Motociclismo racconta uno spettacolare itinerario fra Alto Garda, Valle Sabbia e Lago d'Idro

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IL TURISMO DI PROSSIMITÀ CI INVITA A NON ALLONTANARCI TROPPO DA CASA E A RISCOPRIRE LE BELLEZZE NOSTRANE... QUANTI,PER ESEMPIO, HANNO COSTEGGIATO IL LAGO DI GARDA SENZA CONOSCERE COSA C'È "SOPRA" O "DIETRO" DI ESSO? STRADE SCAVATE NELLA ROCCIA, CANYON, ORRIDI... E TANTI TORNANTI PANORAMICI. MA LA QUARANTENA CI HA INSEGNATO ANCHE A DARE PIÙ VALORE Al SOGNI DI VIAGGIO: NELLE PAGINE SEGUENTI VE NE RACCONTIAMO 6, TANTI QUANTI SONO I TRAVELLER CHE, NEI GIORNI DI LOCKDOWN,CI HANNO INTRATTENUTO CON LE LORO STORIE, BEN RACCONTATE,CHE ORA VOGLIAMO CONDIVIDERE CON VOI...

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INCASTONATA NELLA ROCCIA La bellissima Strada della Forra, sulla sponda lombarda del Lago di Garda, è stata ricavata nella forra del torrente Brasa. Parte dai 65 metri dei lungolago per arrivare ai 423 del borgo di Pieve di Tremosine.

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LOMBARDIA TRA IL LAGO DI GARDA E IL LAGO D'IDRO

03O D Siamo partiti da quell'angolo iole che è Limone sul Garda (tra bouganville, ulivi e limoni appunto), vanto della Gardesana Occidentale, e abbiamo imboccato la spettacolare Strada della Forra, scavata nella roccia. Abbiamo raggiunto il Lago d'Idro attraverso la Valvestino, imbattendoci nella dogana "sommersa"; abbiamo fatto una sosta Bagòss a Bagolino e poi slalom fra guglie e trincee sul Baremone. Tra i due specchi d'acqua la Provincia di Brescia offre infinite opportunità motociclistiche

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Testo di Arianna Lenzi, foto di Tommaso Pini

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CURVE CON VISTA L'incrocio tra la strada Gardesana Occidentale, che lambisce il Grande Lago, e la Strada della Forra, che ne guadagna il panorama.

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)Km percorsi: 210 km ĂĄr) Giorni impiegati: 3 )Litri di benzina: 14 )Quota piĂš alta raggiunta: 1.664 m (Passo Maniva, in moto)

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turismo LOMBARDIA TRA IL LAGO DI GARDA E IL LAGO D'IDRO

N

LA VALLE DELLE CARTIERE II nostro punto di partenza è Salò, località dalla quale comincia la celebre SS45bis che costeggia tutta la sponda ovest del Benaco e punta verso nord, fino a sconfinare in Trentino Alto Adige. E sicuramente questo il tratto più noto del nostro itinerario: la Gardesana Occidentale è sempre presa d'assalto dai motociclisti della zona, soprattutto durante le giornate di sole, ed è facile capirne il perché. Affacciata sul lago, segue le dolci curve della costa e attraversa paesi estremamente suggestivi. Gardone Riviera in primis, con il Vittoriale d'Annunziano incastonato sulle pendici della collina e poi Toscolano Maderno, zona di antiche cartiere. Una delle quali - la Toscolano 1381 - è ancora in funzione e continua a produrre carta lussuosissima che viene utilizzata per i ricevimenti nuziali e la comunicazione di prestigio, come i menù sartoriali. Conferendo ad uno strumento antico un

sapore creativo ed estremamente moderno. A raccontarci la storia della cartiera e a condurci lungo una visita all'interno del museo, è Filippo Cantoni, che grazie alla sua passione per l'artigianato ha saputo dare nuovo slancio ad un'eccellenza che stava svanendo fra le pieghe della storia. Tenendo viva una filiera che, nei secoli, ha reso l'Italia importante in tutto il mondo. «In quello che oggi è il Parco dell'Alto Garda Bresciano, nel XIV secolo, lavoravano più di 400 mastri cartai e 2.500 operai, in un universo complesso, articolato, che contava almeno 50 diverse realtà produttive - racconta il giovane, nato e cresciuto a Toscolano -. Un unicum in tutta Italia, dovuto al fatto che questa è un'area ricchissima di acqua, fondamentale per dare movimento alle macchine, il clima poi permette ai fogli di carta di asciugarsi nel giro di una notte. Basti considerare che, per lo stesso processo, sul Mar Baltico ci impiegano almeno sei giorni». Se, inizialmente, la carta rappresentava una tipologia di supporto non particolarmente apprezzato (per via della sua fragilità rispetto alla pergamena), bastarono pochi anni per apportare migliorie importantissime e ribaltare la concezione avuta fino a quel momento. «Prima fra tutte l'immersione nel collagene ricavato da ossa e cartilagini animali, che rendeva impermeabile una carta che fino a quel momento era troppo permeabile e quindi non affidabile sul lungo periodo - continua Filippo

