Plein Air dedica un ampio reportage alla provincia di Brescia

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576/577 Luglio/Agosto 2020 EUROPA FRANCIA • CROAZIA • ITALIA DAL GARDA ALLA VALLE CAMONICA • TRASIMENO • WEEKEND ALTO ADIGE • VENETO • BASILICATA • MARKET CINQUE SCHEDE • NOLEGGIARE IL CAMPER • MONOPATTINO BRINKE

ALL’INTERNO PLEINAIR MARKET

T U R I S M O

MENSILE N. 576/577 LUGLIO/AGOSTO 2020 € 4,50

S E CO N D O

N AT U R A

Un paese da riscoprire

LA VACANZA DIETRO CASA

DALLA VALLE CAMONICA AL TRASIMENO

FRANCIA

BRETAGNA E LE MONT SAINT-MICHEL

CROAZIA

REGIONE ZARATINA E SEBENICO

WEEKEND

VIPITENO • FELTRE • DOLOMITI LUCANE


i talia

Lombardia • Dal Garda alla Valle Camonica

Ah, non credea mirarti Nella nostra Italia è sovente dietro casa la vacanza a tutto tondo che non t’aspetti. Ecco una proposta en plein air che s’articola fra la sponda occidentale del Garda e il versante orientale del Lago d’Iseo fino al cospetto dell’Adamello. Pagaiamo sulle sponde del Benaco amate da Catullo e da Maria Callas, pedaliamo tra i vigneti e le torbiere di una Franciacorta a misura di famiglia, camminiamo in Valle Camonica fra le incisioni rupestri inserite nel Patrimonio dell’Umanità. Ospiti graditi di un territorio che ha approntato una diversificata rete di accoglienza verso il turismo all’aria aperta. Testo di Michela Bagatella • Foto di Visit Brescia


Un panorama verso l’Isola del Garda dal belvedere di San Felice del Benaco: in primo piano l’edificio della villa Borghese-Cavazza.


Antonello Petrin

«S

irmione, perla delle penisole e delle isole, di tutte quante, sulla distesa di un lago trasparente o del mare senza confini, offre il Nettuno delle acque dolci e delle salate, con quale piacere, con quale gioia torno a rivederti». Lo sapeva, il poeta latino, che le sue parole avrebbero tratteggiato per sempre l’immagine della lingua di terra che s’insinua alla base del Benaco? Dovrei chiedermelo mentre costeggio a colpi di pagaia la penisola di Sirmione con la prua verso le Grotte di Catullo, importante complesso archeologico che include i resti di una delle principali ville romane dell’Italia settentrionale. Ma sfiorando il parco della villa dove Maria Callas abitò tra il 1952 e il 1958 un altro pensiero mi distrae. Immagino la divina, fra una rappresentazione e l’altra della Sonnambula di Bellini, passeggiare verso il castello. “Ah, non credea mirarti…”: intonando l’aria finale di Amina si affaccia dai camminamenti di ronda, con lo sguardo a cercare la sponda veronese. Perché è proprio qui che l’amatissima soprano avrebbe voluto rimanere: “Vorrei terminare i miei giorni a Sirmione ed essere sepolta in questo paradiso terrestre”, scrisse. Il nostro viaggio iniziato con un’esperienza a pelo d’acqua e con la visita al Castello Scaligero e alle Grotte di Catullo 62 • PleinAir 576/577

– riaperti al pubblico dal 9 giugno insieme alla Villa romana di Desenzano (si veda il n. 527) – prosegue nell’immediato entroterra alla volta di Lonato del Garda. Approfittando della possibilità di parcheggiare il camper nelle vicinanze raggiungiamo il complesso fortificato della Rocca, Monumento nazionale dal 1912, eretta sul colle detto della Rova. Dalla Casa del Podestà, dimora quattrocentesca sede della Fondazione Ugo da Como e dell’omonima casa museo che accoglie una delle biblioteche private più importanti d’Italia, si attraversa il grande parco fino a superare il ponte levatoio che dà l’accesso al castello, da cui si gode una vista superba verso l’abitato e il Basso Garda. Tornati sul lungolago ci immettiamo sulla Gardesana Occidentale, tenendo conto che si tratta un’arteria trafficata, in particolare nei periodi di maggiore afflusso turistico. Ecco lo sperone verde della riserva naturale della Rocca di Manerba, coperto da una vegetazione mediterranea e subalpina; il profilo dell’Isola del Garda, con la magnifica villa in stile neogotico veneziano progettata nei primi anni del Novecento; e Salò, cittadina densa di richiami storici che vanta uno dei più bei lungolago del Benaco. Arrivati a Gardone Riviera conviene prevedere una visita al Vittoriale degli Italiani, il complesso


