Acentro / Il rilancio di Iveco in Sardegna nell’intervista a Marcello Zanella Tuvia / Alessandro Canese illustra le nuove strategie dell’azienda del Gruppo Kerry Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXVIII - N. 272 / SETTEMBRE 2018 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Il direttore di HAM Italia spiega l’escalation del gas nei truck
Aldo Bernardini “LNG vince con HAM” FILIALE TRA LE PIÙ IMPORTANTI E STRATEGICHE DEL GRUPPO SPAGNOLO LEADER NELLA FILIERA DEL METANO LIQUIDO, DALLO STOCCAGGIO AL TRASPORTO ALLA PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI PER L’EROGAZIONE, LA SOCIETÀ DI FAENZA È INDISCUSSA PROTAGONISTA DELLA MASSICCIA OFFENSIVA CHE IN ITALIA HA PER PROTAGONISTA L’LNG, CARBURANTE SEMPRE PIÙ AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DELLE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO E DELLA LORO CLIENTELA. SI SUSSEGUONO AL RITMO DI UN CANTIERE OGNI QUINDICI GIORNI LE INAUGURAZIONI DI NUOVE STAZIONI DI RIFORNIMENTO FIRMATE HAM.
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
Paolo Altieri a pagina 4
Nuove opportunità per lo storico dealer Renault
L’azienda di Paolo Oberti verso il centenario
ANCHE MAVI ENTRA NEL NETWORK FRAIKIN
IL FUTURO DELLA SO.LOG THERMO KING E AD-LOG, NEL SEGNO DEL GRIFONE PARTNERSHIP PER CRESCERE
È
presso la sede di Catania, in piena zona industriale, che avviene la prima fornitura. Siamo alla MAVI, Concessionaria Renault Trucks, Kögel e Lamberet: schierate, cinque unità di veicoli della Losanga ci attendono per la consegna ufficiale. Ma non si tratta di vendita, come ci si aspetterebbe: i cinque Renault Trucks 480 a DM Trasporti vengono noleggiati da Fraikin, leader nel noleggio
di veicoli industriali, che in Sicilia ha scelto come partner per la distribuzione l’azienda guidata da Mario Madonia. Azienda storica, fondata nel 1974 da Diego Madonia co me dealer Saviem, negli anni MAVI è cresciuta in maniera costante e ininterrotta, fino a divenire autentico riferimento in Sicilia nel settore del trasporto su gomma.
BRIDGESTONE
MANTELLA
A pagina 22
Partner in meeting Dalla Calabria a Forte Village trailer vincenti
Altieri a pagina 50
Servizio a pagina 40
E
lemento determinante per la sicurezza, nonché per la competitività, la formazione è focus di massima importanza per So.Log (Sondrio Logistica), azienda di trasporto e logistica con sede a Tirano, in Valtellina, che ha proposto ai suoi autisti la partecipazione al programma Driver Training di Scania. Le lezioni in aula si sono svolte in un edificio confinante alla sede dell’azienda e hanno visto la presenza del management italiano di
Italscania: l’Amministratore Delegato Franco Fenoglio, il Responsabile Rete Daniel Dusatti e il Direttore Service Friedrik Swartling. So.Log nasce nel 1919 dal coraggio dei coniugi Angelina Cantamessa e Giulio Oberti: provenienti dalla Bergamasca in cerca di occupazione, raggiungono Tirano e decidono di dedicarsi all’attività di commercio cereali.
SCHMITZ
LAMBERET
Una leadership ancora più forte
Basilico a pagina 48
A pagina 14
Continua l’espansione dell’azienda di Antonio D’Iglio
“
La qualità in un frigo è importante, ma l’assistenza è decisiva e fa la differenza”. Con queste parole Antonio D’Iglio, fondatore di Log-In, sintetizza la partnership tra Thermo King e Ad-Log, braccio operativo nel trasporto del suo gruppo aziendale. Con una flotta di 260 mezzi tra motrici, trattori e semirimorchi, AdLog garantisce la logistica alimentare per la Grande Distribuzione in Sardegna e non solo: da pochi mesi Ad-Log è sbarcata in
A pagina 46
KÖGEL
Nuovi investimenti L’arma del successo sui siti produttivi sta in un team forte
Servizio a pagina 26
Francia e punta verso la Spagna. Alla base, la strategia di consolidare partnership con fornitori di qualità, che condividano con D’Iglio la smisurata passione per la tecnologia. Come nel caso delle nuove unità frigo SLXi di Thermo King, messe in campo da Ad-Log: “Le novità bisogna sempre provarle, solo così è possibile fare la giusta scelta”, aggiunge D’Iglio.
Campanella a pagina 20
All’interno inserto sul mondo dei veicoli commerciali
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 272 / Settembre 2018
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GIOVANNI LO BIANCO, NUOVO AD DI RENAULT TRUCKS ITALIA, ILLUSTRA IL NUOVO CORSO IN VOLVO GROUP ITALIA SPA
Soli e bene accompagnati
I
PAOLO ALTIERI ZINGONIA
giochi sono praticamente fatti. Volvo Trucks Europa, la centrale operativa continentale del Gruppo svedese, ha dato il via libera al nuovo corso amministrativo e or ganizzativo interno che dopo tre anni di intenso lavoro di coordinamento e integrazione tra i due brand Renault Trucks e Volvo Trucks giunge ora a una nuova fase che solo apparentemente segna un ritorno al passato. I due marchi, che, pur appartenenti allo stesso Gruppo, sono stati gestiti in modo separato per quanto riguarda la parte commerciale, condividendo sinergie e progetti comuni e conservando la piena autonomia, saranno ora ulteriormente raf forzati con la creazione di team specifici che si occuperanno di tutto ciò che serve per accrescerne il peso sui mercati, in primis le attività e le politiche commerciali e di marketing. In estrema sintesi: due marchi che seguono la loro strada in modo più deciso e autonomo, con in più il vantaggio di sfruttare al meglio tutte le possibili sinergie di Gruppo. Il nuovo corso del Gruppo Volvo Trucks non coinvolge tutti i mercati, ma solo quelli dove la presenza e il ruolo dei due marchi è forte e consolidato. Tra questi c’è l’Italia. Ne abbiamo quindi parlato con Giovanni Lo Bianco, che da Amministratore delegato di Volvo Group Italia, assume ora la carica di Amministratore delegato di Renault Trucks Italia, sempre con sede a Zingonia, che continuerà a essere quartier generale anche di Volvo Trucks all’interno della confermata definizione di Volvo Group Italia Spa. Volvo Trucks Europa ha nominato nuovo Amministratore delegato di Volvo Trucks Italia Giovanni Dattoli, operativo nel nuovo ruolo dallo scorso 1° agosto. “Il Gruppo Volvo ha integrato il marchio Renault Trucks nel 2001 - esordisce Giovanni Lo Bianco - ma solo nel 2011 è stato tradotto in realtà effettiva e completa il lavoro di sinergia e integrazione. Nel 2015 è stato deciso di
accorpare i due brand in un’unica organizzazione pur con le specificità attribuite a due marchi diversi dal punto di vista dell’organizzazione commerciale. Poi, a inizio 2016 è stato dato avvio al processo successivo, ovvero il rafforzamento dei due brand, processo che prevede di rimettere un manager alla testa di ciascun team. Le sinergie continuano a esserci però i due marchi Renault Trucks e Volvo Trucks hanno bisogno di avere una loro specifica organizzazione in ciascuno dei paesi coinvolti, per dare la massima attenzione al loro business”. “È bene sottolineare - prosegue Lo Bianco - che il nuovo step organizzativo non coinvolge tutti i paesi ma solo quelli nei quali i due brand hanno una posizione forte, Italia, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Spagna. In altri paesi, come la Germania, dove uno dei due marchi, in questo caso Renault Trucks, ha una quota di mercato bassa, il responsabile nazionale continua a essere responsabile unico per Renault Trucks e Volvo Trucks”. In pratica, assicura Giovanni Lo Bianco, non c’è un vero e proprio cambiamento radicale rispetto a prima. Di sicuro, nel suo rinnovato ruolo di Amministratore delegato di Renault Trucks Italia, Lo Bianco metterà a frutto la positiva esperienza fin qui accumulata anche come responsabile di Volvo Trucks per far sì che la Losanga porti avanti con successo la sua nuova offensiva sul mercato. “In questi tre an ni abbiamo fatto un ottimo lavoro rispettando la specificità dei due brand - ammette Penso di aver trovato il giusto equilibrio nella gestione dei marchi e delle rispettive reti separate. Quando mi sono occupato di Renault Trucks ragionavo in termini Renault Truck, quando mi sono occupato di Volvo Trucks ragionavo dal punto di vista Volvo Trucks. Ora si tratta di continuare a lavorare mettendo al centro il marchio Renault Trucks e le sue indubbie potenzialità di crescita sul mercato”. Nel primo semestre dell’anno in corso, la Losanga ha
GIOVANNI LO BIANCO, ALLA GUIDA DEL TEAM CHE SI OCCUPA DEL SOLO MARCHIO
RENAULT TRUCKS, SPIEGA LE CARATTERISTICHE DELLA NUOVA FASE ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA CHE RIDISEGNA LE REGOLE PER I DUE BRAND
RENAULT TRUCKS E VOLVO TRUCKS ALL’INTERNO DEL GRUPPO SVEDESE. registrato un andamento di mercato sostenuto con la crescita della quota di mercato. “Abbiamo lavorato sodo su diversi ambiti - afferma Lo Bianco - e abbiamo ottenuto risultati importanti. Siamo anche migliorati nella customer satisfaction. La quota sta crescendo e il nostro obiettivo è arrivare a recuperare le posizioni che avevamo qualche anno fa e che crediamo un brand come Renault Trucks si meriti di avere grazie a una gamma completamente nuova, una rete completata e un servizio di livello. In Sardegna abbiamo di recente inaugurato una nuova concessionaria dual brand, con un nuovo investitore che vuole operare con due sedi sia nel Nord che nel Sud dell’isola. Sul continente non abbiamo dealer dual brand quindi la Sardegna costituisce una valida eccezione. Nel medio termine possiamo ragionevolmente aspirare a ottenere il 10 per cento di quota. Ci stiamo arrivando piano piano, lavorando con impegno e passione ogni giorno. Prendere quota sul mercato non è una cosa semplice, le variabili in campo so no numerose e non è certo utilizzando la sola tattica di abbassare i prezzi che si possono ottenere risultati solidi. Tra l’altro, con la nuova gamma la clientela ha capito che Renault Trucks è un prodotto di qualità che va
Giovanni Lo Bianco, Ad di Renault Trucks Italia.
pagato di più rispetto al passato”. Per quanto riguarda Volvo Trucks, Lo Bianco spiega di essere “fiducioso sul fatto di poter recuperare ciò che abbiamo perso a seguito delle immatricolazioni di veicoli a gas con gli incentivi che hanno fatto abbassare la quota a noi e non solo a noi. Come Volvo Trucks siamo comunque in linea con gli obiettivi prefissati”. Altrettanta netta la posizione sull’attualissimo tema dell’alimentazione a metano. “Re nault Trucks non ha in programma di lanciare veicoli LNG a metano liquido - dichiara Giovanni Lo Bianco Quello del metano è un segmento di mercato solo italiano, in Europa di metano non si parla tanto. In Italia, c’è un forte impatto a livello sociale del metano - a fine maggio la quota di veicoli venduti ammonta al 6,5 per cento - perché si è fatta molta propaganda. Il gas è disponibile, poco inquinante, permette di pensare alla distribuzione in ambito urbano, è attrattivo per chi vuole pensare green. Le aziende di trasporto italiane sono diventate sensibili al metano ma parlando con clienti piccoli, medi e grandi tutti mi dicono che senza incentivi statali non sono propensi all’acquisto
UN NUOVO MANAGER ALLA GUIDA DI VOLVO TRUCKS IN ITALIA
A
IN CAMPO L’ESPERIENZA DI GIOVANNI DATTOLI
nni 47, laurea in Ingegneria conseguita al Politecnico di Milano e studi anche all’estero, per la precisione in Finlandia. Giovanni Dattoli, nominato Amministratore delegato di Volvo Trucks Italia con operatività dallo scorso 1° agosto, è un professionista con una solida formazione alle spalle, a cui aggiunge un valido percorso esperienziale in ambito lavorativo. Dattoli approda nel mondo del lavoro entrando nell’organigramma del costruttore giapponese Honda, dove resta dal 1998 al 2002 con la carica di Logistic Manager. L’ingresso nel Volvo Group è datato 2002. Da allora Giovanni Dattoli svolge una serie di importanti mansioni: Logistic Manager, Responsabile post-vendita Truck Center, Responsabile prodotto/omologazio ni/transport solution. Nel 2014 viene nominato Direttore post-vendita e il 1° gennaio 2017 assume la carica di General Manager Truck Center. Alla guida di Volvo Trucks Italia, Giovanni Dattoli potrà mettere a frutto la profonda conoscenza del prodotto Volvo integrando le ultime novità riguardanti la gamma e i servizi della Casa svedese nell’offensiva strategica che caratterizza il brand di Göteborg sul mercato italiano.
di veicoli alimentati a gas, che costa di più. E poi ho notato che non c’è piena consapevolezza di quello che vuol dire gestire un veicolo a metano. Il gas è la risposta di oggi ma per domani? È vero che sempre più amministrazioni urbane stanno limitando l’accesso ai centri storici dei veicoli alimentati a gasolio, ma il gasolio è progredito tecnologicamente”. “Il metano è un’energia alternativa ma non è quello il futuro - ribadisce perentoriamente il numero uno di Renault Trucks Italia - Lo dico sa pendo benissimo che sia Volvo Trucks che Renault Trucks hanno una valida offerta a metano con caratteristiche tecniche che considero superiori a quelle dei competitor. La nostra ambizione non si focalizza sul metano ma sul futuro della mobilità
in termini di connettività, elettro-mobilità, automazione. Sull’elettrico stiamo lavorando massicciamente, consapevoli che il grosso problema da risolvere è l’autonomia. Lanceremo l’anno prossimo l’elettrico Volvo Trucks e Renault Trucks che presenteremo allo IAA 2018 di Hannover con la ferma intenzione di continuare a lavorare incessantemente per aumentare l’autonomia”. A Giovanni Lo Bianco abbiamo anche chiesto una valutazione sul mercato dell’usato e la problematica del buyback. “Il buyback non è un problema né per Renault Trucks né per Volvo Trucks - ci risponde - Anche in Europa non abbiamo problemi di stock. Questo però non vuol dire che l’usato sia un settore da sottovalutare, tutt’altro. È sempre una preoccupazione che ci costringe al continuo monitoraggio delle tendenze in atto, che in Italia sono al momento all’insegna della crescita complessiva del mercato. Volvo Trucks propone per l’usato la gamma selected mentre la selection è il riferimento di Renault Trucks. Tra l’altro, Renault è l’unico costruttore ad avere una ‘fabbrica dell’usato’, ovvero l’officina che all’interno del sito produttivo di Lione provvede a ricondizionare i veicoli che poi vengono venduti in diversi mercati con caratteristiche di un quasi nuovo”. Infine, sull’intero 2018, Giovanni Lo Bianco prevede un mercato truck in linea con il 2017: “Le immatricolazioni in crescita del primo semestre sono soprattutto frutto delle vendite effettuate l’anno scorso. Prevediamo un secondo semestre di rallentamento e una chiusura d’anno in linea con l’andamento del 2017.
IL MONDO DEI TRASPORTI
Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto Direttore responsabile Paolo Altieri - paolo.altieri@vegaeditrice.it
Comitato di Redazione Fabio Basilico - f.basilico@vegaeditrice.it Max Campanella - m.campanella@ vegaeditrice.it Direzione, redazione e amministrazione Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 info@vegaeditrice.it www.ilmondodeitrasporti.com Sede Legale Via Stresa 15 - 20125 Milano Editore Vega Editrice Presidente Luisella Crobu Vice Presidente Michele Stefano Altieri Direttore editoriale Cristina Altieri Condirettore editoriale Vincenzo Lasalvia Pubblicità Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 Monza Tel. +39.039.493101 - Fax +39.039.493103 Promozione Piero Ferrari Impaginazione e Fotocomposizione Varano, Busto Garolfo (Milano) Stampa Reggiani spa, Brezzo di Bedero (VA) Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Milano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: Italia Euro 50,00, estero: Euro 150,00 - Banca d’appoggio: UniCredit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V 02008 33430 000041141143 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribuzione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 272 / Settembre 2018
INTERVISTA ESCLUSIVA AD ALDO BERNARDINI, AMMINISTRATORE HAM ITALIA
Alle radici del successo LNG FILIALE TRA LE PIÙ IMPORTANTI E STRATEGICHE DEL GRUPPO SPAGNOLO LEADER NELLA FILIERA DEL METANO LIQUIDO, DALLO STOCCAGGIO AL TRASPORTO E ALLA PROGETTAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI PER L’EROGAZIONE, LA SOCIETÀ DI
FAENZA È INDISCUSSA PROTAGONISTA DELLA MASSICCIA OFFENSIVA CHE IN ITALIA HA PER PROTAGONISTA L’LNG, CARBURANTE SEMPRE PIÙ AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DELLE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO E DELLA LORO CLIENTELA. SI SUSSEGUONO AL RITMO DI UN
D
CANTIERE OGNI QUINDICI GIORNI LE INAUGURAZIONI DI NUOVE STAZIONI DI RIFORNIMENTO FIRMATE HAM AL SERVIZIO DEI CAMION ALIMENTATI A GAS.
PAOLO ALTIERI FAENZA
ici metano liquido e pensi subito ad Ham. È un’associazione mentale automatica, visto il ruolo di assoluta protagonista che anche in Italia, attraverso l’attivissima filiale Ham Italia con sede a Faenza (Ra) e guidata dal vulcanico Aldo Bernardini, Amministratore e Responsabile tecnico, il brand spagnolo ha in uno dei processi industriali più rilevanti degli ultimi tempi, la diffusione capillare degli impianti di distribuzione del metano liquido per autotrasporto. Ham Italia è una delle punte di diamante di un Gruppo che è punto di riferimento per espe-
rienza e know-how nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti nonché nel trasporto e commercializzazione del metano liquido (LNG). L’unico gruppo industriale europeo in grado di operare da autentica realtà specializzata sull’intera filiera dell’LNG. Un primato non da poco che fa invidia ai competitor e che nel nostro Paese ha significato molto nel processo di diffusione, ormai irreversibile, del metano liquido attraverso l’apertura a ritmo continuo e sostenuto di nuove stazioni di erogazione, ormai non più solo appannaggio del centro-nord della Penisola ma in procinto di coprire anche il Sud dello Stivale. “La storia di Ham ha origi-
ne in Spagna - esordisce Aldo Bernardini - Paese nel quale la nostra azienda ha iniziato a scrivere la storia del metano e in particolare del metano liquido in Europa e oltre l’Europa. Stiamo parlando di un Gruppo che ha iniziato a investire nella progettazione e costruzione di impianti di rifornimento del metano liquido una ventina di anni fa. Per sua natura Ham ha sempre venduto metano e costruito impianti per utilizzi industriali e di autotrazione. È il suo unico core business, sul quale ha costruito una solida e pluriennale esperienza e un know how di primaria importanza che la qualifica oggi come azienda specializzata leader indiscussa nel compar-
Aldo Bernardini, Amministratore e Responsabile tecnico Ham Italia.
to. Non a caso siamo presenti in una trentina di nazioni nel mondo e andiamo forte tanto in America quanto in Europa. La qualità unitamente al continuo sviluppo tecnologico ci consente di garantire un expertise di primo piano nel metano liquido, che ripeto è il nostro unico core business”. DA DIECI ANNI SUL CAMPO
In Italia Ham è attiva dall’inizio del decennio, con il primo impianto realizzato a Bologna città. “Dopo, siamo costantemente cresciuti fino al punto che attualmente inauguriamo un cantiere ogni
quindici giorni circa - afferma Bernardini - Il nostro è un lavoro di estrema specializzazione e sebbene non manchino i competitor Ham Italia è in grado di mettere sul piatto la lunga esperienza di militanza nel settore che i concorrenti devono ancora fare. Il nostro vantaggio competitivo è quindi innanzitutto l’esperienza, e quindi il fatto non da poco che Ham segue tutta la filiera del metano liquido, dalla vendita al trasporto fino all’impianto di erogazione. Ham ha sviluppato conoscenze complete su tutto ciò che serve all’utilizzo del metano liquido e abbiamo messo a punto componenti e materiali
specifici che nessuno ha, come ad esempio l’innovativo e rogatore a doppio corpo, cioè con due pistole, inaugurato per la prima volta in Europa nel nuovo impianto LNG di Salerno. Come spiega il numero uno di Ham Italia, “il vantaggio di avere l’erogatore a due pistole rispetto alla soluzione delle due piste (che tra l’altro potrebbero a loro volta avere l’erogatore a due pistole per un totale di quattro erogatori) e che le due piste hanno costi di realizzazione più alti e tubazioni prolungate con il conseguente au mento della temperatura del gas e riduzione della tempistica di durata del gas. Inol-
IL MONDO DEI TRASPORTI
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VANTAGGI PER TUTTE LE AZIENDE DI TRASPORTO CON LA CARTA HAM ITALIA
NATA PER VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE DEI TRASPORTATORI “
Adesso c’è”. Queste parole sono stampate in bell’evidenza sulla carta Ham Italia, un moderno e utile servizio che la società di Faenza mette a disposizione di tutti gli autotrasportatori che vogliono agevolmente, e con non pochi vantaggi, utilizzare il metano liquido e rifornirsi in tutta tranquillità. “La carta è il servizio più importante che forniamo alle aziende di trasporto - spiega Aldo Bernardini - Innanzitutto, permette ai trasportatori di risolvere un aspetto caratteristico dell’identità delle stazioni di servizio italiane. Facendo tutte riferimento a proprietà diverse, per il tra-
tre, avere due pistole è garanzia di non rimanere fermi per un’eventuale rottura di uno dei due erogatori. Adesso quasi tutte le istallazioni che facciamo presentano la soluzione del doppio corpo”. Ham Italia garantisce la realizzazione di impianti per la fornitura sia di metano compresso CNG che metano liquido LNG, utile soluzione per i camion con doppia alimentazione che non sono più costretti a spostarsi da un erogatore all’altro. Le soluzioni ‘in doppietta’ sono quindi molteplici, o solo liquido o liquido e gassoso”. La realizzazione di un impianto di distribuzione di metano liquido comporta un investimento minimo da parte del proprietario di circa 450mila euro. “Le situazioni per quanto riguarda la proprietà sono diverse - commenta Aldo Bernardini - accanto alla situazione che vede coinvolti proprietari diretti delle stazioni per cui realizziamo impianti e stabiliamo accordi per la fornitura del combustibile ci sono anche le soluzioni per cui l’impianto
sportatore diventa assai complicato fare accordi sul costo del rifornimento con ogni singola stazione. La carta garantisce la piena mobilità tra tutti i diversi impianti senza ulteriori complicazioni con il vantaggio di avere un prezzo competitivo. È importante sottolineare che Ham Italia non gestisce la carta come un business ma come utilità: ciò che riusciamo a ottenere in termini di risparmio sui costi viene automaticamente girato al camionista. Per noi è un servizio indispensabile per diffondere e promuovere il metano liquido. La utilizzano anche molti camionisti stra-
di nostra proprietà viene dato in comodato, ad esempio ad aziende con grandi flotte che hanno più convenienza ad allestire un distributore interno. Sono convinto che i grandi gruppi andranno sempre più nella direzione di avere impianti aziendali privati ma non sono preoccupato per la sorte dei distributori pubblici, che continueranno a soddisfare la domanda di flotte medie e piccole che non avranno mai interesse economico a dotarsi di una stazione interna”. “In ogni caso - dice ancora Bernardini - non ci sono problemi di sicurezza. Nonostante l’errata convinzione di alcuni che il metano in quanto gas sia potenzialmente pericoloso, in realtà il gas naturale è sicuro, molto più di quel che si crede. È infatti più leggero dell’aria e di difficile accensione: rispetto al Gpl che è più pesante dell’aria e si disperde per terra, il metano in caso di fuga si alza velocemente in cielo riducendo i rischi. Nei corsi che organizzo per camionisti e gestori faccio sempre vedere foto di inci-
nieri che viaggiano in Italia e trovano comodo avere per le mani uno strumento che li agevola nel loro lavoro”. La carta è stata pensata per venire incontro alle esigenze dei trasportatori che viaggiano con camion alimentati a metano ma può essere usata anche per altri servizi, tra cui è in progetto di implementare il lavaggio del mezzo. Ham Italia è pronta a seguire i trend del mercato e le richieste degli utenti con tutta la flessibilità che oggi viene richiesta a un’azienda al passo con i tempi. A tre anni dalla sua introduzione sul mercato, la carta
Ham Italia sta progressivamente prendendo piede: “solo in Italia - continua Bernardini sono attive al momento circa 1.200 carte, di cui 200 appannaggio di autisti stranieri e un migliaio italiani”.
denti con camion completamente bruciati dove l’unica cosa rimasta integra è il serbatoio LNG”. Gli impianti targati Ham Italia vengono riforniti principalmente con autobotti che partono normalmente dai centri di stoccaggio di Marsiglia e Barcellona. La presenza logistica assicurata dalla Casa madre garantisce un’ottimale gestione degli approvvigionamenti: “Ham è l’unico Gruppo polivalente che occupa tutta la filiera dell’LNG - specifica Bernardini - Con la dotazione di ben 500mila tonnellate di gas all’anno e una flotta moderna di 150 camion per la distribuzione alimentati ovviamente a metano per precisa filosofia aziendale, Ham è in grado di far arrivare il combustibile ovunque e in modo continuo. In Italia, da fine anno, gestiremo una nostra flotta di truck specifica comprendente una ventina di mezzi, tutti nuovi o con al massimo due anni di vita. Segno che la nostra attività è di-
Gli impianti per il metano liquido predisposti da Ham Italia sono tecnicamente all’avanguardia.
ventata fortemente strategica all’interno del Gruppo. Del resto, gli impianti realizzati nel nostro Paese sono fatti da Ham Italia, che è a tutti gli effetti indipendente per la costruzione, la manutenzione e il trasporto del gas. Abbiamo comunque sempre la casa madre che ci supporta quando serve, per esempio nel raggiungimento di importanti economie di scala per esempio sull’acquisto di materiali e apparecchiature”. I numeri dicono con estrema sintesi il valore aggiunto di un’azienda come Ham Italia: “Considerando il volume complessivo di LNG commercializzato nel 2017 in Italia, tra settore industriale e autotrazione, metà è stato gestito da Ham Italia dice l’Amministratore di Ham Italia - Su 30mila tonnellate complessive, 15mila sono state commercializzate da noi. Quest’anno continueremo su questo trend”. PAROLA CHIAVE PROFESSIONALITÀ
Partita con un fatturato di 1,5 milioni di euro, Ham Italia è arrivata a quota 11 milioni nel 2017 e quest’anno prevede di chiudere ad almeno 15 milioni. La crescita è netta ed è del 40 per cento annuo. “La parola chiave è esperienza - continua Bernardini - ma anche storia e tradizione, tecnologia avanzata e elevata professionalità. Riforniamo anche impianti non realizzati da noi ma di cui assicuriamo l’approvvigionamento di carburante”. Il futuro per Ham Italia è all’insegna del massimo impegno per il massimo risultato possibile: “Ham ha sempre creduto nel metano liquido e continuerà a crederci portando avanti con determinazione i suoi piani di sviluppo nel settore dell’autotrasporto e in quelli del comparto industriale e marittimo, che sono storicamente parte integrante dell’attività dell’azienda conclude Aldo Bernardini - In Italia così come in altre nazioni il mercato del metano liquido è in piena espansione, le potenzialità per crescere ci sono tutte”.
L’EXPERTISE DEL GRUPPO HAM IN TUTTO IL MONDO
H
NON SOLO EUROPA SULLE ROTTE DEL METANO LIQUIDO am è stata fondata nel 1980 a Barcellona come impresa familiare impegnata nel trasporto su strada di merci pericolose. Successivamente, nel 1997, ha ampliato l’attività con la creazione della prima stazione di servizio per carburante ad Abrera (Barcellona) per rifornire la propria flotta di veicoli e assistere nel servizio le città vicine. Nel 2000 la società acquista dieci trattori alimentati a gas naturale liquefatto negli Stati Uniti, facendo da pioniere in Europa nell’uso di questo tipo di carburante nel settore dei trasporti, intraprendendo da quel momento una sfida ambientale e imprenditoriale oggi coronata dal successo. A
quel periodo risale l’installazione del primo punto di rifornitura di metano liquido all’interno della stazione di servizio di Abrera. Nel 2001, Ham si qualifica per la progettazione e l’installazione di impianti di fornitura di gas naturale. Inizialmente, il metano è destinato ad applicazioni industriali e solo successivamente si è dato spazio anche all’autotrazione. Nel 2003 viene avviata l’attività di vendita di gas combustibili. Da allora, il Gruppo Ham è in grado di offrire un servizio completo che include trasporto, fornitura, installazione, manutenzione e controllo degli impianti del gas naturale. Il primo distributore di metano liquido in Spagna è
stato inaugurato nel 2009 nella stazione di servizio di Abrera. Facendo fede alla propria mission, Ham è stata tra le prime aziende ad acquistare autocarri alimentati a gas naturale liquefatto, pioniere nell’utilizzo del doppio combustibile, nell’utilizzo di serbatoi con isolamento sottovuoto per il trasporto del GNL e nell’integrazione di pompe criogeniche, nell’introduzione dei rollbar EBS e nell’avere un sistema di tracciamento e tracciatura dei veicoli. Non solo Ham ha incorporato processi innovativi nell’azienda, ma li ha anche incorporati nei suoi progetti. Fanno parte del Gruppo Ham diverse aziende tra cui Ham Criogénica, azienda spe-
cializzata in progetti di energia a gas naturale, progettazione e successiva costruzione di strutture in tutto il mondo; Transportes Ham, azienda di trasporti su strada specializzata in prodotti infiammabili e criogenici come fluorocarburi, solfuro di carbonio, gas atmosferici: ossigeno liquido, azoto liquido, argon liquido, anidride solforosa, gas naturale liquefatto (LNG), anidride carbonica, gas di petrolio liquefatto (GPL); Vakuum, parte del Gruppo Ham dal 2009, specializzata nella costruzione, riparazione e manutenzione di strutture per lo stoccaggio di gas liquidi e gassosi, come le autobotti in cui il combustibile viene trasportato. A conduzione familiare, il Gruppo Ham vanta circa 500 dipendenti e registra un fatturato intorno ai 200 milioni di euro annui.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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PER LA CAVA E NON SOLO, LE NOVITÀ DELLA GAMMA CONSTRUCTION DI VOLVO TRUCKS
Ecco il camion crossover
to alle linee di demarcazione della corsia. Una leggera rotazione dello sterzo nella direzione appropriata e una delicata vibrazione del volante avvisano l’autista, che viene aiutato a riportare il veicolo in carreggiata. Oltre ai due nuovi sistemi di assistenza alla guida, Volvo Trucks sta introducendo una funzionalità molto attesa, che consente di regolare la resistenza dello sterzo in ba se alle proprie preferenze nei veicoli dotati di Volvo Dynamic Steering. GUIDA SEMPLICE E SICURA
I
“IN PASSATO - SPIEGA CLAUDIO GALLERANI, DIRETTORE COMMERCIALE DI VOLVO TRUCKS ITALIA - UN VEICOLO CONSTRUCTION SVOLGEVA UNICAMENTE LE FUNZIONI INDISPENSABILI ALL’INTERNO DELLA CAVA O DEL SITO OPERATIVO; OGGI INVECE GLI OPERATORI DEL SETTORE CHIEDONO MACCHINE IN GRADO DI ESSERE FLESSIBILI, QUINDI DI OPERARE SIA NELLA CAVA CHE SU STRADA, PER ESEMPIO PER EFFETTUARE IL TRASPORTO DI CARICHI PESANTI DA UNA LOCATION A UN’ALTRA. ECCO PERCHÉ PROPONIAMO AGLI OPERATORI DEL SETTORE ANCHE LA SOLUZIONE FH, L’AMMIRAGLIA VOLVO SOLITAMENTE ASSOCIATA AL TRASPORTO SU STRADA CHE SI RIVELA CAPACE DI SODDISFARE ANCHE LE ESIGENZE OPERATIVE DECISAMENTE PIÙ IMPEGNATIVE DELLA CAVA. I NOSTRI SONO AUTENTICI MEZZI CROSSOVER”.
FABIO BASILICO PALOSCO
l mondo della cava è cambiato e Volvo Trucks risponde prontamente alle nuove esigenze degli operatori. Alla Cava di Palosco, in provincia di Bergamo, il costruttore ha organizzato un test drive con la gamma Construction illustrando nel dettaglio le caratteristiche che oggi contraddistinguono il lavoro in cava rispetto al passato. “In passato - spiega Claudio Gallerani, Direttore commerciale di Volvo Trucks Italia - un veicolo construction svolgeva unicamente le funzioni indispensabili all’interno della cava o del sito operativo; oggi invece gli operatori del settore chiedono macchine in gra do di essere flessibili, quindi di operare sia nella cava che su strada, per esempio per effettuare il trasporto di carichi pesanti da una location a un’altra. Ecco perché proponiamo agli operatori del settore anche la soluzione FH, l’ammiraglia Volvo solitamente associata al trasporto su strada che si rivela capace di soddisfare anche le esigenze operative della cava. I nostri sono autentici mezzi crossover”. Sul piazzale infangato della Cava ci sono 6 carri della gamma Volvo: 4 FMX, lo specialista per eccellenza del construction (FMX 4x4, FMX 500 8x6, FMX 500 8x4, FMX 540 8x4), e due FH 500 8x4, autentici gioielli tecnologici che mettono a disposizione degli utenti le dotazioni di comfort, spazio ed ergonomia proprie della cabina FH e fino a ieri a disposizione solo degli autisti impegnati nel trasporto a media e lunga distanza. “È ciò che chie dono oggi gli operatori
del mondo cava - precisa Gallerani - Ovvero, veicoli performanti ed efficienti che siano però in grado di garantire elevati livelli di comfort agli autisti impegnati in un duro lavoro e quindi fortemente interessati alla questione”. Volvo Trucks introduce nuovi sistemi di assistenza alla guida che hanno come obiettivo non solo il miglioramento complessivo dell’ambiente di lavoro dell’autista ma anche la maggiore sicurezza su asfalto o in off road. Due nuovi sistemi sono basati sul rinomato Volvo Dynamic Steering, il sistema di servosterzo attivo che garantisce livelli più elevati di stabilità direzionale e manovrabilità nonché un comfort superiore, riducendo di conseguenza i rischi di incidenti o lesioni legate a sollecitazioni eccessive assai frequenti in cava.
FMX2 è stato progettato per rendere la guida semplice e sicura anche nelle situazioni più difficili. Il robusto paraurti, l’altezza da terra, il sistema di sospensioni posteriori rinforzate e la varietà di configurazioni possibili rendono lo specialista svedese la scelta ideale per molteplici applicazioni professionali, dai ribaltabili alle betoniere, dai pianali per trasporto macchinari a gru e piattaforma fino ai trattori con vasca ribaltabile. La proposta FMX prevede un’ampia gamma di passi, cabine e rapporti al ponte, impiego di cambio automatizzato con primini o automatico, sospensioni meccaniche o pneu matiche. La configurazione assi comprende solu-
DUE SISTEMI DI ASSISTENZA
Grazie all’integrazione del Dynamic Steering con altre funzionalità per garantire comfort e sicurezza, Volvo Trucks ha potuto sviluppare due sistemi di assistenza alla guida per prevenire gli incidenti: Volvo Dynamic Steering con Stability Assist (Assistenza alla stabilità) e Volvo Dynamic Steering con Controllo corsia di marcia attivo. Il primo è in grado di prevenire lo scodamento della parte posteriore del veicolo avvertendo per tempo la perdita di presa sull’asfalto e iniziando a stabilizzare il veicolo ancora prima che l’autista possa notare una qualsiasi anomalia. L’altra innovazione per la sicurezza aiuta gli autisti quando rileva che il veicolo mostra segni di avvicinamen-
Il Volvo FMX impegnato con agilità e sicurezza in una dura esercitazione sui difficili sterrati caratteristici delle cave.
IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 272 / Settembre 2018 zioni 4x2, 4x4, 6x2, 6x4, 6x6, 8x2, 8x4 e 8x6. L’offerta motori comprende unità 11 litri da 370, 410 e 450 cv nonché unità 13 litri da 420, 460, 500 e 540 cv. Gli assi anteriori hanno portate fino a 10 tonnellate (6x4) o 20 tonnellate (8x4) con possibilità di impiegare il Volvo Dynamic Steering. Per gli assi posteriori, oltre alle configurazioni 6x4 e 8x4, FMX è anche 4x2, 6x2, 8x2 e con trazione integrale 4x4, 6x6 e 8x6 con innesto della trazione automatico. In cabina, l’autista ha a disposizione un’ampia superficie vetrata per una maggiore visibilità, un cruscotto moderno e intuitivo, dati sulla guida di facile lettura, pulsanti facilmente accessibili. Il sedile conducente è comodo e regolabile mentre i tappetini in gom ma con bordi rialzati contengono lo sporco e agevolano la pulizia. Grazie alla sua capacità di
adattarsi sia a percorsi su strada che fuori strada, FH ga rantisce una capacità di trai no superiore. In più, la versione 6x4 con sospensioni pneumatiche posteriori è disponibile anche con asse tan-
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Ancora un’immagine del Volvo FMX nell’impegnativa prova in cava organizzata dalla filiale italiana del Costruttore svedese con sede a Zingonia.
tà e l’efficienza di un 4x2. Quando è scarico, il veicolo sol leva l’asse tandem automaticamente e lo riabbassa quando viene caricato di nuovo. L’operazione può essere eseguita anche manualmente premendo un pulsante e il sollevamento effettuato anche durante la guida a bassa velocità. I vantaggi sono presto detti: minor consumo di carburante (fino al 4 per cento in meno se il camion è scarico), maggior comfort di guida a veicolo vuoto, manovrabilità superiore, minore usura degli pneumatici, più trazione quando occorre (trasferimento del carico tra gli assi).
dem sollevabile a scarico e cam bio I-Shift con primini, che non solo consente un uso efficiente del veicolo in operazioni estremamente complesse, ma assicura anche un notevole risparmio alle velo-
cità più elevate con carichi meno pesanti. L’asse tandem sollevabile è un’esclusiva sul mercato: la tecnologia esclusiva di Volvo disinnesta e solleva il secondo asse di trazione, trasformando un 6x4 in un
4x2. Una soluzione ideale per operazioni di trasporto effettuate spesso con viaggi di andata e ritorno a scarico. Si combina in questo modo la trazione e la capacità di traino di un 6x4 con la manovrabili-
RICCA GAMMA DI MOTORIZZAZIONI
Le applicazioni FH vanno dai ribaltabili con rimorchio alla combinazione per carichi eccezionali, dalle cisterne ai trattori con rimorchi. La gamma motori prevede unità 13 litri da 420, 460, 500 e 540 cv, nonché unità 16 litri da
550, 650 e 750 cv. Il cambio automatizzato I-Shift è opzionabile con primini o soluzione a doppia frizione. La configurazione assi prevede soluzioni 4x2, 6x2, 6x4, 8x2 e 8x4. E se serve un veicolo che fa della compattezza il suo punto di forza ecco il Volvo FL, maneggevole e con elevata capacità di trazione e spunto in qualsiasi condizione. L’asse trattivo anteriore e il nuovo ponte posteriore hanno entrambi la riduzione ai mozzi e, quando le condizioni sono davvero difficili, basta premere un pulsante e attivare le marce basse nel ripartitore del cambio. FL vie ne proposto in tre versioni di peso, con la possibilità di fare spazio per un equipaggio di sei persone. Le applicazioni previste per il settore construction prevedono veicoli ribaltabili, cisterne, scarrabili, gru e piattaforme. La configurazione 4x4 viene abbinata a motori 8 litri da 250 o 280 cv.
Da sinistra: Fredrik Almhojd, Direttore South-East Europa Volvo Trucks, e Claudio Gallerani, Direttore Commerciale Volvo Trucks Italia.
MARKET SHARE DEL 12,3 PER CENTO NEL SEGMENTO SEVERE GRAZIE SOPRATTUTTO A FMX
GALLERANI: “VOLVO TRUCKS PRONTA A SEGUIRE L’EVOLUZIONE DEL MERCATO” L a ripresa del mercato construction, pesantemente provato dagli anni di crisi, coincide con il suo profondo cambiamento strutturale: oggi gli operatori del settore chiedono mezzi soprattutto flessibili, in grado cioè di svolgere in modo efficiente i duri lavori in cava o nei siti costruttivi e nel contempo
di essere predisposto per i “normali” trasporti su strada quando per esempio occorre effettuare dei collegamenti tra una location e un’altra. Non esiste quindi più la macchina che svolge solo il lavoro da cava. “È una tendenza ben chiara del mercato - fa notare Claudio
Gallerani, Direttore commerciale di Volvo Trucks Italia, in occasione del test drive alla Cava di Palosco che comporta da parte di un costruttore da sempre attento come Volvo l’adattarsi alle rinnovate esigenze degli utenti professionali con una gamma completa, soluzioni performanti e servizi all’avanguar-
dia per la profittabilità delle aziende che operano nel mondo construction”. “Nello stesso tempo - conclude Gallerani - è in atto una ripresa del settore dopo il pesante calo delle immatricolazioni coinciso con la crisi economica. Nel 2017 il mercato oltre le 16 tonnellate ha chiuso
con quasi 20mila unità, di cui quasi 1.800 relative al segmento Severe, cioè quello delle applicazioni più complesse e difficili. In questo segmento Volvo è cresciuta negli ultimi anni, arrivando oggi a registrare una market share del 12,3 per cento, in gran parte dovuta al nostro specialista del cantiere, l’FMX”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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DA PRODUTTORE DI VEICOLI A FORNITORE DI SOLUZIONI DI TRASPORTO
INTELLIGENZA E SOSTENIBILITÀ: IL NUOVO APPROCCIO INIZIA CON IL MARCHIO RIO N egli ultimi anni sono stati soprattutto i nuovi modelli di autocarri e autobus a determinare la presenza di MAN Truck & Bus alla fiera IAA. Tuttavia, anche le innovazioni digitali si stanno nel frattempo integrando sempre di più. “MAN - afferma Joachim Drees - si sta trasformando da produttore di veicoli industriali e commerciali in fornitore di soluzioni di trasporto intelligenti e sostenibili”. Nel 2016 MAN ha fondato il marchio digitale RIO per collegare il mondo dei trasporti con l’aiuto di una piattaforma
aperta e basata su cloud rendendo ogni spostamento più economico e ecologico. Per sottolineare l’approccio aperto e svincolato dalla figura del produttore, dal 2017 RIO è un marchio individuale e indipendente sotto il gruppo di Volkswagen Truck & Bus. Sulla base di questa piattaforma, MAN offre già ai professionisti del trasporto, con il nome MAN DigitalServices, le prime soluzioni digitali su misura per i veicoli MAN. In questo modo, in futuro i trasportatori che utilizzano MAN potranno avere accesso in tempo reale e in qualsiasi luogo ai dati dei
veicoli e alle analisi che ne derivano, ricevendo consigli pratici su misura per sé e per i propri mezzi. In occasione dell’IAA 2018, MAN propone ulteriori servizi per l’ottimizzazione dell’analisi dei veicoli e della gestione della manutenzione. Con RIO come partner strategico, i clienti MAN beneficiano dei servizi digitali per i veicoli ma allo stesso tempo anche gli operatori di flotte miste ottengono un’unica base di servizi logistici digitali per l’intero parco veicoli, indipendentemente dalla loro marca.
MAN TRA ELETTROMOBILITÀ, DIGITALIZZAZIONE E GUIDA AUTONOMA
Il futuro è diventato realtà IL TRASPORTO DI MERCI E PERSONE IN CITTÀ SI SPOSTA SEMPRE PIÙ VERSO LA TRAZIONE ELETTRICA. IL COSTRUTTORE DI MONACO RISPONDE CON
I
L’AUTOCARRO ETGM E IL VAN ETGE, VERSIONE A BATTERIA DEL NUOVO FURGONE DEL LEONE. INTANTO IL PLATOONING RIDUCE LE EMISSIONI DI CO2 E CONTRIBUISCE A MAGGIORE SICUREZZA IN AUTOSTRADA, TECNOLOGIA CHE POSSIEDE IL POTENZIALE PER RIDURRE DRASTICAMENTE I TAMPONAMENTI.
