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ACCADEMIA & RICERCA

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INDIRIZZI UTILI

INDIRIZZI UTILI

IDENTIFICARE IL LEGNO CON UNA LENTE D’INGRANDIMENTO

ALLA FINE DEL 2021 È NATO “LIGNAMUNDI”, A OPERA DI FLAVIO RUFFINATTO E GIANNI

CANTARUTTI, UN ATLANTE DI IDENTIFICAZIONE E UNA GUIDA ALLE PROPRIETÀ E CARAT-

TERISTICHE DI LEGNI TEMPERATI E TROPICALI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO DA CUI

QUESTO ARTICOLO PRENDE SPUNTO PER TRATTARE DEI CARATTERI MACROSCOPICI DEL

LEGNO. IDENTIFICARE IL LEGNO È TUTT’ALTRO CHE SEMPLICE E ANCHE SE L’ANALISI MI-

CROSCOPICA, LA GENETICA, LA SPETTROMETRIA DI MASSA E LA SPETTROSCOPIA PERMET-

TONO DI DARE RISPOSTE ACCURATE E CERTE, ESISTE DA OLTRE UN SECOLO UN METODO

ALLA PORTATA DI TUTTI CHE PERMETTE DI IDENTIFICARE IL LEGNO IN MODO RIGOROSO

CON STRUMENTI SEMPLICI: IL METODO MACROSCOPICO. Identificare un pezzo di legno, ossia dargli un nome o verificare che quello attribuito sia corretto, è una pratica che tutti coloro che lavorano o utilizzano questo materiale, si trovano prima o poi a voler o dover compiere, a volte stimolati dalla semplice curiosità, altre volte dalla necessità. Come dice infatti il dott. Alan Crivellaro nella prefazione a Ruffinatto & Cantarutti 2021 “Il legno non esiste. Esistono i legni. I legni sono una moltitudine di materiali molto diversi tra loro per aspetto, colore, densità, proprietà chimiche, meccaniche, fisiche e per struttura cellulare”. Identificare il legno però è tutt’altro che semplice, tant’è vero che attualmente c’è un gran fervore attorno alla ricerca e validazione di metodi, afferenti ai campi dell’anatomia del legno, della genetica, della spettrometria di massa e della spettroscopia, che permettano di dare risposte accurate e certe. Tuttavia, senza addentrarci nella complessità della materia, esiste da oltre un secolo un metodo alla portata di tutti che permette di identificare il legno in modo rigoroso con strumenti semplici: il metodo macroscopico. Si tratta di una disciplina, scientificamente riconosciuta a livello internazionale, che, tramite l’utilizzo di una lente d’ingrandimento (10x o 14x) per l’osservazione e di un cutter per la preparazione delle superfici da esaminare, permette di effettuare un’identificazione basata su elementi oggettivi, chiamati “caratteri macroscopici”. Alcuni di questi corrispondono a proprietà fisiche del legno (ad esempio il colore, la massa volumica, l’odore), ma per lo più sono determinati dalla sua struttura cellulare, ossia riguardano forma, dimensione, distribuzione e tipo di aggregazione delle cellule che costituiscono il tessuto legnoso. La maggior parte di essi sono visibili sulla superficie trasversale del legno, ossia la “testa”, che quindi ai fini dell’identificazione rappresenta senza ombra di dubbio la superficie più importante. Il metodo e gli oltre 100 caratteri utilizzati sono dettagliatamente descritti in Ruffinatto et al. 2016, gratuitamente reperibile sul web.

CARATTERI MACROSCOPICI DEL ROVERE

1. Anelli di accrescimento distinti 5. Anello poroso 6. Numero di file di vasi primaticci: più di una fila 7. Massima distanza tangenziale tra i vasi del legno primaticcio: un vaso primaticcio al massimo 9. Vasi distribuiti radialmente: variabile 10. Vasi distribuiti diagonalmente: variabile 11. Vasi a distribuzione dendritica (a fiamma) 13. Vasi esclusivamente solitari (90% o più) 21. Diametro dei vasi grande (visibili a occhio nudo) 24. Tille diffusamente presenti 30. Parenchima assiale diffuso in aggregati 31. Parenchima assiale vasicentrico 34. Parenchima assiale confluente 35. Parenchima assiale a bande in maggioranza strette 36. Parenchima a bande solo nel legno tardivo 39. Parenchima assiale reticolato: variabile 42. Distribuzione predominante del parenchima assiale: vasicentrico 43. Visibilità dei raggi a occhio nudo sulla superficie trasversale: alcuni raggi nettamente più evidenti rispetto agli altri 44. Visibilità dei raggi a occhio nudo sulla superficie tangenziale: raggi visibili 45. Raggi larghi come i vasi o più 48. Altezza dei raggi > 5 mm 49. 5-12 raggi/mm 59. Colore del durame più scuro del colore dell’alburno 60. Durame marrone 65. Massa volumica media: 0,40 – 0,75 g/cm3 68. Albero

IDENTIFY THE WOOD WITH A MAGNIFYING GLASS

At the end of 2021 "Lignamundi" was born, by Flavio Ruffinatto and Gianni Cantarutti, an identification atlas and a guide to the properties and characteristics of temperate and tropical woods from all over the world from which this article takes inspiration to treat the macroscopic characters of wood. Identifying wood is anything but simple and even if microscopic analysis, genetics, mass spectrometry and spectroscopy allow us to give accurate and certain answers, for over a century there has been a method within everyone's reach that allows us to identify wood rigorously with simple tools: the macroscopic method.

