Volodeisensi Magazine Vol.15

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SOMMARIO

Intervista ad Alessandra Prospero..…………..………………………1 Intervista ad Enza Mazzocchi .............................................. 5 Intervista ad Annalisa Civitelli ............................................. 7 Primo Premio Nazionale ‘Letteratura italiana LCE’ ........... 12 Poesie dei nostri autori ..................................................... 16 Racconto : ‘Le memorie di campagna’ .............................. 18 “A scuola di portamento” di Antonella Sgueglia ............... 21 “Aspettando la fine del mondo” di Caterina Davinio ........ 23 “Storia dei servizi segreti italiani” .................................... 25 Cinema Altro ..................................................................... 29 La Redazione… .................................................................. 31

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Intervista ad Alessandra prospero

Prolifica è anche la sua produzione poetica, per citare solo alcune tra le antologie a cui ha partecipato: •

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Nata e cresciuta a L’Aquila dove tuttora vive, dopo essere scampata insieme ai suoi cari al terribile sisma del 6 aprile 2009 che ha devastato la città. Dopo gli studi classici ha assecondato la propria passione per lo studio della criminologia intraprendendo il corso di laurea in Scienze dell’Investigazione in L’Aquila. Affascinata da sempre dal mistero e da tutte le sue sfumature, scrive racconti noir, thriller e gialli. Collabora come recensionista con le riviste virtuali www.bottegascriptamanent.it e www.direfarescrivere.it edite dall’Agenzia Letteraria La Bottega Editoriale (www.bottegaeditoriale.it) e con www.ilgiornaledimontesilvano.com, www.leggereacolori.com e www.deliriprogressivi.com.

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l’”Antologia Poetica del 2010 del II Premio Letterario Internazionale di Martinsicuro” edito dalla De Felice Edizioni; l’antologia “….è solo poesia” edita dalla GDS Edizioni (2011); l’antologia poetica “Diffusione Autori” edita dalla GDS Edizioni (2011); l’”Antologia Poetica del 2011 del III Premio Letterario Internazionale di Martinsicuro” edito dalla De Felice Edizioni; l'antologia "UNA POESIA NEL CASSETTO" edizione 2011 promossa dall'Associazione Culturale Progetto Flanerì; l'antologia di poeti contemporanei "LA FOLLIA", dicembre 2011, pubblicata ad opera del collettivo Poesiaèrivoluzione; l’antologia poetica “Diffusione Autori” edita dalla GDS Edizioni (2012); P.S. POST SISMA silloge pubblicata nell’aprile 2012 dalla prestigiosa Città del Sole edizioni, lanciata al Salone del Libro di Torino 2012 e vincitrice del 2° posto del Premio Internazionale Vitruvio edizione 2012 e del 2° posto nella sezione Poesia sociale del Premio Leandro Polverini edizione 2012; La 33° Antologia di Poeti Contemporanei edita dalla casa editrice PAGINE del poeta Elio Pecora; Agenda del poeta 2013 dedicata ad Oscar Wilde della casa editrice PAGINE di Elio Pecora. E’ in uscita il secondo libro che sarà edito dalla GDS EDIZIONI.


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INTERVISTA: 1) Ciao Alessandra, benvenuta sul nostro Magazine letterario. La prima domanda che voglio porti è questa : cosa rappresenta, per te , il mondo della scrittura? Cosa ti spinge a voler mettere su carta i tuoi pensieri? Scrivere è sempre la risposta a un moto dell’anima, una catarsi, un esorcismo e un percorso in cui incanalare il proprio sentire o i propri pensieri per comunicare.

di quella notte (erano le 3:32). Parlarne mi rimane molto difficile; è anche per questo che ho affrontato l’argomento in versi, perché è un dolore che va mitigato dalla dolcezza della poesia. Posso solo dire che la terribile sensazione di lutto e di devastazione era direttamente proporzionale alla gioia di aver realizzato che mio figlio era salvo.

2) Come definiresti il tuo stile poetico? Il Prof. Gianfranco Giustizieri, scrittore di pregio aquilano che ha tenuto a battesimo la mia silloge “P.S. Post Sisma”, ha accostato le mie figure retoriche e le mie espressioni poetiche a quelle dei simbolisti francesi e dei poeti ermetici. In effetti molta influenza ha avuto su di me lo studio e la conoscenza del Simbolismo francese e dell’Ermetismo, da Baudelaire a Pascoli, da D’Annunzio a Ungaretti. 3) Alessandra, tu sei aquilana e, come molti, hai vissuto il terribile terremoto del 6 aprile 2009. Cosa ricordi più chiaramente di quel giorno? Cosa hai provato rendendoti conto di ciò che era accaduto? Il sisma del 2009 ha profondamente cambiato il vissuto di tutti noi aquilani. Ho molti ricordi dolorosi e terrificanti  Pagina 2

4) Dopo tre anni dal terremoto è uscito un tuo libro di poesie dedicato proprio a questo argomento. Ce ne vuoi parlare? Sono particolarmente legata a questo libro, “P.S. Post Sisma”: è stato lanciato da Città del Sole edizioni al Salone del Libro di Torino 2012 e ottenuto diversi riconoscimenti. E’ una silloge di poesie che tratta in versione lirica il mio sisma


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e il suo post. Il titolo ha una formula che rimanda a qualcosa di incidentale, di sussidiario, di posteriore… quasi di secondario: volevo rappresentare amaramente ed in maniera immediata il valore appunto incidentale, sussidiario, posteriore e secondario che viene attribuito ai postumi di un evento simile e a tutto il “post” che di incidentale non ha nulla poiché, in alcuni casi, è infinito e permanente. 5) Cosa rappresenta l’immagine di copertina? L’immagine in copertina riproduce fedelmente una crepa nel muro della facciata principale di casa mia, infatti la foto è originale. L’abbiamo solo elaborata graficamente togliendo il colore alle macerie che in tal modo risultano in bianco e nero e lasciandolo invece alle foglie che si arrampicano ostinatamente, rappresentando la forza della vita superstite.

6) Il tuo libro ha ricevuto molti riconoscimenti. Vuoi parlarcene? “P.S. Post Sisma” ha ottenuto il secondo posto al Premio Leandro Polverini nella sezione Poesia Sociale, il secondo posto al Premio Internazionale VITRUVIO, è stato tra i 15 finalisti del Premio Nabokov e una sua lirica, “Primavera sognante” ha vinto il concorso Diffusione Autore 2012. Ho sempre creduto molto in questo libro e ottenere simili riconoscimenti da prestigiose giurie è stato un onore. Il fatto che altre persone riconoscano

valore alla tua arte significa che essa è riuscita a fungere da veicolo di comunicazione, e questa secondo me è la cosa più importante. 7) Da autrice emergente puoi raccontarci, secondo la tua esperienza, qual è il percorso e quali sono gli ostacoli da affrontare per arrivare alla pubblicazione? Gli ostacoli purtroppo sono molti, primo tra tutti l’odioso contributo economico che molti editori chiedono: ciò dipende dal fatto che le case editrici oggi sono troppe e, a volte, più che davanti ad un editore, ci si trova davanti a semplici stampatori. Io ho avuto un esordio felice poiché ho trovato una casa editrice anzitutto affermata e poi seria e professionale: sto parlando di Città del Sole edizioni. Ad ogni modo consiglio a chi vuole intraprendere questo percorso di non farsi scoraggiare e di proseguire, come diceva Fabrizio de André, «in direzione ostinata e contraria» perché nessun successo nasce senza ostinazione. 8) Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in cantiere altre pubblicazioni? Dovrebbe uscire a breve il mio secondo libro pubblicato dalla GDS Edizioni: si tratta anche in questo caso di una silloge ma stavolta è una sorta di narrazione unitaria, una trama gotica raccontata in liriche. Inoltre continuo a lavorare come recensionista di libri e a collaborare con varie riviste: le due  Pagina 3


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riviste virtuali Bottegascriptamanent e Direfarescrivere (edite dall’Agenzia letteraria la Bottega editoriale), la testata locale www.ilgiornaledimontesilvano.com, infine www.deliriprogressivi.com e www.leggereacolori.com . Per il resto… come sono solita ripetere da quattro anni a questa parte, il Sisma del 2009 mi ha insegnato a non fare progetti e dunque continuo a lavorare alacremente giorno per giorno, profondendo la stessa passione in ogni recensione, in ogni articolo e in ogni poesia che scrivo.

Emanuela Arlotta.

