magazine Emanuela Arlotta • Francesco Terzulli
Volodeisensi Magazine
12 December 2012
N.37 FEBBRAIO 2015 COPIA GRATUITA-www.volodeisensi.it
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Pedro Cano,, l’Artista che dipinge la luce.
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in copertina: Pedro cano
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Valentina rosaroni
Riccardo Rocchi
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CATERINA DONNA D’AMORE Director: Emanuela Arlotta Art director & designer: Francesco Terzulli
10 Mickhail Scuro Fasciano
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04 Intervista
a Pedro cano ” La luce è vita, non solo fonte di energia e calore. Essere nato nel sud della Spagna mi ha segnato per sempre. Nel mio lavoro è stata la luce protagonista di tutte le mie opere”
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Valentina rosaroni “Credo che l’amore sia universale, e che noi veniamo sulla Terra con una missione ben precisa, quella della nostra anima che si evolve.”
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Margherita musella
Mickhail Scuro Fasciano "Quando mi sono accorto di avere molti brani, dedicati a "muse" meravigliose, ho deciso di prendere le più rappresentative e racchiuderle in questo progetto."
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Margherita musella “Credo di amare ogni personaggio dei miei romanzi che sono quasi tutte donne. Con alcune figure femminili sono più somigliante certo, ma proprio perché siamo tutte diverse è bene mettere in evi-
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denza i modi di affrontare la vita di ognuna”
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Gianluca Grillo “Iniziai ad avvicinarmi ed appassionarmi al body building fin da piccolo mentre ammiravo i miei idoli come Flex Wheeler o Dorian Yates e Kevin Levrone sulle pagine di Flex “
” La luce è vita, non solo fonte di energia e calore. Essere nato nel sud della Spagna mi ha segnato per
Intervista a Pedro Cano,
sempre.
l’Artista che dipinge la luce.
Nel mio lavoro è
A cura di Emanuela Guttoriello
stata la luce protagonista di tutte le mie opere”
La luce “ filtrata “ plana sui suoi quadri come spirito divino, supremo. Lui è semplicemente Pedro Cano, uno dei massimi pittori viventi. Le sue non sono opere d’arte, sono la Natura stessa che prende forma, e ultraterrena è la mano che lo guida. Egli sa infondere ai suoi quadri la perfezione assoluta del bagliore delicato ed impercettibile che “tocca” i suoi disegni e li rende eterni. Gli invio alcune domande e le risposte mi giungono scritte a mano, nella sua grafia elegante e decisa, e vedere l’uso della penna , da lui, mi rende estremamente felice.
D1) Maestro, da Blanca, suo paese d’origine, al mondo intero, cosa chiede
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Pedro Cano allo stesso mondo che stima così profondamente le sue opere?
R1) “Blanca è il mio punto di riferimento e vorrei raccomandare ai giovani di essere molto fieri delle proprie origini, l’unica fonte di vita che portiamo e che è sempre legata alla nostra identità”.
D2) La luce che pervade i suoi dipinti, che siano olio, acquerello…Ogni pittore ha il suo rapporto personale con la luce. Quale è il suo?
R2)” La luce è vita, non solo fonte di energia e calore. Essere nato nel sud della Spagna mi ha segnato per sempre. Nel mio lavoro è stata la luce protagonista di tutte le mie opere”.
D3) Mostre in tutto il mondo. Esposizioni prestigiose. Esperienze e commistioni con diversi Paesi, che contaminazione le hanno dato a tutt’oggi?
R3) “ Viaggiare per lavoro o per piacere mi ha fatto conoscere luoghi culture e stili di vita diversi. Il viaggio è la più importante università. Ma non possiamo mai dimenticare da dove siamo partiti”. Grazie Maestro, alla prossima immersione nella pittura e …nella Luce.
Emanuela Guttoriello
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”Credo che l’amore sia universale, e che noi veniamo sulla Terra con una missione ben precisa, quella della nostra
Intervista a Valentina Rosaroni
anima che si evolve.” A Cura Emanuela Arlotta
Valentina Rosaroni: Nata a Trieste, dopo il diploma al liceo classico sperimentale in lingue straniere con risultati massimi lascia la città mitteleuropea per Milano, dove supera l’ esame per entrare alla Civica Accademia D’Arte Drammatica Paolo Grassi . Frequenta il corso per attori professionisti per tre anni , poi inizia il lavoro come attrice , prima con Massimo Navone, poi con molti altri registi quali Giancarlo Cobelli, Saverio Fornasa, Paolo Valerio, Susanna Beltrami, Giorgio Pressburger, Alessandro Carvaruso, Silvio Giordani (al Teatro Manzoni di Roma, con Cristina Golotta e altri professionisti) , Claudio Boccaccini, Ennio Coltorti e Alessandro Marinuzzi.La prima tournée teatrale è con la regia di Antonio Calenda ne La Passione di Cristo con Piera Degli Esposti,MaximilianNisi , Luciano Pasini, Flaminia Fegarotti e Lucia Mascino. Parallelamente ai lavori teatrali che
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continuano con tournée in Sicilia con Sebastiano Lomonaco e tanti altri nomi del teatro italiano, ottiene piccoli ruoli televisivi e partecipa in qualità di attrice al film Gangs of New York di Martin Scorsese. Contemporaneamente, scrive . Scrive testi teatrali, come Sheis just a man, che mette in scena a Roma e a Modena, con la produzione e il sostegno di Ennio Trinelli editore di Gaiaitalia.com e della sua rassegna di teatro omosessuale La manica tagliata. Scrive e mette in scena -interpretando Amrita, al fianco di Francesca Sgheri -, il testo Nemesi nella rassegna al teatro Colosseo di Roma Schegge d’autore, dove nel 2002 vince già il premio Snad (sindacato nazionale autori drammatici) Miglior attrice non protagonista, con il testo di Renzo e Carvaruso, Quel vago gusto di carne umana, al fianco di Rocco Ciarmoli (Zelig) e Giuseppe Renzo. Nel 2004 si trasferisce in Francia per un anno, dove a Parigi traduce e mette in scena Sheis just a man, interpretando il ruolo in lingua francese di Mireille.
Scrive il racconto lungo Krisis, pubblicato recentemente ne I weekend letterari di Gaiaitalia.com. Lavora anche per parecchi anni nelle stagioni estive abruzzesi con Claudio Di Scanno e poi prima con il teatro stabile d’Abruzzo nell’Antigone di Brecht per il festival del Mediterraneo a Madrid, e poi con il Florian teatro di Pescara. Attualmente sta lavorando alla trasposizione di Krisis in romanzo lungo. È bilingue italiano-francese, insegna francese e tedesco nelle scuole private e tiene laboratori teatrali soprattutto a Roma. Nel 2013 si laurea all’università degli Studi di Tor Vergata a Roma, con 110 su 110 e lode, scrivendo una tesi in Estetica sulla depressione psichica dell’artista in Vincent Van Gogh e August Strindberg. Ha collaborato al progetto Artemisia Gentileschi con il regista Lino Marrazzo, con il nome in cartellone 2014 allo Stabile di Trieste, lavorando nelle prove
era molto diverso, adesso il fermento sta raggiungendo dei buoni risultati, e quindi è più possibile parlare solo di amore, senza costante valenza politica. Verdiano è un ragazzo di 24 anni, affronta la sua prima tournée teatrale e si innamora con al spontaneità di un bambino, senza filtri, cade senza difese. Libero è giovane anche lui, emozionato, tormentato, forse già più ambizioso , ma anche lui cade in un vortice pericoloso, quello dei giochi dell’accettazione e del rifiuto, del dolore estremo che si prova in queste passioni un po’ disgraziate …))), senza le quali però noi non cresceremmo mai , sono punti evolutivi alla fine. Poi un girono, Verdiano incontra Irina , un personaggio quasi immaginario, e lei gli racconta un po’ il significato dei l’incontro con Libero, i viaggi, i conflitti, l’allegria e il dolore , e l’interpretazione è legata al concetto di reincarnazione, di come Verdiano e libero rincontrandosi debbano per forza passar e attraverso delle sofferenze, spesso senza sapersi difendere l’uno dall’altro. Nel tuo libro si parla di amore e delle complicazioni ad esso connesse. Tu come vivi l’amore?
