Periodico di informazione, cultura e musica dedicato al mondo latino americano - DISTRIBUZIONE GRATUITA - anno 3 - N째 5 GIUGNO 2012
JUAN LUIS GUERRA
Torna in Italia per emozionare i tantissimi fan che attendono un suo concerto da anni.
LA REDAZIONE Registrazione del Tribunale di Bari: n째3199 del 25/11/2010 Tiratura: 6000 copie Numero Chiuso: 14/05/2012 Edito da: Ass. Culturale IDEANDO 2.0 Via Berlino 86 Altamura (Ba) Tel. 339.3511452 info@vidalatinamagazine.it Direttore Editoriale: Donato Ciccimarra Direttore Responsabile: Giuseppe Disabato Direzione commerciale: Nunziella Buono Direttore Artistico: Silvio Sisto Caporedattore: Donato Ciccimarra Redazione: Michele Traversa Giulio Patruno Daniele Blasi Domenico Tagliente Enzo Conte Lara Palmisano Ricky Espino Rossana Pellegrino Denny dj Davidino dj Geppo dj Nico Tursi Gabriel dj Omar Gallo Vito Ranieri Stefania Errede Mario De Palo Marcello Greco Massimo Roger Giuseppe Boezio Rocco Royce Di Perna Piero Milillo Carlo Reginella El sonero dj
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CUORE LATINO CUORE SPECIALE
IALE EDITOR
si
iele Bla
- di Dan
Tempo d’estate e per noi amanti dell’universo latino americano, quella che arriva è la stagione più desiderata e coinvolgente, l’atmosfera che si comincia a respirare è davvero speciale. Ma non possiamo certo dimenticare quello che ci succede intorno, il sorriso è meno spontaneo perchè il pensiero corre verso coloro che in questo periodo vivono una situazione difficile. Questa estate per le popolazioni dell’Emilia Romagna non sarà spensierata e godereccia, la natura ha chiesto un prezzo di vite umane davvero esorbitante, senza dimenticare quelli che nei tremendi giorni del terremoto, si sono visti distruggere una vita di lavoro e sacrifici, per nessuno di loro sarà facile passare oltre e riprendere la routine quotidiana, quando la paura si mischia alla disperazione ci vuole davvero qualcosa di speciale per tirarsi su e tornare a vivere, nei prossimi mesi
si moltiplicheranno iniziative per aiutare i colpiti da questo disastro, invitiamo tutti, ma ne siamo certi, che ognuno del grande popolo latino, saprà dedicare un po’ della propria energia e delle proprie risorse, in soccorso di questi amici sfortunati. Non possiamo non ricordare l’assurda tragedia di Brindisi, la follia di un uomo che costa la vita ad una ragazza, Melissa, nel fiore degli anni, piena di speranze ed aspettative. Il giudizio è pesante, sia per vendetta privata, o per reconditi motivi, questo non può e non deve costare la vita di una innocente. In quei giorni tutta Italia era concentrata sulla bella cittadina pugliese, non ci si riusciva a spiegare il perchè, si sono cercate tante matrici, ma tutto questo è stata una corsa senza senso, quello che lascia l’amaro in bocca è che oggi tutti noi piangiamo Melissa, una ragazza che, come tutti aveva dei sogni, e che oggi... Alla sua famiglia, ai suoi amici, alla sua città un pensiero di affetto e partecipazione, con la speranza che questo non accada mai più. Quest’estate cercheremo il sorriso ed il divertimento, ma senza dimenticare, perchè il nostro cuore latino è un cuore speciale...
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CHARANGA HABANERA
MUSICA - di Silvio Sisto
La Charanga Habanera, una delle formazioni più innovative “Made in Cuba” , nacque ufficialmente nel 1988, grazie a David Calzado Almenares, un violinista del Cabaret del Tropicana. Spinto dal cileno Bernard Lion, direttore degli spettacoli dello “Sporting Club di Monaco” a Monte Carlo, mise su una band di dieci musicisti tra i più talentuosi di Cuba con l’obiettivo di formare un’orchestra da portare in giro per l’Europa che interpretasse brani classici della musica cubana. Inizialmente il repertorio era composto da brani di musica tradizionale cubana degli anni ’40 e ’50 come il son cubano , il danzón, il cha-cha-cha, il mambo, il bolero e la charanga, attingendo da artisti come Benny Moré, Ernesto Lecuona, Joseito Fernandez, Miguel Matamoros, etc. Il gruppo durante il tour europeo apriva i concerti dei grandi nomi del panorama mondiale come Frank Sinatra, Stevie Wonder, Barry White, James Brown, Ray Charles, Kool and the Gang, Donna Summer e Whitney Houston. Alla fine della stagione, tornati a Cuba, c’era poco spazio per la loro musica tradizionale, mentre il paese andava in delirio per NG La Banda. Calzado e il direttore musicale/pianista Juan Carlos Gonzalez cambiarono tutto all’interno del gruppo, tranne il nome. Aggiunsero tre trombe e un sassofono, un bongosero, una batteria, un sintetizzatore, costumi elaborati e spettacoli, e
LA DISCOGRAFIA
Life (1988) Cuba (1991) Me Sube La Fiebre (1992) Hey, You, Loca! (1994) Pa’ Que Se Entere La Habana (1996) Grandes Exitos (1997) Tremendo Delirio (1997) El Charanguero Mayor (2000) Chan... Chan... Charanga! (2001) Live in the U.S.A. (2002) Marina ¡quiere bailar! (2003) Soy Cubano Soy Popular (2003) Light (2004) El Ciclón De La Habana (2006) El Rey De Los Charangueros (2007) ¡Se Acabó El Mundo Mañengo! (2007) Tiene De Cuba, Tiene Melao (2008) No Mires La Carátula (2009) Acabaito De Nacer (2011)
un nuovo tipo di musica, che non aveva niente a che fare con NG La Banda o con gli Earth, Wind and Fire, ma che era pura magia musicale su tutti i livelli. Il primo step è stato quello di rinnovare il repertorio introducendo i primi “rap” e creando una fusione di tutti i ritmi contemporanei, dall’ hip hop, al soul, al funky, che poi si evolverà nella timba. Ed è proprio su questo che punta David Calzado, il precursore di un nuovo modo di comporre ed arrangiare la salsa cubana. Il fenomeno noto come “timba explosion” cominciò con l’album di debutto de La Charanga Habanera, intitolato Me Sube La Fiebre, nel 1992. Il loro stile musicale cambiava e si evolveva in ogni album. Tra i primi album di successo della Charanga Habanera vanno ricordati “Hey, You, Loca” del 1994 che vinse il premio come “Migliore Disco Ballabile a Cuba”, il cd “Pa’ Que Se Entere La Habana” che pose il gruppo in vetta alle classifiche e alle preferenze dei giovani cubani. Nel 1998 il cd “Tremendo Delirio” diventò un successo mondiale nel mondo della Musica Latina. I ragazzi della Charanga scrivevano testi che esprimevano con umorismo, talvolta pungente, la quotidianità e la “cubanìa”. Ma quello stesso anno a causa dei dissapori tra Calzado e alcuni musicisti il gruppo si divise in tre: Charanga Forever, Dany Lozada y su Timba Cubana e David Calzado & the new Charanga Habanera. Calzado, data la sua esperienza internazionale unita alla sua inesauribile energia, li sostituì con giovani musicisti appena usciti dal conservatorio e riuscì a ricreare una bellissima formazione, un sound fresco, ancora più giovane, irresistibile ed irrefrenabile che gli permise di correre sempre al passo con i tempi e continuò così il suo cammino
