Carrier / L’offensiva nella catena del freddo passa da Coldpoint Solaris / Nella flotta dell’ATM di Milano entrano 250 nuovi bus elettrici Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIX - N. 282 / SETTEMBRE 2019 - Euro 5,00
IDLE I M ONDO T R A S P O RT I Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO
E DIRETTO DA
PAOLO ALTIERI
Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano
IVECO SFERRA L’ATTACCO AL MERCATO CON LA NUOVA AMMIRAGLIA
S-WAY RISPOSTA AL MODERNO TRASPORTO EREDE AL TRONO DELLO STRALIS, IL NUOVO VEICOLO È STATO ACCOLTO DA UN TRIPUDIO DI FLASH DEI FOTOGRAFI E TRA L’INTERESSE DEL FOLTO NUMERO DI PARTECIPANTI, TRA I QUALI L’INTERA FORZA VENDITA DEL MARCHIO ITALIANO, NEL CORSO DELLA SUA SPETTACOLARE PRESENTAZIONE A MADRID DOVE VIENE PRODOTTO. HUBERTUS MICHAEL MÜHLHÄUSE, CEO DI CNH INDUSTRIAL, E GERRIT MARX, PRESIDENTE DELLA DIVISIONE COMMERCIAL & SPECIALTY VEHICLES DI CNH INDUSTRIAL, HANNO ACCOMPAGNATO IL DEBUTTO DELL’S-WAY ILLUSTRANDO LA VISIONE STRATEGICA DEL GRUPPO. Massimiliano Campanella da pagina 2
PROMETEON TYRE GROUP / Nato il consorzio Supertruck
EVOBUS ITALIA / Reinhold Unmuth spiega la strategia vincente del post vendita
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SPECIALISTI DEI PNEUMATICI PER TRUCK SERVIZIO PREMIUM PER BUS PREMIUM a Marvel ha gli Avengers, Prometeon Tyre Group il Consorzio Supertruck, il primo interamente dedicato al settore pneumatici truck. In entrambi i casi si tratta di supereroi che traggono forza dal gruppo, uniscono le loro capacità per un obiettivo comune e agiscono ciascuno come primus inter pares mettendo al servizio degli altri le proprie competenze e capacità. A Villorba, il Consorzio Supertruck è stato ufficialmente presentato alla stampa specializzata in un evento organizzato presso il rivenditore Pneusmarca, il primo punto vendita consorziato, alla presenza dei soci italiani già aderenti e a una folta rappresentanza di prossimi consorzianti.
Bus consegnato. Ora scopri cosa puoi fare per migliorare il tuo lavoro”. Un messaggio chiaro che EvoBus rivolge a tutti i clienti che scelgono un bus Mercedes-Benz o Setra e che, immediatamente dopo l’acquisto, entrano a far parte dell’esclusivo e pervasivo mondo del post-vendita targato OMNIplus. Il Service OMNIplus è cresciuto negli anni e si è costantemente evoluto, fino ad arrivare a distinguersi sul mercato per il suo specifico approccio al cliente. Ce ne parla nel dettaglio Reinhold Unmuth, il manager che dallo scorso anno è Direttore Customer Service and Parts di EvoBus Italia.
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Paolo Altieri a pagina 56
Euromaster / Parla Cristiano Oliviero
Golo / Al fianco di Scandipadova
Leiballi / Strategie chiare per il futuro
Fraikin / Lu.Ni. Trasporti nuovo partner
Realtrailer / Maxi consegna a Pe.Tra.
Le gomme per camion meritano l’assistenza di veri professionisti
Veicoli speciali Scania per l’azienda veneta Delta Plast
Nel Nord-Est fiore all’occhiello di Scania e Schwarzmüller
Renault Trucks per il trasporto dei prodotti chimici e non solo
Nella flotta di Pellegrinelli si aggiungono ben 100 nuovi Krone
Basilico a pagina 12
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Allegato inserto sul mondo dei veicoli commerciali
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EREDE AL TRONO DELLO STRALIS, IL
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DEBUTTO A MADRID IN GRANDE STILE
NUOVO VEICOLO È
Inizia l’era S-Way
STATO ACCOLTO DA UN TRIPUDIO DI FLASH DEI FOTOGRAFI E TRA LA CURIOSITÀ DEL PUBBLICO, ANTICIPATO DALLE RIFLESSIONI DI
HUBERTUS MICHAEL MÜHLHÄUSE, CEO DI CNH INDUSTRIAL, E GERRIT MARX, PRESIDENTE DELLA DIVISIONE
COMMERCIAL & SPECIALTY VEHICLES DI CNH INDUSTRIAL, CHE PRIMA DELL’ESORDIO DELL’S-WAY HANNO ILLUSTRATO LA VISIONE STRATEGICA DEL
GRUPPO.
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MAX CAMPANELLA MADRID
are forma al futuro, trasmettere ai partner una visione chiara degli obiettivi di Iveco. La presentazione dell’S-Way, nuovo pesante stradale Iveco, non poteva che avere la portata di evento storico. Erede al trono dello Stralis, sbarcato sul mercato nel 2002, dopo 17 anni Iveco lancia un nuo vo veicolo dedicato alle missioni on-road e lo fa a pochi mesi dal lancio del nuovo Daily, sinonimo di furgone in Italia e in diversi Paesi europei. Un’offensiva in grande stile che ha avuto il suo corollario nella convention internazionale, tenutasi presso il centro espositivo IFEMA di Madrid, alla presenza di concessionari, venditori e rappresentanti di aziende di trasporto, che hanno accolto il nuovo SWay con un tripudio di flash e grande curiosità. Sul palco, a introdurre la nuova era dei pesanti stradali Iveco Hubertus Michael Mühl häuse, da agosto 2018 CEO di CNH Industrial, e Ger rit Marx, da gennaio di quest’anno Presidente della divisione Commercial and Specialty Vehicles di CNH Industrial, che prima dell’esordio dell’S-Way hanno illustrato la visione strategica del Gruppo, invitando al loro fianco alcuni rappresentanti dei partner di rilievo del brand, tra cui Amazon, Shell e Microsoft, aziende note a livello globale per l’impronta rivoluzionaria in termini di creatività che le loro innovazioni comportano. “Iveco - ha dichiarato Mühlhäuse - è parte del ben più grande gruppo di CNH Industrial, dal quale trae numerosi vantaggi grazie alle sinergie che in esso si possono sviluppare. La nuova
ammiraglia dei pesanti stradali non è solo un successo per il marchio Iveco, rappresenta una pietra miliare per CNH Industrial nel suo complesso”. Con la presentazione del nuo vo pesante stradale il brand introduce la nuova gam ma Iveco Way che, avviata l’anno scorso con il lancio dell’X-Way, stradale in grado di affrontare anche missioni off-road, rappresenta la transizione verso la fornitura di soluzioni di trasporto integrate, caratterizzate da sostenibilità, economica e ambientale, in cui i servizi progettati attorno al prodotto acquistano un’importanza quasi superiore al prodotto stesso. “Vogliamo diventare - ha spiegato Marx - il costruttore di truck caratterizzati da massima semplicità di guida e innovazione per fornitori e clienti, adattando i nostri veicoli alla vita dell’autista, che è molto più importante della strada da lui percorsa. La sostenibilità implica anche una nostra precisa responsabilità di rendere questa professione, cruciale per la società, più attraente e piacevole, che va ben oltre la semplice aggiunta di finiture di pregio come pelle e legno”.
di funzionalità e servizi senza eguali, sviluppato com’è intorno alla centralità del guidatore, alla sostenibilità e a un nuovo livello esteso di connettività, finalizzato alla riduzione del TCO. Non è solo un prodotto Iveco: offre un modello di business che copre l’intero ciclo di vita del veicolo e aiuta i trasportatori a soddisfare le esigenze dei clienti. Il design della nuova cabina è concepito per garantire ottime condizioni di lavoro e vivibilità, offrendo un ambiente spazioso, ergonomia di guida e un layout studiato per unire funzionalità e comfort. Il design tiene conto
anche della sicurezza dell’autista grazie a una struttura rinforzata (conforme alla normativa europea) e l’ampliamento della visibilità da qualunque punto e in qualsiasi condizione”. Nel riprogettare la cabina il team Ricerca&Sviluppo di Iveco si è posto l’obiettivo di aumentare in tutti i modi risparmio e produttività a vantaggio della redditività dell’azienda di trasporto. “Il nuovo design - ha precisato Marx - ottimizza le prestazioni aerodinamiche, incrementando l’efficienza dei consumi fino al 4 per cento. A ridurre il TCO contribuiscono
anche elementi che potrebbero apparire secondari, come il paraurti diviso in più parti che limita i costi di riparazione perché, in caso di urto, basta sostituire solo il pezzo danneggiato”. SEMPRE CONNESSI
Se fino a qualche anno fa “sempre connessi” poteva essere poco più che uno slogan, oggi in un mondo che corre più che veloce è praticamente una necessità. S-Way risponde a questa necessità con il Connectivity Box integrato, potente strumento per la con-
UN MODELLO DI BUSINESS
Iveco S-Way integra tutti i miglioramenti introdotti nelle generazioni precedenti, aggiungendovi una nuova cabina, interamente ridisegnata. “Per fronteggiare una concorrenza spietata - prosegue Gerrit Marx - gli operatori logistici hanno bisogno di massimizzare i tempi di disponibilità, l’efficienza e la produttività delle loro flotte. S-Way soddisfa questo requisito offrendo un pacchetto completo
Gerrit Marx, Presidente della divisione Commercial and Specialty Vehicles di CNH Industrial.
nettività che permette la raccolta, l’elaborazione e lo scambio di dati in tempo reale. Il sistema si basa su una piattaforma sviluppata in collaborazione con Microsoft, che include funzioni di memorizzazione e gestione sicura dei dati, oltre che numerosi servizi a valore aggiunto. “Siamo di fronte - commenta il numero uno di Iveco - a un’autentica svolta: proprietari e autisti sono sempre connessi al veicolo tramite il proprio smartphone o PC o mediante il portale MyIveco, disponibile anche in versione App”. Iveco S-Way sfrutta la connettività per semplificare la vita dell’autista, fornendo un’esperienza di livello superiore grazie a sistemi avanzati di assistenza alla guida e a funzioni che migliorano lo stile di guida, in combinazione con servizi sviluppati per aiutare l’autista a lavorare meglio accessibili tramite l’App MyIveco Easy Way. Altro elemento centrale nella strategia Iveco è la sostenibilità. Sulla scia dello storico predecessore Stralis, S-Way unisce un TCO ridotto a emissioni limitate. Ci riesce grazie al sistema di post-trattamento HI-SCR e all’efficienza dei consumi derivante dall’avanzata tecnologia del motore e della trasmissione Hi-Tronix, oltre che mediante soluzioni per il risparmio di carburante come il sistema Smart EGR. Per gli operatori logistici che mirano a una flotta sostenibile, S-Way conferma le scelte pionieristiche Iveco nel gas naturale attuate sullo Stralis e proponendosi in versione NP (Natural Power), continuando come il predecessore a essere l’unico camion a LNG da 460 cv a offrire un’autonomia fino a 1.600 km per missioni a lun-
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PER LA NUOVA AMMIRAGLIA IVECO
nel moderno trasporto
go raggio. “Questo veicolo precisa Marx - consentirà di u sufruire di tutti i vantaggi del gas naturale, unica alternativa al diesel immediatamente disponibile nel segmento pesante, in grado di ridurre le emissioni di particolato del 99 per cento e, con l’impiego del biometano, di portare le emissioni di CO2 a rasentare lo zero, con una riduzione del 95 per cento”. FOCUS SUL CLIENTE
Iveco S-Way rappresenta l’apice di un ciclo d’innovazione iniziato con l’introduzione dello Stralis, prima vera soluzione a gas naturale dedicata alle lunghe distanze sul mercato.
La gamma Way, con il nuovo nome, indica la volontà di Iveco di sfruttare le possibilità offerte dalla connetti-
vità. Iveco Way vuole rap presentare un nuovo modo di concentrarsi sul trasportatore, con una serie di soluzioni per sostenerlo in ciascuna fase del ciclo di vita del veicolo e perfino oltre. Da qui il payoff della gamma: “Iveco. Un nuovo modo di guidare”. “Il focus sul cliente - precisa Gerrit Marx - si estende an che all’autista, alzando l’asticella in termini di qualità del la vita a bordo. Iveco Way è un nuovo modo di lavorare nel quale la connettività mette conducente, proprietario e Iveco a bordo del camion, consentendo loro di collaborare in sinergia per garantire la redditività del vei-
AUTISTI PROTAGONISTI DI UN EVENTO STORICO PER UN LANCIO RIVOLUZIONARIO
colo. Iveco Way rappresenta l’apice di un ciclo d’innovazione iniziato con l’introduzione dello Stralis, prima vera soluzione a gas naturale dedicata alle lunghe distanze sul mercato, che riduce i consumi dell’11 per cento, e proseguito con il modello X-Way per applicazioni off-road leggere. Tiene conto delle tendenze fondamentali che stanno plasmando il settore dei trasporti: l’attenuazione delle divisioni che separano i veicoli dai servizi a essi legati, la connettività avanzata, l’esigenza di attirare autisti professionisti qualificati e i sempre più rigorosi requisiti di sostenibilità”.
UNA MISTERIOSA “SCATOLA” IN VIAGGIO IN EUROPA CON LA STAFFETTA TRA CONDUCENTI I n occasione dell’evento di presentazione internazionale dell’S-Way, Iveco ha voluto puntare i riflettori sugli autisti mediante un’iniziativa molto particolare: una staffetta ha coinvolto alcuni conducenti di camion lungo un percorso attraverso l’Europa in quattro tratte, con fermate presso alcune sedi rappresentative di CNH Industrial. Sono partiti dal CNH Industrial Village di Torino, per fare tappa presso lo stabilimento di Saint Valentin, in Austria, che produce i trattori, poi al Centro di progettazione e collaudo dedicato ai veicoli pesanti Iveco a Ulm, in Germania, e alla fabbrica di Bourbon-Lancy, in Francia, prima di raggiungere la destinazione finale a Madrid. Durante il viaggio gli autisti hanno condiviso le proprie esperienze a bordo degli S-Way, impressioni comunicate al pubblico in occasione della convention. “Obiettivo di questo progetto - ha spiegato Gerrit Marx - è portare l’attenzione sulle sfide quotidiane che gli autotrasportatori impegnati sulle lunghe distanze devono affrontare e sul ruolo che il camion gioca nella loro vita sulla strada”. In corrispondenza di ciascuna fermata, l’autista del veicolo ha consegnato il “testimone”, una scatola misteriosa, al driver incaricato della sezione successiva. La presenta-
zione del nuovo S-Way è coincisa con l’arrivo a destinazione dell’ultimo autista con la “scatola misteriosa”, che Marx ha aperto sul palco per rivelarne il contenuto: una “S”, simbolica dell’S-Way, così anticipando l’arrivo del nuovo veicolo in modo spettacolare, accolto da flash di fotografi e dalla curiosità del pubblico presente. La sostenibilità è stata parte integrante dell’organizzazione dell’evento, in occasione del quale Iveco ha scelto di promuovere un messaggio ambientale, sensibilizzando sul problema dell’inquinamento da materiale plastico negli oceani. I partecipanti hanno ricevuto una bottiglia d’acqua al cento per cento riciclabile e sono stati invitati a riempirla ai distributori presenti nella sede per contribuire a salvare gli oceani. Quanto all’impegno sul tema della responsabilità aziendale, Iveco ha coinvolto la fondazione no-profit Equoevento España, il cui obiettivo è limitare gli sprechi alimentari e aiutare i bisognosi, promuovendo un uso efficace e responsabile delle risorse e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale causato dalla sovrapproduzione di alimenti. La fondazione ha raccolto tutto il cibo avanzato per donarlo alle mense dei poveri più vicine.
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SUL CIRCUITO DEL JARAMA IL PRIMO CONTATTO CON IVECO S-WAY
Nato per garantire viaggi sicuri, efficienti e redditizi
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MAX CAMPANELLA MADRID
Madrid, esattamente a San Sebastián de los Reyes, il circuito permanente del Jarama ci permette di vivere da protagonisti il battesimo su strada dell’I veco S-Way. Trainando centinati Kögel, il nuovo pesante stradale percorre le vie dell’autodromo della capitale
spagnola consentendoci di co noscerlo in tutti i suoi a spetti, dall’estetica al layout di bordo. La cabina dell’S-Way, completamente nuova, ridefinisce gli standard con uno stile dinamico, contraddistinto dalla combinazione tra estetica e funzionalità. Il design innalza le prestazioni aerodinamiche, aumentando l’efficienza dei consumi, sti-
mata da Iveco fino al 4 per cento. I progettisti hanno sfruttato ogni occasione per aumentare livello di efficienza economica e produttività, riducendo nel contempo il TCO (Costo totale d’Esercizio). L’autista si trova al cuore della riprogettazione del nuovo pesante stradale, con un forte focus sulla sicurezza grazie alla cabina rinforzata e
all’ottimizzazione della visibilità. “Il design della cabina - spiega Marco Liccardo, Head of Iveco Medium and Heavy Trucks Global Product Line - si spinge oltre ogni limite per ridurre consumi e costi di manutenzione e d’esercizio, a vantaggio della redditività. Le caratteristiche aerodinamiche riducono il coefficiente di resistenza aerodinamica fino al 12 per
cen to. La riprogettazione della cabina rappresenta il culmine dell’evoluzione della gamma pesante di Iveco, un processo iniziato con la catena cinematica ottimizzata, introdotta nel 2016, che offre prestazioni incredibili in termini di TCO, in combinazione con motori a elevata efficienza, trasmissioni leader della categoria e tecnologie all’avanguardia”.
Ciascun dettaglio degli esterni della cabina è stato studiato per minimizzare la resistenza all’aria. Il tetto è integrato nella parte anteriore e presenta una superficie piana che riduce la resistenza aerodinamica. Molto interessante il gradino di salita, che consente un facile accesso al parabrezza ma scompare del tutto quando non viene utilizzato. La calandra con angoli
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I trattori Iveco S-Way sul circuito spagnolo di Jarama hanno trainato centinati del produttore tedesco Kögel.
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TRAINANDO CENTINATI KÖGEL, LA CABINA DEL NUOVO PESANTE STRADALE SFOGGIA IL SUO STILE DINAMICO NELL’AUTODROMO DI
MADRID. IL DESIGN È STUDIATO PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ E RIDURRE IL TCO.
ELEGANTE E FUNZIONALE, MIGLIORA LE PRESTAZIONI AERODINAMICHE E CONSENTE UN RISPARMIO DI CARBURANTE STIMATO FINO AL
4 PER CENTO. SICUREZZA
DELL’AUTISTA AL PRIMO POSTO CON ELEVATI LIVELLI DI SICUREZZA PASSIVA E VISIBILITÀ OTTIMIZZATA. arrotondati e le alette laterali, i fanali anteriori integrati, il paraurti con deflettori integrati e i passaruota danno forma a linee morbide, che ottimizzano il flusso d’aria e si fanno notare per il loro stile. Le prestazioni aerodinamiche del veicolo sono migliorate grazie a una serie di caratteristiche che riducono la resistenza, colmando ogni eventuale lacuna; ad esempio il kit aerodinamico ottimizzato e le minigonne laterali con estensioni in gomma riempiono lo spazio fra trattore e semirimorchio. Assoluta novità il design della porta, che si estende fino al secondo gradino: aggiungendo una superficie liscia ai lati della cabina, riduce la rumorosità quando si raggiunge la velocità di crociera. Insomma, tutti gli elementi del design contribuiscono a raggiungere prestazioni aerodinamiche superiori, per fornire risparmi che vanno ad aggiungersi all’efficienza dei consumi, che ha storicamente contraddistinto la famiglia Stralis. Ad esempio il paraurti diviso in più parti: in caso di danni, permette di sostituire unicamente il pezzo coinvolto anziché l’intero paraurti. Secondo le statistiche di Iveco, questo rappresenterà un importante vantaggio per le flotte, riducendo i costi di riparazione. Altri risparmi derivano dal condizionatore da stazionamento integrato, che comporta un duplice vantaggio: oltre a essere più efficiente a livello energetico, ri-
Assoluta novità il design della porta, che si estende fino al secondo gradino: aggiungendo una superficie liscia ai lati della cabina, riduce la rumorosità quando si raggiunge la velocità di crociera. Altrettanto importanti sono tutte le soluzioni adottate per garantire comfort di guida, sicurezza attiva e passiva, alte prestazioni.
spetto a un kit installato da terzi, non ha al cun impatto sulle prestazioni aerodinamiche. Iveco S-Way è stato sviluppato intorno all’autista e la nuova cabina è stata ridisegnata e rinforzata per garantire maggiori livelli di sicurezza passiva, con una resistenza meccanica conforme alle più recenti e restrittive normative europee. L’assale anteriore è stato perfezionato per ridurre la distanza di frenata del 15 per cento. UNA CASA VIAGGIANTE
Saliti a bordo, colpisce la visibilità diretta, nettamente migliorata. Il layout della cabina offre un ambiente spazioso per autisti e passeggeri, con scomparti portaoggetti capienti e organizzati e una comoda area notte. “Nella progettazione della cabina -
precisa Giuliano Giovannini, Head of Medium & Heavy Trucks Product Management Iveco - non abbiamo lasciato nulla d’intentato per soddisfare le esigenze degli autisti. L’obiettivo era fornire il meglio in assoluto in termini di comfort di guida e qualità della vita a bordo, con un’ergonomia straordinaria e un ambiente gradevole e accogliente in cui guidare, lavorare e riposare: una vera e propria casa lontano da casa”. Partiamo dalla posizione di guida. L’altezza del sedile regolabile è stata abbassata e ciò ha permesso di aumentare lo spessore del cuscino di seduta e la corsa del sedile stesso, garantendo a tutti gli autisti comodità di guida e visibilità ottimizzata. Il volante sagomato con la parte inferiore piatta garantisce comodità di guida e libertà di movimento. Il layout dei comandi fa in modo che tutte le funzioni
siano a portata di mano, permettendo agli autisti di lavorare agevolmente. Il volante multifunzione dotato di 22 comandi mette tutte le funzioni necessarie a portata di mano, compresi i sistemi di assistenza alla guida. Questa disposizione elimina ogni eventuale distrazione per l’autista, che può tenere sempre salde le mani sul volante, aumentando il livello di sicurezza. Il touch-screen da 7 pollici fornisce accesso al nuovo sistema d’infotainment, che permette agli autisti di portare a bordo i propri contenuti digitali grazie alla funzione di mirroring con Apple CarPlay. Inoltre, offre la funzione Bluetooth per le chiamate in vivavoce e lo streaming di contenuti audio, la radio Dab, il riconoscimento vocale e un navigatore con mappe specifiche per i camion, oltre che una serie di miglioramenti hardware e software che in-
cludono funzioni di sicurezza informatica. L’autista ha la possibilità di accedere al servizio Assistance Non-Stop, all’assistenza a distanza e allo strumento di valutazione dello stile di guida DSE (Driving Style Evaluation). Numerosi pulsanti, presenti nella parte centrale del cruscotto, aumentano il numero di combinazioni possibili, lasciandone alcuni liberi da dedicare al controllo delle funzioni della cabina o del rimorchio. Pulsante di avviamento (Start/Stop) del motore e slot per la chiave elettronica con telecomando integrato sono posizionati vicino all’area DNR del cruscotto, ovvero vicino ai comandi del cambio automatizzato. UNO SPAZIO RAZIONALE
La cabina offre molto spazio per muoversi agevolmen-
te all’interno. Il tetto, il tunnel motore ribassato e la traversa superiore sagomata permettono di raggiungere un’altezza interna di 2,15 metri nella parte centrale, mentre lo spazio longitudinale superiore utilizzabile risulta incrementato di 35 cm rispetto allo Stralis, facilitando l’accesso al lettino superiore e ai vari scomparti. La parte centrale del cruscotto è ricca di caratteristiche utili per il comfort di autisti e passeggeri: un ripiano con portabottiglie e porta bicchiere, prese da 12 V/USB e un cassetto per documenti A4, il tutto illuminato dalla luce di fondo della console per l’uso notturno. Il tavolino ribaltabile, situato di fronte al sedile del passeggero, può essere utilizzato per mangiare o come scrivania per lavorare. Gli scomparti sono strategicamente disposti in tutta la cabina, in modo da fornire all’autista lo spazio di cui ha bisogno per i propri oggetti e avere tutto a portata di mano. Un vano nello sportello laterale include un portabottiglie da 1,5 litri. La traversa superiore ora presenta una capacità di 250 litri, spazio al quale si aggiunge quello dei gavoni esterni, disponibili sia lato autista sia lato passeggero per ottenere una capacità di 375 litri. Bevande e alimenti possono essere messi in diversi scomparti refrigerati. Il coperchio superiore del frigorifero permette di estrarre le bevande in maniera sicura, senza dover aprire completamente lo sportello.
TEMPERATURA SEMPRE IDEALE E AREA NOTTE ALL’INSEGNA DEL COMFORT
ILLUMINAZIONE A LED INTELLIGENTE PER UNA GUIDA NOTTURNA SICURA C enno a parte merita il sistema d’illuminazione interna dell’S-Way, studiato da Iveco per massimizzare il comfort visivo in tutte le condizioni, fornendo un’illuminazione impeccabile nel luogo e nel momento necessario. Le plafoniere Full Led regolabili possono essere configurate per fornire un’illuminazione di fondo per la guida notturna o un’illuminazione ambiente, a seconda delle necessità. Due luci di lettura indipendenti, anch’esse a led, illuminano in maniera selettiva autista e passeggero. Oltre ai singoli interruttori, un comando rotativo situato nella traversa superiore permette di gestire l’intero sistema d’illuminazione. Di notte, un inibitore per l’illuminazione intelligente fa in modo
che l’apertura della porta non comporti l’accensione di tutte le luci. La cabina del nuovo pesante stradale è stata studiata per il comfort dell’autista anche nei momenti di riposo o durante la notte. Il layout dell’area notte - che include un lettino inferiore a forma di T, vari scomparti portaoggetti e prese usb in corrispondenza delle due estremità del lettino - consente all’autista di adottare la posizione che preferisce per dormire. Il Bed Module al centro della parete posteriore rende accessibili tutti i comandi necessari, dal riscaldamento all’illuminazione alla radio e al bloccaggio delle porte. Il lettino inferiore in un unico pezzo presenta un materas-
so dello spessore di 14 cm, disponibile in due livelli di comfort. Per quanto riguarda il lettino superiore, sono disponibili due soluzioni: lettino Smart, ampio 60 cm, con materasso spesso 8 cm ripiegabile, che può fungere anche da bagagliera; lettino Comfort, ampio 70 cm, con materasso spesso 10 cm, dotato di scaletta. I bloccaggi di sicurezza notturni presenti su entrambe le porte proteggono da eventuali intrusioni. Il sistema di climatizzazione e riscaldamento e il condizionatore da stazionamento garantiscono una temperatura interna sempre ottimale, in qualunque condizione atmosferica, durante la guida o a veicolo fermo.
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OVERLAND20 SI È CONCLUSA DOPO 9 INTENSI MESI DI SPEDIZIONE IN AFRICA
Nel continente nero con Scania e Volkswagen S
AGLI INIZI DI LUGLIO, VERONA HA CELEBRATO L’ULTIMA TAPPA DI UN AVVENTUROSO VIAGGIO INIZIATO 9 MESI PRIMA. LA CAROVANA DI OVERLAND - ALLA VENTESIMA EDIZIONE - È ENTRATA TRIONFALE IN PIAZZA BRA E HA POSATO PER LE FOTO DI RITO DAVANTI ALL’ARENA. OLTRE 45MILA I CHILOMETRI PERCORSI, ATTRAVERSANDO MAROCCO, MAURITANIA, SENEGAL, GAMBIA, NUOVA GUINEA, GHANA, TOGO, BENIN, SIERRA LEONE, LIBERIA E NIGERIA A BORDO DI VOLKSWAGEN AMAROK, TRANSPORTER, CRAFTER E CARAVELLE, TUTTI CON TRAZIONE 4MOTION, E UNO SCANIA XT, VEICOLO PENSATO PER AFFRONTARE CON SUCCESSO ANCHE LE SFIDE PIÙ GRAVOSE.
FABIO BASILICO VERONA
e di Mal d’Africa si deve parlare, non c’è dubbio che Overland20 abbia contribuito a rendere la nostalgia e il desiderio di tornare nel continente nero un fatto reale e tangibile per tutti i protagonisti dell’ultima spedizione targata Filippo e Beppe Tenti. Agli inizi di luglio, Verona ha celebrato l’ultima tappa di un avventu-
roso viaggio iniziato 9 mesi prima. La carovana di Overland, giunta alla ventesima edizione, è entrata trionfale in Piazza Bra e ha posato per le foto di rito davanti all’Arena. Oltre 45mila i chilometri percorsi, attraversando Marocco, Mauritania, Senegal, Gambia, Nuova Guinea, Ghana, Togo, Benin, Sierra Leone, Liberia e Nigeria a bordo di Volks wa gen Amarok, Transporter, Crafter e Caravelle, tutti con trazione
4Motion, e uno Scania XT, veicolo pensato per affrontare con successo anche le sfide più gravose. Il temerario team capitanato da Filippo e Beppe Tenti, insieme ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri e ai Paracadutisti in pensione del reggimento “Tuscania”, ha varcato paesi, conosciuto culture e vissuto esperienze differenti tra loro ma unicamente straordinarie, portando con sé momenti memorabili. “Viag-
giare nel disastro delle strade africane con mezzi Volkswagen Veicoli Com merciali e Scania rallegra la mente e rende sicuri i viaggiatori di rientrare a casa in totale sicurezza”, ha sottolineato con enfasi Beppe Tenti nel corso della conferenza stampa veronese. “Oltre alle difficoltà di natura politica che caratterizzano alcune delle aree geografiche attraversate, l’elemento che più ha scandito la spedizione è la condizione
estremamente precaria delle strade e dei percorsi che hanno messo alla prova l’incredibile resistenza dei mezzi Volkswagen e Scania, che hanno superato la prova egregiamente”, ha ribadito Filippo Tenti. Tra i curiosi aneddoti ricordati da Filippo Tenti, uno in particolare ha colpito l’attenzione della platea: “In Mauritania siamo stati sequestrati per tre giorni da un gruppo di ribelli. Siamo riusciti ad andarcene
dopo a ver li conquistati con un gustoso piatto di spaghetti al pomodoro cucinato dal nostro bravissimo cuoco”. I 4 mezzi Volkswagen Veicoli Commerciali - un Amarok 3.0 V6 TDI, un Caravelle 2.0TDI, un Transporter Kombi Rockton 2.0TDI e un Crafter 2.0TDI - hanno varcato ogni tipo di terreno e superato ostacoli, talvolta ardui e impegnativi, grazie soprattutto alla trazione 4Motion e ai sistemi di assistenza alla
Federico Bisighin, Responsabile commerciale di Austeras Trade
A
“Su Scania XT un controtelaio di primissima qualità”
zienda italianissima con quartier generale e sito produttivo a Lazise (Vr), Austeras Trade ha fornito un decisivo contributo alla riuscita di Overland20. È infatti suo l’allestimento speciale del potente Scania XT utilizzato dalla spedizione. “Per lo Scania XT di Overland abbiamo realizzato l’intera struttura del controtelaio per il trasporto del container adibito a officina mobile - spiega il Responsabile commerciale Federico Bisighin - L’obiettivo era produrre una struttura resistente ma flessibile, idonea per gli ambienti complessi nei quali si sarebbe trovato il veicolo durante il suo viaggio”. Un lavoro realizzato con assoluta metico-
losità e basato sulla comprovata expertise di Austeras Trade. “Effettuiamo normalmente questo tipo di lavori per trasportatori che utilizzano casse mobili o movimentano container - aggiunge Bisighin - Il risultato è sotto gli occhi di tutti, in particolare del team di Overland: il mezzo ha percorso ogni tipo di avventura su ogni tipo di terreno, mantenendo la sua integrità originale”. Specializzata nella progettazione e realizzazione di componenti costruiti con tecnologie e attrezzature tra le più moderne del settore, Austeras Trade è presente sul mercato con diverse tipologie di assali, trasformazioni, bighe, rimorchi e allestimenti che si adat-
tano alle più svariate applicazioni, che spaziano dal settore del veicolo industriale a quello agricolo. Il suo punto di forza è la realizzazione di veicoli su misura, costruiti “tailor made” per soddisfare le esigenze della clientela, anche quelle più complesse. “Con Scania abbiamo una partnership di lunga data - dice ancora Federico Bisighin - ma è la prima volta che partecipiamo a Overland. Visti i positivi risultati, posso dire che l’avventura africana di Filippo e Beppe Tenti e di tutto il team è per noi un biglietto da visita importantissimo. Basti pensare al numeroso pubblico che segue i resoconti delle spedizioni in tv”.
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guida di cui sono dotati. “Oltre alla trazione 4Motion, prerogativa della gamma Volkswagen Veicoli Commerciali, che ha consentito ai mezzi del marchio di affrontare percorsi talvolta proibitivi, garantendo motricità e stabilità alla carovana, in questa edizione si è rivelato vincente il mix di veicoli che con le loro diverse caratteristiche e pecu-
liarità sono riusciti a soddisfare a tutto tondo le svariate esigenze della spedizione -ha sottolineato Luca Bedin, Brand Manager Volkswagen Veicoli Commerciali - Questo è il terzo anno consecutivo che i nostri mezzi sono i protagonisti della spedizione. Siamo fieri di questa lunga partnership che sta riscuotendo un gran successo”.
“Il fatto che alla fine, nonostante le oggettive difficoltà insite in un progetto del genere, sia andato liscio non è da considerare come scontato - ha detto ancora Bedin Per noi è molto significativo che i mezzi siano tornati a Verona integri: ciò dimostra la loro qualità complessiva e in particolare mette in risalto i punti di forza della trazione
integrale 4Motion”. Luca Bedin ha voluto ringraziare gli allestitori che hanno consentito a due mezzi Overland di svolgere egregiamente la loro missione: il Volkswagen Crafter allestito officina mobile è stato equipaggiato con le scaffalature interne dalla specialista toscana Gema e lo Scania XT con struttura del controtelaio realizzata da Au-
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steras Trade, azienda di Lazise (Vr). “Le rotte della spedizione di Overland - ha detto in conclusione Bedin - sono le stesse che ogni giorno percorrono migliaia di migranti in cerca di salvezza e una vita migliore e più dignitosa. Overland mette in risalto anche questi aspetti”. Protagonista della carovana arancione anche lo Scania
XT B 6x4 HZ da 410 cv con cabina G. Un veicolo dal design robusto, sia dal punto di vista estetico che delle funzionalità. “Siamo molto orgogliosi di aver partecipato alla ventesima edizione di Overland, una spedizione che ha visto i nostri mezzi impegnati nell’affrontare sfide estremamente complesse - ha commentato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - Il veicolo Scania XT ha dato prova di grande affidabilità e robustezza durante tutto il percorso, dimostrando ancora una volta di essere la soluzione ideale per i clienti che si trovano a operare negli ambienti più gravosi e che hanno quindi maggiori necessità in termini di efficienza, produttività e affidabilità. Con l’introduzione della gamma XT, Scania ha infatti ridefinito gli standard di eccellenza nel settore delle costruzioni, con l’obiettivo chiaro di conquistare una posizione di primaria importanza anche in questo settore”. “Siamo anche molto soddisfatti della riuscita partnership con Volkswagen, un valore aggiunto che premia il grande impegno di tutti i protagonisti della spedizione guidata da Filippo e Beppe Tenti - ha aggiunto Fenoglio - O ver land è tutto questo e anche di più, perché offre una visione chiara e immediata di diversi luoghi del mondo, di popoli e culture, non solo dal punto di vista geografico e am bientale ma anche sotto l’aspetto culturale e sociale”. Overland continua a essere molto popolare anche in televisione. L’avventura africana è stata trasmessa su Rai 1 in 8 puntate registrando ancora una volta un’elevata share.
Il team della spedizione Overland in Africa con Volkswagen e Scania insieme a Franco Fenoglio, Presidente e Ad di Italscania, e Luca Bedin, Direttore dei veicoli commerciali Volkswagen Italia.
Alessandro Lulli, Amministratore delegato Gema
“Dimostrata la robustezza della nostra officina mobile”
I
l Volkswagen Crafter allestito officina mobile dalla specialista Gema ha portato a termine con successo la ventesima edizione di Overland superando senza alcun problema le trappole insidiose della spedizione in Africa Nord-Occidentale. “L’allestimento officina mobile è stato realizzato con l’impiego di alluminio estruso - spiega Alessandro Lulli, Amministratore delegato dell’azienda di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze - L’alluminio estruso utilizzato per realizzare i nostri allestimenti fuoriesce da uno stampo con una sagoma già predefinita per l’impiego ideato e progettato ed è facile da lavorare. Realizzato con questa speciale lega, il vano di carico non fa rumore, ha pianali e cassettiere modulabili, realizzate in materiale leggero, per tenere inalterata la portata del mezzo, ma resistente per soppor-
tare il peso della merce, e privo di spigoli, sempre pericolosi quando si tratta di caricare e scaricare”. Accorgimenti che si sono rivelati preziosi anche per la missione di Overland. “Il mezzo è tornato a Verona con l’allestimento integro e con nessuna parte distaccata. In particolare, le scaffalature hanno dimostrato tutta la loro capacità resistenziale - continua Lulli - Se teniamo in considerazione quello che ha dovuto passare e le difficili condizioni delle strade e dei percorsi, possiamo dirci altamente soddisfatti. Overland ci consente di promuovere un’immagine vincente della nostra società”. Alessandro Lulli ci tiene a ricordare un aneddoto che dimostra con chiarezza la qualità dell’allestimento Gema: “quando, in uno dei momenti più difficili della spedizione, si è rotta la coppa dell’olio dello Scania XT, i tecnici di
Filippo Tenti regge la coppa dell’olio riparata con parti dell’allestimento Gema per il Crafter. Da destra, Alessandro Lulli, Ad di Gema, e Giancarlo Camellini, Responsabile Tecnico.
Overland hanno riparato il danno utilizzando una parte del nostro allestimento”. Gema vanta linee di allestimento per officine mobili, che rappresentano il 60 per cento del suo business, per corrieri espresso e il settore Vending (ambulanti e street-food), oltre a allestimenti di nicchia per pick-up. I suoi kit sono commercializzati in Australia, Nuova Zelanda, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Polonia, Norvegia, Spagna e Portogallo. “Siamo partner d’eccellenza di Volkswagen in Italia e non solo. Con Volkswagen e MAN - continua Lulli - lavoriamo per la realizzazione di allestimenti in post-vendita; inoltre realizziamo officine mobili anche per i veicoli utilizzati dall’assistenza dei service center di Scania. E’ in corso di valutazione la possibilità per Gema di diventare fornitore di primo impianto.
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LA SERIE LIMITATA CHE CELEBRA I 125 ANNI DI RENAULT TRUCKS
In festa con T High 1894 Edition
LA NUOVA SERIE LIMITATA T HIGH 1894 EDITION È UN AUTOCARRO SPECIALE, DI CUI SONO COMMERCIALIZZATI IN EUROPA SOLO 125 ESEMPLARI, CHE ASSOCIA LE STORICHE CARATTERISTICHE DEL COSTRUTTORE A UNO STILE RISOLUTAMENTE MODERNO. L’EDIZIONE LIMITATA DELL’AMMIRAGLIA DELLA LOSANGA È EQUIPAGGIATA CON MOTORE DA 13 LITRI E UNA POTENZA DI 520 CAVALLI.
U
FABIO BASILICO ZINGONIA
n traguardo importante caratterizza il 2019 di Renault Trucks. I 125 anni di storia del costruttore francese qualificano una ricca e complessa tradizione in dustriale. La Losanga ha
deciso di festeggiare con la nuova serie limitata T High 1894 Edition, un autocarro speciale, di cui sono commercializzati in Europa solo 125 esemplari, che associa le storiche caratteristiche del costruttore a uno stile risolutamente moderno. Renault Trucks rende doveroso omaggio alle sue
radici con un veicolo che riprende i colori del lo go Berliet. La carrozzeria ha un’esclusiva verniciatura blu notte mentre alcune parti del veicolo, come la calandra, sono sottolineate dal colore giallo oro e altri elementi, come i cerchioni, sono rossi. Il T High 1894 è equipaggiato an che di
trombe e di una barra luci sul tetto di colore giallo oro. Diversi elementi grafici sulla carrozzeria esaltano le linee e la dinamicità del veicolo, come la firma “Edition 1894” sulle due fiancate e sul retro della cabina. Le carenature laterali presentano un lo go disegnato per l’occasione con le
sagome degli iconici ca mion del marchio utilizzate nella trama, che formano il dia mante del logo di Renault Trucks, e con una locomotiva al centro, che rappresenta il logo di Berliet. L’abitacolo riprende gli stessi colori. Il cruscotto e il volante sono in blu notte e gli in terni delle porte
Cerimonia di consegna in Sicilia con Giovanni Lo Bianco e Mario Madonia
Nella flotta di Autotrasporti Candela il primo T High Renault Sport Racing
È
VALENTINA MASSA PALERMO
intervenuto in prima persona Giovanni Lo Bianco, Amministratore delegato Renault Trucks Italia, accanto al titolare della Concessionaria Renault Trucks Mavi, Mario Madonia, per la cerimonia di consegna delle chiavi del primo tra gli esem plari destinati all’Italia dell’edizione limitata T High Renault Sport Racing. Equipaggiata con motore diesel Euro VI da 13 litri, 520 cv e cambio robotizzato Optidriver, l’edizione limitata dell’ammiraglia della Losanga è entrata nella flotta di Autotrasporti Candela di Capaci, alle porte di Palermo. Renault Trucks e Renault Sport Racing hanno unito le loro forze per dar vita al T High Renault Sport Racing, edizione limitata del fiore all’occhiello della gamma a lunga distanza.
Questa serie speciale dalla tinta Giallo Sirius, colore simbolo del Renault Sport Racing Team e delle sue vetture di Formula1, è limitata a 99 veicoli, tutti dotati di targhetta identificativa nera numerata, ed è stata presentata in Italia al Salone Transpotec 2019. “Renault Trucks - spiega Lo Bianco -ne ha realizzati 99 esemplari numerati per tutto il mondo. Il numero 79 è tra quelli riservati all’Italia ed è giunto in Sicilia”. Le chiavi del trattore a Giuseppe Candela e ai figli Giulio e Lorenzo, titolari dell’azienda, sono state consegnate nella splendida cornice di Torre Alba Terrasini, a pochi chilometri da Palermo. “Per noi - conclude Lo Bianco - questa consegna è motivo di orgoglio, innanzitutto perché Giulio Candela è uno dei Brand Ambassador di Renault Trucks. E poi perché per il nostro marchio la Sicilia è un mercato im-
portante, presidiato da oltre 45 anni da Renault Trucks Mavi”. “In famiglia - racconta Giulio Candela - siamo tutti appassionati di Formula1 e quando ho visto T High Renault Sport Racing ho
deciso che doveva far parte della nostra flotta: concilia davvero comfort di bordo, piacere di guida e performance”. Il primo passo della famiglia Candela nell’autotrasporto lo
compì negli Anni Settanta Giulio, che iniziò guidando il camion attraverso l’Italia per trasportare prodotti siderurgici. Venne poi affiancato dal figlio Giuseppe che, all’inizio del
sono dotati di finiture rosse e blu. Gli aeratori, profilati in rosso, vanno a completare l’armonia interna del veicolo. La selleria in pelle nera Recaro è impunturata in rosso e il poggiatesta è ricamato con la firma dorata “Edition 1894”. Il T High 1894 è dotato anche di tappetini impunturati in rosso e ten dine oscuranti giallo oro. Questa edizione limitata include anche attrezzature di alta gamma che migliorano il comfort del conducente, come il cruscotto panoramico con schermo LCD “Edition 1894” e lo schermo aggiuntivo ROADPAD+ con videocamera posteriore. Il T High 1894 monta un motore da 13 litri con una potenza di 520 cv. Erede di un sostanzioso know-how francese nella produzione di camion, Renault Trucks è oggi fornitore di una gam ma di automezzi da 2,8 a 120 t e di servizi adatti alle esigenze dei professionisti della distribuzione, della costruzione e del trasporto a lungo raggio. Robusti, affidabili, i veicoli Renault Trucks offrono soluzioni di controllo dei consumi di carburante e procurano una maggiore produttività, a fronte di costi d’esercizio ridotti. Renault Trucks distribuisce ed effettua la manutenzione dei suoi veicoli attraverso una rete di oltre 1.500 centri di assistenza in tutto il mondo. La progettazione e il montaggio degli automezzi, nonché la produzione della maggior parte dei componenti sono effettuati in Francia. Renault Trucks fa parte del Gruppo Volvo che poss iede impianti di produzione in 18 paesi e vende i suoi prodotti in oltre 190 mercati.
nuovo millennio, convertì l’attività dal trasporto di linea a quello regionale per la Grande Distribuzione Organizzata, che in quegli anni cresceva in tutta l’Isola. Nel 2012 e 2013 entra a tempo pieno in azienda la terza generazione nelle persone di Giulio e Lorenzo. “Quando scegliamo un veicolo - spiega Giulio Candela prendiamo in considerazione soprattutto affidabilità e consumi. Da questo punto di vista, i modelli di Renault Trucks offrono eccellenti prestazioni, unite alla qualità dell’assistenza della Mavi, con cui abbiamo un ottimo rapporto da parecchi anni”. Candela ha fatto seguire a tutti gli autisti il corso di guida economica razionale Optifuel di Renault Trucks, con risultati positivi: “Dopo il corso abbiamo rilevato una riduzione dei consumi di gasolio, grazie a Optifleet, che usiamo per la gestione quotidiana della flotta”, conclude l’imprenditore siciliano. “Renault Trucks Mavi - ha dichiarato Madonia - ha voluto valorizzare questo incontro con un’impresa di successo che investe per rinnovare e ampliare la flotta. Abbiamo colto quest’occasione per coinvolgere altri importanti clienti in un clima familiare e per evidenziare la vicinanza al cliente, priorità sia nella vendita, sia nell’assistenza”.
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MAN CONSEGNA A CATONE 10 TGX 18.500 4X2 CON CABINA MEDIO-ALTA XLX
La qualità per tradizione IL GRUPPO CATONE, SOLIDA REALTÀ LOGISTICA CAMPANA GIUNTA ALLA TERZA GENERAZIONE, HA DI RECENTE INSERITO PER LA PRIMA VOLTA NELLA PROPRIA FLOTTA 10
MAN TGX 18.500 4X2 CON CABINA MEDIO-ALTA XLX. CON UNA FLOTTA DI 250 TRATTORI E 290 SEMIRIMORCHI, CATONE OPERA NELLE SEDI DI PASTORANO E VITULZIANO, IN PROVINCIA DI CASERTA, PARMA E BUDAPEST. DAGLI 80 DIPENDENTI DEGLI INIZI, NEGLI ANNI SETTANTA, OGGI ATTORNO AL GRUPPO, COMPRESO L’INDOTTO, OPERANO CIRCA 700 PERSONE. TRATTORI
L
LINO SINARI PASTORANO
a famiglia Catone è, per consolidata tradizione, un esempio rappresentativo e vincente della migliore imprenditoria meridionale, simbolo di un made in Italy competente e appassionato che, nello specifico settore dei trasporti e della logistica, è particolarmente degno di nota. Il Gruppo Catone, solida realtà logistica campana giunta alla terza generazione, ha di recente inserito nella propria flotta 10 trat tori MAN TGX 18.500. Carlo Catone, oggi ottantenne ma sempre presente in azienda, la sua azienda l’ha fondata nel 1970 accompagnandola poi in uno sviluppo continuo che l’ha portata a essere la real tà che è oggi. “Io non ho studiato, ma voglio che lo facciano i miei nipoti”, afferma con orgoglio presentando l’organigramma familiare e le relative lauree dei nipoti che si trovano ai vertici delle varie aziende del Gruppo. Così, i figli della primogenita Mi na, Carlo e Raffaele Romano, sono rispettivamente alla direzione dei magazzini di Pastorano, in provincia di Caserta, la sede storica dell’azienda, e della Catone KFT di Budaors, alle porte di Budapest, in Ungheria. I figli del secondogenito Castrese sono ancora all’Università, mentre il figlio di Vittoria, Silverio Esposito, è alla direzione della sede di Parma. Ovviamente Mina, Castrese e Vittoria siedono nel consiglio d’amministrazione con il padre Carlo. L’organigramma familiare è anche la migliore fotografia dell’organizzazione del Gruppo casertano che ribadisce la propria vocazione logi-
stica, all’interno della quale i trasporti hanno sempre rivestito un ruolo primario, come sottolinea la flotta di 250 trattori e 290 semirimorchi. “Siamo na ti come autotrasportatori e abbiamo seguito l’evoluzione del mercato con particolare attenzione al trasporto, stoccaggio, conservazione e distribuzione di prodotti congelati e surgelati con due delle aziende del Gruppo: la Catone Spa e la Eurofrigo - racconta Carlo Catone
- Negli anni abbiamo ampliato l’area dei nostri investimenti costruendo e acquisendo vari magazzini in Italia e all’estero e oggi operiamo nelle sedi di Pastorano e Vitulziano, in provincia di Caserta, Parma e Budapest. Dagli 80 dipendenti degli inizi, oggi posso affermare che attorno al nostro Gruppo, compreso l’indotto, operano circa 700 persone”. Alla base della scelta di acquistare per la prima volta
i 10 trattori MAN TGX 18.500 c’è un riuscito feeling con il commerciale di MAN Truck & Bus Italia che i veicoli ha proposti. “È la prima volta che scegliamo MAN dopo un’esperienza in una filiale estera di oltre 15 anni fa - spiega Carlo Catone - Mi è piaciuto il veicolo e mi è piaciuta la persona che me lo ha proposto. Non appena finite le foto della consegna nella sede di Parma, due TGX sono subito partiti per un ser-
vizio all’estero e altri sono ‘scesi’ qui in Campania. È quindi ancora presto per dare dei giudizi e anche solo per raccogliere la testimonianza degli autisti. Posso solo dire che i MAN TGX mi hanno convinto per la qualità dei materiali e delle finiture, la notoria affidabilità e il design robusto, ma sarà la strada a dare il giudizio definitivo. Del resto, li attendono viaggi in tutta Europa e quindi avremo modo di prendere confi-
Il MAN TGX 18.500 è il modello più richiesto della gamma TGX per la sua capacità di unire un motore potente e consumi contenuti, come hanno dimostrato i test e le testimonianze di numerosi autotrasportatori.
denza con queste nuove macchine e imparare a ottimizzarne l’utilizzo. Abbiamo anche sottoscritto i contratti di manutenzione programmata e sotto questo aspetto la grande capillarità europea della rete MAN è una garanzia che abbiamo tenuto in considerazione al momento dell’acquisto”. Il MAN TGX 18.500 è il modello più richiesto della gamma TGX per la sua capacità di unire un motore potente e consumi contenuti, come hanno dimostrato i test e le testimonianze di numerosi autotrasportatori. L’allestimento scelto dalla Catone Spa è un tradizionale trattore 4x2 con cabina medio-alta XLX, che garantisce all’autista di poter usufruire dei comfort di cui necessita grazie a un’ottimale volumetria interna anche nella zona notte. Il motore è il collaudato e affidabile MAN D26 Euro 6, sei cilindri in linea di 12.4 litri e 500 cv di potenza per una coppia di 2.600 Nm, unito al cambio automatizzato MAN Tipmatic dotato di retarder. Grande attenzione è stata riservata alla sicurezza: i veicoli sono dotati del programma elettronico di stabilità ESP, assistente alla frenata MAN BrakeMatic e alla frenata d’emergenza EBA, limitatore elettronico della velocità a 90 km/h, Tempomat con regolazione automatica della distanza (ACC) e funzione Stop&Go, cruise control MAN EfficientCruise2 per ottimizzare i consumi. Non è stato trascurato neppure il comfort dell’autista con la grande cuccetta a doghe, il frigorifero e le sospensioni pneumatiche. Quanto al colore, la cabina è rigorosamente bianca con il grande logo Catone in rosso che troneggia sopra il parabrezza.
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DUE UNITÀ SCANIA CON ALLESTIMENTO GOLO CONSEGNATI
Servizio completo per la I DUE VEICOLI CONSEGNATI SONO UNA
R 450 E UNA BIGA R 520 V8,
MOTRICE
ENTRAMBI CON ALLESTIMENTO CENTINATO
GOLO, CHE
VERRANNO IMPIEGATI DALL’AZIENDA DELLA FAMIGLIA VISONÀ NELLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DELLE MATERIE PLASTICHE.
LA CONSEGNA DEI NUOVI MEZZI SCANIA TESTIMONIA LA VOGLIA DI CRESCERE E LA SOLIDITÀ DEL BUSINESS DI DELTA
PLAST E
DELLE ALTRE DUE AZIENDE DEL GRUPPO E NELLO STESSO TEMPO METTE IN LUCE L’ELEVATA EXPERTISE
U
ACQUISITA
DALL’ALLESTITORE
FABIO BASILICO
GOLO.
MALO
n incontro al vertice di tre rappresentanti della migliore imprenditoria veneta, a cui ha partecipato in esclusiva Il Mondo dei Trasporti, è stato celebrato presso il quartier generale del noto allestitore Golo, a Malo, in provincia di Vicenza. Al centro del meeting la consegna di due unità Scania allestite proprio da Golo alla ditta Delta Plast di Villaverla (Vi), specializzata nel trattamento delle materie plastiche e una delle tre aziende che fanno capo alla famiglia Visonà insieme a Siviplast e Sivipol. La consegna delle chiavi dei due mezzi a Lino Visonà, accompagnato dal figlio Andrea, è stata effettuata da Scandipadova, concessionaria del
La biga R 520 V8 allestita da Golo. L’azienda di Malo, che è anche concessionaria Lamberet per il Nord-Est, realizza progetti specifici di allestimento per una clientela variegata.
Grifone che presidia un vasto territorio comprendente le province di Padova, Rovigo e Vicenza. Concessionaria Lamberet per tutto il Nord-Est dal 2016, Golo è in realtà anche molto altro, ovvero la realizzazione di progetti specifici di allestimento che, grazie a un efficiente ufficio tecnico interno, mirano a rispondere mirano con efficacia alle necessità di trasporto di una clientela variegata. Una lunga tradizione imprenditoriale costruita in decenni di impegno e passione che oggi consente a Golo di fornire servizi di vendita e assistenza di veicoli frigoriferi per aziende di trasporto e di realizzare allestimenti con sponda idraulica, allestimenti in alluminio, cassoni con centina fissa o regolabile, cassoni fissi (anche con gru),
furgoni in lega leggera, impianti scarrabili, officine mobili, rampe di carico e poi rimorchi, bi ghe, semirimorchi, allestimenti per trasporto animali e rivestimenti interni. I due veicoli consegnati sono nel dettaglio una motrice R 450 e una biga R 520 V8, entrambi con allestimento centinato Golo, che verranno impiegati da Delta Plast nelle attività di trattamento delle materie plastiche, in particolare nel ritiro del materiale industriale di scarto e nella successiva consegna del materiale grezzo ottenuto dai processi di lavorazione che esegue la stessa Delta Plast nei suoi impianti. L’allestimento centinato in acciaio inox con fondo in alluminio della motrice misura 8 metri mentre, per quanto riguarda la biga, sia la motrice che il rimorchio misurano 7,80 m.
