Voce... della comunità - Natale 2018

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Anno VII n. 39/ Natale 2018

della comunità Parrocchia Santa Lucia - Gioia del Colle - BA Bollettino parrocchiale a diffusione interna

Tempo di Natale

L' Angolo di Don Giuseppe

IL NATALE DEL CRISTIANO Siamo a Natale! Natale 2018. Un altro Natale. Cosa avviene a Natale? Cosa cambia a Natale? Di chi è il Natale, che la Chiesa celebra? Quanti pensieri, quante domande affiorano alla mente! Tutt'intorno vediamo un affannarsi, un organizzarsi per trascorrere il più piacevolmente possibile il Natale. Ma è veramente Natale o un'altra occasione per distrarci dalla routine? Al centro c'è Cristo nato a Bethlem, nato dalla Vergine Maria, Figlio Unigenito del Padre, Verbo fatto Carne, venuto ad abitare tra noi? Chi non crede in questo immenso Mistero, non parli di Natale! Il Natale è solamente cristiano e non può essere confuso con altro. Tante luci accese per le strade, sull'albero di natale nelle case e tanta gente spenta nella vita e nel cuore... Sì, perché manca Cristo Luce delle Genti! Non può che essere così, perché il Natale senza Cristo non è Natale! I regali, le riunioni familiari e con gli amici non fanno il Natale. Il Natale vero è la venuta di Dio nella nostra carne umana, che riacquista tutta la sua dignità, bellezza, santità. "Riconosci, cristiano, la tua dignità - esclamava San Leone Magno - e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare all'abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricordati chi è il tuo Capo e di quale Corpo sei membro". Nella nostra storia, nella nostra vita, il Natale è Luce, che rischiara le tenebre, dà senso alla nostra esistenza, dà gioia al nostro cuore, rende sereni i nostri rapporti. Ancora San Leone Magno, nella prima allocuzione sul Natale, continua: " Il nostro Salvatore - carissimi - oggi è nato: rallegriamoci! Non c'è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio, gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita...Ricordati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del Battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un Ospite così illustre con un comportamento riprovevole e non sottometterti di nuovo alla schiavitù del demonio. Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo". Molte persone dicono oggi di non credere in Dio; ma Dio continua a credere nell'uomo da Lui creato a sua immagine e somiglianza. Ecco che cos'è il Natale cristiano! A tutti gli uomini che Dio ama, AUGURI!

-dal 16 al 24 dicembre: Novena (al mattino ore 6,00/la sera ore 18,30) -dal 21 al 23 dicembre: Novena dei bambini (ore 16,30) -24 dicembre ore 22,00: Veglia di Natale -25 dicembre: Natale del Signore (Messe 7,30/9,00/ 10,30/18,30) -27 dicembre: Commemorazione della Consacrazione della Chiesa Parrocchiale di Santa Lucia -31 dicembre: Santa Messa e Te Deum di ringraziamento di fine anno -1 gennaio: Festa di Maria Madre di Dio (Messe ore 9,00/10,30/18,30) -6 gennaio: Epifania del Signore (Messe festive) Santa Messa delle ore 10,30: Cresime

Don Mimì

Miei cari, è Natale e dobbiamo essere tutti più buoni (me compreso!)… a tornare come sempre ci pensiamo dopo! E recupereremo! Credetemi!

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Nelle pagine interne in seconda:

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La mia Chiesa, la nostra Chiesa Quale centenario per Santa Lucia?

