Armadilla siria libano

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Quattro anni di conflitto: * 120 mila morti * Sei milioni di sfollati * Un paese distrutto

Armadilla in Libano e in Siria: Cooperazione internazionale per costruire la pace Armadilla è una organizzazione senza fini di lucro, di utilità sociale, impegnata nell’ambito della cooperazione internazionale, presente da molti anni nell’area mediorientale. I progetti realizzati da Armadilla in Siria e in Libano si propongono di promuovere lo sviluppo locale a livello umano, sociale ed economico, attraverso interventi programmati e realizzati insieme agli attori locali. Il sostegno alla società civile e alle sue organizzazioni rappresenta la premessa e l’obiettivo finale di qualsiasi azione progettuale realizzata da Armadilla nell’area mediorientale. Il rafforzamento delle competenze locali, il miglioramento della capacità degli attori locali di intervenire in favore dei propri territori e delle loro comunità, la promozione del ruolo della società civile nei processi di good governance e empowerment, sono componenti che contribuiscono ad un effettivo sviluppo sociale, economico, politico

ed in ultima analisi umano, dell’area in cui si interviene. L’attenzione ai gruppi più vulnerabili della società e alla dimensione di gender sono due elementi prioritariamente considerati da Armadilla, in quanto essenziali e cruciali per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo di sviluppo umano sostenibile. Il riconoscimento e l’affermazione dei diritti delle componenti più deboli della comunità è infatti considerata condicio sine qua non per promuovere la crescita locale, che può essere armoniosa, sostenibile e reale solo se fondata sui valori di equità e di pari opportunità. Nonostante i drammatici eventi che da quasi due anni colpiscono il paese siriano, Armadilla continua a realizzare la sua azione a Damasco. La scelta di non abbandonare il paese, a

seguito dell’inizio e del successivo aggravarsi della situazione, nasce dalla convinzione che il sostegno alla società civile non può venire a mancare, ma anzi deve essere rafforzato, in questa fase molto delicata e complessa. Due le ragioni fondamentali alla base della scelta. Emerge, prima di tutto e con estrema evidenza, che la popolazione civile rappresenta la principale vittima di queste tragiche circostanze, colpita da una parte dalle violenze interne, vessata dall’altra dalle conseguenze delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale e dai moltepli-

ci effetti della crisi interna (perdita del lavoro, incessante aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, riduzione dei servizi sociosanitari di base).

Progetti di Armadilla in Medio Oriente Progetto di aiuti umanitari nella periferia di Damasco finanziati dalla Tavola Valdese, con i fondi dell’Otto per Mille per dare una risposta immediata ai bisogni più urgenti della popolazione. Il progetto si indirizza in particoMi chiamo Mohamed. lare all’assistenza agli sfollati con l’obiettivo di difendere i diritti umani fondamentali (cibo, salute, alloggio e supporDa ragazzo ho parteci- to psicologico) nonché contribuire a ricreare le condizioni di vita comunitaria che permetta nel prossimo futuro la ricostruzione della convivenza civile e lo sviluppo umano sostenibile.

pato ad altre guerre. Ma questa è peggiore perché ci si ammazza tra fratelli. Con l'aiuto di Dio, supereremo anche questa difficile situazione. Siamo determinati a lavorare per la pace. La situazione qui è molto difficile ditelo a chi ci sta aiutando.

Armadilla è partner di OCHA, l’Ufficio di Coordinamento delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, per la realizzazione di un programma di assistenza umanitaria nell’area di Damasco. Priorità è l’aiuto alimentare, poiché l’accesso al cibo è attualmente il problema più drammatico nel paese e in particolare per quelle famiglie, appartenenti alle categorie più vulnerabili della popolazione, che oggi non possono permettersi di acquistare neanche i generi alimentari più comuni avendo questi raggiunto prezzi elevatissimi. Con il co-finanziamento dell’Unione Europea si è realizzato il progetto: “Women social educational and economic empowerment through economic and educational activities in Damascus, Syria”, che prevede attività di formazione professionale e avvio di micro imprese, per promuovere il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro e contribuire al miglioramento dei redditi familiari in quartieri periferici di Damasco. In Libano Armadilla collabora nel Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), che coinvolge la Fondazione Mahkzoumi e enti locali italiani e libanesi nell’ambito della cooperazione decentrata. Realizza anche progetti cofinanziati dall’Unione Europea per promuovere progetti di sviluppo umano sostenibile.