DELTA PLAST CAPOFILA DI UN BUSINESS IN CONTINUA CRESCITA
“GARANTIAMO I VANTAGGI DELLA MATERIA SIMBOLO DEI NOSTRI TEMPI” C on una quarantennale esperienza nel mondo delle materie plastiche, la famiglia Visonà è una realtà imprenditoriale di successo, oggi in grado di operare su scala nazionale con un’organizzazione moderna ed efficiente che comprende tre aziende molto attive: Delta Plast, Siviplast e Sivipol. Capofila di un business in continua crescita, Delta Plast ha saputo intercettare le richieste del mercato della plastica assecondando le esigenze di riciclo delle materie plastiche come valore aggiunto competitivo e priorità sostenibile delle moderne politiche di tutela ambientale. Siviplast, che ha sede a Caldogno (Vi), nasce nel 2001 come azienda produttrice di granulo rigenerato di polipropilene, polietilene e polistirolo per l’industria dello stampaggio, soffiaggio, estrusione e filmatura dei materiali plastici. “Oggi è un’azienda snella e dinamica - spiega Lino Visonà - che riesce a rispondere tempestivamente alle richieste dei clienti e che opera in un complesso produttivo di circa 12.000 mq, di cui 6.000 coperti, nei quali sono presenti cinque linee di estrusione; per la preparazione dei mate-
riali all’estrusione siamo attrezzati con mulini a lame, trituratore, cesoia, densificatore e vari silos di stoccaggio e miscelazione. L’azienda pone particolare attenzione al controllo delle materie prime acquistate da fornitori di fiducia con i quali collabora in maniera continuativa. Dispone inoltre di un laboratorio interno per il controllo del materiale in ingresso e in uscita. Puntualità e tempestività nelle consegne contribuiscono inoltre alla soddisfazione dei nostri clienti”. Sivipol, fondata nel 2008, si occupa di produzione di polveri termoplastiche. “È un’azienda giovane, dinamica e flessibile, forte della nostra trentennale esperienza nel campo delle materie plastiche aggiunge Lino Visonà - Produce polveri per lo stampaggio rotazionale, masterbach e tessile. Sivipol mette a disposizione un’ampia gamma di prodotti in grado, densità e granulometria diversa. Le polveri prodotte sono analizzate da un laboratorio apposito che permette di monitorare costantemente importanti parametri di riferimento e di offrire e garantire un prodotto quanto più idoneo possibile alle esigenze del cliente”.
Andrea e Lino Visonà insieme a Matteo Golo (primo da sinistra) ed Enrico Trevisan.
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DA SCANDIPADOVA ALLA VENETA DELTA PLAST
valorizzazione della plastica
“Siamo molto orgogliosi del proficuo rapporto instaurato con Golo fin dagli anni Ottanta, quando mio padre ha intuito le potenzialità della plastica e del riciclo degli scarti industriali commenta Andrea Visonà - La consegna di questi nuovi mezzi testimonia la nostra voglia di crescere e la solidità del business che coinvolge Delta Plast e le altre due aziende del Gruppo; nello stesso tempo, mette in luce l’elevata expertise acquisita da Golo nel creare allestimenti su misura per le singole esigenze della clientela”. Allestimenti per vocazione. È il miglior modo per definire l’attività di Golo Srl, azienda familiare dalle antiche origini con sede e stabilimento a San Tomio di Malo, sulle colline vicentine. “Nata nel 1913, Golo si è occupata da subito di tra-
sporto cominciando con la riparazione di vecchi autocarri e carri che si usavano, un tempo, per il trasporto di bestiame racconta con orgoglio l’ingegner Matteo Golo, la quarta generazione al timone - Pian piano, nel corso degli anni, l’attività è cresciuta sempre più fino a diventare una realtà dai contorni sempre più importanti. Nei primi anni Sessanta iniziano le attività dedicate agli allestimenti dei mezzi di trasporto. Oggi l’azienda è punto di riferimento per l’allestimento di camion, furgoni e furgoncini. Tre anni fa, poi, si è aggiunto il mandato Lamberet, per cui abbiamo la competenza per tutta l’area del Nord-Est ovvero Veneto, Friu li-Venezia-Giulia e Trentino-Alto Adige. Per le attività relative ad allestimenti di furgoni, cassoni, centinati e
Delta Plast, realtà aziendale solida e ben strutturata, con headquarter a Villaverla, per la flotta di trattori stradali ha stretto una partnership con Scandipadova, concessionaria Scania.
SCANDIPADOVA PUNTO DI RIFERIMENTO DEL GRIFONE IN TRE PROVINCE
“SOSTENIAMO LE ENERGIE PRODUTTIVE DEL VENETO” E nrico Trevisan, responsabile vendite dell’area vicentina della concessionaria Scandipadova, guarda con orgoglio i due potenti mezzi Scania con il logo della Delta Plast. “Delta Plast - dichiara - è una delle aziende che stanno premiando Scania e i suoi sforzi non solo di offrire un prodotto all’avanguardia come la nuova generazione truck ma anche una presenza territoriale sempre più massiccia e vicina al cliente finale, che si traduce in un servizio di assistenza di primo livello. Nuovi clienti che non hanno mai avuto veicoli Scania si convincono della bontà della nostra proposta dopo che si sono messi al volante di un mezzo e ne hanno constatato i dati su consumi e performance complessive”. Con 5 officine autorizzate nelle tre province di Padova, Vicenza e Rovigo, di cui 3 di proprietà, Scandipadova è in grado di assistere in modo puntuale il trasportatore sia nella consulenza pre-vendita che nel service post-vendita. Fondata nel 1989 da un imprenditore capace di appassionato come Paolo Rossi, Scandipadova
è per i clienti la porta d’ingresso nel mondo del Grifone. “Nei confronti di Scania e dei clienti con i quali ci interfacciamo su base quotidiana ha più volte sottolineato Paolo Rossi - abbiamo dimostrato sul campo la capacità di tenere fede agli impegni: lavoriamo con entusiasmo e passione ma anche con la necessaria serietà, consapevoli che oggi, per ogni concessionaria, il lavoro è una vera e propria missione”. Nel 2018 Scandipadova ha consuntivato circa 200 unità di veicoli nuovi (metà per utilizzo regionale e metà per lungo raggio) e ha chiuso l’anno con un fatturato di 36 milioni di euro, cui si aggiungono i 2,5 milioni di Halley Rent, società di noleggio di veicoli industriali al cento per cento di proprietà Scandipadova. Il 2019 sta andando abbastanza bene e ci sono tutte le premesse per chiudere con risultati in linea con il 2018. Oltre alla vendita del nuovo, Scandipadova propone veicoli usati di tutte le marche e, grazie alla collaborazione avviata con Menci, Kögel e Lamberet, rimorchi e semirimorchi.
Enrico Trevisan, Responsabile vendite dell’area vicentina della concessionaria Scandipadova.
cassoni fissi lavoriamo un po’ ovunque nel Nord Italia”. La clientela di Golo si divide in due categorie: conto proprio e conto terzi. Nel con to terzi rientra il classico trasportatore che ha determinati problemi, determinate esigenze, richiede un’alta velocità di risposta quanto ad assistenza e problemi. Chiede, soprattutto, un certo tipo di prodotto per il trasporto. Poi c’è il “conto proprio” che è un cliente diverso, aziende private che acquistano i mezzi per le loro necessità di trasporto, esigono un determinato tipo di servizio, devono trasportare la propria merce e consegnarla con puntualità e qualità e hanno un altro target di clientela. O acquistano i mezzi o li prendono a noleggio a lungo termine, assicurandosi affidabilità e qualità e un’assistenza importante, specifica per la risoluzione dei problemi. E’ il caso della Delta Plast della famiglia Visonà, che si è rivolta a Golo si cura di trovare un punto di ascolto e consulenza per arrivare a definire la giusta soluzione di trasporto per un settore specifico come quello del trattamento delle materie plastiche. “La fase di pre-vendita - dice ancora Matteo Golo - si caratterizza per la preparazione dell’allestimento del cliente. Abbiamo un nostro referente delle vendite e un ufficio tecnico. Cerchiamo di a scoltare tutte le esigenze e percepire i bisogni del cliente, per fare in modo che quell’allestimento rispecchi tutto ciò di cui ha bisogno: grazie a un software 3D, il cliente può visualizzare il suo allestimento in ogni minimo particolare e ha la possibilità di visionare virtualmente come risulterà il veicolo finale. La fase post-vendita segue la stessa direttrice, con un servizio di assistenza adeguato per venire incontro alle complesse esigenze operative di un trasportatore”. Terzo protagonista della riuscita triangolazione imprenditoriale veneta è la concessionaria Scandipadova, rap presentata nel giorno della consegna dei mezzi Scania da Enrico Trevisan, responsabile vendite dell’area vicentina. “Delta Plast è una realtà a zien dale solida e ben strutturata, nostro cliente ormai da tanti anni - ci dice Trevisan - Scania sta progressivamente diventando un punto di riferimento per molte aziende venete di questo tipo che premiano un prodotto all’avanguardia e la presenza sul territorio. Come Scandipadova presidiamo le province di Padova, Rovigo e Vicenza, dove il Grifone ha superato la storica quota di mercato del 20 per cento e oltrepassa il 27 per cento. Il territorio vicentino è particolarmente dinamico così come è significativa la presenza di molte aziende di trasporto”. L’headquarter della concessionaria è Vigonza, in provincia di Padova, mentre le due filiali sono ubicate a Sandrigo, in provincia di Vicenza, e a Stanghella per quanto riguarda il territorio di Rovigo. Il territorio di operatività di Scandipadova è caratterizzato dalla presenza di poche flotte di grandi dimensioni e tante aziende medie e piccole che operano nel trasporto di ogni tipo di merce, dall’alimentare al collettame ai rifiuti.
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UN NUOVO CORSO VOLVO TRUCKS DEDICATO AI CLIENTI DEL SETTORE CAVA CANTIERE
Sempre più professionali IL NUOVO CORSO DI FORMAZIONE COMBINA UNA PARTE TECNICO-TEORICA E UNA PARTE PRATICA. NELLA PRIMA, VENGONO ILLUSTRATE LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEI VEICOLI; NELLA SECONDA GLI AUTISTI TESTANO SUL CAMPO LE CONOSCENZE APPRESE ATTRAVERSO SESSIONI DI
L’OBIETTIVO È AIUTARE GLI AUTISTI A SFRUTTARE LA TECNOLOGIA UNICA DEI VEICOLI VOLVO FMX E FH.
GUIDA SU PERCORSI MISTI, CON PREVALENZA DI GUIDA IN FUORISTRADA.
L
GUIDO PRINA ZINGONIA
a specializzazione va continuamente alimentata. Ecco perché Vol vo Trucks ha lanciato un nuovo corso dedicato ai clienti del settore cava cantiere, per aiutarli a sfruttare la tecnologia unica dei propri veicoli FMX e FH. Il
costruttore svedese vanta una lunga tradizione nel segmento e i veicoli della gamma FMX sono l’ultima espressione in ordine di tempo di questa vocazione, progettati per trasportare carichi pesanti in condizioni difficili mantenendo inalterati la sicurezza e il comfort di guida per gli autisti. I veicoli sono dotati di
tecnologie avanzate che devono essere necessariamente conosciute da chi li conduce, per sfruttarne pienamente le potenzialità ed evitare rotture legate, per esempio, a stili di guida sbagliati. Il nuovo corso di formazione combina una parte tecnico-teorica e una parte pratica. Nella prima, ven-
gono illustrate le caratteristiche distintive dei veicoli; nella seconda gli autisti testano sul campo le conoscenze apprese attraverso sessioni di guida su per corsi misti, per riprodurre le condizioni abituali con le quali si confronta tutti i giorni chi conduce questa particolare tipologia di automezzi, con prevalenza di guida in fuoristrada. I veicoli FMX sono costruiti per eseguire incarichi impegnativi in qualsiasi tipo di ambiente e possiedono le caratteristiche giuste per portarli a termine. Chi partecipa al corso scopre, ad esempio, come sfruttare al meglio l’I-Shift con primini, il cambio automatizzato progettato da Volvo Trucks che aiuta a effettuare ripartenze in salita con un carico pesante su pendenze superiori al 10 per cen to o su terreni molto dissestati. Questa particolare tecnologia permette di ridurre fino al 75 per cento la sollecitazione sulla frizione, evitando usure pre coci o riparazioni superflue. Il corso illustra inoltre il funzionamento e l’uso corretto del Controllo automa-
tico della trazione sui veicoli a tra zione integrale e del sistema di bloccaggio del differenziale automatico, con l’obiettivo di garantire sempre la massima operatività del veicolo con minore stress per l’autista, riducendo nel contempo le sollecitazioni meccaniche sul veicolo e consentendo la massima efficienza nei consumi. A questo si aggiunge l’approfondimento su Volvo Dynamic Steering, la funzionalità che agevola la sterzata e assorbe i colpi sul volante provocati dalle irregolarità dei fondi stradali sconnessi. Matteo Bindocci, di F.B Srl, azienda di autotrasporti di Siena, tra i primi a partecipare al corso e a sperimentare i benefici della formazione sulla produttività, afferma: “Gui do un FMX 500, spesso con spazi di
manovra ridotti e strade con sfondo sterrato. Co noscevo solo in parte la tecnologia di cui è dotato il mio veicolo, di conseguenza non riuscivo a sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità. Dopo il corso, sono migliorati tanti aspetti legati alla guida e all’operatività, non da ultimo un miglioramento nei consumi di carburante”. Condivide la stessa opinione Mauro Gai, responsabile fiorentino del Consorzio CARS, che aggiunge: “Operando su percorsi misti, ho scelto un FH 6x2 equipaggiato con le stesse tecnologie presentate durante il corso. Anche io non le conoscevo in modo approfondito e non riuscivo a coglierne tutti i vantaggi. Ora posso mettere in pratica quanto appreso con innegabili effetti positivi sul mio lavoro”.
La storica innovazione di Nils Bohlin
60esimo anniversario della cintura di sicurezza a 3 punti Q uest’anno ricorre il sessantesimo anniversario da quando i primi autisti Volvo hanno tirato a tracolla l’innovativa cintura di sicurezza a tre punti di Nils Bohlin. Era il 1959. Oggi la cintura di sicurezza è ancora considerata la più importante innovazione di sicurezza del traffico di sempre e si stima che
abbia salvato più di un milione di vite. Tuttavia, anche con questi dati alla mano, troppi camionisti trascurano di utilizzare questo semplice dispositivo. Nel 1959, l’ingegnere Volvo Nils Bohlin sviluppò la moderna cintura di sicurezza a tre punti. Sebbene il progetto venne brevettato, la società decise che il brevetto doveva essere lasciato aperto, rendendolo disponibile gratuitamente a tutti i produttori di veicoli. Questa decisione piuttosto non convenzionale venne presa nel maggiore interesse della sicurezza pubblica, per garantire che tutti, indipendentemente dal fatto che guidassero o meno un veicolo Volvo, potessero essere più sicuri nel traffico. In molte parti del mondo l’uso della cintura di sicurezza tra gli occupanti di camion pesanti è ancora lontano dal 100 per cento. Il rapporto sulla sicurezza di Volvo Trucks per il 2017 ha mostrato che la metà di tutti gli autisti rimasti vittima in incidenti stradali sarebbe sopravvissuta se avesse indossato la cintura di sicurezza. Quali sono le ragioni per cui non viene utilizzata? Alcuni autisti di camion credono erroneamente che non vi è alcuna necessità di una cintura in un camion, a causa delle dimensioni del veicolo. In realtà, l’uso della cintura è molto importante anche nei camion. Ad esempio, in caso di incidenti di ribaltamento, la cintura può aiutare a proteggere il conducente dall’essere incastrato tra il camion e il terreno. Volvo Trucks ha una visione di zero incidenti e crede che costruttori, autorità del traffico, pianificatori di infrastrutture, altri esperti e conducenti di tutto il mondo debbano collaborare per ottenere strade più sicure. Il costruttore condivide ampiamente i suoi risultati sulla sicurezza del traffico e ha offerto le sue conoscenze e competenze alle università, ai laboratori di ricerca e alle organizzazioni partner.
Volvo Trucks taglia ancora i consumi
Aggiornamenti per il risparmio V olvo Trucks taglia i consumi grazie a un nuovo software e all’aggiornamento dei suoi motori. Il costruttore ha introdotto nuove funzioni che aiutano gli autisti a risparmiare carburante quando il cruise control non è attivato. Il lancio degli aggiornati propulsori D13 per i mercati Euro 3, Euro 4, Euro 5 ed EEV, insieme al nuovo software, consente una riduzione del consumo di carburante fino al 3 per cento. La nuova funzione è denominata Volvo Torque Assist ed è finalizzata ad assicurare una guida più efficiente nel momento in cui il cruise control è disabilitato sui lunghi percorsi. “Abbiamo constatato che c’è la necessità di aiutare gli autisti a risparmiare carburante anche quando il cruise control non è utilizzabile - dice Peter Hardin, Direttore Product Management di Volvo Trucks - I-Cruise, il nostro cruise control intelligente, è attualmente il miglior modo di ottimizzare il consumo di carburante, ma in alcuni casi non è applicabile. Con la nuova funzione possiamo comunque supportare il driver a ridurre i costi del carburante in
determinate situazioni”. In pratica, Volvo Torque Assist automaticamente adatta la coppia e l’accelerazione alla topografia stradale, al carico e ai cambiamenti di velocità. La funzione è attiva solo quando non viene usato il cruise control. Un’altra funzione di supporto consente di mantenere costante la giusta quantità di carburante iniettato dopo che è stata superata la cosiddetta “green range” del motore. Le performance leggermente compromesse sono compensate da un miglioramento della fuel economy. Anche la mappatura del pedale viene ricalibrata: un pedale meno sensibile crea uno sviluppo di coppia più lineare che rende il controllo del truck più agevole. Gli aggiornamenti hardware nelle versioni Euro 6 Step D del motore D13, rilasciate nei primi mesi del 2019, vengono utilizzati anche per incrementare gli standard dei propulsori Euro 3 al livello degli Euro 5. I miglioramenti ottenuti consentono di risparmiare circa l’1 per cento di carburante, mentre il potenziale di risparmio dipende dalla guida e dalle situazioni operative.
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MAN / VIDEOCAMERA PER ASSISTENZA ALLA SVOLTA
VAS annulla l’angolo morto UN SISTEMA DI VIDEOCAMERA-MONITOR CHE SI INTEGRA ALLO SPECCHIETTO RETROVISORE E A QUELLO DI ACCOSTAMENTO RAPPRESENTA UN VALIDO SUPPORTO PER AIUTARE IL CONDUCENTE A RILEVARE CON MAGGIOR PRECISIONE LA ZONA ACCANTO AL VEICOLO, CONSENTENDOGLI DI VEDERE
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’ottimale visibilità è per ogni autista truck un elemento essenziale per svolgere al meglio e nel mas simo della sicurezza il proprio lavoro. A bordo dei suoi autocarri, MAN propone la videocamera per il sistema di assistenza alla svolta (VAS) che amplia la visuale a disposizione dell’autista nel cosiddetto angolo morto. La videocamera è posizionata sul lato destro della cabina di guida e il monitor si trova sul montante destro nel campo visivo del conducente quando osserva lo specchietto di destra. Possono inoltre essere integrati sensori a ultrasuoni sulla parte anteriore del veicolo e sul lato destro della cabina di guida. Nonostante i numerosi sistemi di supporto attivo alla sicurezza, il conducente resta sempre il responsabile della corretta gestione del veicolo. Per poter svolgere il proprio lavoro in modo appropriato e sicuro è indispensabile poter contare su una buona visuale e avere sempre una visione completa degli altri utenti del la strada. Le situazioni critiche, che caratterizzano le
fasi di svolta, cambio corsia o manovra devono poter essere riconosciute tempestivamente sul lato destro del veicolo, an che se spesso c’è poca visibilità. Un sistema di videocamera-monitor che si integra allo specchietto retrovisore e allo specchietto di accostamento rappresenta un valido supporto per aiutare il conducente a rilevare con maggior precisione la zona accanto al veicolo, consentendogli di vedere distintamente oggetti (ad esempio un veicolo più piccolo) o persone (ad esempio ciclisti o pedoni) che si trovano accanto al mezzo. In fase di manovra, è così possibile riconoscere con maggiore facilità eventuali ostacoli presenti, come dissuasori stradali, muri o veicoli parcheggiati. Il sistema si attiva automaticamente azionando l’indicatore direzionale di destra. Se necessario, il conducente può accendere il sistema anche mediante l’apposito comando. Su richiesta dei clienti, MAN Individual - la divisione che si occupa di soddisfare la richiesta di trasformazioni speciali e personalizzazione dei mezzi agendo su telaio, cabina di guida o catena cinematica - installa sul
lato destro della cabina di guida, accanto alla canalina del tetto, una videocamera con lente grandangolare da 150°. L’ampio monitor da 7” viene normalmente montato all’interno della cabina sul montante lato passeggero in modo da poter rientrare nel campo visivo del conducente quando osserva lo specchietto destro. In alternativa, il segnale della videocamera può essere riprodotto an che sul display da 7” del sistema di Infotainment sul cruscotto. Il sistema combinato di telecamera e monitor può essere inoltre munito di sensori a ultrasuoni in grado di registrare gli oggetti e gli altri utenti della strada nel raggio di due metri dalla cabina di guida. Se si avvicinano altri soggetti, l’autista riceve un avviso a livello ottico grazie al le spie di avvertimento a Led e anche grazie un segnale acustico. In questo modo il conducente può riconoscere in tempo le situazioni di potenziale pericolo e reagire di conseguenza. Il sistema di sicurezza proposto da MAN può essere ordinato direttamente dalla fabbrica. In alternativa è possibile prevedere anche il montaggio successivo.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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TRENTADUE V8 SCANIA PER L’AZIENDA DI VOGHERA RE SERGIO AUTOTRASPORTI
Un incontro tra Monarchi
I VEICOLI SCANIA ACQUISTATI DALL’AZIENDA PAVESE SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SONO IN REALTÀ 37, DI CUI 32 R520 CON MOTORE V8 E 5 R500. “SIAMO MOLTO SENSIBILI ALL’IMPATTO AMBIENTALE DELLA NOSTRA AZIENDA: ECCO PERCHÉ ABBIAMO DECISO DI RINNOVARE ULTERIORMENTE IL PARCO VEICOLI CON L’ACQUISTO DI MEZZI IN GRADO DI GARANTIRE I MASSIMI LIVELLI DI AFFIDABILITÀ E, AL TEMPO STESSO, EFFICIENZA NEI CONSUMI”, HA EVIDENZIATO IL TITOLARE COSTANTINO RE. SI TRATTA DI UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI FORNITURE DI VEICOLI CON MOTORE V8.
N
FABIO BASILICO VOGHERA
ell’anno in cui celebra il suo 50° anniversario, il Re della strada, ovvero il leggendario motore V8 Scania, incontra un altro Re nelle sembianze dell’azienda di Voghera Re Sergio Autotrasporti, realtà di primaria importanza specializzata nel trasporto e smaltimento di rifiuti. L’azienda lombarda entra a far parte della famiglia Scania con l’acquisto di 37 veicoli della nuova generazione del Grifone, di cui 32 R520 V8 e 5 R500. Cinquan t’anni d’innovazione e continuo miglioramento hanno contraddistinto la storia del leggendario V8 del costruttore svedese. Un prodotto che ha fatto grandi
passi avanti nel corso degli anni, fino ad arrivare a definire nuovi standard in termini di efficienza e consumi, offrendo ai clienti il massimo livello di affidabilità, robustezza, produttività e prestazioni su strada. Ed è proprio nell’anno del 50° anniversa-
rio del propulsore 8 cilindri che Re Sergio Autotrasporti ha deciso di affidarsi a Scania e alla concessionaria Varom, per rinnovare il proprio parco veicoli con l’acquisto di complessivi 37 mez zi di nuova generazione. Re Sergio Autotrasporti è
La cerimonia di consegna dei veicoli Scania all’azienda di Voghera.
nata nei primi anni ’70 del secolo scorso per volere di Sergio Re che inizia la propria attività nel settore del commercio foraggi, dei prodotti agricoli e dei trasporti conto terzi. Nel corso degli anni, Sergio Re decide di investire nel settore dei rifiuti, costituendo la Re Sergio Autotrasporti Srl, azienda di grande spessore cresciuta anche grazie al lavoro dei figli, Costantino e Loretta, e del genero Marco, entrati in azienda per supportare Sergio nel percorso di crescita continuo messo in atto negli ultimi anni. La società vogherese, in particolare, si è specializzata nel servizio di carico, trasporto, intermediazione, recupero e smaltimento su tutto il territorio nazionale di differenti tipologie di materiali, compresi rifiuti speciali pericolosi
Italscania e Unasca insieme per la formazione degli autisti
e non pericolosi e rifiuti urbani. Si occupa inoltre di movimentazione terra, escavazioni, estrazioni, trasporti, vendita, attività per la quale ha deciso di dotarsi di un veicolo V8 di nuova generazione in o nore del piccolo di casa, Achille. “Si tratta a tutti gli effetti di una delle più importanti forniture di veicoli con motore V8 degli ultimi anni - ha evidenziato Daniel Dusatti, Direttore Vendite di Italscania - Siamo molto orgogliosi di poter dare il benvenuto a Re Sergio Autotrasporti nella famiglia Scania e di poterlo fare con una consegna così importante proprio nell’anno in cui festeggiamo il 50° anniversario. I motori V8 di nuova generazione hanno fatto grandi passi avanti dal punto di vista della riduzione
dei consumi di carburante, del peso complessivo e dei costi di manutenzione e riparazione, oltre al maggiore uptime”. “Siamo molto sensibili all’impatto ambientale della nostra azienda: ecco perché abbiamo deciso di rinnovare ulteriormente il parco veicoli con l’acquisto di mezzi in grado di garantire i massimi livelli di affidabilità e al tempo stesso, efficienza nei consumi - ha spiegato Costantino Re, titolare della Re Sergio Autotrasporti - Abbiamo deciso, per la prima volta in assoluto, di affidarci a Scania con l’acquisto di 37 veicoli di nuova generazione che ci consentiranno di offrire ai nostri autisti veicoli estremamente all’avanguardia e, ai nostri clienti, elevati standard di qualità nel trasporto”.
Full immersion nell’innovazione sostenibile I talscania e Unasca, l’associazione nazionale che rappresenta autoscuole, scuole nautiche e studi di consulenza automobilistica, hanno organizzato due giornate di formazione dedicate al mondo delle autoscuole. L’incontro, tenutosi presso la sede di Italscania a Trento, è stato un momento importante per sottolineare le innovazioni presenti a bordo dei veicoli industriali e degli autobus di nuova generazione del Grifone ma anche per mettere in evidenza l’impegno di Scania nel guidare il cambiamento verso un trasporto sostenibile. Un evento di grande successo che ha visto la presenza di oltre 100 insegnanti e istruttori di patenti superiori provenienti da tutta Italia. Una parte teorica di presentazione dell’azienda e dei prodotti e servizi offerti è stata affiancata da una sessione in officina per un approfondimento tecnico in merito alle nuove tecnologie Scania e da una parte pratica nel corso della quale i partecipanti hanno potuto mettersi alla guida dei veicoli a fianco dei Master Driver Scania. Quattro i mezzi a disposizione: 2 veicoli della nuova generazione Scania a diesel, uno a LNG (gas naturale liquefatto) e uno Scania Touring, il granturismo del marchio svedese. “Con i veicoli di nuova generazione sono stati fatti grandi passi avanti dal punto di vista dell’innovazione; le case costruttrici di
veicoli industriali come Scania hanno fatto grandi investimenti per offrire mezzi all’avanguardia sia dal punto di vista della sicurezza che della sostenibilità - ha evidenziato Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania - Con Unasca abbiamo fortemente voluto organizzare queste giornate di formazione per consentire agli istruttori delle scuole guida di aggiornarsi sulle nuove tecnologie, conoscere da vicino le innovazioni che contraddistinguono il mondo del trasporto e la visione futura di questo settore, così da consentire loro di formare al meglio i nuovi conducenti di autobus e veicoli industriali”. “Sono molto soddisfatto di questi primi corsi a cui ne seguiranno altri in ottobre - ha dichiarato Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole Unasca - L’obiettivo è quello di rendere più attuali le materie e gli argomenti della formazione in autoscuola, in modo da immettere nel mondo dell’autotrasporto giovani preparati e aggiornare i conducenti che già circolano per una mobilità sempre più sostenibile. È una richiesta che arriva in modo esplicito proprio dal mondo dell’autotrasporto, che riconosce le autoscuole come parte essenziale di una filiera di tecnologie e formazione sempre più complessa. In questo percorso, il primo passo è aggiornare i formatori delle autoscuole”.
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LA STORIA DELLA CONCESSIONARIA MAN ZANONI DI MANTOVA E CREMONA
L’assistenza è nel DNA ZANONI NASCE NEGLI ANNI SESSANTA PER ATTIVITÀ DI RIPARAZIONE DI MACCHINE AGRICOLE.
LA VOCAZIONE ALL’ASSISTENZA DEL FONDATORE ANGELO ZANONI RAPPRESENTA UN SICURO RIFERIMENTO PER L’AUTOTRASPORTO, CHE FIORISCE PRIMA ATTORNO AL BUSINESS DELLA CALZA PER POI AMPLIARSI AD AMPIO RAGGIO.
DAL 1984 AL
TIMONE I DUE FIGLI
MARCO E FRANCESCO, CHE NEL 1991 RICEVONO IL MANDATO DELLA CASA DEL
LEONE, BRAND OGGI LEADER DEI COSTRUTTORI ESTERI.
Z
MAX CAMPANELLA CASTEL GOFFREDO
anoni Srl nasce, negli Anni Sessanta, come of ficina meccanica quan do, ai tempi, Angelo Zanoni si occupava di macchine agricole. Oggi, con la seconda generazione al timone nel le persone di Marco e Francesco Zanoni, rispettivamente 57 e 52 anni, è diventata un riferimento nella vendita e assistenza di veicoli industriali. Resta intatta però, di quelle origini, l’assoluta vocazione all’assistenza , servizio fondamentale per gli autotrasportatori, e che continua a caratterizzare l’attività di Zanoni e a qualificare la Concessionaria MAN come officina di riferimento nel territorio di Mantova, Cremona e Brescia. Siamo a Castel Goffredo, territorio cuscinetto tra le province di Mantova e Brescia. È in questo fazzoletto di terra che, per tutti gli Anni Sessanta e Ottanta, Angelo Zanoni opera nell’assistenza mettendo a disposizione la sua professionalità al servizio delle industrie del distretto della calza, che storicamente rap-
presenta il core business del territorio. Nel 1991, rafforzato dalla presenza in azienda di Marco e Francesco, il team dei Zanoni viene scelto da MAN come suo riferimento per la vendita su Mantova e Cremona, province che fino a quel momento erano sprovviste di un dealer della Casa del Leone. La scelta si rivela a dir poco azzeccata: accanto
all’indotto dei calzifici, nascono negli anni numerosi corrieri, trasportatori operativi in vari settori del trasporto merci, e nel capoluogo mantovano il Consorzio GAM (Gruppo Autocisterne Mantova), che riunisce aziende di trasporto del settore chimico e specializzate nel trasporto di materiali infiammabili. A loro, Zanoni si propone con l’intera
gamma MAN, dal furgone TGE al pesante stradale TGX passando per i mezzi da distribuzione TGL e TGM, mettendo a disposizione l’headquarter di Castel Goffredo e dal 2009 la sede di Castenedolo, in provincia di Brescia, presso la struttura dell’Autoparco Brescia Est (il più grande in Europa per servizi ai mezzi e alla persona). La sede
Francesco e Marco Zanoni, al timone della concessionaria MAN per Mantova e Cremona.
principale mantovana copre un’area di 6mila mq - oggi in fase di ampliamento - e dà lavoro a 17 dipendenti, sette impiegati e una squadra di dieci risorse per officina-magazzino; Castenedolo vanta un ampio piazzale di 30mila mq e vi operano 14 dipendenti. “Effettuiamo - spiega Francesco Zanoni assistenza multimarca su truck e rimorchi e vendita di usato. Per quanto riguarda i volumi il trend registrato è sempre in crescita, con un fatturato di circa 13,5 milioni di euro consuntivato nel 2018, abbiamo raggiunto i risultati pre-crisi di dieci anni fa. Per l’anno in corso ci aspettiamo di chiudere a circa 18,5 milioni di euro”. Nella zona d’influenza Zanoni vanta una quota di mercato del 18 per cento: “L’anno scorso - prosegue il titolare della Concessionaria - eravamo al 15 per cento con una vendita di 69 unità di camion. Oggi la famiglia si è arricchita con il TGE, che nel segmento dei van deve solo farsi co noscere: oltre alle consegne già effettuate, abbiamo numerosi clienti che lo vogliono provare. Una volta provato, si tratta di un furgone assolu-
tamente convincente per le sue caratteristiche di versatilità, maneggevolezza di guida, consumi e propensione ad allestimenti specifici: ha tutte le doti per fare un lavoro eccellente per ogni tipo di professionista”. In merito al trend del mercato qual è l’attesa per il 2019-2020? “La fase di stagnazione che stiamo vivendo - risponde Francesco Zanoni - era stata ampiamente prevista ed è del tutto naturale. A mio avviso, risolte le incertezze po litiche in autunno vi sarà una ripresa: il parco circolante richiede l’assoluta necessità di veicoli nuovi ed efficienti e MAN ha tutte le carte in regole per svolgere il ruolo da protagonista che merita per varietà della gamma e affidabilità dei veicoli. Da parte nostra aggiungiamo un elemento di valore che ci caratterizza: seguiamo il cliente sin dall’inizio, prima, durante e dopo l’acquisto, dalla manutenzione programmata alle revisioni. La nostra filosofia è di essere un partener a 360° per nostri clienti. In aiuto ci vengono tutte le dotazioni tec nologiche che contraddistinguono MAN”.
CHIAVE DI DIFFERENZA: UN CONTATTO CON IL CLIENTE SEMPRE PIÙ STRETTO
L’AMMIRAGLIA TGX SCELTA ANCHE DALLA GIOVANE IMPRENDITRICE MELISSA I l contatto stretto con il cliente è uno dei punti di forza della Concessionaria Zanoni. Un esempio è la piattaforma digitale RIO che consente, ai dealer MAN, di essere sempre al corrente di quanto avviene al camion del cliente: installato sul truck, il sistema evita le avarie mettendo in comunicazione camion e officina. “Il contatto tra noi e il cliente - precisa Francesco Zanoni - è più che stretto: la geolo-
calizzazione permette al cliente di sapere sempre dove si trova il veicolo e, in caso di necessità, un alert avverte il nostro capo officina, che può decidere come intervenire nel modo più opportuno per salvaguardare il mezzo, la sicurezza dell’autista e il business del cliente. Il capo officina, da remoto, verifica l’eventuale presenza di anomalie, contatta l’autista e il responsabile della flotta per concordare insieme l’intervento più efficace”.
Ammiraglia della gamma, anche nell’area di Mantova e Cremona il veicolo più venduto è il TGX, uno dei quali è stato consegnato quest’anno a Melissa Camanini, salita alla ribalta della cronaca locale come giovane imprenditrice del trasporto: 25 anni, figlia d’arte di Silvio Camanini, Presidente del GAM, ha acquistato il modello alto di gamma del Leone e aperto la sua impresa con un conducente. Fa breccia anche il nuovo furgone TGE,
lanciato l’anno scorso sul mercato, sul quale Zanoni sta puntando con iniziative per farlo conoscere. “Stiamo lanciando - precisa Zanoni - un servizio di noleggio Volkswagen con venti unità di TGE: nonostante l’anno di debutto di un prodotto ancora nuovo, nel 2018 abbiamo registrato un market share del 2,6 per cento, quest’anno salito al 3,5. L’obiettivo è aumentare le vendite in entrambi i segmenti, Van e Truck”.
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TEST PER DUE ELETTRICI MERCEDES-BENZ PRESSO CAMION TRANSPORT E MIGROS
La Svizzera preferisce eActros ENTRAMBI I VEICOLI FANNO PARTE DELLA COSIDDETTA “INNOVATION FLEET” DI EACTROS FINALIZZATA ALLA SPERIMENTAZIONE DI TRUCK ELETTRICI PRESSO I CLIENTI. IL VEICOLO DA 18 TONNELLATE È UTILIZZATO DA CAMION TRANSPORT PER LA DISTRIBUZIONE NEL SETTORE DELL’ARTIGIANATO, DEL COMMERCIO E DELL’INDUSTRIA NELL’AREA DI SAN GALLO, MENTRE QUELLO DA 25 TONNELLATE IN SERVIZIO PRESSO MIGROS TRASPORTA MERCI PER SUPERMERCATI NELL’AREA DI ZURIGO. EACTROS VIENE COSTRUITO SUL TELAIO DELL’ACTROS. MA L’INTERA ARCHITETTURA È CONCEPITA PER LA TRAZIONE ELETTRICA.
I
FABIO BASILICO SCHLIEREN
n Svizzera si fa strada la distribuzione sostenibile. Due Mercedes-Benz eActros elettrici a batteria sono operativi nella Confederazione elvetica, uno per il fornitore di servizi logistici Camion Transport, l’altro per l’azienda di commercio al dettaglio Migros. La consegna ufficiale ha avuto luogo presso Mercedes-Benz Trucks di Schlieren, nei pressi di Zurigo. Entrambi i veicoli fanno parte della cosiddetta “Innovation Fleet” di eActros finalizzata alla sperimentazione di truck elettrici presso i clienti. Il veicolo da 18 tonnellate è utilizzato da Camion Transport per la distribuzione nel set tore dell’artigianato, del com mercio e dell’industria nell’area di San Gallo, mentre quello da 25 tonnellate in servizio presso Migros trasporta merci per le filiali dei supermercati nell’area di Zurigo. Presso entrambi i clienti eActros percorre all’incirca 150 km al giorno, coperti tranquillamente dalla sua autonomia massima di 200 km. Le batterie vengono ricaricate la sera presso i depositi dei clienti. Jürg Lüthi, CEO MercedesBenz Trucks Schweiz AG, afferma: “In Germania, eActros a zero emissioni locali è già sottoposto a intensi test pratici presso diversi clienti. Con Camion Transport e Migros siamo lieti di accogliere i primi due clienti svizzeri provenienti da diversi settori, che andranno ad arricchire ulteriormente i nostri test”. Mercedes-Benz eActros è impiegato da Camion Transport come parte integrante del suo progetto di sostenibilità “Emission-free to the City Center”. Il truck elettrico trasporta il carico dal Cityhub di Schwarzenbach al vicino Microhub di San Gallo. Inoltre, eActros è in grado di servire in modo flessibile anche altri punti di consegna, sempre nell’area urbana di San Gallo. Il carico è trasportato su una furgonatura scarrabile dotata di piattaforma aerea. Josef Jäger, Direttore Camion Transport AG, spiega: “Il tema
del la gestione sostenibile è profondamente radicato nel nostro gruppo aziendale. Con la sperimentazione del Mercedes-Benz eActros e l’esperienza che ne deriva, stiamo compiendo un ulteriore passo
avanti verso il nostro obiettivo: effettuare consegne a zero emissioni nei centri urbani entro il 2025”. Migros rifornisce con eActros le filiali dei supermercati nel centro di Zurigo e nei din-
torni, partendo dal suo centro di distribuzione per i prodotti freschi di Zurigo Herdern. I percorsi presentano per il veicolo sfide diverse dal punto di vista topografico. L’eActros utilizzato da Migros di-
Nell’ambito della sperimentazione pratica “Innovation Fleet” eActros, 20 clienti di differenti settori impiegano il veicolo per le rispettive esigenze quotidiane.
spone di un allestimento furgonato con possibilità di refrigerazione, con cui vengono trasportati interi pallet di merci. Marco Grob, Responsabile Logistica Trasporti presso la Cooperativa Migros Zurigo, afferma: “Grazie a MercedesBenz eActros riforniamo le filiali dei nostri supermercati dell’area di Zurigo a zero emissioni locali. Un importantissimo traguardo in linea con la nostra filosofia aziendale, incentrata sulla responsabilità economica, sociale ed ecologica”. Per quanto riguarda la furgonatura scarrabile refrigerata montata sull’eActros impiegato da Migros, si tratta del modello “W.KO COOL” prodotto da Schmitz Cargobull, dotato di un isolamento ottimizzato per il trasporto di merci refrigerate in condizioni di massima efficienza energetica. La struttura robusta è perfettamente adatta per l’intenso uso quotidiano cui viene sottoposta. Il gruppo frigorifero a comando puramente elettrico funziona totalmente
Nuove opportunità per i clienti Mercedes-Benz Trucks e Fuso
a emissioni zero ed è stato specificamente messo a punto per essere utilizzato nel servizio di distribuzione. eActros viene costruito sul telaio del Mercedes-Benz Actros. Al di là di questo aspetto, tuttavia, l’intera architettura del veicolo è concepita in funzione della trazione elettrica e presenta un’elevata per centuale di componenti specifici. Due motori elettrici vicini ai mozzi ruota dell’asse posteriore provvedono alla forza di trazione, sviluppando 126 kW di potenza e 485 Nm di coppia ciascuno, che il rapporto di trasmissione converte in 11.000 Nm. Si tratta di una potenza pari a quella di un truck convenzionale. L’energia di eActros viene prelevata da batterie agli ioni di litio da 240 kWh che, a seconda della potenza di carica disponibile, possono essere ricaricate completamente in due ore (a 150 kW). Nell’ambito della sperimentazione pratica “Innovation Fleet” eActros, 20 clienti di differenti settori impiegano il veicolo per le rispettive esigenze quotidiane, in versioni da 18 o 25 tonnellate molto vicine alla futura produzione in serie. I test della “Innovation Fleet” sono suddivisi in due fasi, ciascuna delle quali coinvolge dieci clienti. Gli elementi di conoscenza acquisiti con questi test pratici confluiranno direttamente nell’ulteriore sviluppo di eActros, fino all’avvio della produzione in serie. L’obiettivo è offrire un servizio di distribuzione in aree urbane pulito e silenzioso anche utilizzando truck pesanti di serie. Il primo eActros viene utilizzato da un cliente in normali condizioni di impiego già da settembre 2018. Nell’ambito del progetto “Concept ELV?”, lo sviluppo e la sperimentazione dei truck elettrici pesanti destinati al servizio di distribuzione sono sovvenzionati in diversa misura dal Ministero federale tedesco dell’ambiente, della tutela della natura e della sicurezza nucleare (BMU) e dal Mi nistero federale tedesco per l’economia e l’energia (BMWi).
Diventa 4.0 il portale omologazioni della Stella L ’e-commerce è sempre più diffuso anche tra gli italiani che fanno acquisti. Complice anche il fatto che, grazie ai nuovi sistemi di pagamento online, si riducono considerevolmente i rischi di subire truffe garantendo una maggiore soddisfazione del cliente, assicurandogli la possibilità di transazioni più economiche, veloci e sicure. Il Gruppo Daimler Trucks è leader nell’ambito della sicurezza, della digitalizzazione e della connettività e con il nuovo Actros, il veicolo in-
dustriale Mercedes-Benz più sicuro, tecnologico e connesso di sempre, stabilisce standard di riferimento ancora più elevati. La Casa con la Stella si pone l’obiettivo costante di offrire prodotti e servizi d’eccellenza ai propri clienti e, in quest’ottica, MercedesBenz Trucks Italia ha voluto rendere il portale online dedicato alle richieste dei servizi di omologazioni Mercedes-Benz e Fuso per clienti, rete commerciale e post-vendita più evoluto diventando 4.0. La piattaforma
web dedicata alle omologazioni e alla consulenza tecnica, lanciato nel 2017, si evolve grazie alla possibilità di pagare i documenti richiesti, tramite carte di credito e tramite il sistema MyBankPayments offerto da Unicredit, che consente ai clienti di effettuare in modo sicuro e veloce pagamenti utilizzando il servizio di online banking della propria banca. MyBank consente al cliente il collegamento online al proprio conto corrente bancario per confermare il bonifico precompilato, evitando di ri-
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IL MONDO DEI TRASPORTI
N° 282 / Settembre 2019
LE CARTE VINCENTI DEL TRUCK CON IL LOGO DEL GRIFONE SONO MOLTEPLICI E LA COMPATTEZZA È SENZA DUBBIO UN VALORE AGGIUNTO CHE LO RENDE PARTICOLARMENTE ADATTO ALLE OPERAZIONI DI DISTRIBUZIONE MERCI IN AMBITO
GRAZIE AL MOTORE DA 7 LITRI
INTERURBANO.
IL TUNNEL MOTORE RISULTA RIDOTTO DI BEN 95 MM RISPETTO ALLE NORMALI CABINE
SERIE P. QUESTO AGEVOLA L’ACCESSO E AUMENTA LA SENSAZIONE DI ARIOSITÀ DELL’INTERNO.
UTILISSIMO L’OPZIONALE CITY SAFE WINDOW, IL VETRO POSTO NELLA PARTE INFERIORE DELLA PORTA PASSEGGERO CHE AUMENTA LE POSSIBILITÀ DI INDIVIDUARE BAMBINI, PEDONI E CICLISTI.
SU STRADA / SCANIA P 280 B4X2NA
I pregi della compattezza “
FABIO BASILICO MONZA
Il motore da 7 litri è compatto, così è possibile avere un tunnel motore più basso e più spazio in cabina”. L’autista del team press test di Scania Håkan Lilja pronuncia queste parole nel momento in cui deve elencare i pregi della motrice di nuova generazione P 280 da 18 tonnellate oggetto della nuova prova su strada de “Il Mondo dei Trasporti”. Le carte vincenti del truck con il logo del Grifone sono molteplici e la compattezza è senza dubbio
un valore aggiunto che lo rende particolarmente adatto alle operazioni, con numerose ma novre, di distribuzione merci in ambito interurbano. È proprio grazie al motore da 7 litri che il tunnel motore risulta ridotto di ben 95 mm rispetto alle normali cabine Serie P. Questo agevola l’accesso e aumenta la sensazione di ariosità dell’interno. Caratteristiche ideali per chi opera nel traffico intenso e necessita eventualmente di salire e scen dere dalla cabina attraverso la portiera del passeggero. Il tunnel motore più bas so rende più spaziosa la
La Carta d’identità
La nuova Serie P offre visibilità e guidabilità a livelli superiori e ne beneficia la sicurezza e la sensazione di controllo.
Cognome: Scania Nome: P 280 B4x2NA Cabina: CP17N (normal medio-profonda). Colore cabina: Ochre Yellow Dimensioni: lunghezza 9.700 mm, larghezza 2.600 mm, altezza 3.211 mm. Configurazione: motrice 4x2. Motore: Scania DC07; Carburante: gasolio; 6 cilindri in linea; 4 valvole per cilindro; livello ecologico: Euro 6; controllo emissioni: Scania SCR; cilindrata: 7 litri; potenza max: 206 kW/280 cv a 1.900 giri/min; coppia max: 1.200 Nm a 1.050-1.600 giri/min; sistema d’iniezione: Bosch. Livello rumore: 80 dBA. Cambio: Scania GR875; 8 marce; 2-pedal Scania Opticruise. Performance modes: Economy, Standard, Power. Pneumatici: 315/70 R22.5 (anteriori), 315/70 R22.5 (posteriori). Serbatoio gasolio: 300 litri. Serbatoio AdBlue: 47 litri.
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Pagina 23 le. Tuttavia, nulla impedisce di guidare un veicolo da 26 tonnellate con il nuovo motore da 7 litri. L’offerta 7 litri 6 cilindri in linea viene declinata nelle potenze di 162 kW/220 cv, 184 kW/250 cv e 206 kW/280 cv a 1.900 gi ri/min; i valori di coppia massima sono rispettivamente di 1.000 Nm a 1.050-1.500 giri/min, 1.100 Nm a 1.050-
cabina e facilita considerevolmente lo spostamento da un lato all’altro. Inoltre, grazie al tunnel più basso, ora le cabine P offrono gli stessi vani portaoggetti delle cabine G e sono disponibili varie opzioni per quanto riguarda la disposizione degli spazi dietro i sedili. Il tunnel motore ribassato è disponibile per tutte le cabine P, a prescindere dalla lunghezza o dall’altezza del tetto. Va anche detto che, all’interno della gamma motori di Scania, i modelli da 7 litri sono più leggeri rispetto ai fratelli da 9 litri e questo li rende perfetti per le operazioni in
ambienti urbani. I motori a sei cilindri da 7 litri offrono po tenze comprese tra 220 e 280 cv. Nel nostro caso, il truck è equipaggiato con l’unità da 280 cv. La gamma intera offre ottimi livelli di prestazioni e guidabilità, oltre a un risparmio di carburante fi no al 10 per cento. I dati della nostra prova, effettuata su strade prevalentemente extraurbane e interurbane, per un totale di circa 140 chilometri, hanno evidenziato un consumo totale di 24,21 litri di gasolio e una performance di 17,37 l/100 km. Il collaudatissimo e robusto motore a 6 cilindri è stata
un’ottima base di partenza per la progettazione dei nuovi 7 litri, poi integrata con tutte le competenze maturate da Scania nello sviluppo dei motori diesel avanzati, utilizzando tecnologie sviluppate internamente. I target principali sono costituiti dagli operatori addetti alla distribuzione urbana e dai buyer del settore dei trasporti per applicazioni di raccolta rifiuti e manutenzione nelle città moderne. Spesso in questo tipo di applicazioni il peso rappresenta una sfida importante ed è per questo che solitamente i clienti rinunciano a utilizzare i motori più potenti da 9 o 13
litri. Il 7 litri della Serie P è silenzioso, perfettamente in linea con la filosofia Scania di coppia elevata anche a basso regime ed è efficiente nei consumi. Perfetta poi è l’integrazione con il cambio Scania Opticruise di quinta generazione. Nello stile tipico di Scania, i nuovi motori offrono la massima coppia già a partire da un regime di 1.050 giri/min. Oltre ad assicurare un’ottima guidabilità, il regime più basso contribuisce a ridurre il consumo di carburante. E, proprio come nel caso dei modelli più grandi, anche l’utilizzo di olio a basso attrito dà il suo importante contributo in tal senso. Rispetto all’affermata serie di motori Scania da 9 litri a 5 cilindri, che rappresenta la scelta naturale di numerosi clienti per le applicazioni e i tipi di operazioni a cui è destinato il motore 7 litri, la riduzione di peso è significativa ed equivale circa a 360 kg, convertibili interamente in carico uti-
aumenta le possibilità di individuare bambini, pedoni e ciclisti vicini al veicolo. City safe window diventa un fondamentale ausilio alla guida in città, al pari di altre caratteristiche vincenti della nuova Serie P, quali il nuovo posizionamento del sedile del conducente, il finestrino laterale ribassato e una maggiore superficie vetrata: il tutto per
Ogni dettaglio dello Scania P 280 B4x2NA è studiato per garantire la massima funzionalità anche per chi è alla guida.
1.550 giri/min e 1.200 Nm a 1.050-1.600 giri/min. Al prestazionale e silenziosissimo propulsore è abbinato un cambio automatico a otto marce robusto e compatto, con un funzionamento regolare e fluido che agevola con precisione il cambio marcia. Alla cui ottimizzazione contribuisce il freno sull’albero secondario riducendo il tempo necessario per il cambio marcia, migliorando così le prestazioni. Il P 280 sa muoversi con disinvoltura negli spazi più ristretti, come abbiamo potuto constatare nel parcheggio di un grande centro commerciale dove solitamente può risultare difficile vedere gli ostacoli e gli utenti più vulnerabili presenti intorno al veicolo, soprattutto in corrispondenza dell’angolo sul lato passeggero. Per ovviare a questo problema, è utilissimo l’opzionale City safe window, ovvero il vetro po sto nella parte inferiore del la porta passeggero che
offrire una visibilità mai avuta prima. Anche il cruscotto è stato abbassato leggermente per migliorare la visibilità frontale. Dunque, la nuova serie P offre visibilità e guidabilità a livelli superiori e ne beneficia la sicurezza e la sensazione di controllo. Salire a bordo del mezzo è agevole e comodo e all’interno della cabina - nel nostro caso una normal medio-profonda - l’ambiente di lavoro è silenzioso e spazioso, al punto che è possibile stare in piedi anche se si è alti 1,80 m. La nuova cabina e le relative sospensioni sono state completamente riprogettate, in modo da ridurre le vibrazioni e aumentare il comfort. Il sedile del conducente e il volante possono essere regolati per garantire la posizione di guida ideale e sono altrettanto degne di nota le condizioni di comfort e sicurezza riservate al passeggero sul lato destro.
Assago (stazione ENI)-Lecco (Tang. Ovest Mi, Tang. Est, Tang. Nord, SS36)
Km 72,07
Km 67,33
L’altezza dello spazio in cabina è tale da assicurare la più ampia libertà di movimento per l’autista.
Km 139,40
Litri 13,87
Economia 19,24 l/100 km
Litri 10,34
Economia 15,36 l/100 km
Litri 24,21
Economia 17,37 l/100 km
Lecco-Assago (stazione ENI) (SS35, A4, Tang. Ovest Mi)
Risultato finale
IL MONDO DEI TRASPORTI
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TRE RENAULT TRUCKS T A NOLEGGIO NELLA FLOTTA LOMBARDA LU.NI. TRASPORTI
Voglia di crescere insieme a Fraikin D
IMPRENDITORE TENACE, CHE NON DI RADO SI METTE AL VOLANTE DEL CAMION, NINO PATERNA SOLO DUE ANNI FA SI È RITROVATO A DOVER CONVERTIRE UN PARCO DI CHILOLITRICHE, VEICOLI SPECIALI PER IL TRASPORTO DI PRODOTTI CHIMICI. OGGI LA CHIMICA RESTA IL CORE BUSINESS, MA LU.NI. TRASPORTI HA DIFFERENZIATO LA SUA ATTIVITÀ E PUNTA ALLO SVILUPPO FUTURO INVESTENDO NEL TRASPORTO RIFIUTI E NELLA LOGISTICA DI MAGAZZINO.
