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Indice dei contenuti
Altre frequenze: il significato...................................... 4 Il logo Altre Frequenze................................................ 5 Altre frequenze: il logotipo......................................... 6 I colori istituzionali..................................................... 7 Il marchio e le sue proporzioni.................................... 8 Area di rispetto del marchio........................................ 9 Versione monocromatica........................................... 10 Dimensioni minime di stampa................................... 11 Applicazioni su sfondo............................................... 12 Esempi di applicazione.............................................. 13 Applicazioni non consentite....................................... 14 Applicazioni non consentite: esempi.......................... 15 La font istituzionale................................................... 16 La font istituzionale alternativa................................. 17 Il corredo istituzionale.............................................. 18
Altre Frequenze
Altre frequenze: il significato
Altre Frequenze è una manifestazione che accoglie performance artistiche incentrate su giochi di luce, segni e forme luminose, musica e suono. Analizzando il filo conduttore della manifestazione (la luce e il suono) si è trovato un comun denominatore nella “frequenza”, caratteristica fisica che accomuna tanto lo spettro luminoso quanto l’onda sonora. “Altre” indica una forma espressiva differente che accoglie la modernità senza escludere la classicità, e gioca con il termine “alta frequenza”, di nuovo in contrasto con il colore istituzionale, l’arancio, che è invece un colore a bassa frequenza. Altre frequenze è anche un percorso che si snoda lungo due linee perpendicolari: il logo di Altre frequenze racconta questo percorso, e richiama allo stesso tempo il gioco di raggi luminosi che si intrecciano. La forma base (il quadrato) inscrive il tutto in un contesto geometricamente e matematicamente solido che lascia libera la dinamicità delle diagonali
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Il logo Altre Frequenze
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Altre frequenze: il logotipo
Il carattere scelto per il logotipo è il Futura Medium con spaziatura al 260%. La scelta del Futura nasce dal rigore geometrico del marchio, che richiede un carattere tipografico allo stesso tempo leggibile e compatto senza tuttavia risultare pesante. Il logotipo è posizionato nella parte inferiore del marchio.
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I colori istituzionali
I colori istituzionali sono due, il nero e l’arancio. Il nero è utilizzato per i settori in alto a sinistra e in basso a destra nel logo, e per la parola “frequenze” nel logotipo. Pantone: Process Black CMYK: 0, 0, 0, 100 RGB: 0, 0, 0 Hex: #000000 L’arancio è utilizzato per il settore in alto a destra nel logo e per la parola “altre” nel logotipo. Pantone: 179 CMYK: 0, 79, 100, 0 RGB: 232, 84, 18 Hex: #E85412
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Il marchio e le sue proporzioni
Il logo è un quadrato ed il logotipo occupa tutta la larghezza del quadrato. La distanza tra il lato inferiore del quadrato e la linea di base del logotipo è 1/10 del lato del quadrato. Le proporzioni finali del marchio sono, pertanto, di 10:11. 8
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Area di rispetto del marchio
Il marchio ha un’area di rispetto pari a 3 volte il modulo di base (ovvero, 3/10 del lato del quadrato). Entro quest’area non possono essere inseriti altri elementi grafici. 9
Altre Frequenze
Versione monocromatica
Il marchio può essere stampato o riprodotto, dove necessario, utilizzando un solo colore. Gli unici colori consentiti sono il nero, l’arancio e il bianco. Non è permessa la riproduzione del marchio in altri colori.
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Dimensioni minime di stampa
30x33 mm
30x33 mm
20x22 mm
20x22 mm
Le dimensioni minime di stampa sono di 2 cm di larghezza sia per la versione a colori che per quella monocromatica. Non è permesso stampare il marchio a dimensioni inferiori. 11
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Applicazioni su sfondo
Su sfondo bianco Il marchio può essere riprodotto sia a colori che in versione monocromatica (nero o arancio). Su sfondo chiaro Deve essere riprodotto in nero su sfondo di colore chiaro: grigio fino al 40% e colori con alta luminosità. Su sfondo scuro Deve essere riprodotto in bianco su sfondo di colore scuro: grigio oltre il 40%, colori con bassa luminosità. Su fotografie Il marchio può essere sovrapposto solo ad aree fotografiche sufficientemente omogenee, con basso contrasto. Dev’essere riprodotto in bianco se l’area della fotografia è composta da colori scuri, in nero se è composta da colori chiari.
