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BRESCIA
Quel nuovo ruggito della Leonessa
I nostri consigli Double Tree by Hilton Brescia Aperto nel 2020 offre camere dal design contemporaneo, lounge bar, ristorante, palestra, piscina e giardino. Viale Europa 45, Brescia Tel. 030.85691 hiltonhotels.it/italia/doubletree-byhilton-brescia Hotel Ambasciatori Poco lontano dal castello di Brescia e dal centro storico ha grandi camere in stile classico e un ristorante che propone piatti della tradizione italiana e bresciana. Via Crocifissa di Rosa 92, Brescia Tel. 030.399114 ambasciatori.net
Il Castello di Brescia, simbolo della città, posto sul colle Cidneo e facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico
Con la splendida facciata barocca in marmo di Botticino, il Duomo Nuovo si erge maestoso al centro di Piazza Paolo VI.
Oltre a essere un museo a cielo aperto, la città è sempre più trendy. Tra itinerari artistici a passeggiate gourmand, tuffi nel glorioso passato a tappe nelle eleganti vie dello shopping del potere (568-774 d.C.)”. Il Capitolium fu inaugurato nel 73 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano. All’interno tre celle dedicate a Giove, Giunone e Minerva che conservano i pavimenti originali in marmi policromi, parte degli arredi e delle sculture. Accanto al tempio, i resti del Foro con il Santuario repubblicano (I secolo a.C.): quattro aule di culto a tre navate impreziosite da un ciclo d’affreschi, raro esempio di pittura romana in stile architettonico con una teoria di trompe-l’oeil che dà il senso della profondità. E poi il Teatro Romano di origine augustea con la cavea adagiata sulle pendici del colle Cidneo in grado, ai tempi, di accogliere fino a 15 mila spettatori. A Roma la Brescia di oggi è legata anche da una gara, la Mille Miglia, corsa d’auto d’epoca dalla città lombarda alla capitale, andata e ri-
La rinascimentale Piazza Loggia, costruita nel XV secolo, è il centro vitale della città di Brescia.
torno, che Enzo Ferrari definiva “un museo viaggiante unico al mondo”. Una sfida di lunga data – la prima edizione si tenne nel 1927 – che vede competere, ogni maggio, 450 vetture storiche provenienti da una quarantina di Paesi. Appuntamento imperdibile, ma chi non può esserci, può visitare il Museo Mille Miglia in via delle Rimembranze nella frazione di Santa Eufemia della Fonte. Non lontano dal parco archeologico di Brixia sorge il complesso San Salvatore-Santa Giulia, anche lui patrimonio Unesco. Questo luogo racconta tutta la storia di Brescia, dall’antica Roma al Medioevo, al Rinascimento. Si va dalla Domus dell’Ortaglia al tardo quattrocentesco Coro delle Monache passando dalla basilica longobarda di San Salvatore, dalla cinquecentesca chiesa di Santa Giulia e dall’oratorio romanico di Santa Maria in Solario con la sua singolare cupola di stelle e la splendida croce di re Desiderio incastonata di pietre preziose, gemme vitree e cammei. È stata riaperta nel 2018, dopo nove anni di lavori, la Pinacoteca Tosio Martinengo che vanta una collezione di dipinti dal XIV al XIX secolo e capolavori come le opere di Raffaello, Hayez, Lotto, Canova e Moretto da Brescia. Ventuno sale il cui cuore è costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento che ebbe tra i suoi più celebri interpreti Vincenzo Foppa, Giovanni Girolamo Savoldo, Girolamo Romanino e Alessandro Moretto. Poche centinaia di metri e si passa dall’arte del passato a quella del presente. Il Mo.Ca. è un poliedrico centro culturale, incubatore di start up, ricavato dal Palazzo Martinengo Colleoni, l’ex tribunale cittadino. Un posto dove
Piazza della Vittoria con il Palazzo delle Poste e la Torre della Vittoria. La piazza risale agli anni Trenta.
