4 2016 bollettinoata

Page 1

ATA BoLLETTi No

4 / settembre 2016

© Tobias Ohls/Scania CV AB

In Svezia, presso la località di Gävle è entrata in funzione la prima autostrada ­elettrificata per camion. Si tratta di un progetto pilota su un tratto di due c­ hilometri di strada pubblica.

Prima autostrada elettrica per camion G

li autocarri che vi circolano sono dotati di un pan­ tografo situato dietro la cabina di guida, che per­ mette di attingere energia elettrica da cavi d’ali­men­ tazione sospesi sopra la strada. Il sistema ricorda pa­ recchio la ferrovia, ma ha il vantaggio di potersi disconnettere alla fine della «e-highway» e continuare il viaggio con i sistemi di propulsione tradizionali. Per ora si eseguono solo dei test con due camion diesel ibridi della Scania, ma v’è l’intento di estendere il sistema. La Svezia mira infatti ad avere un parco ­veicoli energeticamente efficiente e senza carburanti fossili entro il 2030. L’autostrada elettrica, elaborata

insieme alla Siemens, permetterà forse di compiere un passo verso una mobilità più sostenibile. Per ora si aspetta comunque il risultato delle attuali sperimen­ tazioni e, se saranno positivi e convincenti, si passerà a una distribuzione più ampia. I camion impiegati nei test sono della moderna classe Euro 6 e, quando non sono connessi alla linea elettrica, utilizzano «biocarburante». La connessione alla linea elettrica tramite il pantografo può avvenire fino a una velocità di 90 km/h. Per l’ATA resta ovvia­ mente prioritario il trasferimento delle merci sulla ­ferrovia e, anche in quest’ambito, vi sono nuove tecno­


BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

© Bezukladnikova Alisa/Shutterstock

Assemblea dei delegati dell’ATA Svizzera

Evi Allemann confermata presidente e dibattito sul futuro digitale L’Assemblea dei delegati dell’ATA, riunita il 25 giugno scorso a Brugg/AG, ha confermato per acclamazione Evi Allemann quale Presidente dell’Associazione. Il rappresentante ticinese nel Comitato centrale dell’ATA, Bruno Storni, ha ottenuto il miglior risultato fra i membri rieletti nel CC. L’Assemblea ha anche discusso con rinomati esperti del settore dei pericoli e delle opportunità del futuro digitale nel campo della mobilità. Accanto a questioni statutarie, l’Assemblea dei delegati era chiamata a rinnovare il Comitato centrale nazionale. La Presidente dell’ATA e Consigliera nazionale Evi Alle­ mann (PS/BE) è stata confermata per accla­ mazione nella sua carica. Pure rieletto il Consigliere nazionale Roger Nordmann (PS/ VD) quale Vicepresidente. Oltre al Gran­ consigliere Ticinese Bruno Storni (PS), mi­ glior risultato con 64 voti su un massimo di 71, sono stati riconfermati nella loro carica Patrizia Bernasconi (BS), Ruedi Blumer (SG), Stefan Grass (GR), Köbi Knüsel (AG), Sté­ phanie Penher (BE) e Gabi Petri (ZH). I volti

Fine della pagina precedente

logie che permettono un più rapido trasbor­ do delle merci ai terminali. Tuttavia, secondo Anders Berndtsson dell’Amministrazione dei trasporti svedese, in Svezia la maggior parte delle merci è trasportata su gomma e solo una parte limitata può essere trasferita su altri mezzi. Da qui l’intento di liberare i camion dalla loro dipendenza dai carburanti fossili, tramite la connessione a una linea elettrica. (wh) 2

nuovi del Comitato centrale ATA sono la Consigliera nazionale Lisa Mazzone (Verdi/ GE) e Evelyne Bezat-Grillet (VS).