LA DOGANA SOMMERSA Sopra,in località Lignago, emerge l'antica dogana adibita un tempo al controllo delle merci in entrata e uscita sul confine austroungarico. A seconda del livello delle acque nell'alveo artificiale in Valvestino, si può scorgere l'edificio: di solito se ne vede solo la punta. Periodicamente comunque è prevista da parte di Enel l'apertura della diga e lo svuotamento dell'invaso.

198 Motociclismo / settembre 2020 Ritaglio

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on mancano i chilometri da percorrere su due ruote, nel Bresciano. Che si scelga di puntare verso le montagne, oppure si preferisca restare a una quota inferiore, i possibili itinerari sono infiniti. Noi, però, abbiamo deciso di concentrarci su una zona in particolare e di percorrere un anello di circa 200 chilometri, fra il Lago di Garda e Lago d'Idro. Andando alla scoperta di angoli inediti compresi tra i due specchi d'acqua.


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POCO PRIMA DEL RACCORDO CON IL GIOGO DEL MANIVA (1.664 M), PERCORRIAMO UN TRATTO ESPOSTO DEL PASSO DI BAREMONE (1.450 M)

settembre 2020 / Motociclismo 199 Ritaglio

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SET PERICOLOSO Sopra, ci avviciniamo al Passo di Baremone, che collega la Val Trompia con la Val Sabbia. Nella pagina di fianco, sosta sulla Strada della Forra,famosa perché scelta come location da registi e pubblicitari ma, purtroppo, anche per gli incidenti. Anni fa, durante le riprese del 22° capitolo della serie di James Bond, Quantum of Solace, rimasero coinvolti due stuntmen.

Cantoni, che ha studiato per anni la storia di questo materiale e di come questo abbia radicalmente cambiato il mondo -. Solo perla stampa della Bibbia di Gutenberg, all'epoca, sarebbero serviti circa 10mila ovini: per questo è facile comprendere come mai, nel 1300, le cartiere conobbero un grandissimo boom, dopo i primi passi mossi a Fabriano. Quella che, senza mezzi termini, poteva essere considerata la Silicon Valley nel Medioevo». Una curiosità storica? Anche la Principessa Sissi era solita far realizzare la sua carta personale a Toscolano Maderno e la filigrana trovata su alcuni fogli conservati al Museo della Carta ne è la prova inconfutabile. Una prova che ci spinge a interrogarci e a fantasticare. Chissà in che Paesi sono arrivati quei fogli e di quali storie, emozioni e racconti sono stati testimoni... TRA JAMES BOND E HARRY POTTER Una volta lasciatasi alle spalle Toscolano Maderno e risaliti in sella alle Scrambler Sixty2, puntiamo verso l'estremità settentrionale del lago,fino al borgo di Limone

sul Garda. Qui facciamo una passeggiata e ci perdiamo nell'esplorazione del Porto Vecchio. L'impressione è di aver toccato una Passaporta di potteriana memoria e di essere stati trasportati nel Sud Italia: a fare da padroni, infatti, sono ulivi, limoni e coloratissime bouganville e tutto ricorda l'atmosfera rilassata e ricca di fascino della Costiera Amalfitana. Riprese le motociclette ci spostiamo verso la celebre Strada della Forra, rendendoci conto che non serve guidare un Aston Martin per avere la pelle d'oca, mentre si attraversa l'orrido e si risalgono i tornanti a strapiombo sul lago, che sono serviti da set, fra l'altro, per un capitolo della saga di James Bond (Quantum of Solace). Le nostre piccole compagne di viaggio, infatti, sono l'ideale per muoversi in agilità, curva dopo curva e per raggiungere Tremosine lungo la SP38. Una tappa immancabile? La Terrazza del Brivido dell'Hotel Paradiso che, sospesa sopra un vuoto di 350 metri, una volta superato il senso di vertigine, permette di godere di un panorama sensazionale. Che spazia sul lato veronese del lago, la penisola di Sirmiocontinua a pag. 204

