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Mi vesto… di verde! Una novità di questa edizione di Vestire il Paesaggio 2010 è stato “Mi vesto… di verde! Alla scoperta della mia città: produttrice di piante e paesaggio”. La proposta realizzato da Vestire il Paesaggio e Confcooperative Pistoia ha coinvolto direttamente le nuove generazioni e le ha rese protagoniste, nel confronto diretto con chi il paesaggio lo progetta e lo produce. Vestire il Paesaggio ha saputo intuire ed anticipare l’importanza che la cultura del verde avrebbe assunto nel corso degli anni; l’importanza di una progettazione ambientale capace di valorizzare le città e favorire, in maniera efficace, il contatto del cittadino con la natura, la bellezza e la salubrità del verde. Già nella prima edizione della manifestazione, nel 2007, la Confcooperative di Pistoia aveva collaborato alla realizzazione dell’evento con l’organizzazione di alcuni punti informativi “verdi” dove i cittadini ed i turisti potevano avere tutte le informazioni utili relative a quanto proposto. Ma è nell’edizione di Vestire il Paesaggio del 2010 che nasce il progetto: “Mi vesto … di verde! Alla scoperta della mia città: produttrice di piante e paesaggio”. Obiettivo del programma didattico Integrare la conoscenza del proprio territorio da parte di chi vive in un luogo “produttore” di piante e paesaggio come quello della provincia pistoiese.
Idee e soggetto del programma didattico Coinvolgimento di classi delle Scuole elementari di alcune Direzioni Didattiche della Provincia in un lavoro “Mi vesto… di verde!” che sensibilizzasse i bambini alle tematiche del verde e del paesaggio “prodotto” dalle aziende vivaistiche della propria città. Il progetto è stato articolato nelle due sezioni: “Vestire con le piante” per prime, seconde e terze elementari “L’albero che vorrei” per gli alunni delle quarte e quinte classi.
Attività e struttura del Programma Dopo il confronto e l’approvazione del Progetto da parte di alcune Direzioni Didattiche di Pistoia e Quarrata, è stato deciso il calendario delle attività, che si è svolto in un arco temporale di circa sei mesi a partire da gennaio 2010. Tutto l’itinerario di “conoscenza” si è sviluppato attraverso percorsi tematici, coordinati da esperti ed animatori delle cooperative sociali di Confcooperative, anche attraverso
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l’utilizzo di materiale didattico specifico fornito direttamente dagli operatori. Gli alunni hanno avuto a loro disposizione, un accompagnatore speciale: “Vivaio”, la simpatica mascotte di Vestire il Paesaggio. Ciao, sono “Vivaio” e ti accompagnerò a conoscere il verde e le piante prodotte nella tua città! Programma didattico “Vestire con le piante” Nell’attività in classe della prima fase del progetto “Vestire con le piante”, è stata letta la poesia “Teste Fiorite” di Gianni Rodari Teste fiorite Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero i fiori sai che festa? Si potrebbe capire a prima vista chi ha il cuore buono, chi la mente trista Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose non può certo pensare a brutte cose quest’altro poveraccio è d’umor nero: gli crescono le viole del pensiero E quello con le ortiche spettinate? Deve avere le idee disordinate, e invano ogni mattina spreca un vasetto o due di brillantina Gianni Rodari
Dopo la lettura della poesia è seguita una riflessione sul tema per introdurre la tematica del programma collegato all’evento “Vestire il Paesaggio”. Importante è stato seguire la traccia per stimolare l’interesse alla conoscenza e far nascere dunque nello studente la curiosità per il mondo del verde. Questo come base per capire come l’ambiente, un prato, una pianta, un fiore, siano fortemente capaci di far nascere delle emozioni.
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Durante gli incontri sono stati introdotti anche argomenti un pò più complessi, come l’emissione di CO2, la raccolta differenziata e alcune notizie specifiche sulle piante.
“Vestire con le piante” Risultati e aspettative La seconda fase del progetto, si è svolta direttamente presso alcune aziende vivaistiche; grazie infatti alla collaborazione con le imprese del comparto, che hanno aderito con entusiasmo al progetto, si è potuta svolgere direttamente in vivaio.
I bambini con fogli, cartoncini, ritagli, cartelloni, colla, matite, pennarelli, pastelli, tempere, hanno potuto realizzare disegni con qualsiasi tecnica, anche utilizzando foglie, bastoncini ed altro, raccolti direttamente sul posto. Alla fine del ciclo di lavoro alcuni dei disegni realizzati sono stati inseriti su un cartellone rappresentante un grande prato, che gli animatori avevano precedentemente preparato come sfondo, per dare vita al loro “giardino delle emozioni”.
