Il Mondo dei Trasporti - Ottobre 2019

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MERCEDES-BENZ / L’offensiva della concessionaria Carraro dai van ai truck ai bus Gera Lario / Il Mondo dei Trasporti media partner del 6° Truck Team in the Valley Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIX - N. 283 / OTTOBRE 2019 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

INIZIATIVA DI SCANIA, LAMBERET E THERMO KING

GREEN TRUCK, TRIADE IN DIFESA DELL’AMBIENTE TRATTORE DEL GRIFONE ALIMENTATO A LNG, SEMIRIMORCHIO SR2 DEL CARROZZIERE FRANCESE E GRUPPO FRIGORIFERO IN CONFIGURAZIONE

FRIGOBLOCK: I TRE COLOSSI DEL TRASPORTO SU GOMMA PORTANO SU STRADA UN BILICO CHE PROMETTE MENO CONSUMI E PIÙ SOSTENIBILITÀ.

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano

Massimiliano Campanella da pagina 26

IVECO / Evento celebrativo per la Concessionaria Orecchia

SIFÀ /La lucana Ecotrash punta sui veicoli a noleggio per la raccolta rifiuti

NOVANTA CANDELINE CON S-WAY

ANDREA LAMARUCCIOLA VOLA PIÙ ALTO

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randi festeggiamenti per la Concessionaria Iveco Orecchia, che ha organizzato presso la palazzina di caccia di Stupinigi un evento per clienti e officine autorizzate, per celebrare il novantesimo anniversario di attività sotto il nome della famiglia Orecchia. Il dealer piemontese è un autentico punto di riferimento per i professionisti del trasporto su strada sul territorio del Nord-Ovest con sette sedi, tra cui quella storica di Moncalieri e quella del CNH Industrial Village a Settimo Torinese. Da novant’anni Iveco Orecchia è al servizio dei professionisti per ogni esigenza del trasporto su strada e delle macchine movimento terra: un’esperienza maturata sul campo che contempla un solido rapporto fiduciario con i marchi che rappresenta.

A

nche in una regione meno sviluppata sul piano economico, qual è la Basilicata, ma ricca, ricchissima di storia, tradizioni e cultura, è tutt’altro che raro incrociare bellissime realtà aziendali, fondate e sviluppate da personaggi straordinari. Siamo a Pietragalla, in piena Lucania, all’uscita della SS 658 Potenza-Melfi. È qui che incontriamo Andrea Lamarucciola, Direttore di Ecotrash Company, tra le aziende associate al Gruppo Ciclat. Mission del Consorzio è acquisire appalti e commesse, sul piano nazionale, per la fornitura di servizi che vengono affidati alle imprese socie, che a loro volta usufruiscono delle strutture tecniche e organizzative del Consorzio, garantendo l’effettuazione dei servizi con manodopera qualificata e attrezzature all’avanguardia.

Sinari a pagina 17

Ale-Fri /La famiglia Tedeschi riferimento Carrier Transicold Italia

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Altieri a pagina 30

Fraikin / Tutto pronto per l’esordio a Ecomondo della nuova business unit

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PROFESSIONISTI DELL’ASSISTENZA FRIGO SERVIZI ECOLOGICI CHIAVE DEL SUCCESSO

’assistenza vissuta con passione, la vicinanza al cliente espressa con un rapporto di amicizia e fiducia reciproco. In AleFri non sono solo valori ma qualcosa di concreto su cui tutto è nato nel 1995, quando Davide Tedeschi ha seguito quella sorta di “vocina” interna, l’intuizione che da ragazzo gli diceva cosa fare.

eader europeo nel noleggio di veicoli industriali, Fraikin si propone sul mercato come partner di trasportatori di ogni settore. Sin dal suo sbarco nel nostro Paese, la filiale italiana, guidata dall’Ad Claudio Gariboldi, ha individuato, tra i settori sui quali focalizzare la sua offensiva, anche quello dell’igiene urbana.

Servizio da pagina 48

DAF TRUCKS

Servizio da pagina 6

KITA

REALTRAILER

IVECO / TENTORI

EV INDUSTRIAL

I 40 anni di Cavi Diesel Maxi fornitura a So.Log. Krone sbarca ad Anzio Redaelli partner al top Kögel e TMT per Bertoni

Servizio a pagina 20

Servizio a pagina 54

Basilico a pagina 52

Servizio da pagina 36

Campanella a pagina 18

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali



IL MONDO DEI TRASPORTI

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MAN / PRIME PROVE PER IL SUPERLEGGERO D15

Benvenuto ultraleggero PROPULSORE A SEI CILINDRI, EREDE DEL D20, SI PROPONE COME SOLUZIONE PER CHI RICHIEDE POTENZE MEDIE, OTTIMI VALORI DI COPPIA E CONSUMI CONTENUTI. IL NUOVO MOTORE PESA 230 KG IN MENO DEL PREDECESSORE, È OMOLOGATO EURO 6D E DISPONIBILE CON TRE POTENZE DA 330, 360 E 400 CV. DÀ IL MASSIMO IN ABBINAMENTO AI SISTEMI SVILUPPATI DALLA CASA DEL LEONE PER AUMENTARE LA SICUREZZA E RENDERE MENO STRESSANTE IL LAVORO DELL’AUTISTA.

È

MICHELE S. ALTIERI VERONA

il pioniere dei motori leggeri, la punta di diamante dei motori MAN per l’ammiraglia TGX, per il dinamico trattore TGS e per la gamma di bus urbani del Leone. Il nuovo motore MAN D15 a 6 cilindri in linea e 9 litri (9.037 cc) si propone con tre potenze 330, 360 e 400 cv - e una coppia massima compresa tra 1.600 Nm e 1.800 Nm. Struttura compatta e quindi più leggera, il nuovo D15 pe sa 230 kg in meno della precedente versione D20, con conseguente positivo guadagno in carico utile. Per questo motore il costruttore di Monaco ha adottato il post-trattamento dei gas di scarico grazie alla perfezionata tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction) in combinazione con il filtro a rigenerazione continua MAN CRT (Continously Regenera-

ting Trap). Grazie a questa soluzione, le emissioni di NOX (gli ossidi di azoto) sono prossime allo zero. La sovralimentazione è garantita da una singola turbina monostadio, tranne nella versione da 400 cv dove la turbina è a

geometria variabile. MAN D15 è dotato di freno motore a potenza regolabile fino a 350 kW TurboEVBec: grazie a una valvola di regolazione elettronica a posizionamento pneumatico, antistante al turbocompresso-

re, garantisce in frenata una contropressione maggiore. Inoltre, sono previste di serie due prese di forza installate al motore e, come optional, si può richiedere l’installazione di alternatori da 400500 V con raffreddamento ad acqua e trasmissione a cinghia per gruppi refrigeranti con potenza fino a 30 kW. I primi test su strada del D15 hanno offerto l’opportunità di prendere confidenza con una serie di sistemi sviluppati da MAN per aumentare la sicurezza e rendere

meno stressante il lavoro dell’autista. MAN ComfortSteering è un motore elettrico che aumenta la forza sullo sterzo generata dal conducente a seconda della situazione, riducendo così lo sforzo necessario per sterzare e rendendo lo sterzo più preciso e confortevole. Per evitare il rischio di uscire dalla propria corsia per distrazione o colpi di sonno, il sistema LRA (Lane Return Assist) mantiene il veicolo all’interno della carreggiata, mentre LGS (Lane Guard System) tramite un se-

La funzione DP (Driver Performance) è una delle innovazioni introdotte da MAN con il nuovo motore D15.

gnale sonoro avverte l’autista se il vei colo oltrepassa la corsia. ACC (Adaptive Cruise Control) con Stop&Go regola invece automaticamente la distanza dal veicolo che precede a velocità comprese tra 0 e 25 km/h e lo rallenta fino al l’arresto, se necessario, spegnendo automaticamente il motore in caso di brevi soste. La sofisticata combinazione di dati provenienti da sensori radar e telecamera consente a EBA2 (Electronic Brake Assist, assistente alla frenata d’emergenza) di interpretare in modo affidabile anche gli scenari di traffico più difficili e quindi attivare la frenata di emergenza solo se necessario. MAN VAS è invece il sistema di telecamere che aiuta il conducente ad a ve re una visione completa delle aree circostanti il veicolo, fornendo un valido supporto non solo in fase di marcia ma anche durante le manovre.

RISCONTRI POSITIVI A BORDO DI TRE TGS CON DIVERSI ALLESTIMENTI

PRIMO TEST IN CAVA, SECONDO NEL LUNGO RAGGIO, TERZO IN TRATTO URBANO I l primo veicolo ed essere sottoposto al testdrive del motore D15 è il trattore TGS 18.400 4x2 con al traino una vasca a pieno carico, quindi 40 t di peso totale a terra, che consente di verificare un’altra innovazione introdotta con questa motorizzazione: il tasto DP (Drive Performance) garantisce maggiore spunto e cambi di marcia più rapidi quando le situazioni lo richiedono. 400 cv per 40 t di PTT sono una condizione estrema, ma il D15 mostra di poterli gestire bene ricorrendo all’utilizzo nei momenti più difficili (immissione negli incroci e ripartenze in leggera salita come il tratto sterrato in cava) con la modalità DP che mostra tutta la sua efficacia e utilità. Promosso a pieni voti anche il freno TurboEVBec, efficiente e sempre pronto a intervenire a supporto quando si tratta di ridurre drasticamente la velocità. Sul lungo tratto autostradale che conduce alla cava si apprezza la guida confortevole e silenziosa: i dati riscontrati al fonometro confermano D15 come motore particolarmente silenzioso, considerando che al minimo si registrano 60 db che salgono a 65/68 db in viaggio e non superano mai i 70 db sotto sforzo. Secondo veicolo in prova un trattore TGS

18.400 4x2 con semirimorchio telonato e PTT di poco inferiore alle 30 t: dieci tonnellate in meno si sentono e quindi non è necessario utilizzare frequentemente la funzione DP nonostante il percorso scelto, a dispetto delle dimensioni del veicolo, sia quasi interamente su strade urbane e interurbane. Il test drive consente di verificare l’importanza di funzioni come MAN ComfortSteering con LRA che confermano entrambi la loro validità ed efficienza anche su percorsi extraurbani, mantenendo il veicolo in carreggiata. Efficace e utile anche l’ACC con Stop& Go che debutta sul cambio TipMatic a 12 rapporti, comune a tutti i tre veicoli in prova: è comodo e sicuro seguire il veicolo che precede adeguandosi automaticamente alla sua velocità e ai suoi rallentamenti. Pratico e affidabile, per la sicurezza di tutti gli utenti della strada e anche degli autisti che possono guidare in modo più tranquillo e rilassato. Terzo protagonista un carro TGS 18.330 4x2 da 330 cv allestito con box di alluminio per un PTT di 18 t, equipaggiato con freno motore Turbo-EVBec senza la funzione DP. Per quanto riguarda i sistemi di sicurezza e dell’ausilio alla guida, sul montante lato guida

c’è un monitor con il quale è possibile avere una visione completa e perimetrale dell’area attorno al veicolo. In questo modo si migliora la sicurezza dell’autista e di tutti gli utenti della strada. Accessorio non solo utile nelle curve, per evitare eventuali ostacoli, ma anche

per avere sempre sotto controllo tutto il perimetro del veicolo. Quanto al motore D15, con questo allestimento offre il meglio delle proprie potenzialità: silenzioso, agile, parco nei consumi e maneggevole nel traffico urbano, che è quanto sta a cuore ai clienti.


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“IL MONDO DEI TRASPORTI” MEDIA

Sul Lario per un

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MAX CAMPANELLA FABIO BASILICO GERA LARIO

uando buona volontà e voglia di fare si uniscono a una cornice sug gestiva qual è il lago di Como e al desiderio di trascorrere un weekend in allegria, nulla può fermare una kermesse di successo qual è “Truck Team in the Valley”. Neanche il tempo che, preannunciato pessimo nei giorni precedenti, non solo nel giorno di apertura ha concesso una splendida giornata di sole, ma ha persino tenuto nella fase conclusiva, permettendo a tutti prima di trascorrere una serata all’aria aperta in compagnia e, infine, di svolgere regolarmente la cerimonia di premiazione. Giunta alla sesta edizione, quest’anno sostenuta come main sponsor da MAN Center Milano, la manifestazione di Gera Lario è iniziata sei anni fa quasi per gioco, per ricam-

biare gli autotrasportatori del Sud Italia che ospitavano i colleghi della Valtellina in eventi simili organizzati nel Mez zogiorno. Da quel momento, Davide Ioli, Luca Sceffer, Simone Persenico e il team di organizzatori, costituito da una decina di persone, hanno proposto come location Gera Lario, grazioso paesino comodo per la prossimità dall’uscita della SS 36 e con un ampio piazzale disponibile sulla sponda del lago, praticamente sulle rive del Lario. Negli anni la kermesse è cresciuta, nel numero di partecipanti, di espositori presenti e in quello di visitatori, da rappresentanti del mondo del trasporto a tutto tondo a semplici appassionati, curiosi e turisti. Da qualche anno il Truck Team in the Valley è diventato raduno di riferimento per autotrasportatori provenienti da ogni angolo del Belpaese e anche dall’estero. Quest’anno non mancavano Svizzera, Au-

IL MALTEMPO NON HA FERMATO IL SESTO TRUCK TEAM IN THE VALLEY, TRADIZIONALE RADUNO D’INIZIO SETTEMBRE TENUTOSI A GERA LARIO. OLTRE 185 I PARTECIPANTI ALL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO, CON MAIN SPONSOR MAN CENTER MILANO. TRASPORTATORI, TURISTI E CURIOSI AL NOSTRO CORNER PRESSO LO STAND DI EV INDUSTRIAL, AL SUO ESORDIO UFFICIALE CON IL NOLEGGIO DI TRATTORI E UN VOLVO FH CON AGGANCIATO UN PIANO MOBILE TMT CONCHIGLIA. ALL’INGRESSO DELLO SPAZIO DEDICATO AL RADUNO, MERBAG CON DUE MERCEDES-BENZ ACTROS E ALTRETTANTI FUSO CANTER.

L’appuntamento a Gera Lario anche quest’anno ha richiamato un gran numero di trasportatori, ciascuno con il suo gioiello.

stria e persino Olanda. Alla fine si sono contati 185 partecipanti, oltre a una quindicina di veicoli degli espositori, ciascuno col proprio trattore, adornato e personalizzato: da chi lo ha trasformato in una vera e propria discoteca a chi preferisce trasmettere un’immagine simbolica del proprio sé, da chi fa sfoggio delle performance del proprio compagno di lavoro a chi preferisce trasmettere un messaggio di sicurezza sfruttando immagini che richiamano il cielo. Il clou dell’evento il sabato sera: mentre arrivavano gli ultimi trucker partecipanti, i presenti dimostravano in concreto tutta la loro preparazione allestendo barbecue, tavolate, serate all’aperto con tanto di spettacoli dal vivo e intrattenimento.

Al loro arrivo, ogni partecipante ha ricevuto - unitamente a gadget, numero identificativo e scheda d’iscrizione - una copia del nostro magazine: per la prima volta “Il Mondo dei Trasporti” è stato media partner dell’evento, garantendo non solo, come nelle ultime due edizioni, la presenza di cronisti e fotografi, ma con un corner informativo, allestito presso lo spazio espositivo di EV Industrial. La Concessionaria Kögel e TMT per Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria, già presente nelle passate edizioni, ha riconfermato l’esposizione a Gera, dove ha portato al debutto ufficiale il suo nuovo servizio di noleggio trattori, che si affianca a quello dei semirimorchi con il marchio EV Rental. Sul Lario


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PARTNER DELLA SESTA EDIZIONE

weekend di festa

Novità di quest’anno, molto apprezzati l’area giochi e il servizio griglieria-cucina, che affiancava altri chioschi-bar e numerose attrazioni per i più piccoli, per consentire all’intera famiglia di trascorrere un al legro weekend. “Siamo mol to soddisfatti - il commento degli organizzatori per la partecipazione, per la presenza di tante famiglia e soprattutto per lo spirito che si è vissuto in un weekend di fe sta. Ringraziamo lo staff per la consueta dedizione: ciascuno ha contribuito a ren-

era esposto un Volvo FH con logo EV Rental e, agganciato, un piano mobile TMT Conchiglia. Tanti appassionati al nostro corner hanno avuto l’occasione di sfogliare in anteprima il numero di Settembre del nostro magazine e chiedere ai cronisti informazioni sul le nostre pubblicazioni. Alcune aziende di trasporto hanno ricevuto in omaggio co pia dell’Annuario Trucks&Vans 2019, trovando utile e immediata la consultazione delle schede tecniche di tutti i veicoli industriali e commerciali presenti sul mercato italiano. È stata per noi l’occasione di conoscere da vicino alcune realtà dell’autotrasporto italiano, dandoci l’opportunità di realizzare interviste. Tra gli espositori che han-

no rinnovato la loro presenza Merbag, presente da quattro anni: all’ingresso della fiera la Concessionaria MercedesBenz esponeva due nuovi Mercedes-Benz Actros e altrettanti Fuso Canter. I pesanti stradali della Stella erano esposti nella nuova versione, la quinta Serie lanciata quest’anno con cockpit e sistemi di sicurezza di ultima generazione, nonché con le Mirror Cam, telecamere che sostituiscono i tradizionali specchietti retrovisori. Uno dei due modelli era esposto per il servizio ADR su tratte internazionali, che richiede per omologazione l’utilizzo degli specchietti. I due Canter, guidabili con patente B, erano esposti con ribaltabile Cantoni, uno con cabina tradizionale, l’altro con cabina extra large.

dere indimenticabile anche questa edizione. Grazie anche a tutti gli sponsor per l’indispensabile supporto e appuntamento a tutti a Gera Lario a settembre 2020”. Per informazioni è attiva la pagina ufficiale Facebook “Truck Team in the Valley”, si può scrivere via mail all’organizzazione a truckteaminthevalley@libero.it o si possono contattare direttamente i tre autotrasportatori valtellinesi Simone (339-8689524), Luca (349-8064594) e Davide (346-8016319).

I partecipanti al tradizionale raduno di Gera Lario si sono presentati con le splendide ammiraglie della loro flotta.


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MAX CAMPANELLA MILANO

eader europeo nel noleggio di veicoli industriali, Fraikin si propone sul mercato come partner di trasportatori di ogni settore. Sin dal suo sbarco nel nostro Paese, la filiale italiana, guidata dall’Amministratore delegato Claudio Gariboldi, ha individuato, tra i settori sui quali focalizzare la sua offensiva, anche quello dell’igiene urbana. Offensiva che si è concretizzata quest’anno con l’ingresso nella squadra di ma nager di Carmine Elia, profondo conoscitore del segmento, con quasi 15 anni di esperienza specifica nel noleggio di veicoli per la raccolta dei rifiuti. Dopo le prime forniture, tra cui le più significative a SEA, Green Up e Orso Blu, per la prima volta Fraikin Italia si presenta al Salone Ecomondo, in calendario a Rimini Fiere dal 5 all’8 novembre, con uno stand tutto suo, con l’intero team specializzato nell’igiene urbana e due veicoli esposti: all’interno un elettrico Goupil per lo spazzamento e, all’ingresso principale della fiera, uno scarrabile per missioni più gravose. “La presenza a Ecomondo spiega Gariboldi - si colloca perfettamente nella strategia di diversificazione dei segmenti di mercato in cui Fraikin intende proporsi come partner per le aziende di trasporto: per sua natura Fraikin ha la vocazione di player presente in ogni campo del trasporto, accanto ai classici trattori, van e motrici-semirimorchi. Calando questa strategia globale nel contesto del mercato italiano, è evidente quanto quello del trasporto rifiuti rappresenti un segmento strategico per Fraikin, per l’importanza che esso riveste nel nostro Paese e per le competenze che Fraikin può mettere a disposizione degli operatori di questa specifica nicchia di mercato”. Sul piano internazionale, uno dei punti di forza di Fraikin è rappresentato dalla disponibilità di veicoli allestiti. “A breve termine nei prossimi anni - precisa Gariboldi - il nostro focus ci vedrà rafforzare la presenza nei segmenti classici (trattori, van e semirimorchi), nel trasporto refrigerato, nei veicoli allestiti e nell’igiene ambientale. Quattro capisaldi che, naturalmente, potranno cambiare strada facendo per seguire l’evoluzione del mercato e rispondere costantemente alle necessità dell’autotrasporto”. Veniamo all’igiene ambientale: con quale strategia Fraikin si propone oggi agli

SEGUENDO L’OFFENSIVA A TUTTO CAMPO CHE CONTRADDISTINGUE LA PRESENZA SUL MERCATO DEL NOLEGGIATORE

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AL SALONE ECOMONDO ESORDIO DELLA

Raccolta rifiuti:

FRANCESE, LEADER EUROPEO NEI VEICOLI INDUSTRIALI, LA FILIALE ITALIANA SBARCA A RIMINI

FIERE

CON DUE VEICOLI ESPOSTI: UN LEGGERO ELETTRICO GOUPIL PER LO SPAZZAMENTO E UNO SCARRABILE PER TRASPORTO PESANTE SU TELAIO IVECO.

“ATTORNO ALLA FIGURA DI CARMINE ELIA STIAMO COSTRUENDO UN TEAM DI PERSONE DEDICATE ALL’IGIENE AMBIENTALE, PARTE DI UNA REALTÀ PIÙ AMPIA OGGI AFFERMATA NEI CLASSICI SETTORI DEI TRATTORI E SEMIRIMORCHI”, SPIEGA L’AD CLAUDIO GARIBOLDI.

operatori della raccolta rifiuti? “Si tratta - risponde l’Amministratore delegato - di un settore strategico sin dall’inizio per Fraikin Italia, sul quale oggi investiamo risorse importanti. Innanzitutto con un team dedicato, che nella persona di Carmine Elia trova un coordinamento esperto e di grande competenza. A Ecomondo saremo presenti con l’obiettivo di comunicare agli operatori il frutto di questi investimenti”. Con quale “chiave di differenza” Fraikin si propone in un settore comunque molto competitivo qual è l’igiene urbana? “Il servizio premium con un canone unico e definito - afferma Gariboldi - è alla base del nostro business model, che vale per ogni tipo di veicolo industriale e commerciale. L’approccio full service si declina anche per la raccolta rifiuti, dove troviamo lo stesso livello di personalizzazione possibile, che non re-

Carmine Elia, Responsabile della Business Unit Igiene ambientale di Fraikin Italia, consegna le chiavi dei Goupil elettrici a Gianni Zulato, Vicepresidente della Cooperativa Orso Blu; al suo fianco Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia. La filiale italiana del noleggiatore francese è sempre più attiva nel dinamico settore dell’igiene ambientale.


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BUSINESS UNIT DEDICATA ALL’ECOLOGIA

con Fraikin è ok!

gna sovrano in questo settore, troppo spesso caratterizzato da rigidi standard, che non soddisfano le esigenze degli o peratori. Vogliamo portare flessibilità anche nel trasporto rifiuti: il noleggio Fraikin è sinonimo di servizio calato sull’esigenza del cliente, dal mezzo sostitutivo alle manutenzioni alle assicurazioni. Un settore come l’igiene ambientale, che ha logiche operative particolari, beneficerà della nostra comprovata competenza: siamo abituati a gestire tematiche di assistenza spinte, ad esempio in un segmento difficile qual è quello dei frigoriferi”. Nascerà quindi una Business Unit dedicata esclusivamente ai rifiuti? “La stiamo costruendo - precisa Gariboldi - attorno alla figura di Elia che, dedicandosi direttamente al rapporto con il cliente, sarà supportato da personale di back office, dedicato alla parte operativa. Una Business U-

nit che, a sua volta, sarà parte integrante di una struttura già avviata in altri settori e beneficerà delle sinergie ad esempio nell’operare con Reti specifiche del settore: entriamo a 360 gradi nell’igiene ambientale coinvolgendo i dealer e gli allestitori, con i quali abbiamo già partnership sviluppate e consolidate, e basandoci sulla collaborazione avviata con le Case costruttrici”. Ecomondo sarà dunque la vetrina di presentazione della nuova Business Unit? “Sarà anche l’inizio - afferma in conclusione il numero uno di Fraikin Italia - di una nuova, ulteriore sfida: replicare nel trasporto rifiuti il nostro Business Model che ci rende l’unico player europeo nel noleggio operativo in tutti i settori”. L’approccio al noleggio nell’igiene ambientale sarà inoltre caratterizzato dall’attenzione all’aspetto green dei veicoli. Riprova ne è la con-

Pagina 7 segna di 12 unità Goupil completamente elettriche che Fraikin ha consegnato alla Cooperativa Orso Blu per lo spazzamento della città di Vercelli. Altra caratteristica la diversificazione, come dimostrano le otto unità di scarrabili a tre assi consegnati alla lombarda Green Up. “Le due forniture - afferma Carmine Elia - dimostrano la capacità di Fraikin di proporsi come partner a tutto tondo per le imprese del settore, con un full service reale per svolgere ogni tipo di attività, dai veicoli agili, assolutamente a loro agio nelle vie di un centro cittadino come Vercelli, nel caso di Orso Blu, ai mezzi di grandi dimensioni per il trasporto di rifiuti industriali per Green Up”. Con un’esperienza di quasi 15 anni nel noleggio per società pubbliche e private, Elia ha maturato una formazione tecnica presso i principali fornitori di telai e attrezzature. Qual è il vantaggio del noleggio nell’igiene urbana? “Il noleggio - spiega il Responsabile della Business Unit dedicata all’ecologia - blocca sostanzialmente le due variabili principali di un investimento economico: le spese per la manutenzione dei veicoli e la necessità di modificare, nel corso dell’appalto, la tipologia dei veicoli impegnati. Nel primo caso, avere una rata fissa per l’intera durata dell’appalto permette una gestione più controllabile della flotta e, quando l’appalto è di breve durata, di massimizzare l’efficienza dell’investimento: l’operatore ha un solo fornitore e può liberare risorse oggi impegnate in attività quali polizze assicurative, lavori di

carrozzeria, verifica degli pneumatici ecc. Il secondo aspetto è decisivo: Frai kin non è un fornitore ma un partner, che accompagna l’azienda con un vero full service. Durante l’appalto occorre sostituire dei mezzi? Fraikin si fa carico del problema e lo risolve, scaricando il clien te dell’aggravio che ne consegue e senza dover interrompere il servizio”. Possiamo sintetizzare che con il noleggio si passa dal concetto di possesso a quello di utilizzo concreto di un veicolo? “A ciascuno il suo mestiere: l’azienda cliente - precisa Carmine Elia - che si occupa della raccolta rifiuti è chia mata a svolgere bene quest’attività, a farlo nel migliore dei modi. Lo stesso avviene con Fraikin: si occupa dei veicoli nel migliore dei mo di, dall’allestimento alla consegna fino alla loro manutenzione e, infine, alla valutazione e all’eventuale ritiro in permuta”. A che punto è la squadra della Business Unit dedicata? “La stiamo costruendo - afferma Carmine Elia - con figure esperte nel settore per la parte com merciale e tecnica, in modo da tessere rapporti continuativi e costanti con i principali costruttori di telai e attrezzature. L’obiettivo è fare in modo che, entro il 2020, l’i giene ambientale rappresenti una fetta importante del fatturato di Fraikin Italia nel noleggio a breve e lungo termine. Le prime forniture sono piuttosto incoraggianti: il mercato dimostra di apprezzare la presenza di un player internazionale, in grado di proporre un’estesa gamma di servizi”.

La squadra al completo di Fraikin Italia, guidata dall’Amministratore delegato Claudio Gariboldi.

I DUE MEZZI ESPOSTI ESEMPLIFICATIVI DELLE FORNITURE A GREEN UP E ORSO BLU

DALLA TRAZIONE ELETTRICA AI VEICOLI PESANTI PER RIFIUTI INDUSTRIALI I due veicoli presenti a Ecomondo - nell’area esterna uno scarrabile a tre assi su telaio Iveco, all’interno un veicolo leggero Goupil, cento per cento elettrico, per lo spazzamento - sono esemplificativi di due importanti forniture che caratterizzano l’esordio della Business Unit di Fraikin Italia dedicata all’ecologia. Green Up, con uffici amministrativi a Milano e sede operativa a Collegno, alle porte di Torino, ha inserito nel parco otto unità di scarrabili destinate al trasporto di rifiuti industriali, oggi core business dell’azienda. Partita come piccola realtà dedicata allo spazzamento, Green Up, forte di una struttura finanziaria in crescita, è oggi punto di riferimento nella gestione dei rifiuti speciali e dei servizi per l’ambiente, per i quali mette a disposizione veicoli da trasporto di grandi dimensioni. “La richiesta del

cliente - spiega Carmine Elia - era relativa a veicoli frutto di una competenza tecnica importante, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza nelle tratte dei rifiuti industriali. Green Up ha individuato in Fraikin il partner ideale per il trasporto, parte di una filiera che si conclude con la valorizzazione dei rifiuti speciali”. Attenzione all’ambiente e al sociale nella fornitura per Orso Blu, Cooperativa con sede a Biella che dà lavoro a persone socialmente svantaggiate o in sofferenza (ex detenuti, invalidi in età lavorativa ecc.), che rappresentano circa il 30 per cento dei 560 lavoratori che gravitano attorno alla sua attività. Nata nel 1992 al Centro di salute mentale di Biella, per volontà del compianto primario, dottor Emanuele Lomonaco, oggi è presieduta da Giancarlo Ogliaro, affiancato dal vice

Gianni Zulato; Amministratore delegato Andrea Zanta, in carica dal 2010. “Dal 1997 spiega Zulato - effettuiamo la raccolta carta a Biella e i servizi di spazzamento a Gallarate e Trino Vercellese. Stiamo partecipando a diverse gare e, con l’aggiudicazione dello spazzamento a Vercelli, abbiamo optato per il noleggio di 12 spazzatrici, che vanno a integrare il nostro parco di sei mini compattatori e alcuni Piaggio Porter. Abbiamo voluto provare la trazione elettrica e cercato un partner che garantisse efficienza e competenza tecnica: l’incontro con Fraikin ha fatto al caso nostro, ci hanno fornito veicoli evoluti sul piano tecnico garantendo la flessibilità. Se nel corso dell’appalto ci rendiamo conto che occorre un veicolo diverso, Fraikin lo sostituisce e si occupa di risolvere il problema. Rispetto alla gestione diretta, considera-

ta la complessità del veicolo, il noleggio dà più sicurezza. Nel caso di Fraikin, sapere che in caso di imprevisto possiamo contare su un riferimento per noi è essenziale”. Orso Blu sta conoscendo una crescita esponenziale negli ultimi anni, passata com’è da 130 persone nel 2012 alle attuali 560 e chiudendo il 2018 con un fatturato complessivo di circa 12 milioni di euro. “Il settore dell’igiene ambientale - afferma Elia - conosce evoluzioni continue, con capitolati che si aggiornano di continuo, mentre gli affidamenti in gara sono sempre meno lunghi e non garantiscono l’ammortamento. Il noleggio Fraikin consente a clienti come Orso Blu di avere un parco sempre adeguato e flessibile: il nostro obiettivo, in ogni caso, è accompagnare il cliente in modo imprenditoriale nello sviluppo della sua attività”.


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SCANIA AMPLIA LA PROPOSTA 13 LITRI CON IL NUOVO MOTORE DA 540 CV

L’offerta è sempre avanzata

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FABIO BASILICO SÖDERTÄLJE

’offerta 13 litri di Scania fa un ulteriore passo in avanti con l’ingresso in gamma del nuovo motore da 540 cv. Il nuovo propulsore è stato concepito soprattutto per applicazioni e clienti che richiedono potenze elevate e un’ottima guidabilità combinate con la sensibilità al carico utile o a limitazioni del peso sull’assale anteriore. “Fedeli alla nostra promessa di garantire un’offerta sempre più su misura, abbiamo risposto all’esigenza dei nostri clienti di avere una versione top di gamma del nostro fiore all’occhiello da 13 litri - ha evidenziato Ale xan der Vlaskamp, Senior Vi ce President Direttore di Scania Trucks - La nostra gamma di motori 6 cilindri in linea è leader di mercato per quanto riguarda i consumi. I veicoli Scania con motore da 13 litri, in particolare, sono stati incoronati ‘Green Truck’ in Germania per il terzo anno consecutivo, un risultato davvero straordinario”. Scania offre ora 5 livelli di potenza del noto motore da 6 cilindri in linea: 370, 410, 450, 500 e appunto 540 cv. La nuova unità da 397 kW/540 cv a 1.800 giri/min con coppia massima di 2.700 Nm a 1.000-1.300 giri/min condivide gran parte della tecnologia con il gemello da 368 kW/500 cv, a partire dal turbocompressore a geometria fissa con cuscinetti a sfera invece di bronzine. “Il potente motore da 540 cv è pensato principalmente per quei clienti e mercati in cui aspetti legali riguardanti l’assale anteriore impediscono la scelta di un motore V8 - ha sottolineato Vlaskamp - In generale, è un motore perfetto per chiunque abbia bisogno di maggiore potenza per le proprie operazioni di tra-

IL NUOVO PROPULSORE È STATO CONCEPITO SOPRATTUTTO PER APPLICAZIONI E CLIENTI CHE RICHIEDONO POTENZE ELEVATE E UN’OTTIMA GUIDABILITÀ COMBINATE CON LA SENSIBILITÀ AL CARICO UTILE O A LIMITAZIONI DEL PESO SULL’ASSALE ANTERIORE. OFFRE ORA

a alcuni mesi è iniziata una nuova collaborazione commerciale fra Italscania e Industrie Macchine Perlini che prevede la fornitura di motori industriali Scania destinati a diventare il cuore pulsante dei dumper Perlini DP 405WD (da 40 tonnellate metriche di capacità) e Perlini DP 705WD (65 tonnellate metriche di capacità). Questi nuovi dumper verranno impiegati in vari teatri operativi quali cave, miniere, cementifici e fonderie all’interno di vari Paesi della UE. “I motori Scania di questa fornitura sono tutti conformi alla normativa EU Stage V, nello specifico si tratta del modello DC13 313A da 405 kW e del DC16 385A da 566 kW - afferma Riccardo Moraglia, Responsabile vendite motori marini & industriali all speed di Italscania - Siamo molto soddisfatti per questa

5 LIVELLI DI

POTENZA DEL NOTO MOTORE DA 6 CILINDRI IN LINEA: 370, 410, 450, 500 E APPUNTO 540 CV. LA NUOVA UNITÀ EROGA 397 KW/540 CV A 1.800 GIRI/MIN CON COPPIA MASSIMA DI 2.700 NM A 1.000-1.300 GIRI/MIN.

sporto. Con la giusta rapportatura, funzionerà bene sia nel trasporto legname che di tulipani. In quest’ultimo caso i veicoli percorrono le autostrade d’Europa con carichi piuttosto leggeri ma con attenzione ai consumi di carburante e alle velocità medie”. Quello che accomuna tutti i motori Scania da 13 litri sono le prestazioni in termini di consumo di carburante e l’utilizzo della tecnologia pura SCR per il trattamento delle emissioni. L’innata solidità, unitamente alla manutenzione Scania con piano flessibile portano a risultati ottimali sia in termini di costi

che di uptime, garantendo un’efficiente economia operativa totale. “I migliori consumi di carburante e il rapporto peso/potenza ottimizzato renderanno questo motore una scelta attrattiva per molti clienti Scania - ha detto ancora Alexander Vlaskamp - 2.700 Nm già a partire da 1.000 giri/min consentono, per esempio nelle ap plicazioni di trasporto legname, di avere un ottimo spunto grazie anche agli assali con riduzione ai mozzi e di effettuare cambi marcia rapidi con un’eccellente erogazione di coppia a bassi regimi motore”.

Interessante collaborazione commerciale tra Italscania e Industrie Macchine Perlini

Il cuore pulsante dei dumper D

SCANIA

nuova collaborazione commerciale con il brand Perlini, da sempre apprezzato e riconosciuto sul mercato a livello globale. Ancora più orgogliosi di a dempiere pienamente alle richieste del committente con una gamma di prodotto dalle apprezzate caratteristiche quali durata e affidabilità, efficienza operativa, generose curve di coppia disponibili già dai bassi giri, consumi contenuti e massima reattività nell’erogazione delle potenze. I tecnici Perlini hanno, inoltre, apprezzato un altro aspetto squisitamente tecnico dei motori Scania da noi proposti, vale a dire il loro ottimale accoppiamento con le trasmissioni dei dumper Perlini”. Un ulteriore e sostanziale plus che ha interessato la nuova proprietà di Industrie Macchine Perlini Spa è la connettività della gamma Scania. Da quest’anno i motori Scania per le applicazioni marine e industriali sono tutti dotati del modulo Scania Communicator C300, che

permette un collegamento e un monitoraggio in continuo e in remoto dei motori da parte del cliente finale, dell’OEM e della rete di assistenza Scania nel mondo. “Ciò si concretizza con l’ottimale gestione operativa della macchina realizzata dall’OEM, il quale sarà in grado di offrire al cliente un ulteriore e indubbio beneficio nel controllo complessivo del suo mezzo”, sottolinea Moraglia. Paolo Carri, Direttore Motori Industriali & Marini di Italscania conclude: “Siamo, inoltre, consapevoli che la continua e costante crescita di immagine del marchio Scania nel settore dei motori M&I ha giocato un ruolo importante nell’acquisizione di questo nuovo OEM, oltre all’indiscutibile vantaggio, esteso a tutti i clienti Scania, di potersi affidare con massima fiducia alla nostra rete di assistenza globale gestita dal sistema Scania Assistance, ottimamente organizzata e capillarmente presente sul territorio a livello mondiale”.



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IN AUTOSTRADA LUNGO UN PERCORSO LIBERO DI CIRCA 250 KM PER ASSAPORARE SENSAZIONI E IMPRESSIONI CHE LA NUOVA GENERAZIONE DELL’AMMIRAGLIA TRUCK DELLA

STELLA È

IN GRADO DI ASSICURARE.

DI

PARTICOLARE INTERESSE LE NUMEROSE DOTAZIONI TECNOLOGICHE CHE ARRICCHISCONO LA PROPOSTA ACTROS, DALL’ACTIVE

DRIVE ASSIST, CHE

INTRODUCE NELLA DOTAZIONE DI SERIE IL PRIMO SISTEMA DI ASSISTENZA PARZIALMENTE AUTOMATICO AL MONDO, ALL’AVANGUARDISTICO SISTEMA

MIRRORCAM AL POSTO DEI

RETROVISORI ESTERNI.

SU STRADA / MERCEDES-BENZ ACTROS 1853 LS 4X2

Il piacere del lungo raggio

U

FABIO BASILICO MONZA

n viaggio di piacere a bordo del nuovo Mercedes-Benz Actros. È quello che ci siamo concessi nel pieno dell’estate, assaporando fino in fondo le sensazioni e le impressioni che la nuova generazione dell’ammiraglia truck di Stoccarda è stata in grado di trasmetterci. Nel corso della prova autostradale di circa 250 km abbiamo constatato l’efficacia di alcuni dei contenuti più rappresentativi della rinnovata proposta Actros, come la guida semi autonoma con Active Drive Assist, la MirrorCam di serie e la plancia multimediale. Con l’Active Drive Assist a bordo del nuovo Actros Mercedes-Benz introduce nella dotazione di serie il primo sistema di assistenza parzialmente automatico al mondo. Active Drive Assist, che supporta il conducente e aumenta ulteriormente sicurezza e comfort, è in grado di frenare, accelerare e sterzare. A differenza di altri sistemi che funzionano solo a partire da una determinata velocità, Active Drive Assist consente all’autista di viaggiare - per la prima volta su un veicolo industriale prodotto in serie - in modalità semi autonoma in tutti i range di velocità. La no vità è costituita dalla gestione attiva delle dinamiche trasversali e dal collegamento tra la gestione delle dinamiche longitudinali e trasversali in tutti i range di velocità, grazie alla fusione delle informazioni provenienti dal radar e dalla telecamera. Active

Drive Assist è basato sull’ormai affermato sistema di mantenimento della distanza con funzione stop-and-go e sul sistema antisbandamento. Nella pratica della marcia su strada, abbiamo verificato che Active Drive Assist rallenta il truck quando si avvicina eccessivamente a un veicolo che precede e accelera nuovamente fino al raggiungimento della velocità precedentemente impostata. Inoltre, mantiene attivamente il veicolo all’interno della propria corsia. DISPOSITIVI INTELLIGENTI

Se il veicolo ten de involontariamente a uscire dalla corsia, il sistema interviene, sterzando autonomamente per riportare il mezzo in carreggiata. La distanza rispetto al veicolo che precede e la posizione del veicolo all’interno della corsia possono essere impostate su diversi livelli attraverso il menu relativo ai sistemi di assistenza alla guida. Per quanto riguarda il mantenimento della corsia, il sistema prende come riferimento le linee di demarcazione della corsia su entrambi i lati della carreggiata, avvalendosi di una telecamera. Un aspetto importante a fini della sicurezza: il sistema antisbandamento attivo rimane funzionante anche se il conducente ha disattivato l’Active Drive Assist. I campi di applicazione in cui la guida parzialmente autonoma mediante Active Drive Assist può supportare il conducente comprendono strade diritte, curve ad ampio

raggio, traffico intenso e marcia stop-and-go in autostrada. Nella guida autonoma all’interno della corsia di marcia, Active Drive Assist si avvale anche del nuovo servosterzo elettroidraulico Servotwin. Nei casi in cui il veicolo non viaggia in modalità parzialmente autonoma, Servotwin aumenta la coppia sterzante applicata dal conducente con una coppia sterzante aggiuntiva, migliorando così il comfort di guida. Questo accorgimento agevola sen sibilmente, tra l’altro, le manovre in spazi angusti, come per esempio nel parcheggio di una stazione di servizio. Sul

nuovo Actros tutti i sistemi di assistenza interagiscono in modo coordinato e si supportano a vicenda: Active Drive Assist, per esempio, funziona sempre in accordo con i dati del Predictive Po wer train Control perfezionato, al fine di garantire uno sti le guida orientato al risparmio di carburante. Su questo pun to Mercedes-Benz insiste nel dire che rispetto al modello precedente il nuovo Actros registra consumi ancora più bassi, con una riduzione fino al 3 per cento in autostrada e addirittura fino al 5 per cento nel traffico extraurbano. L’ultima generazione del propul-

sore sei cilindri in linea OM 471 - che per la nostra prova è nella versione top di gamma da 530 cv con coppia massima di 2.600 Nm - è un 12.8 litri che convince per la struttura robusta e le innovazioni tecniche che apportano grandi benefici per il cliente finale. Le sue caratteristiche principali sono i due alberi a camme compositi in testa, l’innovativo sistema di iniezione common rail con amplificatore di pressione X-PULSE, il turbocompressore a gas di scarico asimmetrico, il potente freno motore e la depurazione dei gas di scarico con tecnologia SCR, il sistema di

ricircolo dei gas di scarico e il filtro antiparticolato per ottemperare alle severe direttive Euro VI. I notevoli progressi in termini di riduzione dei consumi sui tragitti extraurbani sono stati ottenuti in particolare grazie alla funzione ampliata del Predictive Powertrain Control, il sistema intelligente di gestione del Tempomat e del cambio. Oltre a un sistema di localizzazione satellitare, il nuovo Predictive Powertrain Control utilizza mappe stradali digitali particolarmente precise, che contengono dati sulla topografia, sull’andamento delle curve, sulla

La plancia di comando del Mercedes-Benz Actros 1853 LS 4x2 è realizzata all’insegna della massima funzionalità per la guida.


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Il nuovo Actros si distingue per essere il primo truck di serie dotato del sistema MirrorCam che sostituisce i retrovisori esterni aumentando sicurezza ed efficienza.

conformazione geometrica di incroci e rotatorie e sulla segnaletica stradale. Il sistema ottimizza lo stile di guida non solo in presenza di discese o salite, ma anche su percorsi ex traurbani ricchi di curve, dove fino a oggi non era possibile impiegare il Tempomat in modo ottimale. Tutto ciò con l’obiettivo di evitare frenate, accelerazioni o cambi di marcia inutili, di impiegare il truck nel modo più efficiente possibile in termini di consumo di carburante e di supportare al meglio il conducente nella guida del veicolo. L’interazione tra Predictive Powertrain Control e il sistema di mantenimento della distanza, inoltre, migliora i consumi di carburante: il sistema di mantenimento della distanza fornisce informazioni sui veicoli che precedono, affinché il Tempomat intelligente possa pianificare perfettamente sia i cambi di marcia sia l’impostazione della velocità e sfruttare al massimo lo slancio del veicolo. Per la prima volta sul nuovo Actros, il Predictive Powertrain Control è dotato anche della nuova modalità di marcia Economy+ del cambio automatico PowerShift3, che è impostata in funzione di uno stile di guida ancora più parsimonioso. L’equipaggiamento di serie comprende ancora i programmi di marcia Stan dard/Eco/Power. Funzionali alla riduzione dei consumi sono anche le ot-

timizzazioni a livello aerodinamico, possibili grazie alla prodigiosa MirrorCam e ai nuovi deflettori laterali. Actros è il primo truck di serie dotato di MirrorCam al posto dei retrovisori esterni, per aumentare sicurezza ed efficienza. Il sistema funziona esclusivamente grazie a telecamere digitali e display, che sostituiscono i tradizionali specchi principali e grandangolari. MirrorCam apporta importanti miglioramenti a livello di aerodinamica, sicurezza e maneggevolezza del veicolo. VISIBILITÀ TOTALE

Il sistema assicura una visibilità su tutti i lati notevolmente maggiore e comprende due telecamere applicate all’esterno del veicolo e due display da 15 pollici sui montanti laterali della cabina. Oltre alla maggiore sicurezza che ne deriva, l’eliminazione degli specchi retrovisori riduce il consumo di carburante, in quanto le telecamere digitali compatte presentano notevoli vantaggi in termini di aerodinamica. Le telecamere sono installate a destra e a sinistra sul telaio del tetto. Le immagini riprese sono visualizzate con una risoluzione di 720 x 1.920 pixel sui due display installati sui montanti anteriori all’interno della cabina. Il conducente dispone anche di una buona visuale obliqua in avanti all’altezza

dei montanti anteriori e, conseguentemente, di un campo visivo più ampio. La lente con rivestimento, inoltre, protegge efficacemente il campo visivo dal lo sporco. Senza contare che numerose funzioni di assistenza della MirrorCam supportano il conducente: durante la marcia avanti, la tradizionale e abituale divisione dei campi visivi può essere visualizzata sui display in mo do analogo a quello degli specchi retrovisori convenzionali. Sui trattori con semirimorchio, durante la marcia in curva l’immagine del display interno alla curva si orienta di conseguenza, fornendo una visuale ottimale dell’intero rimorchio: un netto miglioramento rispetto a un sistema di specchi retrovisori convenzionale. Le linee di distanza, inoltre, contribuiscono a valutare meglio gli utenti della strada alle proprie spalle. In aggiunta, una linea supplementare, che può essere impostata in modo personalizzato, è in grado di mostrare, per esempio, l’estremità posteriore del rimorchio, rendendo così più facile effettuare manovre esatte al centimetro. E quando si fa buio, il sistema commuta sulla modalità “visione notturna”. MirrorCam è anche dotata di una speciale visuale di manovra quando si procede in retromarcia. Nella parte superiore del display viene visualizzata la zona vicina al veicolo, mentre nella parte infe-

riore del display, con una certa sovrapposizione, quella più distante dal veicolo. Se a bordo è installato il sistema di as sistenza alla svolta, il display della MirrorCam visualizza anche messaggi di avvertimento in caso di situazioni di guida critiche. MirrorCam risulta estremamente utile non solo in marcia, ma anche durante le soste e quando il conducente riposa: tramite un interruttore posizionato sulla porta e accanto al letto, è possibile attivare il sistema per due minuti. Questo accorgimento consente al conducente di tenere sempre sotto controllo l’area circostante il veicolo mediante i display. In caso di tentativo di furto del carico o del carburante oppure atti di vandalismo al veicolo, il driver può così avere subito una visione generale e, se necessario, attivare l’allarme. Il sistema funziona anche se la tendina è chiusa e il veicolo è completamente spento. La nuova generazione Actros porta in dote anche l’altrettanto nuova generazione del sistema di assistenza alla frenata d’emergenza. L’Active Brake Assist 5 supporta il conducente in caso di rischio di tamponamento o collisione con una persona che attraversa la strada davanti al veicolo, sopraggiunge in senso opposto o si trova nella medesima corsia di marcia (in caso di necessità anche con una frenata a fondo automatica). La

Pagina 11 novità è rappresentata dal fatto che l’Active Brake Assist 5 ricorre a una combinazione costituita da sistema radar e telecamere. In questo modo, il sistema è in grado di monitorare ancora meglio lo spazio davanti al veicolo e di reagire alla presenza di persone con maggiore efficienza. L’interazione di sistema radar e telecamere rende possibile il miglioramento della reazione alle persone in una gamma di velocità fino a 50 km/h. Quando l’Active Brake Assist 5 rileva un pericolo, il conducente viene allertato mediante un sistema di segnalazione articolato su tre livelli. Se non interviene autonomamente, il conducente riceve inizialmente un avvertimento ottico e acu stico. Successivamente, viene effettuato un intervento frenante di circa 3 m/s, che corrisponde a circa il 50 per cento della potenza frenante massima. Se il conducente continua a non reagire, il sistema esegue una frenata d’emergenza - all’occorrenza fino al completo arresto del veicolo - e attiva le luci d’emergenza a velocità inferiori a 50 km/h per allertare gli utenti della strada che seguono. Allo stesso tempo, il nuovo freno di stazionamento elettronico viene automaticamente inserito a veicolo fermo. INTERAZIONE CONDUCENTE-VEICOLO

Le dotazioni tecnologiche che qualificano la nuova generazione Actros presuppongono un’elevata interazione dell’autista con il proprio mezzo. La nuova plancia multimediale serve allo scopo. Il cuore di questa interfaccia conducente-veicolo sviluppata ex novo è costituito da due display a colori, ciascuno con una diagonale dello schermo di 10 pollici, compresi nella dotazione di serie. Al posto della classica strumentazione con tachimetro, contagiri e indicatore livello carburante, nella plancia multimediale dietro al volante è montato il display a colori principale ad alta risoluzione nel look “schermo piatto”, che mette a disposizione del conducente tutte le informazioni di base importanti ai fini della guida e molto altro ancora, tra cui le segnalazioni dell’Active Drive Assist. La parte centrale del display può essere configurata in base alle proprie preferenze. La plancia del nuovo Actros presenta un design estremamente pulito e ordinato, essendo stato elimina-

to il tradizionale pannello di comando con i relativi interruttori. Al suo posto è stato adottato un secondo schermo piatto, che funge da display secondario a sfioramento e che consente di gestire in maniera comoda e intuitiva tutte le altre funzioni presenti sul veicolo. È possibile selezionare le principali funzioni, come luci, riscaldamento, climatizzazione o telefonia, direttamente mediante appositi tasti di accesso rapidi. Il conducente, inoltre, può visualizzare in qualsiasi momento le condizioni del veicolo, come pressione degli pneumatici o carico sugli assi. Il display a colori principale e il touchscreen secondario possono essere gestiti anche attraverso il nuovo volante multifunzione dotato di pannelli comandi touch, detti anche “touch control pad” o “finger navigation pad”. Scorrendo e premendo il dito sulla superficie dei pulsanti touch, il driver è in grado di comandare entrambi gli schermi in totale sicurezza an che durante la guida. La plancia multimediale mette a disposizione molteplici possibilità di collegamento e connessione per dispositivi mobili, che accrescono ulteriormente il comfort di comando e di lavoro: tra queste figurano, oltre a due prese USB, l’impianto vivavoce con Dual Bluetooth, che consente di collegare due telefoni cellulari in parallelo, e l’integrazione smartphone tramite Apple CarPlay o Android Auto. Sul veicolo in prova è stata installata la versione più evoluta della plancia multimediale, caratterizzata da un livello di connessione in rete ancora più esteso e un numero maggiore di funzionalità. Si tratta della plancia multimediale interattiva con display principale da 12 pollici nettamente più grande di quello della plancia multimediale standard. La plancia multimediale interattiva comprende il sistema di navigazione con sistema di riconoscimento della segnaletica stradale e il Remote Online per il comando e il controllo delle funzioni del veicolo mediante uno smartphone. La nuova plancia, oltre a disporre della telefonia Comfort, consente di ricaricare gli smartphone senza filo. Questo equipaggiamento, inoltre, offre il non plus ultra in termini di connettività: i veicoli con la plancia multimediale interattiva possono essere collegati al portale MB Truck App e possono così essere dotati di app utili per accrescere comfort ed efficienza.

La Carta d’identità

La nuova ammiraglia della Stella si distingue anche per l’eleganza della cabina, che ben si inserisce nell’ambiente che attraversa.