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Intervista ad enza mazzocchi Enza Mazzocchi è uno spirito irrequieto, sensibile e profondamente travolto dalla vita. Dalle sue poesie emerge la fragilità e l’impegno emotivo che l’esistenza le chiede, ma traspare anche la fiducia in un cambiamento futuro. Fiducia a volte minata, come lei dichiara, ma non per questo abbandonata. Scopriamo qualcosa in più su di lei.

Ora vi parlo direttamente e vi dico che sono d' animo sensibile al massimo e nei miei scritti desidero essere solo me stessa. Risulterò spesso malinconica e triste! Sono provinciale...amo la mia vita semplice, il pane quotidiano mio, e desideri che il mio mondo venisse letto. Quale tema preferisci e quale metodo di scrittura si avvicina di più alla tua persona? La scrittura e' semplice ed i temi a volte variano, ma spesso si avvicinano al mio vissuto non tanto sereno.

Chi è Enza e cosa vuole per la sua vita? Enza Mazzocchi e' una semplice persona. Madre e moglie ...diplomata! Dalla sua vita vuole serenità e il minimo di soddisfazione per la sua passione:" scrivere". Quando hai iniziato a scrivere e perché? Ha iniziato a scrivere forse da sempre poiché sensibile non riusciva a farsi sentire. Così si scriveva in un mattino qualunque quando il cielo era sereno.

Tu sei una persona sensibile e trasporti questa tua sensibilità nei tuoi testi, cosa provi nel metterti a nudo e nel sapere che verranno letti?

Tuo padre è stata una figura importante nella tua vita e ti manca la sua presenza, come abbiamo letto nel magazine n° 13 con i tuoi versi dedicati a lui. Quanto la sua persona ha influenzato il tuo scrivere? Il mio papà una persona rara che oggi non esiste più... Un papà dedicato la sua breve vita per la famiglia. Oggi sento ancora la sua mancanza, ma sarà lui anche a proteggermi.  Pagina 5


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Infatti dopo la sua morte, io mi dedicai allo scrivere con un desiderio prefisso. E dovevo anche uscire dalla depressione" il malessere Dell' anima". Ecco scrivevo e mi scrivevo, fogli sparsi, finché un giorno provai e trovai un amica. Uscì il mio primo libro, semplice e umile come me!

Raccontaci del tuo libro “Arriverà il Sole”. Il titolo prometta una rinascita e una speranza. Il nome " arriverà il sole " e' una speranza che qualcuno mi veda dentro e mi faccia scrivere per dare vita a questo mio desiderio. Lo vorrei per gridare al cielo, cioè al mio papà di avercela fatta. Ne sarebbe contento, il mio vecchietto, oggi... Come vedi il mondo dell’editoria, pensi che dà la giusta visibilità agli autori emergenti? Ma sono anche consapevole che oggi il mondo Dell' editoria e' in crisi. Ok, ma i poeti, gli scrittori emergenti non vengono  Pagina 6

visti e aiutati. Questo non è giusto per me, perché spesso ci sono novità da prendere dai nuovi . Il mondo va avanti però la gente semplice che ama la sua passione e' sempre fuori dal mercato del lavoro. Quali i programmi per il tuo immediato futuro? Stai lavorando ad un nuovo libro? Con un filo di tristezza vi dico che non ho programmi, poiché ho visto che al mio primo libro ho avuto solo buchi non avendo opportunità. Ci vorrei lavorare ad un altro libro...ho tanti fogli, emozioni...tanto di me che potrebbe uscir fuori un libro…ma non so...e vorrei dargli magari questo titolo" Storia vera". Sarebbe un sogno! E sarebbe gratificante guadagnare qualcosa giusto per una mia piccola soddisfazione e poi per i miei figli. Che dire ho raccontato un po' di me e vi ringrazio. Enza Mazzocchi anni quasi 42 abitazione Somigliano D' Arco (NA). Cristina Rotoloni


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intervista ad annalisa civitelli

Annalisa Civitelli è un personaggio versatile che dedica la maggior parte della sua attenzione, nel mondo artistico, alla poesia. Ha, infatti, pubblicato una raccolta intitolata: “Ma la nebbia dove va?” La sua creatività si è però riversata anche nei racconti, nella cinematografia, nella grafica, nell’artigianato, nelle decorazioni e nel fai da te. L’ultima sua iniziativa è il progetto “CIVITAS CREATIVA”. Conosciamola un po’di più tramite le sue risposte. L’esperienza del cortometraggio cosa ti ha lasciato? Di corti ne ho realizzati due. Il primo quando ho frequentato il College a Londra. Mi misero a disposizione i mezzi per le riprese, fecero permessi per riprendere all’interno del “Victoria and Albert Museum”, ove c’è una sezione dedicata ai vestiti. Il corto si intitola “Fashion as Art”. Ho focalizzato l’ottica, ad ampio raggio, non solo della Moda come “costruzione” dell’abito, concetto che vive negli Atelier di Alta Moda, ma anche come rappresentazione e visualizzazione a tu per tu con l’abito di fronte ai propri occhi. Una

panoramica dello “street style”, in giro per il centro londinese, una visione di come vengono presentate le brochure delle Scuole di Moda e di sfilate moderne che presentano abiti di gran lusso. E’ stata un’esperienza molto importante dove ho impiegato costanza, passione ed attenzione per arrivare al prodotto finale, quale fu il mio compito all’interno del Corso di Multimedia. Il secondo è recente. Realizzato nel 2012 per un Concorso, “Maremetraggio” che si svolge a Trieste ogni anno. Il tema era il viaggio in mare, come si sfrutta l’energia del vento anche tramite gli sport velici, quali windsurf, kite surf. E così, con una telecamera amatoriale, ho sperimentato immagini, inserendo animazione 2D, barchette di carta e messe in acqua, ed espresso il mio concetto di “viaggio” e di energia del vento, attraverso un racconto poetico e leggiadro, linguaggio a me consono. Questo video è stato un mettermi in gioco, un donarmi una possibilità, un rinascere nella mia arte, quale si è riaffacciata dopo anni sopita. Ho sentito il desiderio di esprimermi concentrandomi e riprendendo contatto con le nozioni acquisite durante il corso di studi. Sono state due esperienze diverse: la prima senza consapevolezza ed osservazione, eppure con metodicità e precisione sono giunta alla meta; la seconda con vera e profonda osservazione, con quella consapevolezza di quella strada riconosciuta, si sa dove sta portando. Dentro una riconoscenza di se stessi, in cui, l’Arte, in tutte le sue forme vive con quel desiderio di essere espressa nel modo migliore che si conosce. I cortometraggi potrebbero essere parte della tua vita artistica e pensi di realizzarne altri? Non nascondo il fatto, che, se dovessero capitare opportunità nuove, non esiterei a

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tirarmi indietro. Anzi, perfezionerei la mia visione, sperimenterei nuovi paesaggi, nuovi orizzonti. Anzi, perché non realizzarne uno nuovo quest’anno? O addirittura far suscitare emozioni, evocare atmosfere interiori attraverso una voce narrante le mie Poesie, su immagini che scorrono in sottofondo. Parlaci del tuo progetto, “Civitas Creativa”?

cos’è

“Civitas Creativa” è un’idea sorta molto tempo fa. Il racconto è breve: una persona mi disse che il mio cognome, Civitelli, deriva dal latino “città”. E pian piano si è formata in me l’idea di assemblare tutte le mie arti in un’unica città, una magica città, poliedrica, artistica ed appunto creativa, un vortice tra pittura, confluita in seguito su cornici e scatole di legno grezzo, su accessori di legno, su tele, sperimentando anche differenti vie di decorazioni con materiali diversi. La grafica, l’animazione, la scrittura concentrata per lo più sulle Poesie. I video sempre da sperimentare e vivere. Quando hai capito che l’arte è parte integrante della tua vita e cosa pensi si adatti più a te delle tante sfaccettature di questo settore? Da poco più di un anno, tramite un percorso personale, ho imparato a mettermi in gioco, come si dice “in gergo, a vendermi”. Mettermi in mostra non è mai stato uno dei miei punti di forza, ma con testa e metodo ho trovato una strada. Ho deciso, nel 2011, di cominciare ad espormi: dipingere e decorare le cornici e le scatoline di legno grezzo, a creare accessori con le perline, tanto poi da poterle vendere al mercatino di Natale. Bigliettini da visita in evoluzione, in cerca del Logo e della giusta impostazione,  Pagina 8

inventiva nel fare i pacchetti regali. Ed intanto, per non perdere le immagini delle “uniche opere d’arte” fare tanti scatti, sia per ricordo, sia per pubblicizzarmi e far vedere ciò che realizzo. Collateralmente, ho mantenuta viva la scrittura, che da anni è presente nella mia vita, ma solo ora in modo costante e consapevole. La Poesia in evoluzione, mette le ali. Tra tutte le “Arti” esistenti, non riscontro al momento, l’Arte che si adatti a me, come un puzzle. Mi sentirei costretta nello scegliere solo la scrittura o solo ciò che riguarda l’attività di “Civitas Creativa”. Mi sento di esprimere che l’insieme viaggia integrandosi, ove frasi, pensieri e Poesie corte si vanno a colorare e costruire sulle cornici. E’ assolutamente un avvicinamento che sento necessario. Cosa pensi della cultura odierna, della conoscenza grammaticale e dei corsi di scrittura? Trovo questa una domanda molto forte, probabilmente adatta a tempi remoti. Mi