con l’album “Charanguero Mayor” pubblicato nel 2000. La rivalità tra le due orchestre dopo la spaccatura era inevitabile, ma il pubblico scelse come “vincitrice” l’orchestra di David Calzado che riconobbe come l’autentica Charanga Habanera. Negli anni seguenti la band si affermò definitivamente come una delle orchestre cubane con maggior seguito in tutto il mondo anche grazie alla forza dei loro live, oltre alla notevole produzione discografica. Nel 2001 uscì il nuovo album “Chan. Chan. Charanga”. Forti del loro successo USA, la formazione cubana tornò più energica che mai con i vendutissimi “Soy Cubano, Soy Popular!” del 2003 e “Charanga Light” del 2004. La Charanga Habanera ha suonato in tutto il mondo e molto anche in Italia, dove per esempio tutti i loro concerti della rassegna “Fiesta” di Roma e “Latinoamericando” di Milano risultano sempre “sold out”. La Charanga Habanera è oggi l’orchestra più rappresentativa del nuovo corso della musica cubana definito “Timba”. I componenti della Charanaga si contraddistinguono da tante altre formazioni cubane perchè durante i loro live, con il comportamento sul palco, provocano l’isteria degli adolescenti cubani e non solo, scambiandosi gli strumenti , ballando ed effettuando prodezze da ginnasti: il tutto mentre suonano. A distanza di qualche anno ritornano in Puglia in concerto a Bisceglie (Bt) il 04 Luglio, presso il club latino MAGIK PARK, dove presenteranno il nuovo show e le loro nuove produzioni discografiche. Per tutte le info su questo evento potete contattare la direzione al +39 080 3951487 oppure su Facebook: Magik Tumbao Latin Dance
L’OPINIONE - di Enzo Conte
“IL MONDO DELLA SALSA STA RISENTENDO DELLA CRISI ECONOMICA DEL PAESE?...” Già alcuni anni fa, quando la crisi economica non si era manifestata in tutta la sua gravità, mi chiedevo con una certa preoccupazione: “La salsa è in crisi?” Già all’epoca, infatti, c’erano molti segnali che lo facevano supporre, ma questi segnali erano in realtà spesso contrastanti da città a città o da regione a regione. Oggi, noi tutti, possiamo sentire sulla nostra pelle come i venti della crisi stiano spazzando tutta la penisola, isole comprese. Una crisi però che non è solo economica ma anche morale o meglio di valori. La domanda interessante da porci è: “Come ha reagito o sta reagendo il mondo della salsa a questa crisi sempre più strisciante?” Direi male, molto male!... Invece di puntare su una maggiore qualità, ci si è solamente preoccupati di conservare il pubblico (o attrarre quello nuovo) abbassando i prezzi ed aumentando a dismisura l’offerta, sia di serate che di scuole di ballo. Oggi, ad esempio, ci sono moltissime serate gratuite, altre in cui si paga solo un euro, altre ancora in cui ci sono diverse promozioni: dal classico ingresso gratuito per le donne al 2X1. Il risultato di questa politica ha però portato alla chiusura di molti locali storici. Altri locali,
per fortuna, continuano ad essere mediamente pieni, ma diventa sempre più difficile convincere la gente a pagare un biglietto d’ingresso, il che impedisce agli organizzatori di proporre eventi quali concerti o spettacoli che hanno in partenza dei grossi costi di gestione. Questa corsa al ribasso fa sì che alcuni proprietari, invece di chiamare un affermato e preparato dee jay, preferiscono dare cinquanta/cento euro ad un ragazzotto di belle speranze, proprio per meglio ammortizzare i mancati incassi, finendo però con l’abbassare sempre di più il livello qualitativo delle serate. L’altra nota dolente è rappresentata dalla enorme proliferazione delle scuole di ballo che ha aumentato in maniera impressionante questa corsa al ribasso. Ricordo che prima dell’entrata dell’euro qui a Roma un corso di salsa (della durata di un’ora e mezza) costava 90.000 lire. Oggi, a distanza di più di dieci anni e nonostante il costo della vita sia quanto meno raddoppiato, un corso di salsa (sempre della durata di un’ora e mezza) costa mediamente 40 euro (ovvero meno di 80.000 delle vecchie lire). Quindi, come vedete da voi, i prezzi non solo non sono aumentati rispetto al 2001, ma sono addirittura scesi!... A peggiorare la situazione sono già partiti i primi
“In futuro ci saranno piu’ maestri che allievi”
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“corsi di salsa gratuiti”, in quanto l’esplosione dell’offerta rispetto alla domanda, ha praticamente fatto crollare quello che da sempre è stato il serbatoio principale di tutte le scuole: i principianti!. Proprio per meglio attrarre questa tipologia di allievi (interessata più a momenti di socializzazione che a veri e propri approfondimenti didattici) le scuole di ballo si stanno, a poco a poco, trasformando sempre più in vere e proprie “agenzie matrimoniali” dirette da audaci quanto intrepidi maestri, intenti sempre più a ripercorrere le gesta del mitico Cupido.... Fra poco finirà che per meglio promuovere i loro corsi, i maestri faranno venire direttamente dai paesi dell’Est donne giovanissime ed attraenti e dai paesi latino-americani uomini muscolosi e aitanti. Tutto ciò nell’ottica di attrarre nuove frotte di single (separati e divorziati compresi) desiderosi di trovare l’anima gemella... Certo, qualcuno potrebbe opinare che le scuole, per arginare questo fenomeno, potrebbero, a questo punto, rivolgere maggiore attenzione a quella fascia di pubblico veramente interessata ad approfondire il ballo afro-latino-caraibico e la cultura che essa esprime (e, a dire il vero, molte scuole, almeno quelle più serie, già lo fanno). Il problema è che molti di quelli che appartengono a questa potenziale fascia di pubblico, sono di fatto già passati dall’altra parte del banco (rispondendo ad una ipotetica quanto ormai non più attuale richiesta del mercato). Il pericolo, dunque, è che se continua così “In futuro ci saranno piu’ maestri che allievi” e si scatenerà una vera lotta all’ultima promozione pur di accaparrarsi quei pochi principianti rimasti...
Già mi immagino il potenziale volantino pubblicitario del futuro: “Corso di salsa gratuito con il pluri-diplomato Maestro Tal dei Tali. Ti procuriamo noi il partner o la partner di ballo dietro consultazione di completissimo book fotografico... Divertimento assicurato!... Organizziamo anche eventuale matrimonio e viaggio di nozze...” Oggi, la crisi economica, sta mettendo a dura prova un ambiente sempre più caratterizzato da lotte di religione e guerre di pensiero, legate non solo al ballo ma persino alla musica (che nel frattempo è notevolmente cambiata). Un ambiente dove ognuno pensa sempre di più a coltivare il proprio orticello, dimenticandosi del “principio di reciprocità” e del “deserto che avanza”. Mi chiedo però: “E questa la via da seguire?...” Che senso ha questo continuo aprire di locali o di serate? Che senso ha questa corsa al ribasso a scapito della qualità? Che senso ha questo continuo proliferarsi di scuole e di maestri? E soprattutto che senso ha continuare ad alimentare le divisioni, facendosi ognuno la propria serata, magari con la propria scuola, i propri allievi, i propri animatori ed il proprio dee jay?. “Come sarà dunque il futuro della nostra amata salsa? Chissà?!?! A voi, compagni di viaggio, l’ardua sentenza”...
“Come sarà dunque il futuro della nostra amata salsa?”
Scrivete la vostra opinione all’indirizzo email: opinioni@vidalatinamagazine.it La redazione vi risponderà e pubblicherà le vostre opinioni nel prossimo numero.
