Il Mondo dei Trasporti - Novembre 2018

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AD-Log / Avviate le operazioni da e verso il porto di Barcellona SIFÀ / Intervista a Sabino Fort, Direttore Commerciale & Marketing Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 274 / NOVEMBRE 2018 - Euro 5,00

IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO

E DIRETTO DA

PAOLO ALTIERI

Le nuove ambizioni del Cavaliere del Lavoro Francesco Maldarizzi

Maldarizzi si espande nel segno di Fraikin MALDARIZZI AUTOMOTIVE GROUP, COLOSSO PUGLIESE DELLA DISTRIBUZIONE AUTO E VEICOLI COMMERCIALI NEL SUD ITALIA E DEGNO RAPPRESENTANTE DELLA MIGLIORE IMPRENDITORIA MERIDIONALE, HA CONCRETIZZATO UN NUOVO BUSINESS CHE SI ANNUNCIA PIENO DI POSITIVE ASPETTATIVE. MERITO DELLA PARTNERSHIP SIGLATA CON FRAIKIN, GRUPPO FRANCESE SPECIALIZZATO NEL NOLEGGIO DI VEICOLI INDUSTRIALI E COMMERCIALI CHE VANTA ORMAI ANCHE IN ITALIA UNA SOLIDA PRESENZA.

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Paolo Altieri a pagina 6

N

Inaugurata in Sardegna la prima stazione di distribuzione dell’LNG per autotrazione

Alla scoperta del nuovo Actros con Stefan Buchner e Maurizio Pompei

ERA ORA: IL METANO SBARCA NELL’ISOLA L’AMMIRAGLIA ARMA PER CRESCERE ella sua vittoriosa corsa alla conquista dei trasportatori italiani, il gas naturale ha compiuto un’altra impresa storica, sbarcando ufficialmente in Sardegna, isola che finora non ha a vuto una grande dimestichezza con il metano. Un evento organizzato a Villacidro (Su), nel Sud dell’isola, ha celebrato l’inaugurazione

della prima stazione di rifornimento dell’isola che, oltre a erogare carburanti tradizionali come benzina e diesel, na sce già con una predisposizione per CNG e LNG (gas naturale compresso e liquefatto) e che dovrebbe essere pienamente operativa anche su que sto fronte a partire dall’inizio del nuovo anno. Alla ce -

rimonia hanno preso parte Giovanni Muscas, titolare della I.S.A. Spa, Mihai Daderlat, Business Director del Mercato Italia Iveco, Marcello Zanella, Amministratore delegato della concessionaria Iveco Acentro, le autorità locali e la stampa, nonché oltre 200 aziende clienti.

Nuovo impianto Ham a Magione

Il CiTe per la distribuzione

Il risparmio secondo Renault

A pagina 14

Scania crede nell’LNG Il MAN con la scintilla Il diesel si riqualifica

Altieri a pagina 20

Servizio a pagina 8

Basilico a pagina 22

Un truck unico e rivoluzionario” è la definizione che Stefan Buchner, Head of Mercedes-Benz Trucks, dà del nuovo Actros, caratterizzato da guida automatizzata, elevata digitalizzazione e collegamento in rete. La vera novità sta nei sistemi di assistenza: oggi l’ammiraglia della Stella se occorre sterza da solo e avvisa l’autista in caso di svolta pericolosa. Per il conducente la guida è molto più facile con la MirrorCam, che ha preso il posto dei “vecchi” specchietti retro-

Ben 70 XF per Codognotto

visori, e basta un touch per accedere a tutto il mondo multimediale Mercedes-Benz. Novità anche nel cambio automatico PowerShift3, con la nuova marcia Economy+. “Con il nuovo Actros - afferma Maurizio Pompei, Head of Mercedes-Benz Trucks Italia - l’obiettivo è continuare a crescere, come già stiamo facendo, sia con la presenza in flotte dimensionate, più attente alle innovazioni tecnologiche, ma anche presso aziende di trasporto di minori dimensioni”.

Successo del Volvo Challenge

Per Daf un vero botto Chi sono i migliori autisti

Servizio a pagina 26

A pagina 3

Campanella a pagina 12

Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali


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MERCEDES-BENZ TRUCKS / ALLA SCOPERTA DEL NUOVO ACTROS

“È un truck unico e rivoluzionario” GUIDA AUTOMATIZZATA, DIGITALIZZAZIONE E COLLEGAMENTO IN RETE LE “CHIAVI DI LETTURA” DEL CAMBIAMENTO DELLA NUOVA AMMIRAGLIA DELLA STELLA. “I SISTEMI DI ASSISTENZA SONO COMBINATI IN MODO DA GARANTIRE MASSIMA EFFICIENZA E UN LIVELLO DI SICUREZZA MAI RAGGIUNTO FINORA OLTRE CHE COMFORT PIÙ ACCENTUATO”, AFFERMA STEFAN BUCHNER, HEAD OF MERCEDES-BENZ TRUCKS.

A

MAX CAMPANELLA STOCCARDA

ttrucktive, Vantastic, Bombustic. Gioca con le parole la Casa di Stoccarda tanto quanto fa sul serio in termini di offensiva, sull’onda di risultati che danno ragione alla strategia avviata da Martin Daum, 58 anni, dal 1° marzo 2017 numero uno di Daimler Trucks & Buses. “La crescita degli ordini nell’ordine del 38 per cen to - afferma Daum - è frutto di tutta la potenza e la tecnologia dei nostri prodotti”. Sull’onda del claim dell’IAA “Driving Tomorrow”, Daimler continua nell’obiettivo di essere pioniere a tutto tondo: sistemi di trazione che salvaguardano ambiente e risorse, sicurezza, guida automatizzata, megatrend quali di gitalizzazione e collegamento in rete oltre a servizi digitali. La conferma arriva dal nuovo Mercedes-Benz Actros, dall’eActros completamente elettrico, dall’Actros NGT con motore a metano e dal Fuso eCanter. “Il nuovo Actros - dichiara Martin Daum - è stata la Stella incontrastata tra i veicoli industriali all’IAA, dove abbiamo celebrato la presentazione della nuova ammiraglia con il modello speciale Edition 1, limitato a 400 esemplari con numerose dotazioni extra che offrono al conducente il massimo di comfort e sicurezza, l’Arocs rinnovato con quasi tutte le innovazioni introdotte a bordo del nuovo Actros e, sul fronte delle motorizzazioni, oltre agli elettrici eActros, che oggi circolano in esercizio in prove su strada in mano ai clienti, ed eCanter, primo veicolo industriale di questo tipo a essere prodotto in serie, abbiamo lanciato Actros NGT con motore a metano”. Puntiamo sull’Actros. Il look resta quello noto della precedente generazione, fatta eccezione per la “firma luminosa” ondulata all’altezza del bordo superiore del gruppo ot tico e alle luci di marcia diurna a led (di serie come le luci abbaglianti e anabbaglianti automatiche, luce di svolta automatica e fendinebbia). Quali sono le principali novità? “In termini di estetica - spiega Stefan Buchner, da gennaio 2013 Head of Mercedes-Benz Trucks - abbiamo mantenuto tutte le caratteristiche che rendono inconfondibile l’Actros. Ci siamo concentrati su efficienza per le aziende, comfort per il conducente e sicurezza per tutti gli u tenti della strada. In che

Stefan Buchner, Head of Mercedes-Benz Trucks.

Martin Daum, numero uno di Daimler Trucks & Buses.

modo? Grazie a guida automatizzata, digitalizzazione e collegamento in rete, nonché a interventi aerodinamici quali le MirrorCam di serie al posto dei retrovisori esterni. A seconda dell’impiego, consumi e emissioni si riducono fino al 5 per cento. Nuovi sistemi di assistenza perfezionati e col legati tra loro aumentano la sicurezza. Il conducente dispone di una postazione di lavoro completamente connessa e dotata di display a colori in una plancia multimediale a comando intuitivo. Tutti questi componenti si integrano tra loro per realizzare un veicolo unico e rivoluzionario”.

viene abbinato il sistema antisbandamento. La novità è rap presentata dal fatto che l’Active Drive Assist non solo rallenta il camion quando sta per avvicinarsi troppo a un veicolo che precede, ma gli consente di accelerare di nuovo fino a raggiungere la velocità impostata, mantenendolo anche all’interno della corsia”. In sostanza, grazie a una telecamera il sistema monitora le strisce della corsia su entrambi i lati della carreggiata e mantiene il truck all’interno della corsia in tutti i range di velocità effettuando

manovre autonome di sterzata. Per questi interventi autonomi di sterzata l’Active Drive Assist utilizza lo sterzo elettroidraulico Servotwin che, all’occorrenza - ad esempio nelle manovre - incrementa la coppia sterzante. “Tutti i sistemi di assistenza - precisa Buchner - lavorano interagendo perfettamente tra loro: ad esempio, l’Active Drive Assist funziona sempre in accordo con i dati del Predictive Powertrain Control. Inoltre, per rilevare i veicoli che precedono e riconoscere le

strisce di demarcazione si avvale della tecnologia più evoluta basata su radar e telecamere”. Radar e telecamere che sono quelle dell’Active Brake Assist 5, evoluzione dell’Active Brake Assist 4, che oggi riconosce i pedoni. “Le sue prestazioni sono uniche. In presenza di pedoni in un intervallo di velocità fino a 50 km/h - aggiunge il manager della Casa di Stoccarda - il sistema reagisce alla presenza di persone che attraversano la strada, che provengono dalla direzione opposta, che camminano sulla stessa corsia o che rimangono immobili ad esempio per lo spavento, ed effettua una frenata d’emergenza. La novità è rappresentata dall’interazione del sistema radar e di telecamere, che ha permesso, tra le altre cose, di migliorare la reazione”. SVOLTA PERICOLOSA AUTISTA AVVISATO

Anche il sistema di assistenza alla svolta, introdotto da Mercedes-Benz Trucks nel 2016 in anteprima mondiale, riconosce persone e oggetti fissi o in movimento, proteggendo gli utenti della strada più indifesi. “In questo caso illustra Buchner - il sistema

tiene sotto controllo il lato passeggero e, nelle svolte a destra, aiuta il conducente a evitare eventuali collisioni con ciclisti, pedoni oppure og getti fissi quali semafori, cartelli stradali o pali della luce”. Se un oggetto fisso o in movimento si trova nella zona di monitoraggio sul lato passeggero, il conducente riceve prima di tutto una segnalazione ottica: a bordo viene visualizzato un triangolo di emergenza sul display della MirrorCam lato passeggero. Se sussiste un pericolo di collisione viene emesso un ulteriore avvertimento ottico e acustico: la spia inizia a lampeggiare ripetutamente in rosso e, dopo due secondi, diventa fissa. Allo stesso tempo, viene emesso un segnale acustico di avvertimento dal lato passeggero. Anche in questo caso cuore del sistema di assistenza sono due sensori radar sul telaio lato passeggero davanti all’assale posteriore del veicolo. sistema progettato per coprire l’intera lunghezza dell’autotreno più due metri in avanti e fino a un metro dietro. Funziona sia per autocarri senza rimorchio sia per au toarticolati e autotreni com pleti fino a 18,75 m di lunghezza.

IL CAMION ORA STERZA DA SOLO

La sicurezza è un tema che sta particolarmente a cuore ad aziende e professionisti. Quali sono le innovazioni principali? “Il nuovo Active Drive Assist - prosegue Buchner offre al conducente la guida parzialmente automatizzata in tutti gli intervalli di velocità, novità assoluta per un truck prodotto in serie. Al sistema di mantenimento della distanza con funzione stop-and-go

La grinta è quella nota dell’Actros, ma all’interno le novità sono tante e a tutto vantaggio di sicurezza ed efficienza.


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MERCEDES-BENZ ITALIA / INTERVISTA AL DIRETTORE TRUCK MAURIZIO POMPEI

“La nuova ammiraglia è l’arma per crescere” NON SOLO DISCESE E SALITE: OGGI ACTROS TIENE CONTO DELLE CURVE DEI PERCORSI EXTRAURBANI. SPARITI GLI SPECCHIETTI RETROVISORI, PER LA PRIMA VOLTA TROVIAMO UN SISTEMA DI TELECAMERE CHE FUNZIONA BASANDOSI COMPLETAMENTE SU DIGITALE E DISPLAY. “CONTINUERÀ A ESSERE IL PREFERITO DALLE GRANDI FLOTTE E FARÀ BRECCIA TRA I TRASPORTATORI DI MINORI DIMENSIONI ATTENTI A EFFICIENZA E TECNOLOGIA”, AFFERMA

P

MAURIZIO POMPEI, HEAD OF MERCEDES-BENZ TRUCKS ITALIA.

MAX CAMPANELLA STOCCARDA

otrà sembrare un paradosso, ma l’elemento che più colpisce nel nuovo Actros è una mancanza: non ci sono più gli specchietti. La telecamera MirrorCam sostituisce i classici spec chi retrovisori esterni, mentre restano i deflettori laterali (che però si presentano in forma concava). Il significato di queste novità per il mercato italiano lo chiediamo a Maurizio Pompei, dal 2014 Head of Mercedes-Benz Trucks Italia. “Tutti gli elementi - spiega Pompei - messi insieme contribuiscono a ridurre la resistenza aerodinamica, così come il design dello spoiler sul tetto. Rispetto a prima il nuovo Actros consuma fino al tre per cento in meno di carburante su autostrade e superstrade. Nel traffico extraurbano il risparmio arriva al cinque per cento potendo contare sull’effetto del Predictive Powertrain Control”. La nuova generazione del Predictive Powertrain Control, oltre a un sistema di localizzazione satellitare, utilizza mappe stradali digitali che contengono dati su topografia, andamento delle curve, struttura geometrica d’incroci e rotatorie nonché sulla segnaletica stradale e i limiti di velocità. “In questo modo -

Maurizio Pompei, Head of Mercedes-Benz Trucks Italia.

precisa Pompei - il sistema ottimizza lo stile di guida non solo in corrispondenza di discese e salite, ma anche su percorsi extraurbani ricchi di curve nei quali finora non era stato possibile impiegare il Tempomat in modo ottimale. Tutto ciò permette di impiegare il truck nel modo più efficiente possibile e di supportare al meglio il conducente”. UN’ALTRA MARCIA

Il Predictive Powertrain Con trol sfrutta anche una nuova modalità di marcia nel

cambio automatico PowerShift3: si tratta di Economy+, progettata per uno stile di guida all’insegna di maggior risparmio di carburante, e si affianca ai tradizionali programmi di marcia Standard, Eco e Power. Altra novità, Predicitve Powertrain Control è disponibile per trasporti di carichi pesanti fino a 120 t, veicoli a trazione integrale e veicoli con Hydraulic Auxiliary Drive o frizione con Turbo Retarder. Ma l’autentica rivoluzione resta l’assenza dei convenzionali specchi retrovisori esterni. “Con la MirrorCam - af-

ferma Maurizio Pompei - è la prima volta che un sistema di telecamere li sostituisce e funziona basandosi completamente su digitale e display”. Le telecamere sono installate a destra e a sinistra sul telaio del tetto e le immagini vengono visualizzate su due display da 15 pollici collocati all’interno sui montanti anteriori della cabina. “La MirrorCam - prosegue Pompei - offre una visibilità su tutti i lati decisamente migliore, il conducente gode anche di una buona visuale obliqua in avanti all’altezza dei montanti anteriori e il suo campo visivo aumenta,

il tutto a vantaggio della sicurezza”. Diverse funzioni di assistenza della MirrorCam supportano chi guida: sulle motrici con semirimorchio, durante la marcia in curva, l’immagine del display interno alla curva si orienta di conseguenza offrendo una visuale dell’intero rimorchio. Una linea aggiuntiva, che può essere impostata individualmente, è in grado di visualizzare, ad e sempio, la fine del rimorchio. Questo permette di semplificare le manovre esatte al centimetro. In più, quando ini zia a far buio, il sistema pas sa in modalità “visione notturna”. LA RETRO È PIÙ FACILE

La MirrorCam è dotata di una speciale visuale di manovra per la retromarcia: la parte superiore del display mostra l’area vicina al veicolo mentre la parte inferiore mostra, con una certa sovrapposizione, la zona più distante dal veicolo; se è stato installato il sistema di assistenza alla svolta, il display della MirrorCam visualizza messaggi di avvertimento nelle si tuazioni di guida critiche. La luminosità dei display può essere regolata manualmente. Analogamente alla regolazione tradizionale degli specchi retrovisori, il campo visivo può essere modificato mediante l’unità di comando sulla porta. Il sistema di telecamere può anche essere riscaldato. “La MirrorCam - afferma Pompei - risulta utile anche durante le soste e quando il conducente riposa: un interruttore sul letto permette di attivare il sistema per due minuti consentendo al conducente di controllare in qualsiasi momento la zona circostante il veicolo mediante i di splay”. BASTA UN TOUCH

All’evoluzione stilistica del Mercedes-Benz Actros viene aggiunta una ricca serie di dotazioni ad alta tecnologia.

Nella cabina del nuovo Actros l’attenzione viene immediatamente catturata dalla nuova plancia multimediale. Cuore di questa interfaccia di nuovo sviluppo tra conducente e veicolo i due display a colori centrali, ciascuno con una diagonale dello schermo di 10 pollici. Al posto del classico quadro strumenti con tachimetro, contagiri e spia di livello carburante è collocato il display principale a colori ad alta risoluzione nel look “schermo piatto”. Grazie a una visualizzazione chiara e

strutturata, fornisce informazioni su tutte le condizioni essenziali relative alla guida e all’esercizio, oltre a mostrare le segnalazioni dell’Active Drive Assist e del Predictive Powertrain Control, e può essere configurato in modo personalizzato. Il secondo schermo, ovvero il display secondario, è realizzato sotto forma di touch screen e permette di gestire comodamente la maggior parte delle funzioni del truck. Funzioni importanti come luce, riscaldamento, climatizzazione o telefonia possono essere selezionate direttamente con un solo tocco mediante tasti di accesso rapido. Inoltre, il conducente può visualizzare in qualsiasi momento le condizioni del veicolo e, ad esempio, controllare la pressione degli pneumatici o il carico sugli assi. A bordo l’accento è posto sui valori intrinseci della Stella: i designer di Stoccarda hanno integrato nel progetto anche i risultati di una ricerca sull’effetto della luce e il nuovo concept d’illuminazione interna (disponibile in tre versioni) garantisce praticamente in ogni situazione una luce ottimale della cabina. Insomma, siamo di fronte a una nuova postazione di lavoro, con livelli di comfort e tecnologie di bordo che risulteranno appetibili anche per i trasportatori italiani. “L’obiettivo - dichiara Maurizio Pompei - è continuare a crescere come stiamo già facendo. Il nuovo Actros con le caratteristiche di miglioramento dell’efficienza, affiancate da un servizio post vendita e assistenza di alta qualità per il quale è noto il marchio Mercedes-Benz, rappresenta per noi uno splendido ed entusiasmante strumento per proseguire il percorso di crescita”. Tradizionalmente Actros è noto in Italia per la sua presenza in flotte medio-grandi: nella nuova veste catturerà l’at tenzione anche delle a ziende di trasporto di minori dimensioni? “L’attenzione alle innovazioni tecnologiche e la propensione al cambiamento - risponde il manager Mercedes-Benz Trucks - sono elementi che si trovano più facilmente in flotte strutturate, molte delle quali sono nostri partner: una collaborazione che si rinsalderà con l’arrivo del nuovo Actros. Stiamo però crescendo anche tra i trasportatori di minori dimensioni, soprattutto quando provano il veicolo e ne apprezzano efficienza e tecnologia”.


Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Portiamo il futuro sulla strada, grazie a numerose innovazioni come MirrorCam, Active Drive Assist, Multimedia Cockpit e Predictive Powertrain Control, che stanno rivoluzionando il trasporto a lungo raggio. www.mercedes-benz-trucks.com


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IL COLOSSO DELLA DISTRIBUZIONE AUTO E VAN

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PAOLO ALTIERI BARI

rancesco Maldarizzi sor ride soddisfatto. Il fon datore e Amministratore delegato di Maldarizzi Automotive Group, colosso pugliese della distribuzione auto e veicoli commerciali nel Sud Italia e degno rappresentante della migliore imprenditoria meridionale, ha concretizzato un nuovo business che si annuncia pieno di positive aspettative. Merito della partnership siglata con Fraikin, gruppo francese specializzato nel noleggio di veicoli industriali e commerciali che vanta ormai anche in Italia una solida presenza. Dunque, non più solo auto e veicoli commerciali: Maldarizzi si apre al mondo dei truck, mettendo a disposizione delle aziende di trasporto tutta la sua esperienza nella vendita e nell’assistenza e il know-how maturato in decenni di attività sul territorio, di conoscenza e rispetto del cliente e ovviamente di passione autentica. “Il nostro punto di forza è proprio nella conoscenza del territorio, visto che operiamo in un’area vasta che comprende Puglia e Basilicata - spiega Francesco Maldarizzi, che incontriamo alla Fiera del Levante in un angolo della vasta

Maldarizzi ora anche area (circa 22mila mq) dove per l’intero periodo della rassegna si è trasferita l’intera organizzazione del gruppo barese per rispondere a tutte le richieste dei clienti, “Conosciamo le realtà imprenditoriali locali e siamo sicuri di poter soddisfare anche le esigenze dei trasportatori, dal momento che anche un autista possiede un’auto ed è probabile che sia già passato da noi, ci conosce e sa come lavoriamo”. Persona di profonda umanità, di grande esperienza, fortemente determinato a rafforzare il business della sua azienda, attento nel valorizzare i suoi collaboratori, Francesco Maldarizzi, che lo scorso anno è stato insignito del prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro - “uno dei quattro finora conferiti nel settore automotive e il primo nel Mezzogiorno”, sottolinea con orgoglio - continua a operare al meglio, come sua abitudine. Al la divisione “Maldarizzi 4Business”, guidata da un manager esperto come Biagio Petrarolo, è assegnato il compito di occuparsi di veicoli da lavoro e del noleggio van e truck. Un team di dodici persone, destinato a crescere nel tempo con l’inserimento di nuove figure specializzate e adeguatamente formate, votaUn’immagine dello spazio espositivo di Maldarizzi Automotive Group alla Fiera del Levante dedicata al nuovo business.

Francesco Maldarizzi, fondatore e Amministratore delegato di Maldarizzi Automotive Group.

te alla missione di venire incontro a tutte le esigenze di mobilità e trasporto dei professionisti, con soluzioni personalizzate. “Mentre nel mondo auto è il cliente che si reca in concessionaria, noi di Maldarizzi 4Business andiamo direttamente a casa dell’azienda cliente e lì discutiamo le soluzioni che meglio si a dat tano al suo business”, precisa Petrarolo. Nel novero del le soluzioni proposte da oggi c’è anche il noleggio di veicoli industriali gestito in collaborazione con Fraikin; attività che si somma al noleggio di auto e van che già facevano parte dell’attività di Maldarizzi Automotive Group, oggi proprietario di un network di ben 10 conces-

sionarie ubicate fra Bari, Trani, Matera, Foggia e Taranto, titolari del mandato per i brand del Gruppo FCA (Fiat e Fiat Professional, Lancia, Jeep, Alfa-Romeo), Mercedes-Benz, V e Vans, AMG, BMW e MINI. Maldarizzi registra un fatturato annuo di 300 milioni di euro, conta quasi 300 dipendenti e agisce trasversalmente su tutti i business, dalla vendita all’assistenza, dal noleggio ai servizi. Annualmente, sono 16mila le auto e i van venduti complessivamente da tutte le realtà del Gruppo. “Sono nato a Bari ma la mia famiglia è originaria di Castellaneta, dove mio nonno Francesco era un imprenditore agricolo - racconta Malda-

rizzi - Nel secondo dopoguerra, la riforma agraria comportò la riduzione dei terreni di famiglia e di conseguenza la decisione da parte di mio padre Nicola, uno dei cinque fratelli Maldarizzi, di tralasciare il settore agricolo per dedicarsi alle attività imprenditoriali, prima nel settore dei concimi e poi in quello petrolifero. Dopo la crisi petrolifera del 1973, mio padre si trovò costretto a un nuovo cambiamento mentre io, che ero all’inizio, mi dedicai da subito ad altro. Conobbi un direttore sviluppo rete della Lancia e insieme aprimmo la concessionaria di Bari. Erano gli anni di auto mitiche come la Lancia Beta e la prima Delta di fine anni Ottanta...”.

Nel frattempo il futuro Cavaliere del Lavoro si laurea in Economia e Commercio e riceve una proposta da Renault. “Passai nel 1981 sotto le insegne della Losanga e ci sono rimasto fino al 2001 - prosegue Francesco Maldarizzi So no stati anni bellissimi e fecondi: Renault è un costruttore che mi ha formato tanto. Non bisogna dimenticare che la Casa francese è entrata nel mercato italiano puntando molto sul post-vendita attraverso una qualità del personale molto elevata e che non ho più riscontrato altrove. Ricordo le prime porte aperte con i responsabili di zona che si mettevano a vendere automobili nei nostri showroom e lo sa pevano fare molto bene.

CLAUDIO GARIBOLDI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI FRAIKIN ITALIA

“ANCHE AL SUD È PRONTO IL DECOLLO DEL NOLEGGIO DEI VEICOLI PESANTI” A Bari Claudio Gariboldi, Amministratore delegato di Fraikin Italia, sa di aver trovato casa. Con un partner capace e appassionato come Francesco Maldarizzi si aprono prospettive interessanti di crescita per Fraikin. Il colosso francese del noleggio truck e van punta tutto sulla professionalità e la qualità del servizio, caratteristiche che il Gruppo Maldarizzi è in grado di rispettare al meglio. “La scelta di un partner come Maldarizzi non è certo casuale - precisa il numero uno di Fraikin Italia - A livello di presenza commerciale sul territorio italiano, come Fraikin Italia abbiamo fatto una scelta chiara: nel Nord e Centro Italia privilegiamo la forza vendita diretta, mentre al Sud scegliamo i migliori partner presenti sul territorio, quelli che danno le più elevate garanzie di buona riuscita del business. Per Puglia e Basilicata Maldarizzi è il partner ideale, visto che ha forti opportunità di sviluppo nel veicolo commerciale e in-

dustriale così come ha già dimostrato nel settore auto. La collaborazione è iniziata da qualche mese ma mi sembra che i primi risultati siano più che promettenti. Da una parte Maldarizzi si preoccuperà di inserire nel team dedicato al noleggio risorse umane formate e fortemente specializzate; noi garantiremo tutto il supporto possibile affinché la partnership raggiunga i risultati sperati”. Del resto, come ha confermato lo stesso Francesco Maldarizzi, il cliente del noleggio è cambiato: al centro delle sue attenzioni non c’è più solo la rata più bassa in assoluto ma la corretta valutazione di una rata in rapporto alla qualità dei servizi che vengono resi. “Anche al Sud il mercato delle flotte è pronto per il noleggio truck”, conferma Gariboldi. Che aggiunge: “La tendenza collegata al noleggio lo inserisce in un contesto sociale in cui la proprietà del mezzo non è più considerata un valore as-

soluto dalle nuove generazioni. Si spiega così il successo di iniziative come il car sharing. In altri paesi europei abbiamo tassi di penetrazione del noleggio di veicoli commerciali e industriali maggiori che da noi, quindi abbiamo valide opportunità di crescita e sviluppo. Vediamo inoltre che il mercato si sta popolando con nuovi player e competitor: lo ritengo una cosa positiva, dal momento che più si parla di noleggio più la tendenza al suo sviluppo verrà accelerata”. Prosegue dunque a ritmi serrati l’avanzata di Fraikin in Italia, un paese dalle forti potenzialità nel settore noleggio. Gli attuali 14 Fraikin Point sono destinati ad aumentare di numero nei prossimi mesi in linea con una massiccia strategia di implementazione delle caratteristiche vincenti delle soluzioni proposte dal brand per i professionisti del trasporto, oggi sempre più alla ricerca di validi ed efficienti strumenti per la gestione ottimale del proprio business.


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MALDARIZZI AUTOMOTIVE GROUP,

DEL SUD ENTRA NEL MONDO DEL NOLEGGIO TRUCK E TRAILER

roccaforte Fraikin

Da sinistra: Biagio Petrarolo, il Cavalier Maldarizzi, Paolo Altieri, Claudio Gariboldi e Diego Pellicioli.

Parlavano con i clienti ed erano preparati. Un’attività che oggi non esiste più perché gli uomini dei costruttori dialogano con noi ma non con il cliente: invece a mio parere il dialogo con il cliente è fondamentale perché, anche se ha piena fiducia nel dealer del marchio di riferimento, ha pia cere a parlare con il costruttore per determinate problematiche”. Intanto, nel 1997, Fiat avvia il processo di cessione delle succursali in Italia: una fase storica che Francesco Maldarizzi vive ancora una volta da attivo protagonista: “Affrontammo allora una lunga trattativa di quasi due anni per la storica succursale di Bari, che aveva motorizzato

generazioni di automobilisti di Puglia, Basilicata e Calabria. Portammo a termine la trattativa e successivamente mi dimisi da Renault per dedicarmi a tempo pieno alla realtà barese. Iniziammo con Fiat e Lancia, a cui poi si sono aggiunti gli altri marchi FCA. Oggi la concessionaria registra vendite per 8.000 unità tra nuovo e usato”. Altra tappa fondamentale nel 2008 quando Francesco Maldarizzi inizia l’avventura con Mercedes-Benz a Matera, a cui segue Bari nel 2011. “Due anni fa si sono aggiunti i vans della Stella, mentre i commerciali Fiat li abbiamo sempre trattati insieme a quelli Renault. Nel 2015 si concretizza il mandato Bmw con sedi pri-

ma a Foggia, poi a Trani e dal luglio scorso anche Bari. Le attuali tre società del Gruppo - una per FCA, una per BMW e una per Mercedes-Benz confluiranno entro fine 2018 in un’unica entità denominata Maldarizzi Automotive Group”. Lo step di questi mesi è appunto l’entrata trionfale nel mondo del veicolo industriale, supportata da un player d’eccezione come Fraikin. “Vogliamo entrare nelle a zien de che hanno già avuto modo di testare la Maldarizzi con le auto - precisa l’Amministratore delegato - Ci stiamo attrezzando al meglio per proporre una soluzione di trasporto come il noleggio, oggi all’avanguardia e con un forte

trend di crescita. La prima fase riguarda l’organizzazione de gli uomini dedicati alla mission, la seconda gli accordi per la parte assistenziale che dovremo gestire con Fraikin. Anche se abbiamo una rete di officine principalmente adibite all’assistenza auto, alcune sono già in grado di operare anche sul veicolo industriale. Altre se ne aggiungeranno strada facendo”. Anche Claudio Gariboldi, Amministratore delegato di Fraikin Italia, sottolinea il momento magico dell’incontro con Maldarizzi: “Mentre nel Centro-Nord Italia operiamo direttamente, nel Sud abbiamo optato per una strategia di partnership con la selezione dei migliori player del

territorio. Quello siglato con Maldarizzi è dunque un matrimonio molto positivo. Del resto, ci inseriamo in una macro tendenza in base alla quale il noleggio si sta rivelando la formula vincente del futuro nel settore trasporti, mentre nell’auto è già consolidato da quasi 25 anni, come anche nel settore van. Nel mondo truck il noleggio è ancora agli albori, quindi ci sono grandi opportunità di sviluppo. Il nostro partner è da sempre legato alla logica del servizio e vanta una grande esperienza nel noleggio auto e veicoli com merciali; si tratta di e sten dere questa expertise al mondo dei veicoli pesanti”. Per il Gruppo Maldarizzi il 2017 si è chiuso con risultati soddisfacenti in termini di fatturato e performance, conto economico e anche immagine. “Per quanto riguarda BMW il primo anno dall’avvio delle attività a Trani ha ovviamente registrato fatturati modesti anche se in crescita tutti i giorni - commenta Francesco Maldarizzi - Per Bari, il primo anno concreto di BMW sarà il 2019 e mi auguro che nel 2020 si riuscirà a portare i brand del Gruppo tedesco oltre i 50 milioni di euro di fatturato, in linea con gli ottimi risultati conseguiti da FCA e Mercedes-Benz. Il 2018 è un anno che ci sta impegnando molto di più per far fronte a un mercato altalenante. Resta il fatto che nei sei anni di difficili congiunture economiche del Paese, ci siamo concentrati sul controllo maniacale della gestione a ziendale, basato sul perfezionamento e l’efficienza assoluta dei processi, rispetto al mero aspetto commerciale. Una scelta che è stata la nostra carta vincente rispetto a tante altre realtà, l’unico modo per rimanere in piedi, e sopravvivere, alla grande crisi”. “Sono abituato a pensare in positivo - conclude Francesco Maldarizzi - e sono convinto che le nostre prospettive sono legate al mercato e all’evoluzione che sta interessando profondamente il settore dell’automobile. Voglio continuare a far crescere le aziende del

COLOSSO PUGLIESE DELLA DISTRIBUZIONE AUTO E VEICOLI COMMERCIALI NEL SUD

ITALIA E DEGNO RAPPRESENTANTE DELLA MIGLIORE IMPRENDITORIA MERIDIONALE, HA CONCRETIZZATO UN NUOVO BUSINESS CHE SI ANNUNCIA PIENO DI POSITIVE ASPETTATIVE.

MERITO DELLA PARTNERSHIP SIGLATA CON

FRAIKIN, GRUPPO FRANCESE

SPECIALIZZATO NEL NOLEGGIO DI VEICOLI INDUSTRIALI E COMMERCIALI CHE VANTA ORMAI ANCHE IN

ITALIA UNA SOLIDA PRESENZA. PER LA NUOVA ATTIVITÀ DI NOLEGGIO DI VAN E TRUCK È STATA CREATA LA DIVISIONE

4BUSINESS AFFIDATA ALLA RESPONSABILITÀ DI BIAGIO PETRAROLO.

Gruppo, dare soddisfazione a questo territorio e ai miei collaboratori. Mi hanno insegnato che il primo pilastro di un’azienda sono le risorse umane. Con una bella squadra vinci le crisi e porti a casa i risultati. Le squadre però non nascono dal nulla, ci vogliono anni e anni per formarle. Un discorso che vale anche per i miei figli, Nicola e Andrea. Il più grande è già presente in azienda e sta facendo il suo percorso formativo mentre il minore si è appena laureato e preferisco che prima di entrare nel Gruppo di famiglia faccia esperienza nel mondo in altri settori, per allargare la mente ed essere pronto ad affrontare tutte le sfide. L’importante è non mollare mai e non fermarsi davanti a un no”.

BIAGIO PETRAROLO, DIRETTORE DELLA DIVISIONE “MALDARIZZI 4BUSINESS”

“MOTIVATI E APPASSIONATI NEL PROPORRE VALIDE SOLUZIONI ALLE AZIENDE” F rancesco Maldarizzi lo ha voluto tra i suoi più stretti collaboratori e il rapporto di fiducia umana e professionale è tale che a Biagio Petrarolo è stato affidato il compito strategico di Direttore della nuova divisione “Maldarizzi 4Business”, totalmente dedicata ai veicoli da lavoro e al noleggio van e truck. Nato ad Andria nel 1969, Biagio Petrarolo è un pugliese che ha girato il mondo. Diplomato analista contabile ha iniziato la sua carriera alla Ribatti veicoli industriali, concessionario Daf di Andria. “Nel 1995 mi sono trasferito a Brescia per lavorare in una concessionaria Renault veicoli industriali - racconta - mentre nel 1998 sono entrato in Varese Carri che all’epoca apparteneva a Iveco e dove ho fatto nuove esperienze come venditore e capo vendita veicoli pesanti. Nel 2005 sono passato in Mercedes-Benz Italia dove mi sono occupato dei truckstore di Bari e Roma mentre nel 2009 sono tornato in Varese Carri e sono rimasto fino al 2014 con incarichi manageriali al vertice. Dopo il 2014 sono in Austria in qualità di

buyer di veicoli usati per il mercato italiano. Nel giugno 2017 inizia la mia attività con Maldarizzi in Puglia”. Petrarolo è a capo di una squadra agguerrita formata da 12 persone, 6 dedicate al noleggio auto, van e truck, 4 alla vendita van e 2 al back office. Le sedi di riferimento per “Maldarizzi 4Business” sono ben 10: una a Foggia, 3 a Trani, 3 a Bari, due a Matera e una a Taranto. “Attualmente consuntiviamo una cinquantina di van venduti al mese per quanto riguarda Fiat Professional, a cui si aggiungono una decina di van Mercedes-Benz, per un totale di 600-700 unità all’anno. Vendiamo mensilmente una sessantina di soluzioni di noleggio lungo termine con auto e veicoli commerciali, per un totale di vendite della divisione “4Business” di un migliaio all’anno. Il noleggio van rappresenta il 10 per cento del business totale di Maldarizzi 4Business, ma i numeri sono destinati a crescere, così come è destinata a prendere piede anche l’attività di noleggio truck. Nel settore auto, il noleggio rappresenta invece già il 20

per cento. I clienti più attenti sono le grandi aziende che mostrano un particolare interesse per il noleggio, sia a lungo termine che anche per il breve termine: un servizio, quest’ultimo, che stiamo implementando nella nostra offerta per andare incontro alla richiesta. Inoltre, cominciano anche ad affacciarsi al mondo del noleggio le medie e piccole flotte”. Con la costituzione della “Maldarizzi 4business” la strategia del Gruppo pugliese per il settore dei veicoli da lavoro ha preso una direzione ben determinata: “Con la nascita della divisione prosegue Petrarolo - abbiamo accorpato le auto con i van trasversalmente proponendoci alle aziende con un messaggio chiaro: Maldarizzi Automotive Group è in grado di soddisfare pienamente qualsiasi esigenza di mobilità, anche con un’ampia offerta di noleggio, dall’auto al van e al truck. Maldarizzi Automotive Group non è solo un concessionario ma un’azienda di servizi e soluzioni di mobilità che proponiamo al cliente direttamente a casa sua”.


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MAN TRUCK & BUS / DEBUTTA IL CITE PER LE CONSEGNE E I LAVORI IN CITTÀ

Il Leone elettrificato

PRESENTATO AL SALONE DI HANNOVER, IL MAN CITE È UN VERO E PROPRIO LEONE ELETTRIFICATO, CHE INTRODUCE NUOVI STANDARD PER LE CONSEGNE DI MERCI IN CITTÀ. IL VEICOLO DA

15 TONNELLATE SI CONTRADDISTINGUE PER IL DESIGN ERGONOMICO CON ACCESSO RIBASSATO E PAVIMENTO PIATTO PER AGEVOLARE L’ACCESSO

NATO IN SOLI 18 MESI, IL

IN CABINA.

MODELLO DI AUTOCARRO ELETTRICO COMPLETAMENTE NUOVO INTRODUCE STANDARD RIVOLUZIONARI IN TERMINI DI ERGONOMIA DELLA POSTAZIONE DI GUIDA, SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ NEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE IN CITTÀ.

L

MICHELE S. ALTIERI MONACO DI BAVIERA

e città si trovano ad affrontare sfide sempre più grandi per quanto riguarda il traffico e la qualità della vita. Entro il 2050 la popolazione urbana aumenterà di circa il 50 per cento in tutto il mondo. Questa crescita implica soprattutto un incremento del traffico di veicoli per le consegne e lo smaltimento rifiuti, quindi del rumore, degli ingorghi e delle emissioni, con un conseguente continuo inasprimento del le leggi e delle

norme. I fornitori di soluzioni di trasporto de vono tenere conto di ciò nei propri processi di lavoro e, allo stesso tempo, sostenere la crescente domanda di trasporti. Come arrivano le merci nei negozi in città nonostante le restrizioni sul rumore e i gas di scarico? In che modo si possono prevenire gli incidenti nel crescente traffico urbano? Che cosa facilita il lavoro quotidiano del conducente, che durante la propria giornata di lavoro deve salire escendere dal veicolo decine di volte? Con CitE, MAN presenta un veicolo per le conse-

gne che fornisce le risposte a queste domande. Già l’accesso dal lato conducente è particolarmente facile e comodo con il gradino basso di 350 mm. Grazie al pavimento piatto del veicolo, l’autista può prima accomodarsi al volante e poi ruotare le gambe. Il pavimento della cabina di guida completamente piatto offre la massima libertà di movimento all’interno del veicolo. Così il conducente può passare al lato del passeggero senza ostacoli. CitE, grazie a una porta d’accesso scorrevole, consente di posteggiare anche in si-

tuazioni di spazio ridotto e di poter scendere e risalire sul veicolo senza problemi. La possibilità di chiudere la seduta del sedile passeggero aumenta ulteriormente lo spazio per il passaggio. Così il conducente può salire e scendere dal veicolo comodamente, senza doversi chinare o appoggiare. Un vantaggio importante quando il giro di consegne prevede svariate soste. Inoltre, per aprire la porta scorrevole è sufficiente pochissimo spazio laterale, quindi è possibile posteggiare anche in parcheggi stretti.