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accorgo che anche io ho bisogno di un sostanzioso ripasso grammaticale. Certo, scrivere è impegno. Ci vogliono attenzioni rivolte alla terminologia che dovrebbe essere articolata, non noiosa, ne pesante. La scrittura è precisione e costanza. Attualmente sto cercando, sempre con tempi giusti e idonei, di leggere di più per ampliare vocaboli e soprattutto fare un ripasso di verbi. Il corso di scrittura che frequento dal 2011, è stata una manna dal cielo. Un incontro giusto! Lo frequento tuttora, a favore del “mio” corso di scrittura, che la docente, Loretta Sebastianelli, ha nominato "Amo la luna che proietta la mia ombra in avanti", posso dire che sicuramente è fuori dal comune, atipico, incentrato su una conoscenza del Sé particolare, presenta sfaccettature diverse, ed il percorso per studiare la Poesia è alquanto curioso, speciale ed essenziale. Ci si conosce, è intenso, si guarda l’anima, la si conosce meglio. L’insegnante è una persona di un’umanità spiccata e soprattutto molto convinta su ciò che dona a noi studenti. Riguardo il “tema” cultura, oggi, la stanno “ammazzando”, non avverto molte persone affezionate al migliorare la “testa”, all’essere attenti ad osservare il mondo, il circostante. Ciò che li coinvolge. Essere presenti nei confronti del mondo aiuta a sviluppare un ampio raggio che cinema, mostre di Arte, libri, teatro e musica aiutano a sostenere, anche durante la vita di tutti i giorni, vitalità celebrale, dialoghi variegati, non solo incentrati sul proprio essere. E’ crescita e cervelli accessi. E’ vita. Vitalità. Il tuo libro si intitola “Ma le nebbia dove va?”, cosa contiene, cosa comunica, ma soprattutto cosa pensi che possa lasciare di te? L’idea del libro è nata fluendo, era nella mia mente da

molto tempo. Scrivo dal 2004. Di materiale ne avevo diverso, tanto. Tanto ho scritto e tanto ho maturato e tuttora maturo. L’idea del titolo appartiene più ad un panorama evanescente, un chiedersi dove si dirada la nebbia, dove va, dove ci porta e se, dopo averla oltrepassata, la nebbia, dove siamo. L’ho sentito come un percorso, non casuale, ma compreso solo quando nel 2011 ho cominciato a lavorare su questo progetto.

“Ma la Nebbia Dove Va?” è un libro di Poesie. Dal 2004 ad oggi, le Poesie scelte, scorrono come scene dalla mia interiorità, alla visione di luoghi, di Luna, di spazi interni, di viaggi, di amore e di persone. Versi liberi e fluenti adottati come composizione poetica per le mie liriche. Il libro è strutturato in tre sezioni: la prima, spazi, luoghi e viaggi; la seconda incentrata su condivisioni, persone ed incontri. L’ultima si apre con un racconto e delle frasi annotate su taccuini. Un messaggio di apertura di cuore e amore da portare avanti e non lasciare mai. Attraverso varie tematiche che toccano le corde dell’Io, della musica, del mare, della natura, della Luna e delle persone intersecatesi nella mia vita, si sfogliano pagine, una rete visiva, anche, con l’inserimento di disegni eseguiti  Pagina 9


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ai tempi del liceo e fotografie, a volte, inerenti con il titolo di alcune Poesie. Si lascia così interpretare al lettore il viaggio, un tuffo dentro emozioni e sensazioni, ove analizzando il significato del titolo stesso “Ma la Nebbia Dove Va?”, in sé evocativo, la si lascerà alle spalle -la nebbia- per aprire orizzonti di vita, anima e cuore.

che mondo di bene, sano. Allora si, che quando la capacità di osservazione si impossessa di noi, si riesce ad individuarsi, a vivere per se stessi, concentrandosi per inseguire le proprie capacità, i propri sogni ed allora si che l’Arte avrà luogo. Allora si che l’Arte avrà vita e valore, ed ora posso urlarlo ad alta voce.

Credo, onestamente, che il libro lascerà traccia su chi ha avuto la fortuna di averlo letto, a chi l’ho donato in regalo, a chi veramente, per passione, l’ha letto per darmi un suo riscontro professionale, per un’eventuale pubblicazione. Al momento, con grande rammarico, accade di abbandonare questo progetto, chiuderlo in un cassetto, senza perderne il ricordo di tenacia che mi ha spinta ad arrivare a comporlo in tutte le sue parti. E’ tempo di andare avanti con i nuovi scritti, più maturi, meno acerbi del passato, più sentiti. E’ ora di trovare un nuovo titolo mantenendo la struttura di “Ma la Nebbia dove va?”, con foto e disegni che rispecchiano la mia personalità. Il libro è un e-book, lo si trova sul portale www.lulu.com

Dovendoti descrivere cosa evidenzieresti di te e cosa valorizzeresti delle tue capacità?

La realtà odierna permette d’inseguire i propri sogni? Secondo te da valore all’arte? La realtà odierna la trovo molto difficile da vivere, da sostenere e da sorreggere tutti i giorni. Tutto è fermo, statico, sembra sopito, dove come l’acqua, tutto sta lì, non si muove. Ognuno di noi fa a schiaffi con la vita, lotta, si sacrifica per raggiungere quel posto in prima fila tanto da saltare in testa a tutti, senza rispetto. Ma male. Sarò retorica, ma si è perso un senso di civiltà e di educazione, che poi si trova in un piccolo mondo di simili, di persone di valore, dove allora si che ci si rinfranca. Lo si riconosce, si respirano i sogni, perché ci si stimola, perché ci si confronta, si trova  Pagina 10

Non sono tanto solita ad “evidenziarmi” e a “valorizzarmi”. Ci è voluto un percorso di anni, dove, all’interno, come di fronte ad uno specchio, ci si vede per la prima volta. Mi sento di poter dire che la tenacia, la volontà, l’esserci e la consapevolezza siano un insieme di capacità che posso permettermi di lasciare qui scritte. “Arte” è una parola infinita, ma per te quale universo racchiude? ARTE, è un insieme di emozioni, di sensazioni che ognuno di noi, attraverso gli occhi, riesce a portare dentro, dentro il cuore, dentro il corpo. Estasi? Bellezza? Quasi un trascendere, quasi entrare in una realtà “divina”, quasi per “eccellenza”, dove ci si può immergere potendo essere anche giustificati per un po’!


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Per eventuali contatti invito a visitare il sito web http://civitascreativa.wordpress.com/, il mio spazio creativo, ove troverete l’email per contattarmi, ed i links inerenti le mie due pagine su FB, per la Creatività, “Civitas Creativa” e per le Poesie. Cristina Rotoloni

Una raccolta di racconti molto richiesto, che hanno in comune la capacità di coinvolgere ed emozionare il lettore fino quasi a commuoverlo senza mai lasciarlo indifferente. La Sfera, la storia portante, narra di Luna, una donna con una vita 'normale', alle prese con il presunto tradimento del suo uomo, che si trova a vivere un'avventura surreale, in equilibrio tra sogno e realtà, che la conduce alla scoperta di una verità che lei non conosce e non può nemmeno immaginare. Richiedi una copia inviando una mail a infoline@volodeisensi.it

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Primo Premio Nazionale “Letteratura Italiana LCE” ANNO 2013 Poesia e Narrativa

pratiche di stampa e marketing non possono essere pubblicate singolarmente dalla LCE. Le opere vincitrici saranno curate, pubblicate, promosse e distribuite in tre miscellanee divise per tematiche, recanti sulla copertina la fascia “VINCITRICE DEL PREMIO LETTERARIO LCE 2013”. REGOLAMENTO 1)

PARTECIPAZIONE

Al concorso possono partecipare cittadini italiani o stranieri, individualmente o in rappresentanza di un’associazione, scuola, ente, eccetera, secondo le modalità del presente regolamento. I componimenti potranno essere presentati in lingua italiana, dialettale o straniera. Nel caso di testi scritti in lingua dialettale o straniera è obbligatorio allegare una traduzione in lingua italiana per ogni componimento inviato. La Laura Capone Editore bandisce la 1º edizione del Premio Nazionale Letteratura Italiana LCE per le seguenti sezioni: A) Poesie inedite (poeti contemporanei); B) Racconti erotici inediti (autori contemporanei); C) Racconti brevi inediti (autori contemporanei).