JUAN LUIS GUERRA L’ARTISTA DEL MESE: a cura della redazione di
Ritmo Nuevo
Juan Luis Guerra Sijes nasce il 7 Giugno 1957 a Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana. E’ figlio di un giocatore professionista di baseball , ed è il più piccolo dei suoi tre fratelli. Studia Lettere e Filosofia, ma ben presto impara a suonare la chitarra; dopo aver vinto un concorso, frequenta il Conservatorio Nazionale. Nel 1980, con l’aiuto di un suo maestro è ammesso in uno dei più prestigiosi conservatori: “il Berklee College of Music di Boston”. Per pagare i suoi studi è costretto a tornare a casa periodicamente lavorando in una TV locale. Nel 1984 pubblica il suo primo album “Soplando”, con la band di musicisti locali Cuatro Cuarenta. L’album, respinto inizialmente dalla Karen record, viene accettato dalla stessa l’anno successivo. Tra il 1985 e il 1986 raggiunge la celebrità con gli album “Mudanza y Acarreo” e “ Mientra Màs lo pienso Tù”. Dopo il suo quarto disco, “Ojalá que llueva Café “(1988), nel 1990 i suoi album raggiungono il mercato americano e spagnolo attribuendo a Guerra fama internazionale. E’ in quest’anno che l’artista vince il suo primo” Grammy award” e pubblica nel
suo Paese natale “Bachata Rosa”. Nel 1991 l’album è pubblicato in Spagna segnando il punto più alto della sua popolarità. Una grave malattia oculare gli impedisce di registrare il suo sesto album “Areito” che pubblica in seguito, nel 1992. A partire dall’ inizio degli anni ‘90, gli album di Juan Luis Guerra sono caratterizzati da temi sociali come: povertà, ideali politici, religiosi, sanità, scontento generale del popolo dominicano. L’ album “Areito”, infatti, risulta essere molto controverso e discusso poichè il tema affrontato è quello della povertà nella Repubblica Dominicana e nel resto dell’America Latina. Il testo della canzone “El costo de la vida” viene censurato in molti Paesi, ma nonostante tutto, nello stesso anno, l’album si attesta al trentaquattresimo posto della classifica di musica latina stilata dalla rivista Billboard. L’ album seguente “Fogoraté” (1995), invece è molto più pacato e non contiene nessuna esplicita canzone di protesta. Con il suo ottavo disco, “Ni es lo Mismo ni es Igual” (1998) ottiene tre Latin Grammy award nel 2000. Il 2004 segna con “Para ti“ la sua conversione al
Inizio i t concer 0 21:3
PROGRAMMA CONCERTI Presenta: Claudio Colombo
CONCERTI SPECIALI
28 GIOVEDÍ
GIUGNO
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07 SABATO
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J.L. GUERRA
MANÁ
F. DE VITA
GIUGNO
N.JIMÉNEZ
I. SANGALO
LUGLIO
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GIANMARcO
AGOSTO
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CAMUT BAND
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VANESSA DE MATA
VEN
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HARMONIA DO SAMBA
VEN
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LENINE
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DAVID CALZADO
SAB
04
LA EXCELENCIA
SAB
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DANIEL SANTACRUZ
Y SU CHARANGA HABANERA
DOM
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MONCHY Y NATALIA
DOM
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LA BERSUIT VERGARABAT
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15
FRANCO DE VITA
LUN
06
PEDRITO CALVO JR Y SU ORQUESTA
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TANGO SPLEEN ORQUESTA
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TOTÓ LA MOMPOSINA
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SOLO DOS
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26
CASUARINA
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MANOLITO SIMONET Y SU TRABUCO
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FRANK REYES
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JUAN LUIS GUERRA
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CALI & EL DANDEE
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10
BANDA CALYPSO
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GILBERTO GIL &
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ROMEO SANTOS
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MAIKEL BLANCO Y SU SALSA MAYOR
JAQUES MORELENBAUM
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LUIS ENRIQUE
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NATALIA JIMÉNEZ
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ALEX MATOS
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PACHITO ALONSO Y SUS KINI KINI
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JOE VERAS
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GENTE D’ZONA
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ELITO REVÉ Y SU CHARANGON
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RODRY GO! HOMENAJE A JOE ARROYO
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HABANA D’PRIMERA
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GRAN GALÁ DE LA SALSA
AGOSTO
IL CALENDARIO POTREBBE SUBIRE VARIAZIONI, PER INFO: WWW.LATINOAMERICANDO.IT
Direzione artistica a cura di Franca Degasperi Fabiani 22°EDIZIONE
INGreSSO lunedì € 6* tutti i giorni €12* *escluso concerti speciali
tutti i martedì ladies' night € 3
Cristianesimo evangelico, non a caso nel nono album ritroviamo numerose canzoni ispirate alla religione. In questo periodo vince due premi Billboard Music Award per la canzone Las avispas e l’Accademia de mùsica di Spagna gli consegna il “Premio especial latino” per il contributo dato alla musica del suo Paese. Nel 2006 collabora con il gruppo messicano Manà a “Dendita tu luz”, mentre l’anno seguente vince cinque Latin Grammy con “ La llave de mi corazòn” . Nel 2010 la EMI Records pubblica il suo undicesimo album “A Son de Guerra” e nello stesso anno vince il Latin Grammy nella categoria Album dell’anno. Il 2012 vede Juan Luis Guerra protagonista di un nuovo Album intitolato “Coleccion Cristiana”, in esso ci sono quattro brani di fede cristiana e sette inediti. In particolare, la redazione di Ritmo Nuevo vi segnala En El Cielo No Hay Hospital, brano presente al primo posto della classifica Ritmo Nuevo di Merengue per il mese di Giugno. Con i suoi quindici album, vincitore di 12 Latin Grammy Awards, due Premi Grammy e due Latin Billboard Music Awards, Juan, può essere considerato uno degli artisti Latini più rinomati degli ultimi decenni. I testi di Guerra sono immersi nella ricchezza quasi metaforica della sua educazione letteraria, il suo modo di suonare, così come i suoi gusti musicali e le sue influenze merengue-pop unite al bolero e al sound Afro-pop/latino sono reinventate e rese uniche in ogni album, regalando sempre nuove emozioni, esperienze e sensazioni. Non ci resta che acquistare il nuovo CD “Coleccion Cristiana” e sopratutto acquistare i biglietti per il prossimo concerto il 29 giugno al Latino Americando Festival di Milano.
In occasione del suo concerto presso “Eventopeople 2012” a Scalea lo scorso mese, Vida Latina Magazine incontra uno dei cantanti di Bachata più famosi al mondo.
TOBY LOVE L’INTERVISTA di Nunziella Buono traduzione a cura di Berardino Caggiano
Prima di tutto ti do il bentornato dato che questa non è la prima volta per te a Milano, dico bene?; Grazie mille! Ebbene si, sono già stato a Milano un paio di volte sebbene si tratti della mia prima volta qui a “Eventopeople” in Calabria, devo dire che è tutto molto bello e mi riferisco soprattutto alla gente che vi ci ho trovato, molto carica ed affettuosa. Sei nato a New York ma i tuoi genitori sono portoricani; cosa provi per le tue origini? Ci tengo innanzitutto a precisare che oltre ad avere i miei genitori di origini portoricane ho anche parenti nella Repubblica Dominicana. Detto questo sono sicuramente fiero delle mie origini cosi come lo sono del mio percorso di vita che, direi, rappresenta quello di molte al18
Dall’ alto -Toby love con alcuni dei deejay ufficiali di “Eventopeople” Nico Tursi e Davidino. -Vincenzo D’amato, organizzatore del Congresso con Toby Love. - Il pubblico di Eventopeople 2012
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tre persone negli Stati Uniti che hanno creduto in se stessi e alla fine hanno realizzato il loro sogno. Moltissime persone mi fanno i complimenti per quello che faccio, ed io non posso che apprezzare il così grosso supporto e la calorosità che questa gente continua a darmi; è anche per questo motivo che cercheremo sempre di dare il massimo per non deludere tutti coloro che ci sono vicini. Per quanto riguarda il futuro, é in progetto un nuovo album? Certo, ci sono grosse novità in arrivo infatti abbiamo da poco firmato un contratto per un nuovo album con la Tough Stuff, una produzione tutta nuova ed entusiasmante. Siamo già al secondo mese di registrazione ed abbiamo inciso cinque pezzi. In più per fine giugno è prevista l’uscita del nostro ultimo singolo. Incrociamo le dita! Sapresti dire la data esatta per la quale si prevede il lancio del tuo nuovo album? Non saprei, posso solo dire che, se tutto continua a filare per il verso giusto, è previsto per Luglio 2012. In più in questo periodo siamo anche impegnati con un paio di produzioni cinematografiche…di certo gli impegni non mancano. Tutti sanno benissimo che gli Aventura hanno rappresentato il tuo trampolino di lancio ma da dove viene l’ispirazione per la tua musica? Si, hai ragione, gli Aventura hanno rappresentato il mio inizio ma solo a livello professionale, infatti il mio background musicale si rifà agli anni precedenti, con la mia famiglia e con i posti e le atmosfere in cui ho vissuto e anche quando, all’età di undici anni, ho iniziato ad esibirmi con professionisti. E poi le donne….le donne sono una delle fonti di ispirazione più grande per la mia musica, io adoro scrivere pezzi rivolti alle donne. Saprai sicuramente che, un pò ovunque, ti definiscono come il “Michael Jackson latino”. Ritieni che sia un paragone per cui andare fiero; inoltre credi che possa mai essere per te fonte di ispirazione in un modo o nell’altro? Si, mi è parso di aver sentito dire una cosa del genere. Che dire! Non posso che essere fiero di questo paragone e lo apprezzo molto, anche perché lui è stato da sempre uno dei miei artisti preferiti e credo che mai nessuno riuscirà ad eguagliarlo. Quindi dico che, senza ombra di dubbio, è stato un artista che ha rappresentato per me, in passato così come nel presente, una grossa fonte di ispirazione. Grazie Toby Grazie a voi, un saluto a tutti i lettori di Vida Latina Magazine.
