PORTFOLIO delle attività
CEREA 2012/2013
LICEO ARTISTICO
“DA VINCI”
SOMMARIO Le strutture La Copia dal Vero Le tecniche e i criteri Lo spazio ed i volumi La Teoria del Colore Le esperienze pratiche Le proporzioni Un giorno a Milano Il rilievo: Beata Vergine dello Spasimo
LE STRUTTURE
LA STRUTTURA E IL VOLUME Ogni campo o volume possiede una struttura, che può essere portante, modulare o proiettiva. Il loro utilizzo, separatamente o in combinazione, offre innumerevoli varianti compositive, come dimostrano gli esempi raccolti.
Nelle attività di laboratorio abbiamo disegnato più volte un modulo su fogli di vetro sintetico; successivamente li abbiamo ritagliati e muniti di fessure per incastrare gli uni agli altri e infine li abbiamo assemblati creando così lampade di design moderno e creativo. Gaia Crivellente
TRASFORMAZIONI Le trasformazioni cartesiane, tra le strutture del campo fenomenologico, sfruttano i principi della congruenza e delle corrispondenze biunivoche: sono “variazioni modulari di una similitudine”. (A. Marcolli, Teoria del Campo, Sansoni, 1991). Per svolgerle, è necessario ancorare una figura ad una struttura modulare (o coordinate
cartesiane); deformando la struttura si ottiene, conseguentemente, la trasformazione dell’oggetto ancorato. Le forme ottenute creano tensione e movimento all’interno del campo e, in fase progettuale, possono offrire infinite varianti di un oggetto.
DEFORMAZIONI PROSPETTICHE La prospettiva è il metodo di rappresentazione grafica più fedele alla realtà. Ne esistono principalmente due tipi: centrale e accidentale. Le prospettive centrali sono caratterizzate da un unico punto di fuga dal quale convergono tutte le rette di profondità, mentre i segmenti verticali e orizzontali rimangono paralleli tra di loro.
Le prospettive accidentali, dipendono da due o più punti di fuga, posizionati sulla linea di orizzonte che sta all’altezza del punto di vista, il punto che corrisponde agli occhi dell’osservatore. Anna Ambrosi
LA COPIA DAL VERO
LA COPIA DAL VERO In classe abbiamo realizzato dei disegni dal vero: abbiamo copiato sul foglio da disegno le composizioni di bottiglie e bicchieri che ci venivano presentate su un piano. Queste composizioni le abbiamo realizzate in chiaro-scuro con diverse tecniche (matite, pastelli legnosi, carboncino, pastelli ad olio) e su fogli di diverso tipo (fogli bianchi, fogli colorati). Mariagiulia Bano
LA FORMA In questo lavoro abbiamo sperimentato la forma e la configurazione degli oggetti che rappresentiamo; ogni oggetto ha una propria struttura che gli attribuisce una forma particolare. Per riconoscere questa struttura, detta configurazione, dobbiamo individuare i punti “chiave” dell’oggetto in questione e unirli, non seguendo i particolari, ma in modo
schematico. Il secondo passaggio consiste nel riconoscere le figure geometriche che compongono la forma. Come ultima fase, adattiamo la configurazione alla forma dell’oggetto. Anna Bertelè
DISEGNARE UN CAPITELLO Questo lavoro di gruppo ha previsto l’analisi della struttura e dei motivi nella stilistica ornamentale del periodo romanico. Dopo una ricerca iconografica che comprendeva l’individuazione di diversi
elementi architettonici in cui rintracciare i diversi criteri compositivi utilizzati dagli artisti dell’epoca, si è passati alla traduzione grafica dell’elemento e dei suoi particolari.
IL VOLTO ED IL CORPO Abbiamo analizzato e studiato la struttura del viso e del nostro corpo sia dal punto di vista grafico sia da quello plastico: graficamente usando carboncini, sanguigne o matite abbiamo saputo rappresentare su foglio ruvido visioni del volto a tre quarti mettendo in evidenza ogni dettaglio mediante particolari tecniche di ombre e luci.
