magazine Emanuela Arlotta • Francesco Terzulli
Volodeisensi Magazine
12 December 2012
N.38 MARZO 2015 COPIA GRATUITA-www.volodeisensi.it
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Francesco cafiso
Annalisa soddu
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ANDREA CATALDI
06 08
Director: Emanuela Arlotta Art director & designer: Francesco Terzulli
WAKEUPCALL
04 Intervista
a Francesco cafiso ”Si tratta di un viaggio musicale avventuroso e appassionante in cui ho voluto personalmente arrangiare i miei brani, concertando gli oltre cento artisti coinvolti, tra cui 33 membri della prestigiosa London Symphony Orchestra. “
06 Intervista
a ANNALISA SODDU “Ho ripreso a scrivere grazie alle emozioni legate al mio lavoro. A volte sono come una lava che brucia il cuore e il dolore è troppo forte per poterlo reggere”
08 Intervista
ai WAKEUPCALL
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“Siamo tutti e quattro veramente molto motivati, quando quello che fai ti piace così tanto riesci a superare piano piano i mille ostacoli che questa strada ci mette davanti”
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andrea cataldi “ Amo i versi in cui riesco a imprimere all’unisono sintesi e profondità: grandezza in pochi tratti ben delineati”
20 Promozione artisti a
cura di Mariagrazia Talarico presenta “ Perfect Sensuality 2 “di Red Rose
”Si tratta di un viaggio musicale avventuroso e appassionante in cui ho voluto personalmente arrangiare i miei brani, concertando gli oltre cento artisti coinvolti, tra cui 33 membri della prestigiosa London Symphony Orchestra. “
La trilogia di Francesco Cafiso dal 24 marzo in tutti i negozi Il 31 Gennaio scorso all’Auditorium Parco della Musica a Roma Francesco Cafiso ha rivoluzionato dal palco il modo di vedere e di concepire il jazz. Siciliano d’origine, porta alto il nome e l’orgoglio della Trinacria omaggiando la sua terra e le nostre orecchie con note meravigliosamente espresse e faticosamente concepite. Un lavoro immane, il suo, nonché una sfida a suon di note al mondo discografico in genere: l’uscita in contemporanea di ben tre album di spessore eccellente, diversi tra loro e con un unico filo conduttore, Amore per la Musica. Nei suoi brani c’è la purezza del suono nato dal cuore , e si percepisce da come ti catalizza. Francesco inizia precocissimo a suonare il sax, ed è talmente incredibile da vantare collaborazioni con i migliori musicisti del mondo, oltre che ad esibirsi sui palchi più prestigiosi, fino a giungere
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Intervista a Francesco Cafiso, l’enfant prodige del sassofono A Cura di Emanuela Guttoriello dal presidente U.S.A. Barack Obama….ci sarà un motivo ? Io dico di si. E quindi Francesco spiega le sue fatiche discografiche: D1) Francesco, ti ho ascoltato poco fa e credo che la straordinarietà della tua opera sia indiscutibile, mi parli di “3” ? R1) “3” è il titolo di questo nuovo lavoro discografico, il primo costituito interamente da mie composizioni originali. “Contemplation”, “La banda” e “20 cents per note” sono tre album profondamente diversi, che ho deciso di pubblicare in contemporanea perché sono la fotografia della mia musica, del mio modo di viverla e sentirla in questo particolare momento della mia vita. Sono come le tessere di un puzzle, che insieme formano la mia personalità artistica e umana. Si tratta di un viaggio musicale avventuroso e appassionante in cui ho voluto personalmente arrangiare i miei brani, concertando gli oltre cento artisti coinvolti, tra cui 33 membri della prestigiosa London Symphony Orchestra.
“Contemplation” è il disco più sinfonico e allo stesso tempo più intimo dei tre e rappresenta la mia spiritualità, la mia concezione intima dell’esistenza. È la contemplazione, la preghiera, l’accettazione di una vita che va oltre la morte. Ad un quartetto tipicamente jazz, ho affiancato 33 membri della London Symphony Orchestra. “La banda” ritrae la mia sicilianità, in memoria del legame che unisce la mia terra al jazz. È dedicato ai luoghi e alla cultura della terra in cui sono nato e ho scelto di vivere: 11 dipinti di un’unica isola raccolti in una suite da ascoltare tutta d’un fiato. Oltre al mio sestetto, vede la partecipazione di altri dieci musicisti, fondamentali per creare quelle sonorità tanto evocative della mia terra, per me imprescindibili in questo progetto.” “20 cents per note” è l’album più jazz dei tre, registrato in quartetto, in cui racconto le tappe fondamentali della mia vita: è la mia anima artistica, la mia indole jazzistica che non mi abbandona mai. “
D2) TRE è il numero simbolo della tua terra, oltre ad essere il titolo della raccolta discografica che uscirà a breve ….. una équipe di professionisti non indifferenti che ti contornano.. R2) “ Il progetto “3”, prodotto da Alfredo Lo Faro per Made in Sicily (edito da Made in Sicily di Eleonora Abbruzzo, distribuito da Artist First), mi ha visto impegnato in studio in Italia, a Londra, New York e Los Angeles per ben tre anni, e ha coinvolto più di cento artisti tra cui 33 membri della prestigiosa London Symphony Orchestra, oltre ai siciliani Mauro Schiavone e Giuseppe Vasapolli (autore della sigla degli Mtv Awards 2013), che mi hanno affiancato negli arrangiamenti dei brani. “
Insomma ne è scaturito un capolavoro assoluto… e per me che l’ho ascoltato dal vivo , le sensazioni sono ancora condivisibili come se fosse ieri … personalmente il brano” LA BANDA” mi ha riportato ad una scena degna di un capitolo di Bulgakov, e attendo che Francesco mi confermi: sarebbe la colonna sonora perfetta per quel “quadro” dipinto con la penna da un grande scrittore , che non potrebbe avere altri che LA BANDA per il tocco finale. Grazie sempre ad Alfredo Lo Faro, Eleonora Abbruzzo , Pietro Zolfo e un caro particolare ringraziamento ai genitori di Francesco, per la cortesia riservatami. Emanuela Guttoriello
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“Ho ripreso a scrivere grazie alle emozioni legate al mio lavoro. A volte sono come una lava che brucia il cuore e il dolore è troppo forte per poterlo reggere”
Intervista all’autrice Annalisa Soddu a cura di Katia Debora Melis sono sposata, ho un figlio adolescente (uno solo perché non ho potuto averne altri), sono un medico specialista in Psichiatria ed esercito in una casa di cura in Campania, dove sono andata nel 2002 per motivi di lavoro. Quando, dove e come nasce, invece, la scrittrice?
Salve Annalisa, per iniziare questa nostra chiacchierata, vorrei chiederti di presentarti ai lettori di Volodeisensi Magazine dicendo chi è Annalisa Soddu donna e professionista, prima ancora che scrittrice. Buonasera a lei, dottoressa Melis, e a tutti i lettori. Prima di tutto desidero ringraziare della gentile attenzione. Io sono una matura signora di 52 anni,
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Nacqui nel 1962 a Nuoro. La mia vita ruotava tutta tra la scuola e il corso, pullulante di ragazze e ragazzi. Non potevo fare nient’altro, data l’epoca, perciò leggevo moltissimo. Iniziai a scrivere durante le scuole medie; scrivevo romanzi, poesie nelle quali ero sempre innamorata, fiabe per bambini. Distrussi tutto alla fine delle medie, per una delusione amorosa. Continuai poi durante gli anni del liceo e dell’università, ma cessai completamente la produzione artistica dal 1995 al 2011. La vena creativa scomparve totalmente. Nel frattempo cuore, mente, anima e circostanze lavoravano per la costruzione della mia vera personalità.
C’è stato qualcuno che ha contribuito in modo speciale al tuo nascere e crescere come autrice? Più che qualcuno, le circostanze: non avendo libertà, ero “costretta” ad evadere con la fantasia. È anche vero che ho madre scrittrice e poetessa e antenati paterni poeti. Forse in questo caso la genetica non è da trascurare!
Hai pubblicato vari libri di generi diversi: ce li potresti presentare brevemente? Il primo, intitolato “Il fuoco di Lorenzo”, autopubblicato nel 2011 con Ilmiolibro edizioni, è nato dopo aver pensato di raccogliere alcuni dei racconti di un vecchio blog; non posso considerarlo un vero e proprio libro, anche perché per forma e grammatica non è proprio eccellente, ma non ho mai voluto cambiarlo perché quei racconti rappresentano dei momenti di sfogo in un lavoro emotivamente a volte troppo coinvolgente. Si tratta delle vite reali di disabili psichici, che ho voluto
come fervida credente in Cristo da ragazza e che poi Lo ha ritrovato nella Sua interezza nella fede bahà’ì, che abbracciai nel 1986.