MAX CAMPANELLA GAGGIANO
i fronte a un repentino cambio di strategia di un’azienda committente, solo due anni fa Lu.Ni. Trasporti si è ritrovata con un parco di veicoli fermi. Ma Nino Paterna, imprenditore tenace, con un fiuto per il business messo più volte alla prova negli anni passati, si è tutt’altro che arreso: convertendo gradualmente la flotta, oggi ha risalito la china e, con il supporto di Fraikin e sostenuto dai due figli, punta a nuovi e importanti traguardi, con am biziosi progetti di sviluppo futuro. LE ORIGINI RISALGONO AL 1982
Le origini dell’azienda con headquarter a Gaggiano, nella periferia Sud di Milano, risalgono al 1982 quando Sabato Paterna, che però tutti conoscono come Nino, a 26 anni decide di lasciare quel famoso “posto fisso” per aprire una sua attività a Trezzano sul Naviglio. Nato a Buccino, in provincia di Salerno, primo di tre fratelli, Paterna entra giovanissimo in un’azienda
metalmeccanica. Quel ragazzo sgomita, ha voglia di mettersi in proprio. L’occasione arriva dall’amicizia con il com pianto Roberto Lesmo, dell’ex Concessionaria Iveco Sovecar. “Aveva un piccolo bilico a tre assi che voleva vendere - racconta l’imprenditore e ho deciso di comprarlo per trasportare prodotti chimici. Da quel momento
questa è sempre stata la mia specializzazione”. Nasce Autotrasporti Paterna che, nel 1985, cresce con l’arrivo dei fratelli Mario e Franco, quest’ultimo anch’egli autotrasportatore, con la nuova formula aziendale SMF Logistica, dalle iniziali dei tre fratelli. In 18 anni di sviluppo l’azienda, con sede a Buccinasco, arriva a contare 20
dipendenti, 20 unità tra trattori e motrici e prosegue con il focus sui prodotti chimici. SMF è riferimento di a zien de come Iempsa, che producono e distribuiscono prodotti chimici, proponendo nel parco trattori con cisterna a tre scomparti o, per aumentare il business e soddisfare le richieste della clientela, speciali chilolitriche, ovvero camion a
La simbolica consegna di un autoarticolato a Nino Paterna, al centro tra Diego Pellicioli (a destra) e Roberto Cogo, rispettivamente Sales Director e Area Manager Fraikin Italia. Le origini di Lu.Ni. Trasporti risalgono al 1982.
tre assi con sei-sette scomparti per il trasporto di altrettanti prodotti differenti. Nel 2003 Nino incrocia Luisa Dipilato, figlia d’arte di papà Nicola, che possiede un’azienda di commercio imballaggi con licenza di trasporto in conto terzi e possiede un Eurocargo. Paterna decide di proseguire il percorso imprenditoriale staccandosi dai fratelli: dalla licenza di Di pilato nasce Lu.Ni., dalle iniziali di Luisa e Nino, che ingloba i dipendenti di SMF e oggi conta 18 persone, tra le quali la seconda generazione, rappresentata da Emiliano Paterna, classe 1979, con la moglie Cinzia Caivano, e Johan Dipilato, 25 anni e una straordinaria passione per il trasporto che coltiva accanto al patrigno. Lu.Ni. Trasporti possiede una flotta di cinque semirimorchi centinati trainati da trat tori Renault Trucks e DAF, sette trattori per il traino di cisterne che operano per Star Chemicals di Locate di Triulzi e tre motrici da 150 q. Nel 2017 Brenntag, subentrata a Iempsa, cambia la sua strategia di trasporto e chiude l’accordo con Lu.Ni.: Paterna è costretto a tenere fermo il parco di chilolitriche. “Le ho messe sul mercato - racconta l’imprenditore - e ho investito in altri settori: il nostro core business resta il prodotto chimico, ma abbiamo diversificato puntando sul confezionato vario, che chiede un servizio di trasporto quotidiano e punta sulla qualità, piuttosto che sul prezzo. Stiamo investendo nel trasporto di rifiuti confezionati, segmento nel quale sono operativi due nostri trattori per il Consorzio Speziali e sul quale ritengo vi siano buone prospettive di svi luppo futuro”. Lu.Ni Trasporti ha chiuso il 2018 con un fatturato di 1,7 milioni di euro; il target per il 2019 è consolidare e superare questo risultato per raggiungere, con l’incremento dell’attività nei rifiuti, un business di 2,5 milioni. Oggi la clientela ha stretto con Lu.Ni. un rapporto di partnership solida: aziende di produzione chimica che han no bisogno di trasporti con cisterna si rivolgono alla ditta di Gaggiano certe di avere un servizio competente, basato sull’esperienza. Lo stesso Paterna, nel puntare su nuovi settori, con i fornitori ha deciso di stringere partnership a lungo termine. Per i trattori ha scelto il noleggio
con Fraikin, che ha consegnato a Lu.Ni. Trasporti due Renault Trucks T che Paterna e il suo team hanno messo in strada in un raggio d’azione che par te da Terni e copre l’intero Nord Italia. E siamo solo all’inizio. “L’obiettivo - afferma Paterna, che non di rado guida personalmente i veicoli - è avere un’intera flotta a noleggio: man mano che si sostituiscono i veicoli, vengono rimpiazzati con il noleggio, dai trattori ai semirimorchi al le motrici. Il noleggio è molto vantaggioso sul piano dell’assistenza e non solo: l’assicurazione è inclusa nella rata e quindi il pagamento viene diluito, non pesa nell’immediato. Altro aspetto è l’efficienza di un trattore: oggi gli equipaggiamenti elettronici di bor do sono necessari, per la sicurezza e per contenere i con sumi. Con Fraikin sono con sapevole del costo certo che ritengo un investimento: pagata la rata, devo occuparmi solo del lavoro”. LA CORRETTEZZA VALORE DELL’AZIENDA
Altro aspetto decisivo per Paterna è rappresentato dalla disponibilità del mezzo. “A volte la trattativa può essere serrata - afferma l’imprenditore - ma in Fraikin abbiamo trovato massima disponibilità e soprattutto la consapevolezza che quando un veicolo ci oc corre è per far fronte a una richiesta di lavoro urgente: i tre veicoli ordinati, senza alcun anticipo, sono arrivati subito; il giorno dopo erano già operativi”. Azienda improntata alla correttezza, Lu.Ni. Trasporti a Gaggiano ha una sede che si sviluppa su 1.100 mq di uffici, 70 mq di tettoia e 1.100 mq di piazzale. Il capannone ospita anche la sede di CBF (Cisterne Bancali e Fusti), azienda fondata da Paterna che si occupa di imballaggi e possiede due DAF XF. “Non escludo l’ampliamento del magazzino - afferma Paterna - soprattutto per dare spazio all’attività di stoccaggio e logistica che viene sempre più richiesta a Lu.Ni. Trasporti. Siamo riconosciuti per un servizio puntuale, effettuato da persone qualificate, che lavorano bene anche perché nella squadra si è instaurato un rapporto di famiglia: questo è fon damentale per essere certi che tutti lavorano con lo spirito giusto, al servizio del cliente”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 282 / Settembre 2019
EV INDUSTRIAL AMPLIA IL BUSINESS CON I TRATTORI STRADALI
Noleggio, nuova frontiera
D
MAX CAMPANELLA
GADESCO PIEVE DELMONA
ai semirimorchi ai trattori il passo è breve quando, di mezzo, ci sta tutta la competenza e esperienza di EV Industrial e, a gestire una complessa struttura organizzativa che cresce e si consolida, è un personaggio di spessore, profondo conoscitore del settore del trasporto qual è Demes Ziliani. Di acqua sotto i ponti ne è passata da quando, nel 1969, al volante di un Autobianchi Scaligero, tuttora esposto nella sede cremonese dell’azienda, Ziliani muoveva i primi passi da trasportatore di farmaci. Nel 1979 diventa Concessionario DAF, cui segue nel 1993 il mandato Iveco. Anni nei quali l’imprenditore piacentino e il suo team sono cresciuti sul piano tecnico, della conoscenza del settore e dell’affermazione commerciale. UN NUOVO GRANDE BUSINESS
Di quegli anni resta, nella sede di Gadesco Pieve Delmona, alle porte di Cremona, un qualificato servizio di assistenza multimarca, che si aggiunge alla distribuzione di semirimorchi Kögel e a pianale mobile TMT, dei quali EV Industrial ha il mandato per Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Val d’Aosta e Liguria. E, dal 2017, il noleggio a breve e lungo termine di semirimorchi, in particolare dei brand rappresentati dalla Concessionaria. “Oggi - spiega Demes Ziliani - contiamo circa un centinaio di veicoli nuovi a noleggio. La fetta più grossa è rappresentata dai centinati, quasi tutti a marchio Kögel oltre a qualche unità Viberti, cui si aggiungono alcuni TMT. Da quando abbiamo iniziato l’attività di noleggio il nostro obiettivo è stato chiaro: nessuna guerra ai colossi come Fraikin e TIP, ma la volontà di EV Industrial di mettersi al servizio
leggio di EV Industrial? “Dall’acquisto del veicolo alla sua manutenzione per l’intera vita - spiega Demes Ziliani - EV Industrial segue tutta la filiera, che culmina nell’ingresso nel centro usato. Il cliente deve occuparsi del suo business: il trasporto. Al resto pensiamo noi e per il suo lavoro ha un veicolo sempre nuovo, evitando fermi macchina e lunghe attese in officina. Senza dimenticare che con il noleggio si hanno sempre a disposizione veicoli più performanti e risparmiosi nei consumi, frutto come sono delle nuove piattaforme produttive, altamente tecnologiche, che caratterizzano tutti i costruttori”. Chi sarà il cliente ideale del noleggio di trattori con EV Industrial? “Innanzitutto afferma Ziliani - il nostro cliente attuale, dopodiché certamente vogliamo ampliare i volumi, puntando soprattutto alle aziende di medie dimensioni, che un tempo acquistavano confidando nel valore dell’usato, mentre oggi sono consapevoli che il veicolo non ha più alta redditività. Tanto vale allora avere un’azienda più snella, nella quale si può pensare solo al trasporto dimenticandosi di acquisti, vendita e riparazioni”.
SBARCATE NEL CREMONA
PIAZZALE DI
LE PRIME TRENTA UNITÀ VOLVO TRUCKS
FH 500, CON LE QUALI L’AZIENDA GUIDATA DA DEMES ZILIANI PROPONE A NOLEGGIO L’INTERO BILICO: AI SEMIRIMORCHI KÖGEL E PIANI MOBILI TMT SI AFFIANCHERANNO TRE O QUATTRO BRAND DI COSTRUTTORI DI CAMION. “NESSUNA GUERRA AI COLOSSI: SIAMO AL SERVIZIO DEL CLIENTE A TUTTO TONDO, DALLA VENDITA ALL’ASSISTENZA ALL’USATO”, AFFERMA L’IMPRENDITORE PIACENTINO.
del cliente. In un periodo storico nel quale il noleggio viene sempre più richiesto, abbiamo ritenuto di rispondere all’esigenza della clientela”. Un trend in crescita, quello del noleggio di veicoli industriali, che EV Industrial continua a seguire con l’acquisizione di trenta unità Volvo FH 500, che danno inizio all’attività di noleggio di trattori. “In questo modo - spiega Ziliani - l’autotrasportatore cliente di EV Industrial, se lo trova conveniente, può noleggiare da noi l’intero bilico, dal trattore al semirimorchio. Iniziamo con trenta Volvo Trucks con l’obiettivo di ampliare e diversificare il parco, che dovrà contare almeno tre o quattro differenti brand. Co-
Demes Ziliani, dinamico titolare di EV Industrial, concessionaria Kögel e TMT.
me ripeto l’obiettivo è soddisfare le esigenze della clientela che, come sappiamo, nel caso dei trattori è spesso legata a marchi specifici. Com pito di EV Industrial è proporre un ventaglio sufficientemente ampio e mettersi a disposizione del cliente per scegliere, insieme a lui, la combinazione ottimale in funzione delle sue necessità: tipo di rotte, merce trasportata, percorsi effettuati ecc.” Dunque EV Industrial per il noleggio apre trattative con i principali costruttori di camion, tenendo ferma la proposta di semirimorchi Kögel e TMT. Ma chi sono i clienti
che in questo periodo storico preferiscono il noleggio all’acquisto? “Essenzialmente illustra Demes Ziliani - sono autotrasportatori che accettano nuovi lavori o, se hanno di versi lavori ben definiti, passano al noleggio preferendolo alle richieste di finanziamento. La verità è che oggi il gap tra prezzo d’acquisto e rata di noleggio si è parecchio assottigliato e il noleggio presenta molti vantaggi: un lavoro si interrompe e viene sostituito da un altro e occorre cambiare il tipo di trasporto? Se questo richiede un veicolo differente il cliente può cambiarlo senza dover vendere il
Ha inizio con trenta Volvo FH, ammiraglia del costruttore svedese, lo sbarco di EV Industrial nel noleggio di trattori stradali.
veicolo precedente per acquistarne un altro. Soprattutto nel caso di aziende di piccole dimensioni, avere un costo certo è fondamentale: quando un veicolo si acquista, soltanto alla fine della sua vita ci si rende conto del costo effettivo”. Flotta diversificata, si diceva: troveremo nel parco anche veicoli frigo, semirimorchi o motrici? “L’isotermico spiega Ziliani - è un settore poco presente nella nostra zona e gli operatori interessati propendono per l’acquisto; ciò nondimeno abbiamo già nel parco alcune unità Kögel Purferro Quality per il trasporto frigo, mentre qualche motrice sarà disponibile su commissione”. Veniamo alle dimensioni: si comincia con trenta trattori per arrivare, nel 2020, a quante unità? “Circa un centinaio - risponde Ziliani - in modo da pareggiare il numero di semirimorchi, aggiungendo anche veicoli commerciali leggeri. Il noleggio fa parte di una precisa strategia: EV Industrial intende proporsi come azienda globale, che risponde alla richiesta dell’acquisto, del noleggio e del servizio di assistenza, diventando partner a tutto tondo delle aziende di trasporto. E lo fa con la massima attenzione per la clientela che da sempre la caratterizza: essere partner dei clienti non è uno slogan, lo siamo nei fatti. Il feedback ci arriva dai clienti, che esprimono nei nostri confronti massima fiducia: ne siamo orgogliosi e intendiamo meritare la loro fiducia in ogni attività per la quale si rivolgono a noi”. L’obiettivo non è muovere guerra ai colossi, ma qual è la “chiave di differenza” del no-
FIDUCIA PER L’IMMEDIATO FUTURO
Sulla base della sua esperienza quale sarà il trend del trainato nel breve-medio periodo? “Il leggero calo che registriamo nella prima parte dell’anno - spiega Ziliani sarà compensato da una serie di trattative che sono in corso, quindi sono fiducioso nella chiusura con gli stessi numeri del 2018. Il mercato non potrà che riprendersi: ci sono nel parco ancora tanti veicoli im matricolati nel periodo 1998-2008 che devono essere sostituiti. Lo sappiamo perché il nostro Centro Usato ne sta ritirando diverse unità. EV Industrial punterà sui suoi cavalli di battaglia: Kögel continua a crescere in tutta Europa e presenterà presto novità rivoluzionarie, che consentiranno di velocizzare i tempi di consegna, abbattere i costi e avere veicoli più performanti; il prodotto TMT ci sta dando grandi soddisfazioni, quest’anno chiuderemo con 40 unità consegnate raddoppiando i numeri dello scorso anno. Con acquisto o noleggio, mi aspetto grossi passi avanti su tutta la linea”. Una crescita che viaggia con lo sviluppo della struttura organizzativa. Oggi la squadra di EV Industrial vede, accanto a Demes Ziliani, il figlio Stefano come Responsabile Service e Alessandro Mele in qualità di Sales Manager. “Arriverà - spiega l’imprenditore piacentino - una terza risorsa come Responsabile Noleggio, aumenteremo le risorse dedicate al back office, per rispondere all’aumento delle consegne, e ai quattro agenti oggi dedicati alla vendita ne aggiungeremo due specialisti nel noleggio e un Responsabile Marketing a supporto delle Divisioni Sales e Rent”.
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IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 282 / Settembre 2019
PER VOLONTÀ DEL SUO FONDATORE ANGELO RATTINI, L’AZIENDA ROMAGNOLA CONTINUA A PROPORSI SUL MERCATO COME PIONIERA, NELLA SICUREZZA CERTIFICATA COME NELLA TRAZIONE SOSTENIBILE.
L’IMPRENDITORE HA STRETTO ACCORDI CON AZIENDE AGRICOLE DEL
PARMENSE E A BREVE FARÀ INSTALLARE NELLA SEDE DI
SANT’ARCANGELO UN LIQUEFATTORE CON TRE SERBATOI, DAI QUALI I CAMION DELLA FLOTTA ALIMENTATI A LNG FARANNO IL PIENO DI GAS PRODOTTO DAGLI SCARTI.
AR98 È LA PRIMA AZIENDA A UTILIZZARE IL BIOMETANO
Più viaggi, meno inquini
C
MATTEO GALIMBERTI
S. ARCANGELO DI ROMAGNA
hiudere il cerchio. Alimentare i veicoli con il derivato naturale degli scarti agricoli, trasformando in realtà il sogno dei più decisi e determinati ambientalisti: far viaggiare i camion con la consapevolezza che più viaggiano, più consumano derivati dei rifiuti che dovrebbero, altrimenti, essere processati in forni d’incenerimento o elaborati con emissioni nocive in atmosfera. Quella che poteva sembrare un’utopia, nel 2020 diventerà realtà concreta in AR98, azienda di trasporti romagnola fondata e guidata da Angelo Rattini che, prima in Italia, farà viaggiare i suoi camion con alimentazione a biometano prodotto in loco, con un balzo rapido dall’LNG al gas proveniente dagli scarti agricoli. È tutt’altro che la prima volta che AR98 si dimostra pioniera in scelte che potreb-
bero sembrare azzardate. Ad esempio quando, per prima, ha scelto di certificarsi come trasportatore nella filiera alimentare, per garantire alla committenza l’adesione a determinati principi in termini di sicurezza e sostenibilità di mezzi e personale viaggiante. O quando ha “portato a scuola” gli autisti, proponendo la formazione costante e continua per tenerli aggiornati sulle normative vigenti, dal tachigrafo all’utilizzo dei sistemi tecnologici che equipaggiano i camion fino ai satelliti “dormienti” che equipaggiano i gruppi frigo per la localizzazione. Stavolta Rattini e il suo team - la moglie Francesca Ferrario e i figli Raffaele e Rachele - puntano ad andare oltre le richieste della committenza sul piano delle trazioni alternative. Non è solo questione di rispetto dell’ambiente, ma anche di analisi dei costi-benefici. “Al di là delle legittime e sempre più pressanti richieste della com-
Angelo Rattini, titolare dell’azienda AR98.
mittenza - spiega Angelo Rattini, 55 anni, cresciuto in una famiglia di imprenditori riminesi - l’alimentazione a LNG consente, dati alla mano, un risparmio netto di carburante nell’ordine del 30 per cento, risparmio che con la disponibilità di un distributore interno sale al 45 per cento. A questo si aggiunge il potenziale risparmio sul pedaggio: Iveco ha presentato una proposta al governo italiano per introdurre uno sconto del 50 per cento per i camion a gas naturale”.
Fin qui per l’LNG, che oggi alimenta otto unità della flotta di AR98. Ma Rattini punta a varcare la soglia verso il futuro. “Oggi il prezzo alla pompa dell’LNG - illustra l’imprenditore romagnolo - ammonta a circa 0,7 euro al litro. Il prezzo del biometano è invece dipendente da tutta una serie di variabili: produrlo in origine ha un costo maggiore, di circa il 15 per cento, ma le aziende agricole che decidono di produrre biometano ricevono, dall’Unione Europea, fondi a titolo di ri-
conoscimento. Occorre poi pensare al trasporto dall’azienda agricola al piazzale. Infine è da studiare la quantità necessaria per il fabbisogno dei mezzi, perché anche in funzione della quantità varia il costo del biogas”. Ebbene Rattini è riuscito a costruire la giusta filiera che, sotto la sovrintendenza della Guardia di Finanza, consentirà il viaggio, attraverso la normale rete del metano per abitazioni, del biogas sottofor ma di gas compresso (CNG) dalle aziende agricole alla sede di AR98 dove, ad attenderlo, il gas troverà un liquefattore, dal quale uscirà il carburante liquido pronto per i camion. “Il contachili - precisa il titolare dell’azienda di autotrasporto - viene installato a cura dell’Istituto europeo BSE, mentre in sede stanno per essere installati tre serbatoi per la liquefazione del gas naturale, che del resto rap presenta la naturale evoluzione delle stazioni di rifornimento di CNG. Il biometano
liquido viene accumulato in questi serbatoi criogenici dai quali i camion potranno fare rifornimento”. AR98 ha già stretto un accordo con aziende agricole del Parmense che, dalle carcasse di pollame, rifiuti differenziati, liquami di suino ecc. produrranno il biometano da immettere in rete. “Tanto biometano sarà immesso in rete, tanto ne sarà consumato dai nostri camion - afferma Rattini - Considerando 50 unità, occorreranno circa tre milioni di chili di biometano l’anno, quantità per la quale stringeremo accordi con tre o quattro aziende agricole”. La tempistica è già segnata: il 1° gennaio 2020 partirà il primo trattore a biometano. “A quel punto - commenta Rat tini - quando su strada viaggerà un camion AR98 sapremo che più sarà in circolazione, maggiore sarà il quantitativo di rifiuti riciclati, chiudendo finalmente il ciclo di produzione agricola, dal bene finale al rifiuto”.
PER IL TRASPORTO LA FAMIGLIA RATTINI SCEGLIE SOLO PARTNER ALL’AVANGUARDIA
IN VENT’ANNI È DIVENTATA UN RIFERIMENTO PER LA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE N ata nel 1998 (come espresso nella denominazione della ditta), AR98 e i suoi camion bianchi con scritta rossa e la dicitura, in nero, “Autisti per caso, professionisti per mestiere”, opera presso i principali produttori italiani di carni avicole, rosse, ovine, suine, pesce, latte, frutta, verdura e alimentare secco. Partner di Thermo King per i gruppi frigo, Realtrailer per i semirimorchi Krone, Iveco per i trattori, Bridge-
stone per gli pneumatici, l’azienda ha sede a Sant’Arcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, in un capannone industriale - di proprietà di Rattini-Ferrario immobiliare, società della famiglia Rattini - che ospita uffici amministrativi e direzione, quattro buche per carico-scarico e una cella frigorifera di importanti dimensioni. Tutti i giorni i suoi camion scaricano presso piattaforme Coop, Conad, Esselunga, Lidl, IN’s, Carre-
four, Marr, Eurospin, Bennet, Tuodì, Pam ecc. La flotta è costituita da 52 trattori, cui si aggiungeranno entro fine anno altri sette Iveco Stralis NP, quattro dei quali equipaggiati con la nuova cabina all’esordio quest’anno. “Considerando il naturale ricambio triennale dei veicoli - spiega Angelo Rattini - per fine 2020 conteremo 26-30 unità alimentate a LNG, con una sostituzio-
ne graduale che trasformerà l’intero parco a metano”. La prima unità a LNG risale all’anno scorso quando, dopo aver celebrato il ventesimo anniversario dell’azienda, Rattini porta in strada uno Stralis da 400 cv ottenendo risultati significativi. “Considerando l’evoluzione del modello - afferma l’imprenditore - sono certo che questi risultati miglioreranno ulteriormente”.
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LEIBALLI & CUZZUOL / CARTA VINCENTE LA CISTERNA
Partnership sempre più VENDUTA DALLO STORICO CONCESSIONARIO TREVIGIANO SCANIA E CONSEGNATA ALLA
AUTOTRASPORTI CORTINA DI DINO GOBBO, LA PRIMA CISTERNA
SCHWARZMÜLLER È CARATTERIZZATA DA UNA TARA MOLTO COMPETITIVA. “NEL TRASPORTO CARBURANTE SPESSO IL TRASPORTATORE È PAGATO PER QUINTALI: AVERE UN VEICOLO CHE TRASPORTA 8-10 QUINTALI IN PIÙ A VIAGGIO È UN VANTAGGIO ANCHE REMUNERATIVO”, AFFERMA
S
PAOLO ALTIERI MAX CAMPANELLA SAN FIOR
torica azienda di San Fior, in provincia di Tre viso, attiva dal 1948, Leiballi & Cuzzuol, già dealer di punta del marchio Scania nel Nord-Est, da qualche an no ha acquisito anche la rappresentanza per il Nord Italia del costruttore austriaco di trailer Schwarzmüller. La consegna recente più importante anche per la esclusività del prodotto è la prima cisterna Schwarzmüller per trasporto carburante in Italia per Autotrasporti Cortina. “Sch warz müller produce da sempre cisterne per carburante ed è ben radicata in Europa centrale e in Europa dell’Est afferma Luigi Leiballi, 39 anni, uno dei tre amministratori delegati della Leiballi & Cuzzuol SpA - In Italia invece nessuno aveva mai considerato il mercato che un simile prodotto possa avere. Il nostro storico cliente Dino Gobbo ci ha manifestato il suo interesse a riguardo e siamo andati insieme presso la sede centrale della Schwarzmüller Wilhelm GmbH, in Austria, per concretizzare l’accordo sulla fornitura. La cisterna verrà impiegata per il trasporto di carburante da Mestre a Cortina”. “La caratteristica vincente della cisterna Schwarzmüller è la tara molto competitiva -aggiunge l’intervistato - Inoltre nel settore del trasporto carburante spesso il trasportatore è pagato per quintali: a ve re un veicolo che trasporta 8-10 quintali in più a viaggio è un vantaggio anche remunerativo”. Considerazioni tecniche che ha confermato lo stesso
LUIGI
LEIBALLI, AD DELLA CONCESSIONARIA. Dino Gobbo, da 11 anni al volante del bilico - costituito da trattore Scania e cisterna Schwarzmüller - con il quale prosegue l’attività di Autotrasporti Cortina di Gobbo Roberto & C., fondata dal compianto padre a Cortina d’Ampezzo e spe-
cializzata nel trasporto di combustibili. “In Leiballi & Cuzzuol e nel marchio Schwarzmüller - dichiara Dino Gobbo, 32 anni, che per due volte abbiamo visto partecipare allo YETD, competizione internazionale tra giovani conducenti pro-
mossa da Scania - ho trovato disponibilità e totale attenzione a quella che è l’esigenza del cliente. La scelta del veicolo si è basata sulla qualità costruttiva e su caratteristiche tecniche di livello superiore: con la giusta miscellanea di persona-
lizzazione è un prodotto che non ha rivali e garantisce resistenza a pieno carico in ogni situazione. Certo, quando si tratta di fare un investimento su un veicolo come questo, per il tipo di mission cui è chiamato non si può puntare sul prezzo.
Sarebbe troppo facile fermarsi al mero conto economico senza guardare la qualità e il rispetto delle esigenze del cliente. Alle dotazioni top, questo semirimorchio unisce un peso contenuto, che lo rende assolutamente ineguagliabile”. Caratteristi-
L’attuale generazione di Scania & Cuzzuol davanti a un Breda TP32 del 1936. Sul gradino Paolo Cuzzuol; da sinistra Omar, Luigi e Dario Leiballi e Adriano Cuzzuol.
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CARBURANTE DEL COSTRUTTORE AUSTRIACO
stretta con Schwarzmüller
ca quest’ultima resa possibile dall’abbandono, da parte di Schwarzmüller, dell’utilizzo di materiali ferrosi. “Oltre al pe so maggiore spiega Dino Gobbo - il ferro risulta attaccabile da agenti esterni, lo dimostrano studi tecnologici e strutturali. Se
si vuole progredire bisogna innovare e in questo semirimorchio c’è tanto di avanzato in termini di ricerca e sviluppo. Non da ultimo, per l’assistenza la Concessionaria Leiballi & Cuzzuol è un riferimento che mi dà assoluta sicurezza in caso neces-
sità, elemento fondamentale per un’attività come la mia”. È la prima volta che nello specifico Leiballi & Cuzzuol tratta una cisterna per trasporto carburante. In passato an che Concessionaria Viberti, Zorzi e Cardi, Lei-
balli & Cuz zuol collabora con Schwarzmüller Wilhelm GmbH dal 2014 e, un anno dopo, firma il mandato ufficiale come concessionario di riferimento per l’Italia nord orientale. Il brand austriaco vanta una serie di prodotti diversificati a seconda del-
l’utilizzo: oltre alle citate cisterne carburante, offre un’ampia gamma di semirimorchi. Affermata in Europa nel comparto del trasporto legname e nel centinato, Schwarzmüller produce anche piani mobili, prodotto in forte crescita nell’ambito
del trattamento rifiuti. Dal 2015 la collaborazione tra Leiballi & Cuzzuol e Schwarzmüller ha riscosso buoni risultati dal punto di vista delle vendite: durante il solo primo anno sono stati venduti 60 semirimorchi, saliti poi a 120 (nel 2016) con margini di miglioramento ancora importanti. “Quello di Schwarzmüller - spiega Luigi Leiballi - è un prodotto premium che punta molto sulla qualità, adeguato alle richieste specifiche del trasportatore e per questo accessibile a piccole e medie imprese”. L’azienda austriaca produce le sue cisterne, i piani mobili e i veicoli per trasporto legname nella fabbrica di Frein berg, dove si trova il quar tier generale, mentre la quasi totalità dei centinati viene prodotta nello stabilimento di Budapest e i ribaltabili nell’impianto di Zebrák, in Repubblica Ceca. Il 2018 di Leiballi & Cuzzuol è stato un’ottima annata grazie anche agli incentivi e agli sgravi fiscali che hanno alimentato le vendite e grazie alla capacità dello storico concessionario trevigiano di intercettare le tendenze del mercato. “Per quanto riguarda le vendite del nuovo - precisa Luigi Leiballi - abbiamo chiuso il 2018 con una quota del 24 per cento nella zona di nostra competenza. Considerando il trend degli ultimi cin que anni, i numeri del 2019 saranno buoni anche se in leggero calo rispetto all’anno precedente”.
FEDELTÀ, IMPEGNO E CONOSCENZA DEL TERRITORIO: NEL 2018 FESTEGGIATI SETTANT’ANNI DI PRESENZA SUL MERCATO
I CLIENTI CONFERMANO: “LEIBALLI & CUZZUOL È GARANZIA DI ASSOLUTA QUALITÀ” L eiballi & Cuzzuol SpA è concessionaria Scania per le province di Venezia, Treviso, Belluno e per il Friuli-Venezia Giulia. In qualità di referente territoriale della Casa del Grifone, la concessionaria di San Fior garantisce ai trasportatori un servizio completo e affidabile, dalla vendita del nuovo al post-vendita tramite magazzino ricambi, officina autorizzata, carrozzeria e Centro revisioni. Anche concessionaria Schwarzmüller e specializzata nel mondo dei semirimorchi, Leiballi & Cuzzuol fornisce alla clientela una soluzione di trasporto completa che si estende anche al mondo dei veicoli usati. È una tradizione di fedeltà e impegno quella che caratterizza l’attività della famiglia Leiballi e della famiglia Cuzzuol. “L’anno scorso abbiamo festeggiato i settant’anni di attività: la nostra azienda è nata esattamente nel 1948”, racconta Luigi Leiballi, uno degli attuali tre amministratori delegati. Nel secondo dopoguerra i tre soci fondatori
Luigi Leiballi, Antonio Leiballi e Antonio Cuzzuol iniziano un’attività di demolizione dei mezzi post bellici, considerata la forte richiesta di materia prima, allora merce rara in Italia. Successivamente l’attività aziendale si espande al commercio di veicoli industriali usati, per sbocciare nel 1966 come concessionario Viberti e, nel 1974, ottenendo il mandato di concessionario Scania che prosegue tuttora. La strada verso nuovi obiettivi e successi ha preso impulso con l’ingresso in azienda della terza generazione, chiamata molto spesso a confrontarsi con la terza generazione dei clienti, testimonianza della solidità dei rapporti coltivati dall’azienda nei suoi settant’anni di storia. L’organico attuale, tra soci, dirigenti e dipendenti, è composto da una cinquantina di persone che contribuiscono ogni giorno al successo aziendale accompagnando il cliente nella sua attività, dalla vendita di autocarri e
I tre fondatori. Da sinistra: Antonio Leiballi, Luigi Leiballi e Antonio Cuzzuol.
La seconda generazione. Da sinistra: Claudio e Gianfranco Cuzzuol; Andrea e Sergio Leiballi.
rimorchi ai servizi post-vendita. L’officina della Leiballi & Cuzzuol opera in una zona in cui sono presenti altre cinque officine autorizzate Scania, territorio moto variegato che vede la presenza di aziende di diversa tipologia e struttura, dal padroncino alla flotta medio-grande con 200-300 camion. Ai giorni nostri, sotto la spinta dell’economia “green”, Luigi Leiballi sottolinea l’espansione che stanno avendo anche i truck alimentati a metano, in particolare l’LNG. “È vero che nel territorio di nostra competenza c’è solo un distributore di metano liquido - spiegano nella sede del dealer trevigiano - ma è in corso la realizzazione di altri impianti. Quello dell’LNG è un mercato destinato a espandersi. Abbiamo venduto diversi veicoli a LNG e ne abbiamo altri in ordinazione. Richieste ci arrivano anche da aziende municipalizzate che scelgono veicoli a gas naturale compresso CNG che vanta una rete di rifornimento più
capillare”. Leiballi & Cuzzuol risulta ancora oggi in grado di soddisfare ogni esigenza degli utilizzatori, che alla fine l’hanno sempre ricambiata con un elevato grado di fidelizzazione: “I clienti - affermano in Concessionaria - sono fedeli al nostro modo di fare questo mestiere. Avere un ottimo prodotto come Scania ma una Rete che non performa non aiuta a sfondare: servono un prodotto premium e dealer all’avanguardia. La Rete Scania è di ottimo livello ed è certamente la migliore in Italia. È questo che porta i risultati”. Per il futuro le ambizioni della Leiballi & Cuzzuol passano da e attraverso il grande rispetto per la tradizione. “Siamo in una fase delicata di cambio generazionale alla guida dell’azienda - conclude Luigi Leiballi - Siamo in un settore dinamico che costringe a tenere costantemente sotto controllo ogni possibile sviluppo”.
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IL RUOLO DELL’ITALIA NELL’AMBIZIOSA STRATEGIA DI SVILUPPO INTERNAZIONALE DI LAMBERET
Organizzati per la leadership
A
FABIO BASILICO LAINATE
l quartier generale di Lamberet Italia di Lainate, alle porte di Milano, “organizzazione ed evoluzione” è il mantra che ripetono di continuo, nel loro lavoro quotidiano, le donne e gli uomini della filiale italiana del Gruppo francese specializzato nelle soluzioni per il trasporto isotermico a temperatura controllata. Come ci spiega Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director di Lamberet Italia, la forza dei risultati che il produttore francese ha conseguito negli ultimi anni a livello internazionale e nel nostro Paese in particolare - nel 2018 il fatturato del Gruppo è stato pari a 210 milioni di euro, con un incremento di 5 milioni di euro rispetto al 2017, e il volume degli ordini è aumentato dell’8 per cento - ha legittimato un ambizioso piano di investimenti che nel solo 2019 prevede lo stanziamento di quasi 10milioni di euro. “Dato il ruolo decisivo del nostro mercato non potevamo non allinearci alla strategia di sviluppo intrapreso a livello di Gruppo - dice Iaconi - Il nostro obiettivo è diventare leader del nostro settore in Italia, puntando sul fatto che Lamberet è l’unico produttore in tutta Europa specializzato nella catena del freddo che dispone di un’intera gamma di prodotti, dal van al truck, e si propone quindi alla clientela come fornitore di soluzioni complete di trasporto a temperatura controllata”. Nel concreto il nuovo corso in casa Lamberet Spa è iniziato verso la fine del 2017, con l’ingresso in azienda di nuove decisive figure manageriali, tra cui lo stesso Ismaele Iaconi in qualità di Commercial Marketing Director, Fran cesco Codispoti , Head of Aftersales, e Raffaele Campus, Head of Product & Homologation. “La riorganizzazione manageriale tiene conto tra l’altro del fatto che come Lamberet Spa ci occupiamo anche del mercato sloveno e di quello della Svizzera italiana - precisa Iaconi - Per quanto riguarda la comunicazione i-
“DATO IL RUOLO DECISIVO DEL NOSTRO MERCATO NON POTEVAMO NON ALLINEARCI ALLA STRATEGIA DI SVILUPPO INTRAPRESO A LIVELLO DI GRUPPO DICE ISMAELE IACONI,
COMMERCIAL MARKETING DIRECTOR DI LAMBERET ITALIA - IL NOSTRO
OBIETTIVO È DIVENTARE LEADER DEL NOSTRO SETTORE IN ITALIA, PUNTANDO SUL FATTO CHE
LAMBERET È L’UNICO PRODUTTORE IN TUTTA EUROPA SPECIALIZZATO NELLA CATENA DEL FREDDO CHE DISPONE DI UN’INTERA GAMMA DI PRODOTTI, DAL VAN AL TRUCK, E SI PROPONE QUINDI ALLA CLIENTELA COME FORNITORE DI SOLUZIONI COMPLETE DI TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA”. stituzionale, oltre al mio impegno personale ci avvaliamo del supporto dell’agenzia stampa e relazioni pubbliche Monnalisa. La divisione commerciale comprende 6 Sales Zone Manager che svolgono attività commerciale diretta e indiretta con dealer e partner commerciali. Mi sono occupato di formare un team di persone in grado di interagire proficuamente con gli operatori sul territorio e di interpretare le esigenze del mercato. La Rete di Vendita di Lamberet Italia copre tutto il territorio nazionale, isole comprese. Per il completamento degli autotelai cabinati e autoveicoli allestiti, gli impianti sono Lamberet a Lainate, Veichles a Tradate (Va), mentre per il Centro-Sud è stata riattivata la sede storica di Lamberet che è un vero e proprio nuovo polo di eccellenza dell’allestimento per il trasporto a temperatura controllata targato Lamberet e localizzato a San Vittore del Lazio (Fr). Per gli allestimenti di veicoli commerciali leggeri e veicoliindustriali, oltre alla rete di vendita diretta, in zone come il Triveneto siamo supportati da partner commerciali come Golo Srl, mentre in Toscana da Europacar. Invece per quanto riguarda i semirimorchi, oltre all’headquarter di Lainate che con i suoi Sales Zone Manager, la Rete commerciale è costituita da Viocar per Tiveneto e Romagna, Romana Diesel per il Lazio, Ribatti Veicoli Industriali per
Puglia, Abruzzo e Molise, MAVI per la Sicilia. Per la manutenzione e la riparazione della carrozzeria i clienti possono contare su 10 Service Point ufficiali distribuiti in tutta Italia”. La ricerca di un manager specifico per l’Aftersales è stata motivata dall’importanza strategica propria del postvendita. “Francesco Codispoti - continua Ismaele Iaconi ha la responsabilità delle attività decisive come produzione, assistenza, ricambi, sviluppo Rete e garanzia. Francesco si è occupato in particolare dell’implementazione di un nuovo software per la mappatura dei processi di produzione e della gestione dei ricambi. Tutto viene trac-
La sede di Lamberet Italia a Lainate (Mi) e, sopra, l’esterno del sito di San Vittore del Lazio (Fr).
Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director di Lamberet Italia.
ciato, in ogni sua fase. Il controllo di qualità prevede l’implementazione di precisi standard di riferimento per la sicurezza e la verifica della non conformità dei componenti. Il software è utilizzato in tutti i siti produttivi di Lamberet, al centro del nuovo piano industriale a lungo termine della società, avviato proprio quest’anno”. Lo scorso maggio, in Francia, Lamberet ha acquisito un terreno di 40mila mq adiacente allo storico stabilimento di Saint-Cyr/Menthon: l’investimento per l’ampliamento della sede consentirà la costruzione di un nuovo complesso di grandi
dimensioni, comprendente diverse nuove officine e piazzali per i mezzi. Saranno inclusi capannoni dedicati alla produzione dei nuovi telai e sottotelai sviluppati dal centro di ricerca e sviluppo, oltre a una linea di produzione dedicata alla fabbricazione di pannelli e all’assemblaggio di carrozzerie per truck da 12 a 26 tonnellate. Le prime officine dovrebbero essere completate nel 2021. Nel contempo, questo progetto permetterà di aumentare significativamente la capacità produttiva di semirimorchi refrigerati, in quanto l’attuale impianto sarà dedicato a loro al 100 per cento.
Già nel 2016, Lamberet ha inaugurato un nuovo stabilimento coperto di 21mila mq a Saint-Eusèbe (Borgogna) per soddisfare l’elevatissima domanda di altri veicoli commerciali della gamma. Nel 2019, il produttore francese ha intrapreso ulteriori lavori di espansione in questo sito. “La fase di crescita di Lamberet ha comportato anche la riattivazione nell’ottobre 2018 della sede storica di San Vittore del Lazio, estesa su 45mila mq, di cui 5mila coperti, e ubicata in prossimità dello svincolo autostradale della A1 - spiega Ismaele Iaconi - L’ampio spazio a disposizione ci permette di lavorare in modo sistematico e veloce, quindi con uno specifico focus sulle forniture per le grandi flotte e le aziende di noleggio. Nel sito laziale vengono anche installate le unità refrigeranti. A breve, a San
Vittore del Lazio, verrà aperto un magazzino ricambi per tutti i prodotti della gamma Lamberet gestito da una società esterna che svolgerà anche servizio pubblico per la vasta clientela. Ed è previsto anche l’apertura di una nuova officina meccanica che potrà anch’essa svolgere in contemporanea il servizio multibrand. Nella seconda parte del 2019, inoltre, entrerà in servizio la pesa cer ti fi cata dalla Motorizzazione di Frosinone per svolgere il servizio di collaudo. Un’area dedicata ai collaudi dei veicoli è già attiva nel quartier generale di Lainate, che si sviluppa complessivamente su una superficie di 15mila mq, di cui 3mila dedicati a officina-magazzino”. A sovrintendere alle operazioni di collaudo c’è l’ingegner Raffaele Campus, che nel suo ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico coordina la personalizzazione del prodotto per il cliente finale approntando la corretta configurazione del veicolo partendo dalle specifiche tecniche che vengono trasferite dalla sede centrale del produttore francese. Anche tutto il complesso processo di omologazione viene gestito direttamente da Lamberet. Lo sviluppo strategico coinvolge anche il sito di Tradate (Va), ex storico a vam posto di Lamberet dove nel 2018 si è installata la società Vehicles che lavora in esclusiva per Lamberet occupandosi prioritariamente di manutenzione e, se la programmazione industriale lo ri chiede, di assemblaggio. “Fiore all’occhiello della rin novata organizzazione di Lamberet Italia è la Rete dei Service Point, di cui si occupa Francesco Codispoti - aggiunge Iaconi - Oggi ne contiamo dieci distribuiti sul territorio italiano, di cui ognuno in possesso di regolare contratto con Lamberet Spa che prevede la formazione continua sui prodotti, una specifica brand identity di riferimento, la presenza di una quantità di ricambi atta a soddisfare le specifiche esigenze del parco circolante dell’area territoriale di riferimento. I dieci Service Point si occupano di manutenzione e assistenza: quattro sono nuovi ingressi nell’organizzazione Lam beret, Veichles a Tradate, Carrozzeria Negro a Montevello Vicentino (Vi), Isobox a Cesena e Cartruck as Aprilia (Lt), gli altri sono a zien de storiche che già operavano per il nostro brand e che ora partecipano attivamente al processo evolutivo in corso”. Lamberet si contraddistingue per la sua esperienza unica in Europa. È il solo protagonista della sua filiera a assicurare la progettazione e la produzione di 5 tipi di veicoli a temperatura controllata: isolamenti integrati per furgoni, celle ribassate pianale-cabine, casse per telaio-cabine, carrozzerie per autocarri industriali e semirimorchi. Il marchio produce anche il proprio telaio semi-frigo. Nel 2018 sono state prodotte 7.400 carrozzerie, di cui 2.500 semirimorchi, 1.900 au tocarri e 3.000 veicoli commerciali.
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MAXI FORNITURA DI REALTRAILER ALLA BERGAMASCA PE.TRA
Cento Krone per l’automotive
CON IL RECENTE ACQUISTO DI CENTINATI KRONE PROFI LINER, LA FLOTTA DELLA FAMIGLIA PELLEGRINELLI SI PROTENDE ANCORA DI PIÙ SULLE ROTTE DI ITALIA, SPAGNA E SOPRATTUTTO GERMANIA, DOVE PE.TRA STA ESPANDENDO IL SUO RAGGIO D’AZIONE AL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE. UNA PARTNERSHIP SOLIDA, QUELLA CON L’IMPORTATORE DI SUZZARA, CHE RISALE AL 2008 E CHE È ALLA BASE DI FUTURI PROGETTI DI SVILUPPO. “CONTINUEREMO A CRESCERE DANDO MASSIMA ATTENZIONE AI SERVIZI UTILI AL SETTORE DEI TRASPORTI”, AFFERMA STEFANO SAVAZZI, AMMINISTRATORE DI REALTRAILER.
G
MAX CAMPANELLA BREMBATE
ianandrea Pellegrinelli è un imprenditore di poche parole. Dire che preferisce fare i fatti sarebbe scontato: nato e cresciuto in terra bergamasca, esattamente ad Almenno San Salvatore, in Valle Imagna, territorio di lavoratori che di stancarsi neanche a parlarne, Pellegrinelli è un personaggio caparbio, determinato, fermo nei suoi o biet tivi. Che per clienti e fornitori può voler dire a volte ostinato ma anche e soprattutto un riferimento sicu-
ro. Perché quando Pe.Tra stringe una partnership, quest’ultima poggia su basi solide. Solide come il business che Pellegrinelli, classe 1957, ha sviluppato dal 1980 quando, da solo, avvia un’azienda di trasporto. Per quel giovane bergamasco il trasporto era qualcosa di conosciuto sin dalla tenera età. “Ero in fasce quando mio nonno e mio padre portavano in strada i primi camion - ricorda mostrandoci in un video gli autocarri di papà Tullio e nonno Andrea - Erano gli unici ai tempi con un parco struttura-
to, che li portò ad avere il monopolio di Italcementi in Italia”. Le difficoltà non mancano ma Gianandrea, insieme alla moglie Mariella Zambetti e al fratello Massimo, nel 1999 apre la nuova sede a Brembate, in zona industriale: 6mila mq di capannone e 22mila di piazzale. È la svolta che consente a Pe.Tra (Pellegrinelli Trasporti) di assumere le dimensioni di grande flotta, avendo come core business il trasporto per il settore automotive. Poco meno di due anni fa l’apertura della nuovissima sede, lungo la Statale
Da sinistra: Ivan Pirola, collaboratore Krone; Simone Pellegrinelli di Pe.Tra; Stefano Savazzi, Amministratore Realtrailer; Andrea Pellegrinelli di Pe.Tra. Al centro l’arrivo dei nuovi semirimorchi e, in alto, la flotta.
di Brembate: 10mila mq di edificio per uffici su complessivi 40mila mq e il distributore multiservizi MZ (dalle iniziali di Mariella Zambetti), che eroga anche LNG, metano liquido per autotrazione. Oggi Pe.Tra dispone di una flotta di 220 trattori, interamente Iveco, dell’età media di 36 mesi, per metà alimentati a LNG, percentuale che arriverà al 70 per cento se si considerano gli ultimi acquisti: 30 Stralis e 20 unità del nuo vissimo S-Way, tutti LNG, che arriveranno all’inizio del 2020. Oltre a 10 motrici Mercedes-Benz Actros, nel parco troviamo 600 semirimorchi centinati, interamente a marchio Krone, dell’età media di 36 mesi, sulla base di una partnership che Pellegrinelli ha stretto con Realtrailer, importatore esclusivo del produttore tedesco, sin dal 2008. “Ho sempre ritenuto strategico - spiega Gianandrea Pellegrinelli, Amministratore delegato avere un solo brand di riferimento, per trattori e semirimorchi. Nel panorama dei primi marchi presenti in Europa, Krone ha dimostrato la
disponibilità di realizzare apposta per noi un se mirimorchio P386 con collo mega e capienza interna maggiorata: un veicolo mega volume idoneo per l’intermodale strada-nave-ferrovia. Questo ha rappresentato la differenza. Ho visitato lo stabilimento Krone e da quel momento si è instaurato un rapporto di fiducia”. Un’alleanza, quella con Real trailer, coronata quest’anno dalla fornitura di ulteriori cento unità di nuovi centinati Krone Profi Liner, pronti a viaggiare sulle strade italiane, tedesche e spagnole al servizio di colossi quali CNH Industrial, Mopar, Rittal, Pirelli e Kion Group, tutti equipaggiati per il trasporto intermodale. “Con Gianandrea Pellegrinelli - afferma Stefano Savazzi, Amministratore Realtrailer - si è instaurato un rapporto di stima e amicizia. L’obiettivo di Realtrailer e Krone è soddisfare le esigenze del cliente, ma nel caso di Pe.Tra andiamo oltre, puntando a realizzare progetti di sviluppo che ci consentiranno di crescere insieme e di fornire ulteriori servizi al mondo del trasporto”. L’intermediazione di Realtrailer ha rappresentato, per l’imprenditore bergamasco, una decisiva apertura all’ascolto delle necessità di Pe.Tra. “Per noi - precisa Pellegrinelli - è indispensabile poter contare su mezzi efficaci, sempre operativi. Abbiamo un’officina interna per la manutenzione che, oltre a occuparsi di veicoli Pe.Tra, effettua assistenza anche per altri autotrasportatori. Grazie a Realtrailer, il magazzino è sempre fornito di ricambi Krone, in questo modo riusciamo a garantirci un servizio post vendita autonomo e efficace”. L’officina si chiama Pe.Tra Servizi ed è un altro gioiello di Pellegrinelli; ogni servizio necessario viene erogato - lavaggio, carrozzeria, pneumatici - e il progetto è in fase di sviluppo. “Stiamo studiando con i nostri principali partner - spiega l’Amministratore delegato - la possibilità di trasformare Pe.Tra Servizi in un’officina autorizzata Iveco, Krone e Michelin, nostro produttore di riferimento per gli pneumatici”. A fare da contraltare all’altalenante mercato italiano, nel lo sviluppo di Pe.Tra ci so no Spagna e soprattutto Germania, dove l’azienda bergamasca sta ampliando il suo raggio d’azione nella distribuzione e nella logistica di magazzino, attività quest’ultima cui sarà dedicato un capannone di 30mila mq i cui lavori termineranno a marzo 2020. Oggi Pe.Tra conta in tutto 400 dipendenti, di cui 250 autisti. Accanto a Gianandrea, Mariella e Massimo Pellegrinelli c’è oggi la quarta generazione rappresentata da Simone, 34 anni, e Francesca, 32, figli di Gianandrea, e Chiara, 31 anni, e Andrea, 23, figli di Massimo. Pe.Tra ha chiuso l’esercizio 2018 con un fatturato di 60 milioni di euro, dato che sarà confermato nel 2019.
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LINO SINARI BOLZANO
arantire un trasporto ecologico e sostenibile è l’obiettivo di Fercam, azienda di trasporto e logistica con headquarter a Bolzano, operativa su rotte nazionali e internazionali. Nel suo viaggio alla ricerca di tecnologie avanzate a supporto di un trasporto amico dell’ambiente, Fercam ha incrociato Realtrailer, con cui ha stretto una solida all’alleanza all’insegna della logistica intermodale. La riprova dal l’ultima fornitura di semirimorchi Krone da parte dell’azienda di Suzzara, importatore ufficiale del produttore tedesco, costituita da ottanta unità del nuovo centinato alla francese in versione intermodale Profi Liner. Fercam possiede complessivamente 3.350 unità di carico distribuite nelle diverse filiali e controllate in tutta Europa. Tutti i semirimorchi acquisiti in flotta devono essere adatti per ogni modalità di trasporto (strada, ferrovia, mare) nonché per la combinazione intermodale. “Si tratta - spiega Johann Friedrich Harder, Responsabile della filiale Fercam di Bolzano e del parco mezzi aziendale - di una precisa strategia aziendale per garantire alla committenza massima disponibilità per ogni esigenza di tempo, tipologia di carico e sicurezza. Per la massima affidabilità del servizio il rapporto ottimale del parco mezzi è di un trattore ogni tre semirimorchi”. Adatti all’intermodalità per garantire un trasporto ecologico e sostenibile, gli 80 Kro-
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ACCORDO VINCENTE TRA REALTRAILER E FERCAM
SONO OTTANTA LE UNITÀ DI NUOVI
Patto per l’intermodale
KRONE PROFI LINER CONSEGNATI ALL’AZIENDA DI TRASPORTO E LOGISTICA DI BOLZANO DALL’IMPORTATORE ESCLUSIVO DEL PRODUTTORE TEDESCO.
“PRESENTANO TUTTE LE CARATTERISTICHE PER GARANTIRE LA VERSATILITÀ NECESSARIA A RISPETTARE TUTTE LE NORMATIVE DEI VARI
PAESI EUROPEI SULLE CUI ROTTE VIAGGERANNO”, AFFERMA ELISA
PIGOZZI, AMMINISTRATRICE REALTRAILER. Stretta di mano tra Elisa Pigozzi, Amministratrice Realtrailer, e Johann Friedrich Harder, Responsabile della filiale di Bolzano e del parco mezzi Fercam. L’azienda altoatesina possiede complessivamente 3.350 unità di carico distribuite tra filiali e controllate.
ne Profi Liner sono entrati nella flotta Fercam pronti a trasportare praticamente tutto ciò che i clienti richiedono. “Grazie alle loro caratteristiche - spiega Elisa Pigozzi, Amministratrice Realtrailer i semirimorchi forniti a Fercam possono essere impiegati su tutte le rotte europee e per ogni tipo di utilizzo: la carrozzeria alla francese con teli
e piantoni laterali scorrevoli garantisce estrema versatilità. Non da ultimo, tutte le unità fornite hanno incluso l’impianto Wabco Premium e il dispositivo di controllo dell’usura pastiglie freni tramite EBS, con visualizzazione nella cabina di guida”. Sul piano tecnico, i centinati Krone consegnati a Fercam - lunghi 13.620 mm, lar-
ghi 2.480 mm e gommati Goodyear Fuelmax - presentano peso massimo consentito di 39mila kg e aggancio a ralla di 1.150 mm. Il telaio saldato è costituito da longheroni centrali a doppia T, cornice perimetrale, mensole e traversine. Le longherine esterne presentano il sistema di fissaggio universale ferma carico Multilock con posizioni
ogni cento mm. La barra paraincastro (verniciata di bianco come da normativa europea) è spostata in avanti di 290 mm. “La versione Hupac fornita a Fercam - precisa Elisa Pigozzi - prevede quattro prese per pinze e profilo ferroviario P390 per altezza vagoni ferroviari con cavalletto da 980 mm, in modo da rispettare tutti i codici di
com patibilità nei vari Paesi europei”. Quanto alla copertura, il tetto scorrevole, con traversine rinforzate in acciaio, ha un’altezza interna di 2.715 mm e altezza totale a terra di 4.020 mm; il telo laterale presenta protezioni integrate per pinze ferroviarie, in conformità alla normativa per il trasporto ferroviario.
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DA SEMPRE L’IDEALCAR UTILIZZA SPONDE DEL PRODUTTORE ITALIANO
Anteo nel freddo è ideale È UN VERO E PROPRIO BINOMIO ALL’INSEGNA DELLA QUALITÀ QUELLO TRA L’ALLESTITORE DI VEICOLI FRIGORIFERI BRESCIANO E LA MULTINAZIONALE CON HEADQUARTER A MOLINELLA, ALLE PORTE DI BOLOGNA. FONDATA DA DARIO LORENZI, OGGI AFFIANCATO DALLE FIGLIE E DAL DINAMICO DIRETTORE OPERATIVO PAOLO FADDA, CON PARTNER DI PUNTA COME ANTEO, L'IDEALCAR PROSEGUE CON DETERMINAZIONE IL SUO SVILUPPO.