come attrice protagonista a fianco di Fulvio Falzarano. Ciao Valentina, felice di averti su Volodeisensi Magazine! Attrice di teatro e ora anche autrice del libro in uscita il 26 febbraio Terra in te….Ti senti più attrice o autrice? E cosa rappresenta per te l’Arte? Ciao a tutti voi, e grazie innanzi tutto per questa bella possibilità di espressione che è la vostra rivista. Ho visto che ci sono anche articoli di filosofia . Diciamo che mi sento un’attrice che scrive, questa è la definizione forse che più sento vicina. Mi sono formata come attrice in Accademia, ho lavorato e tutta la mia vita comunque è improntata al teatro , anche se non metto distinzioni nel lavoro io credo che alla fine si sia sempre soli con se stessi , davanti c’è un pubblico allora diventi qualcos’altro con “loro”, o c’è una telecamera, e allora
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c’è “lei” che ti segue, non puoi seguire tu lei. In teatro devi costantemente esserci con gli altri, per quanto solo con te stesso, sia che tu stia interpretando un monologo che un testo insieme ad altri colleghi. L’arte è … quello strano modo di sopravvivere al dolore, e di sopportare la gioia estrema , credo. Il tuo libro affronta un argomento particolarmente sentito in questo momento. Ce ne vuoi parlare? Certo, il mio libro parla di amore, è un argomento banale come le origini dell’uomo. Parla dell’amore nascente di un ragazzo per un altro ragazzo, due maschi. Quando ho cominciato il libro la situazione in Italia riguardante i diritti degli omosessuali, e dei transessuali c’era stato il primo Gay Pride europeo a Roma,
Ecco, l’amore. Mesi fa ho lavorato su un testo (Artemisia Gentileschi), con cui dovevamo andare in scena al teatro stabile del Friuli Venezia Giulia, e per esempio l’amore lì tocca punti estremi, perché si parla di un amore proibito e rifiutato da ogni visione morale , l’amore tra un padre e una figlia, anche rancoroso, anche vendicativo e subdolo, ma , tant’è. Io sono sempre stata in fondo monogama, ho vissuto un rapporto molto lungo, di coppia, l’idea non è esattamente quella di vivere senz’altro, l’altro per me è continuo confronto e trasformazione, sono stata anche molto simbiotica, ma credo che questa sia una forma di immaturità su cui bisogna lavorare. Noi possiamo però, e di questo sono convinta, amare più di una persona contemporaneamente, pur vivendo un rapporto stabile, finché è possibile, perché dentro di noi ci sono diversi modi di essere, semplicemente, e in alcuni casi più di un modo ..si confà a noi. Come è nata la stesura del tuo romanzo? Avevi già scritto altro in passato? Beh…sì….La scrittura è con me da sempre, fin da bambina, poi da adulta….ho
scritto e messo in scena dei testi teatrali, come ‘Nemesi’ , ‘She is just a man’, e ‘Il morbo estraneo’, ad esempio a Modena, e anche a Parigi, ho scritto qualche racconto breve come ‘Paura’, e ‘Krisis’, pubblicato anche da Gaiaitalia.com di Ennio Trinelli, che però sto trasformando in romanzo, e per ‘Terra in te’ ho in mente altre due versioni. Ho scritto ‘Ai confini di me stesso’, ‘Rosa e azzurro’, spesso racconti brevi. Quale dei personaggi senti più vicino e perché? Inevitabilmente Verdiano, con il suo carattere ardente ma timido, che si butta a capofitto in un amore nato già con mille timori. In realtà Verdiano è forte e cresce molto durante la tournée e alla fine nel suo incontro con Irina Spada si affaccia una nuova visione della vita , più consapevole e centrata. Qual è il messaggio che vuoi veicolare attraverso il tuo romanzo? Credo che l’amore sia universale, e che noi veniamo sulla Terra con una missione ben precisa, quella della nostra anima che si evolve. L’amore terreno è condizionato anche positivamente dalla passione dalla sessualità ma il fatto che un’anima si innamori di un a persona del suo stesso sesso o dell’altro sesso dipende dal suo programma evolutivo, da ciò che ha scelto di sperimentare. Sul piano spirituale niente è giusto o sbagliato, è quello che è stato deciso. Poi sul piano sociale la sola idea che si debbano chiedere dei diritti per me ovvi mi disturba, che qualcuno li neghi, li riaffermi, che ci sia odio razziale o omofobia, questa è la paura dell’uomo e chiaramente anche in questo senso c’è un’evoluzione. Detto questo per i diritti si deve combattere sempre, possibilmente cercando una soluzione di non violenza. Chi è Valentina Rosaroni nella vita e come si trasforma sul palco? Sono in un momento di grande cambiamento. Sono semplice e passionale nella vita, ma se chiedessi agli amici o agli amori direbbero il contrario, complessa e anche controllata. Sul palco arrivo preparata. E così se ho un ruolo in televisione o al cinema. Sono
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un po’ tesa ma alla fine, quando è il momento, la mia paura dell’altro diventa coraggio. Non sempre però sono stata capita. La mia timidezza può ingannare molto, essere scambiata per insicurezza, oppure per chiusura. Cerco e voglio continuare a cercare il rapporto lavorativo profondo, per me provare è cercare insieme, ma sempre nel rispetto dell’altro ; se mi sento manipolata purtroppo “mi offendo “ e dò il peggio di me. Ma la comunicazione poi migliora, ecco diciamo che a volte tengo dentro troppe emozioni e prima o poi esplodono. Succede quando ancora la conoscenza è agli inizi. Come personaggio sono più coraggiosa, sono protetta e se mi blocco è più probabile che avvenga nella vita. Hai voglia di regalare ai lettori di Volodeisensi Magazine un piccolo estratto di Terra in te ? Certo: “Chi aveva parlato in italiano era dunque un ragazzo alle mie spalle,un danzatore della compagnia con cui avrei lavorato. Lo guardai in silenzio. Aveva i tratti dell’Est, della Slovenia, che è la terra che confina con la mia città, Trieste, perciò i suoi capelli chiarissimi, gli occhi blu oltremare, le braccia un po’ sottili ma forti, l’aria fiera degli uomini nordici mi furono subito famigliari, mi ricordarono la mia gente di confine, orgogliosa e combattiva. Mi disse in seguito che gli sembrai più strano di quanto lui si sentisse tale per se stesso, e questo lo colpì nel bene e nel male. Non ci furono sorrisi, ma quello sguardo dritto e franco tra noi, che caratterizzò sempre i nostri dialoghi muti, quelli d’amore,quelli di risanamento,quelli del perdono per il male che volevamo sempre inspiegabilmente farci. Gli chiesi di dove fosse: “Di origine abruzzese “. “Ah,dell’Abruzzo” risposi. “Sì, ci sono stato per uno stage su Amleto” dissi velocemente. Vicino Pescara. Era nato in una zona di mare anche lui quindi, ma nel centro dell’Italia,dove le persone forse sono più accoglienti di noi triestini, cosi timidi e schivi. Ma niente era vero. Lui non era del Nord