Nel salutarti e ringraziarti per avere condiviso con noi un po’ di te, ti chiedo di essere tu a chiudere questa interessante intervista con un messaggio ai nostri lettori che racchiuda un po’ il senso del tuo scrivere e ciò che vorresti potesse arrivare, attraverso le tue pagine, a ognuno di loro. immortalare nel mio ricordo, anche se ho cambiato i nomi e alcune situazioni per renderli poco riconoscibili. Il secondo, “Interni”, è una silloge di trenta poesie che vanno dai tempi del liceo ai giorni nostri, inframmezzati da quel “buco” creativo durato vent’anni. È un libro che parla proprio di me, dei miei affetti, delle mie angosce, di una ragazza prima molto introspettiva e che dopo quei famosi venti anni si apre ed esce dal suo guscio difensivo finalmente serena e “vede” chi la circonda. Il terzo libro, “Festa sotto le stelle” (Aletti editore), è un libro per ragazzi che racconta le avventure di Festa, cagnolina randagia, e del suo amico e difensore undicenne Salvatore. È un libro illustrato da un bambino molto bravo, Alfonso Capo, e si pone a difesa degli animali. Il quarto è un libro solidale, si intitola “Le storie di A” ed è una raccolta dei racconti migliori del mio attuale blog “Le storie di A”, fino al dicembre 2013. Si può scaricare gratuitamente dal blog, avendo in animo di ricambiare con un gesto benefico a favore di qualcuno o di associazioni che si occupino di disabili, o animali o insomma associazioni impegnate nel sociale. Ovviamente io non posso controllare che ciò avvenga, ma confido nella sensibilità e nell’intelligenza dei miei lettori. Tra i tuoi libri ce n’è qualcuno più intimamente legato alla tua professione e mi viene spontaneo chiederti quanto e cosa ha dato alla tua scrittura un lavoro così delicato e impegnativo come quello di psichiatra.
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Ho ripreso a scrivere grazie alle emozioni legate al mio lavoro. A volte sono come una lava che brucia il cuore e il dolore è troppo forte per poterlo reggere. Scrivere ha dato forma e senso al dolore e voce a chi non ha voce, i malati di mente. Di contro, cosa pensi che abbia dato e che possa dare in futuro la tua scrittura al tuo impegno professionale? Più che soltanto all’impegno professionale, direi all’impegno sociale e civile; più passa il tempo e più è forte l’esigenza di non stare a guardare che tutto si faccia da sé, ma cercare di contribuire a migliorare ciò che c’è. I malati fanno parte della società.
Che posto occupano le poesie tra vita lavorativa, vita privata e scrittura narrativa? La poesia è la mia prima forma espressiva, la più rispondente alle mie esigenze interiori. La poesia sono io. Per i lettori di Volodeisensi Magazine che certamente seguiranno i tuoi lavori, vorrei chiederti se hai già in cantiere qualche progetto per una nuova pubblicazione e di che genere sarà. Sì, c’è un progetto a metà strada; è un nuovo libro di poesie, questa volta riguardante il tema della vita e della morte, viste senza drammi ma come un tutto unico; questo è strettamente legato alla mia esperienza religiosa,
Come ho detto prima, con gli anni si fa sempre più forte l’esigenza di non stare a guardare. Ecco: io vorrei che i miei scritti fossero un tramite attraverso il quale altre persone trovassero interesse a lavorare in cooperazione, per trasformare questo mondo offeso e ferito in un luogo dove vivere sereni e trovare affetto e solidarietà. Ognuno di noi ha la scelta di volgersi verso l’una o l’altra direzione: nessun altro che noi può decidere. Spero che io ed altri facciamo sempre la scelta migliore, per il vantaggio di tutti, se possibile. Grazie del tempo che mi avete dedicato.
Intervista ai WakeUpCall ,la musica scritta dal cuore col sangue! A cura della Dott.ssa Agnese Monaco
Mentre ancora mi sublimo delle note dell’ultimo loro video “Don’t Clean Up this Blood” ho l’onore di intervistare il cantante Tommaso Forni.
1- Andiamo per ordine chi sono i WakeUpCall? Da chi è formato il gruppo? I WakeUpCall sono una band rock che si è formata qualche anno fa a Roma, insieme con me c’è mio fratello Olly alla chitarra, Luca Marini dietro la batteria e Badd Tripp al basso. 2 - Da quanto siete nel panorama musicale? Io noto che nonostante la vostra giovinezza, siete davvero dei “mostri “ sia per quanto riguarda il cantato e sia per la parte musicale, davvero matura. Quale risulta essere ad oggi il modus vivendi dei WakeUpCall? Ti ringrazio per i complimenti, davvero. Ormai giriamo da qualche anno, abbiamo fatto uscire un primo EP nel 2011
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e poi un primo album nel 2012. Stiamo cercando di fare un percorso alternativo che non passi per i canali italiani dei talent shows che sembrano ad oggi essere l’unica possibilità di visibilità per gli artisti emergenti. Una band come la nostra che fa rock americano/inglese non ha vita facile questi anni in Italia, dove i principali media sono interessati a ben altri generi. Stiamo puntando molto sull’estero, abbiamo fatto più di 180 concerti in pochi anni e il 70% fuori dall’Italia, cercando di fare un tipo di percorso che punta anche sulla musica live, come si fa in Inghilterra. Piano piano stiamo aprendo buone porte in alcuni posti dell’Europa, riuscendo anche a partecipare a buoni festival, aprendo per band più grosse e facendo entrare qualche soldo nelle tasche della band, che stiamo reinvestendo in continuazione. Siamo tutti e quattro veramente molto motivati, quando quello che fai ti piace così tanto riesci a superare piano piano i mille ostacoli che questa strada ci mette davanti, e se alcuni sono troppo grandi, ci piace comunque talmente
tanto quello che facciamo che ci accontenteremo di quello che riusciremo a fare con le nostre forze. 3- Perchè la scelta di questo nome? Cosa indica? Abbiamo provato a inventarci storie fighe sulla scelta di questo nome, visioni dovute a sesso droga e rock n roll o idiozie del genere, ma la triste realtà è che il nome mi è venuto in mente mentre stavo guidando in macchina e la riproduzione casuale dello stereo passava una canzone con questo nome (non quella dei Maroon 5) e mentre ero distratto dalla canzone e dal titolo ho anche preso una multa…ahahaha
4- Cosa esprime il video e la canzone “Don’t clean up this blood”? Perchè non dovrebbere essere pulito questo sangue? Il testo della canzone è stato scritto dopo che ho visto il film Diaz, che rac-
conta i fatti del G8 di Genova del 2001, a suo tempo ero troppo piccolo per seguire una situazione del genere, il film è stato una bomba che mi è scoppiata in faccia, da li mi sono per forza di cose interessato a tutta quella situazione che ancora oggi non riesco a digerire e ho scritto il testo. Con Olly poi abbiamo pensato che serviva una parte musicale davvero molto molto dura che desse valore e aumentasse la rabbia del testo ed è nata così la canzone. Il video viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, claustrofobico, con il protagonista solo davanti allo specchio ricoperto di sangue distrutto dai suoi sensi di colpa con le sue vittime alle spalle che compaiono come fantasmi. Il sangue non deve essere pulito perché una cosa del genere non va dimenticata, mai.
5- Dove possiamo trovare info su di voi? Tipo siti, link dove scaricare il vostro ep, prossime date per tour, ecc? Come per tutti il nostro quartier generale online è FB: www.facebook.com/ wakeupcallrock Li trovate tutte le info più recenti sempre aggiornate.
E’ una domanda difficile, non ci ho mai pensato, avendo fatto parte alla creazione di tutte, le sento tutte mie e mi è difficile escluderne alcune invece di altre. Full Of Regrets (EP 2011) è stata in assoluto la prima canzone scritta dai WakeUpCall e mentre la scrivevamo sentivo che stava cominciando un qualcosa di molto bello. Mi è piaciuta tantissimo com’è venuta Christine (Album 2012) la terza traccia del disco, è una canzone che se avessimo avuto una bella spinta dietro sarebbe potuta diventare veramente un gran singolo e invece è passata inosservata. Più o meno ogni volta che finiamo di scrivere un pezzo nuovo ho la sensazione che quello sia il più bel pezzo dei WakeUpCall e questa è una gran cosa e spero vada sempre così. Per esempio il prossimo singolo che faremo uscire a breve “A Long List of Wrong Choices” credo sia insieme al video la cosa migliore che abbiamo mai fatto uscire fino ad ora.
Trovate tutti i nostri video sul nostro canale Youtube:
7- Parlaci del vostro nuovo album, che progetti avete?
www.youtube.com/wakeupcallrock
Per ora abbiamo in programma di non far uscire un nuovo album. Avevamo una quindicina di nuove canzoni e potevamo registrare un nuovo album, ma visto i recenti sviluppi del music business, purtroppo nessuno compra più
Qui invece potete scaricare l’ultimo singolo e tutte le vecchie canzoni: https://itunes.apple.com/us/artist/ wakeupcall/id418021919
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6- Qual’è Tommaso la canzone a cui sei più affezionato? Perchè? Parlacene.
dischi, i ragazzi ascoltano playlist non più album interi, abbiamo pensato di adeguarci per il momento a questa tendenza, registrando solo 3 canzoni e facendole uscire come singoli, ognuna con un videoclip. “Don’t Clean Up This Blood” è stata la prima, ad Aprile faremo uscire la seconda “A Long List Of Wrong Choices” e quest’estate la terza “A Modern Love Song”. A queste tre canzoni non verrà affiancata l’uscita di un album. Questo però non vuol dire che non uscirà un secondo album o secondo ep dei WakeUpCall dopo questo giro di singoli. In realtà abbiamo già un’idea che ci piace moltissimo per quello che seguirà questi 3 singoli, ma ogni cosa a suo tempo, senza fretta, con i tempi giusti.