Cognome: Mercedes-Benz Nome: Actros 1853 LS Cabina: L GigaSpace, 2,50 metri (larghezza), pianale piatto. Trazione: 4x2 Tipo di veicolo: trattore per semirimorchio Passo: 3.700 mm. Motore: OM471 seconda generazione; sei cilindri in linea; carburante: gasolio; livello ecologico: Euro VI-D; cilindrata: 12,8 litri; potenza max: 390 cv kW/530 cv a 1.600 giri/min; coppia max: 2.600 Nm a 1.100 giri/min. Cambio: 12 marce G 281-12. Cambio automatizzato: Mercedes PowerShift 3. Freni: a disco, su asse anteriore e posteriore. Sistema frenante: elettronico EPB con ABS e ASR. Freno motore: High Performance Engine Brake. Serbatoio: 720 l + 75 l AdBlue. Sospensioni: pneumatiche. Dotazioni: freno di stazionamento elettronico, volante multifunzione, Active Drive Assist, servosterzo elettroidraulico Servotwin, MirrorCam, cambio con GPS integrato per consumi ridotti (PPC), programma di guida economy, Multimedia Cockpit interattivo, FleetBoard Eco Support, luci di marcia diurna Led, fendinebbia alogeni, ESP, sistema antisbandamento/assistente alla corsia, Attention Assist, Traffic Sign Assist, Tempomat.


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INTERVISTA

GIOVANNI CARRARO TIMONIERE DELLA CONCESSIONARIA MERCEDES-BENZ DI TREVISO

Brilla la Stella a due passi dal Piave TECNOLOGIA E FORMAZIONE SONO CAPISALDI DEL SUCCESSO DEL DEALER TREVIGIANO, CHE MACINA NUMERI DI TUTTO RISPETTO PROPONENDOSI COME RIFERIMENTO PER TRUCK, VAN E BUS. TUTTO NASCE CON FRANCESCO CARRARO, APPRENDISTA MECCANICO A MASER. L’APERTURA DELLA PRIMA OFFICINA IN CADORE, AFFIANCATO DALLA MOGLIE ERNESTA, È L’INIZIO DI UN’INARRESTABILE ASCESA, CHE PROSEGUE OGGI CON LE NUOVE GENERAZIONI E UN ENORME PASSO AVANTI NELLA CONOSCENZA DELLE NUOVE TECNOLOGIE.

A

Nervesa della Battaglia, a due passi dal Piave, fiume sacro alla Patria, ci accoglie un gioco di luci che, all’ingresso, esaltano il nuovo Actros: ci guardiamo intorno e i criteri architettonici si sposano con supporti multimediali e moduli di contatto “touchpoint”. La nuova ammiraglia di Stoccarda è illuminata in un tono fresco, che sottolinea l’assenza degli specchietti tradizionali, che oggi lasciano il posto alle mirror cam: prim’ancora di incontrarlo, Giovanni Carraro trasmette all’interlocutore la sua conoscenza delle nuove tecnologie. Amministratore delegato, Giovanni ha 53 anni e rappresenta, con il fratello Ruggero, 56 anni, responsabile della parte vetture, la seconda generazione al timone della Carraro, che nasce per un’innata volontà del padre Francesco, classe 1942. Tutt’altro che raro vederlo all’opera in una delle sedi: personaggio di sorprendente energia, è cresciuto in una famiglia di Maser, alle porte di Treviso. Padre fabbro, madre casalinga, “Bertino” - dal diminutivo del secondo nome Roberto - era sta to mandato a studiare in

collegio perché diventasse maestro. Ma tenere a freno il suo spirito autonomo era impossibile: quel ragazzo scappa dalla scuola per fare l’apprendista meccanico. Ancora non lo sa, ma è un autentico

di MAX CAMPANELLA

NERVESA DELLA BATTAGLIA

“self-made-man”: aprendo, nel 1965, la prima officina per vetture in Cadore, in provincia di Belluno, dà inizio a un gruppo aziendale che conoscerà, e conosce tuttora, un’incredibile ascesa.

Francesco intuisce l’esigenza del territorio e fa leva sulle sue capacità commerciali sbarcando nel settore del ca mion. È il 1976 quando fonda, a soli 34 anni, a Sedico, nel Bellunese, l’Autogre-

sal, Concessionaria Mercedes-Benz Trucks: da quel momento il matrimonio con la Stella non è mai vacillato. Nel 1985 nasce Carraro Spa: la sede è a Susegana, in provincia di Treviso, cui si af-

Come tutte le sedi di Mercedes-Benz, anche quella di Carraro vanta una eleganza stilistica di primo ordine.

fianca nel 2002 quella di Nervesa della Battaglia e, negli anni, l’apertura di una decina di filiali e il Centro Usato di Nervesa. Quest’anno l’inaugurazione della nuovissima sede di Venezia, prima Concessionaria in Italia ad adottare il design MAR2020, nuovo layout delle Concessionarie che in Mercedes-Benz definiscono “Star Experience”: 17.200 mq di cui 3.500 coperti con facciate in vetro trasparenti e un linguaggio stilistico dinamico con colori e materiali innovativi. Oggi Carraro garantisce una copertura capillare di vendita e assistenza Mercedes-Benz Cars, Vans e Trucks, nonché Unimog e Fuso dalle Dolomiti all’Adriatico fino al confine sloveno. Negli Anni Ottanta arriva in azienda la seconda generazione. I due rampolli dimostrano ciascuno la propria inclinazione: Ruggero ha ereditato dal padre le doti commerciali, Giovanni ha una forte propensione per la meccanica e la tecnologia; mentre il primo usa la macchina da scrivere per preparare proposte e ordini, il secondo cambia l’olio ai mezzi e fissa i bordi della Papa Mobile, usa-


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N

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SU SCOCCA SPRINTER MINIBUS DI QUALITÀ CON AMPIA POSSIBILITÀ DI PERSONALIZZAZIONE

UN QUINQUENNIO FA LO SBARCO IN ITALIA DEL PRODUTTORE POLACCO OMS AUTO

el 2014 il Gruppo Carraro è diventato importatore esclusivo per l’Italia dei minibus CMS Auto e, nel 2016, ha acquisito il mandato di assistenza MercedesBenz Vans e Omniplus, divisione after sales di EvoBus per assistenza su autobus e pullman a marchi Mercedes-Benz e Setra. Partner di Mercedes-Benz, OMS è un produttore polacco che, su scocca Sprinter, realizza minibus di qualità. Con lo sbarco nel nostro

ta da Giovanni Paolo II e guidata da Francesco Carraro in occasione della sua visita a Treviso. Ciascuno con l’orgoglio di coltivare la propria passione, sotto gli occhi vigili del padre e della madre Ernesta, entrambi molto presenti in azienda: il primo a supervisionare e consigliare, la seconda a portare un sorriso e curare i fiori che circondano la sede. Alla terza generazione, rappresentata da Francesca, figlia di Ruggero, è affidata la gestione del welfare aziendale. Oggi il Gruppo Carraro dà lavoro a 316 persone, di cui 170 in officina, carrozzeria, ricambi e assistenza h 24, un team di dimensioni superiori alla media nazionale. L’azienda ha chiuso il 2018 con un fatturato di 170 milioni di euro, rispetto ai 167 del 2017,

Paese attraverso Carraro, l’azienda - con headquarter e sito produttivo a Sulejowku, nei pressi di Varsavia - ha messo a segno anche importanti forniture, come quella per Busitalia. A occuparsi delle gare pubbliche, per CMS e Unimog (il cui mandato risale al 2012) è un team, guidato da Matteo Polles, dedicato alle esigenze di pubbliche amministrazioni, enti pubblici, municipalizzate e alla consulenza su sovrastrutture, interventi di modifica per solu-

che quest’anno saliranno a 180. Il 13 per cento del business proviene dal post vendita, il resto tra veicoli industriali e vetture: 685 le unità truck consuntivate l’anno scor so oltre a 368 pesanti stradali usati. Tra i punti di forza dell’organizzazione Carraro merita un cenno la formazione, che vuol dire non solo corsi promossi da Mercedes-Benz e training center aziendale con 120 posti per il personale, ma il desiderio di far evolvere clienti e autisti sul piano della conoscenza delle nuove tecnologie a bordo dei veicoli con la Stella. “Il marchio Mercedes - spiega Giovanni Carraro - è riconosciuto per il suo valore aggiunto in termini di novità, ma occorre accompagnare il cliente alla scoperta del giusto utilizzo di queste

ultime: se ci si limita a parlare al cliente in fase di offerta, proponendogli tutte le sigle ABA, ADA, mirror cam ecc. si rischia di creare confusione. Il nostro messaggio al cliente è “monta con me sul camion” per mettere alla prova insieme tutto quello che c’è”. GRANDE ATTENZIONE AI CLIENTI

Un concetto che lui, Giovanni, ha imparato da giovane quando, conseguite le patenti C-E, di sabato metteva alla prova i trattori stradali agganciando i semirimorchi dei trasportatori del Feltrino. “Il veicolo Mercedes va provato - prosegue - per mettere alla prova le dotazioni di bordo: accadeva già con il primo servocomando EPS, che all’inizio creava giustamente

zioni e allestimenti. “CMS Auto - spiega Polles - è oggi presente in tutta Europa e gli allestimenti dedicati all’estero rappresentano il 60 per cento della produzione in Germania, Svezia, Finlandia, Olanda, Belgio ecc. La gamma è costituita da veicoli da 11 a 23 passeggeri, veicoli per diversamente abili e navette vip”. Punto di forza l’ampia possibilità di personalizzazione. “Troviamo nel ventaglio - prosegue Polles - minibus con vetri panoramici alti,

qualche titubanza”. Giovanni Carraro inizia presto a rendersi conto dell’importanza della tecnologia a bordo dei veicoli industriali, ambito nel quale Mercedes-Benz è da sempre pioniera: “Ogni volta che da Stoccarda arriva una novità afferma - sono il primo a provarla sul campo”. È da questa passione che na sce Eco Drive Training, una vera e propria sfida: sorta di “academy” interna al Gruppo Carraro che consente al cliente di provare il veicolo affiancato da un esperto, che ha il volto di Sergio Serafini, 43 anni, ex driver Scania appassionato di camion quanto l’Amministratore delegato. “Il mio compito - spiega Serafini - è seguire il cliente nella fase finale dell’acquisto: la consegna del veicolo è come il parto di un bambino,

doppi, porta anteriore elettrica, diverse tipologie di climatizzatori montati sul tetto, riscaldamenti supplementari ad aria o ad acqua ecc.”. A Diego Ragogna è affidata la responsabilità commerciale Mercedes-Benz Vans. Nel 2017 Carraro ha dato vita al brand Drive 4 Rent, divisione operativa nel noleggio a lungo termine di veicoli commerciali e vetture, che si affianca a Carraro Rent, noleggio a breve termine di Mercedes Sprinter, Vito e Classe V.

Sergio Serafini, responsabile dell’Eco Drive Training del Gruppo Carraro.

occorre andarne alla scoperta in modo graduale. Dopo essere salito con lui a bordo, a distanza di 30 giorni dal ritiro del mezzo ricontatto il cliente, per capire se vi sono difficoltà da correggere. Ogni tre mesi organizziamo corsi di due giorni per apprendere a usare al meglio i nuovi sistemi dell’Actros: per i conducenti sono corsi pratici, con prove guida, per il personale sono più tecnici”. L’obiettivo, come si evince dal nome della “scuola”, è favorire nel cliente lo sviluppo di una guida amica dell’ambiente e attenta ai consumi, pur rispettando la tipologia di mission cui è destinato il veicolo. Un “unicum” che anticipa i tempi Mercedes, che sta istituendo nella Rete una figura di Handover Specialist, che si prende in carico questo

Oggi il Gruppo Carraro dà lavoro a 316 persone, di cui 170 in officina, carrozzeria, ricambi e assistenza h 24, un team di dimensioni superiori alla media nazionale.

tipo di mansioni. Se innovazione è una parola d’ordine, in Carraro difficile non notare anche l’amore per la storia: vorrà pur dire qualcosa il fatto di trovarsi ve ramente a due passi dal Piave. Amante della montagna e dell’escursionismo, Giovanni Carraro come giornalista si occupa della pagina culturale del Gazzettino ed è autore di libri; al suo attivo ben 80 documentari di cui l’ul timo, “La montagna dei due atolli”, dedicato a Cortina d’Ampezzo. Nel trasporto come negli hobby, ha la meglio la comunicazione delle novità in tempo reale: lungo il percorso trova un capitello? Va alla scoperta della sua storia. E inizia una nuova sfida. Come quella avviata dal padre Francesco in quel fatidico 1965.


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SCANDIPADOVA / TRATTORI SCANIA PER TRESOLDI TRASPORTI SERVIZIO COMMERCIO

Il suino può mangiare sereno SULLE RADICI DELL’ALLEVAMENTO DI ILARIO TRESOLDI, T.T.S.CO. SI È SPECIALIZZATA NELLA FILIERA DEL SIERO DA LATTE VACCINO, MATERIA PRIMA PER L’ALIMENTAZIONE DEI MAIALI. CARATTERIZZATO DA STRAORDINARIA PASSIONE PER IL SUO LAVORO, LEONARDO TRESOLDI HA PORTATO L’AZIENDA A POSIZIONARSI COME RIFERIMENTO NEL SETTORE, PER I CASEIFICI E PER GLI ALLEVATORI CHE ESIGONO UN PRODOTTO DI QUALITÀ. Area Manager di Scandipadova, dealer padovano del marchio del Grifone, ha sposato la sorella Ivana Tre soldi, che ha regalato allo zio la terza generazione: Riccardo, 26 anni, lavora in azienda nella manutenzione; Luigi, 24 anni, si sta laureando in Zootecnia per sostenere lo zio nell’allevamento; Angelica, 16 anni, al momento alle Superiori studia Marketing internazionale. Tutto nasce negli Anni Ottanta dal compianto Ilario Tresoldi, che aveva circa 800 capi; oggi l’azienda fondata dai figli Leonardo e Ivana Triquetra arriva a contarne 6mila che, nei prossimi tre anni, arriveranno a 9mila, con un progetto di ampliamento della struttura aziendale di Stanghella, alle porte di Monselice, dove ha sede T.T.S.Co., ovvero Tresoldi Trasporti Servizio Commercio. La sua specializzazione? Occuparsi di prodotti di origine lattiero casearia per alimentazione suina. Più semplice lasciarlo spiegare a Leonardo. “Il siero di latte vaccino - spiega l’imprendi-

Q

MAX CAMPANELLA STANGHELLA

uella di Leonardo Tresoldi, 46 anni, è una vita dedicata al benessere dei suini. Figlio di un allevatore, sarebbe scontato dire che in quel ruolo ci è finito per forza di cose. In realtà Leonardo ha un’incredibile passione per il suo lavoro: non nasconde i sacrifici che ha dovuto affrontare, le notti spese sul camion, in attesa delle attività di stoccaggio del siero. Ma quando ci illustra l’importanza di dare ai maiali un prodotto di qualità, che eviti loro inutili sofferenze, dall’esito il più delle volte letale, Tresoldi lo fa con estrema chiarezza e competenza, con il desiderio di far comprendere all’interlocutore l’im portanza del suo mestiere. E nella filiera del benessere del suino, per il trasporto ha scelto Scania, marchio incontrato quasi per caso e che è diventato di famiglia: Nicola Beggiato,

Da sinistra: Nicola Beggiato, Area Manager Scandipadova, Leonardo e Ivana Tresoldi dell’azienda T.T.S.Co. di Stanghella.

tore - viene utilizzato come base per l’alimentazione suina, miscelato con farine di mais. Si tratta di un materiale delicato, che si deteriora rapidamente. Per i caseifici è un prodotto di scarto e accade che non ne abbiano cura: viene stoccato, messo in una cisterna che se non è adeguatamente pulita ne altera il ph e raggiunge la fermentazione. Da ragazzo mi accorgevo dell’effetto nefasto che aveva il siero alterato nell’animale, con torsioni intestinali che portano alla morte”. Il problema era (ed è) il controllo della filiera del siero. A questo si affiancava un’altra esigenza: la variabile costo del trasporto. “La richiesta per il trasporto del siero da due caseifici al nostro allevamento - prosegue Leonardo Tresoldi - era talmente alta che conveniva acquistare in proprio un veicolo e occuparcene noi. A quel punto, ho pensato che se toccava a noi andare sul posto a prendere il siero, meglio per tutti era controllarne la filiera. Abbiamo avviato un rapporto diretto con i caseifici, ai quali risolvevamo il problema: quel lo che per loro era sottoprodotto, da eliminare rapidamente per lasciare spazio a nuovi stoccaggi e proseguire la produzione, per noi era materia prima”. La scelta strategica di Tresoldi è azzeccata: negli anni i caseifici - solitamente ubicati in aree urbane hanno preferito cercare allevamenti esterni alla città, per smaltire all’esterno il siero e lasciare spazio al proprio interno per lo stoccaggio di formaggi. Nel giro di pochi anni Tresoldi riceve massicce richieste dai caseifici per il ritiro del siero e dagli allevatori per l’utilizzo di quest’ultimo. “Si è sparsa la voce - spiega - che riuscivamo a garantire un siero di qualità per i nostri suini e an che grandi gruppi come Aia, Montorsi, Negroni, che trattano milioni di suini, han no intuito l’importanza di a ve re un siero garantito sin dall’origine”.

CON LA CONCESSIONARIA DI PADOVA UN FEELING FAMILIARE, BASATO SU STIMA E FIDUCIA

A

UNITI AL GRIFONE DALLA VISIONE GREEN: NEL PARCO TRE CAMION A BIOMETANO

ssicurare un siero di qualità vuol dire raffreddarlo a 8-10 gradi, trasportarlo con cisterne pulite, togliere l’acqua per concentrarlo dal 6 al 30-60 per cento, estrarre la polvere e, solo a quel punto, esso diventa substrato per produrre mangimi. Dopodiché se ne possono fare mille usi in funzione della consistenza, del tipo di formaggio di cui è residuo, della presenza o meno di conservanti. La componente del trasporto è decisiva in questa filiera ed è precisamente l’attività di T.T.S.Co, azienda di trasporto specializzata nel siero di latte per suini che ha come fornitore principale Triquetra, azienda di allevamento della famiglia Tresoldi. Nel 2004, quando Tresoldi intuisce che con il siero bisogna fare da sé, in famiglia ha le porte spalancate: il cognato Nicola gli propone prima un Volvo FH usato, con il quale Leonardo ritirava il siero stoccato sette giorni su sette, praticamente h 24. “Quando i conti economici lo hanno permesso - racconta l’imprenditore - abbiamo assunto un dipendente: nel 2005 io e Cristiano facevamo viaggiare il camion notte e giorno, puntando in particolare al siero di grana, più quotato perché

altamente digeribile”. Leonardo Tresoldi mette da parte l’amor proprio e lavora senza fermarsi. I risultati arrivano presto e intanto T.T.S.Co., con il simpatico simbolo dei maialini che si rincorrono, investe sulla flotta: nel 2006 arrivano in azienda Ivana, a occuparsi di contabilità, e il primo Scania 500. Aumentano i contatti con i caseifici e cresce la flotta, che oggi conta dieci trattori - naturalmente tutti del Grifone - e altrettanti autisti. In totale T.T.S.Co. conta 13 dipendenti e per il parco mezzi punta sul biometano: sono già due gli Scania CNG da 410 cv e presto ne arriverà un terzo. “Stiamo convertendo la flotta - afferma Tresoldi - da diesel a biogas, con impianto nella nostra sede, che viene prodotto da effluenti zootecnici e biomassa vegetale. Con Scandipadova si è stretto un rapporto basato sulla fiducia, nella persona di mio cognato ma anche in tutti gli altri: è un’azienda seria, dislocata sul territorio, che ha sempre dimostrato disponibilità nell’affrontare i problemi. L’obiettivo è avere loro come partner per un parco efficiente, costituito da mezzi che esprimano la strategia green alla base della nostra attività aziendale”.


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GOLO / PER I TEST DI TRIVELLATO INDUSTRIALI UN LAMBERET SR2 GREEN LINER

In pista con il nuovo Actros OLTRE A FARE SFOGGIO DI SÉ NEL PIAZZALE DELLA CONCESSIONARIA VICENTINA, IL SEMIRIMORCHIO HA PERMESSO DI EFFETTUARE PROVE GUIDA DI UN BILICO CON LA NUOVA AMMIRAGLIA DEI PESANTI STRADALI MERCEDESBENZ. UNICO ALLESTITORE PRESENTE CON VEICOLO E GAZEBO, GOLO HA FORNITO INFORMAZIONI AI CLIENTI SULLE CARATTERISTICHE DELLA GAMMA

LAMBERET. “È STATA L’OCCASIONE PER INCONTRARE NUMEROSI CLIENTI DEL TRASPORTO FRIGO”, AFFERMA L’INGEGNER MATTEO GOLO.

U

MATTEO GALIMBERTI BOLZANO VICENTINO

n giorno dedicato agli appassionati dell’autotrasporto, alle loro famiglie e alle tante aziende che orbitano attorno al trasporto su gomma: accanto al nuo vo MercedesBenz Actros, al suo esordio sul mercato italiano, tra i tanti van e truck della Stella c’era anche un veicolo frigorifero, che Lamberet ha messo a disposizione come semirimorchio per le prove su strada, in modo da consentire la guida di un intero bilico a chi volesse mettersi al volante del nuovo trattore di Stoccarda. Nella serie di eventi promossi dalla Rete MercedesBenz Trucks per dare il benvenuto al nuovo pesante stradale, presentato l’anno scorso in anteprima all’IAA e lanciato quest’anno sui principali mercati europei, Actros ha avuto il suo momento di gloria a Bolzano Vicentino, in occasione di

un evento esclusivo promosso dalla Concessionaria Trivellato Industriali, dealer vicentino di vendita e assistenza Mercedes-Benz Trucks, che per l’occasione ha voluto organizzare un vero e proprio “open day” della nuova sede dedicata ai veicoli pesanti con un evento fuori dal comune, tra attrazioni per le famiglie e prelibatezze del luogo. Tra musica, street food, camion e van, all’esposizione bolzanina era presente al suo esordio da Trivellato anche un semirimorchio Lamberet SR2 Green Liner, messo a disposizione del produttore francese di allestimenti frigoriferi attraverso la vicina Golo, Concessionaria Lamberet per il Triveneto per gli allestimenti su veicoli commerciali, e per la gamma pesante, oltre a essere riferimento nell’assistenza su tutta la gamma Lamberet. “È stata per noi - spiega l’ingegner Matteo Golo, quarta generazione alla guida dell’azienda di San Tomio di

Malo - l’occasione per incontrare numerosi clienti del trasporto frigo, che ci hanno chiesto informazioni sulla gamma. Ma soprattutto Lamberet ha voluto mettere a disposizione un semirimorchio per permettere ai tanti au tisti di provare il nuovo Actros con un rimorchio agganciato”. Semirimorchio da linea per lungo raggio, SR2 Green Liner presenta una furgonatura per utilizzo transit e trasporto a pavimento, con isolamento rinforzato (conforme alla norma ATP), pareti laterali con inserti in alluminio verticali, rinforzi laterali in alluminio (altezza 300 mm, spessore 7 mm) incollati sulla parete laterale e allineati sul pavimento, parete anteriore rinforzata e predisposta per il montaggio di un gruppo frigo verticale, quattro luci a led, griglia di protezione interna della parete anteriore, tetto con inserti di rinforzo trasversali con quattro plafoniere a led rotonde incassate nel tetto e

sistema brevettato IAFO (Internal Air Flow Optimizer, ottimizzatore flusso d’aria interno). Unico allestitore presente

a Bolzano Vicentino, Golo oltre al veicolo ha posizionato un gazebo informativo al quale si sono alternati, per dare info ai trasportatori, lo

stesso ingegner Golo e Mattia Vedù, Sales Manager della Concessionaria-officina Lamberet. “Oggi - afferma Matteo Golo - le aziende di trasporto richiedono sempre più rapidità d’azione nella richiesta di veicoli specifici tanto quanto nell’assistenza: per venire incontro alle loro esigenze abbiamo ampliato le aperture, con massima flessibilità nell’orario, e mettiamo a disposizione della clientela un ufficio tecnico costituito da me e da due risorse dedicate, per le riparazioni, per gli allestimenti frigo su tutta la gamma e per la realizzazione delle centine per la clientela che effettua altre tipologie di trasporto”. Nel Veneto Lamberet ha come riferimento per l’assistenza il dealer Golo e la Carrozzeria Negro di Montebello Vicentino.

I partecipanti all’evento di Bolzano Vicentino davanti allo show-room di Trivellato Industriali.

SODDISFATTO ALESSANDRO BISACCIA, RESPONSABILE VENDITE TRUCKS

“GRANDE L’INTERESSE DEI NOSTRI CLIENTI PER TUTTE LE INNOVAZIONI” L ’ammiraglia della Stella si presenta oggi - da assoluto pioniere - privo dei tradizionali specchietti, grazie alle mirror cam che li sostituiscono, consentendo al conducente una visuale completa di quanto accade intorno al veicolo: le immagini vengono raccolte dal sistema di videocamere e proiettate sul monitor a bordo, in primo piano sulla plancia. Non è la sola novità: il nuovo Mercedes-Benz Actros si propone come pioniere anche nella guida semiautonoma, adattando la guida al percorso con frenatura, sterzatura e accelerazione autonoma, e con pacchetti avanzati in termini di tecnologia applicata alla sicurezza di chi trasporta e degli altri utenti della strada. Con ABA 5 riconosce pedoni e ostacoli fermi e in movimento sulla carreggiata, arrestando il veicolo in ogni condizioni di emergenza, e riconosce e segnala al conducente pedoni e ciclisti posti a destra della traiettoria di marcia. Con il PPC riconosce

il percorso (salite, discese, rotonde ecc.) e adatta la velocità, garantendo una marcia quanto più efficiente possibile in termini di costi. Infine sul nuovo Actros debutta il Multimedia Cockpit, con comandi semplici e intuitivi, doppio display HD, portale per App personalizzabile, avvio senza chiave ecc. Qual è stata la prima impressione dei clienti per il nuovo Actros? “Sicuramente di stupore e entusiasmo - afferma Alessandro Bisaccia, Responsabile Vendite Trucks Trivellato Industriali - L’innovazione tecnologica e i pacchetti di sicurezza a bordo di questo mezzo sono estremamente all’avanguardia per il mondo dei truck e ciò si percepisce fin da quando si sale per la prima volta a bordo del mezzo. Il nuovo Actros è sicuramente l’autocarro più sicuro, più efficiente e più connesso di sempre e il comfort straordinario oggi contribuisce a rendere ancor più piacevole il lavoro di chi opera nel trasporto a lungo rag-

gio”. Qual è il bilancio dell’evento? “Siamo stati molto soddisfatti: abbiamo ricevuto - risponde Bisaccia - la visita di molti nostri clienti e non, così come di possessori di flotte. Durante le due giornate di presentazione abbiamo effettuato oltre cento test drive, a riprova dell’interesse dimostrato verso questo tanto unico quanto innovativo mezzo di trasporto. I nostri clienti, da sempre molto attenti agli aspetti legati a sicurezza e comfort di guida, hanno manifestato interesse verso tutte le innovazioni. Un truck che permette di salvaguardare la sicurezza di chi conduce, degli utenti ad esso circostanti e del mezzo stesso è fondamentale per chiunque. I consumi, inoltre, grazie alle innovazioni introdotte, sono molto più bassi (oltre il 5 per cento in meno) e questo è, sicuramente, un altro aspetto fondamentale per chi acquista mezzi pesanti”.


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IL DEALER PIEMONTESE

IVECO / LA CONCESSIONARIA ORECCHIA FESTEGGIA NOVANT’ANNI

HA FESTEGGIATO IL NOVANTESIMO

Compleanno con S-Way

ANNIVERSARIO DALLA FONDAZIONE PRESENTANDO UFFICIALMENTE I NUOVI VEICOLI APPENA LANCIATI DAL BRAND PER RINNOVARE COMPLETAMENTE LE GAMME LEGGERA E PESANTE.

UNA STORIA

DI PROFONDA E PROFICUA COLLABORAZIONE E UN ESEMPIO DI VERA E PROPRIA PARTNERSHIP AZIENDALE. IVECO

ORECCHIA È UN AUTENTICO PUNTO DI RIFERIMENTO PER I PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO SU STRADA NEL TERRITORIO DEL

NORD-OVEST.

G

LINO SINARI TORINO

randi festeggiamenti per la Concessionaria Iveco Orecchia, che ha organizzato presso la palazzina di caccia di Stupinigi un evento per circa 300 ospiti tra clienti e officine autorizzate, per celebrare il novantesimo anniversario di attività aziendale sotto il nome della famiglia Orecchia. Iveco Orecchia è un autentico punto di riferimento per i professionisti del trasporto su strada nel territorio del NordOvest con sette sedi, tra le quali quella storica di Moncalieri e quella del CNH Industrial Village a Settimo Torinese. Da novant’anni Iveco Orecchia è al servizio dei clienti per ogni esigenza del trasporto su strada e delle macchine movimento terra: un’esperienza maturata sul campo, che contempla un solido rapporto fiduciario con i marchi che rappresenta (Iveco,

Iveco Bus, Fiat Professional, Case Construction e Astra). L’evento ha celebrato lo storico traguardo di un’azienda legata al nome Orecchia dal 1929, anno dal quale la famiglia esercita l’attività di concessionaria, da quando cioè Paolo Orecchia e Cesare Scavarda diedero vita alla AVA (Azienda Vendita Automobili), divenuta poi Orecchia & Scavarda, Orecchia e infine Iveco Orecchia nel 2011, anno in cui nasce l’attuale assetto aziendale grazie alla nascita della joint venture con Iveco. La serata è stata l’occasione per presentare i due nuovi nati in casa Iveco: nuovo Daily e S-Way. In rappresentanza della gamma leggera sono stati esposti due esemplari della nuova generazione del Daily – un cabinato e un furgone – il veicolo commerciale leggero lanciato in primavera e destinato a “cambiare la tua prospettiva di business”, come recita il claim

della campagna promozionale. Primo del segmento a conformarsi agli standard sulle emissioni Euro 6D/Temp, conciliando la sostenibilità con una maggiore potenza e un migliore consumo di carburante a vantaggio della redditività dei clienti, Iveco Daily ridefinisce gli standard

in termini di vivibilità a bordo ed esperienza di guida. Non poteva mancare Iveco S-Way, il camion dedicato alle lunghe percorrenze entrato quest’estate a rinnovare la gamma pesante Iveco. Disegnato attorno all’autista e al cento per cento connesso, con una cabina completamente ri-

progettata per semplificare la vita a bordo del veicolo, SWay rappresenta la transizione Iveco verso la fornitura di soluzioni di trasporto integrate, caratterizzate da una sostenibilità sia economica che ambientale, in cui i servizi progettati attorno al prodotto acquistano un’importanza

I vertici Iveco e Orecchia all’evento di celebrazione del novantesimo.

quasi superiore al prodotto del quale sono il completamento. Quanto al trasporto persone, Iveco Bus ha esposto alcuni veicoli ad alimentazioni alternative: un Heuliez Gx, autobus elettrico a zero emissioni, che sviluppa all’estremo il concetto di mobilità sostenibile, per transitare in modo ecologico e silenzioso anche nei centri sottoposti alle più restrittive norme antinquinamento, con un’autonomia pari a un’intera giornata di lavoro; tre Crossway CNG, veicolo che coniuga prestazioni e alta affidabilità con una sostenibilità che si traduce non solo nel rispetto dell’ambiente ma anche in un TCO (Costo Totale d’Esercizio) estremamente competitivo. In virtù dello storico legame che da sempre unisce il gruppo CNH e FCA con la rete delle Concessionarie, all’evento hanno partecipato alcune delle più alte cariche aziendali.

Iveco all’inaugurazione della nuova stazione LNG aperta nel territorio della provincia torinese

Chieri promuove lo sviluppo del trasporto sostenibile C ontinua l’espansione della rete di rifornimento di gas naturale, che sbarca a Chieri, in provincia di Torino, presso una stazione posizionata in una zona strategica, in corrispondenza di un importante polo logistico, a sei km dallo svincolo autostradale dell’A21 Villanova D’Asti, lungo la SS10 che collega Chieri a Torino Nord. Proprietario dell’impianto il Gruppo Autogas, da oltre sessant’anni leader nel settore GPL e oggi multiutility innovativa, che annovera negli ambiti di attività anche il GNL per i settori autotrazione e industria. In co-branding Gruppo Autogas-Retitalia, la stazione di Chieri è il primo impianto LNG del Gruppo Autogas destinato al rifornimento dei mezzi pesanti. Al taglio del nastro presenti il Presidente Umberto Risso, l’Amministratore delegato Marco Roggerone, il Direttore del Settore Autotrazione Marco Colombo e il Direttore Sicurezza e Relazioni Istituzionali Aldo Tamburini. Tra gli ospiti un rappresentante del Corpo dei Vigili del Fuoco, Fabrizio Buffa, Iveco Gas Business Development Manager, e Simone Bellino per Iveco Orecchia, concessiona-

rio di riferimento, che ha messo a disposizione un Iveco Stralis 460 NP per effettuare il primo rifornimento dimostrativo. La stazione, che si sviluppa su una superficie totale di 9mila mq, erogherà carburanti tradizionali sia in modalità servito sia self, ma anche GPL e metano compresso (CNG), entrambi per mezzo di un doppio erogatore, nonché gas naturale liquefatto (LNG), che sarà stoccato in un serbatoio criogenico ad asse verticale da 60 m3. L’impianto potrà essere gestito sia in locale sia da remoto tramite un sistema di controllo automatico (PLC) e un quadro di comando dotato di touch screen LCD. Un servizio di lavaggio anche per mezzi pesanti con finitura a mano completa l’offerta della stazione. Al termine della cerimonia di inaugurazione è stato eseguito un rifornimento dimostrativo sullo Stralis Natural Power, veicolo dotato di una tecnologia progettata per realizzare prestazioni elevate e i migliori servizi Iveco dedicati all’efficienza dei consumi su strada, che permettono una riduzione del TCO fino al 9 per cento rispetto alle corrispondenti versioni diesel e di consumo di carburante fino al 15 per cento.


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EV INDUSTRIAL / SEI KÖGEL E DUE TMT A BERTONI TRASPORTI

Invincibile passione orobica ANGELO REMIGIO BERTONI HA INIZIATO PRESTISSIMO: A SOLI 19 ANNI LAVORAVA ACCANTO AL PADRE

BETTINO MA SCALPITAVA, VOLEVA FARE “UN PASSO AVANTI”. INCORAGGIATO DALLA MADRE LELIA SI METTE IN PROPRIO E BUSSA ALLE PORTE DI

BOARIO.

È L’INIZIO DI UNA CRESCITA INARRESTABILE, CHE PORTA ALLE ATTUALI DIMENSIONI DI 45 TRATTORI,

90

SEMIRIMORCHI E SETTE MOTRICI.

GLI ULTIMI

ACQUISTI DALLA

CONCESSIONARIA DI DEMES ZILIANI: TUTTI

A

MAX CAMPANELLA GERA LARIO

volte la passione per il trasporto è innata, è qualcosa che ci si porta dentro praticamente da sempre. E che per forza di cosa emerge, in un modo o nell’altro. Nel caso di Angelo Remigio Bertoni, 57 anni, è saltata fuori con un inarrestabile desiderio di fare da solo, di mettersi in proprio, di proiettarsi nel futuro con nuove logiche di lavoro. A dargli man forte la madre Lelia che, dimostrando non comuni doti di lungimiranza, ha incoraggiato il figlio a staccarsi dal padre Bettino e a coltivare la sua passione: “Se quella è la tua strada seguila, non potrai pentirtene”. Quelle parole risuonano in Angelo Remigio ancora oggi che è a capo di una flotta strutturata, che conta 45 trattori, 90 semirimorchi e sette motrici. Al suo fianco l’imprenditore ha i figli Francesco, a vent’anni pronto a mettersi al volante dei camion di famiglia, Daniela, 31 anni, e Giulia, 26 anni, che si occupano del business del trasporto rifiuti. Bertoni Trasporti ha chiuso il 2018 con un fatturato di sei milioni di euro, rispetto ai 5,7 dell’anno prece-

VEICOLI OPERATIVI NEL TRASPORTO RIFIUTI. dente, crescita che si consoliderà quest’anno. L’azienda, nata a Costa Volpino oggi con sede a Endine Gaiano, nella provincia bergamasca che volge verso il lago di Endine, dà lavoro a 55 dipendenti, di cui 44 autisti, e il parco veicolare continua a crescere per

soddisfare le esigenze della clientela e dei nuovi rami di attività. L’azienda è cresciuta, ma Angelo Remigio è rimasto la persona semplice di sempre, con la genuinità ereditata dai genitori, che continuano a stare al suo fianco, così come il suo staff. “In questi 15 anni

- sottolinea - se siamo cresciuti un tributo va dato a tutti quelli che hanno collaborato e contribuito, ciascuno nel suo ruolo, da Giampietro Massetti e il team del traffico ai ragazzi dell’amministrazione”. Incontriamo Bertoni a Gera Lario, in occasione della visita

Da sinistra: Alessandro Mele, Direttore Commerciale EV Industrial; Angelo Remigio Bertoni di Bertoni Trasporti; Demes Ziliani, timoniere di EV Industrial.

allo spazio espositivo di EV Industrial, Concessionaria Kögel e TMT per Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria. Dal dealer guidato da Demes Ziliani l’azienda bergamasca quest’anno ha acquistato sei centinati Kögel e due piani mobili TMT, tutti veicoli su strada per sostenere quello che rappresenta oggi il core business di Bertoni Trasporti: il trasporto rifiuti. “Inizialmente - spiega Angelo Remigio l’azienda è nata per soddisfare la domanda del mercato edilizio, seguendo quello che faceva mio padre: ha iniziato con un Tigrotto per trasportare mattoni e sabbia. Negli anni sono arrivate betoniere, gru, autopompe, autogru ecc.”. Lavoratore instancabile come sa esserlo la popolazione orobica, Bettino Bertoni si è poi fermato alle dimensioni aziendali che riteneva adeguate alle sue aspettative. Nel 1981, al suo arrivo in azienda, al volante di un Fiat 110 da 70 q, Angelo Remigio scalpita, vuole fare quel “passo avanti” che sente di poter fare. A soli 19 anni, incoraggiato dalla madre, dà vita alla sua azienda monoveicolare e continua i viaggi per marmisti e settore edile. Il momento di svolta arriva

prestissimo: il 1981 è un anno “caldo” per l’economia italiana, nel pieno del boom della crescita. “Sono andato in Boario - racconta l’imprenditore - per propormi per il trasporto e da quel momento ho cominciato a investire sui veicoli: la prima motrice da 7 t era l’unica, per le sue dimensioni, in grado di trasportare in modo agevole 300 casse. È stato l’inizio: nel 1982 è arrivata la seconda motrice usata, poi sono arrivate le motrici da 140 q e 672 casse con cui si arrivava a oltre 8mila bottiglie Boario”. Soddisfazione non da poco per lui che da ragazzo faceva il meccanico per dare una ma no in casa e la sera andava a scuola. Anni duri ma che quell’imprenditore lo hanno temprato: Bertoni è uno che i conti li fa a mente, senza il mi nimo errore: “Merito di quel prof di matematica che arrivava dalla Sicilia e che seguivamo tutti con attenzione”, ricorda. Alla crescita di Boario si affianca quella dell’azienda bergamasca, nella flotta e nella struttura. “Negli Anni Novanta - racconta Bertoni - abbiamo preso i bilici e siamo arrivati nel 2000 ad assumere i contorni di flotta strutturata, investendo in deposito e capannoni”.

NEL 2020 BERTONI TRASPORTI INSERISCE NELLA FLOTTA TRE CAMION A NOLEGGIO

“I TRASPORTATORI OGGI HANNO ESTREMA NECESSITÀ DI UN COSTO CERTO” N ell’ottica della diversificazione dell’attività e seguendo il trend del mercato, Bertoni Trasporti negli ultimi anni ha puntato sul settore dell’ecologia, specializzandosi nel trasporto di rifiuti destinati al riciclo. “Oggi - afferma Angelo Remigio Bertoni - ci rivolgiamo a questo settore proponendoci come partner di riferimento, con il centinato per i rifiuti industriali e il piano mobile per ogni tipo di rifiuto destinato al riuso. La no-

stra area di riferimento è compresa tra Nord Italia e Toscana, andiamo oltre i confini solo su richiesta della clientela: il raggio d’azione dei nostri camion arriva a 300-400 km, ma in qualche caso ci capita di accontentare qualche richiesta per l’estero”. Dotata di officina interna per le piccole riparazioni e i servizi di emergenza, da due anni Bertoni Trasporti ha stretto una partnership con EV Industrial. “Ci siamo incontrati

in occasione delle fiere - sottolinea Bertoni ed è nato subito un rapporto di fiducia. Per noi il piano mobile TMT rappresenta il veicolo più adatto per il futuro”. Quanto ai trattori, l’azienda bergamasca ha un parco di proprietà quasi del tutto a marchio Iveco, ma si sta avvicinando al mondo del noleggio, modalità con cui ha inserito nella flotta sette DAF. “Il costo certo al netto di ogni imprevisto - afferma Bertoni

- oggi per un’azienda come la nostra è una necessità. Nel 2020 aggiungeremo almeno tre trattori a noleggio da EV Industrial per vedere se ci conviene consolidare questa nuova modalità di acquisizione dei veicoli”. Con sede a Gadesco Pieve Delmona, alle porte di Cremona, EV Industrial quest’anno ha affiancato al noleggio di semirimorchi quello dei trattori, iniziando con 30 unità Volvo FH.


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GOLINELLI TRASPORTI E LOGISTICA DAL 1968 AL SERVIZIO DELL’AGROALIMENTARE

“INVESTIAMO NEL METANO PER FAR CRESCERE IL NOSTRO BUSINESS” È emozionato Claudio Golinelli nella foto ricordo scattata accanto ai vertici del Consorzio Latterie Virgilio e a Franco Fenoglio, Presidente e Ad di Itascania. Alle spalle c’è il nuovo e fiammante Scania G 410 allestito per la raccolta del latte con in bell’evidenza il nome della Golinelli Trasporti e Logistica, società con sede operativa a Bagnolo San Vito (Mn). L’ingresso in flotta del primo veicolo

alimentato a metano liquido è una tappa fondamentale nel processo di crescita dell’azienda familiare mantovana specializzata nel settore agroalimentare. “Le origini della nostra azienda risalgono al 1968 grazie alla passione di mio padre Cesarino Golinelli verso i motori - racconta Claudio - È così che ha avuto inizio il percorso di quella che, a oggi, è una una società solida e affidabile”.

La Golinelli è attiva nel trasporto di freschi a temperatura controllata, liquidi alimentari (raccolta latte, panna, siero e altri liquidi) e nel trasporto alla rinfusa (cereali, materiali inerti, rifiuti non pericolosi). “Con il Consorzio Virgilio collaboriamo da molti anni ed è uno dei nostri clienti di punta - spiega Claudio Golinelli - Il nostro raggio d’azione è quello locale e regionale nel Centro e Nord Italia,

con clienti che comprendono anche la Grande Distribuzione Organizzata. Abbiamo 85 mezzi in prevalenza Scania abbinati a rimorchi e semirimorchi multimarca. La collaborazione con il Grifone è iniziata negli anni Ottanta e continua con reciproca soddisfazione. Abbiamo introdotto il primo veicolo a LNG, una motrice. Il nostro obiettivo futuro è allargare anche ai trattori la soluzione del gas naturale”.

SCANIA / L’IMPEGNO DEL CONSORZIO LATTERIE MANTOVANO PER L’ECONOMIA LOW CARBON

Virgilio guida il viaggio verso la sostenibilità ALL’ECONOMIA FONDATA SU UN SISTEMA DI PRODUZIONE E CONSUMI A BASSO CONTENUTO DI CARBONIO, CIOÉ A RIDOTTE EMISSIONI DI CO2 IN ATMOSFERA È STATO DEDICATO A MANTOVA UN CONVEGNO PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL CONSORZIO LATTERIE VIRGILIO, UNA DELLE REALTÀ PRODUTTIVE PIÙ IMPORTANTI DEL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO, CELEBRE PER LA PRODUZIONE DI DUE FORMAGGI ITALIANI D’ECCELLENZA, IL GRANA PADANO E IL PARMIGIANO REGGIANO. AL CONVEGNO HA PARTECIPATO ANCHE ITALSCANIA, CHE PER L’OCCASIONE HA CONSEGNATO ALLA GOLINELLI AUTOTRASPORTI UNA MOTRICE G 410 PER LA RACCOLTA LATTE ALIMENTATA A METANO LIQUIDO LNG.

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FABIO BASILICO MANTOVA

ll’economia low carbon - l’economia fondata su un sistema di produzione e consumi a basso contenuto di carbonio, cioé a ridotte emissioni di CO2 in atmosfera - è stato dedicato a Mantova un convegno presso la sala consiliare del Consorzio Latterie Virgilio, una delle realtà produttive più importanti del settore agroalimentare italiano, celebre per la produzione di due formaggi italiani d’eccellenza, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, molto attiva sulle tematiche della sostenibilità. Al convegno ha partecipato anche Italscania, che per l’occasione ha consegnato alla Golinelli Trasporti e Logistica una motrice G 410 per la raccolta latte alimentata a metano liquido LNG, la prima a gas naturale a entrare nella flotta del trasportatore di Bagnolo San Vito (Mn), collaboratore storico del Consorzio Latterie Virgilio. La consegna è stata gestita dalla concessionaria Rangoni & Affini Spa, avamposto Scania dal 1988 nelle province di Brescia, Mantova e Verona. Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Itascania, ha dato il

suo contributo al dibattito incentrato sulla produzione e il trasporto sostenibile nel quadro dell’economia low carbon. Fenoglio ha parlato degli scenari presenti e futuri del mondo del trasporto alla luce della sfida epocale della sostenibilità. “Il traffico di merci e per sone sempre maggiore, l’in qui na mento globale e i cambiamenti climatici sono problematiche che devono essere affrontate da tutti gli attori del trasporto - ha esordito il numero uno di Italscania - I driver globali che guidano l’evoluzione mondiale sono attualmente tre: urbanizzazione, sostenibilità e digitalizzazione. Su questi tre punti cardinali il trasporto su strada si deve basare per trovare soluzioni che siano economicamente ed ecologicamente sostenibili”. “Per Scania - ha aggiunto Fenoglio - la sostenibilità è un valore fondamentale di tutte le sue attività e un principio da applicare nel concreto. Basti pensare che in Italia il 62 per cento dei truck circolanti è ante Eu ro 4 e il nostro è il Paese con il parco circolante tra i più vecchi rispetto alla media europea. Una concreta soluzione, in termini di contenimento delle emissioni inquinanti e di ottimizzazione dell’economia operativa dei

mezzi di trasporto, è offerta oggi dal metano e dal biometano ottenuto da fonti rinnovabili. La consegna della motrice G 410 alimentata a metano liquido alla Golinelli dimostra la crescente volontà di adottare soluzioni sostenibili da parte di importanti aziende del settore ed operatori economici primari come il Consorzio Latterie Virgilio”.

luzioni: metano, biometano, HVO (olii vegetali idrotrattati), biodiesel, bioetanolo, ibrido + HVO”. “Tutti i motori Scania alimentati a gas naturale sono Euro 6 e riducono fino al 50

prio impegno nella lot ta ai cambiamenti climatici e nel raggiungere gli obiettivi fissati con l’Accordo di Parigi. Il Climate Day - organizzato il 20 settembre anticipando lo United Nations Climate Ac-

velli di emissioni generati dalle proprie attività e l’impronta ambientale dei propri trasporti. In questo senso, l’azienda si è posta una serie di obiettivi: ridurre le emissioni di CO2 dei propri trasporti su

IL CUORE VERDE DEL GRIFONE

È stato Simone Martinelli, Sales Engineer di Itascania, ha spiegare nel dettaglio l’approccio di Scania al trasporto sostenibile: “Negli ultimi vent’anni Scania si è impegnata molto nel consentire ai clienti di ridurre i loro consumi. I risultati non sono mancati, visto che i consumi sono stati ridotti del 25 per cento. L’approccio di Scania al trasporto sostenibile è fondato su efficienza energetica (consumi e training di guida), carburanti alternativi ed elettrificazione (Scania Hybrid), trasporto intelligente e sicuro (gestione flotte, piani di manutenzione flessibili, diagnostica remota). Nello specifico campo dei carburanti alternativi, ricordo che Scania è l’unico costruttore a offrire un range completo di so-

Foto di gruppo con i vertici delle aziende presenti al convegno di Mantova: Italscania, Consorzio Latterie Virgilio, concessionaria Rangoni & Affini e Golinelli Autotrasporti.

per cento gli ossidi di azoto rispetto a un diesel Euro 6 - ha detto ancora Martinelli Anche le emissioni acustiche sono sensibilmente ridotte, inferiori a 72 dbA. Il metano di origine fossile può abbattere le emissioni di CO2 fino al 15 per cento mentre il biometano arriva fino al 90 per cento rispetto al diesel. L’offerta Scania comprende sia veicoli alimentati a metano compresso CNG che a metano liquido LNG. L’autotelaio allestito per la raccolta latte consegnato alla Golinelli Trasporti è alimentato a metano liquido con autonomia di circa 600 km. È una motrice con un passo di 4.150 mm e motore da 410 cv con coppia massima di 2.000 Nm. Il veicolo è anche dotato del performante cambio Opticruise di quinta generazione. ”. Franco Fenoglio ha anche parlato del Climate Day introdotto dalla Casa madre Scania con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza in tema sostenibilità. Il Grifone dà un’ulteriore dimostrazione del pro-

tion Summit di New York - è stata infatti una giornata durante la quale sono stati organizzati dei momenti di approfondimento in tema sostenibilità per tutti i dipendenti. Durante la giornata le attività in Scania, negli stabilimenti produttivi e nelle sedi in tutto il mondo, si sono interrotte per un’ora durante la quale i dipendenti hanno partecipato a momenti di incontro per approfondire il tema dei cambiamenti climatici e per scambiarsi idee su come Scania può incrementare ulteriormente il proprio impegno in ambito sostenibilità. “CLIMATE DAY” ANCHE IN ITALIA

Scania ha l’obiettivo di guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile. Il “Climate Day” è un tassello in più in questa missione. L’azienda infatti è costantemente impegnata nel minimizzare le emissioni derivanti dai propri prodotti. L’obiettivo inoltre è quello di ridurre i li-

strada del 50 per cento per ogni tonnellata trasportata entro il 2025; ridurre le emissioni di CO2 provenienti dalle proprie operazioni del 50 per cento entro il 2025; passare al 100 per cento di elettricità libera dai combustibili fossili entro il 2020; continuare a offrire la più ampia gamma di prodotti a carburanti alternativi disponibile sul mercato. “Anche in Italia, come nel resto del mondo, abbiamo partecipato con grande entusiasmo al ‘Climate Day’ di Scania e abbiamo organizzato momenti di formazione legati al tema della sostenibilità - ha evidenziato Franco Fenoglio Sono convinto del fatto che solo attraverso la diffusione di una cultura ed educazione improntata sul rispetto dell’ambiente riusciremo realmente a mettere in atto un importante cambiamento. Come più volte evidenziato, ognuno deve fare la propria parte, noi siamo pronti a fare la nostra e a fare tutto quanto in nostro possesso per guidare la transizione verso un futuro sostenibile”.


