Voce 01 27 marzo 2005 ooo

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27 Marzo 2005

della comunità Parrocchia S. Lucia – Gioia del Colle – Bollettino parrocchiale a diffusione interna

DIAMO VOCE ALLA COMUNITA' Con la collaborazione di un gruppo di volontari, riprende la pubblicazione del "foglio" parrocchiale. Al primo titolo "Comunicare" abbiamo preferito un nuovo titolo: "Voce... ", segno di un percorso che vogliamo fare insieme con spirito nuovo. Questo è il motivo che ci spinge a riprendere la pubblicazione del "foglio" parrocchiale: vogliamo dare voce alla comunità, perché sia avvertita la sua presenza; siano conosciute quelle opere che rendono gloria al Padre che sta nei cieli e crei più comunione tra i membri della comunità parrocchiale. E' sintomatico che ciò avvenga in concomitanza col tempo pasquale. Intende porsi, infatti, come un segno di risurrezione, di gioia, di vita nuova che vuole tracciare il percorso lungo il quale far transitare l'itinerario comunitario. A questa iniziativa, però, vogliamo affidare anche una missione: non basta limitarsi a dare informazione, ma vuole essere un veicolo di formazione, di crescita. Il Vangelo, infatti, è buona notizia che deve essere divulgata, fatta conoscere attraverso l'annuncio dei cristiani. L'apostolo Paolo scrivendo ai cristiani di Roma diceva. "Guai a me se non

Editoriale don Giuseppe

evangelizzo", affermando così il dovere che lo spingeva a farsi banditore del Vangelo. Questo dovere lo avverte tutta. la chiesa e lo deve sentire anche la piccola porzione di chiesa di santa Lucia, ogni vero cristiano che vuole mantenersi fedele alla chiamata ricevuta nel battesimo e nella cresima. Tale annuncio non si limita a far circolare delle idee, come una qualsiasi associazione, ma a far conoscere una persona e a incontrarla, perché essere cristiani vuol dire essere concreti. Questo è il compito che affidiamo a queste pagine, anche se veicolato attraverso la vita e l'impegno parrocchiali.

A tutti i fedeli della parrocchia di santa Lucia l'augurio di una bella e buona Pasqua di risurrezione!


Il Consiglio Pastorale Parrocchiale La redazione

Dopo un lungo periodo di riflessione, appare giunto il momento di ridare alla comunità la voce che le spetta, ricostituendo il Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio Pastorale per gli Affari Economici. Entrambi avevano cessato il loro servizio con l’avvicendamento del parroco. Ora che il Consiglio Pastorale Parrocchiale è giunto anche alla sua naturale scadenza è opportuno che venga rinnovato. Iniziamo a parlarne per meglio conoscere questo organismo di partecipazione alla vita della parrocchia. Il Concilio Vaticano II afferma che tutti i fedeli sono chiamati dallo stesso Signore a cooperare attivamente alla missione della chiesa. Si tratta di mettere a frutto e unire le capacità (di singoli, gruppi, associazioni) presenti in parrocchia per dare nuovo slancio all’opera di evangelizzazione e santificazione della co-

munità parrocchiale, alla crescita della comunicazione ecclesiale e allo studio di situazioni e problemi reali della parrocchia per programmare e metter in atto concretamente piste percorribili da parte di tutti. La parrocchia deve sempre più essere centro vivo di preghiera e di partecipazione, dove esprimere in maniera concreta la propria fede in Gesù Cristo risorto, non un luogo dove rivolgersi ad età più o meno prestabilite per “prendere” i sacramenti (battesimo, comunione, cresima, matrimonio). Partecipare al Consiglio Pastorale Parrocchiale è un modo concreto per riconoscere soprattutto ai fedeli laici la loro vocazione e le loro specifiche competenze. Inoltre è un modo, rispetto alla propria dignità di laici e di sacerdoti per contribuire alla crescita della comunità nelle sue varie espressioni. Così attraverso questo organismo di parteci-

pazione, la parrocchia deve ascoltare e parlare il linguaggio comune della gente, che vive le “gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi” che “sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro amore”. La necessità di provvedere la parrocchia di questi organismi significa poter avere l’occasione di ascoltare i bisogni dell’intero territorio parrocchiale e così poter dare risposte più adeguate a questi bisogni, lungo le tre direttrici fondamentali della vita di ogni parrocchia: liturgia, catechesi, carità. Significa “riposizionarla in un orizzonte più spiccatamente missionario in un contesto di complessità sociale crescente”. La vita della parrocchia è fatta dall’insieme delle vite dei suoi parrocchiani (bambini, giovani, adulti, anziani) non più intesi come oggetto di evangelizzazione ma come soggetti che partecipano


attivamente alla costruzione della casa comune che è la nostra chiesa parrocchiale, ma anche cittadina e, in comunione con il nostro arcivescovo, diocesana. Tutti siamo chiamati a dare la nostra collaborazione affinché questo si attui nella maniera migliore. Come recita lo statuto del Consiglio Pastorale della parrocchia di Santa Lucia all’articolo 1 esso è composto da: ● ●

membri di diritto; membri eletti dalla comunità parrocchiale;

membri nominati dal parroco; tutti fedeli che vivono una esperienza di fede e di comunione ecclesiale e non siano impegnati in settori specifici (partiti, sindacati, amministrazioni pubbliche). ●

I membri laici eletti dalla intera comunità parrocchiale saranno 10, da scegliere fra una lista di candidati che sarà pubblicizzata prima delle votazioni. Tutti coloro che hanno compiuto 16 anni possono votare. La lista dei candidati sarà stilata in base alle

candidature volontarie. Ciascuno di noi è così invitato a proporre la propria candidatura, in vero spirito di servizio, alla elezione del Consiglio Pastorale Parrocchiale che avverrà nel prossimo mese di aprile. Le proposte di candidature devono essere fatte direttamente al parroco. Dopo la elezione del consiglio pastorale parrocchiale verrà nominato il Consiglio Pastorale per gli Affari Economici, di cui parleremo, tramite questo bollettino, una prossima volta.

