Bollettino ATA / 01/2019

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ATA BoLLETTi No

1 / marzo 2019

© ATA

Disegno della nuova Fermata Piazza Indipendenza a Bellinzona

Buone notizie da Berna:

La Fermata Piazza Indipendenza quasi fatta! Il Consiglio Federale propone al Parlamento la realizzazione della Fermata FFS Piazza Indipendenza finanziandola con 21 millioni nell’ambito del PROSSIF 2035 .

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a Fermata Piazza Indipendenza una proposta dell’ATA del 1986 (studio Ticino 2001) potrà così essere realizzata anche se ancora nel Programma d’Agglomerato del Bellinzonese seconda generazione PAB2 del 2011 sebbene richiesta non era considerata di facile attuazione per “Conflitto con le capacità disponibili e vincoli d’esercizio rispetto all’assetto” cioè i limiti del due binari esistenti (galleria di Svitto). Quindi una richiesta proforma come accade nei nostri programmi d’agglomerato, senza il coraggio di chiedere il potenziamento dei binari, tipico del nostro Cantone da traffico individuale motorizzato. Continua alla prossima pagina


BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

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el 2012 a supporto dell’Iniziativa per il Trasporto Pubblico uno studio ATA (Paul Roman Zurigo) promosso per identificare quali investimenti avrebbe potuto finanziare in Ticino il fondo proposto nell’Iniziativa ATA (poi approvata nel 2014 ) riprese la questione Fermata Piazza Indipendenza con la nuova situazione del traffico aggiornata al 2030 e giunse alla conclusione con il flusso di traffico previsto su quella tratta sarebbe stato opportuno realizzare un terzo binario completo tra Giubiasco e Bellinzona. Poi nel 2012 la Confederazione mette in consultazione il progetto di corridoio 4 metri da 940 mio per i treni merci, che prevedeva anche importanti lavori alla galleria di Svitto per allargarne il profilo. Lavori che potevano anche prevedere un secondo tunnel ma che per questioni di costi era stato scartato. Infatti erano state studiate due varianti : ampliamento galleria attuale 35 milioni o nuova galleria a binario unico e trasformazione dell’esistente da doppio binario a binario unico da 4 metri costo 63 milioni.

A questo punto combinando il nostro studio al progetto corridoio 4 metri avanzai la proposta del terzo binario completo, al comitato ATA realizzabile con la costruzione di un secondo tunnel con circa 50 milioni in più di spesa da proporre nella risposta alla consultazione al progetto corridoio 4 metri. La proposta fu inoltrata a Cantone e Città di Bellinzona e tramite un emendamento alla Commissione dei Trasporti e delle Telecomunicazione del Consiglio Nazionale che la inserì nella prima fase del nuovo Fondo per l’Infrastruttura Ferroviaria FAIF approvato dalle camere nel 2013 e dal popolo nel 2014, realizzando le condizioni per poter inserire una nuova fermata sul trafficato tratto Bellinzona Giubiasco. Ora dopo aver ottenuto nel 2014 in FAIF il finanziamento per la realizzazione del terzo binario , abbiamo anche il finanziamento federale per la fermata Piazza indipendenza (STEP 2035 che dovrà essere approvato dalle Camere).

Ricordo che anche il Fondo per l’Infrastruttura Ferroviaria che propone investimenti per 11.7 miliardi fino al 2035 è il risultato di una proposta dell’ATA Svizzera che nel 2010 aveva promosso l’Iniziativa popolare Federale per il Finanziamento del Trasporto pubblico che il Consiglio Federale aveva poi trasformato in un controprogetto il FAIF accolto dal popolo nel febbraio 2014. Il progetto Alptransit prevedeva un terzo binario da Giubiasco fino al Tombone circa a 1 km dalla stazione FFS di Bellinzona in parte giù realizzato in parte in costruzione, ora grazie al nostra proposta del 2012 avremo la sua completazione e la realizzazione della fermata Piazza Indipendenza entro il 2022, la Città di Bellinzona ha già realizzato la modifica del Piano regolatore per inserire la fermata nel comparto. Una proposta ATA del 1986 giunge quindi a conclusione anche se dopo quasi 40 anni , diventerà la terza stazione più importante per traffico passeggeri del Cantone. Bruno Storni Presidente ATA Sezione Svizzera italiana