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Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 30 LUGLIO 2013. I testi che arriveranno oltre questa data saranno esclusi dal concorso, fa fede la data di invio della e-mail. 3)

La Laura Capone Editore, con questo concorso, ha voluto aprire una porta a quelle opere che, pur essendo qualitativamente interessanti, per ragioni  Pagina 12

SCADENZA

SEZIONI

A. Sezione Poesia inedita a tema libero. L’autore può inviare fino a un massimo di cinque poesie (a verso libero, canzone,


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sonetto, ballata, ode, eccetera), ognuna delle quali parteciperà alla selezione. Le poesie pervenute senza nome, cognome, e dichiarazione di accettazione del regolamento NON saranno pubblicate perché squalificate. B. Sezione racconto erotico inedito. L’autore può inviare un racconto breve di argomento erotico. Saranno considerati “racconti brevi” i testi che non superino le 10 cartelle. Una cartella word secondo i parametri LCE è composta da una pagina word formato: A5; margini: superiore 2,5 cm, inferiore, sinistro e destro 2,00 cm; tipo di carattere: Times New Roman; gran-dezza del carattere: 12; colore del carattere: nero; interlinea: 1,15. Le opere più lunghe saranno escluse dal concorso. C. Sezione racconto breve inedito L’autore può inviare un racconto breve di argomento vario. Saranno considerati “racconti brevi” i testi che non superino le 10 cartelle. Una cartella word secondo i parametri LCE è composta da una pagina word formato: A5; margini: superiore 2,5 cm, inferiore, sinistro e destro 2,00 cm; tipo di carattere: Times New Roman; gran-dezza del carattere: 12; colore del carattere: nero; interlinea: 1,15. Le opere più lunghe saranno escluse dal concorso. NOTA: per inedito, si intende un componimento mai pubblicato presso editore (compresi i cosiddetti editori a pagamento e/o con contributo) ed in auto pubblicazione, che sia in modalità cartacea (libro), elettronica (e-book) o audio (audiolibro). I partecipanti dovranno

dichiararlo per iscritto oltre alla paternità dell’opera. 4)

INVIO MATERIALE

Essendo una casa editrice online le opere dovranno essere inviate esclusivamente alla seguente e-mail: concorsi@lauracaponeeditore.com Alla e-mail si dovrà allegare nº 1 copia dell’opera in formato word .doc, .docx, .txt indicando nell’oggetto “info Concorso LCE” (si partecipa esclusivamente via e-mail, il materiale inviato in formato cartaceo verrà scartato a priori). Occorre riportare nella e-mail le generalità dell’autore: nome, cognome, indirizzo completo di C.A.P, nº telefonico fisso e/o di cellulare, ed indirizzo e-mail. In caso di partecipazione in rappresentanza di una scuola si dovranno indicare anche la scuola di appartenenza e, se del caso, il/la preside/docente di riferimento e, se minorenni, il nome di almeno un genitore. In caso di partecipazione in rappresentanza di una associazione si dovranno indicare anche la associazione di appartenenza e, se del caso, il/la presidente/responsabile di riferimento e, se minorenni, il nome di almeno un genitore.  Pagina 13


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In caso di partecipazione in rappresentanza di un ente si dovranno indicare anche l’ente di appartenenza e, se del caso, il/la direttore/trice/responsabile di riferimento. 5)

QUOTA DI ADESIONE

La partecipazione è gratuita, non prevede alcuna quota di iscrizione, a parte un contributo per le spese di gestione del concorso di euro 5,00. Per i partecipanti al concorso è obbligatorio cliccare il “mi piace” alla pagina Facebook Laura Capone Editore, in quanto è il mezzo di comunicazione ufficiale del Premio. È consentito partecipare a più sezioni, versando la quota di € 5,00 per ogni sezione aggiuntiva oltre la prima (esempio: chi partecipa per la sezione racconto erotico inedito, deve versare la quota aggiuntiva di € 5,00 per partecipare anche alla sezione racconto breve). È consentito partecipare alla sezione poesia inedita col numero massimo di cinque poesie, versando la quota complessiva di € 5,00 (ovvero, per esempio, chi partecipa con due poesie verserà l’importo di euro 5,00 chi partecipa con cinque poesie verserà sempre l’importo di euro 5,00); le poesie dovranno essere allegate alla stessa e-mail, fa fede la data d’invio. È consentito partecipare alla medesima sezione (sia per il racconto erotico che per il racconto a tema libero) con più opere, versando la quota di € 5,00 per  Pagina 14

ogni opera aggiuntiva oltre la prima (esempio: chi partecipa per la sezione racconto erotico inedito, con numero tre opere deve versare la quota totale di € 15,00) La quota dovrà essere versata su conto corrente nº 93100782 intestato a: Laura Capone. IBAN: IT-31-K-07601-03200000093100782 Causale: Partecipazione concorso Letteratura Italiana LCE 2013 con il nome del candidato (autore) e l’indicazione della sezione o sezioni di partecipazione. È opportuno allegare alla e-mail anche una copia della ricevuta del versamento eseguito o il numero di CRO. 6)

PREMI

Le opere vincitrici saranno pubblicate in antologia con la Laura Capone Editore in formato cartaceo (libro) ed elettronico (ebook), inoltre riceveranno regolare attestato di premiazione che potranno curriculare. La Giuria potrà a sua discrezione assegnare eventuali premi speciali. 7)

NOTIZIE SUI RISULTATI

Il concorso è promosso dal web-magazine “Volodeisensi”. Tutti i concorrenti saranno informati sull’esito del concorso diretta-mente sul sito della Laura Capone Editore, sulla sua pagina Facebook Laura Capone Editore e sul magazine “Volodeisensi”, oltre che su altri magazine e blog letterari e culturali, entro il 30 settembre 2013.


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GIURIA

Le opere saranno giudicate da cultori scelti della redazione LCE, i cui nomi non sono resi noti per ovvie ragioni di serietà ed evitare pressioni al lavoro già impegnativo di per sé. Il giudizio dei giurati sarà inappellabile ed insindacabile. 9)

NOTE

La partecipazione al Concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali (legge 675/1996 e D.L. 196/2003). Il mancato rispetto delle norme sopra descritte comporta l’esclusione dal concorso. Ogni partecipante è personalmente responsabile di eventuali pla-gi. La direzione del concorso non si assume alcuna responsabilità su eventuali plagi, dati non veritieri, violazione della privacy, eccetera. Si assicura il trattamento dei dati personali ai sensi della legge 675/96. 10)

indicando nell’oggetto “info Concorso LCE” (si partecipa esclusivamente via email, il materiale inviato in formato cartaceo verrà scartato a priori). Per eventuali ulteriori informazioni contattare: - pagina Facebook Laura Capone Editore; - cellulare1: 3383368359 il martedì e giovedì dalle 10:00 alle 12:00; - cellulare2: 3280241203 il mercoledì e il venerdì dalle 10:30 alle 12:30 (esclusi luglio e agosto). Si esortano i concorrenti ad un invio sollecito senza attendere gli ultimi giorni utili, onde facilitare le operazioni di coordinamento. La collaborazione in tal senso sarà sentitamente apprezzata.