come me, non era accogliente, non era meno strano di me,e forse, non voleva parlarmi come alla sua anima più di quanto non lo facesse con il lattaio sotto casa. Ma quel mattino di sole in Germania,davanti alla Paulskirche, così mi parve, e come la chiesa sconsacrata, fui investito di un nuovo senso del sacro. La prima immagine che ho di te è un uomo che mi osserva interamente focalizzandosi sui miei occhi. Io che sono timido, con i miei mille riflessi nervosi, cerco subito riparo in uno spazio esterno a quello che tu crei. Mi hai accusato spesso di invadere il tuo spazio, ma quel giorno di sole tu lo fai, entri come un fulmine silente in un campo ovattato, punti l’obiettivo, la preda, e pronunci forte il mio nome, affinché io mi riconosca. Sento il mio nome come rimbombare nel cielo , e come una freccia percorrere un tracciato luminoso, sobbalzo e mi vedo specchiato nelle luce dei tuoi occhi, sono io, per la prima volta ho l’impressione di vedermi, sì quello sono io. Riscendo sulla terra, lì ci sei tu, che mi nomini mi porgi al mondo, mi inviti a esistere, a ridere, a mettermi in gioco. Ho ventiquattro anni e non ho mai amato un uomo. Oggi sì. Questo giorno è il primo di una vita nuova. Non lo so ancora, lo scoprirò dopo un anno, ma è questo che hai fatto, mi hai restituito alla vita. Sono troppo sereno oggi per ritornare a quei giorni di disperata invocazione di salvezza, su quella spiaggia irlandese, con le mani graffiate sulla sabbia scura e aspra…..”
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SCHERZA COI FANTI MA LASCIA STARE I SANTI A cura di Patrizia Palese
SCHERZA COI FANTI MA LASCIA STARE I SANTI Si dice che i proverbi siano la saggezza dei popoli; quindi anche quello che dà il titolo a questa breve pagina, ma evidentemente io non l’ho ascoltato. La mia CATERINA DONNA D’AMORE, un lavoro teatrale che mi ha inchiodata davanti al computer per più di 4 mesi, parla di una santa come Caterina da Siena, un gigante non solo per l’Italia di cui è patrona, ma anche per l’Europa, in quanto patrona anche di essa. Una donna del XIV sec. che fu insignita del titolo di Dottore della Chiesa, una delle poche donne che potè essere annoverata fra i grandi. Ma questa Caterina, che nello spettacolo appare come anima che tutto osserva e che tutto vive, è solo una donna, una creatura che visse in un tempo dove le figlie non venivano nemmeno registrate alla nascita nei libri del comune, dove si moriva di parto e di peste con la stessa facilità con cui ci si alzava la mattina, una creatura che voleva solo amare chi aveva scelto, e da qui il titolo. Questo testo sarà rappresentato al Teatro Trastevere, via Jacopa de’ Settesoli, dal 24 al 29 marzo e per me rappresenta un ritorno alle origini: non solo l’ho ideato e scritto, ma lo dirigo come regista…ritorno a fare quello che avevo interrotto 40 anni fa, attenta a far brillare i personaggi, ma anche i titoli che quest’opera si è guadagnata. Primo fra tutti il Patrocinio dell’Arcinconfraternita di Santa Caterina da Siena, e a seguire il benestare alla rappresentazione del testo da parte degli Studi Cateriniani Internazionali e per ultimo, solo per
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citazione, il titolo di Ambasciatore da parte del W.F.P., Ente correlato alla F.A.O., in quanto parte del ricavato dei biglietti andrà a favore della causa contro la piaga dei Bambini Soldati in Centro Africa. Nulla a che vedere con dogmi o leggi religiose, ma solo la vita di tre donne, fra cui Caterina, che volevano solo amare…ognuno a suo modo e a osservare, cercando di comprenderle, un domenicano che come uomo e come religioso, si sente estraneo a tanto amore. Ah, dimenticavo di presentarmi: Patrizia Palese, autrice e regista di CATERINA DONNA D’AMORE. Spero di vedervi a teatro.
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”Quando mi sono accorto di avere molti brani, dedicati a “muse” meravigliose, ho deciso di prendere le più
Intervista a a Mickhail Scuro Fasciano, Il Cavaliere Scuro
rappresentative
dal chiaro battito!
e racchiuderle in
A cura della Dott.ssa Agnese Monaco.
questo progetto.” Mi hanno dedicato brani che ho poi campionato e utilizzato per tirare fuori quella sensazione particolare che sentivo nel momento in cui coglievo l’essenza del rapporto che vivevo.
Emozionatissima ho il piacere di farmi due chiacchiere con il grande Scuro! Iniziamo subito col dire ai nostri lettori i vari ambiti applicatividi cui ti occupi egregiamente! Sono musicista, produttore musicale, grafico e mi occupo di montaggio e post-produzione video. Mi sono ascoltata il tuo nuovo Ep ,dal titolo Il cavaliere Scuro, un gran bell’album ricco di 11 tracce, l’una diversa dall’altra. Ce ne vuoi parlare sia del prodotto e sia dell’eterogeneità dell’album stesso? In realtà è una raccolta di tracce, nate spontaneamente, vivendo intensamente alcune storie d’amore.
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A volte la storia è all’inizio a volte è un ricordo. Non pensavo in realtà di farci un disco, anche perché di solito mi esprimo in maniera piuttosto diversa con la mia musica. Spesso più dura e diretta. Quando mi sono accorto di avere molti brani, dedicati a “muse” meravigliose, ho deciso di prendere le più rappresentative e racchiuderle in questo progetto. Ho voluto dare poi, con il brano finale, un mio punto di vista piuttosto astratto su questo passato. Dove possiamo trovare il tuo EP? e a che link possiamo seguire i tuoi prossimi progetti, tour, date ,ecc?
Questo è il link del disco: https://tdbrecord.bandcamp.com/album/il-cavaliere-scuro
Questo è il link dello studio su facebook: https://www.facebook.com/tdbfarm In generale su internet Mickhail (Scuro) Fasciano Triangolo delle Bermuda farm
Per quanto riguarda un live dei brani del disco, ho deciso di fare una sola data romana, se tutto va bene a maggio in un posto particolare. Ma ancora non posso dire niente di preciso.
