express e Flying Cargo Group hanno raggiunto un accordo condizionale in base al quale FedEx acquisisce l’attività di trasporto espresso internazionale di Flying Cargo Group in Israele. La notizia arriva in prossimità della scadenza dell’accordo fra Flying Cargo e FedEx Express, dopo circa 30 anni di stretta collaborazione nella fornitura di servizi di trasporto espresso internazionali per il mercato
israeliano. “Israele - commenta Bert Nappier - è stato e rimane un mercato importante per FedEx e la nostra ottima reputazione in loco è il risultato di un rapporto quasi trentennale all’insegna della fiducia con il nostro partner e i collaboratori di Flying Cargo. Una volta chiusa, quest’acquisizione ci aiuterà a offrire ai clienti una gamma di servizi ancora più ampia, facendo un uso otti-
male del nostro network globale”. FedEx Express ha iniziato a operare sul mercato israeliano nel 1990 tramite la divisione internazionale di Flying Cargo Express, fornendo una gamma di servizi di trasporto espresso a carattere internazionale e provvedendo, fra l’altro, a spedizioni d’importazione ed esportazione da e verso oltre 220 paesi e territori in tutto il mondo. Da maggio 2016, TNT Express (inclu-
so TNT in Israele), è entrata a far parte del gruppo globale di aziende FedEx. In Israele, Flying Cargo Group si annovera fra le aziende leader in materia di servizi logistici, magazzinaggio, evasione e distribuzione delle merci. Fra i servizi offerti da Flying Cargo Group sono compresi e-commerce, reso di merci e ritiro e consegna sul territorio israeliano; tali attività resteranno di proprietà e gestione dell’azienda.
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COSTRUITA DAL NULLA GRAZIE ALLA VOLONTÀ E ALLA STRAORDINARIA INTUIZIONE DI GIOVANNI CAMMAROTA, OGGI SALERNO TRASPORTI PUÒ CONTARE SU UNA FLOTTA DI OLTRE MILLE UNITÀ, TUTTE AL SERVIZIO DEI PRINCIPALI OPERATORI DELLA LOGISTICA DELL’ULTIMO MIGLIO. “LA CONSEGNA ESPRESSO È NEL NOSTRO DNA”, DICHIARA L’AMMINISTRATORE. LA SCELTA DI PUNTARE SUL NOLEGGIO ALLA BASE DI UNA PARTNERSHIP CON SIFÀ CHE NASCE PER EMPATIA E DIVENTA SEMPRE PIÙ SOLIDA.
L’AZIENDA CAMPANA VIVE UNA FASE DI FORTE ESPANSIONE
Salerno Trasporti, il noleggio SIFÀ
O
MAX CAMPANELLA SALERNO
ggi è al timone di Salerno Trasporti, realtà aziendale di successo, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 35 milioni di euro, in crescita quasi del doppio rispetto al 2017, che dà la voro a 1.500 persone, di cui 1.350 autisti, oltre a partner esterni. Ma Giovanni Cammarota, 46 anni, resta la persona semplice, quella degli anni giovanili dedicati a fare l’autista. Semplicità accompagnata da geniale intuizione, quella che, da assoluto pioniere, gli ha consentito di capire con largo anticipo, in an ni lontani da quelli di oggi, l’im portanza che avrebbe rivestito sempre più la logistica dell’ultimo miglio. Da pioniere anche la scelta, per molti versi controcorrente, di suddividere la flotta in due parti più o meno uguali tra veicoli di proprietà e veicoli a noleggio, questi ultimi in buona parte forniti da SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali), braccio operativo di BPER Banca con cui Salerno Trasporti ha stretto una partnership dagli ambiziosi sviluppi. E dire che lo sbarco di Giovanni Cammarota nel settore della logistica ha inizio, nel 1995, con un vecchio OM 35.8, antenato dell’Iveco Daily, che il giovane driver salernitano aveva acquistato usato (di ben 15 anni!) per fare il consegnatario per multinazionali espresso come FedEx e TNT: per fare fatturato riempiva il suo giro viaggiando dalla Campania alla Basilicata con ogni sorta di clima, neve compresa. In attesa che si avverasse il suo sogno. “Volevo sfondare - racconta Cammarota - nel mondo del karate: facevo l’istruttore in tante palestre e ho partecipato a una rappresentativa nazionale”. Primo di sei fratelli figli di commercianti, al ritorno dalla leva - nel battaglione San Marco in missione in Albania - Giovanni è consapevole che deve contribuire alla famiglia, inizialmente facendo quello che gli
riesce meglio, l’agente di sicurezza all’esterno delle discoteche, poi accettando di fare l’autista di furgoni, lavoro che lo affascina. “Quel lavoro - spiega - mi lasciava libero, dopo le 16.30, di dedicarmi alla palestra. Poi ha cominciato a piacermi l’idea di contribuire a una filiera che andava oltre le aspettative: mi affascinava pensare che un pacco proveniente da Asia o Sud America in 24-48 ore potesse raggiungere la Costiera A malfitana, viaggiando da una parte all’altra del mondo. Eppure gli operatori non si rendevano conto del potenziale che aveva quel settore, dell’opportunità di investire”. Giovanni Cammarota si mette in proprio con il suo vecchio furgone, ma subito reinveste i primi ricavi nell’acquisto di ulteriori mezzi, affrontando non poche difficoltà. “La
mia fortuna - spiega l’Amministratore - è aver incontrato persone e aziende che mi hanno dato fiducia, che hanno creduto nella mia idea. Tra queste Cerino Antonio Autoveicoli, che con fiducia mi consegnava 3-4 veicoli per volta, inizialmente usati, e Antonio Gallo, di fatto la prima azienda che mi ha dato lavoro”. È sulla base di quei primi input che nasce Salerno Trasporti 2000, divenuta poi Cooperativa, poi Srl e quest’anno Spa. Intanto Cammarota ha al suo fianco Fiorenza Ascolese, che diventa sua moglie rappresentando un sicuro punto di riferimento, nonché madre della seconda generazione Cam marota: Michelangelo, 17 anni, e Leonardo, 8. Nel nuo vo clima, anche familiare, il manager campano incrocia TNT: è il 2005 e quell’in-
contro rappresenta un decisivo punto di svolta. “Dall’esperienza locale afferma Cammarota - siamo passati a una visione globale, entrando nell’orbita di una multinazionale del trasporto espresso. Dirigenti TNT come Antonio Zolli e tutto il management TNT di Salerno hanno creduto in noi, che d’altra parte garantivamo un elevato standard del servizio: la consegna espresso è nel nostro dna e TNT se n’è resa conto”. Da quel momento la reputazione sul mercato di Salerno Trasporti è in continua crescita, anche tra gli autisti, che nell’azienda di Cammarota si sentono caricati di responsabilità e di fiducia. “I nostri collaboratori aggiunge l’Amministratore - sono l’anima su cui abbiamo costruito l’azienda: l’autista è al centro di tutto il nostro lavoro. È questo che ci
Stretta di mano tra Giovanni Cammarota (a destra) di Salerno Trasporti e Peter Ferrari, Area Manager SIFÀ.
ha permesso di crescere e che garantisce prospettive di sviluppo quest’anno e in quelli a venire”. A breve Salerno Trasporti sposterà gli uffici amministrativi e commerciali nella nuova piattaforma, ubicata a pochi metri dall’attuale sede, che si estende su 18mila mq (di cui 4.500 coperti), nelle vicinanze dell’uscita della tangenziale di Salerno e dell’autostrada SalernoReggio Calabria. Le 42 sedi-filiali coprono il territorio peninsulare e consentono la consegna merci h 2448 e la logistica integrata con facchinaggio. La flotta è costituita da oltre mille unità, da 7,5 a 16 q, per metà Euro V e metà Euro VI. “Ormai da qualche anno - spiega Cammarota utilizziamo il noleggio, che quest’anno rappresenterà circa la metà della flotta. Il noleggio innanzitutto permette a un’azienda come la nostra di non doversi occupare direttamente dell’assistenza tecnica dei mezzi, di snellire i tempi di fermo macchina e garantire il servizio al cliente. Avere una rata certa, un costo che contempla l’intera gestione di un veicolo in flotta permette di dedicare le risorse al nostro business. A questi motivi oggi si aggiunge il prezzo competitivo, la convenienza fiscale e la velocità con cui si possono avere veicoli aggiornati, rispettando le richieste green della clientela”. La presenza nelle vicinanze di una filiale di BPER Banca ha certamente contribuito all’intesa con SIFÀ, divenuta subito empatia. “La catena decisionale snella - illustra Giovanni Cammarota - ha sicuramente giocato un ruo lo nella partnership con SIFÀ, con cui stiamo sviluppando un accordo che porterà a progetti condivisi. Intanto stiamo aumentando il numero di veicoli noleggiati con loro. Oggi con SIFÀ abbiamo in cantiere un interscambio commerciale e tecnico che porterà a importanti novità, di cui a beneficiare non sarà solo Salerno Trasporti ma anche molti professionisti dell’area di Salerno e dintorni”.
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AD-LOG PARTNER D’ECCEZIONE DI SUPERMERCATI CONSORZIATI SARDEGNA
DUE REALTÀ SOCIETARIE CHE HANNO COSTRUITO
Missione distribuzione
NEGLI ANNI UNA SOLIDA PARTNERSHIP CHE CONSENTE AI CLIENTI SARDI DI USUFRUIRE DEI VANTAGGI DI UN SISTEMA DI TRASPORTI E LOGISTICA ALL’AVANGUARDIA PER QUANTO RIGUARDA L’APPROVVIGIONAMENTO MERCEOLOGICO NEI PUNTI VENDITA DESPAR ED EUROSPAR, DI CUI È
I
CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
FABIO BASILICO VILLACIDRO
n Sardegna la logistica di distribuzione ha i suoi pro tagonisti di successo. Sono Ad-Log e Supermercati Consorziati Sardegna, due realtà societarie che hanno costruito negli anni una solida partnership che consente ai clienti sardi di usufruire dei vantaggi di un sistema di trasporti e logistica all’avanguardia per quanto riguarda l’approvvigionamento merceologico nei punti vendita al dettaglio. Ad-Log è un primario operatore di trasporto e logistica nazionale e internazionale guidato dall’imprenditrice Katia Cappiello e parte della holding Log-In. Supermercati Consorziati Sardegna (SCS), capitanati dall’Amministratore delegato Fabrizio Colombo, concessionaria esclusiva dei supermercati Despar ed Eurospar per tutto il territorio sardo. In Sardegna Ad-Log possiede hub a Olbia e Porto Torres, due transit point a cinque minuti dalla banchina dove, oltre che dal Por to di Genova, arriva la mer ce da Barcellona. Dal transit point di Caniga, nella zona industriale di Sassari, la merce raggiunge Macomer,
Villacidro e Cagliari. Una presenza importante quella di Ad-Log, che non a caso è parte integrante del processo di crescita di una realtà dinamica come Supermercati Consorziati Sardegna. Ed è proprio a Fabrizio Colombo che chiediamo di rivelare i segreti di una proficua collaborazione che oggi consente a SCS di provvedere con tempestività ed efficienza, grazie ai trasporti e alla logistica integrata di Ad-Log, al rifornimento quotidiano dei diversi punti vendita Despar ed Eurospar localizzati in Sar degna. “Supermercati Consorziati Sardegna - esordisce Fabrizio Colombo - è una società consortile nata dall’idea di alcuni operatori storici della distribuzione sarda che, con grande passione, hanno deciso di unirsi e con una unica visione di dare prospettive, risposte efficienti e di elevato contenuto alle proprie reti di vendita. I brand Despar ed Eurospar, che erano già presenti sul territorio isolano, diventano così parte di una strategia che mira a riorganizzare la presenza dei supermercati in un’ottica più moderna in sintonia con le ca ratteristiche della Grande Distribuzione Organizzata. In
accordo con la Centrale Despar, una di quelle di maggior rilievo nello scenario distributivo nazionale, è stato deciso di concentrare in SCS la concessione per i marchi di riferimento del Gruppo. SCS, che ha la sua sede operativa a Selargius, alle porte di Cagliari, e il proprio Centro Distributivo a Villacidro, è operativa dal gennaio 2013. Il net work di supermercati è formato da 45 filiali distribuite sul territorio, con una prevalenza nelle aree di Cagliari e Oristano. A questo proposito, nel prossimo futuro abbiamo in programma proprio l’inaugurazione di 3 nuovi punti vendita che andranno a coprire aree della Sardegna dove oggi non siamo presenti, nel Centro e Nord dell’isola”. Particolare non indifferen-
SUPERMERCATI CONSORZIATI SARDEGNA (SCS). UN GRANDE SUCCESSO PER
AD-LOG, PRIMARIO OPERATORE LOGISTICO CON UNA PRESENZA BEN RADICATA SULL’ISOLA.
Fabrizio Colombo, Amministratore delegato Supermercati Consorziati Sardegna (SCS).
mion e quindi al trasporto fino ai singoli punti vendita. Nel 2018, SCS ha movimentato circa 7 milioni di colli. “SCS non ha una sua flotta - spiega Colombo - ci affidiamo completamente ad AdLog che ci assicura un servizio efficiente in ogni suo det-
vede l’organizzazione di consegne di volumi contenuti di merci, destinati a punti vendita di prossimità con una superficie media che non va oltre i 1.000 mq; i camion devono quindi effettuare più fermate programmate nel corso di ogni singola attività
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
SCS ha sede operativa a Selargius e Centro Distributivo a Villacidro.
te: Ad-Log ha partecipato fin dall’inizio alla definizione del progetto Supermercati Consorziati Sardegna, mettendo a disposizione degli imprenditori coinvolti tutta la sua competenza e la sua expertise in materia di trasporti e logistica. Il risultato è un sistema che funziona. Il punto di partenza delle operazioni di distribuzione di SCS, vero baricentro logistico regionale, è la piattaforma Ad-Log di Villacidro, a una cinquantina di km da Cagliari, dove SCS ha organizzato il deposito di tutte le merci che poi vengono distribuite giorno e notte sull’isola a tutti i punti vendita Despar ed Eurospar: dagli alimentari generici, all’ortofrutta, dal fresco e freschissimo al secco fino ai surgelati, questi ultimi gestiti da un provider esterno con con segna diretta alle filiali. Ad-Log provvede allo stoccaggio della merce, alla sua preparazione, al carico sui ca-
taglio ed è in grado di soddisfare la specificità delle nostre richieste, in gran parte legate alla necessità di rifornire con precisione e tempestività i punti vendita di prodotti alimentari freschi. Ad-Log ha ben presente che per noi è fondamentale evitare assolutamente che ogni eventuale problematica inerente il trasporto delle merci abbia ripercussioni sul punto vendita. Vogliamo una flotta efficiente e Ad-Log è in grado di farlo, visto che ha a disposizione un parco mezzi che viene costantemente rinnovato e aggiornato”. “Bisogna ovviamente tenere in considerazione le peculiarità del trasporto nel Sud Italia e quindi anche in Sardegna - aggiunge l’Amministratore delegato - Non mancano certo le difficoltà legate a una rete viabilistica costituita in prevalenza da piccole e medie vie di comunicazione. Inoltre, la nostra mission pre-
di consegna e la logistica distributiva richiede un elevato grado di organizzazione e ge-
stione. Infine, metterei nel conto anche l’aumento del traffico viabilistico estivo, in concomitanza con l’arrivo sull’isola di migliaia di turisti”. La declinazione delle politiche commerciali e di marketing di SCS sono di derivazione della Centrale Despar e gli adattamenti alle esigenze assortimentali più tipiche della Regione fanno si che ci sia una proposta compatibile e rispondente alle esigenze della clientela sarda. “La relazione e la conoscenza sono aspetti fondamentali per creare un business di successo dice ancora Fabrizio Colombo - È quello che sperimentiamo quotidianamente con Ad-Log. Fin dall’inizio, a noi stava a cuore avere un provider logistico che si occupasse della preparazione e del trasporto delle merci e che condividesse con noi l’idea di creare ciò che prima qui in Sardegna non c’era. Noi e Ad-Log siamo sempre stati accumunati dalla volontà di crescere insieme. Ad-Log ha fatto del servizio per noi di SCS un fattore di sviluppo per sé. Insieme definiamo tutti i particolari, secondo criteri di efficienza che ci consentono di ottimizzare gli inevitabili costi della logistica”.
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CAMBIO AL VERTICE ITALIANO DEL NETWORK
Peres alla guida di Palletways CLASSE 1966, TORINESE, IL NUOVO MANAGING DIRECTOR, DOPO UN’ESPERIENZA VENTENNALE IN MULTINAZIONALI DEL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA CON INCARICHI DIREZIONALI, INIZIA LA NUOVA AVVENTURA PROFESSIONALE AFFIANCATO DAL PRESIDENTE ALBINO QUAGLIA. “CONTRIBUIRÀ A RAFFORZARE LA NOSTRA LEADERSHIP DI MERCATO E A SVILUPPARE ULTERIORMENTE LA SOLIDA RETE DI CONCESSIONARI”, AFFERMA LUIS ZUBIALDE, CHIEF OPERATING OFFICER DEL GRUPPO.
I
VALENTINA MASSA CALDERARA DI RENO
l management del Gruppo Palletways, da giugno 2016 appartenente a Imperial Logistics International, società sudafricana quotata al la borsa di Johannesburg, ha nominato Massimiliano Peres a Managing Director di Palletways Italia. In questo ruolo, Peres lavorerà al fianco di Albino Quaglia, al
quale succede nell’incarico, per il passaggio di consegne dell’operatività ordinaria e della strategia dell’azienda. “Grazie alle sue ampie competenze e alla profonda conoscenza del settore della logistica e dei trasporti ha dichiarato Albino Quaglia - Massimiliano Peres ha i requisiti necessari per guidare con successo il network Palletways nel nostro Paese”. Entrato in Palletways Italia
nel 2008 come Direttore Finanziario, Amministratore delegato dal 2011, Albino Qua glia da novembre 2016 ha assunto il ruolo di Presidente della filiale italiana del Gruppo inglese, leader in Europa nella distribuzione express di merce pallettizzata. “Massimiliano Peres - ha aggiunto Luis Zubialde, Chief Operating Officer del Gruppo Palletways - contribuirà a rafforzare la leadership di mer-
cato di Palletways nel Belpaese e a sviluppare ulteriormente la solida rete di concessionari del network italiano”. Classe 1966, torinese, Peres vanta un’esperienza ventennale in società nazionali e multinazionali operanti nel settore dei trasporti e della logistica ricoprendo con successo importanti incarichi direzionali. Dopo oltre 12 anni nel Gruppo TNT, dove ha
maturato diverse esperienze nelle aree commerciale, progettuale, operativa e manageriale, alla fine del 2008 accetta una nuova sfida alla guida di SIT Logistics, portando il Gruppo ad affermarsi come uno dei migliori operatori logistici nel settore dell’automotive. Tra SIT e Palletways, infine, lo scorso anno Peres ha assunto la carica di General Cargo Manager del Gruppo Lannutti, con lo specifico
compito di organizzare e sviluppare la divisione General Cargo. “Ho accettato con entusiasmo questa nuova opportunità e - ha dichiarato Peres sono lieto di entrare a far parte della famiglia Palletways e del Gruppo Imperial. Non vedo l’ora di collaborare con tutto il team per far crescere il nostro network e rafforzare la sua reputazione attraverso l’efficienza ed il raggiungimento di standard di qualità elevati del servizio offerto. Mi impegnerò affinché sia i clienti sia i Concessionari possano cogliere al massimo le opportunità di business offerte dalle aree del mercato domestico e internazionale che serviamo, accrescendo la loro competitività nei settori in cui operiamo insieme”. La nomina di Peres è l’ultima di una serie di novità annunciate da Palletways Italia che segnano una nuova rotta per la società. Di recente Palletways Italia ha visto, inoltre, l’ingresso di otto nuovi membri nella sua rete arrivando così a oltre 110 concessionari che coprono in maniera capillare il territorio italiano.
MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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EVOBUS / ALLA SCOPERTA DELL’URBANO ELETTRICO DI MERCEDES-BENZ
È un Citaro molto speciale IL PRIMO VIAGGIO DELL’ECITARO PARTE COM’È GIUSTO CHE SIA DA MANNHEIM, LA CAPITALE DELL’AUTOBUS DELLA STELLA. TANTE LE NOVITÀ A BORDO, SOPRATTUTTO DI TIPO TECNOLOGICO. IL DESIGN ESTERNO È FRUTTO DI UN’ORIGINALE COMBINAZIONE TRA ELEMENTI TRADIZIONALI DELLA NOTA FAMIGLIA DEL GUERRIERO DEL SEGMENTO URBANO E NOVITÀ STILISTICHE DERIVANTI DAL FUTURE BUS. A BORDO ILLUMINAZIONE A LED IN UN ABITACOLO CHE RICORDA L’INTERA FAMIGLIA CITARO.
P
MAX CAMPANELLA MANNHEIM
arte dal Centro dell’usato di Mannheim, vera e propria “Città dell’autobus”, il primo viaggio sul Mercedes-Benz eCitaro, versione elettrica del guerriero della Stella nel segmento urbano, nuova pietra miliare di EvoBus, che trova ancora una volta nel best seller globale dei bus urbani il suo protagonista. Dopo essere stato venduto in oltre 50mila esemplari, Citaro continua a fare la storia del trasporto cittadino, proponendosi con una trazione completamente elettrica. Presentato per la prima vol ta nell’estate dell’anno scorso, il modello elettrico è sviluppato sul Citaro che ben conosciamo, in questo modo facilitando l’integrazione del bus elettrico nelle flotte. È un componente della famiglia famosa nelle città europee, una sorta di Citaro molto speciale. Il primo elettrico è sbarcato sulle strade di Berlino, altri due a Mannheim e uno ad Amburgo, tutti in servizio di linea. Ma sono già diverse decine gli eCitaro che Mercedes-Benz ha consegnato in Eu ropa, il numero viene aggiornato costantemente: all’inizio di quest’anno erano 63 ma entro fine 2019 il programma di consegne prevede circa 200 unità. E la produzione viene incrementata di pari passo con l’aumento del la domanda: le linee di montaggio del sito di Mannheim,
In alto, una fase del primo viaggio a bordo del Mercedes-Benz Citaro elettrico. Qui sopra, il Sideguard Assist mentre “osserva” una ciclista.
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elettrica. Altra caratteristica la curva del parabrezza, che spazia fi no al tetto e incorpora il display di destinazione. Visivamente, il parabrezza scorre nel tetto con barre scure a sinistra e a destra. Al centro, il tetto sfoggia “un’isola” nel colore del veicolo, che sembra quasi fluttuare (altro elemento di design proveniente dal Future Bus). SOFFITTO CON LUCI HIGH-TECH
L’aspetto del nuovo eCitaro già nel frontale si presenta con tratti stilistici appartenenti alla famiglia Citaro unitamente a elementi del Mercedes-Benz Future Bus.
condivise con il Citaro a trazione diesel, sono pronte a sostenere le richieste. Le novità a bordo sono soprattutto di tipo tecnologico. Innanzitutto il PBA (Preventive Brake Assist), frutto dell’esperienza EvoBus in termini di sistemi di assistenza alla guida: ABA 4, ovvero la quarta generazione dell’Active Brake Assist, oggi equipaggia di serie Mercedes-Benz Tourismo, dopo aver fatto il suo debutto nel 2017; di fatto PBA, al momento esclusiva EvoBus, è il primo ABA sviluppato per i bus urbani, pensato per veicoli spesso affollati, per i quali un’improvvisa (per quanto giustificata) energica frenata può causare seri danni ai passeggeri. PBA individua l’ostacolo - ad esempio un pedone che attraversa - e assegna piena responsabilità al conducente: il sistema agisce con una frenata parziale al 50 per cen to, lasciando all’autista il tempo per agire e quale sia la scelta più saggia, frenare a fondo o, ad esempio, sterzare e accelerare per evitare l’impatto.