MAX CAMPANELLA BERLINO
n occasione di una preconferenza stampa tenutasi a Berlino, il costruttore di Monaco ha alzato il sipario svelando alcune novità per il Salone IAA che si terrà a fine mese. In occasione della fiera settoriale biennale di Hannover, il marchio del Leone presenterà i suoi prodotti di punta nel settore autocarri e autobus, soprattutto i propri sviluppi negli ambiti di elettromobilità, digitalizzazione e guida autonoma. In occasione dell’IAA, MAN presenterà oltre all’autocarro per consegne comple-
tamente elettrico MAN eTGM, anche il modello MAN eTGE, versione elettrica a batteria del nuovo furgone del marchio del Leone. Il costruttore di Monaco è quindi uno dei primi a presentare soluzioni completamente elettriche per l’intero settore della logistica urbana con peso compreso tra 3 e 26 t, che MAN Truck & Bus ritiene il campo di applicazione più importante per i veicoli professionali elettrici. “In un ambiente urbano - afferma Joachim Drees, Presidente del Consiglio di Amministrazione MAN - questi eTruck possono esprimere al meglio le proprie potenzialità. A livello
locale garantiscono performance prive di emissioni e contribuiscono al miglioramento dell’aria in città. Inoltre sono molto silenziosi: in futuro, ad esempio, potrebbero effettuare le consegne ai supermercati di notte migliorando di conseguenza il traffico diurno. Per noi è molto chiaro: il futuro del trasporto di merci e persone in città è elettrico”. Anche le versioni di autobus urbani si stanno chiaramente spostando verso l’elettrico. Per questo motivo MAN ha stretto partnership di sviluppo con le città di Monaco di Baviera, Amburgo, Wolfs burg, Lussemburgo e
Parigi al fine d’integrare l’esperienza quotidiana allo sviluppo di serie. In occasione dell’IAA di quest’anno verrà presentato per la prima volta anche un prototipo di MAN Lion’s City E. Il prossimo passo sarà quello di testare l’impiego quotidiano di una vettura demo di autobus elettrici in diverse città europee prima di cominciare definitivamente con la produzione in serie della versione a batteria del nuovo MAN Lion’s City. Questa prova viene effettuata per garantire l’elevata affidabilità dei veicoli necessaria al trasporto pubblico urbano. All’aeroporto di Berlino-
“Il platooning - afferma Joachim Drees - riduce le emissioni di CO2 e contribuisce alla maggiore sicurezza”.
Joachim Drees, Presidente del CdA MAN Trucks & Bus.
Brandeburgo, dove si è svolta la pre-conferenza stampa, non manca di certo lo spazio libero. Sulla via di rullaggio dell’aeroporto, sgombro perché non ancora in esercizio, MAN ha dimostrato come funziona il platooning di autocarri: un timone elettrico collega due o più autocarri; il primo stabilisce velocità e direzione, quello successivo segue in maniera automatizzata a una distanza di 10-15 metri circa. Sfruttando la scia che si viene a creare, il convoglio risparmia fino al dieci per cento di carburante. Anche nel mezzo che segue è comunque presente un conducente che in caso di necessità può intervenire al posto del sistema. “Il platooning - afferma Drees - riduce le emissioni di CO2 e contribuisce a maggiore sicurezza in autostrada. Il sistema elettrico dell’autocarro che segue reagisce all’impulso frenante del veicolo che precede in soli cinque millisecondi, molto
più velocemente di qualsiasi essere umano. Questa tecnologia possiede il potenziale per ridurre significativamente il numero di tamponamenti gravi in autostrada”. Da fine giugno, nell’ambito di un progetto pilota, un platoon di MAN è in viaggio sull’autostrada A9 tra Monaco e Norimberga. Il costruttore tedesco sta testando insieme a DB Schenker come si sta realmente comportando questa tecnologia nel traffico stradale. La prova su campo è svolta insieme all’Istituto Fraunhofer che sta studiando gli effetti sui conducenti. Anche l’assistente di frenata d’emergenza automatica negli autocarri e negli autobus nonché il sistema con telecamera e monitor che facilita le fasi di svolta al conducente e previene gravi incidenti dovuti all’angolo morto garantiscono maggiore sicurezza. Anche questi sistemi sono stati provati dal vivo.
PER LA PRIMA VOLTA AL SALONE UNA GAMMA CHE COPRE TUTTE LE CLASSI DI PESO
CON L’ARRIVO DEL TGE, MAN SI TRASFORMA IN DISTRIBUTORE FULL-LINE C on l’introduzione del furgone TGE nell’autunno 2016, MAN ha ampliato la propria gamma di prodotti, arrivando così a coprire tutte le classi di peso, come vero distributore full-line. Si va dai furgoni con massa totale da 3 a 5,5 t agli autocarri del segmento 7,49-44 t, fino ai veicoli eccezionali con massa totale della combinazione di oltre 250 t. Il costruttore di Monaco produce inoltre autobus urbani, interurbani e turistici, nonché autotelai per autobus MAN, come pure autobus turistici di lusso Neoplan. Completano il portafoglio di prodotti i motori industriali per applicazioni marittime, su strada e fuoristrada, insieme a un’ampia gamma di servizi per la
mobilità. In Germania MAN dispone degli stabilimenti di produzione di Monaco, Norimberga e dello stabilimento di logistica e produzione di componenti di Salzgitter. I Truck Modification Center di Wittlich, Steyr e Monaco di Baviera, cui si aggiunge il Bus Modification Center di Plauen, sono dedicati a soddisfare le richieste speciali che arrivano dai professionisti del trasporto. L’azienda ha inoltre alcuni stabilimenti a Steyr (Austria), San Pietroburgo (Russia), Starachowice e Cracovia (Polonia). Altri siti produttivi sono insediati ad Ankara, in Turchia, Pune (India) nonché a Olifantsfontein e Pinetown, in Sudafrica.
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IVECO E MECAR PRESENTANO LA PRIMA STAZIONE DI RIFORNIMENTO LNG DEL MERIDIONE D’ITALIA
Gas, benvenuto al Sud
LA CONCESSIONARIA IVECO DI NOCERA SUPERIORE (SA) E LA CASA COSTRUTTRICE DI RIFERIMENTO PER LA MOBILITÀ A GAS NATURALE HANNO TENUTO A BATTESIMO LA STAZIONE DI SERVIZIO DI C. GALDIERI & FIGLI A BARONISSI EST, LA PRIMA DEL SUD ITALIA A PERMETTERE IL RIFORNIMENTO DI METANO LIQUIDO LNG PER IL TRASPORTO COMMERCIALE CON VEICOLI A GAS.
L
FABIO BASILICO BARONISSI
a storia si muove a grandi passi e con essa il metano liquido, sempre più protagonista del trasporto commerciale in Italia. Alternativa al gasolio sempre più diffusa tra i trasportatori, ha avuto sinora una progressiva diffusione nel Centro e Nord Italia, dove sono state aperte numerose stazioni di rifornimento per LNG. All’appello mancava il Meridione della Penisola, la cui presenza nel network distributivo del metano liquido avrebbe garantito a tutti i trasportatori di avere la necessaria copertura per muoversi in lungo e in largo per tutto il territorio nazionale. Ora il gap è stato colmato con l’inaugurazione del primo impianto LNG del Sud a Baronissi Est (Sa), sul raccordo autostradale AvellinoSalerno. All’inaugurazione hanno partecipato da veri protagonisti due player di riferimento per la mobilità a gas naturale: la concessionaria Iveco Mecar di Nocera Supe-
riore (Sa), da anni impegnata in una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’eco-sostenibilità dei trasporti pesanti, e la stessa Iveco, costruttore in assoluto più attivo sul fronte del metano per veicoli industriali e commerciali. La stazione di rifornimento nell’area di servizio Baronissi Est della C. Galdieri & Figli distribuirà il gas naturale liquefatto per i veicoli da lavoro segnando un’innovazione strutturale di grande importanza che è stata fortemente promossa da Mecar e che permetterà al nostro Paese di valorizzare il trasporto eco-sostenibile, in un’area strategica per le grandi direttrici internazionali del trasporto pesante. In occasione dell’inaugurazione della stazione di rifornimento di Baronissi Est, Mecar ha consegnato una flotta di nuovi Iveco Stralis NP 460 cv, inaugurando la partnership con la società C. Galdieri & Figli che nella stazione eroga metano liquido mentre a Mecar sono affidati tutti i servizi di manutenzione e ripara-
zione necessari ai veicoli LNG. Nella stazione di rifornimento gli utenti possono usufruire di un’area di 45.000 mq, interamente eco-sostenibile grazie all’impianto con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile, ampi parcheggi per la sosta dei truck, bagni con docce, rifornimento dedicato per AdBlue e naturalmente l’isola di rifornimento dedicata per LNG, con personale autorizzato.
È il coronamento di un lungo percorso iniziato ben 3 anni fa, quando Mecar ha iniziato a commercializzare i pri mi veicoli LNG, consegnandoli presso la concessionaria ARA di Parma, situata in prossimità del distributore LNG di Piacenza, prima stazione di rifornimento LNG in Italia. Mecar, attraverso il suo CEO, Gianandrea Ferrajoli, sta da tempo promuovendo in Italia l’importanza del metano liquido come carburante
indispensabile per una cultura dei trasporti realmente attenta e sensibile alla sostenibilità ambientale. Un’innovazione che permette di tagliare drasticamente non soltanto i costi, ma soprattutto i consumi e le emissioni inquinanti, vista la capacità di ridurre del 25 per cento le emissioni di diossido di carbonio e del 90 per cen to quelle di particolati NOx. “Sono profondamente orgoglioso di annunciare l’inau-
gurazione del primo impianto a LNG nel Sud Italia - ha dichiarato Gianandrea Ferrajoli, che è anche Presidente di Federauto Truck e del CECRA a Bruxelles (concessionari truck europei) - Nel settore dei trasporti e della logistica è in atto un profondo e costante cambiamento, soprattutto nella direzione dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. Il gas naturale liquefatto rappresenta una soluzione economica ed efficiente, consentendo la totale eliminazione di particolato e di SOx (ossidi di zolfo) e la pressoché totale rimozione di NOx; un prodotto dunque con elevatissimi standard di compatibilità ambientale. La promozione dell’LNG è parte integrante di un più ampio disegno di politica energetico-ambientale dell’Unione Europea che mira alla graduale transizione a una low carbon economy, attraverso la riduzione sostanziale delle emissioni inquinanti e il ricorso a carburanti puliti. Il settore della mobilità sostenibile, rappresentato dai Natural Gas Vehicles, è una filiera da 22mila addetti e 1,7 miliardi di euro nel nostro paese”. “Il Governo Italiano ha detto ancora Ferrajoli - si è impegnato ad adottare iniziative e norme per la realizzazione dei distributori di LNG in tutto il territorio nazionale, al fine di ridurre l’impatto am bientale del trasporto su stra da. Con l’inaugurazione di Baronissi abbiamo dato un nuovo accesso e punto d’arrivo al corridoio del trasporto europeo e internazionale, finalmente in grado di rifornirsi in un’area strategica, per il trasporto e la logistica internazionale, qual è il sud Italia”. L’impianto salernitano è stato realizzato dalla specialista Ham Italia e vanta una serie di primati: oltre a essere il primo impianto LNG del Sud Italia è il primo autostradale attivo sul territorio italiano. Inoltre, è il primo nel mondo ad avere in servizio un erogatore LNG di costruzione Ham a doppia manichetta. Senza contare il nuovo modello di pistole LNG, sempre sviluppate da Ham, a bassissime emissioni di vapore durante il distacco. L’impianto della Galdieri, rifornito di metano liquido proprio dal Gruppo Ham, si aggiunge agli altri impianti LNG made by HAM già attivi di Castel San Pietro (Bo), Saonara (Pd), Modena, Novi Ligure (Al), Roma, a cui seguiranno presto quelli di Mestre (Ve) e Roseto (Te), permettendo agli oltre 1.300 trasportatori italiani ed europei che utilizzano la carta Ham in Italia di muoversi agevolmente sul territorio italiano.
ENTRO IL 2022 IN FLOTTA SOLO MEZZI ALIMENTATI A GAS NATURALE
IL GRUPPO SMET HA DECISO DI AFFIDARSI SOLO AL METANO “
Entro il 2022 la nostra flotta sarà composta esclusivamente da Eco Truck LNG di ultima generazione, alimentati quindi a metano liquido. Elimineremo completamente l’alimentazione a diesel e ci concentreremo sull’utilizzo del gas naturale, che rappresenta il combustibile del futuro: consente infatti di abbattere significativamente le emissioni di CO2 e di polveri sottili e, in alcuni casi, anche di ridurre l’inquinamento acustico”. Domenico De Rosa, Amministratore delegato di SMET, Gruppo salernitano leader europeo nel settore della logistica integrata, ha scelto la cerimonia di inaugurazione del primo impianto di rifornimento LNG del Sud Italia che ha visto la
presenza anche del Presidente Iveco Pierre Lahutte. “Siamo stati tra le prime aziende del settore a volere fortemente la svolta green del trasporto su strada - ha precisato De Rosa Già nel 2014 abbiamo infatti deciso, in partnership con Mecar e Iveco, l’ingresso in flotta di un numero sempre maggiore di Stralis 330 e 400, che sono gli Eco Truck LNG di nuova generazione maggiormente performanti. L’utilizzo di questi mezzi comporta concreti vantaggi anche dal punto di vista del rendimento, con un risparmio in termini di consumi stimato intorno al 15 per cento rispetto a un mezzo alimentato a diesel. Siamo certi che il trasporto, per essere vincente, debba essere
prima di tutto responsabile: a questo proposito è fondamentale l’azione comune tra legislatore e case produttrici, che spiana la strada in questa direzione”. Domenico De Rosa ha poi commentato con entusiasmo l’inaugurazione del primo impianto di rifornimento LNG di Baronissi Est: “Spero che questo sia solo il primo passo verso l’ampliamento della rete di distribuzione. A questo proposito, l’Unione Europea si è espressa con chiarezza, indicando che entro il 2025 la distanza massima tra due stazioni di rifornimento non dovrà superare i 150 km per il gas naturale compresso (CNG) e i 400 km per il gas naturale liquefatto (LNG)”.
L’Ad di Smet, Domenico De Rosa, a destra, con il Presidente Iveco Pierre Lahutte all’inaugurazione della prima stazione di servizio LNG del Sud Italia.
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“3,84 km/kg a oltre 82 km/h di media” “Per faree 100 km con l’LNG bastano 21,7 euroo controo i 38,5 che servono al diesel”
“3,96 chilometri con un chilo che, per la classe degli LNG, d’oora a in poi farà à da riferimento” “Lo Stralis NP 460 su percorrenze di 150mila chilometri tri all’a anno può faree risparmiaree più di 10mila euroo”
“4,21 km/kgg di LNG consumato, OR 6WUD DOLV VL FROORFD DO YHHUWLFH GHOOD FODVVL¼FD di tutti i tempi dei ei pesanti stra stradali testati” “Nullo il consumo mo di urea, poiché a bord do non c’è il catalizzatoree SCR”
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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IL GENERAL MANAGER MARCELLO ZANELLA ILLUSTRA LA NUOVA OFFENSIVA DEL DEALER ACENTRO
Rilancio Iveco in Sardegna ORGANIZZATA IN QUATTRO SEDI CHE COPRONO IL TERRITORIO DELL’ISOLA E UN NETWORK DI 11 OFFICINE AUTORIZZATE, LA STORICA CONCESSIONARIA DI
CAGLIARI, OGGI GUIDATA DA UN MANAGER ESPERTO COME
ZANELLA, È ATTIVA PROTAGONISTA DI UN PIANO DI RILANCIO DI SUCCESSO CHE PONE LA
SARDEGNA E I BRAND IVECO E FIAT PROFESSIONAL ALL’AVANGUARDIA SUL MERCATO NAZIONALE DEI LEGGERI E DEI PESANTI. AMPIE LE POTENZIALITÀ ESPRESSE DAL METANO, AL
A
PAOLO ALTIERI CAGLIARI
l centro dell’offensiva Iveco in Sardegna c’è lo storico dealer Acentro. Un gioco di parole che ben sottolinea l’importanza strategica della concessionaria di Cagliari all’interno del network nazionale Iveco. Da pochi mesi alla guida di Iveco Acentro c’è un General Manager di provata esperienza come Marcello Zanella, parte integrante dell’organico Iveco, oggi fortemente impegnato a sostenere il mercato in crescita dei leggeri e pesanti in Sardegna, dove operano aziende solide che lavorano anche sul continente. “L’attuale Iveco Acentro Spa esordisce Marcello Zanella ha iniziato la sua attività nel 2010 come joint venture tra Iveco e la vecchia proprietà della concessionaria Acentro, ovvero la famiglia Fodde presente sull’isola da sempre nel settore dei veicoli industriali e nel settore auto. La famiglia Fodde, capitanata dal vulcanico Nanni che a 93 anni continua a essere attivissimo, è rimasta come socio al 50 per cento nella Spa e continua a operare indipendentemente nel settore auto. La gestione operativa della Acentro è di Iveco: non a caso io come Direttore generale sono dipendente diretto Iveco mentre tutti i miei collaboratori sono dipendenti di Iveco Acentro spa”. Gli anni in cui Iveco Acentro Spa inizia a operare sono quelli duri della crisi economica. “Nel 2010 la crisi colpiva duramente, il mercato era crollato, ma le strutture operative c’erano e su quelle bisognava fare affidamento per superare lo
CENTRO DI UN’IMPONENTE
sfavorevole equilibrio tra ricavi e costi -spiega Zanella L’azienda ha dovuto affrontare varie riorganizzazioni per affrontare al meglio le difficoltà. Nel frattempo sono state aperte nuovi sedi e oggi ne contiamo 4: Cagliari, dove operano l’officina, il magazzino ricambi e uffici amministrativi con la direzione societaria; Sassari, con la nuova sede inaugurata nel 2013 con officina, magazzino e ufficio commerciale; Olbia con ufficio commerciale e officina autorizzata; Nuoro con ufficio commerciale. In aggiunta, il network di 11 officine autorizzate distribuite su tutto il territorio sardo”. “Rap presentiamo 4 brand - continua Marcello Zanella Iveco, Iveco Bus, Fiat Professional limitatamente alle province di Sassari e Nuoro, Case Construction per tutta l’isola. La struttura conta 32 dipendenti più 11 agenti di vendita”. ASSISTENZA AL PRIMO POSTO
Iveco Acentro vende annualmente circa 300 veicoli nuovi e usati: “nel 2018 dice ancora Zanella - dovremmo ulteriormente migliorare le nostre performance che attualmente registrano un +7 per cento di fatturato. Stiamo in particolare sviluppando la rete di officine e l’assistenza sui ricambi. L’anno scorso ab biamo consuntivato un fatturato di 25 milioni di euro, quest’anno vogliamo arrivare a 30”. Al centro dell’attenzione non solo il nuovo ma anche l’usato, soprattutto alla luce dell’imponente campagna Iveco sullo Stralis Seminuovo Euro 6 destinata a fare la differenza sul
mercato dei veicoli preowned. “Sul Seminuovo il nostro impegno è massimo argomenta il General Manager di Acentro - nei primi sei mesi ne abbiamo già presi 12 e stiamo iniziando a venderli. C’è molto interesse intorno alla proposta che va fatta comprendere in tutte le sue potenzialità al cliente. Occorre innanzitutto capire la tipologia di cliente che si ha di fronte: è un cliente per l’usato o per il nuovo?” È un mercato che sta crescendo e che mostra i muscoli quello della Sardegna: Iveco ha una parte essenziale nel processo: “quest’anno - afferma Marcello Zanella registriamo un +38 per cento sul mercato del Daily mentre sul pesante l’aumento è del 30 per cento circa. C’è una solida realtà di flottisti che operano non solo nell’isola ma anche sul continente. Leggeri e pesanti sono entrambi in crescita mentre rallentano i me di. Per quanto riguarda Iveco le quote sfiorano il 50 per cento per il Daily, intorno al 2829 per cento il pesante e il 70 per cento il medio. Sono quote nettamente superiori a quote nazionali. Del resto, qui è molto consolidata la tradizione del Daily, veicolo da sempre molto apprezzato sull’isola. La concorrenza su leggeri e veicoli commerciali non è fortissima, l’unica veramente sostanziale è Mercedes-Benz. Anche nel pesante non siamo penalizzati da una concorrenza organizzatissima; in primis troviamo ancora MercedesBenz. Il concetto è che se vuoi vendere sull’isola devi essere presente in loco con strutture specifiche e ben organizzate. Con Fiat Professional vendiamo 100 unità circa all’anno di veicoli
STRATEGIA DI SVILUPPO.
Marcello Zanella, General Manager di Iveco Acentro.
commerciali, non è il nostro core business ma ci teniamo a fare di più e meglio, ci stiamo riorganizzando per rispondere al mercato in crescita. E dopo la cura dimagrante causata dalla crisi ora dobbiamo reinvestire in risorse per rispondere all’incremento della domanda”. Nel comparto dei leggeri, in Sardegna l’apprezzato Daily è particolarmente declinato nelle configurazioni furgone e cella frigo. Gli allestitori con i quali Acentro collabora sono diversi e tutti di primo piano. Così come è consolidata la collaborazione con SV Noleggi e Fraikin per quanto riguarda il noleggio di leggeri e pesanti. “La domanda classica per l’acquisto di veicoli pe santi è principalmente quel la dei flottisti che richiedono trattori perché lavorano con i rimorchi. È minore la richiesta di motrici”, precisa il General Manager di Acen-
tro. Intanto, sulla bella isola del Mediterraneo è in forte e span sione il movimento pro gas metano. “Il gas naturale sta diventando sempre più importante - commenta Zanella - Ci sono due importanti progetti: la prima stazione CNG e LNG a Villacidro, a nord-ovest di Cagliari, che si prospetta di rendere operativa entro fine anno o al massimo a inizio 2019; l’inaugurazione a fine 2019 del primo deposito costiero di LNG a Oristano. L’anno prossimo, dunque, tra stazione e deposito si creerà un link proficuo per rendere disponibile sull’isola il gas metano. Le aziende sono già sensibili alla tematica della riduzione delle emissioni inquinanti, non solo chi opera sull’isola ma anche quelli che seguono le rotte sul con tinente hanno committenti che richiedono ai trasportatori l’utilizzo di veicoli più eco-compatibili”.
“Per quanto riguarda il settore autobus - continua Zanella - qui in Sardegna operano due grandi realtà: una è l’azienda di trasporti CTM di Cagliari, l’altra la ARST sempre di Cagliari, la maggior azienda di TPL in Sardegna e una delle più importanti a livello nazionale, che opera in tutta la Sardegna prevalentemente con servizi extraurbani e servizi urbani; in ARST Iveco ha una forte presenza: degli 800 mezzi della flotta, almeno 350 sono Ive co. Di recente abbiamo vinto con loro una gara gestita a livello centrale da Iveco Bus per la fornitura di 61 Crossway che andranno a rinnovare la flotta, costituita da un’anzianità media di ben 20 anni. I veicoli saranno consegnati in ottobre”. SI PUNTA A UNA FORTE IMMAGINE
Nell’offensiva Acentro un ruolo determinante è svolto dall’immagine: “Tra le prime cose che ho fatto appena sono arrivato - dice in conclusione Marcello Zanella - c’è stato l’avvio della riorganizzazione del marketing; stiamo realizzando una serie di importanti iniziative: il rinnovo del sito web e la firma dell’accordo che per due anni ci consente di essere partner della Dinamo Sassari di basket che gioca in Serie A. Sto inoltre prendendo contatti con il Cagliari calcio, stiamo pianificando una serie di uscite sui quotidiani La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda e naturalmente aderiamo alle campagne ideate da Iveco a livello centrale. In autunno poi partirà ufficialmente il piano marketing strutturato per il 2019”.
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“LA GRAZIA”, PICCOLA REALTÀ MOSSA DALLA PASSIONE PER IL VINO FATTO IN CASA
LA GIOVANE BEATRICE ALLA GUIDA DEL “SOGNO NEL CASSETTO” DI PAPÀ PAOLO A lla guida di So.Log oggi Paolo Oberti è affiancato dal nipote Luca, ma in realtà è l’intera famiglia a essere coinvolta nei progetti che nascono dalla mente particolarmente creativa dell’imprenditore valtellinese: la moglie Grazia De Ponti e le figlie Tania, Federica e Beatrice. Quest’ultima è erede di
un’altra straordinaria passione del padre: la viticultura. Dal nome della mamma, la società nel 2015 è stata battezzata “La Grazia” e prosegue la storica tradizione valtellinese del “vino fatto in casa”. “Il nostro uvaggio principale - spiega Beatrice Oberti - è rappresentato dal Neb-
biolo, il re della Valtellina: il 95 per cento dei vigneti sono di nostra proprietà. L’obiettivo è fare innovazione nella tradizione: accanto ai rossi tradizionali valtellinesi, nel 2016 abbiamo dato vita a Opul, bian co fermo proveniente da uve della sponda orografica sinistra dell’Adda. Altra novità le
bollicine: un brut e rosé con metodo classico”. Una piccola azienda familiare mossa dalla passione, dal “sogno nel cassetto” di Paolo Oberti, che ha realizzato 8mila bottiglie con la prima vendemmia nel 2015, circa 25mila nel 2016 e quasi 30mila nel 2017.
I VERTICI DI ITALSCANIA AL DRIVER TRAINING DI SO.LOG A TIRANO
Offensiva nel segno del Grifone IL PROGRAMMA DI FORMAZIONE DEGLI AUTISTI REALIZZATO DAL GRIFONE È L’OCCASIONE PER RINSALDARE LA PARTNERSHIP TRA L’AZIENDA DI TRASPORTO E LOGISTICA DI TIRANO E IL COSTRUTTORE DI SÖDERTÄLJE. “IL VALORE UMANO È LA VERA CHIAVE DI DIFFERENZA: HA
E
RAPPRESENTATO LA NOSTRA FORZA NEI MOMENTI DIFFICILI E CI GUIDA IN OGNI PASSO EVOLUTIVO”, AFFERMA
PAOLO OBERTI, TIMONIERE DI UNA STORICA SOCIETÀ CHE VIAGGIA VERSO IL CENTENARIO.
MAX CAMPANELLA TIRANO
lemento determinante per la sicurezza, nonché per la competitività, la formazione è focus di massima importanza per So.Log (Sondrio Logistica), azienda di trasporto e logistica con sede a Tirano, in Valtellina, che ha proposto ai suoi autisti la partecipazione al programma Driver Training di Scania. Le lezioni in aula si sono svolte in un edificio confinante alla sede dell’azienda e hanno visto la presenza del management italiano di Italscania: l’Amministratore Delegato Franco Fenoglio, il Responsabile Rete Daniel Dusatti e il Direttore Service Friedrik Swartling. So.Log nasce nel 1919 dal coraggio dei coniugi Angelina Cantamessa e Giulio Oberti: provenienti dalla Bergamasca in cerca di occupazione, raggiungono Tirano e decidono di dedicarsi all’attività di commercio cereali. Nel dopoguerra l’utilizzo del trasporto per ottimizzare i carichi e la necessità di sostenere l’import-export li convince a sostenere la necessità dei produttori valtellinesi di esportare cereali, granaglie, paglia e fieno. Un’attività che viene strutturata dalla seconda generazione, rappresentata dai fi gli Aldo e Federico. La scomparsa di Aldo lascia un vuoto in famiglia e nell’azienda: il figlio Paolo ha solo 10 anni; Federico guida l’azienda fino al 1986, quando lascia l’attività nelle mani del nipote. È con la terza generazione che, negli Anni Novanta, So.Log acquisisce dimensioni sempre crescenti, pur restando inalterata la mission originaria, che vede l’azienda - nel seguire l’evoluzione della clientela valtellinese - occuparsi del trasporto a tutto tondo, dai pulverulenti al congelato al fresco, dai container ai ribaltabili e centinati. “In Valtellina - spiega Paolo Oberti c’è un po’ di tutto: un’e conomia sana, senza trop pe specializzazioni. Il nostro
obiettivo è seguire la clientela, stella polare del nostro operato: di recente un’azienda cliente ha acquistato uno stabilimento in Sardegna e i nostri camion oggi operano anche in Sardegna”. Oggi Paolo Oberti, 56 anni,
guida So.Log affiancato dal nipote Luca, figlio del fratello Giulio scomparso prematuramente. “Per soddisfare il cliente in un contesto difficile come il trasporto - aggiunge Oberti - il principale valore è rappresentato dalle persone,
Da sinistra: Beatrice, Federica, Paolo, Grazia e Luca Oberti.
negli anni passati considerate in secondo piano, in un’economia legata troppo a numeri non sempre veri. La crisi l’abbiamo superata insieme, la nostra forza è stata la fami-
Da sinistra: Luca e Paolo Oberti, titolare di So.Log, il Sindaco di Tirano Franco Spada e Franco Fenoglio, Amministratore delegato Italscania al workshop organizzato in Valtellina.
glia: il loro supporto come quello di tutti i collaboratori è stato prezioso”. Con Luca, Paolo Oberti ha al suo fianco la moglie Grazia, le figlie Tania, Beatrice e Federica.
So.Log conta circa 60 veicoli e 150 semirimorchi e ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa 10 milioni di euro, business che sarà confermato quest’anno. “Il 2018 - precisa Oberti - è un anno di svolta: la quarta generazione ha oggi un ruolo importante e coinvolgente e spero che negli anni questa scelta dia i suoi frutti”. Anche con Scania il rapporto umano fa la differenza. “La stima che mi lega a Fenoglio aggiunge l’imprenditore valtellinese - è reciproca e risale a 30 anni fa: il suo entusiasmo unito al marchio Scania rappresenta un binomio di successo. Abbiamo in ordine alcuni Scania, puntando su qualità e sostenibilità: servono mezzi sempre più performanti e meno inquinanti. Quest’anno arriveranno tre unità, nel
2019, anno del centenario, cresceremo ulteriormente”. Da alcuni anni So.Log affianca all’attività di autotrasporto merci anche servizi nel segmento della distribuzione come corriere, focalizzato su temperatura controllata e trasporto su pallet in partnership con Palletways. Dal 2014 oltre alla sede di Tirano So.Log possiede una filiale a Varedo, in provincia di Monza e Brianza, dedicata alla logistica con una struttura organizzativa decisamente moderna. “Sono da sempre convinto spiega Oberti - che il nostro ve ro patrimonio, elemento che fa la differenza e ci mette in grado di offrire un servizio di qualità ai clienti siano i nostri collaboratori: gli autisti. Abbiamo deciso di investire sulla formazione e lo stiamo facendo con un percorso avviato con Italscania, che con noi condivide la necessità di mettere le risorse umane al centro”. Formazione ma anche sostenibilità ambientale sono le “chiavi di differenza” che legano So.Log al Grifone. “Per noi - prosegue Oberti - sono prioritari i temi legati alla riduzione delle emissioni: siamo molto attenti alle soluzioni di trasporto a carburante alternativo disponibili sul mercato, a mezzi performanti che devono diventare strumenti a disposizione di personale adeguatamente formato”. A sottolineare l’influenza determinante del livello di professionalità dei conducenti su sicurezza e sostenibilità anche il numero uno di Italscania. “Istruire gli autisti a uno stile di guida più attento ai consumi e rispettoso dell’ambiente - afferma Franco Fenoglio - garantisce alle aziende di trasporto importanti vantaggi dal punto di vista economico e ambientale. Sono sempre più le aziende di trasporto che hanno compreso il ruolo chiave dei conducenti e che hanno deciso di affidarsi a Scania, partner di grande esperienza nell’offrire servizi pensati per gli autisti”.
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MARTIN DAUM, DAIMLER TRUCKS & BUSES, AL VDA INTERNATIONAL PRESS WORKSHOP
Dalla vision alla realtà
“
FABIO BASILICO FRANCOFORTE
Il fattore decisivo dell’innovazione non è generare visioni o temi guida ma mettere le tecnologie su strada e generare business, per i nostri clienti e ovviamente per noi stessi”. È una delle frasi chiave dell’intervento di Martin Daum, Membro del Board di Daimler AG per Daimler Trucks & Buses, al VDA International Press Workshop di Francoforte, ovvero l’appuntamento che precede lo IAA di Hannover di fine settembre 2018. Al centro della riflessione di Daum c’è l’innovazione che guida l’efficienza, la sicurezza e il trasporto sostenibile del futuro. Per il top manager Daimler, parole come elettrico, autonomo e connesso descrivono profeticamente il trend di sviluppo del trasporto; l’importante, sottolinea Daum, è passare dalla vision alla maturità industriale dei progetti, quindi al loro utilizzo su strada. “Naturalmente - ha aggiunto Martin Daum - nel fare questo ci sono delle battute d’arresto e l’intero processo richiede tempo e pazienza. Ma occorre anche investire quel tempo, perché solo quando i truck e i bus elettrici, automatici e connessi saranno realmente maturi essi
Martin Daum, Membro del Board di Daimler AG per Daimler Trucks & Buses.
potranno garantire i benefici ai nostri clienti. Questa fase determina il successo sostenibile di un prodotto. Dal momento che il lavoro relativo alla produzione è una fase tranquilla e poco visibile, è solitamente confusa con l’inattività. Ma questo è fondamentalmente errato. Ed è un errore agire con eccessiva velocità nel passaggio dal prototipo al lancio sul mercato. Ma un buona soluzione è più importante di una soluzione veloce. Sviluppare la migliore soluzione possibile per i no-
stri clienti - una fase intensa, tranquilla, che spesso richiede diversi anni - è la forza di Daimler Trucks & Buses”. Negli ultimi anni Daimler ha aggiunto diversi prodotti e soluzioni innovativi, specialmente per ciò che riguarda la guida elettrica. Dall’altra parte, il colosso tedesco si sta muo vendo nella direzione della massima implementazione. “Per quanto riguarda la connettività - ha spiegato Daum - nel 2016 abbiamo dimostrato la piena potenzialità del truck quando questo di-
venta centro mobile di dati all’interno del network logistico. Questa era la nostra vision e da allora abbiamo costantemente lavorato alla sua implementazione. Oggi i nostri truck sono online in tutte le parti del mondo grazie al nostro modulo di connettività Truck Data Center. E con Mercede-Benz Uptime e i servizi Fleetboard in Europa, con Detroit Connect in Nord America e Truckonnect in Asia. Questi servizi offrono ai nostri clienti un beneficio reale: ovvero la sicurezza di avere i veicoli dove devono essere, sulla strada, e non dove non dovrebbero essere, in officina”. La seconda tecnologia del fu turo è la guida elettrica. “So no orgoglioso del fatto che Daimler detiene attualmente la più ampia gamma di truck e bus elettrici - ha detto ancora Daum - Abbiamo lavorato per diversi anni sulle batterie presentando una serie di premiere mondiali che hanno dimostrato come concepiamo l’introduzione della emobility nei settori truck e bus. Dal nostro punto di vista, l’elettrificazione delle rotte a lungo raggio rimane una sfida per il futuro prossimo venturo. Al momento possiamo identificare fattibili modelli di business, in particolare nel segmento della distribuzione
Esibizione di un truck Mercedes-Benz durante il Salone IAA di Hannover del 2016.
che prevede l’utilizzo di truck e bus elettrici sulle strade urbane. Abbiamo il più fornito portfolio prodotti per queste applicazioni: il Fuso eCanter è prodotto in serie dal 2017 e nei prossimi mesi renderemo disponibili l’innovativa flotta Mercedes-Benz eActros in Europa e le altrettanto avanzate proposte Freightliner eM2 e Cascadia negli Stati Uniti. E per quanto riguarda i bus, il prossimo anno entreranno in produzione scuolabus elettrici prodotti da Thomas Built Buses. Presto metteremo su strada il citybus Mercedes-Benz eCitaro e verrà avviata la produzione in serie a Mannheim. Abbiamo già i primi ordini e altri ne seguiranno”. È evidente, quindi, che per Daimler, l’opzione elettrica per truck e bus non è limitata alle parole, ai comunicati stampa e ai prototipi ma si caratterizza dalla proposta concreta ai clienti di specifici prodotti e soluzioni di mobilità. “Nel nuovo EMobility Group - ha spiegato Martin Daum - mettiamo insieme la nostra expertise globale nei truck e bus elettrici. Ciò ci consentirà di agire più velocemente nel futuro e di sfruttare meglio le economie di scala”. La terza sfida è l’automazione. “I truck automatici rendono i trasporti più sicuri e più efficienti - ha commentato Daum - Nel 2014 abbiamo presentato per la prima volta la nostra vision di truck automatico: il Mercedes-Benz Future Truck. Da allora abbiamo continuato a sviluppare il concetto e abbiamo raggiunto importanti risultati: il Freightliner Inspiration Truck e i test di platooning per il settore truck mentre in riferimento ai bus nel 2016 abbiamo presentato il MercedesBenz Future Bus, sul quale abbiamo ulteriormente migliorato la guida autonoma con funzioni addizionali ricavate direttamente dal mondo truck, come ad esempio il controllo degli arresti del bus con l’accuratezza dei centimetri. Siamo consapevoli del fatto che la nostra industria, specialmente Daimler come aziende leader, ha una grande responsabilità nei confronti del tema guida autonoma. Un sistema che muove una macchina da 40 tonnellate deve essere sicuro. Quindi, noi lan-
AL CENTRO DELLA RIFLESSIONE DI
MARTIN DAUM C’È L’INNOVAZIONE CHE GUIDA L’EFFICIENZA, LA SICUREZZA E IL TRASPORTO SOSTENIBILE DEL FUTURO.
PER IL TOP MANAGER DAIMLER, PAROLE COME ELETTRICO, AUTONOMO E CONNESSO DESCRIVONO PROFETICAMENTE IL TREND DI SVILUPPO DEL TRASPORTO; L’IMPORTANTE, SOTTOLINEA DAUM, È PASSARE DALLA VISION ALLA MATURITÀ INDUSTRIALE DEI PROGETTI, QUINDI AL LORO UTILIZZO SU STRADA.
ciamo sul mercato solo dopo che è stata massicciamente testate e provata. Sui cinque livelli di sviluppo della guida autonoma posso dire che lo stage 5, relativo alla guida completamente priva di driver, sarà oggetto delle nostre attenzioni ancora per diverso tempo. Le cose cambiano se parliamo di stage 2, che prevede che ci sia ancora un driver a bordo del mezzo che controlla il sistema: in questo ambito siamo adesso pronti a implementare una fase concreta di business operativo, passando dalla vision alla maturità produttiva di truck automatici. Non passerà dunque molto tempo prima che renderemo disponibile questa tecnologia a livello mondiale, in regioni strategiche come Nord America, Europa e Giappone”. “Il nostro focus sulle nuove tecnologie - ha con cluso Martin Daum - è rendere possibile un reale business. Per i nostri clienti e per noi stessi. La nostra ambizione è essere leader in tutte le nuove tecnologie, applicate sia ai truck che ai bus. Abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci”.
STEFAN BUCHNER, DIRETTORE DI MERCEDES-BENZ TRUCKS
“CONOSCERE OGGI LE ESIGENZE DI DOMANI DEI NOSTRI CLIENTI” “ Se pensiamo al truck del futuro ha dichiarato Stefan Buchner, Direttore di Mercedes-Benz Trucks noi ci basiamo su diverse risorse: il dipartimento che si occupa di ricerca, l’ingegneria avanzata, i nostri clienti, i nostri autisti, il nostro network di vendita e assistenza. Dico questo perché il nostro focus è comprendere nel miglior modo possibile cosa i nostri clienti avranno bisogno nel futuro. È questo un aspetto cruciale che determinerà il modo in cui noi potremo ottenere successo nella prossima decade, sia per i clienti che per il nostro brand. Fare le giuste domande e sviluppare le giuste solu-
zioni, che garantiscano benefici concreti ai nostri clienti”. Per Stefan Buchner al centro di questa strategia ci sono efficienza, sicurezza e uptime: “Quando si parla di efficienza, intendiamo la riduzione di consumi ed emissioni inquinanti. Come possiamo supportare i clienti nel risparmiare e nel rispettare le sempre più stringenti normative antinquinamento? Possiamo aiutarli migliorando non solo la powertrain ma tutto il veicolo, ae rodinamica compresa. Un valido supporto viene dalla tecnologia intelligente: già oggi siamo a fianco delle aziende di trasporto con il Predictive Power-
train Control che consente al truck di gestire in modo proattivo frenate e accelerazioni. Un possibile ulteriore step è consentire al ruck di processare mappe ad alta risoluzione per usare il PPC in ambito urbano o immaginare che il camion riconosca il traffico e gestisca un’opportuna strategia di cambio marce”. “Sulla sicurezza - ha aggiunto Buchner - Mercedes-Benz continuare a innovare come ha sempre fatto. Un dato ci sprona ad andare avanti con sempre maggiore impegno: il numero delle persone uccise in incidenti con truck sono diminuite di oltre il 60 per cento nelle ultime tre
decadi. Infine, la fondamentale questione dell’affidabilità del truck: come possiamo ulteriormente fare per incrementare l’uptime dei nostri truck, sapendo che quando un camion non è su strada il cliente perde denaro? La risposta è: attraverso l’utilizzo intelligente dei dati. Con Mercedes-Benz Uptime i clienti hanno già potuto constatare un incremento significativo dell’affidabilità dei loro truck grazie all’analisi dei dati in tempo reale e alla gestione ottimale dei tempi di assistenza e manutenzione. La connettività gioca un ruolo decisivo per il truck del futuro”.
Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Portiamo il futuro sulla strada, grazie a numerose innovazioni come MirrorCam, Active Drive Assist, Multimedia Cockpit e Predictive Powertrain Control, che stanno rivoluzionando il trasporto a lungo raggio. www.mercedes-benz-trucks.com
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SULL’ONDA DELLA CRESCITA EV INDUSTRIAL RAFFORZA L’OFFERTA PRODOTTI NEL CORSO DI
Una famiglia allargata
I
AUTOTRASPORTATORI IN FESTA, KERMESSE ORGANIZZATA PER LA PRIMA VOLTA NELLA
MATTEO GALIMBERTI
SEDE DELLA
GADESCO PIEVE DELMONA
l piazzale di Gadesco Pieve Delmona, a dieci minuti di strada da Cremona, sembra persino più grande dei suoi 30mila mq. Dà una sensazione di vitalità: parco giochi gonfiabili per bambini, animazione dedicata a loro, dai videogiochi che li fanno impazzire alle più classiche attrazioni creative con gli immancabili pennarelli. Siamo nella sede di EV Industrial, quella storica voluta e tuttora coordinata da un personaggio caratterizzato da straordinarie doti carismatiche: Demes Ziliani. Lo incrociamo poco distante, prim’ancora dei semirimorchi esposti. Dietro di noi la nuovissima scritta “Kögel” testimonia come sia a tutti gli effetti operativa la sede della filiale italiana del produttore di semirimorchi di Burtenbach, che ha voluto essere presente nello stesso edificio della sua Concessionaria. A pochi metri di distanza un esemplare di Autobianchi Scaligero del 1958, davanti al quale scambiamo le prime battute con Ziliani. “Era il 1969 - ricorda Demes - quando ho iniziato con questo mezzo: l’ho acquistato usato per cominciare l’attività di
CONCESSIONARIA KÖGEL A GADESCO PIEVE DELMONA, DEMES ZILIANI ANNUNCIA LA PARTNERSHIP CON
TMT COSTRUZIONI: “SIAMO SEMPRE PIÙ VICINI AL CLIENTE, CHE OGGI IN EV INDUSTRIAL TROVA UN RIFERIMENTO ANCHE PER I PIANI MOBILI”.
