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Rapporti tra Azienda ULSS e Amministrazioni locali

fici accordi con la Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS 5 Polesana, che dovrà farsi carico, con atto formale, di tutti i costi connessi con il funzionamento dell’Unità stessa.

CAPO III

IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA

34. La Conferenza dei Sindaci

In conformità a quanto stabilito dalla LR n. 19/2016, nell’Azienda ULSS 5 Polesana è istituita la Conferenza dei Sindaci di cui all'articolo 5 della LR n. 56/1994.

35. I Comitati dei Sindaci di Distretto

In ciascun Distretto dell’Azienda ULSS 5 Polesana è istituito il Comitato dei Sindaci di Distretto, che svolge le seguenti funzioni: a) assume le competenze del Comitato dei Sindaci così come previsto dall'articolo 120 della legge regionale 13 aprile 2001, n. 11 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, 112." e, in particolare, formula al Direttore di Distretto il parere sulla proposta di Programma delle Attività Territoriali e formula al Direttore generale l’intesa sul Programma delle Attività Territoriali limitatamente alle attività socio-sanitarie; b) elabora e approva il bilancio di parte sociale preventivo e consuntivo del distretto, il Piano di Zona del distretto e il Piano locale per la non autosufficienza del distretto; c) esprime parere sulle schede di dotazione territoriale, sulla collocazione delle strutture intermedie e sull'attivazione della Medicina di Gruppo Integrata; d) collabora con l'Azienda ULSS per la realizzazione delle Medicine di Gruppo Integrate, anche mettendo a disposizione idonee strutture.

36. Rapporti tra Azienda ULSS e Amministrazioni locali

Il Direttore generale assicura i rapporti tra l’Azienda ULSS e la Conferenza dei Sindaci. Il Direttore dei servizi socio-sanitari su mandato del Direttore generale:  supporta, tramite gli uffici in staff, i Comitati dei Sindaci nell'elaborazione del Piano di Zona, la

Conferenza dei Sindaci per la necessaria armonizzazione dei Piani proposti a livello distrettuale e ne segue poi l'attuazione (art. 5 L.R. n. 5/96);  collabora, per quanto di competenza, con il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo alla elaborazione del Piano Attuativo Locale, privilegiando il raccordo fra la programmazione sanitaria e la programmazione socio-assistenziale degli enti locali;  sul piano tecnico-operativo, rappresenta l'anello di congiunzione fra la programmazione del

Piano di Zona e la programmazione del Piano Attuativo Locale, garantendo la saldatura tecnica sull'intera materia sociale tra Comuni, Azienda e Volontariato e le altre realtà istituzionali pubbliche e private operanti sul territorio.

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