200 Motociclismo / settembre 2020 Ritaglio

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UNA SPETTACOLARE FINESTRA TRA LE .a: GALLERIE SULLA STRADA DELLA FORRA

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LOMBARDIA TRA IL LAGO Dl GA

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ANCORALA VISIONE, -QUESTA VOLTA ZENITALE, DELLA STRADA DELLA FORRA. QUI SIAMO NEL TRATTO DOPO LE GALLEN

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turismo LOMBARDIA TRA IL LAGO DI GARDA E IL LAGO D'IDRO

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IL FRATELLINO Sosta su un tornante panoramico del Passo Baremone per apprezzarne il disegno, dal quale si capisce il motivo per cui viene soprannominato "Piccolo Stelvio".

ne e, nei giorni limpidi, assicura anche una vista esclusiva sul Monte Baldo. IL FIORDO CHE NON TI ASPETTI È tempo, però, di spostarsi verso il Lago d'Idro e la Valle Sabbia, così torniamo a scendere verso Gargnano e proseguiamo in direzione della Valvestino, lungo la SP9. Qui, dopo qualche decina di chilometri di tornanti più stretti, si raggiunge il grande ponte che sovrasta il lago artificiale e la diga. Basta poi procedere di qualche centinaio di metri - oltre quella che una volta era la linea di confine dell'Impero Austro-Ungarico - per rendersi conto che, se l'acqua è bassa, è possibile scorgere anche l'antica dogana sul fondo del bacino. Le suggestioni offerte da quest'area, però, non finiscono qui: una volta giunti ad Anfo, il Lago d'Idro, decisamente meno celebre rispetto all'arci-noto Benaco, si rivela una straordinaria sorpresa. Perché, sebbene forse meno suggestivo visto dalla costa, ammirato dall'alto cambia completamente colore e acquista toni da fiordo norvegese in grado di lasciare a bocca aperta per lo stupore.

NELLA TERRA DEL BAGÒSS Non sono più di 15 chilometri, poi, a separare Anfo (e la sua fotografatissima Rocca) da Bagolino, lungo la SS237, e giungiamo in paese mossi dalla curiosità di saperne di più in merito al tanto decantato Bagòss, un formaggio così unico e particolare da vantare una fama quasi mistica. Che ci racconta Andrea Pelizzari, giovanissimo proprietario di "Alimentari Nello", la bottega più nota di Bagolino e punto di riferimento per la Cooperativa dei produttori della Valle di Bagolino. «Come affinatore acquisto le forme quando hanno Z o 3giorni di vita, e il mio compito è procedere con la salatura a secco, che dura circa 40 giorni, e poi la stagionatura, che varia dai 10 ai 36 mesi - ci spiega il giovane, che ha ereditato l'attività del padre e da 14 anni porta avanti la tradizione con costanza e grande preparazione -. L'unicità del Bagòss sta proprio in questi processi lenti e nell'esclusività dei suoi ingredienti. E realizzato, infatti, con solo latte di Bruna alpina e unicamente nel territorio del nostro Comune:per questo produciamo solo 10mila forme all'anno e il risultato è così prezioso. Si tratta di un formaggio molto aromatico, che prende il profumo e il sapore delle ercontinua a pag. 209

204 Motociclismo / settembre 2020 Ritaglio

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ESPERIENZA MULTISPORT Durante il nostro itinerario in moto abbiamo fatto un'escursione in e-bike su uno degli anelli suggeriti da MikyTours, che raggiungono il Passo del Maniva salendo dal Passo di Nota. A destra, la passerella ciclo-pedonale di Limone, un breve tratto di un progetto ambizioso tra comuni(LimoneRiva). A sinistra, escursione in canoa,sempre sul Lago di Garda. In basso, nel box, un tornante in salita, a pochi metri dal passo Maniva.

NOLEGGIARE BICI E KAYAK

Il Lago di Garda riserva sorprese davvero speciali, anche quando si tratta di un'altra tipologia di due ruote. Noi, dal rifugio degli Alpini, sul Passo Nota, siamo saliti in sella ad una e.-bike, fino alla sommitĂ del Monte Tremalzo, per godere dell'ennesimo, suggestivo, panorama. E possibile noleggiare una bici elettrica presso Miki Tours(30 euro al giorno), che offre anche il servizio navetta. Al porto di Tignale, invece, si possono noleggiare dei kayak e pagaiare a pochi metri dalle limonaie, ma anche praticare kitesurf, windsurf e SUP(Stand Up Paddle), ovvero il surf con il remo.

