CARRIER / Gagliardone: “Verso il futuro con l’elettrico Vector E-Cool” FRAIKIN / Dall’edilizia alla chimica: Ecocave e Capelli scelgono il noleggio Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXX - N. 294 / NOVEMBRE 2020 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
PASQUALE ROMANO, IL MANAGER UNDER 40 CHE TRAGHETTA REA TRASPORTI VERSO UN AVVINCENTE FUTURO
“Fiducia alle nuove leve la chiave del successo” PER UNA SERIE DI CIRCOSTANZE FORTUITE PASQUALE ROMANO SI RITROVA ACCANTO A RAFFAELE REA: I DUE DIVENTANO PROTAGONISTI DI UN NUOVO CAPITOLO PER L’AZIENDA PARTENOPEA. IN PARALLELO A UN’EVOLUZIONE IN STRUTTURA MANAGERIALE, REA TRASPORTI SI STA AFFERMANDO SUL MERCATO DEL TRASPORTO DI GAS TECNICO E MEDICALE PONENDOSI AL SERVIZIO DI DIVERSE MULTINAZIONALI: CONSOLIDATA LA PARTNERSHIP CON NIPPON GASES, AL VIA LA PRIMA GARA CON AIR LIQUIDE.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Massiimiliano Campanella da pagina 4
MAN / Parla Franco Pedrotti, Direttore Vendite Truck
IVECO / Socom Nuova consegna dieci veicoli
MERCEDES-BENZ / Rossi Srl partner di Torricelli
IL RISVEGLIO DEL LEONE
PRIMO LNG PER D’AMORA
L’ARTE DEL RECUPERO
È
iniziata la riscossa alla divisione truck di MAN Truck & Bus Italia. L’obiettivo è ambizioso e più che giustificato: riportare il marchio del Leone al posto che merita all’interno del mercato nazionale dei pesanti, in virtù di un prodotto all’avanguardia, il più aggiornato del mercato visto che la nuova generazione TG è stata presentata quest’anno, e di un’attività post-vendita di
primo livello, con servizi di assistenza efficienti e puntuali garantiti dai dealer del network e dai MAN Center aperti sul territorio. È Franco Pedrotti, Direttore Vendite Prodotto Truck dall’aprile 2018, il fulcro ispiratore di una struttura organizzazione interna ben oliata fatta di collaboratori preparati e motivati.
COSTA EUGENIO
Advancer il Campione
Servizio da pagina 26
P
P
untare su scelte strategiche, mettersi al servizio della committenza sottraendosi da inutili “guerre di prezzo”, proponendosi sul mercato con tariffe sostenibili, con l’obiettivo di fare bene il lavoro assegnato e dare un servizio alla clientela. Sono i capisaldi con i quali è cresciuto il Gruppo Torricelli, oggi realtà che unisce tre a ziende - SR (dai nomi di Stefano e Riccardo),
ortare la verdura e la frutta del territorio dell’Agro nocerino-sarnese ai mercati generali. Era la mission con cui Domenico D’Amora nel 1969 dava inizio a quella che, negli Anni Duemila e grazie alla capacità imprenditoriale del figlio Santolo, poi affiancato dal fratello Luigi, sarebbe diventata una flotta strutturata, che fa della qualità del servizio il suo punto di forza, messa in campo
in diversi segmenti, dal trasporto alimentari ai farmaci ai mangimi, su rotte nazionali e internazionali. Costante per i D’Amora la presenza, attraverso la Concessionaria Socom Nuova, del marchio Iveco: se Domenico guidava il suo autocarro 160 NC, oggi il parco è di circa 300 veicoli tra motrici, bilici e autotreni.
TECNOFRIGO
SCANDIPADOVA A MASERÀ
TOSCANDIA
IVECO STEFANELLI
La Serie A dei trailer
Il Grifone con Aggio
Uniti nel ciclo virtuoso
Il gas sbarca in Friuli
Altieri da pagina 4
Altieri a pagina 36
Servizio a pagina 10
Campanella a pagina 14
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Torricelli Trasporti e F.lli Torricelli - che rappresentano una flotta strutturata e dimensionata. Ma lui, Antonio, non dimentica le radici: è cresciuto sul ca mion accanto al padre Luigi, dal quale ha imparato la passione per i camion, passione che ha coltivato e che è pronto a trasmettere alla terza generazione. Galimberti a pagina 18
Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali
IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / PASQUALE ROMANO È IL GIOVANE MANAGER CHE
“Impegno e voglia di imparare:
I
n una fase storica cruciale per l’economia italiana, che basa le sue fondamenta sul trasporto su gomma (in Italia l’85 per cento delle merci viaggiano su strada), le aziende fanno i conti con la necessità di evolvere, di stare al passo con tempi che cambiano in modo rapido e repentino: basti pensare a quanto sia accelerato il cambiamento nell’utilizzo delle tecnologie. Affrontare queste istanze, mantenendo il proprio posizionamento sul mercato, consolidando il proprio business e puntando a farlo crescere se possibile è la sfida cui sono chiamati i manager di oggi e del futuro. È il motivo per cui si assiste, anche nelle aziende di tra sporto, a cambiamenti ai vertici, a passaggi generazionali, all’arrivo di figure manageriali accanto a quelle imprenditoriali: all’esperienza e alle intuizioni di queste ulti-
CRESCIUTO SUL CAMPO, IL GIOVANE DIRETTORE GENERALE, DOPO AVER COORDINATO L’EVOLUZIONE DELLA SOCIETÀ DA DITTA INDIVIDUALE A SRL, È PROTAGONISTA DELLA NUOVA SFIDA, CHE STA PORTANDO L’AZIENDA FONDATA DA ANGELO REA AD AUMENTARE IL PORTAFOGLIO. “NIPPON GASES È IL PRIMO CLIENTE, MA CI SIAMO AGGIUDICATI UNA GARA CON AIR LIQUIDE E VOGLIAMO CONTINUARE A CONFRONTARCI CON LE MULTINAZIONALI DEL GAS TECNICO E MEDICALE, NEL QUALE SIAMO SPECIALIZZATI, TENENDO ALTA L’ASTICELLA DEL LIVELLO DI SERVIZIO”, DICHIARA PASQUALE ROMANO. me, si rendono sempre più necessari la creatività e il dinamismo dei primi. Esempio emblematico di questa fase evolutiva è Rea Trasporti, azienda nata nel 1985 per volontà e tenacia di Angelo Rea, tuttora al volante dei camion che ama, perché ama il suo lavoro. Headquarter a Casalnuovo di Napoli, l’azienda è riferimento nel settore del gas e nei trasporti chimici, operando per una committenza oggi rappresentata da multinazio-
di MAX CAMPANELLA CASALNUOVO DI NAPOLI
nali come Nippon Gases e Air Liquide. Il desiderio della seconda generazione di aprire l’azienda ad altri clienti sta facendo vivere a Rea Trasporti - che dà lavoro a 85 per sone, numero in costante crescita - un’avvincente quanto storica fase di sviluppo. Chiamato a occuparsi, sul piano gestionale e amministrativo, di questa evoluzione è un giovane manager: Pasquale Romano, 36 anni compiuti lo scorso maggio, Direttore Generale dell’azienda par -
tenopea. Cresciuto a Casalnuovo, alle porte del capoluogo campano, dove da ragazzo giocava con Raffaele Rea, Romano consegue il diploma di scuole superiori e si iscrive all’Università: dopo 26 esami in Scienze dell’Amministrazione, a un soffio dalla laurea (che resta uno dei suoi obiettivi), entra nel mondo del lavoro. Dopo le prime esperienze da venditore nel settore del l’abbigliamento, poi di hard ware per computer e
stampanti, entra in contatto con il mondo dell’amministrazione occupandosi di acquisti e magazzino. Per il giovanissimo Romano è l’occasione per comprendere come funziona la ge stione amministrativa di un’azienda. Nel 2006 incontra Concetta Rea, figlia di Angelo Rea, la quale diventerà successivamente sua moglie. Nel 2012 Raffaele intuisce il potenziale del cognato e gli chiede di affiancarlo nel suo progetto di riorganizzazione
dell’azienda del padre. “Raffaele - afferma il General Manager di Rea Trasporti - ha fatto una scelta importante: portare l’azienda in una nuova era. La figura di Angelo è quella di un imprenditore pioniere, dalle grandi intuizioni, primo nel Sud Italia a ottenere il patentino ADR, puntando su un settore specifico e complesso qual è quello del gas. Era necessario fare un salto di qualità nei processi gestionali e organizzativi: lo stesso Angelo ha compreso e avallato il progetto”. A occuparsi della gestione di questa fase, affiancato da un commercialista, è stato proprio Romano. “La prima sfida - prosegue - è stata traghettare l’azienda da ditta individuale a Srl. In parallelo, si è partiti con l’ampliamento del parco veicoli, con la crescita della struttura e oggi siamo pronti ad ampliare e diversificare il portafoglio
VEICOLI DI SOCOM NUOVA IN CAMPO PER IL TRASPORTO DI GAS MEDICALE PER AIR LIQUIDE
DOPPIO COLPO PER IVECO: UNO STRALIS LNG E TRE MOTRICI EUROCARGO R ea Trasporti è esempio di azienda che investe, sulle persone, sui servizi alla clientela e sul parco mezzi. Di quest’anno l’arrivo in flotta di tre motrici Scania 4 assi, per sostenere il lavoro in Sicilia, e di un Iveco Stralis LNG, che traina un semirimorchio centinato per diverse committenze e piccole partite. L’ordine più recente riguarda tre motrici Iveco Eurocargo da 180, 120 e 80 q, allestite dalla campana F.lli Riccardi con cassone con centina, una con gru e due con sponde idrauliche, dedicate al trasporto di gas medicale per Air Liquide. Una fornitura che l’azienda di Casalnuovo ha sottoscritto con Socom Nuova, Concessionaria Iveco di Napoli. “Nel 2021 - spiega Raffaele Rea - certamente proseguiremo l’espansione della flotta, unitamente al suo costante aggiornamento. Gli investimenti saranno rapportati ovviamente all’esito
delle gare cui stiamo partecipando”. Com’è costituita oggi la flotta in termini di brand? “Iveco - illustra Rea - rappresenta l’80 per cento dei veicoli, i restanti sono Scania; abbiamo poi 12 veicoli commerciali Peugeot, di diverse dimensioni, e tre Ford Transit. Per quanto riguarda i modelli abbiamo 26 trattori, dell’età media di tre anni, 33 autocarri, 14 semirimorchi e due rimorchi”. A quando risale la partnership con Socom Nuova e su quali valori comuni si fonda? “Abbiamo iniziato nel 2013 trovando - afferma Rea - in Carmine Ceglia una persona affidabile, sempre disponibile e con una non comune capacità di ascolto. Tutti i nostri mezzi dal 2018 sono acquistati con contratti di manutenzione, in questo modo possono contare sul servizio della rete di assistenza dei costruttori”.
Stretta di mano tra Raffaele Rea (a sinistra) e Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium, Heavy & Key Account Socom Nuova, Concessionaria Iveco di Napoli.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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AFFIANCA RAFFAELE REA NELLO SVILUPPO DELL’AZIENDA CAMPANA
ecco come cresce Rea Trasporti”
clienti: il core business resta quello dei gas tecnici e medicali, liquefatti o allo stato gassoso, settore nel quale siamo specializzati, garantendo elevati standard di qualità e efficienza, ma superiamo la soglia del mono cliente. Nippon Gases resta primo cliente di Rea Trasporti, ma quest’anno ci siamo aggiudicati una gara con Air Liquide in Puglia, dove operano tre veicoli per il settore sanitario e, tra fine 2020 e inizi 2021, per il trasporto bombole d’ossigeno per ospedali. Tra i clienti an noveriamo anche Gruppo Marotta, composto da General Gas, Saldogas e Dryce; inoltre, ottimizziamo i viaggi di andata o ritorno per le multinazionali soddisfacendo la richiesta di partite per aziende di minori dimensioni. Sul piano commerciale l’obiettivo è rafforzare la presenza Rea nei gruppi chimici che operano nella produzione e fornitura di gas industriali”. Qual è oggi l’organizzazione di Rea Trasporti in termini di struttura, sedi, piattaforme ecc.? “L’unica sede legale e amministrativa - spiega Pasquale Romano - è quella di Casalnuovo, mentre in tutta Italia disponiamo di piazzali che sono a Novara, Cernusco sul Naviglio, Anagni, Casalnuovo, Bari, Chieti San Salvo, Messina, Catania e Palermo. Entro fine anno lasceremo i vecchi uffici amministrativi, che continueranno a rappresentare la sede legale e saranno trasformati in magazzino, archivio e sala formazione-riunione per oltre 30 persone. La sede amministrativa si sposterà sul lato opposto della strada, in una struttura commerciale che ospita altri uffici. A gennaio 2021 entrerà nello staff una commercialista, la stessa che mi ha supportato nell’approccio
alla SRL: la dottoressa Maria Casella lavorava nello studio commercialista De Miranda, esperto nel settore dei trasporti; dopo una parentesi all’interno dello staff della FAI le abbiamo proposto di far par te del nostro team, del quale innalzerà il livello di competenze, per una pianificazione ancora più puntuale delle spese aziendali e, nel contempo, permettere a Raffaele e a me di muoverci di più senza l’obbligo dell’operatività”. Sul piano organizzativo com’è l’attuale management? “Abbiamo - illustra Romano quattro responsabili traffico: Salvatore Ozzauto da Casalnuovo è responsabile cisterne per tutta Italia; Roberto Corsi da Anagni coordina il Centro Nord; Giuseppe Sparagno da Casalnuovo si occupa di Centro Sud e Isole; Giorgio Calogero fa base a Messina per l’OTD (ossigeno terapia domiciliare) per la Sicilia, dove operano sette furgoni: due a Palermo, altrettanti a Catania e tre a Messina. Alla sede storica di Anagni fanno riferimento 18 veicoli per Rivoira
Group: da lì Sparagno è responsabile per i viaggi per le filiali del Sud, Corsi per quelle del Centro-Nord”. Com’è costituito il team per la gestione aziendale? “Fino al 2018 - precisa il Direttore Generale - me ne sono occupato da solo: con il crescere dell’azienda e dei relativi impegni e per mantenere alti gli standard di servizio, abbiamo proceduto con una serie di assunzioni. Oggi io mi occupo del flusso amministrativo; nel team Ciro Cimmelli si occupa degli acquisti (manutenzione, carburanti, pneumatici ecc.), Francesco Sisto di amministrazione e qualità, Concetta Rea dà supporto alla fatturazione. Con l’arrivo del commercialista Sisto si occuperà esclusivamente di qualità, sicurezza e affari legali (normative, polizze assicurative ecc.)”. Quali competenze e quali punti di forza mette in campo Rea Trasporti per la sua clientela? “Rea Trasporti - dichiara Romano - è anche un’azienda di servizi: alla committenza mette a disposizione, oltre a un servizio di qualità per tra-
sporto e consegna, processi che agevolano il cliente. Occorre l’accesso a un porto? Ci occupiamo noi delle pratiche, supportando il cliente. La “chiave di differenza” sta tutta qui: diamo un servizio completo. Oggi la com mittenza punta su qualità e sicurezza; noi per tenere il passo aumentiamo le responsabilità in azienda, inserendo responsabili traffico e forze nuove negli uffici per tenere sotto controllo i processi. Gra dualmente io e Raffaele
Angelo Rea, dinamico fondatore dell’azienda partenopea, con parte degli autisti ai quali trasmette la sua esperienza e l’inguaribile passione per il camion e il trasporto su strada.
stiamo uscendo dal processo puramente operativo, pur tenendolo sempre sotto controllo: siamo sempre in contatto digitale con gli autisti per i fogli di viaggio, sovrintendendo ad eventuali problematiche. I responsabili sono chiamati a occuparsene, ma vogliamo esserne a conoscenza: ci assumiamo la responsabilità dei processi, quindi vogliamo condividere operatività, problematiche e la risoluzione di eventuali difficoltà”. Rea Trasporti conta tra i
giusto così, perché Angelo, il fondatore, ha sempre pensato al lavoro, in maniera instancabile. Con Raffaele è stato innalzato lo standard di qualità e stiamo approcciando un mercato più ampio: io lo sto ap poggiando, stiamo viaggiando insieme, ma il merito è tutto suo”. Da giovane manager, quale pensa che sia il valore aggiunto che possono dare le nuove generazioni alle imprese di trasporto e, più in generale, al mondo imprenditoriale, in particolare nel Sud Italia? “L’avanzare della tecnologia e nuovi modi di lavorare - prosegue Romano - impongono un cambiamento anche nel trasporto, che non è solo carico-scarico standard: oggi satellitari, palmari, nuova tecnologia impongono lo stare al passo dei tempi. Rea Trasporti unisce la storia, la tradizione del trasporto (basata su rispetto delle norme, con segne portate a termine nei tempi e con efficienza) e l’amore per il camion con una dedizione maniacale al lavoro basata sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Alcune volte siamo legati all’estetica: è naturale, siamo una flotta strutturata ma amiamo il trasporto. Il fatto di aver scelto marchi premium come Scania rappresenta un segnale, l’idea di invogliare gli autisti, di renderli consapevoli che lavorano per un’azienda che tiene al brand e al tipo di camion”. Quale suggerimento sente di poter dare a giovani manager che operano nel mondo del trasporto e faticano a dare il loro contributo all’evoluzione aziendale? “Impegno e voglia di capire. Non c’è altro. Nel 2012 - ricorda Romano - quando avevamo otto veicoli e gestivo da solo l’am ministrazione mi confrontavo con il commerciali-
clienti multinazionali operanti ovunque nel mondo: quali sono state e quali sono le difficoltà che incontra un’azienda del Sud Italia nel suo confrontarsi con player globali? “Nel rapportarci con un player globale come Nippon Gases - spiega Romano - ci siamo adeguati, mettendo le nostre capacità e conoscenze al loro servizio e loro le hanno condivise. Abbiamo dimostrato sul campo di saper man tenere standard elevati. La difficoltà sta semmai nel differente bacino che hanno i nostri competitor operativi nel Nord Italia: in trent’anni di storia Rea Trasporti si è limitata a determinati confini;
sta, gli chiedevo informazioni, mi mettevo alla prova: rispettando la serietà della persona ho imparato da lui, con umiltà”. Il Sud Italia è ricco d’imprese, di trasporto e non solo, sane e capaci di dare un servizio di qualità: che cosa manca a questo tessuto imprenditoriale per ottenere l’affermazione sul mercato che gli spetterebbe di diritto? “Le infrastrutture, clamorosamente: solo con queste emerge la voglia di investire delle grandi a ziende del Sud Italia e, a quel punto, aziende come Rea Trasporti si candidano a lavorare al loro fianco”, conclude Romano.
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PROTAGONISTI
FRANCO PEDROTTI DIRETTORE VENDITE PRODOTTO TRUCK MAN TRUCK & BUS ITALIA
Organizzati per tornare a essere grandi “UN PADRONCINO O UNA FLOTTA HANNO OGGI A DISPOSIZIONE UN VEICOLO CHE È IL PIÙ AGGIORNATO SUL MERCATO, DAL MOMENTO CHE È L’ULTIMO LE NOSTRE FONTI E I TEST CHE CONTINUIAMO A EFFETTUARE CI DANNO FEEDBACK POSITIVI: IL NOSTRO È UN PRODOTTO EFFICIENTISSIMO, BASTI PENSARE CHE RISPETTO ALLA GENERAZIONE PRECEDENTE IL RISPARMIO DI CARBURANTE È DI BEN L’8 PER CENTO. SENZA CONTARE CHE SIAMO SEMPRE STATI FORTI SU ASPETTI CHIAVE COME ABITABILITÀ E COMFORT. IL PRODOTTO È SEMPRE PIÙ COMPRESO, ACCETTATO E APPREZZATO: LA CONFERMA DA CHI HA AVUTO LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UNA PROVA SU STRADA. ARRIVATO IN ORDINE DI TEMPO, E ANNOVERA TANTISSIME NOVITÀ - SPIEGA IL MANAGER -
È
iniziata la riscossa alla divisione truck di MAN Truck & Bus Italia. L’obiettivo è ambizioso e più che giustificato: riportare il marchio del Leone al posto che merita all’interno del mercato nazionale dei pesanti, in virtù di un prodotto all’avanguardia, il più aggiornato del mercato visto che la nuova generazione TG è stata presentata quest’anno, e di un’attività post-vendita di primo livello, con servizi di assistenza efficienti e puntuali garantiti dai dealer del network e dai MAN Center aperti sul territorio. È Franco Pedrotti, Direttore Vendite Prodotto Truck dall’aprile 2018, il fulcro ispiratore di una struttura organizzazione interna ben oliata fatta di collaboratori preparati e motivati nei confronti della Rete e dei clienti finali. Pedrotti, nato a Trento nel 1962, è un manager appassionato che conosce molto bene il mondo del camion pur avendo maturato una grande esperienza professionale nel settore degli autobus, prima in Scania e poi in MAN. “Ho iniziato a conoscere
questo mondo negli anni Ottanta, per la precisione nel 1981, quando ho iniziato a lavorare come tecnico di officina per Scania - esordisce il manager trentino - Allora mi oc cupavo di camion e l’ho fatto per ben 18 anni, fino al-
di PAOLO ALTIERI VERONA
la fine degli anni Novanta quan do Scania casa madre decide di creare una sezione autobus in Italia che si occupava principalmente di telaistica. In più, ho seguito per cinque anni la commercializzazione nei Paesi dell’area
balcanica supportando gli importatori Scania per la vendita dei telai. Sono rimasto lì fino a novembre 2005, quando entrai in MAN con l’intenzione di accumulare un’esperienza più ampia nel mondo bus. Arriviamo poi all’aprile 2018,
quando mi è stata proposta la carica di Direttore Vendite Prodotto Truck”. Di formazione tecnica, sposato con Anna e padre di Elisa, 32 anni, e Miriana, 23, nonno della piccola Arianna, di soli 3 anni, Franco Pedrotti
è un uomo che ama la semplicità e le tradizioni familiari, legato alla sua terra e ai valori che custodisce. “Abito a Trento, che considero da sempre la mia unica casa, nonostante che il mio lavoro richieda di spostarmi con una certa frequenza - prosegue Pe drotti - Nel mondo del truck ci sono nato, i miei primi passi professionali li ho fatti lì, lavorando in officina come meccanico. Oggi ho la possibilità di tornare a occuparmi da vicino di un settore fondamentale per l’economia del Paese. Nel contempo, ho anche ottenuto grandi soddisfazioni dal settore autobus, pri ma in Scania e poi in MAN. Sono stato anche fortunato ad avere sempre avuto bravi collaboratori che mi han no dato la possibilità di crescere e creare un’organizzazione vincente che nel 2018, l’anno in cui sono passato dai bus ai truck MAN, è riuscita a conquistare una quota di mercato autobus intorno al 12 per cento”. Il bilancio della divisione truck che Franco Pedrotti traccia dal 2018 a oggi, quindi in oltre due anni di dirigen-
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N° 294 / Novembre 2020 za, è assolutamente positivo, pur tenendo conto che il 2020 non è stato certo uno degli anni più facili, viste le pesanti conseguenze della pandemia Covid-19. “Ho lavorato con impegno in questi due anni af ferma - sia per costruire un’organizzazione efficiente e funzionale di supporto alla vendita nonché una squadra interna ben determinata sia per ottimizzare i rapporti con i 17 concessionari del network che vendono il 50 per cen to dei prodotti MAN. Il restante 50 per cento è assicurato dalla vendita diretta alle flotte o tramite i MAN Center. Ritengo fondamentali sia il supporto tecnico che la formazione per creare una forza vendita all’altezza del compito. In squadra è stata anche inserita la figura del product manager che valorizza le conoscenze e le performance della forza vendita, compresi i venditori dei concessionari”. “La nostra squadra interna - prosegue Pedrotti - è oggi suddivisa in tre aree: vendita, prodotto e logistica, formazione, ciascuna con un loro responsabile. Ci sono poi due responsabili area manager per i concessionari, uno per il Nord Italia e uno per il Sud, cui si aggiungono i venditori specializzati in flotte. I MAN Center hanno i loro responsabili. Sono soddisfatto della squadra. Il periodo che stiamo tutti vivendo è difficile ma stiamo cercando ugualmente di crescere e farci spazio posizionandoci dove meritiamo, visto che il MAN è un ottimo prodotto con un’ottima storicità. Ho voluto creare la giusta e solida organizzazione per fornire al meglio tutte le possibilità di proporre adeguatamente il brand sul mercato. Se l’organizzazione è motivata e formata, collaborativa, se i concessionari sono in salute e possono permettersi si affacciarsi e stare sul mer cato, se disponiamo di prodotto nuovo all’avanguardia che abbiamo iniziato a proporre sul mercato, beh allora la quota arriva da sé”. SALTO DI QUALITÀ
“Possiamo dire - aggiunge il manager - che negli ultimi anni, già con l’introduzione dell’Euro VI/d e la nuova catena cinematica, il salto di qualità è stato ampiamente dimostrato. La nuova generazione truck ha proseguito su questa strada puntando su ulteriori peculiarità, in particolare le caratteristiche di comfort e funzionalità in cabina e i sistemi di sicurezza. La clientela la sta apprezzando e chi prova i camion della nuova generazione ne è pienamente soddisfatto. Certo, a causa della crisi pandemica non possiamo organizzare grandi eventi di presentazione e dobbiamo presentare l’intera gamma con un calendario più contingentato, ma i risultati arrivano”. Franco Pedrotti spiega che la moderna clientela vuole affidabilità, efficienza nei consumi e assistenza: “Sono i tre pilastri che tutti i costruttori devono tenere ben presente. Per fare un solo esempio: viste le molte ore che il driver deve trascorrere a bordo del mezzo, tantissime aziende vogliono garantire ai loro autisti qualcosa di sostanziale in più, per far sì che possano guidare e riposare in un ambiente sempre più confortevole e siano supportati da sistemi di sicurezza all’avan guardia che permettano loro una mobilità più sicura”. I miglioramenti apportati
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La nuova generazione del MAN TGM rinnova ampliandole le caratteristiche di qualità della gamma media del Leone.
alla cabina della nuova generazione TG testimoniano l’attenzione di MAN all’autista e al suo benessere. “La gamma è pienamente rispondente alle esigenze e alle richieste del mercato italiano - ammette Pedrotti - Siamo fortemente presenti in tutti i segmenti. In particolare, stiamo tornando a essere considerati un’eccellenza nel cava cantiere, dove in passato MAN era leader riconosciuto. La forza del brand è sempre stata concentrata sul comparto delle motrici che abbracciano tutti i segmenti, dal lungo raggio al construction fino alla distribuzione. Ci posizioniamo in una fascia alta di prezzo perché la qualità elevata del prodotto richiede una valorizzazione adeguata. Oggi siamo forti nel cava cantiere ma abbiamo iniziato di nuovo a dire la nostra nel lungo raggio, abbiamo incrementato la quota nel comparto della distribuzione e cerchiamo di mantenere una forte presenza nei trattori. Accanto alle flotte, dedichiamo grande attenzione alle piccole e medie imprese. La clientela è disposta a pagare qualcosa in più per avere la qualità del nostro prodotto. Vecchi clienti e potenziali nuovi clienti sono ben dispo-
sti a dare maggiore valore a quello che è oggi il prodotto MAN. Il balzo in avanti rappresentato dalla nuova gamma è riconosciuto”. AUTENTICA SVOLTA
Nel processo di rilancio del brand MAN grande protagonista è ovviamente la Rete. “La copertura sia di partner di vendita che di assistenza non è ancora completa - precisa Franco Pedrotti - È chiaro però che oggi è più difficile trovare imprenditori che vogliono aprire una concessionaria. Ecco perché ci sono i MAN Center diretti che fungono da supporto ai dealer territoriali. Ed è anche vero che stiamo cercando di mantenere la Rete e se possibile incrementarla tenendo come punto di riferimento la garanzia di massima qualità. Il marchio si sta rimettendo in moto come si deve e l’interesse è forte. Ci sono candidature al ruolo di dealer: la discriminante è che noi vogliamo solo partner di qualità”. “La presenza dei MAN Cen ter in determinate aree strategiche - aggiunge il Direttore Vendite Prodotto Truck - ha rappresentato
un’autentica svolta, grazie al notevole incremento sia della percezione dell’immagine del brand che dei numeri. Abbiamo visto che arrivando con i nostri MAN Center dove la copertura territoriale non era ottimale, il business dei partner localizzati intorno ai Center è aumentato notevolmente. I MAN Center non tolgono lavoro ma lo fanno aumentare. L’esperienza è assai positiva. Valutiamo sempre la possibilità di coprire le aree territoriali scoperte con partner esterni, ma nel caso non fosse possibile pensiamo alla possibilità di aprire un MAN Center in più”. Anche sui servizi il ruggito del Leone è sempre più udibile. “Continuiamo ad avere una cospicua offerta di contratti manutenzione e riparazione - dice ancora Franco Pedrotti - Il 50 per cento dei veicoli vengono venduti con un contratto annesso. È chiaro che a fianco dei contratti proponiamo un’ampia gamma di servizi, compresi quelli digitali per la gestione ottimizzata della flotta. Il nostro obiettivo è continuare con quel lo che abbiamo sempre proposto, pacchetti innovativi e formule sempre più attente ai clienti e alle loro necessità,
Spazio di lavoro e di vita, le cabine della nuova famiglia TG sono punto di riferimento del mercato.
in un’ottica di forte personalizzazione”. Anche sull’usato, comparto che viene gestito da un altro team di MAN Truck & Bus Italia, Franco Pedrotti ha un commento da fare: “È un argomento molto importante - ammette il manager Le Case hanno iniziato a vendere veicoli con rientro garantito, il cosiddetto buyback, e questa soluzione ha comportato l’accumulo di mezzi sui piazzali. È un problema non solo italiano ma di livello europeo. La maggior parte dei veicoli viene rivenduta è vero, ma quando l’abbondanza del prodotto è troppa diventa difficile operare le scelte migliori. Noi di MAN Italia cerchiamo di operare bene e il team che se ne occupa sta facendo un grande lavoro. Ovviamente facciamo fatica come tutti gli altri”. Anche il van TGE è gestito da un’altra divisione di MAN Truck & Bus Italia, ma i suoi effetti si sentono anche nel mondo dei truck. “Il TGE ha apportato notevoli benefici anche ai nostri camion - commenta Pedrotti - Abbiamo raggiunto aziende prima difficili da raggiungere grazie alla presenza in gamma di una proposta del settore veicoli commerciali. Inoltre, ti avvicini ad aziende con parco mezzi van alle quali proponi un camion. Il TGE è quindi un valore aggiunto importante. La famiglia del Leone è completa, va dai van ai truck e ai bus”. In definitiva, perché oggi un cliente dovrebbe comprare MAN? “Possiamo dire - risponde prontamente Pedrotti - che un padroncino o una flotta hanno oggi a disposizione un veicolo che è il più aggiornato sul mercato, dal momento che è l’ultimo arrivato in ordine di tempo, e annovera tantissime novità. Le nostre fonti e i test che continuiamo a effettuare ci danno feedback positivi: il nostro è un prodotto efficientissimo, basti pensare che rispetto alla generazione precedente il risparmio di carburante è di ben l’8 per cento. E i bassi consumi sono un ottimo argomento di vendita. Senza contare che siamo sempre stati forti su aspetti chiave come abitabilità e comfort. L’autista ha una voce in capitolo all’interno dell’azienda e la nuova famiglia di truck lo dimostra chiaramente. Ripeto: il prodotto è sempre più compreso,
accettato e apprezzato. Chi ha avuto la possibilità di un contatto o di effettuare una prova su strada, ha constatato che la qualità è altissima e fonte di autentico orgoglio. Il prodotto MAN è tornato a essere grande. E nell’insieme delle valutazioni positive rientrano ovviamente la parte assistenziale e l’organizzazione, perché il rapporto personale tra cliente e fornitore di prodotto e servizi è importante e fa dav vero la differenza”. Da quindici anni in MAN, Franco Pedrotti ha la certezza che nel mondo truck si è ormai crea ta una sorta di positiva catena di fiducia che coinvolge tutti gli attori, Casa madre, MAN Italia, dealer e cliente. “Quello che abbiamo iniziato a fare e dire non sono solo parole ma fatti - argomenta il manager - Anche nei rapporti con la Rete dei partner il rapporto è molto migliorato. Lo abbiamo verificato proprio que st’anno, nel pieno delle difficoltà causate dalla pandemia. Aver lavorato in piena fiducia ha fatto sì che la reazione all’emergenza sia stata positiva e proattiva. In qualsiasi momento può succedere qualcosa che ti mette a dura prova. Il segreto è stare attenti e collaborare tutti insieme. Speriamo che questa drammatica situazione di emergenza non si protragga a lungo e non si ri peta in futuro. È stata per noi una prova di tenuta estremamente significativa”. PREVISIONI POSITIVE
Pedrotti è fiducioso: “il bilancio 2020 della divisione truck di MAN Italia si chiuderà positivamente. Credo che dopo lo spavento enorme del secondo trimestre, dove il mercato, la domanda e le performance sono calate per tutti, abbiamo avviato la ripresa in modo incisivo e penso che arriveremo a chiudere l’anno con diminuzione di solo il 20 per cento circa rispetto all’andamento 2019; nella seconda parte dell’anno abbiamo ripreso corsa e forza che ci permettono di colmare la frenata di marzo e aprile. Per quanto riguarda il 2021, sperando che la pandemia non prolunghi i suoi nefasti effetti, siamo in grado di preventivare un anno di crescita generale. Il 2021 sarà l’anno della decisiva affermazione del nuovo prodotto, visto che non abbiamo potuto effettuare un’adeguata operazione di lancio nel 2020. La commercializzazione è stata comunque avviata, con la comunicazione relativa a partire da fine luglio ma ovviamente non si tratta della commercializzazione vera e propria. Se sarà possibile, mostreremo al grande pubblico i prodotti e la gamma completa in primavera. Se otteniamo risultati in questo periodo è una doppia soddisfazione visto il periodo difficile che stiamo vivendo”. Clima positivo di tutta la MAN Italia, squadra presente e operativa, prodotto pronto a fare scintille: Franco Pedrotti non può non guardare al futuro con ragionato ottimismo. “La novità rilevante del 2021 - afferma - è proprio la nuova gamma che sarà presentata in tutta la sua completezza: oltre al trattore che è stato il primo ad acquisire visibilità, presenteremo le proposte del settore construction, quelle della distribuzione fino ad arrivare ai veicoli eccezionali. Le motorizzazioni sono le classiche e performanti Euro VI/d: unità diesel efficienti e progredite”.
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ITALSCANIA / IL MITICO V8 STUPISCE ANCORA NELLA NUOVA VERSIONE DI PUNTA DA 770 CV
La potenza è il must
LA NUOVA GAMMA DI MOTORI V8 HA LA SUA MASSIMA ESPRESSIONE NEL NUOVO MOTORE
770 CV CON UNA COPPIA DA 3.700 NM. UN LIVELLO DI DA
POTENZA UNICO SUL MERCATO, PENSATO PER AFFRONTARE LE MISSIONI PIÙ GRAVOSE E PER QUELLE APPLICAZIONI CHE RICHIEDONO LA COPPIA, LA POTENZA E LE PRESTAZIONI CHE SOLO QUESTO MOTORE SA OFFRIRE. “CON QUESTI NUOVI LANCI
SCANIA DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA LA PROPRIA SPINTA ALL’INNOVAZIONE E AL MIGLIORAMENTO CONTINUO”, HA DETTO
FRANCO FENOGLIO, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI
N
FABIO BASILICO TRENTO
on è da lui accontentarsi. E lo dimostra tutte le volte che può in cidere sul mercato con le sue innovazioni. Stiamo parlando di un propulsore, lo storico Scania V8 che ora debutta con la versione di punta da 770 cv. La passione è l’essenza del mitico otto cilindri svedese, un prodotto che in oltre 50 anni di storia ha saputo affermarsi come sintesi riuscita di emozione e logica, intesa come passione, orgoglio, prestazioni, economia dei consumi, innovazione e tecnologia. Durante questi anni i motori sono stati costantemente sviluppati e rinnovati. E lui, il “re della strada”, fa un ulteriore balzo in avanti e si presenta con una gamma interamente rinnovata, con la versione alto di gamma da 770 cv e un nuovo rivoluzionario cambio. Nato nel 1969, potente, efficiente in termini di consumi di carburante, pensato per svolgere le missioni più gravose e con la reputazione di una vera e propria leggenda: sono questi gli elementi chiave che da sempre contraddi-
ITALSCANIA. stinguono il motore V8 Scania. Nel corso degli anni, la gamma ha vissuto un processo di miglioramento continuo, ma il concetto di base è rimasto sempre lo stesso: otto cilindri disposti a V e potenze ai massimi livelli del settore. Il Grifone fa ora un passo in più e presenta la nuova famiglia di potenti motori, con protagonista assoluta la versione da 770 cv, che si affianca alle altre tre unità da 530, 590 e 660 cv. CAVALLI DA RECORD
Il nuovo 770 cv ha una coppia massima di 3.700 Nm. Un livello di potenza unico sul mercato. La nuova generazione V8 Scania è caratterizzata da potenza, prestazioni e produttività ai vertici del settore. Tutti i nuovi propulsori offrono non solo una potenza a livelli record ma anche una considerevole riduzione del consumo di carburante che può arrivare fino al 6 per cento, soprattutto grazie al rivoluzionario cambio automatizzato Scania Opticruise che migliora l’esperienza di guida, grazie a cambi marcia ancora più rapidi e fluidi, e
L’inconfondibile “marchio di fabbrica” del V8 da 770 cavalli.
Uno Scania XT con il nuovo V8 da 770 cavalli. Potenza ed efficienza per svolgere al meglio le missioni più impegnative.
in crementa al tempo stesso l’efficienza dal punto di vista energetico. I V8 Scania offrono un’esperienza di guida unica, grazie all’erogazione della coppia massima a giri sempre più bassi, perfettamente in linea con la filosofia del costruttore svedese, e alla guidabilità che il nuovo cambio è in grado di offrire. E, poi, il leggendario rombo del motore rivela un’ineguagliabile potenza e robustezza. “Con questi nuovi lanci Scania dimostra ancora una volta la propria spinta all’innovazione e al miglioramento continuo - ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania - Se da un lato guardiamo avanti con l’introduzione di soluzioni a prova di futuro, dall’altro siamo focalizzati sul presente, sul rendere il trasporto di oggi maggiormente efficiente e sostenibile. I nuovi motori V8
e il nuovo cambio automatizzato sposano perfettamente il principio del miglioramento continuo, un percorso costante e inarrestabile che Scania mette in atto giorno dopo giorno, offrendo soluzioni di trasporto in grado di garantire i massimi livelli di efficienza, senza però rinunciare al senso di orgoglio e prestigio che solo i motori V8 riescono a suscitare”. “Clienti di tutto il mondo hanno sperimentato l’affidabilità, l’economia dei consumi e la vera potenza che Scania fornisce con il proprio motore V8, anno dopo anno e generazione dopo generazione - ha spiegato Daniel Dusatti, Direttore vendite di Italscania - Siamo ora pronti a fare un passo in più e a consolidare la nostra posizione di leadership attraverso l’offerta di una nuova gamma di motori che rappresenta la sintesi perfetta di emozione e logica.
Le prestazioni eccellenti e le innovazioni tecnologiche introdotte con la nuova generazione di veicoli V8 si sposano perfettamente con la grande passione e il rispetto che da sempre contraddistinguono il leggendario motore V8”. Entusiastiche anche le parole di Alessandro Girardi, Pre-Sales Manager di Italscania: “Per chi conosce poco il mondo dei trasporti o dei motori, può essere difficile comprendere l’enorme ammirazione e il rispetto di cui gode il leggendario motore V8 Scania. Le novità apportate alla catena cinematica innalzano ulteriormente il livello di eccellenza. Nella progettazione del nuovo cambio Scania si è partiti da un foglio bianco. Abbiamo considerato tutti gli aspetti che stanno a cuore ai nostri clienti realizzando qualcosa di estremamente innovativo per offrire delle prestazioni senza precedenti, sia
dal punto di vista dell’esperienza di guida che dell’economia operativa totale. Questa è l’essenza del miglioramento continuo di Scania”. PASSIONE LEGGENDARIA
“È la passione che ha reso questo motore un’autentica leggenda - ha aggiunto in conclusione Giancarlo Perlini, Responsabile Marketing di Italscania - Un prodotto innovativo e straordinario, capace di suscitare emozioni uniche che, nel corso del tempo, clienti e appassionati hanno voluto vivere in prima persona, facendo di un’eccellenza una vera e propria leggenda. Un prodotto che rappresenta a tutti gli effetti un perfetto equilibrio tra passione e logica, intesa come prestazioni frutto di una tecnologia sempre all’avanguardia ed efficiente”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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TRASPORTI C.A. / DUE SCANIA G 410 NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA DI CUNEO
Aldo Caranta vola più alto con il Grifone ALDO CARANTA È UN AUTISTA IMPRENDITORE CON IL CAMION NEL SANGUE. IL TITOLARE DELLA TRASPORTI C.A. DI CUNEO, SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO GDO, È UN UOMO APPASSIONATO CHE NON HA SOLO A CUORE LE SORTI DELLA SUA AZIENDA MA HA SEMPRE COMBATTUTO PER TUTELARE IL LAVORO DI AUTISTI E TITOLARI DI SOCIETÀ DI TRASPORTO ASSUMENDO RUOLI DI RIFERIMENTO IN CONFARTIGIANATO TRASPORTI, L’ASSOCIAZIONE MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVA A LIVELLO ITALIANO DELL’ARTIGIANATO E DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA.
DEL SECCO PER LA
A
FABIO BASILICO CUNEO
ldo Caranta è un autista imprenditore con il camion nel sangue. Il titolare della Trasporti C.A. di Cuneo è un uomo appassionato che non ha solo a cuore le sorti della sua azienda ma ha sempre combattuto per tutelare il lavoro di autisti e titolari di società di trasporto assumendo ruoli di riferimento in Confartigianato Trasporti, l’associazione maggiormente rappresentativa a livello italiano dell’artigianato e delle piccole e medie imprese del settore trasporti e logistica. Originario di Valloriate (Cn), classe 1956, Aldo Caranta ci incontra in occasione della cerimonia di consegna dei primi due Scania, modello G 410, entrati a far parte della sua flotta. “Sono il titolare della Trasporti C.A. al fianco dei miei due figli, Lorenzo e Albina, che figurano come soci ma non hanno ruoli operativi aziendali svolgendo altri lavori: Lorenzo è ingegnere e Albina insegnante racconta Aldo Caranta - La società, specializzata nel trasporto del secco per la GDO, si chiama Trasporti C.A. Srl ed è nata nel 2015. Prima mi occupavo di trasporti attraverso la ditta individuale sorta nel 1981. Abbiamo 10 ca mion, di cui 9 motrici e 1 bilico; oltre ai nuovi Scania, in flotta ci sono DAF e Volvo. Molti colleghi mi avevano parlato bene del prodotto Sca-
nia e di quanto erano soddisfatti dei loro camion, così ho voluto provare anche io. Devo dire che la qualità c’è ed è effettiva, siamo molto sod disfatti delle prime settimane di utilizzo dei nuovi mezzi. Per l’assistenza ci affidiamo completamente al costruttore”. Di colleghi Aldo Caranta ne conosce davvero tanti. “Oltre all’attività imprenditoriale - continua il signor Aldo - sono molto attivo in Confartigianato Trasporti, dove ricopro diverse cariche: sono Presidente provinciale di Cuneo e Presidente regionale da almeno venti anni; inoltre, sono sempre stato consigliere a livello nazionale e più recentemente ho assunto la Vicepresidenza nazionale con mandato che scadrà nel 2021. Confartigianato Trasporti è una solida realtà: i soci nazionali sono almeno 11mila, quelli in provincia di Cuneo arrivano a
400”. Aldo Caranta è sempre pronto a dare battaglia per difendere la categoria. “Le sfide da affrontare sono molte ci spiega - Un esempio a livello locale è la viabilità. Nel cu neese siamo penalizzati dall’assenza di infrastrutture. L’unica autostrada funzionante è la A6 Torino-Savona, mentre la Asti-Cuneo non è mai stata completata. Le difficoltà a raggiungere la Liguria sono molteplici: visto che i tratti autostradali sono un cantiere unico che rallenta enormemente il traffico. In estate, poi, con i turisti l’intasamento totale è garantito. Come associazione abbiamo chiesto di sospendere il pagamento dei tratti con presenza di cantieri ma siamo rimasti inascoltati. Oltre che sulla via bilità cerchiamo di agire anche per far sì che si intervenga sulla problematica della concorrenza straniera, al fi-
ne di avere una concorrenza più giusta ed equa. È un fatto che alcuni Paesi hanno un costo del gasolio inferiore al nostro. A livello nazionale ci siamo battuti per garantire il rimborso delle accise sul gasolio per i veicoli Euro 3: molti associati non hanno soldi per cambiare camion e rinnovare la flotta con mezzi più moderni e meno inquinanti. Parimenti, chiediamo incentivi per sostituire i veicoli. Senza contare che con l’emergenza Covid molte aziende sono state ferme mesi con concreti rischi di chiusura”. La Trasporti C.A. gestisce il servizio di trasporto del secco per la Grande Distribuzione Organizzata. “Caricando dal magazzino centrale dell’azienda provvediamo alla distribuzione della merce ai supermercati della catena in Piemonte e Liguria - commenta Aldo Caranta - Nel 2019 abbiamo registrato un
fatturato di 1,5 milioni di euro, che prevedo sarà confermato nel 2020. L’emergenza Covid non ha cambiato la nostra attività, visto che abbiamo continuato a rifornire i punti vendita di generi di prima necessità. Le prospettive per il 2021 sono altrettanto positive”. “Sono di carattere positivo e ottimista anche se non posso non rilevare le difficoltà presenti sul mercato aggiunge Aldo Caranta - Credo di potermi accontentare di quello che faccio: opero in una nicchia e non ho l’ambizione di confrontarmi con un mercato più grande dove occorre affrontare molte sfide e avere una struttura molto ben organizzata per essere concorrenziali. Mi piace pensare di svolgere bene il mio lavoro nel piccolo contesto dove opero, nel quale la concorrenza è meno agguerrita. Senza contare che alla mia età non me la sento di fare grandi e impegnativi programmi operativi”. Nei lunghi anni trascorsi sulla strada al volante di un camion o in ufficio tra le carte dell’amministrazione Aldo Caranta è riuscito a costruire una solida realtà aziendale e a soddisfare le esigenze della sua famiglia. “Certamente ho fatto tanti sacrifici ma ne è valsa la pensa - dice con orgoglio - In passato, quando non c’erano troppi regolamenti su tempi di guida e riposo lavoravo anche per 15 ore di fila. Ho sempre guidato fino al 2000, al volante di un
unico veicolo. Poi ho iniziato ad acquistare altri mezzi e sono cresciuto. Ricordo ancora il mio primo camion, un Mercedes... Sono stato anche mol to fortunato, le aziende clienti mi hanno sempre pagato regolarmente e i dipendenti sono persone appassionate e professionali. Oggi siamo in 11”. “I miei genitori erano agricoltori - dice ancora Aldo Caranta - quindi non ho ereditato da loro la passione per il mondo dei camion, che è nata quando ho iniziato a lavorare in un’officina di carpenteria che si occupava di semirimorchi per trasporto eccezionale. Nel 1977 mi sono messo in proprio iniziando ufficialmente l’attività di trasportatore. Ho il diploma di terza media, ho iniziato a lavorare presto spinto dalla voglia di costruire qualcosa d’importante. Ricordo che terminate le scuo le, andai a Milano per consegnare formaggi ai negozi. Mi muovevo in bicicletta. Mi piaceva lavorare e quella passione non è mai finita”. Con Confartigianato Trasporti Aldo Caranta si è molto attivato anche nei confronti delle giovani generazioni: “Siamo andati nelle scuole della nostra zona a raccontare la nostra esperienza e a raccogliere il parere dei ragazzi - conclude - Che ho caldamente invitato a tutelare il loro sogno, anche di fronte alle difficoltà. È importante lottare per il proprio obiettivo, an che solo per non lasciare nulla d’intentato”.
LA FORNITURA SI COLLOCA IN UN PROGETTO CHE VEDE SCANIA ACCANTO A CONFARTIGIANATO
TERRITORIO DINAMICO CON GRIFONE PROTAGONISTA: A CUNEO È LEADER DI MERCATO L a fornitura dei primi due Scania per Trasporti C.A. si colloca in un progetto che ha visto Italscania e Confartigianato uniti nell’organizzazione di eventi rivolti alle aziende medio-piccole. Aldo Caranta, Presidente della Sezione Autotrasporto di Confartigianato Cuneo, ha chiesto e ottenuto la partecipazione di Italscania nella realizzazione di un convegno che, nella città piemontese, ha visto la massiccia adesione di piccole aziende di trasporto e la presenza di Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato Italscania. È stata quella l’occasione di un confronto tra i due esponenti che ha portato alla consegna dei due Scania. Sul piano operativo la fornitura è stata curata da Scania Piemonte, rete di officine autorizzate del marchio del Grifone con una presenza capillare nelle provincie di Cuneo, Asti e Torino Sud, che dipende da Scania Milano, Concessionaria guidata da Michele Marchetti. “Nel territorio compreso tra Cuneo, Asti e Torino Sud - spiega Fabrizio
Palluda, cuneese, dinamico Area Manager Italscania per Piemonte, Emilia, Milano-LodiCremona-Pavia e Liguria - la presenza Scania è molto alta. In media registriamo una quota di mercato del 25 per cento che, quest’anno, nella sola Cuneo sale al 40 per cento, assegnando a Scania la leadership di mercato. Risultati che sono frutto di un lavoro del team di venditori e demo driver che operano nella sede di Mondovì”. Con lo sbarco sul mercato della nuova generazione, di fatto Scania ha triplicato il numero di clienti sul territorio di Cuneo. “Abbiamo lavorato molto - aggiunge Palluda - sui test drive, consentendo ai trasportatori di mettere alla prova i veicoli: abbiamo ottenuto riscontri positivi da clienti che già avevano Scania ma anche da trasportatori che per la prima volta si sono avvicinati al nostro brand. Tra questi Trasporti C.A., dal quale abbiamo ricevuto un feedback molto positivo sull’utilizzo dei due veicoli consegnati”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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SCANDIPADOVA / GRIFONE CON AGGIO AUTOGRU DI MASERÀ DI PADOVA
Campioni dei pesi massimi È IL 1979 QUANDO EGIDIO AGGIO DECIDE DI METTERSI IN PROPRIO PER DEDICARSI A TRASPORTO E SOLLEVAMENTO.
PASSIONE E DESIDERIO DI AUTONOMIA ALLA BASE DI UNA SFIDA CHE TRASFORMA IN REALTÀ IL SUO SOGNO: DARE VITA A UN’AZIENDA RIFERIMENTO PER OGNI MISSIONE DIFFICILE.