Altra novità è il Sideguard Assist, che assiste l’autista quando pedoni o ciclisti, passando sul lato destro, possono a volte non essere visibili. Il sistema “osserva” sulla destra dell’autobus e ne riconosce la presenza, avvertendo il conducente con una vibrazione del sedile e un alert visivo sul la plancia. Nel corso di que st’anno arriverà anche l’AVAS (Acustic Vehicles Alert Safety), sistema che, riproducendo il rumore del motore davanti e dietro il veicolo, avvertirà dell’arrivo del bus, andando a risolvere l’aspetto, per così dire, negativo della totale silenziosità dei veicoli elettrici, del cui arrivo pedoni e ciclisti possono non accorgersi affatto. Quanto a configurazioni, novità del 2019 è l’opzione a 12 batterie, rispetto alla versione standard che ne prevede sei, con il vantaggio di maggiore portata (fino a 80 persone) e naturalmente maggiore autonomia. Il nuovo eCitaro combina la piattaforma collaudata del bus urbano di Mercedes-Benz con nuove soluzioni tecnologiche. Il design consente alla
versione base del Citaro di fondersi con elementi del Mercedes-Benz Future Bus in un aspetto visivo distinto. Ed è più di un autobus urbano: Mercedes-Benz adotta un approccio olistico all’elettromobilità e integra l’eCitaro nel sistema generale di emobility. URBANIZZAZIONE A BASSE EMISSIONI
Metropoli, grande città o piccola città, ovunque si affrontano sfide e problemi simili: una popolazione in crescita porta ad aumentare la mobilità durante la giornata lavorativa e il tempo libero. L’approccio Mercedes-Benz punta a un’estesa rete di trasporto pubblico locale che utilizzi autobus a basse emissioni che possono funzionare localmente a zero emissioni. Il nuovo eCitaro completamente elettrico è un elemento importante in questo progetto: nell’uso locale funziona com pletamente privo di emissioni e quasi senza rumore.
La piattaforma per l’urbano elettrico di Mercedes-Benz è il Citaro che conosciamo in tutto il mondo. Con la sua vasta gamma di autobus ur bani a basse emissioni e ora a emissioni zero, la Stella fornisce la risposta ai problemi relativi ai servizi di TPL ecocompatibili. L’eCitaro è un vero Citaro a tutti gli effetti. Il design si ba sa sull’aspetto familiare, ma prende in prestito elementi del linguaggio stilistico dal rivoluzionario studio Mercedes-Benz Future Bus. Questo è particolarmente evidente nella parte anteriore: punto centrale è la stella Mercedes dalla quale partono elementi decorativi a sinistra e a destra. Gli elementi tridimensionali sono costituiti da materiale trasparente con rivestimento in cromo PVD sul retro. Questo produce effetti di luce attraenti se visto da diverse angolazioni e in diverse condizioni di luce solare. L’insegna del modello con la lettera “e” di colore blu indica in modo discreto e inequivocabile la tecnologia di guida completamente
Nell’abitacolo, eCitaro ricorda l’interno dell’intera famiglia Citaro. Una caratteristica di spicco è il soffitto a cassettoni sopra il corridoio centrale e gli ampi flap sul bordo del tetto. Nascondono un nuovo sistema di circolazione dell’aria con condotti tessili al posto degli attuali condotti di aria in plastica, più facili e semplici da installare. Le luci interne sono commutate a LED come standard: la luce delle lampade a LED viene rifratta in modo tale da far apparire i moduli tecnologici come un pannello luminoso omogeneo. Il propulsore del nuovo eCitaro si basa sul collaudato assale elettrico ZF AVE 130 con motori elettrici nei mozzi delle ruote: il picco di potenza dei motori è 2 x 125 kW, mentre la coppia 2 x 485 Nm, completamente disponibile sin dall’inizio, garantendo prestazioni dinamiche appropriate anche a pieno carico di passeggeri. Forniscono la potenza batterie agli ioni di litio con una capacità totale fino a 243 kWh, suddivise tra un massimo di dieci moduli, ognuno dei quali fornisce circa 25 kWh. L’equipaggiamento di base prevede due moduli sul tetto del veicolo più quattro montati sul retro. A seconda delle esigenze, altri due o quattro moduli batteria possono essere montati sul tetto. Con la configurazione massima di batterie, eCitaro con attrezzature standard pesa circa 13,44 t. In combinazione con un peso lordo del veicolo di 19,5 t, questo corrisponde a un carico utile di oltre 6 t o circa 88 passeggeri, in linea con quanto necessario anche nelle ore di punta. La tecnologia di ricarica consente di adattarsi ai desideri e alle esigenze individuali degli operatori di trasporto. Per l’inizio della produzione in serie, è prevista la ricarica plugin. A tal fine, l’autobus presenta una presa Combo-2 sopra il passaruota anteriore sul lato destro del veicolo nel la direzione di marcia. L’im plementazione prevede un’opzione per caricare l’eCitaro tramite un collettore sul tetto, opzione che sarà gradualmente introdotta una vol ta avviata la produzione in serie. Ci saranno due possibili varianti: nella fase 1, un collettore di corrente integrato (pantografo) sul tetto; nella fase 2, i binari di ricarica sul tetto per la ricarica tramite un collettore in una stazione di ricarica.
L’ANNIVERSARIO CELEBRATO CON UNA NUOVA GENERAZIONE
V
VENT’ANNI DI SPRINTER MINIBUS, DUE DECENNI DI SUCCESSI
ent’anni di Sprinter minibus, 25mila esemplari venduti: puntuale, in occasione di questo doppio anniversario, la divisione autobus del marchio Mercedes-Benz presenta una nuova generazione del minibus con la Stella, definendo nel contempo nuovi parametri in questo segmento. Confortevoli, versatili e sicuri, i nuovi Sprinter minibus sono facili da riconoscere grazie a caratteristiche estetiche e funzionali che si combinano creando un connubio perfetto per aziende di trasporto e passeggeri. Mercedes-Benz Sprinter - campione nelle vendite, pioniere dell’innovazione e simbolo di un intero segmento di veicoli - viene reinterpretato per dare inizio a una nuova era dei minibus. Con un design elegante, che riprende i tratti tipici del marchio, componenti rivisitati come il motore e gli organi meccanici del telaio, una nuova plancia e molto altro. L’obiettivo è chiaro: anche in futuro i nuovi Sprinter minibus vogliono rappresentare il punto di riferimento del proprio segmento.
Se il numero di passeggeri non è eccessivo e se il tracciato prevede il transito su strade di larghezza ridotta, Sprinter minibus si propone come soluzione ideale in città, su percorsi extra-urbani o in viaggio. Presentata l’anno scorso, la nuova generazione è disponibile nelle quattro serie già note:
Sprinter Transfer 23 e 35, Sprinter Mobility 23 e Sprinter City, la serie ammiraglia che introduce una versione dello Sprinter City 75 completamente rivisitata. Tutti gli altri veicoli, compreso Sprinter Travel, seguiranno quest’anno. Entro l’autunno 2019 la gamma verrà completata con più di venti
modelli. Tutti i minibus Sprinter hanno in comune la capacità d’imporsi sul mercato grazie a caratteristiche speciali che li contraddistinguono, caratteristiche destinate a definire nuovi parametri di riferimento. Soluzione vincente quando gli autobus di grandi dimensioni svelano i propri limiti, la nuova generazione di Sprinter City si propone con due professionisti al servizio del trasporto di linea: il modello di punta da 8,5 metri di lunghezza con due soli assi e Sprinter City 75. Per trasporto scolastico, trasporto di linea, taxi sharing e servizio navetta, Sprinter Mobility si adatta a qualsiasi esigenza: l’entrata in scena dei nuovi modelli dimostra che questo tuttofare intende rispondere in modo rapido alle specifiche esigenze d’impiego. Con le sue numerose versioni, Sprinter Transfer offre una varietà di soluzioni d’impiego pressoché illimitata: dal semplice scuolabus agli automezzi impiegati nel trasferimento aeroportuale fino ai comodi autobus impiegati nel trasporto extraurbano, questo flessibile minibus è pronto a rispondere a ogni sfida della moderna mobilità.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 277 / Marzo 2019
IVECO CROSSWAY NATURAL POWER PER LA REGIONE FRANCESE
I 37 AUTOBUS ALIMENTATI A METANO
La transizione energetica
SARANNO GESTITI DAL
GRUPPO BELTRAME E VERRANNO CONSEGNATI ENTRO LA FINE DEL 2019. “OGGI DISPONIAMO DI OLTRE
270 AUTOBUS URBANI E INTERURBANI, DEI QUALI 60 SONO DESTINATI ALL’IMPIEGO ESCLUSIVO NELLA
CON QUESTO ORDINE, OLTRE L’80
REGIONE.
PER CENTO DELLA FLOTTA NELL’AREA DELLA DRACÉNIE SARÀ ALIMENTATA A GAS NATURALE”, SPIEGA
ANTHONY BELTRAME, CEO DEL GRUPPO.
I
FABIO BASILICO LIONE
veco Bus, il Consiglio Regionale della Dracénie (Dracénie Provence Verdon Agglomeration - DPVA) e il Gruppo Beltrame hanno firmato una carta d’impegno per promuovere la transizione energetica in questa zona della Francia. Passo decisivo in questo senso è l’ordine di 37 Crossway Natural Power che verranno impiegati nel traffico urbano ed extraurbano della Dracénie e saranno gestiti dal Gruppo Beltrame. “Abbiamo deciso di rinnovare la
nostra flotta con veicoli a gas naturale per proteggere l’ambiente e rispettare i requisiti della transizione energetica. Questi veicoli saranno operativi nelle 23 città che formano la Regione”, ha spiegato Frédéric Decompte, Direttore dei Trasporti della DPVA. “Oggi disponiamo di oltre 270 autobus urbani e interurbani, dei quali 60 sono destinati all’impiego esclusivo nella Regione. Con questo ordine, oltre l’80 per cento della flotta nell’area della Dracénie sarà alimentata a gas naturale”, gli ha fatto eco Anthony Beltrame, CEO dell’omoni-
mo Gruppo. L’intero ordine di 37 veicoli sarà completato entro la fine dell’anno. Il Gruppo Beltrame aggiungerà un totale di 80 veicoli alla propria flotta, tra cui quattro Daily Blue Power NP destinati alle missioni urbane e alle applicazioni di trasporto “su richiesta”. Per facilitare il rifornimento della flotta, il Gruppo Beltrame installerà una stazione di rifornimento CNG in collaborazione con Pizzorno, aperta anche agli altri veicoli della Regione che utilizzano l’alimentazione a gas naturale compresso.
Con i suoi 4 serbatoi da 315 litri, il Crossway NP può contenere in tutto 1.260 litri di metano, vanta un’autonomia fino a 600 km e consente una doppia modalità di rifornimento, lenta o rapida. Si distingue per il design intelligente che prevede l’integrazione dei serbatoi per il gas compresso nel tetto, caratteristica esclusiva brevettata, che ottimizza il baricentro del vei colo per garantire una maggiore stabilità su strada e incrementare il comfort di autisti e passeggeri. Questa soluzione che fonde ingegnosamente forma e funzione, assi-
Da sinistra: Anthony Beltrame, Amministratore delegato del Gruppo Beltrame; Olivier Audibert-Troin, Presidente del Dracénie Regional Council (DPVA); Brice Bonavia, General Manager di Iveco France.
cura al veicolo l’altezza globale minore del mercato, che permette l’utilizzo senza restrizioni specifiche. Le soluzioni adottate consentono di mantenere invariato rispetto al le corrispondenti versioni diesel sia livello di confort sia il costo operativo; l’accesso al veicolo è semplificato e il flusso dei passeggeri ottimizzato. Inoltre, Crossway NP offre il minor costo totale d’esercizio della sua categoria ed è equipaggiato con un motore Cursor 9 NP che eroga la stessa potenza (360 cv) e coppia (265 kW) dell’equivalente diesel e che assicura, in combinazione con l’impiego del gas naturale, un’estensione del 50 per cento degli intervalli di manutenzione. Iveco Bus mette inoltre a disposizione contratti di manutenzione specifici per autobus urbani e interurbani a gas naturale, nonché apposite sessioni di formazione, punti di assistenza dedicati e una rete di concessionari qualificati in grado di soddisfare i requisiti degli operatori in qualunque area del paese. In qualità di leader europeo nel campo dei veicoli a gas naturale da oltre 20 anni, il brand conferma la propria posizione sul mercato con una soluzione dal pozzo alla
ruota matura, virtuosa ed ecoresponsabile. Adatta per tutti i tipi di trasporto e con un rapporto di costo estremamente favorevole, la gamma Natural Power mette l’esperienza di Iveco Bus al servizio della mobilità sostenibile. La gamma Natural Power contribuisce inoltre a preservare le risorse naturali, dal momento che è al 100 per cento compatibile con il biometano, ricavato dalla lavorazione dei rifiuti organici. Que sti veicoli presentano quin di un ottimale bilancio del carbonio: un passo significativo sulla strada verso la transizione energetica. Il beneficio per l’ambiente si traduce in una riduzione della produzione di gas serra fino al 95 per cento. “L’ordine di 37 Crossway NP, il più grande finora in Francia dal lancio del modello nell’ottobre 2018, ci rende particolarmente fieri, poiché dimostra ancora una volta la leadership di Iveco Bus nel campo dei veicoli alimentati da energie alternative conformi ai requisiti della transizione energetica”, ha commentato Brice Bonavia, General Manager di Iveco France. “Al fine di offrire un’alternativa praticabile all’uso di auto private, la nostra azienda deve offrire ai clienti un servizio efficiente in termini di tratte, orari, prezzi e qualità - ha dichiarato infine Anthony Beltrame - Il Gruppo Beltrame presenta una struttura orientata a livello locale (Nizza, Carros, Puget-sur Argens, St-Raphaël, Fayence, Draguignan, Vidauban) che ci consente di rispondere prontamente alle esigenze dei nostri clienti”.
LA SOSTENIBILITÀ È SEMPRE PIÙ STRATEGICA IN CASA IVECO BUS
MOBILITÀ GREEN PER TUTTI I PASSEGGERI I veco è sempre più sinonimo di sostenibilità anche nel settore bus. Il costruttore mette in campo la sua indiscussa expertise nelle soluzioni per la mobilità alternativa con l’obiettivo di promuovere la tecnologia a gas e l’elettromobilità. Tra i protagonisti c’è senza dubbio il Crossway Low Entry NP. Crossway continua a dimostrare di essere una scelta ideale per il trasporto passeggeri a corto e medio raggio, praticata da tanti clienti soddisfatti; i suoi tratti distintivi - affidabilità e qualità, consumi e Costo Totale d’Esercizio (TCO) ridotti, comodità per conducente e passeggeri - erano già valsi alla versione diesel
del veicolo la premiazione nell’edizione 2017 dell’International Bus & Coach Competition, dedicata per la prima volta agli autobus con ingresso a pianale ribassato. Il Crossway Low Entry Natural Power va oltre: è stato appositamente progettato per rispondere alle sfide del trasporto passeggeri urbano e suburbano senza perdere di vista gli obiettivi ambientali. Il modello City di Classe I è disponibile in versione standard lunga 12 m, con due o tre porte, e può trasportare fino a 106 passeggeri. È inoltre disponibile una nuova linea di sedili più confortevoli, per garantire ai passeggeri la massima comodità durante il viaggio. Per
quanto riguarda la postazione di guida, il Crossway LE NP offre all’autista un comfort superiore e una maggiore sicurezza: è ergonomica, più facilmente accessibile e assicura un’ottima visibilità. Il cambio automatico, di serie su questo modello, offre all’autista guidabilità e comodità, requisiti indispensabili in condizioni di sosta frequente. Il vano che ospitava il motore diesel Cursor 9, nella versione NP raddoppia, facilitando la manutenzione e quindi il lavoro degli operatori, e rappresenta una novità molto apprezzata dalle officine e dalle flotte delle aziende di trasporto. Tra le innovative proposte sostenibili un posto di rilievo è occupato da Daily Minibus, dotato di una versatilità illimitata, grazie alle portate adattate e ottimizzate in base al tipo di allesti-
mento, alle tre differenti motorizzazioni - Diesel, Natural Power (CNG), Elettrico - e alla possibilità di impiego su molteplici missioni: turistica, trasporto interurbano e scuolabus. La versione Daily Line, in particolare, è disponibile in 3 lunghezze e con 3 tipi di porte (manuali o elettriche). Con diverse configurazioni di seduta, può ospitare fino a 22 passeggeri e grazie alla piattaforma posteriore e ai sedili a sgancio rapido nelle ultime file, disponibili su richiesta, facilita l’accesso anche ai passeggeri con mobilità ridotta. Daily Line è disponibile anche in versione Natural Power. Un cenno anche all’Heuliez GX electric da 12 metri, autobus 100 per cento elettrico a zero emissioni, già scelto da città come Parigi o Trondheim (Norvegia).
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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
INTERVISTA
STEPHANE GIGOU HEAD OF BRAND FIAT PROFESSIONAL EMEA
“Professionisti per i professionisti” CON UNO STAND FORMATO PER INTERO DA VEICOLI ALLESTITI AL TRANSPOTEC 2019 FIAT PROFESSIONAL HA DIMOSTRATO ANCORA UNA VOLTA LA FORZA DUCATO, TALENTO E DOBLÒ SONO GLI ALFIERI DEL BRAND TORINESE IN EUROPA E ANCHE OLTRE, A CUI SI UNISCE UNA SOLIDA RETE DI PROFESSIONISTI ESPRESSAMENTE DEDICATI AL MONDO DEL LAVORO.
A
DELLA SUA OFFERTA PENSATA PER I PROFESSIONISTI E LE LORO SPECIFICHE MISSIONI OPERATIVE.
ll’insegna del motto “born to be professional”, Fiat Professional si è presentata al Transpotec Logitec di Verona con uno stand interamente formato da veicoli allestiti. Esempi concreti ed efficienti di soluzioni pensate da professionisti per i professionisti e le loro specifiche missioni operative. Grazie a soluzioni integrate, alla collaborazione con partner d’eccellenza nel settore degli allestimenti speciali e alla tecnologia di Mopar Connect Fleet, Fiat Professional è un brand full liner, capace di offrire la risposta migliore a chiunque lavori, in termini di prodotti e di servizi. Ed è proprio Stephane Gigou, Head of brand Fiat Professional dell’area Emea, a illustrarci nel dettaglio l’attuale strategia del marchio leader in Europa nel settore dei veicoli commerciali. “A Verona abbiamo esposto quattordici veicoli in rappresentanza della nostra ampia e articolata gamma che ricopre ogni mission di lavoro, grazie anche alla grande versatilità negli allestimenti - esordisce il manager - Dunque, un’offerta che risponde a qualunque tipologia di trasporto, di persone o
N° 277 / Marzo 2019
di PAOLO ALTIERI
Il Ducato, vero principe dell’offerta Fiat Professional e dominatore del mercato in Europa.
merci, e che copre tutti i segmenti dalle car-derived van ai grandi furgoni - proponendo ogni tipo di carrozzeria, portata e volume, oltre a offrire una completa scelta di varianti di passo, lunghezza e altezza e vanta motori ad alta efficienza e con diverse alimentazioni (benzina, gasolio, GPL e metano)”. Sullo stand Fiat Professional è stato possibile prendere contatto con la vasta proposta di veicoli allestiti per rispondere a ogni necessità dei clienti: minibus per il trasporto persone, furgoni per i corrieri, mezzi refrigerati, food truck, ambulanze, officine mobili, bisarche leggere, utilities leggere per le più svariate esigenze di mobilità. Ecco ad esempio il Ducato Minibus Natural Power, il Talento Combi e il Talento in versione refrigerata. “Il 2018 è stato un anno importante per noi - continua Gigou - Ducato nel segmento dei large van rimane il numero uno in Europa con più del 20 per cento di quota. Senza contare che sono stati ben 86mila i Ducato base camper venduti lo (segue)
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
(seguito)
Gigou: “Professionisti per i professionisti”
scorso anno, un record assoluto che conferma la fiducia accordata dai clienti al modello quale soluzione ideale per il tempo libero. Del resto, Ducato è l’unica base nata espressamente per diventare camper, in un settore in continua crescita: anche nel 2018 le immatricolazioni hanno fatto registrare un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 10 per cento, a dimostrazione del fatto che il camper è sempre più un ‘lifestyle enabler’, non un semplice veicolo da vacanza, ma uno strumento di libertà per andare dove si vuole, quando si vuole. Per quanto riguarda gli altri segmenti, abbiamo consuntivato più volumi rispetto a quanto facevamo prima; Talento ha registrato risultati maggiori rispetto allo Scudo e anche l’andamento di Doblò è positivo”. “Sul mercato italiano confermiamo la nostra leadership storica - aggiunge Stephane Gigou - e sugli altri mercati le cose stanno andando bene: in Germania, il nostro primo mercato in assoluto, siamo secondi solo ai brand nazionali, e così in Fran cia. Bene anche in Belgio e Austria, dove è consolidata la colla-
borazione con le locali poste nazionali, e positivo il trend anche in Spagna. In Sudamerica la tendenza è buona e in Russia stiamo lavorando per rafforzare la nostra presenza. Bene anche la situazione in Nordafrica: in Tunisia il Nuovo Fiorino si è aggiudicato il ‘Volante d’Oro’ e la situazione è soddisfacente anche in Marocco dove registriamo una crescita a quasi tre cifre. Vorrei anche citare la positiva performance della società Tofas in Turchia, nonostante il mercato turco stia attraversando un periodo di depressione. Abbiamo guadagnato clienti nel segmento gran volume in Gran Bretagna, e ci sono state consegne importanti ai supermercati francesi e all’italiana Esselunga che nel 2018 ha scelto il Ducato per le sue attività di consegna”. Fiore all’occhiello di Fiat Professional è senza dubbio la Rete di professionisti dedicati al mondo dei professionisti. “La gamma completa, l’insieme delle partnership, delle tecnologie e delle best practices rendono Fiat Professional un punto di riferimento non solo in termini di prodotto, ma anche di servizi orien-
tati al cliente e costruiti intorno alle sue esigenze - spiega Gigou - Non a caso, durante le giornate del Transpotec sullo stand erano presenti gli oltre 200 consulenti di vendita dedicati Fiat Professional. Nel 2018 abbiamo leggermente potenziato la Rete nell’ottica di essere sempre molto vicini ai nostri uomini sul campo. Fiat Professional è un brand di professionisti per i professionisti”. Quest’anno, la proposta Fiat Professional sarà arricchita da una bella variante di prodotto, su cui Gigou mantiene un legittimo riserbo. “Stiamo anche lavorando sul fronte della mobilità elettrica e nel prossimo futuro non mancheranno sorprese anche da questo punto di vista”, afferma Gigou. Intanto prosegue l’impegno nel settore del gas naturale, nel quale da oltre 20 anni FCA è leader a livello europeo nella vendita di veicoli a doppia alimentazione benzina/metano con oltre 720mila immatricolazioni tra vetture e veicoli commerciali. “A Verona erano in mostra due esemplari in configurazione CNG - dice ancora Stephane Gigou - Il primo era
il Ducato Minibus con alimentazione a metano e autonomia di circa 400 km, il secondo il Doblò Cargo Natural Power equipaggiato con il 1.4 16V T-JET a doppia alimentazione metano-benzina. Inoltre, il Doblò Cargo esposto montava tutta una serie di equipaggiamenti adatti alle diverse esigenze professionali, quali ad esempio una composizione modulare di scaffalature, posizionabili su entrambi lati del veicolo, con vani portaoggetti, ripiani e cassetti estraibili. I veicoli CNG di Fiat Professional confermano quindi la costante attenzione di FCA alle tematiche ambientali attraverso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni concrete per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi coniugando sostenibilità ecologica ed economica”. Intanto prosegue con successo la collaborazione con PSA nella produzione di veicoli commerciali presso lo stabilimento abruzzese Sevel in Val di Sangro. “Lo stabilimento Sevel è il più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa - commenta Gigou Ed è silver level nel World Class
NUOVO FIORINO SI AGGIUDICA IL “VOLANTE D’ORO 2018” IN TUNISIA
LO SMALL VAN CHE PIACE ALL’AFRICA N uovo Fiorino ha vinto la prima edizione del “Volante d’Oro” in Tunisia, il concorso indetto dalla rivista specializzata “Tunisie Auto” che ha premiato le migliori marche di auto e veicoli commerciali vendute nel Paese nordafricano in termini di performance ufficiali e di
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soddisfazione del cliente, attraverso sondaggi on line che hanno coinvolto circa 6.000 partecipanti. L’ambito titolo di “Veicolo commerciale compatto più venduto nel 2018 in Tunisia” è andato al Nuovo Fiorino, evoluzione del modello di Fiat Professional che ha in-
ventato il segmento degli small van e che, dal lancio (2007) a oggi, ha totalizzato quasi 480mila unità vendute. E lo scorso anno il veicolo italiano ha registrato un incremento del 57 per cento delle vendite in Africa, consolidando un trend di crescita costante dal 2015 a tutto il
2018. In particolare, nel 2018, in Tunisia sono state immatricolate oltre 630 unità, primeggiando su una concorrenza sempre più competitiva e qua lificata. Rinnovato due anni fa nel design, esterno e interno, il Nuovo Fiorino è perfetto per l’utilizzo cittadi-
Manufacturing, metodologia che persegue l’eccellenza. Nel 2018 Sevel ha prodotto oltre 297mila veicoli, stabilendo - per il quarto anno consecutivo - il record assoluto dei volumi e +46 per cento negli ultimi 6 anni. Le sinergie derivanti dal condividere un tale volume di veicoli sono opportunità preziose per noi e per i clienti”. Sulle previsioni per il 2019 Stephane Gigou esprime un parere articolato: “il mercato rimane sostenuto, e questo è un buon segno. Ci sarà a mio parere una sempre maggiore richiesta di specializzazione e di applicazioni specifiche. Noi di Fiat Professional, lo abbiamo dimostrato al Transpotec, siamo più che preparati ad affrontare le sfide che scaturiranno dal mercati e dai clienti professionali. Continueremo poi a implementare progetti che puntino a una maggiore vicinanza con le aziende e i clienti. Concretizzeremo iniziative rivolte agli imprenditori e ai loro settori con protagonisti veicoli e allestimenti”. “Sono in Italia ormai da un anno e mezzo e devo dire che sono molto soddisfatto di ciò che abbiamo conseguito finora - conclude Stephane Gigou - Ho trovato un brand dinamico, un vero team preparato e appassionato, una Rete dedicato realmente vicina al cliente, di cui ho potuto constatare la concreta soddisfazione”.
no grazie alle dimensioni compatte che lo rendono agile nel traffico e facile da parcheggiare, senza però rinunciare alla notevole capacità di carico fino a 2,8 mc e portata fino a 660 kg. Inoltre, si pone ai vertici della sua categoria per prestazioni, costo di gestione, comfort e funzionalità. Senza contare che l’offerta dei motori - dagli Euro 6 per Eu28 ai motori Euro 4 per l’Africa - è in grado di soddisfare ogni esigenza.
