Anno II n. 6 maggio – giugno 2011
della comunità Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna
EDITORIALE: di DON GIUSEPPE DI CORRADO
TESSERE UNA RETE DI CONTATTI Con la formazione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale e delle relative commissioni che opereranno per il prossimo quinquennio si conclude l'anno pastorale 2010-2011. E' stato un anno ricco di impegni, specialmente per quanto riguarda la preparazione dei ragazzi ai sacramenti della Riconciliazione, della Prima Comunione, della Confermazione e dei Fidanzati che celebreranno il loro matrimonio in questo tempo estivo. Questo è un lavoro lungo e richiede tanta dedizione, pazienza e creatività. Alla fine ci si sente anche un po' stressati, ma è bello guardare i frutti che si raccolgono. Infatti fa un poco tristezza vedere i banchi che la domenica sono occupati dai ragazzi vuoti. L'arrivo dell'estate porta questa emigrazione ad altri lidi. D'estate comunque non scorderemo di certo i nostri ragazzi. Con loro abbiamo trascorso quasi un anno, condividendo sorrisi, giochi – pensate alla nascita del piccolo Oratorio frequentato da piccoli e da adolescenti! -, parole di amicizia, momenti di preghiera. Questo filo di relazioni non vogliamo spezzarlo neanche durante l'estate. Qualcuno ha definito il periodo estivo il tormentone delle ferie, per la tanta agitazione che porta in sé; ma noi dobbiamo saper dare un significato positivo a questo tempo, cercando qualcosa che ci aiuti a crescere nella fede e ci qualifichi come cristiani impegnati. Sono in aumento le persone che cercano come luogo di riposo i monasteri, le oasi di preghiera, le case di esercizi spirituali per ritemprare lo spirito e il corpo. Un signore, che reputo un amico, mi raccontava qualche giorno fa che dovendo assiste la consorte degente in ospedale, è stato ospitato dai padri benedettini per 45 giorni, condividendo con loro la vita monastica scandita dagli orari quotidiani e dalla preghiera. E' stata una esperienza rigenerante. Ritengo anche importante durante l'estate non interrompere del tutto i contatti con i bambini, le famiglie e la comunità: c'è la messa la domenica, ma anche gli incontri occasionali per scambiarsi un saluto e un sorriso. Qualche ragazzo ha preso la bella abitudine di affacciarsi alla studio del parroco per salutarlo e scambiare qualche parola, ridere insieme. E' molto familiare! Sarà bello infine mandare un messaggio estivo, forse una cartolina, anche se probabilmente non arriverà mai, visto il funzionamento delle poste italiane, ma sarà come tessere una rete che ci tiene uniti. Così fanno le persone che si vogliono bene. Ed è così che cresciamo come comunità.
51+ 51….e non sentirli! Cronaca di una Pentecoste molto speciale. Erano ben 51 i cresimandi che si presentavano all’altare per ricevere il sacramento della Confermazione, se si considera che ognuno aveva, ovviamente, un padrino o una madrina, c’erano 102 giovani,ragazzi o adulti che avrebbero dovuto disporsi e poi muoversi ordinatamente. Sembrava una MISSIONE IMPOSSIBILE, ma per l’équipe degli operatori parrocchiali capeggiata dal parroco e dal suo luogotenente Franchino, nulla è impossibile …..specialmente se è il giorno di Pentecoste. E certamente lo Spirito Santo una mano ce l’ha data, perché tutto è filato liscio tra la sorpresa e la soddisfazione generale (anche a don Giuseppe è “sfuggito”un applauso), ma ciò che ci ha reso più felici convincendoci sempre più che solo insieme tutto si può, sono state le parole di questi biglietti di due dei 51 : “Un grazie alla MIA Parrocchia per il Mio Sacramento” “Grazie per il vostro insegnamento e per il vostro conforto”. Auguri 51+ 51! Angelina
Voce… della comunità via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle
Redazione: don Giuseppe Di Corrado, Angelina Passiatore Giovanni Capotorto per santalucia@upgo.org
FORMAZIONE DEL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Don Giuseppe (parroco) Don Antonio (collaboratore) Membri Eletti dalla Comunità ADDABBO ANNA MARIA B U TTI G L I O N E V I T O DE LIBERO GIUSEPPE DIOMEDE GIUSEPPE GAUDIOMONTE MICHELE GIANNINI FRANCESCO IACOVELLI MARIA PIA LAZZARINI MARIA NETTIS ANTONELLA NICASTRI ANTONIO PASSIATORE ANGELINA SPORTELLI VITO
Membri scelti dal Parroco BENEDETTO ANNA LIA CAPODIFERRO MARINA CURCI GIUSEPPE
Ogni comunità ha bisogno di un “nucleo” che l’aiuti crescere nell’unità e ad agire come “un corpo solo”. Questo nucleo è il Consiglio Pastorale. Il CPP è un’immagine in formato ridotto della parrocchia, in cui sono presenti fedeli di diverse età e con diverse esigenze.