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DAF TRUCKS / LA CONCESSIONARIA BRESCIANA CAVI DIESEL CELEBRA QUARANT’ANNI

Legame profondo con il territorio

I

FABIO BASILICO CALCINATO

l ruolo e la funzione sul territorio di Cavi Diesel sono stati confermati dai 500 invitati all’evento di celebrazione dei primi quarant’anni della storica concessionaria bresciana di veicoli industriali e commerciali. Il gior no precedente la festa, nella sede centrale di Calcinato, i vertici dell’azienda, l’Amministratore delegato Alice Pulici, Paolo Papetti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e Cesare Facchetti, Direttore Commerciale, hanno voluto incontrare i giornalisti, affiancati sul palco da Paolo A. Starace, Amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali. DAF è infatti il brand di riferimento di Cavi Diesel ma non l’unico nel portfolio della concessionaria, che si occupa anche dei brand Isuzu, Nissan e Piaggio Veicoli Commerciali. Fondata nel 1979 come officina dedicata alla manutenzione e riparazione di mezzi da lavoro leggeri e pesanti, nel 2006 Cavi Diesel entra nell’orbita del Gruppo Brixia Finanziaria, costituito nel 1988. “Un giorno - ha raccontato Paolo Papetti - l’imprenditore e carissimo amico Paolo Zani, fondatore di Brixia Finanziaria, mi convoca nel suo ufficio dicendomi di aver acquisito la Cavi Diesel Spa, un’azienda all’epoca molto lontana dal nostro core business focalizzato sulle utilities e sui distributori di carburante, che oggi sono 540, di cui 3 per metano liquido LNG; ai miei motivati dubbi sulla natura dell’operazione, Zani mi rispose di averlo fatto semplicemente per aiutare un caro amico allora in difficoltà e al contempo salvare 94 famiglie. Questa la ragione primaria della compravendita, alla quale certo non erano estranee altre motivazioni di natura economica e imprenditoriale: Zani era fatto così, il profitto come vettore ma l’umanità come sensore”. Nel frattempo, Cavi Diesel aveva già una consistente storia alle spalle: nel 1985 si lega al marchio DAF e nel 1989 inizia la partnership con Nissan. Segue poi il progressivo

FONDATA NEL 1979 COME OFFICINA PER I MEZZI DA LAVORO, NEL

2006 CAVI DIESEL ENTRA NELL’ORBITA

GRUPPO BRIXIA FINANZIARIA. GIÀ NEL 1985 SI LEGA AL MARCHIO DAF E NEL 1989 INIZIA LA DEL

PARTNERSHIP CON

NISSAN. SEGUE POI L’ACQUISIZIONE DEI MANDATI PER PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI E ISUZU. IN TERMINI DI ASSISTENZA, CAVI DIESEL ASSUME IL MANDATO SOLARIS BUS & COACH NEL 2012 E ATTIVA UNA COLLABORAZIONE CON

VDL BUS & COACH NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2019.

allargamento dell’offerta con l’acquisizione del mandato per Piaggio Veicoli Commerciali nel 2009 e il recente mandato Isuzu (2018). In termini di assistenza, Cavi Diesel decide di affacciarsi anche sul mondo del trasporto urbano passeggeri, assumendo il mandato Solaris Bus & Coach nel 2012 e attivando una collaborazione con VDL Bus & Coach nel primo trimestre del 2019. Grazie ai cospicui investimenti pianificati dopo l’ingresso in Brixia, og gi Cavi Diesel è una realtà con tre sedi - Calcinato (Bs), San Giuliano Milanese e Bolzano - un fatturato in crescita che nel 2018 ammontava a 20,2 milioni di euro e 37 dipendenti. “Abbiamo ristrutturato, riorganizzato le risorse aziendali, razionalizzato, focalizzato gli investimenti su ambiente, fonti energetiche e sulla riqualificazione dell’immagine

Da sinistra: Paolo A. Starace, Amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali; Paolo Papetti e Alice Pulici rispettivamente Presidente del CdA e Amministratore delegato di Cavi Diesel.

aziendale, con uno scopo prioritario, quello del costante miglioramento gestionale e l’ottimizzazione dei risultati ha aggiunto Papetti - In particolare, abbiamo finalizzato l’installazione di un impianto fotovoltaico, il restyling e la riqualificazione della sede di Calcinato, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica della struttura”. “Per il futuro - ha spiegato Alice Pulici - abbiamo in programma il rafforzamento della sede di Bolzano tramite un’im portante acquisizione immobiliare, che ci permetterà di rendere la nostra struttura più accattivante e pronta ad accogliere le esigenze della nostra clientela, l’apertura di una nuova officina autorizzata DAF in provincia di Mantova, al fine di aumentare le quote di mercato e la profittabilità di una zona caratterizzata da un elevato potenziale a oggi inespresso e il nuovo insediamento strategico su Milano per rafforzare le vendite dei veicoli commerciali Nissan e Isuzu e soddisfare le richieste di assistenza di Solaris”. Cavi Diesel assicura servizi a 360 gradi, da quelli finanziari e assicurativi al noleggio a medio e lungo termine, dai ricambi all’assistenza qualificata per truck, van, autobus gran turismo e urbani. “È nostro preciso dovere adoperarci assiduamente per costruire una Cavi Diesel migliore - ha detto ancora l’Amministratore delegato - e siamo consapevoli che oggi più che mai dobbiamo lavorare su quei caratteri intrinsechi che definiscono il successo di un’impresa, come l’adozione di un comportamento etico e la creazione di relazioni stabili, la profusione di un’identità comune e di una cultura aziendale (e non) e il maggior coinvolgimento delle risorse umane nelle dinamiche aziendali”. Nel suo appassionato intervento Paolo A. Starace ha sottolineato il patrimonio umano e imprenditoriale di una realtà come Cavi Diesel, parte integrante del network italiano di vendita e assistenza DAF Trucks. “Per la distribuzione dei suoi prodotti, DAF si avvale di imprenditori indipendenti che rappresentano il marchio sul territorio e ne sono a tutti gli effetti i portavoce - ha dichiarato il numero uno della filiale italiana del costruttore olandese - Cavi Diesel è un esempio vincente di questa strategia ma è anche un unicum per la storia che l’azienda ha attraversato. Cavi Diesel è un concessionario di peso, capace di avere un ruolo e una funzione ben definiti sul territorio di riferimento, in cui è profondamente radicato. È un vero e proprio punto di riferimento”. “Stiamo lavorando molto bene sulle motrici, per far crescere il loro peso all’interno di un business che per quanto riguarda DAF Trucks ha attualmente il trattore co me grande protagonista nelle nostre aree di competenza - ha commentato Alice Pulici - Per fare un esempio, in provincia di Brescia abbiamo una quota DAF del 15-16 per cento, più alta della media italiana”.


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Il con nsumo di carburante è una na variabile che dipende tanto dal veicolo quanto dallo stile di guida dell’autista autista e la forma azione DAF EcoDrive+ consente di ottimizzare le competenze del conducente; cente; e in fatto di formazione alla guida a, DAF ha un’esperienza a decennale !!!!! E da quest’anno, grande novvità: DAF ha introdotto i Vo Voucher per partecipare alle a sessioni di Ecodrive+ +... Vuoi sapere come ottenerli? contatta c uno dei nostri co oncessionari e partecipa ad un corso Ecodrive+ Tu utto ciò c che ti aspetti dal brand #1 www.daftrucks.it

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MERCEDES-BENZ / CINQUANTA ACTROS ENTRANO NELLA FLOTTA NAPOLITRANS

Il rinnovamento passa da qui

C

GUIDO PRINA

ha continuato la sua evoluzione nel tempo e oggi è un veicolo completamente rinnovato. Lo confermano i numeri, con oltre 10.000 mezzi venduti dal lancio, che lo hanno reso il partner ideale per piccole, medie e grandi flotte”.

FISCIANO

inque piattaforme tra Nord e Sud Italia - Eboli e Fisciano in provincia di Salerno, Latina, Verona e Bergamo - una presenza di peso nel trasporto e nella logistica a livello nazionale e internazionale, dove opera da oltre 20 anni con una particolare specializzazione nei servizi di trasporto a temperatura controllata, NapoliTrans Srl è un’azienda all’avanguardia abituata a ragionare in grande. Come per la scelta di rinnovare parte della sua numerosa flotta con l’acquisto di ben 50 Mercedes-Benz Actros Euro 6d. Efficienza e qualità sono i principali valori che uniscono due aziende come NapoliTrans e MercedesBenz Trucks Italia che hanno l’obiettivo di anticipare oggi le soluzioni ai bisogni di domani dei propri clienti. Grazie a questa nuova fornitura di 50 Actros, NapoliTrans potrà, infatti, contare sull’ecocompatibilità del motore sei cilindri in linea OM 471, omologato Euro 6d, su sistemi di assistenza alla guida e tecnologie all’avanguardia e su servizi di post-vendita pensati dalla Casa con la Stella per offrire il miglior prodotto a misura del proprio cliente. NAPOLITRANS GUARDA AL FUTURO

È un parco mezzi, quello di NapoliTrans, continuamente rinnovato e formato da oltre 500 veicoli. La nuova fornitura anticipa, inoltre, l’apertura della nuova e imponente piattaforma logistica NapoliTrans di Eboli (Sa) che si estende su 6.000 metri quadrati, di cui 3.000 mq refrigerati e con 2.400 mq dedicati agli uffici. “Puntiamo alla qualità grazie a una flotta efficiente e rispettosa dell’ambiente che ci permette di trasportare ogni giorno, in Italia e in Europa, diverse tipologie di prodotti rispettandone caratteristiche e peculiarità - ha dichiarato Gerardo Napoli, titolare di NapoliTrans Srl - Vantiamo una notevole esperienza nei trasporti a temperatura controllata che gestiamo in maniera ottimale anche grazie alle nostre moderne piattaforme logistiche dotate di celle refrigerate per il corretto stoccaggio dei prodotti freschi e freschissimi. Il nostro impegno

MENO CONSUMI PIÙ PRESTAZIONI

L’AZIENDA CAMPANA, DA OLTRE 20 ANNI PROTAGONISTA DI PUNTA DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, CON UNA PARTICOLARE SPECIALIZZAZIONE NEI SERVIZI DI TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA, CONFERMA LA FIDUCIA NELLA STELLA CON UN NUOVA IMPONENTE FORNITURA DI ACTROS EURO 6D DOTATI DI MOTORE SEI CILINDRI IN LINEA OM 471 E DI PREDICTIVE POWERTRAIN CONTROL, IL SISTEMA INTELLIGENTE DI GESTIONE DEL TEMPOMAT E DEL CAMBIO IN GRADO DI RIDURRE SENSIBILMENTE I CONSUMI ADEGUANDO LO STILE DI GUIDA ALLA STRADA.

quotidiano è la sintesi dell’accordo perfetto tra uomini, mezzi, strutture e tecnologie che ci consentono di affrontare, ogni giorno, con entusia-

smo le sfide che i clienti ci pro pongono, diventando i partner privilegiati del loro successo. Per fare tutto questo, abbiamo deciso di punta-

Tutti gli Actros dell’azienda salernitana sono a motore Euro 6d.

re sul meglio del meglio in termini di prodotto ed è per questo che abbiamo rinnovato la nostra partnership con Mercedes-Benz Trucks Italia in grado di offrire soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel contenimento dei consumi e delle emissioni. Tutti i nostri Actros infatti sono Euro 6d con motore OM 471 e dotati di Predictive Powertrain Control, il sistema intelligente di gestione del Tempomat e del cambio in grado di ridurre i consumi adeguando lo stile di guida alla strada. Per noi, inoltre, Mercedes-Benz Trucks Italia è sinonimo di affidabilità, redditività nel tempo e digitalizzazione. Proprio per questo motivo, abbiamo voluto attivare sui nostri veicoli il pacchetto di as-

sistenza all inclusive Service Contract Mercedes-Benz Complete, il servizio di manutenzione predittiva Mercedes-Benz Uptime e il Fleetboard, la soluzione telematica in grado di ottimizzare al massimo i processi logistici della nostra flotta all’insegna del risparmio e dell’ambiente”. “Siamo orgogliosi che NapoliTrans, nostro cliente dal 2013, abbia confermato la sua preferenza per il nostro brand - ha commentato Maurizio Pompei, Presidente di Mercedes-Benz Trucks Italia - Vogliamo offrire ai nostri clienti servizi intelligenti e innovativi nel campo dell’ecologia, sicurezza, comfort e digitalizzazione cercando di massimizzare, attraverso i nostri prodotti, la redditività. Actros

Con l’ultima generazione del sei cilindri in linea OM 471, omologato Euro 6d, scendono i consumi e migliorano le performance di Actros. Struttura robusta, pistoni in acciaio resistenti, due alberi a camme in testa, turbocompressore a gas di scarico a simmetrico, potente freno motore e l’esclusivo sistema di iniezione X-Pulse common rail con amplificatore di pressione: sono queste le caratteristiche principali dell’avanzato OM 471. Il PowerShift Mercedes 3 a dodici rapporti, inoltre, offre un maggiore rendimento, con il Tempomat ad azione preventiva Predictive Powertrain Control (PPC) che adegua lo stile di guida alle caratteristiche topografiche della strada ed è integrato nel cambio automatizzato riducendo i consumi. Il pacchetto assistenza MercedesBenz Complete all inclusive copre tutti i necessari interventi di riparazione e manutenzione, compresi quelli relativi a componenti soggetti a usura (esclusi allestimenti e parti applicate). È la miglior scelta per garantire il mantenimento del valore del veicolo sempre in perfette condizioni e con costi costantemente sotto controllo. Mercedes-Benz Uptime è il servizio di manutenzione predittiva che offre 100 per cento di pro grammabilità e massima disponibilità del veicolo. Fleetboard, infine, offre soluzioni telematiche personalizzate volte a incrementare al massimo il rendimento e l’efficienza della flotta grazie al collegamento in rete intelligente tra conducente e veicoli. NapoliTrans ha scelto i servizi Fleetboard per la gestione ottimale del parco veicolare della Stella, che, unitamente ai servizi di consulenza continua che offre la Casa tedesca, rappresenta per l’azienda uno strumento di gestione in grado di ottimizzare i processi aziendali e incrementare la produttività della flotta.

La manutenzione predittiva anche nel corto e medio raggio

Mercedes-Benz Uptime anche per Atego Anche sulla gamma Atego Mercedes-Benz mette a disposizione i vantaggi di Uptime, il servizio di manutenzione predittiva in grado di garantire la completa programmabilità e la massima disponibilità del veicolo. Mercedes-Benz Uptime, disponibile come opzione a corredo del contratto di Service o come prodotto separato, è disponibile per i clienti Atego già da que-

st’anno. Grazie alla comunicazione costante tra tutti i sistemi di bordo connessi in rete, ogni giorno per ciascun truck vengono generati alcuni gigabyte di dati, che possono essere usati per effettuare diverse diagnosi del veicolo. Già oggi gran parte di tutti i processi diagnostici avvengono da remoto e in modo del tutto automatico grazie a Mercedes-Benz

Uptime. L’officina è così in grado di conoscere la causa del guasto ancora prima dell’arrivo del veicolo. Mercedes-Benz Uptime rileva i dati del mezzo ed è in grado, entro un tempo medio di 240 secondi, di caricare presso il concessionario le informazioni per gli interventi da svolgere in officina, in modo del tutto automatico. Questo significa, ad esempio, che, negli oltre

1.500 punti di assistenza Mercedes-Benz certificati in Europa per il servizio Mercedes-Benz Uptime, i tempi di diagnosi per il test d’ingresso in officina si riducono addirittura anche di un terzo. Grazie all’identificazione precoce dei possibili guasti, la maggioranza dei veicoli che dispongono di Mercedes-Benz Uptime ha già più che dimezzato le soste in officina.



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ALL’AMBROSI CESARE & C IL PRIMO SCANIA P 280 DI NUOVA GENERAZIONE

Il Grifone sempre in primo piano “LA MIA PASSIONE PER I MITICI SCANIA MI ACCOMPAGNA FIN DA QUANDO ERO BAMBINO E ORA HO POTUTO FAR COINCIDERE IL MIO DESIDERIO CON PRECISE NECESSITÀ AZIENDALI, ACQUISTANDONE UNO -

ALESSANDRO AMBROSI - SE LA MARCA ERA SCONTATA,

AFFERMA

LA SCELTA DEL MODELLO HA RICHIESTO UNO STUDIO APPROFONDITO, CONSIDERANDO VARI ASPETTI LEGATI ALL’ECONOMICITÀ GENERALE, ED È DESTINATO AL TRASPORTO REGIONALE

È

GIANCARLO TOSCANO TRENTO

stata ufficialmente celebrata la prima consegna in Trentino-Alto Adige di uno Scania P 280 di nuova generazione. Protagonista una storica azienda con sede a Trento, la Ambrosi Cesare & C Srl che ha scelto l’autocarro del Grifone equipaggiato con motore 7 litri, 6 cilindri in linea, da 280 cv. Il primo Scania P 280 della Regione trentina, consegnato dal la concessionaria Scania Commerciale di Trento, è la realizzazione di un sogno che Alessandro Ambrosi, General Sales Manager dell’azienda Ambrosi Cesare, coltiva fin dalla più tenera età. “La mia

DI UTENSILI DI GRANDI DIMENSIONI. passione per i mitici Scania mi accompagna fin da quando ero bambino e ora, finalmente, ho potuto far coincidere il mio desiderio con precise necessità aziendali, acquistandone uno - afferma Ambrosi Se la marca era scontata, la scelta del modello ha richiesto uno studio approfondito, considerando vari aspetti legati all’economicità generale, ed è destinato al trasporto regionale di utensili di grandi dimensioni. In tal modo, non dovendo più dipendere da trasportatori terzi, possiamo gestire con la massima flessibilità le consegne ai nostri clienti finali, in massima parte aziende produttrici di ingranaggi e componenti power truck. Con il nuovo Scania

consegniamo in un solo viaggio la stessa quantità di merce che, in precedenza, richiedeva almeno tre viaggi utilizzando veicoli commerciali. Un investimento più oneroso rispetto al trend del passato ma compensato da una maggiore sicurezza ed efficienza del trasporto.” La Ambrosi Cesare Srl è un’azienda familiare giunta alla terza generazione, essendo stata fondata nel 1937 da nonno Eduino Ambrosi e gestita negli anni dai figli Cesare e Guido Ambrosi. Gli ambiti nei quali opera sono molteplici, dalla produzione di meccanica di precisione alla riaffilatura di utensili industriali speciali anche di grandi dimensioni, come le brocce

cir colari, rivolti al settore Gear Cutting, ossia alla produzione di ingranaggi destinati a importanti aziende internazionali nell’ambito motoristico. “Fino a oggi abbiamo operato esclusivamente in ambito nazionale, ma ora abbiamo l’ambizione di aprirci al mercato internazionale, per incrementare il nostro business”, dice ancora Alessandro Ambrosi. L’entusiasmo per il nuo vo Scania lo ha portato non solo a scegliere personalmente le specifiche tecniche più rilevanti ma a guidarlo per testarne le prestazioni: “Il nuovo motore da 280 cv, 7 litri di cilindrata, si sta dimostrando particolarmente brillante e, abbinato al cambio 12

marce Opticruise, permette una guida ottimizzata e rilassata - commenta - Anche il freno motore è efficace, adatto al tipo di merce trasportata e ai tragitti percorsi. Ciò che mi ha particolarmente colpito è la silenziosità del motore. Quando si è alla guida, sembra quasi che il veicolo proceda a motore spento!”. Una scelta azzeccata, quindi, grazie anche ai preziosi consigli di Massimo Miorandi di Scania Commerciale che ha anche suggerito la cabina CP 17 Normal che ben si abbina al motore 7 litri. Grazie al tunnel ribassato, ai vani portaoggetti, alla cura dei dettagli la cabina risulta confortevole e ariosa. “È veramente un posto di lavoro piacevole”,

conferma Alessandro Ambrosi. Mas simo Miorandi sintetizza così le caratteristiche salienti del veicolo e del motore: “Questo è il primo veicolo do tato di motore DC07 che consegniamo in Regione. Per il peso ridotto e le dimensioni contenute rispetto al motore 5 litri, è particolarmente adatto per la distribuzione urbana e locale. Lanciata da Scania a fine 2017, questa nuova piattaforma prevede tre diverse motorizzazioni da 220, 250 e 280 cv e condivide con gli altri propulsori Scania tre caratteristiche fondamentali: la filosofia della coppia elevata abbinata ai bassi giri motore, la silenziosità e l’efficienza energetica”.

Scania introduce nuove funzionalità per ottimizzare l’uptime dei veicoli

Una migliore economia operativa totale S cania, perseguendo la propria filosofia di miglioramento continuo, sta presentando diverse funzionalità che hanno l’obiettivo comune di massimizzare l’uptime dei propri veicoli. L’introduzione di questi aggiornamenti e funzionalità consente di disporre di veicoli in grado di rispondere al meglio alle operazioni di trasporto richieste, permettendo ai clienti del Grifone di godere di una migliore economia operativa totale. I furti di carburante sono uno dei maggiori problemi per molti trasportatori in diversi Paesi. E l’aspetto peggiore non è esclusivamente il valore del carburante rubato, ma il fatto che il veicolo possa rimanere fermo per diverse ore prima di poter continuare a svolgere il lavoro richiesto. Scania ha sviluppato una funzione di allarme che agisce sia a livello locale sul veicolo, sia in remoto se il cliente sceglie il Pacchetto Controllo Scania. In questo caso, vengono inviati SMS ed e-mail di notifica direttamente attraverso il sistema di Fleet Management. Quando attivato, il sistema di allarme monitora il livello di carburante fino a 65 ore e se il livello di carburante scende improvvisamente del 4-8 per cento (a seconda della dimensione del serbatoio) si attiva il segnale acustico dell’allarme. Inoltre, il costruttore ha introdotto un miglioramento nella gestione del carico dell’autocarro, particolarmente utile nel caso di veicoli allestiti con casse mobili, container o altre sovrastrutture. Per queste applicazioni è cruciale che durante le operazioni di sollevamento o di abbassamento del telaio, il movimento sia esclusivamente verticale

semplificando così le operazioni di scarramento della cassa. L’introduzione appena citata è particolarmente importante per veicoli con assali di supporto sterzanti in quanto tendono a muoversi in modo differente visto che le sospensioni pneumatiche sull’assale di supporto sono separate. Scania ha eliminato questo rischio introducendo una funzione che, in maniera automatica, rilascia i freni sull’assale di supporto lasciando che le ruote si muovano liberamente. In questo modo non viene trasferita nessuna forza dall’assale di supporto. Il sistema BCI (Bodywork Communication Interface), interfaccia di comunicazione di Scania, può essere ora utilizzato per monitorare e misurare le funzioni relative all’allestimento dell’autocarro. Dati ottenuti dai sensori, che misurano parametri come peso, temperatura, angoli, allarmi e altro ancora vengono raccolti nel sistema BCI del veicolo. Attraverso lo Scania Communicator questi dati vengono inviati al Fleet Management System, previa sottoscrizione del Pacchetto Controllo Scania. Questo significa che tutti i dati importanti del veicolo e dell’allestimento vengono immagazzinati in un unico posto, con facilità di accesso, consentendo di ridurre l’investimento iniziale per poter accedere a tali dati. Un allestimento interconnesso significa un maggior controllo per il trasportatore. Carichi “sensibili”, quali ad esempio alimenti surgelati, possono essere monitorati e documentati durante tutto il trasporto, garantendo che vengano trasportati nel modo più corretto.


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LAMBERET / NUOVO PROGETTO CON SCANIA E THERMO KING

Green Truck: meno consumi,

S

MAX CAMPANELLA LAINATE

i chiama Green Truck ed è un progetto unico nel suo genere nato dall’idea di Lamberet condivisa, sostenuta e supportata da Scania e Thermo King. Si tratta di un bilico completo - trattore con semirimorchio isotermico - che prevede un abbattimento importante di CO2 ma, soprattutto, una significativa riduzione dei consumi e una migliore efficienza a livello economico. Il tutto senza rinunciare o limitare nulla a livello operativo, anzi, facilitando l’accesso ad aree urbane a basso impatto ambientale e favorendo le consegne delle merci deperibili e lo scarico anche durante la notte, grazie alle basse emissioni

sonore (intorno ai 60 decibel) del mezzo e del gruppo frigo. Nello specifico Green Truck è composto da un particolare semirimorchio Lamberet SR2, trainato da un trattore Scania LNG ed equipaggiato con sistema refrigerante Thermo King SLXi Hybrid Solution. Il sistema Hybrid Solution prevede un classico motore verticale Thermo King SLXi 300 oppure 400. La parte innovativa della tecnologia Thermo King viene applicata al trattore stradale Scania, che a sua volta viene dotato di alternatore raffreddato ad acqua, con il compito di sviluppare energia prendendola dalla trasmissione del trattore e da un inverter. Que st’ultimo prende l’energia dall’alternatore (a mille volt circa) e la trasforma in corrente elettrica (da

380 V) passandola al gruppo frigo verticale classico SLXi 300/400. Oltre alla silenziosità del mezzo e alla riduzione di emissioni di CO2, questa soluzione non richiede infrastrutture per rifornimenti e ricariche, come avviene ad esempio nel full electric. “Si tratta - spiega Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director Lamberet Italia - di un progetto partito da un’idea di Lamberet, che ha voluto condividere con chi ha la tecnologia per renderlo immediatamente concreto. Al momento, Scania è l’unico costruttore sul mercato a proporre trattori a trazione LNG su cui è possibile attuare la modifica necessaria. Abbiamo scelto l’LNG perché l’obiettivo sia chiaro il più possibile: consen-

tire alle aziende di trasporto e logistica di ridurre in mo do sensibile la carbon footprint. La trazione a gas naturale ben si affianca a un semirimorchio che praticamente consente la refrigerazione quasi esclusivamente in modalità elettrica”. E veniamo a quest’ultima: come si caratterizza il semirimorchio così modificato? “Intanto - premette Iaconi - partiamo da un Lamberet SR2, frutto di una tecnologia produttiva che consente elevata efficienza nella dispersione termica. È agganciato a un trattore Scania LNG ed e quipaggiato con gruppo frigo verticale Thermo King SLXi Hybrid 300 o 400 che, grazie a un know-how Frigoblock, viene alimentato in modalità elettrica: alternatore e inverter sono posizionati a

bordo del trattore, appositamente modificato per alloggiare entrambi i sistemi; a motore acceso, l’energia “catturata” dal movimento degli organi del trattore viene immessa dall’alternatore all’inverter, che la tramuta da alto voltaggio in elettricità a 380 V che, in questo modo, può essere trasmessa al gruppo frigo verticale del semirimorchio”. In sostanza l’intero sistema serve ad alimentare il gruppo frigo Thermo King, che naturalmente può funzionare anche con il suo classico motore diesel. “Certamente - prosegue Iaconi - nelle lunghe ore notturne, ad esempio, quando il motore del trattore è spento e si vuole comunque mantenere la temperatura controllata occorre utilizzare il motore diesel. In tutte quelle normali circostanze di distribuzioni urbane, anche notturne, quando il trattore ha il motore sem pre acceso, il gruppo frigo funziona in modalità elettrica. In questo modo i decibel si abbassano ai livelli di una chiacchierata tra due persone in una stanza, quindi il bilico può essere adoperato anche di notte, in supermercati che preferiscono caricare la merce deperibile nottetempo, o alle prime luci dell’alba”. Anche al minimo del motore la potenza consente di mantenere

la temperatura controllata con la sola modalità elettrica. “Dai nostri dati - prosegue il manager di Lamberet Italia - circa l’80 per cento del lavoro del gruppo frigo avviene con energia elettrica, questo vuol dire meno consumi, meno emissioni e più lunga durata del gruppo frigo”. Lamberet, Scania e Thermo King presentano una novità tutt’altro che teorica, ben sì pronta a tutti gli effetti. “Tutto funziona senza infrastrutture: le uniche occorrenti - afferma Ismaele Iaconi -sono quelle necessarie per alimentare il motore LNG. I tre player coinvolti, tutte e tre eccellenze del proprio segmento, stanno investendo fortemente, dimostrando di credere fermamente nel progetto: un veicolo completo è già pronto e sarà a disposizione di aziende di trasporto selezionate per un vero e proprio roadshow. Una trentina di clienti, presenti un po’ ovunque in Italia, potranno utilizzarlo a titolo gratuito per due settimane per comprenderne l’efficacia”. Un’opportunità per le aziende di trasporto, che potranno puntare sul Green Truck per rispondere alle sem pre più pressanti richieste della committenza in termini di veicoli ecosostenibili: i principali player della GDO richiedono oggi

Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director Lamberet Italia.

Daniel Dusatti, da novembre 2018 Direttore Vendite Italscania

“LNG soluzione interessante per medio e lungo raggio” N ell’ambito del bilico Green Truck, il trattore Scania LNG che traina il semirimorchio Lamberet SR2 è dotato di motore a metano da 13 litri, con una coppia di 2.000 Nm e 410 cv. “Si tratta - spiega Daniel Dusatti, da novembre 2018 Direttore Vendite Italscania - di un veicolo pensato per le missioni a lunga distanza, grazie a prestazioni paragonabili a un motore a diesel di pari potenza: grazie al nuovo Opticruise di quinta generazione, offre cambi marcia rapidi e fluidi garantendo eccellenti livelli di guidabilità, erogazione di coppia e comfort. Sul fronte della sostenibilità, assicura una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15 per cento con l’utilizzo di metano di origine fossile, mentre con il biometano può garantire una riduzione fino al 90 per cento”. Qual è allo stato attuale l’expertise Scania nella trazione LNG e qual è la gamma attualmente disponibile di modelli e motori a gas naturale? “L’offerta Scania di autocarri a metano e biometano, sia nella forma compressa che liquefatta - risponde il manager del Grifone - si

articola su diversi livelli di potenza che culminano con il propulsore da 13 litri, che si traduce in flessibilità di utilizzo, comfort di guida e, soprattutto, economia dei consumi. L’autonomia, in determinate applicazioni, può raggiungere i 1.600 km”. Quali sono i vantaggi della tecnologia LNG sul piano di consumi, emissioni acustiche e emissioni nocive? “I veicoli a LNG - spiega Dusatti - si contraddistinguono per una riduzione di emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto notevolmente ridotti rispetto ai più moderni veicoli per il trasporto merci. Oltre alle emissioni, un altro punto di forza che contraddistingue i mezzi a metano è la loro ridotta rumorosità. I veicoli Scania di ultima generazione soddisfano le condizioni poste dallo standard Piek QuietTruck, con un livello sonoro inferiore ai 72 dbA”. Il progetto Green Truck per Scania può essere considerato base di progetti futuri per favorire la maggior diffusione della trazione LNG? “Siamo convinti - afferma Dusatti - che il metano in forma liquefatta rappresenti la so-

luzione più interessante in Italia per il trasporto a medio-lungo raggio, anche alla luce del costante sviluppo della rete di stazioni di rifornimento. In questo senso, siamo costantemente impegnati nel mettere in atto progetti che consentano di favorire la diffusione di veicoli a LNG, proprio come in questo caso. Ma non solo, guardando al futuro parliamo di biometano, combustibile che più di ogni altro può apportare un importante contributo di abbattimento della CO2”. Oltre all’offerta di veicoli a metano, Scania vanta un veicolo ibrido, unico pesante elettrificato già in commercio, dotato di motore diesel Scania da 9 litri, con potenze fino a 360 cv, che può funzionare a HVO (olio vegetale idrotrattato) o diesel, che lavora in parallelo a un propulsore elettrico in grado di erogare una potenza di 130 kW (177 cv) e una coppia di 1.050 Nm. “Si tratta - conclude Dusatti - di una soluzione estremamente interessante per il trasporto in ambito urbano, sia per quanto riguarda l’economia operativa totale, che in termini di efficienza e sostenibilità ambientale”.


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più eco-sistema

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L’INTERO BILICO TRATTORE SCANIA LNG E SEMIRIMORCHIO

LAMBERET SR2 - È PRONTO PER L’UTILIZZO IN CONDIZIONI REALI PER DUE SETTIMANE NELLA FLOTTA DI UNA TRENTINA DI AZIENDE SELEZIONATE. IL SISTEMA THERMO

KING USUFRUISCE DI UNA TECNOLOGIA SU KNOW-HOW

FRIGOBLOCK: ALTERNATORE E INVERTER SONO POSIZIONATI A BORDO DEL CAMION, APPOSITAMENTE MODIFICATO; A MOTORE ACCESO, L’ENERGIA “CATTURATA” DAL MOVIMENTO DEGLI ORGANI DEL MOTORE VIENE TRAMUTATA IN ELETTRICITÀ A 380 V, CHE A SUA VOLTA FA FUNZIONARE IL GRUPPO FRIGO.

una significativa percentuale della flotta a basso impatto ambientale. “L’im patto iniziale per l’investimento - precisa Iaconi - stando ai nostri dati si ripaga in sei anni, che potranno essere meno se ad esempio il mezzo viene utilizzato nelle aree urbane, nelle quali funzionando a motore LNG acceso di fatto il gruppo frigo è esclusivamente elettrico: riscontrerà un beneficio più evidente chi effettua distribuzione urbana delle merci con attività intensiva di carburante diesel, che il gruppo frigo è costretto a usare per raggiungere il livello di temperatura desiderata. Con Green Truck senza spegnere il veicolo non si consuma diesel”. Quali sono in sintesi i vantaggi di Green Truck? “Basse emissioni sonore, meno

manutenzione del gruppo frigo senza dimenticare - aggiunge Iaconi - gli elementi di TCO, ovvero il valore di utilizzo elevato, visto che il motore endotermico del gruppo frigo viene usato solo in parte. Non da ultimo, Green Truck non rinuncia affatto o non limita le attività operative, anzi facilita l’accesso alle ZTL”. In questa prima fase di avvio del progetto quali sono le tipologie di aziende di trasporto che più possono essere interessate a Green Truck? “Indubbiamente - risponde Iaconi - quelle che ricevono stimoli maggiori dalla GDO e quindi hanno la necessità di flotte green, ovvero di abbassare il livello di carbon footprint del proprio parco mezzi. Lamberet, Scania e Thermo King vanno

nella direzione richiesta dalla filiera. Ancora una volta, come da tradizione, Lamberet si dimostra attenta e focalizzata sul green, con tecnologie orientate ad assecondare le richieste del mercato e sostenere tecnologie che i costruttori mettono a disposizione andando a completarle”. Green Truck diventerà un vero e proprio brand? “Per il momento - dichiara Iaconi - è un claim, che potrebbe diventare una configurazione, un marchio che individua player che permettono di utilizzare una tecnologia garantendola come su un veicolo di serie. In questa fase tre eccellenze si uniscono, hanno in comune l’essere orientate verso il green e investono nella pratica, mettendoci la faccia e aprendo il portafoglio: Green Truck è al momento frutto dell’unica tecnologia seria, funzionante e subito possibile senza infrastrutture, con ritorni in termini di minori emissioni, consumi ed emissioni sonore”. Occorre però sempre un equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica: a quanto ammonta l’investimento extra per mettere in strada un Green Truck? “Rispetto a un bilico con gruppo frigo tradizionale - risponde in conclusione Iaconi - complessivamente l’aumento si aggira tra il 15 e il 20 per cento. Considerando la facoltà di accedere ad aree chiuse in ZTL e alla possibilità di caricare merce di notte, aziende di trasporto che gravitano attorno alla GDO e alla logistica alimentare, che vogliono accentuare i loro aspetti smart e in efficienza, hanno un’opportunità concreta e subito attuabile”.

Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager, punta anche al passaparola tra clienti

“Diffondere una nuova idea di trasporto frigorifero” I nvertire il funzionamento strada-rete è l’assoluta innovazione del sistema refrigerante Thermo King SLXi Hybrid Solution. Quali sono le sue caratteristiche principali? “Se finora - spiega Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager - siamo abituati alle unità frigo che utilizzano il motore diesel per assicurare il controllo della temperatura interna a un veicolo in viaggio, con SLXi Hybrid questo lavoro viene affidato al motore elettrico dell’unità stessa azionato da un generatore collegato al motore del trattore. Quindi le ore di funzionamento in diesel vengono drasticamente ridotte a favore del funzionamento in modalità elettrica”. In pratica il trasportatore che viaggia, ad esempio da Roma a Milano, può tranquillamente tenere il motore diesel dell’unità spento e far funzionare il frigo con il suo motore elettrico. E quando arriva il momento della pausa-ore? “L’unità - risponde Tosi - è quella tradizionale, quindi ha il suo motore diesel e può essere accesa in modo autonomo per mantenere il set point impostato. Avendo un’unità Hybrid, il trasportatore non nota differenza nella potenza refrigerante: il motore elettrico in configurazione Frigoblock permette all’unità frigorifera di

esprimere il 95 per cento dei watt che normalmente esprime con funzionamento a motore diesel”. Quali vantaggi ne derivano? “Tutto questo - prosegue il manager Thermo King - si traduce in un consumo di carburante drasticamente ridotto. Per l’80-90 per cento del tempo si utilizza la modalità elettrica, con un risparmio di gasolio direttamente proporzionale all’utilizzo del frigo: più viene usato più si risparmia. Inoltre si hanno meno costi di manutenzione: gli organi meccanici dell’unità diesel sono meno sollecitati. Non da ultimo si inquina di meno: il motore diesel dell’unità è conforme alla norma Stage V che limita le emissioni, ma se l’unità funziona in elettrico non vi sono neanche le emissioni inquinanti del motore diesel”. Per quali applicazioni di trasporto stradale è consigliata questa soluzione? “Il lungo raggio - afferma Tosi - permette di avere un funzionamento regolare in termini di tempo in modalità elettrica: una volta acceso il motore del trattore, fermo, a basso numero di giri o in autostrada a regime, l’unità funziona in modalità elettrica sempre assicurando praticamente la stessa potenza refrigerante che in diesel, mantenendo il set point impostato.

Più strada si fa, meno carburante si consuma”. Sul piano della strategia commerciale quali sono gli obiettivi e le attese di Thermo King Italia relativamente all’introduzione sul mercato del sistema SLXi Hybrid Solution? “È un sistema - spiega Marco Tosi - che sarà proposto a clienti interessati all’aspetto eco green e alle nuove tecnologie. Ci vorrà del tempo per coprire il portafoglio clienti ma stiamo organizzando eventi, ad esempio con Gima Trans di Bergamo, primo cliente ad adoperare la nuova funzione: i benefici sono evidenti, occorre anche il passa parola per promuoverne la conoscenza”. La soluzione ha un costo maggiore rispetto alle unità tradizionali, non tutti saranno disposti a spendere di più... “Non si tratta - precisa Tosi - di un investimento tanto oneroso, certamente costa più di una unità tradizionale ma l’obiettivo è cambiare il sistema di trasporto. Il nostro sarà un approccio strutturato: iniziamo con aziende potenzialmente interessate e sensibili a una nuova idea di trasporto, che hanno maggiore attenzione per l’ambiente, per la sostenibilità in generale, seguiranno poi tutti gli altri”.


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GRUPPO SMET / PRIMO AL MONDO A UTILIZZARE LA NUOVA GAMMA IVECO

Massima fiducia in S-Way “IVECO E CNH INDUSTRIAL HANNO INDIVIDUATO IN NOI LA REALTÀ AZIENDALE A CUI AFFIDARE, PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO, I NUOVI MEZZI IVECO

S-WAY -

HA DICHIARATO

DOMENICO DE ROSA, AMMINISTRATORE DELEGATO DEL

GRUPPO SMET - È UN RICONOSCIMENTO IMPORTANTE, DI CUI SIAMO ORGOGLIOSI.

SIN DAI PRIMI TEST EFFETTUATI, I VEICOLI SI PRESENTANO COME UN PRODOTTO DI GRANDE AVANGUARDIA, DAL QUALE CI ASPETTIAMO RISULTATI NOTEVOLI IN TERMINI SIA DI PRESTAZIONI CHE

DI CONSUMI”.

FABIO BASILICO ROMA

Si tratta di un prodotto di grande avanguardia, dal quale ci aspettiamo risultati notevoli”. È Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo Smet, a usare queste lusinghiere parole per commentare l’arrivo in flotta dei veicoli della nuova generazione Iveco S-Way. È il salernitano Gruppo Smet la prima azienda al mondo a mettere in strada gli S-Way, presentati nel luglio scorso presso il centro espositivo IFEMA di Madrid. Preziosa in questo senso è stata la stretta partnership che Smet Logistics ha stretto con il Gruppo Mecar, concessionaria Iveco di Nocera Superiore (Sa). “Iveco e CNH Industrial hanno individuato in noi la realtà aziendale a cui affidare, per la prima volta in assoluto, i nuovi mezzi Iveco S-Way ha dichiarato De Rosa - È un riconoscimento importante, di cui siamo particolarmente orgogliosi. Sin dai primi test effettuati, i veicoli si presentano come un prodotto di grande avanguardia, dal quale ci aspettiamo risultati notevoli in termini sia di prestazioni che di consumi”. I nuovi S-

Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo Smet.

Way presentano infatti un’efficienza di consumi eccezionale, abbinata a tecnologie all’avanguardia e ai più avanzati sistemi di connettività: si tratta infatti di mezzi connessi al 100 per cento e destinati per questo a rivoluzionare la gestione delle flotte. Dal punto di vista del contenimento dei consumi e delle emissioni, la nuova ammiraglia Iveco è dotata di una nuova tecnologia del motore e della trasmissione Hi-Tronix, oltre che di numerose soluzioni in-

tegrate per il risparmio di carburante. Sarà naturalmente disponibile anche la versione alimentata a metano. “Attendiamo con fiducia i primi tre mesi di percorrenza lungo le strade d’Europa - ha concluso Domenico De Rosa - Raggiunto questo traguardo, non mancheremo di comunicare a Iveco e CNH Industrial i risultati raggiunti, che ci attendiamo decisamente positivi”. Il Gruppo Smet, leader europeo nel trasporto multimodale, si distingue per l’impe-

gno a favore del trasporto e della logistica sostenibile. “Da sempre siamo alla continua ricerca di uno sviluppo maggiormente sostenibile e attento alla tutela dell’ambiente - ha spiegato in più di un’occasione Domenico De Rosa - Siamo stati pionieri in Italia nell’utilizzo degli Eco Truck a gas metano liquido”. Di recente, proprio grazie alla partnership con il Gruppo Smet, Verallia, primo produttore europeo e terzo produttore mondiale di packaging alimentare in vetro, gestisce i flussi di trasporto merci con un sistema intermodale combinato marittimo/ferroviario. Un sistema intermodale che combina e alterna il trasporto marittimo a quello ferroviario. È appunto il nuovo progetto di sostenibilità ambientale ed efficienza logistica varato da Verallia in partnership con Smet. A partire dal giugno scorso, tutti flussi di trasporto delle merci prodotte da Verallia - bottiglie e contenitori alimentari in vetro - sono gestiti con modalità prevalentemente intermodale su media e lunga distanza. La svolta intermodale consentirà all’azienda di ridurre del 70 per cento le emissioni di CO2 derivanti dal flusso di trasporto

delle sue merci, ottenendo nel contempo un notevole efficientamento logistico. Le principali direttrici Nord/Sud sono operate dal Gruppo Smet per conto di Verallia, con l’ausilio del trasporto marittimo e in particolare con la rete di Autostrade del Mare di Grimaldi Lines (linee marittime Genova-Salerno e Venezia-Bari). In alternativa al trasporto marittimo, e a questo combinato, Verallia utilizza il servizio ferroviario VeronaBari, fornito dagli operatori intermodali N.O.I. e Merci Italia. “L’attenzione per l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo è da sempre un pilastro della nostra filosofia aziendale - ha commentato Antonino Virgillito, Direttore Supply Chain e Acquisti di Verallia Italia - Da sempre cerchiamo di ridurre l’utilizzo delle ma-

terie prime, abbattere l’inquinamento e valorizzare i rifiuti prodotti. Grazie alla partnership con il Gruppo Smet il nostro vetro, che è un materiale pulito, sicuro, riutilizzabile e riciclabile, potrà finalmente essere trasportato con modalità realmente sostenibili ed efficienti”. “Siamo stati tra le prime aziende del settore a volere fortemente la svolta green per il trasporto su strada - ha aggiunto Domenico De Rosa Oltre dieci anni fa siamo stati infatti pionieri dell’intermodalità, che continua ad avere un ruolo centrale in termini di sostenibilità ambientale. Abbiamo inoltre imboccato con decisone la strada della decarbonizzazione della nostra flotta che, entro il 2022, sarà composta esclusivamente da mezzi diesel free”.

RISULTATI POSITIVI PER IL TRAFFICO RO/RO DELLO SCAMBIO CAMPANO

PORTO SALERNO, SMET PUNTA CON DECISIONE SUL TRASPORTO INTERMODALE I l Gruppo Smet punta sullo sviluppo e sulla crescita del porto di Salerno, dove opera da molti anni in partnership con il Gruppo Grimaldi, contribuendo in maniera decisiva all’affermazione del trasporto intermodale. “Proprio su questo scalo - ha detto Domenico De Rosa, Ad del Gruppo Smet, azienda fondata proprio a Salerno 70 anni fa - il Gruppo Grimaldi ha recentemente varato nuovi e importanti investimenti, che culmineranno al-

l’inizio del 2020 con l’arrivo delle nuove navi ro/ro. Si prospetta dunque, nell’immediato futuro, un incremento significativo di capacità di trasporto e conseguentemente un’opportunità di crescita per il nostro territorio, sia in termini di occupazione sia in termini di esportazione”. Intanto, si è chiuso positivamente il primo trimestre 2019 del traffico ro-ro nello scalo campano. Il segmento ha registrato infatti una crescita del 7,6 per cento rispetto ai

risultati raggiunti nel primo trimestre del 2018: in soli tre mesi è stato movimentato un totale di merce rotabile pari a 2 milioni di tonnellate. “Dopo un anno di decrescita, dovuto principalmente a motivazioni di carattere geopolitico, già negli ultimi mesi del 2018 avevamo registrato un’inversione di tendenza - ha aggiunto De Rosa - I risultati del primo trimestre ci confermano che tale inversione è pienamente in atto, grazie soprattutto alla capaci-

tà di visione e reazione del mondo imprenditoriale”. Del ruolo giocato dall’intermodalità nello sviluppo di un sistema di trasporti efficiente e attento al futuro del pianeta, si è parlato diffusamente nel corso dell’evento nazionale “Mobilità a impatto zero: il futuro è green” organizzato a Roma lo scorso maggio da Alis, Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, di cui Domenico De Rosa è Socio Fondatore.


NIENTE PUÒ FER RMARMI (SSoloo una buona raagiionne)

DRIVE THE NEW WA WAY. PIÙ COMFORT, PIÙ CONNETTIVITÀ, PIÙ SERVIZI DI SE CON IVECO S-W WA AY NIENTE POTRÀ FERMARTI. Un po’ di riposo, un buon piatto caldo, un caffè al volo e, naturalmente, un bel tramonto da ammirare lungo la strada.. Nient’altro potrà interrompere il tuo viaggio. Siamo orgogliosi di presentare IVECO S-W WAY, il camion più confortevole e connesso che abbiamo mai progettato. Un ffedele edele compagno com mpagno di ZMEKKMS GLI WEVk EP XYS ½ERGS MR SKRM SGGEWMSRI I HSZYRUYI HSZVEM ERHEVI


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SIFÀ / INTERVISTA AD ANDREA LAMARUCCIOLA, REFERENTE ECOTRASH DEL GRUPPO CICLAT

Dalla Lucania con amore e dedizione A

NATO OLTRE QUARANT’ANNI FA COME COOPERATIVA DI PICCOLI AUTOTRASPORTATORI, NEGLI ANNI IL CONSORZIO RAVENNATE È CRESCIUTO, NELLE DIMENSIONI E NEL RAGGIO DI ATTIVITÀ. OGGI EFFETTUA TUTTO QUELLO CHE È TRASPORTO SU GOMMA CON UN FORTE FOCUS SUI RIFIUTI. PER AVERE UN PARCO EFFICIENTE TRA I PARTNER HA SCELTO LA SOCIETÀ DI BPER BANCA. “ABBIAMO UN COSTO FISSO E QUESTO CONSENTE MASSIMA FLESSIBILITÀ NELL’INSERIMENTO DI VEICOLI ADATTI AL TIPO DI MISSION RICHIESTA”, SPIEGA ANDREA LAMARUCCIOLA, DIRETTORE DELL’AZIENDA ECOTRASH.

PAOLO ALTIERI PIETRAGALLA

nche in una regione meno sviluppata sul piano economico, qual è la Basilicata, ma ricca, ricchissima di storia, tradizioni e cultura, è tutt’altro che raro incrociare bellissime realtà aziendali, fondate e sviluppate da personaggi straordinari. Siamo a Pietragalla, in piena Lu cania, all’uscita della SS 658 Potenza-Melfi. È qui che incontriamo Andrea Lamarucciola, Direttore di Ecotrash Company, tra le aziende associate al Gruppo Ciclat (Consorzio Nazionale del Settore Servizi della Conf coope rative). Mission del Consorzio è acquisire appalti e commesse, sul piano nazionale, per la fornitura di servizi che vengono affidati alle imprese socie, che a loro volta usufruiscono delle strutture tecniche e organizzative del Consorzio, garantendo l’effettuazione dei servizi con manodopera qualificata e attrezzature all’avanguardia. Nell’ambito di queste ultime, le associate al Gruppo Ciclat utilizzano un parco vei-

coli efficiente per occuparsi di pulizie civili e industriali, igiene ambientale, logistica, vigilanza, utilizzando in prevalenza il noleggio e avendo come part ner di riferimento SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali), braccio di BPER Banca operativo nel noleggio a lungo termine. Ecotrash è una delle aziende associate di maggiori dimensioni. Riferimento Ciclat nella regione Basilicata, il suo core business è rappresentato dai servizi d’igiene am bientale e dalla gestione del ciclo dei rifiuti, dai servizi di auto spurgo alla disinfestazione e derattizzazione, dal giardinaggio alla forestazione. “Il Gruppo Ciclat - spiega La marucciola - è nato oltre quarant’anni fa come Cooperativa di padroncini e piccoli autotrasportatori. Negli anni è cresciuto, nelle dimensioni e nel raggio di attività. Oggi effettua tutto quello che è trasporto su gomma con un forte focus sui rifiuti, affidando i lavori a oltre 270 Partite Iva”. Aumentare il volume d’affari e ottimizzare i costi di gestione degli automezzi sono i

Da sinistra: Licia Franciscolo, Funzionario commerciale SIFÀ; l’ingegner Ferdinando Di Giovanni, Responsabile Ufficio Acquisti Ciclat; Alessandro Valzania, Coordinatore imprese Sede di Ravenna BPER Banca. In alto, Andrea Lamarucciola.

capisaldi della strategia imprenditoriale del Consorzio, che per i veicoli sceglie il noleggio e il supporto dei servizi full service. “La scelta di SIFÀ - spiega Lamarucciola si è inizialmente basata su valori di opportunità e convenienza: avendo acquisito nuovi lavori e dovendo ottimizza-

re i costi, la proposta di SIFÀ ci è apparsa assolutamente vantaggiosa: sappiamo che abbiamo un costo fisso e questo consente massima flessibilità nell’inserimento dei veicoli adatti al tipo di mission richiesta di volta in volta”. Una collaborazione, quella con Ecotrash, che è nata e si è

sviluppata grazie al lavoro in team tra SIFÀ e un importante Partner presente sul territorio, che ha avviato e mantenuto i rapporti con l’azienda. Per garantire l’efficienza dei veicoli il Gruppo Ciclat ha istituito procedure interne per il controllo quotidiano e visivo di autista e veicolo, oltre alle manutenzioni programmate. “Quelle a nostro carico - precisa Lamarucciola - vengono effettuate presso officine autorizzate dei marchi dei veicoli, per i mezzi no leggiati presso officine convenzionate dell’operatore di noleggio. Anche da questo punto di vista abbiamo trovato in SIFÀ un interlocutore valido, che garantisce celerità nella gestione dei sinistri e delle manutenzioni: per la nostra attività non utilizziamo mezzi di linea, i nostri veicoli trasportano rifiuti, devono essere sempre operativi, in caso di necessità abbiamo bisogno di risposte immediate. Del ser vizio SIFÀ siamo molto sod disfatti, le risposte sono precise e puntuali”.