Oltre al volto abbiamo anche studiato la figura umana intera e grazie all’aiuto di un manichino snodato tutti i movimenti e le pose che facciamo quotidianamente. Anna Ambrosi
Con la creta poi abbiamo dato volume ai nostri disegni mettendo minuziosamente in risalto i rilievi e le incavature che ci sono nel nostro occhio, naso o bocca. Anna Ambrosi
LE TECNICHE E I CRITERI
I CARBONCINI E LE LUMEGGIATURE Il disegno si serve di differenti strumenti: oltre alle matite o alle penne possono essere usati, per la traduzione grafica dei volumi, anche i carboncini o la fusaggine (di colore nero), le sanguigne (di un colore rosso ruggine) o le crete bianche. Mentre i primi due servono a riportare sul foglio i valori chiaroscurali degli oggetti, le crete bianche traducono la luce in segno.
Si usa quindi un supporto differente per il disegno (di colore prevalentemente scuro) e si sovrappongono i toni, più o meno chiari, in relazione all’intensità della luce che investe l’oggetto da rappresentare.
I PASTELLI AD OLIO I pastelli ad olio sono formati da una pasta molto morbida caratterizzata dalla quantitĂ di olio al suo interno. I pastelli li abbiamo usati per il disegno dal vero di una struttura tensoria in prospettiva. Abbiamo usato un cartoncino colorato e dopo avergli steso una mano di colore locale abbiamo evidenziato la figura con altri strati di colore. I pastelli ad olio li abbiamo usati anche per il disegno
di un volto; per realizzarlo abbiamo utilizzato cartoncini colorati in modo da mettere in risalto tutte le ombre della figura. Per arrivare alle tonalitĂ piĂš scure e tendenti al nero abbiamo usato piĂš strati di colore; per le zone di luce invece ci siamo aiutati con il pastello bianco. Pierluigi Faggionato, Maria Sofia Contarelli, Luca Berti
ACQUERELLI ED ECOLINE L’ acquerello è caratterizzato dalla freschezza, per la trasparenza del colore che lascia vedere il fondo. Esiste in diverse forme: fluidi in tubetto, in panetti, in pastiglie dure, in forma liquida o in boccette con tappo contagocce. Per produrre un disegno ad acquerelli è consigliabile inizialmente tracciare un disegno a matita. Poi per il colore la stesura può essere satura (con poca acqua) o diluita (con molta acqua);
quando l’ acquerello è asciutto il colore tende a scurire. Gli effetti che si possono ottenere con l’ acquerello sono : - le velature, strati sovrapposti al colore sottostante che può essere ancora bagnato (i colori si fondono ) oppure possono essere già asciutti (i colori sono sovrapposti per trasparenza); - le macchie, conseguenze delle velature di colore, abbastanza difficili da controllare col pennello; possono risultare come errori duran-
te la stesura o come particolari effetti per creare un certo tipo di texture; - abbondanza d’ acqua; ossia, grazie alla stesura di linee d’ acqua sul foglio e successivamente una stesura di colore al di sopra di esse, si ottengono disegni a griglia col colore espanso sulle linee. Infine il supporto su cui si utilizza maggiormente l’ acquerello è la carta che può essere disponibile in diverse tipologie : le carte migliori che sono anche più costose sono realizzate con stracci di lino, cellulosa e tutto unito da colle specifiche; poi può essere usata le carte di riso tipica giappo-
nese a base vegetale che risultano particolarmente adatte all’ acquerello, e in ultimo ci sono le carte prodotte industrialmente ( ruvide, semiruvide e lisce ). Quindi più la carta è ruvida più gli effetti che si possono ottenere sono evidenti; e occorre ricordare che il colore va steso sulla faccia del foglio in cui risulta leggibile il marchio della filigrana. Rita Faustini, Alessia Lanza
LA MANCANZA DI PARTI La mancanza di parti consiste nell’eliminazione di parti del disegno in modo da creare una rappresentazione coinvolgente. Il tutto è formato da campi quadrati con all’interno dei quadratini colorati con la china, in modo da rendere la rappresentazione equilibrata. Riccardo Bordoni