A seconda dei mercati in cui viene commercializzato, il veicolo di Fiat Professional è disponibile in due configurazioni (Cargo e Combi), tre allestimenti (Base, SX e Adventure) e tre motorizzazioni (benzina, benzina/metano e gasolio), ovvero i due turbodiesel 1.3 MultiJet2 da 80 e 95 cv, il 1.4 benzina Fire aspirato da 77 CV e il 1.4 Natural Power da 70 cv a doppia alimentazione benzina e metano.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI INTERVISTA
MARCO BURAGLIO DIRETTORE CV FORD ITALIA
Tripletta record per l’Ovale Blu QUELLO PASSATO È STATO UN ANNO ENTUSIASMANTE PER IL COSTRUTTORE AMERICANO NEL NOSTRO PAESE CHE, CON OLTRE 22MILA UNITÀ VENDUTE E UNA QUOTA DEL 12,8 PER CENTO, IN CRESCITA DI QUASI UN PUNTO RISPETTO AL 2017, CONSOLIDA LA SUA IMPORT LEADERSHIP NEL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI, CHE OTTIENE PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO. BRILLANTE IL RISULTATO DEL CUSTOM, IL MEDIO DA UNA TONNELLATA, LEADER ASSOLUTO DEL SEGMENTO ANCHE IN VERSIONE TRASPORTO PERSONE.
I
continui investimenti che, sul piano globale, caratterizzano l’azione di Ford nel segmento dei veicoli commerciali, dimostrano come tale mercato sia sempre più importante nella strategia di affermazione del costruttore americano. E i risultati arrivano, anche in Europa, Italia compresa, dove l’Ovale Blu nel 2018 segna un nuovo record, con oltre 22mila veicoli commerciali venduti e una quo ta di mercato del 12,8 per cento. Numeri che consentono a Ford Italia di consolidare la sua import leadership, che ottiene per il terzo anno consecutivo. Un successo che si traduce in un aumento, in termini di volumi, rispetto al 2017, del 2 per cento, pur in un contesto caratterizzato da decrescita, considerando che il mercato ha chiuso con una flessione del 4 per cento. “Oggi - afferma Marco Buraglio, dal 1° giugno 2015 Direttore CV Ford Italia - Ford è indiscutibilmente brand di riferimento nel settore, unico marchio a of frire una gamma di prodotti ampia, versatile, funzionale, con ridotti costi di gestione, in grado di soddisfare ogni necessità; un line-up che offre dinamiche di guida e soluzioni tecnologiche avanzate, progettato per incontrare le esigenze professionali di un mercato globale in continua evoluzione”. Pensiero corroborato dai risultati. “Il successo - prosegue Buraglio - è registrato su scala europea: siamo passati dall’8,5 per cento di quota nel 2012 al 14,1 per cento dell’anno scorso. Dal 2015, anno chiuso con il 12,6
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di PAOLO ALTIERI e MAX CAMPANELLA
per cento di market share, Ford è marchio leader assoluto, posizione consolidata nel 2018 per il quarto anno consecutivo”. Al secondo posto della top ten europea Mercedes-Benz Vans con il 12 per cento, al terzo Volkswagen Veicoli Commerciali con l’11,4. Veniamo al nostro Paese: com’è il trend sul mercato italiano? “Dal 2012 - illustra Buraglio - la performance è sempre stata positiva: da un volume di 5mila unità siamo passati alle 22.350 dell’anno scorso, con un picco di vendite nell’ultimo trimestre”. Un numero importante in termini di “valore”, se confrontato ad esempio con le 20.500 unità di vetture Mini vendute o le 20mila a marchio Seat. “La quota di mercato - continua Buraglio - è
passata dal 4,5 per cento del 2012 al 12,8 per cento lo scorso anno quando, nel periodo ottobre-dicembre, ha raggiunto il 14,3 per cento. Dal 2016, chiuso con 20.350 unità e un market share dell’11,1 per cento, Ford è import leader, con un gap di per formance che si riduce gradualmente rispetto al costruttore nazionale”. Il mercato ha visto confermare Fiat Professional in testa con il 29,3 per cento; al terzo posto Citroën con l’8,5 per cento. Punto di forza storico Ford la Rete di Concessionarie: 86 dealer e 50 Transit Center, caratterizzati da particolare eccellenza nei veicoli commerciali. “La Rete - aggiunge il manager dell’Ovale Blu - ci ha seguito negli in-
vestimenti e, per il quarto anno consecutivo, Ford è stato il brand più apprezzato dalle Concessionarie di veicoli commerciali”. Qual è più in generale la sua analisi del mercato italiano? “Siamo passati risponde Buraglio - da 183.500 unità del 2017 a 175.700, con un de cremento del 4,3 per cento. Da sottolineare che l’unico canale che cresce è quello del noleggio a lungo termine, in aumento di quasi un punto per centuale. In questo contesto Ford è passata dalle 22mila unità del 2017 a 22.350 unità e una crescita del market share dal 12 al 12,8 per cento. Se analizziamo, al netto dei noleggi, il solo dato del mercato costituito da privati e grandi società, Ford ha una quota del
15,7 per cento, che nell’ultimo trimestre è arrivata al 17,4, rispetto al 22,5 per cento del costruttore nazionale. È un dato tutt’altro che trascurabile: il trend delle grandi società rappresenta ciò che effettivamente accade nei veicoli commerciali”. Qual è la “chiave” di questo successo? “La domanda - spiega Buraglio - si è impennata nell’ultimo trimestre per l’approssimarsi della scadenza del superammortamento. Le Concessionarie Ford hanno saputo rispondere con un’adeguata disponibilità di stock”. Diamo un’occhiata alla gam ma: come si è distribuito questo successo nei vari modelli della famiglia? “Transit Courier che compete nel segmento dei furgoni piccoli - snocciola i dati
La nuova famiglia di veicoli commerciali Ford. Da sinistra: Transit Custom, Transit Van, Transit Connect e Transit Courier.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI FOCUS SULL’ASSISTENZA: A BERGAMO PRIMA OFFICINA DEDICATA AI VEICOLI COMMERCIALI
ENTRO FINE ANNO I NUOVI TRANSIT, RANGER E CUSTOM IBRIDO BENZINA-ELETTRICO N uovi Transit e Ranger, un Transit Custom ibrido, rafforzamento della rete di assistenza e accordi con allestitori per una nuova offensiva nei veicoli convertiti.
Sono le linee guida attorno alle quali si muoverà nel 2019 Ford Veicoli Commerciali, che punta a consolidare la leadership nei segmenti dov’è più forte senza sottrarsi
Buraglio - ha una quota del 14,3 per cento. Salendo di portata, Connect, nel segmento più competitivo, caratterizzato da una forte offensiva dei costruttori francesi, ha l’11 per cento di quo ta. Grande soddisfazione ci ha dato Custom, leader del segmento dei furgoni medi da una tonnellata, sia nel trasporto merci, con una quota del 21,6 per cento, sia in versione Tourneo a nove posti, con una quota del 18,5 per cento: dopo aver confermato per il terzo anno la leadership in versione merci, siamo al primo posto anche in quella trasporto persone. Successo trainato dalle versioni Sport con livrea a due colori, kit aerodinamico con minigonne e interni sportivi: le abbiamo in trodotte per Transit e Tourneo e hanno registrato un riscontro inatteso; circa un’unità su dieci di Custom è stata scelta in versione Sport. Segnale che c’è una tipologia di cliente che aspira a un veicolo personalizzato anche nell’utilizzo professionale”. Guerriero dei furgoni grandi, Transit da due tonnellate si destreggia in un segmento storicamente dominato da Fiat Professional e Iveco, nel 2018 confermatisi campioni rispettivamente con una quota del 26,5 e del 20,3 per cento. “Negli ultimi tre anni - precisa
dal proporre novità che rispondano alle moderne esigenze del trasporto professionale. Prima novità in ordine di tempo, il nuovo pickup Ran-
ger, frutto di un restyling estetico e nei contenuti tecnici, che sarà affiancato dallo sbarco, per la prima volta in Italia, del mitico Raptor, versione più grintosa che mai già nota negli Usa e visto per la première europea a Colonia, nell’estate dell’anno scorso, in occasione del Gamescom. Seguirà a giugno il nuovo Transit, frutto di un importante restyling con novità in motori e trasmissioni. Nella seconda parte dell’anno è molto atteso l’arrivo della versione ibrida del medio da una tonnellata: Custom PHEV, testato a Londra e Valencia, con motore benzinaelettrico, si proporrà in versione Transit e sarà il primo furgone ibrido. “Con esso spiega Marco Buraglio - sarà possibile l’accesso a ZTL e centri cittadini pur assicurati
da un raggio di autonomia di 500 km a pieno carico”. Focus anche sulla Rete. “Ford - aggiunge Buraglio vanta già un’ottima rappresentanza sul territorio, l’obiettivo è l’eccellenza nel post vendita, con Centri dedicati ai veicoli commerciali: studieremo forme idonee per assorbire al meglio la forte
Ford Transit Van è l’ammiraglia dell’Ovale Blu nel competitivo settore dei veicoli commerciali. Punto di riferimento sul mercato europeo guida l’offensiva Ford nel segmento dei grandi furgoni.
domanda delle aree del Nord Italia. Nell’ambito di questi progetti, l’anno è iniziato con l’inaugurazione, a Bergamo, della prima officina dedicata e sclusivamente ai veicoli commerciali, esempio di come Ford trovi la miglior e quazione possibile tra volumi, industry e necessità del cliente”.
Buraglio - siamo passati dal 5,5 all’8,5 per cento di quota”. Sorprendente la performance del Ranger, robusto e versatile pickup le cui vendite continuano a crescere. “Con una quota del 32,1 per cento afferma il Direttore CV - Ranger è leader del suo segmento per il quarto anno consecutivo e oggi rappresenta un terzo dei pickup venduti: nel 2018 abbiamo consuntivato 2.855 unità e un aumento di 4,7 punti percentuali di market share”. Quali sono le sue previsioni in relazione al mercato in generale? “Se guardiamo allo storico industry del segmento fino a 3,5 t - prosegue Marco Buraglio - dal 2003 in avanti il mercato si è attestato intorno alle 175mila unità. Fanno eccezione il picco del 2007 con 220mila e quello opposto del 2013 con circa 120mila. Considerando che il 53 per cento del parco circolante, ovvero circa due milioni di veicoli, sono ante Euro 3 e considerando i continui limiti imposti ai veicoli inquinanti, lo sviluppo della logistica dell’ultimo miglio trainata dall’aumento del commercio on line e dai servizi di consegna a casa, ci sono tutti gli elementi per ipotizzare che il 2019 si collochi più o meno sugli stessi livelli del 2018”.
GRUPPO VOLKSWAGEN E FORD MOTOR COMPANY LANCIANO UN ACCORDO GLOBALE
AMPIA ALLEANZA PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ E MIGLIORARE L’OFFERTA V olkswagen e Ford hanno stretto i primi accordi formali nell’ambito di un’ampia alleanza che, in un’era di rapido cambiamento, punta ad accrescere la competitività delle aziende e migliorare l’offerta. I due colossi intendono sviluppare veicoli commerciali e pick-up di medie dimensioni per il mercato globale a partire dal 2022. L’alleanza porterà economie di scala ed efficienze e permetterà a entrambi i player di
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condividere investimenti nell’architettura dei veicoli, con capacità e tecnologie peculiari. Inoltre, Volkswagen e Ford hanno firmato un Memorandum d’Intesa per esplorare opportunità di collaborazione su guida autonoma, servizi di mobilità e veicoli elettrici. Entrambi i partner hanno affermato di essere aperti a ulteriori programmi in futuro. Nei prossimi mesi i due team continueranno a lavorare sui dettagli. “Nel tempo - ha af-
fermato Jim Hackett, CEO Ford - quest’alleanza aiuterà entrambe le aziende a creare valore e soddisfare i bisogni dei clienti e della società. Non porterà solo significative efficienze e non aiuterà solo a migliorare le condizioni dei due partner: darà l’opportunità di collaborare per plasmare la nuova era della mobilità”. “Volkswagen e Ford - ha aggiunto Herbert Diess, CEO del Gruppo Volkswagen sfrutteranno le risorse di en-
trambi, le capacità innovative e le posizioni di mercato complementari per servire ancora meglio milioni di clienti in tutto il mondo. Allo stesso tempo, l’alleanza sarà una pietra miliare per migliorare la competitività”. L’alleanza, che non comprende la proprietà incrociata, sarà guidata da una commissione congiunta diretta da Hackett e Diess e includerà management senior provenienti da entrambe le aziende.
Il volume complessivo di veicoli commerciali delle due aziende nel 2018 ha raggiunto circa 1,2 milioni di unità nel mondo, il che potrebbe rappresentare la collaborazione di maggior volume produttivo dell’industria. La domanda, sia per i pick-up medi sia per i veicoli commerciali, è prevista in crescita in tutto il mon do nei prossimi cinque an ni. L’alleanza permetterà alle due aziende di condividere i costi di sviluppo, sfruttare
le rispettive capacità produttive, spingere sulle potenzialità e sulla competitività dei veicoli e portare a efficienze di costi, mantenendo allo stesso tempo distinte le caratteristiche dei brand. Grazie all’accordo, Ford svilupperà e produrrà sia pick-up medi per entrambe le aziende, con lancio sul mercato previsto nel 2022, sia furgoni grandi per l’Europa, mentre Volkswagen porterà sul mercato un city van.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI TRE LUNGHEZZE PER OFFRIRE LA SOLUZIONE DI TRASPORTO PIÙ ADATTA ALLE SINGOLE ESIGENZE
NATO PER ESSERE FLESSIBILE G roupe PSA è il leader nel settore dei veicoli commerciali leggeri in Europa. Grazie alla condivisione della piattaforma, il nuovo Opel Vivaro si presenta in tre lunghezze. La versione da 4,60 metri è particolarmente compatta e funge da collegamento tra il segmento dei van e quello dei veicoli di trasporto e con un diametro di volta di soli 11,3 metri è anche molto agile. Questa versione offre già un volume di carico di 4,6 mc, che può passare a 5,1 mc grazie alla pratica apertura FlexCargo sul lato del passeggero anteriore, che consente di trasportare oggetti lunghi fino a 3,32 m invece di 2,16 m. Le versioni da 4,95 m e 5,30 m hanno rispettivamente volumi di carico massimi di 5,8 e 6,6 mc. L’abitacolo di Vivaro ospita così comodamente scale o pannelli lunghi fino a 3,67 o 4,02 m, oltre a moltissimi oggetti di piccole dimensioni nei numerosi spazi di stivaggio sparsi in tutto l’abitacolo.
La nuova serie di Vivaro, con un peso rimorchiabile fino a 2.500 kg, non è solo un veicolo versatile per trasportare merci; si trasforma infatti in un batter d’occhio anche in un ufficio su ruote. Grazie al sistema FlexCargo, lo schienale dei sedili centrali può essere abbattuto e diventare un tavolo dove appoggiare documenti, un notebook o un tablet. Grazie alle molteplici regolazioni dei sedili - in parte elettriche - al sostegno lombare e al bracciolo, il posto guida è costruito intorno al guidatore ed è comodo come quello di un’automobile. I numerosi sistemi di assistenza, insoliti in questa categoria, fan no sì che lo stesso valga anche rispetto alla sicurezza. Vivaro è disponibile con Head up display - una funzione unica nel segmento - che consente al guidatore di disporre di tutte le informazioni più importanti tenendo gli oc chi fissi sulla strada. Tra gli altri sistemi basati
sulla telecamera anteriore e sul radar vi sono: Sistema per il mantenimento della corsia di marcia (Lane Keep Assist), Riconoscimento dei cartelli stradali, Sistema per la prevenzione dei colpi di sonno (Drowsiness Alert), che consiglia di fare una pausa dopo due ore di guida continua, o che tiene sotto controllo il comportamento di guida e in caso di stanchezza attiva sistemi di allerta visivi e sonori, Cruise Control adattivo, che regola la velocità in funzione di quella del veicolo che precede, Allerta collisione, che attiva due livelli di allerta in ca so di possibile incidente, Frenata automatica di emergenza, che può aiutare a evitare un impatto o a limitarne le con seguenze. Vivaro monta sensori a ultrasuoni anteriori e posteriori che rilevano l’eventuale presenza di ostacoli durante le manovre di parcheggio e tengono sotto controllo l’angolo cieco laterale. In base all’allestimento,
l’immagine ripresa dalla telecamera posteriore appare sullo specchietto retrovisore interno o sullo schermo da sette pollici. Il fascino di nuovo Vivaro non è dovuto solo alla sua flessibilità per il trasporto di merci accompagnata da tecnologie di livello automobilistico. I motori
all’avanguardia, unitamente ai cambi dagli innesti fluidi, tra cui quel lo automatico a otto velocità, aumentano efficienza e comfort, fattori importantissimi, soprattutto nel mercato delle flotte. I lunghi intervalli di servizio, fino a 50mila chilometri, riducono ulteriormente i costi operati-
vi. Funzioni come i fari anteriori posizionati in alto e l’altezza mas sima di 1,90 m nella maggior parte delle versioni riducono il rischio di danni, per esempio durante le manovre di parcheggio. Tutto ciò rende la nuova serie di Vivaro una delle più efficienti sul mercato.
IL MERCATO DEI VAN DI
SUL MERCATO LA NUOVA GENERAZIONE DI OPEL VIVARO
DIMENSIONI MEDIE UTILIZZATI PER LE
Tre il numero perfetto
N
FABIO BASILICO
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ESPANSIONE E SI RAFFORZA ULTERIORMENTE CON L’ARRIVO DELLA TERZA SERIE DI UN VEICOLO RAPPRESENTATIVO COME IL
RÜSSELSHEIM
on c’è due senza tre. E Opel immette sul mercato la terza serie del Vivaro, già ordinabile e presente da fine estate 2019 nelle concessionarie del marchio tedesco del Groupe PSA. Il know-how e l’expertise ha consentito a Opel di assumere un ruolo di primo piano nelle strategie di espansione del colosso francese: non è un caso se il costruttore di Rüsselsheim in futuro avrà la responsabilità dello sviluppo globale dei veicoli commerciali per Groupe PSA. Intanto, il mercato dei van di dimensioni medie utilizzati per le consegne è in rapida espansione e si rafforzerà ulteriormente con l’arrivo della nuova generazione di un veicolo rappresentativo come il Vivaro che, presente sul mercato dal 2001, si è costruito in tutti questi anni un’ottima reputazione per il trasporto di merci o come ufficio su ruote, con circa un milione di unità costruite. Basato su una piattaforma all’avanguardia, Vivaro offre una gamma adatta a ogni necessità dei clienti, con versioni Furgone, Doppia Cabina per trasportare fino a sei passeggeri, Pianale Cabinato e Combi per il trasporto di persone e, per la prima volta, tre lunghezze invece di due (4,60 metri, 4,95 m e 5,30 m). Con un volume di carico massimo di 6,6 metri cubi, il van tedesco ha una portata di ben 1.400 chilogrammi, 200 kg in più rispetto al modello uscente. Lo stesso vale per la capacità di traino: il peso rimorchiabile massimo di 2.500 kg aumenta di mezza tonnellata rispetto al modello precedente. Solo l’altezza si mantiene contenuta, con la maggior parte delle versioni che misurano circa 1,90 metri. Il nuovo Vivaro può così accedere ai garage sotterranei o ai parcheggi dei centri commerciali, generalmente di altezza ridotta, rendendo così più facili le operazioni di carico e scarico. Stabilità e sicurezza su diverse superfici scivolose come
CONSEGNE È IN RAPIDA
VIVARO CHE, PRESENTE SUL MERCATO DAL 2001, SI È COSTRUITO IN TUTTI QUESTI ANNI UN’OTTIMA REPUTAZIONE PER IL TRASPORTO DI MERCI O COME UFFICIO SU RUOTE, CON CIRCA UN MILIONE DI UNITÀ COSTRUITE. VIVARO È GIÀ ORDINABILE E SARÀ NELLE CONCESSIONARIE DA FINE ESTATE.