Il futuro digitale Il moderatore del dibattito, il giornalista Oliver Kuhn, è stato avvertito dal suo «smart­ phone» dell’appuntamento con l’ATA e che era tempo di partire. La strada scelta era tut­ tavia bloccata, ma l’apparecchio ha potuto suggerire un itinerario alternativo e così è ­arrivato in tempo con il suo «Twike». Questo è possibile già oggi, ma come sarà domani? I cambiamenti nelle abitudini di mobilità nell’ambito della «società digitale» offriran­ no nuove chance per compiere un viaggio da A a B, come anche per ottimizzare l’impatto ambientale del viaggio. All’Assemblea dei delegati ATA ne hanno discusso esperti ­ dell’Istituto Gottlieb Duttweiler e del settore svizzero della mobilità. I Delegati dell’ATA hanno analizzato le possibilità di ridurre, grazie alle tecnologie digitali, sia le emissioni ­nocive sia quelle di CO2. Accanto alle oppor­ tunità, tuttavia, bisognerà anche tener mag­ giormente conto della necessità di garantire la sicurezza dei dati. È difficile prevedere il futuro su an arco di 10 o 20 anni, ha avvertito Marta Kwiatkowski

Schenk dell’Istituto Gottlieb Duttweiler. Però già oggi il 78% della popolazione svizzera di­ spone di un «telefonino» e in media viene digi­ tato 221 volte il giorno. Gli apparecchi digitali permettono ormai di svolgere in qualunque luogo compiti e lavori che prima richiedevano la presenza in ufficio. Non è però detto che ciò riduca la mobilità, che anzi tende a crescere ­ulteriormente. Parallelamente si assiste a una «dematerializzazione»: molti apparecchi come la sveglia, il giradischi, l’orologio o la radio confluiscono ormai nello «smartphone» o «tablet». Avere accesso ai dati diventa più im­ portante del possesso degli oggetti. Anche se nella mobilità le abitudini ten­ denzialmente prevalgono sulle possibilità tecniche, gli esperti concordano che le inno­ vazioni digitali si ripercuoteranno comun­ que sulla mobilità. In Vallese circolano già autopostali autonomi e in certe regioni il si­ stema Fairtiq permette già il pagamento dei trasporti pubblici col telefonino, come ha il­ lustrato il CEO della Fairtiq stessa GianMattia Schucan. Per Mark Bögli, direttore del progetto di piattaforma della mobilità presso Autopostale Svizzera, si tratterà di riunire in un’unica piattaforma tutte le applicazioni ­interessanti per la nostra mobilità. Per le im­ prese di trasporto ciò significherà non offrire più solo la possibilità di compiere un tragitto, ma di passare a un’offerta complessiva di mo­ bilità. È un’evoluzione ormai in corso, che l’ATA seguirà con attenzione anche in futuro, sia per coglierne le opportunità, sia per valu­ (wh) tarne i rischi. BOLLETTINO ATA / SETTEMBRE 2016


BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

ATA-SI preoccupata

Quale futuro per la linea storica del Gottardo ? Con l’entrata in funzione della galleria ferroviaria di base del Gottardo, la linea storica in quota sarà notevolmente penalizzata. Neppure è noto cosa succederà dopo il 2017.

Verso l’abbandono della linea? A nostro modo di vedere, questo tipo d’of­ ferta prelude all’abbandono della linea. Fra 10 anni si dirà che non ci sono abbastanza passeggeri per giustificare i costi di gestione e manutenzione, che ammontano a una cin­ quantina di milioni di franchi l’anno. Dopo l’apertura della galleria di base dovrebbero scendere a una trentina. La regionalizzazio­ ne mira anche, col tempo, ad addossare ai Cantoni Ticino e Uri tali costi (sui 10 milio­ ni/anno solo per la gestione), considerato che la linea non sarà più servita da treni EC/IC. Questo scenario è abbastanza chiaro e signi­ ficherebbe l’abbandono graduale della sto­rica linea di montagna. Bisogna fin d’ora opporsi fermamente. È un vero peccato che l’Ufficio federale dei trasporti non abbia approfondi­ to l’offerta della Südostbahn (SOB) per una gestione alternativa della linea di montagna. La SOB propone infatti un abbinamento fra traffico inter-regionale e turistico, come lo mette già in pratica nella Svizzera centrale e orientale. La compagnia con sede a San Gallo prevede collegamenti diretti dai grandi centri della Svizzera tedesca (Zurigo, Basilea e Lucerna), via la linea di montagna e fino a Lugano, con materiale rotabile adatto a que­ sto tipo di collegamenti. Ha recentemente ri­ lanciato la sua offerta, che però l’Ufficio fede­ rale dei trasporti non ha debitamente preso BOLLETTINO ATA / SETTEMBRE 2016

in considerazione. Le FFS, forse spronate proprio dall’offerta SOB, hanno comunque prospettato l’impiego di qualche carrozza panoramica – e anche questo è un piccolo lume di speranza in uno scenario che tuttavia resta preoccupante.