“CHE LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO...
VALE TODO
La competizione dedicata a tutti i ballerini emergenti che vogliono affacciarsi nel mondo del professionismo. Vida Latina Intervista l’organizzatore dell’evento, Vincenzo D’Amato
Che cos’è Valetodo Valetodo è un concorso dedicato a gruppi e coppie che vogliono affacciarsi al professionismo nel mondo del ballo caraibico. Un Concorso che va a premiare il valore commerciale e propositivo della situazione spettacolo. Si Tiene in Calabria il 31 Agosto ed il primo settembre nella prestigiosa struttura del 501 hotel di vibo valentia, durante il Baila Calabria 2012. Qual’è l’obiettivo di questa competizione? Selezionare un “vincitore”, un gruppo o una coppia che possa essere presentato come ospite ai congressi europei. A quali congressi parteciperanno i vincitori di “Vale Todo”? Quindici organizzatori di congressi Europei si incontreranno nei giorni della manifestazione, giorni per poter discutere delle problematiche e delle prospettive commerciali del fenomeno “Congresso di salsa” nonché per poter studiare strategie unitarie per il futuro. Cosa spetta ai vincitori? Il vincitore presterà la sua opera gratuitamente presso tutti e quindici i congressi europei per il primo anno senza nessun obbligo di conferma per il secondo, spese di viaggio, vitto e alloggio a carico dei congressi ospitanti. Qualora vincesse un gruppo numeroso l’organizzazione è obbligata a provvedere per quanto sopra fino ad un massimo di 4 dancers presso il proprio congresso. Da chi sarà composta la giuria che valuterà i ballerini? La giuria sarà composta dai vari rappresentanti dei quindici congressi europei. Votano solo i rappresentati dei congressi, non votano gli artisti. Qual’è la modalità di iscrizione? L’iscrizione alla competizione è gratuita per dettagli e informazioni visitate il profilo facebook: Organizzazione Eventopeople info più dettagliate al numero 345.2272818 22
Negli ultimi 20 anni della mia esperienza salsera, stando o in prima linea o ai bordi delle piste latine mi sono accorto che c’è ancora chi vuole sapere di più riguardo a quello che sta facendo, ascoltando o ballando, per cui da oggi intraprenderò quella che sarà una costante e cioè scrivere le biografie dei vari cantanti o musicisti che hanno dato tanto alla musica latina prospettando delle svolte e dei risvolti ai vari ballerini/e. Molto spesso qualcuno vi avrà chiesto: “Chi canta questo brano?” “Qual’è il titolo di questa canzone?” Ciò vuol dire che forse qualcosa sta maturando in loro. Di questo ne sono contento perchè la Salsa non si deve fermare alla sola “figura n° 1584” da esibire al pubblico, ma deve anche accrescere la voglia di sapere. “Chi ha fame non morirà mai a digiuno.” Da oggi dunque iniziamo a dire qualcosa sui vari artisti. Innanzitutto cominciamo dal dividerli in due categorie: le Voci grandiose ed i Maestri del ritmo. Ci sarà spazio un po’ per tutti ma per questo mese ho deciso di iniziare da:
BOBBY VALENTIN
I MAESTRI DEL RITMO - di Giuseppe Flaco Montefiore
Roberto (Bobby) Valentin Fred, musicista, compositore, arrangiatore e produttore, nasce il 9 Giugno 1941 ed è uno dei più grandi bassisti. Iniziò all’età di sei anni a suonare la chitarra grazie a suo padre Albertano Valentin. Da piccolo fu ispirato dalle canzoni romantiche ed i suoi primi passi furono come chitarrista in gruppi di bambini. Nel 1954, a soli 13 anni passò al Trio de Coamo, dividendo la scena con Arturo Norat, Ismael Ortiz e Ramon Morales. Questa fu la sua prima vera esperienza musicale che gli permise di viaggiare in tutto Puerto Rico. Fino a quel momento però, Bobby Valentin, non aveva mai ricevuto nessun insegnamento musicale finchè un giorno un certo “Mister Suarez” si accorse di lui e lo mandò a studiare tecniche di armonia e solfeggio nella scuola di “José Ignacio Quinton”. Quì, iniziò a studiare il sassofono, successivamente passò alla tromba e infine tornò a suonar la chitarra. A 14 anni passò nell’orchestra “La Sonora Coameña”. All’età di 15 anni emigrò a New York dove andò a vivere con suo fratello. Nei primi tempi della sua esperienza nella Gran Manzana cercò di mantenere la sua passione per la musica iscrivendosi alla Federazione dei Musicisti di New York. In questo periodo ebbe l’opportunità di suonare con Alfredito Valdes. Il suo primo disco lo incise però con il gruppo di Joe Quijano, “La Pachanga Se Baila Así” nel 1962. La sua esperienza fu breve fino a quando non iniziò a suonare con Willie Rosario e quì incise 4 dischi: “El Bravo Soy Yo”, “El Fabuloso Y Fantastico”, “Latin Jazz Go Go Go” e “Boogaloo Y Guaguancó”. Dopodichè collaborò anche le orchestre di Tito Rodriguez, Charlie Palmieri e Ray Barretto. Eccetto insieme a Ray Barretto, tutte le sue partecipazioni furono in qualità di Trombettista e Trombonista. In “Hombre De Las Manos Duras” iniziò a pro24
varsi come bassista, ma tutto iniziò per puro caso. Dopo aver messo a disposizione delle varie orchestre i suoi virtuosismi come trombettista negli anni ‘60, nel 1966 creò il suo gruppo. A partire da 105_latino_225x290 13/05/11 10.11 Pagina 1 questo momento Bobby Valentin promuove le sue nuove sonorità distinguendosi per le sue frasi di jazz immerse nelle sue armonie, in una fusione con la musica afro-antillana e specialmente con il son montuno, in un progetto ibrido che, senza perdere la sua essenza, offre nuove sonorità. In seguito, grazie all’amicizia con Johnny Pacheco, passò a registrare per la Fania. I suoi album sono: “Young Man with a Horn” (1966), “Bad Breath” (1967) “Let’s turn un-arrebatarnos” (1968) e “Se La Comió” (1969). Una volta consacrato come un grande musicista, volle ritornare a Puerto Rico perchè pensava che la sua Terra gli avrebbe dato altre ispirazioni. Il suo cantante però lo abbandonò e da qui iniziò a cercarne un altro. La sua scelta cadde su Frankie Hernandez, ma anche lui non durò a lungo. A questo punto la sua scelta ricadde su un certo Sonero: Marvin Santiago. Diversi furono i suoi successi, tra i quali ricordiamo: Rompecabezas, Papel de payaso, Soy Boricua,
Pirata de la mar e Alacran. Nel 1977 arrivò un altro cantante del calibro di Carlos Enrique Estremera Colón (Cano E s t r e m e ra ) . Con Cano giunse una ventata di freschezza e di successi. Purtroppo però quest’esperienza non durò a lungo perchè Cano lasciò il gruppo per proseguire la sua carriera da solista. Di nuovo alla ricerca di un altro cantante – disse. Arrivò Luisito Carrion. Un cantante dal tono e dal gusto fatti per i ballerini. Oggi si balla ancora molto la sua musica ricca di magia e di tocchi impercettibili. Appuntamento al prossimo numero con la biografia di un altro grande artista.
Ore 9:00 Dai ritmo alla tua giornata. Latin Pop, Bachata e Hits: “MUSICA PAR LA RAMBLA” scatena il buonumore. Ore 14:00 e Ore 21.00 Metti le lancette sui tropici. Tutte le Hits Latine del momento sono su “TROPICAL HITS”. Ore 16:00 Pomeriggio latino al sapore di Merengue, Salsa e Reggaeton. Ore 12:00 Venerdì-Sabato-Domenica
LATINO MIX
Appuntamento con la musica e la cultura Latino Americana con dj Ricky Espino.