Il nuovo Opel Vivaro si basa sulla piattaforma produttiva di veicoli medi del Gruppo PSA. È parte integrante della nuova offensiva Opel.
fango, sabbia o neve, sono garantite dall’avanzato sistema IntelliGrip per il controllo della trazione. L’assetto cantiere aggiunge una maggiore altezza da terra e la protezione sottoscocca. Al momento del lancio di mercato, Opel offrirà il nuovo Vivaro an che con la trazione integrale realizzata dagli specialisti di Dangel. Le ampie portiere posteriori e quelle laterali scorrevoli permettono di accedere facilmente al vano di carico. Le portiere laterali scorrevoli so no particolarmente pratiche in quanto, per la prima volta su Vivaro, si aprono automaticamente. Un movimento del piede verso i sensori è tutto quello che serve quando ci si trova di fianco al veicolo. L’apertura FlexCargo sotto il sedile anteriore lato passeggero consente di trasportare in tutta tranquillità oggetti lunghi fino a 4,02 metri, che diventano 5,30 m nella versione lunga. Nell’abitacolo, guidatore e passeggeri si sentono come su un’automobile: si-
stemi come l’Head up display, la telecamera posteriore con visione a 180°, l’Allerta collisione, la Frenata automatica d’emergenza e il Cruise Control garantiscono una guida rilassata. Grazie alla posizione di seduta ergonomica, tutti i comandi sono visibili e facili da raggiungere per chi siede al volante. La migliore connessione è sempre garantita da sistemi d’infotainment all’avanguardia. Con il nuovo Vivaro, Opel prosegue nell’attuazione del piano strategico PACE! investendo nei segmenti di mercato in crescita caratterizzati da volumi elevati. Già nel 2020 la gamma di motorizzazioni efficienti aumenterà e comprenderà anche una versione elettrica a batteria. Opel inizierà così l’elettrificazione della propria gamma di veicoli commerciali e Vivaro non sarà solo pronto a operare nei piccoli comuni o nelle periferie urbane, ma sarà in grado di coprire anche l’“ultimo miglio” nei centri urbani.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI LE ULTIME INNOVATIVE SOLUZIONI DI MERCEDES-BENZ VANS
Identikit della nuova logistica
L
LINO SINARI STOCCARDA
a logistica distributiva è secondo Mercedes-Benz Vans un universo di possibilità. Sono i tempi che viviamo a richiederlo. Urbanizzazione, digitalizzazione, boom dell’e-commerce: in tutto il mondo il settore dei corrieri espressi ha registrato tassi di crescita sorprendenti e anche per i prossimi anni gli esperti prevedono un considerevole incremento sia del fatturato sia dell’utile. Eppure questa crescita pone il settore di fronte a nuove sfide: è sempre più difficile gestire in modo efficiente il crescente numero di consegne. Mercedes-Benz Vans sostiene i suoi clienti fornendo soluzioni integrate che combinano diverse tecnologie. La soluzione presentata durante lo IAA 2018 di Hannover si basa sul nuovo Sprinter, in cui due nuove tecnologie aumentano considerevolmente l’efficienza. Grazie alla connettività estesa la nuova generazione del large van della Stella è perfetto per l’integrazione di tecnologie innovative. Il sistema di nuovo sviluppo CoROS (Cargo Recognition and Organization System) supporta attivamente i corrieri attraverso il tracciamento degli oggetti basato su telecamera con un software di apprendimento automatico. Il sistema accelera l’attività di carico e riduce i tempi di smistamento e ricerca durante la consegna. Un sistema di telecamere integrato nel vano di carico riconosce e registra automaticamente i pacchi attraverso codici a barre e simboli riportati all’esterno dei pacchi. Questo processo avviene in frazioni di secondo e indipendentemente dalla modalità in cui il conducente trasporta il pacco all’interno del veicolo – a condizione che il codice sia rapidamente identificabile dalla telecamera. In questo modo le lunghe attività di scansione e smistamento manuale non sono più necessarie. Quando il pacco si trova nel veicolo, CoROS mostra la posizione ottimale per il suo stoccaggio all’interno del vano di carico con l’accensione di un Led. Ciò può essere stabilito, per esempio, in base all’ordine di consegna dei pacchi. Il sistema, inoltre, impedisce di caricare erroneamente le spedizioni. CoROS monitora continuamente la posizione dei pacchi nel vano di carico da quando vengono caricati a quando vengono scaricati. In questo modo il sistema, il conducente e il gestore della flotta, sanno dove si trovano i pacchi in qualsiasi momento, persino se la
DALLE SOLUZIONI CHE SEMPLIFICANO IL LAVORO DEI CORRIERI E ASSICURANO L’EFFICIENTE E VELOCE CONSEGNA DELLE MERCI ALL’AVANGUARDIA RAPPRESENTATA DALL’ABBINAMENTO VAN E DRONI FINO ALLA SOLUZIONE DIGITALE IN-VAN DELIVERY &
RETURN (IDR) PER LA LOGISTICA DEI MATERIALI: IL COSTRUTTORE TEDESCO È COSTANTEMENTE IMPEGNATO NELL’OTTIMIZZARE L’IMPIEGO DEI SUOI VEICOLI COMMERCIALI ALL’INTERNO DI UNA VISIONE OLISTICA CHE TENGA CONTO DI TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI NEL PROCESSO LOGISTICO, CLIENTI FINALI COMPRESI. loro posizione cambia durante il viaggio (per esempio a causa di una frenata brusca). Una volta arrivati sul luogo della consegna, attraverso i suoi Led, CoROS mostra all’addetto la posizione dei pacchi all’interno del vano di carico, riducendo così i tempi di ricerca. I primi test con clienti negli Stati Uniti e in Europa hanno dimostrato che il tempo per il carico del veicolo può essere ridotto in misura significativa, a seconda degli ulteriori processi del fornitore di servizi logistici. Un corriere sale e scende da un veicolo dalle 300 alle 350 volte al giorno e, ogni volta, deve aprire e richiudere le portiere, nonché sollevare e depositare i pacchi, spesso pesanti. Questo richiede molta forza e
sollecita la schiena e le articolazioni. Per semplificare la vita ai corrieri, Mercedes-Benz Vans ha sviluppato la Speed Delivery Door, una portiera automatizzata controllata da sensori. La soluzione è composta da una doppia portiera controllata da sensori e ad apertura rapida per il vano di carico, dotata di sensori speciali per il riconoscimento del conducente. Appena il conducente lascia il sedile per spostarsi verso il vano di carico, la Speed Delivery Door viene sbloccata e aperta automaticamente, facendogli risparmiare tempo e fatica. In questo modo, il conducente deve sollevare i pacchi solo una volta e può uscire dal veicolo senza usare maniglie o dover affrontare altri ostacoli. Dopo essersi allontanato
dal vano di carico, la portiera si chiude e il veicolo si blocca automaticamente. Oltre alla modalità automatica descritta, la portiera può essere impostata anche in modalità manuale, in questo caso i sensori vengono disattivati e la portiera viene aperta e chiusa grazie ad un interruttore. Al momento la Speed Delivery Door è in fase di test e sarà disponibile a richiesta da quest’anno sul nuovo Sprinter. Nell’ambito del progetto “Vans & Drones”, Mercedes-Benz Vans combina i punti di forza di un van con tutti i vantaggi dei droni. Questo approccio intermodale aumenta l’efficienza nel servizio di consegna e consente la creazione di nuovi modelli commerciali. Diversamente dai
progetti presentati finora, il drone non consegna i pacchi direttamente al cliente, bensì si occupa della prima parte della consegna finale e trasporta le spedizioni fino a un veicolo appositamente ideato per le consegne. In questo modo è possibile anche spostare i pacchi tra più veicoli. Il drone è in grado di raggiungere una velocità di circa 70 km/h e segue un tragitto diretto, riuscendo a percorrere distanze più lunghe in mezzo al traffico cittadino e più rapidamente rispetto a un tradizionale veicolo per le consegne. Come di consueto, un corriere, consegna la spedizione al destinatario, riducendo al minimo lo sforzo e i costi e aumentando la sicurezza, visto che non è necessaria alcuna interazione diretta tra il cliente finale e il drone. La combinazione di van e drone mette i fornitori nella posizione di rispondere alle esigenze sempre diverse dei clienti e di offrire nuovi servizi. Per esempio, la merce, può essere consegnata in una finestra temporale definibile in modo preciso e in molto meno tempo. Per il costruttore tedesco una logistica dei materiali efficiente costituisce la chiave per il successo in molti settori. Per i tecnici dei servizi di assistenza, in particolare, è un fattore decisivo. Ecco allora la soluzione digitale In-Van Delivery & Return (IDR) che Mercedes-Benz Vans ha presentato al grande pubblico dello IAA 2018 e che da quest’anno sarà messo a disposizione delle imprese. Consegne più sicure e rapido ritorno del materiale: è questo in sintesi ciò che promette il sistema IDR della Stella che consente ai responsabili dei trasporti e ai tecnici dei servizi di assistenza di delegare queste attività in modo semplice agli operatori della logistica, che durante la notte consegnano i ricambi e gli attrezzi necessari per la giornata successiva direttamente sul veicolo commerciale, senza bisogno di alcuna chiave. Il materiale non necessario viene ritirato, invece di accumularsi o rimanere nel vano di carico. La consegna notturna e il ritiro risparmiano viaggi frequenti fino alla sede, facendo guadagnare tempo che può essere dedicato ad attività più produttive. Spesso i pezzi di ricambio che non sono strettamente necessari vengono tenuti preventivamente all’interno del veicolo, in modo da poter completare l’intervento di riparazione o manutenzione rapidamente già dalla prima visita. Oltre ai gestori di flotte per l’assistenza e ai tecnici, l’IDR va anche a vantaggio delle società di logistica.
DALLA COLLABORAZIONE CON PARTNER SPECIALIZZATI NASCE LA PIATTAFORMA “CONVERSION WORLD”
GUIDA DIGITALE PER L’ALLESTIMENTO DEL VAN M ercedes-Benz Vans ha presentato il cosiddetto “Conversion World”, una piattaforma digitale su cui i clienti hanno l’opportunità di individuare e confrontare diverse sovrastrutture e modifiche disponibili prima di contattare direttamente i fornitori. Diviso in otto settori e disponibile in 13 lingue, il sito web propone più di 110 articoli, oltre a dare la possibilità di mettersi in contatto con allestitori certificati. Tra i prodotti disponibili, ad esempio, cassoni ribaltabili per i modelli Sprinter, scaffalature per i modelli
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Vito e impianti di refrigerazione per i furgoni Citan dedicati alle consegne urbane. Grazie a “Conversion World”, i clienti finali possono entrare nel mondo dei prodotti Mercedes-Benz Vans utilizzando una funzione di ricerca intelligente, un semplice configuratore che richiede la specifica della destinazione d’uso del veicolo o consente agli utenti di accedere direttamente al settore di loro interesse. In alternativa, raggruppando le offerte negli otto settori disponibili (edilizia, commercio e servizi, CEP e logistica, retail ed eGro-
cery, trasporto passeggeri, soluzioni per individui con mobilità ridotta e veicoli municipali e di emergenza), viene fornita una rapida panoramica delle soluzioni disponibili. Nell’ambito di questi settori, le soluzioni di allestimento vengono presentate in modo estremamente intuitivo, garantendo rapido accesso a foto e informazioni. A corredo delle offerte vengono inoltre presentate tutte le informazioni sui partner certificati, accompagnati da video di allestitori selezionati. In “Conversion World” è
possibile trovare soluzioni di allestimento standard predisposte dalla Fabbrica, sviluppate in collaborazione con i partner. I partner specializzati in interventi di modifica certificati presentano poi numerose soluzioni che prevedono transazioni con fatturazione doppia. Tutti i costruttori soddisfano i requisiti richiesti in termini di qualità, volumi di vendita, tecnologie e servizi post-vendita e vengono valutati e certificati da Mercedes-Benz Vans. Mercedes-Benz VanPartner è l’etichetta che definisce la collaborazione più intensa, de-
stinata agli allestitori le cui singole soluzioni sono garanzia di uno straordinario livello di competenza e know-how. Mercedes-Benz VanSolution Partner (non ancora applicabile per il mercato italiano) è invece la denominazione dedicata
alle soluzioni di allestimento standard predisposte dalla Fabbrica. Mercedes-Benz Vans adotta questa denominazione per distinguere i partner strategici che sono coinvolti anche nello sviluppo di nuovi prodotti.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI
SU STRADA / PEUGEOT PARTNER BLUE HDI 75 L1 PREMIUM
Pratico e ludico NEL DESIGN ESTERNO, MA ANCOR PIÙ AL VOLANTE, IL NUOVO PARTNER RICORDA TANTO I SUV DEL LEONE: A DISPOSIZIONE DI CHI GUIDA UNA SERIE DI SISTEMI TECNOLOGICI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA FRUTTO DELLA COMPETENCE DEL COSTRUTTORE FRANCESE E, PER LA PRIMA VOLTA NEI VEICOLI DA LAVORO, LA PLANCIA PEUGEOT I-COCKPIT.
È
DECISAMENTE EFFICACE IL SURROUND REAR VISION, “SPECCHIETTO” RETROVISORE CHE GRAZIE A UN SISTEMA DI TELECAMERE PROIETTA IMMAGINI DA RETRO E LATERALI, A GARANZIA DI UN’ASSOLUTA SICUREZZA.
MAX CAMPANELLA NEMBRO
sbarcato sul mercato lo scorso anno, frutto della nuova piattaforma produttiva di Groupe PSA EMP2 che, dalle linee degli stabilimenti di Vigo, in Spagna, e di
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Mangualde, in Portogallo (quest’ultimo ulteriormente rafforzato all’inizio dello scorso anno), dà vita a Peugeot Partner, Peugeot Rifter e Citroën Berlingo. Equipaggiato per la prima volta con l’i-Cockpit, proveniente dai lussuosi Suv del Leone, si propone come furgone inedito per
tecnologia disponibile, comfort e sicurezza, quest’ultima elevata ai massimi livelli grazie all’originale, quanto utilissimo “specchietto” retrovisore, costituito da uno schermo con sistema di telecamere che proiettano immagini della strada dal retro e con vista laterale.
La nostra prova prevede l’utilizzo di una delle versioni tradizionali (Pro e Premium) della gamma che comunque prevedono tutti i sistemi di sicurezza attivi e passivi disponibili: pacchetto ESP, airbag conducente e paratia fissa lamierata con tanto di appendiabiti, cui nel livello
Premium della nostra prova si aggiungono connessione bluetooth per il telefono e sedile del conducente regolabile in altezza e con regolazione lombare. Peugeot per la pri ma volta ha introdotto nuovi livelli di allestimento per utilizzi specifici Asphalt per i lunghi viaggi e Grip, con altezza dal suolo rialzata e Advanced Grip Control per chi trasporta su fondi a bassa aderenza - ma ogni versione può essere arricchita con una serie di optional per adeguare il veicolo alle proprie esigenze professionali. Senza dimenticare che, quanto a trasformazioni e allestimenti, il costruttore del Leone vanta storiche partnership che consentono al Partner di diventare veicolo per soccorso o assistenza, mezzo per l’edilizia, pick-up, furgone da consegna o per trasporto isotermico, a trazione integrale ecc. Cuore del nostro furgone il propulsore diesel della potenza base da 75 cv con cambio manuale a cinque marce, dotato - come tutti i motori diesel - di filtro antiparticolato e sistema SCR (Selective Catalytic Re-
Carta d’identità
Cognome: Peugeot. Nome: Partner L1 Premium. Carrozzeria: Furgone per trasporto merci, tre posti (compreso il conducente), porta scorrevole lato destro, portellone posteriore. Motore: BlueHDi 75. Carburante: gasolio. Potenza max: 55 kw a 3.500 giri/min. Cilindrata: 1.560 cm3. Coppia max: 233 Nm a 1.500 giri/min. Livello ecologico: Euro 6.1. Cambio: Manuale a 5 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 4.403; larghezza 1.840; altezza 1.800; passo 2.785. Volume vano di carico: 3,3 mc. Diametro di sterzata: 10,82 m. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave e touch per chiusura-apertura, apertura scorrevole della porta laterale destra lamierata, Surround Rear Vision con telecamera con vista retro o vista laterale, climatizzatore, servosterzo elettrico, controllo della velocità di crociera, alzacristalli elettrici e retrovisori laterali riscaldabili elettricamente. Consumi: 4,3 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 111 g/km Sito produttivo: Vigo (Spagna) e Mangualde (Portogallo).
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IDLE I M ONDO TRASPORTI UTILE COME UFFICIO MOBILE O PER IL TRASPORTO DI UN PICCOLO TEAM DI LAVORATORI
ESPRESSIONE MASSIMA DELLA MODULARITÀ IL SEDILE A TRE POSTI U na delle novità di Peugeot Partner, disponibile in base al tipo di allestimento e che troviamo nella nostra prova, è rappresentata dal sedile modulabile che consente il viaggio a tre persone, compreso il conducente. Si tratta di un elemento tutt’altro che se condario, apprezzato da molti professionisti. I tre posti anteriori fanno pensare a una piccola squadra di persone impegnate nel carico e scarico di oggetti pesanti, lavoro facilitato dal materiale plastico resistente che riveste il piano di carico, dall’illuminazione potenziata nella zona di carico e dal carico utile, che nel nostro caso (versione L1) arriva fino a 650 kg (che salgono a mille nella versione L2). Non essendoci la leva del freno a mano (che adesso è elettronico), il posto centrale
è tutto sommato agevole per tragitti brevi, consentendo al professionista di ottimizzare i viaggi, non dovendo rinunciare a personale o utensili, che possono essere caricati anche nel vano portaoggetti sotto la seduta del sedile centrale, va no che può essere chiuso con un lucchetto. In alternativa, il sedile centrale può essere trasformato in un pianale piatto, che può essere ulteriormente ampliato se si ripiega anche il sedile laterale (qualora il conducente viaggi da solo). In questo modo c’è spazio per caricare un oggetto alto. Altra alternativa, dallo schienale ribaltabile del sedile centrale possiamo estrarre un tavolino-scrittorio ed ecco che Peugeot Partner diventa un ufficio mobile. Quanto al vano di carico, nel la versione della nostra
duction), tecnologia che riduce l’inquinamento senza l’utilizzo di additivi. In alternativa le potenze disponibili salgono a 100 e 130 cv, quest’ultimo motore con cambio a sei rapporti o automatico a otto marce e Start&Stop (l’EAT8 ben noto nelle vetture sportive della famiglia Peugeot). L’EAT8 lo troviamo anche con una versione benzina da 130 cv, in questo caso caratterizzata dal premiato motore PureTech declinato nella cilindrata 1.2, che troviamo anche nella meno potente versione da 110 cv. Entrambi i motori a benzina prevedono Start&Stop e dispongono del sistema GPF (Gasoli-
ne Particulate Filter) che riduce le emissioni di particolato. La nostra meta è Nembro, in Val Seriana, con partenza da Monza: un percorso che si snoda lungo un tratto autostradale per terminare con tragitto extraurbano, urbano e per una piccola parte collinare. Insomma, c’è tutto quanto occorre per “saggiare” le performance di questo veicolo che propone un difficile equilibrio tra polivalenza di utilizzo professionale e guida dinamica e appagante. Prima di partire la consueta occhiata al design. Partner riprende i codici stilistici delle vetture Peugeot per integrarsi
nell’attuale stile della famiglia: frontale elegante, moderno e possente, che sfoggia il leone al centro di una calandra verticale con gruppi ottici in evidenza, lavorati dallo sguardo felino. Il profilo presenta cofano corto e orizzontale, linea di cintura della carrozzeria alta e sbalzi ridotti. Nel posteriore, il fascione paracolpi angolare, pro tezione ottimale nell’utilizzo quotidiano, sottolinea la robustezza della parte inferiore. Le porte a battente sono di tipo avvolgente, sottolineando anch’esse la robustezza del veicolo e migliorando la protezione del vano posteriore. L’impressione di trovarsi alle
prese con un mezzo Peugeot di nuova generazione si accentua una volta a bordo. Lo spazio è ben sfruttato e al contempo polivalente, i numerosi vani portaoggetti assicurano funzionalità e grande sensazione di solidità. Ma lo sguardo è inevitabilmente catturato dalla plancia: eccolo il Peugeot i-Cockpit, venduto fino a oggi in oltre quattro milioni di unità, per la prima volta su un veicolo di questo tipo. Con esso è tutto è a portata di mano, per la massima concentrazione di chi guida e per una guida dinamica e intuitiva. In sintesi gli elementi dell’i-Cockpit sono tre: volante compatto, appiattito nel la
prova troviamo la porta laterale destra scorrevole (a richiesta possono esserlo entrambe o solo quella di sinistra). Nel tetto, subito sopra le porte posteriori, troviamo un’apertura con sportellino, attraverso la quale immaginiamo il trasporto di oggetti particolarmente lunghi, per quanto gli 1,81 metri di lunghezza utile permettono già di caricare due europallet. Elemento inedito e, al momento esclusivo, su Peugeot Partner troviamo un pratico indicatore di sovvraccarico: nella zona di carico, attraverso un apposito comando, il sistema misura automaticamente il peso al momento della partenza. Quando il carico totale supera il 90 per cento, sul comando si accende un led bianco; se il limite di carico vie ne superato, il led si accende in color ambra insieme a un alert visivo sulla plancia. Niente di più efficace per viaggiare sicuri e non rischiare multe.
tutta la zona esterna e questo facilita la guida e le manovre. Il sistema si basa su due telecamere: una alla base del retrovisore laterale lato passeggero, l’altra in alto, sulle porte lamierate a battente. In fase di parcheggio per una sosta (sicura grazie al freno di stazionamento elettrico) guardiamo lo “specchietto” im maginando quanto tale sistema possa essere d’aiuto per facilitare le manovre nelle zone di scarico materiali, in alcune zone dei cantieri piene di ostacoli o in ambito urbano. Lungo l’Autostrada A4 e nella successiva Statale per la Val Seriana mettiamo alla prova un po’ tutti gli
La telecamera posteriore e quella laterale trasformano lo schermo proiettore in un vero e proprio specchietto retrovisore. A sinistra e in basso, due immagini dell’elegante plancia del Peugeot Partner, che oggi si propone sul mercato come un veicolo commerciale d’impostazione automobilistica e con contenuti tecnologici di assoluta avanguardia.
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parte superiore e inferiore della corona, per migliore presa e maggiore maneggevolezza, quindi manovre rapide e meno stancanti, oltre che per una gradevole sensazione di guida sportiva; quadro strumenti in posizione rialzata (head-up display) per leggere le informazioni essenziali senza distogliere lo sguardo dalla strada; touch-screen capacitivo da 8” al centro della plancia orientato verso chi guida, per un accesso diretto e costante alle principali funzioni del veicolo (telefono, ra dio, navigazione, parametri ecc.). Partiamo e subito andiamo alla ricerca di una visuale completa. In nostro aiuto (decisamente prezioso) ecco l’altra novità importante: il Surround Rear Vision. Per chi guida non è altro che uno “specchietto” retrovisore elettronico, con il quale possiamo guardare dietro di noi o, a scelta sfiorando un tasto, lungo la zona laterale destra, aggirando il problema dell’angolo cieco, tipico dei veicoli commerciali lamierati. In questo modo abbiamo la visibilità di
equipaggiamenti tecnologici, molti inediti nel segmento, provenienti dal Suv Peugeot 3008: Adaptive Cruise Control (regolatore di velocità adattativo) per tenere la distanza programmata e adattata automaticamente al veicolo che precede; riconoscimento dei cartelli stradali, che permette di regolare la velocità al nuovo limite agendo semplicemente sul regolatore-limitatore di velocità; Active Lane Departure Warning (avviso di superamento involontario della linea di carreggiata), che corregge la traiettoria in caso di disattenzione e riporta il veicolo in carreggiata; Driver Attention Aler, che individua il comportamento del conducente e, se viene rilevato un calo di attenzione, emette un allarme acustico e visivo; Active Safety Brake ,che riduce la velocità se rileva un rischio di collisione; commutazione automatica degli abbaglianti e degli anabbaglianti. Alla ripartenza, il massimo della comodità con il Sistema Keyless per apertura e avviamento senza chiave.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MERCEDES-BENZ VANS RINNOVA LA CLASSE V
Tutto il bello della Monovolume I
LE NOVITÀ SALIENTI DELLA NUOVA CLASSE V SONO: DESIGN DEL FRONTALE RIVISITATO E PIÙ ACCATTIVANTE, INTRODUZIONE DELLA MOTORIZZAZIONE DIESEL A QUATTRO CILINDRI DELLA GENERAZIONE DI MOTORI OM 654 - NELLA VERSIONE V 300 D CON NUOVA POTENZA MASSIMA DI 176 KW/239 CV, CAMBIO AUTOMATICO 9G-TRONIC, DISPONIBILE PER LA PRIMA VOLTA, SISTEMI DI SICUREZZA E ASSISTENZA DI ULTIMISSIMA GENERAZIONE, TRA CUI IL BRAKE ASSIST ATTIVO. NOVITÀ ANCHE PER GLI AUTOCARAVAN E I VEICOLI PER IL TEMPO LIBERO MARCO POLO E MARCO POLO HORIZON.