Lombardia Dal Garda alla Valle Camonica Ospitalità per tutti i gusti Accogliamo con piacere l’invito

A fronte, il Castello Scaligero di Sirmione: spiccano le torri quadrangolari a coda di rondine (nel dettaglio, un particolare del complesso archeologico delle Grotte di Catullo, situato sulla sommità della penisola). Qui sopra, la biblioteca della Casa del Podestà a Lonato del Garda. In basso, relax estivo lungo la spiaggia di Anfo, sulla costa occidentale del Lago d’Idro.

eretto nel 1921 da Gabriele d’Annunzio che comprende un teatro all’aperto e un parco. Poco lontano non manca di interesse il Giardino Botanico Fondazione Andrè Heller, creato dall’omonimo artista multimediale austriaco. Rimandando a un prossimo servizio il racconto delle attrazioni che si snodano da qui al confine trentino, citiamo almeno Tremosine, inserito tra i Borghi più Belli d’Italia, e il recente percorso ciclopedonale di Limone (si veda il n. 572), uno dei più panoramici d’Europa.

del lettore Carlo Leni a dedicare uno spazio a Lodrino, piccolo paese della Valle Trompia: la gratuita e comoda area camper è pronta a dare ospitalità ai camperisti. Il paese dista circa trenta chilometri da Brescia ed è circondato da un trittico di cime prealpine: il Monte Inferni (1.368 m), la Corna Caspai (1.391 m) e il Monte Palo (1.461 m), a ovest del quale si trova il Rifugio Nasego. Gli amanti delle passeggiate possono raggiungere la bella pineta con il Parco degli Alpini o, salendo su agevole sentiero, salire al piccolo santuario di Santa Croce. Altro luogo ameno e facilmente raggiungibile con il proprio mezzo è l’area pic-nic in località Lembrio, dove trascorrere una piacevole giornata; non mancano attività per i più ardimentosi e allenati, come l’impegnativa ferrata Corna Caspai. In Valle Duppo invece c’è un centro di tiro a segno sportivo con annesso ristorante. Nella chiesa parrocchiale intitolata a San Vigilio si possono ammirare gli affreschi di Giorgio Anselmi, eseguiti nel 1785, in virtù dei quali è definita la Cappella Sistina della Valle Trompia. Nella frazione di Invico è visitabile su prenotazione il Museo Etnografico insieme all’annessa Casa Contadina; nella chiesa di San Rocco sono custoditi un pregevole pulpito ligneo, un polittico cinquecentesco e un organo del XVIII secolo dalle decorazioni baroccheggianti. Lodrino può dunque rappresentare una base per esplorare i motivi di interesse della Valla Trompia, a cominciare dalla Via del Ferro, itinerario tematico che valorizza i siti legati alla produzione siderurgica. Tanto più che hanno già riaperto la Miniera Marzoli e il museo archeologico Orma, entrambi a Pezzaze, il Museo comunale delle armi e della Tradizione armiera di Gardone Val Trompia e il Borgo del Maglio di Ome, e che a luglio sarà nuovamente accessibile anche la Miniera Sant’Aloisio di Collio. L’antica fucina I Magli di Sarezzo è visitabile solo su prenotazione, mentre il Museo il Forno è al momento chiuso a causa di una frana che ha colpito la montagna antistante. E ancora, si articola fra la Valle Trompia e la Valle Sabbia il progetto Green Way delle Valli Resilienti, che mette a sistema tremilacinquecento chilometri ciclabili e un’ottantina di percorsi per slow, road e mountain bike che collegano le due valli alla città. Infine, in Valle Trompia è possibile effettuare una visita guidata alla miniera di stagionatura dei formaggi con abbinata degustazione (per informazioni rivolgersi al Consorzio Nostrano Valtrompia DOP, www.nostrano-valtrompia.it).