AL SUO FIANCO OGGI I FIGLI SIMONE E ANDREA E DAL 2000 LA CONCESSIONARIA GUIDATA DALLA FAMIGLIA ROSSI, CHE HA PORTATO QUEST’ANNO NEL PARCO MEZZI DUE
O
MAX CAMPANELLA MASERÀ DI PADOVA
gni missione è possibile per Aggio Autotrasporti, azienda che si tramanda dalla prima alla seconda generazione in quel di Maserà di Padova, nella cintura della città del Santo: partita nel 1979 grazie alla passione per il trasporto e il sollevamento di Egidio Aggio, accanto a lui oggi i due figli Simone e Andrea mettono in campo dinamismo e un’insolita capacità di trovare le soluzioni più pratiche per affrontare ogni questione al tappeto, anche la più ostica. C’è da attraversare un torrente per raggiungere una meta? I camion Aggio trasportano apposite piattaforme grigliate che mettono in sicurezza il pas saggio delle enormi gru della flotta. Certo, per sostenere determinati tipi di carico occorrono camion robusti. A questo risponde Scandipadova, dealer padovano del Gri fone guidato dalla famiglia Rossi, dal 2000 storico riferimento per gli Aggio per la parte anteriore: dai trattori alle motrici oggi il costruttore di Södertälje è sostanzialmente unico marchio presente nel parco mezzi, quest’anno arricchito di due autocarri Scania 500 della nuova generazione. Oggi Egidio ha 69 anni, ha smesso di mettersi al volante ma mai dimentica la passione per il suo lavoro, quella che nel 1979 gli metteva all’orecchio quella vocina interna che lo spingeva a mettersi in gioco. “La verità - afferma con quella straordinaria genuinità tipica della popolazione veneta - è che volevo comprare casa e a quei tempi da dipendente era impossibile: l’istinto mi
AUTOCARRI SCANIA
ha portato verso le autogru, segmento che mi permetteva di fare qualcosa di diverso, in anni nei quali il trasporto era già un settore competitivo. Ho sperato che andasse bene e così è stato”. Con una formazione meccanica, Egidio investe tutto su un’autogru Ormig da 12 t acquistata usata a Monza, con la quale viaggia su strada fino a Maserà, utilizzando come deposito un fazzoletto di terra preso in affitto. La sua risolutezza che quel segmento, il sollevamento, promette bene per chi lavora seriamente, viene presto premiata. “In un primo momento - prosegue - ho mantenuto l’attività di officina, riparazione e verniciatura”. Nel 1985 viene affiancato dal fratello, nel 1995 dal primo
dipendente e intanto entrano in flotta una Marchetti da 25 t e una nuova Ormig da 22 t al posto della precedente. Quando, nel 1998, il pri mogenito Simone arriva in azienda, Aggio è un riferimento nel settore, specializzata com’è nelle missioni più severe. A soli 18 anni Simone opera con il padre nei cantieri, dove impara a conoscere il mon do delle gru. È lui, oggi, a mettere nel lavoro un’intraprendenza decisamente encomiabile. “Nel 2001 - racconta il giovane manager, oggi quarantenne abbiamo acquistato il primo veicolo nuovo importante: una Demag 80 con 50 metri di braccio; nel 2002 una Liebherr da 100 t. Da quel momento la crescita è stata
costante”. Come il fratello maggiore anche Andrea, 34 anni, entra diciottenne. E oggi la famiglia è al timone di un’azienda che dispone di 12 autogru, quattro trattori che agganciano tre semirimorchi ribassati, per il carico di autogru elettriche, muletti, piattaforme ma anche macchinari industriali (torni, presse, frese, macchine da stampo ecc.), due cassonati con sponda caricatrice e due Cardi da 10 metri per il trasporto di zavorre per autogru, pesi di grosse dimensioni utilizzati per tenere in equilibrio l’autogru quando è in opera. “Oggi l’ammiraglia della flotta - precisa Simone - è una Demag da 200 t acquistata nel 2004, con 68 metri di braccio completa-
mente idraulico: siamo stati primi in Italia ad averla. Più recentemente, nel 2008, abbiamo investito sulla prima autogru elettrica, una Ormig 33”. In Aggio insomma si punta su soluzioni moderne e al passo con i tempi, come dimostrano gli arrivi del 2020: due autogru, un veicolo commerciale leggero da 70 q e due autocarri Scania 500 della nuova generazione, uno con gru da 36 metri e uno con idrogru da 160 t. Uno spettacolo vederli all’opera nel consentire di raggiungere punti impensabili, come l’ultimo piano terrazzato di un hotel o cantieri aperti nottetempo su strade in pieno centro. Il primo Scania arriva nel 2000. “Dallo scambio di opinioni con un trasportatore - racconta Egidio - siamo entrati in contatto con Scandipadova e da quel momento per la trazione utilizziamo i loro veicoli, acquistandoli nuovi o usati. Non ne facciamo mai questione di prezzo: i nostri ca mion vanno sui cantieri, devono essere macchine robuste: non percorrono molti chi lometri, ma quando hanno una missione da compiere da noi vengono testate veramente le doti di affidabilità e generosità del motore”. Il dealer dei Rossi è riferimento degli Aggio
500 DELLA NUOVA GENERAZIONE.
anche per l’assistenza, con la sede di Vigonza e la rete di officine Scania. La clientela di Aggio Autogru - che ha chiuso il 2019 con un fatturato complessivo di circa due milioni di euro, dato che sarà confermato quest’anno - è ampiamente diversificata: dalle aziende di biogas, che necessitano di operazioni di carico-scarico motori e generatori (pesanti fino a 40 t), che gli Aggio oltre a trasportare posizionano, alla carpenteria, dai capannoni in ferro e cemento ai pali per le telecomunicazioni, dalle piscine alle esposizioni aeree in occasione di eventi (ad esempio brand di auto di lusso che vogliono la vettura esposta verso il cielo) fino ai classici montaggio e smontaggio di gru edili nei cantieri. Tra i clienti nomi di rilievo del territorio veneto, e non solo, co me S.E.S.A. (Società Esterna Servizi Ambientali), che utilizza Aggio per il sollevamento dei silos, AB Impianti nel segmento dei cogeneratori, Yes Biogas, SOL Group (ossigeno liquido), Bonollo Distillerie, Boscolo Hotels, Furlan Costruzioni, Tecno Crane, Cardin Costruzioni, Friul Intagli e tante altre aziende operative dai servizi presso ospedali al farmaceutico ai carburanti come ENI.
Aggio Autogru
Da sinistra: Simone ed Egidio Aggio, dell’omonima azienda di autotrasporti di Maserà di Padova, e Nicola Beggiato, Area Manager Scandipadova.
Sede operativa principale: Maserà di Padova Fondazione: 1979 Amministratori: Egidio, Simone e Andrea Aggio Merce trasportata: Apparecchiature per sollevamento e macchinari industriali Flotta: 12 autogrù, 4 trattori, 7 semirimorchi, 3 motrici Dipendenti: 15 Sito internet: www.aggioautogru.it
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GB TRUCKS / CINQUE DAF XF PER L’AZIENDA LATINENSE
Il pentagramma di Tomei NATA DALLA PASSIONE E COMPETENZA DI AMERIGO TOMEI CON IL COMPIANTO FRATELLO ALBERTO, OGGI LA FLOTTA È SINONIMO DI SERVIZIO DI QUALITÀ CON LA CONCESSIONARIA GUIDATA DA GIANLUCA BONDATTI UN RAPPORTO CHE SI CONSOLIDA BASATO SU VALORI COMUNI DI TRADIZIONE E ATTENZIONE AL TERRITORIO. “CON PASSIONE E PIACERE PROVIAMO IL MEGLIO CHE OFFRE IL MERCATO E DAF HA UN PRODOTTO DALL’OTTIMO RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO”, AFFERMA MAURO TOMEI. “INSIEME CREIAMO OCCUPAZIONE SUL TERRITORIO”, DICE IL MANAGER MARCO VONA. NELLA CATENA DEL FREDDO.
E
LINO SINARI LATINA SCALO
mergere dal mondo contadino, crescere trovando la giusta collocazione per chi nel lavoro, per indole, mette tutta la sua voglia di fare. È con questo spirito che Amerigo Tomei con il fratello Alberto dà vita a un’azienda che, partita con un solo camion, cresce di pari pas so con lo sviluppo della Grande Distribuzione, specializzandosi nel trasporto alimentare. Del resto quel desiderio di emergere il fondatore dell’azienda, con sede a Latina, ce l’ha scritto nel nome, scelto dai genitori per ricordare che, sì, in quel di Nettuno, alle porte di Roma, 76 anni fa Amerigo aveva tutta la voglia di nascere, sfidando i bombardamenti statunitensi con i quali stava per finire la Seconda Guerra. Oggi autentica “opinion lea der” sul mercato, Tomei Trasporti due anni fa stringe un rapporto di collaborazione
con GB Trucks, Concessionaria guidata da Gianluca Bondatti, che quest’anno ha portato nella flotta latinense cinque XF, l’ammiraglia DAF, messi alla prova da Amerigo e dal figlio Mauro, responsabile del parco mezzi, che oggi affianca il padre con il fratello Massimo, responsabile dell’area di servizio e delle revisioni, e con la sorella Lorena,
responsabile contabilità, fatturazione e gestione fornitori. Quella di Amerigo per il camion è una passione coltivata da giovanissimo, da quando, autista, effettuava i primi viaggi per movimento terra iniziando l’attività con il compianto fratello Alberto. Mezzo secolo fa, dimostrandosi azienda all’avanguardia, Tomei acquista il distributore di carburante che, posizionato davanti al capannone dove hanno sede uffici e officina, consente ai veicoli di fare rifornimento. Dal primo veicolo i fratelli Tomei ne aggiungono il secondo, poi il terzo e così proseguendo in parallelo con l’affermarsi della filiera della GDO, trasmettendo alla seconda generazione quel “modus operandi” che li vede esperti anche sul piano della meccanica. “È questa - precisa Mauro Tomei - la nostra “chiave di differenza”: teniamo molto a verificare sul campo l’efficienza dei veicoli e di chi li guida. I nostri autisti sono invitati a rispettare
determinati limiti di consumo con incentivi economici basati sui risultati ottenuti alla gui da: in questo modo l’azienda garantisce alla committenza un servizio che impatta meno sull’ambiente, consente ai veicoli maggiore durabilità e minori rischi in termini di sicurezza (meno incidenti ma anche meno guasti), premiando i conducenti grazie al risparmio derivante dai consumi contenuti”. L’analisi dello stile di guida e delle performance di autisti e mezzi è solo uno degli elementi che dimostrano l’attenzione che in Tomei riservano alla flotta: 60 trattori moderni, tutti Euro VI e dell’età media di tre anni, che rap presentano i principali brand sul mercato. “Abbiamo la passione e con piacere prosegue Mauro Tomei - mettiamo alla prova il meglio che offre il settore. Oggi DAF è un marchio dall’ottimo rapporto qualità-prezzo in termini di resa e consumi, per quan to la componente del-
Next destination: Australia L
LEYLAND TRUCKS / COSTRUITO IL DAF CF/XF NUMERO 100.000
eyland Trucks ha completato la costruzione del veicolo DAF CF/XF numero 100.000. Si tratta di un telaio CF 530 “FAT” 6x4 con barra di traino che fa parte di un lotto di quattro veicoli ordinati da DAF Trucks Australia. L’impianto di produzione all’avanguardia di Leyland produce veicoli commerciali a marchio DAF dalla fine degli anni ’80. Oggi Leyland Trucks costruisce l’intera gamma di telai DAF LF, CF e
XF leader del mercato in qualsiasi configurazione. La maggior parte dei veicoli CF e XF che lasciano la linea di assemblaggio viene prodotta per i mercati con guida a destra, come Regno Unito e Australia. Di recente, lo stabilimento ha ricevuto il prestigioso Queen’s Award for Enterprise 2020 per un aumento delle esportazioni di quasi il 50 per cento negli ultimi tre anni. “Questo veicolo CF e XF numero 100.000 prodotto
l’autista rivesta sempre un’importanza decisiva”. Di quest’anno l’acquisizione di cinque trattori XF, pesante stradale del costruttore olandese, grazie a un rapporto che si va sempre più consolidando con la Concessionaria GB Trucks. “L’approccio con Gianluca Bondatti e il suo team - aggiunge Mauro Tomei - è di tipo familiare: rapido e trasparente. Ci affidiamo a loro anche per la manutenzione: quando c’è un problema sapere di poter contare su un riferimento personale, su un team cui riferirsi per trovare una soluzione è il vero valore aggiunto della Concessionaria. La nostra azienda è cresciuta ma resta a gestione familiare, questo garantisce una filiera corta nel controllo della gestione dei veicoli e dei processi. È questo che ci rende massimamente affidabili per la clientela ed è lo stesso valore che richiediamo alla Concessionaria”. “Per GB Trucks - afferma Marco Vona, Responsabile Commerciale del dealer la-
nano esclusivamente semirimorchi (in gran parte Lamberet) refrigerati con gruppi frigoriferi Thermo King. Immediatamente riconoscibili per l’immancabile scritta del nome del l’azienda, vero e proprio biglietto da visita, i camion Tomei viaggiano dal Lazio verso tutto il Nord Italia, in particolare Emilia-Romagna e Lombardia. A Latina i veicoli possono contare su due piazzali per complessivi 8mila mq, oltre alla storica area di servizio, con lavaggio e officina, dove i camion rientrano per fare rifornimento ed eventuale manutenzione prima di essere parcheggiati. Sul piano logistico, Tomei dispone in Italia di cinque piazzali ubicati in punti strategici, dove i veicoli possono essere lasciati, consentendo agli autisti di spostarsi con più maneggevoli furgoni a nove posti. Tra i clienti nomi di rilievo della GDO, da Unilever a Granarolo, da Ferrero a SVAT, da Findus a Parmalat passando da aziende di trasporto di maggiori dimensioni come Conserva e Catone.
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Sede operativa principale: Latina Scalo Fondazione: 1970 Amministratori: Amerigo, Lorena, Massimo e Mauro Tomei Merce trasportata: Beni alimentari Flotta: 60 trattori + 90 semirimorchi Dipendenti: 85 Sito internet: http://tomeisrl.it
ziale - lavorare con Tomei è motivo d’orgoglio: si tratta di un’azienda con una storia di oltre cinquant’anni, caratterizzata da solidità e tradizione. Ci lega l’obiettivo di creare occupazione sul territorio e nel contempo per noi è un cliente sfidante, considerata l’attenzione che prestano all’elevata qualità degli standard nel trasporto isotermico, segmento nel quale non si improvvisa: la catena del freddo richiede esperienza e serietà”. I trattori DAF come il resto della flotta Tomei trai-
presso lo stabilimento di assemblaggio di Leyland rappresenta un traguardo estremamente importante per Leyland Trucks - ha dichiarato Brennan Gourdie, Amministratore delegato di Leyland Trucks - Il Regno Unito e Leyland vantano una gloriosa tradizione nella costruzione di veicoli, il cui culmine è rappresentato dalla produzione dell’odierna linea di veicoli DAF. Il telaio CF e XF numero 100.000 rappresenta un momento che resterà nella storia, a testimonianza dell’eccezionale impegno da parte di tutti noi a Leyland e dell’intera organizzazione DAF a livello mondiale”. Nel frattempo, l’XF ha conquistato, per la seconda
Un’attività che dà lavoro a 85 dipendenti complessivi nel gruppo aziendale, con un occhio di riguardo agli autisti che rappresentano, per To mei, una professione all’avanguardia. “Oggi - conclude Mauro Tomei - l’autista è una figura che sempre più supera certi vecchi pregiudizi legati al ruolo: è frequente l’utilizzo, da parte dei nostri conducenti, di strumenti ad alta tecnologia che velocizzano e rendono più sicura la filiera logistica delle merci, oltre che più sereno e confortevole il loro lavoro”.
volta consecutiva e la terza in cinque anni, il “Fleet Truck of the Year 2020” in occasione dei prestigiosi Motor Transport Awards. DAF ha vinto per ben 19 volte il riconoscimento da quando la prima edizione dei Motor Transport Awards è stata celebrata nel 1986. Il premio “Fleet Truck of the Year” è uno dei più importanti nel settore dei trasporti della Gran Bretagna. DAF XF è stato premiato per “l’eccellente rapporto qualità-prezzo, il miglior supporto e l’ottimo driver appeal”. In più, l’ammiraglia olandese ha visto riconoscere le sue doti in termini di fuel performance, disponibilità di ricambi e bassi costi di manutenzione.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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IVECO / SOCOM NUOVA CONSEGNA A POGGIOMARINO DIECI S-WAY E UNO STRALIS LNG
D’Amora Trasporti, vent’anni di un’inarrestabile crescita NEL 2000 SANTOLO, POI AFFIANCATO DAL FRATELLO LUIGI, FA VIVERE IL SOGNO DEL PADRE DOMENICO: UNA FLOTTA STRUTTURATA IN GRADO DI GARANTIRE QUALITÀ E TRACCIABILITÀ NEL TRASPORTO ALIMENTARI, FARMACI, MANGIMI, SU ROTTE NAZIONALI E INTERNAZIONALI. NEL PARCO, COSTITUITO DA 300 VEICOLI TRA MOTRICI, BILICI E AUTOTRENI, ENTRA A FAR PARTE IL NUOVO PESANTE DELLA GAMMA IVECO E IL PRIMO TRATTORE ALIMENTATO A GAS NATURALE.
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MAX CAMPANELLA POGGIOMARINO
ortare la verdura e la frutta del territorio dell’Agro nocerino-sarnese ai mercati generali. Era la mis sion con cui Domenico D’Amora nel 1969 dava inizio a quella che, negli Anni Duemila e grazie alla capacità imprenditoriale del figlio San tolo, poi affiancato dal fratello Luigi, sarebbe diventata una flotta strutturata, che fa della qualità del servizio il suo punto di forza, messa in campo in diversi segmenti, dal trasporto alimentari ai farmaci ai mangimi, su rotte nazionali e internazionali. Costante per i D’Amora la presenza, attraverso la Concessionaria Socom Nuova, del marchio Iveco: se Domenico guidava il suo autocarro 160 NC, oggi il parco è di circa 300 veicoli tra motrici, bilici e autotreni e, accanto allo Stralis, per i trattori sono arrivate dieci unità della nuova ammiraglia Iveco, ovvero del pesante stradale S-Way lanciato l’anno scorso, più uno
Stralis LNG, primo trattore a gas naturale della flotta. L’azienda D’Amora Trasporti nasce nel 2000, quando Santolo, classe 1975, decide di avviare un’attività con l’obiettivo di coronare il sogno del padre. “Sono cresciuto al suo fianco - racconta l’imprenditore, più abituato a mettersi al volante e rimboccarsi le maniche che a rilasciare interviste - quando con tre camion trasportava l’ortofrutta. Oggi continuiamo il suo viaggio, investendo su au tisti, sedi e flotta”. In o maggio al padre, alla sua dedizione al lavoro, sulla parte superiore del frontale ogni camion riporta la scritta S. Domenico. “La passione per i motori e per i camion che lo ha ispirato sin da ragazzo aggiunge Santolo – è la stessa che oggi noi sentiamo, alimentiamo e comunichiamo a tutto lo staff di D’Amora Trasporti: i nostri autisti condividono la stessa filosofia, ognuno è fedele alla propria missione e si sente pienamente responsabile del proprio mezzo e del proprio carico”.
Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium, Heavy & Key Account Socom Nuova, consegna ai fratelli D’Amora la simbolica chiave delle undici unità di pesanti stradali Iveco.
I primi Stralis arrivano nel 2003, autotreni refrigerati (motrice e rimorchio frigo a singola e doppia temperatura controllata) cui seguono nel 2005 i trattori con semirimorchio. Le prime rotte su lungo raggio vedono i camion D’Amora partire da Poggiomarino per raggiungere la Lombardia. La crescita dell’azienda avviene di pari passo con lo sviluppo della Grande Distribuzione, puntando sulla qualità del servizio, approccio che consente a D’Amora di ampliare e diversificare l’attività, affiancando al trasporto alimentare quello di farmaci, mangimi e il servizio di logistica di magazzino. “Rispettiamo con la massima attenzione - precisa Santolo D’Amora - tutte le normative di riferimento, dalla temperatura di conservazione alla corretta movimentazione e distribuzione dei medicinali alla direttiva sui farmaci; siamo certificati ISO 9001 e, nel rispetto dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema, adottiamo misure di efficienza energetica e gestione responsabile dei
D’AMorA
Sede operativa principale: Poggiomarino (NA) Fondazione: 2000 Amministratore: Santolo D’Amora Merce trasportata: Alimentari, farmaci, mangimi Flotta: 300 veicoli tra motrici, bilici e autotreni Dipendenti: 160 Sito internet: http://www.damoratrasporti.com
rifiuti, procedura quest’ultima che ci ha consentito di ottenere l’ISO 14001”. I 90 trattori, tutti equipaggiati di sorveglianza satellitare, hanno in media cinque anni di età: ogni quattro anni si procede alla loro sostituzione. Per il trainato, a disposizione 120 semirimorchi frigo da -25 gradi, 70 centinati e 30 pianalati. Veicoli che effettuano qualcosa come 150mila km l’anno. “La nostra clientela - spiega D’Amora - è costituita da aziende agricole e aziende dedite alla trasformazione agroalimentare: produttori che rappresentano l’eccellenza nel proprio segmento di mercato. I nostri camion
Carmine Ceglia e Annamaria Scala (prima da sinistra) della Concessionaria Iveco Socom Nuova consegnano la simbolica chiave al team femminile di D’Amora Trasporti.
caricano la merce al termine della filiera di raccolta, lavorazione e imballaggio: i viaggi iniziano la sera, in modo che al mattino seguente la merce giunga a destinazione presso la filiera della GDO e la rete di supermercati”. D’Amora Trasporti dà lavoro a 160 dipendenti, che fanno riferimento all’headquarter di Poggiomarino e alle sedi distaccate di Bologna Argelato, Piacenza, Cava de’ Tirreni Salerno e in Sardegna a Sassari. “Dal 2013 prosegue Santolo - è operativa la piattaforma logistica di Bologna: due capannoni di 4mila mq l’uno, uno dei quali adibito a cella frigo per lo stoccaggio della merce deperibile, collocati in modo strategico dal punto di vista logistico, per migliorare il servizio alla clientela. Nel 2018 abbiamo aperto il terzo deposito a Capua, in provincia di Caserta. La sede di Poggiomarino si sviluppa su una superficie di 15mila mq”. L’orientamento all’innovazione si dimostra nella scelta di mettere in pista la nuova cabina Iveco subito acquisendo dieci unità, affiancate da uno Stralis Natural Power. “I dieci S-Way forniti al cliente - spiega Carmine Ceglia, Sales Specialist Medium, Heavy & Key Account Socom Nuova - rappresentano il top nel segno della continuità dei veicoli D’A mora: motori Euro VI step D ed equipag-
giamento con servizi di connettività. Nell’ottica dell’aggiornamento della flotta, abbiamo avviato con D’Amora un progetto di messa su strada di un veicolo a gas naturale che effettuerà rotte estere, soprattutto in Germania, paese nel quale la trazione LNG viene favorita dall’esenzione al pedaggio”. Del resto D’Amora ha da tempo varcato i confini nazionali, portando i camion, oltre che in tutta Italia, in Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Francia e Spagna. Favorita dalla diversificazione del business, l’azienda continua la sua crescita nel parco, nell’organizzazione e nei numeri. Il 2019 è stato chiuso con un fatturato di circa 16 milioni di euro e per il 2020 si prevede un’ulteriore crescita, nonostante il periodo tutt’altro che facile. “Nella fase di lockdown - racconta Santolo D’Amora - abbiamo lavorato molto, pur dovendo affrontare perdite: i camion garantivano l’approvvigionamento dei supermercati, soprattutto di frutta e verdura, ma rientravano vuoti. Ciò mal grado, il viaggio di D’Amora continua: ogni anno aggiungiamo nel parco tra le 10 e le 15 unità, cresciamo nella forza lavoro e il fatturato cresce in media del 15 per cento anno su anno”. La partnership con Socom Nuova ha inizio nel 2005 quando la Concessionaria Iveco di Napoli era guidata da Giovanni Battista Valiante; prosegue oggi che il dealer ha come riferimento la seconda generazione, nella figura di Michele Valiante, e il dinamico Ceglia. “Siamo fidelizzati al marchio Iveco - afferma D’Amora - perché fin dall’inizio Socom Nuova ha dimostrato di rispondere in maniera puntuale alle nostre richieste: trasportiamo generi alimentari che devono arrivare sugli scaffali e farmaci che devono raggiungere la loro destinazione in maniera integra e puntuale. Rispettiamo e garantiamo il processo della catena del freddo con un servizio ineccepibile, parametro decisivo per i clienti della GDO e per quanti necessitano del trasporto refrigerato. Per questo ci occorrono veicoli validi e una rete di assistenza capillare: avere nelle vicinanze del nostro headquarter la sede di Socom Nuova e, nei dintorni, tre officine autorizzate soddisfa le nostre esigenze”. “Poiché i camion D’Amora viaggiano molto di notte - precisa Ceglia - il cliente per interventi di manutenzione straordinaria ha a disposizione un numero verde Iveco al quale è stato segnalato il nominativo, in modo da rendere il più celere possibile un eventuale intervento; per la manutenzione ordinaria abbiamo stretto con D’Amora un accordo che prevede la possibilità di accedere a ogni officina della rete Socom Nuova alle medesime condizioni”.
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FRAIKIN / NEL PARCO DI ECOCAVE SEI UNITÀ SCANIA E UNA VASCA PER INERTI
Anche in cava il noleggio vince
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MAX CAMPANELLA RAVENNA
in dal 2015, anno dello sbarco sul mercato italiano, Fraikin Italia ha inteso proporsi come partner ad ampio raggio: ai più tradizionali trattori stradali e semirimorchi centinati, la filiale italiana dell’azienda francese - fondata da Gerard Fraikin nel 1944 con 76 anni di attività nel noleggio di veicoli professionali - ha aggiunto soluzioni mirate, andando a soddisfare le esigenze anche più difficili del trasporto italiano, caratterizzato com’è da aziende medio-piccole, ciascuna con una sua specificità e specializzazione, che utilizzano veicoli a volte customizzati sin dalla loro origine. Ecocave, giovane azienda ravennate che nasce dall’esperienza logistica di Giancarlo Frati, unitamente alle competenze negli appalti pubblici del fratello Mauro, è esempio dell’approccio al mercato di Fraikin che, seguendo la strategia dell’Amministratore delegato Claudio Gariboldi, sostiene Ecocave nel suo lavoro con i mezzi d’opera, attività che necessita di veicoli robusti, pronti a operare in cava e nei cantieri nelle condizioni più difficili. Nata nel 2000 da un ramo d’azienda di una precedente società proprietaria di cave, Ecocave inizia come piccola società per evolversi rapidamente, fino a diventare un riferimento nell’area di Ravenna, dove si colloca - grazie anche alla collaborazione con il mondo delle Cooperative, in primis con Consar, cui è associata - tra le aziende di maggiori dimensioni nel settore dello smaltimento. Nel 2016, con l’acquisizione della licenza conto terzi, Ecocave dà il via a un forte sviluppo del la flotta rivolgendosi a Fraikin Italia. “Si è trattato spiega Giancarlo Frati - di un investimento importante, per il quale Fraikin ci ha dato un supporto decisivo, dimostrando di credere in noi e nel nostro progetto: il noleggio ci ha consentito di crescere, permettendoci di inserire nel parco veicoli nuovi e efficienti, con la consapevolezza della
NATA NEL 2000 GRAZIE ALLA CAPACITÀ IMPRENDITORIALE DI
GIANCARLO FRATI E ALLE COMPETENZE NEGLI APPALTI DEL FRATELLO
L’AZIENDA RAVENNATE HA CONTINUATO LA SUA CRESCITA NELLA FLOTTA, NELLE STRUTTURE DISPONIBILI E NELLA FORZA LAVORO.
PUNTO
DI FORZA LA SCELTA DI VEICOLI EFFICIENTI E ROBUSTI, CHE VENGONO TENUTI CON LA MASSIMA CURA. “È STATO IL NOSTRO PRIMO CLIENTE NEI MEZZI D’OPERA: ABBIAMO SUPPORTATO IL SUO PROGETTO DI SVILUPPO”, AFFERMA
DIEGO PELLICIOLI. spesa occorrente, con la certezza del costo al chilometro”. Ecocave effettua estrazioni da cave in Emilia Romagna e Toscana, occupandosi del com mercio di inerti e della gestione di lavori affidati da en ti come Consar. Nel suo percorso di crescita, l’anno scorso l’azienda ravennate ha integrato dieci operai e tutti i mezzi da escavazione per lavori pubblici e idrici di una società che operava per Consorzi di bonifica e enti pubblici come Regioni e Comuni, anche nella difesa della costa e dell’arenile. Nel suo complesso l’azienda conta 20 dipendenti, oltre ai fratelli Frati, per un fatturato che si aggira sui quattro milioni: un trend positivo nonostante la crisi che attanaglia il settore delle costruzioni. Con Fraikin nel 2018 Ecocave ha inserito sei veicoli cava-
cantiere a quattro assi Scania 8x4 e un semirimorchio-vasca Menci, che si sono aggiunti a un trattore di proprietà MAN e a semirimorchi pianalati per il trasporto di mezzi operativi. Con esattezza si tratta di escavatori, mezzi che i Frati tengono in costante aggiornamento: tre sono arrivati prima del lockdown, uno (un Volvo equipaggiato con pesa) è recentissimo. “I nostri strumenti di lavoro, dai veicoli agli escavatori, devono assolutamente essere efficienti - afferma Giancarlo Frati - Pur se mezzi d’opera, i nostri veicoli spesso viaggiano tutti i giorni su strada tra le due cave di Mugello e Ravenna, dove produciamo calcestruzzi per la nostra clientela, rappresentata da nomi come Tracem, Colacem e Unical. Il sito di Ravenna è in grado di accogliere per il conferimento ma-
eCoCAve
Sede operativa principale: Ravenna Fondazione: 2000 Amministratore: Giancarlo Frati Merce trasportata: Inerti, materiali da escavazione Flotta: 7 trattori + escavatori Dipendenti: 20
teriali edili da demolizione, servizio che ci viene spesso richiesto dalla clientela e da Consar”. Aspetto decisivo per Frati quello relativo all’efficienza dei veicoli. “Devono restare in officina - prosegue l’Amministratore di Ecocave - il meno possibile: anche da questo punto di vista con Fraikin la collaborazione è molto positiva. In caso di problemi al veicolo questi vengono subito risolti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia. “L’intero team di Fraikin Italia a partire da Claudio Gariboldi e me - precisa il manager Fraikin - è costituito da persone con una profonda conoscenza del mondo dei veicoli industriali: tutti ben sappiamo che si tratta di mezzi che devono lavorare, perché è da questo che dipendente il business della nostra clientela. Ecocave è
PALLETWAYS / ARRIVA P2C, NUOVO SERVIZIO A DOMICILIO
Consegne più flessibili e efficienti P alletways Italia, il principale e più rapido network espresso europeo per la distribuzione di merci pallettizzate, parte del gruppo sudafricano Imperial Group, lancia un servizio per la distribuzione di merci pallettizzate sviluppato specificamente per le consegne a domicilio. Dedicato ai clienti corporate, il nuovo servizio P2C (Pallets to Consumers) punta a migliorare l’efficienza nelle consegne dei prodotti, offrendo al consumatore finale la massima flessibilità. P2C permette ai retailer di integrare i loro sistemi e i loro siti con le piattaforme Palletways, al fi ne di offrire ai
MAURO,
clienti un servizio seamless, integrando altresì una serie di opzioni di consegna, che prevedono la possibilità di scegliere i servizi Premium o Economy. La soluzione Premium è il servizio veloce con tempi di consegna a partire da 24 ore. I clienti che hanno prenotato il servizio Economy (consegna prevista in 48-72 ore) avranno anche la possibilità di modificare l’orario e la data di consegna una volta effettuato l’ordine, qualora lo slot selezionato non rispecchi le loro esigenze. Non appena la spedizione arriva al concessionario, i clienti riceveranno un’e-mail e/o un sms con la fascia di consegna
Il CEO Massimiliano Peres.
prevista. “Il principale driver di crescita delle consegne B2C dichiara Massimiliano Peres, CEO di Palletways Italia - è l’e-commerce e possiamo osservare una correlazione tra il numero crescente di persone che acquistano online e l’incre-
sta to il primo cliente per i mezzi d’opera e ha dimostrato di avere fiducia nelle nostre competenze. Non solo: la cura che hanno dei veicoli no leggiati è quasi maniacale, almeno pari a quella che a vrebbero se i mezzi fossero di loro proprietà”. In Ecocave ogni autista ha il suo camion ed è responsabile del suo mezzo: espressione di fiducia che viene ripagata da un alto tasso di fedeltà. “Molti degli autisti - precisa Frati - sono con noi dal 2000 e ciascuno di loro ha cura del suo camion. Questo permette ai veicoli di affrontare anche sfide impervie come le cave in montagna: sono sempre nuovi e non hanno timore di nulla. Danni o problemi? Sono messi in conto, ma con Fraikin sappiamo di poter contare su un riferimento rapido e sicuro”.
mento delle consegne di merci pallettizzate agli indirizzi residenziali. Siamo consapevoli che i clienti si aspettano che le merci ordinate online vengano consegnate in un orario a loro conveniente, piuttosto che dover andare a ritirarle. È importante che il numero di barriere all’acquisto sia il minore possibile. Ecco perché, invece di offrire servizi di ritiro, stiamo puntando sulla consegna, vista come parte essenziale dell’esperienza complessiva di acquisto. Da anni soddisfiamo i bisogni di trasporto delle aziende per diversi settori merceologici, come quelli del Fai-da-te, home & gardening. Grazie ai processi consolidati e a un impareggiabile servizio di eccellenza, siamo in grado di offrire ai retailer, alla ricerca di un partner affidabile e competente, il servizio P2C, nato per consegnare i prodotti pallettizzati a domicilio in tutta sicurezza”.
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ROSSI / NEW ACTROS ARRICCHISCE LA PRESENZA MERCEDES-BENZ NELLA FLOTTA UMBRA
Torricelli, il recupero è un’arte
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MATTEO GALIMBERTI BETTONA
untare su scelte strategiche, mettersi al servizio della committenza sottraendosi da inutili “guerre di prezzo”, proponendosi sul mercato con tariffe sostenibili, con l’obiettivo di fare bene il lavoro assegnato e dare un servizio alla clientela. Sono i ca pisaldi con i quali è cresciuto il Gruppo Torricelli, oggi realtà che unisce tre aziende - SR (dai nomi di Stefano e Riccardo), Torricelli Trasporti e F.lli Torricelli che rappresentano una flotta strutturata e dimensionata. Ma lui, Antonio, non dimentica le radici: è cresciuto sul camion accanto al padre Luigi, dal quale ha imparato la passione per i camion, passione che ha coltivato e che è pronto a trasmettere alla terza generazione. Nello sviluppo, che ha portato a un parco attuale di 90 trattori e un centinaio di vasche in acciaio, ha scelto partner di eccellenza: per i pesanti stradali quest’anno ha inserito 14 Actros, l’ammiraglia Mercedes-Benz, che la Concessionaria Rossi ha consegnato sostenendo il progetto dei Torricelli di un graduale, costante aggiornamento dei veicoli. Siamo a Bettona, a pochi passi da Bastia Umbra. È qui che tre anni fa il Gruppo Torricelli, nel continuare a investire in parallelo con la crescita del business, ha reso operativo il nuovo piazzale da 17mila mq, che ospita un capannone di 2.200 mq e 200 mq di uffici: all’interno vi operano due carri ponte e un mega muletto da 45 t per lo scarico di container e coils, che trovano spazio per il deposito (interno o esterno in base alla tipologia di merce). Luigi Torricelli inizia, nel 1969, con il trasporto combustibili per la centrale di Bastardo, in via di smantellamento, operando con il primo Fiat; quando Antonio, oggi 53enne, arriva in azienda si contano quattro veicoli, operativi nel trasporto da Falconara verso il Nord Italia. “In
SONO 14 (DIECI DEI QUALI NELLA NUOVA VERSIONE CON “MIRROR CAM”) I PESANTI STRADALI CON LA STELLA ENTRATI AL SERVIZIO DELLE TRE AZIENDE DEL GRUPPO CON SEDE LEGALE A GIANO DELL’UMBRIA. CRESCIUTO ACCANTO AL PADRE LUIGI E AFFIANCATO OGGI DAI FIGLI STEFANO E RICCARDO, ANTONIO TORRICELLI CONTINUA A INVESTIRE SUL PARCO E SULLE STRUTTURE PER ASSICURARE UN SERVIZIO TOP ALLA CLIENTELA. AL SUO FIANCO LA CONCESSIONARIA MERCEDES-BENZ, RAPPRESENTATA ALLA CONSEGNA DA ANDREA REALI CHE AFFERMA: “IL NOSTRO OBIETTIVO È CRESCERE CON I CLIENTI. DAL 1996 SEGUIAMO TORRICELLI CON FIDUCIA E STIMA”. un primo momento - racconta l’imprenditore umbro - trasportavamo olio da energia per le acciaierie di Terni e la centrale Enel. Negli Anni Novanta l’olio è stato sostituito con il carbone e abbiamo puntato sul servizio alle acciaierie: da quel momento il lavoro con la siderurgia è andato crescendo”. Il giovane Antonio Torricelli è tra quelli
che raggiungono Torino, Milano, Brescia e Venezia. Negli Anni Duemila la svol ta successiva con l’ingresso nel settore di rottami e metalli: a 32 anni, con la mor te di Luigi è il figlio a prendere le redini dell’azienda, che si specializza nel servizio a ferriere, demolitori e acciaierie. “Oggi - precisa Antonio - serviamo le princi-
pali acciaierie del Centro Italia fino a Cremona, collegando l’asse est-ovest della Penisola. I camion al ritorno effettuano trasporto di semilavorato coils”. Tra i clienti nomi di rilievo come Arvedia per l’acciaio, per il rottame Sider Adriatica, Tardioli di Foligno e F.lli Ciotti. A disposizione della clientela le tre aziende mettono un
parco di 90 trattori dell’età media di tre anni (il più “anziano” ne conta cinque) a maggioranza Mercedes-Benz, sulla base di una partnership che va consolidandosi con la Concessionaria Rossi. Lo testimonia la consegna del dealer di 14 Actros, l’ammiraglia dei pesanti stradali con la Stella, dieci dei quali nella versione New, lanciata l’anno scorso con equipaggiamenti top di gamma, in primis le “mirror cam” che sostituiscono gli specchietti retrovisori, assicurando più precisione e sicurezza in viaggio e nelle manovre. “Consumi contenuti e assistenza - afferma Antonio Torricelli - rappresentano i valori imprescindibili sui quali si basa il rapporto con la Concessionaria: lo staff di Rossi assicura un’importante presenza sempre, non solo in fase d’acquisto”. Proteso verso il futuro, il Gruppo Torricelli dà lavoro a un centinaio di autisti, oltre a una decina d’impiegati e al per sonale di officina e ma-
gazzino, tra la storica sede di Giano dell’Umbria - sede legale del Gruppo - e quella di Bettona. Accanto al padre da cinque anni, dopo aver conseguito una laurea in Economia, il primogenito Stefano, 30 anni, si occupa di logistica, normative e rapporti con la clientela; più recente l’arrivo del secondogenito Riccardo, 26 anni, che dopo essersi occupato di manutenzione è al momento operativo negli uffici. Con loro la mamma Fabiana, che si occupa di gestione amministrativa, rapporti con le banche e fatturazione. “Obiettivo di Rossi - afferma Andrea Reali, Responsabile Vendite Truck della Concessionaria Mercedes-Benz è crescere insieme ai clienti: seguiamo il Gruppo Torricelli dal 1996, con un rapporto basato su fiducia e stima reciproche. Siamo consapevoli della loro necessità di avere veicoli sempre operativi e a lo ro disposizione, oltre alla rete di assistenza MercedesBenz, Rossi mette una flotta di dieci trattori a noleggio, che utilizziamo per sostituire veicoli in assistenza, che necessitano d’interventi brevi. Questo dimostra la massima disponibilità a risolvere ogni problematica, trovando la soluzione più efficiente per consentire al cliente di soddisfare la domanda della committenza”. Con un fatturato di gruppo di circa 14 milioni di euro nel 2019 e un 2020 che chiuderà con sostanziale stabilità, il Gruppo Torricelli è pronto a proseguire il suo sviluppo, per il quale tenere aggiornato il parco è uno degli elementi fondamentali. “Quello del recupero materiali e metalli afferma in conclusione Antonio Torricelli - è un settore che continuerà a crescere, considerando le istanze di tipo ambientale, e a richiedere operatori che propongono un servizio di qualità. Purtroppo le aziende di trasporto italiane si confrontano con problemi quotidiani: la cronica carenza di autisti per l’alto costo del conseguimento della patente di guida, l’imposizione fiscale, dalla tassa di proprietà alle accise, la concorrenza sleale di aziende, soprattutto straniere, che non rispettano le regole. Su tutti questi punti sarebbe opportuno un intervento delle istituzioni, per sostenere le aziende che lavorano con regolare autorizzazione e rispettando le normative. Ho imparato da mio padre che l’ottimismo è la molla che fa andare avanti, ma su questi problemi il settore dell’autotrasporto è del tutto inascoltato: si potrebbe lavorare e crescere con maggiore serenità se si registrasse un minimo di attenzione dalle autorità di governo”.
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Da sinistra: Andrea Reali, Responsabile Vendite Truck Mercedes-Benz Rossi; Stefano, Antonio e Riccardo Torricelli, timonieri di Torricelli Trasporti, azienda del Gruppo Torricelli insieme a SR e F.lli Torricelli.
Sede operativa principale: Bettona Fondazione: 2004 Amministratore: Antonio Torricelli Merce trasportata: Coils, metalli e rottame Flotta: 90 trattori + 100 vasche Dipendenti: 113 Sito internet: http://www.torricellitrasporti.com
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LE RADICI DELL’AZIENDA FAENTINA RISALGONO AL 1959, QUANDO
GIUSEPPE CAPELLI INIZIA IL TRASPORTO CON TRIVELLE PER LA
SICILIA. UNA SCELTA DETTATA DALLA PASSIONE, EREDITATA DAL FIGLIO
GIANLUCA,
CHE PROSEGUE QUELL’ATTIVITÀ AVVIATA DAL PADRE SPECIALIZZANDOSI NELLA CHIMICA (IN
ADR E NON), NELL’ALIMENTARE
REGIME
RAFFINATO E NEI PRODOTTI ISOPA.
AL
SUO FIANCO IL NOLEGGIATORE FRANCESE:
“SOSTENIAMO IL CLIENTE E IL SUO DINAMISMO”, AFFERMA
DIEGO PELLICIOLI.
FRAIKIN / DOPO UN VAN HOOL IN FLOTTA SI AGGIUNGE UN RENAULT TRUCKS T
Capelli investe nel rent È
LINO SINARI FAENZA
cresciuto accanto al padre, Gianluca Capelli. Da lui ha imparato tutto, sul camion e sul mondo. E ancora oggi sente che papà Giuseppe, che si è spento nel 2013, mai lo ha abbandonato: “Lavoravamo insieme, ci divertivamo insieme e qualche volta si litigava: ma sempre uniti”, ci racconta con tutta la semplicità della gente faentina. Con quella stessa semplicità Capelli nel suo lavoro si affida a partner con i quali condivide la passione per il trasporto, oltre che per altri hobby come la guida avventurosa con i pick-up. Per sostenere il costante aggiornamento della flotta ha scelto il noleggio in partnership con Fraikin, che dopo aver portato nel parco tre anni fa un semirimorchio Van Hool, quest’anno ha aggiunto un
Stretta di mano tra Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia e Gianluca Capelli.
trattore stradale Renault Trucks T. La storia di questa piccola ma organizzatissima azienda del Ravennate inizia nel 1959, quando Giuseppe Ca-
pelli inizia il trasporto con trivelle verso la Sicilia. Una scelta dettata certamente dalla passione, visto che, da capo reparto in un’azienda di produzione lucchetti, per Capelli
sul piano economico sarebbe stato meglio restare in quel posto. “Accadde che suo fratello - spiega la seconda generazione - aveva ordinato un camion ma all’ultimo mo-
mento si tirò indietro”. Aveva soltanto 19 anni, Giuseppe, ma con l’acquisto di quel camion si faceva già notare per scelte pionieristiche: con l’asse centrale Bertoletti era il primo, nel territorio di Faenza, con le sporgenze posteriori. Nel 1981 l’acquisto della prima cisterna per trasporto prodotti chimici in ADR: da quel momento Trasporti Capelli si specializza in questo segmento, aggiungendo negli anni prodotti chimici pericolosi (in regime di ADR e non), container per il carico di prodotti chimici come colla, solventi, materiale tossico come resine per automotive erodotti Isopa; più recente lo sbarco nel trasporto dell’alimentare raffinato. Nel 1987 Gianluca, con una formazione meccanica e la passione per viaggiare sul truck ereditata dal padre, apre una sua ditta, ma in realtà padre e figlio da quel momento resteranno praticamente in simbiosi. “La nostra famiglia - prosegue Capelli - è sempre stata molto unita: con mio padre il legame era tale che bastava guardarci negli occhi per capirci immediatamente”. Entrata nel Consorzio ravennate Consar, l’azienda del padre ne esce nel 2010 quando nasce Trasporti Capelli Srl, da quel momento unica ditta. Il parco è costituito da 12 bilici: ogni trattore ha il suo semirimorchio; altri otto semirimorchi specifici per il
solvente pericoloso viaggiano a turno trainati da un unico trattore. In flotta il brand prevalente è DAF ma troviamo due MAN e un Renault Trucks T, che Capelli ha inserito con il noleggio da Fraikin. “Trasporti Capelli - spiega Diego Pellicioli, Sales Director Fraikin Italia - è una realtà di dimensioni medie ma caratterizzata da grande dinamismo e che punta a un servizio di eccellenza, potendo contare tra i clienti importanti multinazionali. Fraikin ha seguito e sostenuto il cliente prima con un semirimorchio Van Hool, quest’anno consegnando un trattore”. “Il noleggio - afferma Gianluca Capelli - garantisce una formidabile flessibilità, non presenta problemi nella gestione dell’usato e assicura di mettere in strada veicoli nuovi e efficienti. Non da ultimo, ovunque si trovino i veicoli si può contare sull’assistenza: i nostri mezzi viaggiano in tutta Italia, isole com prese, nonché Francia, Polonia, Portogallo, Spagna e oggi tanto in Slovenia; ovunque possiamo contare sull’assistenza telefonica di Fraikin e avere, in caso di necessità, un veicolo aggiuntivo in tempi brevi. Se prosegue il trend positivo registrato negli ultimi anni, continueremo a tenere aggiornata la flotta con il noleggio: nel 2021 puntiamo a inserire almeno due trattori”.
trAsporti CApelli
Sede operativa principale: Faenza Fondazione: 2010 Amministratore: Gianluca Capelli Merce trasportata: Prodotti chimici in ADR e non Flotta: 12 trattori + 20 semirimorchi e un rimorchio Dipendenti: 14
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TOSCANDIA / EUROCORPORATION CRESCE CON SCANIA E VOLKSWAGEN
Il ciclo virtuoso dei rifiuti EREDITATA DAL PADRE, LA PASSIONE PER I CAMION È UNA COSTANTE PER ALFREDO NOCE, CHE DECIDE GIOVANISSIMO DI DEDICARSI ALL’AUTOTRASPORTO: IMPRENDITORE A SOLI 24 ANNI CON UNA FABBRICA CHE DÀ LAVORO A 16 DIPENDENTI, SCEGLIE DI METTERSI ALLA GUIDA PER CORONARE IL SUO SOGNO. TROVA NEL SETTORE DELLO SMALTIMENTO IL SEGMENTO GIUSTO E, DAL 2000, L’AZIENDA CONTINUA ININTERROTTO IL SUO SVILUPPO. PER IL RINNOVO DEL PARCO VEICOLI STRINGE UNA PARTNERSHIP CON IL DEALER TOSCANO, RIFERIMENTO PER VEICOLI INDUSTRIALI E COMMERCIALI.
C
MAX CAMPANELLA FIRENZE
lasse 1966, nato e cresciuto a Scandicci, alle porte di Firenze, madre insegnante e padre autotrasportatore, di origini calabresi, Alfredo Noce coltiva giovanissimo un sogno: avere tan ti veicoli, di diverse dimensioni: quella passione di mettersi al volante, provare su strada il meglio che offre il mercato è sempre stata lì, pronta a emergere al momento opportuno. Quel momento è arrivato prestissimo. Dopo gli studi superiori al liceo scientifico, Noce si i scrive alla facoltà di Ingegneria, ma lo spirito imprenditoriale prevale e dà vita a un’azienda operativa nelle apparecchiature elettromeccaniche. Imprenditore a 24 anni con un’azienda di successo, che dà lavoro a 16 persone, e gli permette di maturare competenze specifiche che gli torneranno utili. Decide che è il momento di investire sul suo sogno più grande. Tutt’altro che facile scegliere di lasciare quell’attività per fare l’autotrasportatore, ma il giovane Noce dà ascolto al suo intuito. Nel 1996 acquista il primo camion: “Mi mettevo alla guida per ore - racconta Noce - e il tempo passava in fretta, neanche mi accorgevo della fatica: quando c’è la passione il lavoro non pesa. Soprattutto, ho avuto al mio fianco la famiglia: i miei genitori, consapevoli che quella fosse la mia strada, poi mia moglie Carmen, sempre al mio fianco. Ha l’incredibile dote di riuscire a trasmettere, per iscritto, quello che penso, quello che voglio comunicare all’interlocutore. Nel suo sguardo e in quello dei miei figli ho sempre letto la condivisione del mio progetto, per quanto certamente abbiano
avvertito in alcuni momenti la mia mancanza in casa”. Nel 2000 la svolta: da trasportatore torna a fare l’imprenditore, individuando nello smaltimento rifiuti, fatto a regola d’arte, con un servizio personalizzato, il segmento in via di sviluppo. Dà vita a EuroCorporation, per sostenere quel trend sempre in crescita - che gli ha permesso di assegnare a EuroCorporation il ruolo di impresa di riferimento nello smaltimento, con un’offerta che va dalla consulenza al trasporto allo smaltimento. Noce punta subito sui rifiuti speciali, ivi comprese quelle apparecchiature elettriche e meccaniche di cui si era occupato con la prima impresa. Oggi è al timone di un’azienda che dà lavoro a 46 persone ma lui, Noce, quella passione per la guida non l’ha mai abbandonata, e nella ricerca delle soluzioni migliori
sul mercato incrocia Toscandia, dealer Scania e Volkswagen, con cui avvia una partnership che trova in passione, serietà e voglia di fare i valori comuni. L’azienda, con headquarter a Firenze, in un piazzale di 6mila mq scoperti e edificio di 2.800 mq per uffici e stoccaggio rifiuti (con un progetto di importante ampliamento), effettua la raccolta in Toscana e in tutto il Centro Italia e i suoi veicoli viaggiano per gli impianti di recupero nel Nord Italia. “La mission di EuroCorporation - precisa Noce è effettuare un servizio dedicato, che escluda totalmente il conferimento in discarica dei rifiuti. Operiamo per a zien de di costruzioni edili, pelletterie, corrieri, lavorando su rifiuti che richiedono attenzione e competenza: dal prodotto della demolizione alle batterie al piombo ai materiali sanitari (aghi, siringhe, cotone, attrezzature per inter-
Da sinistra: Giuseppe Barelli, Amministratore delegato Toscandia; Alfredo Noce, Amministratore Unico EuroCorporation; Simone Vignoli, Area Manager Toscandia.
venti, dispositivi ecc.). Grazie a quanto appreso sul campo, EuroCorporation si è specializzata nella raccolta e trasporto dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche)”. Prima di raggiungere l’impianto di smaltimento, in EuroCorporation il rifiuto viene selezionato, verificato nella sua conformità alle normative e depurato delle parti estranee. “Inoltre - aggiunge Noce - offriamo un servizio di consulenza, che oggi rappresenta il 10 per cento della nostra attività, a pari quota con il trasporto, mentre il core business è tuttora rappresentato dallo smaltimento”. Caratterizzata da alto livello di informatizzazione (ogni documento in EuroCorporation è digitale) e con un fatturato nel 2019 di oltre sei milioni di euro, l’azienda fiorentina ha a sua disposizione un parco di 36 veicoli di ogni dimensione, dal furgone da
3,5 t a motrici medie da 26 t fino ai veicoli industriali da 44 t. La quasi totalità dei mezzi EuroCorporation è costituita da autotreni: motrici che trainano rimorchi. Una flotta giovane (i veicoli non raggiungono i cinque anni d’età) per ora multibrand, su cui Noce ha avviato un percorso finalizzato a una forte sinergia, per definire la collaborazione con un brand per i pesanti e uno per i leggeri. In questo percorso trova al suo fianco Toscandia, Concessionaria storica del Grifone che,
dal 1° gennaio di quest’anno, ha inserito nel ventaglio dei prodotti i veicoli commerciali Volkswagen. “Abbiamo nel parco - illustra Noce - quattro Scania e quest’anno abbiamo voluto provare due Crafter: certamente la professionalità di un dealer di veicoli industriali gioca un ruolo importante. Una Concessionaria che opera nei pesanti stradali sa quali sono le esigenze di un’azienda come la nostra: c’è maggiore professionalità del personale tecnico e di assistenza e più facile comprensione su quanto ci occorre per l’allestimento. Il nostro obiettivo è tenere il parco al passo coi tempi: Scania e Volkswagen appartengono al medesimo gruppo e sono entrambi marchi top di gam ma”. Equipaggiati con cambio automatico, i due Volkswagen Crafter sono già “passati” dalla valutazione del timoniere di EuroCorporation. “Il primo viaggio di carico di un nuovo mezzo - afferma Noce - lo faccio sempre io in prima persona: la passione resta e resterà sempre. Crafter si è dimostrato veicolo confortevole e robusto: dopo questa fase di rodaggio ne verificheremo i consumi. Non da ultimo, Toscandia è presente in modo capillare nel Centro Italia con officine autorizzate: per noi si tratta di un plus importante, considerando che si tratta proprio dell’area di maggiore presenza dei nostri mezzi”.
euroCorporAtion
Sede operativa principale: Firenze Fondazione: 2000 Amministratore: Alfredo Noce Merce trasportata: Rifiuti Flotta: 36 veicoli di diverse dimensioni Dipendenti: 56 Sito internet: https://www.eurocorporation.it
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GRUPPO FASSI / SCARRABILI MARREL AMPLIROLL AL26SI PER IL RICICLO DEI RIFIUTI
In linea con la direttiva europea RI.PLASTIC SPA HA RECENTEMENTE AGGIUNTO ALLA SUA FLOTTA TRE DAF
CF480 ATTREZZATI CON GANCIO MARREL AMPLIROLL AL26SI E ALLESTIMENTO CURATO DALLA CONCESSIONARIA FASSI
GRU OFFICINE DI BELLO DI POTENZA. “CREANDO SINERGIA CON IL GRUPPO FASSI, MARREL CONSENTE DI INTEGRARE L’OFFERTA DI SOLLEVAMENTO IN UN SETTORE DALLE GRANDI POTENZIALITÀ DI ESPANSIONE COME QUELLO DEL RICICLO”, SPIEGA MARCO DEL
CAMPANILE,
I
FABIO BASILICO BALVANO
rifiuti elettrici ed elettronici sono parte integrante del la nostra quotidianità fatta di dispositivi tecnologici avanzati e di norme stringenti relative al loro riciclo. Con il re cepimento anche in Italia del la Direttiva europea RAEE, acronimo di rifiuti apparecchiature elettriche ed elet troniche, si è aperto un nuovo e importante ambito di intervento nel mondo della gestione e del riciclo dei rifiuti. Era il 2008, e proprio in quell’anno nasceva la Ri.Plastic Spa con la mission di operare nell’ambito del recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Oggi l’azienda di Balvano, in provincia di Potenza, è una realtà consolidata con circa 50mila tonnellate di rifiuti trattati ogni anno. Per il trasporto del materiale dalle isole ecologiche ai suoi due stabilimenti la società lucana ha recentemente aggiunto alla sua flotta tre DAF CF480 attrezzati con gancio Marrel Ampliroll AL26Si e allestimento curato dalla concessionaria Fassi Gru Officine Di Bello di Potenza. “Oggi serviamo circa 800 isole ecologiche di un’area abbastanza vasta, che va dal basso Lazio e Abruzzo fino a Reggio Calabria e, in questo periodo, stanno arrivando delle partite di materiale anche dalla Sicilia - dichiara Gialunca Imbrogno, Amministratore delegato che, con il Direttore generale Gerardo Pantuosco, è impegnato in prima persona nella gestione dell’azienda - Ai 35mila metri quadrati dell’insediamento di Balvano si sono aggiunti nel 2015 i 10mila mq dello stabilimento di Sessano del Molise, in provincia di Isernia, le
RESPONSABILE MARREL IN ITALIA.