8- Nel ringraziarti per la tua disponibilità concludo con questa domanda libera in cui puoi parlarmi di ciò che ritieni più consono. La chiamo la domanda “grido” quella in cui tutto è concesso. Lasciate il vostro messaggio. Per prima cosa ti ringrazio per queste quattro chiacchiere e per il supporto, grazie. Spero che chi abbia letto questa intervista, si sia un po’ incuriosito e vada sui nostri link, a sentire la nostra musica e magari anche a vederci suonare live da qualche parte. Quando penso alla situazione musicale italiana mi viene sempre in mente una cosa che ho sentito dire alla cantante di una band italiana che si è trasferita all’estero tanti anni fa e qualche tempo fa è tornata in Italia per qualche data, una band fortissima, che in quell’occasione ha fatto un concerto pazzesco per 15 persone e a un certo punto ha detto: “ce ne siamo andati 10 anni fa da questo paese che le cose andavano malissimo e a nessuno fregava niente, è bello vedere che le cose non sono minimamente cambiate”. Cambieranno mai?
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Premio Nazionale di Poesia Tertulia’s – Bando 2015
REGOLAMENTO art. 1 Il “Premio Nazionale Tertulia’s” è un Premio istituito dall’Associazione Culturale Tertulia’s, fondata da Emanuela Arlotta Presidente, Emanuela Guttoriello Vicepresidente, Patrizia Palese Responsabile Amministrativo. art. 2 La sezione “Poesia inedita” è aperta a tutti gli autori con testi in lingua italiana a tema libero. I testi dovranno essere tassativamente inediti (fino al giorno della cerimonia di consegna) e non premiati in altri concorsi letterari, pena l’esclusione dal Premio con relativo ritiro dei riconoscimenti eventualmente assegnati entro 10 (dieci) giorni dall’avvenuto conferimento. Ogni autore potrà inviare fino a due opere inedite in lingua italiana (versi liberi o in metrica) non eccedenti complessivamente i 35 versi totali per poesia, scritte con il font Times New Roman, dimensione 12. art. 2 bis Per poesie inedite si fa esplicitamente riferimento a componimenti poetici i quali non abbiano partecipato a concorsi e/o ricevuto premi. art. 3 Per partecipare al concorso gli autori dovranno inviare, oltre alle due poesie, la relativa scheda di adesione compilata e firmata in ogni sua parte insieme al presente bando firmato per accettazione. Copia dell’effettuato pagamento. art. 4 12
L’iscrizione potrà avvenire solo tramite e-mail all’indirizzo tertuliaspoesie@gmail.com. Il termine per le iscrizioni è fissato al 30 Giugno 2015 (salvo proroghe), farà fede la data di invio telematico. Le poesie saranno accettate in formato word, mentre tutti gli altri documenti possono essere inviati anche in pdf, jpg, word. Non si accettano cartelle compresse o gigamail. art. 5 Le quote versate a beneficio di questo concorso, saranno adoperate per soli fini culturali, nonché per la promozione delle opere. art. 5 bis Per la sezione di “Poesia inedita” è previsto un contributo da parte d’ogni autore di 15,00 euro ridotto ai 10,00 euro per gli autori associati di Tertulia’s da versare tramite bonifico Causale: Premio Nazionale Tertulia’s Poesie-Inedite. Codice IBAN e’: IT45O0760103200001018917318 Beneficiario : 0050946739 – TERTULIA’S art. 6 Gli esiti saranno pubblicati per ogni riscontro ed evidenza sul sito ufficiale dell’associazione www.tertulias. it e sull’evento facebook che verrà creato oltre che sulla pagina Facebook ufficiale di Tertulia’s entro la data del 31 luglio 2015 salvo proroghe. I premi aggiudicati dai vincitori saranno personalmente assegnati agli aventi diritto. Data e luogo della premiazione saranno successivamente comunicati. art. 7 La partecipazione al Premio implica la piena ed incondizionata accettazione di questo regolamento e la divulgazione del proprio nome, cognome e premio vinto su qualsiasi pubblicazione e mezzo di comunicazione. Per l’iscrizione non si accettano pseudonimi, nomi di fantasia o diversi dalla reale identità dell’autore, previa invalidazione dell’iscrizione senza restituzione dei lavori inviati e della quota versata. L’organizzazione attraverso la presente adesione acquisisce implicitamente il diritto di pubblicare liberamente e gratuitamente tutti i componimenti ritenuti idonei. art. 8 I vincitori potranno ritirare personalmente, su delega, o chiedere la spedizione a proprio carico dei premi aggiudicati benché sia gradita la presenza del vincitore nella data della cerimonia. E’ a carico dei partecipanti l’onere di informarsi circa tutti gli aggiornamenti e/o eventuali variazioni concernenti il Premio, attraverso la periodica consultazione del sito www.tertulias.it. L’organizzazione non potrà dirsi in alcun caso responsabile per una mancata comunicazione. art. 9 Le opere saranno valutate a giudizio insindacabile e inappellabile della Giuria. art. 10 IL PRIMO PREMIO prevede la consegna di una targa di riconoscimento al vincitore, 3 copie dell’antologia del concorso, la copertina del Magazine Volodeisensi con un’intervista e la scheda biografica dell’autore, una Video-poesia dell’opera vincitrice. IL SECONDO PREMIO prevede la consegna di una targa di riconoscimento, 2 copie dell’antologia dell’evento, la scheda biografica dell’autore sul Magazine Volodeisensi. IL TERZO PREMIO prevede la consegna di una targa di riconoscimento, 1 copie dell’antologia dell’evento. Le 3 poesie finaliste saranno riportate sul Magazine Volodeisensi. Tutti gli altri partecipanti avranno diritto ad un attestato di partecipazione che sarà inviato tramite e-mail e all’inserimento di almeno una delle proprie poesie nell’antologia del concorso. Sponsor dell’evento: Con il Patrocinio del Comune di Tollo. Sostiene l’evento Radiovortice tramite Giovanni Garufi Bozza, presentatore della rubrica Crisalide dedicata agli autori emergenti e autore dei romanzi dal titolo “Selvaggia” e “Alina-autobiografia di una schiava”. http://www.radiovortice.it I bambini di Antonio associazione operante in Uganda per il sostegno, il diritto e l’opportunità reale dello sviluppo della comunità di Kapeeka. Parte del ricavato del concorso sarà devoluto a questa Onlus. http:// www.ibambinidiantonio.it MODULI DA INVIARE SCARICABILI DA QUESTO INDIRIZZO : http://www.tertulias.it/concorsi/premio-nazionale-di-poesia-tertulias-bando-2015-618 13
“ Amo i versi in cui riesco a imprimere all’unisono sintesi e profondità: grandezza in pochi tratti ben delinea-
Intervista ad Andrea Cataldi
ti” A Cura di Cristina Rotoloni
Quale grande scrittore è stato fonte di ispirazione?
Quando e come nasce il poeta Andrea Cataldi? Per quanto riguarda il “Quando”, non saprei ricordare una data precisa o un periodo più o meno determinato; probabilmente nella mia adolescenza, quando per combattere una certa patologica timidezza, mi rifugiavo in pensieri, emozioni e immagini impresse sul foglio di un diario o di un quaderno scolastico. Rispondere sul “Come” probabilmente è ancora più complicato; non sempre sono stato un poeta “istintivo”, anche se il “là” iniziale avviene sempre per un forte trauma emozionale; ciò che fa scaturire in me la poesia più vera, è una profonda meditazione a posteriori di quel “terremoto” iniziale. Ciò su cosa però posso essere sicuro, è la veracità prorompente di quella prima emozione: rabbia, dolore, sconforto, pietà, contemplazione, sarcasmo, esaltazione, amore.
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In verità non ho un solo scrittore preferito che si ponga come mio riferimento privilegiato, penso che da sempre mi piaccia attingere là dove l’emozione mi conduce. Stimo i contemporanei ma non sempre ho trovato in loro quello che cercavo. Posso citarti, però, i miei due libri preferiti e i rispettivi autori, i quali ho sempre sognato perlomeno di avvicinare per la loro capacità di scavare a fondo nel torbido dell’animo umano e scoprirne i segreti e le intime pulsioni. Nella mia biblioteca hanno un posto d’onore “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello e “Narciso e Boccadoro” di Hesse, due autori molto vicini per collocazione storica e, secondo me, per istinto narrativo. Per quanto riguarda la poesia, vale più o meno lo stesso discorso della narrativa. Tutto è nato dalla maestosità linguistica, espressiva e narrativa di Dante e poi avanti tra epoche e luoghi diversi tra chi sapeva ben dosare, in arte, altezze e profondità dello spirito
umano. Fin da studente ho amato i sonetti di Shakespeare, l’immenso amore insoddisfatto per il “Tutto” dell’adorato Leopardi, la tenerezza fanciullesca del Pascoli de “la Vertigine”, l’universalità “minima” del modernissimo Cardarelli e i suoi “gabbiani”, il tormento di Campana e Garcia Lorca, l’anima grande e poetica a tutto tondo di Pasolini.