Come brano promo , dell’uscita dell’EP, hai scelto la canzone “Così come sei” , perchè proprio questo pezzo? Cosa rappresenta per te? ed ovviamente parlaci anche della scelta del video. Come mai queste figure nere sinuose che si modellano nella danza? Puoi anche dirci il link dove vedere il video?
to perché ha una voce melodica molto maschile, che a mio parere è molto adeguata per il disco, come per il fatto che crea buone assonanze con la mia. In “liberi” ho campionato appunto Vasco Rossi “Liberi liberi”. L’ho voluto dedicare ad un’amica di vecchia data molto importante per me. A lei ho voluto raccontare quello che per me è stata la perdita di una persona importante. In ogni brano si vede la maestria del sapersi muovere alla grande tra le note, la voce e gli strumenti elettronici, di qualsiasi natura essi siano. Sei come sappiamo uno sperimentatore, quale sarà il prossimo esperimento? A me sinceramente l’ep piace tutto ,non vi è una canzone in esso dove non si veda il grandissimo lavoro svolto.
Ti ringrazio tantissimo dei complimenti!!!
Questo è il link del video: http://youtu.be/jeljgINXSro
Ho scelto “Così come sei” perché è l’unico brano che ho interamente suonato io, insomma non ci sono “samples”. Un video d’animazione per raccontare con semplici figure la storia del disco in generale. Essenzialmente diverse emozioni, situazioni che si susseguono lasciando la loro traccia indelebile. Tutto è accompagnato dall’amore “gentile” rappresentato simbolicamente dalla rosa e dal vestito dell’unico personaggio maschile. Simboli che ho scelto anche per la copertina del disco.
Ascoltando i vari pezzi si nota una apertura di se stesso verso il prossimo, dichiarando apertamente i propri sentimenti intimi e sensazioni. Quanto ti è costato in termini umani, mostrare te stesso? Sicuramente non è facile, come dico io, “mettere le proprie mutande al sole”
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(anche se porto i boxer:) Ma in un modo o nell’altro se si fa “Arte” ci si inoltra in se stessi. E’ la ricerca, più o meno consapevole, dell’infinito che è in noi. Quanto costa non è poi così rilevante, di fronte a questa, chiamiamola “missione”, con se stessi. Quale artista non ha vissuto questo stato d’animo?
A quale pezzo sei più legato e perchè? “La scelta è ogni giorno”. Perché segna un po’ l’inizio di questo “viaggio musicale”. Ma anche perché parla del mio sogno d’amore, come mi piace amare e come mi piacerebbe farlo sempre. Ci sono nei brani in cui hai varie collabo razioni. In un brano Liberi collabori con Jacopo Kun Pisani. Ci vuoi parlare della collaborazione e del significato del testo? Oltre ovviamente ad esprimerci il significante dello stesso?
Jacopo Pisani collabora anche in “Questo rumore è per noi”. Lui mi piace mol-
Per ora non ho programmi. Personalmente parlando sono fiero di questo risultato nato diciamo casualmente. Immagino continuerò per questa strada, la spontaneità.
Ma a te quale canzone ha dato più vibrazioni? E quale più soddisfazioni? Ti ringrazio della tua disponibilità è sempre un grande onore poterti intervistare. Quella che mi ha dato più vibrazioni è “Non è uguale senza te”. E’ un brano che parla della presa di coscienza della fine di un rapporto, con un pizzico di speranza per il futuro di un’amore ormai piuttosto danneggiato. Mentre quella che mi ha dato più soddisfazioni è sicuramente “Questo rumore è per noi” perché è stato il primo pezzo registrato con Jacopo e devo dire che mi ha stupito molto la bravura di “Kun”, oltretutto improvvisando senza mai aver ascoltato la canzone.
Premio Nazionale di Poesia Tertulia’s – Bando 2015 Premio Nazionale di Poesia Tertulia’s – Bando 2015 REGOLAMENTO art. 1 Il “Premio Nazionale Tertulia’s” è un Premio istituito dall’Associazione Culturale Tertulia’s, fondata da Emanuela Arlotta Presidente, Emanuela Guttoriello Vicepresidente, Patrizia Palese Responsabile Amministrativo. art. 2 La sezione “Poesia inedita” è aperta a tutti gli autori con testi in lingua italiana a tema libero. I testi dovranno essere tassativamente inediti (fino al giorno della cerimonia di consegna) e non premiati in altri concorsi letterari, pena l’esclusione dal Premio con relativo ritiro dei riconoscimenti eventualmente assegnati entro 10 (dieci) giorni dall’avvenuto conferimento. Ogni autore potrà inviare fino a due opere inedite in lingua italiana (versi liberi o in metrica) non eccedenti complessivamente i 35 versi totali per poesia, scritte con il font Times New Roman, dimensione 12. art. 2 bis Per poesie inedite si fa esplicitamente riferimento a componimenti poetici i quali non abbiano partecipato a concorsi e/o ricevuto premi. art. 3 Per partecipare al concorso gli autori dovranno inviare, oltre alle due poesie, la relativa scheda di adesione compilata e firmata in ogni sua parte insieme al presente bando firmato per accettazione. Copia dell’effettuato pagamento. art. 4 L’iscrizione potrà avvenire solo tramite e-mail all’indirizzo tertuliaspoesie@gmail.com. Il termine per le iscrizioni è fissato al 29 marzo 2015 (salvo proroghe), farà fede la data di invio telematico. Le poesie saranno accettate in formato word, mentre tutti gli altri documenti possono essere inviati anche in pdf, jpg, word. Non si accettano cartelle compresse o gigamail. art. 5 Le quote versate a beneficio di questo concorso, saranno adoperate per soli fini culturali, nonché per la promozione delle opere. art. 5 bis Per la sezione di “Poesia inedita” è previsto un contributo da parte d’ogni autore di 15,00 euro ridotto ai 10,00 euro per gli autori associati di Tertulia’s da versare tramite bonifico Causale: Premio Nazionale Tertulia’s Poesie-Inedite. Codice IBAN e’: IT45O0760103200001018917318 Beneficiario : 0050946739 – TERTULIA’S art. 6 Gli esiti saranno pubblicati per ogni riscontro ed evidenza sul sito ufficiale dell’associazione www.tertulias.it e sull’evento facebook che verrà creato oltre che sulla pagina Facebook ufficiale di Tertulia’s entro la data del 31 luglio 2015 salvo proroghe. I premi aggiudicati dai vincitori saranno personalmente assegnati agli aventi diritto. Data e luogo della premiazione saranno successivamente comunicati. art. 7
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La partecipazione al Premio implica la piena ed incondizionata accettazione di questo regolamento e la divulgazione del proprio nome, cognome e premio vinto su qualsiasi pubblicazione e mezzo di comunicazione. Per l’iscrizione non si accettano pseudonimi, nomi di fantasia o diversi dalla reale identità dell’autore, previa invalidazione dell’iscrizione senza restituzione dei lavori inviati e della quota versata. L’organizzazione attraverso la presente adesione acquisisce implicitamente il diritto di pubblicare liberamente e gratuitamente tutti i componimenti ritenuti idonei. art. 8 I vincitori potranno ritirare personalmente, su delega, o chiedere la spedizione a proprio carico dei premi aggiudicati benché sia gradita la presenza del vincitore nella data della cerimonia. E’ a carico dei partecipanti l’onere di informarsi circa tutti gli aggiornamenti e/o eventuali variazioni concernenti il Premio, attraverso la periodica consultazione del sito www.tertulias.it. L’organizzazione non potrà dirsi in alcun caso responsabile per una mancata comunicazione. art. 9 Le opere saranno valutate a giudizio insindacabile e inappellabile della Giuria. art. 10 IL PRIMO PREMIO prevede la consegna di una targa di riconoscimento al vincitore, 3 