Richieste ATA-SI Da parte nostra auspichiamo:   Collegamenti con cadenza oraria. Stazione di partenza a nord delle Alpi da stabilire, ma preminenti sono Altdorf, Lucerna o Zurigo.   Materiale rotabile confortevole e attraente, personale a bordo.   Offerta turistica complementare con vago­ ni panoramici, ristorazione a bordo, ecc. sul modello «Glacier Express», alternativamente verso Lugano e Locarno.  Iscrizione della linea in quota al patrimo­ nio culturale dell’umanità dell’UNESCO.   Analisi del potenziale della regione Gottardo e dell’offerta di trasporto pubblico che ne deri­ va, rispettivamente che può incentivarlo. La non entrata in materia sull’offerta della Südostbahn e il tergiversare di Berna su una possibile candidatura UNESCO non fanno che confermare i nostri timori. Se i Cantoni interessati alla linea di montagna non contra­ steranno questa tendenza in modo propositi­

Link

–  Il relativo capitolo è disponibile online su: www.ata.ch/fileadmin/user_upload/Italiano/ Immagini/Studio_trasporti_pubblici/Locarnese/ Studio_TP_Offerta.pdf –  Pure la proposta di RailValley è disponibile online: http://railvalley.org/sites/railvalley.org/ files/Rete a scartamento ridotto.pdf

© Maria_Janus/Shutterstock

La Sezione della Svizzera italiana è seriamen­ te preoccupata per il futuro della linea di montagna e ha espresso le sue considerazio­ ni recentemente nell’ambito della consulta­ zione sull’orario ferroviario. Alcuni segnali positivi, che pure vi sono, non rischiarano uno scenario a tinte piuttosto cupe. Chi vorrà godersi l’esperienza della linea di montagna dopo la fine del 2017, dovrà cambiare a Erstfeld, da dove partirà un con­ voglio TILO in direzione del Ticino. Le com­ posizioni FLIRT sono concepite per il traffico regionale, di corta durata, non certo per un viaggio con tempi di percorrenza ben più lunghi. I treni non saranno neppure accom­ pagnati da personale nei vagoni. I turisti di­ retti a Locarno, poi, dovranno nuovamente cambiare treno a Bellinzona. Questo è, in breve, quanto prevedono le FFS.

vo, il futuro della linea di montagna appare assai incerto. I Cantoni interessati non po­ tranno infatti subentrare alle FFS – e quindi alla Confederazione – per la copertura dei costi di manutenzione e gestione della vec­ chia linea. In uno studio sui trasporti pubblici nella Svizzera italiana, realizzato dalla mrs part­ ner di Zurigo su incarico dell’ATA-SI, è stato delineato a grandi linee quale dovrebbe es­ sere l’offerta dopo l’entrata in funzione dell’Alptransit. Segnaliamo infine anche l’idea avanzata dall’associazione RailValley per l’inseri­ mento di un terzo binario, fra l’altro anche sulla linea in quota del Gottardo, in modo da permettere la circolazione di convogli a scar­tamento ridotto. Ciò permetterebbe di col­­le­gare la linea con la rete a scartamento ri­ dotto che già esiste fra i Grigioni e il Vallese (Ferrovia retica e Matterhorn-GotthardBahn) e offrire collegamenti del tipo «GlacierExpress». (wh)

Sarà penalizzata la linea storica del Gottardo? 3


BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

Usare i trasporti pubblici nella terza età: Ma come funziona l’automatico?