UN’OFFENSIVA CONDIVISA DA
ALFREDO SPINOZZI: “CI UNISCE LA VOGLIA D’INVESTIRE PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEI CLIENTI”. sportatori in festa”, kermesse estiva promossa per la prima volta da Ziliani e dalla sua squadra, quel veicolo accoglie i visitatori. Com’è cambiata da quelle origini EV Industrial? “Oggi - risponde l’imprenditore piacentino -
Demes Ziliani, Presidente di EV Industrial.
trasporto farmaci, negli anni arrivando a marchi di prestigio come ‘Carlo Erba’. Ricorda le origini, per questo resta sempre esposto al piano terra”. In occasione di “Autotra-
EV Industrial è Concessionaria Kögel operando in quattro regioni: Lombardia, EmiliaRomagna, Piemonte e Liguria; effettua assistenza Iveco, propone attività di noleggio con EV Rental e quest’anno
amplia la gamma con i piani mobili TMT Costruzioni, azienda che conoscevamo bene e che oggi rappresentiamo nel le regioni in cui operiamo”. Che la clientela sia in aumento lo dimostrano i numeri e non solo: il primo appuntamento estivo, vuoi per il bel tempo, vuoi per buona musica e ottima cucina, ha richiamato clienti persino da Forlì, che si son fatti 500 km tra andata e ritorno pur di esserci da Demes. “Questo - prosegue Ziliani - ci dà molta soddisfazione, qualifica il nostro impegno che da sempre si caratterizza per la partnership con i clienti: essere al loro fianco è l’approccio di tutta la nostra organizzazione”. Evento di festa, di allegria: non si parla di lavoro ma noi la domanda gliela facciamo lo stesso: in un mercato in flessione come quello dei semirimorchi, EV Industrial fa crescere la famiglia di prodotti. Qual è la strategia? “Tranne un lieve rallentamento a giugno - risponde Demes Ziliani - la flessione non l’abbiamo avvertita: siamo in leggera crescita rispetto all’anno scorso in termini di portafoglio ordini e di fatturato. Con i prodotti walking floor di TMT andiamo a completare la famiglia: quello dei piani mobili è un segmento in crescita. In passato ai clienti che ci chiedevano piani mobili proponevamo soluzioni ester-
ne. Avevamo da tempo maturato l’idea di affiancare questi prodotti al marchio Kögel e abbiamo analizzato differenti soluzioni. Per un anno abbiamo chiesto al cliente Fertrans di mettere alla prova il prodotto TMT: valutata la qualità, piuttosto che importare un marchio estero abbiamo preferito operare con un’azienda italiana, che oltretutto crescerà nel futuro, grazie ai cospicui investimenti annunciati sulla capacità produttiva. A settembre la gamma Kögel si arricchirà con il porta container allungabile e a quel punto la proposta EV Industrial potrà soddisfare ogni richiesta professionale”. Il primo piano mobile TMT - produttore con sede a
San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno frutto della collaborazione con EV Industrial è stato subito immatricolato: esposto nel piazzale di Gadesco, fa parte della flotta di EV Rent. “L’obiettivo nell’area di competenza di EV Industrial - afferma determinato Alfredo Spinozzi, Responsabile Tecnico Commerciale TMT Costruzioni - è raggiungere un volume di almeno 60 unità annue a partire dal 2019, anno pieno della collaborazione. Oltre al mandato esclusivo, EV Industrial avrà a disposizione uno stock di veicoli a piazzale, sia per favorire veloci tempistiche nelle consegne sia per consentire ai clienti di prendere visione del
prodotto e constatarne l’alta qualità, visto che è frutto delle nostre linee, quindi un prodotto italiano doc”. Contestualmente, TMT sta rafforzando la capacità produttiva. “Oggi - precisa Spinozzi siamo a 11 unità al mese, ma già a partire da questo mese andremo quasi a raddoppiare raggiungendo le venti unità al mese, esattamente 240 l’anno, quindi circa un semirimorchio al giorno. Abbiamo investito fortemente sulla fabbrica in termini di processi di automazione, tecnologia e risorse umane. Entro fine anno lanceremo novità tecnologiche assolutamente esclusive e subito pronte a soddisfare le richieste dei clienti: siamo ben oltre la fase di prototipo”.
Foto di gruppo per lo staff di EV Industrial che ha allestito l’evento di Gadesco Pieve Delmona “Trasportatori in festa”.
ALESSANDRO MELE, DIRETTORE COMMERCIALE DELL’AZIENDA CREMONESE
“SPIRITO DI SQUADRA E PARTNERSHIP CON I CLIENTI LA RICETTA VINCENTE” L o spirito di squadra è l’aspetto che più colpisce in EV Industrial, ed è forse l’elemento che ha richiamato a Gadesco tanti fornitori e clienti. “Tutti i dipendenti - afferma Alessandro Mele, Direttore Commerciale - hanno condiviso l’idea di Demes di realizzare questa festa in famiglia: il rilancio di EV Industrial parte da questo spirito, dal coraggio e dalla passione che da Demes e dalle sue idee originali ar-
rivano a tutti noi”. Non stupisce vedere impiegati, personale dell’officina, venditori tutti impegnati ciascuno nel suo ruolo, chi a occuparsi dell’animazione per i bambini, chi al gelato, alla griglia o alla pulizia finale. “In questi quattro anni - prosegue Mele - siamo cresciuti nei numeri, nel fatturato ma anche nelle risorse: la squadra di venditori è oggi costituita da sette persone cui entro fine anno si aggiungerà una
nuova risorsa. L’anno scorso abbiamo raggiunto il record di 1.200 veicoli tra nuovi e usati: quest’anno vogliamo almeno raggiungere lo stesso risultato”. Oltre allo spirito di squadra qual è il segreto del successo di EV Industrial? “Capillarità, prodotti e persone. Kögel - risponde il manager dell’azienda cremonese - ha ampliato la famiglia e oggi con TMT possiamo accontentare clienti ac-
quisiti e acquisirne di nuovi. Altro elemento che ci distingue è il focus sulla partnership con i clienti: il rapporto con loro va al di là del fornitore-cliente, è questa la chiave di differenza”. In termini di volumi per il 2019 qual è l’obiettivo relativo ai piani mobili? “Il nostro partner principale - risponde Mele - è Kögel, che sta rinnovando ulteriormente una famiglia già ricca di prodotti, oggi in
grado di soddisfare gran parte delle esigenze professionali. Quella dei walking floor è una nicchia, che però ci viene spesso richiesta dai colleghi: senza alcuna velleità di avviare guerre commerciali, riteniamo che il volume di 800 unità Kögel tra centinati e frigo e 50 piani mobili per il 2019, primo anno di partenza con TMT, sia obiettivo assolutamente raggiungibile. Dopodiché continueremo a crescere”.
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KÖGEL / PREMIATA LA PROFESSIONALITÀ DEI MANAGER JENS SCHROTH E MICHELE MASTAGNI
“Il team è l’arma vincente”
K
MAX CAMPANELLA BURTENBACH
ögel ha concesso la procura al Responsabile vendite Jens Schroth, incaricato dell’assistenza ai clienti dell’area DACH (Germania, Austria, Svizzera tedesca), e a Michele Mastagni, responsabile vendite in Kö gel Italia. I clienti Kögel in Germania e Italia ottengono in questo modo una notevole accelerazione nelle decisioni e nell’esecuzione delle transazioni commerciali quotidiane. “Con il conferimento della procura - afferma Petra Adrianowytsch, Amministratrice delegata Kögel nei settori Sviluppo aziendale, Personale, Marketing-Comunicazione e IT - sottolineiamo la grande competenza professionale e le qualità dirigenziali di entrambi i responsabili vendite in Europa. È oggi fondamentale prendere decisioni rapide direttamente in loco durante i processi di vendita. Conferiamo quindi tali competenze a Schroth nell’area DACH e a Mastagni in Italia in modo ufficiale e siamo lieti che, ora, rappresentino ufficialmente Kögel in qualità di procuratori. E spri miamo così la nostra piena fiducia nei confronti di entrambi”. Con una laurea in Scienze
MAGGIORE EFFICACIA DI VENDITA DEL PRODUTTORE DI SEMIRIMORCHI TEDESCO IN
GERMANIA, AUSTRIA E SVIZZERA, NONCHÉ DELLA FILIALE ITALIANA, CHE HA APERTO LA NUOVA SEDE
GADESCO PIEVE DELMONA. DA DUE ANNI RESPONSABILE VENDITE KÖGEL ITALIA, MASTAGNI A
SOTTOLINEA IL LAVORO DI SQUADRA: “SONO GRATO ALLA CASA
MADRE PER LA FIDUCIA ESPRESSA NEI NOSTRI CONFRONTI: OGGI ABBIAMO MAGGIORE RESPONSABILITÀ DI GESTIONE SUL TERRITORIO”.
Jens Schroth e Michele Mastagni (a destra), procuratori presso Kögel.
dell’Informazione e una formazione informatica, da due anni Responsabile vendite Kögel Italia, Michele Mastagni vanta un’esperienza di vent’anni nel settore dei veicoli industriali. Prima del passaggio in Kögel, è stato Responsabile acquisti in Piacenza Rimorchi e Country Manager Lecitrailer. Ligure di origine, 47 anni, Mastagni possiede una conoscenza com pleta del mercato dei veicoli industriali, a livello di settore e di prodotto, e conosce tutti i più importanti clienti. “Negli ultimi due anni - afferma Massimo Dodoni, Amministratore delegato Kögel per i settori Vendite Europa Orientale e Italia e Post Vendita - ha reso l’Italia uno dei mercati più grandi e importanti per Kögel. Sono veramente lieto che i clienti pos sano ricevere un’assistenza ancora più efficace grazie alla nuova responsabilità di Mastagni”. La procura di fatto migliora l’operatività della filiale italiana, che da quest’anno vanta la nuovissima sede di Gadesco Pieve Del-
mona, in provincia di Cremona, occupando un’ala dell’edificio della sua Concessionaria EV Industrial, con 5mila mq di piazzale e 350 mq di uffici dedicati a Kögel Italia. “Giorno dopo giorno dichiara Ma stagni - Kögel Italia migliora i servizi offerti alla clientela: la procura garantisce la presenza di una persona che si occupa direttamente di questioni importanti, come ad esempio il leasing, e che dispone della firma ufficiale. Sono grato della fiducia che la Casa Madre ripone nella mia persona e nella nostra filiale, che con la procura acquista maggiore responsabilità di gestione sul territorio”. La sede cremonese e la sua prossimità all’officina di EV Industrial rappresenta un ulteriore passo avanti nel consolidamento nel nostro Paese del produttore di Burtenbach. “Nel sito di Gadesco prosegue Mastagni - effettueremo tutte le consegne e avremo la disponibilità del Centro di assistenza ricambi gestito dalla nostra Concessionaria. In un’u nica sede
saranno dunque concentrati i servizi di vendita e post vendita e abbiamo un punto di riferimento per la nostra Rete di venditori diretti: quattro Area Manager che garantiscono la capillarità sul territorio nazionale e un Responsabile post vendita (Mi chele Sartori, ndr). La squadra è la nostra arma vincente, accanto a un prodotto di qualità ad alto contenuto e con ampie possibilità di personalizzazioni”. Jens Schroth copre il ruolo di Direttore vendite nell’area DACH da un anno. Responsabile vendite per Germania, Austria e Svizzera, è passato a Kögel dopo aver lavorato per più di 13 anni in Schmitz Cargobull. In Kögel Schroth si occupa del consolidamento della posizione nel mercato principale DACH, della gestione dei Responsabili vendite regionali e dello sviluppo di clienti chiave strategici. Il 43enne possiede una formazione nel campo dell’economia industriale e una pluriennale esperienza nel settore delle vendite dei semirimorchi e dei veicoli commerciali.
DOPO IL 2017 DA RECORD, KÖGEL ITALIA PUNTA SU CAPACITÀ PRODUTTIVA E NOVITÀ DI PRODOTTO
I
FOCUS SUL POST VENDITA CON NUOVE OFFICINE E PARTNERSHIP PIÙ FORTE CON MAURELLI
l 2017 è stato un anno record per Kögel Italia, che ha raggiunto un portafoglio di 2.500 ordini, 2.200 dei quali centinati, segmento nel quale il produttore di Burtenbach è leader di mercato. Tra le più importanti forniture mille veicoli al Gruppo SMET, 200 al Gruppo Lannutti, 100 alla trentina Fercam, 70 alla campana Abaco, 55 a Mossucca, 30 unità frigo alla calabrese Spezzano Trasporti. L’anno in corso, dopo due anni di crescita, conferma il leggero calo che ci si aspettava, sul quale pesa inoltre la lunga incertezza politica.
“Contiamo - afferma Michele Mastagni - in una ripartenza, che renda un po’ più dinamico un mercato che si è effettivamente raffreddato. Ciò malgrado, Kögel mantiene le sue posizioni e ha l’obiettivo di migliorare, incrementando soprattutto la presenza nel segmento frigo”. A livello centrale, l’offensiva lanciata dal Presidente Ulrich Humbaur passa dall’aumento della capacità produttiva. “Puntando sui mercati in forte espansione - precisa Mastagni - Kögel sta investendo fortemente sulle fabbriche, soprattutto sulle linee di produzione dei frigo, che
rappresenta un segmento in costante crescita, ma anche sui centinati: la gamma Novum è stata totalmente rinnovata. A breve arriveranno il porta container allungabile centrale, il telaio cisterna e ancora qualche novità nella gamma frigo”. Qual è invece la strategia che accompagna la crescita sul mercato italiano? “Nel biennio 20172018 - risponde il Responsabile vendite di Kögel Italia - il focus è stato sul post vendita, da sempre nostro punto di forza: abbiamo inserito nell’organizzazione nuove officine e una nuova distribuzione ricambi. Abbiamo rafforzato la
partnership con il Gruppo Maurelli, che consente di disporre di ricambi pronti, pagamenti dilazionati e scontistica; abbiamo inoltre aggiunto un portale dedicato, dov’è possibile per i clienti registrarsi ed effettuare l’ordine in completa autonomia. L’obiettivo è dare risposte pronte al cliente in base a quelle che sono le sue necessità e aspettative e le sue preferenze. I prossimi passi saranno l’avvio di pacchetti full service di manutenzione programmata e l’introduzione della nostra telematica sulla gamma di centinati Novum”.
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L’AZIENDA GUIDATA DA MARIO MADONIA ENTRA NELL’ORBITA DEL GRUPPO FRANCESE
MAVI NUOVO FRAIKIN POINT NUOVA, AVVINCENTE OFFENSIVA DELL’AMMINISTRATORE UNICO E DEL SUO STAFF DI VENDITORI:
“D’ORA IN AVANTI PROPONIAMO IL NOLEGGIO NON PIÙ COME ATTIVITÀ COMPLEMENTARE ALLA VENDITA: GRAZIE A UN PARTNER DI ECCELLENZA COME
FRAIKIN ANDIAMO A SODDISFARE LE SEMPRE PIÙ CRESCENTI ESIGENZE DELLE AZIENDE DI TRASPORTO CHE NEL NOLEGGIO TROVANO LA GARANZIA DEL COSTO CERTO”.
È
MAX CAMPANELLA CATANIA
presso la sede di Catania, in piena zona industriale, che avviene la pri ma fornitura. Siamo alla MAVI, Concessionaria Renault Trucks, Kögel e Lamberet: schierate, cinque unità di veicoli della Losanga ci attendono per la consegna ufficiale. Ma non si tratta di vendita, come ci si aspetterebbe: i cinque Renault Trucks 480 a DM Trasporti vengono noleggiati da Fraikin, leader nel no leggio di veicoli industriali, che in Sicilia ha scelto come part ner per la distribuzione l’a zienda guidata da Mario Madonia. Azienda storica, fondata nel 1974 da Diego Madonia come dealer Saviem, negli anni MAVI è cresciuta in maniera costante e ininterrotta, fino a divenire autentico riferimento nel settore del trasporto su gomma. Nel 1991, anno dell’arrivo al timone di Mario, che dopo la laurea in Ingegneria gestionale si dedica subito all’azienda di famiglia, MAVI pone la pietra miliare di uno sviluppo graduale ma sempre maggiore: da dealer per le province di Palermo e Trapani assume la Concessione Renault Trucks per l’intera Sicilia. Oggi è sinonimo di vendita e post vendita (riparazione e ricambi) per flotte di ogni angolo della regione. Al marchio della Losanga per i trattori affianca quello di Burtenbach per i semirimorchi e Lamberet per casse e allestimenti frigoriferi. Sulla base di queste premesse e sulla competenza nell’assistenza maturata in oltre quarant’anni di storia, Fraikin ha scelto MAVI come presidio per la Sicilia, nella sua strategia di crescita di una struttura di Fraikin Point che propongono il noleggio come soluzione alternativa all’ac-
quisto di veicoli industriali (camion e rimorchi, anche allestiti) e commerciali. Fraikin Point che, unitamente alla geografia costituita dalle Reti delle Concessionarie delle Ca se Madri, rappresentano inoltre preziosi punti di riferimento per gli autotrasportatori che necessitano di assistenza. “Da diversi anni - spiega Mario Madonia - ai clienti proponiamo il noleggio come attività complementare alla vendita del nuovo. Oggi le aziende di trasporto si aspettano un noleggio che rappresenti un servizio soddisfacente sull’intero territorio nazionale: MAVI serve clienti che operano in tutta Italia e all’estero ma è un’azienda regionale. Con un partner eccellente come Fraikin andiamo a estendere la copertura del servizio a tutta l’Europa”. Altro aspetto non meno importante il ventaglio di proposte per le aziende di trasporto. “L’accordo con Fraikin - precisa Madonia - ci dà la possibilità di espandere la proposta di noleggio a tutte le aziende che richiedono veicoli specifici, ad esempio con alimentazione a LNG, sempre più richiesti da aziende che trasportano acque minerali. Si apre un nuovo mercato: credo molto nell’evoluzione della domanda di noleggio non qua le strada alternativa all’accesso al credito, ma quale soluzione soddisfacente per l’azienda di trasporto che vuole avere certezza sui costi di gestione”. Tra i settori individuati per la nuova offensiva nel noleggio sicuramente quello dell’ecologia riveste un ruolo decisivo. “La raccolta rifiuti afferma l’ingegner Madonia sarà un settore trainante, che rappresenta una grande opportunità di sviluppo: soprattutto nel Sud Italia stiamo vivendo una fase storica che ri-
chiede la riorganizzazione dei servizi ecologici con società capaci di garantire la continuità del servizio, risultato che si raggiunge solo con mezzi efficienti e sempre operativi. Questo richiede un impegno finanziario che spesso le aziende non riescono a soddisfare con i loro canali bancari: a supporto interviene Fraikin, che consente loro di avere veicoli nuovi, in grado di garantire questa continuità di servizio”. A disposizione del noleggiatore francese MAVI in Sicilia mette la sua esperienza, la forza vendita - una squadra coesa di manager suddivisi per aree geografiche e tipologia di business del cliente - e le due sedi: quella storica di Palermo si sviluppa su 40mila mq di cui 7mila coperti; quella di Catania, moderna e con magnifica vista sull’Etna, su 25mila mq di cui 5mila coperti. “La sede di Catania precisa Madonia - è stata costruita ex novo sulla scorta dell’esperienza maturata, sulla base di un progetto funzionale, per assicurare ai clienti un servizio post vendita con struttura e personale tecnico moderni, formati e in grado di effettuare la manutenzione dei veicoli di nuova generazione, nei quali la componente elettronica necessita di gran de capacità diagnostica delle officine riparatrici”. MAVI con la forte competenza nell’assistenza rappresenta in tutto e per tutto il partner che cerca Fraikin per la copertura capillare del territorio. “Per noi - spiega Diego Pellicioli, Direttore Commerciale Fraikin Italia MAVI è un punto di riferimento con cui vogliamo seguire il business a tutto tondo. L’inizio della partnership, con la fornitura a un’azienda catanese storica e d’impatto come DM Trasporti, è davvero un
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Da sinistra: Gianni Giarratano, Nello e Gianbattista Di Martino, rispettivamente Responsabile Amministrativo, Amministratore Unico e Presidente DM Trasporti; Mario Madonia, Amministratore Unico MAVI; Diego Pellicioli e Mauro Marcheggiani, rispettivamente Direttore Commerciale e Area Manager Fraikin Italia; Fabio Nolfo, Funzionario Commerciale MAVI.
inizio incoraggiante: vorremmo onorare quest’accordo apportando in MAVI il nostro know-how, mettendo a disposizione dei clienti la nostra esperienza. Le richieste continuano a crescere e per soddisfarle Fraikin mette a disposizione 180 filiali in Europa, 14 Fraikin Point in Italia affiancati da cinque Area Manager e da una risorsa specializzata nel settore dell’ecologia (Domenico Pontonio,
ndr), che sarà uno dei nostri asset per il 2019”. Con l’ingegner Madonia si è subito instaurato un rapporto di collaborazione teso a individuare le migliori risposte per il cliente finale. “Madonia - afferma Pellicioli - è persona dalle straordinarie capacità di analisi del settore: con lui l’approccio è affiancare alla vendita del nuovo, nel caso delle motrici a marchio Renault Trucks, il noleggio di
veicoli industriali di tutti i brand, dal camion al semirimorchio. L’obiettivo è proporsi come partner per il cliente, al quale intendiamo semplificare la gestione della flotta. Il cliente deve occuparsi del suo business, al veicolo pensa Fraikin: manutenzione ordinaria e straordinaria, tassa di possesso, controlli tecnici obbligatori con taratura del tachigrafo, assicurazione casko e furto-incendio, rinnovo
dell’immatricolazione e su richiesta anche servizio pneumatici. La logica è quella del tutto incluso, compresa assistenza h 24 e coperture per batterie e lampadine”. Ulteriore aspetto decisivo emerso nel primo incontro di formazione tenuto da Pellicioli e Pontonio - con il supporto di Mauro Marcheggiani, Area Manager Fraikin per la Sicilia - è quello riguardante la tempistica della messa in
servizio del nuovo veicolo. “Da sempre - precisa Mario Madonia - MAVI consegna al cliente un veicolo subito pronto per il suo lavoro, superando i tempi di allestimento: in attesa che arrivi il veicolo richiesto su misura, in pre consegna MAVI ne fornisce uno subito operativo, grazie a una flotta di veicoli pronti, che accompagnano l’acquisto del cliente. Con Fraikin è una possibilità che si rinnova e si
rafforza col noleggio: in attesa che arrivi il veicolo richiesto, il cliente può cominciare da subito a rendere operativo un nuovo veicolo”. Non da ultimo, l’elemento dell’assistenza. Se si ferma un veicolo noleggiato il cliente che fa? “A sua disposizione - spiega Pellicioli - ha un numero di cellulare dedicato al quale risponde il nostro Service che si occupa di tutto: sulla base delle indicazioni ricevute decide qual è l’officina da contattare, per vicinanza territoriale, competenze, età del veicolo e sue specificità, pur avendo il Fraikin Point più vicino come riferimento prioritario. Il cliente ha il servizio di manutenzione full e viene garantito lo stesso livello di servizio sull’intero territorio europeo: gli basta con tattare quel cellulare, a tutto pensa il nostro Service”. E sull’aspetto della convenienza economica? Il noleggio è davvero competitivo rispetto all’acquisto? “L’offerta di noleggio - afferma Pellicioli - diventa immediatamente competitiva quando l’azienda di trasporti effettua elevato chilometraggio. Inoltre, l’immediata operatività del veicolo rappresenta sempre un valore aggiunto per il cliente. Terzo e non ultimo aspetto, occorre andare oltre il mero conto economico della rata del veicolo, considerando tutto il resto, ovvero le spese di assistenza e mantenimento, oltre ai rapporti con officine e allestitori dei quali si occupa Fraikin”. Nel caso di MAVI, la rappresentanza Renault Trucks continuerà a rappresentare un valore anche nel noleggio? “Al di là della scontata convenienza di proporre Renault Trucks per il ritorno in termini di servizio post vendita - conclude Madonia - da questo mese abbiamo la disponibilità del Master Z.E. totalmente elettrico, in vendita e noleggio. Nel 2019 avremo anche veicoli da 16 e 26 t totalmente elettrici, chiave di volta per tutti i clienti che hanno l’esigenza di veicoli ecologici richiesti dai grandi operatori logistici”.
I SEMIRIMORCHI DI DM TRASPORTI VIAGGIANO IN TUTTA ITALIA SULLE NAVI GRIMALDI
A
STORICA AZIENDA DEL TERRITORIO CON PARTNER D’ECCELLENZA
lla ventina di trattori della loro flotta (quasi interamente a marchio DAF), DM Trasporti ha inserito cinque unità di Renault Trucks T da 480 cv forniti da MAVI a noleggio nella sua nuova veste di Fraikin Point, sen za escludere nuove acquisizioni e con l’obiettivo di passare da una flotta in gran parte di proprietà a un parco di veicoli tutti noleggiati. Fondata da Vito Di Martino, che iniziò con il singolo viaggio dalla Sicilia al Nord Italia, DM Trasporti conosce l’inizio di una crescita straordinaria con l’arrivo al timone dell’azienda del figlio Gianbattista che, oggi, a 82 anni, possiede e rinnova costantemente la patente per il camion. E guai a impedirgli di mettersi al volante di una delle motrici appena acquistate! “La sua passione - afferma Nello Di Martino, 44 anni, con il fratello Vito, 46 anni, terza generazione della famiglia - ha dell’incredibile: guida il camion e segue l’officina, controlla le revisioni e la manutenzione dei mezzi, facendo un lavoro assolutamente prezioso”. Sede nella zona industriale di Catania, a 50 metri dall’Ikea, DM Trasporti ha inoltre una sede operativa a Milano-Lacchiarella, dotata di magazzino-deposito per il servizio di logistica. “L’azienda - spiega Nello Di Martino - nasce per i trasporti siderurgici, che rappresentano tuttora uno dei business principali, per quanto la crisi abbia decisamente abbattuto il settore. La nostra fortuna è aver differenziato l’attività: negli anni abbiamo aggiunto il servizio portuale con i semirimorchi e oggi operiamo a Ravenna e Genova; il servizio ferroviario e il trasporto centinato del secco-alimentare; la raccolta dei rifiuti, pericolosi e non, soprattutto rottame. Disponiamo di tutte le autorizzazioni necessarie e oggi quello dell’ecologia è
diventato il nostro core business”. Il parco è costituito da circa 200 semirimorchi multi brand. “L’80 per cento dei semirimorchi precisa l’Amministratore Unico - viaggia sulle navi Grimaldi per il servizio container, lungo rotte che coprono l’intero territorio nazionale; il restante 20 per cento su ferrovia”. Operazioni che richiedono partner d’eccellenza: gli pneumatici dei veicoli sono Hankook, sulla base di un rapporto di collaborazione con il produttore premium; le vasche che, al traino delle nuove motrici della Losanga, operano nella raccolta dei rifiuti sono sviluppate da Piacenza Rimorchi. In questa strategia di accordi con aziende eccellenti avviene l’incontro con MAVI, iniziato con l’acquisto di dieci semirimorchi Kögel, marchio di cui l’azienda di Mario Madonia è Concessionaria per la Sicilia. “Da MAVI - specifica Di Martino - abbiamo acquistato anche due veicoli usati e si è sviluppata una fiducia che ci ha convinti nel tentare la strada del noleggio. Nel passato abbiamo fatto qualche timido tentativo, ma oggi vogliamo utilizzare questa nuova soluzione con Fraikin puntando a una flotta totalmente noleggiata, almeno per quel che riguarda i trattori, in modo da abbattere i costi fissi. Se questa prima fornitura ci conferma che siamo sulla strada giusta proseguiremo”. Le cinque unità Renault Trucks sono subito entrate in servizio. La voglia di crescere della famiglia Di Martino e dei loro 36 dipendenti ha portato DM Trasporti a numeri di tutto rispetto: tra il 2015 e il 2016 il fatturato è cresciuto arrivando a quota sei milioni di euro. Ed è solo l’inizio per l’azienda catanese: “Per il 2018 io, mio fratello e soprattutto mio padre vogliamo fare di più”, assicura Nello Di Martino.
Gianbattista Di Martino e Mario Madonia alla prima consegna di MAVI come Fraikin Point.
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PREMIO INTERNAZIONALE PER LA CALABRESE MANTELLA TRAILERS
Riconoscimento mondiale
L’AZIENDA CON SEDE A LAMEZIA TERME, PRIMEGGIANDO TRA OTTOCENTO PROGETTI PRESENTATI DA CONCORRENTI DI TUTTO IL MONDO, SI È AGGIUDICATA L’IMPORTANTE RICONOSCIMENTO SWEDISH STEEL PRIZE PER L’EDIZIONE 2018. LA GIURIA HA APPREZZATO L’INNOVATIVO SEMIRIMORCHIO RIBALTABILE STRATOSPHERE 3.0, CHE OFFRE PRESTAZIONI DAVVERO ECCEZIONALI.
O
MAX CAMPANELLA LAMEZIA TERME
rgoglio italiano allo Swedish Steel Prize 2018, unico premio internazionale per idee e prodotti che hanno impatto sulle future soluzioni nell’utilizzo dell’acciaio. Mantella Trailers, azienda italiana doc, con sede a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, si è aggiudicata l’award primeggiando tra ottocento progetti presentati da concorrenti di tutto il mondo. Il premio, il più importante riconoscimento internazionale nel settore dell’acciaio, è stato assegnato
all’azienda calabrese per l’innovativo semirimorchio ribaltabile Stratosphere 3.0, che offre prestazioni eccezionali che vanno ben oltre la media del mercato. Non solo. “Mantella Srl - afferma Eva Petursson, presidente della giuria del premio e responsabile Ricerca & Sviluppo di SSAB, acciaieria con sede nei Paesi nordici e negli Stati Uniti - ha sviluppato un design unico che rappresenta una generazione completamente nuova di soluzioni per cassoni ribaltabili e per telai utilizzati in applicazioni differenti. Risultato reso possibile dal lavoro di progettazione
specializzato, dai metodi di produzione intelligenti e dall’utilizzo completo dei vantaggi dell’acciaio ad alta resistenza e resistente all’usura”. Punta di diamante della famiglia di prodotti Mantella, Stratosphere 3.0 offre un telaio realizzato in acciaio alto resistenziale Strenx 960 Plus. “Le proprietà meccaniche afferma Andrea Mantella, Responsabile commerciale e marketing dell’azienda calabrese - sono nettamente superiori rispetto ai principali competitor. Questo nuovo telaio ha un’eccellente resistenza all’usura, una maggiore
durata e una riduzione del peso di circa il 30 per cento rispetto alla versione precedente dello Stratosphere”. Il telaio è realizzato interamente in acciaio ad alta resistenza con longheroni a forma di Z al posto del classico profilo a T saldato. L’eliminazione dei longheroni saldati offre importanti miglioramenti in termini di resistenza, capacità di carico ed efficienza produttiva. “Gli utenti finali del nuovo Stratosphere 3.0 prosegue Mantella - sottolineano che con lo stesso carico di lavoro dei modelli precedenti possono ottenere maggiore carico utile, maggiore stabilità su strada a pieno carico e una significativa riduzione del consumo di carburante e pneumatici. I clienti che scelgono i nostri prodotti hanno la garanzia di acquistare un veicolo unico, realizzato con i migliori acciai presenti sul mercato”. Mantella Srl è l’unica azienda in Italia a detenere entrambe le certificazioni di SSAB: “Hardox In My Body”, che certifica l’utilizzo dell’acciaio antiusura Hardox nelle vasche, e “My Inner Strenx”, che certifica l’utilizzo dell’acciaio alto resistenziale Strenx nei telai. Mantella Trailers produce semirimorchi ribaltabili posteriori, semirimorchi frigoriferi, allestimenti di cassoni ribaltabili su motrici e altri allestimenti e semirimorchi costruiti su specifiche richieste dei clienti. “La nostra sfida afferma il manager calabrese - è fabbricare veicoli più leggeri, più durevoli e innovare continuamente sistemi e metodi di produzione. La nostra produzione per distinguersi dalla concorrenza e fornire un prodotto qualitativamente superiore e dal design unico utilizza acciai speciali quali Hardox e Strenx, prodotti esclusivamente dall’acciaieria svedese SSAB. Una garanzia assoluta”. Il premio svedese per l’acciaio è stato assegnato per la diciannovesima volta e il vincitore ha ricevuto una statuetta dallo scultore Jörg Jeschke e un premio in denaro di 100mila corone svedesi (poco meno di 10mila euro) da devolvere a un’organizzazione benefica scelta dal vincitore. Mantella Trailers devolverà la vincita al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Catanzaro.
ASSISTENZA SU SEMIRIMORCHI, ALLESTIMENTI E DA DUE ANNI CONCESSIONARIA SCANIA
MANTELLA: “IL FOCUS È PORRE IL CLIENTE AL CENTRO DEL NOSTRO LAVORO” I prodotti Mantella Srl giungono in tutta Italia (per l’80 per cento al centro-nord) nonostante la sede di Lamezia Terme sia ubicata in una posizione geografica non favorevole. Per quanto riguarda l’export, che per il momento è una piccola parte del fatturato, i prodotti sono attualmente presenti in Marocco e Tunisia. Da maggio 2016 Mantella è Concessionaria Scania per la Calabria. “Siamo orgogliosi - afferma Andrea Mantella - di collaborare con una Casa costruttrice quale Scania, tutta la nostra organizzazione ha sposato in pieno l’approccio Scania che pone il cliente al centro del nostro lavoro. Ci poniamo come consulenti per i clienti in modo da offrire le soluzioni migliori e complete per il loro business: in questo modo riusciamo a esprimere in pieno la nostra professionalità. Presso la nostra struttura vogliamo offrire i più importanti servizi legati al mondo dei trasporti. Il cliente che entra nella nostra azienda deve essere servito a 360 gradi”. Oltre a vendita, assistenza e ricambi, Mantella Srl offre servizi di assistenza su rimorchi, semirimorchi e allestimenti, servizi di gestione tachigrafi digitali, servizi di assistenza su gruppi frigo, servizi di assistenza su gru, servizio di vendita e assistenza su pneumatici,
allineamento assali, servizi di carrozzeria vari e verniciatura. La sede si estende su una superficie totale di 35mila mq di cui 11mila coperti e diversi impianti automatizzati, tra cui due isole di saldatura, una cabina di verniciatura e una di sabbiatura. La struttura è divisa in quattro poli produttivi: uffici commerciali e amministrativi, allestimento, officina meccanica, magazzino ricambi. Gli uffici ricoprono una superficie di circa mille mq disposti in due livelli. La famiglia Mantella è sinonimo di operatività nel settore dei veicoli industriali dal 1970. Oggi l’azienda è gestita della seconda generazione: sotto la guida e i preziosi consigli del padre Salvatore, classe 1954, che iniziò da una semplice officina di riparazione fino a diventare Concessionaria Iveco per oltre 35 anni in Calabria e produttore di allestimenti per veicoli industriali, al timone dell’azienda troviamo Federica Mantella, classe 1985, Amministratore Unico e controller di gestione, affiancata da Andrea Mantella, classe 1992, è Responsabile commerciale e marketing, Gregorio Mantella, classe 1982, Responsabile service e produzione, e Giovanni Mantella, classe 1983, Responsabile amministrativo.
L’elegante e funzionale sede della Mantella Srl produttrice di trailer e concessionaria Scania.
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Il Grifone guida il cambiamento
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VEICOLI SCANIA PER LE NUOVE AUTOSTRADE ELETTRICHE TEDESCHE
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L'inizio della NOVUMNEW prossima generazione ... OF TRAILERS
Il vostro vantaggio – La semplicità d'uso 9 IL GOVERNO DI BERLINO HA DECISO DI CO-FINANZIARE IL PROGETTO DI RICERCA “TRUCKS FOR GERMAN EHIGHWAYS” PER TESTARE E SVILUPPARE LA TECNOLOGIA DELLE AUTOSTRADE ELETTRIFICATE. VOLKSWAGEN GROUP RESEARCH INSIEME A SIEMENS SVILUPPERÀ LA TECNOLOGIA E I VEICOLI IBRIDI ELETTRICI PER IL TRASPORTO A LUNGO RAGGIO FORNITI DA SCANIA. QUESTA RICERCA È UNA FASE PRELIMINARE PRIMA DELL’AVVIO DI TRE DIVERSE AREE DI TEST SU STRADE PUBBLICHE TEDESCHE, CON L’ELETTRICITÀ DELLE LINEE AEREE.
L
FABIO BASILICO SÖDERTÄLJE
a Germania dà il via al conto alla rovescia per le nuove autostrade elettriche. Il Governo tedesco ha deciso di co-finanziare un progetto di ricerca per testare e sviluppare la tecnologia delle autostrade elettrificate. Volkswagen Group Research insieme a Siemens svilupperà la tecnologia e i veicoli ibridi elettrici per il trasporto a lungo raggio forniti da Scania. Questa ricerca è una fase preliminare prima dell’avvio di tre diverse aree di test su strade pubbliche tedesche, con l’energia elettrica fornita delle linee aeree. Il progetto, denominato “Trucks for German eHighways”, ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio nel trasporto pesante a lungo raggio. Nel corso del 2019 e 2020 i veicoli ad alimentazione elettrica verranno testati su tre nuove autostrade elettriche in Germania. Una stradatest verrà costruita in Schleswig-Holstein, sull’autostrada A1 nei pressi di Lubecca, una in Hessen sull’autostrada A5 a Sud di Francoforte e la terza in Baden-Württemberg sull’autostrada federale B462. “Per il trasporto a lungo raggio, Scania considera le strade elettrificate come
una tecnologia promettente per dare vita a un sistema di trasporto sostenibile - ha evidenziato Claes Erixon, Executive Vice President Ricerca e Sviluppo di Scania - L’elettrificazione dei veicoli sta crescendo rapidamente e con i suoi benefici ambientali, sociali e a livello di costi svolgerà un ruolo di primaria importanza nella transizione verso un sistema di trasporto indipendente dai combustibili fossili”. Il progetto di ricerca è gestito da Volkswagen Group Research, che contribuirà con importanti risorse e conoscenze acquisite sull’elettrificazione delle vetture e analizzando sinergie di ricerca per l’elettrificazione dei veicoli pesanti. Nella prima fase del progetto, Scania metterà a disposizione due prototipi di veicoli ibridi elettrici pensati per il trasporto a lungo raggio con due differenti sistemi di propulsione: uno avrà una sin gola batteria con una capacità di 15 kWh, l’altro avrà diverse batterie per una maggiore capacità. Così come avviene per i veicoli utilizzati in Svezia nel primo tratto di autostrada elettrificata al mondo, anche i mezzi impiegati nei test in Germania saranno dotati di un collettore di potenza a pantografo di Siemens montato sul telaio dietro la cabina.
“Scania entrerà a far parte di questo progetto con tutta l’esperienza sviluppata in Svezia - ha dichiarato Christer Thorén, Project Manager per la tecnologia delle strade elettrificate di Scania - Nel progetto tedesco, le più importanti aree di ricerca saranno analizzare per ottimizzare il sistema di propulsione, la gestione dell’energia, la trasmissione ibrida, l’invecchiamento delle batterie e il sistema di raffreddamento di nuo va generazione”. Nel guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile, il Grifone sta lavorando a diversi progetti con l’obiettivo di accelerare il processo di elettrificazione sia per il trasporto in ambito urbano che nel lungo raggio. Scania sta partecipando inoltre a un’iniziativa sull’innovazione nata dalla collaborazione tra il governo svedese e quello tedesco, in ambito mobilità e strade elettrificate. Progetti di partnership concreti come “Trucks for German eHighways” sono ulteriore testimonianza dell’approccio di Scania improntato all’innovazione continua. Collaborando con partner del settore pubblico e privato, Scania ritiene di poter accelerare il processo di cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile.
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LAMBERET APRE A SAINT-CYR SUR MENTHON IL NUOVO SITO PRODUTTIVO
Investimento per la crescita
LO CHEF GEORGES BLANC E LA SUA BRIGATA HANNO PREPARATO E SERVITO IL MENÙ NELLA NUOVISSIMA MENSA DELLA SEDE FRANCESE, RISERVATA AGLI 850 DIPENDENTI. “GLI INVESTIMENTI ASSICURANO COMPETITIVITÀ A LUNGO TERMINE E SOSTENGONO LA CRESCITA DEL FATTURATO”, AFFERMA
ERICK MÉJEAN. LA PRODUZIONE GIORNALIERA È PASSATA DAI 14 VEICOLI DI FINE
2014 AI 21 DI CON 4.400 CAMION E
QUEST’ANNO.
SEMIRIMORCHI PRODOTTI NEL
2017,
L’IMPIANTO SI CONFERMA PRIMO SITO PRODUTTIVO FRANCESE
R
MICHELE S. ALTIERI
SAINT-CYR SUR MENTHON
innovata e ampliata gra zie a investimenti che hanno assicurato in tre anni una forte crescita della produzione di veicoli industriali frigoriferi, la fabbrica nonché headquarter Lamberet di Saint-Cyr sur Menthon è stata inaugurata con un maxi evento, che ha visto trasformare la mensa aziendale, riservata agli 850 dipendenti, in un ristorante a tre stelle gui dato dallo chef Georges Blanc. Il piano di sviluppo da 10 milioni di euro realizzato nello stabilimento di SaintCyr sur Menthon si distingue per la forte valenza sociale e per le radici profondamente legate al territorio, valori che caratterizzano il marchio da sempre: lo testimonia la mensa aziendale, per l’occasione diventata un ristorante stellato con menù preparato e servito dalla brigata di Blanc. Sede storica del gruppo, Saint-Cyr sur Menthon è il primo impianto in Francia per la produzione di veicoli frigoriferi. Situato nella regione Auvergne-Rhône-Alpes, ospita anche quartier generale, Centro di Ricerca e Sviluppo e fabbrica storica del Gruppo Lamberet. L’ambizioso piano d’investimenti, condotto negli ultimi tre anni, mira a specializzare lo stabilimento nella produzione di veicoli industriali frigoriferi con un forte
DI VEICOLI FRIGORIFERI. valore aggiunto (multi temperatura, “pharma”, zero emissioni, ecc.) e a incrementare la capacità produttiva del 50 per cento. Questi investimenti sono già operativi tanto che la produzione giornaliera è passata dai 14 veicoli di fine 2014 ai 21 veicoli nel 2018. Con 4.400 camion e semirimorchi prodotti nel 2017, l’impianto si conferma come il primo sito produttivo francese di fabbricazione di veicoli frigoriferi dal 2016. La trasformazione del sito
ha richiesto un programma completo d’investimenti del valore di 10 milioni di euro tra il 2015 e il 2017. Un piano attuato parallelamente con la realizzazione e l’implementazione di uno stabilimento all’avanguardia dedicato ai mezzi refrigerati, su un’area di 100mila mq acquisita nel 2015 a Saint-Eusèbe. “Gli investimenti industriali e in ricerca e sviluppo di Lamberet - sottolinea Erick Méjean, Direttore generale di Lamberet ammontano a 30 milioni di
euro negli ultimi tre anni, e assicurano una competitività a lungo termine per l’azienda. Il fatturato è aumentato di circa il 50 per cento sull’intero periodo, passando da 140 milioni di euro nel 2014 a 205 milioni di euro nel 2017”. “Gli investimenti - precisa Damien Vuillod, Direttore industriale del gruppo - hanno riguardato tutti i settori. L’incremento della capacità produttiva dell’impianto di Saint-Cyr sur Menthon è stato reso possibile grazie a uno
svi luppo omogeneo di ogni fase del ciclo produttivo, che comprende anche l’ideazione e lo studio fino alla consegna del mezzo”. In dettaglio, il piano di sviluppo ha coinvolto la costruzione di un nuovo centro di ricerca e sviluppo di 800 mq, dotato delle ultime tecnologie di CAD e CAM per assicurare lo sviluppo della gamma di carrozzerie, la digitalizzazione di tutti i processi di studio, progettazione, produzione e servizi di supporto, la moder-
Modello di punta di Lamberet prodotto a Saint-Cyr sur Menthon, AeroSR2, nella foto in alto, è il semifrigo della serie più virtuosa in termini di massa e aerodinamica. Qui sopra, la sede storica di Lamberet, primo impianto in Francia per la produzione di veicoli frigo.
nizzazione della catena di produzione del telaio tramite verniciatura a polvere, l’acquisizione di macchine per il taglio e la lavorazione di poliuretani espansi associati a sistemi di aspirazione ad alta prestazione. Presso i laboratori di lamiera, taglio laser e stampe ad alto tonnellaggio, sono stati installati controlli digitali per assicurare totale autonomia nella produzione di pannelli, porte e serramenti. La riqualificazione delle officine di preparazione pannelli e cassoni ha raddoppiato il numero delle postazioni di lavoro (equivalenti in superficie alla creazione di 2mila mq supplementari). Un nuovo edificio di mille mq è stato costruito per la finitura dei veicoli ad alto valore aggiunto, mentre la superficie di parcheggio è stata estesa di 10mi la mq per accogliere l’incremento dei veicoli messi a disposizione. Infine, sono stati realizzati cinque nuovi siti dedicati ai tecnici della refrigerazione, in particolare per i sistemi di tecnologia multi-temperatura e zero emissioni (gas, criogenia), uno spazio di stoccaggio chiuso dei sistemi di refrigerazione e un nuovo centro di consegna, con tutti i comfort necessari per i conducenti che arrivano a Saint-Cyr sur Menthon per il ritiro dei mezzi (bagno, Wi-Fi, stazioni di ricarica, aree di ristorazione ecc.).