Le scuole, al fine di concretizzare correttamente il lavoro svolto hanno consegnato agli alunni delle schede di valutazione sul lavoro svolto. Dalla successiva analisi delle schede da parte dei Docenti, è emerso in particolare il desiderio di proseguire questo programma di avvicinamento al verde con maggiori esperienze dirette e sperimentali su quanto appreso in classe e soprattutto durante le visite guidate. Gli alunni hanno quindi espresso l’aspettativa di incrementare l’esperienza vissuta, con un’ulteriore fase che vede le piante dei vivai arrivare alla loro destinazione finale. Il risultato di “incuriosire” gli alunni sul tema del verde e del paesaggio, non poteva aver miglior esito che questo: incrementare il progetto dalla produzione al paesaggio, con il contatto e la conoscenza degli spazi verdi presenti nella città, giardini pubblici e privati, giardini scolastici, spazi verdi in genere. Le docenti hanno inoltre mostrato interesse ad approfondire le tematiche legate alla produzione del verde, quali la sostenibilità dell’uso dell’acqua o l’innovazione tecnologica del settore Interessantissimo sarebbe un percorso di cura e mantenimento e “adozione” di uno spazio verde, per sviluppare argomentazioni didattiche legate al giardinaggio ed al benessere con il verde.
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Programma didattico “L’albero che vorrei”
Il progetto, ha coinvolto le classi 4° e 5° delle elementari, in un programma più articolato e complesso, vocato a sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie alla conoscenza delle realtà vivaistica nella quale vivono. Le aziende aderenti al progetto, sono state considerate come “luoghi del verde”, strettamente connesse all’ ambiente ed al paesaggio e nel contempo sedi d’eccellenza di un vivaismo inteso come attività imprenditoriale agricola. Nel lavoro didattico relativo a “L’albero che vorrei”, sono state proposte ed introdotte argomentazioni più impegnative, attraverso la lettura di brani tratti da “Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint-Exupéry, che miravano a sviluppare la tematica di “addomesticare una pianta”.
Nella parte finale del progetto, ogni argomento trattato in classe, è stato inserito dai bambini, con l’aiuto degli educatori, in un elaborato chiamato “L’albero che vorrei”.
Questa attività ha reso l’apprendimento più facile ed incisivo e la lezione più semplice, dinamica e divertente. Il progetto è proseguito con la visita in alcuni vivai e gli alunni, attraverso un percorso guidato, con a disposizione il materiale didattico necessario per lo svolgimento dei disegni tematici, hanno realizzato i propri lavori.
E’ stato spiegato di che cosa ha bisogno una essenza verde per essere “addomesticata”, riprodursi, vegetare sottolineando quanto è importante conoscerne la specie , le varietà tipologiche e le varie fasi di crescita.
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“L’albero che vorrei” Risultati e aspettative Al termine del progetto, gli alunni hanno dimostrato di avere scoperto un volto particolare della città dove abitano ed hanno palesato, nei propri lavori, quella sensibilizzazione che il programma si prefiggeva di infondere nelle nuove generazioni locali. Le attività e l’ambito, in cui si è svolto il progetto “Mi vesto… di verde!”, hanno contribuito a caratterizzare l’iniziativa in modo specifico, creando la consapevolezza necessaria a comprendere l’importanza del settore vivaistico sia da un punto di vista strettamente economico che didattico-educativo. Le istituzioni scolastiche coinvolte nella elaborazione delle schede di valutazione relative al progetto in essere hanno restituito alcuni interessanti spunti sulla stessa linea di quanto riscontrato nel progetto di “Vestire con le piante”. Una continuità progettuale potrebbe fornire allo studente più spunti di lavoro e quantità di informazioni utili a guidarlo nel suo processo di sensibilizzazione, che è sempre stato parte integrante del progetto e che potrà generare nello studente quell’insieme di emozioni che lo potranno avvicinare maggiormente al mondo vivaistico.
La fase successiva del progetto è stata quella dell’esposizione delle oltre 200 opere al Centro Culturale “Il Funaro”, con un suggestivo allestimento di lenzuoli “stesi”, sui quali sono state esposte le realizzazioni degli alunni. Il visitatore è divenuto l’attore di una scena quotidiana all’interno di un cortile domestico, pervaso da un profumato labirinto di candida biancheria, dove si scoprivano, a poco a poco, i colorati sogni su carta dei bambini.
Il progetto con gli alunni, si è concluso il 25 luglio, giorno dell’inaugurazione della mostra, con un laboratorio didattico e la visita animata della mostra. L’esposizione è stata inserita nel programma ufficiale delle Mostre dell’edizione 2010 di “Vestire Il Paesaggio”, ed è proseguita fino al giorno 4 luglio 2010.