Editoriale Care Socie, cari Soci Molti i temi che ci hanno impegnato in questi ultimi mesi: la problematica del Fox Town bis che rischia di peggiorare ulteriormente la situazione viaria e ambientale del comparto San Martino a Mendrisio, il Tram Treno con la sua importanza strategica non a pieno sfruttata e i parcheggi gratuiti che la Città di Lugano continua ad offrire durante i periodi festivi, pensando di fare un favore ai commerci in difficoltà ma che in realtà si rilevano regali avvelenati per i cittadini e uno schiaffo in faccia a chi cerca d’incentivare l’utilizzo dei trasporti pubblici in una città in grave ritardo rispetto alle altre città svizzere. Il nostro cantone è sempre più vittima del traffico che quotidianamente blocca le principali vie di comunicazione nei dintorni dei centri urbani e nei pressi delle zone di confine. Il numero di veicoli aumenta costantemente, mentre si cerca di sviluppare motori con un livello di emissioni CO2 sempre più basso. Per dare risposta a questo genere di problematiche, l’ATA pubblica ogni anno la sua EcoMobiLista, l’affidabile guida all’acquisto di un’auto poco inquinante. Strumento apprezzato da chi cerca di fare la sua parte con un consumo responsabile.

Un ulteriore aumento del traffico privato non è più sostenibile, non solo per ragioni di viabilità, ma pure per l’urgenza di intervenire in difesa del clima e per i limiti, sempre più evidenti, del nostro territorio. È vero che sono in costante aumento i passeggeri dei trasporti pubblici, il Tilo è una consolidata realtà, ma questo non porta ancora ad un sufficiente miglioramento della ripartizione degli utenti di mezzi privati e pubblici, ancora troppo sbilanciata a favore dei primi. Due parole anche sull’iniziativa bocciata dal popolo contro la dispersione degli insediamenti. Il risultato del Ticino con il suo 41,8% è migliore rispetto la media nazionale (36,3%). Segnale importante che il problema è reale e che i Ticinesi se ne rendono conto. A Chiasso l’iniziativa è addirittura stata accolta, a Balerna è finita in parità, a Mendrisio oltre il 48% dei votanti l’ha approvata: segno che nel Mendrisiotto la questione è particolarmente sentita. A questo punto occorre implementare al più presto ciò che già prevede la Legge sulla pianificazione del territorio per evitare la costruzione selvaggia di edifici che renderanno problematico in futuro lo sviluppo del cantone e lo sviluppo di una mobilità sostenibile.

Nonostante il rischio ormai imminente di bolla speculativa, continuiamo ad utilizzare lo spazio a disposizione per costruire capannoni industriali, appartamenti di lusso e complessi residenziali di bassa qualità, lasciando in secondo piano le esigenze reali della popolazione. Maggiore è la dispersione degli insediamenti, più lunghe sono le distanze tra casa, posto di lavoro, commerci e attività di svago. Questo aumenta la dipendenza dalle automobili, vengono costruite più strade e aumenta il traffico pendolare. Occorre quindi regolare il consumo di nuove superfici, in determinati casi facendo marcia indietro rispetto a decisioni superate prese in passato. L’espansione degli insediamenti deve essere fermata a favore dell’uomo e dell’ambiente. L’ATA avrà anche in futuro un occhio attento sulla pianificazione del territorio che deve avere tra i suoi obiettivi anche l’implementazione di una politica dei trasporti moderna. Ci impegneremo anche quest’anno per una mobilità più sostenibile, con la tenacia di sempre, felici di poter contare sul vostro importante sostegno. Carlo Zoppi Segretario ATA per la Svizzera italiana

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BOLLETTINO ATA / Marzo 2019


BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

Ricorso Foxtown

Ricorso contro l’ampliamento della superficie di vendita del Foxtown

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l ricorso inoltrato da ATA è solo l’ultimo di una lunga serie di interventi da parte della nostra e di altre associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente e del territorio. Il comparto Foxtown / San Martino è infatti sorvegliato speciale da anni, da quando si è cominciato a costruire un pezzo alla volta (anche per aggirare le disposizioni riguardanti il numero di posteggi) il complesso diventato un grande generatore di traffico.