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E-BIKE CON MIKI TOURS Tel. 339/8003239, info@mikitours.it KAYAK A TIGNALE, con Adrenalina Sport Center http://www.kiteschool.it 335/6026836

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LOMBARDIA TRA IL LAGO DI GARDA E IL LAGO D'IDRO

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,, DAL LAGO SI RAGGIUNGE IL PAESE DI TREMItINE CON UNA SERIE DI TORNANTIBALCONE STRETTI FRA1A <<c‹. .,, . ....— ,,,,,,,t9et. ROCCIA E LA MACCHIA :.

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1E-

RICCARDO CAMANINI - CHEF STELLATO Quando ha iniziato a muovere i primi passi negli hotel, a 14 anni, Riccardo Camanini ha pensato che la cucina non potesse essere quello che si trovava a maneggiare tutti i giorni. «Fra gli anni 70 e 90 è stato prodotto il peggior cibo su larga scala, e i pomodori in scatola e la pasta precotta che vedevo servire tutti i giorni ne erano la prova. Fino al momento in cui sono arrivato da Gualtiero Marchesi e, fra i marmi bianchi e grigi della sua cucina, inserito in un gruppo di giovani che parlavano tutte le lingue del inondo, ho capito che la vera cucina era qualcosa di diverso. Artigianato, piacere, ma soprattutto il catalizzatore di interessantissime dinamiche sociologiche». Anche lasciandosi alle spalle il prestigio di un'accademia di questo tipo, però, non è facile emergere all'interno del mondo della ristorazione. «Su 300 cuochi passati da Gualtiero, solo 4 possono oggi essere ritenuti noti - continua lo chef dello stellato Lido 84 di Gardone

Riviera -. Tanti scelgono di confluire all'interno di grossi gruppi di hôtellerie, perché poche realtà possono offrire gli stessi vantaggi e garanzie. lo invece ho voluto fare una scelta diversa e cioè quella di alimentare il sogno, ambizioso, di aprire un mio ristorante». Con tutte le difficoltà del caso, visto che Riccardo Camanini proviene da una famiglia umile e non poteva contare sull'appoggio di finanziatori esterni. Però non si è lasciato frenare dal timore di fare il passo più lungo della gamba e ha lavorato duramente per dare vita, in maniera concreta, a quel sogno. «Lido 84 è nato da un'idea precisa: non dedicarsi ai banchetti e agli eventi esterni, ma concretizzare una proposta ristorativa diversa. Basata sulla convinzione che ci sia un grande piacere nel creare un piatto fatto bene e che sia proprio il piacere a conferire alla ricetta quell'equilibrio, quell'unicità che la caratterizza».

208 Motociclismo / settembre 2020 Ritaglio

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IL POETA DELLA CUCINA, A POCHI PASSI DALL'ACQUA


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LUOGHI ESCLUSIVI Di fianco la Rocca d'Anfo, a strapiombo sul Lago d'Idro, in Val Sabbia. Unisce una rocca veneziana, più antica, che sembra una chiesa, e una napoleonica (la più grande in Italia), che il condottiero inserì in un sistema difensivo contro l'Austria. Sotto, i gestori del Lido84, i fratelli Camanini: Riccardo (a sinistra) è lo chef stellato: prima del lockdown per cenare al loro ristorante occorreva prenotare quasi 4 mesi in anticipo, adesso stanno tornando a regime piano piano e già servono 2 mesi di preavviso.