COMMERCIALE
nostre due unità produttive. È qui che i rifiuti sono trasformati attraverso una serie di passaggi, dal recupero di gas e liquidi alla triturazione e quindi separazione nelle diverse materie prime, principalmente ferro, alluminio, rame e plastica. Ci sono diverse linee per ogni tipologia di apparecchiatura, in generale è un processo abbastanza automatizzato mentre, per esempio per i piccoli elettrodomestici, c’è un maggiore coinvolgimento di manodopera. In ogni caso, nulla viene disperso nell’ambiente e tutto quello che può essere riciclato, circa l’80 per cento, è recuperato”. Il conferimento dei rifiuti dalle isole ecologiche ai due stabilimenti è garantito soprattutto dalla flotta della consociata Ritra Srl (acronimo Ri.Plastic Trasporti) che lavora in esclusiva per l’azienda potentina. La flotta Ritra si compone di 11 motrici, 870 casse scarrabili e altri no ve veicoli più piccoli. A questa flotta si sono aggiunti di recente i tre nuovi DAF CF480 6x2 allestiti con scarrabili Marrel Ampliroll AL26Si che segnano il consolidamento della collaborazione tra Ritra e le Officine Di Bello di Potenza, concessionaria del Gruppo Fassi per la Basilicata. “È stato importante trovare un fornitore partner come le Officine Di Bello sul territorio e l’allestimento che hanno realizzato tra scarribile e rimorchio è di nostra piena soddisfazione”, ribadisce Imbrogno. “Creando sinergia con il Gruppo Fassi, Marrel consente di integrare l’offerta di sollevamento in un settore dalle grandi potenzialità di espansione come quello del riciclo - spiega Marco Del Campanile, Responsabile commerciale
Marrel in Italia - Quest’anno, la sostenibilità aziendale è al centro delle scelte strategiche del Gruppo Fassi e allestimenti come questo realizzato dalle Officine Di Bello per Ri.Plastic sono un esempio dell’efficienza che attrezzature dedicate possono portare a un settore in grande crescita come quelle della gestione dei rifiuti. Fino a pochi anni fa erano utilizzati veicoli vecchi con delle attrezzature obsolete, mentre le aziende più attente alla propria redditività stanno sempre più frequentemente ricorrendo a soluzioni versatili come quelle proposte con questi allestimenti”. Il dealer Fassi Officine Di Bello è un’azienda sorta nei primi anni Ottanta a Potenza. Da qualche anno si è trasferita nel moderno capannone nella zona industriale di Tito Scalo, alle porte del capoluogo della Basilicata: una strut-
tura di 1.500 mq coperti e 6mila mq di piazzale. A gestirla quattro fratelli, la seconda generazione Di Bello: Luca, il primogenito, responsabile della produzione; Dario, amministratore e responsabile dell’area commerciale; Fabio, impegnato in officina; Marco, che segue l’assistenza tecnica. All’inizio la società e ra specializzata in allestimenti standard, come cassoni fissi e ribaltabili; nel corso de gli anni sono stati gestiti progetti sempre più complessi e oggi le Officine Di Bello sono apprezzate soprattutto per la capacità di realizzare allestimenti molto elaborati, anche con attrezzature intercambiabili. Il rapporto con Fassi Gru è iniziato nel 2004 e da allora è stata sviluppata una collaborazione di reciproca soddisfazione che, dal 2017, è stata estesa anche a Marrel dando il via alla rea-
lizzazione di numerosi allestimenti di scarrabili, in particolare su veicoli a tre e quattro assi. “La collaborazione con Marrel è importante perché ci ha permesso di inserirci nell’ambito della gestione rifiuti - dice Dario Di Bello - Un passaggio importante per la nostra azienda che finora aveva operato prevalentemente nel settore edile. In particolare, nell’allestimento curato per Ri.Plastic da citare è il rimorchio progettato e realizzato internamente per poter operare in abbinamento agli scarrabili Marrel. Un rimorchio molto semplice e funzionale, con una tara molto bassa e con il posizionamento della slitta sul fianco dei longheroni del telaio anziché sopra, soluzione che ha consentito di avere un’altezza più contenuta. Inoltre, molto curato è anche il sistema di ancoraggio della cassa mobile che è ga-
Il dealer Fassi Officine Di Bello è un’azienda sorta nei primi anni Ottanta a Potenza.
rantito da quattro pinze, o gnuna con una propria valvola di blocco idraulica, una soluzione che le rende indipendenti a garanzia di una maggiore sicurezza, per esempio nel caso di avaria di un elemento”. “La forza dell’Officina Di Bello è di saper far proprie le richieste dei clienti che sono spesso molto complesse ma, con un atteggiamento molto pragmatico, riesce sempre a semplificarle e renderle efficaci dal punto di vista operativo - aggiunge Marco Del Cam panile - Inoltre, sono molto presenti sul territorio e sono diventati un punto di riferimento per le aziende che o perano in Basilicata. Tra l’altro, sono stati i primi in Italia a montare uno scarrabile Marrel e la loro esperienza è stata fondamentale per affinare le caratteristiche del prodotto al mercato nazionale. Notoriamente il cliente italiano è molto esigente riguardo all’esperienza di utilizzo ed è quindi necessario trovare quelle tipicità che rendano il sistema performante per il nostro mercato. L’obiettivo è sempre lo stesso: essere più com petitivi puntando come sempre su qualità, efficienza e usabilità dei prodotti”. Il mercato italiano è molto importante per il brand Marrel: il 70 per cento dei modelli venduti nel nostro Paese è di elevate prestazioni, con una percentuale molto alta destinata al settore del riciclo. L’obiettivo di Marrel è adattare il prodotto ai mercati e alle singole realtà: in Italia, per esempio, si soddisfa la richiesta di un’elevata completezza delle specifiche tecniche per sfruttare al massimo le possibilità di personalizzazione. Questo per Marrel è un aspetto molto importante, perché i modelli sono progettati puntando alla massima adattabilità a tutti gli impieghi.
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MERCEDES-BENZ / AGRICAR CONSEGNA ALL’AZIENDA PIACENTINA 21 NEW ACTROS
Fertrans rafforza la flotta con l’ammiraglia della Stella curezza, comfort di guida nelle manovre e risparmio nei consumi grazie a migliore aerodinamicità, Multimedia Cockpit, guida parzialmente automatizzata con l’Active Drive Assist e altri sistemi di sicurezza avanzati come l’Active Brake Assist di quinta generazione e l’ulteriormente migliorato Sideguard Assist”. CABINE BIG SPACE
TUTTI CON TELECAMERE DIGITALI MIRRORCAM AL POSTO DEI TRADIZIONALI SPECCHIETTI RETROVISORI E EQUIPAGGIAMENTI DI BORDO TOP CLASS, I NUOVI TRATTORI VANNO AD AGGIUNGERSI ALLE 25 UNITÀ DELL’AMMIRAGLIA DI STOCCARDA ENTRATE L’ANNO
S
SCORSO NEL PARCO DELL’AZIENDA DELLA FAMIGLIA FERRETTI.
I VEICOLI SONO OPERATIVI SU ROTTE NAZIONALI, PER INTERMODALE MARITTIMO E FERROVIARIO, E SU QUELLE INTERNAZIONALI PER IL TRAINO DI PIANI MOBILI DEL PRODUTTORE TMT.
MAX CAMPANELLA PIACENZA
ostituire veicoli immatricolati tre anni fa e rafforzare la flotta, incrementando il numero dei trattori per sostenere la crescita dei volumi sulle tratte nazionali e nel trasporto intermodale. È l’obiettivo di Fertrans, azienda fondata e guidata dalla famiglia Ferretti, che continua il suo sviluppo nell’anno del consolidamento del passaggio generazionale: Gianfranco Ferretti, seconda generazione dopo il fondatore Leopoldo e tuttora presente come assoluto riferimento, è oggi affiancato a pieno regime dalla terza generazione, nelle persone dei figli Eugenio ed Emanuele. CAMION SEMPRE OPERATIVI
Nell’anno che nella storia sa rà ricordato per un’emergenza pandemica che appare senza fine, l’azienda con head quarter ad Alseno, alle porte di Piacenza, non ha mai fermato i suoi camion, al servizio della clientela in tutti i segmenti nei quali è operativa - dal siderurgico al manufatto industriale ai rifiuti sfusi - e nelle diverse regioni d’Europa che vedono oggi la presenza di sedi Fertrans, dalla Fran cia alla Bulgaria, dalla Spagna alla Romania, dalla Slovacchia alla Slovenia alla Lituania. Rispettando i valori tradizionali che hanno sempre decretato il successo di Fertrans - puntualità nel servizio, com-
petenza, sicurezza e Ricerca & Sviluppo - di pari passo al suo sviluppo Fertrans cresce nella struttura organizzativa e nel parco veicolare. Per quest’ultimo la più recente novità riguarda la flotta di trattori stradali, che si arricchisce di 21 unità di Mercedes-Benz New Actros (sei delle quali in sostituzione di Actros precedenti), nuova generazione del l’ammiraglia dei pesanti stradali con la Stella, consegnati all’azienda piacentina da Agricar - Concessionaria Mercedes-Benz Trucks per Piacenza, Parma, Mantova e Brescia - sulla base di una partnership iniziata sette anni fa. “Nel 2013 - spiega Roberto Fanzola, Responsabile Vendite Truck di Agricar - abbiamo consegnato a Fertrans i primi due Actros, che l’azienda ha reso operativi su rotte internazionali. A seguito di
quella prima operazione e nell’ambito di uno stretto confronto con i manager Fertrans, è stata decisa l’acquisizione di ulteriori sei unità: del resto già a quei tempi Actros rappresentava l’eccellenza sul mercato, ovvero quanto ricercava e ricerca tuttora un’azienda moderna, votata all’internazionale come Fertrans”. Negli anni la presenza Mer cedes-Benz nel parco Fer trans è cresciuta e oggi rap presenta circa il 25 per cento degli oltre 400 trattori. Nel solo 2019 sono state consegnate 25 unità. “La fornitura di quest’anno - aggiunge Fanzola - è costituita da 21 Actros di nuova generazione, tutti equipaggiati con sistemi di sicurezza ai massimi livelli: telecamere MirrorCam digitali al posto degli specchietti esterni, che aumentano si-
Emanuele Ferretti, terza generazione al timone dell’azienda piacentina con il padre Gianfranco e il fratello Eugenio.
Qualità dei materiali e consumi contenuti gli altri plus sui quali si è focalizzata la decisione di Fertrans, che ha scelto cabine in versione big space, per dare agli autisti massimi comfort e abitabilità, soprattutto per coloro che effettuano trasferte estere e di frequente restano fuori Italia per l’intera settimana. “I nuovi Actros - illustra Emanuele Ferretti - sono operativi in parte sul trasporto internazionale e in parte su rotte nazionali, nel servizio intermodale di collegamento ai porti di Savona e Livorno e nel servizio ferro-gomma su Novara. In termini di affidabilità e efficienza nei consumi il pesante Mercedes-Benz ha dimostrato sul campo le sue qualità. Gli strumenti tecnologici di bordo, come le MirrorCam, rappresentano un valido aiuto nelle fasi di carico-scarico, soprattutto per autisti me no esperti: come sempre Mercedes-Benz dimostra la sua capacità di anticipare il futuro, mettendo a disposizione, oggi, strumenti utili che negli anni a venire diventeranno dispositivi di serie. Non da ultimo, la scelta è stata effettuata sulla base dell’ottimo rapporto che ci lega ai vertici Mercedes-Benz nelle persone di Maurizio Pompei (Managing Director Truck, ndr), Alberto Carano (Key Account Manager Truck, ndr) e Roberto Fanzola”. Il parco Fertrans conta circa 660 semirimorchi: sulle rotte estere i New Actros trainano piani mobili TMT, su quelle nazionali centinati e ribaltabili Kögel, sulla base di una partnership con la Concessionaria dei due brand EV Industrial.
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CONTINENTAL / TRA PANDEMIA, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SICUREZZA
La nuova mobilità cambia il trasporto DAI DATI DEL SECONDO
OSSERVATORIO EMERGE CHE OLTRE LA METÀ DEGLI AUTISTI PROFESSIONISTI È CONVINTO CHE L’EMERGENZA COVID ABBIA PORTATO CAMBIAMENTI IMPORTANTI NELLA CATEGORIA: MENO AUTO PER LE STRADE, MAGGIORE ATTENZIONE ALLE NORME SANITARIE E ALLA SANIFICAZIONE, PIÙ PRUDENZA, ASSENZA DI ASSEMBRAMENTI SUI MEZZI PUBBLICI; MA
C
MICHELE S. ALTIERI MILANO
ome la pandemia ha cambiato gli italiani? Quali nuovi bisogni, paure e abitudini sono emersi? Verso quale normalità stiamo andando e come i protagonisti del mondo della mobilità stanno rispondendo alle nuove esigenze? Sta cambiando la percezione del concetto di sicurezza? Sono alcuni degli interrogativi analizzati e contenuti nel secondo Osservatorio Mobilità e Sicurezza di Continental, brand che da oltre 140 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria mission. Un’edizione realizzata in collaborazione
ANCHE DIMINUZIONE DEL LAVORO. con l’istituto Euromedia Research, diretto da Alessandra Ghisleri, il cui compito è stato fotografare il vissuto, le percezioni, le aspettative degli utenti della strada e le loro ricadute sulla mobilità in generale, e con EY2 che ha indagato sulle reazioni e le strategie dell’automotive. “La pandemia - dichiara Alessandro De Martino, Amministratore delegato Continental Italia - ha rappresentato un momento di rottura di trend consolidati e abbiamo voluto, ben conoscendo le tendenze dell’automotive, leggere in profondità la nuova percezione del consumatore sulla sicurezza, che assume significati più estesi sui quali sono opportune riflessioni e reazio-
Alessandro De Martino, Ad Continental Italia.
ni”. Sono circa tre italiani su dieci (34,3 per cento) ad aver cambiato le proprie abitudini di mobilità: il 39,2 per cento lo ha fatto per paura dei mezzi pubblici, l’11,4 per cento per la paura dell’affollamento dei treni, il 10 per cento per la paura di uscire di casa. A fronte di questo 60,6 per cento che dichiara di aver cambiato le proprie abitudini per “paura”, il 31,2 per cento degli intervistati riconduce la drastica riduzione del proprio bisogno di mobilità a cause oggettive come lo smart working o il ritorno alle proprie terre d’origine, il south working. Da cosa dipende la sicurezza stradale secondo i citta-
dini? L’elemento più importante per garantire sicurezza stradale, come lo scorso anno, viene ricondotto alla figura del guidatore (48,8 per cento). Seguono freni (10,2 per cento), sensori e sistemi di guida assistita (8,8 per cento, menzionati in particolare dai motociclisti), cinture di sicurezza (8,1 per cento, menzionate soprattutto dagli autisti di professione) e pneumatici (6,7 per cento). Il 96,4 per cento attribuisce agli pneumatici una forte importanza sul piano della sicurezza stradale e oltre l’85 per cento dichiara di prestarvi molta attenzione (soprattutto uomini, di età compresa tra i 45 e i 64 anni, residenti nel Sud e in aree periferiche). Oltre la metà degli autisti professionisti di mezzi pesanti intervistati (53 per cento) e? convinto che l’emergenza Covid abbia portato cambiamenti importanti nella propria categoria di lavoro (in particolar modo tra coloro che risiedono nel sud Italia e nelle isole): di questi, il 41,5 per cento riferisce di cambiamenti in positivo, meno auto per le strade, maggiore attenzione alle norme sanitarie e alla sanificazione, più prudenza, assenza di assembramenti sui mezzi pubblici; mentre il 37,7 per cento parla di cambiamenti in negativo, diminuzione del lavoro, molte più restrizioni, riduzione dello stipendio, isolamento forzato. Il futuro descritto dagli autisti di professione non sembra tra i più rosei: sollecitati a esprimere un sentimento circa il momento post-Covid, sono stati il cluster che ha evidenziato percentuali più elevate in riferimento alla paura. Il 41 per cento crede che il settore del trasporto merci e trasporto persone vivrà una lunga fase di stallo (dovuta anche alle nuove norme di distanziamento sociale), a fronte di un 27 per cento che conta che entro fine 2020 si possa tornare ai livelli pre-Covid. Spicca inoltre un dato di sconforto verso gli ultimi sviluppi legati all’epidemia come il riacuirsi dei casi positivi, le mancanze di coordinamento per mantenere sotto controllo i contagi, l’assenza di proposte economiche per mettere un freno alla crisi e il comportamento sconsiderato dei più, che fa temere che quel sentimento di paura che caratterizza la categoria resterà, purtroppo, ancora a lungo.
UN AIUTO PER AFFRONTARE LE SFIDE DEL SETTORE DELL’AUTOTRASPORTO, E NON SOLO
IL TACHIGRAFO INTELLIGENTE DIVENTA UN VERO “PROBLEM SOLVER” SU STRADA L a digitalizzazione e le nuove tecnologie non solo rappresentano nuove sfide, ma sono, a tutti gli effetti, anche la base per il successo a lungo termine; in questo contesto, i dati svolgono un ruolo chiave. Integrato all’interno di una rete di tecnologie di comunicazione e sensori, DTCO 4.1, il tachigrafo digitale di Continental, fornisce anche una solida base per risolvere le sfide della politica sociale e dei trasporti, per una gestione più efficiente della flotta che va oltre le capacità di VDO TIS-Web (soluzione Continental per l’archiviazione e la gestione della flotta) e per migliorare i micro servizi, che consentono ai fornitori di servizi di flotte di veicoli industriali come società di leasing, compagnie di assicurazione, fornitori di software per la contabilità salariale e molti altri. Vediamo qualche esempio. A proposito del tema del cabotaggio e distacco degli autisti: il Pacchetto Mobilità dell’Unione Europea mira a garantire una concorrenza leale sul mercato interno europeo. Il DTCO 4.1 giocherà un ruolo chiave nell’attuazione dei requisiti legali, in quanto utilizzerà il posizionamento satellitare e le mappe integrate per registrare i valichi di
frontiera in futuro. In questo modo, il tachigrafo consentirà alle autorità di monitorare le normative applicabili in modo più efficiente: in caso di dubbio sarà possibile sapere quanti viaggi hanno fatto sia il veicolo sia il conducente e quando e in quali Paesi sono stati effettuati questi viaggi. La misurazione regolare del carico diventerà obbligatoria per i veicoli industriali in Europa a partire dal 2021 e gli operatori della flotta dovranno fornire i dati sul peso per il viaggio in essere quando richiesto. Le regole diventeranno ancora più rigorose nel 2024, perché la procedura di misurazione del peso deve produrre risultati ancora più accurati (deviazione massima del 5 per cento consentita tra misurazione e peso effettivo) e la trasmissione dei dati deve soddisfare il livello di sicurezza Common Criteria EAL 2. Il tachigrafo intelligente di Continental è in grado di fornire supporto anche in questo caso: in pochi secondi riceve i dati tramite un CAN bus dai sensori di controllo che determinano lo stato di carico sui singoli assi. Oltre alla registrazione del peso, il tachigrafo digitale potrebbe offrire anche la possibilità
per una fatturazione a pedaggio più accurata e più equa per i veicoli professionali. Con l’aumentare del peso su un asse del veicolo, aumenta anche il carico sulla strada, con conse-
guente usura sulla superficie: determinare il peso totale effettivo del veicolo con i sensori consente una misurazione più accurata (e più equa) del pedaggio da pagare.
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IL CONCESSIONARIO THERMO KING PRESENTA ADVANCER, LA NUOVA
A Parma Costa Eugenio scende
L
FABIO BASILICO MAX CAMPANELLA PARMA
’ambizione sta al cuore di Advancer e Costa Eu genio Srl è pronta a soddisfarla. Il concessionario Thermo King, dal 1974 riferimento del brand leader europeo nelle unità di refrigerazione per Toscana, Sardegna e parte dell’Emilia-Romagna, ha organizzato presso il quartier generale di Parma ben 6 giornate dedicate alla presentazione alle aziende di Advancer, la nuova pietra miliare per i semirimorchi a temperatura controllata, una vera e propria Serie A dei gruppi frigo che arriva sul mercato con un carico di innovazioni tecnologiche in grado di fare la differenza. “Le sei giornate di Parma” sono parte integrante del tour nazionale organizzato per far conoscere Advancer e illustrarne le caratteristiche vincenti. “Il Mondo dei Trasporti”, che sta seguendo il tour da vicino, ha presenziato anche all’evento parmense raccogliendo le testimonianze degli addetti ai lavori. UNA FORZA RIVOLUZIONARIA
Dopo il saluto e l’introduzione di Cristina Costa, insieme al fratello Aldo seconda generazione alla guida della società fondata dal padre Eugenio nel 1955, Pierluigi Camorali, Responsabile settore commerciale frigoriferi, ha spiegato ai rappresentanti delle aziende ospiti in cosa consiste la forza rivoluzionaria di Advancer. “La nuova unità ha esordito il manager - risponde perfettamente all’impegno che si è assunta Thermo King di ridurre da qui al 2030 di 1 gigaton le emissioni di CO2 attraverso i suoi prodotti. Un gigaton equivale al consumo di Italia, Gran Bretagna e Francia in un anno. Ebbene, noi rappresentiamo un pezzettino di questo ambizioso progetto. Advancer è più a vanzata rispetto alle soluzioni del passato e guarda decisamente al futuro. Nel sostanzioso lavoro di progettazione sono stati toccati tutti i principali punti di interesse: prestazioni, gestione operativa, telematica e ovviamente sostenibilità. Thermo King ha po sto come condizione basilare la salvaguardia del prodotto, ovvero la migliore efficienza delle nostre unità al fine di man tenere inalterati le merci trasportate”. L’ambizioso obiettivo dietro ad Advancer era quello di dare vita a un’unità di refrigerazione per semirimorchi dotata di innovazioni mai viste prima sul mercato. E sembra che il risultato sia stato raggiunto viste le eccellenti prestazioni della serie A nel controllo della temperatura, nella protezione del carico e nella riduzione dei consumi di carburante, con un livel-
lo di efficienza del 30 per cento in più rispetto alla media del mercato. È la combinazione di caratteristiche in grado di aiutare le aziende di trasporto a migliorare l’operatività del parco veicoli e abbattere i costi totali. Del resto, i trasportatori sono stati da subito posizionati al centro della strategia Thermo King. A loro è stato infatti
domandato di quali funzionalità aggiuntive avessero bisogno per poter lavorare al meglio e aumentare la loro redditività. Le aspettative sono state raccolte e incluse nel design sin dall’inizio, sin dalla fase di ideazione e di progettazione di Advancer. “Advancer offre l’abbassamento della temperatura fino al 40 per cento più ve-
loce disponibile sul mercato - ha spiegato Camorali Il tutto grazie a un’architettura che fornisce più potenza al compressore, oltre a una capacità unica di flusso d’aria variabile, completamente indipendente dalla velocità del motore. Il flusso d’aria variabile consente di regolare il flusso in base ai requisiti di ogni viaggio. L’ingegnoso distacco delle
ventole dell’evaporazione dal motore consente di mantenere intervalli di temperatura strettamente controllati e di ottenere un’efficienza energetica all’avanguardia e i livelli di rumorosità più bassi del settore”. Con Advancer la gestione del trasporto a temperatura controllata diventa molto intelligente. “Quando si trasportano articoli che richiedono un minore flusso d’aria, è possibile abbassarlo per ridurre il consumo di carburante - ha spiegato Pierluigi Camorali - E viceversa. Senza contare che è possibile pro grammare un aumento del flusso d’aria dopo l’apertura degli sporteli per ottenere un abbassamento rapido ed efficiente”. NORME UE NO PROBLEM
Thermo King Advancer promette totale trasparenza su livelli e consumi di carburante.
L’ottimo livello di efficienza elettrica e il garantito risparmio di carburante si abbinano a motori caratterizzati dal 50 per cento di emissioni in meno rispetto al massimo consentito dalle più recenti norme UE NRMM (Non-Road Mobile Machinery) Fase V. Advancer è un’unità di refrigerazione per il trasporto estremamente silenziosa grazie a un livello di sonorità ottimale. Inoltre, le unità A400 e A-500 - che costituiscono la gamma di offerta Advancer insieme al modello A-360 - dispongono del controllo elettronico della velocità motore e sono quindi le pri me sul mercato a garantire una totale trasparenza su livelli e consumi di carburante, i cui dati tra l’altro sono registrati, visualizzati e resi disponibili da remoto tramite sistemi telematici. “I tre
modelli di Advancer includono un contratto per soluzioni telematiche di 2 anni ha detto ancora Pierluigi Camorali - Advancer supporta un approccio più proattivo alla telematica. L’abbonamento gratuito di 2 anni a Soluzioni con nesse consente ai clienti di avvantaggiarsi dell’impegno Thermo King per una connettività leader nel settore. L‘unità è realmente capace di essere costantemente connessa con il mondo esterno e il dealer di riferimento. Questo significa la possibilità di far circolare informazioni in tempo reale e di attuare un’intelligente gestione proattiva. Assicuriamo così una pro grammazione più precisa della manutenzione con fermi macchina sempre più limitati. Oltre al collegamento satellitare assicurato dai 2 anni di contratto gratuito è possibile tramite connessione bluetooth avere il pieno controllo dell’unità frigo direttamente dal la cabina. Tutte queste funzionalità possono essere an che essere aumentate grazie al alla telematica che permette di gestire Advancer anche da remoto”. La gamma Advancer è al momento composta da tre unità mono-temperatura. Le soluzioni multi-temperatura sono previste alla fine del prossimo anno. “La qualità dei componenti utilizzati e l’architettura progettata su misura garantisce una manutenzione più facile e veloce - ha spiegato Camorali - Ogni componente è posizionato in funzione dell’essere più proattivi e far si che i mezzi rimangano fermi il meno possibile. Complessivamente, Advancer dispone del 30 per
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PIETRA MILIARE NELLA REFRIGERAZIONE DEI SEMIRIMORCHI
IL CONCESSIONARIO THERMO KING, DAL 1974 RIFERIMENTO
in campo con la Serie A
DEL BRAND LEADER EUROPEO NELLE UNITÀ DI REFRIGERAZIONE PER TOSCANA,
SARDEGNA E PARTE DELL’EMILIAROMAGNA, HA ORGANIZZATO PRESSO IL QUARTIER GENERALE DI PARMA BEN
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GIORNATE DEDICATE ALLA PRESENTAZIONE ALLE AZIENDE DI
ADVANCER, LA NUOVA PIETRA MILIARE PER I SEMIRIMORCHI A TEMPERATURA CONTROLLATA, UNA VERA E PROPRIA SERIE
A DEI GRUPPI FRIGO CHE ARRIVA SUL MERCATO CON UN CARICO DI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN GRADO DI FARE LA DIFFERENZA.
Da sinistra: Aldo e Cristina Costa con Pierluigi Camorali all’evento di presentazione di Parma.
cento di accessori in meno. Per esempio, siamo arrivati a una sola cinghia mentre pri ma ce n’erano 3. Un minor numero di e una migliore collocazione dei componenti consentono intervalli di manutenzione maggiorati per la massima affidabilità delle risorse, riducendo così i tempi complessivi riservati all’assistenza. La manutenzione necessaria si riduce del 30 per cento e del 60 per cento è la riduzione della manutenzione non programmata. Non è un caso che la macchina sia stata testata in laboratorio e su strada per 1 milione di km in condizioni diverse e anche e streme. Inoltre, nello stabilimento Thermo King di Galway, in Irlanda, dove le unità Advancer vengono realizzate,
da circa tre anni due unità Advancer sono in funzione 24 ore su 24 per un test esaustivo e continuo”. PIÙ FRIGO PIÙ ALBERI
In estrema sintesi: Thermo King è riuscita con Advance a combinare mag giore efficienza, risparmio carburante e riduzione dei tempi di fermo. Avendo come punto di riferimento privilegiato la sostenibilità. “Thermo King ha sempre lavorato per il minor impatto possibile delle sue soluzioni - ha concluso Camorali - Per esempio, puntando molto su unità riciclabili. Le nuove unità Advancer lo sono al 95 per cento. Continuiamo a lavorare per avere prodotti sempre meno
impattanti. Garantire il 30 per cento di CO2 in meno vuol dire garantire una migliore gestione dell’utilizzo quotidiano dell’unità in funzione dei prodotti trasportati. Si tratta di una percentuale importante che ci dà la dimensione del lavoro svolte sulle nuove macchine. Il processo di produzione a zero emissioni di carbonio, il ridotto consumo di carburante e le minore emissioni di CO2 equivalgono a piantare 50 alberi per unità”. Advancer può adattarsi a una varietà di fonti di nergia, tra cui l’alimentazione da ter ra, l’alimentazione ibrida, la batteria di mantenimento, il generatore ad asse e persino i pannelli solari integrati per la ricarica della batteria.
LA TITOLARE DELLA COSTA EUGENIO SRL FA UN BILANCIO DELLE GIORNATE DI PRESENTAZIONE DI ADVANCER
CRISTINA COSTA: “C’È GRANDE INTERESSE PER UNA MACCHINA SORPRENDENTE” È
soddisfatta Cristina Costa per le riuscite sei giornate di presentazione di Advancer. “Siamo stati l’unico concessionario Thermo King ad averne organizzate sei per garantire la massima sicurezza in tempi di Covid-19 ci dice la titolare della Costa Eugenio Srl, seconda generazione al timone dell’azienda emiliana - Distribuendo le aziende ospiti su 6 giornate abbiamo evitato pericolosi assembramenti. Inoltre, avere a disposizione più giornate ci ha consentito di dare la massima attenzione a ciascun cliente intervenuto. In totale, è venuta a trovarci nel quartier generale di Parma una sessantina di aziende distribuite sull’area di nostra competenza, ovvero Toscana, Sardegna e parte dell’Emilia-Romagna”. Fondata nel 1955 dall’allora ventiduenne Eugenio Costa (oggi 87enne), rilevando un’officina di elettrauto per autocarri, l’azienda si dedica negli anni successivi al settore in crescita del trasporto a temperatura controllata. “Nel 1974 l’azienda entra a far parte della grande famiglia Thermo King - prosegue Cri-
stina Costa - dedicandosi esclusivamente al mondo della refrigerazione. All’inizio mio padre e i suoi collaboratori si dedicarono solo ai frigo, poi nel 1998 è stata aggiunta l’aria condizionata. Da tre anni, nel frattempo, era entrata in a zien da la seconda generazione della famiglia Costa”. E se nel 1995 la Costa Eugenio contava 6 dipendenti, oggi si è arrivati a quota 40, a testimonianza della forte crescita dell’azienda di Parma, sinonimo di professionalità e massima competenza nel settore. “Le 40 persone sono divise tra Parma e la filiale assistenza di Calenzano, in provincia di Firenze, dove lavorano in 7”, precisa Cristina Costa. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso, Costa Eurgenio Srl ha ampliato la proposta di prodotti e servizi affiancando alla vendita e all’assistenza delle unità frigorifere la stessa attività nel settore del condizionamento per autobus e treni. “Siamo gli unici autorizzati Thermo King per il settore ferroviario in tutta Italia - spiega Costa - Forniamo unità per il
condizionamento non solo di treni ma anche di autobus. Seguiamo anche clienti all’estero”. Mentre anche la terza generazione Costa è entrata in azienda assicurando la continuità operativa e testimoniando concretamente la passione e la determinazione della famiglia, i clienti continuano ad apprezzare il lavoro svolto dal team capitanato da Cristina Costa. “Abbiamo riscontrato che la nuova proposta Advancer ha suscitato un grande interesse aggiunge la titolare - Tutti sono rimasti colpiti dai vantaggi che derivano in termini di Total Cost of Ownership. Senza contare le garanzie in termini di rumorosità e connettività”. “Sono stati predisposti contratti di manutenzione che si adattano alle specifiche esigenze del cliente - dice ancora Cristina Costa - Da sempre puntiamo a garantire elevati livelli di assistenza. È in questo ambito che si gioca il futuro del mercato. La vendita è ovviamente importante ma se non sei in grado
di garantire un’adeguata assistenza... Grazie alla manutenzione predittiva e alla connettività, Advancer segna un indubbio progresso. È vero che la connettività e la telematica in Italia non sono ancora ai livelli di altri Paesi ma abbiamo visto che facendo vedere e testare questi servizi molti clienti hanno convertito la prova in un contratto effettivo”. A chi si rivolge Advancer nella zona di vostra competenza? “Credo che a livello di tipologia sicuramente le aziende che hanno flotte importanti e una mentalità avanzata in tema di gestione di dati e informazioni - risponde Cristina Costa - Tuttavia, anche le piccole aziende possono essere interessate, visto che in soli due anni è possibile ammortizzare il costo dell’unità. Il modello precedente SLXi continuerà a essere disponibile in parallelo all’Advancer, visto che si tratta di un’ottima macchina. L’idea è di mandare avanti le due gamme in parallelo fino a quando il mercato evolverà dando la priorità alla nuova soluzione”.
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IVECO / MAXI FORNITURA DI PESANTI STRADALI ALLA LCT DI CATANIA
Sempre più avanti con S-Way S
CONSEGNATE LE PRIME 50 UNITÀ DELL’AMMIRAGLIA DEL COSTRUTTORE TORINESE DI UN ACCORDO CHE PREVEDE BEN 120 TRATTORI, 63 DEI QUALI ALIMENTATI A LNG, DESTINATI A ROTTE LUNGO LE PRINCIPALI DIRETTRICI DEL NORD ITALIA. CON LA CONCESSIONARIA PRIMOSOLE IVECO SUPPORTA LO SVILUPPO DI UNA DELLE AZIENDE DI TRASPORTO CHE PREMIANO L’ECCELLENZA SICILIANA, CON UNA PRESENZA CHE HA VARCATO I CONFINI NAZIONALI PER COPRIRE IN PARTNERSHIP CON I MAGGIORI SPEDIZIONIERI LE PRINCIPALI DESTINAZIONI EUROPEE.
MICHELE S. ALTIERI CATANIA
empre più Polo logistico di riferimento, erede della gloriosa tradizione del territorio, che ha visto Ragusa e il mercato ortofrutticolo di Vittoria al primo posto per quantità di primaticci, Catania continua a dimostrarsi pioniera nelle scelte di ecosostenibilità nel trasporto su gomma. Sono 50 le unità di S-Way - ammiraglia dei pesanti Iveco - consegnate a LCT, azienda siciliana che opera nel settore della logistica, specializzata nel trasporto alimentare e intermodale, nell’ambito di un accordo che prevede la fornitura di ben 120 trattori stradali. Alla cerimonia erano presenti Anna Cacciaguerra e Pietro Sciuto, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore delegato di LCT, Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe, Fabrizio Buffa, Alternative Tractions Manager Iveco, Arturo Schininà, Presidente della concessionaria Primosole, e Marcello Di Caterina, Vicepresidente e Direttore generale di ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile) nonché, in rappresentanza delle Istituzioni, Marco Falcone, Assessore Regionale alle Infrastrutture e Mobilità, e Anthony Barbagallo, deputato regionale Sici-
lia. I veicoli, che vanno ad ampliare un parco mezzi di circa 300 unità e 2.200 semirimorchi, rappresentano parte di una fornitura di complessivi 120 veicoli, 63 dei quali alimentati a LNG, che l’azienda catanese ha acquistato con l’obiettivo di mantenere elevato il livello competitivo aziendale, grazie a una flotta moderna, aggiornata ed efficiente. Gli S-Way sono destinati al trasporto lungo le principali direttrici del Nord Italia e, nello specifico, gestiranno il trasporto di acqua minerale per l’azienda Sant’Anna, di cibo per animali Monge e di
alimentari Parmalat. Inoltre potrebbero essere impiegati, a seconda delle necessità, anche con uso intermodale verso la Sicilia. La composizione della fornitura include 30 veicoli in versione diesel e 20 unità NP (Natural Power), che sfruttano la tecnologia dell’LNG (gas naturale liquefatto). L’innovazione tecnologica costituisce uno dei valori su cui fonda il suo business LCT, in accordo con la Casa costruttrice torinese: LCT ha iniziato a introdurre veicoli a LNG nel parco veicolare a partire dal 2017, dopo aver sperimentato la tecnologia Iveco nelle trazioni alternative, con
lo Stralis prima da 400 cv, poi da 460 cv. Dalla sede di Catania l’azienda gestisce quotidianamente 220 linee verso i Centri di Distribuzione Indiretti, che, sommate alle interlinee con partenza dalle filiali e dai corrispondenti, garantiscono una copertura capillare di tutto il territorio nazionale. Grazie alla partnership con i maggiori spedizionieri esteri e con il gruppo Grimaldi Lines, tale capillarità dei suoi servizi travalica anche i confini nazionali, con un respiro internazionale che copre le principali destinazioni europee. Per assicurare la massima efficienza e tempestività,
LCT ha scelto di servirsi da un lato di un sistema informatico costantemente aggiornato, che assicura collegamenti diretti con le unità operative e con la committenza, dall’altro di veicoli Iveco altamente performanti, tecnologicamente avanzati e capaci di garantire un TCO (Costo Totale d’Esercizio) estremamente competitivo. Le dotazioni degli S-Way prevedono: sistemi di gestione delle flotte attraverso un servizio di logistica avanzata, realizzato in collaborazione con Verizon e Astrata, che permette di tracciare il mezzo tramite un sistema di Geofencing; un sistema di raccolta, elaborazio-
Alla consegna delle chiavi da sinistra: Salvatore Finocchiaro, venditore Medium & Heavy concessionaria Primosole; Andrea Cormaci, Area manager Medium & Heavy Iveco; Emanuele Licitra, titolare della Primosole; Fabrizio Buffa, Alternative Tractions Manager Iveco; Pietro Sciuto, Amministratore delegato LCT; Carmelo Impelluso, Head of Iveco Brand Europe; Anna Cacciaguerra, Presidente del Consiglio di Amministrazione LCT; Marco Falcone, Assessore Regionale a Infrastrutture e Mobilità; Anthony Barbagallo, deputato regionale Sicilia.
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ne dati e produzione di report per analizzare lo stile di guida dell’autista e fornire consigli per migliorarlo in ottica di un’ulteriore riduzione dei costi; la Connectivity box, sistema che permette di mantenere il veicolo sempre connesso con il team di professionisti della Control Room Iveco e beneficiare di un supporto h 24, pianificare in modo razionale i fermi macchina e gli interventi riparativi. In versione LNG, Iveco SWay permette di realizzare un trasporto ancora più sostenibile a livello sia ambientale sia economico, con una riduzione delle emissioni di NO2 e di particolato rispettivamente del 90 e del 95 per cento, e una riduzione del 95 per cento della CO2 immessa nell’aria se impiegato il biometano, carburante disponibile e compatibile con i veicoli Natural Power, tutti già predisposti. “LCT afferma Schininà - sarà supportato per i servizi di assistenza post vendita dal nostro team di 40 professionisti a servizio del cliente, suddivisi su una sede operativa e tre presidi commerciali, un magazzino ricambi a Catania tra i più grandi e forniti nel settore, con circa tremila mq di spazio attrezzato e 20mila articoli movimentati di tutti i brand trattati, che soddisfa oltre il 95 per cento della domanda di ricambi pressoché in tempo reale, e una rete di 18 officine autorizzate sul territorio della Sicilia Orientale operative h 24”.
PRIMOSOLE NASCE NEL 1998 DA FAMIGLIE SINONIMO DI DEALER SIN DAL LONTANO 1927
“DIETRO DI NOI UNA TRADIZIONE DI APPASSIONATI DEL MONDO DEI TRUCK”
liente storico del dealer Primosole, di cui è anche “vicino di casa” in seguito al recente acquisto di strutture accanto alla sede della Concessionaria, LCT si colloca tra le aziende di trasporto in crescita, sul piano nazionale e varcando i confini per approdare in Europa, grazie a dimensioni che sono frutto dell’ammodernamento del sistema trasporto, attuato per operare nell’intermodale. “Negli ultimi anni - spiega Arturo Schininà - stiamo assistendo a un rapido cambiamento della composizione dell’autotrasporto anche
nella nostra zona: se fino a una quindicina d’anni fa il settore era caratterizzato esclusivamente da trasportatori di piccole dimensioni, con parchi di non oltre cinque unità, oggi si sono costituite flotte importanti, come LCT, che fanno capo a Catania o nel Ragusano come sede, ma sono oggi presenti in maniera capillare in Italia e in Europa. Spesso sono queste stesse flotte ad affidarsi a padroncini per la distribuzione a corto raggio”. Primosole nasce nel 1998, ma la famiglia Schininà è sinonimo di Concessionaria del
Gruppo Fiat sin dal 1927, con radici a Ragusa, storica area di sua competenza. Alla seconda generazione, rappresentata da Arturo, oggi vanno affiancandosi la terza, la quarta e la quinta ai nastri di partenza. Con loro Emanuele Licitra, socio in Primosole, che all’azienda apporta la storia di Sicam Ragusa, già dealer OM-Iveco Veicoli Industriali. “Primosole aggiunge il Presidente - nasce dall’accorpamento di diverse Concessionarie, tutte aventi una storia di collaborazione con il mondo del trasporto che gravita nelle provincie in cui
operiamo: dietro di noi c’è il lavoro di uomini e strutture che ci hanno accompagnato negli anni”. L’area di competenza Iveco - che si affianca ai brand Fiat Professional e Piaggio - comprende Catania, Ragusa, Messina, Siracusa e parte della provincia di Enna. “Con la gamma media e leggera - prosegue Schininà - abbiamo sempre registrato quote di mercato ai massimi livelli nel confronto con la media nazionale. In questa fase, con la disponibilità dei nuovi veicoli a LNG, tecnologia in cui Iveco è
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CARRIER TRANSICOLD / VECTOR E-COOL TRACCIA IL SOLCO DEL FUTURO
Il trailer dell’efficienza
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CRISTINA. ALTIERI RUEIL-MALMAISON
arrier Transicold - parte di Carrier Global Corporation, fornitore globale leader in tecnologie innovative di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione, refrigerazione, antincendio, oltre che per la sicurezza e l’automazione degli edifici afferma l’impegno a ridurre le emissioni, migliorare la sostenibilità e aumentare l’efficienza nel settore del trasporto refrigerato con il lancio del primo sistema per trailer refrigerato completamente autonomo, completamente elettrico e senza motore: Vector eCool. Dedicato al segmento dei semirimorchi, Vector eCool rappresenta il top di gamma Carrier nell’impiego della tecnologia elettrica. “Vector eCool - dichiara Victor Calvo, Presidente di Carrier Transicold International Truck & Trailer - rappresenta il futuro della tecnologia dei trailer refrigerati: è uno dei nuovi prodotti più entusiasmanti che abbiamo mai portato sul mercato. Il lancio segue anni di ricerca e sviluppo, compresi ampi test nel mondo reale con prototipi che operano nelle flotte dei trasportatori”. EMISSIONI AZZERATE
Adatto al funzionamento con le versioni engineless Carrier Vector HE 19 e Vector 1550 E, Vector eCool coniuga la tecnologia completamente elettrica E-Drive dell’azienda con un nuovo sistema all’avanguardia per il recupero e l’immagazzinamento dell’energia. Tale sistema converte l’energia cinetica generata dal semirimorchio in energia elettrica, che a sua volta viene immagazzinata in un gruppo batteria per alimentare l’unità di refrigerazione. Questo ciclo crea un sistema completamente autonomo, che non produce emissioni dirette di CO2 né di particolato.
PRIMO SISTEMA AUTONOMO DI REFRIGERAZIONE ELETTRICA, VECTOR ECOOL È FRUTTO DI
RICERCA & SVILUPPO, COMPRESI ANNI DI
TEST NEL MONDO REALE.
CONIUGA LA
TECNOLOGIA E-DRIVE CON UN NUOVO SISTEMA PER IL RECUPERO E L’IMMAGAZZINAMENTO DELL’ENERGIA GENERATA DAL SEMIRIMORCHIO, CHE VA A ALIMENTARE IL “Quando l’unità di refrigerazione funziona alimentata dalla batteria - precisa Marco Gagliardone, Amministratore delegato Carrier Transicold Italia - il sistema di gestione dell’energia si attiva automaticamente: quando la carica raggiunge un certo livello e determinate condizioni, viene avviato il generatore per ricaricare la batteria, garantendo piena capacità di refrigerazione”. Il sistema eCool può anche essere collegato alla rete elettrica, quando il semirimorchio è parcheggiato, e si ricarica completamente in meno di quattro ore. Su strada, il gruppo batteria viene ricaricato utilizzando la potenza generata dagli assi e l’energia cinetica sviluppata in frenata. “Se utilizzato con la nostra ammiraglia Vector HE 19 prosegue l’ingegner Gagliardone - Vector eCool può fornire ulteriori riduzioni del consumo energetico, rispetto allo stesso sistema installato con il Vector 1950 engineless. Anche con il generatore e la batteria del sistema montati, è
ancora significativamente più leggero di un’unità diesel standard con il serbatoio pieno di carburante”. Vector eCool è anche PIEK-compliant: quando viene utilizzato con le versioni City del Vector HE 19 e del Vector 1550 E, il rumore di funzionamento è inferiore a 60 decibel.
“Vector eCool - aggiunge Gagliardone - presenta un duplice vantaggio: di tipo ecologico e di tipo economico. Nel primo caso, essendo zero emissioni fornisce la soluzione definitiva alle sempre più stringenti normative, ipotizzando l’utilizzo dei veicoli nelle località urbane e suburbane, dove viene sempre più
richiesto l’abbassamento dei livelli di emissioni inquinanti dei mezzi di trasporto. Ma la sua versatilità garantisce vantaggi anche nel lungo raggio, ad esempio su rotte europee: non utilizzando carburante per il suo funzionamento permette di abbattere i consumi. Considerando l’assenza di consumo di gasolio, qualunque sia il percorso, ci aspettiamo che incontri le attese anche dei trasportatori italiani per l’evidente convenienza economica”. TECNOLOGIA NO LIMITS
Marco Gagliardone, Ad di Carrier Transicold Italia.
GRUPPO FRIGO. “UN PRODOTTO ALL’AVANGUARDIA CHE PRESENTA VANTAGGI DI TIPO ECOLOGICO E DI RISPARMIO CARBURANTE IN TUTTE LE CONDIZIONI DI UTILIZZO, URBANO E LUNGO RAGGIO”,
MARCO GAGLIARDONE,
AFFERMA
AMMINISTRATORE CARRIER TRANSICOLD ITALIA. DELEGATO
Con la sua tecnologia “no limits” quanto a utilizzi nelle diverse specialità di trasporto refrigerato, Vector eCool arriverà in Italia nella rete di Concessionarie Carrier Transicold nel corso del 2021. “Traccia il solco - afferma in conclusione l’Amministratore delegato - di quello che sarà il percorso che seguiremo in futuro nel portare sul mercato gruppi frigoriferi a bassissimi o zero consumi”.