ACCESSO PRIVILEGIATO E FORMAZIONE QUALIFICANTE PER I GIOVANI DEL TERRITORIO
SI CRESCE E SI ASSUME: LA DIMENSIONE SOCIALE E UMANA SECONDO LAMBERET C on 350 assunzioni nel periodo, Lamberet mette la dimensione sociale e umana al centro del suo piano di sviluppo. Il sito di Saint-Cyr su Menthon conta oggi 850 dipendenti, 350 in più rispetto al 2014. Lamberet punta sul capitale umano per acquisire competenze, sviluppare il know-how e fidelizzare la sua équipe. Tutto questo attraverso un accesso privilegiato, che prevede formazione
qualificante (è stato previsto un centro interno di formazione) e assunzioni di giovani, con figure come il carrozziere-verniciatore o il frigorista. Il sito produttivo incarna in modo concreto quei valori sociali che caratterizzano il codice genetico del marchio. In questo quadro è stata decisa e costruita la nuova mensa aziendale del sito: un investimento concepito per conti-
nuare una tradizione culinaria regionale a base di piatti freschi e “fatti in casa”. A dimostrazione della sua importanza, l’inaugurazione di Saint-Cyr sur Menthon si è tenuta attorno a questo luogo trasformato per l’occasione in un ristorante “3 stelle” sotto la direzione del famoso Chef Georges Blanc, con menu offerto ai dipendenti, preparato e servito dalla brigata dello chef.
“Le stelle che Georges Blanc ha ottenuto per il suo ristorante stellato, noi le abbiamo negli occhi per i nostri veicoli”, sottolinea Erick Méjean, evidenziando il parallelismo tra le competenze richieste in una cucina e il lavoro di chi opera nel settore del trasporto refrigerato, uniti dall’esigenza di trasformare materie prime nobili e di qualità per garantire il successo.
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI
VEICOLI COMMERCIALI
HIDROSYSTEM E ONNICAR: PARTNERSHIP PER L’ASSISTENZA A NOLEGGIATORI E GRANDI FLOTTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
Il patto della leggerezza
V
MAX CAMPANELLA CORNELIANO D’ALBA
eicoli pronti a listino, con allestimento studiato ad hoc per le loro esigenze professionali. Assistenza porta-a-porta: manutenzione ordinaria direttamente presso la sede dell’azienda e intervento in loco in caso di necessità. Garanzia di un allestimento più leggero, con maggiore carico utile e più sicurezza, derivante dall’utilizzo dell’alluminio al posto dell’acciaio. Sono tutti elementi che fanno parte di una vera e propria “alleanza triangolare” che, partendo dall’allestitore Onnicar (Grup po Gruau) e dal suo partner per l’assistenza Hidrosystem con la sua Rete di 80 officine, coinvolge le seguenti Case costruttrici: Citroën, Peugeot, Opel, Volkswagen e Hyundai. “Assicurarsi che il mezzo adibito al trasporto merci sia nella giusta condizione - spiega Laura Francone, Direttore Generale Onnicar garantisce standard di qualità ed efficienza più alti, allunga la vita del mezzo e soprattutto aumenta il livello di sicurezza per chi guida, per i passeggeri e per chi circola sulle strade che si percorrono, pedoni e altri automobilisti. Come raggiungere questo risultato per le aziende di noleggio e le flotte di grandi dimensioni? Le premesse c’erano tutte: il valore aggiunto dell’alluminio, che caratterizza gli allestimenti Onnicar, la competenza e capillarità
N° 272 / Settembre 2018
NEI LISTINI DEI VAN DEL GRUPPO PSA, VOLKSWAGEN E HYUNDAI ARRIVANO I MEZZI ALLESTITI DAL PRODUTTORE PIEMONTESE, RIGOROSAMENTE IN ALLUMINIO E CONFIGURATI SULLA BASE DELLE ESIGENZE DELLE AZIENDE DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE.
PER IL SERVIZIO
POST VENDITA SI UNISCE L’EFFICIENZA DELLA
RETE DI ANDREA TINTI:
MANUTENZIONE PERIODICA E ASSISTENZA H
della Rete di assistenza Hidrosystem e la disponibilità di importanti Ca se costruttrici ad accogliere il know-how di entrambe le aziende mettendo a catalogo veicoli allestiti Onnicar”. La necessità della partnership nasce dall’evoluzione del mercato italiano dei veicoli commerciali: la formula del noleggio a lungo termine, sempre più scelta come alternativa all’acquisto, ha portato da una parte al forte sviluppo di noleggia-
tori un tempo locali e meno dimensionati, dal l’altra allo sbarco di multinazionali. “Flotte di dimensioni importanti - precisa Francone hanno l’assoluta necessità di garantirsi un veicolo in primis configurato in base alle loro necessità, in seguito manutenuto con la competenza necessaria e assistito sull’intero territorio con tempestività. Non era affatto raro il caso di veicoli di diverso allestimento che, in caso di sinistro, mettevano l’azienda di no-
leggio di fronte alla difficoltà di intervenire, prive com’erano di una struttura adeguata, pronta a occuparsene con la competenza necessaria: nella stragrande maggioranza dei casi neanche si riusciva a valutare l’entità del danno. Oggi la garanzia inizia dalle origini: il cliente acquista consapevole che il veicolo ha un allestimento ad hoc, di qualità, durevole e con alto valore residuo; in caso di necessità, Hidrosystem interviene con veicoli-officina
Due prodotti di punta: Volkswagen Crafter con centina Onnicar e sponda. In alto, Peugeot Boxer con furgonatura Onnicar e sponda.
24 SUL
TERRITORIO NAZIONALE.
predisposti alla manutenzione ordinaria e periodica”. I veicoli commerciali allestiti Onnicar (cassoni ribaltabili e furgonature con e senza sponde caricatrici) si trovano nei listini Peugeot, Citroën, Opel, Hyundai e Volkswagen; Hidrosystem garantisce il servizio effettuando assistenza su sponde e allestimenti di ogni brand. “Noleggiatore o grande flotta - aggiunge Andrea Tinti, fondatore e Ceo di Hidrosystem - sceglie il veicolo più performante in ottica mission; del “lato B”, il più importante per chi trasporta per lavoro, non deve preoccuparsi: è certo di acquistare un veicolo allestito in alluminio, con sponda sviluppata ad hoc per le sue necessità, e per il post vendita fa affidamento a noi, che controlliamo periodicamente la sua flotta eliminando ogni rischio di funzionalità pregiudicata da carenza o scarsa manutenzione. Per l’assistenza, Hidrosystem garantisce l’intervento h 24 su tutto il territorio, h 48 nelle isole, e un Network in grado di far fronte a urgenze in ogni periodo, alla necessaria continuità della manutenzione e con una conoscenza di tutti i marchi: il nostro personale è formato e preparato per intervenire in modo efficace per risolvere ogni problematica relativa alla parte di allestimento e sponde”. L’alleanza Onnicar-Hidrosystem ha pensato anche alla disponibilità di pezzi di ricambio. “Oltre ai componenti disponibili presso la nostra sede di Corneliano - afferma Francone - uno stock di ricambi, concepito in modo adeguato per far fronte alle necessità, sarà sempre a disposizione presso il magazzino Hidrosystem a San Marino”. La proposta dei due partner è già stata accolta da importanti aziende del noleggio come AmicoBlu (Gruppo Avis Budget), ma è destinata a fare breccia soprattutto tra flotte diversificate per brand di allestimento, come appunto quelle dei grandi noleggiatori.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI ALLA NEACAR TAVOLA ROTONDA DI SIFA’ CON GLS E MERCEDES-BENZ VANS
I corrieri del noleggio molti punti di vista: la trazione anteriore consente maggiore sicurezza agevolando le operazioni di carico-scarico; numerosi sistemi di assistenza disponibili di serie consentono una guida più rilassata e sicura; le sessioni formative disponibili presso le Concessionarie rappresentano un ulteriore strumento, a disposizione soprattutto delle grandi flotte. Naturalmente si tratta di tecnologie frutto di forti investimenti in Ricerca&Sviluppo che richiedono da parte delle aziende di trasporto una prospettiva che vada al di là della valutazione del solo costo d’acquisto iniziale”. QUEL PIONIERE DI SPRINTER
IN OCCASIONE DEL ROADSHOW TRA LE CONCESSIONARIE AVVIATO DALLA STELLA PER IL LANCIO DEL NUOVO SPRINTER, LA TAPPA A REGGIO EMILIA SI È ARRICCHITA DI UN INTERESSANTE CONVEGNO. OSPITI DI CLAUDIO CAMPANI, NUMEROSI PROFESSIONISTI SONO INTERVENUTI AL CONFRONTO TRA PAOLO GHINOLFI, AMMINISTRATORE DELEGATO SIFA’, SIMONE VICENTINI, GENERAL MANAGER GLS ENTERPRISE, E MARCO TRAPANI, KEY ACCOUNT MANAGER MERCEDES-BENZ VANS ITALIA.
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PAOLO ALTIERI REGGIO EMILIA
’occasione è rappresentata dal roadshow che Mercedes-Benz Vans ha avviato nel “cuore” del 2018 per lanciare il nuovo Sprinter, il furgone grande della Stella totalmente rinnovato, giunto alla terza generazione (la seconda del decennio). Dopo la fase di avvio del roadshow nella sede Mercedes-Benz di Roma Ovest e il suo proseguimento presso la Concessionaria Merbag di Lainate, continuando a seguire l’iniziativa della Divisione Veicoli Commerciali della Casa di Stoccarda abbiamo fatto tappa alla Neacar di Reg gio Emilia dove, ospiti di Claudio Campani - icona emiliana nel mercato dei veicoli commerciali leggeri - sono inter-
venuti numerosi professionisti, richiamati dalla tavola rotonda “Il futuro del Noleggio a Lungo Termine dei veicoli commerciali: le soluzioni per gli spedizionieri”. Promosso da SIFA’ (Società Italiana Flotte Aziendali), presieduta dallo stesso Campani, il convegno è stato moderato da Massimiliano Campanella, Capo Redattore de “Il Mondo dei Trasporti”, e ha visto alternarsi in un vivace dibattito gli interventi di Paolo Ghinolfi, Amministratore Delegato SIFA’, Simone Vicentini, General Manager GLS Enterprise, e Marco Trapani, Key Account Manager Mercedes-Benz Vans Italia. SIFA’ è già partner per la mobilità aziendale di alcune delle più importanti realtà specializzate in spedizione, trasporto e logistica operanti sul territorio italiano. At-
traverso il supporto professionale di un team dedicato, l’azienda reggiana affianca gli operatori del settore assicurando tempestività nelle risposte e proponendo soluzioni di noleggio a lungo termine di veicoli commerciali con allestimenti customizzati in base alle esigenze di ogni singolo cliente. “Lavoriamo - spiega Paolo Ghinolfi - a stretto contatto con i clienti professionali, dall’analisi delle esigenze al lo sviluppo del progetto di allestimento, fino alla consegna del veicolo commerciale, grazie alle competenze maturate sul campo. Il driver sarà sempre più al centro delle evoluzioni del settore e si porrà sempre maggiore attenzione al tema della sicurezza, a partire dall’introduzione sui veicoli commerciali di tecnologie avanzate come black box, disposi-
tivi di frenata assistita e di assistenza alla guida”. La sicurezza ha occupato un ruolo importante nella tavola rotonda: su questo tema Ghinolfi ha lanciato un vero e proprio appello agli altri due rappresentanti del settore presenti. “Occorre - ha detto l’Am mini stra tore delegato SIFA’ - un’alleanza con i costruttori di veicoli e con i clienti finali, in modo che s’individui l’importanza decisiva di autisti adeguatamente formati, che possano utilizzare nel modo più proficuo e sicuro possibile le nuove tecnologie disponibili sui veicoli”. Trapani ha sottolineato l’impegno di Mercedes-Benz Vans che si snocciola in diversi aspetti. “Con il nuovo Sprinter - ha illustrato il manager della Stella - stiamo compiendo un passo avanti sotto
SIFA’ è tra le prime società di noleggio ad aver inserito nella flotta il nuovo Sprinter, già in utilizzo presso GLS, tra i principali corrieri logistici operanti in Europa e nel nostro Paese. “Equipaggiamenti e preparazione degli autisti - afferma Vicentini - sono due elementi importanti nei veicoli che operano per GLS, sia industriali sia commerciali. L’obiettivo è soddisfare le attese dei nostri clienti finali che richiedono tempestività, puntualità ed efficacia, tutti elementi che sono garantiti solo da una flotta moderna e al passo coi tempi e da conducenti adeguatamente formati per una guida efficiente”. Quanto conterà il noleggio nel futuro del mercato dei veicoli commerciali leggeri? “Già oggi risponde Ghinolfi - stiamo assistendo a una sempre più marcata vicinanza al mondo del noleggio, come alternativa all’acquisto che consente tranquillità e possibilità di dedicarsi esclusivamente al proprio business, senza dover occuparsi del parco mezzi”. Il dibattito si è arricchito di temi all’ordine del giorno, dalla trazione elettrica alla connettività fino agli allestimenti e ha rappresentato l’occasione, per giornalisti e professionisti presenti, per chiedere informazioni e idee sui futuri sviluppi del noleggio nei veicoli professionali. In chiusura dei lavori, Luca Valenti, Marketing & Communication Manager Mercedes-Benz Vans Italia, ha illustrato le principali caratteristiche del nuovo Sprinter che, unitamente alla gamma Van della Stella, era disponibile sul piazzale per test drive su strada.
SIFA’ PER I PROFESSIONISTI PUNTA SULL’INNOVAZIONE CON IL LANCIO DELLA NUOVA APP
S
SERVIZI SEMPRE PIÙ CUSTOMIZZATI PER SODDISFARE LE ASPETTATIVE
ono molte le novità nel segno dell’innovazione messe in campo da SIFÀ nella prima metà del 2018. Tra queste il lancio della nuova App SIFÀ: completamente rivista nel design e nell’esperienza di navigazione, è uno strumento semplice e veloce per avere a portata di mano tutte le informazioni sul veicolo e gestire in modo efficace i servizi compresi nel contratto di noleggio. Tra le novità dell’App, la sezione News con notizie e contenuti d’interesse pensati ad hoc per
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i driver e la possibilità di accedere ad alcune funzionalità (come la ricerca di riparatori geolocalizzata e la visibilità dei tempi indicativi di consegna del veicolo) anche prima della comunicazione della targa del mezzo assegnato. Nel segmento dei veicoli commerciali l’obiettivo di SIFÀ di offrire soluzioni di mobilità su misura si concretizza ai massimi livelli: l’innovazione passa attraverso le tecnologie avanzate a disposizione dei driver (come black box, dispositivi di frenata as-
sistita e di assistenza alla guida), ma soprattutto attraverso la completa customizzazione della formula di noleggio a lungo termine. Attraverso il supporto professionale del team dedicato, SIFÀ affianca i professionisti proponendo allestimenti personalizzati in base alle esigenze del proprio business e assicurando massima tempestività nelle risposte e nell’immatricolazione dei mezzi, rapidità nella consegna dei veicoli e possibilità di estendere il noleggio anche oltre i cinque anni.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI NUOVO PEUGEOT PARTNER COMMERCIALIZZATO DA FINE 2018
Avviso ai professionisti
MODULABILE E VERSATILE, LA NUOVA GENERAZIONE DEL POPOLARE MODELLO FRANCESE AUMENTA LA QUALITÀ DELLA SUA OFFERTA PROPONENDOSI COME UN’ALTERNATIVA VERAMENTE APPETIBILE PER GLI OPERATORI PROFESSIONALI. PROPOSTO IN VERSIONE STANDARD O LONG, PARTNER È EQUIPAGGIATO CON MOTORI BENZINA 1.2 PURETECH 130 CV S&S CON CAMBIO AUTOMATICO A 8 RAPPORTI EAT8 E PURETECH 110CV S&S CON CAMBIO MANUALE A 6 MARCE NONCHÉ CON UNITÀ DIESEL BLUEHDI 130 CV S&S CON CAMBIO MANUALE A 6 RAPPORTI O CON CAMBIO AUTOMATICO A 8 RAPPORTI EAT8, BLUEHDI 100 CV CON CAMBIO MANUALE A 5 RAPPORTI E BLUEHDI 75 CV CON CAMBIO MANUALE A 5 RAPPORTI.
E
FABIO BASILICO MILANO
volvono velocemente i veicoli commerciali, sia dal punto di vista della versatilità che qualifica la loro natura di mezzi da lavoro sia per quanto riguarda prestazioni e comfort, ormai pressoché assimilabili a quelli offerti dalle automobili. All’insegna del motto “lavorare è un piacere”, l’offerta dei costruttori di van è sempre più customizzata e adatta alle più attuali esigenze degli utilizzatori professionali. È il caso di Peugeot che propone sul mercato la nuova generazione del Partner, commercializzato a partire da fine 2018. Con un design forte e distintivo, il rinnovato Partner si dota di un’offerta di aiuti alla guida unica tra i veicoli commerciali, analoghi a quelli proposti sulle re-
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centi autovetture del Leone. Per la prima volta vengono presentate due innovazioni molto utili per l’utilizzo professionale: l’indicatore di sovraccarico e il Surround Rear Vision, che permette di visualizzare con l’ausilio di telecamere la zona degli angoli ciechi. L’indicatore di sovraccarico in optional è una tecnologia particolarmente innovativa che garantisce la sicurezza in tutte le circostanze. Il procedimento è semplice ed efficace: la misura del peso viene effettuata automaticamente alla par tenza, ma si può fare anche con il veicolo fermo dalla cellula di carico, attraverso un comando dedicato ubicato nella zona di carico. Quando il carico totale del veicolo raggiunge il 90 per cento, si accende un Led bianco sul comando, mentre se il limite di carico autorizzato viene superato, si accende un Led color ambra integra-
to da un’allerta visiva sulla plancia. Strumento pratico ed efficace, l’indicatore di sovraccarico è una garanzia di sicurezza. Previene il sovraccarico ed evita che ci sia un degrado del comportamento stradale, con i rischi che ne conseguono, come il potenziale scoppio di un pneumatico, la perdita di controllo del veicolo, una sua prematura usura, un maggior consumo di carburante, oltre al rischio di essere multati. Inedito e unico in tutti i segmenti dei Veicoli Commerciali Leggeri, quest’equipaggiamento è offerto a richiesta. Con Partner, ogni professionista può trovare la configurazione che gli permette di lavorare in modo efficace ed efficiente, compresa la versione Grip per un utilizzo anche gravoso o la versione Asphalt per coloro che non contano le ore passate a bor-
do del veicolo. Le dimensioni del veicolo sono perfettamente conformi a quelle del segmento, con una lunghezza di 4,40 m per la versione Standard, che garantisce una lunghezza utile ottimizzata di 1,81 m. Questa lunghezza permette di caricare 2 Europallet per un volume compreso fra 3,30 mc e 3,80 mc in base alle versioni. Queste capacità di carico possono essere ulteriormente ampliate con la versione Long che raggiunge i 4,75 m (+35 cm). Dispone di una lunghezza utile di 2,16 m e di un volume di carico compreso fra 3,90 mc e 4,40 mc. Il diametro di sterzata tra i marciapiedi è di soli 10,82 m per la versione Standard e di 11,43 m sulla versione Long. Il carico utile è ai migliori livelli del segmento, con valori che possono andare da 650 kg fino a 1000 kg in alcune versioni, sia nella carrozzeria Standard che in quella Long. In base alle versioni, Partner può essere dotato del sedile a 3 posti modulabile. Quest’equipaggiamento permette a 3 occupanti di prendere posto nella zona anteriore. È un aspetto pratico apprezzato dai professionisti perché permette loro di trasportare i loro collaboratori e i loro utensili, ottimizzando i tragitti. Il posto centrale è stato allargato grazie all’assenza
della leva del freno a mano. Per la prima volta, Partner propone un’opzione doppia cabina realizzata in fabbrica sulla versione Long. La panchetta posteriore riprende il comfort delle autovetture Peugeot per offrire un reale comfort e uno spazio record per le ginocchia nel segmento. Caratteristica unica nella categoria, la fila 2 può essere ripiegata per privilegiare il carico, lasciando il sedile passeggero della prima fila, anch’esso ripiegabile per il trasporto dei carichi lunghi. L’abitacolo sorprende per il livello qualitativo degli interni, finora privilegio esclusivo delle automobili. È dotato di nuove tecnologie particolarmente innovative che contribuiscono a elevare la qualità della guida, rendendola più intuitiva e ancor più sicura. Per la prima volta su un veicolo commerciale troviamo il Peugeot i-Cockpit, venduto fi no a oggi in oltre 4.000.000 di unità. Offre una guida intuitiva grazie a un’ergonomia ottimizzata e abbina comfort e sicurezza grazie a un volante compatto, appiattito nella parte superiore e inferiore della corona, per dare una migliore presa e una maggiore maneggevolezza, un quadro strumenti in posizione rialzata (head-up display) che permette di leggere le informazioni essenziali senza distogliere lo sguardo dalla strada, un touch-screen capacitivo da 8” situato al centro della plancia e orientato verso il conducente. Il lavoro effettuato sull’architettura del veicolo e sull’ottimizzazione della massa è un fattore determinante per la riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Nella versione benzina, il motore 1.2 PureTech è declinato in due offerte: PureTech 130 cv S&S con cambio automatico a 8 rapporti EAT8 (disponibile nel 2019) e PureTech 110cv S&S con cambio manuale a 6 marce. Le motorizzazioni PureTech dispongono del Gasoline Particulate Filter (GPF) per ridurre le emissioni di particolato. Nelle versioni die sel sono disponibili tre potenze: BlueHDi 130 cv S&S con cambio manuale a 6 rapporti o con cambio automatico a 8 rapporti EAT8, BlueHDi 100 cv con cambio manuale a 5 rapporti e BlueHDi 75 cv con cambio manuale a 5 rapporti. Le unità a gasolio sono dotate tutte di FAP (filtro antiparticolato) e del sistema SCR (Selective Catalytic Reduction). Questa tecnologia permette di ridurre l’inquinamento sin dall’avviamento del motore senza bisogno di additivo per il FAP. L’elenco degli equipaggiamenti tecnologici a disposizione del nuovo Partner è ampio e articolato nonché e totalmente inedito nel segmento. Siamo in pratica al livello del SUV Peugeot 3008. Tra i sistemi adottati segnaliamo il freno di stazionamento elettrico, l’Adaptive Cruise Control (regolatore di velocità adattativo), l’Active Lane Departure Warning (Avviso attivo di superamento involontario della linea di carreggiata), il Driver Attention Alert che analizza il comportamento alla guida, l’Active Safety Brake, il Blind Spot Monitor per il monitoraggio dell’angolo cieco e il Sistema Keyless per apertura e avviamento senza chiave.
L’elenco degli equipaggiamenti tecnologici a disposizione del nuovo Partner è ampio e articolato nonché e totalmente inedito nel segmento.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
OPEL / NUOVA GENERAZIONE PER IL COMPATTO E MULTIFUNZIONALE VAN TEDESCO
Combo ingrana la quinta LA NUOVA E QUINTA GENERAZIONE DEL POPOLARE COMMERCIALE TEDESCO È STATA SVILUPPATA SU UN’ARCHITETTURA COMPLETAMENTE NUOVA ALL’INTERNO DI GROUPE
PSA, INCONTRASTATO LEADER EUROPEO NEL SETTORE DEI VEICOLI COMMERCIALI.
L’AMBIZIONE
È OFFRIRE AI PROFESSIONISTI LA MASSIMA EFFICIENZA E IL COSTO DI PROPRIETÀ MINORE DEL SEGMENTO GRAZIE A UNA NUOVISSIMA ARCHITETTURA, SOLUZIONI
L
MICHELE S. ALTIERI RÜSSELSHEIM
a storia dell’Opel Combo Van, iniziata nel 1987, entra in una nuo va promettente fase. La Casa tedesca propone sul mercato la quinta generazione del suo commerciale compatto e multifunzione. La prima generazione era basata sulla Opel Kadett, le due successive sui modelli Corsa dell’epoca mentre la quarta fu il risultato di una jointventure con Fiat. La nuova e quinta generazione è stata sviluppata su un’architettura completamente nuova all’interno di Groupe PSA, incontrastato leader europeo nel settore dei veicoli commerciali. Il nuovo Combo Van è stato sviluppato con l’ambizione di offrire ai professionisti la massima efficienza e il costo di proprietà minore del segmento grazie a una nuovissima architettura, soluzioni ingegnose e tecnologie uniche; rappresenta allo stesso tempo un enorme passo in avanti rispetto alla versione precedente. In anteprima mondiale al Salone Internazionale dei Veicoli Commerciali di Hannover, Combo Van è ordinabile a partire da questo mese in un’ampia gamma di versioni, tra cui una a passo corto lunga 4,40 metri, una versione a passo lungo da 4,75 metri, entrambe con due o tre sedili in prima fila, e una spaziosa versione doppia cabina cinque posti. Il nuovo furgone compatto di Opel si distingue dalla maggior parte dei concorrenti per il volume di carico che arriva fino a 4,4 mc, la portata fino a 1.000 kg e la lunghezza di carico fino a 3.440 mm. Decisiva per molti utilizzatori e particolarmente ingegnosa, la distanza tra i due passaruota è sufficientemente ampia da permettere di caricare Euro pallet: nel vano di carico di Combo Van, già nella versione passo corto, se ne possono trasportare addirittura due. Senza contare che una funzione unica nel segmento (disponibile a partire dal 2019) è pre sente sulla nuova generazione di Combo Van: un indicatore di sovraccarico basato su sensori che misura automaticamente la massa presente a bordo al momento di avviare il motore. In alternativa, chi guida può chiedere ai sensori del sistema di misurare il carico sugli assi premendo un pulsante. Se il peso supera l’80 per cento della portata permessa, si accende
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INGEGNOSE E TECNOLOGIE DAVVERO UNICHE. un Led bianco di segnalazione. Se il peso supera il limite, si accende una spia arancione con un punto esclamativo. Uno degli asset strategici dell’offerta del Nuovo Combo Van è l’elevata dotazione tecnologica. A disposizione degli utilizzatori ci sono fino a 19 sistemi di assistenza che rendono più facile, sicuro e co modo guidare, manovrare e trasportare merci o persone. La telecamera posteriore a richiesta (proposta dal 2019) funge da specchietto retrovisore “digitale”, migliorando notevolmente la visibilità delle versioni Van o dei veicoli a pieno carico. Inoltre, una seconda telecamera nello specchietto retrovisore esterno sul lato passeggero permette a chi guida di non doversi più preoccupare dell’angolo cieco su questo lato del veicolo. Il nuovo Combo Van può montare anche il nuovo sistema di protezione della fiancata Flank Guard (attivo a velocità inferiori a 10 km/h) che, grazie all’uso dei sensori, aiuta a prevenire fastidiosi e costosi urti o graffi quando si effettuano manovre, avvisando quando si rischia di urtare un ostacolo con il fianco della vettura (pilastri, barriere, pareti o altri veicoli). E i professionisti che, per il loro lavoro, hanno bisogno di una maggiore trazione nel fango, nella sabbia o nella neve, possono dotare il proprio Combo Van a trazione anteriore con il sistema elettronico di controllo della trazione IntelliGrip e con l’assetto “cantiere”, che prevede un aumento della distanza dal terreno di 30 mm, rigide barre antirollio anteriori e posteriori, pneumatici di diametro maggiore e molle posteriori a taratura variabile. E i modernissimi sistemi di infotainment compatibili con Apple CarPlay e Android Auto, disponibili a richiesta, permettono di trovare facilmente la strada anche da e verso le località più remote. Il rinnovato Combo è disponibile in diverse varianti che permettono innumerevoli applicazioni. La versione a passo corto, lunga 4,40 m con passo di 2.785 mm, portata fino a 1.000 kg e volume di carico di 3,3 o 3,8 mc, permette di trasportare facilmente utensili lunghi fino a 3.090 mm. La versione XL lunga 4,75 metri con passo di 2.975 mm e un volume di carico fino a 4,4 mc permette di trasportare strumenti di lavoro lun ghi fino a 3.440 mm. Un
altro vantaggio significativo è la capacità di caricare facilmente oggetti ingombranti dalle portiere posteriori, che hanno una bassa soglia di carico di soli 557 mm. Anche la sicurezza è stata presa in considerazione: sei anelli sul pavimento e altri quattro montati a richiesta a mezza altezza
trovisore può essere difficile, o addirittura impossibile con il veicolo a pieno carico o con un veicolo con le porte posteriori lamierate: in questi casi si guida aiutandosi con gli specchietti retrovisori esterni. Con il nuovo Combo Van non è più così: il veicolo può infatti essere dotato di
Estremamente funzionale il vano di carico del Combo alla sua quinta generazione.
aiutano a tenere fermo ogni carico trasportato. Combo Van offre anche una soluzione per il trasporto di persone ed equipaggiamenti con la nuova versione doppia cabina. Una squadra di cinque persone, compreso il guidatore, può sedere con il massimo comfort mentre il materiale da lavoro è riposto in sicurezza dietro alla parete divisoria. Inoltre, la panchetta posteriore può essere abbattuta e la parete divisoria si può spostare dietro ai sedili anteriori in caso di necessità. Un portello nella parete divisoria consente di trasportare oggetti particolarmente lunghi. Combo Van è un autentico veicolo commerciale in grado però di offrire un livello di comfort per i passeggeri ereditato direttamente dalla versione Combo Life per il trasporto di passeggeri. Sistemi di assistenza innovativi come la Telecamera posteriore (disponibile dal 2019) garantiscono un’ottima visibilità e rendono la guida più rilassante. Chiunque abbia guidato un furgone sa che vedere attraverso lo specchietto re-
Telecamera posteriore che mostra sullo schermo del sistema di infotainment la zona dietro la vettura. Le manovre vengono facilitate dalla comparsa di linee guida non appena si inserisce la retromarcia. Quando si procede in avanti, il sistema mostra un’area che va da 4 a 30 metri alle spalle del veicolo e può quindi essere utilizzato come specchietto retrovisore “digitale” permanente. Una seconda telecamera è montata nello specchietto retrovisore esterno sul lato del passeggero, e migliora ulteriormente la visibilità generale. Appena si attiva l’indicatore di direzione lato passeggero, la vista laterale lato passeggero compare sul monitor, accrescendo così la sicurezza per tutti gli utenti della strada. Inoltre, il nuovo modello è dotato di modernissimi sistemi di assistenza alla guida, già presenti sulla versione Combo Life per il trasporto di passeggeri. Si tratta di un’offerta unica sul mercato che comprende: Allerta collisione - Forward Collision Alert con rilevamento pedoni e Frenata automatica di emergenza, Manteni-
mento della corsia - Lane Keep Assist, Assistenza alla discesa - Hill Descent Control, Sistema intelligente di adattamento della velocità - Intelligent Speed Adaptation, Cruise Control Adattivo, Sistema per la prevenzione dei colpi di sonno - Driver Drowsiness Alert e Riconoscimento
limiti di velocità - Speed Sign Recognition. Infine, altrettanto importante è la nuova generazione di sistemi di infotainment che assicura la connettività a bordo. I sistemi Multimedia Radio e Multimedia Navi Pro compatibili con Apple CarPlay e Android Auto possono essere facilmente gestiti dal grande schermo touch a colori da 8 pollici, facile da leggere e a portata di mano. Il navigatore integrato del sistema top di gamma con mappe europee e navigazione 3D mostra anche gli aggiornamenti provenienti dal sistema TMC (Traffic Messaging Channel), permettendo così di scegliere sempre il percorso ideale per giungere dai clienti evitando eventuali ingorghi. E poi sedili anteriori riscaldabili, volante riscaldabile - unico nel segmento e tipicamente Opel - e climatizzatore bizona. E proprio come il modello gemello per il trasporto di passeggeri, Combo Van potrà contare su una gamma di motori efficienti e brillanti, abbinati a trasmissioni moderne.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI MERCEDES-BENZ CLASSE X POWER X 250 4MATIC
Tutta la grinta del fattore X TENUTA DI STRADA E MANEGGEVOLEZZA IN GRADO DI SODDISFARE MOLTEPLICI ESIGENZE, SIA IN TERMINI DI DINAMICA DI MARCIA CHE DI COMFORT DI GUIDA, SONO I PUNTI DI FORZA DEL PICKUP MEDIO DELLA STELLA. UN’INEDITA DIMENSIONE, PER QUESTO SEGMENTO, RESA POSSIBILE GRAZIE ALL’ASSETTO COMFORT CON LA TARATURA TIPICAMENTE
MERCEDES. PRODOTTO SULLA BASE DELLA PIATTAFORMA SVILUPPATA CON L’ALLEANZA RENAULT-
NISSAN, LO ABBIAMO PROVATO NELLE CAMPAGNE INTORNO A THIENE, TRA PIETRISCO E TERRENI DIFFICILI.
L
MAX CAMPANELLA THIENE
anciato in Europa a novembre dell’anno scorso (e sbarcato quest’anno in Sudafrica e Australia, cui si aggiungeranno ai primi del prossimo anno Argentina e Brasile), prodotto sulla base della piattaforma sviluppata in comune con l’alleanza Renault-Nissan, MercedesBenz Classe X è un pick-up di taglia media distante molti chilometri da come possiamo immaginare un veicolo da lavoro. La sua sfida principale? Accostare la definizione di premium a un veicolo professionale, che nasce con una funzionalità su misura, perfetta per soddisfare le difficili esigenze di tutti i giorni. Abbiamo guidato la versione Power, variante alto di gamma, sugli sterrati intorno a Thiene, nell’Alto Vicentino, in un itinerario alla scoperta di castelli, monumenti e ville venete. Frontale con la Stella che spicca in tutta la sua evidenza, lo stile Mercedes si scopre soprattutto a bordo: il cockpit è quello di Stoccarda, così come il cambio automatico (a sette rapporti) e il classico (e deci-
samente comodo) joystick con manopola a ruota con cui stando al volante possiamo chiedere la trasmissione sul video d’informazioni importanti. Classe X è il primo Midsize pick-up connesso in modo intelligente: con “Mercedes me connect” guidiamo e siamo sempre collegati tramite smartphone al nostro mezzo e possiamo richiamare utili informazioni come la localizzazione del veicolo o il livello del serbatoio, oppure usufruire del sistema di navigazione porta a porta, con trollare e agire sulla destinazione del navigatore, scoprire il distributore più vicino (e farci accompagnare), ma anche utilizzare il sistema infotainment e naturalmente il telefono grazie al sistema con collegamento bluetooth. Mercedes-Benz Classe X concilia le tipiche caratteristiche di un pickup - robustezza, funzionalità, resistenza alle sollecitazioni e doti fuoristradistiche - ai classici punti di forza di un vero Mercedes: design, comfort, dinamica di marcia e dotazioni di sicurezza. Come da tradizione iniziamo dallo stile esterno, che ricorda da vicino quello di un SUV tipico del marchio: Stella centrale,
L’elegante e tecnologica plancia della Mercedes-Benz Classe X per una guida sicura in ogni situazione.
mascherina del radiatore a due lamelle, cofano motore con powerdome e fari incassati nei parafanghi. Classe X s’inserisce perfettamente nel portafoglio di prodotti Mercedes-Benz Vans. Da sottolineare tra i livelli di prestigio gli elementi decorativi sulla plancia e il rivestimento dei sedili (nel veicolo in prova troviamo un’elegante variante in pelle con cuciture di contrasto). PER TUTTI GLI STILI DI VITA
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Un pick-up per diversi stili di vita e ambiti professionali: il modello che guidiamo è equipaggiato con il motore più potente del segmento. Quest’anno è attesa la vera motorizzazione di punta: il diesel V6 da 190 kW e 258 cv sarà destinato a occupare una posizione di spicco tra i
midsize pick-up. Per ora ci accontentiamo - ed è tutt’altro che poca cosa - del propulsore più potente disponibile dal lancio: diesel X 250 d da 140 kW e 190 cv. In alcuni mercati selezionati è disponibile persino un motore a benzina da 122 kW e 165 cv. Partiamo imboccando subito l’A4, quindi il primo è un percorso a lungo raggio. Il piacere di guida raggiunge il livello delle vetture grazie alla carreggiata ampia, alla taratura confortevole di molle e ammortizzatori, alle molle elicoidali e ai freni a disco autoventilanti, anteriori e posteriori. Le performance su strada sono decisamente eccellenti per un pickup: riprese in fase di accelerazione e tenuta di strada garantiscono un viag gio sereno e tranquillo. Il Tempomat, con controllo costante della velocità, contribuisce in ma-
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
Carta d’identità
Cognome: Mercedes-Benz Nome: Classe X Power. Carrozzeria: Autocarro per trasporto cose cinque posti (conducente + quattro passeggeri), uso furgone con vano di carico aperto. Motore: X 250 4Matic a quattro cilindri con trazione integrale inseribile. Cilindrata: 2.298 cc. Carburante: gasolio. Potenza max: 140 kW/190 cv. Velocità max: 170 km/h. Accelerazione 0-100 km/h: 12,9 sec. Coppia max: 403 Nm. Livello ecologico: Euro 6 b. Cambio: automatico a 7 rapporti. Dimensioni (mm): lunghezza 5.277; larghezza 1.920; altezza 1.819; passo 3.150; lunghezza del cassone 1.587. Portata: 1.045 kg. Massa a vuoto: 2.130 kg. Diametro di sterzata: 11,2 m (entro marciapiedi). Dotazioni: ABS+ESP+Extended Grip+Hill Start Assist; servosterzo elettrico ad assistenza variabile; alzacristalli anteriori elettrici “one touch”; specchietti retrovisori elettrici; navigatore satellitare con schermo 7” touch e retrocamera; sedile conducente a regolazione multipla (lombare, in altezza e in profondità); schienale reclinabile; climatizzatore automatico; chiusura delle porte a veicolo in movimento; chiusura centralizzata con telecomando e “one touch”. Consumi: 7,9 l/100 km (ciclo misto). Emissioni CO2: 207 g/km. Sito produttivo: fabbrica Nissan di Barcellona, in Spagna.
Classe X affronta i terreni più difficili grazie a un robusto telaio a longheroni e traverse.
niera significativa a renderlo ulteriormente rilassante (e sicuro da tutor di controllo della velocità massima): di fatto ci allevia le fatiche mantenendo automaticamente la velocità che impostiamo. La leva del Tempomat si trova, come in ogni vettura Mercedes-Benz, in posizione ergonomica a sinistra accanto al piantone dello sterzo. Le velocità impostate vengono visualizzate nella strumentazione. Il meglio deve ancora venire. Dopo l’uscita di Vicenza Sud e percorsi alcuni chilometri in direzione di Altavilla Vicentina, ci inoltriamo nelle campagne che circondano l’altopiano: tra dimore del Quattrocento, alcune da poco restaurate visibili in tutto il loro splendore, attraversiamo i fondi stradali più differenti, alcuni dei quali tutt’altro che facili. Inseriamo la trazione integrale 4Matic con rapporto di riduzione “lowrange” e il primo percorso a ostacoli - tra asfalti sconnessi e stradine di sassi - lo superiamo senza problemi: su pietrisco interviene l’ASR (regolazione antislittamento), prevenendo lo slittamento di almeno una ruota e il conseguente rischio di sbandamento del veicolo. In quell’istante immaginiamo l’importanza di tale funzione su fondi stradali come ghiaccio, neve o pavé bagnato. Eccoci davanti a un guado: terreno fangoso seguito da un ruscelletto cui segue una discesa ripida. Con il bloccaggio del differenziale sull’asse posteriore siamo in grado di affrontare qualsiasi tipo di asperità. L’elemento fondamentale che consente a Classe X di affrontare terreni difficili (nonché di trasportare carichi pesanti) è rappresentato da un robusto telaio a longheroni e traverse, dotato di profilati longitudina-
li chiusi. L’assetto è stato concepito per ottenere alti livelli di dinamica di marcia e comfort di guida nell’uso stradale, garantendo al tempo stesso doti fuoristradistiche insieme alla trazione integrale 4Matic. Con la sua cinematica sofisticata e la speciale taratura di molle e ammortizzatori, l’assetto assicura eccellente equilibrio tra comfort e dinamismo. L’asse posteriore, guidato con precisione da cinque bracci e ottimizzato in termini di comfort, assicura la trazione ma anche una notevole altezza libera dal suolo: quando le ruote superano un ostacolo viene sollevata anche la scatola ponte e questo consente alle ruote di aderire il più possibile al terreno. SICUREZZA ATTIVA E PASSIVA AL TOP
Torniamo su strada a lunga percorrenza. È il momento di mettere alla prova la sicurezza della Stella: Classe X, come ogni veicolo Mercedes-Benz, si distingue per una completa dotazione di sicurezza attiva e passiva, in cui spiccano tra l’altro il sistema di assistenza alla frenata attivo, l’ASR di cui sopra e il sistema di riconoscimento automatico dei segnali stradali. L’attraversamento di una curva a gomito ci permette di sperimentare l’ESP (Electronic Stability Program): la situazione potrebbe essere critica ma, tramite interventi frenanti mirati sulle singole ruote, il sistema evita che Classe X possa sbandare. La pressione della frenata è inoltre ripartita in automatico dal sistema EBV (ripartizione elettronica della forza frenante) che, abbinato al sistema antibloccaggio ABS, assicura in curva come nelle frenate massima stabilità di marcia.
IL MONDO DEL WINDSURF HA SCELTO IL PICK UP DELLA STELLA
RAIMONDO GASPERINI TRA I PILOTI SALITI A BORDO DI CLASSE X B rand legato a stretto rapporto con la grande crew che vive il mare, dopo Leonardo Fioravanti MercedesBenz Vans ha portato a bordo di Classe X l’esperienza e il talento di Raimondo Gasperini, vera personalità nel mondo del windsurf, pluricampione italiano in diverse discipline, precursore dei primi Freestyle-wave Stage del windsurf e ideatore di manovre entrate nella storia di questo sport. Protagonista, insieme a Gasperini, negli eventi più importanti di Windsurf e Action sports, Campionati Nazionali di Wave e tour Europei e durante le sue XRay Mission, con le sue doti di
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versatilità e carattere Classe X ha dimostrato di saper rispecchiare in pieno la personalità poliedrica dell’atleta. “Passione, collaborazione e condivisione - ha dichiarato Raimondo Gasperini - sono i valori che rappresentano lo spirito dei surfisti. Grazie alla versatilità e funzionalità di Classe X posso condividere con amici e atleti esperienze irripetibili, riempiendo il cassone di questo meraviglioso pick-up di sogni e passioni”. Nel 2009 Raimondo Gasperini ha fondato l’Associazione sportiva XRay Surf Academy, punto di riferimento nel Lazio che ha lo scopo di promuovere Windsurf,
Surf e Paddle Surf nel rispetto del mare e dell’ambiente. Un progetto nato per individuare giovani atleti di altissimo livello, sia tecnico sia comportamentale, uniti dalla passione per questo sport. Una passione da coltivare e trasferire nel panorama nazionale e internazionale. “Un forte legame - ha dichiarato Andrea Verdolotti, Marketing Manager Commercial Vehicles MercedesBenz Italia - unisce da sempre Mercedes-Benz Vans al mondo dello sport. La personalità poliedrica di Raimondo Gasperini esprime il carattere e le attitudini del nostro pickup, nel quale trova un grande compagno di avventure”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI ARRIVA SUL MERCATO LA TERZA GENERAZIONE DEL CITROËN BERLINGO
Le ultime frontiere del multispazio
GIÀ ORDINABILE A UN
PREZZO DI LISTINO CHIAVI IN
MANO CHE PARTE DA EURO,
20.350
NUOVO BERLINGO
AUTOVETTURA SARÀ NEGLI SHOW ROOM DEL DOUBLE
CHEVRON DA QUESTO MESE. IN QUESTA SECONDA PARTE DELL’ANNO, POI, ARRIVERÀ ANCHE LA VERSIONE FURGONE DEDICATA AI PROFESSIONISTI.