In una poesia cosi densa e ricca di emozioni il lettore trova molti versi che toccano la sua anima. Quale tra essi ti è particolarmente caro e perché? Mi è molto cara la poesia intima e autoreferenziale del poemetto in terza rima “Fiore azzurro d’eterno” presente nel mio secondo libro “Tanta bellezza”, forse quell’ispirazione mi è stata concessa dall’alto, dove, cioè, ho cercato di levare lo sguardo. Amo, inoltre, i versi in cui riesco a imprimere all’unisono sintesi e profondità: grandezza in pochi tratti ben delineati, un esempio è “La morte del Santo”. Le poesie de “Gli amici del Carro di Tespi e Federico”, presenti in
storia e conformazione geografica. Gli stessi nomi suscitano emozioni diverse e quasi agli antipodi, ma io stesso mi sento … agli antipodi di tutto il resto: in me convivono anime e moti a volte molto distanti tra loro. Mi piace coltivarle intatte entrambe queste due anime, e a loro attaccarmi secondo l’evolversi della mia vita. Vorrei trasmettere semplicemente “Me” con le mie poesie e gli altri miei testi letterari, le mie contraddizioni, le mie paure, i miei interrogativi e il mio sbigottimento di fronte alla grandiosità del creato. Come dicevo nella domanda precedente, sento la mia vita di poeta e uomo come una continua ricerca.
Parliamo adesso di un tema scottante. Spesso si è sentito dire che esiste una forma di trascuratezza da parte delle scuole e delle case editrici verso i nuovi poeti. Tu come vivi la tua realtà nella cultura odierna? Ti rispondo con un’autocitazione che ritengo lapidaria circa il tema della domanda. Così ho scritto nell’auto-intervista che fa da prefazione al poemetto “Fiore Azzurro d’Eterno” inserito nel mio “Tanta bellezza”.
un’unica sezione all’interno di “Tanta Bellezza”, perché rappresentato un confronto con amici poeti e un mio omaggio alla poesia della “ricerca”, eterno motivo che mi spinge a scrivere in diverse forme e generi. Penso che a differenza dell’antico “trovatore” medievale suo antenato, il poeta moderno dovrebbe definirsi “cercatore”, per questo, alla fine di questa domanda, scelgo di citare proprio una poesia rappresentativa di questo bisogno e forse di ogni mio bisogno di poeta.
“ IL CERCATORE “ Con gli occhi suoi curiosi e scuri cercò un brandello di cielo dove posare il cuore suo viaggiante e guardarlo crescere e germogliare
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e difenderlo dal vento e da se stesso … Con le mani serrate in preghiera fece un giaciglio ove riporre i suoi desideri; dove poterli custodire lontani dal gelo e da mari cattivi, per poterli nutrire e vederli sbocciare,
Il motivo del “ristagno” della poesia?... Forse sono i tempi, davvero, ad essere cambiati, forse … è “la crisi”, e probabilmente pochi investirebbero oggi “a scatola chiusa” su di una passione senza essere sicuri di rientrare almeno delle spese. Rifiuto, però, assolutamente, l’etichetta che viene data alla poesia di forma d’arte decrepita, snobbata dai giovani perché noiosa e anacronistica; questi sono luoghi comuni infimi che lasciano, passando, il tempo che trovano. I giovani si nutrono ancora e sempre di poesia attraverso le canzoni e quant’altro capace di farli emozionare ed innamorare! Sarò di parte ma per me è così!
per sorriderne un giorno e poterne godere. Amalfi e Angri sono vividamente descritte nei tuoi versi. Raccontaci il tuo legame con loro e cosa senti di trasmettere tramite le tue opere.
Io ho avuto il piacere di leggere due tue raccolte dal titolo “La Magia delle Parole” e “Tanta Bellezza”. Hai pubblicato altri libri o pensi di farlo in futuro?
Amalfi e Angri sono le mie due anime più profonde, sono i paesi originari di mia madre (Amalfi) e di mio padre (Angri), due paesi della stessa provincia campana ma enormemente diversi per
Sicuramente ho ancora una gran voglia di scrivere e di far conoscere agli altri la mia poesia, per questo mi auguro di trovarmi ancora in condizioni tali da poter pubblicare nuovi libri; l’ispirazione, in
“ E nel sole v’è tutto: viaggio, mito, mistero: l’eterna alleanza nell’iride celeste; un sentiero di oro. Da vagabondo lo seguo, singhiozzo, ma posso cogliere, da figlio d’Adamo, nuova benedizione: nel cuore di chi vorrà ascoltare ancora la mia voce, sarò Zenit incrollabile, sole! ”
me, a volte si prende delle pause … ma mai mi abbandona. E poi meglio scrivere meno ma che quel “meno” sia degno davvero di essere letto. Ultimamente, comunque, mi sto cimentando in un genere letterario diverso, il teatro, che amo quasi al pari della poesia. Vado alla ricerca di un teatro lirico, poetico, nuovo e classico al tempo stesso, dove la parola è al centro e l’attore le dà corpo.
Mi piacerebbe che ci salutassi con un tuo personale augurio tratto dai tuoi versi. Cosa puoi dedicare ai nostri lettori?
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Con grande piacere accolgo l’invito e saluto te e i lettori, con i versi finali di un mio poemetto inedito che serbo ancora nel classico cassetto e che ritengo tra le mie cose più … “di cuore”. Il poemetto ha per titolo “Nel cuore del creato” e parla del viaggio del poeta-uomo tra la morte momentanea del cuore (delusioni, dubbi, sofferenze) e la sua inevitabile rinascita (una nuova speranza... un nuovo “sole”), un percorso che ognuno che si dica uomo, è chiamato a fare anche più volte nella vita.
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”Quando mi sono accorto di avere molti brani, dedicati a “muse” meravigliose, ho deciso
Intervista a Patrizia Pallotta A cura della Dott.ssa Agnese Monaco.
di prendere le più rappresentative e racchiuderle in questo progetto.”
1)Cara Patrizia , parlami di te e della tua storia. Quando hai compreso che eri portata per la scrittura? La scrittura è arrivata dopo una vasta cultura letteraria. Leggevo libri sin dall’età di 7 anni, scrivevo filastrocche perché mi piaceva il suono della rima. A poco a poco si è formata anche la voglia di scrivere, soprattutto in poesia, dopo le puerili storielle, nacquero poesie più serie dettate da disagi, momenti di malinconia o di riflessione. Ho avuto un istante di interruzione, a causa della gravidanza, la famiglia e il lavoro mi hanno costretta a sospendere quello che la mia interiorità mi spingeva a mettere su carta. La passione, però, non mi ha mai lasciata e la voglia di condividere i miei pensieri poetici mi ha seguito subito dopo.
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2)Il 9 marzo si è svolta a Frascati la presentazione del tuo libro di poesie a quattro mani con Valter Casagrande, ci vuoi parlare di questa collaborazione ed esperienza? Cosa ha rappresentato per te l’apertura della serata con la presentazione di Arnaldo Colasanti? Il libro scritto con il mio amico e poeta Valter Casagrande è stata un’esperienza unica. Valter mi ha proposto di fare questo lavoro insieme, ed ho accettato, anche perché ho scritto un paio di prefazioni sui suoi testi e una recensione sulla sua poetica. Arnaldo Colasanti è da tanti anni un mio caro amico ed anche Presidente dell’Associazione Frascati poesia, alla quale appartengo. Non è la prima volta che presenta un mio testo, mi conosce abbastanza e lo stimo molto a livello di critico e scrittore.
3) Quale stato d’animo t’ispira maggiormente nella stesura dei tuoi componimenti? La realtà, tutto ciò che ci circonda, l’amore per la natura, ma soprattutto lo scrutare i sentimenti, cercare di volgere lo sguardo verso le realtà altrui, questo è più che altro espresso anche nei miei
due libri di racconti. L’animo umano, o l’osservare un fenomeno atmosferico che non sia banale, spesso solo una parola può far scaturire una poesia in poco tempo, magari corretta molte volte finché non mi soddisfa (difficilmente).Il surreale e la fantasia sono altri ingredienti che fanno parte della mia anima, sempre seguiti da metafore più o meno nascoste.
4) Cosa significa per te la scrittura? Per me scrivere è indispensabile, ora più che mai, libera da impegni famigliari pressanti, riesco a concentrarmi con tanta voglia di crescere, imparare anche leggendo le poesie e le storie di autori di un certo spessore. Se non scrivo, leggo.