copie dell’antologia del concorso, la copertina del Magazine Volodeisensi con un’intervista e la scheda biografica dell’autore, una Video-poesia dell’opera vincitrice. IL SECONDO PREMIO prevede la consegna di una targa di riconoscimento, 2 copie dell’antologia dell’evento, la scheda biografica dell’autore sul Magazine Volodeisensi. IL TERZO PREMIO prevede la consegna di una targa di riconoscimento, 1 copie dell’antologia dell’evento. Le 3 poesie finaliste saranno riportate sul Magazine Volodeisensi. Tutti gli altri partecipanti avranno diritto ad un attestato di partecipazione che sarà inviato tramite e-mail e all’inserimento di almeno una delle proprie poesie nell’antologia del concorso. Sponsor dell’evento: Con il Patrocinio del Comune di Tollo. Sostiene l’evento Radiovortice tramite Giovanni Garufi Bozza, presentatore della rubrica Crisalide dedicata agli autori emergenti e autore dei romanzi dal titolo “Selvaggia” e “Alina-autobiografia di una schiava”. http://www.radiovortice.it I bambini di Antonio associazione operante in Uganda per il sostegno, il diritto e l’opportunità reale dello sviluppo della comunità di Kapeeka. Parte del ricavato del concorso sarà devoluto a questa Onlus. http://www.ibambinidiantonio.it MODULI DA INVIARE SCARICABILI DA QUESTO INDIRIZZO : http://www.tertulias.it/concorsi/premio-nazionale-di-poesia-tertulias-bando-2015-618
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Lascia volare l'immaginazione.. PICCOLE FIABE PER GRANDI SOGNATORI di Emanuela Arlotta 17 http://www.twins-store.it/home/57-emanuela-arlotta-piccole-fiabe-pergrandi-sognatori-9788898410422.htm
“Credo di amare ogni personaggio dei miei romanzi che sono quasi tutte donne. Con alcune figure femminili sono più somigliante certo, ma proprio perché siamo tutte diverse è bene
Intervista A Margherita Musella
mettere in evidenza i modi di affrontare la
A cura di Cristina Rotoloni
vita di ognuna”
Ciao Margherita è per me un grande piacere ospitarti sul nostro Magazine. Conosco la tua propensione per la lettura, la tua passione per la scrittura e la certezza del valore dell’amicizia, ma nella vita di sempre chi sei e come sei diventata un’autrice? Margherita è una donna che ama fare tante cose, inventare, creare, organizzare: è difficile parlare di se stessi sai! Tuttavia mi viene proprio spontaneo dire che Margherita è una donna che ama: suo marito, le sue figlie, i suoi sette nipoti, il mare, la natura,la fotografia, la lettura e la scrittura ovviamente, ma che ama anche il suo prossimo, ascoltare, infondere fiducia, rassicurare… E questo a volte è frainteso, mal sopportato, ma lei è anche caparbia e non si arrende e aborrisce la parola disperazione; ma alla fine di tutto Margherita riconosce e ringrazia l’Universo per tutti i doni che le
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vengono ogni singolo giorno elargiti a piene mani, anche quando sembra che tutto vada male. Ho sempre desiderato scrivere e quindi appena mi sono ritrovata libera da impegni eccessivi, grazie all’incoraggiamento del mio sposo, ho realizzato uno dei sogni che avevo nel classico cassetto e finalmente ho potuto omaggiare quei personaggi reali che avevano tanto da dire e che dei quali avevo avuto in dono la loro storia, romanzandola.
La tua vita prima a Ponza e poi ad Arbatax ha influenzato il tuo modo di scrivere? Le vedute e i posti dovei hai composto le tue opere si ritrovano in esse? Io sono nata all’isola di Ponza, vissuta 14 anni all’isola d’Elba, e poi trasferita in Sardegna ad Arbatax, quindi ho un animo isolano e sicuramente questo influenza i miei scritti. Ogni immagine può essere collocata in uno di questi posti, ma non solo, anche in qualsiasi isola.
Sei un’autrice che ama parlare delle donne e metterle a confronto nelle loro esperienze. Scrivi di loro perché sei affine con i personaggi o c’è qualcosa che va oltre e che desideri arrivi al lettore? Credo di amare ogni personaggio dei miei romanzi che sono quasi tutte donne. Con alcune figure femminili sono più somigliante certo, ma proprio perché siamo tutte diverse è bene mettere in evidenza i modi di affrontare la vita di ognuna, cosicché magari ci si ritrova in esse per scorgere un’eventuale soluzione, un passo per la propria crescita, una risposta ai nostri quotidiani quesiti. La cosa che mi piacerebbe in assoluto che arrivasse ai lettori è la fiducia, la sicurezza e la certezza che noi non siamo soli; io credo che siamo tutti forti e fragili, luce e ombre, ma che attorno a noi aleggi un’energia buona e che grazie alle persone che ci amano si attiva. E ci protegge ogni qualvolta ci facciamo piccoli e chiediamo aiuto.
Hai pubblicato 4 libri, mi piacerebbe che ne riassumessi l’essenza in questa intervista. La certezza che noi non siamo soli è senz’altro il filo conduttore di tutti e quattro i romanzi, la vera essenza. Su facebook ti sei fatta conoscere, anche, per la tua pagina dedicata agli autori emergenti dal titolo “A tu per tu con gli scrittori”. Illustraci il suo funzionamento ed il bel legame che si crea tra le persone coinvolte. Come ti ho detto sin dal primo momento, io amo creare e con fb ho avuto la possibilità di mettere in pratica un progetto nato oggi e partito domani… Ho pensato, dopo aver partecipato ad un’intervista in diretta in un gruppo, ed essermi molto divertita, di crearne uno dove lo scopo era far conoscere fra loro i vari scrittori, reali e virtuali, che avevo incontrato in questi ultimi 5 anni . A TU PER TU CON GLI SCRITTORI è aperto a chi ama leggere e scrivere con lo scopo di partecipare attivamente alle interviste che si susseguono con regolarità e che durano per ogni personaggio una settimana in diretta. Avevo immaginato
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di avere “materiale“ per almeno un anno ma mi sbagliavo. Infatti, ci sono richieste continue di adesioni, pertanto avremo tanti ospiti d’onore nei mesi e anni a venire. Non tutti certo danno attenzione allo scrittore del momento e si limitano a fare la pubblicità alle loro opere, tuttavia non demordo. Pian piano invoglierò sempre più autori a essere attenti al proprio prossimo e non concentrati solo sul proprio libro. Di questa esperienza mi stupisco ogni giorno, perché ogni intervista è una bella, intensa, partecipata, viva, profonda e attiva esperienza. Per me e per l’autore del momento di sicuro è sempre gratificante, ma credo, visto la bella partecipazione, anche per chi dona la sua attenzione. Tu sei anche organizzatrice del Caffè Letterario ad Albatrax ci parli di questo tuo impegno sicuramente molto gratificante? Il caffè letterario reale nasce nel 2011: mi avevano stimolato a partecipare ad un festival della parola, CHE AVVENIVA IN CONTEMPORANEA IN 500 PAESI NEL MONDO, creandolo dal niente ad
Arbatax. Ho accettato la sfida e da li è nato questo modo di stare insieme una volta al mese con ospiti del posto, della Sardegna, ma anche del continente… e poi si susseguono i vari eventi specifici come IL CORAGGIO DELLE DONNE o IL FESTIVAL DELLA PAROLA, da cui è nato tutto appunto. Quando ripenso che sono riuscita a portare avanti negli anni questo progetto coinvolgendo persone amanti della scrittura, della poesia, della cultura in generale, mi stupisco da sola! E’ iniziato un nuovo anno. Con quale messaggio vuoi salutare i nostri lettori e cosa vorresti per te in questo 2015? Ecco se devo fare una richiesta per il 2015 è proprio questo: “ vorrei continuare a stupirmi”. E questo lo auguro a tutti.