-in terza: Non amo il Natale! Cronache Catechistiche/Una fantastica avventura! Letto per voi/ Padre nostro-Piccola guida per capire cosa stai chiedendo

-in quarta: Avvento, tempo forte di carità Chiesa e protezione dei dati personali Voce… della comunità via Buonarroti 29 - 70023 Gioia del Colle Redazione: don Giuseppe Di Corrado, Vito Buttiglione, Francesco Giannini, Vito Sportelli, Vito Giannelli, Rocco Barbalinardo, Giovanni Capotorto, Marina Capodiferro, Marida Donvito Vieni a trovarci e a leggerci on line su http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com Pagina 1 e su http://www.upgo.org/upgov1/


La mia Chiesa, la nostra Chiesa

Fra ottobre e novembre si sono avuti, nella parrocchia Immacolata di Lourdes, degli incontri sull’identità e la missione della Chiesa. Presento, pertanto, ai miei comparrocchiani, sotto forma di auto-intervista i punti principali degli argomenti toccati. Incominciamo a riscaldare i muscoli.

A volte, si sente dire “Credo in Dio, ma non nella Chiesa” (e, diciamolo pure, “nei preti”, perché, per molti, la Chiesa si identifica nei “preti”). È così? Che cosa si intende per “Chiesa”? Solitamente, si suddividono i cristiani in tre categorie: ordine sacro, vita religiosa e laicato. Questi tre gruppi sono collegati fra loro in una dimensione orizzontale (come ‘comunione fraterna’ o ‘fraternità’) e da una dimensione verticale che si esplica nei due doni della Grazia (che è da Dio e, senza la quale, non può esserci comunione) e della Fede, che si sviluppa nel doppio rapporto con Dio e con gli altri. E questo fa la comunità ecclesiale che, in ultima analisi, è un’aggregazione fraterna alla sequela di Gesù. Quando, dunque, c’è qualcosa che non va, alla base, c’è sempre la Fede che vacilla. Poi, natu-

ralmente, ci sarebbe un lungo discorso da fare – che, nell’incontro, è stato fatto sulla gerarchia e la sua piramidalità, su come “funziona” il legame fra un membro e l’altro della gerarchia, di come l’unità minima di Chiesa è la Diocesi e non la Parrocchia, perché il Vescovo è colui che delega il Parroco e, contemporaneamente, il Vescovo è legittimo solo se è in comunione con il Papa, il capo della Chiesa universale, che è immune da errori e, si può dire, che è colui che dà valore al Vescovo come capo della Chiesa locale. In fin dei conti, va da sé che siamo parte della Chiesa se riconosciamo questa piramide e siamo inseriti in essa. E, dunque, tutto viene dall’alto. Non si può decidere dal basso. Ecco perché, in fondo, fede in Dio e fede nella Chiesa sono un tutt’uno.

E la Comunità parrocchiale? Qual è il suo posto in questo concetto di Chiesa che, per molti versi, appare nuovo? Come dicevo, il Parroco è un delegato del Vescovo e la sua autorità non può essere messa in discussione o rifiutata. I laici, quindi, insieme ai presbiteri, nella Comunità sono chiamati a costruire la Comunione, quella fraternità di cui parlavo prima e che ci permette di metterci alla sequela di Cristo, condividendo con gli altri i carismi che ciascuno ha.

Ma in concreto? Nel dibattito, che ha fatto seguito all’intervento di don Marino, ci sono

stati diversi interventi atti a cercare di concretizzare nella vita delle Parrocchie quanto è stato detto ed è venuto fuori che vi sono vari bisogni: il primo è senz’altro proprio quello di cercare di evitare le contrapposizioni fra istituzioni ecclesiali e carismi, cercando di superare quel campanilismo parrocchiale, che spesso ci fa rinchiudere nel nostro particolare, impedendoci di lavorare insieme. Don Marino ha aggiunto inoltre l’esigenza di creare una maggiore vicinanza alle attività diocesane. Un dato concreto è, invece, venuto dalla consapevolezza di quanto la Parrocchia fatichi a essere luogo di riferimento e di dialogo per i giovani e quindi la proposta di creare centri di formazione per loro, valorizzando l’interparrocchialità e i carismi e/o i talenti di ciascuno, per fonderli nell’unità anche riguardo ai vari gruppi, valorizzando particolari occasioni, quali ad esempio le feste patronali, per ripetere occasioni di evangelizzazione e riunione, come la «Tenda dell’Incontro», o l’utilizzo, allo stesso scopo di evangelizzazione, in luogo dei soliti cantanti, del Coro interparrocchiale. Il tutto per creare quell’unità auspicata da Gesù stesso nella preghiera dell’Ultima Cena: “Siano una cosa sola, perché il mondo creda». Il resto, sarà nelle mani di Dio: proprio per questo, infatti, l’ultimo incontro è stato un incontro di preghiera.