5) Che consigli daresti a chi vuole emergere nel tuo campo? Lavorare con umiltà, e farsi apprezzare senza compromessi, frequentare presentazioni che possano essere utili alla mente per poi elaborare uno scritto. Purtroppo poche persone condividono il mio pensiero. Leggere leggere molto, dà un grande aiuto.
fare la ristampa perché non si trovava. 6) Quanti e quali libri hai pubblicato? prossimi progetti? Ho pubblicato 11 libri, ma sono presente con delle sillogi o solo una poesia in moltissime antologie, grazie a chi mi ha scelto. Sto lavorando, attualmente, fra una presentazione e l’altra dove mi si chiedono interventi, al mio primo romanzo, una storia al femminile, che verte su un difficile problema.. Tema delicato e difficile da affrontare, ma bussa dentro di me e vuole uscire ad ogni costo.
7) Meglio una casa editrice o il self publishing? Sicuramente una casa editrice, se è seria e mantiene le promesse, il libro viene distribuito in librerie della loro rete. Con il mio libro di racconti dal titolo “Racconti senza polvere” ho dovuto
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8)Concludo con la domanda GRIDO, quella in cui tutto è concesso. Lascia il tuo messaggio. Parlami di ciò che desideri. Gridare a chi ascolta, a chi tiene in considerazione le tue parola, la tua esperienza, le tue soddisfazioni che arrivano da chi mai ti aspetteresti, grido a chi scrive e vuole farlo che non è uno scherzo, dietro le quinte deve esserci passione vera, non ci si può inventare né improvvisare, non si può alzarsi una mattina e decidere di scrivere un romanzo o altro, pensando...lo fanno tutti. Errore enorme, il talento si costruisce anche se nasce con noi, anche per altre forme artistiche, ma che ci sia quello vero, quello che ti fa riprendere un libro in mano, dopo averlo letto dopo qualche tempo, per rivivere momenti che trovi ti uniscano allo scrittore e voler
risentire il suono di una poesia per riflettere. Non a caso cito spesso la frase di Leopardi “Rivivere è risentire”. Grazie
Poesia del mese ''SCHERMI MORTALI'' Libera riflessione 2015 Sociali reti,talora, celano l'insidia. Adolescenti incauti, muniti di ree tastiere, attaccano, vilipendono, distruggono. GIOVANI PIANTE, ne fecero le spese. E' una cattiva codardia, quella che spinge i ciber bulli. Di Vincenzo Cinanni, 5 marzo 2015.
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”Sotto il ghiaccio scorgi il correre delle bolle, la luce che filtra sotto forma di spade che
Intervista a Christian Roccati
inseguono il movimento
A Cura di Mariagrazia Talarico
del sole, tratti di nero e di bianco fra aria e acqua... “
della vita. - Come ci si sente immersi in uno spazio infinito?
- La mia curiosità é come si pensa e a cosa si pensa sott’acqua?
Quelle acque non sono infinite, ma in effetti per suggestione spirituale e visibilità fisica, danno quella sensazione. Penso che che ognuno provi sentimenti diversi: io stavo semplicemente bene, dal punto di vista dell’animo. Ero sereno, nel mio ambiente, come gli altri animali sopra il ghiaccio.
Ogni persona ha un suo cammino e quindi pensa cose differenti; più si hanno problemi con la tecnica e più la mente è impegnata in quei fronti. Ho la fortuna di essere estremamente e totalmente rilassato, quindi la mia testa può vagare ovunque. La meraviglia del luogo, la metafisica dell’esistenza, un amore... O anche semplicemente la mangiata con gli amici che mi aspetta la sera al rifugio... Dalle cose più auliche alle più semplici. Esattamente come accade quando scalo, corro o percorro altri ambienti naturali.
- Hai accompagnato il video con una sorta di riflessione poetica, sono parole nate dall’avventura austriaca?
- Ciao Christian, ho visto il tuo video girato sotto un ghiacciaio, sorprendente! Dove ti trovavi? Il luogo, davvero affascinante, è il lago ghiacciato di Anterselva, al confine italiano con l’Austria, nell’area bolzanese.
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I motivi possono ricordare la poesia, ma il contesto è metafisico, il tema, è semplicemente la nostra vita analizzata dal punto di vista della realtà. È ciò che chiunque di noi può e dovrebbe fare: la ricerca di qualche cosa di superiore, vera, senza esser imbrigliata dall’ortodossia religiosa e dai canoni. L’avventura austriaca è semplicemente un sassolino che si adagia sul percorso
- Che cosa hai visto e come ti sei sentito? Sotto il ghiaccio scorgi il correre delle bolle, la luce che filtra sotto forma di spade che inseguono il movimento del sole, tratti di nero e di bianco fra aria e acqua... Un ambiente davvero unico in cui il pavimento è il soffitto. Sei sotto l’acqua, ma non puoi riemergere, puoi
galaci un accenno di queste tre fatiche letterarie. È finalmente uscito “ Sette Nero “, un volume di narrativa in cui mi sono potuto esprimere finalmente come avrei voluto. A seguire, due mesi fa, è uscita una guida alle racchette da neve in Piemonte e fra due mesi sarà edito un libro fotografico, ma con relazioni, relativo ai borghi dimenticati immersi fra le montagne. Per i prossimi mesi prevedo di ultimare un’importante biografia e un volume di racconti. Lotto per evolvermi.
- Grazie mille Christian da parte mia e di tutti il lettori! - Grazie a voi, ecco il link del video girato sotto il lago ghiacciato di Anterselva:
http://www.mountainblog.it/ christianroccati/?p=1594
solo far parte del tutto. Le tue bolle non c’entrano alcunché, ma tu si. Mi sono sentito emotivamente in pace, come sempre in natura, ma fisicamente ho avuto alcuni problemi per degli infortuni che avevo precedentemente all’immersione e che ho gestito.
- Immergersi negli abissi é un po’ come immergersi nel inconscio? Cerchi te stesso o in ogni avventura crei e ricrei il tuo essere? Penso di non dover aggiungere alcunché a ciò che tu stessa affermi se non forse che ciò che hai dipinto è una tra le perle di una catena lunga, il nostro cammino.
- Hai tre nuovi libri di cui parleremo nel prossimo numero del nostro magazine, ma re-
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“La realtà dell’ underground oggi è molto diversa da quando ho iniziato io... Qualche anno fa solo chi sapeva rappare e soprattutto era un vero
Intervista
Ros D
spaccare nel mondo
a
della musica..
a cura della dott.ssa Agnese Monaco
talento riusciva a
U
n Viaggio nel Rap
& Heart di Ros D!
1- Inizio subito dicendo che ti ho conosciuto grazie al tuo ultimo video Cani di Strada, mentre eri intervistato in una emittente radiofonica. Incuriosita dal tuo modo di espressione sonora ti ho subito contattato per ricercare
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una intervista e ci sono riuscita. Allora Ros raccontaci chi è Ros D, perchè questo nome d’arte e come inizia il tuo viaggio nel Rap? Mi presento sono Rosario D’orsi un ragazzo di 32 anni nato in Germania da genitori italiani, la mia passione x la musica nasce fin da piccolissimo ascoltando il grande michael jackson.. All’ eta’ di tredici anni il mio interesse musicale comincia a spostarsi verso un altro genere l’hip hop... Rimango folgorato dal-
la bravura dei grandi rapper americani Dmx e 2pac... Infatti sono proprio loro i miei mentori a cui mi ispiro.
2- Dove possiamo trovare info su di te? Tipo siti, link dove scaricare il tuo ep, prossime date per tour, ecc? Il mio nome d arte è semplicemente il diminutivo del mio nome e cognome. Per trovare info su di me potete cliccare
4- Cosa è oggi la realtà underground in Italia? Come è visto il rap nella tua città? Parliamo di cani di strada , che poi è la canzone che mi ha immediatamente attratto. Cosa volevi intendere con il testo della canzone? Ovviamente non mi riferisco al testo esclusivamente , ma il messaggio subliminale della stessa. Oltre ovviamente a cosa vi ha spinto ad affrontare questo argomento
Nella mia città il rap purtroppo non viene valorizzato. Anche se ci sono molti miei concittadini che si cimentano nel rap, alcuni di loro sono pure bravi ma come ho detto prima il nostro paese purtroppo non ci aiuta a coltivare la nostra passione. Cani di strada nasce subito dopo Fuck now primo brano del mio nuovo album che è in elaborazione. Nasce dalla collaborazione con un rapper romano Fun mc.. Il mio è un canto di ribellione, contro un mondo che cerca di manovrarci, che ci mette l’uno contro l’altro proprio come i cani che litigano per lo stesso osso. Spero che il mio messaggio arrivi alla gente , stiamo attenti , lottiamo per la nostra libertà , la vita è nostra e noi dobbiamo viverla al 100% senza vincoli e oppressioni.
mi piace sulla mia fans page facebook che tengo sempre aggiornata grazie ai miei amministratori.. Su youtube potete ascoltare i miei brani e vedere i video dei miei live a breve tutti i miei brani potranno essere scaricati su itunes e sarà creato un vero e proprio sito internet con tutte le mie info e i miei testi e brani.