be mangiate dalle mucche. Inconfondibile». Le forme di Andrea Pelizzari sono conservate all'interno di due cantine, nel centro del borgo e la passione che il giovane mette nel portare avanti la tradizione è così palese che non è difficile comprendere perché da lui vengano a rifornirsi persino gastronomie e ristoranti di altissimo livello. «Vengono non solo da Brescia, anzi: soprattutto da fuori, e sono realtà che credono nell'unicità del nostro prodotto e lo ricercano appositamente» conclude, prima di chiudersi la massiccia porta di legno alle spalle e tornare all'interno della bottega, dove ad attenderlo ci sono dei turisti stranieri che non vedono l'ora di assaggiare il mitico formaggio valsabbino. Una volta lasciato il paese di Bagolino, la strada torna a farsi tortuosa, lungo la SP345 che porta al Passo del Maniva. Non ci troviamo più in Valle Sabbia, ma in Val Trompia, anche se non ci resteremo a lungo. Dopo una breve sosta sul valico (dove la domenica le moto non si contano e tutti gli appassionati di due ruote della zona si ritrovano) e un caffè al rifugio Dosso Alto, ci dirigiamo verso i 15 chilometri sterrati che conducono al Baremone, prima di tornare a scendere verso la valle del Lago d'Idro. Godendoci la bellezza di questa strada che s'affaccia sulla vallata e sui monti circostanti, mentre sentiamo la polvere sotto alle ruote e le piccole Scrambler affrontano, senza nessuna difficoltà, anche questo tratto più avventuroso. Ripercorriamo la SS247, lungo la sponda occidentale del lago, fino a raggiungere Lavenone e, poi, il cuore della Val Sabbia, attraverso Vestone e Sabbio Chiese, per tornare a Salò. Concludendo il nostro itinerario lento, alla scoperta di due laghi bresciani e la loro, incredibile, unicità.4

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Che sia un personaggio inusuale, Riccardo Camanini, è evidente. Già dal fatto che risponda lui stesso al telefono e con molta gentilezza informi la persona dall'altra parte della cornetta che no, purtroppo per quel giorno non c'è posto. La fama del celebre Lido 84 (che ha ricevuto una stella Michelin dopo soli 6 mesi dall'apertura, nel 2014), fa sì che la lista di attesa per un tavolo possa raggiungere anche i 4 mesi. «I tanti premi conseguiti nel corso degli ultimi anni hanno sicuramente contributo al successo, ma la strada è stata lunga. E solo la dedizione, e l'amore per questo mestiere, ad averci portati fino a qui - aggiunge -. Enon importa se per due anni, all'inizio, non ho percepito lo stipendio e se i sacrifici sono stati tanti: la realtà e la straordinaria squadra, che abbiamo messo insieme in questi sei anni, è qualcosa di realmente impagabile».

settembre 2020 / Motociclismo 209 Ritaglio

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turismo LOMBARDIA TRA IL LAGO DI GARDA E IL LAGO D'IDRO

APPUNTI DI VIAGGIO 4Ltà nati LIMONE SUL GARDA, PONTE CAFFARO STRADA DELLA FORRA Terrazza del Brivido all'Hotel Paradiso

DEL MANINA

v

TREMOSINE TROMPIA

VALVESTINO • MALCESINE

$523

BOLLONE

LAVENONE Monte Baldo

• BRENZONE SUL GARDA VAL SABBIA • CASTELLETTO BARGHE

BOGLIACO ) T SCOLANO MADERNO P \~ Cartera

mai Tos^1rr; • ODOLO

5545 ter

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VILLANUOVA SUL CU BRESCIA

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SP572 PARTENZA SALÒ

TESORI LACUSTRI Sopra, da sinistra, una portata del menù "Inno al Cappero",creato dallo chef Alberto Bertani del ristorante GB di Salò; il formaggio Bagòss prodotto esclusivamente nel paese di Bagolino, una delle specialità gastronomiche locali da non perdere perché non si trova da nessun'altra parte, che utilizza latte di Bruna alpina, una razza bovina originaria della Svizzera. Infine, la piscina a sbalzo vista lago del Relais Ca' Dell'Era a Tremosine.

210 Motociclismo / settembre 2020 Ritaglio

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70VE MANGtARE

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LA COMPAGNA 7i ViAGGiO

l RISTORANTE SAN MARCO Parco dell'Alto Garda Bresciano Via XXV Aprile, 3 Pregasio, Tremosine(BS) sanmarcotremosine.it Ristorante a conduzione familiare, genuino e informale. Ottimi i tortelli alla formagella di Tremosine, il coregone del Garda e la specialità della casa:il coniglio secondo la ricetta della signora Luigia. Costo niedio a persona, bevande escluse,22euro. l OBDUEPUNTOZERO Via Pietro da Salò,23- Salò(BS) gbduepuntozero.it Gli agrumi e i capperi utilizzati nelle

ricette provengono da Gargnano, e sono stati raccolti personalmente dal padre e dallo zio dello chefAlberto Bertani. La vera specialità? Il menu degustazione Inno al Cappero. Costo medio a persona, bevande escluse,50euro. I RISTORANTE MONTE BALDO Via Porto,27/29 - Limone sul Garda montebaldolimone.it Affacciato sul vecchio porto, il ristorante è specializzato in pesce dilago, come coregone,luccio e salmerino, presentato in maniera mai banale. Costo medio a persona, bevande escluse,35euro.