Ripercorrerne tutta la storia richiederebbe pagine intere, ci limitiamo a ricordare che all’edificazione dello stabile San Martino (dove è previsto il cambiamento di destinazione per l’apertura di una trentina di nuovi negozi) si era giunti dopo un iter lungo e complicato che aveva visto ATA in prima fila, con opposizioni e ricorsi, tra il 2000 e il 2004: il progetto prevedeva un numero di parcheggi troppo elevato, una destinazione dello stabile non sufficientemente chiara, un eccessivo sfruttamento dei fondi. I promotori avevano in seguito ridotto il numero dei posteggi, così da eludere l’ostacolo dell’esame di impatto ambientale – esame che, contrariamente al Consiglio di Stato, i servizi del Dipartimento del Territorio ritenevano, per il progetto in questione, “necessario” – e alla fine l’avevano spuntata, edificando quel brutto edificio, il più grande mai realizzato a Mendrisio, causa ancora oggi di diatribe. Come si può leggere nel nostro ricorso, la licenza edilizia impugnata si inserisce in un contesto già di per sé problematico dal profilo viario e della qualità dell’aria, in cui sono misurati i superamenti dei limiti di polveri fini e ozono tra i più alti del paese.

aveva votato a maggioranza una variante di PR, che aveva visto contrari i rappresentanti della sinistra e scettici alcuni consiglieri PLR. ATA aveva inoltrato ricorso contro la variante perché le misure previste non avrebbero migliorato la qualità dell’aria, tutt’al più non l’avrebbero peggiorata, e perché avrebbe permesso, come sta avvenendo, l’insediamento di nuovi GGT.

Il Ticino: il piccolo paradiso Abbiamo ritrovato un ritaglio di giornale del 2003 che riporta alcune dichiarazioni significative della filosofia del padrone di Foxtown: Il Ticino è un piccolo paradiso, incastonato nel centro dell’Europa, garantisce servizi e una qualità di vita di prim’ordine, ha uno Stato che non mette i bastoni fra le ruote a chi ha iniziativa. Più chiaro di così…

Le zone miste Se vogliamo finalmente attuare una pianificazione sostenibile e coerente per tutto il Cantone occorre non più permettere l’ampliamento i grandi generatori di traffico e la creazione di zone miste commerciali / industriali. Le superfici di vendita superano già ampiamente i bisogni della popolazione ticinese e concorrono in modo importante, come del resto indica il loro nome, a generare ulteriore traffico in zone già fortemente penalizzate: Mendrisiotto, Pian Scairolo, Piano di Magadino ecc.

Peccato che ormai i fondovalle del “piccolo paradiso”, dove un tempo prevalevano terreni aperti e non edificati, siano ricoperti di strade trafficate, parcheggi, zone industriali, commerciali e residenziali cresciute in modo disordinato, che “la qualità di vita di prim’ordine” non sia tale per molte persone, costrette a respirare per buona parte dell’anno aria inquinata, a vivere dietro ripari fonici o a sopportare i gravi disagi causati dal traffico. Quello di Mendrisio San Martino è un caso emblematico: fino ai primi Anni 90 i terreni restavano ancora in gran parte liberi mentre ora si fatica a trovare un metro quadrato non edificato o asfaltato.