E' Lui la tua vita e la tua longevità Sintesi del messaggio di Papa Giovanni Paolo II per la Quaresima 2005

Nel Messaggio per la Quaresima 2005 Papa Giovanni Paolo II ha voluto soffermare la sua attenzione sul ruolo degli anziani nella Chiesa e nella società, per disporre l'animo all'amorevole accoglienza che ad essi va sempre riservata. Nella Bibbia giungere all'età matura veniva considerato segno di benevolenza di Dio. Oggi i progressi della medicina consentono di vivere più a lungo, ma è necessaria una attenzione più specifica al mondo della cosiddetta "terza" età, per aiutarne i componenti a vivere appieno le loro potenzialità, ponendola al servizio dell' intera comunità.

La cura degli anziani, soprattutto quando attraversano momenti difficili, deve stare a cuore ai fedeli, specialmente nelle Comunità ecclesiali delle società occidentali, ove il problema è particolarmente presente. La vita dell'uomo è un dono prezioso da amare e difendere in ogni sua fase, dal suo inizio sino al suo naturale tramonto. E' un comando che vale pure in presenza di malattie, e quando l'indebolimento delle forze riduce l'essere umano nelle sue capacità di autonomia. Se l'invecchiamento, con i suoi inevitabili condizionamenti, viene accolto serenamente nella luce della fede, può diventare occasione preziosa per meglio comprendere il mistero della Croce, che


dà senso pieno all'umana esistenza. L'anziano ha bisogno di essere compreso ed aiutato in questa prospettiva. Desidero qui esprimere il mio apprezzamento a quanti si adoperano per venire incontro a queste esigenze ed esorto anche altri volenterosi a voler profittare della Quaresima per recare anche il loro personale contributo. Ciò consentirà a tanti anziani di non sentirsi un peso per la comunità e talora perfino per le proprie famiglie, in una situazione di solitudine che li espone alla tentazione della chiusura e dello scoraggiamento. Occorre far crescere nell'opinione pubblica la consapevolezza che gli anziani costituiscono in ogni caso una risorsa da valorizzare. Vanno, pertanto, potenziati i sostegni economici e le iniziative legislative che permettano loro di non essere esclusi dalla vita sociale. Per la verità, negli ultimi decenni la società si è fatta più attenta alle loro esigenze, e la medicina ha sviluppato cure palliative che, con un approccio integrale al malato, risultano particolarmente benefiche per i lungodegenti. Il maggior tempo disponibile in questa fase dell'esistenza offre alle persone anziane l'opportunità di affrontare interrogativi di fondo che forse erano stati trascurati prima a motivo di interessi stringenti o ritenuti comunque prioritari. La consapevolezza della vicinanza del traguardo finale induce l'anziano a concentrarsi su quanto è essenziale, dando importanza a quello che l'usura degli anni

non distrugge. Proprio per questa sua condizione l'anziano può svolgere un suo ruolo nella società, la saggezza e l'esperienza degli anziani possono illuminare il cammino sulla strada del progresso verso una forma di civiltà sempre più completa in un reciproco arricchimento tra diverse generazioni! Cosa succederebbe se il Popolo di Dio si arrendesse a una certa mentalità corrente che considera quasi inutili questi nostri fratelli e sorelle, quando sono ridotti nelle loro capacità dai disagi dell'età o dalla malattia? Carissimi Fratelli e Sorelle, durante la Quaresima, aiutati dalla Parola di Dio, riflettiamo su quanto sia importante che ogni Comunità accompagni con amorevole comprensione quanti invecchiano. Occorre, inoltre, abituarsi a pensare con fiducia al mistero della morte, perché l'incontro definitivo con Dio avvenga in un clima di pace interiore, nella consapevolezza che ad accoglierci è Colui "che ci ha tessuto nel seno materno" (cfr Sal 139,13b) e ci ha voluti "a sua immagine e somiglianza" (cfr Gn l, 26). Maria, nostra guida nell'itinerario quaresimale, conduca tutti i credenti, specialmente gli anziani, a una conoscenza sempre più profonda di Cristo morto e risorto, che è la ragione ultima della nostra esistenza. Lei, la fedele serva del suo divin Figlio, insieme con i Santi Anna e Gioacchino, interceda per ciascuno di noi "adesso e nell'ora della nostra morte".

Avvisi 

Domenica 3 aprile alle ore 17.00 ci sarà una Assemblea Parrocchiale aperta a tutti per discutere del prossimo Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ricordiamo che nonostante il cambio dell'ora per tutto il mese di aprile la Messa vespertina sarà celebrata alle ore 18.30


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