LA BELLA STORIA DI UN EX CARABINIERE CHE SI È TROVATO AI VERTICI DELL’AZIENDA LUCANA

A

“CON CICLAT SI PUÒ CRESCERE, È PROPRIO VERO, L’UNIONE FA LA FORZA”

ll’interno del Gruppo Ciclat, Ecotrash Co. si occupa del ramo rifiuti in Basilicata e in Emilia-Romagna avendo, oltre all’headquarter di Pietragalla, un cantiere a Zola Predosa, in provincia di Bologna, e uffici a Ravenna, nei pressi della sede Ciclat. Una storia, quella di Ecotrash, che ha dell’incredibile. Le origini risalgono al 1990, quando il compianto Giovanni Lamarucciola inizia come autista con due facchini. Nel 2000 il figlio Andrea, entrato nella Benemerita, si avvia verso la sua carriera nell’Arma dei Carabinieri, ma papà Giovanni lo richiama e lui, nel 2001, lo affianca in azienda, riuscendo - in tre anni a ereditarne tutta l’esperienza imprenditoriale e lo spirito di autonomia. Nel 2002 la nuova compagine padre-figlio incrocia il Gruppo Ciclat grazie a una committenza su Ravenna. “La fiducia nelle capacità di lavoro di mio padre - racconta Andrea Lamarucciola - era tale che ci venne affidato per tre mesi il servizio su tutti gli stabilimenti balneari”. Nel 2004, rimasto solo, Andrea coltiva la conoscenza con Ciclat, rilevando con il socio Andrea Benedetti una piccola società di trasporto,

alla quale cambiano nome per dare vita a Ecotrash. Oggi l’azienda dà lavoro a 242 dipendenti e possiede una flotta di 160 veicoli, la massima parte dei quali a noleggio con SIFÀ: dai Piaggio Ape e Porter fino agli autotreni nella flotta c’è tutta la gamma di veicoli, a prevalente brand Iveco (50 per cento) e il 15 per cento autotreni scarrabili (quasi interamente Iveco). L’azienda lucana ha chiuso il 2018 con un fatturato di 13 milioni di euro e ha un’attesa per quest’anno di 15 milioni di business tra clienti pubblici e privati. Tra gli appalti di raccolta rifiuti gestisce in Basilicata per conto Ciclat l’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano (Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Maschito, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo, Tolve, Venosa), ed il Comune di Pietragalla. In Puglia nella Provincia di Barletta-Andria-Trani quello confinante di Spinazzola. Mentre in Emilia Romagna circa una decina di comuni che spaziano da Marina di Ravenna e fino a Sasso Marconi, passando attraverso l’hinterland

bolognese (Casalecchio di Reno... Zola Predosa...) “Stiamo monitorando - prosegue Lamarucciola - la possibilità di partecipare a due importanti gare in Basilicata, la cui aggiudicazione porterebbe a una crescita del fatturato intorno al 30 per cento. Prossimo step di Ecotrash l’attività impiantistica di compostaggio, che andrebbe a colmare l’attuale lacuna della Basilicata. “Solo in nostri cantieri - spiega il manager lucano - producono circa 600 tonnellate al mese di prodotto organico che potrebbe diventare compost, ma al momento è possibile solo il conferimento in Puglia o attraverso stazioni di trasferenza. Al momento, grazie ai bilici Ciclat che effettuano la tratta Ravenna-Melfi verso lo stabilimento Fiat, portiamo i rifiuti in impianti a Rimini e Cesena, accorciando la filiera”. A fianco di Andrea sono operative due figure di fondamentale importanza: Antonella Bevilacqua, moglie di Andrea e inventrice del nome Ecotrash oltre che responsabile della gestione amministrativa; Maria Luisa Lamarucciola, sorella del titolare, Presidente del CdA e responsabile commerciale.


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MAN / TGM E TGS IN CAMPO CON POLIZIA E PROTEZIONE CIVILE

Il soccorso pretende il meglio

T

MICHELE S. ALTIERI MONACO

HW è l’Agenzia Federale Tedesca che ha il compito di gestire e fornire assistenza tecnica in caso di disastri, emergenze pubbliche e incidenti su vasta scala, operando in Germania ma anche nel resto del mondo se necessario. Tramite una serie di appalti, l’agenzia che cura e gestisce gli acquisti per conto del Ministero degli Interni ha conferito a MAN Truck & Bus Deutschland

contratti per la fornitura, a THW, di 950 veicoli. I veicoli consegnati all’agenzia federale sono di diverse tipologie e con allestimenti specifici. Vi sono MAN TGM, il tuttofare del costruttore di Monaco, consegnati a THW in versione 18.290 doppia cabina con trazione integrale, sospensioni a balestra sull’asse anteriore e posteriore. A questi si aggiungono TGM 18.290 anch’essi con doppia cabina, per ospitare tutto l’equipaggio, e un allestimento a scomparti chiusi per riporre e traspor-

BL con autobotte. “L’A genzia Federale per il Soccorso Tecnico - ha detto Holger Mandel, Presidente del Management Board di MAN Truck & Bus Deutschland - ha riposto fiducia in noi e ha scelto MAN. Il personale d’emergenza e gli operatori umanitari necessitano di veicoli particolarmente affidabili e robusti che devono sempre garantire la massima operatività per intervenire in caso di necessità. Ci teniamo ad augurare a tutto il personale operativo e di soccorso di THW di poter svolgere al meglio le missioni di soccorso a bordo dei nostri veicoli”.

tare diverse tipologie di materiali. Si tratta di veicoli a trazione integrale con sospensione a balestra sugli assi anteriore e posteriore. Non solo TGM. L’Agenzia Federale Tedesca per la protezione civile può contare anche su veicoli della gamma TGS, lo specialista per missioni difficili della Casa del Leone, consegnati in versione 18.420, allestiti con pianale ribaltabile trilaterale e piccola gru per il carico. Per gestire il rifornimento degli elicotteri della polizia federale vengono utilizzati TGS 18.420 4x4H

NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL MINISTERO DEGLI INTERNI DEL GOVERNO FEDERALE TEDESCO HA ORDINATO UNA FLOTTA DI UNITÀ DEL COSTRUTTORE DI

MONACO DA METTERE A DISPOSIZIONE DELL’AGENZIA

FEDERALE PER IL SOCCORSO TECNICO E DELLA POLIZIA FEDERALE:

940 VEICOLI

ALLESTITI PER LE SITUAZIONI DI EMERGENZA E DIECI CON CISTERNA PER IL RIFORNIMENTO DEGLI ELICOTTERI.

DAF / LA PRODUZIONE DEL 100.000° ESEMPLARE DI CF E XF

Un grande traguardo in tempi record NELLO STABILIMENTO DI DAF TRUCKS A EINDHOVEN È USCITO DALLA LINEA DI PRODUZIONE IL VEICOLO NUMERO CENTOMILA DELLA GAMMA CF E XF.

MAI

NELLA STORIA DELL’AZIENDA OLANDESE QUESTO OBIETTIVO È STATO RAGGIUNTO COSÌ IN FRETTA. IL 100.000° CAMION È STATO CONSEGNATO DOPO UNA CERIMONIA UFFICIALE AL

GRUPPO

BELGA GHEYS. IL PRIMO ESEMPLARE

I

VALENTINA MASSA EINDHOVEN

n poco più di due anni DAF Trucks è riuscita a mettere a segno uno storico record produttivo. Nello stabilimento di Eindhoven, quartier generale della Casa olandese, è uscito dalla linea di produzione il 100.000° esemplare di CF e XF. Mai nella storia del-

DELL’ULTIMA

l’azienda questo obiettivo è stato raggiunto così in fretta. Il 100.000° camion è stato consegnato dopo una cerimonia ufficiale a Groep Gheys di Mol (Belgio). Il primo veicolo dell’ultima generazione di CF e XF è stato prodotto nel luglio 2017. Gli stabilimenti produttivi coinvolti sono quelli di Eindhoven e Layland Trucks (Regno Unito).

“Il fatto che abbiamo raggiunto così velocemente questo traguardo è indice della qualità e dell’efficienza di quest’ultima generazione di camion - ha detto Harry Wolters, Presidente di DAF Trucks NV - I nostri clienti ammirano nei nostri camion l’affidabilità, il basso consumo, i bassi costi operativi e l’alto livello di confort per il guidatore.

Questo rende DAF il primo costruttore di trattori in Europa”. “Abbiamo una lunga storia di collaborazione con DAF Trucks - ha dichiarato Luc Gheys, co-proprietario del Gruppo Gheys, specializzato in trasporto container e materiali polverulenti - Il primo camion utilizzato da mio padre a metà degli anni ’60 fu un autobus DAF

convertito in camion traslochi. Seguendo la sua strada, abbiamo incluso DAF nel nostro parco macchine dal 2015. L’esperienza avuta con i camion DAF e con la concessionaria Lavrijsen sono state eccellenti: per questo motivo abbiamo nel nostro parco veicoli ben 80 camion DAF, a cui aggiungeremo nel prossimo futuro altri 25 esemplari”.

GENERAZIONE DI CF E

XF È STATO PRODOTTO NEL LUGLIO 2017. GLI STABILIMENTI PRODUTTIVI COINVOLTI SONO QUELLI DI

EINDHOVEN (OLANDA) E LAYLAND TRUCKS (REGNO UNITO).


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CONTINENTAL CRESCE NEL BUSINESS AGRO

“Smart Farming” è il futuro “

LO SMART FARMING, CIOÈ LA DIGITALIZZAZIONE DELL’AGRICOLTURA, STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PER LA SOSTENIBILITÀ E LA CAPACITÀ DI NUTRIRE IL PIANETA. “I NOSTRI CLIENTI POSSONO GIÀ RACCOGLIERE I FRUTTI DEL NOSTRO LAVORO DI SVILUPPO COLTIVANDO I LORO CAMPI IN MODO PIÙ EFFICIENTE E CONVENIENTE E CON UN GRANDE BENEFICIO PER L’AMBIENTE – DICHIARA HANS-JÜRGEN DUENSING, MEMBRO DELL’EXECUTIVE BOARD DI CONTINENTAL E RESPONSABILE PER LE ATTIVITÀ OFF-HIGHWAY - ABBIAMO LAVORATO DURO PER PORRE LE BASI DI QUESTA EVOLUZIONE”.

FABIO BASILICO MILANO

Lo smart farming è la materia prima per i campi del futuro”. Lo dice Hans-Jürgen Duensing, membro dell’executive board di Continental e responsabile per le attività off-highway. Il produttore tedesco è sempre più impegnato nel business agro e in particolare nell’agricoltura di precisione, settore nel quale propone droni e sistemi robotici per rendere più efficienti le operazioni sul campo. Continental progetta soluzioni innovative grazie ai suoi driver di sviluppo tecnologico che sono la digitalizzazione, la connettività e la sostenibilità. Lo Smart Farming, cioè la digitalizzazione dell’agricoltura, sta diventando sempre più importante per la sostenibilità e la capacità di nutrire il pianeta. “I nostri clienti possono già raccogliere i frutti del nostro lavoro di sviluppo coltivando i loro campi in modo più efficiente e conveniente e con un grande beneficio per l’ambiente aggiunge Hans-Jürgen Duensing - Abbiamo lavorato negli ultimi anni per porre le basi di questa evoluzione del nostro progetto di sviluppo tecnologico”. Come risulta dal por tale internazionale di ricerche di mercato “Statista”, lo Smart Farming svilupperà un giro di affari di 200 miliardi di euro all’anno. L’attenzione di Continental si concentra sui sistemi per migliorare l’efficienza operativa dei macchinari e del suolo e sulla trasparenza dei processi e delle procedure di lavoro. “Esaminiamo l’intero sistema in modo olistico precisa Duensing - Allo stesso tempo l’agricoltura rispettosa dell’ambiente è al centro dei nostri sforzi. Sviluppiamo idee per prodotti e sistemi intelligenti e li implementiamo in modo coerente”. L’agricoltura di precisione svolge un ruolo decisivo in questo senso. In qualità di partner dei

costruttori del settore, Continental sta fornendo un nuovo importante slancio allo Smart Farming con le sue tecnologie intelligenti. L’azienda configura componenti per droni e sviluppa robot che potrebbero essere utilizzati anche sul cam po (operando, ad esempio, in formazione) e che sono dotati di diverse applicazioni, di sensori e di telecamere. Il LIDAR, ad esempio, misura le distanze utilizzando il tempo di trasmissione di uno o più impulsi laser. I sensori ambientali 3D Flash LIDAR di Continental potrebbero anche essere utilizzati dai droni per raccogliere dati completi sulle condizioni di campi e colture. Un robot porta attrezzi consente un utilizzo modulare per scopi agricoli e funziona in modo autonomo, può essere utilizzato in combinazione con altre macchine per numerosi compiti,

ad esempio per il monitoraggio della crescita delle colture, per la diserbatura di precisione o per la semina mirata, con posizionamento di semi e fertilizzanti. Per queste attività sono necessari sensori multispettrali o termografici basati su telecamere, in particolare per monitorare la crescita delle colture. Continental dispone del know-how necessario per telecamere, per radar e LIDAR indispensabili per il funzionamento sicuro dei veicoli che lavorano in au tonomia sul campo. La pressione sui prezzi, le richieste sempre più stringenti in materia di protezione ambientale e qualità dei prodotti alimentari sono le sfide poste dal l’agricoltura globale. La popolazione mondiale è attualmente di circa 7,6 miliardi di persone. Le Nazioni U ni te prevedono che crescerà a 9,8 miliardi entro il 2050 e fino a 11,2 miliardi entro il 2100. Il

fabbisogno di cibo aumenterà notevolmente. La risposta può essere fornita so lo da un’agricoltura moderna ed efficiente. Continental presenterà i suoi ultimi sviluppi nel settore agricolo ad Agritechnica, fiera leader a livello mondiale in programma dal 10 al 16 novembre ad Hannover. Interessante è la presentazione della seconda generazione del sistema ProViu 360, soluzione che ha già dimostrato oggi il potenziale futuro delle macchine agricole intelligenti. Programmato per essere commercializzato nel 2020, la telecamera digitale supporta il driver con una vista panoramica del veicolo dall’alto (a volo d’uccello) e risoluzione HD sul display di bordo. Nel suo più recente sviluppo, ProViu 360 diventerà ancora più intelligente, garantendo ulteriori informazioni addizionali come il radar che acquisisce

dati sulla pressione dei pneumatici. Il sistema sarà in grado di mostrare sul display di bordo in for mazioni sulle condizioni del veicolo, compresa la presenza di eventuali ostacoli a livello di terreno. Tutte le informazioni sul display sono estremamente realistiche. In aggiunta a questa tipologia di sistema di assistenza, Continental sta anche seguendo da vicino gli sviluppi del trend sui veicoli a guida autonoma implementando soluzioni per il monitoraggio dei componenti. Tutto questo sarà svelato ad Agritechnica dal VF TractorMaster Hybrid, pneumatico intelligente equipaggiato con la tecnologia e i sensori VF che misurano continuamente e monitorano la pressione della gomma e la sua temperatura. Un valido supporto che incrementa la produttività, la resa e il comfort dell’operatore, riducendo

nel contempo il consumo di carburante, l’usura dei pneumatici e i costi di manutenzione e assistenza. In futuro, la tecnologia dei sensori consentirà anche di monitorare permanentemente le cinghie nelle mietitrebbie, migliorando così l’affidabilità operativa delle macchine agricole. I sensori assicurano che vengano rilevati potenziali malfunzionamenti prima che si verifichino. Ciò evita tempi di fer mo macchina non programmati e costosi durante la stagione della raccolta, risparmiando tempo, materiale e infine denaro. Questa tecnologia consente inoltre ai service partner e ai produttori di migliorare in modo significativo i tempi di risposta, la disponibilità e la qualità del servizio. Continental sta testando il con cetto di cinghia digitale insieme al produttore di macchine agricole CLAAS.

Continental sta anche seguendo da vicino gli sviluppi del trend sui veicoli a guida autonoma implementando soluzioni per il monitoraggio dei componenti.


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SOCOM NUOVA / RIFERIMENTO IVECO A NAPOLI E AVELLINO

Impresa partenopea

I

RAGGIUNTO IL NUMERO

MAX CAMPANELLA

DI 115 TRATTORI

NAPOLI

l Sud che ha voglia di crescere, che ogni giorno sfida i numeri che troppo spesso l’economia ci propina. Un Sud Italia fatto di aziende sane, che guardano al futuro con il desiderio di investire, che fanno della ricerca delle migliori soluzioni sul mercato la loro chiave di differenza. Di questo mondo, tanto avvincente da conoscere quanto dinamico e vitale, fa parte Socom Nuova, che trova le sue radici nell’iniziativa di Giovanni Battista Valiante. Era il 1963 quando nasceva Socom, Concessionaria OM, poi Concessionaria Iveco in seguito alla fusione del marchio OMMagirus sotto il cappello Iveco. Dopo un’esperienza durata 15 anni in una banca d’investimento a Milano, nel settore capital market, nel 2008 entra in azienda la seconda generazione nella persona di Michele Valiante che, due anni dopo, ne diventa Amministratore delegato. L’headquarter di Socom Nuova si sviluppa su una sede di circa 13mila mq nella zona industriale di Napoli, di cui ben 3.500 dedicati all’officina di riparazione, 1.500 al magazzino ricambi, mille a uffici commerciali e il resto al piazzale veicoli. A Grottaminarda, in provincia di Avellino, presso la sua officina autorizzata Truck Station Sor rentino, Socom Nuova ha una sede secondaria con uffici commerciali, piazzale per esposizione veicoli e un magazzino ricambi. Nel 2009 ha acquisito il mandato Iveco Bus per tutta la Campania e, nel 2012, il mandato Piaggio per assistenza e ricambi. Socom Nuova è certificata ISO 9001:2015(profili qualità dei servizi) e ISO 14001:2015 (profili ambientali); nel 2018 ha adottato il codice etico e acquisito il Rating di Legalità con la doppia più di punteggio. Quali sono i numeri di chiusura del 2018? “Il fatturato del 2018 - afferma Michele Valiante - si attesta su 38 milioni di euro circa, i volumi di vendita truck nuovi si sono attestati su 380 unità, i volumi di vendita truck usati su 180 unità, i volumi di vendita bus nuovi si sono attestati su 25 unità e cinque usati. Da sottolineare la vendita e consegna di 115 trattori stradali AS440S46 con alimentazione LNG, di cui 60 nel solo 2018: ciò a testimoniare l’impegno

NATA NEL 1963 COME CONCESSIONARIA OM, DAL 2010 È GUIDATA DALL’ATTUALE TIMONIERE MICHELE VALIANTE. NEL 2018 SOCOM NUOVA HA LNG

VENDUTI E CONSEGNATI, DIMOSTRANDO NEI FATTI L’IMPEGNO NEL DIFFONDERE LA CULTURA GREEN NEI TRASPORTATORI. “DA SEMPRE CI CONTRADDISTINGUE IL RAPPORTO COSTANTE E PERSONALIZZATO CON I CLIENTI PER DARE RISPOSTE ALLE LORO ESIGENZE” AFFERMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO.

Michele Valiante Amministratore delegato di Socom Nuova.

di Socom nel diffondere una cultura green nei nostri clienti e un primato importante sul mercato di riferimento”. Socom Nuova ha inoltre investito nella commercializzazione dei veicoli Seminuovi, con massimo tre anni di vi ta. “Abbiamo messo in campo - precisa Valiante - tutte le migliori energie per raggiungere un importante risultato in termini di unità vendute sul mercato, attestandoci

tra le prime Concessionarie per volumi espressi in questo particolare segmento. Si tratta di veicoli che vengono venduti con estensioni di garanzia Iveco e con leasing personalizzati: raggiungono quella fascia di clientela che non vuole approcciare l’acquisto di un veicolo nuovo ma ha l’esigenza di crescere con investimenti ridotti”. Qual è il trend del 2019? “L’anno - risponde l’Ammini-

stratore delegato - è partito meno bene del 2018, con volumi di vendita in diminuzione a causa anche dell’incertezza sugli incentivi governativi (super ammortamento, incentivi LNG ecc.). Nel corso dell’anno le cose stanno migliorando, anche con riferimento alla reintroduzione d’incentivi per l’acquisto reintrodotti con l’ultima legge di bilancio italiana. Nel corso del 2019 effettueremo un’im-

portante consegna truck alla Regione Campania composta da trenta Daily 35C18D con cassone fisso, due trattori stradali AD440X42T/P, quattro motrici AD260X42Y/Ps allestite con gru Cranab e cassoni scarrabili, un Eurocargo ML80E19 con piatta for ma aerea Comet, quattro rimorchi stradali Bertoja e due semirimorchi a vasca Menci e due semirimorchi Bertoja frutto di un’importante gara aggiudicata da Socom Nuova. Crediamo in uno sviluppo ulteriore della attività di vendita di veicoli Seminuovi che determinerà un considerevole incremento di fatturato. Inoltre abbiamo in corso un’importante gara per la fornitura di minibus urbani”. Qual è l’area geografica di riferimento di Socom Nuova? “Socom Nuova - spiega Valiante - opera principalmente a Napoli e provincia e su Avellino e provincia per la parte Truck; per i bus opera in tutta la Regione Campania. Socom ha sei officine autorizzate presenti sul territorio che contribuiscono a una presenza completa e radicale sul territorio assegnato. Di queste, l’officina Sorrentino è anche

Truck Station”. Qual è la “chiave di differenza” del servizio di Socom Nuova che la distingue rispetto ai competitor? “Da sempre - conclude Valiante - abbiamo lavorato per avere un servizio veloce, personalizzato ed efficiente. Abbiamo creduto ad esempio nei contratti di manutenzione e riparazione da sempre e il nostro lavoro ci ha portato a essere tra le prime Concessionarie in Italia per Contratti Elements venduti in rapporto al numero di vendite effettuate sia nel 2017 che nel 2018. Abbiamo un’officina di riparazione che, grazie alla professionalità delle persone, risulta essere alla avanguardia nella gestione delle commesse di officina con sistemi evoluti di marcatempo e attrezzature specifiche. Abbiamo sviluppato nel commerciale un software di comunicazione oneto-one con i clienti per informarli in tempo reale delle novità di prodotto, delle offerte commerciali e di tutto ciò che riguarda la vita della nostra azienda. La “chiave di differenza” è il rapporto costante e personalizzato con i clienti per dare risposte alle loro esigenze”.

NEI MEDI, NEI LEGGERI, NEI PESANTI E NEI BUS IVECO A NAPOLI È PLAYER DI PUNTA

CRESCE L’ATTESA PER IL NUOVO S-WAY: “GIÀ PARTITI I PRIMI ORDINATIVI” I l territorio seguito da Socom Nuova è estremamente vasto e vede la presenza di attori importanti nel trasporto che, seguiti a 360 gradi dalla Concessionaria partenopea, esprimono volumi importanti di vendita sia nei truck sia nei bus. Oggi nell’area di Napoli e Avellino Iveco è leader di mercato nei medi con una quota “bulgara” dell’87 per cento circa; Daily è leader di mercato con il 40 per cento circa di market share e, in attesa dello sbarco del nuovo S-Way, Stralis nei pesanti viaggia attorno al 29 per cento. Quanto al trasporto persone, nei Minibus Iveco ha una quota del 20 per cento circa, del 15 nei coach ed è praticamente l’unico player presente nel segmento Intercity. Quali sono le aspettative relativamente al nuovo S-Way?

“Siamo stati a Madrid in occasione della presentazione europea del veicolo insieme ad alcuni clienti di riferimento della nostra area e la reazione - afferma Michele Valiante - è stata estremamente positiva: Iveco ha fatto un egregio lavoro e oggi con S-Way è al top del mercato. Abbiamo portato circa 15 clienti di Socom Nuova al CNH village a Torino quest’estate per presentare al meglio il veicolo. Entro novembre avremo i primi esemplari e da lì partiranno una serie di attività locali per far provare e vedere le innovative caratteristiche del nuovo veicolo. Le premesse sono ottime e noi crediamo moltissimo in questo progetto. Il riscontro di tutte le attività effettuate sin da ora è incoraggiante: i clienti coinvolti nell’iniziativa sono rimasti sorpresi dalle innovative caratteristiche, per buona

parte destinate al comfort di guida e all’abitabilità della cabina. L’autista è stato messo al centro e si è cercato di rispondere a tutte le sue esigenze”. Quali saranno le prime forniture di S-Way? “Abbiamo in corso - aggiunge Valiante - trattative con grandi clienti per veicoli ad alimentazione LNG e diesel nella versione S-Way e abbiamo già consuntivato ordini per veicoli a middle account. Le aspettative per il 2020 sono ottime: Iveco ha una gamma completamente rinnovata dal Daily al pesante stradale. Siamo certi che recupereremo quote di mercato e, come Socom, ci stiamo organizzando per rispondere al meglio al mercato, investendo in risorse umane necessarie ad avere uno sviluppo sostenibile e a garantire la presenza sui clienti”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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REDAELLI PIERGIORGIO SPA / L’AZIENDA DI MOLTENO È UNO DEI

Servizio ecologico al top

FABIO BASILICO MOLTENO

Da sempre sulla strada del l’ecosostenibilità”. Per la Redaelli Piergiorgio Spa di Molteno (Lc) non è un semplice motto ma una filosofia operativa consolidata in anni di intenso lavoro in un settore complesso come quello dei servizi ecologici, ov vero della raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti urbani e industriali. Siamo nel l’alta Brianza, a ridosso del Lago di Como. In una terra di forti tradizioni imprenditoriali e solide professionalità. A Molteno, comune a meno di venti chilometri da Lecco, ha sede una delle aziende più rappresentative della Brianza produttiva, la Redaelli Piergiorgio Spa, che lo scorso luglio ha festeggiato i 30 anni di attività con una grande festa organizzata all’interno del sito aziendale, distribuito su un totale di 20mila metri quadrati, di cui 5mila coperti. Siamo andati a conoscere la ditta lecchese accompagnati da Massimo Tentori, storico punto di riferimento del net work Iveco sul territorio, che con i fratelli Redaelli ha un rapporto consolidato che va ben oltre l’ambito professionale. Non è dunque un episodio isolato la recente fornitura di un trattore e due motrici Iveco Stralis. Ad accoglierci nell’unica sede di Via Alcide De Gaspe-

ri 11 ci sono Maria Pia e Alberto Redaelli, oggi alla guida dell’azienda di famiglia insieme al terzo fratello, Aurelio. “L’azienda è stata costituita nel 1989 da nostro padre Piergiorgio che prima, sempre qui a Molteno, era titolare, insieme a nostra madre, di una moderna e ben avviata azienda agricola con più di 100 capi, fondata negli an-

ni Sessanta - inizia a raccontare Maria Pia - In quel contesto, nostro padre ha iniziato ad avere i primi mezzi per lo spurgo delle fosse biologiche, con la prima autorizzazione per il trasporto rifiuti. Eravamo a cavallo tra la fine degli an ni Ottanta e i primi anni Novanta, un periodo che ha visto il boom della riorganizzazione delle attività legate

alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti sia urbani che industriali. Mio padre comprese che c’era la possibilità di ampliare il business legato inizialmente agli spurghi e poi alla generale complessa gestione dei rifiuti e così ha deciso di avviare una specifica attività nel settore. Progressivamente, in azienda siamo entrati anche noi figli”.

Redaelli Piergiorgio è cresciuta senza interruzione nel corso dei decenni. Oggi conta una cinquantina di dipendenti, tra cui tutti gli autisti, e ha un fatturato che si aggira annualmente sui 12 milioni di euro. “Non abbiamo filiali e l’unica sede è qui a Molteno continua Alberto - Ci occupiamo di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti. Lavoria-

Foto di gruppo alla festa per i trent’anni della Redaelli Piergiorgio Spa, azienda brianzola attiva nei servizi ecologici.

mo con i comuni del territorio della provincia di Lecco per le attività in appalto di raccolta rifiuti urbani ma il core business aziendale è quello dei contratti di raccolta e smaltimento del rifiuto industriale con aziende non solo locali ma di tutto il Centro-Nord Italia. Trattiamo ogni tipologia di rifiuto industriale, liquido, solido, pericoloso e non pericoloso. I rifiuti urbani vengono portati nei centri di raccolta e trattamento situati nella provincia di Lecco o in altre province limitrofe mentre per quanto riguarda i rifiuti industriali ci avvaliamo di centri di raccolta, stoccaggio e smaltimento ubicati non solo localmente ma anche al di fuori della provincia e del la Regione Lombardia”. La flotta di Redaelli Piergiorgio Spa è costituita da circa 60 veicoli tra trattori, motrici, rimorchi, semirimorchi, furgoni allestiti e light truck compattatori. “Da sempre ci avvaliamo di trattori e motrici Iveco che provvediamo ad allestire con attrezzature moderne e specifiche per tutti gli ambiti d’impiego - spiega Alberto Redaelli - Su rimorchi e semirimorchi attualmente abbiamo mezzi firmati Menci, Zorzi, Cardi e Schmitz Cargobull. Per quanto riguarda l’assistenza, siamo dotati di un’attrezzata officina interna con due meccanici dedicati alla maggior parte degli interventi


IL MONDO DEI TRASPORTI

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A MENO DI VENTI CHILOMETRI DA LECCO HA SEDE UNA DELLE AZIENDE PIÙ RAPPRESENTATIVE DELLA BRIANZA PRODUTTIVA, LA

REDAELLI PIERGIORGIO SPA, CHE LO SCORSO LUGLIO HA FESTEGGIATO I 30 ANNI DI ATTIVITÀ NEL SETTORE DELLA RACCOLTA, TRASPORTO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI URBANI E INDUSTRIALI.

SIAMO

ANDATI A CONOSCERE LA DITTA LECCHESE ACCOMPAGNATI DA

MASSIMO TENTORI, STORICO PUNTO DI RIFERIMENTO DEL NETWORK IVECO SUL TERRITORIO, CHE CON I FRATELLI REDAELLI HA UN RAPPORTO CONSOLIDATO CHE VA BEN OLTRE L’AMBITO PROFESSIONALE.

TENTORI HA APPENA CONSEGNATO UN TRATTORE E DUE MOTRICI IVECO

STRALIS.

CLIENTI STORICI DEL DEALER TENTORI VEICOLI INDUSTRIALI

per aziende e comuni che ci sono necessari; per qualche lavoro particolare, come ad esempio le revisioni dei veicoli, ci appoggiamo a Tentori, che da sempre ci assicura il suo totale e puntuale appoggio”. Fiducia è la parola chiave che definisce fin nei minimi particolare il rapporto che lega il concessionario Iveco e Fiat Professional, con quartier generale proprio a Molteno, e la Redaelli Piergiorgio. “Con Massimo Tentori bastano poche parole e una sincera stretta di mano - dice con orgoglio Maria Pia Redaelli Collaboriamo fin dall’inizio e non abbiamo mai smesso. Il primo mezzo che abbiamo acquistato nel 1991 era un Daily. Per saggiare il terreno, all’inizio dell’attività l’azienda era partita utilizzando mezzi usati I ve co, dal momento che in quegli anni era difficile trovare sul mercato veicoli con le attrezzature specifiche che servono per svolgere la nostra attività; C’era una ditta di Erba (Co) che ne importava alcuni e ci siamo rivolti a loro. Poi, dopo aver compreso meglio il settore, abbiamo fatto un salto in avanti rivolgendoci subito a Tentori”. “Quando ho bisogno di qualcosa, Massimo Tentori è la persona di riferimento - aggiunge Alberto - Negli anni si è costruito un rapporto così solido che ormai non è più solo professionale ma è una vera e pro-

pria amicizia. Ricordo che in passato ho comprato camion con una semplice telefonata. I mezzi Iveco li conosciamo molto bene, ne abbiamo seguito l’evoluzione e posso dire che non ha per noi senso cambiare”. L’ultima recentissima fornitura di Tentori Veicoli Industriali alla Redaelli Piergiorgio riguarda uno Stralis trattore 460 cv e due

motrici 460 e 480 cv, arrivati in Via De Gasperi insieme a un rimorchio e a un semirimorchio. “Per quest’anno pensiamo di essere a posto spiega Alberto Redaelli Aspettiamo il 2020 per eventuali altre sostituzioni, anche tenuto conto del fatto che è uscita la nuova interessante cabina S-Way. Solitamente, per le sostituzioni teniamo

conto delle attrezzature allestite sui mezzi. I veicoli che sono dotati di attrezzature molto costose e con un chilometraggio non mol to alto vengono aggiornati in media ogni 12-13 anni mentre trattori e motrici abbinati ad attrezzature più semplici vengono sostituiti ogni 8-9 anni o dopo una media di 1 milione di chilometri di per -

correnza. Per i veicoli scarrabili ci rivolgiamo direttamente a Tentori che è in grado di fornirci telaio e struttura mentre per i veicoli compattatori, quelli per gli spurghi o con altre attrezzature ci rivolgiamo ad aziende allestitrici specializzate”. Il settore dei servizi ecologici è oggi uno dei più competitivi. Negli anni le cose

Lo schieramento dei mezzi della Redaelli Piergiorgio. In alto, Massimo Tentori celebra i tre fratelli Redaelli.

sono cambiate e l’evoluzione è ancora in corso. “Rispetto agli inizi, oggi sarebbe impensabile avviare un’attività come questa - afferma Maria Pia Redaelli - Nell’89 tutto era più semplice e diverso, adesso la burocrazia nel settore è altissima e molto complicata; ogni giorno siamo alle prese con una nuova problematica e bisogna essere costantemente aggiornati sulle normative. Inoltre, scarseggiano sempre più gli impiantii di smaltimento, ce ne sono sem pre meno e quelli che si esauriscono non vengono sostituiti da nuovi; così ci si rivolge all’estero e i costi lievitano. Oggi poi le aziende sono più attente all’ambiente e le loro esigenze ecologiche richiedono da parte di un’azienda come la nostra la garanzia assoluta di un servizio di qualità”. Serietà, professionalità, puntualità sono i valori di riferimento di Maria Pia, Alberto e Aurelio Redaelli e di tutta l’azienda: “perché il cliente è molto esigente e vuole il servizio garantito an che in situazioni d’emergenza - dice ancora Maria Pia - La nostra struttura ci permette di fare questo. I clienti sanno che quando si rivolgono a noi hanno la garanzia di un servizio con mezzi e impianti adeguati. Cerchiamo sempre di migliorarci, con mezzi e attrezzature sempre più moderni e avanzati”.


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ALLTRUCKS LANCIA L’APP PER TROVARE LE OFFICINE DI FIDUCIA

La rete a portata di dito OVUNQUE NEI 12 PAESI DOV’È PRESENTE IL NETWORK E PER QUALUNQUE BRAND DI TRATTORE, MOTRICE O SEMIRIMORCHIO, TROVARE L’OFFICINA GIUSTA PER UN’ASSISTENZA QUALIFICATA E SENZA SORPRESE È LA MISSION DELLA NUOVA PIATTAFORMA. SI RAFFORZA LA PARTNERSHIP CON TOTAL. CONFORTANTI I PRIMI RISULTATI DEL PROGRAMMA ALLTRUCKS FLEET: “ABBIAMO GIÀ LE PRIME FLOTTE ADERENTI, IN ITALIA E IN EUROPA”, AFFERMA GIANLUCA ANNUNZIATA.

O

MAX CAMPANELLA MILANO

vunque ci si trovi, individuare un’officina di fiducia in grado di fornire qualificata assistenza su tutte le marche e su qualsiasi tipologia di veicolo industriale - trattore, motrice, semirimorchio - con la garanzia di non avere sorprese sul costo finale. È quanto propone Alltrucks con la nuova App, scaricabile free su App Store e Google play, che fa parte del “pacchetto” che il network europeo di officine, nato in Germania nel 2013, presente in Italia dal 2016, propone alle aziende di trasporto, specializzandosi nei servizi alle flotte con Alltrucks Fleet, programma al primo anno di lancio che con ta oggi una dozzina di flotte aderenti in tutta Europa. Proseguendo il percorso di consolidamento della Rete, previsto nel biennio 20182019, Alltrucks conta oggi circa 700 officine partner in Europa, 82 in Italia che rappresenta circa il 12 per cento

La squadra di Alltrucks Italia, capitanata dal Market Manager Gianluca Annunziata (al centro).

delle officine, collocando il nostro Paese in terza posizione insieme alla Spagna e dopo Germania e Francia, quest’ultima con 140 officine. “Attualmente - spiega Gianluca Annunziata, Market Manager Italy - siamo presenti in 12 Paesi, ai quali se ne aggiungeranno altri nel 20202022, triennio nel quale il focus prevede l’espansione verso il Nord Europa, area che ci vede presenti nella sola Norvegia, e l’Est Europa, dove siamo presenti in Polonia e non mancano mercati strategici. Infine resta il nodo Gran Bretagna, sempre in primo piano”. Quest’anno al Transpotec il network tedesco ha presentato “Alltrucks Fleet”, il brand con il quale Alltrucks

propone servizi dedicati alle flotte che si rivolgono alla rete di officine: per loro risorse, team e servizi dedicati. “Attraverso le nostre officine partner - prosegue Annunziata - oggi ci proponiamo come alternativa di qualità alle Reti ufficiali dei costruttori di camion e, nel caso dei semirimorchi, come un’opportunità, trattandosi di un settore nel quale l’assistenza è poco strutturata. Al 1° settembre si contano una dozzina di flotte aderenti, due delle quali in Italia, che sono in possesso di una Fleet Service Card attraverso le quale vengono identificate e ricevono un servizio prioritario: i primi riscontri sono positivi e l’aspettativa è che crescano presto quelle italiane ed Europee ”.

Per facilitare il contatto con l’officina, a disposizione delle aziende di trasporto Alltrucks mette una piattaforma on line funzionante h 24 per sette giorni su sette. “La nuova App - precisa Annunziata consente l’assistenza stradale in ogni Paese in cui siamo presenti: il trasportatore utilizza un sistema facile e intuitivo. Gli basta geolocalizzarsi per essere guidato o, nel caso, contattato da persone che, nella sua lingua, lo accompagnano nell’officina più vicina, dove sono applicate condizioni chiare e trasparenti”. Il pacchetto di servizi Alltrucks è esso stesso in costante sviluppo. Alla base di tutto vi sono i prodotti e servizi dei tre fondatori - ZF,

Bosch e Knorr-Bremse - cui si sono ag giunti Eberspaecher, per i sistemi di raffreddamento e riscaldamento, e dal 2018 Total per i lubrificanti. Le officine ricevono innanzitutto una formazione tecnica per il personale, sviluppata in qualche caso in esclusiva sul mercato. “Alltrucks - afferma Annunziata - nasce come Rete con vocazione multimarca, quindi il primo obiettivo è investire sulla formazione multimarca con corsi ad hoc per le officine: nel supporto tecnico investiamo risorse importanti, in modo da garantire ai clienti la presenza di personale con una preparazione adeguata ai tempi”. Al compimento del primo anno di collaborazione europea con Total - partnership fortemente caldeggiata e che ha visto la filiale italiana in primo piano nella sua attuazione - Annunziata traccia un bilancio positivo. “Con Total - spiega il numero uno di Alltrucks Italia - diamo alle officine la possibilità di accedere a una serie di servizi dedicati nel complesso settore della lubrificazione. Molti partner hanno approfittato di questa collaborazione”. Nel 2020 sono previste ulteriori novità nei servizi offerti? “Stiamo ponendo le basi - risponde Annunziata per progetti importanti sul pia no dell’assetto di Alltrucks Italia, con l’obiettivo di proporci sul mercato come unico network nell’assistenza multimarca”. Tra i servizi lanciati quest’anno anche la piattaforma Job Market, che consente l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro nelle officine partner. “Già ora - precisa Annunziata - sono state pubblicate direttamente dalle nostre Officine Partner circa una dozzina di offerte di lavoro: a breve partirà un’attività di comunicazione per promuovere ulteriormente il servizio e favorire, da una parte, l’avvicinamento di giovani all’attività di lavoro in un’officina qualificata, dall’altra il reperimento da parte delle officine di lavoratori disponibili”.


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IVECO / Uno Stralis a gas naturale per la Revet

Un eco-friendly per la differenziata

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na raccolta differenziata che sia anche eco-sostenibile nelle modalità di esecuzione? Un auspicio che, oltre alla logica e al buon senso, soddisferebbe in modo completo le stringenti esigenze di tutela ambientale. È quello che succede in Toscana, con il primo Iveco Stralis a gas naturale entrato nella flotta della Revet Spa di Pontedera (Pi), azienda leader nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti in Toscana. Il veicolo consegnato è uno Stralis AD260S33YPSC-LNG a gas naturale compresso (CNG) e liquido (LNG). Alla cerimonia di Pontedera hanno partecipato il responsabile Progettazione Servizi, Raccolte e Manutenzione Mezzi della società pisana, Nicola Mattiazzo, di Ubaldo Deodati, District and KA Manager Iveco, e Claudio Bensi, Responsabile commerciale della concessionaria Scot ti Veicoli Industriali. Il veicolo, a tre assi, alimentato da un motore Cursor 8 che eroga una potenza di 330 cv, ed equipaggiato con cambio Allison, presenta un allestimento per la raccolta del vetro che è stato predisposto da Nord Engineering, a zienda di riferimento nel mercato delle attrezzature per la raccolta dei rifiuti, che opera nel settore

dell’ecologia da ol tre 25 anni, con soluzioni au tomatiche e altamente tecnologiche che ne consentono la gestione dell’intero processo. Si tratta del primo veicolo alimentato a gas naturale a fare il suo ingresso nella flotta Revet, che dimostra in questo modo la chiara volontà di spe rimentare una tecnologia pulita per gestire l’attività della raccolta differenziata, attraverso un mezzo che possa contribuire in maniera concreta a realizzare un trasporto pulito e, in tal modo, si inserisca coerentemente in una filiera interamente sostenibile, a livello sia economico sia ambientale. A tal fine lo Stralis è dotato di un serbatoio LNG da 540 litri, posizionato sul lato destro, e quattro bombole CNG sul lato sinistro. “Crediamo molto in questa tecnologia, visto le lunghe per correnze, l’affidabilità del mezzo e i ridotti tempi per l’effettuazione del rifornimento - ha dichiarato Nicola Mattiazzo - Abbiamo la fortuna di avere vicino una delle tre stazioni di rifornimento dell’LNG in Toscana, quella di Gello, quindi ci sembrava ovvia una sperimentazione in questo senso che ci auguriamo porti ai risultati sperati: minor inquinamento, minor impatto ambientale e riduzione dei costi di rifornimento”. Con l’obiettivo di essere

perno della circular e green economy in Toscana, Revet raccoglie, seleziona e avvia al riciclo 5 materiali - plastiche, alluminio, acciaio, vetro e poliaccoppiati svuotando ogni giorno 4mila campane della differenziata dislocate su tutto il territorio regionale. Potendo fare affidamento su un parco mezzi composto da furgoni, motrici e autotreni scarrabili, auto compattatori, scarrabili a tenuta e press-container, cassoni a cielo aperto e con coperchio, l’azienda è in grado di eseguire tutte le attività necessarie a garantire una corretta gestione e ritiro dei materiali derivati dalle raccolte differenziate urbane e da quelle delle attività produttive. La concessionaria Iveco di zona è la Scotti Veicoli Industriali Spa, gestita da Massimo e Stefano Scotti, figli dei fondatori che avviarono l’attività nel 1975. La concessionaria è organizzata in una struttura efficiente e capillare, con una sede principale di ol tre 22mila mq a Empoli e tre sedi operative dislocate sul territorio per seguire le province di Firenze, Siena, Pisa, Livorno e Grosseto, tutte dotate di una propria officina con personale altamente qualificato, le più moderne tecnologie per la riparazione dei veicoli industriali e un vasto magazzino ricambi.

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LEIBALLI & CUZZUOL / VENTIDUE NUOVI SCANIA PER LA TREVIGIANA CASARIN

Sessant’anni sulla strada con competenza NEL 1978 PIETRO CASARIN INCONTRA CLAUDIO CUZZUOL DAL QUALE ACQUISTA IL PRIMO TRATTORE DEL GRIFONE. È L’INIZIO DI UNA COLLABORAZIONE SOLIDA CON IL DEALER DI SAN FIOR, CHE PROSEGUE OGGI CON LE NUOVE GENERAZIONI ALTRETTANTO DETERMINATE E CHE HA IL SIGNIFICATO ESPRESSO DA LUISA

A

CASARIN: “AVERE UN PARTNER DI FIDUCIA VA AL DI LÀ DI OGNI ASPETTO COMMERCIALE: TI AIUTA AD AFFRONTARE MOMENTI DI DIFFICOLTÀ SENZA RINUNCIARE A OBIETTIVI DI CRESCITA”.

MAX CAMPANELLA ZERO BRANCO

l nostro arrivo, nella sala riunioni difficile non notare le tante tracce che ricordano le radici del la Casarin, azienda che l’anno prossimo varcherà la soglia dei settant’anni, ma le cui origini risalgono a ben prima come testimoniano le foto del giovane Pietro accanto al padre Francesco con i primi camion, un encomio del 1974 per i quarant’anni di autotrasportatore. Il tutto accanto alle più recenti certificazioni ottenute, perché se è vero che, come si legge sul sito web dell’azienda, “quanto più un albero affonda le sue radici, tanto più in alto i suoi rami potranno elevarsi”, oggi l’azienda di Zero Branco, alle porte di Treviso, è quanto mai rilanciata dalla terza generazione. Con un valore irrinunciabile: “Vogliamo crescere insieme ai clienti, mettere a disposizione la nostra competenza per

creare efficienza. Per questo vogliamo al nostro fianco fornitori con i quali il rapporto è basato sulla fiducia, al di là dell’aspetto commerciale”. In queste parole di Luisa Casarin è sintetizzata la solida partnership che è alla base del rapporto con Leiballi & Cuzzuol, Concessionaria Scania di San Fior. Un’amicizia nata per caso, dalla passione per il Grifone, sviluppatasi tra Pietro e Claudio Cuzzuol che prosegue oggi con le nuove generazioni. Accanto a Pietro, oggi ci sono i figli Luisa con il genero Antonio Magoga, Alberto e Eva. Ciascuno con il suo ruolo, ciascuno con la voglia di lavorare che caratterizza storicamente tutta la famiglia Casarin: basti a confermarlo la foto di zia Giustina (sorella di Pietro) al volante di uno dei camion dell’azienda. Negli anni Casarin ha diversificato l’attività, per rispondere alle nuove esigenze del mercato: dalle pesche al carburante e prodotti infiam-

mabili nel periodo bellico, da gli alimentari da e per il Sud Italia (soprattutto olio e vino) ai prodotti chimici negli Anni Ottanta fino al trasporto rifiuti e merci in regime di ADR, oggi core business dell’azienda trevigiana. Del 1986 la prima autorizzazione per il trasporto rifiuti: Casarin è tra le prime in Italia a ottenere questa specializzazione. “Oggi - spiega Luisa - rifiuti e merci pericolose rappresentano il 60 per cento della nostra attività, con rotte in tutta Italia, Austria e Francia”. Il parco mezzi è costituito da 90 rimorchi tra cisterne per liquidi, ribaltabili per lo sfuso e centinati per trasporto pallettizzato e 70 trattori, quasi interamente a marchio Scania, nel quale la nuova generazione del Grifone ha fatto subito breccia con ben 25 unità di cui 10 in arrivo questo mese. La passione per il costruttore svedese è nata subito all’apertura delle frontiere per i marchi stranieri. “Inizialmente - racconta Pie-

Stretta di mano tra Alberto Casarin (a sinistra) e Adriano Cuzzuol, manager del dealer Scania.

tro Casarin - avevamo veicoli Fiat. Il primo Scania è arrivato nel 1978, quando si è aperta la strada a un’alternativa. Ai tempi facevamo PugliaGermania con carichi di vino e con lo Scania da 380 cv, nel vecchio colore rosso, abbiamo riscontrato ottime performance”. Da quel momento con Claudio Cuzzuol si è instaurato un rapporto di grande confidenza e amicizia, che pro segue oggi con Adriano

Cuz zuol e i figli di Pietro. “Non è solo - precisa Luisa questione di fedeltà al marchio: la chiave di differenza è il rapporto di fiducia. Nelle situazioni di difficoltà incontrate negli anni abbiamo voluto mantenere gli obiettivi di crescita, la struttura organizzativa e il personale. Per farlo, abbiamo condiviso le nostre scelte strategiche con partner di riferimento tra cui Leiballi & Cuzzuol”. Oggi Casarin dà lavoro a

85 dipendenti e ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 18 milioni di euro, in crescita rispetto al 2017 e con buone prospettive per il 2019. “Grazie a una serie di commesse prosegue Luisa - il volume di lavoro ha ricevuto una forte spinta, che abbiamo gestito inizialmente affidando lavori in conto terzi per tornare gradualmente a una gestione diretta, che porta naturalmente a un maggiore investimento sulla flotta”.

Parte della flotta Casarin e, a sinistra, l’inaugurazione della nuova sede di Zero Branco.

L’AZIENDA TREVIGIANA PROTESA VERSO IL FUTURO PUNTANDO SU QUALITÀ E TECNOLOGIA

L’ANIMA GREEN NELLA LIVREA BIANCO-VERDE E NELLA PRESENZA A ECOMONDO L ’anima green di Casarin è evidente nella costante presenza al Salone Ecomondo, nell’ultimo quinquennio, nonché nel logo, appena rinnovato (sarà lanciato ufficialmente a novembre a Ecomondo 2019), e nel caratteristico verde-bianco dei veicoli. Ogni camion ha il suo autista che tiene il trattore con assoluta cura: ne è la riprova l’attività cui è chiamato l’impianto di lavaggio di Zero Branco,

nella sede inaugurata quest’anno di 28.500 mq complessivi. Per il futuro? “La nostra sfida - risponde Alberto Casarin - è rappresentata dal livello tecnologico e dal servizio di qualità, per i quali una grossa mano ci arriva da Scania e Leiballi & Cuzzuol, in primo piano quanto a efficienza dei mezzi e strumenti giusti e quanto a rete di assistenza”. Tra i clienti di Casarin nomi di rilievo quali

il Gruppo Mario Saviola, ENI, Cobat, Gruppo Grigolin, Polyglas (Gruppo Mapei). “La clientela - precisa Luisa Casarin - sceglie Casarin per gli elevati standard del servizio, noi siamo chiamati a mantenerli. Nel settore dell’ecologia non sono ammessi errori: questo per noi vuol dire stimare possibili rischi e coinvolgere il cliente invitandolo a considerarli, aiutandolo ad aprire gli occhi su poten-

ziali situazioni problematiche. Noi lo facciamo da consulenti, proponendo al cliente una soluzione al problema prim’ancora che esso si verifichi”. Tra i punti di forza di Casarin c’è la costante formazione e addestramento tra cui la formazione Scania Driver Training, che attraverso il dealer Leiballi & Cuzzuol coinvolge tutti i conducenti della Casarin.


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EIFFAGE SCEGLIE DUMPER VOLVO CON TRASMISSIONI ALLISON

Il gigante che non teme proprio nulla

PER REALIZZARE LAVORI DI SBANCAMENTO E GRANDI OPERE, L’AZIENDA FRANCESE CHE

I

FINANZIA, PROGETTA E COSTRUISCE EDIFICI, SITI E INFRASTRUTTURE IN FRANCIA E NEL MONDO

A60H CHE È STATO EQUIPAGGIATO CON LE TRASMISSIONI COMPLETAMENTE AUTOMATICHE DEL COSTRUTTORE ALLISON.

LINO SINARI PARIGI

HA SCELTO IL DUMPER PIÙ GRANDE CHE ESISTA: SI TRATTA DI UN VOLVO

lavori di movimento terra e le grandi opere infrastrutturali richiedono mezzi in grado di trasportare carichi molto elevati, in condizioni di guida molto diffi-

cili e con tempi di lavoro prolungati. I dumper Volvo A60H, dotati di trasmissione automatica Allison, sono ideali per questo tipo di operazioni. Il Gruppo Eiffage finanzia, progetta e costruisce edifici, si ti e infrastrutture in

Francia e nel mondo. Presente in 50 paesi, conta 65mila dipendenti e gestisce 100mila progetti l’anno. “Per i nostri lavori di movimento terra e le grandi opere edili spiega Alain Ber toni, Responsabile del parco mezzi di Eiffage Génie Civil - Set-

tore Infrastrutture - i dumper A60H, dotati di trasmissioni automatiche Allison, ci permettono di trasportare ben 55 tonnellate di carico. Nel cassone da 34 mc possiamo caricare quattro benne da 9 mc. Tantissimo se si pensa che negli altri mezzi più piccoli

riusciamo a caricarne solo tre! Questo ci permette di essere più efficienti”. Grazie a carico utile e trasmissione, questi veicoli beneficiano di una produttività eccezionale, che viene misurata con precisione grazie alla telematica e alla bilancia integrata. In queste condizioni d’uso, solo grazie alla combinazione del motore Volvo D16J (16 litri, 669 cv/492 kW) con trasmissione Allison 6630ORS, è possibile trasportare 55 tonnellate di carico. Oltre alla produttività, questi dumper dicono la loro anche in fatto di efficienza energetica, accuratamente

misurata dalla telematica di bordo. Efficienza energetica cui contribuisce Allison, ideale in queste condizioni d’uso, con ca richi così pesanti e su terreni difficili: la trasmissione Allison fornisce alle ruote una potenza progressiva e continua, senza alcuna perdita di potenza durante i cambi marcia. Con le trasmissioni automatiche Allison, i Volvo A60H sono facili da utilizzare e da manovrare e possono accedere anche alle zone più difficili. Grazie a questi nuovi mezzi, il Gruppo Eiffage è pronto ad affrontare le sfide dei suoi clienti in Francia e nel mondo.