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Michele Rossetti

Tre laghi, una dueruote Già, la bici: innumerevoli inviti a mettersi in sella si articolano tra il Garda e l’Iseo, idealmente congiunti nel mezzo dall’apostrofo glaciale del Lago d’Idro. Le rive di quest’ultimo sono ben attrezzate con campeggi e aree di sosta, pertanto le sue acque balneabili rappresentano un piccolo polmone di natura adatto alle attività all’aria aperta e al soggiorno in camper, caravan o tenda. A metà della costa, domina dall’alto il bacino la Rocca d’Anfo, una delle più grandi fortezze napoleoniche d’Italia. Torniamo alla bici. Per effettuare il periplo del Lago d’Idro calcando nel versante settentrionale il Sentiero dei Contrabbandieri bisogna avere una mtb e una certa esperienza: il percorso è lungo circa ventotto chilometri, prevede un tratto


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sterrato e richiede un dislivello in salita di circa cinquecento metri. Facile e interamente su tracciato dedicato è la ciclabile della Valle del Chiese che unisce il Lago d’Idro a Pieve di Bono seguendo il letto del fiume: il tragitto di andata si sviluppa per circa venti chilometri con un dislivello di cento metri. Davvero bike friendly è il territorio del Lago d’Iseo (si vedano i numeri 548 e 483). Anche qui la presenza di campeggi, aree attrezzate e agricampeggi consente di pianificare il soggiorno e di spostarsi con la dueruote e i mezzi pubblici, sfruttando all’occorrenza i battelli che effettuano la navigazione fra le due sponde e verso Montisola, la più grande isola lacustre abitata d’Europa. Per scaldarsi le gambe si può iniziare con l’anello da dieci chilometri che circonda la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino passando vicino al Monastero di San Pietro in Lamosa; in questa zona umida di interesse avifaunistico sono ripartite anche le visite guidate, limitate a gruppi fino a dieci persone. Da Marone ci si può spingere su asfalto nell’entroterra verso la riserva naturale Piramidi di Zone, con le sue singolari formazioni di natura argillosa: circa sei chilometri e quattrocento metri di dislivello da affrontare. Più oltre, ma conviene andarci con il veicolo, il Bosco degli Gnomi è adatto a una 64 • PleinAir 576/577

mezza giornata nella natura per le famiglie con bambini; si cammina lungo un sentiero costellato da quarantaquattro sculture intagliate sui tronchi degli alberi che raffigurano creature magiche, conferendo all’escursione uno scenario fiabesco. Chi arriva in camper a Zone deve rivolgersi al parcheggio a pagamento di fronte al ristorante e maneggio Valtress (costo della sosta euro 10), mentre per la visita al Bosco degli Gnomi si può utilizzare temporaneamente il parcheggio del cimitero. Ancora in bici, sono cinque i percorsi cicloturistici a cura della Strada del Franciacorta: alla portata di tutti, con una lunghezza fra trenta e quaranta chilometri, si snodano tra vigne e campi, piccoli borghi, punti panoramici e luoghi d’interesse storico e artistico. Con un po’ di allenamento in più sulle gambe possiamo mettere a segno un bell’itinerario di pianura seguendo la Ciclovia dei laghi Iseo e Garda. Circa sessantaquattro chilometri pianeggianti dai vigneti della Franciacorta all’abbazia olivetana di San Nicola passando per le sopra citate Torbiere del Sebino; dopo aver toccato Brescia (si veda l’ampio servizio nel n. 547) si costeggia per un tratto il Grande Naviglio Bresciano e si prosegue fino a Salò quasi sempre su percorso dedicato.


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Lombardia Dal Garda alla Valle Camonica