Dj Ricky Espinio
Ben tornato Cocomero’s PUBBLIREDAZIONALE
Dopo tre anni di inattività dal mondo delle danze caraibiche è tornata la storica salsoteca di Taranto di Viale Jonio: Il Cocomero’s club. Una discoteca che dal 1998 ha fatto ballare diverse generazioni di salseri e bailadores di Puglia e Basilicata. Al timone del noto locale tarantino è tornato lo storico organizzatore: Domingo da ondalatina che con una nuova rampante organizzazione ha riproposto il locale con un ampio consenso da parte di tutti i salseros di Taranto e provincia. Oltre alle innumerevoli scuole preseniti nella collaborazione artistica, il Cocomero’s si avvale del noto latin j Josè Conserva del Barrio Caliente di Martina Franca, in collaborazione con una nota emittente radiofonica Punto Radio. L’animazione affidata a quattro scatenatissimi ballerini animatori: Anna Farina e Martino Gentilezza, reduci dal
congresso mondiale svolto a Catania con l’inseparabile compagno brasilero Deivid Ioanni e la maestra Stefania Perelli, un quartetto di grande simpatia, allegria e tanta energia. Domingo ne firma la direzione artistica oltre ad essere il grande cerimoniere che dal 9 di giugno tutti i sabato, negli accoglienti giardini della sede estiva accoglierà i numerosissimi bailadores, con la sua squadra e con tutti i salseri di Taranto e provincia.
VIAGGIO NELLA CULTURA CUBANA
CULTURA a cura di El Sonero
Carissimi amici e lettori di Vida Latina Magazine, stiamo per iniziare con questo numero un meraviglioso viaggio nel mondo della religione Yoruba a Cuba. Molti la chiamano Santeria, altri la Regola di Ocha, ma al di là di qualsiasi nome, essa è un sistema filosofico dove la cosa più importante è l’uomo e quello che egli è in grado di fare con l’aiuto degli Orishas ( divinità ). Che sia vero o meno, di sicuro ha lasciato un’impronta incancellabile nel comportamento socio-psicologico del popolo Cubano. La Santeria è anche una delle fonti dove si è abbeverata la diversificata e forte cultura cubana. I primi africani arrivarono a Cuba al seguito degli spagnoli facenti parte della servitù, ma l’intensa affluenza di essi cominciò a partire dal 1762, quando i colonizzatori dovettero sostituire la manodopera indigena, che non fu in grado di resistere al brutale trattamen28
to degli spagnoli. La tratta dei neri fu l’unico modo di fare fronte alla produzione dello zucchero, sostegno principale dell’isola e base della ricchezza dei colonizzatori. Nel periodo tra il 1790—1869 furono deportati a Cuba più di duecentomila schiavi. I gruppi etnici più numerosi provenivano dall’Africa Occidentale. Uno che emergeva e si faceva sentire con più forza fra tutte le etnie africane era quello degli Yoruba, che furono coloro che ebbero più influenza nell’integrazione religiosa dell’isola. Gli Yoruba provenivano principalmente dall’attuale territorio della Nigeria, i loro insediamenti erano situati sulle rive ed alla foce del fiume Niger. Questi neri cacciati brutalmente come bestie, obbligati a lasciare la loro terra e ad affrontare una terribile traversata, che molte volte faceva dell’oceano la loro tomba, erano costretti a lavorare fino al limite delle loro forze fisiche. Portarono con se storie e leggende sui loro dei, i canti e i ritmi dei tamburi furono i punti di partenza per la formazione culturale di Cuba. La Santeria è la pratica religiosa più diffusa a Cuba, molti studiosi affermano che dal contatto tra le religioni africane e la cattolica nacque un Dio nuovissimo, al quale si attribuì il nome
di Santo e la cui identità deriva dall’incontro tra gli dei africani e i santi cattolici, perciò questo ricevette il nome di Santeria. Gli spagnoli introdussero la religione cattolica, che, insieme alla monarchia, divenne uno strumento di potere e di governo nelle loro colonie. I re di Spagna assegnarono una funzione di primaria importanza all’evangelizzazione durante il processo della colonizzazione. I neri cominciarono quindi a praticare molti riti cattolici come il battesimo e la messa, ma la mancanza di coscienza del processo, fece diventare l’evangelizzazione di massa degli schiavi soltanto un formalismo che li portò ad identificare gli Orishas con i santi cattolici; gli originali valori religiosi dei neri furono occultati o si trasformarono per adeguarsi alla fede europea, dando luogo alla transculturazione. Come tutti i processi di evangelizzazione, e in questo Cuba non fu un’eccezione, ci fu l’imposizione della religione dominante e il rifiuto di tutte le altri provenienti da culture meno sviluppate. L’ignoranza degli spagnoli per la cultura e la religione dei neri, portarono gli schiavi a mantenere la loro antica fede, assimilando alcuni concetti della religione cattolica, per fare così sorgere “una religione cubana”. Questa religione è stata indubbiamente, il fondamento della formazione di una nuova nazionalità caratterizzata da una identità razziale e culturale meticcia. Durante le feste religiose, i
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neri, organizzati in confraternite prendevano parte alle processioni dei bianchi cattolici. Ciascuna confraternita aveva un santo cattolico come patrono, anche se i loro membri si radunavano, più che per ragioni religiose, per ragioni culturali, etniche e di status sociale. Tutto questo può sembrare una contraddizione, ma fu cosi che le credenze religiose africane si affermarono. Questo dialogo fra le due religioni ha prodotto una nuova visione, tran sculturale, intrecciata e contrariamente a quanto si possa credere, più forte, una visione né europea né africana, soltanto cubana. La Santeria, come tutte le manifestazioni religiose, ha una struttura che regola la sua vita e quella dei credenti; essa include un sistema sacerdotale gerarchizzato, una liturgia e un ordine per gli iniziati. Le gerarchie nel sacerdozio della Santeria sono caratterizzate dalla designazione degli Orishas, dall’esperienza, dalle conoscenze, dal sesso, dall’abilità e dal talento dei praticanti. Nel prossimo numero di Vida Latina Magazine, vi parlerò in modo più approfondito delle gerarchie e delle cerimonie nell’ambito della Santeria cubana. Alla Prossima.
Le auto“blu” dei politici cubani
CURIOSITA’ - di Michele Traversa
Nessuno in possesso di una macchina a Cuba sfugge al controllo delle autorità dell’isola, dove c’è un sistema di targhe che a seconda dei colori permette di identificare i loro padroni. Copiato dall’ex Unione Sovietica, il sistema permette di stabilire per esempio se il proprietario di un auto fornita dallo Stato la sta usando in modo corretto oppure di conoscere, sempre con una veloce occhiata, se la vettura è di un corrispondente straniero o di un diplomatico, e da quale paese provengono. Il metodo importato dall’ex Urss è anche utile ai tanti cubani che ai semafori chiedono botella (fanno l’auto-stop), in quanto si presume che i proprietari di macchine statali abbiano l’obbligo di dare un passaggio ai “botelleros” per il fatto di avere tale privilegio in una società che si proclama ugualitaria.
Se i “botelleros” considerano un proprio diritto utilizzare le macchine statali, evitano invece quelle dei turisti, e spesso anche dei residenti stranieri, al fine di non avere guai per il fatto di essere visti con gli “extranjeros”. La maggior parte delle macchine a Cuba sono dello Stato, che impone una serie di regole per il loro uso. Le targhe blu, quelle utilizzate nei veicoli dello Stato, sono appunto quelle che si vedono di più sull’isola, dove, in diversi punti, vi sono d’altro lato posti di controllo al fine di verificare che i padroni non facciano percorsi non concordati o li usino in giorni non autorizzati, per esempio andare la domenica con la famiglia al mare. I dirigenti delle società statali, le cui vetture vengono identificate da una targa marrone, hanno
DJ PINO VALERIO
più flessibilità nell’uso della macchina. Il verde è il colore delle targhe delle auto dei militari (utilizzato nelle auto dei ministeri sia degli interni sia delle forze armate), i quali vengono altresì identificati grazie alle loro iniziali, che appaiono in bella mostra nella targa. I funzionari statali e i militari sono d’altra parte quelli che utilizzano ogni giorno di più macchine moderne, che negli ultimi tempi hanno sostituito le Lada russe e le auto cinesi. Con il giallo vengono invece identificate le macchine private, le uniche che possono permettersi la grande maggioranza dei cubani e che in genere sono le vecchie auto americane di più di 50 anni fa, mentre il bianco – il colore delle targhe che in assoluto si vede di meno tra le strade dell’Avana – è privilegio delle personalità più importanti del governo e del Partito comunista cubano (Pcc). L’opposto al bianco nell’arcobaleno, il nero, è quello delle targhe dei rappresentanti stranieri e dei diplomatici, il cui Paese di provenienza si capisce dalle prime tre cifre della targa, che permette di capire anche il grado nella gerarchia in ambasciata della persona che guida il veicolo attraverso le tre ultime cifre (un ambasciatore è per esempio lo 001). La tar-
ga arancione è per lavoratori di società straniere nel caso in cui la seconda lettera è una K. Le autorità hanno dato la stessa targa – arancione, ma con una A come seconda lettera - ai religiosi e ai giornalisti. Un adesivo, con la scritta “P.Ext” (Prensa extranjera), distingue ai religiosi dei corrispondenti stranieri, mentre il rosso è per le auto con targa provvisoria: se si tratta di un rosso scuro che inizia con la T da turista allora è per le macchine in affitto, guidate sempre di più dai cubani a causa dell’aumento di turisti cubano-americani sull’isola.