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Il paesaggio alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia L'obiettivo di far diventare Pistoia "Capitale Europea del Verde", e quindi un centro di eccellenza non solo per le attività vivaistiche, ma anche dal punto di vista culturale, non poteva prescindere dal coinvolgere una eccellenza del territorio, l'innovativa e attivissima Biblioteca San Giorgio. La Biblioteca San Giorgio di Pistoia, inaugurata nel 2007, prende il nome dalla vecchia fabbrica San Giorgio, di cui la biblioteca ha occupato alcuni capannoni industriali dismessi. L'area in cui è collocata, conosciuta come ex Breda, è stata contraddistinta da una tra le più importanti attività della storia di Pistoia a partire dal 1907, anno di nascita della Officine San Giorgio, inizialmente per le carrozze a trazione ippica e poi per la trazione ferroviaria, che nel 1973 diventerà Breda Costruzioni Ferroviarie. Nel progetto di riconversione dei vecchi capannoni in biblioteca, i progettisti sono stati vincolati nel conservare il ricordo dell'impianto originario della fabbrica, al fine di
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richiamare alla memoria il “genius loci”, conservando le tracce di un passato fortemente radicato in quest’area. Di conseguenza la scelta architettonica è stata quella di esaltare lo scheletro dei vecchi capannoni per rendere sinteticamente l'idea della fabbrica, che, simbolicamente, diventa “fabbrica della cultura”. La Biblioteca San Giorgio è un centro bibliografico concepito in modo innovativo, per la concezione dei suoi spazi e per la tipologia dei servizi offerti.
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I libri di Vestire il Paesaggio per la città delle piante Nell’ambito di Vestire il Paesaggio 2010, è stato portato a termine un rilevante progetto con la Biblioteca San Giorgio e con il Comune di Pistoia, che ha visto la collaborazione dei due enti. Così la Biblioteca San Giorgio è stata allestita per l’occasione ed è stata “vestita” di verde, arricchendola al suo
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interno con piante collocate nell’atrio d’ingresso e nella galleria centrale, al fine di comporre un percorso che ha collegato le due mostre qui allestite. Nello spazio espositivo posto nell’atrio di ingresso è stata collocata la mostra “Donne di Fiori”, mentre al termine della galleria centrale, nello spazio antistante la sala letture diverse, è stata posizionata la mostra “Paesaggi al femminile per il benessere e la salute”.
L’allestimento della Biblioteca San Giorgio per Vestire il Paesaggio 2010
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Il piccolo patio che ospita l’albero all’interno dello spazio centrale è stato adornato con piante sempreverdi, mentre dei pannelli con la mascotte Vivaio di VP hanno accompagnato i visitatori nel percorso delle mostre.
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Per sensibilizzare e rendere partecipi i suoi frequentatori sui temi del convegno, la biblioteca è stata coinvolta in modo attivo nell’organizzazione degli eventi collaterali, ma soprattutto nella costituzione di una sezione specializzata di testi e pubblicazioni sul vivaismo e sul paesaggio, andando ad implementare i libri già in dotazione della biblioteca.
L’attenzione è stata rivolta a specialisti, alle associazioni del settore, ed ai relatori del convegno, ai quali è stata chiesta la disponibilità di inviare le pubblicazioni che ciascuno riteneva più opportune sui temi del verde, il vivaismo ed il paesaggio. Sono state coinvolte anche le aziende vivaistiche, chiedendo loro la donazione di pubblicazioni e cataloghi vecchi e nuovi o particolari pubblicazioni in loro possesso, andando a rappresentare uno speciale settore dedicato al vivaismo, dove sia possibile conoscere la realtà e la storia del vivaismo pistoiese, attraverso la consultazione dei cataloghi dei vivai del territorio. In tal modo è stato arricchito il patrimonio librario, implementando i testi già presenti in biblioteca, con l’intento di creare un centro bibliografico di eccellenza nei temi legati alla cultura del verde e del paesaggio, sia in ragione della necessità di integrare l’offerta territoriale intorno a questo sistema di competenze, sia per rispondere alle esigenze legate all’attivazione, nella sede distaccata di Pistoia, del corso di laurea in Scienze vivaistiche e del Master in paesaggistica dell’Università di Firenze. La Biblioteca San Giorgio si pone così come referente a livello provinciale per la documentazione di questo settore disciplinare, garantendo, con un certo grado di approfondimento, l’acquisizione continuata, anche attivando allo scopo rapporti di collaborazione con associazioni, istituti e operatori specializzati del settore. L'iniziativa ha avuto adesioni inaspettate. Sono state donate ben 365 pubblicazioni, di cui 56 nei giorni del convegno, mentre per la Sezione "cataloghi" donati dalle aziende vivaistiche, ne sono stati raccolti 150, alcuni dei quali risalenti ai primi anni della loro attività. A titolo esemplificativo e non esaustivo si ricorda che il Centro Sperimentale per il Vivaismo di Pistoia (Ce.Spe.Vi) ha donato ben 124 testi, la Provincia di Pistoia 54, il Comune di Quarrata e la Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese 18, la Regione Toscana 13, l’A.R.S.I.A. 15, l’ARPAT 8 l’arch. Ines Romitti 25, l’ Ecomuseo della Pietra di Cantoni, l’Università degli Studi di Torino 20, Giuliano Gori per Collezione Gori, Terme di Montecatini Spa, Area Protetta del Monferrato, Istituto Regionale per la Floricoltura, Ambasciata di Ungheria,, Associazione Vivaisti Pistoiesi.
