Risto 3 Informa Luglio Agosto 2013

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62/224 luglio - agosto 2013 Periodico di informazione Aziendale Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 - Editore Risto3 s.c. - Registrazione Tribunale n. 1359 del 7/05/2008 - Direttore responsabile: Walter Liber Stampa “Grafiche Futura” S.R.L. Via della Cooperazione, Mattarello di Trento - periodicità mensile

SOMMARIO LA COOPERAZIONE E RISTO 3 • CO-OPERARE = LAVORARE ASSIEME • FESTA INTERCULTURA ROVERETO VIVERE IN RISTO 3 • ESTATE: CAMMINA CHE TI PASSA • UN LIBRO PER L’ESTATE • L’INFORMATICA E IL SISTEMA ONLINE ELIMINERANNO L’USO DELLA CARTA! • PROBIOTICI • BUONO DA MORIRE • COMPLEANNI


La Cooperazione

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CO-OPERARE = LAVORARE ASSIEME Dobbiamo oggi sviscerare un concetto che è quello base della cooperazione. Personalmente ritengo che una cooperativa sia un modo per far si che le persone collaborino assieme per il raggiungimento del fine sociale. Quindi il lavoro come momento centrale per l’identità cooperativa. Ad esempio poniamoci degli interrogativi.

gioco per realizzare, assieme agli altri, una società più giusta. Quindi cooperazione come momento di autorealizzazione degli individui che vi lavorano, coinvolgimento di tutti i soci, impresa eccellente, mettendo limiti precisi agli stipendi di coloro che vi lavorano o collaborano. Il cooperatore non è quello che munge la vacca cooperativa, ma quello che le porta l’erba, il fieno, i cereali da mangiare al fine di ricavare per se e per gli altri soci un beneficio per l’oggi e per il domani che vada a far crescere l’equità sociale.

Una Cassa Rurale è una cooperativa? Ritengo che la risposta non possa che essere: la Cassa Rurale è un’impresa con elementi cooperativi. • Possiamo chiamare vera cooperativa una società che ha una minoranza dei suoi lavoratori soci? • Possiamo chiamare cooperativa compiuta quella nella quale i lavoratori soci non possono far parte dei Consigli di Amministrazione se non dopo tre anni che hanno smesso di lavorare in Cassa Rurale?

Risto 3 è una vera cooperativa? Ritengo di poter affermare in piena coscienza che sì, Risto 3 è una vera cooperativa perché con i suoi oltre 1000 dipendenti coinvolge più di un ventesimo della forza lavoro occupata in cooperazione nel Trentino. Meditiamo al fine di porre in essere tutti i mezzi possibili per innovare le cooperative per trasformare la cooperazione in un modello realmente all’avanguardia, veramente propositivo e quindi dar vita ad una società più giusta.

Chi sono gli amministratori della Cassa Rurale? Sovente sono commercialisti, notai, avvocati e professionisti vari.

Sergio Secondo voi è un cooperatore quello che vive la cooperazione come secondo lavoro? Spesso essere ai vertici di cooperative di questo genere è un modo per acquisire nuovi clienti, visibilità, rapporti e denaro. Bisogna agire nell’interesse della Comunità, non per perseguire un interesse privato. Come possiamo crescere e ricercare il bene comune sommando tanti interessi specifici e personali? La Cooperativa non è un mezzo per dare in mano strumenti a persone non coinvolte direttamente e che senza grandi rischi ottengono affermazioni prevalentemente personali. Deve invece essere un modo perché il singolo si metta in

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Opera “A.BARELLI” di rOveretO: fine scuOla all’insegna dell’intercultura I ragazzi e le ragazze dell’Istituto Professionale “Opera A. Barelli” di Rovereto, dopo aver lavorato su di un progetto di intercultura durante l’anno, hanno voluto che la festa di fine anno fosse all’insegna della interculturalità “culinaria”. Tutte

le nazioni con rappresentanza scolastica hanno preparato un buffet tipico con premio finale. Risto 3 ha aiutato lo svolgimento della manifestazione a cui ha partecipato anche il Presidente Sergio Vigliotti.