3- Sei molto attento al sociale , anche tu come me, è uscito il video della canzone Pace & Sicurezza, il testo è davvero molto bello, in apparenza molto musicale, ma in una seconda lettura, si evince tantissimo che le tue
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parole scorrono come lame taglienti. Vuoi parlarci di questa canzone? Pace e sicurezza nasce come cover di un pezzo famosissimo di dmx.. Chi mi segue e mi ascolta sa benissimo che il mio è un canto di lotta e di protesta contro coloro che voglio manovrare le nostre menti inculcandoci informazioni sbagliate e nascondendoci la verità... Io con le mie canzoni cerco di far capire alla gente che non è tutto oro quello che luccica e penso che proprio grazie alla musica possiamo provare ad aprire gli occhi e capire davvero come vanno le cose per un futuro più sereno e tranquillo.
5- Nel ringraziarti per la tua disponibilità concludo con questa domanda libera in cui puoi parlarmi di ciò che ritieni più consono. La chiamo la domanda “grido” quella in cui tutto è concesso. Lasciate il vostro messaggio.
La realtà dell’ underground oggi è molto diversa da quando ho iniziato io... Qualche anno fa solo chi sapeva rappare e soprattutto era un vero talento riusciva a spaccare nel mondo della musica.. Oggi invece le cose sono cambiate ne sono un esempio i molti rapper che sono arrivati al successo senza avere talento ( la mia non è una critica ma solo il mio pensiero da veterano dell’underground).
Presentazione Ciro Imperato a cura di Mariagrazia Talarico e sul nascer dell’altro nuovo.
raccolta di poesie [codice isbn: 978-88-
98643-21-9] intitolata “Versi in-versi Tutto s’acquieta e tace
(affilati e taglienti)”, frutto del con-
nel nuovo risbocciar di urne
seguimento del 1° premio al concorso
di floreali, odorosi bulbi
letterario “Libera Verso”, organizzato
e d’accension di lampade votive.
dall’Associazione storico-culturale e di
spettacolo per la promozione turistica ***
della Campania “Il Castello” di Salerno,
BIOGRAFIA
cui Presidente è Bruno Di Cerbo.
Ciro Imperato [2] è nato a Portici (NA) e
ha vissuto per motivi di lavoro in molte
[1] Ciro Imperato, “E tace”, poesia inedita.
città d’Italia.
[2] https://www.facebook.com/Ciro.Im-
Spinto da sete di conoscenza e vivace
perato.Poeta
curiosità verso tutto ciò che per lui è
[2]
nuovo, ha coltivato varie passioni spa-
(poesia di: Ciro Imperato)
groups/276789285811589/
ziando tra musica, fotografia, arte, let-
[2]
teratura e, non per ultima, la poesia.
incorso.9
Muove una nuvola
Da giovanissimo ha anche condotto una
Evento:
sugl’irti rami di pini
trasmissione radiofonica.
events/693458254057077/
e gonfia… attende invano.
Scrive i suoi “pensieri”, così come lui
stesso usa definirli, che trattano vari arL’umido freddo e la brina
gomenti, ma in particolare sono rivolti
del mattino primo… dorme.
ai sentimenti più profondi e al disagio
esistenziale dell’uomo nei confronti del Fumi rappresi e ceneri disciolte
prossimo e della madre terra, nonché
oltre il monte diradate vanno.
alle brutture che l’uomo compie ai dan-
ni della natura e del suo stesso simile. Un legno inchiodato ormai non più
Nella
dormiente e umido resta
emozioni attinte dalla vita quotidiana.
tra l’altra in attesa.
Esprime la coscienza delle cose rielabo-
rando visioni, emozioni e ricordi del suo Serrate porte, rumoreggianti iniziano
vissuto e non, per arrivare, grazie ad una
nel crescente caldo astro del mattino.
maggior consapevolezza, ad una realtà
universale. E note silenziose nel tiepido tempo
È stato premiato e ritenuto meritevole
ad assuefatti padiglioni giungono
in vari concorsi di poesia organizzati in
a rammentar di battere ancora
diverse città italiane e i riconoscimenti
quel cerchio lontano di botti nuove.
ricevuti da più parti sono stati e contin-
uano ad essere per lui stimolo per fare Un nuovo raccolto s’avvicina
sempre meglio.
ed uve asprigne fermentan di già
Nel mese di luglio 2014, “TraccePer-
sul calar dell’astro buio
LaMeta Edizioni” ha pubblicato la sua
E tace [1]
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sua
poesia
riporta
perlopiù
https://www.facebook.com/ https://www.facebook.com/lavori. https://www.facebook.com/
TIZIANO CONSANI
Si arriva al N’Importe quoi per incontrare e presentare Tiziano Consani e le sue STORIE DI PòRDO, per un incontro sulla toscanità
più vera e profonda narrata in puro stile pisano da un cultore della lingua –NON dialetto- di una delle regioni italiane più ricche di storia, di una delle città più importanti al mondo, delle origini di altri mondi che parallelamente l’hanno scolpita. Un pomeriggio allegro e storico, unico nel suo genere, poiché Tiziano ama le sue radici e cerca di farci conoscere attraverso i suoi scritti anche le nostre origini, oltre le sue. Molto interessanti le piéces teatrali, quelle “ botta e risposta “ sane e goliardiche, nate e scritte, come dice l’Autore….”Pè ruzzà..a scapito di uancunartro “
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Promozione artisti a cura di Mariagrazia Talarico presenta “ Perfect Sensuality 2 “di Red Rose di Mariagrazia Talarico
In “ Perfect Sensuality 1 “ di Red Rose
http://www.amazon.it/Perfect-Sen-
abbiamo lasciato Joe Stevenson: lo
s u a l i t y - 2 - R e d - R o s e - e b o o k /d p /
Squalo d’America, alle prese con il suo
B00RUNNNM2/ref=pd_sim_
giovane bellissimo e impegnativo Cic-
kinc_4?ie=UTF8&refRID=0K9XNT3Q1F-
ciolo: Miguel. Un diciottenne brasiliano
B8E6QK8BX3
dalla bellezza mozzafiato, che lo stesso Joe ha salvato da morte certa, diventan-
Nel prossimo numero : “ Perfect Sensu-
do per tutti l’Eroe Americano. Ma la loro
ality 3 “
storia già traballante per la forte differenza di età, e l’eccessiva possessività dell’avvocato, trova ostacoli enormi con l’entrata in scena di un meraviglioso ragazzo tutto fuoco e fiamme ... un ragazzo dal forte e avvolgente aroma. Link di “ Perfect Sensuality 1” http://www.amazon.it/Perfect-Sensuality-Red-Rose-ebook/dp/B00Q3NZUEO/ ref=pd_cp_kinc_0 Ora in “ Perfect Sensuality 2 “ che cosa accadrà? Eccovi un’ anticipazione: Un’onda spagnola, profumata di Limone sta per travolgere la vita di Miguel… Diaz farà il suo audace ingresso, per riprendersi l’amore più forte e travolgente della sua giovane vita. I due ragazzi dal primo sguardo, capiranno che le loro vite sono destinate ad incrociarsi, ad assaporarsi e a travolgersi. Lo Squalo d’America dovrà fare i conti con un’onda di tsunami che investirà senza pietà la sua vita e quella del suo Cucciolo. Il Fuego, entrerà prepotentemente nelle loro vite con un unico obiettivo, prendersi il cuore, l’anima e il corpo di Miguel. Link di “ Perfect Sensuality 2 “
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INCIPIT MANIA A CURA DI MARIAGRAZIA TALARICO
Perfect Sensuality 1 di Red Rose
01
A New York era una brutta giornata, anche se era appena iniziata l’estate. La pioggia batteva forte sulle ampie finestre. Joe e Thomas distesi e rilassati si osservavano. Nudi e abbracciati stretti, sopra il grande letto matrimoniale, avevano una gran voglia di intimità. Ma Thomas aveva tante domande da fare a Joe. Da un po’ di tempo lo vedeva distratto, lo sentiva distante. Quel viaggio poi, lo impensieriva parecchio. Gli occhi neri di Thomas cercavano di capire qualcosa, scrutando occhi castani di Joe. “Allora? Sei convinto di andare fin laggiù?” Joe sospirò quasi infastidito. “Si, e mi servirà anche per rilassarmi un po’.” Thomas e Joe sono entrambi avvocati di successo, in uno degli studi legali più importanti della Grande Mela. Lo studio associato Klayton & Burns
Perfect Sensuality 2 di Red Rose Diaz e George a vevano trovato parcheggio, finalmente. Quella sera ci sarebbe stato il pienone. A George non piacevano i locali rumorosi, Diaz invece si divertiva da morire.
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E poi dovevano suggellare la pace dopo la brutta tempesta che c’era stata tra loro. George adorava alla follia Diaz, e aveva rischiato di perderlo. Ma quella
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02
sera avrebbe preso due piccioni con una sola fava. George infatti avrebbe fatto divertire Diaz, e non si sarebbe perso quel compleanno. Non vedeva Joy Steward da molto. Lo aveva incrociato alla clinica dove entrambi, senza saperlo, ogni tanto collaboravano. Erano stati compagni di università. E buoni amici. Rivedersi fu una bella sorpresa. George osservò Diaz nella penombra, ed era per lui il ragazzo più bello ed eccitante che avesse avuto la fortuna di conoscere. Era fatto come piaceva a lui. Alto e impostato, muscoloso e irruento. Ma anche maledettamente bello, con i tratti latini da seduttore senza scrupoli. Era spagnolo, ed aveva il fuoco nelle vene.
