SANTUARIO DEL CARMINE frati carmelitani V E GL I A
EUCARISTICA
– G I OV E DÌ
S A NT O
2013
Preparata dal gruppo dei giovani carmelitani del santuario
G.: Ci predisponiamo all’adorazione dell’Eucaristia, mantenendo un clima di silenzio interiore ed esteriore. Spegniamo i telefonini e ci mettiamo in piedi. [CANTO]: LASCIATI ANDARE Lasciati andare nelle mani di Gesù il Figliol di Dio. La tua anima e il tuo cuor soddisferà. Tutte le cose a cui ti appoggi, lascia che le prenda Lui e ripieno del suo Spirito sarai! Gesù, o Gesù riempici di te! (2v) Su canta una melodia con la gioia nel tuo cuor dolcemente le tue mani innalza al ciel. Dai a Gesù la tua tristezza i tuoi anni di dolor ed allora nella vita entrerai. G.: Fin dagli arbori della nostra storia di carmelitani, l’eucarestia ha sempre avuto un ruolo primario: fonte e culmine attorno al quale ruota la nostra vita. Dice infatti la Regola: «Ciascuno rimanga nella propria cella o nelle vicinanze di essa, meditando giorno e notte nella legge del Signore e vigilando in orazione, a meno che non sia giustamente occupato in altre mansioni. Nel mezzo delle celle venga costruito, nel modo più conveniente, l'oratorio, nel quale dovete adunarvi la mattina di ogni giorno per ascoltare la Messa, ove si potrà fare comodamente» (nn.10.14). L’eucaristia è quindi per noi, sacramento di fraternità che si realizza nella custodia della vita comune. Dunque per noi tutti che partecipiamo in diversi modi ai beni spirituali del Carmelo, la preghiera personale e l’Eucaristia ci devono rimandare alla vita, e la vita, con le sue scelte e le sue esigenze, ci riconduce alla preghiera personale e alla Liturgia, stabilendo così un circolo virtuoso, una reciprocità tra preghiera, Eucaristia e vita. P.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. G.: seduti QUESTA È L’OPERA DI DIO: CHE CREDIATE IN COLUI CHE EGLI HA MANDATO 1
Dal vangelo di san Giovanni (Gv 6,26-29) In quel tempo Gesù disse: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo". Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato". In silenzio meditiamo la parola di Dio: cosa sta dicendo a me oggi il Signore? [CANTO]: SIGNORE DA CHI ANDREMO Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita, e noi abbiam creduto che il Figlio di Dio sei tu! Io sono il Pane di vita; chi viene a me non ha più fame , e chi viene a me non ha più sete. Così ha detto Gesù . Non cercate il cibo che perisce ; ma il cibo che dura per la vita, quello stesso che il Figlio vi darà, che il Padre vi ha mandato . Non Mosè vi ha dato pane vero; è il mio Padre che dà il vero pane, poiché il Pane di Dio vien dal cielo e dà la vita al mondo. Da “Relazioni” di santa Teresa d’Avila, carmelitana (n. 54) Una volta me ne stavo profondamente raccolta con la compagnia che porto sempre nell’anima, e mi parve tale la presenza di Dio in essa, che mi ricordai di quando san Pietro disse: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, perché realmente Dio mi stava vivo nell’anima. Questa presenza non è come in altre visioni; essa rafforza la fede in modo tale da non poter dubitare che la Trinità non sia nelle nostre anime per presenza, potenza ed essenza: verità di grandissimo vantaggio per chi la comprende. Siccome ero costernata nel vedere tale augusta Maestà un cosa tanto vile com’è l’anima mia, udii dirmi: «Non è vile, figlia mia, perché è fatta a mia immagine». G.: ci poniamo in piedi e insieme, lentamente, recitiamo la preghiera corale PREGHIERA CORALE Non io sono, sorella, ma è lo Spirito Santo che ti fa questo augurio, lo Spirito d’amore: «Caro piccolo fiore del mistico giardino, rimani sempre sotto lo sguardo del Signore, lascia che in te s’imprima per non svanire mai del tuo Cristo adorato l’immagine radiosa. 2
Sii come un cristallo limpido in cui specchiandosi possa Dio contemplare tutta la sua bellezza. Quando più non vedrai brillare la sua fiamma e una notte profonda avvolgerà il tuo spirito, credi sempre all’amore, questa divina fiaccola che ti deve guidare fino alla meta eterna. Per la fede, sorella, lo possiamo raggiungere, stare con lui, toccarlo, stringercelo al cuore! Per offrirti un regalo, come giorno di festa, in nome del suo amore, per te a Cristo domando che ti voglia donare con divina larghezza questa fede dei santi che guarda sempre a Dio e sa scrutare a fondo il suo agire divino l’anima radicando nella sua dilezione. [CANTO]: AI PIEDI DI GESÙ Signore sono qui ai tuoi piedi, Signore voglio amare te. (2v) Accoglimi, perdonami, la tua grazia invoco su di me. Liberami, guariscimi e in te risorto per sempre io vivrò. Signore sono qui ai tuoi piedi, Signore chiedo forza a te. (2v) Signore sono qui ai tuoi piedi, Signore dono il cuore a te. (2v) G.: seduti QUESTA È LA VOLONTÀ DEL PADRE MIO: CHE CHIUNQUE VEDE IL FIGLIO E CREDE IN LUI ABBIA LA VITA ETERNA Dal vangelo di san Giovanni (Gv 6,30-40.48-51) Allora gli dissero: "Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". Gesù rispose loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io 3