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INTERVISTA

S

e il mondo del trasporto su strada è da tempo alle prese con problematiche la cui risoluzione diventa ogni giorno più impellente per garantire la continuità operativa e la sostenibilità economica di imprese e lavoratori, lo specifico e specializzato settore dei trasporti eccezionali è tra i più esposti ai rischi di un mercato in continua evo luzione e alle incertezze derivanti dal rapporto con istituzioni pubbliche che non manifestano la necessaria attenzione di fronte alle difficoltà che ogni giorno imprese e autisti affrontano nello svolgere al meglio il loro prezioso lavoro. Merci fuori sagoma, carichi di dimensioni e peso oltre lo standard, spedizioni nazionali e internazionali che richiedono un’attenzione e una programmazione particolari: sono questi gli elementi caratteristici che qualificano un trasporto eccezionale, di cui quello su strada è il più praticato. Delle problematiche del settore ci ha parlato Antonio Catiello, Presidente dell’Aite, l’Associazione italiana trasporti eccezionali, e titolare di una delle aziende italiane più rappresentative del settore, attiva a livello nazionale e internazionale: la TCT (Trasporti Celeri Torine-

ANTONIO CATIELLO PRESIDENTE DEI TRASPORTATORI DI CARICHI ECCEZIONALI

pro pria configurazione di marcia superano i limiti di dimensione e di massa stabiliti dagli articoli 61 e 62 del Codice della Strada; mentre il “trasporto in condizioni di eccezionalità” comprende lo spostamento di un carico indivisibile le cui dimensioni o il cui peso sono superiori a quelli fissati dai suddetti articoli del Codice, oggetti divisibili considerati eccezionali, carichi che sporgono posteriormente più di 3/10 della lunghezza del veicolo, anteriormente oltre la sua sagoma (fuori sagoma), quelli effettuati con mezzi d’opera (cioè gli eccezionali che superano il parametro del peso), trasporto con veicoli con carrozzeria ad altezza variabile per animali vivi, con balle o rotoli di paglia e con isolati o complessi di veicoli con il carico costituito da macchine operatrici ed agricole. I limiti di sagoma e di massa oltre i quali il trasporto è definito eccezionale sono: 16,50 metri di lunghezza se trattore con rimorchio o semirimorchio, 18,75 metri se camion costituiti da motrice con rimorchio; 2,55 metri di larghezza e 2,60 metri nel caso di trasporti a temperatura controllata; 4 metri di altezza; 18-20 tonnellate di peso nel caso di

atto dalla ‘macchina statale’”. L’Italia è tra l’altro un caso isolato all’interno della compagine dei paesi europei. “All’estero è un altro mondo ammette Catiello - Lo posso dire perché la mia azienda opera da molti anni a livello in ternazionale. Negli altri Paesi del continente cercano in tutti i modi di venirti incontro e con costi decisamente inferiori. L’ingarbugliata ed eccessiva pressione burocratica è una realtà solo italiana”. “Attualmente - prosegue Antonio Catiello - delle circa 60 aziende nazionali strutturate operanti nel settore, il 90 per cento è associata Aite per i risultati positivi ottenuti dall’Associazione con determinazione, esperienza e perseveranza e soprattutto per aver trovato nell’Associazione un punto di riferimento e aiuto indispensabile per una risposta o risoluzione immediata delle problematiche inerenti la propria attività lavorativa. L’Associazione non vuole fare concorrenza alle altre organizzazioni di riferimento dell’autotrasporto: è senza scopo di lucro, non offre nessun tipo di servizi o prodotti e ha come obiettivo primario la tutela degli interessi e dei diritti del settore di riferimento”. Antonio Catiello, coadiu-

Catiello - Ed è anche la testimonianza della nostra grande passione, perché un lavoro come il nostro lo puoi svolgere solo se lo ami. Io ho iniziato da ragazzino a fianco di mio padre e da allora non ho più smesso di andare sui camion”. TCT è sinonimo di qualità e altissima professionalità. Con circa 150 dipendenti e una flotta composta at tualmente da 180 semirimorchi eccezionali multimarca e 123 trattori monomarca Iveco, TCT assicura trasporti eccezionali su rotte nazionali e internazionali. “Serietà, pro fessionalità, puntualità, massima efficienza dei mezzi e utilizzo delle più moderne tecnologie di trasporto: sono questi i pilastri dell’attività TCT che giustificano la scelta dei clienti di affidarsi alla nostra competenza per il loro tra sporto eccezionale - dice an cora Catiello - Nei primi sei mesi del 2019 abbiamo aumentato il fatturato del 30 per cento, grazie in particolare al lavoro all’estero. Contiamo di chiudere l’anno con un aumento del 22 per cento del fatturato rispetto al 2018 arrivando a un totale di 25 milioni di euro. Stiamo aprendo una nuova filiale in Brasile, a Curitiba, ed entro fine sarà attiva anche la filiale in Belgio.

Aite chiede interventi urgenti “IL CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA - AFFERMA IL NUMERO UNO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA TRASPORTI ECCEZIONALI - HA FORTEMENTE IMPRESSIONATO L’OPINIONE PUBBLICA CHE SI È IMPROVVISAMENTE ACCORTA DI UN PROBLEMA, LO STATO DI PRECARIETÀ E DI GRAVE INSICUREZZA DI PONTI E ALTRE INFRASTRUTTURE PRIVE DELLA NECESSARIA MANUTENZIONE, CHE NOI OPERATORI DEI TRASPORTI ECCEZIONALI DENUNCIAMO DA SEMPRE. QUELLO DELLE INFRASTRUTTURE È DEL RESTO SOLO UNO DEGLI OSTACOLI CHE PENALIZZANO FORTEMENTE LE AZIENDE DI TRASPORTO ECCEZIONALE E I PRODUTTORI DI BENI”. di PAOLO ALTIERI

si) di Rivoli (To). “Il crollo del Ponte Morandi a Genova - esordisce Antonio Catiello - ha fortemente impressionato l’opinione pubblica che si è improvvisamente accorta di un problema, lo stato di precarietà e di grave insicurezza di ponti e altre infrastrutture prive della necessaria manutenzione, che noi operatori dei trasporti eccezionali denunciamo da sempre. Quello delle infrastrutture è del resto solo uno degli ostacoli che penalizzano fortemente le aziende di trasporto eccezionale e non solo loro. A essere danneggiati sono anche i produttori di beni, dal momento che, se mancano le condizioni ideali per effettuare il trasporto di una determinata tipologia di merce, viene meno anche la possibilità di immetterla sul mercato e quindi in definitiva produrla”. Un altro rilevante ostacolo è dato dalla complessa burocrazia necessaria per pianificare e organizzare un trasporto eccezionale. La normativa che disciplina la categoria è l’articolo 10 del Codice della Strada, nel quale innanzitutto viene fatta distinzione tra “veicoli eccezionali” e “trasporto in condizioni di eccezionalità”. Rientrano nei primi i mezzi che in base alla

veicolo isolato a due assi, 2444 tonnellate nel caso di convogli articolati da 3 a 5 o più as si. “Stante la complessità anche solo classificatoria di un trasporto eccezionale, possiamo facilmente immaginare cosa significhi dal punto di vista burocratico l’ottenimento dei necessari permessi a transitare - aggiunge Catiello - I tempi sono lunghissimi e questo nuoce all’economia in generale. E, parlando ancora di ponti e infrastrutture, al

RIVOLI

momento la situazione si è ulteriormente complicata dal mo mento che, con la paura che si ripeta la tragedia del Morandi, i permessi di circolare sono ancora più difficili da ottenere”. Come Associazione di categoria l’Aite è molto attiva nell’opera di sensibilizzazione sulle problematiche in essere nel settore dei trasporti eccezionali. “L’Aite - dice il suo Presidente - rappresenta un ponte di collegamento tra le aziende del setto-

re e le istituzioni, tra cui i Ministeri competenti, gli enti gestori delle strade e la Polizia stradale. Aite opera affinché si riesca a disciplinare, con la collaborazione congiunta dei rappresentanti istituzionali e la conoscenza e la competenza degli utenti, la materia del trasporto eccezionale, in modo tale da rendere più armoniche le procedure normative alle esigenze operative della ca tegoria e svincolare l’eccessiva burocrazia messa in

Il trasporto dei componenti dell’acceleratore di partcelle del CERN di Ginevra, effettuato dalla TCT.

vato da uno staff di persone esperte e appassionate, a cominciare da Sandra Forzoni, che di Aite è Segretario nazionale, vanta una lunga e sperienza nel settore dei trasporti eccezionali. Non a caso la TCT celebrerà il 24 febbraio 2020 il sessantesimo anniversario di attività. “Un traguardo fantastico che va ben al di là della media di durata delle aziende del settore, che è di circa 25-30 anni - commenta orgoglioso Antonio

In Sud America ci sono forti prospettive di sviluppo e possiamo già annoverare tra i clienti un grande gruppo come CNH Industrial. La filiale in Belgio ci aiuterà a penetrare maggiormente nei mercati del Nord Europa. Le due nuove strutture si aggiungono a quelle già esistenti in Francia e Spagna, oltre che in Italia”. Le prospettive future di TCT sono all’insegna dell’ottimismo: “Punteremo sull’ampliamento delle filiali nel mondo ma anche sul miglioramento ulteriore e costante della qualità e puntualità del servizio offerto”, spiega Antonio Catiello. Che alla fine dell’intervista si commuove ricordando di aver effettuato nel corso della sua lunga carriera un trasporto davvero eccezionale: “Fu la TCT ad aggiudicarsi il trasporto dei componenti dell’acceleratore di particelle da 27 km di circonferenza per il CERN di Ginevra; un lavoro per il quale ricevemmo una lettera di congratulazioni da parte del Presidente dell’importante organizzazione europea per la ricerca nucleare. Impiegammo otto anni, con partenze giornaliere da Italia, Germania e Francia, per effettuare la consegna di tutte le parti che compongono un vero prodigio della scienza”.


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MAURELLI GROUP / ACCORDO PER LA GESTIONE DEL FLEET MANAGEMENT DI ENEL

Insieme alla velocità della luce LA MULTINAZIONALE ITALIANA DELL’ENERGIA HA SCELTO IL GRUPPO, LEADER NEL SETTORE TRUCK, PER LA GESTIONE DEL FLEET MANAGEMENT DEI SUOI MEZZI SPECIALI.

L’ASSEGNAZIONE DEL BANDO HA UNA DURATA DI TRE ANNI A PARTIRE DALLO SCORSO LUGLIO, PROROGABILI PER ALTRI DUE, E RIGUARDA GLI OLTRE

1.600 MEZZI SPECIALI ENEL DEDICATI ALLA MANUTENZIONE DELLA RETE ELETTRICA NAZIONALE E ALLA VERIFICA DEI TRANSITI DI POTENZA PER TUTTE LE LINEE DELLA RETE.

M

FABIO BASILICO

aurelli Group non ces sa di crescere. Anche Enel ha scelto il Gruppo leader nel settore truck per la gestione del fleet management dei suoi mezzi speciali. L’assegnazione del bando ha una durata di tre anni a partire dallo scorso luglio, prorogabili per altri due, e riguarda gli oltre 1.600 mezzi speciali Enel dedicati al-

di officine in tutta Italia, generando un flusso positivo di lavoro che Maurelli Group condividerà anche con i suoi clienti. Tutte le richieste di intervento convoglieranno a un Call Center centrale composto da operatori tecnici di back office e specialisti di authority che si occuperanno esclusivamente delle istanze dei mezzi speciali Enel e che rispondono al nu mero verde dedicato h 24. Circa 100 richieste al

rando incredibili effetti positivi che a cascata si sono riversati su tutti gli operatori del settore - fanno sapere dalla direzione Maurelli - Al momento non siamo in grado di definire il numero di soggetti coinvolti in questo importante progetto, poiché il numero è po tenzialmente infinito; l’unico elemento certo è la nostra volontà di essere sempre coerenti ai criteri di professionalità e tempestività dell’intervento, cui da

la manutenzione della rete elettrica nazionale e alla ve rifica dei transiti di potenza per tutte le linee della rete. Un’ulteriore attestazione di stima per il lavoro svolto da Maurelli Group, vincitore del bando relativo a una gara di grandissima rilevanza, superando tanti attrezzati competitor ed entrando così in collaborazione con il più grande operatore elettrico nazionale. La gestione della manutenzione dei mezzi Enel coinvolgerà centinaia e centinaia

giorno che verranno veicolate a tutte le officine coinvolte per interventi di tutti i tipi di manutenzione, ordinaria e straordinaria. Questa nuova assegnazione va a potenziare ulteriormente il Gruppo Maurelli, che conquista un altro prezioso riconoscimento della sua professionalità e competenza a opera di un colosso dell’energia come Enel. “Grazie all’aggiudicazione del bando Enel, Maurelli Group ha già potuto attivare una corrente inesauribile di attività e di lavoro, gene-

sempre ispiriamo la nostra attività”. “Sicuramente le officine del network Maurelli a vranno un ruolo importante nell’esecuzione del progetto - aggiungono da Maurelli - ma ciò non esclude la pos sibilità di entrare in contatto con nuovi operatori e instaurare cosi proficui rapporti di collaborazione”. Questo e altri progetti testimoniano quella che è la caratteristica intrinseca di Maurelli Group, ovvero la sua dinamicità, che lo porta a non fermarsi mai e a cer-

PASTORANO

La locandina che celebra lo storico accordo tra Maurelli Group ed Enel per la manutenzione dei mezzi dedicati alla gestione della rete elettrica nazionale. A sinistra, la sede di Maurelli Group.

care sfide sempre più ambiziose e generatrici di successi e competenze, “andando anche al di là degli attuali confini di mercato ed entrando in contesti e scenari inconsueti. Non escludiamo che un futuro prossimo ci veda al fianco di un altro grande operatore”. L’assistenza post-vendita qualificata e altamente professionale di veicoli industriali e commerciali è al

cen tro delle attività del Gruppo Maurelli, già leader internazionale nella commercializzazione di ricambi per truck, rimorchi, semirimorchi e veicoli commerciali. Tra le molte iniziative attivate da Maurelli, ricordiamo MTruck, l’innovativo progetto interamente dedicato al mondo delle officine. È un network di eccellenza composto da tutte le officine certificate e garantite dalla bandiera Mau-

relli, in grado di poter intervenire su qualsiasi tipo di truck, rimorchio e semirimorchio. MTruck è un punto di riferimento per i soccorsi su strada: le officine affiliate sono in grado di effettuare un servizio di assistenza stradale attivo H24 garantendo una riparazione veloce, specialistica e all’avanguardia nel rispetto di tariffe eque e particolarmente vantaggiose.


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DIESEL TECHNIC / IN TRE ANNI NUMERI RECORD PER LA FILIALE ITALIANA

Ricambi di qualità crescono DALL’APERTURA A VERONA NEL NOVEMBRE 2016, IL MAGAZZINO È PASSATO DA 1.600 A 3.600 MQ, LA SQUADRA CONTA OGGI VENTI RISORSE TRA UFFICI, CUSTOMER SERVICE E MAGAZZINO,

80 I CLIENTIDISTRIBUTORI SUL TERRITORIO.

DALLA

SEDE VERONESE PARTONO GLI ORDINI, QUASI TUTTI INSERITI SUL PORTALE ON LINE, ATTRAVERSO UN PROCESSO AUTOMATIZZATO VOLTO AD AZZERARE IL RISCHIO DI ERRORI, PICKING VELOCI E RIORDINI PER UNA GIACENZA AGGIORNATA

I

MATTEO GALIMBERTI VERONA

n tre anni Diesel Technic Italia, filiale del Gruppo aziendale con headquarter e Centro Ricerca & Sviluppo a Kirchdorf, in Germania, leader nella distribuzione di ricambi per veicoli industriali e commerciali, ha raggiunto dimensioni inattese, che hanno superato le più rosee a spettative del management tedesco. Guidata da Walter Schiavi, classe 1968, dinamico General Manager con una laurea in Economia alla Bocconi, la filiale italiana è partita da zero per raggiungere il numero di venti dipendenti, con una sede logistica di 3.600 mq, all’uscita autostradale di Verona Sud, e progetti di ulteriore ampliamento nel futuro, con obiettivi di espansione oltreconfine. Diesel Technic Italia è partita nel novembre 2016 con una sede di 400 mq di uffici e 1.600 mq per la logistica dei

IN TEMPO REALE.

pezzi di ricambio a marchio DT Spare Parts, che rappresenta il 95 per cento dell’attività dell’azienda, cui si aggiunge il 5 per cento per il marchio SIEGEL Automotive, un’offerta di ricambi dal-

l’ottimo rapporto prezzo-qualità adatta ai veicoli più datati oppure a quei mezzi impiegati per utilizzi particolari e specifici, per esempio in ambito agricolo, o che vengono lasciati in sosta a lungo.

A distanza di meno di tre anni torniamo nella sede veronese e vediamo gli effetti del la crescita esponenziale: allo sviluppo della scaffalatura su due livelli si è aggiunto un terzo piano e, per di più,

Il team della filiale italiana di Diesel Technic, guidato da Walter Schiavi.

gli spazi si sono “allungati” in una nuova ala, aperta lo scorso maggio e oggi operativa a pieno regime, anzi, praticamente satura. “A breve termine - afferma Schiavi - occorrerà un nuovo ampliamento. In questa fase stiamo ottimizzando gli spazi a disposizione: l’assortimento è passato da orizzontale a verticale in modo da assicurare, per ogni singolo articolo, uno stock congruo in funzione

ASSESTATA LA STRUTTURA ITALIANA, WALTER SCHIAVI PUNTA LO SGUARDO OLTRECONFINE

del l’item e della sua movimentazione, anche sfruttando spazi esterni alla scaffalatura con piccoli container per rendere veloci i pick-up”. A Verona arrivano i distributori - circa 80 presenti in modo capillare sulla Penisola - con i loro mezzi per rifornirsi di quello che occorre loro, ma il grosso della logistica è rappresentato dalle spedizioni e dai riordini dalla Germania. Il tutto avviene attraverso apposite postazioni di chiusura: oggi sono otto ma a breve ne sa ranno aperte altre due, e questo porterà a nuove assunzioni. “La nostra attività, seguendo il layout di Diesel Technic - spiega Walter Schiavi - è estremamente automatizzata: il personale è dotato di lettore su braccio, attraverso il quale può individuare velocemente e facilmente dov’è collocato l’articolo che cerca, grazie alla lettura immediata del codice a barre. Questo consente da una parte un’attività snella, rapida e a prova di errore; dall’altra, il sistema è interamente connesso, quindi in tempo reale viene adattata la giacenza sulla base della disponibilità degli articoli”. Considerando che il 98 per cento degli ordini in Diesel Tech nic arriva dal portale web, praticamente tutti i passaggi nel magazzino di Vero-

na vengono monitorati dalla se de centrale di Kirchdorf (entrate, picking, ordini evasi ecc.) ed è lo stesso sistema che garantisce la costante giacenza di articoli a magazzino. “Naturalmente - prosegue Schiavi - restano fondamentali il ruolo del team di Customer Care e del Product Manager per l’inserimento a sistema di nuovi clienti o di even tuali richieste urgenti o specifiche”.

DALLA CITTÀ DI ROMEO E GIULIETTA AI BALCANI IL PASSO È VERAMENTE BREVE O ggi la squadra di Diesel Technic Italia è costituita da venti risorse, tra customer service, magazzino, product manager e senior sales manager, che sarà affiancato da un junior sales manager. Anno dopo anno, l’azienda è cresciuta a doppia cifra nell’organizzazione, nella struttura, nella clientela e nei numeri: il 2019 si chiuderà con un fatturato di circa 10 milioni di euro e 18mila codici disponibili a magazzino, rispetto agli attuali 16.800 item. “Oggi - afferma Walter Schiavi - il mercato ci riconosce come fornitore importante in ogni segmento: se nei primi anni Diesel Technic era identificata come riferimento nella ricambistica per truck, rimorchi e bus, oggi abbiamo sempre più richieste da professionisti che, testata la qualità dei ricambi, effettuano ordini di articoli per veicoli commerciali, set-

tore che continua a crescere e che oggi rappresenta una fetta importante del fatturato”. Sul piano dello sviluppo, la presenza sul mercato italiano è oggi consolidata e ha raggiunto il livello atteso. “L’attuale rete di 80 clienti - precisa Schiavi - è assolutamente strategica: il nostro target è avere partner strutturati, che consentano al consumatore finale (flottista, autotrasportatore, professionista oppure officina) di avere sempre un riferimento territoriale; i clienti rappresentano la nostra forza vendita, sono loro a rafforzare e diffondere la consapevolezza e la percezione di qualità del marchio DT Spare Parts. Naturalmente non escludiamo ulteriori aperture selezionate, per esempio in aree in cui vorremmo aumentare la copertura, come Genova; o la verifica di fornitori di clienti finali che uti-

lizzano il nostro brand. La strategia di affermazione è basata sulla funzionalità per Diesel Technic e per il cliente finale”. Altro aspetto è lo sguardo oltreconfine: da Verona ai Balcani il passo è veramente breve. “Slovenia, Austria ed Est Europa - afferma in conclusione Schiavi - rappresentano territori di prossimo investimento per Diesel Technic, che verranno gestiti proprio dalla sede di Verona: una volta assestata la struttura e il team per il Mercato Italia, ci concentreremo sui Balcani, a partire dalla selezione della merce, ovvero dagli articoli adatti alle specifiche esigenze di quei mercati, per arrivare a una squadra, inizialmente di almeno cinque unità, con competenze linguistiche e preparazione tali da garantire il servizio di eccellenza che caratterizza Diesel Technic nel resto d’Europa”.


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PRIMO PIANO

Q

DIEGO RAPALLI

uanto sia essenziale l’assistenza nel trasporto a temperatura controllata è facilmente intuibile. Se per ogni tipologia di trasporto il fermo macchina equivale a mancato business, spese maggiorate per personale fermo e necessaria assistenza tecnica, nel trasporto frigo a ciò si aggiunge la deperibilità dei beni trasportati: alimenti, bevande, medicinali ecc. Compete al produttore dei gruppi frigoriferi assicurare all’autotrasportatore la rapidità di un intervento, attraverso una Rete in grado di sostenere tale attività, garantendo preparazione, competenza e rapidità degli interventi. In Carrier Transicold Italia, l’uomo chiamato a coordinare quest’attività sul piano nazionale è Diego Rapalli, da quasi 22 anni nella filiale italiana del produttore globale di gruppi frigoriferi, con sede centrale nel Connecticut, negli Stati Uniti. Classe 1969, piemontese di Alessandria, sportivo con la passione per bici, corse e escursioni in montagna, sposato con Alessandra e papà di Olimpia, 14 anni, dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria elettronica all’Università di Genova e un paio d’anni di attività nell’infor-

DIRETTORE SERVICE CARRIER TRANSICOLD ITALIA

post vendita. “I Service Professional - precisa Rapalli hanno accesso ai sistemi informatici Carrier, che possono consultare e sulle cui piattaforme registrare gli interventi anche in nome e per conto dei Service Point, officine più specializzate sulla gamma per veicoli mediopiccoli, segmento professionale che richiede maggiore capillarità”. Così strutturata, la “geografia” della Rete Carrier soddisfa le esigenze del Reparto Vendite? “Service Professional e Service Point - risponde l’ingegner Rapalli rappresentano oggi un numero consolidato, assolutamente adeguato per soddisfare la clientela”. Nel 2020-2021 è previsto uno di questi “aggiustamenti” nella Rete? “Non abbiamo aree scoperte ma forse la necessità di maggiore attenzione al Sud Italia, per favorirne lo sviluppo”. Qual è la “chiave di differenza” di Carrier rispetto ai competitor in termini di Rete d’assistenza? “Ci distingue afferma il Direttore Service il fatto che la Rete ruota attorno a una filiale Carrier, con una direzione centralizzata e organizzata: condizioni di ven dita, listini, modalità d’intervento ecc. sono tutti

“Rete elastica e sempre più efficiente” CLASSE 1969, L’INGEGNER RAPALLI SI OCCUPA DI POST VENDITA DA VENT’ANNI. DAL 2004 DIRETTORE SERVICE DELLA FILIALE ITALIANA DEL PRODUTTORE GLOBALE DI GRUPPI FRIGORIFERI, CON L’AMMINISTRATORE DELEGATO MARCO GAGLIARDONE HA AVVIATO SEI ANNI FA LA RIORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA DI ASSISTENZA, COMPLETATA NEL 2016. OGGI CARRIER CONTA 16 SERVICE PROFESSIONAL E 50 SERVICE POINT: “ABBIAMO UN NUMERO INFERIORE DI OFFICINE MA È STATO INNALZATO IL LIVELLO DI QUALITÀ”. matica, Diego Rapalli inizia 28enne la sua carriera in Carrier Transicold Italia occupandosi subito del ServiceAftermarket per la gamma di gruppi frigo per veicoli commerciali leggeri, in particolare del lo sviluppo dei kit di montaggio specifici di ciascun gruppo per ogni veicolo presente sul mercato. Dopo cinque anni, pur proseguendo l’attività nella parte tecnica, si occupa della Rete di assistenza. Nel 2004, dopo aver implementato la struttura IT della sede di Alessandria, gli viene affidato l’intero reparto come Direttore Service, a diretto riporto dell’Amministratore delegato, ingegner Marco Gagliardone. Da quel momento Rapalli gestisce la Divisione Aftermarket interfacciandosi con la Divisione Sales. “Una volta acquisito l’or dine spiega Rapalli - dal montaggio fino all’assistenza del gruppo frigorifero la competenza è del nostro Reparto, costituito da quattro persone e da me come coordinatore”. Il team guidato da Rapalli è chiamato a gestire l’intera Rete di officine, dai ricambi alle garanzie, dai contratti di assistenza a tutta la parte tecnica dei prodotti, che comprende ad esempio test di

prova e, non da ultimo, la formazione del personale delle officine, con un calendario annuale di training rivolto al-

di MAX CAMPANELLA ALESSANDRIA

l’intera struttura organizzativa. Nel seguire l’evoluzione del mercato del trasporto pro-

fessionale, nel 2013 Carrier Transicold Italia ha avviato un graduale cambiamento della “geografia” della rete di

L’assistenza è un aspetto cruciale nel trasporto a temperatura controllata.

assistenza. “Il nuovo assetto organizzativo - illustra l’ingegner Rapalli - è iniziato sei anni fa e si è consolidato nel 2016 con risultati molto interessanti sul piano delle vendite e, soprattutto, della percezione dei clienti, che beneficiano di una maggiore vicinanza delle officine, chiarezza e immediatezza nelle possibilità di contatto e garanzia della capillarità e omogeneità dei centri di assistenza. Il processo ha comportato il ridimensionamento nel numero delle officine ma anche il netto innalzamento del livello qualitativo del servizio offerto”. La “mappa” dell’assistenza ruota attorno a 16 Service Professional, scelti per la particolare specializzazione dei frigo per il trainato e per la comprovata capacità di erogare assistenza h 24: autentici pilastri Carrier, i 16 Service Pro fessional hanno tutti attrezzature e magazzino ricambi fornito, struttura organizzativa e officina che ricevono il costante supporto di Casa Madre in termini di formazione. A ciascuno di essi è assegnata un’area territoriale in cui operano Service Point (in totale in Italia sono 50), dei quali il Service Professional di riferimento gestisce il

coordinati da Carrier Transicold Italia. Altro aspetto è l’elasticità nella gestione del post vendita. Con i nostri Service Professional ci arriviamo anticipando i tempi, e questo consente al cliente di avere un servizio efficiente in maniera rapida”. Qual è la parte più bella del suo lavoro cui non rinuncia anche da direttore? “Il contatto con i Service Professional: con tutti loro - afferma Rapalli in conclusione - siamo amici di lunga data e questo è un vero plus nel mio lavoro. Condividiamo il desiderio di assegnare a Carrier il ruolo di player con offerte di servizi qualificate: in anni di contrazioni economiche, com’è avvenuto nel 2010-2013, si assiste spesso al degradamento nella cura e assistenza dei veicoli, con guerre di prezzo che qualche problema lo creano. Oggi che il lavoro è ripartito operiamo in un mercato maturo, stabile, nel quale l’offerta di servizi legati al prodotto non potrà che continuare a svilupparsi: Carrier seguirà questo trend con una struttura consolidata, funzionale alle esigenze del mercato, sempre più efficiente con cui si proporrà come riferimento di assoluta eccellenza”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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L

MAX CAMPANELLA

CASTELNUOVO SCRIVIA

’assistenza vissuta con passione, la vicinanza al cliente espressa con un rapporto di amicizia e fiducia reciproco. In Ale-Fri non sono solo valori ma qualcosa di concreto su cui tutto è nato nel 1995, quando Davide Tedeschi ha seguito quella sorta di “vocina” interna, l’intuizione che da ragazzo gli diceva cosa fare. Ci ha messo del suo, aggiungendo doti e capacità innate a quanto aveva imparato accanto al padre Michele e al fratello Emanuele. Oggi ed è questo l’aspetto che più conforta per il futuro dell’azienda piemontese - è su quella stessa passione che muove i suoi passi Alessio Tedeschi, terza generazione: a 27 anni è accanto al padre a capo di Ale-Fri e ha tutto il desiderio e la straordinaria tenacia non solo nel portarla avanti ma nell’implementarla, rafforzarla (se possibile) nei suoi storici punti di forza nel contempo dando nuova linfa, con la forza che deriva dalla fa cilità nell’utilizzo delle nuove tecnologie e con non comuni doti di carisma e leadership. VOTATI AL NUOVO

La vocazione al nuovo accompagnata dall’esperienza è l’atmosfera che si respira entrando in Ale-Fri, Service Pro fessional di Carrier Transicold Italia e centro di assistenza su gruppi frigoriferi, sponde idrauliche e gen-set di tutti i marchi. Siamo a Castelnuovo Scrivia, appena usciti dal casello autostradale, a 20 minuti di strada da Alessandria, 10 da Tortona. È qui che dal 2015 sorge il piazzale e l’officina dell’azienda, fondata da Davide, oggi 57enne, nel 1995 con sede legale a Asti, dove abita tuttora la famiglia Tedeschi, originaria di Torino. È solo un ragazzo, Davide, quando negli Anni Ottanta inizia a lavorare nella ditta di famiglia Veicoli Refrigerati. Sono gli anni dei primi, pochissimi camion frigo, decisamente complessi, che per la manutenzione richiedevano competenze che in pochi potevano garantire: mettere le mani su quei veicoli per Michele era cosa naturale. Una dimestichezza con cui il primogenito Emanuele prosegue in quel di Lombardore, in provincia di Torino, con

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FONDATA NEL 1995 DA DAVIDE, CRESCIUTO

ALE-FRI / INTERVISTA AI TIMONIERI DEL SERVICE

ACCANTO AL PADRE

Assistenza frigo,

MICHELE E AL FRATELLO MAGGIORE

EMANUELE, OGGI L’AZIENDA ALESSANDRINA CONTA

18 DIPENDENTI E SI PROIETTA NEL FUTURO CON LA TERZA GENERAZIONE, CHE HA

27ENNE ALESSIO. INTATTI I

IL VOLTO DEL

VALORI CHE STORICAMENTE CARATTERIZZANO L’ATTIVITÀ DI ALE-FRI:

“CON I CLIENTI ABBIAMO UN RAPPORTO COSTANTE E DIRETTO: SIAMO NATI COME OFFICINA MOBILE, LA MISSION DI FARE ASSISTENZA A CASA DEL CLIENTE È NEL NOSTRO DNA”, AFFERMA

DAVIDE.

la sua Emanuele Frigo, mentre Davide ha scelto un’altra strada. “La mia passione - spiega il Responsabile tecnico commerciale di Ale-Fri - era andare a casa del cliente: con un carro officina, dal 1995 fino a tutto il 2008, ho fatto assistenza come officina mobile, nei primi anni da solo poi crescendo con personale dipendente. Mi accorgevo che andare dai clienti funzionava: gli autotrasportatori non erano costretti a spostare i veicoli e, in un colpo solo, mi potevo occupare dell’assistenza anche di 15 mezzi. Questa efficienza, il servizio veloce è una caratteristica che ci distingue ancora oggi: siamo noi a fare manutenzione dai clienti. La scelta di Alessandria e oggi di Castelnuovo va in questa direzione: siamo presenti laddove sono i clienti, con le loro sedi-filiali o piat -

taforme logistiche”. Al suo fianco la moglie Gianna, che ha sempre creduto nelle capacità imprenditoriali del coniuge, Davide nel 2009 apre a Alessandria la prima sede operativa di Ale-Fri. L’anno successivo entrano in azienda i figli Ylenia, 30 anni, e Alessio: la prima, dottoressa in Scienze dei beni culturali, dopo un’esperienza di lavoro in Gran Bretagna tornerà presto accanto al fratello, che intanto è cresciuto, portando in Ale-Fri il suo entusiasmo e non comuni doti di leadership. Nel 2015 il salto di qualità, quando Carrier Transicold Italia sceglie l’azienda alessandrina come Service Professional. I Tedeschi spostano la sede a Castelnuovo Scrivia, dove sorgono piattaforme logistiche di numerosi operatori nel tra-

sporto e di Centri commerciali attivi a livello nazionale. Dal Gruppo Torello a Damonte Trasporti, dal Gruppo Gavio a Brivio & Viganò, dalla Coop alla Conad, Castelnuovo Scrivia, Tortona e l’Alessandrino è un’area geografica che vede la massiccia presenza di piattaforme, attorno alle quali orbitano i camion dei clienti di Ale-Fri. “L’obiettivo - afferma Davide Tedeschi - è essere più vicini possibile a dove operano i loro camion, per venire incontro alle esigenze dei clienti”.

e stima reciproca; approccio sul la cui falsariga si muove an che il giovane delfino. “L’assenza di intermediari - spie ga Alessio Tedeschi - è un valore aziendale: dal professionista al piccolo trasportatore alla grande flotta, ci dedichiamo ai clienti con grande passione. Con loro condividiamo la necessità di evitare lunghi fermi macchina, garantendo interventi celeri senza affatto perdere in qualità: il 95 per cento dei problemi vengono risolti nelle otto ore lavorative. Per velocizzare i servizi la nostra officina è dotata di quattro carri assistenza mobile: un Fiat Doblò, un Iveco Daily e un Mercedes Sprinter con loghi Carrier e Ale-Fri e un Mercedes Vito. Gli interventi vengono eseguiti da due persone, tra le quali Osman Allaisu-

fi, con mio padre dal 1996 e competenza e passione davvero ineccepibili. L’officina conta dieci persone dedicate, ben al di sopra della media di sei-sette risorse. I nostri sforzi vengono apprezzati dai clienti, che ci consentono di operare al di fuori del tradizionale perimetro geografico: abbiamo un raggio d’azione ormai di livello nazionale”. Qual è oggi nel suo complesso l’attività di Ale-Fri? “Il core business - illustra Davide Tedeschi - è rappresentato dal connubio con Carrier, di cui siamo distributori di ricambi in Piemonte e Val d’Aosta e, da quattro anni, Ser vice Professional, ovvero effettuiamo la gestione delle garanzie dei clienti, nostri e dei Service Point del territorio. Siamo il riferimento territo-

Due dipendenti al lavoro sulle sponde caricatrici. Dealer Dhollandia ed Elephant Car, Ale-Fri effettua assistenza su tutti i marchi.

IL RAPPORTO È DIRETTO

Con questi ultimi, anche oggi che l’azienda conta 18 dipendenti Davide continua a mantenere un rapporto diretto, improntato su fiducia

Uno scorcio dell’officina di Castelnuovo Scrivia, esempio concreto della vocazione all'assistenza di Ale-Fri: vi operano ben dieci risorse esperte, costantemente formate e aggiornate.


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PROFESSIONAL DI CARRIER TRANSICOLD ITALIA

la parola ai Tedeschi

riale Carrier per l’assistenza europea: un trasportatore che utilizza gruppi frigo Carrier in caso di necessità, in Piemonte e Val d’Aosta, contattando il call center viene indirizzato a noi per essere seguito nell’assistenza stradale”. Sul piano della manutenzione extra garanzia, AleFri si occupa dei gruppi frigoriferi di ogni marchio e per qualsiasi veicolo, dal leggero al pesante, dal trattore al rimorchio o motrice. Non solo. “Sta crescendo molto - aggiunge Tedeschi - la richiesta di manutenzione dei gen-set, generatori di corrente montati sui container frigo: sono molto utilizzati nell’intermodale e Ale-Fri è specializzata nell’assistenza e nella trasformazione dei gen-set ad esempio per rimorchi allungabili, con tanto di omologazione”. Altro segmento importante per l’azienda alessandrina quello delle sponde caricatrici. “Siamo Concessionari ufficiali - precisa Davide Tedeschi - dei marchi Dhollandia e Elephant

Car ed effettuiamo assistenza su tutti i marchi, com presi Anteo, Altimani Lift e Hidrosystem”. Ale-Fri, certificata dalla Mo torizzazione Civile per il rilascio e i rinnovi delle attestazioni in ATP (Accord Transport Perissable) per i trasporti frigoriferi, ha chiuso il 2018 con un trend del fatturato costantemente in crescita. “Anche per l’anno in corso - afferma Alessio Tedeschi - contiamo di chiudere in crescita e non escludiamo lo sbarco in altri segmenti dell’assistenza ai veicoli industriali, sia per completare la gamma di servizi a disposizione dei clienti sia per soddisfare le richieste che spesso ci arrivano direttamente da loro: più che venditori siamo consulenti e quando il cliente si rivolge ad Ale-Fri, sulla base di un rapporto di fiducia consolidato negli anni, è inevitabile che ci veda co me suo unico riferimento e si rivolga a noi anche per servizi e prodotti che al momento non rientrano nella nostra attività”.

Foto di gruppo per la squadra di dipendenti Ale-Fri, schierata tra le due unità mobili per il servizio di assistenza in loco. Con il team Davide e Alessio Tedeschi, due generazioni al timone dell’azienda.

L’INVITO DI ALESSIO TEDESCHI AI GIOVANI CHE VOGLIONO AVVICINARSI AL SETTORE

“NUOVE TECNOLOGIE UN PLUS IMPORTANTE PER IL TRASPORTO DEL FREDDO” U no degli elementi che caratterizzano l’attività di Ale-Fri è una crescita che, negli anni, ha coinvolto e continua a coinvolgere l’intera struttura organizzativa, puntando molto sulle risorse umane. “Per me - afferma Davide Tedeschi - la squadra è importante: io e mio figlio possiamo fare molto nel confronto con i clienti, ma riusciamo a soddisfarne le richieste perché abbiamo ragazzi, giovani e non, che si dedicano con passione al loro la-

voro, ciascuno nei compiti che gli sono affidati. Diamo molta importanza alla formazione e all’aggiornamento tecnico, in questo supportati in maniera importante da Carrier, che ci ha consentito di fare un salto di qualità, nel 2015, anche sul piano dell’assetto organizzativo: quell’anno eravamo in sei, oggi siamo in 18”. Un investimento, quello sulle risorse, che prosegue ininterrotto e che punta, per dare

forza allo slancio di Ale-Fri verso il futuro, sul giusto equilibrio tra giovani e persone con esperienza. “Sicuramente - afferma Alessio Tedeschi - inseriremo nuove risorse, puntando su giovani che abbiamo voglia di imparare, di seguire i nostri corsi di formazione e apprendere dalle persone che sono con noi dal 1996, che rappresentano un imprescindibile valore per l’azienda”. “A noi - conclude Tedeschi - il compito di

consentirgli di crescere, di trasmettere loro il messaggio che anche nel trasporto frigo la facilità di utilizzare le nuove tecnologie può rappresentare un plus. E che si tratta di un settore vitale per la vita quotidiana di tutti noi: i nostri clienti trasportano quanto arriva sulla tavola di tutti noi, ogni giorno, oltre che farmaci e medicinali. Basta questo per comprenderne l’importanza strategica per la vita quotidiana di ciascuno di noi”.


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INTERVISTA

N

el numero di luglio-a gosto de Il Mondo dei Trasporti abbiamo scritto a proposito degli allarmanti dati sui furti di mezzi pesanti in Italia, aumentati nel 2018 a 3.395, il 112,45 per cento in più dei 1.598 del 2017, come dai dati emersi dall’ultimo dettagliato Dossier Autotrasporto di Viasat Group, player globale nel settore dei servizi Info Telematici, nel Fleet Management, per Antifurti Satellitari, nell’InsurTech e nelle innovative Soluzioni IoT & Big Data. Prendendo ancora spunto dalla scottante problematica della sicurezza di autisti, mezzi e merci, allargando il discorso alla complessa e ottimale gestione delle flotte, abbiamo intervistato Gianni Barzaghi, Responsabile della BU Fleet di Viasat Spa, per fare il punto sulle strategie innovative introdotte dall’Azienda per l’ottimizzazione delle soluzioni di trasporto. La corretta e puntuale gestione dei processi di fleet management è ormai diventato un elemento di rilevanza mondiale. Oggi si parla sempre più di sistemi telematici applicati ai mezzi pesanti ed è forte l’esigenza manifestata dagli operatori del settore di tracciare le informazioni derivanti dal mezzo per sfruttare, in termini gestionali, l’integrazione tra dati telematici e dati informatici. Si possono raccogliere molteplici informa-

GIANNI BARZAGHI RESPONSABILE BU FLEET VIASAT SPA

ne estemporanea. L’azienda deve credere nell’investimento e avere chiari i vantaggi concreti ottenibili per la sicurezza e l’efficienza del suo business. Basti pensare all’utilità di avere informazioni su sicurezza, stile di guida, controllo dei consumi, gestione della catena del freddo o del cronotachigrafo, sino ai sistemi evoluti dedicati al waste management nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti”. Viasat dà risposte efficaci alle richieste di un mercato specifico come quello italiano, dove la stragrande maggioranza delle aziende di trasporto e logistica non hanno una flotta monomarca. Siamo in grado di risolvere il problema perché mettiamo a disposizione un’unica piattaforma in grado di soddisfare realmente le esigenze diversificate dei trasportatori, tramite un aggregatore che Viasat è in grado di fornire. Da player glo bale votato alla continua innovazione, Viasat guarda con attenzione al futuro e all’evoluzione della tecnologia. “La cultura dei gestori di flotta deve tendere sempre ad assicurare una maggiore sicurezza ed efficienza che equivale a garantire più efficacia e una migliore performance al proprio business - conclude Gianni Barzaghi - La telematica satellitare Viasat è un’alleata preziosa per le aziende di trasporto:

Telematica, chiave del futuro per le flotte “L’USO DI SISTEMI DI FLEET MANAGEMENT CHE CONSENTANO LA GESTIONE AUTOMATICA E INTELLIGENTE DEI MEZZI DI TRASPORTO CON INFORMAZIONI IN TEMPO REALE È OGGI INDISPENSABILE, NON SOLO DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA, MA ANCHE PER QUANTO RIGUARDA L’EFFICIENTAMENTO COMPLESSIVO DEI PROCESSI LOGISTICI E DI TRASPORTO - SPIEGA GIANNI BARZAGHI - A LIVELLO EUROPEO SI CONTAVANO 5,3 MILIONI DI SISTEMI ATTIVI NEL 2015, CON UNA PERCENTUALE DI PENETRAZIONE DI TALI SERVIZI NELLE AZIENDE DEL 12,5 PER CENTO”. zioni dal veicolo: dai consumi allo stile di guida dell’autista e molto altro ancora. Dati che poi vengono elaborati e messi a disposizione del gestore di flotta per le opportune analisi, a partire da quelle relative alla localizzazione del mezzo e alla sua attività. Informazioni che partono da un device a bor do del mezzo, trasferite alla centrale operativa per interconnettersi poi al sistema gestionale dell’azienda e trasformarsi in conoscenze preziose per poter gestire al meglio e migliorare il proprio business. Viasat si occupa proprio di questo. “L’uso di sistemi di Fleet Management che consentano la gestione automatica e intelligente dei mezzi di trasporto, con informazioni in tempo reale, è oggi indispensabile, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche per quanto riguarda l’efficientamento complessivo dei processi logistici e di trasporto - esordisce Gianni Barzaghi - A livello europeo si contavano 5,3 milioni di sistemi attivi nel 2015, con una percentuale di penetrazione di tali servizi nelle aziende del 12,5 per cento. A fine 2019 stimiamo 8 milioni di sistemi attivi, con una penetrazione che passa al 18,5 per cento. A fine 2021 si

prevede che un mezzo su 3 sarà dotato di dispositivo satellitare e reso attivo con servizi di natura info telematica”. Oggi, dunque, non si parla più solo di sistemi antifurto per la sicurezza di driver, mez zi e merci. Oltre a questo aspetto, comunque fondamentale, la tecnologia permette di monitorare l’attività quotidiana di una flotta di mezzi impegnati in attività di trasporto e logistica, sia nelle trat te a lungo raggio che in quelle regionali, extraurbane e urbane, fino al fatidico ultimo miglio della distribuzione. “Viasat è una realtà internazionale - continua Barzaghi -Il Gruppo è costituito da un insieme di aziende, presenti in dieci paesi europei, che con tribuiscono a determinare una filiera completa che comprende tutte le fasi: dalla progettazione alla produzione e distribuzione dei dispositivi. Il Gruppo Viasat presidia tutta la catena del valore: dalla ricerca e sviluppo alla produzione e commercializzazione degli apparati e dei servizi erogabili tramite gli stessi. Un complesso di garanzie che derivano dall’avere un unico provider che, nel caso delle imprese di trasporto e logistica, è in grado di fornire soluzioni di trasporto complete e integrate

di FABIO BASILICO VENARIA

con le esigenze di business aziendale. Il valore aggiunto offerto da Viasat deriva dal fatto che l’enorme mole di informazioni ottenibili, opportunamente gestita ed elaborata grazie agli strumenti messi a disposizione dal le soluzioni proposte, consente di generare servizi in grado di incidere significativamente sulla sicurezza di coloro che si mettono alla guida e straordinarie opportunità per le aziende che decidano di sfruttare la telematica per ottimizzare e rendere più efficiente la gestione del proprio business. “I grandi gruppi aziendali del settore trasporto e logistica hanno naturalmente una ricetti-

vità diversa dalle realtà mediopiccole - prosegue Gianni Barzaghi - Viasat si rivolge a entrambe promuovendo una vera e propria cultura della flotta che, oltre a garantire la sicurezza, dia concreti vantaggi in termini operativi, consentendo all’azienda di garantire livelli elevati di servizio ai propri clienti. Dunque un partner affidabile capace di adattare le proprie soluzioni tecnologiche alle specifiche esigenze dei clienti con grandi flotte o piccoli trasportatori. La sicurezza e l’efficienza sono per tutti. L’offerta, infatti, varia a seconda dei servizi erogati con un costo altamente competitivo che può partire da 5-6 euro al mese per sin-

golo veicolo per le soluzioni base e arrivare a una media di 60 euro mensili per le soluzioni più complesse e innovative. Siamo giunti a determinare che l’adozione della telematica, in modo scientifico all’interno di un’azienda di trasporto, comporta un’efficienza di almeno il 9 per cento su base annua per veicolo, in termini di risparmio sui costi di esercizio. Tutti i nostri dispositivi sono forniti in comodato d’uso e i contratti hanno durate che variano dai 36 ai 60 mesi a seconda delle necessità: la nostra lunga esperienza ci porta a non consigliare periodi inferiori, come proposto da molti competitor, efficienza e risparmio si evidenziano su periodi temporali mediolunghi, anche in ragione dell’introduzione di nuovi modelli operativi e formazione mirata ai driver, il tutto derivante dall’analisi dei dati di flotta costante. Per quanto riguarda l’allestimento dei dispositivi, Viasat si avvale di una rete di ben 1.800 installatori certificati. Gli installatori si occupano anche di proporre il prodotto, unitamente a 600 dealer multibrand che lo promuovono. Quello che vogliamo comunicare è che lo strumento elettronico è un asset per l’azienda, non una soluzio-

non a caso le statistiche attestano l’efficacia delle migliori soluzioni tecnologiche oggi disponibili, fa cendo registrare una percentuale sensibilmente maggiore di veicoli ritrovati: a livello nazionale, i ritrovamenti del 2018 sono stati 1.362, il 51,84 per cento in più rispetto agli 897 del 2017. La percentuale di ritrovamento sul totale furti del 2018 è del 40,12 per cento, ovvero 1.362 su 3.395. Questo non basta ancora e Viasat continua sulla strada dell’innovazione, guardando con favore a sviluppi tecnologici, come il 5G, che nel giro di pochi anni permetteranno livelli di controllo ancora più elevati con dispositivi in grado di veicolare maggiori quantità di informazioni. Un altro ambito particolarmente interessante è quello dei Big Data Analytics, ovvero delle tecnologie e dei metodi di analisi sempre più sofisticati per l’estrazione di valore o conoscenza dalle raccolte dati estese in termini di volume, velocità e varietà. Basti pensare alle potenzialità delle informazioni strutturate sul traffico che possono essere studiate e rese disponibili per avere un quadro complessivo sempre più preciso di una determinata attività o evento”.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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SAF-HOLLAND / LE CARATTERISTICHE VINCENTI DELL’ASSALE A TRAZIONE IDRAULICA

Intra CD Trak per rimorchi redditizi

N

PIETRO VINCI

SAN GIOVANNI LUPATOTO

el 2017 ha vinto il premio Trailer Innovation e dal 2018 viene prodotto in serie. Stiamo parlando di uno dei gioielli tecnologici di SAF-Holland Group, l’assale a trazione idraulica Intra CD Trak per rimorchi. L’innovazione SAF-Holland consente all’azionamento nel rimorchio di avere un supporto redditizio, soprattutto nel caso di piani mobili e ribaltabili operanti in cantieri edili o discariche. Nel contempo, la “spinta aggiuntiva attivabile con il semplice tocco di un pulsante” è tecnicamente molto sofisticata ed è stata testata in numerose applicazioni. Contrariamente alla trazione sull’asse anteriore, Intra CD Trak rende anche la trazione più efficiente come asse di spinta. I trattori stradali possono così beneficiare di questi vantaggi, specialmente nelle partenze. La cilindrata del motore sul SAF Intra CD Trak è maggiore, il che significa che la coppia è maggiore, ma la velocità possibile è complessivamente inferiore con un massimo di 13 km/h. Il sistema SAF può essere attivato fino a una velocità di 8 km/h. Una volta raggiunto il massimo di 13 km/h, si spegne, ma rimane attivo. Se la velocità del vei-

colo scende al di sotto di 11 km/h, si riaccende. Se il trattore viaggia a più di 50 km/h, il sistema viene disattivato completamente. I prerequisiti per questo sono un cambio automatico e una presa di forza sul lato motore. “Durante il ribaltamento o la spinta - spiega Elmar Weber, Product Manager OE Europe di SAF-Holland - il carico viene spostato verso la parte posteriore e i carichi consentiti sugli assali possono essere superati. La coppia che quin-

di viene trasmessa dal motore al nostro assale a trazione idraulica è maggiore di quanto lo sarebbe sull’asse anteriore di un trattore stradale. La nostra intenzione durante lo sviluppo era di stabilire ‘potenza contro velocità’ o meglio ‘spingere con maggior potenza da fermo anziché guidare veloce’”. Un’altra differenza è che i cuscinetti ruota nell’assale Intra CD Trak sono lubrificati a grasso, come è standard per gli assali di rimorchio europei.

Obiettivo di SAF-Holland era poter utilizzare gli stessi componenti degli altri assali del brand per le parti soggette a usura, come pastiglie freno o dischi freno. Questo ha permesso di aiutare le officine sia nello stoccaggio delle parti di ricambio sia durante le lavorazioni sui rimorchi. I semirimorchi con l’assale SAF rimarranno a lungo attivi nelle flotte fino a che, dopo più di sei anni, i cuscinetti ruota dovranno essere sicuramente sostituiti. Per quanto

riguarda il sistema di controllo dell’assale, esso funziona in modo completamente diverso da un trattore stradale dotato di assale anteriore a trazione idraulica. E’ essenziale che il sistema di controllo nel rimorchio venga adattato all’attrezzatura idraulica del trattore che deve essere dotato di sistema idraulico con marcia avanti e retromarcia, interruttore di status a levetta, spia d’errore e deve essere in grado di trasmettere il segnale CAN bus al rimorchio. Inoltre, deve essere dotato di una valvola di ribaltamento a due stadi, controllata da un’elettrovalvola. Alla domanda su quale degli assali del rimorchio dovrebbe essere equipaggiato con la trazione idraulica supplementare, Elmar Weber risponde: “La maggior parte degli utenti opta per l’assale posteriore, mentre un terzo dei clienti ha scelto anche l’assale centrale. E’ comunque l’autotrasportatore in prima persona che decide il posizionamento dell’assale a trazione idraulica durante la configurazione del veicolo. Il retrofit è tecnicamente possibile anche se l’investimento nell’assale a trazione idraulica è meglio ammortizzato se il sistema viene già installato in fabbrica e può essere utilizzato più a lungo di un trattore stradale comparabile”.

L’INNOVAZIONE SAF-HOLLAND CONSENTE ALL’AZIONAMENTO NEL RIMORCHIO DI AVERE UN SUPPORTO REDDITIZIO, SOPRATTUTTO NEL CASO DI PIANI MOBILI E RIBALTABILI OPERANTI IN CANTIERI EDILI O DISCARICHE.

NEL

CONTEMPO, LA “SPINTA AGGIUNTIVA ATTIVABILE CON IL SEMPLICE TOCCO DI UN PULSANTE” È TECNICAMENTE MOLTO SOFISTICATA ED È STATA TESTATA IN NUMEROSE APPLICAZIONI.