“ Le rose del silenzio “ di Chiara Taormina una raccolta di undici racconti .
03 01
Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio. (Antoine de Saint- Exupéry, Il piccolo principe) C’era chi assicurava di averlo visto, mentre una lunga scia gialla di intenso calore ne seguiva i passi, sciabordando la sabbia dorata che si inchinava al suo passaggio. Erano per lo più turisti incauti che, per motivi ininfluenti, si erano perduti in un luogo del tutto inospitale: il deserto. Ma quell’incontro aveva cambiato la loro vita, il modo di cogliere quell’illimitato spazio dell’anima che può ricongiungersi al grande fuoco del divino. Uno di loro, più di ogni altro, ne fu colpito: un francese ricco e spaccone di nome Alain. 31 37
Quel giorno, Alain era quasi in agonia: la sete e il caldo lo stavano uccidendo. Aveva perso la comitiva per seguire un cammello a cui scattare una foto ricordo. Il solito souvenir da riportare nelle lussuose e comode case europee.
Recensione di Katia Debora Melis a L’opossum nell’armadio di Lorenzo Spurio Lorenzo Spurio, jesino, classe 1985, è critico letterario e recensionista, autore di saggistica, poesia e narrativa. Dirige la rivista letteraria elettronica Euterpe. Libri pubblicati : Jane Eyre, una rilettura contemporanea (2011), La metafora del giardino in letteratura (2011), Ritorno ad Ancona e altre storie (2012), Flyte & Tallis. Ritorno a Brideshead ed Espiazione: una analisi ravvicinata di due romanzi della letteratura inglese (2012), Ian McEwan: sesso e perversione (2013), Un infaticabile poeta palermitano d’oggi: Emanuele Marcuccio (2013), La cucina arancione (2013), Neoplasie civili (2014), Il sangue, no. L’aporia della vita ne “La ballata di Adam Henry” di Ian McEwan (2015), L’opossum nell’armadio (2015). ta fin nei più profondi meandri della
osservatore, conoscitore delle problem-
mente per risalire, poi, alla superficie, ai
atiche che affronta per il tramite della
comportamenti individuali, alle azioni
finzione letteraria, attraverso la quale le
effettivamente messe in essere.
ripropone ai lettori, in modo più diretta-
segno
Lo fa, come sempre, con una penna
mente fruibile.
dell’opossum che, invero, non appare
usata come bisturi, con la precisione,
Ogni singolo racconto si aggancia al
come protagonista delle varie vicende
nettezza, a volte cruda, di un chirurgo
presente del lettore, grazie alle temat-
che si snodano veloci, una dietro l’al-
che, eliminato tutto il superfluo, sago-
iche molto attuali e ai frequenti riferi-
tra, ma sta, silente, a fare da cornice che
ma esattamente i suoi personaggi. Non
menti a fatti di cronaca contemporanea.
tutto comprende, il detto e il non-detto
compare in modo diretto e chiaramente
I protagonisti, uomini e donne, ragazzi o
della varia umanità così acutamente,
leggibile, quasi in una narrazione di tipo
vecchi, sono tutti portatori di un dolore
essenzialmente, ma con la necessaria
verista. Non giudica né sollecita a farlo,
radicato, ove occultato, sepolto o sopito,
dovizia di particolari, ritratta dall’autore
non dissemina o addita tra le righe una
ove improvviso e inaspettato, ma nessu-
jesino.
qualche morale rispetto ai comporta-
no di essi dai risvolti di sofferenza esce
Spurio, come già in altri testi e nella
menti descritti.
redento o salvato, perché il tempo scan-
raccolta di racconti del 2013, La cucina
Autore con uno spiccato interesse per
disce e guida la vita, la incastona entro
arancione, ama creare storie che si rive-
le tematiche legate al disagio psichico
un corso di eventi. Sono questi ultimi
lano, a un’attenta lettura, dei veri e pro-
e sociale, il suo sapere sempre ben doc-
a fare mutare i personaggi, non il con-
pri reportages, sulla condizione umana
umentato, fa sì che egli sia un ottimo
trario. La crisi, momento traumatico e di
Ventuno
racconti,
sotto
il
nella società contemporanea, indaga-
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scissione tra il noto, il sicuro e acquisito,
come punto d’osservazione degli altri, da cui si sente maggiormente la distanza e la differenza, in un ragionamento profondamente solipsistico che tende a pervadere la mente dei protagonisti. Così, finita la lettura del libro, ci appare sempre più chiaro come sapientemente Lorenzo Spurio non abbia fatto altro (e certo non è cosa da poco) che metterci di fronte quel Giano bifronte in cui umanità e bestialità convivono, chiusi, e troppo stretti, dentro quell’armadio che è ciascuno di noi. Katia Debora Melis
Selargius, 09-03-2015 e l’instabile, l’oscuro e l’ignoto, creano lo spaesamento e la perdita dei punti di riferimento. Tale perdita non accettata è quasi sempre alla base di reazioni improvvise, irrazionali, radicali, che altro non sono, in termini psicoantropologici, che meccanismi di difesa e di rimozione. Tentativi estremi di difendere la propria possibilità di esistere in un tempo e in un modo che non sono più quelli consueti, tentativo di riportare le cose allo status precedente, spesso quando questo è impossibile. L’individuo, per lo più, è mostrato nei suoi legami con la famiglia, originaria o acquisita, in cui a prevalere sono i fili, spesso spezzati, che legano genitori e figli, che legano più generazioni. Le vicende si svolgono generalmente tra due poli: quello delle mura domestiche, nido-rifugio-prigione-tomba, che vede predominare elementi di staticità; quello dello spostamento e del viaggio, per lo più in treno, momento di transizione, evasione o di ritorno, vissuto anche
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Titolo: L’opossum nell’armadio Autore: Lorenzo Spurio Prefazione: Marzia Carocci Postfazione: Susanna Polimanti Casa Editrice: PoetiKanten Edizione Collana: Narrativa – Orsa Maggiore ISBN: 9788894038835 Anno: 2015 Pagine: 200 Costo: 10 €
Capitano Ultimo, la vera lotta alla mafia di Angela Rossi edizioni INTENTO
Recensione a cura di Rosanna Lanzillotti
lo costretto ad usare uno pseudonimo:
racconto, ma soprattutto l’aspetto nar-
Capitano Ultimo. È questo infatti il nome
rativo che ne consegue. Vi è infatti sia
assegnato al Colonnello dell’Arma dei
l’intervista fatta al Capitano e sia la sto-
Carabinieri che, in quel lontano giorno
ria di ciò che lui e i suoi compagni, nella
di molti anni fa, ne scoprì il nascondiglio
loro umiltà e profonda fedeltà ai valori
e ne permise l’arresto. Il protagonista di
umani, hanno saputo creare nella città
Capitano Ultimo, la vera lotta alla mafia
di Roma.
è un uomo apparentemente come tanti
Mentre si legge quest’opera si ha la
che pensò a servire la madre Patria e a
sensazione di vivere in prima persona la
liberare gli onesti da coloro che dell’on-
stessa esperienza vissuta dai carabinieri
està ne avevano cancellato il valore.
che hanno partecipato all’azione di cat-
Capitano Ultimo è costretto ormai a viv-
tura del mafioso e che oggi collaborano
Capitano Ultimo, la vera lotta alla ma-
ere, da quel lontano giorno, sotto coper-
con il loro Capitano in una casa famiglia
fia di Angela Rossi, edizione INTENTO,
tura. Divenendo senza ombra di dubbio,
che non conosce distinzioni di alcun ge-
è un’opera che non passa inosservata.
un eroe dei nostri tempi. Un eroe che la
nere tra esseri viventi. Leggendo si ha
Non è solo il suo titolo ad attirare l’at-
scrittrice, Angela Rossi, ha saputo ben
la percezione che le parole scritte su
tenzione, anche del lettore più distratto,
valorizzare e rendere noto al pubblico
un foglio bianco siano momenti vissu-
ma soprattutto il contenuto che ne rive-
grazie anche alla sua personale spic-
ti nella realtà di chi leggendo si lascia
la. L’Italia è sì il Paese dei limoni e degli
cata capacità stilistica e letteraria, con
rapire da un momento storico italiano
aranci, come la definì il grande letterato
cui ha saputo redigere principalmente
pronto a coinvolgere ogni singolo indi-
tedesco Johann Wolfgang von Goethe
la sua intervista dando vita ad una nar-
viduo. Compaiono luoghi che sembrano
in Viaggio in Italia. Il Paese del sole che
razione diversa per stile comunicativo
molto lontani dai propri, eppure così a
brucia la terra e spalanca le porte a chi,
ed espressione culturale. Sono parole,
portata di mano. Il merito più grande
con grande speranza per una vita mi-
le sue, che giungono ad ogni tipo di let-
che attribuisco all’autrice, non è soltan-
gliore, approda sulle nostre coste.