FABIO BASILICO SINDELFINGEN
l segmento delle monovolume è in fermento. Arriva sul mercato la nuova Classe V e i giochi si riaprono. La best seller di MercedesBenz Vans, che cinque anni fa ha ridefinito gli standard nel segmento grazie al suo design, alla qualità percepita, al livello di comfort e ai sistemi di sicurezza e assistenza degni di una proposta premium, si ri propone in una nuova veste aggiornata e ancora più rispondente alle nuove sfide del mercato. Venduta in circa 209mila esemplari dal 2014 a oggi in tutto il mondo (a inizio 2019 ha debuttato anche in India), Classe V ha consuntivato nel solo 2018 un totale di circa 64mila unità. L’Italia continua a rimanere un mercato di riferimento della monovolume di Stoccarda: l’anno scorso, con oltre 1.300 unità vendute, Classe V ha conquistato la leadership del proprio segmento. E dal lancio nel 2014 nel nostro Paese ne sono state vendute in totale 5.500 unità. L’attuale restyling - presentato in forma statica da Mer cedes-Benz Vans in un press meeting a Sindelfingen - mira a valorizzare ulteriormente le qualità intrinseche della Classe V, rendendo ancora più attraente il modello più grande della famiglia di autovetture della Stella. Il target di clientela spazia dagli o peratori professionali dei servizi NCC, shuttle e hotel alle famiglie numerose (è possibile ospitare a bordo fino a otto persone) e alle persone dinamiche fortemente votate alla valorizzazione del tempo libero. Anche gli autocaravan e i veicoli per il tempo libero di dimensioni compatte Marco Polo e Marco Polo Horizon be neficiano direttamente di tutte le novità introdotte a bor do della Classe V. Mercedes-Benz Vans, inoltre, compie un ulteriore passo avanti con una monovolume completamente elettrica - il concept di cui a Sindelfingen è stata fornita una fugace anteprima si chiama EQV - che sarà presentata in pompa magna al prossimo Salone di Ginevra e offerta sul mercato nel prossimo futuro. Le novità salienti della nuo va Classe V sono: design del frontale rivisitato e più accattivante, introduzione della motorizzazione diesel a quattro cilindri della generazione di motori OM 654 - nella versione V 300 d con nuova potenza massima di 176 kW/239 cv, cambio automatico 9G-Tronic, disponibile per la prima volta, sistemi di sicurezza e assisten-
za di ultimissima generazione, tra cui il Brake Assist attivo. La nuova Classe V può essere ordinata in Europa a partire da marzo 2019. Il frontale ridisegnato della nuova Classe V appare ancora più largo e imponente, grazie alle nuove linee del paraurti, caratterizzato da una distintiva presa d’aria e dalla nuova struttura a rombi della mascherina del radiatore. Le possibilità di personalizzazione basate sulle diverse ac-
cattivanti versioni vengono risaltate dal pacchetto AMG Line, di cui il restyling accentua mag giormente l’impatto visivo: la nuova mascherina del radiatore Matrix con pin cromati conferisce un tocco spiccatamente sportivo. Le nuove vernici grigio grafite metallizzato e grigio selenite metallizzato vanno ad aggiungersi alle amate tonalità bianco e nero. A richiesta è disponibile il nuovo colore blu acciaio, mentre chi
Mercedes-Benz Marco Polo e, in alto, la possente Classe V.
desidera rendere la nuova Classe V par ticolarmente affascinante, può optare per la nuova tonalità cromatica rosso giacinto metallizzato (a richiesta) dal forte impatto emozionale. Allo stesso tempo, quattro nuovi cerchi in lega leggera conferiscono alla vettura un look vigoroso e avanguardistico. I designer hanno apportato varie modifiche anche all’abitacolo, trasferendo sulla nuova Classe V la filosofia di design che contraddistingue gli interni delle attuali autovetture Mercedes-Benz. In linea con i tempi, gli interni della nuova Classe V si presentano all’insegna della modernità e del minimalismo. La Classe V restyling è dotata, per esempio, di nuove bocchette d’areazione nello sportivo look a turbina e di un nuovo quadrante nel la strumentazione. Le visualizzazioni di dimensioni inferiori consentono al guidatore di leggere le informazioni con maggiore facilità. I passeggeri posteriori beneficiano di un comfort particolarmente elevato, paragonabile a quello offerto dalla Classe S, grazie ai sedili di lusso per la prima fila (disponibili a richiesta), che integrano funzione riposo, massaggio alla schiena e climatizzazione. Il quattro cilindri OM 654, rispondente alla classe di emissioni Euro 6d-TEMP è disponibile nei seguenti livelli di potenza: V 250 d da
140 kW/190 cv e 440 Nm di coppia e il già citato V 300 d da 176 kW/239 cv con coppia di 500 Nm. In fase di accelerazione, sulla V 300 d si può fare temporaneamente affidamento su ulteriori 30 Nm (“Overtorque”) che vanno a sommarsi ai 500 Nm della coppia base. La V 300 d accelera da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e la velocità massima è di 220 km/h. Tutte le motorizzazioni sono abbinate di serie alla trazione posteriore mentre a richiesta è disponibile la trazione integrale permanente 4Matic. Cinque anni fa la Classe V offriva già di serie il Crosswind Assist, che aiuta il guidatore a mantenere la vettura in traiettoria anche in presenza di forti raffiche di vento laterale, e il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore Attention Assist. Con il restyling, la leadership di Classe V sul fronte della sicurezza viene consolidata. Il nuovo Brake Assist attivo è in grado di rilevare un possibile rischio di collisione con un veicolo che precede. E nel traffico urbano è anche in grado di reagire in presenza di ostacoli fermi o di pedoni che attraversano la strada, impedendo così che si verifichino degli incidenti o mitigandone quantomeno la gravità. Un’ulteriore novità sul fronte della sicurezza è costituita dal sistema di assistenza abbaglianti Plus, disponibile a richiesta per la prima volta sulla Classe V: in modalità abbaglianti, il sistema assicura un’illuminazione costante ed estesa della carreggiata, senza abbagliare gli altri utenti della strada. Anche la famiglia di autocaravan Marco Polo, basata proprio sulla Classe V, beneficia appieno di tutte le novità relative al primo restyling realizzato per la monovolume della Stella, nuova motorizzazione compresa. Infine, Mercedes-Benz Vans si appresta a compiere un altro passo avanti nel segmento delle monovolume, diventando il primo costruttore premium a offrire un modello completamente elettrico e ampliando in tal modo coerentemente la propria strategia globale eDrive@VANs. Dopo l’eVito, già disponibile, e l’eSprinter che seguirà nel secondo semestre 2019, l’offerta di veicoli completamente elettrici sarà arricchita anche da una serie per uso privato. La prima e concreta anticipazione del futuro elettrico della monovolume Classe V avrà la sua anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra: sotto i riflettori ci sarà il Concept EQV, prototipo molto vicino al futuro modello di serie.
DARIO ALBANO, MANAGING DIRECTOR MERCEDES-BENZ VANS ITALIA
“IL MERCATO ITALIANO È DA SEMPRE AFFEZIONATO ALLA CLASSE V” A lla presentazione internazionale del restyling della Classe V a Sindelfingen era presente anche Dario Albano, Managing Director MercedesBenz Vans Italia. Tutto è pronto per lo sbarco nel nostro Paese della nuova monovolume della Stella, che nell’Italia ha uno dei suoi mercati di riferimento in Europa. “Le ordinazioni partono in marzo e le
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consegne a maggio - spiega Dario Albano - L’Italia rimane un buon mercato per la Classe V: le 1.500 unità consegnate nel 2018 sono state scelte per il 65-70 per cento da una clientela business fatta di operatori NCC, hotel e gestori servizi shuttle che si riconoscono nella monovolume premium e la ritengono in grado di soddisfare le loro specifiche esigen-
ze di un servizio di trasporto persone di altissima qualità”. “Ovviamente Classe V prosegue il Managing Director - forte del fatto di poter ospitare a bordo fino a un massimo di otto persone, si rivolge anche alle famiglie con due o più figli, che attribuiscono grande importanza a una vita familiare attiva, e alle persone particolarmente dinamiche nel
tempo libero, che hanno bisogno di un veicolo adatto per poter trasportare ogni tipo di equipaggiamento sportivo e per le attività outdoor. Marco Polo è un veicolo del settore ricreazionale che opera all’interno di una nicchia di mercato particolare. Le circa 60-70 unità annuali che consegniamo soddisfano le esigenze di coloro che vogliono una normale
automobile premium in grado, quando serve, di diventare un pratico e funzionale autocaravan”. L’Italia si dimostra particolarmente attiva anche sul fronte della mobilità elettrica. “Stiamo lavorando assiduamente con i clienti e dai primi di aprile avvieremo i test del Vito elettrico - conferma Albano - Dal 2020 gli affianchere-
mo l’eSprinter senza ovviamente dimenticare che in futuro arriverà anche la Classe V elettrica. La proposta elettrica richiede un cambiamento culturale profondo che coinvolge tutti, dal costruttore al venditore fino al cliente. Dobbiamo lavorare affinché la rivoluzione della mobilità sviluppi le sue potenzialità e tutti ne possano beneficiare”.
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16:30
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI SU STRADA / FORD RANGER WILDTRACK TDCI 3.2 DA 200 CV
ANCHE SU TRATTI DIFFICILI O INNEVATI IL PICK-UP
Sicuro e facile in ogni situazione
AMERICANO SFOGGIA TUTTE LE SUE CARATTERISTICHE DI VEICOLO ROBUSTO E STABILE, SENZA TENTENNAMENTI.
È
PREVISTO A BREVE L’ARRIVO DELLA NUOVA GENERAZIONE, INTANTO IL MODELLO ATTUALE, LANCIATO NEL FEBBRAIO 2016, CONTINUA A STUPIRE PER LA CAPACITÀ DI DISTRICARSI DA OGNI IMPICCIO. IN AUTOSTRADA A DISPOSIZIONE DI CHI GUIDA UNA GAMMA DI TECNOLOGIE DI ASSISTENZA DI LIVELLO DECISAMENTE SUPERIORE.
V
MICHELE S. ALTIERI INVERIGO
eicolo iconico della famiglia Ford, del Ranger arriverà una nuova versione quest’anno, con previsione di sbarco sul mercato entro il primo semestre, dunque a stretto giro. In attesa di conoscere il nuovo arrivato che, presentato a Detroit nel gennaio 2018, sarà frutto di un restyling estetico e nei contenuti tecnici e sarà af fiancato, per la prima volta in Italia, dal mitico Raptor, ci siamo messi al volante dell’attuale versione del pick up a mericano, generazione lanciata nel febbraio 2016. La nostra prova si snoda lungo un percorso statale che, da Monza, attraverso la superstrada SS 36 “Vallassina”, ci porta a Inverigo, paese al confine tra le province di Lecco e Como, percorso che nel periodo della prova è a tratti innevato mentre, giunti a destinazione, è caratterizzato da stradine non asfaltate. Il viaggio avviene con il modello di punta Wildtrak, punta di diamante della linea Ranger in grado di offrire una sorprendente sinergia tra trazione integrale, styling appariscente e soluzioni tecnologiche di qualità, come il sistema di connettività SYNC 2. Pronto ad affrontare ogni sfida offrendo consumi ottimizzati, capacità di carico e rimorchio e massima altezza di guado, sulla superstrada Ran ger offre straordinarie pre stazioni, per consumi con uno spettro di trasmissione certamente efficiente, anche grazie a caratteristiche all’introduzione del sistema EPAS (Electric Power Assisted Steering), un servosterzo che garantisce sterzate precise in tutta naturalezza ed è in grado di ridurre fino al 17 per cento il consumo di carburante. Il supporto di assistenza varia in base a velocità, angolo di sterzata, forze in curva e accelerazione o decelerazione, e questo consente maggior precisione ad alta velocità. Nella linea di modelli diesel tro-
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viamo questa variante con motore Ford TDCi da 200 cv a cinque cilindri da 3,2 litri, sinonimo di maggior potenza rispetto ai modelli da 125 e 150 cv del modello precedente. Il cambio a sei rapporti è automatico e, standard nei modelli Wildtrak, lo troviamo in versione a trazione integrale. Quello che ci sorprende nel percorso a lungo raggio è l’ampio ventaglio di connettività e tecnologie di assistenza alla guida straordinarie per il segmento: questo Ranger è dotato di tutta una serie di sistemi che ci supportano per collegamenti e controllo del veicolo, compreso il sistema a controllo vocale Ford SYNC 2, con schermo tattile da otto pollici e identificazioni a codici colorati per facilitare la navigazione nel menu. Massimo comfort e praticità sono garantiti da una vasta gamma di tecnologie di as sistenza alla guida, come il sistema di mantenimento della corsia di marcia con Lane Keeping Alert e Lane Keeping Aid, Adaptive Cruise Control (controllo
di velocità adattativo) con Forward Alert (prevenzione delle collisioni), Traffic Sign Recognition (riconoscimento dei segnali stra dali), Front and Rear Park Assist (assistente di parcheggio anteriore e posteriore), Rear View Camera (telecamera posteriore) e un sistema standard di controllo della stabilità ESC (Electronic Stability Control) ad effetto anti rollio e anti sbandamento del traino. Un’improvvisa colonna di traffico veicolare mette in azione l’Emergency Brake Assistance (assistenza alla frenata d’emergenza): riconosce le situazioni di frenata d’emergenza e permette di applicare una pressione maggiore sul sistema frenante. Giunti a Inverigo, nel percorso su strada locale inseriamo la trazione integrale: il pick-up viaggia sull’asfalto reso scivoloso dalla neve come se fosse asciutto, non avvertiamo alcun calo nella trazione e questo ci fa sentire sicuri. Le frenate sono energiche e tempestive, il vei-
colo non slitta e procede lungo la direzione impostata. La sosta nell’ampio piazzale di un ristorante meta di autotrasportatori è l’occasione per raggiungere una salita innevata e a tratti ghiacciata e costringere Ranger a trarsi fuori da un impiccio. Inseriamo il massimo di trazione, che agisce con velocità inferiore a 10 km/h: il veicolo procede lento ma inesorabile, non trova ostacoli e ci fa raggiungere la nostra meta senza problemi. Una volta in alto, approfittiamo di strade non asfaltate e buona illuminazione per dare un’occhiata al design possente e moderno. Considerata la missione cui è dedicato un pick up, Ranger deve apparire e funzionare come uno strumento potente e affidabile: i progettisti Ford hanno calcato la mano sul design, enfatizzando il carattere “Built Ford Tough” dei singoli elementi di design, come le alette esterne, pur mantenendo intatte le caratteristiche aerodinamiche. Le innovazioni a livello di esterni
sono state combinate con eleganti interni che donano a chi guida e ai passeggeri un ambiente confortevole, moderno e affine a quello di una vettura ma molto pratico. La cabina è attraversata su tutta la larghezza da linee o riz zontali di forte impatto, che creano un abitacolo spazioso, alloggiando lo schermo tattile. Alla guida riceviamo tutte le informazioni sul veicolo dalla plancia strumenti, dietro il volante, con display digitale bi-color e strumenti d’intrattenimento, navigazione e climatizzazione. Pur nella versione doppia cabina e quattro porte della nostra prova, Ford Ranger si dimostra veicolo versatile ed efficiente: un angolo di attacco di 28° e un angolo di uscita di 25° ci permettono di superare con sicurezza gli ostacoli. Per il carico, a nostra disposizione un robusto cassone con generoso volume e, se occorre, una capacità di traino fino a 3.500 kg e una portata di carico fino a 1.260 kg.
Carta d’identità
Cognome: Ford Nome: Ranger Wildtrak. Carrozzeria: Pickup 5 posti con quattro porte, trazione posteriore o integrale (selezionabile dal guidatore), doppia cabina. Motore: TDCi 3.2 common rail 4 cilindri in linea con FAP, EGR e start&stop. Cilindrata 3.198 cc: Potenza max: 147 kW/200 cv. Carburante: gasolio. Velocità max.: 175 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 10,6 sec. Coppia max: 470 Nm. Livello ecologico: Euro 5. Cambio: 6R80 automatico a 6 marce. Dimensioni (mm): lunghezza 5.362; larghezza 1.860; altezza 1.815; passo 3.220. Peso totale a terra: 3.200 kg. Capacità di carico: 1.258 kg. Vano di carico: 1.549 x 1.560 mm. Massa rimorchiabile: 3.500 kg. Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, climatizzatore, cruise control adattivo, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, computer di bordo. Consumi: 8,9 l/100 km (ciclo misto). Emissioni di CO2: 234 g/km Sito produttivo: Silverton (Sudafrica)
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI IL MARCHIO NIPPONICO CONTINUA A CRESCERE IN EUROPA
Quando il frigo è Denso
Denso Connect, programma che individua il veicolo e controlla la temperatura del vano di carico. “Il conducente - aggiunge Fortunati - può trasmettere via email la temperatura registrata dal sistema per l’intera durata del viaggio”. Sul piano della strategia commerciale, Denso si propone ai costruttori, in modo che le soluzioni siano disponibili direttamente presso le Concessionarie, ma si fa strada un’offensiva che passa dal dialogo con il cliente finale. “Il nostro obiettivo afferma Fortunati - è rispondere alle necessità e alle aspettative dei professionisti del trasporto, sulle quali implementare le nostre soluzioni, per questo intendiamo confrontarci direttamente con chi le utilizza quotidianamente nel suo lavoro”. Per il servizio post vendita Denso
al gruppo frigo, e questo gli consente di risparmiare inutili lungaggini. In caso di necessità i nostri tecnici intervengono telefonicamente o, se necessario, sul posto”. I primi prodotti Denso si sono visti in Italia nel novembre 2017 con Pharma Line: qual è il bilancio del 2018 come primo anno pieno? “Siamo soddisfatti - risponde Marco Fortunati - continuando nella nostra crescita, ma soprattutto abbiamo investito risorse nella struttura del network e nella formazione del personale. L’obiettivo è completare la gamma e far conoscere i nostri punti di forza: garanzia 24 mesi, piena rispondenza agli standard, una rete che copre 12 Paesi europei con 30 Centri in Spagna, 28 in Francia, 22 in Germania e siamo presenti in Polonia, Albania, Austria, Repubblica
in Italia ha scelto di affidarsi a HidroSystem, con cui ha stretto una partnership che consente, all’utilizzatore finale, di rivolgersi alla Rete dell’azienda di Andrea Tinti, capillare sul territorio nazionale con 70 punti di assistenza certificati. “Il servizio post vendita - prosegue Fortunati - si evolve di pari passo con la crescita dei volumi. La partnership con HidroSystem rappresenta un plus: il cliente finale ha un solo riferimento per l’assistenza sull’intero allestimento, dalla sponda al cassone
Ceca e Portogallo”. Qual è la “chiave di differenza” del prodotto Denso rispetto ai principali competitor? “I prodotti Denso afferma in conclusione il Sales manager - sono realizzati per il 95 per cento con prodotti della filiera produttiva Denso, dai compressori agli scambiatori di calore. Questo ci consente di verificarne la qualità con estrema conoscenza di ciascun componente da parte di risorse che vengono costantemente formate e aggiornate.
IN ITALIA I PRIMI GRUPPI FABBRICATI IN GIAPPONE SONO SBARCATI NELLA SECONDA METÀ OGGI DENSO THERMAL SYSTEMS, CON SEDE E SITO PRODUTTIVO ALLE PORTE DI TORINO, È UNA REALTÀ CHE COMINCIA A FARSI CONOSCERE DA COSTRUTTORI, DEALER E PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO. PER L’ASSISTENZA POST VENDITA IL PARTNER SCELTO È HIDROSYSTEM, “UN PLUS VINCENTE” AFFERMA IL SALES MANAGER MARCO FORTUNATI.
DEL 2017.
È
MAX CAMPANELLA POIRINO
sbarcata sul mercato italiano gradualmente, in punta di piedi ma forte di un colosso produttivo qual è la giapponese Denso. Og gi Denso Thermal Systems si è ritagliata la sua fetta di mer cato e gioca da player di ri ferimento nel segmento dei sistemi di controllo della temperatura del vano di carico, con un focus che in questo momento la vede protagonista nei veicoli commerciali leggeri e nei trasporti speciali. Protagonista dell’attività commerciale della filiale italiana è Marco Fortunati, in Denso dal 2017 e parte di un team di persone dedicate che, sul piano tecnico dei prodotti e della rete di assistenza presente in Europa,
ha l’incarico di far conoscere la famiglia Denso ai costruttori e agli utilizzatori finali. Tre le linee di prodotto: Pharma Line, Frigo Line e il servizio Denso Connect. “Pharma Line - spiega Fortunati - richiama nel nome la possibilità applicativa al trasporto di prodotti non in regime ATP: farmaci ma anche prodotti per mense scolastiche, verdura ecc. In realtà, trattandosi di una gamma di prodotti per il trasporto freddo o caldo-freddo con diverse cubature, Denso è in grado di proporre molte soluzioni competitive per qualità, prezzo e tecnologia, tutte testate in camera climatica e sulle strade di tutta europa”. Frigo Line è una famiglia di prodotti provenienti dal catalogo del produttore giapponese cui si aggiungono modelli sviluppati specificamente per l’Europa, in funzione
delle differenti possibilità applicative. “Entro i prossimi quattro anni precisa il Sales manager della Business Unit Refrigerators - Frigo Line sarà completata in modo da proporre soluzioni per ogni applicazione del mercato europeo e comprenderà gruppi frigo di fabbricazione italiana, che saranno sviluppati e realizzati nel nostro sito di Torino. In termini di consumi di CO2 l’intera gamma Frigo Line risponde alle normative europee in vigore. Entro l’estate arriverà un nuovo e innovativo prodotto, da 24 volt per veicoli di portata dall’Eurocargo in su, con funzione in stand-by e con doppia alimentazione: grazie a componenti frutto di tecnologie brevettate Denso, che permettono di ridurre sensibilmente il peso del sistema”. Tracciabilità e non solo con
ANTEO CELEBRA IL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO CON DUE NOVITÀ
Il gigante compie mezzo secolo NATA NEL 1969 PER LA PRODUZIONE DI CILINDRI IDRAULICI SU MISURA, L’AZIENDA DI MOLINELLA, ALLE PORTE DI BOLOGNA, 1992 LANCIA LA PRIMA GAMMA DI SPONDE MONTACARICHI. PER I SUOI PRIMI CINQUANT’ANNI ANTEO PRESENTA FUTURA 4, RETRATTILE CON PORTATA DA 17 E 22 QUINTALI CON SISTEMA DI GUIDE IN ALLUMINIO, E IL MODELLO PER VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI F3RE035/A, DA INSTALLARE SENZA GRANDE DIFFICOLTÀ POSTERIORMENTE SOTTO IL TELAIO.