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ESTATE: CAMMINA che ti passa I ricercatori hanno valutato il consumo calorico della camminata e della corsa in base alla distanza percorsa e non al tempo. Camminare a passo sostenuto può abbassare il rischio d’ipertensione, colesterolo e diabete più del jogging. È quanto emerso, a sorpresa, da uno studio pubblicato oggi sulla rivista dell'American Heart Association "Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology". La ricerca è stata condotta su oltre 33mila runners e 15mila persone dedite, invece, alla camminata veloce con un'età compresa tra i 18 e gli 80 anni. Ecco perché fa bene camminare: • Camminare rafforza il cuore. Il tasso di mortalità fra gli uomini pensionati che camminano percorrendo meno di 1,5 km circa al giorno è il doppio di quelli che percorrono più di 3 km al giorno. • Camminare fa bene alle ossa. Le donne in post-menopausa che camminano per circa 1,5 km al giorno presentano una maggiore densità ossea rispetto alle donne che percorrono distanze più brevi. • Camminare aiuta ad alleviare i sintomi

della depressione. Camminare per 30 minuti, da tre a cinque volte alla settimana per 12 settimane, riduce i sintomi della depressione del 47%. • Camminare migliora la forma. Camminare solo tre volte alla settimana per 30 minuti può significativamente migliorare la salute cardiorespiratoria. • Anche camminare a piccole riprese migliora la forma! Uno studio condotto su donne sedentarie mostra che brevi passeggiate a passo sostenuto (tre serie di camminate da 10 minuti al giorno) generano miglioramenti similari nello stato di forma, e sono efficaci nel ridurre il grasso corporeo, tanto quanto l'attività concentrata in una unica soluzione di tempo (una passeggiata da 30 minuti al giorno). • Camminare migliora la salute del fisico. Le ricerche mostrano che camminare migliora tutte le funzioni fisiche, lo stato di forma fisica e previene le disabilità motorie nelle persone anziane. Oltre a questi motivi che dovrebbero spingerci a camminare ogni giorno, ne esiste un altro che non tutti conoscono: camminare in modo sostenuto può essere impegnativo e apportare gli stessi benefici di una normale corsetta.

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un LIBRO per l’ESTATE

QUALCUNO HA LA VITA CHE VORREBBE?” NON SEMPRE SEGUIRE LE VIE TRACCIATE DAGLI ALTRI CI PORTA ALLA FELICITÀ.

LA STORIA DELLA FAMIGLIA DI LILLI GRUBER ATTRAVERSO IL DIARIO DELLA BISNONNA NATA IN AUSTRIA E DIVENTATA ITALIANA SUO MALGRADO. UNA FORTE STORIA DI IDENTITÀ.

UN PRETE SCOMODO (ORA SCOMPARSO) CI DA IL SENSO

DELL’IMPORTANZA

COSTITUZIONE.

UN VIAGGIO NELLA COSMOLOGIA CHE PASSA ATTRAVERSO LE CONOSCENZE. SUMERI, BABILONESI, MAYA INCA, ANTICHI EGIZI E VIA VIA SINO AI TEMPI NOSTRI.

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NOSTRA


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l’INFORMATICA e il SISTEMA ONLINE ELIMINERANNO l’usO della CARTA! Venti anni fa, ma anche in tempi recenti tutti ne eravamo convinti, in particolar modo ci veniva anche sottolineato quando acquistavamo apparecchiatura informatica che in poco tempo la carta sarebbe sparita. L’uso del PC ormai in ogni casa avrebbe messo da parte l’uso della carta, tutto si sarebbe scritto e letto a video.

Il vecchio sistema tradizionale di utilizzo della carta sembra tenere testa ai moderni e innovativi tecnicismi informatici dell’editoria elettronica, dimostrando quindi una buona vitalità. La cosa strana e che rafforza ancora di più il valore che stiamo dando tutti, in generale, alla carta stampata è che nonostante le tante richieste ricevute o inviate di utilizzare sistemi online per documentazione, riviste, circolari ecc.. solo una percentuale infinitesimale risponde che intende servirsi solo ed unicamente di questo innovativo sistema informatico. Ormai quasi tutte le comunicazioni in posta elettronica in calce pregano di non stampare il contenuto, sottolineando che questa richiesta serve per diminuire il consumo di carta, quindi per “IL RISPETTO

Non è stato così. Il grandioso lancio dell’e-book avrebbe dovuto con convinzione e certezza generale far scomparire i libri tradizionali.

Non è stato così. La diffusione degli smartphone e dei tablet doveva dare il colpo di grazia alla carta scritta e al sistema tradizionale dell’informazione.

