La Brescia Unesco su Oggi

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CAMPELLO SUL CLITUNNO (4)

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IN FAMIGLIA

WEEKEND

BARBARI

In viaggio a caccia dei tesori longobardi

SETTE TAPPE, DA NORD A SUD, PER SCOPRIRE LE TESTIMONIANZE LASCIATE DAL POPOLO GERMANICO

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CASTELSEPRIO (3)

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di Enrico Saravalle

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arbari? Un po’, ma non solo. Gli storici spesso li hanno descritti come soldatacci violenti e feroci, i popoli dalle lunghe barbe (per noi, i Longobardi), tra saccheggi, incendi e distruzioni, hanno però lasciato testimonianze artistiche uniche e insospettabili per una popolazione barbarica. Tanto che l’Unesco le ha riunite in un sito seriale (I Longobardi in Italia. I luoghi del potere) che nel 2021 compie i suoi primi dieci anni di vita.

1. CIVIDALE DEL FRIULI (UD) In Friuli i Longobardi iniziarono, circa 1.500 anni fa, la conquista dell’Italia. E a Cividale si trova uno dei documenti più preziosi della loro arte barbarica, un Tempietto con raffinate decorazioni a stucco (simboli liturgici e un corteo di sante). Nel Museo Cristiano, poi, sono conservati il Battistero di Callisto e l’Altare di Ratchis, sempre di fattura longobarda. 2. BRESCIA La Basilica di San Salvatore testimonia la capacità delle maestranze longobarde di assemblare stili e architetture diverse: colonne romane, capitelli bizantini, stucchi e affreschi. Tra i tesori di San Salvatore, anche la Croce del Re Desiderio, tempestata di pietre preziose, paste vitree e cammei.

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SPOLETO (5)

BRESCIA (2)

TUTTI I LUOGHI DA VISITARE IN ITALIA 1 Cividale del Friuli; 2 Brescia; 3 Castelseprio Torba; 4 Campello sul Clitunno; 5 Spoleto; 6 Monte Sant’Angelo; 7 Benevento. 3. CASTELSEPRIO TORBA (VA) Fuori dall’insediamento fortificato romano, riutilizzato dai Longobardi e poi distrutto dai Visconti, si visita la Chiesa di Santa Maria foris portas, dove è conservato un raro ciclo di affreschi ispirati alle storie dell’infanzia di Cristo raccontate nei vangeli apocrifi. 4. CAMPELLO SUL CLITUNNO (PG) Secondo le intenzioni dei duchi di Spoleto, il Tempietto doveva essere il clone di un tempio romano e così le maestranze impiegarono colonne, capitelli, marmi ritrovati tra le rovine di ville ed edifici pubblici e li assemblarono come le tessere di un mosaico, per un risultato autenticamente… falso. 5. SPOLETO (PG) Nella Basilica di San Salvatore, i creativi “archistar” longobardi mixarono particolari della più pura romanità (timpani, archi, stucchi), citazioni di forme artistiche

orientaleggianti, creazioni originali e affreschi, tra cui quello di una croce gemmata, uno dei motivi ricorrenti nell’arte longobarda. 6. MONTE SANT’ANGELO (FG) Un po’ pagano e un po’ cristiano è stato il culto longobardo per l’Arcangelo Michele, considerato protettore dei soldati. La grotta-santuario dove, da secoli, veniva venerato l’angelo, ristrutturata da duchi e sovrani per accogliere pellegrini e devoti, divenne il santuario nazionale dei Longobardi. 7. BENEVENTO Santa Sofia era in origine la cappella personale del duca della città. Oggi è considerata una delle opere più originali dell’architettura longobarda, per la complicata struttura esagonale (ispirata forse a modelli bizantini), per l’intreccio di archi e volte, per la qualità degli affreschi. ●

● Il dominio dei Longobardi in Italia iniziò nel 568 d.C. e durò fino al 774 d.C.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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