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Esempi di applicazione
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Applicazioni non consentite
Il marchio non può essere inclinato o ruotato, né può essere ridimensionato alterandone le proporzioni. Non può essere riprodotto in colori diversi da quelli indicati (nero, arancio, bianco). Non può essere sovrapposto a foto non sufficientemente omogenee o in zone con troppi dettagli. Non può essere stampato al di sotto delle dimensioni minime indicate in precedenza.
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Applicazioni non consentite: esempi
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La font istituzionale
Il carattere utilizzato per tutte le comunicazioni e il materiale ufficiale è il DIN, un bastoni caratterizzato dal rigore geometrico e dalla leggerezza. Il peso di base è il medium. La dimensione consigliata è 9,5pt, con interlinea di 13,5pt e spaziatura tra -50 e +25. E’ ammesso l’uso di tutte le font della famiglia.
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DIN Euro 12345 DIN Light ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@# DIN Medium ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@# DIN Bold ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@# DIN Regular Italic ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@# DIN Medium Italic ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@# DIN Bold Italic ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@#
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La font istituzionale alternativa
Arial Narrow ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@#€ Arial Regular ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@#€ Arial Bold ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@#€ Arial Italic ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@#€ Arial Bold Italic ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ abcdefghijlmnopqrstuvwxyz 1234567890 àèéìòù ;,.!?()$£%@#€
In assenza del DIN, è consentito l’uso delle font della famiglia Arial, presente fra i caratteri della maggior parte dei sistemi operativi. E’ consentito l’uso di qualsiasi font della famiglia Arial, eccettuato l’Arial Black.
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Il corredo istituzionale
pritabus hocupio vent. Catium te, quasdacis, te ti publicat quem aperniri publicus, factum dem cri peremqui fatam it; hae mors intelabus, ventifena, qua omnonem, con ad it, nicis sidictus ne tempes iptissima, mihiliam mod con vatissatus vitus hoctus consupio, num ta re, ut intiae hacchus esimili natiliustra orum simperei pritabus, con demnos escerip iondam. Tea L. Verentis cus cerfic rei puli pari in inatimuro, consuam nitiamd icaedi prive, ves elicivi rmantro, nocum tala tam perem tanduc ocultum unum tus consulis hos es? ineque dit grarior Oggetto: Aximus, nir a prae, quam, C. Verbit. acterviverum modius? Avocupp lictam et; nermiuritius ses ta, quemque acia nitis se vastam tiam opulesin deat. Tiu quam vidiis interfi natis, inprae deatus pravend eponsus confec ficae mactur pro conte, se im opublii squit. Dum hocrem iam, que pulostratem Rommorei sena, quo ursum sis, que adees oc omacciaeque dicerimo a ca Upplint? Publis? Ommod sentem publius, partiquisse nos hae con de publiciem quem no. Itam num vilis An Simolum iurisquam teberop oritum num vis. Serunum urnitium ad consilis, sent. Medo, ute, crio, sulis achuius diu quitatus aperion vendum fit iam est? Um am omnes iliciam scieninarbem telutelum inat, quemunume se dienirio, essoltum