PROPOSTO IN DUE MISURE, CON
CONFIGURAZIONE A CINQUE O SETTE POSTI,
BERLINGO
PORTA AVANTI UNA LUSINGHIERA STORIA DI SUCCESSI COMMERCIALI, BEN ESEMPLIFICATA DAGLI OLTRE 1,7 MILIONI DI ESEMPLARI VENDUTI DAL
S
FABIO BASILICO BONNELLES
1996 A OGGI.
e parliamo di multispazio, è facile immaginare il Citroën Berlingo. Non è un caso, dal momento che il modello francese ha avuto l’onore e l’onere di inventarlo, il segmento dei multispazio. Ora arriva sul mercato la terza generazione del francesino di successo. Berlingo autovettura si rinnova ribadendo il suo carattere iconico di autentico punto di riferimento del trasporto modulare e versatile. Già ordinabile a un prezzo di listino chiavi in mano che parte da 20.350 euro, Nuovo Berlingo sarà negli show room del Double Chevron da questo mese. In questa seconda parte dell’anno, poi, arriverà anche la versione furgone dedicata ai professionisti. Berlingo porta avanti una lusinghiera storia di successi commerciali, ben esemplificata dagli oltre 1,7 milioni di esemplari venduti dal 1996 a oggi. Siamo andati a conoscere e te stare il nuovo Berlingo in Francia, in quel di Bonnelles, a sud di Parigi. Nuovo Berlingo eredita le caratteristiche degli ultimi modelli Citroën e partecipa attivamente alla diffusione della rinnovata immagine del Double Chevron, che nel 2019 festeggerà i cento anni. Spicca in particolare,
A
per elevata riconoscibilità, la firma luminosa frontale su due livelli, tipica di Citroën. Punto di riferimento per praticità, autentico partner per il tempo libero e la famiglia, Berlingo potenzia la sua offerta con tre sedili posteriori indipendenti, che si ripiegano fa cilmente a scomparsa, due ampie porte laterali scorrevoli con vetri elettrici, 2,70 m o 3,05 metri di carico, 100 litri di bagagliaio aggiuntivi, due misure a disposizione - M e XL da 4,40 m e 4,75 m - cinque o sette posti. Berlingo offre anche un ampio portellone posteriore, che si apre su un bagagliaio generoso. La capacità di carico arriva a 775 litri in versione M, 100 litri in più rispetto alla precedente generazione in configurazione 5 posti, e 1.050 litri in configurazione XL e cinque posti. Un vero campione della spaziosità in formato compatto, che su strada si dimostra all’altezza anche delle sfide più impegnative, grazie a una gamma motorizzazioni all’avanguardia e in grado di accontentare tutti: chi opta per i propulsori a benzina può scegliere tra i due 1.2 PureTech 110 S&S e 130 S&S EAT8, quest’ultimo abbinato al cambio automatico a 8 rapporti, disponibile dal secondo semestre 2019. Le alternative a gasolio comprendono le unità
1.5 BlueHDi da 75 cv, 100 cv anche con S&S e 130 cv S&S (anche con cambio EAT8). L’abitacolo è particolarmente luminoso grazie a una superficie vetrata importante di 6,4 metri quadrati. Il tetto panoramico di grandi dimensioni è associato al Modutop di nuova generazione, ovvero l’intelligente e utile sistema di stivaggio da ben 92 litri complessivi che comprende un vano nel tetto a cui si accede dai posti posteriori o dal bagagliaio (lunotto apribile), un arco translucido diviso in scomparti
che corre sull’intera lunghezza del veicolo e un contenitore sopra la prima fila. Disponibile nei tre allestimenti Live, Feel e Shine, Nuovo Berlingo propone ben 19 funzioni di aiuto alla guida, tra cui Sistema di sorveglianza dell’angolo morto, Active Safety Brake e Avviso di superamento involontario della linea di carreggiata. La telecamera di retromarcia con Top Rear Vision permette di vedere sul touch screen la parte circostante del veicolo con una telecamera panoramica a 180 gradi. È
completato dall’assistenza al parcheggio che avverte degli ostacoli che si trovano vicino al veicolo. Sui veicoli equipaggiati di un gancio traino (opzione di fabbrica) Nuovo Citroën Berlingo prevede uno stabilizzatore del rimorchio; si tratta di una funzione supplementare dell’ESP che rileva i movimenti di oscillazione del rimorchio e agisce sui freni per stabilizzarlo e, se necessario, riduce la potenza del motore per rallentare il veicolo. Il Grip Control con Hill Assist Descent è un dispositivo di motricità che permette al veicolo di adattare la motricità delle ruote anteriori in funzione del terreno. È sufficiente selezionare una delle cinque modalità con il comando dedicato, situato sulla consolle centrale - Standard, Neve, Fango, Sabbia, ESP OFF. La funzione Hill Assist Descent aiuta a mantenere il veicolo a velocità ridotta anche su forti pendenze. Nuovo Berlingo propone anche quattro tecnologie di connettività e di infotainment che permettono al veicolo di offrire una continuità tra il mondo digitale del cliente e la sua auto, per restare sempre connesso: la Funzione Mirror Screen consente di usare le applicazioni del proprio smartphone sul TouchPad 8” in totale sicurezza; il Citroën Connect Nav è un sistema di navigazione connessa 3D di ultimissima generazione; Citroën Connect Box con Pack SOS e assistenza inclusi, ovvero il servizio di chiamata d’emergenza e di assistenza geolocalizzate; ricarica wireless per smartphone, dispositivo inedito che permette di ricaricare per induzione magnetica un’ampia gamma di smartphone o apparecchi compatibili con lo standard Qi grazie a un dispositivo di ricarica integrato nel vano portaoggetti della consolle centrale. Berlingo ha saputo trasformarsi per migliorare lo stile, il comfort e le sue qualità dinamiche su strada. Un’affermazione forte che non teme il passare del tempo, visto che il 2017 è stato l’anno di maggior produzione di Berlingo au tovettura e veicolo commerciale di seconda generazione, lanciato nel 2008, con oltre 165mila unità. Berlingo, modello Citroën più venduto in quasi 17 paesi nel 2017, resta oggi il modello Double Chevron più venduto dopo C3. In Europa, è il secondo multispazio più venduto e sempre sul podio del segmento dei veicoli commerciali leggeri. Complessivamente, dal 1996 a oggi gli esemplari totali prodotti sono stati oltre 3,3 milioni. Prodotto a Vigo, in Spagna, e a Mangualde, in Portogallo, Nuovo Berlingo autovettura e, non appena arriverà, furgone rinforzeranno l’offensiva italiana di Citroën che ha aumentato le vendite di vetture e veicoli commerciali del 65 per cento dal 2014 a oggi, arrivando a consuntivare a fine maggio quasi 50mila unità complessive, con un aumento del 16 per cento e una quota salita al 4,9 per cento. Solo i veicoli commerciali hanno aumentato le consegne del 14 per cento arrivando a sfiorare le 6.100 unità.
LA TERZA GENERAZIONE DEL FURGONE VENDUTO IN ITALIA IN QUASI 5.000 UNITÀ NEL 2017
BERLINGO VAN, INTELLIGENTE PROPOSTA PER IL LAVORO IN DUE VERSIONI
nche l’iconico Citroën Berlingo Van, lanciato nel 1996 e destinato ai professionisti, prodotto in ol tre 1,5 milioni di esemplari, inaugura la terza generazione che viene proposta sul mercato in questa seconda metà del l’anno. Nuovo Berlingo Van rappresenta un reale salto generazionale in termini di stile, equipaggiamenti e innovazioni. Robusto e decisamente in linea con l’identità del mar-
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chio del Double Chevron, rafforza le sue prestazioni al servizio del comfort e della modularità. È disponibile in 2 misure, M o XL, e 2 versioni denominate Worker (indicata per il cantiere) e Driver (consegne). Efficiente per la grande capacità di carico che arriva fino a 1.000 kg, la facilità di accesso e le varie configurazioni dell’abitacolo, con cabina Extenso (tre persone in prima fila) o doppia cabina, Berlingo Van è il partner ideale di tutti i
professionisti e offre 20 tecnologie di aiuto alla guida e 4 tecnologie di connettività, senza contare le motorizzazioni e le tecnologie di ultima generazione, il nuovo diesel 1.5 BlueHDi, il benzina 1.2 PureTech e il cambio automatico EAT8. Nel mercato dei veicoli commerciali Citroën ha conquistato nel 2017 il 9,7 per cento di quota di mercato in Europa, al terzo posto sul podio con oltre 73mila unità. Citroën Berlingo è leader nel
suo segmento e negli anni ha sempre saputo rinnovarsi. Dall’inizio sono stati prodotti oltre 1,5 milioni di unità nel mondo, di cui oltre 1,3 milioni in Europa e più di 100.000 in Italia. Berlingo ha registrato nel 2017 un anno record in Italia, con quasi 5.000 immatricolazioni, con un incremento del 5 per cento rispetto al 2016. Berlingo rappresenta da solo il 30 per cento delle immatricolazioni dei veicoli com merciali Citroën.
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IDLE I M ONDO TRASPORTI DUCATO, UN SUCCESSO CHE DURA DA BEN 37 ANNI GRAZIE ALLA SUA CONTINUA EVOLUZIONE
VERO RIVOLUZIONARIO NEL PANORAMA DEI VEICOLI COMMERCIALI G ià trentasette anni fa il Ducato ha rivoluzionato il panorama dei veicoli commerciali leggeri e la rivoluzione sembra non avere fine. L’attuale generazione, la sesta, vanta la portata più elevata del settore. Il telaio, poi, è eccezionalmente bilanciato e le sospensioni specifiche per i camper assicurano un comportamento dinamico sicuro e affidabile in tutte le condizioni stradali. Numerosi i dispositivi di sicurezza attiva e passiva che permettono di viaggiare in tutta tranquillità, anche quando a bordo c’è la propria famiglia, senza rinunciare mai al comfort. Oggi tre camper su quattro
venduti in Europa sono realizzati su base Ducato, e negli ultimi 10 anni 500.000 famiglie hanno scelto un camper su base Ducato: una leadership che è specchio della capacità del best seller di Fiat Professional di guidare l’evoluzione del prodotto-camper anticipando le esigenze degli utilizzatori, sin dal suo esordio. Il primo Du cato base camper, ad e sempio, compì rispetto al passato passi avanti sostanziali dal punto di vista tecnico nelle capacità di adattarsi alle necessità ricreazionali. Fu la prima base a offrire trazione anteriore e motore trasversale, per lasciare spazio di allestimento
dietro la cabina. Di generazione in generazione, poi, ogni Ducato ha introdotto innovazioni atte a migliorare i veicoli ricreazionali, sia nella trasformabilità, per gli allestitori, sia nella fruibilità, per i camperisti. Non a caso la base camper Ducato si è sempre evoluta a partire da un lavoro di sviluppo congiunto con i più importanti converter europei, proponendo loro, di volta in volta, telai speciali, più bassi e leggeri, una carreggiata allargata, una cabina con tetto tagliato e rinforzato, una forma squadrata studiata per essere sfruttata nel modo più ampio e, in generale, un’ottimale proporzione di
volumi e un favorevolissimo rapporto tra ingombri meccanici e spazio fruibile. Ducato offre da sempre modularità, guidabilità e polivalenza, caratteristiche che, in sin tesi, hanno decretato il suo successo insieme alle costanti innovazioni, con soluzioni intelligenti volte a migliorare la vita a bordo, come ad esempio i sedili girevoli captain chairs. I dati di mercato, oltre a inquadrare le tendenze, mostrano una nuova identificazione delle persone con lo stile di vita, i valori e le opportunità incarnate dai veicoli ricreazionali: l’approccio del camperista è quello di un
autentico viaggiatore e non di un semplice turista. Il camperista è sempre libero di partire quando vuole per la meta che preferisce: emozione, libertà e flessibilità sono i segreti del successo delle vacanze en plein air. In più, Fiat Professional lavora non solo per la continua evoluzione della base camper più venduta in Europa, ma anche nello sviluppo di servizi sempre più avanzati e costantemente accanto al cliente. Uno dei fiori all’occhiello nell’ambito del Customer Care è il Call Center, che garantisce un servizio professionale, continuo e di qualità elevata. Fiat Professional può vantare un ap-
proccio pionieristico anche in tema di servizi: è sufficiente pensare al pri mo “numero verde” rivolto in modo specifico ai camperisti, introdotto già nel 2007. Oggi, a distanza di dieci anni, chi acquista un camper su base Ducato entra in un mondo di servizi che lo accompagna in ogni momento della sua vacanza ed è pronto a intervenire in qualsiasi momento, anche per una semplice informazione turistica. L’eccellenza del prodotto e dei servizi regala al camperista la massima flessibilità e la massima libertà, ed è per questo che Fiat Professional è “Leader in Freedom”.
FIAT PROFESSIONAL / DUCATO SEMPRE PUNTA DI DIAMANTE DEI COMMERCIALI ITALIANI
Un mondo di qualità e libertà QUALITÀ UNICHE IN TERMINI DI COMFORT, MOTORI, CAMBI E SICUREZZA NONCHÉ PREDISPOSTO ALLA CONVERSIONE IN CAMPER SIN DAL SUO ESORDIO, DUCATO NASCE FIN DAL 1981 NELLO STABILIMENTO SEVEL DI ATESSA, IN VAL DI SANGRO, IL PIÙ GRANDE D’EUROPA DEDICATO AI VEICOLI COMMERCIALI. DA SEI GENERAZIONI IL BEST SELLER DI FIAT PROFESSIONAL È LEADER NEL SETTORE, OGGI TRE CAMPER SU QUATTRO VENDUTI IN EUROPA SONO REALIZZATI SU BASE DUCATO, E NEGLI ULTIMI 10 ANNI OLTRE 500.000 FAMIGLIE SI GODONO LE VACANZE SU UN CAMPER SU BASE DUCATO, NON A CASO DA UNDICI ANNI “MIGLIORE BASE PER I CAMPER”. L’EVOLUZIONE DEL MEZZO È COSTANTE E FIGLIA DI UNA LUNGHISSIMA ESPERIENZA NEL SETTORE DI VEICOLI RICREAZIONALI.
F
VALENTINA MASSA TORINO
ari ancora puntati sul Ducato, il gioiello dell’offerta Fiat Professional. Ricordiamo che Ducato na sce nel più grande stabilimento di veicoli commerciali leggeri d’Europa: lo stabilimento Sevel di Atessa, in Val di Sangro. Qui, sin dal 1981, vengono realizzate le basi che, dopo il lavoro di conversione dei costruttori-camper, arrivano sulle strade come veicoli ricreazionali. Dalle linee abruzzesi sei generazioni di Ducato sono partite alla volta delle strade di tutta Europa, conquistando centinaia di migliaia di utilizzatori grazie alle numerose varianti della carrozzeria, alla forma squadrata e regolare del vano di carico, alla versatilità del telaio e alla guida automobilistica. Queste qualità lo rendono il best seller nei principali mercati europei e ne fanno un’ideale base per la conversione in camper. Le immatricolazioni previste nel settore per il 2018 sono oltre 120mila, pari a un aumento di circa 10 per cento rispetto allo scorso anno. La domanda, dunque, aumenta di anno in anno, per una crescita che coinvolge tutti i mercati ed è pari a circa il 50 per cento in quattro anni. La leadership di mercato di Ducato nasce dunque innanzitutto dalla sua leadership tecnologica e dalla sua capacità di anticipare i bisogni del cliente, con soluzioni che rendono più facile ed efficiente il lavoro degli allestitori e più piacevole la vita a bordo. Soluzioni che liberano il camperista da ogni pensiero sul veicolo, permettendogli di concentrarsi solo sulle emozioni della sua vacanza. Anche lo stabilimento di Sevel si è sviluppato parallelamente all’evoluzione del Ducato, grazie a costanti investimenti in termini di flessibilità, di qualità e di capacità produttiva. Nel 1981 lo stabilimento Sevel occupava poco più di seicento persone, per una capacità produttiva di settanta veicoli al giorno. Oggi vi si producono 1.200 unità giornaliere in un eccezionale numero di confi-
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gurazioni diverse: l’impianto è uno tra i più complessi al mondo, per livello di specializzazione, organizzazione e metodi di lavoro. È, inoltre, uno stabilimento “Silver” nel programma World Class Manufacturing che vede coinvolti più di 160 stabilimenti del Gruppo FCA ma anche altri fornitori e multinazionali. La certificazione “Silver” attesta elevati standard di efficienza, di organizzazione e coinvolgimento e di qualità. L’impianto occupa circa 6.400 ad-
detti, che arrivano a 12.500 includendo i fornitori del distretto. L’età media è di circa 45 anni, e le donne sono più del 21 per cento. Ospita, al suo interno, una centro di eccellenza, la “Academy”, dove vengono formate le risorse e dove i Team Leader ricevono un aggiornamento costante. La peculiarità dello stabilimento risiede nella caratteristica di saper costruire veicoli “su misura”: si potrebbe quasi affermare che esista
uno specifico Ducato per ogni cliente. La combinazione tra carrozzerie, motori, cambi e livree porta alla produzione di oltre 13.000 versioni differenti. Una scelta ampia e apprezzata: sono, in totale, oltre 3 milioni le unità di Ducato prodotte, dal 1981 a oggi, destinate agli usi più svariati, ognuno dei quali richiede precise priorità. Per le merci, sono importanti i bassi costi d’esercizio, per i passeggeri prevale il comfort, per la conversione la flessibilità e per le
basi per i motorhome, circa il 55 per cento della produzione Ducato 2017, sono irrinunciabili un elevato standard di qualità e di livello di dettaglio. Standard evidentemente raggiunti da Ducato: anche quest’anno, e per l’undicesima volta, il modello simbolo di Fiat Professional è stato eletto dai lettori della prestigiosa rivista tedesca Promobil “Migliore base per i camper”, confermando la sua leadership del settore motorhome.
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INTERVISTA / MASSIMILIANO ABRIOLA, HEAD OF PRODUCT & SERVICE AND LCV ARVAL ITALIA
Nati sotto il segno dei van SIN DALLA SUA NASCITA, NEL 1995, ARVAL PROPONE IL NOLEGGIO DI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI, SEGMENTO STRATEGICO PER LA SOCIETÀ DEL GRUPPO
S
MAX CAMPANELLA ASSAGO
BANCARIO BNP
PARIBAS.
“CIRCA UN QUARTO DELLA
inonimo di noleggio a lun go termine, società del gruppo bancario BNP Paribas, Arval Italia offre il servizio di noleggio di veicoli commerciali leggeri fin dalla sua nascita, nel 1995. Qual è l’attuale approccio al segmento del noleggio di veicoli professionali? “Nel corso degli anni - spiega Massimiliano Abriola, Head of Product & Service and LCV - Arval ha saputo affrontare obiettivi sfidanti che, se da un lato hanno significato un confronto con realtà complesse ed esigenti, dall’altro hanno consentito la costruzione di un background e una consapevolezza unica in questo business, che si sono tra dotti in una continua implementazione e miglioramenti distintivi per la performance dei clienti, principale orientamento del nostro lavoro, ieri come oggi”. Quali sono oggi le dimensioni del parco di veicoli commerciali e le sue caratteristiche? “Oggi - illustra Abriola - circa un quarto della flotta è costituito da veicoli commerciali, che hanno un’età media intorno ai
50 mesi. Arval è in grado di offrire tutte le trasformazioni richieste sul mercato, dai coibentati ai cassoni, dalle piattaforme aeree e gru alle soluzioni specifiche per raccolta rifiuti, senza tralasciare i diversi allestimenti ad-hoc per professionisti quali idraulici, manutentori, imbianchini… che consentono ottimale organizzazione degli strumenti, promuovendo un’immagine di competenza e un reale aumento di produttività”. Quali sono i principali brand presenti e quali le partnership finora sviluppate con le Case costruttrici di veicoli commerciali? “Lavoriamo con tutte le principali Case costruttrici - risponde il manager Arval per disporre della maggiore varietà disponibile, affinché le soluzioni di mercato più performanti per i clienti rappresentino sempre un’opzione reale nell’offerta Arval. Con ciascun brand privilegiamo rapporti improntati a relazioni trasparenti di lungo periodo, tese alla realizzazione di progetti comuni e complementari, capaci di esprimere il massimo valore sinergico dall’unione di competenze e conoscenza dei segmenti di mercato serviti”.
NOSTRA FLOTTA È COSTITUITA DA LCV, DEI
20162017 ABBIAMO
QUALI NEL BIENNIO
CONSUNTIVATO OLTRE
20MILA ORDINI, CON UN CRESCENTE INTERESSE PER LE TRAZIONI ALTERNATIVE”, SPIEGA MASSIMILIANO
ABRIOLA. Qual è l’approccio per gli allestimenti dei veicoli? “Arval - spiega Massimiliano Abriola - lavora con un bacino di circa cinquanta partner specializzati sul territorio, selezionati in base a criteri di affidabilità, qualità del servizio, valore del prodotto, completezza di gamma, innovazione, problem solving ed efficacia logistica. La finalità è soddisfare il mercato coprendo tutti gli allestimenti richiesti e garantire l’intero ciclo di vita del prodotto con assistenza specializzata e diffusa anche per trasformazioni più complesse e critiche”.
I veicoli commerciali sono oggi circa un quarto del totale del parco noleggiato da Arval Italia.
Massimiliano Abriola, Head of Product & Service and LCV Arval Italia.
A
QUALITÀ GARANTITA
lla costante ricerca del miglioramento dei propri standard qualitativi e di servizio, Arval Italia presenta Quality Care che racconta attraverso tre sezioni la ricerca dell’eccellenza: la Promessa, ovvero il Service Charter; la trasparenza, il Global Satisfaction Insight; il “Segreto”, gli Account Team. In relazione al primo punto, impegno di Arval è garantire continuità e stabilità, creare la migliore user experience attraverso il Service Charter, strumento di sintesi composto da una serie d'indicatori di performance che misurano il servizio erogato nel corso dell’anno. Il report annuale online sulla trasparenza, arrivato alla quarta edizione, sintetizza il livello di soddisfazione dei clienti, attraverso indagini realizzate sul campione rappresentativo di oltre 58mila stakeholder. Svolte a cadenza periodica da partner e istituti di ricerca qualificati a livello internazionale, le indagini consentono di monitorare con chiarezza i punti di forza e le aree di miglioramento. Infine il Segreto: com’è possibile raggiungere standard di qualità e di successo così elevati? Attraverso un modello organizzativo innovativo, creato intorno al cliente: un team composto da esperti che lavorano in sintonia per offrire un supporto dedicato che accompagna il cliente in ogni fase di erogazione del servizio.
I veicoli commerciali sono oggi circa un quarto del totale del parco noleggiato da Arval Italia. “Nel biennio 2016-2017 - precisa Abriola - la crescita è stata sostenuta, registrando ben oltre 20mila ordini. Abbiamo osservato un crescente interesse per i veicoli commerciali con alimentazioni alternative, realizzando in media un veicolo “non diesel” ogni dieci, con un’incidenza di full electric del 5 per cento sul totale LCV inflottati nel periodo”. Nel 2018 l’andamento del mercato dei veicoli commerciali in Italia appare stabile e sembra rafforzare la propensione crescente verso il noleggio a lungo termine. Quali sono le prospettive di Arval? “L’obiettivo
- risponde l’Head of Product & Service and LCV di Arval - è confermare il business del cliente al centro delle soluzioni di mobilità. Per questo proseguiamo con decisione lo sviluppo della “fabbrica di competenze LCV” con l’inserimento di profili di grande esperienza nel settore. Accanto a ciò, stiamo sviluppando azioni proattive mirate al benessere dell’allestimento al pari del veicolo. Cogliamo un bisogno sempre maggiore di assicurare la continuità dell’attività del cliente e stiamo lavorando per migliorare e arricchire la fornitura di un veicolo sostitutivo omogeneo nei casi di fermo per esigenze di assistenza o manutenzione”.
LA CLIENTELA È COSTITUITA PER METÀ DA AZIENDE DI GROSSE DIMENSIONI
ASSISTENZA CON LO SVILUPPO DI OFFICINE CHE INTERVENGONO PRESSO I CLIENTI L a clientela che si rivolge ad Arval Italia per il noleggio di Van nella metà dei casi è costituita da grandi aziende, l’altra metà si suddivide tra medie aziende, società del settore pubblico e piccole-medie imprese private. Tra i settori merceologici più presenti, le utilities e coloro che si occupano di manutenzione di rete in generale hanno grande rilevanza in termini di flotta gestita, seguite dalle aziende operanti nella distribuzione finale di
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beni e servizi che presentano parchi importanti in termini di volumi e assortimento. Qual è la “chiave di differenza” che nei Van distingue Arval dai principali competitor? “Arval - dichiara Massimiliano Abriola - ha una tradizione più che ventennale nel noleggio dei veicoli commerciali e il volume della flotta testimonia la conoscenza e il livello di specializzazione conseguiti. L’im portante esperienza maturata servendo clienti esigenti e
con flotte di dimensione significativa ha influenzato profondamente l’evoluzione della nostra organizzazione interna spingendo verso una specializzazione su questo segmento. Siamo in grado di gestire migliaia di veicoli, allestiti in modo personalizzato e in continuità di esercizio, per contribuire al conseguimento degli obiettivi di business delle aziende che si affidano a noi”. Il cliente del veicolo commerciale è diverso dal cliente
passenger, la logica con cui affronta la mobilità è strettamente funzionale: il veicolo è considerato un bene strumentale. Partendo da queste considerazioni qual è l’approccio di Arval Italia al mondo professionale? “Ogni veicolo commerciale - risponde A brio la - è seguito in modo specialistico, considerando lo scenario di utilizzo reale e la missione che dovrà realizzare. Tramite un team dedicato di professionisti sempre in ascolto dei bisogni dei clien-
ti, attento agli sviluppi delle Case e degli allestitori di settore, traduciamo le esigenze del business con una consulenza mirata e promuoviamo l’implementazione di prodotti appositamente disegnati”. Sul piano dell’assistenza qual è la strategia di Arval Italia? “Stiamo sviluppando afferma Abriola in conclusione - officine capaci di operare interventi programmati direttamente presso la sede del cliente. La specializzazione del network assistenziale se-
condo differenti livelli di servizio per una canalizzazione efficace che velocizzi recuperi, diagnosi e tempi di fermo, e l’impegno in collaborazione con i rent a breve per la concretizzazione di veicoli sostitutivi “plug&play”, capaci di dare continuità anche alle mis sioni più critiche come il trasporto a temperature controllate, sostanziano la vocazione di Arval a voler operare con successo su questo mercato altamente specializzato”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / AMBROGIO CACCIA DOMINIONI , PRESIDENTE E AD TESMEC
Eccellenza orobica AZIENDA DALLA LUNGA STORIA, LE ORIGINI DEL GRUPPO TESMEC RISALGONO AL 1951, ANNO DELLA COSTITUZIONE DI CRF OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE, SU INIZIATIVA DI ANNIBALE CACCIA DOMINIONI E ALFREDO BRIGNOLI. NEL 1980 ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI FAMIGLIA ARRIVA AMBROGIO CACCIA DOMINIONI: CON LUI AL TIMONE L’AZIENDA CONSOLIDA LA SUA POSIZIONE DI LEADER TECNOLOGICO E RAFFORZA IL PROCESSO DI CRESCITA INTERNAZIONALE.
A
MATTEO GALIMBERTI GRASSOBBIO
zienda nata e sviluppatasi in Italia, esporta nel mondo l’eccellenza nostrana che, nel caso di Tesmec, vuol dire progettare, produrre e distribuire sistemi, tecnologie e soluzioni integrate, impiegate soprattutto nel mercato delle in-
frastrutture per il trasporto di energia elettrica dati e materiali (petrolio e derivati, gas, acqua), aree strategiche per la crescita e l’ammodernamento di un Paese e oggi in rapido sviluppo. Tesmec offre inoltre una gamma di sistemi di punta per la manutenzione e diagnostica ferroviaria e veicoli per applicazioni speciali. Quella di Tesmec, headquar-
ter a Grassobbio, alle por te di Bergamo, è una storia molto lunga, iniziata quasi settant’anni fa. Gli inizi dell’attività del Gruppo Tesmec risalgono al 1951 con la costituzione, su iniziativa di Annibale Caccia Dominioni e Alfredo Brignoli, di “C.R.F. - Officina Meccanica di Precisione”, società specializzata in lavorazioni di alta precisio-
ne per particolari meccanici. Agli inizi degli Anni Sessanta la società acquista da Edison il brevetto sul sistema di tesatura frenata e inizia a progettare e produrre macchine che consentono lo stendimento delle linee elettriche sui tralicci senza toccare il suolo, con benefici in termini di qualità del lavoro, efficienza e possibilità di effettuare lavori in zone e territori non agevoli. Oggi il Gruppo può contare su oltre 800 dipendenti e dispone dei siti produttivi di Grassobbio, Endine Gaiano (Bergamo), Sirone (Lecco) e Monopoli (Bari) in Italia, di Alvarado (Texas) negli Usa e di Durtal, in Francia, oltre che di tre unità di ricerca e svi luppo a Fidenza (Parma), Padova e Patrica (Frosinone). Nel primo trimestre di quest’anno i ricavi sono pari a 46,7 milioni di euro (-6,1 per cento rispetto ai 49,8 milioni di euro al 31 marzo 2017), con un utile netto di 1,1 milioni di euro (+35,6 per cento rispetto agli 0,8 milioni del primo trimestre dell’anno scorso) e un portafoglio ordini totale di 196 milioni di euro (+4,25 per cento rispetto ai 188 milioni di euro al 31 marzo 2017). L’anno scorso è stato chiuso con ricavi pari a 175,6 milioni di euro (+36,6 per cento rispetto ai 128,5 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e un portafoglio ordini totale di 195 milioni di euro (+7,73 per cento rispetto ai 181 milioni del 2016). Circa il 75 per cento del business deriva dalle esportazioni. Timoniere dal 1980 della società di famiglia, personaggio di grande carisma, che ha condotto Tesmec all’attuale posizionamento
di leader è Ambrogio Caccia Dominioni, classe 1946, originario di Morbegno, in Valtellina. “A livello geografico - spiega il Presidente e Amministratore delegato - nel primo trimestre 2018 il Gruppo Tesmec ha proseguito la crescita del fatturato nei mercati esteri e in Italia. Siamo presenti a livello globale con una presenza diretta nei diversi continenti, costituita da società estere e uffici commerciali in Usa, Sud Africa, Russia, Qatar, Cina, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Tunisia e Costa d’Avorio. Il know-how maturato nello svi luppo di tecnologie specifiche e soluzioni innovative e la presenza di un team d’ingegneri e tecnici specializzati consentono al Gruppo Tesmec di gestire direttamente l’intera catena produttiva, dalla progettazione, produzione e commercializzazione dei macchinari, alla fornitura del know-how relativo all’utilizzo dei sistemi e all’ottimizzazione del lavoro, fino a tutti i servizi pre e post vendita connessi ai macchinari e all’efficientamento dei cantieri. Tutti i business sono sviluppati dal Gruppo in linea con la filosofia ISEQ (Innovazione, Sicurezza, Efficienza e Qualità, ndr), nel rispetto della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico”. Quali sono i settori nei quali opera Tesmec? “Sono essenzialmente tre: quello e nergy - risponde il Presidente - quello dei trencher e quello ferroviario”. Quali le prospettive per il 20182019 e qual è la strategia di affermazione su questi mercati? “Per il 2018 - afferma l’Amministratore delegato - ci si attende una crescita importante del set-
LE INNOVAZIONI D-TEC AL SALONE DI HANNOVER
tore ferroviario grazie ai nuovi avanzamenti tecnologici in corso di sviluppo da parte del Gruppo e alla costruzione del nuovo stabilimento produttivo in Puglia, per cui si prevede piena operatività dal quarto trimestre 2018. Le soluzioni e i servizi specialistici di scavo del settore Trencher saranno impiegati in maniera sempre maggiore in progetti infrastrutturali e in progetti di telecomunicazione ed energie rinnovabili. Il settore Energy, grazie alle avanzate tecnologie per la gestione delle reti intelligenti, dovrebbe registrare un buon andamento sia in Italia sia livello internazionale, con un incremento nella seconda parte dell’anno grazie alla partenza di vari progetti. Si prevede, quindi, una raccolta ordini caratterizzata da un buon bilanciamento sui diversi settori operativi del Gruppo e diversificata a livello geografico, con un forte focus sui mercati più sviluppati che riconoscono il valore aggiunto delle tecnologie Tesmec 4.0 e che stanno registrando un aumento degli investimenti in settori a elevato contenuto digitale”.
AL CENTRO
Il semirimorchio che mancava
L
FABIO BASILICO
DELL’ESPOSIZIONE DEL COSTRUTTORE OLANDESE IL PORTA TANK MODELLO
CC 20-30, PRIMO
KESTEREN
a preview dello IAA 2018 del costruttore olan dese di semirimorchi D-TEC, divisione in forte crescita del Gruppo Vlastuin, si è tenuta nella sede centrale di Kesteren. Al centro dell’attenzione il nuovo semirimorchio porta tank modello CC 20-30, una soluzione avanzata che qualifica il brand DTEC quale protagonista indicusso del mercato trailer europeo. D-TEC sta introducendo sul mercato una nuova gamma di semirimorchi porta container e il primo esemplare pronto per la commercializzazione - che in Italia è gestita dalla Multitrax di Cremona - è proprio il CC 20-30,
Ambrogio Caccia Dominioni, Presidente e Ad Tesmec.
ESEMPLARE DI UNA NUOVA GAMMA DI SEMIRIMORCHI PORTA CONTAINER, UN VEICOLO A TELAIO FISSO CHE PER LA PRIMA VOLTA DISPONE DI DUE LONGHERONI.
“IL CC 20-30 SODDISFA UN’ESIGENZA PARTICOLARE DELLA NOSTRA CLIENTELA”, DICE ALBERTO
MAGGI,
TITOLARE DI un veicolo a telaio fisso che per la prima volta dispone di due longheroni e non di un longherone unico centrale. Il trailer è specifico per il trasporto di un container da 30”, un container da 20” centrale, un tank 7.82, un tank da 20” e un container da 20” a filo posteriore. Il veicolo nell’allestimento base ha una tara di 3.690 kg. “All’inizio di luglio - dice Alberto Maggi, titolare della Multitrax - il primo esemplare CC 20-30 in allestimento full optional è entrato a far parte della flotta noleggio di Multitrax, al fine di permettere alla clientela di entrare in contatto diretto con il veicolo e valutarne la qualità e il tipo di allestimento ideale per le proprie esigenze. Il CC 20-30
soddisfa un’esigenza particolare della nostra clientela, che da tempo ci chiede di poter usufruire della qualità costruttiva D-TEC anche per modelli diversi dal semirimorchio estensibile, che da anni è apprezzato dal mercato. Siamo fiduciosi che il nuovo semirimorchio D-TEC avrà il favore dei clienti”. La lunghezza del semirimorchio chiuso è di 9.303 mm, la larghezza esterna di 2.550 mm; il peso complessivo a piano carico è pari a 38.000 kg. Il porta container a tre assi, con terzo asse sterzante, ha un telaio in acciaio ad alta resistenza e sospensioni pneumatiche. “Oltre al CC 20-30 D-TEC caratterizzerà la sua presenza ad Hannover con una serie di
MULTITRAX.
innovazioni che saranno presentate allo stand Trailer Tec aggiunge Maggi - Tra queste si segnala la nuova cisterna per trasporto liquami modello SV 2006 e il sistema di pesatura con supporto di calcolo Cloud per soddisfare la normativa Solas”. Il gruppo Vlastuin e in particolare D-TEC stanno investendo in nuovi impianti produttivi per ampliare la gamma prodotti e in nuove strutture per offrire un servizio postvendita efficace ed efficiente. Recentemente il gruppo Vlastuin ha acquisito VB Trailer Bouw, costruttore di semirimorchi con esecuzioni speciali (ribaltabili, cisterne liquami, piani mobili). Questa acquisizione porterà il fatturato a 100 milioni di euro.
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STAS LANCIA NUOVI OPTIONAL PER RIBALTABILI E PIANI MOBILI
Dalla parte degli operatori
MARCHIO DISTRIBUITO IN ITALIA DA REALTRAILER, IL PRODUTTORE BELGA NELL’AMBITO DELLA SUA STRATEGIA DI PERSONALIZZAZIONE DI PRODOTTI CHE SI ADATTINO ALLE DIVERSE ESIGENZE PRODUTTIVE PRESENTA LA TRAMOGGIA POSTERIORE
INTEGRATED HOPPER, LA PARTICOLARE PORTA PER VASCHE BEET REAR
DOOR E IL PORTELLONE CON DOPPIA APERTURA E TENUTA STAGNA.
R
MICHELE S. ALTIERI WAREGEM
imorchi ribaltabili in alluminio e acciaio e piani mobili per il settore agricolo, l’industria edile e il riciclo. La gamma STAS, produttore belga con sede centrale a Waregem, nella provincia fiamminga delle Fiandre Occidentali, propone famiglie di modelli in grado di soddisfare le particolari esigenze di operatori di diversi settori, pro-
seguendo con una strategia di massima personalizzazione dei prodotti. I rimorchi STAS giungono nel nostro Paese attraverso Realtrailer, azienda di Suzzara, distributore italiano del marchio belga, nonché importatore esclusivo Krone. Tra le novità sulle quali punta STAS in vista del Salone IAA un optional che, a richiesta, può equipaggiare i suoi piani mobili, come BioStar e FarmStar per il settore agro o EcoStar per
il riciclo, tutti in alluminio. Si tratta di Integrated Hopper, tramoggia posteriore studiata specificamente per i carichi sfusi di grano o pellet o mangime sfuso. “Il carico - spiega Stefano Savazzi, Fleet Manager Realtrailer - confluisce in un apposito foro per poi essere scaricato attraverso la bocchetta posteriore”. Per le famiglie di ribaltabili - RockStar in acciaio e BuildStar in alluminio per il settore edile, FerroStar in
acciaio e MultiStar in alluminio per il riciclo, AgroStar in alluminio per il settore Agro - la novità è Beet Rear Door, particolarissima porta per vasche ribaltabili. “Può essere installata - precisa Savazzi - su quei veicoli che effettuano trasporto specializzato ad esempio di barbabietole o pomodori. Si tratta di un tipo di porta sicuramente più leggera rispetto al tradizionale portellone in alluminio. La griglia può essere chiusa tra-
mite pannelli in alluminio o attraverso teli in termoplastica PVC”. Infine, da segnalare il particolare tipo di portellone con doppia apertura e tenuta stagna. “È un prodotto - aggiunge il manager Realtrailer - molto richiesto dagli operatori italiani: sul portellone è installata una bocchetta per granaglie che funge da bocchetta da ispezione, nel caso in cui si debba prelevare un campione di prodotto per effettua-
re delle analisi. Oppure viene utilizzata per svuotare in parte la vasca, nel caso in cui il carico superi il peso massimo consentito”. Sono tre i siti di produzione STAS: a Waregem ha sede lo stabilimento di rimorchi ribaltabili in alluminio; i piani mobili nascono a Tournai, sempre in Belgio; i ribaltabili in acciaio sono prodotti sulle linee del sito tedesco di Freudenberg.
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ZANARDO FA PARTE DI BEVERETE, NETWORK DEDICATO AL “BEVERAGE & GROCERY”
DALL’ALIMENTARE AL FARMACEUTICO: QUALITÀ DEL SERVIZIO IL COMUN DENOMINATORE Q ualità del servizio e presenza storica sul territorio di Zanardo Trasporti trovano piena espressione nell’adesione a BeveRete, il più grande e capillare network italiano dedicato al mondo del “Beverage & Grocery” (bevande e generi alimentari). Attraverso BeveRete Zanardo, insieme alle aziende F.lli Di Martino (provider con filiali a Torino, Piacenza, Lodi, Catania, Palermo e Korinthos, in Grecia)
e Mag-Di (operativa sin dal 1969 nel settore della logistica e dei servizi in te grati) conta 72mila punti serviti in tutta Italia tra grande e media distribuzione e negozi al dettaglio. Una presenza affermata nel settore Beverage & Grocery, con multinazionali che si affidano a Zanardo e ai suoi semirimorchi per la logistica in Italia, cui si affianca in parallelo un importante traguardo raggiunto dall’azienda
veneta nel 2005 nella logistica ospedaliera integrata: il sistema Log-Os. “Si tratta - spiega Damaso Zanardo - di un sistema di logistica che prevede la gestione informatizzata del farmaco, per la sanità pubblica e privata: una sola soluzione e un solo flusso monitorato e controllato, che parte dal paziente con la prescrizione e torna al paziente con la somministrazione”. Baricentro del sistema Log-Os un ap-
posito Centro di ricevimenti che, attrezzato per la corretta conservazione dei farmaci (con temperatura e umidità controllate) garantisce massima sicurezza, grazie a elevati standard tecnologici. “Siamo stati pionieri in Italia - conclude Zanardo - nella logistica informatizzata per la gestione dei beni sanitari, primato che ci viene riconosciuto e che ci ha permesso di incrementare il volume di attività nel settore”.
INTERVISTA ALL’IMPRENDITORE VENETO DAMASO ZANARDO
Al vino pensa Viberti DAL “NETTARE DI BACCO” AI BENI DI LARGO CONSUMO ZANARDO SPA FORNISCE SOLUZIONI PERSONALIZZATE DI TRASPORTO, SPEDIZIONE E LOGISTICA. AL SUO FIANCO DA SEMPRE IL MARCHIO VIBERTI, CHE CON I SUOI CENTINATI RISPONDE ALLE NECESSITÀ DELL’AZIENDA DI PORTO MARGHERA: “SICUREZZA E SEMPLICITÀ DEL VEICOLO E ASSISTENZA TEMPESTIVA SONO VALORI PER NOI IRRINUNCIABILI”, DICHIARA IL
PRESIDENTE DAMASO ZANARDO.
U
MAX CAMPANELLA PORTO MARGHERA
na storia di successo, che trova in Viberti Ri morchi un partner legato alla sua storia, alla gloriosa tradizione, a prodotti che garantiscono sicurezza e al l’assistenza tempestiva. È il 1961 quando Settimio Zanardo dà inizio alla sua attività quasi per caso. L’incontro con gli amici di Porto Marghera, fazzoletto di terraferma in comune di Venezia, gli porta un’intuizione decisamente inaspettata: la fiorente industria chimica di quegli anni per crescere nel suo business aveva bisogno di qualcuno che si occupasse dei servizi di trasporto. Settimio Zanardo investe su un primo Lancia Mesata che acquista usato. Ma subito dopo le richieste aumentano, il lavoro c’è. E lui, Zanardo, acquista un Fiat 650 N3 e prosegue negli anni fino ad arrivare a una flotta di ribaltabili. Nel 1978 l’arrivo in azienda del figlio Damaso rappresenta l’inizio di un’importante svolta. Si avvertono i primi segnali di un trend di quello che diventerà autentico pilastro per l’economia italiana: l’alluminio. “Nel 1984 racconta Damaso Zanardo, oggi timoniere dell’azienda - abbiamo iniziato subito a investire su una tipologia di mezzi idonei al trasporto di estrusi in alluminio, con cassoni particolari per questo utilizzo. Una scelta che ha premiato: sono arrivate le prime commesse nazionali e i nostri camion effettuavano trasporto in tutta Italia”. Intuizione e capacità im-
prenditoriale rispondono alla nuova necessità. Senza trascurare un altro trend: i beni di largo consumo. “Gradualmente e in maniera sempre più marcata prosegue il presidente Zanardo - abbiamo spostato il nostro core business dai beni industriali a quelli di largo consumo, dai prodotti per cosmesi (casa e perso-
na) fino ad arrivare, ne gli Anni Duemila, a soft drink e vino: oggi a Valdobbiadene disponiamo di un magazzino interamente dedicato, con temperatura controllata per il vino. Nel 2006 abbiamo avviato la logistica ospedaliera, cui è dedicato il nostro magazzi-
no di Treviso, che copre una superficie di circa 10mila mq. La sede centrale è tuttora ubicata a Porto Marghera ed è affiancata dal nostro hub principale di Lodi”. Nel complesso, Zanardo Trasporti conta 124 dipendenti diretti, oltre 200 indi-
retti (tra padroncini e personale di magazzino) che operano a tempo pieno per l’azienda veneta. Il business viaggia intorno ai 42 milioni di euro di fatturato annui e l’azienda dispone d’immobili per circa 92mila mq coperti, affidati alla gestione di Marina Za-
Settimio (a sinistra) e Damaso Zanardo, rispettivamente fondatore e presidente dell’azienda.
nardo, l’altro rappresentante della seconda generazione. La flotta conta circa 40 automezzi (Mercedes-Benz e DAF tutti Euro VI e cinque Iveco Stralis LNG) e un centinaio di semirimorchi, nei quali Viberti è nettamente marchio principale. “Accanto a una decina di frigo - illustra Zanardo abbiamo soprattutto centinati, alcuni con sponda idraulica. La partnership con Viberti risale a molti anni fa ed è praticamente ininterrotta: abbiamo provato dieci unità della nuova linea di centinati e ne abbiamo acquistati altri venti in un unico lotto. Sul piano tecnico apprezziamo lo sforzo di recupero degli spazi e nella sicurezza della centinatura”. Il legame con Viberti Rimorchi va dunque oltre la mera convenienza dettata dalle minori complicazioni nella gestione dei ricambi. “L’assistenza tempestiva afferma in conclusione l’imprenditore veneto - che limita al massimo il fermo del veicolo è un valore per noi irrinunciabile. Il semirimorchio deve essere un elemento semplice, assicurando meno complicazioni in fase di manutenzione, e l’assistenza deve essere veloce, perché sono mezzi da lavoro e devono essere operativi il più possibile: Viberti dimostra di rispondere in modo molto efficace e puntuale a entrambe queste istanze”.