Invita a un viaggetto di quattro o cinque giorni la Ciclovia dell’Oglio: si snoda per circa duecentottanta chilometri con partenza dal Passo del Tonale, a 1.883 metri di quota, fino al Ponte di Barche a San Matteo delle Chiaviche, nella piana del Mantovano. In tutto 1.862 metri di dislivello lungo un tracciato che si è aggiudicato il titolo di “ciclabile più bella d’Italia” nell’edizione 2019 dell’Italian Green Road Award. Nella terra dei Camuni Fra la parte settentrionale del Lago d’Iseo e Ponte di Legno, la lunga Valle Camonica (si veda il n. 506) offre molteplici occasioni di incontro con la storia, l’arte e la natura. Possiamo far base presso l’area camper di Bienno, dove ogni anno (ma non nel 2020) si svolge con successo l'evento diffuso Festa Nazionale del Pleinair nei Paesi Bandiera Arancione che valorizza le località dell'entroterra certificate dal Touring Club Italiano. Dopo una tappa al castello medievale di Breno, la scoperta del territorio continua a Capo di Ponte alla scoperta dei Camuni, gli antichi abitanti delle Alpi Bresciane. Sulle rocce levigate dalle ere glaciali e sorvegliate dalle creste della Concarena e del Pizzo Badile Camuno, migliaia di graffiti realizzati a partire dall’VIII millennio avanti Cristo PleinAir 576/577 • 65

A fronte, un panorama sul Lago d’Iseo e sull’omonima località dal punto panoramico del Corno del Creilì (nel dettaglio, la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino che si estende poco lontano). Sopra, il sentiero che porta al Rifugio Bozzi (in basso si nota il piccolo villaggio di Case di Viso) è una bella escursione – anche per mtb – con partenza da Ponte di Legno. Sotto, la Ciclovia dell’Oglio (nella foto, il tratto di Vione) è un itinerario adatto alle famiglie.


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Una veduta del Lago dell’Aviolo, meta di un’escursione nell’omonima valle, e l’arrivo alla Malga Val Grande, nel territorio di Vezza dell’Oglio.

compongono uno straordinario museo all’aria aperta, tutelato dal Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane. Centoquattro massi di arenaria ospitano più di settemila incisioni che rappresentano motivi astratti, figure umane stilizzate, cervi, lupi e altri animali. Fra i segni più ricorrenti, compare per novantadue volte la rosa camuna. Ma sono molte di più le incisioni rupestri presenti nei parchi della Valle Camonica, al punto che l’intera area è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Capo di Ponte è anche un punto di partenza per le escursioni verso le cime dell’Adamello. Già dal fondo della valle la vetta più alta (3.554 m) e le cime che le fanno da corona – il Corno Miller, il Corno Baitone e il Monte Mandrone – sembrano gigantesche e remote. Il sentiero più breve e noto, quello della Valle dell’Aviolo, inizia accanto al Rifugio alla Cascata e conduce in un’ora e mezza al lago artificiale dell’Aviolo, immerso in un paesaggio di larici e massi di granito che ha come sfondo la costiera del Corno Baitone. Un’altra classica escursione è quella che dalla Malga Premassone s’inerpica in un paio d’ore verso il Rifugio Gnutti: in alto, dalle rive del Lago Miller, in una conca vasta e selvaggia, compare finalmente l’Adamello. Chi vuole conquistarne la cima può affrontare il Ghiacciaio dell’Adamello, il maggiore delle Alpi italiane, che mostra fortemente i segni del cambiamento climatico. È possibile dividere il percorso in tappe pernottando nei rifugi Mandrone (2.442 m), Carè Alto (2.459 m) o Ai Caduti dell’Adamello (3.025 m). 66 • PleinAir 576/577

È questo l’ambiente dove ogni anno si rinnova l’Adamello Ultra Trail, una delle più grandi sfide in alta quota: centosettanta chilometri e 11.500 metri di dislivello lungo i sentieri della Grande Guerra tra mulattiere, camminamenti e paesaggi segnati dalla presenza di reperti bellici. Offre scenari ancora diversi l’alta Valle Camonica. Circondata dalle vette del Gavia e dell’Adamello, Ponte di Legno regala grandi classiche agli amanti del trekking e un’infinità di occasioni per le dueruote, a cominciare dai tornanti che salgono verso il Passo del Tonale. A nord del Tonale, intorno al Vallone dell’Albiolo, le strade sterrate che si affiancano alle seggiovie attirano gli appassionati del mountain biking. Dall’altra parte la cabinovia che sale dal Passo fino al ghiacciaio del Presena dà accesso gli itinerari (per escursionisti esperti, o accompagnati da guide) che toccano le postazioni della Grande Guerra della Punta di Lago Scuro e del Castellaccio. Da Ponte di Legno la lunga strada che sale verso il Passo di Gavia e scende in Valtellina conduce ai magnifici scenari del Parco Nazionale dello Stelvio. E ancora, sul lembo di terra che collega le rive del lago d’Iseo ai boschi della Valle Camonica si snodano due itinerari paesaggistici, storici e culturali da percorrere in più giorni: l’antica Via Valeriana, annoverata tra i più bei sentieri d’Italia, e il Cammino di Carlo Magno. Un invito in più a conoscere il territorio in una chiave inaspettata. l