CONTATTI

La segreteria è a disposizione per ogni informazione e delucidazione sulla pagina Facebook Laura Capone Editore, oppure via e-mail scrivendo a concorsi@lauracaponeeditore.com e

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Poesie dei nostri Autori Mio libro Tempesta Come una tempesta mi avvolge il tuo pensiero Odo lontano echi di suoni e sento l’onda del mare che m’invade Chi sono io, sono il tuo sentire che vibra forte, come l’acqua contro lo scoglio La tua anima si riflette in me e nasconde desideri infiniti Nemmeno le tempeste riescono a colmare la mia solitudine Cresce in me quel forte desiderio di te Un attimo di respiro e sei …mio… Maria Rosa Barletta (Poesia finalista nel Premio Letterario Nazionale "Una perla per l'Oceano" 2012)

Sei il libro delle mie sere più tristi dove gli occhi non osavano staccarsi da te Ho mio libro dei ricordi scritti con penna indelebile Tu mi ricordi la mia infanzia, voci lontane nel bosco dove la Luna s'incontrava col cielo Emergono ai pensieri assopiti dal tempo passato, un retrogusto di amaro ... tra fogli e chimere di vita sfogliate su pagine color ruggine Racconti di fiabe e di amore, vita vissuta in dolce infanzia spensierata e lieta Maria Rosa Barletta

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Cavalli Seguono il loro galoppo incuranti agli occhi del mondo scaltri e veloci Selvaggi e aitanti corrono sulle onde con lunghe chiome al vento La forza e il loro coraggio pulsa tra cielo e mare

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Par che danzano al suono di una musica

Dirette Web

Spruzza violenta l'acqua al maestoso passaggio

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Forza della natura che avvolge la loro elegante bellezza

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Le memorie di campagna Racconto del mese a cura di Eleonora Siniscalchi

Hai presente quando si è saturi del vuoto che lascia chi ci circonda? Mi sono rifugiata in campagna. Era da un po’ di tempo che accarezzavo l’idea rimandando ogni volta a tempi migliori. Semplicemente non osavo. Come sempre mi capita quando devo fare i conti col passato. Una partenza decisa d’impulso, dettata dalla nausea della mia vita. E’ bastato poco a rendermi irreperibile, un clic a pc e cellulare e lì, lontano da tutto e tutti, pur senza averne piena consapevolezza, ho ritrovato la mia pace. Un grembiule liso per proteggermi dalla polvere e un scopa capovolta sono stati sufficienti per iniziare a fare pulizie. Accarezzavo ragnatele su ragnatele e intanto smantellavo la mobilia. Vuotavo  Pagina 18

cassetti e armadi di oggetti inutili e indumenti dismessi da tanto tempo, che non appartengono più a nessuno. Un bucato dopo l'altro appeso ai fili del terrazzo, rinfrescare lenzuola ricamate, pizzi di mani operose e antichi merletti. Partendo da casa, avevo riempito una sporta di getti recisi dai miei vasi: gerani, piante grasse di tutte le specie, gambi di sansevierie, miseria, che quella cresce ovunque e tanto altro verde ancora. Uno sguardo al giardino incolto e al terreno indurito e spaccato dell'aiuola attorno a casa. E subito a zappettare con furia e sudore, immersa nel lavoro, senza pensare a nulla, raddrizzando la schiena proprio come il tutore a sostenere la nuova mimosa, sostituita due anni fa con quella trentennale, seccata a causa delle gelate passate. Soddisfatta nel ricollocare ogni cosa al proprio posto, perché anno dopo anno, ho voluto che tutto, nella casa di campagna, restasse perfettamente uguale a com’era prima. Ho impiegato quattro giorni per sistemare le stanze dell’abitazione. Senza preoccuparmi del tempo, tra un acquazzone e un temporale, tra una schiarita di sole accecante e uno scroscio improvviso, nutrendomi con lo stretto necessario. All'inizio, ero un po’ sconfortata poiché non sapevo da che parte dare avvio ai lavori, e mentre ramazzavo, facevo ordine e pulizia anche nei miei pensieri, sì pulizia fuori e dentro di me. Ogni tanto, interrompevo per riposare e sedermi dinanzi alla foto di Claudio posta sul camino. Solo per pochi minuti, il tempo di uno scambio incrociato di sguardi: pieni di


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parole non dette, strozzate. E lui lì, sempre pronto a restituirmi quel sorriso sbarazzino, con gli occhi cristallizzati dal tempo delle memorie. Me ne restavo in muta contemplazione, dinanzi alla sacra icona con le mani abbandonate in grembo, e gli parlavo col linguaggio silente delle nostre piccole cose intime, dei progetti mancati, dei sogni svaniti, delle nostre vite spezzate, distolta solo dalla lacrima che spuntava ad appannarmi gli occhi. Per poi, tornare all’opera. Aprire un cassetto, e lasciarmi sopraffare dalla meraviglia, mentre accarezzavo il succhiotto deformato di Picchio, scoperchiare la scatolina ingiallita dal tempo: ed ecco saltar fuori la ciocca riccia e bionda, il suo primo taglio, e… guarda un po’, il primo dentino di Tephlon! A pensarci bene, nemmeno questo è stato un anno facile e tu ti sei beccato tutto il peggio di me: un concentrato di rabbia repressa e di passione da non dire. Tu, immerso in questo mio tempo malato ne sei rimasto contaminato, impantanandoti nei nostri refusi d'animo. Salvo per miracolo, quando mi sei sgusciato dalle dita come un salmone che risale controcorrente a cercar nuova linfa, ma solo per istinto, o forse solo per poco amore. Ce ne sono stati altri peggiori, è vero. Anni in cui tutto sembrava perso, anni lunghi, interminabili, da cancellare con i soliti brindisi della mezzanotte, quelli senza di te, mentre il tappo saltava in aria come un lampo nel cielo e tutt’intorno coriandoli a festa, ma solo apparente. E poi, ricominciare, ogni volta con buona lena e speranza, con rinnovata fiducia, ignorante e incosciente dei segreti celati ad arte da quel pianeta che tutti chiamiamo: Futuro.

Ci sono stati gli anni senza pace e senza fine, i giorni e i mesi senza amore, quelli privi di capo e coda. Di quelli che i giorni non passano mai e di quelli che è meglio dimenticare, e le cento e mille notti che mi girano intorno e mi vedono guerriera a caccia di un nemico invisibile, mai raggiungibile. E intanto io sola, col mio male di vivere o semplicemente col mio vivere malamente. Anni e anni ad aspettare, che accadesse qualcosa di buono, che qualcosa cambiasse, e invece non succedeva mai niente capace di sorprendermi, di stupirmi. Col disincanto di una bimba. Cresciuta alla parsimonia, al “chi si accontenta gode”, al “meglio un uovo oggi che una gallina domani”. E invece… avrei avuto bisogno di una potenza, di un qualcosa di straordinario capace di sorprendermi, di stupirmi, di rendermi finalmente Felice. Non dico per sempre no, ché sarebbe chiedere troppo, ma almeno una volta, una. Ogni passo uno sbaglio, una speranza delusa, e passo dopo passo ho scelto sempre la via maldestra, collezionando un errore dopo l’altro. La notte in campagna è pace, quiete, buio avvolgente, meditazione, è ricerca del mistero ancestrale. Soltanto il lamento di una civetta, o di un assiolo, a rompere questo silenzio e nulla più, tranne lo stormire del leccio antico, mosso dal vento. Che contrasto col ritmo pazzesco delle ore! - “ Non hai paura di dormire da sola in questa casa, dove sono tutti morti? A me verrebbero i brividi!"

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-“ Paura di cosa?- Rispondevo alla vecchia Chiarina, - i morti non fanno più paura dei vivi, è da loro che bisognerebbe fuggire."A parte il gran pensare, credo di aver poco da aggiungere su questo periodo infame, ma solo perché non trovo le parole per esprimere il disagio che avverto e dunque taccio. Anche se ora sto meglio. In fondo a questo serve la carta. A liberare tutti i fantasmi. Calma e fiduciosa. Ho deciso, quando avrò bisogno, tornerò nel luogo della memoria familiare a cercare quel conforto e quella quiete e dove poter riflettere in santa pace, per poi ripartire. Come sempre, come ora. Eleonora Siniscalchi

Volodeisensi un libro che sta andando a ruba già presente su Amazon Store e presto anche su Apple Store, rappresenta la traduzione in parole di un percorso interiore molto profondo ed intenso intrapreso dall’autrice già diversi anni fa. La forza di questi componimenti risiede nel proiettare al lettore delle immagini che lo travolgono e trasportano in un mondo immaginifico ed emozionante. La descrizione di una sensazione, la fotografia di un momento, è ciò che viene trasmesso attraverso questi versi all’interno dei quali si può scorgere l’anima dell’autrice. Richiedi una copia inviando una mail a infoline@volodeisensi.it

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Recensione “a scuola di portamento” di antonella sgueglia A cura di Rosanna Lanzillotti