Viberti è il marchio principale che caratterizza la flotta di circa un centinaio di semirimorchi dell'azienda di trasporto veneziana Zanardo Spa.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / PETER BAL, VICE PRESIDENT & BUSINESS UNIT LEADER DIGITAL CUSTOMER SERVICES WABCO
Più tecnologia, più efficienza
L
MICHELE S. ALTIERI AUDERGHEM
a connettività è fondamentale di questi tempi. Collegando dispositivi e sistemi, una miniera d’informazioni in tempo reale e d’informazioni fruibili diventa disponibile per migliorare il processo decisionale e operativo. In che modo le flotte possono trarre vantaggio dai sistemi telematici moderni? Lo chiediamo a Peter Bal, da maggio 2017 a capo della neonata Business Unit Digital Customer Services fondata da Wabco con un focus sulle nuove soluzioni tecnologiche a disposizione delle flotte. “Le FMS (soluzioni per la gestione avanzata delle flotte, ndr) - spiega l’ingegner Bal - comprendono una vasta gamma di dati tra cui quelli relativi a veicolo, autista, carico e temperatura di quest’ultimo e contribuiscono a migliorare efficacia e sicurezza della flotta. Le FMS, come quella offerta dalla nostra filiale Transics, sono in grado di raccogliere tutti questi dati. Gli spedizionieri possono poi utilizzarli per valutare, ad esempio, la performance dell’autista per lavorare su parametri specifici come il comportamento di frenata, il minimo e la velocità rotazionale che miglioreranno il comportamento alla guida e quindi la sicurezza su strada e l’efficacia generale. La disponibilità di questi dati migliora la gestione dei costi, la conformità, le performance ecologiche, la soddisfazione del cliente, la sicurezza e molto
altro ancora”. Ma il potenziale della maggior parte dei dati che è possibile generare non viene sfruttato pienamente: tutti questi dati possono essere massimizzati in nuovi servizi e soluzioni. È il motivo per cui Wabco ha istituito la nuova business unit Digital Customer Services, il cui compito è trovare nuovi u tilizzi dei big data e delle nuove tecnologie digitali per aumentare l’efficienza delle a ziende del settore dei trasporti e delle flotte. EFFICACIA DEI COSTI
In che modo i sistemi telematici possono contribuire a incrementare l’efficacia della flotta? Ci può fornire degli esempi? “Tutte le aziende del settore dei trasporti - precisa Bal - rispettano il requisito generale di lavorare rapidamente rispettando l’efficacia dei costi; per garantire questo modus operandi ed essere competitivi, i dati rilevanti devono essere accessibili ovunque e in qualsiasi momento. Ad esempio, sempre più clienti vogliono tenere traccia dei loro ordini in tempo reale per adattare in maniera flessibile i tempi di consegna e vedere una maggiore trasparenza da parte delle aziende di trasporto. Se queste desiderano attrarre una base di clienti più ampia, devono essere in grado di soddisfare sempre più aspettative. Tutti i dati possono essere recuperati facilmente tramite le FMS a vanzate. Entra in gioco anche
I SISTEMI TELEMATICI MODERNI SONO IN GRADO DI RACCOGLIERE UNA VASTA GAMMA DI DATI RELATIVI A VEICOLO, AUTISTA, CARICO E TEMPERATURA E CONTRIBUISCONO A MIGLIORARE EFFICACIA E SICUREZZA DELLA FLOTTA.
NEL
MAGGIO 2017 WABCO HA ISTITUITO LA BUSINESS
UNIT DEDICATA DIGITAL CUSTOMER SERVICES, GUIDATA DALL’INGEGNER PETER BAL: “IL DIGITALE APPLICATO AL TRASPORTO FA RISPARMIARE TEMPO E SOPRATTUTO I COSTI, INOLTRE PERMETTE DI RISPETTARE LE REGOLE SENZA PREOCCUPARSI DELL’EVOLUZIONE DELLE NORMATIVE”, SPIEGA IL MANAGER WABCO.
la digitalizzazione dei processi di business: la gestione digitalizzata dei documenti fa risparmiare tempo consentendo un trasferimento dei documenti bidirezionale tra back office e autocarri, garantendo un processo amministrativo con meno burocrazia”. Le FMS inoltre facilitano il rispetto delle normative poiché permettono l’integrazione dei dati del tachigrafo nei sistemi di gestione delle flotte, dall’identificazione dell’autista all’archiviazione dei dati, con la possibilità di evitare infrazioni dei tempi di guida e di riposo, e il rispetto dei requisiti legali sulle letture del tachigrafo e della memoria di massa. “Altro esempio di processi di business migliorati grazie alla digitalizzazione - aggiunge il manager Wabco - è la possibilità di effettuare la diagnostica in remoto, permettendo agli operatori di rilevare tempesti-
vamente guasti del sistema di bordo, di ottimizzare e organizzare la manutenzione del veicolo, riducendo così i tempi di fermo in maniera significativa. Per incrementare l’efficacia dei costi nel settore dei trasporti, è necessaria una soluzione integrata a tutto tondo: è quello che stiamo facendo con le moderne FMS. Ogni giorno cerchiamo un metodo ottimizzato per supportare i clienti in tutte le loro necessità e anche nelle sfide emergenti”. LA SOLUZIONE GIUSTA
Oggi, il mercato della telematica e delle soluzioni digitali per i veicoli industriali è molto complesso. Qual è il suo consiglio affinché le flotte possano trovare la soluzione giusta? “I clienti - risponde Peter Bal - devono considerare che stanno acquistando
Peter Bal, da maggio 2017 a capo della neonata Business Unit Digital Customer Services fondata da Wabco.
una soluzione completa e un servizio corrispondente, non soltanto un prodotto. Dovrebbero orientarsi verso un fornitore affidabile ed esperto che possa rispondere alle loro esigenze, guidarli per l’intero progetto e garantire loro una collaborazione a lungo termine. L’individuazione della soluzione giusta dipende esclusivamente dalle necessità di ogni flotta. Siamo un fornitore di soluzioni complete per la gestione di autocarri, rimorchi, carichi e terzisti per cui i nostri clienti possono av valersi di un portafoglio completo di soluzioni telematiche mobili offerte da Transics e possono scegliere la soluzione più adatta alle loro necessità specifiche. Per individuare la soluzione più adeguata alle esigenze di ognuno, mettiamo a disposizione
un rapido test sul nostro sito internet”. Processi logistici uniformi sono possibili soltanto se esiste un legame ad ampio raggio tra il fornitore di servizi telematici e quelli di software, indipendentemente dal tipo di soluzione più indicata alle specifiche esigenze e alle dimensioni della flotta. Le soluzioni come la pianificazione del trasporto, l’ottimizzazione dell’itinerario, il software per la retribuzione, gli stru menti per il reporting e l’analisi devono essere integrate. La soluzione Transics per la gestione delle flotte facilita questa connettività, garantendo inoltre un flusso agevole e corretto di informazioni tra il sistema Transics e le applicazioni software di terzi, riducendo in questo modo i costi amministrativi.
Processi logistici uniformi sono possibili se esiste un legame ad ampio raggio tra i fornitori di servizi telematici e di software.
MENO DEL VENTI PER CENTO DEI VEICOLI INDUSTRIALI EUROPEI ATTREZZATO CON SISTEMI AVANZATI
TELEMATICA FONDAMENTALE, MA SALE SUI CAMION SOLO IN MINORANZA I l settore dei trasporti è fortemente competitivo e le ordinazioni vanno spesso incontro a reclami, situazione particolarmente difficile per le flotte di piccole dimensioni. Qual è il vantaggio competitivo che deriva a clienti di questo tipo dall’utilizzo delle FMS? “Wabco risponde Peter Bal - è costantemente impegnata a mettere a punto nuove soluzioni per rispondere alla domanda sui mercati. La nuova soluzione per la gestione delle flotte Traxee è studiata su misura per le necessità specifiche delle flotte dalle piccole alle medie dimensioni fino a quelle dei veicoli commer-
ciali heavy-duty. Traxee è stata concepita per supportare gli operatori che spesso non dispongono di staff specializzato o di operatori più grandi per coordinare ad esempio la capacità della flotta, l’attività dell’autista e la conformità con i requisisti legali. Varie funzioni fondamentali per il business aiutano gli operatori a individuare e gestire le loro flotte ovunque e in qualsiasi momento, anche dalla cabina del loro autocarro. Traxee permette inoltre una comunicazione efficace con cliente e autista, nonché un supporto degli operatori nel rispettare i requisiti legali e amministrativi. È
stata messa a punto un’app all-in-one e un model Software-as-a-Service che offre una soluzione al prezzo contenuto di 20 euro per veicolo al mese”. Le soluzioni FMS rappresentano dunque un requisito fondamentale. Eppure oggi solo il 18 per cento circa dei veicoli industriali europei e il 9 per cento dei rimorchi sono attrezzati con sistemi telematici di fleet management. C’è ancora molto margine di manovra per migliorare l’efficacia delle flotte grazie alla connettività tra autocarri, rimorchi, carichi, autisti e terzisti. Qual è il potenziale dei sistemi tele-
matici per i prossimi dieci anni? “La telematica - conclude l’ingegner Bal - non solo acquisterà importanza in futuro, ma diventerà lo standard. Ha un grande potenziale che spazia dai sistemi avanzati di prevenzione delle collisioni alla semplice ricerca di parcheggio. I veicoli saranno collegati con l’internet delle cose e comunicheranno tra loro e con l’infrastruttura. Grazie alla maggiore connettività, diventeranno sempre più intelligenti, mentre infrastruttura e caratteristiche del traffico stradale cambieranno, spianando la via alla guida automatizzata”.
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IL FURGONE SI TROVA DA SOLO LO SPAZIO PER IL PARCHEGGIO
LA TECNOLOGIA INTELLIGENTE SUPPORTA L’INCREMENTO DELLE CONSEGNE L a rapida crescita del commercio online mette a dura prova le società di consegna e i corrieri logistici: il numero di pacchi consegnati annualmente aumenterà in maniera esponenziale da qui al 2021; i clienti finali vogliono sempre più spesso poter decidere quando e dove ricevere la propria spedizione. Un compito enorme per i fornitori di servizi di consegna: una quota giornaliera di 200 pacchi non è insolita per i corrieri. In media, i corrieri hanno da due minuti e mezzo a tre minuti di tempo per effettuare ogni consegna. Questo comprende anche il
tempo per parcheggiare il veicolo, la percorrenza del tragitto fino alla porta principale e l’attesa prima di effettuare fisicamente la consegna: ogni secondo è prezioso. Per la prima volta ZF presenta un veicolo concept per i fornitori di servizi logistici: Innovation Van è equipaggiato con funzioni di guida autonoma di livello 4. Il furgone per le consegne effettua autonomamente manovre all’interno dell’ambiente urbano, mantiene la corsia anche su strade prive di segnaletica orizzontale, riconosce semafori e segnali stradali e reagisce a situazioni di
pericolo. Inoltre è in grado di riconoscere e evitare ostacoli quali veicoli parcheggiati in doppia fila. Per i corrieri, è particolarmente utile il telecomando basato su tablet: se due indirizzi sono così vicini tra loro che il miglior tragitto di consegna è a piedi, Innovation Van segue il corriere come fosse legato a un guinzaglio virtuale. Qualora non si trovi parcheggio davanti a un indirizzo, il corriere potrà mandare avanti il veicolo fino alla fermata successiva, dove cercherà autonomamente uno spazio di parcheggio.
ZF PUNTA SU RIDUZIONE DELLE EMISSIONI E GUIDA AUTONOMA
Osserva, pensa, agisci O
È IL CLAIM CON CUI IL PRODUTTORE TEDESCO DI COMPONENTI COMPLETI PER L’AUTOCARRO SI PRESENTA AL SALONE IAA: UN FOCUS SU DIGITALE E “INTERNET DELLE COSE” CON CUI ZF ACCOMPAGNA LA PROSSIMA GENERAZIONE DELLA MOBILITÀ. TRA LE NOVITÀ INNOVATION TRUCK, VEICOLO INDUSTRIALE IBRIDO REALIZZATO SULLA BASE DI UN MEZZO PESANTE A TRE ASSI CHE, SENZA AVERE IL CONDUCENTE AL VOLANTE, MANOVRA CASSE MOBILI E RIMORCHI VERSO LE RISPETTIVE DESTINAZIONI.
MAX CAMPANELLA FRIEDRICHSHAFEN
sserva, pensa, agisci: see, think, act. È il claim con il quale ZF si presenta al Salone IAA, in programma alla fiera di Hannover dal 20 al 27 settembre. Non solo un motto, ma la rea-
lizzazione di un processo volto a garantire la sicurezza di passeggeri e altri utenti della strada. E che sottolinea l’impegno del produttore di Friedrichshafen nello sviluppo di sensori, sistemi elettronici e attuatori in grado di rendere realtà trazione a bassissime emissioni e guida automatiz-
zata. Ed è lì, a Friedrichashen che siamo andati per verificare i progressi fatti fino a oggi: quali funzioni esistono già per garantire la sicurezza al volante? E quali sono i prossimi passi da fare? Con due nuo ve soluzioni innovative, ZF mostra come potrebbe e-
volvere la logistica nei depositi delle imprese di spedizioni, in aeroporti, porti marittimi e in altre attività affini: in futuro saranno i veicoli a manovrare autonomamente casse mobili o rimorchi verso le rispettive destinazioni, mentre i mezzi di trasporto effettuano operazioni di manovra senza
conducente, contribuendo ad affrontare la carenza cronica di personale specializzato del settore logistico. ZF Innovation Truck è un autocarro ibrido realizzato sulla base di un mezzo pesante a tre assi e svolge questi com piti senza conducente. Subito dopo l’ingresso nel-
l’area, l’autista può scendere dal veicolo, attivare la modalità di guida autonoma e prendersi una pausa. L’autocarro troverà la propria posizione di destinazione in modalità indipendente e elettrica, dove scarica un ponte mobile eventualmente già caricato con l’aiuto di un assistente. Sempre da solo, ZF Innovation Truck carica un nuovo container. Vantaggio chiave dell’assistente, il veicolo industriale s’inserisce da solo con la mas sima precisione sotto il ponte mobile, avanzando in retromarcia: se eseguita manualmente, questa manovra è difficile anche per conducenti più esperti. Controllato dal computer centrale ZF ProAI, ZF Innovation Truck esegue la manovra in maniera rapida, precisa e con maggiore livello di sicurezza. Inoltre, non viene influenzato da fattori come stress, stanchezza, distrazioni, scarsa illuminazione o condizioni atmosferiche avverse. Mentre ZF ProAI funge da cervello per ZF Innovation Truck, altre tecnologie ZF gli permettono di agire, tra cui ReAx, sistema sterzante elettroidraulico attivo, e il sistema di trasmissione automatico TraXon Hybrid, che impiega un motore elettrico integrato e consente una guida senza emissioni. Per l’orientamento e la visione del suo ZF Innovation Truck, il Gruppo tecnologico ha scelto una configurazione di sensori efficace dal punto di vista dei costi, basata su telecamera e supportata da laser, completandola con un sistema GPS. Il computer centrale ZF ProAI coordina tutte le funzioni di guida longitudinale e trasversale: questo veicolo navetta può agganciare un rimorchio da una motrice e posizionarlo autonomamente sulla rampa per le operazioni di carico e scarico. Infine riporta il rimorchio al veicolo.
SI FA NOTARE IL DISPLAY INTERATTIVO TRENDSETTING COCKPIT
ABITACOLI ALTERNATIVI, PIÙ SICURI E SENZA VOLANTE NÉ PEDALIERA D ai furgoni di consegna con guida totalmente automatizzata fino ai taxi-robot del futuro: il crescente livello di automazione richiede nuove postazioni di guida all’interno del mezzo di trasporto. Il display interattivo Trendsetting Cockpit, nato da una collaborazione tra ZF e Faurecia, vuole dimostrare dove ci porteranno le strade del design. Completamente sprovvisto di pedaliera e volante e supportato da tre schermi, lascia al conducente libera scelta del posto di guida. Questo consente maggiore flessibilità e libertà di movimento, oltre a offrire nuove opzioni per i comandi. Faurecia, azienda partner di ZF, ha sviluppato il progetto dell’abitacolo e del concept interattivo. Quando è l’autopilota a guidare quasi completamente i veicoli commerciali e industriali
di livello 4, il conducente può dedicarsi sempre di più ad altre attività: volante e pedaliera potrebbero risultare d’impaccio negli abitacoli del futuro. Inoltre, rappresentano un impedimento per gli addetti alle consegne, che devono spesso entrare e uscire dal veicolo. Trendsetting Cockpit sarebbe letteralmente liberato dagli elementi di comando convenzionali: le azioni di sterzo, accelerazione e frenata vengono compiute dagli attuatori, che lavorano in background e ricevono i comandi dall’elaboratore centrale del veicolo ZF ProAI. Se il conducente decide di guidare manualmente può sempre farlo tramite una leva di comando integrata, che consente di accelerare, frenare e cambiare direzione con un solo dito.
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TANTE LE NOVITÀ KÖGEL IN SCENA ALLO IAA 2018
Il Novum che fa notizia
N
FABIO BASILICO MONACO
ella suggestiva cornice dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera, il moderno e affascinante stadio di riferimento del Bayern Monaco, Kögel ha presentato le numerose novità che caratterizzano la presenza del produttore leader di semirimorchi allo IAA 2018. In primis, la nuova generazione di veicoli Novum caratterizzati da elevata stabilità, manipolazione più semplice, maggiore carico utile ed elevato grado di personalizzazione. Sul piazzale antistante l’Allianz Arena c’erano anche il nuovo Kögel Lightplus Coil e il furgonato refrigerato Premium Kögel Cool - PurFerro quality. Spazio anche al nuovo telaio per container in struttura leggera Kögel 45 Triplex e per il settore dell’edilizia il se mirimorchio ribaltabile Kögel con maggior portata. Accanto ai modelli Kogel, l’evento all’Allianz Arena di Monaco ha messo in luce le proposte e le novità nel campo dei veicoli allestiti del brand Humbaur, gruppo di cui fa parte Kogel. Sui suoi veicoli centinati Cargo, Mega e Light, Kögel introduce un nuovo laterale esterno e una nuova carrozzeria, già noti e collaudati sul Kögel Lightplus. Nell’ambito del cambio di generazione Novum, vengono apportate migliorie anche al semirimorchio telonato. Novum non rappresenta soltanto una novità nel laterale esterno e nella carrozzeria, ma è anche il simbolo del nuovo sistema modulare Kögel coordinato in modo ottimale, dotato di moduli, gruppi di componenti e componenti unitari migliorati, unici e rinnovati. Questo consente una più ampia personalizzazione dei veicoli della generazione Novum con cui Kögel risponde alle diverse richieste del mercato. Oltre a una maggiore stabilità, i semirimorchi della rinnovata generazione sono caratterizzati da una manipolazione ancora più semplice e, a seconda del modello, da un maggior carico utile. Poco a poco, tut te le varianti dei veicoli Cargo, Mega e Light disporranno di questi aggiornamenti. Il Lightplus è già disponibile mentre Cargo Coil e Cargo Coil Rail completano il cambio di generazione. Ulteriori varianti Novum in concomitanza con lo IAA 2018.
IL PRODUTTORE LEADER DI SEMIRIMORCHI PRESENTA LA NUOVA GENERAZIONE DI VEICOLI NOVUM CARATTERIZZATI DA ELEVATA STABILITÀ, MANIPOLAZIONE PIÙ SEMPLICE, MAGGIORE CARICO UTILE ED ELEVATO GRADO DI PERSONALIZZAZIONE. INOLTRE, IL NUOVO KÖGEL LIGHTPLUS COIL E IL FURGONATO REFRIGERATO PREMIUM KÖGEL COOL - PURFERRO QUALITY. SPAZIO ANCHE AL NUOVISSIMO TELAIO PER CONTAINER IN STRUTTURA LEGGERA KÖGEL 45 TRIPLEX E PER IL SETTORE DELL’EDILIZIA IL SEMIRIMORCHIO RIBALTABILE KÖGEL CON MAGGIOR PORTATA.
Il bestseller Kögel Cargo, centinato standard con telone scorrevole con profilo laterale esterno ottimizzato e migliore carrozzeria, si presenta ancora più robusto e con un elevato grado di personalizzazione per il funzionale adattamento ai requisiti del settore spedizionieri. Oltre ai vantaggi ben noti della generazione No vum, come il nuovo pannello aria e luci sulla parete anteriore, che convoglia le connessioni nel telaio mediante una traversa longitudinale, il nuovo profilo laterale esterno con maggiori punti di fissaggio VarioFix e le tasche variabili per stecche, Kögel Cargo può vantare un’ampia dotazione di serie, che comprende gli assi Kögel KTA, di facile manutenzione, tenuta su strada e affidabili. Per quanto riguarda l’immobilizzazione del carico, va sottolineata l’importanza della soluzione della stecca tessile FastFix che con un peso di soli 495 grammi e bloccaggio a ginocchiera, si mette e si toglie facilmente e velocemente dai piantoni. Le stecche in tessuto Kögel Fa-
stFix sono realizzate in materiale flessibile, per questo trovano facilmente spazio in ogni cassetta degli attrezzi riducendo sensibilmente il pericolo di danni. Allo IAA 2018 fa il suo de butto il Kögel Lightplus Coil interamente modificato. Anche questo semirimorchio leggero per il trasporto di bobine e nastri è caratterizzato dal profilo laterale esterno e da una carrozzeria migliorata, come tutti i modelli della nuova generazione Novum. Il
telaio e la carrozzeria del nuovo Lightplus Coil offrono un’ottimizzazione sia del peso sia del carico utile. Con una tara di 5.420 kg con dotazioni personalizzate e di 5.790 kg nella dotazione di base, il modello garantisce un’ottima riduzione nei costi. Il peso lordo (tecnicamente ammesso) è di 39.000 kg e il peso su ralla (tecnicamente ammesso) è pari a 12.000 kg. Inoltre, grazie al sistema modulare, anche il Lightplus Coil può usufruire della fa-
mosa carrozzeria variabile FlexiUse di Kögel, che offre diverse possibilità di regolazione. Il produttore tedesco presenta anche la nuova versione del Kögel Cool - PurFerro quality, furgone refrigerato che non si rivolge solo alle esigenze di mercato specifiche del trasporto di alimenti freschi e surgelati e di prodotti farmaceutici ma, grazie a diverse opzioni, si dimostra idoneo anche all’impiego universale. Grazie a una vasta gamma di equipaggiamenti speciali, il veicolo offre un alto grado di personalizzazione in base alle esigenze del cliente. Tra le principali dotazioni di serie di Kögel Cool PurFerro quality segnaliamo il pavimento in alluminio antirumore che riduce il frastuono durante le operazioni di carico e scarico. Kögel Cool PurFerro quality è equipggiato con Kögel Telematics, il modulo telematico per rimorchi. Il pacchetto telematico per frigoriferi registra dati qua li la posizione in tempo reale, lo stato di aggancio, i dati EBS, l’interruttore contatto porte e naturalmente i
sensori di temperatura e il termoregistratore. Kögel amplia il suo ricco portfolio di telai per container con un telaio di nuova concezione, con estensione centrale. Si tratta del nuovo Kögel Port 45 Triplex che debutta allo IAA di Hannover. Nella dotazione di base lo chassis per container ha un peso proprio ridotto, pari circa a 4.800 chilogrammi, un peso complessivo tecnico di 41.000 chilogrammi e un carico sulla motrice di 14.000 chilogrammi; risulta dunque adatto al trasporto di container ISO da 20, 30, 40 e 45 piedi e di container highcube da 40 e 45 piedi. Port 45 Triplex è attualmente uno dei telai per container più leggeri del mercato. Consente un carico utile di oltre 36.200 kg garantendo la massima efficienza nel traffico intermodale. Infine, per il settore dell’edilizia, lo specialista di Burtenbach propone il semirimorchio ribaltabile con maggior portata. Ciò è possibile grazie a un´espansione modulare con sponde laterali e posteriore in alluminio. Per i ribaltabili a due e a tre assi con un volume di carico di 24 mc Kögel offre quin di non solo pareti e portelloni in acciaio di diverso spessore; da ora, per la prima volta, sono disponibili anche pareti e portelloni posteriori in alluminio. Grazie alla nuova intelligente tecnologia, i clienti, secondo il settore di utilizzo e le loro esigenze, pos sono scegliere un singolo ribaltabile con pareti e pavimento di diverso spessore e materiali. Nel primo semestre 2018, Kögel ha raccolto oltre 12mila ordini, il 48,13 per cento in più rispetto al primo semestre 2017. Le stime per l’intero anno in corso è di arrivare a 18mila trailer complessivi. In Europa occidentale, la stima sui dodici mesi è di 8mila unità mentre il primo semestre 2018 si è chiuso a oltre 5.600 ordini, il 34,14 per cento in più. Germania, Spagna e Belgio sono i paesi dell’area occidentale del vecchio continente dove il brand tedesco ha registrato la crescita maggiore. In Europa dell’Est guidano l’offensiva Kögel Repubblica Ceca, Russia e area balcanica: nell’Europa orientale le previsioni ordini per l’intero 2018 sono di 10mila u nità mentre da gennaio a giu gno sono stati registrati 6.500 ordini, ben il 62,9 per cento in più dello stesso periodo 2017.
HUMBAUR ILLUSTRA ALLO IAA 2018 LE VERSATILI SOLUZIONI DI TRASPORTO SVILUPPATE CON I COSTRUTTORI AUTOMOTIVE
FLEXBOX, INNOVATIVO ALLESTIMENTO FLESSIBILE PER TUTTE LE MERCI H umbaur, nome che identifica il Gruppo di cui fa parte anche Kögel, partecipa allo IAA 2018 facendosi ben rappresentare dall’attuale gamma di soluzioni di carrozzeria FlexBox, sistema che consente una pluralità di allestimenti per l’efficiente movimentazione delle merci in ambito distributivo. Humbaur è uno dei più rinomati costruttori di carrozzerie in Europa; i prodotti della famiglia FlexBox, lanciata sul mercato nel 2016, sono progettati e sviluppati in stretta collaborazione sia con i costruttori automotive (tra cui Iveco, Nissan, Opel, Renault, Volkswagen Veicoli Commerciali) che con i fornitori logistici europei. Il valore innovativo dei prodotti
Humbaur è testimoniato dal fatto che i materiali impiegati e la progettazione delle soluzioni adottate sono perfettamente compatibili con le richieste della mobilità elettrica. Inoltre, Humbaur mette al centro il cliente a cui viene assicurato un nuovo ed efficiente servizio di assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in collaborazione con ADAC Truck Service. Le carrozzerie FlexBox sono suddivise in tre serie: Dry, Cool e Freeze. Il box frigorifero FlexBox Freeze basato sull’Iveco Daily 72C è un ottimo esempio della capacità costruttiva Hambour improntata alla leggerezza, all’efficienza energetica e alle performance di carico.
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FASSI GRU / PARTNERSHIP CON LA BRESCIANA TSM SENSORS
Leader in innovation LA GIOVANE E DINAMICA START-UP GARANTISCE AL PRODUTTORE DI ALBINO UN SUPPORTO FONDAMENTALE NELLO SVILUPPO E FORNITURA DI SENSORI INDUSTRIALI PER LA MISURAZIONE E IL CONTROLLO DI TUTTE LE FUNZIONI DELLE GRU. “IL SUO CONTRIBUTO TECNOLOGICO E DI RICERCA CI HA
S
PERMESSO DI ESSERE I PRIMI A INTRODURRE APPLICAZIONI DIGITALI SULLE GRU, CHE GARANTISCONO
MIGLIORE EFFICIENZA”, DICHIARA
VALENTINA MASSA CHIARI
ensori d’inclinazione, di sfi lo, di rotazione e magnetostrittori, che misurano la distanza e quindi lo sbraccio. In queste quattro famiglie di prodotti si riassume la produzione di TSM Sensors, giovane azienda fornitore privilegiato di Fassi Gru, sul mercato internazionale attiva, oltre che nel sollevamento, anche in altri ambiti industriali come costruzioni e movimento terra, logistica, a gricoltura, energie rinnovabili e medicale. TSM Sensors nasce nel 2015 dalla volontà e dalle competenze di un gruppo di giovani con esperienze lavorative precedenti nel medesimo campo, affiancati dalla fondamentale figura di Marco Carrara, attuale Direttore Tecnico, che vanta oltre 30 anni di esperienza in questo settore. “Siamo un’azienda giovane - spiega Antonio Agnesi, Direttore Generale non solo per la data di fondazione ma anche all’anagrafe: l’età media è sotto i trent’an-
ROSSANO CERESOLI, DIRETTORE RICERCA & SVILUPPO FASSI GRU.
ni per buona parte dei nostri die ci dipendenti, ai quali si affiancano altri quattro collaboratori”. La sede è ubicata a Chiari,
a pochi chilometri da Brescia, in una struttura di 1.200 mq che ospita parte produttiva e laboratorio di Ricerca & Sviluppo, oltre a uffici e ma-
gazzino. “A Chiari - prosegue Agnesi - si progettano tutti i nostri prodotti, spesso rispondendo a richieste specifiche dei clienti, ma anche
Pagina 45 sviluppando una nostra ricerca con l’obiettivo, quando possibile, di anticipare le richieste e proporre soluzioni sempre innovative. In sede realizziamo hardware e software, assembliamo i circuiti stampati, mentre i particolari meccanici e le parti di plastica sono affidate a fornitori esterni, selezionati secondo criteri di affidabilità, qualità e precisione. Infine, il montaggio finale lo curiamo direttamente. Su tutti i nostri prodotti garantiamo la tracciabilità completa con una verifica su tutta la produzione: ogni sensore è certificato con un controllo finale effettuato su banchi di calibratura e collaudo che abbiamo stu-
Da sinistra: Rossano Ceresoli, Direttore Ricerca e Sviluppo Fassi Gru; Antonio Agnesi e Giorgio Gozzini, rispettivamente Direttore Generale e Responsabile Acquisti TSM Sensors.
diato in esclusiva per le nostre esigenze. Infine, siamo certificati ISO 9001 per la gestione della qualità”. La collaborazione con Fassi Gru è nata dall’esigenza del produttore di Albino d’individuare un partner nello sviluppo di sensori. “Essere sempre più Leader in Innovation - spiega Rossano Ceresoli, Direttore Ricerca & Sviluppo Fassi Gru - non è uno slogan, ma un metodo di lavoro: la volontà di sviluppare nuove soluzioni da parte di Fassi imponeva di individuare una società che potesse rispondere alle nostre istanze con rapidità e, soprattutto, con reale contributo tecnologico e di ricerca. TSM Sensors è tutto questo: una startup giovane e dinamica che ci ha permesso di essere i primi a introdurre applicazioni digitali sulle gru. I nostri uffici tecnici lavorano perfettamente integrati: passare dall’idea alla progettazione e alla realizzazione è possibile con tem pi inimmaginabili in un rapporto tradizionale fornitore-cliente”. Un’opportunità funzionale anche per TSM Sensors che con un rapporto diretto comprende prima le esigenze del cliente e può così sviluppare soluzioni che trovano applicazione anche fuori dal settore del sollevamento. “In pratica - conclude Ceresoli - abbiamo verticalizzato il processo d’integrazione dei sensori sulle nostre gru con soluzioni che nascono già industrializzate grazie alle nostre reciproche competenze: Fassi Gru in ambito oleodinamico, TSM Sensors nello sviluppo dei sensori”.
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THERMO KING PARTNER DI RIFERIMENTO PER AD-LOG
“Pronti a ogni sfida”
FONDATORI DELLA LOG-IN HOLDING, ANTONIO D’IGLIO E LA MOGLIE KATIA CAPPIELLO SONO SBARCATI IN SARDEGNA RIVOLUZIONANDO IL MODO DI OPERARE NEL TRASPORTO E NELLA LOGISTICA ALIMENTARE. IN POCHI ANNI LA REALTÀ AZIENDALE È CRESCIUTA NELLA FLOTTA E NEI VOLUMI DI BUSINESS: UNA CRESCITA CHE VEDE AL SUO FIANCO PARTNER CHE HANNO CREDUTO NELLA SUA SFIDA. “LA QUALITÀ IN UN FRIGO È IMPORTANTE, MA L’ASSISTENZA È DECISIVA E FA LA DIFFERENZA”, DICHIARA L’IMPRENDITORE PARTENOPEO.
T
MAX CAMPANELLA SEGRATE
re milioni di chilometri percorsi nel solo 2017. Un po’ come andare e tornare quattro volte dalla Terra alla Luna. O compiere 70 volte il giro del mondo. Un fatturato che viaggia verso i 30 milioni di euro e una flotta di oltre 260 mezzi tra motrici, trattori e semirimorchi. Ma Antonio D’Iglio, 41 anni, ci accoglie nella sede di Segrate, con la Madonna di Fatima a dare la sua luce di presenza tra i camion, è l’uomo semplice e determinato “di una volta”. Personaggio di grande carisma, D’Iglio è cresciuto con il nonno Antonio Esposito, dal quale ha imparato praticamente tutto del mestiere del trasportatore: a 12 anni è al suo fianco, in impervie avventure che gli insegnano o gni aspetto e rischio del mestiere. Lui ci ha poi aggiunto del suo: creati-
vità, voglia di fare, capacità relazionali e imprenditoriali. E soprattutto la tenacia nel non arrendersi quando “tutti gli altri” remano contro, anzi: “Non sono mancate le
intimidazioni quando abbiamo cominciato a crescere: ho trovato i giusti canali per continuare a lavorare serenamente e far lavorare collaboratori e dipendenti”.
La stretta di mano è quella vigorosa di un partenopeo che, più che abituato alle interviste, si mette volentieri alla guida del truck, per provarlo prima di acquistarlo.
Come ha fatto con la generazione di frigo SLXi di Thermo King: “Le novità bisogna sempre provarle, solo così è possibile fare la giusta scelta”. Una passione
per il nuovo che si esprime con l’estrema naturalezza con cui l’imprenditore usa il palmare connesso con webcam ai punti nevralgici della sua attività: dove avviene il carico-scarico, all’ingresso delle sue sedi, negli uffici direzionali. Tutto è sotto il suo controllo. Del resto quello che hanno fa tto i coniugi D’Iglio in pochi anni merita di essere protetto e rappresenta la base della crescita futura dell’azienda. Lavorano per il Gruppo Lombardini quando, negli Anni Novanta, inizia l’attività dei discount: D’Iglio collabora con il gruppo bergamasco nelle piattaforme di Trezzo sull’Adda e Vignate, al confine tra Milano e Bergamo, e di fatto diventa il primo interlocutore della terziarizzazione dell’azienda di distribuzione. Presso i cantieri del marchio LD opera il personale Log-In (Logistica Integrata), che sbarca in Sardegna quando il discount apre a Olbia e poi a Macomer, in provincia di Nuoro. Siamo nel 2000 e D’Iglio arriva sull’isola rivoluzionando il modo di operare della logistica: fioriscono i magazzini Despar, Sigma, Eurospin e tutti necessitano di un supporto per la movimentazione del la merce. Caratterizzata dalla propensione tecnologica del suo fondatore, Log-In per prima a lavorare con i terminali in RF per preparare la merce con microfono e senza l’utilizzo delle mani. È l’era della radiofrequenza, che rispetto alla carta garantisce più rapidità e meno errori.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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da una trentina di motrici, 120 semirimorchi e 115 trattori. La strategia è quella delle partnership con fornitori unici, in modo da ottimizzare il servizio post vendita. Per i semirimorchi è il caso di Lamberet: “All’inizio dell’impresa avevamo bisogno di partner che sostenessero il nostro business, dando fiducia a quello che stavamo per fare: Lamberet è uno di questi”. Per i trattori Scania, per gli assali SAF, per gli pneumatici Bridgestone e Michelin. Per i gruppi frigo il partner scelto è Thermo King, fornitore attraverso la Concessionaria Tecno Service di Piacenza. “Ci siamo incrociati - spiega D’Iglio - quando eravamo alla ricerca di un’unica gestione dei gruppi frigo: abbiamo messo alla prova la generazione SLXi, che ha soddisfatto le aspettative. Soprattutto quello che ci ha favorevolmente colpito è stata l’a van zata tecnologia: sistema satellitare che consente da remoto
Da sinistra: Enrico Bonvini di Tecno Service; Giuseppe Sinatra e Antonio D’Iglio, rispettivamente Finance & Strategy Advisor e fondatore di Ad-Log; Marco Tosi, Israel & Italy Sales Manager Thermo King.
Al suo arrivo in Sardegna Log-In terziarizza ancora l’attività di trasporto, raggiungendo qualcosa come 450 dipendenti diretti, indiretti e stagionali. “La realtà sarda - spiega D’Iglio - era costituita da pochissime flotte strutturate, per lo più con centinati: noi avevamo
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bisogno di un trasporto refrigerato e abbiamo deciso di fare da soli, cominciando a investire su una flotta diretta oltre che sugli hub logistici. Quella del freddo era una sorta di nicchia di cui nessuno si occupava: l’abbiamo fatto noi”. Oggi il parco è costituito
di agire sul frigo, di spe gnere o accendere il motore, e di scaricare i dati on line. Elemento indispensabile è il post vendita: da questo punto di vista chiamare Thermo King significa avere una risposta h 24 e servizi rapidi. La qualità in un frigo è importante, ma l’assistenza è decisiva e fa la differenza”. Lo stesso D’Iglio si è recato in visita presso la fabbrica irlandese Thermo King di Galway. “AD-Log spiega Marco Tosi, Sales Manager Israel & Italy Thermo King - è una di quelle aziende che, met tendo la tecnologia al primo posto, non possono che valorizzare la differenza evolutiva dei nostri prodotti. Con la nostra Bluebox oggi la loro flotta di rimorchi refrigerati è controllata da remoto: il responsabile della flotta a distanza può interagire ad esempio per cambiare temperatura, ma soprattutto sa sempre a quale temperatura viaggia ogni mezzo”.
LE SQUADRE DI D’IGLIO RAGGIUNGONO LA SARDEGNA E NON SOLO: IN VISTA C’È LA SPAGNA
HUB LOGISTICI, PIATTAFORME E IMBARCHI VIA MARE PER CONSEGNE NEI TEMPI “
La trasparenza paga” è uno dei motti di Antonio D’Iglio, che con Ad-Log è presente in Sardegna a Olbia, Caniga, Macomer, Villacidro, Cagliari e nel Nord Italia con un deposito e uffici amministrativi a Segrate dove opera il socio unico Katia Cappiello, moglie del fondatore. Trasparenza vuol dire clienti che oggi hanno assoluta fiducia nel suo operato: “In 12 ore esclusa la tratta navale - spiega D’Iglio - siamo in consegna dal Trentino a Olbia. La massima soddisfazione è sapere che trasportiamo quello che arriva sulle nostre tavole: sappiamo con quali partner e come l’abbiamo trasportato, con veicoli sempre puliti e a temperatura sempre controllata”.
Per gli imbarchi via mare Ad-Log si affida ai corridoi di Moby e Tirrenia. “In media - racconta l’imprenditore napoletano - carichiamo 20-25 rimorchi al giorno. La merce raggiunge le nostre piattaforme dove viene stoccata, preparata e distribuita in notturna presso i punti vendita del cliente: in quelli di maggiore dimensione sono le nostre squadre a scaricare i bancali e mettere la merce su scaffale. Per noi ogni cliente merita la massima attenzione, a prescindere dalle sue dimensioni e richieste di lavoro”. Sostenuto dai suoi partner come Thermo King, Ad-Log è pronta a varcare i confini: consolidate le rotte Italia-Sardegna,
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da qualche mese l’azienda opera verso la Francia ed entro fine anno è pronta per la Spagna. “Non possiamo fermarci - afferma in conclusione D’Iglio - sono gli stessi clienti a chiedercelo: chiedono i nostri servizi non basandosi sui costi ma sulla capacità di gestire in maniera efficiente ogni carico, anche quello più imprevisto. La nostra forza? Contiamo 300 dipendenti ma siamo un’azienda, anzi una grande famiglia: siamo noi per primi a scendere in campo per i clienti, sostenuti da manager e collaboratori preparati, nei quali riponiamo la nostra fiducia e che sono integrati nello spirito di squadra che caratterizza la nostra azienda”.
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INTERVISTA / ANDREAS SCHMITZ, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE SCHMITZ CARGOBULL
“Come difendiamo la nostra leadership” “
FABIO BASILICO ALTENBERGE
Con l’ultimo esercizio abbiamo raggiunto il più alto giro d’affari nella storia di 125 anni della società. I dati preliminari ci convincono che siamo sulla buona strada per crescere ulteriormente con successo”. Un’intervista a Andreas Schmitz, dal 1° aprile 2016 Presidente del Consiglio di gestione di Schmitz Cargobull, inizia con tutto l’entusiasmo che il manager tedesco sa esprimere. Riusciamo a strappargli qualche parola in italiano, non insolita per lui che, dopo aver trascorso in gio ventù tre anni come Consulente e Project Manager al Boston Consulting Group di Chicago, nell’Illinois, ha iniziato la carriera nell’azienda di famiglia come Amministratore delegato presso la fabbrica Schmitz Cargobull Iberica a Saragozza. Era il 2001 e in Spagna Andreas Schmitz vi è rimasto fino al 2007, quando si trasferisce in Inghilterra, presso lo stabilimento di Harlow, come Managing Director. Vi resta un anno per poi raggiungere l’headquarter di Al-
tenberge, prima come Direttore Vendite dell’Europa dell’est e, dal 2008, componente del Consiglio di gestione Schmitz Cargobull. “L’anno d’esercizio 2017-2018 si è chiuso il 31 marzo scorso spiega il numero uno del produttore tedesco - con molto successo: abbiamo raggiunto il più alto giro d’affari nella storia di 125 anni della società. Dai dati preliminari siamo a oltre 61mila unità di rimorchi prodotte, un fatturato di circa 2,2 miliardi di euro e circa 6.400 dipendenti, ovvero 600 in più rispetto all’anno precedente. Per il 2018-2019 l’obiettivo è continuare su questa strada. Schmitz Cargobull è leader di mercato in Europa nel segmento dei semirimorchi ribaltabili e centinati con una quota complessiva di mercato del 25 per cento. Siamo molto for ti nel Nord Europa con una quota del 43 per cento e in Europa orientale con il 32 per cento. L’Europa orientale continua a essere una regione in crescita”. Com’è costituita oggi la gam ma di prodotti Schmitz Cargobull? “La famiglia - risponde Andreas Schmitz comprende rimorchi per auto-
DOPO AVER CHIUSO L’ESERCIZIO CON IL PIÙ ALTO GIRO D’AFFARI NELLA STORIA DI 125 ANNI DELLA SOCIETÀ, IL NUMERO UNO DEL PRODUTTORE TEDESCO PUNTA CON DECISIONE SUI MERCATI IN CRESCITA E SUL CONTINUO SVILUPPO DI PRODOTTI ALL’AVANGUARDIA. “L’ITALIA È UN IMPORTANTE MERCATO EUROPEO E LA NOSTRA MISSION È SOSTENERE I CLIENTI NEL LORO BUSINESS, PER OTTENERE IL MASSIMO DAI MEZZI DI TRASPORTO”, AFFERMA CON CONVINZIONE ANDREAS carri pesanti e si estende dallo scorso anno ai furgoni, fornendo una soluzione anche per l’importante segmento di trasporto per “l’ultimo miglio”. Offriamo semirimorchi a cassone per trasporto a temperatura controllata nel settore del trasporto di merci secche e refrigerate, semirimorchi con piattaforma e semirimorchi centinati per carichi generici e prodotti commerciali finiti, rimorchi ribaltabili, telai per semirimorchi portacontainer per trasporto intermodale con carrozzerie per la logistica di distribuzione. Nell’aprile 2017 abbiamo ampliato il portafo-
SCHMITZ.
glio con carrozzerie per furgoni compatti da 3,5 a 6 t e ora copriamo uno spettro di distribuzione dalle medie dimensioni ai rimorchi per il trasporto a lunga distanza”. Una gamma completa di servizi cui si affianca una consulenza specialistica “trailercorrelata”. “Offriamo - prosegue il Presidente Schmitz Cargobull - soluzioni finanziarie su misura, servizi telematici completi per rimorchi, pezzi di ricambio affidabili e disponibili h 24 e 365 giorni l’anno, a livello europeo, in partnership con officine specializzate, pacchetti completi
Andreas Schmitz, Presidente del Consiglio di gestione Schmitz Cargobull.
di servizi e, ultimo ma non meno importante, la rivendita di veicoli usati”. Qual è la “chiave di differenza” che distingue il prodotto Schmitz Cargobull dai principali concorrenti? “I nostri clienti - risponde Schmitz contano sull’affidabilità e l’innovazione di Schmitz Car gobull. Questo vale per i nostri prodotti, servizi e persone. Come leader tecnologico, Schmitz Cargobull è orgoglioso di offrire ai clienti soluzioni all’avanguardia, come il si-
“Grazie alla convincente offerta di prodotti e servizi - afferma il Presidente Andrea Schmitz - in Italia Schmitz Cargobull è leader di mercato dei semirimorchi”.
stema SmartTrailer. Già nei primi anni 2000 Schmitz Cargobull ha introdotto il suo specifico sistema telematico per rimorchi Trailer Connect, che offre una moltitudine di nuove funzioni di rete, portando così trasparenza e controllo alle aziende di trasporto e logistica e ai conducenti. I precedenti sistemi telematici per rimorchi utilizzavano un gran numero di sensori e display diversi, che comunicavano solo l’uno con l’altro in misura limitata. Il concetto SmartTrailer collega e digitalizza tutti questi componenti. Siamo in stretto contatto e scambio costante con i nostri clienti e quindi conosciamo le loro esigenze. Inoltre produciamo i nostri rimorchi con un sistema modulare: molti componenti importanti come i nostri pannelli Ferroplast, il nostro assale, il nostro telaio bullonato e zincato e la nostra unità di raffreddamento sono frutto di sviluppi interni”. Sul mercato italiano qual è il posizionamento di Schmitz Cargobull? “Grazie alla convincente offerta di prodotti e servizi - afferma il Presidente - in Italia Schmitz Cargobull è leader di mercato dei semirimorchi. L’Italia è un importante mercato europeo e l’attenzione per Schmitz Cargobull è aiutare i clienti italiani nel loro business, consentendo loro di ottenere il massimo dai mezzi di trasporto. Ciò include rimorchi robusti e affidabili da cui partire, accompagnati da servizi che consentono il TCO (Total Cost of Ownership, ndr) più basso nella specifica applicazione, e il continuo e ulteriore miglioramento della nostra offerta di servizi”.