non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo". In silenzio meditiamo la parola di Dio [CANTO]: SIGNORE DA CHI ANDREMO Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita, e noi abbiam creduto che il Figlio di Dio sei tu! Io sono dal cielo disceso non per fare la mia volontà , ma per fare la volontà del Padre che è dare al mondo la vita. Io sono il pane del Cielo; chi ne mangia avrà la vita eterna perché il pane che do è la mia carne che è la vita del mondo. Chi s'accosta al banchetto del mio corpo dimora in me ed io in lui; e in lui sarà la vita eterna e lo risusciterò. Dal diario della beata Elisabetta della Trinità, carmelitana (D 30 marzo 1899) L’Eucaristia è il colmo dell’amore divino. Qui Gesù non ci dà solo i suoi meriti e i suoi dolori, ma tutto se stesso. Solo un Dio poteva concepire una cosa simile, una così intima unione. Dopo la comunione, Gesù e l’anima non formano più che una cosa sola, si fondono insieme come due pezzi di cera. Mio buon Gesù, ti renderò amore per amore, sacrificio per sacrificio. Ti sei immolato per me ed a mia volta mi offro a te come vittima. Ti ho consacrato la mia vita! Voglio consolarti. Per questo con la tua grazia, senza la quale nulla posso, sono pronta a tutto. T’amo tanto e bramo tanto, almeno in piccola parte, ricambiarti bene per bene. G.: Ci poniamo in piedi e preghiamo a due cori. Il primo coro dal lato dell’organo il secondo dal lato della sacrestia. O Gesù vivo dell’Eucarestia, divino Sposo, amore mio, mia vita, che piacere per l’anima ogni giorno ascoltarti, parlarti, rivederti!... O dolcezza di questi cuore a cuore, di questo lungo conversar con te! Quante soavi lacrime ho versato, 4
quanta divina ebbrezza in mezzo al pianto! Amore mio supremo, mio sovrano, Signore prigioniero e abbandonato, ogniqualvolta sono a te vicino non mi par più d’esser sulla terra. Quando mi giunge il suono della tua voce, celeste Sposo, amato Salvatore, tutto l’essere mio tace e non odo altro che te, non vedo altro che te. O momenti sublimi, estasi sante, o ineffabile unione, o paradiso, allorché sento battere il mio cuore a contatto col tuo, dolce mio Dio! Nulla più m’interessa sulla terra, tu solo sei la mia gioia, Gesù, nulla mi attira più fuori di te, o mio tesoro ed unico mio bene. O Dio nascosto nell’Eucaristia, tu sei la mia fortezza, la mia vita, tu che per questo ti degnasti di scegliermi per amarti, consolarti! (Elisabetta della Trinità, Composizioni poetiche n. 67) [CANTO]: A TE ELEVO LA VOCE A te elevo la voce o Signor, (2v) a te elevo la voce e glorifico il tuo nome. A te elevo la voce o Signor. A te innalzo le mani o Signor… A te offro la vita o Signor… A te canto la lode o Signor… G.: seduti FATE TUTTO PER LA GLORIA DI DIO Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti (1Cor 10,15-17.23-24.31) Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi 5
è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane. "Tutto è lecito!". Sì, ma non tutto giova. "Tutto è lecito!". Sì, ma non tutto edifica. Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri. Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Meditiamo in silenzio: in che maniera porto a frutto ciò che vivo nell’Eucaristia? [CANTO]: QUESTO È IL MIO COMANDAMENTO Questo è il mio comandamento che vi amiate come io ho amato voi, come io ho amato voi. Nessun ha amore più grande di chi dà la vita per gli amici, voi siete miei amici se farete ciò che vi dirò. Il servo non sa ancora amare ma io v'ho chiamato amici rimanete nel mio amore ed amate il Padre come me. Io pregherò il Padre per voi e darà a voi il Consolatore che rimanga sempre in voi e vi guidi nella carità. Da “Relazioni” di santa Teresa d’Avila, carmelitana (n. 56) Una volta, mentre godevo della presenza delle tre divine Persone che porto nell’anima, la luce in cui le vedevo era così intensa da non potermi far dubitare che in me si trovasse Dio vivo e vero; mi furono allora fatte intendere cose che adesso non saprei dire, fra le quali come avesse preso carne umana la Persona del Figlio e non le altre. Ripeto