COMUNICATO DI STAMPA Progetto Identità S|confinate nasce da 12 studenti dell’Università di Bologna Ripensare le identità e i confini è possibile? Cosa significa essere italiani? Da queste domande ha origine il progetto Identità S|confinate - La conoscenza può essere un antidoto contro la paura. Il progetto prevede una ricerca di sostenitori e una raccolta fondi attraverso la piattaforma GoFundMe volta all’acquisto di un certo numero di Test del DNA delle origini proposti da 24Genetics. Tali test verranno poi consegnati ai ministri del Governo italiano a scopo esemplare per la società civile, auspicando l’avvio di una riflessione riguardo le migrazioni e la loro onnipresenza nella storia umana. Il volantino esplicativo di tre pagine contiene tutte le intenzioni e le riflessioni del gruppo proponente che hanno portato all’avvio del progetto. Il gruppo organizzatore e gestore conta dodici studenti universitari provenienti da diverse città italiane che collaborano tra loro, e con altri studenti, all’interno del gruppo dell’Agenzia di Stampa Giovanile di Bologna (www.stampagiovanile.it). L’Agenzia di Stampa Giovanile si occupa di educomunicazione e promuove la partecipazione attiva dei giovani, nasce all’interno dell’Associazione internazionale Viraçao&Jangada. Il progetto Identità Sconfinate quindi si sviluppa da un terreno di interesse e formazione riguardo al tema della comunicazione efficace e si sviluppa autonomamente portato avanti dagli studenti. Il progetto è stato quindi realizzato col supporto di tale organizzazione e con l’aiuto e il sostegno di numerose associazioni di diverse città italiane. Nell’organizzazione dell’iniziativa è stato sviluppato un sito web http://www.identitasconfinate.com/, altre informazioni e update si possono trovare sulle pagine Facebook (https://www.facebook.com/identitasconfinate/), Twitter (https://mobile.twitter.com/IdentitaC) e Instagram (https://www.instagram.com/identitasconfinate/?hl=it). “La conoscenza può essere un antidoto contro la paura: questo test è un esempio lampante di come la scienza ci permetta di negare e combattere le teorie razziste. Ci auguriamo che essendo un test sicuro e che potrebbe essere esemplare per l’intera popolazione, i membri del nostro governo non si sentano attaccati e accolgano serenamente la nostra proposta. Ci auguriamo, inoltre, che la società civile inizi a considerare la nostra “identità”, le nostre “differenze” e le migrazioni in maniera diversa. Lo dice anche la scienza: non esistono confini netti quando si tratta di guardare a ciò che ci costituisce.”, recitano le ultime righe del volantino. Oltre a farci riflettere, però, il progetto si propone di diffondere un nuovo modo di concepire l’identità e i confini. Utilizzando mezzi scientifici mai stati disponibili in passato che possono aiutare ognuno di noi a concepirsi come essere mutevole e vario, riscoprendo il lato umano dell’accoglienza e l’universalità delle migrazioni stesse. Per queste ragioni abbiamo scelto il titolo “Identità S|confinate”, rappresentativo del passaggio da una percezione limitata e litificata di noi stessi e delle nostre identità a una percezione mobile e aperta, in un momento in cui i nazionalismi ritornano forti ma i problemi globali si aggravano sempre più e richiedono unità nell’umanità intera.