Profonde riflessioni, parole scritte e non dette. Quanti libri colmi di pensieri unici e desiderosi unicamente di distinguersi per la loro particolarità letteraria e di pensiero. Finalmente la mia attenzione viene rapita da un titolo apparentemente poco significativo: “A scuola con portamento” di Antonella Sgueglia. Incuriosita e con il desiderio di tornare anche per poche ore tra i banchi di scuola decido di leggerlo. Con piacevole stupore scopro dopo poche righe che il racconto che mi sta facendo compagnia appartiene a

quel tipo di narrativa dalla quale non puoi allontanarti se non prima di aver concluso tutto il libro sino all`ultima sillaba. Mi accorgo inoltre che non ha molto a che fare con il consueto concetto di “scuola” e così continuo a lasciarmi sorprendere! Con avidità scorro le righe che compongono le pagine di questo romanzo e, in modo quasi inatteso, mi accorgo che a colpirmi non è essenzialmente l`eccessiva profondità letteraria della narrazione, o la sua consistenza filosofica o altro, bensì la particolare e attenta capacità dell`autrice di saper comunicare la semplice e quanto mai attuale storia di un gruppo di adolescenti dei nostri giorni, o forse di ogni tempo. E` nell`apparente leggerezza della storia che si evidenziano le immagini di due mondi a confronto. Due realtà attraverso le quali la matura ragionevolezza, mista ad un pizzico di sensibile tenerezza, fanno da cornice preziosa a tutta la storia donando all`intero evolversi narrativo una nota estremamente interessante rivolta fondamentalmente ad ogni tipo di lettore. Un confronto privo di barriere generazionali in cui una madre, una figlia e una zia sanno esprimere tutto il loro amore e le loro insicurezze dimostrando di saper crescere insieme. Dove il timore di non saper vincere le proprie paure adolescenziali e la paura di sognare si stringono attorno ad una dichiarata coalizione femminile rivalutando anche uno dei valori di vita più importanti: l`amicizia. Un`ulteriore rivelazione fondamentale di questo romanzo è un sogno custodito in molte anime femminili e non: quante di noi da giovani, e forse anche da adulte, hanno  Pagina 21


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sognato di fare la modella o semplicemente di migliorare se stesse? Molte! Ebbene, leggere “A scuola con portamento” è l`occasione che si attendeva per migliorare ciò che non ci soddisfa in noi stessi. Questa prima opera letteraria di Antonella Sgueglia si potrebbe definire un manuale di comportamento, una storia al femminile, mentre in realtà ci accorgiamo che è molto di più. Perché? Perché l`autrice ha saputo rivolgere le sue vive capacità letterarie e narrative ad un pubblico senza età. In parte desideroso di rispolverare i ricordi degli ormai superati anni adolescenziali ed in buona parte alle prese con le proprie paure, come ad esempio la paura di non piacere ai compagni di scuola o ai colleghi d`ufficio. Il suo romanzo è, agli occhi di un attento lettore, capace di leggere oltre le righe, un prezioso diario di vita e di crescita. In grado di saper affrontare con profonda sensibilità e viva scorrevolezza letteraria anche un tema molto attuale: “il diverso”. Sapendo offrire i suggerimenti necessari, a chi ha l`umiltà di seguirli, capaci di migliorare i propri atteggiamenti, movimenti e comportamenti. E´quindi con la ferma convinzione di aver trascorso alcune piacevoli ore insieme ad un romanzo educativo e diverso da molti altri che invito in particolar modo genitori e non, figli e non, a far parte di coloro che hanno letto “A scuola con portamento” di Antonella Sgueglia. Rosanna Lanzillotti

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Recensione “aspettando la fine del mondo” di caterina davinio A cura di Michela Zanarella

La profezia Maya indicava come data della fine del mondo il 21 dicembre 2012, ma abbiamo avuto modo di verificare che nulla di quanto è stato predetto è avvenuto. La silloge di Caterina Davinio "Aspettando la fine del mondo" edita da Fermenti rivela un continuo interrogarsi sulle realtà attuali dell'intera umanità dove il dolore e la

sofferenza sembrano non avere mai fine. L'attesa di qualcosa di catastrofico e irreparabile domina l'intera raccolta, fino a toccare una dimensione estrema. Tutte le poesie sono tradotte in inglese dall'autrice con la collaborazione di David W. Seaman e questo rende universale il malessere che attraversa il cosmo. Le esperienze di viaggio in Africa e in India dell'autrice hanno segnato profondamente il suo percorso esistenziale, portandola a raccontare in versi, a denunciare in poesia, le brutalità commesse dal sistema capitalista occidentale verso il sud del mondo. Interi continenti devastati e lasciati nel degrado, tra miseria e guerra, un eccidio senza limiti che non può assolutamente essere ignorato e passare inosservato. Il libro è diviso in due poemi, la prima parte affronta l'esperienza africana, mettendo in evidenza le ferite di una terra devastata da incendi, rivoluzioni e lotte continue. La bellezza dei luoghi, la grande umanità dei popoli viene spazzata via da un sistema corrotto che non genera stabilità, ma un clima di paura e sfiducia nel futuro: "Tra le capanne/battuta polvere/dalla danza/dagli auspici/dalla guerra/resta, spazio abbandonato/spazzato dai venti." La seconda parte ci accompagna a vivere l'esperienza indiana, dove la natura, i suoni ed i ritmi di Goa regalano atmosfere quasi magiche, legate ai raduni hippy degli anni Sessanta e Settanta. E' una esortazione alla pace, all'amore, alla meditazione contro la violenza e il potere quello che la poetessa cerca di trasmettere con i suoi versi. La scrittura si fa quindi mezzo efficace per combattere pressioni politico ecomiche, per spalancare gli occhi consapevolmente sulle atrocità del mondo. La scrittura della Davinio si anima e si carica della gravità della realtà, risulta evidente la ricerca di un riscatto sui potenti che governano la terra. Il lettore si sente coinvolto in una lotta  Pagina 23


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comune per la rivendicazione della libertà, c'è un bisogno di pace e speranza che suscita attimi di autentica riflessione. L'uomo ha le sue colpe e l'autrice cerca con un linguaggio introspettivo di giungere ad un monito che eviti altri contagi del male. Uno stile originale, un ritmo ben definito, la forza della parola, vanno a tracciare una produzione poetica dalla profonda suggestione morale. Con una lucidità esemplare la Davinio svela il suo sentire, non assolve e non giustifica, ma svuota tutta la sua indignazione sull'incapacità di comprendere fino in fondo i valori essenziali dei quattro elementi che regolano la vita sulla terra. Michela Zanarella

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Presentazione “Storia dei Servizi Segreti Italiani” ed. Città del Sole di Antonella Colonna Vilasi

Francesco Neri . Giornalista, Collabora con “Il Manifesto”, “Rai TV” (Uno Mattina, Ballarò, La grande storia in prima serata). Ha curato “Dal nostro inviato. 50 anni di giornalismo italiano” ed. Bulzoni , autore de “l’Ultimo Bunker- La vera storia della cattura di Michele Zagaria, il più potente e feroce boss dei Casalesi” Garzanti con Catello Maresca. Intervengono : Roberta Bruzzone. Psicologa Forense e Criminologa, Presidente AISF- Accademia Internazionale di Scienze Forensi, E’ docente accreditato presso gli Istituti di Formazione della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, è autrice e conduttrice di Programmi TV e radiofonici. É consulente scientifico di numerosi programmi che trattano tematiche relative a fatti criminali.

La Libreria IBS - Roma Presenta : “Storia dei Servizi Segreti Italiani” ed. Città del Sole di Antonella Colonna Vilasi Mart. 19 Marzo 2013 ore 18.00 Via Nazionale 254/255 Organizzazione generale e rapporti con la stampa a cura di Alessandro Lisci

Pino Nazio. Sociologo, Scrittore, inviato per 12 anni della trasmissione “Chi l’Ha Visto”, è autore del “Il Bambino che sognava i cavalli- 779 giorni ostaggio dei Corleonesi “ Sovera Edizioni ; “ Il segreto di Emanuela Orlandi. Papa Woityla, la tomba del boss e la Banda della Magliana” Sovera Edizioni. Prof. Massimo Buscema. Direttore del Centro di Ricerca Semeion. University of Colorado Denver. Premio ONPS 2010, che illustrerà T-SPACE un sistema d’investigazione intelligente che opera nel campo della sicurezza, salute e ambiente realizzato insieme a Na-If, azienda italiana leader nella ricerca, nella progettazione e nella realizzazione di nuove tecnologie per l'interazione uomo-macchina. Sarà presente l’autrice :