Nella pagina precedente è riportata la descrizione macroscopica del legno di Rovere (Quercus petraea). Ad esempio, con questo metodo il legno di Quercia rossa (Quercus rubra), la cui distinzione dal Rovere (Quercus petraea) è estremamente incerta basandosi sul solo aspetto estetico, può essere facilmente discriminato per la presenza del carattere 22 “Vasi del legno tardivo grandi, individualmente distinti e pochi abbastanza da poter essere contati” e per la frequenza ridotta di tille (carattere 24) (Figura 1).

Fig. 1. A sinistra: sezione trasversale di legno di Rovere (Quercus petraea) con evidenziato il carattere 24 “Tille diffusamente presenti”. A destra: sezione trasversale di legno di Quercia rossa (Quercus rubra), con evidenziato il carattere 22 “Vasi del legno tardivo grandi, individualmente distinti e pochi abbastanza da poter essere contati”. Le immagini rappresentano un quadrato reale di 6,35 mm di lato.

Per chi fosse interessato ad approfondire il metodo, si segnala che all’indirizzo https://www.regione.piemonte.it/web/temi/a mbiente-territorio/foreste/professioni-forestali-formazione/riconoscimento-legno-classificazi oni-legname-gli-strumenti-didattici-corso è possibile scaricare gratuitamente un atlante di identificazione dei principali legni italiani (Ruffinatto et al. 2017) e il software SIR-Legno (Ruffinatto et al. 2017), una chiave di riconoscimento informatica che supporta l’utente nel percorso di identificazione. Per una scala geografica più ampia, il manuale “Lignamundi” (www.lignamundi.it) (Ruffinatto

Figura 1: Rovere - Quercus petraea. Figura 1: Quercia rossa - Quercus rubra.

& Cantarutti 2021) presenta invece circa 200 legni provenienti da tutto il mondo e guida il lettore alla loro identificazione, anche grazie a una chiave informatica gratuitamente scaricabile e a immagini di campioni e oggetti selezionati dalla “Xyloteca Lignamundi” di San Giovanni al Natisone (UD). Per ciascun legno sono inoltre riportate notizie e curiosità, le proprietà fisico-meccaniche, gli usi più comuni, i ritiri, le caratteristiche di durabilità naturale, la trattabilità, la distribuzione geografica e lo stato di conservazione della specie secondo la lista rossa dell'Unione Mondiale per la Conservazione della natura (IUCN). L'utilizzo di grafici, figure e tabelle permette di consultare queste informazioni in modo rapido e diretto, nonché di confrontare velocemente legni diversi. Con l'intenzione di offrire un'ampia panoramica sull'incredibile varietà di legni che la natura offre, oltre a quelli più comuni (quali ad esempio l'Abete rosso, l'Acero montano, il Castagno, il Rubberwood, l'Obeche, il Wengé, l'Iroko, ecc.), ne sono presenti molti altri meno conosciuti (ad esempio l'Andiroba, il Neem, il Pulai, ecc.), succedanei (o potenziali tali) dei più noti, senza dimenticare infine i legni di pregio (ad esempio palissandri, ebani, Mogano, Legno serpente, ecc.), molti dei quali ricercati e ambiti fin dall'antichità e oggi difficilmente reperibili.

Bibliografia

• Ruffinatto F, Cantarutti G. 2021. Lignamundi. Identificazione, caratteristiche ed usi dei legni del mondo. Eco.is, 480 pp. ISBN: 979-12-200-9922-6.

• Ruffinatto F, Castro G, Cremonini C, Zanuttini R. 2017. Sir-Legno.

Supporto informatico al riconoscimento macroscopico del legno delle principali specie arboree presenti in Italia.

Software edito da: Regione Piemonte - Direzione OO.PP., Difesa del suolo, Montagna Foreste,

Protezione Civile, Trasporti Logistica - Settore Foreste. ISBN: 978-88-96046-05-0.

• Ruffinatto F, Cremonini C, Zanuttini R. 2017. Atlante dei principali legni presenti in Italia.

Edito da: Regione Piemonte - Direzione OO.PP., Difesa del suolo, Montagna Foreste,

Protezione Civile, Trasporti Logistica - Settore Foreste. ISBN: 978-88-96046-06-7.

• Ruffinatto F, Crivellaro A, Wiedenhoeft AC. 2016. Lista dei caratteri macroscopici per l'identificazione dei legni. Supplemento a Sherwood - Foreste ed alberi oggi 21.

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