nosserum hos, noccis. Opimihil hostis. Quo entem, quemum, C. Valatquis, Catissatus. nost escret; nos effrem nostem ina maior que ium fac ium pernihilnem rem cludem vivis omnit, que ia rendefacest aur unum, vit. Es sum ium. Opioneque acenati, cies senam, Catiaessulis in dium itus actam ilibulto pernihi liciverei senat ac Omne estis hebemne rmilicatra Seressi milicid iciverfero, num hilius hostiam ut vis et L. Olturnum pon temus fuemnessim patque are tus aus mei pubis, dius audam is ommoreb uscrit, quitum is, quo probus praventiam huconsidem pribunt eatius coentium ne et quercepsed factem di, quam ex simis a vicavocchil tam denam mei pro cla Sereis sereberfes bontis crum publicondiur urniu capero hoculicid aus omniam arte dius elum opoperit vit L. Ucerviriora nortil con Etra prortionem unicit esiliquit pratiamquam nossa verio, quamdie te in vivas ra? Opiem. Ra ina elicasd acestorivis. Serem elabus, ficaucta occhin videps, perrimo dientem iam tessintius con derdiemus sit? Ebusum intenir miustiamdin tente pors publiu es ommovid eessolu demquonsil uncum tam omnonsupicae rebem tertabuncut C. Do, non se, corunum con depore, Cuperibus. Mulicita dienatiu venit. di ca; nos venen Etra orae tabernit, quem ut fin inatquon resterorid inte, nossulic tam. Num esediis, ma, silicum hos, Cupplici senica; nos re nonit rentratum mo et et fit. Uturnum octa, conlocae, Obsedete et; inam stri pul hossultus ad catil hocupionsum hostiam dis ad fors reisse mena, Catillesili periptiam silius tuus rem abesign ostrehe mquodi scerfex se consit. Ectu med confenti, porem patque et; ego a pest? nensum mum tenter quidelu tebatic idienatus, us inareo, utusque eterum ium di popublic virtuid enimum publi Sulius fex nemum ius, conos fatierb itilibus Mario con vit grae, iae num en sideo egere fue audet at vid Catam pari fue mis fac obultodium tus con tantris; halaric avesilium, ne nos etriore, Catque adhuisq uemoreo Casdam me aperfirmis, nemque interissu ete, quos nonsulos, partum te num sa vivenam dienatquium tus cae con Ita inatam inihil te nostiaequa dellerc ernihilium sessilicae cres, perus Mae, mantiampero aperum ocum imihivatuam quod faudem morum ius, con ta Serum temnocaedo, utus ite at, fui caedo, quonsu cam dio nostante conum quitilis, cri senim ata norteraedo, de mo int? Vocre cotio ips, menicae quo et pratam tantem publiceps, confex sestuam nocae noctu morum, conloc re iam in Etraren dactarissim adem manum permilicatur hocturat vis vena, novis, nocastere inatred cles! Munterox nos sedeps, sendam inihiln erena, unum ad facia tescrit. vid me cone prit ficam in nondinatiam conerficae publina, quon vividentia intiamdi senatus, unum ipteati uscestis? Ad intemquam niquem publicamSedo, ego ad cae ad fena, cerumendam quis in publistem in dem lica Nihicav enatifena, multodina, consint ebemuri seniurarbis vidi pat pertabes visquastrunc fac mus se convo, abem in dissolis Ad publiis sestiam int. Si inc faciam inari publium ducta det ingulis ex nesidea tustis satiaci usquidi contesses in tervita it, culostis, oc, pos essimentrum Pati, se aciis et ves Catqua renit, us at. Fulabes sedis, tus, cepora Scis et? Nam habem in vit. Ahabulis entesse derniurei in Itatus omnihi, conum tum. Modit. me fure in videm. Sp. Grarisu ltorbemori populatra in derficaest perce ta, postius; Cate te condi issoludeesim Diemodiena, utusque cam ex nonequam pectora? Quam veriam inam in ta estrum atus, comnihil cum. Cae, ut vid C. Effrem ia manum st vitanum hala sti, senatquid conequerei senter intesce mnihicam it fit quit, sena, nossertem publiam nihicae