Identità S|confinate La conoscenza può essere un antidoto contro la paura.
Cosa significa essere italiani? Chi sono effettivamente gli italiani? La cittadinanza in Italia viene attribuita secondo il principio dello Ius Sanguinis, è quindi considerato “italiano” chi discende da cittadini italiani, chi ha “il sangue italiano”. Ma esiste veramente qualcosa di interiore, di fisico, che distingue gli italiani? Grazie alla scienza possiamo dire di no. Non è chiaro quale sia (per il nostro governo) il confine tra scelte politiche e propaganda xenofoba. Un esempio è il caso della nave Diciotti: un’imbarcazione contenente circa 150 migranti, rimasta ferma sulle coste di Catania per vari giorni, senza che nessuno avesse il permesso di salire o scendere. Evento per cui, il Ministro degli Interni ha rischiato un’accusa per sequestro di persona. Allarmante è anche la reazione della maggior parte della società civile. Sui social, ma non solo, proliferano messaggi di odio e di indifferenza nei confronti di chi è tacciato di “rubarci il lavoro” e di essere un criminale. È giusto lavorare per rendere l’immigrazione un fenomeno più limpido e gestibile. Tuttavia, crediamo che sia necessario farlo creando strategie di reciproca comprensione e convivenza efficace e lavorando per diminuire la paura del diverso. Perchè per noi l’Italia è questo: un Paese che è capace di trovare l’unità pur partendo da grandi diversità. Il nostro progetto nasce dalla necessità di mostrare quanto le migrazioni umane siano profondamente radicate nella nostra storia e quanto tutt’ora in ognuno di noi sia conservata la traccia di scambi tra culture e popoli diversi. Tutto ciò con l’appoggio della scienza, analizzando il DNA. Proponendo uno spunto di riflessione per ripensare il concetto di “identità” e di “confine”. Sicuri che altri, come noi, siano di questa opinione, abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi attraverso piattaforma “Go Fund Me” per acquistare quanti più Test del DNA delle origini. I test saranno regalati e recapitati (a mano) al Consiglio dei Ministri: chiediamo a chi tra i membri del nostro governo sia disposto, di sottoporsi al test e pubblicarne il risultato finale. Vogliamo precisare che la nostra scelta dipende da un semplice ragionamento: il governo è il gruppo di persone che nel mondo deve rappresentare il nostro stato. Quindi, quale scelta più adatta per avviare una riflessione sul significato di essere italiani e sulle migrazioni? Nulla di invadente o pericoloso: per rassicurarvi ci teniamo particolarmente a spiegare brevemente il funzionamento di questo test e le numerose garanzie di privacy che i laboratori offrono. Attraverso l’analisi di un campione di cellule dell’interno guancia (prelevate e spedite al laboratorio in maniera autonoma usando dei tamponi forniti dal laboratorio stesso), è possibile ricostruire le origini ancestrali (da 500 a 10000 anni fa) dell’esaminato in termini regionali e percentuali (ossia mostrando quanta percentuale dei
nostri “marker genetici” riconducono a quali zone del mondo: ad esempio “25% Asia Minore, 10% Europa del Nord…”). Questo, attraverso il “sequenziamento” del genoma. Oltre a questo, è anche possibile ricostruire i percorsi migratori dei padri dei padri (solo per gli uomini) e delle madri delle madri (per tutti), addirittura fino a 100000 anni fa, attraverso l’analisi del DNA mitocondriale (ereditato solo dalle madri) e del cromosoma Y (ereditato solo dai padri). All’origine del nostro progetto la nostra scelta, in termini di laboratorio di analisi, era ricaduta sul Genographic Project di National Geographic US. Considerando l'interruzione da parte di Genographic Project della vendita dei kit per svolgere il test del DNA, per garantire la continuità del progetto, abbiamo deciso di cambiare il fornitore del test. In particolare questo sarà 24Genetics (https://24genetics.com/en/team), startup biotecnologica europea operante in più di 90 paesi, guidata da un team internazionale di ricercatori e attiva a garantire una ferrea tutela della privacy in accordo con le stringenti regolamentazioni europee. Ci teniamo a sottolineare che questa variazione non comporta ulteriori modifiche al nostro progetto, il cui obiettivo rimane sempre, attraverso l'utilizzo dei test del DNA, la sensibilizzazione della società civile sulle tematiche di identità, nazionalità e migrazione. In conclusione, ciò che chiediamo è SOSTENERCI. Ci sono due modi per farlo: diventare nostri PARTNER e/o donare qualsiasi somma vogliate e possiate su GoFundMe. Diventare nostri partner, ossia sostenitori, è possibile sia come associazione che individualmente. Alle associazioni interessate chiediamo di contattarci, noi inseriremo il loro logo con link sul nostro sito e a loro chiederemo solo di condividere il nostro progetto con la loro rete attraverso mail e social. Ai singoli, invece, proponiamo di entrare nella lista dei sostenitori scrivendoci per mail il loro nome, cognome, un contatto e il luogo dove abitano. Non c’è alcun obbligo di donare per sostenerci, in ogni caso la raccolta fondi durerà circa due mesi e in base ai soldi raccolti acquisteremo un numero congruo di test (costano circa 150 euro l’uno). In caso di disavanzo di denaro dopo l’acquisto, devolveremo la somma rimanente a UNHCR: un’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di migranti e rifugiati. Una volta acquistati i test, provvederemo a rendere pubbliche le ricevute e l’arrivo dei pacchi e inviteremo i nostri governanti a partecipare all’iniziativa e a pubblicare i propri risultati (anche solo la parte relativa alle percentuali). Porteremo fisicamente i test a Roma, garantendo totale limpidezza di intenzioni e azioni e, chiarendo che la scelta di sottoporsi a tale test è libera. In caso di rifiuto, chiederemo la restituzione dei test e li distribuiremo ad alcuni tra i membri dell società civile che ci hanno sostenuti, selezionandoli tramite un programma online di estrazione numerica casuale, basandoci sul numero d’ordine di adesione. La conoscenza può essere un antidoto contro la paura: questo test è un esempio lampante di come la scienza ci permetta di negare e combattere le teorie razziste. Ci auguriamo che essendo un test sicuro e che potrebbe essere esemplare per l’intera popolazione, i membri del nostro governo non si sentano attaccati e provino ad accogliere serenamente la nostra proposta.
Ci auguriamo, inoltre, che la società civile inizi a considerare la nostra “identità”, le nostre “differenze” e le migrazioni in maniera diversa. Lo dice anche la scienza: non esistono confini netti quando si tratta di guardare a ciò che ci costituisce. P.S.: Nell’eventualità di un crollo di governo abbiamo deciso che il progetto andrà avanti. In base alla situazione politica italiana al momento dell’acquisto dei test decideremo se consegnarli a un eventuale nuovo governo o ai segretari dei maggiori partiti del Paese.
Il Gruppo Identità S|confinate