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IL MONDO DEI TRASPORTI

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REALTRAILER / STRETTA PARTNERSHIP TRA FCA E D.F. TRASPORTI

Krone sbarca ad Anzio

“ABBIAMO DI RECENTE ACQUISITO 5 TRATTORI VOLVO FH 500 E 4 SEMIRIMORCHI FRIGO

KRONE CHE VERRANNO IMPIEGATI NEL TRASPORTO ALIMENTARE A TEMPERATURA CONTROLLATA

- DICE

L’AMMINISTRATORE

D.F. TRASPORTI ALESSANDRO DIANA IL RAPPORTO CON FCA È INIZIATO NEL 2010 E IN QUESTI NOVE ANNI ABBIAMO SEMPRE AVUTO A CHE FARE CON PERSONE PREPARATE PROFESSIONALMENTE E BEN DISPOSTE AD ASCOLTARE E COMPRENDERE LE NOSTRE ESIGENZE DI TRASPORTATORI.

GLI

OTTIMI RAPPORTI CHE ABBIAMO CON

FCA È

UNO DEI DUE MOTIVI CHE CI HANNO SPINTO A SCEGLIERE KRONE; L’ALTRO È NATURALMENTE LA

S

FABIO BASILICO ANZIO

i consolida la presenza Krone in Italia. Merito del l’intensa attività di Realtrailer, società importatrice dei semirimorchi del produttore tedesco e della sua rete di concessionari. Proprio uno di questi, la FCA Spa di Roma, nella persona di Massimo Mondani, Responsabile commerciale trainato, ha appena concluso la fornitura di 10 semirimorchi Krone (5 Cool Liner e 5 Dry Liner) alla D.F. Trasporti Srl di Anzio. “D.F. Trasporti - ci dice uno dei due soci titolari, Alessandro Diana - è nata nel 2010 ed è amministrata dal sottoscritto e da Alessandra Fucci, responsabile dell’area finanziaria e figlia di Francesco Fucci che ebbe l’intuizione proprio con me di avviare l’attività. L’azienda è costantemente cresciuta nel tempo e nel 2017 è stata aperta una seconda sede operativa a Piacenza per meglio gestire il

QUALITÀ COMPLESSIVA DEL PRODOTTO”.

mercato del Nord Italia”. D.F. Trasporti annovera un totale di 70 dipendenti, di cui 58 autisti. “Operiamo sia nel settore alimentare che in quello del collettame in genere ‘ continua Diana - Abbiamo una settantina di veicoli con i quali possiamo gestire qualsiasi tipo di trasporto, dai frigo ai veicoli coibentati, dai centinati alle cisterne per il trasporto di liquidi alimentari. Nel 2018 abbiamo consuntivato buoni risultati considerando che è stato un anno di investimenti per far fronte alle future richieste del mercato”. La crescita di D.F. Trasporti è ben supportata da solidi punti di riferimento come Realtrailer e FCA. “Abbiamo di recente acquisito 5 trattori Volvo FH 500 e 10 semirimorchi Krone, di cui 5 Cool Liner e 5 Dry Liner, che verranno impiegati nel trasporto alimentare a temperatura controllata - aggiunge Alessandro Diana - Il rapporto con FCA è iniziato nel 2010

e in questi nove anni abbiamo sempre avuto a che fare con persone preparate professionalmente e ben disposte ad ascoltare e com prendere le nostre esigenze di trasportatori. Gli ottimi rapporti che abbiamo con FCA è uno dei due motivi che ci hanno spinto a sceglie-

re Kro ne; l’altro è naturalmente la qualità complessiva del prodotto”. Nel prossimo futuro, D.F. Trasporti è certa di acquistare ulteriori veicoli Krone, considerati ormai elemento imprescindibile per espandere la propria attività nel segno della qualità e sicurez-

La sede della D.F. Trasporti ad Anzio. In alto, il titolare Alessandro Diana.

DOMETIC / Nuovo condizionatore per camion per uso in sosta

Sottile e performante

I

VALENTINA MASSA MILANO

viaggi su lunghe distanze richiedono ai conducenti di fare delle pause per riposarsi, in modo da rimanere vigili. Nei climi più caldi, i condizionatori a uso stazionario sono un pre-requisito essenziale per rendere tali soste confortevoli, in modo che i conducenti possano riposare correttamente. Per ridurre costi e consu-

za del servizio, soprattutto in un settore delicato e fondamentale come quello del trasporto alimentare. La concessionaria FCA ha iniziato la sua attività nel settembre del 1953 con il commercio di autocarri, sfruttando le conoscenze acquisite dai soci fondatori presso i

mo di energia, Dometic ha dotato i suoi nuovi condizionatori a uso in sosta di un compressore con inverter a potenza variabile. In questo modo aumenta la capacità di raffreddamento pur mantenendo bassa la corrente assorbita. Il funzionamento è garantito fino a 12 ore in base alle condizioni climatiche, esterne e interne. “CoolAir SPX - afferma Peter Kruk, presidente Dometic EMEA - è il condizionatore a uso in sosta più sottile presente sul mercato. È stato appositamente progettato per i camion su cui non è possibile installare un condizionatore a tetto tradizionale, ad esempio perché la cabina è troppo alta o equipaggiata

trasportatori di prodotti ortofrutticoli e le loro precedenti e spe rienze maturate con il trasporto merci in generale. L’azienda si è evoluta negli anni, adattandosi alle esigenze del mercato moderno, ampliando i servizi e le strutture, trasformando nel 1978 la sua attività di “compravendita” di autocarri a “concessionaria” che oggi rappresenta importanti case costruttrici del settore veicoli industriali. FCA mira alla soddisfazione della clientela per mezzo di un servizio completo, a 360 gradi, che integra la vendita dell’autocarro con l’assistenza e il servizio noleggio. Il rapporto di collaborazione tra Realtrailer e FCA per la rivendita dei semirimorchi Krone è nato già nel 2003 ed è stato sempre contraddistinto da stima e fiducia. “Volevamo un partner serio e affidabile, che fosse rappresentativo del marchio Krone nel Lazio e l’abbiamo trovato”, dicono in Realtrailer.

con una struttura a tetto preesistente. Il nostro intento è supportare i conducenti che devono effettuare trasferte particolarmente impegnative. Con una pausa ristoratrice, i conducenti sono più efficienti e ciò contribuisce a mantenere florida anche l’attività commerciale delle flotte”. Il sistema a split SPX è configurato in modo tale da installare il compressore separatamente rispetto all’evaporatore, garantendo un’installazione flessibile su quasi tutti i camion in commercio. L’evaporatore è disponibile in due versioni: SPX1200T con montaggio a tetto e SPX1200l con installazione in cabina.


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VIBERTI RIMORCHI / COLAROSSI TRASPORTI DI SPOLTORE INVESTE SULLA LOGISTICA

Fornitura di rimorchi in espansione “NEL 2018 ABBIAMO STRETTO UNA PROFICUA COLLABORAZIONE CON VIBERTI - DICE ROBERTO COLAROSSI - TRA I PLUS DA ANNOVERARE VANNO SICURAMENTE CONSIDERATI L'EFFICIENZA, IL DESIGN E LA FUNZIONALITÀ OTTIMALE DEI RIMORCHI, CON UN RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO SODDISFACENTE.

V

FABIO BASILICO

ATTUALMENTE, LA COLAROSSI TRASPORTI È PROPRIETARIA DI 4 RIMORCHI E HA STIPULATO GIÀ UN CONTRATTO DI FORNITURA DI ALTRI 6 ENTRO IL 2019, CON L'OBIETTIVO DI INCREMENTARE GLI ORDINI IN FUNZIONE DELL'ESPANSIONE SOPRATTUTTO IN TERMINI DI LOGISTICA”.

SPOLTORE

iberti Rimorchi affianca le aziende cliente nel loro processo di crescita ed espansione sul mercato. È il caso della pescarese Colarossi Trasporti Srl di Spoltore che ha deciso di ampliare le sue attività in campo logistico con un’importante acquisizione di rimorchi Viberti. “La Colarossi Trasporti è nata nel 1990 come impresa familiare e per anni si è occupata esclusivamente dell'attività di trasporto - racconta Roberto Colarossi, uno dei titolari Assunta la veste societaria, nel tempo si è sviluppata e oggi è una realtà solida con circa 40 dipendenti preparati e specializzati. Conta su un sistema gestionale duttile e avanzato con prevalente interesse per le attività di trasporto, logistica e picking, importante e delicata attività tra le operazioni giornaliere di un CE.DI.”. “Noi figli come soci abbiamo creato un manage-

ment giovane e dinamico, nell’età e nello spirito continua Colarossi - Con dedizione, intuito e tenacia,

seguendo lo sviluppo del settore e le nuove esigenze industriali, abbiamo cercato di cogliere le opportunità di

mercato fronteggiando i periodi di crisi con scelte precise e coraggiose. Nel 2003 è stata inaugurata la nuova

struttura di circa 7000 metri quadrati, nel 2009 la seconda di 3000 mq e entro il 2019 sarà terminata

anche la terza di altri 3.000 mq. La nostra azienda, però, non sarebbe quella che è senza l’apporto costante di un’organizzazione qualificata e affiatata, dotata di sistemi, mezzi e servizi all’avanguardia. È su questo che abbiamo puntato oltre allo sviluppo in sé”. È in questa logica funzionale e lungimirante che si inserisce la preziosa collaborazione con Viberti Rimorchi. “In un’ottica di ampliamento delle attività, nel 2018 abbiamo stretto una proficua collaborazione con Viberti - dice an cora Roberto Colarossi - Tra i plus da annoverare vanno sicuramente considerati l’efficienza, il design e la funzionalità ottimale dei rimorchi, con un rapporto qualità-prezzo soddisfacente. Attualmente, la Colarossi Trasporti è proprietaria di 4 rimorchi e ha stipulato già un contratto di fornitura di altri 6 entro il 2019, con l’obiettivo di incrementare gli ordini in funzione dell’espansione soprattutto in termini di logistica”.

RENAULT TRUCKS / OPTIFUEL CHALLENGE 2019

È marchigiano il miglior eco-driver

D

MICHELE S. ALTIERI GUIDONIA

aniele Lucertini del CARP di Pesaro è il miglior eco-driver italiano e sarà lui a rappresentare l’Italia nella finale internazionale dell’Optifuel Challenge 2019, in programma a Lione dal 15 al 17 ottobre, insieme ad altri 25 Paesi. Questo l’esito della finale nazionale dell’Optifuel Challenge che Renault Trucks ha organizzato insieme a Federtrasporti e che si è svolta a Guidonia, alle porte di Roma, presso il cementificio della Buzzi Unicem. Per avere la meglio sugli altri sette finalisti, selezionati tramite due tappe, a Ferrara e a Polla, in provincia di Salerno, il conducente marchigiano ha veramente dovuto superare se stesso. “Ho fatto qualche piccolo errore - ha dichiarato Lucertini appena giunto al traguardo - e poi ho anche trovato lungo il percorso alcuni inconvenienti, come una vettura che mi ha tagliato la strada costringendomi a rallentare. Ero convinto di non riuscire a vincere. E invece...”. E invece, evidentemente, proprio le difficoltà incontrate hanno fatto pressione su Lucertini, richiedendogli uno sforzo maggiore e una performance addirittura superiore a quelle precedenti. Lo dicono i numeri: se si confronta la prestazione del driver del CARP - Cooperativa con più di 20mi la trasporti l’anno, nazionali e internazionali - nella tappa di Ferrara con quella di

Guidonia, condotta alla guida del Renault Trucks T480, appare subito evidente che, malgrado il percorso della finale fosse molto più ondulato e ricco di saliscendi, la velocità media è cresciuta in maniera siderale, senza intaccare minimamente i consumi. Anzi, tagliando di netto le frenate e facendo scorrere il veicolo co me se viaggiasse su una strada di velluto, Lucertini è riuscito a tenere una media di consumo bassissima. In più, a spingerlo ancora più in alto in classifica, anche a dispetto di una doppia penalità, è stata la sua precisione nei quiz: su venti, relativi non soltanto al veicolo, ma anche al carico e al codice della strada, ha commesso soltanto quattro errori. E nessuno, in finale, ha saputo fare di meglio. Alle sue spalle, a distanza minima, sono giunti i due autisti Roberto Gardin e Roberto Pirondini, il primo del CON.A.P. di Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Pia-

DOPO LE DUE TAPPE DI SELEZIONE, LA FINALE ITALIANA DELLA COMPETIZIONE, PROMOSSA DALLA

LOSANGA E DEDICATA ALLO STILE DI GUIDA RAZIONALE DEI VEICOLI INDUSTRIALI, SI È SVOLTA A

GUIDONIA, ROMA.

ALLE PORTE DI

TRA GLI OTTO AUTISTI FINALISTI, DANIELE LUCERTINI SI È AGGIUDICATO IL PRIMO POSTO E PARTECIPERÀ ALLA FINALE INTERNAZIONALE A

LIONE.

Daniele Lucertini con la coppa e l’invito ufficiale per la finalissima dell’Optifuel Challenge 2019.

cenza, il secondo dell’azienda Paolo Ferrari associata al G.A.M. di Mantova. “La guida razionale promossa tramite l’evento Optifuel Challenge - ha sottolineato Giovanni Lo Bianco, Amministratore delegato di Renault Trucks Italia - è un valore ad ampio spettro, in grado non soltanto di contenere i consumi di carburante, ma anche di produrre in modo automatico benefici sulla sicurezza stradale. Sensibilizzare gli autisti a condurre in questo modo

serve non soltanto a trarre il meglio dai veicoli, ma anche a insegnare loro a tutelare la propria persona e l’incolumità di coloro con cui condividono la strada”. Il Direttore Commerciale di Renault Trucks Italia, Fabio Martucci, ha commentato un dato statistico: “Seppure molti degli autisti in gara non guidino quotidianamente un camion con la Losanga - ha dichiarato Martucci - hanno fatto registrare ugualmente ottime prestazioni. E proprio

per tale ragione ne hanno apprezzato non soltanto il comfort, ma anche le caratteristiche meccaniche. È il sintomo inequivocabile di come la Gamma T di Renault Trucks sia un mezzo facile da condurre, con una strumentazione d’immediata comprensione, con cui si entra facilmente in sintonia. Intento della manifestazione è proprio quello di ribadire la leadership di Renault Trucks nella gestione economica del veicolo industriale, ma anche far testare la gamma stradale ai professionisti dell’autotrasporto”.


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KITA / MAXI FORNITURA DI VEICOLI FRIGO ALLA VALTELLINESE SO.LOG

Oberti punta su Inde Truck LA FLOTTA DI SEMIRIMORCHI REFRIGERATI DELL’AZIENDA DI

TIRANO È QUASI INTERAMENTE DEL MARCHIO IBERICO.

NELL’ANNO DEL CENTENARIO, LA FAMIGLIA OBERTI CONTINUA A INVESTIRE SUL PARCO E SULLA STRUTTURA: QUASI ULTIMATI I LAVORI DI RADDOPPIO DELLA SEDE CON UNA NUOVA ALA PER ATTIVITÀ LOGISTICA. “LA SCELTA DI SO.LOG È LA CARTINA DI TORNASOLE DI UN PRODOTTO DI QUALITÀ ROBUSTO E LEGGERO”,

T

AFFERMA ADEM OKSUZ,

MAX CAMPANELLA TIRANO

ra difficoltà insite nel la voro e complessità del la burocrazia, oggi fare impresa in Italia è un mestiere difficile. Se poi ci collochiamo nel mercato del trasporto, che attraversa una fase di profondo cambiamento che porta a una naturale incertezza, il momento è decisamente difficile. Tra gli imprenditori che “non mollano”, desiderosi e tenaci nel prose-

guire la propria storia aziendale un posto d’onore va assegnato a Paolo Oberti, 57 anni, terza generazione al timone di So.Log (Sondrio Logistica) che, affiancato dalla moglie Grazia, dal nipote Luca e dalle figlie Tania, Beatrice e Federica, continua a investire, sul parco veicoli e sulla struttura aziendale. Nell’anno del centenario, tra i partner con i quali So.Log continua il suo viaggio sull’onda lunga dello sviluppo, per la parte del trainato un

IL MONDO DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).

ruolo importante è quello di KITA, che ha consegnato all’azienda valtellinese 31 unità di semirimorchi frigoriferi della spagnola IndeTruck. E sono in arrivo dieci unità di centinati della turca Serin. So.Log nasce nel 1919 dal coraggio dei coniugi Angelina Cantamessa e Giulio Oberti: provenienti dalla Bergamasca in cerca di occupazione, raggiungono Tirano e decidono di dedicarsi all’attività di commercio cereali. Nel dopoguerra l’utilizzo del trasporto per ottimizzare i carichi e la necessità di sostenere l’import-export li convince a sostenere la necessità dei produttori valtellinesi di esportare cereali, granaglie, paglia e fieno. Un’attività che viene strutturata dalla seconda generazione, rappresentata dai figli Aldo e Federico. La scomparsa di Aldo lascia un vuoto in famiglia e nel l’azienda: il figlio Paolo ha solo 10 anni; Federico guida l’azienda fino al 1986, quando lascia l’attività nelle mani del nipote. È con la terza generazione che, negli Anni Novanta, So.Log acquisisce dimensioni sempre crescenti, pur restando inalterata la mission originaria, che vede l’azienda - nel seguire l’evoluzione della clientela valtellinese - occuparsi del trasporto a tutto tondo, dai pulverulenti al congelato al fresco, dai container ai ribaltabili e centinati. Oggi So.Log a Tirano sta ultimando i lavori per il raddoppio della sede, che occupa 8mila mq di piazzale e 2.500 mq coperti, cui si aggiunge una nuova ala per l’attività di carico-scarico merci; nella vicina Berbenno è dislocato un capannone di 700 mq e 2.000 mq di piazzale; a Varedo, alle porte di Milano, una piattaforma copre un’area di 4mila mq. So.Log dà lavoro a 73 persone oltre a una decina di trazionisti fidelizzati, che o-

pe rano in esclusiva per gli Oberti. Nel 2017 e 2018 l’azienda ha chiuso con un fatturato di circa 10 milioni di euro, soglia che sarà superata quest’anno. L’attività di trasporto si svolge con 45 trattori stradali, una decina di motrici e 150 semirimorchi, 42 dei quali per il trasporto a temperatura controllata, dall’alimentare al farmaceutico con certificazione GDP (Good Distribution Practice) sulla filiera. Nella scelta dei partner la famiglia Oberti ha sempre privilegiato due fornitori per ogni tipologia: per i trattori è dell’anno scorso l’accordo quadro con Scania per la fornitura di pesanti stradali fino a tutto il 2020. Fa eccezione la componente di semirimorchi refrigerati, per i quali ha scelto un unico produttore: la spagnola IndeTruck, brand importato in Italia da KITA. “Da due anni - spiega Paolo Oberti - abbiamo scelto KITA come interlocutore per il trai-

nato, tant’è che sono in arrivo dieci centinati Serin che intendiamo mettere alla prova. Nel caso di IndeTruck il prodotto ci ha soddisfatto subito: dopo aver provato le prime cinque unità, l’anno successivo ne abbiamo acquistate altre 26, apprezzandone finiture e solidità, le caratteristiche che servono a So.Log. Sono stato personalmente in visita al lo stabilimento di Alcoi e abbiamo avuto modo di constatare la buona organizzazione di KITA in termini di assistenza sul territorio, che è quello che la differenza: oggi a un’azienda come la nostra serve un fornitore reattivo, che sappia gestire e far fronte a ogni necessità”. Oggi con KITA si è instaurato un rapporto basato sulla fiducia reciproca. “Sin da quando ci siamo conosciuti afferma Adem Oksuz, Product Manager KITA - c’è stata subito sintonia con la famiglia Oberti: per noi le forniture a So.Log rappresenta-

PRODUCT MANAGER KITA.

no un varco per la Valtellina, territorio foriero di trasportatori. Grazie a loro stiamo riscontrando l’interesse di altre aziende per i nostri prodotti. Nel caso di IndeTruck, si tratta di veicoli frutto di un lavoro artigianale, fatti spesso su misura: come tale è un prodotto che si rivolge a una clientela che non punta all’aspetto economico ma alla qualità. Il marchio è leader in Spagna e sta avendo successo in Italia grazie a KITA”. I semirimorchi Inde Truck di So.Log, tutti equipaggiati con gruppi frigo Carrier Transicold - che consente il monitoraggio della temperatura da remoto con sistema satellitare - viaggiano sulle rotte di Bologna, Triveneto, Lombardia e Piemonte, dimostrando tutta la loro versatilità nel trasportare un po’ di tutto. “Per le nostre esigenze - spiega O ber ti - potremmo utilizzare solo coibentati, ma i frigo ci danno maggiore possibilità di ottimizzare le tratte”.

Da sinistra: Beatrice, Federica e Paolo Oberti; Adem Oksuz e Beatrice Manzalini, rispettivamente Product Manager e Responsabile Marketing KITA.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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WABCO FLEET SOLUTIONS PARTNER DI TIP TRAILER SERVICES

CONNETTIVITÀ AVANZATA ALLA BASE

Flotta sempre più connessa

W

MICHELE S. ALTIERI

LE DUE AZIENDE, CHE MIRA ALLA

BERNA

abco, leader globale nella fornitura di sistemi di controllo della frenata e tecnologie avanzate che migliorano sicurezza, efficienza e connettività nei veicoli industriali, e TIP Trailer Services, azienda di noleggio e fornitore di servizi in Europa e Canada, hanno avviato una collaborazione innovativa per rispondere alla strategia di digitalizzazione di TIP, ovvero la connessione della flotta. Con sede ad Amsterdam e filiale italiana con uffici direzionali a Milano, TIP gestisce una flotta di 70mila rimorchi, disponibili in leasing completo e a noleggio, per aziende e professionisti che operano nel campo dei trasporti e della logistica in 16 Paesi europei e in Canada. Contratti di manutenzione personalizzati e altri contratti di servizio a valore aggiunto garantiscono ai clien ti TIP che le merci siano trasportate in tutta Europa e Canada. L’accordo con Wabco prevede che i rimorchi TIP saranno aggiornati con la telematica avanzata per rimorchi e servizi di gestione digitale

DELLA COLLABORAZIONE TRA

TRANSIZIONE DIGITALE E A UNA MIGLIORE GESTIONE DELLA

70MILA RIMORCHI TIP.

FLOTTA DI

“CONDIVIDENDO LA TECNOLOGIA E LA COMPETENZA COMMERCIALE, LE RISORSE E LE CAPACITÀ

della flotta, in grado di fornire le soluzioni migliori per i diversi tipi di rimorchi TIP. Ciò comprende non solo le capacità di track-and-trace, ma anche funzionalità di verifica a distanza dello stato di efficienza e la diagnosi dei rimorchi, oltre a funzionalità di sicurezza come monitoraggio della pressione dei pneumatici e gestione della catena del freddo, che contribuiscono a un’operatività della flotta più snella, ecologica e sicura. “Con i contratti tutto compreso - ha dichiara-

to Bob Fast, CEO di TIP Trailer Services - offriamo il massimo livello di sicurezza ed efficienza per i nostri rimorchi su strada. Ciò comprende la programmazione dei servizi, la manutenzione, la sostituzione dei ricambi usurati e la gestione del tempo di attività. La possibilità di connettere la flotta con la gamma completa di strumenti telematici Wabco, internet delle cose e servizi connessi ci offre l’opportunità di attivare una piattaforma in grado di seguire tutta la flot-

TIP Trailer Services doterà la sua flotta di 70mila rimorchi con la gamma completa di soluzioni digitali per la gestione della flotta di Wabco, portando i suoi servizi a un livello superiore. A sinistra, Peter Bal, Wabco Business Leader Fleet Solutions EMEA.

ta, specifica per tutti i tipi di attività e marchi presenti nel parco mezzi. Metterà a nostra disposizione nuovi servizi per dati e analitica, grazie ai quali potremo ulteriormente migliorare l’offerta di valore per le flotte”. L’importanza della partnership tra le due aziende è stata sottolineata anche da Pe ter Bal, Wabco Business Leader Fleet Solutions EMEA. “La collaborazione con TIP Trailer Services - afferma Bal - è volta a sostenerne il successo attraverso

la transizione digitale e una migliore gestione delle attività. Partendo da questa collaborazione a lungo termine e dalle nuove capacità di connettività avanzata di TIP, lavoreremo insieme per nuove opportunità di crescita e innovazione. Condividendo la tecnologia e la competenza commerciale, le risorse e le capacità di analisi dei dati, Wabco e TIP guideranno insieme il percorso d’innovazione per realizzare servizi di qualità focalizzati sulla flotta e alimentati dai big data”.

DI ANALISI DEI DATI, LAVOREREMO INSIEME PER NUOVE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E INNOVAZIONE”,

PETER BAL, WABCO BUSINESS LEADER FLEET SOLUTIONS EMEA.

AFFERMA

KRONE / PETER AHLERS AMMINISTRATORE DEL GRUPPO KNAPEN

Nuova guida nei piani mobili K

INGEGNERE MECCANICO CON ESPERIENZA DI GESTIONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA, AHLERS AFFIANCA PETER JOOSTEN NELLA NUOVA OFFENSIVA DELLA CORONA NEL SEGMENTO DEI RIMORCHI A PIANO MOBILE.

rone Commercial Vehicle Group ha nominato Peter Ahlers, 54 anni, Amministratore delegato con la gestione del Gruppo Knapen con sede a Deurne, nei Paesi Bassi, produttore di

piani mobili acquisito da Krone Commercial Vehicle Group lo scorso luglio. Ahlers riferirà direttamente al Consiglio di Amministrazione di Krone Holding. Peter Joosten, precedente proprietario

del gruppo Knapen, resterà al suo fianco come Amministratore delegato. Nato a Lingen, in Germania, Ahlers è ingegnere meccanico con laurea in Ingegneria di produzione. “Dopo aver gestito un’a -

Peter Joosten (a sinistra) e Peter Ahlers, due Amministratori delegati alla guida del Gruppo Knapen, produttore olandese di piani mobili di proprietà Krone.

zienda di famiglia per mol ti anni nel settore della pro duzione di elementi di collegamento per cavi elettrici afferma Bernard Krone, timoniere dell’azienda con il marchio della Corona, tra i leader in Europa nel settore del trainato - e dopo aver integrato con successo questa esperienza in una grande società multinazionale, Ahlers incarna esattamente l’orientamento della soluzione e l’approccio al mercato che contraddistinguono Krone”. Dopo aver ridefinito la sua strategia nel 2009 e ampliato il sito produttivo olandese, nel 2017 Knapen ha avviato il progetto per il nuovo rimorchio Next, lanciato l’anno scorso: grazie al controllo da remoto, il carico si svuota da solo in maniera del tutto automatica e sicura. Questa estate, Krone ha firmato l’acquisizione del 100 cento delle azio ni del gruppo olandese, comprese le quote delle sue controllate che sono Knapen Trailers BV, Knapen Service BV e Trailned BV.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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KÖGEL / COMBINEX SCEGLIE I SEMIRIMORCHI TELONATI E I VEICOLI FURGONATI REFRIGERATI

Personalizzazione vincente LO SPEDIZIONIERE DEI PAESI BASSI HA ARRICCHITO LA SUA FLOTTA CON 50 KÖGEL CARGO DELLA GENERAZIONE NOVUM E DUE VEICOLI FURGONATI REFRIGERATI DI ALTA QUALITÀ KÖGEL COOL - PURFERRO QUALITY. OGGI, COMBINEX È UNO DEGLI SPECIALISTI PIÙ GRANDI E DI MAGGIOR SUCCESSO NELLA GESTIONE DEI TRASPORTI DELL’OLANDA E OPERA SERVIZI REGOLARI DI LINEA CON CARICHI PARZIALI E COMPLETI VERSO GERMANIA, AUSTRIA, BELGIO, FRANCIA, SPAGNA, ITALIA, REPUBBLICA CECA, POLONIA, IRLANDA, REGNO UNITO, SCANDINAVIA E SVIZZERA. IL MANAGEMENT DI COMBINEX SI È ENTUSIASMATO PER I NUOVI RIMORCHI KOGEL, GRAZIE IN PARTICOLARE ALLA LORO DOTAZIONE DI SERIE E ALL’ELEVATO GRADO DI PERSONALIZZAZIONE.

L

FABIO BASILICO BURTENBACH

e soluzioni Kogel sono sempre più apprezzate. Lo spedizioniere olandese Combinex B.V. ha arricchito la sua flotta con 50 Kögel Cargo della generazione Novum e due veicoli furgonati refrigerati di alta qualità Kögel Cool - PurFerro quality. Fondata nel 2006, Combinex è in costante crescita e, come il produttore di Burtenbach, è stata premiata con il Best Managed Companies Award per la sua gestione esemplare, la visione strategica con forza innovativa e la cultura della gestione sostenibile. Oggi, Combinex è uno degli specialisti più grandi e di maggior successo nella gestione dei trasporti dei Paesi Bassi e opera servizi regolari di linea con carichi parziali e completi verso Germania, Austria, Belgio, Francia, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Irlanda, Regno Unito, Scandinavia e Svizzera. Il management di Combinex si è entusiasmato per i nuovi rimorchi Kogel, grazie in particolare alla loro dotazione di serie e all’elevato grado di personalizzazione. Oltre ai vantaggi ben noti della generazione Novum, come il nuovo pannello aria e

Kögel Cargo della generazione Novum e Kögel Cool – PurFerro quality nel design Combinex. Due soluzioni vincenti del produttore tedesco.

luci sulla parete anteriore, che convoglia le connessioni nel telaio mediante una traversa longitudinale, il nuovo profilo laterale esterno con maggiori punti di fissaggio VarioFix e le tasche variabili per stecche,

i semirimorchi Kogel Cargo sono certificati ai sensi della Direttiva DIN EN 12642 codice XL e dispongono di un’ampia dotazione di serie. Combinex ha inoltre optato per un telaio rinforzato con

un collo del telaio spesso 120 millimetri e una capacità di carico per asse con carrello elevatore pari a 8.000 chilogrammi. Per la sicurezza del carico, il telaio perforato esterno in acciaio VarioFix di-

spone di serie di 13 coppie di anelli ferma carico con ganci sui lati e con una forza di trazione di 2.500 chilogrammi per staffa. Inoltre, 20 cinghie di fissaggio opzionali con cric chetto ad anello e leva lunga sono fissate al laterale esterno. L’equipaggiamento individuale Combinex prevede, tra l’altro, un piano antiscivolo spesso 12 millimetri e alto 2.500 millimetri e una lamiera d’acciaio di cinque millimetri di spessore e 500 millimetri di altezza montati all’interno della parete anteriore per proteggerla da danni nell’uso quotidiano. I veicoli refrigerati Kögel sono dotati di serie di un fondo di alluminio a bassa rumorosità, affinché le procedure di caricamento e scaricamento siano il più possibile silenziose. Ovviamente il Kögel Cool - PurFerro quality soddisfa i requisiti HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) a garanzia della salute del consumatore per quanto riguarda il trasporto di prodotti alimentari deperibili nel traffico

OLMOSDON È IL NUOVO RIVENDITORE PER IL PAESE DELL’EST EUROPA

KÖGEL SI RAFFORZA ANCHE NELLA REGIONE DELLA MOLDAVIA O lmosdon SRL è il nuovo rivenditore Kögel in Moldavia. Gli spedizionieri in loco hanno così accesso all’assortimento completo dei prodotti Kögel, che comprende veicoli per il settore spedizioni e costruzioni, usufruendo inoltre di tutte le spedizioni in transito dall’officina di Olmosdon e delle scorte a magazzino di tutti i ricambi originali Kögel più comuni. Fondata nel 1994, Olmosdon SRL è diventata un punto di riferimento in Moldavia per il commercio di auto-

veicoli e di ricambi e per la manutenzione e riparazione di veicoli commerciali. Con oltre 300 collaboratori e collaboratrici, Olmosdon si occuperà in futuro non solo delle vendite dei veicoli nuovi Kögel, ma anche dell’approvvigionamento di ricambi e della manutenzione dei semirimorchi. I clienti Kögel beneficeranno anche di un’officina per veicoli commerciali nella località di Chisinau, strategica dal punto di vista della circolazione.

internazionale di merci. Inoltre, i furgoni refrigerati soddisfano i requisiti della ATPFRC. Naturalmente, questo straordinario furgone refrigerato multiuso di elevata qualità firmato Kögel è disponibile anche con numerose dotazioni personalizzate per soddisfare le più diverse esigenze negli specifici settori di impiego. Su richiesta i rimorchi Cool - PurFerro quality possono essere equipaggiati con una paratia paracolpi. Questa paratia, fatta di singoli profili a V in alluminio, oltre a essere flessibile e facilmente smontabile per la pulizia, garantisce un’ottima protezione, anche nelle condizioni d’impiego più difficili. Infine, anche i semirimorchi telonati e i furgoni refrigerati sono dotati di Kögel Telematics. Grazie al pacchetto telematico BasicTrailer, che riunisce i servizi PosControl, TrailerControl ed EBSControl, il modulo telematico dei semirimorchi Cargo Kögel invia i dati come la posizione in tempo reale, lo stato di traino e i dati del l’EBS al portale web Kö-gel Telematics. Il pacchetto telematico CoolTrailer dei furgoni refrigerati Cool - PurFerro quality fornisce anche dati quali la temperatura ambiente, la modalità di funzionamento del refrigeratore e i set point impostati tramite Temp Control Service. Grazie inoltre al database Kögel Telematics Connectivity, tutti i dati rilevati possono essere visualizzati da Combinex non solo nel portale web Kögel Telematics e su altri sistemi di gestione delle flotte, ma anche importati in tempo reale nei processi esistenti e nei più diversi sistemi software.


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PROMETEON TYRE GROUP / RISPARMIO, SICUREZZA E DURATA CON LA NUOVA LINEA H:01 PROWAY

Flotte ancora più competitive

R

GUIDO PRINA

STATI STUDIATI PER

MILANO

isparmio carburante, mag giore sicurezza e ottima durata sulle lunghe percorrenze. In sintesi: H:01Proway, la nuova linea di pneumatici con cui Prometeon Tyre Group raggiunge nuovi traguardi nelle prestazioni al servizio delle flotte. I nuovi pneumatici a marchio Pirelli FH e TH:01 Proway sono stati studiati per l’impiego sulle lunghe percorrenze autostradali per rispondere alle esigenze di competitività dei moderni parchi veicolari. La linea Proway è concepita per offrire massima efficienza nel trasporto autostradale a lungo raggio grazie a una ridotta Rolling Resistance con conseguente risparmio di carburante. H:01 Proway enfatizza su entrambi gli assi le già ottime prestazioni in termini di chilometraggio della serie precedente, per un ottimale Total Cost of Ownership. La nuova linea è disponibile nei disegni FH:01, studiato per l’asse sterzante, e TH:01, dedicato all’asse trattivo, ed è stata sviluppata per un impiego all season. Entrambi i disegni sono conformi alle normative invernali, e certificati con la marcatura 3PSMF per garantire prestazioni, sicurezza e durabilità ai massimi li-

L’IMPIEGO SULLE LUNGHE PERCORRENZE AUTOSTRADALI PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI COMPETITIVITÀ DEI MODERNI PARCHI VEICOLARI.

DISEGNI FH:01, STUDIATO PER L’ASSE STERZANTE, E TH:01, DEDICATO ALL’ASSE TRATTIVO, ED È STATA SVILUPPATA PER UN IMPIEGO ALL SEASON.

velli in tutte le stagioni; i nuovi battistrada sono infatti progettati per offrire reattività, aderenza e trazione in ogni condizione, anche su strade bagnate e innevate. I miglioramenti prestazionali sono stati resi possibili grazie ad alcune importanti ulteriori innovazioni introdot-

te nel pacchetto tecnologico della Serie :01: il nuovo disegno battistrada brevettato da Prometeon (Patent pending) TH:01 (per assi motori), che è concepito per evolversi e mantenere le caratteristiche di trattività su fondi scivolosi du rante tutta la vita dello pneumatico; l’innovativa me-

scola che garantisce un miglioramento di una classe di efficienza energetica (da C a B) di TH:01 Proway, equivalente alla riduzione del 20 per cento del valore di Rolling Resistance rispetto alla linea precedente, mantenendo le già ottime prestazioni di resa chilometrica; la geometria e l’im-

pronta del battistrada che sono state ottimizzate per fornire prestazioni d’eccellenza in termini di uniformità d’usura. Grazie a uno snow grip migliorato del 20 per cento e un ottimo handling, la sicurezza resta costante anche nelle condizioni più impegnative. “I test effettuati presso nu-

Le regole per freddo e gomme SEMPRE PIÙ NORMATIZZATO L’UTILIZZO DI PNEUMATICI INVERNALI PER AUTOCARRI E AUTOBUS: IL SIMBOLO ALPINO È OGGI DIFFUSO IN MOLTE NAZIONI. A QUESTA ESIGENZA IL LEADER MONDIALE NELLE SUBFORNITURE PER IL SETTORE AUTOMOTIVE RISPONDE CON UNA GAMMA COMPLETA DI PNEUMATICI PER ASSE STERZANTE NELLE MISURE 17,5” E 19,5” DESTINATA AL MERCATO EUROPEO.

P

MILANO

er aiutare gli operatori delle flotte a essere in regola con le più recenti richieste normative, Continental ha pubblicato una panoramica dei regolamenti europei per ciò che riguarda l’equipaggiamento invernale di autocarri e autobus. Con la stagione invernale 2019-2020 gli pneumatici marchiati con il simbolo “alpino” sono divenuti più importanti in molte nazioni. In linea con i cambiamenti normativi, Continental ha adattato il suo portafoglio di pneumatici: a oggi tutti gli pneumatici per autocarri e autobus per asse sterzante nelle misure 17,5”, 19,5” e 22,5” sono disponibili anche con il simbolo alpino. Per guidare in totale sicurezza in inverno, anche su

LA LINEA È

DISPONIBILE NEI

CONTINENTAL / PUBBLICATA UNA PANORAMICA DEI REGOLAMENTI EUROPEI

VALENTINA MASSA

I NUOVI PNEUMATICI A MARCHIO PIRELLI FH E TH:01 PROWAY SONO

strade bagnate o ghiacciate, Con tinental raccomanda di equipaggiare autocarri e autobus con pneumatici invernali sugli assi sterzanti e trattivi. Identificato dal simbolo con il fiocco di neve sul fianco, il portafoglio di pneumatici invernali di Continental dimostra performance migliori rispetto agli pneumatici marchiati solo con il simbolo M+S e supera anche gli standard richiesti per potersi dotare del marchio alpino. Per essere marchiate con il simbolo alpino le gomme devono superare un test standard, definito dal regolamento UN 117, e dimostrare di es sere adeguate all’uso su stra de innevate in un test comparativo delle fasi di frenata e trazione. Gli pneumatici marchiati col simbolo M+S sono progettati per offrire performance migliori rispetto

a gli pneumatici standard in condizioni di neve. Il marchio M+S non è sottoposto ad alcuna procedura di test definiti. In Italia non vige alcun regolamento generale sugli pneumatici invernali. Un di-

spositivo antiscivolo (ad e sempio catene da neve) deve essere trasportato a bordo del veicolo. In caso di neve la polizia locale può imporre un divieto di transito su alcuni tratti autostradali o di lunga percorrenza (statali e provin-

ciali). In Germania i veicoli commerciali al di sotto delle 3,5 t devono essere equipaggiati con pneumatici contrassegnati con il simbolo alpino (3PMSF), con obbligo entrato in vigore il 1° gennaio 2018, su tutte le posizioni degli assi.

merose flotte europee ci hanno confermato le ottime prestazioni di Rolling Resistance di H:01 Proway, con conseguente effettivo risparmio economico per le flotte, mantenendo prestazioni di resa chi lometrica e sicurezza al top in tutte le stagioni”, ha dichiarato Alexandre Bregantim, Chief Technical Officer di Prometeon Tyre Group. FH:01 Proway e TH:01 Proway sono disponibili in Europa e Turchia nelle misure 315/60R22.5, 315/70R22.5 e 315/80R22.5.

I veicoli al di sopra delle 3,5 t devono essere muniti di pneumatici contrassegnati con il simbolo alpino nelle posizioni delle ruote degli assi a guida permanente. Entro il 1° luglio 2020, gli pneumatici contrassegnati con il simbolo alpino diventeranno obbligatori anche per gli assi sterzanti anteriori. In condizioni invernali questo vale anche per pneumatici prodotti a partire dal 1° gennaio 2018. I pneumatici M+S prodotti prima del 1° gennaio 2018 sono ammessi come equipaggiamento invernale adatto fino al 30 settembre 2024. L’intera panoramica è disponibile su internet in libera visione sul sito http://www.continentaltruck-tires.com/winter.

Per aiutare gli operatori delle flotte a essere in regola con le più recenti richieste normative, Continental ha pubblicato on line una panoramica sui regolamenti europei per ciò che riguarda l’equipaggiamento invernale di autocarri e autobus.


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EUROMASTER DECISIVA LEVA NELLO SVILUPPO E NELLA CRESCITA DI CONTE GOMME

NEL 2014 L’ADESIONE AL NETWORK, RINNOVATA NEL SETTEMBRE 2018 D ecisiva leva per l’aumento del business di Conte Gomme, nell’ottobre 2014, l’adesione al network Euromaster. “Essendo già partner di Michelin - precisa Vincenzo Conte - è stato quasi naturale entrare nella loro rete. Nel futuro sarà sempre più importante il franchising e, da questo punto di vista, Euromaster offre più servizi rispetto ai competitor: c’è un consulente dedicato, un pacchetto ben definito di lavori inerenti alle flotte e un focus sull’assistenza. Tutti elementi molto vicini alla nostra mission”.

Nel settembre dell’anno scorso, con l’apertura della sede di Salerno, Conte Gomme ha rinnovato l’adesione al network, dimostrando la sua soddisfazione. “Proseguiamo con Euromaster - spiega Conte - visto che stiamo facendo un buon lavoro: abbiamo incrementato il business su vetture e truck grazie a contatti con noleggiatori e con il Gruppo Enel. La differenza è che se altri puntano sugli aspetti commerciali, su royalty e sul layout dell’officina, con Euromaster è il contrario: chi aderisce riceve opportunità in termini di formazio-

ne aggiornata, un consulente che viene a trovarci 15-16 volte l’anno per presentare piani di lavoro e promozioni, studiamo insieme come approcciare nuovi clienti di grosse dimensioni o aprire convenzioni. Euromaster ci aiuta sul piano psicologico dandoci la consapevolezza che siamo un’azienda importante: le flotte cercano sempre più riferimenti solidi, nazionali”. Quale beneficio deriva ai clienti di Conte Gomme dall’adesione al network Euromaster? “Con Mastercare - risponde Vincenzo

Conte - abbiamo adottato un sistema nuovo di lavoro sulle flotte, con una strumentazione ad hoc per rilevare lo stato dei pneumatici in termini di usura e pressione. In questo modo è possibile programmare i lavori nel tempo: gli pneumatici vengono monitorati in modo elettronico e, in base allo stato riscontrato, vengono programmati gli interventi. Tutto viene riportato su un file e il cliente si organizza per tempo per il fermo del veicolo, sapendo in anticipo se c’è la necessità di sostituire, fare spostamenti, rotazioni o inversioni sull’asse”.

EUROMASTER / ALLA SCOPERTA DI CONTE GOMME

Avamposto campano nell’assistenza alle flotte L

REALTÀ AZIENDALE CONSOLIDATA, COSTITUITA DALLA SEDE DI CASALNUOVO E DA QUELLA NUOVISSIMA DI SAN VALENTINO TORIO A SALERNO, L’AZIENDA NAPOLETANA AFFONDA LE SUE RADICI NELLA VOGLIA DI LAVORARE DI UN GIOVANISSIMO LUCIANO, PRIMA GARZONE IN OFFICINA E POI FAUTORE DELLA PRIMA “BARRACCA”. NON POTEVA SAPERLO MA DAVA INIZIO A UN’AVVENTURA IMPRENDITORIALE CHE DÀ LAVORO A TRENTASETTE PERSONE ED È OGGI UN RIFERIMENTO PER TANTE FLOTTE E TRASPORTATORI CAMPANI.

MAX CAMPANELLA

CASALNUOVO DI NAPOLI

’assistenza è nel dna di Conte Gomme, riferimento del network Euromaster in Campania. Lo è oggi che l’azienda si sviluppa su due sedi: a quella principale di Casalnuovo di Napoli, che copre una superficie di 5mila mq, si è aggiunta nel 2018 la nuovissima sede di San Valentino Torio, alle porte di Salerno, su 3mila mq. Ma l’assistenza è un focus pri mordiale per Conte Gom me, lo era forse già nei primi Anni Settanta, quando Luciano Conte, classe 1955, da ragazzo alternava ai giochi da fanciullo l’hobby del fare il garzone in officina. Ha iniziato prestissimo, e presto ha affiancato il fratello Franco in bottega. Anzi, come la chiamavano a Napoli, una “barracca”. È proprio da lì che tutto è cominciato. Se oggi Conte Gomme è una realtà aziendale consolidata, che rappre-

senta un riferimento per tante flotte strutturate della Campania nonché per piccoli autotrasportatori che ruotano attorno alla regione, il

merito è di quel giovanissimo garzone che ha imparato cosa vuol dire “fare officina” partendo dall’inizio, dal sistemare gli pneumatici nel

deposito, aiutando a montare e smontare gomme per camion e vetture. Non passarono inosservati la sua passione, la voglia di lavorare e

Le due sedi di Conte Gomme, dal 2014 entrata nel network Euromaster, catena europea nell’assistenza pneumatici.

la capacità di gestire e risolvere i problemi che met tevano al tappeto automobilisti, professionisti e trasportatori, la cui attività ruotava

tutto attorno allo smistamento delle merci dal porto di Napoli alle vie del capoluogo campano. La “barracca” di Luciano ebbe successo. Il suo lavoro veniva apprezzato. Il passaparola di quel giovane capace lo portò a mettere da parte quan to necessario e, nel 1974, con il fratello decise di acquistare un pezzo di terra a Casalnuovo e mettere su l’officina. Negli anni la proprietà originaria si è estesa, arrivando alle attuali dimensioni. Uno sviluppo graduale ma costante, che ha visto Conte Gomme aumentare i volumi e crescere nell’organizzazione. Oggi l’azienda dà lavoro a 37 persone, opera con quattro officine mobili - acquistate dalla Concessionaria Iveco So com Nuova - e due camionette che effettuano consegne e piccoli lavori di manutenzione in loco. Sin dal primo giorno

Conte Gomme ha avuto come focus della sua attività il camion: i servizi per pneumatici vettura e trasporto hanno viaggiato in parallelo. Oggi al timone accanto al padre vi è la seconda generazione: il primogenito Francesco, 39 anni, si occupa dell’amministrazione; erede della gestione commerciale dell’azienda è Vincenzo, 37 anni; più recente l’arrivo di A lessandro, 32 anni, responsabile della sede di Salerno, e di Claudio, 28 anni, assegnato all’accettazione. Conte Gomme ha chiuso il 2108 con un fatturato di sette milioni di euro, che saliranno quest’anno a 8,5 grazie all’apertura di Salerno. “Nel settore dell’autocarro spiega Vincenzo Conte siamo presenti con la vendita di pneumatici nuovi, per il 50 per cento a marchio Michelin, e siamo specializzati nell’assistenza: allineamenti, convergenze, allineamento assali per semirimorchi ecc. La sede di Salerno lavora molto per il settore del trasporto refrigerato, mentre a Napoli abbiamo molti clienti del trasporto carburanti”. La clientela di Conte Gom me è ampiamente diversificata per settori e dimensioni, si va dal padroncino alla flotta di 500 unità. Tra i nomi di rilievo D’Alterio Group di Villaricca, Abaco, seguito con servizio di costo al chilometro e pneumatici Michelin, e De Luca, specializzata nel trasporto del rottame. “Da un anno - afferma Vincenzo Conte - abbiamo inserito nel l’organico una risorsa esclusivamente dedicata al trasporto persone. Operiamo per truck e bus in tutta la Campania, con cinque agenti che si occupano di stringere contratti di partenariato: seguiamo i clienti sette giorni su sette, h 24 e per 365 giorni l’anno, sia per lavori programmati sia con interventi urgenti ad esempio per sinistri”.


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MICHELIN ITALIANA / LO STABILIMENTO DI ALESSANDRIA INVESTE SULLO PNEUMATICO DEL FUTURO

Costruire pensando al domani

L

FABIO BASILICO ALESSANDRIA

o pneumatico ideale? Non potrà che essere sostenibile fin dalle primissime fasi della sua produzione. Parola di Michelin, che al tema della sostenibilità in fabbrica ha dedicato una giornata presso lo storico stabilimento di Alessandria, fondato nel 1971. Il concetto di “Michelin per lo Sviluppo Sostenibile” è facilmente intuibile: la fabbrica Michelin di Alessandria continua a investire in tecnologie per produrre lo pneumatico del futuro. Il sito piemontese, il più grande in Italia dedicato alla produzione degli pneumatici per autocarro in tutti i segmenti applicativi, è già all’avanguardia nel campo della sostenibilità. Il suo impegno in questo campo segue l’Agenda 2030 del le Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, il programma di azione sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri, che si articola in 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (“goals”), da raggiungere en tro il 2030. L’Agenda 2030 sancisce definitivamente che la sostenibilità non è solo sinonimo di rispetto dell’ambiente naturale, ma è un modello di sviluppo integrato di tre dimensioni, ognuna delle quali interagisce con l’altra: economica, ambientale e sociale. POLO PRODUTTIVO ALL’AVANGUARDIA

“Alessandria è all’avanguardia all’interno del Gruppo Michelin nel perseguimento degli obiettivi Onu - ha detto nel suo intervento Simone Rossi, Direttore dell’impianto - Questo vale in particolare in quattro ambiti precisi o ‘goals’: innanzitutto il lavoro dignitoso e la crescita economica, poi nell’ambito industria, innovazione e infrastrutture, dove per noi è fondamentale costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e un’industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. In terzo luogo, parliamo di consumo e produzione responsabili e infine di azione concreta per il clima. Per condividere e sostenere l’impegno a favore di un futuro sostenibile lo stabilimento ha ideato e promosso l’iniziativa ‘La fabbrica sostenibile: innovazione, responsabilità sociale e ambientale, competitività industriale’”. L’evento che si è celebrato il 18 settembre è stato il primo incontro nel quale le aziende del territorio, in collaborazione con Confindustria Alessandria, hanno potuto condividere le proprie best practices nel campo della sostenibilità. In quell’occasione, lo stabilimento alessandrino ha assegnato una borsa di studio a studenti dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) a favore della ricerca nel campo della sostenibilità. Nato nel 1971, la fabbrica Michelin di Alessandria svolge oggi un ruolo pioneristico nell’aprire la strada a un modello virtuoso di economia circolare in ognuna delle tre suddette dimensioni della so-

IL SITO PIEMONTESE, IL PIÙ GRANDE IN ITALIA DEDICATO ALLA PRODUZIONE DEGLI PNEUMATICI PER AUTOCARRO, È ALL’AVANGUARDIA NEL CAMPO DELLA SOSTENIBILITÀ. IL SUO IMPEGNO IN QUESTO CAMPO SEGUE L’AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, IL PROGRAMMA DI AZIONE SOTTOSCRITTO NEL SETTEMBRE 2015 DAI GOVERNI DEI 193

PAESI MEMBRI, CHE SI ARTICOLA IN 17 OBIETTIVI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, DA RAGGIUNGERE ENTRO IL 2030. stenibilità. “La crescita economica dello stabilimento è testimoniata dall’investimento dal 2013 di 55 milioni di euro destinati al miglioramento dei processi, a nuove tecnologie e alla digitalizzazione - ha sottolineato Simone Rossi - Inoltre, dal 2012, i costi di produzione sono diminuiti del 25 per cento grazie alla crescente reattività del lo stabilimento e al progresso dei processi produttivi derivanti anche dagli investimenti. Ciò ha permesso un aumento dei volumi di produzione, che dal 2012 sono quasi raddoppiati. Oggi, lo stabilimento ha una capacità produttiva di 1.100.000 pneumatici. Il 90 per cento dei volumi è destinato all’export e il 40 per cento oltre Oceano”. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, l’impianto di Alessandria è pronto per la costruzione dello pneumatico del futuro, quello cioè che presenterà bassissima resistenza al rotolamento e quin di un basso livello di con sumi ed emissioni di CO2. “Lo pneumatico verrà

prodotto dal nuovo impianto di coestrusione di battistrada complessi, ad altissima tecnologia, realizzato grazie a investimenti nel settore Ricerca e Sviluppo che hanno beneficiato di un finanziamento del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale - ha spiegato Rossi - L’investimento complessivo dell’operazione per produrre lo pneumatico del fu turo sarà di 18 milioni di euro, di cui 6,5 in R&S e 1,7 finanziati dalla Regione Piemonte. L’industrializzazione dello pneumatico è prevista nel 2021/2022. Con questi presupposti, lo stabilimento di Alessandria ha raccolto la sfida posta dal Gruppo Michelin per il periodo 20102030 che prevede la riduzione del 20 per cento del consumo di energia per km dei suoi pneumatici. Ci sono poi altri progetti pilota in fase di avvio: per ottenere maggiore sicurezza ed efficienza dei processi investiamo su Digital Twin, per la gestione virtuale della fabbrica, su AGV per i trasporti automatici e su VIBES per le applicazioni

del l’Industria 4.0. Per il risparmio energetico (-40 per cento) e il minor impatto ambientale (-1.031 t di CO2) par liamo di ENERGY CLOUD per la regolazione automatica del calore”. LO PNEUMATICO HA MOLTE VITE

Al di là dell’innovazione del futuro, quotidianamente lo stabilimento è impegnato sul fronte della sostenibilità am bientale. Non è un caso che gli pneumatici di qualità nascano per essere riscolpiti e ricostruiti, quindi utilizzati più volte, con notevoli benefici in termini di riduzione dei costi e di contenimento del consumo di materie prime. Al termine della loro vita, gli pneumatici sono recuperati e avviati al riciclo, sia come recupero energetico che sotto altre forme, come manti stradali, pavimentazioni sportive, edilizia, chiudendo così un ciclo di vita da pneumatico e iniziandone un secondo, con numerose e importanti possibilità di utilizzo. Inoltre, per

La fabbrica Michelin di Alessandria produce pneumatici per tutti i segmenti del trasporto.

ridurre l’uso di combustibili fossili, Gli uomini e le donne di Alessandria producono pneumatici sostenibili secondo la strategia delle “4R”: ridurre, riusare, riciclare, rinnovare. Ovvero: ridurre il peso, le emissioni di CO2 prodotte dall’utilizzo degli pneumatici e il numero degli pneumatici necessari per percorrere una data distanza; riusare riparando, riscolpendo e ricostruendo lo pneumatico, allungandone così la durata. Ricordiamo che uno pneumatico autocarro che ha una durata di vita iniziale di 250mila km può percorrerne più di 500mila se riscolpito 2 volte e ricostruito 1 volta. Questo porta a un risparmio del 70 per cento di risorse naturali e del 24 per cento di emissioni di CO2. In ambito riciclo, in Italia Michelin, insieme ai principali produttori di pneumatici (tramite il consorzio Ecopneus), garantisce il recupero e il corretto trattamento di un volume di tonnellate di pneumatici a fine vita equivalente a quel li immessi sul mercato. Infine, l’ultima “R”, quella di rinnovare, che vuol dire usare materiali non fossili, rinnovabili. Oggi, quasi il 30 per cento della materia prima impiegata ad Alessandria nella costruzione degli pneumatici proviene da fonti rinnovabili. In generale, per quanto riguarda tutti i suoi stabilimenti, l’obiettivo del Gruppo Michelin al 2020 è di dimezzare, rispetto al 2005, l’impatto ambientale in base all’indicatore Michelin Environmental Footprint (MEF), che misura il consumo di risorse (energia e acqua), le emissioni e la quantità di rifiuti. I dati rilevati a fine 2018 indicano che tutti gli interventi effettuati per ridurre l’impatto ambientale sono stati particolarmente efficaci e che lo stabilimento di Alessandria è in linea con

il raggiungimento dell’obiettivo. Nel dettaglio, gli obiettivi di Michelin Alessandria per il periodo 2005-2020 sono: riduzione del 25 per cento dei consumi energetici e del 20 per cento dei consumi idrici nonché il persistere nella valorizzazione del 100 per cento dei rifiuti prodotti tramite recupero di materia ed energia. Risultato già raggiunto dal 2015. RISORSE UMANE COME VALORE

Nell’importante dimensione della sostenibilità sociale, è stato sottolineato che nello stabilimento di A les sandria lavorano 920 persone, la cui età media è 42 anni e 20 anni è la media di anzianità aziendale. Oltre il 40 per cento dei dipendenti è diplomato o laureato e oltre il 50 per cento è azionista dell’azienda. Dalla fondazione, lo stabilimento Michelin promuove lo sviluppo delle persone attraverso la formazione (63mila ore nel 2018, per una media di 8 giorni circa per ogni dipendente) e molteplici manifestazioni e attività culturali, sociali e sportive, condivise con la comunità locale. “Per Michelin il concetto di so ste nibilità va inteso a 360 gradi ha commentato Simone Miatton, Presidente e Amministratore delegato di Michelin Italiana - Ciò si traduce nella capacità di creare con fronto, scambio e ascolto non solo internamente a un’azienda ma anche con il mondo esterno. Oggi parlare di sostenibilità ambientale vuol dire parlare anche di sostenibilità economica. Le due cose vanno insieme e non può essere diversamente. Lo stabilimento di Alessandria lo testimonia insieme a tutta Michelin Italiana e all’intero Gruppo Michelin”.