L’ergonomia della cabina del nuovo MAN CitE è apprezzabile anche durante la guida. Dalla postazione di guida, tutti gli indicatori sono posti nel campo visivo diretto del conducente. Il display è completamente digitale per assicurare una visualizzazione ottimale di tutte le informazioni sulla guida. Gli interruttori sono disposti in modo logico in base alla frequenza di utilizzo e sono facili da rag giungere, così come il portabibite e gli scomparti che, posizionati intorno all’autista, offrono spazio per diversi utensili da la-

voro. I vani a disposizione includono anche uno spazio per appoggiare oggetti delicati. Dietro la parete di fondo, l’autista ha a disposizione un ampio spazio per riporre i materiali. Il vano portabicchieri, così come quello per riporre i documenti di consegna, si trova accanto al sedile del conducente. Un altro grande ripiano nel cruscotto si estende al lato pas seggero. I documenti di spedizione trovano anche un posto sicuro direttamente sul cruscotto. Un apposito vano nella portiera consente all’autista di riporre fino a due bot-

TANTE IDEE E SOLUZIONI INNOVATIVE SOTTO E ATTORNO AL RIVOLUZIONARIO VEICOLO

SI PUÒ MARCIARE IN CITTÀ SOLO CON ENERGIA ELETTRICA M AN ha progettato CitE come un veicolo a trazione elettrica per le consegne urbane. L’eliminazione della catena cinematica con motore a combustione sopra l’asse anteriore ha permesso di creare un veicolo a pianale ribassato con pavimento molto basso, offrendo la massima libertà di movimento per il conducente in cabina. La trazione del CitE è assicurata da un motore elettrico della gamma eMobility di MAN, posizionato centralmente. Le batterie agli ioni di litio, alloggiate sotto il telaio del veicolo, garantiscono a CitE un’autonomia di circa 100 chilometri, sufficiente per la quotidiana attività di consegne in città. Il telaio è completamente rivestito, aumentando ulteriormente la sicurezza degli altri utenti della strada e garantendo una migliore protezione delle batterie in caso di incidente. L’obiettivo chiaro per CitE era riuscire a dotare il veicolo di un allestimento standard convenzionale nonostante il suo concetto particolare. In linea di principio CitE è pertanto concepibile con tutti gli allestimenti tipici per le consegne urbane, ma in primo luogo si presta per allestimenti per la distribuzione di merce non deperibile ai piccoli negozi. MAN CitE è inoltre equipaggiato con speciali pneumatici di Continental. Lo studio

degli pneumatici Conti e.MotionPr, aviluppato appositamente in base alla configurazione di CitE, prevede scanalature blu sul battistrada che si inseriscono perfettamente nel design di CitE. In definitiva, MAN CitE come concept non rappresenta soltanto un approccio completamente nuovo con tante idee innovative rispetto al passato. Con la sua nascita, i progettisti hanno percorso strade tutte nuove. All’inizio, i requisiti del progetto sembravano praticamente irrealizzabili: si trattava di far nascere in meno di due anni un autocarro elettrico completamente nuovo, progettato per la distribuzione urbana, un progetto che normalmente dal primo schizzo alla realizzazione del veicolo richiede circa cinque anni. Il team di progettisti ha capito subito che sarebbe stato possibile farlo soltanto sfruttando gli approcci innovativi dell’organizzazione del lavoro. La soluzione è stata trovata nel campo dello sviluppo software con cicli di sviluppo di prodotti relativamente brevi. Un metodo di lavoro agile è quindi la chiave per gestire in modo flessibile progetti complessi, tagliare il più possibile i costi burocratici e costruire regole poco rigide. Su questa base è stato formato un team interfunzionale che ha organizzato il lavoro in modo flessibile e dinamico ricorrendo all’agile metodo Scrum. Le revisioni regolari con tutte le parti coinvolte nel progetto hanno accelerato notevolmente i processi decisionali.


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SICUREZZA A 360 GRADI

TELECAMERE AL POSTO DEI TRADIZIONALI SPECCHIETTI I n un veicolo per le consegne urbane, la sicurezza è sinonimo soprattutto di una visibilitĂ illimitata sul traffico circostante e sugli altri utenti della strada. In particolare è importante tenere il contatto visivo diretto con ciclisti e pedoni per poter valutare correttamente una determinata situazione, per esempio durante le svolte. MAN ha tenuto debitamente conto di tutti questi criteri nella progettazione di CitE. Tutta la cabina è circondata da vetri bassi per offrire al conducente la massima visibilitĂ diretta dell’esterno. Grazie alla posizione bassa della seduta, il conducente può avere un contatto visivo con pedoni o ciclisti all’altezza degli occhi. Per consentire allo stesso tempo di vedere bene i semafori e i cartelli montati in alto, il campo visivo del parabrezza sul lato

tiglie da 1,5 litri ciascuna. Sopra alla postazione di guida è presente un’ulteriore vano portaoggetti. Per consentire all’autista di muoversi agevolmente in cabina anche nelle ore notturne la cabina, come anche i vani portaoggetti, sono ottimamente illuminati. Un supporto universale per tablet e smartphone sul cruscotto consente di integrarli nella postazione di lavoro in modo che i processi logistici orientati al flusso delle merci siano integrati in modo ottimale. Le prese di ricarica USB sono posizionate accanto al supporto, in questo modo si ha la possibilitĂ di avere sempre disponibili le informazioni relative alle consegne. La climatizzazione di CitE è progettata per i particolari requisiti della distribuzione

passeggero è molto alto. Nel traffico urbano non sono importanti solo la visibilitĂ frontale e laterale, ma anche quella tutta intorno: sul CitE 18 il conducente ha a disposizione un sistema di telecamere Bird View a 360°. La vista complessiva di tutte le aree attorno al veicolo viene riprodotta sul grande display centrale del sistema integrato di intrattenimento e navigazione. CosĂŹ durante la marcia lenta o le manovre di parcheggio, l’autista può sempre tenere sotto controllo pedoni e ciclisti, ma anche gli ostacoli come i veicoli parcheggiati. Per prevenire efficacemente gli incidenti dovuti all’angolo morto, CitE è inoltre equipaggiato con un nuovo sistema che sostituisce gli specchietti. Le telecamere poste su entrambi i lati del veicolo forniscono immagini in

tempo reale su due display ben visibili al conducente. Con un solo sguardo il conducente può cosÏ rendersi conto della situazione, mentre altrimenti sarebbero necessari specchietto retrovisore, grandangolare e di accostamento. La tecnologia utilizzata per le telecamere permette di rappresentare lo spazio intorno al veicolo ad alta risoluzione a prescindere dalla luce del giorno, in modo che il conducente abbia una visibilità migliore di notte e in presenza di condizioni di luce variabili. Inoltre, rispetto allo specchietto si riducono le limitazioni dovute, per esempio, ad appannamento, sporcizia o abbagliamento del sole. In questo modo si incrementa ulteriormente la sicurezza, riducendo allo stesso tempo la probabilità di danni da tamponamento e di conseguenza di costi di riparazione.

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urbana. Il conducente sale e scende dal veicolo svariate volte al giorno ed è continuamente in movimento. Le porte sono spesso aperte: in inverno si disperde molto calore, mentre in estate aumenta la necessitĂ di raffreddare l’abitacolo, cosa che per un veicolo elettrico comporta un indesiderato dispendio di energia. Per questo motivo il sistema di climatizzazione di MAN CitE punta su una climatizzazione ridotta della cabina, privilegiando il calore da contatto e la ventilazione attraverso il sedile di guida. In estate la ventilazione fresca previene la sensazione di caldo, mentre in inverno il riscaldamento del sedile offre un calore piacevole. In presenza di un clima rigido, il riscaldamento del volante scalda le mani del conducente.


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MAN IN COLLABORAZIONE CON HHLA LANCIA IL PROGETTO “HAMBURG TRUCKPILOT”

Il camion fa da sé IL TERMINAL PER CONTAINER HHLA ALTENWERDER (CTA) E UN TRATTO DI 70 KM DELL’AUTOSTRADA A7 SARANNO LA BASE PER I TEST, CHE DURERANNO DUE ANNI E MEZZO. L’OBIETTIVO DELLA PARTNERSHIP TRA MAN E HHLA

A

È ANALIZZARE E VERIFICARE GLI ESATTI REQUISITI PER LA LORO

IMPLEMENTAZIONE IN UN CONTESTO REALE CON L’INTEGRAZIONE DI AUTOCARRI AUTONOMI NEL PROCESSO AUTOMATICO DI MOVIMENTAZIONE DI CONTAINER.

FABIO BASILICO AMBURGO

d Amburgo va in scena il camion a guida automatica e autonoma. MAN Truck & Bus e HHLA (Hamburger Hafen und Logistik AG) lanciano il progetto “Hamburg TruckPilot” per testare i camion in modo automatico e autonomo. I due partner effettueranno nei prossimi anni test, in condizione di reale utilizzo. In tal senso, MAN e HHLA hanno firmato un preciso accordo di cooperazione. Il terminal per container HHLA Altenwerder (CTA) e un tratto di 70 km dell’autostrada A7 saranno la base per i test, che dureranno due anni e mezzo. L’obiettivo della part-

nership tra MAN e HHLA è analizzare e verificare gli esatti requisiti per la loro implementazione in un contesto reale con l’integrazione di autocarri autonomi nel processo automatico di movimentazione di container. “Il progetto ‘Hamburg TruckPilot’ rappresenta per MAN un ulteriore importante passo avanti nello sviluppo della guida automatizzata. Insieme a HHLA, punteremo a potenziare la tecnologia per ottenere un sistema efficiente per il cliente”, sottolinea Frederik Zohm, membro del Board of Management per Ricerca e Svi luppo di MAN. La struttura del progetto prevede, inizialmente, l’impiego di due prototipi di camion dotati dei necessari sistemi di automazio-

ne elettronica. Entreranno nell’autostrada A7 al raccordo di Soltau-Ost, completamente automatizzato, e gestiranno autonomamente lo scarico e il carico all’interno del termine container Altenwerder. Il progetto è diviso in tre fasi. Nella fase preparatoria, che è già stata avviata e si prevede venga completata entro la fine del 2018, saranno definite le condizioni del quadro tecnico. La fase di test è prevista tra gennaio 2019 e giugno 2020 e prevede lo sviluppo tecnico del sistema nei campi prova MAN a Monaco in conformità ai requisiti specifici identificati nella fase preparatoria. I test di prova tra luglio e dicembre 2020 ter ranno conto dei risultati delle fasi di preparazione e di

test e le operazioni si svolgeranno in un contesto applicativo pertinente per il cliente. Durante questa fase, un autista passivo “di sicurezza”, appositamente addestrato, sarà sempre presente nel veicolo per monitorare i sistemi di automazione. Se richiesto, interverrà e diventerà driver attivo. In futuro, le funzioni di guida automatizzate forniranno un importante supporto agli autisti durante il proprio lavoro. Per esempio, l’autista potrebbe elaborare i docu-

menti di trasporto durante i viaggi automatizzati in autostrada, oppure semplicemente riposarsi. Nel caso di carico e scarico autonomi, il conducente può lasciare il veicolo e utilizzare il tempo per le pause prescritte dalla legge. Altri potenziali vantaggi includono l’aumento dell’efficienza attraverso la guida automatizzata che può ridurre il consumo di carburante e può anche influenzare positivamente il flusso generale del traffico. Va anche sottolineato che i

MAN IN COLLABORA IN GERMANIA ANCHE CON DB SCHENKER

partner del progetto si aspettano una maggiore sicurezza in tutte le aree. Il progetto “Ham burg TruckPilot” fa parte della partnership strategica tra la città di Amburgo e il Gruppo Volkswagen, per sviluppare un trasporto migliore. L’obiettivo di questa partnership è lavorare insieme per modellare il trasporto urbano del futuro e portare Amburgo a essere riconosciuta come città modello per un trasporto futuristico, sostenibile e integrato.

DB SCHENKER, FORNITORE LEADER DI

Il platooning diventa realtà

SERVIZI LOGISTICI AL MONDO, INSIEME AI PARTNER MAN TRUCK & BUS E HOCHSCHULE FRESENIUS UNIVERSITY OF APPLIED SCIENCES STA UTILIZZANDO, SU STRADA, DUE VEICOLI COLLEGATI IN RETE. UN “PLATOON” DI CAMION È PARTITO DALLA FILIALE

DB SCHENKER DI NEUFAHRN, VICINO A MONACO DI BAVIERA, CON DESTINAZIONE

NORIMBERGA SULL’AUTOSTRADA A9 PER IL PRIMO TEST IN CONDIZIONI DI REALE UTILIZZO. IL GOVERNO FEDERALE TEDESCO STA FINANZIANDO IL

D

GUIDO PRINA MONACO

B Schenker, fornitore leader di servizi logistici al mondo, insieme ai partner MAN Truck & Bus e Hochschule Fresenius University of Applied Sciences sta utilizzando, su strada, due veicoli collegati in rete. In Germania dunque il platooning è diventato per la pri ma volta reale. Alla presenza del Ministro federale dei trasporti e delle infrastrutture digitali Andreas Scheuer, un “platoon” (convoglio) di camion è partito dalla filiale DB Schenker di Neufahrn, vicino a Monaco di Baviera, con destinazione Norimberga sull’autostrada A9

PROGETTO CON CIRCA DUE MILIONI DI EURO. per il primo test in condizioni di reale utilizzo. Con il termine “platooning” si indica un sistema in cui almeno due camion viaggiano su strada in convoglio supportati da sistemi di assistenza alla guida. Tutti i veicoli del “platoon” sono collegati da una serie di sensori che garantiscono la costante comunicazione tra loro. Il primo veicolo imposta velocità e direzione, gli altri seguono. L’esecutivo di Berlino sta finanziando il progetto pilota con circa due milioni di euro. Il Ministro Scheuer ha dichiarato: “Questo è un progetto che segna, per il trasporto su strada, l’inizio di un futuro automatizzato e in rete. Portiamo la tecnolo-

gia di domani sulle strade di oggi, verificando le possibilità di interazione intelligente tra uomo e macchina. Un’importante opportunità per far diventare i processi logistici più sicuri, efficienti e rispettosi dell’ambiente. Inoltre, gli autisti possono diventare moderni specialisti della logistica con i nuovi camion digitali”. I test sono iniziati il 25 giugno lungo un percorso di 145 chilometri. Fino all’inizio dello scorso agosto i veicoli sono stati scarichi, mentre in seguito sono stati impiegati in condizione di normale utilizzo con carichi di componenti meccaniche, bevande o carta. “Questo primo test in Germania stabilirà nuovi standard nel

mondo della logistica e i nostri clienti saranno i primi a trarne vantaggio - ha commentato Alexander Doll, membro del Board DB per Freight Transport and Logistics - Con questo progetto, DB Schenker ha indicato cosa è veramente importante per il futuro delle aziende di tutto il mondo: innovare attraverso nuove partnership”. Utilizzando questa tecnologia, DB Schenker sta espandendo il proprio modello di business digitale. “Oggi noi di DB stiamo ancora una volta portando una nuova tecnologia sulla strada: con questo progetto stiamo dando ulteriore impulso al nostro ruolo di pionieri nel campo della guida autonoma e in rete”, ha sot -

tolineato Sabina Jeschke, membro del Board DB per la Digitalizzazione e la Tecnologia. “Non si tratta solo di utilizzare una tecnologia, ma di integrarla efficacemente nell’intera catena logistica: i risultati del progetto rappresentano un passo importante verso lo sviluppo di soluzioni che garantiranno a MAN un ruolo di primo piano nell’automazione e digitalizzazione dei veicoli”, ha spiegato Joachim Drees, CEO di MAN Truck & Bus AG. Durante i test, la tecnologia platooning sarà ulteriormente ottimizzata, per esempio per quanto riguarda la sicurezza del sistema, il consumo di carburante e un migliore utilizzo delle au -

tostrade. L’obiettivo dei partner del progetto è ottenere un miglioramento dei sistemi di trasporto, delle infrastrutture e di ricevere un positivo riscontro anche dagli autisti. Dal l’inizio della collaborazione nel maggio 2017 alla consegna dei veicoli da parte di MAN nel febbraio di quest’anno, gli autisti hanno partecipato a sessioni di formazione specifiche. Gli effetti psicosociali e neurofisiologici della nuova tecnologia sui conducenti saranno esaminati dalla Hochschule Fresenius con uno studio mirato: ciò consentirà di acquisire importanti informazioni e sviluppare ulteriormente la professionalità degli autisti.



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IL POLACCO PIOTR KRAHEL CONQUISTA IL VOLVO TRUCKS DRIVER CHALLENGE 2018

Sfida tra i migliori

LA COMPETIZIONE, GIUNTA ALLA SESTA EDIZIONE, QUEST’ANNO HA COINVOLTO PIÙ SFIDE CHE MAI. GLI AUTISTI PROFESSIONISTI 12MILA, DI CUI 33 QUALIFICATI PER LA FINALE. IL VINCITORE È STATO PIOTR KRAHEL, DALLA POLONIA. AL SECONDO E TERZO POSTO SI SONO CLASSIFICATI BERT JOHANSSON, SVEZIA, E SIMO LAUKKANEN, FINLANDIA. VOLVO TRUCKS DRIVER CHALLENGE ATTIRA L’ATTENZIONE SULL’IMPORTANTE LAVORO SVOLTO DAGLI AUTISTI ED È UN MODO PER CREARE INTERESSE PRESSO I GIOVANI NEI CONFRONTI DEL MONDO DELL’AUTOTRASPORTO, CHE OFFRE BUONE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA.

IN GARA SONO STATI OLTRE

A

MAX CAMPANELLA GÖTEBORG

ttirare l’attenzione sull’importante lavoro svolto dagli autisti e at trarre i giovani verso il mon do dell’autotrasporto, che offre buone opportunità di car riera. È lo scopo del Volvo Trucks Driver Challenge che quest’anno ha celebrato la sua sesta edizione con il gran finale di Göteborg in settembre. Se è vero che l’industria della logistica e dei trasporti è in costante crescita è anche evidente che il numero di autisti formati è in costante calo. Il Driver Challenge cerca di colmare il gap mettendo in scena una sana competizione che mette in risalto le doti degli autisti e le caratteristiche vincenti del

loro duro lavoro. Il Volvo Trucks Driver Challenge 2018 ha coinvolto più sfide che mai e ha attratto più di 12mila driver professionisti, tra cui sono stati selezionati i 33 qualificati per la finale in Svezia. Il vincitore è stato Piotr Krahel, dalla Polonia. Al secondo e terzo posto si sono classificati Bert Johansson, Svezia, e Simo Lauk kanen, Finlandia. “Volvo Trucks Driver Challenge riunisce tutte le diverse sfide che gli autisti affrontano ogni giorno. Le loro capacità sono spesso il fattore decisivo per la produttività e la redditività dei nostri clienti. Anche i conducenti apportano un contributo importante alla sicurezza stradale. La finale ci ha dato la possibilità di vedere autisti

I tre primi classificati del Volvo Trucks Driver Challenge 2018, istituito nel 2009 e che si tiene ogni due anni con la finale che viene disputata presso il Centro Esperienze Volvo di Göteborg.

incredibilmente abili che svolgono un lavoro impressionante nella ge stione dei loro veicoli “, afferma Maria Bergving, SVP Brand, Marketing e Communication di Volvo Trucks. Quest’anno la valutazione si è concentrata su tre aree: efficienza dei consumi, produttività e sicurezza. “Gli autisti in gara per il titolo hanno ottenuto prestazioni eccellenti in ciascuna area - aggiunge Bergving Hanno dimostrato che è possibile avere uno stile di guida estremamente efficiente dal punto di vista del consumo di carburante, consegnare rapidamente un carico fragile in buone condizioni e, allo stesso tempo, seguire le normative sulla sicurezza stradale alla lettera”. “Per aiutare i nostri clienti a reclutare e mantenere guidatori esperti, da molti anni ci siamo concentrati sulla progettazione dell’ambiente del conducente e sulla guidabilità dei nostri camion spiega Lene Larsen, responsabile del pro getto Volvo Trucks Driver Challenge - I sistemi di supporto dei conducenti, che semplificano la guida dei veicoli in modo sicuro e la formazione degli autisti che co pre tutti gli aspetti relativi al la guida, dalla movimentazione dei veicoli allo stile di gui da a basso consumo, sono al tri esempi di come aiutiamo i conducenti a svolgere un lavoro di prima classe, a crescere e migliorarsi”. Volvo Trucks Driver Challenge si tiene ogni due anni dal 2009. La finale si è svolta presso il Volvo Trucks Experience Center di Göteborg il 13 e 14 settembre. La competizione si è tenuta su due veicoli (FH e FMX) e due circuiti (Efficienza consumi e Produttività) in un’area chiusa. Il vincitore ha ottenuto il punteggio più alto, dato dalla com binazione dalle due prove di guida che misurano gli aspetti di sicurezza, nonché l’efficienza dei consumi e la produttività. “Vincere Volvo Trucks Driver Challenge è un grande risultato per me! - commenta Piotr Krahel - La finale è stata davvero dura e ho incontrato autisti molto esperti. Sono impressionato dal fatto che Volvo Trucks or ganizzi questo evento motivazionale che attira così tanti conducenti da tutto il mondo”.

VOLVO TRUCKS PRESENTA I NUOVI SERVIZI DI MONITORAGGIO PER OTTIMIZZARE L’OPERATIVITÀ

V

MASSIMO CONTROLLO, NESSUN IMPREVISTO

olvo Trucks presenta i nuovi servizi di monitoraggio per ottimizzare l’operatività. I nuovi metodi impiegati dal costruttore svedese consentono infatti di monitorare e analizzare in tempo reale i componenti critici per risolvere potenziali malfunzionamenti prima che interferiscano con l’attività del cliente. Il lancio, avvenuto in Svezia, riguarda un nuovo servizio di gestione degli pneumatici nonché un importante test pilota per il monitoraggio avanzato dei camion in Europa. L’applicazione dell’apprendimento automatico contribuirà inoltre a migliorare ulteriormente la precisione delle previsioni per evitare guasti imprevisti. “Con le nuove tecnologie di monitoraggio e di analisi dei dati dei veicoli in tempo reale, è possibile prevedere i guasti con maggiore precisione e con più anticipo - dichiara Markus Efraimsson, Vice Presidente Uptime di Volvo Trucks - Ci impegniamo costantemente per mantenere operativi i veicoli dei nostri clienti e tutto questo ne è una dimostrazione”. Il nuovo servizio di gestione degli pneumatici ne misura la pressione e la temperatura in tempo reale. I risultati, monitorabili da un’app, aiutano l’autista e il proprietario a rilevare forature lente ed evitare

così possibili esplosioni degli pneumatici con conseguenti fermi imprevisti e costi elevati. Inoltre, assicurando i giusti valori di pressione e temperatura, il nuovo servizio consente di ridurre i consumi e aumentare il chilometraggio percorso con ogni pneumatico. Il sistema di gestione degli pneumatici sarà progressivamente lanciato in tutti i mercati europei. È anche in corso un test pilota per diversi altri componenti, studiato da Volvo Trucks per alcuni clienti selezionati con il Contratto di Servizio Volvo Gold. Monitorando e analizzando in tempo reale i dati di migliaia di camion, è stato possibile evitare un gran numero di potenziali guasti, con conseguente miglioramento dei livelli di operatività e produttività. Lo scopo è prevedere i guasti dei componenti prima che si verifichino, garantendo ai clienti una pianificazione ottimale dell’assistenza. Quando un Volvo Truck Monitoring Center rileva un potenziale problema, viene avvisata l’officina di riferimento Volvo del cliente per consentire un intervento preventivo. La fase successiva prevede la graduale introduzione dell’apprendimento automatico. Si tratta di una forma di intelligenza artificiale che consente di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati inviati dai camion a scopo di ricerca

e sviluppo. Volvo Trucks potrà approfondire sempre più la sua conoscenza relativamente allo stato e alle prestazioni del veicolo (e di centinaia di migliaia di altri camion connessi) nel lavoro quotidiano. Grazie a funzioni avanzate di analisi e modellazione com-

puterizzata, i tecnici di Göteborg puntano a identificare schemi nascosti per prevedere con largo anticipo i guasti e consentire così di eseguire gli interventi di riparazione o assistenza necessari durante una visita pianificata: l’operatività del camion ne risulterà ottimizzata.



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IVECO ACENTRO E GRUPPO I.S.A. PER LA PRIMA STAZIONE DI RIFORNIMENTO DELLA SARDEGNA

L’isola del metano c’è

UN EVENTO ORGANIZZATO A

VILLACIDRO (SU) HA CELEBRATO L’INAUGURAZIONE DELLA PRIMA STAZIONE DI RIFORNIMENTO DELL’ISOLA CHE, OLTRE A EROGARE CARBURANTI TRADIZIONALI COME BENZINA E DIESEL, NASCE GIÀ CON UNA PREDISPOSIZIONE PER

CNG E LNG (GAS NATURALE COMPRESSO E LIQUEFATTO) E CHE DOVREBBE ESSERE PIENAMENTE OPERATIVA ANCHE SU QUESTO FRONTE A PARTIRE DALL’INIZIO DEL NUOVO ANNO.

PROPRIETARIO DELL’IMPIANTO È IL

GRUPPO I.S.A., LEADER DELLA DISTRIBUZIONE

N

PAOLO ALTIERI VILLACIDRO

ella sua vittoriosa corsa alla conquista dei trasportatori italiani, il gas naturale ha compiuto un’altra impresa storica, sbarcando ufficialmente in Sardegna, isola che finora non ha a vuto una grande dimestichezza con il metano. Un evento organizzato a Villacidro (Su), nel Sud dell’isola, ha celebrato l’inaugurazione della prima stazione di rifornimento dell’isola che, oltre a erogare carburanti tradizionali come benzina e diesel, nasce già con una predisposizione per CNG e LNG (gas naturale compresso e liquefatto) e che dovrebbe essere pienamente operativa anche su que sto fronte a partire dall’inizio del nuovo anno. Alla cerimonia hanno preso parte Giovanni Muscas, titolare della I.S.A. Spa, Mihai Daderlat, Business Director del Mercato Italia Iveco, Marcello Zanella, Amministratore delegato della concessionaria Iveco Acentro, le autorità locali e la stampa, nonché oltre 200 aziende clienti. Proprietario dell’impianto è appunto il Gruppo I.S.A.,

ALIMENTARE IN

SARDEGNA. leader della distribuzione alimentare in Sardegna, che ha scelto per la nuova attività un’area geograficamente strategica, dove già sorge la sua sede, lungo la Strada Provinciale 61, al km 4.2, tra i centri cittadini di Villacidro e Guspini, nelle immediate vicinanze della Statale 131 Carlo Felice, una delle principali arterie isolane. L’apertura della nuova attività non soltanto costituisce occasione di diversificazione e incremento del business per l’azienda, ma agevola anche tutti i fornitori del Gruppo, che potranno rifornire i camion direttamente presso il sito dove già effettuano le operazioni di carico e scarico merci, e sarà punto di riferimento anche per tutti gli altri trasportatori che gravitano attorno all’area e che intendono convertire il proprio parco mezzi ai nuovi carburanti. La presenza di Iveco alla cerimonia non è certo casuale: oltre al rapporto proficuo che da anni lega I.S.A. alla concessionaria Acentro, non serve ricordare il ruolo del costruttore come precursore nel campo delle trazioni alternative, in primis il metano. Iveco vanta oggi un’intera gamma

di veicoli a metano, che spazia dal van al truck fino all’autobus. I partecipanti alla kermesse di Villacidro hanno quindi potuto testare sia lo Stralis NP 400 sia lo Stralis NP 460, il camion più sostenibile di sempre, e sperimentarne direttamente la tecnologia e i sistemi per l’incremento dell’efficienza su strada per la riduzione del consumo di carburante e del Costo Totale di Esercizio (TCO), voci di spesa alle quali il cliente è sempre più attento e sensibile. La sessione di prove è stata ulteriormente movimentata dalla presenza di uno Stralis 480 Euro 6 - un Seminuovo con alimentazione a Diesel

Blu - e un Daily Hi-Matic, il veicolo commerciale leggero, giunto al suo quarantesimo anniversario, che coniuga le storiche qualità di robustezza e affidabilità con il massimo pia cere di guida, garantito dalla tecnologia del cambio automatico a otto rapporti. Partner dell’iniziativa, insieme alle due aziende, anche l’associazione GNL Sardegna, rappresentata dal suo Presidente, Federico Meloni, e già organizzatrice lo scorso aprile del “4° Convegno Isola dell’Energia”, dove la Sardegna era stata presentata come “la regione mediterranea che maggiormente può sfruttare l’impiego integrato del meta-

no liquido in ogni possibile campo di applicazione, in assenza di approvvigionamento di gas naturale via gasdotto”. “L’evento, che segna un momento storico particolarmente significativo per questa regione, che si apre per la prima volta al gas metano e supera le barriere geografiche che tante volte l’hanno isolata rispetto allo sviluppo tecnologico, conferma anche la forza anticipatrice e pionieristica della visione di Iveco - ricorda Marcello Zanella - che ha iniziato a tracciare ormai da più di un ventennio la strada dell’innovazione tecnologica attraverso i carburanti alternativi assumendo naturalmente il ruolo di facilitatore e mediatore nello sviluppo dei servizi collegati e di una rete di distribuzione sull’intero territorio nazionale. Questo approccio, condotto in parallelo con lo sviluppo di carburanti tradizionali più puliti e sostenibili, fa del costruttore la scelta più idonea per ogni tipo di necessità del cliente, sia che voglia orientarsi sul diesel sia che preferisca optare per il gas”. “La nuova stazione di rifornimento - ggiunge Zanella - rappresenta una grande opportunità per tutta la Sardegna

MICHEL ELIAS, PRESIDENTE DEL GRUPPO I.S.A.

“IL GAS NATURALE SUPPORTA LA CRESCITA DELLE AZIENDE SARDE” I n azienda dal 1986, Michel Elias, Presidente del Gruppo I.S.A., parla con orgoglio dell’azienda per cui lavora e del suo fondatore, lo stimatissimo Giovanni Muscas, di cui è genero. “Giovanni Muscas è un imprenditore che ha saputo farsi strada con talento e coraggio - racconta - Originario di Villacidro, ha iniziato a 17 anni come venditore ambulante di frutta e verdura fino a quando ha aperto i primi punti di vendita al dettaglio. Successiva-

mente, a partire dagli anni Novanta, ha iniziato a ingrandire l’azienda mettendo in piedi una complessa e articolata struttura in grado di dare anche un servizio efficiente ad altri alimentaristi dell’isola con i suoi centri di distribuzione. Il nome del Gruppo è l’acronimo di Industria Servizio Agroalimentare. È formato da 32 punti vendita di proprietà e una rete di 400 punti vendita in franchising con tutti i nostri brand. Nel 1999 è stata acquisita una so-

cietà di trasformazione del pomodoro che oggi gestiamo con i marchi Casar e Antonella”. Con ben 1.500 persone tra impiegati diretti e indotto, I.S.A. è realtà imprenditoria di punta in Sardegna. “Nel 2017 abbiamo registrato un fatturato di circa 500 milioni di euro e nel 2018 prevediamo di aumentare il dato del 10 per cento - continua Elias - In passato avevamo la nostra azienda di trasporti ma poi abbiamo deciso di concentrarci sul nostro core busi-

ness e quindi affidare ad aziende di trasporto di fiducia il compito di distribuire i nostri prodotti. Il metano è una risorsa importante per loro e per quanti vorranno fare rifornimento nella nuova stazione di servizio. È la prima volta che si parla concretamente di metano in Sardegna. Nei prossimi anni è assai probabile che continueremo il progetto di inaugurare nuove stazioni di servizio per il metano direttamente connesse con punti vendita e magazzini”.

e per Iveco. Il mo vimento verso il gas naturale c’è e ora è destinato a crescere. E non parlo solo dal punto di vista dei trasporti ma anche delle utenze domestiche”. Un grande stimolo alla diffusione e all’impiego del gas naturale potrebbe venire dalla programmata apertura del centro regionale di stoccaggio di Oristano, che farebbe da ponte tra il metano trasportato via nave dalla Spagna e la successiva distribuzione sull’isola attraverso camion cisterne. “Il Gruppo I.S.A. ha dimostrato una sensibilità e una vision imprenditoriale co raggiosa e razionale, improntata all’efficienza della mobilità delle merci in un territorio indubbiamente complesso come quello della Sardegna - dice ancora Zanella Da tanti anni I.S.A. è un nostro affezionato cliente. Si tratta di una realtà aziendale in piena espansione e fortemente presente sull’isola. Non a caso la stazione è ubicata in zona limitrofa al centro di distribuzione aziendale, punto di raccordo giornaliero per lo scarico e il carico dei mezzi e per il passaggio lungo una delle arterie principali dell’isola”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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N° 274 / Novembre 2018

IVECO PROTAGONISTA ALL’APERTURA DELLA PRIMA STAZIONE LNG DEL BRENNERO

Gas naturale sulle rotte europee L’APERTURA DELLA STAZIONE DI VIPITENO, ALL’INTERNO DELL’AUTOPARCO SADOBRE LUNGO LA A22, GIUNGE A RIDOSSO DELLA STORICA DECISIONE DEL BUNDESTAG TEDESCO DI ABOLIRE PER IL BIENNIO 2019-2020 IL SISTEMA DI PEDAGGIO AUTOSTRADALE MAUT PER I TRUCK PESANTI ALIMENTATI A METANO, INCENTIVANDO DI FATTO LA DIFFUSIONE DEL GAS NATURALE ANCHE IN GERMANIA, UN PAESE CHIAVE PER IL TRASPORTO E LA LOGISTICA CONTINENTALE. IVECO HA CONSEGNATO I PRIMI 2 STRALIS LNG DA 460 CV IN TOTALE LA COMMESSA NE PREVEDE UNA DECINA - ALL’OPERATORE LOGISTICO INTERNAZIONALE ALTOATESINO FERCAM, CON SEDE A BOLZANO.