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Molti dei relatori partecipanti al convegno hanno contribuito ad arricchire la biblioteca di Pistoia, tra cui, citiamo Francesca Bretzel, Marta Isnenghi, Biagio Guccione, Anna Lambertini, Valeria Cavallaro, Marco Dinetti, Cristina Nali, Giovanni Romagnoli, Margherita Molfino, Pia Pera, Elena Accati, Annemarie Lund, Wilhelm Ley, Paola Sangalli Tra le case editrici presenti ed i giornalisti che hanno seguito il convegno si cita Il Verde Editoriale, che ha donato 19 testi, Clamer Informa, Casa Editrice Alinea, Linea Verde. Oltre ai cataloghi, alcune aziende vivaistiche hanno dato dei volumi, come Giorgio Tesi Group, Innocenti & Mangoni Piante, Rose Barni, tra cui una l’opera completa di 4 volumi del “Dizionario Generale di floricultura” di Angiolo Pucci, del 1915, riprodotta in occasione dei 100 anni di attività dell’azienda.
Le pubblicazioni ricevute hanno interessato gli argomenti più vari: la progettazione e la pianificazione del paesaggio, i suoi fondamenti teorici, estetici, artistici e storici, la conservazione e la valorizzazione del paesaggio come fattori di sviluppo e come opportunità del territorio, l’inserimento di opere d’arte nel paesaggio, l’aspetto agronomico, commerciale e produttivo, le esperienze maturate in Italia e all’estero. Tutte i testi donati durante Vestire il Paesaggio che sono andati ad implementare la Sezione specializzata per il verde sono riconoscibili da un adesivo posto in seconda copertina.
La raccolta dei libri per la sezione specializzata in materia del verde, dell’architettura del paesaggio presso la biblioteca, è stato dunque di particolare soddisfazione per il risultato raggiunto, ed ha sottolineato l'interesse verso il mondo del verde, segnalando l'opportunità di proseguire nel tempo questa iniziativa.
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Percorsi in città: le mostre nell'edizione 2010 Sono state numerose le iniziative, gli eventi e le mostre che hanno fatto da cornice a “Vestire il Paesaggio” e che hanno riscontrato un buon esito di visitatori e pubblico. Attraverso le 12 mostre sono stati illustrati in modo trasversale, i principali temi relativi al verde ed al paesaggio, come progetti di architettura del paesaggio di
nuove “leve” come gli studenti del master in paesaggistica delle Università di Genovae Firenze, giardini storici ad opera di grandi maestri come Porcinai, design di oggetti di arredo degli studenti della scuola d’Arte Petrocchi di Pistoia, fino ad arrivare alle illustrazioni dei giovanissimi studenti delle scuole elementari di Pistoia e Quarrata, che con le loro colorate tavole hanno dato vita ad un articolato progetto.