MOBILITÀ

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IL MONDO DEI TRASPORTI

N° 283 / Ottobre 2019

IVECO BUS / IMPORTANTE FORNITURA DI 41 CROSSWAY LO ENTRY A GTT TORINO

Territorio a misura di mobilità CON LE LORO CARATTERISTICHE DI MANOVRABILITÀ, COMODITÀ E SICUREZZA E UN COSTO TOTALE D’ESERCIZIO (TCO) ESTREMAMENTE COMPETITIVO, I CROSSWAY LE DI IVECO BUS SI INSERISCONO NELLA FLOTTA CHE COLLEGA IL CAPOLUOGO PIEMONTESE CON IL TERRITORIO CIRCOSTANTE.

LA CONFIGURAZIONE DEI CROSSWAY È QUELLA DEL LOW ENTRY DA 12 METRI DI LUNGHEZZA, CLASSE II, CHE PERMETTE DI OSPITARE 45 POSTI A SEDERE E PREVEDE PIANALE RIBASSATO ANTERIORMENTE. SI TRATTA DI VEICOLI EURO VI CON

D

FABIO BASILICO TORINO

ue nuovi Crossway Low Entry hanno avuto l’onore di una location d’eccezione come Piazza Castello a Torino per fare da testimonial all’arrivo di un consistente gruppo di 41 unità nel parco mezzi di GTT, Gruppo Torine-

MOTORE CURSOR 9 DA 360 CAVALLI E CAMBIO se Trasporti. Con le loro caratteristiche di manovrabilità, comodità e sicurezza e un costo totale d’esercizio (TCO) estremamente competitivo, i Crossway LE di Iveco Bus si inseriscono nella flotta che collega il capoluogo piemontese con il territorio circostante. Alla cerimonia di consegna erano presenti Giovanni Foti, Amministratore delegato di GTT, Ti-

ziano Dotti, Responsabile Vendite Public Sales Italia di Iveco Bus, Marco Gabusi, Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte e Maria Lapietra, Assessore ai Trasporti, Infrastrutture e Mobilità del Comune di Torino. I 41 bus sono entrati gradualmente in servizio di linea nell’area extraurbana e, dopo le ultime operazioni di collaudo e allestimen-

to, a settembre, con la riapertura delle scuole, l’intera flotta è diventata operativa per il servizio di linea. La configurazione dei Crossway è quella del Low Entry da 12 metri di lunghezza, classe II, che permette di ospitare 45 posti a sedere e prevede pianale ribassato anteriormente. Si tratta di veicoli Euro VI con motore Cursor 9 da 360 cv e cambio automatico ZF Ecolife, dotati dell’esclusiva tecnologia HI-SCR per l’abbattimento delle emissioni nocive senza utilizzo dell’EGR, di pedana per incarrozzamento passeggeri con ridotte capacità motorie, aria climatizzata per passeggeri e autista, vetri oscurati e impianto automatico antincendio nel vano motore. Premiato nell’edizione 2017 dell’International Bus & Coach Competition, dedicata per la prima volta agli autobus con ingresso a pianale ribassato, il Crossway LE è stato giudicato il migliore in termini di catena cinematica, manovrabilità, comodità e costo totale d’esercizio (TCO), di-

AUTOMATICO ZF ECOLIFE.

stinguendosi per il basso consumo di carburante, gli intervalli di manutenzione più distanziati e uno spazio concepito per soddisfare gli standard ergonomici più elevati, attraverso un equipaggiamento che garantisce sicurezza e comfort per autista e passeggeri. Giorgio Zino, Iveco Bus Business Director South Europe, ha dichiarato: “Il legame tra GTT e Iveco Bus, due tra le più grandi aziende del Piemonte per fatturato e numero di addetti, viene rafforzato da questa fornitura di Cross way, il prodotto leader europeo nel TPL. Il miglioramento della qualità dell’ambiente, grazie ai motori Euro VI con i più bassi consumi sul mercato, la maggiore qualità del trasporto per i cittadini, grazie alle tecnologie innovative e l’affidabilità dei nuovi autobus e infine la sostenibilità economica, grazie alla cooperazione tra aziende saldamente radicate sul territorio, rendono ogni fornitura di Iveco Bus a GTT Torino un indiscutibile successo per l’intera città”.

Il legame tra GTT e Iveco Bus, due tra le più grandi aziende del Piemonte per fatturato e numero di addetti, viene rafforzato da questa fornitura di Crossway, il prodotto leader europeo nel TPL.


NUOVI MOTORI E PIÙ VERSATILITÀ TILITÀ Nuovi motori da 156 e 210 CV Fino a 22 passeggeri per le versioni Diesel e CNG

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VEICOLI COMMERCIALI

LA CONCESSIONARIA DI BARI LANCIA LA FORMULA “SERVICE CONCIERGE”

MALDARIZZI, L’ASSISTENZA È SERVITA IL NUOVO SERVIZIO PRENDE IL NOME DALLA FIGURA VECCHIO STAMPO DEL PORTIERE D’ALBERGO, IL CUI COMPITO ERA ACCOGLIERE I CLIENTI E SEGUIRLI CON LA MASSIMA DISPONIBILITÀ. TRE LE AZIENDE, TUTTE ECCELLENZE PUGLIESI, CHE APPREZZANDO LA NOVITÀ HANNO SCELTO DI ADERIRE AL “PATTO SULL’ASSISTENZA” CON MALDARIZZI AUTOMOTIVE: PAPARELLA LOGISTICA, GIELLE INDUSTRIES E AF LOGISTICA. Massimiliano Campanella da pagina XIII

MERCEDES-BENZ VANS / Dario Albano illustra il programma Certified

VOLKSWAGEN V.C. / Luca Bedin al lancio della sesta generazione del Bulli

“PER LA STELLA L’USATO È PREMIUM”

“PIÙ SU VENDITE E VALORE RESIDUO”

M

ercedes-Benz fa tesoro di oltre trent’anni di esperienza nel mercato dell’usato premium e lancia Certified, programma che riunisce l’offerta della Stella sotto un’unica famiglia, suddivisa in tre brand: Mercedes-Benz Certified, Mercedes-AMG Certified e smart Certified. Il nuovo programma firmato dalla Casa di Stoccarda introduce inediti elementi di valore e innovazione, in linea con la strategia di Best Customer Experience 4.0 del Gruppo Daimler.

I

n settant’anni di storia Volkswagen Bulli è diventato una vera e propria icona per il costruttore di Hannover. Per celebrare l’anniversario, niente di meglio del lancio della nuova generazione. Con il T6.1 Volkswagen Veicoli Commerciali si proietta nel mondo digitale, andando a competere nel segmento dei furgoni medi - sempre più competitivo e dinamico, con lo sbarco sul mercato di nuovi veicoli da parte dei principali player - innalzando l’asticella dell’equipaggiamento digitale senza affatto rinunciare al principio di design “Form follows function”.

Servizo a pagina XXII

Servizio da pagina II

MAN / Quehenberger Logistics sceglie eTGE

CITROËN / Jumper ispirato al mondo del lavoro

MERCEDES-BENZ / Première per la EQV

FORD / Veicoli e formazione per i Vigili del Fuoco

Nella flotta austriaca predomina il Leone

L’ammiraglia van sempre a fianco dei professionisti

Marcus Breitschwerdt: “Il futuro è elettrico”

Pick-up Ranger pronto per ogni emergenza

N° 283 / Ottobre 2019

Servizio a pagina XVI

Basilico a pagina X

Servizio da pagina VI

Prina a pagina XVIII

MITSUBISHI / Prova su strada a Malaga

Con il leggendario L200 non c’è ostacolo che tenga

Pagina I

Servizio a pagina V


VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI ARRIVA SULLE STRADE L’ICONA DEL COSTRUTTORE DI

HANNOVER IN VERSIONE DIGITALIZZATA. PARZIALMENTE AUTOMATIZZATO CON IL SERVOSTERZO

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI LANCIA

Qualità completa

ELETTROMECCANICO, CHE APRE LE PORTE A SISTEMI DI ASSISTENZA IN GRADO DI STERZARE PROATTIVAMENTE, È EQUIPAGGIATO CON WE

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MODELLI DELLA FAMIGLIA

2.0 TDI SONO CONFORMI ALLA NORMA SUI GAS DI SCARICO EURO 6D

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I

MAX CAMPANELLA

binazione tra sfruttamento dello spazio e design purissimo. La prevendita nei primi Paesi è appena iniziata, il lancio sul mercato è previsto prima di fine anno, intanto abbiamo avuto l’occasione di guidare Bulli 6.1 sulle strade di Amsterdam.

AMSTERDAM

n settant’anni di storia Volkswagen Bulli è diventato una vera e propria icona per il costruttore di Hannover. Per celebrare l’anniversario, niente di meglio del lancio della nuova generazione. Con il T6.1 Volkswagen Veicoli Commerciali si proietta nel mondo digitale, andando a competere nel segmento dei furgoni medi - sempre più competitivo e dinamico, con lo sbarco sul mercato di nuovi veicoli da parte dei principali player - innalzando l’asticella dell’equipaggiamento digitale senza affatto rinunciare al principio di design “Form follows function”, che ha consentito a questo veicolo, decisamente originale nella sua categoria, un enorme successo sul mercato (12 milioni di esemplari venduti in tutto il mondo) e che, sin dalla prima versione, T1 - presentata nel 1949 - era il risultato di una geniale com -

ASCOLTA LA TUA VOCE

Due immagini della versione cassone doppia cabina del nuovo medio Volkswagen T6.1.

Se c’è un veicolo commerciale al mondo il cui design è considerato di culto è proprio il T6, che oggi si presenta scolpito e affinato in particolare nel frontale. Imponente la calandra, ora decisamente più grande, che insieme al paraurti forma un’unità stilistica. Le linee delle finiture cromate si prolungano, sotto forma di luci diurne a LED, fin negli alloggiamenti dei nuovi fari. Ma che sia con o senza dettagli cromati, il design del frontale mette in risalto la larghezza e sottolinea il carisma del Bulli 6.1. Sei cerchi di nuova concezione, sei

Il segreto del suo successo: rispondere a tutte le esigenze di trasporto

PERFETTO PER IL LAVORO O IN VERSIONE MONOVOLUME PER FAMIGLIE E BUSINESS I l segreto del successo della gamma risiede anche nella capacità del Bulli, nelle diverse versioni, di rispondere a tutte le esigenze di trasporto e alle situazioni quotidiane. Il veicolo medio di casa Volkswagen è disponibile nei quat tro modelli di accesso Multivan 6.1, Caravelle 6.1, Transporter 6.1 e California 6.1. Multivan è il monovolume per la famiglia e il business. Specializzato nel trasporto persone, Caravelle può ospitare fino a nove passeggeri ed è disponibile in due passi (3.000 e 3.400 mm). Artigiani e aziende di ogni tipo si affidano alle soluzioni su misura del Transporter, disponibile in versione furgone, kombi, ca-

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mioncino (cabina singola e doppia) e autotelaio (anch’esso con cabina singola o doppia); anche in questo caso è possibile scegliere tra due passi: 3.000 e 3.400 mm. Il motorhome California è considerato da oltre trent’anni autentico oggetto di culto. Al momento del lancio sul mercato, Bulli 6.1 sarà disponibile nei modelli Multivan 6.1, Caravelle 6.1 e Transporter 6.1, sia in versione furgone sia kombi. Transporter 6.1 e Caravelle 6.1 si propongono con equipaggiamenti di serie integrati da alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata, specchietti retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, nuovi fari H7, pla-

foniere interne in tecnologia a LED a risparmio energetico e impianto radio Composition Audio, incluso dispositivo vivavoce Bluetooth e interfaccia USB, SD e iPod-iPhone. Volkswagen ha sviluppato dotazioni del tutto nuove per il lavoro quotidiano. Tra queste una presa da 230 volt sul se dile del conducente e uno scomparto dotato di serratura nel sedile doppio sul lato passeggero. È stata progettata ex novo un’opzione di carico per oggetti particolarmente lunghi, che ora possono essere spinti fin sotto il sedile doppio per i passeggeri anteriori (funzione di carico passante in basso). In questo modo la lunghezza massima del vano di

carico passa da 2.450 a 2.800 mm oppure da 2.900 a 3.300 mm (passo più lungo). Il Transporter è equipaggiato di serie con una chiusura indipendente del vano di carico (per veicoli con paratia divisoria), che permette di chiudere il vano di carico separatamente dalla cabina di guida: o viene chiuso solo il vano di carico (modalità “postino”) o viene chiusa solo la cabina di guida (modalità “officina”). In un secondo momento è pre visto un “pacchetto corriere”, caratterizzato da una configurazione ancora più solida per componenti del veicolo particolarmente sollecitati, quali alternatore, batteria o alberi di trasmissione.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI LA GENERAZIONE 6.1 DEL SUO FURGONE MEDIO

per il nuovo Bulli

te. Altro esempio l’assistente per il rimorchio: tutti i modelli della gamma sono progettati per attività di traino, con peso rimorchiabile fino a 2.500 kg. A bordo del T6.1 le manovre con rimorchio sono semplificate dal Trailer Assist: occorre far muovere il rimorchio verso destra? Tramite il pomello per la regolazione elettrica degli specchietti retrovisori esterni, che in questo caso funge da joystick, e la visualizzazione nella plancia, impostiamo l’angolazione della traiettoria per il rimorchio in retromarcia. E Bul li 6.1 assume il controllo dello sterzo. Sulle stradine perimetrali del centro di Amsterdam così come lungo la Statale verso il Mare del Nord, Bulli 6.1 è agile e preciso. Mediante la selezione del profilo di guida possiamo regolare la taratura dell’assetto desiderata in modo praticamente continuo. Gra zie alla combinazione di servosterzo elettromeccanico, sistemi di regolazione del com portamento dinamico e taratura dell’assetto, T6.1 si distingue in termini di maneggevolezza e piacere di guida, continuando a garantire comfort di marcia anche sulle lunghe percorrenze. VEDE E SENTE COSA ACCADE

Elegante in versione Furgone, il nuovo Volkswagen Bulli fa scoprire a bordo tanti comodi scomparti e alloggiamenti.

nuovi colori carrozzeria e sette verniciature bicolori, con abbinamenti inediti, completano il restyling degli esterni. A bordo, Bulli 6.1 è più connesso che mai con il mondo esterno. Debutta con una plancia ridisegnata offerta per la prima volta con il Digital Cockpit, strumentazione com pletamente digitale. Sullo stesso asse visivo sono allineati anche i sistemi del “pianale modulare d’infotainment” (MIB2 e MIB3). Tali sistemi, unitamente al Digital Cockpit, formano insieme una nuova architettura digitale; tutti i sistemi di infotainment sono collegati con una OCU (Online Connectivity Unit) in cui è integrata una eSIM. L’OCU crea le interfacce con una nuova gamma di funzioni e servizi online, riuniti in “We Connect” e “We Connect Plus”. Inoltre, il collegamento online consente l’utilizzo di tecnologie inedite, come il comando vocale che riconosce il linguaggio naturale: basta dire

“Ehi Volkswagen” e T6.1 si mette in ascolto. Prendiamo ad esempio la navigazione: invece di immettere una destinazione tramite la tastiera del display, basta dire “Vorrei andare ad Amsterdam alla stazione”. La nuova plancia non soddisfa solo i requisiti della digitalizzazione, ma anche le esigenze di adattabilità all’uso quotidiano. Ecco perché è sta ta equipaggiata con un cassetto portaoggetti aggiuntivo davanti al conducente e con un vano portaoggetti grande e aperto, nonché un ulteriore scomparto davanti al passeggero. Altra novità i portabevande in corrispondenza dei montanti anteriori e uno scomparto per lo smartphone con presa per ricarica. La perfezione nei dettagli si nota nelle bocchette di aerazione nella plancia, regolabili in tutte le direzioni, e nel volante multifunzione che ad esempio integra il tasto View con cui possiamo scegliere tra le diverse configurazioni del display del Digital Cockpit.

Debutta sul T6.1 un servosterzo elettromeccanico che offre due vantaggi: è attivabile in funzione del fabbisogno, riducendo i consumi, e apre le porte a nuovi sistemi di assistenza. Ad esempio il sistema per il mantenimento della cor sia, che si serve di una telecamera per rilevare

le linee di demarcazione della corsia di marcia, e il Park Assist, che facilita le manovre di entrata o uscita dai parcheggi. Una volta attivato, Bulli 6.1 entra e esce dallo spazio di parcheggio in modo assolutamente autonomo; a noi il compito di accelerare, frenare e monitorare l’area circostan-

La gamma dei nuovi sistemi comprende un riconoscimento della segnaletica stradale. Per maggiore sicurezza durante le manovre manuali, per il T6.1 è stata adattata la pro tezione delle fiancate ripresa dal Crafter, che riduce il rischio di danneggiamenti grazie a sensori a ultrasuoni. La protezione dagli incidenti in retromarcia è assicurata dal Rear Traffic Alert, sistema che segnala la presenza di veicoli di ogni tipo, pedoni o ciclisti, che si avvicinano al veicolo. Se chi guida non interviene, il sistema si attiva da solo azionando i freni. Il cruise control adattivo è proposto in abbinamento al cambio DSG con una funzione Stop and Go che, nel traffico urbano o nella marcia in colonna, consente al Bulli 6.1 di ripartire automaticamente appena il veicolo che precede accelera nuovamente. La trazione del Bulli è garantita da motori Diesel di ultima generazione. Gli efficienti turbodiesel a iniezione diretta (TDI) saranno disponibili nelle classi di potenza 110 cv (81 kW), 150 cv (110 kW) e 199 cv (146 kW). A partire da 150 cv è possibile la trazione integrale 4Motion. Tutti i Bulli 6.1 TDI sono conformi alla norma sui gas di scarico Euro 6d Temp-Eavp. Nel primo trimestre 2020 è prevista l’introduzione di una versione full electric da 112 cv e 37 kW: sarà il fra tello minore dell’eCrafter, che fa sempre più breccia tra i corrieri e, in Italia, è sulle strade con cella Lamberet e gruppo frigorifero Thermo King E-200, totalmente elettrico e autonomo, in grado di gestire temperature da +20 a -20 gradi.

Luca Bedin, Direttore Volkswagen Veicoli Commerciali Italia

“IL RESTYLING CONSOLIDERÀ E FARÀ CRESCERE VENDITE E VALORE RESIDUO” T utto previsto e calendarizzato. Anche in Italia Vol k s wagen Veicoli Commerciali non perde tempo, schiacciando il piede sull’acceleratore dei programmi di sviluppo della gamma. Bulli 6.1 sbarca nel nostro Paese questo mese per la pre vendita di tutta la gamma, le prime consegne sono previste entro fine novembre. I prezzi non sono ancora ufficiali ma il T6 furgone, che arriverà nelle Concessionarie italiane con il motore da 110 cv, nel modello base avrà un costo di 25.840 euro (Iva esclusa), che saliranno a 26.830 con il pacchetto Business, nella generazione precedente scelto dall’80 per cento dei profes-

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sionisti italiani. In sostanza, si viaggia attorno a un incremento del 3-7 per cento rispetto alla gamma precedente, del tutto bilanciati dagli aggiornamenti tecnologici che oggi caratterizzano il medio della Casa di Hannover. Aggiornamenti che “metteranno il turbo” alle vendite nelle previsioni di Luca Bedin, dal 1° gennaio 2014 Direttore Volkswagen Veicoli Commerciali. “Nel 2018 snocciola i dati il numero uno di Volkswagen Veicoli Commerciali Italia - abbiamo venduto 4.825 unità del T6: Quest’anno il trend lascia pensare a un consuntivo con qualche unità in meno, proprio considerando le attese dei profes-

sionisti in relazione alla nuova generazione, che nel 2020 consoliderà e vedrà aumentare il dato del 2018”. Quali sono le caratteristiche di novità sulle quali sarà più forte il focus sul mercato italiano? “Oggi - afferma Bedin - T6 raggiunge l’apice in termini di comfort e efficacia di guida: il servosterzo mec canico stupirà i professionisti italiani per la guida facile e precisa. Resta intatta la capacità di personalizzazione, che da sempre contraddistingue la gamma, mentre gli ausili digitali vanno a soddisfare la necessità di essere sempre connessi. L’intervento di rinnovamento nel suo complesso conferma e in-

crementa l’elevato valore residuo: il “sistema operativo” We Connect è di serie con funzioni di localizzazione, aperture porte automatica ecc. Si può optare per la versione evoluta We Con nect Plus, in alcune versioni disponibile a titolo gratuito per un anno, con cui si può ad esempio gestire il riscaldamento autonomo da remoto”. Il modello Transporter del Bulli 6.1 nasce nei siti produttivi di Hannover in versione furgone, a Poznan, in Polonia, in autotelaio cabina singola e doppia. Nel nostro Paese il furgone è tra i preferiti dai corrieri, dove concorre con Mercedes-Benz Vito e Fiat Talento.

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI SUL MERCATO LA NUOVA GENERAZIONE DEL POPOLARE LARGE VAN OPEL

Movano il perfezionista IL NUOVO MOVANO IN VERSIONE FURGONE, CON VANO DI CARICO LUNGO FINO A 4,38 M E ALTO FINO A 2,14 M, È DISPONIBILE IN QUATTRO LUNGHEZZE E TRE ALTEZZE, CON UNA MASSA COMPLESSIVA CHE PUÒ RAGGIUNGERE LE 4,5 TONNELLATE E I 17 METRI CUBI DI VOLUME DI CARICO. LA PORTATA MASSIMA È PARI A 2,4 TONNELLATE. MOVANO È ANCHE UN VALIDO VEICOLO DA RIMORCHIO, IN GRADO DI TRAINARE FINO A 3,5 TONNELLATE. IN TOTALE IN FABBRICA SI REALIZZANO BEN 150 VERSIONI DIFFERENTI, PER CARROZZERIA O ALLESTIMENTO, DAI FURGONI, AI TELAI E AI PIANALI, ALLE VERSIONI PER IL TRASPORTO DI PASSEGGERI, AI CASSONI FISSI, RIBALTABILI E ALLE FURGONATURE GRAN VOLUME.

L

FABIO BASILICO MILANO

a nuova generazione del Movano arriva sul mercato esattamente venti anni dopo l’avvio della commercializzazione del large van di Casa Opel. Con circa 170mila unità vendute della generazione attuale, Movano è uno dei van più venduti nel segmento E, e negli ultimi due anni si è regolarmente piazzato tra i primi dieci della categoria. Con vendite intorno alle 20.00025.000 unità all’anno, Movano è cresciuto del 40 per cento rispetto al 2013. Movano è il più grande veicolo commerciale della gamma Opel. Accanto ai nuovi Vivaro e Combo Cargo, il marchio tedesco ha ora la gamma di veicoli commerciali più giovane del mercato, essendo state da poco rinnovate anche le gamme Combo e Vivaro. Il nuovo design dell’anteriore fa capire immediatamente che Movano fa parte della famiglia Opel. Al centro dell’ampia griglia, posizionata in basso, si trova in grande evidenza il logo Opel, da cui partono le caratteristiche alette che terminano nelle luci per la marcia diurna con Led integrate nei gruppi ottici anteriori. L’abitacolo è stato ulteriormente sviluppato e ora assomiglia a uno spazio di lavoro moderno. Il nuovo Movano offre 22 vani portaoggetti in opzione per un totale di ben 104 litri di spazio in più, comprendendo anche le tasche delle portiere. Gli scomparti, con o senza coperchi, sono posizionati in modo ergonomico. Il vano portaguanti FlexTray posizionato sul lato passeggero si estrae come un cassetto ed è particolarmente pratico, dato che può contenere documenti in for mato A4 senza piegarli. Ha un volume di 10,5 litri. Il display del sistema di infotainment e del navigatore è integrato in modo ottimale nella plancia dal nuovo disegno. Sul nuovo Movano debutta il sistema Navi 50 IntelliLink Pro. Il sistema è stato ulteriormente sviluppato, è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto e offre un’ottima connettività. È più rapido del sistema precedente ed è dotato di schermo touch capacitivo da 7 pollici, per cui è particolarmente comodo da utilizzare. Gli smartphone si possono

collegare mediante Bluetooth o presa USB. Un’ulteriore novità per Movano è la ricarica wireless. I sedili sono regolabili in numerose direzioni e i sedili comfort in opzione per guidatore e passeggero anteriore sono dotati di sostegno lombare regolabile. Se si

guida fre quentemente Movano su superfici irregolari, il sedile guidatore sospeso con molle pneumatiche, regolabile, sarà particolarmente apprezzato. Come in precedenza, il nuo vo Movano in versione furgone, con vano di carico lungo fino a 4,38 m e

Sedili regolabili in tante direzioni per il nuovo Opel Movano.

alto fino a 2,14 m, è disponibile in quattro lunghezze e tre altezze, con una massa complessiva che può raggiungere le 4,5 tonnellate e i 17 metri cubi di volume di carico. La portata massima è pari a 2,4 tonnellate. Movano è anche un valido veicolo da rimorchio, in grado di trainare fino a 3,5 tonnellate. In totale in fabbrica si realizzano ben 150 versioni differenti, per carrozzeria o allestimento, dai furgoni, ai telai e ai pianali, alle versioni per il trasporto di passeggeri, ai cassoni fissi, ribaltabili e alle furgonature gran volume. Opel ha anche cercato di facilitare e rendere più piacevole la vita dei propri clienti professionali, pertanto il nuovo Movano offre numerose funzioni che facilitano l’uso del vano di carico. Le nuove maniglie sul montante centrale e su quello posteriore rendono più sicuri ingresso e uscita, mentre le luci Led migliorano la visibilità nella zona posteriore della versione a furgone. La porta laterale scorrevole ha un’apertura sufficiente a caricare un euro pallet. In base alla versione, il vano di carico può contenere fino a cinque euro pallet. La gamma motori comprende

unità BiTurbo diesel da 2.3 litri Euro 6d-TEMP (veicoli leggeri) o Euro VId (veicoli pesanti). I clienti possono scegliere versioni a trazione anteriore o posteriore e il cambio manuale a sei rapporti o il cambio manuale automatizzato. E alcune versioni sono disponibili in opzione con trazione integrale. Numerosi sistemi di assistenza alla guida sono disponibili per la prima volta su Movano e rendono la guida più rilassante e soprattutto più sicura. Una visibilità ottimale intorno alla vettura è garantita dall’Allerta angolo cieco e dalla Telecamera posteriore (Rear Vision). Come nel caso di Combo, una speciale telecamera montata su Movano mostra al guidatore che cosa accade alle spalle del veicolo mentre è in movimento; sulle versioni van con paratia chi guida non deve più affidarsi esclusivamente agli specchietti retrovisori esterni. L’immagine viene trasmessa sullo schermo da 7 pollici. Se si inserisce la retromarcia, la telecamera si spegne ed è sostituita dalla telecamera adibita a questa manovra. La nuova telecamera è disponibile insieme ai sensori di parcheggio anteriori e posteriori all’interno del pacchetto “Easy Park & Sight”. L’Allerta angolo cieco previene eventuali incidenti con altri utenti della strada, per esempio i ciclisti. Quando un oggetto vie ne rilevato nell’angolo cieco, una luce di allerta a Led si accende nello specchietto retrovisore esterno sul lato in questione. L’allerta inizia a lampeggiare se chi guida inserisce l’indicatore di direzione proprio su quel lato. L’Allerta in caso d’involontario superamento dei limiti della corsia, disponibile in opzione, si attiva quando la velocità supera i 30 km/h. Se Movano abbandona inavvertitamente la propria corsia, il sistema attiva un allarme sonoro e sul cruscotto si accende un allerta. Un altro sistema importante del nuovo Movano è l’Assistente in presenza di vento laterale che tiene sotto controllo il veicolo attivando l’ESP (il guidatore viene informato dal simbolo del vento sul display). La dotazione di serie del nuovo Movano comprende i tergicristalli automatici e i fari anteriori con inserimento automatico degli a nab baglianti.

Da gennaio 1999 sui principali mercati europei

MOVANO, IL GRANDE VAN COMPIE VENT’ANNI C on circa 330mila esemplari venduti in Europa da gennaio 1999, di cui 170mila unità della generazione attuale, Movano è da ven t’anni uno dei veicoli com merciali più venduti della sua categoria. Presentato in anteprima al Salone di Hannover nell’autunno del 1998 e commercializzato all’inizio del l’anno seguente, copre da allora con successo la presenza della Casa tedesca nel segmento dei veicoli commerciali, di massa complessiva compresa tra 2,8 e

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3,5 t e dei veicoli industriali con le versioni da 4,5 tonnellate introdotte nella generazione attuale. La prima serie era già disponibile in 12 versioni base con 3 dif ferenti misure di passo e lunghezza e 3 diverse altezze del tetto. Era ottenibile con carrozzeria furgone, combi e cassone fisso con cabina singola e doppia, nonché in una versione autotelaio cabinato capace di accogliere un’ampia varietà di carrozzerie speciali. Due le motorizzazioni previste: un diesel da 80 cv e un turbodie-

sel a iniezione diretta da 115 cv. Quattro anni dopo, al Salone Amsterdam del 2003, debutta una versione parzialmente rinnovata di Movano che si distingue per una estetica leggermente differente, una ancora più ampia gamma di versioni, due nuovi motori turbodiesel common-rail (2.5 CDTI da100 cv e 3.0 CDTI da 136 cv) e telaio ulteriormente migliorato con l’adozione di ABS e di frenata assistita. Nella primavera del 2010 viene presentata la se-

conda serie di Movano riconoscibile esternamente per il frontale ridisegnato e la cabina di guida allungata di 5,7 cm. Movano è disponibile in versione furgone, telaio a cabina singola o doppia, pianale cabinato e minibus, ma soprattutto era predisposto per conversioni e allestimenti speciali, alcuni dei quali (cassone fisso e ribaltabile) sono disponibili franco fabbrica. E per la prima volta Movano è disponibile anche in versione a trazione posteriore. Inoltre, una nuova famiglia di 4 cilin-

dri diesel common-rail di 2.3 litri assicurava prestazioni elevate e bassi consumi ed emissioni. Tutti i motori sono abbinati di serie a un cambio

manuale a 6 marce, mentre i due motori più potenti possono essere equipaggiati con il cambio automatizzato Easytronic.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI MITSUBISHI / ALLA GUIDA DEL NUOVO PICK-UP L200

Quando la grinta conta DOPO LA PRESENTAZIONE, NEL NOVEMBRE 2018, STA ARRIVANDO IN QUESTE SETTIMANE NEGLI SHOWROOM EUROPEI LA SESTA GENERAZIONE DEL VEICOLO AL SECONDO POSTO NELLA CLASSIFICA DELLE VENDITE GLOBALI DEL COSTRUTTORE NIPPONICO.

MASSIMA ESPRESSIONE DELLA TRAZIONE INTEGRALE

4WD, PER FORMA E CONTENUTO, SULLE ORME DEL LEGGENDARIO PAJERO, NASCE IN THAILANDIA, CON UN DESIGN ESTERNO PIÙ GRINTOSO CHE MAI.

È

MICHELE S. ALTIERI MALAGA

il pick-up grintoso per eccellenza. Affidabile in ogni avventura, Mitsubishi L200 è considerato il compagno giusto per affrontare la strada a muso duro. Esattamente quarant’anni dopo il lancio del primo pick-up nella categoria da una tonnellata, e con 4,7 milioni totali di esemplari venduti a livello globale (di cui 416mila ancora in funzione in Europa nel 2019), Mitsubishi Motors Corporation ha presentato nel novembre 2018 la sesta generazione del pick-up L200. Venduto in 150 paesi, è al secondo posto della classifica delle vendite globali del costruttore nipponico, esattamente tra Outlander e ASX, e svolge un ruolo decisivo nella strategia commerciale di Mitsubishi. Lo abbiamo provato sulle strade di Malaga dove, abbinando affidabilità, prestazioni migliorate sia su strada sia in off-road al comfort e alle caratteristiche tipiche di una vettura, il New Gen L200 si presenta come massima espressione della trazione integrale 4WD, per forma e contenuto, sulle orme del leggendario Pajero. Prodotto per i mercati globali in Thailandia, paese dove

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Mitsubishi opera maggiormente dopo il Giappone, il pick-up sta arrivando in queste settimane negli showroom europei. Il registro delle attività di engineering di Mitsubishi, costantemente aggiornato dal 1978, è diventato un esclusivo patrimonio produttivo, che ha vantaggi positivi per il New Gen L200, tra cui il design esterno Rock Solid (Solido come una roccia), una qualità percepita più raffinata (all’interno e all’esterno), sistema 4WD aggiornato, con una nuova modalità Off Road e il sistema Hill Descent Control, nuovo motore Diesel 2.2 (conforme Euro 6d temp) per l’Europa, nuovo cambio automatico a sei rapporti, struttura del telaio, freni e sospensioni migliorate, miglior comfort di guida, nuove funzioni di sicurezza, come Blind Spot Warning (monitoraggio angoli ciechi) con funzione Lane Change Assist (segnalazione superamento involontario del-la linea di mezzeria), Rear Cross Traffic Alert, per evitare collisioni in retromarcia, Forward Collision Mitigation (per evitare collisioni frontali), Ultrasonic Misacceleration Mitigation (per evitare incidenti dovuti a un uso scorretto dell’acceleratore).

Il pick-up L200 di sesta generazione rimane all’interno della “classe 5 metri” (5.225 mm per la versione Double Cab - senza il paraurti posteriore - rispetto a 5.205 mm per il modello uscente), agevolando parcheggio, manovre (mantenendo stretto il raggio di sterzata: 5,9 m) e garantendo comunque un peso contenuto (da 1.895 a 2.035 kg). Quest’ultima caratteristica è un fattore decisivo per una buona economia di carburante e per minori emissioni di CO2, generando una riduzione dei costi di gestione per i professionisti. Tuttavia, nei limiti di simili dimensioni, i tecnici Mitsubishi sono riusciti a inserire con successo una lunghezza del pianale (1.520 mm - invariata rispetto a prima) pari al 29 per cento di quella complessiva. PIONIERE DELL’INTEGRALE

Precursore, nei primi Anni Ottanta, dell’odierno sistema 4WD di Mitsubishi, il pick-up L200 ha conservato la sua concorrenzialità anche nelle successive cinque generazioni, in particolare con l’introduzione, nel 1991, del primo sistema di trazione Super Select, unico che

Abile ovunque, il pick-up Mitsubishi L200 affronta senza alcun timore ogni tipo di strada.

offre la possibilità di guidare con trazione posteriore, trazione integrale, trazione integrale con differenziale centrale bloccato e trazione integrale con differenziale centrale bloccato e marce ridotte, il tutto nella stessa unità. Gestita mediante un interruttore situato accanto al selettore 4WD e disponibile sia con cambio manuale che automatico, la modalità Off Road permette di scegliere modi di guida specifici in funzione del fondo stradale: Ghiaia, FangoNeve, Sabbia e Roccia (solo in 4 LLC). Grazie al controllo integrato della potenza motore, trasmissione automatica e frenata dipendono dal sistema Active Stability Control & Traction Control (controllo attivo di stabilità e trazione), che regola lo slittamento delle ruote per sfruttare al massimo le prestazioni su tutte le superfici e la capacità di districarsi da condizioni stradali difficili. La modalità Ghiaia abbina accelerazione e stabilità ottimali su strade non asfaltate, in cui pietrisco o sedimenti possono far slittare le ruote. Fango-Neve regola lo slittamento delle ruote per evitare di bloccarsi e mantenere una stabilità di direzione in partenza. Una volta che il veicolo procede stabilmente,

il sistema consente un certo slittamento e riduce il grado di controllo della trazione per evitare la sensazione di stallo. Se il sistema rileva che il veicolo sta per bloccarsi nel fango o nella neve, riduce il controllo della potenza motore per migliorare la capacità di liberarsi. In modalità Sabbia, quando il veicolo si sposta, il sistema riduce lo slittamento delle ruote per evitare il blocco e, avviando un effetto a differenziale autobloccante, migliora la capacità del veicolo di liberarsi. Una volta che il veicolo procede stabilmente, il sistema consente un certo slittamento. Il nuovo motore diesel 2.2 che equipaggia il veicolo in prova, applicazione specificamente sviluppata per il pick-up L200, rappresenta uno sviluppo della famiglia di motori diesel Mitsubishi 4N1. Vanta una forte riduzione della frizione tra le parti mobili e un sostanziale miglioramento della risposta del sistema a iniezione. Tutto ciò ha permesso di ridurre il consumo di carburante, depurare le emissioni di gas e attenuare il rumore meccanico. Inoltre, la riduzione del peso di pistoni, bielle e albero a gomiti contribuisce a un’accelerazione più fluida e veloce in tutti i regimi.

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MERCEDES-BENZ VANS / IN ANTEPRIMA MONDIALE LA MONOVOLUME PREMIUM EQV

Elettrico senza compromessi DOPO EVITO ED ESPRINTER, LA STELLA PRESENTA IL SUO PRIMO VEICOLO ELETTRICO PER UTILIZZO PRIVATO E COMMERCIALE.

EQV HA AUTONOMIA DI 405 CHILOMETRI, FUNZIONE RICARICA RAPIDA DI SERIE, AMPIA ABITABILITÀ, GRAZIE ALL’ALLOGGIAMENTO DELLA BATTERIA AD ALTA TENSIONE NEL PIANALE, INTELLIGENZA E CONNETTIVITÀ MBUX CON FUNZIONI SPECIFICHE, LINGUAGGIO STILISTICO DI INTERNI E ESTERNI PROPRIO DEL MARCHIO EQ.

ALLA

PRESENTAZIONE L’ESORDIO PUBBLICO DI MARCUS

BREITSCHWERDT, SUCCESSORE DI VOLKER MORNHINWEG NEL RUOLO DI HEAD OF MERCEDESBENZ VANS.

D

MAX CAMPANELLA SINDELFINGEN

opo aver portato sul mercato eVito, furgone medio elettrico al cento per cento, e a pochi me si dal lancio del fratello maggiore eSprinter, Mercedes-Benz Vans prosegue la sua strategia di elettrificazione della gamma presentando la prima monovolume premium a trazione elettrica. Un veicolo significativo per l’affermazione della Stella, frutto della strategia AdVanCe, lanciata nel 2016 da Volker Mornhinweg, storico numero uno di Mer cedes-Benz Vans che, que st’anno, ha lasciato il timone dell’azienda a Marcus Breitschwerdt, neo Head of Mercedes-Benz Vans, con il compito di proseguire l’onda lunga della Casa di Stoccarda nel segmento dei veicoli commerciali leggeri. Lo scorso marzo abbiamo visto il prototipo Concept EQV al Salone di Ginevra, ora debutta la versione di se rie Mercedes-Benz EQV, dal consumo di corrente che nel ciclo combinato arriva a 27,0 kWh/100 km e zero emissioni di CO2. È l’ultima nata della famiglia Mercedes EQ, prima monovolume premium con trazione esclusivamente elettrica della Stella, in grado di coniugare mobilità a emissioni zero con prestazioni di tutto rispetto, elevata funzionalità e design accattivante. “Nel 2020 - afferma Marcus Breitschwerdt, al suo esordio pubblico come numero uno, nel Gruppo Daimler da quasi trent’anni e tra gli incarichi già Ceo Mercedes-Benz in Canada e nel Regno Unito - Sprinter raggiungerà i 25 anni di età con oltre 3,7 milioni di unità vendute e risultati quest’anno di tutto rispetto: nel periodo gennaio-luglio consuntiva una crescita del 16 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Soddisfazioni per la Stella anche con il medio. “Molte aziende - prosegue Breitsch werdt - stanno scegliendo veicoli elettrici: ad esempio, BerlKönig punta su eVito per rag-

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Marcus Breitschwerdt al suo debutto pubblico come Head of Mercedes-Benz Vans in occasione della presentazione della EQV cento per cento elettrica.

giungere il 100 per cento di flotta a trazione elettrica. Seguendo questo trend, il nostro obiettivo è vincere le sfide imposte dal settore e catapulta-

re Mercedes-Benz Vans nel futuro”. Autonomia dichiarata di 405 chilometri, ricarica veloce della batteria ad alto voltaggio dal 10 all’80 per

cento in meno di un’ora, MercedesBenz EQV presenta un abitacolo estremamente confortevole ed è caratterizzata da marcata versatilità,

considerando innanzitutto la possibilità di scegliere tra due diversi passi. “Le monovolume della Stella - precisa Breitschwerdt - soddisfano le a-

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sicura prestazioni apprezzabili anche al di fuori dei centri urbani. La dotazione di serie della Mercedes-Benz EQV comprende un caricabatterie onboard, raffreddato ad acqua, con una potenza di 11 kW: di conseguenza, è predisposta per la ricarica a corrente alternata, sia in ambito domestico che presso le stazioni di carica pubbliche. La batteria, con una capacità utile di 90 kWh, assicura autonomia dichiarata di 405 chilometri. Il montaggio della batteria nel pianale permette di sfruttare tutto lo spazio disponibile, senza alcuna limitazione all’interno del mezzo. DESIGN IN STILE EQ

Il design interno della famiglia EQ e, in alto, la gamma di veicoli commerciali elettrici della Stella.

spettative più elevate in termini di funzionalità e versatilità. Anche EQV non fa eccezione su questo fronte, grazie a prestazioni di tutto rispetto, design dinamico all’insegna della mobilità elettrica, comandi intuitivi e abitabilità straordinaria: il tutto a zero e missioni. Non solo: vanta tutte le doti tipiche del marchio e di questo specifico segmento che i clienti si attendono, sia come shuttle in stile lounge sia come vettura per famiglie”. Essendo un modello di se rie a tutti gli effetti, Mercedes EQV sarà

integrata nella linea produttiva standard dello stabilimento di Vitoria, nella zona settentrionale della Spagna, dove vengono assemblati Classe V e Mercedes-Benz Vito. Soluzione che consente di realizzare una produzione flessibile e sinergica, in diretta correlazione con il livello della domanda. ARCHITETTURA INTELLIGENTE

La catena cinematica elettrica di Mercedes EQV sviluppa una poten-

za di picco di 150 kW ed è montata all’altezza dell’asse anteriore, sotto il frontale, con presa di ricarica inserita nel paraurti. Motore elettrico, cambio con rapporto di trasmissione fisso, impianto di raffreddamento e elettronica di potenza formano un’unità compatta completamente integrata. L’energia è fornita da una batteria agli ioni di litio, montata nel pianale del veicolo in posizione ribassata e centrale, a vantaggio anche del comportamento di guida della EQV. Grazie alla sua velocità massima di 160 km/h, la monovolume as-

Anche la monovolume completamente elettrica di Mercedes-Benz soddisfa, pertanto, le massime aspettative in termini di funzionalità e versatilità, il che la rende adatta a molteplici destinazioni d’uso. In ambito privato, per esempio, le famiglie ne apprezzeranno le numerose possibilità di configurazione dei sedili e tutti i benefici legati alla guida a zero emissioni locali. Nell’allestimento con sei sedili singoli si trasforma, invece, in uno shuttle di rappresentanza, in grado di offrire un’esperienza di viaggio all’insegna di comfort e massima silenziosità, andando a soddisfare così requisiti essenziali per il trasporto passeggeri di alta gamma. Il montaggio flessibile di sedili singoli o panchette con-

sente di convertire EQV in versione a sette o addirittura otto posti. Il design originale e avveniristico rappresenta un elemento comune a tutti i veicoli EQ. Alla base risaltano la griglia del radiatore Black Panel con lamelle cromate e la vista laterale pulita con cerchi in lega leggera da 18 pollici nel design specifico EQ, che esprimono dinamicità già a veicolo fermo. Il design degli esterni si riflette anche nell’abitacolo, dove una serie di dettagli realizzati in tonalità oro rosa si fonde con lo stile cool, sottolineando l’effetto “welcome home”. Il cuore dell’interazione uomo-macchina è costituito dall’intuitivo sistema MBUX (Mercedes-Benz User Experience), che combina touch screen da 10 pollici e sistema di comando vocale dotato di funzione auto-apprendimento e di innovative funzioni dedicate alla connettività. La tonalità oro rosa, che simboleggia la raffinatezza e l’elettrificazione, spicca anche all’altezza della plancia portastrumenti, integrandosi con l’effetto pelle della plancia portastrumenti in Midnight Blue. Anche il design degli elementi di comando è stato realizzato ad hoc: i dettagli in oro rosa, inseriti all’altezza del sistema di infotainment e dell’impianto au dio, danno vita a un’atmosfera elegante, mentre le bocchette di areazione sono contornate in Silver Shadow, in perfetto contrasto con le cuciture decorative color oro rosa lungo i sedili.

Dario Albano: “In Italia l’attenzione è elevata e continua a crescere”

AL LAVORO QUOTIDIANO CINQUE UNITÀ DI EVITO, ATTESA PER IL FRATELLO MAGGIORE ESPRINTER I n Italia la notizia della nuova EQV arriva nel pieno del lancio di eVito e quando giungono in Mercedes-Benz Vans le prime richieste di eSprinter. Qual è l’interesse per la trazione elettrica nel nostro Paese? “Per eVito - spiega Dario Albano, da vent’anni in Mercedes-Benz, dal 2014 Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia - l’attenzione è decisamente elevata, soprattutto da parte di grandi flotte, che destinano parte del parco a utilizzi cittadini, con percorrenza limitata al massimo ai cento chilometri al giorno, che ad esempio per consegne urbane rappresentano un limite sufficiente. Nel caso di eSprinter, sono le stesse flotte che ci comunicano l’interesse a provarlo quando sarà pronto”. Con la monovolume EQV siamo di fronte a un veicolo

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con un target differente, che si sovrappone a Classe V. “Per sua natura - afferma Albano - EQV è una vettura per il trasporto di passeggeri comodo e direi lussuoso, adatta per il noleggio con conducente ma anche a famiglie non ne cessariamente numerose: va a soddisfare le esigenze di fa miglie medie, con uno o due figli, con velleità sportive e la voglia di vivere il weekend in modo dinamico”. Nel segmento professional, inutile sottolineare l’attesa per eSprinter, circondato com’è da un’aura di curiosità. “Arriverà a metà 2020 aggiunge Dario Albano - e ci stiamo preparando al lancio. In questa fase siamo concentrati su eVito, del quale cinque unità sono al servizio di aziende che, utilizzandoli su base quotidiana, possono farsi un’idea delle prestazioni. O biet tivo di Mercedes-

Benz Vans non è vendere a scatola chiusa, ma sostenere il cliente, accompagnarlo nella nuova era della trazione elettrica: stiamo parlando di una tecnologia evidentemente diversa dal diesel, ma quanto a prestazioni e capacità di carico il veicolo è esattamente lo stesso. Per il cliente si tratta solo di averne la giusta consapevolezza”. Quali sono i segmenti di attività professionale più attenti all’elettrico? “Innanzitutto il noleggio, proprio perché - precisa il numero uno di Mercedes-Benz Vans Italia si tratta di una novità da scoprire, che spesso lascia al professionista il dubbio di fare un salto nel buio acquistando il veicolo. Il noleggio, affiancandosi alla possibilità di leasing e di tradizionali modalità di finanziamento, rende il cliente più sicuro, pagando una rata solo in base

all’effettivo utilizzo. Da questo punto di vista MercedesBenz CharterWay per il noleggio a lungo termine e Mercedes-Benz Financial Services per rate variabili e pacchetti customizzati rappresentano la giusta soluzione per ogni esigenza professionale”. A breve e medio termine quale sarà la quota della trazione elettrica? Siamo all’alba della scomparsa del diesel? “L’elettrico - afferma Albano - è un mondo nuovo, tutti i player sono chiamati a scoprirlo e ciascuno a fare la sua parte nell’accompagnare i professionisti in una rivoluzione che difficilmente sarà radicale, piuttosto silenziosa: gradualmente la forbice elettrico-diesel si amplierà”. Una rivoluzione che è parte della più ampia aria di cam biamento che sta investendo la logistica: quale sarà

il futuro del settore dei veicoli commerciali leggeri? “Assolutamente roseo e positivo: il mondo - dichiara Albano in conclusione - chiederà sempre più veicoli per il trasporto su gomma di merci e prodotti, che nelle città dovranno essere necessariamente leggeri. Dal Van Sharing al noleggio di furgoni nei parcheggi limitrofi alle app di mobilità, i veicoli commerciali saranno sempre più protagonisti per la loro capacità di of-

frire spazio e posto disponibile con costi gestibili e capacità di destreggiarsi nelle vie dei centri cittadini. L’e-commerce sta facendo viaggiare nel mondo oggetti di piccole dimensioni che devono poter arrivare ovunque: ci vogliono veicoli adatti. I segnali evidenti di questo trend li vediamo tutti i giorni: un mondo dei corrieri in rilancio e sviluppo e il settore dei veicoli commerciali in crescita per il trasporto di cose e persone”.