Siria : aiuti umanitari e solidarietà internazionale Armadilla collabora attualmente con l’Ufficio di Coordinamento delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, OCHA, per la realizzazione di un programma di assistenza umanitaria nell’area di Damasco, che prevede aiuti alimentari e interventi di protezione dell’infanzia per circa 600 famiglie colpite drammaticamente dalle conseguenze del conflitto. Questa attività di emergenza ha visto anche l’importante supporto della Tavola Valdese (Progetto Otto per Mille). Inoltre, continua il suo lavoro con il progetto dell’Unione Europea sempre, nell’area di Damasco dove aumenta il numero delle famiglie che, costrette ad abbandonare le loro case e cercando di sfuggire alla violenza del conflitto, cercando rifugio nei dintorni della capitale. Qui Armadilla gestisce insieme all’Associazione locale ZAM (Zahret al Mada’en) un centro sociale, che in questi ultimi mesi è diventato un punto di riferimento fondamentale per le famiglie che lì trovano sostegno e protezione. Oltre centoventimila mor-

ti, quattro milioni di persone sfollate, milioni rifugiati nei paesi, una situazione di paura generalizzata e distruzione, non solo materiale ma anche psicologica che ostacola la possibilità di costruire processi di pace e l’indispensabile impegno di tutti per ricreare le condizioni in cui si rispetti la dignità umana e le armi cedano il posto al dialogo e alla pacificazione.

giustificare l’appoggio ai propri alleati politici del momento.

La guerra alimenta ed esaspera la violenza e i fondamentalismi di ogni tipo. In questi difficili momenti per la comunità internazionale condividiamo gli appelli che da diverse parti vengono fatti affinché si eviti un ulteriore intervento militare che non serNel Medio Oriente e nel Mediterraneo virà a pacificare la Siria e il Meè in atto un confronto sull’ egemonia dio Oriente e si privilegi il dialoglobale da parte delle potenze regionali go politico tra le parti. e mondiali: la Siria diventa il teatro in Il popolo e il governo italiano si cui si ritrovano tutte le lacerazioni della oppongano alla scelta della guerregione. Situazione difficile ovunque ra e si attivino nell’ambito delche rischia di peggiorare ulteriormente l’Unione Europea, nel G20 e con interventi militari esterni che pre- nelle Nazioni Unite per privilevedono bombardamenti che non risol- giare una strategia di prevenzioveranno nessun problema ma saranno ne dei conflitti e per il rispetto utilizzati unicamente per aumentare il dei diritti umani, l’unica vera via proprio potere nella regione. per costruire la pace in Siria e In questa come in tante altre occasioni nel mondo. a prevalere nella logica delle potenze internazionali è, non la ricerca oggettiva della verità, ma la propaganda per “Mi chiamo Iman. Siamo scappate dalle nostre terre a causa della guerra. Mio padre ha ricevuto una scheggia in un occhio e non è più in grado di lavorare. Gli aiuti che arrivano sono un grande bene ma non bastano per tutti. Non abbiamo più vestiti, scarpe, sapone. Per questo quando ho saputo del Centro ZAM sono venuta a vedere se potevano aiutare anche noi. Sono state molto generose e non ci hanno abbandonato. Per questo ora vengo ogni giorno e aiuto anch’io gli altri. Presento la lista delle persone da aiutare del mio quartiere. Alcuni giovani vengono con me nelle visite e, sempre nella grande discrezione e nel rispetto della dignità delle persone, depositano il materiale e ne assicurano la d i s t r i b u z i o n e . Ora sono un po’ più contenta.”