V BIENNALE EUROPEA DEL PAESAGGIO Palazzo Balì - Via Cavour 37 - Pistoia
PERCORSI PER LA FORMAZIONE DEI NUOVI PAESAGGISTI Sale Affrescate - Palazzo Comunale - Piazza del Duomo - Pistoia
ESPOSIZIONE SULLA VITA E LE OPERE DI PIETRO PORCINAI Sale Affrescate - Palazzo Comunale - Piazza del Duomo - Pistoia
WILDFLOWERS: OPERAZIONE FIORI SELVATICI Sale Affrescate - Palazzo Comunale - Piazza del Duomo - Pistoia
IL PAESAGGIO ED IL TURISMO PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO Sala Accademia Medica - Ospedale del Ceppo - Piazza Giovanni XXIII - Pistoia
STRADE VERDI E ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA Sala Accademia Medica - Ospedale del Ceppo - Piazza Giovanni XXIII - Pistoia
LA STORIA DEL VIVAISMO PISTOIESE Centro Sperimentale per il Vivaismo - Via Ciliegiole 99 - Pistoia
VESTIRE CON LE PIANTE E L'ALBERO CHE VORREI Il Funaro Centro Culturale - Via del Funaro 16-18 - Pistoia
PROMENADE…UN PERCORSO FRA I LINGUAGGI DELLA CREATIVITÀ ARTISTICA… Palazzo Puccini - Via del Can Bianco 13 - Pistoia
DONNE DI FIORI Biblioteca San Giorgio - Via Pertini - Pistoia
PAESAGGI AL FEMMINILE PER IL BENESSERE E LA SALUTE Biblioteca San Giorgio - Via Pertini - Pistoia
TRIONFO DI FIORI E PIANTE NEL MUSEO DEL RICAMO Museo del Ricamo - Palazzo Rospigliosi - Ripa del Sale 3 - Pistoia
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Per l’occasione è stata realizzata una pianta del centro storico di Pistoia con le localizzazioni sia di tutte le mostre di Vestire il paesaggio, sia dei principali punti di interesse della città che ogni visitatore dovrebbe vedere per conoscere Pistoia. Dalla Biblioteca San Giorgio, punto di partenza e di arrivo dell’itinerario, vista anche la favorevole posizione vicino alla stazione ferroviaria, nonché ai principali parcheggi della città, è stato possibile percorrere i principali edifici storici come quelli presenti nella Piazza del Duomo, che hanno accolto nelle sale affrescate del Palazzo Comunale, tre mostre delle 12 in elenco, così che il visitatore potesse ammirare la bellezza della piazza con i suoi monumenti prima di entrare a coprire le mostre stesse. In una piccola ripa che scende lungo i fianco del Palazzo Comunale si trova il Palazzo Rospigliosi, che ospita il Museo del Ricamo, con una esposizione a tema floreale dei migliori manufatti realizzati nei secoli a Pistoia.
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Procedendo con il percorso si arriva all’Ospedale del Ceppo, dove, i locali antistanti l’Accademia Medica, hanno accolto le due mostre sul paesaggio e sul territorio pistoiese.Attraversando la piazza dell’ospedale si poteva arrivare al Funaro, centro culturale dove sono stati esposti i lavori dei bambini delle scuole, per poi ritornare verso il centro storico, con la visita al Palazzo Balì che ha ospitato la mostra multimediale sulla V Biennale europea del paesaggio ed al Palazzo Puccini, sede della mostra “Promenade” con le idee dei giovani artisti della scuola d’Arte. Ultima tappa del percorso espositivo è stato il Cespevi, dove si è potuto toccare con mano una parte della storia del vivaismo pistoiese ricordato attraverso le cartoline e documenti dei primi del ‘900. La pianta nella figura è stata prodotta per una facile individuazione delle varie mostre all’interno del centro storico della città, al fine di agevolare la visita all’interno anche di un percorso che attraversa i principali luoghi di interesse storico di Pistoia.
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V Biennale Europea del Paesaggio La Biennale Europea di Architettura del Paesaggio di Barcellona, nel panorama europeo della progettazione paesistica e un evento rilevante del settore ed un'occasione per scambiare esperienze e confrontarsi sui temi più attuali di architettura del paesaggio. Organizzata dall'Associazione di Architetti della Catalogna (COAC), dall'Università Politecnica della Catalogna e dalla Regione Autonoma della Catalogna, in Italia ha come rappresentante la società Paysage, editore di Paysage e di Architettura del Paesaggio, organo ufficiale dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP). La mostra organizzata come esposizione multimediale al Palazzo Balì, nel centro storico di Pistoia, ha visto proiettati le realizzazioni più significative scelte nell’ambito dell’architettura del paesaggio statunitense. Le realizzazioni degli paesaggisti delle più qualificate facoltà universitarie di architettura degli Stati Uniti, sono state rappresentate in maniera approfondita: immagini dell’insediamento prima dell’intervento, fasi del processo di realizzazione, dettagli del progetto, masterplan.
Itinerari del paesaggio a Pistoia
Per la Facoltà di Architettura di Genova sono stato esposti gli elaborati delle tesi di laurea degli studenti sia del corso di laurea in Tecniche per l’Architettura del Paesaggio di Genova sia di quello specialistico in Architettura del Paesaggio di Firenze , riconosciuti anche dall’ EFLA European Federation for Landscape Architecture. Le tesi hanno spaziato dalla scala del giardino a quelle del paesaggio, affrontando tematiche differenti quali il restauro di un giardino storico, la progettazione di un sistema di parchi urbani, la valorizzazione di un itinerario culturale, l’inserimento paesaggistico di una centrale geotermica, il recupero di una cava di calcare e la riqualificazione paesaggistica di un’area archeologica. L’esposizione ha mostrato come argomenti così diversi possano venir affrontati con approccio scientifico e metodologie innovative nel rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione Europea del Paesaggio.
Esposizione sulla Vita e le Opere di Pietro Porcinai
Percorsi per la Formazione dei Nuovi Paesaggisti
Nella prestigiosa cornice delle Sale affrescate del Palazzo di Giano sede del Comune di Pistoia sono stai invece esposti gli elaborati degli studenti delle facolta’ universitarie italiane di Genova e Firenze.