STRATEGIA PRODUTTIVA: FABBRICHE VICINE ALLE SEDI OPERATIVE DEI TRASPORTATORI
AL SALONE DI HANNOVER RAFFICA DI NOVITÀ DAI CENTINATI ALLE UNITÀ FRIGO A l Salone IAA, dal 20 al 27 Settembre alla fiera di Hannover, Schmitz Cargobull è pronto a esibire la sua offerta di prodotti e servizi con il motto “Smart Trailer World”. “Nel settore dei trasporti del futuro - spiega Andreas Schmitz - diventa sempre più importante elaborare più dati in modo intelligente per aumentare l’efficienza delle flotte. Come nessun altro produttore di rimorchi, Schmitz Cargobull è pronto
a gestire questo compito. Dal 2004 offriamo soluzioni telematiche. Il rimorchio Schmitz Cargobull intelligente utilizza una nuova architettura e un sistema telematico che consolida i dati di tutte le componenti tecniche, informando su dati chiave rilevanti come il livello di carico, condizione di carico, modalità operative ecc. Il tutto tenendo conto dei processi rilevanti per l’applicazione specifica del rimorchio, ovvero come
vengono effettuati i dati di posizionamento, carico, stato del rimorchio ecc.” Altre novità di prodotto all’IAA il nuovo semirimorchio S.KO con la nuova unità di raffreddamento Schmitz Cargobull S.CU, i nuovi centinati S.CS con nuova tecnologia di alimentazione per velocizzare il caricamento, il centinato S.CS Mega, più leggero di 300 kg rispetto al modello precedente. “Le nostre flessibili reti di produzio-
ne - aggiunge Andreas Schmitz - consentono ai clienti di ottenere gli stessi rimorchi di alta qualità Schmitz Cargobull provenienti dalle fabbriche più vicine. I centinati sono prodotti ad esempio in Germania ad Altenberge ma anche in Spagna, Lituania, Russia e Turchia. E anche i ribaltabili sono prodotti in diversi stabilimenti europei di Schmitz Cargobull, vicino alle sedi operative dei nostri clienti”.
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PARTNERSHIP VINCENTE TRA SICILFRIGO E IL GRUPPO CARNAZZA
Camion, passione da generazioni TRA I PRIMI TRASPORTATORI DI RAGUSA, NEGLI ANNI SESSANTA GIUSEPPE CARNAZZA INIZIA L’ATTIVITÀ CON UN CARRETTO. L’EVOLUZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA LO SPINGE A DEDICARSI ALLA DISTRIBUZIONE CON UN ATTACCAMENTO AL LAVORO CHE SI RITROVA OGGI NEI FIGLI LEONARDO, ANTONIO E EMANUELE. CON GIUSEPPE E DAVIDE ROMEO UN’AMICIZIA CHE VA OLTRE IL RAPPORTO CLIENTE-FORNITORE: “SE C’È UN PROBLEMA POSSIAMO SEMPRE CONTARE SU UNA COLLABORAZIONE PROFESSIONALE”.
I
MAX CAMPANELLA RAGUSA
n piena zona industriale di Ra gusa, esattamente in Contrada Pennino del Monaco, difficilmente ti aspetti di trovare un’azienda non solo solida e affermata, ma soprattutto dinamica, costituita da persone giovani. Che alle lo ro spalle hanno genitori mossi da quella passione per il proprio lavoro di trasportatori che hanno ereditato dai fondatori. Le origini dell’attuale Gruppo Carnazza - una realtà di 70 dipendenti, due depositi, quattro unità lavorative, una sessantina di veicoli e un centinaio di semirimorchi - risalgono ai primi Anni Sessanta, quando Giuseppe Carnazza, ragusano doc, inizia con un carretto la distribuzione di legna e sale ai numerosi forni presenti in quel fazzoletto di terra sicula, esercenti serviti dal fratello Salvatore che rivende queste materie prime. La svolta da quel primo mezzo di trasporto a una ditta vera e propria diventa necessaria quando la ferrovia è sempre più frequente riferimento anche per il trasporto merci: a Ragusa arrivano vagoni di carta, farina, acqua. Occorre qualcuno che, pronto a rimboccarsi le maniche, con la passione per un lavoro decisamente faticoso, si occupa di “svuotare” i vagoni e distribuire la merce presso le rispettive destinazioni: panifici, ristoranti, pizzerie nel boom degli Anni Settanta e Ottanta si moltiplicano e chiedono a Carnazza questo tipo di servi-
zio. Di fatto Giuseppe Carnazza, affiancato dalla moglie Do menica, diventa uno dei primi autotrasportatori di Ragusa. Quando in azienda arriva la seconda generazione costituita dai figli Leonardo, classe 1963, Antonio ’67, e Emanuele ’72 - FC Fratelli Carnazza Trasporti dispone già di 25 camion: l’arrivo dei figli coincide con l’inizio di una profonda trasformazione della tipologia di lavoro. Re-
sta e mai si cancella quella passione immutata per il lavoro, ma la diffusione della GDO (grande distribuzione organizzata) convince i tre fra telli che è giunto il momento di varcare i confini siciliani, per cominciare i carichi a Ispica, sulla costa sud orientale, verso la Penisola. “Io e i miei fratelli - ricorda Emanuele - abbiamo cominciato i viaggi verso il Nord Ita lia: l’affermazione del Gruppo SMA e dei punti ven-
dita Despar ci ha visto praticamente crescere insieme a loro. Da quel momento la crescita dell’azienda non si è mai interrotta, abbiamo resistito anche a momenti difficili. Ci ha dato la forza l’esempio di nostro padre”. La scomparsa, nel 2010, di Giuseppe rappresenta un momento difficile per i figli. Molto legati alla figura paterna - cui è dedicato un Volvo FH che riporta impressa la significativa frase “Sei stato la
Il management del gruppo Carnazza con Davide Romeo (primo a destra) di Sicilfrigo.
nostra forza, la nostra guida, il nostro orgoglio” (e che guida solo Leonardo) - i tre fratelli decidono di distinguere l’attività nelle quattro aziende del Gruppo Carnazza: Ragusana Trasporti, che conta 30 veicoli; Peppe Transport LTD, azienda con sede a Malta con cinque veicoli che operano esclusivamente sull’isola; FC Trasporti, con 30 veicoli; Logistica Ragusana, azienda di logistica proprietaria dei quattro immobili, tutti ubicati a Ragusa, che ospitano le sedi delle rispettive società. Quella che visitiamo è Ragusana Trasporti, con un piazzale che circonda l’edificio adibito a magazzino-deposito. L’azienda effettua distribuzione presso la GDO di prodotti congelati, salumeria e fresco, mentre FC Trasporti utilizza centinati e porta container. Ad accompagnarci alla scoperta dell’azienda è Giuseppe, figlio di Leonardo, che porta fiero il nome del nonno e condivide con zio Emanuele la propensione per la gestione aziendale, mentre la passione (inesauribile) per il camion è demandata a Leonardo (guai a sottrargli la guida dei camion, per i quali insieme ai suoi autisti ha una cura da “pa droncino”) e Antonio; negli uffici troviamo altri due componenti della terza generazione: Federica e Concetta. “Dal furgone all’autocarro - illustra Giuseppe Carnazza - oggi abbiamo la possibilità di effettuare ogni tipo di trasporto. Quest’anno abbiamo iniziato la collaborazione con Fercam per la distribuzione di collet-
tame, che si aggiunge al servizio di magazzino, imballaggio e distribuzione su pallet che effettuiamo per aziende come Inprove di Como, che importa elettrodomestici”. Una fetta importante del business è quella del trasporto freddo, per il quale dieci anni fa il Gruppo Carnazza ha deciso di stringere una partnership con Sicilfrigo: gruppi frigo, sponde, allestimenti e assistenza sono tutti assegnati all’azienda catanese, in modo che i Carnazza debbano dedicarsi alla loro attività senza preoccupazioni. “Dallo scatolame al refrigerato al fresco prosegue Giuseppe Carnazza - la clientela come Despar ci chiede di trasportare tutto e con servizio puntuale. Quando acquistiamo veicoli invitiamo la Concessionaria a rivolgersi direttamente a Sicilfrigo, che sa come deve allestire i mezzi in base alle nostre necessità”. Carnazza è una delle a ziende che hanno voluto inserire nel parco il semirimorchio urbano sviluppato dall’azienda catanese. “Lo utilizziamo - precisa Emanuele per il servizio regionale con estrema soddisfazione. Con Giuseppe e Davide Romeo di Sicilfrigo ci uniscono i valori di dignità e onestà, che sono quelli che ci ha tramandato nostro padre cui non rinunciamo: se emerge un problema, lo si risolve insieme senza clamore e rispettando l’amicizia e fiducia che ci lega. Se un veicolo ha un problema sappiamo a chi rivolgerci e riponiamo in loro il massimo della fiducia”.
L’ANNO SCORSO L’AZIENDA CATANESE HA RADDOPPIATO LE UNITÀ OPERATIVE
LA NUOVA EFFICIENTE SEDE DI BELPASSO VICINA ALLA PIENA OPERATIVITÀ I naugurata l’anno scorso, al suo primo anno pieno di attività, la nuova sede Sicilfrigo di Belpasso - che si affianca a quella di Misterbianco entrambe in provincia di Catania - sta per ricevere un ulteriore impulso alla sua attività, un ampliamento del capannone di ulteriori 330 mq dotato di carro ponte: arrivate le ultime autorizzazioni, prima di fine anno sarà operativo e andrà a completare e facilitare le operazioni. “Entro fine 2018 - assicura Davide Romeo - la nuova sede sarà a pieno regime”. Così come l’ufficio al primo piano, costruito ex-novo con vista sul piazzale esterno (dominato dall’Etna) e sull’officina interna. “La nostra mission - aggiunge Giuseppe Romeo - è l’assistenza: non lasciamo mai da solo il cliente. La nostra ricetta è semplice tanto quanto impegnativa: non abbandonare mai il
cliente qualunque sia il suo problema”. Una volta a pieno regime, la sede di Belpasso effettuerà le operazioni di rifinitura, assemblaggio, allestimento finale e servizio post vendita, mentre a Misterbianco resta l’attività di produzione di pannelli e semilavorato. Nonché del semirimorchio per il servizio urbano e regionale a marchio Sicilfrigo, che per ora è stato realizzato su richiesta di alcuni clienti: un telaio Omar, prodotto su specifiche dell’azienda catanese, fa da base a una cella interamente prodotta da Sicilfrigo, con gruppo frigo a scelta del cliente finale che, naturalmente, beneficia della consulenza e della lunga esperienza sul campo delle famiglie Romeo e Barba, fondatrici e tuttora al vertice dell’allestitore siciliano.
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LA STRATEGIA TRUCK NEL WORKSHOP DEI BRIDGESTONE PARTNER E CONCESSIONARI BANDAG
La formula della flotta felice UN INCONTRO CON OPERATORI PROVENIENTI DA 13 NAZIONI, QUELLE APPARTENENTI ALLA SOUTH REGION EUROPE DI BRIDGESTONE, PER FARE IL PUNTO SULLE NOVITÀ CHE IL PRODUTTORE GIAPPONESE METTE IN CAMPO PER OTTIMIZZARE IL SERVIZIO CHE I PARTNER RISERVANO AI CLIENTI FLOTTISTI.
N
AL CENTRO DELLA RIFLESSIONE LA TECNOLOGIA DIGITALE CHE STA RIVOLUZIONANDO IL SETTORE E CHE CONSENTE AL PNEUMATICO DI ESSERE PARTE INTEGRALE DI UN SISTEMA COMPLETO DI SOLUZIONI PER LA RIDUZIONE DEL TOTAL COST OF OWNERSHIP DELLE AZIENDE DI TRASPORTO.
PAOLO ALTIERI
ella suggestiva cornice del Forte Village di Pula, in provincia di Cagliari, nel pieno dell’estate sarda, è andata in scena la grande kermesse dei Bridgestone Partner e Concessionari Bandag dell’area Europa South Region comprendente Italia, paesi balcanici, Romania, Bulgaria, Grecia e Cipro che ha avuto come ospite d’onore il campione olimpionico e mondiale di nuoto Gregorio Paltrinieri, ambassador del marchio giapponese. Bridgestone Partner è il network degli specialisti autocarro Bridgestone che hanno discusso i dettagli della massiccia strategia, basata su prodotti all’avanguardia e servizi di ottimizzazione del Total Cost of Ownership, riservata al mondo truck e alle flotte aziendali di piccole, me die e grandi dimensioni. “Siamo qui in rappresentanza di 13 diverse nazioni e oltre
100 clienti - ha spiegato nel suo intervento introduttivo Andrea Marconcini, Direttore Commercial Products di Bridgestone South Region La nostra area di riferimento comprende nazioni che nel 2017 hanno registrato un valore del Pil buono, con l’Italia contrassegnata da un an-
damento negativo. In questi paesi la crescita del trasporto su strada c’è ma è a macchia d’olio e così le immatricolazioni, cresciute negli ultimi tre anni in tutta Europa ma non in modo omogeneo in tutte le nazioni”. Marconcini ha sottolineato i trend che attualmente carat-
terizzano la riflessione sui trasporti: urbanizzazione, ambiente e digitalizzazione. “L’evoluzione del mondo truck è un dato ineludibile ha detto il manager Bridgestone - Basti pensare al cosiddetto mega truck che già circola in Germania e Olanda: un trattore con semirimorchio a cui è collegato un altro semirimorchio; una soluzione che aiuta il contenimento dei costi assicurando un trasporto invece che due. La crescita dell’urbanizzazione pone al centro dell’attenzione i veicoli elettrici adatti all’attività di distribuzione in città. Ci sono poi i veicoli autonomi e il platooning, ovvero la colonna di truck connessi automaticamente. Tutti i produttori attivi su questi fronti ci chiedono di integrare i nostri prodotti e le nostre soluzioni nelle avanzate centraline dei veicoli. Il veicolo connesso è un aggregato complesso in cui i pneumatici svolgono un ruolo di primo piano per l’efficientamento
Alfonso Palomba, Manager Direct Fleet & Retread.
Elena Mugione, Manager per il Brand & Trade marketing
Lorenzo Piccinotti, Manager Marketing Operations & Network.
Sergio Gutierrez, Digital Strategy & Solutions Manager.
PULA
Andrea Marconcini, Direttore Commercial Products di Bridgestone South Region.
economico ed ecologico dei trasporti. Del resto, il 73 per cento delle emissioni inquinanti è legato al trasporto su strada e la corretta manutenzione del pneumatico e la bassa resistenza al rotolamento (unito ad altri elementi aerodinamici e stili di guida) possono ridurre le emissioni di CO2 del 10 per cento. I produttori di veicoli ci chiedono prodotti che diminuiscano i costi economici e ambientali, quindi con valori ottimali in termini di resistenza al rotolamento, aumento del carico utile del veicolo, sicurezza, riduzione della rumorosità soprattutto in area urbana. Il nostro obiettivo è trovare soluzioni che guidino l’innovazione tecnologica a supporto delle attività della rete sulle flotte. Alle flotte vogliamo offrire pacchetti in grado di soddisfare le esigenze di ogni singolo operatore nella sua specificità”. Tutte le innovazioni danno un valore nuovo e più importante al ruolo o al rapporto tra
Massimo Metalli, Coordinator Commercial & Fleet Engineering
produttore, rivenditore e cliente finale. È stata Elena Mugione, Responsabile Brand & Trade marketing, a illustrare le caratteristiche del network dei Bridgestone Partner, che nella strategia “fleet oriented” di Bridgestone rappresenta il punto centrale e il trait d’union con il cliente finale. “Sono 165 i Bridgestone Partner autocarro nella South Region europea, di cui 75 in Italia, 24 nell’area adriatica, 38 in Romania e 28 in Bulgaria - ha spiegato Elena Mugione - Il network è in continua evoluzione e le nostre previsioni sono di aumento nel 2018 a circa 170 punti vendita, 20 in più rispetto al 2017. Nel 2020 poi apriranno ulteriori 10 punti. La rete Bridgestone comprende anche 13 punti vendita First Stop autocarro, di cui 11 in Italia e 2 in Romania. La rete First Stop annovera soprattutto rivenditori specializzati nel business vettura ma negli ultimi tempi Bridgestone, insieme a First Stop, sta realizzando contenuti dedicati al mondo autocarro tanto che si prevede che anche il numero dei First Stop specialisti truck sia destinato a crescere nei prossimi anni”. Attualmente fanno parte della rete Bridgestone Partner alcuni tra i migliori professionisti del pneumatico; svolgono servizi di qualità e promuovono i prodotti Bridgestone. La rete Bridgestone Partner annovera punti vendita anche nel business vettura, agricoltura e moto raggiun-
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STEFANO PARISI, AMMINISTRATORE DELEGATO BRIDGESTONE SOUTH REGION
LA TRASFORMAZIONE DIGITALE GUIDA LO SVILUPPO DEL PNEUMATICO “
L’elemento di fondo di strettissima attualità è l’evoluzione tecnologica - ha commentato Stefano Parisi, Amministratore delegato Bridgestone South Region (nella foto con il campione olimpionico di nuoto Gregorio Paltrinieri) - Il nostro settore è soggetto a trasformazioni importanti legate all’evoluzione della tecnologia dei veicoli. La trasformazione in questione è quella digitale: sempre più avremo a che fare con veicoli connessi, autonomi, con dispositivi intelligenti, sia nel mondo truck che nel mondo car. In tutto ciò c’è un aspetto importante da tenere in considerazione: molti tendono a vedere queste cose come una complicazione, ma vale il principio che nessuna innovazione tecnologica ha successo se non contribuisce a rendere più accessibile un beneficio. Il fine è rendere più facile la vita. Occorre quindi la
gendo un totale di quasi 450 punti di vendita nella Region. Scegliere di diventare Bridgestone Partner significa avere la possibilità di lavorare a 360 gradi con Bridgestone potendo accedere agli altri business (come ad esempio quello vettura) con un pacchetto di condizioni e marketing dedicato. “Grazie all’eccellenza operativa dei nostri Partner - prosegue Mugione - siamo in grado di offrire alle flotte un pacchetto di servizi di manutenzione di alta qualità omogeneo su tutto il territorio italiano ed europeo”. Nel corso degli ultimi anni Bridgestone ha investito nello sviluppo di un’organizzazione dedicata al segmento delle flotte con risultati lusinghieri, diventando di fatto uno dei principali attori nel settore attraverso la proposta di soluzioni di gestione innovative e dedicate alla riduzione dei costi delle imprese di trasporto a 360 gradi. Non ci si riferisce più solo a un prodotto di qualità, ma a un insieme di soluzioni integrate di cui fa parte anche il prodotto ma che vanno oltre esso. “L’offerta marketing a disposizione dei nostri Bridgestone Partner è articolata – ha detto ancora Elena Mugione - Si va dalla promozione sell-in e sell-out in esclusiva, alla gestione degli accordi con le flotte, dalla digitalizzazione ai dettagli di personalizzazione del punto vendita con materiali per l’allestimento, abbigliamento degli addetti, supporto e personalizzazione dei van per l’assistenza, dall’organizzazione di eventi con i clienti Bridgestone, alla formazione tecnica per arrivare fino alla certificazione del punto vendita che serve a identificare le aree di miglioramento del servizio che il Part ner rivolge alle flotte clienti. Importante per noi è anche il continuo confronto produttore-rivenditore
capacità di adattarsi e capire come questi trend di sviluppo impatteranno sul business dei produttori, dei rivenditori e dei clienti finali”. La nuova frontiera si chiama gomma connessa: i pneumatici sono destinati a diventare dispositivi sempre più intelligenti. “Questi studi sono in essere già da anni - ha precisato Parisi - e già dal 2019 le nostre gomme saranno dotate di un codice intelligente che associa la gomma a qualcos’altro. Non si parlerà più di prodotti ma sempre più di soluzioni integrate dove il prodotto diventerà l’innesco di qualcosa che andrà oltre il prodotto stesso nella direzione del servizio integrato. Noi di Bridgestone crediamo che questi progressi tecnologici possano essere utili per semplificare la vita e rendere gli strumenti facili e integrati per i partner e i clienti finali”.
attraverso il quale è possibile rivedere contenuti, migliorare la Value Proposition e soprattutto costruire una relazione di fiducia, alla base di un rapporto di partnership. Per questo motivo organizzeremo incontri periodici con i nostri Partner”. Per quanto riguarda l’attività di promozione del brand, Elena Mugione ha indicato una serie di iniziative incisive: “I prodotti autocarro saranno oggetto di comunicazione sulle principali testate giornalistiche specializzate con le quali avremo anche occasione di parlare di tecnologia e di servizi. Non mancherà anche un’attività di comunicazione dedicata alla promozione del Network Bridgestone Partner. Più in generale, il brand Bridgestone, a seguito della partnership olimpica, continuerà a essere associato al mondo dello sport attraverso molte attività di sponsorizzazione. La campagna motivazionale europea ‘Insegui il tuo sogno,
non fermarti mai’ ha infatti come ambasciatori atleti olimpici che si sono distinti particolarmente nelle proprie discipline ma che hanno anche affrontato importanti difficoltà, superate brillantemente grazie alla loro determinazione e voglia di ‘non fermarsi mai’. Il brand Firestone invece continuerà il suo abbinamento fortunato con la musica”. La strategia della digitalizzazione è stata illustrata da Lorenzo Piccinotti, Manager Marketing Operations & Network. “La trasformazione digitale rivoluziona il gioco - ha dichiarato Piccinotti - Bridgestone è partita offrendo pneumatici premium nuovi, poi è andata avanti aggiungendo il concetto di ricostruito. Poi ancora sono arrivati i servizi alle flotte e quindi abbiamo pensato a offerte con soluzioni dedicate per ogni singola flotta con caratteristiche e dimensioni specifiche. L’elemento che si aggiunge ora all’offerta per le flotte è la
connessione digitale per la mobilità avanzata. Bridgestone propone soluzioni digitali di mobilità che devono essere accessibili ovunque, consentire il superamento della dipendenza dal foglio di carta, essere avanzate e sicure”. Sempre nell’ottica di rendere facile l’utilizzo dei numerosi strumenti messi a disposizione dalla moderna tecnologia, Bridgestone sta lavorando all’integrazione dei suoi diversi sistemi in un’unica piattaforma digitale. “L’obiettivo finale è fornire soluzioni user-friendly a Dealer e Fleet manager - ha confermato Piccinotti - Sono in corso di realizzazione test di attuazione della piattaforma digitale in ambito vettura, a cui seguirà il settore autocarro”. Bridgestone, attraverso il Total Tyre Care, mette a disposizione delle imprese di trasporto una serie di offerte personalizzate create in base alle esigenze specifiche del cliente che si basano su più livelli di programmi: “il
Un momento dei lavori del workshop organizzato da Bridgestone.
primo - ha spiegato ulteriormente Piccinotti - è il Monitoraggio dei pneumatici dei veicoli delle flotte per determinare le condizioni attuali dei pneumatici e migliorarne le prestazioni attraverso l’utilizzo di un software sviluppato da Bridgestone e chiamato Toolbox. Grazie all’analisi dei dati sviluppata attraverso questo software, vengono creati dei programmi di manutenzione personalizzati per la flotta”. “La proposta di Bridgestone alle flotte attraverso l’offerta Total Tyre Care - ha continuato il manager - è focalizzata sulla riduzione dei costi di gestione degli pneumatici e su tutti gli aspetti a essi correlati come il consumo di carburante, la riduzione dei fermi macchina, ecc.. Per rispondere a queste esigenze, Bridgestone ha sviluppato nel corso degli ultimi anni un nuovo approccio alla gestione delle Flotte denominato Total Tire Manager che comprende un’ampia serie di programmi come Fleetbridge, Toolbox, Tirematics - TPMS, Basys, Service Europe”. Concetti analizzati in dettaglio da Alfonso Palomba, Responsabile del Fleet Solution Business & Retread: “L’approccio della Total Tyre Care si focalizza sulla riduzione del Total Cost of Ownership della flotta attraverso il miglioramento e l’ottimizzazione della gestione dei pneumatici a 360 gradi con lo scopo di ridurre il co sto di proprietà dei clienti flotta. Dal 2019 Bridgestone inizierà ad implementare la tecnologia RFID di nuova generazione, iniziando ad applicare il microchip a tutta la gamma, processo che si completerà dal 2020. Potranno così essere rilevati tutti i dati significativi della gomma, impianto di produzione compreso. Attraverso il microchip si potrà procedere all’identificazione del singolo pneumatico
e scaricare le informazioni direttamente nelle app gestionali. Per Bridgestone il motto è: i migliori prodotti, i migliori servizi e i migliori sistemi per il costo totale di proprietà più basso del mercato per le nostre flotte”. Sergio Gutierrez, Digital Strategy & Solutions Manager di Bridgestone Europa, ha segnalato al folto uditorio presente al Forte Village di Pula che Bridgestone non si ferma e sta studiando nuovi paradigmi per il business delle flotte, con al centro la digitalizzazione: “Sono state effettuate ricerche e sono stati individuati le principali questioni che interessano le flotte. La prima è innanzitutto l’attenzione ai costi: sull’80 per cento dei guasti, il 40 per cento è dovuto alla bassa pressione delle gomme, che si può evitare con il monitoraggio continuo. La seconda è la necessità di strumenti per le flotte e la loro efficienza; gli strumenti che Bridgestone sta mettendo a punto vanno in questa direzione. Il terzo punto è dato dal fatto che se gli strumenti telematici hanno alti costi, vanno trovati strumenti più flessibili e snelli ma altrettanto validi per venire incontro al budget soprattutto delle flotte piccole e medie. Quarto punto: responsabilità degli autisti e strumenti adeguati per effettuare i dovuti controlli. Quinto pun to: oggi gli autisti sono merce rara e si fa fatica a trovarne di giovani: è importante quindi aumentare il comfort del lavoro dell’autista e aumentarne di conseguenza l’attrattiva”. “In sintesi - ha concluso Gutierrez - semplificare le operazioni per le flotte, ridurre i costi di gestione e manutenzione, aumentare il tempo in cui il mezzo è operativo su strada e generare profitto è l’o biettivo che ci poniamo con i nostri nuovi strumenti digitali”.
PAOLO MAGGIULLI, MANAGER PRODUCT AND FLEET SOLUTION BUSINESS
“BRIDGESTONE: UNA GAMMA IN CONTINUA EVOLUZIONE” “
Bridgestone è protagonista in Europa con una strategia multimarca che propone prodotti e servizi di valore in tutti i segmenti di prezzo - ha esordito il manager Possiamo contare sui brand Bridgestone, conosciuto e apprezzato prodotto premium; Firestone, altrettanto importante che garantisce serenità agli utilizzatori con un ottimo rapporto qualità/prezzo; Dayton, con prestazioni essenziali a un prezzo conveniente che contra-
sta l’avanzata dei prodotti asiatici qualificandosi nel contempo con una gamma di pneumatici sviluppati in Europa. Azienda premium capace di fare la differenza anche nel settore truck, Bridgestone propone al mercato, a partire da settembre, una serie di novità importanti sulla propria gamma. Per quanto riguarda il brand Firestone sono previsti alcuni aggiornamenti tecnici sul FS422, FD622 ed FT522, che ne
migliorano le prestazioni in termini di durata e resistenza al rotolamento, e l’introduzione di un nuovo prodotto “medium sizes” FS411 e FD611 con ottime prestazione in frenata sul bagnato e durata. Inoltre, durante il salone di Hannover che si terrà mese di settembre, verrà ufficialmente presentata la nuova generazione del prodotto Ecopia, l’H002”. All’incontro di Pula Paolo Maggiulli, Manager Product and
Fleet Solution Business, ne ha illustrato in anteprima assoluta le principali caratteristiche. “Il prodotto, destinato ad alzare l’asticella tecnologica per i prodotti ‘Lunghe percorrenze’ si pone ai vertici della categoria per bassa resistenza al rotolamento (che significa risparmio di carburante) e per sicurezza. Un prodotto che si rivolge alle flotte attente al costo totale di gestione dei propri mezzi, potendo offrire ad esse risparmi significativi. Naturalmente tutti i dettagli verranno forniti durante il lancio ufficiale”.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 272 / Settembre 2018
INTERVISTA / STEFANO ALESSIANI, MARKETING MANAGER HANKOOK TIRE ITALY
La spina nel fianco
Q
MAX CAMPANELLA SESTO SAN GIOVANNI
uando nel 2012 Carlo Citarella, oggi Ma naging Director, as sume il ruolo di Sales Director Hankook Tire Italia, tra i suoi propositi c’è l’implementazione di una struttura dedicata all’autocarro che, con precise strategie di marketing e vendita, porti il brand (relativamente nuovo sul nostro mercato) a occupare una posizione vicinissima ai vertici della top ten dei principali produttori. Partendo quindi da un Team di Vendite composto da “Spe cialisti Autocarro” e guidati da Raffaele Palermo, uomo di esperienza consolidata nel settore, dal dicembre 2014 si aggiunge all’organizzazione il tassello man cante delle attività di marketing rappresentato da Stefano Alessiani, giovane manager (classe 1981) che, con una laurea in Economia e gestione aziendale conseguita all’Università Cattolica, le prime esperienze di account pubblicitario e, soprattutto, una smisurata passione per i motori, è colui che assume una posizione chia ve nel supportare il
Brand e nell’introdurre attività “non-price” anche nell’offerta del prodotto autocarro, contribuendo a far diventare Hankook un’autentica “spina nel fianco” per produttori già noti, e presenti nelle aziende di trasporto merci e passeggeri. Dal 2011 Hankook continua a crescere puntando su quelli che possono definirsi i suoi cavalli di battaglia: prodotto di alta qualità, carcassa ricostruibile, e quindi rapporto qualità/prezzo competitivo. Sul piano dei volumi, un po’ in tutti i segmenti il marchio coreano ha scalato la top ten, andando a insediare gli altri produttori premium, osservandoli alla pari e dimostrando di potere e volere dire la sua. Come sta andando in questo 2018 nel quale il mercato dell’autocarro sta registrando una flessione dei volumi? “Rispetto all’anno scorso - spiega Stefano Alessiani - anche Hankook risente di una domanda meno brillante, non siamo di fronte alle crescite degli anni scorsi , ma rispettiamo le previsioni. Nel complesso, in un mercato in contrazione Hankook mantiene le posizioni”. Una contrazione che vi a-
È QUELLO CHE RAPPRESENTA
HANKOOK PER I COMPETITOR DA QUANDO, NEL
2011, È
INIZIATA L’ASCESA DEL MARCHIO NEL NOSTRO
PAESE. UNA CRESCITA CHE PROSEGUE MALGRADO LA FLESSIONE DEL MERCATO: “IL NOSTRO PRODOTTO È SINONIMO DI AFFIDABILITÀ, A UN COSTO COMPETITIVO E PROPOSTO DA SPECIALISTI PREPARATI E COMPETENTI”,
STEFANO ALESSIANI.
DICHIARA
spettavate? “Certamente sì risponde Alessiani - dopo la massiccia crescita degli anni scorsi. Nel 2017 in Italia abbiamo registrato una fortissima crescita delle immatricolazioni di veicoli nuovi, trend che continua anche nel
Stefano Alessiani, Marketing Manager Hankook Tire Italy.
2018, e questo fenomeno tipicamente influisce negativamente sulle vendite al Ricambio. Confidiamo in un’alta stagione autunnale più brillante, visto che di so-
lito il grosso delle vendite di pneumatici autocarro si concentra tra settembre e dicembre”. A fine maggio scorso sono stati emanati i dazi anti-
Sempre al + t fianco tuo fi
dumping: considerata la produzione dello stabilimento cinese, i dazi stanno avendo ripercussioni su Hankook? “C’è stato un impatto - precisa Alessiani - sulla capacità produttiva glo bale cui Hankook sta rimediando spostando la produzione su altri impianti pro duttivi e accelerando i la vori di espansione della fab brica ungherese, l’auspicio è che per fine 2019 siano operative nuove linee per pneumatici autocarro destinati ai mercati europei. Siamo nella quarta fase della costruzione dello stabilimento di Rácalmás”. Qual è il segreto della “spina nel fianco”? Come fa Hankook a continuare a crescere malgrado i dazi, malgrado la flessione del mercato e a differenza dei competitor? “Sul piano tecnologico - afferma il manager del produttore premium -siamo ormai a livello dei nostri migliori concorrenti, lo siamo nel rapporto qualità/prezzo e ce lo confermano le tante flotte che si stanno avvicinando al nostro marchio. Non da ultimo, per Hankook il prodotto autocarro è strategico tanto quanto il prodotto vettura, lo dimostrano gli investimenti che facciamo sul “pri mo equipaggiamento” dei principali costruttori di veicoli industriali e lo sanno bene i clienti che, una volta acquistato il prodotto, non tornano più indietro. Hankook è sinonimo di garanzia, di affidabilità in ogni settore e
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Il progetto dello stabilimento di Rácalmás, nuovo avamposto ungherese dell’offensiva di Hankook. A destra, uno stand Hankook Tire Italy al salone Autopromotec di Bologna.
ogni segmento privato e professionale”. Sul piano delle vendite qual è la strategia? “La forza vendita - illustra Alessiani copre in modo capillare l’intero territorio peninsulare. Da quest’anno abbiamo strutturato la forza vendita in due macro aree sotto la leadership di Raffaele Palermo (Senior Sales Manager): due team di specialisti divisi
T
nelle due aree Nord e Centro Sud. L’Area Nord è stata affidata a uno dei nostri manager storici Andrea Armani (Area Manager), che riporta a Palermo. L’obiettivo è presidiare il territorio in maniera più razionale per essere più vicini al cliente finale (flotta)”. Nel 2018 è stata avviata anche una forte offensiva sulle flotte di medie dimen-
sioni, di circa 50 unità tra motrici e rimorchi: qual è la strategia in questo caso? “Innanzitutto attraverso la nuova organizzazione ci pre figgiamo di essere più presenti direttamente sulle flotte per promuovere il prodotto e i partner di riferimento per l’assistenza. Inoltre in base alle dimensioni, rotte e tipo di trasporto spiega Alessiani - proponia-
mo alla flotta un programma di test che consente all’azienda di utilizzare e valutare direttamente sulla strada almeno due treni di pneumatici Hankook. Se il test va a buon fine normalmente la flotta comincia ad acquistare regolarmente i nostri pneumatici. Quest’attività di promozione del prodotto sta avendo un successo che va al di là delle aspet-
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tative e che conferma che il prodotto Hankook si “vende da solo”, basta provarlo per apprezzarlo”. Non ultimo, l’elemento che per Alessiani è l’autentico biglietto da visita: la risorsa umana. “Lo specialista autocarro Hankook - afferma in conclusione - non è un venditore, ma un professionista, preparato tecnicamente, che certamente vuole
spingere il prodotto che rappresenta ma partendo da una profonda conoscenza del prodotto stesso e delle necessità dell’azienda che ha di fronte: costo al chilometro, usura, linee di prodotto sono tutti aspetti sui quali “l’uomo Hankook” è pronto al confronto con il trasportatore, per trovare con lui la strada giusta per un percorso da fare insieme”.
GRANDE NOVITA DI QUEST’ANNO LA GAMMA DI RICOSTRUITI ALPHATREAD REALIZZATA DA BR PNEUMATICI
IL 2018 È L’ANNO DEI NUOVI PNEUMATICI PER RIMORCHIO E COACH ra i punti di forza Hankook per il settore Autocarro, un trend d’innovazione delle famiglie di prodotti che non finisce praticamente mai, confermandosi di anno in anno. “Questo - spiega Stefano Alessiani - consente alla gamma di continuare a innovarsi: non abbiamo a catalogo nessun prodotto che si possa
definire vecchio o superato: Hankook è giovane e tecnologica”. Nel 2017 è arrivata sul mercato la gamma completamente nuova Alphatread, frutto della collaborazione con BR Pneumatici: lanciati l’anno scorso al Salone Autopromotec. I primi due modelli della famiglia - RDH31 e RDM09
- vengono ricostruiti nello stabilimento di Zanè, seguendo processi di assoluta qualità che rispettano i severi standard del produttore premium. Il 2018 è l’anno del completamento della gamma rimorchio SmartFlex (ai modelli AH31 e DH 31 si è aggiunto TH31 per media percorrenza) e di quella per autobus turistici Smar-
tTouring con il nuovo AL22. Cosa succederà nel 2019? “Sicuramente anticipa il Marketing manager - assisteremo al potenziamento della gamma di prodotto: i nostri Centri di Ricerca & Sviluppo di Hannover e Seoul stanno valutando strategicamente quale sarà il focus di miglioramento dei prodotti”.
LOGISTICA
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA / ALESSANDRO CANESE, MANAGING DIRECTOR TUVIA ITALIA
Si apre una fase storica
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MAX CAMPANELLA MILANO
a spedizioniere medio-piccolo, seppure con una forte vocazione internazionale, con l’ingresso nel Gruppo Kerry Logistics, colosso da 48 milioni di mq di hub, dei quali 15 milioni in Cina e altrettanti nel Sud Est Asiatico, 1,5 milioni in India e 6 a Hong Kong e qualcosa come 9mila camion, Tuvia Italia è pronta ad affermarsi come player di punta per tutte le aziende, con un focus importante su quelle che intendono sviluppare il trade Italia-Cina. A coordinare questa fase, certamente storica per la società di spedizioni acquisita dalla famiglia Oriolo come “braccio operativo” di Saga Italia, il management Kerry Logistics ha voluto Alessandro Canese, 41 anni, una laurea in Economia e Commercio seguita da una carriera caratterizzata da importanti competenze maturate sul piano internazionale prima in Deloitte e successivamente in Saga Italia: nel 2006 è Marco Oriolo a volere Canese, suo collega in Deloitte, nel ruolo di Controller. In quegli anni l’azienda di trasporto e logistica milanese stava vivendo una crescita rivoluzionaria, per volumi di business passando da 15 a 90 milioni di euro circa di fatturato - e nella struttura organizzativa, con una ramificazione in filiali estere avvenuta in tempi brevissimi. Di queste ultime, tra joint venture e nuovi progetti di sbarchi all’estero, si occupava direttamente Canese: un ruolo che si è ulteriormente arricchito con l’acquisizione, nel 2008, di Tuvia Italia, piccola azienda di spedizioni cui Oriolo, Amministratore delegato, intendeva dare nuova linfa con un piano di sviluppo globale. Piano che
si attua nel 2015 quando il CEO affida Tuvia Italia a un triumvirato di manager: Canese, Guido Nazzari (oggi Vice President e Direttore Commerciale) e Cris Palman, Direttore Generale. I tre lavorano a un Piano di sviluppo teso a trasformare Tuvia in un operatore logistico integrato, pronto a competere anche con multinazionali del settore. “La sfida - ricorda Alessandro Canese - era soddisfare le istanze dei clienti, che chiedevano flessibilità, servizi personalizzati e risposte immediate, pur mantenendo la solidità di un grande o peratore. Nel percorso non so no mancati momenti difficili, soprattutto all’inizio, quando abbiamo avviato una profonda riorganizzazione del l’azienda, basata soprattutto sull’esigenza di cambiare radicalmente il suo approccio al mercato”. Nel giro di tre anni i risultati arrivano, i numeri di Tuvia Italia danno ragione alla strategia avviata dai tre manager, ma soprattutto viene raggiunto l’obiettivo delineato da Canese. “Pur migliorando i processi e la sostenibilità economica - precisa il Managing Director - abbiamo tenuto intatto il dna di Tuvia: l’attitudine orientata al cliente, che viene sempre prima di tutto”. In altre parole, pur restando sul mercato in maniera solida, Tuvia ha continuato ad accontentare il cliente nelle sue molteplici esigenze, acquisendo nel portafoglio clienti che inizialmente riteneva impossibili da raggiungere, da Tenaris Dalmine a ZTE e a tante altre aziende medio-piccole. “Ci occupiamo - precisa Canese - della gestione di processi anche difficili. La nostra mission va al di là del supporto logistico, Tuvia offre un servizio integrato, è questo che ci distingue: la complessità di servizi che riusciamo a gestire con soddisfazio-
DA REALTÀ MEDIO PICCOLA A PLAYER APPARTENENTE A UN GRUPPO GLOBALE: L’AZIENDA ACQUISITA NEL 2008 DA SAGA ITALIA CON L’INGRESSO NELL’ORBITA DEL COLOSSO ASIATICO KERRY LOGISTICS È PRONTA A COMPIERE UN ULTERIORE SALTO EVOLUTIVO.
AL
TIMONE DI QUESTA FASE D’IMPORTANTE AFFERMAZIONE I TRE MANAGER CHE, NEL 2015, HANNO COORDINATO LA PROFONDA TRASFORMAZIONE DI TUVIA DA SPEDIZIONIERE A OPERATORE LOGISTICO A VOCAZIONE INTERNAZIONALE.
ne del cliente finale sposta il focus dal costo al la qualità. Il cliente viene aiutato da Tuvia a fare efficienza, a prescindere dal costo della supply chain. Un orientamento che emerge soprattutto quando si tratta di aziende di grandi dimensioni, nelle quali è veramente difficile scomporre la catena logistica”. Con un’importante competenza maturata nei settori della meccanica, dell’automazione industriale, delle telecomunicazioni e arredo mobili,
Alessandro Canese, Managing Director Tuvia Italia.