U
MAX CAMPANELLA GHEDI
na gestione del freddo efficiente, sicura ed ecosostenibile trova nella sponda uno degli elementi essenziali, considerando che l’80 per cento del mercato del freddo utilizza sponde caricatrici. Nata puntando a efficienza e qualità al servizio del trasporto isotermico, L’idealcar, con headquarter a Ghedi, in provincia di Brescia, praticamente da sempre utilizza per i clienti sponde a marchio Anteo, tant’è che negli anni quello tra l’allestitore bresciano e il produttore globale, con sede a Molinella, alle porte di Bologna, è diventato un vero e proprio “tandem”, uniti come sono dall’obiettivo di garantire ai professionisti del freddo la sicurezza di avere, una volta al volante, un riferimento sicuro per ogni evenienza. Le origini de L’idealcar risalgono al 1987 quando Dario Lorenzi, 72 anni, dinamico personaggio tuttora a capo del l’azienda, lascia la carrozzeria industriale che gestiva con i fratelli e, da solo, rileva una piccola car-
rozzeria di ribaltabili a Ghedi. Di lì a poco ha inizio il boom della vetroresina: complice la crescita del business alimentare e le normative che richiedono sem pre maggiore cura nell’allestimento per il trasporto di alimenti e bevande, la realizzazione di pannelli e la competenza nelle riparazioni di veicoli industriali, abbinate da Lorenzi, rappresentano un riferimento per i tanti trasportatori e gli artigiani che utilizzano veicoli commerciali leggeri. ARRIVA LA SECONDA GENERAZIONE
Negli Anni Novanta a dare man forte all’imprenditore bresciano arriva la seconda generazione: le figlie Silvia e Katia e, dal 1991, Paolo Fadda, Direttore Operativo. “Sin dall’inizio - racconta Fadda - abbiamo iniziato a lavorare sul l’intera gamma, dai furgoni autotelaio alla coibentazione di van, dalla motrice a 3-4 assi al semirimorchio. Il canale verso l’estero, in primis Austria e Germania, ha rappresentato una buona scuola: gli autotrasportatori in quei Paesi
erano all’avanguardia nei sistemi di carico-scarico; l’esperienza acquisita è stata un tesoro poi messo a disposizione dei clienti italiani”. La strategia di crescita de L’idealcar punta sin da subito sulla qualità piuttosto che sull’aumento dei volumi. “La nostra miglior vetrina - afferma Fadda - è il cliente soddisfatto, con il quale manteniamo un rapporto familiare. La massima soddisfazione è vedere viaggiare per strada i nostri allestimenti: è il cliente che, su piazzale, quando si confronta con i colleghi, espri me la sua opinione sul nostro lavoro così come quella sui fornitori”. Core business dell’allestitore bresciano è la costruzione di furgoni isotermici, per l’industria alimentare e floreale, realizzati in vetroresina, stratificati per maggiore resistenza agli agenti atmosferici, miglior coefficiente d’isotermia e facilità di riparazione. A quest’attività l’azienda affianca tutta una serie di servizi che trovano nel sito di Ghedi il loro baricentro: 21mila mq di cui 8.500 coperti, seguendo uno sviluppo graduale negli anni, tra uffici, officina, linea di
produzione pannelli e area assemblaggio. A Ghedi operano 50 dipendenti di cui 40 in produzione. L’idealcar ha chiuso il 2018 con un fatturato di 9,5 milioni di euro che quest’anno saliranno a 10. “Abbiamo avviato - precisa Fadda - un processo di riorganizzazione dei processi, che porterà a ottimizzare il lavoro di tutti. Su queste basi, mantenendo il nostro focus artigianale e aumentan-
tuito soprattutto da aziende di trasporto medio-piccole, il cui titolare non fa questioni di prezzo: vuole che i suoi mezzi viaggino in sicurezza. Da oltre trent’anni utilizziamo le sponde Anteo: è un prodotto di qualità riconosciuta sul mercato; il team è competente e molto reattivo in caso di pro blemi. Negli anni il feeling si è consolidato: ci sentiamo di frequente, anche per scambiare idee e
sponda isotermica per motrici medio-pesanti destinate alla distribuzione alimentare. “In questo segmento - spiega Alberto Schincaglia, Responsabile Vendite Italia Anteo - è vitale ottimizzare i tempi: la sponda Anteo facendo da chiusura della cella sostituisce le porte posteriori; al conducente basta aprire la sponda montacarichi per procedere con le operazioni di carico-scarico. Altro elemen-
Stretta di mano tra Paolo Fadda, Direttore Operativo L’idealcar, e Alberto Schincaglia, Responsabile Vendite Italia Anteo. In alto, un rimorchio biga frutto del tandem Anteo-L’idealcar.
La sponda isotermica Anteo modello F3CL20Fridge in azione.
do gli spazi a disposizione per il trainato, nel medio periodo vogliamo aumentare il fatturato di circa il 30 per cento”. L’idealcar effettua riparazione di furgoni isotermici di ogni marchio, montaggio di gruppi frigo, rinnovi ATP e noleggio di veicoli con una flotta di 50 unità tra semirimorchi e veicoli commerciali. Per le sponde montacarichi l’azienda bresciana ha sempre scelto Anteo, con cui è nata una partnership su solide basi. “Il nostro cliente spiega Paolo Fadda - è costi-
consigli. Col laboriamo volentieri perché c’è la giusta elasticità da parte di entrambi: è tutt’altro che scontato quando si parla di rapporto cliente-fornitore”. PRODOTTO ITALIANO DI PUNTA
Anteo fornisce a L’idealcar il suo ampio ventaglio di modelli di sponde montacarichi, per veicoli dal furgone a telaio al rimorchio biga, dal semirimorchio alle motrici a 3-4 assi. Prodotto di punta An teo per L’idealcar è la
to importante è la refrigerazione fino a -20 gradi”. All’ampia gamma si uniscono per L’idealcar caratteristiche che rendono Anteo produttore top. “È un prodotto italiano - afferma Fadda il più apprezzato sul mercato i ta liano. Garantisce bassi costi di manutenzione, rapidità nelle fasi di aperturachiusura, notevole stabilità in fase di carico-scarico e si colloca per fettamente nella nostra strategia di approccio al cliente: non è il prezzo che fa la differenza, ma la validità del prodotto”.
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Dopo lo sbarco i semirimorchi Kässbohrer vengono configurati in officine italiane
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Alberti: “Guerra di prezzo? Neanche a parlarne”
a famiglia di semirimorchi Kässbohrer va dal classico centinato alla versione Mega, dal frigo al portacontainer, dai box a due assi alle cisterne per trasporto liquido, pulverulento e carburante, dai veicoli per trasporto eccezionale al trasporto macchine alla vasca ribaltabile. “Tutti fabbricati in Turchia - afferma Andrea Alberti - seguendo un processo di assoluta qualità. L’idea che intendiamo muovere una guerra di prezzo è assolutamente fuori luogo, anzi: il nostro è un prodotto che ha valore, che deve tenere conto della sua capacità di essere flessibile per adattarsi e configurarsi secondo le esigenze della clientela, attività quest’ultima che effettuiamo in Italia presso officine partner. Di conseguenza, il costo finale non può reggere alla concorrenza dei colossi stranieri, ma avrà lo spazio che merita puntando alla customizzazione e alla qualità al giusto prezzo”. Da Concessionaria Kässbohrer, Multiservice ha anche il mandato del brand Tal-
son, di proprietà del costruttore tedesco, che produce boxati e frigoriferi per il trasporto aereo su pallet. “La nostra forza aggiunge Alberti - è rappresentata dalla fidelizzazione della clientela: dopo aver acquistato da noi i clienti tornano, il rapporto si consolida”. L’interfaccia con la clientela è oggi rappresentata dai due fondatori e da Luca Zucchelli, che per ora hanno affermato la presenza Kässbohrer soprattutto nel Nord Italia. “Ci stiamo organizzando - afferma Alberti - per espanderci nel Centro Sud attraverso agenti e dealer, puntando ad avere al nostro fianco persone e realtà aziendali radicate nel territorio, che abbiano dimostrato la capacità di intrattenere con il cliente un rapporto di fiducia e stima personale. Queste caratteristiche, accanto a un prodotto di qualità, rappresenteranno la carta vincente: l’obiettivo è gradualmente colmare il divario rispetto ai principali brand e arrivare vicini al vertice della top ten”.
MULTISERVICE / INTERVISTA A GIANLUCA CUSUMANO
Inarrestabile avanzata turca N
DOPO AVER MATURATO UN’IMPORTANTE ESPERIENZA NEL SETTORE, NEL 2016 I DUE MANAGER HANNO OTTENUTO IL MANDATO KÄSSBOHRER. “SIAMO SOLO ALL’INIZIO: I PRIMI RISULTATI STANNO ARRIVANDO CON FORNITURE DI RILIEVO AD ESEMPIO A DE CHIRICO E STEGAGNO. MA IL NOSTRO FOCUS È RAPPRESENTATO DALLE FLOTTE PICCOLE E MEDIE. STIAMO ORGANIZZANDO LA NOSTRA STRUTTURA PER ASSEGNARE A KÄSSBOHRER IL POSTO CHE MERITA TRA I BRAND PRINCIPALI”, AFFERMA GIANLUCA CUSUMANO.
MAX CAMPANELLA BRESCIA
el piazzale di Brescia, nei pressi dello svincolo autostradale, all’ingresso ci attendono i centinati SCC e SCS, il multifunzionale Plywood Box, il telaio SHG e i veicoli refrigerati SRI. C’è tutta la gamma Kässbohrer, nonché alcuni ribaltabili Tecnokar: sono le “ar mi” con le quali Multiservice, creatura dei due dinamici manager Gianluca Cusumano e Andrea Alberti, sgomita sul mercato, avanzando con estrema gradualità, in punta di piedi. Ma con obiettivi decisamente ambiziosi: “Kässbohrer è un marchio che merita almeno la quarta posizione nella top ten: siamo appena arrivati, si tratta solo di farci conoscere”. Classe 1970, originario di Cremona, Cusumano inizia la
sua carriera professionale in Multitrax, quando quest’ultima importava il marchio di semirimorchi Kögel, leader nei centinati in diversi Paesi e oggi secondo produttore italiano. Nel 2007 entra nella forza vendita di Realtrailer, importatore di semirimorchi dell’altro colosso tedesco Krone. Il manager cremonese incrocia così Andrea Alberti, classe 1974, originario di San Bonifacio, alle porte di Verona, che dal 2000 fa parte della squadra dell’azienda di Suzzara. Nel 2008 i due manager, acquisita un’importante conoscenza del settore, decidono di unire le forze e incamminarsi su una strada autonoma. Fatale l’incontro nel 2016 con Kässbohrer, produttore tedesco che intende espandere la sua presenza in Europa e considera l’Italia un mercato strategico. Il duo Cusumano-Alberti dà vita
Al centro, Çetin Nuhoglu, Presidente Kässbohrer, con Gianluca Cusumano e il team della bresciana Multiservice, concessionaria del produttore tedesco di semirimorchi, in occasione di una delle sue frequenti visite in Italia.
a Multiservice, che diventa Concessionaria Kässbohrer in Italia e del produttore di ribaltabili umbro Tecnokar per la Lombardia; attività cui affiancano la collaborazione con One Trailer per l’importazione del produttore turco di portacontainer Sevit Usta. “Siamo - afferma Cusumano - in una fase decisamente embrionale: questi due anni e mezzo sono serviti per conoscere il mercato, le sue esigenze, comprendere quali sono le aziende a maggiore potenziale per il marchio Kässbohrer e, oggi, possiamo avviare una maggiore offensiva commerciale, che passa attraverso le nostre forze e quelle di Luca Zucchelli. Abbiamo dalla nostra l’importante supporto della Casa Madre: con il presidente Çetin Nuhoglu mi confronto su base quotidiana e non di rado egli stesso viene in Italia per andare insieme in visita ai clienti”. Focus di Multiservice sono soprattutto le flotte piccole e
medie, ma non mancano approcci a quelle più strutturate come Arcese che, dopo essersi in recato in visita al sito turco di Kässbohrer nella persona di Emanuele Arcese, oggi in flotta sta provando due centinati del brand turco. “Quest’anno - prosegue Cusumano - sta andando molto bene. Tra le forniture abbiamo consegnato dieci unità a Stegagno Industriale e altrettante a De Chirico, che sta adoperando la versione Hupac sulle tratte Verona-Bari”. Il 2018 si è chiuso per Kässbohrer con 350 unità, in crescita rispetto al 2017. Come andrà il 2019? “Seguendo l’evoluzione del mercato - risponde Cusumano - ci aspettiamo un leggero calo. L’obiettivo è aumentare la quota di mercato, puntando su una gamma completa e su una rete di assistenza costituita da 30 officine autorizzate in Italia e un network capillare in tutta Europa compresa la Russia, dov’è presente un sito produttivo Kässbohrer”.
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PRIMO SEMESTRE: L’ANDAMENTO DEL TRAINATO PER BRAND E REGIONI
Rimorchi: calo ma non troppo I
SCENDONO LE IMMATRICOLAZIONI DI SEMIRIMORCHI, MA IN MODO PIÙ CONTENUTO RISPETTO ALLE PREVISIONI. IN CRESCITA I VOLUMI DI CAMPANIA E LAZIO. TENGONO I MARCHI NAZIONALI: IN CRESCITA LA MARCHIGIANA TMT, INATTESA PERFORMANCE DELL’UMBRA TECNOKAR. TRA I TEDESCHI AVANZA KÖGEL, CHE BALZA IN SECONDA POSIZIONE. AL PRIMO POSTO SI CONFERMA SCHMITZ CON IMMATRICOLATO STABILE.
MICHELE S. ALTIERI MONZA
l mercato del trainato ha chiuso il semestre con un calo ampiamente previsto. Anzi, sotto le aspettative: chi temeva un crollo vertiginoso dell’immatricolato ha tirato un sospiro di sollievo di fronte a quel -6,8 per cento, che però nel mese di maggio ha sfiorato il 17 per cento. Entrando nel dettaglio, il calo non è omogeneo sul piano territoriale. Nel Sud e Isole si registra un incremento del +4,1 per cento, soprattutto gra zie alle performance di Campania (+16,1 per cento) e Sicilia (+11,8 per cento). Più contenuto l’incremento al Centro (+1,7 per cento), dovuto al segno più di Lazio (14,3 per cento) e Toscana (+8,3 per cento). Al Nord se gno meno ovunque: nel Nord Est -14,4 per cento, che in Trentino sale a -16,9 per cento; nel Nord Ovest siamo addirittura a -15,9 per cento, che in Piemonte arriva a -21,2 per cento. Nella divisione per brand, il dato peggiore è quello delle marche straniere, in calo del 9,8 per cento, mentre i marchi nazionali si fermano a -1,9 per cento. Merito da ascrivere a Menci, che si conferma leader delle marche nazionali con 781 unità consuntivate, in crescita del 15,9 per cento rispetto alle 674 del primo semestre 2018, dato però controbilanciato in negativo dal marchio Zorzi, brand del medesimo gruppo aziendale toscano, che registra un crollo a 108 unità, in calo del 67,5 per cento rispetto alle 332 consuntivate nei primi sei mesi dell’anno scorso. In seconda posizione Tecnokar Trailers, azienda di Perugia, con 447 unità immatricolate e un’ottima performance del +21,1 per cento rispetto alle 369 del semestre 2018. Stabile Viberti Rimorchi con 422 immatricolazioni rispetto alle 433 dell’anno scor-
so, in crescita il produttore marchigiano di piani mobili TMT, che passa da 45 a 61 unità con una crescita del 35,6 per cento. Più o meno alla pari la bergamasca CCFC (187 unità contro 197) e la marchigiana Omar (198 unità contro 202). Segue OMT con 94 unità, le stesse del 2018. Crollo dell’immatricolato per Rolfo, che passa da 134 a 55 unità (-59 per cento). Da sottolineare il raddoppio della sicula Chiavetta (da 37 a 71 unità) e degli scarrabili ITRunner (da 22 a 43), la performance della piemontese MEC (da 28 a 71 u ni tà con un aumento del 153,6 per cento) e il risultato della veneta Austeras Trade (29 unità rispetto a 22). La leadership di mercato continua a essere assegnata a Schmitz, che conferma il risul-
tato del 2018: 1.402 unità rispetto a 1.406. Al secondo posto Kögel Trailer, unico della triade dei produttori tedeschi a chiudere con il segno più (1.265 unità rispetto a 1.104 con un incremento del 14,6 per cento), che scavalca Krone, in terza posizione con 913 unità contro le 1.172 dell’anno scorso (-22,1 per cento). Distanziati Lecitrailer (266 unità rispetto a 308 e 13,6 per cento) e Lamberet (245 unità rispetto a 295 e 16,9 per cento), che però si occupa esclusivamente di carrozzerie per il trasporto refrigerato (ed è operativa anche nei veicoli commerciali leggeri) come l’altra francese Chereau, che in Italia chiude il primo semestre con 64 unità rispetto alle 67 dei primi sei mesi del 2018. Segue Orthaus, marchio tedesco con sito produttivo in Turchia importato da K.Ita (133 unità rispetto a 217 e 38,7 per cento), società quest’ultima che può rallegrarsi per la performance del brand spagnolo Inde Truck, che produce semirimorchi per il trasporto frigorifero (35 unità rispetto a 32) e soprattutto di quella del produttore turco di portacontainer Serin (89 unità rispetto alle sole 10 dell’anno scorso), oltre a mettere a segno la prima unità di piano mobile Granalu, brand spagnolo arrivato quest’anno nel l’orbita K.Ita. In calo la turca Kässbohrer (157 unità rispetto a 238 e -34 per cento) e la tedesca Swartzmuller (149 unità rispetto a 228 e -34,6 per cento). Ottima la performance del produttore belga Van Hool, brand importato (seppure non in esclusiva) da Realtrailer: 81 unità rispetto a 62 (+30,6 per cento). In calo l’olandese Broshuis, produttore di portacontainer, con 21 unità rispetto a 38. Nei piani mobili stabile l’olandese Knapen, acquisita quest'anno da Krone, con 54 unità contro 53.
L’analisi di Roberto Mollo, General Manager di Viberti Rimorchi
“Il trend prosegue forse fino a fine anno, ma non è una crisi”
C
osa dobbiamo aspettarci per fine anno? Lo chiediamo a Roberto Mollo, da pochi mesi General Manager Viberti Rimorchi, personaggio con notevole esperienza nel settore, con il quale tracciamo un’analisi del trend del trainato. “Analizzando il mercato e fatta la sola eccezione di Kögel - afferma Mollo - mi sembra eclatante la perdita dei produttori stranieri, in primis tedeschi e francesi, rispetto al mercato, a tutto vantaggio della percentuale delle marche nazionali: stiamo parlando di un tracollo con numeri importanti, relativi a leader di mercato che hanno un peso evidentemente maggiore della crescita di pochi produttori stranieri di minori dimensioni, in alcuni casi dovuta solo a nuove omologazioni. Questo porta alla sintesi che conosciamo, ovvero a un netto calo dell’immatricolato complessivo”. Qual è l’analisi sul piano geografico? “Da questo punto di vista - prosegue il General Manager di Viberti Rimorchi - è interessante la conferma che il Nord Italia, finora primo mercato, perde fortemente, dal Piemonte alla Lombardia, dall’Emilia al Trentino. Faccio notare che si tratta di
un vero e proprio crollo: 681 unità di immatricolato perse, con una media del 15 per cento, in un mercato che nel 2018 consuntivava oltre 5.200 unità nel primo semestre”. Regge invece il Centro Sud... “Seppure - precisa Mollo - con pesi diversi: la Campania vale 1.655 veicoli, tre volte più rispetto alle 500 unità del Lazio. Questo dato conferma la concentrazione di aziende in Campania, elemento che porterà le aziende italiane a rivedere il proprio modello di business. Un dato che si spiega anche con la tendenza delle aziende del Sud Italia a realizzare i propri investimenti nel nostro Paese, mente le aziende del Nord Italia, avendo un’organizzazione con filiali e piattaforme all’estero, tendono a realizzare altrove i loro investimenti. Da sottolineare la performance della Sicilia, che con 607 unità è oggi un mercato di riferimento”. Quali sono le aspettative per la chiusura del 2019? “Il trend negativo - risponde Roberto Mollo - non è sintomatico ma stabile. Mi aspetto a fine anno una chiusura negativa del 12-15 per cento, abbastanza naturale e non preoccupante: se
facciamo un salto indietro, nel 2012 non si pensava affatto al ritorno a 16mila immatricolazioni. Invece negli ultimi quattro anni il mercato è sempre cresciuto: un assestamento del 15 per cento in meno non è una crisi ma del tutto naturale”. È possibile una ripresa nel secondo semestre? “Me lo auguro, ma ne dubito. A lungo termine afferma Mollo - le marche nazionali, per la quantità di immatricolato che possono riassumere ri-
spetto ai brand stranieri, non hanno i numeri per spostare l’ago della bilancia. Quando c’è il segno meno solitamente i marchi nazionali sono più stabili, perché chi vuole investire lo fa su prodotti su misura, meno generalisti e più customizzati”. Veniamo a Viberti Rimorchi, che con i marchi Viberti e Cardi perde 11 unità. “Sul volume complessivo - continua Mollo - tecnicamente cresciamo più del mercato, che rappresenta il nostro obiettivo: vogliamo crescere di quota facendo meglio del mercato. L’importante è che questo calo non inneschi una crisi di nervi portando all’abbassamento dei prezzi: il mercato è fermo non perché manca liquidità o accesso al credito. Oggi le aziende sane possono investire ma non ne avvertono la necessità: abbassare i prezzi serve quando il mercato è stagnante e si vuol dare la possibilità d’investire, ma oggi le aziende investono per ottimizzare il lavoro. Nel complesso, dopo gli ultimi quattro anni di volumi in crescita siamo tutti consapevoli che il parco circolante è, dal punto di vista numerico, oltremodo sufficiente”.
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Silvio Marino, tecnico di riferimento Genesi Group
“Il servizio è il nostro focus” “
Genesi Group è un’idea imprenditoriale che vede all’interno della compagine sociale diverse figure professionali che riescono a coprire tutte le esigenze del mondo truck, in termini di ricambi, con una visione prospettica al fine di prevedere le esigenze di mercato ed essere pronti per fornire al cliente finale un servizio e non un semplice ricambio”. Con queste parole Silvio Marino, tecnico di riferimento, sintetizza le caratteristiche identitarie dell’azienda di Casteldaccia (Pa) che ha stretto un solido accordo con la mantovana Altimani Lift. “La mission aziendale - dice ancora Marino - è corredare i servizi alla fornitura di ricambi. Genesi Group è suddivisa nelle seguenti business unit: Ricambi Veicoli Industriali, Ricambi Veicoli commerciali, Oleodinamica. Ogni business unit ha un responsabile di canale e tutte e tre sono supportate dai reparti Marketing e comunicazione, Amministrazione, Logistica, Legale, customer care (con call center dedicato) e Human Capital. L’azienda punta molto sulla risorsa umana che definiamo ‘capitale’: proprio per questo ci sono figure ad hoc che si dedicano al benessere aziendale”. “Inoltre - prosegue Silvio Marino - a valle dell’organizzazione si è stabilito come operare sul mercato: per dare maggiore presenza sul territorio la vendita avviene su più fronti: banco, ecommerce, b2b, rappresentanti. L’azienda è aperta dalle 8 del mattino alle 20, compreso il sabato, e non effettua periodi di
chiusura se non per le feste comandate ma contestualmente viene fornito un servizio di reperibilità H24 7 giorni su 7, garantendo le consegne in 24 ore”. Quali sono i settori in cui opera l’azienda e quali i mercati di riferimento? “In seguito all’appiattimento del mercato - risponde Marino - Genesi Group ha deciso di fornire sia i ricambisti che i clienti finali. Il core business è la carrozzeria del truck, l’accessoristica e tutto il mondo dell’oleodinamica”. Quali sono i punti vincenti dell’accordo con Altimani Lift e a quali ambiti di business si rivolge? “La partnership con Altimani Lift - spiega Silvio Marino - permette a quest’ultima di coprire un territorio logisticamente lontano con personale valido e di conseguenza Genesi Group si può avvalere di un marchio Italiano che garantisce qualità e serietà azzerando la filiera e quindi i costi. Il business di riferimento è relativo alle sponde idrauliche e tutto ciò che concerne l’assistenza e il relativo ricambio”. Alla domande se c’è in programma un ulteriore sviluppo della collaborazione in atto con l’azienda di San Benedetto Po, Silvio Marino risponde: “La crescita è alla base di tutte le collaborazioni e vista l’empatia nata con Altimani Lift, Genesi Group, che già sta investendo sulla rete vendita a livello nazionale, vuole stringere sempre più accordi con Altimani Lift al fine di diventare un valido partner commerciale”.
ALTIMANI LIFT IN PARTNERSHIP CON LA PALERMITANA GENESI GROUP
Sponde e rampe per la Sicilia
U
LINO SINARI
SAN BENEDETTO PO
n’offensiva a tutto campo, che punta ad assegnare ad Altimani Lift il ruolo di produttore nazionale con una Rete capillare, dal Sud al Nord passando dalle Isole. È quella lanciata da Davide Altimani, giovane Amministratore delegato del produttore di sponde con headquarter a San Benedetto Po, alle porte di Mantova: forte della leadership conquistata in Cile, Argentina e in altre aree del Sud America, l’azienda mantovana punta a stringere alleanze locali con partner ben radicati nel loro territorio di riferimento. Nella nuova campagna avviata, Altimani per la Sicilia ha scelto Genesi Group, azienda con sede a Casteldaccia, in provincia di Palermo, con un’esperienza trentennale nel settore delle sponde idrauliche e delle pedane per carico merci. Oggi Genesi Group è punto di riferimento in Sicilia nel mercato dei ricambi per veicoli industriali. “La collaborazione tra Altimani Lift e Genesi Group - spiega Davide Altimani - è nata ed è una delle maggiori collaborazioni acquisite nella fiera di febbraio scorso Transpotec Logitec a Verona. Partendo dal fat to che Genesi Group è un’azienda leader nel setto-
re del ricambio per camion e vei coli industriali, con personale che al suo interno vanta oltre trent’anni di esperienza nel settore e nel territorio, l’accordo con Altimani Lift si basa sulla stretta collaborazione per punto vendita e service delle macchine a marchio Altimani in tutta la Sicilia, fornite e seguite in prima persona dallo staff di Genesi Group in modo tale da avere una vendita e un servizio mirato e immediato. Siamo lieti di questa partnership considerando che Genesi Group un’a zienda molto giovane dinamica, con forte conoscenza del mercato in tutta la regione Sicilia”. Quale tipologia di prodotto è oggetto dell’accordo? “L’accordo - risponde l’Amministratore delegato - prevede la totalità della gamma prodotti Altimani Lift come sponde idrauliche e rampe manuali, oltre alla totale gestione dei ricambi per tutto il territorio siciliano”. Quali sono le caratteristiche di Altimani Lift che han no convinto Genesi Group? “Per la prima volta da quando faccio questo lavoro - afferma Davide Altimani - credo di aver trovato in Genesi Group una realtà aziendale speculare a quella che abbiamo cercato di creare in Altimani Lift. Un’azienda basata sulle persone, sul rapporto personale
e dedicata totalmente al servizio della clientela H24 anche 7 giorni su 7 se il cliente dovesse averne l’esigenza. Diciamo che tra le due aziende è nata subito una forte intesa, e mi posso già permettere di dire anche
una forte amicizia, per gestire in unico senso nel migliore e più veloce modo possibile il marchio e i prodotti Altimani Lift in Sicilia e permettere che il cliente finale abbia un servizio e una presenza dedicata e mi-
rata sempre”. Ci sono in programma possibili estensioni future della collaborazione? “Dall’inizio in marzo a oggi - prosegue il numero uno dell’azienda mantovana - i numeri di macchine e i po-
“LA COLLABORAZIONE TRA ALTIMANI LIFT E GENESI GROUP SPIEGA DAVIDE ALTIMANI, AMMINISTRATORE DELEGATO DEL PRODUTTORE DI SPONDE MANTOVANO È NATA ED È UNA DELLE MAGGIORI COLLABORAZIONI ACQUISITE NELLA FIERA DI FEBBRAIO SCORSO
TRANSPOTEC LOGITEC A VERONA. PARTENDO DAL FATTO CHE GENESI GROUP È UN’AZIENDA LEADER NEL SETTORE DEL RICAMBIO PER CAMION E VEICOLI INDUSTRIALI, CON PERSONALE CHE AL SUO INTERNO VANTA OLTRE TRENT’ANNI DI ESPERIENZA NEL SETTORE E NEL TERRITORIO, Davide Altimani, giovane Amministratore delegato di Altimani Lift.
tenziali clienti-rivenditori stanno crescendo molto bene, anche più del pro gramma fatto da me e dalla persona che mi affianca in questa collaborazione passo dopo passo, nella persona di Silvio Marino, tecnico di riferimento Genesi Group. La Sicilia insieme al Sud Italia rimangono le mie priorità dove espandere passo dopo passo sempre di più il brand Altimani Lift, parallelamente al lavoro che viene svolto ogni giorno sull’estero che rimane sempre il nostro maggior mer cato, attività curata dal nostro Export Manager Sabri Karim”.
L’ACCORDO CON ALTIMANI LIFT SI BASA SULLA STRETTA COLLABORAZIONE PER PUNTO VENDITA E SERVICE DELLE MACCHINE A MARCHIO
ALTIMANI IN TUTTA LA SICILIA”.
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MAXI FORNITURA FASSI-IVECO PER L’IGIENE URBANA REGIONALE
In Campania sbarcano gli speciali FRUTTO DELL’AGGIUDICAZIONE DI UNA GARA COMPLESSA E ARTICOLATA DA PARTE DELLA CONCESSIONARIA IVECO SOCOM NUOVA, I VEICOLI SONO MOTRICI STRADALI IVECO IN VERSIONE X-WAY CON SCARRABILI ARTICOLATI MARREL AL26PASI E CARICATORI CRANAB TZ12 VERSIONE RICICLO. “PLAUSO ALLA REGIONE CAMPANIA PER LA RICERCA DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE CHE IL MERCATO POTESSE OFFRIRE”, AFFERMA MARCO DEL CAMPANILE, AREA MANAGER CENTRO ITALIA FASSI GRU E RESPONSABILE COMMERCIALE MARREL E CRANAB.
C
MICHELE S. ALTIERI
CASALNUOVO DI NAPOLI
apillarità e professionalità delle partnership che territorialmente il gruppo Fassi attua per l’affermazione dei marchi Marrel e Cranab sono al la base dell’offensiva commerciale con cui, dopo l’acquisizione avvenuta nel 2013, il gruppo con headquarter a Albino, alle porte di Bergamo, ha ampliato l’offerta di prodotto con l’obiettivo di rafforzare il busi-
ness nel settore dell’allestimento dei veicoli industriali. Se la nuova strategia europea sta trovando immediati risultati in quei paesi come il Nord Europa - dove sono richieste attrezzature dedicate alla logistica del le gname, esigenza cui risponde il brand svedese Cranab, e allestimenti scarrabili e multibenne, in cui è leader la francese Marrel, anche in Italia non mancano forniture di rilievo, che dimostrano la concretezza del l’affermazione dei due
brand nei rispettivi segmenti. È il caso della maxi fornitura alla Regione Campania messa a segno da So com Nuova, Concessionaria Iveco di Napoli con la collaborazione di Sol Gru Martelli, di Casalnuovo di Napoli, da trent’anni punto di riferimento nel mondo del sollevamento nel territorio dell’Italia meridionale. La fornitura è frutto dell’aggiudicazione di una gara complessa e articolata in molteplici necessità. I veicoli
allestiti sono composti da motrici Iveco X-Way con impianti scarrabili articolati Marrel AL26PASi e caricatori Cranab TZ12 versione riciclo. “La combinazione di questi prodotti del Gruppo Fassi con la nuova serie di telai Iveco proposti da Socom Nuova - spiega Marco Del Campanile, Area Manager Centro Italia Fassi Gru e, dal 2018, anche Responsabile Commerciale Marrel e Cranab - consentirà di operare in modo eclettico in molteplici ambiti. O-
MICHELE VALIANTE, AMMINISTRATORE DELEGATO SOCOM NUOVA
biettivo del committente era dotarsi di veicoli e attrezzature in grado di aumentare l’efficienza nell’attività di manutenzione del reticolo idraulico della Regione Cam pania, e per garantire questo target abbiamo concretizzato uno studio delle soluzioni da fornire che è espressione delle migliori sinergie del gruppo e della solidità delle relazioni che abbiamo con il nostro concessionario”. Sul piano tecnico quali so no le caratteristiche che han no convinto Regione Cam pania nella scelta del veicolo e dell’allestimento? “Il capitolato di gara - risponde Del Campanile - era molto dettagliato e i requisiti palesavano un’accurata ricerca delle migliori tecnologie che il mercato poteva offrire. Per questo è doveroso un plauso alla Regione Campania: in sinergia con Socom Nuova ci siamo approcciati a questa opportunità con una mentalità più elastica, forse dovuta alla nostra “gio vane età” nel settore, e questa scelta ha consentito di aggiudicarci la gara. Abbiamo tutti affrontato la progettazione e la definizione dell’offerta tecnica in ottica customer oriented, consapevoli che, in un settore estremamente competitivo, oltre all’offerta economica era indispensabile proporre soluzioni volte a un’innovazione dei processi di lavoro senza prescindere da affidabilità e
semplicità dei prodotti”. Le motrici stradali Iveco AD260X42Y/PS (6x2) versione X-Way sono veicoli progettati per mission specifiche con carichi gravosi. “La versione X-Way - spiega Michele Valiante, Amministratore delegato Socom Nuova - eleva gli standard nelle missioni off-road leggere grazie al carico utile più elevato della sua categoria. Coniugando le migliori tecnologie Iveco in termini di efficienza dei consumi e sicurezza con la leggendaria robustezza offroad dei veicoli più resistenti, è in grado di offrire un’elevata produttività con un TCO ridotto. La versione acquistata dalla Regione Campania ha un assetto stradale On con motore Cursor 11 da 420 cv che rispetta la normativa Euro 6. Il telaio ha uno spessore mag giorato di 7.7 mm rispetto alla versione normale da 6.7 mm. Gli assali sono di nuova generazione e garantiscono eccellente performance in frenata. In termini di dotazioni hanno AEBS, Adaptive cruise control, cam bio manuale 16 marce, navigatore satellitare, rallentatore idraulico ZF, gancio di traino automatico, barra stabilizzatrice anteriore e posteriore rinforzata. I veicoli sono dotati di un contratto di manutenzione e riparazione totale che garantisce alla Regione Campania tutti gli interventi per una durata di 36 mesi”.
“SIAMO SOLO ALL’INIZIO DI IMPORTANTI SVILUPPI NELLE FORNITURE DI VEICOLI ALLESTITI” L ’allestimento dei veicoli forniti a Regione Campania è stato curato da Sol Gru Martelli ed è costituito da una grucaricatore forestale e riciclo Cranab con capacità di sollevamento da 12 t, benna a polipo a cinque denti, scarrabile e casse scarrabili studiate appositamente per il tipo di lavoro che svolgeranno i veicoli. La partnership tra Socom Nuova (Concessionaria Iveco da oltre 55 anni) e Sol Gru Martelli (Concessionaria Fassi da oltre 50 anni) prosegue da oltre 30 anni. “Grazie all’esperienza maturata sul campo da entrambe le aziende - afferma Michele Valiante, Amministratore delegato Socom Nuova - siamo certi che durerà a lungo: continueremo a sviluppare progetti ad altissimo contenuto tecnologico e all’avanguardia per fornire le migliori soluzioni ai clienti”. La fornitura fatta alla Regione Campania è frutto di una
gara europea a procedura aperta in modalità telematica indetta nell’autunno 2018 aggiudicata a Socom Nuova e relativa a un progetto per l’implementazione di un sistema di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico, finalizzato alla manutenzione straordinaria del reticolo idraulico, delle reti di scolo e sollevamento acque, laminazione delle piene e stabilizzazione delle pendici sul territorio regionale, da attuare tramite il Servizio pubblico campano. “Socom Nuova - conclude Valiante si è avvalsa della professionalità e competenza della Sol Gru Martelli per trovare la migliore soluzione tecnica per rispondere alle esigenze della Regione Campania. Oltre alle motrici XWay sono stati forniti anche due trattori stradali AD440X42t/p, due vasche, due semirimorchi e quattro rimorchi oltre a piattaforme aeree. Questo progetto rappresenta solo l’inizio di future forniture di veicoli allestiti con attrezzature Fassi-Cranab”.
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GARANZIA MERCEDES-BENZ 24 MESI E SERVICE CONTRACT COME PER IL NUOVO
L’usato non teme confronti
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zione regolare e tutti gli altri interventi previsti dal foglio di manutenzione sugli organi meccanici del telaio Mercedes-Benz, inclusi i ricambi originali, olio e grasso; SelectPlus riunisce tutti i vantaggi di ricevere la garanzia e il servizio di assistenza da un’unica fonte. Il cliente può cosÏ ricevere piÚ assistenza e sicurezza a costi
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ture. Va anche detto che la garanzia Mercedes-Benz 24 mesi, che copre numerosi componenti meccanici ed elettronici e la catena cinematica, è disponibile anche su tutti i veicoli usati Mercedes-Benz con un’anzianità fino 5 anni e 550.000 km dalla data di prima immatricolazione.
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CARRIER TRANSICOLD / ALLA SCOPERTA DI COLDPOINT, SALES POINT DI PARMA
Avamposto del Centro-Nord È PRATICAMENTE CRESCIUTO CON CARRIER DAVIDE DIECI, FONDATORE E TIMONIERE DELL’AZIENDA DI FONTEVIVO. NATA PER LA SUA TENACE VOLONTÀ DI METTERSI IN PROPRIO, OGGI COLDPOINT È RIFERIMENTO PER UNA SETTANTINA DI FRIGORISTI, CHE RAPPRESENTANO IL NETWORK DI OFFICINE CHE GRAVITANO ATTORNO ALLA DITTA PARMENSE IN QUALITÀ DI SERVICE PROFESSIONAL. MA SOPRATTUTTO COLDPOINT È UNO DEI QUATTRO SALES POINT DELLA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA CARRIER TRANSICOLD ITALIA, AVVIATA DALL'AD MARCO GAGLIARDONE PER RISPONDERE AL MEGLIO ALL'AUMENTO DELLA DOMANDA.
N
MAX CAMPANELLA FONTEVIVO
ella sua nuova offensiva commerciale in Italia e per rispondere all’aumento della domanda, Carrier Transicold - player di riferimento nel settore dei gruppi frigoriferi - l’anno scorso ha avviato un vasto processo di riorganizzazione della sua struttura per vendita e assistenza. Obiettivo, che si concretizza quest’anno, è con solidare la presenza di quat tro Sales Point, ovvero distributori chiamati ad affiancare la rete commerciale nell’approccio al mercato: visita alle flotte, presenza informativa presso aziende di trasporto e, laddove possibile (come avvenuto a Catania e Latina), promozione d’iniziative atte a coinvolgere gli autotrasportatori, per portarli a conoscenza delle novità di prodotto e delle partnership attivate da Carrier Transicold, come quella con Fi-Way nelle soluzioni telematiche applicate ai frigoriferi. Accanto a questi quattro distributori, la presenza di 16 Service Professional, riferimento per la rete di officine (Service Point) che garantiscono in tutta Italia la capillarità nella distribuzione di ricambi originali Carrier. Pioniere della nuova organizzazione, Coldpoint, con headquarter a Castelguelfo di Fontevivo, alle porte di Parma, è stata la prima officina a evolversi in Sales Point, dimostrando nei fatti il feeling con Carrier Transicold e una non comune disponibilità ad adattarsi a nuovi scenari. Al tempo stesso, Coldpoint è uno dei 16 Service Professional, chiamata com’è a coordinare e assicurare i ricambi a circa 70 Service Point della sua area di competenza: Emi-
lia-Romagna, Toscana, Lombardia e Sardegna. “Coldpoint - spiega Marco Gagliardone, Amministratore delegato Carrier Transicold Italia -ha iniziato la vendita di gruppi frigo con estrema gradualità, fino ad assumere a pieno titolo il ruolo di Sales Point. I pilastri attorno ai quali è maturata la decisione sono essenzialmente tre: la serietà e trasparenza con cui lavora l’azienda di Parma, per Carrier concetti fondamentali sui quali la nostra organizzazione è intransigente; la collocazione geografica, localizzata com’è nel baricentro del Centro Nord; la professionalità del ma nagement e degli
operatori”. Timoniere di Coldpoint è Davide Dieci, classe 1959, cresciuto come capo officina in un service point della rete. Il primo lavoro è una sorta di destino scritto: quel giovane, figlio di un sarto, con un’innata voglia di fare l’imprenditore, non lascerà mai più il settore del freddo. Conosce il mondo Carrier, quando ancora le flotte utilizzavano blocchi di ghiaccio e ventilatore per tenere al fresco la merce trasportata. Nel 1997 la svolta. Dieci vuole fare qualcosa di nuovo per sé, mettersi alla prova. In mano una cassetta degli attrezzi e al volante di una sta-
tion wagon, gira per i piazzali dei trasportatori per occuparsi di assistenza. Riparare i frigoriferi è la sua specialità e ben presto il giro d’affari cresce. Dopo aver chiesto un sostegno a un piccolo elettrauto per i ricambi, nel 1999 apre la prima sede a San Pancrazio, con un dipendente e un’impiegata operativa mezza giornata. Nasce Coldpoint e da quel momento la crescita è ininterrotta: la fiducia e stima della clientela si rinnova e riafferma. “Non ho mai smesso - afferma Dieci - di essere vicino ai clienti: mi sono sempre sentito un tecnico itinerante, raggiungevo non di ra do Sicilia e Sardegna per
controllare e riparare i gruppi frigo. Oggi lavoro con lo stesso desiderio di affiancarli, risolvere i problemi con loro e supportarli nelle scelte, per in dividuare insieme la migliore soluzione per il loro business”. Nel febbraio 2016 diventa operativa la nuova sede di Fontevivo: da 700 mq complessivi Coldpoint raggiunge una superficie coperta di 1.400 mq e altrettanti per piazzale, in grado di garantire la sosta di 12 bilici, oltre a un magazzino di 350 mq. Coldpoint ha chiuso l’esercizio 2018 con un fatturato in crescita rispetto all’anno precedente. In officina troviamo il
Da sinistra: Marco Gagliardone, Amministratore delegato Carrier Transicold Italia; Marco Terzo, Domenico Gallippi e Davide Dieci, rispettivamente Responsabile Commerciale, Responsabile Tecnico e Amministratore Unico Coldpoint.
giovane Flavio Dieci, 16 anni, tirocinante dell’azienda parmense nonché figlio di Da vide e Barbara, titolare di uno studio di medicina estetica. Oggi il core business di Coldpoint deriva dalla gestione dei contratti di manutenzione stretti da Carrier con aziende di autotrasporto, che fanno riferimento all’azienda di Fontevivo per i ricambi e al network di officine per la manutenzione. “Il nostro punto di forza - precisa Davide Dieci - è rappresentato dalla capillarità: ovunque si trovi l’autotrasportatore, in caso di necessità può fare riferimento al frigorista Carrier più vicino, che viene servito da Coldpoint ed effettua riparazioni con ricambi originali. Questo consente al cliente di evitare lunghi tempi d’attesa e di dover raggiungere necessariamente Coldpoint a Parma”. Coldpoint commercializza gruppi frigo Carrier, sui quali gestisce la garanzia, ed effettua assistenza sui gruppi frigo di ogni brand. “Dal padroncino alla flotta dimensionata afferma Dieci - abbiamo una clientela molto diversificata. Dal 1982 lavoro con Carrier e i clienti si sono sempre trovati bene”. In questi mesi di piena ope ratività da Sales Point e Service Professional, il bilancio di Carrier Italia è decisamente positivo. “L’organizzazione di Coldpoint - afferma l’ingegner Gagliardone - si è dimostrata, come nelle aspettative, funzionale alla nuova strategia, sia sul piano delle vendite sia su quello dell’assistenza. L’obiettivo è servire il cliente al meglio, dimostrargli vicinanza in ogni evenienza e supportarlo quando necessario. Basi su cui si fonda lo spirito Carrier e che trovano piena condivisione da parte di Coldpoint”.
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ZF / PRONTA NEL 2020 LA TELECAMERA A DOPPIA LENTE PER VAN E TRUCK
IL LEADER MONDIALE NELLA FORNITURA DI
Gli occhi vigili della tecnologia
L
FABIO BASILICO FRIEDRICHSHAFEN
’inarrestabile sviluppo tecnologico di telecamere e sensori sta apportando notevoli benefici al trasporto. ZF, leader mondiale nella fornitura di telecamere per il settore automotive, ha sviluppato una telecamera a doppia lente appositamente per il mercato dei veicoli commerciali e industriali, da u tilizzare in combinazione con altre tecnologie ADAS (sistemi di assistenza avanzata alla guida) della stessa ZF. Come parte della famiglia di
telecamere S-Cam4 per il settore automotive di ZF, la telecamera a doppia lente è progettata per contribuire a soddisfare diversi requisiti normativi globali e fornisce funzioni avanzate quali il Traffic Sign Recognition (riconoscimento dei segnali stradali), Lane Keeping Assist and Centering (assistenza per il mantenimento di corsia e allineamento al centro) e il rilevamento di oggetti e pedoni per attivare la Frenata Automatica di Emergenza. “Per contribuire a garantire che queste tecnologie funzionino efficacemente sugli auto-
carri, una seconda lente risulta necessaria per alcune di queste funzioni avanzate - dichiara Dan Williams, Responsabile ADAS e guida autonoma per applicazioni ZF su veicoli commerciali e industriali - Ad esempio, per la frenata automatica di emergenza in presenza di pedoni, in alcuni casi una telecamera singola standard con un campo di 52 gradi può limitare la capacità di rilevare pedoni o altri utenti vulnerabili della strada in tempo utile per azionare i freni e contribuire a evitare o mi tigare gli incidenti per grandi autocarri in contesti comples-
si”. Una seconda lente consente anche una ridondanza per le funzioni di Livello 2+: se una lente perde la visuale o smette di funzionare, la seconda contribuisce a garantire che la telecamera possa continuare a funzionare grazie ai componenti ottici multipli. Le tecnologie per telecamere di ZF sono caratterizzate dalle migliori prestazioni ottiche della categoria e da una fusione delle immagini migliorata. Quando sono abbinate a una suite completa di tecnologie ADAS dell’azienda, quali radar a scansione anteriore e an-
golare, vengono abilitate funzioni automatizzate come il Lane Change Assist e il Traffic Jam Assist. Queste funzioni possono costituire la base per tecnologie come il platooning di autocarri, al fi ne di rendere gli autotrasporti a lungo raggio più sicuri ed efficienti. ZF vanta una lunga tradizione nella fornitura di sistemi ADAS per veicoli commerciali e industriali per i principali costruttori europei e nel 2020 lancerà un sistema ADAS avanzato per un importante produttore giapponese. Il lancio includerà la prima applicazione di ZF per il proprio Modulo di Elaborazione dell’Immagine, in cui le immagini della telecamera saranno elaborate in un’unità separata dal corpo della telecamera. Con il suo approccio “Vedere-Pensare-Agire”, ZF sta dando forma a una sicurezza e a una guida autonoma di livello avanzato nel mercato dei veicoli commerciali e industriali, con tecnologie di sensori ambientali in grado di “vedere” l’ambiente circostante, potenti unità di elaborazione che impiegano l’Intelligenza Artificiale, come la famiglia di supercomputer ZF ProAI, capaci di “pensare” per il sistema, e sistemi meccanici intelligenti in grado di “agire” per fornire livelli avanzati di controllo del veicolo.
TELECAMERE PER IL SETTORE AUTOMOTIVE HA SVILUPPATO UNA TELECAMERA A DOPPIA LENTE APPOSITAMENTE PER IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI, DA UTILIZZARE IN COMBINAZIONE CON ALTRE TECNOLOGIE
ADAS (SISTEMI DI ASSISTENZA AVANZATA ALLA GUIDA) DELLA STESSA ZF.
LA
TELECAMERA A DOPPIA LENTE È PROGETTATA PER CONTRIBUIRE A SODDISFARE DIVERSI REQUISITI NORMATIVI GLOBALI E FORNISCE FUNZIONI AVANZATE COME IL RILEVAMENTO DI OGGETTI E PEDONI PER ATTIVARE LA
FRENATA AUTOMATICA DI EMERGENZA.
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PRIMO PIANO
CRISTIANO OLIVIERO AMMINISTRATORE DELEGATO EUROMASTER ITALIA
L’evoluzione del gommista Q
PARTENOPEO, CON IMPORTANTI ESPERIENZE NEL GRUPPO MICHELIN, CRISTIANO OLIVIERO È IL PRIMO ITALIANO AD ASSUMERE, NEL GIUGNO 2018, LA CARICA DI NUMERO UNO NELL’AZIENDA CHE FA PARTE DELLA HOLDING FRANCESE, LA PIÙ GRANDE CATENA EUROPEA NELL’ASSISTENZA PNEUMATICI E MANUTENZIONE DEI VEICOLI. FORMATOSI NEI VEICOLI INDUSTRIALI, L’AMMINISTRATORE DELEGATO ASSEGNA AL COMPARTO AUTOCARRO UN FOCUS DECISIVO PER LA CRESCITA DI EUROMASTER ITALIA.
ualificare i gommisti, sostenerli e accompagnarli in un processo di evoluzione che li porti a trasformarsi in Centri di servizio per flotte di ogni dimensione, in grado di soddisfare
le attese delle aziende di autotrasporto avendo la competenza, le strumentazioni tecnologiche e le risorse umane preparate. Il tutto per assicurare all’autotrasportatore che rivolgersi a un Centro Euro-
di MAX CAMPANELLA MILANO
master vuol dire avere la sicurezza di essere sempre “in buone mani”. Il network Euromaster fa parte del Gruppo Michelin ma si presenta ai clienti come azienda indipendente, in grado di offrire tutte
le migliori marche di pneumatici sul mercato, con un focus a 360 gradi sulla manutenzione di tutti i veicoli. Nata nel 2011, Euromaster Italia inizia con un centinaio di partner, per superare nel
2019 i 190 centri, oltre a 50 partner esterni, non brandizzati, con i quali vi è un accordo di collaborazione. “Oggi spiega l’Amministratore delegato - le flotte italiane, di ogni dimensione, possono
contare su 240 centri, presenti sul territorio in maniera capillare, oltre a 200 veicoli per interventi esterni. Ovunque ci si trovi in Italia, un Centro Eu romaster è raggiungibile entro 40 minuti. Siamo in crescita e intendiamo proseguire: il target è aggiungere un altro centinaio di centri entro i prossimi tre anni”. I Centri specializzati nell’autocarro sono circa cento. “Per quanto le aree geografiche di maggiore dimensione siano coperte - prosegue Oliviero - entro il 2021 intendiamo raggiungere il numero di 150 Centri specializzati nei veicoli industriali. In questo segmento stiamo investendo fortemente, innanzitutto in risorse umane. L’offerta dedicata ai veicoli industriali è un punto di forza che contraddistingue Euromaster dai concorrenti”. Per questo nel 2017, in seno a Euromaster Italia, che oggi conta 40 dipendenti, è nato il Servizio Flotte B2B. Il nuo vo reparto, guidato da Gilberto Cameli, si avvale del supporto di un team Customer Care di quattro unità, di un Category Manager B2B dedicato alle offerte specialistiche per le flotte, di due
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A
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iL profiLo di Cristiano oLiviero
lla guida di Euromaster Italia da giugno 2018 c’è Cristiano Oliviero, classe 1977, primo italiano a ricoprire la funzione di Amministratore delegato dopo tre manager francesi, con un’importante esperienza maturata nel settore dell’autocarro. Di origini partenopee, nel 1998 Oliviero inizia la sua carriera come Responsabile Tecnico Commerciale in Michelin. Il primo incarico lo vede impegnato a Potenza e Salerno, occupandosi in massima parte direttamente delle flotte: illustra il prodotto Michelin a trasportatori di acque minerali nonché aziende che usano pneumatici giganti per carrelloni e pale gommate. Già in questa prima fase Oliviero applica un’altra delle sue passioni: la tecnologia avanzata. In un periodo nel quale email e cellulari erano tutt’altro che diffusi, spicca la sua capacità di utilizzare e connettere dispositivi, come computer, fax e telefono. È proprio questa peculiarità che lo porta a Milano dove, nel 2002, è responsabile di un processo d’informatizzazione in Michelin Italia. Nel 2006 la prima esperienza oltreconfine in Cina, dove propone sul mercato - da assoluto pioniere - i contratti costo al chilometro. In Cina il manager apprende la lingua e la velocità di un mondo che troppo spesso ci impressiona: “Nel giro di pochi mesi - racconta Oliviero - abbiamo messo sotto contratto 24mila autobus operativi nel trasporto pubblico e venivamo contattati da operatori di Shanghai e di altre città”. Nel 2010 si trasferisce in Francia, per occuparsi di vendite di pneumatici agricoltura nell’area di Lione-Bordeaux: due anni per rimettere “i piedi in terra europea” e approfittare di una nuova opportunità. “Mi colpiva di Euromaster spiega Oliviero - la vicinanza al cliente-flotta, che mi appassiona da sempre. Quando si è presentata l’opportunità ho accettato subito: cambiava la percezione degli altri marchi, che da concorrenti diventavano fornitori. Per me si apriva un mondo nuovo”. Oliviero guida 35 agenti nel segmento Agro, nel quale in Francia Euromaster è leader di mercato e presente con una rete di proprietà. Caratteristiche che gli consentono un’importante crescita professionale e la conoscenza dall’interno dei gommisti. Nel gennaio 2015 riveste il ruolo operativo di Direttore della Regione Est per i veicoli industriali: gestisce 80 Centri servizio, 27 agenti, 22 ispettori flotte, un organico di 700 dipendenti e 380 veicoli assistenza mobile. Dalla vendita al post vendita al personale, Oliviero si occupa di tutto. Un’esperienza decisiva quando si tratta, nel giugno 2018, di scegliere il nuovo numero uno in Italia. Oliviero, naturale trade union con Michelin e profondo conoscitore del Mercato Italia, è il candidato naturale per far crescere il progetto di franchising nel nostro Paese.