EUKARIS... La nena sexy de la Salsa...
SALSA NEL MONDO a cura di Ricky Espino
E’ una della figure femminili più rappresentative della salsa in Venezuela e, adesso, dopo aver attraversato tutto il Sudamerica, sta per calcare anche i palchi italiani ed europei. Eukaris è stata l’unica cantante venezuelana di salsa del Tour Movistar 2011. Eukaris, il benvenuto in nome di tutto il pubblico che ama la musica latinoamericana qui in Italia. Grazie, sono molto contenta di essere qui in Italia con questa gente meravigliosa e di offrire la mia musica a tutti. Voglio che tutta la gente ti conosca bene. Voglio che ci racconti come sei arrivata al mondo del canto, della salsa. E stata un’esperienza meravigliosa che è cominciata con il ballo. Ho ballato con molti cantanti di salsa, fra questi Willie Gonzalez e con lui, una volta su un palco sognai di cantare. Grazie a Dio il mio sogno si è realizzato. Raccontaci quello che hai già fatto. Sappiamo che è uscito il tuo secondo cd. Parlaci di queste produzioni. Sì, ho realizzato due cd. Uno che ha il nome di “Dulcemente atrevida” per l’amore, la passione e tutta la gente innamorata e l’altro di salsa dura che si chiama “Un son para Celia”. Ho avuto il privilegio di registrarlo con il signor Josè Mangual junior nel Tierra Saun di New York. Chi è stato il produttore musicale di questo cd? Il padrino e produttore musicale è il signor Josè Mangual junior. Mi fa molto piacere collaborare con protagonisti della salsa come Papo Pepìn, Mìlton Cardona, Ismael Quintana, Marty Sheller, “Chocolate” Armenteros. E stata un’esperienza meravigliosa che voglio offrire a voi con molto affetto. Invece il primo cd è stato registrato in Venezuela? Sì, “Dulcemente atrevida”, è una produzione molto interessante che mi ha riempito di tante soddisfazioni grazie al quale sono diventata la voce che ha liberalizzato il movimento salsero femminile in Venezuela.
Eukaris con Ricky Espino
Che salsa preferisci, la salsa romantica o la salsa dura? Penso che tutte e due abbiano una carica di passione importante. I danzatori in alcuni momenti vogliono ballare salsa dura e in altri momenti vogliono ballare la salsa romantica, che innamora, che è molto piacevole. Ci racconti quello che hai fatto in questi ultimi mesi? Ho fatto una tournee promozionale in Perù, dove ho avuto un calorosa accoglienza da parte del pubblico. Ho avuto l’opportunità di partecipare al congresso mondiale della salsa. In Venezuela sono stata invitata ad un concerto: “Willie Gonzalez e i suoi amici” dove erano presenti Alex de Castro, Ismael Pena, Luisito Carriòn ed io ero l’unica figura femminile. Cosa pensi della Salsa? La salsa è un linguaggio di unione universale, basti notare i ballerini ai congressi internazionali, gente che parla lingue diverse, culture diverse, religioni diverse ma una passione in comune: la salsa. Grazie per essere venuta qui in Italia. E’ un piacere e un privilegio essere davanti al pubblico Italiano. Arrivederci a presto.
EVENTI - a cura di Gabriel deejay
ALEXANDER RITORNA IN TOUR
Con l’arrivo dell’estate i concerti che riguardano il mondo salsero diventano quasi un cult immancabile. Questa volta si tratta di un gran ritorno nella terra del salento, lui il gigante buono, la trompeta, il
grande(in tutti i sensi) Alexander Abreu. Lui che è nato artisticamente con la leggendaria band di Irakere & Paulo Fg y su elite, passa dopo parecchie partecipazioni al suo primo gruppo Grupo Danson dalla quale estrae il tema più famoso di “Mi Musica”. 36
Tra le varie partecipazioni che Abreu offre, importante è quella dell’anniversario dei Los van van, con molti assoli di tromba che fanno impazzire tutto il popolo cubano e non solo. Dopo Grupo Danson, Abreu capisce che il suo momento è arrivato e tra il 2009 e il 2010 riesce a fondare il gruppo di nome Havana D’Primera riuscendo a sfornare il suo primo album Haciendo Historia,un album da 10 e lode per tutti gli arrangiamenti e le melodie che riportano alla mente la vera timba cubana. E adesso…cosa ci viene a proporre il nostro Abreu? Sicuramente tanta musica nuova nel suo ultimo Album “Pasaporte” registrato negli studi della ENGREM. Molte hit le stiamo già ballando da tempo ma tanti inediti sono presenti nella sua ultima fatica. Ed allora cosa state aspettando il 7 Agosto Alexander sarà presente in quel di San Pietro Vernotico al Fico Ricco, in uno dei locali più prestigiosi della movida salsera pugliese. Sarà un’altra buona occasione per diffondere la cultura latina nella nostra terra. Buona salsa a tutti.
I LIBRI SULLA SALSA E LA CULTURA AD ESSA LEGATA
www.enzoconte.it
Bossa Nova MUSICA - a cura di Denny dj Bossa nova significa “nuova tendenza” in portoghese, e si riferisce ad uno stile di musica popolare in Brasile alla fine del 1950. Utilizzando elementi di samba e jazz, bossa nova ha avuto un’influenza indelebile sul jazz dal 1960. Una caratteristica chiave di bossa nova è il suo fresco, rilassante, forse a causa del fatto che è stato sviluppato sulla spiaggia di Rio de Janeiro. Anche se la sua base ritmica è preso dalla intensa e altamente percussivo samba, bossa nova tende ad essere chiaro e spumoso, spesso con chitarra e voce, e pennelli al posto di bastoni sulla batteria. João Gilberto, cantante e chitarrista, è considerato il creatore della bossa nova. Ha sviluppato lo stile giocando varianti di ritmi samba alla chitarra, e giocando armonie più complesse rispetto a quelle normalmente ascoltate nella musica popolare brasiliana. Il suo frequente collaboratore, Antonio Carlos Jobim, ha scritto la musica per molti dei Bossas più popolari mai scritte. Jobim “Chega de Saudade” (“No More Blues”) è stata la prima registrazione bossa nova, realizzato nel 1958. E ‘stato un successo immediato, e dato il via le carriere di entrambi Gilberto e Jobim, così come la popolarità della bossa nova. Bossa nova è arrivato negli Stati Uniti nel 1962, quando il tenore americano il sassofonista Stan Getz ha lavorato con Gilberto
Antonio Carlos Jobim
João Gilberto e Jobim l’album Getz / Gilberto . Il “Gilberto” nel titolo dell’album si riferisce al cantante Astrud Gilberto, moglie di João al momento. Astrud non era un cantante professionista, prima ha registrato con Getz, ma la sua voce chiara e tranquilla è diventato un immediata sensazione al momento dell’uscita dell’album. Molte canzoni di bossa nova hanno fatto la loro strada nel repertorio jazz, in particolare Jobim “The Girl From Ipanema”.
LEZIONI
¡Que casualidad!