PROGETTAZIONE SERIE RITMICHE Questo progetto è stato elaborato e condotto dalla classe 1AA. La classe è stata divisa in gruppi e ognuno di questi ha ideato una composizione di serie ritmiche lavorando con molto impegno e in armonia. L’idea è venuta guardando delle frecce direzionate nello spazio che messe in contrapposizione creano movimento e , se posizionate in un certo modo,creano armonia. Quindi si è pensato a una successione di scene dove un elemento o più, al passaggio delle immagini, variano di posizione prendendo dinamicità. Queste scene sono state realizzate con materiali differenti, per esempio cartoncini
colorati, tempere e persino sale da cucina. Sono poi state fotografate con un supporto rigido per migliorare la qualità dell’immagine. Utilizzando il computer, abbiamo montato un video con questi scatti e successivamente abbiamo aggiunto una musica di sottofondo. In conclusione il lavoro ha riscosso molto successo sia da parte dei professori, che sono riusciti a trasferire alla classe il loro progetto, sia da parte degli alunni che hanno raggiunto e provato una grande soddisfazione personale. Natalie Moretto, Sofia Bologna
LO SPAZIO ED IL VOLUME
LA RAPPRESENTAZIONE DEL VOLUME Le rappresentazioni geometriche sono principalmente schizzi, proiezioni ortogonali e assonometriche e prospettive. Le proiezioni assonometriche sono caratterizzate dalla visione tridimensionale dell’oggetto
rappresentato. Sono dette anche proiezioni parallele perché le rette sono tutte parallele agli assi. Esistono diversi tipi di assonometrie: l’isometrica è caratterizzata da assi che formano tutti angoli
uguali; la monometrica usata soprattutto per viste dall’alto; quella dimetrica che presenta due angoli uguali e quella trimetrica che presenta tre angoli diversi. Talvolta nelle assonometrie cavaliere, le quali presentano un angolo di 90°, è necessario per rendere migliore il risultato, dimezzare le misure di tutto ciò che è parallelo all’asse y.
Le assonometrie possono venire utilizzate anche per rappresentare le ombre di un oggetto. Anna Ambrosi, Davide de Grandis
IL RILIEVO Il rilievo è un modo di rappresentazione di un oggetto. Esso consiste nel prendere le misure di un oggetto, fare gli schizzi (sui quali saranno riportate le misure)
e il rilievo fotografico, che non è altro che una serie di immagini dell’oggetto in generale o particolare. Noi abbiamo trattato questo argomento con la sedia e
il tavolino di Rietveld in discipline geometriche, facendo gli schizzi, proiezione ortogonale e assonometria. Per un rilievo servono: righelli, metri e squadre, tutto per prendere le misure al meglio. Petronela Ionescu
IL PLASTICO La costruzione di un plastico avviene a seguito di un progetto grafico svolto in precedenza e ha le seguenti utilità: - visualizzare con maggiore precisione l’oggetto rappresentato nello spazio in cui lo si vuole inserire; - modificare l’oggetto in base a come esso è disposto. Si può anche usare il plastico come base per iniziare un progetto al posto di iniziare con degli schizzi di base. Il plastico è realizzato in scala, ma le scale cambiano in base all’oggetto rappresentato, se una casa scala 1:100, se una
stanza 1:50, se un particolare di una stanza 1:25. I materiali che sono solitamente usati per la realizzazione di un plastico sono: - depron; - plastica; - cartoncino. Vengono usati ad esempio depron e cartoncino uniti per rappresentare la differenza del materiale di cui dovrebbe essere composto l’oggetto nella realtà. Davide Brandi
LA TEORIA DEL COLORE
TEORIA DEL COLORE I colori all’interno di un’immagine non vengono percepiti isolatamente, ma nell’insieme dei loro rapporti. Quando si accostano colori simili,che tendono cioè ad accordarsi tra loro,si genera una situazione di affinità cromatica, mentre quando vengono accostati colori decisamente differenti si genera un contrasto cromatico. I 7 tipi di contrasti cromatici sono: -contrasto di colori puri, contrasto di colori chiaro-scuri, contrasto di caldo e freddo, contrasto di colori complementari, contrasto di qualità, contrasto di quantità e simultaneità.