in pratica t DOVE SOSTARE Marone Non molto lontano dall’omonimo santuario, con vista panoramica sul Lago d’Iseo, l’area di sosta Madonna della Rota (tel. 338 8776687) di dispone di servizi igienici e docce e consente il carico e lo scarico delle acque; tariffa 20 euro da giugno a settembre, 15 da ottobre a maggio. Sulzano Comoda base per la visita al lago e alle Piramidi di Zone, l’area camper Gerolo (tel. 030 985262) è dotata di docce e lavatrice e permette ai camperisti di allestire picnic e organizzare barbecue; tariffa 20 euro. Cislano Piccola area di sosta comunale (tel. 347 4491146); tariffa 10 euro. Iseo Il Camping del Sole (www.campingdelso le.it) è situato ottima posizione sul lago e nelle vicinanze del paese. Ome Tra i vigneti della Franciacorta, l’agriturismo Al Rocol (tel. 030 6852542), con ristorazione e cantina, è dotato di un agricampeggio; sono otto le postazioni camper, fornite di attacco elettrico, acqua e dispositivo di carico e scarico. Corte Franca L’agriturismo Cascina Clarabella (tel. 346 2542242) offre la sosta gratuita per tre veicoli se si consuma un pasto o si acquistano prodotti. Desenzano Area di sosta La Spiaggia (tel. 366 7869788); ben attrezzata e aperta tutto l’anno, tariffe intorno a 15 euro al giorno. Lugana Marina L’area di sosta Lugana Marina Camper Park Sirmione (tel. 030 9904192) può ospitare cento mezzi e comprende una spiaggia con fondo erbose. A disposizione dei clienti, i collegamenti alla rete elettrica, gli scarichi per le acque nere-bianche, wc chimici, acqua potabile, docce e internet WiFi. Il prezzo si attesta intorno ai 20 euro per camper. Lonato del Garda L’agriturismo Villa Gaia – a due chilometri dal centro storico – offre quattro posti camper dotati di attacco elettrico, acqua e piazzola di carico e scarico delle acque. A

disposizione degli utenti dell’agricampeggio, anche servizi igienici, docce calde e (a richiesta) servizio di prima colazione. Bagolino Sulla riva del Lago d’Idro, l’area sosta camper Ponte Caffaro (tel. 348 8608267) dispone di servizi essenziali ma puliti e curati. Attrezzato per carico di acqua potabile e scarico di grigie e nere, il camper service offre wc chimico, allaccio alla corrente e barbecue. A 1.200 metri di altitudine, il camping Remal (tel. 333 3690385), sulle rive del fiume Caffaro, dispone di novantotto piazzole con ampia area barbecue e servizi completi. Marmentino Sosta camper Vaghezza (tel. 339 6169779); strada stretta, a tre chilometri dal centro. Lodrino Area camper comunale in Via Kennedy, nei pressi del distributore. Darfo Boario Terme Area camper comunale nel parcheggio davanti al centro congressi, con colonnine per allaccio elettrico, carico e scarico, carico acqua. Aperta tutto l’anno, consente una sosta di massimo settantadue ore, al prezzo di 7 euro al giorno, comprensivo di tutti i servizi. Capo di Ponte Ben segnalata a inizio paese, l’area di sosta mette a disposizione dodici ampi stalli, tutti dotati di allaccio duecentoventi e acqua in piazzola, servizi igienici, tavolini da picnic e zona di carico e scarico delle acque. Tariffa 12 euro. t COSA VISITARE Sirmione Grotte di Catullo, www.grottedica tullo.beniculturali.it. Castello Scaligero, tel. 030 916468. Lonato del Garda Rocca di Lonato e Casa del Podestà, tel. 030 913 0060, www.rocca dilonato.it. Gardone Vittoriale degli Italiani, www.vitto riale.it. Giardino Botanico Fondazione Andrè Heller, www.hellergarden.com. Camping del Sole