A

FABIO BASILICO VIPITENO

nche il Brennero, snodo cruciale del traffico merci tra Nord e Sud Europa, si apre al metano liquido imprendendo una svolta decisiva sulla strada della sostenibilità. Un passaggio storico a cui partecipa da protagonista Iveco, leader europeo e pioniere della mobilità a gas naturale. Il costruttore era in prima fila alla cerimonia d’inaugurazione della pri ma stazione di rifornimento LNG dell’Alto Adige e del Brennero con la consegna dei primi 2 Stralis LNG da 460 cv - in totale la commessa ne prevede una decina - all’operatore logistico internazionale altoatesino Fercam, con sede a Bolzano. Di fronte ai divieti settoriali per i veicoli diesel che l’austriaca Regione Tirolo sta attuando anche per gli Euro 4, l’inaugurazione a Vipiteno (Bz), all’interno dell’Autoparco Sadobre lungo la A22, della stazione LNG di proprietà della società APS Fuel, situata lungo l’asse strategico del Passo del Brennero, costituisce una svolta concreta ed efficace soluzione al problema delle restrizioni sul traffico merci sulla direttrice primaria ItaliaAustria-Germania. L’apertura della stazione avviene in un momento decisivo per il futuro del traffico merci in Europa: il Parlamento federale tedesco ha appena votato l’abolizione per il biennio 2019-2020 del sistema di pedaggio autostradale MAUT per i truck pesanti ali-

mentati a metano, incentivando di fatto la diffusione del gas naturale anche in Germania, un Paese chiave per il tra sporto e la logistica continentale. Erano presenti all’evento Pier re Lahutte, Iveco Brand President, Isabella De Monte, Deputata al Parlamento Europeo nella Commissione per trasporti e turismo, Daniel Alfreider, ex deputato alla Camera e candidato SVP per il Consiglio Provinciale dell’Alto Adige, Elmar Morandell, Presidente dei trasportatori merci in APA, Thomas Baumgartner, Presidente Fercam, Roberto Padovani, titolare di APS Fuel, e Alex Gasser, dealer locale Iveco. “L’investimento in Sadobre di APS Fuel - ha sottolineato Padovani - rappresenta un significativo potenziamento

delle infrastrutture dedicate al rifornimento con carburanti alternativi lungo l’A22 oltre a essere il risultato di un grande impegno per contribuire alle esigenze di una mobilità sempre più green”. L’impianto, in grado di stoccare ben 80 mc di LNG e di rifornire circa 250 autoarticolati al giorno, è provvisto di 12 pistole ad alta portata, distribuite su sei corsie, per rendere più veloci le operazioni di rifornimento. A completamento dell’offerta della stazione una serie di servizi aggiuntivi per soddisfare i clienti a 360°, tra cui 300 parcheggi per mezzi pesanti. “La sostenibilità del trasporto - ha ricordato Thomas Baumgartner - può essere attuata solo attraverso simili cooperazioni tra aziende produttrici di automezzi come Iveco, aziende di distributori LNG e aziende di

trasporto disponibili a investire in un futuro sostenibile del trasporto”. Di recente, l’Assemblea del Tirolo - regione austriaca al di là delle Alpi che confina con l’Italia e l’Alto Adige - ha stabilito, con decorrenza da agosto 2019, il divieto di transito per i camion Euro 4, esteso anche agli Euro 5 dal 2021; ha inoltre previsto l’estensione agli Euro 6 dell’attuale divieto settoriale per tut ti i veicoli di massa complessiva superiore alle 7,5 t, che trasportano un lungo elenco di merci classificate. A fronte di tali provvedimenti, l’alimentazione a gas naturale garantirà a tutti i veicoli LNG un’esenzione dalle limitazioni di traffico stabilite e contribuirà alla riduzione delle criticità legate al tema ambientale in un’area geografica chiave per i trasporti in entrata e in uscita

Pierre Lahutte (a destra) consegna le chiavi dello Stralis NP a Thomas Baumgartner.

dall’Italia. La nuova stazione, ubicata in un’area geografica strategica, raggiungibile direttamente dall’Autostrada A22 - da entrambe le direzioni Nord/Sud in prossimità del confine tra Italia e Austria, è destinata quindi a ricoprire un ruolo di importanza straordinaria, poiché si colloca a ridosso del valico del Brennero, afflitto da un problema d’inquinamento ambientale al centro di un dibattito intenso e più che mai vivo, per il quale si candida come possibile concreta soluzione. Fercam ha deciso di fare la sua parte acquistando veicoli Iveco LNG. Alla stazione di rifornimento di Vipiteno sostavano i primi due Stralis NP 460 consegnati a Fercam da Gasser, la concessionaria Iveco di riferimento di zona, con oltre 60 anni di esperienza. “L’acquisto - ha spiegato il Presidente Fercam - rientra negli obiettivi strategici 20152020 che abbiamo elaborato nel programma “Clean, Smarter Logistics” in risposta alla crescente esigenza di sostenibilità che sempre più caratterizza il settore dei trasporti. La scelta è caduta naturalmente sui pesanti stradali di Iveco, grazie alla riconosciuta leadership della casa costruttrice nell’ambito delle trazioni alternative. I veicoli, equipaggiati con serbatoi crio genici capaci di un’autonomia di 1.600 km, coniugano elevate prestazioni pari se non superiori a quelle di un veicolo diesel - al massimo della sostenibilità, che si

INTERVISTA / PIERRE LAHAUTTE, IVECO BRAND PRESIDENT

“ABBIAMO LA LEADERSHIP IN UN’EUROPA SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

Qui a Vipiteno dimostriamo che le soluzioni per la sostenibilità ci sono e sono disponibili. Ai clienti che fanno lungo raggio diciamo chiaramente: l’alternativa al diesel esiste e si chiama metano liquido”. Visibilmente soddisfatto, Pierre Lahutte, Iveco Brand President, partecipa da protagonista all’inaugurazione della prima stazione LNG dell’Alto Adige che certifica una volta di più il costante e determinato impegno di Iveco per la diffusione del gas naturale nei trasporti. “Grazie anche all’esenzione dei mezzi commerciali LNG dal sistema di pedaggio MAUT in Germania - ha sottoli-

neato il numero uno di Iveco - le imprese che, come Fercam, avranno nella propria flotta gli Stralis LNG potranno viaggiare tra Italia e Germania senza inquinare e con costi operativi molto ridotti”. “La tecnologia che impiega carburanti puliti come il gas naturale o il biometano - per il quale i nostri mezzi sono già predisposti - costituisce la soluzione immediatamente praticabile per attraversare il Brennero e tutto l’arco Alpino in modo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia economico - ha aggiunto Lahutte - I traffic ban per i diesel nel Tirolo e nelle Regioni del Nord Italia e

l’esenzione dal sistema di pedaggio MAUT in Germania stanno confermando ulteriormente che il gas è la risposta più efficace all’impatto ambientale del trasporto stradale. Con la sua intera gamma di veicoli alimentati a gas naturale, Iveco ha trasformato il concetto di sostenibilità in una realtà concreta e praticata da numerosi clienti che, come Fercam, hanno scelto di condividerne la vision sul futuro del settore dei trasporti”. Gli sforzi di Iveco vengono premiati dal mercato e il costruttore non smette di sottolineare che quella alternativa al diesel è una strada praticabile. “Allo IAA 2018 di Hannover - ha detto ancora La-

hutte - Iveco è stato il primo marchio della storia ad allestire uno stand dieselfree con solo veicoli ad alimentazione alternativa, dall’elettrico per la città al gas naturale compresso per l’interurbano fino al metano liquido per la lunga distanza. Siamo leader in Europa e nel mondo, Iveco nel vecchio continente detiene una quota del 75 per cento nel segmento dei truck pesanti a gas. Un grande contributo ai volumi viene da Francia, Spagna e Italia dove è stato fatto un gran lavoro per la diffusione del metano, a cui si aggiungeranno Austria e Germania in virtù dei nuovi sviluppi nella direzione della sostenibilità”.

traduce sia a livello economico, attraverso una sensibile riduzione del Costo Totale d’Eser cizio (TCO), sia a livello ambientale”. Il gas naturale liquefatto è particolarmente indicato per il trasporto di merci e per il trasporto pubblico. Con i suoi motori a LNG Iveco è in grado di ridurre le emissioni di particolato del 99 per cento rispetto ai limiti Euro VI, di NO2 del 90 per cento e fino al 10 per cento la CO2 rispetto al diesel, valore che sale addirittura al 95 per cento con il biometano. I veicoli Fercam sono dotati di optional Silent Mode, che riduce il livello di rumorosità a 71 dB, misurati nel test Piek Quiet Truck. Secondo l’eurodeputata Isabella De Monte, “in Europa la parola chiave quando si parla di politica energetica, politica infrastrutturale e politica dei trasporti è una sola: sostenibilità. Salute, ambiente e sviluppo economico devono viaggiare su binari paralleli. Al Parlamento europeo stiamo discutendo il piano d’azione, proposto dalla Commissione europea, che prevede l’utilizzo più ampio possibile dei carburanti alternativi, con un obiettivo preciso: crea re entro il 2025 una rete di ricarica per carburanti alternativi lungo le reti TEN-T adeguata, che l’Ue indica in un impianto ogni 400 chilometri. È un traguardo ambizioso e non ancora raggiunto, ma in Italia si sta lavorando con lo spirito e gli investimenti giusti, e l’impianto inaugurato oggi ne è un ottimo esempio”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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N° 274 / Novembre 2018

INTERVISTA / ALDO BERNARDINI, AMMINISTRATORE DI HAM ITALIA

GNL, Italia in prima linea

S

MAX CAMPANELLA FAENZA

e solo l’anno scorso l’incremento del numero di stazioni di rifornimento di GNL (gas naturale liquefatto) veniva registrato nell’ordine di uno massimo due impianti ogni tre o quattro mesi, nel giro di dodici mesi si fa veramente fatica a registrare l’esatta espansione della Rete. Con l’apertura del nuovo impianto di Magione, nel cuore dell’Umbria produttiva e logistica, siamo arrivati a quota 25, numero che pone l’Italia nella top five europea per distributori di metano liquido da autotrazione: nettamente al di sopra della Germania, che ne conta appena due, almeno pari alla Francia, che ne possiede 25, e molto vi cina alla Spagna che al momento detiene il primato con 28 impianti. Senza contare che, da qui al 2019 nel suo complesso, stando alle richieste di autorizzazioni l’Italia ne arriverà a registrare addirittura il doppio, sfiorando quota 50 stazioni di rifornimento e raggiungendo a quel punto la leadership assoluta. Tra i protagonisti di questa escalation, Ham Italia ha scommesso sin dall’inizio sulla crescita del GNL come

combustibile alternativo al ga solio. Forte della competenza della Casa Madre iberica, che ha realizzato la prima stazione vent’anni fa quando il metano liquido era del tutto sconosciuto, la filiale italiana di Ham - guidata dall’ingegner Aldo Bernardini - si è posta come riferimento nella costruzione degli impianti, metà dei quali nel nostro Paese sono di realizzazione Ham. Con l’apertura delle recentissime stazioni di Roseto degli Abruzzi, Mestre e ultimamente Perugia, com’è costituita oggi la “mappa” degli impianti GNL in Italia? “Oramai - risponde l’ingegner Bernardini - anche già solo con gli impianti convenzionati con la carta Ham è garantita la copertura di tutto il territorio nazionale”. Quali sono i bacini di utenza cui si rivolgono le nuove stazioni in termini di provenienza territoriale e tipologia professionale? “Il GNL spiega il Responsabile Tecnico e Amministratore di Ham Italia - comincia a non interessare più solo i grandi gruppi di trasporto: ora cominciano a utilizzare questa tipologia di veicoli anche realtà medie e persino piccole, che mettono alla prova e acquistano questi mezzi. Ciò crea un tessuto di consumatori di

SECONDO SOLO ALLA SPAGNA, IL NOSTRO PAESE È TRA I PRIMI IN EUROPA QUANTO A CAPILLARITÀ DI STAZIONI DI RIFORNIMENTO DI GAS NATURALE LIQUEFATTO.

LA METÀ DEGLI IMPIANTI SONO STATI REALIZZATI DALLA FILIALE ITALIANA DELL’IBERICA

HAM,

CHE PER I PROSSIMI STEP PUNTA SULLA INAUGURAZIONE DI NUMEROSI IMPIANTI.

GNL molto più stabile per chi deve realizzare colonnine di GNL, potendo contare non solo su pochi grandi clienti, ma su un tessuto diffuso di consumatori. Dal punto di vista territoriale, lo sviluppo sostanzialmente avviene grazie anche alla nascita del servizio di rifornimento stesso: dove rea lizziamo impianti, nella zona i trasportatori iniziano a testare e acquistare veicoli a GNL. Resta ovvio che le sta-

Aldo Bernardini, Responsabile Tecnico e Amministratore di Ham Italia.

zioni realizzate nei pressi di grandi direttrici di marcia hanno tempi di sviluppo molto più rapidi rispetto alle altre”. Allo stato attuale quali sono le aree geografiche che rappresentano l’anello debole della rete del GNL? “Al momento - prosegue Bernardini è scoperta l’area torinese, ma con la partenza dell’impianto

di Beinasco già programmata per fine ottobre e a seguire questo mese l’impianto di San Maurizio Canavese, anche la zona del Torinese (tra le più percorse da veicoli a GNL) può considerarsi accettabilmente coperta. Il sud come si sa è carente, ma con gli impianti di Salerno e Roseto è possibile raggiungere qualunque località. Immaginare

presenteranno solo un miglioramento del servizio e non più una necessità inderogabile. A oggi quelli in arrivo più vicini sono Brescia, Bergamo, Chieti, Ancona e Ravenna”. Con le aperture avviate e quelle previste è possibile considerare l’Italia un corridoio veramente completo per la trazione GNL? “Tutto può essere perfezionato ma - af-

impianti più a sud è poco utile fino a che il GNL arriverà dall’estero, in quanto non aggiunge granché al servizio attuale, a fronte di costi del trasporto del prodotto più alti”. Quali saranno i prossimi territori di “sbarco” del GNL? “Il territorio - afferma il numero uno di Ham Italia - in linea generale è già abbastanza coperto: tutti i nuovi impianti che realizzeremo rap-

ferma l’ingegner Bernardini l’Italia è già un corridoio completo dov’è possibile raggiungere qualsiasi località con il GNL. Serviamo con la carta di credito Ham oltre 200 trasportatori stranieri e non abbiamo mai ricevuto lamentele in tal senso sulla rete distributiva che gli sottoponiamo. Dopo Olanda e Spagna, oggi il nostro Paese è tra i più serviti”.

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IMPIANTI MA ANCHE SERVIZI DEDICATI CON LA CARTA HAM A corollario del suo core business di costruttore di impianti, Ham ai trasportatori dedica una Carta servizi già funzionante da anni in Italia e all’estero. “In Italia - illustra Aldo Bernardini - abbiamo distribuito oltre 900 carte a trasportatori italiani e oltre 200 a trasportatori stranieri. La carta è gestita come un servizio ai trasportatori e non come business, pertanto il suo obiettivo è quello

del pareggio e non di ricavare guadagno. Avere come utilizzatori della carta oltre il 90 per cento circa della flotta circolante in Italia a GNL ci permette di ottenere sconti e dilazioni di pagamento dai proprietari delle stazioni che ribaltiamo integralmente ai trasportatori”. In sostanza la quasi totalità dei trasportatori con autocarri a GNL ha nel suo “carnet” le carte Ham. “La stragrande maggioranza - pre-

cisa Bernardini - le utilizza regolarmente. L’obiettivo è quello di aumentare sempre di più il servizio sulle stazioni, e far sì che continui a essere utilizzata con le percentuali attuali. Maggiore è il numero degli utilizzatori e più è facile ottenere condizioni favorevoli dalle stazioni di rifornimento”. Il gas naturale è da tempo riconosciuto come il più pulito tra i combustibili fossili. Al di là dell’af-

fidabilità degli approvvigionamenti, oggi garantita da una rete capillare, qual è il suo grado di sicurezza? “Stiamo parlando - risponde il Responsabile Tecnico e Amministratore di Ham Italia - di un prodotto che, grazie a volatilità e alta temperatura di accensione (maggiore di 500 gradi centigradi, ndr), è certamente il più sicuro tra i combustibili fossili di normale utilizzo”.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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N° 274 / Novembre 2018

PER SCAT QUELLO DI MAGIONE È SOLO IL PRIMO STEP DI UN AMPIO PROGETTO DI SVILUPPO

IMMINENTI SBARCHI IN LOMBARDIA SULLA BREBEMI E AL POLO LOGISTICO MODENESE L a scelta della location si colloca in una precisa strategia per SCAT, che oggi a Magione ha il suo “baluardo” più distante dalla sua area di maggiore presenza, costituita dalle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. “L’impianto di Perugia - spiega il Presidente Andrea Salsi - funge da collegamento tra il Nord, caratterizzato da una presenza capillare di distributori LNG, e il Sud che invece è meno fornito. Per noi si tratta solo dell’inizio ma abbiamo voluto cominciare andando a soddisfare la necessità di aziende di trasporto del Centro Sud che stanno investendo sui veicoli a LNG”. Quali saranno i prossimi step? “Abbiamo -

risponde Salsi - due progetti a breve termine: un impianto in Lombardia sulla tangenzialina della Brebemi e uno in provincia di Modena, a supporto delle aziende di trasporto che gravitano attorno al polo logistico, dov’è molto forte ad esempio il trasporto legato al settore della ceramica. L’aspettativa è che vi sia un aumento del parco circolante a LNG, che potrebbe registrare un vero decollo con interventi programmati dallo Stato. Nel 2018 sono stati stanziati 33,6 milioni di euro per favorire il rinnovo del parco, per il 2019 ancora nulla: se vi sono serie politiche d’incentivazione il parco può rinnovarsi nel segno della sostenibilità”.

Quale pensa che sarà l’evoluzione della rete LNG in Italia nel prossimo futuro? “Oggi prosegue il Presidente SCAT Punti Vendita siamo a quota 25 impianti, ma nel giro di un anno e mezzo arriveremo al raddoppio considerando i progetti in itinere. Lo Stato deve fare la sua parte nella logistica di approvvigionamento: oggi l’LNG arriva dalle basi di Barcellona o Marsiglia, da dove un camion impiega quattro giorni per raggiungere l’Italia. Occorre una spinta istituzionale che sblocchi i rigassificatori per avere l’LNG in Italia: il progetto a Marghera c’è e sarebbe un bel primo passo avanti”.

SCAT, ITALSCANIA E HAM ITALIA INAUGURANO L’IMPIANTO UMBRO DI LNG

Prossima fermata Magione POSIZIONATO LUNGO L’IMPORTANTE CROCEVIA VIABILISTICO DEL RACCORDO AUTOSTRADALE PERUGIA-BETTOLLE, IL DISTRIBUTORE RAPPRESENTA L’ANELLO DI COLLEGAMENTO NORD-SUD. “IL METANO LIQUIDO È UNA VERA RIVOLUZIONE: RIDUCE IMPATTO AMBIENTALE E INQUINAMENTO ACUSTICO E APPORTA UN NOTEVOLE RISPARMIO ECONOMICO”, AFFERMA ANDREA SALSI, PRESIDENTE SCAT PUNTI VENDITA. LA RETE ITALIANA CONTINUA A CRESCERE RAPIDAMENTE.

L

PAOLO ALTIERI MAGIONE

’LNG (gas naturale liquefatto) è il carburante del futuro. SCAT, azienda emiliana storico riferimento nella distribuzione di prodotti petroliferi, ne è convinta. Tanto da avviare una serie di progetti che la porteranno a investire ulteriormente nel metano liquido. Il progetto LNG di SCAT ha inizio a Perugia dove, lungo il rac-

cordo autostradale con Bettolle, all’uscita di Magione, a poco più di mezz’ora dall’Autostrada del Sole, il distributore TotalErg nella giornata inaugurale accoglie i visitatori con uno stupendo esemplare di Scania LNG da 410 cv, fornito dalla Concessionaria del costruttore svedese Toscandia. Per l’occasione, nella giornata di “open day” sono intervenuti Franco Fenoglio e Cinzia Caserotti, rispettivamente Presidente e

Amministratore delegato e Direttore Commerciale Italscania, e l’ingegner Aldo Bernardini, Responsabile Tecnico e Amministratore di HAM Italia, che ha realizzato l’impianto umbro. SCAT è presente soprattutto nel Nord Italia con 70 stazioni di servizio per la distribuzione di carburanti che offrono, oltre ai carburanti tradizionali, un elevato numero di punti di rifornimento di gpl e metano. L’80 per cento del

business di SCAT deriva da gasolio per autotrazione. Con l’impianto di Magione l’azienda ha deciso di fare un passo avanti nel processo di cre scita come fornitore del trasporto pesante, investendo nella sua prima stazione di rifornimento LNG. “Il trasporto su gomma - Andrea Salsi, Presidente di SCAT Punti Vendita - costituisce un asset fondamentale per l’economia italiana, il che fa ben comprendere come il metano li-

“Solo lavorando insieme, a livello di ecosistema, coinvolgendo aziende di trasporto, rivenditori e committenza, fornitori di carburante e legislatori - ha evidenziato Franco Fenoglio, il primo a sinistra - riusciremo a guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile”.

quido per il trasporto pesante rappresenti un’importante rivoluzione grazie alla riduzione dell’impatto ambientale e dell’inquinamento acustico oltre a un notevole risparmio economico. SCAT non voleva e non poteva certo mancare questa sfida e opportunità tesa alla sostenibilità nel mondo dei trasporti. Abbiamo deciso di investire in un punto strategico in Centro Italia, nonostante non sia la nostra a rea geografica di appartenenza: questa location è un crocevia viabilistico importante che integra e estende la re te infrastrutturale ad oggi disponibile”. “Solo lavorando insieme, a livello di ecosistema, coinvolgendo aziende di trasporto, rivenditori e committenza, fornitori di carburante e legislatori - ha evidenziato Franco Fenoglio - riusciremo a guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile. È il momento di agire per dare risposte concrete alle aspettative rivolte al settore dei trasporti, chiamato a ridurre in maniera sostanziale e al più presto il proprio impatto nei confronti del clima e del l’ambiente. Sono sempre più le aziende di trasporto che scelgono veicoli a LNG, soluzione interessante per il mercato italiano anche alla luce della riduzione di CO2, dell’autonomia garantita e delle prestazioni paragonabili a quelle dei motori diesel. È ora di fondamentale importanza garantire lo sviluppo della rete infrastrutturale così da assicurare una continua diffusione di queste soluzioni di trasporto rispettose dell’ambiente”. Sulle strade italiane circolano un migliaio di camion LNG immatricolati nel nostro Paese, cui si aggiungono cir-

ca 200 unità di veicoli stranieri. “Rispetto a vent’anni fa quando si trattava di un combustibile sconosciuto - afferma Aldo Bernardini - oggi basta fare un percorso breve per incrociare un camion LNG, combustibile pratico e il più immediato per dare una mano alla lotta all’inquinamento da CO2. Sicuramente guadagnerà la sua importante quota di mercato e investimenti coraggiosi come questo in Umbria dimostrano che c’è interesse da parte delle aziende di trasporto. A queste ultime l’invito a riflettere sull’LNG, per l’aspetto ecologico ma anche per il conto economico: il prodotto ha le carte in regola e oggi la copertura sul territorio nazionale è garantita”. Presente alla cerimonia d’inaugurazione, il Sindaco di Magione Giacomo Chiodini ha sottolineato l’importanza dell’impianto confinante con la piattaforma logistica del paese, su cui vi sono progetti di ampliamento a breve termine. A dare la benedizione è intervenuto don Idilio Pasquoni, parroco di San Valentino in Villantria, mentre i rappresentanti di numerose aziende di trasporto del territorio hanno avuto l’occasione di scoprire il nuovo LNG di Scania con motore a metano da 13 litri, coppia di 2.000 Nm e potenza di 410 cv, veicolo pensato per il lungo raggio, grazie a un’autonomia fino a 1.100 km e a prestazioni paragonabili a un motore a die sel di pari potenza. Sul fronte della sostenibilità, assicura una riduzione delle e mis sioni di CO2 del 15 per cento con l’utilizzo di metano di origine fossile, mentre con il biometano si arriva fino al 90 per cento.



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CON OPTIFUEL LAB 3 RENAULT TRUCKS PUNTA AL MASSIMO RISPARMIO

Lunga vita al diesel

L’OBIETTIVO DEL COSTRUTTORE FRANCESE È COME SEMPRE LA RICERCA PER MIGLIORARE LA RESA ENERGETICA DEI VEICOLI DIESEL. CON OPTIFUEL LAB 3, FRUTTO DEL PROGETTO DI COLLABORAZIONE FALCON (FLEXIBLE & AERODYNAMIC TRUCK FOR LOW CONSUMPTION), RENAULT TRUCKS SI PROPONE DI RIDURRE DEL 13 PER CENTO IL CONSUMO DI CARBURANTE DI UN INTERO AUTOCARRO.

O

FABIO BASILICO LIONE

ptifuel Lab terzo capitolo. La terza generazione del veicolo-laboratorio di Renault Trucks compie un ulteriore decisivo passo avanti sulla strada dell’efficienza. L’obiettivo del co struttore francese è come sempre la ricerca per migliorare la resa energetica dei veicoli diesel. Con Optifuel Lab 3, frutto del progetto di collaborazione FALCON (Flexible & Aerodynamic Truck for Low CONsumption), Renault Trucks si propone di ridurre del 13 per cento il consumo di carburante di un intero autocarro rispetto a un T di serie con rimorchio standard. Optifuel Lab 3 sfrutta le tecnologie legate all’aerodinamica, la resistenza al rotolamento, l’as sistenza alla guida, la gestione energetica e il sistema di trasmissione. A questo scopo si avvale di tecnologie innovative sviluppate dal consorzio di partner formato da Renault Trucks, Faurecia, Michelin, Total, FRUE-

HAUF, Wezzoo, Benomad, Styl’Monde, Polyrim, Enogia, l’IFP Nuove Energie, la Scuola Centrale di Lione (LMFA) e l’IFSTTAR (LTE, LESCOT). Optifuel Lab 3 è il frutto del progetto FALCON

selezionato da BPI France nell’ambito della chiamata a progetto del Fondo Unico Interministeriale (F.U.I.) numero 23 ed è finanziato con fondi pubblici. Gli sviluppi tecnologici

dell’Optifuel Lab 3 riguarderanno l’ottimizzazione aerodinamica del gruppo motricesemirimorchio, gli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento e connessi, le funzionalità predittive di assi-

stenza alla guida economa e di gestione energetica e il miglioramento del sistema di trasmissione. Il significativo miglioramento dell’aerodinamica del convoglio mira a ottenere un deciso risparmio dei consumi, in particolare attraverso l’implementazione di un rimorchio a geometria variabile. Il rimorchio, sviluppato da FRUEHAUF in collaborazione con Styl’Monde per le carenature e detto “adattativo”, dovrebbe assumere automaticamente una forma ottimizzata sfruttando lo spazio libero di carico grazie a un sistema integrato di controllo-comando e di sensori. Contemporaneamente sarà migliorata l’aerodinamica della motrice mediante la sostituzione dei retrovisori con videocamere e un nuovo design del primo montante della cabina (montante A) che sarà il frutto di una tesi di dottorato condotta dal Laboratorio di Meccanica dei Fluidi e di Acustica della Scuola Centrale di Lione. Inoltre, con l’estensione della parte anteriore e della parte bassa delle porte e con il miglioramento degli archi delle ruote si ottimizzerà il passaggio del flusso d’aria. Anche le carenature laterali saranno allargate e realizzate da Polyrim con un materiale flessibile, così come l’estensione dei deflettori laterali che creeranno una continuità tra camion e rimorchio. La resistenza al rotolamen-

Optifuel Lab 3 sfrutta tra l’altro le tecnologie legate all’aerodinamica per ottimizzare l’efficienza del gruppo trattore e semirimorchio.

IL LARGE VAN RENAULT TRUCKS AL CENTRO DELL’OFFENSIVA ELETTRICA DELLA LOSANGA

to degli pneumatici destinati all’uso intenso su strada è responsabile del 25 per cento del consumo di carburante. Per il nuovo veicolo-laboratorio Renault Trucks Michelin svilupperà degli pneumatici in grado di offrire una bassa resistenza al rotolamento grazie all’integrazione di innovativi risultati tecnologici ottenuti da progetti di ricerca. Renault Trucks e Michelin utilizzeranno anche i dati ricavati dai sensori montati negli pneumatici connessi. Lungo gli itinerari effettuati dall’Optifuel Lab 3 i dati di navigazione e di traffico (Benomad), quelli meteorologici (Wezzoo) e quelli relativi ai pneumatici (Michelin) saranno utilizzati da sistemi di controllo di velocità predittivi ottimizzati e dal sistema di raffreddamento. Quest’ultimo sarà dotato di nuovi attuatori per migliorare il risparmio energetico. Gli sviluppi saranno integrati con una nuova Interfaccia Uomo Macchina appositamente sviluppata in collaborazione con l’IFSTTAR per offrire al conducente un sistema di assistenza alla guida economo, efficiente ed ergonomico. Il controllo dell’alternatore sarà reso ancora più intelligente per ottimizzare l’equilibrio tra la produzione di energia elettrica e il consumo di carburante del motore termico. Per Optifuel Lab 3 sarà realizzato anche un importante lavoro sul dispositivo dual battery che offrirà un’ulteriore riduzione del peso continuando a migliorare l’avviamento a freddo, per quanto riguarda la batteria di avviamento, e l’aumento della capacità e del tempo di vita, per quanto riguarda la batteria delle utilità di bordo. L’intero sistema di trasmissione usufruirà di lubrificanti a bassa viscosità di nuova generazione sviluppati da Total per ridurre gli attriti. Inoltre, nell’ambito del progetto vengono condotti degli studi di performance ai banchi di prova e degli studi d’integrazione per due tipi di architettura del sistema di recupero del ca lore che opera secondo il ciclo termodinamico Rankine. Queste ricerche sono condotte congiuntamente da Renault Trucks, Faurecia, IF PEN e Enogia. Renault Trucks e i suoi partner intendono raggiungere una riduzione del consumo di carburante del 13 per cento sul percorso stradale tipico del cliente. Optifuel Lab 3 realizzerà le prime prove su strada nel 2019 e la caratterizzazione del risparmio dei consumi nel 2020.

CON IL MASTER Z.E. LA DISTRIBUZIONE IN AMBITO URBANO DIVENTA ECOLOGICA R enault Master Z.E. è pronto a dire la sua nel mondo del lavoro. Il veicolo commerciali elettrico è ormai disponibile presso la rete di vendita e assistenza della Losanga. Il large van completamente elettrico - primo veicolo della gamma 100 per cento free emission di Renault Trucks - consente di circolare in tutte le zone urbane, indipendentemente dalle restrizioni locali, e risponde quindi a tutte le esigenze dei professionisti che operano in città. Renault Master Z.E. è ideale per le consegne cosiddette dell’ultimo miglio in tutte le aree urbane ed è disponibile in quattro versioni furgone e due versioni pianale-cabina. Il van ha un’autonomia reale di 120 km e per la ricarica completa sono necessarie solo sei ore. Le batterie Li-Ion da 33 kWh posizionate sotto i sedili anteriori lasciano al Master Z.E.

un volume di carico identico a quello del Master diesel. Per la sicurezza dell’autista, del carico e dei cittadini, Renault Master Z.E. monta di serie una videocamera posteriore, un radar e uno specchietto anti-angolo morto. Nel veicolo è installato anche il sistema di allerta Z.E. voice che avverte i pedoni del passaggio del veicolo quando quest’ultimo circola tra 1 e 30 km/h. Con un Ptt di 3,1 tonnellate, Master Z.E. è equipaggiato con motore elettrico di 57 kW, eroga una coppia massima di 225 Nm e raggiunge une valocità di punta di 100 km/h. Renault Master Z.E. fa parte della gamma di veicoli 100% elettrici di Renault Trucks, una gamma completa da 3,1 a 26 tonnellate che copre tutti gli impieghi urbani ed è composta anche da D Wide Z.E. e D Z.E., che saranno immessi sul mercato nel 2019.


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RITRATTO DEL PATRIARCA DELL’AUTO IN SARDEGNA, AL VERTICE DEL COLOSSO ACENTRO

Nanni Fodde, una vita spericolata CLASSE 1925, AUTENTICA LEGGENDA DEL MONDO DELL’AUTOMOBILE, GIÀ PRIMO VENDITORE FIAT IN ITALIA, IMPRENDITORE PER PASSIONE, COMPETENZA E CORAGGIO VISIONARI, A 93 ANNI NANNI FODDE È ANCORA ATTIVISSIMO, A CAPO DELL’IMPERO ACENTRO, STORICA CONCESSIONARIA FCA CHE HA CONTRIBUITO NON POCO ALLA MOTORIZZAZIONE DELLA SARDEGNA E CHE NEGLI ANNI HA ALLARGATO IL SUO BUSINESS ANCHE AI TRUCK: IVECO ACENTRO SPA HA INIZIATO LA SUA ATTIVITÀ NEL 2010 COME JOINT VENTURE TRA LA CASA TORINESE E LA VECCHIA PROPRIETÀ DELLA CONCESSIONARIA ACENTRO.

I

PAOLO ALTIERI CAGLIARI

n Sardegna, il “signor Fiat” è lui, Nanni Fodde, classe 1925, autentica leggenda del mondo dell’automobile, già primo venditore Fiat in Italia, imprenditore (o, se si preferisce, “commerciante”, come ama definirsi lui stesso) per passione, competenza e coraggio visionario. Juventino doc, a 93 anni Nanni Fodde è ancora attivissimo, a capo dell’impero Acentro, storica concessionaria FCA che ha contribuito non poco alla motorizzazione dei sardi e che negli anni ha allargato il suo business anche ai truck: Iveco Acentro Spa ha iniziato la sua attività nel 2010 come joint venture tra la casa torinese e la vecchia proprietà della concessionaria Acentro, ovvero la famiglia Fodde, presente sull’isola da sempre nel settore dei veicoli industriali e nel settore auto. Nanni Fodde è rimasto come socio al 50 per cento nella Spa e continua a operare indipendentemente nel settore auto. Nella vita Nanni Fodde si è occupato di tutto: olio, mattoni, immobili, sughero, carciofi, formaggio, trattori, ma il

grande amore resta l’auto. Non nasconde le origini modeste, di cui parla con rispetto: “Mia madre - racconta - era di Selargius, dodicesima dopo 11 figli maschi. Mio padre, Antonio Fodde Rosas, di Cùglieri (Or), produceva olio di sansa. Negli anni Venti veniva a Cagliari in calesse. Nel ’25 vi si è trasferito, per aprire in viale Trieste la Società olearia mineraria sarda. Aveva la quinta elementare, ma scriveva le lettere alternando corsivo e gotico. L’ho seguito da quando avevo otto anni. Gli devo tutto. Io sono cresciuto nella Cagliari degli anni Venti: sono nato in via San Giovanni. Ho frequentato le Elementari alla Satta e il Tecnico Martini, a Sant’Eulalia”. Nanni Fodde parte per il fronte nell'aprile ’45, quando la guerra è agli sgoccioli. Battaglione volontari universitari San Bartolomeo. “Ho fatto solo il facchino per gli inglesi. A settembre ero già a casa senza aver sparato un colpo”. Il dopoguerra è duro. Dopo una breve parentesi a Roma, per studiare e lavorare, il giovane Fodde è richiamato a Cagliari. La gente ha fame di case e lui si dà da fare nell’edilizia. La cava di Acentro ce-

ramica è rimasta in attività sino a pochi anni fa: con quei mat toni Fodde ha edificato con successo. Dal mattone passa alle macchine agricole e poi alle auto. “Da ragazzo volevo fare l’avvocato - confessa - Mio padre mi ha lasciato la massima libertà. Così, nell’immediato dopoguerra, quando nel 1945 avevo 20 anni, mi sono messo a cercare attività nuove che potevano avere successo: ho trovato le mie occasioni nel campo dell’edilizia e in agricoltura, due settori nuovi, emergenti, per accompagnare la ripresa del paese”. INGRESSO NELLA GALASSIA FIAT

Fodde entra nella galassia Fiat e negli anni Settanta si vede offrire la concessionaria a Cagliari. Nasce così la prima Autocentro, poi Acentro, in via dei Carroz. È l’inizio di una gloriosa ascesa nell’O limpo dell’imprenditoria sarda. Ma cosa significa essere il numero uno dell’auto in Sardegna? “Mi meraviglio di essere ancora entusiasta di quello che faccio - dice Nanni Fodde - e questo lo dico nonostante i momenti di diffi-

Da sinistra: Marcello Zanella, Direttore Generale di Iveco Acentro con Nanni Fodde e la sua nipote Federica Garau, impegnata in Acentro e in Iveco Acentro. A destra, un momento dell’intervista.

coltà, per esempio quelli dell’ultima pesante crisi economica iniziata nel 2008. Le soddisfazioni nella mia lunga vita professionale non sono mancate ma ho anche tanti rimpianti, per esempio il non essere entrato in altri settori di business al momento giusto, per esempio nella grande distribuzione o nel turismo. Attività alternative all’auto e al veicolo commerciale, che sono sempre e comunque rimaste prioritarie”. Nanni Fodde ha seguito da vicino la veloce e intensa evoluzione dell’automobile. I tempi cambiano in fretta in un mondo fatto di innovazioni tecnologiche e mercati in co stante trasformazione. “Per cepisco chiaramente le difficoltà che oggi i concessionari devono affrontare. Credo che la vita del concessionario sia diventata molto difficile, soprattutto per ciò che riguarda il rapporto con il costruttore. Ma la figura del dealer non è affatto destinata a sparire dal momento che è indubbia la sua importanza e anche il fatto che come professionista è difficilmente sostituibile”. Oggi si fa un gran parlare di auto elettrica: Nanni Fodde non nasconde il suo

scetticismo: “Forse stanno attendendo il momento più adatto per entrare ufficialmente nel mercato. È una tendenza alla moda in cui sinceramente credo poco. In Sardegna non abbiamo neanche il metano per uso domestico, figurarsi l’auto elettrica. In generale, sono molto prudente quando si tratta di partecipare attivamente alle novità in corso. Credo che vada sempre e comunque rispettato il ciclo di vita di un prodotto, a cui segue un progresso anche dal punto di vista tecnologico”. GRANDE FAMILIARITÀ CON GLI AGNELLI

Di aneddoti è piena la lunga vita di Nanni Fodde: “Nelle importanti riunioni di mercato ero sempre al tavolo di Gianni Agnelli. Ho anche frequentato il fratello Umberto: qualche volta ci ho giocato a golf. E ho vinto”. Amante del lo sport, Fodde non nasconde di aver avuto due grandi passioni competitive: golf e vela. “Sono 12 anni che non faccio più golf. Ma ci ho giocato per 30 anni, frequentando i più importanti green del paese. La vela, che ho praticato molto da giova-

ne, mi piace ancora ma purtroppo ci vado pochissimo. Nella mia vita ho praticato diverse discipline e ho anche sostenuto lo sport attraverso diverse sponsorizzazioni, dal basket alla vela e al golf”. “Sono sempre stato ottimista - continua - Nella vita l’entusiasmo è essenziale, così come l’ambizione e la volontà di fare le cose per bene. La curiosità poi ti spinge a interessarti di tutto. E a esprimerti su tutto. Mi dispiace che ancora tanti giovani lascino questa terra per andare all’estero e non tornare più. L’ho fatto anch’io anche se poi sono tornato. La Sardegna è una terra difficile”. Maestri Nanni Fodde non ne ha mai avuti. Non per presunzione, ma perché così è stata la sua vita. “Mi sono svez zato presto grazie alla spinta di mio padre. Certo, ho avuto degli ottimi collaboratori. Non sono un accentratore: ho sempre cercato di utilizzare al meglio le competenze di chi mi affiancava. Il futuro? Avere meno responsabilità verso dipendenti e famiglia con la sicurezza di aver dato a chi lavora nella mia azienda la certezza di un solido periodo produttivo”.


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SOLUZIONI ZF PER LA LOGISTICA PIÙ PULITA E PIÙ AUTONOMA

Il cambiamento passa da qui

Z

FABIO BASILICO FRIEDRICHSHAFEN

F cavalca il cambiamento e lo fa proponendo sul mercato soluzioni altamente innovative. Il focus del produttore tedesco è il settore della logistica che sta sorpassando quello delle autovetture per quanto riguarda l’automazione delle funzioni di guida. ZF sta dunque supportando questa tendenza con concept innovativi e importanti investimenti: la mobilità elettrica e la guida autonoma giocano un ruolo chiave per la Casa di Friedrichshafen, tanto che intende investire nei prossimi cinque anni oltre 12 miliardi di euro in questi ambiti. Esempio valido della strategia ZF sono i veicoli com merciali e industriali con nessi in modo intelligente grazie a tecnologie ZF già pronte per la produzione e dotati di funzioni di guida autonoma in grado di svolgere in modo indipendente tutte le attività logistiche o di assistere i conducenti dei furgoni per le consegne. I camion autonomi per le consegne effettueranno consegne più efficienti lungo “l’ultimo miglio” e ciò, in futuro, contribuirà a gestire volumi di consegna in crescita riducendo, allo stesso tempo, il traffico nei centri cittadini. Allo IAA di Hannover, sotto il motto “Smart Logistics”, ZF ha riunito le proprie tecnologie che, attraverso l’automazione, la

IL SETTORE DELLA LOGISTICA STA SORPASSANDO QUELLO DELLE AUTOVETTURE PER QUANTO RIGUARDA L’AUTOMAZIONE DELLE FUNZIONI DI GUIDA. ZF STA SUPPORTANDO QUESTA TENDENZA CON CONCEPT INNOVATIVI E IMPORTANTI INVESTIMENTI. IL PRODUTTORE TEDESCO INTENDE INVESTIRE, NEI PROSSIMI CINQUE ANNI, OLTRE 12 MILIARDI DI EURO NELLE AREE DELLA MOBILITÀ ELETTRICA E DELLA GUIDA AUTONOMA.

connessione in rete e l’elettrificazione, creano interessanti soluzioni per l’intera catena logistica. L’Innovation Van di ZF supporta gli autisti che effettuano consegne di pacchi e risolve i problemi legati al traffico. Innovation Van ha dimostrato come un intelligente collegamento in

rete, la guida autonoma e una trazione totalmente elettrica supportino i servizi di consegna pacchi nel soddisfare le richieste del futuro, soprattutto per quanto riguarda l’aumento dei volumi di consegna e la domanda di consegne individuali. Allo stesso tempo, questi veicoli contribuiran-

no a ridurre le emissioni e il traffico nei centri cittadini. L’innovativo van si basa sul super computer a elevata capacità di calcolo dell’azienda, ProAI, così come su un set di sensori che consiste di telecamera, radar e lidar. Il camion per le consegne totalmente elettrico è dotato di funzioni di

guida autonoma di Livello 4 ed è progettato per effettuare manovre in modo indipendente nei centri cittadini, rimanere sulla propria corsia anche in assenza di segnaletica stradale, riconoscere sia i semafori sia i cartelli stradali e reagire a improvvise situazioni di pericolo. In aggiunta, Inno-

vation Van può individuare e muoversi attorno agli osta coli, quali i veicoli in doppia fila. Due recenti anteprime mondiali di ZF - Innovation Truck e Terminal Yard Tractor - dimostrano quanto la società stia rispondendo alle principali sfide nel settore della movimentazione merci. Questi veicoli possono manovrare autonomamente casse mobili, rimorchi e container. Le funzioni veicolari per le manovre senza conducente migliorano l’efficienza, la velocità e l’impatto ambientale nei depositi, nei terminali e nei porti per container. Ma in primo luogo possono contribuire a ridurre gli incidenti e il danneggiamento dei beni. In ultimo, questi veicoli possono aiutare ad affrontare il problema della costante diminuzione di operai specializzati nel settore logistico. L’approccio di ZF per una logistica intelligente include anche i propulsori su tutte le classi di veicolo per consentire zero emissioni locali. In tema di autobus elettrici, ZF propone i suoi assali elettrici a por tale AxTrax AVE e, per quanto riguarda l’elettrificazione della trazione anche su veicoli commerciali e industriali, propone il nuovo CeTrax, propulsore elettrico centrale, adatto a autobus e camion, da utilizzare su veicoli per lo smi stamento. Il sistema entrerà in produzione di serie a metà 2019. ZF ha dimostrato di essere pioniera anche nell’elettrificazione di camion heavy-duty. Per la prima volta, un test sul campo con la trasmissione ibrida TraXon, condotto insieme a DAF, ha dimostrato i benefici dell’elettrificazione su truck pesanti.

FORD TRUCKS / È LUI L’“INTERNATIONAL TRUCK OF THE YEAR 2019”

F-MAX entra nel gruppo dei grandi di diversi clienti. Il truck è stato progettato e testato da 500 ingegneri della joint venture turca Ford Otosan in un periodo complessivo di 5 anni. I test sono stati condotti in 11 paesi di 4 continenti utilizzando ben 233 prototipi. Per un totale di 15.500 ore di test in laboratorio e 5 milioni di chilometri percorsi su strada.

L’aerodinamica ottimizzata, unitamente alla giusta calibrazione del motore e alle dotazioni tecniche assicurano performance in termini di consumo con un margine di miglioramento del 6 per cento rispetto ai modelli precedenti. Le dotazioni tecniche includono la funzione eco-roll e il predictive cruise control (Max Cruise).

F-MAX vuole anche dire fino al 7 per cento di costi di manutenzione ridotti e lunghi intervalli per il service, elementi che riducono sensibilmente la TCO. La trasmissione automatica a 12 velocità ZF e i diversi drive mode selezionabili Eco-Mode e Power-Mode permettono all’autista di ottimizzare il consumo di carburante.