COSA NON E’ COMITATO DI GESTIONE DELLA PARROCCHIA COMITATO DI GESTIONE DELLA PARROCCHIA CONSIGLIO AFFARI ECONOMICI GRUPPO PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMI URGENTI GRUPPO RELIGIOSO E DI FORMAZIONE GRUPPO CHE ORGANIZZA GITE, SAGRE, PELLEGRINAGGI, RESTAURI
COSA E’ PUNTO DI RACCORDO TRA TUTTE LE REALTÀ PRESENTI IN PARROCCHIA SEGNO DELL’ESISTENZA DI UNA COMUNITÀ CRISTIANA ORGANIZZATA STRUMENTO DI UNITÀ TRA TUTTI I GRUPPI PRESENTI IN PARROCCHIA
NACCI MARIA PRISCIANTELLI GIOVANNI Membri di diritto MARIA BOVIO ( Rappresentante Gruppo Padre Pio) D’APOLITO PIERA (Rappresentante Caritas) DE BELLIS MARTA ( Rappresentante Apostolato della Preghiera) GIORDANO LENA (Rappresentante Gruppo Catechisti) GIANNELLI VITO ( Presidente Azione Cattolica parrocchiale) GUIDA FRANCESCO ( Presidente Confraternita del Purgatorio) LATERZA EMILIA ( Rappresentate Gruppo Ministri della Comunione) LERONNI ENZA ( Animatrice liturgica) POSA FRANCO (Presidente Confraternita Santa Lucia) SI OCCUPA DI FEDE E CULTURA quindi che venga fatta la catechesi ai piccoli, agli adulti, alle famiglie; CULTO quindi che vengano organizzate con decoro le Celebrazioni Liturgiche, le Messe, le Processioni, i tempi forti: Avvento, Natale,Quaresima, Pasqua; CARITA’ quindi che vengano aiutati i poveri, le Missioni, i Malati, gli Anziani
PIETRE UNITE COSTRUISCONO LA CHIESA
FINALITA’ del C.P.P. • concordare il calendario delle attività pastorali • affrontare problemi che superano le competenze dei singoli gruppi o settori • suscitare la partecipazione attiva di tutti i membri e le associazioni della Parrocchia • realizzare il Piano pastorale proposto annualmente dalla Diocesi, adattandolo alle possibilità della parrocchia • verificare i frutti delle attività che si sono svolte nel corso dell’anno pastorale
DA SOLI SI VA PIÙ VELOCE, INSIEME SI VA PIÙ LONTANO (PROVERBIO AFRICANO)
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DON GIUSEPPE BENEDICE LA NUOVA PIAZZA D’ANDRANO. Di Angelina Passiatore
Il nostro parroco don Giuseppe Di Corrado ha benedetto la ristrutturata piazza Luca D’Andrano, la preghiera che ha elevato a Dio , scritta da lui stesso, è particolarmente appropriata e sentita:”O Dio che in ogni tempo e in ogni luogo sei vicino a chi ti invoca con fede e confida nella tua protezione, benedici questa piazza e quanti sosteranno in essa per incontrarsi, dialogare, intessere rapporti di amicizia e di fraternità; il tuo angelo sia loro vicino e li aiuti a costruire una società fondata sul rispetto reciproco e sull’amore. Per Cristo Nostro Signore. Amen” Ugualmente significative e degne di essere sottolineate sono le parole di auspicio rivolte da don Giuseppe alle autorità e ai cittadini presenti. Tre i concetti fondamentali su cui si è sviluppata la riflessione del sacerdote: la bellezza , la vivibilità e la socialità del luogo. “È evidente la bellezza della piazza, che deve essere salvaguardata perché è una dimostrazione della volontà della città di rinnovarsi in modo godibile e vivibile. La piazza deve restare e diventare sempre più un luogo vivibile per tutti, bambini ,giovani, adulti e anziani. Sorge accanto ad un scuola storica, fucina di molti cittadini di domani . Questo sguardo rivolto al futuro deve suggerire agli adulti un atteggiamento più ottimista verso i giovani e ai giovani una maggiore fiducia verso gli adulti. La piazza,ancora, è luogo d’incontro ed è qui che va coltivata e vissuta la socialità: lo stare insieme in cordialità, serenità ed amicizia, ma anche nel confronto culturale a somiglianza della agorà greca”. LA FAMIGLIA D’ANDRANO Francesco Giannini sul portale “Gioia del Colle.info “scrive: Un diploma del 1363 ci dice che nella Chiesa di S. Francesco vi era il sarcofago della famiglia D'Andrano, che era chiuso da una lastra di marmo raffigurante la moglie di Nicolò D'Andrano, Giacchina, in posizione supina e con le mani giunte. La famiglia D'Andrano diede alla nostra città cavalieri, capitani, magistrati e con il suo mecenatismo l'arricchì di chiese, conventi e ospedali. Niccolò D'Andrano, padre di Luca, fece erigere la Chiesa ed il Convento di S. Francesco. All'interno della Chiesa vi era un cappella, detta Arca D'Andrano, in cui venivano sepolti i membri di quella famiglia. Il figlio Luca, nato a Gioia alla fine del secolo XIII, personaggio illustre della corte del principe di Taranto, Filippo d'Angiò, del quale era Vicario, Giustiziere ed Erario, abbellì notevolmente queste opere recintandole ed aggiungendovi un ospedale. Inoltre, abbiamo notizia di Roberto D'Andrano, testimone in un documento rogato a Gioia nel 1267, e del figlio Angelo, in una transazione privata del 1301, entrambi gioiesi. Anche Padre Bonaventura da Lama ricorda che nella Chiesa vi era l'altro sepolcro di marmo di nobil lavori per ordine di Luca D'Andrano, con un altare a modo di cappella vicino al sepolcro, piantato alla parte sinistra, prima di entrare alla porta del Choro, dove fu sepolta Jachina de Rebarbaro, moglie di Nicolò e consanguinea di re Roberto. Pag.3
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