Key Account Manager che effettuano visite alle flotte e stipulano accordi a livello nazionale che vengono implementati dai Centri Affiliati. Non solo, nel 2019 si è aggiunta la figura del Fleet Operator. “Si tratta - precisa Oliviero - di professionisti specializzati che, verificando costantemente lo stato dei pneumatici, segnalano le operazioni da svolgere nel breve e nel lungo periodo, permettendo così di massimizzare la redditività delle flotte a loro assegnate. Tutti i lavori e i
Cristiano Oliviero al centro con il team Customer Care di Euromaster Italia, che oggi conta un totale di 40 dipendenti.
servizi segnalati verranno poi effettuati dal centro di servizio Euromaster di riferimento per il cliente”. “Queste scelte strategiche stanno dando i loro risultati. Negli ultimi 12 mesi - aggiunge Oliviero - abbiamo realizzato con il Servizio Flotte un fatturato di circa 3,5 milioni di euro, il doppio rispetto all’anno precedente. Prevediamo di raddoppiare ancora entro il 2021. I buoni risultati, conseguiti in poco più di due anni, confermano che le Flotte apprezzano l’offerta Euromaster. Stiamo lavorando per un cambiamento delle abitudini radicate nel rapporto tra autotrasportatore e gommista. Finora il trasportatore si recava dal gommista quando era necessaria una sostituzione e per l’acquisto di pneumatici, oggi stiamo sensibilizzando la flotta, affinché si rivolga ai nostri Centri specializzati per la manutenzione preventiva e per una serie di servizi correlati. Questo è un obiettivo che Euromaster si prefigge di raggiungere in maniera graduale.” Cos’altro distingue l’approccio di Euromaster Italia verso le flotte? “Nel comparto autocarro - risponde l’Amministratore delegato - non stiamo fermi ad aspettare che il trasportatore raggiunga un Centro Euromaster. Se questo può funzionare per il mondo delle vetture, nel settore del trasporto professionale occorre raggiungere il cliente sul piazzale, per accertarsi con lui che il parco veicoli sia pienamente efficiente, considerando che il pneumatico è
DA MASTERCARE A TYRECHECK: TUTTO È STUDIATO PER RIDURRE I FERMI MACCHINA
l’unico e solo elemento di contatto tra veicolo e suolo. I nostri operatori possono fornire il servizio migliore per aiutare il responsabile della flotta ad ottimizzare l’utilizzo dei pneumatici e l’impatto che essi possono avere sui costi dell’azienda di trasporto. Abbiamo il vantaggio di far parte del Gruppo Michelin e quindi di poter offrire un ventaglio di prodotti di qualità indiscutibile. Inoltre abbiamo un’offerta multi brand che include marchi come Con tinental, Goodyear, Han kook... Euromaster è l’unico network con un’offerta multimarca e multiprodotto, questo è un punto di forza importante. Siccome ogni cliente è diverso, la completezza della nostra offerta ci permette di proporre sempre la soluzione ad hoc per lui, per ogni tipo di veicolo industriale: trasporto leggero, autobus, trattori, motrici, semirimorchi, agricoltura e genio civile. La nostra capacità sta nell’individuare i prodotti e servizi che generano più valore per il cliente”. Chi è il primo interlocutore per un’azienda di trasporto che voglia utilizzare i servizi Euromaster? “Per ricevere i servizi menzionati risponde Oliviero - l’autotrasportatore può rivolgersi al Centro Euromaster a lui più vicino. Per flotte di grandi dimensioni, o con più di un sito sul territorio nazionale, proponiamo inoltre accordi-quadro tramite i nostri Key Account Manager. Gli interventi vengono realizzati sempre dai nostri centri di servizio affiliati”.
SOCCORSO STRADALE SEMPRE OPERATIVO IN TUTTA EUROPA CON UN SOLO NUMERO DI TELEFONO G estire i pneumatici della flotta in modo preventivo e programmato. È quanto si propone Euromaster con MasterCARE. Il servizio è studiato per aumentare la competitività dell’azienda di trasporto, favorendo la sicurezza di chi lavora, del carico e dei veicoli. “Con MasterCARE - spiega Cristiano Oliviero - proponiamo processi che rilevano lo stato di tutti i pneumatici, l’analisi dei dati. Il monitoraggio regolare dello stato d’uso, consente di individuare preventivamente possibili cause di fuori uso accidentali, di programmare gli interventi, ecc. Tutto avviene con l’utilizzo di strumenti innovativi. Con MasterCARE di fatto la flotta delega l’intera gestione degli pneumatici a Euromaster che, grazie ad organizzazione, tecnologie, soluzioni informatiche e competenze specialistiche, ottimizza il rapporto tra pneumatico e performance nelle specifiche condizioni di utilizzo della flotta. Risultato: meno pneumatici, meno carburante, meno fermi veicoli, meno imprevisti, quindi meno costi di gestione. Elementi decisivi per trasporta-
tori ad esempio di materiali pericolosi o del segmento isotermico o del trasporto passeggeri”. Un esempio di strumenti utilizzati? “Con Tyrecheck -spiega Oliviero - andiamo a digitalizzare controllo e gestione dei pneumatici della flotta avendo una visione completa e dati dettagliati su ciascun pneumatico, grazie a report molto facili da consultare. Dopo il controllo con Tyrecheck, i report generati consentono ai tecnici Euromaster di consigliare e pianificare eventuali interventi”. In parallelo, Euromaster International Assistance è invece un servizio di soccorso stradale h 24 e 7/7 per flotte nazionali che funziona con un solo numero di telefono (+39 0642115526) in Italia e all’estero. “Una rete di assistenza - precisa Oliviero - che si basa sul nostro network e sui suoi elevati standard di professionalità: 200 Centri in Italia, 2.500 in Europa, call center operativo anche nei giorni festivi, pneumatici dei principali brand e prezzi trasparenti”.
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PROMETEON TYRE GROUP / INAUGURATO A VILLORBA IL “LA FORMA CONSORTILE - HANNO SOTTOLINEATO I VERTICI DI
PROMETEON TYRE GROUP - RAPPRESENTA LA SOLUZIONE IDEALE PER GARANTIRE L’INDIPENDENZA, IL COORDINAMENTO E IL SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ DEI CONSORZIATI, ATTRAVERSO TRASPARENZA, CHIARE REGOLE DI GOVERNANCE E PIANI DI ATTIVITÀ CONDIVISI NEL RISPETTO DELL’INDIVIDUALITÀ DI CIASCUNO”.
LA
SINERGIA DEL
CONSORZIO SUPERTRUCK È METTERE A FATTORE COMUNE LA FORZA DELL’INDIVIDUO IMPRENDITORE E IL GRUPPO, PERCHÉ OGGI, SOPRATTUTTO IN
ITALIA, FARE MASSA
L
CRITICA È ESSENZIALE
PAOLO ALTIERI MAX CAMPANELLA VILLORBA
a Marvel ha gli Avengers, Prometeon Tyre Group il Consorzio Supertruck, il primo interamente dedicato al settore pneumatici truck. In entrambi i casi si tratta di supereroi che traggono forza dal gruppo, uniscono le loro capacità per un obiettivo comune e agiscono ciascuno come primus inter pares mettendo al servizio degli altri le proprie competenze e capacità. A Villorba, città del trevigiano, il Consorzio Supertruck è stato ufficialmente
I superprofessionisti
presentato alla stampa specializzata in un evento organizzato presso il rivenditore Pneusmarca, il primo punto vendita consorziato, alla presenza dei soci italiani già aderenti e a una folta rappresentanza di prossimi consorzianti. Senza ovviamente dimenticare Prometeon Tyre Group che di Supertruck è consorziato promotore. E sono stati i vertici di Prometeon - Marco Solari, Ceo Region Europe di Prometeon Tyre Group, Francesco Antonacci, Presidente del Consorzio nonché CFO Region EMEA di Prometeon, e Andrea Bottini, Consigliere delegato Supertruck e Diret-
Marco Solari, Ceo Region Europe di Prometeon Tyre Group.
tore Services, Sales Systems & Training di Prometeon - a sottolineare che “la forma consortile rappresenta la soluzione ideale per garantire l’indipendenza, il coordinamento e il supporto delle attività dei consorziati, attraverso trasparenza, chiare regole di governance e piani di attività condivisi nel rispetto dell’individualità di ciascuno”. Un gruppo che non nasce come decisione presa dall’alto ma che si qualifica come costante “work in progress” dei singoli consorziati, che agiscono per i vantaggi mantenendo la loro identità e autonomia. Particolare non indifferente: Prometeon partecipa al rassemblement con gli stessi diritti e doveri degli imprenditori consorziati. “Prometeon nasce mettendo insieme la imponente eredità Pirelli costruita in oltre un secolo di attività con le nuova energia che deriva dalla forte focalizzazione sul business del veicolo industriale - ha spiegato Marco Solari nel suo intervento - Supertruck non nasce dal nulla, ma è un processo iniziato più di dieci anni fa. È quindi un punto di arrivo e insieme un punto di partenza. Il suo obiettivo è cercare di rispondere in modo adeguato alle esigenze del mercato sfruttando le sinergie dei consorziati, ovvero la cooperazione tra liberi imprenditori e una multinazionale che mette a disposizione il suo know-how”. “Sinergia è la parola chiave - ha detto ancora Solari Sinergia è quando 1 + 1 fa 3 e non quando il risultato è 1,5, che vuol dire che sei in ef ficiente, o quando è 2 che vuol dire che stai facendo una cosa inutile. La sinergia del Consorzio Supertruck sta nel mettere a fattore comune la forza dell’individuo imprenditore, che è la colonna del
Consorzio e al quale non vogliamo assolutamente sostituirci, e il gruppo, perché oggi, soprattutto in Italia, fare massa critica è essenziale per la competitività e il business, grazie al proficuo scambio di conoscenze”. La formula giuridica del Consorzio è stata dunque una scelta logica, tenuto conto degli obiettivi che ci si propone di raggiungere e lo spirito che anima il gruppo. “Il Consorzio è un filo rosso che unisce tante imprenditorialità - ha ag giunto Solari - Stare nel Consorzio vuol dire mettere a disposizione degli altri il know-how di ciascun consorziato aderente. Noi come Prometeon siamo consorziati come gli altri e mettiamo a disposizione di tutti le capacità e le conoscenze proprie di una multinazionale e nel contempo riceviamo input preziosi dagli imprenditori. Il vantaggio è ovviamente reciproco. Per noi è il fatto che possiamo avere la diretta sensibilità del mercato, per i consorziati il fatto di avere una finestra aperta sul mondo dell’industria. Supertruck è un gruppo che è in grado di presentarsi come entità definita all’esterno, con clienti e fornitori”. L’autonomia imprenditoriale è un valore cardine del nuovo progetto messo in piedi da Prometeon. “Non andremo mai da un consorziato a dirgli quello che deve o non deve fare - ha precisato Marco Solari - Possiamo solo condividere i vantaggi, senza ledere la sua autonomia. Un altro punto importante del progetto è la formazione-informazione: avere un consorziato come Prometeon vuol dire disporre di strumenti formativi-informativi tipici di una multinazionale. C’è poi lo sviluppo condiviso dei servizi: dovremo insieme ai con-
Francesco Antonacci, Presidente del Consorzio Supertruck nonché CFO Region EMEA di Prometeon.
sorziati sviluppare i servizi che ci richiede il mercato. Una volta che saremo forti, potremo presentarci a clienti e fornitori come ente unico, una massa critica di gruppo. È importante che ogni consorziato debba avere la possibilità di portare all’interno del Consorzio la propria espe-
rienza di imprenditore, di cui tutti gli altri devono giovare. Prometeon mette a disposizione le competenze da multinazionale, l’imprenditore le sue conoscenze del territorio”. È ben diverso dal franchising classico, che impone ai singoli aderenti un modello operativo dall’alto. “Sostan-
Andrea Bottini, Consigliere delegato Supertruck e Direttore Services, Sales Systems & Training di Prometeon.
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PRIMO PUNTO VENDITA DEL CONSORZIO SUPERTRUCK
dei pneumatici truck
del Consorzio: identità e riconoscibilità; team dedicato (do ve la professionalità di Prometeon si esprime nel lavorare al cento per cento per gli imprenditori aderenti); operazione formazione (assemblea e consiglio direttivo sono attività concrete di lavoro decisionale di gruppo); piattaforma commerciale (proporsi come interlocutore unico, una voce comune non univoca per trarre vantaggi concreti per tutti i soci); supporto attivo”. In conclusione, è salito sul palco Daniele Favaro, titolare di Pneusmarca e consorziato fondatore di Supertruck, che ha sottolineato: “Sono orgoglioso di inaugurare, insieme a tutti i soci aderenti, questo nuovo percorso di consorziato Supertruck. Sono certo che nello scenario attuale del nostro settore essere parte di un’aggregazione rappresenti il valore aggiunto fondamentale per affrontare le sfide quotidiane del mercato, nel rispetto delle peculiarità di ciascuno di noi. Siamo un po’ come gli Avengers: a casa nostra siamo degli eroi e nel nostro territorio possiamo considerarci dei leader di mercato. Ma se continuiamo a rimanere isolati siamo sì for ti ma non abbastanza come gli Avengers che solo insieme riescono a essere invincibili. Se un cliente fora la gomma a Milano c’è sul posto chi mi aiuta, così a Napoli o in altre zone distanti d’Italia. Riesco così a dare un’immagine positiva della mia azienda positiva grazie alle sinergie di
Daniele Favaro, titolare di Pneusmarca e consorziato fondatore di Supertruck.
zialmente - ha commentato Mar co Solari - quello che dobbiamo fare è costruire una nuova politica distributiva che sia direttamente conseguente all’evoluzione del mercato che va nella direzione di un rapporto integrato con le flotte: non più un fornitore per i pneumatici e uno per i servizi ma un unico interlocutore efficiente e in grado di gestire il territorio”. Prometeon non intende però fermarsi all’Italia, dal momento che il modello vincente rappresentato da Supertruck può essere una valida soluzione anche nel resto d’Europa. “Porteremo questa idea innovativa anche oltre i confini italiani per farla diventare un punto di riferimento in tutta Europa”, ha ammesso Solari. Anche Francesco Antonacci ha voluto sottolineare i pregi di una soluzione come il Consorzio: “lo scopo del Consorzio è sviluppare le potenzialità economiche delle imprese aderenti che mantengono la loro autonomia patrimoniale e finanziaria. La for-
ma prescelta è quella del Con sorzio tra imprenditori come aggregazione volontaria di imprese per coordinare iniziative comuni”. Il Presidente di Supertruck ha poi elencato i sette valori chiave dello statuto: “creazione del valore aggiunto per tutti gli imprenditori, gestione partecipata, indipendenza, coordinamento di assemblea e consiglio direttivo, supporto tra imprenditori e una multinazionale, regole, pianificazione delle attività. Di quali attività stiamo parlando? Faccio alcuni esempi: promozione e diffusione di prodotti e servizi, pubblicità alle imprese aderenti, partecipazione a eventi del settore, assistenza al credito, possibilità di stipulare contratti di appalto e convenzioni nei confronti di fornitori di servizi, possibilità di organizzare corsi di formazione e perfezionamento”. Anche sulla governance, i termini della questione sono chiari e precisi: “lo statuto prevede due organi di riferimento - ha detto Antonacci - il primo è l’assemblea, costituita da un rap-
Il taglio della torta affidato all’imprenditore Daniele Favaro, tra i soci fondatori del Consorzio Supertruck.
presentante per consorziato; il secondo è il consiglio direttivo che verrà nominato dall’assemblea e che ha il compito di governare la gestione e nominare il Presidente, redigere il bilancio che va approvato dall’assemblea, fare la relazione sull’andamento di gestione anch’essa da approvare in assemblea. Lo statuto definisce le regole del Con sorzio, il suo funzionamento e i rapporti interni ed esterni. Ovviamente, l’adesio-
ne è aperta a tutti i rivenditori Prometeon che possono fare domanda d’ingresso nel Consorzio”. “Il gioco di squadra è l’idea alla base del Consorzio, che nasce infatti dalla volontà di creare un nuovo soggetto che agisca nell’interesse di tutti i partner aderenti e dei loro clienti - ha ribadito Andrea Bottini nel suo intervento - Grazie a tale formula, siamo in grado di valorizzare e accrescere la grande profes-
sionalità dei consorziati, proponendo soluzioni d’eccellenza al servizio delle flotte. In definitiva, il Consorzio non è solo un istituto giuridico ma un modello che rappresenta lo spirito d’imprenditorialità e professionalità di chi fa il nostro lavoro. L’eccellenza che fa strada è ricordare ai clienti finali che l’elemento essenziale per noi è la professionalità. Professionalità che si ma nifesta nei punti salienti che caratterizzano l’identità
gruppo. Inoltre, avere al proprio fianco Prometeon vuol dire poter contare su una multinazionale che ogni giorno è facilmente e immediatamente raggiungibile, visto che è sempre possibile parlare direttamente con i vertici e concordare un’azione in tempi rapidi e in modo efficace. Un vantaggio che non troviamo in altri interlocutori. E oggi en triamo addirittura in un Con sorzio con Prometeon: come non approfittarne?”.
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INTERVISTA
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LORENZO MANCINI BUSINESS UNIT MANAGER SPECIALITY TIRES CONTINENTAL ITALIA
lasse 1981, Lorenzo Man cini, da poco più di due mesi a capo della Business Unit Specialty Tires di Continental Italia, apporta nella divisione l’entusiasmo giovanile, la passione maturata negli anni di operatività presso la Business Unit Vettura e la curiosità che lo caratterizza, che gli fa sottolineare in prima battuta quanto sia “affascinante nella sua estrema varietà” il mondo degli pneumatici speciali. Segmento in forte crescita in tutta Europa, che si sviluppa di pari passo con la crescente affermazione della logistica, sul settore degli pneumatici per veicoli speciali Continental ha investito fortemente, lanciando sul mercato pneumatici portuali radiali, che vanno ad affiancare la famiglia di pneumatici tradizionali convenzionali con i quali il produttore tedesco compete nel settore Portuale. Milanese di nascita, una laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università Bocconi cui segue un Master in Strategia d’impresa, Mancini inizia il suo percorso professionale in Peugeot, dove per due anni si occupa di marketing e, a seguire, per altri due di vendite auto nuove come Area Manager in Sicilia, lavorando fianco a fianco con le Concessionarie.
EMEA per rientrare, infine, in Italia. Sposato da sette anni con Stefania, mette oggi a frutto la sua diversificata esperienza in un settore così complesso quale quello degli Specialty Tires. “Rispetto al pneumatico per vettura - ammette il giovane manager - in questo settore il giusto prodotto per ogni applicazione fa la differenza: parliamo di imprenditori che devono avere l’assoluta garanzia che ogni mezzo sia equipaggiato con gomme che consentano l’efficace funzionamento”. Gli investimenti del produttore tedesco nel settore sono evidenti dalle novità di prodotto così come dagli interventi sul sito di Lousado, in Portogallo, dove nascono le famiglie Continental per vettura, agricoltura e, da quest’anno, quelle per movimento terra e la novità del 2019: gli pneumatici radiali per attività portuale e movimentazione container. “Il completamento dell’offerta con i radiali - spiega Lorenzo Mancini rappresenta la risposta di Continental alle richieste della clientela: lo pneumatico convenzionale va assolutamente bene in caso di brevi distanze, ma quando siamo di fronte a percorsi più lunghi, che producono il surriscaldamento della gomma, occorre
L’attracco dei radiali IL PRODUTTORE TEDESCO PUNTA SUL MERCATO DEGLI PNEUMATICI SPECIALI INTRODUCENDO UNA NUOVA FAMIGLIA DI PRODOTTI: ACCANTO AI CONVENZIONALI DOCKMASTER+ E CONTAINERMASTER+ TROVANO SPAZIO I MODELLI STRADDLEMASTER RADIAL, CONTAINERMASTER RADIAL E CONTI RT20 PER ATTIVITÀ PORTUALE E MOVIMENTAZIONE CONTAINER, IN GRADO DI ADATTARSI A DIVERSE TIPOLOGIE DI VEICOLI. Un’attività che, nel 2009, si rivela preziosa quando entra in Continental con il ruolo di Sales prima e Area Manager poi. Dopo cinque anni nelle vendite, ricopre il ruolo di Pricing Manager Mercato Italia e in seguito, per un anno e mezzo lavora ad Hannover come Pricing Manager
di MAX CAMPANELLA ROTTERDAM
uno pneumatico radiale, più resistente alle alte temperature”. Dalle brevi alle lunghe distanze, oggi Continental Specialty Tires ha tutto quanto occorre per questo tipo di attività, come si è visto a Rotterdam, in occasione del Salone TOC. Allo stand del produttore tedesco erano esposti i noti convenzionali DockMaster+ e ContainerMaster+, cui si sono aggiunti tre radiali: StraddleMaster Radial, ContainerMaster Radial e Conti RT20. “Una famiglia di pneumatici - precisa Mancini - che si adattano a diversi tipi di veicoli utilizzati nelle applicazioni di carico e scarico, compresi carrelli elevatori pesanti, movimentatori di container vuoti, reach stacker, gru a cavaliere e trattori per terminali”.
LA DIVISIONE BENEFICIA DELL’APPARTENENZA A UN GRUPPO PIONIERE NELLE SOLUZIONI AVANZATE
TECNOLOGIA IN PRIMO PIANO: LE GOMME NASCONO CON CONTIPRESSURECHECK E lemento di differenza di Continental Specialty Tires è l’avanzata tecnologia che caratterizza l’intera famiglia di prodotti. Tutti gli pneumatici radiali movimento terra e portuali escono dalle fabbriche già equipaggiati con ContiPressureCheck incorporato: il sensore, inserito sotto il battistrada, rileva i dati
dello pneumatico (pressione e temperatura) e li trasmette al fleet manager dell’azienda di trasporto o direttamente al conducente, in modo che questi possa intervenire in tempo reale e affrontare per tempo la problematica. “Obiettivo di Continental Specialty Tires spiega Lorenzo Mancini - è consolidare il suo
posizionamento in qualità e servizio e il rapporto con i clienti, nel contempo trovando nuove opportunità di business derivanti dalla novità dei radiali”. Mancini guida un team chiamato oggi a occuparsi non solo della storica Divisione Industrial: negli anni Continental è sbarcata nel
segmento portuale e, più, recentemente, nel movimento terra e nell’agricoltura con la gamma Agro. “Oggi - precisa Mancini - Continental è fornitore di pneumatici premium per tutte le nicchie di prodotto, proponendo soluzioni complete per il mondo di veicoli che richiedono grandi movimentazioni”.
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CONTINENTAL E SCHAEFFLER PARTNER NELLA MANUTENZIONE
L’officina che verrà
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FABIO BASILICO
CINISELLO BALSAMO
ontinental investe nel ser vice dei veicoli com merciali e sigla una partnership con il Gruppo Schaeffler, fornitore globale nel settore Automotive e Industrial. In pratica, la divisione Automotive Aftermarket di Schaeffler diventa partner di TruckOn, la piattaforma di prenotazione online di Continental dedicata ai servizi di officina per i veicoli commerciali. Le due aziende hanno lanciato la propria collaborazione a lungo termine raccomandando i propri programmi alle officine dei rispettivi network. In futuro verrà aggiunta una funzione filtro che consentirà alle flotte di cercare, in modo specifico, le officine partner di REPXPERT, dando loro accesso a marchi premium Schaeffler come LuK, INA e FAG. Esiste già un link di riferimento condiviso alla piattaforma dell’altro per entrambe le aziende. In futuro, Schaeffler e Continental pianificano di offrire un servizio di single sign-on in modo da facilitare la gestione dell’officina digitale per i propri membri. I centri tecnici che appartengono a entrambi i portali online potranno, quindi, accedere una sola volta. L’obiettivo comune è dare supporto digitale alle officine. “Contribuiamo alla collaborazione in qualità di partner del mondo officine, grazie alle competenze tecniche acquisite con il marchio di servizio REPXPERT - spiega Robert Felger, President Product Management and Research & Development di Schaeffler Automotive Aftermarket - I nostri prodotti e le soluzioni di riparazione di qualità OEM aiutano, in modo significativo, a ridurre i tempi di inattività. Insieme a Continental, stiamo preparando officine e flotte all’ avvento dell’era digitale”. Viridiana Chaveron, Head of TruckOn di Continental aggiunge: “La combinazione tra REPXPERT e TruckOn soddisfa il desiderio di semplificare la vita alle officine partner. Per soddisfare questo obiettivo sfruttiamo i vantaggi della digitalizzazione REPXPERT mentre TruckOn completa l’esperienza digitale. Proprio per questo, stiamo raccomandando REPXPERT alle nostre officine partner, al fine di ottimiz-
LA DIVISIONE AUTOMOTIVE AFTERMARKET DI SCHAEFFLER DIVENTA PARTNER DI TRUCKON, LA PIATTAFORMA DI PRENOTAZIONE ONLINE DI
OFFICINA PER I VEICOLI COMMERCIALI.
LE DUE
AZIENDE HANNO LANCIATO LA PROPRIA COLLABORAZIONE A LUNGO TERMINE RACCOMANDANDO I PROPRI PROGRAMMI ALLE OFFICINE DEI RISPETTIVI NETWORK.
IN FUTURO VERRÀ AGGIUNTA UNA FUNZIONE FILTRO CHE CONSENTIRÀ ALLE FLOTTE DI CERCARE, IN MODO SPECIFICO, LE OFFICINE PARTNER DI
REPXPERT, DANDO LORO ACCESSO A MARCHI PREMIUM
SCHAEFFLER COME LUK, INA E FAG. zare i processi e il piano marketing con strumenti digitali”. Grazie a TruckOn, i gestori di flotte e gli autotrasportatori possono prenotare i servizi di officina online, in modo rapido e affidabile, oltre i confini nazionali o internazionali, senza limiti orari. I servizi in-
cludono attualmente i test del tachigrafo, l’ispezione periodica di camion e rimorchi, la riparazione della frizione, dei cuscinetti della ruota e delle trasmissioni degli assali. Gli operatori di flotte possono utilizzare la piattaforma, gratuitamente, per trovare veloce-
mente le officine più vicine lungo il proprio percorso. Grazie alle informazioni fornite dalla piattaforma, e alle valutazioni lasciate da altri utenti, possono prenotare i servizi online, in modo affidabile ed efficiente. TruckOn consente alle officine di entra-
re in contatto con nuovi clienti, digitalizzare i loro sistemi e semplificarne i processi. Inoltre, vengono condivise in anticipo informazioni importanti in vista dell’appuntamento di servizio prenotato. REPXPERT è l’unico sistema sul mercato a coprire interamente il catalogo TecDoc, uno dei principali dedicato ai veicoli e ai pezzi di ricambio della cross-manufacturer nel mondo. Qui, le officine possono trovare i pezzi di ricambio giusti in modo rapido e semplice e ricevere istruzioni dettagliate per la riparazione dei prodotti Schaeffler. Tramite il portale online REPXPERT, gli utenti hanno anche accesso al sistema informativo TecRMI, che offre un’ampia varietà di informazioni di riparazione e manutenzione oltre che le specifiche per i veicoli commerciali. La hotline e gli eventi di formazione personale aiutano inoltre a tenere costantemente aggiornati i professionisti in merito alle conoscenze tecniche. Tutto ciò con sente loro di riparare i veicoli commerciali in modo efficiente, diventando così un partner affidabile per le flotte. “La nostra nuova piattaforma
TruckOn ci rende pionieri digitali nel mondo dei veicoli commerciali e stiamo ricevendo feedback di grande interesse da parte di officine e flotte - afferma Viridiana Chaveron - La piattaforma si configura non solo come un collegamento tra officina e flotta, ma anche come supporto per i centri tecnici in quanto TruckOn non dovrebbe solo portare clienti, ma anche facilitare il lavoro, questo è ciò che ci collega a REPXPERT”. I centri tecnici che si registrano su TruckOn possono offrire i loro servizi di riparazione, prenotabili con pochi clic semplificando quindi l’utilizzo della piattaforma e raggiungendo più clienti. L’officina può inserire i marchi e i servizi con cui preferisce lavorare. La gamma Schaeffler per veicoli commerciali comprende prodotti e soluzioni di riparazione per powertrain (LuK) e per il telaio (FAG). Inoltre, i servizi del marchio REPXPERT supportano le officine nel loro lavoro quotidiano, per esempio attraverso la formazione del personale sul posto, contribuendo così alla professionalità di tutti gli addetti ai lavori.
Continental riceve l’approvazione per la fornitura di pneumatici per macchine agricole
John Deere sceglie con sicurezza Tractor
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CONTINENTAL
DEDICATA AI SERVIZI DI
ontinental e John Deere, il produttore americano leader nel mercato delle macchine agricole, lavoreranno insieme nel prossimo futuro. Con effetti immediati, i trattori John Deere 6MC, 6RC, 6M e 6R saranno disponibili anche con pneumatici Continental Tractor70 e Tractor85. L’approvazione per l’uso da parte di John Deere di 30 differenti misure di pneumatici per macchine agricole è stata concessa dopo un audit dell’impianto di produzione Continental situato a Lousado, in Portogallo. In seguito a questo accordo di collaborazione, Continental espanderà le sue attività in qualità di produttore di equipaggiamenti originali nel settore agricolo. Una condizione per la collaborazione era che John Deere fosse la prima aziende produttrice di macchine agricole a condurrre un audit sullo stabilimento di produzione di Lousado. Per questo un team ha passato molti giorni conducendo test dettagliati sull’im-
pianto di produzione nell’estate 2018 - dalla gestione della qualità al processo di consegna, alla gestione dei rischi al processo di gestione degli ordini. Al termine dell’audit l’impianto Continental è stato certificato con voti eccellenti. I radiali Tractor70 e Tractor85 sono caratterizzati da estrema robustezza e garantiscono un alto grado di comfort, di rispetto dei terreni e di forza trattiva. Sono dotati di un design innovativo del tallone e della tecnologia N.flex. Entrambi i disegni sono progettati per migliorare sensibilmente la resa produttiva dei trattori, ottimizzando consumi di carburante e durata d’esercizio. Le serie John Deere 6MC, 6RC, 6M e 6R equipaggiate con pneumatici Continental, anche se sottoposte a lavori di alta trazione, garantiscono ottimo grip e un tasso di slittamento ridotto al minimo.
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BRIDGESTONE PROSEGUE LA CAMPAGNA DI AMPLIAMENTO DELLA RETE
Network sempre più forte CON IL NUOVISSIMO PUNTO VENDITA
MARINI AD ANAGNI, LA PIÙ GRANDE AZIENDA AL MONDO DI PNEUMATICI E PRODOTTI IN GOMMA RAFFORZA LA PRESENZA NEL
CENTRO ITALIA DI RIVENDITORI SPECIALIZZATI NEL SEGMENTO
AUTOCARRO, CHE SONO OGGI OLTRE
70 SUL
TERRITORIO NAZIONALE.
MARINI
SRL È PARTE DELLA RETE
FIRST STOP DAL
2016 ED È STATO UNO DEI PRIMI DEALER A DOTARSI DI
BRIDGESTONE TYREMATICS, CON TORRETTE INSTALLATE
L
MICHELE S. ALTIERI ANAGNI
’inaugurazione del nuovo punto vendita autocarro di Marini ad Anagni, in provincia di Frosinone, rappresenta un’apertura di grande valore strategico per Bridgestone, che rafforza la sua presenza nel Centro Italia. Con questa apertura, prosegue la campagna di ampliamento della rete di rivenditori Bridgestone specializzati nel segmento autocarro, che sono oggi oltre 70 su tutto il territorio nazionale. Tutti rivenditori selezionati in base a criteri di professionalità, qualità del servizio e orientamento
ALL’INGRESSO DEL NEGOZIO. alla soddisfazione del cliente. Grazie la collaborazione e il supporto di Bridgestone, Marini srl ha completamente
rinnovato il punto vendita, costituito da ben 5.500 mq di spazi dedicati, suddivisi tra officina, magazzini e uffici.
“L’inaugurazione del nuovo punto vendita - afferma Francesco Marini, 39 anni, Direttore Commerciale Marini srl rappresenta un passo avanti importante nella nostra collaborazione con Bridgestone, che con il suo sostegno ci ha per messo di diventare un punto di riferimento nel territorio e non solo”. Parte del network First Stop dal 2016, Marini è dal 2008 un importante partner per Bridgestone e in prima linea nelle applicazioni delle ultime innovazioni nel mondo autocarro tanto quanto in quello vettura. È stato uno dei primi dealer a dotarsi di Bridgestone Tyrematics, con tor-
rette installate all’ingresso del negozio, abbinate con appositi sensori, che consentono la rilevazione automatica della pressione di tutti i veicoli che transitano. Marini è stato inoltre pioniere nello sviluppo del modello Truck Hotel, area di parcheggio per camion con possibilità di rifornimento di gasolio e Adblue, anche grazie alla visibilità garantita dalla vicinanza dell’autostrada A1. Bridgestone, primo produttore al mondo di pneumatici e prodotti in gomma, ha intrapreso un importante percorso di trasformazione, con l’obiettivo di diventare leader nelle soluzioni per la mobili-
tà. Un cambiamento all’insegna del digitale che passa necessariamente attraverso l’ampliamento e l’innovazione degli strumenti a disposizione dei punti vendita, luogo in cui le nuove soluzioni di Brid gestone incontrano il cliente finale. In qualità di rivenditore raccomandato Bridgestone, Marini mette a disposizione dei professionisti del trasporto le ultime innovazioni in termini di prodotti e servizi digitali targati Bridgestone. Una grande opportunità per potenziare la propria offerta, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi, e rafforzare la relazione con il cliente finale.
SACRIFICI E SPIRITO DI SERVIZIO CARATTERIZZANO LA STORIA DI MARINI SRL
SECONDA GENERAZIONE AL TIMONE DELLA STORICA AZIENDA CIOCIARA S econda generazione al timone dell’azienda, Francesco è figlio di Sandro Marini, oggi 63enne, che negli anni del boom economico si rende conto che in terra ciociara c’è un solo gommista di piccolissime dimensioni che ha appena chiuso bottega. Il giovane Marini intuisce che c’è spazio: l’auto comincia a diventare un bene sempre più diffuso, a diffondersi anche in Ciociaria. E aumenta il numero delle aziende di trasporto che, favorite dall’indotto di tante fabbriche, crescono di dimensioni e necessitano di un supporto per i pneumatici. Inizia con lo zio e dà vita a Fini & Marini. Dopo un anno ha bisogno di qualcuno che lo affianchi. La scelta cade su Bruno Previdero, giovane senza lavoro che gli chiede impiego: per quattro decenni i due lavorano insieme, con un’amicizia e solidarietà fraterna che va ben oltre la professione. In quegli anni tutti e due facevano di tutto, con molti sacrifici e tanto lavoro manuale. Nel giro di un anno hanno aggiunto altri servizi specializzati e la vendita e assistenza di pneumatici per autocarro e agricoltura. Da quel momento la crescita dei volumi è continua. Nel 1984 un’ulteriore intuizione:
favorito dalla conoscenza delle flotte, Marini si rende conto della loro necessità di rifornimento. Apre un deposito carburanti con magazzino, scelta apprezzata soprattutto da padroncini e piccole flotte. Quello che inizia come magazzino diventa presto una struttura di deposito carburante, con tanto di veicolo per il trasporto del gasolio. La crescita è costante, senza picchi ma costante anche negli anni della crisi, caratterizzati nel 2000 dall’apertura di un’officina meccanica a Roma. Il punto di non ritorno è il 2004, annus horribilis per Fini & Marini che cessa l’attività. Una serie di complicazioni e vicissitudini giudiziarie tra i soci hanno portato negli anni allo svuotamento della vecchia officina ma lui, Sandro Marini, è pronto a ripartire da zero. Nasce Marini srl con l’obiettivo di dare nuovamente un lavoro ai 13 ex dipendenti e soddisfare le richieste della clientela. La prima sede è l’abitazione di Sandro, che in quei momenti bui trova al suo fianco la famiglia: la moglie Daniela Proietti chiude il laboratorio orafo per dedicarsi all’attività del marito, i figli Francesco e Eleonora sospendono gli studi per dare una mano al padre. Persino i dipendenti arrivano
Sandro Marini e la moglie Daniela Proietti.
al mattino all’alba e si fermano al lavoro fino a sera tardi, pur di aiutare i Marini a proseguire sulla loro strada. In quella casa-ufficio, Daniela Proietti si occupa dei fornitori e della liquidazione societaria, mentre Sandro Marini fa emergere tutta la sua capacità imprenditoriale. Si interfaccia con il mondo bancario e, per quante porte chiuse, trova qualcuno che gli dà udienza e fiducia, e persino il sostegno di qualche competitor. Prende in affitto un deposito e inizia con i pneumatici giganti: in Bridgestone trova il partner giusto, che gli manifesta fiducia. A quel punto Marini può ricominciare a soddisfare le richieste della clientela, che intanto sta aumentando: in Ciociaria è appena sbarcato un dealer MAN la cui clientela necessita di assistenza per gli pneumatici. È un nuovo inizio. Una nuova fase che ben presto si caratterizza per una crescita che oggi ha dell’incredibile. In pochi mesi viene riaperto il deposito carburanti, volano per la ricrescita. Per tre anni i Marini lavorano tutti i giorni, weekend compresi. Nel 2007 cominciano ad assumere nuovo personale e da quel momento i volumi sono tornati a crescere in maniera costante.
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NATO NEL 1979, OGGI TRANSCOOP È IL PIÙ IMPORTANTE
CONSORZIO COOPERATIVO DI AUTOTRASPORTATORI IN
ITALIA. PRESENTI ALLA SERATA IL SINDACO LUCA VECCHI E GIAMMARIA MANGHI, SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA DELLA
REGIONE EMILIAROMAGNA. “I SOCI DI TRANSCOOP SONO PER ME UNA SECONDA FAMIGLIA, CON I QUALI ABBIAMO CONDIVISO ANNI DI SUCCESSI”, HA DICHIARATO
EDO FERRARI.
TRANSCOOP HA FESTEGGIATO AL TEATRO VALLI DI REGGIO EMILIA
I nostri primi bellissimi quarant’anni
C
VALENTINA MASSA REGGIO EMILIA
sede - ha detto il Presidente Ferrari - e sono onorato di poter festeggiare insieme ai soci che hanno sempre dato fiducia e sostegno a Transcoop, che per me è una seconda famiglia. Insieme abbiamo superato ostacoli, abbiamo condiviso anni bellissimi, e ogni tassello di questa famiglia è stato indispensabile per arrivare a questi traguardi”. Pallicelli ha esposto alcuni dati sullo stato di salute del consorzio, “che è molto buono, sia per la liquidità sia per il margine di struttura. Negli ultimi anni - ha affermato il Direttore - abbiamo posto grande attenzione anche alla legalità: oggi le nostre imprese socie hanno l’obbligo di contabilità, e non devono avere pendenze fiscali. Puntiamo fortemente sull’orgoglio
di essere soci Transcoop, e su queste basi contiamo di ritrovarci a festeggiare tra altri quarant’anni”. “Non è affatto scontato arrivare a questi risultati e - ha rimarcato il primo cittadino di Reggio Emilia - Transcoop lo ha fatto tenendo insieme i valori di questa terra: il lavoro, la cooperazione, la passione. È giusto celebrare l’orgoglio per un grande passato, sulla base di questi valori che vi hanno accompagnato e che saranno il riferimento anche per il futuro”. Oggi Transcoop rappresenta il più importante Consorzio cooperativo di autotrasportatori in Italia, con 250 imprese socie, mille collaboratori, 800 mezzi e un fatturato annuo che si attesta a 129 milioni di euro. Una realtà solida e di li-
vello internazionale, grazie alla sua storia. Transcoop è in grado di trasportare ogni categoria merceologica nei settori industriali e nel settore refrigerato alimentare. Nasce nel 1979 dalla fusione di Capa, Car, Coop Autotrasporti Rubiera, Coop Autotrasporti Bibbiano. Nel 1984 al Consorzio si è aggiunta Cbr (Cooperativa Birocciai Reggiani). Nel corso degli anni, anche grazie a una strategia di acquisizioni di aziende operanti nel settore, Transcoop raggiunge e consolida la posizione di leader interprovinciale nei settori del trasporto completo, nel trasporto industriale e speciale e nel trasporto alimentare fresco e refrigerato. Nel 2012 incorpora la Cooperativa Italsend e oggi possiede il 70 per cento delle
quote di Travel, aziende di trasporto operanti nel distretto ceramico Reggio-Modena; prosegue quindi la strada per realizzare il motto “l’unione fa la forza”, al quale ha sommato differenziazione delle attività, flessibilità e la continua ricerca di soluzioni innovative affiancate agli elevati standard di qualità. Oltre alle attività di trasporto, Transcoop studia e realizza soluzioni logistiche sia direttamente con la sua struttura sia tramite società controllate e partecipate, sia in strutture proprie sia presso i committenti, occupandosi anche di polizze e coperture assicurative per trasporti in sicurezza, gestione fisica e contabile di vuoti tecnici e sistemi di controllo satellitare dei mezzi.
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on un grande evento al Teatro Valli, Trans coop, realtà di livello nazionale nel settore trasporti con sede centrale a Reggio Emilia, ha festeggiato i propri quarant’anni di attività. Oggi Transcoop è tra i principali operatori italiani nel settore del full truck load, nel trasporto industriale, speciale e nel trasporto alimentare fresco e refrigerato. Ma ha voluto festeggiare questo traguardo in un clima da “grande famiglia”, con un’attenzione speciale rivolta a chi ha costruito nel passato il successo di oggi, premiando i soci fondatori, ex dirigenti e dipendenti, per poi concludere la serata con lo spettacolo di
Giuseppe Giacobazzi, noto attore e cabarettista romagnolo. Tra i presenti, le massime autorità cittadine e non solo. Hanno partecipato all’iniziativa il Sindaco Luca Vecchi e il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Giammaria Manghi, i rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle Associazioni di categoria, molti imprenditori e manager d’importanti aziende emiliane, ma soprattutto soci, clienti, dipendenti e collaboratori del Consorzio. La serata, condotta da Stefania Bondavalli, ha visto gli interventi del Presidente Transcoop Edo Ferrari e del Direttore Livio Pallicelli, seguiti dai saluti e ringraziamenti di Luca Vecchi. “Sento forte commozione nell’intervenire in questa
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L’EVOLUZIONE DEL NETWORK PALLETWAYS AL CENTRO DELLA CONVENTION 2019
I driver del successo LO SPIRITO DI SQUADRA E LA CELEBRAZIONE DEI CONCESSIONARI - E DUNQUE DELLE PERSONE CHE COSTITUISCONO IL MOTORE DEL SUCCESSO DI PALLETWAYS - È STATO IL LEIT MOTIV DELLA CONVENTION CHE ORGANIZZATA AL MUSEO ENZO FERRARI DI MODENA. AL CENTRO DELL’ATTENZIONE I FATTORI CHIAVE SU CUI PUNTARE PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE E PER LA MIGLIORE SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA.
D
FABIO BASILICO MODENA
igitalizzazione e internazionalizzazione. Sono queste le due parole d’ordine che scandiranno il futuro del Gruppo Palletways. Nella prestigiosa cornice del Museo Enzo Ferrari di Modena, Palletways Italia - società leader nel trasporto espresso di merce su pallet insieme al top management di tutto il Gruppo, ha riunito l’intera rete di concessionari per fare il punto sull’evoluzione del network, celebrare i risultati dell’anno e discutere degli obiettivi futuri. Proprio all’interno dell’officina dove il padre di Enzo Ferrari lavorava e oggi museo e testimonianza della sua storia e dei suoi trionfi, i presenti alla convention hanno puntato lo sguardo al futuro di Palletways. La due giorni di Maranello è stata, infatti, l’occasione per la società di condividere con la propria squadra la sua nuova direzione e discutere dei fattori chiave su cui puntare per rispondere alle
esigenze di un mercato in continua evoluzione. Fra gli argomenti affrontati si è parlato anche della riorganizzazione dei vertici di Palletways nel segno dell’innovazione della vision aziendale, mentre il fare rete e puntare alla qualità rimangono i punti fermi. Dopo il lancio dei network nei Paesi Scandinavi e in Ungheria, fra le priorità per il futuro di Palletways spiccano il rafforzamento della rete internazionale unitamente al continuo sviluppo della piattaforma tecnologica che sta per essere arricchita di nuove funzionalità. Oltre a Massimiliano Peres, Managing Director di Palletways Italia, hanno partecipato alla convention Luis Zubialde, che da COO del Gruppo ha assunto dallo scorso luglio il ruolo di CEO subentrando a James Wilson, Michael Sterk, Chief Commercial Officer, Colin Glengross, Managing Director di Palletways Europe e Thomas Olsson, Chief Information Officer. Durante la prima giornata della convention, Palletways ha premiato i
concessionari che attraverso il proprio lavoro si sono distinti rappresentando e diffondendo al meglio i valori del network. Il primo premio del Campionato “Con cessionario dell’Anno 2018/2019” è stato assegnato a Racchetti Mediotrasporti di Cremona; il secondo posto è stato assegnato a Emidi Viaggi di Città di Castello (Pg), mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato dall’azienda Trial di Milano. Nel la categoria “Nursery”, de dicata ai concessionari che fanno parte del network da meno di un anno, si è distinta la nuova sede della Festa Trasporti&Logistica a cui, dallo scorso novembre 2018, è affidata la concessione della zona meridionale della provincia di Brescia. In un momento di profondo rinnovamento per il Gruppo Palletways, il management è consapevole del fatto che la sua forza risiede in primis nella sua efficiente re te di concessionari. Per questo, con il premio fedeltà sono stati celebrati sei concessionari storici del network:
Massimiliano Peres, Managing Director di Palletways Italia.
Mised Distribuzione Nazionale, Traspel Italia, Tracon, Trial, Prealpina Trasporti e Depositi ed Ekol Logistics. Lo spirito di squadra e la celebrazione dei concessionari - e dunque delle persone che costituiscono il motore del successo di Palletways - è stato il leit motiv di tutta la con-
vention. I membri del network sono stati anche coinvolti in attività di team building dove hanno potuto cimentarsi in gare di pit-stop e di velocità con i simulatori Ferrari per rivivere in una dimensione ludica l’obiettivo aziendale di confermarsi i numero uno fra i competitor.
aspetto riguarda la flotta veicolare, i magazzini e le attività di logistica; il secondo i sistemi IT con il focus sulla nuova piattaforma intranet concepita e sviluppata internamente; il terzo il rapporto con i clienti. Il discorso sulla flotta deve tener conto innanzitutto del fatto che il parco veicolare di Torello è gestito nell’ottica della
massima efficienza e sostenibilità. “Attualmente -spiega Antonio Torello - la flotta è composta da circa 3.000 unità veicolari tra trattori, motrici e semirimorchi. Il 90 per cento della flotta è in regola con la più recente e stringente normativa Euro 6d TEMP e nel 2020 vogliamo arrivare al 100 per cento”.
KRONE / DA DIECI ANNI A FIANCO DI GRUPPO TORELLO
Decennio vincente IL FORNITORE ITALIANO DI SERVIZI PER LA LOGISTICA E IL COSTRUTTORE DI VEICOLI REALTRAILER, IMPORTATORE KRONE PER L’ITALIA - HANNO RECENTEMENTE CELEBRATO CON UN’IMPORTANTE CDERIMONIA DUE LUSTRI DI PROFICUA COLLABORAZIONE PRESSO LO STABILIMENTO KRONE DI LÜBTHEEN, IN GERMANIA. PER L’OCCASIONE SONO STATI CONSEGNATI 50 SEMIRIMORCHI NUOVI KRONE COOL LINER.
INDUSTRIALI KRONE - INSIEME A
È
GIANCARLO TOSCANO LÜBTHEEN
un rapporto riuscito quello tra Torello e Kro ne. Uno dei più importanti fornitori italiani di servizi per il trasporto e la logistica e il costruttore di veicoli industriali Krone - insieme a Realtrailer, importatore Krone per l’Italia - hanno recentemente celebrato 10 anni di collaborazione presso lo sta bilimento Krone di Lübtheen, in Germania. Per la sto rica occasione sono stati consegnati 50 semirimorchi
nuovi Krone Cool Liner. Antonio Torello, titolare del Gruppo campano, ha espresso gratitudine a nome della sua famiglia per la leale e sincera collaborazione: “Come spesso accade nella vita, un buon rapporto tra due persone è la base per una relazione professionale a lungo termine. Nel nostro caso, è stata la famiglia Pigozzi della Realtrailer che ci ha fatto conoscere non solo il prodotto Krone, ma anche la famiglia Krone. La qualità dei veicoli e naturalmente i valori di un’azienda come Krone ci hanno subito
Realtrailer e Krone al centro della solida partnership con Torello.
conquistati e da allora siamo clienti fedeli. I semirimorchi frigoriferi vantano una qualità eccellente e le varie possibilità di equipaggiamento offerte da Krone rendono il nostro lavoro quotidiano molto più semplice”. Andreas Völker, Responsabile commerciale estero di Krone, e Stefano Savazzi, Responsabile vendite di Realtrailer, hanno invitato gli ospiti italiani per un tour dettagliato presso lo stabilimento di Lübtheen, dove vengono prodotti i semirimorchi Cool Liner. Il team Torello ha avuto la possibilità di constatare in prima persona la linea di produzione ultra-moderna e di ritirare un nuovo semirimorchio frigorifero. Völker e Savazzi hanno ringraziato Torello a nome della famiglia Krone e dell’intero team per la fiducia riposta in Krone: “Torello è uno dei più importanti specialisti in Italia della logistica e del trasporto di prodotti refrigerati, garanzia per i suoi clienti di assoluta qualità. A tal proposito, guardiamo fiduciosi a una futura ulteriore collaborazione, siccome siamo sicuri che entrambe le aziende continueranno a crescere insieme”. Gruppo Torello è protagonista dell’innovazione tecnologica con l’obiettivo di una logistica integrata e sostenibile. Sono tre i pilastri sui quali si erge l’“edificio tecnologico” di Torello: Il primo
Gruppo Torello è protagonista dell’innovazione in chiave sostenibile.
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C.H. ROBINSON ACQUISISCE L’ITALIANA DEMA SERVICE
Filo diretto tra il Minnesota e l’Abruzzo
“
LINO SINARI CHIETI
L’acquisizione di Dema Service è un traguardo particolarmente significativo per C.H. Robinson, perché rafforzerà la nostra attuale presenza in Italia, uno dei principali mercati del trasporto su strada in Europa”, ha dichiarato Jeroen Eijsink, Responsabile Europa di C.H. Robinson. “Siamo impazienti di iniziare a lavorare con i clienti di Dema Service ai quali offriremo la nostra gamma completa di servizi di logistica contribuendo a migliorare le loro supply chain”. Questa operazione rappresenta la seconda acquisizione conclusa da C.H. Robinson in Europa nel 2019. Di recente, infatti, la società ha acquisito Space Cargo, gruppo dedicato al trasporto merci che ha permesso a C.H. Robinson di am pliare la propria presenza in Spagna e in Colombia. Dema Service è un’azienda di logistica privata che si occupa di servizi di trasporto su gomma in tutta Europa. Con sede centrale a Chieti e circa 100 dipendenti, Dema Service è presente sul mercato con tre uffici in Italia, Polonia e Repubblica Ceca. “Siamo entusiasti all’idea di entrare a far parte di C.H. Robinson, uno dei
Jeroen Eijsink, Responsabile Europa di C.H. Robinson.
principali fornitori di Third-Party Logistics (3PL) a livello mondiale, e di contribuire alla significativa presenza europea della società”, ha commentato Mauro de Lellis, cofondatore di Dema Service. “L’unione della nostra vasta conoscenza del mercato locale e della rete globale di C.H. Robinson ci permetterà di offrire dei servizi di qualità superiore ai nostri clienti.” C.H. Robinson integrerà Dema Service nella divisione Trasporto di superficie Europa e nella sua piattaforma tecnologica globale proprietaria, Navisphere. C.H. Robinson cre de nell’importanza dell’accelerazione del commercio glo bale per consegnare nel migliore dei modi i prodotti e i principali beni dell’economia mondiale. Sfruttando i punti di forza dei propri esperti, dei propri processi ampiamente testati e della propria tecnologia globale, C.H. Robinson aiuta i propri clienti a lavorare in modo più smart. Come principale fornitore di Third-Party Logistics (3PL) al mondo, l’azienda offre un ampio portafoglio di servizi di logistica, approvvigionamento di prodotti freschi e servizi gestiti per oltre 124.000 clienti e 76.000 vettori con contratti attivi attraverso la propria rete integrata di uffici e
C.H. ROBINSON CONTINUA AD AMPLIARE LA PROPRIA PRESENZA A LIVELLO GLOBALE CON L’ACQUISIZIONE DELLA SOCIETÀ ABRUZZESE SPECIALIZZATA NEL SETTORE DEI TRASPORTI SU STRADA IN TUTTA
EUROPA E PRESENTE
SUL MERCATO CON TRE UFFICI IN ITALIA,
POLONIA E REPUBBLICA CECA.
oltre 15.000 collaboratori. Insieme alla propria Fondazione e ai propri dipendenti l’azienda destina ogni an no milioni di dollari a numerose organizzazioni. C.H. Robinson, società con sede a Eden Prairie (Minnesota), è quotata al NASDAQ dal 1997. Dema Service è una società leader del trasporto su strada in Europa che si occupa anche di trasporto merci e di altri servizi di logistica. È stata fondata nel 2004 e ha sede a Chieti.
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LA SARDEGNA AL CENTRO DEL BUSINESS INTERNAZIONALE DI AD-LOG GROUP
L’isola che c’è Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor Ad-Log Group.
“POSSIAMO DIRE CHE LA SARDEGNA HA CONTRIBUITO ALLA CRESCITA E ALL’AFFERMAZIONE DI AD-LOG DICE GIUSEPPE SINATRA, FINANCE & STRATEGY ADVISOR DI AD-LOG GROUP - SIAMO PARTITI CON LA GESTIONE LOGISTICA E LA DISTRIBUZIONE SULL’ISOLA NEL 2000, QUANDO UN CLIENTE DELLA GDO CHE SEGUIVAMO DALLA SEDE DI SEGRATE, CI HA PROPOSTO DI GESTIRE I SUOI DEPOSITI DI MACOMER E OLBIA. NEL 2013 ABBIAMO APERTO L’OFFICINA E IL MAGAZZINO DI OLBIA NONCHÉ IL DEPOSITO DI SASSARI CON ANNESSA SEDE OPERATIVA A CUI SI È POI AGGIUNTO L’HUB ALL’INTERNO DEL MERCATO DI CAGLIARI, CHE CI PERMETTE DI GESTIRE AL MEGLIO IL SERVIZIO DI EXPORT DALLA SARDEGNA VERSO IL CONTINENTE”.