Albo d’oro “InternAtIonAl truck of the YeAr”

È

stato eletto “International Truck of the Year 2019” ed è pronto a dare battaglia sui mercati internazionali. È il trattore F-MAX prodotto da Ford Trucks e presentato - e lanciato - in pompa magna allo IAA 2018 di Hannover. Quello tedesco è

stato il debutto globale di un truck con cabina di 2,5 metri che combina innovazione ed elevata tecnologia, comfort ed ergonomia. Il fattore chiave che Ford Trucks associa al suo FMAX è il Total Cost of Ownership, che rende il nuovo modello competitivo

sui mercati. Merito senza dubbio del potente ed efficiente motore 12.7 litri E6D Ecotorq che eroga 500 cv e una coppia massima di 2.500 Nm. F-MAX si distingue anche per l’offrire soluzioni personalizzate in grado di rispondere alle esigenze

1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998

Seddon Atkinson 200 MAN 280 Volvo F7 MAN 321 Leyland T45 Ford Cargo Renault G260/290 Volvo F10 Mercedes-Benz LN2 Volvo FL MAN F90 Daf 95 Scania Serie 3 Mercedes-Benz SK Renault AE Magnum Iveco EuroCargo Iveco EuroTech Volvo FH MAN F2000 Scania Serie 4 Mercedes-Benz Actros Daf 95XF

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Mercedes-Benz Atego Volvo FH MAN TGA Daf LF Iveco Stralis Mercedes-Benz Actros II Scania Serie R MAN TGL Daf XF 105 MAN TGX/TGS Mercedes-Benz Actros III Scania Serie R Mercedes-Benz Atego II Mercedes-Benz Actros IV Iveco Stralis Hi-Way Volvo FH Renault Trucks T Iveco Eurocargo Scania Serie S Daf CF e XF Ford Trucks F-MAX


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IN CONSEGNA 70 XF PER IL BIG VENETO DELLA LOGISTICA

Daf fa breccia in Codognotto

I

FABIO BASILICO SALGAREDA

primi 6 trattori Daf XF sono in posa per le foto di rito sul piazzale della sede di Codognotto Group a Salgareda (Tv). Sono i primi esemplari dei 70 totali - in maggior parte trattori - che l’azienda veneta, leader internazionale della logistica e di trasporti, ha ordinato. La consegna di tutti i veicoli sarà completata tra fine 2018 e inizio 2019. È un grande successo per la squadra italiana di Daf Veicoli Industriali e per tutta la Casa di Eindhoven: Daf infatti entra per la prima volta nella flotta di Codognotto, un operatore molto esigenze e molto attento che ha dimostrato di apprezzare il prodotto olandese attestandone concretamente la qualità. A fare gli onori di Casa era presente Maurizio Codognotto, Amministratore delegato, che ha accolto nei modernissimi uffici di Salgareda Paolo A. Starace, Amministratore delegato di Daf Veicoli Industriali, che ha espresso tutta la soddisfazione del team italiano per lo storico avvio della proficua collaborazione con una solida azien da ai vertici del settore come Codognotto. Il Gruppo Codognotto è una delle realtà più dinamiche nel panorama dei trasporti e del la logistica europea, caratterizzato da un’importante cre scita sostenuta da una naturale vocazione all’innovazione, in primo luogo in termini di sostenibilità. Innovazione testimoniata dalla sua storia recente, caratterizzata da una progressiva acquisizione di competenze ed equipment che lo qualificano come fornitore di servizi ad al to valore aggiunto. “Il Gruppo Codognotto è presente sul mercato dal 1946, quando venne fondato da mio padre Attilio - ha dichiarato Maurizio Codognotto - A partire dagli anni 2000 ha messo in atto con successo una strategia di internazionalizzazione che lo ha portato oggi a essere presente in oltre 20 paesi con una cinquantina di filiali, dall’Europa al Medio Oriente e all’Asia. Il Gruppo ha inoltre diversificato i propri servizi passando da autotrasportatore a Operatore Logistico Integrato in grado di gestire spedizioni mare/aereo, groupage e servizi multimodali”. La crescita annuale è del 15 per cento. Nel 2018 Codognotto conta di chiudere l’anno con un fatturato di 270 milioni di euro, il 65 per cento dovuto alle attività estere. Nel 2020 il Gruppo si è posto co-

SONO ARRIVATI I PRIMI 6 TRATTORI XF CHE SEGNANO IL DEBUTTO DI DAF NELLA FLOTTA DELL’AZIENDA INTERNAZIONALE LEADER NELLA LOGISTICA E NEI TRASPORTI.

PIENA

SODDISFAZIONE È STATA ESPRESSA DA PAOLO A.

STARACE, AMMINISTRATORE DELEGATO DI DAF VEICOLI INDUSTRIALI, CHE HA SOTTOLINEATO IL VALORE DELL’AVVIATA COLLABORAZIONE CON UNO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE PIÙ ESIGENTI E SCRUPOLOSI.

LA

CONSEGNA DI TUTTI I VEICOLI SARÀ COMPLETATA TRA FINE

2018 E INIZIO 2019. me obiettivo di raggiungere i 360 milioni di euro che potrebbero diventare 435 nel 2022. Con all’attivo più di 5mila clienti, Codognotto opera a largo raggio potendo

contare su quasi 1.000 dipendenti e una flotta di 600 trattori multimarca, 1.500 semirimorchi di diversa tipologia e 1.000 container intermodali. Della flotta fanno parte anche

una trentina di mezzi alimentati a metano liquido, che secondo i progetti dovrebbero salire a 50 entro fine 2019. “Il mercato è diventato molto competitivo in termini

Paolo A. Starace, Ad di Daf Truck Italia (a sinistra), con Maurizio Codognotto.

di efficienza - ha aggiunto Codognotto - Volevamo inserire anche Daf nel nostro parco mezzi perché ne abbiamo verificato la qualità e abbiamo creduto nelle potenzialità economiche ed ecologiche offerte dai suoi mezzi. Ci aspettiamo che le case costruttrici aiutino noi operatori a incrementare l’efficienza generale dei trasporti e della logistica in modo da rispondere prontamente alle nuove esigenze del mercato. Su questo punto abbiamo piena fiducia in Daf”. È parte integrante della filosofia Codognotto accompagnare i clienti anche nei progetti più complessi e avveniristici. “Questo ha portato all’apertura di diversi hub logistici che qualificano la nostra offerta logistica - ha detto ancora Maurizio Codognotto Segno della crescita sono il turnover di oltre 230 milioni di euro del 2016, con una proiezione per il 2018 superiore ai 270 milioni e il raggiungimento di un migliaio di dipendenti. Nonostante la diversificazione, il cuore dell’attività di Gruppo Codognotto resta il Full Truck Load (FTL)”. Continui gli investimenti in innovazione operati da Codognotto: un esempio è la realizzazione di un nuovo warehouse management system, propedeutico al-

lo sviluppo di soluzioni di automazione e Industria 4.0. L’azienda è attiva sul fronte della conversione della flotta ai carburanti alternativi e, negli ultimi due anni, ha partecipato a ben 7 progetti di ricerca e innovazioni dell’Unione Europea. Inoltre, Codognotto coopera con più di 40 centri di ricerca e si dedica con impegno allo sviluppo del la multimodalità del trasporto. Nel 2019, poi, sarà protagonista di un progetto di sperimentazione del platooning. “Il pay-off del Gruppo Codognotto - ha concluso l’Amministratore delegato - è ‘See you in the future’ ed è accompagnato da un brand aziendale che propone uno scenario futuristico per il settore della logistica. Il claim è ispirato all’idea di dover rivolgere il proprio sguardo in avanti al mondo che deve ancora venire, nell’ottica di prevedere, stimolare e governare i maggiori processi di innovazione del settore. Per tali motivi l’azienda è oggi impegnata in importanti progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, che variano dal deployment di carburanti alternativi al platooning per i mezzi pesanti, in partenariato con soggetti pubblici e privati provenienti da tutto il mondo”.

PAOLO A. STARACE, AMMINISTRATORE DELEGATO DI DAF VEICOLI INDUSTRIALI

“SIAMO ONORATI DI COLLABORARE CON UN’AZIENDA AL VERTICE DEL TRASPORTO” N el suo intervento davanti ai giornalisti e ai vertici di Codognotto, Paolo A. Starace, Amministratore delegato di Daf Veicoli Industriali, non ha nascosto l’emozione e l’orgoglio per l’avvio della storica partnership con l’operatore logistico trevigiano. “È la prima volta che vengo da Codognotto e sono impressionato dall’organizza-

zione, davvero esemplare - ha esordito il numero della Casa olandese in Italia - Ci onora che un’azienda come Codognotto abbia scelto Daf. Stiamo parlando di un Gruppo al top, in forte crescita, con alte aspettative e richieste al di sopra della media delle aziende di trasporto e logistica italiane. E siamo orgogliosi si partecipare

attivamente al fianco di Codognotto alle sfide per il futuro del trasporto, nel segno dell’efficienza economica ed ecologica della movimentazione delle merci. Anche in tema di sicurezza e innovazione vogliamo essere protagonisti e la partership con Codognotto ci permette di dimostrare la qualità delle soluzioni Daf e le tante potenzialità

per il futuro”. “Nei prossimi anni - ha detto ancora Starace - l’evoluzione del trasporto richiederà da parte di tutti gli attori coinvolti il massimo dell’attenzione. Noi di Daf ci impegneremo al massimo come abbiamo sempre fatto, con l’obiettivo di garantire al cliente la massima soddisfazione”.


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EV INDUSTRIAL PARTNER DELL’AZIENDA PIACENTINA CON I MARCHI KÖGEL E TMT

Fertrans, veloci anche nella crescita

UNO SVILUPPO INIMMAGINABILE PER LO STESSO FONDATORE QUELLO REGISTRATO DALL’AZIENDA DI TRASPORTO GUIDATA DA GIANFRANCO

FERRETTI. OGGI AL TIMONE È AFFIANCATO

EUGENIO E EMANUELE. PUNTO DI DAI FIGLI

FORZA UN PARCO MEZZI GIOVANE E EFFICIENTE: TRATTORI DI UN ANNO E MEZZO E SEMIRIMORCHI ROBUSTI, PRONTI AD AFFRONTARE OGNI IMPRESA, DALLE ROTAIE ALLE NAVI.

CON UN

OCCHIO SEMPRE ATTENTO ALLE INNOVAZIONI.

I

MAX CAMPANELLA ALSENO

n Fertrans tutto comincia con la passione. Straordinaria passione. Quella che Gianfranco Ferretti ha ereditato dal padre Leopoldo e cui ha affiancato doti di determinazione, capacità di non arrendersi e accettare di correre qualche rischio. Dopodiché come si suol dire la dea bendata ci ha messo del suo, nell’affiancare a Gianfranco i figli Eugenio e Emanuele, che oltre alla buona volontà supportano il padre con l’entusiasmo e la conoscenza tecnologica tipica della loro generazione. Nel suo sviluppo evolutivo, che ha dell’incredibile per lo stesso fondatore, Fertrans ha incrociato partner di fiducia con i quali ha scelto di crescere insieme. È il caso di EV Industrial, concessionaria Kögel e TMT di Gadesco Pieve Delmona, che dal 2014 è il suo riferimento per l’acquisto di semirimorchi. Sviluppo incredibile, accennavamo. Nel 2000 Gianfranco Ferretti, classe 1959, era un padroncino e portava avanti il lavoro che, con il padre, aveva iniziato a soli 24 an ni al volante di un Fiat 691N. Effettuava traini di rimorchi per aziende internazionali e, proprio andando all’estero, quel “lumicino” nella mente delineava i contorni di un’idea sempre più chiara. Man mano che acquisiva informazioni in Olanda e Germania, Ferretti intuiva che era possibile compiere un salto di qualità. Con quattro autocarri in leasing inizia a varcare i confini e, nel 2001, a proporre viaggi a un costo decisamente competitivo, pur senza mai rinunciare alle caratteristiche di qualità che distinguono l’azienda sin dall’inizio. Nel

2002 dà vita a Fertrans, che chiude il primo anno di attività con un fatturato di 500mila euro. Quest’anno, l’a zienda piacentina supererà il tetto dei 50 milioni di euro di business. “La realtà - ammette Ferretti - ha superato ogni più rosea immaginazione. Negli anni sono coincisi tanti elementi positivi: l’arrivo dei miei figli, Eugenio nel 2007 e Emanuele nel 2011, l’incrocio con tante aziende che mi hanno aperto le porte, fi dandosi dei miei progetti nonostante all’inizio Fertrans fosse un’azienda di piccole dimensioni”. Tra queste Ferretti cita Kögel, marchio che rappresenta quasi il 70 per cento del suo parco di semirimorchi. “Abbiamo iniziato subito - spiega Ferretti - con il trasporto pesante, dal materiale siderurgico ai materiali industriali, dal vetro alle cartiere. I veicoli viaggiavano e viaggiano su strada e su rotaia, i rimorchi vengono depositati su nave senza trattore, trainati da autisti e trattori diversi. Sollecitazioni che richiedevano sin dall’inizio caratteristiche di robustezza alle quali Kögel ha saputo rispondere: tutte le volte che mettiamo in strada un loro rimorchio non abbiamo problemi”. Fertrans cresce di anno in anno del 15-20 per cento in volumi, flotta e dipendenti (oggi sono 410). Nel 2007 registra un vero e proprio exploit, dopodiché alle prime avvisaglie della crisi non solo non si ferma, ma guarda oltre. “Le rotte principali - prosegue Ferretti - erano verso la Spagna, primo mercato a entrare in crisi. Abbiamo chiesto ai clienti di affidarci viaggi sulla Francia e abbiamo ricevuto risposta positiva. Oggi la Spagna rappresenta 450 viaggi al mese, la Francia 1.200, cui si aggiungono tratte anche in Bulgaria e Romania”.

Altra scelta rivelatasi azzeccata, nel periodo di crisi Ferretti fa entrare nel management un Responsabile finanziario, figura che consente a Fertrans di non avere restrizioni da parte degli istituti di credito. Nel 2012 ulteriore felice intuizione: la collaborazione con il Gruppo Grimaldi. “Oggi - spiega Ferretti l’80 per cento del traffico verso la Spagna viene effettuato in intermodale sia per una questione di eco sostenibilità, sia per consentire maggior tonnellaggio per ogni carico. Con Grimaldi effettuiamo circa 400 carichi al mese. Nel 2016 abbiamo stretto una partnership con Ferrovia Alpina, con cui effettuiamo su rotaia circa 450 viaggi al me se verso la Francia”. Oggi la flotta Fertrans è costituita da 305 trattori mul-

timarca - in prevalenza DAF e Renault Trucks, ma nel parco troviamo anche Scania, MAN e Iveco - con un’età media di un anno e mezzo. I 440 semirimorchi hanno un’età media di quattro anni e mezzo. I primi Kögel sono arrivati nel 2008 e oggi nel parco vi sono i modelli della generazione Novum. Fertrans, dimostrandosi azienda attenta all’innovazione, è inoltre pron ta a mettere alla prova Light Plus e Light Plus Coils, così come tra le prime ha accolto l’idea di EV Industrial portando su strada i piani mobili TMT. “Se per il trasporto bobine e i trasporti classici da centinato continueremo a usare Kögel - afferma Ferretti - per il trasporto di cereali e ce ramiche dall’estero e, di rientro, di ferro, materiali edili, bobine di carta, birra e al-

tro materiale a valore aggiunto, abbiamo provato i walking floor di TMT con un riscontro positivo: il prodotto presenta un rapporto qualità-prezzo competitivo quindi con tinueremo su questa strada”. “Il vantaggio di TMT spiega Demes Ziliani, fondatore di EV Industrial - sta nella capacità di adattarsi alle specifiche esigenze che a volte possono sembrare banali, ma per chi trasporta si tratta di elementi molto utili. Ad esempio al posto del tradizionale telone si può installare un sistema che impedisce la formazione di lastre di ghiaccio e lascia libero il tetto”. Con siderando che da quest’anno EV Industrial affianca a Kögel il mandato TMT, oggi Fertrans per i semirimorchi ha un solo riferimento. “Al di là dell’amicizia e stima persona-

le che mi lega a Gianfranco Ferretti - prosegue Ziliani Fertrans ha consentito a noi stessi di valutare nella loro operatività quotidiana i pianali mobili: la scelta di affiancarci al marchio TMT è dovuta in gran parte all’esperienza vissuta insieme a loro”. Ed eccoli, sul piazzale che ad Alseno, non lontano dall’uscita autostradale di Piacenza Sud, fa parte degli oltre 150mila mq di proprietà Fertrans, l’uno accanto all’altro i rimorchi Kögel e TMT. “Il nostro obiettivo - conclude Ferretti - è sbarcare su mercati dove possiamo operare in settori di nicchia. Per farlo abbiamo bisogno di prodotti robusti, di rimorchi che puoi lasciare per giorni carichi su navi e treni senza trattore. È la garanzia che ci occorre per continuare a crescere”.

Da sinistra Eugenio ed Emanuele Ferretti di Fertrans, Demes Ziliani, fondatore di EV Industrial, e Gianfranco Ferretti.


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NUMERI ATTUALI E PROGETTI FUTURI ALLA PRIMA CONVENTION

A TORINO, NELL’AVVENIRISTICA E ORIGINALE SEDE

Alltrucks fase due

DELL’AZIENDA DI SVILUPPO AEROSPAZIALE, SI È TENUTO IL PRIMO EVENTO CHE HA RACCOLTO LE OLTRE SETTANTA OFFICINE ITALIANE AFFILIATE.

AI

NUMERI DI CONSOLIDAMENTO DELL’INCREDIBILE SVILUPPO CHE HA PORTATO AGLI ATTUALI

600 SERVICE POINT EUROPEI, IL NETWORK HA LANCIATO LA NUOVA SFIDA: “PROPORREMO SERVIZI DIRETTAMENTE ALLE AZIENDE DI TRASPORTO, METTENDO AL CENTRO

OFFICINE AFFILIATE”, HA AFFERMATO GIANLUCA ANNUNZIATA, MARKET MANAGER ITALY. LE NOSTRE

L

MAX CAMPANELLA TORINO

ocation e ospiti di prestigio, occasione per incontrarsi e, dopo i numeri che evidenziano il consolidamento della Rete di officine, la presentazione della “fase 2” del progetto Alltrucks: l’approccio diretto presso le aziende di trasporto, che avrà come perno centrale l’officina di riferimento della flotta e tutta la Rete Alltrucks. La prima convention nazionale delle officine affiliate al Network Alltrucks, tenutasi a Torino nell’originale cornice della sede ALTEC (Aerospace Logistics Technology Engineering Company), laddove sono gestiti i servizi per la stazione spaziale internazionale, ha dimostrato non solo il successo e l’incredibile sviluppo della rete: l’evento ha rappresentato l’occasione per il top management di All trucks per lanciare la nuova sfida. Per Alltrucks a fare gli onori di casa Gianluca Annunziata, Market Manager Italy, insieme al Team italiano, affiancato da Homer Smyrlia-

dis, Managing Director, e Nils Hollmann, Sales & Marketing Director Europe. Tra i presenti i rappresentanti dei tre soci fondatori di Alltrucks - Bosch, Knorr-Bremse e ZF - nonché dei partner Total, Eberspaecher, Dekra, Comuni-

caCon e Lyreco e delle sedi Alltrucks di alcuni Paesi europei; naturalmente protagonisti i titolari delle oltre settanta officine italiane affiliate. Gli ospiti sono stati accompagnati alla scoperta di ALTEC da un ospite d’ecce-

Maurizio Cheli: Astronauta, Pilota Collaudatore e Imprenditore del settore aeronautico.

zione: Maurizio Cheli, astronauta, pri mo italiano a far parte della squadra della stazione spaziale internazionale. Dalla sua voce l’esperienza di vivere nello spazio e, soprattutto, lo spirito con cui ha affrontato un’esperienza complessa e cer tamente unica. Oggi Cheli è un imprenditore nel settore aeronautico, attività in cui mette tutta la competenza maturata da astronauta. La prima convention italiana segue quella tedesca di novembre 2017 e quella francese dello scorso giugno, dimostrando in tutta la sua concretezza l’importanza assunta dal mercato italiano per il net work europeo, che oggi con ta 600 officine, numero rag giunto nel corso di uno sviluppo costante sul territorio. L’evento torinese, dalla cena di gala alla scoperta della sede ALTEC fino alle relazioni dei manager, ha consentito ai rappresentanti delle officine di conoscersi in un ambiente amichevole, accrescendo il sentimento di affiliazione. “Il network Alltrucks - ha spiegato Annunziata - è oggi proiettato a li-

AWARD CONCEPT PER OFFICINA MULTIMARCA E MIGLIOR SISTEMA DIAGNOSTICO

QUALITÀ CERTIFICATA DEKRA E PREMIATA DUE VOLTE AL SALONE AUTOMECHANIKA

L

a qualità dei servizi Alltrucks è basata su standard uniformi, certificati dall’ente esterno Dekra, con il quale il network sta per avviare un ulteriore progetto che consentirà alle officine affiliate di offrire l’attività di revisione di veicoli professionali leggeri e pesanti. “Con Dekra – spiega Gianluca Annunziata – stiamo studiando un pacchetto di servizi dedicato alle nostre officine che permetterà di avere servizi dedicati all’attività di revisione per veicoli sotto e sopra le 3,5 tonnellate”. Intanto il network Alltrucks, si è aggiudicato per la seconda volta consecutiva il premio come Miglior brand per il concept di officine multimarca, assegnato nel corso del Salone Automechanika a Francoforte nel 2016 e 2018. Quest’anno, oltre all’award per il concept di officine multimarca, Alltrucks si è aggiudicato il premio per il miglior sistema diagnostico multimarca nel settore dei veicoli professionali.

vello internazionale sul piano dell’omogeneità dell’offerta di prodotto: la scelta di partner quali Total per i lubrificanti, Eberspaecher per i sistemi di riscaldamento e raffreddamento e Dekra per la verifica degli standard qualitativi è stata effettuata su base europea. Soltanto in questo modo il trasportatore ha la certezza che, ovunque si trovi il suo veicolo, presso un’officina Alltrucks riceve lo stesso trattamento, con elevati standard qualitativi nei servizi, nella capacità dia gnostica con strumenti ad alta tecnologia e nella preparazione del personale”. Su questa base il network lancia la “fase due”: offrire i

servizi direttamente al trasportatore. “La nostra rete spiega Annunziata - è il perno centrale sul quale, nel biennio 2019-2020, proporremo i servizi alle aziende di trasporto, affinché queste possano vedere nelle nostre officine un riferimento, un punto di assistenza qualificato, dove usufruire di servizi e opportunità quale appunto l’omogeneità nei servizi di assistenza, a vendo a livello europeo regole condivise nella gestione del cliente. La grande soddisfazione dei partecipanti alla convention e il senso di appartenenza emerso tra le officine ci dà lo stimolo e la forza come base per sviluppare la fase successiva”.

IL MONDO DEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it

Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).


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THERMO KING E FRIGOBLOCK LANCIANO SOLUZIONI PRONTE PER IL FUTURO

Benvenuti a Thermotopia FOCUS SULLE CITTÀ E SULLO SVILUPPO URBANO PER I DUE MARCHI DI INGERSOLL RAND. TRA LE NOVITÀ L’UNITÀ DI REFRIGERAZIONE ELETTRICA E200 PER FURGONI E AUTOCARRI LEGGERI E LA FAMIGLIA SLXI CON MOTORE GREENTECH AGGIORNATO, A EMISSIONI RIDOTTE, PIÙ SILENZIOSO E GIÀ CONFORME ALLA FUTURA E PIÙ RESTRITTIVA NORMATIVA EUROPEA. “STIAMO PER RIVOLUZIONARE LETTERALMENTE IL MODO IN CUI OPERANO LE AZIENDE DI TRASPORTO”, AFFERMA

PAULI JOHANNESEN, VICE PRESIDENT E GENERAL MANAGER TRUCK, TRAILER & BUS SOLUTIONS EMEA.

MATTEO GALIMBERTI HANNOVER

Forti di 120 anni di esperienza, stiamo lanciando oggi le tecnologie per la città del futuro”. Con queste parole Pauli Johannesen, facendo riferimento al doppio anniversario di fondazione - ottant’anni di Thermo King e quaranta di Frigoblock - illustra la strategia dei due marchi entrambi appartenenti a Ingersoll Rand - per il 2019. Da 15 anni in Thermo King, Pauli Johannesen, 50 anni, una laurea in Economia e una lunga esperienza nel campo delle vendite che, in differenti ruoli, l’ha visto protagonista dalla Finlandia ai principali mercati europei, da quest’anno è Vice President e General Manager Truck, Trailer & Bus Solutions EMEA Thermo King e Frigoblock. Ovvero è alla guida del team che lancia sul mercato una serie di innovazioni per autocarri e semirimorchi che puntano a una refrigerazione per il trasporto “a prova di futuro” come ama dire lo stesso General Manager - sfruttando la potenza dell’energia elettrica, dei dati e della tecno-

logia pulita. “Le sfide e le opportunità più importanti spiega Johannesen - riguardano le città, a fronte di una crescente urbanizzazione e dell’evolversi delle normative. L’offerta Thermo King e Frigoblock è studiata per essere in linea con gli investi-

menti delle aziende di trasporti, grazie all’adempimento dei requisiti normativi, all’ottimizzazione delle operazioni dei veicoli e al miglioramento dei costi totali di proprietà”. L’intervista avviene nella cor nice di Thermotopia,

Pauli Johannesen, Vice President e General Manager Truck, Trailer & Bus Solutions EMEA Thermo King e Frigoblock.

vera e propria ricostruzione di città del futuro secondo la visione Thermo King. “Thermotopia - afferma Pauli Johannesen - è una città dove il settore della refrigerazione per il trasporto garantisce la sicurezza delle merci e degli alimenti trasportati per una popolazione in continua crescita, eliminando allo stesso tempo smog, traffico e rumorosità eccessiva. Thermotopia è il luogo in cui le tecnologie aiutano le aziende di trasporti a stare al passo con le normative e a sviluppare le loro attività grazie a soluzioni sempre più redditizie e ecosostenibili: le tecnologie per la prima volta sul mercato presentate da Thermo King e Frigoblock, in prima linea in termini di energia elettrica, connettività e sostenibilità, sono destinate a rivoluzionare il modo in cui operano le aziende di trasporti”. E veniamo ai prodotti. La gamma di nuove soluzioni si basa su tecnologie collaudate che comprendono unità ibride, CryoTech, unità Frigoblock ad alternatore elettrico che funzionano anche con motori CNG o LNG - di cui una è in servizio presso

l’azienda di trasporto Gi.Ma. Trans a Pozzo d’Adda, tra le province di Bergamo e Mon za Brianza - e unità indipendenti completamente elettriche per furgoni di grandi e piccole dimensioni. Per furgoni e autocarri elettrici e a motore inferiori alle 3,5 t la novità è rappresentata da E-200, unità di refrigerazione elettrica che fornisce prestazioni e capacità costanti indipendentemente dal funzionamento del veicolo, impiegando componenti inediti nel settore del trasporto refrigerato. “La novità principale - spiega Nicandro Buono, Product Manager Vehicle Powered Truck EMEA - è un sistema di controllo che adatta la capacità in base alle reali necessità e alla potenza disponibile e gestisce contemporaneamente le diverse fonti di energia disponibili”. Per i semirimorchi le unità di refrigerazione SLXi sono ora dotate del motore GreenTech aggiornato, a emissioni ridotte e più silenzioso, certificato secondo la futura normativa europea NRMM (Non-Road Mobile Machinery, Macchine mobili non stradali) fase V. Per

gli autocarri entra nella famiglia l’unità di refrigerazione T-560R ad alimentazione autonoma, con una capacità aggiuntiva e un migliore abbassamento del la temperatura, che permettono di effettuare più consegne con un numero maggiore di merci e di aperture de gli sportelli. Quanto a flessibilità e sostenibilità delle operazioni dei veicoli, rispetto al modello precedente le unità T-560R sono caratterizzate da un aumento del 20 per cento nella capacità per prodotti freschi e congelati e da una riduzione del 5 per cento nei consumi di carburante. Per le unità di refrigerazione multitemperatura per autocarri e semirimorchi della serie T e SLXi arriva un nuo vo evaporatore monoblocco compatto a doppio scarico ad altezza ridotta: Prisma S-4.2 massimizza il volume disponibile della capacità di carico e facilita l’accesso nelle operazioni di carico-scarico. Grazie a un profilo ridotto e a una flessibilità per zona migliorata, Prisma può sostituire due evaporatori senza compromettere le prestazioni di refrigerazione.

È ITALIANO IL COMMERCIAL LEADER EMEA DI INGERSOLL RAND

LUCA SRA: “QUELLO CHE STA PER CHIUDERSI SARÀ L’ANNO MIGLIORE DI SEMPRE” C ’è tanta Italia in Thermo King. Luca Sra, Commercial Leader EMEA, snocciola risultati positivi sul 2018 e guarda con ottimismo al nuovo anno. “L’anno che sta per chiudersi - afferma il manager italiano - sarà il miglior anno di sempre di Thermo King, con performance di mercato che viaggiano di pari passo con il mantenimento del-

l’impegno per il clima di Ingersoll Rand: la sostenibilità ambientale è un aspetto chiave di Thermotopia. Tutte le soluzioni nuove e potenziate presentate all’IAA sono studiate per migliorare la qualità della vita nelle città, grazie a operazioni silenziose e a basse emissioni, e per ridurre l’impatto ambientale del trasporto refrigerato”.

Un aspetto chiave della strategia commerciale è legata all’immediata disponibilità delle soluzioni presentate al Salone. “Tutte le novità presentate dall’alternatore elettrico Frigoblock all’E-200 - spiega Luca Sra - sono frutto della nostra visione rispetto al futuro, anzi: rappresentano il presente”. Thermo King non si limita a for-

nire unità refrigerate: i servizi di connettività TracKing presentano nuove funzionalità, mentre ThermoLite da 24 V va a completare la famiglia di pannelli solari da 40 W e 110 W, studiati per aiutare le batterie principali della motrice a soddisfare l’aumento di fabbisogno energetico dovuto alle esigenze di comfort del conducente.


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NUOVE SOLUZIONI WEBASTO

Valore aggiunto SULL’ONDA DEL CLAIM “ADVANCED SOLUTIONS PARTNER” IL PRODUTTORE TEDESCO PRESENTA UN INNOVATIVO SISTEMA DI BATTERIE STANDARD PER

La generazione NOVUM – Il vincitore del Innovation Award 2019!

VEICOLI COMMERCIALI E WEBASTO LIVE, STAZIONE DI RICARICA AD ALTA TENSIONE E AD ACQUA.

DUE I NUOVI RISCALDATORI:

NON DA ULTIMO IL CONCETTO DI SERVIZIO PER TUTTE LE AREE DI PRODOTTO.

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INTELLIGENTE PER VEICOLI IBRIDI E ELETTRICI.

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ENERATI

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NOVUMNEW OF TRAILERS

2019

S

MICHELE S. ALTIERI MONACO

ull’onda del claim dell’IAA “Advanced Solutions Partner”, Webasto presenta nuove innovazioni nel campo dell’elettromobilità insieme agli sviluppi della sua attività principale nel settore dei sistemi termici: riscaldamento e raffreddamento. Autentica novità il sistema di batterie flessibile per veicoli commerciali, camion e bus di piccole dimensioni, caratterizzato dal design modulare: il processo di sviluppo del prodotto viene abbreviato grazie all’utilizzo di moduli standardizzati. Le aziende di trasporto ricevono un sistema di batterie su misura con la qualità Webasto a condizioni favorevoli anche per piccole quantità. Inoltre, la corrispondente VIB (Vehicle Interface Box) è stata sviluppata come interfaccia tra il sistema di batterie standard Webasto e il veicolo. Entro fine anno farà la sua comparsa sul mercato la stazione di ricarica intelligente Webasto Live, che consente una comunicazione flessibile e orientata al futuro: può essere connessa tramite la rete mobile e quindi controllata tramite la Webasto Charging

WINNER CATEGORY CONCEPT App. Altre connessioni come LAN e WLAN consentono di connettere più unità Webasto Live tra loro o integrarle in reti esistenti. La stazione di ricarica Webasto Live si distingue dalle altre stazioni di ricarica supportando l’attivazione dei processi di ricarica tramite Plug & Charge oltre al l’autenticazione tramite RFID o smartphone. La stazione di ricarica è disponibile opzionalmente con un cavo da 4,5 o 7 metri, connettore di tipo 1 o 2 e ha prestazioni di carica scalabili da 3,7 a 22 kW. Le sue opzioni di connettività fanno sì che la stazione di ricarica Webasto Live sia progettata non solo per i clienti finali, ma anche per i costruttori e per i clienti commerciali con il proprio parco veicoli. Accanto ai già collaudati riscaldatori ad aria della famiglia Air Top e ai riscaldatori ad acqua della serie Thermo Top Pro, Webasto propone og gi anche i più piccoli riscaldatori ad acqua Thermo Pro 38 e Thermo Pro 60, con potenze termiche tra 1 e 6 kW. Oltre a riscaldare la cabina del conducente, questi riscaldatori riscaldano anche il circuito del liquido di raffreddamento del veicolo, preriscaldando quindi il motore prima di iniziare il viaggio.

Ciò non solo riduce il consumo di carburante e di energia, ma offre anche un contributo prezioso in termini di risparmio su costi e protezione ambientale. Questi riscaldatori ad alte prestazioni sono inoltre caratterizzati da riduzione del rumore e lunga durata. Dimensioni compatte e peso ridotto facilitano l’installazione in spazi ridotti. Con il riscaldatore ad alta tensione (HVH) la gamma Webasto comprende anche il sistema di riscaldamento ad alte prestazioni adatto per camion e bus ibridi e elettrici. HVH crea piacevoli temperature all’interno e cura la termoregolazione della batteria. Il riscaldatore converte l’energia elettrica immagazzinata in calore senza perdite, con un’efficienza costantemente superiore al 95 per cento. HVH è più leggero e compatto rispetto agli altri sistemi di riscaldamento elettrico (2,7 kg) e richiede un piccolo spazio d’installazione. Non da ultimo, nel 2019 We basto punta sul concetto di assistenza completo su tutte le aree di prodotto che comprende tutte le unità aziendali: oltre ai servizi tecnici, prodotti e servizi nei settori della logistica, testing, formazione, installazione e servizi digitali.

1° posto nella categoria Concept 9 della Trailer Innovation 2019

9 Generazione NOVUM: Veicoli

centinati di Kögel: Cargo, Mega e Lightplus

Elevata stabilità, manipolazione 9

semplice, maggiore carico utile e alto grado di personalizzazione

NOVUM – una nuova concezione di redditività!

GRAZIE… e RGT NC XQUVTC Ƃ FWEKC G RGT l‘acquisto effettuato in occasione dell‘IAA 2018!

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IL MONDO DEI TRASPORTI

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A MODENA MEETING CON SCANIA, KÖGEL, CARRIER E AZIENDE COMMITTENTI

Spezzano fa rete con intelligenza COSTRUTTORI E PRODUTTORI DI CAMION, RIMORCHI E GRUPPI FRIGO INCONTRANO TRASPORTATORE E COMMITTENZA. È L’OBIETTIVO DI CARMINE SPEZZANO, CHE HA PROMOSSO UN INCONTRO FINALIZZATO A TROVARE LA STRADA DA PERCORRERE PIÙ SOSTENIBILE PER TUTTI. LA SUA AZIENDA HA RINNOVATO CON TRAZIONI A LNG E I SEMIRIMORCHI HANNO UN’ETÀ MEDIA DI DUE ANNI E MEZZO: “ABBIAMO INVITATO I RAPPRESENTANTI DEL CLOU DELL’ALIMENTARE IN ITALIA ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI PARTNER IN QUESTO PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITÀ”, SPIEGA L’IMPRENDITORE CALABRESE.

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MAX CAMPANELLA MODENA

arola d’ordine fare sistema. Trovare insieme risposte alle sempre più necessarie istanze di sostenibilità per tutti: per l’ambiente, per i costruttori, per le aziende di trasporto, per la committenza e, non da ultimo, per il cliente finale, che si aspetta di poter portare in tavola prodotti freschi a un costo ragionevole e una filiera di trasporto sicura e rispettosa del l’ambiente. Quello promosso a Modena da Spezzano Trasporti, azienda con sede a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, e sedi distaccate a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, e Milano, non è stato un convegno ma piuttosto un meeting: una sorta di “faccia a faccia” per confrontarsi su problemi concreti. E tentare di avviarne una soluzione con vincente e proficua per tutti gli attori coinvolti. Carmine Spezzano ha voluto accanto a sé Franco Fenoglio e Paolo Carri, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato e Head of Sustainable Solutions Italscania, Michele Mastagni, Sales Manager Kögel Italia, e Marco Gagliardone, Amministratore delegato Carrier Transicold Italia. “Spezzano Trasporti - spiega l’imprenditore calabrese - ha avviato un percorso verso la sostenibilità in collaborazione con aziende fornitrici. Abbiamo ritenuto importante che le aziende clienti abbiano l’opportunità di comprendere di più sul percorso da noi avviato, perché quando si tratta di gelati, latte, surgelati il consumatore è sensibile a un marchio che spo sa la sostenibilità. Ecco perché abbiamo invitato i rappresentanti del “clou” dell’alimentare in Italia alla scoperta di chi sono i nostri partner in questo percorso verso la sostenibilità”. Ospite anche nelle vesti di Presidente della sezione Veicoli industriali dell’Unrae, Fenoglio ha ribadito la necessità di fare rete. “Per realizzare un cambiamento importante - ha affermato il numero uno di Italscania - occorre lavorare insieme: la committenza ha un ruolo decisivo nella sostenibilità, può fare la differenza. Se cerchiamo insieme di essere competitivi, piut tosto che puntare all’interesse dei singoli, raggiungiamo un buon risultato. Se il ricambio

continua con il ritmo attuale, ci vorranno15 anni per avere in Italia un parco circolante sicuro e rispettoso dell’ambiente: non abbiamo tutto questo tempo e le possibilità sul mercato ci sono. Ne gli anni passati tutte le Case costruttrici hanno investito su trazioni alternative e sistemi di sicurezza come la frenata au tonoma: oggi è un vero peccato non raccogliere i frutti di quegli investimenti. L’incontro promosso da Spezzano si colloca sulla strada giusta: insieme possiamo fare massa critica e sensibilizzare le istituzioni a difendere il trasporto nell’interesse del Paese”. FOCUS SUL RINNOVAMENTO

La flotta di Spezzano Trasporti è costituita da 147 veicoli, dei quali nove Euro V, sei LNG e i restanti Euro VI. “La realtà del trasporto - ha aggiunto Spezzano - è però che il 64 per cento dei veicoli immatricolati in Italia è ante Euro III. Il problema ricade sull’azienda di trasporto, che deve sostenere spese di officina, ricade sulla committenza, che rischia di non essere soddisfatta del servizio, nel man-

cato rispetto delle tempistiche di consegna, e ricade sulla comunità, considerati i rischi ecologici e di minore sicurezza”. Primo a prendere la parola è stato l’ingegner Carri, che ha illustrato la strategia di Scania, costruttore che investe il 7 per cento del fatturato in Ricerca & Sviluppo. “In Italia - sottolinea Carri - l’85 per cento del trasporto merci avviene su gomma, rispetto al 75,8 per cento di media europea. Numeri che ci affidano una seria responsabilità: occorre rendere il trasporto il più sostenibile possibile”. Scania ha scelto di investire su tutte le tipologie di trazione in modo da assicurare la più ampia scelta in funzione delle esigenze e delle strutture esistenti. “Il passaggio dal diesel Euro I all’Euro VI - prosegue l’ingegner Carri - ha portato alla drastica riduzione del 98 per cento di particolato. Siamo alla seconda generazione di veicoli ibridi e l’anno prossimo arriverà la modalità plug-in con ricarica in 20 minuti e recupero del l’energia in frenata. La nuova generazione a LNG garantisce 1.600 km di autonomia per le motrici, 1.100 per i

trattori, senza contare che la re te distributiva italiana sta crescendo a un ritmo importante, assegnando a questo com bustibile un’importante priorità, tenendo conto che i valori di coppia sono equivalenti a quelli di un diesel di analoga potenza”. Non da ultimo, Scania ha già portato in strada veicoli in platooning, ovvero una serie di camion a guida autonoma con autista a bordo connessi tra loro per un viaggio sicuro e più rispettoso dell’ambiente. “Infine - conclude Carri - siamo pronti per la trazione elettrica, con il primo tratto di autostrada elettrificata in Italia, progetto avviato dalla Brebemi sulla base delle nostre esperienze in Svezia”. Michele Mastagni ha portato il suo contributo per il settore del trainato. “Il semirimorchio - spiega Mastagni assume un’importanza decisiva in una filiera di trasporto ecosostenibile: ridurre il peso del rimorchio, rendere il telaio scorrevole e realizzare una cella frigo di qualità, con componenti di qualità che richiedono minore utilizzo del motore e del gruppo frigo sono le linee guida seguite da Kögel nello sviluppo dei suoi

prodotti. Con la nuova generazione di centinati Novum un forte accento è stato posto sull’aerodinamica, che consente di abbattere i consumi. Non da ultimo, Kögel è impegnata a rendere le linee produttive ecologiche e realizza i semirimorchi con materiali completamente riciclabili”. IMPORTANZA DEL RINNOVAMENTO

Mastagni ha inoltre sottolineato l’importanza di rinnovare il parco anche del trainato, sull’esempio di Spezzano Trasporti, che possiede 170 semirimorchi tra telonati e frigo dell’età media di due anni e mezzo, tutti del produttore di Burtenbach. “Mosca bianca - afferma il Sales Manager Kögel Italia - visto l’età media dei rimorchi immatricolati in Italia è pari a quasi 14 anni: siamo ancora di fronte a una combinazione di trattori Euro III che trainano rimorchi vecchi, la scelta più rischiosa e costosa. Trainare un rimorchio vecchio vuol dire trasportare maggiore peso, avere minore tenuta termica e minore sicurezza, perché non può esserci alcuna connessione con il trattore. L’auspicio è avere tanti

Il gruppo di relatori e rappresentanti di aziende committenti che hanno preso parte al meeting promosso da Spezzano Trasporti.