Rocco Barbalinardo

Quale Centenario per Santa Lucia: uno, nessuno o centomila? L’iscrizione che è apposta sul portale della chiesa di S. Lucia recita: Pel culto della fede nello slancio dell’anima religiosa Nicola Miraglino il suolo di questa Chiesa e l’immagine della Vergine Martire offrì 1918. Esattamente cento anni fa, quindi, ebbe termine il completamento della costruzione della Chiesa di S. Lucia, che fu edificata nel luogo in cui un tempo sorgeva la Cappella di S. Lucia de’ Greci. Di tale Cappella, che fu distrutta dal terremoto del 1885, resta il ricordo nella statuetta di Santa Lucia, opera a devozione di Pietro Pinto, che si innalza sulla antica sede religiosa, attualmente occupata dalla sagrestia e dalla canonica e la statua della Santa. L’attuale Chiesa, progettata dall’architetto gioiese Cristoforo Pinto, era già in avanzato stato di costruzione nel 1899 ed ha subito un ridimensionamento a causa degli ingenti costi di materiali e manodopera. Per il suo completamento ci sono voluti venti anni; quest’anno infatti ricorre il primo centenario. Il prossimo anno ricorre un altro centenario, quello dell’istituzione della parrocchia di S. Lucia, voluta dall'Arcivescovo di Bari, Mons. Giulio Vaccaro. Egli, il 19 novembre 1919, tenuto conto che Gioia contava oltre 23.000 abitanti e che nuovi quartieri si stavano sviluppando nella zona orientale ed occidentale del Paese pensò che fosse il caso che si dotasse Gioia di due nuove parrocchie, tra cui quella di S. Lucia. Nel 2020 ricorre un altro centenario, quello della nomina del primo parroco di S. Lucia, don Rocco Passiatore, avvenuta il 3 febbraio 1920. Quest’anno, inoltre, è da sottolineare un evento pluricentenario: la nascita, avvenuta 140 anni fa, del primo parroco di S. Lucia, don Rocco Passiatore. Sono tutti eventi nel cui ricordo e commemorazione la comunità parrocchiale potrebbe sentirsi maggiormente unita all’attuale parroco ed essere più partecipe alla vita della parrocchia. Pag.2

Francesco Giannini


Non amo il Natale! Non amo il Natale! Mi ricorda momenti belli, ma anche tristi, tante persone che non ci sono più. Non capisco l'ossessione di tanti per questa festa, per i regali, i canti, le luminarie. Sento parlare sempre di spirito natalizio, della necessità di essere buoni almeno a Natale, di donare agli altri e poi vedo gente che corre da un negozio all'altro, per comprare regali inutili, consegnati in tutta fretta senza neanche aspettare la reazione dell'altro. Senza amore, solo per soddisfare un presunto dovere o un nostro raptus di acquisto compulsivo. Come quando chiediamo a qualcuno «come stai ?» e poi cambiamo discorso senza attendere la sua risposta, perché forse non ci interessa veramente. O diamo l'elemosina a qualcuno solo per liberarci in fretta delle sue richieste insistenti. Ovunque sorgono case di Babbo Natale, piene di elfi e altre creature che poco hanno a che fare con la tradizione cristiana, oppure iniziative che mescolano tradizioni e culture diverse, col pretesto di non offendere i non credenti, creando solo confusione nei più piccoli. Quest'anno a Gioia vanno di moda le biciclette illuminate; certamente suggestive, belle da vedere, ma decisamente fuori tema. O almeno io non ne ho capito la ragione. Non amo il Natale, forse perché mi ricorda che un altro anno sta per finire senza essere riuscito a riconciliarmi con Dio, a mettere da parte i miei dubbi, le mie paure, per affidarmi solo a Lui. Tanti rincorrono il Natale tutto l'anno, fanno presepi o alberi meravigliosi, preparano cenoni luculliani, addobbano luminarie luccicanti e sfarzose, e poi dimenticano di ascoltare il pianto del bambino Gesù, dimenticano di festeggiare il suo arrivo tra noi. Facciamo un po' di silenzio attorno a noi, nel nostro cuore e cerchiamo di riconoscere la Sua voce, la voce di Dio che ci chiama per nome e ci invita a seguirlo!