G
FABIO BASILICO SEGRATE
eograficamente nel cuo re del Mediterraneo al pari della non lontana Sicilia, la Sardegna è al centro del business internazionale di Ad-Log Group, leader nel campo della logistica, groupage e trasporti mer ci che riguardano sia la raccolta che la consegna dei prodotti alimentari, destinati prevalentemente alla Grande Distribuzione Organizzata. Con quartier generale a Segrate (Mi) Ad-Log ha un raggio d’azione che collega la Sardegna all’Italia e al resto del continente, in particolare la Spagna, dove l’azienda è presente con un presidio (un deposito refrigerato) all’interno del Mercabarna di Barcellona, il più grande mercato ortofrutticolo d’Europa. AdLog fa da ponte tra i territori attraverso la movimentazione e il trasporto dei prodotti alimentari, espressione della cultura di popoli e nazioni. E gli operatori della GDO si rivolgono proprio al team di Ad-Log per gestire tutte le complesse attività logistiche e il trasporto che oggi sono richieste nel comparto dei prodotti freschi e freschissimi. Nel 2018 sono stati percorsi complessivamente 3 milioni di chilometri, logisticamente movimentati oltre 73 milioni di colli e trasportati oltre 68 milioni. Diverse le tipologie
di merce: dalla carne al pesce, dai prodotti freschi all’ortofrutta e ai secchi. “Possiamo dire che la Sardegna ha contribuito alla crescita e all’affermazione di Ad-Log - ci dice Giuseppe Sinatra, Finance & Strategy Advisor di Ad-Log Group Sia mo partiti sull’isola nel 2000, quando un cliente della GDO che seguivamo dalla sede di Segrate, dove ci occupavamo di logistica e non effettuavamo trasporti, ci ha pro-
posto di gestire i suoi depositi di Macomer (Nu) e Olbia (Ot). Iniziammo con dei subvettori e successivamente arrivarono anche altri clienti. Nel 2013 abbiamo aperto l’officina di Olbia dotata di un grande piazzale per il parcheggio dei mezzi e abbiamo acquistato i primi truck di proprietà dell’azienda con cui effettuavamo trasporto diretto. Oggi la sede di quell’officina è uno dei punti di riferimento di Ad-Log in Sarde-
gna: la struttura oggi è estesa su 10mila mq e comprende, oltre all’officina, una sede operativa certificata per ospitare corsi di formazione interni ed esterni e un deposito”. TRASPORTO GROUPAGE
Sempre nel 2013, Ad-Log av via il trasporto groupage con il collegamento tra l’isola e il continente, in particolare il Nord-Italia. “Avevamo
In alto, la sede Ad-Log di Olbia. Sopra, la sala che ospita i corsi di formazione.
quindi la necessità di creare dei depositi per gestire il transito delle merci e la successiva consegna alle singole destinazioni finali sull’isola continua Sinatra - Nasce così il deposito di Sassari con annessa sede operativa, che affianca Olbia. Entrambi i magazzini sono strategicamente localizzati nei pressi dei porti di Porto Torres (Ss) e Olbia. I camion vengono imbarcati sui traghetti a Genova e a Civitavecchia: mediamente 1415 semirimorchi al giorno. La tratta Civitavecchia-Olbia è più recente e ci serve per servire il mercato di Roma con le merci dirette in Sardegna. In precedenza erano già state messe in funzione le tratte Genova-Olbia e Genova-Porto Torres”. L’elenco dei punti di riferimento Ad-Log in Sardegna continua con l’hub all’interno del mercato di Cagliari, “che ci permette di gestire il servizio di export dalla Sardegna verso il continente. Diamo anche ai piccoli produttori locali la possibilità di spedire anche piccole quantità di merce”, spiega Giuseppe Sinatra. In Sardegna, Ad-Log si occupa di raggiungere i singoli punti vendita soprattutto di tre importanti operatori della Grande Distribuzione. “In totale sono coinvolti nelle operazioni di distribuzione e di collegamento tra Sardegna e continente 120 truck con semirimorchi frigoriferi, non so lo di proprietà Ad-Log, e 28 motrici, particolarmente utili nella distribuzione dell’ultimo miglio in città e paesi con strade strette o difficoltose, che in Sardegna non man cano. In prevalenza si tratta di truck Scania e di semirimorchi Lamberet con gruppo frigo Thermo King. Con i tre costruttori abbiamo un rapporto di collaborazione proficuo e duraturo”. Tratto caratteristico di Ad-Log è la presenza sul territorio coperto di un pool di persone atte alla completa gestione dell’area al fine di rendere immediato l’intervento presso il cliente per risolvere ogni necessità e urgenza, con la continua e costante supervisione della direzione. “Occupandoci di prodotti agroalimentari dobbiamo garantire la massima operatività ed efficienza al cliente, controllando tutte le fasi della catena del freddo - dice ancora Sinatra - I nostri autisti sono i primi ambasciatori dell’azienda ed è per questo che hanno un elevato grado di specializzazione e sono costantemente impegnati in corsi di formazione. Non a caso a Olbia è stata istituita una sede operativa certificata per ospitare corsi di formazione, a cui partecipano tutti i
350 dipendenti di Ad-Log. Effettuiamo numerosi corsi teorici e pratici, dalla sicurezza al pronto soccorso, dalla guida economica alla formazione specifica per il magazzino, dall’igiene degli alimenti all’utilizzo del defibrillatore e alle pratiche antincendio. Senza contare i corsi a cui i di pendenti Ad-Log hanno partecipato presso i partner di riferimento, Scania, Thermo King e Lamberet”. AVANZATO UFFICIO TRAFFICO
Oltre che su autisti preparati, Ad-Log punta sul personale dell’ufficio traffico che simoccupa della gestione dei viaggi, degli autisti e del back office, un ufficio molto efficiente e con un’organizzazione che, seguendo le tendenze del mercato, è in continua evoluzione. “L’ufficio traffico ha il delicato compito di monitorare passo dopo passo tutte le operazioni di trasporto e soprattutto di intervenire prontamente quando si verifica un problema, al fine di garantire al cliente la sicurezza della merce trasportata e le tempistiche di consegna commenta Giuseppe Sinatra Per questo gli operativi di Olbia sono affiancati dall’ufficio commerciale che interagisce direttamente con il cliente. In Sardegna disponiamo tra l’altro di un’attrezzatis sima officina mobile che garantisce il pronto intervento H24 e 7 giorni su 7 in tutta l’isola”. Tutti i veicoli sono dotati di sofisticati apparati satellitari e dotati di specifici sensori. Le temperature dei semirimorchi refrigerati vengono costantemente controllate con la possibilità di stilare report da inviare ai clienti. “Siamo in grado di monitorare i tempi di viaggio, le soste e gli spostamenti dei mezzi e dei semirimorchi, permettendo di gestire con flessibilità e precisione le consegne e di tenere costantemente aggiornati i clienti - spiega Sinatra - AdLog dispone di sistemi di individuazione per una completa tracciabilità della merce. L’interfaccia permette la trasmissione delle informazioni richieste alle aziende”. La Sardegna è oggi ancora più vicina al continente grazie alla competenza professionale, alla passione e alla determinazione degli uomini e delle donne di Ad-Log Group, quotidianamente impegnati nel fare bene il proprio lavoro consentendo la distribuzione di prodotti agroalimentari la cui qualità è salvaguardata anche e soprattutto per ciò che riguarda la logistica e il trasporto.
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NATA COME SPIN OFF DI WELL LOGISTICS, L’AZIENDA DI LATINA IN UN ARCO DI TEMPO BREVISSIMO HA SOTTOSCRITTO CONTRATTI CON COLOSSI COME
UNIEURO E GRUPPO UNIPAM. “AVEVAMO BISOGNO SUBITO DI UNA SOCIETÀ CHE CI ASCOLTASSE E COMPRENDESSE LE NOSTRE ESIGENZE E IN
SIFÀ ABBIAMO TROVATO LA GIUSTA RISPOSTA”, AFFERMA IL
GENERAL MANAGER GIANLUCA DONADEL, DISCENDENTE DI UNA FAMIGLIA DI AUTOTRASPORTATORI CHE INIZIA CON
AMEDEO E
PROSEGUE CON NONNO
ANTONIO E IL PADRE TAZIO, TUTTORA DI SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DEI FIGLI.
SIFÀ SOSTIENE LA CRESCITA DI LOG UP SERVICE
Quando il trasporto è vocazione
I
MAX CAMPANELLA LATINA
mprenditore col trasporto nel dna, Gianluca Donadel è tra i pionieri della “logistica dell’ultimo miglio”. Quan do ha compreso che quel segmento era solo agli i ni zi di uno sviluppo che avrebbe avuto una portata del tutto inattesa, due anni fa ha scelto d’investire in modo importante sulle consegne e installazioni a domicilio. Da quel la scommessa è nata Log Up Service che, con una flotta che esigeva una crescita immediata, ha trovato in SIFÀ la giusta risposta, dan do vita a una partnership strategica tra le due Aziende. Una collabo-
razione che ha trovato concretezza nel parco di 30 veicoli quasi interamente a noleggio SIFÀ. Classe 1964, Gianluca Donadel è discendente di una famiglia di autotrasportatori. Papà Tazio, 88 anni, che continua a stimolare il figlio nella sua attività, è a sua volta erede dell’attività di Antonio che, divenuto amico del mitico Nuvolari, per il figlio ha scelto il nome del pilota. A sua volta, Antonio era cresciuto col padre Amedeo, che nel Veneto aveva iniziato il trasporto con i carri, quan d’ancora il camion era lontano. La passione per il trasporto è innata in Gianluca: dopo aver affiancato il
padre fin da piccolo sul camion nei periodi estivi dopo gli studi, nel 1984 è impiegato in un’azienda di logistica, e dopo soli due anni decide di aprire un’attività in proprio, affiancato negli anni dal fratello Massimo, classe 1976. Con Well Logistics, Donadel si specializza nella logistica a tutto tondo: logistica integrata, gestione del magazzino, e-commerce, rifornimento, carico-scarico merci. Tra i clienti, nomi di rilievo come Euronics, che consente all’azienda di specializzarsi nella gestione degli elettrodomestici, che richiedono un certo di tipo di preparazione: un’attività certamente faticosa nel carico-scarico e la necessità
di ottemperare a precise normative presso l’albo gestori ambientali. “L’attività di consegna a domicilio - racconta Gianluca Donadel - è diventata sempre più importante. Per questo nel 2016 ho deciso di dedicare a questo ramo un’azienda ad hoc: così è nata Log Up Service, che subito ha sottoscritto contratti importanti, ad esempio con Unieuro (contratto di cui è stata fau trice la moglie Roberta) e con il Gruppo Unipam per la catena Orizzonte Shop”. Da spin off, Log Up diventa presto il nucleo centrale attorno al quale si agganciano gradualmente gli altri rami aziendali e viene trasferito l’in tero know-
how di Well Logistics, tuttora operativa in ambiti quali la logistica farmaceutica, destinata a occupare metà dei 10mila mq di magazzino della sede di Latina. La crescita è rapidissima: 60 dipendenti, che l’anno prossimo saliranno a 200 (dei quali 170 autisti), e un fatturato di 1,5 milioni di euro, che nel 2020 raggiungerà i 5-6 milioni. Uno sviluppo di tale rapidità ha richiesto una flotta di veicoli disponibile nell’immediato. “Mi servivano subito 30 furgoni per far fronte alle richieste e la Concessionaria non aveva veicoli pronti a sufficienza. Così, grazie alla referenza di un altro primario operatore del mercato, mi so no
rivolto a SIFÀ, che in tempi rapidissimi ha concesso l’approvazione del credito e ci ha consegnato i mezzi.” Log Up Service possiede un parco di 30 mezzi tutti cas sonati con furgonatura in alluminio e brandizzati. “La flotta - precisa Donadel - è destinata ad arrivare ad almeno a 80-100 unità entro il 2020 e sceglieremo nuovamente la formula del noleggio. Nel caso dei veicoli professionali il vantaggio principale del noleggio è rappresentato dai costi certi: quando fai un business plan il primo elemento da considerare sono i costi, che con il noleggio si possono calcolare con certezza sin dall’anno precedente”.
LA FLOTTA DI LOG UP SERVICE CONTINUA A SVILUPPARSI DAI VAN ALLE MOTRICI AI BILICI
DUE AZIENDE CHE CRESCONO INSIEME CON VALORI DI ONESTÀ E RETTITUDINE L og Up Service è operativa in tutto il Lazio e verso altre regioni nelle quali saranno aperte filiali con magazzino, dalla Toscana all’Abruzzo, dalle Marche alla Campania. Oltre ai van, l’azienda di Latina possiede alcuni mezzi pesanti, cinque motrici da 120 q e dieci bilici da 440 q. “Oggi afferma Gianluca Donadel - Log Up è un’azienda strutturata, che al noleggiatore chiede la disponibilità immediata di veicoli e un servizio di assistenza che ci consenta di lavorare con serenità. Su questi aspetti è stata decisiva la scelta di SIFÀ come partner, in quanto presenta un’offerta molto ampia per tipologia di veicoli, dà una risposta immediata, mette nella rata tutto quello che serve e ci offre assistenza a tutto tondo, sia nella soluzione di problematiche dei veicoli sia nell’ottenere le necessarie autorizzazioni e la documentazione accessoria richiesta per il nostro lavoro. Questo fa la differenza”. Log Up Service prosegue la sua crescita basandosi sui va-
lori di rettitudine, onestà e competenza che papà Tazio, autista d’altri tempi, ha insegnato ai figli. E che trovano la giusta piattaforma di collaborazione con SIFÀ. “Gianluca Donadel - afferma Davide Di Felice, Funzionario Commerciale dell’azienda di noleggio di proprietà di BPER Banca - è un manager che sin dall’inizio si è dimostrato corretto e sincero, anche nei momenti in cui abbiamo dovuto gestire criticità o rispondere a esigenze improvvise. La sua esperienza lo porta a comprendere le tempistiche necessarie, ad esempio per ottenere le autorizzazioni ministeriali: nel confronto ci si aiuta reciprocamente, senza alcuna tensione. Da parte nostra c’è la consapevolezza che Log Up ha bisogno dei veicoli non per il piacere di guidarli ma per portare avanti il proprio business. Su queste basi la partnership strategica consente a entrambe le aziende di continuare a crescere insieme, nella convinzione che le future esigenze di flotta di Log Up continueranno a essere soddisfatte da SIFÀ”.
Stretta di mano tra Gianluca Donadel, titolare della Log Up Service, e Davide Di Felice, Funzionario Commerciale di SIFÀ.
MOBILITÀ
IL MONDO DEI TRASPORTI
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INTERVISTA ESCLUSIVA
REINHOLD UNMUTH DIRETTORE CUSTOMER SERVICE AND PARTS DI EVOBUS ITALIA
Votati al servizio premium “IL FOCUS DELL’AZIENDA È DARE SERVIZIO AL CLIENTE - SPIEGA REINHOLD UNMUTH - IL POST-VENDITA È DUNQUE UN SETTORE STRATEGICO CHE POGGIA SULLA CONTINUA INNOVAZIONE, SULL’INTEGRAZIONE DEI PIÙ MODERNI SISTEMI DIGITALI E SULLA COLLABORAZIONE COSTANTE E ATTIVA DELLA RETE DI 50 OFFICINE AUTORIZZATE DISTRIBUITE CAPILLARMENTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, A CUI SI AGGIUNGONO LE QUATTRO OFFICINE DI PROPRIETÀ EVOBUS ITALIA”.
“
Bus consegnato. Ora scopri cosa puoi fare per migliorare il tuo lavoro”. Un messaggio chiaro che EvoBus rivolge a tutti i clienti che scelgono un bus Mercedes-Benz o Setra e che, immediatamente dopo l’acquisto, entrano a far parte dell’esclusivo e pervasivo mondo del post-vendita targato OMNIplus. Il Service OMNIplus è cresciuto negli anni e si è costantemente evoluto, fino ad arrivare a distinguersi sul mercato per il suo specifico approccio al cliente. Ce ne parla il manager che dallo scorso anno è Direttore Customer Service and Parts di EvoBus Italia. Reinhold Unmuth, nato in Germania nel 1975, ha accumulato negli an ni una solida esperienza proprio nel post-vendita che ora mette a disposizione dei clienti italiani di Mercedes-Benz e Setra. “Il focus dell’azienda è dare servizio al cliente. Il post-vendita è dunque un settore strategico che in EvoBus Italia occupa 150 persone ed è il più numeroso di tutta la nostra organizzazione - esordisce Reinhold Unmuth - Post-vendita per noi significa poter contare su una struttura all’avanguardia rappresentata dalla stessa Evo Bus Italia e dalla Rete di 50 officine autorizzate distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale, a cui si aggiungono le quattro officine di proprietà EvoBus localizzate a Sorbara di Bomporto (Mo), Bressanone (Bz), Besnate (Va) e Monterotondo (Rm). Essere
PAOLO ALTIERI
SORBARA DI BOMPORTO
Chi è Nato nel 1975, sposato con Carmen e padre di Isidora, una bimba di 5 anni, Reinhold Unmuth si è laureato in Economia aziendale nel 1999 e ha conseguito un MBA nel 2004 anche se ha iniziato a lavorare presso EvoBus quando era ancora studente e negli anni in cui la società del Gruppo Daimler muoveva i primi passi. Il primo incarico di Unmuth è stato nell’ambito della logistica per i ricambi Mercedes-Benz e Setra. Successivamente, si trasferisce in Spagna presso EvoBus Iberica dove continua a occuparsi di gestione logistica dei ricambi. È il 2003 e Reinhold Unmuth rimane in Spagna per due anni. Tornato in Germania, entra nel comparto postvendita e si occupa del progetto per la crescita del business dei ricambi sui mercati europei ed extraeuropei. Dopo cinque anni, diventa Assistente del Direttore post-vendita di Daimler Buses a livello globale. Nel 2008 diventa Responsabile di un team di consulenza di cinque persone che lavorano nel post-vendita. Trascorrono altri dieci anni e il 3 aprile 2018 Reinhold Unmuth arriva in Italia con il nuovo incarico di Direttore Post-Vendita di EvoBus Italia. Il compar to post-vendita conta 150 persone ed è il più numeroso di EvoBus Italia.
officina autorizzata vuol dire garantire obbligatoriamente certi standard operativi e qualitativi che coprono anche il personale, che tra l’altro è costantemente impegnato nei corsi di formazione teorica e pratica che noi offriamo; c’è un minimo di 14 giorni all’anno di frequenza obbligatoria. Disponiamo di una squadra formata da tre formatori che fanno corsi o presso le officine o in sede, a Sorbara, dove EvoBus Italia dispone
di una bella struttura adibita allo scopo. Ci sono anche corsi di formazione per i clienti, non solo dal punto di vista tecnico ma anche per ciò che riguarda la guida sicura ed economica del veicolo. Inoltre, alla singola officina è richiesto di lavorare con i nostri sistemi di garanzia e i sistemi dedicati all’ordinazione dei ricambi. Il 50 per cento delle officine della Rete si occupano anche di truck Mercedes-Benz”.
I servizi più importanti che vengono erogati da tutte le officine indistintamente comprendono il service 24h su 24 e 7 giorni su 7, l’elevata disponibilità di ricambi con la presenza obbligatoria di uno stock di magazzino, la presenza di tecnici competenti e formati. “Per noi la collaborazione con l’officina è di importanza fondamentale - aggiunge Reinhold Unmuth -Non a caso ci preoccupiamo di garantire al singolo
Il quartier generale di EvoBus Italia a Sorbara di Bomporto, in provincia di Modena.
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operatore tutta l’assistenza tecnica necessaria: un team di ispettori tecnici è sempre pronto a intervenire e il supporto tecnico è proposto anche ai clien ti. È un nostro punto stra tegico che giustifica un lavoro nel post-vendita continuo basato anche sullo sviluppo del mercato. Dove c’è un punto vendita è essenziale affiancargli un punto di assistenza. Il cliente ci chiede soprattutto la massima disponibilità del veicolo. Senza una rete capillare come la nostra che copre tutto il territorio sarebbe impossibile soddisfare l’esigenza di
visioni altrettanto positive per il futuro. Abbiamo per esempio iniziato a consegnare 60 veicoli con contratto full service a Genova e abbiamo anche autorizzato una nuova officina”. Nel comparto privato, la sensibilità ai contratti di assistenza è ovviamente demandata al proprietario dell’azienda di trasporti. “Nel settore privato c’è molta più sensibilità rispetto al pubblico - dice ancora Reinhold Unmuth - In base all’attività del singolo veicolo siamo in grado di valutare la migliore solu-
acquistare da noi. Il primo di questi servizi si chiama OMNIplus Uptime, che possiamo sintetizzare come il monitoraggio continuo della salute del veicolo. Le tre categorie di riferimento sono: prevedere un caso di fermo macchina; gestione proattiva di manutenzione e riparazione; informazioni trasparenti per il gestore della flotta. Tutto in tempo reale e prima che il veicolo si fermi: sappiamo subito ciò che succede con un veicolo su strada e siamo in grado di intervenire immediatamente e preventivamente, mettendo in contatto
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il cliente con l’officina autorizzata. Il veicolo è così più disponibile e c’è un evidente risparmio sui costi dal momento che l’informazione su un’eventuale anomalia arriva prima che si verifichi qualcosa di grave che comporta una riparazione costosa. Un servizio esclusivo che offriamo noi per Mercedes-Benz e Setra. Uptime è un servizio per officina che coinvolge il cliente e la Rete. La sfida è progredire insieme in tutto il network, perseguendo obiettivi comuni e migliorando insieme. Ecco perché la collaborazione è fonda-
Trasporto pubblico e trasporto privato. A ciascuno di essi, il post-vendita di EvoBus si rivolge con specifica attenzione.
avere un servizio immediato per risolvere la problematica in corso. Ecco perché ci siamo impegnati a far sì che ogni cliente, in qualsiasi punto del territorio si trovi, abbia la possibilità di raggiungere l’officina più vicina entro un’ora”. Trasporto pubblico e trasporto privato, i due pilastri su cui si erge il trasporto passeggeri. A ciascuno di essi, il post-vendita di EvoBus si rivolge con specifica attenzione. “Quando parliamo di trasporto pubblico - continua Unmuth - dobbiamo tenere in considerazione che in Italia è diventato uno standard vendere veicoli in abbinamento a un contratto di assistenza. Mol te gare a cui partecipiamo prevedono non solo l’acquisto dei mezzi ma anche un contratto full service per die cidodici anni, una soluzione che noi offriamo. A oggi circolano in Italia 1.400 nostri veicoli con contratto di assistenza per manutenzione e riparazione. Siamo stati i primi a sviluppare questa offerta per il trasporto pubblico e il grande successo ottenuto ha significato una crescita costante negli ultimi anni e legittimato pre-
zione full service che consente al cliente di focalizzarsi unicamente sul suo business, il trasporto, mentre noi ci occupiamo di tutto il resto e della manutenzione del mezzo”. Un capitolo importante è quello delle nuove tecnologie, “che utilizziamo per essere ancora più in grado di sapere cosa succede con una macchina - ammette il Direttore PostVendita di EvoBus Italia - Tutti i nuovi veicoli prodotti sono dotati di una centralina che fa monitoraggio continuo. È per noi un altro salto di qualità importante verso il futuro in cui saremo in grado di monitorare in tempo reale tutto il parco circolante dei veicoli venduti da EvoBus, di cui il 40 per cento Setra”. Intanto, il 2019 di EvoBus Italia è segnato dai servizi digitali. “Il mondo cambia e oggi tutto passa attraverso i dati ammette Reinhold Unmuth - Anche i nostri clienti ne hanno bisogno per valutare correttamente stile di guida e stato del veicolo. Il nostro approccio è sia mettere a disposizione i dati, che il cliente può ottenere in forma strutturata, sia offrire servizi basati sui quei dati che il cliente può
mentale e il contatto costante e quotidiano. Oggi organizziamo due meeting annuali con la Rete, mentre prima ce n’era uno solo”. Sempre nell’ambito di OMNIplus ON, il contenitore dei servizi digitali, EvoBus mette a disposizione del cliente un portale dedicato e l’immancabile applicazione per smartphone, che consente di monitorare il veicolo dovunque ci si trovi. “A breve termine l’obiettivo è avere tutti i veicoli connessi e dare al cliente la possibilità di vedere tutto il parco mezzi su smartphone, in tempo reale - continua Reinhold Unmuth - Siamo gli unici a offrire tutto questo. I servizi sono stati creati e già sviluppati e quindi sono disponibili; il 2019 è quindi per noi l’anno digitale che ci consente di introdurre sul mercato quei servizi, puntando su una comunicazione incisiva. Ne abbiamo già venduti e continueremo a farlo. I servizi hanno un prezzo perché portano un concreto beneficio al business del cliente. Uptime costa 25 euro al mese per veicolo, mentre il pacchetto che comprende telematica e geolocalizzazione costa 50 euro al mese per veicolo. Nella seconda metà dell’anno in corso arriveranno altri servizi e progressivamente arricchiremo l’offerta anche dal punto di vista della valutazione della guida in termini di economia e sicurezza. Il veicolo è sicuro ma il cliente vuole sempre sapere come si comporta chi lo guida”. “C’è un enorme interesse all’interno delle aziende - conclude Reinhold Unmuth - La nostra responsabilità è rispondere ai bisogni e alle esigenze della clientela e offrire una significativa consulenza per analizzare insieme ogni singola situazione e trovare le soluzioni più adeguate”.
I SERVIZI DIGITALI DI EVOBUS PER MERCEDES-BENZ E SETRA
CON OMNIPLUS ON LA CONNESSIONE È COSTANTEMENTE ATTIVA O MNIplus ON è il nome che è stato dato all’insieme di servizi digitali per gli autobus Mercedes-Benz e Setra. La connettività è sempre più importante è OMNIplus ON è un vero e proprio marchio che comprende i nuovi servizi digitali e dà loro la dovuta importanza. Le caratteristiche essenziali di OMNIplus ON sono: accesso centrale al portale attraverso internet da PC, tablet e smartphone; gestione dei conducenti e del parco veicoli; diverse categorie di servizi; acquisizione di ulteriori informazioni dall’autobus grazie all’hardware telematico Bus Data Centre (cTP). Sono quattro i gruppi di servizi: OMNIplus ON advance (gestione manutenzione), monitor (gestione parco veicoli), drive (comunicazione con i conducenti), commerce (gestione acquisti). OMNIplus Uptime è parte del gruppo “advance”. Comprende tre categorie: prevedere un caso di fermo macchina; gestione proattiva di manutenzione e riparazione; informazioni trasparenti per il gestore della flotta. “Con Uptime ci sono evidenti vantaggi per il cliente e l’officina - spiega Reinhold Unmuth, Direttore Post-Vendita di Evo-
Bus Italia - Nel primo caso, OMNIplus Uptime rappresenta un vantaggio competitivo per le attività quotidiane grazie alla chiarezza dei suggerimenti di intervento. Inoltre, c’è un minore rischio di fermo del veicolo e conseguenti costi elevati nonché una sua maggiore disponibilità operativa. Per l’officina Uptime si traduce nell’esattezza nella preparazione degli ordini, nella riduzione del numero di giorni di sosta in officina, nella concentrazione delle attività di manutenzione e riparazione. E ancora nella migliore pianificazione delle visite in officina grazie al programma integrato per il calcolo degli interventi di manutenzione”. In definitiva, l’obiettivo di EvoBus è utilizzare
OMNIplus Uptime per incrementare la qualità del servizio di assistenza attraverso la digitalizzazione. Per il cliente questo rappresenta un valore aggiunto, per l’officina un’opportunità di fidelizzare il cliente. Se il cliente ha a disposizione il portale OMNIplus ON, all’interno del quale può registrarsi e ordinare il servizio Uptime con conseguente attivazione della funzione Uptime nel Bus Data Center, il punto di assistenza ha a disposizione Xentry Portal Cockpit e Servicemanagement. All’interno del Cockpit è possibile avere il riepilogo di tutti i veicoli dei clienti assistiti, inseriti nel sistema OMNIplus Uptime, che sono stati assegnati a uno specifico punto di assistenza. “Sono diverse le modalità di vendita di Uptime - aggiunge Unmuth La prima è attraverso il venditore di autobus, la seconda attraverso la rete di assistenza OMNIplus. Uptime è inoltre compreso nel contratto di assistenza premium e nell’acquisto di un bus Setra nel 2019”. È bene anche ricordare che i servizi digitali possono essere acquistati online direttamente sul portale OMNIplus ON.
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L’ORDINE TOTALE DI 141 VEICOLI VERRÀ EVASO NELL’ARCO DI DUE ANNI, CON UN PRIMO LOTTO DI
75 MEZZI ENTRO SETTEMBRE 2019 E UN SECONDO PREVISTO PER LA PRIMA METÀ DEL
2020. L’URBANWAY ARTICOLATO A TRAZIONE IBRIDA CONIUGA UN SISTEMA DI TRAZIONE ELETTRICO CON UN MOTORE DIESEL EURO
VI E UN SISTEMA DI IMMAGAZZINAMENTO DELL’ENERGIA DI NUOVA GENERAZIONE, PER GARANTIRE UNA SOLUZIONE PER LA MOBILITÀ PIÙ PULITA SENZA COMPROMETTERE LE PRESTAZIONI. IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA CATENA CINEMATICA OTTIMIZZA CONSUMI ED EMISSIONI, RECUPERANDO AL TEMPO STESSO L’ENERGIA CINETICA PRODOTTA IN FRENATA PER RICARICARE LE BATTERIE.
IVECO BUS / PRIME 15 UNITÀ ALLA STIB-MIVB DI BRUXELLES
L’ibrido Urbanway nel cuore d’Europa
I
FABIO BASILICO BRUXELLES
l cuore dell’Europa batte all’unisono con la trazione ibrida. Iveco Bus e STIBMIVB (Brussels Intercommunal Transport Company) hanno celebrato la consegna dei primi 15 Urbanway articolati a trazione ibrida che fanno par te di un ordine totale di 141 veicoli che sarà evaso nell’arco di due anni, con un primo lotto di 75 unità entro settembre e un secondo previsto per la prima metà del 2020. Iveco Bus si conferma così leader europeo nel campo della mobilità sostenibile e nell’offerta di soluzioni innovative per il trasporto pubblico. Stéphane Espinasse, Iveco Bus Brand Leader, ha ufficialmente consegnato i 15 Urbanway articolati a trazione ibrida a Brieuc de Meeûs, Ceo di STIB-MIVB. La consegna è il risultato di un accordo quadro quinquennale firmato lo scorso settembre e intende celebrare l’introduzione dei nuovi veicoli nella rete di trasporto. Assolutamente eco-compatibili, gli autobus ibridi Urbanway uniscono straordinarie caratteristiche di accessi-
bilità e un’elevata capacità di trasporto, che permette di ospi tare a bordo fino a 130 persone. Il pianale ribassato
consente un’elevata accessibilità a tutte le categorie di passeggeri, mentre all’interno sono previste aree dedicate
per i disabili e i passeggini. Offrendo concreti vantaggi economici e ambientali, questi veicoli riducono notevol-
Da sinistra: Paul Debacker, Vice President Business unit Bus di STIB; Stéphane Espinasse, Iveco Bus Brand Leader; Brieuc de Meeûs, Ceo di STIB-MIVB; Renaud de Saint Moulin, Senior Vice President di Transport Systems STIB.
mente le emissioni inquinanti e i consumi. Coniugano un sistema di trazione elettrico con un motore diesel Euro VI e un sistema di immagazzinamento dell’energia di nuova generazione, per garantire una soluzione per la mobilità più pulita senza compromettere le prestazioni. Il sistema di gestione della catena cinematica ottimizza consumi ed emissioni, recuperando al tempo stesso l’energia cinetica prodotta in frenata per ricaricare le batterie. In fase di avvicinamento e ripartenza da fermate e semafori, inoltre, la funzione “Arrive & Go” consente di viaggiare in modalità 100 per cento elettrica, eliminando le emissioni nocive e la rumorosità con grande beneficio per le persone che transitano nelle vicinanze. L’impronta ecologica dell’Urbanway ibrido è indiscutibile: l’abbattimento dei consumi si accompagna a una riduzione nelle emissioni di CO2 di oltre il 30 per cento e di NOx fino al 40 per cento rispetto alla versione diesel. Ogni veicolo ibrido immette nell’atmosfera circa 30 tonnellate in meno di CO2, il peso equivalente di due autobus. Il motore Tector 7 da 286 cv
prodotto da FPT Industrial, il brand di CNH Industrial dedicato ai sistemi di propulsione, migliora ulteriormente tali risultati grazie alla compatibilità con il biocarburante HVO (olio vegetale idro-trattato) di seconda generazione. Senza contare le emissioni di carbonio, che risultano ridotte fino al 90 per cento rispetto a un propulsore a gasolio standard. Nel novero dei pregi del bus urbano c’è la sua silenziosità, che si traduce in maggiore comfort per passeggeri e conducente nonché per i residenti delle zone attraversate dal veicolo. “Siamo onorati di assistere all'introduzione di questi primi veicoli nella rete di trasporto - ha dichiarato Stéphane Espinasse - Questa consegna rappresenta il primo passo di una promettente transizione verso la mobilità sostenibile per STIB-MIVB: Iveco Bus è estremamente felice di rivestire un ruolo fondamentale in questo processo e di mettere le proprie competenze e la sua leadership al servizio di Bruxelles e dei suoi residenti. La città si trova chiaramente sul percorso che conduce all’elettromobilità”. L’azienda di trasporto intercomunale di Bruxelles è leader nel trasporto pubblico urbano in Belgio e serve 19 comuni nella regione di Bruxelles oltre a 11 in periferia, coprendo un’area totale di 241,5 chilometri quadrati. La società offre un servizio di trasporto per più di 1.100.000 residenti, oltre che per migliaia di pendolari. La rete di STIB-MIVB conta quattro linee metropolitane, 17 linee di tram, 50 linee di autobus e 11 linee di autobus notturni. In base alle stime iniziali, nel 2018 STIB-MIVB è stata responsabile di oltre 417 milioni di viaggi.
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SOLARIS SUPPORTA LA SVOLTA ELETTRICA DI ATM
A Milano è di moda il verde ENTRA NEL VIVO LA STRATEGIA DI RINNOVO DELLA FLOTTA DEL GESTORE DELLE LINEE DEL CAPOLUOGO MENEGHINO, CHE PORTA SU STRADA
250
BUS ELETTRICI DEL COSTRUTTORE POLACCO E 80 NUOVI TRAM DELLA SOCIETÀ SVIZZERA STADLER, SULLA BASE DELL’AGGIUDICAZIONE DI DUE GARE PER UN VALORE COMPLESSIVO DI 365 MILIONI DI EURO.
L
MICHELE S. ALTIERI MILANO
’impegno di Atm per un sistema di trasporto urbano sempre più sostenibile entra nel vivo con l’aggiudicazione di due importanti gare che contribuiranno a rinnovare ulteriormente la flotta in ottica sempre più green. Sono state assegnate due maxi gare: 250 bus elettrici a SolarisBus e 80 tram a Stadler, per un investimento complessivo di 365 milioni di euro. Nei prossimi mesi si darà attuazione ai primi contratti applicativi che porteranno sul le strade milanesi 70 nuovi mezzi elettrici, 40 bus e 30 tram di ultima generazione, per un iniziale investi-
mento complessivo di oltre 103 milioni di euro. Obiettivo del gestore del TPL milanese è rendere la flotta al cento per cento elettrica nel 2030 come previsto dagli investimenti del piano Full Electric dell’azienda. Ad oggi già il 70 per cento delle percorrenze di tut ti i mezzi pubblici di ATM è alimentato elettricamente e la flotta “total green” in circolazione è composta da 25 bus elettrici, cento bus ibridi e tre autobus a idrogeno, oltre ovviamente ai treni della metropolitana, ai tram e ai filobus. Quest’estate è entrato in servizio il primo dei 30 nuovi filobus acquistati quest’anno. Negli ultimi mesi, grazie agli investimenti di ATM, sono stati mandati in pensione ben
125 autobus alimentati a diesel sostituiti con bus elettrici e ibridi in circolazione su alcune linee operative nel centro urbano. Entra quindi nel vivo il piano Full Electric di ATM, uno sforzo non solo economico, ma anche un impegno che il gestore delle linee del capoluogo meneghino si è assunto nel promuovere il cambiamento di Milano e la sua evoluzione in una città verso un orientamento sempre più sostenibile e smart. Costruttore leader nel trasporto passeggeri a trazione elettrica, Solaris Bus & Coach, già fornitore dei primi 25 autobus, per un valore complessivo di 192,4 milioni di euro, supporta la strategia di ATM, aggiudicandosi la gara, a evidenza pubblica, per
Obiettivo del gestore del TPL milanese è rendere la flotta al cento per cento elettrica nel 2030.
250 nuovi bus elettrici. Il bando prevede la stipula di un primo contratto applicativo per la fornitura di 40 mezzi che si inserisce nell’ Accordo Quadro della durata di due anni, con l’opzione per ulteriori due. Il valore del primo contratto applicativo è pari a oltre 28 milioni di euro. Il primo autobus sarà consegnato entro 11 mesi e le successive consegne, dei primi 40 bus, prevedono l’arrivo di otto veicoli al mese. I bus elettrici da 12 metri sono mezzi dotati di impianto di climatizzazione, videosorveglianza, luci a led, prese usb per i passeggeri e postazione per il trasporto di persone diversamente abili senza elevatore grazie al pianale integralmente ribassato. I nuovi vei coli sono alimentati da bat terie di tipologia NMC (Nichel-Manganese-Cobalto) con capacità complessiva di oltre 240 kWh, che garantiscono una marcia senza la pro duzione di alcun tipo di emissione inquinante (zero particolato, zero ossidi di azoto, zero monossido di carbonio, zero idrocarburi in-
combusti). La ricarica delle batterie avviene al rientro in deposito, grazie a una colonnina di ricarica con potenza di 100 kW. I nuovi mezzi potranno ricaricarsi anche al capolinea tramite il pantografo (con la modalità opportunity charging) con una potenza di 200 kW. Solaris Bus & Coach SA, anche nel corso del 2019, ha rafforzato ulteriormente, sia in ambito europeo che italiano, la sua quota di mercato nei vari segmenti di riferimento (veicoli con propulsione alternativa e tradizionale); nella fattispecie, in Italia, oltre ai citati autobus elettrici si aggiungono, tra gli altri e sempre a Milano, 30 filobus (in consegna parziale entro il 2019, nell’ambito di un accordo quadro per un totale di 80 filoveicoli) e 50 Solaris InterUrbino 12 a gasolio, facenti parte della maxi gara Cotral (accordo quadro per 300 veicoli). Da sottolineare anche l’ultima gara, aggiudicata nel 2019 a Solaris Bus & Coach SA, per la fornitura di 12 Solaris Urbino 12 Hydrogen per la città di Bolzano.
A seguito sempre di una gara a evidenza pubblica, è stato aggiudicato l’appalto anche per la fornitura di 80 nuovi tram all’azienda svizzera Stadler, per un valore complessivo di 172,6 milioni di euro. Il primo contratto applicativo per la fornitura di 30 tram, di cui 20 per il servizio urbano e 10 per il servizio interurbano, ha un valore complessivo di 75,5 milioni di euro. La consegna del primo tram è prevista entro un anno e mezzo e poi le successive consegne seguiranno il ritmo di uno o due tram al mese. La stipula rientra in un Accordo Quadro, della durata di 6 anni, per la fornitura di 50 tram per il servizio urbano e 30 per quello interurbani che andranno a sostituire progressivamente tutti i tram più anziani, incrementando così l’of ferta di trasporto con l’obiettivo di migliorare il comfort di viaggio con mezzi tecnologicamente all’avanguardia, più silenziosi e molto più efficienti in termini energetici e d’impatto ambientale.
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MAN CONSEGNA IL PRIMO MINI LION’S ALLA SOCIETÀ DI NOLEGGIO VENEZIANA FAP
Il TGE convince anche come minibus IL TGE MINI LION’S, PRESENTATO IN ANTEPRIMA AL
TRANSPOTEC DI VERONA, HA PRESO PER LA PRIMA VOLTA SERVIZIO PRESSO LA SOCIETÀ DI NOLEGGIO
FAP, DA TEMPO CONTROLLATA DA
ATVO SPA DI SAN DONÀ DI PIAVE (VE). SVILUPPATO SUL MODELLO TGE 5.180, CONFIGURAZIONE CON
16 POSTI A SEDERE (MA C’È ANCHE LA VERSIONE DA 19 POSTI). IL MOTORE DA 130 KW/177 CV, IL
N
FABIO BASILICO
SAN DONÀ DI PIAVE
on poteva mancare il minibus nella lista delle molteplici configurazioni disponibili nella gamma di proposte del van MAN TGE. Il TGE Mini Lion’s, presentato in anteprima all’ultima edizione del Transpotec di Verona, ha preso per la prima volta servizio presso la società di noleggio FAP, azienda storica del trasporto pubblico veneziano, da tempo controllata da ATVO Spa di San Donà di Pia ve (Ve). Il primo TGE Mini Lion’s sarà il veicolo di punta del servizio di noleggio della FAP. È passato esattamente un anno da quando ATVO Spa ha ritirato 20 MAN Lion’s Coach per gestire i trasporti dall’entroterra veneto verso la riviera adriatica e 10 MAN Lion’s City A21 per le tratte urbane. Ora l’azienda di San Donà di Piave conferma la fedeltà al brand di Monaco acquistando
CAMBIO È AUTOMATICO A OTTO RAPPORTI. il primo TGE Mini Lion’s, questa volta per ampliare l’offerta di noleggio della con trollata FAP. “Il MAN TGE Mini Lion’s sarà il modello di punta della nostra flotta destinata al noleggio - spiega Fabio Turchetto, Presidente di ATVO - Lo abbiamo visto per la prima volta al Transpotec e abbiamo subito riconosciuto l’elevata qualità delle finiture. Poi lo abbiamo provato e, dopo aver apprezzato il comfort della zona passeggeri, abbiamo sottoposto il veicolo al giu dizio dei nostri autisti, i giudici più severi, che lo hanno promosso a pieni voti”. MOTORE DA 177 CAVALLI
Il TGE Mini Lion’s è sviluppato sul modello TGE 5.180 e ha una configurazione con 16 posti a sedere (ma c’è anche la versione da 19 posti). Il motore ha una potenza di 130 kW/177 cv con coppia massima di 410 Nm, il
cambio è automatico a otto rapporti. La lunghezza complessiva del veicolo, il cui allestimento è stato curato dalla carrozzeria Mussa & Graziano di Torino, è di 7.391 mm, il passo di 4.490 mm e l’asse posteriore è dotato di pneumatici gemellati. Per garantire ai passeggeri una piacevole e confortevole permanenza a bordo, il minibus è equipaggiato con un condizionatore sul tetto con una capacità refrigerante di 6+6 kW e una portata di condizionamento di 1.300 mc/h. Il riscaldamento è affidato a un termoconvettore a pavimento dotato di cinque ventilatori, particolarmente silenziosi, con una capacità termica di 5 kW e una portata d’aria di 250 mc/h. A bordo, i sedili sono ergonomici, reclinabili e completi di maniglie sullo schienale, oltre al bracciolo reclinabile sul lato corridoio. I rivestimenti sono di tessuto coordinati con le tendine plissettate su tutti i finestrini. Sulle ca-
pienti cappelliere si trovano le luci di cortesia per la lettura e le luci a led bianche/blu per l’illuminazione del corridoio; le prese USB e l’impianto hi-fi contribuiscono a migliorare ulteriormente il comfort dei passeggeri. Che accedono a bordo da una porta retrotraslante elettrica con vetratura integrale e due gradini illuminati, mentre i bagagli trovano posto nel vano posteriore. Per la sicurezza di autista e passeggeri, il minibus è equipaggiato, di serie, con numerosi sistemi di sicurezza come la frenata d’emergenza EBA, controllo elettronico della stabilità (ESP), sistemi per il mantenimento della corsia (Lane Guard System), assistenza in caso di vento laterale e parcheggio con l’ausilio di sensori anteriori e posteriori e telecamera di retromarcia. Completano la dotazione l’assistente alla partenza in salita, lo start&stop con recupero dell’energia in frenata e i fari a led.
Ricca anche l’offerta di optional tra i quali la regolazione della velocità in funzione della distanza di sicurezza (ACC), il rilevatore della stanchezza e il riconoscimento della segnaletica stradale. LA PROSPETTIVA PER I MINI BUS
“La tipologia di veicoli dei quali il MAN TGE Mini Lion’s è uno dei migliori esempi, è molto interessante per il futuro del trasporto passeggeri nel nostro territorio - ricorda Fabio Turchetto - Infatti, tra gli scenari futuri che stiamo valutando, c’è proprio la creazione di una mobilità urbana garantita da veicoli di piccole dimensioni con maggiori frequenze. Potrebbe essere la prossima rivoluzione e il MAN TGE minibus ne sarebbe uno dei protagonisti. Già nel breve periodo potremmo ipotizzare il suo impiego, magari nella versione a 19 posti, su linee con bassa
frequenza di passeggeri e per raggiungere le località di montagna”. ATVO Spa (acronimo di Azienda Trasporti Veneto Orientale) è un’azienda a prevalente capitale pubblico costituito dalla città metropolitana di Venezia e dai 21 Comuni che gravitano nell’area del Veneto Orientale. La flotta è costituita da complessivi 279 bus. L’azienda si occupa del trasporto pubblico di persone su linee urbane ed extraurbane, servizi scolastici e di noleggio ed è strutturata su tre sedi operative a San Donà di Piave, Jesolo (Ve) e Portogruaro (Ve) con biglietterie dislocate anche in altre città del Veneto e a Pordenone. La controllata FAP è un’altra real tà storica del trasporto persone veneto: fondata nel 1928 come Autoservizi Fratelli Ferrari di Antonio di Fossalta di Piave, gestisce oggi alcune linee extraurbane nel Veneto Orientale e i servizi di noleggio.
IMPORTANTE TRAGUARDO PRODUTTIVO DELLO STABILIMENTO DI WRZESNIA
VENTIMILA TGE SULLA STRADA P resso lo stabilimento di Wrzesnia, in Polonia, è stato prodotto il MAN TGE numero 20.000, nello specifico un furgone 100 per cento elettrico color rosso ciliegia, passo normale e tetto alto. Dunque, un eTGE equipaggiato con motore elettrico da 100 kW/136 cv. TGE ha festeggiato il suo lancio al Salone IAA di Hannover nel 2016. Questo evento ha segnato l’ingresso del brand tedesco nel mercato dei veicoli commerciali, consentendo alla Casa di Monaco di diventare un costruttore full range, con una offerta prodotto dalle 3 alle 44 tonnellate. La produzione del TGE è stata avviata nell’aprile 2017 in un avveniristico stabilimento di veicoli commerciali situato presso la località polacca di Wrzesnia, vicino a Poznan. Il veicolo è stato lanciato sul
mercato in Germania, Austria, Svizzera e Paesi Bassi due mesi più tardi. Oggi, a poco più di due anni dal lancio, MAN TGE è disponibile in oltre 30 paesi e ne sono state prodotte appunto 20.000 unità. Martin Imhoff, Responsabile Marketing Prodotto Van di MAN Truck & Bus, ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto a Wrzesnia: “Per il team di MAN e per il personale di produzione dello stabilimento di Wrze?nia, si tratta di un grande successo e del conseguimento di un importante obiettivo. Abbiamo raggiunto questo traguardo produttivo molto prima di quanto ci aspettassimo. Ciò dimostra, da un lato, che prodotto e servizi sono entrati bene sul mercato e, dall’altro, quanto sia importante e proficua l’attività del nostro
personale qualificato che quotidianamente fornisce supporto tecnico e consulenza ai nostri clienti”. Imhoff ha inoltre sottolineato il
fatto che il team di vendita del TGE in Europa sarà ampliato di circa 100 persone entro la fine dell’anno.
IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 282 / Settembre 2019
SCANIA NXT, PROTOTIPO ELETTRICO A GUIDA AUTONOMA ALTAMENTE FLESSIBILE
Così cambia forma il trasporto urbano
IN UN CONTESTO CARATTERIZZATO DA UN ALTISSIMO LIVELLO DI INNOVAZIONE, GLI INGEGNERI SCANIA HANNO PORTATO IL DNA DELL’AZIENDA, CONTRADDISTINTO DAL SISTEMA MODULARE, A UN LIVELLO SUPERIORE SVILUPPANDO UN VEICOLO CONCEPT IN GRADO DI CAMBIARE FORMA PER SVOLGERE DIVERSE MISSIONI NEI CENTRI URBANI. NXT È UN NUOVO PROTOTIPO ELETTRICO
I
A BATTERIA A GUIDA AUTONOMA PROGETTATO CON LA FLESSIBILITÀ NECESSARIA PER PASSARE DALLE ATTIVITÀ DI TRASPORTO DEI PENDOLARI AL MATTINO E ALLA SERA ALLA CONSEGNA DELLE MERCI DURANTE IL GIORNO E ALLA RACCOLTA
LINO SINARI SÖDERTÄLJE
l veicolo polifunzionale po liformico è urbano, elettrico e a guida autonoma. Scania ha presentato NXT, nuovo prototipo elettrico a batteria a guida autonoma progettato con la flessibilità necessaria per passare dalle attività di trasporto dei pendolari al mattino e alla sera alla consegna delle merci durante il giorno e alla raccolta rifiuti nel corso
RIFIUTI NEL CORSO DELLA NOTTE EVITANDO COSÌ QUEL CHE VIENE CHIAMATO INQUINAMENTO ACUSTICO.
della notte. In un contesto caratterizzato da un altissimo livello di innovazione, gli ingegneri Scania hanno portato il Dna dell’azienda, contraddistinto dal sistema modulare, a un livello su periore sviluppando un veicolo concept in grado di cambiare forma per svolgere diverse missioni nei centri urbani. Numerose città stanno catalizzando il cambiamento in atto nell’ambito del trasporto urbano, guidato dalla necessità di dimi-
nuire il livello di emissioni e di traffico. In questo contesto, i progressi tecnologici e infrastrutturali che contraddistinguono i veicoli elettrici e a guida autonoma saranno fattori chiave nella transizione verso un sistema di trasporto sostenibile. “NXT è una visione del futuro del trasporto nelle città - ha evidenziato Henrik Henriksson, CEO e Presidente di Scania - Molte delle tecnologie presenti non sono ancora state svi-
luppate appieno, per noi però è stato importante sviluppare un veicolo concept in grado di mostrare sia visivamente che dal punto di vista tecnico, dove possiamo arrivare. NXT è progettato per il 2030 e oltre, numerose funzionalità che lo contraddistinguono sono però già disponibili”. Nell’NXT, i moduli di azionamento anteriore e posteriore possono essere in stallati sul telaio di un autobus, di un veicolo da distri-
buzione o di un compattatore. Nel mettere in atto un vero e proprio cambiamento nell’ecosistema del trasporto, i veicoli svolgono un ruolo di primaria importanza destinato a crescere ulteriormente. È necessario infatti un significativo sviluppo dal punto di vista infrastrutturale per soddisfare appieno le necessità di veicoli elettrici e a guida autonoma. Inoltre, i flussi continui di merci e persone devo-
no essere gestiti in maniera coerente e non organizzati separatamente. Il trasporto commerciale costituisce, in molti modi, il fulcro di una città. Consente infatti di raggiungere la scuola o il posto di lavoro. Garantisce, al tempo stesso, il trasporto degli alimenti in negozi e ristoranti, delle medicine negli ospedali e assicura la raccolta dei rifiuti. Attualmente, i flussi in ambito urbano non sono per niente ottimizzati: le merci vengono infatti consegnate nelle ore più trafficate del mattino, mentre la maggior par te delle persone è in movimento. Al tempo stesso, il trasporto commerciale è in gran parte escluso dai centri città nel corso della notte, quan do le persone stanno dormendo. Il numero uno di Scania ha aggiunto: “Noi di Scania non possiamo ridefinire l’intero sistema di trasporto in ambito urbano. Quello che possiamo fare però, è ispirare il cambiamento ed è proprio questa l’idea alla base di NXT, il pensare al trasporto e ai veicoli in un modo diverso e sostenibile”. Il trasporto pubblico è sem pre stato sinonimo di condivisione. Questo concetto deve raggiungere ora il livello successivo: grazie a una maggiore automazione, sarà più semplice introdurre una maggior flessibilità nell’ambito del trasporto pubblico. “Si tratta di qualcosa di nuovo, di molto diverso. La flessibilità nel design e le unità modulari sono però già da tempo elementi chiave per Scania”, ha spiegato Robert Sjödin, NXT Project Manager. Il modulo per il trasporto persone, lungo otto metri, è costituito da un’unica unità, riducendo così in maniera sostanziale il peso. Le batterie a celle cilindriche sono posizionate sotto il pavimento, in uno spazio abitualmente inutilizzato, contribuendo così a una migliore distribuzione del peso. L’autonomia garantita, grazie alle batterie attualmente disponibili, è stimata attorno ai 245 km, con una massa del veicolo inferiore alle otto tonnellate. “Il miglioramento continuo a piccoli step è un elemento che da sempre contraddistingue Scania - ha detto ancora Sjödin - Stiamo ora facendo un grande balzo nel futuro. Questo veicolo ci fornirà dati concreti ed estremamente preziosi per proseguire nello sviluppo continuo di mezzi elettrificati a guida autonoma”.
La modularità è la carta vincente dell’innovativo e supertecnologico prototipo di Scania.
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VEICOLI COMMERCIALI
LA RIVOLUZIONE FIAT PROFESSIONAL INIZIA DAL FURGONE PER ECCELLENZA
DUCATO GENIO DEL TRASPORTO LEGGERO PRESENTAZIONE ALLA GRANDE, NELLO STORICO COMPRENSORIO DI MIRAFIORI, PER LA NUOVA AMMIRAGLIA FIAT PROFESSIONAL. “È IL VEICOLO IDEALE PER IL MODERNO DELIVERY SYSTEM”, AFFERMA STÉPHANE GIGOU, HEAD OF FIAT PROFESSIONAL & RAM DI FCA FIAT CHRSYLER AUTOMOBILES. PREMIERE ASSOLUTA PER IL CONCEPT ELETTRICO: IL PRIMO FURGONE FIAT A ZERO EMISSIONI SEGNA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO EPOCALE PERL’INTERO SEGMENTO. Massimiliano Campanella da pagina II
SPECIALE / Alla scoperta di Mercedes-Benz eVito ed eSprinter
OPEL / Alla guida dei nuovi Combo, Vivaro e Movano
STELLA IN PRIMA LINEA SULL’ELETTRICO
SU STRADA CON LA FAMIGLIA LCV
S
i chiama eDrive@VANs la strategia che Mercedes-Benz Vans sta perseguendo con convinzione e precisi step operativi. Protagonisti al momento sono due modelli rappresentativi dell’offerta della Stella nel segmento veicoli commerciali: eVito ed eSprinter. In attesa della versione elettrificata del compatto Citan, Stoccarda propone già sul mercato gli altri due veicoli: il primo a inaugurare la stagione elettrica di Mercedes-Benz Vans è stato l’eVito, seguito quest’anno dall’eSprinter.
I
numeri parlano chiaro. Opel è in piena avanzata sul mercato dei veicoli commerciali leggeri. Il costruttore tedesco ha venduto quasi 33.000 LCV nel mondo nel primo trimestre del 2019, il 35 per cento in più dello stesso periodo dello scorso anno. La quota di mercato in Europa è salita al 4,7 per cento e nello stesso periodo la crescita in Italia è stata ben superiore alla media europea, toccando il +62 per cento nei volumi e facendo da traino per il risultato complessivo a livello continentale.
Altieri e Basilico da pagina XI
Basilico a pagina VIII
Renault / A Cascais con Master e Trafic
SIFÀ / La parola a Sabino Fort
MAN / Otto elettrici a Oslo
Ford / Progetto per la mobilità urbana
Più potenza e praticità per i guerrieri della Losanga
“Strategia sostenibile con le ultime novità”
In Norvegia Shenker sceglie TGE a zero emissioni
Londra scommette su una flotta di Transit Custom a trazione ibrida
N° 282 / Settembre 2019
Servizio a pagina XVI
Basilico a pagina XV
Servizio a pagina XX
Campanella a pagina XXIII
Peugeot / Rifter con PureTech 130
Avventura senza confini con l’innovativo motore a benzina
Servizio a pagina XVIII
Pagina I
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI FIAT PROFESSIONAL
STÉPHANE GIGOU HEAD OF FIAT PROFESSIONAL & RAM DI FCA FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES
Ducato si fa genio COSÌ STÉPHANE GIGOU, HEAD OF FIAT PROFESSIONAL & RAM DI FCA FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES, DEFINISCE IL NUOVO FURGONE GRANDE DI CASA FIAT. AL SUO DEBUTTO NELLO STORICO COMPRENSORIO DI MIRAFIORI, DUCATO 2020 MANTIENE IL CONCETTO ORIGINALE, PROGETTO VINCENTE DAL 1981, MA ANCORA UNA VOLTA SI REINVENTA PER SODDISFARE LE MUTATE ESIGENZE PROFESSIONALI, SUL PIANO DELLE MOTORIZZAZIONI, DEL CARICO UTILE E DEGLI EQUIPAGGIAMENTI DI BORDO. TUTTO DA SCOPRIRE E PRONTO A SBARCARE NELLE CITTÀ PER IL MODERNO “DELIVERY SYSTEM”.