LA FILIALE ITALIANA IN PRIMA FILA NEL PROGETTO DI CERTIFICAZIONE DELLA FILIERA DEL PHARMA
CON LA DEFINIZIONE DI CERTICOLD UN ANNO RICCO DI IMPORTANTI NOVITÀ S e per Carrier Transicold il 2020 sancisce lo sbarco sul mercato della pionieristica unità frigo per semirimorchi Vector eCool, per la filiale italiana è anche l’anno di un’altra pietra miliare: la definizione del “progetto Certicold”, dispositivo a validità europea che certifica la qualità della filiera distributiva di ogni tipo di prodotto medicale, dal plasma ai medicinali. In Italia è del tutto assente una normativa che regoli la logistica farmaceutica; come nel resto d’Europa, è vigente la normativa GDP (Good Distribution Practices), che però fa riferimento ai centri di distribuzione, indicando un sistema di qualità da seguire, ma senza precisare regole e condizioni di trasporto. Nel nostro Paese alcune Ca se farmaceutiche hanno identificato e fatto proprie una serie di normative, con il risultato che le aziende di trasporto devono seguire una vera e propria “giungla” di regole da seguire, differenti per ogni clientecommittente. A farsi promotrice di un processo
di certificazione della filiera del pharma è stata la filiale italiana di Carrier Transicold, che ha dato il suo sup porto a Cemafroid, riferimento europeo nei test sui veicoli e specializzata nella catena del freddo, nel dare vita a Certicold, prima normativa italiana che riguarda tutte le casistiche del trasporto dei medicinali. Avviato prima del periodo pandemico, il processo di costituzione di Certicold non ha subito rallentamenti dal lockdown grazie all’impegno in prima persona di Gerald Cavalier, Presidente di Cemafroid. Risultato: in
tutta la famiglia di gruppi frigoriferi Carrier (per semirimorchi, motrici e veicoli commerciali leggeri) sono presenti modelli certificati per utilizzo da trasporto farmaci, mentre Coldpoint, Sales Point Carrier Transicold con sede a Parma, nonché uno dei 16 Service Professional di Carrier, con il coordinamento di circa 70 Service Point della sua area di competenza (EmiliaRomagna, Toscana, Lombardia e Sardegna), è il primo Centro in Italia abilitato al rilascio di Certicold, collocandosi accanto agli altri primi 15 Centri abilitati a rilascio e revisione
presenti tra Francia, Spagna, Svizzera e Belgio. “Le aziende di trasporto che operano nel settore farmaceutico spiega l’ingegner Marco Gagliardone - hanno oggi la possibilità di far viaggiare i mezzi con maggiore serenità. Da quando è stato avviato il progetto Certicold abbiamo registrato molto interesse, considerato il vuoto normativo e la delicatezza del tipo di merce: si tratta di prodotti che servono a salvare vite umane”. Nulla di obbligatorio, naturalmente, ma elemento di discrezione che consente alle Case farmaceutiche di scegliere il vettore sulla base di elementi certificati da un ente terzo, equipaggiato con giuste strumentazioni e che nel suo giudizio si basa su analisi valide sul piano europeo, stabilite da un tavolo di lavoro condiviso da tutte le parti coinvolte. La certificazione riguarda non solo il gruppo frigorifero, ma anche la successiva fase d’installazione e funzionamento. “Dietro la certificazione precisa Diego Rapalli, Service Mana-
Diego Rapalli
ger Carrier Transicold Italia - vi sono procedure rigorose, inattaccabili dal punto di vista delle linee guida europee: ogni elemento del trasporto viene controllato e deve stare entro certi parametri, altrimenti s’individuano le azioni necessarie per rientrare nei limiti. Gran parte dei gruppi frigoriferi della gamma Carrier sono stati provati in condizioni estreme, sin dalle fasi di sviluppo, per superare i test Cemafroid”.
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ROYAL PLASTIC / ALLA SCOPERTA DELL’HEADQUARTER DEL PRODUTTORE
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I quattro moschettieri
MAX CAMPANELLA CONSELVE
alla produzione di furgoni Royal Plastic alle coibentazioni isotermiche Belplast, dai furgoni refrigerati a piastre eutettiche Eutec ai semirimorchi frigoriferi SOR, per passare dall’intera filiera dell’assistenza a 360 gradi. Il tour nello stabilimento di Conselve, alle porte di Padova, ci fa presto comprendere le dimensioni oggi assunte da New Royal Plastic, azienda italiana al cento per cento, la cui produzione e Ricerca & Sviluppo sono tutte concentrate qui a Conselve, dove la sfida imprenditoriale ebbe inizio nel 1979, con un piccolo capannone per realizzare coibentazioni isotermiche. Pioniere di quella che è divenuta un riferimento nel segmento degli allestimenti isotermici il compianto Giuseppe Pantano che, originario di Candiana, da titolare di una macelleria conosce bene l’importanza della catena del freddo. Pur avviando l’attività con piccole dimensioni, questa si caratterizza subito per scelte all’avanguardia, come lo stampaggio dei pannelli con la tecnica dell’infusione: grazie a una pompa idraulica fuoriesce la resina in eccesso, migliorando il risultato finale in termini di omogeneità e tenuta del freddo. IN TUTA CON PAPÀ GIUSEPPE
Al fianco di Pantano la moglie Adriana, originaria dei Colli Euganei. Negli Anni Ottanta per i figli era cosa naturale, terminati gli studi alla scuola dell’obbligo, affiancare il padre per apprendere il la voro sui camion e raccoglierne il testimone. Così è stato per Mirko, oggi Presidente del Cda, che a 14 anni indossava la tuta per dare una mano al padre, imparando a lavorare in ogni reparto dell’azienda. Negli anni il fratello Giampaolo decide di dedicarsi al trasporto con una propria flotta, l’altro fratello Giorgio, icona della Formula Uno, continua a coltivare la sua passione per i circuiti dedicandosi alla formazione di giovani allievi. Nel 1996 il nuovo assetto aziendale: accanto a Mirko arrivano i soci Luigi Randi, Direttore Commerciale, e Mauro Frizzarin, Responsabile Acquisti e gestione. Oggi il Gruppo dà lavoro a 70 persone, per un fatturato che nel 2019 si è chiuso a circa 12 milioni, e si appresta a un’ulteriore svolta: il passaggio da azienda familiare a un assetto manageriale, in grado di favorire l’ulteriore sviluppo e la crescita in quei segmenti particolarmente promettenti del mondo della temperatura controllata. Ma resta un punto fermo: tenere alto il livello qualitativo della produzione, che ha sempre caratterizzato l’attività sin dalla sua fondazione. Ad accompagnarci alla sco perta del mondo Royal Plastic è Stefano Boniolo, consulente tecnico commerciale, con una formazione da
progettista. La visita ai circa 4.100 mq coperti - ai quali si aggiungono 3.500 mq di piazzale e una sede di 1.500 mq (di cui 500 coperti) nella medesima zona industriale di Conselve, dedicata alla riparazione - ha inizio dall’area dello stampaggio: ogni prodotto dei tre brand (Royal Plastic, Eutec e Belplast) nasce qui a Padova. L’iter prosegue con ripulitura e assemblaggio, reparto nel quale opera un pantografo a cinque assi che realizza i kit Belplast: questi da Conselve raggiungono aziende e carrozzieri in tutta Europa, e non solo, per il montaggio. Nel reparto Carpenteria ci si occupa dei controtelai: portali in acciaio per furgoni, montatura di sponde, braccigru, gruppi frigoriferi ecc. Si chiude con il magazzino, mentre per verniciatura a polvere e zincatura un’area - di altra proprietà - è collegata direttamente alla produzione. In sostanza dal telaio nudo vediamo nascere il veicolo sulla base del progetto realizzato dall’ufficio tecnico, costituito da quattro unità. Una volta assemblata la cassa, il mezzo raggiunge il reparto Finitura, dove vengono montate porte, guarnizioni ecc. e si prosegue con il posizionamento sui telai con carri ponte e il montaggio di piastre eutettiche (che utilizzano una soluzione salina per il freddo) nel caso si tratti di furgoni gelato. “Partiamo dalla materia prima - precisa Boniolo - per realizzare controtelai di nostra produzione: il telaio viene consegnato dal cliente e su questo nasce il veicolo con il suo allestimento, le sponde richieste ecc.” Un esempio avviene sotto i nostri occhi con la nascita di due motrici Iveco S-Way, cassa isotermica Royal Plastic e sponde Anteo. Dalla flotta al
Mirko Pantano, Presidente del Cda di Royal Plastic.
padroncino, dal professionista (fruttivendolo o macellaio) alla Concessionaria fino alle barche dell’area di Venezia, New Royal Plastic ha la soluzione per ogni esigenza. La gamma Royal Plastic è costituita da veicoli da 35 q alle motrici da 9,60 metri, ovvero dal furgone allo step immediatamente precedente il semirimorchio. Per quest’ultimo l’offerta dell’azienda veneta è rappresentata dal marchio SOR, semirimorchi frigoriferi di produzione spagnola, per il quale da tre anni è Concessionaria per il Nord Italia. Eutec dal 2006 è il marchio dei furgoni per il gelato che utilizzano le piastre eutettiche. Belplast è sinonimo di coibentazione e lamierati: kit di montaggio che arrivano anche ad aziende, come carrozzerie e frigoristi,
che, non avendo una propria produzione di pannelli, completano la loro offerta integrandoli nella loro attività. Sul piano commerciale la struttura vede la presenza di 13 agenti esteri (due per la Germania), quattro agenti in Italia e la Concessionaria Carfrigo di Conegliano. Figura di riferimento per le vendite è Luigi Randi, 54 anni, che nel 1996, provenendo da diverse esperienze professionali, entra in contatto con la famiglia Pantano. “Negli anni si sono registrati anche momenti difficili per l’economia - spiega Randi - ma siamo sempre cresciuti, puntando sulla qualità del prodotto e del servizio: l’approccio al cliente è a 360 gradi basato sulle sue esigenze, tenendo alta l’asticella del livello di servizio. Inoltre, siamo sem-
Furgoni Esselunga per il servizio di consegna a domicilio. Royal Plastic è allestitore di riferimento dell’affermato brand della GDO.
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MULTIBRAND CHE MANTIENE INTATTE LE RADICI NELLO STIVALE
dell’isotermico italiano FONDATA NEL 1979 DAL COMPIANTO
GIUSEPPE PANTANO CON UN PICCOLO CAPANNONE, OGGI
NEW ROYAL PLASTIC È UN GRUPPO AZIENDALE CHE DÀ LAVORO A PERSONE.
70
AI FURGONI DI NUOVA
GENERAZIONE, CHE NASCONO SULLE LINEE PRODUTTIVE DI
CONSELVE, NELLA ZONA INDUSTRIALE DI
PADOVA, SI AFFIANCANO LE COIBENTAZIONI
BELPLAST, DISPONIBILI ANCHE IN KIT, E DAL 2006 I FURGONI REFRIGERATI A PIASTRE EUTETTICHE
EUTEC
PER IL TRASPORTO GELATI.
DA TRE ANNI IL
QUARTO MARCHIO CON pre al passo con i tempi, seguendo l’evoluzione del mercato, cui corrisponde quella del prodotto, e dei materiali. Oggi siamo specialisti con diverse soluzioni per l’e-commerce: mettendo a frutto la lun ga esperienza con Esselunga, siamo in grado di rispondere con efficacia a una clientela moderna, in crescita in questa fase di sviluppo della spesa on line”. Quanto è importante per un’azienda di trasporto confrontarsi con un fornitore che garantisce il “Made in Italy” come Royal Plastic? “Avere un riferimento in Italia per aziende italiane è importante afferma Randi - ma lo è certamente di più sapere di confrontarsi con un’azienda seria, ben organizzata e costituita da persone preparate. So prattutto, nel panorama euro-
peo Royal Plastic rappresenta un riferimento unico per l’intero comparto del trasporto di merci deperibili: dal coibentato con Belplast al furgone isotermico su chassis con Royal Plastic passando per Eutec per i gelati da noi si trova ogni tipologia, compreso il semirimorchio SOR, che da tre anni completa la gam ma con un prodotto robusto, in vetroresina, che garantisce la massima tenuta del freddo”. La clientela è ampiamente diversificata e differente per ciascuno dei brand. “Con i kit Belplast - precisa il Direttore Commerciale - copriamo l’Europa, abbiamo clienti oltreoceano e ci stiamo espandendo in Asia. Il vantaggio è evidente: si tratta di un prodotto che non occupa molto volume, i costi di trasporto sono contenuti, l’assemblag-
gio è rapido e intuitivo e il kit comprende tutto quello che occorre, anche materiali di rifinitura”. ORIGINI BEN SALDE
Luigi Randi, socio e Direttore Commerciale di Royal Plastic.
“La crescita di Royal Plastic dimostra che la qualità premia”, afferma Mirko Pantano, che orgogliosamente e in squadra con Randi e Frizzarin proietta l’azienda verso nuovi orizzonti, senza affatto dimenticare le origini. “Siamo tra le prime in Italia nell’isotermico - aggiunge Pantano - posizionandoci come azienda che segue la catena del freddo al completo: è questo che ci rende unici e che ci consente di difenderci da eventuali crisi che colpiscono un segmento. Siamo molto concentrati su Ricerca & Svi-
LA SPAGNOLA SOR.
luppo e con soddisfazione siamo allestitore di riferimento di aziende di rilievo come Esselunga. Accanto a mio padre ho imparato l’importanza di dedicarsi al lavoro con buona volontà, coraggio e capacità di affrontare i problemi partendo dalle soluzioni: lavorare bene, onestamente e con umiltà. È con quest’approccio che vogliamo mantenere le nostre posizioni, continuando a crescere in quei segmenti che danno questa opportunità. Anche il 2020 lo chiuderemo con il segno positivo, per il 2021 puntiamo a mantenere le quote con Royal Plastic, crescere con i kit Belplast e a far conoscere Eutec in tutta Italia. Infine vogliamo potenziare l’attuale officina dedicata al montaggio dei frigoriferi e ampliare il portafoglio clienti per il brand SOR”.
L’OFFICINA FRIGO SERVICE METTE A DISPOSIZIONE UN TEAM DI PERSONE COMPETENTI
“CON ROYAL PLASTIC CI PROIETTIAMO VERSO SVILUPPI SEMPRE PIÙ MODERNI” C ollegata a Royal Plastic, nel corso del “tour” a Conselve entriamo in contatto con un’altra azienda: Frigo Service di Francesco Pasqualin è nata nel 1993, sinonimo di frigoristi veneti. Oggi il team è costituito da sette persone e Royal Plastic resta primo cliente, così come nelle origini, quando l’azienda nasceva e si sviluppava in parallelo con l’attività di Giuseppe Pantano. “La nostra mission originaria - spiegano in Frigo Service - è dare un servizio ai clienti nel montaggio dei gruppi frigoriferi e seguire l’allestimento isotermico, operazioni che oggi si svolgono in simbiosi con la nascita della cella frigorifera. Effettuiamo anche servizio di riparazione con la massima attenzione all’estetica: evitare che del gruppo frigo si vedano gli esterni e renderlo più armonioso al resto del veicolo è una delle idee nate dalla collaborazione con Giuseppe Pantano, che su questo, come su altri temi, è stato veramente pioniere”. Per Frigo Service i clienti Royal Plastic
hanno sempre priorità. “Lavoriamo insieme prosegue il team - da tanti anni: per noi Royal Plastic non è un committente, ma una squadra di persone con cui collaboriamo, mettendo insieme le rispettive esperienze”. Con un magazzino ricambi ben fornito per entrambi i gruppi frigoriferi più presenti sul mercato - Carrier Transicold e Thermo King - Frigo Service ha dato un supporto a Royal Plastic anche quando, con Eutec, l’azienda di Conselve ha deciso lo sbarco nel segmento del trasporto gelati. “Le piastre eutettiche spiegano - possono equipaggiare i veicoli unitamente al classico gruppo frigorifero ventilato, per costituire un sistema ibrido che, qui in Frigo Service, montiamo oggi con competenza, esperienza e specializzazione. Quello del gelato è un segmento che richiede gruppi frigoriferi evoluti e l’estetica ha una certa importanza, trattandosi di veicoli che spesso operano direttamente con l’utenza finale”.
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FIWAY / L’AZIENDA DI MAROSTICA PIONIERA CON CARRIER NELL’UTILIZZO DEI SISTEMI
Frigorifero e telematica il connubio di Alpetrans “
MATTEO GALIMBERTI MAROSTICA
Garantire ai destinatari dei nostri servizi l’arrivo di prodotti di qualità in tutta la loro integrità e freschezza”. È la mission di Alpetrans, azienda che nasce dall’intuito di Dino Tolfo, Amministratore delegato, oggi affiancato dalla seconda generazione, che ha sfruttato l’esperienza di famiglia nel commercio ortofrutticolo per dare vita a un gruppo aziendale divenuto riferimento nell’autotrasporto frigorifero e del fresco a temperatura controllata. Negli anni la crescita è stata costante fino alle attuali dimensioni. Sul territorio italiano Alpetrans può contare sulla sede di Marostica, in provincia di Vicenza, e sulle filiali di Padova, Bari, operativa dal 1996, e Milano, aperta nel 2007. Nel 2010 nasce la divisione logistica Alpelog, nel 2013 la sede in Bulgaria, nel 2014 la divisione Groupage Alpespeed. Con 7mila mq di transit point in diverse località strategiche per ottimizzare i flussi di trasporto, Alpetrans è presente nel segmento ortofrutticolo, nell’alimentare a temperatura controllata, nella GDO, nel farmaceutico, nei trasporti industriali, nell’intermodale, nel florovivaismo, è leader italiano nella distribuzione di floro e offre servizi mirati per trasporti ad alto valore, come capi di moda e apparecchiature elettroniche. Tre i magazzini logistici: 22mila mq a Pozzoleone, nel Vicentino, 8mila mq a Villafranca, in provincia di Padova, e 2mila a Padova. Nell’orbita Alpetrans da gennaio di quest’anno ha fatto il suo ingresso TT Service: con sede a Marostica, rappresenta
DA QUATTRO ANNI TUTTE LE UNITÀ A TEMPERATURA CONTROLLATA SONO EQUIPAGGIATE CON I SISTEMI EDOARDO ANGELINI E FRANCESCA AMISANO, GRAZIE AI QUALI È POSSIBILE TENERE SOTTO CONTROLLO IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO FRIGORIFERO. “AI CLIENTI
DELLA START-UP DEI GIOVANI INGEGNERI
PIÙ ESIGENTI DIAMO LA POSSIBILITÀ DI INTEGRARE IL NOSTRO SISTEMA CON LE LORO PIATTAFORME INFORMATICHE, SULLE QUALI POSSONO VERIFICARE I DATI TELEMATICI”, SPIEGA
l’evoluzione dell’officina interna in servizio multibrand a tutti gli effetti, per ogni veicolo da trasporto merci e persone anche non di proprietà Alpetrans. A supporto di questo sviluppo un parco veicoli moderno ed efficiente, che fa leva su equipaggiamenti all’avanguardia e di alto contenuto tecnologico. Oggi la flotta è costituita da circa 350 veicoli, suddivisi in mo-
trici per ultimo miglio e distribuzione (15 su Milano e 30 su Marostica dedicate a floro e GDO), una cinquantina di trattori per le rotte internazionali e altrettanti per quelle nazionali, una decina di motrici-biga per il mercato nazionale e altrettante per quello internazionale. Per il trainato 110 semirimorchi tutti frigoriferi. L’età media di trattori e mo trici (con una presenza
ALESSANDRO TOLFO.
AlpetrAns
Sede operativa principale: Marostica (VI) Fondazione: 1980 Amministratore: Serafino Dino Tolfo Merce trasportata: Trasporti nazionali e internazionali, frigoriferi, logistica integrata Flotta: 350 veicoli Dipendenti: 90 Sito internet: https://alpetrans.com
paritaria dei brand MAN e Volvo) non raggiunge i quattro anni, grazie a costanti aggiornamenti: di questo mese l’arrivo di 10 Volvo FH, che si sono aggiunti a 10 motrici FE entrate nel parco lo scorso gennaio, e cinque semirimorchi Lamberet acquisiti a marzo. Per i gruppi frigoriferi Alpetrans ha scelto Carrier Transicold per ogni tipo di veicolo, dai semirimorchi alle motrici alle bighe. “Per le motrici - spiega Alessandro Tolfo, Responsabile TT Ser-
vice - utilizziamo unità refrigeranti “a naso”, ovvero il modello Carrier Xarios, o i gruppi con installazione sotto telaio Supra 1100, che utilizziamo anche per le motrici biga da distribuzione e lungo raggio e per i servizi alla GDO. Sui semirimorchi, per la mono temperatura utilizziamo Vector 1550, per la multi temperatura il modello con maggiore potenza Vector 1.950”. Player entrambi aperti a nuove soluzioni, Alpetrans e Carrier già sei anni fa hanno
sperimentato su strada l’utilizzo della telematica, equipaggiando un semirimorchio con una centralina che, da remoto, consentiva di conoscere le condizioni dell’unità frigo. Dopo due anni, con lo sbarco sul mercato di Fiway, start-up dei giovani ingegneri Edoardo Angelini e Francesca Amisano, per Alpetrans la telematica non solo è diventata realtà, ma ha portato enormi benefici alla flotta. “Abbiamo installato il sistema Fiway - precisa Alessandro Tolfo - su tutte le unità frigorifere: un investimento importante, non solo dal punto di vista economico ma anche di tempo; le installazioni so no state effettuate dalla nostra officina, che ha dovuto equipaggiare tutta la flotta. Superata questa difficoltà, i risultati sono arrivati subito al ricevere i primi dati”. Per Alpetrans l’arrivo dei sistemi Fiway ha rappresentato un’autentica svolta nel “modus operandi” aziendale. “Possiamo tenere monitorata la temperatura - prosegue Tol fo - e agire con il set point in tempo reale, i nostri clienti possono verificare lo stato della merce durante il trasporto: tutto ciò era impensabile fino a qualche anno fa. Il vantaggio è importante: con la telematica si può capire cosa accade all’interno del semirimorchio o della cella frigo, affrontando controlli a posteriori con assoluta serenità, oltre a una gestione più corretta delle manutenzioni sul semirimorchio: c’è un problema di batteria? Lo si nota e si provvede subito; questo migliora l’efficienza della flotta”. Con una committenza sempre più esigente, vi sono clienti che chiedono accesso al portale telematico sul quale è caricata la loro merce? “Ad esempio una grossa compagnia estera che produce farmaceutici - afferma Tolfo - è stata la prima a volere che il sistema Fiway sui nostri veicoli venisse integrato con il loro sistema informatico: abbiamo realizzato integrazioni che gli consentono di monitorare i dati della telematica sulla loro piattaforma informatica. In parte abbiamo eliminato la strisciata manuale allo scarico: il cliente la scarica direttamente dal portale”.
UNA SCELTA RAGIONATA E BASATA SUL “FILO DIRETTO” CON LA SEDE ITALIANA DI ALESSANDRIA
CARRIER TRANSICOLD È UN VERO MONO BRAND PER OGNI TIPO DI VEICOLO L a partnership con Carrier Transicold, nell’ambito di un accordo stretto direttamente con la sede italiana di Alessandria, ha precise ragioni per Alessandro Tolfo. “Avere un solo brand per i gruppi frigoriferi - spiega il giovane imprenditore - è un elemento importante nel trasporto a temperatura controllata. Tra i vantaggi principali, avere un mono prodotto semplifica il livello di formazione per gli
autisti, mestiere il cui livello di esperienza e professionalità è purtroppo calato con l’arrivo delle ditte estere: un piccolo errore d’impostazione del frigo, ad esempio in accensione o configurazione pre viaggio, può arrecare un grosso danno alle merci e al cliente finale”. In sostanza, nel parco Alpetrans accade che se un autista cambia veicolo, il gruppo frigorifero è basato sempre sul concetto Carrier, per
quanto possano esservi piccole variazioni tra i modelli. “Abbiamo la certezza - prosegue Tolfo - che ogni autista conosce l’unità frigo ed è informato sul suo corretto utilizzo. In caso di guasto l’autista viene supportato da una struttura preparata: la nostra officina è reperibile h 24, con un tecnico che parla la sua lingua e lo aiuta passo per passo a risolvere il problema just in time, anche nelle ore notturne e nei
weekend. Accade di frequente che l’autista riesca a gestire la problematica e a risolverla”. Il “filo diretto” con Carrier Transicold consente a Alpetrans il costante aggiornamento su nuovi prodotti, sviluppi, ottimizzazioni ecc. “Il legame diretto con il produttore ha un ruolo decisivo: condividiamo dati e esperienze utili a favorire economie di scala”, aggiunge Tolfo.
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TECNOFRIGO / THERMO KING ADVANCER PARTE CON SUCCESSO ANCHE DA CATANZARO
Frigo premium anche al Sud
A
PAOLO ALTIERI CATANZARO
mbizione, voglia di fare e capacità di non arrendersi rappresentano il valore aggiunto per superare momenti difficili. Animato da questi sentimenti, il team di Tecnofrigo - Concessionaria Thermo King per Puglia, Basilicata e Calabria che fa parte dell’ampia galassia del Gruppo IFAC, sinonimo di servizio nell’isotermia rappresentato da Michele Pace, ha dato vita a un evento unico nel suo genere. È stata presentata, presso la nuovissima sede della storica officina autorizzata Thermo Diesel di Catanzaro, la nuova unità di refrigerazione Thermo King Advancer, alla presenza di tutte le officine autorizzate Thermo King dell’area (tre nella sola Calabria): tra le regioni d’Italia a maggiore presenza di aziende di trasporto alimentare, in Calabria Thermo King registra la quota di mercato più elevata in assoluto nel segmento
IL TEAM DELLA CONCESSIONARIA THERMO KING, APPARTENENTE ALL’AMPIA GALASSIA DEL GRUPPO IFAC, HA PRESENTATO LA NUOVA UNITÀ DI REFRIGERAZIONE TRAILER A CATANZARO, NELLA NUOVISSIMA SEDE DELLA STORICA OFFICINA THERMO DIESEL. SCELTA TUTT’ALTRO CHE A CASO QUELLA DELLA CALABRIA, REGIONE A PIÙ ALTO TASSO DI PRESENZA DI AZIENDE DI TRASPORTO REFRIGERATO, IN CUI THERMO KING DETIENE IL RECORD DI QUOTA DI MERCATO NEL SEGMENTO DEI SEMIRIMORCHI.
Michele Pace, Responsabile Tecnofrigo del Gruppo IFAC.
dei semirimorchi. “Spingersi sempre oltre i limiti di ciò che è possibile, per incontrare le ambizioni di soddisfare i clienti e potenziare le loro attività. Potremmo sintetizzare così - afferma Michele Pace, 44 anni, barese, genero del fondatore di IFAC Angelo Amodio avendo sposato la figlia Giusi, due figli Giuseppe di 13 anni e Angelo di 9 l’innovazione radicale che rappresenta Advancer, la Serie A delle unità di refrigerazione per semirimorchi di Thermo King, con un’architettura completamente nuova e davvero unica, maggiore flessibilità operativa, controllo della temperatura senza pari e un’efficienza dei costi rivoluzionaria, che dà la possibilità di consegnare qualsia-
si carico in perfette condizioni”. Advancer rappresenta un passo da gigante nella catena del freddo. “Si tratta - prosegue Pace - di una unità di refrigerazione progettata per parchi veicoli di trasporto, venditori al dettaglio e società farmaceutiche. È destinata a tutte le organizzazioni che hanno l’esigenza di movimentare diversi carichi a temperature precise nel modo più efficiente possibile. E dispone di una tecnologia capace di definire nuovi standard sorprendenti in fatto di prestazioni, risparmio sui costi, operatività e riduzione delle emissioni. Grazie alla combinazione di questi elementi, Advancer incarna il futuro della refrigerazione per semi-
rimorchi e l’investimento ideale per garantire un successo commerciale di lunga durata. Sarà possibile raggiungere un livello di prestazioni mai visto prima stabilendo nuovi standard in termini di efficienza, qualità e affidabilità”. Efficienza che diventa vantaggio competitivo a 360 gradi. “Spaziando da un’incredibile velocità di abbassamento della temperatura a un esclusivo flusso dell’aria controllabile -aggiunge Pace i clienti possono trasportare con la massima sicurezza qualsiasi carico, come prodotti farmaceutici o alimenti freschi, traendo il massimo profitto da ciascuna tratta effettuata”. Advancer introduce il flusso d’aria totalmente variabile per garantire un controllo preciso degli intervalli di temperatura e del consumo di carburante, erogando la temperatura adatta a ogni carico. Indipendentemente dalle condizioni ambientali cui è esposto il semirimorchio, che siano estreme o temperate, le ventole Advancer funzionano in modo indipendente dalla velocità del motore dell’unità per mantenere costanti le prestazioni. Non manca un impegno concreto per l’ambiente: presentando il 30 per cento di efficienza in più nella gestione del carburante, Advancer si caratterizza per una corrispondente riduzione del 30 per cento nelle emissioni di CO2. “Grazie al motore GreenTech -conclude Pace - l’impatto ambientale combinato di Advancer è inferiore del 65 per cento rispetto ai modelli di riferimento sul mercato. Fondamentale la conformità a tutti i regolamenti europei in termini ambientali. Le emissioni di particolato dell’unità Advancer sono inferiori del 50 per cento rispetto al valore massimo consentito dalle norme Fase V”. Advancer soddisfa i requisiti relativi alle zone a basse emissioni (LEZ) e alle zone a bassissime emissioni (ULEZ). L’unità è anche stata dichiarata conforme alle linee guida sulle buone pratiche di distribuzione (GDP) per il trasporto di prodotti farmaceutici. Sulle unità sono montati dei pannelli solari che aumentato affidabilità della batteria e nel contempo forniscono energia green.
ADVANCER FISSA NUOVI STANDARD GRAZIE ALL’INNOVATIVA ARCHITETTURA MILD HYBRID
TRE VERSIONI E CONSUMI RIDOTTI PER LA MASSIMA EFFICIENZA OPERATIVA D isponibile sul mercato nelle tre versioni A360 A-400 e A-500, rispetto alla media dei modelli sul mercato Advancer si caratterizza per un consumo di carburante inferiore del 30 per cento e per un’efficienza del sistema superiore del 40 per cento, risultati verificati in test sia a pieno carico sia con carico parziale. “Queste prestazioni - precisa Michele Pace vengono raggiunte attraverso una gamma d’innovazioni complementari, a partire dal flusso d’aria totalmente variabile, che separa la velocità delle ventole dalla velocità del motore, in modo da trovare il perfetto equilibrio tra protezione del carico e consumo di carburante per ogni carico”. Il vantaggio ricavato dalla combinazione di un motore per l’azionamento diretto del compressore e un motore ventole da 48 Vdc
aumenta l’efficienza di Advancer del 25 per cento rispetto alle convenzionali architetture azionate da generatore. L’abbassamento della temperatura è più rapido, grazie all’architettura Mild Hybrid che aziona ventole di evaporazione potenti e altamente controllabili, generando così una capacità di raffreddamento superiore, con conseguente risparmio di carburante. Il costante miglioramento costituisce un’altra caratteristica di Advancer, con soluzioni connesse integrate di serie per fornire dati proattivi che consentono di ottimizzare l’assetto e i consumi. “Il nuovo gruppo frigo - afferma Pace - non offre soltanto una straordinaria riduzione del consumo di carburante. È concepito per ottimizzare gli interventi di manutenzione, incre-
mentare l’operatività e garantire un sorprendente intervallo di manutenzione pari a tremila ore, oltre che una riduzione del 30 per cento sul TCO. Grazie a un’architettura che limita la necessità di mantenere il motore in funzionamento a bassa velocità per lunghi periodi di tempo, riducendo così l’usura, e a un numero contenuto di componenti sottoponibili a manutenzione, Advancer consente ai trasportatori di continuare a operare, guadagnare e risparmiare”. Presentando un’architettura Mild Hybrid da 48 V, l’unità Advancer è concepita per essere compatibile con numerose fonti di alimentazione, tra cui alimentazione da terra, modalità ibrida, batteria di mantenimento e generatore ad assale. “Questa soluzione - dichiara Pace - consente ai clienti di essere pronti per il futuro e in
grado di adattarsi a qualsiasi ambiente di consegna. Grazie a funzionalità come soluzioni telematiche proattive e un sistema di controllo intuitivo e di facile utilizzo per l’operatore, Advancer trasforma in realtà la promessa di un parco veicoli intelligente. È la prima unità mai lanciata sul mercato a disporre di piena connettività di serie, con contratto di due anni incluso nel prezzo d’acquisto”. Il controllo elettronico della velocità motore su tutti i modelli A-400 e A-500 rappresenta un’altra novità che consente di avere a disposizione dati dettagliati sul consumo del carburante. Tutte le unità Advancer sono anche supportate da raccomandazioni proattive sugli allarmi, per cui ogni avviso è accompagnato da indicazioni sulla “migliore azione successiva”.
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WEBASTO THERMO & COMFORT ITALY / MOLINELLA FESTEGGIA 50 ANNI DI ATTIVITÀ
La Sala Climatica ospita solo i grandi LA STRUTTURA DI TESTING E VALIDAZIONE PRESSO IL CENTRO DI SVILUPPO PER SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE DI MOLINELLA SI ARRICCHISCE DI UNA NUOVA EFFICIENTE E AVANZATA SALA CLIMATICA, CHE PUÒ OSPITARE VEICOLI DI GRANDI DIMENSIONI, FINO A 12 METRI DI LUNGHEZZA E 28 TONNELLATE DI PESO, DAI VEICOLI COMMERCIALI AGLI INDUSTRIALI, DAI TRATTORI ALLE MACCHINE MOVIMENTO TERRA, DAGLI AUTOBUS AI VEICOLI RICREAZIONALI. IL TUTTO NEL RISPETTO DEGLI STANDARD INTERNAZIONALI.
A
FABIO BASILICO MOLINELLA
ncora una volta i primati tecnologici passano dall’Italia. Protagonista per l’occasione la Webasto Thermo & Comfort Italy di Molinella (Bo) che in questo 2020 festeggia una doppia ricorrenza: i 50 anni dell’azienda fondata nel 1970 come Diavia, eccellenza tecnologica nel campo delle soluzioni di climatizzazione dei veicoli e oggi fiore all’occhiello del Gruppo Webasto; l’inaugurazione della nuova Sala Climatica all’interno dello stabilimento emiliano. La nuova struttura consente di validare applicazioni quali veicoli commerciali e industriali, trattori, macchine movimento terra, autobus e veicoli ricreazionali nel rispetto degli standard internazionali. Grazie alle solide competenze nella progettazione e nella produzione di sistemi di alta qualità, Webasto fornisce i maggiori player mondiali del settore veicolare e il sito di Molinella è senza dubbio un punto nevralgico all’interno del network internazionale del colosso tedesco. La nuova galleria climatica ha rappresentato un investimento impegnativo e coraggioso, che guarda perentoriamente al futuro. Lo ha sottolineato nel suo intervento Patrizia Draghetti, Amministratore delegato di Webasto Thermo & Comfort Italy, affiancata per l’inaugurazione,
avvenuta presso il centro testing di Molinella, da Marian Ciulik, Dirigente Webasto, Dario Mantovani, Sindaco del comune in provincia di Bologna, e Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna. IL CLIMA DEL MONDO
La struttura di testing e validazione presso il centro di sviluppo per sistemi di climatizzazione di Molinella si arricchisce quindi di una nuova efficiente e avanzata sala climatica, che può ospitare veicoli di grandi dimensioni, fino a 12 metri di lunghezza e 28 tonnellate di peso. Un ulteriore punto di forza è rappresentato dal range di temperature che possono essere raggiunte; è possibile infatti testare i sistemi di condizionamento e di riscaldamento tra - 40° C e +60° C, ricreando così il clima di ogni parte del mondo. Condizioni di test maggiormente severe sono inoltre create introducendo condizioni di umidità, irraggiamento solare e ventilazione appositamente ricreate per poter simulare con maggior fedeltà le condizioni di esercizio reali dei veicoli. Tutti i test eseguiti da Webasto soddisfano gli standard internazionali richiesti, consentendo di omologare le prestazioni dei sistemi di climatizzazione per tutti i veicoli e per tutti i mercati nei quali
dovranno operare. “La Sala Climatica - ha dichiarato Patrizia Draghetti - è an che uno strumento indispensabile per penetrare il nuovo mercato della e-mobility, in quanto soddisfa l’esigenza di valutare i consumi dei veicoli elettrici in tutte le condizioni climatiche”. Webasto è particolarmente attiva sul fronte della mobilità alternativa ed ecosostenibile. “Tre anni fa - ha detto ancora Draghetti - l’azienda ha preso la decisione non solo di espandere ulteriormente il proprio core business, ma anche di sviluppare nuovi campi di attività nel settore dell’elettromobilità. Il trasporto passeggeri marcia velocemente verso l’elettrificazione e Webasto si candida a fornitore di sistemi per l’e-mobility, non solo estendendo la propria gam ma ai moduli batterie, bensì mettendo a disposizione anche un pacchetto completo di soluzioni di sistema innovative, studiate appositamente per i veicoli elettrici”. Con il Thermal Management System per i veicoli elettrici, Webasto introduce inoltre il concetto di soluzione “all-inone”, in grado di garantire l’efficienza termica dei veicoli grazie all’integrazione della climatizzazione nel sistema complessivo. “L’approccio centralizzato semplifica la complessità del sistema, favorendo una diminuzione degli ingombri, del peso e dei costi d’esercizio”, ha precisato
l’Amministratore delegato. Il sistema include la modalità pompa di calore e consente il recupero del calore delle batterie e del motore elettrico per utilizzarlo come fonte sup plementare di riscaldamento. Ne consegue una notevole riduzione dei consumi elettrici e quindi una maggiore autonomia del veicolo. Infine, grazie al sistema Battery Thermal Management (eBAT), viene mantenuto il punto ottimale di lavoro delle batterie con il vantaggio di una prolungata vita dei componenti e di una diminuzione dei tempi di carica”. Webasto ha anche messo a punto il nuovo sistema di filtraggio dell’aria HEPA 14. Consapevole delle conseguenze che l’emergenza Covid-19 ha portato nel settore del trasporto passeggeri, il
Da sinistra: Marian Ciulik, Dirigente Webasto; Patrizia Draghetti, Amministratore delegato di Webasto Thermo & Comfort Italy; Dario Mantovani, Sindaco di Molinella, Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna.
leader mondiale per i sistemi di climatizzazione veicolari ha sviluppato un sistema di filtrazione in grado di purificare l’aria dell’abitacolo da batteri, aerosol, polveri e soprattutto virus quali il Coronavirus e la SARS. “Durante la fase acuta della pandemia è risultato evidente che il trasporto rappresenta un’attività estremamente critica in termini di sicurezza sia per i passeggeri sia per gli operatori professionali quali gli autisti ha spiegato Patrizia Draghetti - La ripresa delle attività scolastiche ‘in presenza’ ha introdotto un rischio aggiuntivo legato all’aumento degli utenti. Anche il trasporto sanitario su mezzi quali ambulanze comporta le medesime criticità aggravate dalla necessità di non poter garantire il distanziamento minimo di sicurezza. La Webasto Italy di Molinella ha risposto a questa esigenza con una task force dedicata allo sviluppo di un sistema di filtrazione ad alte prestazioni, che consente di sanificare gli autobus, le ambulanze e in generale qualunque mezzo di trasporto. A inizio agosto è stata avviata la produzione e la commercializzazione di due modelli, l’HFT300 e l’HFT600, in grado di coprire tutte le applicazioni veicolari. In collaborazione con Autoguidovie, Webasto Italia ha allestito un autobus sperimentale, equipaggiato con il sistema di filtraggio HTF 300 HEPA 14, che circola sulla rete urbana da fine settembre”. Si tratta di un dispositivo atto a garantire lo stesso livello di filtraggio HEPA-14 applicato in campo medicale e per il trasporto aereo. Esso agisce autonomamente rispetto ai dispositivi presenti (quali il sistema di condizionamento) senza pertanto comprometterne il funzionamento; la tipologia di processo adottato consente la purifica-
zione attiva durante tutto il viaggio in presenza dei passeggeri. Pensando al parco veicoli esistente, Webasto ha prodotto un sistema applicabile anche su mezzi circolanti, con particolare attenzione alla facilità e rapidità di installazione al fine di minimizzare il fermo veicolo. “La scelta di lanciare due versioni - ha aggiunto l’Ad - è stata dettata dall’esigenza di coprire, con la maggior flessibilità, tutte le differenti tipologie di veicolo. Entrambi i modelli sono dotati di un monitoraggio attivo delle prestazioni che segnala automaticamente la necessità di sostituzione della cartuccia del filtro a fine vita. Tramite un dispositivo ermetico, l’operazione di manutenzione può essere eseguita con semplicità in condizioni di massima sicurezza”. PIENA CONFORMITÀ
Le unità Webasto sono conformi alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dei Centri statunitense ed europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC ed ECDC) e possono raggiungere un’elevata efficienza di filtrazione rimuovendo il 99,995 per cento di agenti virali. Inoltre, il filtro HEPA-14 utilizzato è omologato e certificato secondo la Direttiva europea sui dispositivi medici CE 47/2007. “Webasto intende così contribuire a migliorare la sicurezza dei cittadini durante gli spostamenti collegati alle normali attività quotidiane - ha concluso Patrizia Draghetti - La ricerca di una soluzione semplice e flessibile è stata guidata dalla volontà di dare una maggiore tutela ai passeggeri di autobus, scuolabus, agli operatori sanitari, a quelli del trasporto e a tutte le categorie esposte a rischi di infezione durante gli spostamenti”.
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IVECO STEFANELLI / LO STORICO DEALER PROMOTORE DELL’INAUGURAZIONE DI UDINE
Il Friuli apre le porte all’LNG
C
FABIO BASILICO UDINE
’è sempre una prima volta. E per il Friuli Venezia Giulia è arrivato il momento del metano liquido per truck, quell’LNG che sta conquistando l’Italia a forza di stazioni di distribuzione inaugurate sul territorio. Ed è appunto di questo che stiamo parlando, dell’inaugurazione della nuova stazione di Udine, la prima a proporre il metano liquido in Friuli. Promotore dell’inaugurazione dello scorso ottobre la Stefanelli Spa, storico concessionario Iveco, Iveco Bus, Iveco Astra e Fiat Professional con quartier generale a Cazzago di Pianiga (Ve). Si tratta dell’80esima stazione LNG aperta in Italia. Non molto distante dal distributore la Stefanelli è ben rappresentata dalla storica filiale di Pradamano che si è sempre occupata dei brand Iveco Bus e Fiat Professional e che è diventata di recente punto di riferimento anche per Iveco in tutto il Friuli. All’evento inaugurale erano presenti: Licia Balboni, Presidente di Federmetano; Fabrizio Buffa, Alternative Tractions Manager Iveco; Roberto Tomé, Direttore Consorzio di sviluppo economico per l’area del Friuli; Maurizio Franz, Assessore del Comune di Udine; Barbara Zilli, Assessore regionale. La stazione di distribuzione è di proprietà della Giglio Srl, società amministrata da Gilberto Fontanini e dal 2001 attiva nel settore della distribuzione carburanti con 6 stazioni all’attivo sul territorio friulano e una in collaborazione a Cessalto (Tv). Il metano liquido è fornito da SOL Spa mentre l’impianto è stato realizzato da BRN-Bernardini Srl, società che si occupa di progettazione, costruzione, manutenzione di stazioni di servizio GPL, metano compresso (CNG), metano liquido e carburanti tradizionali. “Il distributore, gestito a marchio Repsol dalla Tiemme Service Sas, oltre a erogare benzina e gasolio è
LO STORICO CONCESSIONARIO
IVECO, IVECO BUS, IVECO ASTRA E FIAT PROFESSIONAL CON QUARTIER GENERALE A
CAZZAGO DI PIANIGA (VE) E FILIALI DISTRIBUITE SU
VENETO E FRIULI, È IL PROMOTORE DEL PRIMO IMPIANTO PER LA DISTRIBUZIONE DI METANO LIQUIDO APERTO IN
FRIULI E
LOCALIZZATO IN UNA POSIZIONE STRATEGICA LUNGO LA DIRETTRICE AUTOSTRADALE CHE COLLEGA ITALIA E AUSTRIA. LA STAZIONE DI DISTRIBUZIONE A MARCHIO
REPSOL È DI
PROPRIETÀ DELLA
GIGLIO SRL.
Un Iveco S-Way NP fa il pieno di metano dall’erogatore di LNG della nuova stazione di Udine.
provvisto di 1 erogatore LNG e 1 erogatore a 4 pistole di CNG - ci spiega Roberto Lucioli, responsabile della sede friulana di Stefanelli - Il serbatoio verticale per l’LNG è di 80 metri cubi. L’impianto è ubicato in una zona strategica e facilmente raggiungibile, lungo la tangenziale sud G. Conti di Udine, al civico 300, a 2,4 km dal casello di Udine Sud della A23 Palmanova-Tarvisio. Oltre a essere la prima stazione LNG friulana, la nuova stazione è ubicata in un capoluogo di provincia come Udine, caratterizzato da un’alta concentrazione di mezzi pesanti, e lungo la direttrice di Tarvisio e quindi in collegamento con la vicina Austria e quindi con la Germania. La posizione agevole per il traffico consentirà di usufruire del servizio non solo ai clienti locali ma anche ai
clienti in transito. Inoltre, la presenza locale del metano liquido sarà un forte impulso per le aziende di trasporto a valutare con attenzione la possibilità di dotarsi di veicoli alimentati a metano che assicurano indubbi vantaggi economici ed ecologici”. “Il distributore di metano liquefatto e di gas naturale compresso di Udine rappresenta per Giglio una sfida importante sul fronte della mobilità sostenibile e della transizione energetica - afferma Gilberto Fontanini, Amministratore delegato di Giglio con una lunga e consolidata esperienza nel settore carburanti - Per i mezzi pesanti a LNG è una grande opportunità dal momento che l’impianto è quello più a Est d’Italia ed è prossimo al confine in uscita o il primo in ingresso sul suolo nazionale”.
STEFANELLI SPA / DAGLI AUTOBUS AI VAN E AI TRUCK LA GARANZIA DI UN SERVIZIO DI VENDITA E ASSISTENZA DI QUALITÀ
PROMOTRICE DI SVILUPPO SUL TERRITORIO S tefanelli nasce nel 1976 come azienda specializzata nella vendita di autobus. Nel 1990 ha ottenuto il mandato di concessione Iveco per i veicoli industriali e dal 1994 è anche concessionaria specialista per i veicoli cava-cantiere. Inoltre, nel 2007 ha ottenuto il mandato Fiat Professional mentre al 2015 risale il mandato Iveco Astra. Un’azione a largo raggio che testimonia l’elevata competenza del team Stefanelli e la profonda conoscenza del territorio di riferimento. L’azienda è tra le poche concessionarie italiane Fiat e Iveco a operare su tutta la gamma prodotto dei due brand. Stefanelli opera in esclusiva sul territorio delle province di Venezia, Padova e Rovigo per ciò
che concerne la vendita dei veicoli industriali, mentre per gli autobus Iveco Bus il mandato di vendita comprende Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Con l’allargamento ai truck della competenze della filiale di Pradamano (Ud), Stefanelli ha ampliato l’area di riferimento dei veicoli industriali includendo anche il Friuli. Nel dettaglio, le sedi operative del dealer sono: Cazzago di Pianiga (Ve), sede principale e amministrativa che opera con tutti i brand di riferimento, Iveco, Iveco Bus, Iveco Astra e Fiat Professional; Borsea (Ro) per tutti i brand; Padova per tutti i marchi; Pradamano (Ud) per Iveco, Iveco Bus e Fiat Professional. La società dispone anche di un
punto vendita commerciale a Trieste. Infine, è attivo un punto vendita Daily Center specializzato sulla gamma leggera a San Donà di Piave (Ve). Stefanelli è dotata di magazzini ricambi tra i più forniti nel suo settore e le tre officine di proprietà a cui si aggiunge il network delle autorizzate in Veneto e ora anche in Friuli - dispongono di tutte le più moderne attrezzature a disposizione di tecnici competenti e costantemente formati. Le tre officine di proprietà sono quelle di Cazzago di Pianiga, Padova e Pradamano. Stefanelli Spa è capitanata dal Presidente Paolo Stefanelli e dal figlio Ildebrando Stefanelli, Amministratore delegato. I dipendenti sono 140.
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SU STRADA / RENAULT TRUCKS D 18 WIDE P4X2 320
Missione produttività IL VEICOLO SI PRESENTA CON UN LOOK MODERNO E DAL FORTE APPEAL GRAZIE ALLA COLORAZIONE AZZURRA DELLA CABINA. A BORDO, LA PLANCIA RIDISEGNATA, IL NUOVO VOLANTE E IL NUOVO CRUSCOTTO BIANCO E NERO CONTRIBUISCONO A RENDERE L’AMBIENTE PIÙ CONFORTEVOLE E FUNZIONALE. IL MOTORE DTI 8 SEI CILINDRI IN LINEA EURO 6 STEP D, CON CILINDRATA DI 7.7 LITRI, EROGA UNA POTENZA MASSIMA DI 235 KW/320 CV A 2.100 GIRI/MIN E UNA COPPIA MASSIMA DI 1.200 NM DA 1.050 A 1.600 GIRI/MIN. DI SERIE IL CRUISE CONTROL ADATTIVO CHE CONSENTE DI MANTENERE LA DISTANZA DAL VEICOLO CHE PRECEDE REGOLANDO AUTOMATICAMENTE L’ACCELERAZIONE E LA FRENATA PER OFFRIRE MAGGIORE SICUREZZA, UNA GUIDA PIÙ FLUIDA E UN MINORE AFFATICAMENTO DEL CONDUCENTE.
D
FABIO BASILICO ASSAGO
Wide, insieme al fratello D, si presenta sul mercato in configurazione 2020 proponendo un rinnovato ambiente di lavoro all’insegna della maggiore efficienza, sistemi di sicurezza avanzati e allestimenti aerodinamici. Inoltre, nella nuova versione, gli autotelai sono interamente connessi. La Losanga riconferma così la sua
vocazione a creare veicoli estremamente specifici per ogni mission operativa. Nel caso della distribuzione, D Wi de e D sono oggi in grado di rendersi ancora più appetibili per i professionisti che desiderano munirsi di veicoli resistenti, performanti e altamente produttivi. Abbiamo avuto l’occasione di testare su strada il D 18 Wide P4x2 320 con motore DTI 8 con potenza massima di 235 kW/320 cv a 2.100 giri/min e coppia
massima di 1.200 Nm da 1.050 a 1.600 giri/min, abbinato al cambio Optidriver 12 rapporti marcia avanti e 3 rapporti marcia indietro. Il veicolo si presenta con
un look moderno e dal forte appeal grazie alla colorazione azzurra della cabina. A bordo, la plancia ridisegnata, il nuovo volante e il nuovo cruscotto bianco e
nero contribuiscono a rendere l’ambiente più confortevole e funzionale. Per facilitare il lavoro del conducente sono stati aggiunti un supporto per tablet, un sup-
porto opzionale per un secondo smartphone e due porte USB-C. Il veicolo è anche dotato di una nuova ra dio, compatibile con la radio digitale terrestre
lA CArtA D’iDentità
Nome: D Wide Cognome: Renault Trucks Configurazione: P4x2 320 E6 Cabina: Global Cab 2,3 m. Passo: 5.800 mm. MTT: 18.000 kg. Motore: DTI 8, 7.7 litri, Euro VI, Diesel 6 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro, distribuzione posteriore, iniezione diretta ad alta pressione Common Rail 2.000 bar, sovralimentazione tramite turbo compressore a geometria variabile, sistema post-trattamento compatto (7° iniettore, catalizzatore, FAP, SCR); potenza max: 235 kW/320 cv a 2.100 giri/min; coppia max: 1.200 Nm da 1.050 a 1.600 giri/min. Cambio: Optidriver 12 rapporti marcia avanti e 3 rapporti marcia indietro, frizione automatizzata. Livello sonoro veicolo: 80 dB. Rallentatore: Optibrake: combinazione del rallentatore sullo scarico e del freno di compressione sulle valvole motore; interamente gestito elettronicamente (170 kW a 2.800 giri/min), accoppiato al freno di servizio. Freno di servizio: freni a disco su tutti gli assi. Pneumatici: 315/70 R22.5, Goodyear KMAX-2 S/D. Sospensioni: anteriore pneumatica con barra stabilizzatrice rinforzata; posteriore pneumatica. Serbatoi: principale 255 litri, AdBlue 32 litri. Dotazioni: Regolatore di velocità adattativo e di distanza (ACC) associato all’Optiroll e regolabile con comandi al volante; EBS con ABS, Antislittamento ruote (ASR), Ausilio alla partenza in salita (Hill Start Aid), Controllo traiettoria e sistema antiribaltamento ESC, Assistenza alla frenata d’emergenza (AFU); cronotachigrafo digitale DTCO 4.0; sospensione cabina a 4 cuscini pneumatici e correttore d’assetto; cuccetta inferiore 2/3-1/3, volante a 4 razze in cuoio regolabile in altezza e profondità, con comando del regolatore di velocità.
Il veicolo del test si presenta con un look dal forte appeal grazie alla colorazione azzurra della cabina e al layout grafico.
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Assago stazione Eni - Vercelli Est (Tang. Ovest Mi - A7 - A21 - A26)
Km 131,6
Km 21,8
Di facile e sicuro accesso grazie ai due pratici gradini, la cabina del Renault Trucks D Wide offre all’autista e al passeggero uno spazio comodo e funzionale per svolgere al meglio il proprio lavoro.