DI SPAGNOLO di Yadira Gonzalez
¡Que casualidad! (che coincidenza!) - Hola, què tal, ¿como va eso? (Ciao, come va?) • Ey, Juan, ¿que tal? Bien ¿Y tù? (Ciao Juan. Io bene e tu?) - Bueno , no me puedo quejar ¿Què haces por aquí? (Beh, non mi lamento. Cosa fai da queste parti?) • Estoy esperando a Pedro Lopez , he quedado aquí con èl. (Sto aspettando Pedro Lopez, ci dobbiamo encontrare qui.) - Vaya, ¡què casualidad! Yo también. (Accidenti, che coincidenza! Anch’io.)
H: è muta come in italiano (hola, haces) J: Ha un suono aspirato, uguale alla g seguita da e, i. Somiglia al suono della c pronunciato alla toscana (Juan) Z: ha un suono interdentale come la consonante“C” davanti alle vocali “e” o “i”. Nel sud della Spagna, nelle Canarie e in America Latina il suono è sostituito con il suono della s (Lopez) Y: Ha il suono uguale alla vocale “ i” quando è congiunzione copulativa (“e”in italiano) (¿Y tù?) e quando si trova alla fine delle parole (Estoy), all’inizio delle parole e nella posizione intervocalica il suono cambia, è simile al suono della g in italiano “vaya”(Vagia) D: si pronuncia come in italiano, solo alla fine delle parole ha un suono impercettibile (casualidad.) Ñ: Ha il suono del gruppo “gn” italiano (español – spagnolo.)
CONCORSI SALSERI PUGLIESI Classifiche vincitori 2011/2012:
Per la prossima stagione, iscriviti sul portale entro il 30 settembre 2012 Vi ricordiamo inoltre che tutte le scuole, dj e locali vincitori di ogni concorso provinciale, saranno premiati durante alcune serate, tra Giugno e Luglio. A breve maggiori info.
LA NOTTE DEI DJ E IL PUGLIA SALSA FESTIVAL PUBBLIREDAZIONALE
Taranto diventa punto di riferimento salsero grazie ai “Uappi del Puerto” La Notte dei DJ è uno dei pochi eventi dedicati a chi fa ballare gli amanti della salsa. L’evento si terrà, per il secondo anno consecutivo, a Taranto alla Masseria La Pizzìca, l’11 luglio, con la prospettiva di registrare quantomeno lo stesso successo dell’anno scorso. Ad agosto, invece, l’appuntamento – nella stessa location – è con il Puglia Salsa Festival, giunto alla sua quarta edizione. Il 13 agosto, questo evento unirà due, tre scuole per ogni provincia, a Taranto - una zona centrale tra il limite della Basilicata, il barese, il brindisino - che, per una giornata diventerà il capoluogo della salsa. Gli organizzatori dei due eventi sono gli Uappi del Puerto, ovvero Roberto Caramia, Rocco Padula e Giovanni Zanframundo, tre giovani Tarantini che hanno scelto questo nome per richiamare sia lo “uapo” di Cuba che i “guappi” di Napoli e per sottolineare le origini tarantine (il porto) giocando con l’assonanza con il Puertorico. Un nome che sottolinea, quindi, il legame con le terre d’origine della salsa: Cuba e Portorico. Ci spiegano il motivo della scelta di dedicare una notte ai dj: «abbiamo pensato: perché invece di riunire le scuole, gli artisti non uniamo i dj e dedichiamo a loro una notte? I Dj fanno tanto, spesso fanno da organizzatori, non sempre guadagnano, non sempre hanno vita facile. Non ha accettato solo chi non poteva lasciare la sua serata o proprio non poteva». Oltre la Notte dei DJ e il Puglia Salsa Festival, gli Uappi del Puerto organizzano, da quattro anni e mezzo, anche altri piccoli eventi, con l’ambizione di realizzare anche qualcosa di più impegnativo tenendo, però, sempre i piedi per terra. 42
In alto da destra: Roberto Caramia, Rocco Padula e Giovanni Zanframundo. In basso: La notte dei deejay del 2011
Se un evento non ottiene buoni risultati - sottolineano gli Uappi - la colpa non è dell’evento in se ma di chi lo organizza. Ed il compito dell’organizzatore non è semplice, anche perché nel mondo latino – a differenza di quanto accade per le discoteche – le figure dell’organizzatore e del PR spesso coincidono. Inoltre «Taranto città non ha un movimento scolastico-accademico molto forte: i maestri sono eccezionali ma non riescono ancora a spostare un grande pubblico». Le criticità, però, non frenano l’entusiasmo e la voglia di imparare! Appuntamento quindi per l’11 luglio con la Notte dei DJ e per il 13 agosto con il Puglia Salsa Festival presso la masseria La Pizzìca.
BRINDISI TARANTO
ANGELS DE LA HABANA, Lecce BAILADORA, Lecce SANTIAGO DE CUBA, Lecce SHALL WE DANCE, Lecce TROPICALIA, Lecce ALEX & MAGGHY ACROBATIC NEST, Lecce MOVIMENTO CUBANO, Gagliano del Capo CUBA LIBRE - Tricase TRIBUSALSERA, Cassarano BETTY BOOP A.S.D, Gallipoli DESCARGA LATINA, Galatina NEW AURORA DANCE, Maglie PARRANDA LATINA, Monteroni TROPICAL DANCE, Traviano
BEAUTIFUL DANCE LATINO, Brindisi DANCE MOVEMENT EVOLUTION, Brindisi RUMBANTELA, Brindisi GRUPO RELANPAGO, Ceglie Messapica BAILA OTRA VEZ, Ostuni FARANDULA ESPLOSIVA, Ostuni NATY STYLE, Ostuni ISLA DEL CARIBE, Francavilla BAILA OTRA VES’, Francavilla VIVIANA LATIN GROUP, Francavilla STUDIO 54, Fasano GUAPERIA RUMBERA, Fasano GLAMOUR DANCE, San Vito dei Normanni CAYOS DE CUBA, Taranto FREE TIME 2000, Taranto KRYSTALL DANCE, Taranto FALO’ LATINO, Taranto ALL DANCING E DINTORNI, Taranto LA CLAVE CALIENTE, Taranto LOS SALSERIN, Taranto NATURAL DANCE, Taranto PUERTORICAN STYLE, Taranto RI.CA. DANCE ACADEMY, Taranto RITMO CALIENTE GROUP,Taranto SALSABOR DANCE STUDIO, Taranto SALSERO PARA SIEMPRE, Taranto TIMBA LATINA, Taranto WINNER DANCE, Manduria BARRIO CALIENTE, Martina Franca MARIPOSA DEL CARIBE, Martina Franca TROPICAL STYLE, Martina Franca ISLA CUBANA, Crispiano ISLA DEL ENCANTO, Massafra HOLLYWOOD DANCE, Massafra QUARTIERE LATINO, Massafra NEW ALEX DANCE ACADEMY, Grottaglie PAQUITO DANCE, Talsano PROJECT LATIN DANCE, Sava DANCING MY LIFE, S.Giorgio Ionico
BASILICATA