Modera :  Pagina 25


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Antonella Colonna Vilasi. Saggista con numerose opere all'attivo sulle tematiche criminologiche-forensi vive a Roma. Ha conseguito numerosi primi premi in concorsi letterari. Come scrittrice si è messa in evidenza per essere stata la prima autrice europea ad aver pubblicato una trilogia sui temi dell'intelligence. Sulla sua attività di saggista hanno scritto: R. Priore (Giudice) «Sono lieto di presentare la terza opera della trilogia sull’intelligence, dopo la pubblicazione di Intelligence. Nuove minacce e terrorismo, e Segreto di Stato e Intelligence, che costituisce un’attenta analisi del processo d’Intelligence ed un panorama sui servizi di informazione dei più importanti paesi d’Europa e degli altri continenti.»; P.L. Vigna [Il terrorismo] «In questo volume, frutto della sua consolidata esperienza di saggista, C.V. analizza il tessuto terroristico, composto di fili rossi e neri, che per un lungo periodo di tempo ha coperto il nostro Paese di trame e di sangue ed ha costituito un concreto pericolo per l’assetto democratico della Repubblica. Il discorso muove, nel primo Capitolo, dall’esame della “strategia della tensione” della quale vengono lucidamente individuate le caratteristiche ed i risvolti interni ed internazionali. Con logica consequenzialità l’analisi prosegue con l’esame dei più rilevanti episodi di stragismo che si sono succeduti dal dicembre 1969 (Piazza Fontana) all’agosto 1980 (Stazione di Bologna)...»; STORIA DEI SERVIZI ITALIANI di Antonella Colonna Vilasi

SEGRETI

SINOSSI Il cuore del volume consiste dell'esposizione della storia dell'Intelligence italiana, dagli Stati preunitari alle ultime nomine ai vertici delle agenzie informative  Pagina 26

attuali. I sei capitoli che compongono questa Storia dei servizi segreti italiani dall'Unità d'Italia alle sfide del XXI secolo sono corredati da schede di approfondimento su fenomeni e/o personaggi degni di nota nell’ambito dei diversi periodi di riferimento affrontati nella trattazione. Contiene, inoltre, ben 13 interviste, realizzate dall'autrice, ad illustri protagonisti dei servizi d'informazione del nostro paese: ex direttori d'Intelligence, tra cui Mario Mori, ex capo di Stato Maggiore e generali d'Armata, come Vincenzo Camporini ed infine politici ed esperti internazionali d'Intelligence, Carlo Jean e Giuseppe De Lutiis in primis. Materiali e documenti utili per la consultazione e l'approfondimento – come la legislazione italiana vigente nell'ambito dell'Intelligence e i curricula dei direttori dei servizi segreti italiani succedutisi nella storia, nonché un’esauriente bibliografia – arricchiscono e completano il saggio. NOTA INTRODUTTIVA La cronologia dei servizi segreti italiani fa data dal 1 settembre 1949, con la nascita del SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate). Il SIFAR nasce dal dissolvimento del SIM, e ne mantiene le strutture ed il personale. Il Servizio d’Informazione Militare (SIM), fu creato durante il regime fascista. Il primo direttore del SIFAR è il Generale di brigata Giovanni Carlo Del Re. In carica per tre anni, Del Re viene sostituito nel 1951 dal Gen. Umberto Broccoli, l’uomo che darà l’avvio a Gladio, sostituito, un anno e mezzo dopo, dal Gen. Ettore Musco. Musco, che nel 1947 aveva formato l’AIL, Armata Italiana per la Libertà, una formazione militare, sostenuta economicamente e militarmente dagli alleati, incaricata di vigilare su un’eventuale


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insurrezione comunista, acquistò i terreni di Capo Marrargiu in Sardegna, la base di Gladio.

sinistra, guidato da Aldo Moro, si realizzò sotto la minaccia, più o meno velata, di un colpo di stato: il Piano Solo.

LA GESTIONE DE LORENZO

IL PIANO SOLO

Con l'ascesa al vertice del Sifar del Gen. Giovanni De Lorenzo i servizi segreti italiani si trasformano e cominciano a giocare un ruolo sulla scena politica italiana. La nomina di De Lorenzo è gradita agli americani ma anche alle sinistre che per anni evidenzieranno il suo passato nella resistenza. De Lorenzo diventa direttore del SIFAR nel gennaio del 1956. Resterà in carica fino all'ottobre del 1962. E’ sotto la gestione De Lorenzo che l’Italia sottoscriverà il piano, redatto dalla CIA, denominato "Demagnetize" il cui assunto è: «La limitazione del potere dei comunisti in Italia e in Francia è un obiettivo prioritario: esso deve essere raggiunto con qualsiasi mezzo». De Lorenzo ordina le schedature di massa: saranno raccolti oltre 157 mila fascicoli, molti dei quali falsi, ma utili per attuare pressioni e ricatti. Nominato sul finire del 1962 comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e quindi costretto a lasciare la guida del servizio segreto, De Lorenzo riuscì comunque a mantenere il controllo del SIFAR, facendo in modo che al suo posto venisse nominato un suo fedelissimo, Egidio Viggiani e che i posti chiave del servizio stesso fossero occupati da suoi uomini di fiducia: Giovanni Allavena, responsabile, contemporaneamente, dell’ufficio D (informazioni) e del CCS (controspionaggio) ed in seguito egli stesso ai vertici del SIFAR; Luigi Tagliamonte che avrà il doppio incarico di responsabile dell’amministrazione del SIFAR e capo dell’ufficio programmazione e bilancio dell’Arma. Nel luglio del 1964, la formazione del secondo governo di centro-

Anche se le schedature del Sifar e del Piano Solo verranno alla luce solo tre anni dopo, nel 1967, in seguito ad alcuni articoli del settimanale L’Espresso. Nel 1965 il SIFAR viene sciolto. Con un decreto del Presidente della Repubblica, il 18 novembre 1965, nasce il SID (Servizio Informazioni Difesa) che del precedente servizio manterrà personale e strutture. Il comando del SID passa all’Amm. Eugenio Henke, genovese, molto vicino al ministro dell’Interno dell’epoca Paolo Emilio Taviani, democristiano. Sotto la gestione Henke, in carica fino al 1970, inizia la strategia della tensione con la strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969). Henke lascia il SID il 18 ottobre 1970 ed è sostituito dal Gen. Vito Miceli che già dal 1969 guidava il SIOS (il servizio informazioni) dell’Esercito. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970 un gruppo capeggiato dal "Principe Nero" Junio Valerio Borghese, ex comandante della X MAS, mette in atto un tentativo di colpo di Stato, il cosidetto Golpe Borghese, che tuttavia fallì. Miceli lascerà la direzione del SID, travolto da incriminazioni che porteranno al suo arresto, riconducibili alla creazione della Rosa dei Venti, una struttura militare para-golpista. Inoltre la sua direzione fu caratterizzata dallo scontro con il capo dell’ufficio D, un fedelissimo di Andreotti, il Gen. Gianadelio Maletti. Gli anni della gestione Miceli sono gli anni dello stragismo in Italia: da Peteano, alla strage alla Questura di Milano, da Brescia all’Italicus. Come De Lorenzo, anche Miceli fu eletto, dopo aver lasciato il servizio, nelle file del MSI-DN di Giorgio Almirante.  Pagina 27


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LA RIFORMA La prima riforma dei servizi segreti risale al 1977. Il PCI vi partecipa direttamente, con il contributo del sen. Ugo Pecchioli. E' introdotta una figura di responsabile dell’attività dei servizi segreti di fronte al Parlamento: il Presidente del Consiglio, che si avvale della collaborazione di un consiglio interministeriale, il CESIS che ha anche un compito di coordinamento. Inoltre i servizi devono rispondere di quello che fanno ad un Comitato parlamentare. Ma una importante novità introdotta dalla riforma dei servizi segreti riguarda lo sdoppiamento dei servizi stessi: al SISMI (Servizio d’Informazioni per la Sicurezza Militare) il compito di occuparsi della sicurezza nei confronti dell’esterno, al SISDE (Servizio d’Informazioni per la Sicurezza Democratica) quello di vigilare all’interno. Il SISMI è composto solo da personale militare, mentre il SISDE diventa una struttura civile, affidata alla polizia. Diretto dal 1974 al 1978 dall’Amm. Mario Casardi, il SISMI vedrà l’ascesa, nello stesso anno, del Gen. Giuseppe Santovito, ex collaboratore di De Lorenzo. La direzione del SISDE fu affidata al Gen. dei Carabinieri Giulio Grassini. Il primo scandalo dei servizi riformati è quello della Loggia P2. I nomi di tutti i vertici dei servizi segreti sono compresi nella famosa lista del maestro venerabile Licio Gelli, scoperta il 17 marzo 1981 dai magistrati milanesi che indagano su Sindona. GLI ANNI OTTANTA Nel 1984 è nominato al vertice del SISMI l’Amm. Fulvio Martini, che sarà ricordato come rinnovatore. Resterà in carica fino al febbraio del 1991 quando, assieme al suo  Pagina 28

capo di stato maggiore, il Gen. Paolo Inzerilli, finirà travolto dalla vicenda di Gladio. Al Sisde si succederanno i prefetti Vincenzo Parisi (1984-1987), che diventerà capo della polizia e Riccardo Malpica (1987-1991), che sarà condannato per lo scandalo dei fondi neri del SISDE Alessandro Lisci


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CINEMA ALTRO Proiezione di Zoè

CINEMA ALTRO

È l’occasione per parlare e conoscere Giuseppe Varlotta, regista originale, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.