Cronache Catechistiche

Una fantastica avventura! Non sono un “debuttante” della catechesi eppure, credetemi, sono entrato nella mia classe con l’ansia di essere inadeguato, di non essere all’altezza e di non saper “incontrare” i ragazzi, che la Provvidenza, mi ha affidato quest’anno. Comunque è sempre un ricominciare con il grande fuoco dell’entusiasmo, con la voglia di trovare la strada, per trasmettere la Fede ai nostri piccoli e prepararli alle grandi tappe dell’iniziazione cristiana: da quella della “conoscenza” delle verità della dottrina cattolica, al cammino penitenziale verso il Sacramento della Confessione, al Primo Incontro con Gesù nella Comunione, al sacramento della perfezione cristiana con la Cresima. Tanti step, che li aiutano a crescere in umanità e fede! E sapere di essere fondamentali in questo percorso è straordinariamente bello! Una fantastica avventura umana! Al nostro primo incontro ci siamo “annusati” e abbiamo capito da subito che eravamo fatti gli uni per l’altro (che sarei io!). Ma come si potrebbe fare un cammino senza questa speciale amicizia, che si crea nelle nostre aule (un po’ freddine qualche volta, ma sempre allegre!). Me lo ricordo il primo giorno: io che guardavo quegli occhi incuriositi e loro, che mi “inquisivano” e dentro di loro si chiedevano “ma che tipo è, come passeremo le nostre ore qui con lui, ci annoieremo?”. Non si sono annoiati (è questo è già un risultato!), ma poi la situazione è diventata sempre più intrigante tra enunciazioni mie e le loro domande ingenue, ma sempre terribilmente complicate al momento di dover rispondere...Risultato: io che ero lì per insegnare mi sono ritrovato ad interrogarmi sulla mia fede e soprattutto sul mio modo di viverla. Un esito non da poco, che mi ha spinto a dare un nuovo significato alla mia esperienza di catechista: non ero lì solo per dare, ma soprattutto per “ricevere”. Il Signore mi aveva regalato un’opportunità, per incontrarLo più autenticamente… Grazie ragazzi per questa nuova chance!

Gianni Capotorto

Catechista Quidam

Letto per voi/Padre Nostro - Piccola guida per capire cosa stai chiedendo/Matteo Munari/Edizioni Terra Santa Quando preghiamo, sappiamo quello che chiediamo? Da questa riflessione l’Autore spiega in modo semplice il significato di ciò che domandiamo nel Padre Nostro. Ogni uomo che prega, al di là della religione che professa, vive quotidianamente il pericolo della superficialità: tante parole, desiderio di finire presto, assenza del cuore. A volte rischiamo di vivere il tempo della nostra preghiera come un momento di apnea, tratteniamo il respiro nell’attesa di risalire, come se ciò che vale davvero fosse altrove, come se la vita vera fosse in un altro tempo. Tutto questo rende la nostra supplica inefficace. Quando preghiamo, sappiamo quello che chiediamo? Molte volte no… Eppure la preghiera ha senso soltanto se diciamo con sincerità: «Sia fatta la tua volontà». Da questa riflessione nasce il desiderio dell’Autore di spiegare in modo semplice il significato di ciò che domandiamo nel Padre Nostro: aumentando la consapevolezza della “richiesta”, cresce infatti anche la sua efficacia. Un libro per tutti, per aiutarci a capire ciò che c’è davvero in gioco nella preghiera Lector in fabula che Gesù ci ha insegnato.

