ve essere decisamente ampio per evitare che il ritorno dalle ferie sia già stato programmato proprio il giorno successivo alla conclusione del vostro momento formativo/ motivazionale al quale tenete tanto oppure che i potenziali partecipanti non riescano a organizzarsi per gestire figli, nonni e altri impegni personali. Soprattutto la prima volta che si attua un’iniziativa del genere è bene comunicarla con un preavviso di almeno 3 mesi. Gli anni successivi, se avete ottenuto l’effetto desiderato, saranno i vostri collaboratori a chiedervi quando si terrà il recharge annuale.
il pieno di energia!
Per disporre di uno staff motivato e positivo anche nei momenti critici successivi alle vacanze, il club può proporre un evento dedicato a formazione, divertimento, condivisione e team building. Un modo semplice ed efficace per ricaricare le batterie emotive e motivazionali di tutti
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e è vero che il 10 per cento delle persone soffre della cosiddetta “sindrome da rientro” nel periodo successivo alle vacanze, e più in generale pause lavorative, nel settore fitness e wellness corriamo il rischio che almeno un decimo del nostro staff non sia particolarmente performante, sorridente, proattivo ed entusiasta proprio nei momenti cruciali della stagione, ovvero in settembre, dopo le vacanze estive, in gennaio, dopo quelle natalizie, e in aprile dopo quelle pasquali. Probabilmente non ci abbiamo mai pensato, o più semplicemente lo prendiamo come un dato di fatto sul quale, come titolari e ma-
di Paolo Grosso
nager di club, non abbiamo alcun controllo. Vorremmo, per non dire pretendiamo, che il nostro staff fosse come noi: mai sotto tono, in nessun momento dell’anno. Ma il nostro staff è fatto di persone che, come tali, possono sentirsi giù di corda e aver bisogno di una un’iniezione di energia positiva. E questa iniezione di energia positiva, che carica l’intero team a prescindere da chi si senta “scarico” e quanto, possiamo fornirla noi. Ci piace chiamarla Recharge e in questo articolo forniremo qualche suggerimento per applicarla con successo, basandoci sulla nostra esperienza diretta e sui risultati, molto positivi, ottenuti.
Un evento “Recharge” deve coinvolgere tutti i membri dello staff, nessuno escluso
un momento formativo “Recharge” è un momento di formazione la cui efficacia non può prescindere da alcuni ingredienti fondamentali che, se correttamente combinati, producono l’effetto fulmicotone (sostanza altamente infiammabile ed esplosiva, nota anche come nitrocellulosa, il cui significato figurato ne esprime l’effetto dirompente, fulmineo, veloce). Se desiderate che il vostro staff sia energico come il fulmicotone nei momenti cruciali dell’anno in cui si concentra il maggior numero di visitatori, di iscritti e di ritorni, allora fate ricorso al recharge, rispettandone alcune regole fondamentali che riportiamo di seguito. Periodo: tipicamente nei giorni immediatamente precedenti la ripresa dell’attività a pieno regime. Questo per evitare che l’effetto ful-
Persone coinvolte: tassativamente tutti i membri dello staff, magari non in tutti i momenti e non tutti impegnati nelle stesse attività. Ma è fondamentale coinvolgere il maggior numero possibile di persone che lavorano con voi quotidianamente con l’obiettivo di rendere piacevole e memorabile l’esperienza nel vostro centro. Ebbene sì, anche i manutentori, il personale addetto alle pulizie, l’amministrazione e coloro che normalmente lavorano dietro le quinte. Purché sia personale del club, escludendo quindi amici, coniugi, iscritti o chiunque non sia direttamente parte dello staff.
micotone svanisca o si affievolisca e perché nei periodi in cui gli orari e le attività subiscono riduzioni, o addirittura il club resta chiuso, è più facile attuare iniziative extralavorative rivolte allo staff. I giorni della settimana da prediligere sono sicuramente il weekend e, a seguire, il giovedì o il venerdì. È comunque importante verificare la disponibilità del maggior numero di persone del vostro staff. Per risultare dirompente, l’effetto fulmicotone deve avere la possibilità di propagarsi.
Come lo si comunica: creando un logo o una grafica che lo caratterizzi, un invito personale che in prima battuta sveli data e orari di un vero e proprio evento e solo successivamente il programma dettagliato. Siate creativi e fuori dagli schemi, una convocazione in testo email, scritta in times new roman, colore nero, dimensione carattere 11, con ordine del giorno in grassetto e l’acronimo RSVP (respondez s’il vous plait) finale, vi assicuro, non è la miccia adatta ad innescare una reazione esplosiva.
Durata: non meno di 1 giorno e mezzo e non più di 3 giorni; la scintilla, per innescarsi, ha bisogno di un minimo di preparazione e di combustione, ma se la combinazione rimane per troppo tempo senza espressione pratica, rischia di implodere e perdere il suo effetto.
il ruolo chiave della formazione
Convocazione: il preavviso de-
Come prima cosa: formazione! Che si tratti di affrontare nuovi contenuti, proporre un ripasso di quanto già appreso o un approfondimento, la condivisione di momenti di aggiornamento e formazione può risultare particolarmente utile e
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