© Daniel Rytz

Essere & rimanere mobili 2016

Riprendono i corsi di mobilità per persone anziane

I corsi si svolgono in collaborazione con le polizie locali, le FFS, le altre imprese di tra­ sporto e le organizzazioni della terza età. A Lugano, Locarno e Bellinzona, dove i corsi hanno già avuto luogo nel 2015, quest’anno si aggiungerà Mendrisio. I corsi di mobilità per anziani spiegano aspetti generali della mobilità, la capacità di guida dell’auto nella terza età, gli attra­ ver­samenti pedonali e i maggiori rischi, ­l’uso dei trasporti pubblici e degli automa­ tici dei biglietti. A ogni corso partecipa al massimo una ventina di persone, cui è offer­ to materiale informativo, buoni per i tra­

Recapiti ATA Associazione traffico e ambiente Assicurazioni, amministrazione soci, direzione politica, comunicazione (lu–ve, 8–12/13.30–17) Casella postale, 3001 Berna, tel. 031 328 58 58, ata@ata.ch, www.ata.ch Soccorso stradale ATA Numero gratuito in tutta la Svizzera (24 h su 24), tel. 0800 845 945 Eco-assicurazione ATA Assicurazioni RC, ecc. (lu–ve, 8–17.30), tel. 031 328 58 21 (ted.) + 031 328 58 22 (fr.), eco@ata.ch, www.ata.ch/it/assicurazioni.html

4

sporti pubblici, fasce catarifrangenti, ecc., oltre a un rinfresco.

Date e luoghi   Bellinzona: mercoledì 14 settembre 2016, ore 13.30–17.00. Luogo del corso: Ristorante Casa del Popolo (di fronte stazione FFS).   Locarno-Muralto: mercoledì 28 settembre 2016, ore 13.30–17.00. Luogo del corso: Centro Regionale Pro Senectute, Viale Cattori.   Lugano: mercoledì 12 ottobre 2016, ore 13.30–17.00. Luogo del corso: Stazione FFS, ritrovo davanti a Lugano Turismo ore 13.25. ATA della Svizzera italiana P. Indipendenza 6, casella postale, 6501 Bellinzona, tel. 091 826 40 88, wherger@gmail.com, werner.herger@ata.ch Coordinamento Pedibus Ticino (ATA) Strada di Gandria 37, 6976 Castagnola, tel. 076 801 16 51, ticino@pedibus.ch, www.pedibus.ch Impressum: © settembre 2016, ATA; Bollettino ATA, supplemento al VCS-Magazin/Magazine ATE. Recapito dell’editore e della redazione: ATA, casella postale, 3001 Berna (tel. 031 328 58 58; ata@ata.ch). Redazione: Werner Herger. Grafica: Susanne Troxler. Stampa, invio: AVD Goldach AG, Goldach. Carta: 100% riciclata. Tiratura: 1750 esemplari

Mendrisio: mercoledì 26 ottobre 2016, ore 13.30–17.00. Luogo del corso: Albergo Milano (di fronte stazione FFS).

Costi, iscrizione Corsi gratuiti grazie al sostegno dei nostri partner. La parte pratica si tiene all’aperto: vestirsi di conseguenza. Iscrizione presso l’ATTE, e-mail: mbian­ chini@atte.ch oppure tel. 091 850 05 59. Dall’Ottocento al secondo dopoguerra

Le strade del Canton Ticino

© mad

Dopo il successo riscontrato nel 2015, anche quest’anno l’ATA organizza in autunno i corsi di mobilità per anziani «essere & rimanere mobili e sicuri».

È uscito per i tipi della Fon­ tana edizioni il volume «Le strade del Canton Ticino – Le vie di comunicazione dall’Ottocento al secondo dopo­guer­ ra», curato da Giorgio Bellini con la collaborazione redazionale di Marco Marcacci. La pubblica­zione, frutto di un accurato e impegnativo lavoro di ricerca iniziato nel 2008, costituisce un affresco delle vicissitudini politiche, econo­miche, sociali e di riflesso culturali di oltre cent’anni di storia ticinese. Le vie di comunicazione hanno infatti avuto un ruolo determinante per lo sviluppo e l’identità del Canton Ticino. Segnaliamo volentieri questo interessante ­libro ai lettori del nostro «Bollettino ATA». È ­disponibile al prezzo di Fr. 45.– nelle librerie e presso l’editore: www.fontanaedizioni.ch.

BOLLETTINO ATA / SETTEMBRE 2016


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.