Tuvia è risultata partner ideale per Kerry Logistics nella sua nuova offensiva di affermazione nei mercati europei, Italia inclusa. “Il nostro focus per l’export - precisa Canese ha sicuramente giocato un ruolo nel catturare l’attenzione di Kerry Logistics, così come la capacità di Tuvia, dimostrata sul campo, di dare il massimo beneficio al cliente che ci affida in toto la supply chain nazio-
nale e internazionale. Conosciamo bene le tempistiche dei flussi, dalla fase di sdoganamento in poi, e riusciamo ad agire nel modo più lineare possibile, evitando saturazione di magazzini o colli di bottiglia, riducendo al minimo problematiche relative alla tempistica della distribuzione”. L’acquisizione, che porterà nel medio termine alla nascita di Kerry Logistics Italy, è arrivata quasi inattesa. “Non l’avevamo inserita nel Piano di sviluppo ma - afferma Canese - l’abbiamo subito valutata in modo positivo: far parte di un gruppo globale importante ci consente di soddisfare la richiesta di clienti con business internazionale dando un servizio in linea con le loro aspettative. Oggi possiamo giocare la nostra partita con clienti importanti, crescere come portafoglio servizi e com petenze, attingendo al knowhow di Kerry Logistics in settori strategici come automotive e fashion, nei quali oggi Tuvia non opera, e puntare con forza a proseguire l’offensiva sull’export, in primis verso Usa, Medio Oriente ed Est Europa”. Con un occhio di riguardo naturalmente alla Cina, dove già oggi Tuvia offre i suoi servizi proponendosi come filiale italiana del leader di mercato cinese.
FOCUS SEMPRE PIÙ SPOSTATO DAL TRASPORTO AEREO A QUELLO INTERMODALE
T
MAGAZZINI IN ESPANSIONE, SU GOMMA PARTNERSHIP CON AZIENDE DI ECCELLENZA
uvia Italia dal 2015 a oggi ha vissuto una profonda trasformazione di sé, modificandosi e rispondendo a un mercato in grande cambiamento. Intanto i numeri sono cresciuti, fatturato e redditività operativa: i ricavi sono passati dai 30 milioni del 2015 ai 38 del 2017, con una previsione di ulteriore crescita quest’anno a due cifre. In tutto un centinaio, i dipendenti si suddividono in due business unit: logistica di ma-
gazzino e spedizioni internazionali. “Rispetto al primo anno - afferma Alessandro Canese - il focus si è spostato dal trasporto aereo a quello marittimo, cui abbiamo aggiunto la logistica distributiva prima assente, creata da zero e senza acquisizioni, quindi con una crescita organica: siamo passati da fatturato zero nel 2014 a dieci milioni nel 2017. Il piazzale di 5mila mq a Nerviano è oggi un sito di 23mila mq cui si affianca un edificio di 18mila mq ad Albairate. Nel 2019 prevediamo
un’ulteriore espansione dei siti da magazzino”. La gestione dell’ultimo miglio avviene in Lombardia con una flotta di proprietà di sette unità e, nel resto d’Italia, con partnership con aziende come Hi Log di Padova, per il Nord Est, e Laziale Distribuzione di Pomezia, a Roma, per il Centro Sud. “Siamo aperti - spiega il Managing Director - a partnership con società di trasporto che propongono un servizio di qualità sul territorio nazionale, che con
Tuvia possono varcare i confini, rispondendo in questo modo alle richieste della committenza soprattutto estera, costituita da aziende che, pur non avendo una filiale italiana, ritengono strategico il nostro mercato e, per importare, hanno bisogno di fare stock. Per questa tipologia di clientela Tuvia è pronta a occuparsi di ogni aspetto di servizio, import, magazzino, distribuzione e persino gestione di adempimenti fiscali: l’imprenditore può dedicarsi esclusivamente al suo business”.
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PALLETWAYS INAUGURA A VERONA IL SUO NUOVO HUB REGIONALE
Autentico attracco scaligero
DOPO BOLOGNA, MILANO E AVELLINO, IL LEADER NEL TRASPORTO ESPRESSO SU PALLET METTE IN MOTO LA QUARTA CENTRALE OPERATIVA CHE CONSOLIDA LA STRUTTURA DEL NETWORK. “INTENDIAMO COGLIERE LE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI DI MEDIO RAGGIO OFFERTE DAI TERRITORI NORD ORIENTALI DEL NOSTRO
PAESE”, AFFERMA ALBINO QUAGLIA, PRESIDENTE PALLETWAYS ITALIA.
U
MICHELE S. ALTIERI CALDERARA DI RENO
n nuovo punto di riferimento per Palletways Italia. Leader nel trasporto espresso su pallet, la società guidata da Albino Quaglia annuncia l'inaugurazione di un nuovo hub a Verona, che si affiancherà alle preesistenti strutture di Bologna, Milano e Avellino. Situato a pochi minuti dal centro
del capoluogo veneto, il quarto centro di smistamento merci si colloca nel cuore di un importante snodo logistico, tra l’A4 Torino Trieste e l’A22 Brennero Modena. “Il nuovo hub di Verona - spiega Albino Quaglia, Presidente Palletways Italia - si pone l’obiettivo di cogliere le opportunità commerciali di medio raggio offerte dai territori nord orientali
del nostro Paese, fra le aree più importanti per Palletways Italia. È proprio da e verso Nord Est che sono originati e diretti il 30 per cento dei volumi che movimentiamo. Consentendo di disporre di un magazzino cui saranno collegati i Concessionari del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia orientale
ed Emilia-Romagna settentrionale, il nuovo HUB ci permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei nostri servizi e le tempistiche di consegna: i Concessionari collegati all’Hub di Verona offriranno un servizio in 24 ore per la tariffa Premium e in 48 ore per la tariffa Economy allineandosi alle condizioni già vigenti per il Nord
Albino Quaglia, Presidente Palletways Italia.
Ovest”. Anche i flussi di spedizioni internazionali gioveranno dall’apertura di questa nuova centrale operativa regionale. Verona è, da sempre, porta naturale per l’accesso all’Austria e a Monaco di Baviera e l’hub di Verona consentirà di apportare un deciso miglioramento dei servizi per il traffico di merci pallettizzate da e verso queste regioni.
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INTERVISTA A KLAUS SCHÄDLE, GROUP AREA MANAGING DIRECTOR DI GLS ITALY SPA
Tutti i pregi del fare sistema AVVALENDOSI DEI VANTAGGI OPERATIVI, ORGANIZZATIVI ED ECONOMICI DEL FRANCHISING, LA FILIALE ITALIANA DEL GRUPPO GLS (GENERAL LOGISTICS SYSTEMS - CORRIERE ESPRESSO) È PROTAGONISTA DI UNA FORTE CRESCITA, ESEMPLARE PER TUTTA L’EUROPA. “IL NOSTRO OBIETTIVO - AFFERMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO TEDESCO KLAUS SCHÄDLE - È OFFRIRE SEMPRE LA MASSIMA QUALITÀ, IN TUTTA ITALIA. ANCHE DURANTE LE FASI PIÙ INTENSE DELLA CRISI ECONOMICA, GLS ITALY È CRESCIUTA IN MODO PIÙ SOSTENUTO RISPETTO AI NOSTRI PRINCIPALI COMPETITOR”. Klaus Schädle, Group Area Managing Director di GLS Italy.
V
FABIO BASILICO
SAN GIULIANO MILANESE
olumi più che triplicati e focus strategico su prodotti e servizi specifici per il B2B e il B2C. Il corriere espresso GLS Italy Spa è protagonista di una massiccia offensiva che coincide con la direzione di un manager preparato e determinato come Klaus Schädle, Group Area Managing Director della filiale italiana della multinazionale General Logistics Systems, fondata ad Amsterdam nel 1999 e che ha l’Europa come suo principale mercato di riferimento e l’Italia tra i Paesi di punta del vecchio continente. Arrivato nel marzo del 2008 alla guida della società con sede a San Giuliano Milanese, Klaus Schädle, che vanta un’esperienza di 16 anni in GLS, è oggi a capo di un team affiatato e coeso che in dieci anni ha operato con instancabile impegno per fare del brand GLS un protagonista assoluto dell’offerta di soluzioni di trasporto avanzate ed efficienti. “Il nostro obiettivo - esordisce Klaus Schädle - è offrire sempre la massima qualità possibile in tutta Italia. Non a caso, dal 2011 siamo leader di qualità nel Paese. In quegli anni, il B2C è iniziato a crescere e le a zien de avevano bisogno di un partner qualificato per svolgere i loro servizi di consegna; ci hanno contattato e da allora abbiamo iniziato a crescere, affiancando al B2B, focus principale dell’azienda (molto conosciuta nel settore), il servizio B2C, che oggi rappresenta il 50 per cento dei volumi complessivi. Anche durante le fasi più intense della crisi economica, GLS Italy è cresciuta in modo più sostenuto
rispetto ai principali corrieri competitor”. Il sistema operativo, la forza intrinseca di GLS, è il franchising. “È un sistema che permette un doppio vantaggio - spiega Schädle - Da un lato offre i pregi della piccola azienda: vicinanza alla clientela, personalizzazione e rapidità del servizio; dall’altro assicura l’affidabilità di un grande Gruppo: solidità economica, elevati standard di servizio, capacità di investimento, economia di scala. Con noi i clienti si sentono coccolati come solo le piccole realtà sanno fare, ma hanno le garanzie che solo le organizzazione più grandi possono offrire. È questa la nostra forza”. Il network di GLS in Italia è costituito da 14 centri di smistamento per l’organizza-
zione delle spedizioni nelle 154 sedi territoriali, di cui una novantina in franchising e il resto gestite direttamente dalla società del gruppo GLS Enterprise. La società ha 700 mezzi per il trasporto di linea e circa 6.000 mezzi per le consegne, in prevalenza furgoni, ma anche scooter e bici per la massima flessibilità e prossimità al cliente. Grande rilevanza viene data all’impatto ambientale delle attività di trasporto e consegna: GLS ten de così a privilegiare la presenza in flotta di mezzi elettrici o alternativamente alimentati, in primis a metano. Nel parco mezzi figurano già 12 truck a LNG. “Date le nostre buone relazioni con i costruttori, abbiamo iniziato presto a confrontarci con le opportunità offerte dal metano - afferma Schä-
dle - e a collaborare con i costruttori per testare in anteprima i nuovi veicoli. Se fossero disponibili più punti di ricarica per mezzi elettrici, aumenteremmo la nostra presenza nello zero emission. Siamo del resto stati i primi tre anni fa a inaugurare una sede cittadina a 3 km di distanza dal Duomo di Milano, dedicata alle consegne nel centro del capoluogo lombardo da effettuare con bici, scooter elettrici e veicoli a metano. Un anno e mezzo fa abbiamo fatto la stessa cosa a Roma”. In Europa, GLS vanta oltre 270mila clienti: il mercato al di fuori dell’Italia è standardizzato su un peso massimo, a collo, che non deve superare i 40 kg. I bancali vengono gestiti dagli spedizionieri mentre i colli vanno
in mano ai corrieri. “In Italia - aggiunge Schädle - siamo i leader nel comparto della piccola e media impresa. Abbiamo 120mila clienti e si capisce il peso del nostro Paese all’interno dell’Europa. Le piccole e medie imprese si rivolgono a noi per consegnare la loro merce, di ogni tipologia: dalla piccola busta passando per un singolo collo fino ad arrivare al bancale. GLS è strutturata per gestire le consegne di tutte le tipologie merceologiche, avendo come punto di riferimento il limite massimo dei 500 kg. Alcuni licenziatari hanno proprie società che effettuano le consegne, altri si appoggiamo a società affidabili e conosciute presenti sul mercato. Interessante è anche il dato relativo alla crescita dell’export delle PMI italiane: anche in questo caso GLS è in grado di assicurare un servizio di qualità grazie al suo network europeo”. GLS guarda con interesse al trend in continuo sviluppo dell’e-commerce. “Attualmente - commenta Klaus Schädle - la mentalità più diffusa è che se si ordina qualcosa in internet ci debba essere per forza la consegna gratis, con nessun costo a carico del destinatario del bene acquistato. Una considerazione che sinceramente non riesco a comprendere. Se in futuro il cliente sarà consapevole dell’opportunità offerta dal pagare per la sua consegna, gli operatori potranno offrire servizi ulteriori, a tutto vantaggio del cliente finale, come ad esempio l’oppor-
Un furgone e, in alto, una bicicletta della flotta GLS Italy, caratterizzata da un marcato focus sulla sostenibilità ambientale.
tunità di scegliere una finestra di tempo prestabilita per effettuare la consegna a domicilio, al mattino o in serata, prima e dopo l’orario di lavoro o l’opportunità di fornire più indirizzi alternativi di recapito. Noi di GLS abbiamo già in mente diversi servizi di questo tipo e già da adesso consentiamo ai nostri clienti di scegliere per la consegna standard o la premium delivery con il versamento di un extra. Avere punti di riferimento territoriali ben dislocati anche nei centri cittadini, ci consente già di agevolare il cliente nel ritiro del bene acquistato. Per quanto riguarda le aree extraurbane e rurali, già adesso c’è la possibilità di acquistare ogni tipo di merce e farsela recapitare a domicilio. Registriamo addirittura una crescita dei volumi nelle isole”. Un altro asset strategico è la connettività. “Abbiamo realizzato un progetto insieme al Politecnico di Milano e molti nostri licenziatari stanno attivandosi su progetti simili - dice ancora Klaus Schädle - Il progetto riguarda diversi aspetti legati alle consegne urbane, che in futuro saranno sempre più numerose: evitare che i veicoli siano bloccati negli ingorghi del traffico, dettagliare le informazioni utili per il destinatario, fare formazione”. Per il futuro, Klaus Schädle ha le idee chiare: “vogliamo continuare a crescere sulla qualità per assicurare servizi efficienti in risposta ai trend in crescita del mercato. Nell’ultimo anno la crescita dei volumi è stata del 19 per cento, guidata dal successo del B2C ma anche del tradizionale B2B. GLS, inoltre, è orientata da una precisa e massiccia politica di investimenti: in Europa, nei prossimi anni, sono previsti investimenti per circa 100 milioni di euro (di cui circa 30 solo in Italia, nell’arco di quattro anni) soprattutto per l’inaugurazione di nuovi centri di smistamento o per il miglioramento di quelli esistenti. Nel 2017 abbiamo inaugurato 7 nuove sedi e concluderemo il 2018 con altre 10. Nei 30 milioni di investimenti italiani rientrano anche i 10 dedicati all’IT nell’arco di cinque anni. L’importante è capire che le cose si muovono sempre più velocemente e i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo. Occorre essere solidi e insieme flessibili e veloci nella risposta. Non c’è soluzione unica per tutti, ma soluzioni diverse per le specifiche aree d’intervento”.
“Trasporto intelligente: qualità KRONE per un ruolo di primo piano.” Wolfgang Bellon, Direttore Qualità Veicoli Commerciali del Gruppo
Tipico KRONE: non v’è dettaglio - per quanto minimo sia - del vostro semirimorchio al quale non abbiamo dedicato la massima attenzione. Questo è il metodo di lavoro che abbiamo già utilizzato per realizzare diverse idee. Il Vostro trailer è realizzato completamente da un unico fornitore: noi. Per l’assistenza, la manutenzione ordinaria e le riparazioni siamo il Vostro unico referente. Nella produzione qualità e solidità hanno la massima priorità - fin nei minimi dettagli. In questo modo i costi del ciclo vita non lieviteranno.
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MOBILITÀ
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 272 / Settembre 2018
INTERVISTA / MASSIMILIANO COSTANTINI, MANAGING DIRECTOR DI VDL BUS & COACH ITALIA
La rinnovata Futura per la mobilità di qualità
L
FABIO BASILICO SPILAMBERTO
’Italia è pronta ad accogliere la nuova generazione del VDL Futura, equipaggiato con una nuova driveline che si avvale di componenti di elevata tecnologia provenienti dai partner DAF (motori) e ZF (trasmissioni). Il costruttore olandese compie così un passo importante nella direzione dell’ottimizzazione del trasporto passeggeri in termini di affidabilità, ridotti costi d’esercizio e riduzione del consumo di carburante. Merito della riuscita combinazione dei nuovi motori MX-11 e MX-13 di DAF con le avanzate trasmissioni ZF Traxon (cambio manuale automatizzato) e ZF Ecolife (automatico a sei marce) che va nel segno della gestione ottimizzata della TCO (Total Cost of Ownership) delle aziende di tra-
“LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA DRIVELINE FUTURA È SOLO IL PUNTO DI PARTENZA DI UN PERCORSO ATTRAVERSO IL QUALE VDL INTENDE RAGGIUNGERE QUOTE DI MERCATO SUPERIORI A QUELLE ATTUALI - SPIEGA IL MANAGER -
ABBIAMO RAGGIUNTO UN RISULTATO IMPORTANTE IN TERMINI DI VENDITE GIÀ NEL 2017 MA QUESTO SUCCESSO HA RINFORZATO LA VOGLIA DI ALLARGARE IL NOSTRO SPETTRO DI AZIONE E RIUSCIRE A INCREMENTARE ANCHE IL NUMERO DEI KEY ACCOUNTS NEL NOSTRO PORTAFOGLIO, OVVERO QUEI CLIENTI CHE NON SOLO RAPPRESENTANO UNA CONTINUA FONTE DI OPPORTUNITÀ PER OGNI AZIENDA CHE FA IL NOSTRO MESTIERE MA ANCHE UN PUNTO DI RIFERIMENTO E UN MODELLO DA IMITARE PER TUTTI I VETTORI PIÙ PICCOLI.
È QUESTA LA PAROLA CHIAVE PER RAGGIUNGERE I NOSTRI OBIETTIVI DI CRESCITA È ‘QUALITÀ SU TUTTI I MERCATI’”.
ticipato il desiderio è quello di incrementarla in maniera significativa - precisa Massimiliano Costantini - È ovvio che tale crescita sarà frutto di un processo e non potrà essere immediata ma anche grazie ai vantaggi insiti nella nuova driveline non possiamo che es sere ottimisti; maggiore coppia a parità di cavalli, minore peso del motore e del cambio e un sistema di controllo predittivo di pendenze e scollinamenti determinano una riduzione dei consumi stimata tra il 3 e il 5 per cento. Ogni imprenditore del settore in base alla propria percorrenza annua è in grado di capire che cosa può significare in termini di conto economico del veicolo un tale risparmio di carburante. A tutto ciò è necessario aggiungere un intervallo più ampio tra le manutenzioni necessarie e un più facile accesso al vano motore con innegabili vantaggi in termini di tempi e costi di manutenzione. Del resto, ‘Profitability has a new name. Your next Futura.’ è lo slogan che ha accompagnato il lancio di questa nuova driveline”. Quali sono oggi le richieste
della clientela nel settore privato e come VDL intende soddisfarle? “Direi che ultimamente la richiesta sembra essersi indirizzata con decisione verso le lunghe percorrenze - spiega il Managing Director di VDL Bus & Coach Italia - In tal senso, il no stro TCO, ovvero il vantaggio legato alla profittabilità del veicolo, è a nostro avviso il modo migliore di soddisfare tali richieste; profittabilità non solo nei termini del la riduzione dei consumi di carburante ma anche alle voci costo dei ricambi, estensioni di garanzie e assistenza tecnica. Infine, non dimentichiamo i vantaggi legati alle nostre proposte di finanziamento personalizzate e all’attribuzione di valori di riacquisto a termine definiti al momento della vendita del veicolo stesso”. Come è organizzata la rete vendita e assistenza in Italia? Ci sono novità in questo ambito? “La rete di assistenza in Italia - risponde Costantini - è basata su officine autorizzate Daf nonché su altre officine specificatamente attivate dal nostro team di after sales per soddisfare le necessità del cliente. Abbiamo recentemente rinforzato la nostra struttura interna con l’assunzione di nuovo personale dedicato al miglioramento del l’efficienza dell’intero servizio. Stiamo lavorando con intensità anche in questa direzione perché crediamo che la qualità in tutti gli ambiti sia l’unica vera strategia possibile”. In conclusione, per quanto riguarda il settore TPL, Massimiliano Costantini spiega che “recentemente ci siamo tolti importanti soddisfazioni ricevendo ordini relativi a forniture destinate alla classe 2 e alla classe 1 del TPL. Dettò ciò è giusto ribadire che il TPL per VDL Italia non rappresenta attualmente il core business. Continueremo a essere presenti nel segmento con azioni mirate e pro por zio nate alla nostra struttura organizzativa”.
Massimiliano Costantini, Managing Director di VDL Bus & Coach Italia.
“Your next Futura.” è lo slogan che ha accompagnato il lancio di questa nuova driveline.
sporto passeggeri che decidono di dotare la propria flotta della gamma Futura, che comprende modelli a un piano FMD2 a due e tre assi e FHD2 a due e tre assi non ché il Futura double-de cker FDD2 a tre assi. Della rinnovata offensiva targata VDL abbiamo parlato con Massimiliano Costantini, Managing Director di VDL Bus & Coach Italia. “La presentazione della nuova driveline Futura è ovviamente solo il punto di partenza di un percorso attraverso il quale VDL intende raggiungere quote di mercato superiori a quelle attuali - esordisce Costantini - Abbiamo raggiunto un risultato importante in termini di vendite già nel 2017 ma questo successo ha rinforzato la voglia di allargare il nostro spettro di azione e riuscire a incrementare anche il numero dei key accounts nel no-
stro portafoglio, ovvero quei clienti che non solo rappresentano una continua fonte di opportunità per ogni azienda che fa il nostro mestiere ma anche un punto di riferimento e un modello da imitare per tutti i vettori più piccoli. La parola chia ve per raggiungere i nostri obiettivi di crescita è ‘qualità’. La ‘qualità’ è necessaria ovviamente nel prodotto ma anche nelle persone che lavorano nell’azienda e per l’azienda e nell’organizzazione dei servizi che forniamo al cliente finale. Stiamo tutti insieme lavorando in questa direzione”. Qual è l’attuale posizionamento di VDL in Italia e quali sono le prospettive di crescita, in particolare nel segmento turistico? “Attualmente, secondo le nostre stime, la nostra quota di mercato nel settore turistico si aggira tra il 6 e il 7 per cento ma come già an-
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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ESTETICA ATTRAENTE ABBINATA ALLA FUNZIONALITÀ SCATURITA DA PROPORZIONI EQUILIBRATE, VANO PASSEGGERI SPAZIOSO E ATTREZZATO, POSTO DI GUIDA ERGONOMICO, ADEGUATE PERFORMANCE GRAZIE ALL’AVANZATO PROPULSORE 13 LITRI MAN D2676 DA 420 CV: IL TURISTICO A DUE ASSI DEL LEONE SI DISTINGUE PER EFFICIENZA E COMFORT ELEVATO.
OTTIMALI I
CONSUMI CHE SI MANTENGONO SEMPRE SOPRA LA MEDIA DI
4
CHILOMETRI CON UN LITRO DI GASOLIO.
SU STRADA / MAN LION’S COACH C A DUE ASSI
Va in scena il turistico
N
FABIO BASILICO MONZA
ell’elegante e suggestiva livrea bianconera e con le fiancate abbellite in un wrapping che invoglia a viaggiare, si fa subito normale quando arriva deciso nel piazzale anti-
stante la stazione di servizio Eni di Assago, lungo la Tangenziale Ovest di Milano, luogo deputato per l’avvio del test drive a bordo del MAN Lion’s Coach C a due assi. Il turistico del Leone fa sfoggio di un’estetica attraente che fa rima con la funzionalità efficiente scaturita
da proporzioni equilibrate. Saliti a bordo, si notano subito i materiali pregiati dalle piacevoli tonalità cromatiche e l’illuminazione indiretta a Led che of fre una sensazione di spaziosità. Il vano passeggeri riceve ulteriore luce dalle nuove botole sul tetto, di grandi dimensio-
Elegante nelle sue forme, il Lion’s Coach C vanta un posto di guida estremamente comodo e sicuro.
ni e in vetro sfumato translucido. I 51 posti a sedere dallo schienale regolabile cui si aggiungono quelli di autista e guida con la possibilità di avere fino a due posti allestiti per disabili dispongono di supporto per tablet, porta USB e poggiatesta regolabile. I comandi
individuali sono di facile utilizzo e i pratici vani portaoggetti consentono di sistemare oggetti e borse. Con alla guida il driver Marco Mazzocco, iniziamo il percorso di prova immettendoci sulla A7 in direzione di Genova. Il MAN Lion’s Coach C si muove agile lun-
go l’autostrada dimostrando di essere un grande stradista. Il comfort è notevole e la visibilità esterna consentita dall’ampia vetratura permette di ammirare il paesaggio godendosi il viaggio. Lo spazio per il WC ricavato in prossimità della seconda porta centrale aggiunge un benefit in più par ticolarmente utile per i viaggi a lungo raggio. La postazione dell’autista è studiata per l’utilizzo di ogni giorno e configurata nell’ottica dell’ergonomia. Il nuovo cruscotto av volgente fornisce rapidamente tutte le informazioni importanti e con la disposizione ottimizzata degli interruttori migliora
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Il viaggio con il MAN Lion’s Coach C è garanzia di comodità e sicurezza per tutti i passeggeri.
LA cArtA d’identità
Nome: Lion’s Coach C Cognome: MAN Configurazione: due assi high-floor Classe III. Posti a sedere: 51 +1 + 1 (possibili 2 posti per disabili). Dimensioni: lunghezza 13.091 mm, larghezza 2.550 mm, altezza 3.870 mm, passo 7.050 mm. Diametro di sterzata: 23.400 mm. Motore: MAN D2676 LOH, Euro VI; 12.419 cc 6 cilindri in linea; 4 valvole per cilindro e iniezione common rail; potenza max: 309 kW/420 cv a 1.800 giri/min; coppia max: 2.100 Nm tra 930-1.350 giri/min; ricircolo gas di scarico, riduzione catalitica selettiva SCR, catalizzatore ossidante (DOC) e filtro antiparticolato (DPF). Cambio: MAN TipMatic automatizzato a 12 marce con Easy-Start; ZF Intarder IT 3 Power Bus. Sospensioni: PCV (Premium Comfort Valve). Sistema frenante: dischi anteriori e posteriori; EBS con ABS, ASR, Brake Assist, Maximum Speed Control, MAN BrakeMatic con Bremsomat e Tempomat. Serbatoi: diesel 525 litri, AdBlue 35 litri. Volume bagagliaio: max 11 mc. Dotazioni: Cruise Control con ACC, EBA emergency brake assist, ESP ride dynamics control, LGS lane departure warning system, MAN AttentionGuard fatigue warning system, MAN EfficientCruise con EfficientRoll, tyre pressure monitoring per tutti gli assi, fari a LED. Prezzo versione in prova: 300.000 euro (Iva esclusa). Prezzo versione base del modello: 260.000 euro.
IL MONDO DEI TRASPORTI
sensibilmente ogni azione di comando. Il sedile regolabile, il volante multifunzione e il climatizzatore separato contribuiscono a rendere più user-friendly il lavoro del driver. Imboccata la A26 in prossimità dello svincolo Alessandria Sud, proseguiamo il viaggio verso nord e affrontiamo i primi dislivelli collinari del Monferrato. Efficienza e potenza è quanto garantisce il motore da 13 litri, sei cilindri in linea, MAN D2676 LOH da 309 kW/420 cv e coppia massima di 2.100 Nm tra 9301.350 giri/min. E’ l’unità più piccola delle proposte Lion’s Coach C che comprende anche le versioni da 460 e 500 cv, tutte caratterizzate da 20 cv in più e una coppia aumentata di 200 Nm. La strategia ottimizzata di innesto marce del cambio MAN TipMatic automatizzato a 12 mar ce si riflette positivamente sul consumo di carburante. Il TipMatic può essere azionato sia automaticamente che manualmente tramite la leva comando sullo sterzo. Se il retarder è attivato, il cambio seleziona la marcia ottimale per la massima forza frenante. Un punto di forza del Lion’s Coach C è il MAN EfficientCruise, la regolazione della velocità di marcia supportata dal GPS, abbinato al MAN EfficientRoll, che in modo attivo e previdente seleziona la funzione di “avanzamento per inerzia” quando si può effettivamente risparmiare carburante. Va anche detto che il nuovo rapporto al ponte più lungo riduce il livello di coppia di circa il 13 per cento rispetto al rapporto più lungo disponibile finora. Ciò non soltanto influisce positi-
vamente sul consumo di carburate, ma riduce anche la rumorosità e quindi aumenta il comfort di marcia. I 93,8 chilometri totali del tratto di autostrada che separano Alessandria Sud dallo svincolo sulla A8 per Varese, contrassegnato da diversi saliscendi ci hanno consentito di testare la validità
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dell’EfficientCruise supportato dall’EfficientRoll. Il consumo si è mantenuto sopra i 4 chilometri per litro di gasolio, segnando un valore ottimale confermato nei risultati finali: su 244,5 chilometri totali, sono stati consumati 55,227 litri di gasolio pari a una media km/l di 4,427. Lions’ Coach C fa ampio sfoggio di sistemi di assistenza alla guida, a cominciare dai fari integrale a Led anteriori e posteriori che forniscono luminosità e luce di altissima qualità a vantaggio della sicurezza e dei minori costi di esercizio. Con il MAN Bremsomat per la gestione continua della frenata, l’impianto viene attivato automaticamente alla pressione del pedale del freno. Bremsomat e Tempomat permettono di man tenere l’esatta velocità pre-selezionata: un vantaggio ai fini della sicurezza soprattutto sui tratti in discesa partico-
larmente ripidi. L’Adaptive Cruise Control regola la velocità di marcia in funzione della distanza dal veicolo antecedente e mantenuta costante mediante un intervento del retarder se necessario. Segnaliamo anche l’Emergency brake assist, il sistema di assistenza alla frenata di emergenza che avverte il conducente dell’imminente rischio di collisione e in caso di pericoloso attiva autonomamente l’impianto frenante fino ad arrestare il mezzo se necessario. Particolarmente utile si rivela anche il Lane Guard System: non appena l’autobus abbandona la corsia, il sistema di controllo della carreggiata avverte il conducente con una vibrazione nel sedile. L’“occhio vigile” dell’LGS si rivela prezioso in autostrada, dove il traffico intenso formato da più veicoli necessita di una particolare attenzione da parte del driver.
Assago, Stazione ENI-Alessandria Sud (Tangenziale Ovest Milano, A7, A21)
Km 83,2
Litri 17,769
Media 4,68 km/l
Km 93,8
Litri 22,983
Media 4,081 km/l
Km 67,5
Litri 14,475
Media 4,663 km/l
Litri 55,227
Media 4,427 km/l
Alessandria Sud-Varese (A26)
Varese-Assago, Stazione ENI (A8, A9, Tangenziale Ovest Milano)
Km 244,6
Risultato finale
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ROBERTO CALDINI, DIRETTORE BUSES & COACHES DI ITALSCANIA, ILLUSTRA L’OFFERTA A METANO DEL GRIFONE
“Soluzioni vincenti per il trasporto urbano e interurbano” DI RECENTE L’ATV DI VERONA HA ACQUISTATO 25 SCANIA CITYWIDE LF CNG IMPLEMENTANDO IL PROGETTO DI RINNOVO DELLA SUA FLOTTA VEICOLARE ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ. “MI AUGURO CHE SEMPRE PIÙ AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO COMPRENDANO L’IMPORTANZA DI RINNOVARE LE PROPRIE FLOTTE, SCEGLIENDO VEICOLI SOSTENIBILI E SICURI - HA DICHIARATO ROBERTO CALDINI - CERTAMENTE, I TRE PRINCIPALI FATTORI CHE HANNO CONVINTO ATV A SCEGLIERE CITYWIDE PER IL RINNOVO DELLA SUA FLOTTA SONO SOSTENIBILITÀ, AFFIDABILITÀ DEL PRODOTTO E SERVIZIO DI ASSISTENZA”.
V
PIETRO VINCI TRENTO
erona spinge sul metano investendo risorse per il rinnovo della flotta di autobus all’insegna della sostenibilità. L’ATV (Azienda Trasporti Verona), che si occupa del trasporto pubblico nel territorio veronese, ha acquistato una flotta di autobus alimentati a gas naturale, tra cui spiccano 25 nuovi Scania Citywide LF CNG che serviranno tutto il bacino urbano di competenza dell’azienda di trasporti veneta. Si tratta di veicoli da 280 cv, lunghi 12 metri, alimentati a metano compresso, con le migliori dotazioni di bordo dal punto di vista della tecnologia, dello standard di sicurezza e del comfort di viaggio, compresi sistema di videosorveglianza digitale con 6 telecamere, sistema Avm che consente la geolocalizzazione e il monitoraggio dei mezzi, annuncio vocale della fermata, obliteratrice con funzione contactless, pedana che consente l’accesso alle persone con difficoltà motorie, climatizzatore per vano passeggeri e posto di guida, cartelli lumi-
nosi interni ed esterni per indicare la fermata e fari a Led che forniscono una maggiore luminosità. In occasione di questa importante fornitura, abbiamo intervistato Roberto Caldini. Direttore Buses & Coaches di Italscania. “Scania si riconferma ancora una volta il partner ideale per le aziende di trasporto pubblico che scelgono di intraprendere la strada della sostenibilità, grazie alla gamma di veicoli a carburanti alternativi più ricca del mercato - esordisce Roberto Caldini - ATV ha scelto di rinnovare il proprio parco mezzi dotandosi di veicoli di grande eccellenza dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Mi auguro che sempre più aziende di trasporto pubblico comprendano l’importanza di rinnovare le proprie flotte, scegliendo veicoli sostenibili e sicuri. Certamente, i tre principali fattori che hanno convinto ATV a scegliere Citywide per il rinnovo della sua flotta sono sostenibilità, affidabilità del pro dotto e servizio di assistenza”. Caldini indica poi le “chiavi di differenza” che distinguono il Citywide CNG dai mo-
delli dei principali competitor: “struttura completamente in alluminio, manovrabilità, motorizzazioni con coppia e potenza uguale ai motori diesel Scania”. Oltre alla fornitura ATV quali sono le altre consegne che hanno interessato Citywide in versione CNG? “Oggi fra i nostri clienti CNG abbiamo, oltre ad ATV Verona, altrettanto importanti aziende come Brescia Trasporti, Trentino Trasporti, AMT Catania, SAF Udine Arriva Group”, risponde Roberto Caldini.
Nel trasporto persone qual è il vantaggio che deriva alle aziende di TPL nell’utilizzare veicoli a metano? “La capacità totale passeggeri - spiega Caldini - è molto vicina agli autobus diesel. Inoltre, altri fattori di vantaggio sono il costo del metano per le aziende di trasporto pubblico, la silenziosità e la possibilità di rifornire il mezzo in pochi minuti (con il sistema NGV2 di rifornimento rapido) e naturalmente il ridotto impatto am bientale per effetto della riduzione delle emissioni”.
Og gi, la gamma di veicoli Sca nia a metano per il trasporto passeggeri è ampia e versatile: “Possiamo proporre la più ampia gamma sul mercato passando dal Citywide LF CNG in classe I, al Citywide Suburban LE CNG in classe I e II (versione Low Entry) fino all’Interlink LD CNG classe II per uso interurbano - precisa il Direttore Buses & Coaches di Italscania - Se consideriamo nello specifico la gamma completa Scania per il trasporto urbano possiamo offrire autobus in
“Scania - ha sottolineato Fenoglio - è costantemente impegnata nell’offrire soluzioni di trasporto che siano sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico”.
tutte le classi e per l’utilizzo con tutti i bio-combustibili oggi disponibili: per la Classe I (utilizzo urbano) proponiamo il Citywide LF (diesel e CNG o biocarburanti) in diverse lunghezze, per la Classe I e II il Citywide Suburban LE (diesel e CNG, biocarburanti e ibrido) in diverse lunghezze. Va tenuto poi in considerazione che oggi Scania è l’unico costruttore che può offrire soluzioni sostenibili anche per trasporti interurbani con l’Interlink LD CNG, l’Interlink LD Hybrid e il Citywide Suburban LE Hybrid tutti in Classe II. Stiamo ovviamente lavorando sull’autobus full electric BEV con sistema opportunity charging e su una novità assoluta come l’autobus interurbano a gas liquido (LNG)”. Come si è chiuso il 2017 per Scania Bus rispetto al 2016? “Il 2017 è stato un anno difficile rispetto al 2016 soprattutto nel settore del trasporto pubblico, con una quota totale sul mercato di circa il 5 per cento - commenta Caldini - Le aspettative per il 2018 sono molto buone con risultati già importanti come la gara TEP Parma per un totale di 10+60 Citywide LF diesel, la gara SAF Udine Arriva con 21 Citywide LF CNG, la gara TUA per 6+10 Interlink LD CNG e altre già nel portafoglio ordini”. Illuminante infine anche la dichiarazione che Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania, ha rilasciato proprio durante la cerimonia di consegna dei Citywide alla ATV di Verona: “Scania è costantemente impegnata nell’offrire soluzioni di trasporto che siano sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico. Nonostante questo, il parco circolante di autobus in Italia è tra i più datati in Europa, con conseguenze negative sia sul fronte della sostenibilità che della sicurezza. I miei complimenti vanno quindi a realtà come ATV che hanno compreso fino in fondo il ruolo fondamentale delle aziende di trasporto nel guidare il cambiamento verso un futuro maggiormente sostenibile”.
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DOPO LA VERSIONE IBRIDA E A METANO ARRIVA IL BUS TUTTO ELETTRICO
SI CHIAMA ECITARO LA NUOVA PIETRA MILIARE
Ineguagliabile Citaro
DI
EVOBUS, CHE TROVA ANCORA UNA VOLTA NEL BEST SELLER GLOBALE DEI BUS URBANI IL SUO
PROTAGONISTA: DOPO ESSERE STATO VENDUTO IN OLTRE 50MILA ESEMPLARI, CONTINUA A FARE LA STORIA DEL TRASPORTO CITTADINO.
“DOPO AVER RAGGIUNTO BASSISSIME EMISSIONI, È ORA GIUNTO IL MOMENTO DI VIAGGIARE COMPLETAMENTE SENZA EMISSIONI”, HA DICHIARATO TILL OBERWÖRDER, HEAD OF DAIMLER BUSES.
U
MAX CAMPANELLA FRANCOFORTE
n vero gioiellino. Nuovo design, frontale che non ti aspetti, interni innovativi. E soprattutto trazione elettrica. Daimler Buses ha presentato a Francoforte la sua nuova pietra miliare nel trasporto pubblico locale. Protagonista man co a dirlo MercedesBenz Citaro, dal 1996 autentico innovatore, sempre un passo avanti. Solo tre anni fa a una manciata di chilometri, a Wies baden, lo vedevamo scen dere in strada con alimentazione a metano. Oggi EvoBus - che in Europa distribuisce bus e coach con i marchi Mercedes-Benz e Setra - continua ad assumere una posizione di guida lungo l’evoluzione che sta vivendo oggi il settore del trasporto passeggeri. Il bus urbano MercedesBenz eCitaro completamente elettrico rappresenta un’innovazione rivoluzionaria per la mobilità nelle città. Emette ze ro emissioni e funziona quasi in silenzio. Combina la piattaforma comprovata da migliaia di esemplari del bus urbano più venduto al mondo (oltre 50mila unità) con nuove soluzioni tecnologiche. Ca ratterizzato da un avvincente concetto modulare intelligente di batteria e tecnologia di ricarica, Mercedes eCitaro offre uno standard impressionante e senza precedenti in efficienza energetica,
grazie all’innovativo sistema di gestione termica che utilizza innovative componenti disponibili per la prima volta con il lancio del nuovo bus. Le sue prestazioni consentono di coprire gran parte delle istanze rivolte agli operatori del trasporto locale fin dal suo arrivo sul mercato, previsto nel corso del 2019. Inoltre, è pronto per la tecnologia della batteria del prossimo futuro e le capacità in termini di performance sono destinate ad aumentare rapidamente. Al lo stesso tempo, grazie agli investimenti profusi dalla Casa di Stoccarda in termini di sviluppo e test approfonditi, arriva alla linea di partenza già completamente maturo. Iniziamo dal design. Al suo arrivo alle spalle di Ulrich Bastert, Head of Marketing, Sales and Customer Services Daimler Buses, Gustav Tuschen, Head of Product Engineering Daimler Buses, Martin Daum, Member of the Board of Management Daimler responsible for Daimler Trucks & Buses, e Till Oberwörder, Head of Daimler Buses and Chairman of the Board of Management EvoBus, eCitaro presenta l’aspetto base del bus urbano best sel ler globale con elementi distintivi del Future Bus, che abbiamo visto nell’estate 2016 sbarcare a guida autonoma, senza conducente, sulle strade di Amsterdam. “Mercedes-Benz - spiega Till Oberwörder - ha una vi-
sione olistica della mobilità elettrica e incorpora l’eCitaro saldamente nel suo sistema di eMobility complessivo. Mercedes eCitaro è il segnale di partenza sulla strada per un futuro elettrico”. Mercedes-Benz Citaro e il bus CapaCity di grande capacità, così come Citaro nelle ver sioni ibrida e a metano, forniscono prove pratiche del livello di sviluppo raggiunto dai motori a combustione ogni giorno. Sono caratterizzati sia dalla loro efficienza di
funzionamento che dalle e mis sioni mai così basse. L’eCitaro completamente elettrico sta compiendo il passo successivo “Dai bus a bassissime emissioni - sintetizza Oberwörder - è giunto il momento di passare al bus del tutto senza emissioni”. Il nuovo eCitaro è innanzitutto un vero Citaro, seppure molto speciale. Stella al centro, il pannello frontale nero lucido incorpora elementi decorativi e marchio distintivo di Mercedes-Benz unitamen-
te ai singoli fari a LED. Il logotipo del modello è evidenziato da una “e” blu. Il propulsore si basa sul collaudato e ottimizzato assale a portale e let trico ZF AVE 130 con motori elettrici nei mozzi delle ruote. Caratteristica intrinseca di tali motori è che sono immediatamente disponibili fin dal lancio, garantendo prestazioni dinamiche appropriate anche con la presenza massima di passeggeri. Le batterie agli ioni di litio hanno una capacità totale di
circa 243 kWh e un design mo dulare: suddivise fino a dieci moduli, ognuno fornisce circa 25 kWh. L’autonomia di oltre 150 km è garantita dal l’equipaggiamento di serie che comprende quattro moduli nella parte posteriore del bus e due moduli di batterie sul tetto del veicolo. In base alle esigenze dell’operatore di TPL, altri due o quattro moduli batteria possono essere montati sul tetto e raggiungere l’autonomia di 200 chilometri.
Da sinistra: Ulrich Bastert, Gustav Tuschen, Till Oberwörder e Martin Daum alla première mondiale EvoBus dell’autobus urbano completamente elettrico Mercedes-Benz eCitaro.
IN PRIMO PIANO ANCHE IL NUOVO SETRA TOPCLASS A DOPPIO PIANO
IN ANTEPRIMA MONDIALE LA NUOVA GENERAZIONE DI MINIBUS SU BASE SPRINTER A l Salone IAA di Hannover EvoBus presenterà il nuovo Mercedes-Benz Sprinter, base di una generazione del tutto nuova dei minibus con la stella a tre punte. Come da tradizione, la famiglia è costituita dai modelli Sprinter City, Sprinter Transfer, Sprinter Mobility e Sprinter Travel che saranno lanciati progressivamente. I nomi sono sinonimo di operazioni nel servizio di linea, come bus navetta versatile, per
il trasporto di passeggeri con mobilità limitata e per il trasporto turistico. Di conseguenza, Sprinter come minibus copre tutti i tipi possibili di operazioni. Ruolo di primo piano per Sprinter City 75 con tecnologia esclusiva, che abbiamo visto a Francoforte accanto al nuovo eCitaro: grazie al passo allungato, il compatto bus urbano offre una grande piattaforma a pianale ribassato e, con un esclusivo assale posteriore ad
alto carico, gestisce un’elevata capacità di passeggeri. Non potrà mancare al Salone lo spettacolare autobus a due piani Setra TopClass S 531 DT, sul quale abbiamo viaggiato la scorsa primavera lungo la costa di Valencia. Celebra la sua prima IAA proponendosi con il suo aspetto imponente e, soprattutto, come esempio primario di efficienza aerodinamica e nei consumi, di massima versatilità, comfort e massi-
mo livello di sicurezza. Il doppio piano della Kappa copre tutte le operazioni nel trasporto turistico e il servizio interurbano e, con un’aerodinamica superlativa, è pronto a stabilire nuovi record di efficienza nel suo segmento. L’equipaggiamento di sicurezza standard completo va dal nuovo Active Brake Assist 4, che farà il suo debutto ad Hannover, all’eccezionale sistema antincendio.