AGUA,Bari - AMORLATINO, Bari ALL DANCE, Bari A.S.D. PIANETA LATINO, Bari BALLI DAL MONDO, Bari CORAZON LATINO, Bari COLONIA CUBANA, Bari DIANA & TEATRO DIANA, Bari EL BARRIO, Bari EL MUNDO DEL CARIBE, Bari EL GUAPO DE CUBA, Bari EL SUENO DE CUBA, Bari GRUPO HABANA, Bari GRUPO BAILADOR, Bari GRUPPO ESTRELLAS, Bari HABANERO’S, Bari LA ISLA GRANDE, Bari MEMORY DANCE, Bari PIANETA LATINO, Bari QUIERO BAILAR, Bari SOUL DANCE, Bari SWING Y SABOR, Bari VILLA CAMILLA, Bari VIVO LATINO, Bari TROPICAL STYLE, Bari MOVIMIENTO LATINO, Barletta PARAISE LATINO, Adelfia BOLERO DANCE SANTORO, Altamura FUEGO DANCE, Altamura HABANA LIBRE, Altamura LATINO’ CLUB, Altamura LET’S DANCE, Altamura ALMA LATINA, Andria CUBARTE, Andria PARAISO CARAIBICO, Andria (BAT) MONTON DE ESTRELLAS, Andria ACCADEMIA DE CUBA, Barletta MOVIMENTO LATINO, Barletta FUROR LATINO, Barletta ISLA TROPICAL, Barletta ALMA BUM BUM, Bitonto GUARACHANDO, Bitonto CUCARACHA,Bisceglie TIMBERO MAJOR, Bisceglie WORLD DANCE ACADEM, Carbonara VASCO DANCE, Cassano ESENZIA LATINA, Castellana Grotte HAVANA LOCA, Castellana Grotte LOS ANGELES SCHOOL, Conversano MIRAL DANCE, Conversano CLUB BUENA VISTA, Corato HABANERA CLUB, Corato LATIN LIFE, Corato UN PASO ADELANTE, Corato LES ART, Gioia del Colle TRIBU’ CHE BALLA, Gravina ACCADEMIA DEI TALENTI, Molfetta AGUANILE DANCE COMPANY, Modugno A.S.D. VALERY DANCE, Modugno DESCARGA CUBANA DOS, Modugno EL SUENO DE CUBA, Modugno, Carbonara Lebelècumbè Arte e Danza, Modugno HAVANA LOCA, Monopoli LA MARIPOSA DEL CARIBE, Monopoli MIRAL DANCE, Monopoli VITO Y STEFANIA, Noicattaro ISLA DEL CARIBE DANCE, Noci ASD BAILA CONMIGO, Terlizzi SUPERNOVA DANCE, Terlizzi ANGEL Y PEPE, Trani CLAVE LATINA,Trani ENJOY DANCING, Trani EXPRESSION LATINA, Trani 100x100 LATINO, Trani MONTON DE ESTRELLAS, Trani ARTE DANZA, Triggiano L’ALMA DE CUBA, Triggiano SALSA Y SABOR, Triggiano HAVANA DANCE, Triggiano
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Piña Colada
IL COCKTAIL DEL MESE
DI Giuseppe Boezio
CATEGORIA: LONG DRINK INGREDIENTI E QUANTITA: 1 oz (3 cl) latte di cocco o sciroppo di cocco 1 oz (3 cl) Rum bianco 3 oz (9 cl) Succo ananas MISE EN PLACE: Frullatore ( Blender ) Highball o Copo da Long Drink, Ghiaccio, latte di cocco, succo ananas, Rum chiaro, ananas fresco, ciliegine.. PROCEDIMENTO: Prendete la campana del blender e mettete all’interno 7 o 8 cubetti di ghiaccio, aggiungete 2 o 3 spicchi di ananas sbucciata, questo servirà a non formare troppa schiuma durante la frullatura, mettete poi il rum bianco e il succo di ananas. Frullate tutto bene per circa 10 secondi e avete finito. Versate il contenuto cremoso in un bicchiere higball. Decorate il bicchiere con uno spicchio di ananas e una ciliegina al maraschino. STORIA: Il primo riferimento ad una bevanda denominata Pina Colada e contenente rum, latte di cocco e succo d’ananas lo troviamo nell’edizione del 16 aprile 1950 del New York Times. Questo è l’articolo originale: “ I cocktails delle Indie Occidentali variano dal famoso punch al rum della Martinica alla pina colada di Cuba (rum, ananas e latte di cocco). A Key West ci sono numerosi swizzles al lime e punch, e gli abitanti di Grenada usano noce moscata nei loro drink al rum.” Un altro riferimento ad una bevanda chiamata Pina Colada, senza il latte di cocco però, precede il New York Times di quasi 30 anni: “ Il migliore però, è la Pina Colada. Il succo spremuto di ananas perfettamente maturo, shakerato con ghiaccio, lime, zucchero e rum in proporzioni delicate. Cosa c’è di più delizioso, lussuoso e morbido”, si chiedeva il giornalista del Travel Magazine nel gelido dicembre 1922. Queste versioni ci fanno immaginare che un drink a base di ananas (pina, esp), mescolato, girato(colado,esp) con altri ingredienti esistesse nelle Antille già agli inizi del secolo scorso. La versione moderna di Pina Colada pare sia stata partorita dopo tre mesi di ricerche, il 15 agosto 1954, al Caribe Hilton Hotel. Il padre di questo cocktail si chiama Ramon”Monchito” Marrero Perez che, in veste di capo barman del Caribe Hotel di San Juan, ebbe il compito di sviluppare un drink a base di Coco Lopez, un’ invenzione di Ramon Lopez Irizarry (professore di Agricoltura all’Università Statale di Porto Rico): si trattava di una crema di cocco molto dolce contenente polpa di noce di cocco, zucchero, acqua, sorbitolo, sale, acido citrico, glicol propilene, mono e di gliceridi, ecc.. Il cocktail composto di succo d’ananas, rum bianco, Coco Lopez e frullato con ghiaccio tritato fu denominato “Pina Colada” e fu servito il giorno suddetto in un convegno del governo di Puerto Rico che si svolgeva al Caribe Hilton, riscuotendo un successo immediato.
Anche in questo caso, c’è la contesa per la paternità di questo cocktail. L’uomo che contesta questa storia si chiama Don Ramon Portas Mingot e afferma d’aver inventato lui stesso questo cocktail nel 1963 al “ La Barrachina Bar” di San Juan, dove pende ancora la placca di marmo con la scritta : “La Casa donde naciò en el ano 1963 La Pina Colada por Don Ramon Portas Mingot”. Tuttavia, la Pina Colada resta uno dei cocktail tropicali più diffusi nel mondo, fresco e gradevole ma nel contempo eccezionalmente persistente e armonioso con un tocco cremoso e vellutato sul palato.
Summer Latin Nights... Aggiornamento giugno 2012 Lunedì:
La taverna degli Amici, Castellana Grotte (Ta) Chiosco nuove Dimensioni, Crispiano (Ta)
Martedì:
Mulata, Bari Cafè del Mar, Bari World Games, Massafra (Ta) Il Rifugio del Rè, Massafra(Ta) Fico Ricco, S.Pietro Vernotico (Br) Casablanca, Porto Selvaggio (Le)
Mercoledì:
Casale San Pietro, S.Pietro Tanagro (Sa) Quelli della Notte, Foggia Target, Bari Memory Bar, Mottola (Ta) Cohiba59, Marina di Pulsano (Ta) Viar Beach Club, Marina di Ostuni Palm Beach, Brindisi
Giovedì:
Baia dei Delfini, Salerno Babylon Cascine, Fedriciane San Severo (Fg) Coco Bongo, Bari Baia San Giorgio, Polignano a Mare (Ba) Zero Caffé, Polignano a Mare (Ba) Manaus, Martina Franca (Ta) Guaranà White Lounge, Torre S. Sabina (Br)
serata Latina Vuoi segnalare una via una mail: chiamaci oppure in
437 +39 334 75 ag0az1ine.it info@vidalatinam
Venerdì:
Falco Sport Village, Striano (Na) Antica Posta, Amendola (Fg) Magik Tumbao, Bisceglie (Bt) Lido Mennea, Barletta (Bt) Nautilus, Giovinazzo(Ba) GreenVillage, Modugno (Ba) Victorian Pub, Capitolo (Ba) Sporting Club, Castellaneta Marina (Ta) Vip Caffè, Massafra (Ta) La Tropical Bar, Leporano (Ta) Fico Ricco, S.Pietro Vernotico (Br) Batà Music Bar, Porto Cesareo (Le)
Sabato:
Cala dei Longobardi, Termoli (Cb) Off Street, Barletta (Bt) Million Club, Terlizzi (Ba) Heineken Disco, Gioia del Colle (Ba) Moonlight, Acquaviva (Ba) GreenVillage, Modugno (Ba) Fuori Rotta Campomarino (Ta) Aranceto Club, Rosa Marina (Br) Mashad, Pantanagianni Ravel, Maglie (Le)
Domenica:
Quelli della Notte, Foggia Onis Club, Terlizzi (Ba) Must, Altamura (Ba) Target, Bari Cafè del Mar, Bari Piscina Hotel Bizantino, Massafra (Ta) Terrazza Martini, Marina di Pulsano (Ta) Yachting Club, San Vito (Ta) Masseria S.Cataldo, Martina Franca (Ta) Ci.Cò Aperitivo, Marina di Carovigno (Br) Sonik di Calimera, Lecce (Zona PIP) Praja, Gallipoli (Le)
info: 345.2272818