La fame di spazi industriali Nel caso specifico di Foxtown non si capisce perché, se la fame di spazi industriali è così grande, si voglia trasformare parte di uno stabile industriale / artigianale in commerciale…

Grazia Bianchi Comitato ATA Sezione Svizzera italiana

ATA ritiene che l’insediamento di un Foxtown bis non farà che aggravare la già delicata situazione sia dal profilo della mobilità sia da quello ambientale. Nel 2009 il Consiglio comunale di Mendrisio

Foxtown a Mendrisio San Martino BOLLETTINO ATA / Marzo 2019

© TiPress - Francesca Agosta

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BOLLETTINO ATA Novità dal Ticino

Lettera aperta

La grande bugia dei parcheggi gratuiti in centro a Lugano

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archeggi gratuiti per i clienti dei commerci del centro, una pratica che disincentiva l’uso dei trasporti pubblici e che contribuisce ad aumentare il traffico in città.

L’Associazione Traffico e Ambiente della Svizzera Italiana denuncia la maniera con cui il Municipio di Lugano affronta il problema del traffico. L’ATA è particolarmente qualificata per esprimersi in merito, in ragione del fatto che nel lontano 2001 (17 anni fa!) ha ritirato il ricorso contro la galleria Vedeggio-Cassarate in cambio dall’assicurazione che sarebbero state attuate una serie di misure fiancheggiatrici atte a trasferire una parte degli spostamenti dal mezzo individuale motorizzato a quello pubblico, alla bicicletta e ad altri modi poco inquinanti (venne proprio stipulato un accordo in tal senso). Ora, a 17 anni di distanza, la situazione è più grave che mai: traffico in aumento, quota di utilizzo dei mezzi pubblici ferma a un misero 10% e percorsi ciclabili (malgrado l’accettazione da parte del Consiglio comunale di un’iniziativa, promossa dall’ATA, che ne impone la realizzazione) frammentari e insufficienti. L’ultima mossa veramente poco comprensibile da parte del Municipio è stata quella di autorizzare i commercianti del centro a offrire ai loro clienti il posteggio gratuito e, in sovrappiù, di sovvenzionare tale offerta con fondi pubblici.

Questo va decisamente contro il principio, sacrosanto e da tutti proclamato (in particolare dai Programmi d’agglomerato, ma anche implicitamente dal Piano di risanamento dell’aria), di disincentivare l’ingresso in città con l’automobile ma di promuovere il trasporto pubblico e la mobilità dolce. La misura potrebbe persino penalizzare il prossimo Programma d’agglomerato. La situazione viaria tutt’ora caotica del centro di Lugano merita misure ben diverse per ridurre l’eccessivo traffico motorizzato: occorre favorire la mobilità dolce migliorandone l’immagine, la qualità e la fruibilità degli spazi così da renderla più attrattiva anche per visitatori e acquisti. D’altro lato ci si domanda perché mai i cittadini di Lugano, con le loro imposte, dovrebbero sovvenzionare i clienti motorizzati dei negozi, mentre se loro si recano, per esempio, dal medico, devono pagare regolarmente il parcheggio. In questo modo si vanifica pure la politica dei posteggi di interscambio, che il Municipio afferma di voler perseguire. Non spetta all’ATA esprimersi sulla questione a sapere se con

le imposte si debbano sussidiare i commercianti, che sono pur sempre dei privati, ma come sarebbe stato diverso il messaggio se si fosse deciso di offrire, anziché buoni-posteggio, biglietti omaggio della TPL! Eppure, una diminuzione del traffico porterebbe automaticamente individui e famiglie a decidere di vivere in città, rafforzando quel ceto moderno e urbano che è naturalmente spinto a servirsi nei negozi in loco: è ciò che succede in genere nelle città, in Svizzera e nel mondo. L’ATA chiede al Municipio di recedere dalla sua decisione e di studiare altre misure, più consone con gli obiettivi di città sostenibile che proclama di voler perseguire. Suggerisce pure ai commercianti di prestare più attenzione a quelli fra i loro clienti, residenti o turisti, che vorrebbero una città più vivibile e che per questo non vedono di buon occhio i parcheggi gratuiti, ma apprezzerebbero, da parte dei negozianti, una maggiore attenzione alle loro legittime esigenze.

Comitato ATA Sezione Svizzera italiana

Recapiti

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