7011E 70tîf1EiiE RELAIS CA' DELL'ERA Vía Benaco Z - Tremosine(BS) Tel. 0365/951373 cadellerarelais.it Con una piscina a sbalzo e un'impagabile vista sul Lago di Garda e sul Monte Baldo, il Relais Ca'dell'Era è il luogo ideale in cui trascorrere una notte di assoluto relax. Godendo dell'atmosfera familiare e di design alla quale i proprietari sono riusciti a dar vita, Il nostro angolo preferito? La Pool House, progettata dagli architetti Genuizzi e Banal. Costo bifocale, circa 120 euro(minimo di 3notti e 70euro di pulizia finale). euro circa,invece,per il trilocale. HOTEL DUOMO • Lungolago Zanardelli,91- Salò Tel 0365121026 hotelduomosalo.it A pochi passi dall'acqua, l'Hotel

Duomo sorge nel centro pedonale ed è facilmente raggiungibile a piedi, dopo aver lasciato la moto nel parcheggio che si trova a poche centinaia di metri. Costo stanza con vista lago, circa 130 euro. )HOTELIDEAL Via IV novembre 32 Limone sul Garda Tel. 0365/954231 hotelideal.net Bastano una manciata di minuti per raggiungere la meravigliosa passeggiata che conduce al borgo di Limone. Dotato di centro fitness e benessere, l'Hotel Ideal può contare anche di un pratico parcheggio coperto nel quale posteggiare la propria due ruote, in tutta sicurezza. Costo stanza con vista giardino, dai 160 euro,

Leggera, maneggevole e soprattutto stilosa, la Ducati Scrambler Sixty2è stata una compagna di viaggio perfetta per esplorare in lungo e largo i tornanti dei laghi bresciani. Con un cuore bicilindrico da 399 cc da 41 CVe 34 Nm, la Scrambler Sixty2 è la scelta ideale per i giovanissimi possessori di patente A2. E per tutti coloro che desiderano un mezzo pratico, esteticamente piacevole e con il quale muoversi con agio,in diversi contesti. Si è fatta amare nel traffico(anche se la quantità di calore emessa dal motore bicilindrico a L non è poca), come sui tornanti stretti, un po'meno owiamente nei trasferimenti autostradali(resi ancora più faticosi dalla mancanza di protezione aerodinamica), ma non presenta alcuna vibrazione fastidiosa. Monta una forcella non regolabile a steli rovesciati da 41 mm e un forcellone in acciaio con ammortizzatore Kayaba, regolabile nel precarico della molla. Esteticamente differenzia dalla 800 per uno scarico tutto nuovo, uno pneumatico posteriore più stretto, porta targa alto e specchietti tondi, molto minimal nella visuale offerta. E gommata Pirelli MT60RS da 110/80 R18 all'anteriore e da 160/60 R17 al posteriore con un disegno leggermente tassellato molto accattivante e con un ottimo feeling alla guida. Alla strumentazione di fatto non manca alcuna informazione utile, tranne un segnalatore di consumo del carburante.

Durante il nostro itinerario abbiamo indossato:caschi Shoei Glamster e EX-Zero entrambi con calotta esterna in fibre, Emergency Quick Release System e chiusura a doppio anello. CapiAlpinestars:giacca ventilata Stella Eloise Air, con ampiinsertiin tessuto traforato, dotata di tasche esterne con zip e una waterproofinterna. E predisposta per ospitare paraschiena e chest protector. Jeans tecnici Stella Callie in denim elasticizzato con pannello in fibra aramidica stretch sul

cavallo, tripla cuciture esterne, protezioni Bio Flex sulle ginocchia. Calzature Stella Faster-3 Drystar0, con membrana antiacqua, tomaia 6► microfibra, aperture in mesti chiusura con lacci e velcro. Zaino GIVI CRM 101 e borse laterali da 16 It CRM 102 della linea Cafè Racer, in poliestere e Vegan leather con sistema di chiusura impermeabile roll-top, sacco interno estraibile con impermeabilità iPX5, fissabili tramite fascia da sella CRM 105 da acquistare a parte.

settembre 2020 / Motociclismo 211

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