Una mostra documentaria dedicata al più grande paesaggista italiano del '900, che ne ha ripercorso la vita e lo spirito innovativo trasmesso nelle sue opere. Questa mostra a carattere documentario allestita alla biblioteca San Giorgio e’ dedicata al più grande paesaggista italiano del '900 , ne ripercorre la vita ed evidenzia lo spirito innovativo proprio delle sue opere La mostra “Pietro Porcinai -1910-1986- il lavoro di un paesaggista italiano” è stata curata e allestita per l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia da Luigi Latini coadiuvato da Tessa Matteini e da Marco Cei, compiendo una scelta di
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cinque realizzazioni ritenute più significative sia da un punto di vista temporale, opere dagli anni '30 ai '70, sia compositivo.
“La nostra sopravvivenza è legata al paesaggio. Dobbiamo fare in modo che i nuovi paesaggi tornino ad essere formati come furono quelli di Firenze antica, di Venezia antica, di Siena antica... Il paesaggio riflette sempre, infatti, la qualità di un ordinamento sociale, ed infatti la società che non ha rispetto per la natura terrestre non ha nemmeno rispetto per la natura umana.”
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Negli Stati Uniti e in Nord Europa dal 1970 in poi questa pratica è stata messa a punto e sono nate molte ditte produttrici di semi. A complemento della mostra il Centro Sperimentazione del Padule di Fucecchio, ha allestito l’esposizione di materiale storico e manufatti artigianali legati alla lavorazione ed uso delle erbe palustri del luogo.
Pietro Porcinai
E’ stato possibile quindi ammirare i seguenti giardini: I COLLAZZI di Firenze IL ROSETO di Firenze VILLA THEOBALD di Colonia L'APPARITA di Siena GIARDINO RECCHI di Portofino
Giardini “rappresentativi di un lungo arco temporale e di uno spa zio geografico ch e in Porcinai oscilla tra nord e sud, tra l’appartenenza a una cultura mediterranea e il necessario confronto con i paesi d’oltralpe. Orizzonti all’interno dei quali il progetto immagina forme e stili di vita diversi, dal golfo di Napoli alla collina toscana, sino alla scena domestica di un paesaggio che cresce dentro i confini di un giardino suburbano tedesco.” Luigi Latini
Wildflowers: Operazione Fiori Selvatici La mostra allestita a Palazzo di Giano ha illustrato il progetto territoriale co-finanziato da Arsia e Provincia di Pistoia e coordinato da CNR ISE di Pisa con l’obiettivo di sperimentare e creare una produzione dei semi di specie fiorite spontanee adatti alle nostre condizioni pedoclimatiche. Sono stati esposti alcuni lavori curati da Francesca Bretzel, Fabrizia Fagnani e dallo stesso staff di Vestire il Paesaggio. La tecnica di abbellire gli spazi verdi con specie erbacee spontanee fiorite risale a tempi antichi. Boccaccia che nel Decamerone, descrive un prato fiorito di questo tipo in un giardino di una villa del tempo. Le prime testimonianze di epoca medievale e tardo medievale si possono rilevare nel The Wild Garden (1870) di William Robunson che illustra l’uso di wildflowers per arricchire di colore i prati verdi fino ad arrivare aale esperienze del XX dove teorizza l'idea di ispirarsi alla natura anche per creare parchi pubblici.
Il Paesaggio ed il Turismo Valorizzazione del Territorio
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La mostra è stata realizzata dal Servizio Pianificazione Territoriale, SIT, Promozione, Turismo e Commercio della Provincia di Pistoia. Vengono testimoniati i risultati di un lavoro di ricognizione fotografica del territorio della Riserva del Padule di Fucecchio, che ha censito e documentato gli effetti dell’opera dell’uomo sul paesaggio in questo territorio Nel percorso espositivo sono stati analizzati i manufatti presenti nella riserva naturalistica del Padule di Fucecchio, come i casotti, le fattorie e gli edifici di valore storico e testimoniale, e i diversi interventi effettuati dall’uomo sul territorio, come gli argini, le colture, i percorsi oltretutto quello che concerne la parte non costruita, che tanto ha inciso sul paesaggio attuale. Obiettivo principale è stato lo studio del paesaggio legato non solo alla conoscenza dei luoghi, ma anche a una corretta fruizione anche turistica di un ambiente naturale in minima parte antropizzato, che merita di essere conosciuto e valorizzato al meglio. Il lavoro può essere un utile strumento di confronto per analizzare i cambiamenti sul paesaggio che si possono verificare nel tempo.