Ph Sara Melotti
nesimo toccava in sorte ai simboli pagani, divenne subito una vera star della romanità, ammirata, lodata, imitata e riprodotta in miniatura: Napoleone III ne volle una copia per il museo del Louvre. Dopo un attento restauro eseguito dall’opificio delle Pietre Dure di Firenze durato due anni, è stata ricollocata nella cella orientale del tempio resa ancor più preziosa dall’allestimento creato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldweg: una sala nuda, un piedistallo cilindrico in marmo di Botticino e poi lei, la veste soffice che avvolge fianchi e gambe, le grandi ali leggere sulla schiena. La Vittoria Alata e il Tempio Capitolino sono il cuore del Parco archeologico di Brixia romana, la più vasta area archeologica del Nord Italia, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità con il sito “I Longobardi in Italia. I luoghi
Paolo Zani, imprenditore e collezionista, amava “abitare il bello”. Una passione che lo portò a circondarsi, nella sua villa di Cellatica alle porte di Brescia, di dipinti, sculture, oggetti d’arte e arredi unici e preziosi. Oggi la sua collezione – 800 opere per lo più d’epoca barocca raccolte in oltre trent’anni – si può ammirare nella Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani (fondazionezani.com). Ci sono dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Bellotto, Longhi, Boucher, sculture di Filippo Parodi e dei Della Porta, mobili pregiati e rari come la coppia di Commodes del 1789 di Giuseppe Maggiolini con tarsie di Andrea Appiani. E le opere escono dalla villa per disperdersi nel grande giardino che la circonda: ce ne sono circa 400 tra sculture, fontane, elementi architettonici. Gli stessi giardini poi sono un’opera d’arte: qui papiri egiziani e cedri del Libano dialogano con i ginepri cinesi e le Sophora giapponesi, alle collezioni di agavi si affiancano quelle di macro bonsai, un ninfeo raccoglie rare piante acquatiche e variopinte carpe.
Ph D. Pellumbi
L
a Brixia romana, le piazze rinascimentali, i monumenti longobardi e i quartieri medievali dove alle drogherie indiane si affiancano chiese sconsacrate riconvertite in spazi culturali. Brescia stupisce sempre perché, oltre a essere un museo a cielo aperto, è anche una città moderna e trendy da vivere mescolando passeggiate tra i suoi storici tesori a tappe gourmand, soste nei nuovi musei d’arte contemporanea a giri tra le vie eleganti dello shopping. Primo omaggio alla città è una visita alla sua icona, la Vittoria Alata. Questa splendida statua bronzea realizzata nel I secolo d.C. è una vera rarità, dalla storia singolare. Ritrovata nel 1823 in un’intercapedine delle celle del Capitolium, dove era stata nascosta per sfuggire alla distruzione che all’arrivo del cristia-
tesori della casa museo zani
Il Teatro Grande, dal 1912 è riconosciuto monumento nazionale.
La Vittoria Alata e il Tempio Capitolino sono il cuore del Parco archeologico di Brixia romana, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dellUmanità.
Il Museo Mille Miglia accoglie prestigiose auto d’epoca.
stanno insieme i giovani talenti del Ma.co.F, centro ricerca storico-artistico della fotografia italiana, quelli della Residenza Idra, spazio per autori e interpreti di teatro e musica, e i nuovi artigiani di Makers Hub. Qualche isolato più a sud l’Area Docks è un magazzino ferroviario abbandonato, rinato come negozio di design e abbigliamento, pasticceria e lounge bar. Nel cortile interno, la street artist statunitense Colette Miller ha dipinto le sue celebri ali d’angelo. Per conoscere davvero Brescia, però, bisogna andar per piazze. Sono loro i grandi palcoscenici della storia e delle trasformazioni della città. In piazza del Foro, ad esempio, si fa un tuffo assoluto nella Roma Antica, mentre in piazza Paolo VI si scopre che Brescia non ha un solo Duomo ma due: quello Nuovo dalla bianca facciata barocca e la grande cupola alta 80 metri (terza in Italia per dimensioni dopo San Pietro a Roma e Santa Maria del Fiore a Firenze) e il Vecchio, millenario, detto anche la Rotonda per la sua particolare forma; costruito nell’XI secolo ha un bel tamburo romano, uno dei pochi rimasto intatto in Italia. Pochi passi verso ovest, seguendo la teoria di portici che seguono l’andare sinuoso delle mura medievali, e si sbuca nella rinascimentale