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il Giornale
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29-11-2020 36/37 1/2
TRA STORIA E NEW-ENTRY Accanto, una veduta al tramonto di Piazza della Loggia, progettata in epoca rinascimenta-le e dominata dall'omonimo Palazzo eretto fra il 1492 e il 157o con il contributo di Palladio e Sansovino. A destra un'installazione artistica nella chiesa sconsacrata dall'associazione C.A.R.M.E (foto credits: Alberto Petro)
BRESCIA INSOLITA
Fra monumenti storici e star d'epoca romana i nuovi indirizzi creativi «Brescia è come una torta:
ogni strato rappresenta un'epoca storica». E rimasta memorabile la metafora usata dallo scomparso Philippe Daverio per raccontare la Leonessa d'Italia, città industriale e del fare, dove la storia non solo sa prendersi la scena scandendo lo scorrere del tempo, ma si fa portatrice di mode e tendenze. Antica Brixia all'epoca dei Romani (che hanno lasciato in eredità il più importante foro del nord Italia, patrimonio Unesco), la città è ora sotto i riflettori per due eventi epocali: la nomina a capitale italiana della cultura nel 2023, insieme a Bergamo. E il ritorno, dopo anni di restauro, della Vittoria Alata:icona in bronzo della bel-
Ritaglio
Nella città patrimonio Unesco aprono ristoranti e atelier alla moda. All'insegna del bien vivre e dell'arte contemporanea lezza e star della romanità, che per l'occasione ha trovato una nuova collocazione scenografica all'interno dello spazio archeologico del Capitolium,studiata dall'architetto-artista Juan Navarro Baldeweg. Lo strato più «antico» della torta eletto a fenomeno d'attualità, trait d'union fra il passato e un futuro sempre più consapevole delle proprie origini. E con questo spirito di continuità creativa che una nuova generazione di imprenditori sta lentamente - ma tenacemente - trasformando la tradi-
stampa
ad
uso
esclusivo
zione in contemporaneità, le radici in trampolino di lancio verso il mondo. C'è chi apre showroom di tendenza esibendo sull'insegna un nome in dialetto(come Romina Brocchetti, shoe designer e titolare dello spazio Leise, «è cosa») e chi trasforma un vecchio deposito ferroviario in Areadocks, polo urbano del glamour, perennemente work in progress. «Siamo partiti con un ristorante, oggi ospitiamo showroom di moda e design, cocktail bar, la pasticceria-gelateria dove è tutto fatto in casa e quat-
del
destinatario,
non
tro ristoranti con cucina a vista, compreso il nuovissimo spazio dedicato alla cucina spagnola.Presto arriverà un boutique hotel di 15 camere con la Spa sul tetto», racconta l'AD Alessandro Cestaro,che in questo complesso dal sapore industriale ha portato anche mostre d'arte e le ali affrescate della californiana Colette Miller in cortile. Qualcosa di simile è accaduto in via Milano,tratto dell'antico decumano inglobato da industrie oggi dismesse, al centro di un importante progetto
riproducibile.
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Elena Luraghi