A
d attenderci, all’ingresso dello storico comprensorio di Mirafiori, uno dei più antichi stabilimenti di produzione in Europa tuttora in attività, troviamo l’intera gamma Fiat Professional: dal piccolo Fiorino al Doblò, dal medio Talento al pick-up Fullback fino al nuovo arrivato. Sin dal suo debutto, nel 1981, Fiat Ducato ha saputo distinguersi, dimostrandosi pioniere in scelte rivelatesi poi azzeccate, ma che in un primo momento facevano storcere il naso a più di qualcuno. È il caso della sua forma squadrata e regolare, che consentiva pieno sfruttamento dello spazio di carico a sfavore di un design ritenuto troppo “vintage”. Eppure quel furgone, con il suo carico utile fino a 2,1 tonnellate e oltre 3,5 tonnellate di peso totale a terra ha macinato numeri da record, piazzandosi al primo posto in Italia, Spagna e altri 12 Paesi, attestandosi al secondo in Francia e Germania e competendo alla pari in tutta Europa. Ancora una volta, con Ducato My2020, quel furgone sembra aver trovato la formula “dell’eterna giovinezza” per usare le parole di Stéphane Gigou, da settembre 2017 Head of Fiat Professional & RAM di FCA Fiat Chrysler Automobiles.
Pagina II
di PAOLO ALTIERI TORINO
Sviluppato per svolgere ogni missione, anche il nuovo Ducato è pronto ad affermare la sua leadership.
Nessun’altra cornice per presentarlo poteva calzare meglio, considerando l’ottantesimo compleanno di Mirafiori, che apre i battenti nel 1939 e continua, ancora oggi che ospita il Mirafiori Motor Village, a rappresentare un flagship di riferimento per la gamma Fiat Professional. Fedele al concetto originario, quello di 38 anni fa, Ducato continua, nella versione 2020, a presentare un’architettura “tutto avanti”, tra gli elementi pionieristici del furgone grande di casa Fiat. E non solo. “Vengono confermati - afferma Gigou - una gamma completa di versioni e motori per soddisfare qualsiasi utilizzo e missione e l’attenzione all’impatto ambientale: ne sono esempio la ridefinizione delle dimensioni sin dalle prime fasi del progetto e il lancio di versioni ad alimentazione alternativa. Nondimeno restano guidabilità e manovrabilità da vettura, grazie alla trazione anteriore; la durabilità, grazie a motori di derivazione industriale; massima flessibilità e facilità di conversione e i suoi primati in capacità di carico e rapporto tra volume e ingombro a terra”. Su queste basi nasce il nuovo “ge nio al lavoro”, sin dagli inizi sviluppato per svolgere ogni mis-
N° 282 / Settembre 2019
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI sione, qualità che fa parte del dna del Ducato, che si tramanda di generazione in generazione. Pronto com’è ad affermare la sua leadership. “Anche in questo 2019 snocciola i dati Gigou - nel segmento fino a 4 tonnellate, quello più importante, un veicolo venduto su cinque è un Ducato. Prosegue un periodo di grande dinamismo per Fiat Professional, che ha chiuso il 2018 con i volumi del brand più alti, i volumi più alti di Doblò e nel segmento dei van medi, mantenendo la leadership di Ducato nei large van. Dati che ci rendono ottimisti per il futuro se guardiamo al l’evoluzione del mercato: in EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa, ndr), con la sola eccezione del 2012, la domanda di veicoli commerciali è sempre in crescita dagli anni della crisi; il settore ha recuperato il terreno perduto, raggiungendo l’anno scorso 3,3 milioni di unità vendute, il miglior risultato di sempre. La nostra stima è il consolidamento di questo risultato nel 2019 e un trend in crescita che porterà, nel 2023, a un mercato EMEA di 3,7 milioni di veicoli commerciali immatricolati: in questo contesto di forte crescita Fiat Professional farà la sua parte, andando a cogliere le nuove istanze di un mondo in evoluzione”. La crescita degli LCV in EMEA secondo Gigou è guidata dallo shopping on line, che sta cambiando il concetto di mobilità. “Tutti usiamo servizi on line, scarichiamo prodotti virtuali, paghiamo con moneta virtuale - spiega il manager Fiat Professional - ma gli oggetti fisici, dalla spesa al supermercato al televisore, devono essere distribuiti, consegnati con un mezzo di trasporto. L’e-commerce rende il momento della consegna la fase cruciale di ogni business: sempre più beni da consegnare, con frequenza sempre maggiore, time-to-market sempre più breve e normative sempre più severe su traffico ed emissioni. Questo mondo, il settore delle consegne, che oggi rappresenta il 20 per cento del mercato dei veicoli commerciali e continua a crescere rapidamente, ha bisogno di Fiat Ducato”. Gigou stima che il 30 per cento dei Ducato venduti siano utilizzati nel mondo delle consegne: quali sono le novità studiate per questo settore? “Un veicolo destinato alle consegne - spiega il numero uno di Fiat Professional - viaggia tutto il
Basandosi sul concetto di “design abbinato alla funzionalità”, la carrozzeria del nuovo Fiat Ducato si compone di due volumi ben definiti: superiore e inferiore.
giorno ed è soggetto a stress continuo: i frequenti stop&go costringono i motori a girare raramente a un regime di rotazione ottimale; quando mettiamo a punto i propulsori ne teniamo conto. Ridurre chilometri inutili ed evitare il traffico è possibile se si pianificano i percorsi con attenzione: su questo interviene l’offerta di connettività e infotainment. Il conducente entra ed esce spesso dalla cabina per le consegne ma trascorre anche molte ore al volante, parlando al telefono e controllando le mappe sullo schermo. Non da ultimo, l’e-commerce ha aumentato la quantità e le dimensioni dei pacchi e gli operatori hanno bisogno di maggior volume di carico, ma non possiamo aumentare le dimensioni esterne del furgone: un genio non aspira ad azioni scontate, ma fa quello che è meglio fare, in questo caso dovendo affrontare vincoli e limitazioni del contesto urbano”. Fiat Ducato dunque evolve se-
condo le aspettative di chi lo utilizza. “Nello sviluppo del Ducato 2020 - spiega Luca Marengo, Head of Product Marketing LCV EMEA Fiat Professional - abbiamo tenuto conto di tre caratteristiche: deve essere capiente, facilmente trasformabile, ad esempio per furgoni refrigerati o attività food&beverage, e facile da usare, quindi compatto, agile e maneggevole. In sintesi abbiamo confermato le sue tre linee guida: più tecnologia, più efficienza, più valore”. “Più tecnologia” quindi soluzioni intelligenti? “Meglio dire - corregge Gigou - voler tenere ogni situazione sotto controllo, quindi offrire sistemi di aiuto alla guida, specifici per ogni mission, e introdurre nuovi strumenti e servizi di connettività. Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti su un modello già ai vertici della categoria in termini di sicurezza, con contenuti che aiutano in modo concreto chi guida nelle situazioni critiche, nel traffico o sem-
plicemente in manovra. Tutte funzionalità adatte ai servizi di consegna”. In primis tra i sistemi svettano i nuovi ADAS (advanced driving assistance systems): il Blind Spot Detection utilizza sensori radar, installati nel paraurti posteriore, per individuare veicoli che si avvicinano, invisibili a chi guida perché nell’angolo cieco dello specchietto. Gli stessi sensori radar vengono utilizzati dal Rear Cross path-Detection per individuare veicoli che si avvicinano di lato durante la manovra di retromarcia. Non da ultimo, Full Brake Control è un sistema integrato che aiuta a prevenire gli incidenti o a ridurne gli effetti. “Individuati gli ostacoli che precedono il veicolo - spiega Davide Valzan, Head of Product Planning LCV EMEA Fiat Professional - se c’è un pericolo di collisione il sistema avverte il conducente e interviene con una frenata d’emergenza. Con i nuovi sistemi ADAS Ducato si colloca ai vertici
del mercato, considerando che il pacchetto comprende tra gli altri il sistema che avverte quando il veicolo inizia a uscire dalla sua corsia su autostrade e strade arteriose, il riconoscimento segnali stradali, Traction Plus e controllo in fase di discesa, Cruise Control e dispositivo di limitatore di velocità”. Subito ordinabile nelle Concessionarie, Ducato 2020 è solo l’inizio di una strategia che porterà al rinnovo completo dell’offerta Fiat Professional. “Ogni modello della gamma - spiega Gigou - avrà un modello My2020, con lanci che termineranno entro fine anno, caratterizzati da migliori prestazioni e conformità ai limiti Euro 6d-Temp: Fiorino e Doblò rinnovano la proposta con una famiglia basata su tre livelli di allestimento (Easy, Business e Lounge), mentre Talento lancerà il motore 2.0 con potenze da 120, 150 e 170 cv e sarà rinnovato negli interni con un touchscreen da 7 pollici”.
Domenico Gostoli, Head of EMEA LCV Electrification Programs Fiat Professional
“DUCATO ELECTRIC SEGNA UN CAMBIAMENTO EPOCALE NELLA CULTURA TORINESE” N uova evoluzione o autentica rivoluzione? Se si pensa all’elettrico, vale la seconda ipotesi per Fiat Ducato, e non solo: primo furgone Fiat a zero emissioni, Ducato Electric apre una nuova era in Fiat Professional, che propone il suo furgone grande in versione cento per cento elettrica come progetto molto vicino, più vicino di ogni attesa. Perfetto per le consegne, Ducato elettrico fa parte di un trend che prima o poi coinvolgerà il resto della famiglia: in Fiat Professional non si sbilanciano, ma per quanto non immediato il processo di elettrificazione con tutta probabilità riguarderà l’intera gamma. “Le politiche di limitazione del traffico spiega Stéphane Gigou - favoriranno sempre di più la diffusione dell’elettrico nelle consegne urbane. Certo, i van cento per cento elettrici finora lanciati non sono riusciti a convincere il mercato: l’anno scorso in Europa sono stati immatricolati 18mila veicoli elettrici, pari allo 0,8 per
N° 280 / Giugno 2019
cento delle vendite totali. Ma Ducato è diverso: Ducato Electric è il veicolo giusto, con la giusta propulsione, pronto a fare il suo ingresso al momento giusto. Occorre prepararci a cambiare completamente la nostra prospettiva. E ad ascoltare un furgone silenzioso che farà rumore
sul mercato”. Franco e diretto com’è nel suo stile, Domenico Gostoli, Head of EMEA LCV Electrification Programs Fiat Professional, illustra Ducato Electric come nuova soluzione di mobilità, portato com’è sul mercato da un’idea d’innovazione. “L’elettrificazione
su larga scala - spiega Gostoli - segna una svolta nella storia di Fiat Professional e siamo pronti per il livello successivo. Non è solo una rivoluzione tecnologica: l’elettrificazione determina un cambiamento epocale nella cultura e nell’educazione dei professionisti del trasporto, la mo-
bilità elettrica avrà un forte impatto sull’approccio al cliente. È per questo che siamo partiti dal cliente per sviluppare una soluzione elettrica al cento per cento: non è uno slogan, ma un approccio concreto”. Nel senso che la trazione elettrica rompe le barriere ideo logiche esistenti? “Nel caso di Fiat Professional precisa Gostoli - lo fa garantendo la sostenibilità del business: non abbiamo sviluppato un veicolo per entrare in un segmento nel quale non c’eravamo, mettendo insieme un po’ di hardware elettrico. Fin dal primo giorno abbiamo ascoltato le specificità ed esigenze di ogni utilizzatore, poi iniziato a misurare le con dizioni di utilizzo reali: oltre un anno di raccolta dati, oltre 4mila veicoli connessi circolanti in tutta Europa, oltre 50 milioni di km. Abbiamo analizzato tutti questi dati, missione per missione, veicolo per veicolo, chilometro per chilometro, alla fine evidenziando che il potenzia-
le rappresenta oltre il 25 per cento del mercato, professionisti già oggi pronti a convertirsi all’elettrico laddove economicamente sostenibile”. In che modo Ducato Electric riuscirà a non far rimpiangere il diesel? “Dando slancio al business. Ducato Electric - risponde Gostoli offrirà la stessa gamma del diesel: tutti i tipi di carrozzeria e tutte le varianti di dimensioni per coprire l’85 per cento del mercato; offrirà la stessa capacità di carico, da 10 a 17 m3 di volume e fino a 1.950 kg di carico utile; offrirà prestazioni in linea con il diesel, ovvero 280 Nm di coppia massima, 90 kW di potenza massima e da 0 a 50 in meno di cinque secondi; offrirà la stessa modularità del diesel e diverse configurazioni di ricarica. A seconda della soluzione l’autonomia raggiungerà i 360 km e la ricarica per 100 km richiederà meno di 30 minuti”. Il lancio è previsto il prossimo anno, mentre la fase di pre-ordini inizierà a fine 2019.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI IL BEST SELLER DEI LARGE VAN, CHE EVOLVE PER
AL SUO ESORDIO IL NUOVO FURGONE
RISPONDERE AL MEGLIO A
Sbarca sul mercato il
OGNI ESIGENZA PROFESSIONALE, FA IL SUO DEBUTTO NELLE
CONCESSIONARIE CON EURO 6D
NUOVI MOTORI
PIÙ PERFORMANTI ED ECOLOGICI, A TUTTO VANTAGGIO DI PRESTAZIONI E AMBIENTE. SONO DOTATI DI
ECOPACK CHE, GRAZIE A START&STOP, ALTERNATORE INTELLIGENTE, POMPA DI ALIMENTAZIONE A CONTROLLO ELETTRONICO E MODALITÀ “ECO”, GARANTISCE RISPARMIO ENERGETICO E DI CARBURANTE.
NOVITÀ
ASSOLUTA IL CAMBIO AUTOMATICO 9SPEED A NOVE MARCE.
L
MAX CAMPANELLA TORINO
eader incontrastato sul mercato europeo per il quinto anno consecutivo, primo per vendite in 12 Paesi, Fiat Ducato intende proseguire il suo successo proponendosi ancora una vol ta come evoluzione di se stesso. Best seller di Fiat Professional che da 38 anni soddisfa con soluzioni
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sempre all’avanguardia le diverse esigenze di business, dai veicoli trasporto merci ai più complessi veicoli allestiti, continua a distinguersi per la capacità di rispondere alle diverse necessità professionali: ci si può affidare a Ducato e alla sua versatilità per qualunque esigenza di trasporto o di lavoro, dal trasporto persone allo urban delivery ai veicoli per il trasporto refrigerato, grazie a caratteristiche
tecniche come portata, volumetria e carichi sugli assi (da record tra i veicoli a trazione anteriore), uniti a un’ampia scelta di varianti di passo, lunghezza e altezza. Ducato MY2020 affronta oggi una nuova, impegnativa sfida: diventare il miglior Ducato di sempre. Difficile affinare un modello di tale successo: per farlo, gli ingegneri Fiat Professional si sono concentrati su un approccio su misura,
I montanti anteriori del nuovo Ducato si integrano attraverso il cofano con una generosa calandra anteriore.
con uno sviluppo guidato dalle best practices, da esperienze concrete. Iniziamo dall’estetica. Lo stile di Ducato MY2020, ispirato a un elmo spartano, nasce da un “car design” all’avanguardia che, unito al concept di un veicolo commerciale leggero, trasmette un senso di dinamismo, sicurezza, qualità e robustezza. Il nuovo furgone grande di casa Fiat affina il concetto di “design abbinato alla funzionalità” che dal 1981 caratterizza il modello. Ducato MY2020 è un mezzo moderno e riconoscibile nello scenario dei commerciali leggeri: vanta un forte carisma che si è voluto preservare e rafforzare. La principale caratteristica estetica consiste in una carrozzeria che si compone di due volumi ben definiti: superiore e inferiore. Oggi questa cesura è resa meno geometrica e più dinamica grazie a un nuovo approccio dimensionale. Il frontale è caratterizzato dai montanti anteriori che arrivano a integrarsi, attraverso il muscoloso cofano, con un’importante calandra anteriore, il cui disegno abbraccia tutto il frontale mediante la linea dei proiettori. Il frontale è caratterizzato da una calandra color titanio, mentre la linea dei proiettori in Piano Black conferisce forza e determinazione e, allo stesso tempo, protegge ciò che sta all’interno: modellando i muscoli di paraurti e cofano si è riusciti a proteggere le parti del frontale più vulnerabili, così da ridurre i costi di riparazione. Cuore pulsante di Ducato MY2020, i motori oggi sono tutti Euro 6D, più efficienti, ecologici, performanti e con diverse alimentazioni, a tutto vantaggio dell’ambiente, ed esordisce il nuovo cambio automatico “9Speed” a nove marce messo a punto con ZF: un torque converter di ultima generazione capace di sfruttare al meglio tutti i punti di coppia del motore. Miglior cambio della categoria in termini di peso, garantisce affidabi-
lità e durata e una piacevole esperienza di guida. Nel corso del 2020 sarà disponibile la versione completamente elettrica, che adotta tecnologie di Fiat Professional e affianca il Ducato Natural Power a metano nell’offerta di carburanti alternativi. ECOLOGIA ED EFFICIENZA
La gamma di motori è da sempre uno dei punti di forza di Fiat Ducato: un’offerta completa, ampia, adeguata a diversi utilizzi e soprattutto prestazionale e affidabile. Ducato adotta un motore a gasolio di derivazione industriale, solido e longevo ma capace di garantire prestazioni e comfort da vettura. Ducato MY2020 mantiene tutte queste caratteristiche migliorando in facilità di guida e con nuove declinazioni di potenza. L’intera gamma Multijet 2 è ora composta da motori 2,3 litri con compressore a geometria variabile, per una guida fluida e un motore elastico fin dalle basse velocità, con conseguente riduzione dei consumi. Il nuovo turbocompressore, grazie al controllo elettronico, adatta la sua fluidodinamica alla velocità del motore e allo stile di guida, per garantire in ogni momento la giusta sovralimentazione. Ciò è possibile grazie all’adozione di una serie di pale mobili, poste lungo il raggio della turbina, che controllano il flusso del gas di scarico e di conseguenza velocità e forza del compressore. La nuova gamma di motori Multijet 2 di Ducato fa fede al mantra di Fiat Professional “one missionone engine”: offrire una soluzione ottimale rivolta ai bisogni delle diverse mission dei clienti. Modello entry level il 2.3 Multijet 2 da 120 cv a 2.750 giri con 320 Nm di coppia massima a 1.400 giri, abbinato al cambio manuale, che migliora del 10 per cento potenza e coppia rispetto al precedente 2.0 litri.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI GRANDE DI FIAT PROFESSIONAL
miglior Ducato di sempre Non manca l’esclusiva variante NP (Natural Power) con motore monofuel a metano da 3.000 cm3 e 136 cv di potenza massima a 2.730 giri e 350 Nm di coppia massima a 1.500 giri, che conferma l’impegno e la leadership di Fiat Professional nello sviluppo di questo carburante alternativo. Ducato 140 NP è parte di una gamma completa di veicoli commerciali a metano che vanno dai van derivati da vettura al Fiorino passando per Doblò (Passo Corto e Passo Lungo). PIACERE E RELAX
Cuore della gamma il 140 cv da 3.500 giri, versatile ed elastico con i suoi 350 Nm di coppia (+ 9 per cento rispetto al 130 Multijet) a soli 1.400 giri, disponibile con cambio manuale o con il 9Speed. Rispetto per l’ambiente e alte prestazioni
con il 160 cv a 3.500 giri, che eroga fino a 400 Nm a 1.500 giri nella versione con cambio automatico. Questa power unit adotta un albero motore specifico con cuscinetti di dimensioni maggiorate, pistoni speciali e un turbocompressore specifi-
Spazi generosi per il carico-scarico sia in versione furgone autotelaio sia in versione van o trasporto passeggeri. Ducato è sempre una garanzia.
co, a tutto vantaggio di prestazioni e durata del motore. Al vertice della proposta si colloca il 2.3 Multijet da 180 cv a 3.500 giri: 400 Nm di coppia con trasmissione manuale e 450 Nm (+ 12 per cento rispetto al modello precedente) con il nuovo
cambio automatico a nove marce che colloca il motore a valori bestin-class in termini di coppia. È dedicato a chi ricerca le migliori prestazioni e un comfort di guida assoluto, specie in abbinamento alla nuova trasmissione automatica.
La nuova trasmissione automatica a nove rapporti assicura un’esperienza di guida rilassata e piacevole, senza rinunciare alle prestazioni, e ottimizzando in ogni situazione i consumi. È un cambio best-in-class in termini di peso e consente un utilizzo ottimizzato della coppia motrice, che sulla versione da 180 cv arriva alla quota record di 450 Nm. Garantisce grande affidabilità e durata grazie al convertitore di coppia che supplisce all’assenza della tradizionale frizione. I tecnici di Fiat Professional hanno sviluppato Ducato MY2020 con 9Speed in modo che ogni professionista possa ottimizzare prestazioni e consumi in relazione alla specifica mission e al percorso. È possibile scegliere fra tre modalità di guida: Normal, Eco, che fornisce una risposta di accelerazione più fluida e una strategia di cambiata dedicata per consentire una maggiore riduzione dei consumi, e Power, che fornisce una risposta rapida di accelerazione e cambi di marcia ottimali per una guida piacevole e prestazioni ottimali anche in condizioni gravose. Le modalità operative sono due: in posizione D (Drive) il modulo di controllo seleziona e innesta le marce in base alle diverse condizioni di guida (velocità, carico, pendenza); la modalità Autostick, in caso di cambi di marcia frequenti e in condizioni difficili, come tratti a elevata pendenza, consente di mantenere un rapporto inferiore con conseguente miglioramento delle prestazioni ed evitando il surriscaldamento. Viene attivata spostando la leva del cambio verso sinistra, quindi in avanti e indietro per cambiare. Ducato MY2020 è dotato di serie di EcoPack, che sintetizza il meglio della tecnologia intelligente applicata alla salvaguardia ambientale. EcoPack comprende il sistema Start & Stop, l’alternatore intelligente, la pompa di alimentazione a controllo elettronico, che garantisce risparmio energetico e maggiore efficienza di combustione, l’interruttore ECO che supporta il conducente nel risparmio di carburante.
Per Fiat Ducato MY2020 il meglio non solo in prestazioni e ecosostenibilità
BUONE NUOVE IN TECNOLOGIA, SICUREZZA, CONNETTIVITÀ E INFOTAINMENT D ucato MY2020 è il miglior Ducato di sempre sotto ogni aspetto: tecnologia, sicurezza, ADAS, connettività, motorizzazioni. Sulla nuova gamma esordiscono i più evoluti sistemi di assistenza alla guida che consentono al cliente un controllo del veicolo a 360 gradi. Tra i dispositivi dispo-
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nibili il TPMS (Tyre pressure monitoring system), che controlla costantemente la pressione dei pneumatici, segnalando eventuali cali sul display di bordo. Che dire poi dell’Engine Idle Preset? Consente d’incrementare il regime minimo del motore per alimentare eventuali apparecchiature elettriche ag-
giuntive installate nel veicolo. Da segnalare le nuove Led Cargo Light, più potenti luci di tre diverse dimensioni, in base al passo dei veicoli, che garantiscono illuminazione efficace nell’area di carico, al centro e nel perimetro. La gamma Ducato MY2020 amplia l’offerta dei
sistemi d’intrattenimento a bordo. È ora disponibile il nuovo dispositivo d’infotainment 7” touchscreen by Mopar con ingresso USB e sintonizzatore Radio DAB e la possibilità d’impostare gli ingombri del veicolo tenendo conto anche dell’eventuale allestimento, in modo da ottenere indicazioni per evi-
tare di entrare in strade non sufficientemente larghe o passaggi ad altezza limitata. Una caratteristica da vero professionista. Il nuovo sistema include l’integrazione di Apple CarPlay e la compatibilità con Android. Apple CarPlay fornisce indicazioni stradali ottimizzate a seconda delle condizioni del
traffico e può essere usato per eseguire e ricevere chiamate, inviare e ricevere messaggi e ascoltare Ap ple Music, audiolibri e podcast restando sempre concentrati sulla strada. CarPlay è anche dotato di controllo vocale Siri ed è progettato appositamente per l’utilizzo alla guida.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
RECORD A 10MILA UNITÀ PER IL NUOVO NISSAN E-NV200 VAN 100 PER CENTO ELETTRICO
Scossa agli ordini europei COMPLICE LA RICHIESTA PARTICOLARMENTE ELEVATA DA PARTE DI AZIENDE E PROFESSIONISTI, IL SUCCESSO DI VENDITE RAFFORZA LA LEADERSHIP DI E-NV200 NEL SEGMENTO DEI VEICOLI COMMERCIALI: LO SCORSO ANNO, IL GIAPPONESE È STATO IL VEICOLO COMMERCIALE A ZERO EMISSIONI PIÙ VENDUTO IN 10 MERCATI IN
EUROPA, FRA CUI ITALIA, REGNO UNITO, NORVEGIA E PAESI BASSI.
L
FABIO BASILICO PARIGI
a sostenibilità crea business. Il nuovo Nissan e-NV200 van 100 per cento elettrico con batteria da 40 kWh ha tagliato il traguardo di 10mila unità segnando il record di ordini in Europa, complice la richiesta particolarmente elevata da parte di aziende e professionisti. Il successo di vendite rafforza la leadership di e-NV200 nel segmento dei veicoli commerciali: lo scorso anno, infatti, il giapponese è stato il veicolo commerciale a zero emissioni più venduto in 10 mercati in Europa, fra cui Italia, Regno Unito, Norvegia e Paesi Bassi. Sia Nissan e-NV200 Van sia le versioni per il trasporto passeggeri si confermano come la scelta ideale per i corrieri, i servizi di noleggio e di trasporto di tutta Europa, che registrano nuovi ordini per le flotte di DHL e Chronopost in Europa e di ATM (Azienda
Trasporti Milanesi) e IREN (multiutility che opera nell’energia) in Italia. Destinati sia all’uso commerciale sia personale, la gamma Nissan eNV200 è un’opzione pratica ed efficiente, che riprende le migliori funzionalità del van NV200 e la tecnologia 100 per cento elettrica della berlina Nissan Leaf, il veicolo elettrico più ven duto in Europa nel 2018. Attraverso il design e l’efficienza della nuova batteria da 40 kWh, la versione con maggiore autonomia di Nissan e-NV200 conserva la medesima capacità di carico di 4,2 mc di volume o un peso combinato di 705 kg nella variante van. La batteria da 40 kWh offre il 60 per cento di autonomia in più rispetto alla versione precedente, con una percorrenza fino a 200 km nel ciclo combinato e fino a 301 km nel ciclo urbano. Nissan e-NV200 dispone di diverse soluzioni per la ricarica; oltre a quella domestica con presa
standard, i clienti possono usare una wall box con il carica batterie di bordo da 7 kW o infine utilizzare le colonnine di ricarica rapida per pas-
Il pick-up Nissan ancora più forte, efficiente e tecnologico
IL VALORE AGGIUNTO DEL NAVARA N issan ha presentato la nuova versione di Navara, la più forte, efficiente e tecnologicamente avanzata di sempre. Il pick-up, che fa della versatilità il suo punto di forza, è il veicolo ideale per affrontare sia un’intensa settimana di lavoro che un week-end all’insegna dell’avventura e della natura. Le tecnologie di cui è dotato gli consentono di gestire ogni situazione di guida, con prestazioni ottimali sia su strada che in off-road. “Ho il piacere di annunciare il lancio della versione più forte, intelligente ed efficiente di Navara - ha affermato Paolo D’Ettore, Direttore della BU LCV di Nissan Eu-
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ropa - “Grazie alla combinazione di comfort, prestazioni, capacità di carico e solidità, Nissan Navara continua a riscuotere grande successo in tutta Europa. Navara è oggi presente in 109 mercati a livello globale e il business LCV Nissan è in costante crescita. Grazie al nostro piano a medio termine e alla nostra linea di prodotti in e spansione, siamo fiduciosi che questa crescita proseguirà e sempre più clienti acquisteranno i nostri LCV in tutto il mondo”. Queste le caratteristiche chiave del nuovo Navara: motore più evoluto ed efficiente, conforme ai nuovi standard di emissioni e al
protocollo Euro6DTemp, valido fino a dicembre 2021; propulsore entry level con maggiore potenza grazie alla nuova configurazione del motore Twin Turbo; introduzione di NissanConnect, il nuovo e intuitivo sistema di infotainment con display da 8” e servizi di connettività per controllare il veicolo anche da remoto; frenata migliorata con distanza di arresto ridotta grazie all’adozione dei freni a disco sulle 4 ruote; sospensioni posteriori ottimizzate per un assetto più rigido in assenza di carico; sulla versione King Cab debuttano le sospensioni posteriori multi-link. Le nuove caratteristiche si
sare dal 20 all’80 per cento della carica in soli 40-60 minuti. Paolo D’Ettore, Direttore LCV Business Unit di Nissan Europa, ha
aggiungono alle avanzate tecnologie Nissan Intelligent Mobility di cui naturalmente Navara è dotato. La versione Tekna - la più venduta - include di serie: Hill Start Assist, Hill Descent Control, sistema di frenata d’emergenza intelligente e Intelligent Around View Monitor. Come
affermato: “Il successo di e-NV200 dimostra che abbiamo il prodotto giusto al momento giusto. L’accelerazione dell’elettrificazione della flotta, specialmente nei centri cittadini, è una sfida per i nostri clienti e vogliamo offrire quindi la migliore soluzione per favorire la transizione verso la mobilità elettrica. Nissan eNV200 è il veicolo commerciale perfetto per aiutare le aziende a ottimizzare il loro lavoro e contribuire a un futuro più sostenibile”. Dal lancio nel 2014, e-NV200 ha registrato un grande successo di vendite in tutta Europa, con oltre 25mila nuovi veicoli consegnati ai clienti, di cui 1.500 in Italia con una quota di oltre il 40 per cento del mercato nazionale dei veicoli commerciali a zero emissioni. Insieme a Leaf, eNV200 è parte della roadmap strategica Nissan Intelligent Mobility che ridefinisce il modo in cui i veicoli sono guidati, alimentati e connessi con la società.
tutti gli LCV Nissan, anche Navara è coperto dalla garanzia leader del settore di 5 anni / 160.000 km. Ex vincitore dell’International Pickup Award, Navara è prodotto presso gli stabilimenti di Spagna, Cina, Messico, Thailandia e Argentina. La nuova versione ridefinisce gli stan-
dard del settore, combinando la leadership Nissan nei crossover e 80 anni di esperienza nella progettazione e produzione di pick-up. Nel 2018 Navara è stato il pick-up più venduto al mondo con 231.435 unità, il 6 per cento in più rispetto all’anno precedente.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI TEST SU STRADA E IN OFFROAD CON I NUOVI COMBO CARGO, VIVARO E MOVANO
Opel all’attacco!
OPEL È IN PIENA AVANZATA SUL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI. PER DIMOSTRARE CHE FA SUL SERIO, SOPRATTUTTO IN UN ANNO, IL 2019, CHE CELEBRA I 120 ANNI DI STORIA DEI COMMERCIALI DEL BLITZ, IL COSTRUTTORE TEDESCO HA CHIAMATO A RACCOLTA I GIORNALISTI SPECIALIZZATI PER UNA GIORNATA DA TRASCORRERE PRESSO IL CENTRO PROVE ADAC DI BAUSCHHEIM, NEI DINTORNI DEL QUARTIER GENERALE DI RÜSSELSHEIM.
I
FABIO BASILICO BAUSCHHEIM
numeri parlano chiaro. Opel è in piena avanzata sul mercato dei veicoli com merciali leggeri. Il costruttore tedesco ha venduto quasi 33.000 LCV nel mondo nel primo trimestre del 2019, il 35 per cento in più dello stesso periodo dello scorso anno. La quota di mercato in Europa è salita al 4,7 per cento e nello stesso periodo la crescita in Italia è stata ben superiore alla media europea, toccando il +62 per cento nei volumi e facendo da traino per il risultato complessivo a livello continentale. La domanda di Movano (+18 per cento) e di Vivaro (+33 per cento) è risultata significativamente più consistente rispetto all’anno precedente. Ma la crescita è stata principalmente prodotta dal nuovo Combo Cargo
che ha registrato circa 6.900 unità vendute nei primi tre mesi dell’anno, con un notevole incremento del 68 per cento rispetto alle vendite registrate dal modello precedente nel primo trimestre del 2018. Nello stesso periodo in Italia la crescita di Combo Cargo è stata dell’89 per cento, di Vivaro del 40 per cento e di Movano del 31 per cento, dati superiori alla media europea in tutte le voci. TRAZIONE E INNOVAZIONE
Opel fa sul serio, soprattutto in un anno, il 2019, che celebra i 120 anni di storia dei commerciali del Blitz. Il costruttore ha invitato i giornalisti specializzati a una giornata da trascorrere presso il Centro Prove ADAC di Bauschheim, nei dintorni Combo Cargo 4x4 supera agilmente il passaggio sul ponte di tronchi. Sotto, uno dei molteplici allestimenti che propone la nuova gamma Movano.
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del quartier generale di Rüsselsheim. Un’occasione preziosa per testare su strada e nell’articolato percorso offroad i tre protagonisti dell’offensiva Opel che ora sono pronti a rilanciare la loro sfida: Combo Cargo, “In ternational Van of the Year 2019” insieme ai fratelli Peugeot Partner e Citroën Berlingo, Vivaro e Movano. Tre modelli che, raccogliendo la preziosa eredità di chi li ha preceduti, si propongono sul mercato in nuove modernissime versioni: alla quinta generazione dello spazioso Combo, Opel ha affiancato la terza serie del Vivaro, che sarà proposto anche in versione elettrica a partire dal 2020, e il rinnovato Movano, disponibile in concessionaria da que st’e state. Centinaia le versioni disponibili: furgone, cassone fisso e ribaltabile, van doppia cabina, senza contare i vari allestimenti certificati dal costruttore. Combo Cargo si propone in configurazione standard da 4,40 metri, XL da 4,75 m e doppia cabina cinque posti. Il furgone compatto ha un volume di carico che arriva fino a
4,4 mc, la portata fino a 934 kg e un piano di carico lungo fino a 3.440 mm. Particolarmente ingegnosa, la distanza tra i due passaruota è sufficientemente ampia da permettere di caricare due Euro pallet. E con l’indicatore di sovraccarico basato su sensori il professionista può verificare sempre di non aver sovraccaricato il veicolo. INVINCIBILE COMBO
Sulla pista fuoristrada del Centro ADAC abbiamo messo alla prova la trazione integrale degli specialisti di Dangel. Combo 4x4 - allestimento che sarà lanciato in Italia all’inizio del 2020 - è veramente in grado di andare ovunque e in qualsiasi momento. Sterzo e sospensioni sono ottimizzati per la trazione a quattro ruote motrici e sono installati nello stabilimento dove viene assemblato il veicolo, a garanzia della massima efficienza. Combo Cargo è pertanto in grado di garantire un’esperienza di guida coinvolgente, in grado di
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI di infotainment. I motori, tutti con certificazione Euro 6d-TEMP, vanno da 1.5 a 2.0 litri con livelli di potenza da 75 kW/102 cv a 130 kW/177 cv. I cambi manuali a sei rapporti affiancano la trasmissione automatica a otto velocità. Sulle strade urbane ed extraurbane, e anche in autostrada, intorno a Francoforte abbiamo anche provato il large van di Casa Opel, l’ammiraglia Movano, più moderna e pratica che mai. A cominciare dai numerosi sistemi e tecnologie di assistenza alla guida che rendono la vita lavorativa più sicura. Uno di questi è l’Assistente in presenza di vento laterale, particolarmente utile in veicoli di grandi dimensioni come Movano. Il Sistema di assistenza tiene sotto controllo il veicolo attivando
furgoni, ai telai e ai pianali, alle versioni per il trasporto di passeggeri, ai cassoni fissi, ribaltabili e alle furgonature gran volume. Con circa 170.000 unità vendute, Movano è uno dei van di successo nel segmento E, e negli ultimi due anni si è regolarmente piazzato tra i primi dieci della categoria. La gamma motori comprende esclusivamente unità BiTurbo diesel da 2.3 litri, certificate in base ai più rigidi standard attuali, Euro 6d-TEMP (veicoli leggeri) o Euro VId (veicoli pesanti). I propulsori generano maggiore potenza e sviluppano una coppia più elevata. I clienti possono scegliere versioni a trazione anteriore o posteriore e il cambio manuale a sei rapporti o (tra breve) il cambio manuale automatizzato. Oltre alla trazione anteriore, Movano in versione “heavy duty” offre anche l’opzione della trazione posteriore, anche con ruote gemellate. Movano può essere così allestito
l’ESP (il guidatore viene informato dal simbolo del vento sul display). A bordo ci si accorge che l’abitacolo è configurato come un moderno ufficio mobile, con ben 22 vani e spazi portaoggetti che offrono spazio per tutto quello che serve ogni giorno. Una soluzione intelligente è il vano portaguanti FlexTray che si apre come un cassetto e il cui volume può raggiungere i 10,5 litri. Come in precedenza, il nuovo Movano in versione furgone è disponibile in quattro lunghezze e tre altezze, con una massa complessiva che può raggiungere le 4,5 tonnellate e 17 metri cubi di volume di carico. La portata massima è pari a 2,4 tonnellate e il veicolo è in grado di trainare fino a 3,5 tonnellate. In totale, in fabbrica si realizzano ben 150 versioni differenti, per carrozzeria o allestimento, dai
da veicolo per attività particolarmente pesanti, per esempio un’ambulanza. Le versioni a trazione posteriore di Movano possono essere ordinate con differenziale autobloccante. Se una ruota inizia a slittare su una superficie scivolosa, la coppia viene inviata alla ruota con maggiore aderenza. Alcune versioni di Movano sono disponibili in opzione con trazione integrale. L’importanza dei veicoli commerciali leggeri per Opel viene evidenziata anche dal rinnovo del sistema di vendita. In precedenza i clienti dovevano rivolgersi a centri specializzati nei veicoli commerciali leggeri. Opel ha ora affidato l’attività di vendita dei propri veicoli commerciali leggeri a tutti i propri concessionari, che hanno la facoltà di vendere ed esporre i van nei propri saloni.
DOTI DA AMMIRAGLIA
Autentico rappresentatante dello stile Opel, il nuovo Vivaro convince anche in configurazione 4x4 Dangel. Sotto, il Movano per vigili del fuoco.
affrontare anche le situazioni più complicate. Due le modalità di guida - “Eco” e “Auto 4WD” - che è possibile opzionare utilizzando il pratico selettore sulla plancia. In modalità “Eco”, la trazione integrale viene disattivata e Combo Cargo procede con la trazione anteriore, che riduce i consumi di carburante, le emissioni e l’usura degli pneumatici. Per lo sterrato più impegnativo è utile la modalità “Auto 4WD”, applicabile senza fermarsi. Il giunto viscoso del differenziale centrale distribuisce parte della coppia all’asse posteriore non appena le ruote anteriori iniziano a perdere aderenza. Sui tratti ancora più difficili, ci si affida a “R. Lock” per bloccare l’asse posteriore. In opzione è disponibile il differenziale posteriore autobloccante. Combo Cargo 4x4 mon ta di serie l’ESP, i pannelli protettivi per motore e cambio e ha una distanza da terra maggiorata di 20 mm, per un totale di 205 mm. Si possono ordinare in opzione ulteriori protezioni per il serbatoio e l’asse posteriore, e si può aumentare la distanza da terra di 80 mm. Come il resto della gamma, compresa la versione per trasporto passeggeri Combo Life, Combo Cargo 4x4 monta il motore diesel 1.5 litri da 96 kW/130 cv con cambio manuale a sei velocità. Il 1.5 Euro 6dTEMP è proposto anche nel livello di potenza di 56 kW/76 cv mentre in alternativa ai cambi manuali a 5 o 6 rapporti, il motore top di gamma da 130 cv è disponibile con trasmissione automatica a 8 velocità ad attrito ridotto, talmente fluida e versatile che su strada dona al guidatore un autentico feeling automobilistico.
Vanno poi aggiunti i modernissimi sistemi di assistenza alla guida - come il sistema intelligente di controllo e limitazione della velocità o il Surround Rear Vision per la visibilità posteriore - e la nuova generazione di sistemi di infotainment. VIVARO RINNOVA LA SUA PROPOSTA
Sensazioni automobilistiche anche per il nuovo Vivaro, che in Italia viene venduto a partire da 21.620 euro (IVA esclusa). Rispetto al modello precedente, la terza generazione del medio Opel è disponibile in tre lunghezze invece che in due (4,60, 4,95 e 5,30 metri), ha una portata superiore di 200 kg (fino a superare i 1.400 kg) e una massa rimorchiabile che arriva a 2.500 kg, per cui può trasportare ben mezza tonnellata in più. Opel offre il rinnovato Vivaro in quattro versioni di base. La versione d’ingresso è il Classico. La taglia Small da 4,60 m monta il diesel 1.5 litri da 75 kW/102 cv, certificato Euro 6d-TEMP, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Vivaro Cargo S ha un volume di carico di 4,6 mc, che può aumentare a 5,1 mc con l’apertura FlexCargo in opzione, che permette di trasportare oggetti lunghi fino a 3,32 m (invece di 2,16 m). Con l’opzione FlexCargo, lo schienale del sedile centrale può essere abbattuto e utilizzato come tavolino, per cui questo furgone può facilmente diventare un ufficio mobile. La lunghezza del piano di carico e il volume di carico aumentano a 4,02 m e a 6,6 mc con Vivaro Large. I clienti possono scegliere il nuovo Vivaro in versione doppia cabina,
con due file di sedili per un massimo di sei posti. Vivaro in versione doppia cabina FlexSpace offre una flessibilità superiore. La terza versione, Vivaro Life è la scelta giusta per il trasporto di passeggeri, potendo arrivare fino a nove posti. Un veicolo ideale per trasportare i lavoratori in cantiere o i dipendenti in ufficio. E poi il Pianale Cabinato, su cui installare numerosi allestimenti (per esempio furgonatura isotermica e refrigerata, cassone fisso e veicolo di soccorso). Su Vivaro è disponibile un’ampia gamma di sistemi di assistenza e di tecnologie avanzate, tra cui spiccano il controllo della trazione IntelliGrip (prossimamente sarà possibile ordinare anche il Vivaro 4x4 Dangel che abbiamo testato), la telecamera posteriore con visione a 180 gradi e il sistema multimediale
Massimo potenziale con gli allestimenti certificati per Cargo e Life
C’È UN COMBO PER TUTTE LE NECESSITÀ S e è vero che i veicoli commerciali leggeri sviluppano tutto il loro potenziale quando vengono allestiti e adattati a uno scopo specifico con l’adozione dell’equipaggiamento che effettivamente serve agli operatori, Opel dimostra di esserne pienamente consapevole dal momento che offre un nuovo programma di allestimenti di alta qualità per Combo Life (trasporto di passeggeri) e per Combo Cargo (Van). La gamma di allestimenti approvata dallo stesso costruttore e che sarà costantemente ampliata con ulteriori trasformazioni all’avanguardia, è disponibile fin da subito presso i concessionari Opel di tutta Europa. Opel prevede che la richiesta di allestimenti aumenti velocemente, sia che si tratti di veicoli per il trasporto di
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persone diversamente abili su carrozzina o di furgoni per il trasporto di merci deperibili a temperatura controllata. Collaborando con affermati specialisti allestitori come AMFBruns, Car Fibreglass, Focaccia, Gruau, Kerstner, Lamberet, Morice Constructeur e Tripod Mobility, Opel e Combo sono destinati a conquistare una quota significativa di questo incremento. La copertura professionale postvendita offerta dall’ampia rete di concessionari Opel è un ulteriore vantaggio per i clienti. Nel particolare settore del trasporto di persone su carrozzina, la Casa tedesca propone un’ampia gamma di allestimenti su Combo Life che permettono di condurre una vita attiva e indipendente. I clienti possono scegliere alle-
stimenti delle versioni standard e XL di Combo con fino a 5 posti e una carrozzina. Il trasporto in sicurezza della carrozzina è garantito dalle cinture a tre punti di ancoraggio con sistemi di ritenuta con riavvolgitori elettrici e meccanici. Una rampa permette di accedere alla parte posteriore del veicolo. In base alla versione, Combo offre uno spazio per la carrozzina che può arrivare a 1,50 metri di lunghezza, 1,45 m di altezza e 85 cm di larghezza. Per aumentare ulteriormente il comfort, l’allestimento di Combo per il trasporto di persone in carrozzina è disponibile anche con le sospensioni pneumatiche che abbassano la carrozzeria e una rampa che si aggancia al paraurti posteriore elettricamente e non manualmente.
Oltre che per i veicoli per il trasporto di persone in carrozzina, l’Europa è anche uno dei mercati più importanti per i veicoli a temperatura controllata destinati al trasporto di alimenti e farmaci. Combo Cargo ha tutte le caratteristiche per essere trasformato nel veicolo ideale refrigerato o a temperatura controllata, in grado di coprire l’ “ultimo miglio” prima della consegna. Opel offre questo allestimento sulle versioni standard e XL, con due o tre posti e doppie porte posteriori, con o senza porta laterale scorrevole, e con una capacità di carico di 1,6 o 2 metri cubi. La cella isotermica di Combo (realizzata in pannelli sandwich in vetroresina con un pannello isotermico che garantisce l’isolamento sulle portiere) è facile
da pulire, è alta 1.450 millimetri e larga 1.255 mm (1.066 mm all’altezza dei passaruota). In funzione della versione del modello, il pavimento antiscivolo della cella (dotato di luci interne con Led) è lungo 1,48 oppure 1,83 m. Sono inoltre disponibili numerose opzioni che possono rendere Combo un perfetto veicolo a temperatura controllata, tra cui l’unità refri-
gerante, il pianale intermedio amovibile e le scaffalature regolabili, oltre alle cortine di protezione per le portiere, al binario di ancoraggio e allo sblocco della porta scorrevole dall’interno. Pur con un livello di versatilità così elevato, Combo Cargo in allestimento refrigerato o a temperatura controllata permette di accedere alla ruota di scorta e dispone della possibilità di installare un gancio di traino.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
DARIO ALBANO ILLUSTRA NEI DETTAGLI L’OFFENSIVA ZERO EMISSION DI MERCEDES-BENZ VANS
“C’è l’elettrico nel futuro della mobilità”
Dario Albano, Managing Director di Mercedes-Benz Vans Italia.
“È UNA STRATEGIA IN CONTINUA EVOLUZIONE - DICE DARIO ALBANO, MANAGING DIRECTOR DI MERCEDES-BENZ VANS ITALIA - CHE PASSA ATTRAVERSO L’ELETTRIFICAZIONE DI PRODOTTI COME EVITO, ESPRINTER E IL NUOVO MPV 100 PER CENTO ELETTRICO CHE ANDRÀ A RAFFORZARE LA NOSTRA OFFENSIVA NEL CANALE PREMIUM DEL TRASPORTO PASSEGGERI, E SI COMPLETA CON I SERVIZI DI ADVANCE, LA NOSTRA VISIONE SUL
A
FUTURO DEL TRASPORTO DI MERCI E PERSONE. IL NUOVO EVITO SARÀ DISPONIBILE ALLA VENDITA GIÀ NELL’ULTIMO QUADRIMESTRE DEL 2019 MENTRE ESPRINTER
PAOLO ALTIERI ROMA
SARÀ INTRODOTTO SUL MERCATO NELLA SECONDA METÀ DEL
nche per quanto riguarda la trazione elettrica, MercedesBenz è stata tra i primi costruttori a lanciare un programma d’avanguardia che coinvolge sia il comparto trucks con eActros che il comparto Vans con eVito ed eSprinter. Nello specifico settore dei veicoli commerciali, la declinazione zero emission di Vito e Sprinter traduce in pratica una visione strategica di chiara impronta innovativa che il costruttore tedesco ha in programma di sviluppare e implementare con sempre maggiore incisività. Ne abbiamo parlato con Dario Albano, Managing Director di Mercedes-Benz Vans Italia. “È una strategia in continua evo-
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luzione - esordisce Albano - che passa attraverso l’elettrificazione di prodotti come eVito, eSprinter e il nuovo MPV 100 per cento elettrico che andrà a rafforzare la nostra offensiva nel canale premium del trasporto passeggeri, e si completa con i servizi di adVANce, la nostra visione sul futuro del trasporto di merci e persone, per una mobilità sempre più connessa, autonoma, condivisa ed elettrificata, di cui si fa ideale ambasciatore il concept Urbanetic”. Con Vision Urbanetic equipaggiato con motore elettrico, MercedesBenz Vans ha presentato di recente una strategia di mobilità rivoluzionaria che si spinge ben oltre i veicoli autonomi come li intendiamo oggi. Urbanetic elimina la barriera fra trasporto di passeggeri e trasporto mer-
2020.
ci, permettendo di realizzarli in base alla domanda e in un’ottica di efficienza e sostenibilità che soddisfa in modo innovativo le esigenze delle città, delle aziende di diversi settori, di abitanti e viaggiatori. Il concept riduce i flussi di traffico, decongestiona le infrastrutture cittadine e contribuisce a migliorare la qualità della vita urbana. Intanto, tocca a eVito e a eSprinter farsi portavoce della decisa e imponente offensiva che il costruttore di Stoccarda lancia nel segmento dei veicoli commerciali, caratterizzato da un’elevata competitività e da una particolare attenzione per le soluzioni innovative che consentano agli operatori professionali di rispondere con sempre maggiore efficacia alle moderne sfide dei trasporti e della logistica, in par-
ticolare nel delicato ambito della distribuzione urbana. “Il nuovo eVito sarà disponibile alla vendita già nell’ultimo quadrimestre del 2019 aggiunge Dario Albano - Per quanto riguarda l’eSprinter, l’introduzione sul mercato sarà prevista per la seconda metà del 2020. eVito ed eSprinter sono assemblati entrambi negli stessi siti di produzione dei veicoli a combustione interna: eVito a Vitoria ed eSprinter a Düsseldorf”. Rispetto a Vito e Sprinter con alimentazione tradizionale, quali sono le differenze principali di Vito e Sprinter elettrici? “I veicoli sono per dimensioni e volumi identici ai veicoli a trazione endotermica - risponde il manager - I modelli elettrificati sono, a seconda dell’utilizzo, perfettamente equiparabili ai tradizionali motori a combustione interna. eSprinter ed eVito seguono i medesimi principi strategici: al centro del lavoro di sviluppo dei veicoli vengono posti i vantaggi concreti per i clienti e la massima adattabilità all’impiego quotidiano. Su entrambi i modelli l’alternativa elettrica risulta realisticamente equiparabile in termini di redditività, flessibilità e variabilità”. “Riteniamo che l’interesse verso questa nuova forma di mobilità, riscontrato già prima del lancio
sul mercato, dimostra che la nuova gamma di modelli Mercedes-Benz Vans riesce a soddisfare ogni aspettativa del cliente - dice ancora Dario Albano - Inoltre, un’ulteriore conferma del grande apprezzamento da parte della clientela è dato dall’utilizzo dell’app eVAN Ready che consente all’utente di verificare online se i modelli elettrici a batterie possono essere o meno adatti al proprio parco veicoli. Inoltre, in grandi città come Roma e Milano, i vantaggi di poter contare su motorizzazioni 100 per cento elettriche, con tutti i benefici che ne conseguono, risultano quanto mai evidenti rispetto a motorizzazioni tradizionali”. Il costruttore tedesco è pronto a scommettere sul futuro: “Siamo convinti - spiega Albano - che la propulsione elettrica sia il futuro della mobilità, in particolar modo quella urbana. Sia l’eVito che l’eSprinter ne sono la testimonianza. Il mercato in cui si andranno a inserire i prodotti elettrici della gamma MercedesBenz Vans è in totale espansione, con trend di crescita del 70 per cento rispetto al 2018. Pronto, quindi, ad accogliere i nostri prodotti, in particolare l’eVito, al momento unico veicolo 100 per cento elettrico del segmento dei mid-size van”.
Il Vision Urbanetic di Mercedes-Benz Vans. A sinistra, l’eSprinter e, in alto, l’eVito.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI EVITO PROTAGONISTA DELLA STRATEGIA EDRIVE@VANS DI MERCEDES-BENZ
Il nuovo volto della distribuzione urbana IL MID-SIZE DELLA STELLA È PARTICOLARMENTE ADATTO AL SERVIZIO DI CONSEGNE IN AMBITO URBANO. TUTTAVIA, IN VIRTÙ DELLA SUA AUTONOMIA E CAPACITÀ DI CARICO, SI FA APPREZZARE ANCHE DAGLI ARTIGIANI E DAI TECNICI ADDETTI ALL’ASSISTENZA. LA CAPACITÀ DELLE BATTERIE INSTALLATE, PARI A 41 KWH, ASSICURA UN’AUTONOMIA DI CIRCA 150 CHILOMETRI. ANCHE IN CONDIZIONI SFAVOREVOLI, I CLIENTI POSSONO ANCORA DISPORRE DI UN’AUTONOMIA DI 100 CHILOMETRI. IL 100
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PER CENTO DELL’AUTONOMIA È NUOVAMENTE DISPONIBILE
FABIO BASILICO
batterie eroga 84 kW di potenza e sviluppa una coppia fino a 300 Nm: l’ideale per l’uso urbano. La velocità massima, invece, può essere adattata alla rispettiva destinazione d’uso. Se l’eVito viene impiegato prevalentemente nei centri urbani, una velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia e incrementare l’autonomia. In alternativa, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. Il van mid-size è disponibile con due diverse varianti di passo: la versione base presenta una lunghezza complessiva di 5.140 millimetri e un carico utile massimo di 1.073 chilogrammi, che lo pongono sullo stesso livello del Vito a propulsione convenzionale. La versione extra-long raggiunge, invece, una lunghezza complessiva di 5.370 millimetri. All’interno del suo ampio vano di carico è possibile trasportare prodotti e merci di vario genere fino a un
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Mercedes-Benz eVito è pronto a dimostrare le sue doti operative.