”Iniziai ad avvicinarmi ed appassionarmi al body building fin da piccolo mentre ammiravo i miei idoli come
Intervista a a Gianluca Grillo, l’atleta che ha
Flex Wheeler o
sconfitto le sue paure.
Dorian Yates e
A Cura della Dott.ssa Agnese Monaco
Kevin Levrone sulle pagine di Flex “
Parlami di te e della tua cronistoria e qual’è stato il momento che ti ha fatto capire che eri portato per il body building??
Ciao Agnese ! .. innanzi tutto è mia intenzione ringraziarti per il tempo dedicatomi e per l’opportunità concessami di raccontare un pó di me e farmi così conoscere attraverso questa piacevole intervista ! Iniziai ad avvicinarmi ed appassionarmi al body building fin da piccolo mentre ammiravo i miei idoli come Flex Wheeler o Dorian Yates e Kevin Levrone sulle pagine di Flex e premetto che il mio definirmi “piccolo” é riferito solo al fattore anagrafico perché all’età di 15 anni quando entrai per la prima volta in
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una palestra pesavo circa 90 kg ed ero un ragazzo pieno di complessi e paure e credo che a questo sport io debba tanto perché in esso ho trovato spesso uno sfogo per reprimere i miei malesseri e trovare così la voglia di cambiare in meglio,oltre che un rifugio segreto dentro me stesso che mi ha sempre consentito in un modo o nell’altro di isolarmi dal resto del mondo e di lasciarmi alle spalle quei problemi e quelle paure che mi tormentavano.
In Italia che onorificenze hai ottenuto nel campo del Body Building? Cos’è per te essere un Body Builder? E la filosofia che ne trai dall’esserlo? È anche grazie al body building se sono riuscito a superare diversi momenti difficili della mia vita non avendo avuto un infanzia ed un adolescenza “facili” ,ed è sempre grazie ad esso che sono riuscito ad accrescere la mia autostima e lo stile di vita sano che questo sport “costringe” a seguire mi ha tenuto lontano dalla strada ed evitato un pó tutte quelle abitudini sbagliate come fumo,
alcool o droga che spesso contaminano i giovani nei tempi odierni.
In che valori credi nella vita? e quanti di essi collimano con il Body Building? Praticando questo meraviglioso sport ho appreso e compreso anche il significato delle parole disciplina perseveranza e sacrificio che mi hanno portato a coronare quello che era un mio piccolo sogno ,ovvero arrivare nel 2003 all’età di 17 anni a calcare il mio primo palco in un gara di body building nella categoria juniores passando negli anni successivi a partecipare campionati regionali CSEN ed ad altri grand prix sempre nelle categorie HP fino al 2007 quando per la prima volta calcai un palco importante come il MR UNIVERSO IBFA gara organizzata dal Prof Biagio Filizola ( mito di questo sport ed esempio di vita e di uomo per me ) che si tiene ogni anno nel mese di luglio a Sapri (SA) in cui nella categoria HP + 0 kg mi classificai 5 dopo un piccolo stop spinto dalla voglia mai messa da parte di palco e di mallo mi rimisi in gioco partecipando al Mon-
essere sempre presente nonostante si scelga l’agonismo?
Quello che mi sento di dire a chiunque si avvicini a questo sport, ma anche a chi già lo pratica da tempo, è di non far si che la voglia di emergere e far bene diventino motivo di invidie e scorrettezze e di cercare di riversare in esso i valori più nobili che una persona dovrebbe sempre tener presente quali la lealtà il rispetto e la correttezza verso gli altri. Non deve mai essere nemmeno il motivo per il quale si debbano mettere in secondo piano gli affetti personali e la famiglia, perché si rischierebbe così di far diventare la propria vita e quella di chi sta vicino a noi atleti un incubo, facendo talvolta pagare indirettamente lo scotto delle difficoltà della dieta e dello stress a cui siamo sottoposti nei periodi più hard.
Grazie mille per il tempo concessomi .
diale IBFA del 2012 dove nella categoria HP fino a 173 cm + 0kg ed ottenni un quinto posto poi l’anno successivo nel 2013 sempre nella
rapporti con gli altri?
che è andato ben oltre alla sola condivisione di una passione sportiva.
Sono pienamente consapevole che il body building richiede un impegno costante 24 h su 24 e 7 giorni su 7 , sacrifici che agli “estranei ai lavori appaiono come rinunce abominevoli e privazioni inconcepibili ma sono fermamente convinto che questo sport e la dedizione che ne deriva dal praticarlo se interpretati e coltivati in modo sano e corretto possano essere un valido modo per crescere e crescere sani sia dal punto di vista fisico per i benefici che l’attività motoria e la sana alimentazione arrecano al corpo umano, che anche dal punto di vista mentale per la disciplina la perseveranza e lo spirito di sacrificio che esso impartisce e porta a seguire.
Quanto influisce il tuo stile di vita nei
E’ possibile conciliare una famiglia ed
medesima categoria e competizione mi classificai quarto, in quell’anno partecipai anche al grand prix Internazionale The Best dove nella categoria HP +4% mi classificai secondo un fino ad arrivare nell’Ottobre 2014 a conquistare la seconda posizione al Mondiale IBFA sempre nella cat HP fino a 173 cm+ 0 kg in occasione della quale ebbi il piacere di conoscerti se ricordi bene ! Nell arco degli anni grazie a questo sport ho conosciuto persone fantastiche e trovato amici veri con i quali ho instaurato un rapporto fantastico di stima e affetto
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Gianluca Grillo 22
Promozione libri di Mariagrazia Talarico
«Quei fiori che per l’inusuale colore tutti guardavano quasi con sospetto, per lui, che era nato sordo e muto, rappresentavano la più preziosa delle gemme: il silenzio». E’ proprio il silenzio il luogo ultimo – privato, e insieme universale - dei racconti di Chiara Taormina. Che sia la tenacia paziente con cui Carmelina intesse i suoi splendidi ricami, schivando le ingiurie di chi le dà della strega; o la devozione con cui Ariana contempla, nel verde islamico, l’ultimo dipinto del suo amato. O ancora quel gesto delicato con cui Fiorella, umile serva, toglie una ad una le spine dal bocciolo di rosa violacea per offrirlo al timido giardiniere Arthur.
