Ogni terra ha i suoi poeti. La Sardegna tra queste. Poesie nate in una una cultura che tradizionalmente ha fatto del silenzio e della riservatezza il suo scudo protettore: “Allega pacu po non faddire meda”. Che ha sempre diffidato della scrittura . “Nde morit prus sa pinna chi non sa balla”. Cultura che ha ritualizzato, a modo suo, momenti fondamentali della vita: il nascere, l’innamorarsi, l’amicizia, il godere, il morire. E trova gli strumenti adeguati per poter esprimere adeguatamente questo: non con nude parole improvvisate ma con il canto, la poesia, la musica, il ballo. Che rispondono a regole condivise e permettono di vincere, nel rito, l’inadeguatezza personale, l’ignoranza, la vergogna, il timore di non essere all’altezza.