NEL
D
MICHELE S. ALTIERI VERONA
al 1969 non ha mai smesso di crescere, tenendo fede al suo nome. Anteo - che nella mitologia greca è un re gigante, potente e invincibile - ha raggiunto i cinquant’anni della sua storia e celebra l’importante anniversario con due importanti novità, presentate in anteprima al Salone Transpotec di Verona. Produttore di sponde italiano al cento per cento, con headquarter e sito produttivo a Molinella, alle porte di Bologna, Anteo nasce mezzo secolo fa e inizialmente si concentra nella produzione di cilindri idraulici su misura, progettati e realizzati su specifiche richieste del cliente. L’intuizione trova linfa in un successo inaspettato che porta Anteo, nel 1992, a lanciare una nuova gamma di sponde montacarichi per il trasporto merci su strada. Il
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nuovo logo è simbolo di un successo che valica i confini. Negli anni Anteo diventa sinonimo di prodotti di qualità, frutto di anni di esperienza nel settore idraulico combinati con efficaci strategie commerciali, tecnologia avanzata e straordinaria passione. Il logo viene rinnovato nel 2014, in occasione del 45esi mo anniversario, introducendo per la prima volta la figura di un gigante per riflettere prestigio, forza, ec-
cellenza e affidabilità di un prodotto italiano e i valori rappresentati dall’azienda. A fine 2015 Ilmer Maietti, socio unico di Seven7, rileva la totalità delle quote azionarie di Anteo Spa precedentemente detenute da Alfa Spa, di proprietà della famiglia Boni. Non certamente un caso, dal momento che il legame di Ilmer Maietti con Anteo ha profonde radici. Dipendente Anteo dal termine de gli studi, all’interno del-
l’azienda bolognese Maietti ha svolto diversi incarichi di sempre maggiore importanza: nei primi due anni si è occupato di amministrazione e finanza e i successivi otto li ha trascorsi all’ufficio acquisti. Nei primi Anni Novanta è entrato a far parte del team com merciale per l’estero e dal 2000 ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale. Il cambiamento di proprietà coinci-
Il modello di sponda retrattile posteriore Anteo F3RE035/A interamente in alluminio sotto chassis per veicoli commerciali (uscita e rientro elettrico).
so con la direzione di Ilmer Maietti ha significato per Anteo la concretizzazione di un ulteriore step di crescita e consolidamento. Per quanto riguarda la strategia commerciale, è stata avviata la penetrazione sul mercato nordamericano con l’inaugurazione di due nuovi importatori esclusivi, Anteo US e Anteo Canada. L’organizzazione aziendale è stata ottimizzata e potenziata: cambiamenti e migliorie hanno riguardato in primis i reparti produzione, con un aumento della produttività e della capacità produttiva. Inoltre, sono stati decisi nuovi investimenti in impianti produttivi, tra cui una nuova linea robotizzata per la produzione di pianali in alluminio. Investimenti ci sono stati anche nelle risorse umane a disposizione dei reparti Ricerca & Engineering. Oggi Anteo si avvale di un team di 80 persone affiatate e coese dedite alla produzione di una famiglia di sponde premium. L’ottimizzazione delle fasi progettuali e produttive ha comportato una proficua accelerazione nella realizzazione di nuovi modelli, processo che prosegue ininterrotto e che quest’anno, in occasione dell’anniversario del mezzo secolo, ha portato al lancio di due novità. La prima è rappresentata dal modello Anteo Futura 4, sponda retrattile, a singolo ripiegamento con portata da 17 e 22 quintali con sistema di guide in alluminio. Altra novità è il modello per veicoli commerciali leggeri F3RE035/A, sponda semiautomatica retrattile a scomparsa, da installare posteriormente sotto il telaio del veicolo.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI ANCHE MERCEDES-BENZ SPRINTER CAVALCA LA RIVOLUZIONE INFOTAINMENT
Il van che parla e ascolta MBUX È L’INNOVATIVO SISTEMA DI INFOTAINMENT CHE, A UN ANNO DAL DEBUTTO, È GIÀ DISPONIBILE SU DIVERSE VETTURE DELLA STELLA E ORA SALE NELLA CABINA DEL NUOVO SPRINTER. ATTRAVERSO LE PIATTAFORME DIGITALI DI MERCEDES ME E MERCEDES PRO (SPECIFICO PER IL MONDO DEI PROFESSIONISTI) È POSSIBILE PERSONALIZZARE L’IMPLEMENTAZIONE DI SERVIZI E FUNZIONALITÀ, SIA SUL FRONTE DELL’INFOTAINMENT CHE SU UN PIANO PIÙ STRETTAMENTE PROFESSIONALE. UNA STRATEGIA CHE PASSA ANCHE PER LA GESTIONE DELLE FLOTTE GRAZIE A MERCEDES ME CONNECT BUSINESS.
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FABIO BASILICO GENOVA
’infotainment di ultima generazione arriva a bordo di Mercedes-Benz Sprinter. Per scoprire come siamo andati a Genova, nella sede della sconcessionaria della Stella Novelli 1934, storico primo dealer europeo del brand di Stoccarda al di fuori della Germania la cui attività è stata avviata nei lontani anni Trenta del secolo scorso e che oggi è parte integrante del Biasotti Group. Con l’iniziativa #HeyGenova, Mercedes-Benz Italia ha voluto rendere omaggio al capoluogo ligure dopo i tragici eventi che lo hanno segnato, ribadendo l’importanza strategica della città portuale nel quadro generale dell’economia del Sistema Paese, e nel contempo ha concretizzato una nuova tappa del progetto itinerante che punta al coinvolgimento diretto delle concessionarie del network territoriale Mercedes-Benz in occasione delle presentazioni internazionali. Al centro dell’evento genovese c’era l’universo digitale Mercedes-Benz. A cominciare dal prodigioso MBUX, l’innovativo sistema di infotainment che, a un anno dal debutto, è già disponibile su Classe A, Classe A Sedan, Classe B, CLA, GLE, EQC e ora sale nella cabina del nuovo Sprinter. Attraverso le piattaforme digitali di Mercedes me e Mercedes PRO è possibile personalizzare l’implementazione di servizi e funzionalità, sia sul fronte dell’infotainment che su un piano più strettamente professionale. Una strategia che passa anche per la gestione delle flotte grazie a Mercedes me Connect Business. Per entrare nell’universo MBUX, basta una parola - “Hey Mercedes” sfruttando l’intelligenza artificiale avanzata del Voicetronic, oggi in grado gestire una gamma crescente di ambiti tematici nei quali MBUX è capace di com prendere domande complesse e rispondere velocemente: sport, andamento della Borsa, calcoli e argomenti di cultura generale. Un viaggio digitale che inizia addirittura già nel salotto di casa, sfruttando la compatibilità di MBUX con i principali assistenti vocali e
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wearable device come Amazon Echo, Google Home, Apple Homepod e Garmin. Un’interazione domotica che va in due direzioni: da casa è, infatti, possibile attivare la gestione attiva della vettura, richiederne la localizzazione, la scadenza dei tagliandi e numerose altre funzionalità, tra cui l’invio di un indirizzo per la navigazione. Dalla vettura si possono, invece, gestire le principali funzioni di domotica come l’accensione o lo spegnimento delle luci o il riscaldamento di casa. Una volta saliti a bordo dello Sprinter, attraverso la creazione di profili personalizzati, l’MBUX conserva le nostre preferenze, settando automaticamente la regolazione degli specchi, il setup del supporto lombare o le emittenti radio preferite e personalizzando la grafica del cockpit. Anche la navigazione entra in una nuova dimensione grazie alla Realtà Aumentata e innovazioni quali la navigazione predittiva che analizza i nostri spostamenti e in base alle abitudini propone automaticamente una serie di destinazioni possibili. Attraverso il protocollo
Car-to-X, MBUX dialoga con gli altri utenti della strada e segnala prontamente situazioni di pericolo, come ad esempio incidenti, veicoli in panne o presenza di ghiaccio sul manto stradale. È, inoltre, disponibile l’innovativo servizio di navigazione What3Words: tutto il mondo mappato in tre parole. Sono anche disponibili informazioni sul meteo in tem po reale, su hotel e ristoranti, sfruttando la partnership con Tripadvisor e Yelp; in totale sicurezza, poi, è possibile inviare sms sfruttando le funzioni avanzate del Voicetronic ed evitando ogni distrazione. Per Mercedes-Benz, la sicurezza rappresenta una priorità assoluta: è per questo che l’interazione con la piattaforma Mercedes me consente di tenere sempre sotto controllo lo stato della vettura: verificare da remoto la chiusura delle portiere, circoscrivere un’area di geo-tracking in un perimetro predefinito, visualizzare l’ultima posizione di parcheggio o ricevere una notifica sul proprio smartphone in caso di danno, furto o traino. “A bordo del nuovo Sprinter -
Sono tante le funzioni gestibili in modo intuitivo e veloce grazie al MBUX installato a bordo di Mercedes-Benz Sprinter.
ci spie ga Andrea Verdolotti, Mar keting Manager di Mercedes-Benz Vans Italia - MBUX mostra la sua faccia più professionale grazie all’integrazione con la piattaforma digitale Mercedes PRO, articolata attraverso sei aree di impego: Mercedes PRO connect, Mercedes PRO service, Mercedes PRO finance, Mercedes PRO solution e Mercedes PRO inspire mobility. L’interazione con l’MBUX rende oggi più efficiente l’organizzazione del percorso, la gestione della flotta e gli interventi di manutenzione. Inoltre, grazie allo store Mercedes PRO Store, è possibile acquistare direttamente online 8 pacchetti di servizi potendo contare su una panoramica aggiornata di tutti i pacchetti a valore aggiunto disponibili per la propria flotta con un conseguente risparmio in termini di tempo grazie alla possibilità di acquisto diretto dei servizi e anche economico grazie alla possibilità di acquistare i servizi per più anni”. E non è solo il mondo van a sfruttare la connettività di Mercedes me e MBUX per offrire funzionalità per la gestione delle flotte. Già nei prossimi mesi, sarà infatti o pe rativa Mercedes me Connect Business, innovativa piat taforma digitale in grado di assicurare soluzioni intelligenti per i fleet manager all’insegna di risparmio, efficienza e semplicità di monitoraggio. Grazie alla capacità di riconoscere i movimenti, il sistema di assistenza per gli interni MBUX rende l’abitacolo ancora più intelligente. Con la sua tecnologia innovativa MBUX supporta gli occupanti rendendo la gestione di diverse funzioni per il com fort e di MBUX ancora più facile e intuitiva. Il sistema di assistenza per gli interni funziona senza contatto delle mani, sia in presenza di irraggiamento solare che in piena oscurità. Permette, ad esempio, di modificare il contenuto dello schermo semplicemente avvicinando una mano al touchscreen della plancia portastrumenti o al touchpad sulla consolle centrale. A seconda del menu visualizzato, vengono richiamati singoli elementi. Inoltre, il sistema è in grado
di distinguere tra comandi impartiti dal guidatore o dal passeggero anteriore, quindi sa per quale sedile deve attivare, ad esempio, la funzione di massaggio. Una caratteristica particolare del sistema di assistenza per gli interni è la funzione Preferiti, attivabile tenendo ferma la mano con il segno di “V” del dito indice e medio sopra la consolle centrale. In questo modo è possibile impostare e richiamare qualsiasi comando gestibile da MBUX. Un tipico comando preferito è “Portami a casa”. Dal momento che il sistema è in grado di capire da chi proviene il comando, il guidatore e il passeggero anteriore possono assegnare allo stesso segno della mano funzioni preferite addirittura diverse tra loro. Vi sono poi altre funzioni comandabili in modo intuitivo senza l’ausilio di gesti: quando si è al buio lo spot di lettura, ad esempio, può essere acceso e spento avvicinando la mano al retrovisore interno; se in assenza di luce il guidatore allunga la mano in direzione del sedile lato passeggero non occupato, si attiva automaticamente la relativa illuminazione, che facilita l’individuazione degli oggetti presenti. Non appena la mano si allontana, la luce si spegne automaticamente. La strategia della Stella, che vede il coinvolgimento reale, virtuale e innovativo dei clienti Mercedes-Benz, trova oggi la sua massima espressione proprio nel concetto di Mercedes me, un nuovo brand di servizi che unisce gli elementi della Best Customer Experience. Mercedes me coniuga tutti i servizi attuali e futuri e li rende sempre accessibili in maniera semplice e intuitiva grazie a una piattaforma digitale online reperibile all’indirizzo https://www.mercedes-benz.com/it/. Mercedes me comprende cinque distinte aree d’interesse - Mercedes me move, Mercedes me connect, Mercedes me assist, Mercedes me finance e Mercedes me inspire - focalizzate su acquisto di veicoli, finanziamento, manutenzione e servizi di mobilità Daimler. Dal 2016, 200mila clienti hanno connesso la propria Stella attraverso la piattaforma Mercedes me.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI DEBUTTA A FIRENZE CON IL GRUPPO TOSCANDIA IL PRIMO E-VAN SHARING
Il cuore dell’Italia batte elettrico
L’AZIENDA GUIDATA DA LUCIANO E GIUSEPPE BARELLI, CON IL SOSTEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FIRENZE E DELL’AUTOMOBILE CLUB FIRENZE, PROPONE A NOLEGGIO UN NISSAN E-NV200. PRENOTATO TRAMITE UN’APPOSITA APP, IL VEICOLO È DISPONIBILE PRESSO UN PARCHEGGIO LIMITROFO AL CENTRO STORICO (AREA ZTL), IN UNO SPAZIO DEDICATO CHE FACILITA ANCHE LE OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO CON IL PROPRIO MEZZO A TRAZIONE TERMICA.
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MAX CAMPANELLA FIRENZE
aggiungere il parcheggio con il proprio veicolo a trazione termica, trovare libera ad attenderci un’area sosta che, in verticale, affianca un Nissan eNV200. Scendere dal veicolo, trasferire la merce nel mezzo elettrico e ripartire verso il centro cittadino di Firenze, interamente ZTL (Zona a traffico limitato), quindi aperto solo a veicoli ecosostenibili. È uno scenario diventato realtà grazie al Gruppo Toscandia che, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Firenze e dell’Automobile Club Firenze, ha
dato il via al primo e-Van Sharing del capoluogo toscano. L’iniziativa è stata illustrata in una conferenza stampa tenutasi nella sede cittadina dell’ACI, iniziata con il saluto del suo Presidente Massimo Ruffilli. “Con questa iniziativa che segue di poco l’acquisizione di autobus ibridi diesel-elettrici - ha affermato Ruffilli - Firenze continua il suo viaggio di trasformazione in una città sempre più amica dell’ambiente”. Focus dell’iniziativa un Nissan e-NV200 che Toscandia - Concessionaria dei marchi Scania, Nissan e Isuzu - mette a disposizione per servizio di noleggio. Il
veicolo, cento per cento elettrico, viene prenotato tramite un’App, scaricabile dal sito web Toscandia, e l’intera operazione avviene da remoto. Il cliente, che può essere un professionista o anche un privato cittadino che necessita di un furgone merci per una consegna in centro città, raggiunge il parcheggio di via Del Gelsomino, non distante da piazzale Michelangelo, autentica porta di accesso al centro storico. Preleva il ticket e trova il Van elettrico parcheggiato in orizzontale. Al suo fianco, uno stallo sosta in verticale per parcheggiare il proprio veicolo a trazione termica. “In questo modo - ci spiega Giuseppe
Al taglio del nastro del primo e-Van Sharing di Firenze Alessia Bettini, Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze, e Giuseppe Barelli, Amministratore delegato del Gruppo Toscandia.
MARCO RASPANTI DI TRE ERRE SERVICE È UNO DEI PRIMI CLIENTI DEL NISSAN E-NV200
“OCCORRE ROMPERE LE ABITUDINI E AVERE IL CORAGGIO DI FARE SCELTE INNOVATIVE” L a presentazione del progetto e-Van Sharing di Toscandia è l’occasione per incontrare Marco Raspanti, uno dei primi professionisti fiorentini ad aver creduto nella trazione elettrica. Timoniere della storica ditta di utensileria specializzata Tre Effe Service, con sede a Settimello, Raspanti è uno che ama provare nuove esperienza, anche e a maggior ragione se sono sfidanti come quella di usare, come mezzo di lavoro, un Nissan eNV200. “Ho cominciato - racconta l’artigiano fiorentino - con il primo van nel 2015, utilizzandolo nel mese di agosto. Ho percorso mille chilometri ed effettuato il tragitto fino a
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Lucca con 600 kg di carta e un passeggero oltre me: nonostante le salite e discese non ho avuto alcun problema. Anzi, una volta imparato il corretto utilizzo del cambio per permettere di recuperare l’energia frenante, guidarlo è stato veramente divertente: con un solo pedale ti occupi della marcia e con il “joystick” lasci che si carichi la batteria. Assolutamente da provare, poi, l’esperienza di tornare a casa la sera senza provocare alcun rumore”. Prima esperienza positiva e allora eccolo lì, l’e-NV200, fare la sua prima apparizione in Tre Effe Service. “Da aprile 2017 fino a dicembre 2018 - prosegue Raspanti - ho percorso 48mila chilometri, ef-
fettuati in città e non solo, considerando le frequenti tratte a Lucca e San Marcello Pistoiese. In media facciamo 2.500-3.000 chilometri al mese. Se si considera che approssimativamente costa 3,5 euro ogni 300 chilometri, bastano pochi calcoli per intuire il grande risparmio che se ne ricava”. Insomma, Raspanti è uno che lo scetticismo l’ha vinto facendosi i conti in tasca. E non solo. “Avere accanto mio figlio Alessandro di 22 anni aggiunge l’artigiano - per me rappresenta una sicurezza ma anche uno stimolo: con lui cerco di intuire il potenziale delle nuove tecnologie disponibili, non solo nei van e nelle quattro ruote”.
Quale consiglio si sente di dare a professionisti e artigiani che sono scettici sull’elettrico? “Basta provarlo risponde Marco Raspanti - e a ve re il coraggio di andare controcorrente, di superare le abitudini e provare in concreto i benefici che possono derivare dall’utilizzo di novità che sono disponibili”. Tre Effe Service ha già sostituito il suo primo e-NV200 con quello attuale, che ha un’autonomia di 260 km. “Io - ci confida Raspanti - sono riuscito ad arrivare a 305. Se pensiamo che in città la velocità media di percorrenza è di 45 km/h, vuol dire avere un veicolo assolutamente adatto alle esigenze di chi lavora in ambito urbano”.
Stretta di mano tra Marco Raspanti (a sinistra) di Tre Effe Service e Simone Vignoli, Area Manager Gruppo Toscandia.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI Barelli, Amministratore delegato del Gruppo Toscandia - il bagagliaio del veicolo del cliente si trova a pochi centimetri dal vano di carico dell’e-NV200. L’operazione di carico e scarico è facilitata al massimo”. Il cliente lascia il suo mezzo e, da remoto, Toscandia sblocca il vei colo elettrico le cui batterie, intanto, sono state caricate nottetempo a cura dei responsabili del parcheggio “scambiatore” per ave re il massimo di autonomia (circa 150 km). Al cliente non resta che salire a bordo, uscire dal parcheggio e raggiungere il centro città, dove potrà circolare senza problemi. Al ritorno compirà la medesima operazione al contrario
e, nell’importo che pagherà per il tempo di utilizzo del veicolo (12 euro l’ora), viene ricompreso il costo del parcheggio. “L’iniziativa - ha spiegato Alessia Bettini, Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze - si colloca perfettamente nella strategia di lungo termine avviata dall’Amministrazione Comunale, che sta fortemente investendo nella trazione elettrica, dal parco autobus alle licenze taxi. Mancava la parte di trasporto merci: quando Toscandia ci ha comunicato l’idea abbiamo ritenuto assolutamente di sostenerla”. Idea che ha trovato concretezza grazie alla tecnologia Nissan: trazione elettrica su furgoni non solo
disponibile nell’immediato ma anche ampiamente collaudata. “Nel solo periodo da aprile 2018 a gennaio 2019 - ha precisato Paolo Matteucci, Direttore Veicoli Elettrici Nissan Italia - in Europa abbiamo consegnato circa 5.300 unità di e-NV200”. Frutto di un lavoro iniziato nell’agosto 2018 e della sinergia con l’Amministrazione Comunale, quello di Toscandia è solo il primo passo del progetto. “In questa fase - precisa Giuseppe Barelli la proposta è rivolta a piccoli artigiani o a privati e professionisti che debbano raggiungere il centro per un trasporto o una consegna. In futuro riteniamo che anche potenziali acquirenti possano trova-
re utile noleggiare il veicolo per metterlo alla prova, verificarne le caratteristiche tecniche e apprezzare il tipo di guida, decisamente più rilassante. L’obiettivo è naturalmente espandere il business, favorendo un diverso approccio alla mobilità: esiste tutto un mondo tuttora restio a sperimentare qualcosa di nuovo e di diverso. Le Case costruttrici stanno investendo per rendere disponibili nuo ve tecnologie, di cui spesso non conosciamo la potenzialità: Toscandia intende contribuire al cambiamento di determinati paradigmi che rischiano di rallentare un’evoluzione di cui l’ambiente, soprattutto quello urbano, ha assolutamente bisogno”.
Da sinistra: Paolo Matteucci, Direttore Veicoli Elettrici Nissan Italia; Luciano Barelli, Presidente Gruppo Toscandia; Alessia Bettini, Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze; Massimo Ruffilli, Presidente ACI Firenze; Giuseppe Barelli, Amministratore Delegato Gruppo Toscandia.
La “piccola rivoluzione” avviata dall’azienda toscana col supporto delle istituzioni poggia le sue fondamenta su una storica vocazione del capoluogo toscano all’elettrico: nel 1994 Firenze è stata la prima città italiana a portare su strada minibus elettrici. Oggi ATAF è uno dei primi operatori del Trasporto Pubblico Locale a scegliere il Mercedes-Benz eCitaro: una versione da 12 metri full electric viene correntemente utilizzata sulle vie del centro storico per una prima fase sperimentale. “A muoverci - la conclusione di Luciano Barelli - è non solo la speranza ma un autentico desiderio: vivere in una città più pulita e più silenziosa. L’accoglienza positiva ottenuta dalla nostra iniziativa è di buon auspicio affinché questo desiderio si realizzi, per i nostri figli e per i nostri nipoti”. Per valutare l’impatto del progetto e-Van Sharing è stato considerato un tragitto di andata e ritorno effettuato dal furgone all’interno della ZTL di Firenze. “Partendo dal parcheggio - illustra Giuseppe Barelli - il percorso di riferimento ha una lunghezza di 13,5 km, per un tempo medio di percorrenza tra andata e ritorno più carico e scarico merci di circa 75 minuti; quindi, considerando questo percorso, un veicolo a noleggio consente in media nove utilizzi al giorno (dalle 8 alle 20), dello stesso mezzo a zero emissioni e zero rumori. Di conseguenza, utilizzare un veicolo elettrico su tale tratta evita ogni 12 ore l’ingresso in ZTL di nove furgoni tradizionali. Questo vuol dire vantaggi ambientali in termini di riduzione del traffico veicolare, riduzione delle emissioni acustiche, di CO2 e del particolato”.