Piazza della Loggia, il salotto cittadino, con il quale si sono cimentati due stelle del Cinquecento, Jacopo Sansovino e Andrea Palladio. A oriente si staglia la sontuosa Torre dell’Orologio astronomico con un quadrante riccamente decorato e due automi che scandiscono le ore come a San Marco, a ricordare che la piazza fu costruita durante il dominio della Serenissima. Poco distante, a La Vineria, ristorante alloggiato nei cinquecenteschi locali del vecchio Monte di Pietà, si assaggiano i classici della tradizione bresciana: casoncelli al ripieno di bagòss e torta sbrisolona. Altra piazza, altra epoca. Piazza della Vittoria, con la sua monumen-
tale forma a elle e le architetture rigorose, è il simbolo dell’era razionalista quando bisognava creare luoghi atti ad accogliere grandi adunate. Qui affacciano la Torre della Rivoluzione e il torrione dell’Ina che, con i suoi 60 metri, è stato uno dei primi grattacieli italiani. Sembra una piazza, per dimensioni e imponenza, anche la Sala Grande del Teatro Grande, altra imperdibile tappa di una passeggiata alla scoperta di Brescia. Disegnata su progetto dell’architetto Luigi Canonica ha una struttura a ferro di cavallo e si sviluppa in altezza su cinque ordini di loggiati tra palchi e gallerie. Da vedere il Ridotto, bell’esempio di settecentesco sfarzo architettonico e la Sala delle Statue. Più a nord, dove il centro monumentale si stempera nel cuore popolare, c’è la faccia nuova di Brescia, quella che si identifica con quartieri emergenti come il Carmine, ex area disagiata oggi ritrovo della movida e laboratorio creativo con decine di atelier, botteghe artigianali e nuovi spazi culturali. Un pezzo di città dove le chiese sfoggiano eleganti portali gemini e affreschi di scuola lombarda come Santa Maria del Carmine oppure accolgono, tra massicce mura sconsacrate, originali progetti: l’ex chiesa dei Santi Filippo e Giacomo è diventata il C.AR.M.E., spazio che ospita esposizioni, kermesse di arti visive e performative, dialoghi ed eventi culturali. Prima di lasciare Brescia è d’obbligo salire sul Cidneo e raggiungere una delle icone irrinunciabili della città, il Castello, uno dei più vasti complessi fortificati d’Europa. Una ridda di camminamenti, segrete, cunicoli, muraglie e musei tematici come il Museo delle Armi antiche Luigi Marzoli: 1300 pezzi tra armature, armi bianche e da fuoco. Intorno al Castello si allarga un vasto parco: da qui la Leonessa offre allo sguardo, tutte insieme, le sue molteplici facce. ©riproduzione riservata
La Vineria Nell’ex Monte di Pietà a piazza della Loggia un locale elegante e senza tempo. Da provare il manzo all’olio con la polenta di mais. Via Dieci Giornate 4, Brescia Tel. 030.280543 lavineriabrescia.it El Licinsì Kilometrizero Il posto giusto per un viaggio tra vini e cibi del territorio, dai casonsèi con i più svariati ripieni ai salumi e formaggi di piccoli produttori locali. Che si possono anche acquistare nella vicina bottega. Via Monte Grappa 15/C, Brescia Tel. 030.8376050 kilometri-zero.it Inedito Pizzeria A due passi da piazza Vittoria e dal Duomo la nuova pizzeria (ha aperto a giugno) di Antonio Pappalardo. Dove provare pizze con un blend di farine integrali e semi integrali a lenta lievitazione. Via Antonio Gramsci 22/A, Brescia Tel. 030.7999555 ineditopizzeria.it Areadocks Ex magazzino ferroviario abbandonato oggi è un negozio di design e abbigliamento, pasticceria e lounge bar. E ospita anche un boutique hotel con quattordici camere e hammam. Via Gerolamo Sangervasio 12/A, Brescia Tel. 030.40190 areadocks.it Patio Roof Garden Aperitivo (o cena) con vista su tutta la città. Nel patio-giardino del parco del Castello di Brescia. Via del Castello 15, Brescia Tel. 3516246700 facebook.com/patioroofgarden Caffè del Teatro Grande Sul lato settentrionale del Ridotto del Teatro Grande una saletta con dipinti di fine Settecento ospita questo prezioso locale. Per bere un caffè nella storia. Corso Zanardelli 9/A, Brescia teatrogrande.it Informazioni Sul sito visitbrescia.it si trovano le informazioni turistiche su tutta la provincia di Brescia e nella sezione Esperienze le indicazioni utili per poter partecipare a un centinaio di originali attività – dal gusto all’artigianato – in tutto il territorio. visitbrescia.it, @visitbrescia, #visitbrescia