Saranno presenti in sala il regista e gli attori delle due opere.

Proiezione di Zoè www.giuseppevarlotta.com

di Giuseppe Varlotta

19 marzo 2013 ore 21.00

Teatro Valle Occupato Al Teatro Valle Occupato ritorna il ciclo di CINEMA ALTRO con due proiezioni del regista Giuseppe Varlotta, ZOÉ l'opera prima, il lungometraggio girato nel 2005, con Francesco Baccini, Bebo Storti, Serena Grandi, Andrea Pinkettes e Camillo Grassi. Vincitore alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Premio Cinema Italiano Cinecittà Holding – Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles – Menzione Speciale Artistica al MIF; e NANÀ il cortometraggio con Felice Andreasi, Bebo Storti, e la partecipazione straordinaria di Mario Monicelli.

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Proiezione fim “Zoè” e “Nanà” di Giuseppe Varlotta Teatro Valle Occupato Via del Teatro Valle 21, Roma 19 marzo 2013 ore 21 info e prenotazioni : www.teatrovalleoccupato.it cell. 333.2151236 luca.marengo76@gmail.com Ingresso: a “Quota di complicità”

Annalisa Civitelli

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La Redazione Cristina Rotoloni

Cristina Rotoloni è nata a Roma il 20 luglio 1977, ma è cresciuta in provincia di L’Aquila. In questa città ha frequentato x\l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti dove ha conseguito il diploma di Laura in Scenografia con il massimo dei voti. Ha collaborato con l’Istituto Gramma nella realizzazione degli spettacoli teatrali: “Metamorfosi dei Corpi” e “Matilde principessa dispettosa”. Ha collaborato con l’associazione Il Camaleonte con corsi d’Arte e Immagine per i ragazzi dai 4 ai 16 anni. Si è sempre occupata con passione dei bambini per i quali ha scritto e illustrato favole come “Stellino”, “Tom” e “Lìlì”. Ha pubblicato sul sito “ilmiolibro.it” la sua raccolta di racconti intitolata “Frammenti di Vita”, dove oltre al terremoto parla d’esperienze forti che toccano l’esistenza umana. Al momento sta lavorando al suo romanzo in prossima uscita dal titolato “Il Tatuaggio”.

Francesco Danieletto

Francesco Danieletto, 63 anni, nato a Dolo, (Ve), dove la sua famiglia risiede da diverse generazioni, si è avvicinato alla scrittura, incoraggiato soprattutto

dalle figlie. Personaggio anticonformista e ribelle, sta attraversando un delicato periodo di sofferenza fisica, dal quale sta uscendo con grande coraggio e volontà. Ha al suo attivo due pubblicazioni: “Strani fiori”, raccolta di poesie - “Luigia e altre storie”, sei racconti, ambedue pubblicate autonomamente. Nella sua biografia, si descrive così: “*Di me hanno detto che sono un inguaribile pessimista, quindi vorrei provare a sfatare questa affermazione.* *Scrivere non è facile, raccontare storie, racconti, più o meno immaginari, significa dare libero sfogo alla fantasia, cercando nello stesso tempo di rendere credibile ciò che si è fissato sulla carta, se poi ci si addentra nel campo della poesia, si trasmette uno stato d’animo a volte felice, a volte triste; a detta degli amici più stretti, che, a volte leggono quanto scrivo, è proprio *con questa* che do il meglio di me stesso. Non sono uno scrittore che si siede a tavolino e riempie, per forza, pagine su pagine di parole spesso inutili; scrivo quando ne sento il bisogno, posso farlo per una settimana intera oppure starmene anche un paio di mesi pensando a tutt’altro. Insomma, non ho il rubinetto con il quale accendo e spengo la mia vena poetica. Di me hanno detto che sono un inguaribile pessimista, mi ritengo, invece, una persona che è abituata a guardare in faccia la realtà, qualunque essa sia; essere consapevoli che esistono situazioni difficili, vuole dire accettare, purtroppo, che la vita non è un tappeto di fiori, sul quale poter camminare a piedi scalzi; anzi una volta messi dei robusti paletti per risolvere i problemi, si possono apprezzarne tutte le cose belle, anche le più piccole sfumature che la stessa ci riserva.”

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Ha partecipato e vinto, nella sezione poesia, al primo premio letterario: “Dwelling book and love writing” edito a Bari dall’omonima rivista, nell’agosto 2011. Sue poesie e racconti sono presenti in “Gocce di emozioni” Antologia Rivierasca, Edizioni Laboratorio D.S. Dolo – (Venezia) 2009 e 2011.

Lisa Fusco, Moreno Chiacchiera (attualmente l’illustratore più quotato sia in Italia che all’estero), il Maestro Marco Serpe, il Regista Sebastiano Giuffrida, in un crescendo di professionisti più o meno noti che partecipano con grande competenza, professionalità e soprattutto passione.

Ha partecipato al V° Premio nazionale di poesia e prosa: AlberoAndronico, Roma 2011, classificandosi 6° nella sez. B, poesie, con una silloge intitolata: “La follia dell’uomo”.

Mariagrazia Talarico

Laura Capone Editore (LCE)

La Laura Capone Editore è una casa editrice che opera online, produce, distribuisce e promuove libri nei vari formati (cartaceo, e-book, audiolibro, ecc.). Nasce nel novembre 2010 e si afferma velocemente per la correttezza e la trasparenza operativa. La LCE si pregia di avere in redazione professionisti di settore per ogni competenza che, in una stretta rete di collaborazioni online, si prefiggono la rivalutazione del talento letterario ed artistico italiano contemporaneo, anche attraverso la promozione e distribuzione elettronica delle nostre opere tradotte. Per citare solo alcuni collaboratori: la dott.ssa Luigia Torrusio appassionata di lettere antiche, traduttrici quali Chiara Rolandelli e Alessandra Baroni, artisti quali

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Talarico Mariagrazia nata il 14-09-80 a Bellano Lecco, Residente in provincia di Lecco, studi magistrale Bertacchi Lecco. Una silloge edita “Delicata com'ali di farfalla” ed Il Filo classificata terza del concorso internazionale insieme nel mondo 2.

Emanuela Arlotta Direttrice Volodeisensi

Nata a Roma il 20 Settembre 1975. Ho sempre avuto una forte propensione all’introspezione e alla conseguente scrittura di poesie e racconti che indagano in maniera approfondita l’animo umano, quello legato all’Io più profondo. Questa mia voglia di comunicare ha superato i limiti della carta e della distanza con la creazione di questa


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community letteraria (Volodeisensi.it) che gestisco con passione e amore tutti i giorni e di cui sono felice facciano parte tante persone che credono ancora nei sogni. Anche il Magazine online è una mia idea, realizzata grazie al supporto informatico di alto livello di mio marito Leonzio Nocente, il quale è anche il creatore materiale di Volodeisensi.it e di altri siti molto conosciuti. Lavoro nell’informatica da anni e scrivo da quando sono nata. Ho autopubblicato due libri nella collana ‘ilmiolibro’, uno di poesie ‘Volodeisensi’ e uno di racconti ‘La Sfera’, che stanno riscuotendo molto successo e che presto saranno disponibili anche in formato ebook nello store Apple.

Leonzio Nocente Autore e Referente Tecnico Volodeisensi

Nato a Francavilla Fontana il 23 Maggio 1979, Architetto informatico che lavora da 14 anni nel settore IT. Le sue conoscenze vanno dallo sviluppo di portali alle applicazioni in tutti i campi compreso quello mobile. Nella sua carriera ha partecipato alla nascita di grandi portali Nazionali del settore comunicativo e collaborato con grandi multinazionali Italiane e Americane. “Questa mia opera epica che ha visto ben due anni di progettazione e sviluppo è stata la mia più grande soddisfazione, realizzare il sogno sempre vivo di una bambina, mia moglie Emanuela. Volodeisensi.it non è una semplice community

ma un vero e proprio portale Letterario dove i sogni diventano realtà. Sono solo l’autore materiale, un penna su un foglio vuoto che viene guidato dalle emozioni di mia moglie che ogni giorno dà la possibilità a tanta gente di esprimersi e soprattutto di essere ascoltata. Con tanta commozione dedico questo nostro lavoro ai nostri figli e a tutta la gente che crede e crederà in Volodeisensi.it”

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