Voce - Pasqua 2019

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Anno VII n. 40/ Pasqua 2019

della comunità Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna

Il cammino verso la Pasqua

L' Angolo di Don Giuseppe

Pasqua: vita nuova La festa delle feste dell’anno liturgico, la santa Pasqua, è preceduta da un lungo periodo di preparazione chiamato Quaresima e culmina nel Triduo Pasquale. In questi giorni la Chiesa celebra i misteri centrali della salvezza: Istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, il Giovedì Santo, la Passione del Signore, il Venerdì Santo e la grande Veglia Pasquale, la sera del Sabato Santo che annuncia la Risurrezione. Il misticismo che vive la Chiesa in questi giorni riempie l’anima di chi crede e tiene cuore e vita protesi verso il Signore che vince la morte e dona la vita. I grandi geni della musica sacra hanno lasciato mottetti insuperabili che esprimono anche emotivamente la profondità del mistero: Palestrina, Perosi, De Victoria, Monteverdi. Ma non sono mancati anche i grandi compositori di musica profana che sono stati conquistati dal fascino del misticismo della Settimana Santa: Richard Wagner con” l’Incantesimo del Venerdì Santo”, Francis Poulenc ed altri. Per non parlare poi del canto gregoriano. Forse fanno parte di tempi passati, ma la cultura vera non passa mai, è sempre al passo con i tempi, perché è frutto della sensibilità e della genialità dell’animo umano che non è legato a mode e stagioni. Solo la tecnica si aggiorna in continuazione, mentre il vero, il bello il buono costituiscono il desiderio profondo dell’ uomo e della donna di ogni tempo. Se volessimo passare in rassegna inoltre la letteratura, la pittura, la scultura troveremmo un campo sconfinato di pregevolissime opere: A. Manzoni con gli “ Inni sacri”, Tommaseo, con una raccolta di meditazioni sulla Pasqua dal titolo “Cristo e le cose”, Fogazzaro; e, tra gli autori cristiani, le poesie di p. Davide Maria Turoldo. Nella pittura si può spaziare da Leonardo Da Vinci “L’ultima Cena”, a Caravaggio “ la Flagellazione, la Deposizione e L’incredulità”, a Giotto “La Crocifissione e il Compianto” al Masaccio “La Trinità”, al Mantegna “Il Cristo morto” e nella scultura, uno per tutti, Michelangelo con la “Pietà”. A questi possiamo aggiungere un’opera moderna, “La Risurrezione” del Fazzini, che fa da sfondo all’aula Paolo Vl, dove il Papa incontra i tanti fedeli che provengono da tutto il mondo per ascoltarlo. E infine l’opera delle opere: la Sacra Sindone, custodita e venerata nel duomo di Torino, non opera dell’uomo ma dono di Cristo all’uomo di tutti i tempi. Perché mi sono soffermato su quest’aspetto “ culturale” del mistero pasquale? Di certo non per fare sfoggio di sapere, ma per aiutare a capire come il Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo faccia parte della cultura di ieri e oggi, al di là della fede che ognuno professa o vuol professare e di come il Mistero di Cristo Morto e Risorto sia radicato nella storia della nostra civiltà e, ci auguriamo, nella vita di chi crede. Perché il cristiano parla di risurrezione? Appunto perché la sua vita ha come fondamento di fede la risurrezione in Cristo. Se non crediamo alla risurrezione la nostra fede è senza fondamento e la nostra speranza è vana, direbbe san Paolo. In Cristo siamo risorti anche noi, la vita nuova è cominciata in noi, perché Cristo è Signore dei vivi e dei morti. Se viviamo coscientemente e fedelmente il mistero pasquale vuol dire che abbiamo compreso la sua perenne attualità e la forza nuova che trasforma la nostra vita: “ Se uno è in Cristo, è una creatura nuova” (Gv 3,7). L’evento che celebriamo è allora nella storia e nell’eternità, perciò domina il tempo. Questo “memoriale” ci rende contemporanei all’evento commemorato. La Risurrezione, come fatto storico, avvenuto duemila anni fa, è di una attualità continua, al punto da coinvolgerci nel dono di vita nuova. Ripetere che “Cristo è risorto” vuol dire essere vivi nella sua stessa vita. Sant’ Isacco il Siro dice che “l’unico peccato è l’insensibilità a Cristo risorto”. Pertanto, al vero credente viene richiesto di aderire con fede alla Risurrezione di Cristo, ben consapevole che in Essa c’è la sua stessa risurrezione. Perché “Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato” e vive per sempre!

Venerdì 12 Aprile: -Memoria della B.V. Maria Addolorata ore 18.00/ Santa Messa nella Chiesa di San Francesco ore 19.00/ Processione dell’Addolorata

Domenica delle Palme: -Benedizione delle Palme ore 10.15 sul sagrato della chiesa a seguire Santa Messa in Parrocchia

Giovedì Santo: ore 10.00/ Messa Crismale in Cattedrale a Bari ore 18.00/ Messa in Coena Domini Ore 22.30/ Adorazione Eucaristica Comunitaria

Venerdì Santo: ore 9.00/ Ufficio delle Letture e Lodi Ore 16.30/ Celebrazione della Passione del Signore

Sabato Santo: ore 9.00/ Ufficio delle Letture e Lodi dalle 17.00 alle 19.00/ Confessioni ore 21.30/ Veglia Pasquale

Domenica di Pasqua: -Sante Messe/8.30 (in S. Francesco) ore 9.00/10.30 (Battesimi)/19.00

Don Mimì

Miei cari, voi siete la mia Passione ma, anche se dopo viene la Resurrezione... non potremmo saltare il primo step?

.. s...ps. p . . . s p ... Ps...ps .

ps...

Nelle pagine interne in seconda:

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Diario della Via Crucis Interparrocchiale Dalla Diocesi/Annunci di vita piena

in terza: Andate in pace! La carità non avrà mai fine Letto per voi/ Sacramenti e inculturazioni

-in quarta: Caritas: non solo carità Una particolare fattispecie ... Voce… della comunità via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle Redazione: don Giuseppe Di Corrado, Vito Buttiglione, Francesco Giannini, Vito Sportelli, Vito Giannelli, Rocco Barbalinardo, Giovanni Capotorto, Marina Capodiferro, Marida Donvito , Chiara Loliva Vieni a trovarci e a leggerci on line su http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com Pagina 1 e su http://www.upgo.org/upgov1/


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