Libano, terra solidale e accogliente In Libano, l'impatto della tragedia siriana che ha raggiunto un livello senza precedenti. Mentre nel mese di aprile 2012, circa 32.800 rifugiati sono stati registrati dall'UNHCR, nell’ ottobre 2013 questa cifra è aumentata a 800.000 rifugiati. Questo numero ha superato alla fine del 2013 il milione di persone e raggiungerà i 1,5 milioni a luglio del 2014, con un incremento pari al 36 % dell'intera popolazione libanese. Tale situazione ha messo in crisi la tenuta delle infrastrutture sociali ed economiche esistenti nel paese che sono ormai al collasso e mette in pericolo la convivenza sia con i rifugiati storici di origine palestinese sia con i nuovi arrivati dalla Siria. Il paese rischia una pericolosissima implosione che si ripercuoterà nella regione mediorientale e nell’intera area mediterranea. In questo contesto UNDP Lebanon ha lanciato il programma “Community Recovery and Development Initiative”, per una durata almeno triennale, per appoggiare il governo centrale libanese e le autorità regionali nella riorganizzazione dei servizi primari alle persone ed alle comunità coinvolte nell’accoglienza dei profughi, condividendo con altre Agenzie UN la gestione dell’emergenze e degli aiuti umanitari. In questo contesto Armadilla ha avviato una collaborazione in questo programma quadro dell’ UNDP. Sono stati identificati progetti di cooperazione decentrata in collaborazione con diverse regioni italiane e si sta partecipando alla promozione di nuove proposte da presentare a bandi comunitari nella linee ENPI e cooperazione decentrata. Sono partner locali di Armadilla la Fondazione Makhzoumi, i governi municipali dei comuni di Haret Hreik, Burj Al Barajneh, Al Mreyjeh, Al Chiah, Furn Al Chebabck e Ghobeiry da Caza Baabda. L'obiettivo generale del progetto è quello di promuovere il rilancio di settori economici di questi territori, con particolare attenzione alla costituzione e rafforzamento delle piccole e medie imprese locali.

“Sono venuta in Libano dalla Siria. qui con mia madre e mia sorella. Mai avrei pensato di dover abbandonare la mia terra. Ma la paura della morte ci ha obbligato a venire qui, ospiti di parenti che sono stati molto accoglienti con noi. Non abbiamo potuto portare nulla dei nostri pochi beni, abbiamo lasciato tutto anche se non perdiamo la speranza di tornare alla nostra casa, sperando non venga distrutta e ricominciare tutto da capo. È uno sforzo enorme che dobbiamo fare e non lasciar distruggere le nostre volontà e mai perdere la voglia di vivere. Ciò sarebbe peggio delle bombe. Abbiamo il dovere di essere forti per dare l’esempio ai nostri bambini e continuare a credere che la pace è possibile e speriamo arrivi al più presto. Qui siamo tra famiglie povere ma che hanno condiviso con noi tutto quello che hanno. E questo Dio non lo dimentica ma tutto vede e prego che ricompensi tutti con la salute e la serenità d’animo. Abbiamo bisogno ora di aiuto per poter andare avanti ma anche noi non dimentichiamo e spero sapremo ricompensare. “


Inclusione sociale in Italia

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360°sud è un centro Interculturale, una libreria, caffetteria, commercio equo e solidale, difesa della biodiversità e molto altro. 360° Sud è un’iniziativa sociale, culturale e commerciale, un progetto della Cooperativa Sociale Armadilla per coinvolgere i cittadini sui grandi temi della solidarietà internazionale e far scoprire i tanti volti dei paesi del Sud del mondo. Un luogo unico, attento alle culture altre, in cui leggere, ascoltare, vedere, assaporare tutti i luoghi di un pianeta, il nostro, che da ovunque lo osserviamo ha sempre un Sud. Uno spazio per proiezioni, mostre, laboratori, ove informarsi e formarsi diversamente su una parte del mondo spesso dimenticata. Vengono proposti eventi culturali e di approfondimento sulle tematiche della solidarietà internazionale, della promozione e divulgazione delle tradizioni e culture altre, soprattutto le comunità immigrate. Un posto dove vivere concretamente la solidarietà, non solo acquistando i nostri prodotti, ma anche partecipando attivamente alle iniziative e i progetti promossi in favore dei gruppi più poveri ed emarginati. Attualmente si realizzano iniziative in Siria, Libano, Mozambico e Nicaragua.Un modo diverso di conoscere il mondo che ci circonda, attraverso i suoi prodotti, i suoi racconti e le esperienze di chi c’è stato.


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