Un sabato sera stellare Le notti d’estate invitano a scrutare la volta celeste, e per farlo è una valida location l’Osservatorio Serafino Zani situato sul Colle San Bernardo di Lumezzane Pieve. È aperto a ingresso libero il sabato sera (eccetto l’ultimo del mese) da maggio a settembre: alle 21 si tiene la conversazione divulgativa a opera degli astrofili, mentre alle 22 hanno inizio le osservazioni al telescopio. Presso il Planetario di Lumezzane è invece possibile scoprire le più belle stelle e le costellazioni pensate dai nostri antenati sotto una grande cupola di sei metri di diametro (tel. 030 872164, osservatorio@ serafinozani.it). Provaglio d’Iseo Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, www.torbieresebino.it. Lodrino Museo Etnografico tel. 030 8950160, www.museoetnografico.it. Ferrata Corna Caspai, www.ferratecaspai.it. Rifugio Nasego, tel. 335 5818771. Capo di Ponte Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, www.parcoincisioni. capodiponte.beniculturali.it. t PRODOTTI TIPICI Inaugurerà a fine luglio a Lavone il Rebecco Farm, un agriturismo con sala polifunzionale che funge da sede di una rete di imprese agricole del territorio (attivaree-valliresilienti.it). A Sarezzo la Fattoria Didattica Catena Rossa (www.catenarossa.it) propone per i bambini il Creativity Camp. A Bovegno è possibile acquistare e degustare prodotti tipici presso l’azienda Agricola Chichimela (tel. 328 4737479). t INDIRIZZI UTILI Noleggio canoe Italnolo, Via Lucchino, Sirmione, tel. 349 8499261 e 338 4424556. Noleggio sit on top singoli e doppi per l’escursione al Castello Scaligero (mezz’ora per la sola andata) e alle Grotte di Catullo (un’ora per la sola andata). Valle Sabbia e Lago d'Idro, www.vallesabbia. info. Lago d'Iseo, www.visitlakeiseo.info. Lago di Garda, www.gardalombardia.com. Franciacorta, www.franciacorta.net. Valle Camonica, www.turismovallecamonica.it. Comprensorio Pontedilegno-Tonale, www. pontedilegnotonale.com. Valle Trompia, www.valletrompia.it/ente/ turismo. Ente ufficiale del Turismo di Brescia e provincia, www.visitbrescia.it.

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GLI STRUMENTI DEL PLEINAIR

La finestra del vento

Kitesurf sul Lago d’Idro, in provincia di Brescia (si veda il servizio a pagina 60). A fronte, la campionessa Francesca Bagnoli in un’acrobatica evoluzione e sulla battigia; il kit di base per praticare questa disciplina comprende l’ala, una pompa per il gonfiaggio, il boma, una o più tavole con i relativi accessori (straps per i piedi, manico e pinna).

Canalizzare la forza di Eolo in puro divertimento, unendo la passione per il mare alle evoluzioni a mezz’aria. È l’obiettivo di uno sport recente, che ha visto negli ultimi anni crescere in modo significativo la propria platea di appassionati.

M

anovra l’ala con un’energia mai priva di eleganza e si libra in alto sfoggiando evoluzioni irraggiungibili la ventiseienne Francesca Bagnoli, campionessa nazionale di kitesurf e attuale vicecampionessa del mondo nella categoria freestyle. Eppure non è necessario avere un passato da ginnasta per farsi trainare da un aquilone sulle onde del mare o di uno specchio d’acqua. Recente disciplina velica classificata come sport estremo, il kitesurf sta con-

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quistando una crescente platea di sportivi che in esso trovano una sintesi fra gesto atletico, adrenalina, amore per il mare e conoscenza del vento. Codificato nel 1999, affonda le radici negli anni Ottanta con la nascita dell’aquilonismo da trazione, vale a dire dell’impiego di una vela applicato a discipline come lo sci o lo snowboard; da qui a dotare di un’ala le tavole da surf il passo è stato breve. Lungi dal voler essere esaustivi, proviamo a vedere nel dettaglio alcuni aspetti fondamentali.

