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www.lenzing.com writer Pietro Ferrari

LA SOSTENIBILITÀ COME CONCETTO INDUSTRIALE

Nelle intense giornate di Filo a Milano nel mese di febbraio incontriamo Carlo Covini, Business Development Manager Italy&Switzerland di Lenzing: è l'occasione di fare un breve ripasso su questa realtà che ha fatto la storia nel campo del tessile, con un impegno nel campo della sostenibiità che risale a tempi – come si suol dire – "non sospetti". «Lenzing – ci dice Carlo Covini – è uno dei maggiori produttori mondiali di fibre cellulosiche, produce Viscosa, Modal e Lyocell, tre tipologie di fibre completamente differenti. L'importante, poiché sono implicati dei processi chimici rilevanti, è che i processi produttivi vengano gestiti in maniera sostenibile, e Lenzing ha ottenuto nel tempo tutte le certificazioni necessarie a questo scopo». PIETRO FERRARI – Qual è la base materica

di produzione di Lenzing?

CARLO COVINI – Si parte dal legno che è proveniente totalmente da foreste certificate PEFC o FSC, da cui si estrae la cellulosa. Lenzing in Austria dispone di una bioraffineria: entra il legname e viene prodotto lo Xylosio, uno zucchero a basso contenuto di calorie per la produzione dei dolcificanti, oltre a questo, l'acido acetico per le conserve sottaceto, il 40 per cento di prodotto è poi la cellulosa da cui si ricavano le nostre fibre siano esse Viscosa, Modal e Lyocell, la fibra più "giovane"(che compie trent'anni nel 2022).

Il processo produttivo della fibra lyocell è chiuso e il solvente che viene utilizzato è un solvente organico che noi recuperiamo al 99 per cento e anche quella piccola percentuale che non viene recuperata non è assolutamente dannosa all'ambiente. PIETRO FERRARI – C'è un'evoluzione? CARLO COVINI – Da pochi anni viene sviluppata la fibra Lyocell in versione filo continuo: TENCEL™ Luxe, che ci permette di sviluppare nuovi tessuti nel settore serico e filati fantasia tipici dei fili continui. Alle caratteristiche di questo prodotto vanno aggiunte anche tutte le caratteristiche di sostenibilità della fibra Lyocell e, grazie alla sua bava continua e al suo aspetto setoso, le possibilità sono oggi praticamente infinite. Su altri fronti, in Italia collaboriamo molto con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, ci piace l'idea di collaborare con artisti e giovani brand che portano avanti delle idee di sostenibilità. Uno sviluppo particolare realizzato con Candiani è un tessuto Denim prodotto con cotone riciclato e TENCEL™ con tecnologia Refibra™: una fibra Lyocell prodotta con una quota di cellulosa estratta dagli scarti di cotone pre e postconsumer. Estraiamo la cellulosa dagli scarti di magliette di cotone e la mischiamo con cellulosa da legno utilizzando il trenta per cento da scarto e settanta per cento da legno, cercando via via di far crescere sempre più la percentuale cellulosa da cotone recuperato.Stiamo investendo oggi per riuscire a riciclare anche le maglie di cotone in mista con elastomero e poliestere in modalità industriale. Siamo partiti da materiale preconsumer ma già oggi lo mischiamo con materiale postconsumer. PIETRO FERRARI – Possiamo parlare di Len-

zing come di un "campione" di sostenibilità?