Il libro è disponibile presso la Libreria Pag.3


Avvento, tempo forte di carità

L’Avvento, con l’umiltà e la disponibilità della Beata Vergine Maria e l’invito di San Giovanni Battista a preparare la venuta del Messia con la conversione e la condivisione, è tempo quanto mai favorevole a lasciarci interrogare su come viviamo il nostro rapporto con Dio e con i fratelli e magari a cercare di mettere al posto giusto qualche piccola cosa. Insieme a questo particolare, possiamo anche ricordare che presto il 2018 cederà il posto al 2019 e dunque le feste natalizie si pongono anche come il tempo

favorevole, per operare un bilancio. Pur nei limiti della nostra umanità, che chiedono spesso di mettere in conto debolezza di spirito e di corpo e senza cadere in quella autoreferenzialità, spesso deplorata da Papa Francesco, possiamo dire che il nostro impegno a favore dei fratelli sia abbastanza attivo e che, ringraziando la Provvidenza divina, le risorse non mancano e neppure i parrocchiani volenterosi, che aprono il cuore. Non ringrazieremo mai abbastanza quindi i tanti nostri collaboratori “esterni”, che ci forniscono derrate e denaro, per far fronte a diverse altre necessità. Con l’auspicio che il nostro Centro, con l’aiuto della Parrocchia, sia sempre più all’altezza dei tanti bisogni e una porta aperta con sorrisi e mani accoglienti, vogliamo sensibilizzare le persone a non diffidare dei nostri fratelli, che bussano alle nostre porte, ma a lasciarsi coinvolgere nella

consapevolezza che è lo stesso Signore a venirci a trovare nelle vesti del povero, del solo e del bisognoso. Non lasciamolo passare a vuoto! Con questi pensieri, auguriamo a tutti un Santo Natale e un lieto periodo festivo.

Per il Gruppo Caritas Rocco Barbalinardo

Ai nostri parrocchiani tutti ai nostri fedeli lettori a tutti quelli che "praticano" la gioia del Santo Natale l'augurio di felici festività e di un nuovo anno di serenità, di fortuna e... di Fede!

L' ANGOLO DEL D. V.

Chiesa e protezione dei dati personali: Un convegno alla Università della Santa Croce Lunedi 10 dicembre 2018 si è tenuto presso l’Università della Santa Croce la giornata interdisciplinare di studio su “Chiesa e protezione dei dati personali”. Il regolamento europeo infatti ha aperto interessanti scenari. Le conferenze episcopali, in ossequio all’art. 91 del regolamento, hanno legiferato in materia garantendo la autonomia delle istituzioni religiose. Per quanto più attiene da vicino ai canonisti , si è messo in evidenza che per quanto attiene ai processi matrimoniali, il can. 1455 §1 tutela già la riservatezza, imponendo il segreto professionale a tutti gli operatori. Nei processi penali canonici poi si applica il segreto pontificio, che aumenta la tutela per la vittima e per l’imputato. Per quanto attiene poi ai libri parrocchiali ed agli archivi la riservatezza è garantita dai cann. 486-489 e can. 535. Ancora una volta il diritto canonico ha preceduto nella sensibilità nei confronti della persona il diritto secolare. Alla giornata di studi hanno partecipato circa 200 persone. Buon Natale! Vito Giannelli Visita il blog parrocchiale on line su e su

http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.com http://santaluciaupgo.blogspot.com/(archivio “Voce... della Comunità”)

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