tore. La sua è una tecnica che giunge a
to il suo talento giornalistico, chiaro e
e
chi ama leggere le interviste e a chi, allo
diretto, né solamente quello narrativo,
scrittrice italiana Angela Rossi, è anche
stesso tempo, desidera inoltrarsi in un
discreto e penetrante, ma soprattutto
la dimora di chi del male più profondo
romanzo attendendo una conclusione a
la capacità dimostrata nel saper condu-
di nome Mafia, ne ha voluto sradicare le
sorpresa. Qui la sorpresa è la vita stessa.
rre il lettore in un mondo in cui la re-
radici più forti donando uno spiraglio di
Una realtà sorprendentemente scorrev-
altà quotidiana è realtà di vita volta al
luce immensa a chi la luce non riusciva
ole. Frasi che volano nell’infinito di un
bene del nostro prossimo. Una vita nella
più a riconoscerla.
cielo ove un falco riconosce la sua pre-
quale i valori necessari per un presente
Angela Rossi ha dedicato questa sua
da per catturarla viva.
ed un futuro migliori sono concreta-
ricerca giornalistica ed esperienza let-
Non è stato semplice entrare in contatto
mente realizzabili.
teraria ad un uomo che, nella sua grande
con un uomo costretto ormai per tutta
umiltà e alto senso del dovere, ha sapu-
la sua vita a vivere nell’anonimato, ma
to porre la parola fine alla latitanza di un
evidentemente la conferma che il bene
personaggio molto noto della mafia ital-
vince sul male ha dato la sua dimostrazi-
iana di nome Totò Riina. La mafia, quel
one. Ecco che le parole dette dal protag-
male oscuro che troppo spesso ha spez-
onista dell’opera e riportate dall’autrice
zato vite e distrutto esistenze appena
con fedeltà e professionalità rendono
al volgere del loro affacciarsi alla vita,
vive non solo l’intervista in sé ed il suo
L’Italia,
narrata
dalla
giornalista
ha conosciuto un eroe del nostro seco-
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Leggiti
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LA REDAZIONE
Laura Capone La Laura Capone Editore è una casa editrice che opera online, produce, distribuisce e promuove libri nei vari formati (cartaceo, e-book, audiolibro, ecc.). Nasce nel novembre 2010 e si afferma velocemente per la correttezza e la trasparenza operativa. La LCE si pregia di avere in redazione professionisti di settore per ogni competenza che, in una stretta rete di collaborazioni online, si prefiggono la rivalutazione del talento letterario ed artistico italiano contemporaneo, anche attraverso la promozione e distribuzione elettronica delle nostre opere tradotte. Per citare solo alcuni collaboratori: la dott.ssa Luigia Torrusio appassionata di lettere antiche, traduttrici quali Chiara Rolandelli e Alessandra Baroni, artisti quali Lisa Fusco, Moreno Chiacchiera (attualmente l’illustratore più quotato sia in Italia che all’estero), il Maestro Marco Serpe, il Regista Sebastiano Giuffrida, in un crescendo di professionisti più o meno noti che partecipano con grande competenza, professionalità e soprattutto passione.
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Cristina Rotoloni Nasce a Milano nel 1984, anche se ora è residente in un piccolo ma incantevole paesino in provincia di Vibo Valentia, vale a dire, San Costantino di Briatico, a soli dieci minuti dalla più conosciuta Tropea. Sin da subito in lui si manifesta la passione per la scrittura e per la filosofia e già da piccolo a ben nove anni pensò di scrivere il suo primo eBook che doveva avere il titolo di “La povertà e la felicità della vita”. Si è laureato in Filosofia e Scienze Umane all’Università degli studi della Calabria, e continua a lavorare ai suoi progetti futuri di scrittura. Lavora e studia per scrivere un nuovo eBook che sarà denominato “Ethos”. Sogna di essere conosciuto un giorno come uno dei più importanti filosofi contemporanei, e intanto collabora con riviste culturali e associazioni filosofiche e cura un blog personale, donando il suo sapere al servizio degli altri e sperando che questo sia un utile strumento per la comprensione e il miglioramento di ognuno. Nel frattempo continua a fare ciò che ama di più: studiare i comportamenti dell’uomo tramite la percezione filosofica. Spera un giorno di realizzare il sogno di scrivere l’eBook che pensò quando aveva nove anni.
Emanuela Arlotta Nata a Roma il 20 Settembre 1975. Ho sempre avuto una forte propensione all’introspezione e alla conseguente scrittura di poesie e racconti che indagano in maniera approfondita l’animo umano, quello legato all’Io più profondo. Questa mia voglia di comunicare ha superato i limiti della carta e della distanza con la creazione di questa community letteraria (Volodeisensi.it) che gestisco con passione e amore tutti i giorni e di cui sono felice facciano parte tante persone che credono ancora nei sogni. Anche il Magazine online è una mia idea, realizzata grazie al supporto informatico di alto livello di mio marito Leonzio Nocente, il quale è anche il creatore materiale di Volodeisensi.it e di altri siti molto conosciuti. Lavoro nell’informatica da anni e scrivo da quando sono nata. Ho auto-pubblicato due libri nella collana ‘ilmiolibro’, uno di poesie ‘Volodeisensi’ e uno di racconti ‘La Sfera’, che stanno riscuotendo molto successo e che presto saranno disponibili anche in formato ebook nello store Apple. Ho pubblicato la silloge poetica ‘Dalla parte dell’Anima’ edita da Galassia Arte Editore.
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Leonzio Nocente Nato a Francavilla Fontana il 23 Maggio 1979, Architetto informatico che lavora da 14 anni nel settore IT. Le sue conoscenze vanno dallo sviluppo di portali alle applicazioni in tutti i campi compreso quello mobile. Nella sua carriera ha partecipato alla nascita di grandi portali Nazionali del settore comunicativo e collaborato con grandi multinazionali Italiane e Americane. “Questa mia opera epica che ha visto ben due anni di progettazione e sviluppo è stata la mia più grande soddisfazione, realizzare il sogno sempre vivo di una bambina, mia moglie Emanuela. Volodeisensi.it non è una semplice community ma un vero e proprio portale Letterario dove i sogni diventano realtà. Sono solo l’autore materiale, un penna su un foglio vuoto che viene guidato dalle emozioni di mia moglie che ogni giorno dà la possibilità a tanta gente di esprimersi e soprattutto di essere ascoltata.Con tanta commozione dedico questo nostro lavoro ai nostri figli e a tutta la gente che crede e crederà in Volodeisensi.it”
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Francesco Terzulli
Isabella Verduci
Francesco Terzulli è nato a Guidonia (RM) il 21 gennaio 1988. Si è laureato in illustrazione e animazione allo Ied di Roma. Ha collaborato come stagista presso l’agenzia pubblicitaria 19novanta in veste di designer grafico. Attualmente frequenta un master di specialistica in sviluppo web e collabora come grafico per la rivista Volodeisensi
isabella Verduci è nata a Chiavari (Ge) il 18 febbraio 1970. Diploma di insegnante elementare, ha sempre amato scrivere e ‘fotografare’ la vita con una penna o l’obiettivo. Ha pubblicato una silloge poetica, ‘Petali di parole’ edita da Laura Capone Editore dedicata al figlio Emanuele. E’ un libro accessibile a tutti,anche ai bambini perchè contiene pensieri semplici, ninne nanne; parla delle varie facce dell’amore, della natura, di mare e paesaggi, di dettagli, di passione... Dopo trent’anni di scritti, da qualche tempo si sta dedicando alla stesura di un racconto ironico semi autobiografico e tutti coloro che la conoscono e spronano sperano che questo veda la luce prima di tre decenni!
Alessandro Bagnato Nasce a Milano nel 1984, anche se ora è residente in un piccolo ma incantevole paesino in provincia di Vibo Valentia, vale a dire, San Costantino di Briatico, a soli dieci minuti dalla più conosciuta Tropea. Sin da subito in lui si manifesta la passione per la scrittura e per la filosofia e già da piccolo a ben nove anni pensò di scrivere il suo primo eBook che doveva avere il titolo di “La povertà e la felicità della vita”. Si è laureato in Filosofia e Scienze Umane all’Università degli studi della Calabria, e continua a lavorare ai suoi progetti futuri di scrittura. Lavora e studia per scrivere un nuovo eBook che sarà denominato “Ethos”. Sogna di essere conosciuto un giorno come uno dei più importanti filosofi contemporanei, e intanto collabora con riviste culturali e associazioni filosofiche e cura un blog personale, donando il suo sapere al servizio degli altri e sperando che questo sia un utile strumento per la comprensione e il miglioramento di ognuno. Nel frattempo continua a fare ciò che ama di più: studiare i comportamenti dell’uomo tramite la percezione filosofica. Spera un giorno di realizzare il sogno di scrivere l’eBook che pensò quando aveva nove anni.
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Mariagrazia Talarico Talarico Mariagrazia nata il 14-09-80 a Bellano Lecco, Residente in provincia di Lecco, studi magistrale Bertacchi Lecco. Una silloge edita “Delicata com’ali di farfalla” ed Il Filo classificata terza del concorso internazionale insieme nel mondo 2.
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