ROMA
i chiama eDrive@VANs la strategia che Mercedes-Benz Vans sta perseguendo con convinzione e precisi step operativi. Protagonisti al momento sono due modelli rappresentativi dell’offerta della Stella nel segmento veicoli commerciali: eVito ed eSprinter. In attesa della versione elettrificata del compatto Citan, Stoccarda propone già sul mercato gli altri due veicoli: il primo a inaugurare la stagione elettrica di Mercedes-Benz Vans è stato l’eVito, seguito quest’anno dall’eSprinter. L’approccio della Casa tedesca è chiaro: la destinazione d’uso è il fattore chiave nella valutazione dei vari sistemi di propulsione. La scelta tra il motore elettrico a batterie o il tradizionale motore a combustione interna dipende, quindi, esclusivamente dalla presenza di presupposti ottimali per una determinata applicazione. La parola d’ordine è efficienza e affidabilità: nell’ambito dell’esercizio quotidiano di una flotta, i veicoli con trazione elettrica a batterie sono valutati in base agli stessi parametri applicati ai veicoli equipaggiati con motori convenzionali. Mercedes-Benz Vans dimostra che i modelli elettrificati sono com petitivi e, a seconda del l’utilizzo, in grado di reggere il confronto con i tradizionali motori a combustione interna in termini di costi. Il nuovo eVito è particolarmente adatto al servizio di consegne in ambito urbano. Tuttavia, in virtù della sua autonomia e capacità di carico, si fa apprezzare anche dagli artigiani e dai tecnici addetti all’assistenza. La capacità delle batterie installate, pari a 41 kWh, assicura un’autonomia di circa 150 chilometri. Anche in condizioni sfavorevoli, i clienti possono ancora disporre di un’autonomia di 100 chilometri. Il 100 per cento dell’autonomia è nuovamente disponibile dopo un tempo di ricarica di sei ore. La trazione elettrica a
carico utile di 1.048 chilogrammi, mentre il peso massimo ammesso si attesta su 3.200 chilogrammi. L’estrema versatilità della capacità di carico (compresa tra 6,0 e 6,6 mc) è anche merito della posizione delle batterie, che, essendo installate sotto il veicolo, non limitano in alcun modo il vano di carico. Non da ultimo, l’eVito ha dato prova della sua affidabilità e della maturità tecnica di tutti i suoi componenti anche nell’ambito di una serie completa di prove invernali. Maneggevolezza, efficienza, ergonomia e comfort in condizioni estreme sono stati scrupolosamente testati a temperature fino a -30°C su strade innevate e ghiacciate. Sono stati anche esaminati il comportamento di marcia e del carico alle basse temperature, oltre alla resistenza al freddo dei componenti del gruppo propulsore e del software. “Il futuro del trasporto di merci e
persone passa attraverso soluzioni di mobilità innovative, sempre più a misura di smart city - dice Dario Albano, Managing Director MercedesBenz Vans Italia - In questo scenario avranno un peso crescente le motorizzazioni elettriche e un’offerta di servizi in grado di adattarsi alle singole necessità dei clienti, anche attraverso veicoli modulari, a guida autonoma e, naturalmente, 100 per cento elettrici”. L’interesse per la nuova forma di mobilità dimostra chiaramente che la nuova gamma eVito è in grado di soddisfare le aspettative dei clienti: anche l’uso esteso dell’app eVAN Ready, che consente all’utente di verificare online se i modelli elettrici a batterie possono essere o meno adatti al proprio parco veicoli, è un’ulteriore conferma del grande apprezzamento da parte della clientela. “Un parco veicoli a zero emissioni locali in grado di soddisfare, comunque, tutte le esigenze in termini di adattabilità all’impiego quotidiano, versatilità, affidabilità e redditività: l’eVito riesce a conciliare queste caratteristiche apparentemente agli antipodi - precisa Volker Mornhinweg, Responsabile Mercedes-Benz Vans Siamo all’apice per quanto riguarda l’attività di sviluppo in questo settore, intendiamo sfruttare il momento favorevole per aggiungere un altro tassello con l’eSprinter e poi equipaggiare a medio termine l’intera gamma dei veicoli commerciali con una trazione elettrica a batterie. Il nostro obiettivo, infatti, è fare sì che la scelta di una specifica variante di propulsione sia determinata dalla rispettiva destinazione d’uso e non dalla disponibilità della categoria di veicolo adatta”. La definizione della destinazione d’uso come punto da cui partire per configurare il veicolo con trazione elettrica a batterie più adatto alle proprie esigenze richiede un esame globale della flotta. Ciò significa anche tenere conto più che mai delle interazioni tra le diverse variabili. In determinate situazioni, l’autonomia
DOPO SEI ORE DI RICARICA.
più ampia possibile e l’utilizzo di optional per il comfort sono diametralmente opposti e, pertanto, devono essere adattati alla rispettiva destinazione d’uso. Per motivi legati all’efficienza e alla salvaguardia delle risorse, la gestione energetica, che rappresenta già una disciplina di primo piano in tutti i veicoli della Stella, diventa il fattore essenziale la “specialità regina” - per i modelli con trazione elettrica a batterie. L’utilizzo del riscaldamento dei sedili, una gestione efficiente del riscaldamento in inverno o l’azionamento del climatizzatore in estate influiscono direttamente sul bilancio energetico e, di conseguenza, sull’autonomia. In questo campo, Mercedes-Benz Vans è riuscita a creare un perfetto equilibrio, che tiene conto delle esigenze sia in termini di autonomia che di benessere nella postazione di lavoro al volante. Al riguardo, la pre-climatizzazione è di fondamentale importanza, in quanto consente di riscaldare o raffreddare gli interni del veicolo in base alla temperatura esterna, prima ancora di avviare il motore. Ciò si traduce non solo in un comfort sensibilmente più elevato per conducente e passeggeri, ma anche in una riduzione del fabbisogno energetico per la climatizzazione durante la marcia. In tal modo si possono evitare efficacemente picchi di carico. Il recupero dell’energia consente di aumentare ulteriormente l’autonomia. Il potenziale di risparmio effettivo dipende sostanzialmente dalla destinazione d’uso (tra cui il carico utile) e dai cicli di marcia. Questa forma di recupero dell’energia sviluppa tutto il suo potenziale soprattutto nel traffico cittadino, caratterizzato da numerose fasi di decelerazione. L’eVito, pertanto, viene proposto con tre programmi di marcia più quattro livelli di recupero dell’energia, che permettono al conducente di ottenere sempre il massimo rendimento dal proprio veicolo, in base a diversi parametri di utilizzo e allo stile di guida personale.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI destinazioni d’uso, tra cui servizi di consegna su tratte più lunghe o minibus impiegati in ambito interurbano. Il Concept abbina la tecnologia della cella a combustile con quella delle batterie sotto forma di un veicolo ibrido plug-in. L’interazione intelligente tra batteria e cella a combustibile sviluppa una potenza elettrica di circa 155 kW e una coppia pari a 350 Nm. I tre serbatoi, posizionati nella sottostruttura con una capacità complessiva di 4,5 chilogrammi di idrogeno, permettono di percorrere circa 300 chilometri. Se necessario, l’autonomia può essere incrementata fino a 530 chilometri con l’aggiunta di un altro serbatoio nella parte posteriore. Ed è possibile ”fare rifornimento” non solo d’idrogeno ma anche di corrente. In tal modo l’autonomia aumenta di ulteriori 30 chilometri. L’integrazione dei serbatoi dell’idrogeno nella sottostruttura, il posizionamento della cella a combustibile nell’avancorpo e la
Sprinter F-CELL aggiunge un altro tassello al piano per la nuova mobilità
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EVOLUZIONE PROSSIMA VENTURA ercedes-Benz Vans si impegna più che mai affinché la scelta del tipo di trazione più adatto dipenda dai vantaggi per il cliente. Questo approccio prende in considerazione, oltre alle tecnologie a bordo, anche il peso del sistema, il tempo di ricarica o di rifornimento, l’autonomia e la redditività. Prossimamente, il costruttore completerà la strategia eDrive@VANs con l’introduzione della cella a combustibile. Il Concept Sprinter FCell fornisce una dimostrazione dei vantaggi legati alla tecnologia della cella a combustibile. Sprinter F-CELL presenta, sulla base di un autocaravan semi-integrato, l’intero ventaglio di vantaggi che offre la cella a combustibile: dall’elevata autonomia alla mobilità a zero emissioni locali, caratteristiche ideali anche per quanto riguarda altre
trazione posteriore pongono le basi per la massima libertà nella configurazione degli interni. Offrendo un’alimentazione elettrica indipendente per la zona giorno o una grande autonomia di marcia, questo concept tecnologico esprime al meglio i suoi punti di forza come veicolo per lunghi viaggi oppure, per altre tipologie d’impiego, come spazioso veicolo per il trasporto di carichi. La struttura del Concept Sprinter F-CELL, grazie alla trazione posteriore e a un peso del sistema relativamente modesto, pone le basi per la massima flessibilità nella realizzazione di allestimenti supplementari o trasformazioni o per impieghi commerciali che esigano un elevato carico utile. Come sistema modulare, la tecnologia delle celle a combustibile potrà affermarsi per numerose destinazioni d’uso diverse, come alternativa ai sistemi di propulsione convenzionali e alle trazioni elettriche a batteria per impieghi nei brevi tragitti.
ESPRINTER GUIDA L’OFFENSIVA DELLA MOBILITÀ ELETTRICA NEL SEGMENTO LARGE VANS
L’ammiraglia non teme confronti IL NUOVO VAN 100 PER CENTO ELETTRICO SARÀ INIZIALMENTE DISPONIBILE IN VERSIONE FURGONE CON TETTO RIALZATO E CON UN PESO MASSIMO AMMESSO DI 3.500 CHILOGRAMMI. LA CAPACITÀ DI CARICO MASSIMA EQUIVALE A QUELLA DELLO SPRINTER EQUIPAGGIATO CON MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA (10,5 MC). ANALOGAMENTE ALL’EVITO, È POSSIBILE IMPOSTARE LA VELOCITÀ MASSIMA IN FUNZIONE DELLA TIPOLOGIA D’USO: 80 KM/H O 120 KM/H, QUANDO OCCORRE ANDARE SPEDITI.
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FABIO BASILICO ROMA
on mancherà di far sentire la sua presenza e di rimarcare il suo ruolo di fondatore del segmento large vans lo Sprinter a trazione elettrica. L’eSprinter è il partner ideale quando il veicolo viene impiegato come officina mobile o come capiente mezzo per effettuare consegne. Il nuovo van 100 per cento elettrico sarà inizialmente disponibile in versione furgone con tetto rialzato e con un peso massimo ammesso di 3.500 chilogrammi. La capacità di carico massima equivale a quella dello Sprinter equipaggiato con motore a combustione interna (10,5 mc). La capacità delle batterie installate, pari a 55 kWh, consente un’autonomia stimata in circa 150 chilometri con un carico utile massimo di 900 kg. Con la seconda opzione relativa alle batterie, i clienti hanno la possibilità di adottare priorità diverse per quanto riguarda i parametri d’uso. I tre pacchi batterie, con una capacità di 41 kWh, assicurano un’autonomia di circa 115 chilometri, mentre il carico utile massimo aumenta di circa 140 chilogrammi per un totale intorno ai 1.040 kg. La trazione elettrica dell’eSprinter eroga una potenza di 84 kW, identica a quella del motore diesel di base, e sviluppa una coppia fino a 300 Nm. Analogamente all’eVito, è possibile impostare la velocità massima in funzione della tipologia d’uso: 80 km/h o 120 km/h, quando occorre andare spediti. Come per eVito anche per eSprinter funzionalità, sicurezza, comfort e adattabilità all’impiego quotidiano devono essere all’altezza dei modelli con motore diesel, affinché l’eSprinter riesca ad affermarsi sul mercato.
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Con eSprinter funzionalità, sicurezza, comfort e adattabilità sono all’altezza dei modelli diesel.
Lo stesso vale sia per l’affidabilità in considerazione delle pesanti sollecitazioni a cui un veicolo commerciale è sottoposto nell’impegnativo uso quotidiano, sia per la gestione efficiente degli interventi di assistenza e manutenzione. MercedesBenz mette a disposizione un servizio “24 ore su 24” e una capillare rete aftersales con personale addetto all’assistenza particolarmente qualificato. Nella gestione quotidiana di una flotta, l’elevata qualità di questa forma di assistenza, compresi i tempi ridotti per eseguire interventi di manutenzione e riparazione, rive-
ste un’importanza fondamentale al fine di ridurre al minimo i periodi di fermo legati ai guasti e alla manutenzione programmata. La rete di assistenza e vendita consente di gestire un parco veicoli con trazione elettrica a batterie in modo semplice e redditizio. La strategia eDrive@VANs di Mercedes-Benz Vans, che vede fianco a fianco eVito ed eSprinter, comprende, oltre all’elettrificazione della flotta di veicoli, anche la definizione di una soluzione di sistema a 360 gradi per il parco veicoli in questione. Questo processo comprende,
per esempio, la consulenza per la scelta del veicolo, il supporto con strumenti come l’app eVAN Ready o l’analisi complessiva del Total Cost of Ownership. Per i potenziali clienti di eVito ed eSprinter l’analisi degli elementi organizzativi e tecnici presso le sedi dei clienti commerciali è di fondamentale importanza. L’integrazione di un’architettura intelligente relativa all’infrastruttura di carico crea, infine, i presupposti per salvaguardare le risorse e la competitività in combinazione con il proprio parco veicoli commerciali. La Customer Co-Creation riveste un
ruolo di primo piano nell’implementazione. Dopo aver fatto il punto della situazione, si passa allo sviluppo condiviso delle soluzioni per risolvere il problema caso per caso, in stretta collaborazione con il rispettivo cliente, per concludere con una consulenza qualificata, che copre tutti gli aspetti secondari: dalla scelta dei veicoli, all’infrastruttura per la ricarica fino all’upgrade energetico dei singoli siti. I progetti pilota, realizzati in collaborazione con due aziende di soluzioni logistiche come Hermes e Amazon Logistics, rappresentano due esempi di come il punto di vista del cliente incida profondamente sullo sviluppo di soluzioni di sistema globali. Il partner Hermes Germany ha programmato la messa in servizio di 1.500 van elettrici della Stella. L’integrazione di un’efficiente infrastruttura di ricarica e una gestione intelligente via software dei carichi fanno, a loro volta, parte del progetto pilota. Dal canto suo, Amazon Logistics ha deciso di inserire 100 eVito nel parco veicoli presso le proprie filiali a Bochum e Düsseldorf. Amazon e MercedesBenz Vans collaborano, inoltre, con altri partner alla realizzazione di un ampio concept operativo per il sito di Bochum, che, oltre all’infrastruttura di ricarica, prevede anche la gestione dell’area di parcheggio o la rilevazione automatica dello stato del veicolo. Non vanno poi dimenticati i servizi digitali forniti da Mercedes PRO connect, tra cui figurano gestione degli interventi di assistenza e manutenzione, analisi dello stile di guida, comunicazione ottimizzata tra gestore della flotta e conducenti e verifica a distanza della chiusura di porte e finestrini; tutte soluzioni che offrono nuove opportunità per gestire efficacemente il parco veicoli in termini di redditività. Inoltre, Mercedes-Benz Vans propone, per la prima volta, un nuovo servizio per la gestione intelligente dello stato di carica, che consente anche di tenere sotto controllo il livello di carica di ciascun veicolo. In tal modo è possibile ottimizzare l’utilizzo dell’infrastruttura di ricarica ed evitare ulteriori investimenti per l’upgrade del sito. Essendo completamente scalabile, l’offerta di Mercedes-Benz Vans risponde alle esigenze dei parchi veicoli di dimensioni diverse: dall’azienda individuale con un solo veicolo fino alle grandi flotte composte da molte centinaia di unità. Ampie possibilità di personalizzazione anche per quanto riguarda la postazione di lavoro al volante, che raggiunge così un livello di comfort degno di un’autovettura.
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• TAN (fisso) 4,10% • TAEG 4,88%
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI SABINO FORT ILLUSTRA LA STRATEGIA ECOSOSTENIBILE DI SIFÀ
Elettrico e non solo NELLA DISTRIBUZIONE DELL’ULTIMO MIGLIO LE NORMATIVE RICHIEDONO EMISSIONI SEMPRE PIÙ BASSE. PER RISPONDERE ALLE NUOVE ESIGENZE LA SOCIETÀ CON AZIONISTA DI MAGGIORANZA BPER
BANCA PROPONE A NOLEGGIO LE ULTIME NOVITÀ SUL MERCATO, TRA CUI VEICOLI A TRAZIONE ELETTRICA PER ACCEDERE ALLE ZONE ZTL DEI CENTRI URBANI. PER I PICCHI DI LAVORO UN SERVIZIO AD HOC PER INTEGRARE I VOLUMI DI CONSEGNE ANCHE PER PERIODI BREVI.
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MICHELE S. ALTIERI MILANO
e flotte vivono un periodo storico di profondo cambiamento. Alle prese come sono con le esigenze di rispetto ambientale e normative sempre più stringenti, devono fare i conti
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con la necessità di veicoli adatti a missioni che si evolvono e cambiano con estrema rapidità. SIFÀ (Società Italiana Flotte Aziendali), società con azionista di maggioranza BPER Banca, risponde alle nuove istanze proponendo un
noleggio “su misura” e prestando massima attenzione a quanto avviene sul mercato, per proporre un parco veicoli adeguato ad affrontare i cambiamenti in atto. Ne è esempio l’impegno personale con cui Sabino Fort, Direttore
Commerciale SIFÀ, ha avviato un confronto assiduo con rappresentanti delle Istituzioni, Fleet Manager, Case costruttrici e altri attori della filiera. Dopo aver tracciato un quadro della situazione attuale nel nostro
Sabino Fort, Direttore Commerciale SIFÀ. Sotto; Paolo Ghinolfi, Ad della società di noleggio di proprietà di BPER Banca.
Paese, Sabino Fort si sofferma sulle strategie messe in atto da SIFÀ per ridurre l’impatto ambientale. Come sta evolvendo la mobilità sostenibile? “L’ultimo rapporto Aniasa - dichiara il Direttore Commerciale - ha evidenziato che le alimentazioni alternative hanno complessivamente fatto registrare l’incremento maggiore di volumi nel mercato, passando da 13mila immatricolazioni nel 2017 a 26mila nel 2018“. “Tuttavia i veicoli ad alimentazione alternativa e - continua Fort - segnatamente, il prodotto elettrico su scitano ancora diffidenza presso le aziende. Basti pensare che il diesel, nonostante abbia perso due punti di quota percentuale sul totale delle immatricolazioni, rimane comunque la categoria più noleggiata dalle aziende. Per quanto riguarda i veicoli a pro pulsione elettrica, oltre al la mancanza di infrastrutture adeguate, emerge anche l’assenza di un modello di incentivi capiente e strutturato per passare ad auto non inquinanti. A sostegno del mercato dei veicoli elettrici l’unica agevolazione in atto (l’ecobonus) riguarda un target limitato di utenti. Per promuovere la mobilità sostenibile è necessario che gli incentivi siano estesi a un target più ampio, prima di tutto alle imprese, per il rinnovo del loro parco”. Quali sono le azioni messe in atto da SIFÀ a sostegno di una mobilità più sostenibile? “Il settore del Noleggio a Lungo Termine - afferma Fort - è in continua crescita, come dimostrano anche gli importanti risultati raggiunti da SIFÀ. La diffusione della mobilità a noleggio produce un impatto concreto in termini di sostenibilità ambientale poiché i veicoli in locazione (tutti Euro 6) oggi possono contare su emissioni decisamente ridotte rispetto a quelle del parco circolante nazionale. A questo, inoltre, si aggiungono immediati benefici per la sicurezza sulle nostre strade grazie a veicoli di ultima generazione. SIFÀ è cresciuta e sta crescendo anche grazie all’offerta di servizi complessi e integrati che si differenziano dalla concorrenza: ne è un esempio l’impiego di dispositivi telematici che mirano a incrementare risparmio e sicurezza, contenendo le emissioni di CO2. Un altro nostro punto di forza è l’approccio consulenziale alle aziende clienti nella costruzione della propria car policy. L’analisi della flotta su strada è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e rispettare limiti di CO2 sempre più stringenti: il nostro compito è suggerire un adeguato mix tra veicoli con motore endotermico, veicoli ibridi e veicoli completamente elettrici a seconda delle esigenze di ogni singolo cliente”. Nel caso specifico dei veicoli da lavoro qual è l’approccio di SIFÀ sul piano della sostenibilità ambientale? “Per quanto riguarda i veicoli commerciali - prosegue Sabino Fort - nella distribuzione dell’ultimo miglio le normative richiedono emissioni sempre più basse. Per questo ci proponiamo di offrire le ultime novità sul mercato, tra cui veicoli a trazione elet trica che hanno anche il van taggio di poter accedere alle zone ZTL dei centri urbani senza dover richiedere permessi. Inoltre, in merito al tema caldo dei picchi di lavoro, SIFÀ offre un servizio ad hoc dedicato a quei clienti che hanno la necessità di integrare, anche solo per un breve periodo, i volumi di consegne dei mezzi. Infine, SIFÀ può già rispondere a qualsiasi esigenza di mobilità condivisa (ovvero car sharing) sostenibile, rivolta sia al comparto pubblico, sia al privato, sia al Corporate”.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI DOPO L’ESORDIO UFFICIALE A PARIGI LO SCORSO APRILE,
SULLA COSTA DELL’ATLANTICO AL
BATTESIMO SULLE STRADE
Praticità e sicurezza i
PORTOGHESI PER LA QUARTA GENERAZIONE DEL FURGONE PESANTE E DEL MEDIO DELLA
LOSANGA. ENTRAMBI I VEICOLI INNALZANO L’ASTICELLA DEL COMFORT E DELLA TECNOLOGIA DI BORDO, DEL TUTTO ASSIMILABILI A QUELLI DELLE VETTURE RENAULT. VOLTO PIÙ DETERMINATO PER IL FRATELLO MAGGIORE, LINEE ARMONICHE, SOPRATTUTTO
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NEGLI INTERNI, PER
L’URBANO POLIVALENTE.
MAX CAMPANELLA CASCAIS
i abbiamo visti lo scorso aprile a Parigi, esposti per la prima volta al l’interno del Centro Ricerca&Sviluppo Renault. Arriveranno in Italia a breve, ma intanto per il battesimo su strada dei nuovi Trafic e Master ci ospita il Portogallo, esattamente Cascais, località costiera a ovest di Lisbona, conosciuta per le spiagge sabbiose e il vivace porto turistico. All’interno del parco della Quinta da Marinha, i veicoli commerciali della Losanga possono cimentarsi in ogni circostanza, dalle strade rocciose all’asfalto bollente, dalle discese verso il mare alle strette stradine delle località turistiche. Iniziamo dal furgone pesante.
Più moderna e tecnologicamente ben accessoriata, la plancia del Renault Master è oggi assolutamente simile a quella di una berlina.
condizioni. L’illuminazione a led situata davanti alla porta scorrevole e posteriormente, in mez zo al tetto, garantisce più luminosità all’interno dell’area di carico, mentre le maniglie ergonomiche rendono più facile salire a bordo e scendere. Nuovo Master, robusto per antonomasia, nasce nel 1980 e viene prodotto sulle linee dello stabilimento di Batilly, dove nascono anche Opel Movano e Nissan NT 400. L’estetica è quella di un camion, con un design decisamente affermato. A bordo adotta gli stili delle vetture Renault, come gli inserti cromati, il cruscotto e lo schermo digitale completamente integrato nella plancia. La qualità degli interni è migliorata grazie all’utilizzo di materiali più pregiati, scuri e meno lucidi. I designer hanno rivisitato il modello con linee più orizzontali, semplici ed essenziali. PIÙ POTENZA PER CHI LAVORA
Renault Master è dotato di una nuova gamma di motorizzazioni 2.3 dCi ancora più adatte all’utilizzo
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degli operatori professionali. Queste motorizzazioni, fabbricate a Cléon, sono conformi alle norme Euro 6dtemp Evap ISC-Euro 6d (a seconda del volume e della massa dei veicoli) e dispongono di tecnologia Twin Turbo, presentano maggiore potenza e coppia (fino a 180 cv e 400 Nm per favorire dinamicità e reattività) e consentono significativi risparmi sui consumi che vanno fino a 1 l/100 km. Queste motorizzazioni possono essere associate, a seconda della versione, a una trasmissione manuale a sei rapporti o a una trasmissione robotizzata a sei rapporti. Possono inoltre contare sulle ultime tecnologie antinquinamento, come il sistema SCR (riduzione catalitica selettiva). Quanto a volume di carico, si arriva fino a 105 litri. Per una maggiore praticità, il cockpit è stato ridisegnato con un ta-
blet Easy Life, sopra al vano portaoggetti, che si apre esercitando una semplice pressione e che offre uno spazio di lavoro supplementare e uno spazio per la pausa pranzo con un pratico e capiente porta-bicchieri centrale. Troviamo inoltre un grande vano Easy Life da 10,5 litri per un accesso facilitato, caricabatterie a induzione per smartphone, alloggiamento per tablet digitale nella parte centrale della plancia e soluzioni multimediali connesse performanti: R-Link Evolution e Media Nav Evolution (compatibile con Android Auto e Apple CarPlay). L’esperienza di guida a bor do raggiunge i livelli di una vettura: illuminazione a led, maniglie ergonomiche per operazioni di carico e lavoro a bordo facilitate e un’area di carico pensata per consentire di lavorare più efficacemente in tutte le
DAL PESANTE AL CITTADINO
Punto di riferimento del segmento del veicolo commerciale urbano, commercializzato in circa 50 paesi, Renault Trafic è stato lanciato nel 1980 e, da allora, si è sempre attestato nella Top 3 dei furgoni di dimensioni medie in Europa: oltre due i milioni di Trafic venduti, di cui 97.422 unità nel 2018. Nel 2000, Renault lancia Trafic 2 e successivamente Trafic 3 nel 2014. Trafic è disponibile in 275 versioni, con due lunghezze e due altezze e un volume utile che va da 3,2 a 8,6 m3. La gamma Trafic spazia dal furgone alla versione shuttle alto di gamma SpaceClass. Viene prodotto a Sandouville, sito dal quale esce anche Fiat Talento e che rappresenta la futura piattaforma produttiva per il nuovo medio Mitsubishi per i mercati di Austria e Nuova Zelanda e
per il Nissan NV 300. Renault ha ridisegnato le linee del Trafic con una calandra più espressiva. Oggi Trafic condivide la propria identità visiva con gli altri modelli della gamma di veicoli commerciali Renault. Il nuovo frontale, più espressivo, ora può contare su proiettori full led più tecnologici, dinamici e performanti, firma luminosa C-Shape, che incarna l’identità della gamma Renault, calandra più incisiva, con la losanga valorizzata e una nuova griglia arricchita da inserti cromati, e nuova tinta opaca grigio urbano. Dalle sellerie alla leva del cambio in pelle, passando per l’armoniosa plancia, ogni singolo dettaglio è stato riprogettato per migliorare l’esperienza di conducente e passeggeri. Le sensazioni di guida da vettura sono accentuate dal comfort e dal posto guida, con una plancia moderna, che integra cromature satinate su bocchette, profilo della consolle centrale, comando del climatizzatore, leva del cambio, strumentazioni; l’armonia “Grigio Carbonio” si estende fino ai pannelli interni delle porte; nuovo il pomello della leva del cambio, nuove le sellerie, più tecniche, fin dal l’entry level, con
N° 280 / Giugno 2019
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI VOLANTE DEI NUOVI RENAULT TRAFIC E MASTER
pilastri della Losanga
SCR. Grande novità, sulle due potenze superiori questi motori possono oggi essere associati a una trasmissione automatica a doppia frizione EDC6, che garantisce una risposta pulita e rapida al passaggio di rapporto. Un sistema fornito dalla tedesca Getrag. Renault Trafic si trasforma in un vero e proprio ufficio mobile connesso che comprende connettività a bordo con soluzioni multimediali performanti (R-Link Evolution e Media Nav Evolution con display multi-touch), radio 1DIN R&Go e microfono per una maggiore qualità di comunicazione. Confermate le caratteristiche che ne fanno un veicolo medio sicuro e polivalente, con una delle migliori capacità del mercato per i vani portaoggetti: 90 litri, compreso un vano da 54 litri sotto la panchetta passeggero, schienale panchetta ribaltabile, che lascia lo spazio per il computer, vano portaoggetti e tavolino scrittoio con clip per i fogli, supporti per smartphone e tablet. IL CARICO È OTTIMALE
Il design rettangolare dell’area di carico consente di ottimizzare il volume utile, che va da 3,2 a 8,6 mc. Renault Trafic propone oggi illuminazione a led rinforzata nell’area di carico (500 lumen) per un maggiore comfort di lavoro, chiave pieghevole a tre pulsanti o card Renault con sistema mani libere per apertura e avviamento senza chiave, con opzione SDO (Single Door Opening) per semplificare l’accesso, serratura rinforzata aggiuntiva Extra Security lock per più sicurezza, rivestimento interno in polipropilene, per facilitare la pulizia dell’area di carico, ampia scelta di rivestimenti personalizzati disponibili per migliorare la durata e la robustezza dell’area di carico.
Il layout stilistico del Renault Trafic non sacrifica affatto lo spazio disponibile per autista e passeggero che viaggiano all’insegna del comfort.
una consistenza al tatto più qualitativa e sostenibile. Trafic è dotato di una nuo va gamma di motorizzazioni 2.0 litri dCi, ancora più adatte all’utilizzo professionale, che rappresentano la quinta generazione di motore Renault prodotto a Cléon. Queste motorizzazioni sono oggi conformi alle
norme Euro 6d-temp Evap ISC. Grazie al turbocompressore a geometria variabile, registrano un aumento della potenza e della coppia fino a 170 cv e 380 Nm, assicurano un risparmio di carburante fino a 0,6 l/100 km sul motore da 145 cv e beneficiano delle ultime tecnologie antinquinamento, co me il sistema
Tutto nuovo anche sul mercato italiano: arriva la gamma ICE Plus
SU MISURA PER PROFESSIONISTI, DAI PIÙ ESIGENTI A CHI CERCA MASSIMA POTENZA T rafic e Master arrivano alla quarta generazione dal lancio nel 1980, dopo aver venduto oltre 4,4 milioni di veicoli nel mondo. Renault da vent’anni è leader europeo dei veicoli commerciali leggeri e in Italia è secondo importatore. Trafic e Master presentano importanti innovazioni, con un nuovo design che riprende in pieno l’identità visuale Renault e con motori completamente nuovi. Nel nostro Paese il furgone grande della Losanga sarà disponibile con il motore 2.3
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dCi che diventa al 100 per cento Twin Turbo Euro 6 DTemp EvaP ISC, con potenze che vanno da 135 a 180 cv e coppia fino a 400 Nm. Con trazione anteriore e posteriore, 4 lunghezze 3 altezze, Master può essere un furgone, un pianale o un telaio cabinato, allestibile e personalizzabile sulle esigenze del cliente. Master inoltre è anche disponibile nella versione 100 per cento elettrica, ideale per consegne dell’ultimo miglio senza emissioni inquinanti andando a completare la gamma dei vei-
coli elettrici più ricca del mercato (insieme a Zoe Van, Kangoo Z.E. e Twizy Cargo). Master furgone è proposto a partire da 25.900 euro (iva esclusa) nella versione ICE dCi 135. Renault Trafic presenta un nuovo design esterno e i nuovi motori 2.0, i più potenti di sempre, che arrivano fino a 170 cv con coppia che fino a 380 Nm e sono rispondenti alle normative Euro 6 D-Temp Evap ISC. Importante novità il cambio automatico EDC, ottimale nell’uso cittadino ed
extraurbano. In Italia sarà disponibile con 2 lunghezze 2 altezze e oltre 100 versioni disponibili nella gamma Italia. Nella famiglia anche il nuovo Trafic Spaceclass, destinato al trasporto persone alto di gamma, per i clienti professionali: un vero e proprio salotto mobile, con plancia moderna e fino a 50 configurazioni (da 2 a 9 posti). Per i clienti che non vogliono scendere a compromessi, arriva anche la versione con i sedili in pelle fino a 8 posti. Trafic è proposto a partire da 24.330 euro (iva esclu-
sa) nella versione ICE dCi 95 S&S. Innovazione anche nella composizione della gamma Italia: alla versione ICE si affianca la versione ICE Plus, che presenta di base fari fendinebbia, media nav, parking camera con sensori di parcheggio nonché wide view mirror (per una visione completa dell’angolo morto a destra del conducente). La gamma ICE Plus permette di offrire ai clienti più esigenti un veicolo completo e razionale mantenendo invariata la possibilità
di personalizzare il veicolo in base alle proprie esigenze. Molto versatile, Renault Trafic facilita la vita dei professionisti continuando a proporre la migliore lunghezza del mercato, grazie al portello di carico che assicura una lunghezza utile fino a 4,15 metri, numerose soluzioni per facilitare e fissare il carico, come l’apertura delle porte posteriori a 255 gradi, fino a 18 anelli di ancoraggio e il gancio per la porta sinistra, che consente di viaggiare con la porta destra aperta a 90 gradi.
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI PEUGEOT RIFTER PURETECH 130 EAT8, UN MOTORE PER L’AVVENTURA
Per chi non si accontenta IL MULTISPAZIO DEL LEONE, CON LA SUA FORTE CONNOTAZIONE CHE TRAE ISPIRAZIONE DAL MONDO DEI
SUV, SI PRESENTA SUL MERCATO CON UNA
MOTORIZZAZIONE ABBINATA AL CAMBIO AUTOMATICO
EAT8 A OTTO RAPPORTI: IL PURETECH DA 130 CV FA IL SUO DEBUTTO SU RIFTER E VA A SODDISFARE CHI È ALLA RICERCA DI UN VEICOLO VERSATILE, IN GRADO DI ESPLORARE STRADE NON ASFALTATE, MA CHE PREFERISCE L’ALIMENTAZIONE A BENZINA PER CONTARE SU GRANDI
P
PRESTAZIONI.
MICHELE S. ALTIERI MILANO
eugeot Rifter ha rivoluzionato il segmento dei multispazio, con la sua forte connotazione che trae ispirazione dal mondo dei Suv della Casa del Leone che grande successo hanno riscontrato anche nel nostro Paese. Oggi Rifter si presenta sul mercato con una nuova motorizzazione abbinata al cambio automatico EAT8 a otto rapporti, già diffuso
all’interno della gamma Peugeot: il motore PureTech da 130 cv fa il suo debutto su Rifter e va a soddisfare chi è alla ricerca di un veicolo sì versatile e in grado di esplorare strade non necessariamente asfaltate, ma che preferisce l’alimentazione a benzina per poter contare su grandi prestazioni. Il PureTech 130 è molto apprezzato anche sulla gamma dei Suv del Leone e ha vinto per quattro anni consecutivi l’ambito premio “Engine Of The Year”.
Grande vocazione per l’avventura, quindi, per un modello che sa coniugare caratteristiche apparentemente inconciliabili come grande abitabilità a bordo, versatilità dello spazio interno, dimensioni contenute anche per un utilizzo urbano, comfort di bordo, forte connotazione da Suv e la capacità di affrontare lunghi viaggi anche sullo sterrato, potendo contare su tecnologie all’avanguardia. Oggi fa il suo debutto nella gam-
ma Rifter un motore benzina già adottato da tanti altri modelli della Casa del Leone. Il PureTech da 130 cv è un motore moderno, a iniezione diretta, dotato di filtro antiparticolato GPF e dal carattere vivace, che esalta il dinamismo del modello. Viene abbinato di serie al cambio automatico a otto rapporti EAT8 per esaltare ulteriormente le caratteristiche di questo motore. Peugeot Rifter adotta alcune caratteristiche di stile e funzionali pro-
prie del mondo dei Suv: maggiore altezza dal suolo, grandi ruote protette da ampi passaruota, protezioni dei sottoporta e degli scudi paraurti generose. Caratteristiche che gli assegnano una forte personalità, ma che non si limitano ad un fattore estetico: Rifter può essere dotato anche di tecnologie proprie del mondo dei Suv Peugeot. Ad esempio può essere equipaggiato con l’Advanced Grip Control che, con l’abbinamento di serie dei pneumatici M+S da 16”, aumenta la trazione su fondi scivolosi e amplia il raggio di azione del mezzo. La funzione HADC permette il controllo automatico della velocità in discesa, elevando la sicurezza del veicolo in situazioni limite. Queste caratteristiche contribuiscono a ribadire la forte personalità di esploratore del veicolo, in ambito urbano e fuori porta. Peugeot Rifter si fregia di un elemento tecnologico che caratterizza la produzione più recente della Casa del Leone, che su questo segmento ha portato al debutto il Peugeot iCockpit, rivoluzione del posto di guida che riscrive le regole dell’ergonomia per esaltare l’esperienza alla guida, aumentandone in parallelo sicurezza e comfort. Costruito sulla piattaforma EMP2, poliedrico, modulare e pratico, Rifter è disponibile in due diverse lunghezze (4,4 o 4,75 metri), entrambe disponibili a cinque o sette posti. Rifter offre ora un’ampia gamma di motorizzazioni e allestimenti: benzina PureTech da 110 o 130 cv e diesel BlueHDi da 75, 100 o 130 cv, anche con cambio automatico EAT8, autentica novità per il segmento. Tre i possibili allestimenti, ciascuno disponibile in due lunghezze di corpo vettura: Active, Allure e GT Line. La nuova motorizzazione PureTech 130 S&S, abbinata di serie al cambio automatico EAT8, è disponibile con tutti gli allestimenti e in entrambe le lunghezze.
A CAGLIARI NUOVA OFFERTA DI NOLEGGIO CON FOCUS SUI FURGONI
Morini Rent sbarca in Sardegna CONTRIBUIRE A RAFFORZARE L’ECONOMIA SARDA E DIVENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL TURISMO E LA CLIENTELA PROFESSIONALE SONO GLI OBIETTIVI DEL NUOVO MORINI POINT, UBICATO IN UNA DELLE PRINCIPALI VIE DEL COMMERCIO CAGLIARITANO E FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DAL PORTO TURISTICO E COMMERCIALE E DALL’AEROPORTO “MARIO MAMELI”. L’APERTURA DI CAGLIARI S’INSERISCE NEL PIANO DI ESPANSIONE IN ITALIA DEL BRAND PARTE DI AVIS BUDGET GROUP.
mia sarda. L’offerta Morini Rent, con una flotta diversificata, risponde alle molteplici esigenze del tessuto economico e turistico cagliaritano. Il parco di vetture e minivan può soddisfare la richiesta dei turisti che, durante l’estate, da Cagliari si spostano alla ricerca delle spiagge più belle dell’isola e alla
M
MICHELE S. ALTIERI CAGLIARI
orini Rent, brand parte di Avis Budget Group che o pera nel noleggio di vetture e veicoli commerciali e isotermici, ha aperto la prima filiale in Sardegna e porta la sua offerta di noleggio nella città di Cagliari. Il nuovo Morini Point si trova in una delle principali vie
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del commercio cagliaritano Viale Monastir - ed è facilmente raggiungibile dal porto turistico e commerciale e dall’aeroporto di Cagliari Elmas “Mario Mameli”. Morini Rent mette a disposizione dei clienti un servizio di navetta gratuito per raggiungere la filiale. Il nuovo Morini Point diventa, così, punto di riferimento turistico durante il periodo estivo per contribuire a rafforzare l’econo-
scoperta del territorio. Industrie, piccole e medie imprese alimentari e realtà ristorative trovano in Morini Rent un’ampia scelta di veicoli commerciali anche in allestimento isotermico, ideale per trasportare in sicurezza - con ogni tipo di temperatura esterna - materie facilmente deperibili, e allestiti per persone che hanno pro-
blemi di disabilità motorie. L’apertura del Morini Point di Cagliari - il primo della Sardegna - s’inserisce nel piano di espansione in Italia di Morini Rent: una rete di filiali, diffuse in modo capillare sul territorio, che a oggi con ta 47 punti e che, entro fine 2019, prevede altre dieci nuove aperture.
N° 282 / Settembre 2019
DA OGGI IL FRED DDO È SEM MPRE PIÙ ELET TTRICO 100% % robustezza, za 0% em missioni missioni. Questo è il nuovo e-C e rafter iso i termico. o
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VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
MAN / CONSEGNATI IN NORVEGIA ALL’OPERATORE DB SCHENKER 8 FURGONI ELETTRICI ETGE
Rotte green a Oslo
IL FORNITORE DI SERVIZI LOGISTICI INTERNAZIONALI UTILIZZERÀ I VEICOLI A ZERO EMISSIONI PER GESTIRE LA DISTRIBUZIONE DI MERCI ALL’INTERNO DELLA
RING 3 DELLA CAPITALE NORVEGESE. DB SCHENKER HA COME
TANGENZIALE
OBIETTIVO GLOBALE QUELLO DI FORNIRE UN TRASPORTO CHE RIDUCA AL MASSIMO LE EMISSIONI NOCIVE.
GLI 8
FURGONI SONO STATI CONSEGNATI DALLA CONCESSIONARIA MAN DI SKÅRER, DOVE L’OFFICINA È ORA COMPLETAMENTE ATTREZZATA PER FORNIRE ASSISTENZA E RIPARAZIONE AI VEICOLI ELETTRICI.
L
FABIO BASILICO OSLO
e rotte green convergono su Oslo. Sono stati consegnati al fornitore di servizi logistici internazionali DB Schenker 8 furgoni elettrici MAN eTGE. La società utilizzerà i veicoli a zero emissioni per gestire la distribuzione di merci all’interno della tangenziale Ring 3 della capitale norvegese. DB Schenker ha come obiettivo glo bale quello di fornire un trasporto che riduca al massimo le emissioni nocive. “Siamo lieti di iniziare a utilizzare questi 8 veicoli MAN interamente elettrici; si tratta di un ulteriore passo verso la fornitura di trasporti il più vicino possibile alle zero emissioni, in particolare nelle aree urbane -
spiega Nils-Petter Buer, Responsabile Marketing e Comunicazione di DB Schen ker Norvegia Stiamo già utilizzando biciclette elettriche sia a Oslo che a Bergen, e da oggi iniziamo a utilizzare anche i furgoni elettrici. Uno dei nostri obiettivi è quello di organizzare i trasporti tra il nostro terminal principale di Alnabru e il City Hub di Filipstad tramite veicoli elettrici”. L’officina specializzata MAN di Skårer è ora completamente attrezzata per garantire assistenza e riparazione ai veicoli elettrici del brand tedesco, assicurando così la piena operatività dei mezzi. Se lo si osserva dall’esterno, non c’è nessuna differenza tangibile tra un MAN TGE 3.140 diesel e un MAN eTGE elettrico. Anche la tipica targhetta sulle
Goodyear amplia la sua offerta
Van più sicuri con UltraGrip Cargo M anca ancora qualche mese ma è bene prepararsi in tempo alla prossima stagione invernale. Goodyear ha ampliato la sua offerta di pneumatici invernali con la nuova gamma UltraGrip per auto e veicoli commerciali leggeri. Nello specifico del segmento van, la proposta si chiama UltraGrip Cargo, un pneumatico che migliora la frenata dei van sulla neve migliorando notevolmente i risultati ottenuti con la gamma precedente. È solo una delle caratteristiche vincenti di UltraGrip Cargo, con il quale i professionisti alla guida dei loro veicoli potranno beneficiare di prestazioni invernali complessive ai massimi livelli. UltraGrip Cargo riduce il costo totale di possesso, migliorando il chilometraggio del pneumatico e fornendo maggiore fiducia ai proprietari dei veicoli commerciali i cui mezzi sono impegnati anche nelle più difficili condizioni invernali. L’introduzione della nuova gamma sarà graduale a partire da questo mese di settembre.
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portiere è identica per i due veicoli. I nuovi TGE elettrici di DB Schenker han no una configurazione da 3,5 tonnellate, con una potenza di 100 kW, che equivalgono a 136 cv. La coppia massi-
ma è di 290 Nm, disponibile immediatamente all’avvio. I veicoli vengono gestiti presso il City Hub di DB Schenker nel distretto di Filipstad a Oslo, inaugurato nel maggio di quest’anno.
Gli 8 furgoni sono stati consegnati dalla concessionaria MAN di Skårer, dove l’officina è ora completamente attrezzata per fornire assistenza e riparazione ai veicoli elettrici. Il MAN eTGE ha una capacità di carico di 10,7 metri cubi, in pratica lo stesso volume della versione con trazione posteriore. La capacità della batteria agli ioni di litio ad alta efficienza, posizionata sul telaio sotto la zona del vano di carico, è di 36 kWh. L’autonomia dei vei coli raggiunge i 173 km, più che sufficiente per gestire le consegne durante una giornata di lavoro. L’eTGE è un punto di forza dell’offerta TGE di MAN, in grado di soddisfare efficacemente la domanda di distribuzione e trasporto merci nelle aree urbane. Di recente, presso lo stabilimento di Wrzesnia, in Polonia, è stato prodotto il MAN TGE numero 20.000, che nello specifico era proprio un furgone elettrico con passo nor male e tetto alto. TGE ha festeggiato il suo lancio al Sa lone IAA di Hannover nel 2016. Questo evento ha segnato l’ingresso del brand tedesco nel mercato dei veicoli commerciali, consentendo alla Casa di Monaco di diventare un costruttore full range, con una offerta prodotto dalle 3 alle 44 tonnellate. La produzione del TGE è stata avviata nell’aprile 2017 in un avveniristico stabilimento di veicoli commerciali situato presso la località polacca di Wrzesnia, vicino a Poznan. Oggi, a più di due anni dal lancio, MAN TGE è disponibile in oltre 30 paesi.
FCA sceglie IMG come partner globale Licensing
Cresce la presenza internazionale del marchio
F
CA Italy Spa e FCA Group Marketing Spa hanno scelto IMG per gestire il proprio programma di Licensing per i marchi del Gruppo, compreso Fiat Professional. La nuova partnership lega IMG all’intero gruppo FCA, rappresentando già i marchi americani del Gruppo Jeep, RAM, Dodge e Chrysler. L’obiettivo di IMG è far crescere la presenza internazionale dei marchi italiani del settore automotive dall’attuale gamma di prodotti che comprende giocattoli, videogiochi e oggetti da collezione per sviluppare maggiormente programmi di licenza lifestyle e prodotti tecnici. La collaborazione comprende anche la gestione globale del programma di Licensing già esistente del marchio Fiat Professional. Cristiano Fiorio, Direttore Brand Communication FCA EMEA Region, ha dichiarato: “Abbiamo selezionato IMG dopo un’analisi e ricerca approfondita poiché sono stati in grado di interpretare, prevedere e anticipare l’importanza della crescita di una brand extension rimanendo allo stesso tempo attenti alla protezione dell’identità e dei valori di marca. Sono stati in grado di creare un business plan sostenibile e allo stesso tempo di dimostrare come sostenere il valore del marchio”. Bruno Maglione, President of Licensing IMG, ha commentato: “Siamo orgogliosi di lavorare con questi marchi italiani riconosciuti in tutto il mondo, ricchi di storia, identità individuale e popolarità.
Vediamo molte opportunità per sfruttare le potenzialità di questo valido mix di marchi e i loro diversi profili”. IMG assumerà un approccio che parte dalle singole regioni nello sviluppo e potenziamento del programma di Licensing di ciascun brand con un team internazionale coordinato dall’ufficio italiano IMG di Milano. IMG è un leader globale di sport, moda, eventi e media, con uffici in più di 30 paesi. L’azienda rappresenta alcune delle figure sportive e icone della moda più importanti a
livello mondiale, organizza centinaia di eventi live ed esperienze di intrattenimento brandizzate ogni anno ed è il più grande distributore e produttore indipendente al mondo di contenuti sportivi e di intrattenimento. IMG è specializzata anche in training sportivo e sviluppo di leghe professionistiche, oltre a collaborare con marchi, organizzazioni sportive e istituti universitari per lo sviluppo dei loro programmi di marketing, media e licensing. IMG fa parte del net work Endeavor.
N° 280 / Giugno 2019
VEICOLI COMMERCIALI
IDLE I M ONDO TRASPORTI
FORD / I VEICOLI COMMERCIALI ELETTRIFICATI PER IL FUTURO DELLA MOBILITÀ URBANA
Londra chiama Europa IL PROGETTO FORD, SOSTENUTO DALL’ADVANCED PROPULSION CENTRE, FINANZIATO DAL GOVERNO BRITANNICO, CON UN INVESTIMENTO DA 4,7 MILIONI DI STERLINE, HA VISTO DEBUTTARE SULLE STRADE DI LONDRA, PER 12 MESI, UNA FLOTTA DI 20 TRANSIT CUSTOM HYBRID PLUG-IN (PHEV), CHE HANNO PERCORSO OLTRE 240MILA KM. DURANTE LA SPERIMENTAZIONE, IL 75 PER CENTO DEL CHILOMETRAGGIO DELLA FLOTTA NELL’AREA DI CENTRAL LONDON E IL 49 PER CENTO IN QUELLA DI GREATER LONDON È STATO EFFETTUATO AL 100 PER CENTO IN MODALITÀ ELETTRICA. TRANSIT CUSTOM PLUG-IN HYBRID ARRIVERÀ SUL MERCATO ALLA FINE DEL 2019 MENTRE NEL 2021 È PREVISTO IL LANCIO DI UN NUOVO TRANSIT COMPLETAMENTE ELETTRICO.
S
FABIO BASILICO LONDRA
ulle potenzialità offerte dalla mobilità elettrica Ford annuncia dati precisi e circostanziati. A diversi mesi dall’introduzione dell’ Ultra-Low Emissions Zone (ULEZ) a Londra, i risultati di un anno di test nella capitale britannica suggeriscono come i veicoli elettrificati Plug-In Hybrid (PHEV) possano costituire la miglior soluzione, già disponibile, per le imprese che cercano di raggiungere obiettivi di riduzione di CO2 nelle città. Il progetto Ford, sostenuto dall’Advanced Propulsion Centre, finanziato dal Governo britannico, con un investimento da 4,7 milioni di sterline, ha visto debuttare sulle strade di Londra, per 12 mesi, una flotta di 20 Transit Custom Hybrid Plug-in (PHEV), che hanno percorso oltre 240mila km. La sperimentazione ha cercato di verificare se le aziende potessero svolgere le normali attività quotidiane dei loro veicoli diesel, massimizzando l’utilizzo della modalità esclusivamente elettrica a emissioni zero. I partecipanti al test - Addison Lee Group, Autoglass, British Gas, Clan cy Plant, DPD, Aeroporto di Heathrow, Interserve, Mears Group, Metropolitan Police, Morrison Utility Services, RNLI, Royal Mail, Speedy Hire, Sky, Transport for London e Vodafone - hanno rappresentato un campione molto vario delle attività commerciali cittadine e hanno integrato i Transit Custom Plug-In Hybrid nelle loro attività quotidiane. Durante la sperimentazione, il 75 per cento del chilometraggio della flotta nell’area di Central London e il 49 per cento in quella di Greater London è stato effettuato al 100 per cento in modalità elettrica. I risultati evidenziano che, anche senza una rete di ricarica per veicoli elettrici completamente consolidata, i mezzi utilizzati durante la sperimentazione sono stati in grado di ridurre drasticamente le emissioni nel centro della città, utilizzando la flessibilità di un motore termico come estensore di autonomia, quando necessario, per completare percorsi più lunghi. A Londra, ogni giorno, i veicoli commerciali effettuano circa 280mila viaggi, oltre 13 milioni di km, coprendo il 75 per cento del traffico relativo al trasporto di beni. Nel solo centro di Londra, nei momenti di maggiore congestione operano circa 7mila veicoli commerciali all’ora.
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Una situazione simile è riscontrabile in altre grandi città europee, generata in parte dalla rapida crescita delle vendite online. “La mobilità a emissioni zero è essenziale per il futuro delle nostre città e dei loro cittadini, ma sappiamo che ci sono ancora una serie di ostacoli da affrontare per completare il passaggio all’elettrificazione - ha dichiarato Mark Harvey, Director Urban Electrified Van Programme Sappiamo che le aziende nutrono ancora dubbi legittimi sui veicoli completamente elettrici, nonché sulla loro economicità e affidabilità. Questi test hanno aiutato Ford e i suoi clienti a comprendere fino a che punto i veicoli Plug-In (PHEV) possano contribuire a raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria in città, senza compromettere la produttività”. Ford ha già impiegato i risultati della sperimentazione effettuata sui prototipi per ottimizzare il modello di produzione del Transit Custom Plug-In Hybrid, che arriverà sul mercato alla fine del 2019. Tra i miglioramenti ci sono l’aumento delle prestazioni del motore e dell’operatività, oltre a un display aggiornato per aiutare i conducenti a raggiungere la massima sostenibilità elettrica.
Gli ulteriori test in programma a Colonia e Valencia forniranno dati provenienti da mercati, città e tipologia di clienti differenti, coinvolgendo due modelli di veicoli commerciali, il Transit Custom Plug-In Hybrid e il people mover Tourneo Custom PlugIn Hybrid, i primi veicoli nel loro segmento di appartenenza a offrire la tecnologia ibrida Plug-In. L’avanzato motore Plug-In Hybrid dei due nuovi modelli consente una mobilità in modalità 100 per cento elettrica zero emissioni fino a 50 km con la possibilità di arrivare fino a 500 km usando il pluripremiato motore benzina EcoBoost 1.0 come estensore, eliminando così l’ansia da ricarica. Il pacco batterie agli ioni-litio da 13.6 kWh, situato sotto il pianale del veicolo, può essere facilmente ricaricato ed è stato progettato in modo che lo spazio interno e la capacità di carico del veicolo non siano in alcun modo compromessi. I valori previsti di Transit Custom Plug-In Hybrid e Tourneo Custom Plug-In Hybrid sono: emissioni di CO2 da 75 g/km e consumi da 3,3 0l/100 km. Ford ha recentemente annunciato che un nuovo Ford Transit completamente elettrico entrerà a far parte della gamma europea di veicoli commerciali elettrificati nel 2021.
FATTI & CIFRE
Ford ha condotto un test della durata di 12 mesi all’interno di un reale contesto urbano: grazie alla collaborazione con 16 partner londinesi, l’Ovale Blu ha testato una flotta di Transit Plug-In Hybrid (PHEV) per sperimentare come tali veicoli possano, da un lato, contribuire a ridurre l’impronta ambientale e, dall’altro, migliorare la produttività di chi è impegnato in attività lavorative nel contesto cittadino. I numeri della sperimentazione 20 prototipi di Ford Transit Custom Plug-In Hybrid utilizzati; oltre 240.000 km percorsi; fino al 75 per cento del chilometraggio condotto in modalità completamente elettrica; 85.200 km utilizzando energia completamente elettrica; 16 TB di dati acquisiti; 5.500 kWh consumati durante la ricarica; 1.800 ricariche delle batterie completate. Highlights Miglioramento delle condizioni dell’aria: la flotta di Transit PHEV gestita dall’azienda per la mobilità Transport for London ha raggiunto il 96 per cento di viaggi a emissioni zero all’interno dell’area Congestion Charge Zone. Il viaggio più lungo: la società di logistica Addison Lee Group ha effettuato in giornata la tratta Londra - Scozia a/r per una distanza di 1.255 km. Risparmio nei costi: la società Speedy Hire, coinvolta nella sperimentazione, grazie alle esenzioni previste per i veicoli elettrificati, ha ottenuto un risparmio di circa 1.450 euro durante i suoi 112 accessi, altrimenti necessari, per il transito nella Congestion Charge Zone. Training sulla guida in modalità elettrica: la sperimentazione ha consentito di incrementare del 20 per cento, in 6 mesi, la guida in modalità completamente elettrica grazie al coaching sull’EV Mode. Riduzione delle emissioni: all’interno del centro di Londra, la guida in modalità completamente elettrica a febbraio 2019 è cresciuta fino al 75 per cento rispetto al 62 per cento di agosto 2018. I benefici del Plug-In Hybrid Ideale per migliorare la produttività di chi è impegnato in attività lavorative nel contesto urbano; guida a emissioni zero; nessun ansia da ricarica; nessun compromesso in termini di capacità di carico; nessun compromesso in termini di volume di carico; semplice da ricaricare. Come funziona un veicolo Plug-In Hybrid? La trazione del Transit Custom Plug-In Hybrid e del people mover Tourneo Custom Plug-In Hybrid è azionata esclusivamente da un motore elettrico, e non dal motore termico. Il pluripremiato motore benzina EcoBoost 1.0 funge da estensore ricaricando le batterie quando è necessario affrontare viaggi più lunghi. Mobilità a zero emissioni fino a 50 km. Mobilità a zero emissioni fino a 500 km con estensore di autonomia. Carica completa in 4.3 ore utilizzando un alimentatore domestico da 230 volt a 10 amp. Carica completa in 3 ore utilizzando un alimentatore industriale da 230 volt a 10 amp. Il conducente può scegliere tra quattro possibili modalità di guida elettrica (EV modes) che prevedono diversi tempi e modi di utilizzo delle batterie: EV Auto, EV Now, EV Later, EV Charge.
N° 282 / Settembre 2019