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Strade Verdi e Alberi Monumentali della Provincia di Pistoia
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La Storia del Vivaismo Pistoiese
La mostra sulla storia del Vivaismo Pistoiese allestita al Centro Sperimentale per posta è stata curata da Eugenio Ciuti, già capo dell'Ispettorato Agrario di Pistoia e cultore di storia dell'agricoltura, e da Paolo Marzialetti, direttore del Ce.Spe.Vi. Ha ripercorso in modo iconografico l'evoluzione del settore del vivaismo, che ha toccato e caratterizzato in modo profondo lo sviluppo economico, culturale e ambientale di Pistoia. Questo parte dell’itinerario ospitato nella Sala Consiliare del Palazzo Balì ha illustrato due ricerche svolte dal Servizio Pianificazione Territoriale, S.I.T., Cultura, Turismo, Commercio e Promozione delle Risorse del Territorio della Provincia di Pistoia. E’ stata quindi esposta la cartografia ed i lavori realizzato al fine di “costruire una strada del verde” sul territorio provinciale ed identificato un percorso con gli gli aspetti, i luoghi ed altri elementi da promuovere con cartellonistica, guide e anche specifiche iniziative. L’altro ha interessato il censimento degli alberi monumentali esistenti sul territorio provinciale, che rappresentano una risorsa di notevole rilevanza per i molteplici aspetti naturalistici, storici e paesaggistici coinvolti. L’iniziativa ha avuto come obiettivo l’individuazione di alberi di età o dimensioni eccezionali ,in relazione alla specie, di particolare valore paesaggistico, o che hanno un preciso riferimento a eventi rilevanti sotto il profilo storico e culturale o a tradizioni locali e che, per le loro caratteristiche sono suscettibili di essere tutelati. Così sono stati identificati e classificati 103 alberi di 43 specie diverse. L’albero è stato rilevato in tutti i suoi aspetti e, attraverso la procedura di rilevamento con GPS, è stato georiferito e inserito nel database geografico che ha costituito il censimento degli alberi monumentali. Il progetto del censimento ha così ribadito l’importanza dell'albero come patrimonio della nostra storia culturale, come espressione di volontà di tutela dell'ambiente e del recupero di un patrimonio naturale che identifica la Toscana nel mondo.
Questa esposizione si è affiancata alla “Mostra sulla Storia del Vivaismo per posta”, amplissima ed estremamente documentata. Sono stati infatti raccolte e riprodotte immagini, fotografie e documentazioni diverse unite dal filo conduttore dell’invio tramite posta. L’ interessantissima esposizione e’ nata dal lavoro congiunta dell’agronomo Paolo Marzialetti e di un vivaista appassionato come Roberto Righetti. Righetti ha messo ha disposizione il prodotto della sua appassionata ricerca di documentazione sulla storia del vivaismo e la sua vastissima documentazione di collezionista ha permesso di esporre un'ampia rassegna di cataloghi, lettere, documenti, fatture, cartoline illustrative. Il materiale documentato in 21 poster, ha rappresentato un pezzo di storia del vivaismo importante soprattutto pistoiese, ma anche nazionale ,evidenziando che i nostri Padri orticoltori appartenevano a molte regioni italiane. L'esposizione ha quindi riportato alla memoria le principali aziende che dagli inizi del secolo operavano sul territorio ed hanno dato avvio e motivo agli orticoltori Pistoiesi di oggi di essere apprezzati ed ammirati in tutto il mondo per la loro attività innovativa le cui radici rappresentano l'esperienza e la tradizione di chi li ha preceduti.
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Promenade… Un percorso fra i linguaggi della creatività artistica …
Questa mostra, ideata appositamente per Vestire il Paesaggio 2010, è nata come una raccolta di opere progettate e realizzate nell'ambito del corso di studi del Liceo Artistico cittadino “Petrocchi!” I professori e alunni “hanno raccontato” il tema del verde e del paesaggio, attraverso un linguaggio ed una visione progettuale-artistica E’ stato "sperimentato" con tutta la certezza del prodotto finito, ed insieme con l’imponderabilità e la fragilità implicita nella ricerca stessa. Alcune opere hanno raffigurato diversi linguaggi visivi, come l'immagine "Proto Madah Copia", scelta ad emblema dell'intera presentazione. I progetti, interessanti e innovativi,hanno invitato lo spettatore ad affronatre in modo non usuale la filosofia del vivere verde con un a un progetto di divulgazione veramente particolare, di impatto "IL VERDE NELLA TESTA".
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Donne di fiori La mostra "Donne di fiori"intefnde sottolineare il lato rimprescindibile, della sensibilità femminile nella progettazione del paesaggio a livello internazionale. Nella prima edizione del convegno del 2007 era stata attuata come promozione la ristampa del volume Donne di fiori paesaggi al femminile, di M. Isnenghi, F. Palminteri, I. Romitti, ed era stata creata ed allestita una mostra correlata, curata da Ines Romitti e Renato Ferretti.