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SU STRADA / RENAULT MASTER Z.E. L2H2

La sfida vinta del large van elettrico I PUNTI DI FORZA DEL FURGONE ELETTRICO DELLA LOSANGA, DISPONIBILE ANCHE IN CONFIGURAZIONE PIANALE CABINATO, SONO NOTEVOLI: BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DI NUOVA GENERAZIONE, MOTORE AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA DA 57 KW/76 CV, AUTONOMIA DI CIRCA 200 KM E TEMPI DI RICARICA ADEGUATI ALLE ESIGENZE DEGLI OPERATORI PROFESSIONALI DELLE CONSEGNE. SENZA CONTARE CHE MASTER Z.E. PROPONE TUTTE LE SOLUZIONI SU MISURA DI RENAULT PRO+, BRAND LEADER EUROPEO DEI FURGONI E DELLE FURGONETTE CHE ASSICURA UN SERVIZIO COMPLETO DI VENDITA E POST-VENDITA.

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FABIO BASILICO MONZA

iaggiare green in modalità elettrica con la consapevolezza di poter contare sulle medesime prestazioni garantite da un tra dizionale mezzo alimentato con carburanti tradizionali: è una sfida che il nuovo furgone Renault Master Z.E. vince senza problemi. Lo abbiamo testato per una settimana su percorsi urbani ed extraurbani mettendone in risalto le caratteristiche vincenti. Non a caso, il modello beneficia della competenza di Renault, leader europeo del veicolo elettrico; Master Z.E. è l’ultimo acquisto della popolare gamma Zero Emission della Losanga, già ben rappresentata dai van elettrici Twizy Cargo, Zoe Van e Kangoo Z.E.. Proposto anche in configurazione pianale cabinato, Master Z.E. è uno strumento di lavoro ideale che unisce le consuete capacità di carico di

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un veicolo professionale con la possibilità di accedere liberamente, senza emissioni inquinanti e senza limiti, nei sempre più proibitivi centri cittadini. È senza dubbio il veicolo ideale per effettuare le consegne dell’ultimo miglio. I punti di forza di Master Z.E. sono notevoli: batteria agli ioni di litio di nuova generazione, motore ad alta efficienza energetica da 57 kW/76 cv, autonomia di circa 200 km e tempi di ricarica adeguati alle esigenze degli operatori professionali delle consegne (ricarica al 100 per cento in 6 ore con wall box da 7,4 kW). Senza contare che Master Z.E. propone tutte le soluzioni su misura del network di centri Renault Pro+, brand leader europeo dei furgoni e delle furgonette che assicura un servizio completo di vendita e post-vendita. Estremamente manovrabile anche in fase di parcheggio, confortevole e dalla moderna guidabilità, Master Z.E. furgone soddisfa le esigenze sia di chi si muove principalmente in nelle vie trafficate della città sia di chi alterna all’ambiente urbano tragitti in ambito extraurbano o interurbano. Master Z.E. ha dimostrato di essere un Master a tutti gli effetti affrontando con totale sicurezza anche i percorsi più impegnativi. La batteria di nuova generazione agli ioni di litio “Z.E. 33” da 33 kWh è dotata di una gestione elettronica ottimizzata. La ricarica avviene dalla presa posizionata al lato destro sul montante B, vicino all’apertura della porta anteriore destra. Frutto della competenza di Renault e LG Chem, la batteria - di proprietà - ottimizza la densità energetica non con l’aggiunta di moduli supplementari ma grazie al miglioramento della chimica delle celle. Master Z.E. è anche dotato di un motore elettrico R75 a elevata efficienza energetica, ereditato dalla Zoe e comprovato su Kangoo Z.E., con una potenza di 57 kW/76 cv. La velocità massima di 100 km/h è più che adatta per un utilizzo anche in area extraurbana. Inoltre, attivando

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IDLE I M ONDO TRASPORTI la modalità Eco, le performance del motore vengono limitate, consentendo di prolungare l’autonomia del furgone senza rilevanti rinunce prestazionali (accelerazioni ridotte e velocità massima limitata a 80 km/h). Il motore è prodotto nel sito Renault di Cléon, in Francia, fiore all’occhiello del Gruppo francese per la produzione di motori e trasmissioni a elevato valore aggiunto. L’elettrificazione è a carico della società francese PVI, Power Vehicle Innovation, acquisita dal Gruppo Renault. Master Z.E. prende forma nel sito francese di Batilly, lo stesso dove nascono ben quattro veicoli dei brand Renault, Renault Trucks, Nissan e Opel, tra cui l’inossidabile Master a propulsione tradizionale, riferimento nel suo segmento. Master Z.E. agevola il lavoro con un dispositivo speciale che si chiama Wide View anti-angolo morto, la retrocamera con schermo integrato nel retrovisore interno e il radar di retromarcia. Inoltre, in cabina, il driver e i passeggeri dei sedili anteriori hanno a disposizione un pratico spazio di lavoro con tavolino girevole e portadocumenti integrato nella plancia oltreché numerosi vani portaoggetti ergonomici. Viene fornito anche il centro multimediale connesso con il sistema R-LINK Evolution: Tom-Tom Traffic a comando vocale, gestione dell’autonomia, navigatore per organizzare i percorsi, localizzazione dei punti di carico con Z.E. Trip, e altro ancora. In generale, Master Z.E. propone una gamma di 6 versioni derivanti dalla combinazione di 3 lunghezze e 2 altezze. Le 4 versioni Furgone propongono un volume utile compreso tra 8 e 13 mc e un carico utile da 1 a 1,1 t. La soglia di carico si colloca tra le più basse del segmento (da 54 a 56 cm) e le porte con apertura a 270° facilitano le operazioni di carico e scarico. Le 2 versioni Pianale cabinato sono disponibili in lunghezze L2 (5.530

mm) e L3 (6.180 mm). Il carico utile, rispettivamente di 1.370 kg e 1.350 kg, le trasforma in supporti ideali per allestimenti in carrozzeria Gran Volume, per un carico fino a 22 mc. Nell’ambito della proposta di servizi connessi Renault Easy Connect è stata lanciata la soluzione Easy Connect for Fleet, un ecosistema di servizi connessi per operatori professionali, teso a facilitare la gestione di una flotta di veicoli e ridurne i costi di utilizzo grazie a una connettività sicura e accessibile, nonché a partnership costituite con i principali fornitori di servizi telematici. Ne be-

neficia tutta la gamma della Losanga. Renault Easy Connect for Fleet propone la disponibilità sicura dei dati dei veicoli Renault di una flotta, grazie alla centralina Renault Communication Adapter che si connette all’elettronica del veicolo. Il gestore della flotta non ha più bisogno di procurarsi le informazioni presso il conducente o direttamente nel veicolo, poiché la centralina telematica consente di raccogliere le informazioni utili, a distanza e in tempo reale: chilometraggio, autonomia, posizione geo grafica, consumo, pressione dei pneumatici, alert tecnici, chilometri restanti fino alla ma-

La presa per la ricarica e il vano di carico del Master Z.E..

nutenzione successiva. Easy Connect for Fleet consente, di conseguenza, di ridurre i costi di utilizzo della flotta e ottenere significativi guadagni in termini di consumo, gestire e anticipare la manutenzione; facilitare la gestione della flotta con una buona visibilità della flotta a partire da dati affidabili, precisi e diversificati; realizzare una guida ecoresponsabile che tenga in considerazione la diminuzione dei costi, la riduzione delle emissioni di CO2, il rafforzamento della sicurezza migliorando il comportamento al volante. Poiché le esigenze degli operatori professionali sono molto diverse da un mestiere all’altro, con una grande varietà di attività e specificità proprie a ogni Paese, Renault ha siglato partnership con fornitori di servizi telematici (Telematics Service Providers -TSP) che sviluppano strumenti adeguati alle singole attività. Facendo capo ai TSP, Renault assicura la raccolta dei dati provenienti dai veicoli tramite server sicu-

ri. I dati vengono poi elaborati dai TSP e vanno ad alimentare i loro servizi, commisurati all’attività del cliente. Il professionista che non utilizza ancora servizi telematici per la sua attività può trovare la soluzione più indicata per il suo settore tra le proposte dei TSP partner, e gestire la sua flotta di veicoli Renault. Il professionista che invece ha già adottato il servizio telematico di un TSP partner, può implementare Renault Easy Connect for Fleet per la raccolta dei dati dei veicoli Renault. Inoltre, il Gruppo Renault propone agli operatori professionali, tramite la sua filiale RCI Bank and Services, un nuovo strumento innovativo denominato “Fleet Asset and Tracking Management”, che associa tutte le informazioni necessarie alla gestione operativa di una flotta: servizi finanziari dettagliati, dati sui veicoli in tempo rea le, geolocalizzazione ed eco-driving. Questo servizio, totalmente nuovo, è accessibile su tutti i supporti digitali.

Cruscotto, plancia e design esterno sono quelli, noti, del large van di Renault, guerriero della Losanga nel segmento dei furgoni di grandi dimensioni. Anche la versione a zero emissioni conferma le qualità innate della gamma.

Carta d’identità

Nome: Master Z.E. Cognome: Renault Configurazione: furgone Motore e catena di trazione: sincrono con rotore a bobina. Potenza max: 57 kW/ 76 cv. Coppia max: 225 Nm. Trazione: anteriore. Velocità max: 100 km/h. Scatola del cambio: riduttore, 1 rapporto in avanti. Batteria: ioni di litio; massa: 255 kg; capacità: 33 kWh; struttura: 48 moduli /192 celle; tensione: 400 V. Tempi di ricarica: wall box/colonnina 7,4 kW: 6 ore; wall box/colonnina 3,7 kW: 11 ore; presa domestica 2,3 kW: 17 ore. Dimensioni (mm): lunghezza: 5.048 (L1), altezza: 2.499 (H2); larghezza: 2.070. Autonomia: 193 km. Consumo di energia elettrica: 210 WH/KM. Emissioni CO2 (g/km): 0. Volume: 10,8 mc. Carico utile: 1.056 kg. Produzione: Batilly (Francia)

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IDLE I M ONDO TRASPORTI LA NUOVA GAMMA CITROËN JUMPER 2019 ISPIRATA AL MONDO DEL LAVORO

L’amico dei professionisti IL FURGONE JUMPER, CONNUBIO DI ROBUSTEZZA E GRANDE CAPACITÀ DI CARICO, POTENZIA ORA LE SUE PRESTAZIONI E AMPLIA L’OFFERTA, PER ADATTARSI A TUTTI GLI USI E SODDISFARE LE ESIGENZE DELLE VARIE CATEGORIE DI PROFESSIONISTI. LA NUOVA GAMMA SI ARTICOLA SU UNA GRANDE VARIETÀ DI VERSIONI, CON 4 LUNGHEZZE DISPONIBILI (L1, L2, L3, L4) SU 3 PASSI (3 M, 3,45 M, 4, 04 M) E 3 ALTEZZE (H1, H2, H3), PER UN TOTALE DI 8 VERSIONI, DA 8 A 17 MC PER LA VERSIONE FURGONE LAMIERATO, E DA 5 A 9 POSTI PER IL COMBI. IL MOTORE DA 2.0 LITRI VIENE SOSTITUITO CON IL 2.2 LITRI BLUEHDI ABBINATO AL CAMBIO MECCANICO A 6 RAPPORTI E PROPOSTO CON 3 LIVELLI DI POTENZA: BLUEHDI 120, BLUEHDI 140 S&S, BLUEHDI 165 S&S.

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FABIO BASILICO MILANO

on solo nuovo Berlingo Van e Jumpy. An che la nuova gamma Jumper 2019, attualizzata e ispirata ai professionisti, concorre a definire l’importanza strategica del mercato dei veicoli commerciali per la marca Citroën. Presente sul mercato dei veicoli commerciali leggeri dal 1928, con una serie di veicoli innovativi lanciati negli anni come C4 Furgone, Type H e 2CV Furgonetta, la Casa francese vanta una competenza universalmente riconosciuta nel settore. In Europa, nel 2018, Citroën ha registrato un incremento del 3,5 per cento, superiore a quella del mercato (+3 per cento), conquistando una quota di mercato del 9,5 per cento. Citroën entra quindi nella Top 5 delle marche più vendute in Europa, con una dinamica sostenuta dal successo europeo dei suoi recenti lanci come Jum py/SpaceTourer (oltre 140mila vendite dal lancio nel 2016) e Nuovo Berlingo Van/Berlingo (già oltre 80.000 vendite dal lancio nel settembre 2018). In Francia, nel 1° trimestre 2019, con una crescita autovetture +

veicoli commerciali leggeri ampiamente superiore al mercato (+5,6 per cento su un mercato a +0,2 per cento), Citroën è la marca francese con il maggior incremento dall’inizio dell’anno. Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, Citroën totalizza quasi 18.600 immatricolazioni su 3 mesi, con il 15,2 per cento di quota mercato. Il furgone Jumper, connubio di robustezza e grande capacità di carico, potenzia ora le sue prestazioni e amplia l’offerta, per adattarsi a tutti gli usi e soddisfare le esigenze delle varie categorie di professionisti. La nuova gamma si articola su una grande varietà di versioni, con 4 lunghezze disponibili (L1, L2, L3, L4) su 3 passi (3 m, 3,45 m, 4, 04 m) e 3 altezze (H1, H2, H3), per un totale di 8 versioni, da 8 a 17 mc per la versione furgone lamierato, e da 5 a 9 posti per il Combi. Citroën Jumper propone un design decisamente moderno e un comfort di riferimento. Il frontale esprime dinamismo e robustezza, con i proiettori dotati di DRL a LED; il posto di guida è confortevole; l’architettura e l’ergonomia facilitano l’uso e in particolare le operazioni di

carico quotidiane grazie all’ottima accessibilità e al rapporto tra il volume utile e la sagoma esterna ai massimi livelli. Jumper, destinato a un ampio pubblico di professionisti, come artigiani, operatori dell’edilizia e delle consegne, società di servizi, collettività, è un vero ufficio mobile con una soluzione mirata a ogni attività, per un comfort su misura nei cantieri, sulle strade o in città, e una configurazione “à la carte”: con un upgrade di gamma per ogni utilizzo e un’ampia gamma di opzioni. Quattro le versioni disponibili, a seconda dei mercati, di cui due totalmente nuove: Worker e Driver, che si distinguono per la filosofia, l’utilizzo e le caratteristiche specifiche. Jumper Worker è destinato ai professionisti che trasportano attrezzature e collaboratori in tutti i tipi di cantieri, a volte di difficile accesso. Si riconosce per gli archi delle ruote neri, la lamiera di protezione sotto al motore e i paraspruzzi anteriori (per tutte le versioni) e posteriori (per la versione furgone). Pro pone anche un’ottima motricità con la funzione Intelligent Traction Standard abbinata agli pneumatici all seasons e all’Hill

Assist Standard. A bordo sono disponibili anche: climatizzazione con cassettino portaoggetti ventilato, sistema audio con kit viva voce Bluetooth e presa USB, regolatore/limitatore di velocità e tavolino ripiegabile nella plancia. Jumper Driver è studiato per le imprese che effettuano tutti i giorni lunghi tragitti per consegne in zone urbane ed extraurbane. Si distingue per il comfort su strada e per la presenza di equipaggiamenti come la presa di carica USB, i fari fendinebbia, la telecamera di retromarcia, il sistema di navigazione e il Pack Safety (che comprende l’Active Safety Brake, l’Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, l’accensione automatica degli anabbaglianti, la commutazione automatica degli abbaglianti, la funzione tergicristallo automatico e il riconoscimento dei car telli stradali). Queste nuo ve versioni possono già essere ordinate, e sono disponibili insieme a nuove proposte della fascia base e centrale della gamma denominate Standard (ABS, ESP, airbag conducente, funzione Hill Assist, presa 12V, paratia lamierata piena) e Business (con assistenza posteriore al parcheggio e si-

stema audio MP3 su touch screen a colori da 5” e sedile lato guida con appoggiagomito, regolazione in altezza e lombare). Nell’ambito del programma Citroën Advanced Comfort e per migliorare la tranquillità quotidiana di artigiani o addetti alle consegne, la gamma Jumper 2019 si arricchisce di nuovi equipaggiamenti al servizio del comfort, della sicurezza e della manovrabilità. Il veicolo propone il sistema di sorveglianza dell’angolo morto (che tiene in considerazione anche la presenza di un rimorchio), l’avviso di traffico posteriore, che rileva i veicoli provenienti da sinistra o destra, entro una distanza di 50 metri, quando si inserisce la retromarcia. Jumper prevede anche la Citroën Connect box (che controlla i consumi di carburante, e comprende la tracciabilità dei veicoli in caso di furto, la localizzazione permanente del veicolo destinato alle flotte, il monitoraggio della manutenzione e l’EcoDriving). Come nuovo Berlingo Van e Jumpy, la nuova gamma Jumper si adatta a tutti gli usi, urbani ed extraurbani, e propone un’insonorizzazione particolarmente curata e sospensioni dal comfort unico, un comportamento su strada dinamico, grande piacere di guida e costi di utilizzo ottimizzati. Tutte queste evoluzioni anticipano la nuova normativa Euro 6, con motorizzazioni di ultima generazione efficienti in termini di consumi e di emissioni di CO2. Il motore da 2.0 litri viene sostituito con il motore 2.2 litri BlueHDI, più virtuoso. È abbinato al cambio meccanico a 6 rapporti, ed è proposto a catalogo con 3 livelli di potenza, da 120 a 165 cavalli: BlueHDi 120, BlueHDi 140 S&S, BlueHDi 165 S&S. Citroën ha anche confermato l’arrivo nei prossimi mesi di una versione 100 per cento elettrica del furgone Jumper, presentata in prima mondiale al Salone di Birmingham a fine aprile. Prodotto in Italia nel sito di Sevel in Val di Sangro, poi elettrificato e omologato dal partner BD AUTO, Jumper Electric andrà a completare l’offerta full electric destinata i professionisti, al fianco di Berlingo Electric. Citroën riconferma così il suo obiettivo di proporre nel 100 per cento della sua gamma autovetture e veicoli commerciali una versione elettrificata entro il 2025.

Il nuovo Berlingo è ora disponibile anche con motore PureTech 130 abbinato al cambio EAT8

PIÙ POTENZA PER IL MULTISPAZIO A partire da agosto, la gamma motori del multispazio Citroën Berlingo presenta un’importante novità: la disponibilità, su tutti i livelli di allestimento e su tutte le versioni, del motore benzina PureTech in versione da 130 cv abbinato al cambio automatico a 8 rapporti EAT8. Commercializzato dal secondo semestre 2018, il nuovo Berlingo rappresenta la versione rin novata di un modello di riferimento del Double Chevron, nato nel 1996 e protagonista nel seg-

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mento dei Multispazio. Una terza generazione che porta avanti la storia di una silhouette particolare, semplice e funzionale, innovativa nel tempo, diventata punto riferimento per tempo libero e famiglia. Il PureTech 130 è un motore moderno, a iniezione diretta, dotato anche di filtro antiparticolato GPF (per quattro anni consecutivi vincitore dell’ambito premio Engine of the Year), dal carattere molto vivace, capace di offrire ottime prestazioni, consumi ridotti e una grande

fluidità di guida. La gamma motori di Berlingo, completamente rispettosa della normativa Euro 6.2 e quindi dell’ambiente, offre prestazioni e nel contempo consumi ed emissioni ridotte. Protagonisti delle performance complessive sono anche le due versioni diesel rappresentate dai motori BlueHDi S&S da 100 e 130 cavalli, quest’ultima anche con cambio au tomatico a 8 rapporti. Il multispazio francese è disponibile in due misure, M e XL da 4,40 m e 4,75 m, da 5 e 7 posti.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI GRUPPO MALDARIZZI / IL SERVIZIO FA BRECCIA IN TRE ECCELLENZE PUGLIESI

Service Concierge l’assistenza è ospitalità PAPARELLA LOGISTICA DI RUVO DI PUGLIA, GIELLE DI ALTAMURA E AF LOGISTICA DI MODUGNO SCELGONO L’ASSISTENZA TAILOR MADE DELLE CONCESSIONARIE DI PUGLIA E BASILICATA, SOTTOFORMA DELLA NUOVA TIPOLOGIA DI SERVIZIO CHE PRENDE IL NOME DALLA STORICA FIGURA DEL PORTIERE DEGLI ALBERGHI SIGNORILI. “ACCOGLIAMO IL CLIENTE AL SUO INGRESSO PER LA CONSEGNA DEL VEICOLO E SIAMO AL SUO FIANCO IN OGNI MOMENTO PER QUALSIASI NECESSITÀ”,

C

MAX CAMPANELLA BARI

hi non ricorda il “concierge”, quella figura vecchio stampo del portiere di un albergo signorile chiamato ad accogliere i clienti e seguirli, rimanendo a loro disposizione per ogni necessità. Negli anni, quella figura professionale sinonimo di ospitalità si è evoluta: oggi al Concierge negli hotel più lus suosi è dedicato un corner con personale preparato ad aiutare i clienti a orientarsi in ogni scelta, per rendere loro il soggiorno un’esperienza il più piacevole possibile. Individuando in queste mansioni la mission del proprio servizio di assistenza, Maldarizzi Automotive SpA ha coniato il termine Service Concierge, tipologia di servizio con cui il colosso della distribuzio-

AFFERMA IL CAVALIER

MALDARIZZI. ne automotive al Sud, presieduta dal cavalier Francesco Maldarizzi, resta a disposizione delle aziende clienti sin dall’inizio, dal loro arrivo per la consegna e per l’intera durata della vita del veicolo. ALL’ESTREMO DEL CONCETTO

Il Service Concierge naturalmente assume un significato ancor più importante quando si rivolge ad aziende che fanno del trasporto il loro core business o che utilizzano un parco veicoli strategico per la loro attività. “Da sempre - spiega il cavalier Maldarizzi - l’assistenza rappresenta un punto di forza del nostro gruppo aziendale. Con il Service Concierge intendiamo e stre mizzare questo concetto - afferma Biagio Petrarolo a capo della

divisione Maldarizzi 4BUSINESS sottolineando l’assoluta disponibilità con cui il Gruppo Maldarizzi e il suo team sono pronti a soddisfare le esigenze del cliente. La nostra mission non è vendere un veicolo: la consegna di quest’ultimo è l’inizio di un percorso durante il quale il cliente viene accompagnato e può essere certo che, in qualunque momento, ha un riferimento cui rivolgersi per ogni necessità”. Service Concierge è tut t’al tro che uno slogan. Il servizio è a tal punto pratico e operativo da essere stato scelto da tre aziende dell’eccellenza pugliese: Gielle Industries, Paparella Logistica, e AF Logistica, tut te con sede nella provincia di Bari. Con sede a Altamura e più di mezzo secolo di esperienza nel campo della sicurezza antincendio, di cui ha fatto il suo core business,

Il commendatore Luigi Galantucci, timoniere di Gielle Industries.

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Uno dei veicoli Paparella Logistica e, in alto, quelli di Gielle Industries forniti da Maldarizzi Automotive.

Gielle è diventata una delle aziende leader in Europa nella progettazione e produzione di sistemi automatici antincendio. Innovazione tecnologica, qualità e internazionalizzazione sono i punti di forza che hanno reso Gielle una delle più qualificate aziende in que sto campo. “Controlli, pro ve e manutenzioni periodiche - spiega il commendator Luigi Galantucci - sono operazioni indispensabili per avere impianti sempre efficienti e pronti al funzionamento. Gielle garantisce un servizio di assistenza globale, non limitato ai propri prodotti, che mira a rispondere a tut te le esigenze del cliente. Il per sonale è altamente qualificato e impegnato in un’evoluzione continua per garantire il

servizio migliore con obbiettivi sempre più alti. L’installazione di impianti antincendio sono garantiti da un servizio post vendita completo per tutta la vita del progetto, a partire dall’installazione e per tutto il periodo di impiego del sistema, con garanzia di compatibilità e reperibilità dei prodotti forniti”. Gielle possiede un portafoglio clienti di tutto rispetto, dal Comune di Milano all’Asl di Bari, Eni, Trenitalia, Lidl, Ferrero, Arsenali Militari, Camera dei Deputati, Poste Italiane ecc. Le attività vengono svolte grazie a una presenza capillare dell’azienda in tutta Italia. Il parco veicoli è co stituito da circa 130 segue

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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI seguito

Service Concierge l’assistenza è ospitalità

Lo schieramento dei veicoli di AF Logistica, flotta al servizio della ristorazione collettiva in cui sono presenti i Fiat Doblò allestiti frigo forniti da Maldarizzi Automotive.

mezzi di differenti brand e dimensioni, dal Fiat Fiorino al Ford Courier, dal Citroën Berlingo al Volkswagen Caddy, dal Fiat Doblò al Renault Kangoo; tra i medi Mercedes-Benz Vito, Ford Transit Custom, Volkswagen Transporter; tra i furgoni grandi Iveco Daily, Volkswagen Crafter, Ford Transit, Fiat Ducato e Citroën Jumper. Tra i pesanti Volvo attrezzato per operazioni dei vigili del fuoco, I ve co con gru e Mercedes-Benz Actros.

Storica la partnership con il Gruppo Maldarizzi, dal qua le quest’anno Gielle ha acquistato dei Fiat Doblò e Mercedes-Benz Vito. “Solitamente - conclude Galantucci - l’allestimento per i nostri veicoli è full optional: abbiamo officine di riferimento qualificate che si occupano periodicamente delle manutenzioni”. Operativa nei trasporti internazionali e logistica integrata, fondata nel 1945 da Nicola Paparella per

trasporto di masserizie e vino in ambito nazionale, Paparella Logistica ha il suo sviluppo internazionale quando al timone arriva la seconda generazione nella persona di Giuseppe Paparella, attuale Amministratore unico. “La nostra clientela - spiega Michelangelo Paparella, terza generazione - è costituita da aziende internazionali operative nei settori cruciali dell’industria civile e militare, a esclusione degli alimentari e del food in generale. Abbiamo un parco veicoli costituito da vetture furgonate, furgoni, motrici di tutte le portate, bilici con centinati e furgonati e mezzi per il trasporto di merce oversize in par tenza da e per la Puglia e su tutto il territorio europeo; il resto del mondo viene coperto con la collaborazione di vettori specializzati nel trasporto aereo e marittimo”.

della reattività ed economicità possibile, al fine di poter bloccare i mezzi per il minor tempo possibile e con il minor costo possibile”. AF Logistica sorge sull’esperienza maturata dal fondatore nel settore della distribuzione alimentare a temperatura controllata, prima nel retail, lavorando con aziende leader nel settore del trasporto e della logistica, imparando le tecnologie e le strategie del momento, poi nel settore della ristorazione e della micro

horeca, ristorazione collettiva, retail: tutte aziende che necessitano della distribuzione di prodotti alimentari in multi temperatura. “Il parco veicoli - precisa Conti - comprende tutte le tipologie e grandezze che ci sono sul mercato, in particolare dal 140 al 35 q per la micro distribuzione. I nostri mezzi sono caratterizzati da allestimento dei cassoni con celle frigorifere, paratie, doppio impianto frigo, sponda idraulica, termo registratore anche

VEICOLI A NORMA

Il Cavaliere del Lavoro Francesco Maldarizzi, manager di grandi qualità, è il fondatore del gruppo omonimo.

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Rispondere alle ultime normative di legge in fatto di ambiente e sicurezza ed essere omologate per il trasporto di tutte le merci in ADR dagli esplosivi ai radioattivi sono le caratteristiche dei veicoli di Pa parella Logistica. “Sono ormai molti anni - prosegue Michelangelo Paparella - che ci serviamo da Maldarizzi, gli ultimi acquisti sono rappresentati da due vetture aziendali premium Alfa Romeo e due veicoli Fiat Ducato, un centinato e un furgonato. Abbiamo una piccola officina interna, che effettua assistenza h 24 in convenzione con le principali officine autorizzate per i relativi brand. L’esigenza cui risponde il Gruppo Maldarizzi e che è alla base della partnership è avere il massimo

Ettore Conti, Amministratore di AF Logistica.

distribuzione, curando in maniera particolare l’ultimo miglio. “Abbiamo dedicato - spiega Ettore Conti, Amministratore della società pugliese - molto impegno e risorse allo sviluppo tecnologico e all’informazione, per assicurare al la clientela un servizio adeguato e un’assistenza costante. Possiamo garantire una distribuzione capillare sul territorio del Centro Sud, con veicoli multi temperatura. Inoltre, sono state realizzate, nei punti più nevralgici dei capoluoghi più importanti, piattaforme munite di celle sia frozen sia fresh, nonché spazi ambient per garantire la conservazione dei prodotti e una flotta di mezzi che ne garantiscano la distribuzione”. I clienti che si rivolgono a AF Logistica appartengono al settore

dove non previsto per legge e celle frigorifere sportellate”. IL FREDDO RADDOPPIA

Il Gruppo Maldarizzi ha fornito alla società - con sede principale a Modugno e piattaforme a Roma, Pavia, Napoli, Cosenza e Catania 15 Fiat Doblò, allestiti con celle frigorifere, munite di paratia per garantire la doppia temperatura. “Sono al lavoro - afferma Conti per il servizio dedicato alla consegna delle spese a domicilio per conto delle insegne più importanti presenti nel Centro Sud Italia”. Un impegno importante e complesso che ha trovato nel Gruppo Maldarizzi un valido e puntuale sostenitore.

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• TAN (fisso) 4,10% • TAEG 4,88%


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IDLE I M ONDO TRASPORTI

CON UNA DISTINTIVA COLORAZIONE VERDE BRILLANTE E UNA PERSONALIZZAZIONE ADESIVA BIANCA A RIMARCARE IL VALORE DELLA

“E-MOBILITY”, I TRE MAN ETGE DELL’AZIENDA AUSTRIACA SI NOTANO SUBITO MENTRE PERCORRONO LE STRADE DI

SALISBURGO E DINTORNI. I TRE FURGONI VANNO AD AGGIUNGERSI AL VEICOLO DA DISTRIBUZIONE

MAN TGM

ELETTRICO GIÀ IN UTILIZZO PRESSO QUEHENBERGER.

L’INFRASTRUTTURA DI RICARICA PER TUTTI I VEICOLI ELETTRICI DI

QUEHENBERGER SI TROVA NELLA SEDE DI BERGHEIM.

QUEHENBERGER LOGISTICS / DISTRIBUZIONE SOSTENIBILE CON L’ELETTRICO MAN

eTGE sempre più convincente

S

FABIO BASILICO SALISBURGO

u MAN eTGE ha deciso di investire anche l’austriaca Quehenberger Logistics nella convinzione che l’elettrico tedesco sia un valido strumento operativo per centrare l’obiettivo di rendere la logistica della città del futuro il più ecologica possibile. Con una volutamente distintiva colorazione verde bril lante e una personalizzazione adesiva bianca a rimarcare il valore della “e-mobility”, i tre MAN eTGE dell’azienda Quehenberger si notano subito mentre percorrono le strade di Salisburgo e dintorni. I tre furgoni vanno ad aggiungersi al veicolo da distribuzione MAN TGM elettrico già in utilizzo presso Quehenberger. I veicoli da 3,5 tonnellate vengono impiegati ovunque sia necessaria una logistica silenziosa e pri va di emissioni e in situazioni in cui il camion elettrico MAN a tre assi da 26 tonnellate risulta essere troppo grande o pesante per essere utilizzato. “Offrire una distribuzione locale senza emissione di CO2 nei centri urbani diventerà un requisito indispensabile in futuro - dice Christian Fürstaller, CEO e Managing Partner di Quehenberger Logistics GmbH MAN eTGE ci ha permesso di continuare a espandere la nostra logistica silenziosa e sen za emissioni per i nostri clienti della moda e della vendita al dettaglio “. Fürstaller ritiene inoltre che i furgoni a batteria offrano un altro importante vantaggio: “La mobilità elettrica ci consente di ridurre la quantità di traffico nelle ore di punta, poiché ci permette di anticipare le consegne durante i periodi notturni e al mattino presto”. A eccezione del rumore di rotolamento dei pneumatici, i furgoni elettrici sono praticamente silenziosi durante gli spostamenti, il che significa che è possibile iniziare le consegne molto presto la mattina. Quehenberger effettua le consegne ai clienti che si trovano nella zona centrale di Salisburgo già alle 4:30 del mattino

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Accanto al MAN eTGM l’azienda di trasporto austriaca Quehenberger Logistics ha inserito nella flotta tre furgoni elettrici del Leone.

- molto in anticipo rispetto all’orario di apertura delle attività commerciali - e senza disturbare i residenti. Le batterie che equipaggiano i veicoli elettrici TGE non vanno a inficiare il volume di carico, che rimane di 10,7 mc. Il cliente può anche personalizzare il veicolo in funzione delle proprie esigenze. I veicoli da 3,5 tonnellate vengono impiegati per trasportare piccoli pallet, pacchi di piccole e medie dimensioni, ma spesso anche merci appese: quest’ultima tipologia di trasporto è resa possibile

grazie alla presenza di barre di fissaggio che possono essere spostate con facilità. Inoltre, l’altezza del vano di carico consente all’operatore di muoversi comodamente per recuperare e scaricare le merci da consegnare. L’elettrico MAN si distingue anche per l’ampia gamma di equipaggiamenti di serie, tra cui il sedile del conducente Comfort Plus, il parabrezza riscaldato, il sistema di Infotainment MAN Media Van Navigation, il sistema di frenata di emergenza avanzato EBA, il controllo

automatico della velocità, l’attivazione del Lane Guard System, l’assistente per la protezione laterale, la telecamera posteriore e i fari a Led. Tutto ciò rende eTGE un veicolo comodo e sicuro con il quale effettuare le quotidiane attività di distribuzione in ambito urbano ed extraurbano. L’infrastruttura di ricarica per tutti i veicoli elettrici di Quehenberger si trova nella sede di Bergheim, a circa dieci minuti da Salisburgo. È qui che i furgoni e il TGM iniziano i loro viaggi quotidiani. Questo sito pre-

senta una stazione di ricarica da 22 kW, che combina prese ad alta tensione AMMAX Mennekes per i furgoni eTGE e una wallbox AMTRON Mennekes per l’eTGM. Come già accaduto per il truck eTGM, Quehenberger condividerà, con MAN, i dati raccolti dall’attività di distribuzione con eTGE. I dati acquisiti grazie alla quotidiana attività degli operatori logistici e al loro riscontro, serviranno al costruttore per implementare e perfezionare i propri studi in materia di mobilità elettrica.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI CONTINUA LA FORNITURA DI FORD RANGER AI VIGILI DEL FUOCO

Specialista delle emergenze

I

GUIDO PRINA ROMA

l pick-up Ranger si distingue per le sue qualità operative. Ford Italia sta portando avanti la fornitura al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, iniziata con 100 u ni tà nel 2018, degli esemplari di Ranger a doppia cabina, motorizzazione diesel e cambio automatico destinati agli interventi operativi che prevedono anche percorsi in off road per raggiungere tempestivamente le aree territoriali geograficamente più complesse. Entro la fine del 2019 le unità in servizio saranno 250. Non solo. Al fine di formare il personale operativo dedicato agli automezzi, Ford Italia ha organizzato un seminario informativo sui Ranger dedicato agli Istruttori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per illustrare le principali caratteristiche del pick-up best seller dell’Ovale Blu, finalizzate al tipo d’impiego richiesto e le tecniche di guida più appropriate per il miglior utilizzo. Il seminario, che si è tenuto presso la Scuola di Formazione Operativa Vigili del Fuoco a Montelibretti (Roma), ha coinvolto per due settimane gli istruttori in sessioni sia teoriche sia pratiche, direttamente sulla pista dedicata all’off road con l’obiettivo di fornire conoscenze e approfondimenti sulle tecnologie presenti a bordo del Ford Ranger. La cerimonia di presentazione del seminario informativo è avvenuta alla presenza di Fabrizio Faltoni, Presidente e Amministratore delegato di Ford Italia, Marco Bura-

FORD ITALIA STA PORTANDO AVANTI LA FORNITURA AL

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, INIZIATA CON 100 UNITÀ NEL 2018, DEGLI ESEMPLARI DI

RANGER A DOPPIA CABINA, MOTORIZZAZIONE DIESEL E CAMBIO AUTOMATICO.

ENTRO LA FINE DEL 2019 LE UNITÀ IN SERVIZIO SARANNO

250. AL FINE DI FORMARE IL PERSONALE OPERATIVO DEDICATO AGLI AUTOMEZZI,

FORD ITALIA HA ORGANIZZATO UN SEMINARIO INFORMATIVO

RANGER DEDICATO AGLI ISTRUTTORI DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO PER ILLUSTRARE LE

SUI

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL PICK-UP BEST SELLER DELL’OVALE BLU. glio, Direttore Veicoli Commerciali Ford Italia, Guido Parisi, Direttore Centrale dell’Emergenza, E mi lio

Il seminario organizzato in occasione della presentazione dei pick-up Ranger.

Occhiuzzi, Direttore Centrale della Formazione, e Silvano Barberi, Direttore del le Risorse Logistiche e Strumentali, insieme a dirigenti, funzionari e il personale operativo interessato al settore degli automezzi. “Siamo orgogliosi di continuare il nostro rapporto con le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile, che quotidianamente si occupano di salvaguardare la nostra incolumità di cittadini - ha dichiarato Fabrizio Faltoni - Il nostro pick-up Ranger è a tutti gli effetti un vero membro del team, è importante che i Vigili del Fuoco ne possano conoscere e apprezzare tutte le tecnologie in modo da utilizzarne al meglio le incredibili potenzialità e comprenderne l’alto livello di affidabilità che lo contraddistingue”. I pick-up, modelli a doppia cabina XLT Limited, sono stati sviluppati per essere in grado di adattarsi a ogni scenario di guida e realizzati ad

hoc in accordo alle linee guida ministeriali per rispondere alle specifiche esigenze del Cor po Nazionale dei Vigili del Fuoco: colore e livrea istituzionale, impianto di segnalazione visiva con fari a Led blu, impianto di segnalazione acustica, impianto di comunicazione radio, sistema di scar rabilità ARISMov, gancio di traino e verricello anteriore. Il Ranger è da 4 anni leader indiscusso del segmento dei pick-up, grazie alle sue doti di robustezza, versatilità e al carattere indomito, pronto ad affrontare ogni tipo di sfida, sia urbana sia in off-road. Presto sarà disponibile anche nella versione Ford Per formance Ranger Raptor. Nel 2018, in Europa, le vendite di Ranger hanno raggiunto le 51.500 unità, con una sha re del 28.9 per cento. Successo europeo che continua anche nei primi 5 mesi del 2019, con 21.800 esemplari venduti e una share del 28.9 per cento. Anche in

Italia, nel 2018, Ford Ranger è stato il pick-up più apprezzato dai clienti con oltre 2.860 esemplari venduti e una share del 32 per cento. Andamento molto positivo che è continuato an che nei primi 5 mesi del 2019 con oltre 1.200 esemplari venduti e una share in costante aumento che segna al momento il 33 per cento. La flotta di pick-up Ranger destinata ai Vigili del Fuoco è realizzata in collaborazione con A.R.I.S. (Applicazioni Rielaborazioni Impianti Speciali), azienda leader nel settore che opera nella progettazione, produzione, allestimento e manutenzione di veicoli ed equipaggiamenti speciali destinati al soccorso tecnico. A.R.I.S. rientra tra gli allestitori riconosciuti dal pro gramma QVM (Qualified Vehicle Modifier) dell’Ovale Blu, nato per garantire il rispetto degli elevati standard di qualità Ford a livello europeo.

Realizzato in collaborazione con Westfalia, segue l’introduzione del Transit Custom Nugget

Camper Concept Big Nugget per veri appassionati M entre in Europa gli appassionati di camper hanno da poco terminato le loro avventure estive a bordo del Transit Custom Nugget, Ford ha svelato il concept di una versione più grande: si tratta del versatile, spazioso e pratico concept Big Nugget, esposto in pompa magna al recente Caravan Salon 2019 di Düsseldorf. Realizzato in collaborazione con Westfalia, azienda specializzata per il mondo del camper, il concept Big Nugget ha una lunghezza di 6 metri ed è basato sul Ford Transit a passo lungo e tetto alto e offre 13 metri cubi di spazio con oltre 2 metri di altezza all’interno. Big Nugget sfrutta al meglio lo spazio extra, creando quattro aree funzionali ben definite. Nella parte

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anteriore, i sedili del conducente e del passeggero possono essere ruotati per offrire maggiore spazio abitativo e un’ampia e confortevole zona pranzo. Al centro del veicolo si trova un’area bagno separata, con servizi igienici, lavabo e doccia completamente integrati, oltre a un pratico angolo cottura con fornello a gas a due fuochi e un frigorifero da 70 litri. Nella parte posteriore, la zona notte presenta un letto lungo 2 metri disposto sul veicolo in modo da poter ospitare comodamente due adulti. Lo spazio abitativo può anche essere riconfigurato per ospitare altri due occupanti. L’Ovale Blu sta valutando l’introduzione del concept Big Nugget nei mercati europei, da offrire insieme al Transit Custom Nugget già in commercio.

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IDLE I M ONDO TRASPORTI

FLOTTA COMPOSTA ESCLUSIVAMENTE DA

CRAFTER PER IL CORRIERE DHL EXPRESS. LA FORNITURA COMPRENDE 30 CRAFTER FURGONE, 5 CRAFTER AUTOTELAIO E 3 ECRAFTER. GLI ALLESTIMENTI SONO STATI REALIZZATI DA

GEMA E BAMA. FONDAMENTALE IL RUOLO DEL GRUPPO MARTINI, GRAZIE AL QUALE

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI CONSOLIDA IL SUO INGRESSO NEL MERCATO DEI COURIER.

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI REALIZZA E CONSEGNA 38 VEICOLI PER DHL EXPRESS

Crafter al gran completo

C

LINO SINARI VERONA

rafter sbanca tutti ed entra in pompa magna nella flotta del corriere DHL Express. Volkswagen Veicoli Commerciali ha consegnato al leader mondiale del trasporto espresso internazionale una flotta composta esclusivamente da veicoli della gamma dell’ammiraglia van del costruttore tedesco. La fornitura comprende 30 Crafter furgone, 5 Crafter autotelaio e 3 e-Crafter 100 kW/136 cv. I 30 furgoni, con passo medio e tetto alto, e i 5 autotelaio sono tutti dotati di potente motore 2.0 TDI 103 kW/ 140 cv. Fondamentale il ruolo del Gruppo Martini, grazie al quale Volkswagen Veicoli Commerciali consolida il suo ingresso nel mercato dei courier. La presenza dei 3 e-Crafter con motore elettrico segna un passo importante per Volkswagen Veicoli Com merciali: l’ingresso delle motorizzazioni alternative nel settore dei corrieri, rendendo la consegna nei cen-

tri urbani più fruibile e sostenibile. Dal la consapevolezza del proprio ruolo e degli impatti generati dalle proprie attività, il DP DHL Group ha

adottato la preservazione dell’ambiente come elemento portante della propria strategia di lungo termine: “Living Responsibility” sintetizza

una filosofia di azione attraverso cui DHL vuole ottenere i migliori risultati nel proprio settore attraverso una crescita sostenibile.

Gli allestimenti dei 30 Crafter furgone e dei 3 e-Crafter sono firmati Gema. L’azienda fiorentina, leader nella progettazione e produzione di allestimenti per veicoli commerciali, ha allestito i veicoli con delle particolari scaffalature proprie del mercato dei courier, consentendo una migliore gestione dello spazio e una velocizzazione di processo. Diversamente, i 5 Crafter autotelaio montano una furgonatura firmata Carrozzeria Bama, azienda specializzata di Ponsacco (Pi). Continua intanto a rafforzarsi la collaborazione tra Volkswagen Veicoli Commerciali e il provider Gruppo Martini che con ta società di trasporto nel mondo del corriere espresso come Mdl, Malo, Logmar, Apolo, Mittere, Motus, al quale sono stati già consegnati 208 Crafter, 88 dei quali saranno dedicati a DHL. Questa proficua e longeva partnership consente a Volkswagen Veicoli Commerciali di rafforzare la sua posizione di leadership nel mercato dei courier.

Volkswagen Veicoli Commerciali consegna nel mondo quasi 260mila veicoli

Il primo semestre conferma i buoni risultati

D

a gennaio a giugno 2019 Volkswagen Veicoli Commerciali ha consegnato 259.400 Transporter, Caddy, Amarok e Crafter a clienti sparsi in tutto il mondo. Un valore che eguaglia esattamente quello raggiunto lo scorso anno nello stesso periodo. Grazie ai 182.800 veicoli consegnati ai clienti dell’Europa occidentale, è stato possibile superare le consegne dello scorso anno, facendo così registrare una crescita dell’1,4 per cento. Il volume delle consegne in Europa occidentale è stato influenzato soprattutto dai 5 mercati principali di riferimento continentale: Germania con 68.100 veicoli (-0,3 per cento), Regno Unito

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con 26.100 veicoli (+6,3 per cento), Spagna con 10.200 veicoli (+20,7 per cento), Francia con 10.100 veicoli (+1,5 per cento) e Italia con 7.200 veicoli (+9,6 per cento). In Europa orientale dall’inizio dell’anno sono stati con segnati 23.900 veicoli (+16.5 per cento). Per quanto riguarda Nord America e Sud America, il brand tedesco ha consegnato 4.500 veicoli (+23,7 per cento) ai clienti messicani (mercato nordamericano) e 19.100 (-15.5 per cento) a quelli del Sud America. In Africa sono stati consegnati 11.700 veicoli (+43.8 per cento), nella regione A sia-Pacifico 11.800 (-11.0 per cento) e in Medio Oriente 5.500

(-49,3 per cento). Nel semestre, le consegne della gamma T sono state 103.300 (-3,5 per cento), quelle di Caddy 82.500 (-2,3 per cento) e, a seguire, Amarok con 37.200 veicoli (-9,2 per cento) e Crafter con 36.100 veicoli (+34,9 per cento). Nel solo mese di giugno, Volkswagen Veicoli Commerciali ha consegnato 44.400 veicoli in tutto il mondo (-10,0 per cento). Quest’ultimo valore risulta tuttavia negativo solo a confronto con quello di giugno 2018, mese in cui, dopo la temporanea sospensione delle consegne dei T6 immatricolati come autovetture, le stesse erano riprese facendo registrare valori eccezionalmente elevati.

N° 283 / Ottobre 2019


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VEICOLI COMMERCIALI

IDLE I M ONDO TRASPORTI MERCEDES-BENZ VANS / NUOVO PROGRAMMA CERTIFIED

Usato sì, ma solo premium IN LINEA CON LA STRATEGIA DI BEST CUSTOMER EXPERIENCE 4.0 DEL GRUPPO DAIMLER, LA STELLA SI LASCIA ALLE SPALLE USED 1 E PRESENTA UN’INTERA GAMMA DI VEICOLI COMMERCIALI USATI E GARANTITI. “NASCE UN’OFFERTA QUALIFICATA CHE CI PERMETTERÀ DI CONQUISTARE NUOVI CLIENTI E ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELLA NOSTRA RETE”, AFFERMA

DARIO ALBANO, MANAGING DIRECTOR MERCEDES-BENZ VANS ITALIA.

M

MICHELE S. ALTIERI ROMA

ercedes-Benz fa tesoro di oltre trent’anni di esperienza nel mercato dell’usato premium e lancia Certified, programma che riunisce l’offerta della Stella sotto un'unica famiglia, suddivisa in tre brand: Mercedes-Benz Certified, Mercedes-AMG Certified e smart Certified. Il nuovo programma firmato dalla Casa di Stoccarda introduce inediti elementi di valore e innovazione, in linea con la strategia di Best Customer Experience 4.0 del Gruppo Daimler. Nell’ambito di questa rivoluzione, Mercedes-Benz Vans si lascia alle spalle Used 1 e apre una nuova porta di accesso al mondo dei veicoli commerciali della Stella, offrendo i servizi e l’esperienza di acquisto del nuovo. L’obiettivo è fornire ai professionisti un’ulteriore possibilità di scelta, accanto all’offerta di veicoli nuovi, per rispondere in maniera personalizzata alle esigenze dei clienti nel mercato dell’usato, un canale estremamente complesso che richiede trasparenza e valore, soprattutto nel segmento dei veicoli commerciali dove questi

elementi costituiscono imprescindibili criteri di scelta. Per accedere al programma Certified i veicoli devono superare oltre cento controlli e un’anzianità non supe-

riore ai sei anni e 250mila chilometri. Solo così è possibile assicurare ai professionisti le “promesse” di Certified: certificazione della storia e dell’effettivo chi-

lometraggio, rete europea dedicata, fino a 24 mesi di garanzia per veicoli con anzianità inferiore ai sei anni e 160mila chilometri, nessun costo di assistenza per i

primi sei mesi e 10mila km, revisione non più vecchia di tre mesi, 12 di mobilità garantita in caso di fermo del veicolo e predisposizione ai servizi di Mercedes PRO. Il trade-in dell’usato e la possibilità di usufruire di servizi finanziari dedicati arricchiscono ulteriormente l’offerta Certified dedicata ai clienti Vans della Stella, che potranno anche contare su Used Car Center Certified, network di centri di assistenza esclusivamente dedicati all’usato, con personale specializzato. Quella di Mercedes-Benz è una nuova sfida al mercato dell’usato. Certified è un marchio a tutti gli effetti, che introduce nuovi elementi di valore, uscendo dai confini nazionali. “L’usato premium garantito – dichiara Dario Albano, Managing Director MercedesBenz Vans Italia – con il nuovo programma Certified fissa nuovi elementi di eccellenza nel mercato: non rappresenta semplicemente un canale di vendita alternativo, ma una sorta di nuova gamma per i clienti. Ha inizio una nuova era dell’usato che, attraverso un’offerta qualificata di veicoli, ci permetterà di conquistare nuovi clienti e accrescere la competitività della nostra rete”.

Al tradizionale evento pugliese uno stand della Stella per illustrare la nuova visione dell'usato secondo Mercedes-Benz

IL LANCIO UFFICIALE DEL NEONATO BRAND A BARI ALLA FIERA DEL LEVANTE M ercedes-Benz Vans ha scelto Bari e la Fiera del Levante per il lancio ufficiale del nuovo brand Certified. “Da oggi - afferma Dario Albano, Managing Director Mercedes-Benz Vans Italia - si decreta la nascita del nuovo brand con tutta una serie di servizi e benefici, che in sintesi si possono così definire: il cliente finale beneficia di un livello di certificazione di ga-

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ranzia sull’usato MercedesBenz Vans decisamente più importante; è risaputo che quando si acquista un veicolo usato c’è sempre qualche dubbio su com’è sta to tenuto e trat tato. Con Certified si sgombra il campo da ogni remora e il cliente potrà dormire sonni tranquilli”. L’altro aspetto riguarda il programma di professionalizzazione dei dealer. “A disposizione dei clienti

- prosegue Albano - avremo una Rete che saprà trattare l’usato, per una migliore gestione del business che avrà riflessi sull’intera azienda, considerando che il mercato dell’usato rappresenta una colonna portante, accanto alla vendita di veicoli nuovi e all’assistenza”. Qual è l’andamento del mercato dell’usato? “L’anno scorso rispetto al 2017 - affer-

ma il manager della Stella - è cresciuto del due per cen to, quest’anno rispetto ai pri mi mesi dell’anno scorso si re gistra un leggero calo: si tratta di un mercato piuttosto stabile, senza scossoni, che presenta certamente delle difficoltà e che Mercedes-Benz Vans approccerà, come sempre, con una marcia in più sul piano della professionalità. Avevamo già un team per il marchio

Used 1, oggi è stata ampliata la squadra sul campo e rafforzata la Rete di Concessionarie, che hanno a disposizione software condivisi che rendono visibile attraverso il web la proposta dell’usato a livello nazionale. In questo modo il cliente che cerca un veicolo specifico, magari anche allestito, in qualunque momento sa dove trovarlo”. Quali istanze rivolge ai co-

struttori il cliente di un veicolo usato? “Chi si rivolge all’usato - afferma Albano - chiede trasparenza, garanzia di non essere abbandonato nel tempo e, sempre più, istanze che si avvicinano alle esigenze consolidate dell’acquisto del nuovo: test drive, mobilità in caso di guasto (ovvero veicolo sostitutivo), professionalità da parte di venditori e rete al pari della gamma di veicoli nuovi”.

N° 283 / Ottobre 2019


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