Spezzano Trasporti che con coraggio rinnovano e guardano al presente: perché il futuro è adesso, è oggi che occorre avere veicoli efficienti se vogliamo salvaguardare sicurezza e ambiente nel futuro”. Marco Gagliardone ha sottolineato l’importanza assegnata da ben vent’anni da Carrier Transicold al basso consumo energetico dei gruppi frigo per semirimorchi. “La nostra unità di punta Vector - spiega l’Amministratore delegato utilizza una tecnologia elettrica: un motore elettrico alimenta un generatore che fa funzionare il gruppo frigo. Sono state sviluppate pensando alle trazioni a metano la generazione Supra per le motrici e Pulsor per i van. Due anni fa Carrier ha acquisito TRS, che ha lanciato sistemi idroelettrici che sfruttano la potenza del trattore per alimentare il circuito di refrigerazione di motrici o rimorchi”. Nel futuro Carrier punta sull’elettrico e sulla telematica. Per le aziende committenti erano presenti: Gioacchino Di Pasquale di Granarolo, Gianni Sintucci di Orogel, Luca Romagnoli di MARR, Simon Neganti di Inalca e Tommaso Ceglie di Sammontana.


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INNOVAZIONE EFFICIENTE CON IL FURGONATO REFRIGERATO PREMIUM

Kögel Cool - PurFerro quality, per servirvi LA NUOVA VERSIONE DEL KÖGEL COOL PURFERRO QUALITY, UN FURGONE REFRIGERATO CHE NON SI RIVOLGE SOLO ALLE ESIGENZE DI MERCATO SPECIFICHE DEL TRASPORTO DI ALIMENTI FRESCHI E SURGELATI E DI PRODOTTI FARMACEUTICI MA, GRAZIE A DIVERSE OPZIONI, È IDONEO ANCHE ALL'IMPIEGO UNIVERSALE. COOL PURFERRO QUALITY È EQUIPAGGIATO CON IL

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FABIO BASILICO HANNOVER

a catena del freddo ha un alleato in più. Allo IAA 2018 di Hannover è stata presentata la nuova versione del Kögel Cool – PurFerro quality, un furgone refrigerato che non si rivolge solo alle esigenze di mercato specifiche del trasporto di alimenti freschi e surgelati e di prodotti farmaceutici ma, grazie a diverse opzioni, è idoneo anche all'impiego universale. Grazie a una vasta gamma di equipaggiamenti speciali, il veicolo offre un alto grado di personalizzazione in base alle esigenze del cliente. Il pavimento

MODULO TELEMATICO in alluminio anti-rumore riduce il frastuono durante le operazioni di carico e scarico. In questo modo è possibile effettuare consegne al di fuori dei consueti orari di apertura, per esempio durante la notte. Il fondo in alluminio saldato consente inoltre una semplice e ancora più accurata igiene dello stesso: impedisce infatti che l'umidità penetri nelle strutture portanti, aumentandone notevolmente la durata e la redditività. La porta posteriore in acciaio inox, grazie a una guarnizione a labbro quadrupla e a cerniere di alluminio facilmente sostituibili, è di facile manutenzione e semplice da riparare.

La furgonatura del Kögel Cool – PurFerro quality è costituita da una schiuma polimera speciale di alta qualità, altamente isolante, priva al 100 per cento di CFC. Lo strato in acciaio del soffitto, robusto e facile da pulire, è rivestito da pellicola di PVC rigido. Le pareti, dello spessore di 45 o 60 mm, il tetto dello spessore di 85 mm e il pavimento dello spessore di 125 mm, tutti prodotti all'interno dell'azienda, garantiscono un coefficiente di trasmissione del calore (valore K) notevolmente migliorato. Questa protezione contro gli effetti della temperatura riduce il consumo di energia consentendo al tempo

un riduzione di costi. Il veicolo Kögel Cool PurFerro quality esposto allo IAA era equipaggiato con la luce posteriore combinata multi-camera a Led Kögel LUXIMA con monitoraggio integrato posteriore, che si è aggiudicata il terzo posto nell'ambito del premio internazionale del settore "Trailer Innovation 2017". I sensori di monitoraggio posteriori e l´aiuto avvicinamento posteriore sono inseriti nella luce combinata posteriore multi-camera e nel supporto targa, consentendo in questo modo di salvare spazio nella zona posteriore. Per un semplice uso quotidiano il furgone re-

frigerato può essere equipaggiato con diversi accessori in opzione. Cool – PurFerro quality è equipaggiato con il modulo telematico per rimorchi Kögel. Il pacchetto telematico per frigoriferi registra dati quali la posizione in tempo reale, lo stato di aggancio, i dati EBS, l'interruttore contatto porte e naturalmente i sensori di temperatura e il termo-registratore. Il furgonato è proposto in due varianti: una come frigorifero generico con pareti laterali di 45 mm, l´altra per trasporti surgelati con pareti di 60 mm. Per entrambi sono naturalmente disponibili molteplici dotazioni personalizzate.

LA VARIANTE DEL KÖGEL BOX LIGHT È UN VEICOLO FURGONATO LEGGERO

Il prototipo per il dry freight VARIANTE A 3 ASSI CON PARETI IN PLYWOOD E TETTO LEGGERMENTE ISOLATO, IL NUOVO ESEMPLARE DELLA LINEA BOX LIGHT HA UNA TARA RIDOTTA NELLA DOTAZIONE DI BASE A PARTIRE DA 6.100 KG, GUADAGNANDO UN MAGGIOR CARICO UTILE FINO A 730 KG RISPETTO ALLA VERSIONE STANDARD. LE NUMEROSE POSSIBILITÀ DI ALLESTIMENTO CONSENTONO INOLTRE UN ALTO GRADO DI PERSONALIZZAZIONE CHE RISPONDONO PERFETTAMENTE ALLE MOLTEPLICI NECESSITÀ DEL CLIENTE.

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GIANCARLO TOSCANO HANNOVER

o abbiamo visto allo IAA di Hannover. È il prototipo del nuovo Kögel Box Light in variante a 3 assi con pareti in plywood e tetto leggermente isolato. Con una tara ridotta nella dotazione di base a partire da 6.100 kg, Kögel Box Light guadagna un maggior carico utile fino a 730 kg rispetto alla versione standard. Questo veicolo offre quindi il massimo carico utile, la massima qualità di trasporto e la massima protezione dagli agenti atmosferici e dai furti. Le numerose possibilità di allestimento consentono inoltre un alto grado di personalizzazione a seconda delle necessità del cliente. Con i suoi moduli e componenti standardizzati, e con il telaio posteriore rinforzato di serie, il

robusto telaio leggero, che fa parte del sistema modulare Kögel, è in grado di sostenere qualsiasi rampa e qualsiasi carrello elevatore. La struttura furgonata del Kögel Box Light è costituita da pannelli compositi di compensato da 20 mm di spessore con rivestimento in vetroresina. La superficie liscia rende le pareti estremamente resistenti agli urti e facili da pulire. Il tetto isolante da 40 mm di spessore di produzione propria è realizzato con una schiuma speciale perfezionata e altamente isolante, priva al 100 per cento di CFC. Il fondo di 30 mm di spessore è dimensionato per un carico per asse con carrello elevatore di 5.460 kg. Inoltre, Kögel Box Light possiede di serie un certificato di sicurezza del carico a norma DIN EN 12642 Codice XL. Nel Box Light sono installati di serie gli assi per rimorchi Kögel, affidabili, di facile manutenzione e con ottima tenuta su strada. La straordinaria “doppia sospensione” del KTA in un morbido cuscinetto in gomma e il braccio oscillante in acciaio per molle non solo migliorano le caratteristiche di guida del semirimorchio, ma assicurano anche una minore usura. Kögel Box Light è disponibile anche con numerose

PER RIMORCHI KÖGEL.

Con specifiche opzioni e un certificato farmaceutico, il veicolo è idoneo anche per il trasporto di medicinali. Nelle dotazioni specifiche per il singolo Paese rientrano, tra le altre, un sollevatore per il primo e il terzo asse, un asse autosterzante, un carico ralla fino a 15 t, uno scomparto per la ruota di scorta, una scala centrale e un paracolpi di protezione rinforzato a rullo. Infine, anche nel Kögel Cool – PurFerro quality tutto il telaio del veicolo è protetto in modo durevole dalla corrosione mediante la tecnologia nanoceramica più rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV.

dotazioni personalizzate, adatte per i diversi settori di impiego. La testata anteriore del modello esposto allo IAA 2018 ha un rivestimento interno da 12 mm e alto 1.250 mm, come protezione. La parte posteriore del Box Light è dotata inoltre di paracolpi in gomma e di un profilo trasversale a D in gomma sulla lamiera di chiusura del telaio per garantire una maggiore protezione antiurto. Ciò evita danni anche nelle peggiori condizioni di utilizzo. Per una maggior sicurezza del carico parziale, le pareti laterali sono dotate di guide di ancoraggio in acciaio alle pareti, montate a un'altezza di 800 mm. Senza contare che le diverse opzioni in alluminio, oltre agli pneumatici leggeri, garantiscono al Kögel Box Light una tara ancora migliore. Tra le altre dotazioni personalizzate si possono citare le luci posteriori combinate Kögel LUXIMA, il sollevatore per il primo asse, la cassetta per gli attrezzi e molto altro ancora. Anche nel Kögel Box Light l'intero telaio è protetto in modo duraturo dalla corrosione mediante la tecnologia nanoceramica abbinata a un rivestimento cataforetico con successiva verniciatura UV.


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INTERVISTA / GIACOMO MAURELLI, AMMINISTRATORE UNICO MAURELLI GROUP

“Il mio segreto? Passione, tradizione e competenza fanno squadra”

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MAX CAMPANELLA CAPUA

ra le realtà imprenditoriali che portano nel mondo l’eccellenza italiana il Gruppo Maurelli è tra quelle che si distinguono nel settore dei veicoli industriali. Con il cuore in Campania dove tuttora ha sede l’headquarter - grazie alla creatività, alla forza di volontà e all’incredibile energia che il suo Amministratore delegato Giacomo Maurelli sa infondere nel team, Maurelli è oggi un riferimento: rete capillare di officine, formazione con accademia dedicata, filiale a Trento al servizio dei trasportatori che valicano il confine. Alla scoperta del segreto di questo successo, abbiamo intervistato il protagonista di un’escalation che prosegue. Quando e come avviene l’incontro con il settore dei veicoli industriali che ha dato vita al Gruppo Maurelli? “L’incontro con i veicoli industriali - racconta Giacomo Maurelli - ha origini molto lontane e permea la storia del la mia famiglia da ben quattro generazioni. Tutto ebbe inizio con mio nonno che scelse l’attività di rappresentante di ricambi e che ha sicuramente influenzato il destino di tutta la dinastia Maurelli, tracciando una strada che sia mio padre Eduardo che io abbiamo voluto seguire, rendendo sempre più indissolubile il legame tra il nome Maurelli e

il mondo dei veicoli industriali. Non avevo un disegno ben definito quando ho iniziato, ma lasciandomi guidare dalla mia passione, vivendo per strada con occhio vigile e orecchie aguzze, ho cavalcato gli eventi e con orgoglio oggi guardo la creatura che porta il nostro nome e che è sempre più proiettata verso il successo. È motivo di grande orgoglio sapere che saranno i miei figli, Giulia e Eduardo, gli artefici delle evoluzioni future che vivrà il Gruppo. Eduardo è già oggi impegnato a pieno nell’azienda con ottimi risultati, Giulia sta concludendo il suo percorso universitario per ottenere quel bagaglio di competenze che la porteranno a inserirsi facilmente in quello che oggi è un Gruppo di riferimento per tutto il settore”. IL GIOCO DEL DESTINO

Quali sono state le difficoltà che ha incontrato nei primi anni da imprenditore e quali le prime soddisfazioni? “Il destino purtroppo - prosegue il numero uno del Gruppo ha voluto giocare d’anticipo: in seguito alla prematura scomparsa di mio padre non mi è stato possibile pianificare il mio avvicendamento nell’attività di famiglia in maniera graduale, ho dovuto rimboccarmi le maniche per non distruggere quanto mio padre e mio nonno hanno saputo costruire nel tempo, con im-

EREDE DEL NONNO DI CUI PORTA IL NOME, IN SEGUITO ALLA PREMATURA SCOMPARSA DEL PADRE

EDUARDO, L’ATTUALE TIMONIERE DELL’AZIENDA SI È RITROVATO, GIOVANE, A RIMBOCCARSI LE MANICHE. “HO DOVUTO IMPARARE CHE LA COMPETIZIONE NEL SETTORE È SPIETATA E PER EMERGERE SI PUÒ CONTARE SOLO SULLA PROFESSIONALITÀ E SULL’ELEVATA COMPETENZA”, AFFERMA GIACOMO

MAURELLI. OGGI AFFIANCATO

DA UN TEAM DI GIOVANI MOTIVATI E ENTUSIASTI, L’IMPRENDITORE È ALLA GUIDA DI UNA REALTÀ IN COSTANTE CRESCITA, CHE PORTA CON ORGOGLIO OLTRECONFINE L’ECCELLENZA ITALIANA.

pegno e dedizione. Ho dovuto imparare presto che la competizione nel nostro settore è spietata e per emergere si può contare solo sulla professionalità e sull’elevata competenza; erano tempi diversi rispetto a oggi, quando non c’erano tutti gli strumenti e le tecnologie di cui disponiamo. L’unico strumento che ci ha permesso di superare le avversità è la competenza con cui ci siamo sempre approcciati alla nostra clientela”. Qual è stato negli anni lo step più significativo dell’e-

voluzione del Gruppo Maurelli, che ha portato all’odierna attività? “Il segreto del successo di Maurelli Group afferma Giacomo Maurelli passa attraverso l’innovazione, senza mai dimenticare il passato: il Gruppo punta fortemente sulla formazione delle risorse umane. Investiamo capitali, tempo e energia nello sviluppo e nell’accrescimento delle competenze di tutti coloro che contribuiscono a quel valore aggiunto che ci differenzia dai nostri competitor e che porta i clienti, in

Il dottor Giacomo Maurelli, Amministratore Unico del Gruppo Maurelli.

costante aumento, a sceglierci ogni giorno. La scelta di aggiungere al core business della distribuzione di ricambi ori ginali e aftermarket per truck, veicoli industriali e commerciali, una serie di servizi complementari che vanno dall’assistenza post-vendita alla manutenzione, dalla formazione al soccorso stradale, ci permette di inserire la flessibilità e l’adattabilità alle esigenze del cliente tra le no-

stre skills. Ogni giorno siamo impegnati per dare a tutti i clienti, in Italia e all’estero, soluzioni sempre più affidabili e precise, perché tagliate su misura in base a ciascuna richiesta”. Qual è il segreto di Giacomo Maurelli? In che modo ha affrontato le difficoltà? “Se ci fosse una vera e propria ricetta segreta - risponde sorridendo l’imprenditore campano sarei uno stupido a rivelarla


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A sinistra, la sede di Maurelli Distribuzione vista dall’alto; in alto a sinistra una delle officine del Progetto M-Truck; sopra la filiale di Bassano del Grappa.

dei miei figli e di mia moglie Karina, che supportano le mie idee e il mio lavoro”. UN TEAM EFFICACE

qui adesso. Nonostante la crisi che ha colpito l’economia a livello globale, siamo riusciti a invertire la tendenza, trasformando in opportunità di business quelle attività che gli altri percepivano come altamente rischiose. Nei momenti di difficoltà abbiamo saputo tirar fuori quella grinta necessaria per non perdere preziose quote di mercato guadagnate con tanti sacrifici e dedizione nel corso della nostra storia”. Al mattino al risveglio

qual è il primo pensiero di Gia como Maurelli? “Vorrei tanto poter rispondere a questa domanda, perché significherebbe avere la possibilità di mettere in stand-by un cervello in continuo movimento, ma cosi non è: le ore di sonno a mia disposizione - dichiara Maurelli - sono inversamente correlate ai pensieri e alle idee che affollano la mia testa. Al mattino la mente già pianifica quello che mi aspetta non solo nella giornata ma soprat-

tutto nelle settimane successive; non è semplice talvolta far combaciare gli impegni con la vita privata. Tuttavia, con l’età ho imparato a soffermarmi su altri aspetti della vita, poiché non bisogna mai dare nulla per scontato; le cose cambiano in fretta, ma l’unico punto fisso nella mia vita è la mia famiglia. Ogni mat tina penso di essere un uomo estremamente fortunato in quanto, nonostante le difficoltà, posso contare sull’aiuto

Quali sono le linee guida dell’imprenditore Maurelli? È più decisionista o assegna incarichi dando fiducia ai suoi uomini e donne? “Non potrei essere dove sono adesso - risponde Maurelli - se non mi fossi circondato di uomini e donne di cui mi fido. Oggi il Gruppo Maurelli conta 26 filiali italiane, e due a Malta e in Polonia; e conta oltre 280 dipendenti, numero in costante crescita. Questo fitto network di filiali ci permette di essere capillari e efficaci in un settore che procede avanti spedito e che necessita di riscontri sempre più attenti e specializzati. La sinergia tra tutti gli attori della Rete Maurelli ci permette di garantire un servizio professionale e tempestivo”. Qual è oggi il punto di forza che distingue Maurelli Group dai competitor? “L’e-

sperienza e la competenza di un Gruppo che non si accontenta. Un Gruppo - prosegue l’Amministratore delegato in costante evoluzione, che nonostante i successi continua a espandersi e innovarsi. Un Gruppo costituito da e sperti del settore, ma anche da tanti giovani pieni di voglia di fare. Tutto questo rappresenta sicuramente un aspetto predominante di Maurelli Group. Inoltre, l’innovazione è la spina dorsale che connette tutto il nostro sistema distributivo, regolando i flussi di domanda all’interno del magazzino centrale e delle filiali, e monitorandoli costantemente attraverso avanzati sistemi di gestione della lo gistica, per assicurare un corretto posizionamento delle scorte e spedizioni ai clienti in tempi rapidi, consentendo di assicurare un servizio efficiente, celere e di qualità, in grado di soddisfare ogni esigenza degli utenti”. Qual è l’ambizione di Giacomo Maurelli? “Di ambizioni - risponde in conclusione ne ho avute e ne ho sicura-

mente tante: ancora oggi, dopo tanti anni in questo settore, non sono assolutamente stanco di affrontare sfide sempre più audaci e avvincenti, che per mettano al Gruppo, cui tengo tantissimo, di crescere ed espandersi. Fra i tanti traguardi raggiunti negli anni, vi è sicuramente aver dato vita a un brand, Gam Technic, frutto del bagaglio conoscitivo che arricchisce il nostro gruppo. Altra grande soddisfazione è stata il lancio del progetto M-Truck, rete di officine di eccellenza, da me fortemente voluto: per non diventare obsoleti e superati, è fondamentale offrire una serie di servizi professionali e tecnici. Chi si rivolge a noi sa di ricevere risposte efficaci, tempestive e affidabili. Ciascun traguardo mi riempie di orgoglio e dà la carica per realizzare un nuovo progetto: i miei sogni sono in continuo divenire, proprio come il mio Gruppo. Attualmente però, l’ambizione maggiore è quella di lasciare, un giorno, ai miei figli un’importante e profittevole eredità da tutelare e conservare”.

LOREDANA TOMA, RESPONSABILE MARKETING, ILLUSTRA LE PROSSIME TAPPE

ESTENSIONE DI SEDI E FILIALI E FORTE FOCUS SUL NOLEGGIO CON FRAIKIN M aurelli Group è oggi leader internazionale nella commercializzazione di ricambi per veicoli industriali e non solo. La sua tenace capacità di voler a tutti i costi soddisfare il cliente e rispondere alle molteplici esigenze del settore ha permesso di ampliare il ventaglio di offerte e di servizi che coinvolgono a 360 gradi truck, rimorchi e semirimorchi. “La nostra offerta – spiega Loredana Toma, Responsabile Marketing Maurelli Group – inizia con la vendita di ricambi originali e aftermarket, realizzata attraverso le molteplici filiali che, in modo capillare, sono collocate su tutto il territorio italiano e estero, per continuare con l’assistenza post-vendita e la formazione professionale, entrambe affidate ai migliori esperti e professionisti, sempre aggiornati sulle evoluzioni dei sistemi elettronici e di diagnosi”. Il Gruppo vanta anche una vastissima gamma di ricambi distribuiti con il brand GAM Technic e un’officina autorizzata multimarca per veicoli industriali e commerciali. Inoltre, Maurelli Group ha creato una rete di officine M-Truck selezionate e specializzate per garantire soccorsi stradali h 24 e riparazioni in tempi record. Quali sono i numeri di chiusura del 2017 e le previsioni per il 2018? “I frutti positivi – risponde Toma – sono merito del lavoro dei nostri di-

pendenti e delle forti sinergie tra le diverse filiali: attualmente il Gruppo conta oltre 280 colleghi distribuiti tra il quartier generale di Capua e le nostre 27 filiali. Il 2017 per Maurelli Group è stato sicuramente un anno vantaggioso: con 110 milioni di fatturato abbiamo registrato un incremento del 12 per cento rispetto all’anno precedente. Come dice sempre il nostro Amministratore delegato, non siamo fatti per accontentarci: per l’anno in corso puntiamo a un incremento ancora maggiore. La strada segnata finora è quella giusta: i primi sei mesi del 2018 fanno già registrare una crescita di 17 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017”. Qual è la strategia che differenzia Maurelli Group dai suoi competitor nel suo approccio al mercato? “Il nostro approccio al mercato - afferma la manager campana – è ben evidenziato dal nostro nuovo slogan Innovation for Automotive, che manifesta l’importanza che l’innovazione e il progresso tecnologico hanno per il gruppo. Attualmente, lo sviluppo della tecnologia e l’innovazione nelle aziende rappresenta uno dei motori fondamentali della crescita economica. L’innovazione di processo e di prodotto è l’unico vero elemento in grado di garantire il successo all’impresa nel mercato globale. Gli investimenti nelle inno-

vazioni rappresentano il presupposto imprescindibile per i profitti futuri. È per questo che Maurelli Group stanzia ogni anno un budget considerevole in innovazione e R&S”. Qual è invece la caratteristica all’interno dell’azienda che caratterizza Maurelli Group? “Un aspetto importante dell’espansione Maurelli - afferma Loredana Toma - è rappresentato dal dato in costante aumento del numero dei dipendenti, sintomatico di un’azienda in pieno sviluppo e dalla continua espansione sul territorio nazionale. Dopo le numerose nuove filiali aperte lo scorso anno, non vogliamo di certo fermarci qui. È da pochi mesi operativa a pieno regime la nuova sede di Terni, dotata di una struttura completamente rinnovata e che insieme alla filiale di Bastia Umbra, attiva già dal settembre del 2015, ci permetterà di essere presenti in modo capillare anche nell’intera regione dell’Umbria. Abbiamo in cantiere l’apertura di una nuova filiale su Parma. L’obiettivo è garantire una presenza ramificata Maurelli sul territorio nazionale e non solo, per garantire ai clienti una presenza ancora più estesa e, di conseguenza, l’abbattimento dei già ridottissimi tempi di consegna della merce”. Quali sono le future evoluzioni di Maurelli Group? “Maurelli

Group come ogni azienda che si pone l’obiettivo di crescere in maniera esponenziale - prosegue la Responsabile Marketing - sa che per farlo è necessario guardare sempre oltre, fissando nuovi obiettivi e mettendo in piedi progetti innovativi per essere al passo coi tempi e avere successo sul mercato. Anche quest’anno i progetti in cantiere sono numerosi. Allo stesso tempo, vogliamo perfezionare i piani esecutivi già in essere e dare risalto a quelli di nuova soluzione. Tra i progetti di grande successo che abbiamo in eredità dal 2017 e che inten-

diamo continuare a sviluppare c’è Mechanical Store, con cui si offre un intervento al cliente sulla riqualificazione del proprio magazzino (mappatura, analisi ubicazioni, etichettatura, scaffalatura, programma di carico e scarico). Ne sono degli esempi tangibili la rinomata officina Alberti e l’Autofficina Sandri, che da oltre sessant’anni rappresenta un importantissimo punto di riferimento nel settore dell’autoriparazione”. Sono infine in attuazione due nuovi programmi di sviluppo grazie a importanti partnership realizzate da Maurelli. “Molto presto - ci anticipa Loredana Toma in conclusione - avremo numerosi shop point nei principali porti italiani. Questo in virtù della collaborazione con A.L.I.S., associazione di categoria nata nel 2016, che mette insieme tutti gli operatori del mondo dei trasporti e si pone l’obiettivo fondamentale di migliorare la competitività dell’Italia sia su nuovi mercati sia nei confronti di concorrenti internazionali. L’altro progetto di cui siamo molto orgogliosi nasce dalla cooperazione con Fraikin, leader in Europa nel noleggio di veicoli commerciali e industriali, che propone soluzioni per il noleggio a lungo, breve e medio termine. Questo ci permetterà di penetrare con convinzione in un mercato, come quello del noleggio, in evidente crescita”.


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IN SPEDIZIONE AL SITO LAMBERET DI SAINT-CYR SUR MENTHON

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SIAMO ANDATI ALLA SCOPERTA DEL PRIMO

Svelati i misteri dei rimorchi del freddo

IMPIANTO FRANCESE DI PRODUZIONE DI VEICOLI FRIGORIFERI, NELLA FABBRICA DA CUI OGGI NASCONO

4.500

PESANTI L’ANNO PER IL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA. TRA LAVORAZIONE DEI TELAI E REALIZZAZIONE DEI PANNELLI IN VETRORESINA, NON MANCANO LE NUMEROSE, PICCOLE CURIOSITÀ CHE RAPPRESENTANO LA

“CHIAVE DI DIFFERENZA” DI LAMBERET.

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MAX CAMPANELLA

SAINT-CYR SUR MENTHON

uello di Saint-Cyr sur Menthon è il primo sito francese di veicoli frigoriferi, vero e proprio cuore della produzione di semirimorchi Lamberet per il trasporto refrigerato. È qui che prende vita, a partire dal telaio, ogni trailer del produttore francese, processato secondo le caratteristiche che distinguono la produzione Lamberet: vetroresina anziché ferro plastica, per maggiore robustezza e isolamento termico, sabbiatura e verniciatura a polvere e tutta una serie di particolari tutt’altro che trascurabili per chi tutti i giorni trasporta per lavoro.

Nel solo sito di Saint-Cyr sur Menthon lavorano 970 persone, 700 delle quali si dedicano ai veicoli pesanti da 7,5 a 26 t. Nel suo complesso, il Gruppo Lamberet dà lavoro a 1.200 persone e realizza un fatturato che nel 2017 ha superato quota 205 milioni di euro. A cento chilometri, nel sito di Saint Eusèbe lavorano 150 dipendenti che realizzano allestimenti per veicoli da 2,6 a 7,5 t, mentre nell’est della Francia al confine con la Germania a Sarreguemines viene fatta una produzione di pannelli in kit pronti per l’assemblaggio, infine in Germania a Groß-Rohrheim vengono realizzati le coibentazioni specifiche per il mercato tedesco e per altri co-

Foto di gruppo al sito Lamberet di Saint-Cyr sur Menthon dove lavorano 970 persone, 700 delle quali si dedicano ai veicoli pesanti da 7,5 a 26 tonnellate. Nel suo complesso, il Gruppo Lamberet dà lavoro a 1.200 persone.

struttori, inoltre viene fatta la costruzione dei gruppi frigo a marchio Kerstner. A distanza di tre anni torniamo nella storica fabbrica, dove la produzione giornaliera è passata da 14 a 21 veicoli al giorno di veicoli pesanti e celle da 9,6 mc. In totale oggi il sito produce 4.500 unità l’anno (rispetto alle 7.500 del la complessiva produzione Lamberet) con una turnazione della manodopera che consente un ciclo di venti ore al giorno. “E qualche sabato mattina per soddisfare la domanda, soprattutto in questi ultimi mesi dell’anno”, spiega Franck Altmayer, Direttore Prodotto Veicoli Industriali. Nel 2015 il focus della nostra visita riguardava i veicoli commerciali leggeri, stavolta ci concentriamo sui trailer. Al nostro fianco Ismaele Iaconi, da un anno Commercial & Marketing Director di Lamberet Italia, e i rappresentanti di aziende di trasporto italiane. Come nel 2015, all’arrivo ad accoglierci è Erick Méjean, Managing Director Lamberet. È lui l’uomo che, nel 2009, ha prima consentito il mantenimento delle fabbriche e, quindi, della manodopera, per poi avviare il rilancio in Europa del marchio Lamberet. Con Méjean alla guida, nel giro di alcuni anni il produttore francese è cresciuto nei volumi e nella presenza europea, affermandosi come


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IL SISTEMA È GIÀ PRONTO A SBARCARE SUL MERCATO: VI SPIEGHIAMO COME FUNZIONA

AZOTO LIQUIDO: PROSSIMA FRONTIERA VERSO CONSEGNE SILENZIOSE ED ECOSOSTENIBILI P articolare attenzione e curiosità nel gruppo italiano presente alla spedizione a SaintCyr sur Menthon ha suscitato un’apposita sessione che Franck Altmayer ha dedicato alla soluzione criogenica ad azoto liquido, sviluppata da Lamberet quale sistema multitemperatura per un trasporto futuro ed ecosostenibile, di fatto disponibile da subito. Il sistema si basa sulla totale assenza del gruppo frigo: la cella viene raffreddata da evaporatori alimentati da azoto liquido, caricato in un serbatoio presente nella parte inferiore, al centro del rimorchio. All’esterno del rimorchio, l’operatore Lamberet imposta sul termostato la temperatura desiderata, clicca e dà il via all’impianto. Dopo un minuto e mezzo avvertiamo un leggero sibilo: “In questo momento – spiega il Direttore Prodotto Veicoli Industriali – l’azoto viene iniettato nello scambiatore: attualmente la cella ha una temperatura di 17 gradi; attendiamo qualche minuto e vediamo cosa succede”. Di minuti ne trascorrono dieci, nei quali Altmayer spiega come funziona l’azoto: “Nasce a -196 gradi e, al momento di fare il pieno, cioè quando entra nel serbatoio, la tem-

brand di riferimento, sinonimo di qualità di prodotto ma anche e soprattutto di un nuovo concetto di servizio al trasportatore. Che è tut to espresso nel modo in cui lo stesso Méjean riceve i clienti: saluta personalmente ciascuno, con ognuno di loro scambia parole, pareri e opinioni, sul prodotto e sul mercato. “Per noi - spiega il numero uno di Lamberet - ogni cliente è importante, non contano le dimensioni”. Altmayer, manager competente e con grande passione per il settore, ci accompagna alla scoperta di tutti i reparti dove nascono i semirimorchi. Il “tour” ha inizio dal magazzino centrale dove arriva ogni referenza destinata alla produzione: ciascun pezzo, dalle parti del telaio agli assali, è pronto a viaggiare lungo la linea per dare vita a quel semirimorchio monoblocco che caratterizza Lamberet. “La nostra produzione - spiega Altmayer - ha due caratteristiche principali: modularità e chassis monoblocco. Nel primo caso riceviamo ogni pezzo occorrente in base alla specifica richiesta del cliente prima dell’assemblaggio; nel secondo si procede sulla base di un telaio imbullonato, per garantire massima stabilità”. Prima tappa del telaio è la sabbiatura a polvere: sospeso in aria, entra nell’apposita

peratura sale a -40 gradi, ovvero l’azoto da liquido si trasforma in gas. Il sistema regola la pressione d’immissione e il rifornimento è completo quando lo scambiatore è pieno di gas: la durata è di fatto equivalente a quella di un pieno di gasolio”. Questo per quanto riguarda il rifornimento. Ma quando impostiamo la temperatura che succede? “Possiamo avere come in questo caso - risponde Altmayer - un evaporatore o anche due, se vogliamo aumentare la rapidità di raffreddamento. Con l’evaporatore si crea un circuito chiuso: il gas carica le lamelle di freddo, l’azoto nell’aria può arrivare al 68 per cento. A porte chiuse sappiamo che la quantità di azoto è superiore a quella dell’ossigeno. Questo garantisce il mantenimento della temperatura da -30 gradi in giù e l’omogeneità nella cella: la merce può essere disposta ovunque nel rimorchio, la temperatura è sempre quella indicata dal termostato”. L’azoto è presente nell’aria e lo respiriamo tutti i giorni, ma per l’uomo rappresenta un rischio se, appunto, supera la quantità di ossigeno, che deve essere presente in proporzioni minime per consentirci di respirare. “Quando

macchina e ne esce pronto per la successiva fase per la formazione di una patina protettiva. A seguire, eccolo “cuocere” in forno a 300 gradi, dopodiché avviene la personalizzazione del colore sulla base della richiesta del cliente. Già in questa fase notiamo accorgimenti e particolari tipici della produzione Lamberet, che annualmente investe in Ricerca & Sviluppo il 5 per cento del fatturato. Un esempio è il tampone a rullo, robusto, che salva il telaio nelle operazioni di carico e scarico. L’alternativa è rappresentata da un brevetto Lamberet: un tampone a

spinta con un cuscinetto interno in gomma. Altra esclusiva il semirimorchio SR2 senza sponda posteriore, con terzo assale sterzante al centro del telaio: gira su se stesso e consente, oltre a migliore manovrabilità, maggiore attrito e minore usura degli pneumatici. E che dire dei piedi a quattro ruote che, rispetto a quelli standard, permettono di facilitare le operazioni di carico e scarico? Esaurita la parte telaistica, entriamo nel reparto di produzione della cassa, rigorosamente in vetroresina. Ogni pannello nasce con il “principio del sandwich”, con isolante in mezzo

si aprono le porte – prosegue Altmayer – apposite ventole entrano in funzione automaticamente facendo entrare più ossigeno e l’operatore può accedere nella cella”. Evaporatore, ventole e sistema di sbrinamento (in caso di elevata umidità all’esterno) sono alimentati da batterie o, a richiesta, si può installare un generatore. Sono trascorsi dieci minuti. Si apre il rimorchio: la temperatura è scesa a zero gradi. Il tutto praticamente senza alcun rumore. “È ideale - aggiunge Altmayer - per le consegne in città che spesso avvengono di notte: il sistema soddisfa la normativa Piek finalizzata a ridurre l’inquinamento acustico principalmente nei luoghi ad alta intensità abitativa”. In condizioni normali il consumo di azoto è pari a 20-25 litri l’ora, che salgono fino a 300 nella fase di raffreddamento. Alle aziende di autotrasporto la scelta: il rimorchio ad azoto è pronto, e ha un costo del 10 per cento circa superiore a uno con gruppo frigo. Ma a tale investimento occorre aggiungere il noleggio di una colonnina di ricarica, di proprietà delle aziende che lavorano alla produzione di azoto liquido. alle due parti: pareti, tetto e pavimento nascono tutti allo stesso modo. “Questa tecnica precisa Franck Altmayer - è ben diversa dalla procedura basata su sostanze chimiche iniettate all’interno dei pannelli, con cui si rischia di realizzare pan nelli non omogenei nella componente interna. In questo caso siamo invece certi che ogni parte del pannello pre senta lo stesso isolamento termico, senza possibilità di formazione di bolle d’aria”. La parte centrale - che in Lamberet definiscono “mousse” - è un poliuretano proveniente da Belgio o Francia, cui

viene aggiunta lana di vetro. “Questo procedimento -aggiunge il manager Lamberet richiede naturalmente un tempo che va rispettato, ma ne risulta un prodotto di massima resistenza”. Nella realizzazione del pannello ogni pezzo è affiancato da una bacchetta di alluminio, necessaria per montare la cremagliera, ovvero un sistema di ancoraggio dei carichi, possibile attraverso l’ausilio di una cinghia fermacarico. “A richiesta del cliente - aggiunge Altmayer - la cremagliera può essere incassata, semi incassata o esterna, o si possono avere anche due cremagliere. Lamberet si adatta alle richieste, ad esempio realizziamo il doppio piano anche con porta laterale. Ogni soluzione viene realizzata subito in fase di produzione, senza tagli né aggiunte successive: soltanto in questo modo è possibile arrivare al “monoblocco” finale e garantire massima omogeneità”. Un chiaro esempio è il rimorchio per le carni appese: in un solo trailer troviamo due sistemi di trasporto, tubovia e guidovia a doppio binario, intercambiabili; basta sganciare l’uno e sostituirlo con l’altro. “Sul piano dell’ingegnerizzazione - afferma Altmayer - si tratta di un sistema complicato, ma facile da attuare. E soprattutto permette al trasportatore

di carne di operare ovunque nel mondo, qualunque sia il sistema in vigore nel Paese dove si trova”. Anche la spondina fa parte del monoblocco: non è imbullonata ma incollata su un dislivello fatto apposta: in caso di urti non viene divelta ma resiste ai continui solleciti dei muletti. Sul piazzale esterno, ecco i telai per il semirimorchio Greenliner per servizio intermodale: su uno di questi notiamo la carreggiata ampliata (per carne appesa o doppio piano) che garantisce maggiore stabilità; dai 2.090 mm standard si arriva a 2.140 mm. Altra peculiarità le safe-light: luci superiori incastonate all’interno per evitare che si danneggino. Curiosa la variante con porta verticale scorrevole per chi può rinunciare al carico nella parte superiore iniziale del rimorchio (di fatto equivalente al carico di due bancali): in alcuni casi è richiesta espressamente da aziende della GDO. Infine il serbatoio in acciaio (anziché in plastica) per il carburante che alimenta il gruppo frigo. Con Iaconi erano presenti alla visita: Angelo Rattini di AR98, Aldo Bassi, Paolo Garsi di Garsi & Bonifaci, Mirko Zanantoni e Stefano San ti di CTA, Alessandro Cusano, Raffaele Casilli, Francesco Conca di D-Truck (Con cessionaria DAF per l’Emilia).

Viaggio tra i reparti della fabbrica francese di produzione di veicoli frigoriferi. Lamberet annualmente investe il 5 per cento del suo fatturato in Ricerca & Sviluppo. Il costruttore è costantemente orientato all’innovazione.


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ALLA SCOPERTA DELLE CONCESSIONARIE DEL PRODUTTORE DI TOCCO DA CASAURIA

I pilastri di Viberti Rimorchi DA SUD A NORD RIPERCORRIAMO LA “MAPPA” DI DEALER CHE FILIPPO PELLEGRINO, DAL 1° GENNAIO SCORSO SALES MANAGER, INTENDE RAFFORZARE CON PIEMONTE, MARCHE E UMBRIA E CON L’ARRIVO DI ALTRI DUE AREA MANAGER. SUL FRONTE PRODOTTI NON MANCHERANNO NOVITÀ: “A BREVE AVREMO UNA PIACEVOLE SORPRESA, PER SODDISFARE QUELLA FETTA DI TRASPORTATORI CUI FINORA NON SIAMO ARRIVATI”, ANNUNCIA PELLEGRINO.