Il nostro viaggio nel percorso cui è destinato il progetto e-Van Sharing
Dal parcheggio al centro di Firenze in silenzio e senza inquinare
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ilenzioso ma scattante, leggero e facile da guidare e persino capace di rigenerare da solo la batteria. La nostra prova del primo e-Van Sharing di Firenze ha inizio dal parcheggio di via Del Gelsomino. Ad attenderci un apposito varco, dove lasciamo in sosta la nostra vettura, il cui portellone posteriore di fatto sfiora il vano di carico del Nissan e-NV200. È lui il
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gioiellino con cui il Gruppo Toscandia sta rivoluzionando il modo di fare consegne in centro città. Lasciata la vettura, bastano pochi secondi e, da remoto, il furgone elettrico viene sbloccato e reso disponibile per l’utilizzo. Una volta al volante la prima occhiata - è più forte di noi, nulla da fare! - è al display: quanta autonomia avremo? Il display digitale segna 114
km. Usciamo e svoltiamo a destra verso piazzale Michelangelo. Il veicolo è leggero e rapido, viaggia senza fare rumore e si avvia spedito verso un semaforo rosso. La manopola del cambio è in posizione D (Drive), ma con un leggero tocco verso destra la posizioniamo in B (Brake) e la batteria si ricarica da sola. Ce ne accorgiamo perché si accen-
dono piccole luci verdi a sinistra dei chilometri di autonomia. “È l’energia frenante - ci spiega Paolo Matteucci, Direttore Veicoli Elettrici Nissan Italia - che viene recuperata e immagazzinata per rendersi disponibile quando occorre”. La sosta al piazzale più panoramico di Firenze è obbligata, anche perché grazie al veicolo cento per cento elettrico ci viene consentito dalle autorità un veloce passaggio nell’area su piazzale Michelangelo delimitata ai pedoni per uno scatto fotografico: del resto Nissan eNV200 non produce emissioni di alcun tipo. Risaliamo a bordo e procediamo in discesa verso il centro città. Basta lasciare che il van vada da solo, togliere ogni piede dai pedali per verificare quanto il consumo sia praticamente ridot-
to a zero: il furgone procede utilizzando l’energia cinetica e la batteria viene ricaricata quando, in prossimità degli incroci, tocchiamo il freno. Risultato finale, lasciamo il mezzo davanti all’ACI con un’autonomia pressappoco intatta: il display segna 112 km. Terminata la conferenza, torniamo all’e-NV200 per raggiungere il parcheggio. Stavolta occorre procedere in salita, meglio posizionare la manopola del cambio in D. il passaggio attraverso qualche rotonda ci convince che tornando in B qualcosa recuperiamo: “giocando con il joystick”, terminiamo il test drive con il display che segna 99 km di autonomia. E, tornando alla nostra vettura a trazione termica, di quel divertente furgone un pochino avvertiamo la mancanza.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI RESTYLING IMPORTANTE PER IL MULTIVAN 6.1 CHE SI
VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI / DEBUTTO
ARRICCHISCE DI NUOVI
Icona di assoluta
SISTEMI DI INFOTAINMENT E DI ASSISTENZA COLLEGATI IN RETE CON SOLUZIONI INNOVATIVE. IL SERVOSTERZO ELETTROMECCANICO POI CONSENTE L’IMPIEGO DI NUOVI SISTEMI DI ASSISTENZA. IL MOTORE 2.0
TDI CON POTENZA FINO A 199 CV È ORA DISPONIBILE ANCHE NELLE VERSIONI A TRAZIONE ESCLUSIVAMENTE ELETTRICA CON UN’AUTONOMIA DI OLTRE 400 KM. NEL CORSO DI SEI GENERAZIONI, DAL T1 AL T6, VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI HA VENDUTO IN TUTTO MONDO CIRCA DODICI MILIONI DI ESEMPLARI. IL NUOVO T6.11 ARRIVERÀ SUL MERCATO NELL’AUTUNNO
2019.
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MICHELE S. ALTIERI VERONA
olkswagen Veicoli Commerciali ha da sempre messo l’innovazione al centro dello sviluppo dei propri veicoli sia dedicati all’utilizzo professionale che al tempo libero. Anche in questo caso, il percorso è stato lo stesso: per integrare una nuova gamma di sistemi di infotainment e di assistenza, il team di sviluppo si è addentrato nell’aspetto tecnico. Questo il commento di Thomas Sedran, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen Veicoli Commerciali: “Il nuovo T6.1 è il veicolo del momento; abbiamo preso una base di comprovato valore e lo abbiamo dotato di sistemi di infotainment e di assistenza e di una connettività di ultimissima generazione”. “Il servosterzo idraulico del T6 lascia il posto sul T6.1 a uno sterzo elettromeccanico, attivabile in modo proattivo. Questo cambia tutto, poiché apre le porte a nuovi sistemi di assistenza”, spiega Alexander Hitzinger, Responsabile del settore Sviluppo tecnico. Hitzinger prosegue: “Con il T6.1 abbiamo voluto stabilire nuovi stan-
dard di riferimento su fronti sicurezza del veicolo e comfort. Per noi era di particolare importanza la stabilità di marcia, e in questo campo abbiamo fatto notevoli passi avanti”. Fra i nuovi sistemi di assistenza rientra il sistema di compensazione delle raffiche laterali, di serie su tutti i T6.1: questo sistema stabilizza il veicolo automaticamente, non appena il vento laterale diventa eccessivo. Un notevole passo avanti in termini di sicurezza offerta. Grazie al servosterzo elettromeccanico, a bordo sono presenti altre novità. Il sistema di assistenza per il mantenimento della corsia “Lane Assist”, che si serve di una telecamera per rilevare le linee di demarcazione della corsia di marcia e mantenere autonomamente il T6.1 in carreggiata. Il “Park Assist”, che facilita le manovre di entrata o uscita dai parcheggi. Se il sistema è attivato, il T6.1 si inserisce o lascia lo spazio di parcheggio autonomamente e il conducente deve preoccuparsi solo di accelerare e frenare. Per maggiore sicurezza anche durante le manovre manuali, per il T6.1 è stata adattata la protezione delle fiancate ripresa dal Crafter, che riduce il rischio di danneggiamenti grazie a
sensori a ultrasuoni presenti sull’intero perimetro del veicolo. La protezione dagli incidenti in retromarcia è assicurata dal “Rear Traffic Alert”, un sistema che segnala la presenza di veicoli che si avvicinano alla zona posteriore del veicolo a un angolo di 90°; se il conducente non interviene, il sistema si attiva autonomamente azionando i freni. Tutti i modelli della gamma sono progettati per attività di traino. Il peso rimorchiabile può arrivare a un massimo di 2.500 kg, a seconda del propulsore. Le manovre con rimorchio vengono semplificate dal “Trailer Assist”, mutuato dal Crafter. Il sistema libera chi si trova al volante dalla controintuitività delle manovre in retromarcia con rimorchio, che richiedono di sterzare a sinistra per far muovere il rimorchio verso destra. Tramite il pomello per la regolazione elettrica degli specchietti retrovisori esterni, che in questo caso funge da joystick, e la visualizzazione nella plancia, il conducente imposta facilmente l’angolazione della traiettoria per il rimorchio in retromarcia. Poi il T6.1 assume il controllo dello sterzo. Il “Trailer Assist” combina le funzioni di “Park Assist”, servosterzo elettro-
meccanico e telecamera per la retromarcia “Rear View” (rileva l’angolo d’inclinazione del timone del rimorchio). La gamma dei nuovi sistemi comprende inoltre un riconoscimento della segnaletica stradale tramite la telecamera anteriore. Quanto all’interno dell’abitacolo, la plancia del T6.1 è stata ridisegnata. Albert Kirzinger, Responsabile del Design di Volkswagen Veicoli Commerciali, sottolinea: “I requisiti della postazione di lavoro del conducente sono stati adattati sfruttando al meglio i più recenti sviluppi del mondo digitale”. A tal fine il team di Kirzinger ha creato i presupposti per poter integrare nel T6.1 il “Digital Cockpit” (strumentazione completamente digitale) e il sistema modulare di infotainment (MIB3) di terza generazione, creando un unico display in cui vengono visualizzate tutte le informazioni. Il “Digital Cockpit” da 10,25 pollici del T6.1 definisce nuovi standard. Fa parte della dotazione di serie per Multivan Highline. Le rappresentazioni grafiche nel display, caratterizzato da un contrasto vivace, sono chiare e di alta qualità. Il conducente può scegliere fra diverse configurazioni dello schermo utiliz-
SENSIBILMENTE ARRICCHITO ANCHE L’EQUIPAGGIAMENTO DI SERIE
COMFORT COME UNA LUSSUOSA AUTOMOBILE L ’equipaggiamento di serie del Transporter 6.1 è stato notevolmente arricchito. A questo proposito, Heinz-Jürgen Löw, Responsabile Vendite e Marketing si è così espresso: “Abbiamo completato la dotazione di serie del Transporter con alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata, specchietti retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, nuovi fari H7, plafoniera interna con tecnologia a LED efficiente
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dal punto di vista energetico e impianto radio con dispositivo vivavoce Bluetooth”. Sensibilmente ampliata anche la dotazione di serie del Multivan 6.1. Rispetto al modello precedente, il Multivan 6.1 Trendline è equipaggiato per esempio con la nuova plancia più ricca, il sistema audio Composition Colour con touchscreen da 6,5 pollici e ricezione radio digitale DAB+, l’azionamento elettrico della chiusura di sicurezza
bambini, i nuovi fari H7 e un nuovo volante multifunzione rivestito in pelle. A bordo del Multivan 6.1 Comfortline si aggiungono tra gli altri display multifunzione Premium, inserti decorativi nella plancia e nei rivestimenti laterali, il pacchetto luci e visibilità nonché interfacce USB supplementari nel vano passeggeri. L’equipaggiamento di serie del Multivan 6.1 Highline è stato inoltre ulteriormente integrato con nuovi
fari con tecnologia LED, nuovi gruppi ottici posteriori a LED, “Park Assist” (compreso “Park Pilot” anteriore e posteriore e funzione di frenata in fase di manovra), sistema di navigazione da 8 pollici‚ “Discover Media” e “Digital Cockpit”. La nuova dotazione di serie per Caravelle e California sarà resa nota in un secondo momento. Se al mondo esiste un veicolo commerciale che ha stabilito degli standard di riferi-
zando il tasto “View” sul volante multifunzione. Configurazione 1 Contagiri e tachimetro vengono visualizzati negli strumenti di forma circolare in modo interattivo. Al centro dello schermo viene mostrata un’informazione personalizzabile, per esempio la rubrica telefonica dello smartphone. In abbinamento al sistema di infotainment top di gamma, fra i due quadranti è inoltre possibile aprire in posizione centrale la mappa di navigazione. Configurazione 2 - In questo caso è disponibile una visualizzazione digitale senza quadranti e con diversi campi informativi. Anche qui è possibile scegliere la visualizzazione da integrare in posizione centrale, per esempio la mediateca. Sono stati inoltre ridisegnati anche i classici strumenti analogici con il display multifunzione collocato centralmente. Un altro highlight del T6.1 è rappresentato dai nuovi sistemi di navigazione del MIB3: il Discover Media (8 pollici) e il Discover Pro (9,2 pollici). La struttura grafica di questi sistemi touchscreen è stata ridisegnata; una homescreen personalizzabile permette anche di configurare le funzioni a proprio piacere,
mento in termini di sicurezza, praticità, robustezza ed è anche considerato un’icona non può che essere il T6. Il team di Albert Kirzinger, Responsabile del Design, ha quindi di proposito affinato ulteriormente solo il frontale. Kirzinger: “Il T6.1 si presenta ancora più imponente. Ora la presa d’aria è molto grande; una misura effettivamente e anche tecnicamente necessaria per i motori moderni. Allo stesso tempo siamo riusciti ad accentuare la larghezza e a ottenere un aspetto ancora più accattivante”. A questo riguardo, gli elementi trasversali che nascono dai gruppi
ottici, ora più compatti, e dalla parte superiore della calandra sono più sottili rispetto al modello precedente. “In questa zona abbiamo progettato una nuova finitura cromata doppia che si estende per l’intera larghezza e si prolunga nei fari sotto forma di fasce di LED per le luci diurne. Così il T6.1 assume un carisma assolutamente unico che lo rende inconfondibile già da lontano”. A seconda di modello ed equipaggiamento, il frontale è impreziosito da ulteriori dettagli cromati. Un’altra novità è rappresentata da un nuovo design dei cerchi e nuovi colori carrozzeria.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI A VERONA DEL MULTIVAN 6.1 DIGITALIZZATO
avanguardia
come le App su uno smartphone. Il display del Discover Pro è inoltre interamente rivestito in vetro. La gamma infotainment è completata dai sistemi MIB2 Composition Colour con ricezione radio digitale DAB+ (touchscreen da 6,5 pollici), di serie già su tutte le versioni entry
level della gamma. La novità più importante per quanto riguarda tutti i sistemi di infotainment è rappresentata da una scheda SIM integrata (eSIM). Questa dotazione è di serie con la radio Composition Colour. La eSIM rende possibile l’accesso a una vasta gam-
ma di funzioni e servizi online. Prendiamo per esempio la funzione eCall: dopo un incidente, il sistema invia automaticamente la posizione del veicolo a una centrale di soccorso e instaura un collegamento vocale. Se dal veicolo nessuno risponde, vengono informati i servizi di soc-
corso. La eSIM rappresenta inoltre l’interfaccia con Volkswagen We, un nuovo mondo di servizi online. I sistemi da 8 e 9,2 pollici del MIB3 offrono anche dotazioni quali radio via Internet e servizi di streaming musicale. Grazie alla eSIM, i comandi saranno ancora più intuitivi e quindi più semplici. Infatti i nuovi sistemi di infotainment da 8 e 9,2 pollici del T6.1 in futuro risponderanno a comandi vocali che riconoscono la voce in modo naturale. Il comando vocale verrà confrontato online all’interno di un database e trasformato automaticamente in comandi digitali. Come nel caso di altri smart device, al T6.1 basta sentire un breve richiamo: in questo caso “Ehi, Bulli”. Poi per esempio è possibile proseguire dicendo “Voglio andare al Gianicolo a Roma” e il sistema di navigazione propone subito l’indirizzo esatto come nuova destinazione. Non è tutto. Con il MIB3 viene perfezionata un’altra importante interfaccia: App Connect. Questa funzione permette di utilizzare le App presenti sul proprio smartphone, come Google Maps, Spotify, o la propria media library direttamente tramite il display del sistema di infotainment. Nei sistemi radio precedenti la comunicazione fra telefono e sistema audio era gestita utilizzando un cavo di connessione. D’ora in poi, con i sistemi da 8 e 9,2 pollici, i proprietari di iPhone potranno fare a meno di questo cavo: una volta accoppiato, l’iPhone si collega automaticamente al sistema di infotainment tramite Bluetooth e Apple CarPlay™ wireless. Inoltre adesso una stazione di carica induttiva presente nella nuova plancia permette di ricaricare in modalità wireless anche gli smartphone compatibili di tutte le marche. Volkswagen Veicoli Commerciali ha sviluppato dotazioni del tutto nuove appositamente per il lavoro quotidiano. Tra queste rientrano una presa da 230 volt sul sedile del conducente e uno scomparto dotato di serratura nel sedile doppio sul lato passeggero. È stata inoltre progettata ex novo un’opzione di carico per oggetti particolarmente lunghi, che ora posso-
no essere spinti fino sotto il sedile doppio per i passeggeri anteriori (funzione di carico passante in basso). In questo modo la lunghezza massima del vano di carico passa da 2.450 a 2.800 mm oppure da 2.900 a 3.300 mm (per le versioni a passo lungo). Il Transporter è inoltre equipaggiato di serie con una chiusura indipendente del vano di carico, che permette di chiuderlo separatamente dalla cabina di guida. Opzione 1: viene chiuso solo il vano di carico. Opzione 2: viene chiusa solo la cabina di guida. In un secondo momento verrà aggiunto un “pacchetto corrieri”, caratterizzato da elementi (alternatore, batteria o albero di trasmissione) rinforzati per sostenere le maggiori sollecitazioni generate da un utilizzo particolarmente intenso. E veniamo ai motori. Anche la gamma di propulsori è stata configurata ex novo. Il T6.1 a trazione anteriore verrà presentato sul mercato con motori Turbodiesel da 2 litri altamente efficienti (2.0 TDI). Tutti i propulsori soddisfano la norma sui gas di scarico Euro 6d TEMP EVAP. La nuova motorizzazione base eroga una potenza di 90 CV (66 kW) ed è quindi più potente (prima 84 CV (62 kW)). Nella classe di potenza superiore, adesso il 2.0 TDI sviluppa 110 CV (81 kW) e va a sostituire i motori da 102 CV (75 kW) finora disponibili. Dal modello precedente vengono ripresi il 2.0 TDI 150 CV (110 kW) e un 2.0 TDI 199 CV (146 kW). Sul motore 2.0 TDI 150 CV sono disponibili tutte le combinazioni trazione/cambio: sia con cambio manuale che DSG anche in combinazione con la trazione 4MOTION. La versione top di gamma 199 CV (146 kW) viene offerta di serie con il cambio DSG (a richiesta con 4MOTION). Grazie a una collaborazione con il partner ABT, il T6.1 sarà infine disponibile anche come Zero Emission Vehicle. Con una potenza di 112 CV (82 kW) e capacità della batteria pari a 38,8 kWh o 77,6 kWh, a scelta, sono possibili autonomie superiori a 400 km, secondo il ciclo di guida NEDC - una soluzione ottimale per l’uso professionale nel traffico urbano.
Alla rassegna veronese protagonista anche l’e-Crafter
Quando il futuro si apre a nuovi spazi “
Il futuro si apre a nuovi spazi”, è questo il messaggio lanciato al Transpotec da Volkswagen Veicoli Commerciali, nuovi spazi per la mobilità, per la sostenibilità e per tutte le tipologie di cliente, i target group, che soprattutto il Volkswagen Crafter è in grado
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di soddisfare grazie alle innumerevoli soluzioni disponibili. La lente d’ingrandimento è stata puntata sul Nuovo Volkswagen e-Crafter un veicolo con motore completamente elettrico che offre fino a 1,72 tonnellate di portata utile, una potenza di 136 CV (100 kW) e
290 Nm di coppia massima. Con un’autonomia massima di 173* km e una velocità massima di 90 km/h, l’e-Crafter soddisfa le reali esigenze di buona parte delle aziende che operano nelle aree metropolitane. Inoltre offerti all’attenzione dei visitatori della rassegna anche un
Crafter autotelaio con furgonatura refrigerata -20°C, un Crafter autotelaio allestito con cassone ribaltabile trilaterale, un Crafter furgone con allestimento officina mobile e un Crafter furgone con allestimento corriere Presso lo stand dell’allestito-
re Lamberet era invece presente un e-Crafter con coibentazione di classe rinforzata EASYFIT la nuova generazione di kit di isolamento integrato per furgoni che si avvale di una progettazione e produzione ottimizzate grazie alle nuove tecnologie digitali. Il veicolo è dotato di
gruppo frigorifero Thermo King e200 anch’esso totalmente elettrico e totalmente autonomo. Il gruppo frigo è dotato di due pacchi batterie dedicati (ognuno da 5kW e completamente separate dall’impianto elettrico del veicolo) che lo alimentano per gestire temperature da + 20 C° fino a -20°C. Questa architettura consente di sfruttare al massimo l’autonomia del veicolo senza intaccare l’energia presente nelle batterie di trazione e di utilizzare quindi e-Crafter anche nella versione isotermica.
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l 2018 è stato un anno significativo per SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali), costellato da grandi sfide e da eccezionali risultati, che hanno permesso di chiudere con un fatturato di circa 50 milioni di euro, un parco veicoli superiore alle 10mila unità e 5300 nuove commesse. Parallelamente è proseguita l’espansione sul territorio, por tando a dieci il numero del le sedi SIFÀ in Italia a fine 2018 rispetto alle sette del 2017. Una performance eccellente, che acquista ulteriore valore se si considera la contrazione generale dell’economia italiana nel 2018, che non ha risparmiato il settore dell’automotive e quello del Noleggio a Lungo Termine. L’azienda è cresciuta in modo strutturato anche a livello di organico, contando ad oggi 74 collaboratori. Per il 2019 restano confermati gli ambiziosi obiettivi del piano pluriennale, con una stima di 8mila nuovi ordini e un’ipotesi di fatturato di 87 milioni di euro. “Nonostante lo scenario economico sia stato poco favorevole -afferma Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato di SIFÀ - i risultati raggiunti nel 2018 confermano il successo della nostra formula innovativa nel setto-
SABINO FORT COMMERCIAL & MARKETING DIRECTOR SIFÀ
nuovi prodotti nel parco veicoli, ma anche nuovi progetti. “Sarà sviluppata - prosegue Sabino Fort - l’idea del Van Sharing, ovvero la condivisione di veicoli professionali utile anche nei periodi di picchi di lavoro, accanto alla pronta consegna e all’offerta di prodotti ad hoc, a condizioni decisamente vantaggiose”. Qual è oggi la dimensione del parco veicoli professionali? “Abbiamo in strada - precisa il manager SIFÀ - circa 4mila furgoni. L’obiettivo per l’anno in corso è aggiungere altre tremila unità, per arrivare a un parco di circa 7mila unità. Ma l’obiettivo non è solo crescere nei volumi, quanto differenziarci, sbarcando in nuovi segmenti”. La flotta dei veicoli commerciali SIFÀ è naturalmente multimarca, e vi sono brand adatti per ogni specifica esigenza. “I professionisti - afferma Sabino Fort - che utilizzano il veicolo per lavoro chiedono assoluta qualità e, più che al prezzo, guardano a capacità di carico, tenuta di strada, condizioni di sicurezza, potenza del frigo ecc.”. Com’è organizzata SIFÀ sul piano dell’assistenza? “Oltre alla rete delle Case costruttrici - afferma in conclusione Fort - l’Azienda ha stretto nuovi accordi che consento-
“Ora lo sbarco in nuovi segmenti” IL BRACCIO OPERATIVO NEL NOLEGGIO DI BPER BANCA HA CHIUSO IL 2018 CON UN PARCO VEICOLI OLTRE LE 10MILA UNITÀ E UN FATTURATO DI 50 MILIONI DI EURO; 4MILA I FURGONI NOLEGGIATI, PER L’ANNO IN CORSO IL TARGET È RAGGIUNGERE UN PARCO DI 7MILA VEICOLI PROFESSIONALI, SUPERANDO IL LIMITE DELLE 6 T. “L’OBIETTIVO NON È SOLO CRESCERE NEI VOLUMI MA DIVERSIFICARE I SETTORI DI BUSINESS”, AFFERMA SABINO FORT. re del Noleggio a Lungo Termine, che si fonda su un’offerta personalizzata su misura delle specifiche esigenze di ogni singolo cliente. Grazie anche al supporto di BPER Banca, nostro azionista di riferimento, vogliamo continuare a crescere mantenendo sempre un rapporto di prossimità e vicinanza ai clienti. È proprio l’approccio consulenziale tailor made il nostro punto di forza rispetto ai competitor”. Accanto a Ghinolfi, dal settembre 2017 con il ruolo di Commercial & Marketing Director Sabino Fort si è posto, tra i suoi obiettivi, anche l’ambizioso progetto del rafforzamento di SIFÀ nel segmento dei veicoli commerciali sino a 6 t, che già oggi rappresenta circa il 40 per cento degli ordini, e dello sbarco nel segmento dei veicoli pesanti oltre le 6 t. “SIFÀ - dichiara Fort, affiancato nel suo lavoro da tre Area Manager (Elena Scolari, Stefania Baldi Forti e Davide Tomasini) - possiede la licenza per il conto terzi con la quale può operare in assoluta autonomia e indipendenza nel trasporto merci. Questo ci consentirà di avere in flotta anche veicoli pesanti: abbiamo avviato il confronto con costruttori di punta che assicurano eccellenza di prodotto e, soprattutto, la capacità di adattare il veicolo ad ogni esigenza, che rappresenta la nostra mission: SIFÀ punta a fornire un “abito cucito” su misura per ogni singolo cliente”. Al momento quali sono i settori nei quali SIFÀ è presente nel noleggio di veicoli commerciali fino a 60
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q? “Dal trasporto food all’isotermico in generale fino ai corrieri - risponde Fort - abbiamo stretto partnership con clienti che beneficiano del supporto di un team dedicato, professionale e con expertise specifica nel settore. L’obiettivo que-
di MAX CAMPANELLA
st’anno è quello di valorizzare ulteriormente il marchio Van&Go; ampliare il raggio d’azione nei segmenti professionali; avere in flotta veicoli allestiti per le necessità più diffuse e proporre il noleggio non solo ai corrieri, ma anche ad azien-
de della Grande Distribuzione, per trasporto fresco e refrigerato, e del settore farmaceutico. In catalogo avremo veicoli pre allestiti, con prodotti specifici per trasporto food e pharma”. Nuovi segmenti di sbarco e
Foto di gruppo con lo staff di Area Manager di SIFÀ. In alto, Sabino Fort, Commercial & Marketing Director.
no l’intervento di officine mobili in grado di raggiungere il piazzale del cliente per affrontare ogni eventuale necessità e procedere alla riparazione in tempi rapidi, in modo che il veicolo torni su strada il prima possibile”.