Esperienza e attrezzatura Iniziamo con lo sfatare un’idea preconcetta. Benché richieda esperienza e attrezzatura adeguata, il kitesurf non è un’attività riservata a pochi eletti. Non richiede infatti una particolare resistenza cardiovascolare e soprattutto non si fonda sulla forza, ma sull’abilità (non è infatti possibile contrastare con i muscoli l’energia di un’ala sospinta a venticinque metri di altezza). Tuttavia – va detto chiaramente – si tratta di uno sport potenzialmente pericoloso, e per praticarlo in sicurezza occorre innanzitutto seguire un corso base con un istruttore qualificato e successivamente esercitarsi a eseguire correttamente le manovre e aumentare il bagaglio tecnico di conoscenze. Nelle prime lezioni si apprenderà a interpretare la direzione del vento


Outdoor Kitesurf w

Michele Rossetti

(vietato uscire in presenza di vento da terra!) e si prenderà confidenza con le caratteristiche dell’attrezzatura e le sue modalità di montaggio e smontaggio. E ancora, si imparerà a governare l’ala a terra e in acqua e si praticheranno le manovre di sicurezza come il body-drag, tecnica essenziale per il recupero della tavola che consiste nel farsi trasportare dall’ala mentre il corpo galleggia in acqua. Solo una volta acquisiti questi fondamentali si potrà passare alla partenza e al corso avanzato.

Quanto all’attrezzatura, deve essere adeguata alle caratteristiche fisiche dell’atleta. Per iniziare senza spendere cifre eccessive si può optare per uno starter kit: i pack in commercio hanno mediamente un costo base di circa 1.500 euro e includono il kite (ovvero l’ala) completo di boma o barra, di linee (i cavi che collegano la persona alla vela), leash di sicurezza e una tavola completa di pinnette. Indispensabile indossare un’imbragatura (trapezio) a cui è collegata la barra. Le tavole utilizzate per planare sull’acqua possono essere monodirezionali o bidirezionali: le prime equivalgono a un surf, pertanto per cambiare direzione occorre effettuare per lo più una strambata; le seconde possono procedere in due direzioni, quindi non richiedono obbligatoriamente tale manovra. Sarà cura del principiante dotarsi di un oggetto meno prestante e più stabile, tale da facilitare la partenza e favorire l’equilibrio. Non ultimo, dovrà dotarsi di dispositivi aiuto al galleggiamento e casco, nonché di un abbigliamento adeguato alle condizioni climatiche. Quanto all’ala (il cui prezzo nei modelli più sofisticati può arrivare a 1.5002.000 euro): si può suddividere in diverse tipologie, ed è opportuno rivolgersi a proprio istruttore o rivenditore di fiducia per farsi consigliare al meglio. Indipendentemente dai materiali costruttivi impiegati la grandezza dell’ala varia in base al peso dell’utente, ma anche in funzione del range di vento con cui ci si appresta ad uscire. Per fare un esempio: in presenza di un vento tra 15 e 20 nodi, un kiter con un peso tra settantacinque e ottantacinque chilogrammi potrà impiegare un’ala di circa dodici metri quadrati. Da non sottovalutare è anche la scelta degli spot, ovvero delle aree marine o lacustri attrezzate con corsia in ingresso e uscita per la sicurezza dei praticanti e degli altri frequentatori del luogo. Fra le location italiane citiamo la spiaggia di Talamone (Toscana), nelle vicinanze dell’omonimo campeggio, lo spot Stagnone Kitesurf nello Stagnone di Marsala (Sicilia) vicino alla spiaggia di San Teodoro, e lo spot di Punta Trettu (Sardegna), di fronte all’Isola di Sant’Antioco.

Indirizzi utili

AKI-Associazione Kitesurf Italiana, www.associazionekitesurfitaliana.it. Kitesurf Italia, www.kitesurfitalia.com. IKO-International Kiteboarding Organization, www.ikointl.com/it. FIV-Federazione Italiana Vela, www.federvela.it.

Una volta appreso come agguantare la finestra di volo, ovvero la particolare angolatura che consente all’ala di gonfiarsi e conferire portanza, si potrà evolvere la propria tecnica cimentandosi in quelle evoluzioni e salti scenografici che tanto affascinano chi preferisce rimanere a guardare dalla battigia. Michela Bagatella (si ringrazia Giovanni Giacobbe)

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