Dopo questa prima esposizione la mostra è diventata itinerante, ed è stata riproposta sia in Italia che all’estero: in occasione della festa della donna a Firenze, presso Spazio d’incontro QCR, alla manifestazione “Dire e Fare” edizione 2008, al Giardino d’inverno dell’Ospedale Meyer nel mese di settembre 2009 ed alla Gafa a Colonia in Germania. Costituita da 42 pannelli., alcuni illustrano la parte storica introduttiva dell’omonimo volume:, “Un viaggio nello spazio e nel tempo”, “Le paesaggiste inglesi”, “Il movimento americano”, Le pioniere paesaggiste italiane: Maria Teresa Parpagliolo, Silvina Convito, Annalisa Maniglia Calcagno, Elena Balsari Burrone e Laura Isnenghi Ponti”. A seguire, in ordine alfabetico la rappresentazione di alcuni lavori di tante paesaggiste italiane la cui partecipazione sia al libro che all’esposizione è stata particolarmente significativa e qualificante. Per la seconda edizione di Vestire il Paesaggio 2010, l’esposizione è stata ampliata con diversi progetti incentrati sull'uso del verde per migliorare la qualità della vita.
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Paesaggi al Femminile per il Benessere e la Salute
Itinerari del paesaggio a Pistoia
Trionfo di Fiori e Piante nel Museo del Ricamo Lo straordinario rigoglio di motivi vegetali presente nei parati esposti Museo del Ricamo di Pistoia, ben si è prestato ad arricchire il percorso museale dell'evento "Vestire il Paesaggio 2010": il paesaggio e la natura hanno sempre offerto motivi di ispirazione all'arte di tutti i tempi, a maggior ragione quando questa glorifica il Signore.
Il paesaggio visto e progettato al femminile ha trovato ulteriore visibilita’ nell l’edizione di Vestire il Paesaggio del 2010, un ulteriore contributo di molte paesaggiste al tema del convegno, “Come si pensa e come si produce il paesaggio. Il verde per migliorare la qualità della vita” e’ stato realizzato “Paesaggi al femminile”, curata dall’architetto Ines Romitti e dallo Staff di Vestire il Paesaggio, ha affrontato il tema dei “paesaggi terapeutici” - “healing gardens” interpretandolo in modo ampio ,con la messa in luce di interventi per la qualità urbana, progetti di spazi verdi pubblici confortevoli e ben disegnati, effetti di benessere e miglioramento della vita in comunità, recupero di aree degradate, progetti per le scuole e interventi specifici in strutture ospedaliere e case di cura. Molti lavori di queste paesaggiste donne sono stati esposti ed hanno spaziato orti urbani, giardini per curare, “terrazze terapeutiche”, parchi urbani e naturali, un progetto di un bosco urbano ed uno di recupero di una cava, percorsi pedonali e ciclabili, passando anche attraverso un “giardino delle donne”, ad un progetto di “Recupero di un giardino ferito”, ad esperienze partecipate ed anche al “Giardini senza bua”, dedicato ai bambini coltivato senza prodotti nocivi, che rispetta la biodiversità.
La natura, comunque, è fonte di ispirazione anche nella vita quotidiana, assunta nella sua dimensione non necessariamente simbolica, ma chiaramente estetica. Il percorso del museo del ricamo tra fiori ed elementi naturali magnificamente realizzati ha stupito il pubblico per la ricchezza e lo ha trascinato in mondo senza tempo che "conserva il paesaggio naturale" e lo rende sempre vivo sia nei manufatti legati alla vita domestica quotidiana, come per la biancheria per la casa con i corredi personali, gli indumenti intimi e i capi di abbigliamento, coinvolgendo gli i arredi e i preziosi indumenti ecclesiastici ricamati, caratterizzati da materiali pregiati, come le sete policrome ed i filati d'oro e d'argento.
In occasione della presentazione della mostra effettuata mercoledì 9 giugno 2010, alla presenza della Presidente della Provincia Federica Fratoni e della responsabile del Moica provinciale Anna Maria Michelon Palchetti, è stato inaugurato l’allestimento "I ricami dedicati all'arte floreale" al Museo del Ricamo a Palazzo Rospigliosi, dove la preziosità e la tradizione dei ricami del museo pistoiese, gioiello del centro cittadino, è stato scelto proprio per essere meta delle visite dei tanti ospiti, italiani e stranieri, del meeting che hanno potuto così ammirare una delle arti manufatte più tipiche del nostro territorio, splendidamente allestita nella cornice di palazzo Rospigliosi a cura della presidente Anna Maria Michelon Palchetti.
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Itinerari del paesaggio a Pistoia
Capitolo 4