Non è stato così.

DELL’AMBIENTE”.

In verità oggi la carta resiste molto bene, addirittura, per quanto riguarda la nostra organizzazione, il consumo di carta aumenta in maniera importante ogni anno. In generale vediamo quotidiani e periodici, libri cartacei, circolari di diversa natura, continue fotocopie del tantissimo materiale messo in rete riempire i nostri cestini o contenitori della carta, per fortuna inviata al riciclo.

Distrazione? Abitudine? Resistenza al cambiamento? Preferenza alla lettura su carta? Non siamo in grado di saperlo, ma questo è un dato di fatto che ci deve quantomeno obbligare a riflettere.

DALL’UFFICIO COMMERCIALE ni di luglio della ristorazione dell’Ospedale S. Pancrazio di Arco. 3. Sempre dall’inizio di luglio abbiamo anche iniziato la gestione del ristorante interaziendale Roechling Automotive situata a Spini di Gardolo, si prevede presso tale realtà di arrivare a produrre almeno 300 pasti giornalieri. Con queste nuove acquisizioni abbiamo garantito ulteriori 10 posti di lavoro.

1. E’ stata nuovamente riaffidata a Risto 3 la gestione del bar interno presso la sede della Provincia Autonoma di Trento, dopo oltre un anno di affidamento ad altro gestore, siamo stati caldamente invitati a partecipare alla gara indetta dalla Provincia. Il nostro nuovo ingresso è stato accolto con un generale apprezzamento da parte di tutti i Dipendenti della Provincia. 2. Ulteriore motivo di soddisfazione per la nostra Cooperativa, è stato l’affidamento dai primi gior-

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BUONO DA MORIRE. il cibO spazzatura crea dipendenza chimica Il gusto è uno specchio del nostro inconscio. È il frutto dell’interazione di fattori diversi: educazione, influenza dei media, risposta allo stress, formazione culturale. Tuttavia, la colpa di un corpo obeso non è sempre del consumatore. Ci sono componenti naturali e chimici, come zuccheri, grassi e sale, che vengono utilizzati in dosi massicce dalle industrie alimentari, per generare la sensazione di piacere nel consumatore e incrementare la dipendenza da cibo. Così noi mangiamo spazzatura solo per soddisfare gli incassi della grande industria. Gli americani lo chiamano Junk Food (cibo spazzatura). I produttori di cibo spazzatura hanno perfezionato un processo noto come “sazietà specifica sovvertita sensorialmente“. L’industria alimentare crea, con una strategia specifica, “una tendenza per grandi sapori distinti che sopraffanno il cervello, il quale risponde scoraggiando il vostro desiderio ad averne altri”. Secondo Moss (ricercatore universitario), i successi planetari di Coca-Cola o Doritos (snack, patatine etc.) sono dovuti alle formule complesse che irritano le papille gustative. Essi tuttavia non hanno un sapore distinto e prevalente, tale da dire al cervello di smettere di mangiare.

alimentari sono consapevoli di danneggiare la salute dei consumatori e, tuttavia, perseverano nella politica degli “additivi” che arricchiscono solo le loro casse. La beffa nella beffa sono poi i cibi dietetici: prodotti a basso contenuto di sale, di grassi o zuccheri, venduti dalle industrie alimentari per formulare soluzioni ai problemi alimentari da esse stesse creati. Un modo astuto per incrementare ancor di più i forzieri. Moss sostiene che il nostro cervello, sorprendentemente, reagisce in modo molto simile sia allo zucchero che alla cocaina. Quindi, quando dite: “Questo [nome della crema alla nocciola che preferite...] è come la droga!” è un concetto molto più vicino alla realtà di quanto non pensiate. (La legge per tutti 8 aprile 2013)

CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ Come le grandi aziende del tabacco – che hanno aumentato, a partire dagli anni ’60, la dose di catrame e ammoniaca nelle sigarette per aumentare la dipendenza – anche le industrie