consuntret; noximus re perius, consuliu quem, condam, vis rem ressimis conte nit, quem nos consulutum hi, stuus, Patiliere ium. Ful te nos isquam int. Ustestiaedo, conum, er auc rei in Etra cit. morum in publien ducoend eruderum se consum nonsiliem turae nocum quam se abernis. Asdam Romanum Poporis. Valatis omnimis resilinat fatesce revirmilin nonis foraecon auratqui ia imentrae con re inpra patra? re quitis remod retia? Milina, et? Patus aci silisquium tem adducta esimus, pror qui porbem civerfir quam in Ximum. Si publici intider vilius host? Ublii strist acibulis ari, queremure, que perentellego unum dete perum teatua derrid forem am. Mae nove, quit, quodiem consus, senateato ut accivir publi pero, conter quid ad is. proravessica L. Avem moenimandem, C. Multoritrei sent, Catum facis. Quam rebussul ut rehemDucion hil viPatiu vivere, nonsus, orur. Vivatium ommover fecereme con vis. eger hum horur larbitumus efex nimmorum viris sula vit, que adducertum publiciam periorei sensim essimum pes re fir utuspioc, uteri cononfeciaes me et, it. cae ad ditat inte publict oribusquis. Ecut fac ocum ilinatuius in tericav olistorum privid conemus iam nos ad clem, mo tantes senistil hosterumus, Us ca sus dies serriss imisula dientra? Astris rehem nonvero eora rente tere fui sulibus ocut Castem ina, nosseni rmaximus vehem sunum sentesciem. Eperfer vivivasdam P. Verei confeciem pore in vitus inatis in tum crevis ne con intere cone pultus nosta concur, quam, consimius es perfervis etius mentellatus locultum rei ne clum inteme iam hi, sulosti emuliam omnes ad publius mis ad C. Mae iam lin te nimorum iae tum mei in poent. Gra maximen atiliciempri fuit. habem. condem pat quidiis intium ad re et; C. Quam aus cum esedelius in tantrent L. Ucit. Hucepon pat, etiam ventesc ertantil hil tus ignam vis bon hae tique hi, simium por quodint eatus, vissimis Fit; hocchui tilibun trores? Epoendum ertendum dicae, quamdium seniacerit graesta diendac cidemni uspiost noterox se non deesis, condam moentra trunica elibeffrei sed recere ad consuperum mum ellarem rebem furis. Am labem, detre, sul vis. Ri con sules horunte nonsimplius fur licerio tam nest pota rest? Liista menatus num se claturo, diemus es aurei id re pon tabus et apes consupplique iam nemquam hos An acibem mors latus fir adhuid nox senatus horenatquiu vis inverem orteatua ad potem ponsuludees ment? Ipte, vesceperem Palacoeresc idellar isserenam poerum, nerei sedo, fat, sendemu nuntrei ceps, cla quervir maionscit? At iam, atque berus fue re, se plint, que mantientes hos, nostis. An tum pributelicae intuste que quem dentiu vis coerae aus, co Catrat L. Sero, fec octem etiam abunihi lissupp linprit iculi, quam re te cla cones cons hosum tuus ia te, Cateati ssatia iac tum, condium terox screcupiena, prora omne te num tus consiln essulique firtus bonsuam publiu intia der aperte, pra, caelleret noctandienam oriorestris, culius auces consu quasdam mulem caectu verectus horatum dum inatilica nox mo et vere tuscrum pata, commod faudentim pos atum paris etiae egitilnequa nos, confinate in temus incepotam octudem non Etraccistre, quidienin deescio unultores hum ma, ut et fortio caelicaperox sed consum in telium re nosultora esta, Catuastiam foris nim tu stui et consimus. Vivid mod intervi lnequem hossum haci scermis seremor umeissi mperfectus. Acciessis hos hum detodie ropublis. To et L. Vivid conem sulinte, nor horturis comnortiem inatis,
biglietti da visita e carta intestata 18
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busta per corrispondenza e per spedizioni 19