NUOVE PARTNERSHIP IN

T

MAX CAMPANELLA TOCCO DA CASAURIA

radizionale punto di forza del produttore di Tocco da Casauria, nella nuova denominazione e con l’appartenenza al Gruppo Wielton - costruttore polacco di semirimorchi con una forte presenza nei Paesi europei - Viberti Rimorchi conferma la centralità della Rete. A rilanciare l’offensiva commerciale, che punta anche alla stretta partnership con le Concessionarie, è Filippo Pellegrino, Sales Manager dal 1° gennaio di quest’anno, con una lunga esperienza maturata nelle vendite di veicoli industriali e autobus. Attualmente la Rete di distribuzione dei prodotti a marchi Viberti e Cardi - famiglia di semirimorchi cassonati e centinati la prima, vasche ribaltabili la seconda - è costituita da nove Official Dealer gestiti da tre Area Manager. “L’obiettivo - spiega Pellegrino - è rafforzare la squadra con altri quattro o cinque Official Dealer per presidiare il territorio con maggiore capillarità. La fase di espansione ci vedrà coprire aree geografiche oggi meno presidiate come Piemonte, Marche e Umbria, ma penso anche a un ulteriore rafforzamento nel Centro Sud con l’inserimento di due nuovi Area Manager”. Quali sono le caratteristiche della Rete che ritiene rappresentino i punti di forza e quali gli elementi su cui lavorare per migliorare? “Ciò che contraddistingue la nostra Rete - risponde il Sales Manager

P

Filippo Pellegrino, Sales Manager Viberti Rimorchi.

LA COMMERCIALE, CATANIA

artiamo dalla Sicilia, dove Viberti Rimorchi ha il suo riferimento a Catania con “La Commerciale”, storica azienda nata nel lontano 1976 occupandosi della vendita di pneumatici per veicoli industriali, via via conquistando sempre più partecipazioni di mercato. Per difendersi da un’attiva concorrenza, decide di ampliare la gamma dei prodotti affiancando ai pneumatici attrezzature per officine. Considerato il successo ottenuto e le richieste provenienti dalla clientela, la dirigenza decide di ulteriormente rafforzare la gamma dei pro-

dotti inserendo marchi di prestigio quali concessionari per la Sicilia tra cui centinati Viberti e casse ribaltabili Cardi. “Dal medio-piccolo trasportatore autonomo alle grandi flotte - spiega Carmelo Claudio Vitale - serviamo aziende operative nel trasporto intermodale nonché nel trasporto inerti con le casse ribaltabili rotonde e trasporto rifiuti con quelle rettangolari”. Marcato il focus sull’assistenza, grazie a un’officina attrezzata per la manutenzione di semirimorchi e veicoli industriali. La partnership con Viberti è nata poco più di due anni fa e ha ricevuto subito l’apprez-

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- è la grande affidabilità e la continuità che ha saputo assicurare allo sviluppo dei marchi. Sicuramente dovremo dare il massimo per far sì che ciascun cliente che entri nelle Concessionarie possa vivere appieno la nostra esperienza”. Sul piano della presenza dei marchi, com’è l’andamento geografico per Viberti e Cardi? “Viberti e Cardi - afferma Pellegrino vedono un’importante affermazione nel Sud Italia che ha sempre avuto grande sensibilità alle caratteristiche di affidabilità e durevolezza nel tempo dei nostri prodotti”. Qual è la tipologia di trasportatore più diffusa a Nord, Centro e Sud e come risponde Viberti Rimorchi a questa diversificazione? “Il trasportatore italiano per antonomasia - spiega Filippo Pellegrino - si serve del semirimorchio centinato. Non c’è una differenziazione netta e marcata tra Nord, Centro e Sud, seppure vi sono determinate zone della nostra penisola che sono contraddistinte dal maggiore utilizzo del semirimorchio portacontainer, altre invece in cui vi è un utilizzo importante del semirimorchio isotermico. Viberti Rimorchi è in grado di rispondere al meglio alle esigenze del trasportatore italiano: i nostri semirimorchi centinati e i nostri portacontainer sono ben riconoscibili e assai riconosciuti nel panorama del trasporto nazionale. Non ci vorrà molto e avremo una piacevole sorpresa, tale da soddisfare anche quella fetta di trasportatori cui finora non siamo riusciti ad arrivare”.

ERRETRUCK, RENDE zamento dei trasportatori catanesi. “Il marchio Viberti prosegue l’imprenditore siciliano - dimostra ancora oggi tutto il suo valore: caratteristiche di forza, robustezza e inossidabilità sono subito accostate a un prodotto Viberti che, pur essendo di livello medio alto, continua a mantenere una sua forza competitiva in termini commerciali. Nulla ha da invidiare ai competitor tedeschi e mantiene un rapporto qualità-prezzo competitivo. Da estimatore di Viberti, non ho esitato nemmeno un attimo a accettare e condividere quest’importante sfida che sta dando ottimi risultati”. Dopo il periodo difficile, la “riscoperta” del marchio Viberti sta dunque avvenendo anche in Sicilia. “La storicità del marchio - afferma in conclusione Vitale - di fatto schiude ogni porta: l’apprezzamento della clientela c’è, lo dimostra la chiusura positiva di diverse trattative. Merito dell’utilizzo di materiali di prestigio oltre alla tara, oggi fondamentale per molti trasportatori”.

assiamo nella Penisola e, a sud, la Rete di dealer trova in Erretruck, a Rende, in provincia di Cosenza, il suo riferimento in Calabria. “Erretruck - spiega Mario Ruffolo - nasce nell’ottobre 2012. Il nostro nome è semplice: “Erre” come Ruffolo, perché con un certo orgoglio ho messo il mio cognome come segno di appartenenza e “Truck” come camion. Niente di complicato ma racchiude in fondo le cose più importanti per me: la mia famiglia e il mondo dei trasporti”. Concessionaria Volvo, Isuzu e Viberti, Erretruck ha sem pre scelto il meglio dei

tra sporti per i suoi clienti. “Come mi piace ripetere spesso - afferma Ruffolo - la qualità ripaga sempre: quest’anno saranno per me vent’anni di attività nel settore, traguardo che mi rende orgoglioso. Essermi affidato a collaborazioni con brand così importanti ci ha permesso di essere negli anni un punto di riferimento in Calabria”. La partnership con Viberti inizia nel 2000. “Sono felice prosegue l’imprenditore calabrese - che ancora oggi continui con grande soddisfazione, una stima che negli anni si è andata sempre più consolidando, diventando per noi un pun to di riferimento. Come dicevo, la qualità dei mezzi che vendiamo è importante per noi, quindi seguiamo i clienti anche dopo la semplice vendita. Abbiamo sempre ricevuto feedback molto positivi e un cliente soddisfatto è quello che conta nel nostro lavoro”. Qual è nella sua area di competenza il modello più richiesto delle famiglie Viberti e Cardi? “Il semirimorchio centinato o cassonato, da tutti

i trasportatori riconosciuto il numero uno. È il must della gamma. Lo consiglio - afferma Ruffolo - per la robustezza che viene sempre riconosciuta al marchio Viberti, per il design innovativo e l’affidabilità. Del resto in Italia Viberti è un brand che si trova in pole position fra i più conosciuti”. Qual è a suo giudizio la “chiave di differenza” di Viberti Rimorchi rispetto ai com petitor? “La chiave del successo - conclude Ruffolo è data dalla storia dell’azienda. Gli anni di esperienza portano competenze maggiori: essendo stata fondata nel 1922, di esperienza ne hanno molta, il marchio Viberti era utilizzato già dalle Forze Armate Italiane negli anni del con flitto! I prodotti Viberti vengono fabbricati con i più avanzati processi di produzione. Di eccezionale qualità sono ad esempio le fasi di saldatura e i trattamenti anticorrosione che proteggono la vernice tre volte più rispetto ai tradizionali sistemi: un patrimonio di esperienze e know-how imbattibile”.

“Viberti - spie ga Raffaele Gigliotti - a differenza dei competitor offre da tempo la possibilità di restare a fianco dei clienti, sia in fase di configurazione del l’offerta, con una gamma di prodotto che si fa carico delle diverse esigenze lavorative, sia per il post-vendita, attività su cui si è deciso un focus più profondo possibile, in quanto è di fondamentale importanza per la clientela. Il marchio Viberti è sempre nel cuore dei clienti e questo aiuta a superare le note vicissitudini. Siamo in quarta posizione ma è possibile recuperare terreno grazie a un mercato tuttora spinto dagli incentivi estivi”. GRC opera in una regio-

ne con due poli portuali, a Napoli e Salerno. Com’è costituita la clientela cui si rivolge? “Per quanto riguarda il container - risponde l’imprenditore campano - la clientela è la più svariata, passando da flotte con oltre trecento veicoli a realtà di dimensioni più contenute, che si sono specializzate in un lavoro non prettamente dedicato al trasporto, visto che si occupano anche di tutta quella parte di lavoro destinata alla logistica della spedizione marittima. Anche nel caso del centinato le dimensioni passano dai padroncini, con due o tre veicoli in parco, a flotte di dimensioni più rilevanti”. L’area coperta da GRC è

quella della Campania, regione variegata per numero di clienti e per settori merceologici. Il territorio è molto vasto e si estende nell’entroterra, coprendo le cinque province di Napoli, Caserta, Benevento, Avellino e Salerno. “Rappresentiamo il marchio Viberti in questa regione dal 1994. La nostra sede storica di Afragola è in fase di evoluzione - spiega Gigliotti - per migliorare il servizio al cliente guardando con massima attenzione a tutto quello che riguarda il trainato. Ci siamo interfacciati con officine e carrozzerie sul territorio campano che ci affiancano lungo tutto il processo di lavoro, dalla vendita alla riparazione”.

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GRC DI RAFFAELE GIGLIOTTI, NAPOLI

n Campania i marchi Viberti e Cardi sono rappresentanti da GRC, azienda di nuova costituzione ma basata sulla storica eredità della famiglia Gigliotti, dal 1973 sinonimo di veicoli industriali. Dal 1995 Salvatore Gigliotti ha rappresentato il marchio Scania, con cui da quest’estate si è interrotta la collaborazione. A capo dell’azienda troviamo oggi padre e figlio, Sal vatore e Raffaele, a testimonianza che la passione per i veicoli industriali è stata trasmessa alla seconda generazione. GRC ha lo scopo di seguire il mercato campano di rimorchi, semirimorchi e allestimenti isotermici. Brand di punta di quest’avventura

commerciale Viberti Rimorchi, unitamente a Rolfo Plastic Gall, rappresentati da anni da Gigliotti con i quali ha deciso di intensificare le

attività, sia dal punto di vista di presenza sul territorio sia per quanto concerne collaborazioni con officine e carrozzerie del distretto.


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CONCA LEONARDO, ANDRIA

tep successivo in Puglia dove, in rappresentanza di Viberti Rimorchi, opera Con ca Leonardo, azienda che poggia le radici su Conca Rimorchi, nata nel 2010 e operativa nel commercio di semirimorchi, sulla base di una lun ga esperienza commerciale di Leonardo Conca, operativo nel settore del trainato dal 1998. “Con l’attuale Viberti Rimorchi - spiega l’imprenditore pugliese - il rapporto è iniziato il 2016 ma con le precedenti proprietà nel 2003. La nostra clientela prevalente si distingue

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in trasporti generali ma soprattutto nel settore alimentare visto che la Puglia è una regione con molte risorse”.

ROMANA DIESEL, ROMA Modello più richiesto? “Sicuramente il centinato classico, qualche anno fa dotato anche di buca coils. Viberti in I ta lia prosegue Leonardo Con ca rappresenta il trasporto vero, quello che ha ricostruito il Paese dopo la Seconda Guerra. Dal trasportatore padroncino fino alle grosse flotte, per chi voleva un veicolo affidabile c’era solo un marchio che rispondesse a questa caratteristica: quello di Viberti. Quindi rispetto ai competitor abbiamo dalla nostra la marcia in più e la storicità”.

ITALCAR, PORCARI cato. Ciò nonostante altri allestitori durante le varie vicissitudini siano riusciti a monopolizzare il mercato”. Qual è nella sua area di competenza il modello più richiesto? “Il più gettonato - risponde Ardenti - è senza al cun dubbio il centinato configurato con asse sterzante co pri-scopri e, per i più esigenti, cassone Viberti e centina realizzata in modo artigianale presso allestitori locali. Qualità e affidabilità dei prodotti sono le certezze che rappresentano la chiave di differenza dei prodotti Viberti”.

alendo lungo il Belpaese troviamo Italcar, azienda nata nel 1976, Concessionaria Scania e Bartoletti e, da cinque anni, Viberti. Siamo a Porcari, in provincia di Lucca, area nota per le innumerevoli cartiere. Come si caratterizza la clientela Viberti e Cardi in Toscana? “Viberti - spiega Walter Ardenti - è storia nel panorama del rimorchiabile, suscita tuttora tanta nostalgia presso i clienti: una volta avuta la possibilità di distribuire il prodotto Viberti, stiamo riuscendo a occupare una quota di mer-

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PESCE EDOARDO, MOGLIANO VENETO

estiamo in Veneto spostandoci verso Treviso do ve, nel cuore della provincia, troviamo Pesce Edoardo Veicoli Industriali, distributore Renault Trucks. L’azienda nasce nel 1972 con sede in quel di Marghera e inizia la commercializzazione del mar chio Saviem Berliet in provincia di Venezia fornendo assistenza completa dalla vendita del veicolo, manutenzione e magazzino ricambi. Nel 1996 l’azienda si trasferisce nella nuova sede a Mogliano Veneto, in posizione strategica di fronte all’autostrada A27 Venezia-Belluno nei presso dello svincolo del passante autostradale di Mestre. Nel 2003 ha inaugurato la nuova struttura adibita al reparto assistenza con un’officina all’avanguardia, con 20 entrate indipendenti, capace di ospitare contemporaneamente svariati veicoli, con sette sollevatori automatizzati, carroponte, impianto di distribuzione olio centralizzato e zona di preparazione e consegna dei veicoli nuovi e u sa ti. Il nuovo show room può ospitare una decina di veicoli industriali. Oltre al

marchio della Losanga - di cui è dealer per le province di Venezia, Treviso, Pordenone Pesce Edoardo Veicoli Industriali rappresenta i marchi Viberti e Cardi per le province di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Rovigo, Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone. “La nostra partnership con Viberti Rimorchi - spiega Alessandro Pesce - è cominciata da giugno 2018. Per quanto riguarda la clientela del marchio Viberti ci si concentra prevalentemente nella zona del porto, una realtà molto attiva nel mondo dei container con diversi trasportatori specializzati in questo settore. Se invece ci concentriamo sul marchio Cardi, la zona che ne fa più uso è quella del Trevigiano. Molti dei clienti sono veri leader nel settore del cavacantiere e delle vasche ribalta-

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bili che, da quando le proponiamo, stanno riscuotendo molto interesse”. Modello più richiesto? “Sicuramente per lo storico di clienti della nostra azienda - risponde Pesce - il semirimorchio M642.60 estensibile per trasporto container sta avendo molte richieste. Alla presentazione ha riscosso molto interesse, sia per lo storico del marchio sia per la robustezza delle sue caratteristiche. Conoscendo il porto e le modalità di carico dei container, la resistenza strutturale del modello Viberti potrebbe fare la differenza in molte trattative di vendita”. Qual è a suo giudizio la “chiave di differenza” di Viberti Rimorchi rispetto ai com petitor? “La differenza prin cipale - afferma Pesce in conclusione - sta sulla struttura del mezzo, che si mostra molto più robusto rispetto ai competitor. Ovviamente a dif ferenza di molti altri marchi incide il nome e lo storico che portano questi semirimorchi, unitamentea una larga e capillare rete di assistenza”.

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al sud al Lazio, dove Viberti Rimorchi trova in Romana Diesel il suo storico riferimento: l’azienda laziale, che nel 2017 ha festeggiato l’ottantesimo anniversario, da otto decenni è attiva nella col laborazione con Viberti. Le origini di Romana Diesel risalgono al lontano 1937 con la Saroca di Fernando Campilli, concessionaria OM, e la Sievit di Massimo Maurizi concessionaria Fiat e Viberti per il Lazio (che come logo condivideva lo storico scudo Viberti). Nel 1975 nasce Iveco e le concessionarie del Gruppo Campilli-Artusi danno vita alla Cogea. Nel 1982 con il sostegno di Iveco il Gruppo Campilli-Artusi acce-

lera il processo d’integrazione e razionalizzazione: nasce sul raccordo anulare la Romana Diesel Iveco Service, officina di riparazioni con un magazzino ricambi su una superficie di oltre 40mila mq di cui più di 9.500 coperti. Oggi Romana Diesel è Con cessionaria CNH Industrial (marchi Iveco, Iveco Bus, Iveco Astra, New Holland e Case per i settori agricolo e movimento terra) e Fiat Professional (FCA), oltre a quella storica di Roma, dispone di sedi a Latina, a Frosinone e Viterbo. “Considerando il mandato Iveco - spiega Massimo Artusi - Romana Diesel lavora con aziende di trasporto, movimento perso-

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ne, Agricoltura e costruzioni di ogni dimensione, dalle gran di flotte alle piccole e medie imprese, dalle cooperative ai piccoli trasportatori: chiunque abbia un trainato ed è nostro cliente chiede Viberti Rimorchi. Con il marchio Viberti va molto il classico centinato, soprattutto per flotte dimensionate, ma negli ultimi due anni sta dando grandi soddisfazioni anche il furgonato da linea, richiesto da spe dizionieri e corrieri e spres so. Adesso aspettiamo l’isotermico...”. Decisamente diversificata la clientela Cardi. “Per sua natura - prosegue Artusi - il ribaltabile tende a soddisfare specifiche esigenze, dal veicolo per inerti al trasporto rifiuti ai cereali: è per noi un prodotto molto customizzato”. Chiave di differenza la gloriosa tradizione che da ottant’anni vede nel Lazio l’affermazione del binomio Romana Diesel-Viberti. “Quando un cliente viene da noi per un rimorchio - conclude Artusi - il pensiero va a Viberti. A questo si aggiunga la validità del prodotto sul piano tecnico: il telaio Wielton negli ultimi tre anni è stato testato, oltre che dall’esclusivo banco pro va di Wielun, dai nostri clien ti con feedback molto positivo”.

EURODIESEL, VERONA

aggiungiamo Verona ed eccoci in Eurodiesel, a zienda nata nel 1984, quando la famiglia Arduini, già titolare dell’officina Arduini & Nerboldi dal 1965, fonda la concessionaria con il mandato MAN per la zona di Verona. Nel 2016 ha inizio la partnership con Viberti Rimorchi. “La nostra - spiega Davide Arduini - è una clientela

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attenta all’innovazione, che riconosce il valore storico dei due marchi. Da tenere presente anche che Cardi ha visto le sue origini e il suo sviluppo proprio qui a Verona. Nella nostra zona è molto richiesto il semirimorchio centinato alla francese. Chiave di differenza? Di sicuro l’ampia gamma che permette di offrire un servizio completo”.

EFFECI SERVICE, OLTRONA SAN MAMETTE

al Veneto in Lombardia dove, esattamente a Oltrona San Mamette, in provincia di Como, opera Effeci Service, giovane azienda con radici profonde che derivano dall’esperienza e competenza maturate dai soci che l’hanno fondata. Nel 2015 Effeci Service, che opera in un capannone allestito con tutte le attrezzature più moderne per la riparazione dei veicoli industriali, diventa partner Viberti Rimorchi. “La nostra spiega Damiano Trevisan -

è una clientela storica, affezionata ai marchi Viberti e Cardi, che mantengono una quota di mercato importante sul parco circolante”. Centinato il modello più richiesto. Chiave di differenza? “La storia, le finiture e - risponde Trevisan - la nostra professionalità nel rappresentare il marchio. Siamo molto attenti al post vendita, con un’officina mobile, adeguata per molteplici attività, per il ser vizio su strada 24 ore e l’assistenza a domicilio”.


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TMT INTERNATIONAL SBARCA A ECOMONDO CON IL SUO MODELLO DI PUNTA

Più rifiuti in Conchiglia FAMIGLIA DI PIANI MOBILI “MADE IN ITALY”, IL SEMIRIMORCHIO SARÀ PRESENTE A RIMINI IN DUE VERSIONI: AUTOPORTANTE E CON TELAIO CONTINUO. PROSEGUE L’OFFENSIVA DEL PRODUTTORE MARCHIGIANO, CHE PUNTA A CRESCERE IN ITALIA E NELL’EST EUROPA ED È PRONTO AD AUMENTARE LA CAPACITÀ PRODUTTIVA PER SODDISFARE LA CRESCENTE DOMANDA DEL MERCATO.

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LINO SINARI

S. BENEDETTO DEL TRONTO

iano mobile semplice, leggero e polifunzionale, Conchiglia sarà la stella di TMT che brillerà alla prossima edizione del Salone Ecomondo, in calendario a Ri mini Fiera dal 6 al 9 novembre. Produttore italiano con headquarter e sito produttivo a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, TMT International porterà a Ecomondo la famiglia di semirimorchi walking floor sviluppati per il settore del trasporto rifiuti e dei servizi di ecologia. “Il modello Conchiglia spiega Alfredo Spinozzi, Responsabile tecnico e General manager TMT International - può essere equipaggiato con porte laterali, sia a destra sia a sinistra, da 3.400 mm o 6.300 mm, ciascuna interposta da un piantone centrale fisso per garantire la massima stabilità. Da queste a perture il trasportatore può caricare con la sicurezza certificata pannelli di ogni genere,

cassoni, profilati e materiale pallettizzato, oltre al materiale sfuso”. Il pianale mobile del produttore marchigiano

sarà presente a Ecomondo in due versioni: con telaio autoportante e telaio continuo con porte laterali a sinistra e a destra di 6,3

metri. In entrambi i casi il pianale mobile è a doghe (21 o 24) in alluminio da 6, 8, 10 mm, con unità idraulica posta centralmente. A

COAST-TO-COAST TRUCK TEAM A SEI RUOTE DI SPERANZA

Un camion di bontà

parità di massa complessiva (da 39mila a 45mila kg) le due versioni si distinguono per una lieve differenza nella tara e nella capacità di

IL PRESIDENTE VITTORIO SPINELLI E CINQUE SOCI DELL’ASSOCIAZIONE HANNO MESSO A DISPOSIZIONE I LORO CAMION PER PERMETTERE AI RAGAZZI SPECIALI DEI SODALIZI LOMBARDI DI FARE UN GIRETTO SU UN AUTOCARRO COLORATO E TIRATO A SPECCHIO.

T

MTTEO GALIMBERTI MONZA

ra brillanti e lussuose auto sportive, vetture d’epoca e veicoli di soc corso, non potevano mancare i camion. Perché quando c’è solidarietà, i trasportatori ci sono sempre. La riprova a Monza, in occasione di 6 Ruote di Speranza, domenica annuale dedicata ai ragazzi speciali, con il tradizionale ritrovo all’autodromo di associazioni lombarde che si occupano di volontariato per diversamente abili.

“Da cinque anni siamo presenti spiega Vittorio Spinelli, Presidente di Coast-to-Coast Truck Team - e quest’anno abbiamo dovuto sorteggiare la presenza: i soci che volevano esserci erano troppi a fronte dello spazio dedicato ai camion. Ac contentare questi ragazzi, suscitare il loro entusiasmo ci vuole veramente poco: e per tutta risposta con la loro semplicità danno tanto. Dopo una giornata trascorsa con loro si torna a casa con un autentico sentimento di gioia”. Spazio molto richiesto quello

dell’autocarro. Diligentemente in fila indiana, tantissimi ragazzi - e altrettanti volontari - si sono messi in coda per provare per qualche minuto l’ebbrezza di viaggiare a bordo di uno di quei fantastici esemplari che girano sulle strade, colorati, tirati a specchio per l’occasione, e soprattutto guidati da gen te di cuore. “Spesso - afferma Spinelli - il camionista è visto come colui che inquina, che ingombra, che fa correre pericoli. La verità è che senza il trasporto non vi sarebbero le merci in nessun po-

carico: nel pri mo caso la tara parte da 7.500 kg, nel secondo da 7.600 kg. La versione con telaio autoportante Domex S700 in acciaio ad alta resistenza ha una capacità di carico di 92 mc circa, mentre quella a telaio continuo (anch’esso in acciaio ad alta resistenza) di 91 mc. Prosegue dunque l’offensiva del produttore marchigiano, che quest’anno abbiamo visto al Salone IAA e, pri m’an cora, alla kermesse di Ge ra Lario, ma non ha mancato di presenziare a fiere di settore italiane e dell’Est Europa. Fondata da Franco Spinozzi, tuttora presente in azienda accanto ai figli Alfredo e Gianluca, TMT è specializzata nella progettazione, costruzione e manutenzione di piani mobili, dei quali è sinonimo di prodotto “Made in Italy”; realizza inoltre impianti di pompaggio, trasferimento, filtraggio e misurazione di prodotti petroliferi, effettuando la verifica periodica di misura carburanti liquidi su impianti stradali, su erogatori fissi o automontati e su misure della capacità a terra o automontate. Per rispondere alla crescente domanda di piani mobili, l’azienda marchigiana è pronta a investire sul sito di San Benedetto, per aumentare la capacità produttiva, continuando ad affiancare ai prodotti il servizio post-vendita dell’officina TMT, che effettua manutenzioni su autobotti e semirimorchi walking floor.

sto, dal negozio al supermercato. E soprattutto che il trasportatore spesso ha un cuore grande”. Per capirlo bastava guardare i soci di Coast-to-Coast Truck Team: tra loro c’era chi aiutava i ragazzi a salire sul camion, qualcun altro li accompagnava alla scoperta del Kenworth azzurro che accoglieva i visitatori. I cinque in pista - lo stesso Spinelli con il suo Scania insieme a Valeriano Giussani, Ivan Menghi, Christian Faggetti, Antonio Brescia e Mario Troiano - li facevano divertire in tutta sicurezza, con giri di qualche minuto sul truck strombazzante. È il caso ad esempio dei ragazzi di “Tu con noi”, associazione monzese che si occupa di promuovere iniziative per il tempo libero di ragazzi diversamente abili: con indosso un cappellino azzurro, sono andati alla scoperta di vetture di lusso ma anche degli autocarri tre Scania, due Daf e un Iveco erano a disposizione per il “giretto” - delle volanti della Polizia e della Guardia di finanza, dei camion dei vigili del fuoco, dei blindati dell’Esercito e di pulmini d’epoca. Coast-to-Coast Truck Team è un’associazione lombarda che da 27 anni riunisce i trasportatori con l’obiettivo di realizzare progetti benefici. Oggi il sodalizio conta circa 2.300 soci e negli anni ha promosso viaggi umanitari in Ucraina, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, nonché nei territori italiani martoriati dal terremoto. “Ad Amatrice racconta Spinelli - abbiamo fatto sei viaggi. Laddove possibile accontentiamo ogni richiesta, mettendo a disposizione quello che sappiamo fare meglio e che rappresenta la nostra passione, oltre che il nostro lavoro: il trasporto”. Ogni anno, a fine agosto, Coast-to-Coast Truck Team organizza un raduno in Brianza, grazie al quale raccoglie fondi che vengono utilizzati per iniziative benefiche.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

N° 274 / Novembre 2018

L’OFFENSIVA KRONE NEL TRASPORTO REFRIGERATO

Freddo sicuro e tecnologico

DUOPLEX STEEL, NUOVO ENTRATO NELLA FAMIGLIA COOL LINER, INNALZA I LIVELLI DI SICUREZZA E DOTAZIONI AD ALTA TECNOLOGIA NEL SEGMENTO DELLA TEMPERATURA CONTROLLATA. VERSIONE A DUE PIANI CON FUNZIONI TELEMATICHE INTELLIGENTI, PRESENTA TELAIO E PROTEZIONI ULTERIORMENTE RINFORZATE. “CON IL CONTROLLO DA REMOTO IL TRASPORTATORE HA COSTANTEMENTE SOTTO CONTROLLO NUMEROSI DATI DEL SEMIRIMORCHIO”, SPIEGA STEFANO SAVAZZI, FLEET MANAGER REALTRAILER.

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MAX CAMPANELLA WERLTE

ersione a due piani con funzioni telematiche intelligenti, Cool Liner Duoplex Steel è la punta di diamante della nuova offensiva lanciata da Krone nel segmento del trasporto refrigerato. Con Duoplex Steel il produttore di semirimorchi tedesco non solo aumenta la famiglia Cool Liner - sinonimo di trasporto a temperatura controllata di alimenti come frutta, verdura, carne, pesce e prodotti surgelati, nonché di piante e componenti elettronici sensibili ma innalza a livelli superiori di sicurezza e tecnologia i veicoli dedicati a questo tipo di attività. Krone Cool Liner Duoplex Steel presenta un telaio continuo con rinforzi diagonali alla traversa posteriore e robusti elementi di protezione contro gli urti che proteggono la parte posteriore durante le fasi di carico e lo scarico intensive sulla rampa. In combinazione con Krone Telematics, il sensore capacitivo del serbatoio facilita il con-

trollo del livello esatto del carburante. Un indicatore di livello a LED sulla parete frontale completa il controllo dell’alimentazione diesel. Oltre alle luci di posizione laterali a LED con indicatori di direzione, il nuovo Cool Liner del produttore della Corona presenta luci di posizione e freno nella parte superiore del telaio posteriore che rendono i processi di frenatura visibili agli altri veicoli che precedono sulla strada in modo immediato, anche in volumi di traffico elevati, aumentando così significativamente la sicurezza stradale. La parete divisoria, che può essere spostata su tutta la lunghezza della carrozzeria con una ventola per creare diverse zone di temperatura, è ottimamente isolata e testata secondo le normative ATP. L’unità di chiusura superiore e l’innovativa tecnologia di bi lanciamento assicurano un funzionamento estremamente confortevole. “Con l’aiuto di Krone Telematics - spiega Stefano Savazzi, Fleet Manager Realtrailer, azienda che importa in esclusiva i prodotti Krone sul mercato italiano - il trasportatore ha costantemente sotto controllo numerosi da ti del semirimorchio. Oltre alle classiche funzioni telematiche, come i dati di veicoli e di temperatura, nonché la comunicazione bidirezionale e la tecnologia dei sensori che controllano i componenti di usura e le pressioni dei pneumatici, in futuro saranno disponibili anche le applicazioni WLAN e il rilevamento del carico”. Degno di nota il sistema di chiusura della porta Krone Te lematics Door Protect, che offre una protezione speciale per le merci da trasportare: può essere bloccata da remoto, poiché grazie alla telematica il responsabile della flotta monitora a distanza lo stato delle porte posteriori e dei loro componenti di sicurezza. Il sistema segnala allarmi e anomalie direttamente alla persona indicata dall’azienda di trasporto o a un centro di sicurezza di monitoraggio. Ol tre alla certificazione ATP e HACCP, il Cool Liner è dotato dell’importante certificato di sicurezza del carico che attesta la conformità alla normativa EN 12642 Code XL.

IL PRODUTTORE DELLA CORONA PENSA ANCHE ALLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

SMART TRACK & TRACE RICONOSCE CARICHI LUNGO L’INTERA FILIERA LOGISTICA N ominato Trailer Innovation 2019 all’IAA 2018 di Hannover, Smart Track & Trace è il nuovo sistema di riconoscimento per i trasporto carichi sviluppato da Krone che registra tutti i vettori di carico nella catena di approvvigionamento logistico. Krone Smart Track & Trace supporta i processi di carico e scarico dei trasporti tramite sensori, supportando il monitoraggio della catena di approvvigionamento, comprese le aree

di stoccaggio e vendita. I portacarichi sono dotati di “beacon” (una sorta di “radiofari”) che raccolgono e inviano informazioni: quantità, pesi, shock, ricevitori, posizioni, ecc. I dati vengono visualizzati in modo trasparente e comprensibile per aziende di trasporto e clienti finali. Durante il trasporto, vi è uno scambio di informazioni senza interruzioni con il portale telematico Krone. La comunicazione tra i bea-

con e l’unità telematica Krone avviene tramite interfaccia. Ciò consente un flusso di merci trasparente, che viene visualizzato sul portale telematico Krone e sull’app. Gli spedizionieri informano in tempo reale quali merci sono a bordo, in quali condizioni e quanta capacità di carico è ancora disponibile. Krone Smart Track & Trace può essere combinato con Krone Smart Capacity Management. In questo modo, il responsabile della

flotta può scoprire in modo rapido e affidabile quante capacità sono disponibili esattamente sul veicolo. I principali vantaggi di Smart Track & Trace per i trasportatori di carichi sono rappresentanti da documentazione trasparente e tracciamento senza soluzione di continuità dei trasportatori e delle loro merci lungo la catena del valore e massimo utilizzo del veicolo se abbinato a Krone Capacity Management.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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LC3 LANCIA IL PRIMO SEMIRIMORCHIO REFRIGERATO CON AZOTO LIQUIDO

LNG-azoto: binomio del futuro TRAINATO DA UN IVECO STRALIS ALIMENTATO A METANO LIQUIDO, REVOLUTION2 AZZERA DEL TUTTO OGNI TIPO DI EMISSIONI DEL TRAILER, COMPRESE QUELLE ACUSTICHE. UN’INIZIATIVA AVVIATA IN COLLABORAZIONE CON IL CARROZZIERE FRANCESE FRAPPA CHE SI COLLOCA NELLA STRATEGIA ECOSOSTENIBILE AVVIATA DALL’AZIENDA UMBRA SIN DAL

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MAX CAMPANELLA MILANO

zzerare completamente ogni tipo di emissioni (comprese quelle acustiche) del trainato e abbattere le polveri sottili del trasporto su gomma del 95 per cento. Progetto non solo possibile, ma che LC3, azienda di trasporto con sede principale a Gubbio, in provincia di Perugia, ha già concretizzato portando in strada la com binazione di trattore a trazione LNG (gas naturale liquefatto) e semirimorchio refrigerato con azoto liquido: il primo è un Iveco Stralis NP (Natural Power), il secondo un veicolo prodotto dal carrozziere Frappa, con sede a Davezieux, storico costruttore francese con una gamma di veicoli frigoriferi da 3,5 t ai semirimorchi. L’assoluta novità sul panorama italiano - in Francia sono già state avviate iniziative simili - è stata presentata da Mario Ambrogi, General Manager e fondatore di LC3, nel corso di un convegno tenutosi a Milano. Al suo fianco Pierre Lahutte, Brand President Iveco, e Massimo Beccalli, Direttore Marketing della multinazionale a capitale italiano SOL, che si occupa della produzione di azoto liquido. Un “gioco di squadra” quello messo in campo da Ambrogi, ancora una volta pioniere nella sostenibilità. È il lontano 2009 quando l’imprenditore umbro, primo in Italia, sceglie l’LNG per i suoi mezzi. “Ai tempi - ricorda Ambrogi - ai

più sembrava una decisione folle convertire i camion in LNG. Con Iveco ci abbiamo creduto sin dall’inizio: nel 2013 abbiamo portato in strada i primi prototipi mentre si attendevano le autorizzazioni all’apertura a Piacenza del primo impianto di distribuzio-

Iveco Stralis, 12 dei quali nella versione NP da 460 cv, lanciata quest’anno dal costruttore nazionale, che rappresenta il massimo della potenza disponibile sul mercato con alimentazione LNG. Nel 2018 l’azienda umbra ha inserito nel parco ben 37 unità di Stralis

ricordato il prossimo step del metano liquido, rappresentato dal biometano: combustibile ricavato da scarti organici e agricoli, in questo modo andando a chiudere il cerchio dell’economia. E non solo. “In Norvegia - aggiunge Lahutte è stata inaugurata una fabbrica

Da sinistra: Giuliano Baldassarri, Responsabile flotta LC3; Mariarosa Baroni, Presidente NGV Italy; Pierre Lahutte, Iveco Brand President; Mario Ambrogi, General Manager LC3; Massimo Beccalli, Direttore Marketing SOL.

ne; nel 2014 abbiamo messo nel parco i primi cinque veicoli LNG. La spinta decisiva è arrivata dalla committenza: per quanto la nostra sia stata una scelta autonoma, il supporto della clientela ha costituito una leva importante”. Tra i presenti al forum rappresentanti di a ziende quali LIDL, Grendi Trasporti Marittimi, Conad del Tirreno e DM Group. Oggi LC3, considerato il gruppo aziendale nel suo complesso, possiede 130 veicoli alimentati a metano liquido, oltre a 85 diesel Euro VI. Tutti

NP. “Lo scetticismo - ricorda Lahutte - c’era eccome: LC3 ha aperto la strada in Italia e Europa. Oggi Stralis NP è leader in Italia e sta conquistando la Germania: quest’anno supereremo le tremila unità vendute in Europa, dopo aver raggiunto lo scor so aprile il record italiano di mille unità. Geniale è stata la scelta di Ambrogi nel far comprendere alle aziende che producono beni al consumo l’importanza di implementare la filiera del trasporto con trazioni ecosostenibili”. Il Brand President Iveco ha

che produce biometano da scarti della lavorazione del pesce. Stando ai primi calcoli, il risparmio in termini di riduzione degli inquinanti supera il 130 per cento. Vuol dire che non solo evitiamo danni, ma se avviamo il ciclo del biometano più camion viaggiano in strada più miglioriamo il clima. Trasporto e mobilità continuano a aumentare, occorre fare in modo che diventino un’occasione, non più un problema: petrolio e litio sono risorse limitate e inquinanti, l’unico modo è utilizzare energie rinnovabili come il biometano”.

Altro step immediato di LC3, uno studio del trasporto refrigerato che esamina anche il trainato: l’azienda umbra sta portando sulle strade italiane il primo semirimorchio refrigerato con azoto liquido. Si chiama RevolutioN2 ed è frutto del “gioco di squadra” di LC3 con Frappa e SOL. “L’azoto spiega Beccalli - è un gas pulito, che respiriamo ogni giorno. In Italia vi sono alcune decine di impianti che lo producono con liquefazione dell’aria a 180 gradi sotto zero. Per i trasporti a temperatura controllata dalla nuova iniziativa di LC3 è nato un rimorchio silenzioso e sostenibile, che viene refrigerato con azoto liquido, per il cui rifornimento SOL ha realizzato un apposito dispenser”. L’unione di un trattore a LNG che traina il trailer frigo RevolutioN2 praticamente azzera del tutto ogni tipo di emissioni. “In base alle espe-

2009.

rienze sulle strade francesi spiega Giuliano Baldassarri, Responsabile flotta LC3 - se calcoliamo duemila ore di funzionamento in un anno arriviamo ad abbattere 36mila kg di CO2 con un solo semirimorchio. Soprattutto, con l’azoto vengono azzerati del tutto i rumori rispetto a un rimorchio con gruppo frigo funzionante a diesel o elettrico. Altri vantaggi il risparmio di peso (la tara è nettamente più vantaggiosa) e un ingombro nel vano di carico estremamente ridotto”. “Come nel 2014 lo siamo stati con i truck a LNG - ha sottolineato Michele Ambrogi, Presidente LC3 - oggi siamo pionieri nell’utilizzo del l’a zoto liquido per la refrigerazione dei rimorchi: si tratta di una tecnologia efficiente, sicura, facile da usare e a zero emissioni di gas serra e particelle inquinanti, quindi un guadagno per l’intera collettività”.

Da sinistra: Alessandro Oitana, Responsabile Business line Medi e Pesanti Iveco Mercato Italia, Mario Ambrogi, General Manager LC3, e Mihai Radu Daderlat, General Manager Iveco Mercato Italia.

MENTRE LA SITUAZIONE DEL PARCO ITALIANO RESTA ALTAMENTE DRAMMATICA

NUMERI CHE CONTANO: IN TRE ANNI RISPARMIATI QUASI TRE CHILI DI CO2 N umeri che contano quelli forniti nel corso del convegno a margine della presentazione di LC3 RevolutioN2. Rispetto alla trazione diesel Euro VI, un trattore alimentato a LNG abbatte le emissioni di polveri sottili del 95 per cento, gli ossidi di azoto del 70 per cento, la CO2 del 15 per cento, i decibel del 5 per cento. Con il biometano la CO2 viene ridotta del 95 per cento.