che non saprei spiegare nulla di questo. Alcune cose si manifestano all’anima così segretamente che l’intelletto sembra percepirle come una persona addormentata o semisveglia ha l’impressione di udire quel che le si dice. Stavo riflettendo su quanto sia dura la vita che ci priva dello stare sempre in quella meravigliosa compagnia, e dissi fra me: «Signore datemi qualche rimedio perché io possa sopportare questa vita». Mi fu risposto: «Pensa figlia mia, che dopo morta non potrai più fare, per servirmi, quello che fai ora. Mangia per me, dormi per me e tutto ciò che farai, fallo per me, come se non lo vivessi più tu, ma io. È quello che diceva san Paolo». G.:: ci poniamo in piedi INVOCAZIONI P.: Il sacramento del corpo di Cristo che questa sera adoriamo, è fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa, sacramento di fraternità per noi carmelitani e pegno di benedizione e di salvezza per il mondo intero. Innalziamo la nostra preghiera unanime, perché da questo mistero scaturisca il dono della nostra unità e della pace. 6
Per il mistero del tuo Corpo, Signore, ascoltaci Dona o Dio al nostro Papa Francesco la forza corporale e spirituale per condurre sulla retta via il tuo gregge ovunque disperso. Preghiamo - Per i consacrati, affinché le loro assidue preghiere possano convertire i cuori induriti dall’odio e dalla cattiveria. Preghiamo - Signore Gesù presentiamo qui ai tuoi piedi, i nostri fratelli cristiani perseguitati a causa del tuo nome, concedi lo spirito di pazienza e di amore, perché siano testimoni autentici e fedeli delle tue promesse. Preghiamo - Per la famiglia affinché attinga la forza da Cristo Eucaristia per poter affrontare tutti i problemi della loro quotidianità. - Per tutte le madri che hanno subito il dolore della perdita di un figlio, affinché in Maria trovino un modello da seguire perché sappiano guardare al mistero amoroso di Dio oltre la dolorosa esperienza del distacco. Preghiamo - Ti preghiamo Signore Gesù per gli ammalati, per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, perché non si sentano soli ma uniti a te. Offri loro la gioia di sentirsi accolti e salvati, donagli il coraggio di credere che anche nel tempo della sofferenza e della prova, tu li ami e non li lasci mai soli. Preghiamo - Per i giovani affinché siano illuminati dallo Sp. Santo così da seguire come modello di vita, Cristo. Preghiamo - Per i fidanzati, affinché l’amore che li unisce cresca sempre, giorno per giorno nell’amore di Dio. Preghiamo - Per i disoccupati, perché accingendosi a celebrare i misteri pasquali, non perdano la speranza in te che sei il Signore della loro storia. - Preghiamo per gli studenti perché illuminati dal tuo Spirito trovino la costanza e la perseveranza per raggiungere la propria maturità culturale e personale. - Ti preghiamo per noi qui riuniti, affinché dalla mensa della parola e del pane della vita sappiamo trarre alimento per la nostra fede e sostegno nello difficoltà della vita Padre nostro -
P.: Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della tua redenzione. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 7
Ogni giorno nel povero mio cuore torni e riposi, amato mio Gesù! Ogni giorno mi dai l’estrema gioia di ripeterti, mio Sposo diletto, mio Dio che vieni e ti riposi in me, «a domani», mio dolce Salvatore, «a domani», ritornerai ancora tu che amo, che adoro, Unico Tutto! Ma come volan questi momenti di deliziosa intimità divina! Tu resti solo, Amore prigioniero nel pio silenzio del tuo tabernacolo. Ma grazia, o gioia, o gran felicità! Tornerò presto a te, mio Salvatore, entro questa cappella del Carmelo tra lo stuolo delle tue vergini elette, tra questi cuori puri che avrò un giorno l’immensa gioia di chiamar sorelle. Nel silenzioso casto santuario potrò restare per un’ora intera accanto a te con l’anima rapita divino Sposo, dolce Salvatore. Nessuna penna potrà mai descrivere, nessuna mia parola potrà esprimere la divina ineffabile dolcezza di cui Gesù allora inonda l’anima. Ora di paradiso, intima ebbrezza del celeste colloquio, cuore a cuore, comunione reciproca di gioie, di tristezze, di tutto, in cui mi è dato di offrirmi come vittima in unione col Crocifisso, Vittima Divina, per il ritorno a Dio dei peccatori. (Elisabetta della Trinità, carmelitana, Composizioni poetiche, n. 55)
[CANTO]: DAVANTI AL RE Davanti al Re, ci inchiniamo insiem per adorarlo con tutto il cuor. Verso di Lui eleviamo insiem canti di gloria al nostro Re dei Re.
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