L’ACC consente di mantenere la distanza dal veicolo che precede regolando automaticamente l’accelerazione e la frenata per offrire maggiore sicurezza, una guida più fluida e un minore affaticamento del conducente. Con il traffico regolare e mediamente intenso dell’autostrada A7 e successivamente del la tratta in
A21, possiamo constatare la funzionalità e precisione del sistema che garantisce una guida più efficiente e fluida. Il D Wide del la nostra prova è dotato di mo tore DTI 8 sei cilindri in li nea Euro 6 step D, con cilindrata di 7.7 litri, potenza massima di 235 kW/320 cv a 2.100 giri/min e coppia
Litri 5,13
Media km/l 4,249
Litri 8,961
Media km/l 5,200
Litri 42,863
Media km/l 4,666
Novara - Assago stazione Eni (A4 - Tang. Ovest Mi)
Risultato finale
massima di 1.200 Nm da 1.050 a 1.600 giri/min. Per aumentare ulteriormente l’efficienza e la produttività dei veicoli, questo e gli altri modelli della gamma Distribuzione di Renault Trucks sono connessi di serie e sono quindi compatibili con Optifleet, la soluzione Renault Trucks per la gestione della flotta. Con Optifleet l’attività è gestita in tempo reale, consentendo di controllare perfettamente le principali voci di spesa. Il gestore della flotta può quindi monitorare il consumo dei vei coli con Optifleet Check e geolocalizzarli in tempo reale con Optifleet Map. Per la massima produttività, il Re-
nault Trucks D Wide del test drive propone l’Eco Fuel Pack che include il deflettore regolabile sul tetto, lo spegnimento automatico del motore dopo tre minuti, la modalità power inibita, la funzione “ruota libera” Optiroll, il soft ware per il cambio ottimizzato. D Wide propone di serie la scatola del cambio robotizzata Optidriver che riduce il consumo di carburante e scelgono automaticamente il miglior rapporto del cambio in funzione della coppia del motore e del rilievo della strada. Il veicolo in prova è anche munito di rallentatore Optibrake. Su un totale di 200 km suddivisi tra tratti autostradali e
percorsi su strade extraurbane, il D Wide ha registrato un consumo complessivo di 42,863 litri, per una media km/l pari assai competitiva pari a 4,666. Non a caso, Renault Trucks ha concepito la gamma D con l’obiettivo di ottimizzare il valore globale di esercizio dei veicoli. Il costruttore ha quindi messo le proprie competenze al servizio dei suoi clienti al fine di proporre una soluzione di trasporto globale adatta alle molteplici declinazioni delle attività, come per esempio quelle direttamente legate alla distribuzione o quelle del settore servizi ambientali o del settore servizi emergenziali.
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DAB+. Per il massimo comfort Renault Trucks propone per il D Wide anche la dotazione dell’aereatore tetto apribile. Già sul primo tratto autostradale che ci porta a Sud di Milano lungo la direttrice per Genova, mettiamo alla prova il cruise control adattivo di cui sono dotati di serie D e D Wi de.
Media km/l 4,573
Vercelli Est - Novara (SP 11)
Km 46,6
Km 200
Litri 28,772
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SU STRADA / TEST DRIVE ON THE ROAD
Pratico e veloce per la IN CONFIGURAZIONE MOTRICE 4 ASSI E RIMORCHIO 3 ASSI, IL DAF XF È UN CONCENTRATO DI EFFICIENZA ON E OFF ROAD. SIA LA MOTRICE CHE IL RIMORCHIO GS
MEPPEL SONO ALLESTITI CON CONTAINER
KTK. LA
MOTRICE È DOTATA DELL’EFFICIENTISSIMO
HIAB MULTILIFT PER IL SOLLEVAMENTO DEL CONTAINER, OPERAZIONE CHE ABBIAMO VISTO ALLA CAVA ELMIT DI
TRECATE (NO), TAPPA INTERMEDIA DEL TEST DRIVE CONDOTTO SU UNA DISTANZA DI CIRCA 200 CHILOMETRI TRA LE PROVINCE DI
S
MILANO, NOVARA, VERCELLI E PAVIA.
FABIO BASILICO
SAN GIULIANO MILANESE
ul piazzale antistante il DAF Trucks Service di San Giuliano Milanese ci aspetta il XF 480 FAW 8x4 protagonista della nuova prova su strada de Il Mondo dei Trasporti. Il driver Rob Smit si mette subito all’opera per le operazioni di aggancio della motrice 4 assi con il rimorchio a 3 assi. Sia la motrice che il rimorchio GS Meppel sono allestiti con container KTK riempiti con ghiaia. La motrice è dotata dell’efficientissimo e veloce Hiab Multilift per il sollevamento del container, operazione che ve-
dremo nel dettaglio non appena giunti alla cava Elmit di Trecate (No), tappa intermedia del test drive condotto su una distanza di circa 200 chilometri tra le province di Milano Ovest, Novara, Vercelli e Pavia. Saliti a bordo, la Space Cab firmata DAF ci accoglie in un ampio e confortevole spazio impreziosito dall’eleganza delle finiture “Exclusive”. La seduta è comoda anche per il passeggero, grazie ai sedili “Xtra Leather Air” di facile regolazione. In autostrada e lungo le statali che collegano il territorio milanese con la provincia di Novara, l’XF mette in mostra le sue
indubitabili doti. Approfittiamo dell’occasione per testare alcuni contenuti tecnologici della motrice. A cominciare dal Regolatore di velocità pre dittivo che si basa sulla tecnologia GPS. Le informazioni dettagliate relative alle mappe stradali vengono utilizzate per conoscere le condizioni di guida che il veicolo sta per incontrare. Anticipando le imminenti modifiche relative alla pendenza, il Predictive Cruise Control consente di risparmiare carburante escludendo l’impostazione del valore della velocità di crociera, modificando la strategia dei cambi marcia del cambio TraXon o attivando
l’EcoRoll. Nel traffico, mettiamo alla prova anche i sistemi di frenata dell’XF. DAF mette a disposizione due sistemi di rallentamento differenti: il rallentatore primario, vale a dire l’MX Engine Brake con freno motore allo scarico, integrato nel motore e particolarmente efficace ai regimi più elevati; il rallentatore secondario, vale a dire il freno di rallentamento integrato ZF Intarder, incorporato nel cambio e particolarmente efficace a velocità del veicolo superiori a 50 km/h. Nella modalità di controllo della coppia il driver può selezionare tre differenti livelli di coppia di frenatura
agendo sulla manopola posta sul piantone dello sterzo lato destro. L’MX Engine Brake è un freno a compressione ad azionamento idraulico abbinato a una valvola a farfalla nel sistema di scarico. La forza frenante è indipendente dalla temperatura del motore e il valore massimo è di 340 kW con il motore MX-11 e massimo 360 kW con il motore MX-13. Il freno di rallentamento integrato ZF è un rallentatore idrodinamico. La potenza frenante massima è di 500 kW, in assenza di riduzione dovute a temperature elevate del motore. Va specificato che l’MX Engine Brake è la scelta ideale per la
maggior parte delle applicazioni. Esso funziona indipendentemente dalla velocità del veicolo e dalla temperatura del motore, aggiunge solo 15 kg di peso e non ha alcun impatto sul consumo di carburante. Nel caso specifico della nostra prova, ci viene proposta la soluzione ideale per le applicazioni di trasporto pesante, dove viene consigliata la combinazione di MX Engine Brake e freno di rallentamento integrato ZF. Il freno motore è essenziale per le discese a bassa velocità, mentre la combinazione assicura elevate prestazioni di frenata continua nella gamma di ve-
lA CArtA D’iDentità
Nome: XF 480 FAW Cognome: DAF Configurazione: motrice 4 assi e rimorchio 3 assi; 40 t (32 t motrice + 8 t rimorchio). Passo: 4,55 m. Cabina: Space Cab. Motore: MX-13, 12.9 litri, Euro 6. Potenza max: 355 kW/483 cv a 1.600 giri/min; coppia max: 2.500 Nm da 900 a 1.125 giri/min (Multi-Torque), 2.350 Nm da 900 a 1.365 giri/min. Cambio: TraXon automatizzato 12 marce. Assali: anteriore rinforzato 9 t, sospensione parabolica; assale motore tandem motore gemellato da 26 t, sospensioni pneumatiche; assale trascinato sterzante e sollevabile da 8 t, sospensione pneumatica. Pneumatici: Goodyear K-Max, 385/65R22.5 (assali anteriore e trascinato); Goodyear K-Max, 315/80R22.5 (tandem motore). Sospensione cabina: a 4 cuscini pneumatici. Serbatoio carburante: 430 litri. Serbatoio AdBlue: 75 litri. Allestimento: Hiab Multilift con container KTK. Rimorchio: GS Meppel, 3 assi con container KTK. Accessori: MX Engine Brake, ZF Intarder, Controllo di velocità predittivo, fari anteriori e posteriori Led, airbag, monitoraggio carica batterie, luci di curva, finiture interne “Exclusive”, materasso Xtra Comfort, clima automatico cabina, Truck Navigation Radio, frigorifero, DAF Night Lock, monitoraggio carico assali, DAF Connect, sedili “Xtra Leather Air”, cerchioni in alluminio Alcoa Dura Bright.
L’impianto scarrabile Hiab Multilift consente di spostare il container della motrice DAF XF in modo agile, veloce e sicuro.
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E IN CAVA CON IL DAF XF 480 FAW 8X4
massima funzionalità
Il funzionale cruscotto dell’XF abbraccia il driver garantendogli un pratico e intelligente accesso ai principali comandi del truck.
locità più elevate. Inoltre, l’azione del freno di rallentamento integrato ZF prevale soprattutto a velocità del veicolo più elevate. In cava mettiamo alla prova l’impianto scarrabile Hiab Multilift posizionandoci su un ampio piazzale a ridosso degli impianti di lavorazione del materiale estratto. Rob Smit si muove con destrezza e in men che non si dica l’intelligente impianto scarrabile si mette in moto spostando il container della motrice verso l’esterno fino ad appoggiarlo a terra. La manovra, tecnicamente complessa, viene effettuata in un breve lasso di tempo e in modo assai funzionale ed efficiente. L’innovativo Multilift Ultima è un sistema di avanzata progettazione che permette all’operatore di svolgere più lavoro in condizioni di totale sicurezza. Il tutto grazie alle innovative caratteristiche che combinano la potenza di un Multilift - nome da tempo punto di riferimento sul mer-
NUOVE POTENZIALITÀ OFFERTE DAL DAF CF ELECTRIC CHE ORA PERCORRE OLTRE 200 CHILOMETRI
cato degli impianti scarrabili con un livello di controllo mai visto prima. La proposta Ultima è quindi in grado di fare la differenza sul mercato, mettendo a disposizione degli operatori della movimentazione dotazioni di assoluta avanguardia. Grazie all’HiVision di Hiab, sistema di controllo assistito da telecamera, alla connettività avanzata, al l’esclusivo sistema di pesatura integrato e all’intuitivo sistema di controllo touchscreen, Ultima rappresenta un notevole passo avanti nella movimentazione carichi. In particolare, grazie al controllo sequenziale dei movimenti di Ultima è sufficiente muovere una sola leva per incarrare e scar rare. Inoltre, il sistema LoadBoost di Hiab adatta automaticamente la velocità del lo scarrabile al peso del carico e comprende lo smorzamento di fine corsa. Quindi, massima produttività senza compromessi sulla sicurezza.
L’AUTONOMIA NON LASCIA E RADDOPPIA GARANTENDO PIÙ PERFORMANCE D AF Trucks compie un passo avanti nello sviluppo delle trasmissioni elettriche raddoppiando l’autonomia del CF Electric dotato di tecnologia E-Power di VDL. Il veicolo è ora in grado di percorrere oltre 200 chilometri. Inoltre, l’introduzione di una nuova generazione di batterie con peso ridotto a 700 kg, che si traduce in un maggiore carico utile. Le prove di funzionamento sul campo dei primi modelli di CF Electric sono iniziate già nel 2018 con clienti olandesi e tedeschi; nel 2019 è stata messa in vendita la seconda generazione, dotata di nuovo software e di un nuovo cruscotto. CF Electric è la soluzione ideale per aree urbane silenziose e a emissioni zero, per le operazioni di distribuzione generali, per la
fornitura di supermercati e per la raccolta rifiuti. DAF offre attualmente il CF Electric in versione trattore 4x2 (MTC: 37 tonnellate) e cabinato 6x2 con assale trainato sterzante per la massima manovrabilità (PTT: 28 tonnellate). Il nuovo gruppo batterie agli ioni di litio ha una capacità di 350 kWh (capacità effettiva di 315 kWh). Oltre a essere più potente, il gruppo batterie è anche molto più leggero. E dal momento che la batteria è immersa nel gel, la temperatura rimane sempre tra 25 e 40 gradi Celsius, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche: questa soluzione garantisce durata e prestazioni costanti del gruppo batterie. Grazie alla maggiore capacità del gruppo batterie, delle stesse dimensioni del predeces-
sore, il CF Electric ha ora un’autonomia di oltre 200 chilometri: il doppio rispetto alle generazioni precedenti. La ricarica completa della batteria viene generalmente eseguita presso il quartier generale del veicolo e dura circa 75 minuti se si utilizza una stazione di ricarica con una capacità di 300 kilowatt. Se si ricarica la batteria durante la fase di carico o quando il conducente è in pausa, il CF Electric permette di percorrere fino a 500 chilometri al giorno con alimentazione elettrica. Questo aspetto rappresenta un grande vantaggio in termini di produttività ed efficienza del veicolo. CF Electric ad autonomia estesa con motore elettrico da 210 kW e coppia di 2.000 Nm è in vendita da settembre, con consegna prevista per l’inizio del 2021.
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INAUGURATO IL NUOVO EUROPEAN DISTRIBUTION CENTER DI TORINO AL SERVIZIO DI TUTTA ITALIA
IL MAGAZZINO LOGISTICO CONSENTIRÀ DI VELOCIZZARE LE CONSEGNE È stato inaugurato il nuovo European Distribution Center Michelin di Torino, un nuovo magazzino logistico grazie al quale sarà possibile consegnare i pneumatici entro 24 ore dalla richiesta in tutta l’Italia continentale e in 48 ore nelle isole. La struttura, all’interno della quale lavorano più di 160 persone, si estende su un’area di 60mila mq e ha un’altezza di circa 12 metri. Ha una capacità di stoccaggio equivalente a 430mila pneumatici e una capacità di movimentazione di 150mila tonnellate l’anno, vale a dire quasi 16 milioni di pneumatici vettura e 12.500 per camion che transitano dal magazzino per servire tutto il nord Italia. L’impianto è in grado di garantire una capacità di risposta più veloce alla domanda del mercato e alla sua variabilità mensile, settimanale e giornaliera. Diversi requisiti lavorano per questo risultato: è stata migliorare la densità di stoccaggio, grazie a una maggiore altezza interna, ed è stata predisposta una migliore rotazione degli stock grazie a un lay-out tutto nuovo e all’utilizzo di nuove funzionalità del sistema gestionale di
magazzino. Inoltre sono stati migliorati i controlli qualitativi e quantitativi dei processi. Come gli stabilimenti Michelin hanno ridotto il loro footprint ambientale, anche il nuovo magazzino logistico ha portato a un miglioramento in termini di sostenibilità e impatto ambientale. Innanzitutto il centro è stato realizzato senza consumare suolo su un’area industriale bonificata e riconvertita, senza sottrarre nessuna area al verde o all’a gricoltura. Si è fatto inoltre largo uso di materiale riutilizzato in loco, a partire dalle demolizioni dei fabbricati preesistenti, evitando una parte importante delle emissioni dovute all’escavazione e al trasporto di materiali dall’esterno. Inoltre la razionalizzazione delle funzionalità del nuovo fabbricato, equipaggiato con impianti moderni, hanno permesso di ridurre i consumi di energia di oltre il 40 per cento. Ultimo, ma non meno importante, il nuovo centro distributivo mette al centro le persone, che oggi lavorano in un ambiente di lavoro moderno, più sicuro, più luminoso e ergonomico.
MICHELIN / SBARCA SUL MERCATO LA FAMIGLIA X MULTI
Se il trasporto è No Limits
S
CRISTINA ALTIERI MILANO
e l’obiettivo è diventare per i clienti un partner commerciale più che un mero fornitore di servizi, ancora meglio Michelin avrà la possibilità di realizzarlo attraverso il nuovo X Multi per au tocarro, pneumatico ultratecnologico che va a innestarsi nella gamma 315/80R22.5. Si tratta di una dimensione importantissima, specialmente nel nostro Paese, dove vengono venduti 360mila pneumatici l’anno di questa taglia. Il trasporto
regionale, che copre il 63 per cento dei movimenti su ruota in Italia, necessita proprio di gomme di questa misura, con alta tenuta di strada e in grado di affrontare condizioni meteo avverse e strade impervie, visto che il territorio della Penisola è prevalentemente montuoso. Le aziende di trasporto italiane sono soprattutto piccole realtà con pochi mezzi che necessitano di equipaggiamenti affidabili e duraturi. È stato calcolato che oltre 50mila flotte saranno interessate da questo lancio. Trasportatori che si occupano dei settori più vari: merci, refrigerato, cisterne,
Il nuovo X Multi 315/80R22.5 in versione Z offre più percorrenza.
inerti, legname. A loro Michelin fa una promessa: ridurre i costi di gestione e garantire robustezza in tutte condizioni meteo. Il nuovo X Multi 315/80 R 22.5, che va a sostituire la gamma Michelin X MultiWay 3D, è già disponibile come ricambio e in primo equipaggiamento per MAN e Scania, per tutti gli altri lo sarà a partire dal primo trimestre 2021. In versione Z è destinato all’asse sterzante e tutte posizioni, e rispetto al suo predecessore offre un aumento della percorrenza chilometrica che arriva fino al 15 per cento. In declinazione D è destinato all’asse
Con la declinazione D per asse motore 10 per cento in più di km.
L’AZIENDA FRANCESE LANCIA IL NUOVO PNEUMATICO PER LA DIMENSIONE PIÙ VENDUTA IN ITALIA, IN VERSIONE Z PER L’ASSE STERZANTE E TUTTE POSIZIONI E IN
D PER L’ASSE MOTORE: È DEDICATO
VARIANTE
ALLA MISURA CAMPIONE DI VENDITE IN ITALIA.
motore, e incrementa la percorrenza chilometrica fino al 10 per cento. Entrambi beneficiano della marcatura 3PMSF, offrendo un livello di aderenza molto elevato in qualsiasi condizione meteorologica, anche da usurati. I risultati di un test interno rivelano che con solo 2 mm di profondità residua del battistrada i pneumatici Michelin X Multi superano la prova di certificazione 3PMSF. Protagonista dunque di prestazioni importanti, le sue caratteristiche sono dovute principalmente all’adozione di cinque tecnologie. “La prima è Infinicoil spiega Valerio Sonvilla, Product Manager Michelin Italia - Si tratta un filo d’acciaio continuo che avvolge la struttura del pneumatico, cui dà stabilità, robustezza e resistenza per tutta la sua vita. Può arrivare a una lunghezza di 400 m”. Una tecnologia che già di per sé sarebbe decisiva e invece è affiancata da altri ritrovati all’avanguardia. “Regenion - prosegue Sonvilla - sta a indicare una serie di elementi della scultura che si auto-rigenerano chilometro dopo chilometro,
grazie a tecniche di stampa 3D su metallo, per offrire alti livelli di aderenza per tutta la vita del pneumatico, in qualsiasi condizione. Powercoil, ancora, identifica una nuova generazione di cavi d’acciaio più robusti e più leggeri. Forcion, sfruttando cariche di rinforzo dà vita ad un nuovo materiale più coeso che aumenta le prestazioni chilometriche del pneumatico e offre una maggiore resistenza contro abrasioni, tagli, strappi e squamature”. Infine Duracoil è una nuova concezione della zona bassa del pneumatico che include del nylon di alta qualità per garantire maggior robustezza della zona bassa e favorire la ricostruibilità. “Non dimentichiamo - conclude Sonvilla - che anche la gamma Michelin X Multi può essere riscolpita e ricostruita, come tutti i pneumatici Michelin dedicati ai mezzi pesanti. Aumentando la durata del pneumatico, questo approccio di economia circolare consente agli operatori di ridurre i costi e il loro impatto ambientale, beneficiando al contempo del pieno potenziale del pneumatico”.
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INTERVISTA
L
aufenn, brand secondario del Gruppo Hankook attivo sul mercato degli pneumatici per veicoli commerciali, allarga il suo raggio d’azione al mondo degli autocarri e dei bus e lancia la sua nuova gamma TBR (Truck Business Replacement) in Europa. Di questo e della strategia Hankook per il mercato del vecchio continente, abbiamo intervistato Guy Heywood, TBR Marketing & Strategy Director di Hankook. “Quello odierno e sordisce Heywood - è un mercato complesso per tutti i produttori e per tutti le fasce di mercato. È difficile riuscire a crescere. Hankook è un marchio di prima fascia affermato in Europa, e siamo felici di ta le riconoscimento. Possiamo ancora crescere ma intravediamo anche promettenti opportunità di crescita nel mercato di seconda fascia in Europa. Il mercato di seconda fascia cresce di anno in anno e probabilmente questa tendenza sarà ancora più marcata in seguito alla pandemia di Covid 19. Laufenn completa la nostra strategia di pneumatici TBR per offrire il miglior prodotto e servizio. Laufenn è un’offerta nuova e aggiuntiva per partner con flotte più piccole che apprezzano l’affidabilità e la qualità
GUY HEYWOOD TBR MARKETING & STRATEGY DIRECTOR HANKOOK
gera crescita nei mercati della ricostruzione, specialmente nei prin cipali mercati UE e anche nel segmento della ricostruzione a caldo. Noi di Hankook abbiamo studiato il mercato e concluso che la tendenza verso soluzioni di mobilità ancora più efficienti spinta dall’elevato grado di competitività del settore del trasporto, oltre al desiderio di avere soluzioni più ecologiche, abbiano portato a una rinnovata domanda di prodotti per la ricostruzione di alta qualità. Se viene utilizzato un prodotto ricostruito premium, la politica degli pneumatici può ridurre i costi senza compromettere le prestazioni”. “Vogliamo vedere un futuro in cui i nostri clienti con flotte abbiano la possibilità di scegliere la migliore opzione di pneumatici da una gamma di nuovi marchi e che abbiano anche la possibilità di sfruttare tutto il valore insito nei nuovi pneumatici da noi forniti - aggiunge Heywood Oggi, e ancor più in futuro, il successo nell’attività con le flotte dipende dall’abilità di ridurre al minimo i costi per le flotte, massimizzando al contempo il valore offerto dalle soluzioni di mobilità, e di supportare le esigenze dei parchi mezzi di avere un impatto ecologico minimo. La
Laufenn per autocarro e bus “HANKOOK È UN MARCHIO DI PRIMA FASCIA AFFERMATO IN EUROPA, E SIAMO FELICI DI TALE RICONOSCIMENTO - AFFERMA IL MANAGER - POSSIAMO ANCORA CRESCERE MA INTRAVEDIAMO ANCHE PROMETTENTI OPPORTUNITÀ DI CRESCITA NEL MERCATO DI SECONDA FASCIA IN EUROPA CHE CRESCE DI ANNO IN ANNO E PROBABILMENTE ANCORA PIÙ IN SEGUITO ALLA PANDEMIA DI COVID 19. LAUFENN È UN’OFFERTA NUOVA E AGGIUNTIVA PER PARTNER CON FLOTTE PIÙ PICCOLE CHE APPREZZANO L’AFFIDABILITÀ E LA QUALITÀ ASSOCIATA A UN PRODUTTORE DI PNEUMATICI PREMIUM. QUALSIASI PARCO MEZZI PROFESSIONALE CHE RICERCHI UN PRODOTTO AFFIDABILE A UN INTERESSANTE RAPPORTO PREZZO-PRESTAZIONI È UN POTENZIALE CLIENTE DI LAUFENN”.
associata a un produttore di pneumatici premium”. “Abbiamo progettato la gamma di pneumatici per autocarri Laufenn per coprire l’85 per cento delle possibili applicazioni nella seconda fascia del mercato TBR, con prodotti per il trasporto regionale, per il trasporto di persone e per l’edilizia - continua Guy Heywood - La maggior parte delle misure presenta l’etichetta 3PMSF. Prevediamo di effettuare una distribuzione efficiente per dare alle flotte l’opportunità di accedere e trarre beneficio dai nostri prodotti e servizi per i partner. Qualsiasi parco mezzi professionale che ricerchi un prodotto affidabile a un interessante rapporto prezzo-prestazioni è un potenziale cliente di Laufenn. D’altro canto, non è possibile classificare i potenziali clienti di Laufenn, perché il mercato europeo è molto variegato e grande”. Gli pneumatici Laufenn possono essere sottoposti a ricostruzione e riscolpitura, perciò i clienti trarranno beneficio da un chilometraggio e una durata ottimali e potranno godere del valore aggiunto che Hankook ha integrato nella nuova gamma pneumatici truck e bus. Sulle tendenze del mercato 2020 degli pneumatici autocarri e
bus, Guy Heywood chiarisce che “nel complesso, il mercato pneumatici in Europa registrerà una riduzione intorno al 10 per cento rispetto al 2019. Ci aspettiamo che il segmento premium registri una maggiore pressione in termini di volume rispetto ai mercati di seconda e terza fascia. Dopo la recessione globale del 2008/09 la seconda e terza fascia sono cresciute dopo la crisi, perché le flotte hanno dovuto verificare ogni spesa per garantire che apportasse un valore. Le flotte sono consapevoli che gli pneumatici premium sono l’opzione migliore ma, quando l’economia è in crisi, devono fare scelte sagge. Perciò prevediamo che la recente tendenza di crescita nella seconda e nella terza fascia nel mercato europeo proseguirà e accelererà dopo il Covid. Per questo motivo riteniamo che il nostro investimento nella gamma di seconda fascia Laufenn sarà estremamente in linea con la domanda del mercato TBR europeo”. E sulla strategia a medio termine di Hankook per il segmento degli pneumatici per autocarri e bus, Heywood spiega che l’azienda “mira a
di FABIO BASILICO NEU-ISENBURG
espandere il suo ambito di attività nel mercato Commercial Vehicle e a esaltare ulteriormente la sua condizione pre mium. Ciò significa che continueremo a sviluppare il nostro marchio Hankook aggiungendo nuove misure e rinnovando la nostra offerta di prodotti ogni pochi anni: il 78 per cento delle nostre ven-
dite odierne riguarda prodotti con meno di 3 anni. Aggiungeremo alla nostra gamma una maggiore quota di ricostruzione, continueremo a sviluppare il nostro approccio multimarca CV sia con Hankook che con Laufenn e ci adopereremo per far sì che tutti i nostri clienti possano accedere ai nostri prodotti e ser-
vizi premium, ovunque essi siano in Europa”. Sulla ricostruzione, Guy Heywood precisa: “Tutti si aspettavano che la riduzione nelle ricostruzioni continuasse anche dopo l’imposizione delle tariffe antidumping UE. Tuttavia, di recente abbiamo osservato una stabilizzazione nei volumi e anche una leg-
La gamma Laufenn copre l’85 per cento delle possibili applicazioni del mercato TBR.
ricostruzione e la riscolpitura offrono vantaggi in tutte queste tre aree ed è per questo che la ricostruzione è una pietra miliare dell’approccio alla gestione dei parchi mezzi Hankook”. Quali saranno gli ulteriori passi per espandere l’offerta di ricostruzione in tutta Europa? “Oggi in Europa produciamo una gamma con 14 misure e sappiamo che per avere una copertura più adeguata del mercato ‘a caldo’ dovremo sviluppare questa gamma - risponde il TBR Marketing & Strategy Director - Stiamo lavorando con i nostri partner e anche nell’impianto di ricostruzione di nostra proprietà per aumentare i volumi di produzione e la gamma dei prodotti ricostruiti che saranno disponibili in Europa. La nostra visione prevede che tutti i nostri clienti con parchi mezzi abbiano un’opzione di ricostruzione per le loro carcasse Hankook nel primo ciclo di vita, possibilmente realizzata con il nostro marchio Alphatread; le carcasse Hankook vengono usate dai migliori sul mercato per produrre i loro prodotti ricostruiti. Anche questo testimonia il valore realizzato da Hankook nei prodotti Hankook al loro primo ciclo di vita”.
LOGISTICA
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LOGISTICA E DISTRIBUZIONE / PESCHERIE VIVIANI
Il pescato è garantito se è
L’ATTENZIONE E LA CURA DEI DETTAGLI RAPPRESENTANO LA “CHIAVE DI DIFFERENZA” DI UN’AZIENDA CHE, PARTITA DA ZERO, DÀ OGGI LAVORO A 107 PERSONE E SERVE OLTRE 1.600 RISTORANTI. FRUTTO DELL’INGEGNO DI GIORGIO VIVIANI, CHE SIN DALLA TENERA ETÀ HA DIMOSTRATO SUL CAMPO IL SUO ORIENTAMENTO A UN LAVORO APPRESO VIAGGIANDO CON IL PADRE ANGELO. PUNTO DI FORZA LA SCELTA DI FORNITORI TOP DI GAMMA: IL PESCE ARRIVA DAI PRINCIPALI MERCATI DELL’EUROPA OCCIDENTALE E OGNI STEP DELLA FILIERA È CONTROLLATO PER RISPONDERE A CRITERI DI ELEVATA EFFICIENZA.
Q
MAX CAMPANELLA PASTRENGO
uanto sia decisiva la catena del freddo per un’azienda che lavora e distribuisce pesce fresco e surgelato è cosa scontata. Ma l’attenzione, la cura dei dettagli, che in un primo momento potrebbero apparire secondari, in Pescherie Viviani è qual cosa di essenziale: ogni fase, ogni passaggio della filiera è costantemente vagliato e verificato in prima persona da Giorgio Viviani, che sovrintende a uno staff competente e preparato, ma che ha nel dna una competenza e passione per il lavoro tale da rappresentare un riferimento indispensabile per l’intera filiera produttiva. Anche sulla scelta dei fornitori è lui a dettare le regole, basandosi su pochi, semplici ma fondamentali criteri di efficienza, a partire dai gruppi frigoriferi, per i quali ha stretto una partnership con Thermo King, brand che equipaggia l’intera flotta di veicoli commerciali. Oggi Giorgio Viviani è alla guida di un gruppo che fattura circa 32 milioni di euro annui e dà lavoro a 107 dipendenti; e dire che tutto nasce dal lavoro di Angelo Viviani, agente di commercio, che con la sua Autobianchi Giardinetta furgonata distribuiva pesce per conto di un’azienda del Garda. Giorgio ha solo 11 anni quando viaggia insieme al padre, dimostrando subito il suo orientamento a quel tipo di lavoro, un’innata passione per tutti i processi aziendali, per la tipologia di sistema che richiede quel mestiere, dall’interfacciarsi con i mercati alla partecipazione alle aste. Dopo il servizio di leva emerge lo spirito imprenditoriale: nasce Viviani Srl con sede a Garda, paese di origine dove tuttora risiede la famiglia. A soli 21 anni, Giorgio Viviani dà
lavoro a 18 persone, distribuendo pesce alla ristorazione e ai mercati al l’ingrosso. “Oggi - spiega l’imprenditore - gran parte della gestione avviene via web, ma è indiscutibile il valore dell’esperienza di quarant’anni nel settore”. Oggi come allora le prime operazioni di Viviani avvengono nottetempo. Alle due di notte e fino a sera si occupa direttamente degli approv-
vigionamenti del miglior pesce dai mercati di Scozia, Francia, Portogallo, Spagna, Grecia, Turchia, Tunisia, Gran Bretagna, Norvegia. Ciascuno ha la sua specializzazione e lui, Giorgio, ha l’immediata consapevolezza di quanto e cosa acquistare. La stessa consapevolezza con cui sovrintende alla filiera di conservazione nelle celle e alle preparazioni gastronomiche nelle cucine di Pastren-
go, dove ha sede l’headquarter: in ogni angolo Viviani ci indica tipologia di pesce e provenienza, dagli scorfani al polpo, dalle razze a cozze e vongole passando per scampi, gamberetti e salmone. “Fatta eccezione per la componente proveniente da Canada e Sudafrica - precisa tutto il pesce viaggia su gomma: in 36 ore dalla Scozia, in 24 dalla Spagna. Per i bilici ci affidiamo al
Gruppo iberico Olano: ogni giorno i loro camion raggiungono i mercati di Lisbona, Marsiglia, Barcellona, Valencia ecc. e scaricano nei porti di Genova e Udine. La parte di distribuzione italiana è affidata a un call cen ter di 18 persone che sono in contatto con la clientela: pescherie e ristoranti possono effettuare l’ordine entro la mezzanotte e ricevono la merce entro le sette del mattino”.
Da sinistra: Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager Thermo King; Giorgio Viviani, fondatore e timoniere di Pescherie Viviani; Pierfranco Libé, Responsabile Tecnico Thermo King Italia e Israele. Con il brand Thermo King Pescherie Viviani equipaggia l’intera flotta di veicoli.
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SCEGLIE SOLO GRUPPI FRIGORIFERI THERMO KING
perfetta la catena del freddo
mo King - è in assoluto la gamma più venduta sul mercato, con una quota che sfiora il 60 per cento. Si tratta di unità frigo che gestiscono due temperature nello stesso veicolo: nel caso di Viviani -20 e zero gradi, quest’ultima temperatura gestita da un secondo evaporatore da remoto. Qualora il cliente abbia la necessità di invertire le due temperature può farlo subito. Siamo orgogliosi di servire Viviani, che rappresenta una vera eccellenza italiana: nel suo settore si tratta dell’unica azienda che raggiunge livelli di qualità massimi, per i quali richiede giu-
stamente il massimo in termini di prodotto e servizio”. Sponsor dell’Atalanta, affiancata da Thermo King Pescherie Viviani è pronta a proseguire il suo sviluppo nell’affascinante mondo della logistica e distribuzione ittica: con Giorgio la moglie Caterina e il figlio Leonardo, 22 anni, in attesa che la se condogenita Giorgia, 16 anni, scelga la sua strada. Intanto l’azienda si appresta a crescere negli spazi: dagli attuali 6.500 mq di piazzale e 3mila coperti per uffici e celle frigo, il progetto prevede 16mila mq complessivi di cui 7mila coperti.
Pescherie Viviani utilizza i gruppi frigo Thermo King sin dagli anni Ottanta a garanzia dell’omogeneità operativa.
Un meccanismo perfetto, che basa la sua “chiave di differenza” sulla catena del freddo, che in Pescherie Viviani è un aspetto decisivo. “Non abbiamo alcun segreto: la strategia afferma Viviani - è tutta nell’utilizzo di tre piattaforme-deposito a Milano, a Rovigo Porto Viro e in Francia e all’utilizzo per la distribuzione unicamente di veicoli di proprietà: con questo sistema serviamo oltre 1.600 ristoranti da Ponte di Legno a Iseo, da Bergamo a Mantova, da tutto il Veneto alla Val d’Adige, oltre naturalmente al territorio del Garda. Serviamo inoltre dieci pescherie gestite direttamente da noi nella Grande Distribuzione e una aperta quest’anno a Affi, che propone gastronomia e servizio ristorante”. Catena del freddo decisiva, dunque. Camion e furgoni che operano per Viviani restano chiusi dopo il carico per aprire le porte esclusivamente una volta a destinazione, ovvero raggiunta la piattaforma: eventuali trasferte di passaggio peserebbero su puntualità e dispersione del freddo. La flotta è costituita da tre bilici e 22
veicoli commerciali che, compiuto il quarto anno, vengono so stituiti. “Ogni anno - illustra Viviani - acquistiamo sette o otto veicoli: nel 2020 so no entrati nel parco un trattore Iveco S-Way e sei Iveco Daily, ai quali se ne aggiungeranno altri dieci nel 2021. Non abbiamo mai problemi a rivendere l’usato: è risaputo che in Viviani Srl i veicoli vengono tenuti bene, perché devono funzionare bene e sempre al massimo livello”. Altro aspetto decisamente importante, ogni furgone Viviani ha una classificazione ATP doppia, con paratia fissa, per evitare la contaminazione tra prodotto surgelato e fresco e assicurare il massimo controllo della temperatura nei due vani. La scelta di gruppi frigo Thermo King è per Viviani as solutamente naturale. “Sin dal 1986 - precisa - utilizziamo le loro unità frigo: attingo al l’esperienza degli altri e O lano, con 2.200 camion, utilizza solo Ther mo King. Non da ultimo ho sempre avuto Cailotto come riferimento, sviluppando negli anni un legame di amicizia con il fondatore: se
c’era una necessità bastava contattarlo e la soluzione si trovava. Oggi l’obiettivo è avere un parco veicoli omogeneo anche nell’allestimento”. Le casse isotermiche sono realizzate dalla veneta Royal Plastic sulla base di una precisa richiesta di Viviani, mentre i furgoni sono a prevalenza Iveco: due anni fa l’inserimento di dieci MAN TGE, seguendo l’idea di provare il frutto delle migliori innovazioni sul mercato. Come l’E200, unità frigo Thermo King completamente elettrica che Viviani è pronto a mettere alla prova. “Per la distribuzione sui paesi del lago di Garda - afferma - un veicolo elettrico potrebbe superare l’impasse della ZTL oraria: a quel punto l’investimento avrebbe ragion d’essere e sarebbe abbinato a unità frigo anch’esse a zero emissioni”. Intanto Thermo King è riferimento di Viviani con la famiglia V500 Max Spectrum, che già nel nome indica le potenzialità dei gruppi frigoriferi dedicati ai veicoli com mer ciali. “In Italia - afferma Marco Tosi, Italy & Israel Sales Manager Ther-
pesCHerie viviAni
Sede operativa principale: Pastrengo (VR) Fondazione: 1985 Amministratore: Giorgio Viviani Merce trasportata: Pesce fresco e surgelato Flotta: 3 pesanti stradali e 22 veicoli commerciali Dipendenti: 107 Sito internet: http://pescherieviviani.it
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YPARCO / PRESENTATO IL NUOVO TERMINAL
Intermodale su rotaia: AL MOMENTO SONO DUE I TRENI SETTIMANALI VERSO LA GERMANIA PER IL TRASPORTO DEGLI
IVECO DAILY PRODOTTI A SUZZARA; CONVOGLI CHE TORNANO CARICHI DI TRAILER TEDESCHI.
NOACH DROR, VICE PRESIDENT GLOBAL LOGISTICS CNH INDUSTRIAL, HA CONSEGNATO UNA TARGA DI RICONOSCIMENTO AI DUE IMPRENDITORI
ANTENORE PIGOZZI E STEFANO SAVAZZI.
S
MAX CAMPANELLA SUZZARA
otto gli occhi dei rappresentanti di importanti aziende di trasporto intermodale, di concessionarie di veicoli industriali e costruttori di semirimorchi, il “reach stacker” solleva prima un semirimorchio della bergamasca Pe.Tra, poi una cisterna della partenopea Napolitrans, poi due trattori Iveco S-Way della mantovana Pigozzi e infine un intero bilico (trattore Iveco SWay e semirimorchio Krone) in servizio per la piattaforma. Siamo a Suzzara e l’occasione è rappresentata dall’inaugurazione del nuovo terminal ferroviario realizzato da Yparco, vera e propria “start-up” nata per offrire servizi di logistica e intermodalità, al servizio di flotte nonché di costruttori che vogliano utilizzare l’intermodale su rotaia per lo spostamento rapido, sicuro e ecosostenibile di veicoli di ogni portata e tipologia. Su un’area di proprietà di circa 70mila mq, a breve distanza dalle principali direttrici autostradali che attraversano la provincia di Mantova, Yparco ha realizzato e reso operativo un terminal ferroviario, che consente l’arrivo e la partenza di treni carichi di veicoli professionali, dai leggeri ai pesanti. Costituita da Antenore Pigozzi e Stefano Sa vazzi, entrambi noti imprenditori nel settore e soci in Realtrailer, importatore ufficiale dei semirimorchi Krone e Stas, Yparco conta tra le azien de servite CNH Industrial, che usufruisce della via su rotaia per il transfer degli Iveco Daily: in uscita sono proprio i furgoni che nascono nel vicino stabilimento produttivo di Suzzara, diretti nei Paesi del Nord Europa, a viaggiare su rotaia. “In entra-
ta al terminal - spiega Savazzi - al momento il grosso degli arrivi è costituito da trattori MAN e Scania, provenienti i primi dalla Germania, i secondi dalla Svezia, oltre ai semirimorchi provenienti dalla Germania, tra i quali i Krone prodotti nello stabilimento di Werlte. In entrambi i sensi di marcia troviamo inoltre veicoli usati, di ogni portata e tipologia”. Tutte le operazioni di carico-scarico avvengono nelle ore notturne, ma in occasione dell’evento inaugurale sono state effettuate prove dimo-
strative, per comprendere il funzionamento, i benefici e le potenzialità di sviluppo del trasporto intermodale ferroviario. Il Terminal è di fatto una diramazione del binario della linea Suzzara-Ferrara, a sua volta collegata con la Verona-Modena: una volta raggiunta la sede di Yparco, il treno merci può fermarsi lungo il binario principale (circa mille metri di lunghezza); al servizio delle manovre di carico-scarico sono presenti ulteriori due binari di minore lunghezza. Ogni treno viene scaricato
e poi caricato con l’utilizzo del reach stacker, veicolo che nasce per essere utilizzato per la movimentazione e lo stoccaggio di container, in grado di sollevare e movimentare veicoli con portate a elevato tonnellaggio. Il reach stacker solleva e sposta ogni mezzo, disponendolo sul piazzale in caso di scarico o ponendolo sull’apposita piattaforma in caso di carico. Dalla piattaforma i veicoli sono caricati sui vagoni, che sono 32 per ogni treno. “A pieno carico precisa Savazzi - un treno può trasportare fino a 96 Dai-
ly, ma naturalmente ciascun viaggio può essere avviato con carico misto tra veicoli leggeri, industriali, semirimorchi e rimorchi: in base al tipo di carico varia il numero dei veicoli presenti”. Davvero impressionante assistere all’arrivo del treno carico di semirimorchi o alla partenza dello stesso carico di veicoli commerciali. “Con la piena operatività di questa piattaforma logistica - dichiara Noach Dror, Vice President Global Logistics CNH Industrial - l’Italia si pone in una posizione di assoluta parità
La consegna della targa di riconoscimento a Yparco. Da sinistra: Franz Blum di Vega Transport, partner Yparco; Alberto Mela, Finished Goods Storage and Distribution EMEA & Air&Ocean Contracting Manager CNH Industrial; Stefano Savazzi e Antenore Pigozzi di Yparco; Noach Dror, Vice President Global Logistics CNH Industrial.
con altri Paesi europei come la Germania, dove la connessione su rotaia è realtà. Il fatto che il progetto Yparco sia stato realizzato in un anno e mezzo, pur dovendo affrontare le difficoltà di quest’anno, è la dimostrazione del coraggio e della determinazione degli imprenditori italiani che ci hanno creduto e che, oggi, mettono a disposizione delle grandi aziende di trasporto e logistica viaggi veloci e ecosostenibili”. Dror ha voluto testimoniare il valore dell’operazione di Suzzara con la consegna di una targa di riconoscimento a Pigozzi e Savazzi. Tra i presenti anche rappresentanti di FER (Ferrovie Emilia-Romagna), che ha consentito l’accesso dal terminal ferroviario alla rete nazionale e ha prestato un prezioso e fondamentale supporto per la realizzazione dell’infrastruttura. “Al momento precisa Pigozzi - operiamo con due treni settimanali da e per la Germania, esattamente da e per Rheine, per il trasporto di veicoli commerciali leggeri e semirimorchi: operatività che viene gestita con la società partner Vega Transport di Salisburgo. Entro il 2021 saranno avviate altre tratte ferroviarie”. Qual è l’obiettivo di Yparco? “Offrire - afferma Pigozzi - un servizio tailor-made, tagliato su misura: ovvero soddisfare ogni esigenza particolare del cliente”. Quali sono i punti di forza dell’offerta del terminal? “Innanzitutto - precisa Savazzi la flessibilità: grazie all’utilizzo di dispositivi portanti multiuso, possiamo trasportare una vasta gamma di veicoli leggeri e pesanti, nonché semirimorchi che non possono essere sollevati con gru. I dispositivi portanti che vengo-
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FERROVIARIO DI SUZZARA
più veloce e più green
no utilizzati includono rampe mobili e regolabili che, grazie al loro design, sono estremamente versatili: possono essere caricati nella tasca dei carri standard in qualsiasi terminal ferroviario che utilizzi carro ponte o reach stacker”. Aspetti decisivi del terminal di Suzzara sono sicurezza e velocità. “La nostra tecnologia - prosegue Antenore Pigozzi - permette controlli assolutamente accurati, attraverso il rilevamento in tempo reale della merce, ma senza affatto rallentare i processi: ricezione e ritiro dei veicoli avvengono “just in time”, con riduzione al minimo dei tem-
pi di attesa degli autisti. Il tutto avviene con la massima attenzione alla sostenibilità: il tra sporto combinato stradarotaia comporta minor impatto ambientale e alta riduzione delle emissioni di CO2”. Oltre all’area di proprietà destinata alle manovre, Yparco dispone a Suzzara di aree all’aperto, per complessivi 150mila mq, destinate a stoccaggio e deposito di veicoli com merciali e industriali. “Gra zie al nostro personale professionale e altamente specializzato nella movimentazione di veicoli - aggiunge Stefano Savazzi - offriamo un servizio di vigilanza, attivo h
24, con un sofisticato sistema di sicurezza, copertura assicurativa rischi, ricezione scarico-carico merci, grazie all’utilizzo di carrelli elevatori, trattori portuali e reach stacker, controllo qualitativo di danniimperfezioni su ogni tipo di merce, tenendo conto delle diverse caratteristiche operative, e puntuale gestione di consegne e spedizioni per clienti nazionali e internazionali”. Tra le flotte e le aziende di trasporto intermodale presenti all’evento inaugurale: SMET, Napolitrans, Pe.Tra, EMT, Torello Trasporti, De Waard, Matelda, Compass, Mesaroli, Koinè, TX Logistics.
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AD-LOG GROUP / GIUSEPPE SINATRA ILLUSTRA LA COLLABORAZIONE CON TIP TRAILER
Il noleggio viaggia col fresco
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FABIO BASILICO SEGRATE
d-Log e il noleggio. Un binomio in progressivo rafforzamento. Il Gruppo italiano protagonista dei trasporti e della logistica del fresco alimentare a livello nazionale e internazionale, ha intensificato la partnership con TIP Trailer, gigante del noleggio semirimorchi che opera ormai con successo in Italia e nel resto d’Europa. “L’accordo con TIP ci permette di rinnovare il parco semirimorchi di proprietà introducendo il noleggio come soluzione alternativa e vantaggiosa - ci dice Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor di Ad-Log In totale oggi disponiamo di 70 semirimorchi di proprietà, mentre l’accordo con TIP prevede il noleggio di 19 semirimorchi Lamberet dotati di gruppo frigo SLXi 300 Thermo King. Lamberet e Thermo King formano la nostra configurazione abituale, già consolidata nel tempo. I semitrailer saranno impiegati per la maggior parte nelle tratte di connessione con la Spagna e qualcuno viaggerà anche sulle strade della Sardegna. Quelli che fanno l’estero hanno base a Segrate, quelli impiegati in Sardegna a Olbia. Di recente, tra l’altro, abbiamo acquisito per la distribuzione nei punti vendita dell’isola dei surgelati della catena di supermercati Eurospin”. Spagna e Sardegna sono i due pilastri del business AdLog. L’isola del Mediterraneo è da sempre al centro della strategia del Gruppo e per quanto riguarda il Paese iberico, dopo aver inaugurato il nuovo deposito all’interno del Mercabarna di Barcellona,
uno dei più grandi mercati agro alimentari all’ingrosso d’Europa, Ad-Log ha attivato un servizio quotidiano di groupage da e per la Spagna che consente di gestire l’import-export con l’Italia in modo puntuale ed efficiente. Non è un caso dunque che anche in Spagna Ad-Log abbia avviato una proficua partnership con TIP. “Il noleggio è certamente un’ottima soluzione dal punto di vista finanziarioprecisa Sinatra - Inoltre, con TIP usufruiamo della formula del riscatto, che ci garantisce i vantaggi del noleggio unitamente ai vantaggi del leasing classico. Alla fine del periodo di noleggio, l’azienda può pagare il prezzo di riscatto tenendosi il veicolo oppure lo cambia con un altro. L’azienda ha dunque i vantaggi del noleggio che ti assicura sempre la disponibilità di un veicolo nuovo e un indebitamento più lineare nonché il vantaggio del leasing per quanto riguarda il riscatto”.
“L’ACCORDO CON TIP CI PERMETTE DI RINNOVARE IL PARCO SEMIRIMORCHI DI PROPRIETÀ INTRODUCENDO IL NOLEGGIO COME SOLUZIONE ALTERNATIVA E VANTAGGIOSA - CI DICE IL MANAGER
TOTALE OGGI DISPONIAMO DI
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
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SEMIRIMORCHI DI PROPRIETÀ, MENTRE L’ACCORDO CON TIP PREVEDE IL NOLEGGIO DI 19 SEMIRIMORCHI LAMBERET DOTATI DI GRUPPO FRIGO SLXI 300 THERMO KING”.
SOLIDO RAPPORTO
Il proficuo rapporto con TIP risale quasi all’inizio dell’avventura di Ad-Log nel mondo del trasporto e della logistica. “Abbiamo già avuto modo di noleggiare i mezzi con TIP - conferma Giuseppe Sinatra - Ci siamo conosciuti tramite Lamberet, un altro dei nostri partner storici al pari di Thermo King, Scania e appunto TIP. Ancora oggi possiamo contare sulla piena collaborazione e il positivo confronto umano e professionale con Giorgio Noce, General Manager di TIP Italia, e tutto il suo team. Con la più incisiva spinta verso il noleggio oggi abbiamo intrapreso con
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determinazione la strada che ci vede mischiare la proprietà con il noleggio. Il misto ben bilanciato è la soluzione migliore, perché se da una parte viene garantita la proprietà dall’altra c’è l’opportunità di av vantaggiarsi del noleggio affiancato dal riscatto”. Per quanto riguarda l’assistenza dei semirimorchi con relativo gruppo frigo, oltre all’accordo con TIP per interventi sul veicolo al di fuori del diretto coinvolgimento dei tecnici Ad-Log, il Gruppo logistico usufruisce dell’operatività estesa della rete europea Thermo King per il gruppo frigo, in ottemperanza alle stringenti necessità di mobilità continua che un operatore del trasporto e della logistica del fresco alimentare richiede. “Per i trattori stradali abbiamo un accordo quadro con Scania valido in tutta Europa: attualmente in gamma disponiamo di 56 trattori, di cui 48 Scania - prosegue Giuseppe Sinatra - Michelin ci assicura tutta l’assistenza possibile per quanto riguarda gli pneumatici. Siamo coperti in tutto, dallo pneumatico al trattore, dal semirimorchio al gruppo frigo. È fondamentale avere partner solidi e affermati: così come il cliente si affida ad Ad-Log per organizzare e gestire il trasporto delle sue merci, che è il nostro mestiere, così, per esempio, per garantire la massima efficienza del gruppo frigo e farlo ripartire in caso di fermo improvviso mi affido a chi lo sa fare. Oggi non è possibile gestire in solitudine la complessità del trasporto e della logistica. La collaborazione tra partner qualificati è indispensabile per preservare l’efficienza del trasporto e la qualità delle merci movimentate”. In virtù delle preziose partnership in essere, Ad-Log sta anche valutando con attenzio-
ne l’opzione metano liquido. “Attualmente stiamo testando il Green Truck - dice ancora Giuseppe Sinatra - combinazione sostenibile composta da un semirimorchio isotermico Lamberet SR2 Green Liner, trattore Scania LNG con motore a metano da 13 litri e sistema re frigerante Thermo King SLXi Hybrid Solution di ultima generazione. Se i numeri sono quelli che stanno emergendo dal test in corso potremmo iniziare a pensare di convertire una parte della flotta al metano liquido. Sarebbe la prima volta per noi. Il gas naturale ha degli indubbi vantaggi economici ed ecologici anche se non mancano le problematiche: per esempio, in Sardegna la rete di distribuzione manca del tutto. C’è in programma l’apertura del deposito costiero di Oristano a cura della HAM. Speriamo che poi s provveda a organizzare una distribuzione efficiente del carburante”. A parità di consumi, il me-
tano sta dimostrando la sua competitività sulla lunga distanza. Giuseppe Sinatra lo dimostra con un esempio concreto: “Facendo il pieno al distributore di Alessandria, sulla tratta per la Spagna, si riesce a coprire la distanza fino alla frontiera tra Francia e Spagna. Arrivati in Spagna, il truck scarica la merce, ricarica e prima di imbarcarsi fa di nuovo il pieno al porto di Barcellona. Arrivati in Sardegna si completa il giro dell’isola, si ricarica e ci si imbarca per Genova per poi fare di nuovo il pieno ad Alessandria, dove si giunse con ancora il 25-30 per cento di autonomia assicurata dal pieno fatto al porto di Barcellona. Tenendo conto dei costi maggiori relativi alla gestione di un veicolo a metano e di un valore residuo che al momento è minore perché il truck a gas naturale non ha lo stesso tipo di mercato di un mezzo tradizionale a gasolio, possiamo parlare di un buon 40 per
Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor di Ad-Log.
cento di risparmio lordo, che al netto dei costi suddetti è pari al 27-28 per cento, cifra comunque importante. Quando percorro 1.000 km per raggiungere Barcellona, 600 km in Sardegna e 200 km per risalire a Nord, se la distanza complessiva di 1.800 km viene coperta con un risparmio di circa il 30 per cento il bilancio economico è indubbiamente positivo”. VISIONE COMPLETA
La massima attenzione alla gestione dell’intera catena dei trasporti e della logistica ha consentito ad Ad-Log di acquisire un ruolo di primaria importanza presso la committenza. “I semirimorchi a noleggio saranno principalmente impiegati nel triangolo di riferimento del nostro business: Milano, Spagna, Sardegna commenta Sinatra - A lo ro viene assegnato il compito di garantire un servizio di qualità alla committenza, nel pieno rispetto di quelli che sono gli standard di riferimento che da sempre caratterizzano AdLog. Annoverare TIP tra i nostri partner qualificati ci consente di ampliare ulteriormente il valore aggiunto della nostra gestione logistica a tutela degli interessi della clientela”. “Il nostro obiettivo - conclude il manager - è avere una flotta nuova ed efficiente pronta a garantire un servizio sempre più rapido e qualificato. È importante che la committenza dia sempre il giusto peso alla logistica interna distributiva. Una buona filiera distributiva è il giusto fine di una pro duzione. La logistica è fondamentale e bisogna scegliere trasportatori seri che a loro volta possono contare su partner seri. Solo così garantisco un servizio adeguato, sempre efficiente”.