Come stelle senza nome, che brillano per una notte appena per poi perdersi
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alla vista, i personaggi di queste novelle vibrano nella memoria del lettore, anche dopo che l’occhio si spinge – un po’ riluttante - oltre la parola “fine”. Non che siano protagonisti di mirabolanti imprese, o vivano trame complesse e articolate: semplicemente, nella propria dimessa umiltà, risplendono di una luce che è infinito ardore di vita. Che è intelligenza nel senso più profondo, quello etimologico: capacità di guardare dentro, di cogliere l’invisibile. Tante sono le epoche raffigurate, ma la domanda resta una sola: «Chi sono io?». E la risposta, lungi dal pervenire attraverso le parole, è affidata ai segni. Che, come la clessidra di sabbia gialla donata dal profeta tra le sabbie del deserto, o la ciocca di capelli rossi fra le mani di Dorian, risalgono agli archetipi dell’umano, rinsaldano le vie interrotte dell’armonia profonda fra Uomo e Natura. Proprio come in un’altra grande narratrice, Karen Blixen. A cui l’autrice – neppure
troppo velatamente – rivolge un affettuoso tributo. A cura di Flavio Vento
Uscita : 3 Febbraio 2015 Le rose del silenzio di Chiara Taormina Genere: Racconti Opera a cura di Gioia Lomasti e Marcello Lombardo – immagine di copertina realizzata da Patrizia Pitzianti. ISBN 978-88-6682-667-5 Ed. Photocity.it
Campionati Regionali Seniores, Criterium, Master e Universitari di Pesistica Per la Regione Campania A Cura della Dott.ssa Agnese Monaco
Il primo febbraio si sono svolti i Campionati Regionali Seniores, Master e Universitari di Pesistica. Per quanto riguarda la regione Campania sono stati ospitati presso la sede della Palestra ASD Natural di via A. Renna sita a Cervinara provincia di Avellino. Da moltissimi anni proprio in questa palestra sono nati e cresciuti atleti di altissimo livello, che si sono distinti nella pesistica. Ad aprire l’evento una sublime esibizione dei bambini che si sono cimentati “
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nell’arte” dello strappo e dello slancio. Il presidente della ASD Natural il Prof. Carlo Aniello Ricci insieme al figlio Prof. Pasquale Ricci, sono stati premiati dal Sindaco, Vice Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale di Cervinara per il contributo dato allo sviluppo della Disciplina Sportiva di Pesistica a Cervinara e Centro Federale di Alta Specializzazione (CEFAS). Oltre a questo riconoscimento prestigioso, l’avvincente gara ha visto come protagonisti e vincitori grandissimi atleti campani tra cui il pluripremiato
Pasquale Ricci (ASD Natural) , Pietro Menna ( Cassandra Show Dance), vincitore nella sua categoria degli ultimi “Assoluti”,svoltosi a Valenzano (BA), Mastantuoni Stefano (ASD Natural), ecc. Mentre per le donne il trionfo è stato decretato da Maria Teresa Ricci (ASD Natural),grandissima atleta pluripremiata, Maria Carmela Compare, eccellente atleta, anch’essa uno dei simboli della Palestra Asd Natural, Giovanna Cuciniello (Cassandra Show Dance), grandissima atleta qualificatasi seconda negli Ultimi Assoluti, Nunzia Cipriano, ecc.
La palestra Natural ha vinto anche nella classifica per Società a seguire sul podio troviamo la Royal Gym di Montecalvo Irpino e la Cassandra Show Dance di San Giorgio del Sannio. Soddisfatto l’egregio Presidente del Comitato Regionale Campania FIPE, Dott. Davide Pontoriere che si è complimentato con gli atleti vincitori. Il prossimo appuntamento con la Federpesistica si avrà il giorno degli innamorati, ossia il 14 febbraio presso la “San Paolo” di Napoli per le qualificazioni dei Campionati Italiani Under 17 di pesistica maschili e femminili. Mentre Roma, vedrà nella sede di Ostia, le Finali Nazionali dei Campionati Italiani Seniores, il prossimo 7 e 8 marzo. Ricordiamo che gli atleti della Natural non mancano mai a questo prestigioso appuntamento. Quindi potremo ammirarli gareggiare insieme ai migliori atleti italiani, anche nella Regione Lazio.
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Perdere questo evento sarebbe un peccato.
A-Vena: poesia dell’impoetico di Carla de Falco
Noi lettori abbiamo almeno tre modi per “far funzionare” un testo: possiamo lasciarci avvincere dal dettato e leggere esclusivamente per il nostro piacere, oppure fare una lettura più attenta e consapevole che vada oltre la semplice ricezione, si soffermi sul modo di scrivere, sui personaggi, sui suoni, sempre, comunque, ancora dal punto di vista di fruitori dell’opera. O possiamo anche andare oltre, ed essere critici veri, indagare sul testo, valutarlo, metterne in luce i vari aspetti ed i meccanismi nascosti, al fine di coglierne proprio tutti i significati, anche e soprattutto i non detti. E riscriverlo, il testo, ad ogni lettura e rilettura. Ho letto a-vena di Barbara Bracci e Costanza Lindi, edito lo scorso dicembre da Bertoni, con questo spirito. Con lo spirito di chi vuol capire come funziona e, provando a capire, parte a sperimentare, s’ispira, riscrive. Com’è che accade – mi sono chiesta che otto secoli dopo il periodo aureo delle tenzoni poetiche, due giovani scrittrici umbre decidano di mettere mano ad un testo a due, sperimentandosi non solo nel confronto, ma anche nella scelta di temi per definizione impoetici? Per caso, scopro. Quasi per gioco, come spesso accade ai pionieri fortunati. E trovando la complicità di un editore illuminato, come necessario in un panorama editoriale – quello italiano – sempre più depresso e poco coraggioso. Il libro sboccia dalla terra e il “Seme” è appunto il primo oggetto/soggetto su cui si sfidano le poetesse. Ed è seme la parola poetica, che sgorga come un pianto e fiorisce come gemma. Si pro-
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cede col Vulcano che conosce il segreto
allora sì, piangerà anche il marmo
del nascere vecchio per vivere in eterno
Barbara
e via via in una carrellata che non rispar-
Incide lo scalpello il suo monito
mia il Fango, la Gramigna, il Tarassaco, il
permanente rimprovero,
Verme, il Rospo, la Cimice, il Maiale, l’Is-
che ferisce nel profondo
trice, il Moscerino. E lo zucchero, citato
l’anima rosata e fredda
anche in altre sezioni, agognato come
di vene che non sanguinano.
consolatorio o rigettato come aggres-
Costanza
sivo, conclude ironicamente la raccolta.
a-vena già “in tour” da inizio anno, sarà
Sembra un’anabasi, ma si rivela un ciclo.
presentato a marzo in Umbria.