Protagonista della sostenibilità, LC3 in tre anni - dal 2016 al 2018 - grazie ai camion a LNG ha risparmiato all’ambiente 2.905.534 kg di CO2, 3.223.328 g di ossidi di azoto e 1.658.856.095 mg di particolato (rispetto all’uso di veicoli diesel Euro VI di analoga potenza). Realtà ben diversa dal resto del trasporto su gomma italiano: nel nostro Paese il 39,5 per cento dei veicoli è precedente alla

normativa Euro, il 6,3 per cento sono Euro I, il 13,5 per cento Euro II, il 18,3 per cento Euro III, il 5,3 per cento Euro IV, il 13,4 per cento Euro V, il 3,7 per cento Euro VI. Dal 2015 LC3 è partner del progetto europeo LNG Blue corridors, sviluppato per promuovere la realizzazione di ricerche, progetti e infrastrutture che favoriscano l’utilizzo del metano liquido nel trasporto pesante. Nel

2017 l’azienda umbra ha ricevuto il Premio per lo Sviluppo sostenibile, award assegnatario della Medaglia del Presidente della Repubblica. Lo stesso anno nasce InBlue, ente autonomo, presieduto da Michele Ambrogi, con la precisa mission di diffondere l’LNG a servizio delle imprese, lavorando al fianco d’istituzioni autorevoli nell’ambito dello sviluppo sostenibile.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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N° 274 / Novembre 2018

ALLISON TRANSMISSION LANCIA LA NUOVA TRASMISSIONE COMPLETAMENTE AUTOMATICA

La prova del nove IL PRODUTTORE AMERICANO HA ANNUNCIATO DURANTE LO IAA 2018 IL LANCIO DEL SUO INNOVATIVO CAMBIO A 9 MARCE COMPLETAMENTE AUTOMATICO. HA COMUNICATO INOLTRE DI AVER

L

SVILUPPATO UN SISTEMA IBRIDO ELETTRICO AD AUTONOMIA ESTESA.

L’AZIENDA INTANTO CONTINUA A LAVORARE PER SUPPORTARE I CLIENTI TRAMITE I SERVIZI TELEMATICI DEDICATI ALLE FLOTTE.

FABIO BASILICO HANNOVER

’offensiva internazionale di Allison Transmission ha un nuovo protagonista di tutto rispetto. Il produttore americano ha annunciato durante lo IAA 2018 di Hannover il lancio sul mercato globale del suo nuovo cambio a 9 marce completamente automatico. Ha comunicato inoltre di aver sviluppato un sistema ibrido elettrico ad autonomia estesa. L’azienda intanto continua a lavorare per supportare i clienti tramite i servizi telematici per un’unica ed efficiente gestione della flotta. “Questo è un momento entusiasmante per Allison e per il nostro settore - ha dichiarato David S. Graziosi, Presidente e CEO di Allison Transmission - È un momento di rapidi cambiamenti e di innumerevoli iniziative, un momento come non ne abbiamo visti almeno negli ultimi dieci anni”.

Con la prima marcia più corta e la gamma di rapporti migliore del settore, la trasmissione Allison a nove rapporti fornisce importanti risparmi sui consumi grazie alla catena cinematica altamente efficiente che consente al convertitore di coppia di bloccarsi poco dopo aver inserito la prima marcia. Inoltre, la trasmissione comprende un sistema integrato stop/start del motore che atti-

va subito la trasmissione e la capacità di controllo veicolo quando il motore viene riavviato. Molto utile per una serie di diverse applicazioni, il modello a nove rapporti è ideale per la distribuzione, il noleggio e gli autobus scolastici. Il modello a nove marce può contare sull’affidabilità storica delle trasmissioni Allison Serie 2000 a sei rapporti, che han no accumulato oltre 160 miliardi di chilometri in

tutto il mondo. Creata per utilizzare la stessa interfaccia veicolo del suo predecessore a sei marce, la nuova trasmissione è facilmente integrabile nei mezzi che ora offrono la Serie 2000 di Allison. Oltre alla trasmissione a 9 marce, Allison ha annunciato l’e spansione del suo portafoglio di elettrificazione che include un sistema ibrido elettrico ad autonomia estesa fino a 15 chilometri. Ideale per autobus

di linea e pullman, il sistema è caratterizzato da zero emissioni a motore spento, anche in avvicinamento, durante e in uscita dalle fermate dei passeggeri. Ulteriori caratteristiche includono una batteria agli ioni di litio ad alta energia per una maggiore autonomia del motore, un doppio inverter più piccolo e più leggero con raffreddamento al glicole etilenico ad acqua per un funzionamento più efficiente

e la funzione Increased Power Accessory II per migliorare il risparmio di carburante utilizzando il sistema ibrido per alimentare componenti accessori quali aria condizionata, com pressori d’aria e servosterzo. L’ibrido ad autonomia elettrica estesa si basa su uno dei sistemi di propulsione ibrida più affidabili ed efficienti: con oltre 8.000 autobus in tutto il mondo che utilizzano il sistema Allison dal 2003, l’azienda è stata pioniera nell’elettrificazione e rimane un punto di riferimento per l’intero mercato. Il sistema può essere esclusivamente elettrico, ma non è necessaria un’infrastruttura di ricarica elettrica. La ricarica della batteria avviene tramite frenata a recupero d’energia e tramite il funzionamento del motore. La capacità di frenata rigenerativa può estendere l’intervallo di manutenzione dei freni fino al 350 per cento. L’architettura parallela a due modalità migliora il risparmio di carburante fino al 25 per cento. Allison è anche fortemente impegnata nel lavorare con i fornitori di servizi telematici (TSPs) e i costruttori di veicoli per supportare i clienti esistenti e i nuovi con i sistemi telematici per la flotta. Le nuove funzionalità telematiche forniranno informazioni su oltre 170 diverse condizioni della trasmissione. Ciò garantirà al personale di gestione e manutenzione della flotta le informazioni necessarie per migliorare l’operatività dei veicoli.

FPT INDUSTRIAL / CONCEPT DI PROPULSORE A IDROGENO

Fuso e-Canter

Sulla strada di una valida alternativa

Innovazione di serie in sei metropoli

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IL PROTOTIPO È STATO ESPOSTO NELLO STAND IVECO, CHE SARÀ IL PRIMO BENEFICIARIO DELLA È UN PROGETTO DI RICERCA E SVILUPPO CHE NEL FUTURO MIRA ALLA

INNOVATIVA TECNOLOGIA.

REALIZZAZIONE DI NUOVE SOLUZIONI A EMISSIONI ZERO APPOSITAMENTE PROGETTATE PER IL TRASPORTO PESANTE: SIA PER IL TRASPORTO A LUNGO RAGGIO DI MERCI, SIA PER QUELLO DI PERSONE.

MICHELE S. ALTIERI HANNOVER

ero e proprio cuore pulsante nell’ambito di CNH Industrial, FPT Industrial è la società cui è delegata la progettazione e la produzione di una vasta gamma di propulsori, destinati non solo ai veicoli del gruppo e segnatamente per i mezzi leggeri e pesanti ma anche a clienti terzi. Nella sua strategia di offrire soluzioni di propulsione diversificate multicombustibile, FPT Industrial sta lavorando per sviluppare la tecnologia delle celle a com bustibile a idrogeno. L’iniziativa è parte di un progetto di ricerca e sviluppo che nel futuro mira alla realizzazione di nuove soluzioni a emissioni zero appositamente progettate per il trasporto pesante: sia per il trasporto a lungo raggio di merci, sia per quello di persone su distanze lunghe e interurbane. Al recente Salone di Hannover FPT Industrial ha infatti presentato un Concetto di Sistema di Propulsione con Celle a Combustibile a Idrogeno sviluppato per Iveco che l’ha esposto sul proprio stand.

Le celle a combustibile a idro geno rappresentano una tecnologia promettente con capacità ad alta densità, potenzialmente modulare e verde (zero emissioni dal Serbatoio alla Ruota e da Ruota a Ruota, a seconda della catena di approvvigionamento di H2). L’idrogeno potrebbe anche diventare un elemento chia ve nello sviluppo di un’E conomia Circolare, quan do sarà prodotto localmente attraverso fonti rinnovabili, dal biometano o a partire da energia eolica o solare. Lo scopo del progetto di Ricerca e Sviluppo di FPT Industrial è quello di studiare, verificare e superare i vincoli reali per rendere l’idrogeno un vero “Mission Enabler”,

per ottenere emissioni zero per tutte le “applicazioni ad alta energia” che richiedono una lunga autonomia a carico elevato, garantendo prestazioni efficienza e affidabilità adeguate. Dal serbatoio ad alta resistenza in fibra di carbonio, l’idrogeno scorre nelle celle a combustibile per generare elettricità, che alimenta un motore elettrico da 400 kW. Questa combinazione - elettrico e celle a combustibile garantisce un veicolo a emissioni zero e identifica l’idrogeno come l’evoluzione naturale del Gas Naturale nelle applicazioni a lungo raggio che richiedono zero NOx, zero PM e zero CO2. FPT Industrial è la società

del gruppo CNH Industrial dedicata alla progettazione, produzione e vendita di motori per applicazioni veicolari industriali, stradali e off-road, nonché di motori per applicazioni marine e power generation e di trasmissioni e assali. La società impiega nel mondo più di 8.000 persone in dieci stabilimenti e sette Centri di Ricerca & Sviluppo. La rete di vendita di FPT Industrial è formata da 73 concessionari e da circa 800 centri di assistenza in circa 100 Paesi. Una gamma di prodotti estremamente ampia che include sei famiglie di motori con una potenza da 42 a 1.006 cavalli, trasmissioni con coppia massima da 200 a 500 Nm, assali anteriori e posteriori da 2 a 32 tonnellate. FPT Industrial vanta inoltre la più completa gamma oggi presente sul mercato di motori a Natural Gas per applicazioni industriali, coprendo un intervallo di potenze da 136 a 460 cavalli. Questa offerta, unita alla grande attenzione alle attività di Ricerca & Sviluppo, rende FPT Industrial uno dei principali protagonisti a livello mondiale nel settore dei motori per uso industriale.

C

on circa 150mila unità vendute all’anno, Fuso Canter è un vero best-seller che diventa un compatto truck high-tech nelle versioni Canter Eco Hybrid ed eCanter, il truck di serie completamente elettrico. New York, Tokyo, Berlino, Londra, Amsterdam e Lisbona: attualmente eCanter circola in sei metropoli del mondo, a zero emissioni locali e quasi in assenza di rumorosità. Le batterie di cui è dotato consentono un’autonomia di oltre 100 km senza necessità di ricarica, un valore che in molti casi va oltre il chilometraggio quotidiano utilizzato dai clienti nel servizio di distribuzione in ambito urbano. La catena cinematica elettrica è composta da sei batterie da 13,8 kWh con una potenza totale pari a 82,8 kWh e da un motore elettrico con 129 kW di potenza massima e 390 Nm di coppia. Fuso eCanter ha un carico utile fino a 3,5 t, a seconda dell’allestimento e dell’impiego. Il modello destinato agli USA e a circa 30 mercati europei viene prodotto a Tramagal (Portogallo), mentre gli esemplari per il mercato giapponese sono realizzati presso lo stabilimento Mitsubishi Fuso a Kawasaki. L’eCanter segna anche l’avvio del processo di elettrificazione dell’intera la gamma di truck e autobus del brand Fuso, che sono raggruppati sotto il marchio di prodotto indipendente E-Fuso. Vision One fornisce un’anteprima di un realistico truck pesante completamente elettrico e sottolinea l’impegno del marchio Fuso ad ampliare in futuro tutta la gamma di prodotti con versioni elettriche. Il veicolo è stato presentato al Tokyo Motor Show nell’ottobre 2017 ed è stato ammirato per la prima volta in Europa allo IAA 2018 di Hannover. Il veicolo a tre assi, dedicato al servizio di distribuzione pesante in ambito regionale e urbano, dispone di una capacità della batteria pari a 300 kWh, che consente di raggiungere un’autonomia fino a 350 km. Con un peso totale ammesso di esattamente 23,26 t, il carico utile risulta pari a 11,11 tonnellate. E-Fuso Vision One attinge agli stilemi di design tipici del marchio, proiettandoli nel futuro. Un altro modello di riferimento è il Fuso Canter Eco Hybrid 7C15 con cambio a doppia frizione DUONIC, sistema start/stop del motore di serie e sistema anti-sbandamento. La versione Eco Hybrid viene impiegata dai clienti fin dal 2008 e nel corso degli ultimi dieci anni ha consentito a Fuso di consolidare il proprio know-how a tutto campo in relazione a questa tecnologia di propulsione alternativa. Sono circa 100 i Canter Eco Hybrid impiegati attualmente in Europa.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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MOLTE LE NOVITÀ CONTINENTAL PER L’OTTIMIZZAZIONE DEI TRASPORTI

IL PRODUTTORE

Le soluzioni smart per la mobilità di domani

TEDESCO AMPLIA E

TECNOLOGICO

C

FABIO BASILICO

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ontinental ha aperto la porta sul futuro dei trasporti e della logistica. Il produttore tedesco ha approfittato dello strategico appuntamento con lo IAA di Hannover per diffondere il verbo dell’innovazione a 360 gradi. Ne risulta una mole enorme di novità che non mancheranno di suscitare le attenzioni del mercato. Insieme a MAN, Continental ha presentato lo pneumatico specifico per truck elettrici. Si chiama Conti e.MotionPro ed equipaggiando il MAN CitE ha dimostrato la fattibilità di un progetto che va incontro alle particolari esigenze dei camion emission free utilizzati nella distribuzione urbana. Gli esperti di Continental hanno progettato e implementato il design dell’e.MotionPro basandosi sul layout coordinato con i colleghi di MAN.

Altra importante partnership è quella con Volvo Trucks. Allo IAA è stato presentato un FH 4x2 trasformato in Demo Truck equipaggiato con la nuova app per driver ContiConnect installata su un display TomTom. Denominato “Mjölner”, con evidente riferimento al celebre Martello del dio Thor, Continental, da produttore globale di svariati componenti per i truck, come pneumatici e sistemi di monitoraggio della loro pressione, ha dimostrato l’ampia gamma di prodotti che possono soddisfare le esigenze operative di un camion moderno e ipertecnologico. Tra le soluzioni adottate spicca appunto la nuova app che consente al driver di monitorare la pressione delle gomme e la loro temperatura e che può essere integrata all’interno dei già esistenti sistemi telematici o utilizzata via smart phone. Quindi, la nuova soluzione digitale sostituisce il display dedicato utilizzato finora. I dati sono forniti dal l’affermato ContiPressureCheck. Continental ha anche aggiornato la fleet management solution TIS-Web di VDO. La nuova versione 2.0 del VDO TIS-Web Motion esten-

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KNORR-BREMSE PER IL PLATOONING ALLA NUOVISSIMA SOLUZIONE DI AMMORTIZZATORE PNEUMATICO A CONTROLLO ELETTRONICO PER LE de il numero dei servizi del management software aggiungendo importanti funzionalità e ridisegnando completamente l’interfaccia utente. La soluzione digitale consente ora alle aziende di trasporto di avere a disposizione lo strumento adatto per abbassare i costi di gestione della flotta e raggiungere un più al-

to livello di efficienza. Particolare interessante, Continental ha già provveduto ad adattare la versione attuale del software di fleet management ai requisiti del nuovo tachigrafo DTCO 4.0. Il passaggio alla nuova versione del TISWeb Motion è semplice e conseguente. TIS-Web Motion non richiede un periodo

Il sistema di controllo ContiPressureCheck viene migliorato costantemente per adattarlo alle soluzioni digitali più avanzate.

contrattuale minimo e il costo è contabilizzato mensilmente e basato sul numero dei veicoli coinvolti. Disponibile sul mercato dal secondo trimestre 2019, ContiConnect Live informa in tempo reale gli operatori delle flotte truck e bus se ci sono problemi con la temperatura o la pressione di uno pneumatico, anche se il veicolo sta marciando su strada. I dati vengono trasferiti ai server e al portale web della nuova app ContiConnect Driver. Va precisato che prima della fine dell’anno in corso, l’app sarà in grado di mostrare le informazioni chiave di uno pneumatico sulla piattaforma Daimler Fleetboard, sui device TomTom Telematics e su altri device Android come smartphones e tablet. Dal 2013 la business unit Commercial Vehicle Tires di Continental mette a disposizione il sistema di controllo ContiPressureCheck, migliorandolo costantemente e rendendolo permeabile alle soluzioni digitali più avanzate. Dal 2017, è affiancato da ContiConnect Yard, una soluzione di monitoraggio per veicoli multipli. In questo caso, i dati vengono trasmessi direttamente ai fleet manager per assisterli nel loro lavoro

di controllo. Il sistema è anche in grado di fornire report sulle performance degli pneumatici e il livello di efficienza complessivo della flotta. GUIDA AUTONOMA NEL FUTURO

Il futuro per Continental passa anche attraverso la guida autonoma. Il produttore ha annunciato una partnership strategica con Knorr-Bremse al fine di implementare sui veicoli commerciali la guida altamente autonoma. La partnership punta allo sviluppo si soluzioni di sistema in ambito platooning, ovvero il convoglio veicolare interconnesso e autonomo che sarà oggetto di dimostrazione pratica con tre truck protagonisti all’inizio del 2019. Continental fornisce i sensori, il modello ambientale, la centralina, le soluzioni di connettività e d’interazione uomo-macchina mentre Knorr-Bremse si occuperà dei sistemi attuatori per freni e sterzo e avrà la piena responsabilità dell’intero processo operativo. L’architettura del progetto e le funzioni vengono invece sviluppate insieme. Grazie alla loro cooperazione, entrambe le aziende stanno fattivamente contri-

INTRODOTTO INIZIALMENTE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA

FLEET MANAGER E OFFICINE INSIEME SU TRUCKON C ontinental espande la gamma di prodotti digitali dedicati alle flotte. Grazie alla piattaforma online TruckOn, i fleet manager possono programmare la loro sosta in officina in tutta Europa massimizzando il tempo di fermo macchina e gestendo in modo efficiente il tempo di lavoro del driver. TruckOn mette in collegamento le flotte con le officine a livello locale e queste ultime hanno la grossa opportunità di ottimizzare i processi di assi-

stenza e manutenzione dei mezzi e incrementare il business con nuovi clienti oltre che naturalmente aumentare la loro efficienza operativa. L’offerta TruckOn è inizialmente disponibile in Germania, Italia e Spagna; altri mercati europei seguiranno nel corso del 2019. TruckOn comunica nella lingua di ogni singola nazione. E una volta che un ordine è stato completato, i clienti possono valutare la qualità

del servizio con un sistema di valutazione a stelle di preferenza. Questo consente anche ad altri potenziali clienti di poter approcciare una determinata officina con una maggiore sicurezza. Il servizio consente di accedere a una gamma di oltre 30 servizi di officina ordinabili online, compresi ispezione del tachigrafo, ispezione periodica di camion e rimorchi, servizio batteria e servizio pneumatici. Ulteriori servizi saranno progressivamente aggiunti.

CABINE TRUCK.

buendo a rendere la guida molto più efficiente. Il platooning consente di risparmiare ben il 15 per cento di car burante e quindi di ridurre le emissioni inquinanti. Inoltre, l’automazione delle funzioni di guida consentiranno ai veicoli di essere più sicuri in futuro. Ad Hannover Continental ha svelato globalmente per la prima volta la sua soluzione di ammortizzatore pneumatico a controllo elettronico per le cabine truck. Gli esperti del produttore tedesco hanno messo a punto un sistema di sospensioni che consente la regolazione elettronica del livello desiderato dal conducente, a tutto vantaggio non solo del comfort incrementato ma anche della maggiore efficienza, sicurezza ed ecologia. Infine, Continental ha presentato una serie di soluzioni per facilitare l’operatività dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico dei truck. Lo scopo principale della proposta ingegneristica di Continental è assicurare una più efficiente conversione degli ossidi di azoto (NOx) in emissioni innocue sia su truck pesanti per trasporto su lunga distanza, light truck urbani e veicoli per attività municipali.


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BRIDGESTONE / IL NUOVO ECOPIA AIUTA A DIMINUIRE I COSTI DI GESTIONE

Sempre più green NON C’È CLIMA CHE TENGA: IN OGNI CONDIZIONE LA TERZA GENERAZIONE DELLA FAMIGLIA DI PNEUMATICI ECOPIA PROMETTE ALLE AZIENDE DI TRASPORTO OPERATIVE NEL LUNGO RAGGIO MASSIMA EFFICIENZA IN CONSUMI DI CARBURANTE E NESSUN

QUESTO NUOVO PRODOTTO È FRUTTO DEL LAVORO APPROFONDITO DEL TEAM DI PROGETTISTI CHE OPERANO PRESSO IL CENTRO RICERCA & SVILUPPO DI ROMA ED È GIÀ STATO TESTATO DA FLOTTE EUROPEE.

COMPROMESSO IN TERMINI DI CHILOMETRAGGIO.

C

MICHELE S. ALTIERI HANNOVER

onsumo di carburante e trazione sul bagnato. Sono i due “cavalli di battaglia” sui quali Bridgestone ha sviluppato il nuovo Ecopia H002, autentica sfida del produttore globale di pneumatici all’odierno settore dei trasporti, sempre più alle prese con riduzione del costo totale di gestione delle flotte, soprattutto nel lungo raggio, e abbattimento delle emissioni di CO2 a salvaguardia dell’ambiente. La sfida di Bridgestone

passa dalla nuova generazione di pneumatici Ecopia, sviluppati per garantire alle flotte innanzitutto il risparmio di carburante. Grazie all’innovativo battistrada e a una mescola sviluppata con una tecnologia di nuova concezione, i nuovi Ecopia H002 promettono alle flotte che effettuano lunghe percorrenze di ridurre i costi totali di gestione grazie alla migliore efficienza in termini di consumi di carburante senza compromesso in termini di chilometraggio, raggiungendo inoltre notevoli performance sul bagnato. Rappresentando il 30 per

cento delle spese totali, il carburante è il maggior costo operativo per le flotte a lunga percorrenza, settore che deve affrontare leggi europee sulle emissioni di CO2 sempre più severe e attenzione sempre maggiore alla sicurezza sulle strade, soprattutto in cattive condizioni meteo. La nuova generazione di pneumatici Ecopia è stata sviluppata per rispondere a queste sfide quotidiane. Frutto del lavoro dei progettisti del Centro Ricerca & Sviluppo Bridgestone di Roma, i nuovi Ecopia H002 raggiungono massimi risultati in

termini di efficienza nei consumi grazie a una combinazione di classe A-A-A per pneumatico direzionale, trattivo e da rimorchio. La riprova arriva da test già effettuati da aziende di trasporto come la polacca Sachs Trans e la portoghese Patinter: sono oltre 15 milioni i chilometri per corsi su 11 flotte e 137 veicoli. Secondo i calcoli rilevati da Bridgestone, montando i nuovi pneumatici Ecopia sugli assi direzionali, trattivi e da rimorchio, una flotta che effettua lunghe percorrenze risparmia 1,1 litri per cento chilometri; in soldoni, potrebbe risparmiare oltre 200 euro l’anno sui costi del carburante e ridurre le emissioni di CO2 di 546 t l’anno. Insieme ai benefici in termini di efficienza nei consumi di carburante, l’ultima generazione Ecopia è progettata per permettere ai conducenti di guidare i mezzi in sicurezza anche in condizioni meteo difficili. Sulla base di test TÜV SÜD, i nuovi Ecopia hanno raggiunto un ranking sorprendente sul bagnato, con una combinazione di classe B-B-B per direzionale, trattivo e rimorchio. La nuova generazione di pneumatici Ecopia ha ricevuto il marchio di certificazione da TÜV SÜD per qualità e sicurezza, risultato valido per tutti i pneumatici: steer, drive e trailer. Oltre a essere efficaci nella guida sul bagnato, i nuovi Ecopia sono omologati per l’in verno essendo gli unici pneumatici per le lunghe percorrenze con la sigla 3PMSF e M+S disponibili per tutte le posizioni del veicolo. Questo significa che la gamma è conforme a tutte le normative europee in materia di pneumatici invernali, garantendo alle flotte risparmio in termini economici e serenità per tutto l’anno. I nuovi Ecopia H002 sono al momento disponibili nelle misure 315/70R22.5 steer/ drive e 385/55R22.5 trailer; quattro ulteriori prodotti saranno resi disponibili entro fine anno. L’intera linea, inclusa la serie 60”, sarà completata nel corso del prossimo anno per coprire tutte le misure richieste per le lunghe percorrenze.

CON FLEETPULSE SI PUÒ PROTEGGERE LA SALUTE DEI CAMION

ARRIVA IL DIGITALE A RENDERE LA MANUTENZIONE SEMPLICE E EFFICACE È

una soluzione “tre in uno” sviluppata da Bridgestone per proteggere la salute del camion e, sfruttando la tecnologia digitale, rendere più semplice e efficace la manutenzione del parco mezzi. Si chiama FleetPulse ed è composta da App mobile, sito web centralizzato e sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici (TPMS). L’inattività del veicolo è una delle maggiori sfide che le aziende di trasporto devono affrontare; FleetPulse permette di monitorare le condizioni del veicolo riducendo la probabilità di guasti inaspettati, costosi e pericolosi, aumentando il tempo trascorso su strada e assicurando alti standard di sicurezza. Rendendo automatici i controlli tecnici, FleetPulse può aiutare le flotte a semplificare i loro processi e a ridurre i costi di manutenzione: due sfide chiave per le aziende di trasporto operative nel lungo raggio. Problematiche del mezzo difficili da individuare potrebbero mettere a rischio le performance del veicolo. Grazie ai progressi nell’ambito dei sensori e delle tecnologie di connessione, FleetPulse fornisce queste informazioni, aiutando le flotte a capire la condizione dei veicoli e semplificando la vita sulle strade ai conducenti. Come funziona? Attraverso l’App FleetPulse per Android, conducenti e tecnici hanno

a disposizione una piattaforma semplice da utilizzare per effettuare rapidamente i controlli tecnici sul proprio veicolo. Sostituendo quello che attualmente è un processo manuale, l’App FleetPulse permette di non trascurare nulla, garantendo che tutti i controlli necessari siano eseguiti. Attraverso l’apposito portale online centralizzato, i fleet manager possono accedere nel cloud ottenendo aggiornamenti sullo status dell’intera flotta, inclusi difetti e danni, insieme ai dati sulle performance. Possono anche fare richieste specifiche a conducenti e tecnici - nuove check list, prenotazioni di servizi e richieste di rimozione dei veicoli dalla strada ecc. - direttamente attraverso le notifiche dall’App. Connettendosi al TPMS del veicolo, FleetPulse raccoglie i dati sulla pressione dei pneumatici in modo automatico e li trasmette in tempo reale a conducenti e fleet manager attraverso App e piattaforma online. Questo aiuta a tenere sotto controllo la pressione dei pneumatici, attività essenziale per sicurezza e efficienza: il 30 per cento dei guasti è causato dalla bassa pressione dei pneumatici, il 90 per cento dei problemi legati ai pneumatici è causato da lente fuoriuscite di aria e il 20 per cento dei veicoli su strada ha la pressione dei pneumatici inferiore a quella consigliata.



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LEADER IN EUROPA PER LA MANUTENZIONE DI PNEUMATICI, AUTO E L’ASSISTENZA AI VEICOLI INDUSTRIALI ED AGRICOLI,

EUROMASTER È ENTRATA NEL MERCATO ITALIANO GIÀ NEL 2016 DANDO IL VIA ALLA STIPULA DI ACCORDI STRATEGICI CON IMPORTANTI AZIENDE DEL SETTORE TRASPORTI.

I CENTRI DI

SERVIZIO AFFILIATI HANNO GIÀ SVILUPPATO RELAZIONI CON LE FLOTTE, MA ORA LA DISCESA IN CAMPO DIRETTA DELL’AZIENDA È UNA NOVITÀ IMPORTANTE PER IL NOSTRO PAESE.

EUROMASTER SVILUPPA L’OFFERTA FLOTTE ANCHE IN ITALIA

Offensiva nel B2B

E

FABIO BASILICO MILANO

uromaster scommette sempre di più sull’Italia. Leader in Europa per la manutenzione di pneumatici, auto e l’assistenza ai veicoli industriali ed agricoli, protagonista del business B2B già a partire dal 2016, in poco tempo Euromaster ha stretto accordi con importanti aziende nel settore del trasporto. I centri di servizio affiliati al network hanno quindi già sviluppato relazioni con le flotte, ma ora, la discesa in campo diretta dell’azienda rappresenta una significativa novità a livello italiano. Un passaggio storico che è stato possibile grazie al raggiungimento di una importante condizione operativa: la capillarità sul territorio, ottenuta con gli oltre 180 centri attualmente aperti nel nostro Paese. Con la sua rete di manutenzione e assistenza, Euromaster è presente in 17 Paesi europei con 2.500 centri di servizio; è la rete leader in Europa nel business B2B con ben 2.600 camionette attrezzate per assistere i clienti autocarro anche lontano dai centri di servizio, in caso di depannage o di servizi programmati sul piazzale. L’esperienza ventennale al servizio delle più importanti flotte europee ha permesso ai team Euromaster di acquisire una solida e competente conoscenza dei bisogni degli utenti e di sviluppare soluzioni complete e innovative per

L’offerta Euromaster risponde alle varie tipologie di flotte, con ogni tipo di mezzo e d’impiego.

garantire una gestione ottimale del parco veicoli. Servizio e sicurezza sono i due pilastri dell’offerta Euromaster. A livello europeo, circa il 70 per cento dell’attività del network è realizzata con le aziende. In Italia invece la percentuale è più bassa: l’obiettivo è quindi quello di sviluppare anche da noi la tipologia di gestione del business aziendale diffusa nel resto d’Europa. Nel 2017, Euromaster ha incrementato significativamente l’attività con le flotte e quest’anno la crescita continua con la previsione di triplicare la cifra affari dello scorso anno. L’offerta Euromaster risponde al reale bisogno delle varie tipologie di flotte, con ogni tipo di mezzo e di impiego, dallo scooter alla vettura, dalla pala meccanica al trattore agricolo, dal van al truck. I clienti target sono sia le grandi flotte multibase che operano a livello nazionale e internazionale, gestite direttamente con fatturazione centralizzata, sia le flotte medio-piccole, attive a livello regionale, che spesso hanno una rela-

zione diretta con gli affiliati alla Rete. Vengono proposte offerte specifiche pensate per l’attività di ogni tipo di flotta. Ad esempio, parlando nello specifico di veicoli industriali, al centro della proposta Euromaster c’è MasterCARE, un’offerta che grazie alla manutenzione programmata e all’aiuto di tecnologie moderne consente di ottimizzare il budget di spesa e ridurre i fermi veicolo del cliente. Come si sa, il trasporto su strada è sempre più competitivo, internazionale e sensibile ai costi. Le flotte devono garantire ai propri clienti efficacia, produttività e rispetto dei tempi di consegna. Per garantire il business delle aziende di trasporto e logistica occorre dunque limitare al massimo i tempi di fermo macchina, garantire la continuità dell’attività, ottimizzare i costi operativi e massimizzare la produttività. Attraverso processi di rilevamento dello stato di tutti gli pneumatici e un’efficace elaborazione dei dati, ogni flotta può conoscere il dettaglio di ciascuna gomma e la situazione globale, prevenire eventuali fuori uso e futuri interventi, pianificare bisogni, lavori da eseguire e spese, ottimizzare i costi. Dopo le rilevazioni effettuate, i report generati consentiranno ai tecnici Euromaster di consigliare e pianificare gli eventuali interventi da effettuare per una migliore gestione della flotta. Inoltre, Euromaster mira a soddisfare completamente le esigenze della flotta tramite: un’offerta multi-brand, in grado di venire incontro a tutti i tipi di esigenze, in termini di qualità e di prezzo, una Rete con standard operativi e offerte omogenee su tutto il territorio nazionale, nonché la già citata fatturazione centralizzata. Viene inoltre offerto il Soccorso stradale 24/24 in Italia e all’estero. Senza dimenticare che Euromaster continua a essere molto attiva anche sul fronte delle nuove tecnologie. Esempio calzante è l’offerta TPMS, sistema elettronico che permette di monitorare in tempo reale la pressione degli pneumatici industriali di bus, pullman, trattori, motrici, rimorchi, garantendo maggiore sicurezza e produttività. Ultimo ma non meno importante, Euromaster è anche attiva sul fronte della manutenzione meccanica dei veicoli delle flotte, compresi tagliando e manutenzione ordinaria. Euromaster dunque propone alle flotte clienti un’organizzazione a 360 gradi fatta di tecnologie, soluzioni informatiche e competenze specialistiche in grado di ottimizzare la gestione della flotta.


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ALLA GUIDA DEL TRUCK

Benessere a braccetto con sicurezza FORMARE LE PERSONE, SENSIBILIZZARLE A CONDURRE E A COLTIVARE UNO STILE DI VITA DECISAMENTE ORIENTATO A POTENZIARE LE CAPACITÀ PSICOFISICHE DIVENTA SOSTANZIALE PER AFFRONTARE IL LAVORO CON ENERGIA, LUCIDITÀ E POSITIVITÀ. IL CHE È FONDAMENTALE PER CHI LAVORA

N

MOLTE ORE ALLA GUIDA DI UN CAMION.

TIZIANA PREGLIASCO MILANO

elle aziende “moderne” si sviluppano in con temporanea due temi d’importanza strategica, da un lato l’innovazione tecnologia ottimizza le prestazioni aziendali, velocizza i processi, riduce i costi, ed è un driver essenziale per la crescita, dall’altro ci si preoccupa della gestione delle risorse umane e di quanto sia fon damentale che esse aggiungano valore al servizio, operino in sicurezza, e massimizzino l’uso della tecnologia a loro disposizione, elevando i livelli di produttività generali. Tutto questo avviene in un contesto sociale dove aumenta inesorabilmente il disagio e la cronicizzazione di alcune patologie legate alla vita sedentaria moderna ed ai ritmi di lavoro a cui l’essere umano difficilmente si riesce ad adattare se non operando quotidianamente scelte di vita adeguate. In questo senso le aziende attuano politiche di welfare, spesso con un taglio molto assistenziale, su problematiche della salute ormai emerse. Ma quando i malesseri si manifestano in sintomi, è già piuttosto tardi, meglio prevenire! Formare le persone, sensibilizzarle a condurre e a coltivare uno stile di vita decisamente orientato a potenziare le capacità psicofisiche diventa sostanziale per affrontare il lavoro con energia, lucidità e positività. E così si introduce il tema del benessere e della salute, non come assenza di malattia, ma come possibilità di vivere la professione e la vita nelle migliori condizioni possibili, ovvero in condizioni ottimali, limitatamente ovviamente alle restrizioni operative del lavoro

I PROGRAMMI DELLA SOCIETÀ PYXIS.

stesso! Ovvero: si guida per ore e ore, ma se ci si alimenta in maniera corretta e non sprovveduta, se si approfitta delle pause per fare qualche esercizio fisico mirato a distendersi e levarsi di dosso contratture, se ci si idrata e si pratica una respirazione adatta a recuperare dallo stress, la durata dell’impegno lavorativo si gestisce con più efficacia e si leniscono tensioni e ma lesseri, oltre a elevare l’umore generale e migliorare l’esperienza di lavoro. IL LAVORO DELL’AUTISTA DI MEZZI PESANTI - Il settore dei trasporti è un settore dinamico e in rapida evoluzione. L’espansione dell’Unione europea, l’intensificazione delle relazioni con i paesi vicini, sta cambiando le abitudini di

viaggio e di consumo alimentare, la libera circolazione delle merci, cosi come l’aumentata consapevolezza delle problematiche ambientali, hanno contribuito nel corso degli ultimi anni a cambiamenti significativi nel modo di operare delle imprese di tra sporto. Questo ha anche avuto un notevole impatto sulle condizioni di lavoro dei loro dipendenti e collaboratori. Secondo diverse ricerche sui lavoratori dei trasporti si evidenzia un crescente aumento della fatica percepita dagli autisti e sempre più sembra soffrano di stress, di una varietà di disturbi muscolo scheletrici e metabolici. Hanno inoltre difficoltà a tenere il passo con i cambiamenti tecnologici, necessitano di una sempre crescente di formazio-

ne, hanno bisogno di tutelare la loro salute, nel tempo. È qui che assume importanza determinante, in termini di sostenibilità e sicurezza, il tema del benessere riferito proprio agli autisti, i principali protagonisti del trasporti. È intuitivo, naturalmente, ma non solo: oggi è assolutamente provato da numerosissime ricerche che la “forma” e l’esercizio fisico, la nutrizione adeguata, la gestione disciplinata del recupero e del sonno hanno un impatto sostanziale sulle prestazioni delle persone. Influenzano prepotentemente il loro stato di concentrazione, di resistenza, di lucidità e hanno un effetto immediato sul loro umore e sui livelli di energia in generale.

LE ESIGENZE DELLE AZIENDE DI SETTORe - Le aziende

del settore che puntano a creare valore aggiunto del proprio servizio attraverso le persone hanno bisogno di attirare, formare e qualificare i giovani di valore, hanno bisogno di gettare le basi per costituire la prossima generazione di conducenti alla guida di veicoli tecnologicamente molto all’avanguardia. Lo dovrebbero fare nel rispetto delle esigenze dei lavoratori, della loro salute psicofisica, ma anche e soprattutto perché questo ha effetti diretti anche in termini di sicurezza, sia dei collaboratori, sia della comunità tutta. Gli incidenti su strada che coinvolgono i mezzi pesanti, spesso dovuti a cali di attenzione o prestazioni

carenti in genere delle persone alla guida, coinvolgono infatti diverse categorie di utenti della strada. Etica del lavoro e sicurezza, quindi, questi sono benefici importanti dei programmi per il benessere delle persone. Ma non solo. Riguardo sempre ai bisogni delle imprese, oltre alla necessità di essere attrattive verso i giovani le aziende del trasporto hanno inoltre bisogno di trattenere nel le condizioni migliori la più “vecchia” generazione di autisti, che per il mestiere che esercita è soggetta a rischio di malesseri e fatiche proprie del mestiere. Le aziende sono chiamate quindi ad affrontare i temi dell’ageing, ovvero conservare la salute delle persone in maniera durevole affinché non si assentino sempre più spesso per malattia con il crescere dell’età, evitino il burnout (ovvero lo stress provocato dal lavoro quando determina un logorio psicofisico ed emotivo) e, se possibile, conservino il massimo della resa e dell’entusiasmo possibile sul lavoro. La resilienza, vista come la resistenza e la capacità di adat tarsi mutevolmente a un compito in maniera durevole nel tempo, rinnovandosi costantemente, sia in termini di formazione che in termini di resistenza fisica, va coltivata e promossa attraverso programmi di formazione e sensibilizzazione dedicati alle per sone per potenziarne l’energia e la salute. L’energia viene dal corpo tutto, va superata la vecchia scissione dualistica di corpo e mente, il cervello può essere lucido, concentrato, attento, motivato solo se è parte di un corpo sano. Efficienza e sicurezza dipendono da quanto ci si percepisce (e si è) forti e resistenti.

LA SOCIETÀ DI TORINO CHE HA SVILUPPATO PROGRAMMI SU MISURA PER LE RISORSE UMANE

PYXIS, IL NUOVO PARTNER DELLE AZIENDE DI TRASPORTO E LOGISTICA P er le aziende che offrono servizi di logistica e trasporto implementare programmi di benessere per gli operatori logistici diventa in ottica di attrattività e redditività aziendale. Su questi valori opera Pyxis, una società fondata e diretta da Tiziana Preglasco (tiziana@be-pyxis.com) che ha studiato un programma ad hoc per le aziende di trasporto mettendo insieme esigenze formulate dai pro-

fessionisti di questo settore e competenze di professionisti del benessere (nutrizionisti, trainer, sleep coach, ecc) per formulare soluzioni adeguate. Pyxis e una società specializzata nel valutare insieme alle aziende come massimizzare la produttività del personale curando il benessere della forza lavoro con il principale obbiettivo di fornire alle risorse umane stru-

menti sostenibili per affrontare al meglio i loro compiti e, in generale, elevare la qualità della vita. Così, attraverso i programmi di Pyxis, le aziende dimostrano un genuino interesse per la condizione lavorativa delle persone e attirano, fidelizzano, trattengono le risorse migliori in azienda. C’è molto da fare in questo senso perché generalmente si tende a sottovalutare quanto

le prestazioni delle persone dipendano dalla loro condizione psico-fisica. Un percorso personalizzato e su misura per il settore, ma accessibile e divulgabile facilmente con semplici moduli formativi di taglio molto pratico, è quindi possibile e realizzabile attraverso la proposta di Pyxis e si può inserire benissimo in quelli che sono gli spazi, i tempi e i ritmi usuali di lavoro.