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VIASAT GROUP / INTERVISTA ESCLUSIVA A RAÚL GONZÁLES RODRIGO, HEAD OF BU FLEET
Fleet Management è il fattore di rilancio
“LA PROPOSTA VIASAT PER IL FLEET - DICE IL MANAGER - NASCE COME RISPOSTA PUNTUALE E AFFIDABILE ALLE PRINCIPALI ESIGENZE ESPRESSE DAL MONDO DELL’AUTOTRASPORTO E DELLA LOGISTICA.
INTEGRA SOLUZIONI HI-TECH E SERVIZI DI ASSISTENZA TELEMATICA PER GARANTIRE ALLE PERSONE, AI VEICOLI E ALLE FLOTTE I MASSIMI LIVELLI DI SICUREZZA E RISPARMIO. RAPPRESENTIAMO UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MERCATO EUROPEO, GRAZIE ALLA CAPACITÀ DI PRESIDIARE TUTTA LA CATENA DEL VALORE DIRETTAMENTE O TRAMITE LA RETE DI
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FABIO BASILICO VENARIA REALE
’annus horribilis della pandemia da Coronavirus non ha ancora cessato di far sentire i suoi effetti negativi sia in termini sanitari che economici. Tuttavia, gli attori protagonisti attivi del set tore trasporti e logistica, continuano a lavorare per affrontare l’emergenza e porre le basi per il prossimo, speriamo veloce, ritorno alla normalità. Viasat Group, uno dei principali operatori in Italia e in Europa nella fornitura di servizi e soluzioni info-telematiche satellitari e IoT per la sicurezza e protezione di persone, mezzi e merci, è oggi all’avanguardia nel proporre soluzioni vincenti di Fleet Ma nagement per le aziende dei trasporti e della logistica. Ne abbiamo parlato con Raúl González Rodrigo, Head of BU Fleet di Viasat Group. “Il 2020 - esordisce Raúl González Rodrigo - è stato segnato dagli effetti devastanti dell’emergenza sanitaria del Covid-19 che hanno riguardato anche il mondo del trasporto e della logistica. In particolare, le maggiori conseguenze sono dipese dallo stop produttivo delle attività industriali e commerciali non essenziali in molti Paesi europei. Per quanto la pandemia abbia colpito duramente alcuni segmenti della logistica, il comparto ha mantenuto un ruolo fondamentale nel garantire la continuità dell’approvvigionamento di beni essenziali e la distribuzione di materiale sanitario. Non a caso è stato uno dei settori che ha continuato l’operatività anche nel corso del lockdown. Il rilancio economico non dipenderà solo dall’evoluzione della pandemia nei vari Paesi, ma anche dalla struttura di ciascuna economia e dalla capacità delle aziende di risponde-
PARTNER E RIVENDITORI”. re, secondo le proprie capacità imprenditoriali. In tal senso Viasat non ha mai smesso di fare la sua parte, in tutti i Paesi dove è presente at traverso le sue consociate”. “Sono convinto che il mondo uscirà profondamente cambiato da questa grave emergenza e dovremo essere bravi a cogliere tutte le possibilità evolutive che si presenteranno - aggiunge il manager - È il momento di pianificare l’evoluzione delle attività di progetto, produzione e sviluppo, scatenando tutta la capacità creativa. Questa drammatica esperienza sta mettendo in luce molte debolezze, ma sta anche dimostrato come la scienza, la tecnologia e la sostenibilità, nel suo senso più ampio, siano delle strade imprescindibili per il nostro futuro. In Viasat tutti i principali processi del Gruppo sono rimasti attivi anche nei momenti più difficili e questo ci ha permesso di ridurre gli impatti negativi della pandemia e pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno
quando la stretta del contagio si allenterà. Lo straordinario percorso di crescita degli ultimi dieci anni è stato possibile attraverso una strategia che ci ha resi più diversificati, complessi ma dunque meno rischiosi. Una complessità che rende il governo dei processi più faticoso, ma che offrendo diversificazione di base clienti, di area geografica, di tecnologia e di proposizione commerciale amplifica la resilienza del Gruppo e ci permette di guardare a prospettive di lungo periodo”. CAPACITÀ D’INNOVAZIONE
Secondo Rodrigo, quello che serve oggi al settore del trasporto merci e della logistica, per aumentare i volumi, abbattere i costi, ridurre l’impatto sull’ambiente e aumentare la sicurezza sulle strade, è un’enorme capacità d’innovazione tecnologica e di rinnovamento dei processi. “Due ambiti - precisa il manager che trovano nell’offerta glo-
Raúl González Rodrigo, Head of BU Fleet di Viasat Group.
bale del Gruppo Viasat un ampio ventaglio di soluzioni, in grado di supportare le aziende di autotrasporto nell’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, riducendo contestualmente i costi. La logistica italiana, considerando ogni anello della catena che porta dalla produzione alla destinazione finale, passando dalla commercializzazione, ha dimostrato di essere all’altezza e di essere responsabile. Anche i luoghi più colpiti dal virus, le zone rosse, non sono state abbandonate e non sono mai man cati i rifornimenti; nei mo menti più duri del lockdown, i cittadini hanno potuto continuare a ricevere in tempi ancora più rapidi i loro acquisti. In questo scenario l’autotrasporto è un anello imprescindibile della catena che necessità però di una spinta alla modernizzazione che impone l’uso delle tecnologie anche nel rispetto delle direttive europee”. Il Fleet Management va considerato un importante volano di crescita, dal momento che si presenta come un approccio organizzativo estremamente virtuoso che consente alle aziende di trasporto merci di poter attuare una gestione automatica e intelligente dei propri mezzi. In questo modo, il gestore della flotta può monitorare una serie di informazioni utili a ottimizzare e rendere più efficiente l’attività della propria flotta. “I nuovi veicoli commerciali e i truck di ultima ge nerazione dispongono di do tazioni tecnologiche e di connettività native molto sofisticate - spiega Rodrigo Gli esperti del settore prevedono nel prossimo decennio un’evoluzione notevole per rendere ancora più efficienti i mezzi, incrementando la produttività e la sicurezza del business del trasporto merci. Se-
condo la società di ricerche di mercato Berg Insight, il mercato europeo del Fleet Management è in una fase di sviluppo che perdurerà anche nei prossimi anni. Si stima che il numero di sistemi attivi in uso crescerà a un tasso annuo del 15,2 per cento: da 7,7 milioni di unità alla fine del 2017 a 15,6 milioni entro il 2022. Il tasso di penetrazione nel mercato dei veicoli commerciali leggeri aziendali registrerà, secondo le stime, un incremento 15 per cento del 2017 al 28,8 per cento del 2022. Una flotta tecnologicamente avanzata e interconnsessa sarà, quindi, integrabile in modo agevole in una organizzazione del trasporto efficiente e, naturalmente, trasparente. Nella pratica quotidiana, i dati raccolti saranno così utili (come accade per tutti gli altri veicoli connessi) per le aziende di trasporto che, in questo modo, potranno ottimizzare le proprie attività con evidenti ricadute positive sulla crescita del proprio business, oltre che sull’ambiente, agendo drasticamente sulla riduzione delle emissioni”. EVOLUZIONE TECNOLOGICA
Viasat pone molta attenzione all’evoluzione tecnologica che fa parte, da sempre, del suo Dna imprenditoriale. “Siamo oggi uno dei principali operatori in Italia e in Europa con un’offerta che copre tutta la filiera del servizio - dice ancora Raúl González Rodrigo - Soluzioni tecnologiche e servizi di localizzazione satellitare, sicurezza e protezione prestati a società che gestiscono flotte e che operano nel settore dei trasporti e della logistica, dell’edilizia, dell’assistenza e manutenzione e dell’igiene urbana, nonché a enti e amministra-
zioni pubbliche. La proposta Viasat per il fleet nasce come risposta puntuale e affidabile alle principali esigenze espresse dal mondo dell’autotrasporto e della logistica. Integra soluzioni hi-tech e servizi di assistenza telematica per garantire alle persone, ai veicoli e alle flotte i massimi livelli di sicurezza e risparmio. Rappresentiamo un punto di riferimento nel mercato europeo, grazie alla capacità di presidiare tutta la catena del valore direttamente o tramite la rete di partner e rivenditori. Non a caso Viasat sta armonizzando la propria offerta a livello paneuropeo, concentrando la propria strategia sulle soluzioni tecnologiche che possano rendere più efficiente e innovativa la gestione delle flotte, delle attività di trasporto e dei conducenti, anche attraverso applicazioni mobili per la gestione della forza lavoro, connettendo i veicoli ai sistemi IT”. Viasat stia tracciando un solco profondo nel mercato della telematica satellitare in Europa e non solo, attraverso un’offerta globale che poggia su soluzioni integrate, semplici, sicure e, nel contempo, innovative. Tutto questo per dare un vantaggio competitivo ai propri clienti nella gestione quotidiana delle attività e dei processi, in modo da poter anticipare e soddisfare sempre le esigenze della propria committenza. “Allo stesso tempo - conclude l’Head of BU Fleet di Viasat Group l’ecosistema Viasat consente un’efficienza complessiva nel la gestione delle flotte e delle attività connesse al trasporto e alla logistica delle merci, i cui benefici, nel breve-medio periodo, potranno contribure a una trasformazione significativa nei modelli di business con performance evidenti e misurabili di assoluta eccellenza”.
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LOGISTICA / A COLLOQUIO CON ANTONINO VIRGILLITO, DIRETTORE SUPPLY CHAIN & PROCUREMENT
L’intesa vincente tra partner
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FABIO BASILICO PIACENZA
ogistica sostenibile per un prodotto sostenibile. Non è uno slogan d’effetto ma la sintesi di un lavoro quotidiano e di un progetto vin cente messo in atto da un’a zienda di trasporto all’avanguardia, pioniera della logistica intermodale in Italia (SMET), e un’azienda leader nel settore del packaging in vetro per alimenti e bevande (Verallia). Per conoscere da vicino la partnership tra Smet e Verallia per la gestione sostenibile della logistica di distribuzione dei contenitori in vetro, siamo entrati nella piattaforma logistica SMET di Piacenza, dove abbiamo incontrato Antonino Virgillito, dal 2016 Direttore Supply Chain & Procurement di Verallia Italia, e Domenico De Rosa, Amministratore delegato del Gruppo SMET. “Verallia è un’azienda internazionale attiva in Europa, Russia, America Latina, leader nel packaging in vetro utilizzato per contenere bevande e alimenti e a tutti gli effetti tra i materiali più ecologici oggi disponibili sul mercato - esordisce Antonino Virgillito, originario di La Spezia, classe 1975, laurea in Economia e commercio, specializzazione alla scuola nazionale trasporti e logistica e master in Supply Chain conseguito al Politecnico di Milano - In Italia, l’azienda è stata fondata nel lontano 1942 a Carcare (Sv). Nel corso della sua evoluzione è riuscita a qualificarsi come il gruppo italiano leader nel glass packaging, con sei stabilimenti produttivi e tre centri per il trattamento e il riciclo del rottame, che viene recuperato e quindi trattato per poi essere utilizzato nei forni di lavorazione del vetro”. Gli stabilimenti si occupano della produzione dei contenitori in vetro per alimenti e bevande. Oltre al sito di Carcare, Verallia Italia opera nelle strutture di Dego (Sv), Gazzo Veronese (Vr), Lonigo (Vi), Pescia (Pt) e Villa Poma (Mn). In un anno la produzione di Verallia Italia supera i 3 miliardi di contenitori, con una gamma di 1.400 articoli e 12 colori differenti. “È un mercato vivace e in buono stato di salute - afferma Antonino Virgillito - Lavoriamo con i più importanti brand di riferimento nel settore del beverage e del food. Siamo anche specializzati nella fabbricazione di contenitori speciali per determinate tipologie di prodotto”. Oltre ai magazzini di prossimità dei siti produttivi, Verallia ha studiato con SMET l’avvio del progetto logistico avanzato incentrato sull’hub di Piacenza, ubicato in una zona strategica per la movimentazione merci in tutto il Centro-Nord del Paese. “L’hub è distribuito su 20mila mq totali, di cui la fruizione di Verallia è variabile a seconda delle necessità operative - aggiunge Virgillito - Con la piattaforma di SMET andiamo incontro all’esigenza di avere un polo logistico di riferimento strategico per i nostri stabilimenti ubicati al Nord e in Centro Italia. A Pia cenza
viene depositato il prodotto che viene stoccato e poi distribuito dagli operatori SMET. Il polo emiliano è un’esperienza fortemente positiva; è il primo magazzino di cui disponiamo a essere ubicato lontano dai siti produttivi e incentrato sulla distribuzione. Non escludo che ci siano in futuro altri progetti simili”. STRATEGIA COMUNE
Fornitore di rilievo, SMET ha contribuito fortemente nel realizzare un piano strategico sostenibile, adatto alle peculiari esigenze di Verallia e della specifica tipologia merceologica trattata. Al centro dell’attenzione c’è la logistica intermodale, di cui SMET è
autentico leader nazionale nonché pioniere in Italia con di verse iniziative, tra cui l’inaugurazione delle prime autostrade del mare negli anni Novanta del secolo scorso. “Il rapporto con Verallia è pluriennale - spiega Domenico De Rosa, Ad del colosso campano - La necessità fin da subito manifestata dall’azienda di operare una logistica sostenibile e quindi a ridotto impatto ambientale ha sposato rapidamente quella che è la nostra vocazione naturale. Negli anni SMET si è fatta artefice di progetti incentrati sulla conversione dei flussi stradali in intermodali. Con Verallia siamo partiti in una prima fase con la soluzione marittima per la gestione logistica dei flussi nazionali e in-
ternazionali; in un secondo momento abbiamo introdotto l’intermodalità ferroviaria, producendo effetti molto importanti di riduzione delle emissioni di CO2 per quanto riguarda il prodotto distribuito. Possiamo dire che Verallia, attraverso il suo sistema logistico, ha eliminato dalla strada oltre 1 milione di km. I camion tolti dalla strada hanno comportato una riduzione di oltre 975 tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera”. INTERMODALE VINCENTE
“Con Verallia combiniamo le trazioni alternative sui truck e un modello di mobilità merci intermodale - aggiunge De Rosa - A Piacenza gestia-
mo un hub distributivo impostato per garantire una maggiore prossimità di Verallia ai propri clienti, ridurre i tempi dell’evasione ordini e poter usufruire di un nodo stra tegico come Piacenza per le attività di distribuzione dei prodotti. A Piacenza è presente la gestione intermodale, ma viene privilegiata la distribuzione locale su strada dal momento che l’intermodale è viene impiegato su flussi di volume imponenti che richiedono il passaggio diretto dalla fabbrica di produzione al cliente senza passaggio attraverso il magazzino. SMET è dunque attiva a livello nazionale con tutte le sue strutture operative per garantire il collegamento diretto con tutti i siti produttivi di Verallia”.
Antonino Virgillito (a sinistra), Direttore Supply Chain & Procurement di Verallia Italia, con Domenico De Rosa, Ad Gruppo SMET.
“L’azienda ha fatto della sostenibilità un valore strategico - commenta Antonino Virgillito - Abbiamo la fortuna di commercializzare un prodotto sostenibile come i contenitori in vetro. È logico che la logistica vada di pari passo. La sostenibilità è molto apprezzata dai clienti che serviamo, ovvero i più importanti player del beverage e del food. Inizialmente, Verallia aveva lo 0 per cento d’intermodale. Quando è stata decisa la conversione in accordo con SMET, le prime resistenze e perplessità erano sul livello di servizio che avrebbe potuto garantire l’intermodale. Poi ci siamo ampiamente ricreduti e siamo riusciti a far partire tutto. SMET ha fatto la differenza nel garantire un livello di servizio adeguato ai nostri standard di customer care”. Fin dal suo arrivo, quattro anni fa, alla direzione supply chain di Verallia, Antonino Virgillito ha lavorato sodo per costruire la narrazione operativa di una supply chain moderna ed efficiente per tutta la filiera, in un’ottica di integrazione condivisa pienamente da SMET. “A livello logistico stiamo parlando di un ciclo continuo legato a una produzione H24 - afferma il manager - Chiaramente non mancano le incognite derivanti dalle variazioni di un mercato che ha le sue stagionalità: per esempio, quella del pomodoro che si raccoglie e si imbottiglia in determinati mesi. Un altro livello di complessità è legato al posizionamento del prodotto italiano al l’estero piuttosto al posizionamento del vetro rispetto ad altri contenitori. Noi partiamo dall’assunto di valorizzare un prodotto totalmente ecologico che nasce con il riciclo di altro vetro. Per questo siamo molto attenti al mercato, alla
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DI VERALLIA ITALIA, E DOMENICO DE ROSA, AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO SMET
della filiera sostenibile
“VERALLIA HA FATTO DELLA SOSTENIBILITÀ UN VALORE STRATEGICO
- AFFERMA VIRGILLITO - ABBIAMO LA FORTUNA DI COMMERCIALIZZARE UN PRODOTTO SOSTENIBILE COME I CONTENITORI IN VETRO.
È LOGICO CHE
LA LOGISTICA VADA DI PARI PASSO.
LA
SOSTENIBILITÀ È MOLTO APPREZZATA DAI CLIENTI CHE SERVIAMO”.
“CON VERALLIA SIAMO PARTITI IN UNA PRIMA FASE CON LA SOLUZIONE MARITTIMA PER LA GESTIONE LOGISTICA DEI FLUSSI NAZIONALI E INTERNAZIONALI; IN UN SECONDO MOMENTO ABBIAMO INTRODOTTO L’INTERMODALITÀ FERROVIARIA”, SPIEGA
DOMENICO DE ROSA. produzione così come allo stoccaggio. Avere una struttura solida che sostenga le variabilità e garantisca il livello di servizio atteso dai clienti è importante, così come avere partner qualificati”. “Oggi i clienti chiedono massima disponibilità e massima puntualità - dice ancora Virgillito Per soddisfare queste richieste, occorre lavorare sulla piena collaborazione all’interno della filiera. Bisogna mantenere nella catena quanta più visibilità possibile, affinché tutti ne traggono vantaggio. Fare rete nella filiera vuol dire integrarsi con i clienti e cercare di garantire un servizio accettabile. Avere partner qualificati per la logistica rientra in quest’ottica. Occorre avere una visione al passo con
i tempi. Credo in una supply chain in continua evoluzione”. Verallia Italia serve principalmente il mercato nazionale, dove operano marchi molto famosi e apprezzati che riescono a ottenere ottimi risultati non solo in Italia ma anche all’estero, attraverso una consistente attività di export.
Il prodotto italiano è mol to apprezzato e il vetro aiuta a valorizzarlo. “Emerge il ritratto di un’azienda produttrice di packaging pulito e sostenibile che ha una fortissima sensibilità verso la logistica sostenibile - commenta Domenico De Ro sa - È un esempio molto positivo. La volontà di
essere meno impattante sull’ambiente e sulla società con la propria mo vimentazione merci spinge Verallia a esplorare nuove strade e possibilità alternative. Non tutte sono possibilità che coincidono con esigenze reali ma la volontà di mettersi in discussione e voler comprendere è per noi un elemento importante. Con Verallia lo scambio è continuo. Ci piacciono i progetti customizzati: si parte dall’esigenza del cliente per arrivare alla tecnologia adeguata, non il contrario”. Le innovazioni sono da sempre al centro della strategia di Verallia. “Per quanto riguarda la gestione dei magazzini stiamo lavorando per implementare massicciamente l’impiego di carrelli elevatori
avanzati in grado di fare la differenza in termini di operatività e di sicurezza - prosegue Antonino Virgillito - Stiamo investendo anche su altri fronti per garantire la massima operatività dei magazzini, in termini di produttività, sicurezza ed efficienza. In tutto questo, un ruolo determinante è riservato all’integrazione della telematica per l’ottimizzazione dell’operatività in termini di precisione e riduzione errori. Lavoriamo tanto anche sulla riduzione dei tempi di stazionamento nei siti dei camion nei siti: anche questo rientra nella nostra politica della sostenibilità e nei processi di integrazione con la gestione di SMET”. “Verallia sarà il primo cliente che in Italia potrà usu-
fruire della distribuzione full electric dalla piattaforma di Piacenza assicurata dai veicoli Nikola che saranno pronti dal 2021 - conclude Domenico De Rosa - SMET sarà la prima azienda del Paese a usufruire di quei camion. Abbiamo investito nel metano liquido per garantire le trazioni alternative, considerando l’LNG una fase di transizione energetica molto importante sul la strada per arrivare a quello che riteniamo il reale traguardo da raggiungere: l’elettrico e l’idrogeno. Ormai si è capito che bisogna andare verso la transizione energetica: tutti gli attori coinvolti si stanno concentrando su questa importantissima sfida e SMET è come sempre in prima fila”.
È PLAYER DI RIFERIMENTO PER IL GLASS PACKAGING DI PRODUTTORI LEADER NEL FOOD AND BEVERAGE
VERALLIA GUIDA LA GRANDE OFFENSIVA DEL VETRO IN ITALIA L ’azienda, parte integrante del Gruppo Verallia (fatturato corporate di 2,6 miliardi di euro) è stata fondata nel lontano 1942 a Carcare (Sv) dai fratelli Perotti rilevando una vecchia vetreria artigianale, che già nel 1949 si automatizzò con l’aiuto del piano Marshall. Nel 1952 fu costruito, con la collaborazione dei principali produttori di birra italiani, lo stabilimento di Vicenza mentre nel 1962 la direzione si trasferì nel nuovo stabilimento di Dego (Sv), dove confluì definitivamente l’originaria vetreria di Carcare. Nel 1987 Vetr.I. fu quotata alla Borsa di Milano e nel 1989 la maggioranza fu acquisita da Saint-Gobain, leader mondiale dell’edilizia sostenibile che sviluppa, produce e distribuisce nuove generazioni di materiali innovativi per l’edilizia moderna. Successivamente è stata acquisita dalla società americana di investimento Apollo. La società, ufficializzata Ve-
rallia nell’aprile 2010, ha ricevuto nel 2013 il PRIZE, Premio Imprese per la Sicurezza, indetto da Confindustria e Imail, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Il premio, rivolto a tutte le imprese e assegnato per tipologia di rischio e dimensione aziendale, promuove la diffusione della cultura della sicurezza e dell’innovazione e diffonde le prassi migliori delle imprese che si distinguono per l’impegno concreto verso il miglioramento continuo in materia di salute e sicurezza. Verallia gestisce con senso di responsabilità ed efficacia le problematiche sociali ed etiche che la coinvolgono. A cominciare dalla tutela dell’ambiente in cui opera, adottando pratiche che riducano sempre di più l’utilizzo di materie prime, abbattano l’inquinamento del proprio sistema industriale in tutti gli stabilimenti, valorizzino i rifiuti prodotti. Una
responsabilità che riguarda anche i dipendenti, che oggi sono 1.200, distribuiti nei diversi siti aziendali. Negli anni Verallia ha rafforzato il proprio impegno nella formazione del personale in termini di ambiente, salute e, garantendo ai collaboratori un’azienda sicura in ogni momento della giornata grazie a regole e comportamenti virtuosi in continuo miglioramento. L’ambiente e la sicurezza sono per Verallia un pensiero costante, sinonimo di responsabilità e di lavoro di qualità. Il report “Responsabilità Sociale di Impresa” 2019 evidenza l’impegno di Verallia, player affidabile e impegnato nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite. Queste le tre aree focali: promuovere l’economia circolare e migliorare l’impronta ambientale; proteggere e sviluppare il nostro capitale umano; contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.
MOBILITÀ
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MAN / AL VOLANTE DELL’INTERA GAMMA DI AUTOBUS
Estetica, sicurezza e tecnologia: PUR NEL RISPETTO DI TUTTE LE RESTRIZIONI, IL COSTRUTTORE DI MONACO HA CONFERMATO I MAN EXPERIENCE DAYS: A DISPOSIZIONE PER IL TEST DRIVE LA FAMIGLIA AL COMPLETO, DAI TGE
MINIBUS AI GIOIELLI NEOPLAN TOURLINER E SKYLINER PASSANDO PER I LION’S URBANI, INTERURBANI E TRASPORTO SCOLASTICO.
L’EVENTO È
STATA L’OCCASIONE PER METTERSI AL VOLANTE DEL VEICOLO VINCITORE QUEST’ANNO DEL
COACH OF THE YEAR.
N
MAX CAMPANELLA MONACO
on poteva mancare, pur tra le difficoltà derivanti da questa infinita emergenza da coronavirus, l’appuntamento con i MAN Experience Days, evento con il quale la Casa del Leone ci consente di provare su strada l’intera gamma di veicoli trasporto persone. Ad attenderci sul circuito di Monaco, utilizzato per i test drive di truck, van e bus della Casa del Leone, l’intera famiglia dedicata al trasporto passeggeri. Esposto al Salone Busworld nel 2019, l’eTGE (versione elettrica del piccolo del costruttore di Monaco) lo troviamo come modello Kombi, per il trasporto di nove persone conducente compreso. Al suo fianco, debutto assoluto per il TGE Intercity, 19 posti low-entry, con motore da 177 cv e cambio automatico a nove marce. La gamma MAN Bus era presente con tutti i modelli presentati l’anno
Uno splendido Neoplan Skyliner doppio piano attira l’attenzione su una piazza di Monaco di Baviera. In alto, il MAN Lion’s City a tre assi alla World Premiere.
MAN COMPLETA LA FAMIGLIA DI MINIBUS LANCIATA SUL MERCATO NEL 2018
ACCANTO A TGE INTERCITY, CITY E COMBI ARRIVA IL TURISTICO TGE COACH O ltre a TGE Intercity per il trasporto interurbano, TGE City per la mobilità urbana e TGE Combi, MAN lancia sul mercato la versione turistica basata sul suo furgone: con TGE Coach, la Casa del Leone si afferma come distributore full-line anche nel segmento dei minibus, proponendo una gamma di veicoli adatta a qualsiasi finalità d’uso, completando la gamma avviata nel 2018. TGE Coach è dotato di 16 posti a sedere, offrendo spazio e comfort in abbondanza. La variante Combi è disponibile anche come eTGE completamente elettrico. TGE City è concepito per il trasporto urbano di persone,
mentre TGE Intercity per servizi navetta, gite o trasferimenti in albergo o da usare come veicolo multifunzione. TGE Coach soddisfa tutte le esigenze in termini di servizio navetta, servizi di trasporto occasionale e viaggi brevi. MAN realizza una parte di questi minibus nel BMC (Bus Modification Center) di Plauen. A livello internazionale collabora con 20 allestitori certificati, fra i quali la baltica Altas che, nel rispetto degli standard di qualità MAN, realizza TGE City e ora anche TGE Coach. Ispirato al furgone extralungo con tetto alto omologato M2 (7,4 metri di lunghezza e 2,62 metri di altezza
senza climatizzatore), TGE Coach raggiunge i migliori valori di consumo sul lungo raggio, ad esempio su tratto autostradale: in questa serie viene installata la versione più grande del quattro cilindri in linea con iniezione Common Rail e sovralimentazione biturbo. Con una potenza di 177 cv, il moderno e consolidato gruppo da due litri eroga una coppia massima di ben 410 Nm, valori adatti anche per viaggi sulle vette alpine. A scelta è possibile abbinare un cambio manuale a sei rapporti o un cambio automatico a otto rapporti, come quello che troviamo sul veicolo in prova. Un robusto sistema
frenante elettronico con dischi da 16” e stabilizzatori rinforzati, unitamente i sistemi di assistenza alla guida di
serie, garantisce massima sicurezza alla guida, mentre le sospensioni pneumatiche opzionali aumentano il livello
di comfort per i passeggeri portandolo allo stesso livello di un grande autobus turistico.
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A PARTIRE DAL TURISTICO DEL LEONE
il Coach che insegna a viaggiare scorso al Busworld: Lion’s City 12G CNG (a metano compresso), Lion’s City 19 a tre assi con motore da 360 cv e Lion’s Intercity C a due assi e stesso propulsore. Debutto assoluto per Lion’s Coach a due assi con motore MAN D26 da 430 cv e equipaggiamento top di gamma. Per Neoplan, brand di coach alto di gamma, troviamo i due gioielli di Busworld: Tourliner L e Skyliner (doppio piano). L’evento è stata l’occasione per mettersi al volante del Lion’s Coach, vincitore quest’anno del Coach of the year, premio internazionale più importante del mercato degli autobus. Telecamere digitali Mirror Cam al posto dei tradizionali specchietti retrovisori (elemento che lo rende unico e pioniere nel panorama dei coach), guidabilità ai massimi livelli e equipaggiamenti tecnologici all’avanguardia caratterizzano questo pullman che, immortalato davanti al Castello di Monaco, esprime il suo massimo in termini di estetica. A convincere i giurati internazionali sono stati l’efficienza in termini di costi, comfort e praticità, nonché il design distintivo di questo autobus turistico. Sin dalla sua presentazione nel 2017 al Busworld 2017 di Courtrai, Lion’s Coach si è distinto per la modernità senza tempo e il nuovo e inconfondibile design MAN. Disponibile in quattro lunghezze (12.101 mm e 13.091 mm nella versione a 2 assi e 13.361 mm e 13.901 mm in quella a 3 assi), con sedili a tre stelle trovano posto fino a 53, 57, 59 o 63 passeggeri. Al volante mettiamo subito alla prova la catena cinematica Euro 6 ottimizzata: il cambio manuale automatizzato MAN TipMatic, montato di serie a partire dal modello con 470 cv, usa nuovi programmi di avvio e strategia d’innesto marce, ottimi per i motori D26. La perfetta interazione dei componenti della nuova catena cinematica rende il veicolo particolarmente efficiente. Sono tanti gli innovativi sistemi di assistenza, i sistemi video e i dettagli per l’allestimento che aumentano la sicurezza e il comfort per conducenti e passeggeri. I MAN Lion’s City nella variante a gas naturale sono utilizzati nel trasporto pubblico di numerose altre città europee. Con il lancio della
Su strada con il MAN Lion’s Coach, il turistico dell’anno 2020; in basso, l’avanzato bus urbano MAN Lion’s City.
nuova generazione di autobus urbani, i modelli Lion’s City sono disponibili nell’innovativa gamma di motori E18 che, se combinato con il modulo ibrido MAN EfficientHybrid, può risultare molto economico. EfficientHybrid riduce le emissioni e il consumo di carburante grazie alla funzione di avvio e arresto di serie e a una gestione intelligente dell’energia: il modulo utilizza l’energia accumulata con il recupero in fase di frenata per alimentare la rete di bordo. Poiché l’elettricità accumulata è disponibile anche durante la guida, il motore a gas naturale deve generare una quantità di energia minima, riducendo così il consumo di carburante. La nuova gamma di motori E18 sfrutta come carburante sia i tipi di gas della normale rete del gas naturale che il biogas depurato, qualora disponibile. Grazie alle sue imponenti dimensioni e al suo elegante design con finestrini oscurati e verniciatura grigio
metallizzato, Neoplan Skyliner attira dubito l’attenzione. All’interno, nel piano inferiore le classiche file di sedili lasciano il posto a tre tavoli doppi che promettono socialità e comodità durante il viaggio. Cucina e altri elementi della dotazione sono rivestiti con decorazioni in legno e perfettamente abbinati tra loro. Un’atmosfera di benessere domina anche il piano superiore, accessibile tramite una scala nella parte anteriore del pullman. VALANGA DI SISTEMI
Cuore del pullman un diesel D2676 LOH Euro-6d a 6 cilindri e 510 cv. A garantire la massima sicurezza è invece l’intera gamma di sistemi di sicurezza, come il sistema di assistenza alla frenata di emergenza EBA (Emergency Brake Assist), sensori luce, controllo elettronico della stabilità (ESP), sistema di sorve-
glianza della corsia (LGS, Lane Guard System) con avviso tattile e gli ammortizzatori elettronici Comfort Drive Suspension (CDS): tutto il necessario per attraversare l’Europa in completa sicurezza. Con Lion’s Intercity, MAN offre la sua soluzione per il trasporto interurbano e scolastico, ma al tempo stesso una proposta per un trasporto passeggeri occasionale. Dalla forma appariscente, ispirata al moderno design Smart Edge, Lion’s Intercity raggiunge massimi valori in termini di aerodinamica, con ripercussioni positive sui consumi. Per il suo progetto globale, che prevede un’elevata capienza di posti a sedere all’interno, l’autobus ha ricevuto anche l’iF Gold Award nel 2016. Ci mettiamo alla guida della variante più lunga e con capienza ottimizzata (fino a 63 passeggeri), indicata per il servizio scolastico, per il quale è richiesto uno spazio minimo nel pianale ribassato. Come sugli au-
tobus turistici MAN, anche qui sono montati ammortizzatori adattivi PVC (Premium Comfort Valve), che assicurano un comportamento di marcia sicuro e confortevole (e spese di manutenzione ridotte). L’interno è funzionale e confortevole e può essere allestito in modo flessibile per rispondere alle richieste dei clienti. In un periodo come questo, in cui sono richiesti elevati standard igienici per contrastare la pandemia da coronavirus, troviamo una separazione della postazione di guida in vetro temprato: durante l’orario di lavoro il conducente risulta così ben protetto dal rischio d’infezione. Al posto del vano ripostiglio, troviamo integrato nella postazione di guida un frigorifero da 41 litri. La consolle centrale, che per motivi ergonomici è leggermente ruotata verso il conducente, ospita il sistema di Infotainment MMC con display grande, attacco USB e collegamento Bluetooth, oltre a un comando vocale del sistema di navigazione. Qui viene riprodotta anche l’immagine della telecamera di retromarcia. La tecnica di propulsione è affidata nel nostro caso al motore Euro-6d da 360 cv con cambio automatico Voith DIWA.6, ampiamente utilizzato negli autobus urbani e rielaborato di recente per un avvio particolarmente morbido alle marce più basse, grazie al principio DIWA della potenza ramificata. Lion’s City 18 E è la proposta MAN per le imprese alla ricerca di un autobus urbano completamente elettrico (quindi a zero emissioni), che abbia anche spazio per molti passeggeri. Due motori centrali elettrici garantiscono al secondo e al terzo asse la fornitura di energia necessaria nel traffico cittadino: attraverso i due assi motore aumenta il massimo recupero di energia in fase di frenata. L’energia viene fornita dalle batterie modulari da 640 kWh di capacità installata. MAN si affida in questo caso alla tecnologia degli elementi delle batterie agli ioni di litio con un’autonomia compresa tra 200 e 270 km per l’intero ciclo di vita delle batterie. Gli otto pacchi batteria sono collocati sul tetto dell’autobus snodato, non sono esposti al rischio di tamponamento tipico della parte posteriore e più accessibili per la manutenzione.
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IVECO BUS / CON GIORGIO ZINO ALLA SCOPERTA DEI VEICOLI ESPOSTI
Il bus italiano in primo piano
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MAX CAMPANELLA RIMINI
utt’altro che una presenza simbolica. Quella di Iveco Bus al Salone IBE (International Bus Expo), a Rimini Fiere, è stata una presenza importante, con l’espo sizione dei veicoli che rap presentano la tecnologia del Gruppo CNH Industrial applicata al trasporto persone, tra le quali novità come il compatto elettrico da 9,5 metri e il minibus urbano Citis, accanto ai noti e comprovati gioielli Evadys e Crossway, declinato in versione CNG. Ad accompagnarci in visita in un vero e proprio “tour” dello stand è Giorgio Zino, da febbraio di quest’anno Business Director South Europe Iveco Bus. Laurea in Economia e Commercio, Zino dal 2001 è in Iveco, azienda in cui ha iniziato la sua carriera come Area Manager Trucks, per poi passare dal 2007 nei minibus. Torna in Italia nel 2020 dopo una serie di esperienze internazionali: in Repubblica Ceca, Responsabile Spagna, Belgio, Olanda e Paesi Nordici, Amministratore delegato Irisbus Benelux e Responsabile Asia Pacific (dalla Russia all’Australia). “Quando gli organizzatori del l’IBE - spiega Zino - ci hanno comunicato la loro volontà di realizzare il Salone, Iveco Bus ha subito dato un segnale positivo: noi ci siamo, e vogliamo esserci con uno stand reale. Uno spirito che muove innanzitutto dalla considerazione che Iveco Bus è un costruttore nazionale, sia perché possiede stabilimenti in Italia, sia perché gran parte della componentistica sui bus è frutto del genio italiano, a partire dai sedili: sentiamo la responsabilità di essere presenti sul territorio e nelle iniziative come una fiera di settore”. Novità di IBE 2020 il nuovo arrivato nella famiglia Iveco e-Way: l’elettrico da 9,5 metri va ad affiancarsi al veicolo da 12 metri, che già circola in Italia e Europa. “Oggi - illustra Zino - la famiglia è costituita da veicoli da 12 e
CON IL COMPATTO DA 9,5 METRI, CHE SI COLLOCA ACCANTO AI FRATELLI MAGGIORI DA 12 E 18 METRI, SI COMPLETA LA FAMIGLIA DEGLI ELETTRICI E-WAY. NOVITÀ IL DAILY CITIS, MINIBUS PER SERVIZI URBANI CON MASSIMO 35 POSTI. L’AMMIRAGLIA CROSSWAY ESPOSTA IN UNA VERSIONE NORMAL FLOOR ALIMENTATA A GAS NATURALE COMPRESSO, AL SUO DEBUTTO IN ITALIA PER TRASPORTO INTERURBANO E SCOLASTICO. SULLO STAND LO SHUTTLE EVADYS PER SERVIZI TURISTICI LUNGO E MEDIO RAGGIO.
18 metri con due opzioni di ricarica: ricarica notturna e opportunity charge, che prevede l’installazione di batterie di minori dimensioni e più elevata potenza, con un’autonomia che consente lo svolgimento di un servizio per una ricarica in tempi brevi, ad esempio al capolinea. Il più compatto da 9,5 metri prevede la sola ricarica notturna”. All’avanguardia nel trasporto a zero emissioni, Iveco e-Way da 12 metri ha percorso su circuito 527 km con un’unica ricarica; in servizio l’autonomia - per quanto dipenda da
tipologia di percorso, stop & go e condizioni climatiche si aggira sui 300 km. Altra novità “riminese” Iveco Daily Citis, minibus low entry per servizi urbani. “Un veicolo - precisa Giorgio Zino - che nasce in Italia al cento per cento ed è pensato per le città italiane. La configurazione arriva fino a 35 posti: 25 in piedi, nove seduti, più autista. Ma abbiamo a disposizione cinque layout per soddisfare ogni esigenza in termini di richieste di spazi in terni”. Quello esposto all’IBE era equipaggiato con
motorizzazione EEV 3.0 litri da 146 cv sviluppata da FPT (Fiat Powertrain Technologies), brand del Gruppo CNH Industrial. Allo stand non poteva man care Evadys, la navetta shuttle di Iveco Bus per lungo e medio raggio. “È progettato - illustra il Business Director South Europe - per il trasporto su rotte regionali e nazionali, transfer aeroportuali, escursioni e tour organizzati: le bagagliere sono molto più capienti rispetto a un normale autobus interurbano e i consumi di carburante inferiori a
Giorgio Zino, Business Director South Europe Iveco Bus.
Un Magelys in mostra sul piazzale antistante l’ingresso dei padiglioni IBE 2020 di Rimini Fiera. In alto, lo stand Iveco Bus.
quelli di un autobus turistico, ma con maggiore capacità di carico”. Il “tour” si chiude con il cavallo di battaglia di Iveco Bus, l’ammiraglia della famiglia: Crossway lo troviamo esposto in una versione a gas na turale compresso normal floor, modello al suo debutto sul mercato italiano che si affianca alla versione low entry. “Crossway - afferma Zino - è leader europeo nel suo segmento, assolutamente imbattibile per trasporto interurbano e scolastico nonché lavoratore instancabile, polivalente e affidabile in versione low entry per il trasporto urbano”. La scelta di scendere in campo con la versione CNG
dimostra la volontà di Iveco Bus di puntare sulle trazioni alternative. “Oggi - prosegue Giorgio Zino - copriamo tutte le possibile trazioni alternative al diesel: proponiamo una gamma completa di veicoli a gas naturale, che possono essere alimentati anche a biogas che, oltre all’abbattimento di PM e NOx, garantisce una riduzione delle emissioni di CO2, uno dei principali gas serra, fino al 95 per cento; con il modello compatto si completa la famiglia e-Way a trazione elettrica. Si tratta di tecnologie, entrambe identificate come sostenibili dall’Unione Europea, che vengono proposte sul mercato sulla base della leadership di Iveco nelle trazioni alternative”.
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IL TRASP PORT TO INTERURBANO DIVENTA A SOSTENIBILE
ECOLOGICO Meno par ticolato, meno NOX, meno rumore on il biometano Fino al 95% in meno di CO2 co In regola con le più severe norme urbane e interurbane sulle emissioni
FACILE E PA ASSAGGIO AL GAS NAT TURALE Altezza del veicolo, numero posti a sedere e vano bagagli come il modello diesel Motore Cursor C 9 CNG con la stessa potenza e coppia Stessa autonomiaa di oltre 600 km grazie a 4 serbatoi CNG da 375 litri
TCO ECCELLEN NTE Convenienza economica del gas naturale Rifo ornimento veloce, pulito e sicuro Contratti di manutenzione competitivi dai cconcessionari IVECO BUS
ESPERIENZ ZA NEL TRASPORTO A GAS NAT TURALE Oltre 20 anni di esperienza e leadership IVECO nella tecnologia CNG Quasi 6.0000 autobus a gas naturale in ser vizio in Europa Leader neell’Unione Europea nel segmento interurbano
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EVOBUS ITALIA / AL SALONE IBE INCONTRO CON L’AD HEINZ FRIEDRICH
“Con i clienti anche nei momenti bui” L’AZIENDA DEL GRUPPO DAIMLER BUSES, CHE IN EUROPA COMMERCIALIZZA GLI AUTOBUS CON I MARCHI MERCEDES-BENZ E SETRA, HA SCELTO DI ESSERCI PUNTANDO ALLA PRESENZA NEI CONVEGNI: DALLA SICUREZZA A BORDO AL RILANCIO DEL TURISTICO, DAL NOLEGGIO AI BUS ELETTRICI. ALL’ESTERNO IN PROVA UN TOURISMO E UNO SPRINTER TRAVEL. ERA ATTESO IL NUOVO INTOURO, CHE SARÀ PRESENTATO AI CLIENTI CON EVENTI DEDICATI.
“
MAX CAMPANELLA RIMINI
Un Salone di Rimini particolare, come particolare è quest’anno 2020 che ci troviamo ad attraversare”. Sono le parole con cui Heinz Friedrich, dal 1° settembre 2017 Amministratore delegato EvoBus Italia, azienda del Gruppo Daimler Buses che in Europa commercializza gli autobus con i marchi Mercedes-Benz e Setra, ci accoglie allo stand all’’IBE. “Mai come oggi si sente l’esigenza di confronto, riflessione e sinergie per fare rete nel settore: per questo - spiega Friedrich - Daimler Buses-EvoBus Italia ha scelto di essere presente e avere un ruolo attivo con una ricca agenda di convegni”. All’interno uno stand ampio e accogliente, con schermi informativi; all’esterno due veicoli Mercedes-Benz un Tourismo 16RHD M/2 e un minibus Sprinter Travel 75 - sono rimasti disponibili per l’intera durata della kermesse per giri di prova. Quattro gli appuntamenti che hanno visto la presenza di EvoBus Italia fra i protagonisti “su temi precisa Friedrich - che ci coinvolgono direttamente e su cui possiamo condividere stimoli, punti di vista e case history utili al confronto e alla riflessione”. Al convegno “Covid 19: la prevenzione a bordo dell’autobus. Per ripartire in sicurez-
za” Reinhold Unmuth, direttore customer service and parts di EvoBus Italia, ha offerto il suo contributo presentando le soluzioni proposte da OMNIplus per la sicurezza a bordo. Sul tema “Il trasporto commerciale con autobus ai tempi del Covid-19. Analisi e proposte per il rilancio del
settore” Riccardo Cornetto, direttore commerciale clienti privati EvoBus, ha condiviso riflessioni ed esperienze sulla congiuntura particolarmente sfidante che il settore del turismo e del noleggio sta affrontando in quest’anno di pandemia. Al confronto sul tema “Noleggio senza conducente
Heinz Friedrich, dal 1° settembre 2017 Amministratore delegato EvoBus Italia.
e maxi bus. Opportunità da cogliere. Subito” relatori Michele Maldini, direttore commerciale clienti pubblici EvoBus, e Marina Venturini, responsabile commerciale minibus. Infine sul tema “Autobus elettrici: sceglierli oggi
per la mobilità del futuro” Andrea Codecasa, Key Account Manager Daimler Buses, a poche settimane di distanza dalla presentazione di eCitaro G con batterie allo stato solido, ennesimo step nell’evoluzione elettrica
Daimler Buses, ha messo le sue competenze tecniche a disposizione del dibattito sul futuro elettrico della mobilità pubblica. La scelta di esserci a IBE nelle parole dell’Amministratore delegato: “Lo stand - dichiara Friedrich - quest’anno non è luogo di lanci né di festeggiamenti, bensì un segnale di solidarietà e supporto ai clienti: siamo presenti alle fiere sempre, anche nei momenti di crisi, per essere vicini ai clienti”. In condizioni “normali” il Salone avrebbe rappresentato la giusta occasione per la presentazione del nuovo Mercedes-Benz Intouro, che sbarcherà sul mercato con le prime consegne previste per fine 2021. Autobus Classe 2, dedicato al trasporto interurbano e turistico, sarà presentato con eventi dedicati ai clienti. “In qualità di “purosangue” Mercedes-Benz - afferma Heinz Friedrich - Intouro è il nuovo leader tecnologico nel suo segmento: ne sono esempio i componenti innovativi per il sistema di climatizzazione e l’abitacolo, l’esclusivo assistente alla frenata di emergenza Active Brake Assist 5 con rilevamento dei pedoni e Sideguard Assist per la sicurezza della svolta. Inoltre, con il suo concetto di equipaggiamento modulare, può essere adattato per ogni esigenza”.
IL GUERRIERO DELLA STELLA A PIANALE ALTO ACCANTO AL SETRA LE A INGRESSO RIBASSARO
INTOURO: VERSATILITÀ MASSIMA GRAZIE A UNA GAMMA DIVERSIFICATA I l nuovo Mercedes-Benz Intouro succede alla famiglia precedente accrescendola fino a coprire una vasta gamma di possibili applicazioni: dall’autobus a pianale rialzato con vano bagagli agli scuolabus e bus na vetta, dai veicoli per lo spostamento dei dipendenti nei cantieri a una confortevole versione per gite giornaliere ed escursioni nel fine settimana. Realizzato nello stabilimento turco Mercedes-Benz Buses, Intouro sarà disponibile per la prima volta sia in un agile formato compatto sia nella versione a tre assi. Il nuovo Intouro farà il suo ingresso inizialmente nel segmento in cui gode delle vendite più elevate: nei modelli Intouro da 12,18 metri e Intouro M, bus a due assi adatto a
qualsiasi servizio che, pur senza riduzione di posti a bordo, sarà più corto e maneggevole del predecessore. Seguiranno un agile Intouro K, per affrontare strade montuose, la viabilità stretta dei centri storici e trasportare piccoli gruppi, e Intouro L, per servizi interurbani con alti volumi di passeggeri. Intouro è equipaggiato con sistemi di assistenza di ultima generazione. È il primo autobus Mercedes-Benz dotato dell’esclusivo sistema di assistenza alla frenata d’emergenza ABA (Active Brake Assist) di quinta generazione. Presentato per la prima volta su un autobus da turismo Mercedes-Benz nel 2008, il sistema ABA è stato continuamente perfezionato e oggi segna nuovi record di prestazioni:
per la prima volta ABA 5 funziona utilizzando un sistema radar e telecamera; entro i limiti previsti è in grado eseguire automaticamente una manovra di frenata a pieno regime per arrestare il veicolo e evitare un ostacolo, fermo o in movimento. ABA 5 è in grado di identificare i pedoni in movimento e le persone che si fermano improvvisamente: in caso di rischio di collisione con un pedone, il sistema fornisce al guidatore avvisi visivi e acustici e contemporaneamente effettua una parziale frenata. Se l’autista non interviene, attiva la manovra di frenata di emergenza automatica fino all’arresto del veicolo. Sul nuovo Intouro potrà anche essere installato su richiesta Siduegard Assist, sistema di assistenza
alla svolta e al cambio corsia e, come ulteriore contributo alla sicurezza, l’autobus vanta i più alti livelli di sicurezza passiva. Altri aspetti degni di nota sono il concept flessibile con equipaggiamenti personalizzati, il conseguimento di ulteriori traguardi in fatto di efficienza economica con una riduzione fino al tre per cento nei con sumi, un vano passeggeri che regala una generosa sensazione di spazio e un design di alta qua li tà, allestimenti modulari dal trasporto interurbano a quello turistico, una cabina di guida funzionale e progettata intorno al conducente secondo lo standard degli autobus da turismo e un nuovo freno di stazionamento elettronico.
Con una gamma notevolmente ampliata, il nuovo Intouro sostituisce la precedente serie di modelli composta da tre autobus interurbani a due assi. Inoltre, il nuovo sviluppo segnala un riposizionamento di prodotto Daimler Buses nel segmento degli autobus interurbani: i precedenti modelli Setra MultiClass 400 UL e UL convergeranno nel nuovo Intouro; la gamma Setra continuerà a includere la serie di modelli business Multiclass 400 LE. Ciò si tradurrà in un’offerta chiaramente strutturata: il segmento degli autobus interurbani a pianale alto sarà coperto da Intouro, mentre la gamma business Setra LE risponderà alle esigenze del segmento dei bus a ingresso ribassato.