CARLO COVINI – È una storia lunga: Lenzing è sostenibile perché ha la sua sede produttiva vicino all'Attersee, un lago in una bella località turistica in Austria in cui soggiornavano artisti come Gustav Klint e musicisti come Gustava Mahler. è una zona turistica famosissima: già negli Settanta le autorità locali avevano richiesta la chiusura dello stabilimento, la risposta di Lenzing è stata quella di mettere gli impianti a emissioni zero. Oggi Lenzing è una bioraffineria con un ciclo chiuso, brucia le cortecce per recuperare energia che va ad alimentare l'impianto. Stiamo realizzando anche delle nuove fibre CO2 neutrali, questo in armonia con l'approccio di Lenzing di essere all'avanguardia nell'approccio sostenibile. Lenzing per la viscosa, dispone di un sistema di fiber identification che permette di tracciare la propria viscosa ECOVERO™ persino sul capo finito. Voglio comunque sottolineare che Lenzing è una realtà multinazionale con impianti in Austria, in Cina, in Indonesia, negli Stati Uniti, in Gran Betagna e in Repubblica Ceca, con nuovi impianti produttivi in Brasile e in Tailandia.

■ SUSTAINABILITY AS AN INDUSTRIAL CONCEPT

During the intense days of Filo in Milan in February, we met Carlo Covini, Business Development Manager Italy & Switzerland of Lenzing: it was an opportunity to briefly review this company that has made history in the textile field, with a commitment to sustainability that dates back to – as they say – "unsuspected" times. "Lenzing, says Carlo Covini, 'is one of the world's largest producers of cellulosic fibres, producing Viscose, Modal and Lyocell, three completely different types of fibre. The important thing, because there are significant chemical processes involved, is that the production processes are managed in a sustainable way, and Lenzing has obtained all the necessary certifications for this purpose over time. PIETRO FERRARI – What is the material basis of

Lenzing's production?

CARLO COVINI – We start with wood, which comes entirely from PEFC or FSC certified forests, from which the cellulose is extracted. Lenzing in Austria has a biorefinery: the wood comes in and Xylose is produced, a low-calorie sugar for the production of sweeteners, as well as acetic acid for pickled preserves. 40 per cent of the product is then cellulose from which we obtain our fibres, be they Viscose, Modal or Lyocell, the "youngest" fibre (which will be thirty years old in 2022). The Lyocell fibre production process is closed and the solvent used is an organic solvent that we recover 99 per cent of, and even the small percentage that is not recovered is not harmful to the environment. PIETRO FERRARI – Is there an evolution? CARLO COVINI – A few years ago we developed the Lyocell fibre in a continuous thread version: TENCEL™ Luxe, which allows us to develop new fabrics in the silk sector and fancy yarns typical of continuous threads. To the characteristics of this product we must also add all the sustainability features of the Lyocell fibre and, thanks to its continuous filament and silky appearance, the possibilities are now virtually endless. On other fronts, in Italy we collaborate a lot with Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, we like the idea of collaborating with artists and young brands that pursue ideas of sustainability. One particular development we have made with Candiani is a Denim fabric made with recycled cotton and TENCEL™ with Refibra™ technology: a Lyocell fibre produced with a proportion of cellulose extracted from pre and post-consumer cotton waste. We extract the cellulose from cotton T-shirt waste and mix it with wood pulp using 30% waste and 70% wood, gradually trying to increase the percentage of cellulose from recovered cotton. We are now investing in being able to recycle cotton jerseys mixed with elastomer and polyester in an industrial way. We started with preconsumer material but we are already mixing it with post-consumer material. PIETRO FERRARI – Can we talk about Lenzing as

a "champion" of sustainability?

CARLO COVINI – It's a long story: Lenzing is sustainable because it has its production site near the Attersee, a lake in a beautiful tourist resort in Austria where artists such as Gustav Klimt and musicians such as Gustav Mahler used to stay. It is a very famous tourist area: back in the Seventies the local authorities requested the closure of the factory, and Lenzing's response was to put the plants on zero emissions. Today Lenzing is a biorefinery with a closed cycle, burning the bark to recover energy to power the plant. We are also making new CO2 neutral fibres, in keeping with Lenzing's approach of being at the forefront of sustainability. For viscose, Lenzing has a fibre identification system that allows you to trace your ECOVERO™ viscose even on the finished garment. However, I would like to point out that Lenzing is a multinational company with plants in Austria, China, Indonesia, the United States, UK and the Czech Republic, and new production facilities in Brazil and Thailand.

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