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FRANCESCA SAPONARO
l 2018 può essere considerato primo anno pieno di attività di Locauto nel segmento dei veicoli professionali: qual è il bilancio in termini di volumi, posizionamento e strategia nel settore? Lo chiediamo a Francesca Saponaro, manager determinata e con una grande passione per il trasporto professionale, che la vede protagonista nel mondo dei servizi, dal tour operating nel trasporto aereo al noleggio di veicoli commerciali. Un’esperienza importante che, unita all’entusiasmo per il suo lavoro, un anno e mezzo fa ha convinto il presidente di Locauto Rent Mario Tavazza a volerla al suo fianco, come timoniere dello sbarco del noleggiatore con il marchio dell’Elefante nel settore dei veicoli commerciali, affidandole il ruolo di Direttore Business Unit Van. “Il 2018 spiega Saponaro - è stato il primo anno a pieno regime della Business Unit Van di Locauto, con una flotta dedicata che ha raggiunto sul finire dell’anno circa mille unità. La scelta strategica iniziale è stata quella di posizionarci nel mondo corporate convenzionato, tuttavia per il 2019 il piano prevede un’espansione molto importante”. Quali sono gli obiettivi que st’anno? “La strategia per il 2019 -
DIRETTORE BUSINESS UNIT VAN LOCAUTO
del gruppo frigo è Carrier Xarios 350”. Le Case costruttrici scelte da Locauto sono quindi Iveco, Volkswagen e Mercedes-Benz. “Gli allestitori scelti - prosegue il Direttore della Business Unit - sono diversi e dislocati su tutto il territorio nazionale così da permettere di trovare soluzioni sempre diverse e appetibili. Fra i vari costruttori di celle frigo emerge sicuramente Lamberet. Il noleggio a breve termine risponde a un’esigenza di velocità di risposta e risulta efficace in determinati contesti lavorativi, ad esempio l’eventuale insicurezza sui tempi di appalto. Inoltre, un professionista può avvalersi, solo per il tempo realmente necessario, di un veicolo di dimensioni diverse rispetto al proprio senza dover andare incontro a ulteriori e onerosi costi di produzione”. Quali sono le categorie professionali cui sono in particolare rivolte le proposte di veicoli frigo? “Tra le tante categorie: servizio alla ristorazione, organizzazione di eventi, GDO-Logistica, catering, street food, trasporto farmaci, commercio funghi, pesce, carni ghiaccio alimentare, cash and carry alimentari-servizio consegna, trasporto latte per latterie, produzione prodotti di salumeria,
L’Elefante punta ai frigo CON UNA SORTA DI “ONE-STOP STATION” DEL NOLEGGIO FURGONI LOCAUTO LANCIA UNA DECISA OFFENSIVA AMPLIANDO IL PARCO E DIVERSIFICANDO I VEICOLI DISPONIBILI NELL’ATTUALE RETE. GLI ALLESTIMENTI COMPRENDONO DUE CATEGORIE DI REFRIGERATI: PASSO MEDIO CON IL FAVOLOSO MERCEDES-BENZ SPRINTER 314
CDI E CELLA DISPONIBILE CON IVECO E VOLKSWAGEN. TUTTE UNITÀ EQUIPAGGIATE CON GRUPPI FRIGO CARRIER XARIOS 350 PROTETTI DA ASSISTENZA H 24. risponde la manager - si basa sostanzialmente su alcuni macro fattori: consolidamento della presenza nel mondo corporate, rafforzamento della presenza sul territorio, ampliamento del parco flotta e della sua varietà, grazie all’introduzione dei veicoli refrigerati, e maggior penetrazione nel mercato locale”. Locauto sta lanciando una forte offensiva sui veicoli allestiti: a quale esigenza del mercato rispondono veicoli allestiti a noleggio? “Il veicolo allestito disponibile per il noleggio - illustra Francesca Saponaro - risponde in modo puntuale alle
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reali esigenze delle diverse categorie commerciali interessate: aziende di trasporti, allestitori di eventi o società di catering e logistica in generale. L’offerta di Locauto Van risponde a tutte quelle esigenze che, sotto forma di replacement, pre assegnazione oppure come forma di richiesta immediata, a seguito dell’aggiudicazione di appalti, si possono presentare: una sorta di “one-stop station” del noleggio Van”. Quali sono le tipologie di allestimento oggi presenti nella flotta Locauto? “Oltre ai box con e senza sponda idraulica a marchio Iveco
di MICHELE S. ALTIERI
con volume di carico pari a 20 mc precisa Saponaro - abbiamo anche i Volkswagen Crafter a trazione anteriore, per rispondere a qualsiasi esigenza di utilizzo e di carico. In flotta troviamo anche tri-ribaltabili autocarro Iveco Daily: su questo specifico segmento stiamo valutando altre tipologie, che renderemo disponibili dalla seconda metà dell’anno”. Decisamente importante la proposta di furgoni refrigerati, che oggi rappresentano una nuova categoria in Locauto. “In questa prima fase aggiunge Saponaro - sono suddivisi in due macro categorie: passo medio
frigo con il favoloso Mercedes-Benz Sprinter 314 CDI e cella frigo, disponibile sia con Iveco sia con Volkswagen. La cella Iveco ha dimensioni importanti per questa categoria: 16 mc di volume di carico. Le dimensioni del Volkswagen sono leggermente inferiori, esattamente 13 mc: una cella più snella e maneggevole per girare in centro città con maggiore agilità. Il range di temperature per entrambe le categorie va da +20 a -20°, così da permettere la maggior flessibilità e fruibilità possibili e risultare adatto alle molteplici esigenze della clientela. La scelta
produttori caseari. Al momento - precisa in conclusione Francesca Saponaro - i punti di noleggio Locauto abilitati al noleggio dei veicoli commerciali sono 31, con l’obiettivo dichiarato per il 2019 di un importante ampliamento. I nostri centri di assistenza (carrozzerie, officine e gommisti) sono distribuiti capillarmente su tutto il territorio italiano, così da garantire tempi rapidi d’intervento per ogni tipo di problematica. Da sottolineare un aspetto non secondario quando si parla di sicurezza sul lavoro: abbiamo attivato l’assistenza h 24 con Carrier per il gruppo frigo”.
Volkswagen Crafter e, a sinistra, Iveco Daily in versione isotermica. In alto, Francesca Saponaro, Direttore Business Unit Van Locauto.
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a recente apertura del nuovo CarNext.com De livery Store di Milano, in Via Cassinis, segna un’ulteriore tappa nel piano di espansione di LeasePlan in Italia, un Paese strategico per l’azienda che gestisce 1,8 milioni di veicoli in oltre 30 pae si ed è ormai leader in due grandi mercati in crescita: il settore Car-as-a-Service per i veicoli nuovi, gestito attraverso il marchio LeasePlan, e il mercato dei veicoli usati di alta qualità riservato alle vetture datate dai tre ai quattro anni, gestito attraverso l’attività CarNext.com. Abbiamo chiesto ad Alberto Viano, da pochi mesi Amministratore delegato di LeasePlan Italia, di fare un resoconto degli obiettivi raggiunti e di illustrare le sfide del prossimo futuro, in particolare per quanto riguarda i clienti professionali. Alberto Viano, che ha assunto la carica di Amministratore delegato di LeasePlan Italia dallo scorso 1° gennaio 2019, vanta una pluriennale esperienza come consulente in Deloitte & Touche e a Marsh McLennan, dove si è specializzato nel Risk Management fino ad approdare in LeasePlan nel 2003. Dopo aver ricoperto la posizione di Risk Management and Compliance Director e di Business Unit Large Fleet Operations Director, è successi-
ALBERTO VIANO AMMINISTRATORE DELEGATO DI LEASEPLAN ITALIA
adeguati alle esigenze del cliente”. Quali sono le principali sfide che LeasePlan è chiamata ad affrontare nel mercato di riferimento? “Nel 2019 - precisa Alberto Viano - proseguiremo con la strategia che abbiamo lanciato già nel 2016 con ‘any car, anytime, anywhere’ e il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere con una proposta commerciale e operativamente interessante tutti i segmenti di clientela. Noi siamo nati per servire le large company, ma in Italia il nostro successo è arrivato quando abbiamo raggiunto il 50 per cento del nostro portafoglio con le piccole e medie imprese e oggi le prospettive di crescita sono molto interessanti anche per il mercato dei privati. Vogliamo raggiungere tutti i target e per questo abbiamo una presenza in Italia di LeasePlan che va oltre le sedi di Roma, Milano, Trento, Bologna e Genova, cercando di raggiungere tutto il territorio anche con una rete di partner di un canale indiretto che ci consente di essere presenti in ogni provincia e con continuità”. LeasePlan è anche molto attenta alle opportunità offerte dalla mobilità elettrica, a cui guarda con sempre maggiore attenzione. Il suo Indice EV Readiness 2019 mette in luce l’importanza crescente dei veicoli
Professionisti al sicuro con FlexiPlan “PROFESSIONISTI, LAVORATORI AUTONOMI E DITTE INDIVIDUALI, HANNO ESIGENZE DIVERSE RISPETTO ALLE IMPRESE E SPESSO HANNO BISOGNO DI UNA SOLUZIONE DI MOBILITÀ PIÙ FLESSIBILE E MENO VINCOLANTE RISPETTO AL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE - SPIEGA ALBERTO VIANO - FLEXIPLAN È IL PIANO DI NOLEGGIO A MEDIO TERMINE DI LEASEPLAN CHE CONSENTE DI NOLEGGIARE UN’AUTO O UN VEICOLO COMMERCIALE SOLO PER IL PERIODO CHE OCCORRE, A PARTIRE DA UN MESE, MANTENENDO TUTTI I VANTAGGI DELLE FORMULE DI NOLEGGIO PIÙ LUNGHE”. vamente diventato responsabile della Direzione Finance di LeasePlan Italia. “Il nuovo CarNext.com Delivery Store di Milano, in Via Cassinis, è importante perché consente di arrivare direttamente al consumatore con una offerta di veicoli di alta qualità anche se non più nuovi - esordisce il manager - In questo modo si allunga il ciclo di vita delle vetture, dando la possibilità di accedere a veicoli con caratteristiche pari a quelle nuove a un pubblico più ampio. Il messaggio di qualità e di eco-sostenibilità riguarda anche l’immobile stesso che rispetta i più avanzati criteri di sostenibilità ambientale. Inoltre, sono vetture che noi conosciamo per le quali abbiamo seguito tutta la storia e la manutenzione. E due promesse molto importanti: una garanzia fino a 36 mesi a seconda della durata e del valore della vettura e soprattutto 14 giorni per ripensarci. Se un nostro cliente di auto usata non è soddisfatto del modello che ha preso, ce lo porta indietro dopo 14 giorni senza problemi”. CarNext.com è sostanzialmente un mercato digitale operante a livello pan-europeo e riguardante i veicoli usati di alta qualità, che permette di fornire in modo integrato un servizio di tipo “any car, anytime, anywhere” basato su veicoli forniti direttamente dalla flotta di LeasePlan, oppure da partner esterni. Chiediamo a Viano quale ruolo riveste l’Italia nel quadro generale europeo per quanto riguarda i piani di espansione di LeasePlan? “Siamo molto soddisfatti della performance di LeasePlan Italia - risponde il numero uno della filiale
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italiana - Abbiamo chiuso 5 anni di continua crescita del business, di profitto con soddisfazione dei nostri clienti, azionisti e dipendenti e siamo molto convinti di quello che stiamo facendo. Siamo molto soddisfatti inoltre della decisione della Corporation di fare un grande investimento in Italia con lo store CarNext a Milano, con il primo in Italia e il più grande in Europa. Un anno che ha visto una crescita di flotta di oltre il 7 per cento fino a circa 140mila unità e oltre 30mila clienti. Numeri che fanno di LeasePlan Italia una delle country leader del Gruppo LeasePlan”. Quali sono oggi i punti cardine della proposta LeasePlan riservata ai clienti professionali? “Professionisti, lavoratori autonomi e ditte individuali, hanno esigenze diverse rispetto
di FABIO BASILICO
alle imprese e spesso hanno bisogno di una soluzione di mobilità più flessibile e meno vincolante rispetto al noleggio a lungo termine - spiega Alberto Viano - FlexiPlan è il piano di noleggio a medio termine di LeasePlan che consente di noleggiare un’auto o un veicolo commerciale solo per il periodo che occorre, a partire da un mese, mantenendo tutti i vantaggi delle formule di noleggio più lunghe. FlexiPlan è disponibile in due versioni. Il piano Light è la scelta giusta per chi ha bisogno dell’auto o del veicolo commerciale solo per brevi tragitti e prevede di fare al massimo 3.000 chilometri al mese. Se invece le percorrenze sono molto elevate, con il piano Full, non hai alcun tetto chilometrico e puoi usare il mezzo per tutto il tempo del noleggio senza limiti. In più, a bordo di
Il nuovo CarNext Delivery Store di Milano e, in alto, Alberto Viano.
tutte le auto è installata la Clear Box, l’esclusivo sistema di telematica LeasePlan. La Clear Box non solo monitora il comportamento dell’auto in caso di incidente e la rintraccia in caso di furto, ma tiene costantemente sotto controllo i dati su consumi e percorrenza e contatta la centrale operativa in caso di bisogno”. “Il noleggio auto a medio termine è particolarmente utilizzato da aziende con flotta di veicoli commerciali aggiunge Viano - Queste realtà non sempre riescono a prevedere con precisione le esigenze che possono sorgere durante l’anno e a fornire una soluzione adeguata per il tempo che occorre. È in questi casi che scegliere la soluzione di noleggio FlexiPlan può essere utile per risolvere in pochi minuti un problema che potrebbe causare ritardi e difficoltà nel lavoro quotidiano. I veicoli commerciali in particolare, sono molto richiesti per via della loro flessibilità e per l’incremento della domanda proveniente dal settore dell’e-commerce, dalle start up e per picchi di lavoro stagionali. In questo segmento, inoltre, il know-how tecnico risulta essere determinante: dalle configurazioni tecniche di allestimento, grazie all’elaborazione di capitolati tecnici consultabili dal cliente, alla possibilità di beneficiare di manutenzioni ordinarie e straordinarie anche sugli allestimenti di nicchia. Infine, è molto importante la capacità di offrire interventi manutentivi sulle attrezzature, in grado di ridurre i fermi tecnici dei mezzi operativi e la conoscenza specifica su ciascun comparto merceologico oltre ai consolidati rapporti di partnership con allestitori nazionali
elettrici in Europa. “Prima di tutto è positivo il fatto che il Governo in una legge di stabilità includa il tema, per cui la consapevolezza in sé ha un valore - commenta Viano - L’Italia nel nostro studio EV Readiness Index 2019 non è avanti e credo che nessuno di noi sia stupito. La vettura elettrica ha bisogno di infrastrutture e investimenti importanti. Intanto LeasePlan e SAIC Mobility Europe, una divisione della più grande azienda automobilistica cinese, hanno stretto una collaborazione esclusiva per portare in Europa il primo veicolo commerciale leggero di grandi dimensioni con alimentazione totalmente elettrica. L’accordo riguarda in particolare il veicolo Maxus EV80, e le sue estensioni presenti nella nuova linea”. “Siamo convinti conclude Alberto Viano - che la zona contigua di Milano e della Pianura Padana da Torino a Bologna ha delle caratteristiche anche fisiche che potrebbero consentire un’infrastrutturazione elettrica ampia che poi possa dare sbocco al mercato dell’auto elettrica che sta facendo dei progressi in termini di performance. Tali vetture devono essere utili per 360 giorni all’anno; potrebbero esserci quei 5 giorni rimanenti in cui occorrono vetture con caratteristiche diverse: in occasione di un viaggio a lunga percorrenza o di una escursione su strade di montagna o di altre particolari esigenze, LeasePlan è capace sempre di garantire la mobilità proponendo eventualmente una sostituzione di vettura per quei giorni all’anno nei quali la vettura elettrica non garantisce le performance sufficienti richieste in termini di autonomia”.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI FCA E GROUP PSA / PROLUNGATA LA COOPERAZIONE IN SEVEL FINO AL 2023
Programmi produttivi ancora più ambiziosi UNA DELLE JOINT VENTURE PIÙ FORTUNATE, NATA QUARANT’ANNI FA TRA IL GRUPPO FIAT E IL GRUPPO PSA, È DESTINATA A DARE ANCORA MOLTE SODDISFAZIONI AI DUE PARTNER ALMENO FINO AL
2023 COME DA ACCORDO APPENA SOTTOSCRITTO. PREVISTO ANCHE UN IMPORTANTE INCREMENTO PRODUTTIVO NEI DUE SITI DI
ATESSA IN ITALIA E DI VALANCIENNE IN FRANCIA.
F
VALENTINA MASSA TORINO
CA Italy e Groupe PSA hanno siglato un accordo che prevede il prolungamento fino al 2023 della loro collaborazione nella produzione di veicoli commerciali leggeri, che prosegue con successo da 40 anni. L’accordo prevede, tra le altre cose, la
continuazione della produzione dei modelli Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Citroën Jumper nonché l’introduzione di altre versioni per rispondere alle esigenze dei brand Opel e Vauxhall. Al fine di soddisfare la crescita della domanda prevista da FCA e Groupe PSA, i due partner hanno deciso di aumentare la capacità produttiva dello stabilimento di
Sevel a partire dal 2019, con un possibile incremento dei turni. L’accordo prevede inoltre l’utilizzo complementare di capacità produttiva di Groupe PSA per assemblare alcune versioni del veicolo commerciale più grande al fine di soddisfare la domanda dei clienti dei brand Peugeot, Citroën, Opel e Vauxhall nel medio termine. Lo stabilimento Sevel, inaugu-
LE ORIGINI DELLA JOINT VENTURE TRA FIAT E PSA
QUARANT’ANNI BEN PORTATI L e origini di Sevel (Società Europea Veicoli Lggeri) risalgono al 1978 quando venne costituita una jointventure fra la Fiat Group Automobiles (la divisione automobilistica del Gruppo Fiat, che al tempo della fondazione della Sevel era denominata Fiat Auto Spa) e il Gruppo PSA. Attualmente dispone di due impianti produttivi: uno
ad Atessa, in Italia denominato “Sevel-Sud” ed uno a Valenciennes, in Francia “Se vel-Nord”. Tale società si occupa della produzione dei veicoli commerciali e di alcuni monovolume con marchio Fiat, Fiat Professional, Lancia, Citroën e Peugeot. In passato la Sevel Sud possedeva anche uno stabilimento a Pomigliano d’Arco denomi-
nato Sevel Campania Spa che produceva il Fiat Ducato ma dopo la chiusura avvenuta nel giugno del 1994 tali linee produttive sono state trasferite nello stabilimento di Val di Sangro. Esisteva anche una analoga società in Argentina che produsse dal 1980 al 1995 vetture Fiat e PSA nello stabilimento di El Palomar e Berazategui poi rilevati al
rato nel 1981 in Val di Sangro (Atessa), ha una estensione di oltre 1 milione e 200 mila metri quadrati e circa 6.200 dipendenti. È l’impianto produttivo di veicoli commerciali leggeri più grande e flessibile in Europa, con la capacità di produrre veicoli in un’ampia gamma di configurazioni diverse. Sevel è anche uno degli stabili-
100 per cento dalla PSA. Lo stabilimento Sevel Sud Val di Sangro (in funzione dal 1981) sorge tra i comuni di Paglieta e Atessa (Chieti), e copre un’area di oltre 1.200.000 metri quadri, di cui 344.000 coperti. La fabbrica, considerata un importante motore per l’economia dell’Abruzzo, è attrezzata per tutti i passaggi dell’intero ciclo produttivo: lastratura, verniciatura e montaggio. Vi lavorano circa 6.200 persone, gran parte abruzzesi, ma vi sono anche molti molisani e
menti più avanzati al mondo in termini di specializzazione, organizzazione e performance lavorative. Lo stabilimento ospita, al suo interno, un centro di eccellenza, la “Academy”, dove i dipendenti hanno l’opportunità di ricevere formazione e migliorare le proprie capacità, oltre a prendere parte a simulazioni e creare innovazione.
stranieri. Questo è il più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa e finora sono stati prodotti Fiat Ducato, Citroën Jumper, Peugeot Boxer L’accordo per la realizzazione dello stabilimento Sevel Nord viene siglato nel 1988 mentre la produzione delle prime vetture inizia nel 1993 con le monovolume Citroën Evasion, Fiat Ulysse, Lancia Zeta e Peugeot 806. Nel 1995 si aggiungono i veicoli commerciali Citroën Jumpy, Fiat Scudo e Peugeot
Expert basati sullo stesso pianale delle monovolumi. Dal 2012, lo stabilimento torna a produrre solo veicoli del gruppo PSA e ritorna sotto la piena proprietà PSA che ha stretto poi un accordo con Toyota. Sempre frutto di questa joint-venture fra i due colossi automobilistici, è stata all’inizio della sua apparizione sui mercati anche la famiglia di minicargo (Fiat Fiorino, Peugeot Bipper e Citroën Nemo) con la produzione concentrata nello stabilimento turco Fiat della Tofas.
Prestigioso traguardo per il principe dei furgoni
Sei milioni di Ducato prodotti in 20 anni
E
cco il Ducato Natural Power (furgone, passo medio e tetto alto) che di recente ha tagliato il traguardo dei 6 milioni di unità prodotte nello stabilimento Sevel di Val di Sangro. Con livrea grigio alluminio ed equipaggiato con il propulsore a basso impatto ambientale F1 CNG Natural Power con alimentazione a metano che eroga 136 cavalli di potenza e 350 Nm di coppia massima, il principe dei fur-
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goni in Europa è capace di prestazioni del tutto paragonabili ad un motore a gasolio e di un autonomia a metano di 400 km. Acquistato da un cliente italiano per la propria attività professionale, il veicolo da record testimonia non soltanto il legame indissolubile tra il modello best seller di Fiat Professional e lo stabilimento Sevel di Atessa, in Val di Sangro, il più grande stabilimento di veicoli commerciali
leggeri d’Europa, ma anche l’indiscussa leadership di FCA nella vendita di veicoli a doppia alimentazione benzina/metano: basti pensare che, a livello europeo in oltre 20 anni, sono state immatricolate oltre 754mila tra vetture e veicoli commerciali. In particolare, la gamma di Fiat Professional annovera quattro modelli Natural Power: Fiorino, Doblò Cargo, Ducato Van, Minibus o Panorama e Panda Van.
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