LOGISTICA

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AD-LOG AVVIA LE OPERAZIONI DA E VERSO IL PORTO DI BARCELLONA

Attracco al Mercabarna

DOPO LA FRANCIA PROSEGUE CON LA SPAGNA L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’AZIENDA DEI CONIUGI

ANTONIO D’IGLIO E KATIA CAPPIELLO. CROCEVIA DELL’ATTIVITÀ DI TRASPORTO DALLA SARDEGNA ALLA PENISOLA IBERICA È IL MERCATO ALL’INGROSSO CATALANO CHE QUEST’ANNO MACINA NUMERI RECORD. “ANCORA UNA VOLTA AD-LOG INVESTE PER SODDISFARE LA DOMANDA CHE ARRIVA DIRETTAMENTE DAI CLIENTI”, AFFERMA

GIUSEPPE SINATRA, FINANCE & STRATEGY ADVISOR.

P

MAX CAMPANELLA SEGRATE

romessa mantenuta. Sem pre più protesa verso l’internazionalizzazione, Ad-Log, azienda fondata e guidata dai coniugi An tonio D’Iglio e Katia Cappiello, inizia le operazioni in Spagna, effettuando servizi di collegamento tra l’Italia - a par tire dalla Sardegna, sempre in prima linea - e il porto di Barcellona. Una scelta che segue lo “sbarco” in Francia, dove Ad-Log opera attivamente da alcuni mesi, e che rappresenta lo step di un’evoluzione continua, tesa non solo alla crescita del business, quanto piuttosto a investire per soddisfare la domanda della clientela. Nel gruppo che guida questa fase di espansione oltreconfine dell’azienda lombarda - con headquarter a Segrate, nei pressi dell’aeroporto di Milano Linate - Giuseppe Sina-

Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor Ad-Log.

tra, Finance & Strategy Advisor AdLog, ha affiancato D’Iglio nei tre giorni di “spe dizione” in quel di Bercellona, esattamente al Mercabarna, mercato all’ingrosso di riferi-

mento per frutta e verdura che, viaggiando nel Mediterraneo, arrivano sulle nostre tavole. “Ci siamo recati sul posto - spiega Sinatra - do po aver avuto i solleciti di diversi nostri clienti: aziende italiane e spagnole di trading e produttori che trasformano e commercializzano frutta e verdura in Sardegna e Nord Italia. Da tempo ci avevano fatto presente le difficoltà che incontravano nel servizio di trasporto da e per la Spagna: prima di avviare investimenti importanti, abbiamo ritenuto importante andare direttamente lì, a capire come funziona lo snodo principale delle merci alimentari che provengono da Barcellona”. Organizzato secondo i più moderni processi e utilizzando tecnologie all’avanguardia, il Mercabarna non è un semplice mercato all’ingrosso: quest’anno sta registrando un autentico boom, con numeri record di commercializzazione di frutta e ver-

dura. “La merce in vendita nei mercati di Milano, Torino e Padova - illustra Sinatra - proviene proprio da Barcellona, dove approda da Marocco e Andalusia, da angurie e meloni alla frutta secca. Siamo entrati in contatto con diversi produttori ai quali abbiamo proposto le operazioni in Sardegna e Nord Italia, trovando accoglienza e disponibilità: per loro l’Italia è un mercato importante e sono disposti a una partnership tesa a fare un buon lavoro, che metta al primo posto la qualità del servizio. Naturalmente ha giocato un ruolo decisivo la competenza che Ad-Log ha dimostrato sul campo”. Le prime operazioni partono sulla tratta Porto Torres-Barcellona, la più immediata, non richiedendo che un breve tragitto su gomma. “Considerando la distanza dal Mercabarna e quella dal porto sardo al nostro hub precisa il manager Ad-Log - dopo il tragitto in mare si tratta di sei chilo-

OBIETTIVO È AVERE PARTNER DI RIFERIMENTO: SCANIA, LAMBERET E THERMO KING

metri su strada da una parte e dall’altra. I carichi per il Nord Italia saranno effettuati una volta che le attività si saranno consolidate e avremo sufficienti richieste di carichi: le tratte per Milano, Padova e Torino richiedono un migliaio di chilometri su gomma in andata e ritorno, quindi sono certamente più impegnative”. Insomma, la chiave di vol ta è stata avviata, non resta che attendere l’evoluzione delle richieste: Ad-Log del suo ci sta mettendo un bell’investimento. “Oltre alla sede locale con tre persone fisse e mille metri quadrati circa di magazzino al Mercabarna - spiega Giuseppe Sinatra - ci siamo attrezzati con un corso di lingua spagnola, che stiamo seguendo io e Antonio D’Iglio e una risorsa in Amministrazione, che sarà dedicata esclusivamente alle operazioni da e per Barcellona. Stiamo investendo nella flotta: acquisteremo i primi cinque Scania LNG, altri ne arriveranno e saranno assunti nuovi autisti”. L’internazionalizzazione è chiaramente un obiettivo di Ad-Log, ma perché proprio la Spagna? “Stiamo parlando - risponde Sinatra - di un volume di import-export alimentare che, costituito soprattutto da frutta e verdura, si aggira intorno ai tre miliardi di euro l’anno. Una fetta importante riguarda la Sardegna, regione in cui Ad-Log ha una conoscenza del trasporto senza pari: a Villacidro abbiamo già servito un cliente della GDO, agganciando i suoi rimorchi ed effettuando la distribuzione. Perché non occuparci noi del l’intera linea a 360 gradi, considerando che gli stessi clienti non erano soddisfatti del servizio?

PREVISTO L’ARRIVO DI NUOVI TRATTORI LNG E SEMIRIMORCHI FRIGO L a flotta di Ad-Log, quasi interamente a marchio Scania, è costituita da 115 trattori e 30 motrici, cui si aggiungono 115 semirimorchi (quasi tutti Lamberet con gruppo frigo Thermo King). L’azienda è specializzata nelle tratte da e verso la Sardegna, con hub a Olbia e Porto Torres, due transit point a cinque minuti dalla banchina. È qui che, oltre che dal porto di Genova, arriverà la merce da Barcellona. Dal transit point di Caniga, nella zona industriale di Sassari, la merce raggiunge Macomer, Villacidro e Cagliari. L’azienda lombarda è stata protagonista lo

scorso anno dell’esclusiva campagna del carciofo, l’oro verde della Sardegna, di Valledoria, con dieci bilici di carciofi sulle strade sarde ogni giorno. Quest’anno, si è aggiunta la campagna del carciofo di Ittiri. Per le tratte di Francia e Barcellona Ad-Log acquisterà cinque nuovi Scania LNG e dieci nuovi semirimorchi Lamberet ed è pronta, una volta aperte le rotte Nord ItaliaSpagna, a utilizzare vettori partner, aumentando il lavoro assegnato ai terzisti. “La nostra forza - afferma Giuseppe Sinatra - è rappresentata da una struttura che possono vanta-

re solo aziende di primo livello, con hub in punti strategici che consentono di agire immediatamente nella risoluzione di eventuali problemi”. “Abbiamo accordi con costruttori di punta come Scania e Lamberet e produttori come Thermo King che garantiscono tutti una rete di assistenza efficace e capillare e sistemi tecnologici con gestione e monitoraggio da remoto dell’intera flotta. Infine - conclude il manager Ad-Log - nel lavoro ci mettiamo anima e passione, dalla proprietà all’ufficio traffico: il cliente non è mai solo”.


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PALLETWAYS PREMIA LE MIGLIORI PERFORMANCE DELL’ANNO 2017-2018

Il trionfo della rete che vale

R

MICHELE S. ALTIERI

RENO RICONOSCE I RISULTATI DEI CONCESSIONARI CHE SI SONO DISTINTI

CALDERARA DI RENO

iuniti nel quartier generale di Calderara di Reno, nel corso di una cerimonia ufficiale Palletways, società leader in Italia nel trasporto espresso su pallet, ha premiato i migliori Concessionari dell’anno 2017-2018, consegnando i riconoscimenti alle quattro aziende che negli ultimi dodici mesi si sono distinte per la qualità del servizio offerto ai clienti del network. Concessionario dell’Anno 20172018 è Emidi Viaggi di Città di Castello, in provincia di Perugia, “per essersi distinto - è la motivazione sul piano della qualità dei servizi offerti, dell’attitudine al continuo aggiornamento e alla promozione del marchio e dei servizi Palletways sul territorio”. Il vincitore dello scorso an no Racchetti Mediotrasporti di Cremona e il secondo classificato Pallet Express di San Giuliano Milanese conquistano il podio anche quest’an no aggiudicandosi rispettivamente secondo e terzo posto. La classifica è stata realizzata attraverso uno scrupoloso processo di valutazione di Key Performance Indicators, parametri misurabili come volumi immessi, efficienza operativa, puntualità delle consegne, rispetto delle scadenze amministrative, sviluppo del brand e risultati prodotti in

ANCHE QUEST’ANNO LA SOCIETÀ DI CALDERARA DI

RAPPRESENTANDO AL MEGLIO I VALORI DEL NETWORK.

QUATTRO LE EMIDI

AZIENDE PREMIATE:

VIAGGI IN UMBRIA È DEALER DELL’ANNO; TORNANO SUL PODIO LE LOMBARDE

RACCHETTI MEDIOTRASPORTI E PALLET EXPRESS AL SECONDO E TERZO POSTO; A CDR PARMA L’AWARD NURSERY.

oc casione della partecipazione a eventi e fiere. Nella categoria “Nursery”, introdotta negli ultimi anni per riconoscere e incoraggiare i concessionari che fanno parte del network da meno di un anno, si è distinta CDR Parma, entrata lo scorso anno per servire la

zona di Parma e Provincia e che negli ultimi mesi ha allargato il suo raggio di azione alla zona del basso Mantovano. “Il 2018 - ha dichiarato Albino Quaglia, Presidente di Palletways Italia - è stato un anno di cambiamenti o, meglio, di evoluzione: innovazione tecnologica e digitalizzazione sono

state fra le principali linee guida che ci hanno portato, fra le altre cose, a un stretta collaborazione con le vendite dell’e-commerce e all’approdo sui so cial media. La fine del cam pionato annuale è un’occasione per celebrare i nostri successi: anche quest’anno, grazie all’impegno dei con-

cessionari, abbiamo registrato una crescita dei volumi a doppia cifra. La condivisione di questi risultati serve da stimolo a fare sempre meglio, perché il miglioramento continuo del servizio è la nostra mission e il valore che ci rende tanto apprezzati sul mercato dei pallet network”.


MOBILITÀ

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IL MONDO DEI TRASPORTI

N° 274 / Novembre 2018

IVECO BUS / I MODELLI ALL’AVANGUARDIA PER LA RIVOLUZIONE DEL TRASPORTO

Mobilità diesel-free

L’APPROCCIO DEL BRAND AL TRASPORTO SOSTENIBILE È BASATO SU TECNOLOGIE E FONTI DI ALIMENTAZIONE ASSOCIATE AI REQUISITI SPECIFICI DI OGNI MISSIONE.

PER IL TRASPORTO PUBBLICO NEI CENTRI CITTÀ, IVECO BUS PROPONE AVANZATE SOLUZIONI ELETTRICHE: IL MINIBUS

DAILY ELECTRIC A EMISSIONI ZERO, L’AUTOBUS URBANO GX ELEC DI HEULIEZ BUS, ELETTRICO AL 100 PER CENTO E L’INNOVATIVO

CREALIS CON TECNOLOGIA IN-MOTION-CHARGING, PER QUANTO RIGUARDA IL TRASPORTO PUBBLICO SUBURBANO, IL

CNG

SI GUADAGNA LA SCENA CON IL

L

FABIO BASILICO TORINO

a vocazione innovativa di Iveco Bus, in linea con ciò che avviene nell’ambito della produzione truck, si concentra da tempo sulle propulsioni alternative, dai veicoli elettrici a quelli a gas naturale. Al l’ultima edizione dello IAA di Hannover il costruttore ha esposto i veicoli rappresentativi di una proposta all’avanguardia in grado di intercettare le esigenze del moderno trasporto passeggeri, in particolare in am bito urbano. L’approccio del brand al trasporto sostenibile è basato su tecnologie e fonti di alimentazione associate ai requisiti specifici di ogni missione. Per il trasporto pubblico nei centri città, Iveco Bus propone avanzate soluzioni elettriche: il minibus Daily Electric a emissioni zero, parte della famiglia sostenibile Daily Blue Power, incoronata “International Van of the Year 2018”, che rappresenta la soluzione perfetta per il trasporto nelle classiche missioni stop-and-go dell’ultimo chilometro in ambito urbano, l’autobus urbano GX ELEC di Heuliez Bus, elettrico al 100 per cento dotato di una tecnologia della batteria incredibilmente avanzata, e l’innovativo Crealis con tecnologia In-Motion-Charging, il cui sistema di ricarica in movimento combina l’uso di linee aeree elettriche con l’immagazzinamento di energia in una batteria di bordo. Il veicolo si è aggiudicato il titolo di “Sustainable Bus of the Year 2019” nella categoria dedicata ai mezzi urbani e ha vinto l’Innovation Award nella categoria Move Green Energy Environment alla European Mobility Exhibition 2018 di Parigi. Per quanto riguarda il trasporto pubblico suburbano, il CNG si guadagna la scena con il Crossway Low Entry Natural Power, “Sustainable Bus of the Year 2018”, che si distingue per il design, i serbatoi integrati nell’area del tetto e l’autonomia massima di 600 km. L’interurbano alimentato a metano Crossway Low Entry Natural Power si inserisce in una gamma che

propone una soluzione di mobilità collaudata, estremamente ecologica, dedicata al gas naturale e al biometano. Ciò consente al costruttore di fornire un’offerta più rispettosa delle risorse naturali, dell’ambiente e della salute pubblica. I vantaggi sono particolarmente notevoli in termini di livelli di particolato ed emissioni acustiche. Con il gas naturale, infatti, i livelli di particelle rasentano infatti lo zero e le emissioni di NOx sono ridotte di oltre un terzo. Anche i livelli di rumore sono dimezzati, con una conseguente garanzia di straordinaria silenziosità per autisti, passeggeri e residenti. La gamma Natural Power è compatibile al 100 per cento con il biometano ricavato da scarti riciclati. I veicoli Iveco Bus garantiscono dunque un’ottimale riduzione dell’impatto ambientale e rappresentano un effettivo passo avanti verso la transizione energetica. Il vantaggio ambientale si esprime anche in un risparmio di CO2 fino al 95 per cento. Altre metodologie promettenti, come il “Power to gas”, mirano a produrre metano di sintesi a partire dall’energia di fonti rinnovabili come l’elettricità e il fotovoltaico. Questo metodo consente inoltre di garantire lo stoccaggio e la distribuzione nell’intera rete. È ormai evidente che i veicoli a gas rappre-

sentano l’unica soluzione realmente matura, conveniente, priva di prodotti derivati dal petrolio, rilevante e atta a rispondere alle sfide della mobilità sostenibile di oggi e domani. Equipaggiato con il motore di nuova generazione Cursor 9 NP di Iveco, Crossway Low Entry Natural Power presenta un design intelligente, soprattutto grazie alle bombole di gas integrate sul tetto. Si tratta di una caratteristica esclusiva - tutelata da brevetto - che ottimizza il baricentro del veicolo per massimizzare la stabilità e il comfort di autisti e passeggeri. Questa integrazione, che garantisce la minore altezza totale del mercato, consente di utilizzare il veicolo senza particolari restrizioni. Con diverse lunghezze e versioni disponibili, Crossway è il leader indiscusso della sua categoria in Europa. Il modello Crossway viene costruito nello stabilimento di Vysoké Myto, nella Repubblica Ceca. Il sito vanta una lunga tradizione nella produzione di autobus, avendo festeggiato il 120° anniversario nel 2015. Con una superficie di oltre 225mila mq e una produzione di oltre 3mila veicoli all’anno, l’impianto di Vysoké Myto, sede principale di Iveco in Repubblica Ceca, è oggi il più grande complesso di produzione di veicoli commerciali dell’Europa Cen-

trale e dell’Est e tra le maggiori realtà produttive di autobus in Europa. Vysoké Myto occupa oltre 3.000 dipendenti, impegnati anche nella produzione di Urbanway, specificamente progettato per il trasporto pubblico nelle aree urbane. Crossway è nato proprio nello stabilimento ceco ed è quindi una pietra miliare nella lunga storia di Vysoké Myto. Crossway è in grado di portare a termine con facilità tutte le missioni legate al trasporto passeggeri grazie alla propria versatilità e al vasto numero di allestimenti disponibili. Scelto dai più grandi gruppi di trasporto europei, Crossway Euro VI è il portabandiera Iveco nel settore interurbano. La gamma propone tre differenti lunghezze (da 10.8, 12 e 13 metri) e cin que versioni: LE (Low Entry), con il pianale ribassato tra la porta anteriore e quella centrale, Pop, la soluzione migliore per il trasporto scolastico, Line, per tratte interurbane di breve e media distanza, HV (High Value), evoluzione della Line, e Pro, il giusto equilibrio tra veicolo interurbano e turistico. Nello stand di Iveco allo IAA di Hannover era ospitato il gigante dell’energia globale Shell, che condivide con Iveco la convinzione secondo cui la decarbonizzazione del settore dei trasporti richiede una serie di nuovi carburanti e tecnologie. Nell’ambito della collaborazione tra i due brand, orientata a promuovere lo sviluppo delle reti di rifornimento dei veicoli elettrici e a gas naturale in Germania, Shell ha scelto di esporre nello stand una stazione di rifornimento di CNG/LNG e una stazione di ricarica elettrica. La propulsione elettrica ricopre un ruolo particolarmente importante all’interno della strategia sostenibile di Iveco, soprattutto nelle missioni cruciali come il trasporto persone, in particolare nelle missioni a velocità ridotta e a bassa intensità energetica di tipo “stop-and-go” nei centri città. L’altra fonte di energia fondamentale è il gas naturale, che rappresenta una soluzione matura per il trasporto sostenibile di merci e persone. Iveco intende sottolineare lo straordinario

CROSSWAY LOW ENTRY NATURAL POWER.

vantaggio ambientale offerto dal gas naturale, che è in grado di garantire la drastica riduzione delle emissioni più inquinanti. Il biometano consente poi la creazione di un’economia circolare basata sulla generazione di energia a partire da rifiuti organici e agricoli. Per farlo è sufficiente un centro di trattamento dei rifiuti organici, in cui generare gas naturale e fertilizzante utilizzando i residui della raccolta differenziata porta a porta e industriali, i rifiuti verdi e quelli urbani. Tale approccio può compiere un ulteriore passo avanti se si genera il metano attraverso il biodigestore di un’azienda agricola, utilizzando i rifiuti colturali e agricoli. Crescendo, le colture assorbono la CO2 e la trasformano in carboidrati, trattenendo il carbonio ed emettendo ossigeno nell’atmosfera. Nel biodigestore, i residui colturali si decompongono attraverso un processo di digestione a naerobica, producendo il biogas. Questo viene quindi purificato per diventare biometano, che può essere trasportato presso le stazioni di rifornimento e utilizzato per alimentare i veicoli a gas naturale dedicati al trasporto merci e persone. Questo processo comporta anche la produzione di una sostanza ricca di nutrienti, utilizzabile come compost fertilizzante, che restituisce i nutrimenti al terreno, ne aumenta il contenuto di materia organica e sequestra il carbonio dall’atmosfera. Di conseguenza, questa economia circolare va ben oltre la riduzione delle emissioni di CO2 “well to whell”, poiché fissa il carbonio nel suolo, riducendo la quantità di CO2 nell’aria e dando vita a un ciclo del carbonio negativo. L’economia circolare è già una realtà grazie a numerosi esempi virtuosi: la città di Lille, per esempio, che utilizza una flotta di autobus Iveco a CNG alimentati con biometano generato a partire da rifiuti urbani, ma anche il progetto guidato da Pot au Pin, Air Liquide e Carrefour basato sul biometano originato da rifiuti agricoli e l’apertura da parte di Biokraft dello stabilimento di produzione di biogas più grande al mondo, in Norvegia.


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IL MONDO DEI TRASPORTI

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LA GIÀ AMPIA GAMMA DI BUS DEL GRUPPO TEDESCO È STATA ARRICCHITA DALLE IMPORTANTI INNOVAZIONI INTRODOTTE IN PARTICOLARE NEL SETTORE DELLA PROPULSIONE

È IL MAN LION’S CITY EBUS E CNG O ALTERNATIVA.

CASO DEI

DEL MINIBUS SU MODELLO MAN TGE.

IMPORTANTI ANCHE LE NOVITÀ DELLA PROPOSTA NEOPLAN.

OFFENSIVA MAN E NEOPLAN SUI MERCATI INTERNAZIONALI

Autobus per ogni stagione

D

FABIO BASILICO MONACO

opo la prova di forza allo IAA 2018 di Hannover, Man e Neoplan si apprestano a far sentire il loro peso sui mercati internazionali. La già ampia gamma di autobus del Gruppo tedesco è stata ulteriormente arricchita dalle novità del MAN Lion’s City eBus e CNG, dal minibus basato sul modello MAN TGE e dal Neoplan Sky liner con scala a destra in optional. Dopo il debutto del la nuova generazione di autobus urbani nella primavera del 2018, il nuovo MAN Lion’s City continua a sorprendere. La gamma degli autobus urbani diesel è stata infatti integrata dalle trazioni alternative, nello specifico la versione con motore a gas di nuova concezione e il prototipo del Lion’s City E, completamente elettrico. Quest’ultimo presenta un de-

sign lievemente modificato che ne sottolinea la particolarità della trazione elettrica. In particolare, l’eliminazione della torretta del motore e i conseguenti posti a sedere in più nella parte posteriore del veicolo rendono l’eBus un modello inconfondibile. La catena cinematica interamente elettrica fornisce una potenza di 160 - 270 kW. Attraverso le tre porte ad azionamento elettrico si accede all’interno dell’autobus a una cassa, con 29 posti a sedere. In qualità di leader del mercato nel settore degli autobus urbani azionati a gas, nello stesso anno della presentazione del nuovo Lion’s Ci ty, MAN propone anche il motore a gas MAN E18, anche nella versione con l’optional MAN EfficientHybrid. Il modulo ibrido utilizza l’energia di frenata recuperata per risparmiare carburante, mentre la funzione di avvio e arresto con-

sente di effettuare fermate a zero emissioni e senza produrre il minimo rumore. Completa la gamma MAN esposta allo stand IAA il Lion’s Coach L, nella versione per tratte interurbane con ascensore e due posti per sedie a rotelle. Rispetto al Lion’s Coach presentato per la prima volta lo scorso anno, la posizione del montante C è stata nel frattempo ottimizzata per garantire una visuale migliore anche dalla prima fila di sedili. L’autobus è inoltre dotato di un asse posteriore aggiunto con sterzata elettroidraulica, che ne aumenta la maneggevolezza, e del nuovo cambio a 12 velocità MAN TipMatic Coach. Il MAN D2676 LOH potenziato fornisce 346 kW/470 cv e una coppia massima di 2.400 Nm. La nuova versione del motore sarà disponibile a partire da luglio 2019. Anche il Neoplan Skyliner soddisfa ottimamente i requi-

siti della circolazione sulle tratte interurbane. Attraverso il sistema a pianale ribassato nel piano inferiore, l’autobus offre un accesso comodo anche alle persone con mobilità ridotta. Qui infatti grazie al montaggio di sedili ribaltabili su un sistema scorrevole è possibile avere fino a due po sti per sedie a rotelle. Come optional per un flusso dei pas seggeri ottimizzato e una maggiore capacità di posti a sedere, MAN ha spostato la scala anteriore sul lato destro del vei-

reale su due display montati nel campo visivo del conducente, eliminando così ogni problema di scarsa visibilità. Con un solo sguardo il conducente ha in questo modo una visione completa della situazione, per la quale sarebbero altrimenti necessari lo spec chietto retrovisore, lo specchio grandangolare e lo specchietto di accostamento. La tecnologia delle telecamere permette di avere una visualizzazione ad alta risoluzione dell’area circostante, in -

La già ampia gamma di autobus MAN e Neoplan è stata arricchita dalle numerose novità esposte al Salone di Hannover.

colo. In questo modo nell’autobus a due piani possono sedere comodamente fino a 78 passeggeri. Alla trazione provvede un motore D26 rielaborato con una potenza di 375 kW/510 cv e una coppia massima di 2.600 Nm, nonché un cambio manuale automatizzato della nuova generazione MAN TipMatic Coach. Per evitare efficacemente gli incidenti causati dall’angolo morto, il Skyliner e Cityliner sono dotati di un nuovo sistema alternativo allo specchietto. Le telecamere su entrambi i lati del veicolo forniscono immagini in tempo

dipendentemente dalla luce diurna, cosicché il conducente ha una visuale migliore anche di notte e con luminosità variabile. Minori sono inoltre le limitazioni dovute, ad esempio, ad appannamento, sporcizia o abbagliamento rispetto all’uso del normale spec chietto. Su Cityliner è inoltre montato un sistema Bird View che grazie a sei telecamere consente di osservare l’intera area circostante. Le immagini vengono visualizzate su un monitor separato sulla postazione di guida. Il Cityliner L, con i suoi interni modificati, promette un viaggio non solo

I CONSULENTI DI MAN TRANSPORT SOLUTIONS ANCHE PER I CLIENTI DEL SETTORE AUTOBUS

I

CONSULENZA A TUTTO TONDO

l team di consulenti di MAN Transport Solutions assistono anche le aziende di trasporto passeggeri offrendo loro soluzioni a zero emissioni tramite una consulenza a tutto tondo per flotte e trasporti con trazioni alternative. Nel passaggio dalle “basse emissioni” alle “zero emissioni”, le aziende di trasporto e i gestori dei veicoli si trovano ad affrontare alcune sfide che vanno al di là del semplice veicolo.

Per poter offrire loro la migliore assistenza possibile in queste situazioni, MAN Truck & Bus ha creato un team di consulenti specializzati per fornire soluzioni di trasporto personalizzate e al 100 per cento economiche. Una delle priorità della consulenza MAN è l’elettrificazione delle flotte di autobus. Grazie alla loro esperienza, questi consulenti qualificati sono in

grado di rispondere alle richieste relative non solo ai veicoli, ma anche alle infrastrutture e al fabbisogno energetico, nonché alla manutenzione e alla progettazione di veicoli. I consulenti possiedono un know-how che comprende tutto ciò che riguarda l’uso dei veicoli, dal funzionamento alle infrastrutture fino all’assistenza tecnica e alla manutenzione. A questo si aggiungono anche la pianificazione del traffico con gli itinerari e la circolazione, la gestione della batteria e del caricamento, l’analisi e l’ottimizzazione del fabbisogno energetico, nonché la

particolarmente sicuro, ma anche decisamente esclusivo. Concepito per garantire una notevole sensazione di piacere e benessere, soddisfa le massime esigenze in termini di comfort e servizio di ristoro per un massimo di 35 passeggeri. Oltre all’esclusiva VIP lounge, Cityliner dispone infatti anche di cucina con forno ad aria calda, ricarica a induzione per cellulari e luce ambiente. Il MAN Bus Modification Center ha così dimostrato ancora una volta tutta la propria com petenza in fatto di miglioramenti. E debutta nel mondo Neoplan il Tourliner C. I sedili a 4 stelle accolgono ben 48 passeggeri in un au tobus dotato di una catena cinematica modernissima, con una potenza aumentata di recente a 346 kW/470 cv e una coppia massima di 2.400 Nm, nonché del nuovo MAN TipMatic Coach. Molto interessante le prospettive bus aperte dal van MAN TGE che ha permesso a MAN Truck & Bus di posizionarsi sul mercato come costruttore full-range. I minibus basati sul modello TGE hanno suscitato l’interesse dei visitatori allo stand MAN Truck & Bus ad Hannover. In primis per il MAN TGE Intercity, una variante per le tratte interurbane con 15 sedili passeggero e ingresso attraverso porta scorrevole con gradino elettrico. Il minibus, utilizzabile ad esempio per servizi navetta, gite o trasferimenti in albergo, misura 7.391 mm ed è dotato di numerosi sistemi di ausilio alla guida, come il sistema di assistenza alla frenata di emergenza EBA, il sistema di regolazione della velocità in funzione della distanza di sicurezza ACC, un sistema di assistenza in presenza di vento laterale e un sistema di assistenza corsia (Lane Guard System). Sotto il cofano lavora un motore da 2 litri con 130 kW/177 cv di potenza. Il cambio è manuale. MAN Truck & Bus è una delle prime aziende in assoluto a offrire il cambio automatico EcoLife Coach per i propri autobus turistici MAN e Neoplan. Ma nuovi sviluppi riguardano anche i cambi manuali automatizzati MAN TipMatic Coach. Dallo scorso maggio MAN Lion’s Coach, Neoplan Cityliner e Tourliner sono disponibili con il cambio automatico EcoLife Coach a 6 marce in combinazione con una potenza del motore di 420 e 460 cv e una coppia massima di 2.100 Nm e 2.300 Nm. Ciò consente di combinare il cambio automatico con la catena cinematica Eu ro 6 ottimizzata con motore D26. E a partire dalla fine dell’anno, i pullman turistici da 460 cv saranno consegnati con il nuovo TipMatic Coach di serie. Tra le novità va segnalato senz’altro il miglioramento del comportamento al la partenza, anche grazie alla nuova funzione per il rilevamento delle pendenze e alla mi gliorata centralina elettronica del cambio con strategia di cambio marcia MAN.

manutenzione, la progettazione e la preparazione di officine. Oltre alla presenza di consulenti esperti, si può anche contare sul prezioso aiuto di appositi strumenti in grado di eseguire le varie indagini e analisi. Attualmente le sfide maggiori sono rappresentate dalla pianificazione e dall’installazione delle infrastrutture, dalla pianificazione dell’autonomia tenendo conto della potenza del riscaldamento e della climatizzazione, dalla capacità di trasporto e dai tempi di ricarica.


IL MONDO DEI TRASPORTI

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VOITH ALL’IBE DI RIMINI CON I PIÙ RECENTI SVILUPPI TECNOLOGICI PER IL MONDO BUS

Evoluzioni da numero uno AL CENTRO DELLA PRESENTAZIONE DEL PRODUTTORE TEDESCO IL NUOVO DIWA NXT, SOLUZIONE OTTIMALE PER AUTOBUS URBANI IN GRADO DI RISPONDERE EFFICACEMENTE ANCHE ALLE ESIGENZE DEL SEGMENTO INTERURBANO E TURISMO. FOCUS ANCHE SULLE SOLUZIONI ONEFFICIENCY CHE AUMENTANO L’EFFICIENZA ENERGETICA DELLA TRASMISSIONE. SULLO STAND VOITH ANCHE I LUBRIFICANTI ALL’AVANGUARDIA PER I CAMBI DIWA E IL RETARDER NONCHÉ I COMPRESSORI BI-STADIO PER MAGGIORI PRESTAZIONI E CONSUMI RIDOTTI. UN’AZIENDA VOITH CHE GUARDA SEMPRE A PIÙ IMPORTANTI ORIZZONTI.

C

FABIO BASILICO RIMINI

on DIWA NXT, Voith apre le porte al futuro della tecnologia delle trasmissioni. Testimone di questo significativo progresso l’ultima edizione del Salone IBE di Rimini, dove il produttore tedesco ha presentato anche altre importanti soluzioni ad alto valore aggiunto per il settore autobus. Con il nuovo DIWA NXT il cambio DIWA rimane il numero uno nella scelta della soluzione ottimale per gli autobus urbani. DIWA NXT inoltre risponde efficacemente anche alle esigenze del segmento interurbano e turismo. Svolti con successo i test sul banco, le prime prove su strada del DIWA NXT hanno confermato le previsioni per quanto riguarda l’efficienza e il comfort dei passeggeri. Il nuovo cambio dispone di un sistema mild-hybrid opzionale con un’unità centrale di recupero dell’energia (CRU - Central Recuperation Unit) da 48 V e of fre tramite un Overdrive aggiuntivo una gamma di rapporti di trasmissione ottimale nelle applicazioni interurbane. L’unità di recupero centrale fornisce una potenza continua di 25 kW (potenza di picco 35 kW). Il sistema recupera energia nelle fasi di discesa e di decelerazione e la mette a disposizione del sistema elettrico del veicolo oppure della trazione tramite una batteria e

vo alla manutenzione e al service. L’inizio della produzione di serie è previsto per inizio 2021. Già oggi il cambio automatico di successo Voith DIWA.6 offre una funzionalità Stop-Start aggiuntiva, in modo che gli autisti possano aumentare l’economicità dei loro veicoli e allo stesso tempo fornire un valore aggiunto per l’ambiente. Oltre 1.500 autobus sono stati dotati della tecnologia Stop-Start DIWA.6. A seconda del ciclo

mizzazioni operative senza il bisogno di alcuna formazione specifica per i guidatori. Il sistema ambisce a ridurre in modo significativo e sostenibile il consumo di carburante negli autobus. Esso combina inoltre i segnali rilevati da sensori esistenti nel sistema di trasmissione automatico di Voith con informazioni del CAN network per interagire con i comandi del guidatore e il comportamento del veicolo in movimento. II software sulla mobilità porta le tecno-

Compressore LP560

un convertitore DC/DC. La CRU è integrata nella scatola dello smorzatore tra motore e cambio e non richiede ulteriore spazio per il montaggio. DIWA NXT incrementa le performance ottimali grazie alla separazione del convertitore di coppia dal Retarder, portando maggiore trazione e potenza di frenatura. Dispone anche di una rapportatura ottimale grazie alla marcia Over drive supplementare che aumenta la flessibilità del design della linea di trasmissione rendendo DIWA NXT i deale per applicazioni sia interurbane che extraurbane. Infine, il cambio DIWA NXT è studiato per avere un approccio semplice, veloce e intuiti-

completa che fornisce conoscenze trasparenti e facilmente attuabili per il miglioramento dell’efficienza dei consumi. OnEfficiency Smart Maintenance permette un funzionamento più efficiente per i bus operator e un’ot timizzata manutenzione dei veicoli. La soluzione controlla regolarmente le condizioni della trasmissione automatica, riducendo tempi d’inattività non pianificati riguardanti i servizi, aumentando la disponibilità dei veicoli e perCambio DIWA NXT

di lavoro, è possibile risparmiare fino al 12 per cento di car burante. Le soluzioni OnEfficiency di Voith aumentano l’efficienza energetica, da un lato con un aggiornamento tecnico basato su configurazioni avanzate della trasmissione, dall’altro con sviluppo delle competenze, basato sul motivare il guidatore per migliorare il suo comportamento alla guida e fornire informazioni in tempo reale riguardo lo stile di guida. Il nuovo OnEfficien cy.SmartAccelerate è un aggiornamento della configurazione del software per la trasmissione DIWA che aumenta l’intelligenza integrata negli autobus urbani, offrendo otti-

Testimone del significativo progresso della tecnologia delle trasmissioni Voith è stato il Salone dell’Autobus di Rimini.

logie attuali su un altro livello in termini di riduzione delle emissioni di CO2 senza la necessità di optare per soluzioni significativamente più costose e complesse. OnEfficiency.DriverAssist punta a motivare l’autista per migliorare il comportamento alla guida, permettendo ai direttori delle flotte di svolgere un lavoro più efficiente. La soluzione fornisce al guidatore informazioni in tempo reale riguardo il suo stile di guida. E aiuta a mantenere l’autista impegnato e motivato, ciò riduce il consumo di carburante nel breve e lungo periodo. Diversamente dai sistemi già esistenti, OnEfficien cy.Dri verAssist è una piatta forma

mettendo una pianificazione della manutenzione migliorata e previdente. I dati del veicolo sono trasmessi ai server Voith, dove sono esaminati con una tecnologia al l’avanguardia. Sulla base di SmartMaintenance, Voith offre inoltre contratti di servizi convenienti e su misura, con garanzie individuali, tempi di disponibilità garantiti e tempi di risposta brevi. Sullo stand Voith anche i lubrificanti all’avanguardia per cambi DIWA e Retarder nonché i compressori bi-stadio che assicurano più prestazioni e consumi ridotti. Sintesi di affidabilità, i fluidi di lavoro Voith svolgono importanti funzioni per il corretto e

proficuo funzionamento di componenti ad alta tecnologia. Importante novità nella proposta Voith per le trasmissioni automatiche DIWA è il V Liquid Green Plus, prodotto completamente sintetico a elevatissime prestazioni. L’ultimo lubrificante per Retarder idrodinamici nato di casa Voith è invece il VR Fluid Blu S5, interamente sintetico, sviluppato in classe “C”. V Liquid Green Plus è un lubrificante ATF multifunzionale completamente sintetico a base PAO (Poli-Alfa-Olefina), di colore verde, ad altissimo contenuto tecnologico e dalle elevatissime prestazioni. Sua caratteristica primaria è l’essere stato studiato appositamente per l’utilizzo in condizioni di temperature estremamente variabili, dalle più rigide condizioni climatiche alle più alte temperature tipiche di un impiego intenso del cambio automatico. In particolare, V Liquid Green Plus risponde alle severissime specifiche Voith per intervalli di manutenzione fino a 180.000 km o 3 anni. Il fluido di lavoro garantisce ottimali prestazioni e il corretto coefficiente di attrito per tutta la durata del servizio. Questo evita fenomeni di vibrazioni e garantisce corretti cambi marcia. Grazie all’altissima stabilità anche nelle più gravose sollecitazioni meccaniche V Liquid Green Plus mantiene le caratteristiche viscosimetriche del prodotto in servizio pros sime a quelle iniziali. Voith Turbo è specialista nella trasmissione di potenza per via idrodinamica, pertanto i fluidi, coerentemente con i componenti meccanici, sfruttano al meglio i principi e le ca ratteristiche proprie dei flui di. L’azienda sviluppa e costruisce componenti dalle elevate prestazioni specifiche: è quindi fondamentale che anche il fluido sia in grado di rispettare determinate specifiche al fine di garantire il massimo sia in termini di prestazioni che di affidabilità. Elevata efficienza energetica, riduzione delle emissioni

e del peso, intervalli di assistenza più lunghi sono i vantaggi assicurati dai compressori Voith bi-stadio agli operatori del settore veicoli commerciali, autobus e truck. La chiave di tutto è l’innovativo sistema compressione (bi-stadio) combinato al raffreddamento intermedio che assicura un’elevata qualità dell’aria compressa e la riduzione del consumo di carburante. Un ulteriore vantaggio del principio bi-stadio è la durata in esercizio del compressore, da cui traggono beneficio tutti gli operatori autobus e truck. Grazie alla costruzione in speciali leghe d’alluminio, il compressore bi-stadio Voith è più leggero di 7 kg rispetto ai compressori convenzionali mono-stadio; ciò assicura ulteriori riduzioni del consumo di carburante. Il risparmio di carburante arriva fino a 1 litro/100 km. I compressori ad aria LP725 e LP490 sono sviluppati per motori Euro 6 e sono montati di serie su bus e truck Mercedes-Benz. Il compressore LP è inoltre disponibile in aftermarket per autobus e truck con diversi motori. In questo caso, i compressori LP sono di facile adattamento grazie all’apposito kit di installazione. Presso la rete dei Partner Voith il cliente può quindi trovare i compressori LP più adatti alle sue specifiche esigenze. Voith LP è stato ulteriormente ottimizzato per quanto riguarda la progettazione leggera e l’efficienza operativa: può essere infatti equipaggiato con la tec nologia “TwinSave”, un innovativo sistema per ridurre ulteriormente il consumo di energia, o con la tecnologia della frizione per poter disinnestare completamente il compressore per un’efficienza ancora più elevata in modalità di scarico. Entrambi i sistemi sono progettati per risparmiare energia. Infine, con il nuovo design asimmetrico e il nuovo raffreddatore laterale, la temperatura interna può essere ridotta in modo significativo e l’olio è al livello più basso.



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