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MASSIMA ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DELLE AZIENDE CLIENTI ANCHE NEI MOMENTI PIÙ DIFFICILI
MAN ITALIA AL FIANCO DEGLI OPERATORI DEL TRASPORTO PASSEGGERI “
Sosteniamo l’Italia in viaggio”. Per MAN Italia non è un semplice slogan ma un vero e proprio programma operativo. La massima attenzione alle esigenze delle aziende sono infatti da sempre le parole chiave chje caratterizzano il rapporto di MAN Truck & Bus Italia nei confronti della clientela, sia essa truck,van o bus. Nello scenario difficile e particolare che stiamo vi-
vendo, soprattutto per il trasporto passeggeri, ci sono aziende che, con sacrifici e determinazione, stanno provando a ripartire, rinnovando non solo il proprio parco veicolare ma anche la propria fiducia nei prodotti della Casa di Monaco, e rafforzando quindi il rapporto con MAN Italia. Una di queste aziende è Autolinee Liscio di Potenza che a brevissimo ritirerà 25 MAN Lion’s In-
tercity con nuovissimo motore MAN D15. Per MAN si tratta di una delle più grandi forniture di questo modello di veicolo. Ad Autolinee Liscio verranno consegnati anche due MAN Lion’s Coach 3 assi per garantire ai passeggeri trasferimenti su linee più lunghe nel massimo comfort e sicurezza. Ripone la propria fiducia in MAN Italia anche Air Pullman, primaria azien-
da che si occupa di trasporto pubblico locale nell’area circostante l’Aeroporto di Milano Malpensa e all’interno del Consorzio Autotrasportatori Lombardi, e gestisce anche servizi di linea di lunga percorrenza internazionali. Air Pullman ha da poco ritirato 5 NEOPLAN Skyliner, ammiraglia tra i veicoli a due piani, nonché un MAN Lion’s Intercity low-entry. Anche AMAT
Taranto, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale della città pugliese, ha scelto il prodotto del costruttore tedesco per intraprendere un percorso di rinnovamento del proprio parco veicolare con l’introduzione di autobus ibridi. A brevissimo MAN Italia consegnerà 24 nuovissimi Lion’s City equipaggiati con l’innovativo sistema EfficientHybrid.
MAN TRUCK & BUS / ALL’IBE LANCIO E INGRESSO SUL MERCATO PER IL LION’S CITY 18 E
L’articolato ad alta frequenza
S
FABIO BASILICO RIMINI
e il trasporto urbano richiede di soddisfare la richiesta di passeggeri su linee ad alta frequenza una valida soluzione è quella che ha appena immesso sul mercato MAN Bus. Si tratta del Lion’s City 18 E, articolato elettrico lungo 18 metri e in grado di trasportare fino a 120 passeggeri in totale sicurezza, comodamente e senza produrre emissioni inquinanti. Lo abbiamo visto sullo stand MAN Bus allestito in oc casione dell’IBE di Rimini. I primi autobus demo saranno impiegati in anteprima assoluta sulle tratte urbane delle città di Barcellona e Colonia. Le vendite dell’innovativo bus elettrico sono iniziate nell’aprile di quest’anno. L’urbano del Leone è dotato di due motori elettrici centrali e due assali motore. MAN Lion’s City E sia nel la versione articolato che in quella da 12 metri può contare su una autonomia di 200 km (e fino a 270 km in condizioni favorevoli) per l’intera durata della batteria. Come parte del proprio progetto di sviluppo della mobilità elettrica, MAN Truck & Bus ha iniziato a consegnare, a clienti di cinque diversi Paesi europei, una serie di autobus e lettrici dimostrativi. La flotta comprende 15 veicoli demo, che verranno impiegati per la gestione di alcune linee del trasporto pubblico locale. Que sto programma di test, in condizioni di reale utilizzo, include anche il nuovo MAN Lion’s City 18 E, che sarà impiegato, in anteprima assoluta, per le strade di Barcellona e Colonia per gestire il trasporto pubblico locale. “Con una lunghezza
IL 18 METRI ELETTRICO DEL LEONE PUÒ TRASPORTARE FINO A
120 PASSEGGERI IN TOTALE SICUREZZA, COMODAMENTE E SENZA PRODURRE EMISSIONI INQUINANTI.
I PRIMI AUTOBUS DEMO SARANNO IMPIEGATI IN ANTEPRIMASULLE TRATTE URBANE DELLE CITTÀ DI
di 18 metri - ci dice David Siviero, Head of Sales & Product Bus di MAN Truck & Bus Italia, che abbiamo incontrato all’IBE di Rimini - MAN Lion’s City 18 E è la scelta ideale per qualsiasi azienda alla ricerca di un autobus completamente elettrico, ovvero un veicolo che si muova in ambito urbano senza emettere emissioni nocive e garantendo lo spazio necessario per il trasporto di molti passeggeri”. Due motori elettrici centrali sul secondo e terzo asse forniscono al bus la potenza necessaria per muoversi agevolmente nel traffico urbano. A differenza dei motori elettrici posizionati nei mozzi delle ruote, i modelli MAN si caratterizzano per una maggiore accessibilità ai motori, rendendo le manutenzioni molto più agevoli e veloci. I due assi motore sono sincronizzati elettronicamente e con tribuiscono anche a migliorare la maneggevolezza del bus articolato poiché aumentano la stabilità di guida e anche il livello di sicurezza. Inoltre, il bus articolato viene for-
David Siviero, Head of Sales & Product Bus di MAN Truck & Bus Italia.
nito con un sistema di controllo anti-jackknifing e un sistema di controllo dell’angolo di curvatura, che ne migliorano ulteriormente la stabilità e la sicurezza di guida. In questo modo è possibile prevenire in anticipo situazioni critiche in quanto la coppia motrice
può essere distribuita selettivamente sui due assi motore in linea con la situazione specifica della strada. Inoltre, i due assi motore aumentano l’energia massima recuperata in frenata. “Nel MAN Lion’s City 18 E - aggiunge Siviero - la trasmissione completamen-
te elettrica ha una potenza da 320 kW a un massimo di 480 kW. L’energia proviene dalle batterie modulari con 640 kWh di capacità. Le batterie hanno un sistema di gestione della temperatura intelligente. Questo sistema garantisce che le batterie siano sempre efficienti, indipendentemente delle temperature. Il veicolo è equipaggiato con otto pacchi batteria, tutti i componenti ad alto voltaggio sono posizionati sul tetto in un’area che risulta sicura in caso di collisione e di facile accesso in caso di manutenzione. Questa soluzione, e l’assenza di tunnel motore, garantiscono maggior spazio interno, che è stato utilizzato per aggiungere quattro ulteriori sedili”. Con una potenza di carica media di 100 kW e una potenza massima di 150 kW, il bus articolato può essere ricaricato completamente in me no di quattro ore. Nell’ambito del progetto di sviluppo della mobilità elettrica urbana MAN Truck & Bus ha consegnato, nel dicembre 2019, i primi due autobus elettrici da 12 metri agli operatori
BARCELLONA E COLONIA.
di trasporto Hamburger Hochbahn AG e Verkehrsbetriebe Hamburg-Holstein GmbH per l’impiego quotidiano nella cit tà portuale anseatica. Quest’anno, altri 13 veicoli demo saranno consegnati e verranno impiegati in condizione di reale utilizzo. Entro la fine del 2020, saranno 15 gli autobus urbani elettrici MAN in servizio presso alcune città europee in Germania, Spagna, Lussemburgo, Belgio e Francia. Nell’ambito di questo programma di test, MAN consegnerà anche l’autobus elettrico da 18 metri agli operatori di trasporto Kölner Verkehrs-Betriebe AG (KVB) a Colonia e Transports Metropolitans de Barcelona (TMB) in Spagna, con l’obiettivo di condurre una fase di sperimentazione anche in queste città. “I primi autobus MAN Lion’s City E da 12 metri di serie sono già in fase di consegna ai clienti - conclude David Siviero - La produzione in serie del MAN Lion’s City E, nella versione articolato, inizierà nella prima metà del 2021”.
LA RETE MAN SI RAFFORZA ULTERIORMENTE CON L’APERTURA DELLA SESTA STRUTTURA
ALLESTIMENTO BUS NEL NUOVO MAN CENTER DI BOLOGNA-VALSAMOGGIA D opo Brescia, Venezia, Milano-Rescaldina, Roma-Fiano Romano e Forlì, tocca a Bologna. La Rete dei MAN Center distribuiti sul territorio nazionale si rafforza con l’apertura della struttura situata nel comune di Valsamoggia (Bo), a 4 km dall’omonima uscita dell’autostrada A1, in Via 2 Agosto 1980. Il MAN Center Bologna offre ai clienti un servizio di vendita e assistenza di truck, bus e van nuovi e usati ed è anche specializzato
nell’allestimento e preparazione di autobus urbani e turistici. La nuova struttura si affianca alla Rete di officine MAN presenti nella zona per integrare e rafforzare ulteriormente la presenza sul territorio e il servizio ai clienti. Si caratterizza per la presenza di un ampio piazzale espositivo di 6.100 mq che fa da cornice a un’officina di 2.735 mq, un’area di 2.940 mq interamente dedicata al prodotto autobus, un ma-
gazzino ricambi di 200 mq è un’area commerciale di 216 mq dedicata agli uffici del personale di vendita. Caratteristica distintiva del MAN Center Bologna rispetto agli altri Center operativi sul territorio nazionale è il fatto che oltre a garantire i servizi di vendita e assistenza per le tre tipologie di prodotto del brand MAN (truck, van e bus) in esso opera un team di tecnici specializzato dedicato all’allestimento
e alla preparazione degli autobus urbani e turistici. Da quando viene effettuato l’ordine di un autobus alla sua effettiva consegna al cliente possono passare anche sei mesi (autobus settore pubblico) nei quali il veicolo viene personalizzato dai tecnici MAN in funzione delle specifiche ed esclusive richieste di ciascun cliente. Si tratta di lavorazioni, non standardizzate, ma eseguite ad hoc.
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“RENDERE VISIBILE IL GRANDE VALORE AGGIUNTO DEL SETTORE PER L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ” IL MESSAGGIO CHE
ANTONIO BORNACCI, GENERAL MANAGER IRIZAR ITALIA, LANCIA DA RIMINI FIERE. ACCANTO ALL’ELETTRICO DA 10,80 METRI ALTRI TRE GIOIELLI DELLA GAMMA DEL COSTRUTTORE SPAGNOLO: I8 INTEGRALE, ESPOSTO NELLA LUNGHEZZA DA
12 METRI; IL BEST SELLER I6S INTEGRALE DA
12 METRI CON PEDANA
SOLLEVAMENTO CARROZZELLE; UN CLASSICO I6 SU TELAIO
SCANIA, ANCH’ESSO DA 12 METRI.
IRIZAR / ALL’IBE IL PRIMO E-BUS PER AMT GENOVA, E NON SOLO
Quattro passi di flamenco
“
MICHELE S. ALTIERI RIMINI
Il trasporto passeggeri è per sua natura un settore dinamico, sinonimo di viaggi, esplorazioni del mondo. Pur consapevole del momento difficile, Irizar è presente a IBE perché il settore non può chiudersi a riccio: occorre essere presenti, stare accanto ai clienti, viaggiare insieme a loro e dare una ventata di positività e sicurezza”. Così Antonio Bornacci, General Manager Irizar Italia, ci accoglie allo stand del costruttore spagnolo, sceso in campo a Rimini Fiere con il dichiarato obiettivo “di essere accanto ai clienti e - prosegue Bornacci - rendere più visibile il grande valore aggiunto di questo settore per l’economia e la società. Con tanti clienti che negli anni ci hanno scelto e riposto in noi la loro fiducia, abbiamo stretto una partnership che va ben oltre il rap-
porto cliente-fornitore: come si dice nei matrimoni, siamo al loro fianco sempre, nella buona e nella cattiva sorte”. Irizar Italia ha esposto quattro veicoli, rappresentanti della gamma della Casa iberica: Irizar i8 integrale, esposto nella lunghezza da 12 metri, rappresentante dell’ultima ge-
nerazione di autobus, efficienti e intelligenti; i6S integrale, best seller Irizar, esposto in versione 12 metri con pedana sollevamento carrozzelle per persone a mobilità ridotta; un classico Irizar i6 su telaio Scania da 12 metri di lunghezza; infine un e-bus da 10,8 metri, autobus cento
per cento elettrico, a zero emissioni, il primo a marchio Irizar che arriva in Italia, capostipite di una fornitura di 14 unità che entrano nella flotta di AMT per la città di Genova. Irizar Italia propone sul mercato una gamma ampia con motorizzazioni diesel,
biodiesel, CNG-LNG, ibride e elettriche. “La gamma Irizar - afferma Bornacci - è una delle più complete del mercato: comprende una generazione di autobus ad alta tecnologia per il segmento Premium, autobus interurbani, modelli di classe II con tecnologia ibrida o biodiesel e autobus elettrici urbani di classe I a zero emissioni. Un ventaglio di prodotti destinato a offrire ai clienti qualcosa di più in termini di sicurezza, affidabilità, sostenibilità, tecnologia e redditività, abbracciando tutti i segmenti del trasporto passeggeri, sia nel settore pubblico sia in quello privato, urbano e di lunga distanza, collocandoci all’avanguardia sul mercato della mobilità”. Dotato di tre porte, 20 poltrone passeggeri, una poltrona conducente, zona riservata alle carrozzelle e una capacità complessiva di 76 persone, Irizar ie da 10,80 metri è equipaggiato con batterie ion-li-
tio, sviluppate nella fabbrica Irizar e-mobility di Aduna, in Spagna, con una capacità di 350 Kwh. “È un veicolo precisa il General Manager sviluppato e fabbricato esclusivamente con nostra tecnologia”. Con il suo arrivo, Irizar è pronta a offrire anche in Italia una gamma completa di veicoli elettrici a zero emissioni che comprende tre modelli: Irizar ie bus, Irizar ie tram e Irizar ie truck. “La strategia Irizar - aggiunge Bornacci comprende l’attivazione di un servizio di post-vendita dedicato nella città di Genova, gestito da tecnici con esperienza e da tecnici locali contribuendo così a generare ricchezza e lavoro nell’ambito locale. L’attenzione al cliente è per noi una priorità, per questo attraverso Irizar Italia, Irizar casa madre e Irizar e-mobility stiamo concentrando gli sforzi per garantire attenzione e consulenza personalizzata”.
BORNACCI ILLUSTRA I PUNTI DI FORZA DI IRIZAR, DAL DESIGN ALLA CUSTOMIZZAZIONE
“IL TRASPORTO PASSEGGERI DEVE TORNARE PROTAGONISTA IN UN MONDO SICURO” N ovità “riminese” allo stand Irizar la soluzione di manutenzione predittiva per autobus: strumenti di monitoraggio che permettono di controllare il veicolo (porte batterie, climatizzazione, pantografo, catena cinematica ecc.) e fornire statistiche sulla disponibilità e affidabilità dell’autobus, ottimizzando i tempi manutentivi e monitorando il sistema in tempo reale. “Si tratta - spiega Antonio Bornacci (nella foto) - di una novità che consente di ridurre i costi durante tutto il ciclo di vita del veicolo, con un aumento della disponibilità o del rendimento dei veicoli, minimizzando il TCO”.
Il design spettacolare è da sempre uno dei punti forti di Irizar. “Dà prestigio ai proprietari, in totale equilibrio con ergonomia e comfort eccezionali per conducente e passeggeri, ai quali si garantisce un’esperienza indimenticabile”, precisa Bornacci. Altro punto di forza del costruttore iberico la possibilità illimitata di personalizzazione, senz’affatto trascurare gli aspetti legati alla sicurezza dettati dal periodo pandemico. “Disponiamo - prosegue il General Manager - di un’ampia varietà di soluzioni innovative anti Covid-19, camere intelligenti con misurazione delle temperature per il controllo degli ac-
cessi, pannelli di separazione dell’abitacolo per la protezione del conducente e pannelli divisori sulle poltrone passeggeri, così come purificatori d’aria all’interno e soluzioni di disinfezione automatica del veicolo. Oltre 4mila autobus già dispongono di queste soluzioni che, rispettando le necessarie misure di sicurezza e igiene, contribuiscono a evitare la proliferazione del virus. Incorporiamo tecnologie intelligenti che migliorano la sicurezza e il comfort: tutto ciò orientato verso la costruzione di un mondo più sicuro e più sostenibile, dove il trasporto pubblico collettivo rappresenti uno speciale protagonista”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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GRUPPO CARRARO / ESPOSTI ALL’IBE DUE MINIBUS ALLESTITI CMS AUTO
PER LA TERZA VOLTA LA CONCESSIONARIA
Una tripletta con gli Sprinter
VENETA SBARCA IN
P
FIERA CON VEICOLI FRUTTO DELLA
MAX CAMPANELLA
MASSIMA ATTENZIONE
RIMINI
roduttore di allestimenti con sede nei pressi di Var savia, dove sono pre senti sito produttivo e Centro Ricerca & Sviluppo, CMS Auto è un allestitore cer tificato Mercedes-Benz. Con una capacità produttiva di 400 unità annue, il prodotto da tre anni viene distribuito in Italia dalla Concessionaria Mercedes-Benz Carraro - con sede a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, e filiali a Treviso, Belluno, Mestre, Castelfranco Veneto e Santa Maria di Sala - che da questa collaborazione fa nascere minibus turistici e scuolabus su base Sprinter. Due esempi erano esposti al Salone IBE (International Bus Expo), fiera che ha visto per la terza volta la partecipazione del Gruppo Carraro, unico dealer Mercedes-Benz a esporre veicoli. Entrambi 19 posti più accompagnatore più conducente, con doppio climatizzatore, bagagliai laterali e bagagliaio posteriore, motore 3.000 da 6 cilindri e 190 cv, in livrea bian ca un esemplare con cambio automatico, in grigio scuro metallizzato con cambio automatico, i due Mercedes Sprinter esposti da Carraro presentavano a bordo sedili luxury, dimostrando la loro
PRESTATA AL SEGMENTO. “IN QUATTRO ANNI ABBIAMO CONSEGNATO CIRCA UNA SESSANTINA DI VEICOLI E CON GRANDE SODDISFAZIONE SIAMO DIVENTATI FORNITORI DI BUSITALIA”, AFFERMA
DIEGO
RAGOGNA. CON SEDILI LUXURY E MOTORE DA
190 CV, I DUE MINIBUS ESPRIMONO TUTTA LA LORO VOCAZIONE PER I TOUR TURISTICI.
vocazione per i tour turistici. “Nel 2015 - spiega Diego Ragogna, classe 1963, friulano, dal 2017 Responsabile della divisione MercedesBenz Vans dell’azienda fondata da Francesco Carraro e oggi guidata dai figli Giovanni e Ruggero - abbiamo scelto di esporre all’IBE ottenendo grandi soddisfazioni, scelta che abbiamo deciso di confermare nel 2018 e anche
quest’anno. In questi quattro anni abbiamo consuntivato circa una sessantina di veicoli consegnati in tutta Italia, tenendo conto che nel 2020 le consegne si sono ridotte a causa del trend negativo del settore turistico. La presenza all’IBE dimostra l’importanza che il Gruppo Carraro assegna al settore dei minibus”. La combinazione espressa da Carraro, tra Concessiona-
ria e distributore di un allestitore certificato Daimler, consente diversi vantaggi. “In primo luogo - prosegue Ragogna - è possibile l’estensione della garanzia fino a cinque anni e 250mila km. Inoltre, il cliente beneficia di tutte le linee di credito proposte da Mercedes-Benz per leasing o finanziamenti”. Veicoli allestiti con la “filosofia Mercedes”, entrambi
gli Sprinter esposti rendono concreta l’idea del minibus con fortevole ma semplice, senza eccessive sofisticazioni, proponendo a autista e pas seggeri l’essenziale tenendo alta l’asticella del comfort di guida e di bordo. “Rappresentano - afferma in conclusione Ragogna - il risultato del percorso avviato dall’azienda, percorso che ci sta dando importanti soddi-
sfazioni, tra le quali l’essere diventati fornitori di Busitalia”. La proposta CMS Auto arriva fino a 22 posti più accompagnatore e autista: si parte dal furgone allungato di 7,3 metri e 50 q a pieno carico per arrivare al minibus. Con gli scuolabus si arriva fino a 32 posti, per soddisfare le esigenze di materne, elementari e medie.
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IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
POSITIVO IL 2020 DI SIFÀ CHE RAGGIUNGE GLI OBIETTIVI NONOSTANTE L’EMERGENZA SANITARIA
IN PERFETTA FORMA CONTRO LA CRISI SOCIETÀ ITALIANA FLOTTE AZIENDALI HA PROSEGUITO LA SUA CRESCITA IN LINEA CON GLI AMBIZIOSI OBIETTIVI DEL PIANO QUINQUENNALE. RISULTATI CHE, COME EVIDENZIA L’AMMINISTRATORE DELEGATO PAOLO GHINOLFI, “ACQUISTANO ANCORA PIÙ VALORE IN CONSIDERAZIONE DEL PERIODO CHE STIAMO ATTRAVERSANDO, FORTEMENTE CONDIZIONATO DALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI SANITARIA, E NELLA FATTISPECIE DALLA SITUAZIONE DI CRITICITÀ, COMUNE A TUTTE LE AZIENDE DEL COMPARTO DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, RELATIVA ALLA CONSEGNA DI VEICOLI NUOVI”.
C
FABIO BASILICO MILANO
onsolidando la sua posizione nella top ten dei maggiori player nazionali nel settore del noleggio a lungo termine, SIFÀ ha proseguito la sua crescita in linea con gli ambiziosi obiettivi del piano quinquennale, anche grazie al fondamentale supporto dell’azionista di maggioranza BPER Banca. Nei primi nove mesi del 2020 SIFÀ è risultato il secondo best performer fra le aziende del settore, facendo registrare un +25,5 per cento nel segmento Passenger Cars. Risultati che, come evidenzia l’Amministratore delegato Paolo Ghinolfi, “acquistano ancora più valore in considerazione del periodo che stiamo attraversando, fortemente condizionato dalle conseguenze della crisi sanitaria, e nella fattispecie dalla situazione di criticità, comune a tutte le aziende del comparto NLT, relativa alla consegna di veicoli nuovi”.
delle flotte sono cambiate: le misure restrittive causate dalla crisi sanitaria hanno favorito nuove abitudini di acquisto dei consumatori incentivando l’e-commerce, con impatti sul lavoro di corrieri, operatori della logistica dell’ultimo miglio, fornitori della GDO, aziende della farmaceutica. “Questi operatori hanno visto un incremento importante delle loro attività, a cui abbiamo voluto dare risposta con il nuovo servizio di noleggio a lungo termine di veicoli usati di prima scelta - aggiunge l’Ad di SIFÀ - Oltre all’usato, abbiamo messo a disposizione utilitarie nuove, anch’esse in pronta consegna, con offerte molto vantaggiose, utili anche al personale aziendale che preferisce spostarsi con un mezzo privato in
luogo del trasporto pubblico. Ai clienti che lo hanno richiesto, abbiamo offerto la possibilità di estendere i contratti già in essere”. Sull’attuale situazione di difficoltà relativa alla consegna di nuo vi veicoli legato al contesto della pandemia da Covid-19, Paolo Ghinolfi ha scritto una lettera aperta ai clienti dell’azienda e al mercato tenendo fede al patto di correttezza e trasparenza nei loro confronti e nei confronti degli stakeholder. “Con questa lettera aperta voglio condividere alcune mie riflessioni sull’attuale situazione di criticità di consegna dei veicoli nuo vi - esordisce Ghinolfi nella missiva - Il Covid-19 è una tragedia globale con un impatto devastante in tutto il mondo. Le restri-
PUNTI DI FORZA
L’impegno del team SIFÀ ha permesso di portare la flotta gestita a oltre 20mila unità. Nel corso dell’anno l’azienda ha rafforzato la struttura organizzativa a tutti i livelli, con innesti di risorse altamente qualificate. SIFÀ ha proseguito a investire energie e risorse sia nell’apertura sia nel rinnovamento di nuove filiali, come avvenuto per le sedi di Bologna e Bari, sia nel potenziamento del presidio in nuovi territori, come accaduto di recente nella dorsale Adriatica, in Toscana e Umbria. “Ciò che abbiamo ottenuto è frutto di una risposta tempestiva da parte dell’azienda fin dalle primissime fasi della crisi sanitaria, intercettando proattivamente le nuove esigenze del mercato e dei clienti e segnalando al contempo oggettive criticità come la consegna di nuovi veicoli - spiega Ghinolfi - Siamo estremamente soddisfatti del lavoro svolto fino a oggi, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi nonostante il rallentamento provocato dalla pandemia e contiamo di proseguire nei prossimi mesi con la nostra crescita di quote di mercato”. Le conseguenze dell’emergenza Coronavirus hanno inciso sulla mobilità aziendale e le esigenze
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zioni adottate con i provvedimenti di volta in volta emanati per fronteggiare l’emergenza epidemiologica hanno comportato una prolungata chiusura (oltre tre mesi) delle fabbriche delle case automobilistiche, con blocco della pro duzione dei veicoli nuovi. Tutti i veicoli ordinati nel periodo pre cedente il lockdown, che a vrebbero dovuto essere prodotti nei 90-120 giorni successivi, hanno pertanto subìto uno slittamento costruttivo di diversi mesi. Sono quindi andati in produzione nel momento della riapertura delle fabbriche, che in molti casi coincideva con l’iniziale data di prevista consegna, di fatto raddoppiando i tempi di produzione, che sono arrivati a sfiorare i 200 giorni. Ad aggravare la situazione c’è
poi da considerare che tutti gli ordini pervenuti dopo la fine del lockdown hanno una programmazione della produzione successiva al recupero della produttività persa nei mesi precedenti, con analoghi ritardi. Il tutto ovviamente con sfumature diverse da costruttore a costruttore”. “In questo contesto globale estremamente difficile - prosegue Paolo Ghinolfi - va inoltre rilevato che buona parte del personale commerciale e di supporto logistico dei costruttori si è trovato a operare, e spesso tuttora opera, in modalità smart working, penalizzando ulteriormente i termini di consegna. Una situazione, questa, che impatta su tutta la filiera dell’auto in Europa e che condiziona inevitabilmente anche l’attività degli operatori del noleggio a lungo termine come SIFÀ. Anche noi, come tutti gli attori del mercato, abbiamo difficoltà anche solo a reperire le informazioni dai Costruttori circa i tempi di consegna previsti per i veicoli ordinati e - pur attivando un serrato confronto quotidiano con le Case sia mo spesso impossibilitati ad adottare iniziative che possano indurre un’accelerazione sulla produzione dei veicoli nuovi. È ben chiaro che l’emergenza epidemiologica da Covid-19 rappresenta un evento al di fuori del nostro controllo e comporta rilevanti ripercussioni nel medio e lungo periodo sul nostro settore. Il mondo della distribuzione dei veicoli nuo vi dovrà fronteggiare questa difficile situazione ancora per diversi mesi a venire”. RAPPORTO STRETTO
Paolo Ghinolfi, Amministratore delegato SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali).
“A testimonianza che SIFÀ tiene molto al proprio rapporto di vicinanza e di fiducia con il cliente - conclude l’Amministratore delegato - intendo qui rassicurare che noi siamo e saremo sempre presenti per ogni necessità di supporto: garantisco che stiamo facendo il massimo per monitorare gli sviluppi dell’attuale situazione e per far fronte alle eventuali esigenze improcrastinabili della nostra clientela, per garantire anche in questi casi soluzioni adeguate di mobilità (vetture in preassegnazione, offerta di veicoli in stock, ecc.) con l’augurio che l’emergenza possa essere definitivamente superata al più presto e si pos sa quanto prima riprendere l’attività coi consueti standard”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI BIG / A NOLEGGIO DUE UNITÀ ALLESTITE CON IL PACK TOP DI GAMMA
Il miglior Fiat Ducato per i colossi del Delivery
BIANCHI PER GLS, ROSSI PER BRT, GIALLI PER DHL, MARRONI PER UPS, BLU PER SDA, UNO CON CAMBIO MANUALE E UNO CON CAMBIO AUTOMATICO, DELIVERÒ 4.0 CON INSERITE ULTERIORI NOVITÀ. L’AMMIRAGLIA FIAT PROFESSIONAL VA A COLLOCARSI IN UNA FLOTTA CHE CONTA OGGI CIRCA 200 VEICOLI COMMERCIALI, NUMERO PREVISTO IN RADDOPPIO “PER RISPONDERE ALL’ESIGENZA DI NICCHIE DI GREEN VISION DELIVERY E SETTORI QUALI EDILIZIA E MOBILITÀ SOCIALE”, SPIEGA MARCO CICINI, CEO DI BIG (BUSINESS INNOVATION GROUP).
TUTTI I VEICOLI SARANNO DOTATI DEL PACK VAN
N
MAX CAMPANELLA ROMA
ata nel 2015 come start-up, BIG (Business Innovation Group) con i suoi servizi al mondo della distribuzione sta rivoluzionando la gestione della logistica, puntando sull’analisi della flotta e sulle nuove tecnologie. Core business dell’azienda romana un ventaglio di allestimenti tecnologici costituito da cinque proposte: cinque pacchetti che si declinano in vari livelli di complessità e completezza, con una serie di parametri per ottimizzare il lavoro e l’impiego dei veicoli. Pacchetti che, prima di essere portati sul mercato del trasporto e della logistica, rivolgendosi a Case costruttrici e società di noleggio, trovano la loro applicazione nel servizio di noleggio attivato all’interno di BIG: un’opportunità per verificare e sviluppare i pacchetti proposti sul mercato ma anche un business tutt’altro secondario, considerando che la società, guidata dal CEO Marco Cicini, gestisce circa 240 unità e prima di chiudere l’anno ha inserito nella flotta dieci nuovi Fiat Ducato. “Attualmente - spiega Cicini - abbiamo un parco veicolare suddiviso in circa 40 vetture e 200 veicoli commerciali. I veicoli professionali sono tutti furgoni di serie utilizzati nel mon do del Delivery (Courier, Food e Pharma) e sono suddivisi in Mercedes-Benz Vito e Sprinter, MAN TGE, Peugeot Boxer, Fiat Doblò e Ducato”. Quali sono le categorie professionali che in prevalenza scelgono BIG per il noleggio? “Nella maggior parte dei casi - illustra il CEO - operatori e provider di Delivery: Courier, Food e Farmaceutico. Stiamo pianificando la parte finanziaria per inserire ulteriori 200 unità che vadano a soddisfare non solo richieste di volumi, ma anche nicchie di Green Vision Delivery e settori specifici quali edilizia e mobilità sociale”. Qual è la “chiave di differenza” con cui BIG propone il servizio di
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BIG ha scelto Ducato per le molteplici caratteristiche di funzionalità ed efficienza del van Fiat Professional.
noleggio furgoni? “I veicoli professionali proposti a noleggio - dichiara Mar co Cicini - rappresentano un prodotto strumentale quindi funzionale al business dei clienti. Il servizio di logistica e telematica, apparentemente di base, è l’autentica chiave di differenza: prodotti e servizi che sono inseriti nel canone di noleggio, arrivando a generare un confronto con i nostri Advisor, che indirizzano il veicolo e lo analizzano con criteri dei centri di costo e di ricavo”. A quali esigenze professionali risponde l’inserimento nel parco dei 10 Fiat Ducato? “Prettamente al settore Courier: a ogni azienda cliente prosegue Cicini - consegniamo due veicoli: bianchi per GLS, rossi per BRT, gialli per DHL, marroni per UPS, blu per SDA. Fondamentale diversificazione dei due prodotti, uno avrà il cambio manuale e uno il cambio automatico. Tutti i veicoli
saranno dotati del nostro Pack Van Deliverò 4.0, top di gamma, con inserite ulteriori macro novità innovative”. Quali sono stati i criteri che hanno portato alla scelta del Fiat Ducato? “Si tratta - aggiunge Cicini - di un pro dotto caratterizzato da duttilità, flessibilità, ergonomia, consumi urbani contenuti e ottime
performance, assolutamente adatto a percorrenze urbane grazie alla sua maneggevolezza”. I veicoli sono stati consegnati dalla Concessionaria Romana Diesel sulla base di una partnership stretta con BIG. “Oltre a essere dealer leader in Italia nel settore dei veicoli commerciali e industriali per i marchi Fiat e Iveco con un’esperienza di
oltre ottant’anni - afferma Cicini - si tratta di una grande azienda, nostro stimatissimo partner, con un management storico che si differenzia per esperienza e competenza. I veicoli sono stati allestiti da Tercam, allestitore leader in Italia nella trasformazione di veicoli commerciali e industriali con un’esperienza di circa 40 anni. Non da ultimo, i veicoli nascono con il supporto di BTS SRL, rappresentata da Christian Terenzi, che si adopera costantemente per trovare soluzioni per il mondo del Delivery”. In versione Courier, passo medio tetto alto, i Fiat Ducato MH2 sono equipaggiati con motore da 120, 130 e 140 cv, per permettere l’analisi delle diverse percorrenze, tutti con trazione anteriore e Pack Van Deliverò 4.0, porta interna per passaggio driver, scaffali interni per posizionamento merce su quadranti specifici, braccialetto elettronico per apertura porta interna, sistemi di sicurezza abitacolo apribili con braccialetto elettronico, hardware di posizionamento e geolocalizzazione, sistema software BBS System Maps, App Deliverò per comunicazione driverazienda, sistema di controllo Portal Cruise. Per l’allestimento dei dieci Fiat Ducato è stato scelto il Pack Van Deliverò 4.0, alto di gamma BIG, che si colloca nel ventaglio con gli altri pack: Light Management, Pack Management e Pack Management + APP + Portal Cruise. “I vantaggi del Pack Van Deliverò 4.0 - spiega Marco Cicini - oltre ad essere di natura ergonomica, di analisi, di controllo sull’efficientamento quotidiano, assumono un gran carattere di gestione e di recupero in credito d’imposta del 40 per cento in cinque anni, per la parte hardware, e del 15 per cento in tre anni per la parte software. Il Progetto nasce proprio per far testare il prodotto Ducato con l’allestimento tecnologico agli operatori del settore delivery, che oggi rappresentano i maggiori committenti”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI OPEL / L’INNOVATIVA VERSIONE ELETTRICA CELEBRA I 20 ANNI DI VIVARO
Un sicuro valore aggiunto I FESTEGGIAMENTI PER I DUE DECENNI DI ONORATA CARRIERA DI
OPEL VIVARO
VANNO A BRACCETTO CON L’ARRIVO SUL MERCATO DELL’INNOVATIVA VERSIONE TOTALMENTE ELETTRICA DEL POPOLARE MEDIO. VIVARO-E, PRIMO VEICOLO COMMERCIALE COMPLETAMENTE ELETTRICO DELLA CASA TEDESCA, RENDE DOVEROSO OMAGGIO ALLA RICORRENZA DELLA PRESENTAZIONE DELLA PRIMA SERIE DI VIVARO AVVENUTA AL SALONE DI FRANCOFORTE DEL 2000.
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GUIDO PRINA MILANO
assato e presente si uniscono per tracciare le linee guide del futuro. I festeggiamenti per i 20 anni di onorata carriera di Opel Vivaro vanno a braccetto con l’arrivo sul mercato dell’innovativa versione totalmente elettrica del popolare medio tedesco. Opel Vivaro-e, pri mo veicolo commerciale com pletamente elettrico della Casa tedesca, rende doveroso omaggio alla ricorrenza della presentazione della prima serie di Vivaro avvenuta al Salone di Francoforte del 2000. Sono passati dunque venti anni, nel corso dei quali il commerciale di classe media si è fatto apprezzare nelle attività di consegna di beni e per il trasporto persone a breve e medio raggio, in virtù di un’amplissima offerta di carrozzerie (furgone chiuso e doppia cabina, minibus, pianale cabinato per allestimenti) e di misure di passo e di altezze differenti realizzate direttamente dal costruttore, ma anche di allestimenti ope ra di carrozzieri specializzati, anche italiani. La prima generazione (Vivaro-A), introdotta nel 2001 in sostituzione del precedente Opel Arena, si segnalava a prima vista per l’originalità della linea, caratterizzata dall’inconfondibile “jumbo roof” - un rialzo del tetto in corrispondenza della cabina studiato per ospitare meglio persone di alta statura - per il com-
portamento su strada e la maneggevolezza simili a quelli di un’autovettura, la brillantezza e i bassi consumi delle motorizzazioni a iniezione diretta, la grande funzionalità e i costi di gestione contenuti. Due erano i propulsori inizialmente disponibili, entrambi di 1.870 cc - un Diesel aspirato da 60 kW/82 cv e un turbodiesel da 74 kW/101 cv - abbinati rispettivamente a cambi manuali a 5 e a 6 marce. A esse si aggiunsero, nel 2002, un 2 litri a benzina 16 valvole da 88 kW/120 cv e l’anno seguente un Diesel 16 valvole di 2.5 litri da 98 kW/133 cv e infine, nel 2004, tre turbodiesel common rail di 1.9 litri di cilindrata. Nel frattempo, nel gennaio 2002, Opel Vivaro veniva eletto “International Van of the Year”, precedendo il più piccolo Opel Combo. Vivaro metteva così un altro trofeo nella sua già ricca bacheca dove già figuravano i premi “Van of the Year 2002” in Danimarca e in Irlanda, “Miglior Nuovo Furgone” in Gran Bretagna e il “Gold Award” come “Miglior Piccolo Furgone”. Oltre ad avere una portata fino a circa 1.200 kg e una capacità di carico fino a 6 metri cubi, Vivaro presentava altre caratteristiche di rilievo, come la grande facilità di riparazione e di manutenzione. L’assetto molto ben bilanciato di questo veicolo a trazione anteriore si traduceva in livelli di sicurezza, maneggevolezza e comfort di marcia paragonabili a quelli delle autovetture.
La seconda generazione, che debuttò sul mercato nell’agosto del 2014, era caratterizza da un importante restyling con il quale spariva il “jumbo roof” in corrispondenza della cabina guida e la carrozzeria assumeva un andamento più lineare, mentre il frontale era completamente rivisitato con l’arrivo di nuovi gruppi ottici dal disegno più spigoloso. Quattro erano le motorizzazioni previste, tutte derivate da uno stesso turbodiesel Common Rail di 1.598 cc, la cui potenza variava da un mi-
nino di 66 kW/90 cv a un massimo di 85 kW/116 cv. C’era poi un 1.6 CDTI Biturbo con doppia sovralimentazione disponibile con potenze di 88 kW/120 cv e 103 kW/140 cv. La terza generazione di Vivaro è arrivata nella primavera 2019 sulla base della piattaforma EMP2 di PSA, così come nuova Opel Zafira Life e Grandland X. Al debutto, la gamma Vivaro-C è stata equipaggiata con 5 diversi turbodiesel Common Rail realizzati sulla base di due unità a gasolio: il 1.5 litri da 75
La terza generazione di Vivaro è arrivata sul mercato nella primavera 2019. Si basa sulla piattaforma EMP2 di PSA, così come la nuova Opel Zafira Life e la Grandland X. A disposizione 5 turbodiesel Common Rail con cilindrata 1.5 e 2 litri.
In vendita sul mercato italiano con un listino prezzi che parte da 32.600 euro
LE CONSEGNE A ZERO EMISSIONI DI OPEL VIVARO-E È
ufficialmente in vendita in Italia il nuovo Opel Vivaro-e completamente elettrico, con prezzi a partire da 32.600 euro (IVA e messa su strada escluse). Le consegne del furgone a zero emissioni inizieranno quest’anno. I clienti Vivaro-e possono optare tra due dimensioni di batteria agli ioni di litio, sulla base delle esigenze specifi-
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che: 75 kWh per un massimo di 330 km o 50 kWh e un’autonomia fino a 230 chilometri. Vivaro-e ha una portata fino a 1.275 kg, ovvero quasi uguale a quella delle versioni diesel taglia S 2 litri (portata 1.405 kg). L’e-van è anche l’unico veicolo elettrificato di un produttore automobilistico disponibile con un gancio di traino accessorio che consen-
kW/102 cv e da 88 kW/120 cv e il 2 litri da 89 kW/122 cv, 110 kW/150 cv, 130 kW/177 cv. Quest’ultimo è abbinato a una trasmissione automatica a 8 rapporti e gli altri a un cambio manuale a 6 marce. La terza generazione di Opel Vivaro è disponibile con carrozzeria furgone, doppia cabina e trasporto persone in 2 varianti di passo e 3 di lunghezze. La produzione è localizzata nello stabilimento inglese di Luton e nello stabilimento russo di Kaluga per il solo mercato locale.
te una capacità di traino massima di 1.000 kg. Tre le lunghezze disponibili - 4,6 m (S), disponibile da febbraio 2021, 4,95 m (M) e 5,30 m (L) - e varie le versioni di carrozzeria, tra cui furgone, doppia cabina e pianale cabinato. La maggior parte delle versioni sono alte solo 1,90 m e possono quindi entrare nei parcheggi sotterranei.
È possibile opzionare un’ampia gamma di sistemi di assistenza e tecnologie avanzate, tra cui una telecamera posteriore con visione a 180° e infotainment multimediali. Funzioni utili come le porte scorrevoli elettriche controllate da sensori e il sistema FlexCargo a carico passante offrono funzionalità aggiuntive. Con 100 kW/136
cv e 260 Nm di coppia dal sistema di propulsione elettrico, Vivaro-e offre prestazioni elevate. La velocità massima controllata elettronicamente di 130 km/h consente andature autostradali preservando al contempo l’autonomia elettrica. Un sofisticato sistema di frenata rigenerativa, che recupera l’energia prodotta in frenata o decelerazione, aumenta ulteriormente l’efficienza. La batteria situata sotto il vano di carico abbassa ulteriormente il baricentro, a tutto vantaggio della dina-
mica e della stabilità anche a pieno carico, contribuendo al contempo a un maggiore piacere di guida. Il van tedesco elettrico offre una varietà di opzioni di ricarica. Grazie al pratico sistema FlexCargo, la capacità di carico di 4,6 mc della taglia S aumenta a 5,1 mc. Ciò consente il trasporto di oggetti fino a 3,23 m di lunghezza. I furgoni di lunghezza 4.95 m e 5.30 m delle taglie M e L hanno un volume di carico massimo di 5,8 e 6,6 mc rispettivamente.
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VEICOLI COMMERCIALI
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I MAN TGE 3.140 E
CONSEGNATI SONO TUTTI CON IDENTICA CONFIGURAZIONE: MOTORE ELETTRICO CHE SVILUPPA UNA POTENZA DI 136 CV (100 KW) CON UNA COPPIA MASSIMA DI 290 NM. LA TRAZIONE È ANTERIORE, IL PTT DI 3,5 T, MENTRE IL PASSO È DI 3.640 MM PER UNA LUNGHEZZA TOTALE DI
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LINO SINARI VERONA
inque buoni motivi per adottare un MAN eTGE e rivoluzionare la distribuzione urbana. Sono quelli esposti dalle cinque aziende che hanno adottato altrettanti van elettrici del Leone per le loro attività in ambito cittadino. “L’evento di consegna, andato in scena a Roma, riveste per noi un particolare valore per i contenuti etici e sociali che i cinque MAN TGE 3.140 E rap presentano - ha sottolineato Matteo De Marchi, Direttore Van di MAN Truck & Bus Italia - Stiamo puntando decisi sullo sviluppo delle trazioni elettriche e al conseguente servizio di assistenza dedicato; in questo percorso un punto importante rimane la collaborazione con BIG Srl, azien-
5.986 MM E UN’ALTEZZA DI 2.590 MM. da romana che con i suoi servizi dedicati al mondo della distribuzione, sta stravolgendo e ottimizzando la gestione della logistica”. Le cinque aziende protagoniste della consegna presentano, pur nella diversità delle rispettive storie e specializzazioni, un unico comune denominatore: operano al servizio di cor rieri espresso e colossi dell’e-commerce, sono assidui frequentatori dei centri storici di tante città italiane e, insieme ai loro committenti, sentono l’esigenza di ridurre l’impatto ambientale della loro attività. Ecofin Srl nasce a Roma nel 2016 con l’obiettivo di dare una risposta a 360° alla domanda di trasporto merci, dalla distribuzione urbana alla linea. Il parco veicolare si compone di 300 van con vari allestimenti, 40 motrici e 15 trattori, con i quali l’a zien da è in
grado di dare una risposta alle differenti esigenze di trasporto, dal corriere espresso con il classico ‘ultimo miglio’, alle aziende manifatturiere su percorsi più lunghi. HDG Spa, con sede a Roma, opera in buona parte della penisola italiana, dalla Campania al Veneto, tramite una decina di filiali. La sua flotta si compone di circa 700 veicoli impiegati in mission distributive e di trasporto merci nonché in noleggi a lungo termine. L’azienda è specializzata nella distribuzione regionale e urbana, il classico ‘ultimo miglio’, per vari corrieri, e trazione a livello nazionale con mezzi pesanti. My Job Srl è la più giovane tra le aziende che hanno scelto il MAN TGE 3.140 E: è stata fondata nel 2018 ed è organizzata con due sedi operative a Roma e Bologna. Le principali aree
operative sono: in Emilia e parte della Lombardia per importanti corrieri, ma anche per servizi in ambito industriale, e nel Lazio, in netta prevalenza per un importante operatore dell’e-commerce. La flotta si compone di 100 veicoli, soprattutto van, ma anche mezzi cassonati fino a 120 quintali. La romana On Time Srl fa parte di un gruppo di società similari con oltre 15 anni di esperienza nel settore. Già nel nome richiama la sua mission: consegne puntuali garantite da una flotta di circa 500 veicoli di gamma leggera. Il tutto coordinato da una serie di unità locali nelle regioni dove l’azienda è operativa: Emilia-Romagna e Umbria, oltre alla città metropolitana di Roma. Sagit Srl è stata fondata nel 2010 ed è attiva dal 2012 con sede legale a Napoli
e sede operativa a Roma. In questo caso la flotta si compone di 300 veicoli, prevalentemente di gamma leggera, con i quali l’azienda opera per conto di un importante corriere espresso nazionale prevalentemente in Emilia e Umbria; una trentina di trattori di gamma pesante fornisce servizi di trazione nel Centro-Nord Italia. I cinque MAN TGE 3.140 E consegnati sono tutti con identica configurazione: motore elettrico che sviluppa una potenza di 136 CV (100 kW) con una coppia massima di 290 Nm. La trazione è anteriore, il PTT di 3,5 t, mentre il passo è di 3.640 mm per una lunghezza totale di 5.986 mm e un’altezza di 2.590 mm. Completo l’equipaggiamento di serie che presenta avanzati sistemi di assistenza alla guida e dotazioni di bordo funzionali.
MAN / I FURGONI TGE EQUIPAGGIATI DI SERIE CON L’AVANZATO TELEMATIC BOX
La connessione diventa standard MONTATO DI SERIE SU QUASI TUTTI I MODELLI DELLA FAMIGLIA VAN, IL MAN TELEMATIC BOX GARANTISCE AI PROFESSIONISTI NUOVISSIME POSSIBILITÀ DI INTERCONNESSIONE. TRA I SERVIZI A DISPOSIZIONE È IMPORTANTE ANNOVERARE LA FUNZIONE MAN ONLINE TRAFFIC, MA ANCHE LE ULTIMISSIME APP DI BORDO, CHE OFFRONO IN TEMPI BREVI INFORMAZIONI IMPORTANTI PER IL CONDUCENTE. IL PICCOLO DEL LEONE SARÀ DOTATO DI UNA NUOVISSIMA GENERAZIONE DI SISTEMI DI INFOTAINMENT COLLEGABILI A INTERNET E TRASMETTERÀ I SUOI DATI RILEVANTI AL CALL CENTER MAN.
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CRISTINA ALTIERI VERONA
GE compie un ulteriore passo in avanti. MAN Truck & Bus ha deciso di equipaggiare i furgoni della gamma dell’avanzato MAN Telematic Box, montato di serie su quasi tutti i modelli della famiglia van. Ai clienti si presentano da ora nuovissime possibilità di interconnessione. Tra i nuovi servizi a disposizione, ad esempio, è importante annoverare la funzione MAN Online Traffic (MAN Media Van Business Navigation), ma anche le ultimissime app di bordo, che offrono in tempi brevi informazioni importanti per il conducente. Le prime applicazioni di bordo, come Rifornimento e Parcheggio, sono integrate nella soluzione di navigazione, e grazie alla possibilità di connettersi a Internet e all’uso intuitivo, forniscono informazioni aggiornate sui prezzi del carburante e sulle tariffe dei parcheggi. A breve arriveranno anche altre app di bordo, come Notizie e Meteo, nonché le soluzioni digitali di MAN DigitalServices. Il
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modello TGE sarà inoltre dotato di una nuovissima generazione di sistemi di infotainment collegabili a Internet che, abbinati al nuovo MAN Telematic Box, semplificheranno di non poco la vita quotidiana degli operatori. I nuovi sistemi di infotainment saranno disponibili per tutti i TGE in versione diesel anno modello 2021.
Oltre ai nuovi sistemi di infotainment, la novità più vistosa nella cabina del TGE 2021 è l’innovativo modulo a 3 tasti, che offre al conducente ulteriore sicurezza e comfort. Collocato al centro del sottotetto, il modulo, con due tasti grigi e uno rosso, permette l’uso diretto dei servizi di chiamata come Chiamata d’emergenza (chiamata d’emergenza
UE), Richiesta di soccorso MAN e Richiesta di informazioni MAN senza dover collegare un telefono cellulare. Se si preme il tasto rosso (segnale SOS) o in caso di scoppio dell’airbag, parte automaticamente una chiamata vocale al centralino che gestisce le chiamate d’emergenza (112). Contemporaneamente, viene trasmessa la precisa posizione del veicolo e le informazioni indispensabili, previste dalla legge, per favorire un intervento rapido dei soccorsi. Il tasto per “richiesta d’intervento” MAN è quello con il simbolo della chiave inglese. Premendo questo tasto parte automaticamente una chiamata vocale al call center di MAN Mobile24. Allo stesso tempo, sulla base della lingua preimpostata nel sistema di infotainment, il modulo mette in contatto in automatico il conducente con il referente più appropriato del call center. Inoltre, il sistema trasmette al call center MAN Mobile24 anche dati del veicolo, come il luogo e i codici anomalia, permettendo una diagnosi e una riparazione rapida in caso di avaria. Il tasto Info - riconoscibile dal
simbolo ‘i’ - fa partire anch’esso una chiamata alla centrale di MAN Mobile24. La funzione Richiesta di informazioni serve al chiarimento di questioni relative ai veicoli. Il nuovo modulo a 3 tasti è disponibile nel MAN TGE per tutti i nuovi modelli radio. Nella nuova generazione di sistemi di infotainment MAN sono disponibili tre modelli con un’ampia gamma di funzioni: “MAN Media Van”, “MAN Media Van Business” e “MAN Media Van Business Navigation”. Il “MAN Media Van” è dotato di un ampio display LCD a colori da 6,5” con touchscreen e racchiude le funzioni di radio, media center, impianto viva voce e computer di bordo. Il sistema “MAN Media Van Business” si riconosce dall’ampio display a colori da 8” con touchscreen. Quanti vogliono una maggiore comodità d’uso e ulteriori possibilità di collegamento, con questo modello potranno ritenersi soddisfatti. “MAN Media Van Business Navigation” è il pacchetto completo per non avere pensieri. È dotato di ampio display a colori da 8”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
CITROËN / NUOVO Ë-JUMPER PROPONE FINO A 17 MC DI CARICO IN MODALITÀ FULL ELECTRIC
Spazio alle nuove energie
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FABIO BASILICO MILANO
on scende a compromessi in quanto a spazio di carico e funzionalità Citroën ë-Jumper, il nuovo furgone full electric che porta avanti l’offensiva green del Double Chevron. L’ammiraglia della gamma van è il terzo veicolo commerciale elettrico e il sesto modello elettrificato lanciato nel 2020 da Citroën. Segue la strada già tracciata da Ami, C5 Aircross Hybrid, Nuova ëC4, ë-Jumpy ed ë-SpaceTourer. A partire dal 2021, il 100 per cento dei veicoli commerciali leggeri della gamma Citroën, con i relativi derivati per trasporto persone, proporrà un’offerta elettrificata con ë-Berlingo Van, che si andrà ad aggiungere a ë-Jumpy ed ëJumper. Dal 2019 tutti i nuovi modelli lanciati da Citroën sono disponibili in versione 100 per cento elettrica o ibrida plug-in con l’obiettivo che l’intera gamma sia elettrificata entro il 2025. Con ë-Jumper l’offerta su misura per i clienti professionisti si basa su due differenti livelli di autonomia (fino a 340 km), per garantire tutte le consegne giornaliere, anche nelle aree a traffico limitato, due diverse potenze della batteria (37 kWh e 70 kWh), spostamenti in modalità ë-comfort grazie alla guida fluida e alla silenziosità, quattro lunghezze e tre altezze, un carico utile fino a 1.890 kg (sulla versione Autotelaio), un volume di carico fino a 17 mc, 4 PTAC (peso totale autorizzato per carico) per trasportare fino a 4 tonnellate, fino a nove tecnologie per rendere più facile e sicura la guida dei professionisti. Con una proposta così ricca, la versione elettrica “Inspirëd by Pro” permetterà al marchio francese di consolidare il successo commerciale di Jumper, che ha visto una crescita della quota di mercato di 1,5 punti in Europa tra il 2016 e il 2019. Il nuovo ëJumper arriverà nelle concessionarie alla fine del 2020, pronto a dimostrare tutto il suo valore e la sua efficienza, a cominciare dal fatto che consente una ricarica all’80 per cento della batteria in 45 minuti. I due livelli di autonomia a scelta qualificano ë-Jumper sul mercato: 200 km, disponibile sui modelli L1, L2 con batteria agli ioni di litio da 37 kWh; 340 km, disponibile sui modelli cabinato L2S, L3 e L4 con batteria da 70 kWh. La batteria di trazione, assemblata dal partner inglese Bedeo
L’AMMIRAGLIA DELLA GAMMA VAN È IL TERZO VEICOLO COMMERCIALE ELETTRICO E IL SESTO MODELLO ELETTRIFICATO LANCIATO NEL 2020 DA
CITROËN. A PARTIRE DAL 2021, IL 100 PER CENTO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI DEL DOUBLE
CHEVRON, CON I RELATIVI DERIVATI PER TRASPORTO PERSONE, PROPORRÀ UN’OFFERTA ELETTRIFICATA CON Ë-BERLINGO VAN, CHE SI ANDRÀ AD AGGIUNGERE A Ë-JUMPY ED Ë-JUMPER.
