1 / marzo 2017
© Simon Küffer
L’ATA Associazione traffico e ambiente, la Fondazione per la protezione dei consumatori, la Lega contro il cancro, i Medici per l’ambiente e la Lega p olmonare hanno chiesto agli importatori d’automobili quali siano le conseguenze concrete dell’imbroglio dei gas di scarico. Le risposte sono molto deludenti. Solo un terzo degli importatori ha risposto alla lettera – e le risposte sono generalmente evasive.
Gli importatori d’auto e l’imbroglio dei gas di scarico L
o scandalo dei veicoli diesel della Volkswagen è solo la punta di uno sporco iceberg: pressoché tutte le case automobilistiche schivano spudoratamente i con trolli previsti dalle leggi e manipolano con dispositivi di disattivazione la depurazione dei gas di scarico dei loro veicoli diesel. L’ATA vuole porre fine a queste pra tiche illegali e per nulla trasparenti. Insieme alla Lega contro il cancro, alla Fondazione per la protezione dei consumatori, alla Lega polmonare e ai Medici per l’ambiente, ha chiesto informazioni agli importatori d’auto svizzeri sui veicoli da loro venduti. Un terzo degli importatori d’automobili ha risposto alla lettera. Tutti affermano che i loro veicoli rispetta no le disposizioni legali. Non confermano, ma neppu re smentiscono, l’impiego di dispositivi di disattiva zione. È comprensibile, poiché l’imbroglio è ormai sta to dimostrato. I superamenti, in parte massicci, del limite per gli ossidi d’azoto nella guida reale su strada vengono spiegati come differenze dovute ai test inaffi dabili per l’ammissione del veicolo. Così però si ignora
che, secondo le leggi vigenti, i produttori devono: «ga rantire che le emissioni dallo scarico e le emissioni per evaporazione risultino effettivamente limitate (. . .) per tutta la normale durata di vita dei veicoli in condizioni normali di utilizzazione» (ordinanza CE N° 715/2007). L’esempio della Opel mostra che le case automobi listiche sono in grado di produrre delle auto diesel pu lite. Dopo che la Opel è stata sottoposta a forti pressio ni in Germania, affinché smettesse di imbrogliare, il modello Astra è stato rielaborato nell’estate 2016. Come assicura Opel Svizzera nella sua risposta, ora la depurazione dei gas di scarico funziona fra –8 e +50 gradi e questo anche con velocità sostenuta. Questa affermazione è confermata dalle misurazioni indipendenti della «Deutsche Umwelthilfe». Opel è una lodevole eccezione. Tutti gli altri interrogati ricor rono semplicemente a luoghi comuni.
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