Dalla terra all’aria, dall’aria alla terra, vi-
A chi si trovasse da quelle parti, con-
tale è questa poesia, spesso brevissima,
siglio di farci un salto.
tutta giocata tra il cielo e l’erba, sempre materica ed originale e di cui propongo in lettura questi versi, tratti dalla sezione che ho preferito: “Marmo” . Dorme la vita sul crinale di ghiaccio Ipotesi in amore strette nel cubo magico. Non fanno sangue le venature mentre la mano continua a scolpire la nascita, l’incontro tra pupille, i veli, tra mondi paralleli, che cadranno: allora sì, piangerà anche il marmo Barbara Incide lo scalpello il suo monito permanente rimprovero, che ferisce nel profondo l’anima rosata e fredda di vene che non sanguinano. Costanza Dorme la vita sul crinale di ghiaccio Ipotesi in amore strette nel cubo magico. Non fanno sangue le venature mentre la mano continua a scolpire la nascita, l’incontro tra pupille, i veli, tra mondi paralleli, che cadranno:
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LA REDAZIONE
Laura Capone La Laura Capone Editore è una casa editrice che opera online, produce, distribuisce e promuove libri nei vari formati (cartaceo, e-book, audiolibro, ecc.). Nasce nel novembre 2010 e si afferma velocemente per la correttezza e la trasparenza operativa. La LCE si pregia di avere in redazione professionisti di settore per ogni competenza che, in una stretta rete di collaborazioni online, si prefiggono la rivalutazione del talento letterario ed artistico italiano contemporaneo, anche attraverso la promozione e distribuzione elettronica delle nostre opere tradotte. Per citare solo alcuni collaboratori: la dott.ssa Luigia Torrusio appassionata di lettere antiche, traduttrici quali Chiara Rolandelli e Alessandra Baroni, artisti quali Lisa Fusco, Moreno Chiacchiera (attualmente l’illustratore più quotato sia in Italia che all’estero), il Maestro Marco Serpe, il Regista Sebastiano Giuffrida, in un crescendo di professionisti più o meno noti che partecipano con grande competenza, professionalità e soprattutto passione.
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Cristina Rotoloni Nasce a Milano nel 1984, anche se ora è residente in un piccolo ma incantevole paesino in provincia di Vibo Valentia, vale a dire, San Costantino di Briatico, a soli dieci minuti dalla più conosciuta Tropea. Sin da subito in lui si manifesta la passione per la scrittura e per la filosofia e già da piccolo a ben nove anni pensò di scrivere il suo primo eBook che doveva avere il titolo di “La povertà e la felicità della vita”. Si è laureato in Filosofia e Scienze Umane all’Università degli studi della Calabria, e continua a lavorare ai suoi progetti futuri di scrittura. Lavora e studia per scrivere un nuovo eBook che sarà denominato “Ethos”. Sogna di essere conosciuto un giorno come uno dei più importanti filosofi contemporanei, e intanto collabora con riviste culturali e associazioni filosofiche e cura un blog personale, donando il suo sapere al servizio degli altri e sperando che questo sia un utile strumento per la comprensione e il miglioramento di ognuno. Nel frattempo continua a fare ciò che ama di più: studiare i comportamenti dell’uomo tramite la percezione filosofica. Spera un giorno di realizzare il sogno di scrivere l’eBook che pensò quando aveva nove anni.
Emanuela Arlotta Nata a Roma il 20 Settembre 1975. Ho sempre avuto una forte propensione all’introspezione e alla conseguente scrittura di poesie e racconti che indagano in maniera approfondita l’animo umano, quello legato all’Io più profondo. Questa mia voglia di comunicare ha superato i limiti della carta e della distanza con la creazione di questa community letteraria (Volodeisensi.it) che gestisco con passione e amore tutti i giorni e di cui sono felice facciano parte tante persone che credono ancora nei sogni. Anche il Magazine online è una mia idea, realizzata grazie al supporto informatico di alto livello di mio marito Leonzio Nocente, il quale è anche il creatore materiale di Volodeisensi.it e di altri siti molto conosciuti. Lavoro nell’informatica da anni e scrivo da quando sono nata. Ho auto-pubblicato due libri nella collana ‘ilmiolibro’, uno di poesie ‘Volodeisensi’ e uno di racconti ‘La Sfera’, che stanno riscuotendo molto successo e che presto saranno disponibili anche in formato ebook nello store Apple. Ho pubblicato la silloge poetica ‘Dalla parte dell’Anima’ edita da Galassia Arte Editore.
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Leonzio Nocente Nato a Francavilla Fontana il 23 Maggio 1979, Architetto informatico che lavora da 14 anni nel settore IT. Le sue conoscenze vanno dallo sviluppo di portali alle applicazioni in tutti i campi compreso quello mobile. Nella sua carriera ha partecipato alla nascita di grandi portali Nazionali del settore comunicativo e collaborato con grandi multinazionali Italiane e Americane. “Questa mia opera epica che ha visto ben due anni di progettazione e sviluppo è stata la mia più grande soddisfazione, realizzare il sogno sempre vivo di una bambina, mia moglie Emanuela. Volodeisensi.it non è una semplice community ma un vero e proprio portale Letterario dove i sogni diventano realtà. Sono solo l’autore materiale, un penna su un foglio vuoto che viene guidato dalle emozioni di mia moglie che ogni giorno dà la possibilità a tanta gente di esprimersi e soprattutto di essere ascoltata.Con tanta commozione dedico questo nostro lavoro ai nostri figli e a tutta la gente che crede e crederà in Volodeisensi.it”
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Francesco Terzulli
Isabella Verduci
Francesco Terzulli è nato a Guidonia (RM) il 21 gennaio 1988. Si è laureato in illustrazione e animazione allo Ied di Roma. Ha collaborato come stagista presso l’agenzia pubblicitaria 19novanta in veste di designer grafico. Attualmente frequenta un master di specialistica in sviluppo web e collabora come grafico per la rivista Volodeisensi
isabella Verduci è nata a Chiavari (Ge) il 18 febbraio 1970. Diploma di insegnante elementare, ha sempre amato scrivere e ‘fotografare’ la vita con una penna o l’obiettivo. Ha pubblicato una silloge poetica, ‘Petali di parole’ edita da Laura Capone Editore dedicata al figlio Emanuele. E’ un libro accessibile a tutti,anche ai bambini perchè contiene pensieri semplici, ninne nanne; parla delle varie facce dell’amore, della natura, di mare e paesaggi, di dettagli, di passione... Dopo trent’anni di scritti, da qualche tempo si sta dedicando alla stesura di un racconto ironico semi autobiografico e tutti coloro che la conoscono e spronano sperano che questo veda la luce prima di tre decenni!
Alessandro Bagnato Nasce a Milano nel 1984, anche se ora è residente in un piccolo ma incantevole paesino in provincia di Vibo Valentia, vale a dire, San Costantino di Briatico, a soli dieci minuti dalla più conosciuta Tropea. Sin da subito in lui si manifesta la passione per la scrittura e per la filosofia e già da piccolo a ben nove anni pensò di scrivere il suo primo eBook che doveva avere il titolo di “La povertà e la felicità della vita”. Si è laureato in Filosofia e Scienze Umane all’Università degli studi della Calabria, e continua a lavorare ai suoi progetti futuri di scrittura. Lavora e studia per scrivere un nuovo eBook che sarà denominato “Ethos”. Sogna di essere conosciuto un giorno come uno dei più importanti filosofi contemporanei, e intanto collabora con riviste culturali e associazioni filosofiche e cura un blog personale, donando il suo sapere al servizio degli altri e sperando che questo sia un utile strumento per la comprensione e il miglioramento di ognuno. Nel frattempo continua a fare ciò che ama di più: studiare i comportamenti dell’uomo tramite la percezione filosofica. Spera un giorno di realizzare il sogno di scrivere l’eBook che pensò quando aveva nove anni.
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Mariagrazia Talarico Talarico Mariagrazia nata il 14-09-80 a Bellano Lecco, Residente in provincia di Lecco, studi magistrale Bertacchi Lecco. Una silloge edita “Delicata com’ali di farfalla” ed Il Filo classificata terza del concorso internazionale insieme nel mondo 2.
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