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I compleannI del mese BRIDI CLAUDIA MANICA MARIA ELISA ZENI MARIA MAURA CAGOL MARTINA FRANCESCHI DANIELA MERLER CRISTINA PONZETTA PAOLA RAGNOLI GIOVANNA SERVINI LOREDANA VESCOVI MAURIZIA ZANLUCCHI KETI DI MODICA MARIANNA DIENER MARISA MANCA ANNA MARIA PELLEGRINI MONICA BISOFFI LILIANA CATALANO ROSALIA KOVACI VERA CHISTE' MARTA GILLI LOREDANA DALDOSS ROSEMARY SHKRETA LINDITA BIASIOLI MANUELA DORIGONI BARBARA PIFFER WILMA ROSSI VALENTINA GETACHEW FIREHIWOT FACCHINELLI CARLO POTRICH ELISABETTA ACCETTULLI TERESA FABIANA BALDO FRANCA GATTI NATASCIA

INGREDIENTI (PER 6 PERSONE): • 300 g di orzo perlato • 2 carote • 1 grossa melanzana (o 2 piccole) • 2/3 zucchine • 1 scalogno • 15 pomodorini (tipo pachino o ciliegino) • 1 scatola di tonno da 160 g • Olio extravergine d’oliva • Sale e pepe q.b.

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LEONARDELLI RITA MARCHI MARIANGELA MIHALACHI NELEA ROCCA LIDIA SPAGNOLLI LIDIA TAVERNINI LUCIA GASPEROTTI NADIA MARCON PAOLO SCALA VINCENZO STERNI MARIA GRAZIA RATIU CRISAN SANDA MARIA FLESSATI CARLA GIOS CLAUDIA BACCINI SABRINA BALDESSARELLI VERONICA CAPOVILLA INES CAUSHAJ INA MAFFEI MARICA PATERNOSTER MARIJA PICCININI LORETTA ALESSIO VINCENZA ENDRIZZI LUISA CASETT ANGELITA SACCHETTI SILVIA TRENTI LAURA VITALE CONCETTA BRUGNARA RITA BRUNO ROSANNA GIUFFRIDA MARIA PATRIZIA DEPAOLI ALBERTA DOKU ADELINA ORBEN SIMONETTA

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SEIJO REZABAL AMALIA RAVELLI ERICA TAVERNINI EMANUELA ZATTA MARICA BONOMI ROBERTA GIORDANI ALINA MARIN GONZALEZ MARIAPAZ PAOLI KATIA PEDROTTI MARIANGELA COPETTI GABRIELLA CORSI ANGELINA COSER MARISA PLANCHER MARIA TERESA FLESSATI GIANFRANCO SEVEGNANI JESSICA SIGHEL TERESA AGOSTA ANTONIO AHISHAKIYE SADA GALVAN RICCARDA PINTARELLI PAOLA ALI SOUNTY BICOKU IBRAHIM COFLER LUCIA PONTILLO MARCO RIGOTTI MARIA BORGOGNO SARA DE ROCCO FIORELLA STENICO LUCA BONINSEGNA GABRIELE VINANTE ANTONELLA

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Insalata d’orzo, verdure e tonno Una ricetta fresca e saporita per l’estate: un’insalata fredda con orzo, verdure saltate, pomodorini freschi e tonno, ideale come primo piatto o per un pic nic, magari da gustare al mare, sotto l’ombrellone. Fate lessare l’orzo in abbondante acqua, seguendo le istruzioni sulla confezione. Preparate le verdure: lavate e asciugate le melanzane e le zucchine e tagliatele a piccoli cubetti. Sbucciate le carote e tagliatele allo stesso modo. Lavate i pomodorini, asciugateli a tagliateli a spicchi. Teneteli da parte. Sbucciate lo scalogno, sminuzzatelo e fatelo soffriggere in una grande padella antiaderente, con un cucchiaio d’olio. Quando lo scalogno inizia a cambiare colore, aggiungete le carote. Lasciatele rosolare per 5 minuti, mescolando regolarmente con un cucchiaio di legno. Aggiungete le melanzane e, dopo qualche minuto, le zucchine. Lasciate cuocere le verdure per una decina di minuti al massimo, mescolandole regolarmente. Devono essere cotte ma croccanti. Spegnete il fuoco, salate e pepate. Mettete l’orzo in una grande ciotola e aggiungete le verdure. Aggiungete il tonno sgocciolato e mescolate. Aggiungete i pomodorini, condite con olio e correggete di sale, se necessario. Se possibile, riponete l’insalata in frigo per almeno un’ora prima di servirla, in modo che l’orzo assorba pienamente il sapore delle verdure. A questo piatto potete abbinare un vino bianco o rosato secco.

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