LA
VERSIONE ELETTRICA DELL’AMMIRAGLIA VAN DEL MARCHIO FRANCESE ARRIVERÀ NELLE CONCESSIONARIE ALLA FINE (fornitore e produttore di veicoli elettrici) è garantita 8 anni o 160mila km per il 70 per cento della capacità di ricarica. Molteplici le soluzioni di ricarica: ricarica rapida privata o pubblica con Wallbox a ricarica rapida (da 3,7 a 22 kW) con cavo di tipo 3 (fornito con il veicolo); ricarica super rapida da una stazione di ricarica pubblica fino a 50 kW con cavo di tipo 4 già integrato nel terminale che permette di caricare l’80 per cento delle 2 batterie in un’ora. Citroën ë-Jumper viene fornito con cavo di ricarica di serie tipo 3 di 8 m che può arrivare fino a 22 kW. Il Jumper elettrico è dotato di un rapporto di trasmissione variabile che non solo facilita la guida ma ottimizza anche l’efficienza del motore elettrico e quindi ne aumenta l’autonomia. Inoltre, il modello è dotato di un sistema che consente di recuperare energia durante le fasi di frenata o decelerazione. Quindi l’energia viene recuperata sia quando si rilascia l’acceleratore sia quando si preme il pedale del freno. La potenza del motore è pari a 96 kW/120 Cv per 260
Nm di coppia. La velocità massima è di 110 km/h per 3,5 tonnellate di carico e 90 km/h regolamentare per 4 tonnellate. Tre le posizioni di velocità: D (Drive), N (Neutral) e R (Retromarcia). All’esterno, la versione elettrica si distingue per il portello di ricarica posto sul parafango anteriore sinistro a portata di mano del conducente come nella versione termica. Il logo “ë” appare sul frontale, sulla porta posteriore destra e sui parafanghi anteriori. Le informazioni specifiche sulla funzionalità in modalità elettrica vengono visualizzate sul display del cruscotto, consentendo al conducente di vedere subito: il livello di carica della batteria in percentuale; la marcia del veicolo inserita (Drive, Neutral, Retromarcia); il livello di utilizzo effettivo (A), tensione (V) della batteria; l’indicatore “Go green”, che viene visualizzato all’accensione per segnalare che il veicolo è partito bene. Vengono dunque garantite tutte le caratteristiche della versione termica in termini di design, dimensioni, volume e
carico utile. Senza contare che la versione elettrica del large van Citroën garantisce un’autonomia sufficiente per la maggior parte degli spostamenti, un comfort di guida adeguato, l’accesso alle zone soggette a traffico limitato. La nuova gamma si basa su quella di Jum per e offre dotazioni adatte per i professionisti. Le versioni disponibile sono Furgone, Autotelaio Cabina Singola, Autotelaio Doppia Cabina, Pianalato. Nel dettaglio, le dimensioni sono: L1 (4,963 m, batteria 37 kWh), L2 (5,413 m, batteria 37 kWh), L3 (5,998 m, batteria 70 kWh), L4 (6,363 m, batteria 70 kWh); una larghezza utile “Best In Class” con 1,42 m tra il passaruota e 1,87 m tra le fiancate; tre passi da 3 m (L1), 3,450 m (L2) e 4,035 m (L3 e L4); tre altezze da 2,254 m (H1), 2,524 m (H2), 2,764 m (H3). Il volume utile è identico a quello della versione termica: L1H1 con 8 mc, L2H2 con 11,5 mc, L3H2 con 13 mc, L4H2 con 15 mc e L4H3 con 17 mc. La versione da 4 tonnellate può essere guidata con patente B (3,5 t) de-
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traendo il peso della batteria: un vantaggio nel segmento di riferimento. Il carico utile fino a 1.265 kg (L3H2) si posiziona al centro delle esigenze in questo segmento. L’Autotelaio Cabina Singola offre ben 1.890 kg di portata prima di essere allestito, un valore ai massimi livelli del segmento. Tra i 9 sistemi di assistenza alla guida segnaliamo Active Safety Brake, Hill start assist, Driver attention alert, Telecamera di retromarcia con Top Rear Vision, Riconoscimento dei limiti di velocità, Limitatore di velocità, Hill descent control e intelligent traction control. Ulteriori sistemi di sicurezza sono presenti su Citroën ë-Jumper come il rilevatore bassa pressione pneumatici, airbag lato passeggero e laterale (optional), sistema di frenata di emergenza, accensione automatica degli abbaglianti, navigazione con touchscreen da 9” (in opzione) e fari Led DRL (in opzione). Le ampie porte laterali scorrevoli hanno una larghezza fino a 1,25 m. Le porte posteriori a battente si aprono a 90° o 180° mentre l’apertura 270° è opzionale.
CITROËN / È LA REINTERPRETAZIONE BY CASELANI DELLO STORICO FURGONE TYPE G
Questione di dettagli con lo speciale Type HG U n furgone storico, il Citroën Type G, che riprende vita sotto le sembianze del moderno Type HG, progetto della factory cremonese Carrosserie Caselani, realizzato su base Citroën SpaceTourer o su base Citroën Jumpy per rispondere alle esigenze di una clientela che cerca veicoli personalizzati e curati fino all’ultimo dettaglio. Il nuovo Type HG nasce dopo il successo del progetto realizzato nel 2017 su base Type H, uno dei veicoli più emblematici della storia della marca Citroën, prodotto dal 1947 al 1981. Un modello dalla fortissima personalità, molto popolare ancora oggi, frequente protagonista nelle manifestazioni di Street Food. Pochi sanno dell’esistenza di un veicolo di taglia più piccola, il Tipo G, il cui progetto iniziò nel 1948, quando Citro-
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ën decise di studiare un modello più compatto e più economico, capace di trasportare 500 kg di merci. Il progetto non si trasformò mai in un prodotto di serie ma rimase a livello di prototipo, e fu sostituito dalla versione Fourgonette della 2CV. Nel 2017, dall’idea di Fabrizio Caselani in collaborazione con il designer David Obendorfer, nacque il nuovo Type H, una coraggiosa reinterpretazione in chiave moderna degli stilemi dello storico furgone Type H. Realizzato in forma di allestimento e sviluppato con la collaborazione del Centro Stile Citroën fu specificatamente pensato per donare un look retrò al veicolo commerciale leggero Citroën Jumper. Oggi, al furgone Type H su base Jumper si affianca il modello più piccolo, il Type HG, realizzato su base Spa-
ceTourer per trasporto persone o su base Jumpy per trasporto merci. Il design firmato da David Obendorfer è una rivisitazione rispettosa con il chiaro obiettivo di far rivivere nel 21° secolo le forme dello storico furgone Type G. Il Type HG viene assemblato artigianalmente in piccola serie numerata con numerose possibilità di personalizzazione sia per clienti privati che per aziende. Il nuovo Type HG mantiene completamente, potenziandole, tutte le caratteristiche dei veicoli Citroën su cui viene sviluppato. In particolare, conserva le motorizzazioni, l’altezza limitata di 1,90 m che consente l’accesso a ogni garage o posteggio sotterraneo, la capienza del vano di carico, le diverse lunghezze XS, M e XL rispettivamente di 4,60 m, 4,96 m e 5,30 metri.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI FORD / IL NUOVO TRANSIT DA 5 T FISSA NUOVI STANDARD DI RIFERIMENTO
Il più potente della famiglia
DISPONIBILE DA FINE NOVEMBRE, IL “5 TONNELLATE” RAFFORZA L’OFFERTA DI FORD NEL SETTORE DEI VEICOLI AD ALTO PTT DEL MERCATO EUROPEO DEI COMMERCIALI ED È PRONTO A ESTENDERE LA LEADERSHIP DEL BRAND NELLE VENDITE DEL COMPARTO MEZZI DA LAVORO.
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I 300 KG AGGIUNTIVI CHE OFFRE RISPETTO ALL’ATTUALE VERSIONE DI TRANSIT
ATTIRERANNO IN PARTICOLAR MODO I CLIENTI CHE DESIDERANO UN MEZZO PIÙ PESANTE PER GLI EVENTUALI ALLESTIMENTI DEDICATI, INCLUSI RIBALTABILI, AMBULANZE, VAN DELLA POLIZIA E MINIBUS CON 19 O PIÙ POSTI.
GUIDO PRINA
hanno bisogno di questa capacità extra per le loro attività, che si tratti di un ribaltabile, un’ambulanza o di un minibus più grande. Il design e la versatilità del Transit da 5 tonnellate lo rendono una scelta ideale qualunque sia il loro campo d’azione”. Ford rende disponibile la versione da 5 t su un’ampia gamma di varianti dello chassis Transit, offrendo ai clienti la possibilità di scegliere tra tre passi, quattro lunghezze del telaio e cabine singole o doppie, con posti a sedere per un massimo di sette occupanti (compreso il conducente) per soddisfare al meglio le esigenze specifiche della loro attività. La capacità di carico massima del telaio cabinato è di 2.886 kg per l’allestimento e il carico utile, che equivale a un carico utile netto fino a 2.558 kg se equipaggiata con un cassone pre-montato in fabbrica. Il telaio cabinato del Transit è ideale per le conversioni a cassone aperto più pesanti come ribaltabili o sponde ribaltabili, piattaforme di accesso aereo e bisarche. La classificazione della Ptt più elevata e il cambio automatico a 10 rapporti, in op-
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Il Transit da 5 tonnellate sarà offerto dai Ford Partner da fine novembre in configurazione van e telaio cabinato.
ROMA
on è afflitto da falsa modestia il nuovo Transit da 5 tonnellate. A tutti gli effetti Ford presenta il suo veicolo commerciale migliore per capacità di carico, robustezza e potenza. Un modello che all’interno della già ricca famiglia Transit è il più potente che l’Ovale Blu abbia mai costruito, grazie a un’ampia gamma di versioni con sospensioni, trasmissione e freni dedicati. Il Transit da 5 tonnellate sarà offerto dai Ford Partner da fine novembre in configurazione van e telaio cabinato con Ptt fino a 5.000 kg. Il Transit più prestante di sempre presenta significativi aggiornamenti meccanici per offrire ai clienti carico utile e capacità migliori di sempre, pur mantenendo la resistenza, la maneggevolezza e i driving dynamics simili a quelli delle auto che hanno reso Transit uno dei veicoli commerciali preferiti negli ambienti business. Il “5 tonnellate” rafforza l’offerta di Ford nel settore dei veicoli ad alto Ptt del mercato europeo dei commerciali ed è pronto a estendere la leadership del brand nelle vendite del comparto mezzi da lavoro. I 300 kg aggiuntivi che offre rispetto all’attuale versione di Transit attireranno in particolar modo i clienti che desiderano un mezzo più pesante per gli eventuali allestimenti dedicati, inclusi ribaltabili, ambulanze, van della polizia e minibus con 19 o più posti. “Sappiamo che il carico utile è un fattore chiave per la produttività delle aziende, motivo per cui il nuovo Ford Transit è il van più capace e più resistente che abbiamo mai costruito - afferma Hans Schep, General Manager Commercial Vehicles Ford Europe - Abbiamo ascoltato i nostri partner allestitori e i loro clienti che
zione, rendono lo chassis cabina singola il mezzo perfetto per rispondere alle esigenze di allestimento necessarie per i veicoli utilizzati nella gestione delle emergenze, come ambulanze, veicoli antisommossa o di movimento della polizia. La gamma di cabinati si adatta anche alla conversione in minibus e al trasporto ad alta capacità di persone a mobilità limitata come utenti su sedia a rotelle, dove l’aumento del carico utile e il peso degli assi ottimizzato riducono il rischio di sovraccarico dei veicoli in servizio. Il Transit da 5 tonnellate è disponibile anche nella classica versione van Jumbo L4 a tetto alto di Ford, con un carico utile netto fino a 2.383 kg, un volume di carico di 15,1 mc e spazio e capacità sufficienti per trasportare fino a cinque europallet. I nuovi pannelli laterali, oggi rinforzati, ne supportano la resistenza durante il trasporto dei carichi più pesanti mentre il pianale di carico piatto esistente, i punti di ancoraggio, il paraurti posteriore rialzato e la lunghezza dello spazio di carico da 4.217 mm sono stati rimodulati per facili-
tare il carico e il trasporto di attrezzature di maggiore lunghezza come tubi o assi. Il Transit van è adatto anche per le conversioni più impegnative, inclusi van della polizia, mezzi per il trasporto persone e veicoli da cantiere. I clienti che necessitano di soluzioni su misura trarranno vantaggio dal la vasta rete del programma QVM (Qualified Vehicle Modifier) formata da 165 allestitori certificati in 13 Paesi, nato per garantire il rispetto degli elevati standard di qualità Ford a livello europeo. Tutti gli allestitori certificati QVM garantiscono lo stesso livello degli standard Ford, proteggendo gli investimenti dei clienti e assicurando loro un supporto continuativo. Inoltre, i clienti dei veicoli allestiti godono anche del supporto del team Ford Special Vehicle Engineering, che può assisterli durante le fasi di progettazione e nella manutenzione dei veicoli, sia di persona sia da remoto, massimizzando l’operatività dei mezzi riducendo il carico di lavoro per gli operatori. Tutte le varianti di Transit da 5
tonnellate sono rear-wheel drive per una trazione migliore anche a pieno carico e sono dotate di motore diesel 2.0 EcoBlue da 170 cv con 390 Nm di coppia massima, sviluppato per garantire il massimo della potenza e spostare anche i carichi più pesanti. Il propulsore è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti con cambiate fluide o al cambio automatico a 10 velocità di Ford, leader della categoria. La configurazione a 10 rapporti di trasmissione consente al motore 2.0 EcoBlue di operare costantemente in modo da massimizzare l’efficienza e offrire un’esperienza di guida più reattiva. L’Adaptive Shift Scheduling, il sistema che valuta gli stili di guida individuali per ottimizzare i tempi di cambio marcia, consente alla trasmissione di affrontare qualsiasi percorso e permette la selezione della marcia migliorando le prestazioni, massimizzando l’efficienza nel consumo del carburante adattandosi efficacemente a qualsiasi condizione di guida. L’aumento del carico utile del Transit da 5 t richiede una meccanica potenziata per fornire capacità extra pur mantenendo facilità di manutenzione e funzionamento. Il telaio è dotato di gruppi mozzo aggiornati, ruote e pneumatici posteriori più larghi da 205 mm, oltre a nuovi freni potenziati sull’asse posteriore, che rendono più semplice la gestione dei carichi più pesanti. Inoltre, le versioni van possono beneficiare di strutture rinforzate per il tetto e di accessori dedicati per supportare i carichi maggiori. Transit 5 t introduce, per la prima volta in Europa, un assale posteriore potenziato da 3.500 kg che ha già dimostrato la sua robustezza e affidabilità sui modelli Transit nordamericani. Sulle versioni con cambio automatico a 10 rapporti, è montato anche un nuovo assale anteriore da 2.100 kg, che offre una capacità di carico aggiuntiva di 225 kg rispetto alla versione standard. La nuova versione beneficia anche di molte delle principali soluzioni del design, delle tecnologie di assistenza alla guida e connettività introdotte a bordo della famiglia Transit nel 2019. Gli utilizzatori finali potranno così beneficiare del sistema di comunicazione e intrattenimento SYNC3 di Ford mentre il modulo di interfaccia Upfitter potrà essere inserito per fornire funzionalità avanzate per i veicoli allestiti. Questo sistema collega gli elementi speciali del mezzo ai dati del veicolo a bordo, per una sicurezza e una produttività ottimali: ad esempio, è possibile impedire il funzionamento di un cassone ribaltabile a meno che il veicolo non sia parcheggiato e con il freno a mano inserito. Le innovative feature di connettività di Ford aiutano gli operatori a pianificare al meglio la manutenzione e a supervisionare la sicurezza del veicolo, aumentandone i tempi di operatività. Il modem FordPass Connect di serie permette aggiornamenti software via etere per ridurre al minimo le visite presso le officine e la visualizzazione delle informazioni fondamentali come la posizione del veicolo, il livello dell’olio e la pressione degli pneumatici tramite l’app FordPass Pro. Per le flotte più grandi, Ford Telematics fornirà ai clienti un’applicazione basata sul web, in grado di garantire un supporto agli operatori nella gestione dei veicoli. Attraverso l’applicazione sarà possibile massimizzare l’utilizzo dei veicoli a disposizione, ottimizzarne i costi di gestione e operare sul coordinamento dei conducenti.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
VOLKSWAGEN VC / È DOTATO DI MINICUCINA A SCOMPARSA, TETTO PANORAMICO E PIÙ SPAZIO
Caddy California, compattezza in formato camper CADDY CALIFORNIA SI BASA SULLA NUOVA GENERAZIONE, LA QUINTA, DEL POPOLARE CADDY. SI TRATTA QUINDI DEL PRIMO CAMPER CHE SFRUTTA I VANTAGGI IN TERMINI DI DESIGN DELLA PIATTAFORMA MODULARE TRASVERSALE (MQB). LUNGO 4.501 MM, IL MODELLO VIENE INTRODOTTO SUL MERCATO IN QUESTO PERIODO A RIDOSSO DELLA FINE DELL’ANNO.
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UNA VERSIONE CON UN INTERASSE PIÙ LUNGO VERRÀ LANCIATA NEL 2021. Caddy California può essere omologato come motorhome. A richiesta, il camper compatto può essere configurato con un ampio tetto panoramico. Di notte, il tetto in vetro che misura 1,4 mq si apre regalando una stupenda vista sul cielo stellato, mentre di giorno inonda di luce gli interni. Volkswagen Veicoli Commerciali ha ulteriormente migliorato il pratico sistema di tasche sui finestrini laterali posteriori, che possono ospitare oggetti di un peso fino a cinque chilogrammi su ogni lato. Anche il sistema di tendine è stato ulteriormente perfezionato. Le tendine sui finestrini laterali anteriori e del lunotto, dal design neutro e minimal, sono ancora una volta fissate con magneti inseriti all’interno del tessuto. I finestrini laterali posteriori sfoggiano anche tasche portaoggetti. Per il parabrezza e il tetto panoramico, in aggiunta ai magneti sono impiegate ulteriori chiusure. Nuove aperture di ventilazione con zanzariera integrata per la porta del conducente e del passeggero anteriore (tenute in posizione in modo sicuro dal telaio dei finestrini laterali e delle porte) ottimizzano il clima nella zona giorno una volta arrivati al cam peggio. Con la sua calda luce bianca, un nuovo sistema con faretti a Led regolabili offre la possibilità di impostare in modo personalizzato la luminosità sopra il letto. Anche nel portellone posteriore aperto sono presenti Led che garantiscono una buona illuminazione. Due sedie da campeggio e un tavolino - leggeri e pratici - possono essere riposti velocemente nella tasca di nuova concezione posizionata sotto il letto.
FABIO BASILICO
comfort dei letti presenti sul California T6.1 e nel Grand California. Il letto è molto grande e misura 1.980 x 1.070 mm. Una volta ripiegato si riduce a un terzo della sua lunghezza e può essere riposto con il minimo ingombro sopra il vano bagagli. Nel modello precedente, la seconda fila di sedili faceva parte della struttura del letto. Ora invece non è più così. Prima del viaggio, i sedili della seconda fila possono quindi essere estratti in tutta facilità. In questa zona, il Caddy California garantisce così uno spazio di stivaggio notevolmente superiore. La mini cucina è una nuova dotazione. Fissata alla parete sinistra dello spazio di carico sotto il letto, può essere estratta nella zona posteriore
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Volkswagen VC ha ripensato, riprogettato e ridisegnato in ogni dettaglio il modello successore del Caddy Beach.
VERONA
olkswagen Caddy estremizza la sua vocazione alla spaziosità in formato compatto presentandosi sul mercato nella rinnovata configurazione California dotata di mini cucina a scomparsa, tetto panoramico e più spazio per i viaggi lun ghi. Volkswagen Veicoli Com merciali ha ripensato, riprogettato e ridisegnato in ogni dettaglio il modello che è inconfondibilmente il successore del multifunzionale Caddy Beach. California è da sempre sinonimo di soluzioni dettagliate innovative nel poliedrico mondo dei camper. La memoria corre subito alle versioni Transporter T3, T4, T5, T6 e T6.1 ma anche al Grand California, con il quale il costruttore tedesco ha trasferito, nel 2019, la filosofia “multiuso” del California sulla gamma dell’ammiraglia Crafter. Il 2020 è l’anno del nuovo Caddy California, che debutta nel segmento dei camper compatti. D’ora in poi saranno quindi disponibili tre modelli del California (Caddy California, California 6.1 e Grand California): una vera e propria famiglia di camper adatta a ogni budget, ogni viaggio e ogni avventura. Caddy California si basa sulla nuova generazione, la quinta, del popolare Caddy. Si tratta quindi del primo camper che sfrutta i vantaggi in termini di design della piattaforma modulare trasversale (MQB): tecnologie di ultima generazione e maggiore spaziosità. Lungo 4.501 mm, Caddy California viene introdotto sul mercato in questo periodo a ridosso della fine dell’anno. Una versione con un interasse più lungo verrà lanciata nel 2021 (lunghezza: 4.853 mm). La parte posteriore del veicolo colpisce per gli accessori, studiati in modo intelligente fin nel più piccolo particolare. Tra questi ricordiamo il nuovo letto pieghevole, dotato di molle a tazza e un materasso di alta qualità. Assicura lo stesso livello di
quando il portellone è aperto; quest’ultimo offre così protezione in caso di pioggia. La cucina viene utilizzata, perciò, stando dietro al veicolo, con la possibilità di stare comodamente in piedi in posizione eretta. La nuova mini cucina è formata da due parti estraibili. Integrato nella parte superiore troviamo un fornello a gas a fuoco singolo, che comprende una protezione dal vento e una comoda mensola. La parte estraibile inferiore include un cassetto portaposate e ulteriore spazio per sistemare gli utensili da cucina e le provviste. Un box chiuso in modo sicuro (con una valvola sul fondo) per la bombola del gas (peso di riempimento circa 1,85 kg) è integrato nella parte posteriore della cucina. Grazie alla mini cucina,
Un’altra novità è rappresentata dal nuovo sistema di tenda modulare che rientra negli accessori Volkswagen e sarà introdotta sul mercato in un secondo momento. Essendo autoportante, il sistema può essere utilizzato anche separatamente, senza il Caddy. Se lo si desidera, la tenda può essere ampliata aggiungendo una cabina per dormire. Le dimensioni della zona giorno aumentano così in modo da creare spazio a sufficienza in campeggio per una famiglia e tutta l’attrezzatura. In questo caso, due persone dormono nel Caddy California e due nella nuova tenda. Grazie ai “telai gonfiabili”, montare la tenda è facile e pratico. Le ampie finestre, che possono essere aperte completamente, garantiscono un’elevata luminosità tutto il giorno. Grazie alla piattaforma modulare trasversale (MQB), nuove tecnologie fanno il loro debutto in questa linea di modelli. Per esempio, il nuovo “Digital Cockpit” (strumenti a richiesta completamente digitali), la radio e i sistemi di infotainment con display fino a 10 pollici creano interfacce interattive per il conducente e il passeggero anteriore. La fusione del “Digital Cockpit” e del sistema di navigazione Discover Pro da 10 pollici dà vita a un nuovo scenario digitale di indicatori e comandi: “l’Innovision Cockpit”. Grazie alla On line Connectivity Unit (OCU) con eSIM integrata, i sistemi di infotainment possono accedere ai servizi e alle funzioni online di “Volkswagen We”. La nuova app gratuita “Ca lifornia on Tour” si inserisce perfettamente nel mondo dei servizi digitali del Caddy California. L’applicazione, sviluppata per gli smartphone Apple e Android, fornisce una serie di informazioni relative, per esempio, a campeggi e piazzole, strutture, stazioni per il rifornimento di acqua e il conferimento di rifiuti, tutti i tipi di attività ricreative (come noleggio di biciclette e simili), oltre a tutte le funzioni del Caddy California. L’app può essere utilizzata con tutti i camper di Volkswagen Veicoli Commerciali. Le nuove tecnologie a bordo del Caddy California comprendono sistemi di assistenza alla guida all’avanguardia come il Travel Assist, un dispositivo per la guida parzialmente autonoma nell’intero range di velocità. Altrettanto innovativo è il sistema Trailer Assist per le manovre parzialmente autonome (e quindi all’insegna della massima semplicità) in presenza di un rimorchio. Per il Caddy California saranno disponibili in tutto 19 sistemi di assistenza alla guida diversi. I nuovi motori turbodiesel (TDI) sono particolarmente sostenibili. Al lancio, saranno disponibili con due potenze: 55 kW/75 cv e 90 kW/122 cv. Proprio come il Caddy Beach, anche il Caddy California sarà disponibile con trazione integrale 4Motion in alternativa a quella anteriore di serie.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
LOCAUTO GROUP / ACCESSO GRATUITO AL NUOVO SERVIZIO CON IL PORTALE MYLOCAUTO
Il noleggio evolve con Smart Check-in “
SUL PORTALE MYLOCAUTO È POSSIBILE EFFETTUARE LO
SMART CHECK-IN, NUOVO SERVIZIO CHE PERMETTE A TUTTI GLI UTENTI DI RENDERE LA PROPRIA ESPERIENZA DI NOLEGGIO PIÙ VELOCE E DIGITALE CONSENTENDO DI RIDURRE
FABIO BASILICO
AL MINIMO I PUNTI DI
MILANO
CONTATTO CON ALTRE
Il pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità, l’ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà”. La celebre frase di Winston Churchill riassume alla perfezione la visione di Locauto Group nell’attualità del particolare difficile momento storico che stiamo vivendo. L’azienda 100 per cento italiana con oltre 40 anni di esperienza nel settore del noleggio a breve, medio e lungo termine di auto e veicoli commerciali, lancia sul mercato lo Smart CheckIn, un’esperienza di noleggio comoda e facilmente accessibile che permette di ridurre al minimo i tempi di attesa ritirando il veicolo direttamente in parcheggio nella massima sicurezza, anche dal punto di vista del distanziamento sociale richiesto in tempi di Coronavirus. La presentazione del nuovo servizio si è tenuta nel cuore della vecchia Milano, all’interno dei locali dello storico ristorante “da Berti”, alla presenza del team Locauto, tra cui il Vicepresidente Raffaella Tavazza e il Direttore Business Unit Van Francesca Saponaro. Da oggi, dunque, sul portale MyLocauto consultabile attraverso il sito locautorent.com, è possibile effettuare lo Smart Check-in, nuovo servizio che permette a tutti gli utenti di rendere la propria esperienza di noleggio più veloce e digitale consentendo di ridurre al minimo i punti di contatto con altre persone. In pratica, non occorre più passare dal desk per sbrigare le formalità burocratiche e ci si reca direttamente al parcheggio dove l’unico contatto del cliente sarà l’operatore che presiede alla consegna del veicolo. “Per poter utilizzare lo Smart Check-in - ha spiegato Raffaella Ta-
PERSONE, NEL PIENO RISPETTO DELLE REGOLE DI DISTANZIAMENTO. “IL
SMART CHECKIN - HA DETTO RAFFAELLA TAVAZZA, VICEPRESIDENTE LOCAUTO GROUP -
SERVIZIO DI
RAPPRESENTA UNA SVOLTA NEL MONDO DEL NOLEGGIO AUTO, PONENDO LOCAUTO COME PRIMO CAR RENTAL ITALIANO A OFFRIRE UN SERVIZIO DIRETTO AL PARCHEGGIO SENZA RICHIEDERE L’ISCRIZIONE A UN LOYALTY PROGRAM, UN SERVIZIO QUINDI DAVVERO ALLA PORTATA DI TUTTI I NOSTRI CLIENTI, SIA DIRETTI vazza - l’utente deve prima effettuare la registrazione al portale MyLocauto in maniera semplice, veloce e gratuita. Questa registrazione permette di collegare rapidamente le proprie prenotazioni (anche quelle già effettuate) al proprio profilo personale. Tramite lo Smart Check-in è poi possibile associare alla propria prenotazione una carta di credito in ambiente sicuro BNL: è utile ricordare che Locauto, nello scorso mese di Giugno, ha già eliminato il deposito cauzionale sui propri clienti diretti. Una volta terminata la procedura di Smart Check-in, il giorno del
ritiro il cliente potrà recarsi direttamente in parcheggio senza più bisogno di recarsi al banco di noleggio, firmare la lettera di noleggio digitale su un tablet, ritirare le chiavi e partire”. Sarà poi presto disponibile anche l’opzione di pagamento “OneClick”, che permetterà all’utente di salvare il metodo di pagamento preferito all’interno del portale e di velocizzare ancora di più le operazioni di prenotazione e di Smart Check-In. “Il servizio di Smart Check-in ha detto ancora Raffaella Tavazza rappresenta una svolta nel mondo
Raffaella Tavazza, Vicepresidente Locauto Group
del noleggio auto, ponendo Locauto come primo car rental italiano a offrire un servizio diretto al parcheggio senza richiedere l’iscrizione a un loyalty program, un servizio quindi davvero alla portata di tutti i nostri clienti, sia diretti che di terze parti. Associando alla prenotazione uno strumento di pagamento i tempi di attesa vengono ridotti al minimo, consentendo così al cliente di potersi recare, durante gli orari di apertura della location, direttamente in parcheggio per il ritiro della macchina. Qualora ci fosse la necessità di ritiro fuori orario il cliente può sempre op-
CHE DI TERZE PARTI”.
tare per Locauto Elefast, il noleggio full self-service attivo 24 ore su 24 nei principali aeroporti italiani”. “Grazie a questa innovazione ha precisato la dottoressa Tavazza Locauto tende una mano anche al tema della sostenibilità ambientale. Il portale MyLocauto, infatti, è completamente paper-free, con tutte le comunicazioni, il contratto e i relativi termini e condizioni dei servizi che vengono condivisi con il cliente in formato digitale, compresa la firma per il ritiro e la riconsegna dell’autovettura, che avvengono tramite tablet”.
Francesca Saponaro, Direttore Business Unit Van Locauto Group
“RISPONDIAMO ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI ANCHE “FORTE CRESCITA GRAZIE A STANDARD ELEVATI IN QUESTO PARTICOLARE MOMENTO STORICO” E A UN TEAM MOTIVATO E CON OBIETTIVI CHIARI” C A ome molte aziende italiane, durante il periodo di lockdown anche Locauto ha dovuto fare i conti con problematiche legate all’impossibilità di spostamento sul territorio e, conseguentemente, si è trovata a dover prendere delle decisioni che avrebbero sicuramente impattato i mesi futuri. l’azienda non si è mai fermata e ha garantito la piena operatività delle proprie location per venire incontro alle esigenze dei clienti che avevano comunque necessità di muoversi. Non solo. “La nostra scelta - ha spiegato Raffaella Tavazza, Vicepresidente Locauto Group - è stata quella di investire nello sviluppo di nuove iniziative legate al business, con un occhio proiettato all’immediato futuro. Da qui l’idea, sin dalle prime settimane di smart working, di creare un gruppo di lavoro che riunisse, in un unico team virtuale, le diverse professionalità di Locauto, con uno scopo: immaginare il futuro del rent-a-car attraverso un modo
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di noleggiare che fosse più moderno”. Il team virtuale ha avuto del prezioso materiale su cui lavorare, le indicazioni fornite dai clienti su quelle che erano le loro esigenze. “I clienti - ha dichiarato Tavazza - hanno indicato chiaramente di preferire l’utilizzo di un veicolo proprio piuttosto che un mezzo pubblico al fine di contenere i rischi del contagio e hanno richiesto un livello elevato di igienizzazione dei mezzi a noleggio. Abbiamo tenuto conto di queste indicazioni e anche di altre: date le difficoltà economiche scaturite dal lockdown, abbiamo abolito il tradizionale de-
posito cauzionale legato al noleggio; altre due indicazioni hanno direttamente ispirato il nuovo prodotto Smart Check-in: la necessità di garantire il distanziamento sociale e la rinnovata fiducia in Locauto e nella garanzia di prossimità al cliente assicurata da tutto il personale”. Vicinanza al cliente che per Locauto si traduce anche nella capillarità della presenza territoriale. Attualmente, Locauto Group dispone di oltre 60 filiali nei principali aeroporti, stazioni ferroviarie e centri cittadini. Tutte trattano anche i veicoli commerciali, a eccezione dei punti di noleggio all’interno dei grandi aeroporti, dove il target di clientela di riferimento è quella delle auto. “Siamo in piena espansione territoriale - ha confermato la dottoressa Tavazza - in luglio abbiamo inaugurato la struttura di La Spezia, in agosto quella di Lecce; a breve apriremo a Salerno e Civitavecchia. Una decina di inaugurazioni è programmata per i prossimi mesi”.
capo della Business Unit Van di Locauto Group, istituita nel 2018, Francesca Saponaro non nasconde la soddisfazione per l’andamento costantemente in crescita delle attività di noleggio legate ai veicoli commerciali. “Al contrario del mondo auto che ha subito un brusco rallentamento del noleggio a seguito del lockdown - ha detto Francesca Saponaro - il settore van è sempre stato in movimento e Locauto è sempre stata a fianco dei clienti, in particolare di quelli impegnati nel trasporto di beni di prima necessità. Finito il lockdown, accanto a una prima ripresa del settore auto si è verificata una vera e propria esplosione dei furgoni che hanno registrato crescite importanti. Nel secondo trimestre parliamo di +30 per cento, nel terzo trimestre di +40 per cento. Siamo ottimisti che questi trend di crescita possa continuare”. La BU Van di Locauto non ha mai
cessato di crescere: “siamo soddisfarti - ha aggiunto Saponaro - Il ritmo di crescita è stato del 35 per cento nel 2020 rispetto al 2019. Nel primo anno il nostro peso all’interno del mercato Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, ndr) era del 6 per cento, l’anno successivo il doppio. La nostra strategia si basa sul garantire sempre standard elevati di qualità su veicolo e servizio. I clienti van vogliono sempre il contatto diretto con le persone, la risoluzione veloce dei problemi e la co-
stante rassicurazione”. Oggi Locauto dispone di una flotta di 1.700 veicoli sempre all’avanguardia, visto che la presenza media in flotta non supera i 20 mesi. Il 70 per cento dei mezzi sono furgoni di serie, anche super lunghi, e il 30 per cento allestiti. “Trattiamo il prodotto allestito finito - ha aggiunto la dottoressa Saponaro E per l’allestimento ci affidiamo solo a partner qualificati e certificati. Nella nostra flotta ci sono anche soluzioni per il trasporto frigorifero e configurazioni con gru e sponde idrauliche”. Francesca Saponaro e il suo team hanno le idee chiare sulla strada da percorrere: “La nostra strategia - ha concluso la manager - prevede di ampliare la specializzazione con la diversità delle soluzioni disponibili in flotta e di continuare sempre più a garantire un prodotto tariffario che soddisfi le esigenze di ogni singolo cliente”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI ITALIA VAN / IL NOLEGGIO DEI FURGONI FA UN GRANDE SALTO DI QUALITA
Nuova stimolante sfida del manager Luca Maggiore LA NUOVA SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE E MEDIO TERMINE NATA ESPRESSAMENTE PER UN SERVIZIO ASSOLUTAMENTE INNOVATIVO CON I VEICOLI COMMERCIALI DESTINATI ALLA DISTRIBUZIONE URBANA DELLE MERCI E ALLE ATTIVITÀ ARTIGIANALI. “VOGLIAMO SORPRENDERE E SODDISFARE I NOSTRI CLIENTI PREVEDENDO LA CONSEGNA ED IL RITIRO DEL
I
FURGONE A DOMICILIO 7/7 24H - AFFERMA LUCA MAGGIORE, FONDATORE DI MAGIS RENT - VENENDO INCONTRO AL MEGLIO A QUALUNQUE LORO ESIGENZA DI LAVORO”.
CRISTINA ALTIERI ROMA
comfort, in completa sicurezza e in assoluta funzionalità. Questa superiore qualità del servizio poggia su numerosi elementi, come consegna e ripresa del furgone dove il cliente desidera e 7 giorni su 7 per 24 ore, la possibilità di poter usufruire dell’aiuto di un facchino durante il periodo del noleggio, la disponibi-
lità di una flotta di furgoni ben as s or tita e s empr e giovane, l’equipaggiamento di tutti i veicoli con pneumatici termici All Season durante il periodo invernale. Italia Van, in definitiva, vuole offrire le migliori garanzie di servizio ai suoi clienti, qualunque sia il tipo della loro attività”.
Luca Maggiore, fondatore di Magis Rent e dei brand Italia Van e StylishRent.
l mondo del noleggio si è arricchito di una nuova importante realtà, che ha tutti i connotati per potersi imporre sul mercato già a partire dal 2021, pr imo vero anno all’ ins egna della completa operatività. La nuova so cietà di noleggio porta il nome “Italia Van”, il che fa intuire immediatamente che la nuova compagnia è nata e spressamente per il noleggio a breve e medio termine di veicoli commerciali con una formula decisamente moderna e innovativa. Promotore di questa nuova realtà è un personaggio che la sa molto lunga in fatto di noleggio, con un nome che è assoluta garanzia sotto il profilo dell’esperienza, della competenza e della passione per questo tipo di attività. Ci riferiamo a Luca Maggiore, che dopo aver ceduto nel 2015 il Gruppo Maggiore, fondato proprio dalla sua famiglia nel lontano 1947, ha deciso, una volta tr as cors o il per iodo di
patto di non concorrenza, di creare una nuova compagnia di noleggio auto, StylishRent, con l’obiettivo di far vivere al cliente, una vera e propria “premium experience”. “Voglio ricordare - sottolinea Luca Maggiore - che la proprietà di StylishRent è di Magis Rent, azienda che ho fondato nel 2018 e che mi sta dando molte soddisfazioni. Ora da una costola di StylishRent, brand specializzato nel noleggio a breve termine di veicoli premium, nasce Italia Van, ispirata dagli stessi principi innovativi e di assoluta modernità anche se rivolta ad un altro tipo di clientela, quella professionale e sotto un certo aspetto ancora più esigente. Sappiamo bene, soprattutto in considera-
zione dell’evoluzione della distribuzione e consegna delle merci in ambito ur bano, ma anche dell’attività artigianali e dei servizi che richiedono l’uso di un furgone specifico che spesso deve essere anche un bel biglietto da visita. Ebbene, Italia Van vuole offrire ai suoi clienti una vera rivoluzione in fatto di noleggio a breve e medio termine in questo sempre più importante settore di attività”. “La nostra mission - prosegue Luca Maggiore - sta nell’essere la compagnia di noleggio di riferimento nella fornitura di servizi di noleggio furgoni personalizzati e innovativi. Alta affidabilità, così come un servizio di alta qualità per trasformare ogni esigenza di noleggio nel massimo
Qualità e affidabilità di Citroën e Peugeot nelle mani dei clienti
LA FLOTTA DI ITALIA VAN ALL’INSEGNA DI PSA A l momento la flotta di veicoli che Italia Van mette a disposizione della clientela poggia su modelli Citroën e Peugeot di grande affidabilità e immagine. Si tratta del Citroën Jumper 35 L3H2 2.2 Blue Hdi 140 cv S&S Euro 6, del Citroën Jumper Box in lega leggera con pedana sollevatrice 35 Heavy L4 2.2 Blue HDI 140cv S&S Euro 6, del Citroën Jumpy 2.0 Blue HDI 120cv S&S Euro 6 M Club e
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del Peugeot Boxer 330 L2H2 2.2 Blue HDI 140cv S&S Euro 6. Il Citroën Jumper propone un design decisamente moderno e funzionale, con un comfort di riferimento. Il frontale esprime dinamismo e robustezza, il posto di guida è ottimale, con un’architettura e un’ergonomia che facilitano l’uso e in particolare le operazioni quotidiane di carico, grazie al rapporto dimensioni esterne/volume interno ai
massimi livelli di efficienza. Le sue caratteristiche: posti 3, portata 1.400 kg, volume 13 metri cubi, dimensioni esterne (altezza 252 cm, larghezza 205 cm, lunghezza 599 cm), dimensioni interne (altezza 193 cm, larghezza 187 cm, lunghezza 370 cm). Il Citroën Jumper Box Lega Leggera con pedana sollevatrice è un veicolo estremamente versatile, sinonimo di affidabilità e robustezza. In quest’ultima ver-
sione ha avuto diverse migliorie, in particolare all’interno dell’abitacolo, la cabina è stata resa ancora più silenziosa e il livello di rumorosità interna è stato ridotto al minimo creando un’ambiente realmente professionale e confortevole. Caratteristiche: posti 3, portata 930 kg, volume 20 metri cubi, dimensioni esterne (altezza 321 cm, larghezza 220 cm, lunghezza 670 cm), dimensioni interne (altezza 210 cm, larghezza
211 cm, lunghezza 420 cm). Il Citroën Jumpy è un veicolo commerciale compatto, con una posizione di guida non lontana da quella automobilistica e con sospensioni posteriori pneumatiche. Dal punto di vista della capacità di carico, il Citroën Jumpy ha 251 cm di lunghezza utile e 162 cm di altezza utile; per le operazioni di carico e scarico è dotato di una grande porta laterale scorrevole, oltre che di portelloni posteriori. Caratteristiche: posti 3, portata 1.052 kg, volume 5 metri cubi, dimensioni esterne (altezza 190 cm, larghezza 192 cm, lunghezza 496 cm), dimensioni interne (altezza139
cm, larghezza162 cm, lunghezza 251 cm). Peugeot Boxer va guidato per percepire immediatamente il senso di forza e robustezza. Il veicolo guadagna in eleganza e qualità grazie ai suoi nuovi interni funzionali e confortevoli. Equipaggiamenti, materiali e motori sono stati selezionati con elevati standard e rigore per ridurre al minimo i consumi. Caratteristiche: posti 3, portata 1.300 kg, volume 10 metri cubi, dimensioni esterne (altezza 252 cm, larghezza 205 cm lunghezza 541 cm), dimensioni interne (altezza193 cm, larghezza187 cm, lunghezza 312 cm).
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI Geotab e Mercedes-Benz Connectivity Services si uniscono per aiutare i fleet manager
GESTIONE OTTIMIZZATA GRAZIE ALLA TELEMATICA INTEGRATA L a telematica è sempre più necessaria per l’ottimizzazione della gestione della flotta. Geotab, leader globale in ambito IoT, veicoli connessi ed elettrici, ha annunciato la disponibilità della sua soluzione integrata con Mercedes-Benz Connectivity Services. La nuova soluzione di telematica sviluppata insieme alla Casa tedesca può già essere ordinata per le auto e i
furgoni della Stella in 20 Paesi europei, tra cui Italia. Questo prodotto combinato consente ai clienti Geotab e Mercedes-Benz di sfruttare la piattaforma Geotab senza la necessità di installare dispositivi aggiuntivi o soluzioni aftermarket, offrendo ai fleet manager i vantaggi derivanti dalla possibilità di dotare le flotte dei servizi telematici più recenti e avanzati. Progettata per favorire deci-
sioni più veloci e accurate, que sta soluzione integrata tra smette i principali dati e indicatori della flotta dai veicoli Mercedes-Benz alla piattaforma aperta ed espandibile MyGeotab. Inoltre, è in grado di fornire una ricca gamma di dati da Mercedes-Benz, inclusi avvisi specifici che possono contribuire a mantenere i veicoli attivi e a generare risparmi e ricavi. La soluzione integrata
Geotab e Mercedes-Benz Connectivity Services offre ai fleet manager una visione unificata sull’intera flotta, per aiutarli ad analizzare meglio i dati e a sfruttarli per ridurre i costi, incrementare produttività ed efficienza, migliorare sicurezza e sostenibilità e consolidare la conformità. La piattaforma offre accesso agli strumenti MyGeotab quali report, storico dei viaggi, tracciamento GPS, consu-
mo di carburante, informazioni sullo stato del motore e molto altro. Inoltre, i fleet manager avranno la possibilità di accedere al Marketplace di Geotab, un portfolio di applicazioni hardware e software che consente di personalizzare ulteriormente la propria soluzione di gestione della flotta. Come fornitore multibrand di servizi di connettività e di dati, Mercedes-Benz
Connectivity Services GmbH guida la digitalizzazione nel settore automotive, offrendo soluzioni innovative basate sui dati. I clienti commerciali possono acquistare servizi specifici per i veicoli per ottimizzare le flotte o per progettare nuovi prodotti e modelli di business. Mercedes-Benz Connectivity Services GmbH è una controllata del Gruppo Mercedes-Benz AG.
MERCEDES-BENZ VANS / GLI HIGHLIGHT 2020 CHE HANNO INCISO NEL COMPARTO
Destino da protagonisti TRA I PUNTI SALIENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO QUEST’ANNO L’OFFERTA DI PRODOTTO DELLA STELLA FIGURANO L’ANTEPRIMA DIGITALE DEL NUOVO VITO E DELL’EVITO TOURER, L’INIZIO DELLE VENDITE DELLA MONOVOLUME PREMIUM ZERO EMISSION EQV E DELL’ESPRINTER, CUI SI AGGIUNGE
I
L’ANNUNCIO DELLA NUOVA CLASSE T. INOLTRE, NEL
2020 MERCEDES-BENZ VANS CELEBRA I VENTICINQUE ANNI DELLO SPRINTER E DEL VITO.
PIETRO VINCI
dard di riferimento nel segmento. L’attuale generazione offre un’ampia e completa connessione a internet: i servizi Mercedes PRO connect e il sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience) gettano le basi per proiettarsi nel futuro. Il restyling della monovolume Classe V è stato presentato per la prima volta nel 2019: nuovi dettagli di design sia per gli interni che per gli esterni, gamma ampliata di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, il dinamico ed efficiente motore diesel a quattro cilindri OM 654 e il nuovo cambio automatico 9GTronic. Nel 2020, l’introduzione dell’apprezzato sistema di infotainment MBUX assicura un comfort ancora più elevato per chi occupa il posto di guida. Da questo autunno, inoltre, Classe V è disponibile per la prima volta anche con Airmatic. Da quest’anno anche il Marco Polo e il Marco Polo Horizon sono dotati dell’MBUX. Inoltre, analogamente allo Sprinter con allestimento camper, Marco Polo dispone del modulo di interfaccia MBAC per regalare un’esperienza di campeggio ancora più coinvolgente. Nel 2020, MercedesBenz ha presentato anche il restyling del Marco Polo Activity, il modello d’accesso della famiglia Marco Polo. Tra le sue novità figurano il motore diesel a quattro cilindri OM 654 con nuova motorizzazione top di gamma. Entro il 2039, sui mercati principali Mercedes-Benz Vans offrirà
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Mercedes-Benz Vans prosegue sulla strada dell’innovazione con una gamma di assoluta avanguardia, tra cui spiccano le nuove proposte elettriche.
STOCCARDA
n procinto di archiviare un 2020 che, causa Covid-19, ha visto l’impossibilità di organizzare adeguate presentazioni di prodotti in occasione di saloni internazionali, come l’annullato IAA di Hannover, la piattaforma più importante a livello mondiale nel settore dei trasporti, della logistica e della mobilità, Mercedes-Benz Vans ha deciso comunque di passare in rassegna i numerosi highlight di prodotto che hanno caratterizzato l’anno ormai in fase di chiusura. Tra i punti salienti figurano l’anteprima digitale del nuovo Vito e dell’eVito Tourer, l’inizio delle vendite della EQV e dell’eSprinter, cui si aggiunge l’annuncio della nuova Classe T dedicata specificamente alle famiglie e ai clienti che amano svolgere attività ricreative nel tempo libero. Inoltre, nel 2020 Mercedes-Benz Vans celebra i 25 anni dello Sprinter e del Vito. A luglio Mercedes-Benz Vans ha annunciato il nuovo Classe T, veicolo che racchiude il Dna della Casa di Stoccarda, in particolare per quanto riguarda design, valenza, sicurezza e connettività. Mercedes-Benz Vans è presente dal 2012 nel segmento degli small van con il Citan. Nell’agosto 2019 la Casa tedesca aveva annunciato il lancio del suo successore, compresa una variante esclusivamente elettrica. Con il restyling 2020, il motore diesel quattro cilindri OM 654 è disponibile per tutte le varianti del Vito a trazione posteriore. I nuovi motori possono essere abbinati al cambio automatico 9G-Tronic e a un cambio automatico con convertitore di coppia particolarmente comodo ed efficiente. Un altro highlight tecnico è rappresentato dalle sospensioni pneumatiche Airmatic, grazie alle quali lo smorzamento avviene separatamente su ogni singola ruota, garantendo il massimo comfort di marcia indipendentemente dalla situazione di guida e dalle condizioni del fondo stradale. Vito, il mid-size van della Stella, presentato per la prima volta nell’ottobre 1995 a Madrid, celebra nel 2020 il quarto di secolo dal suo esordio. E venticinque anni fa nasceva anche lo Sprinter, l’ammiraglia della gamma. Grazie alla sua redditività e versatilità ai massimi livelli, dal 1995 il large van della Stella non ha mai smesso di fissare nuovi stan-
nuovi veicoli a zero emissioni di CO2 in tutti i segmenti. Daimler mira a realizzare un trasporto con bilancio di CO2 neutrale entro il 2050. I clienti Mercedes-Benz possono già scegliere tra quattro van elettrici a batteria: eVito furgone (dal 2018), eSprinter (avvio produzione nel dicembre 2019, vendite dalla primavera 2020), eVito Tourer (inizio vendite luglio 2020) ed EQV (inizio vendite maggio 2020).
Mercedes-Benz Vans sta portando avanti sistematicamente il processo di elettrificazione di tutte le serie di veicoli commerciali e anche nel segmento degli small van è prevista la realizzazione di una variante elettrica a batteria. Nell’ambito dell’operatività quotidiana di una flotta, i veicoli vengono valutati in base agli stessi parametri di quelli equipaggiati con motore convenzionale, riuscendo a sod-
disfare le esigenze dei clienti legate all’impiego di tutti i giorni. La EQV è la prima monovolume premium completamente elettrica a vantare un’autonomia fino a 418 km a zero emissioni locali. EQV è integrata nel normale processo produttivo dello stabilimento di Vitoria, in Portogallo, dove vengono realizzati anche Classe V, Vito ed eVito. L’avvio della produzione è avvenuto lo scorso settembre.
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