Le scale cromatiche consistono nella percezione di accostamenti gradevoli all’occhio,creati dall’interazione sia di colori simili, sia di colori contrari, che si completano e si annullano a vicenda. I due tipi di scale cromatiche sono: -la scala cromatica dei grigi colorati e -la scala dei colori puri. In classe abbiamo svolti lavori con le tempere molto belli e molti utili per capire i contrasti e tuute le scale cromatiche Sofia Vanini
I CONTRASTI CROMATICI Il contrasto di Chiaro/Scuro
Il contrasto di Colori Puri
Il contrasto di colori Freddi/Caldi
Il contrasto di colori Complementari
Il contrasto di QualitĂ
Il contrasto di QuantitĂ
Il contrasto di SimultaneitĂ
LE ESPERIENZE PRATICHE
MATITE Nel periodo di ottobre abbiamo scelto di proporre l’immagine della Scuola tramite la presentazione dei nostri lavori. Per la fiera Campionaria di Cerea abbiamo pensato di svolgere in gruppo un lavoro particolare e diverso dai soliti disegni. Per la realizzazione abbiamo utilizzato delle matite colorate e un semplice pannello di polistirolo. Prima di iniziare abbiamo messo le nostre idee sotto forma di schizzi. Una volta finiti, ogni gruppo ha scelto quale tra di loro potesse essere il migliore da rappresentare. C’è stato chi si
è concentrato sulle varie tonalità di colore delle matite, chi sulla forma, chi sull’orientamento delle matite ed altri sull’orientamento accompagnato dal colore. Finite queste decisioni, in un secondo momento abbiamo iniziato la realizzazione che ha richiesto molto tempo ma che una volta finito ha prodotto un risultato finale davvero notevole. Giulia Pezzolato
VOLTI Per l’allestimento dello stand fieristico, gli alunni della 1 AA hanno lavorato sul tema della configurazione e della caratterizzazione. Partendo da un lavoro che Bruno Munari realizza sul tema del volto, ogni alunno ha elaborato, progettato e prodotto dei volti.
Le tecniche usate sono state differenti: collage, pennarelli, pastelli legnosi, pantone, tecniche miste. I prodotti sono eterogenei ed è nella visione dell’insieme che si coglie l’oganicità del lavoro svolto.
LE PROPORZIONI
SAGOME Per approfondire il tema “studio del corpo” i ragazzi si sono divisi in 4 gruppi i quali dovevano progettare e realizzare una sagoma a loro scelta a grandezza naturale. Hanno iniziato facendo schizzi su varie idee proposte da loro stessi, quando l’idea era completa hanno preso le misure del corpo umano e hanno cominciato a realizzare la sagoma da loro scelta stando ben attenti
alle proporzioni, dopodiché le sagome sono state decorate con vari materiali e tecniche a seconda delle necessità. Le sagome finite rappresentavano un astronauta, un amleto, un subacqueo e una ballerina di can can. Petronela Ionescu
UN GIORNO A MILANO
MUSEO DEL NOVECENTO Il museo del novecento illustra vari artisti per esempio Pablo Picasso, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Amedeo Modigliani. Il Museo del Novecento di Milano è una galleria predisposta all’esposizione di opere d’arte del XX secolo, situata all’interno del Palazzo dell’Arengario. Il museo dell’arte contempo-
ranea si trova all’interno del Palazzo Reale in Piazza del Duomo. All’inizio del museo abbiamo potuto ammirare “il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo che rappresenta lo sciopero dei lavoratori e che simboleggia l’affermazione di una nuova classe sociale: il proletariato.
Successivamente abbiamo visto l’opera di Piero Manzoni: “The Artist’s Shit”che rappresenta un barattolo di merda e che simboleggia un lato poetico: la cessione da parte dell’artista di una parte di sé. Alla fine della visita potemmo entrare in delle stanze d’illusione ottica ad esempio una stanza degli specchi.
La visita è stata di nostro gradimento,in particolare le opere contemporanee sono state molto istruttive e appassionanti. Alessandro Rodighiero, Francesco Di Monte
IL RILIEVO
BEATA VERGINE DELLO SPASIMO
RILIEVO A CEREA Chiesa della Beata Vergine dello Spasimo Il rilievo è stato fatto anche alla Chiesa di Cerea, e il nostro lavoro tra quelli di prima e di seconda, è stato esposto nella mostra allestita da noi studenti assieme ai professori. I ragazzi di seconda hanno partecipato ad un’uscita didattica per eseguire il rilievo di questa chiesa, tutto è iniziato con gli schizzi e le misure di essa.
Nelle varie materie abbiamo approfondito una parte dell’argomento: ad esempio in discipline geometriche abbiamo realizzato con righello e squadre le facciate della chiesa, in laboratorio artistico abbiamo fatto il plastico e infine in discipline pittoriche abbiamo rifatto gli schizzi e varie parti della Chiesa più in particolare. Petronela Ionescu
REALIZZATO dalle classi
1A e 2A del LICEO ARTISTICO
LEONARDO DA VINCI - CEREA 2012/2013